Il futuro è di tutti ma è uno solo - presentazione del libro di Valeria Fedeli (Edizioni Ediesse)

Possiamo cominciare e ci scusiamo
Leggero ritardo
Con cui iniziamo questo nostro incontro
Intanto
Richiamo
Colleghi fotografi
Vi
Lasciare libero
Ma ci sentite o no se
Questo è sempre stato un limite della Casa della cultura
Cui rispettiamo altra versione
Soprattutto
Di farci
Ascoltai da coloro che stanno in fondo che sorge
Allora presentiamo questa sera il saggio di Valeria Fedeli scritto con Paolo Guarini
Edizione e DS
Le sfide che la globalizzazione pone al mondo del lavoro viste da un sindacalista un sindacalista pragmatica
Così l'ha definita vostri giornalmente mila e sei ed è una semplificazione che piaciuta all'autrice ne potremmo aggiungere quella ordito allegria è un pragmatismo elegante e diretto
Non fatevi ingannare recesso crisi perché non fa sconti a nessuno tratta viso aperto con la necessaria durezza ed è una controparte tenuta e rispettata quindi
Questo libro dedicato al futuro ma naturalmente prenderemo spunto da quello che è scritto in questo libro anche per toccare con i nostri relatori anche le questioni di più stretta
Attualità
Questo libro vi dicevo è dedicato il futuro
è
Il microfono il più alto qui ci sentite
Ho perfetta
Allora
Dicevo che questo libro è dedicato al futuro che è di tutti come è scritto ma è uno solo e non si può far finta come avviene di frequente
Quando si parla del rapporto fra impresa e il sindacato che questo futuro con una crisi
Valeria Fedeli sostiene che un sindacato moderno se vuole gestire non subire totalmente
Un processo di cambiamento deve avere il coraggio di guardare alla globalizzazione senza pregiudizi catastrofisti o tendenze protezioniste
E non è una cosa semplice
La filiera una convinta sostenitrice del libero commercio internazionale e per questo non è stato facile credo per lei convince iscritti al suo sindacato cioè la Fintecna CGIL o i lavoratori del suo settore del tessile
Chiudersi non serve il sollievo
è assolutamente il momentaneo
E l'agonia è certa
Ma la competizione internazionale non è fatta solo da concorrenza sui costi del dumping sociale come si discute e come si scrive in queste pagine al soprattutto nei primi capitoli
La competizione internazionale sostenibile specie per le imprese italiane se innovazione deficienza si conciliano con il rispetto dei diritti
La tracciabilità dei processi l'etica della produzione la responsabilità sociale dell'impresa
La qualità sociale del lavoro insiste molto su questo termine Valeria Fedeli ed è la formula che ci propone
Qualità che però non può essere difesa ciecamente a rischio di farlo scomparire del tutto
Quel lavoro ma deve essere il segno distintivo di una nuova grammatica civile e di un'architettura etica dello sviluppo allora prima di passare la parola ai nostri relatori ai quali spetterà
Il compito di rispondere ad alcuni dei grandi temi dell'attualità perché
Valeria scelto questo giorno non a caso insomma ha guardato alla
Allo sviluppo di quello che accadeva in altri settori
Per il sindacato quindi ai calcolatori tutto ci ha invitato in
Poiché adesso naturalmente
Difatti chiedemmo anche ad entrare nello spirito delle suo reciproche parlare molto di globalizzazione resteremo molto vicini ai temi di cui abbiamo discusso non senza sofferenza
In questi giorni sofferenza per tutti ovviamente in questi giorni però comunque secondo me è qualcosa di positivo è avvenuta di Bolt R Agazzi ove so che i tempi questo sono trent'anni che ha la casa e la cultura sociale sempre questa cosa
E non so però
Signora cimenta un po'di sforzo personale perché lei è seduta metà della sala
Diffondono protestano quindi
è quindi no e insomma c'è
Ma cerchiamo naturalmente di venirle incontro nel corso
Non soppresso smetto aspetto anche subito anche così ne sento subito
Sa io Pierluigi Bersani abbiamo anche un complesso di minoranza in questa fase qua che
Che viviamo con soddisfazione
Che viviamo non se ne fa
Allora
Dicevo prima di passare la parola ai nostri relatori
Ai quali spetta e anche il compito di rispondere alcuni temi di attualità specie dopo le ferie non della FIAT in particolare il tema della rappresentanza che è un tema
Molto importante vale la pena di ricordare nel settore tessile negli anni Settanta e che ha dato per morto nel nostro
Paese
Io ricordo anche devo dire
Lo dico al Presidente Marcegaglia che ci fu tutto una discussione negli anni Settanta sul fatto che il telaio non avrebbe resistito che quindi queste produzioni sarebbero state trasferite inevitabilmente I Paesi emergenti la globalizzazione non c'era al corrente
Però bisogna darne atto all'impresa del settore tessile agli imprenditori tessili e anche al sindacato
Di aver visto con pragmatismo quale sarebbe stato il futuro di questo settore di aver mantenuto la produzione l'ideazione e l'innovazione in questo Paese
E l'esempio del tessile può essere un esempio positivo anche per altri settori
Per esempio positivo anche per il Parma autismo esiste senso di
Attaccamento alle cose il senso di realtà che
Gli esponenti anche sindacali non soltanto gli imprenditori hanno dimostrato allora
Questo vincolo è anche il libro di un'esperienza decennale alla guida della fitte alla CGIL da parte di Valeria Fedeli che poi intervenga alla fine del nostro incontro
Un settore quello che descrive Valeria che ha saputo con la moto la qualità e l'innovazione vincere tutte le grandi sfide
Siete che peraltro sono cominciati i momenti in cui
Per esempio si diceva quando l'accordo multi figure doveva cadere le nostre imprese sarebbero scomparse
Poiché lo stesso discorso se essa è stato fatto quando la Cina entrata nella riorganizzazione mondiale e del commercio e invece diciamo questo settore prima uno dei settori portanti del manifatturiero italiano nel mondo
Con grandi prospettive con
Ma certo è che rimangono qui con tutta la battaglia sul made in Italy con tutta la battaglia sulla tracciabilità dei prodotti insomma
Devo dire che se questo pragmatismo fosse stato applicato da parte dei sindacati in altri settori come quello metalmeccanico che anni probabilmente la situazione sarebbe stata diverso a questo è semplicemente una mia
Opinione personale siamo
Prima posso assolutamente la mia opinione personale allora
Questo libro a
Un
Un intervento è anche uno scritto di Pierluigi Bersani a cui passo una parola che si è occupato di questi temi al quale chiedo naturalmente anche qual è
Situazione che si apre dopo il referendum
Nella FIAT sul tema della della rappresentanza Pierluigi ci potrà dire
Come la pensa c'è scritto questo libro e aggiorna il suo pensiero prego
Ma io dico subito per farla
Però
Senti che roba
Fa questa è una scelta politica però amiamo fare
C'è
Cioè c'è una pregiudiziale
Nei confronti della relazione va bene
Ma
Ma io per arrivare insomma
Subito dunque dico che mi sento veramente larghissimamente in sintonia con
Ai contenuti del del libro di Valeria Fedeli un certo punto Valeria dense
Il sindacato è una parzialità
Rappresenti interessi parziali che però si devono sempre affacciare
Al campo di gioco
E mi sembra questa è la prima cosa molto giusta io parto da lì come messo in campo di gioco
Ne approfitto perché settimana scorsa abbiamo fatto una direzione del PD
Io ho dedicato fra relazione conclusioni due minuti due alle nostre beghe
E un'ora e mezzo a come messo all'Italia
Ma credo che nessuno in Italia abbia potuto sapere che cosa abbiamo detto lei
E questo è anche un segno dei tempi e
Cioè di un Paese che non riesce a concentrarsi sui suoi problemi
Dove la gente totalmente stravolta questo per me è il frutto più disastroso di questo decente
Non si parla dei problemi e ne abbiamo di grossissimo
Io con l'occasione lei sondato vedermi tutte le classifiche dal due mila a oggi
Dieci anni
L'Italia è scivolata in modo impressionante sotto ogni indicatore rispetto ai Paesi con il quale siamo sempre stati in compagnia
Che essi al pecche sia al reddito che sia l'andamento l'occupazione metto la precarietà che siano le prestazioni scolastiche quel che volete
Ora
Io dico questo
AGCI aggiungo anche questi ultimi due anni di crisi che ci siamo a contatti che non sia meglio degli altri noi abbiamo accelerato questo processo oggi escono i dati Banca d'Italia oggi pomeriggio
Con lo so dobbiam perso sette punti da quando è cominciata la crisi non c'è nessun Paese europeo che ha perso sette punti
Sette punti sorgendo PIL produzione di ricchezza
Per arrivare dove eravamo due mila sette se va tutto così senza incidenti che ci vuole un ottimismo micidiale non ci arriviamo al due mila e quindici e perdiamo altri tre quattro anni su Francia e Germania
Va beh non voglio farla lunga dico solo che noi abbiamo bisogno di capire quale succede reagire
Non possiamo farci addormentare su problemi che non sono quelli veri
Allora dentro a questo processo c'è anche il tema è che arrivo qui perché è inutile divagare su tante code e il tema diciamo così industriale
Cioè noi perdiamo per esempio diciamo in percentuale che abbiamo prodotto il due mila cinque noi perdiamo dieci punti in più di quelli che han perso gli altri Paesi
E noi mangiamo ancora di industriale
Perché noi ricordiamoci sempre perché nessuno ce lo dice il relativo leggo che noi assieme la Germania e Giappone siamo il Paese che rispetto al suo PIL chiede di più all'industria
Ora Valeria Fedeli dice una cosa in questo libro le quali io sono convinto dalla primissima ora tant'è vero che quando arriva novantasei compito di fare il ministro io non è che me ne fossi occupato per la prima cosa che ho pensato
Che noi dobbiamo prendere il conte la parola industria non buttarla via ma prenderle tira
Grazie
Io intendo Ministero si chiama dell'industria ma pensai ma quello deve essere il Ministero della produzione della distribuzione e del consumo
E invece di buttar via la parola industria allora mi spiegavano quanto del fondo uso mille quindici che era modernariato che è una parola buttar via che non c'era qua giudizio perché buttiamo via tiriamo la
E questo è un primo preziosissimo concetto che se questo libro affezioniamo ci al nostro sistema industriale e vediamone la evoluzione
Allargandolo finora distribuzione al consumo secondo una traccia di qualità
Secondo punto rilevante ma noi
Nel futuro se vogliamo rimanere un Paese industriale qual è il mestiere che vogliamo far nel mondo perché qui
In questo momento c'è un rimescolamento CdA
La famosa divisione internazionale del lavoro è come un frullato
è come un frullatore si dice c'è sovracapacità produttiva cioè ci son più fabbriche che fa le cose che gente in condizione di comprarlo sono fondamentalmente vale per l'alto mare per qualsiasi cosa
A questo punto rischiamo di trovarci in quella divisione degli abusi e dal frullatore Colasante strappa
Bisogna che pensiamo qual è il nostro mestiere nel mondo e qui c'è l'altra cosa che diceva lei
Che questo concetto quindi metti in Italia ma che cos'è sto metti in Italia alla fine
Alla fine quello che facciamo da mille anni
Noi da mille anni prendiamo materie prime che non abbiamo e siccome non abbiamo le materie prime facciamo ballare la testa le trasformiamo meglio di altri e siamo sveglia venderle nel mondo
Noi da mille antiche faccia questo mestiere è difficile inventarne un altro
Mi può inventarsi qualche altro ma la sostanza rimane qua soltanto vedi farle in condizioni del tutto nuove
E allora il bisogno di questo made in Italy sia
Il gusto che ci metti dentro la qualità che si mette dentro ma attenzione la flessibilità che ci metti dentro la personalizzazione che ci metti dentro cioè Metheny che non è solo un prodotto è un modo di produrre
Io quando andai a volte al contratto un sottosegretario americano che parlando industriali ma ha detto mise non vanno misti a spiegare il sistema industriale vostro basta guardarla suo cravatte la mia
Perché
Serre su subito no ma io gli ho detto guarda io ne sono questioni cravatte no
Perché raccontare una una battuta loro piazzole dalmati le barzellette quando lo fa vedere molto
No il PAT così il servizio andava non segue la storia di quello che vende macchine che che ha bisogno a macchina automatica la vuole rossa la dai tedeschi evidenze voglio ma Lottomatica non la voglio rossa è quella lì dicono quando non facciamo macchine rosso
Vada giapponese che l'altro grande produttore ma dovuto Margheriti vadano le cose rosse cioè per quello sfoglio sfoglia folli se questa non è in più in catalogo poi dare agli italiani se vogliono se qua dice rosso come
Allora
Allora dentro a questa roba qui che adesso vado vado rapidamente perché o c'è dentro a questa cosa qua che voi capite tutto un'organizzazione che è fatta di rapporti fra impresa è
Che devono darsi una mano con sistemi di subfornitura di capacità di mettere sui mercati internazionali non è facile affacciarsi il mondo una serie di problemi però hanno dentro un tratto
Che deve essere chiamato un tratto anche di qualità
Sia nell'organizzazione
Sia nei contenuti qualche fa
Allora la qualità
Per farla Coletta questa qualità questo organismo ci voglio molte cose
Certamente ci vuole anche il lavoro o no sì
E quindi noi siamo di fronte adesso a un tema
Nel quale la questione
Qualità produttività
Tempi
Cioè adesso non è che la gente tieni magazzini selettive letterati telefonico vuole o me lo dai domani fra una settimana o rivedersi
E naturalmente devi farmi una settimana se no perde il cliente
E quindi organizzano dei lavori per mettersi in moto in un certo modo
C'è bisogno di metter dentro della conoscenza dei processi produttivi una volta si faccia un poche ore Tione edizione di qualche insegnato quello che sto per più di tre adesso bisogna formalizzarlo
E quindi c'è uno stress e una pressione sull'organizzazione aziendale metà per il lavoro che noi dobbiamo guardare in faccia perché lago Marchionne non Marchionne il problema c'è ma che non c'è
Il problema c'è sevizi effettivamente gli investimenti in Italia non ci sono c'è un qualche motivo
è solo quello che è la catena il motivo no cominciamo dire questa cosa
Cioè cominciamo mettere il lavoro
Nei lavori cioè e non come fatto uno società
A me la cosa che bruciato di più nella vicenda Pietro
Insomma ho capito io ho salutato il fatto che l'investimento sia stato affermato che i lavoratori si siano caricati a loro maggioranza di un impegno di questo genere in virtù di un investimento che interessa il cui sistema
Però non posso dimenticarmi che in quello stesso periodo che ne so il Ministro di Grazia e Giustizia affidato la riforma delle professioni agli ordini professionali
E
Cioè cerchiamo di capirci no cerchiamo di capirci perché se faccio ancora l'idea che l'Italia Caroppo solo se stressi uno che su una catena siamo fuori comico il varco
Cioè qui lo sforzo bisogna distribuirlo
Bisogna distribuirlo ai casi più deve dare di più
Mettiamo l'automazione dappertutto tranne che della tracciabilità dei pagamenti
Noi
Su quello ancora con la cartamoneta come vediamo no a biglietto mila cinquecento euro che girano
Nei luoghi più strani
Una volta sedici anni non si girava con delle mazzette da da cinquecento euro in mano si andava a scuola sedici anni campanacci comunque
Tempi noi dobbiamo caricare un po'tutto lega le cose e poi dobbiamo vedere e chiudo come
Dentro questo processo di innovazione il sistema delle relazioni sindacali
Fa un passo avanti e volte
Allora io la dico così per favore
è chiaro che con la globalizzazione
Dove ti svegli un mattino padrone lavoratore scoprì che sei col sedere per terra perché è partita però
Bisogna reagire a questo e reagire a questi in qualche misura necessariamente porta decisioni verso il livello presenta necessariamente
Perché c'è un problema di adattamento della singola situazione produttiva questa cosa
Il problema è
Ma il sistema che viene fuori in termini di relazione ciascuno se lo fa per conto suo o c'è bisogno di un nuovo modello
Questo il punto
Un modello innovativo ma un modello
E ve lo dico da politico a proposito del centocinquantesimo dell'Unità d'Italia
Cioè noi il contributo che diamo l'Unità d'Italia centocinquantesimo è il fatto che in un Paese già dissociato diviso che atomizzato
Dove i ceti tengono attive sovvertendo racchiude si territori tengono chiuse del centro ci infiliamo anche un ognuno faccia persone
Nei sistemi azienda hanno io dico no
Quindi bisogna mettere mano a chi tocca tocca le grande pensioni sociali e tocca anche a una sponda secondo me normativo come essenziale sponda normativa
Tra i grandi forze sociali tocca discuta di nuovi meccanismi rappresentanza e rappresentatività in modo che
Ci si metta tranquilli che quello che dei centri
Interni di accordi di contratti eccetera
Una se seguo una certa procedura è esigibile perché non è che poi il giorno dopo esigibile
Però consente la presenza i diritti sindacali la voce di tutti quanti anche che dice
Io la vedo così
Secondo tempo
Il tema della partecipazione io qui ci vado un po'più prudente perché sapete quanti devo dire i modelli tedeschi io conosco un po'l'impresa italiana
Bene pendant cioè no perché quasi al solo al mattino e Spada già guardiamoci attorno come fatti sistema delle imprese come fatto no ecco
Detto questo però però
E francamente se uno a fronte di una contrattazione Terrizzi metto l'investimento tutti metti nella flessibilità della coso che hai fatto esigibile approvato poi vorrei dare un'occhiata se l'investimento lo fai
No vorrei che si fosse trasparenza consultazione una qualche voce in capitolo non escludo che a certi livelli dimensione aziendale puntuale che qualche meccanismo più soldi e questo è il secondo grande tema secondo sul quale bisogna fare passi avanti infine
C'è una questione che tocca la legislazione
Io dico noi dobbiamo
Avremo la concorrenza cui cinesi senza poter diventare cinese siamo d'accordo su questo no c'è bisogno che si andrà corda su questo no
Senza un dico volere ma neanche potere per il tipo di storia industriale che abbiamo le spalle siete al settore
Allora non bisogna fidarsi io presente su questo su un po'un po'più che un po'critico corazzata tendenza chiamiamola Sacconi Anna
Il ricorso nessun sussidiarietà va benissimo no che vuol dire la gente se poi andassimo a Sesto arrangiata sai benissimo
è vero che l'impresa e lavoratore adesso non si sente un po'più di più tutti sulla stessa barca vero
Ma polemica lascia la barca da soli in mezzo al mare
Tensione
Solo nel rapporto impresa lavoratori i fenomeni indotti dalla globalizzazione probabilmente non possono essere frenati contenuti
Per esempio il tema della precarietà
Spesso guardati i dati di oggi Bankitalia perdiamo trecento mila letto
Di di
Di dipendenti a tempo indeterminato
La proposta i garantiti
E guadagniamo centoventi mila eccetera a tempo determinato
Allora noi dobbiamo trovare dei meccanismi non punitivi per l'azienda che non faccia aggravare i costi sull'azienda
Macché gli equilibri non il sistema dei costi fra lavoro precario lavoro e lavoro stabile come ce l'ha detto che tragga Banca d'Italia attenzione che oltre un certo tasso di instabilità del lavoro non hai la riproduzione e la qualificazione del lavoro
Questo per esempio non è un tema di cui la legislazione deve occuparsi ripeto senza costi aggiuntivi per l'impresa Lettieri i livelli di convenienza
Secondo tema io vedo che in certe fasce
Credo che lo sappiamo tutti quel famoso cooperazione ognuno comincia a fare un po'per sè ci sono dei settori nei quali
Che tendono a uscire dalla contrattazione
E che poi arrivano a livelli salariale che non se li basta per mangiare così chiaro
Quindi occuparsi di questo di un minimo salariale per quali sono stati battuta dei contratti bisogna poco a poco fare vola gli ammortizzatori in un sistema universalistico insomma se ha bisogno anche di una nuova legislazione sul
Sul lavoro quindi
E chiudo forze sociali
Gol forze politiche il Governo e Parlamento un gioco di squadra per la competitività terre sistema
Si riprendano i tavoli
E si riprendano un po'di riforme
Che sono quelle che ho letto il lavoro ma sono anche di formiche distribuiscano incarico
Perché la produttività del sistema non è solo la produttività dello stabilimento di montaggio della FIAT a mia firma e in queste riforme ci sia un poco di politica industriale
Il Governo sarebbe in
Fu interessante ecco che fa
Che chiesti che desse un'occhiata che ne so al settore auto per dirne una
Come si ammesse
No perché adesso noi sappiamo i due miliardi FIAT lecceta ha detto che scadenti Fabbrica Italia e gli altri diciotto non so non so cosa facendo il Centro Ricerche FIAT non so come sta dando la ricerca in Italia
Non ho ancora chiaro se ed in altri stabilimenti di Termini Imerese che è stato mollato come si dica che si è trovata la soluzione la componentistica come emerso vogliamo almeno fare un tavolo dare uno sguardo come la si settore altri sto Paese qua
Visto qualche fa Obama Merkel lo sa così e compagnia cantante infatti io rimprovero sto Governo qua veramente o un disinteresse micidiale per l'economia reale
Ecco io
Da cosa tutto in mano Tremonti che poi fa il suo mestiere ma ma lo fa un po'da filosofo un po'da da ragioniere
Ma da idraulico no cioè
Non so se mi spiego
Va bene
Bene grazie
Pier Luigi Bersani
Allora il Pascale la parola da Susanna Camusso
Uno del degli spunti che ci rappresenta Valeria Fedeli in questo libro che che di fronte alle grandi sfide della globalizzazione
Altri Paesi
Altre parti sociali si sono sedute intorno a un tavolo come dicevo prima Pierluigi Bersani
E hanno raggiunto l'accordo da troppi anni in questo Paese non c'è un vero grande accordo nemmeno tra gli stessi sindacati
Un esempio per esempio anche la
D'accordo che è stato fatto sulla rappresentanza nel due mila otto insomma come si esce da questo da questa impasse
Dopo Mirafiori c'è bisogno di Ricucci diretti questo credo che
Se l'accordo anche la Confindustria cioè bisogna trovare adesso la freddezza la ragionevolezza di mettersi tutti intorno tavolo e quindi anche di arrivare a firmare qualcosa perché dal novantatré granché corti sono fatti
Questo è colpa anche del Governo ma non è solo colpa del Governo Susanna comma
Forse quello funziona meglio se provo
Ma dobbiamo non c'è la Voce Amica quindi si sente
I Comuni dove direttore sette discrimine no no no assolutamente assolutamente
Io credo che manchino delle parole i ragionamenti che si fanno di quelli che si fanno
In particolare in questi in questi giorni
E provo a partire da qui
Noi abbiamo attraversato
Gli ultimi due anni e mezzo al partire
Più o meno due anni e mezzo
A partire dall'arrivo di una grande crisi di un grande dibattito di un mondo che ha cominciato a dire
Come funzionava non va più bene bisogna pensarne un altro
Siamo arrivati a dirci all'inizio di questa crisi che sarebbe cambiato il modello dei consumi che niente sarebbe stato più come prima che sarebbero cambiati i rapporti nel mondo
Che avremmo cambiato il sistema i rapporti tra il sistema finanziario il sistema politico che saremmo andati a nuove grandi regole e così via
A due anni direi che siamo dentro questo bivio
Una parte consistente del mondo pensa che passata la nottata si può ricominciare esattamente come era prima
E che siccome si può cominciare esattamente come era prima e qui c'è
Direi non buona posizione del nostro Governo siccome si può cominciare esattamente come si era prima possiamo non fare nulla per occuparci di questo Paese
E così vengono fuori fenomeni per cui se qualcuno ci ha un'idea fa da sé
Non fa per tre fa qualche disastro ma tutti Losanna no perché in realtà non c'è un'idea di che cosa bisognerebbe fare collettivamente
Perché nessuno lo indica
Con
Due
Accentuazioni su cui io credo bisognerebbe avere qualche riflessione
Io non credo che nella storia recente del nostro Paese ci sia una stagione in cui le giovani generazioni sono convinte di essere state abbandonate dal Paese
E che non hanno nessuna idea
Che il paese stia in qualche modo offrendogli un futuro e quelli che possono se ne vanno con l'idea che non tornano più
E l'unica risposta legislativa che c'è stata e che abbiamo abbassato l'obbligo scolastico a quindici anni che non mi è parsa la migliore delle risposte che si potevano fare
Ovviamente
Però il tema e lo stesso dell'altro versante cioè siamo di fronte a una grande sfida possiamo cambiare qualcosa possiamo sostenere che basta aspettare che tutto torni come prima in mezzo perdiamo una generazione una generazione e mezza di ragazzi forse anche questo è un
Tema di cui bisogna pensarci per
Tutto tornerà come perché
Perché parto da tutto tornerà come prima per lo si può prendere da molti versanti ma uno dei versanti da cui vorrei prenderlo a quello della precarietà
Perché di quel modello uniti fatto di liberismo di individualismo di costruzione delle diseguaglianze di pochi ricchi che si distribuivano molto di Paesi che arretrano l'emblema è stato quello della precarietà
E della trasformazione del fatto che
La flessibilità che altro doveva diventare tutta precarietà
E che ha portato con sé un lavoro rispetto al quale non si investiva più l'idea che i lavoratori sono solo transitorie temporanee
L'idea che i costi bisogna sempre e comunque abbassarle indipendentemente dal risultato e ha portato con sé una generazione che non crede in un suo futuro
E in una sua prospettiva
Esattamente l'opposto di quello che descrive Valeria rispetto al settore tessile la sua riorganizzazione
Cioè l'opposto tra un pensiero lungo che di fronte
Ha una crisi si domanda non solo cosa può fare in quel momento ma anche come sarà e quindi verso dove
Si deve andare e si inventa cose complicate intese risultati categoria di straordinaria fantasia in una stagione che hanno anche sconvolto altre categorie che andavano con un passo diverso rispetto
E ai problemi sperimentando cose complesse e credo che
Il
Sindacato dei testi nel doppio senso quello dei lavoratori e quello
Delle imprese siano il più grandi esperti di possibili regimi d'orario da inventare hanno inventato credo tutto l'indennità bile
Ma sempre con un'idea che c'è una grande professionalità da salvaguardare
E che la professionalità erano loro ricchezza perché se tu pensi che
Mammano
Pertile lavorazioni più povere rispetto alla concorrenza fatta da Paesi però ha il problema di salvare la qualità e la qualità è data anche dalle grandi professionalità
Che sono lavoro manuale ma sono lavori intellettuale che sono quelli conoscere
Che intanto lavoro manuale c'è anche una capacità di produrre innovazione perché il lavoratore professionale la lavoratrice poi nel caso dei tessili spesso
è in grado di produrre essa stessa innovazione cioè il pensiero lungo è un pensiero che dice ciò patrimonio delle competenze del
Un'idea di dove voglia andare e sulla base di questo riorganizza
E non ha mai pensato pur dentro adesso pure non la stiamo presentando messo constato una passeggiata amichevole ovviamente no ci sono stati anche i grandi conflitti dentro questa storia
Ma e un settore che è nata non ha mai un certo punto pensato mi avete fatto arrabbiare adesso me ne vado
Una differenza non da poco bambini viziati poco e invece di persone che si proponevano
Allora io credo che il tema dell'Italia sia questo qual è il pensiero lungo oggi dell'Italia
è il pensiero lasciamo tutto che vada a questo Paese in questo anno e mezzo precipitato
Per precipitato intende disoccupazione precipitato in termini disattenzione
Rispetto al futuro dei giovani è precipitato nell'idea che le organizzazioni di rappresentanza collettivi e le forme di rispetto istituzionale e di costruzione democratica dalla partecipazione sono inutili
Questo è il messaggio che esistano eticamente viene dato io avrei fatto volentieri nel due mila otto un accordo per contrastare la crisi non ho mai trovato il tavolo
Nel senso che il Governo non ha mai pensato che dovesse dedicare a questo tema più dei dieci minuti in cui ci raccontava che cosa intendevano fare loro giorno dopo
Poi tutto spariva nel nulla
Io credo che invece il Paese avrebbe avuto bisogno abbiamo esattamente rimproverato questa questo Governo che tutti gli altri Paesi d'Europa non parlo del mondo parlo dell'Europa ci si confrontava si decidevano di che delle cose di questo Paese
Tra le cose che si confrontano i sedici ed è ma non c'era anche verso quali settori investiti dove trovarli a fare perché io credo che ci sono due cose essenziali per il Paese
Poi vengo rapidamente all'ultimo che riguardano
Il sistema anche se il paese anche se di chi governa non se ne accorge si riorganizza
E il nostro sistema produttivo si sta riorganizzando la Presidente ovviamente potrebbe dirlo
Meglio
Di me e si sta riorganizzando non ri posizionandosi nello stesso modo in cui era prima
E uno dei problemi della riorganizzazione del sistema che cos'è oggi la filiera
E qual è il rapporto tra diciamo così l'azienda madre e ciò che poi segue la sua specializzazione in una dimensione del territorio
Che non è la stessa di tanto tempo fa e in un'idea di una filiera che può essere anche permettetemi il termine virtuale cioè muoversi
Su più Paesi
E quel sistema si scontra con un problema evidente
Che il resto del mondo più grande di noi per dimensione di impresa per dimensione di filiera
E la prima cosa di cui dovremmo bisogno di come si fa crescere la dimensione delle imprese
Non nel senso che si impone ai singoli difendersi a un altro per diventare più grande ma per mettere in rete per mettere in sinergia usiamo la parola che vogliamo permettere quelle
Impresa nelle condizioni di fare quella massa critica necessaria per essere in grado di stare nelle nuove filiere corte
Perché se no il fenomeno dei prossimi mesi saranno i fallimenti e le chiusure
Questa è la prima cosa la seconda cosa di cui ci sarebbe bisogno non è
Bersani è persona traduceva dicendo stiliamo la parola industria
Io tendo a preferire la parola manifattura ma non è profondamente diverso ma il tema è vogliamo rassegnarci perché qualcuno deve rassegnarsi che siamo un Paese che produce beni materiali e non cartamoneta
E che quindi non abbiamo una trasformazione di tutto il Paese in finanza e in nuove tecnologie finanziarie ma abbiamo bisogno di decidere dove portiamo la nostra capacità produttiva e qui c'è tutto made in Italy mai
Non intendo sottrarre
A Valeria il suo pane fondamentale
Cosa possono fare le organizzazioni in questo contesto non avevamo cominciato un tavolo per la crescita prima
Prima di farlo in autunno se manca andate avanti su alcune cose altre dobbiamo ancora vederle
Un lavoro sicuramente
Positivo anche ogni tanto un lavoro con la stessa azione solitaria cioè di essere i soggetti che si occupano mentre tutto il resto fa delle cose nominati
Però
Quel tavolo oggi c'è una domanda
Che io credo non si possa saltare quelle soluzioni tecniche si trovano sempre ma c'è una domanda che non si può saltare
E cioè
Se si considera
Le organizzazioni di rappresentanza il punto di riferimento delle relazioni e in grado di determinare le regole del sistema
E che dentro quella determinazione delle regole del sistema cioè il pluralismo sindacale perché c'è ed è tanto molteplice
Ogni tanto si pensa che sia solo un pluralismo dentro casa CGIL noi pluralismo sono molti di più
Io penso anche che siano un valore una ricchezza perché rispecchiano l'orientamento di opinioni dei lavoratori che sono cittadini anche quando sono dentro le fa perché non solo quando escono nei luoghi di lavoro e se si considera che una stagione così difficile e una stagione che ha bisogno di maggiore rappresentanza di maggiore partecipazione di maggiore democrazia di altre stagioni
E che presuppone che le parti si siano e si riconoscano reciprocamente
Perché in questi due anni questo è stato come dire non
Non sempre non sempre coerente
E mentre fino a qualche mese fa il sistema dell'alta reagito prendendo atto che ce lo mostra sbagliato strappare sulle regole ma preso atto che c'era uno strappo provando a ricostruire la propria esperienza e la propria storia nelle varie
Categorie mantenendo così un'esperienza unitaria salvo che dei meccanici
Quella è come l'esperienza dei meccanici però la spia che il sistema non ha più una regola generale
E che se si pensa che la rappresentanza e le forme che ne conseguono sono fondamentali invece una regola generale bisogna ricostruire
Siccome so che il CIPE c'è chi pensa che in realtà le rappresaglie associazioni di rappresentanza che siamo noi ma sono anche l'impresa nel senso che sono le città dove c'è qualcuno che pensa
Che siano delle varie lobby che in fondo se ne può si può fare a meno perché il fai da te viene meglio
Io penso che invece bisogna ragionare su come ha fatto il nostro Paese e siccome il nostro porto Paese fatto di poche grandi imprese
E di tante piccole e medie imprese di una sola azienda che produttrice unica e di tante aziende che competono anche all'interno del Paese nel suo stesso sistema
Se si vuole insieme al tema dei giovedì insieme al tema dell'industria offrire una prospettiva al Paese bisogna Riotta gli delle regole generali
Il che le regole generali hanno una caratteristica che si ripropone sente riconoscimento reciproco forma democratica
Se non c'era il ciclo cemento reciproco le forme democratiche si considera che il lavoro in meno del resto io penso che testo di un avrebbero fatto la loro ristrutturazione che non avremmo parlato di made in Italy
Penso che non sarebbero successe tutte cose ma penso soprattutto che faremo uno straordinario danno al Paese
E quindi io credo che le organizzazioni debbano oggi svolgere quel compito sia quelle sindacali che quelle di impresa quel compito che è mantenere viva l'idea che
Rappresentanza sociale organizzazione collettiva è un nutrimento per le istituzioni e la democrazia di un Paese e che invece farla saltare è un modo di far regredire il permesso
Grazie a Susanna Camusso
Io se posso Susanna
Aggiungere una piccola considerazione del tutto personale a quello che hai detto
è chiaro che ci devono essere rappresentanze che si riconoscono tra loro
Ma è anche
Importante in questa fase economica e sociale che stiamo vivendo che le rappresentanze tende dei lavoratori e delle imprese rilanci no l'autonomia delle parti sociali
Tengano anche conto che viviamo forse
Uno strano Paese che una sorta il Paese non governativo nel senso che qualche spesso Governo non c'è ma abbiamo la fortuna che a volte non è nemmeno necessario
Perché
Perché questo è
Stanca è una delle
Stranezze nel nostro Paese come esistono delle ONG esistono i Paesi che fanno anche meno il Governo stesso
Senza che che possono anche
O
Organizzarsi calor però
Al di là della battuta scusatemi
Dovete difendere l'autonomia e la determinazione delle parti sociali
Perché avete aperto un vuoto nel quale sono entrate anche le tendenze di cui parlava prima Susanna Camusso passo la parola a Emma Marcegaglia presidente di Confindustria
Ascoltiamo le le sue parole e credo che rispondeva sia quello che ha detto Bersani sia quello che ha detto Susanna campus aggiungo
A quello che ha detto Bersani prima una battuta rosso come mila utilizzerò per un commento sul Pd
Loro dunque del proprio un commento
Sul
Devo dire però Pierluigi che il dato che in termini generali mi preoccupa di più e quello che il nostro reddito pro capite nel due mila di dieci
è inferiore al reddito pro capite del due mila
E questo non era mai accaduto nel dopoguerra il che vuol dire che noi stiamo trasmettendo alle prossime generazioni un'idea di povertà progressiva
E questo forse è il tema che dovrebbe dominare
Il discorso pubblico se non fossimo travolti da altre vicende
Non accetta
Grazie
Buonasera a tutti intanto lasciatemi dire che il libero di parere fedele molto bello ovviamente non mi sottrarrò a tutte le
Diciamo le domande gli argomenti che sono all'ordine del giorno oggi però credo che sia giusto sottolineare che questo è un bel libro
è un libro secondo me che non solo come dire illustra l'esperienza di dieci anni di una sindacalista riformista pragmatica come è stata definita
Ma appunto illustrare fa capire che cosa è successo secondo me molto bene io condivido quello che lei scrive che cosa è successo
Nello scenario internazionale per l'economia per l'industria anche italiana in particolare per il settore tessile che lei ha seguito e segue in questi in questi anni più di un bel libro
Intelligente ben fatto e credo che sia utile come dire partire proprio da lì per fare alcune riflessioni
Ecco io credo una cosa tutto il ragionamento che è stato fatto prima da Pier Luigi Bersani poi da Susanna Camusso sta comunque inquadrato nello scenario internazionale che descrive Valeria nel suo libro l'hanno detto anche loro però
Ci tengo a sottolineare questo aspetto perché altrimenti parliamo del nulla no cioè se noi non teniamo conto di una competizione internazionale fortissima cui
La l'impresa e ovviamente i lavoratori quelli che stanno sul mercato quindi soprattutto quelli industriali sono esposti non capiamo di che cosa stiamo parlando qui su questo è un fatto chiaro la globalizzazione la competizione internazionale
è un fatto chiaro e in questi anni nella crisi la competizione internazionale è diventata ancora più dura perché c'è un chiaro
Spostamento verso come dire l'ASI ha verso i Paesi emergenti della
Diciamo della della maggior consumo della crescita c'è un problema di reinventarsi il modo di produrre e di distribuire quindi c'è lo scenario internazionale che è molto chiaro e molto duro
Ed è uno scenario incerto che espone quindi l'impresa e i lavoratori che lavorano
In essa un'incertezza continua e questo è un dato di fatto mi sembra molto giusto io lo condivido ovviamente che il tema è non dire
Noi ci chiudiamo rispetto alla globalizzazione più perché non si può sarebbe
Una cosa molto pericolosa ma anche perché noi siamo un grande Paese esportatore nel siamo in Europa il secondo Paese
Maggiormente esportatore dopo la Germania quindi abbiamo tutti interesse che i mercati siano aperti perché noi andremo già esportiamo molto in giro per il mondo dobbiamo aumentare la nostra capacità di conquistare i mercati
In Cina in India e Brasile da dover avverrà molto del consumo molto della crescita quindi
Siamo all'interno di questo scenario e non ce lo dobbiamo mai dimenticare uno scenario che da opportunità
Ma lo scenario pieno di competitori aggressivi che hanno dinamiche di costi molti versi ovvio che noi non vogliamo fare i cinesi nel nelle lavoro nelle imprese però sia ben chiaro
La mia impresa le imprese italiane competono con imprese cinesi competono con le imprese brasiliane competono con imprese turche qui non possiamo dimenticarci questo aspetto quel pezzo la soluzione non è diventiamo cinesi però dobbiamo avere molto chiaro questo aspetto
Servono regole pur in uno scenario internazionale aperto servono regole
Chiare non serve non possiamo stare in una situazione di concorrenza sleale in nella quale noi spesso siamo
E qui il tema del made in Italy con valere abbiamo lavorato molto insieme anche con
Tronconi sul tema del made in Italy l'Europa è l'unico grande
Come dire blocco che non ha una tutela una tracciabilità delle proprie merci quindi qui non è un problema di difesa è un problema di corretta informazione alla a ella diciamo al consumatore ed è un riconoscere un valore di dove si produce quindi Sir la la scena internazionale questo servono e ci dobbiamo battere
Il rappresentanze delle imprese rappresentanze dei lavoratori a livello italiano a livello europeo l'IVA internazionale per aderire
Regole corrette perché questi sono fenomeni fondamentali senza i quali veramente noi non ogni discorso non vale se ne abbiamo situazioni di dumping se noi abbiamo situazioni di
Tariffe di dati che non ci permettono di entrare in altri mercati dall'altra parte non voi non abbiamo le le stesse regole noi possiamo fare tutti i discorsi migliori sulla produttività sulla la la tutela dell'industria ma non siamo fuori quindi
Apertura dei mercati e regole come dire non cui regole ferree regole corrette a livelli internazionali
Più Europa che è un altro tema che poi appunto ponte pone Valeria queste serve più Europa serve più Europa come dire anche nelle politiche economiche nelle politiche appunto di trading serve più Europa dal mio punto di vista anche per riuscire ad affrontare e risolvere i problemi dei dei debiti sovrani che oggi abbiamo che anche questi non possiamo dimenticare quindi lo scenario internazionale e questo è chiaro che io condivido quello che dice
Valeria e dobbiamo dirlo bene ben presente allora che cosa come si posiziona l'Italia e che cosa dobbiamo fare in Italia per cercare di non subire
Gli scenari che abbiamo davanti cambiamenti che abbiamo davanti ma invece di
Coglierne alcune opportunità di crescita di maggiore occupazione di mantenere le nostre imprese più competitive che appunto vuol dire poi più benessere
Per tutti ecco io credo che le cose da fare sono abbastanza chiare e certe cose sono già state dette né di qua delle Alpi intanto
è bene sapere dove l'Italia si può giocare il proprio futuro ma lo dico perché sono presenti Confindustria e sono io per prima un'imprenditrice industriale però italiana l'ha detto Susanna l'ha detto prima Pierluigi
La cosa che sa fare meglio da sempre è l'industria è la manifattura l'ho detto prima noi siamo il secondo Paese più esportatore
In Europa noi in termini di produzione industriale siamo appunto anche qui quinti nel mondo ma se guardiamo la produzione industriale per persona
Noi siamo secondi al mondo dopo la Germania questo che cosa vuol dire vuol dire che abbiamo un'industria che deve fare molto deve cambiare e però è giusto quello che già prima Suzanne cambiamento in corso poi magari
Non è così eclatante come appunto le cose di cui in negativo ovviamente
Stiamo vedendo oggi ma questo cambiamento in corso le imprese stanno cambiando stanno crescendo stanno esportando di più nei Paesi dove c'è grande crescita
Stanno cambiando loro modo di produrre di distribuire c'è un cambiamento in corso va continuato non è che abbiamo fatto tutto anzi
Le sfide sono continue dobbiamo crescere di dimensione
Dobbiamo aderire come dire una maggiore capitale cioè dobbiamo fare tante cose però c'è una ristrutturazioni in corso molto importante che va accompagnata da supportata perché è l'unica strada per poter continuare accresce quindi
Beni servizi bene turismo ci mancherebbe anzi dobbiamo fare meglio e di più in quei settori
Ma oggi noi produciamo il grosso della nostra capacità di stare sui mercati di esportare esportare sull'industria quindi dobbiamo voler bene all'industria questo è un tema fondamentale sul quale credo ci dovrebbe essere
Maggiore concentrazione di dico solo che noi come Confindustria abbiamo cercato di fare una cosa come
In questo scenario così difficile nessuno ha le ricette pronte non abbiamo fatto una cosa abbiamo sentito seicento impresa dalle più piccole alle più grandi quelle però capaci di stare sui mercati quelle brave
Ne abbiamo cercato di far dire che come hanno affrontato la crisi come vedo nel loro futuro come proiettano l'impresa qui a cinque sette anni è venuto fuori un lavoro molto bello presenteremo
Nel prossimo mese dove si vede che c'è questo sforzo enorme in corso ripeto non è sufficiente già fare molto di più però lo sforzo lì è in corso allora noi dobbiamo lavorare bene sull'industria supportare l'industria dobbiamo continuare a far sì che gli imprenditori facciano gli sforzi che devono fare né quello
Il primo aspetto
Secondo per farlo
Serve io sono d'accordo io
Credo che servano nel centro delle riforme un'agenda della crescita io più che una politica industriale dove c'è qualcuno del centro che dice
Questo settore giusto questo settore sbagliato cosa in cui non ho mai creduto io credo che quello che serve in questo Paese e mettere fare in modo che ci siano condizioni migliore per la competitività per avere imperiese
Sane capaci stare sul mercato di creare occupazione
E quindi di creare benessere quindi bisogna affrontare il tema delle tasse sul lavoro sull'impresa bisogna affrontare il tema dell'investimento in ricerca innovazione questo Paese in cui non si parla più
Di ricerca innovazione se ne vogliamo continuare a dare un'industria capaci di stare sul mercato dobbiamo investire ricerche innovazione non c'è ombra di dubbio questa non è una cosa abbandonata non se ne parla più non ci sono fondi non c'è attrazione di investimenti sul tema della ricerca cos'è un tema abbandonati
Dobbiamo lavorare sulle infrastrutture cioè sappiamo benissimo dove dobbiamo lavorare
Però in questi anni da molti anni non si fa più niente su questo tema quindi noi l'abbiamo un senso di solitudine terza parte sociale che non non ci sono decisioni in questo senso
C'è il tema della dell'equilibrio dei conti pubblici che non abbiamo condiviso
Però anche in una situazione in cui non si può aumentare il debito e anzi bisogna ridurre il deficit perché questo noi dobbiamo fare adesso è molto chiaro se non lo facciamo noi saremo di né se non l'avessimo fatto
Le saremmo diventati come gli altri Paesi sotto attacco dei mercati quindi noi dobbiamo fare questa strada
Però la strada non è fare i tagli lineari tagliare il tutto nello stesso modo
Il tema è fare delle scelte ci sono delle spese improduttive quelle italiano ci sono delle cose su cui dobbiamo investire scuola ricerca innovazione e altre cose su quelle dobbiamo investire quasi a quello che stanno facendo tutti i Paesi non è la logica dei tagli lineari che ci serve
è la logica di fare delle scelte quindi questo sì sono un certo senso scelte di politica industriale era quello
Bisogna fare
E bisogna in alcuni in alcune cose creare delle piattaforme creare su alcuni settori dissi diciamo che possono dare di più
Creare facilitare delle piattaforme in cui si mettono insieme in prese centri di ricerca università e su questo lavorare quello che ha fatto Pierluigi con l'industria due mila quindici noi abbiamo sempre supportato perché è una è una è una strada per poter come dire andare allora
Noi dobbiamo continuare a supportare lo sforzo dell'impresa che devono fare la propria parte con la propria responsabilità col proprio senso del dovere e di responsabilità sociale
Serve però un'agenda della crescita servono scelte chiare da parte della politica su questo punto e qui lo devo dire c'è qui
Cioè il totale non si parla mai di queste cose cioè il la nel dibattito politico di tutti i tipi non è mai su questi temi e su tutti altri temi allo sguardo bisogna richiamare l'attenzione
Ci sono i problemi c'era un Vice tutta questa roba qui ma parliamo di impresa e parliamo di disoccupazione parliamo di queste cose perché se noi non facciamo questo noi continueremo a peggiorare la situazione del Paese allora concentriamoci su questo
Lo ha detto prima Susanna
Noi abbiamo fatto uno sforzo abbiamo cercato di fare uno sforzo che è quello di mettere insieme tutte le parti sociali
Tutti i sindacati tutti lei tutte le associazioni di imprese provare a fare una lista tutela una lista un'agenda della crescita che ha le cose che stiamo dicendo e poi dobbiamo avere un interlocutore dall'altra parte che ci ascolta
E che lei fa proprie le parole però lei lo sforzo lo stiamo facendo e io qui invito Susanna pubblicamente a dire abbiamo trovato accordi su cinque punti su sei secondo me buoni accordi perché parliamo di Sud parliamo disoccupazione giovanile parliamo di ricerca
Ce ne manca uno che è quello sulla produttività
Siamo molto vicini a trovare un accordo siamo molto vicini a trovare un accordo evitiamo che quello che è successo a Mirafiori faccia cadere questo sforzo che uno sforzo serio concreto
Corretto dove noi diamo il senso che le parti sociali questo Paese ci sono eccome ragionano insieme sono capaci di stilare una agenda sono capaci di fare il proprio mestiere lo non lasciamoci travolgere
Da tutto questo cioè l'Italia non è lo scontro e Mirafiori italiane anche una situazione in cui abbiamo gestito insieme la crisi abbiamo fatto dodici mila Cordì sul territorio abbiamo firmato tutti i contratti noi abbiamo firme atto tutti i contratti di tutte le categorie tranne uno uno solo metalmeccanici allo qui dobbiamo dirci chiaramente che il problema che c'è in questo Paese
Non è un problema di un sindacato che non reagisce certo sindacato e per la sua parte e fare di più noi dobbiamo fare di più
Ne abbiamo un'anomalia schiamazzi o ma dobbiamo dircelo chiaramente dare tutti gli altri contratti non li abbiamo firmati tutti i trentaquattro contratti Susanna quanto è a mia firma vediamo se ma di tutti senza un'ora di un senso un'ora di sciopero senza un'ora di sciopero tutti nove
Ivi tutti hanno cercato delle vie di innovazione chiediamo firmati tutti in pochissimo tempo allora io dico Susanna prima di tutto riprendiamo questo tavolo e chiudiamolo perché questo da un grande senso di responsabilità e dimostra
Che in questo Paese che va a pezzi le parti sociali quelli che rappresentano gli interessi veri e seri di questo Paese ciò lavoratori in prese sono ancora capaci di andare avanti e di fare delle proposte
Altro punto ovviamente chiudo su questo molto velocemente non mi posso sopra il tema della produttività allora io su questo
Ho una visione molto chiare
C'è un problema di produttività molto chiaro questo Paese allora è chiaro che la produttività ca bassa dipende anche dalle cose che abbiamo detto prima una cattiva logistica poca ricerca innovazione delle tasse troppo alte dipende da tutti queste cose
Però dipende anche
In alcune aziende in alcune situazioni dall'organizzazione del lavoro e della relazione sindacali questo è molto chiaro che non possiamo eludere
Non possiamo eludere questo problema voglio essere molto chiaro io non sono tra quelli che pensa ma non perché faccio Presidente Confindustria di mestiere faccio l'imprenditrice quindi io sono qui
E rappresento la Confindustria perché voglio cercare di migliorare la situazione dell'impresa e se posso anche quella più in generale del Paese ma io non penso
Che un Paese senza sindacati e senza Confindustria e senza come dire rappresentati imprese un Paese migliore adesso in questi giorni sono tutti diventati e Sperti dei cosa deve fare Confindustrie cosa fa il sindacato Confindustrie vecchia Confindustria Bruto tutti esperto in avanti
Allora che cosa vogliamo è un Paese e alcuni anche dicono sarebbe meglio un Paese dove Confindustria
Non detta l'agenda e non cerca di dire al Governo quello che fanno io penso che invece la Confindustria così come sindacati né dobbiamo continuare a dire quali sono le nostre esigenze e che cosa deve essere Governo incalzare il Governo sulle cose da fare
Cameron che voli dell'Inghilterra un Paese che tipicamente e tradizionalmente avuto meno spaccato meno spazio alle parti sociali oggi sta riscoprendo la di society sta pensando a più società
No e meno Stato allora io non credo che noi dobbiamo avere una una una come di un progetto senza parti sociali dobbiamo avere le parti sociali
Però c'è una cosa molto chiara le parti sociali possono continuare ad avere un ruolo importante in questo Paese
Se capisco no cavalcano e interpretano il cambiamento se le parti sociali e rimangono bloccate su quello con sulla logica abbiamo sempre fatto così non dobbiamo cambiare niente noteremo spazzati via
E allora certo che prepara la logica del far west perverrà la logica che è più forte
Va avanti che non è più forte sta indietro allora se noi non vogliamo questo e io non lo voglio io dico che però Sindacato e Confindustria devono andare avanti bisogna interpretare il cambiamento bisogna fare delle scelte di cambiamento molto forte
E su questo chiudo Mirafiori c'è stato io feci fan possiamo fare finta che Mirafiori non ci sia stato ovviamente il mio l'opinione la conoscete la mia opinione è che comunque
è una cosa positiva perché migliora l'efficienza la produttività di questo di quel di quello stabilimento che lo stabilimento che aveva caratteristiche
Molto poiché particolare perché aveva un tasso di assenteismo altissimo nella mia azienda in tantissime aziende non c'è quel tasso di assenteismo aveva un'organizzazione del lavoro diversa si parla di turni paterna nella siderurgia quei tunisini facciamo da trent'anni cioè
Allora
Io penso che Mirafiori c'è stato ora noi dobbiamo fare due cose io penso che ne dobbiamo fare accordi
Se vogliamo evitare il far west dobbiamo certamente ad vere alcune regole io non voglio far west io voglio che si uno sta in Confindustria deve rispettare
Alcune regole ma queste regole devono essere come dire
Una una cornice e all'interno di queste regole ne dobbiamo fare in modo che ognuno trovi la propria strada per la può competitività l'ho detto l'altro giorno in un'intervista i testi che hanno scelto la loro la loro strada per la competitività facendo contratti nazionali innovativi con spazio all'azienda
Gli alimentari hanno fatto contratti nazionali pesanti altri hanno fatto altre cose allora io penso e chiudo che noi dobbiamo fare nuove regole se non vogliamo il far west
Con una cornice sottile all'interno della quale ci può stare la FIAT ci può stare lì e l'azienda tessile ci può stare l'azienda alimentare se noi non facciamo queste continuano a dire
Non si cambia niente bisogna stare fermi non bisogna parlare di come dire situazioni particolari anche di questa parola deroghe che sa che fa arrabbiare molto Susanna ma se la deroga vuol dire che noi facciamo delle deroghe specifiche delle regole specifiche per realtà specifiche e così la governiamo la deroga non è una brutta parola allora primo punto dobbiamo ristudiare meccanismi all'interno del quale riusciamo ad avere la flessibilità
All'interno di una cornice di regole che comunque ci pensa secondo la rappresentanza e chiudo
Io ho visto veramente Susanna Camus sono andato anche a Confindustria la sua proposta io credo non è questo il momento nel quale dobbiamo discuterà io penso che sia bene
Riprendere questo argomento tengo solo a dire che
è dal due mila quattro che ne aspettiamo una proposta dei sindacati nel due mila otto c'è stato un accordo fatto tra CGIL CISL e UIL dopo
Una lunga riflessione quindi io dico ripartiamo da lì non stravolgiamo quello perché altrimenti ci mettiamo tempi li dice non va bene
Io credo che quindi sia una buona cosa riprendere questa strada che è quella giusta querela rappresentanza però con una cosa molto chiara per noi
Noi vogliamo che
Ci sia esigibilità della dei contratti che se le come dire i sindacati che rappresentano più del cinquantun per cento dei lavoratori
Firmano un contratto quel contratto deve impegnare tutti non possiamo più ristabilire situazioni di
Vedo di situazioni in cui
Magari sindacati che non sono d'accordo ma che Nora persona una minoranza possano bloccare qualsiasi intesa se noi andiamo avanti così noi avremo tantissimi casi di aziende che diranno basta non vogliamo più avere a che fare con quel tipo di sindacato
Se noi invece poiché siamo in grado di governare questa situazione certamente lasciando che ci sia
La rappresentanza anche di quel tipo di sindacato però non possiamo più per far sì che questi sindacati esercitino potere di veto allora su questo non siamo d'accordo e l'altro punto lo Susanna usano le voglio ripetere
Noi siamo contrari
A un assemblearismo continua io penso che noi siamo forti se abbiamo anche come dire capacità di prenderci una delega e di esercitarla
Se ogni volta dobbiamo andare a sentire i nostri associati non capisco qual è la funzione del sindacato della Confindustria quindi alcuni momenti certamente la verifica ci deve essere ma non può essere su tutto perché altrimenti non riusciamo ad andare avanti quindi chiudo dicendo
Che secondo me questo è un momento importante questo momento in cui noi abbiamo grande responsabilità se sapremo
Capra il cane il cambiamento che ci piaccia o non ci piace possiamo considerano negativo o positivo non importa ma un cambiamento c'è
Se noi sapremo cavalcarla interpretarlo ne potremo andare avanti se noi non lo faremo a rimarremo fermi sulle si è sempre fatto così allora prevarrà il far west da parte mia io farò tutto il possibile perché non prevalga il far west
Perché ci siano delle regole però delle regole di modernizzazione che ci permettano di avere un Paese migliore con maggior benessere con maggiore occupazione giovanile
E quindi un Paese con più speranze dove le nuove generazioni non debbano pensare di stare peggio dei proprietari delle proprie madri perché questo sarebbe un peccato mortale grazie
Grazie Marcegaglia Pier Luigi Bersani credo voglia aggiungere qualcosa dopo l'articolo uno così tutto perché
Sono a posto che come abbiamo detto tutto insomma noi mangiamo prevalentemente con le industrie manifatturiere certo è sempre stato così
Credo che non so nel dopoguerra no ce l'avrebbe fatto indusse manifattura assenza
Allora diciamo uno sfondo e le imprese e pubblica e certi elementi di protezione
Così come negli anni Settanta dall'otto al non ce l'avrebbe fatto l'assenso e meccanismi di infrazione senza un po'di servizi nuovi sono arrivati al sistema piccoli impresa io dico che adesso
Con quanta buona volontà alle forze sociali istituzionalmente ulteriore incoraggiò mettercelo però senza un pacchetto di riforme sulla produttività del sistema
Non ce la facciamo io mi son convinto di questo
E vuol dire fisco
E vuol dire liberalizzazione
E vuol dire scuola istruzione tecnica che noi continuiamo a vivere bene Gelmini bene Gelmini e stiamo massacrando l'istruzione tecnica io continuo a dirlo non sarà vero dimostrate vero e così via
Quindi Ferruccio rosso come rosso come serve all'Italia esse e quando
E quando
La la polvere verrà giù
E finalmente si potrà discutere di Italia e non di chiacchiere ci si accorgerà che il PD su questi fronti è il partito più pronto ad affrontarle riforme
Certo che se invece di
Discutere della nostra proposta di riforma fiscale siamo sempre nella chiacchiera
E
Però arriverà al momento
è il caso FIAT lo insegna
Ci fosse stato una riunione della PdL si sulla FIAT si risolveva in mezzo Marchionne Marchione marchio ci fosse stato riunione disservizio si risolve di mezzora fior fior fior
Noi abbiamo discusso vada un po'
Perché la cosa è più complicata
E non si può andare a tifoseria e in casa nostra discutendo si sarebbe la sintesi se noi fossimo al governo ok perché è la la realtà è complessa
E non la puoi semplificare con delle cose allora attenzione
Ma mica per il PD per l'Italia per l'Italia
Ora grazie se non ci avesse
Non ci fosse se fossi inservibile la carta del PD come riforma saremmo in una singolare situazione questo Paese questo una responsabilità che io sento
Ma insomma guardiamo anche cosa consensi ecco voglio dire anche chi e ce ne saranno tanti qui non è benevolo verso il PD
Sia un po'benevolo verso l'Italia perché
Io credo che non ci siano moltissime carte per le prospettive visto
Paese qua che senza riforme non va da nessuna parte e non mi si venga a dire che il centrosinistra non è in grado di far difforme perché gli uni che riformi suo visto gli ultimi quindici anni un po'serie le ha sempre fatto cenno strada
Io questo diciamocelo perché è la verità quindi attenzione
Dunque studio convinco solo perché le forze sociali o però però da sole da solo da solo non posso in carica ma c'è una sede nobile
Il prossimo decennio dobbiamo assolutamente rimontare sul ce ne abbiamo
Quindi chi ha di più delle tardi più risorse aiutarci tutti se non non non non va abbiamo la forza politica di culto però su un pasto coso io per il prospettiva prigioni lo nello stanzone prettamente abbastanza complicata
Grazie
Ma Pier Luigi Bersani Susanna Camusso credo che voglia rispondere Marcegaglia vediamo se riusciamo anche a ricomporre un po'di più il tavolo fra le parti sociali
Ex
Noi
Cioè volevo andare ai metalmeccanici sarà fare adesso
Consigliere
No io vorrei partire dalla dall'autonomia che il direttore suggeriva prima perché io sono
Assolutamente gelosa dell'autonomia delle parti sociali
Ma sono anche cosciente della non autosufficienza delle parti sociali
E ce lo possiamo fare molte cose ma poi non è vero che possiamo fare a meno del fatto che ci sia o non ci sia un Governo perché purtroppo non
Non funziona così e
Tante volte adesso al di là delle
Delle contingenze in cui abbiamo anche discusso con le nostre controparti di cose da fare poi ci sono dei momenti in cui
La nostra fantasia può produrre molte proposte di riforma fiscale per parlare di nomina
Tema sul quale abbiamo fatto sicuramente dei grandi avanzamenti nella discussione tra tutte le associazioni non solo il rapporto
è per oppure se non c'è il Governo un po'complicato pensare che
La riforma funzione allora c'è un tema che l'autonomia c'è un tema che la non autosufficienza e credo che
Lei il nuovo punto di di equilibrio dopo questi due anni di
Tutto va come come funziona sia un punto di equilibrio da ritrovare e che ha avuto anche delle cose perché io per esempio penso che il due mila nove l'accordo separato fu una grande cadute di autonomia di una parte delle parti sociali
Che accettano l'idea che era del Governo quella che rompere il sindacato in quell'occasione era un modo utile per non dover poi governare il Paese
Quindi chiedo che il tema sia e attraversa tutti e e lo tutto possiamo metterci qui a fare una discussione che io però credo che sia giusto fare
Perché alcune delle obiezioni che la Presidente Confindustria adesso faceva sono
Secondo me non muovere noi diciamo al
Credo punto otto se non mi sbaglio materia del del testo che abbiamo prodotto al direttivo esigibilità degli accordi
Non abbiamo nessun dubbio sul fatto che gli accordi debbano essere esigibili
Abbiamo sempre una domanda e molto semplice dire esigibili da parte del sindacato ogni tanto vorremmo che fossero esigibile anche da parte delle imprese perché questo è un tema che come rimane perennemente in qualche modo sullo sfondo ma che se gli accordi
Esattamente perché sono fatti in buona fede o tra le parti devono poi essere applicati non abbiamo nessun dubbio così come non capisco bene cosa sia
L'assemblearismo contino però io credo che punto partiamo
In questa cosa che è una premessa necessaria anche per il resto peraltro parte del ragionamento l'avevamo già iniziato anche per il resto del tavolo per la crescita perché io credo che appunto riconoscersi sia riconoscersi e darsi
Delle regole reciproche sia la condizione
Poi però vorrei dire una cosa io non mi permetterei mai di dire a Confindustria che sul problema e Marchionne che non ha riportato all'ordine e allora annunciamo
Perché il pluralismo sindacale è una ricchezza per questo Paese e
Può aver fatto migliaia Rory io partono in discussione con la FIOM che nota a tutti abbiamo te anche delle opinioni diverse
Ma una cosa lasciamo bisogna riconoscerlo sette
Che lei prima di fare altre valutazioni pensa a quei lavoratori e alle loro condizioni e il voto di Mirafiori dice che a quei lavoratori a quelle condizioni
Bisogna pensarci perché se si salta si fa un grande torto a quei lavoratori ma in generale i lavoratori di questo Paese
Che diventano il punto di scambio di politiche di cui non possono partecipare e in cui per loro non c'è prospettiva
No ci possono essere errori si possono esser fatte delle cose il dibattito è lungo
Ma bisogna sapere che se poi ci si misura sul tema del lavoro per un sindacato stare con i lavoratori è la premessa per avere alcun ruolo se se ne dimentica è difficile che possa rappresentare quel punto di mediazione tra gli interessi che io penso sia esattamente la ragione
Della funzione reciproca delle organizzazioni
Allora credo che sarebbe utile per tutti se provassimo a dirci
Che cosa vogliamo fare e come ricostruiamo delle regole per tutti che valgano e sia di esigibilità di tutti
Invece di pensare che una soluzione un'altra è più funzionale a un'organizzazione a un'altra abbiamo bisogno di cambiare pagina
Abbiamo due anni di rottura le spalle abbiamo bisogno di provare a vedere se siamo in grado di darci delle regole per tutti che ci permettono di voltare pagina e di andare a
Io
Sull'osservanza e questo è un dato di fatto
Che noi che hanno firmato tutti i contratti con tutte le associazioni che in realtà è un dato di fatto non è una
Un giudizio il mio è un dato di fatto non abbiamo firmassero polemica vicino a cuore anche con diciamo con una componente
Decisa e quindi con la FIOM anche perché non ha firmato i contratti in questi dieci anni fa aveva firmati
Tramite materna inermi affermati dunque non ha neanche mai sentite qui quello che voglio dire ma lungi da me io ho detto prima lo sto dicendo continuamente ci sono aziende che fanno
Che vanno avanti alle innovazioni voleva firmare l'azione
Questi ci sono così come ci sono aziende
Che con tutto il in tutti gli altri settori vanno avanti che abbiamo l'esempio del tessile eccetera allora
Il tema quindi non è escludere affiora Susana sa benissimo che Confindustria non era rispetto agli accordi del novanta appendino nella mia posizione molto chiara se Confindustria molto chiaro
Ciò non toglie che noi lo ripeto perché questo è il punto essenziale
O noi riusciamo insieme ognuno per la sua parte a
Comunque canalizzare il cambiamento che è in corso per quello che andiamo avanti in questi anni e che vengono avanti anche nei prossimi anni non è quello che avevamo in passato su questo bisogna cioè la velocità sarà maggiore i la necessità di cambiamento sarà maggiore competizione stati due tutte queste cose sono molto chiare se dietro l'altra allora Orrù insieme
Abbiamo una capacità di cavalcare questa cosa interpretare le nuove regole che faremo
Ci saranno regole ritengono comunque all'interno varie tipologie di tra aziende e di situazioni che oggi abbiamo oppure
Rischia l'elenco della lettera
E
Se uno alla capacità entrasse cosa si fa per conto proprio allora questo è per questo che dico lavoriamo moltissimo anche sulla capacità di innovazione
All'interno ognuno nei propri non voglio dire casa vostra basta rifare tempo milanesi ma la farò casa mia però non c'è dubbio che questo scenario
Ultimo aspetto è chiaro io quando ho parlato
Di metterci quantomeno intanto di
Metterci d'accordo sulla genere accresce sarà anche un modo per ricomporre appunto questa situazione comincia Ferruccio comunque pare composta ma è ovvio che noi possiamo indicare un'agenda quale finora seguita dalla politica Governo concerto perseguitata noi quindi
Il tema vera di un Governo che prende in assoluto
Faccia delle riforme è un dato sacrosanto su quale siamo tutti assolutamente
Alle conclusioni
Pubblicamente ringraziare
No io innanzitutto voglio ringraziare
Le persone che qui hanno scelto di esserci nonostante il periodo della difficoltà questa sera commentare
A commentare il libro che voglio subito dire sia alla Presidente Marcegaglia che il segretario Bersani che al Segretario generale della CGIL a Ferruccio
De Bortoli che li ringrazio particolarmente
E li voglio ringraziare perché nessuno lo sottolinea ma la scelta di fare questo libro è una scelta dedicata esattamente a tutte quelle lavoratrice quei lavoratori che nei dieci anni precedenti
Di cui il libro parla hanno gestito proprio diciamo così insieme al sindacato insieme alle imprese
Il periodo più difficile che il sistema moda italiano l'industria della moda italiana ho attraversato per i mercati aperti
Per l'assenza io lo voglio dire lo può riconoscere anche il sistema di rappresentanza delle imprese per l'assenza della politica a sostegno di nuove regole necessarie
Che quindi io credo che insomma il
Le le parole che sono state qui sospese spero che siano diciamo così di sostegno spero che siano di sostegno
A chi insomma in questi dieci anni ha affrontato che cosa io qui lo voglio dire affrontato le cose che ciascuno di voi ha detto nel commentare questo libro
Ma nello stesso tempo si sono trovati e ci ritroviamo
Come sistema industriale e manifatturiero di questo Paese restiamo ancora come sistema tessile il secondo Paese settore manifatturiero dell'Italia dopo il settore metalmeccanico prima dell'agroindustria e della chimica
Ecco però noi non abbiamo avuto e bisogna continuare invece ad avere tre cose fondamentali su cui la politica ha ragione Bersani su cui la politica non può sottrarsi
Non abbiamo bisogno di regole globali di reciprocità e di parità ha ragione anche qui la la Marcegaglia la Presidente
Se non c'è condizioni pari nella competizione globale nel possiamo innovare internazionalizzarsi estendere le filiere ma a quel punto la dimensione
Dell'innovazione di continenti non solo come la Cina ma come gli altri non ci faranno stare in campo non va mai dimenticata quindi
La responsabilità della politica e delle governance su questo perché su questo ci siamo misurati ma c'è un secondo elemento importante
Con cui noi ci siamo misurati e dobbiamo continuare a misurarci
L'Italia deve fare la sua politica e la grande assente è stata questa ma deve farla come sistema di rappresentanza delle imprese istituzionali ma mi permetto Susanna lo sa
Anche come sindacato nella dimensione europea anche qui
Se non si
Compete costruendo l'Europa economica finanziaria
Di politiche per l'industria e di politiche sociale non pagella si fa perché la dimensione della competizione dei mercati aperti per giunta non regolati
Non ce lo consentono abbia una responsabilità che c'è a tutti i soggetti della rappresentanza
Politiche sociale ma c'è un elemento che non va mai dimenticato che poi è il cuore dal mio punto di vista del libro che è un'esperienza collettiva non è solo il libro del Segretario generale che ha fatto
Il Segretario negli ultimi dieci anni del tessile che
Il Governo nazionale il Governo regionale ma anche il rapporto col sistema di rappresentanza delle imprese io la voglio dire così anche perché so che
Hanno una era e c'è la nebbia
No lo dico perché poi ovviamente
Aveva realmente la strada a è
Io
Avevo già fatto gli scongiuri prima e siete atterrati mi rimetterò fare gli scongiuri per farli volare alle nove e
Va beh
Adesso mi fa tutto e perde il filo Segretario nell'ambiente
No la cosa che diventa a questo punto però è importante che consente
E lo voglio dire a non a mo'di battuta ma se nel nostro settore in questi dieci anni ci fossimo trovati di fronte un imprenditore
Che non c'ero e conosceva funzione ruolo
Negoziato
Noi avremmo fatto del conflitto pesante
E le donne tessili le operaie lo avrebbero fatto perché guardate che la prima cosa nel riconoscimento del ruolo e delle funzioni difficile complicate
è riconoscere quanto è difficile stare nel necessario cambiamento
Noi siamo capaci di parlare di cambiamento ma chi sta nelle fabbriche lo dico anche alla rappresentanza delle imprese che lo sa
Quando si sta nelle fabbriche dove dobbiamo dire che per salvare un pezzo dell'industria innovando bisogna snellire si modificarsi e trasformare stiamo parlando di persone in carne ed ossa
Che se non hai di fronte a un imprenditore serio
Che non fa il furbo e non usa la crisi o che non Ceglie un modello autoritario di relazione guardate non è facile affrontare esattamente questi cambiamenti non mi interessa diciamo polemizzare con il cosiddetto metodo Marchionne per fortuna
Diciamoci polemizza già il capo di semina triennale quindi otto
Michele Tronconi che oggi invece non farò mai come Marchionne lo prendiamo per buona questa cosa
Ovviamente perché lui non ha mai fatto per fortuna nostra però lo dico per
Fatela
Però il problema guardate tessera si rischia un incidente grave la Camusso torna a Roma e mi manda i meccanici non è possibile
Top perché se l'osservazione
Ma
Al no ma lei non va bene
E la dico dico così non va bene sapete perché lo dico perché invece invece
La dimensione dell'industria manifatturiera dell'industria nazionale vedrà su una spinta anche molto forte esattamente
Di capacità negoziale anche riconsiderata una grande storia che è quella esattamente del settore del metalmeccanico guardate lo dico perché se invece si continua a pensare come troppi fanno
Che ci sono i sindacalisti buoni
Come noi diciamo ci sono degli imprenditori buoni stiamo sbagliando in ogni settore è necessario avere consapevolezza del proprio ruolo ed alla propria funzione ovviamente vale per l'impresa ma come vale per il sindacato
Se un imprenditore insisto si presente dice o fai così oppure non investo francamente se l'avessero fatto ci avrebbero trovato anche noi su quella strada
Lo diceva qualcun altro
Nello stesso tempo io credo che ci sia un grande assente di tutto questo e mi dispiace non non è una scelta casuale non ho potuto invitare
A questa nostra discussione un rappresentante del Governo
Guardate la competizione questo libro discute anche di questo fa riflettere anche su questo ormai la si affronta come sistema
E il sistema istituzionale la politica è assolutamente fondamentale anch'io penso che le parti sociali hanno il loro ruolo e la loro responsabilità
Ma la cultura per affrontare e la responsabilità politica per affrontare i temi che la globalizzazione mercati aperti pongono chiama una responsabilità grande i soggetti istituzionali e politici i Governi nazionali
I Governi regionali e territoriali perché senza quella dimensione del governo della politica le parti sociali da solo non lo fanno le dobbiamo cambiare dobbiamo innovare ma insisto
A nostra buona pratica mi permetto di dire la così perché
Io così la penso spero che serva ad una cosa in questa fase dopo Pomigliano serva
A far fare a tutti noi tre cose
A non fare più accordi separati con chiunque perché non è utile
A riconoscere a lavorare sulle cose che molte le condividiamo
E si condividono insieme perché vedete la nostra pratica cos'era era mettersi intorno a un tavolo vedere quali sono i nodi che vanno affrontati per le imprese per il lavoro
Ma nello stesso tempo c'è un presupposti su questo non lo faccio perché
Il Segretario generale della mia organizzazione di cui sono particolarmente orgoglioso
L'ho detto prima ma il nostro presupposto nella nostra storia dei tessili era
Io sto al tavolo con la controparte se tu mi riconosce il ruolo e funzione in qualunque fabbrica
Se io o un vulnus in una fabbrica per giunta importante sulla mia rappresentanza io non sono più nella condizione di essere esattamente interlocutore valido e sicuro io penso che con questa nostra discussione di stasera e ringrazio ancora davvero tutti
Penso che possiamo immaginarci me lo auguro così che abbiamo presentato una buona pratica speriamo che la politica
E il futuro non ci dell'un danno io penso che quello che abbiamo ascoltato stasera almeno a me fa essere più fiduciosa sul futuro e soprattutto per i giovani
Chiudo dicendo che vuole fare un ringraziamento particolare a Paolo Guarino che qua
Che non a caso io ho potuto realizzare il libro con un giovane perché sapete con anche lo stimolo e la capacità di lavoro dei giovani anche rispetto a chi un po'meno giovane non è non solo Canton grande ma insomma
Un po'meno giovane non è però è stato di grande aiuto e quindi grazie ancora l'interlocutore grazie
Alcuna