Rassegna stampa ambientale

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Giovanni De Pascalis per questa nuova puntata che registriamo lunedì tre maggio
Per la rassegna stampa dedicata e i temi ambientali ecologici dell'energia del territorio e una rassegna stampa
Che potremmo intitolare i nodi vengono al pettine i nodi
Sono quelli del rischio geologico sismico e vulcanico sono quelli della tutela del paesaggio dell'urbanistica
Ed è proprio il territorio che in primo piano in questa rassegna stampa perché davvero molti articoli di grande interesse molte novità
Sono emersi se in quest'ultima settimana e apriamo con la questione vulcanica il Vesuvio e i Campi Flegrei il il rischio
Estremamente alto estremamente concreto estremamente rilevante il rischio vulcanico in tutta l'area
Urbana metropolitana di Napoli del Golfo di Napoli
Il capo della Protezione civile e Guido Bertolaso a per la prima volta ufficialmente e pubblicamente affermato che si deve
Valutare l'inserimento del Comune di Napoli nell'aria rischio legata
Alla ai sistemi vulcanici del Vesuvio e dei Campi Flegrei
Da dal Corriere della Sera di mercoledì ventotto aprile
Leggiamo il un grande articolo a pagina venticinque che è intitolato Vesuvio Napoli entri nella zona rossa Bertolaso il vulcano il nostro problema più grande a rischio anche il capoluogo
Fontane di lava altissime ventisei persone uccise dalla pioggia di ceneri niente a confronto dell'immane distruzione di Ercolano e Pompei dell'anno settantanove
Ma secondo gli esperti in base Scicli abituali la ripresa dell'attività appare in forte ritardo
Qui apriamo una parentesi perché si ricorda sempre l'elusione famosissima del settantanove dopo Cristo che fu anche documentato da Plinio che CCD mise la pelle tra l'altro
E però non si ricorda mai la l'elusione forse soltanto appena di poco meno grave di quella del mille seicentotrentuno quando Napoli era sotto il Governo
Della Spagna un'erogazione violentissima che fece migliaia di morti
Enormi distruzioni e che appunto è avvenuta molto più recentemente nel mille seicentotrentuno ma riprendiamo la lettura dell'articolo del Corriere della Sera
Il Capo della Protezione civile Guido Bertolaso ieri l'ho detto chiaramente davanti alla stampa straniera che richiedeva di fare un punto sul rischio vulcani mentali a dopo l'emergenza islandese
E che abbiamo appunto vissuto ultime due settimane
Il Vesuvio ha riconosciuto Bertolaso e il più grande problema di Protezione civile che abbiamo si invocano dovesse risvegliarsi anche Napoli stavolta verrebbe interessato dall'eruzione una parte del capoluogo partenopeo perciò
Già quest'anno potrebbe essere inserita tra i Comuni
Della zona rossa
E il nuovo piano di evacuazione riguarderebbe così almeno un milione di cittadini quasi il doppio di oggi
Da qualche settimana infatti i migliori scienziati dell'Osservatorio Vesuviano dell'Università Federico II di Napoli
Che lo stesso professor Franco Barberi della Commissione grandi rischi si sono messi al lavoro per studiare i possibili scenari e aggiornare in progress i piani di emergenza
Nella fascia rossa attuale si contano diciotto Comuni abitati ufficialmente
Da cinquecento mila cittadini in realtà seicentocinquanta mila persone ha detto ieri Bertolaso l'esplosione del vulcano provocherebbe una colonna di fumo e lapilli alta fino a venti chilometri
E la caduta di cenere interesserebbe un'area compresa tra Salerno a sud e i confini con il Lazio al nord
La nuova eruzione verrebbe preceduta da terremoti con conseguenze paragonabile a ciò che è accaduto all'Aquila
E qui però non si capisce bene le conseguenze
Paragonabile a ciò che è caduta la guida perché L'Aquila
E è uscita di settanta ottanta mila abitanti mentre e Napoli e la sua area metropolitana contano almeno tre milioni di abitanti
Comunque
è per evacuare queste le persone ci sarebbe al massimo settimana di tempo più probabilmente appena tre o quattro giorni prima della catastrofe quindi diciamo tre giorni che poi
Il tempo il tempo
Massimo possibile per evacuare per evacuare gli abitanti secondo quello che dicono
Che hanno detto sino ad oggi gli e Sperti ma poi anche questo è un dato abbastanza in dubbio perché bisognerebbe pensare al panico che si verrebbe a creare nel momento in cui ci fosse
Appunto ci fossero segnali estremamente concreti di unirmi imminente eruzione risveglio erotico del Vesuvio
Comunque continua articolo del Corriere della Sera durissimo invece Bertolaso nei confronti della legge della Regione Campania che definisce un fallimento totale che voleva favorire la delocalizzazione degli abitanti dell'area vesuviana rischio
E finita che molti con i soldi pubblici si sono costruiti una casa in zona sicura e hanno affittato quella nella zona rossa
Ecco lo stesso giorno il Corriere della Sera ha poi pubblicato anche un editoriale firmato da Enzo d'Errico editoriale molto importante perché molto molto molto chiaro molto incisivo
Il titolo è Napoli nell'area a rischio Vesuvio l'ora di andare oltre gli allarmi e scrive Enzo d'Errico
Era l'ultima frontiera di fronte al temuto risveglio del gigante Napoli tenuta fuori dalla zona rossa il pericolo
Quello che un giorno mettere a repentaglio la vita di oltre mezzo milione di persone avrebbe soltanto lambito la città rendendo l'evacuazione meno drammatica ammesso che sia possibile usare un meno al cospetto di una simile evenienza
Adesso
Anche questa soglia è stata cancellata quando perché solo questa è l'unica incognita quando il Vesuvio uscirà dal sud al suo lungo letargo neppure il capoluogo campano sarà risparmiato
Lo ha annunciato ieri Guido Bertolaso disegnando il possibile scenario di una catastrofe naturale che per numero di vittime non avrebbe uguali nella storia italiana
E
E aggiungo io attenzione perché
Catastrofe più grave è stata tutta quella del terremoto di Messina e Reggio Calabria che all'inizio del Novecento fece oltre cento mila morti quindi qui si si si ipotizza che
Il numero delle vittime possa essere ancora superiore
E forse dell'intero pianeta scrive del ricco
I disagi patiti nelle scorse settimane con la banale eruzione del vulcano islandese confermano che il rischio Vesuvio non riguarda soltanto l'area napoletana ma il mondo nel suo complesso
La paralisi dei trasporti il blocco del traffico merci il vulnus arrecato l'economia i danni ambientali
Le ripercussioni sulla salute sarebbero infinitamente superiori a quelli che appena qualche giorno fa hanno seminato il caos in Europa
E negli altri continenti ecco perché l'allarme rappreso terribilmente sul serio dalla comunità internazionale oltre che naturalmente dal nostro Governo
E prenderlo sul serio significa in primo luogo
Stabilire una volta per tutte i confini reali della zona rossa
Per trasformarla poi in una in club di legalità a tolleranza zero
Sgombera andò gli edifici costruiti abusivamente sulle pendici del vulcano impedendo altre colate di cemento creando nuove vie di fuga anche a costo di modificare gli attuali assetti urbanistici
Al Progetto potrebbe sovrintendere una task force dei migliori esperti internazionali quale garanzia di efficacia e trasparenza sia chiaro nessuno potrà evitare la tragedia quando il Vesuvio si sveglierà
Ma forse
Possiamo ancora scongiurare uno sterminio
è questo l'articolo
Da i toni
Anche davvero drammatici l'editoriale di Enzo d'Errico sul Corriere della Sera
Di mercoledì ventotto aprile
E anche il quotidiano ecologista terra torna sulla questione
Il giorno dopo giovedì ventinove aprile comunque un articolo intitolato mediterraneo a rischio tra Tsunami e vulcani eh sì perché
C'è anche il rischio dei maremoti scrive Franco Ortolani che un noto ordinario di geologia dell'Università Federico II di Napoli Direttore del Dipartimento di pianificazione scienza del territorio dell'Università Federico secondo
Scrive dunque il ventinove marzo scorso il professor Enzo Boschi Presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera nella quale lanciava l'allarme tzunami
Per le coste tirreniche in relazione ad eventuali frane lungo i versanti del vulcano sommerso Marsili si tratta di un vulcano che si trova sotto il mare attualmente sotto sotto il Mar Tirreno
Chi è il vulcano di gran lunga più grande dell'intera Area e geografiche italiana
Vulcano sommerso ma che potrebbe risvegliarsi appunto provocando un immane maremoto
Uno studio avviato dallo scrivente dopo il maremoto del trenta dicembre due mila due che interessò Stromboli le isole vicine la costa compresa tra Milazzo in Marina di Camerota
Quindi tra la Sicilia e la Campania ha evidenziato che in base ai dati noti negli ultimi duemila anni vi sono stati settantadue movimenti anormali del mare quindi maremoti
Che hanno interessato le coste italiane con diversa intensità
Il più recente è stato quello del trenta dicembre due mila due
Che a significato inondazioni una fascia Colts costiera fino ad un'altezza di alcuni metri sul livello del mare
L'evento anomalo determinato seri danni manufatti chi ha provocato il ferimento di alcune persone
Se l'onda anomala invece che il trenta dicembre si fosse verificata quattro-cinque mesi prima o dopo durante la stagione estiva i danni lungo le coste frequentate da migliaia di bagnanti
I danni specialmente alle persone sarebbero stati molto gravi
E più avanti il professor Ortolani ricorda poi rischio vulcanico due giorni fa Guido Bertolaso capo del Protezione civile
In una conferenza stampa con la stampa estera detto tra l'altro che il vulcano che potenzialmente al colpo in canna peggiore di tutti e l'isola di Ischia
Nel ventre Del Monte e Pompeo si sta caricando una camera magmatica che potrebbe esplodere con conseguenze drammatiche
E inoltre sempre Bertolaso affermato che il Vesuvio il più grande problema di Protezione civile che c'è in Italia perché ci sono interi paesi costruiti nella zona del vulcano
Io correrà inoltre verificare sì bisogna allargare la zona rossa
Anche alla città di Napoli in pratica quindi continua Ortolani in pratica
Enzo Boschi che Bertolaso hanno detto che c'è un serio grave pericolo fuori controllo che non c'è alcuna organizzazione che possa garantire la sicurezza ambientale e che il disastro può venire in qualsiasi momento
Chiedo che i due depositino in Parlamento la documentazione scientifica in base alle quali
Sì beh sulle quali si basa le loro affermazioni spiegando perché non si siano attivati finora per attivare una moderna rete di monitoraggio
Per individuare l'innesco di eventuali tsunami
Perché poi non hanno predisposto una legge che consenta di tutelare da nessuna mille costi cittadini l'economia turistica mediante la redazione di piani per la sicurezza ambientale
Così quindi Franco Ortolani Direttore del Dipartimento di pianificazione scienza del territorio dell'Università Federico II di Napoli
Chiudendo questo capito passando ad altri argomenti ad altre questioni vogliamo ricordare che l'unico uomo politico che costantemente da venticinque anni
Continua a sottolineare questo elemento gravissimo di rischio presente nell'area metropolitana di Napoli e Marco Pannella mentre
La politica nazionale la politica regionale la politica locale del Comune del capoluogo partenopeo continuano invece
A sostanzialmente tenere la testa sotto la sabbia a dimenticare
Ad ignorare
Questo questo elemento gravissimo di rischio
Passiamo ora alla questione del territorio del paesaggio dell'urbanistica un articolo molto significativo firmato da Salvatore Settis è stato pubblicato sul Sole ventiquattro Ore domenica venticinque aprile
Scrive Settis che ricorda l'evoluzione legislativa delle delle leggi a tutela del del paesaggio del patrimonio storico artistico italiano
Scrive Settis secondo le stime dell'UNESCO l'Italia possiede fra il sessanta settanta per cento dei beni culturali mondiali così recita il rapporto Eurispes due mila sei
Sì il settantadue per cento il patrimonio cultura in Europa si trova in Italia ben il cinquanta per cento di quello mondiale sta nel nostro Paese così dichiara il presidente Berlusconi conferenza stampa a Londra
Nel due mila otto secondo ministro siciliano il secondo il sessanta per cento in mani cultura mondiale ha sede in Italia e fra questi il sessanta per cento in maniera esce cioè per cede
E più avanti commenta Settis queste affermazioni che sommando queste percentuali Italia dovrebbe da sola superare il cento per cento i beni culturali del pianeta
Ovviamente questi dati UNESCO non esistono e le cifre vengono di volta in volta improvvisati
Sintomo forse di orgoglio nazionale certo di superficialità
Eppure l'Italia e davvero molto importante sotto il profilo del patrimonio culturale ma la sua centralità non risiede nelle quantità bensì nella qualità del suo patrimonio in particolare in tre diversi fattori
La secolare armonia fra le città e il paesaggio la diffusione capillare del patrimonio di valori ambientali la continuità d'uso in situ di chiese e palazzi Stato i dipinti
In Italia i musei contengono solo una piccola parte del patrimonio artistico che sparso per le città di campagna e questo insieme che il prodotto di un accumulo plurisecolare di ricchezze di civiltà
In questo di questo insieme il totale maggiore della somma le sue parti c'è tuttavia un quarto fattore non meno importante il modello Italia nella cultura della conservazione
Il principio della pubblica utilità del patrimonio culturale è un forte elemento di continuità della storia nazionale italiana
E la legge del mille novecentonove stabili la preminenza del pubblico interesse sulla proprietà privata per tutte le cose immobili e mobili che abbiano interesse storico archeologico
Paletto non logico o artistico vietando nell'alienazione quando siano di proprietà pubblica e dando al Ministero della pubblica istruzione i compiti di sorveglianza e contro conservazione questa dunque la prima legge quella del mille novecentonove
Ma di tutela del paesaggio si parla ormai molto anche in Italia per influenze di altre esperienze fra cui importantissime quelle degli Stati Uniti poi a più avanti
Col crescere industrializzazione scrive Settis crebbero i pericoli per il paesaggio italiano e si sviluppo il movimento protezionistico
Nacque associazioni movimenti d'opinione nel mille novecentocinque una norma ad hoc
Servì a proteggere la pineta di Ravenna ma la prima legge organica fu promossa nel mille novecentoventi
Dal ministro della pubblica istruzione Benedetto Croce
Un altissimo interesse morale artistico legittimo intervento dello Stato scrive Croce poiché il paesaggio altro nome che la rappresentanza materiale visibile della patria
La legge croce fu approvata nel mille novecentoventidue pochi mesi prima dell'avvento del fascismo
Per diciassette anni successivamente il regime di Mussolini non cambia nulla nelle norme di tutela
Ma nel mille novecentotrentanove il ministro Giuseppe Bottai né ovvio un'organica riforma e promosse due leggi parallele sua tutela del patrimonio e salute e sulla tutela del paesaggio
Quelle leggi anche se opera di un Governo fascista di specificatamente fascista non ebbero nulla furono anzi una nuova scrittura più dettagliata e completa delle norme dell'Italia liberale la legge Rava del mille novecentonove
Di quel punto abbiamo detto prima e la legge croce del mille novecentoventi ventidue
Tanto poco fasciste furono le due leggi Bottai che dopo la guerra la rovinosa caduta del fascismo la Repubblica né collocò il nucleo generatore fra i principi fondamentali dello Stato
L'articolo nove della Costituzione recita infatti la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione
La perfetta continuità fra le leggi di tutto di tutela dell'Italia liberale le due leggi approvate da un Governo Mussolini infine l'articolo nove della Costituzione repubblicana sorprenderà solo chi ragiona per i ticket e appartenenze
E non calandosi nella complessità della storia delle idee scrive Settis che poi
Continua
Ho fin qui racconta e qui arriviamo nella parte diciamo più sostanziosa più direi più significativa di questo articolo di Salvatore Settis
Che scrive ho fin qui raccontato una storia tutta in crescendo
E potrei continuare ma ancora giungendo leggi norme più recenti in particolare la fondazione del Ministero dei beni culturali mille novecentosettantacinque e più recentemente
Il codice dei beni culturali paesaggistici due mila quattro con modifica nel due mila otto che ho contribuito a scrivere e che ha modificato le leggi del mille novecentotrentanove mantenendone tuttavia la sostanza è lo spirito
Devo però finire su un tono completamente diverso dichiarando senza mezzi termini che questo complesso sistema di tutti tutela più antico e probabilmente ancora oggi sulla carta fra i migliori del mondo funziona oggi sempre meno
Qualche dato può aiutarci a capire quel che accade oggi in Italia sempre più drammatica e la devastazione del paesaggio
E basti ricordare che in quindici anni dal mille novecentonovanta al due mila cinque il diciassette per cento delle campagne italiani è stato coperto da nuove costruzioni
Ecco rileggo questo passaggio negli ultimi quindici anni il diciassette per cento delle campagne italiane è stato coperto da nuove costruzioni
Che ogni anno si costruiscono in media fabbricati per oltre duecentocinquanta milioni di metri cubi
Infine
Che la crescita degli insediamenti mediante nuove costruzioni e quasi quaranta volte maggiore del modestissimo incremento demografico pari solo lo zero virgola quattro per cento
L'armonico rapporto città campagna costruito attraverso i secoli sta cedendo terreno un incontrollato urban sprawl sparpagliato in turbano
Che ospita ormai circa un quarto della popolazione dell'attività produttive cioè insediamenti residenziali sparsi
In modo anche caotico
Per basti vasti ambiti territoriali intorno alle principali città
L'antica forma Urbis sta esplodendo e la sua espansioni indefinita ne vanifica non solo i confini ma anche il centro
Nel nuovo paesaggio di suburbio i lo spazio restante tra gli agglomerati perde il carattere di filtro assume quello di terra di nessuno mentre il terreno delle campagne coperto dal cemento perde per sempre le funzioni ecologiche che aveva esercitato
Un territorio eccezionalmente fragile soggetto a frane inondazioni terremoti viene sempre più abbandonato a se stesso
E mentre si avviano gigantesche opere pubbliche per esempio il ponte sullo Stretto di Messina
Quasi nulla vi è un fatto per consolidare le aree più a rischio a rischio geologico idrogeologico mentre restano in vigore le leggi di tutela
Che anzi vengono via via migliorate nel tempo sicché erano però di quando in quando deroghe ed eccezioni oppure condoni
In tal modo che ha compiuto un reato distruggendo una porzione di paesaggio può estinguerlo pagando lo Stato al Comune una piccola multa
Poiché questi condoni sono fatti periodicamente specialmente dai governi di destra chiunque sa che può violare impunemente la legge aspettando solo pochi anni prima di mettersi in regola con una multa
Sul fronte della tutela del patrimonio culturale continua Settis si registra una profonda crisi di risorse umane e finanziarie da molti anni non si fanno più nuove assunzioni di personale e gli addetti delle Soprintendenze non oggi un'età media di cinquantacinque anni
Nel due mila otto il Governo Berlusconi ha tagliato i fondi del Ministero dei beni culturali di circa un miliardo e mezzo di euro
Rendendo quasi impossibile un intervento anche i restauri d'urgenza Risi spesso necessari
Per esempio dopo il crollo di una volta da Domus Aurea di due di Nerone lo scorso trenta marzo a Roma
Di fronte a queste carenze si è diffusa l'idea di privatizzare tra virgolette il patrimonio culturale o di vendere una parte dei monumenti sulla base di un preteso modello americano che molti menzione quasi nessuno conosce davvero
Intanto il crescente peso politico della lega Nord un partito nato nel con il progetto di operare la secessione delle regioni del nord del resto d'Italia rende sempre più probabile una riforma costituzionale in senso federalista
I cui enormi costi per il cittadino nessuno si ferma calcolare
Perciò il perimetro di questa crisi almeno un terzo punto deve essere velocemente accennato
Fra le tante ragioni della continua distruzione del paesaggio del patrimonio italiano
Non c'è la carenza di leggi al contrario vige in questo campo una sorta di accanimento terapeutico per cui le leggi sono anche troppe e per questo è difficile osservarle
Anche perché spesso si sono sedimentate nel tempo in modo incoerente creando un labirinto di conflitti e di competenza
Citerò a tal proposito il caso più grave il caos terminologico che si è venuto a creare intorno alle tre parole chiave paesaggio territorio ambiente il paesaggio lo dice l'articolo nove della Costituzione come abbiamo visto
Deve essere tutelato dallo Stato in particolare dal Ministero dei beni culturali ma il territorio dice l'articolo centodiciassette
Deve essere regolato e pianificato non dallo Stato centrale bensì dalle Regioni dei Comuni
Infine l'ambiente e di competenza mista
E comunque a livello che lo Stato centrale se ne occupa un altro Ministero detto appunto dell'ambiente
Non si tratta di una disputa astratta se per esempio si deve decidere se distruggere una una grande pineta sulle coste del Tirreno chi doveva chi dovrà prendere decisioni in merito e dare i relativi permessi
Lo Stato la Regione o il Comune
La normativa è talmente intricata specialmente dopo dopo la riforma costituzionale del due mila uno che vi sono ogni anno numerosi casi di conflitto di competenza davanti alla Corte costituzionale
Nessun partito politico oggi attivo in Italia senza nessuna eccezione ha posto questo tema al centro dell'attenzione per esempio in occasione delle elezioni politiche del due mila otto o delle elezioni regionali del due mila dieci
Eppure sono sorte in questi anni in Italia centinaia forse migliaia di associazioni di cittadini piccole grandi che fanno campagne di informazione di difesa dei rispettivi territori
Questo particolarismo italiano che oggi sembra aggiungersi allettante altre forze di disgregazione del Paese
Potrebbe forse avere in sé io lo spero qualità positive ma certamente non basta per salvaguardare il prezioso patrimonio italiano per evitare che quanto resta del paesaggio possa non esser distrutto
Per evitare che quanto Resto del paesaggio possa esser distrutti distrutto occorre ripartire dei diritti delle generazioni future
E sulla base di quelli costruire o ricostruire un quadro istituzionale legislativo credibile funzionale efficaci
Ecco questo che abbiamo voluto leggere quasi per intero il grido d'allarme veramente alto forte di Salvatore Settis
Pubblicato sul Sole ventiquattro Ore il venticinque aprile scorso
Alla fine il risultato è appunto come ci dice il Sole ventiquattro Ore che nonostante i vincoli di vario tipo siano presenti su quasi il cinquanta per cento del territorio tutto questo non ha impedito
Ne la realizzazione di ecomostri ne una devastazione generalizzata del paesaggio aggiungo io e quello che abbiamo sotto gli occhi
Passiamo alla Stampa la Stampa di Torino che sabato primo maggio ha pubblicato un articolo a proposito della devastazione paesaggistiche territoriale a Napoli
L'articolo intitolato solo la bomba atomica batterebbe l'abusivismo il Procuratore De Chiara nei quartieri di Napoli devastati dalle scempi edilizi
Quindi cui nell'articolo si parla del procuratore Aldo De Chiara procuratore aggiunto di Napoli specializzato la
Nella questione dell'urbanistica dell'edilizia dell'abusivismo edilizio particolare
Se leggiamo una parte di questo articolo
Che siglato il personaggio il capo del pool che combatte i reati ambientali è firmato da Fulvio milioni leggiamo
Anni fa era via masseria grande un lungo sentiero che tagliava gli agrumeti nel quartiere pianura a monte della baia di Pozzuoli
Panorama stupefacente con l'isolotto di Nisida che si stagliano sul mare blu cobalto
Oggi e via Euclide un budello asfaltato male dove il limone tigli aranceti sono stati sacrificati all'altare del cemento abusivo che prendono che preclude la vista del mare
Della Campania è rimasto uno scampolo piccoli segmenti di verde su cui la natura si ostina spruzzare qui e lì il giallo del ginestre e il rosso dei papaveri
Ecco questa secondo me e la fotografia di Napoli per quanto riguarda l'abusivismo qualcosa da salvare c'è ancora il resto è perso solo una bomba atomica riuscirebbe a eliminare lo scempio compiuto
Ricorre al paradosso Aldo De Chiara Procuratore Aggiunto capo del pool che nel palazzo di giustizia si occupa dei reati ambientali
Una guerra improba la sua tenuto conto del fatto che fra la Procura della Repubblica e la Procura generale pendono circa dodici mila procedimenti per demolizioni e che in tutta la Campania Legambiente ha fissato l'iperbolica cifra
Di sessanta mila le case costruite illegalmente solo negli ultimi dieci anni
De Chiara dedicato buona parte della carriera la lotta i pirati del cemento
Dal mille novecentottantuno al novantaquattro estratto è stato pretore specializzato in reati ambientali quando ancora c'erano le preture i procedimenti erano molto più spediti
Il pretore indagava giudicava poi tutto è cambiato le pratiche dovevano passare al vaglio di molti uffici
Con il risultato che sono trascorsi anni prima della definizione dei processi e i reati sono stati troppo spesso prescritti e qui non si può non ricordare che i tempi della giustizia a Napoli sono tra tra tra i tra i più
Spaventosamente lunghi d'Italia e che
La giustizia a Napoli e in Campania è in una situazione davvero disastrosa fallimentare e quindi evidentemente in questa situazione anche
Il la questione di reati ambientali del dell'abusivismo edilizio non non non non fa eccezione
Anzi appunto la Campania risulta anche essere la l'epicentro italiano dell'abusivismo edilizio infatti continua De Chiara che dice i costi e così i costruttori abusivi il più delle volte sono riusciti a farla franca
Che non abbiamo avuto troppi problemi continua l'articolo di Milone
Lo si vede
Percorrendo via Sant'Ignazio di Loyola sulla collina di Camaldoli a più alta della città con i suoi centoquarantasette ettari doveva essere un grande parco metropolitano
Il cemento di ettari mi ha già divorati una quarantina e via Loyola è stata trasformata in una strada a scorrimento veloce
Intrappolata fra piccoli condomini
E ville con giardino case dignitose non rende ma assolutamente illegali commenta dichiara
Che racconta come fino a non molti anni fa l'edificazione selvaggia fosse una pratica ordinaria e per pressoché garantita dall'impunità
Ecco ci fermiamo qui insomma anche questa è un'ulteriore fotografia
Di quello che accade nel nostro
Territori in particolare in questo caso nel sud restando nel sud d'Italia trasferiamo sci in Puglia in provincia di Lecce nel Salento
Perché
A proposito di minacce che gravano sul territorio sul paesaggio
Salentino ha scritto un bellissimo articolo Sergio D'Elia già parlamentare radicale capolista nelle ultime elezioni regionali della lista Bonino Pannella
Un bellissimo articolo che è stato pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno lunedì ventisei aprile
Allora cosa scrive
Sergio D'Elia l'articolo intitolato Salento i giganti possono tornare il forte rischio di un mostruoso impianto eolico
Scrive
Sergio D'Elia
La leggenda racconta che era tale sbarcando sulle coste salentine scagliò contro i terribili giganti che abitavano il luogo alcuni macigni strappati la scogliera
Molte pietre sono ancora lì sparsi tra i massi della vecchia sulla collina dei fanciulli e delle ninfe
Conosciuta localmente come Serra Acropoli naturale di un'antica civiltà che sorge tra i Paesi di Minervino giù Gianello il Palma rigidi
Nell'immediato entroterra di Otranto
L'opera scultorea del tempo ha dato le pietre sacre le forme più strane e la fantasia popolare associato loro nomi bizzarri
E antiche leggende che si tramandano di padre in figlio come il piede D'Ercole un monolite a forma di Zampa di grosso animale oppure ho forti sud o della vecchia che richiama la Rondella di un fuso furti Sciuto indiretto locali
Il monumento viene anche detto ma su oscillante D'Ercole in riferimento al mito originario oppure il letto della vecchia una grossa pietra calcarea di forma circolare che assomiglia a un enorme giaciglio
Storie misteriose miti Pagani e riti sacri ammantano la Serra con i suoi massimi popolati da ninfe folletti diavoli e santi streghe madonne orchi malvagi e fate buone giganti Pastorelli
Viandanti esperiti del luogo tesori meravigliosi forse magiche ed energie cosmiche
Un arco di tempo plurimillenarie io ha lasciato miracolosamente intatte le loro tracce ed è straordinario come in così poco spazio siano rappresentate tutte le epoche della storia dell'uomo
Dal Parioli etico al neolitico giungono fino a noi evidenze di villaggi K Nicoli e grotte cultuale dice
Dorme nemmeno il richiamo all'unità del rame del bronzo mentre dell'età del ferro della civiltà prima Greco Messapica e poi romana e testimone una torre militare di avvistamento al Medioevo ci riportano chiese Palio cristiani
Ci nobili monaci greci dell'ordine di San Basilio cripte chiesette RU presta di bizantine come quella dedicata a San Giovanni
Villaggi come il casale di quattro machinery all'epoca moderna data numerose masserie alcune anche fortificate Trulli e caratteristici abitudini pietra a secco
E a tegole o addirittura con coperture mega litigi tutto questo sopravvive in un paesaggio rurale innaturale ancora vergine caratterizzato da ulivi monumentali vecchi tratturi e muri a secco boschi e macchia mediterranea
Dove vegetano le ultime sughereta salentine come quella di bosco paletta le più orientati al mondo
Con quel cerare per il basso Salento quale il Fragna o il tutto intervallato da campi agricoli preziosi pascoli rocciosi di tutelata steppa mediterraneo
Il tutto frequentato dalle rare protette cicogne bianche che a detta dei locali hanno negli ficcato ancora nell'altopiano di Santo quasi con una stratificazione di culti mescolanza di sacro e profano sono sorti santuari cristiani di fortissima devozione
Come quello di Monte Vergine nel feudo di Parma ligi legato alle apparizioni della Madonna con una chiesa settecentesca costruita accanto un mese su una grotta Laura Bassi Diana affrescata con l'icona di una vergine con bambino
Così nell'area Belvedere la grotta di San Giovanni legata miracoli guarigione apparizioni del Santo
E poi la Belle de enigmatica chiesetta della Madonna della serra di giù gemello
Pure animata da leggende feste religiose
La Collina dei fanciulli e dell'ininfluente con i suoi massimi premiati di leggende Pagani cristiani oggetto di antichissime ritualità generazione
Rischia ora di essere irrimediabilmente profanato su questa importante praticamente unica Collina del Salento
Tra pietre mito tra pietre mitologiche contorti ulivi cripte bizantine di edicole votive santuari chiese legate a locali intenso culto mariano
Vogliono realizzare un imponente impianto eolico diventi mega aereo generatori
Torri eoliche ubicate su questo dolce rilievo che non supera i centoquindici metri sul livello del mare sarebbero ALTEC centoventicinque metri quindi torri eoliche d'acciaio alte cento venticinque metri
Do minerebbe lo il paesaggio nel raggio di chilometri
Alterandone distruggendo il profilo non solo diverse torri eoliche connesse opere di sbancamento e colate di cemento necessari per realizzarle con chilometri di cavi elettrici nuove costruttive reti viarie
Sono previste in corrispondenza di accertati giacimenti archeologici mio l'ITC
O addirittura in aree come il campo di ulivi millenari e di massi sacri della vecchia o nella zona Belvedere di Grotta San Giovanni
All'inquinamento elettromagnetico potenzialmente causa di tumori e all'inquinamento visivo a danno dell'orizzonte quotidiano si aggiungerebbe anche quello notturno legato alle luci rosse lampeggianti delle necessarie segnalazioni per gli aerei
Vero e proprio oltraggio alla mia abilità del firmamento
Piazzale mega torri eoliche sulla collina dei fanciulli delle ninfe continua Sergio D'Elia nel suo articolo sarebbe per i salentini quasi come per i romani vederle spuntare sul collo del Campidoglio per gli ateniesi
Sulla loro sacre mitologica Acropoli in barba l'altissimo valore culturale ed ambientale del sito
E in netta contraddizione con il suo stesso Piano paesaggistico territoriale la Regione Puglia ha prima dato un parere
Privo di una seria valutazione di impatto ambientale favorevoli all'INPS favorevole agli impianti sulla Serra e poi controlli cautelative sentenze del TAR di Lecce ha fatto appello al Consiglio di Stato
La poesia nei fatti ha rivendicato Nichi Vendola nella sua campagna elettorale sarebbe ora paradossale sia da essere violato fosse proprio un luogo del Salento premio di poesia magia e sacralità
Quella collina dei fanciulli e delle ninfee che duemila anni fa ha ispirato le narrazioni di opere classiche come le Metamorfosi di Ovidio o le audizioni meravigliose attribuiti ad Aristotele
Sarebbe non solo un errore ma un misfatto un crimine contro l'umanità
La preziosa collina andrebbe piuttosto tutelata come fosse patrimonio dell'UNESCO
E come è stato proposto venga vincolata all'intera Serra il che potrebbe contribuire anche affermare in una regione che già produce il doppio dell'energia elettrica che consuma la superfluo intollerabili minaccia dei tre impianti eolici
Di Giulio nello Minervino e Palma ligi
E termino articoli Sergio D'Elia tutto ciò sembra venga fatto in nome dell'ambiente del Protocollo di Kyoto
Di uno sviluppo ecosostenibile dell'occupazione ordinari scempi industriali e affari sporchi tra virgolette da cui traggono vantaggi solo la mafia la politica e le ditte interessate
Si presentano invece come fonti miracolosa di energia pulita si annuncia l'avvento di una nuova civiltà ma è solo il deserto ambientale civile culturale che si sta progettando per il Salento
Questo dunque
L'intenso articolo di di vi Sergio D'Elia
Che
Lancia anch'esso un un allarme
Ne drammatico sulla minaccia di devastazione di un angolo di paesaggio salentino ancora pressoché intatto un angolo di di di grande
Valenza paesaggistica ma anche
Storica e culturale che appunto viene minacciato dal da da dalla dal progetto di
Venti giganteschi Mega aerogeneratori ciascuno alto centoventicinque metri
Ma in realtà questa settimana e esplosa la questione del
Delle minacce che incombono sul sul paesaggio pugliese da parte degli insediamenti di energia rinnovabile eolica e fotovoltaica
Allora cominciamo dall'insediamento di Nichi Vendola per il suo secondo mandato come presidente della Regione Puglia ebbene nel discorso
Che ha pronunciato a Foggia
E di cui
D'acconto il Corriere del Mezzogiorno su il Corriere della Sera giovedì ventinove aprile ecco in questo importante
Discorso Nichi Vendola e comprendiamo l'articolo
Vi è firmato da Michelangelo Borriello sul Corriere del Mezzogiorno cosa cosa ha detto Vendola
Sui temi energetici resta la rotta tradizionale ma con un non insignificante cambiamento di percorso
Come si fa a pensare dice Vendola che il Petrolini Adriatico sia una risorsa quasi fossimo tornati alla ricerca delle il dorato dell'ottocento ma dobbiamo anche smetterla aggiunto deviando rispetto al percorso di ultimi anni
Di sostituire i campi cioè i campi agricoli con pale eoliche fotovoltaico la Puglia ha già raggiunto livelli di eccellenza nelle energie rinnovabili
E ora che i campi restino le culture
Ci sono da sola rizzare le città con i loro edifici pubblici condomini privati le aree di parcheggio lì per mercati le pensiline dei benzinai
Il mio sogno è che un giorno ospedali scuole non debbano più pagare la bolletta elettrica
Producendo da sé quindi evidentemente l'energia elettrica con appunto le le con le fonti attraverso le fonti rinnovabili in primo luogo il fotovoltaico
Queste dunque le importanti novità che vengono da Nichi Vendola rispetto
All'insediamento di di energie rinnovabili in Puglia ma dicevo di tanti articoli usciti questa settimana su questa questione è così da Repubblica sempre giovedì ventinove aprile
In questo caso si dà conto del presa di posizione dell'Assessore regionale al territorio all'urbanistica Angela Barbanente
Installati troppi pannelli così e a rischio il paesaggio leggiamo questo articolo
Parla di un problema serio e di un concreto rischio di un effetto boomerang l'assessore regionale al Territorio Angela Barbanente docente di urbanistica ha raccolto l'allarme lanciato dal Direttore regionale dell'ARPA sull'invasione del fotovoltaico
Insieme con i suoi collaboratori sta cercando di mettere paletti al problema
Innanzitutto è importante dire che la consapevolezza del problema esiste c'è e piena e ormai anche diffusa in tutti gli uffici della Regione
Anche i più strenui sostenitori delle rinnovabili hanno capito che in questa maniera con una deregulation perlomeno apparente
Degli insediamenti fotovoltaici rischiamo l'effetto boomerang non possiamo consentire che una politica virtuosa come quella delle rinnovabili ci si ritorca contro
Qual è la soluzione innanzitutto serve l'aiuto della politica nazionale risponde l'assessore Barbanente avevamo previsto per tutelare il paesaggio il divieto di installazione di pannelli fotovoltaici
Nelle aree tutelate oppure protette ci sembra una norma di buonsenso
Ma la Corte Costituzionale ce l'ha bocciata lasciando oggi un vuoto legislativo
Non potete colmarlo no perché la Corte ci dice che questa non è materia regionale
Ma materia statale servono delle linee guida statali che però non vengono approvate in mancanza di quelle non possiamo agire per categorie di paesaggi di interventi di problemi
Sarà deregulation mi si chiede risponda Barbanente non lo permetterò comunque possiamo agire caso per caso autorizzazione per art per autorizzazione
In sede di Conferenza di Servizi per il rilascio di autorizzazioni impatto ambientale daremo dei
Daremo dei pareri paesaggistici molto chiari diretti in modo tale da evitare l'invasione delle campagne o peggio ancora delle nostre aree di pregio
E questo significa rinunciare al fotovoltaico risponde Barbanente assolutamente no bisogna regolamentarlo soprattutto spingere così come ha fatto l'Assessorato alle Attività Produttive nell'ultimo bando per creare un'alternativa dove impiantare i pannelli fotovoltaici
Non ci si può limitare alle campagne ma si deve spingere per lavorare sull'insediamenti industriali
Lungo la viabilità nelle zone già infrastrutturate
Ecco insomma emerge quindi da da questa intervista lancia Barbanente
Emerge una una un grave una grave carenza legislativa da parte dello Stato e delle regioni che hanno permesso l'invasione delle campagne da parte dei pannelli fotovoltaici
Mentre i pannelli fotovoltaici andrebbero installati sui tetti degli edifici sopra i magazzini sopra
Ipermercati sopra i i distributori di benzina sopra i parcheggi eccetera eccetera ecco sempre da Repubblica giovedì ventinove aprile
Altro articolo fotovoltaico le multinazionali all'assalto delle campagne pugliesi capitali da Malta Lussemburgo e spuntano cognomi notti
Ancora
Altro articolo prendiamo questa volta la Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì trenta aprile
Stop al fotovoltaico selvaggio stop al fotovoltaico selvaggio
Sì sotto Tito il Comune si fa paladino dell'ambiente poi apre le porte lo scempio
In questo caso si parla di del Comune di Alessano dove il Sindaco viene accusato dall'opposizione di centrodestra
Di permettere lo scempio di del fotovoltaico salvati cioè invasione delle aree agricole da parte dell'impianti fotovoltaici
Ma anche l'energia eolica si
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In ballo perché sempre dalla Gazzetta del Mezzogiorno venerdì trenta aprile troviamo un altro articolo eolico in Puglia due punti quattordici indagati sequestrato il mega parco eolico
In questo caso
Si parla di Santagata di Puglia
Un medico un mega parco eolico di cinquantuno aerogeneratori sequestrato e quattordici tra amministratori e funzionari comunali legali rappresentanti delle ditte interessate sotto accusa
è il nocciolo dell'avviso di conclusione delle indagini notificato alle parti dopo un anno di attività investigativa svolta dagli agenti del comando provinciale di Foggia del Corpo forestale dello Stato della Polizia provinciale
Nel corso dell'operazione è stato notificato anche un provvedimento interdittivo ad uno degli indagati il capo dell'ufficio tecnico comunale per tutti le accuse variano dal falso ideologico gli abusi edilizi e paesaggistici
E qui si parla di un mega parco eolico
Che conta un centinaio di Mega aerogeneratori
No cinquantuno punto Mega e legislatori a Sant'Agata di Puglia quindi nel Subappennino Dauno
Corriere del Mezzogiorno ancora venerdì trenta aprile altro articolo
Titolo palle pannelli agricoltura stop giusto ma tardivo sotto Tito Energia il mondo tricolore commenta l'appello di Vendola il Governatore aveva detto basta eolico e fotovoltaico nei campi
E ancora
Parchi eolici all'assalto dei mari della Puglia
Gazzetta del Mezzogiorno sabato primo maggio in questo caso siamo a ci si occupa dei progetti di Mega torri eoliche in off-shore in alto mare sebbene comunque
A ad una numero di chilometri la costa non altissimo
L'articolo di Nicolò Carnimeo leggiamo nuovo rischio oppure opportunità dopo i progetti petroliferi intorno alle Tremiti alla costa di Monopoli al Golfo di Taranto la Puglia potrebbe diventare la regioni pilota nel Mediterraneo anche per l'istallazione di impianti eolici off-shore ovvero in mare aperto
Sono attualmente in corso di istruttoria presso i capi capitanerie di porto pugliesi
Nove domande di concessioni porzioni del mare territoriale la fascia di mare entro le dodici miglia che appartiene allo Stato
Per la realizzazione di altrettanti parchi eolici la maggior parte dei quali dovrebbe essere ubicati nel golfo di Manfredonia quindi accanto al Gargano
Verso Margherita di Savoia il lungo la costa settentrionale del Gargano tra lesina e Peschici ma alcuni anche più a sud nel Salento e anche questo fa discutere moltissimo il Progetto di impianti eolici in alto mare
Ecco c'è si accennava alla questione delle trivellazioni petrolifere in mare
Stiamo vedendo la catastrofe che è in corso nel Golfo del Messico
Ebbene la questione riguarda anche l'Italia dal Corriere del Mezzogiorno mercoledì ventotto aprile
Troviamo questo articolo che occupa un'intera pagina pagina quattro
Titolo le Tremiti rivolta sulle trivellazioni dietrofront o del Governo
Ieri l'appello congiunto delle istituzioni locali
Isole Tremiti lei sotto il clamore mediatico della protesta hanno sortito i primi effetti
Il trasferimento alle Isole Tremiti del Consiglio Provinciale di Foggia è arrivato come un'onda anomala anche a Roma e l'appello congiunto contro la ricerca del petrolio di provincia
Provincia di Foggia la Regione Puglia
Presente negli nell'isola il vice Presidente uscente Onofrio Introna
Comunica afgani circa Polo ago oltre che ovviamente Tremiti ha suscitato una prima risposta del Ministero dell'ambiente prima tra il suo ufficio di gabinetto del dicastero che ha contattato il presidente provincia di Foggia Antonio Pepe
Poi per bocca della stessa amministrasse Fani e Prestigiacomo
E per terminare con le energie rinnovabili diamo conto di un articolo pubblicato sul Sole ventiquattro Ore sabato primo maggio sul fotovoltaico il titolo è il fotovoltaico a rischio bolla
Il fotovoltaico a rischio bolla e l'articolo firmato da Jacopo Giliberto
Quanto piacciono le fonti rinnovabili di energia e su tutto il fotovoltaico ma piaccia o non solamente chi deve spendere per realizzare le centrali resa interessanti dall'incentivi più su così al mondo
Come le famiglie che vogliono mettere i pannelli sul tetto di casa
O le società elettriche che investono il rischio imprenditoriale di progetti industriali
Ma soprattutto all'intermediari di autorizzazioni
Piacciono a chi con l'investimento di un po'di contatti giusti sulla rubrica del telefonino riesce a piazzare a caro prezzo i fogli di carta con i timbri del Comune o la domanda di allacciamento presentata Terna
La spada e l'alta tensione o all'azienda di distribuzione elettrica locale si stima che alla fine riesce a passare un progetto su quindici
Tant'è che c'è chi
Tant'è che si pensa per fino ad una caparra per frenare i progetti farlo occhi sono soldi facili quei pezzi banali di carta possono essere rivenduti sul mercato secondario a circa cento mila euro per MWh
Sono state depositate alterne all'ENEL circa quarantacinque mila domande fotocopia
Per cento cinquantadue mila megawatt
Cioè tre volte la richiesta elettrica massima nell'ora di punta dell'intera Italia il record assoluto fu infatti fabbisogno registrato il diciassette dicembre due mila sette
A diciassette e trenta con cinquantasei mila megawatt
Quindi
Dati assoluto talmente assurdi ovviamente
Continua l'articolo di Jacopo Diliberto la bolla potrebbe scoppiare i segnali ci sono in Puglia la domanda furibonda di terreni per la posa di pannelli solari ha distorto i valori delle aree agricole e quindi
Si capisce adesso meglio anche l'intervento di Nichi Vendola di cui abbiamo dato conto prima poc'anzi
Gli ecologisti insorgono contro l'invasione fotovoltaici al posto delle colture
Il Presidente della Puglia Nichi Vendola di fronte alla metastasi di progetti annunciato un freno alle installazioni sui terreni agricoli
Ma il problema internazionale con i grandi nomi della finanza passi pensare a Goldman Sachs sbilanciati su questo tipo di investimenti
Non va spezzato il giocattolo per la troppa ingordigia commenta Antonio Costato vicepresidente della Confindustria con delega all'Energia
La corsa smodata alle rinnovabili ha già costretto il Governo tedesco intervenire noi dobbiamo disciplinare in modo ordinato la materia prima che sia tardi
Per correre ai ripari prima che la bolla delle rinnovabili tra virgolette scoppi trascinando con sé tanti progetti validi Terna e la Confindustria propongono un vincolo economico al mercato virtuale
Grave ci fermiamo qui nella lettura di questo articolo
E e insomma si si
Mi pare che sia abbastanza chiaro quello che sta accadendo gli incentivi economici per l'energia eolica e fotovoltaica sono così generosi che hanno
Creato una corsa al Business da parte un po'di di non solo dei singoli cittadini ma in realtà
Di banche di grandi gruppi di investimento gruppi internazionali multinazionali eccetera eccetera
è però una corsa artificiosa artificiale perché sostenuta da generosissimo mi sussidi pubblici di soldi poi pagati tutti i cittadini che chiaramente possono
Corrisponde soltanto a una piccola quantità di energia perché poi i soldi pubblici finiscono e quindi e le domande alla fine sono appunto
Decine di volte superiori a a quella che la la la realtà possibile
Un altro articolo di cui vogliamo dar conto sulla stampa di lunedì sedici aprile
Sul
Sulle riserve mondiali di petrolio il titolo dell'esercito USA il petrolio e agli sgoccioli
E abbiamo già parlato la settimana scorsa Washington prevede il barile sopra i centodieci dollari ma leggiamo
Questo articolo siglato retroscena firmato da Sandra Riccio il petrolio e agli sgoccioli la notizia rimbalza periodicamente da un capo all'altro del mondo
Questa volta però fa rumore anche per il tenore della fonte che era diramata l'esercito americano in uno studio fresco di stampa l'America Joint Forces Command
Riferisce di quanto seria sia la questione con tanto di scenari all'orizzonte secondo il report già nel due mila dodici tutte le riserve di oro nero che finora non sono ancora utilizzate appieno potrebbero essere esaurite
In pratica l'odierno surplus surplus di produzione potrebbe scomparire del tutto
A partire dal due mila quindici invece l'offerta potrebbe non bastare proprio più secondo i calcoli tra cinque anni potrebbero mancare all'appello fino a dieci milioni di barili al giorno
Le conseguenze a detta degli esperti americani il nuovo scenario ridurrà le prospettive di crescita sia dei Paesi industrializzati sia delle economie emergenti
Questo rallentamento economico esaspera tensioni irrisolte e potrebbe frenare l'ascesa di Cina India ma più in generale potrebbe portare attenzione di ordine economico e politico
Parola degli strateghi americani che nello studio hanno messo sotto la lente la curva del petrolio arrivando alla conclusione che il petrolio dovrà continuare a soddisfare la gran parte della domanda di energia fino al due mila trenta
Eccetera eccetera ecco ne avevamo parlato anche la settimana scorsa quindi scenari foschi
Per le riserve mondiali di petrolio questa volta però NN né convinto ne sono convinte le forze armate degli Stati Uniti
Ultimo articolo che vogliamo segnalare
La l'intervista Jeremy Rifkin nessun Repubblica di sabato primo maggio a proposito della catastrofe
Nel Golfo del Messico Rifkin dice la lezione è una sola dire basta al petrolio
L'America non perda altro tempo
E dice Rifkin
Vi si chiede Obama ha già annunciato che non saranno più concesse autorizzazioni per nuove trivellazioni in mare finché non si chiariranno le cause dell'esplosione della piattaforma BP
E dice rischi non è sufficiente bisogna sospendere l'attività delle piattaforme di estrazione di petrolio in tutta l'aria il Golfo del Messico e una zona di eccezionale importanza
Da molti punti di vista ci sono straordinari paradisi naturali un turismo ricco un'industria della pesca molto importante non si può far continuare non si può continuare a far perdere su affatto alto
A far pendere su tutto ciò la minaccia di un disastro ecologico come quello che abbiamo davanti agli occhi in queste ore è arrivato il momento di scegliere da una parte c'è la vecchia economia del petrolio che ormai produce poco benessere e molte catastrofi
Dall'altra la terza rivoluzione industriale basata sull'efficienza energetica sull'innovazione tecnologica sulle fonti rinnovabili
Questa dunque la presa di posizione di Jeremy Rifkin che peraltro peraltro le idee di Rifkin sono ben note quindi non non è certo una sorpresa
E qui ci fermiamo siamo davvero
Ormai abbiamo esaurito il nostro tempo un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale da Giovanni De Pascalis