"Europa: futuro di un'identità'"

Unitamente
Il professore con professore Galli Della Loggia
Professore Giovanni
Professore Esposito che costi sapete hanno accettato l'invito di venire oggi a parlare
Fra di noi
Su un tema di estrema eventualità attualità
Europa il futuro di una identità il dibattito come sapete è legata strettamente a questa rivista che già nello spazio brevissimo
Il grande vecchio diventata
Molto rilevante
Lettera internazionale
è una rivista che esce contemporaneamente in in Spagna in Germania in Francia in Italia da questa questa sì a sottolineare questo legame strettissimo
Col problema nostro di oggi e accanto il numero numero cinque sessantanove diciassette con con Sacchi
L'ex pm allora il problema dell'Europa
La la rivista e di estremo interesse interessantissime anche il tema e io non voglio assolutamente sottrarre tempo prezioso ai agli interventori e si è appreso la parola è stato esclusivamente per salutare ringraziare gli amici che sono venuti e per sottolineare la importanza del tema che salati battuto questa sera
Dopo la parola per primo al professore
Io incrocio della della cortese ospitalità
Dico subito che io sono qui soltanto
Per presentare il dossier il Rettore internazionale questo dossier che ha dato lo spunto al nostro dibattito ma per fare questo devo spendere qualche parola su quelli che sono i caratteri gli obiettivi di questa rivista europea
Alla cui edizione italiana io dirigo insieme al professor strada si deve la pubblicazione di questi testi
L'obiettivo immediato di questa rivista nelle sue quattro edizioni nazionale
è appunto quello di favorire la circolazione delle idee tra le culture
Come i paesi europei al di sopra
E anche al di sotto vogliamo delle barriere
Ideologiche delle barriere
Linguistiche delle barriere politiche e anche delle bandiere disciplina che appunto è una rivista interdisciplinare questa è la sua seconda caratteristica da un lato una rivista multinazionale dall'altro
Una rivista interdisciplinare
L'obiettivo immediato e quello che sapeva se è possibile un obiettivo ambizioso contribuire diciamo a fare emergere quanto c'è di comune fra le culture europee in termini di valori e di televisione e anche in termini di progettualità comune
E quindi di contribuire in qualche modo di dare un piccolo contributo alla nascita dell'Europa valenza sociale
E non solo nelle istituzioni se vuole aggiungere
Per completare il discorso tra i promotori di queste iniziative diverse
Rivista di quello che si va hanno intorno alla rivista anche come libri come centri culturali
Sono lasciarlo etti dalla convinzione che sulla strada della presa di coscienza
Cioè l'Europa un destino comune la società civile abbattuti della società politica e questo è un po'un luogo comune
Della nostra Philips sta uno dei punti di partenza e ti riferimento
Società civile più avanti in questa presa di coscienza insomma più avanti io credo con le rappresentanze della società civile che sono da una parte del mondo imprenditoriale dall'altra l'intellighenzia del mondo della cultura
Naturalmente tutte queste eterno insomma presto nel senso che su questa base abbiamo creato questa macchina multinazionale e queste premesse sono tutte da verificare
E poi c'è una questione scatta un summit scuole atte quale senso abbia parlare di una comune identità culturale europea questa questione viene posta più o meno esplicitamente in tutti o quasi tutti i testi che andiamo pubblicando che abbiamo pubblicato in questi primi anni di vita
E con particolare forza abbiamo cercato di porre questo tema questo domanda questa questione nel dossier
Che avete sott'occhio
Desideri contando i testi molto diversi fra loro oltre a quelli della della tv tutto
Che sono quelli che affrontano di petto il tema cioè il paesaggio di Enzensberger che dà un contributo letterario ma molto acuto allora
Questione e Cesati Magris che e più in alto al passato cioè alla questione della Mitteleuropa come una delle materie fucine in passato della cultura europea
Ecco questi aspetti
Io per esempio quelli anche a nome degli autori perché purtroppo la signora Pinto per la professoressa penso che avrebbe dovuto partecipare quanto autrice del saggio forse più importante quello sul rapporto fra culture americana e cultura europea
Non ha potuto all'ultimo momento mantenere l'impegno di venire funzione noi quindi io in qualche modo io rappresento questi saggi hanno partono da posizioni diverse non c'è una modernità come proprio di una rivista aperta come la nostra
E non danno risposte univoche alla questione di fondo
Anzi hanno in comune di Locatelli carattere problematico cioè sono aperti a diverse ipotesi che temesse possibili risposte per questa domanda si sta si abbia un senso e quale senso abbia parlare di una identità culturale europea comunque sono aperte diverse ipotesi soprattutto per quanto riguarda il futuro che il tema appunto della tavola rotonda è questo
Più o meno sappiamo qual è il passato di questa identità europea nelle sue contraddizioni anche ci dobbiamo interrogare
Sulla questione se questa identità abbia un futuro sia invece una realtà che attiene unicamente al passato
Un lettino oncologo questo era il titolo originario del saggio della e che è volato a un epilogo o Europa un prologo c'è tuttavia nella diversità delle importazioni di questi saggi e la premessa comune
Che sta nell'identificazione della nasce opachi naturalmente va discusso in questa sede nell'identificazione la lascia dire buono intesa come coscienza comune come coscienza europea comune identificazione della nasce l'Europa in questo senso con la nascita della modernità
Questo è esplicito nel saggio del del implicito anche negli altri iscritti
Vorrei un'Italia intesa appunto nei suoi elementi essenziali da una parte lo sviluppo dell'industria il progresso tecnico la formazione di un mercato continentale
Dall'altra l'invenzione istituzionale di tipo liberaldemocratico nelle sue diverse componenti Stato di diritto diritti civili democrazia rappresentativa stato sociale
E alla base di tutto questo ritengono che la storia come progresso nelle sue differenti versioni e quindi per la sua versione
Di un progresso
Che va verso un traguardo precostituito di pressioni palingenetiche
Per ironia del progresso quattro due suite interrotto senza fine delle versioni che puntano sull'innovazione come forza motrice permanente della storia la distruzione creatrice Peet
Un insieme di irritazione che hanno origini d'Europa per rifornirsi poi nel resto del mondo
La cui origine coincide con la formazione più che la cultura condurli a livello continentale che superata una parte l'ecumenismo cattolico e dall'altra trascendere le culture nazionali e chiusure nazionali che hanno accompagnato la formazione
E gli stati europei
Questa in fondo da ben guardare la premessa comune di questi Chuck
Ma se si accetta questa doppia premesso cioè la modernità come creazione europea e l'identità europea come frutto della modernità questa doppia identificazione se si accetta queste premesse allora si deve prendere atto dei fatti nuovi che hanno messo in crisi l'equazione Europa uguale modernità nel corso di questo secolo
Da una parte il fatto che i centri motori della modernizzazione e si sono trasferiti altrove essenzialmente negli Stati Uniti per certi aspetti del Giappone
In secondo luogo il fatto che nel cuore d'Europa si sono sviluppati hanno messo alle pendici delle controcultura che contraddicono una serie di valori che hanno trovato il test visione dell'Europa come modernità basta pensare ai fascismi grazie grazie e in terzo luogo io vorrei aggiungere anche se questo tema non figura nel dossier ma è nello sfondo quello che possiamo chiamare il fallimento della modernizzazione e nell'Europa dell'Est che è ormai un fatto davanti agli occhi di tutti
Cioè in quella parte dell'Europa che per l'ultima si era accostata alla modernità sia pure in forme particolari
Il socialismo come somma dei soviet più elettrificazione la formula di learning punto voleva essere questa e alla modernizzazione
Ha dato i risultati che sappiamo quindi ci sono dei fatti che contraddicono in qualche modo o quanto meno danno l'impressione che questa identità Europa modernità sia ormai appannata e in fase di liquidazione
A questo punto si pone un interrogativo
Che è alla base di questa tavola rotonda ricoprire cioè ripropone appunto sulla base di questa premessa in termini più concreti meno e meno generici troppo si pone la domanda che alla base di questa tavola rotonda che ha sviluppato in modo particolare nel primo ciak identità europea è qualcosa che appartiene al passato o a un avvenire in altre parole l'Europa deve rassegnarsi a diventare un appello di cifre del paese o dei Paesi che hanno assunto la guida dei processi di modernizzazione
Ora peggio è destinata a ripiegarsi su se stessi tagliandosi fuori dal primo di questi processi
Infine
Capace di rendersi protagonista di una propria versione della modernità
Diversa ma non antagonistica rispetto a quella americana
Questa è la speranza che fa capolino nelle conclusioni dei due saggi principali quella che il quello dipinto
Ed è una ipotesi che trova il dibattimento nella Blair escretori Enzensberger
Lo dimagrisce più rivolto al passare come piacevole per rispetto di Enzo il quale identifica questa specificità della della cultura europea in quanto versione originale della modernità la identifica proprio nella io vedo Filippi le ruote prescelta
Che caratterizza la società civile in Europa e che va intesa non come un handicap ma come un valore che va difeso controtendenze li dell'attrice sia sul piano politico che sul piano culturale
è un concetto che ritroviamo anche nel saggio della laddove parlo di una cultura europea come prologo come inizio di un percorso vincoli appunto questa cultura europea dovrebbe configurarsi come fusione tra culture
Ma come costruzione di un ombrello laico sotto il quale le varie culture parziali nazionali possano crescere e prosperare
Questa diciamo l'ipotesi tutta da verificare che in qualche modo possiamo attribuire all'insieme di questo dossier
Ciò che viene tratteggiato qui direi in termini letterariamente più efficaci nello scritto di pensa ancora che ma più o meno nell'insieme nei prossimi le ipotesi di una versione debole dell'Europa
Cioè di un'Europa Magliana un'ipotesi che ha una significato concreto sul piano politico istituzionale anche sul piano economico cioè l'idea dell'armonizzazione che siccome contrapposizione all'ipotesi in cui la comunità europea centralizzata
Da una parte e dall'altra della concezione dei rapporti internazionali con il rifiuto delle crociate ideologiche con la massima apertura alle altre culture mondiali
E sul piano per la cultura politica credo che questo tipo di test che ho chiamato la versione del cuore dell'Europa che viene fuori appunto per alcuni di questi scritti possa possa trovare la sua espressione quei concetti di eguaglianza della diversità che possono in qualche modo rappresentare un punto d'incontro fra la grande tradizione liberaldemocratica nella migliore tradizione socialista cioè quindi quindi una un'apertura al futuro che problematica che è tutta da verificare ma che poi è pure in qualche modo in qualche modo
Avanzare l'ipotesi di una
Identità europea che non sia soltanto una ricchezza del passato ma che possa diventare l'Europa e non solo per l'Europa una ricchezza per il futuro è una possibilità una speranza o se volete il cui atteggiamento
Non dipende dal fatto ma dipende dalla volontà degli uomini dalla
Dopo un'OPA e questo mi pare che possa essere inteso come il messaggio problematico ma non per questo meno dammelo stimolante che viene fuori da queste pagine grazie
No per ringrazia il professor Nicola
E do la parola al professore esposizione
Il treno il tasto che sequestra
La tecnica
La terza offerta si ma
Se è vero come si dice come è stato detto che
Ai vinti e Topolino vinti Tucano privilegio non diciamo di scrivere la storia ma quanto meno di coltivarla rileggere più nitidamente
Ecco per avanzare qualche riflessione sulla crisi dell'Europa cui accennava anche Cohen a proposito di questo ampio articolato a mio avviso utilissimo inserto pubblicato Lettera Internazionale vorrei partire brevemente dalla
Dalla Germania del secondo dopoguerra
E più precisamente da quel breve frammento che come lui stesso dice ex cattività te il grande giurista e politologo tedesco Carl Schmitt dedicava un altro pensatore europeo Alexis de Tocqueville il e scriveva cade scritto un vinto in cui sia duravano tutte le specie di sconfitte
E non per caso o per sventura bensì fatalmente esistenziale mentre è convinto tuttavia che però ad appena qualche anno dalla
Molte di colui che aveva chiesto ancora in Napoleone lo spirito del mondo cioè ed è il
Non me ne voglia il mio amico Gino era stato capace appunto di credere con assoluta precisione ecco la la stretta mortale che l'Europa avrebbe subito da parte di uno ossia e diamine mica
E a quarant'anni di distanza sicut diretti queste parole di Schmitt sul tocco vil
Si adattano perfettamente anche alcuni che le aveva pronunciate a Schmitt spesso così come la sconfitta di tocco villa evoca la sconfitta di tutto l'Europa si colpire allo stesso modo la sconfitta dell'Europa il suona
In queste parole di Schmitt nella sua sconfitta in una maniera che va anche al di là della disfatta militare del della Germania nazista
E così continuava in quel frammento Schmitt sempre riferendosi al tocco villa per questo egli non divenne quello che più di ogni altro sembrava destinato a deve essere unite uniti Epimeteo cristiano gli faceva difetto l'ancoraggio ha una storia della salvezza che queste le basse dalla disperazione la sua idea storica dell'Europa
Senza l'idea di un carte con cioè di un di un membro di una barriera l'Europa era perduta Tocqueville non conosceva alcun carte con divenne così convinto chi accetta la propria sconfitta ecco esattamente quello che potrebbe dirsi mutatis mutandis proprio di Schmitt quando ancora infatti negli anni cinquanta e sessanta
E l'esempio tutta la tradizione del grande cattolicesimo politico
Da Maritain né in Francia guardi in in Germania ancora innalzava quello che potremmo noi chiamare un un Carate con un muro utopico
Ponendo all'attenzione la centralità dell'Europa cristiana secondo appunto il vecchio modo di molto di Novalis cristianità o Europa
Carl Schmitt invece ricostruiva nel grande affresco del Nommo stereo e delle fasi salienti delle vive dell'irreversibile sconfitti europea
Una sconfitta che affondava le proprie radici anche prima di Yalta e anche prima diversa fosse nello scontro
A inizio secolo tra il sei Stati europei per la conquista degli spazi coloniali e nella contemporanea crescita di America e Giappone cui si sarebbe ben presto ha aggiunto quello della nuova potenza europea ed asiatica dell'Unione Sovietica quella sconfitta dell'Europa a cui accennava prima anche coi no era una sconfitta eminentemente politica
Nel senso forte che oltre assegnare quello che ci mette chiama la dissoluzione dello ius pubblico un europeo del grande diritto europeo
Come fu reso immediatamente visibile dal fallimento della Società delle Nazioni beh questa sconfitta in qualche modo segnava una crisi della forma spessa della politica com'era concepita
Dai grandi Stati nazionali europei no e com'era stata sancita dalle grandi pace europee di Vienna di Parigi e di Berlino nel corso degli anni adesso una politica diventata subalterna e soggetta ai rapporti definiti da un nuovo grande mercato internazionale dominato dai due grandi imperi di Mussi e D'Amico
Ma direi non solo di sconfitta politica si trattava questo è un tema che emerge nei saggi pubblicati sul leggere emerge nei nelle parole di molti
Testimoni europea dei non era solo una sconfitta politico-militare
L'aggravante carneficina in cui il nazismo aveva precipitato l'Europa
Appariva del ruolo europeo vorrei dire è una ferita insanabile che oltrepassava anche la mostra del Gia
Per il privilegio perduto e Camp richiamava piuttosto diciamo una sensazione di angoscia e di inquietudine
Birra
Le conseguenze per la grande sofferenza che la guerra dei da produttore in tutto il mondo questa guerra minata involuta dall'Europa
Una guerra è una sconfitta che infatti non era riducibile alla follia semplicemente di un capo tedesco anche di una banda di criminali nazisti ma come ricorda il filosofo francese Levine as fissava il punto di esplosione di una crisi della coscienza europea latente in anni e in secoli in cui la legge del più forte era stata prevista per una sorta di universalità e la prosperità dell'Europa
O meglio delle sue classi dirigenti è stata pagata al prezzo di miserie in depressioni di genocidi non lo dimentichiamo di cui l'Olocausto è stato solo l'ultimo e più terribile episodio
E del resto si potrebbe anche osservare e sul mito lo fa non era in fondo
Come dire non suona come l'eco di una sorta di di Nenni essi nel fatto che l'Europa adesso viene diciamo
Tappa copiata da quella terra l'America che l'Europa stessa alcuni secoli prima si era messa ed appropriata no e non è ancora l'Europa degli Stati adesso diciamo decentrata dei nuovi imperi mondiali all'occhio quell'Europa Tim fondeva nata anch'essa dal decentramento dell'antica res publica Christiana e dall'antico impedirlo no
Tutto questo tutto questo di selvaggio D'Alema e nel fondo della coscienza europea e tutto questo insieme causa ed effetto della sua sconfitta pur
E tuttavia ecco per riprendere la domanda di fondo che ci rivolgeva anche Cohen e che i saggi devo dire tutti molto belli forse quello che ho preferito è proprio quello che con chiamava lettura debole quello di Enzo imbevuti beh e che appunto tutti questi santi si propongono vorrei dire senza avanzare risposte
Da podistiche predeterminate mai costruendo diciamo segmenti anche inediti
Di questa storia della crisi europea io apprezzo l'elemento di diciamo di eterogeneità di questi saggi di diversità non mi pare un elemento di limite ma di ricchezza
E dicevo
Tuttavia questa sconfitta dell'Europa
Si può ritenere veramente definitiva si può definire sconfitta tutti gli affetti da qualsiasi lato e la si guardi
Ecco io non vorrei adesso rispondere a questa domanda con la solita contrapposizione di una vittoria culturale alla sconfitta politica dell'Europa no
Come in come a volte si fa volte siffatto direi semmai che proprio dalla dimensione culturale chi oggi fosse possibile Dario una
Lettura riversa una interpretazione diversa anche alla sconfitta politica
Rileggerla ad una luce
Meno univoca e cioè da un come dire da un da un angolo di visuale da un punto di vista fortemente divergente da Cuillo di quel testimone chi abbiamo prima seguito cioè di Carl Schmitt
Che voglio dire
Ecco l'Europa risulta sconfitta e risulta irreversibilmente sconfitta proprio se guardata dal punto di vista della Gran Vecchio via politica continentale dello stato di Potenza di cui sommità appunto
E stato il più
Conseguente realistico intere
No
E ciò è quest'Europa risulta sconfitta se guardata dal punto di vista diciamo de L'Unità politica interna e che la competizione conflittuale con l'esterno le due grandi categorie
Di Carl Schmitt unitamente ad Anna e amicizia inimicizia nei confronti dell'altro
Ecco nessuno più di lui aveva battuto su questa coppia di concetti di categorie no un'unità interna fondata dalla inimicizia Esterna fondata dalla capacità aggressività sui confini esterni
Fondata dall'identificazione diciamo dell'altro come nemico
Questo è un punto centrale della chiodi assumiti Anna identificare nell'altro documento
Ecco io direi che è proprio dentro questo quadro categoriale che ci consegna la teoria politica continentale che l'Europa post-bellica appare ed è irreversibilmente battuta
Ma appunto in questa disfatta dell'Europa mi pare che naufraghi no affondino anche queste categorie che l'anno prima pronosticato e poi misurata il concetto di politica ci mettiamo non è più in grado di intendere la nuova politica
Mondiale la sua diversa complessità il suo ha cresciuto spessore
Certo resta tutt'ora questo indubbio la competizione tra le grandi potenze Ernest anche vorrei dire la guerra in ultima istanza commi risoluzione dei conflitti ancora oggi ancora nell'orizzonte contemporanea non la
Non vogliamo certo illuderci che il fantasma
Della guerra sia del tutto svanito
Ecco su questo sfondo diciamo si arricchisce di particolari e di variabili che vanno in altre direzioni
E direi che l'Europa deve sapere che cosa che queste nuove direzioni queste nuove diverse direzioni se vuole sfuggire a quello che può sembrare un un destino di sconfitta
E a questo volevo allungate quando facevo riferimento a un diverso modo di intendere il rapporto tra politica e cultura
E qui ecco oggi non c'è tra noi purtroppo Edgar momenti è all'Europa ha dedicato importanti studi così come anche Galli della Loggia
Ecco vorrei riprendere un tema di minorenni in particolare no che da diciamo una nuova declinazione acque il motivo del e secca Civitate essa all'URSS e diceva anche dell'identità al maggior pericolo la salvezza perché la salvezza dell'Europa può nascere dal maggior pericolo è ex cattività
Perché direi che ciò che possa turbare d'Europa
Forse
Quindi attualmente vi do una mia riflessione
Un po'da
Un po'così da da filosofo come solo la sua fare quindi con alcuni tratti in politicità probabilmente ma
Da questo punto di vista di rete ciò che può salvare l'Europa e forse proprio ciò che l'ha portata
Alla sconfitta
O almeno a quello che la teoria politica vecchio europea chiama sconfitta cioè a quella mancanza di unità in Terna a quella pluralità a quella diversità che ci mette intendeva come il principale responsabile
Della nostra debolezza politico-militare
La mancanza di unità interna e l'assenza di frontiera
Quello che ci miti chiamava il discrimine amico nemico e quello che ha provocato la sconfitta politica dell'Europa ma forse anche quello
Che può oggi costituire il punto di partenza per una nuovo modo di intendere l'identità europea
E partiamo proprio da quest'ultimo dato dell'assenza delle frontiere
Ecco l'Europa diventa non frontiere non ha confini definiti non ha confini ad est perché la Russia parte integrante dell'Europa cui vorrei segnalare un elemento di dissenso dal saggio
Articolato immotivato di Diana appunto la Russia parte integrante dell'Europa nonostante che abbia dentro di sé tradizioni diverse tradizioni bizantine o anche asiatica
L'Europa non ha frontiere neanche ad Ovest perché l'America oltre l'Atlantico è e figlia il frutto dell'Europa e neanche a sud l'Europa frontiere se è vero che il mare Mediterraneo rappresenta appunto l'audio dell'origine di quella cultura
Greco-romana che dell'Europa e madre per ciò che non avendo Franchini avremmo tempo concludere che l'Europa è un concetto aperto così proprio dice l'Europa è un concetto aperto aperto almeno si saprà aprirsi appunto all'altro da sé
Sui suoi confini esterni
Se saprà superare il concetto visto letto di frontiera
L'Europa vorrei insistere ancora
Se deve modificare il vecchio concetto di alterità fuori dei suoi confini geopolitici
Deve anche modificare secondo me allo stesso modo il concetto di alterità al suo interno dentro l'Europa stessa
E qui velocissimamente bisogna
Riguadagnare alcuni tratti della storia originaria dell'Europa beh all'origine dell'Europa appunto
Io non non so se l'Europa l'identificazione modernità Europa debba significare che l'Europa nasce nel cinque seicento
Non so se in quanto condividerei questo punto di vista vorrei dire che
E l'Europa forse nasce anche prima ma nasce prima nel senso che all'origine dell'Europa c'è la pluralità e c'è la differenza
Non già l'elemento ebraico cristiano è l'elemento che con la mano non ci sono mai del tutto omologati
Così come l'elemento latino all'elemento germanico
Questa dualità si potrebbe dire è proseguita con la scissione con la differenza tra cattolicesimo e di forma
Tra calvinismo i lutti Vanis Simo e si è allargata alla molteplicità degli Stati nazionali ciascuno con la sua tradizione ciascuno con la sua cultura ciascuno con la sua lingua
E beh io direi che questa pluralità il l'anima dell'Europa
E la la linfa vitale dell'Europa non un male da sanare questo è un tema che un po'ricorre in alcuni interventi su quella che debba essere alla Comunità europea o l'identità dell'Europa
Non so l'idea di fare un'unica lingua devo dire ONU va secondo me questo sarebbe un grave errore si può dire che tutti i tentativi di unificare l'Europa in questo secondo senso in senso politico o addirittura in senso di potenza militare da diventa da Carlo quinto a a a a Napoleone o a Hitler scusate il paragone
Scusate dico per Carlo quinto e per Napoleone ma beh tutti i tentativi di farlo hanno sempre portato l'Europa sul luogo di una catastrofe
Da cui d'Europa si è salvata è scampata appunto con una resistenza disperata che si identificata nella necessità di conservare la diffidenza di conservare e punti di differenza
E tutte le guerre europee nascono nascono dal Progetto di spezzare questa differenza in una nuova unità superiore in una superpotenza paghe alle altre superpotenze queste un punto secondo me su quello avviato una riflessione critica il fatto che l'Europa possa e debba costituire la terrazza fu per Potenza
Perché tutto questo resta legato appunto a quelle categorie dell'apporto amico nemico dove l'altro torna a essere ciò che minaccia io offende che quindi deve essere minacciato ed offeso o se possibile
Assorbito o annientato
A questa storia mi pare e al suo tragico destino simboleggiato diciamo dal muro di Berlino no si oppone forse una nuova possibilità d'un nuovo compito
Su cui vorrei concludere anche per rispondere alla domanda finale di Cogne voglio dire peraltro esistenza stessa di una rivista costitutivamente europea come lei terra mi sembra sia un contributo significativo
Nel senso che vado dicendo quale cui essere questa nuova possibilità è questo un nuovo boom Pinto
Ecco qui vorrei riferirmi ha un'idea di del vecchio filosofo e europeo Hans Georg Gadamer e no in quando lui dice bisogna imparare
Sembra un po'una banalità ma naturalmente
Spesso lui dice d'altra parte bisogna avere anche il coraggio ogni tanto di di buttarla sul tappeto
Beh dice Capra ed imparare a vivere con l'altro
Nel senso di vivere dice lui come l'auto o dell'altro no voglio dire
Imparare che l'auto e un autogol sei in Europa non è l'altro hospice l'altro nemico allarmismi terno
L'Europa insomma e tutta nelle separate nelle sue differenze non può essere qualche cosa di diverso da queste differenze da queste parti
Perché la parità appunto di lingue di tradizione di cultura è un bene
E prezioso che non bastano a Vito fantasticando per esempio di una lingua comune che sostituisca le lingue nazionali
è quasi pieno appunto che non fossero l'entità linguistiche nazione naturali a culture cultura scusate
Ecco questo il nuovo di gestione
Secondo me questo lo dice anche Enzo invero chiede che siciliani discusse sulla Comunità europea il rischio cioè di restare legati a una categoria GT unità organica che quella che ci ha portato alla sconfitta
Sconfitta che oggi non sarebbe più sconfitta militare ma sarebbe sconfitta culturale prodotta da una omologazione indebita sovrapposta alle differenze europee
E invece mi pare che la nuova identità europea che pure va cercata getto ma solo rinunciando a questa idea di corpo puliti e con i piani Co e compatto
Rinunciando al vecchio alla vecchia idea di Stato di potenza magari in grado appunto di competere sul piano militare con le altre superpotenze
Eccetto l'Europa può e deve competere
Con gli autori anche con quelle potenze ma su un altro tema meno secondo me
Cioè addirittura di Ray opponendo un'alternativa concettuale al modello della logica imperiale
Non può diventare non deve diventare il terzo imperi non sarebbe ancora sconfitta deve proporre un'alternativa a questa concezione qui inserirei un po'quel discorso sulla democrazia
E sulla democratizzazione delle strutture politiche organizzative della Comunità europea
Sollevata in qualcuno di questi interventi ricordo in particolare anche un saggio recenti appunto di di di Giovanni vecchio letto da poco che insiste su questo tema insiste in particolare su questo che può sembrare quasi un ossimoro la sinistra europea Kissing come si leggono queste due parole sinistra Europa
Sì lei non è evidentemente solo dentro una concezione della democrazia che vada al di là della vecchia Europa liberale no e anche al di là di quello che
La dialettica politica
Esistente
Che non sempre il meglio diventi non sempre meglio ecco per concludere questa volta veramente direi che
E solo in questo senso che dalla sconfitta può rinascere qualcosa di nuovo ex cattività pensavo no il rischio da evitare non è quello di ricordare ma quello di dimenticare la crisi
E la disfatta i le varie una nuova barriera rispetto alle forze che da due qualunque parte oggi ci sollecitano ricchi sfidano e di sì ma etilometro narghilè quella coscienza della crisi europea che sempre si può dire nei momenti più bui ha dato all'Europa un po'di forza Enti e di speranza
Noi ringraziamo il professor Esposito e e do la parola al professor Galli della Loggia
Anzi proprio
Purtroppo con un'osservazione se oggi si guarda la situazione complessiva
Di alcuni Paesi chiave per l'Europa sia molto netta l'impressione che in Europa ci sia un generale per molto diffuso è molto forte il ritorno al passato cioè in questo senso che molta parte della cultura europea sia alle prese con il passato
Questo è qualcosa che si vede in Francia con la grande discussione che è nato ormai da alcuni anni sulla Rivoluzione francese
Sul senso storico del mozione francese si vede ancora di più forse in Germania con la grande discussione intrattenuti impegnato non soltanto la cultura storiografica ma in generale tutta la cultura di quel Paese
Sul passato nazionalsocialista della Germania e sul rapporto di questo passato con il passato ancora anteriori Guglielmino e magari preludio il mimo ancora
Questo
Problema del passato si riaffaccia in maniera massiccia anche in Unione Sovietica
L'Unione Sovietica io credo e attinenza dalla sua storia futura ad un appuntamento con ciò che è veramente accaduto nel mille novecentodiciassette
Per troppi decenni i i russi e con loro molti altri europei e non europei hanno creduto che ne diciassette fosse accaduto
Qualcosa di molto diverso di ciò che in realtà è accaduto ora questa consapevolezza si fa strada e la piena consapevolezza di questo è un appuntamento inevitabile
Della cultura russa del resto già anticipato da alcuni suoi esponenti di grandissimo rilievo primo fra tutti sorgentizi
Un una situazione
Di
Diciamo così di contesa di contenzioso con il passato nata e sta nascendo anche in Italia
Ciò che è una pubblicistica disattenta e superficiale scambia per tentativi di rivalutazione del fascismo non sapendo neppure essere cosa dice in realtà esattamente la scusi replica nel nostro Paese con un problema che ha molto a che fare con questi problemi gli altri Paesi che dicevo prima
Non credo che in questi nessuna di queste situazioni e neanche in quella tedesca in questo riesame
Del passato devo dire dia molta luce qualcun opera come quella citata da Esposito mi pare in senso positivo ex capo Civitate Salus
In cui il che mi sembra mi sembra per la verità cianosi un esempio quasi paradigmatico della viltà intellettuale di un certo strato di appunto intellettuali europei
Veramente di padre proprio questo numero quindi rieletto interessati c'è la battuta riportata di un ragazzotto francese di oggi che dice iter e chi è non lo conosco ecco bella stessa mi pare che la stessa risposta la dà appunto il Carl Schmitt al ufficiale americano che l'ente insomma questo grande intellettuale europeo quali mi senz'altro
Dal detta mente ieri smentisce Stiffi mentire e farfuglia imbroglia in una maniera diciamo così da piccolo bottegaio bavarese
Sorpreso a rubare insomma
Non credo che ci sia niente di vero in un libro del genere e ancora di più mostruosa è il tentativo di nicchia privo di coinvolgere Tocqueville nella sua avventura intellettuale sua giuridici mi comunque ritornando chiudendo questo diciamo così parentesi polemica con l'esposto poi insomma
Non è questo cerchio cento del nostro escussione
Ecco che cosa significa questo fatto che tanti Paesi europei Paesi chiavi dell'Europa sono alle prese con il proprio passato nel senso che vogliono capire meglio cosa è veramente successo
Hanno l'impressione e cioè che il passato gli è stato consegnato in una veste in qualche modo contraffatta falsa che ciò che è successo è qualcosa di diverso diverso dalla diciamo così connotazione ideologica che è stata affibbiata a questo passato già tutto un a me pare diciamo così un tentativo di indagare Pietro il rapporto fra nazioni ideologia
Soprattutto quelli più logica di cui la propria azione è stata diciamo così particolare che altro del caso fra Francia e USA francese del caso chiuso la riduzione voce intercede eccetera
Riporta in primo piano innanzitutto una fortissima attenzione ai fatti culturali e fatti tra l'azione ai fatti della cultura nazionale è vittima del carattere nazionale
è una cosa molto interessante la storiografia italiano anche di sinistra sta incominciando a Screti libri che hanno come proprio oggetto il carattere nazionale presepio per servitù di Silvio Lanaro Italia unita
Torna un'attenzione che si considerava per per farti che si consideravano ormai forse indifferenti
Questo chiusi in certo senso apre le porte sicuramente all'Europa
La storia europea è una storia di nazioni nel momento in cui l'Europa è stata sconfitta il momento in cui sono state sconfitti diciamo così i profili nazionali del del del dell'Europa in cui i profili nazionali che si erano consolidati sono andati incontro la catastrofe storica cui sono andati incontro nella Seconda guerra mondiale
E non è un caso che l'ideologia
Che hanno portato alla sconfitta politica dell'Europa
Che hanno diciamo sì acceso la guerra civile che ha dilaniato l'Europa del mille novecentoquattordici poi erano in fondo avevano grosso centro delle grandissimi stanze metta nazionali ed internazionali transnazionali distanza diciamo di tipo razziale del nazionalsocialismo distanza di tipo classista e quindi questo senso metà nazionale della
Del del bolscevismo del bolscevismo russo
Naturalmente cioè il problema appunto di che cosa si ritroverà alla fine di questo riesame del passato io non credo mi ha molto colpito per la bizzarria la tesi della Heller
Che appunto individua nella modernità la cultura europea per eccellenza e sostiene poi peraltro entro questa aspetta affermazioni che a me pare molto singolare
Affermo una cosa ancora più singolare che una vera cultura europea sarebbe esistita soltanto a partire dal diciottesimo secolo perché appunto la cultura la modernità è nata ad ora e questa sarebbe secondo lender la tipica cultura europea
Ora io credo viceversa che la sconfitta politica dell'Europa quella che per intenderci e simbolicamente che assunta in una data quella del mille novecentoquarantacinque
Questa sconfitta politica dell'Europa dicevo sia per l'appunto segnata dal incapacità dell'Europa della tradizione culturale europea di gestire politicamente la modernità
Di
Cioè accettare in quella che a mio giudizio l'esito di accettare quello che è l'esito ultimo inimitabile della modernità sul piano dell'organizzazione sociale e cioè che il mercato il di individualismo tuttavia
Culturali europee hanno combattuto una battaglia di più di un secolo per impedire che si affermasse la democrazia in Europa
Le élite culturali la cultura europea veramente le ha provate tutte dal appunto da tale x fino al Palazzo d'inverno prima di accettare questi due caposaldi dell'organizzazione sociale moderna e cioè che il mercato e l'individualismo intendiamoci è ovvio che mercatino induista individualismo come categorie concettuali sono frutti della cultura europea sono stati elaborati in Europa però l'Europa opposto una terribile resistenza all'affermazione politica
E io credo che queste categorie
E io credo che l'antiamericanismo dell'Europa
Che è un dato stabile di cui secondo me non bisogna assolutamente menare scandalo e non bisogna giudicare diciamo così
Negativamente in modo sufficiente insomma con la stessa sufficienza con cui lo si può applaudire l'antiamericanismo è un dato stabili strutturale importante diciamo così necessario dell'identità europea
Però bisogna avere anche la consapevolezza di che cosa bella anche americanismo di che cosa c'è sotto l'antiamericanismo europeo sotto l'antiamericanismo degli europei
Di tutti gli europei cioè di tutte le posizioni politiche presenti in Europa tutte queste posizioni politiche
Sono diciamo così annuncia impianti americano e appunto la opposizione ad una società in cui viceversa che il dispiegamento politico della modernità sotto forma di democrazia cioè di tempi individualismo e mercato è stato viceversa pieno
E in questo senso in accettarne diciamo stupisce molto non mi convince assolutamente l'uso disinvolto che la persistente le fa io Occidente identificando Europa e Occidente usando i due termini in maniera diciamo così differente l'uno rispetto all'altro in realtà secondo me sono due cose completamente diverse
L'Occidente spunta dalla rovina politica dell'Europa cioè l'Occidente secondo me da un punto di vista politico io parlo storico politico
è una categoria che elaborata nell'immediato dopoguerra dopo il quarantacinque per stabilire una un raccordo fra i paesi dell'Europa occidentale e gli Stati Uniti d'America che consegnassero agli Stati Uniti d'America la leadership politica appunto di Dirty questo sì questo schieramento
L'Occidente qualcosa di verso l'Europa è stato sempre anche per l'altro sentito come qualcosa di diverso dal dal dagli europei stessi degli stessi europea
Europea occidentali
La sconfitta del quarantacinque quindi che è stata senz'altro una sconfitta di una linea forte della cultura europea cioè delle linee antidemocratica
La democrazia è stata importata dall'Europa
Ecco perché anzi per meglio dire è stata imposta dalla forza degli eserciti vincitori
Se non ci fosse stato diciamo così in sostanza una forza politica Trust Marina e non europea come quella anglosassone l'Europa e quarantacinque non avrebbe conosciuto la democrazia da Capo Nord fino a Palermo sarebbe sorta di salse
Altri tipi di regime politico non si sa quali sanno possiamo immaginare quali fossero ma è sicuro
Che la democrazia quale intendiamo non ce l'ha vinto democrazia di tipo liberaldemocratico di tipo parlamentare era qualcosa di in buona parte stamane anche le forze della resistenza tra l'altro insomma
Da qui si aprirebbe un altro capitolo meglio non attrice
Io proprio io penso che in nel momento in cui per il venir meno
Di vincoli politici internazionali per fenomeni distensione di modifica del rapporto USA URSS eccetera deve deliberare essi in in cui insomma la storia la condizione storica la tenuta per un quarantenne distinte quindi alla libertà di interrogarsi sul passato perché è sicuro che quest'opera di in appunto di interrogativi
Riesame del passato è possibile soltanto da una condizione di maggiore libertà politica rispetto anche dieci anni fa anche a quindici anni fa
Ecco nel momento in cui ritorna su passato e veramente io credo si trovi con una condizione come sul lettino di uno psicanalista insomma
Dove appunto come nota che il passato e l'elemento centrale e altrettanto destrutturata la personalità europea uscita così profondamente colpita dal quarantacinque così vulnera profondo che oggi è difficile immaginare
Innanzitutto immaginare quale sia oggi l'identità europea io personalmente non lo so sappiamo tutti naturalmente contestata la storia europea e quindi quali sono i valori forti di questa storia
E possiamo anche dire appunto quali di questi valori ancora oggi in parte più o meno grande sopravviva però l'identità è qualcosa di più e di più forte di una somma di valori storicamente tanti parte sopravvissuti Orino
Io personalmente non so se esista un'identità europea quali sia queste entità
Riesce molto difficile anche parlare di un'identità
Mi riesce difficile insomma parlare di un'identità europea prescindendo da una forma politica insomma ecco
Si ha un bel dire l'Europa non deve diventare il terzo polo
Io capisco le ragioni che militano a favore di una simile di un simile o spiccio però
Però se non si è uno Stato se non si è sì anziano una configurazione di tipo politico militare cosa sia
E come eccome se esiste politicamente
Non lo so
E io credo una cosa però che c'è sicuramente una tappa ancora perché l'Europa possa trovare un'identità e cioè una tappa in segnata dal rimarginare la frattura del diciassette
La brutale asportazione della Russia dall'Europa deve essere sanata e sarà sanata dalla storia estratta per prime dei russi
Dei russi stessi l'Europa deve trovare se stesse per trovare se stessa non può che ritrovare l'altra metà che appunto
Fu strappata
Dall'ENI Nismo
Che adesso appunto per segni chiarissimi
Direi disegni e culturali sono più significative più forti di quelli politici
Intende ritornare in qualche modo quella che Gorbaciov si chiama appunto la casa la casa comune
è un itinerario che tra l'altro apre grandi punti interrogativi di tipo politico su questo ritorno dell'Europa a una sorta di riunificazione innanzitutto culturale ma poi per forza di cose anche politica
Beh apre dei grandi punti interrogativi perché una situazione del genere un'ipotesi del genere rimette in discussione per esempio il rapporto dell'Europa con gli Stati Uniti
Un'Europa che non appunto ha più da temere da una sua parte che non ha Europa occidentale che non ha più da temere dall'Europa dell'Est è un'Europa occidentale che non ha più bisogno
Dell'aiuto militare americano quindi è un'Europa che può rimandare a casa soldati americani
Con delle conseguenze che gli americani non piacciono per nulla immagino perché
Solo che all'Europa al mondo è una superpotenza il rango di superpotenza e determinato soltanto dall'occupazione militare di pezzi di Europa
Chi non occhi non occupa l'Europa può essere una una grande importante potenza ma non è una superpotenza gli Stati Uniti sono una superpotenza perché hanno trecento mila soldati in Europa e due flotte nel Mediterraneo nel Mare del Nord
Nel momento in cui cessano di avere questo non sono più una superpotenza anche se hanno milioni di bombe atomiche e la stessa cosa vale più di Russia
Io non so quale gruppo dirigente sovietico possa correre ricevuti il peso della delegittimazione che gli verrebbe dal perdere un impero in Europa se a ciò serviva significa veramente che la condizione
Di quel paese a condizione grandissime di grandissime difficoltà noi non sappiamo in generale sul futuro dell'identità europea pesa con grande punto interrogativo il destino dei gruppi dirigenti dell'Europa orientale
Da cui esistenza politica e ormai da qui esistenza politica è storicamente liquidata
Cioè
Tutti i governi dell'uno per cento delle opere tale hanno sempre fin dall'inizio sofferto di un deficit di legittimazione politica nel senso che in questi mesi
Giorno di qualsiasi mezzo di qualsiasi anno si fossero fatte delle lezioni quei Paesi i cui governi sarebbero stati travolti dalla sconfitta elettorale
Ma ormai diciamo così a questo deficit storico di legittimazione politica che stringe la gola diciamo così tutti i gruppi dirigenti di metà dei Paesi europei sia giunta anche diciamo così una sorta di confessioni storica troppo amata
Tornata a Mosca
L'unica altra legittimazione di quei gruppi politici era quella di tipo internazionale che si giustificava con l'assetto politico del dopoguerra dipendente per l'appunto da Mosca nel momento in cui a Mosca c'è una leadership ricorda soffocate anche diciamo così
L'ultimo velo che stava davanti a questi gruppi e naturalmente quando
Numerosi gruppi politici situazioni così difficili vengono appunto
Delegittimanti devono cedere il passo ma non si sa chi è assai come questo attrice anzi un grandissimo problema ho svolto delle considerazioni
Forse un po'diciamo così rapsodica e pratiche i
L'acqua per le conclusioni vorrei riservare appunto una eventuale secondo turno che sicuramente a nostra disposizione grazie
Noi ringraziamo il professor Galli Della Loggia perché questa volta diamo la parola il primo giro al professore aggiunge
Due gli interventi così diritti come quelli che hanno preceduto il mio io sarei tentato e gli starter o fare un
Di seguire Silk filo delle riflessioni che avevo cercato di fermare sulla carta ma tenendo conto che i molte delle cose che sono state dette estivo non è una riflessione
Con Galli della Loggia io sono d'accordo su due cose importanti o in disaccordo su molte altre
In disaccordo in accordo sulla grande problematicità dell'identità
Dell'identità europeista del suo significato della possibilità di definirla infatti mi guarderò bene dal tentare a Roma
Cercherò di sviluppare qualche notazione problematica sulla medesima e soprattutto direi
Sulle ragioni che la ripropongono perché mi pare che non sia casuale il fatto che questo tema a dir la verità
Fino a un certo tempo fa abbastanza stanco ripetitivo sostanzialmente ricondotto negli ambiti di un yuppismo da Europa verde che naturalmente non è affatto disprezzabile ma che comunque era
Anche abbastanza limitante tende invece a oggi a riproporsi sul versante politico io vorrei chiedervi inizialmente pertiche cercherò tra un momento di dare
A questo interrogativo una risposta
E la seconda cosa sulla quale sono d'accordo con Galli della Loggia e
Questa secondo me è giusto
Questo giusto allargamento espansione del concetto di Europa
Della sua comprensibilità Oppi di un problema più ampio che riguarda l'intera Europa non più un'Europa con
Frontiere assolutamente rigide ma che tenga conto di quello che sta avvenendo diciamo ad oriente
In una maniera che probabilmente e più complessa di come qui è stata designata
Chi è più complicata ecco perché poi nell'intervento di malocchio preferiscono dialogo piuttosto che come dire
Le forze pensate in precedenza
Beh non voglio dire che ci sia una cosa che non capisco che sia una contraddizione nel suo discorso perché probabilmente sono io che ho capito in maniera in non completa ma se per della Loggia tutto il problema è individuo più mercato
Direi che allora ci sia sostanzialmente
Problema in un certo persino giusto dire che la storia si è conclusa perché finalmente a individuo più mercato ci siamo arrivati io dico che però il fatto che ci siamo arrivati non evidente Maria apre un'infinità di problemi e su questo poi bisognerebbe naturalmente misurarsi
E d'altra parte si l'individuo più mercato chiudono l'asse giungono processo in un certo senso ne definiscono dei li componenti
Come dire tendenzialmente ottimistiche sulle sorti progressive del mondo perché in fondo
Abbastanza ci siamo su questo in in Occidente usiamo questo termine nato ci stiamo per essere in Europa i processi di modernizzazione sembra che vadano vanno tutti in questa direzione diventasse allora veramente più difficile capire un'identità politica
E cioè in quale luogo è una domanda non è una polemica in quale luogo si pone una identità politica se le categorie dominante l'interpretazione sono quelle aggiungere un'altra cosa qui però forse ci tornerò tra un momento ma voglio dirlo subito anche del non dimenticato perché ci tengo
E io contrappongono lei Mazzucchelli questa lettura e cioè l'estrema problema tipizzazione che proprio la democrazia in America cioè proprio un testo chiave
Della Ras della democrazia moderna fa come dire sull'effetto integralmente democratizzare ante della democratizzazione
E non a caso un esito criteri al giudizio rito che eviti
Richiamato secondo me giustamente da Esposito su questo tema
Problematica esattamente l'individuo democratico cioè problema tizi esattamente quel punto d'arrivo
Estremo delle società democratiche che dentro la ripresento che di Liliana
Che tutti quanti che conosciamo e che inutile per sé non ci sarebbe neanche il tempo qui di riferire particolarmente possono diventare addirittura il rovesciamento della democrazia in un nuovo dispotismo
La il il prevalere della dimensione assolutamente privata dicesse parassite la dimensione politica tutti gli elementi di questa complessa Antropologia che tocchi vile fortunatamente venire intorno alla dimensione democratica
Diciamo portando ha un'enorme ricchezza la tradizione liberaldemocratica dei spesso in altre componenti si era tendenzialmente rinchiuso in un'analisi delle forme politiche mentre la grande ceto che vi sia credo sia proprio in questa larghissima dimensione antropologica che però appunto rende il tutto estremamente problematico
è che vorrei partire a queste riflessioni come dire di discussione
Per tentare poi di dare una risposta al primo interrogativo che io stesso mi sono posto
Cioè a dire perché in qualche modo torna di attualità
Io non credo che torni di attualità solamente perché alcuni che non è poco balliamo perché alcuni processi reali stanno andando avanti processi di unificazione culturale
Negli anni Novanta quello che si prepara eccetera e che in qualche modo questo far ritornare
Il problema della relazione politica
E certo io capisco quello che spostò diceva sulla sul problema dell'unità
E ero naturalmente non ci dobbiamo dimenticare che poi la differenza ha un senso se si rapporta un'identità altrimenti non avrebbe alcun senso cioè non avrebbe alcun senso logico alla ribalta un centro storico cioè insistere eccessivamente sulle diversità ricordando giustamente come Sposito passiva che ogni tentativo
Di unificazione organica un organistica dell'Europa Hui ognuno dei grandi tentativi imperialisti Shin senso l'atto che sono stati i tentativi Europa sono sono finiti nella catastrofe giustissimo
Alla condizione che naturalmente la giusta accentuazione delle diversità che vanno mantenute nel concerto dell'Europa
Non perdano di vista chi queste diversità sono diversità di una identità altrimenti se fossero
Differenze assolute per sé stante il e logicamente sarebbero insostenibili perché non si capirebbe di che cosa sono differenza
E tanta parte storicamente non ci vorrebbero più nessun problema mentre dice un problema c'è ed è il problema di procedere verso una maggiore unità
La domanda è perché c'è questo problema è questo il punto
Io non è che sono in grado naturalmente di dare una risposta sono in grado di sollevare qualche spunto di riflessione
Ma questo problema c'è intanto perché
Perché i credo si possa partire da questa riflessione perché si sono enormemente i ridefiniti i termini delle interdipendenze mondiali
Ed è in fondo abbiamo una situazione di uno scenario storico nel quale sicuri che ad un massimo di frantumazione all'interno delle società corrisponde per commesse quasi per rovescio su una interdipendenza serratissima dello scenario della storia interdipendenza nel senso che i fatti che avvengono in un punto finiscono con l'avere riflessi dappertutto e così figlia ecco
Questa interdipendenza da un lato
E oggi in grande movimento io credo che da questo grande movimento deriva la riattualizzazione del problema Europa in che senso in grande movimento
Beh grande movimento nel senso che
Evidentemente Giannoni oggi non riusciamo più a ragionare
Per quello che è avvenuto ad essi sta avvenendo aveste per quello che sta avvenendo in parte per contraccolpo in parte per processi evidentemente autonomi
Nel rapporto tra Stati Uniti e ed Europa diciamo sull'altro versante non posso e non riusciamo più a ragionare in termini bipolarismo
Mi pare che quel naturalmente qui irrigidiscono semplifico sapendo benissimo che lo scenario del bipolarismo c'ha ancora dei tratti di verità ma non sono più i tratti che erano o assolutamente esclusive dominanti fino a un certo numero di anni fa
Ora la crisi del bipolarismo
Che è un evidentemente è una crisi che ha una dimensione schiettamente politica neanche di altre di tipo culturale metta e metà politico ma quello che mi interessa adesso
Mettere in in in campo nella riflessione appunto questo che oltre il bipolarismo significa un enorme mobilità delle situazioni
In fondo il bipolarismo era un irrigidimento delle frontiere
E sulla possibilità che avvenissero trasformazioni interne agli Stati dis di ciascun campo naturalmente penso a penso al all'Est la cosa è clamorosa ma anche all'Ovest
Nel senso che più fermo il era il bipolarismo più difficile erano le trasformazioni sociali interne degli Stati per esempio confinanti con la medico degli Stati più deboli o degli Stati nei quali la più evidente l'influenza perché nel bipolarismo era implicita una fondamentali immobilità dei sistemi ecco la riapertura del discorso oltre il bipolarismo il complicarsi dello scenario mondiale con altre contrapposizioni
Il movimento di riforma che incerto nasce all'interno di una grande crisi questo nessuno nega ma il movimento di riforma che si delinea nei Paesi dell'Europa orientare arresti in particolare nell'Unione Sovietica eccolo rimette in movimento tutto
Quindi rimette in movimento la possibilità di un'idea di Europa questo mi pare e cioè io lì con l'impressione che una identità europea sia oggi anzitutto un tema politico
Poi possiamo discutere ha duramente su tante altre cose
Ma la sua dimensione più immediate politiche quindi problemi e rispondere a un interrogativo di questo genere se possibile se ha un senso se ha un significato riproporre oggi in una nuova mobilità degli scenari mondiali una identità dell'Europa che in qualche modo sia anche una rivendicazione di autonomia
Che in qualche modo si anche una rivendicazione di indipendenza
E quando Galli della Loggia debba toccava il tema dell'americanismo e dell'antiamericanismo come una struttura diciamo così mi pare che abbia detto abbastanza stabile
Nella riflessione dell'intellettualità della cultura e tutto sommato degli Stati nazionali europei e secondo me dice appunto in questo senso una cosa giusta si tratta poi di vedere
Chi ha cento si deve dare se questa deve essere concepita come
Un punto negativo una resistenza i processi di modernizzazione e basta
C'è tutta una letteratura enorme su questo dentro tutte le tradizioni dentro tutte le culture europee o se invece non ci sia qualche cosa di più che è una pura resistenza i processi di modernizzazione
E cioè si sia appunto uno sforzo che nasce all'interno anche di grandi componenti economico politiche non sono certo quindi lato di sollevare il problema di quello che però sembra essere il potenziale contrasto
Di di larghissima
Dimensione della economia europea in questo caso nel suo insieme con alcuni tratti delle dinamiche capitalistiche America
Quindi voglio dire la giustificazioni di una identità europea nasce soprattutto su un terreno che schiettamente storico-politico
Altrimenti rischia veramente da prende corpo la risposta in cecità però altrimenti rischia di sfumare in un discorso
Come dire eccessivamente e a maglie larghe dove effettivamente diventa estremamente difficile recuperarne il le mie recuperarne il possibile il possibile significato
E a mio avviso nella
E quello che si sta delineando per quel che io ho messo nella cultura americana nella politica nella cultura americana
E cioè di un certo di una certa tendenza a marginalizzare l'Europa e aiuti
E e e a individuare come dire altri dominanti nello scenario mondiale il problema del Pacifico il problema del Giappone e così che molto presente nei nei nei libri di politologi americani
Recenti ma nella ricca secondo me proprio nella riflessione le classi dirigenti beh questo è un punto importante perché di riflesso in un certo senso può anche far capire quale può essere l'importanza di una ripresa politica di identità europea
E non per un contrasto per carità di tipo geologico con l'americanizzazione
Anche se credo che ci sarebbero da riprendere tutti i temi che la cultura europea ha portato nel Novecento su questo temi interni ed esterni alla tradizione della sinistra tradizione liberale la tradizione a a molte culture
Ecco allora io io ritengo che questo sia un punto un punto diciamo molto importante del discorso per capire diciamo così in che senso questo problema oggi essi e ripropone se ha un senso riproporlo e secondo me non è di poco significato qua mi pare che
Con Galli della Loggia seppure con accenti sicuramente molto diversi possiamo anche diciamo per trovarci
D'accordo questa nuova mobilità all'estero il problema della casa comune il fatto cioè che le nuove classi dirigenti
Nel degli nuovo gruppo dirigente sovietico ponga in forma nuova rispetto al passato la questione Europa cioè la cosa una politica verso l'Europa sia estremamente significativo
Estremamente significativo su vari piani che sono piani culturali piani metabolici e piante Urich quindi è una situazione in movimento questo è il dato un uomo se questa situazione permane in movimento è possibile e direi addirittura probabile che è una questione di identità politica nel senso che io prima dicevo cioè di un'autonomia
E di una capacità di giocare un ruolo nella dinamica nord-sud nella dinamica Est Ovest e così via dell'Europa come tale passati avere un senso posso
E tutto in discussione i processi sono profondi e lenti contraddittori difficili oggi a definirsi ma come semplice osservatore di queste cose non ha più nessuna pretesa più di questa mi pare che su questo terreno qualche cosa ci sia
Allora quale Europa però
E qui vorrei svolgere e brevemente la seconda parte della mia della mia riflessione sono stati richiamati alcuni passaggi importanti della cultura europea sull'Europa
Della cultura europea sull'Europa Roberto richiamava nella posizione di Liala che del resto è richiamata se non ricordo male il saggio della e il
E anch'esse come dire
Come sempre queste sono cose che hanno le loro da tecniche ma come sempre sono cose che poi stanno dentro e difficile eliminarle dalla discussione Italietta immaginari e
Top elevata semplicemente letto in alternativa cioè come diciamo così una presa di coscienza diversa del problema che certamente c'è io sì tornerò se ho il tempo per un momento ma l'ho già accennato prima adesso è già stato detto
Dada Roberto in che senso Tocqueville assumeva in maniera estremamente problematica il nudo europeo rispetto all'irrompere delle due potenze
Con una enorme capacità di previsione America Russia proprio nel secondo volume della democrazia
De la democrazia in America però come dire a me quella idea hegeliana
Compresa come tutti sappiamo la filosofia della storia nella quale in definitiva all'Europa la libertà realizzata e la metafisica realizzate
In questo senso in qualche modo sì che in qualche modo la fine della storia ma intendiamoci consenso non funziona lista non come oggi un teorico funzionalista direbbe che la storia è finita
E in un certo senso la storia cominciata per Hegel nel momento in cui la metafisica si realizzava nel momento in cui non c'era più bisogno di fare Filosofia in un certo senso perché il discorso si era dire era diventato prassi politica naturalmente tutto questo avuto poi tante può avere tante letture diverse all'interno di vicende che sono anche avvenute però questa idea di forte di un'Europa in cui metafisica e libertà hanno una fortissima connessione e in questo senso è una è una di quei grandi orizzonti che come dire fanno parte di una dialettica permanente della cultura europea
E vorrei ricordare parlando di torna c'è Nando a queste tre tre posizioni che mi sembrano importanti
Per e Tocqueville ritorna con grande forza io qua torno su un tema che ho accennato prima
E per e intoppi a vincere nel momento in cui toccherà il percepisce
Come dire qui principio della rivoluzione nato in Europa e il principio delle società democratiche espandendosi al truppe e motivando sì e legittimando sia Struve soprattutto in America
Ma Tocqueville in qualche modo vere anche la Russia come partecipe di questo processo anche qui con una singolare capacità profetica Pera per alcuni aspetti e qui non si possono naturalmente approfondire bene il momento in cui Toppi resta questo discorso
Cioè di una
Come dire di una dissi parte di un di un propri di una progressiva espansione del principio della democrazia ma di una progressiva criticità della dimostro problematicità della democrazia nel momento in cui diventa democratizzazione incompleta secolarizzazione della società
Re Juan pone un altro enorme problema per la cultura europea cioè per questo principio
Come dire espandendosi si anche dissipato in qualche modo che espandendosi anche perduto i propri tratti originari espandendosi ha perduto anche i propri caratteri esponendo in qualche modo questa irreversibile democrazia
Di cui toppe villa accussì Grande coscienza Irish
Di una Bondi un rovesciamento nel proprio nel proprio posto che come si sa e lo cenavo prima è un po'la conclusione della della la conclusione problematica della democrazia in a me e e questo non è un problema io credo che lo sia fortemente
Io sento cioè in maniera in infinitamente più problematica quello che sta avvenendo nel mondo non credo che sia semplicemente come dire
Un
Come non saprei come dire ma una sorta di presa di coscienza degli errori fatti e allora stiamo andando tutti finalmente a riconoscere qual era il punto di verità
Anche perché in questo riconoscimento degli errori fatti e io non so se Galli della Loggia citando la il dibattito sulla Rivoluzione francese
E beh in Francia sembra qui almeno fino a un certo tempo fa forse adesso stanno le cose un po'modificando questo dibattito sulla rivoluzione diventava semplicemente un dibattito sugli errori della rivoluzione
E diventava semplicemente un un dibattito che che tendeva a
Fra ad essere addirittura qualche cosa per cui il rivoluzione giacobini e tutto il resto
Naturalmente qui dico cose molto semplificate ma in qualche modo in tutta la tradizione che fa capo a fiori qua questo elemento cene e in qualche modo si trattava di riconoscere semplicemente la rivoluzione francese come un enorme errore storico dal quale in qualche modo bisognava liberarsi da quinte cosa ci liberava in definitiva che cosa ci libera è un processo di democratizzazione secolarizzazione integrale in cui nessuno essendo proprietario possessore di verità ma presentandosi sulla scena come un semplice individuo
E finalmente siamo liberi dalle teologie siamo liberi dei rischi del giacobinismo siamo liberi registi del terrore siamo rischi pensiamo libero dai distinti tutti coloro i quali posseggono verità
E non ci dimentichiamo infine per ricordare l'ultima tradizione culturale la quale corrivo riferirmi cioè indice spendere tutta la tematica del declino dell'Occidente che anche lì o in definitiva in forme diverse
E declino e democratizzazione sì
In qualche modo si legano insieme hanno hanno dei punti di contatto non è un tasso io naturalmente so sono sempre dell'avviso che su tutte le cose bisogna oggi siete a ridiscutere consenso storico non consensi apocalittici di condanne persino sui totalitarismi europei del Novecento
E in questo è giustissimo dire e riflettere sul fascismo non significa riabilitarsi ricerca di capirlo
E quando sono andato a rileggermi il discorso di Heidegger del trentatré e alla dal rettorato di Friburgo quello che secondo me da quel discorso emerge con una chiarezza assoluta è proprio il nodo Europa interpretato come interpretato nel senso che e prevede una e necessaria una resistenza alla secolarizzazione democratizzazione e questa resistenza
Alla secolarizzazione democratizzazione è possibile solamente attraverso la di acquisizione di un pensiero forte sulle radici sulla tradizione eccetera discusso di di notevolissima complessità che ripropone in secondo me in termini
Per certi aspetti anche i grandiosi lo scenario di un pensiero i Insiel rapportato a certe vicende storiche sulle quali adesso è inutile naturalmente
Opere io vedo che sto parlando troppo e voglio andare rapidamente alla conclusione magari mi riservo altre riflessioni se cioè la possibilità ed in un secondo intervento se non c'è non fanno nulla
Io
Per fare appunto un ultimo spunto io credo che sia importante la tesi del rapporto tra Europa in modernità alla condizione naturalmente che non si
Assuma la modernità in un senso strettamente cronologico tra qualche cosa di comincia in un certo momento con una rata proprio estremamente precisa che poi
Può essere collocata diversamente secondo me il rapporto tra Europa in modernità e il rapporto tra Europa e storicità
Il principio di storicità
Nel senso più nel nel senso più più lato stadi per dire di questa di questa espressione
Perché richiamo conclusivamente questa osservazione meriterebbe forse un altro sviluppo e io non posso dare in questo momento eventualmente vediamo se ci posso ritornare dopo perché
E qui c'è o il problema che secondo me e viene posto in alcuni saggi della rivista che sta che fa da sfondo alla discussione di stasera e cioè di un rapporto problematico tra modernità e modernizzazione
Un rapporto problematico nel senso che i processi di modernizzazione che nascono soprattutto che sono nati soprattutto fuori in un certo senso che rimbalzano in Europa nella loro
Assunti sa nella loro e litigi assoluta di unificazione del mondo storico i processi di razionalizzazione di americanizzazione se vogliamo
Sono anche processi di Testori istigazione del mondo io lo dico e può sembrare un ideologismo sono e sono in una reazione fortissima con i principi di una cultura funzionali Istica
Se io dovessi venire ma naturalmente mettendola così il rischio troppo facilmente il fianco a obiezioni di filologia culturale ma naturalmente io non penso di poter io non penso che il discorso sia leggibile solamente in questa chiave
Ma se io dovessi vedere una funzione dell'Europa come idea come cultura
Una reazione delle della
Non una reazione alla modernizzazione in senso regressivo nostalgico tradizionalista significherebbe tagliarsi fuori del mondo e diventare non so che cosa un'oasi di ricercatori un club di filosofi che puntino a pensare
Sul mondo che fu il che non sarebbe ipotizzabile per un continente come il nostro
Dico però il problema come dire di una criticità
Di una di criticità che mette in che sia in grado seriamente di mettere in discussione come dire
Sì questo questa sta questo ghiaccio del funzionalismo cioè questa questa Ring perpetrazione della storia
Testo risicata alla luce delle grandi culture funzionali e funzionalista
Che non a caso nascono non da vedere ma l'attacco Parsons in America
E questo sì che posso che può essere uno dei grandi problemi cioè una una de Cuna de una delle grandi dimensioni culturali nelle quali le OPA dipende non regressiva mente un principio di storicità
E secondo me questo si lega per concludere con una battuta finale diciamo così alla dimensione politica da cui sono partito
Perché non credo che ci possa essere un'indipendenza di ruolo dell'Europa
Se non c'è una reinterpretazione del luogo del ruolo storico dell'Europa ammesso che questo sia possibile potrebbe darsi che stiamo parlando in realtà di un angolo di mondo che tra alcuni decenni sarà appunto sempre più un angolo di mondo
E possibile che avvengano fatti di questo genere possibile
Ma per resistere a questa possibilità ci vuole un intreccio forte di cultura e politica cioè ci vuole un intreccio forte che sia da un lato di rivendicazioni di autonomia e di indipendenza
E qui effettivamente c'è il problema di un'Europa democratica cioè di classi dirigenti che siano in grado di interpretare così il ruolo dell'Europa
Questo forse si potrebbe persino inserire questo tema problematico difficile stanco tutto quello che volete voi della sinistra europea
Perché credo che ci sia in Europa un problema di classi dirigenti che siano in grado di interpretare il ruolo dell'Europa politicamente in un certo modo
E però tutto questo non può non essere accompagnato da una da una da una ripresa di problemi di di cultura
è una ripresa di cultura critica su questo terreno secondo me non può non essere una cultura pienamente Petri la modernizzazione o quella riletta diciamo pure alla luce anche di quelle grandi riserve teoriche e culturali che l'Europa
E che appunto non sono solo l'individuo il mercato ma sono tante altre cose
In discussione in parte fallite sulle quali ovviamente c'è da rivedere se volete tutte persino i fondamenti ma non so se po'Hui il discorso possa come dire asciugarsi solamente su questi due certamente pilastri
Giudice non provare a problema zanzare anche quelli
Bene ringrazio o vivamente il professore Giovanni
Di riflessione
Ricchi e articolati con cui è stato posto d'assedio il tema Europa abbia penso certamente suscitato nel pubblico non pochi problemi interrogativi
E chiarimenti e e credo che ci sia così una spinta volere partecipare quello che poi tutto sommato è stato e vuole essere un un non un colloquio un dialogo tra quelli che siedono qui su questo versante quell'altra parte dietro anche il suggerimento del professore coin
Sarebbe forse opportuno
Così chiedere se qualcuno del pubblico voglia
Sì intervenire
Con qualche osservazione qualche domanda o o riflessione diretta prego
Un piacere ai relatori
Che hanno detto tutti delle cose molto interessanti cominciare da Cohen che ha posto il problema
Del dossier
Della cultura comune e degli interrogativi che si pongono sulla fine dell'euro sull'inizio di un processo di vendita
E così anche gli altri relatori angosciosi problemi
Sul piano storico molto precise di Giovanni credo che del giovane ha deposto per problema politico
Il problema della identità politica e cioè i venti le aziende di autonomia e indipendenza
Giacché questa Europa è occupato in gran parte almeno nell'essere eserciti stranieri
Ecco sul problema
Sul problema dell'identità io credo che si debba porre proprio come diceva quando all'inizio sul piano culturale e quindi guardare il processo storico proprio nel senso della internazionalità universalità io non so se voi avete dato uno sguardo per esempio al discorso di Gorbaciov of allora
E l'Arbasino affolla impostate in un modo proprio si direbbe di cultura europea e cioè a è partito da una supremazia dell'idea di umanità
Di salvezza della civiltà comune
E di comunicare universale di comunicazione che deve vincere che tuteli i segni di diseguaglianze arretratezza povertà e tutto questo evidentemente in base anche a un confronto
Civiltà tra di loro di di Paesi anche contraddizioni diversi che senza cancellare le loro identità però ecco sì con misure hanno e che si commisura su un fiume binario secondo me in cui lui affondamento etti di queste di queste discussioni di queste politiche anche se si potrebbe dire dello Stato se domani ci sarà ancora una strada che si pone una una una doppia alternativo fondare
Angora si potrebbe dire
Sull'idea di Dio curando la cui costituzione angora giurano io l'idea non realtà perché la realtà è un'altra cosa oppure ecco sul patrimonio come dice Gorbaciov fu sul patrimonio
Del genere umano perché è un modo di che ad alcuni che si dicono laici ecco vogliono escludendo tutto ciò che riguarda appunto un'idea di assoluto divino in effetti troverebbero ancora un fondamento tecnico
Sulla base di questa comunicazione e comunica universale che pone un una doppia ecco un doppio fondamento della nostra discussione io vorrei ritornare proprio H al problema storico universale
Un un ai una identità storica si deve porre all'inizio all'inizio della storia
E che è diventato boy storia non solo europea ma mondiale cioè l'idea di azione storica e partite brame da da da dall'Europa
Il e la la la la le scoperte geografiche la tecnica e la scienza la colonizzazione che in senso negativo ma in centro positiva nel senso che accostati i popoli tra di loro i movimenti missionario non Chauvet e tutto questo evidentemente è partito come irradiazione dall'Europa quindi un identità culturale che si deve trovare innanzitutto il diritto tutte le forme di diritto sono stati elaborato in Europa Benioff parlo di cose che l'Europa che ha esportato nel mondo
E quindi il diritto civile diritto naturale delle genti
Ecco dopo la di
Dopo dopo la rivoluzioni su
Averti insolventi in
Concludendo concludendo
Ecco e il il problema dell'identità mi credo che altrove la i suoi centri di propulsione storico proprio nei secoli moderno sacro della modernità quindi sino alla Rivoluzione francese
Indubbiamente c'è stato un aggravante Man elaborazione culturale in tutte le forme di diritto è chiaro
E fonda la seconda dalla rimozione ingessa la seconda guerra mondiale indubbiamente ci sono dei dei Claudio di molto critici nel senso che indubbiamente i popoli hanno cercato ancora una forma di unità probabilmente anche Hitler ricercava una unità
In centro tutto sbagliato perché l'ha fatto attraverso distruzione continue eh evidentemente una unificazione
Scientifica e di comunicazione di massa oggi nel mondo cioè non ci vuole manca evidentemente una forma ecco culturale più di unificazione che io penso che immigranti illuministi
Di Giovannangelo seduce la cornea durante il lunghissimo si trovava accanto al progresso della scienza al progresso dei popoli si trovano una qualche il corso che si chiamava le educazione dell'umanità io penso che qui c'è la una identità dell'Europa ancora poco
Può trovare ecco il sul fondamento e delle sue elaborazioni culturali di arti scienze
Filosofia
Religione in senso laico incenso ecclesiastico che si vuole come distingue Gorbaciov offre che proprio in quel silenzio qui e quello che manca e l'educazione dell'umanità e il problema della democrazia mi pare che non vada posto
Sono in tilt termini di individuo
E in termini di mercato la passo sul piano educativo e delle convinzioni interiori
E insomma come si fa essere democratici oggi sono a esercitare i diritti di voto
No nel sapere anche che cosa si fa quali sono i i propri anche i propri dovere rispetto alla salvaguardia di propri diritti di prevendita essi quindi anche il problema è democratico va Po è problema non di a organizzazioni esterne ma di organizzazioni interne di convinzione quando ci dice condizione ritorna il il terribile complicazione e legami interiori sono tutti i termini
Che riguardano appunto il religioso quindi fare delle cose con religiosità
Ecco anche sul piano culturale sul piano del lavoro sul piano professionale non significa fare una per tutte religione perché qualcuno eczemi obbliga a fare i corsi una religiosità e anche un bando naturale razionale quindi tutta questa problematica e riguarda l'educazione dell'umanità e che era ecco molto molto vicina la mentalità di grandi illuministi
E chiare in tutto questo emendamento oggi sul piano politico sul piano culturale democratiche è proprio scomparso quindi lei vede una identità si debba trovare proprio a partire da questo
Grazie scusate nell'aula Ghedini agricola
Così un po'non dirò bizzarre
Ma siccome facciamo questo dibattito diciamo il tredici dicembre mille novecentottantotto
Questa sconfitta e l'Europa che sente tanto del mille novecentoquarantacinque francamente va fortemente rivista
Prenotazione la sconfitta dell'Europa la sconfitta dell'Europa notavo quando dagli alloggi e diceva che ancora oggi naturalmente del notazione acuta
Le superpotenze
Giusto avendo un palmo nell'Europa si sentono tali ma forse questo sta a significare che proprio il fatto che l'Europa non c'è se necessario un ruolo nell'Europa una presenza dell'Europa un'incidenza in Europa per potere assurgere arruoli mondiali che abbiano significato
Quindi attenuerei vorrei dire una ricorrente vorrei dire un po'a accentuazione vorrei dire non può del dibattito
Dell'Europa è chiaro che si parla di sconfitta dell'Europa e di crisi dell'Europa sulle categorie di un tradizionale europeismo
Nei limiti delle prossime elezioni europee e dico però pensavo che questo dibattito come quello che si è stato poi in effetti andavo un po'oltre i vecchi federalismi vecchio prismi come devo dire le contingenze politiche più immediate diciamo dico chiesto quell'europeismo di maniera secondo me fa fatica e stanco
Ci stiamo facendo come qui si è fatto un discorso di dimensioni europee non di maniera non secondo le vecchie categorie gruppi c'è federalistico movimenti europei
E allora probabilmente un'annotazione di fondo è quella di dire che una vivacità e un ruolo europeo ancora oggi forte nel mondo ecco questa è una prima notazione ripeto o visibili discorso degli europei mi tra virgolette di Mania
Significative coincidenze secondo me vi sono poi in fondo
Nei due interventi di della Loggia di giovani incisi Enzo perché un tratto fondamentale l'intervento di della Loggia era
Vorrei dire in modo anche incalzante un problema di confronto col passato nelle culture europee un problema di fare i conti col passato
E dei giovani conclude il suo intervento dicendo soltanto se si riesce ripensare storicamente il ruolo vorrei erano delle diverse realtà politico-culturali europee sei classi dirigenti nel senso più lato non soltanto classi politiche sapranno riconsiderare storicamente il ruolo in senso vuole dire no
L'auto propria riconoscere a questo confronto quello che secondo me non può trovare ancora ulteriore svolgimento negli spazi che potrà avere questo dibattito forse sono due dimensioni
Della Loggia ha ha sottolineato molto
La forte tradizione l'alta tradizione
La più affinata tradizione politica europea e antidemocratica soprattutto all'Europa continentale lasciamo per un momento il mondo anglosassone
Ma più di quanto ne crediamo che ci riempiamo la bocca anch'io mi sono sorpreso quando come mi diceva
Le controcultura europei fascismo e nazismo e io non voglio non sia delle chiamare controcultura per la verità ecco e poi purtroppo fanno parte della nostra nelle nostre ossa dell'Ostuni Lollato insomma perché a parte queste forme gravi queste forme di Collio lente vorrei dire no dei fascisti e dei mezzi mi dobbiamo pensare a tradizioni antidemocratici
Altissime che ha avuto all'Europa no e quindi quest'anno non ci illudiamo nel credere che sia la grande parte nella democrazia tutta troppo poi nella democrazia rockstar e l'Appia radio e della della cultura democratica sette
Un'altra cosa che volevo osservare e che forse va va osservata
C'è un discorso dell'Europa e cristianesimo oggi
Molto grosso
Quando anche si parla della cassa comune dagli Urali
Beh e di cui il fatto nuovo per questo dico lasciami vecchio Rubis il fatto nuovo che sta di fronte a me secondo me che momenti di unificazione di udienza in Europa
De componenti della spiritualità cristiana e può darsi che tu controlli decisivi e più di quanto ci siamo bloccati piccolo
Ci sono vento un brevissimo intervento sollecitato Mariano bianca
Brevissimo intervento sollecitato dalle diverse relazioni che in realtà indubbiamente per molti versi in particolare anche quella di gare da la Loggia
Sono piuttosto fosse provocatorie anche e io voi chiedere qualche cosa riguarda più che diciamo fare dei miei commenti esprimere e specificatamente le mie opinioni questo forse non sarebbe il luogo in particolare su qualche concertino anzitutto direi che una delle cose importanti che è stata detta dell'alloggio è sicuramente l'ampliamento del concetto di Europa non Ovest attivo indubbiamente alla Comunità europea
E quindi ai paesi il del blocco sovietico se vogliamo ancora chiamarlo in questa maniera
E impropri in base sulla base di questa riflessione che avete in questo momento è giusta allora però mi chiedo immense è giusto chiedersi se esista o meno un'identità perché l'alta se non si speriamo che per parlare di Europa dobbiamo che parlare del mondo delle sta il cosiddetto e allora forse questa idea degli europei in realtà non è qualche cosa che non abbiamo in testa ma è qualche cosa che c'è già
Vero che c'è già che addirittura vogliamo ampliare la pensiamo di ampliavo pensiamo che in essa in questa idea ci siano anche il Paese i Paesi dell'Est lo fosse è una riflessione che pongo alla discussione non soltanto dell'alloggio ma anche a Esposito né agli altri colleghi fosse in realtà non è tanto il problema di ricercare un'identità fosse qualche cosa che alcuni Paesi dell'uva pace e il problema è squisitamente di natura politica
Non confondiamo un problema di natura politica no con il problema di una identità di tipo culturale
Un'identità di tipo culturale forse il termine identità è molto forte ma anche a un termine più debole direi che è un po'accettato da tutti se dovessi ci togliamo dalle coppe andiamo presenti in Paesi giusto come gli Stati Uniti
Beh in realtà l'Europa dagli Stati Uniti viene considerato come un mondo unico da un punto di vista non economico da un punto di vista culturale o io mi chiedo se in realtà lo è questa la domanda che voglio nel poco ai colleghi
Se
Il problema di cui stiamo discutendo è un problema di natura politica o di altra natura io ritengo che vi sia un concetto diciamo sottostante di cultura europea di mondo europeo che ovviamente il re ritorna e va indietro sino al nuovo corso greco e su di questo vi sono state tante vicende oggi ci vuole impiantare un un'identità di tipo politico però identità di tipo politico e ben diverso da un substrato culturale che a mio parere c'è già un'ultima cosa fa un intervento molto breve e il problema della democrazia ecco e qui voglio voglio chiedere qualcosa o anche pormi in condizioni diciamo in una situazione diciamo concettuale diversa da quella che è stata presentata e si è detto che in realtà alla democrazia
E forse anche l'ultimo intervento in accennato nella democrazia non è qualcosa che riguarda l'Europa ma qualcosa che viene da fuori
Che allora mi chiedo ma non è fosse vero che invece il tempo forse democrat osso la democrazia è qualcosa che invece è proprio all'interno della cultura europea anche se il suo cammino è stato lungo sino sino Alexis token il sino alla prossima costituzione americana ma la prima Costituzione democratica quella mia decana è una costruzione che ben tutti lo sappiamo
E nata ed esorta ed è stata scritta da personaggi che avevano una profondo cultura europea anche un attaccamento
O ecco mi sembra strano asserire che la democrazia quell'attuale tra virgolette di individua mercato sia qualche cosa che sia stata importata e quasi diciamo immesse in Europa dagli Stati Uniti ecco io non credo a questo però ovviamente si potrebbe diciamo
Riflettere e argomentare in maniera diversa io mi soffermo su questo e voi magari qualche chiarimento in particolare data la Loggia
Sull'altro
Pervenuta show il senso logico al quale vorrei però fornire qualche spunto riprendendo anche proprio l'ultimo intervento che rifletteva
Un'osservazione che io farei sulla base degli interventi venisse dei tre relatori soprattutto sul punto sul modo dell'apporto modernizzazione modernità si è usato il termine modernità in riferimento alla versione americana della modernità che
Che si può anche esprimere con doppia terminologia modernità modernizzazione se vogliamo
Perché a me pare veramente riduttivo insomma questa identificazione della modernità con la versione americana nella modernità e con i processi di modernizzazione di cui gli Stati Uniti hanno preso certamente in questa fase diciamo la guida ecco soprattutto è riduttivo mi pare questa riduzione della modernità al binomio individuo mercato su questo sono d'accordo con con Giovanni perché perché è l'invenzione istituzionale europea è molto più ricca insomma dico altro che sondaggi
è un connotato dalla modernità questa invenzione istituzionale vero che in Europa hanno avuto radici anche posizioni antidemocratiche però non c'è dubbio che insomma il liberalismo alla sua pratica ingiusta signor no ce ne siamo scordati volo dell'Inghilterra pensiamo che
Siccome l'inglese ad oggi non ha non è più una potenza mondiale questa tradizione
Non abbia la sua importanza storica e dei pellegrini del mai trovare dove venivano venivano fosse dalla dalla luna venivano dall'Inghilterra insomma c'è una continuità per esempio sul piano proprio della concezione del rapporto cittadino star dell'appalto fra diciamo la società e lo Stato che tra l'esperienza inglese con l'americana che fa parte della storia dell'Europa e solo questo solo questo ma direi che anche nelle nelle tensione che channel tradizione politica europea fra liberalismo fra democrazia e socialismo e c'è tutta una tradizione di pensiero che fa capo all'Europa che si è trasferita dall'Europa altrove non mi pare che si possa
Vedere l'Europa come appunto intervenuti colonizzazione democratica al contrario insomma
E che io credo che su questo una riflessione dovrebbe essere approfondita
Anche perché appunto su questa base sulla base di di questa valorizzazione di una identità europea come come un esponente una espressione della modernità che è possibile costruire il futuro insomma fra i denti individuare una ipotesi
Di cultura europea che in qualche modo rappresenti una versione della modernità un recupero del del ruolo modernizzare ante che l'Europa ha avuto in passato se noi invece vediamo all'Europa questa questo ruolo storico di prima terra d'origine o di quella che chiamiamo modernità beh allora anche questa ipotesi riferita al futuro diventa un'ipotesi prive di fondamento quindi non è soltanto un discorso storiche è un discorso politico in senso lato
Quello che è implicato da questa problematiche io lo riconosco ma comunque non è da escludere a priori identificazione dell'Europa con la modernità che ripeto per la premessa un po'di tutto il nostro dossier è uno spunto che voi fornite al dibattito Esposito
Beh io innanzitutto devo una risposta a Galli della Loggia
Non andrò molto utile anche per problemi di tempo magari della Loggia peraltro devo dire in quel modo di ragionare esplicito e Franco sempre stato simpaticissimo peraltro e continua ad esserlo
E anche perché le cose poi dette in particolare i dati Giovanni trovano indaghi sì ma a parte il mio accordo un discorso di grande equilibrio d'altra parte quando io accentua vuole elemento diffidenze pluralità lo facevo dando come presupposto evidentemente il quadro almeno il problema dell'identità
Ecco intanto su su Schmitt due battute ex cattività The Salus
Giudice esempio di viltà intellettuale dice della Loggia
Beh certo
Sicuramente una nota miniatura
C'è sicuramente una nota ambigua e compromissoria dentro questo testo non a caso scritte richiama il personaggio di Melville Benito Cerri no
Ma richiama poi anche altri due autori cioè vuol bene io disse entrambi quali hanno vissuto in maniera complessa e anche traumatica il rapporto con il potere nel loro tempo insomma chiesto il nodo della responsabilità pensatore e del rapporto tra pensiero e potere è un nodo che secondo me ma visto anche dentro le sue note drammatiche non semplicemente nel senso di una liquidazione che d'altra parte Etiopia si è posto solo in questo modo d'altra parte io ho citato scritti in quanto vinto
C'è un iter lo Schmitt vinto non il grande giurista dell'humus pubblico un europeo ma ma colui che pensate dentro la propria sconfitta alla crisi di questo diritto europeo
Beh e noto che e dalla crisi che si vede lo sviluppo più credo lo sviluppo che si vede la crisi ma questo è un è un tema che ritorna nella grande tradizione da Machiavelli anni c'è in questo senso lo citava d'altra parte come dire i vinti possono leggere la storia fuori dallo Stato
Schermo diciamo deviate di ok è un fatto perché quello chi ha vinto o no in questo senso Schmitt riprende secondo me legittimamente tocco villa secondo me legittimamente in questo senso nell'apporto sconfitta capacità di leggere la storia e anzi riprende addirittura un elemento che appartiene proprio a quella tradizione ebraica distrutta dai nazisti ecco secondo punto cosa si ritroverà anche espresse riesame del passato cosa deve ritrovarsi
Lo dico sì molto molto schematicamente noi dobbiamo imparare e qui assumo l'idea di un'altra auto dice appunto Covi Fuccaro cioè Hannah Arendt dobbiamo imparare a scorporare l'idea di passato dall'idea di tradizione o di conservazione
Dice amaramente proprio la tradizione che o Ametrano che il passato uno schermo deviante un un veto qualcosa che Chiquita
Di cogliere l'elemento di innovazione che è presente nel passato nel passato non c'è solo un richiamo necessario alla conservazione c'è qualche cosa che a volte va va un tale va oltre nel senso della critica dell'esistente e della prefigurazione di possibili scenari futuri ecco ma questo se innovazione non significhi pura e semplice accettazione di sciocche
Oppure che il nuovo in quanto tale anche quest'ideologia del nuovo della positività del nuovo fa parte più certa lettura contemporanea quello particolarmente detesto deve dire a questa l'idolatria del nuovo in quanto un mutuo
E fa parte anche
Delle miserie francamente il mio disco dei dei nuovi individualismi dei neo individualismi mi sei e che certo come dire non sono meglio l'immagine che i vecchi sistemi organici
E i vecchi comunismi ciò non toglie che quelli dei nuovi individualismi sul piano non solo politico ma anche culturale sono secondo me fondamentalmente dell'insieme all'euro
Confessare a questo punto un un vizio privato che non quindi non corrisponde in questo caso pubbliche virtù
Ma che questo quando io leggo una pagina di letteratura anglosassone dettatura anglosassone attuale voglio dire che sono penso ai neocon tra attualismo hanno ricca all'URSS
Io dopo ho bisogno di leggere cinque o sei angeli francesi o tedeschi e italiani se non
No mi sento male proprio e ciò ecco come dire giudico un insieme di di banalità etilometri nuovi comuni francamente insopportabile giurisdizione e siamo replica
E questo non perché io creda che l'Europa sia la Francia o la Germania tanto meno l'Italia
Ma perché la tradizione atlantica che ha chiesto al significato la democrazia parlamentare ce l'ha portata in Europa la difesa sulla manca con né con il prezzo di sangue che sappiamo anche contro le forze
Della resistenza a volte dei previsti
Sconfitti ma ecco la Francia la Germania neanche in Italia
E includo anche nella cultura italiana la tradizione comunista ed anche uno comunista che quanto meno avuto il senso di fare pressione sul comunismo a all'estero
Questa questa cultura è necessaria per dare consistenza culturale alla democrazia
Anche quel pensiero conservatore su su cui si diceva prima certo non c'è unite non necessariamente indice ma massi Max Weber e anche Benedetto Coluccia io io credo insomma la democrazia come diceva anche di Giovanni qualche è un meccanismo come dire compresso molto delicato e molto fragile
Che però non coincide con la secolarizzazione che è stato gli anni scorsi usuranti a tutto in fondo un buon critico su questa idea di secolarizzazione in positivo la democrazia è una categoria più ampia del quella di modernità
Secondo me è una categoria più ampia di quella di modernità e anche di quella modernità coincide con con l'Europa come state dette McClaren Casella si apre a ventaglio quest'idea di democrazia non se la sia assunta i massimi chiude su un un americanismo o anche su un altro americanismo diciamo di comodo ecco senza questa tradizione europea ebete all'europea europea centrale la concezione della democrazia
Sì ripeto sì frangia si assottiglia a semplice legittimazione dell'esistente dei coltelli e delle forze che gestiscono questi poteri
A volte senza rispetto dell'altro per riprendere quel tema di Gadamer del rispetto dell'altro di cui prima si dici è una dialettica politica
In Europa in Italia secondo me
E ma sul piano culturale va riaperta
La riaperta e qui concludo toccando un tema di Haendel scritte il saggio di mais di cui non si è finora detto niente ma che e molto e molto bello scritto molto bene come al solito e con rigore compassione
Beh dice Magris la Mitteleuropa all'Europa centrale ha significato
Il nichilismo dice con un'espressione molto abbreviata che però da triste ama il senso diciamo di un pensiero più profondo a significava sirene dentro di sé il germe della guerra e del fascismo questo polizia significato il nichilismo
Ma ecco in quell'anima dell'Europa è nata talché la resistenza al nichilismo
E nata anche la resistenza a quella cultura e qui appunto del ritorno e questo discorso sul suo anello e per e che hanno infestato di i giornali a partire da quella operazione di delazione intellettuale qui non sa che ha fatto famiglia las è successo in quel nell'anima dell'Europa c'è il nazismo ma c'è anche la resistenza acquista Kultur e io credo che senza questa dimensione europea ebete all'europea questa cultura sarebbe la nostra cultura oggi sarebbe assolutamente monca
Cola dovrà inventare un dibattito che cominci dal secondo giro finché e al secondo giro che fra le cose incominciano a quagliare anni elitaria
Dunque invece siccome non è stato ancora inventato questo metodo che io cercherò di essere brevissimo come giocatori che mi hanno preceduto dunque
Naturalmente la maggior parte le cose che dirò diciamo hanno come interlocutore le cose che ha detto Giovanni
Ovvie però Filucchi
Quando domanda e Giovanni ma si può ridurre tutto a individui e mercato l'Europa può accettare questo questo è congruo all'attenzione da c.t. europea e poi ammissibile che la storia arrivi a un punto terminale una specie di stazione finale rappresentata da questi due categorie che ormai nessuno più mette in discussione che quindi insomma ciò appunto rappresenti un certo senso una fine del nostro itinerario non credo che le cose stiano così non è che io penso che le cose punto sono chiusi ormai perché stiamo assistendo a una tranquilla affermazione
Del mercato e dell'individuo per due ragioni di cui fanciulli principale e che la nostra struttura di società nostra struttura politica e cioè e alla vigilia secondo me di un sconvolgente epoca storica in cui dovrà misurarsi ma per davvero con altri tipi di culture e di società e il sud del mondo
Che che sono storicamente fattualmente strane a queste due categorie quindi non è affatto vero diciamo così che siamo arrivati al capolinea della storia in un certo senso direi avesse comincia il bello
Holbrooke tanto adesso se adesso incominciare così un'epoca storica probabilmente forse ancora più turbinoso tormentoso di quella che abbiamo che abbiamo trascorso lungi da me assolutamente un'ipotesi anche per quello che riguarda la situazione diciamo sì interna delle nostre società io non ho assolutamente nessun immagine idilliaco e pacificata però ecco che l'uso di Tocqueville e quindi colpisce un po'perché è vero che Tocqueville parla della democrazia ha scritto un libro che si intitola la democrazia in America
Però Tocqueville ad opere il termine sono un po'cambiate può di parlare di cose che ci porterebbero via ore insomma dopo il tema in prezzi ancora in un'accezione di tipo ottocentesco in cui in sostanza dal termine democrazia espunto una qualsiasi senso di tipo liberale per democrazia la diversità etnica con la democrazia che andrà per la tradizione politica ottocentesca che si riferisce cianosi appunto al giacobinismo infatti qual erano i due pericoli che Tocqueville vedeva suicida democratiche il primo la tirannia della maggioranza e secondo che diciamo così il principio democratico il principio della maggioranza invade se tutti gli ambiti della vita dei comportamenti
E del delle mentalità soprattutto quello della cultura ora da centocinquant'anni tutto il pensiero democratico posto tocca Emiliano suo conoscente dato per mille in particolare
Di questi pericoli che sono perennemente sospesi sulle società democratiche
Diciamo così immaginate fu applicato detto tutta una serie di cose che il condizionale per conto non si può incominciare nel mille novecentottantotto il discorso sulla democrazia incominciando atto Cabinda da cui statura storica e imminenza ma che però non è il diciamo così la fotografia della condizione reale delle nostre società
Io insisto a pensare che la democrazia di tipo liberale parlamentare
Non sia qualche cosa che appartengono a persone europeo continentale a mio giudizio non posso sul giustificare le mie affermazioni posso soltanto denunciarle lì in cui da questo punto di vista lager l'Inghilterra non fa parte dell'Europa
Questa è un'idea che ho anche del condivido il suo senso alcuni ma anche con Gerhard Ritter c'è tutta una parte gloriosa della cultura tedesca ovviamente attente atteso a espungere l'Inghilterra io penso che ci siano una forte son forte c'è elemento di verità in questo
Quanto
E niente emotività essa molto il problema del rapporto tra ideologie rivoluzionarie del centro di file la fine che ha fatto di Giovanni e diciamo così la sua il fondo distanza critica di Degiovanni intendo verso la modernizzazione
Ora se c'è una cosa interessante mi sembra di tutta la riflessione sulle piane grosso scuola sulle rivoluzioni e proprio dimostrare come il pensiero rivoluzionario giacobino inteso come prototipo di ogni pensiero il funzionario
Nella misura in cui esprima diciamo così il tentativo di onnipotenza del comando politico sulla società esiti urgente la modernizzazione e pare se la l'ideologia della modernizzazione di ideologia delle rivoluzioni ettari Xemnas ideologia funzionalista a storica perché mila alla rottura storica de storicizzare tutto in giacobini cambiarono i nomi dei giorni cambiare lo volevano cambiare l'universo tutte rivoluzioni nomine città il pensiero rivoluzionario
E diciamo a chi teme la modernizzazione dovrebbe prendere la massima distanza dal pensiero rivoluzionario
Un'ultima cosa io credo che ci sia da chiarire su questo tema della modernizzazione quando si dice modernizzazione civile culture mercato l'individualismo mercato
Sì io stesso ho mancato di aggiungere però secondo me elemento decisivo perché l'elemento che veramente accentua al massimo la nostra diffidenza verso la modernizzazione il fatto che la modernizzazione significa la civiltà di massa
Che quando si dice individuo in realtà si intende una molteplicità infiniti individui che formano una cosa che non ha più nulla di individuale AN come l'ha visto punto Tocqueville ma produce una nuova figura sociale dagli aspetti inquietanti se non talvolta mostruosi chessò che appunto la massa vita di massa le nostre società democratiche sono ancora alle prese con la gestione culturale delle masse noi non abbiamo ancora diciamo così siamo nel disconosciamo le società democratiche sono riuscite a gestire politicamente le masse grazie al fatto di avere un reddito pro-capite continuamente crescente almeno tendenzialmente potestà storico non sono riuscite a formare delle masse di individui
Questo è il vero problema cioè io sono molto d'accordo con chi ha osservato che c'è un problema culturale delle società democratiche e due il grande problema che di fronte alle nostre società
Democratiche europee non euro pensa è un problema di cultura per questo è pazzesco diciamo così l'indifferenza con cui le classi dirigenti in particolare europee perché in America per esempio c'è un un grande campanello d'allarme sulla situazione terribile a cui sono state lasciate andare appunto presente l'università alle scuole eccetera eccetera
Il l'invadenza quindi dei media che il riempio degli spazi che gli vengono lasciati Dante liberi dal dal da queste da questo diciamo così inesistenza della formazione culturale per una società una società di massa
Un'ultima cosa vorrei dire io sono parti molto d'accordo non lo posso dire perché il tema immenso con che ha sostenuto che in questo ritorno al passato di tutti molte culture europee problema europea
Dell'Europa c'è al fondo il grande problema del rapporto con il cristianesimo dell'euro
Si può intendere quasi in misura diciamo così provvidenziale che nel millennio del battesimo della Russia
Diciamo sì succede in Russia
Quello che sta succedendo praticamente ormai l'attivismo è stato ufficialmente deposto dal regime sovietico piuttosto che una mia vecchia la alla RAI di un'intervista appunto un signore tratteneva e Shenzhen diceva che chi era contro la religione la contro la perestrojka testuale certo non brivido quando sente insomma una cosa del genere
Le mura Hopa un ha un grande problema con la religione la modernizzazione europea a differenza di quella e la democratizzazione europea a differenza di quella americana inglese e avvenuta contro la religione
All'insegna della laicizzazione una caratteristica invece della democratizzazione e modernizzazione americana
Perché lì c'erano i fondi
Questo però è un elemento che probabilmente avanza avviato l'Europa versante c'è una gestione demoniaco del potere secondo l'espressione di vite nel la l'espulsione appunto dell'orizzonte religiose cioè morale
è ricorso etico individuale
Questa un atto che è un punto su cui l'Europa sarà la cultura così in qualche modo chiamata a fare grazie
Ma l'ultimo intervento non può mai essere polemico perché non c'è poi la controreplica d'altra parte debbo dire che alcune precisazioni soprattutto di Galli della Loggia mi trovano
Concorde c'è un punto su cui vorrei ancora differenziarli ma è un punto come dire di di storiografia e quindi naturalmente un punto sul quale la differenza di opinioni poi andrebbe documentata
In sede di messa
Il mio richiamato che ville capisco benissimo naturalmente anche le date il Coni e quindi anche i limiti di certe cose puntava soprattutto su una cosa che ribadisco perché mi permette poi di fare una battuta conclusiva sulla discussione non sa di stasera
E cioè è l'accentuazione diciamo così non tanto del topi Rilke sottolinea appunto la tirannide della maggioranza giacobinismo alcuni dischi e la volontà generale diciamo la volontà la sovranità del popolo come elemento di rischio delle democrazie ma quell'altra dimensione che presente intoccabili che invece sottolinea l'Ascoli di citazione
Come dissi come devo rischio della democrazia questa questa secondo me la grande e la grande profezie riduttivi molto più della non si non possiamo vedere adesso se queste due coesistono siccome sono in contraddizione e credo che lo siano come studi recenti hanno dimostrato penso in particolare cosa la povera Anna Maria Battista su questo tema molto belle
E proprio che battevano su questo cioè la la stuoli di citazione come la grande profezie poche Viviana sulle democrazie monete perché ribadisco questo non per una precisazione diciamo così filologica ma perché e la mia risposta poi all'intervento che è stato fatto un momento fa che mi pare una domanda pregnante io io sono fermamente convinto che il problema e ha una dimensione e rigorosamente politica anzitutto cioè sono perplesso dell'idea che pure ha il suo fascino e che pure ha la sua verità che in qualche modo questa Europa sale della terra
Cioè nelle o se c'è nelle culture c'è nelle organizzazioni sociali
Quindi in qualche modo potremmo sta quasi tranquilli perché se stiamo per o il mondo senza l'Europa
E c'è e non c'è comunque sarebbe diverso da come e e questo è un elemento indubbiamente tranquillizzante anche un elemento forte della riflessione però in realtà poi c'è un nodo politico molto più duro e l'esistente non è un caso perché io mi domando questo
Di serie A uno dopo l'esilio ecco rispetto al processore storicizzazione per esempio il ruolo della di la dimensione politica
E credo che rispetto ai processi di modernizzazione punto poi uno dei punti essenziali si è imposto della politique
E che si nel momento in cui io penso alle grandi culture funzionalista che oggi dominano i governi hanno o almeno sembrano governare
Una serie di aree culturali nel momento in cui la politica diventa un sistema limitato il parziale io mi domando che che senso ha più il tema della sovranità nazionale
Cioè che cosa significa più per una classe dirigente affermare questo principio in una dimensione nella quale in realtà la politica sparisce dal posto di comando il posto di comando viene assunto da altro cioè viene assunto da quei processi
Politicizzazione che e mi sono d'azione anche tu nel tuo lavoro che sono poi legati all'autonomia del momento economico l'autonomizzazione del momento economico
Io vedere quando li conosco il carattere come dire è anche un po'utopico di questa riflessione dei in una ripresa della della della forza della politica ma non in senso ideologico
Io credo che il destino dell'Europa il legato al ruolo politico dell'Europa nel mondo non è impossibile considerare il problema con un problema di idee con un problema di culture
Questo nodo resistente credo che qui si riusciremo e la possibilità che questo nodo turni
E qua mi trovo molto d'accordo con alcune cose letterarie dell'estrema problematicità della situazione attuale del mondo
E cioè nel fatto che allora sempre strettamente d'accordo non c'è nessuna idillio in vista non c'è nessun mondo pacificato il mista ma c'è un enorme complicazione della storia del mondo
E quindi aumentano i pericoli e quindi aumentano le necessità di salvezza da questi pericoli cioè il pensiero deve intensificare non di indebolire secondo me la politica la la polemica dico che nel secondo libro e dove era in parte contro quello che oggi chiameremmo pensiero debole in cui nel senso cioè di di di dirette più s'indebolisce c'è Chiurchiù nella democratizzazione indebolisce la possibilità di pensare più il rischio diventa radicale
E io ho visto non soltanto la dico le forme politiche ma appunto dirime chiama dimensione antropologica credo che su questa battuta che una battuta anche di accordo francamente comunque le cose che sono state dette possiamo
Tutto il grazie a