Identità nazionale e identità europea

Vorremmo essere abbastanza puntuali visto che lo si lo siete stati voi che avete riempito la sala come anche l'altra volta
E quindi anche perché dato che i relatori in questa volta sono tre e e che relatori e avremo modo poi di impiegare molto bene il tempo ma anche tenteremo di lasciare qualche minuto agli interventi del pubblico se ci saranno per le precisazioni o per le domande
Però ci tenevamo a cominciare in maniera veloce
E a richiamare anzitutto il i termini generali dei nostri incontri a cui davvero siamo molto lieti di che voi possiate partecipare dal resto anche la presenza del nostro presente Marchetti del nostro direttore Paolo Mieli
Sottolineano insomma l'importanza che noi diamo a questo tema dell'Europa che per noi è qualche cosa di profondamente connaturato ha l'immagine alla filosofia all'impegno giornalistico
Del Corriere della Sera
Per questo abbiamo pensato di intitolare generazione Europa il Complesso degli incontri questo è il secondo alcuni di loro avranno partecipato già al primo con i professori Galasso e Ruffolo
E probabilmente alcuni di loro parteciperanno anche a quelli successivi che continuano a svolgersi al martedì cioè il prossimo martedì tredici Europa di oggi integrazione differenze poi il venti l'Europa di domani il caso Turchia
E il ventisette
Quando ci sarà un incontro tra nostro vicedirettori Pierluigi Battista e Giuliano Amato sulla Costituzione l'Europa che ne segnerà un po'il coronamento il punto di partenza invece lo ricordo perché è giusto sempre ricordarlo è quel Trattato di Roma del mille novecentocinquantasette che ha avviato quel grande processo a all'interno del quale noi appunto ci troviamo il tema di questa sera in particolare e come loro avranno visto dal programma o sullo stesso Corriere che oggi lo riportava
Il tema della identità anzi se vogliamo delle identità perché almeno due sono oggetto del dibattito di questa sera cioè l'identità nazionale che per noi è una cosa forse scontata ma un o è stata una cosa scontata ma potrebbe non esserlo più dati gli sviluppi che noi a cui stiamo assistendo
E l'identità europea che è qualcosa di un po'più vago che però noi questa sera dovremmo anche dividendoci magari sulle interpretazioni
Dovremmo arrivare a dare una spiegazione una interpretazione
L'idea nostra sarà quella di mantenere un certo ritmo come abbiamo mantenuto la prima volta lasciando però naturalmente all'inizio ai nostri tre relatori che adesso mi accingo a presentare
Una libertà di esprimersi senza The imis precostituiti e senza domande stringenti
Per circa una decina di minuti a testa
Passati questi dieci minuti a testa noi potremo interrogarli l'intero però io a nome vostro se vorrete
Come una serie di domande a cui ovviamente i nostri relatori saranno pregati di rispondere concisamente in non più di cinque minuti e poi ripeto se ci sarà ancora tempo potremo allargare ancora con qualche intervento loro
I termini della questione
Probabilmente loro conoscono già in realtà i relatori però un piccolo accenno devo farlo ad ognuno di loro e in particolare e soprattutto essendo una diciamo pure bandiera del Corriere della Sera Ernesto Galli Della Loggia che si trova qui il primo il più lontano alla mia sinistra il quale a molte caratteristiche professionali loro lo conosceranno sicuramente soprattutto come opinionista
Sul Corriere della Sera come anche persona che apre spesso con degli interventi sicuramente non previsti
Certi temi che forse noi pensavamo già di avere sulla punta della lingua ma che il professor Galli della Loggia improvvisamente ci pone sotto gli occhi in maniera a volte anche diciamo quasi provocatoria insegna Storia contemporanea l'università San Raffaele e tra i fondatori è stato anche direttore del mensile Liberal insomma molte sono le note che potremmo dire subì duri
Lucio levi
Si trova qui alla mia alla mia destra alla vostra sinistra
Insegna scienza della politica politica comparata all'università di Torino è direttore di una rivista che vi dice già molto a proposito del tema e dell'impostazione che lui darà questa sera al problema dell'Europa
Beh federaliste diventa il dibattito federalista
Professor Lucio levi crede nell'Europa crede nel federalismo forse questa affermazione sarebbe stata banale fino a qualche anno fa ma la percezione generale dei problemi europei è molto cambiata credo in questi anni
Il euro ottimismo non è più così scontato e forse nemmeno così nettamente maggioritario per cui sarà interessante sicuramente sentire quello che Lucio levi ci vorrà dire a questo proposito e poi infine Giacomo Marramao soltanto così dico infine in un ordine
Alfabetico alla mia sinistra alla vostra destra Giacomo Marramao un opinionista che più volte è stato ospite del Corriere della Sera che scrive anche altrove naturalmente che i uno specialista di filosofia della politica a Roma
I credo che il revisionismo i temi del revisionismo intorno al dibattito della sinistra del marxismo oggi sono tra i suoi cavalli di battaglia e anche il tema credo della laicità della ricerca di una laicità
Dello stato
Aggiungo soltanto per non per buttare ancora subito Pepe alla nostra discussione ma perché il giusto che loro lo ricordino se ne hanno già letto e sentito parlare che un un aspetto che sicuramente ci interessa fin dall'inizio in questa in questo confronto a cui i nostri tre relatori sono chiamati riguarda una certa idea dell'Europa e una certa idea dell'Italia
L'idea cioè che il mito europeo che abbiamo già trattato martedì scorso con Galasso e con un foro
Sia veramente qualche cosa di importante per noi ossia invece eventualmente qualcosa da criticare se non addirittura da contestare mito o necessità era quindi non a caso il titolo che oggi proprio il Corriere della Sera dava la l'avrete visto leggendolo
In sede di presentazione del dibattito ecco questo è il quadro generale spero di non avere trascurato molto e procedere ai quindi in diciamo in linea con con le idee e con i il ritmo la scansione che prima loro suggerivo in ordine quindi alfabetico se non altro così darei prima la parola per questi diciamo così dieci minuti al professor Galli della Loggia e poi a seguire i professori Marramao eletti
Grazie dunque io farei un attimo una ricognizione prima ricognizione
Storica in omaggio di mia competenza
Che chi legge
Il Manifesto di Ventotene e colpito
Ad una mia tradizionale lettura che
Se il testo offre secondo me letteralmente dall'idea che ormai gli Stati nazionali hanno esaurito il loro compito storico questa era l'idea
Di Spinelli l'idea di Rossi articolo mezzo appunto che ormai Novica possibilità di esistenza diciamo di sopravvivenza più che di senza dello Stato nazionale la soltanto in una dimensione fascista autoritaria di capitalismo monopolistico di Stato cioè sono in forme degenerate crescenti sarebbe detto secondo il vecchio Lessico marxista
Quindi appunto disegnava in sostanza seppellire un canale
Il federalismo europeo aveva innanzitutto questo questo compito e certo sa questa era l'idea del passato al a alle spalle del dell'unione europea c'era appunto un cimitero delle macerie e basta
L'Europa quindi così avrebbe dovuto nascere su questa base
Naturalmente non è stato così papà non è nata su questa base in realtà
Che però rimasta come una sorta di opzione teorico fondativa dell'Europa il fatto che gli Stati nazionali ormai erano non hanno più niente da dire erano finite non avevano più alcuna funzione in realtà poi la costruzione europea che nata nel cinquantasette nata su la base invece di una narrazione storica comune che i sei condividendo non era la storia la narrazione storica
Incentrata sulla diciamo interpretazione democratica della seconda guerra mondiale del grande scontro fra l'antifascismo e il fascismo la vittoria della democrazia almeno nell'Europa occidentale e democratico aveva democrazia parlamentare e
Cioè sì lo Stato nazionale è uscito con le ossa rotte però insomma aveva ancora un senso secondo i fondatori e ci si è avviati su questa strada lasciando diciamo così
Impregiudicato il da dove si veniva seppure con questa opzione pessimistica dei fondatori e ancora più lasciando impregiudicato nato Tanesco Rita
Lamenta a cui questa Unione europea dove l'attende stare insieme ma per fare che cosa questo è rimasto cianosi da parte e soltanto dopo alcuni decenni che si incomincia a dire Berna che cosa vogliamo che cosa vogliamo fare e naturalmente
Questo problema della vaghezza diciamo così dello sfondo storico sia alle spalle sia nella prospettiva è ancora di più accrescimento quando alla fine degli anni ottanta con il crollo del blocco sovietico sono arrivati altri
Paesi massicciamente un'infezione gli atti prima dieci con gli altri due Paesi i quali no condividevano per nulla la narrazione storica dei fondatori che fino al numero di quindici cioè paesi dell'Europa occidentale ancora ben o male potevano ritrovarsi in quella storia comune
Che era appunto articolata su una certa interpretazione dalla seconda guerra mondiale quando sono arrivati i Paesi dell'Est europeo le cose sono cambiate completamente perché i Paesi dell'Est europeo aveva un'altra storia per loro la seconda guerra mondiale aveva significato cose completamente diverse avevano culture politiche completamente diverse da quelle dell'Europa occidentale e quindi a questo punto e su questa sfondo confuso e contraddittorio che si colloca il problema dell'identità europea
E e anche del che cosa fare a questo punto che si dice be l'economia non basta più bisogna mirare a un soggetto politico soggetto politico e quindi la costumista Stato costituzionale eccetera a stacco cose che che sappiamo ma a questo punto però viene fuori il grande problema che ogni soggetto politico a sì è un soggetto politico solo se sia se si ha un'identità politica se sia un'identità politica che inevitabilmente e un'identità storica ideologica storto ideologica e qui c'è però appunto
Emerge a mio giudizio la grande
Contraddizione paralizzante in cui si trova l'Europa cioè ha bisogno di immaginarsi un'identità e quindi di costruirsi una storia
Ricostruisce la storia
Ma questo le impedito dal fatto che ogni storia per sua natura qualche cosa che esclude che esclude che quella storia non condivide chi ha avuto altre storie
L'Europa un terrore diciamo l'Europa
Diciamo il blocco politico intellettuale burocratico che risiede da decenni alle vicende europee
A invece chiusi una grande paura di mettersi sul piano del identità e della storia che per loro natura sono escludenti perché ha paura tutto
Discuterà paura di dare vita a un soggetto politico che
Istituzionalmente metta fuori da sé qualche cosa a quella paura che viene normalmente poi negli ultimi anni esemplifica metterli l'idea
Non dobbiamo apparire né tanto meno essere naturalmente un club cristiano
Non dobbiamo evocare le radici storiche precise siano quelle greco-romani secolo giudaicocristiane sia quelli in cui ministri così
Perché questo punto ci definisce troppo Pacella Turchia ci sono altri possibili adesioni insomma la storia Stanescu
L'identità storiche escludo
E l'identità allora l'unica identità che in questa incapacità di acquisire e di accettare una storia di inventarsi una magari perché molte storie identitarie sono inventate è una insomma tutti gli Stati nazionali sono nati sulla base di una buona dose di sana invenzione storica compresa l'Italia naturalmente
Ma appunto
Invece di muoversi anche con spregiudicatezza su questa strada ci si muove su un'altra stragismo se non su un'altra strada che diciamo così chiamerei quella di una di un surrogato di identità e cioè l'idea che l'identità europea sia in fin dei conti l'unica identità possibile perché non escludente e quella di tipo diciamo così giuridico universalistica fondata sull'i diritti dell'uomo e sulla garanzia procedurale del del dei diritti della delle del mantenimento del rispetto dei diritti dell'uomo l'Europa e una sorta di Arca dei diritti a disposizione di tutti la sua qualifica politica e quella di essere appunto la terra del diritto a una parte del diritto insomma volendo un po'paradossali Zaccaria la storia dell'Europa messa costruzione europea europea è una sorta di
Deformazione marziana per cui diciamo sì una sorta di dissoluzione dello Stato politico prima nell'economia con l'idea dell'Unione
Unione economica del mercato comune del euro e poi di dissoluzione il diritto appunto del del mass si è occupato teorizza queste Habermas industrializzati ormai dice appunto e diventato irrilevante il rapporto di una comunità politica verso l'estero
L'importante la il rapporto della comunità politica con il suo interno con il suo essere appunto
Uno stato di diritto di tipo di tipo liberale e peccato che anche lui ha qualche dubbio fa una sorta di ideologia chiusi
Della moralità legalitario universalistica non può fondare nessun entità politica
L'identità politiche sono escludenti se io sono comunista non sono liberale se sono liberare Non sono comunista si sono svizzere non sono sfide ecco e così via insomma
C'è poco da fare e tanto più l'Europa avrebbe bisogno di una identità politica escludente in quanto se vuole diventare un soggetto politico beninteso perché via via terminali sul perché può benissimo forse restare cioè sotto forse la cosa un po'problematica però forse potrebbe riuscire a restare un'aria economica con una moneta
Senza bisogno di passare ma certo se vuole passare a invece diventare un soggetto politico
E allora partendo da condizioni terribilmente handicappate vorrei far notare cose che mi sta sui ti chiamo
Che i cittadini europei non riescono a comunicare tra di loro perché non parlano la stessa lingua non è mai esistito sotto nessun cielo nessun continente un soggetto politico in cui abitanti non riuscissero a comunicare tra di loro
Sa se avete visto questo orribile
Logo inventato da un ragazzotto polacco studente polacco e che ha vinto il concorso per celebrare il cinquantesimo anniversario del Trattato di Roma
è una specie in via appiccicosa To di lettere che compongono insieme la parola tu piega
Senza Nineteen fittizie
A parte soddisferà che in inglese cioè la un un una lingua musiche e parlata dal dal paese meno europeista di tutti quanti
Parlar negli Stati Uniti oggi come oggi prevalentemente sono da Paesi che sono fuori dall'Europa lo Star Nuova Zelanda così poi appunto è stato fatto per attività mila centocinquantasette soltanto una minoranza di Paesi stanno cinquantasette il polacco sta mi dà pochi anni grazie al fatto che comunismo è finito
Ma appunto questo parola togati macchina nessuno l'efficienza capisco una esigua minoranza dei beni allora non c'è una lingua comune non c'è appunto una chiusi in passato storico accettato comune
Intanto dal punto il problema dei diffidati ma in un problema drammaticamente aperto il secondo me su queste basi indissolubile
Liberamente chi era diretto perfetto e anche direi in linea con quanto si diceva su certi suoi editoriali che aprono una serie di interrogativi
Provocatorio e non vorrei fare la parte rispetto i propri colleghi del data per la quale privata parli l'apologeta del Manifesto di Ventotene
Perché il passaggio non sia però troppo brusco direttamente dal professor Galli al professor veri mettiamo in mezzo io penso va be'che farà la parte del weberiano disincantato però anche appassionato allora vediamo un attimo l'olio io naturalmente condivido molto il punto di partenza se il mio vecchio vico Ernesto Galli nel senso che lo condivido per certi versi anche fin troppo per cui cercherò in qualche modo invece di solare
Gli aspetti propositivi che vanno in una direzione un po'diversa dalla sua intanto Ernesto a perfettamente ragione quando dice che l'allargamento della membership da quindici a venticinque pone dei problemi molto seri di scollatura delle narrative nazionalità diverse narrative nazionali diciamo ancora maggiori delle scollature che pure avevamo per esempio
Nella narrativa francese rispetto a quella tedesca quella italiana non si sa bene come come si viene atteggiando e comunque sia un problema effettivo
E naturalmente a questo si aggiunge il fatto che con l'allargamento a venticinque la ventisette a ventisette la cartografia d'Europa la cartografia d'Europa
E divenuta in qualche modo anche la mappa degli insediamenti degli insediamenti religiosi d'Europa dove anche gli insediamenti
Di matrice islamica sono molto forti e dunque è divenuta come si dice è una mappa dei labirinti della memoria la memoria uno appena appare molto più frastagliato molto meno unificata di quanto apparisse quando si era il quindici
E un'Europa fatta di spazi sacri di luoghi simbolicamente significativi per conoscere quali occorre conoscere molto in dettaglio le diverse storie perché altrimenti uno rischia di innescare dei conflitti indesiderati
Ed è un'Europa la cui mappa fatta da quelle che vengono chiamate
Fonti segrete delle fonti segrete di autorità che sono ancora efficaci e tuttavia io credo che il laboratori europeo in qualche modo nel corso di cinquant'anni di storia di mezzo secolo di storia abbia qualcosa di importante da dirci non soltanto perché e il primo caso è il primo caso nella storia
Di una comunità in cui una molletta una molletta venga affondata
Prima del sigillo della sovranità senza che Silvia sia quindi invertendo in qualche modo un processo storico che era stato quello abituale in tutta quanta la storia dell'Occidente
Ma ma perché in qualche modo ci fa vedere che e possibile un processo di tendenziale costituzionalizzazione
Che non necessariamente coincide con la statalizzazione qui naturalmente si pone un problema delicatissimo perché noi finora abbiamo operato nell'ambito non soltanto della Teoria politica e giuridica vale la pena proprio nell'ambito della pratica politica con le equazioni rinviare popolo costituzione è stato se non qui operiamo sulla base di questa equazione eliminare del tutto evidente che ha ragione Ernesto
Che l'Europa è un teorema di impossibilità quello che i logici chiamano un teorema di impossibilità ma se noi cominceremo immaginare un processo di costituzionalizzazione che non coincide con la statalizzazione
Allora forse il discorso comincia a essere un pochino più interessante
Una provocazione che faccia da Ernesto come sono nati gli Stati Uniti cento terra di immigrazione eccetera eccetera
Però sono nati in qualche modo sulla base di una identità che si saldava attorno ai ai valori di una Costituzione certamente noi non possiamo dire noi europei come gli americani
Una guida e People non possiamo dire guide people ma possiamo dire però al plurale come recita il preambolo della Carta di Nizza ha votato nel dicembre due mila possiamo dire
Una cosa che mai una dichiarazione dei diritti aveva detto finora in Occidente i popoli d'Europa al plurale i popoli d'Europa
Quindi con le loro differenti storie scommettono in un futuro in un futuro comune che si basa su questi diritti naturalmente se è vero che la costituzionalizzazione che per ore molto difficoltosa non coincide con la statalizzazione dunque non può coincidere con l'idea di uno Stato federale di son d'accordo con Ernesto
Dobbiamo pensare all'Unione Europea non più nei termini di una geometria oppio idea centro e periferia non più nei termini del trasferimento di sovranità
Ma semmai quindi non più nei temi della circonferenza dove c'è un centro alla periferia ma se vuoi nei nei termini di un'ellisse con due fuochi da un lato gli Stati nazionali con le loro storie e per l'altro verso il diritto comune il diritto comunitario ora bada bene questi due fuochi sono sono presenti nel Trattato costituzionale
Che è ben lontano da quello che io mi immaginerei essere una Costituzione son d'accordo con Ernesto però se tu prendi non voglio essere troppo tecnico
L'articolo uno cinque uno abbiamo riaffermato il rispetto delle identità nazionali nell'articolo uno sei noi abbiamo fermata invece la prevalenza del diritto diciamo comunitario
Le due cose stanno sicuramente intenzione fra loro le possiamo soltanto immaginare io io credo come due fuochi di un'ellisse perché l'unica maniera per procedere innanzi in Europa e con questo io mi fermo soltanto con la battuta che d'accordo con Ernesto l'Europa non potrà diventare come si dice global player se non a non solo come dice Giorgio Ruffolo una politica economica e sociale diciamo comune
Ma se non provveda in tempi rapidissimi ad avere un esercito ad avere un esercito comune noi non possiamo pensare di essere rispettati nel mondo se non si appunti istituisce
Una forza di difesa comune e se non cominciamo a pensare anche alla idea di un governo comune quello che potremmo chiamare un custode della Costituzione vi ringrazio
Completiamo il nostro quadro dando la parola al professor levi naturalmente qui abbiamo già alcune alcune indicazioni di scenario possibile magari sulle dimensioni di questa ellisse non abbiamo ancora forse le idee chiarissime perché anche se ci dovessimo domandare quanti sono i membri abbiamo qualche momento di incertezza perché il numero cambia effettivamente continuamente ecco il professore
Grazie
Ma io partirei dall'Europa come necessità Verona non è solo una necessità ma si fa l'Europa perché questo è una necessità storica
E questo è una questione che nessuno dei due interlocutori precedenti hanno affrontato secondo me perché e preliminare fondamentale
C'è una base dell'unificazione europea
C'è
L'evoluzione del modo di produzione
Cioè come gli Stati nazionali sono stati il prodotto della rivoluzione industriale come ormai riconoscono tutti gli storici
Dopo la la prima fase della rivoluzione industriale ce ne è stato una seconda
Che con l'utilizzazione del petrolio dell'elettricità
Nuovi mezzi di trasporto all'automobile l'aeroplano edizione di comunicazione come la radio
Hanno creato le condizioni per la formazione di Stati di dimensioni macro regionale e non è un caso che infatti e sta al timone della politica mondiale dopo la seconda guerra mondiale siano serviti due potenze che avevano questo ordine di grandezza e in corrispondenza il c'è stato il declino
Dell'Europa dei paesi europei che avranno un ordine di grandezza
Che
Impediva loro di competere
Sia sul piano dell'economia sia sul piano della del potere di decisione a livello internazionale
Oggi siamo
Entrati in una terza fase cioè in una società post industriale
La rivoluzione scientifica che sta scatenando il processo di globalizzazione e che promuove un processo di unificazione del mondo che va al di là
Degli stati dimensione macroregionale ai quali infatti negli Stati Uniti Unione Sovietica oggi la Russia stanno declinando rispetto a appunto la rivoluzione del della Scienza delle telecomunicazioni dell'informatica e così via che mettono in crisi anche stati che hanno questo ordine di grandezza
E mi scuso per la rapidità con cui uso questi concetti ma secondo me questi sono fondamentali per capire ora degli Stati nazionali forse non sono dei cadaveri da seppellire ma sicuramente
Non hanno gli strumenti per governare svolgere le due funzioni fondamentali che gli Stati del passato avevano svolto cioè il governo delle economia il controllo della sicurezza
Che si sono dislocati sul piano internazionale no con l'integrazione europea abbiamo avuto un mercato comune che si è affiancato e poi gli ha travolto in mercati nazionali si è sovrapposto ai mercati nazionali e sul piano della sicurezza il il problema della sicurezza è passato al di là dell'Atlantico per quello che riguarda l'Europa occidentale
Per l'Europa orientale sappiamo che è stata l'Unione Sovietica che ha stabilito il confine laddove i carri armati si erano fermati nel mille novecentoquarantacinque
Ecco questo processo è cominciato laddove la crisi era più sensibili più profonda
Dove c'era stata la sconfitta dove c'era stata l'invasione delle armate hitleriane
Però la crisi di Suez ha spinto anche la Gran Bretagna poi a entrare nell'Unione europea e poi la caduta del muro di Berlino ha permesso di allarga
Sino ai confini con l'ex impero sovietico
E questo appunto allora detto questo credo che si possa affrontare il problema del significato di di tutto questo cioè non è solo una necessità ma è un'occasione per affermare nuovi valori
E il valore che sta alla base dell'unificazione europea è certamente la pace
La pace
Laddove sì allargare l'Unione europea anche se non ha ancora raggiunto l'unità della politica estera e di sicurezza
è un processo grandioso di pacificazione oggi lo vediamo oggi che all'ordine del giorno la pacificazione dei Balcani laddove negli anni novanta si sono conosciuti feroci odi tribali sulle rovine della ex Jugoslavia oggi l'allargamento dell'Unione europea oggi la Slovenia Giant-Man lo stato membro dell'Unione Europea lì sia al pubblica appunto il questo processore
Appunto l'approvasse a al ha inoltrato la sua domanda è appunto la pacificazione dei Balcani all'ordine del giorno certamente il problema della pace più grande né quindi però
Dove c'è dove avanza a luglio e l'Unione Europea la c'è la pace
E questo è fondamentale credo sia il il bene più più grande la pace poi l'intesa
Non nel senso negativo che questa parola nel linguaggio comune cioè come assenza di guerra
Una costruzione istituzionale la pace
Di cui l'Unione Europea è soltanto una pallida approssimazione perché come condivido quello che diceva Marramao prima felice il problema che oggi bisogna risolvere quello di unificare la politica estera e di sicurezza dopo aver realizzato la moneta unica
Però questo questo
Appunto qualcosa che ha a che fare con la STET con lo Stato cioè se noi parliamo di difesa europea io sarei poco incline a parare di difesa europea perché non abbiamo più nemici da combattere però certamente un problema un problema della sicurezza europea più il problema della sicurezza europea certamente c'è e comunque ci sono nuove minacce il terrorismo internazionale che però richiede strumenti che non sono quelli tradizionali dalla bomba atomica al carro armato questi strumenti sono del tutto inadeguati a combattere questo nuovo questa nuova minaccia alla sicurezza
Quindi bisogna ripensare in questi in questi problemi in termini nuovi
Ma appunto quindi ripensando in termini nuovi e richiede
Punto la di esplorare il significato che la costruzione della pace a nel mondo contemporaneo e cioè
Unire unire identità nazionali che si sono escluse puntualmente il il progetto federalista appunto il superamento del carattere esclusivo che all'identità nazionale
L'identità nazionali sono esclusive per definizione hanno costruito
Livelli le identità non levitare nazionale si sono costruite sulla base di un livellamento di un'opera livellate ricevo unificazione linguistica unificazione culturale
Che
Appunto a certe volte a realizzato degli Enti Ariatti di di imposizione di di di sopruso nei confronti di minoranze
Inutile che che Fikri di capre in piedi sul Tirolo che è stato conquistato dall'Italia
Con la Prima guerra mondiale
è un una Regione alla quale dopo la conquista abbiamo addirittura cambiato il nome e Mussolini poi addirittura ha cambiato il nome delle città e i cognomi addirittura delle persone
Proprio per affermare quell'esigenza di coesione che era necessaria in un modo e non era fascista
Sì però
Siamo ancora siamo ancora abbiamo ancora a che fare col fascismo oggi perché se voi mandate a Bolzano
Sul palazzo di giustizia di Bolzano c'è un bassorilievo con Mussolini a cavallo allora domani ci sarà un dibattito con gli iracheni sappiamo che i simulacri e i monumenti di Saddam Hussein sono stati eliminati
Invece noi non l'abbiamo ancora eliminato Mussolini a cavallo dal palazzo di giustizia
E così
I i crimini di guerra che sono stati compiuti dall'Italia
Vengono ancora mascherati si parla tanto dalle foibe ma non dei crimini delle duecento trecento mila persone che sanno tra cui molti bambini donne
E a anziani che sono stati trucidati da da dei nostri soldati in Jugoslavia
Oppure
In Libia i crimini di guerra idilli della Libia o della o dell'Etiopia quindi c'è un coro una continuità perché questa questa continuità dello Stato è una continuità anche di certi valori autoritari e totalitari dire
Che sono propri della cultura nazionale è che il il progetto federalista il tentativo di rovesciare questo di di creare delle condizioni per una solidarietà nazionale
E il problema della lingua e non non è non è il problema che secondo me
Galli della Loggia sosteneva e cioè esistano tanti Stati in cui si parlano diverse lingue la Svizzera per come il per cominciare ma guardiamo l'India in India dove ci sono sedici lingue ufficiali
Tra cui l'inglese inglese una delle tante sono il quattro punto due per cento della popolazione indiana parla l'inglese
E se voi andate al parlamento indiano vedete che i parlamentari indiani non si capiscono tra di loro
Hanno bisogno della traduzione simultanea come avviene al parlamento europeo
E però la l'India è uno Stato democratico federale
Che funziona in cui c'è stata l'alternanza
è un Paese in via di sviluppo ma che ha delle cose da insegnare anche a noi è un grande esperimento di democrazia nel mondo che si sta unificando perché appunto lì c'è più di un miliardo di persone che convivono su sulla base di un sistema democratico sulla base dell'alternanza
Tra tra i partiti
E quindi il la lingua la lingua non è non è uno stacco non è un ostacolo alla funzione funzionamento della democrazia
Credo di avere forse un po'abusato da vostra attenzione
O no siamo perfettamente nei tempi anche se a questo punto dovremmo pregare i nostri relatori di sottoporsi a alle domande che vorremmo fare
I matterello stesso ordini di prima e tornerei però al punto per noi fondamentale cioè quello dell'identità che da cui siamo partiti a cui e in cui su cui concludo concluderemo e a proposito di questa difficile identità europea
Chiederei professor Galli di ritornare su questo punto facendoci anche capire secondo lui sempre che esista un'identità europea quali sono i confini e se questi confini potrebbero essere per ipotesi estesi anche a Paesi diciamo di dubbia europeista come per esempio la Russia alcuni dicono
Che poi a tutta la componente asiatica la Turchia già nominata o alcuni dicono persino Israele
Ma risponde a questa domanda competerebbe a chi diciamo così si fa Palladino una identità europea precisa e definita il professor Levy diciamo sul candidato naturale a dirci quali sono secondo lui i confini dell'Europa e se ci sono quindi io mi sottraggo abilmente sguscia da questa domanda e non prima di aver osservato che la Russa impossibile un'Europa che ospitasse dentro la Russia deve appuntato e come fare entrare un carrarmato in un cortile di una casa sfascia tutto
è impossibile il problema della Turchia un problema che esso molto delicato perché non so se del paradosso che in un parlamento la Turchia sarebbe il Paese europeo anziché leggerebbe il maggior numero di te di deputati perché il Paese europeo più popoloso allo stato attuale se entrasse oggi
Poi c'è un'altra questione molto delicata che in tutti i Paesi europei ci sono più o meno forti minoranze islamiche
Sicuramente la presenza della Turchia dentro l'Unione europea farebbe della Turchia una sorta di come dire tutte dice naturale di tutte le rappresentanze islamiche
Questo detto in maniera così a setti calle neutrale dette in maniera invece meno a setti Ca'la Turchia disporrebbe di quinte colonne islamiche de in maniera molto poco se etica
Di quinte colonne islamiche in tutti gli altri Paesi dell'Unione che diciamo così di minoranze diciamo sì a lei vicine se non altro per ragioni religiose il che naturalmente comporterebbe dei dei di di problemi non non piccoli
Promette problemi ugualmente non piccoli comportamenti sia all'ingresso di alle l'Europa come affinerebbe immediatamente con una delle regioni più calde più ingarbugliate della terra insomma
Credo che poi gli se gli anni non accetterebbero mai di farsi difendere
Da un ministro della difesa che io non mi augurerei fosse il professor Levitz avesse le idee del professor Levy perché perché e sono io quando sento mette insieme la sicurezza e la pace mi pare di mettere insieme appunto i cavoli con la merenda perché la politica della sicurezza può richiedere la guerra e bisogna che diciamo sì nelle opzioni possibili che è una politica della sicurezza e richiede c'è anche della quella della guerra quindi fare della pace ciò si una sorta di orizzonte obbligato e addirittura istituzionalizzato costituzionalizzato povero alle obiezioni che faceva prima Giacomo a quello dice
Mi sembra una cosa diciamo così
Abbastanza
Priva di fondamento ripeto è una questione sempre l'Europa per quali ragioni deve stare deve appunto la necessità dell'Europa dice questo
Intanto una necessità piuttosto diciamo così imperialistica nella regione per contare per contare nel mondo siccome nel mondo si conta soltanto se si è grandi che giocosi vero
Allora bisogna essere grandi per questo significa che allora possono essere grandi poi esistono anche i Paesi piccoli non è che avrà viene delegittimata la piccola dimensione il piccolo Stato va bene ma accettiamo pure l'idea che bisogna contare nel mondo e quindi per contare bisogna essere grandi per essere grandi bisogna essere uniti benissimo ma contare perché per fare cosa non si può contare soltanto per assicurare lo sviluppo economico o lo sviluppo scientifico nel mondo il mondo è un guazzabuglio il mondo è una roba complicata e brutta
In cui ci sono malintenzionati conferiti gente che protesta che vuole cambiare le cose terroristi allora no bisogna cioè così sapere che cosa si sì sì sì tutto si va a maneggiare del mondo non si pone entrare nell'arena mondiale chiusi con questa visione a me pare troppo Irem mica
L'esempio dei Balcani è un esempio
E terribile autogol argomenta perché l'Europa si è dimostrata incapace di risolvere
Il la guerra fratricida dei Balcani che pure era alle sue porte di casa per risolvere quella roba lì sono dovuti intervenire gli americani perché gli europei non riuscivano a mettersi d'accordo su un intervento militare nei Balcani cioè la famosa pace che l'Europa assicura dovevo dovrebbe assicurare nell'unica occasione
In cui era lì alle porte di casa la il l'unica cosa militare che ha saputo fare
Così una forza militare europea è coprirsi di vergogna quando il contingente olandese che doveva difendere i mussulmani sempre Nizza dirimente si è dato ha tagliato la corda e ha consegnato dieci mila bosniaci musulmani a appunto alle canaglia del generale Mladić che ne hanno fatto polpetta che li hanno uccisi questa è stata la grande performances umanitario pacifica del di di una forza appunto europea il i Balcani dimostra un la tragica incapacità dell'Europa di muoversi appena appena e questo capita può capitare molto più frequentemente di quanto noi immaginiamo appena le cose si fanno difficili
Allora vogliamo io credo che sia un atteggiamento diciamo così di sobrio realismo vedere le cose nel mondo per come per come sono
Quanto
Alla certo che i Paesi che entra nelle proprie nell'Unione europea non si fanno la guerra tra di loro ma perché se non fossero entrato nelle ma no ma qui c'è da ma chi si fa forte di questo argomento cavallo di battaglia del Presidente Ciampi di tutto diciamo così la retorica europeista
Dovrebbe dimostrare che Francia e Germania se non ci fosse stato un europea si sarebbero fatti la guerra tra di loro ma sarebbe ma immaginabili in un'Europa dominata dagli Stati Uniti
E in cui e che scoppiava una guerra tra l'Italia il Benelux tra la Danimarca e la Svezia era una cosa assolutamente inimmaginabili in termini geopolitici quindi il contributo dell'Unione Europea alla pace in Europa e assolutamente in termini storici almeno io la penso così
A sentir rilevante cioè è una un orpello retorico quando si dice l'Unione Europea assicurato cinquant'anni di pace ma perché appunto che si facevano la guerra insomma Adenauer dichiarava la guerra a De Gasperi e degli avversari
Secondo me è inimmaginabile quindi è un'argomentazione che non ha quanto alla termino con questa osservazione a quello che diceva Giacomo certo è vero gli Stati Uniti hanno dimostrato sono l'esempio di una sovrapposizione perfetta diciamo si tratta identità nazionale costituzione
L'identità nazionale americana nella loro Costituzione è la libertà la costituzione della libertà
Ma però così cioè c'è un però
Già potesse benissimo
Che non era solo innanzitutto parlano tutti in inglese inchieste alcun aiuto si capiva ostico quando facevo la convenzione di Filadelfia e puntualità appunto volevano scrivere il feto dispersa time un inglese si capisce secondo poi gli Stati Uniti sono si sono dati la Costituzione dopo una cosucce che si chiamava guerra d'indipendenza cioè hanno si sono ritrovati tutti quanti
Appunto in un'esperienza storica decisiva quale sempre la guerra che ha dato l'identità e quelli che non sono stati dalla parte dell'indipendenza i coloni inglesi che non hanno che non erano dalla parte sono stati brutalmente espulsi a proposito viaggi esclusione e buttati nel Canada
Sono dovuti emigrare i coloni anti nelle colonie che non avevano parteggiato per la causa dell'indipendenza sono stati bar messi al bando messi al bando
Quindi c'era un elemento di identità alla faccia di tutte le costituzioni che avevano firmato fino adesso quindi c'era un elemento di identità storica
Prego costituzionale che viene continuamente pose il quattro maggio ci sono i tamburini per strada non è che ci sarà così la la sta la stato della costituzione di Tamburrini con il fucile Schio
Per la domanda successiva che rivolgo professor Marramao mi sono preparato molto coscienziosamente perché il punto è che cos'è questa benedetta identità di cui stiamo parlando cosa non facile io ho trovato una serie di paroloni greci che però sono abbastanza chiari ma che non so esattamente se tutti quanti debbano entrarci Evelyn Corapi di sicuramente
E posti credo si sia del da riferire evidentemente all'etica e alla storia più o meno ricostruita
Di cui si parlava prima ethos che immagino si riferisca ai valori condivisi ai costumi Logos ce ne ha parlato adesso altra a proposito della lingua il professor Galli Della Loggia
Che non s'in riferimento evidentemente alle affinità etniche che forse ci dovrebbero essere
Per creare un'identità e topos in riferimento al luogo di cui si sta parlando che però non è stato ancora del tutto chiarito nei suoi confini
Quindi ha professor Marramao che lei così molto velocemente qualche cenno sull'universo verifichino guardi proprio in maniera molto puntuale lei ha selezionato splendidamente le parole chiave perché le posso e la narrativa
Però da questo punto di vista io mi chiedo se non ci sia una narrativa europea delle origini che in qualche modo la narrativa che in qualche modo risale alla scena influente greca questo indubbiamente che poi in qualche a che fare con la scena influente ebraica e poi cristiana direi che sono questi gli ingredienti
Diciamo che sono poi le basi della grande narrativa europea che bene o male cui Ernesto e comune a tutti i programmi scolastici dei Paesi OPEC lei
Certo non della Turchia chiaramente ma non era è appunto no no però necessari che venissero menzioneremo no no ma io ma in un archivio ma io io sono d'accordissimo con tele radici va declinate perché sono molto importanti
Letto So So e quello che possiamo chiamare l'universalismo europeo
Che poi si incarna in diverse figure certamente mai universalismo che poi e l'universalismo che fonda i diritti e non il contrario non solo i diritti a fondare l'universalismo perché i diritti come enunciato lasciati impregiudicato se sono diritti di una comunità
O diritti invece che si proiettano a livello di come dire di messaggi universali l'Europa preteso sempre di come dire produrre un messaggio universale transnazionale transculturale
Il logos
Sì a me è capitato a volte di dire ci dobbiamo rassegnare
Con il fatto che per un verso la lingua dell'Europa e la traduzione
La lingua dell'Europa e l'altra
Basta vedere il parlamento europeo oggi
Per l'altro verso la lingua veicolare
è inevitabile che sa appunto che sia l'inglese o
Come dice il principe Carlo d'Inghilterra il broker migliori chef no
Quell'inglese diciamo che poi più o meno adoperiamo salvo rare eccezioni come uno sgangherato esperanto per farci un po'diciamo appunto un po'capire ma naturalmente qui noi abbiamo degli ostacoli ben precisi che sono alcune linee di resistenza molto forti da parte soprattutto della Francia
Chi rifiuta diciamo per il momento di considerare l'inglese la lingua veicolare ma diciamo che questo è un problema serio ma il problema della lingua è un problema politico non è un problema mio parere diciamo secondario il genus
Io sono convinto che
Il modello dell'Europa non possa essere le parlavo proprio qualche giorno fa a Roma con con Luciano Canfora non possa essere il modello né della polis
Lei dello Stato nazione
Non può essere il modello dello Stato nazione per ragioni che prima erano state accennate dal dottor levi cioè lo Stato nazione oggi volenti o nolenti
E troppo piccolo per fronteggiare le grandi sfide globali troppo grande per fronteggiare la complessità che proviene dalle spinte punto che si producono nel locale troppo grande e troppo piccolo hotel
E quindi da questo punto di vista l'Europa e qualcosa di necessitato quello che dico Ernesto i diciamo io non amo questa Europa
Però l'Europa a me pare una necessità un punto di non ritorno
E sempre è sempre andata avanti sulla spinta della necessità ma è una necessità per potere per potere contare qualcosa e qui vengo all'ultimo punto il topos
Il topos Europa forse i luoghi di riconoscimento
Dell'Europa gli unici veri luoghi sono le città io son convinto che e più che dalla dagli accordi tra gli Stati dalla logica intergovernativa l'Europa si possa costituire molto più facilmente attraverso una incentivazione del net work delle municipalità
Per la semplice ragione che la struttura urbana della città europea
Ha delle caratteristiche assolutamente peculiari
Che non troviamo né nel continente americano nel continente asiatico
E l'idea diciamo ed ha a che fare con determinate forme di socializzazione aggiungo anche quello che gli Stati nazione hanno il larga parte ceppo con violenza accetto con violenza però anche unificando esperienze molto diverso e quindi fungendo
Da fattorie soggetti importanti anche di emancipazione e liberazione però quello che gli Stati nazione hanno determinato sulla base di una logica di inclusione esclusione verticale
Le città invece l'hanno operato su una logica orizzontale di ibridazione
Se andiamo a vedere città come Firenze
Come Venezia come Milano
Come Praga
Sono ben solo delle città invalidate dove le culture si pari davanti dove dove le lingue l'esperienza che si incrociavano
Come di rado tutta degli Stati nazionali
Ecco io mi chiedo se non sia proprio utile fare ripartire l'Europa dalla Rete delle città la la rete delle sue città io credo che l'Europa c'è molto più nel rapporto tra Milano e Vienna
Tra Torino e Parigi
Tra Venezia e Vienna medesima
Trasse volete lecita di la Mitteleuropa e alcune città del nord Italia che non invece nel rapporto tra gli stati nazionali
Certo ripartire da qui e difficile non è l'Europa che si sta costruendo
Ma forse Elli che dobbiamo guardare se vogliamo costruire quella base
Che non è il popolo europeo ma l'opinione pubblica europea
E gli Stati Uniti son tenuti insieme a mestolo sa molto meglio di me
Dalla autorità dalla forza dalla potenza e dall'autorità dell'opinione pubblica e io credo che il nostro obiettivo sia intanto quello di costituire un'opinione pubblica europea e difficile in questo senso anche se io ho molto criticato il vecchio amico Habermas però su questo punto mi è difficile dargli torto
Per non rendere troppo facile la risposta sull'identità a a Lucio levi che sicuramente vorrei però chiedergli se queste
Auspicabili identità europea non sia un po'i già contraddetta se non addirittura superata dalla pluralità delle identità di cui mi sembra modernamente ognuno di noi si sente portatore senso che c'è una pluralità di possibili appartenenze nazionali e regionali
Culturali politiche per cui alla fine noi oltre che essere una certa cosa ne siamo molte altre insieme ecco allora per tutte le identità insieme si fonderanno in questa in questo grande mito della identità europea
Forse sarebbe bene fare chiarezza cosa impossibile in cinque minuti
Sul termine identità riferito poi a oggetti così controversie confusi difficili da definire come sono le nazioni però io credo o uno io una linea che vorrei sostenere in questa sede
E cioè
Che
La parola
Identità non è qualcosa di di naturale
Ma è un processo e un progetto
C'è un progetto che si sviluppò nel corso del tempo e quindi molta la sua natura a seconda delle circostanze
Ora per quello quale se noi consideriamo la identità nazionale
Appunto questa non è un fatto naturale o quanto meno l'identità la nazione esiste una nazione spontanei anche però S nel senso etimologico della parola nazione dove il luogo dove si è nati e quindi è una piccola comunità
Che
Unità da persone che si conoscono rapporti relazione personale
E quindi una piccola una piccola comunità definita da anche un linguaggio da un territorio
Come diceva con il fiume le valli profilo delle colline
La lingua che si parla
Poi c'è una un'altra accezione sempre naturale di non spontanea
Di nazione che è la quello che i tedeschi chiamano la Kultur nazione cioè la comunità di coloro che parlano italiano questa non coincide con lo Stato italiano perché ci sono persone che parlano italiano nel Canton Ticino o
Il Slovenia
E e nello stesso tempo all'interno dei confini dell'Italia ci sono dei tedeschi Sudtirolo parlano Italia quindi anche noi abbiamo a che fare con questa carattere problematico che ha definizione di che cos'è la nazione la nazione italiana si dice appunto insieme di coloro che parlano italiano ecco ma si può dire questo ma questa non definisce
Appunto tutte le persone che stanno dentro i confini dello Stato italiano che una appunto come problema in fondo punto qui si tratta di un artificio cioè la Nazione intesa
Nel termine pure nel senso politico come lo usiamo ancora oggi la nazione italiana francese o tedesca questo è qualcosa di artificiale è una costruzione è una costruzione politica
Come dicevo frutto di di imposizione anche di mistificazioni perché per esempio per tornare Alesi
Do della prima guerra mondiale abbiamo giustificato la conquista del Sudtirolo al confine del Brennero con l'idea che l'Italia dei confini naturali
La geografia quindi e invece abbiamo giustificato alla conquista di Trento e Trieste con il fatto che vi si parlava la lingua italiana
Quindi si utilizzano questi questi concetti a seconda dell'utilità del vantaggio politicamente la la questione dell'assassinio e della Lorena che ha diviso la Francia la Germania un altro esempio
I tedeschi infatti sostenere sostenevano perché questo portava a loro vantaggio
La teoria naturalistica nella nazione cioè nel la comunità dei di coloro che parlavano il tedesco legno non sa se si parla in Lorena si parla un dialetto
Tedesco mentre invece i francesi giustificavano la sovranità sull'Ansa sia e la loro pretesa di ritenere l'Alsazia nei propri confini sulla base dalla concezione volontaristica della nazione
Quindi siamo di fronte a
Problema
Molto difficile controverso che si complica naturalmente quando parliamo dell'Europa sarebbe certamente qui l'unità dell'Europa si può costruire sulla base di un modello come quello che lui proponevo prima cioè quello dell'India
Cioè di una comunità multinazionale multi linguistica multireligiosa appunto anche la pluralità delle religioni non è non è un problema anzi è una sfida che siamo chiamati a risolvere se vogliamo affrontare i problemi di domani quindi la la Turchia la Turchia è certamente è una sfida
Ma credo che debba essere raccolta questa sera questa sfida dobbiamo accogliere nell'Unione Europea la Turchia su questo sono d'accordo che la Russia con condivido Lele le stesse argomentazioni di Galli Della Loggia ma la Turchia no la Turchia credo che debba essere inclusa perché la Turchia una un uno stato con il novantanove per cento di musulmani e quindi questo è un ponte pre nei confronti dell'Europa nei confronti del mondo musulmano
La Turchia è un Paese che sta vivendo un complesso
Nel momento di transizione verso la democrazia e ed è uno stato laico ha separato un atto a turchi la revisione dalla politica fin dagli anni Venti
Quindi può essere un modello per il mondo il mondo musulmano un'alternativa allo scontro delle civiltà
Per promuovere invece il dialogo tra le culture politiche tra le religioni tra le né tra le nazioni
E quindi appunto certo stiamo ci stiamo muovendo in una regione inesplorata cioè la convivenza tra nazioni ecco i due il Progetto della Federazione europea qualcosa di inedito di nuovo
L'Unione europea laboratorio sperimentale di nuove forme di statualità che però sono una sfida nei confronti dei problemi del mondo contemporaneo
Cioè far convivere stati che oramai sono superati dalla storia a causa delle loro dimensioni
Per costruire delle comunità
Multinazionali che allora dei problemi comuni e che De e che non possono che devono stare insieme per risolvere insieme i problemi comuni
Ancora un'ultima battuta sulla sulla Jugoslavia non è un autogol caro Galli della Loggia è semplicemente il fatto che l'Unione europea e in quella circostanza era divisa e quindi la Germania ha fatto una sua politica estera
Che ha promosso promosso alla la secessione della Croazia della Slovenia d'accordo con la con l'Austria e la Santa Sede
Quindi io voglio più Europa avrei voluto che che ci fosse una politica estera insicurezza unica
In quel momento e e oggi che le cose sono un po'migliorate non molto un po'migliorate la spedizione in Libano è a mio parere l'espressione di una maggiore capacità di intervento dell'unione europea ecco ma comunque non è per fare la guerra
Che che che siamo intervenuti in Libano l'Italia per prima riuscita trascinare dietro anche la Francia e la Spagna ma anche anche la Gran Bretagna ecco anche questo è significativo anche la Gran Bretagna ha mandato un contingente simboli una nave
Quindi l'Unione europea dopo la la frattura dell'Iraq si è in qualche modo ricomposta
Nella spedizione Nenni in Libano
Questo è un passo è un passo ma certamente bisogna approvare la Costituzione europea bisogna che nulla politiche estere sicurezza si unifichi ci sia un unico ministro degli Esteri questa è la via che bisogna che bisogna percorrere
E la pace
La pace si costruisce in questo modo certamente non rifiutando
La necessità che l'Europa potrà avere di intervenire per portare al di fuori dei propri confini la pace e quindi l'arma la dovrà fare con operazioni di peacekeeping di peacekeeping Bindi
PPI si fortemente e via dicendo quindi dovrà dotarsi di di sue forse armate proprie
Ma forze armate non nel senso di competere con le grandi potenze sul terreno degli armamenti ma di contribuire di concerto con le Nazioni Unite al al mantenimento della pace nel mondo nelle aree di crisi quindi è questa capacità che l'Europa deve acquisire e che non aveva al mondo nel momento della guerra civile
E in Jugoslavia e quindi qui si l'Europa si è macchiato
Deve responsabile di di di questi di questi crimini
è corresponsabile di questi crimini con comma in generale ma dice
Con Karadzic
E con le le truppe dell'ONU che si sono rivelate dei bersagli impotenti capaci di riportare la pace
Le vicende della Bosnia ieri del Libano oggi ci richiamano e quindi vorrei su questo interrogare il professor Galli della Loggia al problema dell'altro del nemico se non addirittura come lo chiamavamo martedì scorso dal barbaro cioè l'Europa ha bisogno di un altro di un nemico possibile per potersi per per potere trovare la sua identità
E le sue difficoltà magari non nascono proprio dalla difficoltà di individuare chi è questo altro
Ma un bel nemico è sempre un ottimo ingrediente per costruirsi un'identità in politica
L'Europa ce l'avrebbe anche un nemico insomma almeno
Quello che viene da tutti
I buoni europei considerati il nemico gli Stati Uniti
è una cosa un po'paradossale ma c'è usi il l'antagonista che veramente mette d'accordo di più gli europei
Diciamo sinistra riuniti
Perché sul fatto di fare una politica tendente diverso è tendenzialmente antagonista agli Stati Uniti in genere c'è sempre una diciamo così raccordo maggioritario i governi tipo assennati può Berlusconi sono stati dei buoni europeisti rimproverati di aver rotto
Appoggiando l'operazione militare degli americani in Iraq per esempio di aver rotto il fronte europeo insomma
Certo naturalmente poi questo atto una serie di questioni insomma appunto se nel scenario mondiale ci si sceglie come unico
Antagonista dico nemico insomma come altro da sé per antonomasia sul piano politico
Gli Stati Uniti insomma questo abisso unificati insomma costruisce un tipo di identità politica che io anche altezza potranno non gradire potranno trovare qualcosa dell'ENI ma insomma è una
Anzi antagonisti
Mi pare che l'Europa non riesce a costruisse lì perché poi non sa come fare gestire l'antagonismo
Cioè voglio dire
Positiva è un antagonista si basa la Russia è un Paese che sta conoscendo una deriva antidemocratica impressionante che dovrebbe cadere sotto tutte le sanzioni
Che in genere l'Europa da a chi appunto non si trova in quelle situazioni però poi l'Europa ha bisogno del gas l'Europa ha bisogno del del petrolio russo così quindi insomma in sostanza non mi sembra che con diciamo pure la maggior maggiore l'esempio di antidemocrazia che sta alle porte di casa la diciamo se non mi sembra che l'Europa abbia mossa grande europeista freddo ed è diventato socio in affari di Putin insomma ecco insomma quindi diciamo non mi sembra che ci sia un esempio di vigoria politica
E in genere Europa appunto
Non antagonisti perché non azioni politiche non ha incapacità di fare niente sono non non non è un soggetto politico essendo soggetto politico questo il suo problema
Io penso che
E vi dotati di proporre dovette come moltissimo proposte anzi quasi tutti tutte quasi fatte caduta in volo sulla sa se si può si vuole costruirci arco politico ma perché per esempio non ne leggiamo
A
Solamente a suffragio universale di tutti i cittadini europei se non altro diciamo così un simbolico Presidente della Repubblica un simbolico capo otto intanto simbolo capo delle forze armate europee
Il problema è come chiusi stato costretto anche ad ammettere il professor Levy che appena però l'Europa si impegna in qualche azione politico
Magari addirittura politico-militare fuori dei suoi confini indipendente tornano fuori gli interessi nazionali
Nessun nessuna nazione
Rinuncia a difendere i propri interessi nazionali nessuna
Allora e questo è il massimo problema teorico ma che senza coltivare ripete bisognerebbe dovrebbe sì ma va be'dovrebbe ma perché ma per un giorno è ovvia
Perché il cancelliere tedesco il presidente francese il presidente del Consiglio italiano rispondono ad un elettorato che tedesco francese italiano
E e naturalmente e eletto per fare gli interessi di quell'elettorato e se il cancelliere Gresko pensa che gli interessi dei tedeschi siano quelli di promuovere l'indipendenza della Croazia
Se ne frega di tutto quello che può dire il Parlamento europeo un simulacro di Parlamento dove si può parlare quattro cinque minuti al massimo insomma come qui chiaro questo
A quel parliamo molto di più ne approfittiamo consigli e e e naturalmente farà un'azione politica che sa che gli farà vincere le elezioni allora il problema è
Per due come che finora la Democrazia la democrazia politica
Che anch'essa artificiale provvisoria di tutte le cose politiche sono artificiali
La rappresentanza del parlamento la nazione sono tutti artificiali quindi una ci muoviamo in un mondo artificiale evoca un mondo storico poi a me non mi piace con l'artificiale sono creazioni storica sono canzoni storiche non artificio protezionista
Bene
Il problema è questo che finora la democrazia cioè quel fatto per cui il giorno x si va a votare per dei partiti che si competono fra di loro
E nata e potuta svilupparsi soltanto nell'ambito dello Stato nazionale
Nell'ambito lo Stato nazionale lento Unione europea non è un'istituzione democratica perché è una rappresentanza di governi e come una conferenza di ambasciatori
Nessuno di noi pensa che una conferenza di ambasciatori si un'istituzione democratica
E così non lo è la commissione europea non è quindi l'organismo che la Commissione europea dirige ovviamente
Tutto passa attraverso gli stati i quali trovano devono trovare ogni volta
Ed è così da cinquant'anni non c'è nessuna cambiamento in questo senso
Difficili compromessi fra che cosa fra i diversi interessi nazionali perché a differenza di quello che pensava il Manifesto di Ventotene gli Stati nazionali sono dei mostri come diceva chiede Cops diciamo dei mostri mi ricorda che appunto nessuno ancora avuto trovato il modo di uccidere riuscire davvero insomma
Quindi è inutile chiamare la guerra peace Enforcement mi scusi io aspetto il momento in cui la seconda guerra mondiale sarà considerata una grande operazione di peace Enforcement tra la guerra e la guerra queste sono diciamo così
Astuzia mi permetta questo levi assolse terminologiche che fanno sì che i nostri discorsi poi si allontanano dalla realtà e quindi non incidono in nulla sulla realtà noi dobbiamo trovare il modo di indicare concretamente il superamento dell'ambito nazionale ma indicandolo concretamente cioè allora presente il problema della lingua terminò con queste osservazioni pratiche decisivo perché se io elettore italiano non posso capire e conoscere i la opinioni di un uomo politico lettone o danese non posso costituire uno spazio democratico europeo e soltanto uno spazio democratico roba mi consente il superamento della del vincolo nazionale
Perché altrimenti se no vi sono sempre costretta a passare attraverso il mio governo il mio stato perché quello che io posso leggere perché alla fine diciamo così e l'unica democrazia possibile il problema è che l'europeismo dovrebbe più parlare
Di democrazia cioè di elezioni il Parlamento europeo è un Parlamento che grida vendetta al cospetto di un solo perché si parla in genere tre minuti due minuti perché in tempi e basta ascoltare le radio radicale sono cose assurde
Ma perché non ha nessun Parlamento e gli Stati Uniti vogliono non su un potere effettivo e nei e gli Stati non vogliono darglielo e nessuno glielo può andare perché
Che perché si aprirebbe un grande scontro fra gli interessi nazionali compresi i nostri innanzi Taviani
Che sono l'unica cosa che veramente ci riguarda da vicino
Io vorrei semplicemente invitare cioè non non voglio fare la parte dell'anti europeista di professione vi sono appunto anche a me piace essere cittadino di un grande Paese
Con io sono d'accordo con quello che so che pensa che già un grande esercito con delle bombe atomiche da poter sganciare sulla testa di chi di chi ci vuol male
Ma mi piace moltissimo però vedo che cioè no non può essere la via per arrivarci quella di appunto
Costruire un discorso politico che non tiene mai conto dei vincoli la realtà e non li affronta mai di peso
Di più di petto scusate non si affronta di petto il discorso euro piste sempre un discorso etico mi si passi il termine buonista
Il buonismo il contrario della politica
è il contrario della politica che è una cosa invece che insomma può essere buona ma anche molto spesso cattiva carogna
Bisogna che l'europeismo sì rio Oriente
La domanda successiva e dopo dico ma purtroppo impone anche una res con risposta veloce se vogliamo tenere Fede al nostro Pato quel presenti e cioè se sono veramente gli Stati Uniti l'altro nemici possibili barbarie gli Stati Uniti sono l'altra metà dell'Occidente come io l'ho definita eliminare diverse occasioni anzi io ritengo che non che non vi sia alcuna soluzione dei problemi internazionali se non attraverso un un un riaggancio di queste due metà dell'Occidente ma non è retorica parlare di due metà dello stesso incidente in quanto oggi il futuro della democrazia e affidato alla possibilità di mettere insieme due tradizioni
Della democrazia
Che sono le tradizioni che si ricollegano rispettivamente alla al civil law che la tradizione diciamo continentale europea
E alla cultura del del comma uno
Io penso che e abbastanza significativo che si stia cercando
All'interno dell'Unione Europea di fare una cosa nuova rispetto al passato scrivere dei un Codice civile europeo unitario
E tendenzialmente a scrivere anche un Codice Penale europeo unitario questa mi sembra un'operazione molto importante
Ma questo non può avvenire senza risolvere per esempio il problema vero del dell'Europa il rapporto con il Regno Unito con la Gran Bretagna cioè se noi andiamo a vedere dove la vera difficoltà oggi di trovare una chiave della politica europea in grado di costituire l'Europa come una macroregione che poi si ricolleghi all'altra metà dell'Occidente quell'atlantica ebbe lì la difficoltà è proprio il rapporto con la Gran Bretagna e con la tradizione di common law che la Gran Bretagna rappresenta una battuta finale proprio sulla sull'identità naturalmente identità infieri
Identità come comunità immaginata mi pare che quello intendesse Ernesto quando quando diceva che ogni identità storica e artificiale cioè la nazione è una comunità immaginata la nazione italiana è stata un'invenzione tra l'altro della lingua dei poeti
Senza impoveriti la nazione italiana non è immaginabile non sarebbe neanche immaginabile come mai alla fine del principe Machiavelli
Quando fa la perorazione finale a favore dell'Italia non trova di meglio che citare dei versi di Petrarca
E allora siamo proprio al cospetto di fenomeni che hanno a che fare ma diciamo le comunità immaginata in un solo delle fandonie sono delle pratiche sociali delle pratiche sociali collettive
Ebbene io penso che l'Europa debba in qualche modo dare un suo contributo innanzitutto culturale forte poi politico
Nella ridefinizione in qualche modo di due concetti base qualche sono individui e comunità
Oggi noi abbiamo due al GRA cioè due grandi alternative identitarie nella globalizzazione nulla
Da un lato il modello il modello individualistico competitivo molto America
Che è importante che un modello culturalmente importante che a mio parere però qua i suoi fondamenti di legittimazione più al passato che non al futuro cioè e ciò che è avvenuto in Occidente nella nella seconda metà del ventesimo secolo cioè l'egemonia attraverso i consumi
E poi abbiamo il modello alternativo di globalizzazione che non è certo quello islamico quel pensare al titolo ma il modello invece di globalizzazione produttivistica o comunitario gerarchico del colosso asiatico Cina più indietro
Ebbene l'Europa cosa ha da dire cioè davanti a queste alternative globali beh io credo che dovrebbe incominciare a pensare a partire dalla sua tradizione ha una idea di individuo non solo competitivo ma anche in qualche modo capaci di solidarietà e non farselo dire d'dalla chiesa questo no
Ma dirlo anche dal punto di vista di una concezione laica un individuo non solo competitivo ma in grado di produrre reazioni di solidali è una comunità non non non gerarchica non autoritaria
Non che vada come gli a calpestare i diritti individuali
Ebbene io credo che se cominciasse a fare questo l'Europa riuscirebbe anche a dare una ragione in più
Alla propria difesa comune al proprio esercito comune ripeto
Alla propria politica interna comune politica di sicurezza comune misure di polizia diciamo comuni senza le quali è inutile illudersi non saremo mai rispettati del mondo globalizzato
Anche l'ultima domanda è obbligata e obbligate anche la risposta molto veloce purtroppo e si riferisce al fatto che ci sia possibile quindi una democrazia è una partecipazione all'interno di questa entità dell'Unione Europea come lei la
Sì beh appunto io sono stato dipinto con una specie di candidatura dall'altra logica rilievo cercare o cercare lì la lunga e ora ancora devo cercare di recuperare e quindi sul terreno del realismo
Punto mi pare che sia una caricatura quello che hai fatto del dell'Unione Europea cioè una hai detto una conferenza di ambasciatore
Non è così
Mione europea un'unione di Stati che ha già delle caratteristiche della statualità commissioni Commissione Europea Commissione società la Commissione europea anche un quasi governo europeo perché in certi settori del dell'economia
Una specie di governo europeo certo non ha tutte le prerogative e più nulla organi di giustizia
Che è stato c'è nuove leggi Incisioni rilevarsi giù dal ponte si mantenga è in sovranazionale che ma impone è imponente il l'insieme dei settori l'alcol in cui ci sono dei poteri sovranazionali
La corte certamente la è stato il primo il primo la prima istituzione che ha affermato il primato delle leggi europee su quelle nazionali cioè i giudici anche i pretori di qualsiasi piccolo paese
Possono annullare la legislazione nazionale se questa incompatibile con quel lavoro sereno
Quindi c'è una c'è un ci sono delle leggi e come sono fatte queste leggi europee
In molti settori il Parlamento europeo ha un potere di codecisione con legislativa con il Consiglio dei ministri quindi c'è un sistema bicamerale che funziona già non in tutti non in tutti i settori che certamente la politica estera e sicurezza esclusa la politica fiscale anche e soprattutto sono esclusi gli emendamenti alla Costituzione che devono essere decise all'unanimità questo è grosso problema grosso scoglio che deve essere superato
Ecco però appunto l'unione il Parlamento europeo ha dei poteri legislativi come hanno già molti Parlamenti non in tutti i settori ma in molti settori c'è c'è questo
E questo fa va riconosciuto abbiamo una moneta unica la moneta unica una grandiosa trasformazione istituzionale e anche un fattore identitario ce ne andiamo cercando la moneta unica è un fattore identitario che ha
In qualche modo consolidato le istituzioni Europee
Ecco ma appunto nella la la domanda la democrazia
Il Parlamento europeo certamente è un esperimento è un laboratorio di una di democrazia di una democrazia sovrannazionale o internazionale
Ogni cinque anni noi andiamo a votare i nostri rappresentanti al Parlamento europeo che quindi che è un Parlamento multinazionale in cui come dicevo prima ci si intende solo sulla base della traduzione simultanea
E questo è impedisce funzionamento di questa istituzione
Certo le campagne elettorali europee non sono ancora veramente europea le le infatti non esiste ancora in Iraq pieno titolo un popolo europeo
Ma gli europei sono un corpo elettorale che si mobilita lo stesso giorno gli stessi giorni negli stessi giorni in cui sono indette le elezioni europee
Tuttavia appunto qui stiamo sperimentando qualcosa di di nuovo una democrazia sovrannazionale cioè siamo sul terreno in cui cinquant'anni fa Seves cercavano di risolvere i problemi con la guerra
La guerra oggi Lecce really really cerchiamo di risolvere col Parlamento con la democrazia
è una democrazia incompiuta perché quando noi andiamo a votare per il Parlamento europeo non nominiamo ancora un governo chi governa l'Europa almeno su alcune questioni cruciali sono ancora i governi nazionali
Riuniti nel nel Consiglio dei ministri e del Consiglio europeo dei capi di Stato e di Governo a questo il il pro e il punto il la strozzatura che bisogna fare per fare saltare
E allora appunto perché gli europei diventino un demo son Demos europeo
Ci vuole appunto bisogna che sia riconosciuto il il potere costituente ecco ora siamo di fronte alla questione della ratifica della Costituzione europea
Io credo che ci sia un solo modo per risolvere questo problema
Cioè appellarsi al popolo portare la Costituzione così come sarà modificata
Nei prossimi mesi io nei prossimi anni portare alla costituzione in occasione delle elezioni del due mila nove di fronte ai cittadini europei quindi far decidere i cittadini europei una in modo che una maggioranza di di popoli e dice di di Stati e di cittadini e Possa appunto esprimersi a favore o contro la Costituzione quindi è in questo questo modo un referendum europeo sulla Costituzione potrebbe essere quell'atto che permetterebbe al popolo europeo di di costituirsi come
Demos che che decide che per che prende in mano le il proprio destino e rivolta per la costituzione cioè per l'atto fondativo di una nuova comunità politica
Io avrei un'altra bellissima raffica di domande già pronta da fare ma ho paura di dover magari mettere in tasca perché alcuni di loro forse vorranno dire qualcosa
E infatti come suppone come le rimetto in tasca e invece
A questo punto penso che
Buonasera una domanda lo storico Galli della Loggia sì ci racconta per favore
Due fandonie sulle quali si è basata l'identità nazionale italiane non solo che adesso fanno a botte con l'identità europea che stiamo discutendo grazie
La città sono molto più di
Le pezze la formula grazie che il re Vittorio Emanuele secondo era per grazia di Dio volontà della nazione ma questa volontà della nazione da molto
Dubbia if le forme i modi in cui si era espressa la volontà della nazione sta la questione dei plebisciti a Milano per esempio non fu fatto mai un plebiscito se volevano noi milanesi essere annessi al Regno d'Italia perché perché
Si sapeva che forse c'erano dei problemi dei risultati non si potevano fare i plebisciti a Milano come si erano fatti ad Agrigento e quindi fu considerato valido il fatto che nelle cui cinque giornate la municipalità milanese aveva dichiarato la propria adesione al Piemonte
Quindi ecco questa
Una diciamo vale poiché il fatto che sa la maggioranza degli italiani il povero Minghetti
Patriota bolognese
Nel mille ottocentosessantatré sessantaquattro si recò a Napoli parlando in italiano sul metano lo scambiarono tutti quanti per inglese perché nessuno conosce
Era anche un po'biondo nazionale e nessuno conosceva l'italiano insomma quindi appunto come diceva
Dal professor Levi il l'identità o un Giacomo geometra identità culturale basilare che quella lingua mancava per esempio quindi erano però appunto
In certe circostanze storiche ci sono delle bugia che funzionerà insomma le bugie funziona più o meno quella del delle artificialità storiche funzionano perché corrispondono dei bisogni più importanti delle bugie che che mi hanno costituito
Non solo
Tocca a me
Ecco io volevo non lo so di microfoni ci sono in giro non li ho contati
Volevo chiedere
Ai a quelli che sono parsi direi cosiddetti realisti che hanno affrontato direi il problema
Ponendo prevalentemente di Rai bastoni fra le ruote e ironizzando sulle istanze di pace che sono fondamentali nella cercare di costituire l'Europa se nell'ambito del loro
Cosiddetto realismo
Non pensano di mettere in conto oltre diciamo alla rivendicare il nostro un magnifico passato un passato direi così differenziato che non è possibile diciamo superare e che va difeso ad oltranza
Anche i disastri da cui nascono le esigenze della Panucci il realismo dovrebbe tenere conto che veramente direi noi siamo passati nel Novecento attraverso due catastrofi che sono le due guerre mondiali
E quindi credo che con spirito di realismo
Vadano affrontati direi questi problemi siamo Diversi abbiamo urge tradizioni costumi diversi abbiamo magnifico magnifici passanti ma con questi magnifici passati noi abbiamo prodotto dei catastrofici disastri
E allora credo che cercando di uscire da questi catastrofici disastri forse bisognerebbe ecco l'unica cosa direi che questi realisti hanno rivendicato dalla quale direi che chiedo si appellino in prima persona veramente l'inventiva
L'Europa non c'è abbia una concreto che vada costruita e allora si chiede nell'inventiva nell'inventiva per una pace che vada contro i disastri
Veramente inventiva di tutti a chi è rivolta la domanda signora ai realisti è irrealistica a quelle che hanno ammesso che è il bastone fra le ruote e allora esitanti allora in mezzo di Raia i bastoni fra le ruote per il loro realismo
è d'accordo allora però pregherei domande di essere più sintetiche se no facciamo degli interventi veri e propri
Non so se proprio sopra la mano come mi è rimasta confessò possono esporre dominano il professor Galli Della Loggia abbia la palma di Rai dal realismo più alti dal neorealismo sarà suo il suo ha ironizzato talmente tanto a un errore fai la monarchia otto ter Reno un realismo fa
Signora riscontra molto brevemente
Conosco una sola vera garanzia contro la guerra contro i disastri e la democrazia non l'Unione europea e la democrazia l'unica cosa che garantisce punto d'avventure guerrafondaio disastri così e la democrazia tutto il resto è un accessorio io credo
Facciamo tre due domande direi
Al ecco
Ci saranno soltanto altre due domande che ripeto sono sono già prenotati prenotate però giusto
Mia non vuole essere una domanda che mette diciamo inciampi sul unità europea però vorrei che qualcuno mi liberasse questi inciampo sulla strada verso Comunità europea
Recentemente la commissione ONU per i delitti per i misfatti diciamo della leziosità vien parla sempre del mica
Presieduta da Carla Del Ponte ha visto le sue richieste di estradizione dei criminali serbi rigettate
Riconoscendo correggetemi se sbaglio che sì la Serbia la responsabile in qualche modo in cui gli eccidi ma non si poteva indicare delle persone precise Negrita Latini di Milosevic e altri compagni
Allora visto che si parla dietro della nostra Europa quali sono le ragioni etiche che hanno spinto l'Europa un eventualmente l'uomo su pressioni europee a rigettare richiesta la Del Ponte
Chi di loro tre si sente di rispondere perché in realtà
Lì il compito di estradare questi criminali
Incombe sulla NATO non è l'Unione europea quindi sono agli americani che dovrebbero provvedere a fare questo cattiva catturare catturare
Non è l'Europa
No d'accordo ci sono anche gli europei però è un'alleanza in cui ci sono relazioni diseguale Castro e
Lo sapete ecco per funzione alla NATO
L'ultima domanda credo partire con una battuta sulla lingua propose di quello che ha detto il professor della Loggia è vero che l'inglese la lingua dei popoli meno favorevole all'Europa però pur tuttavia l'arrivo che i nostri ragazzi parlano eccoli l'affare si capiscono se giro per il mondo
Però le difficoltà che Della Loggia dice per la considero preciso nessun tutte fossero destinate a ad aumentare allora la domanda che sorge forse questa
Non è più facile o relativamente facile costruire un'Europa se si parte da un nucleo stretto da un nucleo più forte anziché continuare ad allungare il brodo di annacquare questa identità
A chi è rivolta questa domanda
Forse io ero personalmente dell'idea di chiudere il processo di costituzionalizzazione quando si era in quindici è o di questa idea
Non di diciamo di promuoverlo con l'Europa già allargata cioè io ritengo io ero diciamo convinto di questa cosa va all'Europa adesso ha fatto una scelta diverso io credo che l'eccesso di inclusività sia rischioso
Io son d'accordo con quello che diceva prima professor Levy su la necessità di considerare attentamente l'ingresso della Turchia però senza edulcorare la realtà non voglio fare il realista ogni costo però
Non possiamo adoperare una logica edificante rischiando poi di batterci in difficoltà non previste io sono stato l'anno scorso a temere una serie di lezioni all'Università di Istanbul
E mi sono trovato una città in cui le tendenze
Fondamentaliste sono in in grande crescita
E gente della media borghesia donne della media borghesia colte che hanno ripreso a portare il velo
Dei rischi molto forti per il processo di laicizzazione certo mi si dirà maggior ragione l'unione europea deve dunque in qualche modo fare entrare la Turchia dentro
Però non nascondiamoci non nascondiamoci delle difficoltà
Molto serie dei problemi molto seri che sicuramente il suo ingresso del terminerà in Europa ci sarà da fare un lavoro notevolissimo e ci sarà come dire da a mio parere da pensare sin d'ora la costituzione di una sfera pubblica europea io non credo cioè io credo che l'Europa non si posa atteggiare come un superstato
Queste il dissenso miglior rispetto alla grandissime eredità che viene da Altiero Spinelli per il quale ho sempre avuto un'ammirazione sconfinata però l'Europa non può essere un superstato federale cioè organizzato sulla base del meccanismo del trasferimento di sovranità ma deve essere più improntata a una cultura del costituzionalismo il che significa un'Europa che deve guardare molto
Dal versante americano sul versante americano sulla idea non tanto della sovranità quanto della della limitazione dei poteri cioè io la vedo in questo modo ma ma significa questo fondamentalmente superare in larga parte la cultura giuridica costituzionale dominante nel continente europeo
Che una cultura di tipo positivisti coppella
Posso aggiungere sono piccola battuta perché non vorrei che quello che ho detto prima a favore dell'ingresso della Turchia non fosse bene inteso che non ho concluso la mia argomentazione io sono favorevole ribadisco di essere favorevole all'ingresso della Turchia nell'Unione Europea ma questo non toglie che si possa pensare a un'Europa che procede a due velocità o un'Europa che si costruisce con dei cerchi concentrici
In cui come venuto con un l'euro per esempio non ci sono tredici Stati che aderiscono all'euro e di altri non ne fanno parte
Così si può pensare oggi parla del processo costituzionale la Costituzione europea può essere approvata da un numero x di Stati che meno di ventisette
Quindi a maggior ragione i esclude la Turchia però questo non non non comporta che la Turchia debba stare fuori del dell'unione europea del processo negoziale che oggi si è aperto
Si può pensare a un'Europa che ha un nucleo duro costituzionale
Quindi più sviluppato e poi degli altri Stati che sono in una specie di stanza di compensazione che aspettano che maturino le condizioni per poter entrare più tardi a far parte però è importante che si apra questo processo di di allargamento per questi Stati perché Cindy si riesce ad ancorare alla costruzione europea e quindi possono svolgere quella funzione di mediazione di cui parlavo prima
Io ringrazio i nostri relatori per la franchezza e la profondità del dell'analisi e i nostri amici spettatori per la pazienza con cui hanno partecipato fino alla fine mi auguro che domani l'articolo di Antonio Carioti nelle terza pagina del Corriere
Che darà conto di questa nostro incontro insomma lo troverete giusto ed equilibrato ma ne sono sicuro grazie arrivederci