L'agricoltura nella storia d'Italia - impresa, mercato, stabilità, sviluppo

Ah Politanò
Gli errori
I lavori iniziano con il saluto del sindaco di Roma onorevole Gianni Alemanno
Signor presidente
Signor Presidente di
Confagricoltura amici al Governo
Questa giornata celebrativa dell'agricoltura che si svolge oggi a Roma
Ha un significato profondo
Che le istituzioni voglio accogliere in tutti i suoi aspetti proprio alla vigilia della celebrazione del centocinquantesimo anniversario l'unità nazionali
Eccezione
Fatta la vostra organizzazione
I sottolineare il ruolo dell'agricoltura
Della cultura la terra
Del rapporto con il territorio come fondamento dell'unità nazionale della nostra identità è un'eccezione giusta profonda che percorre tutta la storia della nostra nazione
Fin dalla creazione di quelli che sono gli elementi identitari in lingua di cultura di religione che fanno una realtà unica della nostra azione
E questa intuizione
Vale anche nei tempi più recenti perché tutte le grandi trasformazioni economiche e tutte le grandi riforme che hanno cambiato l'assetto economico sociale nostro Paese hanno reso l'agricoltura coinvolta
Certo non sempre coinvolte in termini positivi non sempre coinvolta in termini attivi certe volte
L'agricoltura è stata in qualche modo più oggetto di riforme che essa getta riforme
Troppo spesso nella passato recente il nostro Paese ha dimenticato il ruolo di importanza l'agricoltura
Per cui
La celebrazione di oggi vale come elemento identitario vale come riferimenti al passato la tradizione alla storia
Ma vale anche come scommessa del futuro
Un'Italia che vuole contare una globalizzazione un'Italia che volesse forte presente in Europa deve essere unità la consapevole all'importanza dell'agricoltura di tutto il settore agroalimentare guai a dimenticarlo
E io dall'ex Ministro agricoltura e non solo da sindaco di Roma mi sento profondamente legato a questa battaglia l'Italia non deve commettere l'errore di sottovalutare l'importanza e la sua agricoltura
è un elemento centrale per il nostro modello di sviluppo
è un modo
Per proiettarsi verso la globalizzazione è un futuro posto industriale
In quel territorio l'ambiente e la natura l'alimentazione avranno un posto sempre più importante
Facciamo in modo che il nostro Paese
Abbia queste Cardi nate di fronte al momento in cui si parlerà per Aprilia agricola comune
Facciamo in modo che nelle scelte nazionali e soprattutto in quelle europee agricoltura degna semper rivolto il proprio spazio
Guai a un'Italia che non riuscisse a tutelare la propria autosufficienza alimentare la paga autosufficienza agricola guaio un'Italia
Che si dimenticasse ruolo lo spazio l'importanza per l'agricoltura perché quella sarebbe un'Italia in qualche modo menomata
Ma noi siamo convinti che le istituzioni che tutto il corpo sarà civile saprà evitare questo rischio e saprà rilancia fare la propria identità nazionale attraverso i grandi valori agricoltura vi ringrazio per questo evento e dell'inflazione lo significato
Interviene per un indirizzo di saluto in rappresentanza del Governo il Ministro del lavoro e delle politiche sociali senatore Maurizio Sacconi
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente di Confagricoltura autorità signore e signori
Sono particolarmente onorato di portare il saluto del Governo a questo significativo evento che Confagricoltura ha lodevolmente promosso per sottolineare la funzione svolta
Dall'agricoltura nella storia economica e sociale del nostro Paese per indicare gli obiettivi di modernizzazione
Che sono imposti dal nuovo contesto globale
E proprio nell'ambito agricolo che si scorgono i cambiamenti più pervasivi le sfide più insidiose ma anche le più straordinarie opportunità variabili tecnologiche ne hanno fatto uno dei settori a più elevata densità di innovazione
E caratterizzati da sviluppi che richiedono investimenti in ricerca nuove professionalità
Variabili demografiche geopolitiche hanno condotto a significative novità si è parlato produzione della produzione che da quello dei consumi
E perciò innanzitutto a livello sovranazionale che occorre operare permettere l'agricoltura italiana al passo con le sfide che si trova ad affrontare
Evitando due rischi simmetrici
Subire la concorrenza sleale dei Paesi emergenti di quelli in via di sviluppo o cedere alla tentazione di una illusoria chiusura nella fortezza europea secondo un approccio doganale puramente difensivo
La ricolto le italiana può e deve rimuovere gli storici ritardi che ancora permangono nonché promuovere le straordinarie potenzialità che appaiono ancora in parte inespresse
La ricomposizione fondiaria la specializzazione delle produzioni l'integrazione con le attività di trasformazione di distribuzione costituiscono percorsi obbligati quanto solo parzialmente realizzati
Permane in particolare un dualismo non più sostenibile del quale il mercato del lavoro agricolo è espressione emblematica
Ogni progetto di sviluppo della filiera agroalimentare deve infatti necessariamente muovere dalla volontà di una decisa rimozione di quel fondamentale far ore di ritardo rappresentato da gestioni largamente sottratte alla legalità a partire dalle regole e dalle tutele del lavoro
In particolare soprattutto nel Mezzogiorno ma non solo
L'impiego irregolare di lavoratori sottratti alle tutele fondamentali così come la scientifico organizzazione di abusi delle tutele da parte di lavoratori fittizi
O ancora l'utilizzo fraudolento delle indennità di disoccupazione requisiti ridotti determina un'arretratezza dei processi produttivi e resistenza alla loro modernizzazione
è ben vero che il settore imbocca una semplificazione solo in parte avviata e una riduzione degli oneri indiretti sul lavoro in Italia più elevati che in molti dei Paesi con corpo competitori
Il Governo ha esteso l'agricoltura di istituti di flessibilità previsti dalla legislazione ordinaria
Contribuendo né indispensabile modernizzazione del quadro regolatorio dei rapporti di lavoro
Così come ha semplificato l'impiego dei contratti a contenuto formativo del regolato la gestione documentale del rapporto di lavoro mediante l'introduzione del Libro unico del lavoro
Delegificato discipline complesse come quella relativa alle dimissioni volontarie del lavoratore agevolato le comunicazione obbligatoria attraverso la Rete
Alla legge Biagi si deve poi in particolare all'introduzione del buono prepagato detto voucher grazie al quale le imprese agricole possono agevolmente regolarizzare prestazioni occasionali
Si tratta di importanti spezzoni di lavoro la cui emersione garantisce tutele previdenziali assicurative e retributive ai lavoratori sulla base di oneri agevolati per le imprese
Emergono nominativi di lavoratori e di datori di lavoro ponendo le premesse per la tracciabilità dei successivi comportamenti
Soprattutto per i giovani studenti sotto i venticinque anni che sono una delle categorie di lavoratori che possono accedere i buoni lavori in agricoltura
Si tratta di una importante esperienza che li avvicina al mondo del lavoro secondo modalità regolate e utili alla costruzione di un conto previdenziale unitario
I buoni prepagati possono ora essere utilizzati in via sperimentale anche a sostegno del reddito dei lavoratori sospesi
E da sui lavoratori assunti da altro datore di lavoro con contratto di lavoro a tempo parziale con una risposta all'interpello avanzata però avanzato proprio da Confagricoltura abbiamo
Ieri chiarito inequivocabilmente che queste categorie di lavoratori possono essere utilizzate nell'ambito della sperimentazione in atto anch'che nel settore agricolo coniugando così efficacemente l'esigenza di integrazione del sussidio pubblico della ridotta retribuzione del lavoratore a tempo parziale
Con necessità intermittenti l'occasionalità all'impresa del settore agricolo
La prima esperienza dei buoni lavoro ci consegna tuttavia ancora una volta un'Italia spezzata tra i buoni risultati del nord e la per il carcere esistenza del centro-sud anche a queste semplici e poco onerose modalità di regolarizzazione
In questo contesto diventa quindi doverosa una diffusa azione repressiva attraverso le attività degli organi di vigilanza del lavoro in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri e con la Guardia di Finanza
In particolare il piano straordinario per le regioni Calabria Puglia Sicilia e Campania deve costituire l'occasione per avviare proprio a partire da questi territori
La contestuale promozione
Di organismi bilaterali istituiti dalle organizzazioni rappresentative degli imprenditori dei lavoratori agricoli su quella base provinciale che corrisponde peraltro all'ambito della contrattazione collettiva decentrata
Cioè io per esempio dell'edilizia settore analogamente caratterizzato dalla frammentazione delle imprese e dei rapporti di lavoro
Nel quale le parti sociali hanno saputo organizzare insieme servizi che tutte erano le persone e sostengono il tessuto produttivo
Dal collocamento ai flussi migratori stagionali alla gestione dei voucher alla formazione alla salute e sicurezza nel lavoro alla stessa integrazione del reddito nei periodi di inattività questi enti bilaterali
Possono rappresentare in sussidiarietà un'affidabile complemento delle funzioni pubbliche delle stesse attività di vigilanza
Si tratta di sostituire intermediari parassitari
Spesso legati alla criminalità organizzata Consob ed efficaci attività di mediazione sociale non profittevoli garantite dalla rappresentatività degli attori sociali
La costruzione in tutto il paese di una rete organizzata disservizi promossi dalle parti sociali
Può consentire di rimuovere i fenomeni di concorrenza sleale di contrastare l'abuso di risorse pubbliche di accompagnare lo sviluppo delle professionalità e delle competenze
Di far crescere una moderna e ordinata cultura di impresa che non potranno rivolgersi a quegli obiettivi condivisi di razionalizzazione specializzazione integrazione della filiera agroalimentare
Da parte del Governo
Confermo l'impegno a rendere effettivo e generalizzato il sistema della bilateralità nel rispetto dei principi costituzionali di libertà di associazione e di organizzazione sindacale ogni singolo lavoratore potrà maturare nei confronti delle imprese non aderenti all'ente bilaterale di riferimento il diritto all'erogazione diretta da parte dell'impresa datrice di lavoro di prestazioni equivalenti
A quelle erogate dal sistema degli enti bilaterali diversi livelli
Ma in ogni caso la più ampia adesione agli organismi bilaterali non potrà che dipendere dalla capillarità dei servizi e dalla qualità delle tutele prestazioni da essi garantiti sul territorio nel rispetto dei valori
Della libertà impresa
E della centralità della persone
Confagricoltura
La più antica organizzazione di rappresentanza delle imprese italiane agricole
è certamente interessata e attrezzata a svolgerà le funzioni che qui abbiamo auspicato
Anche perché
Assieme alle altre organizzazioni datoriali e sindacali del settore
E sa contribuito alla definizione di un clima positivo di relazioni sindacali necessaria premessa per costruire il futuro grazie
Si procede ora alla proiezione in anteprima del filmato terra italiana dedicato al ruolo dell'agricoltura nella storia del Paese
All'alba di un giorno lontani
La Neve lascio nutre la polvere
Mani sapienti ne raccolse vorrei trasformare
Sia pure
Quel limite affrontino rinviarlo ideologia misteriosa che genera ogni prodotto
Dolci desideri croccanti gocce di rugiada
Macché di sapore scaglie di energie gran colli di gioia
E qui ritorno semplici che più si avvicina senza di tutte le cose
Il pane
Per
Distrutte l'ingegnere tanto Moore
Concretizzarsi in una moltitudine di prodotti come accade in quest'ultimo lembo di un
Un atterraggi delusa anche quando non furono inerenti almeno
E giovani vite si offrivano per un frutto non dice
Quello della libertà
Per cogliere
Corrisponde all'onorevole
Impugnare le armi
Parlavano lingue è diverso
A San Martino la battaglia è dura un intero giorno
Ventiquattro giugno mille ottocentocinquantanove
Alle otto della sera
Sul Colle previsione subentrare non hanno dato
Riassumeva in soli tre colori
L'amore per quella terra dove l'iscrizione Camillo Benso Conte di Cavour
Abili ed intelligenti per il Sud praticavano l'agricoltura
Dieci anni più tardi
Su quei campi ormai finalmente italiani
Lavoravano undici milioni di braccia
Sono trascorsi centocinquanta
E quegli stessi terreni
Ancora producono un eccezionale varietà di prodotti
E un'abbondanza disappunto impugni su un'altra
Tutte quelle energie produttive così diversi fra loro
Cercare uno intanto
E verso la fine dell'Ottocento gli imprenditori dei campi
Si riunirà nella società degli agricoltori italiani
E nella federazione nazionale alterarne
Associazioni anche più tardi si sarebbero fuse dando vita
A Confagricoltura
L'ottocento si era chiuso accendendo la luce elettrica
La tecnologia arriva reso possibile la rivoluzione industriale l'uomo stava per alzarsi in volo ma a ricondurlo nella polvere durante il secondo c'è il mio del Novecento
Ricordate
Furono soprattutto i contadini a combatterla nelle trincee con il loro estremo sacrificio riconquistare una infine vent'anni
Compiendo l'ultimo atto dell'unità territoriale nel dopoguerra chi vive della terra si rende conto della necessità di diventare imprenditore
Era il mille novecentoventi
Nasce a Roma Confagricoltura
La Confederazione generale dell'agricoltura la prima associazione agricola italiana con funzioni di rappresentanza economica politica
I sindacati
Ma quelli che avevo incluse nel percorso dalla fame
Scorso dalla disperazione direi ANCIM privi di sostentamento
Nel ventidue va al potere il fascismo
L'agricoltura viene inquadrata tra le corporazioni ideologico
E nel ventinove giunge anche una nuova grave crisi economica che riapre la piaga dell'immigrazione
Per contrastarla
Vasti spazi vengono strappati alle paludi o ricavati dove sembra impossibile
In quegli anni di pace traballante sono ancora una volta gli agricoltori a sollevare le sorti del Paese
La battaglia del grano aumenta la produzione di cereali e diminuisce le imputazioni
Che avevano individuato
Poi arriva il secondo emendamento conflitto mondiale
L'agricoltura resta l'unico sostegno alla famiglia
Gli ordini guerre sorgono
Perfino in mezzo
La guerra
Con le sue micidiali devastazioni attraverso tutto il Paese
Quando finalmente le aree mi taccio
Tra la polvere le macerie può nascere una nuova
L'Italia di De Gasperi viene
L'Italia repubblicana
Quel quarantotto arrivano le prime edizioni veramente democratiche
Il turno le libertà sindacali
Rendiamoci anche Confagricoltura per sviluppare il settore agricolo su un più avanzato modello imprenditoriale
Basato sull'innovazione
Nei campi compaiono nuove macchine
Ci praticano moderne coltivazioni intensive
Il progresso della libertà torta per il benessere
Aprono i supermercati per la prima volta gli italiani possono toccare l'abbondanza
Della fame sconfitte scacciata dalle pagine di cronaca
Rimanessero
Il click
Essere imprenditori agricoli oggi significa saper guardare al futuro con i piedi per terra nelle nostre imprese abbiamo coniugato con intelligenza innovazione e tradizione
Curiamo ogni dettaglio in ciò che produciamo per avere un'agricoltura sostenibile dal campo alla tavola
Cibi di grande qualità
BA ASL e dei consumi nazionali contenuto del nostro made in Italy nascono dai terreni degli allevamenti delle nostre imprese
Il tutto nell'avanzare continuo di un progresso che ha saputo coniugare la tradizione con l'innovazione
Le tecniche che adottiamo sono continuamente aggiornata per migliorare la rete della raccolta e la qualità finale degli alimenti tutelando allo stesso tempo l'ambiente i nostri prodotti rispetto ma non sono utili chi consuma
Nel territorio da cui provengono ecco perché sono all'avanguardia da sempre l'obiettivo dell'agricoltura italiana e di produrre cibo per tutte poi con il raggiunto benessere soddisfare diversi stili di vita dal mangia R. al bere bene Moggi il nostro impegno rivolto anche a contrastare il surriscaldamento del pianeta riducendo le emissioni dei gas serra coltivando piante che assorbono ancor più anidride carbonica
Inoltre grazie a queste nuove tecnologie
Vogliamo contribuire
Al fabbisogno energetico globale del Paese attraverso la diversificazione delle fonti
Così l'agricoltura determina la green economy e ne diventa protagonista questa è la nostra visione di agricoltura una grande forza economica capace di soddisfare la tavola tutelando l'ambiente il territorio a beneficio di tutti gli italiani
Questa è la mia scelta dalla nostra impresa per crescere progredire
Oggi l'agricoltura italiana è attrezzata per navigare la globalizzazione con tecniche pensate che prendono disponibile la qualità ogni giorno dell'anno i ricercatori stanno studiando l'agricoltura di tumori sperimentano innovazioni che riduca l'impatto ambientale delle pratiche agricole per valorizzare i nostri prodotti
Applicano Livio tecnologie che aiutano a combattere le malattie
Studiano come convertire i rifiuti agricoli in risorsa diagnostica lotto precocemente le infestazione di parassiti realizzano le innovazioni necessarie all'agricoltura sostenibile e allo sviluppo di la nostra economia agricola perché la ricerca e il futuro dell'agricoltura può aiutare vincere le sfide del cambiamento climatico
E a produrre cinque sufficiente per una popolazione sempre più in crescita
Impegna flessibilità e il buon senso
Ci garantiranno limiti saporiti sani e in quantità sufficiente con l'obiettivo di raggiungere questi traguardi gli uomini di Confagricoltura lavorano
Per costruire in sicurezza il domani il nome di cui perché è sempre stata e sempre sarà la nostra risorsa più importante
Nate
Che amiamo e che abbiamo tutti almeno in Italia
Solo centocinquanta anni fa
Ma
Il professor Roberto Fanfani per Università di Bologna
Presente era ora la sua relazione sull'evoluzione dell'agricoltura italiana dall'Unità d'Italia ad oggi
Signor presidente la Repubblica presidente di Confagricoltura grazie di avermi dato l'onore
Di partecipare a questa riunione e di esprimere qualche opinione sull'importanza dell'agricoltura nella storia d'Italia di fronte a chi l'ha fatta la sta facendo e la farà
Grazie a tutti voi disporre starmi attenzione scusate per l'emozione
Penso che sia
Vi è stata distribuita una una specie di relazione ma andrò a braccio perché il tempo è veramente veramente poco cosa c'è da sottolineare
Questo è un Paese che è passato da trenta a sessanta milioni di persone residenti
è un Paese che questa aumento della popolazione sono fa guardare o dalle statistiche o salvaguardarlo sul suo sviluppo decennale vede che
Diciamo un
Uno sviluppo oltre sembra lineare
L'aumento della popolazione proprio lineare ma sono far vedere che ci sono cambiamenti profondi che riguardano i tassi di natalità tassi di mortalità tassi di invecchiamento
Epocali emigrazione nel Novecento dopo il mille novecentocinquanta spostamento del trenta per cento della popolazione in questo Paese nel dopoguerra
Dalle città dalle campagne alle città dal sud al nord cambiamenti diciamo che nell'ultimo diciamo gli ultimi due decenni hanno visto passare un Paese
Da Paese di emigranti a un Paese di immigrazione
In tutto questo l'agricoltura è stata la parte centrale di queste trasformazione economica e sociale e andando a rivedere quello che hanno scritto diciamo
Gli studiosi di dell'agricoltura in passato i protagonisti del passato c'è da sorprendersi che come questa storia
Non venga raccontata alle nuove generazioni
Ci sono degli studi delle analisi che sono sorprendente che fanno vedere come un Paese
Nel mille ottocento ottanta da ottantacinque quando Jacini ha fatto la sua analisi ha detto non ci preoccupiamo
Della concorrenza dei grani americani perché è un'altra concorrenza verrà e sarà molto più dure sarà dei Paesi asiatici
E quando quella
Incontrerà i nostri prodotti di maggior esportazione allora sì che dovremmo preoccuparci e combattere
E quando parlava dei Paesi avviate Scelli metteva in ordine Cina Giappone e India mille
Ottocento ottantacinque
In quel periodo un altro diciamo protagonista del della storia della storia d'Italia ha fatto delle descrizioni
Che sono diciamo impressionanti nella loro nella loro realtà Bandini è riuscito appena nell'area diciamo l'Italia agricola di quei tempi descrivendo la situazione
Della malaria in Italia malaria leggera
Malaria grave malaria gravissima e descrivendo le zone di all'aria di malaria gravissima da Ravenna a Venezia oppure dalla Maremma fino a sotto a Napoli Caserta per poi tutto il litorale ionico anche la Sicilia
Si capisce
Come sia cambiato questo Paese
Tant'
Malaria miseria fame a un Paese in cui le conclusioni della mia relazione presentarli
Il mosaico di Ravenna del cielo del Mausoleo di chi l'ha letto la CdA
Una realtà diciamo di una bellezza straordinaria che mette assieme tante stelle le unisce in un mosaico che questa è la rappresentazione dell'agricoltura italiana oggi
è un qualcosa di
Veramente straordinario e chi ci ha partecipato né dovrebbe essere orgoglioso
Allora qualche dato poi per
Documentare questo questo straordinario cambiamento all'Unità d'Italia
Su quindici milioni di popolazione attiva
Undici milioni erano attivi in agricoltura
Il sessanta settanta per cento al cinquanta per cento
Diciamo della popolazione lavorava in agricoltura l'importanza dell'agricoltura è molto semplice
è stata per ottant'anni il principale
Settore economico di questo Paese è stata per cento anni il principale Paese che ha dato la maggiore occupazione alla popolazione alla popolazione italiana
Il l'andamento diciamo anche questo non è stato l'ideale ci sono periodi di maggiore sviluppo periodi di più lento lo sviluppo pari
Situazione di crisi che sono state scritte nella loro drammaticità dagli
E attori di quel tempo e quando ci sono state le crisi queste crisi
Hanno
Influito pesantemente sulla
Vita degli a chiedere i conduttori delle campagne la descrizione di una di queste crisi penso la più profonde analitica è stata quella che ha fatto Rossi Doria per quanto riguarda
La crisi durante il fascismo
Quando la crisi dell'agricoltura è cominciata nel mille novecentoventisette con la riduzione di tutti i prezzi e non solo non solo del grano ma ha anticipato la crisi del ventinove del trenta e qui vi è stato un periodo tremendo per le campagne per le campagne italiane che ne hanno saputo uscire fuori e alla fine degli anni Quaranta ancora l'agricoltura italiana aveva
Una popolazione attiva di nove milioni di persone rispetto a undici milioni del mille novecentosessanta questi nove milioni però per la prima volta scendono sotto il cinquanta per cento
Della popolazione il cinquanta per cento della popolazione attiva poi c'è la guerra
Cioè il forte periodi di di
Di ricostruzione ci sono le lotte per il lavoro per la terra e per i riparti della
Della produzione cioè il contributo fondamentale che l'agricoltura ha dato
Alla Resistenza il contributo fondamentale che ha dato al referendum per la costituzione della Repubblica ma riprende immediatamente la figlia dell'emigrazione
E riprende un esodo agricolo che in soli venti anni dal mille novecentocinquanta al settantatré
Vede
Diminuire di tre milioni l'occupazione agricola e l'occupazione agricola non viene completamente riassorbita
Da quella industriale di quel periodo in quel periodo c'è la grande trasformazione l'agricoltura a i periodi o di sua massima
Di suo massimo sviluppo storico con un
Produzione agricola che aumenta del due virgola cinque per cento all'anno per venti anni
Cambia il volto dell'Italia cambia il volto il volto dell'agricoltura bastano bastano pochi dati per per farglielo capire
L'Italia prima era un paese diciamo in cui la cultura dei cereali aveva sempre bloccato
Le potenzialità dell'agricoltura c'era Sereni che diceva non c'è mai stato un periodo in cui un solo prodotto come il grano costituisce il quindici venti per cento di tutta la ricchezza di un Paese
Da quel
Da questo dopoguerra nel mille novecentocinquanta cominciano sviluppo dell'agricoltura in cui le rese aumentano in tutte le produzioni in cui le capacità produttive di questo Paese
Con la riforma agraria con la bonifica col l'utilizzazione delle irrigazioni aumentano di due
Di due o tre volte
Succede diciamo un cambiamento di introduzione del progresso tecnologico che bastano due dati
Per per farglielo capire nel mille novecentocinquanta in Italia c'erano sessanta mila trattore
Quasi tutti di provenienza estera dopo venti anni ce n'erano seicento mila
Quasi tutti di produzione italiana
Nel due mila il numero dei trattori supera il numero degli occupati agricole
Gli occupati agricoli da otto milioni e mezzo a sette
A tre milioni nel mille novecentosessanta scendono oggi a un milione di questo milione
Metà sono lavoratori dipendenti e un terzo sono donne il cui contributo all'interno dell'agricoltura va riconosciuto e sottolineato
Mai abbastanza
Questa trasformazione diciamo dell'agricoltura continua poi
Diciamo e l'Italia diventa il paese diciamo
Che con la Francia è
Oggi il principale produttore di beni agricoli in Europa
E quindi ha un posto di rilievo in un'Europa che ha dato un contributo fondamentale all'allargamento di
All'allargamento dei mercati per esempio alcuni storici che studiano questi periodi parlano di affetto c'è
Che avrà
Trainato l'industrializzazione l'apertura dell'Italia
Al resto del mondo che è avvenuta in quegli anni del del miracolo economico
Successivamente questi saggi di sviluppo si sono
Progressivamente attenuati fino finale non ci sto
Sì giorni e questo è un problema di oggi e che dovrà essere affrontato e a cui l'agricoltura potrà dare un contributo
I redditi e di occupazione secondo me ancora notevoli anche perché l'agricoltura oggi è inserita in un sistema agroalimentare che vale e che produce duecentocinquanta miliardi di euro
Il quindici per cento di tutta la ricchezza di questo Paese il numero delle
Delle persone impiegate il numero delle aziende e impresa che operano in questo settore innumerevole non ci si non si deve mai dimenticare questo fatto
Le aziende agricole dirò qualche cosina in più perché il tempo sta scadendo hanno visto un processo di cambiamento e di ammodernamento che non ha precedenti nella storia d'Italia
Dal mille novecentotrenta al mille novecentosessanta è aumentata la superficie il numero delle aziende
Poi sono continuate a diminuire da sette milioni fino a un milione e sette di aziende escludendo le minuscole sottoponete ore quelle che producono poca produzione lorda lorda vendibile
Queste aziende si sono
Praticamente sparito il latifondo es
è sparita la mezzadria in questo Paese in venti anni un qualcosa che durava da secoli in venti anni no è scomparso pensate
Quale
Qual è l'intensità di queste trasformazioni che sono che sono avvenute
Ecco oggi
L'agricoltura si trova invece in un sistema agroalimentare che all'importanza che ha detto che ho detto si trova all'intero uno di un'Unione Europea che è la principale aria commerciale di prodotti agricoli e alimentari del mondo
In questo ambito l'agricoltura italiana al nuovi obiettivi e non sono solo quelli
Dello sviluppo dell'ambiente e della salvaguardia del territorio non è quello diciamo
Della partecipazione a un'alimentazione sana non è solo quello di aggiungere
Anni
Alla vita ma di aggiungere anche qualità agli anni di vita
Ma non è solo questo in questo contesto internazionale in cui
Lì l'agricoltura italiana si trova oggi ha un ruolo importante anche per quanto riguarda problemi
Che riguardano tutto il mondo
La povertà rurale concentrata oggi per tre quarti nelle zone rurali
I problemi della fame dell'alimentazione sono problemi che tutte le agricolture del mondo devono ancora oggi in parte risolvere
E alla partecipazione a risolvere questi problemi che si stanno affiancando ad altri problemi di abbondanza come lui
L'obesità io penso che l'agricoltura italiana le imprese agricole italiane
No si siano in grado di portare la loro esperienza diffonderla nel mondo diffonderla attraverso i prossimi appuntamenti
Che abbiamo come l'esposizione universale del due mila quindici come la riforma della politica agricola che dobbiamo affrontare
Dalla
Dal due mila tredici e l'augurio dell'invito che rivolgo che tutte le realtà di questa
Multiforme
è straordinaria agricoltura che abbiamo che abbiamo in questo Paese vengano unite si trovi il collante per farsi come
Che la figura che ho rappresentato del cielo del Mausoleo dei Gal appellarci dia possa svilupparsi tutta assieme e contribuire
A creare reddito e occupazione di cui questo bisogno questo Paese avrà bisogno nei prossimi decenni grazie
Interviene ora
Il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni
Signor Presidente della Repubblica signori Ministri
Signor Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio signor Sindaco di Roma
Autorità signore e signori amici della Confagricoltura
Concludo con grande piacere questa giornata che Confagricoltura ha voluto organizzare qui a Roma
Di cui voglio dire subito
L'obiettivo principale è quello che veniva in parte toccato da chi mi ha preceduto
E cioè di marcare sotto il profilo strategico istituzionale economico il ruolo dell'agricoltura
Nei centocinquanta anni di storia di questo Paese
Il ruolo dell'agricoltura all'interno dell'economia della nostra nazione
Il ruolo dell'agricoltura all'interno delle istituzioni
Voglio esprimere
E credo che sia giusto importante significativo da parte di questa platea
Un ringraziamento non formale ma sostanziale al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
E lo voglio
E lo voglio ancor più esprimere
Facendo riferimento
Alle parole che sono state appena descritte dal professor Fanfani
Facendo riferimento alla storia di questo Paese che ha certamente nelle istituzioni un punto riferimento essenziale
Che lo ha avuto da parte di chi ci ha preceduto in questi anni eccolo ha per noi oggi qui a Roma
L'assai come veniva descritta la Società degli agricoltori italiani che
è nata nel mille ottocentonovantacinque è stata certamente per noi un punto di riferimento storico da parte dei nostri padri
Allora l'assai
Citava e utilizzava queste parole per dire che l'agricoltura non isolatamente egoisticamente ma nelle sue attinenze con l'intera vita economica e sociale del Paese deve essere considerata
Ebbene in questi ultimi anni ancor di più Confagricoltura lavorato abbiamo lavorato signor Presidente perché agricoltura venisse appieno inserita nel dibattito economico nazionale
Per fare questo ci vuole equilibrio
Ci vuole equilibrio saggezza intuizione politica e volontà sindacale di una classe dirigente matura che negli anni accompagnato la nostra agricoltura nazionale
Ci vuole il valore del confronto così come non siamo mai stati particolarmente
Affascinanti dalla concertazione liturgica
Abbiamo però accolto con sofferenza all'eutanasia del confronto in agricoltura riteniamo che questo debba ripartire da subito possibilmente domani
Siamo stati dell'avviso in questi anni che l'aggregazione sindacale a cui Confagricoltura ha contribuito
Nei decenni di storia di questo Paese sia stato il miglior esempio di dimostrare ancora oggi che esiste nel nostro nella nostra nazione nel nostro Paese un gruppo di imprenditori che continua a rappresentare altri imprenditori
Questa è la connotazione più significativa del nostro mondo un mondo che vede ancora come cent'anni fa nell'impresa il motore della crescita
Un motore imprescindibile dal quale nessuno può esimere nelle scelte del passato del presente del futuro mi piace qui ricordare
I mille ottocentocinquanta l'anno in cui Camillo Benso di Cavour era ministro dell'agricoltura del Governo D'Azeglio anno in cui furono proposte
Opere pubbliche innovazione in agricoltura che i nostri imprenditori hanno negli anni l'acconto hanno saputo interpretare con grande coraggio con grande dedizione con grandi investimenti
Oggi più di ieri credo sia opportuno diversificare una volta per tutte le politiche una politica rivolta alle imprese che producono per il mercato da una politica rivolta alle aziende presidio del territorio
Questo deve essere fatto nella convinzione che negli anni di storia del nostro Paese se la crescita è avvenuta sullo sviluppo c'è stato se i nostri cittadini sono stati nelle condizioni di migliorare
Le loro condizioni di vita questo è avvenuto grazie I milioni di imprese agricole i milioni di imprenditori agricoli italiani che hanno contribuito all'unità del nostro Paese
E nelle parole
E nelle parole del Sindaco
Abbiamo ritrovato una delle motivazioni principali di questa giornata
A cui noi teniamo molto teniamo molto non da oggi signor Presidente noi vogliamo rimarcare oggi con grande forza
Che la nostra idea di nazione vede nell'agricoltura un elemento imprescindibile di unità e di identità nazionale
Un'agricoltura
Certamente di versa
Dalle Regioni in cui viene realizzata diverso nei prodotti che
Facciamo arrivare sul mercato
Ma un'agricoltura fatta da uomini persone imprenditori lavoratori
Che vogliono continuare a lavorare per il futuro di questo Paese
Oggi siamo dell'avviso che
Il percorso che è stato intrapreso dal mercato dalle nostre impresa e dalle nostre imprese sul mercato sia un percorso imprescindibile dal quale non possiamo astenerci
Siamo dell'avviso che nella storia
Il mercato abbia sempre indotto noi imprenditori a scelte lungimiranti e per certi versi ha obbligato e organizzare le nostre aziende
L'economista Stefano Jacini ricordava non c'è modo di proteggerci dai Paesi esteri mediante dazi al nostro confine
Occorre invece produrre meglio
Più intensamente dei nostri rivali il che è possibile
Questa frase molto attuale
è molto attuale per l'epoca in cui noi stiamo attraversando ma è giusto ribadire qui oggi in relazione a quello che sta attraversando l'agricoltura italiana
Che non ci può essere made in Italy non ci può essere qualità non ci può essere legame con il territorio se non c'è un reddito equo per gli agricoltori e per chi lavora la terra
La nostra
Non è
Una condanna indiscriminata la globalizzazione
Che peraltro non è finita
è la consapevolezza che la globalizzazione si debba governare con strumenti adeguati è la consapevolezza che la globalizzazione posso offrire più opportunità che criticità al nostro sistema delle imprese
Le nostre imprese hanno fatto della qualità il loro punto di riferimento ma non l'hanno mai vissuta come un dogma come un credo fine a se stesso senza esservi costretti dalle norme si sono adeguati alla qualità
Lo hanno fatto perché sono naturalmente vocata all'eccellenza
Con una visione molto pragmatica di chissà che la qualità è importante ma non è sinonimo di reddito
L'agricoltura le sue funzioni
Produttive primarie
Collaterali e legate anche a una forte presenza sul territorio il professor von Stefanizzi ha spiegato bene com'è cambiata l'agricoltura
Presidente noi abbiamo in molti anni
Terzo terra
E forse anche un po'di terreno
Abbiamo perso terra perché abbiamo perso sette virgola cinque milioni di ettari
Abbiamo perso due virgola cinque milioni di aziende agricole oggi
Siamo nelle condizioni di dire che il nostro Paese
Certamente rappresentato da un pool di un milione settecento mila aziende agricole
Che producono il quattro per cento del prodotto interno lordo ma che arrivano insieme all'industria di trasformazione alla grande distribuzione quindici virgola
Cinque per cento del prodotto interno lordo nazionale è giusto dare a questa giornata
Il valore che l'agricoltura deve avere nel nostro Paese significando non solo la funzione anticiclica del nostro settore utile per i conti economici italiani
La sua funzione produttiva indispensabile per il fabbisogno alimentare del Paese
Un tema attualissimo che pensavamo di aver superato in Italia in Europa e che invece è stato riproposto in modo significativo nel due mila sette due mila otto
La sua funzione sociale oggi certamente diversa rispetto al passato
Ma che è rappresentata dalla capacità di occupare ancora oggi un milione quattrocento mila persone fare dell'integrazione sociale uno degli elementi di maggiore garanzia di coesione del nostro Paese
L'introduzione di questa mattina è stata fatta non a caso dal Ministro del lavoro anche per un momento istituzionale caratteristico
E noi l'abbiamo apprezzata ringrazio il Ministro Sacconi
E lo ringrazio perché il capitolo del lavoro è un capitolo caro a Confagricoltura
Noi rappresentiamo oltre il sessanta per cento delle giornate lavoro
Ed è da questa responsabilità ed è dalla convinzione di essere imprenditori agricoli in questo Paese orientati all'aumento dell'occupazione che non possiamo non guardare con preoccupazione i fatti di Rosarno
I fatti di Rosarno restituiscono l'immagine di eventi criminosi lontani
Cifre
Pericolose lontanissime da Confagricoltura fortunatamente estranea Confagricoltura
Ma io credo sia importante politicamente rilevante sindacalmente imprescindibile dalla nostra cultura dei nostri valori non sottolineare oggi cui
Che Confagricoltura ritiene che tutti i colori i quali si macchina di reati contro la persona non meriti non n'è rappresentanza né tutela
Ed è anche per questo
A fronte di quelle ventiquattro milioni di giornate lavorative che fanno riferimento a noi
E ci siamo fatti carico e che abbiamo condiviso il percorso di modernizzazione del Paese intrapreso da questo Governo sul capitolo del lavoro sulla semplificazione sui rapporti con
I lavoratori
Mirati a semplificare il cammino del rapporto tra domanda e offerta
Tutto questo è possibile ed è stato reso possibile guardando anche al significativo apporto che l'agricoltura ha dato in questi anni grazie alla politica agricola comunitaria
Oggi siamo a un momento di passaggio significativo ed epocale si riparla di Baget agricolo ebbene rappresentanti del Governo
Al dottor Letta che credo oggi compie gli anni a cui facciamo i migliori auguri
E all'augurio
Per il suo compleanno e abbiniamo anche l'augurio
Un po'dissacratore che il Budget agricolo venga preservato
Che il Budget agricolo
Venga tutelato
Per un'agricoltura europea non solo utile a cinquecento milioni di cittadini ma in grado di garantire la crescita e lo sviluppo dell'intero continente
Un'agricoltura europea certamente più aperti dalle esportazioni alle importazioni un'agricoltura europea che ha scelto di competere
Un'agricoltura europea che ancora oggi vede molte volte prevalere le politiche nazionali più che una visione complessiva del nostro sistema
Ora in questa fase di transizione che porterà probabilmente a nuovi cambiamenti non dobbiamo opporre alle forze della storia l'elogio del passato
Sarebbe futile come ebbe giustamente ad affermare il senatore Giuseppe Medici ebbene dobbiamo fare delle proposte presidente Confagricoltura lo ha voluto fare non lo ha voluto fare da sola
Ha proposto le sue linee direttrici
All'interno di un progetto complessivo lo ha voluto fare
Perché ritiene che nel nostro Paese vada alimentata ancor di più la cultura di impresa
Vada
Dissipata la diffidenza ancora latente per l'attività imprenditoriale
Lo stesso direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli qualche giorno fa al nostro forum di Taormina ricordava come l'impresa in Italia abbia ancora più nemici che amici
Occorre valorizzare il ruolo economico dell'impresa non solo quella dell'impresa agricola
Ricordando da parte nostra che
Certamente la terra
La terra agricola è un patrimonio degli italiani è un elemento di garanzia per il Paese
Ed è anche su questo passaggio che voglio rimarcare il valore di un'organizzazione come la nostra che non guarda solo al profitto nella difesa delle sue imprese un'organizzazione che ritiene che l'impresa agricola Presidente
Si è depositaria di valori universali
In particolare compito del degli agricoltori gestire i beni comuni per tramandare alle generazioni future tutto quanto hanno ottenuto senza depauperare uno e non l'abbiamo fatto la responsabilità sociale di fornire il bene per la vita che è l'alimentazione
Per fare tutto questo occorre riconoscere a pieno titolo all'agricoltore all'impresa agricola all'attività dell'agricoltura il valore non solo economico che esso esercita non abbiamo bisogno di nuovi modelli precostituiti
Dirigistico
Modelli calati dall'alto
Modelli che fanno riferimento più alla volontà di controllo Carlo Fontana di lasciare all'imprenditore la libera scelta abbiamo bisogno di strumenti per competere riteniamo che su questo cammino al nostro Paese abbia fatto molto e possa continuare a farlo
Certo in materia di libera scelta in materia di libera iniziativa l'episodio delle coltivazioni biotecnologiche non CE piaciuto
Abbiamo ritenuto quella una violazione della libertà dell'impresa siamo certo che sarà sanata
Preferiamo una strada in cui l'imprenditore
Una volta che le istituzioni e le istituzioni proposto dal Governo abbiano definito le regole magari minime semplici abbiano definito l'ambito entro in cui possa agire l'imprenditore ebbene questo posso scegliere nella libertà di impresa
Che cosa sia meglio per l'impresa per il mercato e per i consumatori
In generale
L'imprenditore deve muoversi in un contesto certamente di regole regole frutto anche delle riforme riforme a cui Confagricoltura dice sicuramente sì a cui Confagricoltura come
Mondo agricolo ritiene le parti sociali debbano dare un loro contributo
Frutto di un sereno confronto
Di un confronto continuo
Peso agli interessi generali della nostra nazione
La rappresentanza degli interessi che passa dai corpi sociali
Deve avere il compito come ricordavo di fare proposte il Progetto Futuro fertile che Confagricoltura ha realizzato
è un progetto Presidente che si compone di due grandi assi
Un asse normativo un asse di programmazione legislativa un asse di riforma del quadro che fino a oggi ha sovrinteso governato l'agricoltura italiana
E poi c'è un quadro economico fatto d'impresa e che si aggrega non venderanno insieme compreranno insieme
Però preme
Quindi da parte mia sottolineare ai rappresentanti del governo delle istituzioni delle forze politiche dei sindacati
Un dato significativo di questo progetto questo progetto non è di Confagricoltura
è un progetto per l'agricoltura che noi abbiamo proposto la Comunità economica e che è stato accolto da decisioni non formali dalla cooperazione agricola italiana dall'industria alimentare italiana dal credito
Italiano dalla distribuzione organizzata italiana
Ebbene queste adesioni non sono occasionali sono adesioni figlia di una valutazione positiva di un percorso che negli interessi generali dell'agricoltura non può che essere
Un percorso unitario un percorso teso non a unire le sigle ma unire gli agricoltori italiani
E in conclusione
Questo è il modo in cui noi abbiamo fatto fino ad oggi associazionismo
Non è il miglior modo non è neanche l'unico è il nostro modo un modo di fare storia
Nel nostro Paese ed è anche una modalità con cui confrontarci con col mondo politico con il mondo istituzionale
Oggi ritengo che la presenza qui del Presidente della Repubblica ci consenta di considerare questo percorso rappresentato da questa giornata come l'apice
Istituzionale che Confagricoltura poteva conseguire questo ci riempie di responsabilità e di orgoglio
Dobbiamo essere all'altezza della sfida lo saremo
E lo saremo con le parole di denso di cocco che negli anni Cinquanta diceva ci pare che gli agricoltori non sono stati degli errori non sono stati dei santi non sono stati degli scienziati
Hanno fatto bene il loro mestiere quello di saggi e avveduti produttori
Ecco Presidente Confagricoltura i suoi valori i suoi imprenditori
Vogliono continuare a fare questo essere saggi e avveduti produttori nel rispetto dei ruoli della politica dei ruoli delle rappresentanze dei lavoratori dei ruoli anche degli altri sindacati imprenditoriali lo vogliamo fare preside tre perché noi agricoltori italiani di Confagricoltura crediamo ancora oggi con grande idealità con grande vigore
E con grande amore per il nostro Paese che l'agricoltura sia ogni giorno coltivare le speranze di migliaia di italiani lo vogliamo fare nel rispetto
Di questa nazione ma lo vogliamo fare sapendo che le istituzioni da lei rappresentate ci guardano con attenzione ci guardano
Con la convinzione che il nostro lavoro e il nostro impegno venga valorizzato sempre più negli anni futuri ma soprattutto nella convinzione
E nella
Consapevolezza che questi imprenditori agricoli italiani sono assolutamente innamorati del loro Paese
Salutiamo calorosamente il Presidente della Repubblica che lascia la sala
L'evento è concluso nella sua parte pubblica e prosegue in forma di Assemblea in Terna salutiamo gli ospiti ringraziandoli per la loro presenza