Cittadini in-compiuti. Quale polis globale per il XXI secolo - 42° Incontro nazionale di studi delle Acli (seconda giornata)

Meditazione domenica dopo domenica del lavoro interassociativa o tra le varie associazioni a cui hanno collaborato anche le ACLI
L'Azione Cattolica Coldiretti un piccolo tentativo per
Dire che siamo insieme intorno a quella parola che illumina e che non è menzogne era
E poi c'è
Sarebbe arrivato fresco di stampa anche
Il sussidio della vita cristiana siamo al numero otto quest'anno l'abbiamo intitolato parole parole per continuare a discernere abbiamo scelto alcune
Parole che hanno aiutato il percorso congressuale
E attorno a quelle abbiamo fatto un po'
Ci siamo detti cosa dice la gente oggi su per esempio la per la democrazia
Reale cosa ci dice la parola la scrittura e poi
Tasso passaggio
Noi come associazione la vita associativa come possiamo operare viverla attuarla darli gambe ecco questo sarà il sussidio che ci accompagnerà
Per l'anno prossimo
E quest'altro appunto invece
Lo accolse con gioia e de una
Così un testo vincevamo interno associativo che verrà presentato ufficialmente sabato mattina alle ore dodici con la presenza anche di monsignor Crociata
Io direi che possiamo comincia la nostra preghiera e qui tra noi anche
Vescovo Chiaretti
Scopo l'abbiamo forse anche l'anno scorso
Dopo a metà della preghiera come ieri dopo l'ascolto anche questa mattina di un brano della lettera g Paolo i cristiani di Roma due voci testimonianze
Ecco del nostro tempo che sul tema del cantiere della cittadinanza hanno immolato anche la loro vita perché ecco questa realtà sta dimensione possa radicarsi
Non sarà
Come avete visto Ruffilli stroncato dalle Brigate Rosse dalla follia di quella stagione
Un grande costituzionalista e l'altra invece molto più recente e la
Giornalista sovietica Anna Polito Josca AIA che ha denunciato questo di Reporters la quella guerra della Cecenia che sembra essere addormentata con un bubbone all'interno dell'Europa
Due figure del nostro tempo che sono testimonianze concrete di vita come le idee avviene anche un prezzo per essere concretizzate per essere messe in essere
Idee che nascono anche ispirando sì a quella parola che
Abbiamo sempre messo al centro all'interno dei nostri incontri e delle nostre riflessioni
Siamo riuniti anche oggi nel nome del padre del Figlio e dello Spirito Santo
Ecco è il Signore Gesù
Cristo Dio d'amore che vuole che tutti i suoi figli uniti nella concordia nella pace che l'U.L.S.S. solo può dare
Può dare sia sempre con tutti noi
Qui invochiamo anche quest'oggi il dono dello spirito di Gesù lo spirito del risorto perché il PD fichi e allarghi gli orizzonti del nostro agire del nostro pensare della nostra riflessione
Spirito Santo Di Dio fuoco luce calore
Spirito del signore che ci rivestito il
Suo splendore
Spirito del figlio che in Gesù ti sei manifestato pienamente
Usiamo anche oggi la voce del libro sacro dai Salmi
Il
Questo salmo numero tredici lo ricitiamo così a due cori alterni il primo alla mia destra per il secondo corrente sinistra
Lo stolto pensa annuncia il figlio sono corrotti fanno cose abominevoli nessuno più agisce bene
Senza
Tutti hanno tra gli atto sono tutti corrotti
Io nessuno a fare il bene
Neppure uno
Non comprendo in atto Tina immagini che divorano il mio Vaccolino commentando
Non imboccano Dio
Tre verranno di spavento perché Dio e con la stirpe del giusto
Volete incontrando e nelle speranze del ministero ma il signore benissimo rifugio vengano adesso io non la salvezza di Israele
Quando il signore
Condurrà il suo popolo risulterà Giacobbe eleggibilità Israele
La
Anch'
Io
Allo Spirito Santo come era del principio ore sempre nei secoli dei secoli ammenda
Scusi stiamo ora il brano di Paolo ai cristiani di Roma in cui ci ricorda come l'Autorità e al servizio di Dio per il bene
Dalla lettera di San Paolo Apostolo I romani
Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite
Poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistano strano stabilite da Dio
Quindi chi si oppone all'Autorità si oppone all'ordine stabilito da Dio
E quelle che si oppongono sia tireranno addosso la condanna
I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene ma quando si fa il male
Può e non aver da temere l'autorità
Fare il bene e ne avrai lode poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene
Ma se fai il male allora ditemi perché non invano essa porta la spada
è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male
Perciò è necessario stare sottomessi non solo per timore della punizione ma anche per ragioni di coscienza
Per questo dunque dovete pagare i tributi perché quelli che sono dediti a questo compito sono funzionari di Tizio
Prendete a ciascuno ciò che gli è dovuto a chi il tributo il tributo a chi le tasse le tasse a chi il timore il timore a chi rispetto il rispetto
Anna Politkovskaja
Chi sono io
E perché scrivo della seconda guerra cecena sono una giornalista un'inviata speciale del quotidiano moscovita Nova AIA casetta
E questa è l'unica ragione per cui voi ho visto la guerra in Cecenia
Sono stata mandata sul campo e non perché fosse una corrispondente di guerra o conoscessi bene questo conflitto ma al contrario
Perché ero solo una civile
Ed era semplice
Il mero fatto che io fossi civile mi avrebbe permesso di comprendere l'esperienza della guerra più a fondo di chi vivendo nelle città e nei villaggi ceceni la subiva giorno dopo per giorno
Tutto qui e così sono tornati in Cecenia ogni mese a partire dal luglio del mille novecentonovantanove
Quando l'offensiva di basare
Nel benestante ha spinto fiumi di profughi via dai loro villaggi montani scendendo scatenando il conflitto
Oggi ha girato in lungo e largo per tutto il Paese
E visto tanta sofferenza
La cosa peggiore è che molte delle persone di cui ho scritto degli ultimi due anni e mezzo oggi sono morte
è una guerra terribile medievale letteralmente anche se la si combatte mentre il ventesimo secolo scivola nel ventunesimo per giunta in Europa
In molti mi telefono in redazione o mi inviano lettere ripetendo sempre la stessa domanda
Perché sta scrivendo questo perché voi spaventarci
Perché dobbiamo sapere
Sono certa che il mio compito sia necessario per una semplice ragione in quanto contemporanee di questa guerra ne saremo considerati responsabili
La classica scusa sovietica non eravamo lì e non abbiamo preso parte a conflitto personalmente stavolta non funzionerà
Quindi voglio che conosciate la verità
A quel punto potrete sempre optare per il cinismo e per il razzismo in cui si sta in palo da tutto la nostra società oppure a prendere posizione succhi beh su chi abbia ragione e chi torto in Caucaso
Chiedendosi se al momento si siano veri errori da giù
Penso che lettori sappiano interpretare da soli quello che leggono
Per questo scrivo soprattutto reportage anche se a volte lo ammetto
Aggiungo qualche parere personale
Non sono un magistrato inquirente sono solo una persona che scrive quello che succede a chi non può vederlo
I servizi trasmessi in tv e gli articoli pubblicati sulla maggior parte dei giornali sono quasi tutti di stampo ideologico
I cittadini sanno poco o niente di quello che accade in altre zone del Paese e a volte perfino nella loro Regione
Roberto Ruffilli
La nostra Costituzione avvinto quanto ha posto come fondamentale in una democrazia
La ricerca dell'equilibrio sempre più valido fra libertà ed uguaglianza
Fra diritti e doveri la grandezza la modernità della Costituzione sta in questo nell'aver imposto la ricerca di un equilibrio sempre mutevole e da trasportare livelli sempre più altri
Fa diritti e doveri e di esigenze diverse
La disponibilità misurarsi con la persistenza del male e a impegnarsi per l'affermazione del bene con la consapevolezza dell'impossibilità di conquiste definitive e irreversibili
Ma anche nella possibilità
Di una crescita complessiva dell'umanità secondo il misterioso disegno del creatore e del Redentore
Probabilmente malgrado tutto
L'evoluzione storica di cui noi saremo determinatore non soddisferà verrà le nostre ideale esigenza la splendida promessa che sembra contenuta
Nell'intrinseca forza di bellezza di quegli ideali non sarà mantenuta
Ciò vuol dire che gli uomini dovranno per sempre restare di fronte al diritto allo Stato in una posizione di più o meno pessimismo e il loro dolore non sarà ma
Pienamente confortato
Ma questa insoddisfazione ma questo dolore solo la stessa insoddisfazione dell'uomo di fronte alla vita troppo spesso angusta e meschinità di quando la sua ideale bellezza sembrerebbe legittimamente sperato
Il dolore dell'uomo che trova di continuo ogni cosa più piccola di quanto vorrebbe forse il destino dell'uomo non è la realizzazione pienamente della giustizia ma dia vere
Per per
Puramente della giustizia fame e sete Bassem
Un grande ed estivo
Ascoltiamo ora anche la parola monsignor Chiaretti pastore
Di questa chiesa perugina
Di questa città che ci ha accolto per i nostri giorni di lavoro
Ecco grazie
Il vostro invito
E insieme anche per la vostra pazienza
Il mio vuole essere un solo punto per un verso
Legittimo persone che stimoli davamo non da oggi
Ma
Anche una riflessione di carattere spirituale così come
è stato richiesto ecco
Non conoscevo questo ultimo pensiero truffe le
Mi fa pensare nel senso che
Forse non ci è dato di realizzare giustizia ma di avere sempre fame sete di giustizia sì
Questo fa parte della PAT tutine realizzare la giustizia
Un compito
Veramente garante
Noi facciamo sempre una marcia di avvicinamento o la giustizia ma
C'era difficile poterla realizzare
Perché di fatto non la realizziamo
Ecco allora
Non per consolarci diciamo così che dobbiamo pur sempre camminare in questa direzione ma anche per stimolare ci anche minare sempre più decisamente in questa direzione
Perché
Se manca la giustizia manca uno dei grandi pilastri della pace
Ricorderete il quattro
Chieti quattro gambe del tavolo della pace e di Giovanni Paolo di Papa Giovanni ventitresimo
La la verità la Gilberta la giusta l'amore
Scusate
Che non ha fatto il dovere prima
Ecco allora
C'è
Questo
Questo tema che è stata sviluppando cittadini incompiuti
Mi sembra
Originale il tema
Ecco non non ho partecipato ai lavori ieri potrò fermarmi per completare questo ascolto
Ecco
E quindi
Come definire ecco questo incompiuto credo sia molto importante è un tema che
Ricorderete la chiesa italiana affronto sotto il nome di cittadinanza anche nel
Congresso di Verona del grande aberrante riunione alle sia le che ormai si è
Soliti fare ogni dieci anni quasi a indicare un po'nel percorso storico gestibile da tutti noi
E si parlò di cittadinanza e ci rendemmo conto come fosse anche essa una cittadinanza incompiuta
Che non ha il coraggio di stare lei nel cuore dei problemi distrarci da cristiani è un dato di fatto purtroppo
Però ci sono anche ma come mai questa assenza dei cristiani dal dovere della cittadinanza come si spiega questo rallentamento
Fin quando c'era un partito dei cristiani c'era una battaglia politica di carattere partitico d'accordo ma c'era una vivacità di sensibilità di attenzione voi
Tutto è andato un po'spegnendo sì come mai
Necessaria comunali particolare
Un particolare una particolare riflessione per comprendere come
Questo ordine compiere la nostra cittadinanza
Di essere di renderla quindi compiere completa un dovere un dovere come uomini ecco perché questi anni
E allora ci dovremmo chiedere anche questo cittadine incompiuti o un uomo beni incompiuti o cristiani incompiuti
Ecco non meravigli questa
In compiutezza ultimo soprattutto cristiano incompiuti quasi che il versante religioso non avesse niente da dire sul versante dell'umano
Ricordiamo una battuta dalla gaudium et Spes chiunque insegue Cristo l'uomo perfetto si fa anche lui più uomo
Non dice si fa più il più cristiano non dice si fa più santo si dice si fa più uomo dalla Claudio metà Spencer quarantuno
Diceva già a suo tempo pieno del cibo secondo
Urge operare perché l'uomo si trasformi
Da selvatico il Romano e da umano indirizzino un'altra domanda aggettivazione ovviamente ma la sostanza rimane quella
C'è UniCredit saldi fatiche sa che occorre
Sempre per snidare dal cuore della persona
Quindi non c'è solo un progredire sul piano della cultura e della scienza ma anche un progredire sul piano dell'antropologia
Le posso responsabilmente credo che quanto più cresce il sapere scientifico
Tanto più considerata l'autocoscienza disse quasi che il conoscere il padroneggiare cosa che già esistono riducano l'apprezzamento disse
Diventando diventato cosa tra le cose
E non più sovrano rispettoso delle cose sulle cose rendo conto che un po'una mia valutazione
Ma
A volte si ha un po'questa questa idea ecco che
Cioè il sapere scientifico ci riempie di totale soddisfazione
E quindi impedisce di riflettere proprio su questa identità la nostra
Del resto già parla Benedetti Papa Benedetto decimo sesto
Dalla sua Caritas in veritate l'ultimo
L'ultimo testo che ha scritto per completare la trilogia delle di tutti i loro cani le virtù che rendono cristiana la persona ecco le virtù tipica del cristiano Fede Speranza e Carità
Completare scrive proprio in questi giorni
Quello che già intuiva Paolo sesto e cioè la questione sociale sta diventando radicalmente sempre più questione antropologica
Questo finisce la selettività arbitraria ad esempio di quanto oggi viene proposto come degno di rispetto
Vi sia consentito leggervi il passo dell'intero
Alla fine di questo documento Caritas in veritate che merita di essere letto con molta attenzione
Siamo pronti a scandalizzarci per cose marginali molti sembrano tollerare ingiustizie inaudite
Mentre i poveri del mondo bussano alle porte dell'opulenza il mondo ri ricco rischia di non sentire più quei colpi alla sua porta per una coscienza ormai incapace di riconoscere l'umano
Dio svela l'uomo l'uomo la ragione la fede collaborano nel mostrargli il bene solo che lo voglio vedere la legge naturale nella quale Rivers prende la Regione Ragione creatrice
Indica la grandezza dell'uomo ma anche la sua miseria quando egli disconosce il richiamo della verità morale
Notate quindi come c'è questo ritornare I fondamenti
Di I fondamentale se vorrete col della nostra identità di uomini e di donne di persone umane che operano all'interno della storia
C'è quasi ormai un essere subissati da questa
Visione antropologica così solo utilizzante quasi avessimo raggiunto il nostro destino
Di essere Dio non formativo essere dire
Mi piace ancora continuare
L'essere umano dice papà si sviluppa quando cresce nello spirito quando la sua anima conosce se stesse le verità che Dio via germi lealmente impresso quando dialoga con se stesse con il suo creatore
Lontano da Dio l'uomo è inquieto il malato
L'alienazione sociale e psicologica e le tante nevrosi che caratterizzano le società opulente rimandano a cause di ordine spirituale
Una società del benessere materialmente sviluppata ma opprimente per l'anima non è
Di per sé orientata all'autentico sviluppo
Le nuove forme di schiavitù della droga ad esempio e la disperazione in cui cadono tante persone trovano una spiegazione non solo sociologica psicologica ma essenzialmente spirituale
Il vuoto in cui l'anima si sente abbandonata pur in presenza di tante terapie per il corpo e per la psiche produce sofferenza
E cioè non ci sono sviluppo plenarie bene comune senza il bene spirituale e morale della persona considerate nella sua interezza di anima ricordo
Cose ovvie mi direte per noi credenti ma non più tali nella consuetudine di oggi lo spirito è diventato psiche quando addirittura non lo è diventato soltanto il gioco di neuroni
E quindi siamo dinanzi a un una dimensione un appiattimento se volete che ci impedisce
Di cogliere questa
Singolare dimensione umana della persona ecco perché dicevo
Il problema allora e anche antropologico non è soltanto un problema di
Legislazione deregolamentazione
Di aggiustamento così particolari comportamenti anche in ambito
Ultimo sociale politico ma è qualcosa che riguarda prima di tutto la nostra identità
Quindi li compiutezza
Produce inevitabilmente in compiutezza nella operosità dell'uomo
Amo ripetere spesso
Un l'olio una sorta di
La fibrosi dibattuta non so di chi sia chi sia l'autore degli anni scolastici quando era ancora forte la passione educativa
Se un uomo un papà di famiglia un prete un vescovo o il Sindaco un Presidente della Regione un Capo di Stato e via via via
Pensa di essere un martello
Così gli dice la sua Psicologia alla sua formazione i suoi convincimenti tutti gli altri sono sempre e dovunque chiodi da battere
Quando eleggiamo qualcuno ad una carica dovremmo sempre chiederci proprio quali siano i suoi intenti
Quali siano intenti palesi gli intenti nascosto il carattere altrimenti poi diremo che Hitler era un pazzo
Non era facile forse accorgersi che tale era nei suoi assolutismi
Sul piano sociale occorre dare priorità alcun allora quel tema fondamentale della educazione umana
è una parola che
Non è più di uso in questo momento si parla di altre cose
Ma questo riduce a tre questo tira fuori il capolavoro che è già
Nel blocco di carne di ognuno di noi
Ecco noi non parliamo più un'educazione umana prima ancora che un'educazione civica o politico o disciplinare
Date parliamo anche di una educazione politica disciplinare ricordo che
Ad esempio una dozzina di anni fa i vescovi italiane scrissero anche un
Così
Un opuscoli e non sulla educazione alla legalità
Di termini in quale città la legalità e rispettata
La legalità delle cose semplici per convivere insieme dello stare insieme con l'ordine con rispetto reciproco di termini dove
Ecco una parola quella dell'educazione che fu terremo tanta negli anni del non glorioso sessantotto capisco di andare controcorrente perché ne sia parlato di curioso sessantotto
E non è ancora riuscita a risorgere
Vorrei pensionato veramente vorrei infine menzionare anche i cristiani compiuti
Ricordiamo tutti le o fuori a del Concilio con la sua visione ottimistica dell'uomo diventato assai presto buonista con tutti gli equivoci che ne derivano
Ricorderete tutti per esempio lo slittamento quasi automatico dopo decenni di silenzio verso la promozione umana
Fu questo ordinamento furono innumerevoli convegni libri le conferenze su evangelizzazione promozione umana
Sui quali la di lei qual è l'accento si fermava quasi sempre sulla promozione umana come forma incompiuta di evangelizzazione e aveva una sua ragion d'essere questo ragionamento
Però nacquero tutte le forme ibride di apparentamento cultural politico che ancora oggi sentiamo ripetere
Ma
Non nacque più evangelizzazione
Il gradino in gradino siamo giunti a una identità cristiana quanto cioè piuttosto impoverita
Non è più tempo del convento che
Al tuo cenno alla tua voce un esercito all'altare
Passato a quel tempo certamente
Di eserciti e ne abbiamo fin troppi non c'è bisogno di surrogati
Papa Giovanni Paolo II però che veniva da una terra lontana ci ha ripetuto ormai infinite volte che è tempo di nuova evangelizzazione
Che vuol dire che l'evangelizzazione che siamo soliti portare avanti almeno nella nostra realtà
Italiana io conosco quella ma credo anche di altre nazioni non è proprio significativa occorre una nuova evangelizzazione Farhati cristiane nuovo
Precisando infatti che per la nuova intende nuova nel fervore di coloro che evangelizzazione i testimoni
Nuova nei metodi di evangelizzazione che non bastano più forme ed emozionali abitudinaria
Nuova persino nei linguaggi della comunicazione sono parole di Giovanni Paolo secondo non aggiungo altro ripetute infinite volte
Riprese da Papa Benedetto
Che viene anche lui da una terra lontana ripete le stesse cose facendo riferimento implicito una tesi anche un po'demodé
Che cioè la tesi
Va storico
Che parlo appunto come la storia sia fatta di minoranze intraprendenti
E quindi
Il Papa sollecita in certo modo i laici a farsi avanti per questa nuova missione oggi a casa propria caso altrove
Ecco anche per questo urgono cristiani compiuti che sappiano invece essere uomini compiuti e quindi i cittadini compiuti
Ecco il mio il mio voleva essere come ho già detto una riflessione più ampia di carattere spirituale per dire come le tre cose si rimandano reciprocamente
E quindi anche in ambito cristiano
Non ho mai abbastanza chiara che occorre
Puntare su cristiani compiuti perché qui si possono avere un uomo incompiuti e necessariamente cittadini compiuti la ratio per la vostra pazienza
Vorremmo
Rivolgerò anche noi la nostra preghiera
A colui che padre a colui che
Ci accoglie l'inizio di un nuovo giorno e che cita
La confidenza di poterlo invocare
Come padre
Nella preghiera
Rispondiamo donaci la tua pace signore
Per la Chiesa perché sia sempre di più una comunità di persone capaci di costruire pace nel proprio quotidiano
Annunciatori del Vangelo della pace testimoni coraggiosi di fronte a ogni violenza sopruso e di ingiustizia preghiamo
Per tutti i governanti perché nella drammaticità dell'ora presente illuminati dallo Spirito Santo possano responsabilmente ferma la spirale dell'odio
E favorire processi di pace preghiamo
Signore
Per le vittime innocenti dei gravissimi attentati tentati dell'undici settembre di ogni attentato e di tutte le guerre perché li piange nel dolore
Le terribili prove non provochino depressione displaced disperazione o sentimenti di vendetta ma volontà di amore di pace preghiamo dove
Le persone costretto ad abbandonare le loro abitazioni
Per affrontare l'ignoto e talvolta alla morte cruenta per le donne i vecchi e i bambini esposti al rischio di morte per il freddo e la fame
Suscita solidarietà nelle persone e nelle comunità aiutarci ad individuare percorsi che recuperino la dignità
Degli ultimi e aiuto a tutti da superare
Bene allora io direi di cominciare pensato a un pochini ritardo è anche il pomeriggio è abbastanza
Ricco di di lavoro e di
E di impegni per noi
Ben ritrovati innanzitutto grazie davvero a tutti credo di poterlo dire a nome anche di tutti gli altri colleghi che hanno coordinato i laboratori di questa mattina perché è il lavoro è stato
Credo assolutamente ricco vivace interessante partecipato a
Contando proprio per difetto ritengo sono state
Più di trecento le persone che hanno partecipato i laboratori
E tutti ci hanno detto con grande attenzione e con grande appunto condivisione ecco con grande generosità nel contribuire a questa condivisione di pensiero a questa elaborazione di pensiero a cui tanto teniamo quindi
Possiamo davvero dire che quel nostro quella nostra passione quella nostra voglia di costruire pensiero condiviso in questo caso l'abbiamo davvero sperimentata
Il compito di chi presiede questo pomeriggio in questo caso mio e poi di Michele Consiglio per il prossimo per la prossima tavola rotonda è molto semplice è proprio solo quello di di accogliervi e di ringraziare chi ci aiuteranno nella conduzione di questo pomeriggio
Come avete visto dal programma abbiamo diviso in due tavole di rotonde la restituzione dei laboratori di questa mattina quindi
Dei sei cantieri della cittadinanza
Che come dire che rappresenta hanno altrettanti ambiti nei quali noi delle ACLI vogliamo approfondire disturbare
Condividere proprio per ricostituiti costruire vi declinare quel paradigma della cittadinanza di cui ieri abbiamo
Così ampiamente parlato
Io non voglio davvero rubare altro tempo perché abbiamo nell'organizzazione di lavoro che ci abbia che ci siamo dati
Prima ad ascoltare i report delle persone che hanno raccolto appunto le intuizioni le riflessioni
Dei laboratori e poi naturalmente ancora il contributo e l'approfondimento dei nostri relatori quindi do la parola
Subito e con molto volentieri ad Alberto Bobbio giornalista caporedattore di famiglia Cristiana oltre che un amico
Conosce le ACLI da tempo è dall'abbiamo avuto con noi in altri circostanze perché è suo il compito di moderare questa prima tavola rotonda buon lavoro a tutti
Bene grazie a tutti buongiorno
Il mio compito è quello un po'di fare il vigile urbano all'interno di questa di questo pomeriggio un po'complicato e vedrete aspettiamo anche che il Segretario
Del Partito democratico Franceschini
Che arriverà tra poco quindi io darei la parola subito a chi sta
Preparato questi report insomma che ci
Potrebbero ci devono introdurre un po'alle questioni insomma riportare qual è il dibattito
Lo stato dell'arte insomma delle
ACLI oggi in questi questi giorni tra ieri e oggi insomma di che cosa sia
Discusso quindi
Forse
Se Simona Bartolini sul tema della famiglia c'è se viene
Fa
La sua il suo rapporto e poi Paolo Ferrari sull'immigrazione Giuseppina sola per welfare i giovani e le donne grazie
Ecco abbiamo in Trentino abbiamo ritmo ove logico di discutere in ritornare
Allora intanto colgo l'occasione per augurare buon pomeriggio a tutti
Dunque io spero per quanto impossibile nel breve tempo a disposizione di restituire quella che che è stata una ricchezza no corposità degli interventi da parte del nostro gruppo che è stato molto animato e molto partecipativo
E gruppo animato
Da un dai biglietti e presieduto dal responsabile la funzione
Progettazione innovazione sociale di via pozzi
Dunque diciamo che il nostro gruppo iniziato proponendo delle chiavi di lettura per riflettere sul tema della cittadinanza
Familiare ovviamente
Nello specifico sia preso spunto da quella della citazione di Donati riguardo alla cittadinanza familiare che brevemente di
Vi leggo
Cittadinanza della famiglia è il complesso di diritti e dei doveri che la famiglia in quanto formazioni sociali intermedia
Come potete vedere emergono due elementi molto importanti che hanno fatto da sfondo alla nostra riflessione nel gruppo ovvero la cittadinanza che incrocia diritti e doveri e che quindi vede la famiglia come soggetto di diritti che possono essere ampliati in un concetto di cittadinanza familiare ma anche come luogo di assunzione di doveri che chiama in causa il principio di responsabilità nell'ottica di una cittadinanza attiva
Ma come diceva anche la citazione di Donati formazioni intermedia ovvero il riconoscimento del ruolo storicamente ricoperto dalla famiglia di corpi intermedi della società
Che sempre più deve poter contribuire fattivamente alla costruzione di un welfare sussidiario
E ciò è possibile attraverso un'azione di empowerment delle famiglie ovvero
Potrebbe essere uno degli strumenti possibili per diciamo
Per sviluppare le capacità e praticamente le qui possiamo dire i potenziali latenti di quelli che sono i soggetti della famiglia e delle relazioni che sono capaci di costruire
In questo caso diciamo la famiglia potremmo dire potrebbe venire così abilitata a non a non essere più percepita considerata come soggetto di assistenza
Ma come un vero e proprio alleato per la costruzione del bene comune per lo sviluppo della società
Diciamo io ho data la brevità del dell'intervento passerei subito ad esplicitare quelle che sono state un po'le proposte che sono emerse dal gruppo
E diciamo in generale gli interventi propongono cioè si si snodano su due direttive principali
La prima delle quali è cosa fare cioè cosa proporre cosa si propongono le ACLI sul proprio versante interno quindi sul versante associativo e quali invece possono essere le proposte da avanzare alle istituzioni e quindi alla politica
Dunque del primo
Rispetto al primo punto
Chiaramente ribadendo il nostro posizionamento sul tema della famiglia a partire dall'ultimo congresso delle api sono state sottolineate tre principali priorità di cui le ACLI diciamo devono devo tenere conto al loro interno
Una promozione del Family maestri in India all'interno dell'associazione cioè riconoscere la trasversalità della famiglia e di conseguenza la necessità di rimettere al centro l'azione sociale
C'ha sposato e questo soggetto nell'azione sociale e quindi il protagonismo della famiglia nell'azione sociale in tutte le azioni sociali svolte dalle applica
Tutte le tipologie insomma le modalità di azione
Adottare all'interno delle altre a tutti i livelli e questo è il secondo punto le politiche family friendly ovvero
Le politiche amiche della famiglia c'è immaginiamo all'interno delle attiro possibilità di considerare in maniera forte le politiche della conciliazione
A tutti i livelli di intervento di azione in tutti i diversi comparti delle ACLI poi considerare la diffusione
Diciamo considerando la diffusione della nostra associazione sia a livello nazionale ma anche a livello internazionale
La proposta che viene fatta a cura di mettere in rete in maniera consistente quelle che sono le buone pratiche per la famiglia
Questo con l'obiettivo di chiaramente per buone pratiche si intendono sia la conoscenza delle politiche sulla famiglia sia delle azioni intraprese
Affinché ci sia in qualche modo la possibilità di di rimettere in circolo risorse che possono essere utili e disponibili per tutti
E chiaramente farà presenterebbe anche un valore aggiunto interno alleati poter diciamo disporre chiaramente di un
Come
Possiamo definirlo un un repertorio una conoscenza una messa in rete di queste di queste proposte di queste azioni
Passo ben velocemente a un diciamo a quella che sono le proposte invece sul versante politico istituzionale
In primo luogo
Così come le acque si propongono ormai da tanto tempo
Ribadire la necessità di rimodulare il sistema di imposizione fiscale e quindi praticamente mettere al centro e sostenere il un miscuglio di dati il concetto del quoziente familiare
Questo perché diciamo
Si ritiene che è una sfida che debba essere assolutamente portata avanti per una questione di e che di equità nei confronti della famiglia c'è quindi garantire welfare scusatemi un fisco più equo nei confronti della famiglia
E riconoscere allo stesso tempo la soggettività stessa della famiglia perché voi immaginate che essi si cominciasse a misurare
Il valore economico interno alla famiglia rispetto a questo poi commisurare anche la pressione fiscale potete ben immaginare il valore che questo potrebbe avvenire
E e quindi praticamente volevo solo sottolineare che questa è una questione
Ovviamente di cui le ATI è un tema che occorre per diverso tempo e su cui si impegnano in collaborazioni in associazioni con il Forum delle famiglie con tutte le associazioni che ne fanno parte
Allora un una seconda proposta diciamo quella di promuovere il tema è una stima in streaming ovviamente in a tutti quelli che poi sono essere i ribelli dal nazionale e regionale locale su tutte le politiche fiscali lavorative e abitative che riguardano la famiglia
Quindi valorizzare il la la trasversalità della fumi della famiglia in tutte le politiche e questo a livello ovviamente ai vari livelli belli territoriali
La terza diciamo mamma non non meno importante naturalmente priorità messe in campo nell'interno del gruppo
Riguarda la flessibilità del ciclo di vita ovvero la necessità di visti molti stimolare una riflessione sul ciclo di vita
In questo diciamo come possibile proposta per intervenire a quella che diciamo il grave calo demografico a cui assistiamo nel nostro ESE aprire una riflessione sul ciclo di vita diciamo che possa in qualche modo non essere più visto esclusivamente come ripartito
Tra studio lavoro e pensione
Aprendo questo spazio di riflessione si potrebbero promuovere delle tipologie diverse di scansione della vita e qualcuno ha lanciato anche una proposta provocatoria sostenendo perché non ipotizzare ad senta alcuni tempi della pensione perché non anticipare lì diciamo in un momento in cui praticamente siamo unità in cui nel corso della vita in realtà si lavora fondamentalmente
Anche se diciamo concentrarsi su su queste ipotesi delle provocazioni però arriva ripensare al ciclo di vita
Ci deve anche far riflettere su un'altra questione che è emersa nel gruppo ovvero la necessità di recuperare la legittimità del lavoro di cura
Come frutto di un progetto sociale e quindi non dimenticare che senza niente oltre che soggetto privato
La famiglia è anche un soggetto pubblico e quindi anche nella possibilità di riflettere su eventuali tipo rogiti scansione del ciclo di vita questo è un elemento che ma tenuto in seria considerazione
L'ultima proposta e giuro mi taccio spero di essere allora il proposta abbastanza rilevante perché in qualche modo ci come dire
Aiuterebbe
O o così ovviamente è stata interpretata aiuterebbe a ridare anche una visibilità una priorità politica alla fine gli atti e quindi rimetterlo al centro anche come come dire come oggetto di volontà politica di interesse politico per l'unitario
La costituzione di un ministero della famiglia uno strumento appunto per riconoscere la cittadinanza familiare e diciamo che si proponga quale quale qua a tutela difensore anzi difensore della famiglia stessa questo ovviamente considerando però che chi matrici si ci si chiedeva che deve essere comunque un ministero con una disponibilità
Economica e chiaramente con una titolarità politica e un peso politico non non indifferente
Spero di essere stata chiara scusate il tempo di cui
Sono appropriata
Bene grazie Simona Martorelli Paolo Ferrari sull'immigrazione
Alla Boratto Orio su cittadinanza emigrazione hanno partecipato una sessantina di persone
Non solo attivisti segno dell'interesse anche di queste tematiche suscitano l'esterno abbiamo avuto dodici interventi un paio di repliche da parte dei nostri due relatori
Interventi hanno mostrato l'intenzione di voler si metterà in gioco personalmente quindi non è un tema astratto ma che coinvolti coinvolge la vita delle persone e anche la compro consapevolezza che si tratta di un lavoro in itinere
Naturalmente siamo anche consapevoli che non partiamo da zero in questo momento già qualcosa di significativo è stato fatto sia al centro che alla periferia nei reati
Ed è un tema da affrontare personalmente sia come artisti sia come cittadini come persone non da soli ma in collaborazione con gli altri
Non ci siamo negati nemmeno uno sguardo agli ostacoli quali sono ma il ritardo culturale e politico della nostra Italia su queste tematiche un sistema di quel far pensato
Generalmente solo per gli italiani
Una legge sulla cittadinanza da riferita a rivedere un pacchetto sicurezza i respingimenti che creano un grosso allarme
Quali le risorse per affrontare questo cammino ci sono risorse interne ed esterne
Le prime innanzitutto attingiamo al patrimonio culturale delle Arti poi
Alla lunga esperienza che abbiamo nell'accompagnare l'immigrazione anche se però ci siamo fatti un esame di coscienza e abbiamo detto che
Forse potevamo imparare meglio da questa esperienza
Poi o il fatto che siamo un movimento educativo e sociale
Chi siamo collaudati nei servizi e le tutele di queste persone
E che siamo abituati all'azione sociale e politica
Quali le risorse esterne
Come dicevo prima non vogliamo lavorare da soli su questo fronte collaborare con altri come già stiamo facendo con altre società soggetti del terzo settore che hanno gli stessi nostri obiettivi anche se forse modalità di intervento diverse
Vogliamo anche collaborare con l'associazione degli immigrati anche se questo ci siamo detti non è sempre facile e poi possiamo
Contare sul consenso di una parte dei nostri concittadini
A parte gli italiani che sono veramente scontenti di come stanno andando le cose nel nostro Paese a questo proposito e poi anche sul contributo di studiosi che tutte le volte che ci mettiamo intorno a un tavolo per studiare questi temi
Ci vengono a portare il loro validissimo contributo come oggi
Quali le proposte ma intervenuti nel dibattito hanno sostanzialmente sottolineato l'opportunità di
Portare avanti le proposte che già più volte e anche in questa occasione in questi giorni abbiamo avanzate
Intanto innanzitutto tentare di intervenire in ogni modo e con creatività con la nostra creatività sulla prospettiva culturale del nostro Paese o ci sono le riforme legislative che ci
Vedono impegnati in questa legge sulla cittadinanza del voto amministrativo
Il tema nell'ambito del lavoro per cercare di garantire la parità agli stranieri con gli
Italiani
Cercare di raggiungere il prolungamento dei termini per il permesso di soggiorno per attesa occupazione
Una volta che abbiamo perso il lavoro cosa che succede sempre più frequentemente di questi tempi introduzione del permesso il soggiorno per ricerca lavoro l'accesso al pubblico impiego da parte degli stranieri ancora più volte negato
E poi cercare di favorire politiche per la integrazione nella scuola di accompagnamento delle seconde generazioni e ancora l'accesso alla casa reso molte volte difficoltoso per gli stranieri
Poi altre due proposte sono forse più emerse piuttosto nel dibattito di oggi ma anche grazie suggerimenti la professoressa canta
Quella di cercare di studiare meglio approfondire la cittadinanza come diritto al simbolo una sorta si diceva rivestito antropologico e il dialogo interreligioso
Già abbondantemente presente anche il nostro Paese ma che anche qui non ci siamo nascosti questa difficoltà incontra sempre un po'di ostacoli di diffidenze e di perplessità
Insomma ci siamo detti che qualcosa è già stato fatto e è stato fatto anche per tempo ma molto resta ancora da fare
Ultima l'ultimo rapporto mi pare che sia
Al due voci
Giuseppina sarebbe ma non è la patronato
Sì buonasera a tutti io porterò il resoconto del lavoro svolto durante il nostro gruppo di lavoro relativo alla parte dei giovani delle donne
Vice Giuseppina poi curerà nello specifico la parte relativa all'Uefa
L'analisi sui giovani e donne quali soggetti collettivi di cittadinanza contiene richiamo obbligatorio al principio di uguaglianza formale e sostanziale e a quello ovviamente della tutela della dignità umana
Pur affermando ciò quale caposaldo del nucleo indefettibile dei diritti e delle posizioni di ogni essere umano emerge tuttavia come quotidianamente questo principio venga palesemente violato
Ormai le disuguaglianze si vanno via via allargando
Sia circa la concreta possibilità di forme di reddito soddisfacenti che permettano sicurezza dando soprattutto alle giovani generazioni la possibilità di progettare il loro futuro
Sia ovviamente riguardo alle condizioni di accesso ai servizi che una collettività solidale democratica deve garantire necessariamente ad ognuno dei suoi componenti
Non può più dunque rinviarsi l'esigenza di intervenire sull'attuale sistema iniquo inefficiente che esclude da ogni forma di parte di protezione i giovani soprattutto quelli in cerca di prima occupazione
Oppure i disoccupati di lungo periodo i lavoratori parasubordinati e in sostanza anche i lavoratori atipici
In altri termini è venuta meno l'omogeneità dei destinatari dello stato sociale
Soprattutto come conseguenza dell'apertura delle frontiere
E danni in Italia consistenti misure di flessibilizzazione e tendenziale precarizzazione dei rapporti di lavoro
Colpiscono soprattutto le donne lavoratrici i giovani che hanno accesso Paul prevalentemente a forme di lavoro definiamo abbiamo le abbiamo definite non Standard
E i lavoratori in nero perlopiù migranti con prospettive di inclusione e lo abbiamo visto in tutti questi giorni sempre più remote
Quest'ultimo aspetto ci obbliga inoltre ad interrogarci sulle trame tra migrazione e sviluppo
Il giovane alla giovane donna e scelgono sempre di lavorare nel settore produttivo del paese di arrivo
Per un periodo limitato e una volta abbiamo visto come accumulate le risorse necessarie e anch'io però le competenze
Questi puntano a tornare nel proprio Paese di origine
La nuova realtà migratoria impone necessariamente un ripensamento del nesso tra migrazione e sviluppo
Quindi interrogarci sul significato dell'essere cittadini nella vita moderna è di centrali importanza e lo ribadiva anche in ogni suo punto questa è stata così chiamata spessissimo durante i lavori del nostro Gruppo la relazione del Presidente
E quindi indispensabile Rin declinare il termine cittadinanza e pensarla in termini di processo educativo alla responsabilità sociale a partire dalle giovani generazioni e attraversando l'intero ciclo vitale dell'individuo
è indispensabile che il cittadino viva il suo status tenendo ben presente il criterio di benessere sociale
E termino poi con le parole illuminanti della dottoressa bravo che ha seguito i nostri lavori
Se le donne i giovani oggi sono soggetti collettivi in modo difensivo allora la qualità del nostro agire si svilupperà cercando di invertire questa tendenza
Dove quindi deve quindi essere volontà condivisa la spinta intrinseca verso azioni finalizzate al bene comune alla partecipazione alla sfida dell'esserci in quanto protagonisti dello sviluppo grazie
Bene grazie che non è una quattro hanno chiuso il primo sono invece interverrà per
Spiegare che cosa è stato detto stamattina nella seconda parte di questa
Tavola rotonda
Quindi a questo punto io
Dov'è la parola interlocutori
Di questo
Di questo pomeriggio
Tenendo presente che qui oggi noi dobbiamo parlare di
Un grande capitale umano e quindi un grande capitale sociale
Formato da tra pezzi la famiglia gli immigrati e poi
Il welfare che serve
Per i giovani per le per le per le donne sono soggetti che sono un po'spariti nella nostra
Società
Difficile oggi nel parlare di cittadini come risorse di generazioni come risorse le generazioni passate raccontano i nostri trovare i nostri nonni hanno sempre
Migliorato la loro vita secoli
Guardiamo anche i numeri oggi
Accade sempre di meno i giovani oggi non hanno non pensano che
Riusciranno a migliorare la loro vita a questo è un paese per vecchi dicevamo anche
Tante volte tante volte il mio giornale
Lo ha scritto è un Paese dalle mille rubli è un Paese dove
Agli investimenti vengono fatti naturalmente perché
Ci sono molti
Anziani e questo è un grande problema tuttavia
Con poche risorse perché così li abbiamo
La famiglia
Saluto saluto Dario Franceschini non è qui con questo regime con questi con questi fari non vediamo che cosa
Accademici vediamo una massa aveva purtroppo davanti a noi
Grazie Dario Franceschini Segretario del PD di essere venuto adesso noi continuiamo con questa piccola riflessione
Dicevo che
Oggi non accade più i giovani hanno poche speranze non pensano di migliorare
Purtroppo la loro situazione anche la situazione Genova del Paese come era accaduto in passato
Per tutte le altre generazioni ecco allora forse Francesco Belletti che il Presidente del Forum delle famiglie ma è anche uno studioso dei temi delle famiglie dei temi della famiglia
Coordinatore del centro Italia internazionale di studi della famiglia che insomma è uno
Dei dei luoghi di studio da cui noi di famiglia Cristiana attingiamo molte volte la sua firma sul giornale l'avete vista
Moltissime volte
E poi anche con chiara Carmelina accanto alla sfida dell'immigrazione anche qui ci sono
Delle interrelazione oggi noi parliamo degli immigrati come se fossero meno più uomini bestie invece
Il tema del ricongiungimento familiare il tema di riportare le famiglie degli immigrati in questo Paese
Migliorerebbe la situazione loro ma anche la situazione dell'intero Paese e poi il welfare con Anna Bravo
Welfare giovani alle donne dei giovani hanno parlato delle donne mi permetto soltanto di sottolineare che in questo Paese noi abbiamo
Il più basso numero di donne che lavorano
A differenza di altri Paesi
D'Europa
Che hanno fatto delle politiche familiari strutturali per cui hanno portato più donne al lavoro come
La Francia allora lascio la parola Francesco Belletti per parlare insomma della famiglia l'attore
Della cittadinanza un capitale
Sociale sparito a questo palese
Diciamo che più che è sparito è un capitale sociale sommerso è un sommerso virtuoso al contrario di altri sommersi del nostro Paese che non sono pertanto apprezzabili
Ed è un capitale
Che è un sommerso che genera bene comune questo al primo punto di partenza che avevamo anche discusso stamattina cioè
L'idea che la cittadinanza dalla famiglia vive di diritti e di doveri e il dovere del generale bene comune nostra famiglia bene o male ce l'hanno addosso nei compiti di cura nell'essere luogo di coesione sociale eccetera e questo però è anche una responsabilità
Dapprima le Associazioni cioè l'idea che qualcuno deve andare a sensibilizzare le famiglie le deve mettere in movimento deve
Dare allora maggiore consapevolezza che devono essere risorsa per il Paese
Non tutte le famiglie funzionano bene e non tutte le famiglie le famiglie spesso sono lordi fragilità ma questo non significa non dover riconoscere che
La famiglia un mattone fondamentale della costruzione della Casa Italia
Quindi occorre assolutamente questo questo consapevolezza anche nelle famiglie
Ma magari forse bisognerebbe anche riconoscere che la famiglia è un attore che ha due grandi doti che latitano nel nostro Paese prima di tutto è uno sport è un luogo sociale molto flessibile se ci pensate
La la fatica del Welfare dal passare
Da un sistema lavoristico di protezione del lavoratore a un sistema capace di riconoscere tutte le nuove condizioni noi oggi in Italia non abbiamo
Capacità di sostenere i nuovi lavori i periodi di discontinuità dei giovani diciamo i giovani che devono mettersi nel nella flessibilità e poi gli diciamo però vi daremo una pensione sulla base di quanto avete messo via voi stessi allora questo è un gioco
Dove che chi è che ci perde sempre è sempre la persona
E allora mentre la famiglia questo meccanismo di adattamento e di flessibilità celata che la famiglia è stata capace di sostenere progetti di emancipazione anticipata dei ragazzi sposarsi a ventidue anni e oggi fa
Da da cassa integrazione per la disoccupazione giovanile si tiene i figli in casa la famiglia non è contenta di avere un figlio in casa trenta trentadue anni che ancora
Deve pensare come vivere quando a trent'anni molta gente ha inventato
Delle cose per cui poi ha vinto il Nobel e questo sciupio di risorse di capitale umano
Però la famiglia flessibilmente riesce a mantenerlo quindi questa dimensione di flessibilità è una bella qualità ma è anche una bella fregatura per il soggetto famiglia
E l'altra questione è che la famiglia la giorno sul lungo periodo perché se fa un figlio deve pensare a venticinque anni di vita almeno nelle migliori
Situazioni e quale altro attore sociale politico economico a questa a questo orizzonte temporale allora
Vi rendete conto che fare famiglia costruire progetti di famiglia chiede una preveggenza una progettualità
Che si innesta su un sistema che naviga a vista su un sistema che fa fatica dirittura a costruire progetti di mandato elettorale a costruire progetti di
A Obiettivo di industria che vadano oltre il superamento di una crisi di una congiuntura eccetera
Queste due questioni servono solo a confermare l'idea che
Senza riconoscere la famiglia come capitale sociale del nostro Paese non si va da nessuna parte un'altra piccola questione da sottolineare
è che la famiglia fa è non è un luogo che chiede assistenza è cresciuto a risorse ma è un patrimonio dentro cui investire per potenziare una risorsa
è come dire che buttiamo via i soldi per tenere per tenere pulito il Colosseo è come dire che i soldi dati per tenere in piedi la FIAT o le banche sono soldi buttati via
Sono soldi che devono rimettere in movimento allora la nostra pretesa come fuori come associazioni familiari la sfida la richiesta che facciamo è
Pensare per una volta ad investire I soldi dedicati alle risorse dedicate alle famiglie come un investimento su una risorsa di cui fare manutenzione e su cui
Rilanciare la rimessa in moto del sistema Italia
E questo vorrebbe dire in queste settimane
Partiremo per una volta dalla famiglia quando si discute di finanziaria e non aspettare che una volta messe tutte le poste su tutti gli interessi forti del paese poi magari ci si dice ed è il quoziente familiare una cosa bella però non ci sono i soldi fosse
Quale priorità sulla sul luogo famiglia come risorsa sociale è una domanda forte da indirizzare alla a chi ha responsabilità di governo a tutti i livelli
Nella storia della della dell'ampliamento dei diritti delle persone
In alcuni casi ci sono stati dei momenti in cui si è dovuto alzare la voce la rivoluzione francese non è stata proprio una passeggiata anche i coloni americani che hanno chiesto diritti
Alla l'occupante inglese con il tema più costose più salato della storia sono sono hanno dovuto svolge un'azione di pressione di ogni volta
Speriamo di non essere costretti in quanto popolo delle famiglie a dover fare un'azione di questo tipo certamente noi sappiamo che dobbiamo alzare la voce e dobbiamo alzare la voce perché la famiglia rimane
Oggetto di discussione ma poco destinatario di azione quindi passare dal per dalle parole all'azione è una delle richieste che noi come follow faremo
Forum delle Associazioni familiari non forum delle famiglie che avete scritto sul depliant forum delle famiglie
Perché è importante chiudo su questo perché il Forum delle Associazioni familiari una associazione di secondo livello che vive perché vivono le associazioni familiari
Che vive perché ci sono le ACLI perché c'è il sindacato delle famiglie perché c'è la Coldiretti perché c'è l'Associazione famiglie separate cristiani perché ci sono cinquanta realtà
Che sono i soggetti
Che nati da famiglie generano familiare e sociale allora chiuderei su questo cioè dar voce alle famiglie significa che le famiglie si prendano le voci il follow me
A servizio dell'azione dei soggetti sociali intende moltiplicare la capacità e la soggettività delle famiglie che fanno associazione
E alle associazioni spetta un compito grosso tratti e quello che vi siete posti come anche i sul tema famiglia
è un pezzo di un lavoro su cui ci troveremo un po'dappertutto anche perché
Il il le politiche per la famiglia si dovranno fare sempre di più a livello nazionale a livello regionale a livello locale dentro modelli
Di welfare comunitario plurale sussidiario e promozionale cioè non stiamo chiedendo più soldi di assistenza ma chi stiamo chiedendo più risorse più attenzione
Perché la famiglia e la società civile possa fare quello che può e vuole fare e in questo progetto credo che
Le può i prossimi mesi saranno abbastanza vivaci
Grazie grazie grazie a Francesco Belletti adesso possiamo all'altro tema la sfido dell'immigrazione in questo Paese immigrazione sempre un problema non ha mai concepito
Come una risorsa anche strategico prima chi a riportato la discussione di questa mattina
Cioè Paolo Ferrari lo ha detto chiaramente c'è un ritardo culturale politico su questi temi che data danni insomma le leggi di questo Paese sull'immigrazione dall'AMA Turco-Napolitano alla Bossi-Fini tutte le altre
Ne fa Antezza che sono state fatte negli ultimi
Nell'ultimo anno negli ultimi mesi test insistono sempre su questo problema invece l'immigrazione è sempre una sfida che può essere positivo ecco la professoressa
Chiara Carmelina canta ce lo può spiegare
Non mi soffermo sugli aspetti legislativi perché nell'intervento
Delle dire vi di relazione sul gruppo sono stati già affrontati mi soffermo invece su un aspetto che
Che ho proposto nell'ambito delle del gruppo e che è venuto fuori quindi
Un tema molto caro anche al mondo delle ACLI che è il problema delle del pluralismo la sfida il la sfida di immigrati che sono una sfida
Pensiamo a una sfida per noi ma sfida no anche loro noi stessi
Perché ci fanno ci fanno confrontare ci fanno soffermare su quella che la con una costante la mattina mica delle del nostro mondo e della nostra società globalizzata che quella del pluralismo culturale religioso
Economico ma soprattutto culturale lì religioso
Nessuno oggi nega il pluralismo tutti siamo siamo convinti che sia una necessità e molti di noi sono convinti che sia anche un valore
Il problema e il pluralismo della società ma anche de il pluralismo all'interno all'interno della comunità
Della comunità ecclesiale accettare la sfida del pluralismo oggi significa confrontarsi con le culture e accettare né in questo percorso della cittadinanza
Che è stato proposto ieri nel pomeriggio anche nei nostri Gruppi che questi elementi culturali entri no anche nelle nella ridefinizione di quella che abbiamo chiamato la cittadinanza plurale o alla nuova
O alla nuova cittadinanza
Sappiamo benissimo che quelli culturali sono i processi più difficili da accettare e più difficile poi a tradurre in legge in norme legislativa e probabilmente la difficoltà delle
Dell'iter legislativo di cui sentiamo tutto il peso in questi giorni deriva proprio da una mancanza di di condivisione
Profonda di queste dinamiche culturali
Questa premessa costituisce costituisce la base per dire com'è in realtà oggi ci troviamo di fronte
Per di fronte a una situazione in cui la cittadinanza non può essere pensata più come prima
La cittadinanza non può essere pensata in base allo ius sanguinis e allo ius se loci
Neppure solo al domicili
E
Ma neppure nella maniera classica diffusa Dimascio alle della con
Dell'accettazione dei diritti civili e politici esserci e sociali sono tutti elementi validi ma sono necessarie anche altri elementi che abbiamo chiamato elementi
Elementi culturali altri che evidenzia non nuovi diritti di cui dobbiamo tenere
Tenere conto il diritto alle al simbolo
Morte molti conflitti e dei nostri giorni sono allegati falsamente o a ragione ai ai simboli che propone
Che propone ogni coltura e che propone ogni uomo quindi si tratta di ridefinire e di vedere poi come tradurre
In termini legislativi una cittadinanza simbolica il diritto di appartenere allo ma all'umanità la comune natura di tutti gli uomini che ha un diritto universale
E ma che va a differenziato differenziata o poi nelle singole nei singoli contesti contesti culturali
è il diritto a dialogare abbiamo chiamato nel gruppo alla cittadinanza la cittadinanza dialogante
Il diritto alle a al confronto al confronto religioso di cui già in Italia abbiamo avuto qualche diciamo una prima
Una prima definizione onore se non altro in termini in termini di dichiarare di dichiarazione come dicevamo come dicevamo ieri
Come diceva ieri il presidente Giuliano Amato
Ma e tutti questi tutti questi diritti e diciamo appaiono anche
Appaiono anche urgenti per l'Italia in questo momento storico in cui può assumere nel Mediterraneo un ruolo un ruolo particolare
Mi piace concludere con con quanto si con quanto concludeva amo anche
Nello stesso nello stesso gruppo di lavoro cioè il Mediterraneo che è stato un mare di pagine un mare di di dialoghi
E è stato anche un mare un mare di morte è un mare un mare di sangue e l'abbiamo visto anche
Lo vediamo anche nei nostri nei nostri giorni ecco l'Italia probabilmente tra i tanti ruoli che potrebbe avere in Europa
Ha un compito prioritario che è quello di essere al centro del Mediterraneo
è presentarsi e farsi proprie propositori c'è di di una di una mentalità di una di una proposta di luogo di incontro di civiltà
Grazie
Grazie alla professoressa canta
Adesso tocca alla professoressa Anna Bravo e credo che il tema sia uno di quelli che possono fare un po'tremare i polsi perché
Intrecciare i temi del welfare sulle questioni dei giovani delle donne
Beh insomma forse vorrebbe può voler dire e fare ampie critiche al sistema economico di questo Paese
I giovani lo abbiamo detto prima le donne lo diciamo insomma sono forse i due soggetti sui quali si misurano le più ampie
Povertà
Non soltanto in termini economici ma anche in termini
Come dire di diritti di cittadinanza il lavoro e uno dei temi che autorizzato parlare di diritto di cittadinanza precariato da una parte e poi le donne in questo Paese
Noi in Italia siamo il Paese d'Europa dove
Per le donne vengono espulse dal lavoro quando fanno i figli il primo figlio ci sono i problemi con il secondo figlio il lavoro si perde praticamente in altri paesi non accade quindi c'è un problema
Di cittadinanza alla professoressa Paola ce lo potrà spiegano i mezzi
D'Alema complicate
In che sarà anche se non di ottimo umore terrestre Mantini è stata bellissima voglio dirlo io non faccio parte delle ACLI faccia la storica
E di di reato io ho visto un incontro in cui gli elettori evitavano qualsiasi esibizioni di sapere in che quella che blocca poiché interventi ben pubblica
Sette abbellissi
Spy seri numeretti lo dica energetiche e se fossimo rimasti lì di più avremmo avuto altre tre anni quindi Sanavia timore spaventato di fronte a restare duramente cercherà di stringere molta
Facendo la storia e che è una delle cose che mi piacerebbe dire anche in questa sede più ampia
E che già origini il primo welfare cioè le poche provvidenze che soprattutto in Germania a cominciare dal tardo Ottocento e sono state
Date ai lavoratori avevano con il modello esattamente la struttura stessa figura su queste materie la cittadinanza cioè il maschio adulto bianco o chiaramente con un minimo di rendita
Tra l'altro erano per esempio il problema delle pensioni dell'assicurazione contro gli infortuni contrae una malattia
Che presupponevano una continuità di lavoro nello stesso posto che nelle donne nei ragazzi a Tirana quindi nasce proprio con questa
TC nomine e i sindacati
L'ha detto allora disdoro processi integrati del presente rischi Damiano ha fatto attriti trent'anni anzi scoraggiano una sindacalizzazione infatti in Inghilterra e danesi sindacale interna in
Sezioni specifiche
E chi stesse penali erano sfavorevole perché rendevano una concorrenza una competizione sia delle donne che prendevano meno soldi sia dei giovani che si è impadronito di un mestiere sembra stretti
In competizione nel futuro con loro quindi
Ha già una Rincine serie l'arretratezza della cittadinanza e del welfare non è un caso allora Presidenti arretratezza nasce proprio così
I legislatori i datori di lavoro sanno che gli avevo tre non sono tutti adulti vasche per
Fanno i loro conti e escludere dal diritto di voto dalla città di da alcuni diritti di cittadinanza esattamente danni
E i giovani
Una delle cose che
Di accenno brevemente un paradosso che
Le prime i primi riconoscimenti al bisogno dei danni di aiuto
Non viene fatta dallo Stato e neppure dei datori di lavoro viene fatta da privati e donne che sono nobili borghesi chiarimenti ricchezza che si rendano conto del disastro settimane
E cominciano a creare case per la maternità casi aiuti per i bambini
Anche per i marginali cioè il primo soggette che si prende cura di marginale sono le donne questa ogni Frassine Zatta qui mentalmente utilizzate infatti sono quelle che inventano lei sia in America finisse chinato centottanta
Poi in Italia per il mondo e cent'
Quindi
Il paradosso è che loro non hanno la cittadinanza non portano ma si attivano per promuovere un concetto di cittadinanza e meno rigida
Più attenta in cui si riconosca i soggetti che hanno dei diritti sono stata perché fino ad ora non era stato così
Forse avrei ancora il tempo di aggiungere una cosa che
Una sensazione che ho poi di continua arrabbiatura quando assente in particolare abbia politici definire le donne se insiste soggetti deboli una cosa ed ebbe una cosa indeboliti io penso che le donne siano a soggetti
Se non si sa chi forti una ragazza di trent'anni che ha due figli e lavora io lo trovo molto più forti di una di trent'anni che ha due figli e lavora per i figli sta guardando lei per lo più con la sua mamma o dopo il suo pagando efficiente
Però se c'è una struttura del mercato del lavoro e dell'organizzazione del lavoro
Che chi imponente esempi di non fare esibita nazionale dimissioni in bianco una serie di altre delitto che ci sia dal punto di vista Suzzani
è evidente che saranno sono indebolite ma non deboli se no anzi la la forza c'è univo diminuzione delle ormai molto vecchie che pertiche una realtà nello forte
Però nella fase di società eravamo noi Novi somme le nostre nonne mamme zie eccetera e che hanno
Tra l'altro aiutato ritagli uscita dalla guerra e quindi un'ultima cosa che ci terrei a dire e che
Io credo che il dialogo e si apre se migliora continua però devo agganciarmi a quello che
Dice l'antenna lei cioè che qui c'è un problema di alzare la voce il suo non violenta praticante il più possibile
Però la strettoia ha una funzione perlomeno di insegnare che non essendo mai stata regalato nulla se non si apra un contenzioso molto duro sui temi della cittadinanza e dei diritti che riguarda sia le donne si è giovani
Sia gli emigranti
Si è naturalmente chi già c'è
Ci vuol dire tensioni che oggi i salari e degli operai la cassa in tutte le provvidenze non si ottiene nulla se non c'è la fase del conflitto
Io i conti che non vuol dire la guerra in qui chi ucciderti e-content è un dialogo pacato in un momento di scontro dopodiché c'è di più attenti
Non vorrei che sembrasse una un invito a a niente di meno che pacifico però conflict c'è anche un conflitto non violenta che va gestito con la guida non violenze senza queste intimo che soprattutto alle donne
Che a volte siamo a troppo fedele i nostri partiti e le nostre idee fin troppo novantenne montepremi
E mi fermo qua niente
Bene io ringrazio per questa riflessione insomma tra quello che accaduto questa mattina abbiamo riportato qui su questo tavolo naturalmente un po'lungo quello che
è stato detto adesso mi sembra che ci siano una serie di temi di tematiche
Che possono essere affrontate anche sul lato della politica arrivato Dario Franceschini del segretario del PD io invito Dario assalire perché sul palco insieme al Presidente aveva creato vero
Per cercare insomma di mettere un po'ordine su questi temi è
Cercare di capire anche qual è l'opinione insomma di una parte assolutamente importante della politica di questo Paese
Cioè
Allora io cerco di astenermi dal fare la prima
Ho messo un po'di questioni abbiamo messo un po'
Chiedo ad Andrea di come dire fare lui la prima domanda cioè quali sono insomma
Le questioni più importanti quelle capitali appunti che le ACLI pongono al Segretario del maggior partito
Dell'opposizione
Beh intanto grazie grazie dei questa interlocuzione per noi è preziosa io vado subito
Nel mezzo delle delle questioni e parto chiaramente dal tema che ci coinvolge in queste giornate che ieri ci ha visto appassionati e stamattina
Anche ha fatto sì che tutti quanti noi partecipassimo prendessimo la parola
Innanzitutto la modalità più tradizionali intendere la
Cittadinanza cioè l'accesso alla cittadinanza
Quindi il tema della legge sulla cittadinanza spera apparirà i cittadini immigrati che da lungo tempo sono residenti in Italia o cittadini diciamo da cinque anni
Residenti in Italia oppure per
Allargare la cittadinanza attraverso lo ius soli e di a tutti i cittadini che nascano nel nostro nel nostro Paese
Noi chiediamo al Partito Democratico se è disponibile
A far propria questa battaglia per cambiare la legge
Se è disponibile a non farsi intimidire
Da una demagogia che in questi anni alimentato la paura e lo voglio dire con chiarezza anche l'insicurezza dei nostri cittadini di tutti quanti noi
Ebbene ne chiediamo appunto se se questa disponibilità se voi siete disposti a far diventare questa una vostra battaglia so che immediatamente non dà consenso tutto questo ma è una grande battaglia per il futuro del Paese
Secondo luogo
Facciamola subito a favore
Rispondiamo questione per questioni no va bene che questo è il tema anche
Che coinvolge un po'quello che accade in questo Paese non la repressione creativa anche tanti Sindaci
Contro questo che viene comunemente definito purtroppo l'esercito degli indesiderati che però
Per questo poiché sono
Importantissimo
Intanto vi ringrazio di questa occasione
Provo a rispondere
Al merito delle domande in questo caso potrei rispondere soltanto sì
Nel senso che non siamo pronti a fare una battaglia parlamentare che già nella scorsa legislatura che come sapete durata così poco poco ed è stata piena di
Incidenti era già in uno stadio avanzato proposta ecco relatore del
Allora il gruppo dell'Ulivo che prevedeva esattamente su questi due punti dove siamo ancora
Pronti a sostenere una
Battaglia parlamentare
Naturalmente essendo all'opposizione
Che
Provando a avere sempre presente che è più importante ottenere risultati che farebbe le battaglie
Per venti vediamo se alcuni segnali che sono venuti
Da otto revoche esponenti del
Della maggioranza
Ho ascoltato anche le parole del Presidente della Camera venuto qua vediamo se c'è la disponibilità naturalmente penso che sia una questione di mondi di giustizia
E di modernità
Ridurre a cinque anni
Il tempo per acquisire il diritto di cittadinanza e arrivare ad un Paese in cui
Avendo noi ormai
Ragazzi non bambini ragazzi nati in Italia
Figli di genitori che lavorano in Italia da vent'anni pare evidente che lo ius soli sia una condizione di di
Di modernità
Che
E qui la risposta è sì
Aggiungo è vero dice Andrea
Che
Su questi temi non si raccoglie consenso però
Ne siamo nel pieno della vicenda congressuale quindi penso che le vicende congressuali oltre scegliere i segretari servono per capire cosa non ha funzionato
Il prorettore
Io penso che ci sia un problema che riguarda noi e riguarda in generale il
I riformismi europei
Cioè ci siamo limitati a
Correggere i modelli della destra
Abbiamo rinunciato a mettere in campo una gerarchia di valori rovesciata anche a costo di farlo su terreni che non creano consenso nell'immediato
Bisogna che la politica recuperi la capacità
Di fare e dire cose giuste anche se nell'immediato non servono raccogliere consenso se ogni parola di un uomo politico è legata ad un sondaggio
O al risultato positivo o negativo che può portare nel termine immediato quella non è più politica
E non c'è più nessuna speranza di cambiamento per un Paese ci sono alcune cose che vanno fatte indipendentemente dalla capacità di attrarre consenso lì il tema dell'immigrazione esattamente uno di questi
Su questo tema probabilmente mi nel nostro supero tendente nostro campo politico
Non abbiamo capito che c'era un problema reale in una parte degli italiani anche del nostro elettorato e cioè essendo una società impreparata storicamente
Alla
Ultimi visita
A differenza di altre società europee non abbiamo saputo accompagnare alla spiegazione
Delle ragioni delle buone ragioni dell'accoglienza dell'ad delle diversità
Non abbiamo saputo accompagnare
La permesse la durezza che serviva nei confronti di tutto ciò di criminale che c'è legata all'immigrazione clandestina
Ho allegato i racket collegato tutto ciò sono in termini di di di
Di reati che si è legato al fenomeno dell'immigrazione mentre la fermezza su questo avrebbe consentito di spiegare con più credibilità le ragioni che invece dobbiamo continuare a spiegare
Di una società che è
Inesorabilmente
E sarà inesorabilmente multietnica
E non abbiamo saputo fare quello che dovremmo fare cioè spiegare che una società che si apre alle diversità è una società più giovane
è forse l'antidoto
A modelli di società che
Rischiano se non sia quello di rinchiudersi invecchiare
E diventare marginali
Ed è sostanzialmente la prospettiva di chiusura
Basata sulla paura
Che il modello dell'est della destra offre rispetto a Teramo dell'immigrazione alzo muri alzo barriere alimento le paura perché le paure e portano consenso cercando di fermare con
Una diga di cartone una ondata che durerà qualche secco
Quindi e è anche evidente che non ottiene nessun effetto pratico io penso che su questo noi dovremmo rispieghi spiegare che
Una società multietnica e quella con cui dovremo confrontarci nei prossimi decenni e quindi dobbiamo valorizzarne tutti gli aspetti positivi
Perché può essere una società più colorata più giovane più dinamica
Non soltanto perché
Per il week i conti dello stesso del nostro sistema previdenziale come capita di sentir dire anche fondatamente qualche volta ma perché la società in cui dobbiamo vivere allora sì che rinchiuderci impauriti
Dobbiamo cogliere gli aspetti aiutare l'integrazione aiutare a capire siamo ancora nella
Nell'arco anche dal punto di vista della comunicazione nelle semplificazioni che inconsciamente insomma
Sono brutti segnali gli extracomunitari
O gli uomini di colore poi nessuno di noi si si si mette a capire che dietro ognuno di loro c'è una storia c'è una religione diversa se una cultura diversa
Ci sono lingue diverse non abbiamo neanche la forza di affrontarle quelli presa per questo io penso che una delle prime cose dovrebbe essere valorizzare con anche sostegni del pubblico tutte le comunità che in base alla loro nazionalità di provenienza si riconoscono per conoscersi per essere conosciute
E che questo non deve in nessun modo temete fare temere rispetto alla nostra identità perché le identità sono più forti nel confronto
Quindi sono assolutamente convinto che quelle misure vanno prese penso che si debba fare una battaglia di fronte e penso anche che si debba avere il coraggio di reagire
Perché queste somme alla è una cosa che dovrebbe spettare complessivamente alla coscienza civile di questo Paese quando si vedono a cose che non hanno nulla a che fare con il contrasto l'immigrazione clandestina
Io sono stato una settimana fa nel all'ospedale di Palermo
Dove sono andato ovviamente senza telecamere senza giornalisti
E ho incontrato quei due ragazzi eritrei
Erano passati pochi giorni dalla
Che sia il sono salvati da quel barcone
Bene gli occhi di una ragazza di ventinove anni
Disidratata
Con una flebo con un filo di voce
Parlano più di cento editoriale di mille dei nostri convegni
Perché non c'è più lì non è un tema di con è rispetto
Rispetto dei diritti dell'uomo non è neanche non è neanche rispetto del diritto internazionale tutte cose vere della nostra Costituzione che prevede l'asilo politico perché viene da Paesi devastati dalla
Dalla guerra e dalla dalla della stessa perché sono peraltro nostra ex colonie come la Libia
Ma contano un po'meno in termini di peso economico e quindi meritano trattamenti diversi
E quando si arriva dalla dalla guerra dalla disperazione quando si vuole in mare non è nemmeno più il problema del rispetto del diritto lo è anche
E il problema del di dei valori che ci sono stati tramandati
E che noi vediamo scivolare via dalla Società italiana senza reagire se non reggiamo
Quindi penso che
Interessa molto poco
Deve interessare molto poco checché porti consenso non porti consenso stiamo assistendo a cose orribili
La politica dei respingimenti che ha messo in atto il Governo italiano è contro la cultura giuridica di questo Paese
E contro la Costituzione e contro il sistema di valori di una società che ha conosciuto l'emigrazione che ha avuto i principi dell'accoglienza dei nel nel proprio DNA
E penso che su queste cose ci sia bisogno di una grande lezione collettiva
Se non ci sogneremmo troppo tardi si svegli eremo quando perché le leggi si cambiano si alternano i governi le leggi sbagliate si cambiano si sostituiscono ma quando viene seminato un sistema di disvalori
Basato sulla creazione di paura
E poi sull'alimentazione di quelle paura e per raccogliere consenso al modello vorremmo per tutti
Latte diciamo l'atteggiamento nei confronti del delle diversità è una parte dell'egoismo
Che può essere territoriale che può essere di paura di difesa del reddito della propria di tanti elementi allora io penso che su questo saremo una grande battaglia civile che se non porta consenso
Non importa va fatta perché è giusta
Pensavo
Volevo soltanto per sottolineare le riflessioni che c'era Dario Franceschini pensate un po'cosa cosa può essere la nostra cultura senza uno come Averroè
C'è insomma un migrante anche lui è venuto dall'Africa e poi ha fatto grande la nostra cultura europea e qui adesso passiamo al secondo tema
L'immigrazione la famiglia la famiglia
L'altra questione di cui si è parlato molto
Oggi
Sono questioni legate perché non bisogna dimenticare che anche gli immigrati hanno
Delle famiglie ecco però sul tema della famiglia insomma ci sono tante pacchetti di proposte
Dai Governi questo e quelli passati si parla
Da sempre della famiglia è
Una dei cardini della Costituzione però insomma sulla famiglia in questo Paese si è sempre un po'scivolati allora la domanda la fa ancora Andrea
Ma la questione e questa sulla famiglia abbiamo sentito in questi anni tante considerazioni di buonsenso
Ma
Il buonsenso vogliamo dirlo con
Forza in questo momento non basta più c'è bisogno anche di un salto di qualità
Vi sono anche di coraggio di inversione di rotta rispetto al passato alle politiche che sono state fatte fino ad ora nel nostro nel nostro Paese
Allora io chiedo appunto al segretario della
Partito Democratico quale strategia per dare soggettività cantare cittadinanza davvero alla famiglia noi
Danni
Dario Franceschini lo sa proponiamo uno strumento
Che ora persino nel programma il PdL
è stato adottato che quello è il paziente famosi Jarach tendo specifica resta adottato immediatamente poi di anche tentato perché
Quando si va al Governo ci si dimentica molte volte
Delle delle promesse fatte e fa parte tante promesse mancate
Ebbene
Poiché strumento proponente perché
Sia riconosciuto questo diritto fondamentale
E soprattutto lo dicevo già ieri
Con il presidente della Camera per fare in modo che le spese della famiglia per crescere i figli per educarli
Che sono risorse che non sono nella disponibilità delle famiglie perché
Vincolate da un dovere costituzionale non siano sottratte
Alle famiglie stesse ecco quale ipotesi voi per portate avanti e soprattutto siete disposti a fare questo a salto di qualità questi inversione perché dei piccoli passi si siamo abbastanza stufati
Si dice questo fate avete ragione però
Bisogna anche avere il coraggio di guardare un attimo indietro
Per accorgersi che diciamo la condivisione tu adesso hai fatto riferimento del
Dell'idea di famiglia come strumento essenziale sono eccome perno della Società italiana
Questa condivisione non è molto antica
Non parlo del dei risultati pratici parlo della riconoscimento del ruolo e la famiglia perché fino a
Non molto non molto tempo fa
Venticinque anni fa vent'anni fa
C'è una parte della sinistra italiana che faticava riconoscere questo
E c'era una parte era deserta ANCI pesato
Mi pare che oggi ci sia questa consapevolezza che naturalmente non si è ancora tradotta in atti legislativi seri e veri se riforme profonde non
Singoli provvedimenti ora io penso che a tutto ma questa è una battaglia
Che
Le accettando a tempo attualmente io condivido cioè l'idea che
La famiglia deve passare da dall'essere oggetto di politica soggetto di politica
Che il primo riconoscimento dopo il quale si può si può fare il resto
Anche perché questo corrisponde alla Società Italiana differenza anche di altre di altre società europee da noi la famiglia al di là del vincolo che la costituisce perché dobbiamo togliere un attimo questo argomento
Che sia un matrimonio religioso che sia un matrimonio civile che la identificano può fare come fa Miglio che ci siano altre forme di convivenza stabile ma non c'è dubbio che nella nostra vita di italiani
L'unità di misura di ogni nostra scelta
è la famiglia del nostro bilancio familiare
Delle nostre scelte di lavoro delle stime di tutta certe la vita
Improvvisamente quando si arriva di fronte allo Stato e di fronte al fisco la famiglia finisce desistere sentono individui
E queste fonte di assolute ingiustizia
Non è soltanto rispetto al numero di figli anche prevalentemente rispetto al numero dei figli che
Diciamo il reddito cambia
Nel suo impatto reale
Ma è che il difetto di fondo esattamente queste io ricordo che il reddito familiare di Ermanno Gorrieri conterrà del degli anni risiede anni Ottanta fine anni Settanta siamo ancora siamo ancora parlarne non è un bel segnale
Però io penso che il primo riconoscimento sia questo e che per arrivare a questo si debba anche superare il dibattito diciamo
Ideologico sulla natura di famiglia sapendo che la nostra Costituzione che stabilisce cosa la famiglia non c'è bisogno di scooter voi c'è un problema di estensione dei diritti ad altre forme di convivenza
Tema che io condivido assolutamente però penso che il primo passaggio c'è questo riconoscerla come soggetto
E fare sì che di fronte allo Stato la famiglia abbia una sua un suo riconoscimento soprattutto di fronte
Di fronte al fisco naturalmente questo può venire poi con strumenti diversi quoziente familiare è stato imbracciato dalla destra con una certa facilità in campagna elettorale perché c'è questa cattiva abitudine che al di là del costo dell'operazione intanto lo dico
E poi
Lo faccia dimenticare il controllo del sistema della comunicazione
Non voglio parlare d'altro il controllo del sistema dell'informazione anche questo vantaggio accende i riflettori quando mi serve accenderli mali spengo anche quando mi serve spegnerli
E consente familiare non c'è dubbio che è stata una proposta molto attraente messi in campo in campagna elettorale totalmente rimosso voglio dico può essere consente familiare c'è un dibattito aperto anche dentro il Partito Democratico può essere lo strumento
Dell'ampliamento degli assegni familiari
Anche spendendoli per categoria perché l'estensione a tutti i tipi di lavoro autonomo e Richetti
Che oggi non possono accedere a un a strumenti di questo tipo però non c'è dubbio che la prima scelte quello lì
La seconda è sicuramente la l'estensione della detraibilità dei servizi ora se il principio è che uno dal reddito detrae le spese che servono per la sua formazione
Giustissimo è anche vero che ci sono una serie di spese nel corso della vita che sono ormai non rinviabili e in gran parte sono presente spese per per la
La crescita e l'assistenza dei figli
Bisogna estendere progressivamente altro mentre parliamo dei principi progetti alla durezza la durezza dei conti e la durezza dello stato del dei conti pubblici ma io penso che
Si debba anche in questo caso recuperare quella capacità che la politica ha totalmente perso in Italia
E cioè io indico dove voglia andare
E poi in quella direzione Facci passi possibili di ogni giorno invece noi discutiamo dei passi del giorno dopo abbiamo totalmente smarrito la politica italiana la post la capacità di indicare vuole andare allora se c'è il riconoscimento politica soggetto
Anche di fronte allo Stato di fronte al fisco detraibilità di tutte le spese che sono inevitabili
Per la vita la famiglia
In quella direzione comincia a fare delle scelte concrete
Tenendo presente che quando parliamo di detraibilità
Togliamo non ci occupiamo
Di tutte le fasce di povertà assoluta
O delle fasce di povertà che non hanno nulla da cui detrarre
Che sono un problema sociale sempre più forte qui non c'è dubbio
Vi ho ascoltato con attenzione
Ed è vero nella famiglia si è
è mantenuta la capacità di progettare a venticinque anni perché se faccio un figlio e troppo di come mantenere o nel corso della vita
E che diciamolo posto esatto di quello che la politica ormai vice fare diversi io lo vedo nel comportamento di molte scelte già anche anche nelle che le cose migliori anche le amministrazioni locali ma molte volte o da un risultato subito
O non mi interessa se lo da troppo lontano
Che è veramente questa la parte peggiore perché
Se la politica si limita semplicemente alla gestione del presente e ogni scelte fatta guardando i risultati che va nell'immediato e non la proiezione che dà sulle future generazioni quello il trionfo di una società basata sugli egoismi
Generazionale territoriale ma che voglio dire questa parentesi ma proprio quella capacità di guardare lontano
E quella che molto spesso non fa fare i figli
Perché una famiglia che oggi si basa sull'azione
Sul
Sull'instabilità sulla precarietà io ho incontrato due giorni fa a Salerno c'era un gruppo di precari della scuola che protestavano si sono avvicinati marito e moglie una certa età mano detto noi siamo quelli che voi chiamate precari della scuola
Lavoriamo tutti e due da diciannove anni nella scuola del precario Marelli all'immagine di quello che lavora tre mesi da diciannove anni tutte e due abbiamo perso il posto di lavoro tutti e due abbiamo due figli
Io non so se si può dire che la loro è stato programmazione sbagliata sui venticinque anni però so
Che l'assenza totale di stabilità e di una rete di servizi di sostegno al reddito e l'assenza di un welfare universale proprio perché
Un figlio non si fa improvvisando ma anche un matrimonio si fa improvvisando e quello che rende instabile non la società ce la precarietà
Ha degli effetti negativi sulla vita delle singole persone non c'è dubbio ma un effetto dirompente negativo sulla società
Perché la generazione che quella somma che dovrebbe essere il motore di ogni crescita nella fascia più dinamica della propria vita e quella che è condannata all'instabilità e rinvia tutto
Rinvia il momento in cui comprarsi la casa in cui free in cui sposarsi in cui fare figli
E quindi penso che un sistema di protezione oggi sia un'emergenza sociale
E deve avere a al centro come soggetto la famiglia
Aggiungo rispetto a dieci anni fa
Penso che oggi ci siano anche le condizioni per fare questo passo
Poi ci sono le scelte concrete ma per fare questo passo in modo abbastanza largo e condiviso
Grazie
L'altro tema
Quindi insomma diciamo se posso dire qualche cosa insomma è un problema di risorse però qualche cambio di passo sulle risorse ci può si può preventivare per arrivare
Ad un
A politiche strutturali sulla famiglia e non soltanto quelle cose dal bonus agli altri
Insomma sono soltanto pezzi che non puoi non cambiano Cementir sembrano le mie osservazioni
Se no le risorse non ci sono ma il problema è che risorse molte risorse pochi momenti positivi o momenti negativi di un'economia nazionale
Comportano comunque il dovere della politica di fare delle scelte sul mio non vuole entrare nella qualità
Ma nel presente all'inizio di questa legislatura
Avevamo detto mettiamo cinque miliardi di euro sostegno che non era corrisposti la crisi che non c'era ancora l'emergenza perdita di posti di lavoro che dall'emergenza redditi bassi abbiamo detto mettiamo cinque miliardi di euro
Per il sostegno dei redditi alle pensioni più basse che avevano hanno ancora un problema d'acquisto ma diciamo né di potere d'acquisto alla gerarchia delle emergenze che è passato purtroppo qualcheduno davanti
Come hanno fatto scelte diverse sull'ICI sui redditi alti o l'operazione Alitalia cioè e la politica è sempre chiamata a fare delle scelte con la disponibilità di risorse che ha
Nel sempre chiamata a fare delle scelte
Quindi penso che il tema delle risorse non possa essere un alibi anche perché la strada deve essere quella indico obiettive poi comincia andare in quella direzione
Però per ora si è soltanto indicato l'obiettivo nostro proprio nessun passo in quella direzione perché prima di arrivare all'applicazione integrale del quoziente familiare ci possa essere mille passi chiamano in quella direzione ma se non fa il primo hai raccontato una balla
L'altra questione col che volevamo affrontare con con Dario Franceschini è un tema di quelli che fanno tremare i polsi come tanti altri affrontati questa mattina oggi pomeriggio quella del laicità
Proviamo a dirle in modo diverso ma quello della cittadinanza piena di tutte le persone di tutti i soggetti
Cittadini associazioni opinioni idee culturali di eccetera
Senza che
A senza arroccamenti ideologici gli uni contro gli altri
Ovviamente poi la questione proprio questa non possiamo parlare di cittadinanza senza anche appunto affrontare il nodo cruciale peraltro per RAI quello che stiamo vivendo in Italia in questi anni
Della cittadinanza piena delle idee delle culture delle fedi
L'altro è la prima volta che affrontiamo in Italia seriamente il tema della presenza di più Fedi religiose con numeri anche di un certo di un certo rilievo
E noi ci accorgiamo oggi forse più di un tempo di essere ancora immaturi di aprire una laicità che probabilmente non è ancora così condivisa nel nostro Paese allora anche qui
Io chiedo al segretario del Partito Democratico sapendo naturalmente la sua provenienza ma sapendo anche quali sono i problemi che sono stati
Riscontrati in questi anni all'interno di questo partito
Qual è la sua considerazione in merito noi riteniamo che il laicismo sia una strategia fallimentare una strategia fallimentare innanzitutto perché si chiude al dialogo perché non rispetta l'altro per quello che
E anche vogliamo dirlo con con forza riteniamo che sia venuto il momento di dire che bisogna dire basta a considerare i cattolici come una zavorra all'interno nella politica italiana
I cattolici
Voglio
Voglio dirlo con forza si ritengono
Noi ne siamo convinti una motore trainante all'interno della della politica ed un presidio su tutte le grandi questioni sociali
Su tutte le questioni sociali anche su quelle questioni bioetiche sappiamo c'è stata ante discussioni che noi lo abbiamo argomentato gli anni passati consideriamo nuove grandi frontiere di battaglie sociali
Pertanto su questi temi penso davvero che sia necessario che un partito nuovo partito che vuole sa dialogico appunto dica
Con chiarezza questa
Questa cosa e che più in generale e qui non riguarda soltanto il Partito Democratico anzi
Riguarda i più altre in questo momento basta sparare addosso i cattolici i fatti che abbiamo visto in questi giorni
Il fatto di ieri si fanno male
Io penso che
Ci sono alcuni campi sempre così nelle storie nazionali cui uno è un po'figlio inevitabilmente la propria storia né condizionato anche quando
Si fa riferimento
Periodi molto lontani
E che da noi ci sia ancora un riflesso condizionato
Intanto che ci fa interpretare il tema della laicità unicamente
Dal punto di vista del rapporto tra
Chiese cattoliche stati italiana nel frattempo è cambiato cioè essere cambiati cambiato il mondo e noto perché abbiamo la Società italiana siamo già una società multietnica lo siamo molto più di quello che appare nel mondo dalla comunicazione
Con religioni diverse che devono convivere e con
Culture diverse che devono convivere per questo penso che oggi più che mai il
L'idea della laicità sia
Necessaria di uno Stato laico sia necessaria ma vada riletta in un modo diverso cioè nella convivenza di posizioni e culture diverse e nella consapevolezza che mai
Un principio religioso
Qualunque sia può diventare automaticamente legge dello Stato ma deve essere sempre frutto
Deve essere sempre frutto della della sintesi
Resta sempre frutto della sintesi della mediazione
Aggiungo che quando pubblico
Provate a dire riflesso condizionato
Mi accorgo e insomma ce ne accorgiamo quotidianamente che
Ogni volta che parla la chiesa che parlano i vescovi italiani
Scatta secondo dell'argomento un meccanismo che si contraddice molto in questo caso parlo anche del nostro campo non parliamo dell'altro perché nelle altre tutto più brutalmente semplice l'abbiamo visto in questi giorni
Se il
Dicono cose se vengono dette non soltanto dalla Chiesa cose
Condivise
O comunque che è facile condividere cavalcare per la quale poche voto si cavalca senza nessun pudore e con la più totale spregiudicatezza
Si arriva qualche richiamo ditte del Taro alcuni valori
Quella condivisione diventa brutale che lesione da un altro discorso non non non riguarda noi non riguarda comunque ogni campo nostro
Però nel nostro campo c'è un po'di riflesso condizionato cioè c'è l'idea che quando la Chiesa
E i vescovi in Italia come in tutti i Paesi del mondo intervengono
Nel dibattito culturale sui temi sociali su sui sul sul
Anche sui procedimenti legislativi dicendo un'opinione come è naturale proprio in una società libera
Se quell'intervento e su un tema
Sul quale non c'è condivisione scatta l'accusa all'interferenza
All'invadenza l'interferenza
Se
Il giorno dopo
La stessa voce
Dice cose condivise
Scatta l'applauso
Allora anche qui dobbiamo chiarirci casa nostra
Si può essere condivisione o meno ma se
Viene dai di vescovi italiani o Dalla Chiesa un'opinione su
Su
Testamento biologico
E viene accolta come un'interferenza e il giorno dopo viene un'opinione sulla legge sull'immigrazione si come la si condivide la si accoglie come un contributo positivo non va bene o è un'interferenza sempre o non è un'interferenza mai
Io penso che non sia mai un'interferenza sia un contributo
Fondamentale che va ascoltato dai cattolici che sono impegnati in politica che poi sanno perché queste la lezione
Che ha un po'più di un secolo quindi dovrà essere abbastanza acquisite anche strano ripeterla
Del cattolicesimo democratico del cattolicesimo sociale
Il fatto che nel momento delle scelte da legislatori o da amministratori Cicelyn il principio dell'autonomia delle scelte politiche nel rispetto dello laicità dello Stato
Mi sembra tutto abbastanza semplice
Ed è anche strano doverlo ripetere perché
Perché non esita a una cosa naturalmente Lecciso un'altra cosa
Il ruolo dei cattolici ma io lamento soltanto così
I Catalin pegno politico dei cattolici in Italia in tutte le sue diverse forme
Ha ormai
Centocinquanta anni
Non è che noi dopo questo periodo in cui abbiamo fatto diventare alcune delle delle nostre idee patrimonio di tutti
Perché il le diciamo insuccesso delle delle idee anche il fatto di farle di Belvedere condivise e molti dei temi su cui cattolici amnistiati loro impegno politico abbiamo citato la famiglia oggi sono diventati patrimonio tutto il Paese è stato così anche su temi molto più rilevanti
Nel corso del Novecento
Non è che adesso dobbiamo immaginare
Che il nostro ruolo sia quello di essere i guardiani soltanto sui temi etici c'è anche quello
C'è anche quello di partecipare a questa discussione locatori liberati in politica deve farsi sentire sui temi del lavoro sui temi delle Società molti etiche sui temi dei diritti sui temi delle comunità locali i temi della giustizia
Io l'idea
L'idea
L'idea che centocinquant'anni di cultura politica e di storia politica oggi vengano ristretti soltanto ad una ad una ad un compito
Non non mi va bene aggiungo questo riguarda in particolare il mio partito
Che i temi eticamente sensibili
Sono temi su cui dovremo confrontarci per molto tempo per molti decenni e che si perché la la la velocità della della scienza la delle tecnologie somma
E tutto talmente accelerato che ci porta a confrontarci con temi di cui o altro qualche anno fa soltanto non conoscevamo nemmeno l'esistenza
Cito il tema su cui c'è stato grande dibattito e tornerà ad esserci perché la legge verrà
A
E già la Camera
Il tema dell'alimentazione dell'idratazione e della sua distinzione da dalle terapie
Oltre a un fine tra accanimento terapeutico eutanasia tutti i temi assolutamente profondi e veri
Fino a un anno e mezzo due anni fa fuori dalla comunità scientifica nessuno li conosceva non c'era nel nostro dibattito nella nostra consapevolezza e io penso che l'evoluzione della scienza e la velocità
Ci porterà continuamente interrogarci su questi temi e quindi sarà difficile affrontarli nel ruolo di amministratori di legislatori semplicemente confinando lì nel lato della libertà di coscienza
Ora io penso che dobbiamo metterla così
è chiaro che su questi temi c'è più la fedeltà alla propria coscienza che si è quella di un laico o quella di un cattolico non ho con non c'entra piuttosto che a una
Come dire fedeltà al contenitore
Ma non c'è dubbio che è una cosa è la libertà di coscienza come atto finale di un percorso in cui ci si ascolta ti siedi abrogato allora questi temi sono temi così difficili anche perché sono temi nuovi
Trent'anni fa magari la stessa distinzione c'era su temi su cui oggi laici cattolici ad una condivisione sostanziale
Io penso che il cammino che noi abbiamo il dovere di mettere in campo per quello che riguarda
Mio partito cercherò di farlo sia quello di avere un percorso di ascolto e di dialogo perché di fronte a questi temi
La cura delle malattie il diritto alla vita
La libertà di ricerche le regole
E potrei proseguire io penso che la coscienza di un laiche la coscienza di un cattolico abbiano le stesse domande abbiamo le stesse paure hanno anche le stesse speranze
E allora la cosa più sbagliata alzare un muro e accomodarsi comodamente di qualità
Io penso che quel muro noi dobbiamo abbatterlo
Penso che dobbiamo costruire un percorso di ascolto
Penso che dobbiamo costruire un percorso di ascolto in parte è stato fatto anche nel lavoro parlamentare
Del gruppo del Senato per sempre parlo per il mio partito lo lo fa
Lo faremo anche
Nel percorso della Camera un percorso di ascolto un percorso di dialogo e alla fine certo che noti non ti costringo ad una posizione
Però io penso che sia più opportuno abbatterlo quel muro
Che non tenerlo e alzarlo ogni giorno con un mattone più
E penso che questo sia una cosa che
Sì è vero che i cristiani come vero sono il sale della terra
Bisogna che quel sale venga utilizzato non venga raccolto in un contenitore
Credo che da queste parole di Dario Franceschini insomma venga venga anche
Una sorta di richiesta forse di aiuto anche alle associazioni dell'ampio mondo cattolico qui ci sono alleati da altre parti d'Italia in altri teatri se ne ritrovano
Delle altre nel senso che
Le associazioni anche i giornali come quello di cui io sono caporedattore tanti altri quotidiano
Avvenire possono a aiutare nel televisioni le radio settimanali diocesani adesso non voglio dimenticare nessuno possono aiutare credo che
Dalla politica da gente avvertita come Dario Franceschini sarde questa sorta di
Richiesta di aiuto aiutati ICI a capire e quando alla Camera e al Senato in questi mesi su temi sensibili come quelli dell'immigrazione sono state fatte audizioni a volte
E si sono presentati soltanto
Rappresentanti di partiti dire di una parte non
E non di altro ecco questo
Questo aiuto credo che noi lo dobbiamo dare anche perché
Tutto sommato in questo modo forse noi facciamo tornare questo Paese ad essere un Paese normale in
Un Paese che ascolta che dialoga un paese che
Da
Cittadinanza a tutti i suoi cittadini e soprattutto
Ridà cittadinanza a tutti i suoi dibattiti non avere paura dell'impegno del confronto anche
Anche culturale e credo che
Soprattutto oggi
In un momento così
Per questo Paese dove contano soltanto lì arroccamenti ideologici magari fossero solo ideologici
Cene
Ce ne ce n'è bisogno di persone che ascoltano che dialogano e che fanno insieme pur avendo idee magari anche religioni o non avendo le diverso un pezzo di strada per costruire
Questo Paese migliore per i nostri figli perché a noi e loro lo dobbiamo grazie
Vecchietta
Chiederei un po'in sala se riusciamo a prendere posto
Non è un bel mestiere Questura che mi accingo a fare
Nel richiamare un po'agli amici e a riprendere posto
Che
Come spesso ci accade i tempi sono
Un po'contingentati intanto ne approfitto
Ne approfitto per verificare se
I relatori abbiamo qui al tavolo che parteciperanno alla tavola rotonda sono già qui
Ne approfitto per verificare se
Coloro devono fare la sintesi dei lavori di gruppo che abbiamo svolto
Questa mattina sono in sala vediamo ci sono tutti
Io non vedo niente da dire l'indice Marco che al petto
Ecco Elisa Elena fa cioè
Palazzi arrivi ci sono tutti quindi
Possiamo veramente
Riprendere i nostri valori anche se non c'è stata una reale interruzione cioè un che una
Urge una sorta di
Continuità nel lavoro che stiamo svolgendo dei lavori di questa mattina nel
Nei gruppi la tavola rotonda di oggi è un po'le domande dei politici e quindi un andare riviene su questi grande questo grande tema che stiamo trattando
Della cittadinanza è questa
Nella prima tavola rotonda abbiamo sentito i soggetti oggi cercheremo
Di parlare degli ambiti e l'economia del lavoro
Per l'educazione c'è uno forte intreccio fra questi fra queste due questioni ecco sono abbiamo io suddivisi anche per dare un certo ordine I nostri l'agenda ragionamenti io
Credo che farò un pochettino solo gli onori di casa e
Con i nostri ospiti mi limiterò a questo anche perché
Sia per i tempi sia perché di parole avevo già
Come dire dette tante conviene lasciare anche allora il lavoro di gruppo
Un po'la sintesi del presentarvi un po'come organizzeremo questa tavola rotonda che essi mi aveva già detto Paola nella prima introduzione alla tavolo tonda precedente mollerà
I lavori e così via che ringraziamo per essere qui che è il giornalista del Sole ventiquattro Ore per stare qui con noi per condividere anche con noi un po'questi questi grandi temi partecipa alla tavola rotonda
Massimiliano Colombo che conosciamo dico delle accise sul tema del lavoro Maurizio parlante che ha esperienza in tema ti economie ambiente Mario pollo che
Come dire conoscitore almeno per quel che mi riguarda
Serve un torinese conosciuto in anni passati sul settore sul versante della della educazione e qui io sento vorrei veramente fare un po'solo gli onori di casa ringraziare
I nostri relatori per
Essere stati con noi forma giornate intere non capita spesso e questo è un segno della loro attenzione ma anche del nostro lavoro
Applauso
Segno anche dei riconoscimenti orca professoressa Anna Bravo ci ha dato anche
è il senso anche del lavoro che stiamo svolgendo e dell'impegno della testimonianza
E del fatto che questi nostri seminari Ostillio questi nostri convegni sono momenti veramente di ricerca e di riflessione ecco fuori da quella corre politico e della per cercare tutti i costi le risposte a tutte le nostre domande in tempi in tempi stringenti con questo veramente ringrazio loro e do la parola
A sinistra per
Coordinare è un po'questi nostri lavori e grazie attesi
Grazie bentrovati intanto grazie a voi per l'invito grandi temi richiedono metodo scientifico quindi
Mi associo e non è un apprezzamento di natura formale
Alla bravo che
Moggia sentito da altri relatori perché effettivamente questo tipo di confronto molto concreto molto preparato nel tempo molto basato su fatti
E quello che consente davvero di non
Limitarsi a interventi formali
Ma di far fare dei passi avanti alle intese e quindi è una metodo coraggioso quanto coerente coraggioso poi perché
Coniugare cittadinanza che globalità o globalizzazione o
Globale come volete
Può sembrare ed è
Una sfida veramente da otto mila metri
Idea stessa di cittadinanza che si chiama
Un termine legato alla città al concetto di Stato a un qualcosa che c'è
In un determinato contesto e che poi esclude altre persone che invece sono diversi
Si scontra ogni giorno con la realtà di una società di una economia di un costume civile che sono davvero ormai globali quindi
Cittadinanza e globale
Già
Sono quasi un ossimoro lessicale ed è stata una bella sfida metterle insieme
E poi coerente perché ho visto appunto che avete fatto un percorso preparatorio molto serio molto
Democratico lavorato dentro vi ho trovato insomma
Parecchi spunti per cui spero che anche nella seconda tenute tavole rotonde riusciremo così come si è fatto nella prima ad essere ampiamente costruttivi
La mia sensazione
Se posso fare una distinzione tra quello che è l'aspetto più giuridico e quello che è l'aspetto diciamo di Costituzione materiale di vita quotidiana che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni
E che in realtà
Sui temi di cittadinanza adesso uso l'espressione nel senso generale che giustamente è stato posto anche
Alla base questo convegno
Si debbano registrare si possano registrare importanti passi avanti
Sul piano delle teorie giuridiche tenete conto negli ultimi cinquant'anni a livello internazionale
Ci sono state moltissime proposte non solo proposte anche atti gli organismi internazionali la stessa Unione Europea quindi anche in ambito europeo anche a livello di direttive sta facendo marciare questa idea si va quindi verso
Una sostanza di cittadinanza globale se possiamo se potremmo dire così
Che però è più vicina all'idea dei diritti umani al diritto delle persone quindi parliamo di vita di salute
Ancora una volta di lavoro però
In un ambito che davvero richiama principi universalistici
Invece la realtà quotidiana e molto molto più complessa e sicuramente
Difficile dire se stiamo facendo dei passi avanti oppure se stiamo facendo passino al gambero
Questi sono coi i temi che affronteremo nel pomeriggio sono gli stessi che avete già visto nel primo panel però come se avessimo
Una pluralità dei telecamere noi abbiamo la stessa situazione di fondo e cerchiamo di riprenderla con angolature diverso e quindi è un fatto di regia prima abbiamo parlato di soggetti adesso parliamo di ambiti ma la situazione esattamente la stessa parliamo di lavoro il lavoro oggi è davvero
Un diritto fa davvero cittadinanza oppure stiamo creando
Fenomeni di escludi di esclusione rischiamo di farlo diventare un lusso e non solo una e non solo di creare i vari
Tra
Il nord del sud del mondo dove sapete appunto c'è questa enorme
Difficoltà diventerà assieme condizioni lavorative profondamente diverso ma anche all'interno di un medesimo Paese
E anche nella sfida uomo-macchina che possiamo solo la seconda generazione che stiamo affrontando
Ma che
Una sfida su cui ci misuriamo tutti i giorni
E poi
Il tema ambientale quindi parleremo di economia ambiente e l'ambiente
Fino a un centinaio d'anni fa per me migliaia e migliaia di anni dalla dall'origine del mondo sia regolato secondo un equilibrio naturale era meno normato
Ma era in equilibrio oggi c'è questa tentazione
Da un lato a normare di più quindi a disciplinare di più lo sviluppo anche a livello ambientale ma dall'altro di utilizzare in modo parziale risorse i ovviamente
Chi più ha
Più può utilizzare di queste risorse in modo ineguale
E poi andremo l'educazione e l'educazione e poi il fondamento della costruzione della cittadinanza esimente dentro tutto quanto lì perché dall'educazione davvero dipende poi
Il nostro futuro come in
Esseri umani prima ancora che come cittadini egli si tratta di costruire
Una
Una base di valori comuni eccetera certe volte anche proprio dalla cronaca quotidiana e noi raccontiamo tengono i dubbi circa il fatto che
Stiamo andando in una direzione positiva da questo punto di vista
Perciò penso che non sia inutile Mater qualche punto fermo le riflessioni fatte finora e poi su questo ragionare per vedere se arriviamo a una sintesi
Quindi diamo il via alla reso conto diciamo dei redattori vi sintesi dettiamo alla parola il dottor Marco campetto per la parte relativa al lavoro
Prego
Nel cercano di stare nei
Né tempi né una delle prime
Primi elementi rispetto alla sintesi era capire quanto
Questo tema lavoro cittadinanza suscita assenterà IPSEMA io penso che con una battuta per misurare l'interesse la ricchezza
Nella discussione di questa mattina basterà presso misurare il disappunto che susciterà questa sintesi in quanti hanno partecipato al lavoro nel senso che il tema è stato
Particolarmente ricco e quindi
Difficilmente se non attraverso qualche semplice slogan si potranno riprendere alcune tematiche emerse questa mattina
Il lavoro ancora tema centrale per la cittadinanza
Sicuramente nella primo quella democrazia richiama a tutto il tema dei diritti di cui si è titolare richiamo un'appartenenza richiama anche una dimensione una partecipazione
Se già immediatamente vado io in metri ma immaginare in qualche modo una corrispondenza fra essere titolare di diritti avere un'appartenenza una terra piuttosto che un'idea un'idea Ale piuttosto che in qualche modo a un progetto e anche una dimensione di partecipazione già immediatamente vediamo quali siano le immediate corrispondenze che questo ha con un lavoro un lavoro che
In qualche modo è un'esperienza
Che permette alle persone di rispondere i propri bisogni l'abbiamo detto ieri ma anche espressione di libertà
Una possibilità di costruire un mondo nuovo di costruire relazioni di acquisire a dimostrare competenze questo in qualche modo è un approccio come dire classico rispetto a quello che
O che è stato in qualche modo il lavoro
E infatti sicuramente un tempo cittadinanza era immediatamente collegato con lavoro il lavoro e la prego era la premessa indispensabile della cittadinanza su questo in qualche modo si è costruito si sono costruite identità individuale ma anche identità
Collettive
Era la porta d'accesso a tutti i diritti sociali e anzi con una forzatura i diritti conquistati sul lavoro erano la premessa guida per i diritti che potevano essere in qualche modo rivendicate conseguibili anche in altri ambiti
Questo diciamo così se in un certo punto poi giustamente il lavoro è cambiato abbiamo immaginato che la cittadinanza
E i diritti non fossero più immediatamente legati soltanto uno status ma
Fossero immediatamente anzi dovessero
Giustamente essere collegati immediatamente
La persona in quanto tale oggi poiché il lavoro divenuto paradigma dagli stessi cambiamenti probabilmente della stessa angoscia che si accompagna agli accordi una ri
Ai cambiamenti stessi oggi lo sappiamo tutti assistiamo sempre di più a lavoratori che non sono cittadini tutto il tema degli immigrati
Assistiamo a persone che non hanno accesso al lavoro in misura crescente
Assistiamo a lavoratori che hanno differenti diritti
E quindi da tutte questi elementi mi pare che emerga la rilevanza dato dal ragionato dal tentare di ragionare di questa esperienza ma anche dalle nuove istanze del che emergono sul tema del lavoro nella consapevolezza che oggi spesso dal lavoro nel lavoro
Nascono lo accennava prima veramente in premessa disuguaglianza che creano erosione sociale vecchie
Non d'non da ultimo possono anche creare ad essere un pericolo reale per la democrazia
Quali sono i fattori che ostacolano al lavoro diventare un nuovo cantiere di cittadinanza oggi ma ne individuo ho sinteticamente di cui rispetto a tre ambiti ci sono degli ostacoli di carattere sostanziale
L'insicurezza datati una insicurezza che diviene per carità
I nuovi contratti analisi che abbiamo fatto ampiamente da questo punto di vista più volte la molteplicità dei mercati del lavoro qualche modo il lavoro dei garantiti il lavoro di chi garantito non non è eccetera un lavoro del nord un lavoro del sud eccetto il lavoro delle donne eccetera
I soggetti esclusi
Le donne giovani sud ostacoli sostanzialmente di carattere sostanziale che impediscono oggi attraverso il lavoro di costruire e cittadinanza ci sono però anche degli ostacoli di carattere culturale
Il lavoro oggi sempre di più nell'accezione nella percezione nelle discussione e in qualche modo divenuto qualcosa di residuale
Di parziale sempre di più con una battuta si diceva il lavoro alla fine oggi roba da sfigati
Dall'altro c'è una seconda tendenza che è quella di la tendenza vetero ridurrà il lavoro di una merci oppure
Una parvenza un po'più Maggio può migliora una riduzione tecnicistica in qualche modo il lavoro invece roba da Sperti da addetti ai lavori
E poi ci sono degli ostacoli di carattere politico istituzionale
Le analisi le proposte che vengono fatte anche di valore anche significative che si moltiplicano impronta in che modo le pagine sul lavoro le proposte sul lavoro sono tante tantissime in realtà sono sempre più lontane dalla vita concreta della gente e sempre di più
Verifichiamo l'incapacità dell'organizzazione delle istituzioni a rimettere il tema del lavoro al centro di una comunità
Se non attraverso relitti e linguaggi che sono datati oppure facili slogan
Ci sono anche però dei processi attraverso cui ricostruire una nuova cittadinanza attraverso il lavoro questi sono sicuramente la necessità la richiesta l'esigenza di un nuovo modello di sviluppo che non può prescindere da una riflessione nuova ed una proposta sul quale il lavoro
Ne sia in qualche modo premessa e in qualche modo lo caratterizzi questo nuovo modello di sviluppo e penso che anche la riflessione sulla crisi da questo punto di vista facilito in qualche modo richiami questo tema
In quest'ottica mi pare che occorra finito un po'quello che lavori insomma finita anch'io una tendenza che tende a ridurre quello che la la mercificazione oltre mi ci ma eccessiva o del lavoro il tornare a pensare ad una neo centralità del lavoro un lavoro cioè che si misura e si confronta con altre dimensioni che nella nostra società oggi sono di impegni
Riconosciuta come importanti pensiamo tutto il tema del tema del rapporto tra lavoro consumo lavoro risparmio educazione e lavoro famiglia e lavoro decente
E poi ritira accompagnare le persone ad aver
Consapevolezza che il lavoro non è solo è meramente un bell'individuale ma probabilmente è un bene collettivo e là dove si ledono dei diritti individuali rispetto al tema del lavoro si ledono dei diritti di tutti
E poi c'è una riflessione sul lavoro degno un lavoro cioè che permetta di alle persone di realizzarsi ma che sia anche in grado di accrescere socialità e realizzare un progetto diverso nuovo di mondo una dignità caratterizzata da diritti in condizionati
La capacità
Di creare legami significativi responsabilità ma anche apprendimento
Quali le proposte il tema della democrazia economica oggi anche al centro di una recente proposta di legge cioè la possibilità di pensare in modo diverso e nuovo al rapporto capitale lavoro
Con la concreta e fattiva possibilità per lavoratori ovviamente crescendo diversa differente riconoscere strategia aziendale di avere potere di controllo ma avere anche capitale in qualche di possedere anche capitale di rischio
L'altra proposta concreta è sicuramente quello del tema della riduzione di quelle che sono le diseguaglianze oggi abbia generate dal lavoro e quindi tutto il tema che verrà discusso approfonditamente nei prossimi mesi sulla proposta dello Statuto dei lavori che in qualche modo rimetta al centro
La possibilità di uguali diritti uguali a tutte le per tutti
Legato a queste vado a chiudere tutta la possibilità c'è in qualche modo l'occasione anche per l'organizzazione sociale in particolare come quello delle ACLI di tornare a fare pensiero e cultura sul tema del lavoro
Un pensiero una cultura che nasce però dall'incontro dall'ascolto
Dal recepire dall'imparare anche dalle storie delle proposte delle difficoltà
Dalle concrete esperienze che nascono dalle persone suscitando di nuovo dibattito sul tema e non in qualche modo un'occasione per mettere una bandierina che separa ma in qualche modo
Ricrea anche dibattito fra organizzazioni differenti come ad esempio appunto la nostra organizzazione per il sindacato
Grazie
Ossessivamente erano con lei ma è un fatto gravissimo perché nei sei minuti è riuscito a mettere insieme una serie di input veramente interessanti che
Varrebbero mezza giornata di confronto da soli
Vediamo invece in tema economico e ambientale che cosa ci racconta la dottoressa Elena faccio
Buonasera a tutti di laboratorio di cui mi è stato chiesto appunto di riportare una sintesi che ha avuto come tema economia ambiente nuovi spazi di cittadinanza
Relatore è stato il professor Maurizio Pallante corre coordinatore Alfredo Cucciniello responsabile del dipartimento pace stili di vita
Devo dire che il clima della nostro gruppo del laboratorio è stato molto vivace e ci sono stati diciassette interventi dirigenti provinciali e nazionali
E visto in fase finale anche è una ripresa da parte del relatore che ha fornito ulteriori elementi di analisi e spunti di riflessione assolutamente interessanti
La la cosa interessante che secondo me è da sottolineare e proprie legame tra economia ambiente legata al tema della cittadinanza
La riflessione è partita proprio dal concetto di crisi economica nel senso che il relatore ha parlato appunto di quella che è la scelta diciamo di tipo liberale liberista
Dal punto di vista economico che cosa sta determinando che accada Third determinato
E sono state tre le aree che Ciadi in qualche modo voluto fare emergere un eccesso di produzione di mercato soprattutto in alcune aree come quelle di Tiziano e automobilistica
Un eccesso di consumo delle risorse e un eccesso di immissione di scarti come l'anidride carbonica rifiuti
A ciò ovviamente connessa alla crisi ambientale e quindi i mutamenti climatici e il fatto appunto che il fallimento del regime del raggiungimento degli obiettivi del parco del Protocollo di Kyoto ci deve far pensare al fatto che ambiente ed economia sono ovviamente interrelati anche la soluzione di problemi connessi al tema ambientale ed economico in qualche modo sono legati tra loro
Ecco perché è diritti connessi a questi temi sono diritti di cittadinanza ma
Inoltre l'attore ci diceva che in realtà si questo scenario voi in qualche modo anche molto pesante
Questi diritti rischia di diventare perno i diritti di sopravvivenza ecco perché gli indicatori che mi sembra importante sottolineare che sono in versi sono proprio il tema della responsabilità il tema della partecipazione della democrazia sia a livello locale che a livello globale
E quindi tutto ciò ci ha fatto riflettere su come questi temi riflette in qualche modo necessitino di attenzione di maggiore informazione di approfondimento ma anche di risposte concrete
Dall'altra parte ci sono una serie di ostacoli che abbiamo analizzato innanzitutto il fatto che si è diffuso un paradigma culturale
Che vede ancora il PIL come unico elemento diciamo gli indicatori di benessere che veda la persona solamente come consumatore
Il fatto che l'unica soluzione che viene data a tutti questi tutte queste problematiche sia solamente la crescita
E quindi ovviamente è necessario una sensibilità un'informazione
A suo secondo noi sia all'interno appunto della nostra associazione ma anche poi all'esterno
Altra difficoltà altro ostacolo che abbiamo trovato è quella della di un linguaggio comune e l'attore ci ha portato alcuni termini su cui riflettere ad esempio
Ci ha chiesto di riflettere sulla differenza tra bene merce
Su temi come la decrescita lo stesso concetto di sviluppo dei né messo in discussione dalla sua tesi la riduzione dei consumi questo pensiero dilagante per cui il più necessariamente significa meglio
Altro punto critico che abbiamo in qualche modo analizzato è che spesso diciamo questa volontà di cambiamento rischia di trasformarsi in scelte individuali
Ma non a trasformarsi in nuovi spazi di cittadinanza attiva che abbiano progettualità più ampie più strategica
Ciò che ha preso in realtà molto spazio nella riflessione è stato proprio il fatto di di appropriarsi di di questi temi da parte di un'associazione come la nostra che può promuovere una visione più allargata nel senso che
Può spostare questi temi datemi che spesso vengono visti come
Temi di nicchia
Come luoghi quasi di resistenza ad essere effettivamente invece risorse elemento cari catalizzatore
Le proposta sono state molte alcune un po'più strutturate alte in altri invece attualmente sulle quali è necessario ancora riflettere
Innanzitutto ci sembra importante che le ACLI abbiano un ruolo e facciano di queste esistente al diciamo su questi temi con un pensiero che possa essere un pensiero di analisi economica politica sociale ma anche di tipo etico
Altro elemento fondamentale e l'importanza della formazione anche il ruolo delle ACLI altri possano avere rispetto alla formazione non solo rispetto i giovani
Ma proprio rispetto a una a una promozione di una nuova coscienza sociale ultimo elemento che è un po'quello punto anche del Dipartimento che presidiati presidiava questo questo laboratorio gli stili di vita
Anche qui appunto spesso sono un po'alla risposta la risposta più concreta e immediata
E il fatto che diciamo questi queste scelte di vita da scelta personale concreta passino diventi possano diventare delle scelte di tipo associativo e di nuovi modi condivisi
Diciamo da parte dell'associazione questo Pasquin potrebbe
Proporre appunto una proposta di tipo politico coerente
Tra le varie proposte ovviamente il tema della sobrietà in tre ma il tema della sobrietà come riduzione della propria impronta ecologica
Che significa avere rispetto disse prima di tutto la riduzione dei consumi non lo spreco ma anche il recupero dell'economia e del dono e dello scambio
Il recupero di modelli di produzione propria della nostra storia del passato come l'auto Prodi produzione imparare a saper fare
Il lavoro come valore in sé
E come attività umana ti migliore al mondo
E qui appunto tutta una serie di iniziative sono state nominate della promozione di gruppi di acquisto solidali
Alla valorizzazione dei prodotti locali alla diffusione di nuove tecnologie per il risparmio energetico tutto questo anche guardando attentamente quelle che sono
Le proposte i Paesi vicini a noi come la Germania la Svizzera che rispetto a questi temi hanno
Un pensiero più con plesso e anche forse dal quale è necessario prendere spunto
Grazie grazie anche in questo parco molti
I voli alcuni dei quali strettamente legati alla alla sfera del lavoro ancora una volta
Parliamo anche di Welfare abbiamo una una parte di analisi che avevamo lasciato in sospeso chiederei alla dottoressa Giuseppina sola se ce la può riassumere grazie
Quello che è emerso fondamentalmente nel nostro laboratorio che le donne i giovani sono di fatto cittadini incompiuti perché sono esclusi dalla partecipazione
Alla vita sociale economica e politica del Paese e ciò accade perché manca un sistema integrato di tutele
E di servizi socio assistenziali capaci di rendere effettivamente esigibili i diritti di cui i giovani e le donne sono portatori in quanto persone che abitano in un determinato
Paese quale e il nostro
Le politiche sociali costituiscono quindi di fatto la base della partecipazione e quindi della cittadinanza
Perché nel momento e la misura in cui garantiscono educazione assistenza formazione assistenza sociale benessere a livello di sanità
Permettono poi di fatto la partecipazione e l'impegno civile delle persone nella gestione di quella che noi comunemente chiamiamo
La res pubblica una persona che non è adeguatamente se inserita nel mondo del lavoro che è malata e quindi non accudita e che ha bisogno di un'assistenza che non trova
Di fatto non può partecipare
Nella realizzazione della cosa pubblica neanche a livello di scelte politiche locali perché esse vede pensare prima
Al proprio minimo benessere al proprio mantenimento in vita non può di fatto impegnarsi nel costruire il bene comune
Il ruolo delle ACLI e quindi quale in questo contesto e quello di difendere il sistema di welfare innanzitutto perché rappresenta uno degli strumenti principali
Attraverso il quale si realizza la partecipazione della persona
Alla gestione della cosa pubblica
E questa diciamo tutela questa difesa del sistema di welfare deve partire proprio dalla promozione di tutte quelle le forme di volontariato attraverso le quali le persone si mettono a servizio e a disposizione degli altri
Molto spesso anche coprendo i vuoti lasciati dallo Stato che sempre più tenda a spingersi verso la direzione di una privatizzazione di servizi
Che in quanto base fondamentale della cittadinanza dovrebbero rimanere almeno sotto il controllo pubblico
E tra le forme di volontariato a cui le api sono particolarmente legate e che vogliono e devono continuare a difenderle
Il gruppo ne ha individuati essenzialmente due da una parte il servizio civile che rappresenta anche un momento forte di formazione di Luca azioni civica dei giovani e delle giovani donne in particolare anche un primo momento di incontro e di ingresso nel mercato del lavoro
E dall'altra l'esperienza dei promotori sociali che ha dimostrato in molte regioni qual è la vera capacità della persona se opportunamente seguìta di inserita in determinati conti testi di costruire legami sociali dal basso legami sociali che sono improntati su quel principio di generosità di solidarietà e di equità Tierra realmente
O meglio sempre nello stesso poi si ritrovano nei provvedimenti normativi che vorrebbero riformare questo nostro sistema di cui al fatto
Quali sono le proposte essenzialmente emersi dal gruppo di lavoro
Innanzitutto ai lati fin qui la necessità di definire i livelli assenza estense essenziali di assistenza
Cioè mi lei attivi non possono assistere alla completa demolizione della legge tre due otto occorre ed è necessario definire quei livelli di assistenza che garantiscano a tutte le persone
è uguale dignità nell'accedere all'educazione all'assistenza sociale all'assistenza sanitaria
Indipendentemente dalla Regione in cui hanno la fortuna di vivere un l'hanno avuto la sfortuna di nascerà
Il sistema i livelli essenziali di assistenza devono però anche guardare al futuro e quindi vuol dire prefigurare una loro definizione che faccia riferimento non soltanto a quelli che si sono i rischi attuali ma quelli che possono essere i rischi futuri che vanno definiti in base ai diversi Stati a diversi percorsi della fase di vite della persona
C'è i bisogni che può esprimere una giovane donna o di un giovane ragazzo che devi entrare nel mercato del lavoro solo completamente differenti da quelli di una persona anziana
Ma negli uni negli altri fra ma tra gli uni agli altri non si può stabilire certo una gerarchia di priorità sono tutti egualmente essenziali perché è mettere la persona al centro delle politiche sociali vuol dire riconoscerne
Sia il contributo che la persona può apportare allo sviluppo del Paese in tutte le sue diverse fasi di vita
E quindi l'importanza di garantirne
I tubi la tutela dei diritti in che possiede
La seconda proposta è quella di
Tutelare i diritti acquisiti attraverso l'opposizione a tutti quei provvedimenti normativi
Che anche abbastanza silenziosamente mirano addio indebolire tali diritti è l'esempio più frequentemente richiamato nel laboratorio è stata quello del vari tentativi di regolamentazione del mercato del lavoro che di fatto impediscono ed indeboliscono il lavoratore già debole qui parlo del lavoratore precario
Mettendo in discussione tutte quelle conquiste frutto della lotta che noi abbiamo assistito nel nostro Paese in questi ultimi anni che sono
De codificati in quelli che noi conosciamo come i contratti collettivi nazionali di lavoro
Ciò non vuol dire che le attività devono difendere in maniera statica quanto è stato acquisito ma devono anche impedire che quando che è stato faticosamente guadagnato venga perso
Al vantaggio a sfavore in questo caso e dire delle tutele che sono sempre più flessibili sono tutele sempre più indefinibile Squinzano di fatto tutele
Che non riescono ad raccogliere neanche una minima percentuale dei bisogni che vengono attualmente espressi dal quelli che sono i giovani
Dalle donne ma anche come si richiamava nel laboratorio dalle persone anziani o dalle persone adulte che una volta espulse dal mercato del lavoro si trovano
Quanto i precari in condizioni di non tutela di non riconoscibilità da parte dello Stato
Un'altra fonte questione fondamentale è stata quella di non trasformare il Welfare in un terreno di scontro tra i generi e le generazioni qui non si tratta di diciamo
Litigare per applicherà accaparrarsi le poche risorse disponibili Giordania vantasse vantaggio degli anziani le donne aspra
Giù degli uomini si tratta di costruire un sistema fortemente imperniato sul concetto di solidarietà tra generi e generazioni
E quindi anche sul concetto di giusta equità per cui tutti
Le categorie sociali dobbiamo essere in qualche modo disposti ad accogliere a riconoscere i bisogni dell'altro
Infine l'ultima proposta emersa dal gruppo di lavoro è stata quella di una forte richiamo alla valorizzazione del lavoro di cura
Del che dico del lavoro di cura bisogna riconoscere sia alla dignità sociale in quanto è uno degli elementi fondamentali
Che permettono di mantenere viva i legami sociali all'interno della comunità in cui questi sono nati basta pensare a tutti quegli anziani che possono continuare a rimanere inseriti
Nelle proprie reti di relazioni sociali grazie alla presenza di una donna italiana o straniera che si prende cura di loro
è il mantenimento dei legami sociale è fondamentale anche per l'educazione delle nuove generazioni perché dallo scambio delle esperienze precedenti
Si possono conoscere gli errori eventualmente svolte quindi non incorre e non ripeterli
Ma ciò che è emerso in maniera molto forte anche la necessità di valorizzare il lavoro di cura da un punto di vista economico
Cioè dobbiamo riaffermare e dire con chiarezza che il lavoro di cura partecipa e contribuisce anche se non attualmente quantificato alla produzione del PIL di questo Paese
La presenza del lavoro di cura permette ai giovani agli adulti e alle giovani donne anche di continuare a svolge la propria attività lavorativa e quindi di contribuire con il proprio ingegno e con il proprio capitale sociale
Alla crescita di questo Paese ma così come valorizziamo il lavoro delle persone che hanno una professione riconosciuta ed regolamentata
Dobbiamo anche valorizzare riconoscere l'importanza delle del lavoro di quelle persone che si prendono cura
Degli anziani dei bambini o di quanti sono in difficoltà e che grazie a questo sostegno alla persona permettono poi ha figli nuore o altri genitori di contribuire allo sviluppo del Paese
Grazie grazie
Che in questi tra l'altro molti comprendere molti possibile recuperarle coi nella fase di dibattito più legata direttamente i temi economici
Infine l'educazione un altro tavolo
Seminario alla dottoressa Paola Mazzolini per la semplice sì premetto che è stata una sintesi senz'altro in completa vista la ricchezza della relazione del professor poi anche per il dialogo
Il professor poi ho guidato il nostro gruppo in un'analisi della su citata uguale come esito di una crescente dominazione della tecnica sulla natura che in base a tutti i campi
E ha invaso anche il campo dell'educazione che infatti oggi è ormai più che altro di tattica
Ma il professore ci ha aiutati a guardare addirittura oltre al fatto che quando parliamo di educazione NTA che parliamo fondamentalmente ed educazione come la relazione
Anche lì
Anche la relazione è diventato un ambito tecnico nel senso che tutti noi conosciamo manuali che ci insegnano come dire delle relazioni
Però
Anche in questa situazione di dominio della tecnica c'era sempre aperto uno spazio
C'è lo spazio della
Della relazione autentica di una relazione fatta veramente di incontro tra persone ed è quello lo spazio anche dell'educazione
Di in questo momento di autenticità in cui siano adulto sia il giovane si
Si incontrano e si mettono in gioco si producono alcune caratteristiche
Perché appunto in questo reciproco incontrarsi
Soltanto nel giovane la persona entrambe le persone ma soprattutto a persona giovane può sbocciare superare anche il proprio fallimento ma soprattutto comprendere la propria vocazione nel senso che vende di quell'appalto unico insostituibile
Che ciascuna persona porta alla comunità
Non all'interno del gruppo in particolare poi nel dibattito abbiamo anche un po'affrontato gli ostacoli ci siamo detti anche nella fatica la difficoltà di educare soprattutto di educare all'impegno per gli altri innanzitutto anche professore ci diceva che
Sebbene oggi si pubblicizza intanto si parli tanto della libertà individuale in realtà anche questa libertà è funzionale al sistema mentre invece analista di fare proposte che un po'ci distinguano in quanto cittadini del mondo ma come cristiani non mentre c'è nel mondo ma non del mondo
Un'altra difficoltà che è emersa
Un po'dai tanti interventi che si sono susseguite in sala quella dei vincoli
C'è anche questa possibilità di relazioni autentica spesso viene resa complessa da per esempio
Le questioni della mancanza di tempo
E poi il Governo spesso anche nelle
Nelle professioni che ci porta alla relazione con gli altri dovrà seguire attuato coglie complesse e che quindi vanno un po'a detta dello spazio di questa di questa autenticità
Ci siamo anche detti la difficoltà di coinvolgere i giovani però professare in questo siamo
Aiutati a puntualizzare un un fatto importante certe nella pedagogia sociale c'è sempre un doppio movimento c'è un movimento senz'altro di educazione rivolte ai giovani
Però anche un movimento di azione nei confronti della succitata venderla educante
Quindi
Tante volte di fronte anche nostre successi o presunti tali rispetto alla possibilità di coinvolgere i giovani in un impegno sociale dobbiamo ricordare che c'è sempre quest'altro tipo di azione che dobbiamo tenere presente e portare avanti
Educare alla cittadinanza passa per la scoperta che la nostra individualità non si compie se non nell'incontro con l'altro nell'incontro non soltanto attraverso diciotto bis è volontariato istituzionalizzato
Ma anche un incontro fatto di vita quotidiana di prendersi cura delle persone con le quali esse in relazione
Ma senz'altro anche di impegno sociale e politico
Come tutto questo innanzitutto che scoprendo l'anima e riscoprendo il tempo che deve essere un'armonia di pieni e vuoti e non una corsa frenetica perché in questo
Viene per questi tempi pieni ma anche
Nelle pause possibile rifletta su di esse riscoprire assente
Un altro un altro modo è senz'altro educare alla cooperazione fa scoprire soprattutto i giovani che attraverso la cooperazione possono raggiungere risultati ed esprimere se stessi e molto più che attraverso la competizione
Concretamente alcune proposte
Ci siamo un po'di detti abbiamo condiviso l'importanza di una formazione all'impegno sociale e politico ma che sia una formazione rivolte ai giovani ma anche
Continua per gli adulti
L'importanza dello sport tra
Come un contesto nel quale da un lato si impara quotidianamente anche a gestire
Il proprio fallimento e a farne uno strumento di crescita ma anche si impara realmente la cooperazione il servizio civile
Ma tutte quelle quegli ambiti di formazione ed educazione in cui anche gli adulti possano mettersi in gioco in pratica e fare gli adulti nel loro nell'esercizio di autorità
Tutto questo e concludo sapendo che l'educazione è un processo non sempre ha coronato da un successo immediato visibile ma che è come cristianesimo possiamo dire è radicato nella speranza grazie
Ora dobbiamo essere ancora più bravi perché il tempo davvero stringe i temi sono molti partiamo ripartiamo dal lavoro
Il nostro esperto Massimiliano Colombi io segnato parecchie cose due secondo me sono assolutamente di rigore rispetto alla sintesi che abbiamo sentito prima la prima riguarda
Il rapporto tra lavoro e diritti cioè la domanda è come mai
Fino a vent'anni fa finora quindici anni fa
La conquista del lavoro era la porta
Di accesso a ulteriori diritti oggi l'accesso al lavoro
Una porta verso disuguaglianze abissali
Cioè io mi ricordo quando venni assunto avevo solo diciannove anni ho finito il liceo classico un mese dopo sono stato assunto per me sulla porta
Di accesso ufficiale la serie A in un mondo di diritti
Tra l'altro fare il giornalista fare il cronista all'epoca in una città di provincia più o meno come a Perugia
Significa avere uno status symbol molto più di quanto non possa esserlo oggi vede i ragazzi che arrivano a trent'anni in redazione sono già preoccupati sono praticante sono già preoccupato ecco quindi che cosa si può fare
Al di là ovviamente dei processi legislativi del nelle riforme eccetera per invertire questo
La seconda domanda la partecipazione dei lavoratori alla governance dell'impresa c'è tutta una serie di teorie no sul stakeholder engagement
Settimana scorsa il Ministro Tremonti ha parlato della opportunità di far partecipare i lavoratori agli utili dell'impresa
Ecco senza fermarci necessariamente nell'orticello Italia perché è una tematica per tutto il mondo è possibile immaginare un futuro dove il lavoratore sia più partecipe
Rispetto alle scelte oppure la dimensione che ha assunto il fenomeno impresa anche a livello globale no Comuzzi nazionali che sono più grande di Paesi sovrani no
E tale da rendere impraticabile questo percorso
Se riesce a rispondere in sette minuti dai bravissimi
Anche otto
Pertanto
Grazie anche per questa seconda opportunità
Consentitemi una battuta essere al Teatro Pavone colombi e pollo insieme per un capolavoro
Cambiare
Il rischio è che
Abbiamo come
Esatti il rischio che pollo segnalava di finire in padella e quindi sarò ligio anche i tempi
Ma non ci sono cacciatori grazie alla platea assolutamente contraria già presumono quindi
Stia sereno
Paloma solo
Ora
Raccontavo al stamattina nel gruppo un'esperienza concreta la settimana scorsa ero a un'altra esperienza formativa di un'associazione del mondo cattolico
Dopo aver fatto tutto il ragionamento sulla centralità del lavoro sul lavoro che realizza il lavoro che partecipa alla creazione il lavoro che rende l'uomo più uomo e donna più donna
Si alzava un ragazzo con gli occhi che ancora mi ricordo mi dice Colombi bravo simpatico interessante
Però nella mia realtà mi trovo davanti a una domanda di questo tipo ma è meglio il lavoro senza diritti o i diritti senza lavoro
Allora questa un'estremizzazione è chiaro che non descrive tutta la la realtà
Però è evidente che
Già in passato ma questa crisi pone l'alternativa cioè quella che sembrava una conquista e anche comodino conquista stabile seppur con gradienti diversi
Oggi è messa in discussione
Non è messa in discussione però solo dal destino cinico e Bari
E anche perché per molti anni
Per tante generazioni la logica è il senso di quelle conquiste non sono state riaggiornate per ridare senso e per ricollocare in contesti culturali in generazione differenti
Quello che è stato ottenuto da altri primati noi c'è un'eredità che rischia di abitare questo sente questo tempo senza un senso condiviso
No
Secondo aspetto
I giovani molti giovani
Ma quale analisi alla necessità di essere un po'più sofisticata per cui io segnalo questa necessità
Di non fare analisi Massi fidate e analisi in maniche nel senso che questa flessibilità una chance per alcuni è una trappola altri è un trampolino per altri ancora è una promessa per alcuni è una condanna per altri ceceni Sita di entrare dentro questi
Evitare quelle che stamattina definivo le analisi caricaturali della realtà che forse sono anche quelle funzionali a chi dirige il sistema
Perché dico questo perché
I giovani nella lavorare con loro viene fuori che
Sperimentano l'idea di essere un po'tenuti ai bordi del campo di gioco
Cioè sostanzialmente che non rientrano più in un gioco che è quello del lavoro adulto in attraverso il quale ci si realizza e si resta un po'ai bordi del campo però le biografie ai bordi del campo
Si presentano come biografia dell'abbandono
Che esperienza si fa ai bordi del campo da un lato siamo di fronte ad itinerari lasciati asse costruiti nella durezza della sorte individuale solitaria
Dall'altro diventano percorsi che taglia il più possibile rapporti di dipendenza cooperazione socialità
Allora c'è una grande illusione che stiamo dando un po'forse ce lo stiamo dando anche reciprocamente che questa autonomia come non dipendenza come impossibilità di pensarsi come soggetti che dipendono da e sono preceduti da
Porta al riconosca al mancato riconoscimento di essere presi in carico
Di essere un po'anche bisognosi di accompagnamenti ecco la riflessione quegli eri ma che razza di patrie quella che si definisce solo in funzione
Delle Terre des dove risiedono le ossa dei padri e invece non è in grado di mantenere il meccanismo di generazione in generazione rispetto al lavoro
Cioè queste biografie dell'abbandono che solo attraverso l'attività educativa di accompagnamento di presa in carico possono essere trasformate in biografia dell'incontro non interpella la nostra democrazia
L'ora il secondo passaggio veramente veloce Barbara Spinelli già
Qualche tempo fa
Aveva individuato che cosa può succedere se queste biografie in qualche modo non vengono elaborati e se questa comunità in qualche modo non pensa qualcosa perché è vero che oggi
I figli pensano che staranno peggio dei padri
Però Barbara Spinelli già nel due mila sei e già le ATI il primo invito che ho ricevuto era proprio per capire se l'esperienza francese delle periferie francesi poteva in farci capire qualcosa diceva
La collera di una generazione che per la prima volta dal dopoguerra non conosce l'ascesa sociale ma conosce una discesa
è la collera di chi vede spezzarsi uno dopo l'altro i fili che dovrebbero tener stretto alla società
Il filo che lega una generazione la successiva il filo che lega la persona al sindacato chiamato a rappresentarla il filo che dovrebbe annotare la spina non è di tutti coloro che nell'agire economico sono protagonisti lavoratori che producono cittadini che consumano il prodotto e azionisti delle imprese produttive
Tutti questi fili sono oggi rotti siamo davanti a una rete che si spenderle non tiene più
Va se questa idea sia un po'catastrofista
Coglie forse nel due mila sei ci sembrava più catastrofista di quanto non sembri davvero oggi però c'è un'alternativa non è il mio tema però lo lo voglio recuperare perché mi pare importante
Cioè che questa sfida richiami anche un tema che poi è quello del professor pollo che era sfida educativa
Vorrei semplicemente descriverla come l'esigenza che questi giovani ai bordi del campo sentano qualcuno che li chiami a partecipare una storia di salvezza c'è qualcuno che dica non temere
Perché io ti ho chiamato per nome perché tu sei preziose me gli occhi perché Segni degno di stima io ti amo queste sono le parole di Saia
Che però indica anche per il sindacato anche per le aggregazioni sociali anche perché si occupa di economia ma anche di valorizzazione del capitale umano questa logica dell'io ti ho chiamato per nome
Ma questo non basterebbe
Se però noi non ragionassimo sulle politiche
Cioè non basta questa attenzione all'al la persona senza un quadro
Allora stamattina veniva fuori un dato interessante cioè quanto anche le istituzioni sociali
Tra cui il sindacato tra cui
Un'organizzazione come le ACLI altre associazioni c'è quelle
Organizzazioni che hanno una funzione riconosciuta socialmente
Godono di poco riconoscimento in questo tempo anzi c'è una strategia di fondo che mira a descriverle come inefficaci e inutili
Per connettere i problemi del singolo a soluzioni più collettive
Allora da questo punto di vista però
Io immagino che se le descrizioni che ci arrivano del rapporto con lavoro intermittente
Del lavoro che non consente socialità di lavoro a progetto che nello stesso tempo non consente progetti di vita
La tutela diventa sempre più Progetto sociale
Cioè è la sfida che dal mio punto di vista il sindacato di domani deve porsi non è la tutela
Così come pensavamo fino a ieri
E la tutela che tiene dentro il luogo di lavoro ma anche il fuori luogo il lavoro la dimensione del lavoro ma anche quella del consumo
La dimensione del territorio come quella della fabbrica anche perché tante persone non hanno più nemmeno un luogo di lavoro lavorano in ogni luogo in cui vivono
Allora da questo punto di vista immagino che tra ATI
E sindacato ci possono essere delle terre di mezzo
La prima
Mi pare che questa campagna sullo Statuto dei lavori
Sia interessante sentì venti
Un terra di mezzo dove sperimenta propone produrre dei reciproci riconoscimenti la seconda
Mi pare che ACLI e sindacato hanno anche e CISL e in particolare hanno anche una comune sorte quotidiana quella di incontrare tanta gente
Con
Problemi tanta gente alla ricerca di soluzioni tanta gente in cerca anche di non restare sola
Allora il punto però che questi incontri
Non costruiscono materiale di riflessione per costruire
Per la costruzione di politiche
Cioè sembra che chi sia deputato a costruire politiche possa fare a meno di queste biografie e chi incontra queste biografie abbia solo la necessità di trovare soluzioni in realtà il valore aggiunto di esperienze come
Reati e come altre associazioni sono proprio quelle di riconnettere
Chi produce proposte di politiche con chi incontra Levio grafie però mi pare che la sfida sia anche quella un po'di immaginare nuovi progetti in prenditi ivi da un punto di vista sociale
Là c'è una via comunitaria forse all'accesso del lavoro che può essere pensato che forse può essere un antidoto alla tecnicismo che vale anche il lavoro
Eppure però c'è un'ultima questione che
Non vorrei in qualche modo che è quella della partecipazione
Sembra
Qualche modo un po'deviante sembra quasi un'azione deviante rispetto alla crisi non parlare di partecipazione ci ma come il problema e che la gente non ha lavoro
E noi facciamo un ragionamento culturale
Sul tema dalla partecipazione
E mai come in questo tempo proprio nella crisi c'è una disponibilità abbastanza diffusa da parte della politica Tremonti al meeting di Rimini ma anche altri lo stesso Sacconi il giorno dopo sulla stampa lo stesso libro bianco
Già contiene spunti in questo senso
Parliamo di partecipazione
Professor Ichino accompagna la proposta di legge che in Parlamento che
Unisce due disegni di legge uno diversi invece viene da sinistra e uno che viene da destra una relazione significativa
Recupero solo un'idea
Lui dice c'è un rapporto di lavoro che può essere regolato con un contratto che ha più la dimensione della polizza assicurativa
Assicura molto costa un po'di più e lo scambio e sicurezza retribuzione c'è
Una seconda possibilità del contratto come scommessa comune
Tra imprenditore e lavoratore qualora aggiunge Chino il management si affidabile
Di questi tempi la prudenza
Dice chiaramente questi due contro questi due modelli non esistono pure nella realtà
Ma questi due modelli corrispondono due tipi di sindacato il sindacato dei diritti e il sindacato della partecipazione anche questi due sindacali modelli di sindacato dice Ichino non esistono nella realtà
Però è possibile rappresentare un continuum e
Qual è la sfida di questi tempi è che il posizionamento rispetto al modello più assicurativo o al modello più partecipativo non è una scelta ideologica a una scelta programmatica
Essere più il sindacato dei diritti o il sindacato della partecipazione non è una scelta a monte
Ma sarà importante valutare dove posizionarsi
In base alla reale condizione di quell'azienda ha in realtà in relazione anche al ciclo economico che l'economia in qualche modo sta attraversando in base anche alla capacità dei lavoratori diventare imprenditore collettivo
Insomma conclude china dice questa la strada per dare in Italia effetti una realtà a quel pluralismo sindacale che già nella Costituzione viene in qualche modo accolto
Quindi la mia sensazione è che la partecipazione può essere anche una chiave per accelerare la come dire il riposizionamento dell'esperienza sindacale su un orizzonte maggiormente aderente dei problemi che stiamo attraversando
Grazie
Grazie lei ha portato la nostra analisi su un terreno estremamente interessante che solo diciamo la mancanza di tempo vivibili impedisce di chi ulteriormente scavare tra l'altro aggiungo solo
E poi mi fermo che
Mi sembra questa un'opportunità sulla quale ragionare anche per cambiare il modo stesso di fare impresa non solo di fare il lavoro e di fare sindacato perché pure l'impresa bisogna in qualche modo di
Essere aiutata a a riprendersi cura del bene comune cioè ad avere una prospettiva che non sia quella
Del conto economico al trentuno dicembre o
Della singolo
Uno stabilimento produttivo in un determinato territorio
Però come dico vediamo di tirare delle sintesi anche degli altri temi che abbiamo affrontato oggi quindi con Maurizio Pallante parlerei più di sostenibilità economica
Ho apprezzato questo richiamo al tema della sobrietà e penso che sia molto proprio che sia un tema anche lei condivide per cui volevo pregarla magari di spiegarci ulteriormente come questa declinazione potrebbe segnare una ripresa per per la sfera dei lavoratori e
Del nostro sistema in generale
è una cura
La sobrietà
Assente
Pronto ma sindacabilità è semplicemente un piccolissimo elemento del discorso che io faccio sulla decrescita
Che ha una credo un portata più ampia una portata non soltanto relativa agli stili di vita in cui rientra sobrietà ma anche di politica economica di politica industriale di politiche tecnologica
Però
Che parla
Di decrescita diventa un po'difficile perché
Tutti i criteri di interpretazione della realtà che noi utilizziamo
Non prevede questo tipo di concetto
Come tutti i concetti che noi adoperiamo sono concetti
Precostituiti all'interno di un sistema di bensì è un sistema di valori
Qui si parla molto di lavoro
In realtà tutte le volte che si parlava di lavoro stava parlando di occupazione
Ma
L'occupazione non è tutto il lavoro
Il concetto di valore ben più ampio del concetto di occupazione
L'occupazione è una piccola parte del lavoro
Che consiste in una serie di azioni che non hanno niente a che fare cosa distrazione di bisogni personali di compie ma che
Consente alla queste persone che li concrete in cambio del denaro per comprare le cose che mi serve per vivere
Io ho sentito prima che si parlava che lei
Casalinghe non lavorano
Ma siamo matti
Ma siamo matti
Secondo l'Istat
Ma secondo l'Istat le casalinghe fanno parte delle non forze di lavoro
è una persona lavora soltanto se va a prendere uno stipendio altrimenti non esiste questa cosa qua teme che finché andò no lo studiamo questo concetto di lavoro ridotto a occupazione noi difficilmente potremo capire cosa significa di crescita
E come la decrescita possa aprire delle prospettive anche di occupazione sembrerebbe strano
Si parlava il nuovo modello di sviluppo io penso che l'abbiamo bisogno di un modello ditte sviluppo non di un modello di sviluppo
Che lo sviluppo sia un concetto tossico che esprime diciamo
Diciamo la
Presunzione che il modello economico fondato sulla crescita e il modello da imitare è un concetto razzista il concetto di sviluppo
Allora senza
Rimettiamo disservizi cosa facciamo a capire anche cosa come si inquadra la sobrietà all'interno di un discorso di decrescita
Allora
La decrescita abbia spetta anzitutto che cos'è la decrescita
Perché io penso che
Oggi ho cercato di spiegarlo del gruppo di lavoro ma penso che la maggior parte delle persone non sa credo sia di crescita
La decrescita
E il contraente a crescere
Ma che cos'è la crescita
Il PIL cosa misura
I beni che vengono prodotti e servizi che vengono forniti ma nemmeno per sogno
Il PIL è un indicatore monetario e misura la quantità delle merci che vengono scambiate
Siccome noi siamo da diverso tempo abituati a comprare tutto quello che ci serve e a considerare il lavoro soltanto occupazione tendiamo a confondere il concetto di merci col concetto di bene che sono invece dei concetti completamente diversi dal punto di vista logico dal punto di vista economico
Si apre un vocabolario la merce le merci sono oggetti e servizi che si comprano
I beni sono oggetti servizi rispondono un bisogno sono i concetti completamente diversi ma cosa nota in nota capisce questa distinzione capisce anche che esistono delle merci che non sono beni e che esistono dei beni che non sono merci
In Italia si butta il due per cento del valore del PIL incisivo il cibo che si butta tra la produzione la distribuzione del consumo e il due per cento del PIL
Se noi diventassimo tutti più intelligenti non dico più sobri perché mi pare il cibo è un'operazione ghiotta bene non lo fare non lo fare su dei buttarlo se non non buttarsi inutile il cibo il nostro PIL diminuirebbe del due per cento
Ma avremo qualche limitazione delle nostre dite ci serve ci buttiamo
Non soltanto non ci serve ma se noi riduciamo il cibo che buttiamo miglioriamo il mondo perché il cibo che buttiamo doveva finire in discarica
E va aggravare il problema dei rifiuti perché anche con la parte che si ricompone che fa il percolato che manda di miasmi e compagnia bella
Allora
Perché
Il cibo che si butta è una merce che si compra chi fa crescere il PIL ma non è un bene perché non risolve alcun montuoso dispongo bisogno
Faccio un altro esempio ne abbiamo delle case
Che per essere riscaldati emendamenti consumano pentiti dedica solo al metro quadrato all'anno
In Germania non le fanno costruiremo le fandonie strutturare se consumo più di sette litri al metro quadrato all'anno
Ma le case questo le case peggiori legasse migliori consumano un litro e mezzo al metro quadrato all'anno
Pendiamo le peggiori sette litri
Anziché venti
Tredici non so dire se una casa ne consuma venti e
Per legge si può essere obbligata consumarle sette che tredici si sprecano perché mal costruita perché disperde caro dagli infissi dei muri e compagnia bella
Quindi tredici libri sul venti i due terzi sono una merce che fa crescere il PIL ma non sono un bene perché non serva scouter la casa
Non si fosse un Governo illuminato lo diceva un ossimoro non che mettesse al centro da sua politica economica la ristrutturazione delle nostre case
Perché consumo sette litri anziché venti libri
Noi avremmo una
Di crescita del PIL
Ma peggiorerebbe la nostra vita
Cioè il calore che si spiegano le finestre se nasca andarci non è un bene migliorerebbe invece le nostre vite perché una casa che consuma venti litri manda in atmosfera i due terzi di C o due in più rispetto alla sei punto sette litri quindi contribuisce all'effetto serra
Ora
Questo è un punto importante no perché come esistono delle merci non sono beni sia faccio diminuire le merci non sono beni Lucio da rimetterci niente nella vita c'è da migliorare il mondo ma soprattutto ciò da lavorare nel senso che l'occupazione
Perché se questo Governo illuminato c'è questo ossimoro scegliesse di mettere al centro delle politiche economiche all'istruzione le case quanti posti di lavoro si creerebbero
Un'infinità
Posti di lavoro che tratto si pagano da sì
Perché si pagano quei soldi che si risparmia dall'importazione di fonti fossili
Quindi
L'unica maniera di creare occupazione mi presunzione usati e proprio sviluppare le tecnologie della di crescita
C'è tecnologie che consentono di ridurre
Per ogni unità di prodotto tre cose la quantità di energia che ci vuole produrlo la quantità di materie prime occorrono la quantità di rifiuti che si producono
Qui c'è un mondo di cose da fare c'è un'infinità di occupazione da da creare come si fa concretamente farà cosa di questo genere
Per esempio con due poli di Rivoli due misure di politica amministrativa che ne suggeriamo la prima misura è
Bloccare tutti i piani regolatori
Lo stanno facendo alcuni Sindaci per fortuna
La seconda misurare e fare un regolamento edilizio in cui si dice nel nostro Paese non si possono costruire case sì consumano più di sette litri al metro quadrato all'anno non si dà la licenza per ristrutturarla sì alla fine contropiedi settembre potrà parlare
Ci matto in questa maniera bloccando il Piano regolatore blocchi l'attività edilizia
Neanche per sogno neanche per sogno
Se
L'attività di vizi e non può costruire dell'uomo e le case non possono di consumare sette iter mq all'anno si indirizza tutta nella ristrutturazione dell'esistente e siccome negli ultimi cinquant'anni abbiamo costruito le case da fare schifo
C'è da lavorare per i prossimi cinquant'anni
Ma è un lavoro questo qua che sempre rientra carico di occupazione ma che acquista un senso quando sento dire dobbiamo creare occupazione vengono i brividi ogni volta sento questa frase
Perché dovremo creare occupazione significa per esempio potenziamo le fabbriche delle armi
Potenziamo il commercio della droga crea occupazione
L'occupazione quella parte limitata il lavoro che sta
Non è mai con un valore mai
Non è mai un valore il lavoro deve riacquistare il senso c'è l'attività umana che migliora il mondo per consentire agli uomini e agli altri diventi dividerci meglio
E soltanto se ha questo valore in sé stesso di lavoro crea anche occupazione me la cosa la conseguenza di questa di questa scelta
A me che il questa è la la portata di questi concetti e a una valenza di politica economica molto ampia molto ampia io ho fatto anche Vincent sull'industria due obelischi e così via perché noi
Cioè noi
Tutte le forze politiche destra e sinistra senza nessuna differenza senza sulla differenza pensano che l'obiettivo è la politica economica sia di favorire la crescita
Siccome la cresce se BOC bloccata per una crisi di sovrapproduzione non una crisi finanziaria perché se fosse la crisi finanziaria dice va bene sono quattro banchieri farabutti rimettiamo in galera e tutto torna come prima non è così
La crisi una crisi di carattere produttivo
Se bloccata perché si produce troppo rispetto a quello
Che si riesce a consumare la cosa del tutto è partita nelle case nelle crisi con le case degli Stati Uniti cioè quando le banche davano i DVD a dei clienti che non erano in grado di restituirli
Ma cosa facevano in questa maniera sostenevano la domanda perché c'era un'offerta troppo grande rispetto a quello che il mercato in modo da servire
Allora se tutti si ragiona nell'ottica della crescita in un momento in cui si produce più di quello che si riesce a comprare cioè delle cose che non servono
L'obiettivo è quello di stimolare la domanda per far ripartire i consumi che dall'altra un concetto bruttissimo perché se uno mi dice che sono consumatori gli dà un cazzotto sui denti
Il dunque sotto i venti quando vado a comprare qualche cosa che mi serve sono un acquirente un compratore e quanto la prendo e me la porta a casa e l'adopero sono uno utilizzatore non sono una termite che compra per consumare per distruggere
Da questo concetto è uguale lei rispetto tutto si fonda sul fatto di comprare qualche cosa buttarlo il prima possibile per poter comprare dell'altro per poter continuare a produrre eccetera eccetera no allora
Tutto questo questo tipo di
E questa è la parte delle merci che non sono beni cenno dobbiamo eliminare e ridurre progressivamente le merci che non sono beni perché in questa maniera riduciamo l'impatto ambientale creiamo posti di lavoro e un lavoro che ha senso l'altro aspetto invece quello di potenziare i beni che non sono merci
Perché i beni che non sono merci cioè l'autoproduzione o anche il discorso della sobrietà quanto il discorso delle forme di scambio non mercantili non fanno crescere il PIL
Se io mi produco i pomodori non è un fatto diciamo teorico perché io mi perdoni pomodori o morto
Sì io mi scaldo con la legna del mio Bosco manufatto di Oricoli mi scaldo Cogne mio Bosco non vado a comprare i pomodori al mercato faccio dignità domanda di pomodori e non vado a comprare il gasolio faccia di una domanda di gasolio di riscaldamento
Producendo mi la mia Energia coltivando il bosco e facendomi del mio la mangiare io sono un a sociale perché faccio diminuire il PIL
Bene mai di pomodori non c'hanno nessun paragone con polipo da comprare sono infinitamente più buoni non riesco più a mangiare degli altri mozioni non capisco come si fa mangiarli e quando accendo la mia cucina economica in Piemonte lo chiamo tutta gente
Ci sono sicuramente io mi scaldo e faccio da mangiare contemporaneamente e se Putin e Gheddafi voglio rivedere i prezzi del gas io gli faccio il gesto da ombrello
Va bene perché sono tono da questo punto di vista allora il secondo aspetto quello degli stili di vita mira a potenziare l'autoproduzione di beni mira a potenziare la sobrietà mira a potenziare gli scambi non mercantili
Perché gli scambi non mercantili sono quelli che creano solidarietà tra le persone
Gli scambi mercantili distruggono la i rapporti sociali
Ora se tutto si compreso tutto si vende perché il lavoro e occupazione e tutto emerge il ping decrescere
Le nostre Società diventano Società disgregata disgregata se invece impariamo a Tonacci le cose il tempo
Sulla base delle regole che hanno studiato gli antropologi francese la scuola del Mossad e Marcel mosse in particolare tre regole sole non scritto da nessuna parte in tutti i luoghi del mondo tutto il
Lettieri in tempi si sono sempre rispettate la prima regola l'obbligo di donare
Tempo eh non cose tempo attenzione professionalità solidarietà seconda regola le a Blob privo di ricevere terza regola l'obbligo di restituire più di quello che si è avuto
Sembrano cose normali da marziani in tutte le nostre campagne fino agli anni Sessanta questa era la regola di vita delle i rapporti tra le persone
Io creo legami sociali perché se ti dono del tempo e tu lo ricevi e mi restituisci più di quello che io l'ho dato io molto debole serviti più di quello che ho avuto dei
E quindi si crea un legame sociale ma sul tempo Donato non si paga l'IVA
Non fa crescere il PIL
Capire queste cose allora bene
Ma
Scusami no no no
Nell'articolo dire la sua blasonate operare soltanto un aspetto molto particolare c'è l'aspetto più normalità introdotto centralistica è servito per si produrrà questa è quella sulla quale peraltro devo dire cioè
Molto dibattito a livello scientifico potrà avremmo potuto ecco io sono di farne certo finché ma l'abbiamo usata ovviamente le condizioni in questa sede abbiamo comunque accolto il il diciamo c'è soprattutto il richiamo
A questo doppio binario non quello dei beni
Che non sono merci e quelle delle merci che possono essere le elezioni non sono questo io magari a Roma questo prezzo potrebbe probabilmente essere uno stimolo per un'analisi un po'più specifica del del movimento di via e cittadinanza attiva anche dal punto di vista appunto della posizione come utente di servizi visti il tenta di consumi eccetera
Non credo adesso possiamo approfondire questo tema è comunque
Appunto una una materia su cui anche a livello scientifico il dibattito è molto molto card è un paradiso culturale che mette in discussione il paradigma culturale che ha governati Paesi occidentali per duecento anni ci mancherebbe che non sta si discusse
Mi arrendo così macchinette
Io sono molto interessato anche chiudere l'altra gamba che abbiamo aperto quella dell'educazione alla cittadinanza quindi vorrei dare
Un attimo di spazio anche al professor Mario pollo
Perché abbiamo sentito dai lavori seminariali il
Le imprese che è stata posta anche su questa l'esigenza credo che alla base ci sia però
La necessità di individuare un tessuto di valori comuni allora volevo chiedere come costruire questo tessuto in una Società così largamente frammentata disgregata per
Consegnare soprattutto penso alle nuove generazioni un
Ruolo di cittadinanza più protagonista rispetto
A quello abbastanza
Passivo qui assistiamo in questo momento
Cercherò se è possibile farlo con i limiti nostri ben sette di tempo infatti
Ma il problema immagino il problema comunque
Il
Partiamo da una considerazione
Ecco per spesso
Noi diciamo
Che viviamo in una realtà in cui l'INPS non ci sono valori che i giovani sposi sento spesso il mantra
Che i giovani non hanno valore e tutte le volte la pressione mi sale per fortuna ce lo bassa per natura non corro troppi rischi
E nasce da che cosa
Non nasce nasce dal fatto che
Non si riesce più a individuare nel mondo che abitiamo una gerarchia dei valori
I nostri giovani hanno molti valori
Però li hanno non gerarchizzati sono valori che coesistono in un sistema in cui non c'è gerarchia
Ed è il modello della società in cui vivono
Questo che cosa significa
Che in un momento della loro vita fanno riferimento a un certo sistema di valori poi cambiano ambito di vita e fanno riferimento a un altro sistema di valori che possiamo anche giudicare contraddittorio con l'altro che hanno lasciato
E la cosa ci dice ma
Dov'è la coerenza
Quindi i giovani hanno molti valori manca loro una gerarchia manco una riduzione della complessità del sistema dei valori
E come può essere ottenuta la complessità
La complessità può essere ottenuta
Semplicemente con una formula molto semplice che la scoperta dell'alterità
In una ricerca che ho fatto
Nel mille
Novecentonovantaquattro sul disagio giovanile in Italia mi sembra ieri mattina passato utili
Avevamo confrontato
I giovane rispetto
Ad ai valori anche
Eravamo confrontato le diversità valoriale tra i giovani a disagio e quelli che non erano disagio
I sistemi di valore che erano usciti erano sette per sei sistemi non c'era ben differenza
Si era tra i giorni disagio e tra quelle più lontano dal disagio un'unica sistema di valori che differenziava
Ed era che sul tema di valori in quei colori centrali erano
La giustizia sociale le pare opportuna per tutti la tolleranza
Il rispetto dell'altro della diversità il rispetto dell'ambiente era
I giorni che possedevano questo sistema di valori erano dirà immuni dall'esperienza del disagio
Mentre i giovani che vivevano esperienze disagio con un sistema di valore più accentuato degli altri che io allora avevo definito
Voglio una vita spericolata perché era alla ricerca di novità la ricerca di eccitazione di sensazioni forte la ricerca di sensazione
Erano due sistemi allora da quella ricerca che cos'era nato era nata la considerazione che sono i volevamo aiutare i ragazzi
A creare un sistema di valori al dei valori che fossero lì dovevamo coerente gerarchico dovevamo aiutarli a scoprire l'esperienza dell'alterità
Allora non c'è il pro quindi il problema tanto di
Costruire
Un sistema di valori così perché il valore comune e dato dall'esperienza dell'alterità
Se noi riusciamo ad aprire educare i giovani all'esperienza dal chiarita di fatto noi aiutiamo il giovane a trovare un terreno che io chiamo dei metta valori che sono i valori dei valori
Che al di là delle differenze poi particolare dovuta diversa credenze alle diverse ideologia le diverse culture eccetera diventano gli elementi comuni ma questo richiede un'educazione
All'alterità un'educazione a scoprire che io realizzo compiutamente la mio manetta solo nella relazione con l'altro solo assumendo responsabilità nei confronti degli altri
Solo assumendo responsabilità nei confronti della comunità e della società in cui vivo
E solo impegnandomi nella trasformazione di questa realtà
Allora
Se non riusciamo a sviluppare questa deriva educativa riusciamo anche a
A vivere
Un sistema di valori che plurimo
Ma nello stesso tempo
E anche condiviso perché c'è una parte che chiamo dei metta valori che sono valori condivisi e sono valori che
Consentono anche il dialogo della differenza consentono perché per dialogare
Bisogna essere in parte simili e in parte diverso
Perché se si è totalmente uguale il dialogo è inutile
Se si è totalmente diversi è impossibile e noi dialoghiamo quando abbiamo una parte comune e la richiesta del dialogo nasce poi dalla diversità
Perché se uno è sembra a me du Maroni scusate non è scientifico è una mi dice tutte cose che io so che mi fa la somma Barba che non finisce più
Se l'altro invece a
Qualcosa di diverso la sua diversità
è quella che mi stimola e mi arricchisce e che io credo che sia questa la via e questo è un telegramma non è una risposta
è un tre camper dire attenzione nell'educazione questa via può essere perseguita e rientra pienamente in quella che veniva definita educazione della cittadinanza
Grazie telegramma
Molto chiaro che può funzionare bene anche a sintesi delle considerazioni che abbiamo fatto oggi Leo nel ringraziare i relatori
Vi consegno semplicemente le due chiavi che mi sembra di aver colto e che sono
Comuni a tutti i nostri interventi questa capacità di ascolto che poi
In modo diverso di dire partecipazione
Quindi sapersi mettere in discussione saper ascoltare l'altro questa che veniva definita come esperienza dell'alterità che abbiamo sentito prima può voler dire per esempio in campo sindacale
Sperimentare formule nuove
Lavorare più sul concetto di partecipazione rispetto a una visione puramente difensive statica dei propri diritti
E l'altra chiave è appunto quella del fare dell'innovazione concretamente portata nei nostri territori quotidiani perché chiaramente il cambiamento
Va visto va progettato e giusto disegnarlo però poi conta molto oggi come è sempre stato nel cammino dei popoli il fare quotidiano il che non significa non sbagliare perché
Sicuramente come dice un proverbio chi fa sbaglia però significa comunque esplora Aranti arrendo che è diverso da quello conosciuto e solo attraverso queste modalità questa capacità
Di innovare ascoltando sia mettendosi in discussione
Credo si possano trovare equilibri futuri grazie per la vostra attenzione ora credo ci sia un appuntamento importante per voi fuori dal teatro del pavone arrivederci buonasera
Bene solo per avvisarli che
Terminato Pieri diciannove siamo
Adesso siamo con alla cattedrale di San Lorenzo come si raggiunge riuscendo uscendo ecco al fondo perplesso divine con però al padre Claudio Moncef domani mattina puntuali
Alle ore nove e non qui ma la Sala dei Notari che nella che nella piazza in fondo vicino alla cattedrale grazie vederci ritardi