"Droga: lo stato più acuto del consumismo" (articolo su L'Avanti)

Mercoledì sedici novembre mercoledì scorso cioè sull'Avanti è apparso un articolo che credo sia stato che letto in parte nella rassegna stampa del mattino a che presenta dei motivi di interesse che vanno al di là dell'immediata notificazione diciamo all'opinione pubblica che fa radio radicale nella sua rassegna stampa appunto del mattino l'articolo che merita di essere approfondito perché abbellì Spoon tutti importante dal punto di vista teorico culturale che hanno anche riflessi
Sul piano politico e che a nostro avviso di radicali direi possono essere diciamo così forieri di interpretazioni politiche storiche eccetera che non condividiamo allora vorremmo parlo né e ne parliamo con l'autore l'autore Marcello Veneziani giornalista anche collabora allora ai direttore da poco di una rivista pagine libere e Autore appunto di quest'articolo che intitolato droga lo stadio più acuto del consumismo e si trova a pagina due della antiche quindi da nel notevole risalto
Che cosa dice questo articolo qui nel gelo alcuni passi Marcello Veneziani che salutiamo che è qui appunto al telefono con noi li commenterà insieme a voi andremo avanti in questa verifica dall'articolo delle tesi di si sono presentate e della loro incidenza della loro importanza dice Marcello Veneziani la droga e figlia legittima di una filosofia di matrice neo borghese e Doni
Sta anzi la rappresentazione più radicale e più coerente del consumismo l'idea che la felicità il paradiso siano nella roba non nell'essere al dipendente assoluta dalla merce l'accelerazione promessi IVA del consumo in un viaggio verso la consunzione irreversibile il rigetto del passato e del futuro nel nome di un guida fruizione del presente la filosofia del consumismo che è di matrice Borneo borghese
Ti ritrova tutta e ai massimi livelli nella religione della droga e costi degli Etienne appunto scritto queste righe possiamo spiegarla nelle nostre ascoltatori io partendo da questa considerazione che
La droga e appunto il figlio legittimo la figlia legittima di una società consumista porti e una figlia legittima perché in fondo lavori tra virgolette che sono indicati da questa società agli uomini a giovani sono valori essenzialmente di tipo utilitaristico individualistico pragmatico e si fondono tutti ruotano tutte intorno alla feticcio della merce e del profitto cioè il capitale e quindi in questa chiave mi sembra normale direi qualifiche la reazione dei giovani sia quella di radicalizzare questa questa tesi a questi valori e di portarli fino al loro status più acuto il loro stadio più estremo che appunto quello della truppa insomma ecco impeccabili lo ritenevo che il ricorso che ritengo che sia una continuità tra filosofia dei consumi reiterare
La droga che colpisce soprattutto le generazioni più giovani
Su questo possiamo anche concorda
Veneziani ma voi aggiunge qualche cosa su cui punto il dibattito si apre e dice c'è una doppia verità in base alla quale i trafficanti sono da condannare i consumatori Tano D'Astolfo né perché esercitano una loro libertà e quella del pianeta ha partorito anche una doppia morale il diritto degli individui e di spendersi la vita come meglio taglia si crede e dovere della Società di impegnarsi per il loro recupero questa sua affermazione l'allerta dopo la prima nel senso che prima lei quello che lei scrive dopo realtà dietro l'abbiamo parlato adesso perché qui lei abito punto qual è la filosofia che Sturzo l'uso della droga nonché diciamo la propria il modo di vivere modo di concepire la vita che sosteniamo e sotto il consumo che fa il drogato della merce Della Rocca adesso lei aggiunge questa un atteggiamento ha prodotto una doppie verità
La società dovrebbe punire trafficante ma consentire al drogata di esercitare la sua libertà ecco perché non è d'accordo
Ma perché i film lui accettiamo il principio di una condanna dell'atrofia ritenuto appunto come Stati estremo del consumismo eccetera noi non possiamo che condanna aree colui che usa la droga sia colui che da smerciare ovviamente parliamo di gradazioni estremamente differenti di responsabilità
Lì c'è un'arma Tecce ci sono gravi reati
Spiegherà e violazioni proprio della dignità dell'uomo tra libertà qui forse siamo in un altro ordine di idee del consumatore però il consumatore anche lui ecco compie un atto che va condannati che va riprovato perché
L'avvilimento della dignità umana
Quindi lei dice la necessità di condannare
L'unico della droga ma chi dovrebbe condannare e qui veniamo al nucleo centrale nel dibattito in questi giorni mi pare piuttosto esplosivo
Dovrebbe dare la condanna deve trovare il modo per tutti dovrebbe trattare di una condanna di tipo culturale eccetera sulla condanna il tre
Fatta alla Società dalla comunità dal consorzio civile una condanna che non vuole
Segno di ipocrisia età che con uno scaricare sul drogato responsabilità che appartengono comunque alla società si tratta soltanto di far avvertire forte a anche su colui il quale domando alla Trucca che ciò che fa è un atto sbagliato è un atto che lo morti che è un atto che lo avvilisce e in questo senso la condanna deve essere innanzitutto culturale che poi a questa condanna ecco culturale debba unirsi anche un'iniziativa e qui può rientrare l'azione dello Stato volte a scoraggiare l'uso della droga e a scoraggiare facendo avvertire anche nella sua iniziativa il senso di colpa allora della della droga beh questo mi sembra una conseguenza altrettanto necessaria dico condanna non nel senso più tour della parola cioè il carcere improponibile insomma vino ipotesi di questo genere però ecco care l'uso della droga e darsi da quella cultura e diciamo per missini permissivi sta che ha dato fino ad oggi in qualche modo la legittimazione culturale all'uso della droga mi sembra altrettanto una esigenza ecco Tintin grande importanza
Ne parla appunto di condanna non
Ne in termini giuridici ma di condanna culturale si fa no questa la cosa importante dice nel suo articolo Prada su questo tema della condanna culturale il problema qual è problema lei scrive non si può condannare lustra droga sui nostri fuoriesce dal quadro di valori e di cultura da cui è stato in primo luogo dunque il consumismo nonché
Porre prosegue ancora marchi e sicuri testi che in tale quadro sia estranea alla cultura liberal
Laico progressista con il suo relativismo di valori e di con rigetto di motivi superiori fondanti che diano un senso alla vita ritenendolo una prepari cattura sulla libertà d'Aragona individuale dunque l'avversario vero da battere quindi il nucleo di questa conversazione e la cultura liberal laico progressista perché
Beh appunto perché questo tipo di cultura a innanzitutto
Avvalorato una forma di agnosticismo etico morale tale che insomma i valori sono completamente relatività cliché ognuno fin autogestirsi valori come meglio crede e a questo punto non fu e quale argine questo tipo di cultura può contrapporre a Chiusa droga da questo punto di vista ritengo anzi coerente la posizione di chi rifiuta questa condanna della della droga aderendo a una concezione liberale una concezione garantista in senso estremo e radicale e quella cultura in F e impotente a rispondere a questa vietati droga alla diffusione del consumismo alla diffusione di questi santuari diciamo laici della società contemporanea perché fondamentalmente in ogni indica valori anzi ritiene che i lavori siano quasi un impedimento una costrizione per la libertà personale e collettiva quindi in questo senso la cultura liberal e in fondo il mio terreno di coltura da cui poi è
Per Conoco questi questi fattori e caratterizzante della nostra società ma lei continua ancora finisce un fondo che fa una contrapposizione comincia questa cultura liberal laico e progressista
Che nichilista permissivi sta garantito eccetera questa va verso la tua strada e apporti porta con sé appunto la droga e l'uso della non condanna c'è dall'altra parte c'è il socialismo e questo mi ha colpito c'ha colpito il fatto che contrapponga il socialismo alla cultura liberal progressista e dal socialismo il compito quasi di mettere fuori combattimento o di accantonare questa cultura Vespri il problema per il socialismo odierno a mio parere e decidere diventa ero divenire coscienza critica dell'Occidente tutto ponendo al vaglio critico quel pensiero laicista liberal né dall'umanista fondamentalmente nichilista che nega la barchetta riaprendo i conti con i valori forti
E contenuti a che con la tradizione nazionale popolare italiana e mediterranea sia pure in forme modernizzare questo scritto sull'Avanti è un testo importante a mio avviso su cui si deve discutere perché evidentemente su questi balordi
Fondo diciamo sì poi si giocano tante altre cose un piano politico cosa vuole Lecco potrebbe approfondire queste figure dunque io non ritengo ecco che il socialismo e il se si contrapponga specularmente lo stesso tipo di cultura liberale
Dico che il socialismo nella realtà contemporanea e divenuto un contenitore di varie tendenze c'è una tendenza di tipo appunto liberal progressista che ampiamente diffusa il mondo socialista così come esce ancora una residua cultura di tipo marxista opera in vista che ancora diffusa e c'è anche un filone che anche una sua dignità storica che diciamo quel filone che è stato definito di socialismo tricolore di socialismo nazional-popolari
Una buona notizia che è un socialismo che parte in qualche modo dal nostro Risorgimento e che si ritrova anche nella cultura contemporanea ora io a questo punto vedendo nello socialismo una finiti virtualità ricavo per al per una prima possibile per il socialismo qual è quella di scegliere coerentemente e questa strada liberal progressista e quindi omogeneizzare il più possibile perché socialdemocrazie laiche del nord Europa un'altra strada è quello di un pensare
Sì socialismo italiano mediterraneo che quindi non sia laicista ma sia a tenga presente la nostra tradizione spiritualista alla nostra tradizione nazionale cerchi così e di battere un'altra strada una strada diversa ecco
Perché era l'alternativa che io ponevo Inter torneo fasi negative nettamente il potrebbe il socialismo omogenei
Sì sempre più alla socialdemocrazia nordeuropea ma in questo caso è difficile ingaggia record crociate su questo di questo tipo contro la droga o ipotizzare una svolta decisionista e partecipativa nel sistema politico eccetera eccetera più che lei diciamo così è portatore di un diciamo identità socialista che si colloca nell'ambito di quella come va be'questo c'è ritmo nazionale di origine mediterranea e nazional popolare che cosa significa questo perché lei mi consente queste stesse parole grosse e
E che anche in altre fonti no e fuori dell'ambito socialista dove forte diciamo una caratteristica nazionale e quella socialista e come il fondo a cui far fiorire dico innanzitutto che era un'osservazione che io facevo da esterno al mondo socialista
Quanto io non non mi ritengo non sono un socialista
E quotidianamente mi curiosamente sull'articolo presentato come opinione presentato va avanti a pagina dodici anche
Era l'opinione che una persona che guarda con attenzione con i
Interesse a volte con consenso dalle posizioni socialiste ma pur tra non essendo appartenente a quel mondo turnover così orientandosi su quella strada quindi quello che noi né quella che lo indicava una strada che
Può essere in coerenza con una certa di via del socialismo e che certo può riproporre però in termini problematici
La la storia del nostro passato la storia culturale e civile del nostro passato anche quei movimenti che in qualche modo si sono poi ritrovati in quella che è stata definita l'ideologia italiana o addirittura il fascismo bisogna ripensare
E a questi movimenti ripensare queste realtà in termini critici e problematici vedendo in queste esperienze in questi movimenti gli aspetti deteriori libertario eccetera ma vedendo anche quelle potenzialità
Ci sono strade che sono state inespresse o incompiute che possono ancora dire qualcosa nella nostra realtà contemporanea io non lavato pregiudizi di tipo antifascisti no no TV parla come personaggio il tempo c'è il
Scavare nella identità fascista di vederne la problematicità ecco direi prima qui siamo secondi consenta un passo e avanti cioè lei vorrei diciamo il problema l'analisi del fascismo fatto importante nella storia e nella politica del nostro Paese dopo le deformazioni
Che sono state fatte sinistra direi gran parte ma lei parla di un fatto che esista un socialismo che si contrappone alle socialdemocrazie europee per ricercare un'identità in una preferiti come diverranno eccetera è questo è un qualcosa di più diciamo non
Qualcosa tripli abbastanza forte anche qualcosa di nuovo per quanto sia agli allacci ad alcuni filoni sommersi dalla nostra tradizione culturale quindi è una è una una strada che può essere battuta anche per cercare di dare un se Enzo alla motorizzazione a questa crescita selvaggia della Società italiana insomma la necessità di dare un orientamento a questo sviluppo tumultuoso che però non ha una linea di crescita quindi la necessità di riscoprire una cultura una dimensione altra della cultura e quindi riscoprire anche valori che appartengono alla nostra tradizione
Poi giunti erano come un po'Gioberti erano come anche certo certo cioè anche più per piano Maggio per piano ovviamente considerando che è passato un secolo e mezzo insomma da quell'epoca che nazionalismi di quel tipo o primati italiani non sono più proponibili oggi mai proponendo invece una ricerca che l'identità culturale nazionale che invece è un tema di grandissima attualità e non solo in Italia a suo avviso proprio nel suo articolo
Diciamo la possibilità di conquistare in questo Paese non ha sull'attuale situazione storica e politica la centralità politica è legata alla avvicinamento all'acquisizione di questo progetto di questo disegno vero dice proprio cioè il progetto di conquistare la centralità politica e il grande consenso a tre persone compenetrazione di due tendenze un disegno legittimo ma non si può essere contemporaneamente concessa insomma bisogna scegliere perché ci vuole la centralità politica occorre innestarsi in questo discorso del dell'identità socia nazionale del socialismo nazionale eccetera eccetera tant'è vero che lei fa un'osservazione molto interessante e dice che viene nel partito socio nel socialismo una sostanziale discrasia tra le posizioni del suo campo
E l'ideologia prevalente tra i suoi uomini una discrasia rimossa e attutito dalla fiducia carismatica posti proprio leader molto interessante lei no
Dato di fatto questi successi penso che siano ormai in molti ad accorgersene che deposizioni che sta assumendo il leader socialista talvolta non si si trovano nelle posizioni di alcuni dirigenti del partito di alcuni esponenti del partito e proprio perché sussistono all'interno del partito socialista più anime e proprio per comunque c'è un'anima
Roma tra un'anima liberale leader laico progressi ecco chi vincerà ma Lula deve eliminare l'altra
E Luca Telese
E temo nel rispetto all'altra insomma perché non è possibile essere contemporaneamente l'uno e l'altro ecco non non Pausini nazione parlo di
Di egemonia insomma un partito si deve caratterizzare per una sua linea che può essere il più possibile sintetica sincretica finché vogliamo però deve sempre avvenire
Un una priorità di di scelte di posizioni e quindi deve scegliere insomma se da una parte e dall'altra a suo avviso ti
Pochi diciamo che possibilità ci sono che percentuale di possibilità che questa sua tesi divenga
Una tesi vincente all'interno del partito socialista e attraverso quali percorsi
Ma io questo non lo so dire con le possibilità reali di una simile
Posizione non le so attualmente individuare certo mi rendo conto che il Partito socialista almeno nella nella gran parte dei suoi vertici della sua base non è sintonizzato su quelle lunghezze d'onda e che io ho indicato e quindi indubbiamente è un processo estremamente difficile
Anche rompo Marmirolo affermazione che forse può nutrire la sua risposta ICE le nella sua marcia nelle sue dirigenze non a questo tipo di cultura diciamo ma nel suo vortice sì ecco nel tuo diversi ecco
Poi l'iter è una parte anche minoritaria bisogna dirlo della sua base ecco un mentre non è che ma oggi ci troviamo in una fase politica e sociale in cui non è possibile più esaminare un partito nella sua singolarità dei sogni a inserirlo nell'ambito dei flussi di una società e oggi Craxi esprime posizioni che possono trovare consensi vasti al di là del partito socialista e che possono aggregare
E consensi come oggi finisce trasversali che possono andare da un certo mondo cattolico non progressista e qui lo stesso incontro di Rimini con Comunione di pena non progressista non progressisti proprio noi però io avrei
Senta ecco intendo voglio subito precisare non nel senso di conservatore nel senso che gli atti un cattolicesimo che non si riconosce in quella linea diciamo dell'eccitazione entità
Dall'appunto che invece una linea che appartiene a quel tipo di cattolicesimo democratico che oggi possiamo non so ritrovare nella nei cattolici che lega democratica o
Poi ne I cattolici ispirati da dalla scuola dei gesuiti di Palermo ecco per impianti o quindi non non amati da molte persone che fa cioè si quindi
Il Progetto diciamo di Craxi può trovare consensi trasversale che possono appunto pescare nel mondo cattolico che possono ritrovare consensi del mondo anche costituito dalla dalla quella che chiamiamo pesca insomma possono trovare commenta il
Sì ovviamente anche in ambito popolare nazionale persino in ambito comunista insomma cerca anche lì c'è un filone sommerso nazionale e popolare che in qualche modo si trovava figure come ti Vittorio ripartendo Gramsci esporre
Conoscere il progetto ecco forte di una via italiana alla modernizzazione viene andiamo alla modernizzazione mi scusi qui non stiamo a mio
Dove sta la conclusione di questa interessante conversazione vietati alla modernizzazione era e Buddy non voglio demonizzare createsi la linea de in fondo del fascismo e anche di certi aspetti giustificazionismo storico euforici ma il fascismo fu che cosa fu la via italiana la modernizzazione più pare che questo è il punto su
Torniamo in questo senso io non non ritengo condannato il fascismo cioè quando il fascismo si pose il problema di
è una via italiana alla motorizzazione bene a mio avviso compie una scelta giusta occupata insomma quello che si può condannare invece un altro aspetto del fascismo cioè quegli quei tratti totalitari che non sono compiuti peraltro nel fascismo etica accompagnarono alla modernizzazione e quelli sono da condannare ma la via italiana alla modernizzazione anche se
è stata un progetto del fascismo non per questo deve essere rifiutata anzi a mio avviso oggi la tendenza in tutte le società Contemporary niente proprio quella di cercare una dimensione di identità dal proprio popolo della propria cultura per la propria strada e cercare di
E contemperare la con lo sviluppo sensazione in questo senso ci riconosciamo in pieno nel solco della modernità
Ma questo anche in vista del mille novecentonovantadue o novantatré come dicono altri cioè anche in vista della creazione del diciamo della struttura di federa
Allora istituzionale europea come si concilia qui la struttura federale europea che è sicuramente un passo positivo un
Fenomeno direi che mette in crisi gli Stati nazionali ma non mette in crisi le identità culturali non mette in crisi le patrie anzi quanto più si verifica questa tendenza direi così alla Macro organizzazione alla Macro politica tanto più si ritenga questo desiderio di appartenenza comunitaria nelle società che quindi in quel in qualche modo si ritrova si coniuga direi con quell'altra altrettanto valide
Che c'entra di guardare all'Europa e guardano soprattutto nella dimensione di una terza via ulteriore a quella appunto indicata da un sta al mondo dell'Est dal
Per Nehring c'è o non c'è dovete avere questa conversazione che Licci apparso ed è stata interessante appunto perché riapre una serie di di temi di problemi notevole rilievo sul rapporto fra mondo liberale laicità progressi ciao mondo progressista e certi aspetti io valori Horst sezioni dei quella che dell'area diciamo così socialista ci interessava questa conversazione ringraziamo Marcello se ne prendercela concesso perché appunto il suo articolo apparso mercoledì scorso sull'Avanti disponeva
Di le questioni proprio per la sede dove sto appariva sia pure sotto diciamo l'etichetta di un articolo di opinioni e quindi diciamo un articolo non un omogeneo con diciamo con L'amante Nella sua totalità tuttavia veniva accolta davanti come il punto di partenza anche lì di discussione di di di riferimenti ringraziamo quindi Marcello Veneziani e ci auguriamo che questa conversazione possa portare a nove specificazione a nuovi interventi grazie ancora