Vittorio Bachelet: un testimone per la speranza - seconda e conclusiva giornata

Ebbene però cominciare quindi
Abbiamo passato il tempo
Canonico del
Del ritardo quindi
Saluto
Saluto tutti nuovamente prendete posto
Buongiorno a tutti
Diamo inizio ai lavori di questa mattinata dopo la celebrazione della messa è una mattinata molto intensa e quindi
Ci predisponiamo all'ascolto
E prima di tutto consentitemi intanto un primo grazie a monsignor Carinelli per aver accettato di introdurre la riflessione di questa di questa mattina
Poi
Dirò dopo alcune cose sul sulla parte successiva procediamo un passo alla volta Vittorio Bashir è una pietra di inciampo per il nostro tempo cioè
Un segno di contraddizione cioè un testimone per il nostro tempo perché è evidente che quando si dice una pietra di inciampo si dice un testimone perché un vero testimone
Non può non provocare non può non mettere in discussione non può non turbare equilibri acquisiti
Questo è il senso di questa di questa espressione utilizzata
Ieri abbiamo ricordato la figura la figura mite raffigura sorridente e tuttavia la mitezza il sorriso non sono qualcosa di diverso dalla fermezza
E dalla forza pure di una testimonianza anzi possono andare molto bene insieme come nel caso di Vittorio Bashmet
Allora i lavori di questa mattina si aprono con
Un momento di riflessione che ci è proposto da monsignor chiariva e lì ci siamo affidati all'Hui per la sua conoscenza di Bashir e poi naturalmente per la sua sensibilità
Che sta e per il sostegno che sempre ha dato alle nostre riflessioni alle nostre iniziative lo ringraziamo in modo particolare io direi se ci concentriamo nell'ascolto
Il senso di questa riflessione proprio provare ad andare al cuore della testimonianza di Vittorio Bresciani poi avremo come da programma la seconda parte dirò dopo in merito
Grazie intanto
Penso che possiamo iniziare ormai quasi tutti si vanno si vanno sistemando approfitto per salutare monsignor Casile che
Rappresentante della sei della Pastorale sociale del lavoro ieri abbiamo avuto la gioia di avere con noi monsignor Crociata a
Siamo
Contenti della sua presenza
Il mio saluto
Affettuoso
E anche carico di emozioni
A tutti voi
E il grazie vivissimo al Presidente
Franco
E a tutta l'azione cattolica insieme alle l'istituto Vittorio Basciani per questa iniziativa
Per il momento suggestivo di ieri e per quello
Che nel programma e come ora ha detto il Presidente
Nella intenzionalità vorrebbe in essere
Sotto qualche aspetto meditativo ed esplorativo
Il saluto si rivolge indubbiamente a tutti voi e mi dispense ho da fare una elencazione perché ogni
Il rileverei
Volti
E
Il convocarsi intorno a questa realtà credo costituisca già di per sé un avvenimento di grande significato umano ed ecclesiale
Il tema lo ha indicato il Presidente
Io vorrei raccogliere questa anche potremmo anche dire una provocazioni fermarmi su Vittorio Bacelli una testimonianza
è stato già detto e una consegna
A trent'anni di distanza da quel febbraio mille novecentottanta noi facciamo memoria
Di Vittorio Basciani
Memoria
Certamente affettuosa riconoscenti
Ammirata
Non è semplice ricordo
Quasi uno sprazzo di luce in uno scenario Buglio
Come un grido in una distesa di silenzio no
Nella chiesa e in ogni seria riflessione antropologica la memoria non è
Una pura nostalgia del passato nel rimpianto sterile né declamazione retorica
Memoria e volontà di immergersi nella esperienza viva dove storia e spirito si fondono
E camminare con coraggio cercando di cogliere quelle filo rosso nella molteplicità delle forme che rivela il logos et a sentire il calore dello spirito
Questa memoria è esperienze essenzialmente spirituale e presenza ed evocazioni e comunione testimonianza è il messaggio e consegna
Non è mia intenzione ripercorrere i cinquantaquattro anni di vita di Vittorio vascelli
E mi è caro salutare
Maria Teresa
La sua esperienza fucina la sua Ducenta docenza Pasi a Pavia Trieste a Roma l'impegno redazionale in Civitas
Che lascio nel cinquantotto e in quell'anno ebbi modo di incontrarlo personalmente a Camaldoli
Insieme ad Agostino Ferrari Toniolo
Proprio per Civitas la Presidenza nazionale dell'Azione Cattolica dal sessantaquattro al settantatré la sua elezione al Consiglio superiore della magistratura il ruolo di vicepresidente
E il suo assassinio di dodici due dell'ottanta semplicemente io vorrei risalire alla sorgente del suo sentire pensare a mare
Scavare verso il cuore del suo molteplici agire esplorare alcuni sentieri del suo avanzare nella storia
Ne potremmo trarre luce Calori stile di vita e consegna di esistenza coerente e corretta
Assumo come chiave di lettura due testi
Dei Vittorio Basciani il primo e della primavera del mille novecentosessantotto
All'indomani della uccisione di Martin Luther King
Vittorio ha scritto così
Un cristianesimo più capace di essere egli evito di ogni valore umano
Più capace di offrirsi con amicizia tutti gli uomini perché tutti summary
Non è un cristianesimo facile un cristianesimo poco Viggo rigoroso un cristianesimo che rifiuti l'obbedienza al padre se necessario fino alla morte
E alla morte di Croce
Perché dalla Croce che nasce la nostra speranza la nostra capacità di partecipare a dei gioielli speranze e insieme alle angoscia le tristezze e dell'umanità perdonare più gioia non vi è che un segreto
Partecipare al Ministero della salvezza della croce della risurrezione della morte che dà vita
Ogni cristiano che pur fatto segno di ostilità e di odio dalla vita per i fratelli nell'amore nella pace partecipa in qualche modo al sacrificio Redentore di Cristo
Per essere Gioia del mondo non dobbiamo chiedere al
Al signori discendere dalla Croce ma disse all'IRVIT con luci
Credo che questa
Affermazioni dopo la morte di Martin Luther King sia anche un bene testamento
Oltre che una profezia
Il secondo testo e del giugno mille novecentosessantacinque i Presidenti diocesani
Riflettendo sulle trasformazioni della società
Affermava mi è capitato sottocchio un brano del filosofo indiano Saud in Sudan sinché che diceva
E cita
Un giorno sta posseduto sulla riva di un fiume presi dall'alto conversa solo Tondo e lo spezzatino l'interno era perfettamente asciutto
Quel sasso giaceva in acqua da lunghissimo tempo ma l'acqua non vi era penetrata allora pensai che la stessa cosa succede agli uomini in Europa
Da secoli vi circonda il cristianesimo ma il cristianesimo non è penetrato non vive in loro
L'errore nonostante il cristianesimo ma nel cuore dei cristiani che impenetrabili come il duro Sasso del torrente
è un affermazioni agghiacciante per noi
E Vittorio che continua io non credo che sia giusta perché il cuore dell'uomo non è mai un sasso e perché lo spirito non può restare in operoso
Ma non può non farci pensare
Forse per questo è stato necessario che le guerre le trasformazioni sociali abbiano arato
E stia annua Rando così profondamente per rivoltare i solchi della nostra civiltà perché il cristianesimo possa penetrare vivi
Con maggiore profondità
E queste accerto un azioni a termine lungo
Che con i segni jet i semi gettati dal Concilio germogli era forse anche lentamente secondo il ritmo della vigna del Signore è un testo del mille novecento sessantacinque
Da questi testi ispirati ed emblematici vorrei cogliere due interrogativi
E una sorgente
Il primo interrogativo
Quale cristianesimo
L'interrogativo si colloca dentro l'orizzonte socioculturale della esplorazione alta e allora anche provocatoria diritto un italo Mancini proprio il testo del settantotto con quali cristianesimo
Vittorio Bashir lei nell'articolato a stagione del suo lungo magistero rispondete con alcune linee di orientamento e impegnativi crede criteri di azioni
La domanda è
Quale cristianesimo abbiamo sentito nel primo testo
La risposta l'articolo e Ray con tre sottolineature
La prima non in chi mistico ma interiore
Nella complessa e anche
Prevenute e pregiudiziali discussioni sulla cosiddetta scelta religiosa Vittorio nel mille novecentosettantatré riassume
Allora la scelta religiosa insegna al cristiano che la testimonianza di carità si fa per lui anche impegno civile e politico che non può delle carie al gruppo o alla comunità ecclesiali
Ma la cui coscienza e responsabilità il gruppo e la comunità ecclesiali
Debbono formarlo
E già
Nel sessantaquattro
Mentre prendeva la Presidenza scriveva nazioni cattolica vorrebbe aiutare gli italiani ad amare Iddio e il prossimo
Quali cristianesimo non fondamentalista ma senza riduzioni è proprio l'amore inseparabili di Dior del prossimo che dovrà tradursi
Sono parole sue
Nel vivere integralmente responsabilmente la vita della Chiesa e insieme a vivere con pieno rispetto al suo impegno cristiano la vita della comunità temporale e della vita civile
La figura cristiana Di Vittorio
Ha scritto di recente padre Paolo da sceglie il fratello incarna le beatitudini comporta Enza e con serenità
Quali cristianesimo non prepotente ma traboccante fiducia Vittorio Bacelle alla passione per la Chiesa e all'anima carica di entusiasmo per il Concilio
A conclusione
Del grande evento ne diventerà Giulio suo cantori
Testimoni e coerente realizzatore feriale e in quel dicembre del mille novecentosessantacinque inviterà a farsi carico della grande speranza del Concilio e dirà
Essa si attuerà attraverso la nostra collaborazione
La mia la tua la nostra di povera gente che nonostante ogni fatica stenta a sollevarsi dal peccato dalla medio crediate all'egoismo e che pure Cristo chiama collaborare nella chiesa alla sua missione Pentericci
Il secondo interrogativo è quale laico
E a tutti noto che soprattutto dopo il Concilio si aprì l'ampio dibattito sui laici lei Cadorin connessioni sulla laicità
I testi conciliari lumen gentium gaudium et Spes apostolica Matoussi da tempo in particolare
E lì attese e le sfide e delle comunità ecclesiali delle aggregazioni e delle associazioni radicali ponevano domande impegnative e ineludibili
E insieme alla riflessione ittico logica si ponevano le questioni pastorali organizzative
Per l'Azione Cattolica tocco a Vittorio e ad un costa tenere le fila per ridefinire questa associazioni di laici e rielaborare lo Statuto non è questo il momento per rivisitare l'intera vicenda
Qui vorrei molto semplicemente scendere a valle cioè esplorare le conclusioni
Cercare di identificare le linee qualificanti e lo stile apostolico di un laico quale può e devi essere un cristiano maturando nella esperienza associativa
E lui negli è un testimone un protagonista è un maestro
Quali laico
Primo capace di essere gli editori
La metafora evangelica e padri Istica
Esprime la natura e la modalità di una trasformazione interiore radicale profondità destinato a produrre pani alimento comune che dà nutrimento scrive
Ci sono molti compiti per i cristiani nella chiesa e ci sono compiti in parte diversi in tempi diversi diceva nel mille novecentosettanta sulla nostra scelta fondamentali e spiegava
In particolare le associazioni di laici che collaborano alla postulato della Chiesa possono scegliere l'una o l'altra accentuazioni nell'ampia gamma delle responsabilità che il cristiano laico anni la costruzione
Emissioni della Chiesa
Ma se vi è una svolta nella storia umana
Se vi è un travaglio nella vita della Chiesa per corrispondere al piano di Dio perché non ma anche alla nuova fase della storia dell'umanità l'annuncio e la testimonianza della sua parola all'ora
Non si tratta di operare piccoli aggiustamenti non basta anche si è necessario portali ogni giorno il proprio mattoni alla costruzione i Comuni occorre incidere più nel profondo
Riscoprire le radici della vocazione cristiana la santità e vi verrà in quella unione della sua chiesa insieme della storia umana nei momenti
Di svolta della storia si impone in modo più urgente per tutti i cristiani l'essere cristiani veri nella vita
Della Chiesa e nel mondo il vivere un'autentica esperienza cristiana nel suo fondamentale rapporto con Cristo e con i fratelli che nell'esperienza originale della fede e cioè nell'esperienza originale che la fede della carità
è stato questo nel mille novecentosettantacinque il suggestivo e alto magistero di Paolo sesto utile Vangeli Nunziante
Il Papa che vede come compito primario e immediato dei laici
è la lumen centri un ma il numero sei LA Vangeli Nunziante i al numero settanta
La messa in atto di tutte le possibilità cristiani di evangeliche nascoste ma già presenti e operanti nella realtà del mondo il campo proprio della loro attività
Della realtà sociale dell'economia nella cultura delle scienze e così di seguito
Più ci saranno laici penetrati di spirito evangelico responsabili di queste realtà ed esplicitamente impegna dimessi competenti nel promuovere e consapevoli di dover sviluppare tutta la loro capacità cristiana
Spesso di un tenuto nascoste soffocata
Tanto più queste realtà
Senza nulla perdere né sacrificare del loro coefficiente umano ma manifestando una dimensione trascendente spesso sconosciuta si troveranno al servizio della edificazioni del Regno di Dio
E quindi
Della salvezza in Gesù Cristo
Qual è il compito
Lasciarsi penetrare dallo spirito evangelico e far lievitare i dinamismi della storia
Far germogliare i semi del verbo nel tessuto sociale
Non custodi delle serre nel creatori di giardini ma coltivatori dei campi anche incolti inaridito di sempre con la fiducia che il deserto fioriera l'importante
Lo ricordava proprio ieri Giovanni vascelli sull'Osservatore romano l'importante gettare il seme buona
Quale laico secondo capace di offrire amicizia
Chi ha vissuto l'esperienza associative nazioni cattolica tralascio qui di ricordare una lunga teoria di nomi e straordinarie figure sa il sapore dell'amicizia
E ancora la lezione di Vittorio Bascià lei già dai giovani in Puccini a vent'anni scriveva
Agire bisogna certamente parlare anche a voce alta e sicura tutte le volte che sia necessario e spesso molto spesso è necessario agire parlare con coraggio
Ma soprattutto
è necessario agire e parlare con amore
Questo può essere più difficile oggi in una società spezzettata e atomica in cui ogni piccola frazioni sente il dovere di chiudersi nella sua piccola fortezza puntando sulle altre le proprie batterie
Può essere più difficile per gli uomini che si trovano nel fuoco della lotta politica con le sue miserie con le sue sorelle allerta con la sua crei polemica
Difficile
Sì
Ma questo è il comandamento nuovo ed è difficile resistere alla forza dell'amore
E trenta anni fa al suo funerale tutto il Paese vibro al canto l'impianto di questa forza
E lascio ancora parlare Vittorio
Dice oggi è di moda l'integralismo
Umanissimo integrali cristianesimo integrali concezioni integrale della vita
Non si vogliono più uomini ha mille facce miglia atteggiamenti si vogliono in sostanza uomini tutti di un pezzo convinti fino in fondo delle loro idee capace di tradurle in atto e fin qui
Non possiamo non essere che d'accordo
Il guaio comincia quanto alle parole si passi dalle parole si passa i fatti
Alla vita di tutti i giorni succede allora
Per esempio che invece di essere il cristianesimo a regolare i pieno ogni atteggiamento della nostra vita
Siamo noi che trasportiamo i nostri piccoli modi di vedere nella concezione stessa del cristianesimo
E mentre siamo in buona fede convinti di attuare il cristianesimo integrale non facciamo in realtà che deformare spesso paurosamente la stessa concezione cristiana
Padre Adolfo battere ambasce lei ricordava qual è il ruolo anche nel cambiamento della società del perdono
Quale laico terzo capace di tornare Gioia ancora oggi
Suscita stupore che nel mille novecentosettantacinque Paolo sesto abbia scritto l'esortazione apostolica gaudente indomito una specie di no alla gioia
è stato in realtà esplorato un vero e proprio itinerario di gioia nella vita di Papa Montini
Giovanni Paolo II nel due mila e quattro ha potuto dire Paolo sesto
Recava nel cuore la luce del Tabor e con quella luce cambino sino alla fine portando concambio evangelico la sua croce
Non atteggiamento che ignora ostacoli e difficoltà non facile ottimismo ma robusta fede coraggio di speranza incrollabile attesa del compimento
Vittorio Brancher lei
è vissuto in questo orizzonte amava richiamare il discorso di apertura del Concilio di Giovanni ventitreesimo l'undici novembre del sessantadue gravo dette
Mater Ecclesia esordì allora il Papa e volle prendere le distanze da i profeti di sventura era l'ottimismo che nasce
Dall'amore dei fratelli
Bacelle che scrive soprattutto dall'amore di Dio l'ottimismo che sa cogliere i valori positivi per costruirli di nuovi che preferisce ciò che unisce
Vittorio non affatto mi ha fatto ispirazione per la sua vita e gli ha consentito per Pino
Questo atteggiamento la pena dell'umorismo facendo nei
Uno operatori di pace
Il Concilio nato nella gioia scriveva nel mille novecentosessantasei a un anno dalla conclusioni può essere attuato e dare i suoi frutti pieni solo nella gioia
E proprio in quel convegno Vittorio dinanzi a qualche smarrimenti top urea qualche profeta di sciagura volle leggere questo testo
In questi ultimi tempi il mondo sia degenerato aldilà di ogni immaginazione
La corruzione la insubordinazione sono diventati corsa comune i figli non obbediscono più ai genitori e ormai non può che essere imminente la fine del mondo
Ma dopo che è bene detto questo testo aggiunse si tratta della iscrizioni di una tavoletta assira del due mila e ottocento avanti Cristo circa
è proprio felici allora lì con Adige devo UNI che per Vittorio hanno scelto signora Maria Teresa Maria Grazia Di Giovanni
Tende coraggio e la gioia dei discepoli che hanno visto il signore la sera di Pasqua
Quali cristianesimo
Quali laico
Ma a conclusioni non è possibile eludere un terzo misterioso mai ineludibile interrogativo
Qual è il cuore di questa vita e di tanta azione
La risposta è contenuta nel testo del mille novecentosessantotto riportata in apertura
La si trova il cuore la sorgente la ragione del vivere e del morire di Vittorio vascelli e lì sono i colori del suo impegno nella chiesa e nel mondo questo cuore e la croce di Cristo
Vorrei ripercorrere parola per parola quel testo riassumo
è l'albero della vita piantato nel cuore del mondo due legni
Cinque Chioggia
Due legni
Uno verticali l'altro orizzontale
Per il primo
Sempre tentati dall'appiattimento
Sulle cui istmo sulla pigrizia sull'autosufficienza sull'orizzonte chiuso abbiamo bisogno della trascendenza della ulteriori tale
Del compimento
Dice Paolo i figli i pesi la nostra patria NI CEI
E quelle patria nel testo Paolino è pulite Roma il nostro Statuto la nostra Costituzione
La ispirazione del nostro pensare amare agire
L'altro legno
Siamo altresì tentati di estremità che indifferenza rifiuto ostilità
Sono forse il custode di mio fratello
Abbiamo bisogno di solidarietà comunione tra Terni da la dimensione orizzontale della croce abbraccia il mondo stringe ogni lontananza in prossimità rende vicini
Voi siete tutti fratelli voi siti
I miei amici
E Vittorio nel medesimo testo a me pare che in un cd i cinque Chiodi che collocano Cristo tra cielo e terra
E così edili
Direbbe Bonaventura posto nel mezzo compie la grande mediazione
Sospensione al legno e ogni mediazioni orizzontale e verticale è sempre nodo cruciale
Ecco rocce
E da Shirley
E con lui
Mi piacerebbe associare e Moro Ruffini
Hanno
Vissuto questa croce
E Vittorio enumera a mio parere questi cinque Chioggia che crede corno
Il suo spesso sul legno
L'amicizia
La speranza
La condivisione
Il perdono la gioia
Su quel legno c'è il trionfo dell'amore c'è la rivelazione del volto di Dio scrive Agostino conosce inviti istinto tre limitate distinti
C'è lo Statuto di una nuova umanità
Il Vittorio Bascià lei conclude in preghiera
E credo noi con lui
Non chiediamo attesi
Discende
Ma di far salire anche noi
Lui Vittorio è stata vista udito è salito anche lui come il primo chattato però l'esempio e per noi e questa è una testimonianza e una consegna
Siamo particolarmente grati
A monsignor chiari Nelli per questa bellissima riflessione introduttiva
Che da
Il senso vero anche dei passi successivi che andiamo a compiere in questa mattinata del convegno dedicata di questo convegno che dedichiamo a Vittorio Bashir lei
Attraverso questa meditazione introduttiva siamo portati a dare il senso anche alla riflessione su l'Azione Cattolica in questi
Anni negli anni da Bashir le in poi sull'eredità Di Vittorio Bashir nessuna azione cattolica oggi e
Nel futuro
Penso che le cose che ci sono state dette intorno alla figura dell'ai co
Assenso del cristianesimo oggi la parte il conclusiva ci abbiano particolarmente particolarmente toccato
E
Ci sostengono in questo momento di riflessione ulteriore nel quale siamo aiutati da tutti i Presidenti nazionali
Che ci hanno accompagnato da bassi due in poi io vorrei subito ringraziarli in modo particolarissimo per questa generosa disponibilità
E invitarli a venire qui al tavolo
Tutti
Più
Nel mentre
Nel mentre diciamo prendono posto qui con noi
Quando mi dico
Bene consentitemi
Una parola introduttiva per questo momento
Una introduzione che poi meglio ancora viene ora accompagnata da un
Uno spezzone del DVD che abbiamo preparato e che ieri è stato visto da molti di voi con le
Parole di Vittorio Bashir lei
Abbiamo pubblicato questo testo l'abbiamo presentato ieri sera questo testo che è accompagnato da altri DVD è stato un lavoro prezioso che l'Editrice Ave insieme all'Istituto basse le hanno
Fatto ed è è un lavoro bello che ci accompagnerà ulteriormente nella riflessione nell'impegno
Nella custodia viva di questa memoria per questi prossimi anni ecco io partirei con la
Se siamo pronti con la proiezione di questo breve brano
Tutto
Tutto
In fondo questi giovani
Che sta a tanta gente che in fondo bisogno di assoluto bisogno di parole visite eterna diciamolo pure con una vecchia espressione ecco non le trova sembrano ancora Harlem la chiesa di oggi fette di oggi
Ecco io credo che sia una delle ragioni sia che la Chiesa esso è che il teste appare oggi come espressione anche di un potente
Questo è un punto che giovanili oggi sentono come controindicazioni
Ed allora la povertà che una povertà
I mezzi umani che una povertà di potere che è una povertà che anche porta secondo me è la testimonianza del celibato
è veramente
La grande testimonianza attraverso la quale
Passa la parola e passa la grazia di cui
Il sacerdote è portatore
Indicare i veri io a lei
Finirebbe
Che versino
La luna non si è affrettata stasera
Osservate le in alto
A guardare
Affetto spettacolo
Ecumenico impegnato a tutti
Ad amare di più ed io
Nel Cristo nella chiesa nel frattempo
Quindi è prima di tutto
Un rinnovamento nello spirito mala fede nella speranza nella moda
A c'è anche
O in momento
Le strutture
Rinnovamento nei compiti dell'Azione Cattolica
Una sua storia e l'Azione Cattolica
Rappresentato anche
L'apporto dei laici alla vita della chiesa
Contributo alla porta all'atto della
Oggi
Il Consiglio ha chiamato tutti cristiane questo contributo
E quindi
Naturalmente alcuni compiti suppletivi dell'Azione Cattolica possono cessare
Penso che questa lezione di umanità c'è un termine
Molto prezioso che rimane generazioni di giovani
Sono passate nel sotto il suo insegnamento a contatto con lui
Un germe di vita che darà da
Speranza
Perché certamente tutti Fichera nel cuore di queste generazione di ragazzi in senso
Positivo
Sento che li prenderà li aiuterà a capaci
Vincere la disperazione di vincere la violenta vincere la barba
Do
Boh per
Ecco solo un ospizio né di questo DVD che molto bello
Giusto per
Cominciare per continuare a riflettere con le parole di Vittorio Bashmet e
Questa mattina continuando la riflessione
Che monsignor chiari nell'ICI ha proposto abbiamo questa seconda parte della mattina dedicata a riflettere sul l'eredità di Vittorio basse le le prospettive dell'Azione Cattolica
Io sono veramente grato lo dicevo già prima a a tutti i Presidenti nazionali che sono qui
Presenti e sono grato anche tanti membri di Presidenza non li posso nominare tutti che sono presenti in sala di questi
Quarant'anni circa di impegno dell'Azione Cattolica
Perché penso che questo dia prima di tutto il senso della coralità della condivisione della corresponsabilità dell'unità dell'impegno dell'Azione Cattolica
E ed è un segno molto bello perché un segno di comunione di comunione profonda
Che del quale oggi abbiamo particolarmente bisogno per ritrovare infondo ce lo ricordava basse lei le radici
Vive del nostro essere inazione cattolica che sono fondamentalmente prima di tutto rivolte a dare il nostro contributo alla ricerca di Dio alla ricerca di Gesù Cristo dell'uomo contemporaneo
Perché da qui poi parte si diparte tutto il resto essere a fianco
Delle persone che cercano il signore
Ed essere a fianco con la nostra testimonianza di vita con la nostra disponibilità con la dizione generosa essere a fianco con la Chiesa tutta
Nella vita di tutti i giorni nelle realtà concrete in cui il signore si chiama a vivere
E la loro presenza è particolarmente importante perché dice fondamentalmente
Dell'unità di questo cammino parleremo dell'eredità di Bashir e prima di tutto in un primo giro di interventi partendo anche naturalmente dall'esperienza che ciascuna vissuto nei suoi anni di Presidente
E poi proverò a vincere la loro discrezione il rispetto che ciascuno ha sempre avuto per il percorso dell'associazione negli anni successivi
Provocandogli anche con qualche accenno a quelle che possono essere le prospettive dell'Azione Cattolica per i per il domani
E qui e in questo senso penso che onoriamo pienamente la mia la memoria di Vittorio Bacelle perché il modo migliore di onorare la memoria di una grande figura di un grande maestro è continuarne
Lo spirito l'insegnamento la vita e oggi lo continuiamo anche grazie ad altri maestri permesso Notali le persone che sono sedute al mio fianco per cui
Io esprimo la mia gioia la mia
Grati tutine
E in questo anche a tutti gli altri membri delle presidenze presenti in sale a tutti assistenti
E e a tutti quanti perché nella vita dell'associazione abbiamo alcuni grandi maestri e poi traiamo sempre tanta linfa vitale dai buoni esempi che ciascuno sa offrire agli altri
Ecco
Io comincerei subito dando la parola a Mario Agnes Mario Agnes
è stato per tantissimi anni direttore dell'Osservatore romano ma è stato il diretto successore lo dico naturalmente solo per qualche persona più giovane
Presente presente in sala è stato il diretto successore di Vittorio Bacelle dal mille novecento dal mille novecentosettantatré noi
Seguiamo un ordine cronologico nel nel dare la parola e nel nell'ascolto ecco
Il
Rinnovando lira gratitudine viva per questa disponibilità
Ecco dirò subito gli do subito la parola
Dopo la introduzione
Ma tra virgolette perché introduzione o non era chiaro era molto
Qualcosa di più
Proporre in produzione
Monsignor teorica
Dopo
Quello che ha detto il Presidente
Dopo che abbiamo visto
Uno spezzone di via del Presidente se ho capito bene in quel momento
Beh
Io non riesco facilmente a prendere la parola lombarda emotività epidermica diciamolo di più talvolta di moda no perché
In sostanza c'è qualche cosa di più ecco già prima di arrivare dicevo ma
Con me stesso dicevo ma in realtà siamo seri se non mi sbaglio siamo
Siamo seno
Su
E allora
Giusto
Raffaele Cananzi mi dice sette con l'attuale questo è chiaro insomma maltese
Ora
Mi dicevo dicevo a me stesso venendo stamattina
Ma in realtà
Lui non sono sei
Non siamo sei
Siamo sette
Siamo sette
Perché io
Non smetto di pensare
Che Vittorio in questo momento
E in altri momenti sta con voi
Ci avvicinino e c'è vicino soprattutto in questo momento
La comunione dei santi
Nella quale gli
Tanto credeva
Si fa più servirà
Famiglia in un altro termine pensando alla sua presenza
Dicevo Presidente
Mi hanno che io avrei fatto
Avrei detto
Poche cose soltanto su Vittorio
Lui ha messo già
Si è preparato già dirmi che poi ci stuzzica era ci impegna non lo so io prometto saltando di consegnarvi se posso dire così di consegnare dei
Alcune suggestioni si diceva così una volta alcune suggestioni
Che
Riguardano il mio modo
Di aver sentito
Vittorio
Il mio modo di
Condividere con lui
Piccoli pezzi della sua fatica
Negli anni precedenti il settantatré
Come
Come lo avverto come lo sento
E mi viene spontanea
E vedo che
Nel pagine nel
Nella Conferenza nella introduzione di monsignor Carinelli era sotteso quello che sto per dire
Prima di tutto una prima considerazione cioè
E questa Vittorio mascelle
è stato
Il samaritano
Dell'Azione Cattolica
Della comunità e che e della come comunità ecclesiale
In anni
Egli dice
Nell'ultima lettera del nel volume pubblicato da poco
In anni
Belli e travagliati
E qui
Abbiamo il senso
Di quell'intervento di tanti anni abbia visto malato ma eccetera che diceva ed ricordo quel momento
Sua Eccellenza eccellenza ricordo quel momento quando
Egli durante la
Stavamo nell'Auditorium Pio
Un certo momento prese questo foglietto
Che era al di là della
Della
Conferenza
Allora dicevo il samaritano perché oggi
C'è bisogno veramente di samaritano
Tutta la società nella quale viviamo c'è bisogno di
Samaritano io e lui è stato il Samaritano dell'Azione Cattolica in anni Cibelli e travagliati ma in anni in cui
L'Azione Cattolica avveniva anche
Tra virgolette
Credo si fissa
Ma per non dire la parola grande e chiedo scusa di avere l'ha detto veniva
Talvolta ha preso in giro
Erano anni in cui Vittorio
Ha dovuto sentire anche qualche vescovo che diceva
Ma
Tu credi ancora nella cena cattolica tu fai ancora Azione Cattolica sa
Sa
Ecco gli samaritano che cosa nasconde nasconde proprio questo insomma esistenti o no affascinati alcuni voi si sentivano affascinate dalla perseguito novità
Perciò io ricordo bene che
Mio urtavo passa più di una volta va bene
Adesso non chiedo scusa perché tra poco
Toro chiedendo scusa
Ad un altro con la A maiuscola
Vedevo bene
Ecco il mio stavo dicendo
Pensando una volta in una riunione ricordo bene
Alcune persone riunione fatta proprio in questa
Non in questa sala ma in questa casa nel dire che
Io in Azione Cattolica vado era il momento veramente delicato degli anni Settanta insomma i primi anni Settanta tra i sessanta e settanta
Viene Azione Cattolica vado perché attraverso l'Azione Cattolica
Offro alla Chiesa il mio contributo eccetera poi quindi
Quelli lasciamola a ognuno può ognuno pensi il suo lì il PD vado per
Perché ho bisogno di una spiritualità
E quando si insisteva per questo motivo talvolta non sembra si poteva dire agli amici che venivano
Da tante diocesi eccetera non si poteva dire questo
Tormento in sostanza perché può darsi che venivano scandalizzati quelli che davano un fatto scontato insomma non la il la
La laboriosità ad una parte della laboriosità possono ricca e
Il
E la spiritualità e la fonte per poter lavorare altrove
E allora ecco perché dico il Samaritano
Lui si è abbassata sull'azione cattolica
L'accurata
E
L'ha consegnata ai nuovi
Che senza falsa modestia inutili che non è per modestia ma per realtà che dicono a noi che
Della sua persona e anche della sua personalità
Portavamo solo un pezzetto quello che il dodici donava ogni giorno
Il padre era luglio il Samaritano
In sostanza
Possiamo dire che Vittorio è stato il Presidente
Brutta parola quella che sto per dire perdonate no il Presidente
Traghettatore nella stagione del consiglio
Proprio questo
è stato il Presidente traghettatore
Il laico del Concilio
E questo deve essere un orgoglio per noi lo dico soprattutto ai giovani che
Non sanno che cosa verrebbe si ha significato per i giovani di allora per i giovani di allora di dare il Consiglio
Avete sentito
Giovanni ricevessimo terzo
Alla conclusione della prima giornata del all'adatta alla conclusione dell'apertura in sostanza
Del Concilio
Il laico del Consiglio noi dobbiamo essere dicevo orgogliosi di questo
Fieri
Che il nostro Presidente
è stato veramente
Tra i laici in quel momento storico è stato tra i laici colui
Che
Accolto ha preparato tra virgolette ha preparato il Concilio una nuova stagione
Il leit il laico del Concilio sereno
Mite
Sapiente
Che sapeva costruire il futuro
Compromettendo sì con il presente
Ancora
Vittorio
è stato
Presidente che possiamo definire con un'espressione che ha a me
Che io uso in alcuni momenti soprattutto quanto ho pensato a questa espressione soprattutto quando il Presidente mi ha detto la santità e il centro del nostro discorso insomma hai detto più o meno questo
E io Vittorio
Io non dico la parola Santina ma Vittorio è un laico
è stato è un laico contemplativo ebbe itinerante un contemplativo itinerante
Dal cuore
Un contemplativo itinerante dal cuore grande khettara abbia andava ogni giorno
Nella famiglia nell'Azione Cattolica e nella società
Quando il relativo Dall'Orto sempre aperto e sorridente
Un sorriso che ha assegnato
Gli amici tutti gli amici dell'Azione Cattolica a parte gli altri ma quel sorriso e il sorriso di un Presidente che almeno per il sorriso non sarà mai dimenticato
Un sorriso che ti si chiuse orizzonti chiusi dai
Però fetta i profeti di sventura Don Lorenzo l'avevo già scritto
Profeti di sventura cioè lei no
Ce n'erano
Ah c'era anche
Quel sorriso
Talvolta
Anche
Alterna mente ironico per far capire atti parlava di sventure
Che
Non era
Inserito nella storia del suo tempo
Per Milano con altre due considerazioni
Quando penso a Vittorio
Io penso
A tali Dore
Che trasmetteva il candore di un laico che con il cuore della Chiesa
Attraversava il cuore del mondo e questo insisto la Chiesa laica lei si alita sulla quale abbiamo tanto insistito
E il suo Cantore era questo con il cuore della Chiesa
Attraversava il cuore del mondo
E termino con delle parole che si dicono sempre
Ma che forse e difficile realizzare in pieno e ho capito stamattina come si può realizzare l'ho capito meglio quando
Nella introduzione si è parlato di un legno
Ho capito bene
E voglio dire questo Vittorio Masciarelli cioè e quelle parole che difficile realizzare asservito la Chiesa ogni giorno
Con amore senza mai service
Grazie a Mario Agnes Mario Agnes è stato vicepresidente nel
Triennio nel primo triennio dopo il nuovo Statuto con Vittorio Bashir lei Presidente
E ci ha proposto
Così già il tema
Di quel momento particolare delicato del passaggio nel dopo Concilio dall'Azione Cattolica dei dei rami dei gloriosi rami all'Azione Cattolica come l'abbiamo adesso
E sappiamo che quel passaggio fu dedicato e sappiamo anche quel passaggio fu accompagnato dalla domanda che ciclicamente ritorna sul senso di queste esperienze sul valore della forma associata
Del della ricatto che
Un elemento che è stato molto utile ricordare da parte sua perché un elemento sul quale continuiamo a oggi a riflettere sia pure nel tempo nel tempo mutato e in da questo punto di vista
Da aver insistito
Sul tema del Concilio nella dimensione dell'eclissi alita e questo binomio io lo lo ricordo sempre da da giovane che partecipava muoveva i primi passi nell'impegno associativo che Mario ripeteva sempre dell'essere contemplativi itineranti
Credo sia una chiave di lettura importante
Anche
Di tutto un periodo nel quale si cercò di cooperare recuperare l'essenziale
Della fede nell'Est e ritrovando l'essenziale dell'essere Azione Cattolica in questo la testimonianza di Vittorio bacile un laico e con il cuore della Chiesa
Si pone nel cuore del mondo attraversa il cuore del mondo grazie ora la parola l'Alberto Monti connesse
Che diventato Presidente dell'Azione Cattolica nel mille novecento ottanta
Grazie Alberto per la sua disponibilità
Sono io credo che razza naturalmente perché è sempre
Un acquisizione più importante quello tirrenico immergersi nell'Azione Cattolica in queste circostanze in modo particolare
Il periodo del mio servizio di Presidenza ottanta ottantasei
Se ha preso nell'otto uno dell'anno nel quale Vittorio carte
Sotto il colpe delle Brigate Rosse
Sulle scale della sua facoltà suoi nostra
Rossi
Facoltà di Scienze Politiche
E naturalmente quel suo sacrificio fu come un messaggio
Uno stigma esemplare non solo per la Chiesa italiana per il Paese
Ma anche per l'Azione Cattolica che egli aveva rinnovato alla luce del Concilio
Dovevamo partire di Lecce
Partito da dire
Anche se erano passati alcuni mesi la sua testimonianza diciamo così
Lo stimolo all'Azione Cattolica di quel trienni ottanta ottantatré e poi
Accanto a tre ottantasei
Per la testimonianza estremo della duplice e cittadinanza
Cui ha chiamato ogni laico cristiano in modo speciale nell'arco di Azione Cattolica
Coerente con un quel decalogo che novecentosettantatré Paolo sesto aveva con sé
Miatto all'associazione proprio al termine del mandato di Vittorio
Secondo il criterio a conciliare della vocazione emissione laica alle nella comunità ecclesiale
E nell'animazione cristiana delle realtà temporali
E pochi mesi più tardi nel primo anniversario
Nel corso del convegno organizzato dall'Associazione
Nel già nel febbraio dall'ottantuno
Il cardinale Martini ci spiegò il senso di quel martirio laico
Di un cristiano così che il progetto formativo apostolico dell'Azione Cattolica non poteva non orientarsi allora sulla scorta di quel messaggio
Che rimandava a tutta la vita ecclesiale civile di quel grande Presidente
Laici nella chiesa e cristiani nel mondo
Non era stata per e Vittorio una formula teorica
Ho una convinzione di fondo svincolata dalla realtà bensì la sostanza
Del suo agire sorretto dalla volontà totale di servizio
E qui dato nelle scelte concrete da discernimento illuminato dalla fede
La Chiesa era
I tempi di Vittorio
Quella della preparazione della realizzazione del Consiglio con tutta la ricchezza e la speranza di un popolo in cammino e con tutti
I problemi gli ostacoli i dissensi e persino l lacerazioni del cambiamento
La società italiana si trovava nel passaggio arduo dal boom economico alla contestazione giovanile e alla lotta armata degli anni di piombo
In un contesto di crescente secolarizzazione
La strada intrapresa da Vittorio nell'associazione il suo impegno civile e professionale
Era stato uno sfida contro le tentazioni di clericalismo integralisti ecco
E di strumentalismo politico
Era stata una strada vocazionale e missionaria da riconoscere leggendo il segno dei tempi con quel metodo progressivo e originale abitato dal Vaticano II
Sin da allora come sappiamo come è stato anche
Ripetuto filiere e detto oggi del
Da monsignor Chiarelli
Essa questa questa strada
Veniva definita scelta religiosa
Che appunto in quanto metodologica non aveva avuto in Vittorio caratteri di fissità dipendente da circostanze del particolare momento della sua prima applicazione
Ma era stata realizzata da lui nei modi opportuni in relazione alle specifiche situazioni
Si pensi ad esempio ai momenti elettorali
O alle vicende legislative relativi al divorzio o alla scuola
Ora
Dopo la sua uccisione l'Azione Cattolica era indotta ripensare
Come del resto aveva fatto con la Presidenza di Mario Agnes
La scelta religiosa non tanto in riferimento
Agli sviluppi sociali e politici dell'ultima fase del terrorismo dopo l'assassinio di Moro quanto agli orientamenti della comunità ecclesiale con i piani pastorali della CEI
Dopo la morte di Paolo sesto di Giovanni Paolo primo e l'elezione di Papa Wojtyla qua
Era
Questa modulazione della scelta religiosa pare allora molto importante
Sul versante ecclesiale era conseguente seguire l'indicazione di Vittorio già posta in essere nel nuovo Statuto e nel regolamento applicativo
Che voleva l'associazione operante in stretta Unione con la comunità locale
Guidata dal vescovo
E con la sua peculiare forma di spericolati di spiritualità
E di apostolato e nello stesso tempo proprio perché
Associazione nazionale
Italiana quale una Rete sottesa and roboante il progetto pastorale della CEI
Due circostanze spingevano in quella direzione
La preparazione del secondo convegno ecclesiale poi celebrato sino all'ottantacinque a Loreto riconciliazione cristiana e comunità degli uomini e l'aggiornamento dei criteri di ecclesiali ditta
Delle associazioni e dei movimenti de e dei gruppi della recato cattolico introdotto nell'ottantuno
Dunque circostanze molto precise
In relazione alla società civile l'Azione Cattolica si sentiva chiamata a contribuire alla qualità della cittadinanza
All'insegna di un'etica civile
Che per i suoi aderenti aveva le sue radici nell'integrità della fede cristiana
Con quella distinzione che ha accennato nonno signor Carinelli tra
Quella integralismo che rimane no
Chiuso in se stesso
Dicevo
Qualità della città niente
Le radici in dell'integrità della fede cristiana vissuta a tutto campo e di una fraternità popolare alternativa alla violenza all'Adisu Unione e allo scoraggiamento del Paese in quegli anni
Era la mite Fortezza di Vittorio ad additare lo stile
Mentre un altro grande testimone della laicità cristiana già presidente dell'Azione Cattolica ambrosiana Giuseppe Lazzati
Incitava ad agire da cristiani nella città dell'uomo con le virtù dello spirito religioso
Disegnando quasi un suo testamento negli scritti e nell'azione
Alla vigilia della sua morte nell'ottantasei morte della zattera ottantasei e portando la sua parola a noi presiedendo non ottantatré la nostra Assemblea nazionale
Quindi non a caso
Bacelle e Lazzati pur nella diversità di appartenenza generazionale
Erano uomini di cultura docenti universitari giurista l'uno letterato all'altro
Che gli aspetti di campi di ricerca e di insegnamento avendo esercitato la loro laicità nella cultura con apporti originale alla scienza ieri ci è stato illustrato molto bene era
Nell'incontro nelle relazioni
Le testimonianze
Alla Sapienza
Proponendo la via culturale quale importante fondamento di formazione di formazione dei cristiani nel rispetto assoluto del metodo scientifico
Il loro rigore di intellettuali io associo anche a Lazzati perché mi pare perché ci sia questa
Per quella provocazione era fortissima in quegli anni il loro rigore di intellettuali non solo non li aveva indotti a restare nel chiuso recinto accademico
Li aveva piuttosto resi liberi di far leva sulla cultura per l'apostolato nel popolo cristiano dell'associazionismo delle parrocchie nei diversi ambienti formativi
Entrambi e spirito di servizio alla Chiesa
E proprio questo senso non accademico
Ma
Aperto popolare nelle sue caratteristiche di fondo
Possono anche testimoniare personalmente essendo stato
Più giovane
Collega Di Vittorio nella Facoltà di Scienze Politiche
Proprio il carattere popolare per la formazione voluto e praticato da Vittorio sin dalla nuova organizzazione dell'Azione Cattolica
Veniva emblematicamente richiamato dal suo sacrificio in servizio alle istituzioni alla gente del proprio Paese ai cattolici italiani
Perché non era un sacrificio solo
Al
Per le istituzioni e per il Paese
Per un sacrificio
Alla gente comune
Per i cattolici italiani non c'è una contraddizione tra l'esortazione alla duplice cittadinanza compiuta con strumenti culturali e il progetto di una educazione popolare alla Sapienza
Fatta in mezzo al popolo e con il popolo
Egli stesso
Aveva mutuato da De Gasperi l'autodefinizione della firma qui dal del popolo
Apposta qualche scritto negli anni precedenti il concetto
Con cui non esprimeva tanto volontà di esporre un'opinione comune uno
Un tizio del popolo
Mi sembra quanto piuttosto il radicamento e mezzo alla sua gente che era fuori
Quella della sua chiesa e soprattutto della sua associazione
Tre mila
Novecentottanta l'ottantasei tale simbiosi di cultura e di popolarismo
Nella formazione associativa si riproponeva con forza sia per proseguire il cammino intrapreso negli anni precedenti
Coi ha parlato anche giustamente Mario sia perché nello stesso la ricatto cattolico accanto alla pur essenziale presenza di movimenti sorretti da specifici carismi
Appariva necessaria ed attuale una realtà la il canale che assumesse a tutto tondo l'ideale del cristiano di parrocchia
In un certo senso cristiano comune
Qui davanti al popolo
Però è proprio per ciò
Cristiano il più possibile di qualità ecclesiale
Se poi la ripresa popolare dell'Azione Cattolica dai ragazzi della CRE agli adulti
Dagli intellettuali ai lavoratori
Non sempre corrispose adeguatamente alle indicazioni esemplari di Vittorio
Ciò dipese in quegli anni
Ovviamente da specifiche circostanze
E soprattutto da come operarono i responsabili e in primo luogo dal sottoscritto
Ma essa fondamenta da tutta l'associazione perseguito
Vittorio non ci posso solo il testimone
Perché contribuisce ma trasmetterlo con tutto l'impegno
A chi vende dopo di noi
Ci consegnò la speranza e la gioia di essere parte di una storia di un'associazione in corsa
Senza la pretesa di scorgere da vicino la metà e questa è anche il punto della speranza nocchiere
A parte essenziale di questo nostro incontro no senza la pretesa o la di scorgere da vicino la merita
Ma con la certezza che questa sia già nel corre per bene il più possibile
Con il suo stile
Ed insieme
Ad uno stuolo di amici
Dei quali solo in minima parte conosciamo il nome
Ma che in qualche modo
Al loro aggiungono e aggiungeranno il nome di Vittorio
Grazie
Alberto per questa
Riflessione che ci sottolinea in particolare tra le altre cose questo rapporto tra popolarità e cultura all'interno di un
Discorso sulla qualità ecclesiale è
Sull'impegno del cristiano ed il cristiano comune del ruolo dell'Azione Cattolica in tutto questo
Sono temi importanti che in collegamento con l'intervento precedente rappresentano
Un percorso rappresentano una trama fondamentale nella di unità scade la vita dell'Azione Cattolica pur nel cambiamento do la parola Raffaele Cananzi Presidente dal mille novecentottantasei al mille novecento novantadue grazie
A me pare cari amici che
La lezione debba scegliere anche per quello che abbiamo ascoltato sia ieri pomeriggio che stamattina autorevolmente
Ispiri abbia ispirato il cammino dell'Azione Cattolica nel corso di questi trent'anni
E questo forse per due ragioni fondamentali
La prima
Che la testimonianza di un giusto
Segnata dal sangue del martirio
E questo è ammonimento alto SM naturale di crescita
La seconda ragione e che il Samaritano Vittorio come ricordava Mario Agnes stamattina Presidente durante il Concilio
Imposta criteri e contenuti di un rinnovamento associativo che non mi pare ancora concluso
A me tocca dirlo di in particolare
In che cosa questa lezione abbia ispirato all'Azione Cattolica nel periodo ottantasei novantadue
Paolo sesto
Nello stesso anno in cui nomina Vittorio Presidente generale donna alla Chiesa universale Le Clèzio a nessuno
Vittorio dirà nel settantanove ricordando la figura di Paolo sesto che il suo magistero sì pone appunto tra le Clèzio in su
E in ciclica programmatica del dialogo
Dialogo aperto nel nome di Cristo con ogni Ugo e si conclude sostanzialmente Colle Vangeli Nunzia
Che guarda già alta almeno della Chiesa verso gli anni più
Il Pontefice bresciano indirizza I pari del Concilio i cattolici gli ai cristiani a tutti gli uomini di buona volontà
Questa incide
Una chiesa che costruisce la sua comunione attraverso un dialogo aperti
Franco
Senza infingimenti
Una chiesa che si apre al dialogo ecumenico e interreligioso
Una chiesa che dialoga con tutti gli uomini di buona volontà conducenza con rispetto con coraggio con verità nella carità e con carità per la verità
Senza identità fondamentaliste
Ma con libertà e sapienza sapendo appunto che lo spirito soffiato
Vittorio
Alla luce queste luci
Apre un fecondo diamo all'interno dell'interazione
E non so
Per la riforma sta tutta
A quale un dialogo dell'ARCI con tutta la Chiesa e con tutto il Paese
Ed il dialogo diventa itinerario per una grande prospettiva di Unione nella chiesa
E di evangelizzazione effettivi
Il Consiglio nazionale dell'ALP
Quella che direi la non placida dato un placida Sesta assemblea nazionale
Del mille novecentottantasei
A stragrande maggioranza
Ritiene necessaria
Una forte proposta di dialogo
Nella linea dell'Ecclesia un su
Ed è la magnifica ecco l'ispirazione
Incarnazione associativa che Vito aveva saputo operare
Un aiuto particolare all'apertura di questo dialogo viene da due assistenti generali e dai sacerdoti che con loro con la
Monsignor Tagliaferri saggio colto Amato e Monsignor De Giorgi
I stanca bile Messaggero dell'Azione Cattolica in tutto il Paese e non solo
Anzitutto un dialogo interno
Un dialogo generoso nazionale diocesano
Volto a costruire comunione di fede intenti fra noi laici
Legati dall'identità dell'impegno associativo e chiamati a rendere più vivo e concreto l'abbraccio della Chiesa ad un mondo incerto ambiguo e contraddittorio
Formidabile occasione di dialogo interno ed esterno e non parate presidenzialiste furono i grandi incontri di amicizia fraternità preghiere testimonianza
Dei giovani ad Assisi nell'ottantasei dei soci tutti a Roma nell'ottantasette per l'apertura del Sinodo sui laici e dei ragazzi con i loro educatori nell'ottantotto
Dialogo anche come via per costruire un autentico rapporto fra laici e Vesco
Sacerdoti religiose e religiosi in particolare assistenti è pari
Vittorio fra l'altro aveva sottolineato che una delle
Relazione al fatto
è proprio questa unione di spiriti ed io
Ralla il fatto e le
Fraternità di un Comune ideale
E di un comune
Tentammo anche una forte prese
Dialogo
Dopo
Quei momenti qualche anche ma di una
Momenti di forte attenzione
Molti di voi ricorderanno
Che non sono mancate
Non solo genericamente allacci
Ma ai nostri illustri ed assai cari protagonisti
Come Giuseppe Lazzati
Pretestuose
Assurdo gratuiti accuse di protestante disse
Abbiamo allora levata alta la voce
E nella luce del biblico per amore del mio popolo non tacerlo
Abbiamo gridato la verità
Contro la menzione
La luce di una storia di amore alla chiesa e di servizio alla libertà e all'educazione cristiana
Controllatene Brandi una pretestuosa e palesemente infondate
Interpretazione della realtà
Il grande amore al dialogo nel nome del signore per il servizio al Vangelo e all'uomo è stato parte essenziale della lezione di diritto
Lo ricordava anche sotto il profilo civile di Chieti il professor Conso nell'incontro che abbiamo avuto la Sapienza
Era fra le sue aspirazioni certamente
La continuità di un dialogo con il nostro Paese e l'apertura verso un orizzonte mondiale
Anche noi pensavamo che fosse estremamente utile ed opportuno per il nostro impegno di apostolato allargare gli spazi del dialogo alla complessa realtà italiana e mondo
Ecco sì convinti e Gervasio con Campatelli e mia
Con la Beatrice Draghetti
Nella
Mille novecentottantotto l'Associazione nazionale promuoveva la nascita dell'istituto proprio intitolato a vittoria
Con il chiaro intendimento di aprire nel nostro Paese un costante dialogo fra chi e realtà istituzionali e sociali
In modo da fornire riflessioni e proposte cristianamente ispirate
In una realtà italiana sempre più fluida sul piano delle certezze valoriali e sociale
Nonostante
Il chiaro alto nobile dettato costituzionale
Al quale non pochi hanno tentato e tuttora tenta
Di mettere la sordina
è evidente che con la fondazione dell'Istituto l'Azione Cattolica ha inteso fare omaggio alla memoria di Vittorio rendendo costantemente operoso attraverso l'impegno associativo
Il suo sguardo sereno il suo senso di profonda giustizia sulle realtà sociali e pubbliche della nostra vita
Da una
Magnifica intuizione dell'indimenticabile cardinale Eduardo piloni io
Immediatamente recepite adesso operativa da Maria Grazia Tibaldi
Nel corso del Sinodo sui laici ponemmo le basi per la nascita del forum internazionale di Azione Cattolica
Che aprire un dialogo fra tutte le realtà nazionali allora esistenti con colloqui preparatori che si svolsero fra il mille novecentottantotto e il mille novecentonovanta per sfociare nell'assemblea costitutiva del novantuno
Questa esperienza mondiale si è notevolmente arricchita nel corso di questi venti anni
E conta oggi a gloria di Dio molti positivi traguardo sul terreno dell'apostolato e della promozione umana
Il dialogo intra ed extra ecclesiale dunque ha costituito un punto centrale dell'ASP dell'attenzione associati
Il dialogo non è certamente l'obiettivo il fine ma evidentemente il mezzo un mezzo privilegiato dal fedele laico per realizzare la propria vocazione
In un discorso impegnativo alla terza assemblea generale della cioè
Svoltasi a Roma nel febbraio del sessantotto Bashir lei mise in luce
L'unità della vocazione laica
Per cui la scelta del cristiano non può fermarsi diceva all'animazione delle realtà temporale
Ma deve pur con modalità diverse partecipare all'evangelizzazione e alla santificazione delle coscienze
E sono giungeva poveri che l'impegno non può essere limitato al campo politico ma nel rispetto dell'unità vocazionale deve svolgersi anche nell'ambito culturale e sociale
E noto che la presenza e l'impegno della Cina e la vita del Paese
Nei settori concernenti le attività sociali e politiche ha sempre costituito un punto nevralgico per l'eminente natura ecclesiale dell'associazione
E per non generare confusione frazione cattolica e azione politico
La questione non fu di poco rilievo nei primi otto anni di cammino della Repubblica
è segno motivi di contrasto all'interno della realtà ecclesiale
E della nostra stessa associazione
Il Concilio oggetto o la sua provvidenziale luce sulla questione
A venticinque anni dalla chiara pagina di Lazzate
Sull'Azione Cattolica azione politica Bashir lei scrive sul segno nel mondo del ventuno febbraio settantatré Azione Cattolica e impegno politico una pagina interessante per la ricostruzione storica e anche illuminante sulla scelta religiosa
Pagina sulla quale si possono a mia personale riflessione in quel mese dell'ottantasei che passo tra l'indicazione del Consiglio nazionale e la nomina da parte della CEI
Ispirandomi la necessità di portare nell'associazione nel Paese chiarezza sul punto in un momento in cui la nostra Repubblica
Più che delle istituzioni era dei partiti
Più che per il bene di tutti era per il bene di poco
Più che per la promozione delle buone pratiche democratiche era per le grandi celebrazioni e i grandi appalti con sistemi che corruzione di istituzione partiti imprenditori è perso
Il debito pubblico viaggiava vorticosamente verso il cento per cento mentre la questione meridionale cadeva nel dimenticatoio
E la criminalità organizzata intraprendeva una nuova linea delinquenziale sul piano economico imprenditoriale a livello non solo italiano ma del mercato mondiale
Anche a causa delle non poche polemiche del momento alla comune riflessione associativa sembro
In quel contesto opportuno offrire un di più di chiarezza sulla natura della scelta religiosa
Scelta ritenuta da Bashir le tipiche a dell'Azione Cattolica fin dall'origine
Ma
Sono sue parole mai come separazione dai fratelli e dai loro problemi personali sociali e politici
Chiarire la nature ecclesiale pastorale dall'Associazione
La quale caratterizza la sua scelta ponendo a fondamento la fede nel Signore risorto e la carità che supera la giustizia
Fede e carità che Bashir lei sottolinea come le vie uniche idonea ritrovare quei punti parole sue di riferimento per la propria vita
E per il proprio impegno civile e politico così radicalmente contrastanti sempre sulle parole con i criteri mondanità costituire un richiamo continuo ad operare per una società meno ingiusta
L'associazione pubblicò diligentemente sul tema il documentato volume Azione Cattolica scelta religiosa e politica
Organizzò un seminario a Roma è un convegno nazionale a Maratea sull'azione cattoliche questione meridionale
Offrendo un contributo al bel documento di poco successivo dell'episcopato italiano su Chiesa italiana il Mezzogiorno
Fondo l'istituto Vittorio Bacelle di cui ho già fatto cenno o se mano aprendo un ampio confronto anche con il livello di o cessati ad un progetto formativo apostolico unità
Con il fine di fornire uno strumento utile
Ad una più viva convinta organica unità associativa ma nel contempo a costruire una comune mentalità di servizio nel rispetto e nello stile della scelta religiosa
Alla vita del Paese da parte di tutte le componenti associative
Il progetto vide la luce sul finire degli anni ottanta
Devo però per un decennio successivo tempo per il quale ne era sostanzialmente il programma l'utilizzazione
Ecco a me premeva porre l'accento su questo tema del piano
E
Della chiarezza della scelta religiosa credo che il resto della mia previa relazione possa poi riservate per la seconda tornata grazie
Grazie Raffaele
Per
Aver ricordato della nascita dell'istituto Vittorio Bashir lei che è
è stato da allora in poi
Mostro mento importante all'interno di questo ricordo costante operoso e il vivo di Vittorio Bashir lei ma anche per aver ricordato la nascita del FIAT che nel contesto
Di questa grande apertura dialogica che ha caratterizzato il senso stesso di una dimensione lei cale che in quegli anni trovo anche attraverso il sinodo sui laici un'ulteriore
Spazio e possibilità di riflessione la parola a Giuseppe Gervasio che nel mille novecentonovantadue prese il testimone
Vorrei
Riprendere
La mia
Adesione
Alla disegno delle reti tardi pastore
Che monsignor che ribelli ci ha dato
Perché credo che questo sia effettivamente il punto di partenza per
Poter cui seguire
Il cammino che in trent'anni l'Azione Cattolica ha poi compiuto
Arricchita arricchita da questa
Da questa verità arricchita da questa ricchezza
Una ricchezza
Che ancora oggi noi
E che dobbiamo rendere sempre più fruttuosa in relazione all'evolversi dei tempi e in relazione all'evolversi dei problemi che dobbiamo dobbiamo affrontare
Già
Dagli interventi che mi hanno preceduto sono
Emersi alcuni
Alcuni temi
Il tema per esempio della cultura
Il tema del dialogo
Il tema
Del rapporto con l'impatto con la realtà sociale la realtà economica la realtà politica
Temi che evidentemente
Su hanno accompagnato la vita del Paese
E hanno accompagnato quindi la vita dell'Azione Cattolica che è dentro al Paese
Temi che sono
Erano
Ancora oggi sono presenti
Temi che erano fortemente presenti anche nei sei anni in cui ho dato il mio contributo alla vita dell'associazione dal novantadue al novantasei
A livello nazionale
Ecco
Dopo il novantotto novantadue sei fa novantotto avete perfettamente ragione dal novantadue al novantotto ecco
E l'hanno dato quando questi temi si sono presentati con
Una
Particolare fisionomia
Prendiamo per esempio il tema della
Cultura
Il tema della cultura un tema per capire questo approccio alla cultura
In un'ottica ecclesiale io credo
Che si debba fare riferimento legge è stata accettata alle Vangeli Nunziante i
Ma soprattutto a quel passo dell'evangelico insegnanti in cui Paolo sesto
Indica
Proprio el
E denuncia la frattura tra Vangelo e cultura il grande problema
Essi fare cultura
Ma fare cultura in un contesto che caratterizzato dalla rottura tra Vangelo e cultura
Si tratta dei ritrovare
Come il Vangelo possa effettivamente ispirare
I spirare il ripensarci è il riproporsi della cultura possa sostenere una fruttuose età dell'avvio della cultura
Non per nulla negli anni
Novantadue novantotto
Da parte della Conferenza episcopale italiana viene ad emergere il tema
Del Progetto culturale ispirate ispirazione che si ispira ai valori del Vangelo
L'ispirazione cristiana della cultura
E molto importante questa formulazione
Non una cultura cristiana
Ma una cultura che cristianamente ispirato
Nella quale
La ricchezza del Vangelo porta
La propria caratterizzazione
Porta la propria specificità
Porta ad una maggiore completezza
Ecco ecco allora che
Il grande tema è proprio questo come ricomporre questa frattura tra Vangelo e cultura
Un tema lacerante un tema che è di oggi non è
Solo di allora
E qui vorrei proprio soffermarmi
Su due atteggiamenti
Che sono emersi che abbiamo cercato di fare emergere sempre di più e che
Interrogando
Anche in modo specifico l'Azione Cattolica
Quali sono questi due
Riferimenti che vorrei brevemente richiamare l'uno certamente la cultura
Come momento di riflessione
La cultura come momento di analisi la cultura come momento di particolare lavorazione la cultura come
Momento di crescita
Autorizzato
E questo l'Azione Cattolica l'abbiamo sentito ha cercato di servire ma
Attraverso in modo particolare i suoi movimenti
Movimento laureati
Movimento di impegno culturale e attraverso il suo istituto
E l'attività puntuale di questi istituti
Mi è caro ricordare
L'istituto Bashmet che proprio in questi anni dal novantadue al novantotto avevo tra l'altro poi uno specifico impegno proprio attraverso l'osservatorio sulle riforme costituzionali
Riforme costituzionali che già allora emergevano come un problema attuale
Riforme costituzionali che segnano la incapacità della politica di darvi una risposta
Ma oltre
Questa attenzione al tema culturale come cultura consentitemi un aggettivo
Tutto diciamo così che io non non uso volentieri ma che rende subito il concetto della cultura alta
Ecco
Il tema Vangelo e cultura ci porta anche in un'altra direzione
Che la direzione della cultura diffusa
Quella cultura diffusa che tocca la realtà degli uomini delle persone delle comunità
La cultura diffusa che tocca la mentalità i criteri l'orientamento ciò che da senso alle scelte di vita
E questo è un secondo grande campo
Che proprio per la comunità cristiana non meno che il primo un secondo campo che proprio nella comunità cristiana dell'Azione Cattolica
E che si innesta nel cammino storico dell'associazione come associazione che forma la coscienza cristiana
Che tende
A formare la coscienza cristiana all'interno della comunità ecclesiale
Ecco allora
Il grande
Interrogativo per l'Azione Cattolica ripensare il proprio cammino formativo perché porti ad una formazione della
Coscienza cristiana che sappia generare questa cultura diffusa cristianamente ispirato
Una cultura diffusa
Che approva a vedere la storia
Che apra a vedere la storia con l'occhio di chi sa che la storia è oggetto dell'amore di Dio
E il luogo dove l'amore di Dio intende manifestarsi
Una cultura che quindi sappia leggere
Con quest'ottica la storia
E sappia discernere sappia discernere con quella che la Sapienza cristiana
La Sapienza il sa pere il trovare il suo apporre il sapore cristiana ritrovare il sapore cristiano nel contesto della storia che si evolve
E che sappia generale mentalità
Che sappia il generale criteri di giudizio che sappiamo generare capacità di modelli di vita
Capacità di testimonianza
E quindi di impegno
Di impegno nella famiglia di impegno nella società d'impegno nella politica di impegno nella economia
Ma
Se manca questo gradino del ripensare e riproporre una cultura
Che tenda a superare
La crisi Vangelo e cultura se si salta questo passaggio noi non avremmo la possibilità di una politica che sia capace di rigenerare in un Paese
Perché manca
L'elemento di fondo
L'elemento dal quale tutto il resto poi deriva e qualora il riconoscere la cultura come un momento decisivo conto
Ma vorrei fermarmi ancora un momento su questo tema della cultura proprio riferiti riferito al periodo novantadue novantasei
Punto novantotto scusate deve
Si vede che il sei
Mi ha bloccato
Perché
Questo
Qual è quest'altro aspetto è l'aspetto
Che noi non solo siamo in un contesto che quello che ho cercato di dire prima vangelo cultore
Cultura ma siamo in un costume in un contesto dove
Cultura
è meglio Espresso dicendo culture
Colture
Dicendo cultura
E
Guardate bene non solo culture
Nell'ambito
Di una ispirazione che è l'ispirazione della nostra tradizione europea
Ma dicendo culturale anche nell'ambito di una tradizione europea di ispirazione cristiana
Voglio dire
Il pluralismo attraverso il quale
Culture cristianamente ispirate possono emergere
Il la realtà del pluralismo nella fedeltà all'unica matrice
E dobbiamo saper vivere in un contesto che sempre più un contesto plurale
Le culture
Che vengono
Da altre tradizioni le culture che vengono dalla tradizione cristiana
E allora dobbiamo chiederci se siamo abituati e siamo capaci come Azione Cattolica e mi permetto di dire come Chiesa di vivere questa realtà plurale
Dobbiamo chiederci quali passi dobbiamo fare per saper utilizzare secondo questa realtà che è una realtà plurale
Un'unica matrice una ricchezza di risposte una diversità di risposte che sono distinte
Ma non tali
Da poter frammentare quell'unità che a come il suo punto di riferimento
La radice da cui si parte nella fedeltà vera a questa radice
Una radice che deve affrontare e che frutta nella varietà
Il tema della varietà è un tema che ci si interroga è un tema a fronte del quale
Dobbiamo dare ancora risposte
Ecco
Questo è
Un
Uno degli elementi uno dei punti sul quale che hanno caratterizzato questo periodo
Che si è accompagnato quindi a ripensare una linea formativa che potesse portare l'Azione Cattolica
A dare una sua presenza e un suo contributo valido in questa in questa direzione
Un altro aspetto un altro aspetto che vorrei riprendere brevemente e l'aspetto della
Il Concilio nella vita della Chiesa
Tutti parlano bene del Consiglio
Nessuno ormai a parte qualcuno che cerca non mancano supporta critiche esplicite al Consiglio ma qualcuno cioè che lo fa ecco ma
Tutti parlano bene del Concilio
Ma
Basta parlarne bene in che misura la novità la ricchezza
Il dono del Concilio e messo effettivamente assoluto
E qui c'è un altro interrogativo
Molto grave come l'interrogativo Vangelo culture
Ed è l'interrogativo della vitalità della comunità ecclesiale
Ho intendiamoci bene
Non quella vitalità che è garantita
Dalla presenza del Signore da qui a quando tornerà che quella grazie a Dio ci pensa lui ed è fatto ma la vitalità dell'atto comunità ecclesiale come tale
Credo che sia una constatazione che molti di noi hanno fatto fanno giornalmente
Nella chiesa sta venendo sempre meno la dimensione comunitaria
La dimensione comunitaria della vita ecclesiale
La Chiesa rischia di essere sempre meno una comunità
Ed essere sempre più
Una attenta e assai funzionale
Organizzazione
La Chiesa come comunità
E
Noi non avremmo
Una formazione di persone
Capace di produrre culture cristianamente ispirate
Se non avremo per queste persone un punto
Dove nascono dove crescono dove vivono dove si nutrono dove sono capaci di produrre
E questo è
Il luogo sul quale la chiesa
Riesce a fare comunità
La dimensione comunitaria nella vita della Chiesa
Questo è un altro grande problema che emerso sempre più
Nel periodo questa volta lo dico bene dal novantadue
Al novantotto sempre più
Perché perché sono gli anni in cui la vita pastorale e si incrocia
Con
Alcuni interrogativi ma quale pastorale
La Pastorale dei grandi eventi
La Pastorale dei grandi momenti di presenza
La pastorale della grande comunicazione lasciarla gemello dire della grande comunicazione anonima non per chi la fa ma perché la vicenda
Noi
Dobbiamo abbiamo davanti agli occhi questo grande tema il tema di una chiesa che rischia di vivere perdendo la sua dimensione di comunità
E invece e la dimensione comunitaria della Chiesa che fa ricostituita
E allora da questo punto di vista riprende con forza la linea della
Dell'Azione Cattolica del post Concilio
Quell'azione cattolica che riscopre la Chiesa particolare Larrios
Che all'interno della diocesi riscopre il suo del radicamento sul territorio
Una chiesa particolare che si riscopre presente nel territorio laddove si celebra le occorre stia laddove si annuncia la parola ho la
Laddove ci sono effettivamente rapporti tra persona e personale tra famiglia e famiglia
Laddove effettivamente la Chiesa è veramente parrocchia nel senso profondo e
E antico del termine termine para o i creo abito presso sono lì
Cosa sono le nostre parrocchie
E qual è la presenza dell'Azione Cattolica nelle parrocchie come parrocchie
Se la se la Chiesa perde la sua dimensione comunitaria perde anche la sua capacità di fare cultura e di fare cultura diffusa
Ecco io credo che venti siano due problemi che noi abbiamo vissuto e a fronte della quale abbiamo cercato di dare una risposta
Una risposta riscoprendo allora la dilazione sanità dell'Azione Cattolica riqualificando da questo punto di sta il suo ruolo di collaborazione con i pastori collaborazione per i pascoli pastori
Per costruire per ricostruire la dimensione comunitaria della Chiesa
E qui allora vengono fuori altri due riferimenti che ci fanno capire molto di più il il prosieguo di quel discorso che Raffaele affatto
Il dialogo laici
Creo deve andare avanti ma in una linea più aperta che la linea della partecipazione
E della corresponsabilità
Se non si riprendono questi temi i temi della partecipazione e della corresponsabilità non si fa comunità
Lei è un carestia e partecipazione al pane al vino che sono il corpo e il sangue di Cristo
Le ho carestia e partecipazione alla parola che viene annunciata e che viene ascoltata
La vita della comunità è partecipazione ed è corresponsabilità ciascuno nella misura
De il dono che ha ricevuto ciascuno in relazione al servizio che è chiamato a svolgere
Ecco io credo che questi grandi temi il tema della partecipazione e il tema della corresponsabilità siano temi che l'Azione Cattolica affatto propri e deve continuare a portare avanti
Proprio perché in questo modo si rigenera la vita della comunità e la vita della comunità rigenerata diventa anche la risposta a quella esigenza di fondo
Che i nostri vescovi proprio nel periodo il
In cui noi io ho svolto le funzioni di Presidente con una certa insistenza hanno portata avanti
Ricordiamolo tutto aprire la Pastorale ordinaria all'attenzione missionari missionaria
E non si apre la Pastorale ordinaria alla missione all'attenzione missionaria se non si parte da una
Un realtà che è una realtà comunitaria partecipata
è corresponsabile
E non su cento insidiose missionaria se non si parte da quel punto dal quale noi abbiamo preso le mosse
Cioè
Una coscienza cristiana
Che sia veramente formata in questa prospettiva
Che poi
E la prospettiva del tiranno dopo
Che è la prospettiva dell'incontro che la prospettiva della collaborazione che la prospettiva dello spendersi per costruire
Per costruire e che cosa e qui chiudo
Costruire
Ciò per cui i laici sono chiamati in modo particolare il bene comune della comunità temporale temporale
Il bene comune e costruire il bene comune
E qui
Ancora
Voglio ricordare
Il momento di discrimine su questo tema della costruzione del bene comune che negli anni dal novantadue al novantotto è andato più volte emergendo
Costruire il bene comune non vuol dire soltanto proclamare urlo
Costruire il bene comune non vuol dire soltanto richiamare e ripetere valori
Sui quali nessuno intende discutere se non in un
Dialogo che sia un dialogo che vuole alimentarsi nella ricerca della verità
Costruire il bene comune significa anche
Vedere come
Questi valori possono essere incardinati
Possono diventare Progetto possono diventare l'obiettivo Progetto io obiettivo che è possibile storicamente raggiungerà
Ecco allora che nasce
Quella nasce la necessità di quelle parole che
Non sempre vengono affiancate quando si parla del bene comune un bene comune storicamente possibile
E la dimensione del laico sta proprio in questo
La ricerca del bene comune che storicamente possibile e quindi sta alla sua responsabilità
E allora ancora
La formazione di una coscienza cristiana che porti a questo obiettivo
Certo che se mancano questi grandi riferimenti
Culture cristianamente sparare ispirate
A partire dalla cultura diffusa una comunità
Ecclesiale che sia
Comunità perché lì c'è partecipazione lì c'è corresponsabilità difficilmente c'è anche
L'altro elemento
L'elemento di una presenza
Che capace di trasformare
La realtà di una pastorale ordinaria in una linea che la linea della evangelizzazione
Ed è ciò a cui come Azione Cattolica siamo Stati e siamo ancora fortemente chiamati
Grazie leggi sette che
C'era pensavamo con
Consultandosi con Paoli Luigi in particolare di fare
Adesso una brevissima pausa
Naturalmente è il
Veramente Brehme così da consentire poi di poter ascoltare Lorelli pendere quindi la rincorsa
Quindi che
Alle undici e trenta
Ci ritroviamo
IVA
Bene
Dicevo che via via anche la narrazione di questi trent'anni si avvicina alloggi diventa più difficile a rielaborare a ripensare con una certa oggettività quello che è accaduto
Il mio servizio di Presidente è iniziato nel mille novecentonovantanove appunto all'inizio
E
Direi che tutta la Chiesa universale era appresa dai preparativi del Giubileo che sarebbe iniziato qualche mese dopo
Con grande fervore di iniziative
Di di attività
Con il rischio che tutto questo incidesse su quel senso della comunità così debole di cui parlava Giuseppe Gervasio prima
E con il rischio per l'Azione Cattolica di essere risucchiata nella sua
Nel suo generoso essere sempre a disposizione risucchiata dalle attività
Che
Richiedevano anche molte energie e molta disponibilità
La fine del mio servizio di presidente
Nel mille duecento nel due mila e cinque
Siamo tornati al meglio
Noi siamo molto forte inoltre le date del trenta luglio ad oggi
Davamo male
Il venire i cinque l'anno anzi direi giorni la nostra Assemblea testata a cavallo tra la morte di Giovanni Paolo II e l'elezione di Benedetto sedicesimo
Giovanni Paolo II che negli ultimi anni della sua vita aveva dato
All'Azione Cattolica dei segni di una vicinanza
Affettuosa
Fino all'indimenticabile incontro di Loreto che è stato l'ultimo viaggio compiuto da Giovanni Paolo secondo fuori Roma prima della sua morte
Incontro non solo di tutta l'azione cattolica italiana ma anche di tutte le azioni cattoliche del mondo a Loreto
E incontro anche dei responsabili di tanti aggregazioni
Che nello spirito di una nuova amicizia avevano accolto l'invito a partecipare al pellegrinaggio dell'Azione Cattolica
Il contesto nel quale tutto questo avveniva il contesto socio-culturale
Era quello di un progressivo e quasi impercettibile deteriorarsi della coscienza delle persone
Caratterizzata più che dalla secolarizzazione ormai da una forma di neo paganesimo strisciante
Forse generato dal consumismo sfrenato
Forse generato dalla banalità di una cultura che i media hanno generosamente contribuito
A
Offrire
A tutti
Forse generato anche dalla nostra scarsa vigilanza come cristiani e come comunità cristiana su quello che stava corrode endo il patrimonio
Etico culturale del della nostra società e del nostro Paese
Questo è il contesto
Io non ho conosciuto Vittorio bacile sono tra quei presidenti che non hanno avuto la conoscenza diretta
Ma
L'hanno conosciuto perché hanno letto perché hanno ascoltato perché hanno accolto dalla voce di altri testimoni il nel senso della sua esperienza e del suo servizio
Ma dal primo giorno in cui
Ho iniziato questa fase nuova della mia responsabilità ho guardato con una particolare vorrei dire devozione a Vittorio bacilli
E almeno per due ragioni perché a me che avevo vent'anni nel mille novecentosessantanove cioè quando lo Statuto conciliare entrato in vigore
Ma ci le mi è sempre apparso come il fondatore il fondatore di quella
Azione Cattolica che mi aveva affascinato da giovane e che mi aveva via via sempre più convinto e sempre più coinvolto
E poi la sua morte tragica mi era parsa quasi il sigillo che autenticata misteriosamente la sua testimonianza di laico che aveva vissuto fino in fondo
Quell'ideale di vita che l'Azione Cattolica coltivava e che proponeva tutti
Dunque è con questo spirito che io ho ho letto e sono tornata di continua rilegge ai tanti suoi scritti e a cercare di capire
Il senso che aveva la sua testimonianza
Per la vita della nostra associazione soprattutto in quegli anni cruciali
Ci sarebbero tantissime cose che verrebbe spontaneo dire tuttavia
Per forse per un minimo di ordine
Vorrei
Scegliere
Dal contributo dalle scelte che l'Azione Cattolica degli anni di Vittorio
A
Ha influito maggiormente sul sugli gli anni dal novantanove al due mila e cinque vorrei riprendere soprattutto tre aspetti il primo e quello che riguarda
La forza del suo riferimento al Concilio il secondo aspetto è quello che riguarda
Il valore del modello associativo come forma del nostro stare insieme è il terzo
è l'atteggiamento mentale di apertura ad altri e culturale di apertura alla novità
Allora parto dal riferimento al Concilio
Mi ha sempre colpito l'imponente lavoro di assimilazione del Concilio che l'Azione Cattolica fece negli anni in cui Vittorio bacile fu Presidente
E un'assimilazione che fu studio che fu approfondimento
Fatto con lo slancio di chi vede affiorare dai dibattiti dei padri conciliari un profilo di Chiesa forse sognato forse anche sperimentato in qualche misura
Mi ha colpito il fatto che Vittorio Bacelle
Ha fatto del Concilio e del suo magistero non
Una pedissequa lettura di di assimilazione di chiosa
Ma mi pare che ne abbia fatto una interpretazione dal punto di vista dai cale
Questo è credo lo Statuto è la
Il il distillato di questo lavoro di interpretazione la i calendari del Concilio
Quindi
Vittorio come un cristiano non semplicemente impegnato conoscere i documenti a un laico che giocava la sua vocazione in una interpretazione era il canale dove il punto di vista della vita quotidiana
Di ogni laico diventava la chiave di lettura carica di intelligenza e di iniziativa
E poi del Concilio bisognava fare una lettura esistenziale bisognava portare allo vicino
Alla vita e vicino alle responsabilità che ognuno aveva
E fu il rinnovamento e dell'Azione Cattolica
Rinnovare l'Azione Cattolica per attuare il Concilio è il titolo di una delle relazioni che Vittorio ottenne al convegno dei Presidenti quasi a dire che per attuare il Concilio
Non bisognava solo studiarne i documenti ma
Bisognava essere disposti a lasciarsi mettere in gioco dal suo magistero bisognava essere disposti a lasciarsi mettere in discussione a lasciarsi provocare quasi approvarlo il Concilio lo si capisce se lo si prova
E loro ospiti si va avanti un po'di più persino nella comprensione del suo magistero se si accetta di entrare perché in questa logica in questa dinamica
Ma per far questo bisognava essere disposti
A cambiare il proprio modo di vivere da cristiani il proprio modo di stare nella chiesa
Allora il Concilio poteva essere capito dall'interno come una forza rigenerante nella freschezza che avrebbe poi immesso nella vita dell'associazione
E così che nacque lo statuto non come operazione di vertice ma come esperienza di popolo
Coinvolto in un ripensamento dell'associazione nel momento stesso in cui apprendeva l'alfabeto del Concilio
Personalmente ricordo l'entusiasmo che coinvolse l'associazione anche l'associazione della mia piccola parrocchia
Quando fummo chiamati
A dire che cosa pensavamo della bozza di Statuto che venne mandati in tutte le associazioni
E e di come si verbalizzare una le cose che a noi sembrava al nord giuste da dire su quella bozza di Statuto
E come attraverso la trafila del dei livelli della vita associativa pensavamo che anche il nostro piccolo pensiero poteva arrivare a costruire
Questo documento fondativo in fondo della nostra esperienza
Di associazione del dal Concilio in poi
Così nel due mila
In un tempo in cui il Concilio sembrava archiviato sembrava destinato a un oblio
Così quasi impercettibile l'Azione Cattolica sentì il bisogno di raccogliersi nuovamente sul Concilio in quel convegno
Il Consiglio il nostro programma
Nel quale cercammo di tornare a misurarci non solo con i il magistero con i documenti che forse conoscevamo ma con lo spirito del Concilio con la sua spiritualità
Con il suo stile di Chiesa
Certo la stagione
Culturale era molto diverso era meno ricca di entusiasmi di fiducia degli anni conciliari
Ma proprio per questo bisognava ritrovare l'animo conciliare che la riforma che l'aveva resa e che rende un'esperienza ecclesiale capace
Di quella dedizione intelligente alla Chiesa e alla sua missione che fa della nostra associazione un'esperienza di cui non sapremo fare a meno e di cui ci sembra che la Chiesa non possa fare a meno
Dieci anni fa dunque avvertimmo il bisogno di tornare al Concilio per respirare un clima di Chiesa Berto fiducioso appassionato addio all'uomo evangelico
Per sconfiggere i minori e nelle nostre comunità la tentazione della chiusura la tentazione
Dei ripiegamento chiamare i delle dipendenze neo clericali
E anche dell'orgoglio di una laicità sganciata dal Vangelo
Quella riflessione aiutò mi pare l'Azione Cattolica ritrovare non solo la gioia della Chiesa per ma anche
La fiera consapevolezza di se stessa
La questione della nostra identità che è un tormentone che ci accompagna nei momenti
Forse in cui viviamo troppo poco e abbiamo bisogno di ridefinire chi siamo perché facciamo fatica accoglierlo per nel nostro vissuto
La questione della nostra identità
Si illumina o in quella prospettiva non di una chiarezza teorica
Perché mi pare che ci sia ancora tanta strada da questo punto di vista da fare ma di una fiducia che incoraggiava il servizio sosteneva l'appartenenza e l'entusiasmo delle persone
In questa prospettiva di un miriamo ora alla Chiesa mi pare si sia posta anche la questione del carattere associativo dell'Azione cattolica come forma del suo aggregarsi
In una stagione ecclesiale in cui si affermava non sempre di più i movimenti
Esperienza certamente più efficace sul piano aggregativo di quella dell'Azione Cattolica
Il coraggio con cui Vittorio bacilli tener fermo il carattere associativo dell'Azione Cattolica ha incoraggiato anche noi a restare fedeli
E coerenti con questa formula
Che non è tanto
Un modello organizzativo ma è una cultura è uno spirito è una sensibilità vorrei dire è una spiritualità
E così abbiamo potuto sperimentare mi pare
In modo
Più maturo non solo la di
Colta che quella la sentiamo ogni giorno sulla nostra pelle ma la fecondità di questo per modello per essere associazione
Riconoscere in questa forma l'umiltà e l'amore del nostro essere totalmente relativi alla Chiesa
Conservando al tempo stesso la capacità di iniziativa e l'impegno a far maturare il senso di una chiesa che al di là di noi
E fare questo nel tessuto ordinario e quotidiano della vita ecclesiale
Coinvolgendo in questo processo di crescita persone di ogni condizione a cominciare da quelli che contano normalmente di meno da i ragazzi dagli anziani dalle persone semplici
Portando questo processo sul territorio nelle nostre comunità concrete così ricchi così affaticate
Così generose ma anche così tentate
C'era tutto questo
Nel rinnovare la scelta dell'essere associazione
E poi negli anni
Mille novecentonovantanove due mila e cinque abbiamo dovuto interrogarci sul rinnovamento dell'Azione Cattolica anche noi come ha fatto Vittorio negli anni subito dopo il Concilio
All'inizio degli anni Duemila credo che la parola rinnovamento per l'Azione Cattolica sia stata tra quella che sono forse di più dei nostri discorsi
Il rinnovamento è sempre difficile
C'è un passo molto bello di un discorso di Vittorio che adesso non c'è tempo di leggere
Proprio sul travaglio del rinnovarsi anche sulla fecondità del rapporto fra tradizione e e novità che merita merita di essere
A rilento
Perché
Rinnovarsi rinnovamento richiede di riconoscere quello che non va nella propria esperienza e di farlo con libertà economica e attività richiede fiducia nel proprio futuro richiede progettualità richiede creatività
Richiede concretezza e al tempo stesso richiede slancio
E poi richiede la pazienza di ascoltarsi di confrontarsi di maturare insieme delle prospettive nuove
Il coraggio con cui Vittorio baci lei ha affrontato il rinnovamento dell'Azione Cattolica nel suo tempo per noi è stato una testimonianza preziosa
Attraverso il crogiuolo di un discernimento coraggioso ha preso forma d'Azione Cattolica della scelta religiosa dalla unificazione di quattro associazioni in una sola
Della CRE del radicamento diocesano dell'Azione Cattolica della corresponsabilità come anima della democrazia della relazione fraterna fra preti e laici
Tutto questo è stato il rinnovamento statutario dell'Azione Cattolica dopo il Concilio
Aspetti istanze che in qualche modo erano già presenti nella tradizione dell'associazione ma che venivano passati al vaglio di una nuova sensibilità in un tempo nuovo
E dunque che chiedevano disponibilità alla novità
Perché
Il può al cuore della tradizione si potesse restare fedeli
E dunque
Continuare a renderla viva questa tradizione
Al cuore
Di questo progetto di rinnovamento di è stato
Il progetto formativo e il ripensamento in questa prospettiva anche nella prospettiva dalla nuova sensibilità culturale
Di un progetto formativo aggiornato che
Riportasse le linee formative della nostra associazione
Ai processi nuovi di costruzione dalla coscienza in una società plurale e in una società
Sempre
Meno sensibile I riferimenti spirituali al riferimento religioso
Ma casomai di questo su questo riprendo qualche aspetto dopo
Al di là di questi tre aspetti che ho voluto citare il senso della novità il valore dell'associazione
E il la fedeltà al Concilio
Che ci ha coinvolto nei suoi aspetti organizzativi ma spirituali e culturali
La luce
Che Vittorio bacile ha dato alla nostra associazione è la nostra vita di persone dall'Azione Cattolica
è stata soprattutto quello della sua testimonianza di non sembri una diminuzione di Cristiano normale
Di laico comune che ha tenuto insieme con una straordinaria naturalezza e intensità la fine della vita in tutte le sue dimensioni
La sua testimonianza non smette
Non solo di impegnarci ma di ribellarci la dignità e la grandezza della nostra esistenza di ogni giorno della nostra esistenza di persone comuni di laici e comuni
E ci fa capire la preziosità
E al tempo stesso l'attualità di un'esperienza associativa
Che forma
Dei laici cristiani con questo profilo
Ecco io penso che
La
Gratitudine più grande che
Io personalmente ho sempre trovato e che mi sembra
Di
Aprire il dovere di condividere rispetto la testimonianza di Vittorio baci lei
E proprio
E relativa a questa grandezza dell'ordinario a questa grandezza questa grande dignità acquistato valore
E possibile intensità quando è vissuto in una certa prospettiva
Di una vita comune semplice
Interpretato nella prospettiva del Vangelo
Grazie Paola per queste
Sottolineature relative al Concilio l'essere associazione il senso della novità nel suo rapporto con la tradizione questo riferimento alla grandezza dell'ordinario ora la parola a Luigi
Che nel due mila cinque diventato Presidente nazionale
Grazie anch'io sono davvero contento di poter condividere questa esercizio veramente singolare di discernimento associativo declinato attraverso il tempo
E ed è un esercizio che mette in circolo in maniera virtuosa a memoria e gratitudine
La scarsa distanza storica che il triennio precedente
Rispetto al triennio precedente di mi mi esime ovviamente da l'entrare in maniera inutilmente analiti ca in alcuni momenti un alcuni nodi mi limito riportare una impressione generale partendo mettendola sotto il segno
Della memoria di Vittorio Bacelle
Che io non ho conosciuto come Paola direttamente ma anche nel mistero della circolazione associativa sento come una persona vicina e ho sentito costantemente come una persona vicina
Sappiamo bene che il carisma associativo sia alimenta di persone concrete e non è
Nella nostra tradizione il carisma personale che si serve dell'associazione
Per mettersi su un piedistallo però io sono convinto di averlo ritrovato nei volti e nelle storie di tanti soci
Così come il suo volto e la sua storia riassumeva a sua volta volti e storie precedenti
E in rapporto al percorso breve percorso
Della Presidenza precedente credo di aver accolto sempre meno di quanto personalmente avrei potuto fare insegnamento Di Vittorio
Soprattutto attraverso queste due elementi lui è stato sempre per me un maestro di sintassi e di semantica mi ha insegnato la sintassi della partecipazione associativa
E la semantica della santità
Di una santità che viene condivisa e che l'Associazione proprio come un volano mette in circolo il restituisce nei tempi morti in cui questa spinta verso l'alto sì a bassa
Con un equilibrio di una fedeltà creativa che veramente
Di straordinaria attualità
La sua Presidenza come è stato detto da chi mi ha preceduto ha messo l'Azione Cattolica sui binari del Concilio
E ha aiutato ammettere il Concilio su tutti i binari anche quelli più piccoli a scartamento ridotto delle comunità cristiane in Italia
E questo credo che debba essere
Un elemento da ricordare e onorare adeguatamente ma soprattutto lo ha fatto
Disegnando una rotta
Che poi aiutato dopo di lui l'associazione ad evitare
Il nervosismo identitario e un po'nostalgico
Che poteva
Permanere in alcune sacche della vita associative e ahimè anche nella comunità cristiana così come nella retorica populista di un'assoluta discontinuità che voleva trasformare il Vaticano in una specie di anno zero della vita della Chiesa
E certamente come è stato detto da monsignor chiarimenti Luigi ha insegnato che l'integralismo non è il migliore alleato della integralità cristiana anzi a volte può trasformarsi nel suo nemico più pericoloso
E questo insegnamento nel triennio tra il due mila e cinque e il due mila e otto
Ci è stato particolarmente prezioso
Soprattutto in tre direzioni nella direzione
Del rapporto con la comunità cristiana nella direzione del rapporto con la vita del Paese e nella direzione del rapporto con il tessuto associativo
Sappiamo come
Per quanto riguarda la vita del Paese questo breve triennio abbia
Manifestato il
Radicalizzare assi di un bipolarismo politico che è stato vissuto in modo spesso nervoso e non sempre corretto
E che non è stato adeguatamente supportato da una cultura del bene comune dei valori condivisi avrei voluto fare a meno dell'esempio
Inquieti in inquietante della
Cancellazione della trasmissione di di sua immagine subito arriva a scegliere che mi sembra però una metafora
Che potremmo dire stupirà se non fosse inquietante
Di una interpretazione del video del bipolarismo che finisce per stritola are anche una figura come Vittorio Pacelli e che di per dimostrare che se non sappiamo metterlo al di sotto o al di sopra
Di questi schieramenti è segno che veramente questo Paese non sa più che cosa a in comune
Certamente in questo triennio l'associazione a assistito con preoccupazione al consolidarsi di uno stranissimo partito trasversale
Che a accentuato le derive di atomi sullo sociale e di individualismo da destra a sinistra
Che si è manifestato a livello internazionale non solo nazionale perché sono stati gli anni nei quali il conservatorismo compassionevole dell'amministrazione Bush stava riempiendo il motivo il Medioriente di bombe e di morti
E nello stesso tempo e mentre il tessuto dei legami
Veniva continuamente aggredito da questo strano solvente di una società solubile di cui abbiamo davanti gli affetti
Preoccupanti
Sul versante del rapporto con la comunità cristiana il triennio precedente ha assistito ad alcuni momenti cert'talmente importanti il cambio di pontificato da Giovanni Paolo II a Benedetto sedicesimo
Il cambio ai vertici della CEI e alcuni elementi sui quali si potrebbe fare un ragionamento certamente differenziato quale il convegno di Verona e il family Dei
Però certamente l'associazione
A
Patito in maniera particolare
La difficoltà di esercitare un discernimento culturale soprattutto nei confronti del bipolarismo
E della problematica esigenza di una riproposizione del bene comune perché a volte se prevale
Lo schema
Che oppone la fede all'ateismo e trascura il fenomeno dell'idolatria questo
Non se mentre ci consente di fare una lettura integrale del tempo in cui stiamo lo dico in una maniera ruvida un po'tranchant ma siamo
Si hanno tra noi
L'associazione deve confrontarsi con fenomeni di ateismo a sinistra e con fenomeni di neo paganesimo a destra
Forse troppo sottovalutato da una comunità cristiana che dovrebbe sempre meditare le parole dei profeti nello smascherare la deriva idolatria ca che si ammanta
Di
Adesione formale al Vangelo
E in questi età antitesi l'associazione si è trovata in mezzo in un'antitesi tra una forma di laicismo
Relativista ieri mentre ero nell'Aula Magna come non poter pensare che mentre molte università hanno dispensato allegramente laurea honoris causa
Ha
Sportivi cantanti e commedianti Giovanni Benedetto sedicesimo non ha potuto parlare in quell'aula universitaria
Nello stesso tempo però
A questa forma di relatore di laicismo relativista si sta opponendo una forma
Una rivalsa identitaria così
Esasperata mente localista che
Queste è senz'altro un'altra forma di relativismo
E che non sempre
Di cui spesso sottovalutiamo le ricadute ecclesiali e i le tentazioni di una interpretazione federalista della comunione ecco del dinanzi a queste due polarità
La l'Azione cattolica come del resto abbiamo sentito da chi mi ha preceduto ha cercato si è trovata davanti
Questo compito veramente Benedetto e straordinario di esercitare la sintassi della partecipazione e
La semantica della della santità
Dopo una stagione straordinaria che era quella che c'aveva preceduto di rigenerazione come ci ha detto appena adesso paura a livello statutario e progettuale
Abbiamo avvertito con forza il dovere di non disperdere quella spinta e di metterla in circolo di nome di una piena comunione associativa in nome di una reciprocità che sapesse valorizzare tutti
In nome di una riscoperta del valore aggiunto della Rete associativa di cui oggi in un certo senso testiamo la vitalità che non è piombo nelle ali di un carisma puro
E nemmeno una struttura burocratica inerte ma è un benefico sistema arterioso che ossigeno alla vita del popolo di Dio e vede meramente mettile in circolo
La santità
Per noi fare memoria dei cento quarant'anni significa essere riportati ancora una volta hanno e di tagliare quello strano intreccio di continuità discontinuità di cui vive la tradizione cristiana
I primi cento anni e gli altri quaranta che sono venuti dopo
Il Concilio e certamente proprio
La
Se
La vocazione a tenere insieme questi due periodi storici e ci offre secondo me degli anticorpi benefici per non cadere in una retorica della discontinuità
Contro la quale Papa Benedetto in un celebre discorso a invitato a stare in guardia interpretando ovviamente il Concilio come l'anno zero della vita cristiana
A noi questo se vogliamo tenere insieme tutta la nostra storia non deve poter capitare
Vittorio però a purificato la semantica dell'Azione Cattolica da tutto l'armamentario sin ho dico Espresso in un lessico belli cistico fatto di vessilli scudi falangi adunate battaglie
E l'ha sostituito con la semantica conciliare del popolo di Dio della De Angeli Zazie ione e della comunione e certamente
Per noi oggi
Una missione tenere insieme tenere viva questo equilibrio
Vitale in un momento in cui a volte vediamo che si alzano i muri da una parte e dall'altra e qualcuno ha sempre bisogno del nemico per potersi sentire vivo
E certamente in questa muri che si alzano da una parte e dall'altra che a volte ci impediscono di venire il cielo di vedere il cielo
Non ci nascondiamo che l'Associazione spesso è stata impallinata dalle pallottole vaganti alcune provenienti da fuoco amico ma
Ma certamente
Quello che noi non possiamo accettare
è che un'attitudine dialogica nel testimoniare la fede per la quale dobbiamo e siamo disposti a morire possa essere scambiata per una fedeltà debole di Smith urlata al Vangelo
Questo credo che sia anche per non voi una consegna una consegna di tenere insieme in maniera esigente la sintassi della partecipazione e la semantica della santità
Continuando accurare la
La casa associativa come una casa in cui si impara ad articolare le differenze nel mistero della comunione in un'epoca in cui dobbiamo avere il coraggio di riconoscerlo in relazione al Vangelo a volte sentiamo viva la tentazione in qualcuno di dire
Che
Abbiamo scherzato e la ricreazione è finita no la ricreazione non è finita là la comunità cristiana ha bisogno di lasciarsi ricreare continuamente
Dal vento dello spirito e
Lo fa nell'obbedienza alla fede e che è molto di più dell'obbedienza ai gruppi quote qualche cordata e nell'obbedienza alla sede certamente
La fedeltà associativa può essere un dono per l'intera comunità cristiana di cui forse oggi in maniera particolare a un certo bisogno grazie
Scusate grazie a Luigi per questo suo intervento
Direi di procedere in questo modo noi avevamo previsto doppio intervento dei nostri amici uno più legato alla riflessione sull'eredità di Vittorio Bacelle in relazione
Al periodo di
Presidenza e anche io personalmente ma tutta la Presidenza tenevamo molto anche alla seconda domanda un accenno uno spunto che tocchi le prospettive
è chiaro che nei loro interventi c'è già una risposta implicita evidentemente e tuttavia vorremmo chiederle di esplicitarla no perché pensiamo mo'probabilmente di interpretare anche e il momento IEA vere quest'altra di siamo cinquantina di minuti disponibili per
Potevi dire risentire per qualche ulteriore passaggio su questo perché
Io
Direi
Non so se in questo riesco a leggere bene quanto
Ciascuno è andato pensando attraverso l'ascolto del di queste relazioni
Direi che è sicuramente intanto stata scritta già finora una bella pagina di famiglia è una bella pagina di storia laddove la storia non è
Qualcosa che viene custodito in
Esclusivamente in qualche archivio ma la storia in vita e la storia richiama l'esercizio di una responsabilità e noi che siamo qui ciascuno per la sua parte persone di tutte le generazioni vorremmo esercitare questa responsabilità fino in fondo e quindi per esercitare questa responsabilità incinte arroghiamo mettendo insieme
La parola del signore il senso della realtà di tutti i giorni di fronte alla quale siamo cinte eroghiamo sul percorso della nostra associazione nella chiesa con la Chiesa in questo Paese e per questo Paese
E ci interroghiamo sul gli anni che seguono sono state affacciate oltre ad una lettura molto interessante che ha costituito appunto come è stato definito un esercizio di discernimento
Di discernimento associativo e comunitario
Ed a questo vorremmo anche con ancora utilizzando la gioia che c'è con la gioia che ci hanno fatto il dono che ci hanno fatto della loro presenza poterne però anche utilizzare
Ulteriormente il contributo
Ci sono alcune questioni che ci interrogano in modo particolare in questo periodo penso per esempio tra le altre alla al tema che pure è stato affacciato da tutti della popolarità
Laddove sappiamo che il nostro riferimento alla popolarità è nel radicamento del popolo di Dio e che la nozione di popolarità Annona per noi una natura sociologica però proprio per dare
Un contributo vivo nella dimensione propria dell'Azione cattolica che è sempre stata idee
Esperienza viva di popolo noi in un certo senso vorremmo rilanciare ed è stato già ripreso il significato più autentico di questa parola
Che tuttavia va adeguatamente pensata riflettuta laddove intorno a popolarità si legano tantissimi aspetti che sono stati proposti da una spiritualità è una cultura diffuse
Che sono alimento vivo di una popolarità alla molteplicità di forme di impegno di servizio di testimonianza negli ambiti della vita ecclesiale negli ambiti della vita sociale e civile del nostro Paese
Questo io lo ritengo un grande tema una grande assistita se vogliamo dire così un grande impegno dell'Azione Cattolica riuscire
A ad innervare
Di profondità spirituale e di capacità di testimonianza l'esperienza viva del nostro Paese così come è stato e ancor più
è in fondo una grande scommessa intorno a cui si legano tante parole fondamentali che usiamo la centralità della persona il bene comune
E tutti i riferimenti che abitualmente che abitualmente ci proponiamo
Ma
Per far questo
C'è bisogno anche di
Continuare a riflettere e ciascuno la in un modo in un altro ho detto da un lato
Sul cuore di questa dimensione della popolarità
Che io direi lo possiamo dire con semplicità perché
Di tanti in tante chissà qualcuno di noi di tirare fuori qualche parola che nella
Sobrietà di vita di ciascuno ci sembra una parola fin troppo grande che facciamo fatica a dire io credo che al cuore della popolarità c'è la via della santità
Credo che dobbiamo poterlo dire perché stiamo parlando di Vittorio Bash lei
E quindi stiamo parlando di un grande di un grande esempio qui non entro in questioni di siamo
Specifiche legate ai santi
Spiggia sugli altari e o a quelli in cammino noi parliamo prima di tutto in questo caso dei santi della vita quotidiana così come ci è stato ricordato ma questa parola la dobbiamo dire perché la popolarità cui pensiamo
La popolarità che al suo cuore alla ricerca della santità la via della santità
E d'altra parte
La popolarità qui pensiamo nella vita della Chiesa per il Paese Perth con tutte le cose che ci sono state dette per noi ha bisogno di uno strumento
Ha bisogno che si rafforzi questo strumento che è stato importante per la vita di tanti di noi e che il
Lo è ancora che è lo strumento associativo
Che sicuramente un mezzo perché l'associazione
Per il Vangelo per l'annuncio del Vangelo oggi per la testimonianza cristiana oggi però è anche un mezzo che è qualcosa in più dell'essere semplice mezzo perché è un mezzo che ha che a forma e che dà forma
Che indicano né come tutti i mezzi non ha una sua neutralità ma indica delle prese di posizione ben precise
Rispetto al modo di intendere l'essere comunità al modo di combattere l'individualismo il particolarismo nel quale siamo immersi
Al modo di compiere delle scelte delle scelte di vita al modo di
Dividere quella fraternità popolare di cui di cui si è detto e così via ecco io vorrei ridare la parola
Ancora grato per questa disponibilità
Che ci hanno offerto oggi partendo da quello che un nucleo di riflessione non nuovo evidentemente che però in questo momento
Tra popolarità santità e associazione nel quadro della vita della chiesa del paese mi sembra
Uno un nucleo sintetico sul quale riflettere lavorare e sul quale la testimonianza viva di Vittorio Brancher lei ci dà una luce particolare allora io chiederei
Da che parte alla di marchiamo si può pure invertire invertire un polo ordine modificarlo con libertà quindi se qualcuno vuole subito prendere la parola non dobbiamo necessariamente a questo punto mantenere lo stesso schema
Chi è che vuole prendere la parola per primo
Luigi
Allora facciamo sarò brevissimo
Io credo che
Vorrei segnalare tre
Piccoli spunti
Scusa poi
Sia
Tale tre piccoli spunti che corrispondono a esigenze diffuse affidandoli ovviamente alla Sapienza e alla
E alla responsabilità della della Presidenza attuale e cioè da un lato
Da un lato per quanto riguarda
La
L'importanza
Di
Crescere in questo esercizio di discernimento in senso culturale e spirituale
Credo che in questo momento l'associazione debba proporsi
E e proporre occasioni di incontro
Perché il tessuto ecclesiale contemporaneo
Contiene delle tante risorse disponibilità forme di servizio straordinarie
Alle quali
L'associazione esperta nel tessere reti potrebbe offrire un'occasione
Qui credo di poter
Annunciare che in continuità con la Presidenza precedente la
Possibilità di attrezzare
L'eremo San Girolamo di Spello che il comune ha concesso all'Azione Cattolica possa essere non solo un luogo simbolico che nella memoria di carretto Di Carlo carretto
Se il proprio perché vogliamo tenere insieme tutti gli anni della nostra storia possa proporsi come forma esemplare in questo da questo punto di vista
E potrebbe essere anche bello che un convento diventi una casa si chiami Casa San Girolamo e possa l'Associazione metterla a disposizione
Per
Creare una nuova sintesi tra lo spirituale
E il culturale e informativo
Gli altri due spunti riguardano alcune urgenze che caratterizzano
La la nostra società
Uno riguarda in maniera particolare il rapporto che nella comunità cristiana a mio personale giudizio si sta indebolendo con la parola di Dio
Il modo di essere fedeli alla consegna del Vangelo non si deve realizzare solo direttamente in una retorica
Sterile ma attraverso una scelta concreta da questo punto di vista è una scelta concreta sarebbe quella attraverso la quale l'Associazione si spenda in maniera generosa
E totale
Per rimettere la parola di Dio al centro delle comunità cristiane in un momento in cui
La Chiesa persino la storia dell'associazione molti di noi spesso hanno la tentazione di
Il la comunità cristiana la tentazione di parlare troppo di se stessa
E troppo poco di far parlare di lui
Di far parlare lui
E credo che sia importante restituire la parola con la p minuscola alla parola con la P maiuscola dobbiamo aiutare i laici a trovare una cifra nuova di rapporto metodico quotidiano
Sistematico con la parola di Dio una grande opera di
Alfabetizzazione biblica in questa prospettiva sarebbe un modo
Sostanziale di servire il Vangelo infine l'ultima cosa riguarda una risposta alla Tom ISMU sociale che sembra essere veramente un virus
Che aggredisce i le reti della nostra società e qui
Il
Come dicevo prima il passaggio al bipolarismo restituisce una funzione nuova all'Azione Cattolica
Quella di spendersi
Per la ricostruzione di quel bene comune
Che deve essere
Proposto come presupposto imprescindibile per poter esercitare una sana dialettica democratica nella quale noi non vogliamo entrare
Ma certo dobbiamo e possiamo entrare in questo
Difesa e promozione dei fondamentali dell'essere insieme
E in una società veramente insolubile che ama molto
Che in perché non ha adesivi e
Si illude di poter offrire solo adesivi artificiali
Riportare in primo piano alcuni adesivi naturali a cominciare dalla famiglia e a cominciare dai giovani
Possa essere un modo per onorare il primato del bene comune sappiamo quanto questo per i giovani oggi sia un grande problema perché il messaggio che loro sta arrivando
E vita da single e rapporti occasionali
Nella società flessibile anche la famiglia sta diventando flessibile
Spendersi in questa direzione può essere veramente provvidenziale per il Vangelo ripresi grazie
Il giro invece che adesso tocca a me però io davanti a questa domanda quali scelte può fare oggi l'Azione Cattolica sono veramente molto in difficoltà perché
Fondamentalmente sono disorientata dal clima
Nel quale viviamo oggi nel quale mi sembra che il tutto si stia sgretolando
Dove i giovani non hanno più punti di riferimento perché non ne abbiamo più Adu noi adulti
Anche noi adulti cristiani
E dove cella legittimazioni implicita
Di tanta volgarità e comportamenti discutibili che finiscono per essere gli educatori delle nuove generazioni ma anche con l'essere
I modelli di riferimento per persone che
Nel contesto di oggi non sono certo aiutati a fare esercizio critico
E a a valutare con attenzione le scelte della loro vita
Di fronte a questo mi pare che
La comunità cristiana va a sempre più organizzando sì
Facendo prevalere la sua dimensione istituzionale
Sulla possibilità di accogliere parole esperienze
Libertà di cui
Quanto mai ci sarebbe bisogno per oggi
Dunque in questo contesto mi chiedo mi chiedo spesso e la pongo non come una domanda retorica questa la pongo come domanda che condivido qui con persone che so che condividono lo stesso ideale
Che cosa può fare l'Azione Cattolica in questo contesto così provato
E e così
Estraneo si direbbe sempre di più dalla sua cultura e dalla sua e dalla sua sensibilità
E sento nell'Azione Cattolica cioè sento l'Azione Cattolica a vivere una grande solitudine ecclesiale
Nonché oggi ci siano delle prese di posizione che scredita non l'Azione Cattolica ma c'è in fondo quel considerarla
Irrilevante perché è quanto viviamo quello che effettivamente siamo siamo irrilevanti rispetto una logica efficienti Istat e attivisti ICCA
E dunque l'Azione Cattolica in questo contesto di solitudine come può ridare il progettualità
A al suo ideali
Dentro una comunità cristiane perché non è possibile credo pensare un'azione cattolica che non sia legata a doppio filo con la Chiesa
Ma la libertà ovviamente
Ma in un contesto ecclesiale in cui il dialogo all'interno
Così fuori uso diciamo fuori consuetudine
Come è possibile che Azione Cattolica di ma il suo legame alla Chiesa ma al tempo stesso esprima
La sua cultura la sua sensibilità la sua esperienza delle dimensioni della vita di tutti i giorni la fatica che si fa oggi a credere
Ad avere fiducia nella vita
Allora queste sono le domande che viaggiano nel mio sottofondo che sono domande paralizzanti
Però
Questo non è di per sé una una situazione
Una testimonianza di speranza no il cristiano deve trovare ad ogni
Ad ogni modo anche in questa situazione deve trovare
Il il valore del seminare qualche cosa
L'immagine del se minatori io la socio sempre a a Vittorio perché ci sono alcuni
Alcuni passaggi alcuni fatti alcuni discorsi che rimandano quest'immagine del seme
Allora io mi dico prima di tutto che questo è un momento in cui la nostra speranza una speranza al buio
Non è una speranza che ha dei riferimenti oggettivi su quei fondarsi per dire qui le cose vanno bene certo ci sono tante persone
Onesto ingenerose
Ma credo che ci voglia anche chi oggi
Sia dopo dirà perché
Il tanto di male che c'è
Nella realtà attorno a noi non prevarica sul bene credo il cuore di tanti
E non lo sconfitta e non lo consegni alla disillusione
A volte penso a quello che hanno fatto i cattolici negli anni del fascismo
E voi potete dire ma oggi non è questo tempo ma
è un tempo in cui
In un'altra forma ci ha tolto la libertà di essere noi stessi
In cui
In un'altra forma di fatto comitiva persone prima che come cristiani
Viviamo in una profonda sofferenza non sto parlando per la fatica di essere cristiani in questo tempo sto parlando della fatica di essere donne e uomini all'altezza della nostra dignità
Per la fatica di conservare pulita la propria coscienza di conservare
Come dire una cittadinanza in questo mondo che non ci faccia sentire troppo estranei
E mi ha sempre colpito come
I nostri padri negli anni a madri in cui
La libertà e non solo veniva tolta loro hanno lavorato sott'acqua
E il lavoro sotterraneo è stato quello della cultura della spiritualità insieme no mi pare che sia questo
Quello che hanno fatto i cattolici negli anni che hanno preceduto la guerra negli anni della guerra culture spiritualità
Anche nel nascondimento senza dirsi ma domani questo che cosa mi rende
Domani non rende niente forse dopodomani forse dopodomani ancora chissà e comunque e quello in cui crediamo allora raccogliersi sull'essenziale
Mi pare che sia quello che l'Azione Cattolica può fare mettendo in atto per la capacità di iniziativa di cui i laici cristiani hanno dato prova prima del Concilio quasi
Più di quanto non abbiano dato prova dopo dopo che era stata riconosciuta la legittimità della loro resa di
Di parola di responsabilità
Ecco queste o so che da qui a un progetto c'è tanta strada da fare però spiritualità e cultura nella consapevolezza della serietà del momento che stiamo vivendo
E al tempo stesso una capacità di iniziativa che non ci faccia temere di
Imboccare non so se strade nuove e forse strade più profonde forse strade più difficili
Certo strade di cui
La chiesa e la società in cui viviamo non smettono di avere bisogno
Grazie
Grazie Paola la parola a Giuseppe allora
Parlando nella prima nella prima tornata da parte nostra
Si è ricordato il sono ricordati gli anni nell'immediato
Post Concilio e si è detto se ricordo bene che erano tempi Bellini entrava agli atti totali ecco
Tempi belli travagliato
Io credo che noi possiamo dire che anche i nostri anni sono anni travagliati ho anch'io qualche perplessità a dire che sono anni belli però
Voglio dire che esso non sempre anni nei quali
L'esigenza di dare spazio ad una
Realistica speranza
Realistica speranza tenete conto di tutte e due grosso il sostantivo e l'aggettivo di una
Realistica speranza ecco sono veramente quello che ci viene richiesto
Sono anni estremamente travagliati
Ecco voglio dire in questo contesto degli anni travagliati
Alcune cose che
Che si riferiscono più immediatamente la comunità ecclesiale
E
Brevissimamente anche alcune cose che riguardano di più l'aspetto
Società civile e politica eccetera politica cultura noi diciamo così
La comunità ecclesiale
Ecco io credo che l'Azione Cattolica debba continuare in uno sforzo che ha sempre
L'ha sempre caratterizzato
Cioè quella
Di non pensare male a se stessa se non
All'interno e perde la comunità ecclesiale
Cosa dobbiamo fare come azione cattolica è un modo di porsi una domanda però questa domanda la dobbiamo sempre porre in un contesto
Cosa ebbene cosa può essere utile che facciamo
Come Azione Cattolica
Come
Presenza viva nella eternit la comunità ecclesiale
E credo che questo sia la chiave per dare anche contenuto a quell'altra parola che qui
è venuta fuori più volte la popolarità
La popolarità dell'Azione Cattolica a solo un modo di
Di realizzarsi in pieno
Essere
L'Azione Cattolica un
Elemento vivo in quel popolo che il popolo di Dio
Che il popolo di Dio in un territorio che il popolo di Dio di una comunità di azione sacra
Ecco
Noi dovremmo sempre pensare alla popolarità riferendoci
Al popolo di Dio di cui l'Azione Cattolica vuole essere parte prima
La nostra popolarità a quelle radici e a
Gwen riferimenti e a quelle prospettive
Perché il popolo di Dio su un territorio a come prospettiva
L'annuncio della pienezza di vita che il signore vuole donare a tutte le persone di quel territorio
E quindi questo mi sembra che sia
Molto importante sì una popolarità
Che noi viviamo ma sempre in un'ottica che nell'ottica della nostra appartenenza alla comunità ecclesiale alla Chiesa che noi viviamo la Chiesa particolare
Che in fondo altro non è che la localizzazione dell'unica Chiesa di Cristo
Questo è il punto
Riconoscerci così queste la nostra popolarità
E questa nostra
Popolarità allora ci aiuta anche a risolvere un altro problema che qui è stato segnalato il tema
Del tante volte dalla solitudine
Effettivamente
Non è raro che ci si senta si senta come
Presenti
Ma come se non fossimo presenti
è una realtà
è inutile negarla è una realtà che molte di noi hanno sperimentato
Ma anche a questo dobbiamo avere
La
La lungimiranza e l'altro accortezza
Di affrontare questa
Questo dato proprio rifacendoci a ciò che nella chiesa ecco il popolo di Dio di cui siamo parte nella chiesa e
Sicuramente costruttivo
E qui alcune cose sono già venute fuori
Non possiamo
Sentirci soli se il nostro discorso è un discorso
Che si rifà all'essenziale nell'ambito della Chiesa
L'annuncio della parola di Dio le occasioni di ascolto e De mitizzazione della parola di Dio la parola di Dio ha come primo elemento per la formazione della coscienza cristiana
Nella comunità
Se
Non possiamo sentirci soli se nella comunità cristiana sappiamo che la pienezza
Della sua testimonianza della sua manifestazione la pienezza della manifestazione della nostra comunità cristiana è la celebrazione delle opere stia
Se qualcuno vuole cogliere in pienezza la Chiesa il riferimento non può essere altro che alla liturgia non può essere altro che alla celebrazione del rapporto delle opere stesse
E allora
Come azione cattolica non dobbiamo ritenere che sia cosa vecchia ho tempo perso
Se
Nella comunità cristiana
Opportune inopportune come suole come si solleva dirle rifacciamo il discorso della centralità
Di questi elementi costitutivi
E poi
Vorrei aggiungere una terza cosa
Vorrei ricordarlo che sarebbe molto bene che come Azione Cattolica noi ricordassimo all'interno della comunità cristiana alcune cose che la comunità cristiana autorevolmente ha detto
Autorevolmente al vento
E che tante volte rimangono ai margini
Due parole discernimento comunitario
Non l'abbiamo sentito oggi per la prima volta
L'abbiamo sentito a Verona ma l'avevamo sentito a Palermo ma l'avevamo sentito a Roma ad evangelizzazione promozione umana
E allora dobbiamo avere la costanza la forza la tranquillità
Di richiamare le nostre comunità ecclesiali acciocché autorevolmente hanno detto
La dimensione comunitaria del discernimento che richiede partecipazione che è aperta la alla corresponsabilità e certamente pericolosa
E certamente faticosa ma è un pericolo è una fatica che non può essere abbandonata
Perché se noi l'abbandoniamo
Purtroppo provochiamo un necessario impoverimento
La vita della Chiesa non può essere soltanto affidata al criterio della cooptazione
La vita della Chiesa deve essere anche attraverso il momento dell'ascolto
è il momento del discernimento di ciò che si è ascoltato
Ecco allora ancora una volta il elemento del discernimento comunitario che torna ad essere importante
Ecco certamente ci sono tempi difficili ma sono tempi difficili li fa fronte dei quali noi abbiamo
Alcuni riferimenti essenziali
Che possiamo avere nelle mani e che possiamo portare avanti proprio
In relazione a quello che noi siamo
Al nostro essere un'associazione di battezzato
Ribattezzati impegnati nella vita di tutti i giorni ribattezzati che sono laici
Che sono nella comunità cristiana per comunità cristiana e per la sua missionari età nel contesto civile nel contesto sociale
E credo che questo si possa
Molto aiutare
Un altro e così concludo un altro richiamo che mi sentirei di fare e quello
Di
Trovare forme e modi per alimentare
La possibilità
Di
Un effettivo significativo incremento della
Del
Di una crescita della
Cultura diffusa
Senza la quale
Noi non avremo mai quello spessore culturale necessario per essere presenti per dialogare per costruire un cammino
Anche
Graduale anche lento che ci conduca verso obiettivi che sono obiettivi legati
Al bene comune
Certamente difficile il cammino del bene comune in un sistema come l'attuale in un sistema come l'attuale che purtroppo sta prendendo delle forme
Delle forme pensiamo all'attuale formati bipolarismo che sono opportune forme di impoverimento
Di sostanziale generale impoverimento
L'impoverimento del livello della vita politica e avanti agli occhi di tutti e non è necessario spendere parole
Questo impoverimento può essere superato mai può essere superato solo se si comincia dalle radici
è la radice è proprio quella
Di una forte ripresa di culture diffuse che siano cristianamente ispirate
E che siano aperte alla collaborazione
Per la costruzione di quello che può essere meglio in un cammino che ha delle prospettive chiare ciò che vi
E risponde alla dignità della persona
Da questo punto di vista mi permetto di segnalare
Un'altra cosa terminando sul nel quadro
Vella apporto sempre nella linea della cultura della cultura questa volta intesa come ricerca come approfondimento
E allora credo che se da questo a questo punto di vista l'Azione Cattolica coi suoi istituti potrebbe validamente riprendere alcuni temi di fondo che oggi diventa no veramente determinanti
I temi che riguardano i diritti della persona i diritti umani
I temi che riguardano nel quadro dei diritti umani i diritti fondamentali
E tra i diritti fondamentali come oggi fa vissuto e fa praticato quell'insieme di libertà
Che toccano il la coscienza il pensiero la religione
Se noi affrontassimo
A livello
Proprio di appello di analisi di approfondimenti sono quindi di cultura alta
Questi insieme di nobili noi potremmo portare un contributo oggi utile al cambino della nostra società e utile al cammino dalla nostra Chiesa
Grazie Giuseppe la parola Raffaele
Ma io credo caro Franco che
Questi suggerimenti che sono venuti già tanti amici che mi hanno preceduto siano preziosi per
La prospettiva il cammino futuro
Richiamerei subito
Anche
Per offrire diciamo così ancora nel quadro della memoria
Quanto Vittorio possa ulteriormente ispirare il nostro cammino
Questa
Espressione di vittoria
Noi dobbiamo essere in questa società iniquità ed incerta
E in questa chiesa che faticosamente segue i piani del Signore
Una forza di speranza
E perciò una forza positiva capace di costruire nel presente per l'avvenire
E più avanti Vittorio spiegava che la fede
Richiede una conversione che apre al cristiano la via della speranza un cammino sostenuto da una forza che viene dalla certezza di un regno che per noi preparato
In altro luogo chiariva che questo cammino etici speranza se essi incarnano nel mugugno
Ma nell'amore e generoso
Se ci rende uomo-donna degli altri se ci pone nel mondo come persone fortemente assetati di giustizia
Se il reclamo il nostro costante impegno alla santità tipicità
Questo mi sembra un invito ispira attivo ad una speranza attiva anche per questo nostro tempo
Anzitutto con una sottolineatura che peraltro è già stata fatta
E cioè una ripresa forte del tema nell'associazione della spiritualità Dellai ecco chiamato alla santità
La santità vocazione e storia della Chiesa
Ma per nostra fortuna possiamo dirlo anche con Santoro godendo e vocazione storia dell'Azione Cattolica Italiana
Come la santità anche la storia della nostra Azione Cattolica non è sempre la stessa
Dunque
E necessario in qualche misura riprendere
Nella modernità
E per la modernità
Il
Questo elemento questa
Diciamo questa voce singolare particolare storica ricca della vicenda associativa che la voce della spiritualità Dellai co chiamato alla santità
Questo comporta mi pare come prima necessaria conseguenza l'impossibilità
Che noi in qualche modo si pratichi il sonno della ragione
Cioè
Ci richiama questo alla necessità di una ragione sveglia
Di una ragione aperti
Capace di coniugare parola e parole
Sede e cultura
Già Giuseppe su questo ha detto a lungo capace di operare quel discernimento di cui si è detto capace di affrontare
In questo tempo e con questa varietà di culture le grandi questioni etiche che naturalmente ci stanno davanti
Questo se mi sembrerebbe diciamo così un passaggio necessario cioè
Tenere molto dei sto il senso e l'utilità della raggio
Né possiamo praticare il sonno della giustizia
Fede ebbene comunque
Che tradurrei in termini molto concreti per il nostro passaggio storico su due grandi versanti
Diciamo così che investono la nostra società civile alla nostra società politica
Il grande tema della Costituzione che bisogna riprendere e il grande tema della democrazia
Perché evidentemente io credo che
Questo bene comune rispetto al quale
Dobbiamo spendere tutte le non le energie sia associative sia individuali per quanto riguarda il rapporto con la società civile con la società politica
Poi si sostanziano nella prospettiva della scelta religiosa dell'Azione Cattolica
Nel sostenere il nell'individuare oggi fondamentalmente quali principi e quale forme costituzionali debbono continuare a reggere la convivenza civile nel nostro Paese
E quali i pilastri della democrazia non possono essere abbandonate
Vado alla conclusione
Strumento associativo
Secondo me
Bisogna
Offrire
Nella nostra associazione una visione ecco forse una ricchezza di testimonianze attraverso le quali sia possibile
Far capire soprattutto ai giovani agli adolescenti
Che la nostra
E una magnifiche speditezza ciascuno di noi può dire io penso con grande verità che per quanto siamo riusciti a dare
E per quello che siamo riusciti a dare alla nostra associazione certamente dall'Associazione abbiamo ricevuto tutti molto di più
Questa è una cosa che credo dobbiamo far passare
Alle nuove generazioni perché capiscano quanto sia
Importante vivere questa magnifica esperienza
Che a noi è stato dato di vivere magnifica perché condivisa nella luce del riso nello spirito del servizio nello stupore dalla provvidenze della Misericordia
Direi nella gioia con cui le donne corsero a dare l'annuncio hai di scippo
Il tema della gioia io lo richiamerei profondamente non solo perché è un tema
Al quale Vittorio era profondamente legato ma perché costituisce nell'indifferenza
In qualche modo nell'individualismo di questo passaggio storico ecco forse il dato più contrastanti con questa realtà non è una gioia a buon mercato ho detto concludendo l'ultima mia Assemblea nazionale
è una gioia che attraversare che devi attraversare necessariamente il venerdì santo una gioia Pasquale tenendo anche conto dell'avvertimento di don Primo Mazzolari
Dove l'uomo si rifiuta di toccare il dolore degli altri non c'è Pasqua
Dove le mani dell'uomo non sono ferite per amore dei fratelli non c'è Pasqua
E la gioia del servo inutile che non si stanca però di essere il Messaggero anche l'associazione che corre veloce per l'ansia e la bellezza
Dell'annuncio che porta
E la gioia che nasce da una storia di risolti che impegno di libertà che cammino di liberazione
Questa gioia arreso lieve ogni fatica
Riccò ogni più umile impegno umile ogni più alta responsabilità
Una gioia
Che fa accorrere il messaggio
Che fa pregare il dio dell'amore misericordioso che fa cantare un coordinamento
Io credo
Che sia nostro dovere trasmettere questa gioia nonostante i tempi e nonostante le gravi difficoltà
Che peraltro non sono solo di questo momento ma che certamente
Nella nostra storia di cristiani abbiamo affrontato non poche volte grazie
Grazie Raffaele
La parola ad Alberto
Caro Franco
Gli permette di rivolgermi così direttamente a te
Cari Anna Maria Grazia tutti quanti
Io voglio solo esprimere due immagini quattro parole
Vedo immagine le traggo da particelle
Una quella
Della genitorialità ieri
Giovanni
Portando la sua testimonianza l'Università La Sapienza ha parlato di come
Suo babbo
Guardava
Al futuro dei propri figli
è
Allora
Se ho ben capito
Quello che ha detto bene Giovanni
Che
I propri figli
Quando si è genitori in qualche modo i più anziani l'Azione Cattolica sono in hanno un questo compito anche di genitorialità
Non
Però
Non devono indicare
Ai figli che su cosa fare
Quindi io mi trovo estremamente imbarazzato no
Ma prendendo
Ma
No non l'hanno fatto e difficile tutti gli altri non l'hanno fatto
Ma dico io personalmente
Penso che quelle immagini dei diritti di di del papà Vittorio che
Vedeva il Credit figli crescere nella loro assoluta originalità
E questa è l'atteggiamento l'immagine col quale con la quale io mi pongo in questo momento con la
Certezza che
Voi tu tutti quanti per nome siete
Su
No capaci di
Trovare momento per momento
La la via giusta per ciascuno e per l'Azione Cattolica seconda immagine
Sono i doppi due legni della croce di pace lei che ci ha stamani ben illustrato monsignor chiarimenti
Il legno e
Tre
Non ripeto le le parole di
No signor Carinelli e sono quelle che appunto
E sono è un'immagine di di Vittorio nocche
Il radicamento dal al
Legno fondato nella terra Marche appunto al celle ignora verticale regno ri orizzontale io credo che siano
I due legni della dell'associazione ci viene Incomar consegnati
In questo spirito quattro parole
Che
Io penso che voi sappiate mettere in atto molto meglio di quanto
Io possa pensare e cioè quattro parole di per l'Azione Cattolica fedeltà
Se del tetto del segnale cioè piena attiva sollecita appartenenza alla comunità locale guidata dal vescovo secondo le caratteristiche proprie
Nel quadro del progetto pastorale della CEI senza timore delle difficoltà talora delle incomprensioni perché ogni chiesa locale ha una sua anima i suoi Santi antichi e moderni
In un un suo modo di accogliere lo spirito l'azione cattoliche fatta anche di questa va rinviata arricchente nella fedeltà ecclesiale ciascuna associazione d'Azione Cattolica
Cura vive assorbe l'anima della sua chiesa e in questa molteplicità c'è quella rete nocche consona ai nostri ideali fedeltà civile
Alla Costituzione alla gente delle singole regioni alla sua storia alle storie
Alle ansie di futuro insomma
Proprio la prima parola una seconda qualità
Nella formazione e nell'azione di cristiani che intendono primeggiare interiormente non per gli altri
Per conoscenza del signore per spiritualità percorrenza di vita per annuncia e testimonianza del regno
Non siamo mai abbastanza cristiani nella chiesa
Nell'ambiente sociale nella famiglia nello stesso mercato cattolico
Qualità perché si cerca e si esercita insieme non isolatamente
Qualità che si offre senza pretese dei pastori e fratelli agli abitanti della città dell'uomo essere acqua sorgiva nella fontana del villaggio secondo l'immagine di Papa Giovanni tanto cara a vittoria
Amicizia a questa è una parola storica dell'Azione Cattolica da centoquaranta anni e più
Ma e è una parola di una provocazione immensa non
E che è testimoniata da voi da Ipres dei Presidenti
Che ci sono stati dei responsabili
Amicizia sia dettata da Vittorio come il fumo qui come il fulcro dell'Azione Cattolica non solo compagni di strada sodali nel volontariato partecipi di un movimento membri di una parrocchia animatori di un oratorio
Amici anzitutto nel senso evangelico di Gesù che ancora vuole chiamarci amici
E quindi amici nell'Azione Cattolica nei gruppi nella varietà dei suoi componenti un'amicizia che si spande dal piccolo gruppo all'associazione
Che il Comune di coraggio che non ha bisogno di parole e talvolta neppure di vicinanza fisica anzi molto spesso non di vicinanza fisica
Un'amicizia offerta nella Chiesa è l'ultima parola chiedo scusa di questo elenco così male insomma sono quelle che mi hanno colpito anche ascoltando
Le cose che
Di questi ultimi tempi dell'Azione Cattolica le rileggendo Vittorio sentendo e anche mi vengono
Anche oggi alla mente fraternità
Ieri si parlava della fraternità
Si diceva che
Giovanni Paolo secondo a Parigi aveva detto che lì di Bertazzo aggrega satellitare
Uguaglianza le parole della Rivoluzione francese
Possono essere le parole della Chiesa insomma dei cristiani no così diceva adesso Mario correggimi esserselo citato male cresca
Confraternita come corollario dell'amicizia
All'esterno della città
Nelle realtà locali nel Paese nella ricerca del bene comune pur nelle differenze di approccio
Di scelte concrete Vittorio perseguiva pace e giustizia che vogliono dire anche oggi l'accoglienza farsi prossimo a tutto campo amare lasciarsi amare
E cercare
La democrazia senza fraternità esposta al prevalere degli interessi anche legittimi e dei poteri e anche nella Chiesa la fraternità non guasta
Vittorio non ci indica diretta lo scorso ho finito e
Vittorio non ci indica direttamente quale può essere l'avvenire dell'Azione Cattolica
Gli enti che dicevano nel FAS
Scirè Neffa su quelli sorte dei deterrente
Non ci dice
Quale può essere l'avvenire dell'Azione Cattolica Marcon la gioia che è stata ricordata comunica tutti gli elementi che sono stati indicati dagli altri
Vittoria ci fa crescere nella consapevolezza di essere soci di questa avventura di poveri ma gioiosi cristiani
E nella fiducia in chi oggi e domani esprime l'anima giovane e nuova dell'associazione
Grazie Alberto la parola a Mario Agnes
So che dobbiamo andare via tutti
Quindi
Non vi preoccupate però è anche vero
Che
Questa mattina
Abbiamo appreso molto ci è stato consegnato
Da chi
è stato presidente dell'Azione Cattolica da coloro che sono stati
Presidente dell'Azione Cattolica c'è stato consegnato un
Non saprei che dire insomma un
Un volume non solo ditemi ma anche una
Passione e questo è importante
Però passione cara Paola che io
Non vedo in senso negativo
Ma andiamo sembra convincente
Passione
Per la santità
Ne lasciarci stamattina io vorrei dire proprio questo in sostanza
Cananzi ed altri hanno
Veramente approfondito il discorso della Sangritana e grazie
Ma
Se è una parola
Ne ha Presidente obbligato a dire il Presidente come Regione siamo sembra obbedienti
Allora
Se è una parola mi ha obbligato a dire il Presidente il giovane Presidente
Questa parola per me e proprio questa di non perdere di vista la universale vocazione alla santità l'Azione Cattolica lo ha detto
Raffaele ed io
Ma ci siamo sentiti ci siamo visti dopo tanto tempo
Ed è l'Azione Cattolica
Come la Chiesa è una tessitura di santità
è una tessitura di santi nascosti questo dobbiamo ricordare guardate questa nostra grande gioia ed è anche la nostra grande fatica preghiera azione sacrificio studio non dimentichiamo queste quattro parole
Queste quattro parole
Nostra insomma del nostro Statuto ma
Che stamattina si sono arricchite ancora di più
Nenna hanno arricchito cioè
Il
Ancora di più
Il nostro statuto so di aver ripetuto
Attraverso le parole che ci ha detto
Alberto
E quindi
Il mio augurio per voi e a questo
Non è poco l'incontro di oggi così come mi è stato detto l'incontro di ieri pomeriggio per motivi di salute non può non vi fu possibile venire
Ora
Non è poco dicevo l'incontro di oggi
Siamo pochi
No siamo in tanti
La tessitura nascosta non si vede
E non possiamo quindi andar via pensando che
E che siamo pochi che ci a questo c'è una fatica e se sì c'è una fatica guai se non avessero faticato i santi non sarebbero stati santi
Tanto per intenderci in sostanza e quindi Azione cattolica è una tessitura di santità questo è il mio augurio per ciascuno di voi ma è il mio
è il mio la mia passione in sostanza che mi porto dentro da sempre da sempre
Ci riuscirò a rispondere alla votazione alla San vitale universale vocazione alla santità la quale si chiamava
Ci alla quale si chiama il Consiglio
Non lo so la cosa importante è questa oggi nel trentesimo anniversario so che era l'altro ieri ma
Sapere ieri dodici
Nell'Universale oggi
Nel trentesimo grazie oggi nel trentesimo anniversario
Della
Uccisione Di Vittorio
Un gruppo che cammina
Che lo segue
Che cammina che cerca di camminare come camminavano cui
Un gruppo si è qui riunito a Roma per fare per dire grazie a Luino
E per dire a lui aiutarci
Ad essere un'associazione di santi
Auguri per tutto
Vi rubo solo un altro minuto
Che importante
Voi avete avuto la possibilità di dire già grazie al Presidente
E a tutti gli amici della Presidenza nazionale io desidero ancora una volta anche a nome vostro dire grazie al giovane Franco e dire grazie aggiuntivo
No ma
Io non so no ha sempre onorato nell'essere chiamato il giovane per questo entravano
Per questo era il motivo Frank giorno in cui entreremo via Maggianico a Roma insomma tanti diranno dentro
Comunque
Prima di una brevissima considerazione conclusiva vorrei dirvi che
Abbiamo preparato questa nota io prima
Lo
Raccolto diciamo il consenso su
Esprimendo il disappunto di tutti per questa
Mancata trasmissione diciamo di oggi di oggi pomeriggio abbiamo preparato anche una nota che vi leggo
Abbiamo appresa da Giovanni Bashir lei che la sua partecipazione alla trasmissione a sua immagine prevista per oggi pomeriggio per ricordare la figura del padre Vittorio Bashir reggia Presidente della nostra associazione
E vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura non è più prevista in conseguenza delle regole ma nata dalla Commissione parlamentare di vigilanza che la RAI
Ha reso esplicite in norme di comportamento per i programmi televisivi di intrattenimento esprimiamo il nostro disappunto per una simile decisione che
Ci sembra privi l'opinione pubblica e il mondo cattolico di una testimonianza che certamente non aveva valore
Partitico ma che voleva essere solo un'occasione per riconsegnare al nostro Paese alla Chiesa italiana la figura di Vittorio Bashir le un martire laico come è stato definito un servitore fedele dello Stato
Mai uomo di parte ma testimone di un impegno tesa a costruire nel dialogo il bene comune
Bene allora concludiamo con un impegno prima di tutto da parte mia ma credo dell'intera presidenza che è l'impegno a lavorare sui tanti contenuti che sono emersi questa mattina e a lavorare da subito
Perché veramente è stata una mattinata ricca di spunti su più livelli e che una semplice conclusione non
Di rispetto a cui una semplice conclusioni non farebbe neanche minimamente giustizia al di là di quelle cose che io ho detto prima su qui ho introdotto la parte delle prospettive
Penso che abbiamo bisogno a questo punto di rimeditare tutta una serie di indicazioni suggerimenti che ci sono
Stati offerti e che sono anche di siamo elemento di riflessione possibile anche a breve proprio per poter far rimettere in circolazione per tutti le cose che ci sono state dette
Io vorrei concludere con alcuni ringraziamenti prima di tutto il ringraziamento a tutti voi evidente evidentemente che avete partecipato a questo convegno ringraziamento al professor De Martini che presiede il Consiglio scientifico dell'Istituto Brancher LEA Fabio Mazzocchio
Che
Direttore
Un intervento telegrafico
Sentiamo subito
Veloce
Allora
Accettiamo questa breve testimonianza sono due minuti
Sono
Eravamo compagni di scuola all'ICI al ginnasio liceo Tasso e abbiamo fatto ben otto anni tutto il ginnasio e tutto il liceo vicino a questo ragazzo fantastico
Ed era una cosa veramente piacevole non passava i compiti
Ma non per cattiveria
Ma per serietà
Per tutta la serietà e la precisione che illuminato la sua vita
C'era il professore del ginnasio allora si chiamava ginnasio
Che
Ormai l'unico al primo della classe nessuno ci ha provato superarlo però bastava che facesse un piccolo errore
All'UE piaceva chiamarlo vieni barche letti
Togliete gli occhiali e gli davo un ceffone sulla faccia
E lo intorno tutto rosso ma senza una parola dei rimprovero senza niente
E pensare che poi andando più avanti con dei magnifici professori durante il liceo il compito di Greco che ne facciamo metà tre quarti lui lo portava in latino
E quando abbiamo fatto la terza liceo noi viene a fare ingegneria con noi viene a fare medicina con noi della Ford giurisprudenza con noi perché avevo otto e nove dappertutto
E quando facevamo e ho finito le cene della terza B per anni e anni
Come dicevo del clima terribile che c'era in quel periodo dicevo Vittorio fatti accompagnare almeno da un corazziere
Il destino e destino se deve succedere succede e purtroppo è successo
Presidente
Abbiamo
Volevo ringraziare dicevo prima il professor De Martin e Fabio Mazzocchio che guidano il nostro istituto ma vorrei anche dire che sono stati con noi tutto questo convegno Rosi Bindi che è stata la prima direttrice dentisti tutto Wassily
Oltre che
Come ben sappiamo a tanti altri titoli richiamo per la sua presenza qui con noi poi Paolo Nepi
Che era
Qui non lo vedo ma qui
Dove sta
Saltiamo quello successivo e poi Matteo Trotta belli
Questo per dire semplicemente
Che anche in questo c'è la continuità di un impegno per tutti e il grazie
Carissimo ai nostri presidenti consentitemi di chiamarli così come detto all'inizio per me sono dei maestri continua ad esserlo e qui indi è stata una gioia di siamo poter riavere con noi maestri e padre nel senso che diceva che diceva Alberto
E vorrei leggere un piccolo brano di Vittorio bacile anch'io per concludere
Che si collega a quello che Raffaele aveva
Letto nella sua replica
La nostra non è una speranza solitaria noi vogliamo contagiare di essa quanti ci sono attorno testimoniando le ragioni profonde di una fede che non ci promette la tranquillità qua giù ma che ci dà la promessa della nostra salvezza
Nella nostra possibilità di collaborare alla salvezza di tutti gli uomini mediante la partecipazione alla vita di grazie della Chiesa
Corpo mistico di Cristo e continua
Con Louise l'opera della sua redenzione attraverso le generazioni
Noi speriamo nella chiese con la Chiesa e nella chiesa vogliamo essere forza di speranza
Non siamo usciti di fronte alle difficoltà alle intenzioni e i timori ma crediamo che la rissa Ignazio un il timore lo zelo amaro la protesta chiassose la facile condanna
Non siano segno e voce dello spirito noi dobbiamo essere in questa società inquiete incerta una forza di speranza appunto grazie a tutti