Presentazione del libro: "Noi" di Walter Veltroni

Le Aldo Moro dopo quella successo per la bella serata di presentazione del libro di Mino Martinazzoli uno strano democristiano che si è svolta lo scorso venerdì
Ed al benvenuto ringraziandovi di essere ancora così numerosi a questo nuovo appuntamento importante che annovera come sempre relatori
Ospiti di primissimo piano della panorama politico e culturale nazionale
Rivolgiamo quindi un nano particolare saluto e ringraziamo per la loro presenza i nostri ospiti a cominciare
Dall'onorevole Walter Veltroni autore del libro
Autore della romanza di cui parleremo questa si era ancora l'onorevole Fiamma Nirenstein parlamentare del Popolo delle Libertà
Il dottor Paolo Mieli e del Corriere della Sera
L'onorevole Mino Martinazzoli
Vi ricordo che il la prossimo appuntamento con la rassegna Castenedolo incontra i fissato per il venticinque gennaio a partire dalle venti e quarantacinque
In questa stessa sala naturalmente con la partecipazione fra gli altri del giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo che presenterà il suo ultimo libro all'Italia del no altri
Ci piace infine ricordare in queste giornate in cui nel dibattito politico nazionale è tornata al centro dell'attenzione e la Costituzione repubblicana e la sua attualità
Che nella pomeriggio di oggi alla Fondazione Civiltà Bresciana è stata presentata un'importante pubblicazione che testimonia l'alto profilo storico politico e culturale di Laura Bianchini
Donna di grande levatura culturale e morale nata proprio a Castenedolo agli inizi del Novecento
Laura Bianchini partecipo attivamente alla lotta partigiana si dedicò con grande passione all'insegnamento e nel mille novecentoquarantasei fu eletta l'Assemblea costituente per divenire poi nel mille novecentoquarantotto
Deputato della prima legislatura dell'Italia repubblicana
In un periodo storico e culturale come quello che di stiamo vivendo caratterizzato da una sempre più diffusa disaffezione all'impegno civile e sociale
è più che mai necessario non dimenticare figure quali Laura già inchini che molto hanno fatto per diffondere salvaguardare i principi fondamentali della convivenza civile e della qualità democratica
Prima di lasciare spazio al dibattito vista la vicinanza anche per le festività natalizie all'associazione Aldo Moro mi auguravo Nazili cena tale in un ma sereno anno nuovo
Lascio quindi la parola alla dottor Paolo Mieli che imparerà così nella vivo della nel dibattito
Grazie
Sono molto onorato
Partecipare a questa serata che non immaginavo fosse così tenga così
Popolata da un pubblico con il quale mi scuso perché sta aspettando da un quarto d'ora
Ed entro subito in argomento questa sera nonostante il protagonista trascurata Walter Veltroni sia un esponente di primo piano del politica nazionale da molti anni e nonostante
Anche Mino Martinazzoli lo sia stato lo sia tuttora notevole Nirenstein sia
Un esponente anche lei il problema tutto particolare
Perché è una grande esperta con la conoscenza di politica internazionale
E soprattutto mediorientale bisogna nonostante siano altre buoni codici questa sera parleremo di letteratura io
Farò uno sforzo
Per mantenermi al tema anche se
Si vi sarà evidente che alcune cose che noi toccheremo hanno un riferimento sia pure indiretto alla politica
E a quello
Che a quello che capita in questi giorni in questi anni
Innanzitutto veniamo al libro noi molti di quelli avranno già letta ma per quelli che non lo conoscono loro riassumo brevemente noi
Vuol dire e due cose e un cognome della famiglia di cui si parla nella famiglia nonché un cognome esiste
E
Tra le righe ovviamente nuovi significa nove noi che siamo qui stasera che parliamo di questo libro noi italiani fra gli anni di questo libro che sono
Che è fatto in quattro da tempo mentre del passato una all'incirca ogni vent'anni quarantatre l'anno della caduta del fascismo andranno del venticinque luglio
Mille novecentosessantatré l'anno del boom economico all'anno dalla grande espansione delle grandi speranze dell'inizio del centrosinistra
Quello di allora l'entrata dei socialisti per la prima volta dal Governo fune diciamo sessantatré
Mille novecentottanta
Un anno l'anno vi è un una strage un terremoto di molti fatti negativi ma anche un anno ancora
Pieno di carica
Sulla per la storia della Prima Repubblica quell'età sovrastata alcuna Prima Repubblica poi
Due mila e venticinque
Con
Un bambino di bambini che nel due mila venticinque
Guardando in avanti
Guardandosi indietro fanno un gioco che percorre fa da filo conduttore di questo libro che
Guardarsi avanti guardandoci indietro guardando indietro per guardarsi indietro per guardarsi davanti
Quarantatré
Sessantatré ottanta circa una data ogni vent'anni una degli anni Quaranta una deve sessantuno agli anni Ottanta attuali
Due mila venticinque uno degli anni due mila venti manca una data in mezzo
E
Ed è appunto dei giorni nostri saprebbe due mila per essere tecnicamente o due mila e tre
Terrestre tecnicamente precisi
Secondo me
Questa assenza è
Uno dei segreti del libro
Esplicito il libero nel non voler parlare di oggi volere
Mentre poi Walter Veltroni ci dirà
Se si riconosce in questa lettura se è vera o se in parte vera ma
Contiene un messaggio questa assenza sulla la mela mancanza di una data sull'oggi significa qualcosa e io
Leggendo il libro
L'ordine codificata così
Il libro è un libro bellissimo letterariamente denso pieno di riferimenti del piano di speranza e poi voglio dire qualcosa anche su queste singole capitoli intorno alla data dicevo
Ma vuol dire non perdetevi d'animo
Coloro che pensano che questi sono tempi a mare e credo che l'autore del libro
Abbia avuto modo di constatare anche direttamente che sono tempi difficili i tempi
Faticosi dove il dovute dove sembra di stare in una terno guazzabuglio che non finisce mai
Il messaggio del libro
Fate finta che questo sia un periodo
Da mettere tra parentesi un periodo interessante partecipate appassionati
Fatti di politica perché un giorno
Ci sarà una data
Questa del due mila venticinque detta che molti dei presenti in questa sala vedranno conosceranno in cui
Ci guarderemo all'indietro e forse potremmo addirittura mettere qualcosa
Nel capitolo mancante di questo libro
Nel senso che
Libero non è che parli di cose allegre comincia con un bombardamento di San Lorenzo di un quartiere a Roma la vigilia dalla caduta del fascismo
è un libero molto mi fa piacere che ci sia quelli cioè a manifestare un mio libro che ha una grande sensibilità
Su Libreria del destino del popolo ebraico c'è un
Un pezzo su un viaggio che Veltroni ha fatto
Nei campi di concentramento dove dove mostra una sensibilità non banale non particolare è un libro che si guarda
Al passato anche alle pagine più dolorose della sua parte politica quello che fu il Partito comunista
Con un gusto per le sfumature per i chiaroscuri non per tutte le ragioni da una parte di tutti i torti e dall'altro insomma è un libro che contiene crea molto su quella molto denso però parla
Di anche di fatti dolorosi forse quelli che amano leggere
E ce l'hanno vissuto come capitata chi vi parla
Si chiamano leggere cosa un po'più liete collega più divertente devono assolutamente accanirsi accanirsi leggerlo e rileggerlo sul capitolo sugli anni Sessanta
Perché si sente
Una persona un autore che l'ha bisogno in senso pieno centro tutti i riferimenti alle merendine che mangiava i co i dischi che sentiva i film che vedeva
Al l'entusiasmo che contrassegnato quegli anni che è stato un entusiasmo irripetibile
Salvo poi invece ritornare compagine anche bugie sugli anni Ottanta e
Questa proiezione
Finale questa proiezione finale del due mila venticinque che sembra suggerirci
Quello che dicevo prima
Non pensiate che
Se avete ogni tanto dei pensieri a mare e delle considerazioni che mi portano lo sconforto sull'attualità non pensiate che la storia finisce qui
Questo è un popolo nuovi e il popolo del volontariato del popolo della gente che stasera insieme che quando ci sono le grandi emergenze come il terremoto dell'Aquila
Torna a farsi sentire unito torna a essere forte essa
Questo è un popolo forte
Molto più forte
Molto più forte di quello che a volte ho cercato di pensare spezzato incrinato
Da lunga stagione di individualismo di menefreghismo di cinismo esibito
L'esibizione di milioni dell'individualismo del cinismo qualcosa che fa allargare la malattia che ci porta a fare delle considerazioni di cui
Vi parlavo prima ma verrà un due mila
Venticinque mi ha colpito nel due mila venticinque c'è tutto un
Un capitolo dedicato a una riflessione anche quella sottile
Su un dipinto del Caravaggio Giuditta e Oloferne che fa riferimento a un delitto nella famiglia Cenci dove una figlia
Stuprata uccide il padre viene condotta a morte
Anche quello mi sono fermata riflettere l'ho letto con attenzione il che significa perché lì perché in quella collocazione
Io contratto questa cava perché anche in futuro anche il due mila venticinque
Ci porterà considerazione che è un modo letterario mentre stiamo parlando di un romanzo lo mio saggio ci porterà
Insomma avrà
Avrà suoi spunti che poi hanno radici nel passato che si richiamano al passato
Che porteranno a momenti di dolore ma la storia va avanti e noi siamo in grado di mandarla avanti complimenti Walter Veltroni un bellissimo libro grazie
Possiamo
Anch'io ringrazio
Molto e scusate mi anzi ho avuto qualche minuto di ritardo per colpa dell'aereo
Perdonatemi ma un fatto una gran corsa perché ci tenevo particolarmente essere
Qui stasera e il libro letto proprio bene anche preso un sacco di appunti che poi
Cercherò di non guardare come al solito però insomma
è un libro che mi ha preso mi ha interessato per un motivo basilari e poi per una serie di motivi collaterale prima di tutto dirò quello
Basilare questo libro come Paolo Mieli ha spiegato benissimo si chiama noi perché
è un libro di identità
Cioè è un libro che non vuole
Parlare di un individuo per quanto interessante egli possa essere ma vuole ricercare invece il senso
Di una cosa che qui è una cosa molto precisa ovvero essere italiani
Il libro di Walter va alla ricerca dell'italiano e lo cerca
Dal mille novecentoquarantatré e fino al due mila e venticinque senza tregua con una precisione ed una intensità
Veramente armiere e perché lo trova dal bombardamento del quarantatré fino alla Nutella
Dalla passione per il cinema molto importante nella storia d'Italia veramente molto importante
Alle canzonette al ai ai a ittiche alle maniere
Alle passioni che hanno caratterizzato ciascuna delle cinque generazioni descritte e devo dire che la cosa che
Che colpisce di più è che Walter ha vinto la sua sfida perché trovare in italiano
Una cosa davvero molto difficile siamo talmente diversi l'uno dall'altro il nord dal sud le varie culture e i mestieri che facciamo il tipo di educazione che riceviamo e soprattutto le parti politiche che non si possono soffrire che si fanno
Una guerra forsennata come quella che stiamo vedendo in questo periodo e tuttavia
Non c'è nessuno di voi che leggendo quel libro non si riconoscerà quasi così mestiere faccia comunque la pensi e quali che siano
Le sue caratteristiche politiche religiose psicologiche o quello che volete questo è la vittoria di Veltroni
Che è riuscito
Raccontando la storia
Enti di questa famiglia a raccontare la storia di tutti Nouri promette orchestra
Noi fra virgolette perché è questa sua scelta
Che non è quindi soltanto una scelta
Politica ambiziosa era però ci tengo perché c'è Walter una
Una c'è anche è un libro anche molto politico e nuove indubbiamente è un libro che indica una strada e ora cercherò di dire
In che cosa lo vedo queste
A ma sicuramente è
La sfida è lui l'ha vinta io sono certa che nel momento
In cui si è messo al tavolino l'aveva molto chiara davanti a sé questa sfida e poi ci risponderanno naturalmente a tutte queste domande che andiamo
Poi imponendo agli e che ha scelto proprio
La strada più complessa
Dall'individuazione
Dei giocattoli alla alla bocca apertamente si guarda il primo uomo che e ti sia mira alla luna perché c'è il primo uomo che scende
Sulla Luna o quando si sentono i Beatles per la prima volta e poi a far chi è avanti fino a Bruce Springsteen
E invece anche a Caterina Caselli prima cioè c'è
Certi
C'è
Qualsiasi piccola cosa ciascuno di noi nella sua generazione abbia potuto incontrare bene
Le si domanderà
Aprendo la qualsiasi pagina
E io che cosa
E io come l'ho vissuta e io che cosa mi sono detto e io che cosa facevo e questo penso che per uno scrittore
Sia
Una vittoria meravigliosa che la che il lettore si domandi
Come se fosse lui spesso il protagonista del libro come sta vivendo quella pagina questa è la cosa veramente veramente interessante ora
è curioso da dirsi ma la chiave dunque Mieli ha individuato un elemento importantissimo della
Del libro ovvero
La chiamiamo la chiamato ottimismo inosservate me lo consente lo chiamerei progressismo
Ovvero c'è
In Walter Veltroni a
Una speranza che non è soltanto una speranza
C'è il no c'è una determinazione c'è una determinazione
Che
Si vede lì benissimo in due elementi diversi e circostanziati il primo è che sempre
Nella sua nell'Est nella sua storia non so quanti di voi l'abbiano letto ma chi l'ha letto si sarà reso conto
Che
Ci son tanti protagonisti più giovani più Zecchi con delle cose le tragedie delle
Delle vittorie dei grande i momenti
Però una cosa è certa c'è sempre un ragazzino che guarda in tutte la strada c'è sempre un bambino c'è sempre un ragazzo
Ci sono sempre degli occhi spalancati nuovi sulla realtà e ciabatte Veltroni che li vuole spiegare come stanno le cose cioè
C'è
Una sua assoluta determinazione pedagogica questa è l'altro elemento molto importante del libro ovvero
Walter ha una sua complessa visione del mondo questa complessità
Questa del determinazione in che cosa viene semplificata nell'uso del colore grigio è una delle primissime cose che si imparano
Leggendo il libro Walter non usa il rosso Walter non usa in nero Walter sa giudicare
Il la trasformazione positiva persino di un terrorista come Alberto e persino di un fascista come il gerarca da cui lavora Alfredo il primo
Il primo dei protagonisti del libro che incontriamo guarda sempre tutti come a volerli spiegare qui riprendo un po'quello che diceva Paolo Mieli
In un'altra in un'altra prospettiva come a volerli spiegare che la vita è sfumata alla vita a dei colori che tutti quanti possano essere
Anche dei momenti più disastrosi nelle ma nelle nelle situazioni più drammatiche tutti quanti
Possono essere descritti
Trascorro Dorando lei nella riflessione e nel tentativo di farne elemento di apprendimento questo mi pare che sia che sia la cosa che esce
Dalle pagine del libro è questo a me è parso una cosa molto interessante e e e c'è questo elemento dell'amore
Che l'altro elemento basilare c'è un certo punto citi la canzone oli uniti sull'altra
E e dici che
Però c'è un contrasto mentre la racconti del dei questi che sentono questa canzone tuttavia la sento in una circostanza che sembra contraddire
Il messaggio della canzone e tuttavia alla fine la canzone risulta vincente cioè
Nella
Né nella Filosofia
Di Veltroni alla fine l'elemento progressivo diciamo così è identificabile con l'amore o perlomeno questo è quello che io ho creduto di ho creduto di leggere nel libro anche alla fine questo due mila venticinque così così problematico
Cita un filo di speranza nel momento in cui questi ragazzini queste ragazzine disegnate
Possano
Sentire possano provare questo sentimento l'amore
La famiglia la famiglia è fondamentale
Ecco e
E e i ragazzini ragazzini che sono i protagonisti di di tutti questi mondi di che vengono via via descritti e questa volontà di insegnare a questi ragazzini come come si deve vivere che cosa si deve fare insomma
Veltroni ci dice che grava su di noi e un compito molto pesante tutti noi abbiamo figli questo
Lo sappiamo già benissimo dalla nostra esperienza quotidiana vero chi ha un figlio non pensa altro che a quello coi sostanzialmente
L'elemento
Dica la lunga centrale nella sua esistenza e e questo si vede nel libro Livi nel libro c'è soprattutto il pensiero dei figli per lo meno così
Dei figli che sono stati i nostri padri che sono stati i nostri nonni e che però
Ci preparano il domani e quindi bisogna
Identificare Passi sapersi definirsi proprio per poterli poi alla fine a spiegare che cos'è il bene che cosa è il male ecco questo alla fin fine mi pare che ci sia quindi è un romanzo
Romanzo molto impianto molto solido per tutti i motivi culturale che descrivevo prima per questa capacità
Di portare ciascuno a a all'identificazione con la propria pagine comma con più pagine io sono qui sono la e sono più in là e ci sono tutta una serie di di momenti in cui mi posso rispecchiare e poi perché c'è l'amore e l'amore che ciascuno di noi sa cos'è
Chiunque e qualunque cosa e qualsiasi aspirazione abbia Amato o anni e adesso posso fare una piccola critica
Dopo libro che mi è piaciuto tanto mi piace naturalmente molto anche Giuditta va bene Giuditta eh l'ebrea del libro insomma e la il elettorale degli
La mia non è veramente una critica la mia è un'osservazione
Ed è questa Giuditta disegnata molto bene questa bambina del ghetto di Roma che essendosi nascosta nella casa della famiglia
Protagonista riesce a scampare rastrellamento
Del ghetto del mille novecentoquarantatré
Fatta dai tedeschi che avevano occupato Roma questo spaventoso rastrellamento che ripuliti
Roma da tutti i suoi antichissimi ebrei che erano lì dal settanta dopo Cristo quando furono deportati dall'imperatori romani vero se ne vede ancora per così dire la fotografia
Sull'Arco di Tito ed è ora una storia diciamo così tragiche meravigliosa di questa presenza ebraica
è veramente la sua maggiore interruzione la più tragica la più spaventosa
Fu operata quel sedici ottobre la questura strada questo rastrellamento che è rimasto come uno degli eventi più tragici della storia ebraica
Della Shoah allora Giuditta vede trascinare via i suoi genitori resta nella casa di questi suoi coraggiosi Salvatori cui PRIN con il padre
Era stato fascista un fascista con cuore uno che ci aveva veramente creduto di fare il bene del popolo come raccontava alte
Dopodiché
Nella sequenza degli eventi il ragazzo cristiano figlio della famiglia e la ragazzina ebrea diventa nostri danzanti e poi marito e moglie e poi avranno dei bambini ma Giuditta
E qui Walter c'è una ottima intuizione ma Giuditta nel corso degli anni nonostante questa
Normalizzazione di fatto non non regge il peso spaventoso di quello che ha
Dovuto vivere va bene
E
E qui Walter a veramente un'intuizione fantastica che ripete continuamente Luigi
Tutte le volte che parla della seconda guerra mondiale ripete sempreché la peggiori state oppure una guerra che ha fatto delle decine e decine di milioni di morti a tutte le latitudini dell'Europa ovvero
E tuttavia ripete che la deportazione degli ebrei le leggi razziali di cui parla sovente eccetera sono state la peggiore
Tra
Tragedia
Morale e conoscitiva insomma che che ci sia che sia mai avvenuta dalle nostre parti e questo
E Giuditta la porta sulla sua Charmet tant'è vero che poi cade preda di una grande pressione io non vi voglio raccontare tutta la storia perché lì lo dovete leggere naturalmente e ne vale veramente la pena e
E poi molto lentamente insomma riuscirà riuscirà riuscirà non voglio raccontare di più ma
Ecco qui viene la mia
Io credo che Walter che è molto sensibile a questo tema e che ha una grande benedizione che ama gli ebrei è una cosa è una benedizione mica tutti ce l'hanno anzi
Pochi ce l'hanno
E
Invece Walter questa benedizione ripeto benedizioni perché qui ci sono molti di voi che siete molto cattolici da queste parti che sono in grado di capire che cosa
Che cosa voglio dire lui questa cosa la sempre la sempre avuta nel corso di tutto il suo lavoro non ci conosciamo da tanti anni io lo so
E la e l'apprezzo moltissimo perché è una benedizione che vola anche dire molta intelligenza ecco non soltanto alla sposa solo del quale una cosa anche della mente
Quindi lui lo sente ecco e non li fa vivere felici e contenti ma fa sì che che che giudizi da
Non la
Senta l'immensità di questa
Di questa tragedia e allora io voglio dire a Walter una cosa da ebrea perché ci tengo molto io credo una cosa che
La
Giuditta cade in una depressione
Per un motivo che forse non piacerà riascoltare ma
Perché
I suoi figli non sono idonei ovvero
Un ebreo sopravvissuto alla Shoah
A
Come
Come rivincita fondamentale rispetto alla spaventi Evoli tragedia
Che è accaduta quello della continuità quello di dire noi siamo sopravvissuti rispetto al male assoluto e siamo in grado di portare avanti allora Walter ha senz'altro
Di portare avanti questa questo grande bene dell'umanità che è la presenza del popolo ebraico sulla terra e quindi ci dedichiamo ci dedichiamo oltre che a tante altre cose vero anche a questo non può questo che voglio è scritta escludere per carità
Che ci sono tante altre cose belle e importanti buone di cui nel libro se ne trova abbondante traccia ma io penso che Walter
Nella sua sensibilità di scrittore ha fatto cadere Giuditta in una depressione per un motivo che la sua stessa data la stessa capacità di scrittore aveva creato
Non so se mi sono se mi sono spiegata ecco io quindi insomma spero sempre che i figli i nipoti
Che che nel libro troviamo via via siano in grado in un modo o nell'altro
Di onorare
Questa radice che che Walter ha saputo individuare come così fondamentale e così importante
Nella storia nella storia dell'umanità in fondo questa critica che ho fatta batte mi accorgo qua alla fine dopo averla fatta che era in verità un complimento invece perché ecco è proprio
è stato un volerlo mettere a parte di questo mio profondo sentimento e di tutta l'ammirazione perché
L'intuito suo di scrittore lo ha portato laddove diciamo la sua scelta razionale invece lo aveva portato a pensare che l'integrazione potesse essere la soluzione
Di tutto talora
Non è l'integrazione la soluzione bensì una scelta identitaria importante che peraltro si ritrova lungo tutto il libro
E l'identità che cosa batte ce lo ripete continuamente ad ogni pagina è la memoria e questa memoria di cui ci si Paci si racconta
Dall'inizio alla fine del libro La scoprirete leggendo questo famoso questo questo questo importante su seguirsi e di eventi che rimandano uno all'altro all'indietro in avanti e che tutti insieme formano questa magnifica identità che è quella
Di ciascuno di noi perché siamo tutti quanti italiani grazie grazie
E non so con certezza il più vecchio di quelle che stanno
Quindi
Ho parlato di questa sera
Raccogliamo prima e con
Walter Veltroni finire
Ho pressappoco letta del giovane protagonista del primo capitolo del libro Giovanni
Quello cioè che ha conosciuto anche la guerra conoscerò mai il bombardamento dal proprio nel quarantatré
E quindi
O la malinconica certezza che non vedrò il due mila venticinque dal quale parlo invece l'ultimo capitolo
Delle altre peraltro
In libertà dato che si conclude con
Scena secondo me
Molto bello molto suggestiva
Che non so perché lei mi fa venire in mente l'ultima scena dalla forte ritardo
Di Fellini
E che
Racchiude in qualche modo l'ora non l'ho detto gli amici che hanno parlato prima
Questo
Volontà di Veltroni di spiegare con il suo romanzo nel credere
Che c'è un legamento che ci unisce che la memoria ciò
Che ci rende
Capace di speranza
Per la prima
Ma proprio per le ragioni che dicevo io lo so credo di aver letto c'ho capito bene
Che Walter Veltroni ha spiegato che c'è quell'accusa dalla quale parlava prima parlo mi elezione degli anni che ci riguardano
Proprio perché
Riteneva di non volersi coinvolte nella
Polemiche più rovente del nostro passato
Di questa controversia
Senza limiti che ci riguarda
E però non la mia domanda
Possiamo davvero guadagnare quel futuro più lontano
Se nel tempo che adesso si è andato lavoro costruiamo strade
Immaginiamo che passeranno nottata semplicemente se vocate coinvolte nell'esigenza di percepirla questa roba di un tempo nuovo
Perché tutto sommato peraltro evolvere rapidamente quello che mi è sembrato
Al fondo
Il tema è che accetterà la proposta di persone perché del libro lo possiamo leggere molti modi è un romanzo ci
Anche secondo me deve essere ancora proceduto alla critica letteraria qualcuno aumenterebbe a chiedersi di che genere letterario si tratta perché in verità
Non solo per la ragione che Veltroni e anche
Un politico
Ma anche per la ragione che sicuramente nel romanzo centri che lo sciopero che
Nella trama c'è tuttavia una intenzione un messaggio chiamiamolo con una parola che è diventata banale scelta in qualche modo esplorato
Ed è questa la ragione per la quale
Se debbo dire della migliore azione alla lettura
Certo colgo anch'io
Questa è gente che Veltroni ha accolto ed altri quattro mirabilmente di parlare di noi italiani
Suggerirei chi leggerà il libro al fine dell'ultimo capitolo
Nel quale si dà conto dell'officina che ha riguardato la fattura di questo libro che
Molto animata molto frequentata
Non c'è credo che una qualsiasi punto marginale del libro che non si è sostenuto da una
Visione che Veltroni ha costruito andando verso il riscontro dei fatti e le canzoni l'epoca qualche volete voi
Parlando con tanti con tutti
Persino con molti categoria effettivamente risulta molto l'idea che molti che fu il primo uomo fumetto perché effettivamente quando vedo le previsioni parecchie cose schiera trattamenti così
Ma è quello cui glielo leggo però anche
Sulle lunghezze ulteriore insomma noi
Noi siamo gli uomini siamo
Gli uomini di questo tempo e di quell'altro che verrà di quello che è stato
Perché questo è il senso io credo
Della memoria come legalmente umano del nostro destino ed in questo senso debbo dire che se
Se questa mia
Letture correttamente
Vorrei dire che sono molto d'accordo cooperazione
E trovo che in questo senso il libero
Racconta occorre
In un tempo
Un qui sembra che
Centro della scena
Si è tenuto
Da ciò che più
Violentemente se riesce leggo l'idea
Invece di riproporre il noi come
Il senso stesso verso gli uomini secondo me una grande idea che va coltivata più che mai coltivate
Concreto il tempo lo ripeto sia un tempo per tanti aspetti
Così sgradevole
Chi vuol dire noi
E che vuol dire noi come capacità di
Costruire una città migliore di quello che ci riguarderà anche sul terreno delle forme delle istituzioni dalla politica
Dissi io sono uno che da tempo va immaginando
Sì o
Riusciamo a ricostruire
Cultura
Strumenti
L'intenzione di nuove
Del nostro vivere in democrazia
Oppure sarà difficile attingere gli approdi convincente
Così lo da tempo che quello che è in crisi più che mai non sono né tardava ad attività né con le sue attenzioni particolari originale
E proprio questa
Interpretazione contrattualistica del ramo attività chiedevo recente anni ha portato grandi risultati intendiamoci
Sia pure anche con grandi sconfitte nella storia l'uomo ed alla sua modernità
Viene in mente un
Numeri
Distinguendo la quale in una pagina si chiede
Dove trovare l'energia sufficiente ad una azione senza contropartite cioè l'idea
Di un gesto dirigente resta
Di un altruismo
Nemici di Veltroni direbbero dal suo buonismo
Non per caso ci Morbelli era una donna che riteneva
Che anche la logica dei diritti non fosse fino in fondo convincente riteneva che la prova del diritto non si può pronunciare se prima non certo alla prova di un obbligo
E gli unico di una obbligazione appunto che deve farsi convinti che
Che questo è un altro rapporto che sono in relazione non riguarda soltanto il G venti
Voglio domeniche sono che hanno camminato prima di noi che cammineranno dopo di noi sullo splendore sul
Dolore della terra è qui a me pare che
Sì ho capito bene il sentimento di Veltroni si espande nella illuminazione delle pagine della sua cronache
Di un'Italia di tanti decenni
L'idea appunto che dovremmo raggiungere questa capacità
Di fare in modo che la storia sia davvero non quello che pensava Shakespeare il racconto di un pazzo fatto di urla e furore ma un capacità
Per rendere
Anche di fronte agli scacchi le sconfitte degli uomini di diventare un momento
Se vediamo in questo modo le nostre questioni
Allora forse ci riesce di pensare che ciascun uomo ciascuno di noi
Avverto e per quali fibre misteriose
Ci sia
Una relazione tra lui dell'umanità che sta cioè quella che verrà
Ed è a quel punto probabilmente che ciascuno di noi si con un solo dal fatto
Non solo di essere nato come tanti che morirono
O anche di dover morire
Lasciando tanta parte dei sindacati che nasceranno
Vorrei concludere con una
Piccola mette la freccia pensate
A due fornite su un grande albero in primavera
Non è una follia in
Gommosa
Che spunta dell'agenda l'altra pensilina accartocciata fragile esista scacciato dal tronco
Se queste due foglie potessero sentire avvertire pensare
Di appartenere allo stesso albero
Potrebbero ugualmente pensate allibrati nasce dall'altra di morire
A me pare che questo è il tema che il nove
Di Veltroni cc
Invita ad accettare come compito rassicurante per la nostra umanità senza di che
Il timore
Che noi
Non sappiamo come diventiamo loro
Allora grazie
Grazie in primo luogo al Sindaco che ci ospita l'associazione
Che ci ha invitato
Che grazie a tutti voi per essere qui e grazie per le cose sono state dette
Fatto tantissime presentazione di questo libro
E devo dire questa è una delle più belle
Un solo per il luogo in cui siamo parliamo d'Italia non c'è un luogo più italiano di questa Peri mille significati simbolici che in questo luogo sono racchiusi ritarda
Da questi affreschi
Alla storia di questo luogo persino a
A ciò che in questo luogo nel corso del tempo è veramente la storia stessa si è detto al fatto che siamo persone sette
Anzi questo caso voi siete usciti di casa pervenire a
E mi sembra questo
Già già di per sé una meraviglia siete usciti di casa in una serata invernale
Per venire a parlare di un liberale cioè per venire a parlare di parole scritte su degli fogli di carta stampata e dalla tipografia vicino Padova
Questo Alitalia già questo è l'Italia
E le cose che ho ascoltato stasera quelle che ha detto Paolo Mieli quella che ha detto Fiamma Nirenstein cinque che ha detto Mino Martinazzoli sono
Per me un grande regalo perché
A partire dal libero
Si è parlato
Di quello che il libro a come suo significato implicito anch'io uso quella parola che ormai si fa fatica a usare perché è stata
Cannone Giata
Ferocemente nel corso di questi anni cioè il messaggio se un libro in fondo si fa qualsiasi libero si fa perché si è una cosa da dire
Paesaggi alcuna bella espressione perché il messaggio è qualcosa che attraversa il mare o attraversare la strada perché viene portata da qualcuno è una bella espressione che dovremmo in qualche misura recuperare in un tempo che mi sembra così così Perino
E
I discorsi che ho sentito sono discorsi che entrando dentro libro hanno parlato di noi
Che noi italiani
Di noi figli di un tempo storico anche di quello che non abbiamo vissuto di cui siamo comunque eredi
Di noi italiani di oggi
E del sistema di relazioni e del nostro modo di convivere
In questo senso un ringraziamento particolare fatemi fare a meno legami in un'amicizia di tantissimi anni una stima anche sottoposto ogni tanto alla severità
Assolutamente della quale vi sono grato del debito di giudizi anche sul sulle scelte politiche mi è capitato di fare ma
Sempre credo con un rapporto di di grande
Amicizia per quanto mi riguarda che molto affetto io minore uno di quegli uomini
Politici dai quali compreremo macchina usata e non è che lo si possa dire
E poi
Milo espressione di una cultura politica forte solida e per me molto affascinante
Cerco di rispondere a
Le varie I vari argomenti che sono stati usati perché penso che sia forse il modo migliore per parte mia per un'ora e in questa
Questa serata
Intanto
Il libro si chiama noi per una ragione ovviamente noi e il cognome della famiglia
Questa famiglia
Che una famiglia italiana
Gente umile
E anche una famiglia italiana che nel corso del tempo cambia il suo stato sociale si trasforma
Comincia con
Il capostipite
Nel tempo storico che affrontiamo
Di questa famiglia che è un maggiordomo che lavora a casa di un gerarca fascista a me piaceva normalmente mi piaceva proprio
Entrare dentro questa storia perché anche scriverà un po'come leggere no anche scrivendo si entra dentro la storia
Mi piaceva l'idea che quest'uomo vedesse il crollo del regime nel quale aveva creduto
In una posizione al tempo stesso privilegiata e e marginale marginale perché faceva il maggiordomo ma privilegiata perché lui sta a casa di un gerarca fascista nei giorni in cui
Tutto sì tutto finisce per usare
Un'espressione che Alfredo userà
Credo che questo personaggio useranno il diploma mi piaceva l'idea di questo testimone muto non può parlare non può interloquire però ascolta capisce avverte sente che si sta sbagliando tutto
Il crollo di un regime
Storicamente qualcosa sempre molto affascinante per i suoi aspetti morbosi anche
Squallidi che porta dentro di sé e per i trasformismi per
Le furbizie insomma ha dentro di sé una
Un almanacco di comportamenti che che che che sono molto affascinanti sono sempre stati in ogni fase storica di declino
E poi questa famiglia si trasforma si trasforma in due direzioni si trasforma socialmente perché già il figlio di Alfredo lavora della Sovrintendenza le Belle arti di Milano
E si trasforma anche come famiglia Fiamma l'ha detto cioè
La struttura della famiglia sottoposta anche essa come tutti i personaggi di libri a bombardamento dalla grande storia quello che a me piaceva era raccontare come qualcosa di molto fragile la vita di persone
Le loro relazioni umane la loro amicizia i loro amori fossero sconvolti dalla grande storia
Perché la grande storia entra nella vita di tutti noi
Sbatte la porta ogni tanto qualche volta entra più di soppiatto ma qualche volta sbatte la porta e ci sbatte
Quando la porta si apre entra un vento
Forte gelido che ci mette con le spalle contro il muro
E ci costringe a discutere in due capitoli del libro ci sono due passaggi
Ci costringe a discutere
E a pensare anche a a quella cosa che sembra appartenere ad una sfera di riflessione lontane filosofica che l'etica
Ci sono dei momenti nei quali la vita degli esseri umani anche gli esseri umani Piumini e di fronte a spaventosi questioni etiche spaventose questi limiti
E il libro che racconta due maggiordomo
Chi deve decidere se
Più importante la sua famiglia al più importante un vincolo di solidarietà e persino di amicizia nei confronti di una persona che in quel momento e minacciata e le sconfitte
O più avanti
Il momento in cui un fratello deve prendere una decisione molto delicata deve scegliere tra i suoi principi e i suoi affetti la grande storia ogni tanto sbatte la porta e costringe scegliere tra i propri principi e proprio affetti e non sempre due cose possono stare insieme
Non abbiamo sempre ammirato quelli che nella Resistenza hanno non hanno parlato torturate non hanno parlato
Ma è l'ammirazione
Di chi non l'ha vissuto
Se io penso alle persone in carne ed ossa e penso a persone che abbia tasso possono essere state nella condizione di un anno fu portato abbia tasso e fu torturato abbia tasso insieme
Come sanità non nella stanza affianco a sentire le sue urla e non ha parlato
Però penso le tante persone alle quali
In tanti momenti della storia si è detto o fai così o ammazziamo tuo figlio
Guardate questo succede ancora oggi in certe zone del Paese succede
Se tu parli e tempo darsi che
Pagherai delle conseguenze Turatto famiglie successi
Sono cose che schianta un essere umano
Perché appunto ecco la grande storia che entra in qualcosa che altrimenti non accadrebbe
E ci giustizia giustizia quello sforzo che
L'armonia che ciascuno di noi e la sua vita cerca di mettere di conciliare principi e relazioni umane
Che
La famiglia noi si trasforma nel corso del tempo la famiglia solida e solidale anche nella temperie della della della guerra
Alla fine a una famiglia in cui le relazioni umane sono frantumate spezzettate coriandoli Zatta in cui la gente si prende e si lascia come
In un supermercato si prendono e si lasciano le cose sul bancone
E le
Questa famiglia
Vive quattro momenti della storia e così risponderò all'osservazione giusta che ha fatto Paolo a proposito dell'assenza del Presidente
Che poi ripreso anche nel
Io ho scelto quattro momenti il quarantatré perché
Perché mi sembra incredibile tutto quello che è successo in quell'anno anzi in quei due mesi e mezzo
Comincia col bombardamento il diciannove luglio e quarantatré
Non marcamento inaspettato perché a Roma tutti erano convinti che non sarebbe mai stata bombardata perché c'era il Papa e invece fu bombardata fu bombardata duramente e la storia è stata
Come posso dire indulgente nei confronti della violenza di quel bombardamento perché quel bombardamento mi ha fatto da quelli che ci venivano liberale
E che avevano ragione perché sei giorni dopo è caduto il fascismo cade il fascismo e tutti pensano che sia finito tutto invece non è finito e poi c'è l'otto settembre l'otto settembre esce
Ci sono le due Italie serre che scappa e Cefaloni
L'appello mia e l'egoismo
E poi
E poi c'è il sedici ottobre quarantatré anche quella è una pagina di storia poco esplorata sì ci sono libri De Benedetti e altri testi ma dal punto di vista storico c'è un imbarazzo
Perché il sedici ottobre il mio centoquarantatré dal ghetto di Roma furono portate via mille venti persone
In una notte
Anziani bambini donne incinta chiunque
Ne tornarono sedici cinque mila clienti
Ma non è che il giorno dopo la città si è riportata
Non è che il giorno dopo per paura naturalmente perché c'erano i nazisti perché avevano dimostrato quello che erano capaci di fare ma ci sono dei momenti dalla nostra storia di cui noi dobbiamo essere imbarazzati
Perché è vero sono stati nazisti apportarvi agli ebrei ma quanti sono stati fascisti italiani che hanno denunciato
Gli ebrei o gli antifascisti ai nazisti io quando ero bambino
Mia ma mia madre mi impediva di entrare in una Pasticceria stava vicino casa mia che forse Paolo ricorda via Salaria
Mi impediva di entrare lì perché il proprietario in una pasticceria aveva venduto mio nonno i nazisti per cinque mila lire
è successo questo
è successo il nostro grande Paese in questo Paese che ha
Questa storia dentro di sé successo che si siano approvate le leggi razziali
E a parte gli antifascisti agli ebrei non è che il Paese si è bloccato è successo che il dieci giugno il quarantadue che hanno festeggiato l'entrata in guerra una follia senza capo né coda
Così come è successo che durante il terrorismo
Sì sostenessero le ragioni di quelli che sparavano
Spesso di più di quanto si successi sostenesse le ragioni di quelli che avevano pagato con la vita dei propri cari o con la propria
è successo è successa gli intellettuali italiani abbiano firmato appelli per la liberazione di di di di gli assassini che si siano
Assunti atteggiamenti di giustificazione nel con lo Stato le con le Brigate Rosse
Oppure i compagni che sbagliano quanti ne abbiamo sentite
Successo del nostro civilissimo Paese elementi migliori della nostra generazione per ricercare vecchi espressione Bitta hanno
Conosciuto questa
Questa follia di un tempo storico
Il quarantatré è il concentrato per medi questa
Caduta e di questa grandezza
Il Paese cade cadendo si fa macerie la gente
C'erano gli antifascisti siano quelli che stavano a continua c'erano anche quelli che buttavano io un certo punto ne racconto uno il bambino protagonista il primo capitolo esce per strada la sera del
Del venti sei luglio e bensì del ventisei luglio il giorno in cui si è saputo della caduta del
Del regime perché c'è la grande festa perché la
Ente che ha un certo punto avete uno che sta calpestando ritratto di Mussolini lo guarda egli ricorda qualcuno ma dice deve essere diverso perché non ha più bassi
Che
Era il suo istruttore alle adunate del sabato fascista che era particolare successo anche questo quelli che hanno
Nascosto il distintivo è successo
Sta
Sale la storia e quello che ho cercato di fare raccontare ciascun personaggio
Non seguendo
Il modello iconografico tradizionale nessuno è tutto il male a nessuno e tutto il bene
Ciascuna persona è più complicata e più complessa il maggiordomo è stato fascista che noto nel fascismo è stato convinto che il fascismo fosse la soluzione il problema era un bravissimo uomo è un bravissimo uomo
E ha creduto a quella illusione
Perché fascismo non è stato fatto solo dei gerarchi è stato fatto anche da un consenso sociale
Dal basso di persone che lavorano
Faticano nella mattina andavano a cercare e che hanno creduto a quella follia che ha fatto tanti disastri e tanti danni al nostro Paese
Il sessantatré
E per me come ha detto Paolo ciò che l'Italia avrebbe potuto essere non è stata
Lo so che
Il mio sguardo è
Addolcito dal fatto che avevo otto anni e quindi mi sembra
Ovviamente l'ho vissuto senza avere tutto però mi ricordo il clima
Però mi ricordo che mia madre andando a comprare la Seicento con la portiera controvento che era una cosa a casa mia fu una festa e firmava le cambiali
Lega un foglio di carta Bianchi tutto abbiamo comprato a cambiali alla matrice il televisore ma firmavano quelle cambiali i nostri genitori
Non voglio dire col sorriso sulle labbra perché non erano degli irresponsabili
Ma con la sicurezza ecco le cambiali si sarebbero pagate
Perché c'era la sicurezza che domani sarebbe stato meglio di oggi
Che i nostri figli che i loro figli avrebbero come la famiglia noi avrebbero potuto vivere meglio di come loro avevano vissuto
Io negli occhi un'immagine di un programma televisivo non mi ricordo quale
Dell'inizio degli anni Sessanta dove c'è l'intervistatore che per raccontare come sta cambiando l'Italia mette insieme un padre contadino e un figlio che studia
Ed è padre contadino che parla in dialetto e nel figlio che ha studiato che parlano italiano perfetto in quel padre c'è l'orgoglio
Di vedere che suo figlio non deve andare a lavorare nei campi non perché ci sia due ma è chiaro che studiare
è meglio che lavorare nei campi e comunque per un padre meglio che il figlio studi in Italia c'è una frase che i genitori USA ho fatto prendere la laurea mio figlio
Non è una forma di egoismo è il massimo della
Della gioia
Io operaio io edile io bracciante ho fatto prende Alava mio figlio cioè a mio figlio
A scalato la pertica che io non ho potuto Scala questa sicurezza non l'abbiamo più
Ma questa sicurezza si sentiva negli anni Sessanta
C'era questa gioia questa sensazione
Che tutto fosse possibile
Io lo racconto attraverso un viaggio in macchina sono il bambino del primo capitolo è diventato grande e padre e ha un figlio di tredici anni siamo Andrea e viaggiano sull'autostrada appena fatta
Entrano nel primo Autogrill e il bambino impazzisce vuoto brilla perché
Dede tutto quel ben di Dio e comincia a esserci la televisione che arriva ai e la la musica il cinema è
E il mondo si fa più piccolo e poi ci sono culture
Progressive per usare l'espressione di fiamma io ho riportato quel bellissimo testo che è il discorso di Giovanni ventitresimo in occasione del Concilio Vaticano II discorso alla lunga
Che si conclude con quelle due parole Fratres su un bus
Che sono due parole il cui valore evidentemente squadernato davanti davanti a noi oggi come esigenza come come bisogno
Pace almeno centottanta che invece per me ogni capitolo è una stagione
Il quarantatré la stato il sessantatré la primavera naturalmente anche un valore simbolico lo tante l'autunno perché io me lo ricordo come una
Una tragedia di pioggia mi ricordo che pioveva senza
Ricordo che piove assente
Per me ha cominciato a piovere il dodici dicembre il sessantanove
E ha smesso
Poco dopo ottantacinque poco dopo l'uccisione di Ruffini poi avrebbe ricominciato in altri momenti fino ad arrivare all'uccisione di Marco Biagi
Pioveva quel giorno il ventotto maggio a Piazza della Loggia lo dico
A una persona che qui la cui immagine tutti quanti noi abbiamo
Negli occhi pioveva pioveva sempre in quegli anni io non mi ricordo un'estate di quel
Più o meno
Pioveva per terra c'erano i segni col gesso delle persone cadute ogni giorno c'era una notizia un sacco di gente
E morte un sacco di gente ammazzato si dice vittime gli uni dagli altri ed è vero perché sono state vittime di quel tempo di lupi e di ideologia quel tempo in cui noi vi era
Un cascame del del nuovo ideologico perché guardate noi di cui parliamo nel libro è lungo e liberato mai noi è stato anche un fattore
Orribile di di
Di di dittatura i fascisti ricevono i comunisti dicevano a voi quando erano al potere
E negavano la libertà degli altri se uno diceva io era un nemico andava cancellato l'io è stato rivoluzionario
Io voglio organizzare un sindacato io voglio leggere questo libro io voglio sentire la musica jazz io voglio leggere libri sorge inizi io in quel tempo è stato un fattore di Liberazione ma oggi
Oggi che non ci sono più le ideologie nel senso di sistemi chiusi e dittatoriali diciamo così nella loro
Realizzazione pratica oggi è rimasto sul campo quaestio sfavorito
Mio piegato su se stesso incattivito
Tanto impaurito da gridare nei confronti di tutto di tutti quello di cui parlava Mino nel suo intervento
Quelli io che sente tutto il resto come un avversario comunico con un pericolo come qualcosa
Che può incidere su su se stesso questo in fondo il racconto del due mila venticinque io in maggio del due mila venticinque e ho saltato il presente per questo per due ragioni
Primo perché essendo stato protagonista del presente qualsiasi cosa avesse scritto sarebbe risultata sgradevole non sono stato troppo parte per poterla
Raccontare con non tanto con distacco io nello scriverlo ma con distacco chi leggeva
Secondo perché oggi non c'è nulla di epico
Io cercavo nel libro di raccontare
Pezzi di epica italiana quarantatré il sessantatré l'ottanta il due mila venticinque
Oggi un po'perché tutto è divorato dalla bulimia frenetica di un'informazione che tutto vigore tutto scarica come
In poco tempo però c'è anche l'assenza io questo lo sento anche dal punto vista civile persino politico
L'assenza di qualcosa di grande qualcosa che che mobiliti che dia un senso che ispiri la voglia e l'Energia di mettersi in marcia tutti quanti di rischiare di sfidare ciò che in questo Paese non si è mai avuto
Per me il coraggio e la forza di sfidare
E
Ed è per questo che saltando l'oggi parlando del due mila venticinque io pavento una società in cui alla fine abbia prevalso questo cinismo
Questo egoismo esasperato anche di questo Paolo mi aveva parlato prima
Questa paura di tutto di tutti
Paura lui siamo dominati dalle paura voi prendete ogni giorno il sistema
Comunicativo e troverete pauca
Paure anche contraddittorie tra di loro e una totale incertezza di ciò che è ciò che non è in un tempo in cui sembra di camminare sull'argilla
Pensate a quante paura e ci siamo venuti nel corso di questi anni
Epidemie consegue medievali che sono gli apparse in questo tempo in cui appunto l'Ebola la sansa la mucca pazza l'influenza aviaria dobbiamo sentire tutti Millennium Bug
E poi anche un certo catastrofismo ecologico che parte da un dato vero e cioè il fatto che gli acciai si sciolgono c'è un ghiacciaio grosso come Bologna che si sta avvicinare do la la Tasmania quello non credo sia un'invenzione dei catastrofisti c'è stalli ci sono gli orsi si trovano con i piedi Indurain ben diversi e con le zampe in due aspetti diversi di difficile
Stare in equilibrio quindi è tutto vero
Ma il clima generale nella società
E non solo italiane un clima di paura e quando c'è la paura
Siamo all'anticamera della violenza
Sempre l'asta del genere umano la paura del futuro ha generato violenza perché ciascuno si chiude e qui viene uno dei temi che ha affrontato fiamma
E che per me è una delle chiavi del libero
L'identità l'identità è un valore
L'identità non è una cosa da prendere sottogamba lo dico anche all'alla mia cultura politica e civile certe volte ci sembra sembra che si possa
Come posso dire essere giunge dell'onere e allegri sul tema dell'identità l'identità e una
E qualcosa che sta scritto nel DNA di una nazione
Non lo si può gettare al massimo
Ma la grandezza di un tempo storico sta nella capacità di tenere in armonia identità in apertura
Perché se l'identità diventa chiusura se l'identità diventa negazione dell'altro se l'identità diventa il ponte levatoio del tuo Castello che si chiude e l'inizio della fine
La grandezza dei tempi storici sta nella capacità degli ibridi particolari richiamati responsabilità ma anche proprio dello spirito diffuso
Di tenere in armonia l'orgoglio della propria identità di identità che si arricchisce non è mai uguale ciascuno ha il prodotto di tutto quello che la storia
Fa in modo che che che che abiti se stesso però con l'apertura la curiosità il dialogo con l'all'inclusione l'accoglienza
Io ho raccontato qualche volta che da ragazzo andavo a scuola da bambino
E noi avevamo in classe in quarta elementare arrivo uno che non era stato con noi in prima seconda terza che veniva guardato con un certo sospetto perché era marchigiano
Questo era di Ascoli Piceno per cui si diceva questo che che vorrà dire ecco ci siamo abituati a convivere con anche con quelli di Macerata quindi
Immagino che sia naturale per voi e naturale vorrei dire sta scritto nel nostro DNA
La capacità di includere di sentire che ciascuno di noi si è
E parte di tante storie però senza smarrire l'identità e senza perdere il gusto dell'apertura del dialogo dell'incontro dell'accoglienza altrimenti altrimenti
Lì io impaurito e arrochita dalle grida che ha rivolto nei confronti di tutti
Alla fine
Uno gli rimarrà altra via che la violenza per comporre
La propria paura del prossimo
Senza speranza una società fondata
Lo dico non lo sta facendo un discorso di buoni valori che peraltro
Non sono di per sé disprezzabile un tempo come quello
Che viviamo io ho visto quelle immagini delle maestre di Pistoia della civilissima Pistoia
Di donne che prendono a
A schiaffi ed è poco quelle scene
E bisogna prendere cognizione del dolore
Bisogna guardarle quelle cose sbagliato dire ma che non ci devono trasmettere non si devono far conoscere perché dobbiamo capire dove possiamo arrivare
Dobbiamo prendere la condizione di dover possiamo arrivare
Sessi spezza
Per quelle donne era più importante l'ansia di tenere insieme due asili piuttosto che
L'amore nel non dico lavori rispetto nei confronti di quelle creature
E la signora che alza la testa dell'uomo di camorra ammazzato per vedere se lo conosce e lo dico la mette giù una volta appurato che non lo conosce è la stessa cosa e potrei fare centinaia di esempi centinaia di esempi
E alcuni sono immigrati si ma altri sono italiani
La violenza che entra nella società
Io sono preoccupato di questo sono preoccupato che la violenza poi
Io ho sento anche nel linguaggio politico usare delle parole di violenza da tutte e due le parti oggi ho sentito un uomo politico non escludere che la piazza possa prendere una ma che una deriva violenta Marche cosa diciamo
Che cosa diciamo poi sentito ieri dire dal Presidente del Consiglio altre cose
Dove andiamo ci doveva questo nostro Paese che dovrebbe essere ammonito dalla sua stessa storia di come l'odio abbia generato delle tragedie indicibili perché la storia italiana è una storia diversa la negli altri Paesi nessun altro Paese la dittatura e durata quanto è durato in Italia nessun altro Paese la guerra fredda e durata quant'è durata in Italia lasciando i morti per strada
Nessun altro Paese c'è stato tanto terrorismo quanto c'è stato in Italia e potrei continuare in nessun altro Paese ci sono mafia camorra e ndrangheta potenti come sono
Nel decidere della vita nazionale
Dobbiamo saperlo dalla nostra storia cos'è illogico e un modo per saperlo e concludo è coltivare la memoria coltivare la memoria
La memoria come il senso di sì la memoria come
La coscienza della propria storia l'osservazione che ha fatto chiamai assolutamente giuste l'accolgo perché
Perché non c'ho pensato
Ed è peggio quindi è giusto che sia una critica non osservazione
Perché la mia attenzione era concentrata sul tentativo di far capire
Nel tempo perché viviamo che cose la considerazione della superiorità disse
A che cosa può arrivare
E questo ha portato a non a non farmi carico della cosa che tu giustamente hai avvertito con la tua sensibilità
Perché se dovessi riscrivere il libro ci starei più attento
Ma quella foto c'è una sola foto pubblicata nel libro
La foto racconta una storia che nessuno quasi da un punto ha presentato scudo Paolo che è uno dei più grandi storici italiani ma insomma
Con tante persone con le quali ho presentato il libro
La storia di questi venti bambini venti bambini di Boulogne USA dando
Sono venti bambini che stavano nella baracca dei bambini
Di Birkenau e che furono portati vi lascio stare come collochi chi leggerà il libro troverà furono portati al dottor Mengele fuori da Birkenau l'unico treno che è uscito con delle persone vive da Birkenau
Perché perché non è un binario unico rientravi Lucci l'unico che è uscito ha portato via questi venti bambini
Li ha portati prima noi a gambe in un campo e poi ha portato in questa scuola di Boulogne usa bravi vicino Amburgo dove hanno fatto su di loro prima nel campo il polli degli esperimenti di manipolazione
E questa foto la foto di questi venti bambini con le
Braccia alzate perché Dini etanolo dei virus e la cosa che a me
Sconvolge di più di questa storia che io considero
Il punto più basso dell'inferno non c'è una pagina della storia umana che sia paragonabile alla storia di venti bambini Bull entusiasta
è fatto in questi bambini parlavano lingue diverse
C'era un solo italiano si chiama Sergio De Simone La sette anni
Tutti gli altri bambini erano francesi uno polacco come diavolo si saranno trasmessi da loro paura come avranno fatto a raccontarsi quello che stavano vivendo questi bambini
E qui Mambrini sono per me l'emblema è per questo dovevo trovare un modo di raccontare un libro
Siccome questa storia mi è stata raccontata dalle due cugine di Sergio che si chiamano Tatiana andrà Bucci
E che sono entrate nel campo a quattro e sei anni e che sono sfuggite a questo destino solo perché è una Bokova aveva detto loro di non andare
Quando una persona avesse detto chi vuole rivedere la la mamma si metta in fila perché così è andata
Questa storia e la storia che racconta il punto più basso dell'abisso ma da che cosa parte dall'idea di una superiorità qualcuno ha pensato di essere superiore a qualcun altro e ha messo sulla più grande macchina distruzione nulla di paragonabile a strada l'umanità
Che è quella
Fissata dei protocolli di Manzella che poi
è diventata la macchina dello sterminio
La memoria ci serve e la memoria racconta la memoria ascolto non c'è memoria se non c'è il racconto di ascolto
Ha già ragione che qui chiama ciascuno dei bambini del capitolo perché ognuno ha il figlio dell'altro
Ciascuno racconta il primo bambino disegna il secondo bambino fare fotografie con la coda che Stammati che il terzo bambino registra con un registratore Cassese la quarta Nina
Come ha raccontato Paolo trasferisce la memoria attraverso una Memory card
Ciascuno racconta perché questo è nostro dovere
Noi siamo come la foglia di cui ha parlato Mino ma con una virtù che la foglia norma possiamo raccontare
E nessuno di noi deve avere
La sensazione che raccontare sia una forma di di presunzione o di egoismo esattamente il contrario chi non racconta egoista
Chi non trasferisce la propria esperienza di vita agli altri ecco viste
E per raccontare bisogna ascoltare perché si racconta solo quello che si è ascoltato
Ed è quello che stiamo perdendo una società che tende a spezzare tutti momenti in cui
Ci si incontra si parla si ascolta e
E si scambia
Perché la vita è dono la vita è dono
L'unico modo per essere non dico felici ma Serigne donare
E anche l'unico modo in cui si può amici
Questo annuisce questo è il senso di nuovi e ringrazio veramente Fiamma Paolo e Mino per aver
Così nitidamente
Interpretato il senso è la ragione di questo libro l'ultima cosa che voglio dire questo sono quattro bambini che raccontano perché Uccio di bambini sono narrativamente ciò di più c'è di più affascinante
Ma perché sui bambini che la grande storia
Arriva più direttamente
Sono i più piccoli ma
Il fulmine dalla grande storia arriva più rapidamente sui bambini e allora diviene
Come io ho cercato di fare scrivendo e devo dire anche emotivamente scrivere una storia di bambini è diverso da scrivere una storia di grandi
Vivere la grande storia attraverso
La trasformazione del rapporto persino con il futuro di un bambino a
E anche entrare l'unica condizione di vita nella quale siamo passati tutti
Poi ce ne sono altri
Tutti siamo passati di lì e tutti abbiamo memoria di quel tempo delle speranze che avevamo dei sogni che avevamo delle sofferenze che abbiamo subito dei buchi che ci sono aperti
Ma della grandezza di quel tempo che io ho voluto anche
Racchiudere in omaggio ad una
Ad un grande italiano abbastanza dimenticato che si chiama si chiamava Gianni Rodari e che era uno scrittore di favole per bambini incantevole con affianco un grande artista come Bruno Munari
Pezzi di una grande Italia che adesso e degli altri Paesi che era assolutamente valutata
E che da noi
Sono un po'un po'scomparsi ecco
La fantasia dei bambini
Il sogno dei bambini e la fiducia nel futuro dei bambini è la condizione per una comunità per per sentirsi tale quindi raccontando la storia d'Italia attraverso i bambini era anche un modo per dire
Trasferiamo sci
Memoria continuiamo questo lavoro di racconto e per arrivare a raccontare facciamo quello che oggi è così difficile fare cioè ascoltiamo gli altri e cerchiamo gli altri grazie
Ma io credo che se non ci sono interventi ma non credo che questo tipo di presentazioni preveda sopra
Noi siamo apertissimi la serata è stata
Molto emozionante devo dire io
Sono intervenuto ho anche ascoltato
Intervento bellissimo coperto Fiamma Nirenstein
Le cose molto molto profonde ma sapevo che è un uomo di grande profondità diminuiti Nazioni a noi creata veniamo in questa parte d'Italia anche per incontrare Mino Martinazzoli
Davvero
Non spendo una parola in più uso di luglio una vero quello che vi sto dicendo
Poi avete sentito Walter Veltroni con quale
Passione
Con quale non è un politico così che nei tempi liberi si diletta di riscrivere
Io credo che Walter Veltroni si è uno scrittore siamo una figura intellettuale ormai da molti anni
Loro io lo conosco da quando era bambino
Ma
A questa questa sua passione e non escludo
Che un giorno all'altro la politica perda qualcosa Luigi possa dedicare interamente questo lavoro non è un auspicio
Perché lo scrivo anche come politico quindi spero che non lo faccia
Ma
Se scegliesse questa via
Il Paese noi ci guadagneremmo qualcosa
Grazie