Lampedusa, porta d'Europa. Un sogno per non morire - Presentazione del libro di Aldo Morrone (Editore: Ma. Gi.)

Ringraziare ringraziare depresso nessuna qui ringraziare voi qui al tavolo i ringraziare soprattutto le persone che hanno reso possibile questo libero
Maria Concetta Segneri per prima
Tutte le altre persone che hanno lavorato a Lampedusa e che tuttora lavora a Lampedusa anche su una condizione completamente diversa visioni grazie alle perché alla fine del libro io che ho descritto
Che il merito di queste esperienze soprattutto a loro presenza la loro capacità di condividere un sogno
Che è quello di fare in modo che al centro dei nostri servizi sanitari dei nostri servizi educativi cioè al centro la società finalmente ci possono essere persone a maggior rischio di esclusione sociale cioè quelle persone normalmente vengono considerate un problema
E che invece io credo profondamente che non possono essere un serio problema perché nessun essere umano
Ma oserei dire che nessun essere vivente possa essere considerato un problema ogni essere umano rappresenta una risorsa una grande straordinaria risorsa un'espressione
Di quella meraviglia del creato di cui si sta discutendo in questi giorni a Copenaghen per cercare di fare in modo
Che questo dono meraviglioso che abbiamo ricevuto non venga distrutto
E quindi l'esperienza di Lampedusa nasce in un contesto di lavoro multidisciplinare
Insieme ad altre persone certo l'impatto adesso non ricordavo la mia riflessione con Cristoforo Colombo devo dire che
Però certo l'impatto di Lampedusa è stato un impatto molto più forte ne siamo appena tornati adesso da dall'Etiopia
Dal Corno d'Africa siamo tornati da quel confine terribile che esiste tra Eritrea ed Etiopia una zona di guerra
Però a chi è stato con me in questi giorni aveva notato che
Si respira un'aria di grande speranza e di grande voglia di vivere soprattutto dei costi da parte dei bambini che vanno a scuola e che spero in un futuro migliore del loro Paese in un futuro migliore la loro vita
E le immagini di dell'Africa del Corno d'Africa dove non eravamo presenti fino a pochi giorni fa e l'immagine Lampedusa sono davvero
Una contro l'edizione drammatica e come se ogni volta che visita Simona scuola
Nel Corno d'Africa pensassimo che di là al
Qualche anno di distanza molti di quei bambini sarebbero stati costretti ad arrivare sui barconi se non a Lampedusa seduta Meridiana qualche altra parte
Spinti dalla guerra spinti dalla carestia spinti alle condizioni drammatica di quei Paesi
Tutto questo non ci poteva lasciare indifferenti e nel libro si percepisce io credo anche una certa fretta qualche refuso qualche ripetizione
Fretta dovuto al fatto che io volevo testimoniare quello che abbiamo vissuto a Lampedusa quello che avevamo
Quello a cui eravamo stati contaminati quasi che dopo fosse stato troppo tardi infatti come è avvenuto oggi di Lampedusa quasi non si parla più
Graziani
Di a questo punto farei fare una domanda dal pubblico anche alla dottoressa Segneri sì se c'è qualcuno che vuole intervenire
Altrimenti se non c'è nessuno
Darei di nuovo la il microfono al bravissimo Bruno Ruscitti per perché ci lega un altro brano sull'accoglienza e la professionalità delle personale comprese le forze dell'ordine
Che Aldo e i suoi amici
Di di questa splendida avventura
Hanno incontrato a Lampedusa
Quando
Quando subito dopo lo sbarco
All'interno del centro di soccorso e prima accoglienza riparati dalla pioggia dal sole durante il triage visitavo tutte le persone sbarcate insieme alle mie colleghe
Scambiamo qualche parola con gli immigrati in inglese in francese integrino la lingua parlata in Eritrea nel nord dell'Etiopia enti Cry
Pur nello choc successivo al viaggio vedevi loro sguardo illuminarsi
E avrei voluto abbracciarvi tutti e gridare loro che tutti noi lì eravamo per accoglierli per prenderci cura di loro perché loro rappresentavano il nostro passato presente e futuro erano in nostro appuntamento con la storia
Un appuntamento che oltre cent'anni prima la storia ci aveva promesso
In questi mesi ho partecipato a molti sbarchi
Sono stato in mare aperto soprattutto con le motovedette della Guardia costiera dove ho scoperto la professionalità l'entusiasmo e la passione di professionisti del soccorso in mare e comunque di tutte le forze dell'ordine di cui il nostro Paese deve essere fiero
Perché dobbiamo sempre aspettare una calamità naturale un terremoto un'inondazione per riscoprire quanta professionalità e passione ogni giorno convivendo voi
Senza mai perdersi d'animo nonostante retribuzioni talvolta sinceramente umilianti
La prima cosa che si impara al centro e quella di stare semplicemente accanto alle persone
Sia immigrate sia operatori con i quali spesso è sufficiente uno sguardo per intendersi e dissolvere paura inconfessate
Dalla paura delle malattie alla paura dei contatti di patologie esotiche
Si condividono spazio ma anche un lavoro assai diversificato ma comune
Accogliere persone e comprendere nella pluralità delle necessità chi sono queste persone che arrivano
Certamente nella stragrande parte esseri umani feriti nel corpo e nell'anima
Ma si possono trovare anche complici dei criminali che spogliano queste persone di tutti i loro averi
Possono esserci scafisti tra le persone sbarcate che in genere non si fanno scrupolo di gettare il loro carico in mare provocandone l'annegamento se le circostanze lo ritenessero necessario
Ci si trova davanti ai limiti della dignità umana dove in certi momenti non sai di chi ti puoi fidare
Grazie
Del pubblico se ci fossero delle domande potete interromperci in qualsiasi momento
Ecco
Noi siamo grazie intanto grazie ad un anno e siamo a Lampedusa dall'agosto del due mila otto
Su richiesta del dal Ministero dell'interno
Aveva chiesto al nostro istituto di mandare una task force composta da medici antropologi e psicologi Ida specialisti per poter aveva certezza delle diagnosi
Di cui potessero essere affette le persone che arrivano sui barconi questo perché si era creato la situazione
Molto allarmata della diffusione di patologie infettive all'interno del centro quindi questo aveva creato una paura tra gli ospiti del centro tra gli immigrati ma una paura anche tra gli operatori sia
Delle associazioni dei diritti umani e sia delle forze dell'ordine
E quindi Ministero aveva chiesto al nostro Istituto questa task force e contemporaneamente anche un gruppo di medici che avesse dei briefing
Per spiegare a tutto il personale quindi rappresentanti è forse l'ordine il rischio dell'eventuale diffusione di malattie
E proprio come nella Bageca metto prima Bruno crocicchi una volte noi facevamo questo lavoro di briefing con
I marinai con Carabinieri la Polizia con l'aviazione militare
E con la Marina militare
Improvvisamente si scioglieva quella paura perché avevamo
Convinto che era difficile della
Diffusione delle malattie infettive e quindi il giorno dopo vedevamo tutti questi poliziotti carabinieri che abbracciavano giocano per i bambini che arrivavano giocavano a pallone
Crediamo in tutti i modi perché ovviamente avevano eliminato questa terribile pone la nostra presenza lì
Di
Convivere insieme alle persone che arrivavano e allora più
Forte dimostrazione che non c'è o rischi di infezione economico comunque quando c'era questo
Presenza di malattie infettive venivano immediatamente diagnosticate trattate quindi non c'era nessuno non rischio
Da allora noi siamo continuamente presenti ancora oggi la nostra collega presente benché in questo momento Lampedusa Lampedusa il centro di Lampedusa non si è chiuso il centro è aperto ma in questo momento è vuoto perché quasi tutti i barconi che ancora
Arrivano e sono pochissimi rispetto al passato vengono degli atti o
A Porto Empedocle o a Pozzallo e proprio quindici giorni fa un nostro tra sforzo e l'ho posto due medici è andata giù direttamente in Elio
Sulla a Pozzallo a ricevere la nave che portava duecentonovantotto immigrati tutti provenienti dal Corno d'Africa
Cioè tutti provenienti da quell'aria che vi dicevo prima di confine tra l'Eritrea ed Etiopia erano quasi tutti eritrei io alcuni somali
Questo è per dare una definizione
La definizione temporale del nostro impegno a Lampedusa
Ascoltiamo ancora da da Bush dico Ruscitti un altro brano
Che evoca
Un'esperienza tragica quella di Anna franche e della sua famiglia e il parallelo con tante vite
Di Lampedusa
Sembra
Che chi emigra lo faccia sempre nella speranza di un riscatto
Nel sogno di affermarsi in un luogo in cui esistono condizioni valide per tutti in eguale misura eccone quale probabilità
Così prima che la disperazione compia danni irreversibili si emigra
O si prova a farlo
Come trentotto franca padre di Anna pochi mesi prima che l'intera famiglia fosse obbligata nascondersi nella soffitta di Amsterdam dove sarebbero rimasti poi
Per oltre due anni nel vano tentativo di evitare la deportazione da parte dei nazisti nei campi di sterminio
Scrisse diverse lettere in cui chiedeva chiarimenti su come riuscire al più presto a rifugiarsi negli Stati Uniti
Mi devo occupare soprattutto della sorte dei miei figli la nostra sorte di minore importanza si legge in una lettera in cui si chiede come poter ottenere un visto di entrata in America o a Cuba innanzitutto per le figlie Marco e Anna
Tra il trenta aprile
E l'undici dicembre mille novecentoquarantuno otto Franca scrisse parenti amici alti funzionari americani spiegando che era pronto
Ad ogni sacrificio pur di riuscire a superare l'Oceano Atlantico ma in ogni occasione la risposta fu negativa
Il tentativo di emigrazione in estremisti perso gli Stati Uniti accomuna la famiglia di Anna franche a migliaia di ebrei europei ed in particolare tedeschi e trovarono le porte sbarrate dalle leggi dell'epoca
Anna franca morì di tifo nel campo di sterminio di barche Mbaize nel mille novecentoquarantacinque
Ma il suo diario ancora oggi è una testimonianza incredibile per tutti noi
Mi chiedo
Qui
Oggi
A Lampedusa a quante Anna Franca africani mediorientali ogni giorno impediamo di essere accolte di vivere con dignità la loro adolescenza
Quando
Ritroveremo un nuovo Triario
Io
C'è il signore imitate destinati
Venga qui venga qui così la vedono tutti
In udienza
Nel mio novembre applicare sono l'avvocato referral novantotto per sostenere che mi onoro di conoscere
Concetto che se un'antropologa sia stata Lampedusa
So che essa è stata da parte di un'equipe di medici psicologi e certi
Per me e per molte altre persone diciamo ignoranti come me in materia prego lavoro del medico lavoro lo psicologo è facile comprendere i valori in una situazione un'opera di Lampedusa meno facile comprendere
Cosa fa un antropologo
E qual è stato il tuo ruolo in questa in questa
In questa storia questa esperienza che cosa hai diciamo tratto da questa esperienza proprio per il tuo lavoro reperito futuro grazie
Grazie Andrea nella domanda
Saldi
Il mio ruolo diciamo di giù a Lampedusa è il ruolo che ricopro anche che romani sarebbe quello di capire un po'
I percorsi migratori che fanno queste persone affini e di integrare i le rilevazioni diciamo mediche
Si cliniche che i medici gli psicologi fanno riguarda lo stato di salute visto che sappiano dello stato di salute a qualcosa che va oltre
Ah bene stretch fisico ma contempla anche altri sistemi è importante conoscere anche in che modo queste esteri entrano nel malessere che le versioni portano quindi quando sono stato a Lampedusa cercando di capire in quel contesto specifico
Da dove venivano da cosa scappavano e quali contesti non attraversato nel capire un po'sei i disagi psicofisici che presentavano gli
E che raccontavano agli è Lampedusa in qualche modo venivano dalle loro terre
In realtà abbiamo scoperto questo le persone partono sane redazioni semmai lo Duranti i percorsi migratori che fanno e a causa delle condizioni di viaggio in cui appunto attraversano questi ritardi prima di giungere in Italia
E quello che penso non soltanto io ma le dico lei che hanno potuto osservare i è Lampedusa attraverso questa missione è una
Una nuova fotografia del contesto immigratorio del
Del fenomeno immigratorio nuova aspetto perché erano quando lavoriamo della serie degli enigmi P.
Interno a contatto con persone con migranti è che sono sia regolari che irregolari che accedono al territorio italiano non soltanto di ha mai ma anche via terra
E che sono richiedenti asilo che sono senza fissa dimora che hanno un contratto lavorativo che sono i migranti economici a Lampedusa invece abbiamo osservato l'aspetto dei migranti irregolari che accede vi amari e chi entra nel territorio di amari
E che o appartiene diciamo alla categoria cosiddetta di richiedenti asilo o a alla categoria dei di dei migranti
Per motivi economici che però non hanno già a
A un obiettivo i lavori vivo spesso stabilito nel momento dell'accesso ma che intendono accedere ad un aggiungo che una a lavori che che sono in nero diciamo
E mi e quindi di questo
Ciò che mi ha insegnato è quello che gli insegnanti a Roma
Che Déco dei concetti sono prendere in considerazioni il rispetto e la responsabilità i rispetta nei confronti delle delle persone della domanda che portano
E delle necessità e delle motivazioni per le quali fuggono
E i rispetto perché sono esseri umani e anche lì ci potremmo trovare la loro condizioni
E la responsabilità inceneriti sarebbe quella di di trovare attraverso la ricerca un modo per poterli assistere e poi di rispondere alle loro domande per poter capire per poter individuare di modelli di intervento e poter agire meglio
Grasso
Adesso ascoltiamo un altro un'altra ma un altro brano del del libro di
Di Aldo che parla appunto di questo di questa
Ellis Island che questo approdo americano che è stato l'approdo per tanti immigrati
Tanti italiani
Che erano emigrati quella in quell'America tra gli da fine dell'ottocento i primi e i primi decenni del
Del nel secolo scorso
Dal mille novecento al mille novecentoventi la maggior parte dei migranti italiani diretti negli Stati Uniti sbarco nel porto di New York e fu dirottato presso l'isola di Ellis Island
Che nel mille ottocentonovantaquattro per far fronte agli ingenti flussi migratori che avevano in
Interessato il porto tra il mille ottocentosessanta mila ottocentonovanta
Era stata trasformata in una stazione per il controllo e l'accoglienza dei migranti
E lì sai Länder
Dal mille ottocentonovantaquattro al mille novecentocinquantaquattro
Ha ricoperto la funzione di stazione di accoglienza per gli immigranti che volevano entrare negli Stati Uniti perciò è stata definita come porta d'America
Oltre ad essere conosciuta come porta di speranza Isola delle lacrime
Solo nel mille novecentosette accolse oltre un milione di immigrati proveniente dall'Europa
Grazie
Ci sono delle domande
Ecco prima il signore l'ultima Fini no che vuole chi viene prima vi farà domanda via
La prima
Grazie mi chiamo Giuliano
Innanzitutto debbo dire fare una piccola considerazione
Che questo mi sembra pensiero il clima cultura che dovrebbe essere normale per ogni uomo
Mentre invece noi tutti sappiamo che
Pare SI una satellite così lontano dal pensare della gente normale
Allora volevo sapere da lei che oltre che ad essere scrittore anche professionista da quanto ho capito
Vero quindi lei è a contatto con della gente
Ma qualcosa senza che le ha contato con
Il il dinamismo normale no di una vita quotidiana però essendo scrittore va anche al di là con la sua sensibilità con il suo intuito no col suo cuore rosso anche
Poi a Lampedusa ci lavoravano
Una un'équipe noti specialisti tra cui psicologi antropologi domanda ma come mai allora l'Italia sta sprofondando
E come mai gli italiani in maggioranza appoggiano questo tipo di Governo che essenzialmente razzista perché
Quagliarello sei due mila
No
Io credo io credo che in effetti il razzismo
Adesso è uscito il libro di Gianantonio Stella o in cui ci siamo sentiti telefonicamente su questo libro sul razzismo nasca fondamentalmente una condizione di ignoranza
Ignorare le cose ignorare la realtà e quindi di grande paura
Io avrei voluto che Lampedusa potesse rappresentare un luogo dove portarlo e scuole
Prema apportare gli studenti dove portare il parlamentare
Io ho scritto nel libro che
Questo libro avrei voluto che entrasse nelle aule scolastiche ma anche nelle aule parlamentare
Perché probabilmente era la testimonianza di una realtà che molti non conoscono assolutamente
Quando adesso siamo tornati dal dal confine tra l'Eritrea ed Etiopia molte delle persone che erano con me su tutto molti colleghi americani molti colleghi inglesi tedeschi francesi ma anche i colleghi italiani
E non li per la prima volta e hanno scoperto all'interno di un quadro di grande dignità di grande valore di grande civiltà una povertà estrema
Faccio un esempio
Il massimo che può spendere una persona del luogo per curarsi tutto l'anno è intorno ai tre dollari all'anno
Noi in Italia siamo intorno ai quattro mila cinquecento dollari all'anno per persona
Eppure è una condizione di così grande miseria c'è una grande dignità questa dignità di queste persone viene
Distrutta viene frantumata quando si costringono queste persone a fuggire questi viaggi che di cui Lampedusa è soltanto l'ultima tappa
Di una circuito che poi
Andrà oltre Lampedusa però la prima parte di una fuga a piedi queste persone sono costrette a fuggire a piedi al loro Paese conosciamo bene la realtà del Corno d'Africa per averci vissuto e lavorato
Quindi fanno centinaia di chilometri a piedi
Poi altre centinaia di chilometri su questi grandi
Il camion questi grandi Trucks ogni tanto avete visto le foto di questi tracce con centinaia di persone sopra il cambio questi si rivoltano si ribaltano accadono e ci sono persone che già un muoiono
Prima di arrivare in Libia
Poi arrivano in Libia in gran parte queste persone vengono
Derubate queste persone vengono a percosse queste persone vengono
Violentate
Poi vengono portati in questi centri che sono delle vere e proprie prigioni private perché il Governo ha consente a chiunque di aprire una prigione privata e da degli incentivi per queste regioni
Le donne in gran parte vengono violentate lo dico perché un giorno
In una in uno dei barconi arrivano sessantotto donne nigeriane
Sessantotto donne nigeriane trentaquattro di loro
Erano incinta ed aveva tutte lo stesso tempo
Dello sviluppo fetale quasi che
Fossero state adesso avuto rapporto tutte insieme nella stessa settimana eroi chiari segni di una violenza di gruppo
Belli anzi a tutto questo
L'opinione pubblica internazionale il nostro Paese si preoccupa soltanto degli aspetti
Più esterni cioè Lampedusa arriva un avvio normative che realtà cioè che in realtà non c'è ci sono milioni di persone che stanno fuggendo i loro Paesi
Nel libro io scrivo che anche se un giorno che non immaginavo che questo avvenisse si trovasse un accordo tra l'Italia e Libia non arrivassero più Barco via a Lampedusa se avremmo potuto sentirci contenti e soddisfatti di questa soluzione
E mi rispondevo di no perché sapevo che altri milioni di persone tentato di fuggire la seduta a Mediglia
Isole Canarie
In Grecia Ai confini tra gli Stati Uniti e in Messico due milioni di persone tentano di fuggire c'è una parte del mondo che è costretto a fuggire
Allora io mi chiedevo se forse non dovessimo far conoscere questa realtà per rendere una maggiore sensibilità nel nostro Paese
Che la gran parte del razzismo dell'intolleranza nasce dalla profonda ignoranza nel nostro Paese non si sa nulla di Ellis Island ma non si sa nulla neanche animarsi nel
Siamo stati costretti a mandare il nostro Presidente la chiama ammazzi nel perché ci raccontasse cosa avveniva con i lavoratori italiani perché i lavoratori italiani fino a pochi anni fa venne utilizzati nelle miniere di carbone in Belgio
Le nostre scuole non si sa nulla dell'immigrazione dal Sud d'Italia nel famoso triangolo industriale Torino Genova Milano
La perdita di questa memoria storica ha determinato e determina mio prevede un forte senso di
Razzismo di intolleranza stanno e che viviamo giorno per giorno invece
Io non sono scrittore lavoro all'interno di un ospedale pubblico che si occupa di tutti ma con particolare
Attenzione nei confronti di chi non conto nulla convinto invece che quelle siano le persone che contano di più che ci indica una strada il senso del nostro lavoro antropologico psicologico e medico
E questa contaminazione quotidiana ci ha dimostrato che se vogliamo davvero cambiare il nostro Paese dobbiamo far conoscere questa realtà
Giorno per giorno lentamente come questa occasione straordinaria di oggi che c'è stata data di poter avere questo incontro devo dire che le parole che io leggo che ho scritto e che lette devo dire da Bruno cuciti mi dava un'altra sensazione
Questo significa che l'avrei la possibilità anche qualcuno nata qui queste storie
Che le stesse persone che hanno vissuto il console onorario progresso ci sia anche la testimonianza di un immigrato pachistano ne abbiamo raccolto e che abbiamo messo nel libro questo probabilmente ci distinguerà
Un futuro migliore più attento più sensibili io sono assolutamente ottimista da questo punto di vista non perché abbia fiducia
Nell'impegno parlamentare ma perché ho fiducia della gente che arrivato a Lampedusa nella carica di dignità di speranza di futuro di voglia di dire che queste persone
Avevo in quella carica che noi credo spesso abbiamo perso sia nel senso di dignità sì nel senso di crede davvero un futuro migliore per noi
E per i nostri figli quello che mi ha colpito e chi Maria Concetta sa bene era il numero enorme di donne che arrivavano su questi barconi
All'ottavo nono mese di gravidanza e quasi per poco non ci partorì vanno sul nuovo
è una persona che decide di partire poco prima del parto vuol dire davvero che spinta dalla grande voglia di restituire vite dignità a quel bambino che porta in grembo io credo che questo sia una lezione di vita per tutti noi
Il nostro amico
Consente farei leggere prima questa testimonianza di questo Ente immigrato pachistane poi diamo la parola grazie profitti
Sono nato in Pakistan ho ventisei anni
E sono il penultimo di sei figli
Mio padre in pensione mia madre casalinga
Un giorno un conoscente di mio padre si è presentato a casa nostra con un visto di lavoro rilasciato da una grande ditta di costruzioni in Libia cicche EJ la sedere a Tripoli
Le premesse lavorative sembravano buone
L'occasione era da non perdere mille quattrocento euro per cambiare la mia vita
Sono partito il ventuno settembre due mila sette da Rawalpindi vicino a Islamabad
Arriva per Islamabad ho comprato un biglietto aereo per Tripoli
All'inizio è stata dura
Tutte le aspettative erano state disattese la paga bassa i guardiani del cantiere non lasciavano uscire nessuno era diventato un prigioniere uno schiavo
Per cinque mesi ho sopportato la situazione dentro però mi sentivo morire
Volevo raggiungere l'Europa
Il Paese dei diritti
Indietro non si torna
All'interno del cartiere circondato da un nome Ustad scurrile un pachistano nessuno lo aveva mai visto ma tutti avevano il suo numero di cellulare era un agente di viaggio
Questa scultura significa maestro di pace
Difatti è una persona seria
Che scruta va il cielo il mare prima di imbarcare le persone per l'Europa
E sui barche lasciavano le coste libiche solo quando il mare era su CUN calmo
Gli ho telefonato
Due mila dollari per il viaggio in mare
Dopo dieci giorni era tutto pronto
Inizio la paura
Girava voce che se la polizia libica ti scopriva che rimandava a casa con le gambe spezzate
Il sei giugno due mila otto sono scappato dal cantiere non avevo valigie ero terrorizzato
Raggiunto tra già ora
Una volta li qualcuno mi ha portato in un appartamento dove c'erano altre persone tre pachistani e due indiani
Per due settimane sono rimasti in quest'appartamento intanto nella casa gli ospiti aumentavano egiziani indiani bengalesi alla fine eravamo in trenta
All'alba del diciannove giugno quattro intermediari libici sono presentati atta Giora per condurre il gruppo sulla costa
Avevano portato con loro altro ventidue persone perlopiù somali
C'era anche una donna con il marito in tutto eravamo cinquantadue
Comincia la marcia tram Frati e stradine sterrate camminiamo accoppia chi rompe la fila viene violentemente invitato a tornare al suo posto per fortuna la costa era vicina
Poco più di un'ora dopo raggiungemmo il mare
Il sole era già alto la con una tavola oggi è un buongiorno scurrile aveva mantenuto la promessa non ci sarebbero stati pericoli la spiaggia era disabitata il barcone pronto
Ci hanno dato un giubbotto salvagente viveri un telefono satellitare tante taniche di benzina sulla barca si stava un po'stretti ma per cambiare Rita qualche disagio bisogna pur sopportarlo
Il timone lo teneva un libico ci ha accompagnato in mare aperto istruendo un somalo che nella sua vita precedente faceva il pescatore sarebbe stato lui il timoniere
Poi libico ha lasciato la parte del ritorno ATO indietro ora eravamo soli
L'Europa era la
A trecentoventi chilometri la meta Lampedusa
Nessuno aveva mai sentito parlare di queste isolette alcuni non conoscevano neanche l'Italia
Insomma lo teneva la rotta un altro stringeva la bussola non dovevamo mai perdere l'orientamento è seguire la lancetta che segnava trecento
Il mare intestato fa paura il barcone un dirigente cominciano i problemi il motore si ferma ma poi riparte imbarchiamo acqua ma riusciamo a rigettarla intanto le taniche di benzina iniziano a diminuire
Arriva la notte
Nessuno parla nessuno dorme
Si fa pipì nelle bottiglie
Il lontananza ogni tanto incrociamo qualche mercantile ma nessuno ci crede
Passano le ore ma ancora niente la terra non si vede
Ora sono passate trentacinque ore
E lontananza si comincia a perdere qualcosa il cuore di comincia a puzzare siamo vivi e Ticino alla costa iniziano le manovre per l'avvicinamento ci sfidiamo i giubbetti salvagente rigettiamo in mare insieme a tutto il resto non prima di aver chiamato Scundi di averlo rassicurato che siamo arrivati a Lampedusa
Sconcia aperta e che ora dobbiamo solo aspettare qualcuno ci verrà a prendere incrociamo un pescatore con la mano gli facciamo un cenno di saluto da lì a poco veniamo raggiunti dalla Guardia costiera
Il ghiaccio è finita finalmente veniamo scortati fino al porticciolo
Sulla banchina c'è una gran folla
Facciamo fare è una domanda al nostro amico
Ho provato a memoria
Fallire
Ora
Poi
Novanta
Stanco
Bene
Fitto
Professore prima
Giudice
Sbaglia
Io credo
Profondamente che ogni lacrima veniva chiamata Ellis Island riso delle lacrime
Che ogni dolore ogni sofferenza ma anche ogni sorriso penso i bambini che giocavano a pallone nel cortile del centro
Il primo soccorso e accoglienza di Lampedusa io credo che abbia un valore di eternità sono convinto che ogni sentimento ogni emozione lasci per sempre un solco
E quindi non credo che ne questo dolore né questo aver sciolto il dolore di Lampedusa sia stato vanno
Stando ai però mantenere viva la realtà di Lampedusa stanno voi
Tradurre la realtà di Lampedusa nella vita di ogni giorno prima si ricordava che il nostro Paese corre il rischio di finire in una condizione di grande razzismo
Io credo che questo nasca dal fatto che le persone non vivono la vita reale del Paese
Noi oggi abbiamo una presenza con una grande diversità nel nostro Paese
Con persone provenienti da oltre centoventi Paesi diversi del mondo io credo che questo sia una straordinaria ricchezza non soltanto in termini ovviamente di ricchezza economica perché questa realtà produce
Sviluppo economico soprattutto in gran parte uno dal lavoro nero soprattutto quella del nord est del Paese che fa fatica ad accettare che
Esistono le persone oltre che le braccia umana perché va in gran parte abbiamo sempre accolto braccia
Che producevano lavoro e non persone quindi mogli figli genitori che poi sarebbero arrivati insieme a queste persone a producono ricchezza anche un punto di vista biologico
Ovviamente c'è una grande ricchezza diversità
In questi giorni ripeto a Copenaghen si discute di biodiversità ed è un paradosso da una parte i nostri Governi sono pronti
A impegnarsi almeno formalmente teoricamente
Per la ricchezza della biodiversità dall'altra quando questa biodiversità arriva nel nostro Paese siamo pronti immediatamente a cacciarla via perché ne abbiamo paura ci sono dei grossi paradosso io credo che la biodiversità ricchezza presentata dalla
Dalle diverse persone dalle diverse fedi religiose
Diversi colori della pelle nei diversi profumi
Dei colori della pelle siano una ricchezza e il futuro del nostro Paese ed è strano che il nostro Paese dopo l'esperienza dell'immigrazione non abbia
Fatto apprendimento di questa esperienza
Perché oggi soltanto in una società globalizzata dove ognuno possa avere un ruolo di dignità ci può essere futuro per tutti ecco perché io credo che Lampedusa
Possa rappresentare per noi non soltanto momento di grande attenzione civile di grande tensione emotive professionale ma anche la spinta per andare in quella Africa martoriata in quel
Corno d'Africa ma anche in quell'Africa subsahariana dove non è concesso alle persone avere speranza per il futuro io ricordo solo dei dati nel Libano voluto inserire perché già a mio parere c'erano troppi numeri
Ma ogni anno muoiono due milioni di bambini in Africa a causa della diarrea che non è l'AIDS la tubercolosi e la malaria semplicemente vive mio non hanno acqua potabile da bere e bevono l'acqua raccolta
Dentro i fossati l'acqua che tutti noi abbiamo visto in questi giorni anzi in questi giorni non c'era neanche la raccolta dell'acqua piovana perché la stagione era troppo secca e l'acqua che era piovuta nei mesi precedenti non c'era già più
Ci sono circa seicento mila donne in Africa che muoiono ogni anno a causa del parto o della gravidanza cioè sono cifre assurde
Questo significa che ogni
Minuto
Di ogni ora di ogni giorno di ogni settimana di ogni mese in qualche luogo del mondo ma in particolare in Africa una donna muore causa la gravidanza del parto io credo che queste cifre si associate anche con l'aver conosciuto queste donne
Abbiamo visto troppi bambini morire di diarrea visto troppe donne morire di parto
La mia famiglia che
A cui io sono grato avermi permesso insieme a loro di vivere questa esperienza in Africa
Ha vissuto come cosa significhi vivere dentro le capanne o dentro le case senza acqua potabile senza elettricità senza cibo senza niente
E come si può avere speranza in un futuro migliore in quelle condizioni o io credo e Lampedusa possa rappresentare una spinta perché questa parte del mondo che noi abbiamo un privato della dignità dico noi abbiamo privato di vita
Perché nel libro io sottolineo
Che qui i barconi che arrivavano a Lampedusa mi ricordavano troppo le navi Negri ere che tra il diciassettesimo e diciottesimo secolo avevano rapito più di dieci milioni di schiavi
Nel libro io sottolineo come
Del due mila due finalmente il Sindaco di Liverpool Liverpool e Stato il più grande porto della schiavitù durante il diciottesimo secolo
Insieme al primate di Canterbury abbiano chiesto perdono al mondo per aver rapito oltre dieci milioni di schiavi
E per aver derubato l'intero continente africano e nel libro io mi chiedo quando noi chiederemo perdono
All'Africa per quello che non siamo stati in grado di fare e per tutti le rapine che abbiamo compiuto nei confronti di questo straordinario continente
Ad un certo punto di equilibrio Aldo scrive che questa sua esperienza ma lo scrive
è un pensiero che riporta ad andar bene dà i suoi impegni giovanili mentre studiava
Medicina si prodiga va anche in una scuola di specializzazione infermieristica mi sembrano
Ecco un'esperienza che mi ha segnato e insegnato per anni
La grandezza la straordinarietà di un essere vivente così grande
E così immensamente fragile misero come l'essere umano in questo libro ci sono anche riflessioni su chi siamo
Sulla nostra naturale con una di queste riflessioni adesso c'è la legge il nostro Bruno cuscinetti
Con un riferimento anche a Dostoevskij
Le notti di Lampedusa
Più vivo questa esperienza straordinaria di Lampedusa e più scopro l'enorme complessità del fenomeno immigratorio con le sue luci e ombre con le sue storie di grande umanità e di profonda direzione
Mi sembra di leggere le pagine di costruire rischi quando i suoi personaggi esaltano la più grande spiritualità ma anche le più scellerate esperienze negli abissi delle nefandezze umane
La bellezza e misteriosa come pure orribile
è una lotta attrattivo il diavolo
E il campo di battaglia il cuore dell'uomo
Mi venivano in mente queste parole di Dostoevskij che riferivo al mistero della vita e dei viaggi della disperazione di tanta umanità
Spesso uscivamo dal Centro di Soccorso e prime accoglienza dopo una faticosa giornata di lavoro quando ormai il cielo era pieno zeppo di splendide stelle riducendo i che io letteralmente a turno
Sono così convinto della loro bellezza e della loro importanza nella nascita della vita nell'universo in particolare nella nostra piccola galassia e ne sono profondamente affascinato
E difficile farsi stupire dalle stelle di Lampedusa senza che il tuo cuore e la tua anima si rivolgano a Dio
Con discrezione certamente
Ma anche con convinzione
Se ci sono delle domande tra i nostri
No
Allora qui faccio una gli oratori domande
Tu ad un certo punto del libro dici
Che Lampedusa difendo gli a Lampedusa dice proprio testualmente è un privilegio che ti cambia la vita
Questo tipo di affermazioni ecco anche se non proprio così netto quale ella
Costeggiano rende pagine di questa di questa tua
Ultima opera
Tanto che alla fine di viene quasi spontanea una domanda
Ma sì a questo mondo
Fossi più utile direi addirittura opportunisticamente più conveniente
E se
Più solidali con gli altri per essere più orientati verso gli altri
Beh insomma la domanda o poco finisca
Cioè gelato asceta come dice il nostro amico Ugo Fornari già un che ha un volontario di ottantaquattro anni adesso che tutti ottantacinque anni che tutti i giorni veste il camice di medico così come
Lo ha vestito in Tanzania in Africa facendo anche lui ospedali curando
Un sacco di malattie facendo interventi sulla Broli Folino accordi compagnia cantano mi dice io sono
Un altro lista per egoismo ecco
Ce la spieghi meglio questa filosofia queste no visione del mondo che capirà anche in questa intervista dalla lettura di questo libro
Ma io credo che quando io parlo di privilegio si devo dire che un certo punto ringraziato quando il Governo ha lanciato all'emergenza nazionale immigrazione
Perché probabilmente se non ci fosse stata questa emergenza nazionale che esisteva anche un altro Governo però che devo dire
Perché immigrazione purtroppo di avere percepita sempre un'emergenza ma ecco con la realtà strutturale del nostro Paese pecche ormai sia la più di trent'anni che il nostro Paese
Dire con la realtà dell'immigrazione privilegio perché in realtà
Vivere queste esperienze ti cambia completamente sia l'approccio scientifico professionale e sia a campo l'approccio umano etico
Perché a è il privilegio di condividere con queste persone degli spazi fisici minime Lampedusa il centro poteva accogliere trecento quarantacinque persone
Al limite se ne potevano Tione tranne fino a seicento in molti giorni le persone erano oltre duemila
E quindi si le condizioni erano difficilissime negli stessi ne sa qualcosa Maria Concetta dove lavoravamo
Era un posto incredibile dove non c'era neanche spazio per poter visitare non c'era spazio per un minimo di privacy dovevamo fare i salti mortali rivisitare queste persone
Quando arrivavano a questi sbarchi immensi non ce l'avevo spazio quasi per la dignità che tutti noi comunque cercavamo dentro quel luogo era un luogo incredibile Lampedusa perché
Le condizioni strutturali o difficilissima credo che un giorno Lampedusa
Alcuni immigrati tunisini hanno dato fuoco a Lampedusa ha dato fuoco al centro e devo dire sosta di fatto i salti mortali perché non ci fosse nessuna perdita di vita umana nessuno morisse in quell'incendio
Che dava stato completamente imprevisto inimmaginabile
Ci sono stati molto intossicati ma nessun
Nessun cadavere
Dall'altra parte però quello è un luogo che scioglieva la sofferenza ho il privilegio e questa contaminazione di chi ha avuto il privilegio di vivere
Davvero cosa vuol dire la sofferenza il dolore e la disperazione ma anche la voglia di vivere la voglia di costruire un futuro la voglia di indicare a noi il senso della vita io credo che il lavoro di medico così come il lavoro di antropologo y loro
Abbia già questa grande fortunati incontrare persone ripeto le persone non sono mai dei problemi sono sempre delle risorse e sempre straordinario incontrare le persone
Soprattutto quando queste persone provengo da una realtà drammatica
E
Accettano e decidono di condividere questo a loro
Realtà e quindi questo modo disperazione ma anche questo al loro voglia di speranza con noi a Lampedusa le persone non erano obbligate a essere visitata da noi non era obbligato a parlare con noi non erano obbligate ad avere un colloquio con noi
Maria Concetta sa invece la gioia l'entusiasmo di queste persone quando c'era qualcuno che poteva ascoltarle e con la scusa di essere visitate condividevano con noi
Senta lei questa loro voglia di futuro questo loro voglia di speranza gettandosi alle spalle la condizione
Il dolore di sofferenza anche l'ultima
Donna di cui voi avete letto sui giornali perché un giorno Repubblica intervistò una delle poche sopravvissuto di un barcone di settantotto persone in cui settantacinque
Erano morto durante il viaggio ed erano rimaste soltanto quattro persone in realtà
Di cui una dopo essere stata accolta no e a Lampedusa la trasferimmo Palermo perché la condizione sua era drammatica direttore di Repubblica hanno ha intervistato dopo alcuni giorni
E dedico due pagine chi questa intervista sulle scopi ebbene quella donna
Era una donna che anche in quell'intervista e anche nella storia che aveva raccontato a noi
Voleva soprattutto condividevano il futuro la speranza e cercava di stare bene perché
Questo viaggio l'aveva coinvolta in una disperazione erano morti quasi tutti i suoi compagni di viaggio erano rimasti soltanto altri quattro
Si trattava di
Tre uomini e due donne l'esperienza drammatica ma io credo questo sia un grande privilegio
Se noi riuscissimo avere questa opportunità a tutti i giorni ecco perché io vorrei che le scuole entrassero in questi centri a scuola andazzo dell'ospedale che ci fosse una condivisione tra chi al privilegio di vivere questa realtà e
Da in questi giorni stiamo lavorando le persone senza fissa dimora da tanti anni lavoriamo proprio ieri ho avuto un lungo colloquio con una di queste persone
Che ci ha raccontato la sua storia napoletano simpaticissimo ecco condividere queste storie condividere queste esperienze ti cambia sicuramente
Il mondo ti cambia la speranza di cambia la prospettiva in cui vivi e allora ti rendi conto che non è più importante
Quello che ci raccontano tutti i telegiornali tutti i giornali le prime pagine sono dedicate a ciò che accade in Parlamento
Se un onorevole ha detto una cosa se D'Alema i crescono i capelli se Berlusconi cioè all'esco attorno perché esiste un Paese diverso
Un Paese dove le persone in tv provano a vivere con entusiasmo con passione con dolore
Come diceva prima conoscitivo quelle che sono le caratteristiche della persona umana abiezione e straordinaria capacità di sentimenti questo è il Paese reale
E ci mostrò sempre un Paese irreale o se mi consentite un Paese surreale che non corrisponde alla realtà
Grazie
Ci conosciamo
Mettiamo che si era Damiani sono ginecologa ho lavorato anche in Africa quindi capisco bene l'esperienza che ha fatto però ha lavorato in Etiopia quindi
Cellulare
Vorremmo per parlare di un'altra cosa non ha riferito alla ai migranti che arrivano ma non è che accettiamo
O che non accettiamo
Cioè e io ho molto rapporto per il mio lavoro con i ragazzi che stanno nelle scuole medie
Superiori e inferiori scusate articoli di difficoltà
E quando parlo con questi ragazzi
Sento che proprio non manca totalmente al loro la percezione storica totalmente cioè al di là della dell'essere buoni o del dell'essere egoisti
Cioè e parla come se loro fossero nati l'anno che sono nati e prima non ci fosse stato nulla
Quindi
Parlare di Ellis Island
E parlare non lo so insomma dico di un bombardiere qualche parte del mondo cioè per loro non ha non Astoria
E
E questa mancanza totale di storia secondo me che fa in maniera che I ragazzi e giovani parliamo dei giovanile che hanno fino a trent'anni diciamo così no
Non è né porti proprio nulla dei questa situazione non solo dei migranti ma anche dei nostri poveri anche del povero vicino anche dell'amico che magari è figlio di un povero cioè come se proprio non si volesse guardare
Quello che ci è stato poi la vita richiede che abbiamo avuto noi prima del cosiddetto bondholder prima del del cambio idea e ideale del parlare capire invece che delle cose del mondo parlare dei piaceri del mondo cioè senza fare un discorso son per forza moralista però voglio dire noi dagli anni Ottanta in poi non l'abbiamo pensato altro che ha
Rappresentare come divertirci
Come
E come se questo divertimento questo piacere nostro fosse la realtà
Tutto il resto del mondo non esiste e i giovani oggi non ce l'hanno allora noi abbiamo di fronte da qui ai prossimi venti anni una classe dirigente che andrà su che non ha memoria storica
Ma non storica date storica emozioni
E questo secondo me è un problema enorme che bisognerebbe cercare di
Affrontare io non so come
Ci provo quando parlo con i ragazzi anche essendo un po'un po'dura però a volte o oppure raccontandogli delle storie però insomma voglio dire senta proprio che c'è copertura
Un ogni buco una mancanza che non è stata mai riempita
E questa è un grossissimo problema non è solo razzismo
E proprio insensibile cioè non sentire cosa da quella parte lì l'orecchio non ci fosse scusa
Grazie grazie alla nostra ricapitolando
Siccome dobbiamo chiudere prendiamo queste o a questa sua questo intervento come una testimonianza e non ci sembra anche molto per preziosa sentiamo rapidamente anche
Il nostro amico se possiamo per poi Grazia accodo alla domanda cioè all'all'osservazione la signora con una domanda sull'orizzonte umano dell'esperienza dalla sua esperienza cioè secondo me l'immigrazione
Una cartina tornasole uno stimolo per guardarci
Questo è il discorso che faceva mi sembra facesse la signora lo stimolo per guardarci lei che che vede cioè non guardare lei se stesso a guardare il Paese qual è
L'umanità di questo Paese
No rapidamente e mi viene in mente la poesia diete Carlin master
Di Paul dall'ottico
Vi invito a a leggerla non ve la racconto perché è bellissima peccato che non c'abbiamo sono bruciate per la legge la poesia bellissima direttorio io vedo
Assolutamente un orizzonte straordinario di persone che si impegna a diverse voglio cambiare la vita
Di un futuro migliore vedo queste bellissimi e Tremonti queste Alberico visto in altri è che vedo qui
Vedo una realtà straordinaria perché fatta da persone come voi che siete qui parere c'è condividono e la storia la realtà di tutti i giorni
Questo è il Paese reale non facciamoci ingannare da quello che ci viene trasmesso in televisione o su alcuni mezzi di comunicazione esista è un Paese migliore di quello che viene rappresentato esistono persone che hanno grandi trazione
Questo libro queste esperienze anche il non avrebbe mai potuto esistere se non ci fossero state
I miei colleghi che hanno condiviso con me il tentativo di far colazione la mattina andare all'accento portare la macchina lavorare porta le medicine andare al modo andare
Una delle prime esperienze lo Maria Concetta è stata andare sulla
Sulla motovedetta della Guardia costiera nato come un caffè invece improvvisamente siamo dovuti andare in mare
Abbiamo fatto un'operazione straordinario io fu toccare con mano a professionalità dei marinai domani
Mattina al CNR al Consiglio Nazionale Ricerche lo dico perché è importante
Per tutto domani dopodomani per tutto quindi nove dieci undici sarà un seminario internazionale domani mattina verrà a parlare il comandante di una di queste motovedette perché vuole raccontarci cosa ha fatto in questi anni a Lampedusa nel Canale di Sicilia
Ora raccontarci condividevano l'esperienza
Lorenzo Burchielli che uno dei più grandi comandanti motovedette e la capacità straordinaria di accostarsi e Bartoli senza che ipertonia fondino bavaresi Salvino tutte le persone il momento
Dello del del passaggio il trasbordo di queste persone dal balcone
Alla alla motovedette drammatico perché c'è sempre una che cadesse si infila nello spazio muore annegata cioè esista un Paese straordinario ho chiesto al comandante domani di venire a raccontarci questa esperienza
Che ne abbia avuto il privilegio di vivere con lui per tanto tempo a Lampedusa nel Canale di Sicilia e domani se mi consente Carlo più grossa
Abbiamo questo seminario che dura tre giorni alla CNR le entrate gratuito e non crediamo che si debba pagare per migliorare la conoscenza delle proprie esperienze e vi lascio qui anche un'altra esperienza bellissima venerdì undici
Organizziamo un concerto alla Università la Sapienza di Roma un concerto di musica classica permetteremo insieme arte solidarietà e ricerca
Le entrate gratuita ovviamente riuscite a pagamento
C'è qui il biglietto per partecipare a questo concetto straordinario questo e sempre attività di Lampedusa Lampedusa non si ferma nel Canale di Sicilia ma continua qui a Roma
Prego Bruno io
Chiudiamo con l parole di Aldo Morrone proprio le ultime parole del libro con dà voce di Bruno Ruscitti che ringraziamo insieme a tutti voi grazie grazie a voi
Lampedusa come soglia tra l'indignazione la meraviglia
Soglia come confine dove è difficile individuare con precisione chi è dentro e chi è fuori
La soglia e più modesta della porta non separa nettamente tra chiusure d'apertura
Così come non voglio separare tra inizio e conclusione ma in una circolarità infinita vorrei che altri continuassero questa storia con curiosità rispetto e stupore
La meraviglia di scoprire che l'altro è sempre nuovo che ogni persona è irripetibile che l'incontro con lo straniero presuppone apertura e gratitudine
Spero che tutti possiamo imparare a riconoscere quella leggera brezza quel profumo antico del mare che qui a Lampedusa sembra un respiro d'amore
Il mio respiro
Uscita
Che accoglie tutti coloro che vengono dal mare e ci insegna a dare senso al vitale e al morire
Scusa