La sfida educativa - Presentazione del Rapporto - Proposta della CEI (Edizioni Laterza)

Allora dicevo buonasera tenuti a questo incontro
Io sono Giuseppe Laterza e
Sandro
Ringraziamo innanzitutto voi
Per essere qui
E poi il Ministro Gelmini
Il presidente della RAI Paolo Garimberti
E la dottoressa Marcegaglia presidente di Confindustria che ci raggiungerà tra qualche minuto
Visto che
La sala si è riempita già tempo fa
E fa anche un po'caldo abbiamo
Pensato era meglio cominciare subito
Non abbiamo dubbi che la dottoressa Marcegaglia poiché si insediare la discussione
Al meglio
Ringrazio anche il professor Donati
E il professor Berardinelli che sono parte integrante di questo progetto
Che si chiama la sfida educativa
E che è un progetto che è diventato un libro
Un libro curato al Comitato per il progetto culturale della Conferenza episcopale italiana
Che rapporto ci sia tra questo progetto e questo libro
Ce lo spiegherà
Ad apertura di questo incontro il terminale Ruini che ho avuto modo di incontrare di conoscere personalmente qualche tempo fa proprio qui in questa sala
In occasione della presentazione di un libro di Andrea Riccardi e che ho avuto modo poi di rincontrare rivedere poco dopo quando
Il cardinale Ruini mi ha
Accennato a questo progetto ha questa possibilità di pubblicazione che devo dire
A me è sembrato subito ad Alessandro poggino molto interessante
Per molti motivi primo perché il tema dell'educazione da sempre un tema fondamentale di questa casa editrice quando Benedetto Croce affida il suo magistero
Alla giovanissimo Giovanni Laterza gli affida un compito educativo cioè ritiene che una casa editrice non sia soltanto
Un produttore di libri sul mercato ma c'è anche un'agenzia educativa
Poi perché la casa editrice pubblica da molti anni libri per la scuola e questo per noi è un aspetto molto importante primariamente dal punto di vista editoriale ideale poi certamente anche dal punto di vista economico
C'è un mercato credibili per la scuola ma primariamente dal punto di vista di un impegno particolarmente importante che quello di rivolgersi alle giovani generazioni che implica una responsabilità particolare
E poi siamo stati felici di accogliere la proposta
Del cardinal Ruini anche per un altro motivo e cioè che questa ci sembrava andasse nella direzione
A cui con fatica e con un sì piccoli mezzi nuovi lavoriamo e cioè quella di un dialogo pluralista
Dell'idea che
Si cerca una verità almeno questa al mio punto di vista attraverso il dialogo adesso la relazione attraverso l'incontro con le differenze non con chi è simile a te anche naturalmente mai più interessante rivolgersi a dialogare
Il nostro catalogo e la produzione di Laterza da sempre si incontrano voci diverse per esempio anche sul tema dell'educazione
Oggi ho fatto questa cosa che adesso si riesce a fare commenti la tecnica ho messo la parola educazione nel nostro catalogo storico che sono
Usciti fuori autori molto diversi tra loro
Autori come Aldo Capitini Arturo Carlo Jemolo Pietro Scoppola autori come Tullio De Mauro voci molto diverse tra loro come quelle che in qualche modo mi sembra
Emergono anche in questo libro e un libro che se di qualcuno fa un'operazione che che fa un editore un po'di aggregazione professionale c'è guarda le persone citate
Trova con molto interesse naturalmente Benedetto sedicesimo ma trova con molte e autori anche come dire di cattolicesimo impegnato ma trova anche citati
Hannah Arendt Heidegger sui media l'umane Popper il capitolo sul lavoro credo che abbia di fronte ad un'unica citazione Marx
Cioè
Come dire a una pluralità di referenti con cui diciamo il libro si confronta senza rinunciare a un'idea
Coerente di educazione ma proponendo la Putin un dialogo e questo mi sembra molto importante molto utile e credo che il nostro sforzo almeno come casi Trichet ma credo in questo come dire in maniera solidale rispetto alle intenzioni sia quella di fare del libro un'occasione di dialogo e questa di stasera la prima
Di questa occasione abbiamo la fortuna e privilegio di avere delle persone a questo tavolo che rappresentano
Punti di vista diversi istituzioni diverse
Chiamate molto fortemente
In causa da questo libro anche con come dire titoli molto molto selettivo lega penso al Ministro Gelmini
Quando buonasera benvenuti la scusa
Dicevo penso visto Gelmini
No alcuni dei titoli del capitolo sulla scuola sono la scuola come supermarket oppure la scuola interculturale come occasione di cittadinanza questo materni molto importanti fondamentali su cui
La discussione verte sul libro dà un contributo
Penso appunto a quello che è scritto sui media sul ruolo della televisione anche in parte educativo
E penso a Emma Marcegaglia quando per esempio nella parte sul lavoro o si cita il tema fondamentale di quello che si chiama life long learning cioè il fatto che l'educazione non è soltanto qualcosa che si può risolvere la scuola
E per la crescita della società dell'economia è fondamentale anche
Oppure a quello che si dice a un certo punto mi ha molto forte sul rapporto all'etica al mercato interno difficilissimo naturalmente ma che ha a che fare con l'educazione ecco
Quindi naturalmente stasera non potremo come dire esaurienti questi temi però io sono grata e ringrazio veramente molto tutti i nostri ospiti per aver accettato questa occasione ci saranno altri incontri in varie città italiane
La Conferenza Episcopale progetto educativo sta organizzando incontri di discussione
Di riscossione
Su un tema comunque educazione che spesso si risolve in Italia
In una discussione minuta
Schiacciata sull'attività su norme provvedimenti c'è naturalmente importante
Ma che in qualche modo secondo me diventa parte troppo parziale se non si parte invece dai presupposti essenziali fondamentali che cosa intendiamo per educazione cosa vuol dire
Appunto il il rapporto educativo e quali sono i valori ma parlo in cui troppo spesso si fa è che io credo che il merito di questo libro è
Quello di dire discutiamo anche di norme di provvedimenti di assetti istituzionali ma prima di tutto cominciamo a capire se possibile confrontarci alcuni temi fondamentali essenziali e questo credo che sia un'operazione di cui bisogna essere grati
Diciamo agli autori del libro e al progetto educativo quindi io
Passerei subito la parola
A cambiare lunedì per una introduzione proprio sulla
Significato di quest'opera
Grazie
Grazie a tutti voi pervenute
Questa è una iniziativa nuova per il progetto culturale di una chiesa italiana progetto che
E al lavoro da quindici anni ma che ancora forse non era da tutti conosciuto
Il signor direttivo di questo libro e
No scusate l'obiettivo del progetto
è un incontro tra la fede cristiana e la cultura italiana di oggi
Cercando di portare la presenza culturale
Cristiana
A un livello analogo a quello molto alto
Al quale è presente la presenza caritativa della chiesa in Italia oggi
In questo contesto il rapporto proposta sull'educazione e dicevo un'iniziativa nuova
La prima importante da quando l'anno scorso
è stato costituito il Comitato per il progetto culturale
Si tratta di un rapporto
Che descrive la situazione che analizza la situazione italiana ma anche e sottolineo di una proposta ossia
Cerchiamo di offrirle gli orientamenti dell'indicazione di massima periferiche ma anche per il medio-lungo periodo
Il tema prescelto ed educazione
Chiaramente per la sua importanza e anche per la sua urgenza
Diciamo pure per la gravità che il problema dell'educazione a
In Italia nel mondo occidentale e forse nel mondo intero
In futuro ci proponiamo di trattare altri temi
Anch'essi rilevanti e di interesse comune del Paese questa caratteristica del libro gli ed è rivolta al Paese non è rivolto all'interno della Chiesa è rivolto al Paese
L'approccio del libero all'educazione è un approccio globale e non settoriale abbiamo infatti una serie di capitoli che va molto al di là di quelli che sono i classici capitoli del tema educativo
Perciò abbiamo considerato certo quelle che si chiamano vengono chiamate le agenzie educative classiche la famiglia la scuola
Anche la Chiesa ma abbiamo considerato altrettanto gli ambienti diciamo nei contesti di vita e di cultura che acclama sono la persona
Sia del fare il lavoro l'impresa
I consumi sia riconoscergli anche a rappresentare nell'immaginare i mezzi di comunicazione lo spettacolo lo sport
Prima però di tutti questi capitoli ce n'è un altro il primo capitolo che condensa un po'la filosofia del rapporto proposta Lidia mantenuta di questo rapporto proposta
Sì
Il primo capitolo porta il titolo periodo i boiardi ente per l'educazione educazione non è in primo luogo una questione di tecniche per quanto importanti
è un processo umano
Che io definirei globale che anche primordiale cioè fin dall'origine dell'umanità questo processo
Un processo in cui entrano in gioco gli aspetti fondamentali dell'esistenza dell'uomo e della donna ad esempio la relazionalità educazione relazione e
Il bisogno di amore di essere amati la conoscenza e di capacità critiche ma anche la libertà fine la responsabilità entra in gioco chiaramente la credibilità degli educatori
L'educazione e proposta qui impianti tutto come nascita come generazione come genesi del soggetto umano
E per e pertanto
E decisiva per l'educazione la domanda antifiamma sempre nuova sia nell'uomo chi siamo nuovi
Le difficoltà attuali dell'educazione hanno una non
Una parte non piccola della loro matrice nella difficoltà
A far sintesi su dedica di uomo oggi diciamo dei cambiamenti nelle tensioni a cui è sottoposta oggi la nostra concezione dell'uomo
Quando non si sa bene chi è d'uomo e difficile educare a quali uomo cinque si educa perché l'educazione appunto per natura sua è formazione dell'uomo
Naturalmente il rapporto proposta non è un semplice tentativo di dare concretezza a questa idea no il rapporto posta
Nasce dall'incontro diciamo tra questi e di educazione e la multiforme realtà in pirica concreta dei luoghi del situazioni umane in cui oggi all'uopo l'educazione in Italia
Non sono affatto personalmente un esperto di educazione
Ma credo che in questo libro
Ci sono molti i contributi interessanti e alcuni anche davvero originale
Il libro non si basa sul proprio pc
L'abbiamo fatto nostre ricerche empiriche abbiamo usato le tante ricerche empiriche disponibili e
La sintesi di queste
Un'indicazione meglio sintetica di queste ricerche e contenuta nell'ultimo capoverso
Termino richiamando lo scopo di questa iniziativa del progetto culturale quindi la Chiesa italiana
Certamente c'è un versante interno interno alla Chiesa interno la CEI
Fra poco l'anno prossimo due mila dieci usciranno gli orientamenti pastorali della CEI per il decennio due mila dieci due mila venti che avranno anch'essi non per caso come tema l'educazione
Ma però la finalità principale non è certo che questa non è quella di supportare progetti
Gli orientamenti pastorale della CEI la finalità è molto più vasta era rivolgersi all'intero Paese
Alla sua gente alla gente italiana come le classi dirigenti di questo Paese per offrire un contributo e mi permetto di dire uno stimolo su un tema che riteniamo davvero decisivo
L'ambizione
Usiamo questa parola l'ambizione sarebbe diciamo il Corti costituzionali l'ambizione sarebbe quella
Di giungere
A una specie di tra virgolette Alleanza educativa
Che comprenda tutti coloro che hanno responsabilità per l'educazione tali grandi responsabilità altro salita pratiche
Per
Del del vocazioni del singolo ragazzo della singola persona
Il tavolo delle personalità che intervengano a questa presentazione eh indicativo di questa nostra ambizione di questa alleanza
Io vorrei ringraziare pubblicamente ciascuno delle personalità che presenti per l'apporto che hanno dato e che potranno dare in questo senso
L'educazione costituisce oggi una urgenza
O meglio come diceva il fatto
Che ne ha parlato tanto una emergenza
Ma rimane per sua natura una sfida di lungo periodo indispensabile pertanto
Che intorno educazione si realizzi una convergenza che superi almeno in qualche misura
Il variare delle persone sia le situazioni deliberi degli interessi eccetera eccetera
Il nostro rapporto proposta per il quale ringraziamo molto sentitamente editto gli editori Laterza che hanno fatto liberamente a nostro avviso un ottimo lavoro
E ci hanno supportato sempre con grande assiduità con grande premura con un'astensione
Ecco dicevo il nostro lavoro vuole essere anche un invito a muoverci in questa direzione nella direzione di un'alleanza educativa di lungo periodo grazie
Pregherei
Della parola signor Ministro Mariastella Gelmini
Innanzitutto un
Grazie a lei
Praticata
Editrice Laterza
Al dottor Laterza che ospita questa iniziativa ma soprattutto una ringraziamento non formale al Comitato per il progetto culturale della Conferenza episcopale
Vi è a sua Eminenza il Cardinal Ruini perché credo che
Ci troviamo di fronte ad un rapporto proposta che non solo
è destinato ad aprire
Un dibattito e come auspicava il dottor la terza fosse un un dialogo su un tema così delicato ma credo anche che sia
Un rapporto che lancia la sfida educativa e
Lo fa con un approccio olistico l'ha sottolineato prima suo Eminenza il Cardinal Ruini cioè si abbandona l'approccio settoriale e non si discute di programmi di organigrammi di competenza
Ma si va al nocciolo della questione si cerca di
E domandarsi di interrogarsi e su cosa significhi oggi il termine educazione
E credo peraltro che sia apprezzabile il tentativo di coinvolgere nella sfida educativa non solo i soggetti
Che tradizionalmente rivestono questa responsabilità penso alla famiglia da un lato e la scuola dall'altro ma la società nel suo complesso non a caso ci sono capitoli dedicati allo sport al lavoro ai consumi I media
Questo a significare che e si tratta di una responsabilità che va condivisa fra soggetti diversi rispetto alla quale nessuno si può chiamare fuori
E credo che prima il Cardinal Ruini faceva riferimento all'espressione felice del Papa nell'emergenza educativa ecco io credo che da quando il Santo Padre lancio questo
Grido di dolore questo questa problematica ad oggi
Forse qualcosa si è mosso io sono abbastanza ottimista perché vedo che
Si sta piano piano abbandonando la convinzione che si possa affrontare
In maniera neutrale il tema dell'educazione
E si fa invece sempre di più
Vicino ad una responsabilizzazione dei soggetti in campo e anche alla constatazione che alcune domande attorno all'idea che abbiamo di un uomo all'idea che abbiamo della sua libertà
Alla al tema del futuro della nostra comunità nazionale ecco siano domande che intrecciano il tema dell'educazione e non posso può essere elusa anche questo credo che sia un fatto molto importante nella rapporto tra l'altro si definisce
L'educazione come il tema pubblico per eccellenza e credo che anche questa a questa affermazione sia
Particolarmente significativa perché non possiamo trascurare come accanto a molti esempi positivi di giovani eccellenti di giovani brillante impegnati
Motivati ad affrontare il proprio futuro vecchi chiaramente è sotto gli occhi di tutti l'aumento di un disagio giovanile che poi si esprime in molte forme assume la forma
Del bullismo del disturbo alimentare dell'assunzione di sostanze
Stupefacenti e allora credo che ancora una volta abbia ragione il Santo Padre quando dice che
Alla radice della crisi dell'educazione c'è una crisi di fiducia nella vita
E allora su questo credo che la società nel suo complesso si debba interrogare e occorre ripristinare innanzitutto un'alleanza fra i due pilastri che reggono l'educazione la famiglia e la scuola
E devo dire che mi ha particolarmente colpito il
Capitolo dedicato alla famiglia perché il rapporto offre una fotografia lucida della realtà analizza le evoluzioni e trasformazioni della famiglia
Ma non cade nella banale stereo tipizzazione della famiglia perfetta che forse non esiste
E tuttavia non delude alcune questioni cruciali la fragilità della coppie per un verso ma anche il fatto che è venuta meno un'alleanza tra generazioni e oggi la propria maggiore difficoltà a generare figli e soprattutto a formarli allora qui entra in gioco
La politica ciò che
Lo Stato non solo lo Stato può fare per sostenere la missione educativa significa
Pensava Buñuel far dell'infanzia significa pensare ad una serie di misure che aiutano
La donna lavoratrice che anche materie
Significa insomma mettere in campo degli aiuti che
In passato venivano dati da una da un nucleo familiare allargato che oggi invece non esistono più
E credo che sia anche interessante il riferimento ad alcuni errori in cui essiccate essendo genitori credo che il mestiere di genitore se uno dei più difficili
Del mondo ma certamente forse la figura del genitore amico del
Genitore che scusa l'andamento negativo del figlio a scuola o che
Contraddice il giudizio dell'insegnante
E in qualche modo toglie all'insegnante autorevolezza agli occhi del figlio accussì hanno tutti i comportamenti che non vanno nella direzione di un'alleanza educative e quindi di un ambito in cui si possa esprimere
L'educazione allora
Di fondo c'è credo una
Una una considerazione il fatto che il bambino non ha nessuna possibilità di costruire la propria identità Simona punti di riferimento se non a testimonianze in una esempi davanti a sé
Allora è chiaro che
I genitori rappresentano un punto di riferimento fondamentale ma anche la scuola è un altro ambito in cui si incontrano o si dovrebbero incontrare dei buoni maestri
E allora su questo può colpire
Il riferimento all'Autorità
A me credo che a me questa cosa particolarmente mi è particolarmente Carra proprio perché troppe volte nella scuola si è persa l'autorità confondendo l'Autorità con l'autoritarismo
Cioè il buon insegnante non è quello che ti dice ecco
Cosa devi fare ma e l'insegnante che conta è insieme a te che accompagna in un percorso di crescita di formazione e di educazione però credo che riaffermare il principio dell'autorità sia un fatto importante
E si collega anche ad un'attività che non abbiamo svolto in questo anno e mezzo e di Governo la prima
Affermazione che ricordo di aver fatto nella mia prima audizione e proprio il rilanciarla riqualificato la riqualificazione e la valorizzazione del ruolo dell'insegnante
Che nel tempo si è andata è così OPA citando noi abbiamo invece la necessità come Paese di restituire autorevolezza di restituire dignità
Ma anche di dare incentivi alla figura dell'insegnante
Perché non esiste una buona scuola forse non esistono dei buoni insegnanti oggi sia chiaro la scuola italiana nonne priva io questo in questi mesi o potuto osservare molte buone
Pratiche ho visto insegnanti
Particolarmente appassionati dediti all'attività scolastiche in Abruzzo dove durante
L'estate la scuola è continuata nelle tendopoli con un sostegno psicologico ai bambini ai ragazzi
E se oggi non abbiamo potuto avviare l'anno scolastico è stato Grazia allora collaborazione della Protezione civile di tutti il Paese ma sicuramente il
Il mondo della scuola i dirigenti scolastici gli insegnanti hanno dato il meglio
Disse e quindi si è
Aperto l'anno scolastico e c'è forse la speranza di un ritorno alla normalità ho visto anche all'interno delle carceri esperienze positive di insegnamento visitato il carcere di Nisida e ho accolto un'umanità straordinaria in alcuni insegnanti che avevano la possibilità di scegliere scuole ben più
Più agiate hanno indotto il preferito rimanere in quel luogo però è chiaro non ci si può
Solo affidare allo spirito missionario di ciascuno occorre credo che
Il Parlamento metta mano ad una riforma del reclutamento della formazione degli insegnanti che si soffermi sulla centralità della persona
E sul cosa appunto vuol dire davvero educare
E allora credo che nella formazione
Si debba tener conto non solo del sapere ma anche del saper insegnare il che vuol dire trascorrere ora in classe vuol dire puntare sul tirocinio sul rapporto sull'incontro tra due libertà
La libertà dell'insegnante la libertà
Dello studente
E devo dire che il il rapporto proposta tocca anche il tema dell'integrazione su questo vorrei spendere
Poche parole per dire che
Certamente la scuola è chiamata sempre di più ad assolvere la funzione di integrare gli studenti immigrati
Per questo noi stiamo puntando all'insegnamento della lingua italiana e all'introduzione del dell'ora di cittadinanza che sia chiaro se serve per tutti i ragazzi per i ragazzi italiani stranieri ma io credo che la conoscenza della lingua italiana e quindi corsi di
Italiano anche nel pomeriggio possano aiutare gli studenti immigrati e che la conoscenza l'apprendimento a scuola
Un apprendimento non passivo ma dove gli studenti possano essere protagonisti vedi valori basilari della nostra Costituzione credo che siano due elementi di integrazione
Però voglio anche dire che la scuola deve rappresentare il momento in cui si difende l'identità identità di un Paese la conoscenza di questa identità da parte anche degli immigrati consente una maggiore integrazione
Da qui la difesa dell'insegnamento
Di religione il mantenimento del crocifisso nelle classi perché sia chiaro che integrazione significa aprire un dialogo significa avere rispetto delle diversità non significa una resa e quindi occorre
Da questo punto di vista essere molto chiare su questi diversamente
Che rischia di non consentire una vera integrazione agli immigrati e di non offrire ai nostri ragazzi un bagaglio culturale che riformi e e che li connota siccome persone prima che come
E professionisti
Di domani il tema del lavoro lo toccherà sicuramente Emma Marcegaglia io voglio solo dire che sicuramente esisteva un ittica della finanza per superare la crisi dell'esistere un'etica del lavoro con ancora una volta la persona al centro
Però credo anche che proprio oggi che è uscito l'ultimo rapporto Istat che ci dice che
I gli studenti o comunque i ragazzi italiani sotto i venticinque anni sono fra i meno occupati a livello europeo
Questo sia un dato che ci deve far riflettere nel senso che io penso che non ci sia contraddizione tra una solida formazione di base fra una cultura di base che ovviamente la scuola deve trasmettere e la preoccupazione non tanto del profitto quanto della realizzazione professionale delle persone perché noi oggi
Ereditiamo un precariato enorme i giovani hanno meno opportunità meno certezze rispetto al passato e credo che questa situazione non sia esclusivamente imputabile al mercato del lavoro ma che anche la formazione
Debba
Fare un po'di autocritica che su questo
Proprio l'anno prossimo entrerà in vigore una riforma che abbiamo condiviso anche con le parti sociali con le associazioni di categoria io voglio ringraziare
Confindustria dottrine lei dottor Gentile che è sempre presente che ha curato
La riforma dell'istruzione tecnica e professionale perché anche nella manualità
Nel facile esistente una forma educativa e quindi accanto al sistema dei licei bene difendere rafforzare l'asse dell'istruzione tecnica della formazione professionale in accordo con
Con le Regioni e gli enti locali ma la scuola non deve vendere illusioni
Deve preoccuparsi di un raccordo sempre più forte con il mondo del lavoro e deve consentire accelerare l'ingresso dei nostri giovani
Nel in questo settore perché diversamente il rischio è che ci sia una dei
Un tempo dell'alternanza scuola lavoro troppo lunga che danneggia il percorso di ciascuno e lo sviluppo personale
Degli studenti e dei giovani
è chiaro che
Tutto è un tema affascinante e complesso che sarebbe più facile affrontare quello delle riforme laddove il Paese si ritrovasse attorno ad un'idea di educazione
Io credo che se molte riforme non sono
Giunte in porto ma sono state poi abbandonate e se lo scontro politico sulla scuola è così esasperato tutto questo si deve al fatto che forse abbiamo discusso di tanti dettagli di tanti tecnicismi ma non ci si è trovato un accordo una condivisione ampia attorno al senso della scuola alla ratio che dovrebbe informare l'educazione allora
Il pregio e di questo rapporto è proprio quello di aprire un confronto e di chiamare ciascuno alle proprie responsabilità
Il mondo produttivo sicuramente il mondo dello sport e su questo ne approfitto per ricordare che stiamo
Completando un progetto con il CONI che rilancerà
L'Associazioni le associazioni studentesche sportive
E che ci porterà ad introdurre una cultura dello sport dalla scuola elementare in avanti proprio perché Ritter diciamo che la funzione educativa dello sport vada sicuramente recuperata ma anche
In media entrano ed interagiscono
E nel
Nel tema dell'educazione questo credo che sarà un tema che approfondirà
Il presidente Garimberti però voglio dire che fosse accanto alle discussioni sulla
Libertà di stampa occorrerebbe anche discutere della qualità e della responsabilità dei media in materia di media in materia educativa perché
Credo che si possa fare di più nel una programmazione televisiva che chieda e l'infanzia i più piccoli bambini ma anche i ragazzi al centro di un progetto educativo anche se condivido un monito che conti che è contenuto nel rapporto laddove si dice che
Spesso gli adulti avvertono un senso di impotenza e di frustrazione di fronte
Ad un concorrente affascinante e immediato come la televisione ma questo non li esime dalla responsabilità dal fatto che il rapporto fra i più piccolini che dovrebbe quasi sempre Estero immediato dei genitori questo spesso non accade ed è una responsabilità e degli adulti così come
Sicuramente le nuove generazioni le generazioni cosiddette digitali hanno sicuramente l'opportunità di apprendere di più e meglio proprio grazie sociali ma è network
All'apporto della televisione di nicchia audiovisivi ma insomma
Quello che serve eh questa alleanza educativa
Questa
Rafforzamento della stima reciproca e della collaborazione fra la scuola e i genitori tra la scuola e la famiglia
Ha sicuramente occorre anche una condivisione più allargata nel rapporto si cita una proverbio africano che dice che
Per formare atte a crescere un bambino serve un villaggio da io credo che il nostro compito è forse l'invito
La sfida educativa sta proprio in questo nel
Ricostruire il villaggio nel mettere nelle condizioni le nuove generazioni di avere dei sostegni dei punti di riferimento
Evitando che questi ragazzi crescano da soli con l'assenza di modelli con l'assenza di esenti
Allora io penso che e mi auguro che questo rapporto che anche peraltro un libro di piacevole lettura
Possa avere un'ampia divulgazione perché a un approccio cattolico ma credo che sia rivolto anche i laici e allora può rappresentare davvero un punto di equilibrio
Ma anche un punto di partenza per
Le sfide che noi abbiamo davanti in campo educativo e mi riferisco al tema della valutazione al tema del merito della valorizzazione e degli insegnanti del diritto allo studio tutte quelle le riforme hanno un senso solo se si condivide la ratio di fondo e la Lazio credo che sia antica ma
Di grande attualità è la centralità dell'individuo su questo ognuno si deve sentire impegnato io con il Ministro mi sento una grande
Responsabilità qualche volta superiore alle mie forze ma credo che sia una responsabilità che come Paese abbiamo il dovere di
Condividere
Fornendo davvero per una volta
Un esempio
è positivo di sinergia abbandonando le polemiche forse
Sua Eminenza questo testo ci può anche aiutare a svelenire
Il clima politico e mi auguro che
Insomma nelle Commissioni parlamentari temi così caldi che spesse volte infiammano gli animi forse grazie anche a questo testo possono trovare
Punta di coesione grazie
Grazie
Ministro
Diciannove
La discussione
Anche come dire
Accesa possa essere utile
Lo si vede in tante occasioni
Qui in sala tra noi c'è Carlo Bernardini che
Qualche anno fa confusione ma lo fece un libretto discussione piuttosto accesa
Tra chi
Portava le ragioni e anche rispetto educazione della scienza chi porta ragioni diciamo
Umanistiche
Poi ci fu una curiosa inversione di ruoli preconcetto De Mauro siccome comincia a dire ma si siete voi scienziati riunisce Bernardini o viceversa esageriamo anche non abbiamo le nostre colpe
La discussione si poteva fare però perché ambedue condividevano un punto fondamentale cioè quello che appunto l'educazione un valore essenziale è un valore essenziale molto al di là
Di quello che si
Percepisce superficialmente voglio dire un Paese
Che investe l'educazione
Ed è anche un Paese che investe per esempio il minore corruzione è un Paese che investe in maggiore attenzionare regole
No per dirne una ma se il potere un Paese che investe in un maggiore rispetto dell'individuo quando vuol dire quando è donna quando anziano quando il bambino con l'educazione investimento che provoca
Da questo punto di vista
Il
Cardinale Ruini accennava alle grandi responsabilità che non sono soltanto quelle più istituzionali del ministro ma sono anche di altre agenzie ecco c'è un capitolo di questo libro che dedicato proprio ai media
Ne ha parlato anche il ministro ha parlato il cardinale e
Ed è un capitolo in cui c'è un'analisi molto articolata ma ci sono alcune espressioni anche piuttosto forti
Nel ne cito uno dice a un certo punto colpisce il fatto che i media e la televisione in particolare siano capaci di parlare quasi esclusivamente il linguaggio delle emozioni
Dice qualche riga dopo il corrispettivo di ciò è una disabile Putin al giudizio e all'esercizio del senso critico
Una una un un una valutazione
Forte che naturalmente presa così sembra assoluta poi invece e dentro un capitolo di analisi molto articolate in cui si attribuisce una responsabilità importante si riconosce una responsabilità importante che non è la stessa della scuola ovviamente sono ruoli molto diversi
Ma che non si può neanche come di risolvere puramente e semplicemente un rapporto con lo spettatore o con il mercato con l'audience ecco su questo credo che
Non solo perché presidente della RAI e cioè
Di una grandissima agenzia appunto educativa formativa informativa ma anche perché è un giornalista
Paolo Garimberti a un'esperienza molto ricca articolata che gli ha consentito credo di vedere il tema sotto varie angolature credo che sarebbe
Molto interessante per noi tutti non riconoscere la sua opinione
Me lo auguro che sia interessante comunque io mi unisco intanto ampi
Sicuramente
Appunti
Mi unisco intanto ai ringraziamenti che non sono ringraziamenti di circostanze o rituali
Ma sinceri a
Giuseppe Laterza che ha pubblicato questo vive a casa disaster seguita da questo vicolo per il futuro della Conferenza episcopale
Cardinal Ruini
Ringraziamenti dicevo che non sono dei Tuareg perché con molta sincerità devo dire che se non mi avreste invitato a partecipare a questo dibattito non so se avete letto questo libro
Che non è proprio uno dei temi che mi interessano di più come ricordava prima Giuseppe ho fatto il giornalista non parli soprattutto gli altri temi
Per moltissimi anni e perché tale mi considero ancora ma invece questo libro e
Pieno di spunti interessanti di analisi molto interessanti concordo col giudizio dato Ministro Gelmini che l'approccio cattolico
Ma diciamo il tessuto di questo rigo mi permetto di dire laico cioè un tessuto che ci consente di discutere liberamente
Con una serie di spunti per dei temi molto importanti
Che esistono emergenza educativa credo che non ci sia dubbio che sia nel diciamo le al sotto gli occhi di tutti e forse anche
Nelle nostre esperienze quotidiane
Nel senso più banale più lato della parola lo vediamo al fatto che oggi ci stupiamo volte quando troviamo una ragazzo educato e diciamo ma che strano
Guarda come educato questo ragazzo la media invece è il contrario quindi questo
Poi in realtà ti accorgi che i ragazzi educati in giro ce ne sono tanti
Se ne sono tanti ma
La maggioranza ma maggioranza i ragazzi educati probabilmente
Paga lo scotto di esprimerci circondato una minoranza che è tutt'altro che educata
E allora le origini questa di questa emergenza educativa sono tante credo che uno dei poli sia proprio il problema della famiglia del rapporto tra genitori e figli nati già parlato bene il Ministro Gelmini
Il rapporto con la scuola
E poi
Come ha sollecitato
Giuseppe Laterza
Il rapporto con l'informazione con i media e su questo io vorrei proprio parlare soprattutto poi faccia alcun accenno anche lo sport essendo io un appassionato sportivo e credo che questo sia un capitolo da non trascurare dal punto di vista educativo
Allora
Il capitolo della parte dedicata in media che estremamente interessante e più anche i dati molto molto importante di riflessioni molto importanti ampi comincio con una
Considerazione di carattere più generale perché gli autori
Mi sembra che abbiano
Una atteggiamento più benevolo verso il in media e un pochino più severo verso
In media no ma anche verso i giornali per similia tradizionali cioè verso il tipo i giornali
Lasciatemi spendere
Qualche parola di difesa poche per quello che sono i Miglietta dizionari cioè i quotidiani giornali generale perché
Il mondo dei new media è un mondo dove secondo me e lo dico da parecchio tempo da quando si diceva che i giornali moriranno molto rapidamente e che tutto sarà affidato invece altri mezzi di comunicazione
In particolare internet io penso
Che
Il mondo dei new media e in particolare la cosiddetta blogosfera sia un mondo dove regna una
Pericolosa anarchia
Dal punto di vista di un cattivo questa pericolosa Nacchia può tradursi in messaggi e segnali molto sbagliato
E proprio ieri si era venuto in soccorso di questa mia opinione
Che appunto dico rivendico da molto tempo da quando
Per la prima volta mi fu detto ma occupa i titoli internet visto che intanto ICI
Moriranno e non camper ai più facendo giornalista tradizionale io mi sono anche occupato effettivamente di new media di internet
Di televisione eccetera però ho sempre pensato che il giornale notizie sulla moto i giornali come ho detto Mark Twain erano veramente premature
Perché i giornali continueranno ad esistere continuano ad avere una grande funzione sì è vero i giornali sono
Certamente
Oggi forse diciamo c'era un po'troppo
A quello che sarebbe in termini televisivo l'audience a quello che sarebbe il tentativo di catturare l'attenzione dei lettori e tutti i costi e quindi cercano spesso alla banalizzazione
Dei temi che trattano o peggio attriti all'età dei temi che trattano però
Attenzione anche a quello che appunto questo mondo senza regole
è senza guida dei new media proprio ieri sera il Presidente Barack Obama ha fatto un intervento su questo molto importante che venga da lui che ha vinto le elezioni grazie
Soprattutto al blog beh mi ha colpito perché ieri un'intervista che ha dato a due giornali di Pittsburgh visto che tra qualche giorno svolge
Appunto il vertice del G venti tratto che si generica non sempre i meravigliosi titoli Pittsburgh posto casette Blei chiuso ha detto in questa intervista
Riferendosi a vari giornali che hanno recentemente chiuso che ha anche una catena importante come quella del CIPE Agostinelli Los Angeles Times ha chiesto l'amministrazione controllata non va ma ha detto che però sono molto preoccupato
Dai dalla blogosfera per tutte queste opinioni che non hanno riscontro che non cercano appunto il controllo dei fatti che non ha io non seri tentativi di mettere storie nel loro contesto sono sorge solo gente che urla l'un l'altro ecco
Questo questo valutazione di Obama trovo che sia interessante detta soprattutto un uomo
Su qual è si è detto che usa
Moltissimo internet si è detto che
Se non aveva i suoi strumenti interne tiene disposizione non poteva nemmeno sopravvivere
Quindi io credo che dobbiamo fare attenzione a dire che i giornali sono peggio o comunque rischiano di essere peggio dei new media
Perché se non altro nei giornali questi può condividere la linea che un giornale prende o da ai suoi elettori si può condividere gli argomenti o meno gli argomenti che dice incerto e chi ha so che i giornali di oggi non sono i giornali quando ho cominciato io
Vale a dire quaranta anni fa quaranta anni fa i giornali non molto diversi mondo era molto diverso e la concorrenza il giornale era molto diversa
Ma è altresì vero che almeno rispetto appunto a questi i media spesso nei giornali quasi sempre anzi c'è una catena di comando
Che
In qualche modo garantisce una forma di controllo ecco quello che io temo Eccher né nei media la catena di controllo non ci sia
Per venire però alla televisione
C'è in questo libro ci sono alcuni dati che sono veramente sto molto molto interessanti uno quello che mi ha colpito di più quello che dice che
Il numero di spot pubblicitari
Che mediamente un bambino guarda in un anno attraverso la televisione trentuno mila cinquecento famiglie e di novanta al giorno o avete sbagliato i numeri o un o è un
Veramente un numero che lascia molto molto poco colpisce moltissimo
Perché vuol dire che
Un bambino in media vede novanta sport alla Regione
Come
Stato si per esatto perché sta qua probabilmente davanti alla televisione allora siccome
Dallo Stato nella stessa pagina leggo che
Guardare la tv per attività prevalente per la fascia di età compresa tra il cinque e i tredici anni
Vuol dire che il ruolo e la responsabilità della televisione altissima
C'è un un sommario
A pagina centocinquantuno che dice il sedici per cento i bambini dai sette agli undici anni guardano solo programmi con il bollino rosso questo vuol dire naturalmente che l'uso dell'ATER e non andrebbe mediato lo diceva prima anche il Ministro Gelmini andrebbe mediato moltissimo dei genitori e questo non avviene nono virtualmente anche perché i genitori non sono a casa perché i genitori lavorano
Per molti motivi non avviene
La domanda che viene posta dal libro sulla televisione c'è una televisione per ragazzi una televisione adeguata per ragazzi
La risposta è fondamentalmente no nel senso che paradossalmente c'è una televisione
Per
I ragazzi piccoli per i bambini non c'è una televisione dedicata per gli adolescenti questo è fondamentalmente vero e questo comporta anche delle conseguenze molto importanti
Così come e fondamentalmente vero quanto viene affermato cioè che spesso si dice ma guardano i cartoni animati ma non tutti i cartoni animati sono dati Bambi
O comunque sono educativi quindi anche lì è un dato di fatto molto importante e su quale va fatta una riflessione
Allora
Io penso che pongo un problema di fondo però nella mia ancora breve esperienza di Presidente la RAI ma
Comunque di qualcuno che
Con la RAI ha avuto a che fare ormai da molti anni e con la televisione ha lavorato da da molti anni
Che
Il la commistione
Da questo punto di vista contesto educativo la commistione tra televisione pubblica e televisione privata o meglio tra televisione pubblica e televisione commerciale e mi spiego meglio televisione commerciale non privata è una commistione pericolose nociva
Perché
Perché la televisione pubblica che fosse solo televisione pubblica avesse soltanto canoni per esempio sarebbe in qualche modo molto di più
Obbligata costretta tenuta a creare dei programmi che per questa fascia di persone di cui ci occupiamo stasera sono i più adeguati possibili
Che cosa succede succede che in Italia in particolare questa Commissione nasce
Da un dato sul quale non ci si sofferma mai abbastanza e tutte le volte che ho provato a dirlo anche Commissione di vigilanza sono stato guardato
Con diciamo attenzione ma anche distrazione al tempo stesso un'attenzione che c'era una certa quasi ironia
Perché perché in Italia l'evasione del canone e quasi il trenta per cento
Allora
Con l'evasione quasi il trenta per cento abbiamo bisogno la pubblicità per supplire a quello che ci sarebbe altrimenti il camion se non fosse fasi poi ci sono le Regioni d'Italia dove evasione raggiunge il settanta ottanta per cento e quindi
Allora
Ogni anno la pubblicità fornisce alla RAI duecento milioni di euro
Per fare programmi dal servizio pubblico senza quei duecento milioni che ci arrivano dalla comicità rara e non sarebbe in grado di fare i cosiddetti programmi da servizio pubblico
Quindi siamo in una situazione in cui effettivamente dobbiamo cercare
Di a vedere come si dice un po'volgarmente la moglie ubriaca la botte piena cioè deve cercare di avere da un lato molti ascoltatori e dall'altro di fare dei programmi di qualità
E
A volte le due cose sono quasi in contraddizione
Succede in questo momento in Europa un fenomeno assai interessante
I miei colleghi il mio omologo della di France Television piuttosto che in realtà televisione spagnola
Mi dicevano recentemente che loro sono
In grande difficoltà perché
Il Presidente Sarkozy
Ha detto
Quasi di colpo sapete cosa c'è dalle venti in poi la televisione pubblica non può più fare pubblicità
E Zapatero quindi diciamo che politicamente c'è una distribuzione e qua in questo atteggiamento né destra né sinistra son tutti uguali Zapatero ha detto beh
A partire da ottobre non c'è più il potere non c'è più pubblicità del tutto sulla televisione pubblica
E quindi queste sono due televisioni che mente quella francese riesce a vedere con la pubblicità fino alle venti e quindi in qualche modo riesce a sopravvivere a barcamenarsi quella spagnola si trova in grande difficoltà
Allora
Io penso che il dibattito su che cosa voglia dire il servizio pubblico e quindi che cosa voglio dire educazione nel servizio pubblico sia un dibattito che andrebbe aperto ai livelli più alti credo che già io approfitto di questa sede per dire cose che intendo ripetere il più a lungo più più volte possibile perché non possiamo andare avanti a lungo con questo equivoco per cui chiedo alla RAI giustamente di fare dei programmi di qualità e credo che ce ne siano dei programmi corretta nella RAI non c'è non è che non ce ne sono per niente
Ma al tempo stesso si chiede anche alla RAI di avere un bilancio in pareggio di avere una situazione economica decorosa questo è molto difficile fino a quando l'evasione del canone sarà in queste condizioni
Detto questo io sono
D'accordo con quasi tutto quello che viene detto nella parte che riguarda appunto la televisione in questo libro in questo rapporto
Sono d'accordo perché effettivamente
Il il genere un po'manca un po'è deficitario un po'mescolato ad altri generi sono anche d'accordo sul fatto che
Se è vero come è vero
Che appunto ogni bambino guarda in media novanta spot al giorno
E teniamo conto che il bambino non e capaci di fare distinzione indifferenza sta uno sport è un vero e proprio programma quindi confonde diciamo così la finzione era realtà convive giustamente sottolineato
In questa parte del rapporto c'è
Ci dice qui il bambino istituisce quella di una relazione di credibilità fiducia nella quale è assente la capacità di diffidare dei testi televisivi ed identificare la comuni le comunicazioni strategiche come appunto la pubblicità questo profondamente vero e quindi questo aumenta se vogliamo la mostra responsabilità
Io non ho qui dei rimedi immediati
Credo che i rimedi siano in un ripensamento profondo del sistema televisivo italiano radiotelevisivo italiano
Perché io arrivo anche a dire che
Paradossalmente forse oggi la radio
Risponde più a certi criteri che non la televisione
Quindi il problema investe se noi ascoltiamo i programmi radiofonici mediamente troviamo che la buona qualità la qualità del servizio pubblico dei Governi radiofonici è superiore a quello di programmi televisivi
Allora
Per tornare al paragone Valtellina spagnola tessera guardare i programmi argine spagnolo quindi divertivo a vedere il il palinsesto regione spagnola se venisse presentato dalla RAI faremo il dodici per cento di ascolto medio su tutte le reti fosse lotto
Cioè l'ho detto mio Dio che noia questi programmi
Però però e
Anche vero che sono nei programmi di un servizio pubblico che appunto non potrà più fare pubblicità e quindi dovrà anche adeguarsi allora senza arrivare alla noia
Mantenendo dei livelli di ascolto adeguati si può veramente ripensare ai programmi che faccia
Una cosa soltanto su il rapporto tra verità informazione profondamente vero
Perché è una delle cose sulle quali io mi sono sempre battuto da giornalista non sempre con successo
Che e molto importante affinché l'informazione sia buona sia dei giornali che della televisione che informazione cerchi di raccontare le cose come stanno e non le cose come vorrebbe che spesso
Questo è uno dei punti fondamentali allora non soltanto quello che è la separazione dei fatti dalle opinioni la separazione di quella che è la cronaca delle opinioni ma anche la rappresentazione della cronaca
Questo è stato sempre uno dei punti di forza del giornalismo anglosassone lo è sempre di meno perché anche il giornalismo anglosassone sta pagando lo scotto della necessità di vendere a tutti i costi
Restano alcuni però grandi giornali anglosassone che mantengono questa distinzione e credo che questo sia un punto fondamentale e anche su questo
Però ci vuole una riflessione profonda che non
Investe più soltanto la televisione investe anche i giornali e coloro che li fanno cioè i miei colleghi che fanno i giornali
Perché appunto sempre di meno sia nei giornali la percezione di una verità o di una realtà scusate non una verità che è una parola troppo grossa di una realtà raccontata così come realmente accaduto
Ci ha sempre l'impressione che quella realtà venga qua e là
Vale la ritoccata ritoccata con Mecacci sapiente per farla apparire come quella che si vorrebbe che fosse
E questo è un punto nodale
E lo riguardante la televisione dove ovviamente tutto questo si può fare in tantissimo
Ultimo punto
Ultimo punto è lo sport lo sport anche al titolo importante forse pochi lo hanno letto perché un capitolo sport si cioè
Io quando
O
Cominciato a fare sporto cominciato all'oratorio
E nello sport l'oratorio era fondamentale perché era aggregante è un fattore di aggregazione per i giovani
C'erano due grandi associazioni sportive in quell'epoca nell'epoca della guerra fredda per per capirci
C'era la il centro sportivo italiano un atto lui sperava altro che si contendevano i giovani lui spera Partito comunista sito poteva italiano era essenzialmente cattolico
Però lunghi gli uni agli altri con diverso impostazione ideologica fornivano ai giovani un punto di riferimento e di richiamo molto importanti
Poi c'era anche la scuola Ministro Gelmini perché i tempi in cui ho fatto la scuola io molti anni fa ed è
La scuola Intini aiutato a praticare sport la scuola che incitava praticare sport ce li campionati studenteschi che funziona così lo sport è un fattore di educazione e di aggregazione
Oggi tutto questo è stato profondamente corrotto
Dall'avvento dei un professionismo dilagante
E dal fatto che quindi alla fine il giovedì si insegna che non è importante partecipare ma vincere non è importante partecipare ma guadagnano e subito
E abbiamo fenomeni ragazzini dieci undici anni che vengono arruolati nelle squadre professionistiche subito e che hanno dei potenziali questo quasi tutti disposta dal ministro credo che
Questo da interpelli direttamente cioè che
Oggi la scuola
Ma anche la Chiesa
Ma la scuola anche l'oratorio intendo dire la scuola deve recuperare il valore dello sport come fatto chiede aggregazione e di educazione
Deve aiutare i ragazzi a trovare attraverso l'ho sporto un rapporto di lealtà reciproca e si è perduto
Grazie completamente
Il rispetto di se stessi e degli altri
Ecco se noi sottovalutiamo l'importanza che potrebbe averlo sporti un recupero di quel fattore educativo di cui oggi diciamo in realtà c'è un'emergenza io credo che faremmo un passo molto importante cominciare appunto proprio dalla scuola grazie
Grazie Presidente della RAI sembra
Che molte delle cose che sono state dette finora sollecitano una riflessione da parte di Emma Marcegaglia
In questo libro ci sono tante
Tante parti tanti brani che rinviano rapporto tra l'educazione al mondo dell'economia
Lo sviluppo c'è un capitolo poi specifico sull'impresa che di nuovo né quando lo lessi per la prima volta quando mi rivolgo a chi lo scritto mi sembra molto sollecita anche per esempio
Ma tra le tante frasi ce n'è una che dice non solo il mercato e la sana concorrenza che contrastano con la solidarietà o con le quali partizione da risorsa al contrario e loro cattivo funzionamento
L'esistenza di posizioni monopolistiche
O l'eccesso di vincoli burocratici che danno luogo a distorsioni sprechi di risorse e profonda ingiustizia
Il problema fondamentale innescare un circolo virtuoso dello sviluppo educazione cultura impresa lavoro produzione redistribuzione ecco credo che siamo tutti molto interessati
A sentire cosa al Presidente di Confindustria le sue riflessioni sul tema
Grazie
Buonasera a tutti anch'io ringrazia dai miei amici Laterza a terra
Questo
Bella porre ringrazio soprattutto il Cardinal Ruini per avermi invitato a questo momento piglio troppo molto bello
Abbiamo parlato con il capitale alcuni
Mesi fa e quando mi ha messo a conoscenza di questa iniziativa che peraltro è stata portata avanti con una velocità straordinario oltre
Complimenti oltre che dei contenuti molto bene anche per la tempestività con cui ci si è dati l'obiettivo di non solo descrivere
Il tema dell'educazione ma cercare proprio di gare una serie di orientamenti e di proposte quando ne abbiamo parlato e il cardinale mi ha detto che intendeva mettere in questo volume la sfida educativa un capitolo sull'impresa questo mi ha fatto molto piacere perché
Era il riconoscimento che l'impresa sana l'impresa di mercato l'impresa
è anche ovviamente aderisce alle regole all'ippica è anch'essa un ruolo un luogo dove si educano le persone quindi
Veramente mi voglio complimentare per questo lavoro che trovo molto bello molto importante molto utile
E mi piace anche molto il fatto che con questo libero si voglia un po'lanciare quello che diceva prima il cardinale c'è una sorta di alleanze educativa
L'educazione come è stato ricordato eh un'emergenza ma è soprattutto lo diceva prima la terza fosse il bene essenziale è un Paese
Come il nostro che oggi vive come un po'tutto il resto del mondo una crisi molto complicata e che però come dire vedendo un po'alla fine del tunnel della recessione
Cerca di interrogarsi sul proprio futuro sullo scenario che ha davanti ecco io penso che il nostro Paese deve veramente se vuole guardare al futuro comprendere
Come poter ritornare a crescere delle proprio concentrarsi sull'educazione credo che ci sia
La consapevolezza da parte di tutti noi che solo una miglioramento del livello educativo della nostra scuola ma dell'educazione ingenerare perché sono molto d'accordo che non è solo la scuola
Può appunto aiutarci a uscire da questa situazione quindi il tema dell'alleanza educativa è un tema molto bello e ovviamente come Confindustria noi cogliamo questa
Sfida accogliamo
Questa idea di alleanza e voglio anche sottolineare che da sempre noi guardiamo all'educazione come un tema veramente strategico non solo per il Paese non solo per le famiglie non solo per gli individui
Ma certamente anche per l'impresa per la sua capacità di essere più competitiva e di stare sui mercati
Neanche molto piaciuto il fatto che si individui nel libero ma anche alcune citazioni ovviamente per esempio penso alla bellissima lettera la Diocesi di Roma scritta da tener detto sedicesimo sull'emergenza educativa in cui si dice che
Il rapporto educativo innanzitutto l'incontro di due libertà educazione ed è riuscita e formazione aspetto uso della libertà nell'educazione
E anche una scelta di libertà
E come dire il valore dello studio in un certo senso di conseguenza poi anche il valore del lavoro
Vanno viste anche come scelte di libertà che mi pare mi piace anche molto questo tema di legare il tema dello studio al tema della libertà e come diceva prima
La terza lo studio da libertà migliore alla società migliore agli individui aiuta a superare una serie di vizi che le società
Possono possono a terzi
Io credo che quindi sonar mi piace molto questa iniziativa mi piace molto il tema dell'alleanza educativa
Mi piace molto come ricordava prima il Cardinal Ruini che alla base di tutto ci deve essere la centralità dell'individuo e su quello dobbiamo tutti lavorare
Lasciatemi appunto fare alcune considerazioni
Sul rapporto lavoro mercato impresa come viene visto nel libro e anche è più in generale come e lo vediamo onori intanto voglio sottolineare che ho molto apprezzato l'enciclica Caritas in veritate perché
In queste contenuto un elemento secondo me molto importante cioè c'è un'idea positivo positiva di mercato e d'impresa
Ma anche ovviamente la sfida di mettere insieme di coniugare etica e economia però questo riconoscimento che mercato impresa hanno una valenza positiva possono se ovviamente regolati disse
In qualche modo molto vicini ai temi dell'etica possono essere un elemento di sviluppo mi pare molto importante
E d'altro canto voglio anche ricordare che
In un certo senso proprio il cristianesimo ha creato le condizioni per la nascita di un sud di un sistema di soggetti economici liberi
E il tema del l'ho letto la bora dei monaci benedettini in un certo senso al proprio dato una dignità importante lavoro manuale in senso creativo dell'intrapresa economica quindi
C'è ovviamente questo riconoscimento di grande interesse terra quanto è scritto
E voglio anche sottolineare proprio che anche nel libro viene evidenziato un tema che per noi è molto importante
è il mercato e la concorrenza sebbene regolati perché mai di in realtà il mercato non può esistere senza regole il mercato senza regole un far west sul mercato eh
Diverse regolato sono il modo migliore proprio per creare la solidarietà questo è un tema su quale Confindustria insiste da sempre
Ed è proprio appunto la mancanza di mercato la mancanza di regole e la mancanza di concorrenza che possono invece creare distorsioni che possono creare posizioni di privilegio che possono creare situazioni per cui magari il denaro il potere ritenuto da pochi a discapito degli altri quindi
Questo tema che appunto il mercato la concorrenza sono alla base e sono assolutamente coniuga agricola sito solidarietà
Mi pare un aspetto estremamente importante
Per quanto riguarda l'impresa ovviamente l'impresa è il luogo in cui si intraprende credo
Che nell'impresa come dicevo prima solida che guarda a medio termine c'è un grande una grande funzione educativa
E credo che sia altrettanto importante sottolineare che impresa ha bisogno poi di persone di lavoratori molto educati perché se noi toccati nel senso che hanno un livello di educazione e altro
Perché se noi vogliamo continuare e ad a vere una come dire una vocazione manifatturiera che fa forte questo Paese se vogliamo continuare a valorizzare il made in Italy nel resto del mondo certamente abbiamo molto bisogno di competenze educative di competenze tecnologiche di competenze di innovazione e di ricerca
E questo viene certamente in modo molto forte anche dall'educazione quindi imprese luogo di educazione ma ci certamente l'impresa ha molto bisogno dell'educazione per poter
Stare sui mercati per poter competere per poter avere anche quella funzione
Di bene sociale che permette appunto di creare deve essere e poi poterlo diffondere nel miglior modo nel miglior modo possibile
E voglio anch'io fare un riferimento a quanto diceva prima il Ministro Gelmini e la ringrazio molto proprio perché noi siamo convinti che solo da un miglioramento delle competenze tecnologiche può avvenire una maggiore competitività delle nostre imprese
Noi come Confindustria da tempo al cerchiamo di promuovere il valore dell'istruzione tecnica ovviamente l'educazione è molto più ampia parte dalla da da da da dei primi me dei primi anni di vita dei bambini e continua ma certamente non va a non considerata distruzione tecnica molto del successo di alcune nostre in paese forti nella cultura del fare degli oggetti del fare design del fare
Appunto prodotti che poi vengono venduti in tutto il mondo nasce proprio da istituti tecnici Buoni efficaci forti che hanno fatto appunto mi dicevo prima una parte della nostro sviluppo industriale
Voglio piena veramente la ringraziare il Ministro Gelmini che ha voluto appunto
Fare del rafforzamento della cultura tecnica e della promozione dell'istituto ter dell'istruzione tecnica uno
Dei punti su cui lavorare e abbiamo lavorato insieme
Ebbene oltretutto abbiamo fatto anche iniziativa
Nelle nostre associazioni industriali dovute c'è il più alto tasso di manifatture sono quindici città
In in Italia ogni associazione industriale ha di fatto adottato un metodo tecnico cercando di valorizzarlo cercando di portarlo avanti e di renderlo eccellente nel migliore modo possibile quindi
Io credo davvero che
Il connubio e l'alleanza tra impresa educazione è un connubio fondamentale fortissimo su quale continuare a lavorare voglio fare
Alcune ultime considerazioni sul tema che ancora una volta ha toccato prima il Ministro Gelmini cioè il tema dei giovani dell'istruzione e del lavoro
Noi abbiamo un problema molto serio
Perché legato al fatto che noi abbiamo contemporaneamente uno dei più bassi tassi di occupazione
Per i giovani dai venticinque ventinove anni i giovani venticinque ventinove anni italiani occupati sono sessantaquattro virgola tre per cento contro una media europea del settantacinque virgola cinque per cento
E nello stesso tempo abbiamo uno dei più alti tassi di disoccupazione
In questa fascia qui abbiamo pochi ragazzi che entra nel mercato di lavoro e molti appunto disoccupati in questa in questa fascia abbiamo un quarto delle borse di studio della Francia quindi abbiamo moltissimo da lavorare su questo punto
Credo che l'educazione e sistema formativo può aiutare una maggiore vicinanza anche
Del nel mondo tra il mondo della scuola e mondo del lavoro il mondo dell'impresa può aiutare molto in questo senso ma credo che in generale noi dobbiamo anche vincere
Certe logiche che sono alla base un po'del nostro sistema Italia
Questo è un Paese che sostanzialmente non premia giovani un Paese in cui per esempio come dire le faccio alcuni esempi l'età media dei membri decidiate così a me stesso e delle banche e di quindici anni più elevata della media OCSE
E l'insegnamento è sostanzialmente precluso i giovani noi abbiamo
Meno dell'un per cento di giovani insegnanti che hanno meno di trent'anni è andato che quasi non esiste da nessuna parte la carriera di ricercatori da noi
Comincia a quarant'anni quando magari invece in altri Paesi comincia subito dopo la laurea e lì ci sono grandi talenti grandi risorse
Da portare avanti e allora io credo che veramente
Uno dei modi per uscire da questa crisi uno per i ma uno dei modi per avere un Paese migliore è uno dei modi per avere anche imprese più forti e più competitive
è proprio quello di dare più spazio ai giovani di come dire puntare molto sull'innalzamento del capitale umano soprattutto dei giovani
E quindi di lavorare tutti insieme per più alti livelli di istruzione e di di formazione voglio anche ricordare e termino che
Una scuola migliore è un Paese che investe di più con i giovani ma soprattutto una scuola migliore
E forse la miglior migliorati ascensore sociale che noi possiamo avere e su questo purtroppo c'è ancora molto da fare se noi guardiamo
I livelli le percentuali e
Il livello proprio di mobilità sociale nel nostro Paese è uno dei più bassi ed è addirittura peggiorato cito un dato noi
Negli anni novanta all'inizio degli anni Novanta avevamo una situazione per cui
Se se li SSN sessantotto per cento dei casi
Le persone diciamo che appartenevano alle fasce
E più deboli rimanevano nella stessa fascia dopo cinque anni cioè non riuscivano a fare un salto e a migliorare la loro situazione sociale nel Duemila questo sessantotto per cento è diventato il settanta per cento ed è uno dei livelli più alti
Che condividiamo fosse quel Regno unito che elegge ma in realtà è leggermente più basso
Ci sono paesi come la Finlandia dove questa percentuale per settanta per cento il cinquanta per seicento o anche la Spagna dove addirittura e il quarantanove per cento quindi
La scuola se non a questa funzione di migliorare la mobilità sociale di fare un po'l'ascensore sociale
Abita a uno dei suoi delle sue funzioni fondamentali quindi credo che questo sia un altro motivo perché tutti noi dobbiamo appunto lavorare seriamente e con forza su questa sfida
Educativa
Concludo anch'io dicendo che però non dobbiamo pensare che parlando a zero alcuni sforzi sono stati fatti
Alcuni risultati si cominciano a vedere il Ministro Gelmini sta facendo una riforma difficile contrastata ma che dal nostro punto di vista da nella giusta direzione va nella direzione di premiare il merito va nella direzione di distribuire le risorse all'università in base alla ricerca ne pensiamo che bisogna fare ancora di più in questo senso e credo che appunto uno sforzo comune
Forte e convinto e di medio periodo perché questi problemi non si risolvono in un anno o due anni ma se mi sorgono
Nel medio periodo può aiutare veramente il nostro Paese a vincere questa sfida e uscire da una situazione di emergenza della scuola ed avere invece un sistema scuole sistema quindi in generale
Di educativo molto migliore di quello di adesso e quindi di avere in futuro davanti migliore per i nostri giovani soprattutto e per i nostri figli grazie
Grazie
Emma Marcegaglia e
Dire adesso a conclusione di questo nostro incontro
Chiederei Hutter Paolo Donati e Sergio Belardinelli di
Dirci qualcosa della
Dal punto di vista dei contenuti del libro dal punto di vista di chi questo progetto animato perché libero è frutto di un lavoro collettivo come viene detto nella
Nell'introduzione è troppo lungo qui forse fare i nomi di tutte le persone sono tante che hanno partecipato a questo progetto
Però qui al tavolo abbiamo due il coordinatore scientifico Sergio Belardinelli e il professor Pier Paolo Donati che insegna Sociologia Bologna e del Direttore l'Osservatorio nazionale per la famiglia e cui darei la parola
Grazie nostro tante dottor io credo di dover innanzitutto poche parole perché siamo tutti già
Pieni di idee di suggestioni accogliere alcuni aspetti generali e poi concentrarmi sul tema della famiglia come mi è stato chiesto dal coordinatore professor dell'argine
Una parola sulla originalità diciamo del rapporto che è un rapporto è una proposta come è stato detto da
Cardinal Ruini una proposta non solo per l'opinione pubblica ma anche per gli studiosi
Un rapporto che ha la sua scientificità ma è soprattutto una scommessa su come su come muoverci
A mio modo di vedere l'originalità sta nel fatto che quando pensiamo all'educazione
Ha spesso ancora noi pensiamo
A una forma disciplinati disciplinare riduca educare vuol dire guidare controllare disciplinare i giovani ragazzi e così via
E sappiamo che questo modello dell'educazione come disciplina è ormai andato
Non esiste più è stato capovolto e in un
Modello di educazione che quello più diffuso anche nelle nostre scuole
Che il modello esattamente opposto modello rovesciato cioè
Al contrario disciplina ce lo spontaneismo dell'individuo
Quindi l'educazione come far parlare
Il ragazzo lo studente l'alunno fin da quando è piccolo fargli esprime le sue preferenze la sua soggettività fatto molte ricerche questo in questo campo e ci si chiede che come viene distrutto il clima della scuola si dice un clima di socializzazione e non di educazione ma di socializzazione che vuol dire stare assieme i ragazzi stanno assieme alle scuole
Sempre meno l'aspetto del merito e c'è stato sempre meno il fattore di competenza di valutazione di preparazione professionale di progettazione professionale la scuola come luogo
Del
Dello stare assieme Mantini lo stare insieme e che è basato
E lo dico di fatto come sociologo sulla
Spontaneismo sulla spontaneità degli individui ciascuno quella sua individualità con la sua strada e quindi il pluralismo a Monforte del pluralismo vuoto ciascuno dice la sua ogni cultura ogni posizione
Si presenta così come
Ecco l'originalità del rapporto stabile dettare Scilla e Cariddi cioè vuol dire signori non c'è solo
Educazione come disciplina o di educazione come spontaneismo
Con me
In genere oggi
Intesa marce un'altra strada
Perché gli studiosi oggi ci dicono gli studiosi dette da così sociologica di Psicologia ci dicono che cosa ci dicono che e impossibile educare questa è la vera sfida educativa
è impossibile ed è terrorizzato questo io tre economicamente come il professor Belardinelli fare una disquisizione sul giustificazione di questa posizione
La nostra società non può più orientare i figli
è intrinsecamente sistemicamente impossibilitato a farlo e quindi è una sfida la sfera educativa e soltanto che abbiamo perso i valori o che la società è cambiata e come porre poi dirò eccetera e che
La stessa Timoria scientifica per così dire nelle scienze umane sociali e giustifica questa posizione di impossibilitati educare
E potrei come dire spiegare perché allora la novità l'originalità di questo rapporto
E
Proprio quello di mettere in causa una posizione scientifica come dire fra virgolette cioè ciò che viene sostenuto anche nelle in un università neve nei luoghi in cui si formano i formatori di insegnanti
Ed è appunto quello che già è stato un po'detto e cioè l'idea che l'educazione non è tanto disciplina dall'alto per così dire un'imposizione
Uno riempire la personalità del ragazzo con un e sistema di valori e un altro né viceversa l'opposto dire lo spontaneismo la preferenza di gusti
Individuare ma è la relazione
E cioè a dire un educazione come insegnare a a stare in relazione e non una relazione qualunque ma una relazione generato attiva perché i ragazzi si educa grossi si sono generati
E se sento Novartis per poter generare
La situazione attuale in Italia ecco la seguente se si interrogano i giovani appunto le nuove generazioni
è la seguente cioè disse che si chiede se si sentono generati
Dalle generazioni che l'hanno preceduta e quindi dai genitori e se si sentono in grado di generare riterremo che lei soltanto un terzo dei ragazzi quindi un terzo un terzo delle nuove generazioni diciamo
Fino a diciott'anni si sente generato e capace di generare un terzo non si sente esonerato e non si sente capace di generare
L'altro il terzo
A delle grandi difficoltà e disorientato non sa che cosa oggi come dire queste
E quindi il vero problema
Trovare un'educazione converrebbe relazione generati e che sarà generare
E per cui il il ragazzo da lungo il figlio si senta generato e in questo trovi anche la forza di sapere se ne va
E dunque e qui c'è la sfida e due paradigmi della socializzazione quello del controllo e quello dello spontaneismo individualistico
è una bella sfida ed è una grande scommessa che io vorrei appunto che fosse vista sul piano quelli scientifico ancora prima che sul piano pratico ma con un grandissimo implicazioni pratiche
Due parole per quanto riguarda diciamo il discorso sulla famiglia
Perché è chiaro che la famiglia è già stato detto ma vorrei sottolinearlo in un modo particolare la famiglia è il nodo cruciale perché
Perché il mediatore fra le generazioni se noi diciamo che l'educazione è una relazione già è negativa
Chi è che genera la relazione sia relativa la famiglia cioè la famiglia e la mediatrice fra le generazioni
E la famiglia questa enorme importanza
Perché in essa si intrecciano tutte le dimensioni dell'educazione anche l'educazione al lavoro inizia in famiglia ed care a come si sta a scuola comincia in famiglia educare come si passa il tempo libero come si usa la televisione e in famiglia
La famiglia l'intreccio loro il problema è che l'Italia
Ha lasciato la famiglia solo al dopo
Gli anni Cinquanta e Sessanta da quarant'anni io credo non c'è un investimento sulle famiglie come coperture di mediazione fra le generazioni non solo di trasmissione della cultura capite l'impostazione relazionale degenerative
Che non si deve solo pensare una trasmissione come in una corsa staffetta si lascia il testimone ma
Il problema che questa questa mediazione quando si fa la staffetta e come dire circolare
I tuoi figli generano i genitori come genitori generano i figli in modo in modi differenti ma è così dunque la famiglia non funziona più come al mondo della catena generazionale ed è lì il punto cruciale
Punto cruciale letti se non investiamo sulla famiglia come mediazione fra le generazioni
Effettivamente l'educazione sarà impossibile nel prossimo futuro ora qui il punto fondamentale capire che tutto ciò che si farà o si dovrebbe fare in futuro sull'educazione passando attraverso la famiglia
E pensare l'educazione di tutto non più come un inculcare dei valori dei modelli di comportamento nei figli perché questo modo all'ed internazionale di
Internalizzazione dei valori dei figli o negli alunni nella scuola un modello che non può più funzionare bisogna pensare a un'educazione riflessiva a una famiglia riflessiva cioè le copie devono quando fanno familiare inventarsi ogni generazione cosa famiglie ma devono farlo riflessiva niente
Che cosa fare
Bisogna dal punto di vista operativo riconoscere le funzioni sociali della famiglia è un problema dell'Italia e che non riconosce operativamente le funzioni sociali della famiglia è molto semplice
L'attacco alla famiglia oggi è proprio su questo punto cioè si imputa alla famiglia di non generare
Virtù sociali di non educare più si dice a famiglie luogo della discriminazione fra i sessi fra generazioni
Questo è l'accusa che viene fatta la famiglia l'accusa è falsa
Lo si può dimostrare nel senso che la famiglia è ancora il luogo in vicini in cui si formano in tutte le virtù sociali e quindi anche l'educazione dei figli ma bisogna
Come dire che assumiamo un punto di vista diverso da quello che è stato finora utilizzato e poi pensiamo che in Italia le famiglie con figli sono solo il quarantotto per cento delle famiglie quindi una minoranza ormai il Paese e portato avanti da una minoranza di di famiglia
Dunque si tratta di sostenere
Le funzioni interno della famiglia e di farlo da tutti i punti di vista dal punto di vista della scuola
Ecco io penso che il patto scuola famiglia sia una dimensione fondamentale nel progetto educativo e quindi che debba in qualche modo
Essere
Una un un elemento di qualità e di valutazione qualitativa degli istituti scolastici se presentano un preciso progetto anticipato scuola-famiglia qua no
Il mondo del lavoro nelle imprese
Io sono molto contento dell'espressione di speranze dispone di impegno che sono state qui espresse dalla Presidente Marcegaglia ma io devo anche
Dire che l'Italia e l'ultima nella conciliazione famiglia lavoro
Pensiamo cosa significa incerti prese la maternità la maternità distruggere diciamo il tessuto
Dell'impresa per cui la maternità appare come un
Un disvalore dal sul punto di vista operativo allora come come lui come educa il mondo del lavoro
Se diciamo certi valori non sono operativamente
Messi in campo realizzati anche se abbiamo una delle migliori legislazioni
Abbiamo pochissimi congedi genitoriali difficoltà nel part-time
Non esiste l'Auditel famiglia lavora impresa non esistono contratti relazionali come allora possiamo dire Lettieri diciamo è l'educazione è presente realmente tutte nei confronti nei confronti della famiglia quello che voglio dire non è tanto
Diciamo fare delle provocazioni quanto piuttosto sottolineare che
L'aspetto educativo tutto per tutti tutte le sue vere
Di lavoro e di resistenza ma passa sempre attraverso la famiglia
E però occorre anche un'attenzione specifica la famiglia attraverso le agenzie educative che valorizzano
E le funzioni educative della famiglia e quindi corsi di orientamento familiare all'estero stanno lasciando sempre di più programmi di educazione alla formazione della famiglia nelle scuole
Penso anche i consultori familiari che sempre più si dovrebbero rientrare sul piano
Dell'educazione sociale alla formazione della famiglia la valorizzazione delle associazioni familiari come soggetti educativi
In sostanza non si tratta tanto di
Professionalizzare per così dire
L'educazione conviviale con delle tecniche particolare ma di alimentare i potenziali naturali della famiglia delle reti familiari il capitale sociale delle famiglie che all'origine ed anche del capitale umano
Delle persone e però con un'attenzione particolare cioè occorre che le istituzioni scuola imperiese ma spinge eccetera dedicano e sappiano in qualche modo effettivamente
Valorizzare queste capacità naturali delle famiglie di educare nella relazione interpersonale con i figli grazie
Genera
Patrizia
Famoso libro
Di un grande americano che si chiama Parco ampissima Polignano cercare a abolita solo il cui raccontava di come un certo punto
Un signore nero di Chicago donne il rene
A un signore bianco
Signora in nero
Signore che ha un
Giovane il signore bianco sia del pensionato e si chiede questo autore come mai le persone
Così diverse per condizioni tal cioè tre la risposta è peggio davano tutti e due poli
E dice in America questo tipo di associazione che fa il capitale sociale
è sempre meno forte Bolivia Longo dire si gioca Bolin da sole cosa voglio dire voglio dire che io credo che una società il cassero sita in cui il tessuto educativo
è un tessuto multiplo
L'impresa
Appunto l'associazione i partiti
Un tempo non lo erano in questo Paese luoghi anche di educazione
E e naturalmente la scuola e naturalmente la famiglia più ricco e questo tessuto più plurale
Io credo più ricche la società più la società si avvantaggia e naturalmente purché questi non siano compartimenti stagni purché ci sia un dialogo continuo punto
In quella scuola dialoga con le famiglie le famiglie dialogo con le associazioni
E diciamo questo dà un contributo credo che questa pluralità in questo libro è stata governata molto bene al professor Belardi negli
Che che mi sembra la persona giusta per concludere questa nostro incontro e che ha fatto un gran lavoro di cui veramente lo ringrazio la ringrazio anche come partner nel senso che nel corso di questi mesi
Abbiamo lavorato molto insieme ed è
Prezioso per un editore come voi capite trovare medi per come si dice in linguaggio anglosassone c'è un coordinatore scientifico
Che abbia la capacità anche di tenere insieme tante personalità diverse tante ispirazioni diverse
Grazie
Al
All'editore Laterza
E
Io dovrei iniziare con una lunga serie appunto di
Ringraziamenti certo e
Un motivo di profonda soddisfazione fare il curatore di un volume che poi trova un'audience come quella di questa sera persone
Interessate e autorevoli che parlano delle cose sulle quali si è lavorato credo che per chi fa il mio mestiere sia un po'Massimo le possa capitare specialmente poi quando le persone autorevoli veramente hanno letto
Ciò di cui hanno parlato
E debbo anche aggiungere un'altra cosa la vicinanza
Di coloro che siedono su questo tavolo per fortuna l'abbiamo potuto sentire anche mentre lavorava
Il cardinal Ruini era già accennato ma abbiamo potuto contare sulla vicinanza
Delle persone che stasera sopra sono qui anche in fase di elaborazione del lavoro
E
Garimberti
Ha fatto
Un grande complimento credo sia il Cardinal Ruini che a me
Quando ha detto il tessuto
Di questo libero e laico
E esattamente quello
Che
Che avremmo voluto
Esattamente quello che vorrei che
Speravamo di sentirci dire
Abbiamo
Deciso di parlare di educazione
Non perché avessimo soprattutto in mente la necessità di formare
Dei buoni cattolici
Quello che ci stava soprattutto apporre era una proposta antropologica
E credo che nel libro si veda
Perché se posso dire
Abbiamo lavorato con grande libertà
Il Cardinal Ruini ha dato grande libertà a tutti i contributori di questo volume
Nel senso che
Abbiamo supposto un quadro
A ciascun esperto ai molti esperti
Che abbiamo interpellato abbiamo semplicemente chiesto sulla base dei dati
Fateci un quadro attendibile del problema
E cercate di predire quanto in quel problema può essere
Importante Farra giocare
Una dimensione antropologica che ci sta a cuore
E quando voi diciamo una dimensione antropologica che ci sta a cuore pensiamo all'idea di uomo che in questa nostra cultura e un'idea che accomuna laici cattolici i anche diversamente credenti dice guardino può comunale
E per questo che vale la pena investirci
Il senso della proposta era tutto qua
Appoggiata su un rapporto
Adeguato della realtà della quale stavamo parlando
Se dovessi dire con una battuta direi che è una proposta fondamentalmente di libertà
è una proposta di libertà perché siamo convinti che
La libertà che tanto ci è cara oggi
Riusciamo tanto più a conquistarla ad articolarla viverla ad esserne artifici quanto più siamo stati beneducati quanto più siamo stati fortunati di aver avuto qualcuno che si è occupato di noi
A cominciare dalla famiglia la scuola su su fino a
Perché poi non si finisce mai imparare
Questo è un po'
Davvero il senso profondo della credo detto da uno dei curatori perché poi eravamo in tre
Io mi sto come dire prendendo tutti i meriti ma in realtà Toso Francesco Botturi che la professoressa Paola Bignardi hanno lavorato anche loro non poco per la
Buona riuscita di questo tipo no
E
Però dicevo una un'idea di libertà
è curioso che ci stia ripeto tanto a cuore se ne parli tanto e nella nostra società senza accorgerci abbiamo lasciato che siano dessero le condizioni che sono le avrebbero potuto renderla possibile
Cioè una buona educazione
Cioè qualcuno che si fa carico di nuovi
Quando appunto è il momento
Perché il tema dell'educazione non riguarda i ragazzi il tema dell'azione riguardano riguarda soprattutto noi adulti
è un tema nostro
Quindi
Magari
Qualcuno si sarebbe potuto aspettare che dal comitato per il progetto culturale dei vescovi italiani presieduta dal cardinal Ruini venissero fuori
Insorta azioni
Pastorali o magari
Ad altro titolo no no abbia cercato di fare un discorso che fosse all'altezza
Della società civile del nostro Paese
Nonché la verità non ci stia a cuore sia chiaro
Anzi
Pensiamo
Da
Più parti abbiamo fatto emergere quanto sia importante
Recuperare anche questa che a me piace definire funzione pubblica della verità ma quando dico funzione pubblica della verità non dico la verità di nostro Signore Gesù Cristo
Dico la verità più elementari
Giuseppe Laterza è seduto in fondo al tavolo Sergio Belardinelli da quest'altra parte
E
Per dire che non tutti i discorsi valgono allo stesso modo
Che il tetto al quale sto parlando Mullah dice Platone i non per far fallirà sopra per nel momento in cui sembra esserne messo in difficoltà dagli relativi visti del tempo
Per riguadagnare la realtà si dice una palese assurdità Teti col quale sto parlando vola come a dire i discorsi non valgono tutti allo stesso modo e di questo voi ne siamo consapevoli altro che se ne siamo consapevoli
A Garimberti
Mi permetto di ricordare mi piace che lui abbia
Colto quel cenno alla verità
Nella dell'informazione la verità è fondamentale
Però arriverà il più andrei ancora prima
E più importante ancora e non dire le menzogne non dire le bugie perché io do per scontato che raccontando i fatti uno ci mette la propria vita
Uno civetta quello che pensa starei per dire le proprie ideologie ogni
Qui davvero al contrario del vero non è il falso
Il contrario del vero e la menzogna intenzionale e agli
E
Se ne sentono parecchi
In giro
I anche questo è un problema di educazione
Ma bisogna dirle buffi e dicevano i nostri
Se fossimo appunto se recuperarsi qualcuno evidenzia antropologiche fondamentali credo che sarebbe
Una fortuna per
Il nostro Paese
Abbiamo insistito molto sul fatto dell'educazione come un bene pubblico per eccellenza il cardinale ha già sottolineato all'inizio
La speranza
E
Coloro che siedono su questo tavolo l'autorizzarlo questa speranza
Che davvero si possa dire che c'è un'alleanza in corso in questo Paese su un tema così delicato come quello dell'educazione
Grazie a tutti
Evitare a bere un bicchiere all'esterno mi sembra che le condizioni lo consentono ma forse cioè anche qui all'interno
Grazie