La sfida educativa. Rapporto - proposta sull'educazione - Presentazione del libro a cura della Cei

Autorità signore e signori
è con vivo piacere che partecipò come
Alla presentazione della rapporto proposta sull'educazione curato dal Comitato per il progetto culturale della Conferenza episcopale italiana
Come ha giustamente affermato nel volume l'educazione delle nuove generazioni rappresenta una sfida per la nostra società
E
L'invito della CEI deve essere convintamente accolto dalle istituzioni se si può garantire a rinsaldare il tessuto morale e civile del nostro Paese
Saluto e ringrazio sua Eminenza il cardinale Camillo Ruini che onora quest'oggi la Camera dei deputati con la sua presenza
Al salute al ringraziamento unisco gli illustri studiosi che partecipano al dibattito il professor Tullio De Mauro e il professor Andrea reca
Dico subito che l'impostazione del rapporto
Che indica l'educazione come un processo globale nel quale tutti devono sentirsi impegnati e certamente da condividere
Così come e da condividere il fatto che altri fondamentali profili educativi debbano individuarsi nel lavoro nell'attività di impresa dello sport come i mass media nello spettacolo
Se è così e credo che sia davvero difficile contestare che non sia così ne consegue che in ogni progetto educativo deve essere presente una visione unitaria dell'uomo e della società in cui l'individuo si forma e si afferma
La posta in gioco è alta perché come ricorda il Cardinal Ruini nella sua prefazione essa riguarda virgolette il senso stesso che attribuiamo all'uomo e alla sua città
Per quel che riguarda specificamente l'Italia dobbiamo purtroppo partire dalla realistica considerazione che il processo di crescita umana delle giovani generazioni incontra oggi inedite difficoltà
Il Comitato dello Celli parla esplicitamente di emergenza educativa
E si sta discende
Al di là della considerazione di singoli profili sociali economici politici essa discende dalla diffusione di mentalità culture comportamenti che esprimono una visione riduttiva dell'uomo e della sua libertà
Gli ostacoli all'educazione si chiamano individualismo relativismo frammentazione del legame sociale
Alla base di tale situazione si legge nel rapporto c'è il venir meno nella società nella scuola stessa di quell'orizzonte di valori condivisi senza cui l'educazione decade amministra istruzione
è un'analisi che trova numerosi riscontri nella vita quotidiana
La nostra società appare infatti sempre meno capace
E ciò che è più grave sempre meno desiderosa
Di trasmettere valori esperienze e culture
Che siano tali riconosciute come condivise dalle nuove generazioni
Per certi aspetti il mondo degli adulti può presentarsi oggi agli occhi dei più giovani con un deficit di insegnamenti morali e di coerenza
Gli stessi fenomeni del bullismo e della diffusione della droga
Ampiamente analizzati sociologi e contemporanea a ben vedere sono sintomi particolarmente evidenti
Di una sorta di anemia morale diffusa e di una preoccupante perdita di riferimenti culturali tra le giovani generazioni
Una delle società sollecitazioni più importanti del volume consiste a mio modo di vedere nella riscoperta dell'idea dell'educazione come struttura portante della società e come valore da rilanciare per avviare un processo di comune edificazione civili
In tal senso è certamente da accogliere con favore
La proposta avanzata dal rapporto di una Alleanza per l'educazione
Che coinvolga il maggior numero possibile di interlocutori
Nei diversi luoghi in cui l'istanza educativa e cruciale
Un'alleanza di cui le istituzioni politiche devono far parte col massimo impegno
Ma in questo mai come in questo momento
C'è infatti bisogno di attente analisi
Relative ai processi di fondo della nostra società occorre saper cogliere la novità delle trasformazioni in atto senza perdere di mira il grande patrimonio morale comune a tutti gli italiani
Occorre chiedersi in modo non banale non effimero quali valori segna non nel profondo la nostra identità
Chiedersi su quali valori convergere per costruire saldare la convivenza del domani quali valori quali culture trasmetterà alle nuove generazioni
è evidente che tali valori possono essere declinati interpretati in vario modo ma ritengo che possono essere tutti ricondotti e i grandi temi della libertà della dignità della persona umana dell'etica della responsabilità
E sono questi in particolare i profili morali più direttamente coinvolti nel processo educativo
Mia convinzione che oggi educare significhi innanzitutto educare al senso profondo e vero della libertà nel suo stretto binomio con il senso della responsabilità responsabilità verso se stessi e verso i propri simili
Educazione alla libertà deve essere considerata cruciale proprio in una società aperta come quella odierna una società con grandi possibilità di crescita
Che era uno sconosciuto alle generazioni precedenti ma anche una società che ha bisogno di uomini consapevoli attivi dinamici per rendere concrete ed effettive tali possibilità
è necessario far sì che le libertà crescente di qui colgono oggi le persone non degeneri non nell'arbitrio dell'egoismo o non languidi Scanu della sfiducia e nello scetticismo
Proprio un insufficiente educazione alla libertà credo che sia all'origine del disagio di tanti ragazzi i quali sembrano aver paura della libertà stesse percependo la come un vuoto minaccioso perché ignoto o come una promessa incompiuto
Va da sé
Che l'azione educativa
Risulterà tanto più efficace quanto più i giovani potranno disporre di concrete opportunità per sviluppare la loro personalità
Non solo nel campo delle relazioni umane sociali ma anche in quello dei rapporti professionali e di lavoro
E qui dobbiamo purtroppo rilevare che i ragazzi italiani dispongono di minori possibilità rispetto ai loro coetanei europee
L'emergenza Giovanni la prospettiva di vivere lunghi anni di incertezze precariato vanno annoverate tra le principali questioni nazionali e contribuiscono a rendere ancora più drammatica l'emergenza educativa che riguarda l'intera società
Dobbiamo amaramente rilevare che la minore mobilità sociale dell'Italia di questi anni fenomeno già di per sé è preoccupante colpisce innanzitutto i giovani troppi di loro hanno perso la speranza di una ascesa sociale
Troppi sono i ragazzi che temono di più per vivere una vita meno prospere con meno opportunità di quella dei loro genitori
La verità cruda e ben fotografato ma di volume
Laddove si osserva che nel sistema Italia è labile e l'uguaglianza dei punti di partenza sono deboli la scuola l'università la ricerca poco inclini a premiare il merito inteso come strumento di promozione delle passione sociale
Fin qui la risposta della politica la cosiddetta questione giovanile servirà attaccare
è mancata la consapevolezza che investire sui giovani non equivaleva soltanto investire su un settore della società ma scommettere sull'avvenire dell'intero Paese
Riscoprire il carattere strategico dell'educazione significa e quindi riconquistare alla politica la dimensione del futuro perché vuol dire ripartire dall'idea di società che si intende affermare nel suo insieme
Ed è evidente che realizzando uno scuole una università maggiormente in grado di formare cittadini consapevoli nonché lavoratori ben preparati dittature renderebbe un altro servizio non solo i giovani ma se stesso
è la ragione per la quale questo è un obiettivo che le istituzioni hanno il dovere di perseguire valorizzando al meglio le energie le risorse presenti tanto nel settore pubblico quanto in quello della cosiddetta società civile
Proprio perché parliamo di una grande opera collettiva di grande impegno nazionale
Quello dell'educazione può che prevedere la realizzazione del principio di sussidiarietà la crescita dei nostri figli deve quindi essere favoriti accompagnata dall'impegno congiunto di scuola e famiglie
E le istituzioni devono saper sostenere l'azione educativa
L'azione educativa delle famiglie fornendo adesso il maggior numero di opportunità possibili tra quel tra queste opportunità
Quella che acquista un sempre maggior rilievo nell'odierna società aperta e pluralista e proprio la libertà educativa che consiste nel favorire la possibilità dei genitori anche nello scegliere tra scuola pubblica e scuola cosiddetta privata
Scegliere quella che meglio risponde alle esigenze ai valori e alle aspettative della famiglia
E credo che
Queste considerazioni e tante altre che si potrebbero trarre dalla lettura di questo interessante documento siano già di per sé unna
Buona
Elemento di avvio della discussione che le personalità che sono chiamate questa quest'oggi a confrontarsi renderanno ancora più stimolanti grazie
Do la parola
Avere
Dalla parola sua Eminenza
Ringrazio anzitutto il Presidente Fini
Questa che presentiamo la sfida educativa
O se volete rapporto proposta sull'educazione è una iniziativa nuova del progetto culturale della Chiesa italiana
Il progetto culturale invece la realtà molto più antica
Proposta già quindici anni fa è diventata operativa dodici anni fa anche se finora
Non moltissimo non molto nota diciamo così al grande pubblico e anche per questo ringrazio di questa iniziativa
Qual è l'obiettivo
In maniera molto sintetica del progetto culturale l'obiettivo può definirsi così l'incontro della fede cattolica con la cultura italiana di oggi
Cercando
Cosa difficile cercando di portare la presenza culturale della Chiesa e dei cattolici in Italia all'altezza della loro presenza sociale e caritativa
Questa sarebbe l'ambizione raggiungere questo traguardo naturalmente molto difficile
In questo contesto il rapporto proposto sull'educazione è appunto dicevo una iniziativa nuova
La prima rilevante la prima iniziativa rilevante da quando è stato costituito nel marzo due mila otto quindi quasi due anni fa il Comitato per il progetto culturale
Questo Comitato che io ho l'onore di presiedere ed una parte anch'esso Riccardi e un organo di indirizzo diciamo e di rappresentanza pubblica
La seconda iniziativa sempre del Comitato è stata
Poco fa nel dicembre scorso l'evento internazionale su Dio oggi che ha avuto luogo qui a Roma e che ha avuto ancora
Largo e come dico una larga ricco mediatica
Torniamo al nostro rapporto sull'educazione
è certamente un rapporto sulla situazione italiana in ambito educativo
In qualche modo non va a livello del rapporto del Censis comunque un tentativo di descrivere la situazione e le sue dinamiche
Ma è anche vuole essere anche una proposta
Ossia
Offrire degli orientamenti delle indicazioni di massima per il breve periodo ma anche
Per il medio e lungo periodo
Ci siamo chiesti anzitutto quale tema scegliere per questo primo rapporto perché saranno sempre rapporti tematici
E abbiamo scelto l'educazione sia per l'importanza che ha che ha ben descritto appunto il Presidente Fini sia per la sua urgenza e anche per la gravità
Profiti gravi che questo problema presenta oggi in Italia come del resto in genere in tantissimi altri Paesi
Posso dire in maniera molto sommaria cori soltanto per accenni che
L'educazione fenomeno antichissimo elevatissimo
Sembra diventato adesso per certi aspetti un territorio quasi sconosciuto sconosciute anzitutto gli adulatori stessi che devono inoltrarsi in questo territorio
Difficoltà
Proprio per i vari soggetti chiedevano educare dagli insegnanti ai genitori
Ma si sente anche sia il loro scene ragazzi stessi nei giovani un forte bisogno di educazione
Questa almeno la mia personale convincimento i ragazzi giovani hanno desiderio di
Essere aiutati nel loro la loro crescita nel loro cammino formativo
Aggiungo che questo rapporto nasce anche
Dall'impulso che venuto De Benedetto sedicesimo della Diocesi di Roma
Che negli anni due mila sette due mila otto hanno posto questo tema dell'educazione al centro della pastorale della diocesi e ci sono stati ben quattro interventi
Dettagliati Di Benedetto sedicesimo sull'argomento
In futuro
Affronteremo altri temi
Con una ottica analoga temi cioè che siano rilevanti da una parte e dall'altra siano di interesse comune del Paese non solo di interesse cattolico o ecclesiastico
Probabilmente il prossimo rapporto sarà dedicato alla demografia che uno degli altri grandi avendo odi della Società italiana in vista del suo futuro
Qui in questo rapporto alla educazione abbiamo proposto una prova un approccio globale e non settoriale
Sulla base dell'idea tra convenzione che tutti e tutto influiscono nell'educazione sia pure certe in maniera diversa corresponsabilità diverso
Perciò
Abbiamo certamente considerato le agenzie educative per usare un po'la parola di oggi che la macchina c'è troppo per educazione illude agenzie educative classiche in particolare la famiglia la scuola
A cui chiedo poi di poter aveva abbiamo aggiunto credo con qualche buona ragione anche la Chiesa
Ma abbiamo constato anche gli ambiti e i contesti di vita e di cultura che Plast mano alla persona
Che al contribuiscono quindi a formarla educarla
Su un versante che vorrei chiamare più concreto il lavoro l'impresa il consumo su un altro versante in qualche maniera il più simbolico i media lo spettacolo lo sport
Non pretendiamo che questa scelta sia esauriente
Probabilmente si poteva individuare qualche altro ambito ho già ricevuto anche lamentele che ha detto ma non l'avete altri parametri esaminato questo settore questo a parte questo
Questa dimensione che pure molto influente va bene comunque Remo certo questi che sono previsti
Sembrati particolarmente rilevanti
Ma quale
La filosofia o più semplicemente l'idea base del rapporto proposta
Questo risulta chiaramente dal primo capitolo dedicata appunto questo tema che si intitola per una idea dell'educazione
L'educazione cioè a nostro avviso non è in primo luogo una questione di tecniche tecniche educative
Sebbene queste siano certamente molto importanti ma è un processo umano globale e in qualche modo primordiale che vai fondamenti che va alle origini
In cui entrano in gioco appunto gli aspetti fondamentali dell'esistenza dell'uomo della donna
Come la relazionalità e il bisogno di amare di essere amati
La conoscenza e le capacità critiche la libertà e la responsabilità la capacità anche di affrontarla difficoltà e di sopportare le avversità
La credibilità e l'autorevolezza dell'educatore cercando sempre una sintesi fra spontaneità e disciplina
L'educazione proposta qui come genesi nascita Genesio generazione del soggetto umano in quanto soggetto cosciente libero responsabile
è un processo lungo e in certo senso mai finito
Perciò
è decisiva dell'educazione la domanda antica che l'uomo c'è sempre posto ma anche e sempre nuova chi è l'uomo chi siamo noi
E a mio parere le difficoltà dell'educazione oggi hanno a che fare in ultima analisi con i cambiamenti e con le tensioni a cui è sottoposta
Oggi
La nostra idea dell'uomo
Il Presidente Fini ha citato il relativismo tema
Che spesso troppo il Papa
Galimberti filosofico inverte apparato e nichilismo
Io credo anche che abbia molto peso qui una certa concezione naturalistica dell'uomo
Tendenza riassorbire o del ruolo mobile intorno alla natura a far scomparire in qualche modo il soggetto umano nella sua specifica soggettività dentro la natura
Comunque
Questi sono tendenze di fondo della cultura
Che secondo me influiscono sull'educazione e anche
Pendolo molto più difficile la proposta educativa ogni lavoro educativo
Ma
Pure essendo consapevoli della forza delle radici profonde e queste tendenze presenti nella cultura europea ed americana mondiale di oggi
Credo che non dobbiamo cedere al pessimismo
Sono tendenze sono strade per così dire non percorribili fino in fondo a mio giudizio sono cammini che si interrompono
Perché si interrompono perché sono troppo d'
In contrasto con i bisogni fondamentali e le tendenze fondamentali dell'uomo
E dobbiamo anche sempre tenere presente che la storia ed il futuro non sono mai ridetermina
Dipendono sempre anche da noi dalle scelte che facciamo e terza piccola considerazione aggiungo quasi in maniera un po'umoristica
Cioè io penso che ci abbia anche un peso la cosiddetta legge del pendolo
Per cui quando il pendolo si sposta monta una parte
Poi tende a ritrovare una sua centralità tornare abbastanza indietro quindi anche per questo io non credo che dobbiamo essere
Assegna atti alla egemonia di determinate tendenze culturali certamente un pur
Molto significative e molto incisive
Adesso però vorrei precisare il rapporto proposta non è semplicemente il tentativo
Di applicare un'idea di educazione alla realtà di forzare la realtà dentro questi temi
è piuttosto vuole essere cerca di essere il risultato di un incontro
Dell'incontro cioè
Tra questa filosofia o l'idea dell'educazione e la multiforme realtà empirica
Dei luoghi e delle situazioni umane
In cui oggi educazione si realizza qui in Italia
Cioè abbiamo cercato cioè di imparare da questa realtà di fatto confrontare le idee con la realtà di fatto
Io personalmente non sono affatto un esperto in materia educativa
Ma mi sembra di poter dire che non può che delle analisi contenute in questo libro sono interessanti e a volte anche originali e comunque sono analisi seria
L'ultimo capitolo riassume brevemente alcuni i principali risultati delle molte ricerche effettuato degli ultimi anni sui problemi educazione sulle problematiche dell'educazione
Sotto questo profilo
Il rapporto proposta non è dunque qualcosa di originale
Non è frutto di proprie ricerche di nostre ricerche non avevamo né il tempo né i mezzi per condurre
Ma è frutto di al di ricerche altrui che però cerca di utilizzare con onestà intellettuale e
Tra le Grando sì per il fatto che i dati disponibili sono moltissimi quindi nuove ricerche non sembravano così necessaria
Termino richiamando lo scopo di questa iniziativa del progetto culturale della Chieti italiana
C'è uno scopo interno che sta sul versante interno della Chiesa in quanto
La nel giugno prossimo la Conferenza episcopale italiana proporrà
Degli orientamenti pastorali per il decennio due mila dieci due mila venti c'è questo costume che la Conferenza episcopale offre alle diocesi alle parrocchie alle associazioni eccetera ogni dieci anni
Un Documento orientativo di fondo che chiamo appunto lentamente pastorale
E quest'anno gli orientamenti pastorali che usciranno saranno dedicati anche essi al educazione quindi c'è una ovvia sinergia fra questo rapporto apposta e questi orientamenti pastorali
Ma
La finalità te per il demente pastorale dell'apporto proposta è senz'altro più vasta
Intende arrivo e intendono rivolgersi all'intero Paese alla nostra gente come anche alle istituzioni intere classi dirigenti
Per offrire un contributo è uno stimolo su un tema davvero molto importante
L'ambizione
Sarebbe quella di giungere come ha detto il Presidente Fini a una specie di Alleanza educativa che comprenda tutti coloro che hanno responsabilità per l'educazione
Ci rendiamo conto che l'obiettivo molto ambizioso
Perciò sono lieto di questa presentazione a Montecitorio ringrazio di nuovo il Presidente Fini
Alleanza perché perché l'educazione costituisce oggi un'urgenza un'emergenza ma rimane per sua natura una sfida di lungo periodo non è una sfida sul ballerini bene
è indispensabile pertanto che intorno all'educazione si realizzi una convergenza che superi
Almeno in qualche misura il variare sia delle persone e delle posizioni delle idee degli interessi sia delle situazioni sociali e politiche
Il nostro rapporto proposta
Per il quale ringrazio di cuore l'editore abbia persa per l'ottimo lavoro fatto nostro apporto posto vuole essere anche un invito a muoversi in questa direzione
Ove si con coraggio e
Se mi permettete con un poco di anticipatrice follia grazie
Grazie alla sua Eminenza il cardinale Camillo Ruini d'ora la parola professor Tullio De Mauro prego verso
Questo lavoro devo dirlo a voi è un lavoro
Molto serio e impegnativo
Se
Vi annoierò su qualche punto di dettaglio
Questure
Dovuto proprio al
Ha fatto e credo che questo lavoro ci impegni molto ci obbliga a riflettere su molte cose di quelle di cui parla molto bene e di quelle in cui non va parta
Voi sapete bene che in condizioni storiche
Socio-culturali anche molto diverse l'impegno per lo sviluppo culturale e
Scolastico delle popolazioni coinvolge oggi e in modo consapevole già da parecchi anni le classi politiche intellettuali dei più diversi Paesi del mondo le classi più sensibile
Progettare un futuro per le rispettive nazioni e società e avvertito dalle classi dirigenti più attente come una sfida
Secondo il titolo di questo volume la terziario prodotto appunto dalla Commissione della Conferenza episcopale italiana
Le sollecitazioni che vengono a questo testo sono molte
E scriviamo
Sono ben lontani dal potere raccogliere anche solo in parte
Le principali
Vi sono ovviamente punti di particolare delicatezza per le controversie a breve che possono
Suscitare
In due pagine
Ma
Anche questi punti sono trattati in un modo che a me pare
Molto interessante
In due pagine
A pagina sessantacinque e sessantasei si
Ripropone la questione del finanziamento
Delle dello Stato
All'insieme delle scuole
Pubbliche
Non statali come ormai dovremmo dire
Il rapporto diversamente da altri documenti di fonte cruciale tratta però la questione con sobrietà
E non pare farne una questione centrale
L'orizzonte del rapporto si vede bene proprio dal questi
Pagine da queste righe dedicate al problema l'orizzonte rapporto vuole essere più ampio
Rispetto a discussioni relativamente contingenti e se sollecita discussioni ciò riguarda questioni che
Coinvolgono profondamente l'intelligenza dei fatti le elaborazioni e progetti quale che sia l'orientamento religioso il politico di chi legge e di chi
Dovrebbe continuare questo lavoro di elaborazione
Una questione affiora più volte e non solo in un orizzonte meramente italiano il rapporto
Cosa che gran cortile Censis non possono avere ha un orizzonte antropologico e ideale molto più ampio e sostenuto
In modo robusto robuste argomentazione
La questione è quella dell'intreccio in atto nel nord del mondo perlomeno e quindi in Italia nel nord del mondo più ricco tra il declino della famiglia allargata la crisi della stessa famiglia nucleare
E dunque l'indebolirsi e quasi svanire si dice nel rapporto di quella straordinaria officina educativa
Che è stata per millenni la bottega familiare come è stata chiamata
Da un lato
E dall'altro l'irruzione nella formazione dei piccoli fin dalla primissima età
Delle sollecitazioni di informazioni spettacoli fonti informative svariate eccitanti e incontrollabili
Nascono
Qui
Quei fenomeni di degenerazione che spesso che anche il Presidente Fini
Rievocato e che spesso ci pare di dover constatare
In società strette
Dalla morsa
Tra aumento dei redditi
è un momento di consumo
Una mossa che favorisce la riduzione delle persone ai consumatori si dice nel rapporto e delle nazioni a mercati
E porta infine a un generale smarrimento dello stesso senso del vivere come esito estremo
Papa Benedetto lo ha ricordato che si ricordano qui queste parole
La sfida educativa diventa difficile se non impossibile
Sono analisi su cui bisogna riflettere
Per riprendere un'espressione che è famosa per i lettori di don Lorenzo Milani sono analisi che è un libero allaccio miscredente diceva scherzando Lorenzo ha difficoltà io credo
A
Non accolte e non sviluppa
Non manca naturalmente aspetti che si dicono ancora un approfondimento
Se ci saranno riedizioni Fini è se ci saranno sviluppi commenti ricca
Penso che nel suo
Speriamo che
Queste questioni siano trattati
Ancora due minuti sì
Tre
Un esempio si ricava dal denso capitolo finale
Dati empirici che è una sintesi di gran parte dei dati disponibili sulle condizioni scolastiche educative della popolazione italiana e in particolare mi riferisco alla pagina centonovantasette
E se lei in carne numerose intraprese italiane che in questo primo decennio del nuovo secolo testimoniano un grande interesse per istruzione formazione educazione
Da parte di articolazioni diverse della società civile
La pagina si presta a diverse considerazioni l'interesse che oggi vediamo abbiamo visto anche manifestato da Italia
Da
Da Italia futura non vorrei sbagliare il nome di educativa Montezemolo
Prego
E certamente positivo
E il nuovo
A metà anni novanta il partito della scuola l'alleanza della scuola
Il partito che di coloro perché di coloro che di scuola si occupano coloro
Fatto da coloro che di scuola si occupano
Non solo entro le associazioni per doveri professionali cattolica ma anche che siano in quanto maestri e insegnanti
Ma se ne occupano in quanto osservatorio studiosi della realtà sociale e culturale
Per l'interesse civile nella materia questo partito
Quindici anni fa era ridotto all'estremo si contavano le dita della mano erano troppe per vedere chi si occupava attivamente di questa in materia
E abbiamo avuto invece nell'ultimo decennio una fioritura
Negli ultimi anni del decennio una fioritura di proposte di rapporti di analisi disturbi
Attenzione
Il clamore suscitato dalle iniziative dei ministri dell'istruzione non deve non deve trarre in inganno queste iniziative spesso sono state per dir così se non solitarie certo non collegate a un'elaborazione
Progettuale
Pari
A quella che i partiti della malfamata Prima Repubblica producevano periodicamente i grandi partiti
Non c'è stato nulla di questo genere e questo ritorno della società civile a riflettere su questi temi è qualche cosa quindi di nuovo e in parte questa sfida
Non credo di togliere nulla questa sfida
Risponde diciamo a questo rinnovato bisogno di ripensare radicalmente i problemi dell'educazione e della scuola
Il rapporto tuttavia nonostante il ben diverso spirito che lo anima come ho avuto modo di accennare si rassegna troppo all'ottica prevalente in molti dei documenti
Che abbiamo appena evocato e che sono elencati a pagina centonovantasette
Sono documenti spesso dominati da un'ottica
Tecnocrati
In essi si allineano dati sull'istruzione in particolare sulla scuola in Italia senza tenere conto di
Quella che chiamerei la storia la geografia in cui la scuola italiana ha operato
Tanto più se considerata in blocco
Non nelle sue singole articolazioni la scuola italiana in termini di efficienza di rapporto costi risultati appare il vantaggio rispetto ad altri Paesi europei
La valutazione cambia radicalmente e se si considerano vero invece le serie storiche della scolarità e il contesto dei livelli di scolarità e cultura degli adulti in età di lavoro
Occorre ricordare che ancora all'inizio della seconda metà del Novecento cinquant'anni fa l'Italia assai diversamente dai Paesi centrosettentrionali d'Europa con cui viene paragonata
Era un paese dominato da un radicale deficit di scolarità
Secondo i dati dell'Istat il cinquantanove virgola due per cento della popolazione adulta degli anni Cinquanta era privo anche della semplice licenza elementare
L'analfabetismo autocertificato coinvolgeva un terzo della popolazione
E secondo una stima non contraddetta due terzi della popolazione non usavano la lingua nazionale
Vedo sui giornali di questi giorni che si mitizzare un meraviglioso italiano che i maestri avrebbero insegnato i bambini addirittura non solo in questi anni ma addirittura cent'anni prima beh questa è una
Mito ecco grazie scusi mi mancava la parola
Giusta è un mito e abbiamo delle splendide indagini ahimè
Sullo stato della scuola posso unitaria
I maestri che non sapevano parlare italiano era molto difficile che potessero insegnare un raffinato italiano come si è letto sul Corriere della Sera in questi giorni loro che non sapevano l'italiano in qualche modo aveva
Delle ragioni se non ragione la Civiltà Cattolica
Quando stroncata duramente la proposta manzoniana per ma non voglio farvi perdere proposta manzoniana per la diffusione della lingua dicendo che era un lavarla testa all'asino
Pretendere di insegnare ad Zotti ci contadine tutti
L'Italia è le condizioni erano ben diverse da quelle che il Corriere della Sera credetti poterci raccontare cinque e ma cinquanta anni fa escono saranno migliorati ma non erano molto lontane da ciò oggi quel quadro appare
Oggi quel quadro appare
Lontano
La mancanza di licenza elementare ridotto a pochi punti percentuali il sessanta per cento della popolazione almeno la licenza media l'analfabetismo autocertificato supera di poco l'uno per cento
L'ottanta per cento all'ottantanove chiedo scusa per cento della popolazione USA attualmente d'Italia
Fatto nuovo
In pochi decenni la società italiana vero cosa significa questo ha percorso quel cammino che in altri Paesi dell'Europa centro-settentrionale hanno percorso i rispettivi Paesi tra il cinque esserci
E
Lo hanno completato nell'Ottocento
Questo cammino l'abbiamo fatto in quaranta
è sbagliato e fuorviante paragonare l'andamento della scuola italiana ad oggi con quella della scuola olandese fino al mese britannico vostro tedesca che operano in contesti che da secoli avevamo eliminato l'analfabetismo
è realizzato una generale convergenza verso le rispettive lingue nazionali
In una riedizione del rapporto sarebbe desiderabile qualche parola su questo
Se non lo si evidenzia si sottovaluta
Sì sottostima come si dice il contributo che la scuola italiana soprattutto la scuola dell'infanzia ed elementare e dire dell'infanzia significa dire di nuovo
La scuola non statale
Pubblica e la scuola statale
Ha dato lo sviluppo della società italiana
Dico dell'infanzia in particolare
Per
Il lavoro di supplenza
Che le scuole di matrice cattolica
Hanno svolto svolgono in quel settore dove lo Stato non riesce ad operare
O ha difficoltà
Il quadro degli anni Cinquanta è lontano ma non abbastanza permettetemi fermarvi ancora un minuto su questo punto
Tra le fonti utilizzate dal rapporto
Manca purtroppo
L'utilizzazione di due rapporti promossi da statistici statistics Canada nel due mila uno e nel due mila sei sulle condizioni di alfabetizzazione delle popolazioni adulte in un molti Paesi del mondo
Sono
Rapporti importanti rapporti osservati ivi cioè fondati non sull'autocertificazione delitti Delli di alfabetizzazione come i dati Istat ma fondati sull'osservazione del comportamento dei pazienti
Appartenenti al campione di popolazione dinnanzi a cinque questionari progressivi che vanno dove è molto semplice a uno molto complesso
E
Sappiamo a questo punto
Qualcosa che la sfida che tasche del mondo creativa evoca quindi
Mio discorso non è una critica ma in qualche modo è ad adiuvandum
Perché si percepisce la difficoltà che alla popolazione adulta
Italiana oggi h condividere capire anche le esigenze della sfida educativa bene
I dati di questi rapporti ci portano vicini a capire perché queste difficoltà
Sono dati sgradevoli
Vito al peggio
Per alcuni di noi credo che siano sgradevoli il cinque per cento della popolazione adulta non riesce ad accedere neanche alla lettura di questi questionari
E il trentatré per cento accede alla lettura del primo dei questionari ma non riesce a procedere oltre nel capire nel rispondere altre cose
La conclusione degli esperti internazionali io lascio a loro questa responsabilità la conclusione degli esperti internazionali per quanto riguarda l'Italia e che in Italia oggi
Soltanto il venti per cento della popolazione adulta
A i requisiti minimi
Di conoscenze per orientarsi che si dicono in una società contemporanea
Io credo che questa sia una conclusione
Pessimistica si può correggere con un giovane statistico dell'Istat abbiamo provato a correggerla ma non si va molto oltre
Il trentadue trentaquattro per cento quando si cerca di capire qual è il livello delle competenze allora
Questa
Perché invoco questi dati perché
Pensano due volte sul nostro discorso pesano per la correlazione che i livelli di cultura delle famiglie della società adulta hanno sul destino scolastico dei figli
Come voi sapete come sappiamo da tante fonti
Famiglie con
Dove non entra un giornale tanto per essere precisi e non entra un libro
E so nuovo secondo i rapporti dell'Istat l'ottanta per cento delle famiglie
Seguono abbastanza bene i bambini finché fanno la scuola elementare ma pochi sono disorientata esse per prime profondamente dinanzi al percorso successive
Questo pezzo sulle possibilità di
Combattere la sfida educativa con successo
E pesa quindi direttamente anche sull'andamento della nostra scuola
Questi dati sui deficit culturali nella società adulta italiana oggi compare
Posso aggiungere che ci sono sacche di
Regressione verso l'analfabetismo in tutti i Paesi del mondo naturalmente ma non
Nelle drammatiche percentuali Italia
Soltanto nella Sierra leone abbiamo delle percentuali più giorni
Questi dati
Gettano luce su sulla difficoltà di fondo della sfida educativa e
Paradossalmente diciamo spingono a ringraziare
La Commissione episcopale per
Il suo impegno in questa materia grazie
Sua Eminenza si allontana un attimo ma torna subito
Per
La stima sincera nei confronti del personale Cardente nei confronti della Comunità di Sant'Egidio mi permetto un fuori programma
Si è detto credo giustamente da più parti
Soprattutto dopo la vicenda tragica per tanti aspetti di Rosarno compito della politica
E della cultura in senso lato e ricordare che quando l'economia ha bisogno di braccia
è indispensabile che nella politica sia la consapevolezza che non giungono le braccia
Giungono le persone
Con tutto ciò
Che
Questa considerazione comporta
In termini di diritti non soltanto di dover
Professor Picardi
Ci sono alcune pagine del rapporto
Che spostano questa questione
Sull'aspetto relativo
Alla
Prospettiva di una società inevitabilmente
Multiculturale multietnica
E quindi al ruolo altrettanto centrale che ha in questa
Società prossima ventura
Ma per certi aspetti già presente
Il ruolo che all'educazione
E vi è un'espressione che personalmente considero centrale
Perché
Il rapporto ci ricorda che
Entrano in contatto tra di loro non le culture in senso astratto e men che meno le mi bensì ancora una volta le persone
E quindi si ritorna anche su questo versante a quella centralità della persona umana
Che è il parametro attraverso il quale declinare una compiuta idea di libertà Chiti etica della responsabilità
Professore
Chiedo troppo se le chiedo di approfondire da par suo questo aspetto
No il Presidente ci vado a nozze non so
L'assenza
No no ma io
Su questo vorrei arrivare su questo vorrei arrivare perché io credo che quando parliamo della sfida educativa parliamo di questo
E che troppe stupidaggini troppe sciocchezze sono state dette in proposito
Troppe sciocchezze sono state dette anche quando vediamo le nostre facce
E vediamo i voti dei ragazzi nelle nostre scuole che non sono molti tutti uguali e che non hanno tutti nomi che provengono dalla stessa tradizione diciamo così etico religiosa
Per questo io la ringrazio di aver voluto la presentazione di questo libro
Perché questo libro tocca un problema centrale parla di una sfida che attraversa la nostra società
La Chiesa italiana ha usato il termine emergenza e non credo l'ha usato in modo Rettore
Ma da dove viene questo libro libro strano
Perché un libro che ha avuto un successo bisogna dirlo
Ai nostri amici editori Laterza un libro che ha avuto otto edizioni libro di una casa editrice laica
Ma libro commissionato dalla confrontarvi da un comitato della Conferenza episcopale italiana
Ma che cos'è questo progetto culturale i carri termini lo diceva un po'il termine Progetto culturale può sembrare cultura teleguidati da sistema ideologico in realtà mi sembra
Che sia
Una ricerca inquieta sulla realtà del nostro tempo che nasce da una sensibilità radicata nella fede cioè
L'inquietudine della fede
è stata troppo intesa solo come inquietudine sui contenuti della fede ma l'inquietudine della fede anche
Una indagine rigorose appassionata sul nostro tempo e qui la questione educativa perché la questione educativa parla di futuro
Sta a cuore la Chiesa che crede che la parola il legame educhino non solo il bambino il giovane perché oggi quando si parla di educazione si deve parlare
Dal bambino all'uomo all'adulto e forse anche oltre
E quando si dice che la Chiesa e materie magistero e si dice che l'educazione è nei suoi cromosomi ma qui allora la domanda ma oggi la Chiesa riesce I Ducale
Perché quando si parla della Chiesa si pensa troppo facilmente a una realtà che prescrive norme e comportamenti
Questa roba qui norme e comportamenti non si trovano in questo libro perché questo è un libro pieno di problemi pieno di domande
Forse anche troppe
Ed è una sfida a intellettuali a politici al mondo dell'educazione
Una sfida a pensare e giustamente il Cardinal Ruini lo ha ridetto anche ora
Prima che introducesse quella interessante rivisti visitata lettura della Provvidenza attraverso la legge del pendolo
Che mi sembra una forma di secolarizzazione dell'idea di provvidenza
E qui
Forse l'uomo non viene assorbito dalla natura ma la storia viene assorbita da leggi para scientifica ma di questo discuteremo un'altra volta cari a Ruini dice
Ogni epoca storica
Ha avuto come
Tra i maggiori problemi l'educazione gli antropologi gli atti no alloggi ce lo insegnano l'educazione NI ritiene il Codice di ogni civiltà ma oggi
Oggi è un territorio incerto
è il problema dell'Occidente della nostra Italia anche in perpetua riforma del sistema scolastico e formativo a mio modestissimo un millesimo avviso perpetua anche
Si riforma anche se non si sa dove andare
La risposta di tutti è ma l'incertezza attuale e connessa al problema della fragilità della nostra identità
Presidente Fini è connessa al fatto che noi non sappiamo qual è la nostra cultura la nostra civiltà il vero problema oggi non è l'educazione si dice è identità
Ma non è vero
Ma non è vero
è una delle grandi semplificazioni di cui noi ci serviamo per affrontare questi tempi che sono molto complessi e che richiedono un'intelligenza complessa
E noi non vogliamo fare la fatica di avere un'intelligenza aperta la complessità
Perché se noi mettiamo il naso fuori dalla nostra un'OPA vediamo le società africane la crisi che qua di tradizionali figli delle élite africani
Tutti buttati in un sistema educativo tecnico scientifico e basta vediamo il mondo asiatico col mix
Di un buco vuoto educativo diciamo sorretto da un mix famiglia lavoro vediamo l'avanzare di modelli di un mondo globalizzato ok educano
E allora il problema non è solo la questione dell'identità
La globalizzazione
Impone in modo pressante la necessità di educare questo uomo spaesato per dirlo con Toldo rosso nudo di fronte
Alle correnti identitarie o culturali
Ormai siamo tutti d'accordo che i fondamentalismi vengono dallo spaesamento e sono una corra sa
La storia di quel giovane che voleva fare l'attentato sul volo verso del troika è un esempio non è un marginale un giovane ricco
Pieno di possibilità
Ma
Che non ha avuto una storia personale culturale educativa
Ha vissuto a Londra in Nigeria negli Stati Uniti non è nessuno e alla fine ha trovato una sua identità che è quella del terrorista fondamentalista
Ma allora
La domanda che mi è venuta leggendo questo rapporto
Che mi è molto piaciuto e perché è caduto l'interesse per educare perché tante volte cari amici quando parliamo con i genitori con i maestri vediamo gente che ha paura che ha paura di educare questo il vero problema
Il problema non sono solo le istituzioni ma le donne gli uomini padri le madri gli amici maestri e gli educatori quelli che incontrano le persone
E che non si misurano sul concetti astratti di identità
Nel settantanove Christopher las
Scrisse secondo me un gran bel libro sulla cultura del narcisismo in cui insistete che la personalità narcisistica
Mette in crisi la capacità di educare un super io indebolito diventa dispotico e aggressivo perché il narcisista
Invade la scena il presente con il suo io il narcisista non è padre e non è figlio
E allarga il suo presente alla storia il passato il futuro impallidisce cono e anche l'altro resta solo il mio presente
Secondo me la crisi educazione si innesta in questa
Senso narcisistico della vita con
La caduta del senso della storia nella coscienza comune
Si dice il contrario no eminenza anche negli ambienti cattolici che lo storicismo assai radicato la certezza dei valori ha smontato l'identità Lidia né natura le certezze
Che bisogna ritornare dalla storia i valori
Troppa storie pochi valori in realtà
La dilatazione narcisistica del presente ha spento la grande storia da cui vengo ma spento anche la voglia
Di fare la piccola storia che io posso fare non vengo da una storia e non faccio storia perché allora educare gli altri
Il rifiuto in blocco della tradizione si accompagna alla volontà di un'eterna giovinezza e di un giovanilismo in pregnante che bloccano il rapporto con i giovani
Ho
Che strumentalizzano i giovani ne proprio quadro narcisistico così
Educazione e storia si spengono come senso e come passione non è solo crisi dei valori come si dice ma caduta del senso della storia
L'educazione
Cari amici
Dalla famiglia la scuola l'università per tantissimi italiani educare degli altri era il modo di fare storia era il modo di sentirsi protagonisti di una storia che continua al di là di loro
Era il modo di
Direi di un cento
Di un ceto che rappresentava se vogliamo il cuore operoso
è un è sto del nostro Paese questo si è smarrito
Il problema dicono Savagnone Briguglia in questo libro sono gli educatori
Infatti tanti io narcisistico vivono le loro difficoltà il loro fallimenti in maniera terapeutica le difficoltà della vita noi oggi lei vera un primo utilizziamo
Scrive Franco furetti secondo me in un bellissimo libro sul nuovo conformismo la troppa Psicologia nella vita quotidiana
Le difficoltà sono ridotte a terapia affrontate con la terapia trasmettendo una visione statica e conservatrice dissi priva di futuro e di apertura ai giovani
Qual è la ricetta allora di questo libro
Ho detto l'allarme secondo me l'allarme molto forte ma qual è la ricetta
Uno vede Conferenza episcopale italiana ci si può aspettare anche a rigore un libro confessionale o anche una proposta rigida
Ma qui secondo me dietro un discorso articolato informato naturalmente non è completo come notava il professor De Mauro da par suo ci sarà tanto da aggiungere
Ma si vuole trasmettere
Una grande preoccupazione una sfida discutiamo di educazione e si vuole soprattutto trasmettere una passione educativa
E lo si fa con le parole di Hannah Arendt che dice
Che gli adulti abbiano voluto disfarsi dell'Autorità significa questo che rifiutano di assumere la responsabilità del mondo in cui hanno introdotto i loro figli
Questo mi sembra chiave cioè la caduta del gusto che ognuno di noi può avere di fare la piccola storia
Dicevo non ci si aspetti in queste pagine norme o prescrizioni perché questo è un testo di laicità
Ed è un punto che nessuno ha toccato ma che io vorrei toccare e so questo dibattito quanto stia a cuore al Presidente Fini ma anche a lei eminenza cioè
Questa è una laicità che sgorga da una fede religiosa e che si fa passione civile questo è un testo di passione civile
Cioè di passione per il futuro del nostro Paese
Ma questo il bisogno del nostro Paese perché in questo Paese cultura e politica si sono dissociati ai in una alleanza
Un pochino perversa o forse molto perversa dipende dai punti di vista tra politica in media
E io credo che la laicità è un sano sincero concreto dibattito su questi temi che sono il nostro futuro
E solo colpito dal fatto che lei Presidenti abbia ripreso una delle chiavi di questo libro
L'alleanza per l'educazione molto più difficile di ogni coalizione secondo me quasi impossibile
Ma qui si gioca il vero discorso della laicità e in questo senso questo testo
Nasce in un torrente di cultura cristiana ma manifesto una passione civile che vuole dare un contributo e che vuole stimolare
Non voglio prendere il vostro tempo
Scrivono due psichiatri a contatto con il mondo dei giovani Benassi Agliardi decimi tra
In un saggio intitolato l'epoca delle passioni tristi l'espressione passioni tristi e ripresa da spinosa
Il filosofo alludeva all'impotenza
Nel vivere
Ridotto riscrivono la nostra epoca sarebbe passata è passata dal mito dell'onnipotenza dell'uomo costruttore della storia all'altro mito speculare
Della sua totale impotenza di fronte alla complessità del mondo
Sì è vero io credo questo è il limite della nostra cultura e anche di tanti dibattiti giornalistico politici il fatto che
Si spostano le pedine ma l'idea di cambiamento
è un po'più remota non voglio dire bisogna coltivare l'utopia ma attraverso l'educazione
Pensare il futuro liberandosi da un senso di impotenza storia non è il teatrino quotidiano di fuochi di artificio e allora
Questo libro facendo rilevare bisogno vuoti in crisi vuole suscitare l'opportunità appassionante di cambiare educando cito rapidamente due casi dei tanti capitoli di quest'
Un libro perché come avete ben capito credo finora dalle cose che hanno detto le persone che mi hanno preceduto intervenendo qui non si parla solo di scuola
Si parla di tutta la vita perché tutta la vita educazione due due casi rapidamente la famiglia
La famiglia il rapporto si discosta da un'idea di famiglie un po'in Motta mitica che qualche volta si ritrova anche nei discorsi degli ambienti cattolici si scrive la famiglia stabile nella sua in mobilità senza tensioni è un sogno
Eppure
Nel rapporto si rileva l'enorme fiducia e domanda della famiglia nella nostra società e l'esperienza familiari sono ricordate come le più decisive da dove cominciare ci si chiede
La proposta è semplice mettere i bambini al centro della famiglia
E non è un'affermazione da poco quando paternità in mente maternità sono spesso concepiti come estensione dell'IRI io e bisogno soggettivo
E si afferma che il legame familiare non è aggiunto alla nostra identità ma il cuore della nostra identità laddove identità prima di tutto e personale esistenziale che culturale o di civiltà
E poi in una società tutta mercato dove tutto si vende tutto si compra
E dove sta sparendo il gratuito la famiglia soffre perché lo spazio della famiglia è essenzialmente quello della gratuita e l'educazione non funziona senza una forte dose di gratuita
Però
Però non è un sogno tutto questo è possibile interferire con l'orientamento di una società globalizzata che trasmette messaggi che educa in maniera subliminale
E qui torno alla paura
Alla paura
Che ci trova rassegnati come educatori e come genitori troppo arduo sembra
Intraprendere un cammino educativo
Anche perché
Fuori dalla scuola e la famiglia c'è grande mondo
E qui e interessante il capitolo sui mass media quello che ma quello anti amava il teatro globale giustamente nel libro si dice e invaso il termine villaggio globale mamma blu hanno corresse in teatro globale
Si legge se l'educazione dunque possibile solo nella relazione
In media non sono soggetti educativi
Si conclude così con chiarezza ma non solo si afferma il bambino ha bisogno di credere nei genitori negli adulti
Per crescere con una personalità equilibrata istaurare redazione relazioni fiduciarie con gli altri
Il rischio latente dell'esposizione televisiva sta nel fatto
Che un mezzo di rivelazione totale
Del resto
Il messaggio mediatico e televisivo è quello di un'identità s'spettacolarizzata di un'identità indurito tale
Di un'identità da cui scompaiono spesso i tratti delle Camere
Allora
Io credo che
Il capitolo sulla famiglia il capitolo sui media mostrano che questo rapporto vuole aprire un dibattito a tutto campo
Per esempio la conclusione del capitolo sui media e qualcosa di analogo si potrebbe dire anche sul capitolo dei consumi può sembrare semplicistica perché
A fronte dell'offensiva dei media si propone prima di tutto l'amicizia una comunità di vita di ideali la famiglia una presenza personale degli adulti con un senso di responsabilità
E troppo poco
Io penso
Io penso che questo libro insiste non so se l'ho ben capito anche sul poco su quel poco che è la persona che il bambino che il ragazzo che è l'adulto
Non si tratta solo di promuovere una riforma o cambiamenti
Ma prima di tutto suscitare scelte personali pensieri intraprese in modo che il gusto di educare i temi dell'educazione tornino una priorità tra gli adulti
Insomma
Quello che noi crediamo e che un uomo possa educare un altro uomo perché presidente un uomo può incontrare un altro uomo
E l'uomo torna al centro non nelle proclamazioni così facili nel nostro tempo l'uomo torna al centro nella prassi quotidiana di chi si dedica educare
Perché i Duc care è in un certo senso salvare da quella dissipazione dallo spreco della vita è educare
è dare la responsabilità di essere liberi quindi creativi e costruttivi anche solo un bambino solo un giovane educare anche solo un bambino solo un giovane un uomo una donna
è molto nota a tutti e veniamo alcuni di noi
Dalla toccante cerimonia di ieri della viste di Benedetto sedicesimo alla sinagoga di Roma è molto nota la frase della Mishima codificata da mai Monica chi salvo un uomo salva il mondo intero
E molto meno noto che identiche espressione si trova nel Corano esattamente nella sua della mensa dove si legge chiunque avrà vivificato una persona
Sarà come se avesse dato vita all'umanità intera
Io credo che questo è il nodo l'immenso valore della persona bambino figlio allievo
La televisione ci fa ragionare sulle masse o in termini di ascolto maleducazione sul singolo un giovane che diventa adulto libero
Dalla vita l'umanità
Chiunque avrà Fini ficcato una persona sarà come se avesse dato vita l'umanità intera questa mi sembra si oboe incolto la passione che attraversa questo libro
E il mio modesto ma caldo oppure io eh
Che possa aprire un dibattito perché finalmente
Diciamo
La laicità
Sì mi su ritmi sulle cose sulle idee e sulla passione civile grazie
Evidente a tutti che si vorrebbe davvero una quanto una dose insopportabile di presunzione intellettuale per pensare di poter concludere un dibattito come questo
E quindi io mi limito
A ringraziare ancora una volta e in modo ancor più insistito dopo aver inteso i loro interventi coloro che hanno reso possibile una bella mattinata come quella che abbiamo vissuto
A seguito della presentazione di un bel libro quale quello che è stato presentato da sua Eminenza il Cardinal Camillo Ruini del professor Tullio De Mauro che dal professor Andrea Riccardi grazie