Rapporto 2009 Svimez sull'Economia del Mezzogiorno

Spererei gli amici di prendere posto grazie
Per non parlare di inizio
Dalla nostra manifestazione
Sullo svolgimento
Secco
Vorrei dare inizio a questa
Manifestazione
Diventata
L'elemento tradizionale della
Politica dalla cultura italiana
Dando lettura
Del messaggio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha indirizzato alla svilimento in occasione dalla presentazione del Rapporto due mila e nove sull'economia del Mezzogiorno
Do lettura del testo
I rapporti della Svimez sull'economia del Mezzogiorno offrono ogni anno
Un quadro accurato di informazioni e valutazioni
Che fornisce la base per un'analisi critica degli andamenti e recenti avverta ad una riflessione due prospettive dell'economia meridionale netto e rapporti con l'economia nazionale ed internazionale
Nell'attuale situazione di crisi economica e finanziaria che spinge a dare priorità agli interventi che possono meeting chiare gli affetti dalle famiglie e sulle imprese
Il valore dal il lavoro dalla scrivente si dialetti aiuta anche a comprendere la necessità di un'analisi
Non limitata all'immediato
La crisi economica rafforza il convincimento che è una prospettiva di stabile ha ripresa del processo di sviluppo debba essere fondata sul superamento degli squilibri territoriali
Necessario per utilizzare pienamente tutte le potenzialità del nostro Paese
Il fatto che le politiche di riequilibrio
Territoriale
Messe in atto in passato abbiano conseguito risultati insufficienti rende certamente indispensabile un forte impegno di efficienza e di innovazione da parte delle istituzioni meridionali
Ma questo impegno non sarebbe sufficiente senza il supporto di una strategia di politica economica nazionale mirata al superamento dei divari in termini di dotazione di infrastrutture
Di intervento di dimessi mente in capitale umano il rendimento dalle amministrazioni pubbliche e di qualità dei servizi pubblici
In un contesto nel quale la crisi economica rende più difficile il bilanciamento tra i diversi obiettivi
Cresce l'incertezza sulle risorse disponibili e insieme con essa l'incertezza del quadro di riferimento delle politiche per il Mezzogiorno
Occorre reagire accrescendo la consapevolezza nelle istituzioni
E in tutta la società italiana del carattere prioritario ed alla portata strategica dell'obiettivo del superamento dei divari fra nord e sud
Il lavoro dalla Svimez offre un contributo importante allo sviluppo di un confronto nazionale aperto ed approfondito su questi temi
Confronto che alla stessa di mezzo ed altre istituzioni culturali meridionalista ritengono fondatamente indispensabile
Con questa riflessione in
Auguro il migliore svolgimento dei vostri lavori Giorgio Napolitano
Questa è una premessa ovviamente al nostro lavoro è rimasto a loro comincia con la presentazione del rapporto Svimez dal due mila nove
Da parte del dottor Riccardo Padovani direttore dalla Svimez e successivamente dal sor Luca Bianchi vicedirettore della sfida prego il dottor Padova
Tre eccetera cercando tutti di rispettare i tempi in modo da lavorare
Sicurezza
Grazie
La presentazione del Rapporto di quest'anno interviene in una fase in cui la crisi internazionale si sta ripercuotendo sull'economia nazionale con una forza anche maggiore di quella che sono in pochi mesi fa era stata prevista
Il calo degli ordini della produzione industriale degli investimenti dell'occupazione configurano una recessione pesante con impatti significativi che tenderanno a trasferirsi dal sistema economico al tessuto sociale nazionale
Ed è in tale quadro che va collocata l'analisi del presente rapporto che ha cercato di mettere in evidenza al processo incompiuto di trasformazione dell'economia meridionale in questi ultimi anni
Processo sul quale continuano ad incidere debolezze strutturali che affondano le radici nel passato e al tempo stesso alcuni importanti elementi di mutamento dell'economia e della società meridionale
L'attuale mix di crisi economica e di delegittimazione politica che il sud sta attraversando pone ad alto rischio la possibilità di completare la transizione
Verso un'economia più competitiva e allo stesso tempo indebolisce qualsiasi prospettiva di ripresa del sistema nazionale
Occorre invece essere consapevoli che un progetto nazionale per la crescita del Mezzogiorno e per la valorizzazione delle sue potenzialità
Dipenderà in larga parte dal sostegno che una rinnovata azione pubblica europea nazionale delle Regioni saprà fornire al sistema delle imprese alle famiglie
Sia attraverso politiche anticongiunturali orientate per quanto possibile in senso meridionalisti CRO sia attraverso politiche strutturali di crescita e coesione nel campo delle infrastrutture dell'innovazione e ricerca e per lo sviluppo dell'industria
A tal fine rapporto identifica alcune linee di intervento che possono servire ad accompagnare i processi di modernizzazione in atto lo sviluppo delle reti infrastrutturali e tecnologiche formative bancaria
Una politica industriale specifica per il Sud
Il rafforzamento dalla qualità del territorio l'avvio delle grandi riforme strutturali della Pubblica amministrazione del welfare in primo luogo utili per tutto il Paese indispensabili per riavviare la crescita del Mezzogiorno
Le stime della Svimez mostrano come già nel due mila otto l'economia meridionale abbia registrato una recessione sia pur di poco più grave è che nel Centro-Nord almeno uno contro almeno uno per cento del resto del Paese
Recessione che in base agli indicatori congiunturale territoriali relativi alla prima parte del due mila e nove
Ha conosciuto al sud una forte intensificazione una prospettiva critica che incide su un'area Giacomo elevata disoccupazione con diffuse situazioni di povertà e che rischia dunque di determinare effetti pesanti
Sia in termini economici che sociali
Ma soprattutto vi è un fatto nuovo rispetto al passato nelle fasi congiunturali negative determinate come in questo caso da fattori esogeni il Mezzogiorno proprio per effetto dalla sua minore apertura internazionale tendeva a risentire meno del rallentamento dell'economia mondiale
Questa volta invece proprio nel sud che la crisi rischia di mordere maggiormente con effetti fortemente negativi sulla dinamica dei consumi degli investimenti e dell'occupazione questo perché l'economia meridionale
Suma l'inversione ciclica debolezze strutturali che affondano radici nel tempo e che si aggravano nell'attuale fase congiunturale
Dal due mila due ad oggi
Le regioni del sud sono sempre cresciute meno di quelle del resto del Paese nel periodo due mila uno due mila otto incremento annuo del prodotto interno lordo del Mezzogiorno dello zero sei per cento
Ahimè da
All'anno è risultato pari a poco più della metà di quello del Centro-Nord non si era mai registrato dal dopoguerra un periodo di sette anni in cui lo sviluppo del Sud fosse costantemente inferiore a quello del Centro-Nord
Il divario in termini di prodotto per abitante che la misura comunemente utilizzata per valutare il differenze di sviluppo economico parare è invece lievemente diminuito negli ultimi sette anni
Ma solo a causa dei flussi migratori meridionali esteri in direzione del nord
Il PIL pro capite del Mezzogiorno è risultato essere nel due mila otto pari al cinquantotto SD quello del Centro-Nord con un lieve recupero rispetto all'anno precedente di quasi due punti percentuali in più rispetto a livello del due mila
Si conferma dunque il giudizio dato lo scorso anno di una leggera convergenza raggiunta però per via patologica
Cioè non con maggiore cresce ma
Crescita ma con perdita relativa di popolazione
La mancata converge la mancanza di convergenza delle regioni ritardo di sviluppo con quelle più ricche che si verifica in Italia nell'ultimo decennio ha in controtendenza
Con quanto avviene nel resto d'Europa gli anni due mila sono stati infatti caratterizzati a livello continentale
Da un significativo recupero delle aree europee dell'Obiettivo uno che si sono sviluppate ad un tasso superiore a quello della media UE a ventisette nel periodo novantadue due mila cinque il tasso di crescita medio annuo
Del PIL pro capite delle Regioni dell'Obiettivo uno europee risultato del tre per cento circa mentre quello medio dell'Unione è stato dell'uno e nove
Le aree Obiettivo uno del Mezzogiorno non hanno però seguito questa lamento cioè la crescita del PIL pro capite è stata nel periodo
Nel
Non solo lievemente minore di quella italiana zero sei rispetto allo zero sette ma soprattutto molto inferiore a quella delle restanti regioni Obiettivo uno dell'Europa appunto zero sei contro tre per cento
L'economia meridionale risente particolarmente del fatto di essere stata accolta dalla crisi in una fase di particolare fragilità mentre si stanno avviando su tutto il territorio nazionale
Processi di aggiustamento sia dal lato delle imprese per aumentare produttività il profittabilità
Sia dal lato del bilancio pubblico volti alla riduzione del debito
Tali processi sono risultati appaiono ancora oggi meno intensi nel Mezzogiorno
Aria che soffre misure assai più accentuata delle note debolezze strutturale di guarda anche il modello di specializzazione produttiva la capacità innovativa che caratterizzano l'intero sistema nazionale nel confronto con i principali Paesi sviluppati
Le analisi del rapporto mostrano come le imprese meridionali sempre di non essere state maggiormente colpite dall'intensificarsi dalla concorrenza internazionale verosimilmente per motivi di composizione settoriale nel Mezzogiorno pensano
Meno che al nord i settori che hanno tenuto meglio quali ad esempio le industrie meccaniche forni fornitrici di beni capitali
E per una minore presenza nei mercati di agenti e per la dimensione media delle imprese nettamente le imprese industriali inferiore a quella del Centro-Nord
In questo contesto la compressione in atto del processo di accumulazione al sud
Può ridurre drasticamente le potenzialità competitive dell'Area anche in presenza di una ripresa della domanda interna e internazionale dall'inizio del decenni a fine due mila otto gli investimenti fissi lordi sono cresciuti al sud del nove tre per cento
Di due punti in meno rispetto al Centro-Nord se si analizza il solo settore dell'industria in senso stretto
Investimenti sono crollati comune timidamente nell'ultimo settennio del quindici e sette per cento nel Mezzogiorno a fronte di una flessione del cinque per cento nel resto del Paese
All'interno di una simile dinamica va sottolineato il dato non favorevole del due mila otto quando gli investimenti fissi lordi nel Mezzogiorno sono diminuiti del due otto per cento
Dopo la crescita dell'uno e uno nel due mila sette e in particolare quelle industriali hanno fatto segnare una flessione di quasi il sette per cento
A proposito va sottolineato che proprio il meccanismo di accumulazione in realtà non solo di capitale fisico ma anche umane tecnologico che guida il recupero di produttività
E quindi di prodotto e di capacità competitiva se si analizza l'andamento del divario economico nord-sud nel più lungo periodo è possibile verificare che un significativo processo di convergenza sia realizzato soltanto nel periodo compreso tra cinquantuno il settantatré
Periodo in cui il processo di accumulazione è stato nel Mezzogiorno elevato è sempre superiore a quello registrato nel Centro-Nord sostenendo la dinamica della produttività
Sono gli ha nelle quali un rapido aumento del prodotto per addetto riflesso diffondersi di una struttura industriale caratterizzata da una levata produttività in un'economia prevalentemente agricola
Tra il cinquantuno il settantatré il rapporto tra investimenti e piglia tasso di accumulazione
Al sud e circa raddoppiato dal diciassette al trentatré per cento raggiungendo un livello superiore di oltre dieci punti rispetto a quello rilevabile nel nord a partire però dagli anni mediamente successivi al primo sciocca da petrolio
Esso sin deboli progressivamente crollando nel novantacinque livelli dei primi anni Cinquanta diciannove e cinque e vi allineandosi a quello del nord per fare da metà degli anni novanta
L'aria debole a un tasso di accumulazione pari a quello dell'area
Più forte quindi evidentemente non tale da garantire un recupero data le basi di partenza
Sì nelle dinamiche riflettono non solo i cambiamenti nel contesto competitivo istituzionale ma anche la diversa efficacia delle politiche pubbliche
Come si avrà modo di riprendere nel seguito una riflessione sulla struttura i contenuti delle politiche di sviluppo e coesione non può dunque prescindere da una maggiore finalizzazione
Degli interventi pubblici e la capacità di accrescere le convenienze per gli investimenti produttivi in particolare privati
Nel due mila otto ha contribuito alla flessione della domanda interna anche una contrazione della dinamica dei consumi in tutto il Paese
In particolare i consumi delle famiglie hanno fatto segnare una significativa riduzione meno zero nove al nord meno uno e quattro nel Sud con un'estensione specialmente nel sud delle difficoltà dal comparto dei beni durevoli e quelli non durevoli
I consumi alimentari sono calati nel due mila otto del due mila sette nel sud di oltre mezzo punto in più che nella nord
Come spia di una difficoltà di mantenere lo Standard in ritardo
Che cominciano a investire strati sempre più ampi della popolazione
Alla base del progressivo impedimenti impoverimento del Mezzogiorno c'è una brusca contrazione dell'occupazione registrata si già nel corso del due mila otto e poi aggravate si significativamente nel due mila nove
La sequenza nei trimestri e preoccupante meno uno nel terzo trimestre due mila otto meno uno e nove nel quattro trimestri poi riconfermato nel primo
Del due mila nove tra gennaio due mila e nove gennaio due mila otto si sono perse al sud centoquattordici mila posti di lavoro
Nel solo comparto industriale meridionale che più sta soffrendo la fase di crisi l'occupazione si è ridotta di cinquantasette mila unità
Meno sei e sei per cento a fronte del meno zero sei al Centro-Nord ciò vuol dire che molti lavoratori spesso precari a termine e quindi privi della copertura dei sistemi di ammortizzatori sociali si sono trovati improvvisamente senza lavoro il reddito
Simile dinamiche in un'area dove lavora pena il quarantaquattro per cento dalla popolazione in età di lavoro e le donne che lavorano sono meno di tre su dieci
Costituiscono una situazione di potenziale emergenza sociale trascurata dalla politica nazionale che richiede risposte assai più incisiva
L'interruzione di una sia pur minima tendenza la convergenza trarre deboli aree forti del nostro Paese costituisce come si è visto un'anomalia del panorama europeo
E richiede una profonda riflessione le analisi contenute nel rapporto mostrano sulla base di una valutazione econometrica
Che la politica di coesione comunitaria contribuito progress positivamente ai processi di crescita di convergenza nell'Unione europea e che tale contributo è valutabile per il complesso delle regioni Obiettivo uno destinatari di tali risorse
Tra zero quattro
Decimi di punto e otto in media zero cinque
Di crescita aggiuntiva l'anno nel periodo novantaquattro due mila e sei un analogo se esercizio condotto dalla Banca d'Italia con riferimento alle sole regioni Obiettivo uno italiane
Ha invece mostrato che tale contributo è stato di zero venti cinque decimi di punto a conferma di una minore efficacia quindi più o meno l'efficacia
Grosso modo i pari alla vita che altrove
Un simile risultato che non è certamente riconducibile solo a difetti interni alla politica regionale ma anche al limite delle politiche generali nazionali e alla mancata assunzione in esse di un orientamento meridionalisti co che purtroppo una costante
Diciamo dal dopoguerra richiede una valutazione delle caratteristiche dei limiti della politica regionale di sviluppo né su aspetti quantitativi ma anche nelle carenze di qualità degli interventi
Per quanto riguarda l'aspetto quantitativo una minore efficacia della politica di coesione del nostro Paese si colloca in un contesto caratterizzato in generale non progressivo indebolimento del processo di accumulazione di capitale pubblico
Indebolimento che si è manifestato con effetti particolarmente marcate nel Mezzogiorno dove la spesa complessiva dell'Appia anche escludendo gli enti previdenziali risulta più bassa che nel resto del Paese
Questo dato smentisce l'opinione diffusa di un eccesso di spesa nell'area
Il fenomeno riguarda sia le spese correnti che quelle in conto capitale per le spese correnti nel due mila sette la differenza negativa a sfavore del Mezzogiorno rispetto al nord era di un punto e sette per quella in conto capitale di due punti SI
La quota del Mezzogiorno sulla spesa in conto capitale del Paese è scesa progressivamente nel corso di questo decennio dal quarantuno e uno per cento del due mila e uno al trenta sei otto nel due mila sei
Al trentacinque quattro nel due mila sette il valore stimato per il due mila otto diminuito al trentaquattro e nove per cento e quindi ormai inferiore al peso demografico delle aree che del trentacinque per cento
Ed è ben lontano dall'obiettivo del quaranta quarantacinque per cento indicato fino all'anno scorso nei documenti governativi come target si sarebbe ormai in tal modo del tutto annullata l'aggiuntività delle risorse
Destinate allo sviluppo del Mezzogiorno che sarebbero invece state utilizzate per compensare l'insufficiente spesso ordinarie interventi di normale amministrazione
Poiché quest'anno vi parti mento per le politiche di sviluppo e coesione non ha potuto rendere disponibile il dato relativo alla spesa ordinaria il riferimento è quello contenuto nel rapporto dello scorso anno che indicava per il due mila sette una quota di spesa ordinaria
Destinato alla formazione di capitale del Mezzogiorno sul totale nazionale pari ad appena il ventuno e quattro per cento
Inferiore cioè di circa sedici punti al peso naturale dell'aria media della quota di popolazione di territorio di quasi nove punti rispetto all'obiettivo del trenta per cento indicato per la componente ordinaria dei documenti governativi come target
L'effettivo l'effetto negativo sulla dotazione di capitale nel Mezzogiorno conseguente al basso livello di spesa in conto capitale effettuato dall'amministrazione pubbliche è ampliato per effetto di una ridotta attività di investimento delle imprese pubbliche nazionali e locale
Che danno invece un forte contributo l'accumulazione di capitale nel Centro-Nord
Per le imprese pubbliche locali la quota di spesa localizzata nel Mezzogiorno pari a poco meno del venti per cento della spesa complessiva a livello nazionale
Risente da una parte della debolezza degli enti locali meridionali e dall'altra dalle minori capacità manageriali espressione della debolezza del sistema produttivo dell'aria siamo ben lontani dalla realtà dell'impresa locale del centro nord
Tra le quali vi sono vere e proprie holding con società quotata in borsa che competono a livello nazionale internazionale
Nel caso delle imprese pubbliche nazionali invece la concentrazione degli interventi nel nord oltre il settantasei per cento nel due mila sette
Risponde al criterio nell'ambito di una gestione privatistica di privilegiare gli investimenti con maggiore ritorno economico localizzati nelle aree già sviluppate dove anche la domanda da soddisfare
Piuttosto che quelli in aree non sviluppate
Dove dovrebbero svolgere una funzione di stimolo dallo sviluppo spetterebbe allo Stato che non è azionista di per sé perseguire un'azione redistributiva tra le aree del Paese
Al momento dell'approvazione del contratto di programma con questa impresa evitando così che ad esempio le Ferrovie dello Stato
Destinino appena al ventuno per cento degli investimenti al Sud
Ora
In merito alla politica di coesione il ciclo di programmazione dei fondi strutturali due mila due mila sei è giunta a completamento essendo scaduto il termine utile per l'erogazione dei contributi assegnati fissato al trenta giugno scorso
Al venti febbraio due mila nove per l'Obiettivo uno si stimava necessario erogare circa due virgola sette miliardi di euro per conseguire il risultato del completo assorbimento del contributo programmato pari a quarantacinque virgola nove miliardi
Il risultato del pieno utilizzo delle risorse comunitarie tuttavia non è un dato del tutto significativo i target di spesa dell'Obiettivo uno infatti sono stati finora raggiunti grazie anche ad un ampio ricorso a progetti coerenti
Progetti che erano già copertura in altre risorse nazionali e regionali presenti in tutti gli assi prioritari di sviluppo
Alla fine del due mila otto il valore dei progetti coerenti e calcolato pari a venti virgola quattro miliardi di euro corrispondente al quarantaquattro per cento del valore dell'attuazione finanziaria del Cucci S due mila due mila sei
E al trentaquattro insetto del valore dei progetti identificati
L'uso dei progetti coerenti nella programmazione appena conclusa risulta particolarmente elevato in alcuni assi strategici per lo sviluppo regionale riguardanti le infrastrutture in particolare di trasporto
Come ad esempio l'asse Reti e nodi di servizio per il quale la quota risulta superiore ai tre quarti del valore dell'attuazione dell'Asse oltrepassa al sessanta per cento del valore di progetti identificati
Rilevato poli corse progetti coerenti costituisce una manifestazione degli importanti limiti del passato ciclo di programmazione ormai largamente riconosciuti la mancata concentrazione degli interventi sul numero selezionato di ambiti
Con la disposizione delle risorse aggiuntive finalizzata all'accelerazione dello sviluppo in un'eccessiva molti Civita i processi di progetti
Per lentezze gli scoordinamento i nella concezione progettazione e realizzazione degli interventi stessa tradotti si spesso non la formazione di residui
Ciò in buona parte frutto dell'impianto strategico ed istituzionale stesso della programmazione due mila due mila sei che è stato già in passato in sede di rapporto Svimez
Oggetto di rilievi critici relazione alla numerosità dei livelli di governo
Con molti e alla difficoltà del loro coordinamento e l'eccessiva enfasi attribuita nell'impostazione e la realizzazione della politica ai fattori di contesto soggetti locali
La presa d'atto della scarsa efficacia dalla programmazione appena conclusa ai fini dello sviluppo sta chiaramente indicare la necessità di una svolta
Sia per quanto riguarda le modalità di programmazione la focalizzazione della spessa sia per quanto riguarda la realizzazione degli interventi
Rispetto al percorso sin qui seguito parrebbe necessario procedere ad un forte processo di riforma interna della programmazione che pure evitando di terminare rotture traumatiche che rischierebbero di ritardare la spesa e far perdere risorse
Pongo a più stringenti vincoli la frammentazione la dispersione territoriale a quell'eccesso di localismi che hanno marginalmente condizionato i risultati delle politiche
Impostazione del nuovo quadro strategico due mila sette due mila e tredici si è però invece mossa ancora all'interno di una sostanziale continuità con il precedente ciclo di programmazione
La struttura dei programmi risulta caratterizzata da una maggiore flessibilità ma anche indeterminatezza sono state identificate indicatori e target da raggiungere
Ma sono solo accennati contenuti operativi della programmazione delle linee di intervento
Queste ultime peraltro contengono scarse indicazioni in merito agli strumenti percorsi da realizzare fidelizzazione così da determinare un in sintesi insufficiente definizione dei contenuti è una frattura TAR programmazione strategica ed operativa
Appare assente una regia complessiva del processo di attuazione nella direzione del perseguimento degli obiettivi enunciati
Mentre la scelta dei tempi delle modalità di realizzazione della strategia viene rimandata e
Demandata alle decisioni di attuazione delle singole amministrazione
Il Cucci essergli QSN qua il Quadro strategico nazionale due mila sette due mila e tredici dovrebbe rappresentare peraltro la cornice programmatica per la politica regionale unitaria finanziata con risorse nazionali del FAS e con quelle comunitarie dei fondi strutturali
Tuttavia come si avrà modo di riprendere il disegno di programmazione unitario è stato potente potenziato da decisioni governative intervenute nel corso del due mila otto e dei primi mesi del due mila nove
Per evitare che nel ciclo due mila sette due mila e tredici si ripetano le criticità emerse con riferimento al precedente periodo un mutamento di rotta è possibile auspicabile dando luogo ad una più effettive stabile con la
Cooperazione tra le regioni del sud e ad un più forte coordinamento fra il sette l'azione dell'amministrazione centrale in una prospettiva strategica riferita ai bisogni collettivi del Mezzogiorno
Dovrebbe essere inoltre riconosciuta priorità politica di livello nazionale al Governo la valorizzazione alla sorveglianza di un bacino finanziario significativo come quello dei fondi strutturali
Con un vincolo territoriale vigilato dalla Commissione europea e che quindi in caso di mancato impiego non sia destinabile ad altri utilizzi
Va evidenziata riguardo che la flessibilità della programmazione attuale consente di focalizzare le scelte e di selezionare i progetti cruciali senza interventi dalla Commissione europea
è possibile pertanto è necessario identificare dare evidenze visibilità nell'ambito di obiettivi chiave di grande rilevanza ad alcuni specifici Progetto in particolare quelli legata infrastrutture innovazione delle imprese
Che possano rappresentare tradurre in maniera chiara le priorità strategiche indicata nei programmi operativi regionali e nazionali ed avviarne immediatamente la realizzazione con un calendario stringente da sottoporre a stretta sorveglianza
è importante però che su tali percorsi ormai solo cinque anni dalla fine dell'attuale ciclo di programmazione abbia focalizzarsi l'attenzione della politica Governo e Parlamento e dell'opinione pubblica assicurando il più ampio coinvolgimento e supporto per il suo successo
Io ora
E veniamo alle politiche nel periodo di crisi in Italia il finanziamento degli interventi anticrisi è stato assicurato principalmente da interventi di riallocazione rimodulazione di risorse pluriennale
Destinata in ogni larga misura interventi infrastrutturali infatti gran parte delle maggiori spese sono state compensate mediante tagli riprogrammazioni e riallocazioni delle risorse nazionali
Finalizzate soprattutto allo sviluppo del Mezzogiorno presenti nel fondo per le aree sottoutilizzate FAS
Il FAS secondo quanto stabilito dalla legge istitutiva avrebbe dovuto essere ripartite esclusivamente con apposite delibere CIPE per investimenti pubblici
E per incentivi con finalità dell'equilibrio economico e sociale sulla base del criterio generale di destinazione delle risorse
Nel corso del due mila otto e dei primi sei mesi del due mila nove invece legislatore anticipando l'opera di ripartizione del CIPE è intervenuto con rilevanti utilizzi della traduzione FAS per impieghi sovente non coerenti con le finalità proprie del fondo
Questo ha determinato pre allocazione delle risorse FAS verso specifiche destinazioni che prima deliberazione CIPE hanno ridotto in misura considerevole l'entità dei fondi da ripartire per le aree sottoutilizzate
Ed esteso anche al Centro-Nord la possibilità di finanziamento sistematico su fonti vincolate la politica di coesione
Il volume delle risorse FAS mobilitato prima per il finanziamento di interventi di carattere emergenziale rifiuti risanamento bilanci comuni Roma e Catania eccetera
E successivamente per misure anticrisi è ingente a maggio due mila nove risultava utilizzi del FAS per oltre dieci otto miliardi di euro
A valere sulle risorse stanziate per il periodo due mila otto due mila dodici
Questo ha implicazioni rilevanti non solo sul finanziamento degli interventi previsti dalla legislazione nazionale per le aree sottoutilizzate ma anche sul quadro strategico nazionale due mila sette due mila tredici
Indebolendo né significativamente la componente nazionale il quadro strategico nazionale prevedeva infatti come richiamato una programmazione coordinate contestuale dei fondi nazionali ed europee destinate alle politiche
Regionale
Con i successivi decreti anche Rita anticrisi una percentuale significativa da risorse FAS è stata stanziata su altri fondi il Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale presso la Presidenza del Consiglio ministri con una dotazione di circa nove miliardi
Il Fondo infrastrutture non lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico con la dotazione prima di circa sette miliardi poi integrata con altri cinque miliardi
Il fondo sociale per l'occupazione la formazione presso il Ministero del lavoro della salute e delle politiche sociali cui sono stati destinati circa quattro miliardi del FAS
Tali fondi pur formalmente vincolati per legge per l'ottantacinque per cento in favore delle Regioni del sud per il quindici in favore delle aree sottoutilizzate delle Regioni del Centro-Nord
Di fatto sono stati successivamente utilizzati per finalità specifiche non condizionata e particolari destinazioni territoriali
Sempre a reca su del fondo sociale per l'occupazione la formazione
Nel quale confluiscono in modo non distinto oltre agli forse sorse FAS destinata le aree sottoutilizzate anche le risorse del Fondo per l'occupazione nonché tutti gli stanziamenti per il finanziamento degli ammortizzatori sociali concessi in deroga a normativa vigente
E quelli destinati in via ordinaria dal CIPE la formazione
L'area meridionale si trova pertanto a competere in termini di capacità di assorbimento con le aree a più alto tasso di sviluppo del Paese che riescono ad attivare una più efficiente programmazioni di spese più elevati livelli di progettualità
Anche in una un favorevole situazione congiunturale la concentrazione di programmazione delle risorse FAS a fini strategici su infrastrutture prioritarie
Nel quadro di una più generale riforma interna della politica regionale di cui si è prima fermata nell'opportunità viene così limitate spiazzata da impieghi verso un'aria più intenso e rapido tiraggio di risorse
Emerge dunque con evidenza una configurazione di non neutralità della crisi
Che rischia
Di dare luogo ad una tendenza alla redistribuzione delle risorse a favore delle aree forti tendenza che potrebbe perdurare anche oltre la fase congiunturale
In considerazione dell'ampiezza dei processi di ristrutturazione che si richiederanno per il super fallimento delle difficoltà strutturale indotte da una crisi di carattere internazionale ed esogena quale quella in corso
Da questo punto di vista l'attuale situazione appare confrontabile con quella degli anni successivi la crisi petrolifera del mille novecentosettantatré
Che pose fine alla fase d'intensa convergenza fra al sud nord della quale fece seguito lungo periodo di progressivo indebolimento dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno
Nella sua introduzione al secondo rapporto sull'economia del Mezzogiorno del mille novecentosettantacinque l'allora presidente Pasquale Saraceno aveva prontamente denunciato tale rischio
Quando come quest'anno rilevava stata c'è e non vi è alcun Sarkozy dell'economia da distribuire fra varie alternative di utilizzazione ma anzi l'impoverimento generale che occorre distribuire
La forza organizzata di pressione di lotte in difesa degli interessi immediatamente minacciati tende naturalmente a prevalere
Le regioni settentrionali sembrano di fatto reclamare asse la parte più rilevante delle risorse da destinare alla ristrutturazione e quindi al futuro sviluppo dell'industria italiana
Non sarebbe certo sorprendente che il grande obiettivo dell'unificazione economica del Paese sia di fatto travolto da una successione di decisioni condizionate dall'evolversi la congiuntura
E di fronte a una simile rischio egli ammoniva oggi meno che mai il Mezzogiorno può essere considerato un problema residuando affrontare solo se dopo
Che si sia risolto quello del rilancio dell'economia Mezzogiorno è un problema di politica generale che deve trovare posto nelle strategie della ripresa
Un ammonimento ovviamente non ascoltato ma oggi come allora conserva la sua validità l'indicazione della necessità di una politica di sviluppo nazionale unitaria
Che tenendo conto anche delle urgenti esigenze di ristrutturazione dei sistemi produttivi a più alto sviluppo
Tasso di sviluppo sia però in grado di conciliare la necessità di risanamento e riconversione degli uni con il mantenimento di un'azione costante ed efficace per la riduzione del divario strutturale di sviluppo tra sud nove grazie
Ringrazio il
Dottor padovani direttore aver riveste prego il dottor Bianchi che vuole fare più fare la parte dei suoi
Buongiorno del
Quadro complessivo è emerso dalla insomma perché emerge dal rapporto nonché dalla parte relazione del dottor Padoan è chiaramente un da un mero quadro complessiva molto difficile
In cui come detto nel Mezzogiorno affronta la crisi economica senza aver risolto molti dei
Proprio in guai strutturale che quindi e col risultato che proprio la crisi sta mordendo molto in queste aree nel rapporto però devo dire che ottenuti da conto all'interno della
Aspetto ed scusate c'era l'altro file
E questo
Va beh
Dicevo c'è un altro volevo mettere in luce accanto ad alcuni elementi di difficoltà strutturale anche elementi alcuni elementi che fatico ora trovare spazio all'interno lettura macro economia però era interessante di movimento al Mezzogiorno in particolare su due aspetti contavo di soffermarmi banche pur rapidamente
Qui prima di tutto questo della
Processo di integrazione internazionale del Mezzogiorno il Mezzogiorno pur rappresentando grado integrazione internazionale ancora molto basso
Ha messo in atto negli ultimi anni un processo di graduale aumento della quota dell'export
Che si è riflessa soprattutto nell'ultimo anno e gli ultimi tre anni in particolare sulla crescita molto forte della quota e l'esportazione verso i Paesi del Mediterraneo
Questo rappresenta a nostro parere una era un elemento nuovo perché spinge anche a rileggere
Quella che è stato un po'l'opzione mediterranea che molto spesso si è parlato in questo Paese legandolo quasi esclusivamente di solito a un'opzione di carattere logistico
Quindi molto spesso si è parlato di Mezzogiorno come piattaforma logistica del Paese accanto ad essa sembra invece che si stanno avviando dei processi di integrazione economica sia pure ancora
Iniziali testimoniati ad esempio da una crescita molto forte delle esportazioni e le imprese meridionali verso i Paesi del nord del Mediterraneo questo vuol dire che rappresentano anche mercati di sbocco interessanti
Ormai nel due mila otto circa un terzo delle esportazioni extra UE
Delle imprese meridionali vanno verso i Paesi del Mediterraneo il due mila otto che è stato un anno ancora positivo ma in cui la seconda parte dell'anno se sofferta la crescita dell'export meridionale verso quelle aree è stata o del trentotto per cento
Le previsioni di crescita per l'area del Mediterraneo anche nel due mila nove in una fase di crescita sono ancora positive quindi vuol dire che ci sono delle potenzialità di crescita in quell'area molto forti
E anche abbastanza indipendente o comunque più protette dalla crisi internazionale di quanto non sia altrove
Non abbiamo fatto anche un'analisi sulla dall'andamento dell'indice di Borsa e le principali Borse
Dei Paesi del Mediterraneo e vediamo che anche nella fase di crisi finanziaria sostanzialmente hanno tenuto vuol dire che rappresentano quelle aree anche un affare di attrazione di capitale estero
Molto rilevanti quindi diciamo che
Processi di integrazione economica e diciamo primi inizi di processi integrazione economica se supportati adeguatamente con diciamo un accompagnamento anche dal punto di vista delle politiche
Attraverso appunto collegamenti tra le Confindustrie tale camere di commercio sensata può rappresentare anche una
Dare credibilità un'opzione questa mediterranea che sembrava invece un po'
Rimasto soltanto nelle retorica di molti di molto interventi un ulteriore elemento interessante che è emerso dal rapporto è quello invece delle
Quanto riguarda il settore imprenditoriale meridionale
C'è la crisi purtroppo a impazzisce impattato dal Mezzogiorno all'interno di una fase di ristrutturazione i dati che mi dispiace non poter presentare comunque solo nel rapporto
Relativi al tasso di innovazione delle piccole imprese meridionali
Mettono in evidenza tra il due mila quattro due mila sei un arresto dice Arcori circa venti punti cioè se prima erano circa il quindici per cento imprese piccole imprese meridionali introducevo innovazione di prodotto di processo
Secondo un'indagine svolta da UniCredit nel due mila sei erano diventate circa il trenta trentacinque per cento
Questo vuol dire piccoli segnali di miglioramento questo vuol dire che l'apertura compreso internazionali ha un po'stimolato le imprese meridionali in questa fase il problema che rispetta questo come vi dicevo questa fase di transizione assolutamente incompleta
Anche quantitativamente non molto rilevante tanto è vero che non riusciamo a vederla voi nei dati macro economici
E appunto incrocia una crisi finanziaria molto dura incrocia come abbiamo messo da parte in evidenza il rapporto anche
Un vincoli soprattutto sul sistema del credito molto rilevanti
Elemento su cui non ci soffermiamo con particolare evidenza quest'anno che quindi possono rappresentare
Proprio per le imprese che avevano avviato processi di ammodernamento quindi si erano esposte in termini di investimenti a breve a lungo termine un vincolo e credo può rappresentare un elemento molto rilevante
Quindi vi dicevo segnali eredi di movimento di ogni ali di dinamismo
Dell'economia meridionale non sufficientemente accompagnati è senz'altro il rischio di essere spazzato in questa fase
Un altro elemento su cui siamo molto fermati al rapporto
E che invece è senz'altro denuncia la gravità della situazione direi non solo economica del Mezzogiorno di questi anni è quello relativamente al sistema formare io dico se sarà formativo
Non è agli atti ultimi abbiamo dato conto di una crescita fortissima
Del tasso di scolarizzazione del Mezzogiorno addirittura siamo ormai a tassi di scolarità di secondaria superiore nel sud superiori a quelli del Centro-Nord
è un progresso realizzato in dieci anni qui diciamo con no quindi con un po'molto molto un processo molto sostenuto e ha riguardato anche la ritorni verso Italia
I dati degli ultimi anni riguardanti gli iscritti all'Università per cento diplomati sembra invece segnalare una battuta d'arresto anzi un'inversione di tendenza questo rappresenta un fatto di riflessione perché vuol dire un'interruzione del processo di accumulazione del capitale umano
Che come diciamo sempre uno degli elementi fondamentali la voglia di sviluppo
Su cui probabilmente qualche riflessione va fatta il punto settantadue giovani tutti che sia uno conseguito il diploma nel due mila due si scrive Oliver seda siamo calati a sessantaquattro per cento perdendo cioè perdendo negli ultimi anni
E dei grandi progressi che avevamo fatto questo rappresenta una sorta di scoraggiamento alle iscrizioni recitava
Che riflette proprio le difficoltà che questa grande massa i laureati che si è che esce fuori dal mio sita in questi anni meridionali
Riesca trovano nel trovare un'occupazione adeguato quindi ho votato Meduno starà giovamento delle famiglie dei singoli a investire distinzione solo superiore
Proprio perché tutti gli indicatori che abbiamo visto sulla diciamo sull'INPS sul
Sulla mancanza di un sistema di transizione efficiente tra scuola e lavoro
Con un sistema di collocamento più efficienza diciamo con leggiamo con i strumenti in grado di aumentare il rendimento dell'investimento formativo che poi è la chiave fondamentale per garantire questo investimento
Si tramuti poi INDA realizzazione personale ma anche improprio dei brand i sviluppo
Rappresenta un elemento di che do io insomma di estrema gravità
Perché appunto come dicevo aumentar dipendenza dalle famiglie riduce la crescita demografica la mobilità sociale aumenta il legame tra istruzione dei genitori e risultati dei figli questo è un altro elemento di tutte le
Analisi sia nazionali e internazionali confermo l'ancora una fortissima correlazione tra grado titolo di studio del genitore titolo di studio il figlio qui diciamo uno blocco dell'ascensore sociale molto rilevante
Questo in all'interno proprio di questo ragionamento ci siamo ora Forze armate sul indagine Istat relativa all'esiti formativi agli esiti occupazionali dei laureati meridionale
E abbiamo seguito il percorso dei giovani meridionali dall'iscrizione all'università fino al momento in cui trovano lavoro e vediamo se troviamo vari momenti diciamo di quella che abbiamo chiamato fugare il capitale umano un primo momento dall'iscrizione diversità
Cioè su novantasei mila giovani che si lavoreranno ventiquattromila hanno studiato al centro nord
Settare qui e settantadue mila vanno al sud a fronte di questa diciamo tendenza di
Migrazione per motivi di studio non c'è d'altra parte una capacità di attrazione delle università meridionali perché appena all'un per cento dei giovani del centro nord si reca studiare nel Mezzogiorno
Il la scelta di andare al centro nord
Paga in termini occupazionali perché i tassi di occupazione di Cristo dal nord al più alto anche di meritare di quelli che rimangono giù
Diceva questo primo momento di mobilità per motivi di studio si somma una seconda fase invece di mobilità
Nel momento in cui si va a cercare lavoro perché dei quarantasei mila giovani meridionali che hanno trovato lavoro avendo studiato e larghezza del sud ben quindici mila vanno assumano a lavorare nel centro nord
Questo vuol dire complessivamente che su un investimento formativo complessivo sul novantasei mila laureati
Dopo tre anni abbiamo un terzo circa e sono disoccupati i restanti si dividono tra trentasette mila che hanno trovato lavoro al Sud ben ventisei mila che vanno a lavorare al Centro-Nord
Qui diciamo un il centro nord rappresenta una prospettiva diciamo importante per i giovani meridionali come purtroppo del come
Modalità di mettere a frutto ciò che hanno studiato in questo senso anche
Nel rapporto si sostiene che d'altra parte proprio la prospettiva di trovare lavoro al centro nord rappresenta anche forse uno stimolo per studiare del Mezzogiorno
Quindi anche tutte le categorie di interpretazione su se sia una cosa positiva o negativa al fatto che se ne vadano senz'altro un impoverimento del capitale umano locale però d'altra parte un elemento di stabilizzazione si Daouda un certo punto di vista
La crescita dei laureati che vanno del nord dopo una volta diciamo per trovare lavoro è forte ed è in crescita rispetto alla
Indagine circa il dieci per cento come vedete il sistema del lavoro cento e trentennale piuttosto selettivo
Perché io circa il quaranta per cento di coloro che vanno al nord hanno valutazione tra centodieci o centodieci e lode
Quindi vuol dire che effettivamente dopo quelli che hanno più provi che hanno
Diciamo le maggiori e migliori competenze vanno via salto alcune slide per al bello del per velocizzare
Passo diciamo la parte delle politiche sul Mezzogiorno stato ampiamente trattato nell'intervento precedente noi siamo convinti e comunque una delle carenze della lo scarso impatto anche delle politiche
Specifiche per il Mezzogiorno negli ultimi anni sono dovuti anche carenza di politica nazionale
In questo senso recuperiamo un po'anche qui un concetto generale del meridionalismo dove invece
Dove politiche strutturali riforme le grandi riforme strutturali rappresentano in qualche maniera una componente anche della politica meridionalista e ci soffermiamo su due punti in assoluto uno è quello senz'altro la pubblica amministrazione
Nella inefficienze e dei servizi della pubblica amministrazione si riflette anche il
Il distorto ruolo dello stato dell'economia meridionale gli ultimi anni sono stati caratterizzati a livello
Generale da un diciamo una sorta di rimozione ideologia del Saint del ruolo dello Stato nell'economia a fronte di queste invece diciamo sotto mentite spoglie in qualche maniera nel mezzogiorno invece il ruolo dello Stato sia ampliato andando a coprire
Molti ambiti che magari non gli sono prettamente propri e invece indebolendo l'azione su alcuni elementi ordinari di vita dei cittadini e delle imprese importanti
Anche qui ci limitiamo a una carrellata rapida di alcuni dati
Lei ne efficiente l'irregolarità distribuzione dell'acqua abbiamo al ventuno virgola otto per cento delle famiglie nel Mezzogiorno che denunciano irregolarità contro il nove per cento il centro nord arriviamo al trenta per cento in Sicilia in Calabria
Alcuni elementi di diciamo inefficienza difficilmente spiegabile anche con i fattori di contesto locale non si spiega bene perché
Le persone che la che denunciano file alla posta superiore venti minuti debbano essere nel Mezzogiorno il doppio che nel centro nord
Ugualmente questo avviene per le ASL
Le inefficiente il sistema sanitario comunque complessivamente in cui si incrociano come diciamo sempre elementi di inefficienza con elementi invece di carenza anche nel
Anche le dotazioni finanziarie quindi siamo aprono chiaramente delle difficoltà di interpretazione anche delle soluzioni lo tutt'altro che semplice sono evidenti
I dati sulla gestione dei rifiuti altrettanto denunciano una differenza molto rilevante con loro insomma una prevalenza ancora di oltre l'ottanta per cento dei rifiuti che vanno in discarica del Mezzogiorno
Contro o quote molto minori sia di incenerimento che di recupero e di compostaggio
Negli ultimi anni va rilevato dei progressi abbastanza rilevanti al Mezzogiorno qui diciamo in questo senso ad esempio il fatto che la politica pubblica abbia identificato
Alcuni obiettivi di servizio come un target rappresenta senz'altro un problema u un elemento importante da rafforzare perché ciò dimostra che nel momento in cui gli obiettivi sono giusti probabilmente
E c'è una possibilità di monitorare il raggiungimento degli obiettivi nel tempo questo rappresenta una scelta giusta di politica economica
Le inefficienze del sistema giudiziario condizione non sia la vita dei cittadini ma soprattutto anche l'evitare le imprese in tutti gli indicatori internazionali doing business
Della Banca mondiale il Fondo monetario si sottolinea Polo come questi elementi che attengono alla vita dell'impresa rappresenta un elemento di competitività fondamentale
Anche più importanti di alcuni elementi di competitività diciamo storici dell'economia
Il i tempi per il la durata media dei procedimenti di cognizione ed esecutivi parliamo di due mila e trecento giorni
Nel Mezzogiorno vinciamo ancora tempi molto rilevanti e devo dire con un divario rispetto al centonove pur all'interno di problemi che sono del Paese come vediamo si rifletto con particolare acutezza nel Mezzogiorno
Nella realizzazione delle opere pubbliche non è soltanto un problema della politica è anche un problema di inefficienza della pubblica amministrazione questi sono i tempi necessari esclusivamente per la progettazione l'aggiudicazione delle opere
Queste vuol dire che il mille duecento giorni sono necessari in Sicilia contro i quattrocentosettanta la Lombardia soltanto per aprire il cantiere non per completare l'opera questi sono dati dell'autorità di vigilanza sui lavori pubblici
E rappresentano un condizionamento per le prospettive di sviluppo fondamentale su cui elementi di intervento
Sono necessari non ho tempo per dire un di armi esperienze di riforme la pubblica amministrazione in Paesi esteri
Hanno dato i loro frutti nel momento in cui sono riuscite ad esempio a
Separare le responsabilità politica la responsabilità amministrativa in maniera molto più forte di quanto non accada nel nostro Paese
Qui siamo un'autonomia maggiore autonomia della
Della pubblica amministrazione rappresenta pensato un elemento insieme alla alla maggiore efficienza che può andare in questa direzione
Accanto al tema la pubblica amministrazione si intreccia con esso perché incide sui livelli delle prestazioni erogate cittadini cioè quello della riforma del welfare la riforma del welfare rappresenta un altro degli elementi dei tabù
Di questo Paese noi siamo convinti che in questo senso il l'attuale sistema di welfare per come è strutturato
Non è favorevole alle Regioni meridionale cioè la caratteristica dell'attuale sistema è rende gesso
Tiene fuori
A outsider al sistema
Una quota rilevante di persone che sono concentrati soprattutto nel Mezzogiorno questo riguarda
Ad esempio se vediamo i dati sulla spesa e prestazioni sociali e per pensioni
I nel confronto europeo vediamo che l'Italia presenta un livello pro-capite dispiegata da sole su altre prestazioni sociali sostanzialmente allineato I Paesi UE venticinque
Con una differenza in termini pro capite
A sfavore del Mezzogiorno perché la spesa pro capite sette mila duecento euro pro al nord e cinque mila settecento al sud
Se vediamo però invece controlliamo gli istogrammi arancioni vediamo che si ribalta c'è che sarebbe la spesa questa spesa pensioni pro capite
Vediamo che all'interno della UE all'Italia una del Paesi che spende più per il sistema pensionistico e questo riflette in gran parte anche il divario territoriale
A fronte di queste abbiamo delle debolezze nella politica dell'inclusione
Tutta l'acqua Delaware pars di Welfare relativa all'inclusione rappresenta una debolezza del nostro sistema nazionale
Debolezza che è raro che riguarda il welfare nazionale ma riguarda soprattutto il welfare locale cioè l'incapacità dei comuni di erogare una serie di servizi fondamentali in termini di assistenza
Come vedremo soprattutto
Spesa pro capite Area famiglia infanzia delle amministrazioni locali del Mezzogiorno appena quarantotto euro contro centotrenta al Centro-Nord
Per il complesso del welfare locale siamo cinquantaquattro euro contro centoventisette non vi ho messo i dati regionali ma scendiamo a venti euro in Calabria
Cioè abbiamo intere regioni dove di fatto viene appaltato alla famiglia alla soluzione di tutti i problemi di emarginazione sociale di difficoltà
Il dato sulle bambine asilo nido per cento bambini dimostra una differenza eclatante questo è una riflessione che va fatta anche in termini di federalismo nel momento in cui Compass eremo a parlare DIA
Passeremo dal parlare sui costi Standard ai servizi Standard perché bisognerebbe capire quale sarà il servizio Standa da dare al diverse Regioni riguarda ad esempio l'assistenza agli anziani e ai disabili
La spesa per disabile mi interessava sottolineare appena due mila settecento euro nel Mezzogiorno quattro contro quattro mila cinquecento nella
Nel centro nord sono elementi di iniquità dell'attuale sistema del welfare italiano che secondo me non adeguatamente sottolineati
E che finiscono per renderlo veramente iniquo non solo verso
Le aree più deboli ma soprattutto verso le componenti più deboli la popolazione
Questo riguarda anche il sistema di welfare l'accordo fatto tra le Regioni
Con le regioni
Per gli otto miliardi come è noto in gran parte dei fondi FAS sugli ammortizzatori sociali
Ha senz'altro aumentato esteso la il grado di copertura però un meccanismo basato sostanzialmente sull'estensione della cassa integrazione in regola tiene ancora fuori
Molta parte del mercato del lavoro meridionale
Gli occupati senza tutela in Italia secondo vada utilizzando i dati più o meno giungiamo una una da una metodologia simile a quella Banca d'Italia sono circa due milioni di cui seicentocinquanta mila
Occupati senza alcuna tutela al momento in cui perdono il lavoro al Mezzogiorno se a questi aggiungiamo un milione cento mila di irregolari
E circa cinquecentocinquanta mila inoccupati senza aver mai trovato siamo in cerca di prima occupazione che quindi in Italia sono completamente sprovvisti
Di qualunque tutela sul reddito ma devo dire anche di qualunque accompagnamento al mercato del lavoro ci troviamo con un trenta per cento della forza di lavoro meridionale senza tutela
Questi problemi posti pongono un problema di universalità degli interventi
Noi siamo convinti che peraltro un sistema universale di tutela dei redditi e della povertà rappresenta anche una risposta
Diciamo non solo ai bisogni dei cittadini ma può anche spezzare quel legame non virtuoso che si è fermato al Mezzogiorno in cui appunto la concessione di
Tutele in qualche maniera è legata al qualche a una forma di selettività
Quanta parte della nel passato abbiamo ascoltato di la questione le pensioni sociali devo ovunque le fatture descrizioni da condizionava anche il potere il rapporto tra cittadino e potere politico
Forme universale di avendo può rappresentare una risposta in termini di tutela della disoccupati dalla disoccupazione può rappresentare senz'altro una tutela rispetto a fenomeni povertà lo abbiamo fatto una simulazione
Basato sull'ultima indagine Istat sulla povertà assoluta da cui emerge un circa un milione di famiglie in condizioni di povertà assoluta sottolineo che l'analisi dell'Istat e tiene conto anche dei famosi differenziali territoriale
Cioè si tiene conto del fatto che il costo della vita il Mezzogiorno al minore al centro nord pur mantenendo dei dubbi sul fatto che appunto ma visto non avendo servizi poi
Questo è anche abbastanza opinabile lo comunque pur tenendo conto di questo
Abbiamo questa distribuzione le famiglie
E non abbiamo fatto un esercizio di valutazione con l'IRPEF per gli studi regionale programmazione economica e la Toscana con loro modelle microsimulazione
Abbiamo valutato che un la concessione del nostro Paese di un reddito di ultima istanza che garantirebbe a tutte le fa
Biglietti italiane di uscire dalla povertà assoluta avrebbe un costo complessivo di circa due miliardi di euro l'anno
Una cifra senz'altro rilevante
Probabilmente non impossibile a reperire basta pensare che insomma l'intervento sull'ICI non è molto distante come quantità di risorse impegnate
Che però impone quello che forse torna indietro uno degli elementi invece anche di riforma interna del welfare
Come dicevo la scuota di spesa per pensioni è molto rilevante vi do solo dei dati CENTCOM poco commento un abbiamo fatto una
Un approfondimento sui pensionati tra i cinquanta e i sessantanove anni quelli che ne offre pensionati giovani tra virgolette il quarantasei per cento di questi va in pensione per raggiunti limiti di età vuol dire che più del cinquanta per cento va in pensione per altri motivi
Il trentacinque per cento in mancanza interessa il tre per cento per incentivi economici
L'età media di pensionamento è al momento ancora cinquantasei virgola tre anni con trentaquattro virgola quattro anni di contributi al nord del cinquantotto virgola tre anni con trentatré virgola uno anni di contributi al sud
Questa è una fotografia della situazione rappresenta dietro ci sono mille situazioni diverse però senz'altro fotografa uno spazio di intervento
Un elemento in cui probabilmente con interventi mirati si possono trovare le risorse per trovare un welfare più
Equilibrato sia dal punto di vista dell'equità generazionale sia delle qualità dell'equità tra le i territori grazie
Stiamo procedendo abbastanza secondo il programma
Io stesso previsto dei fare un intervento a prezzo apertura discuta la discussione ma vorrei essere il più possibile
Invitato
Mia regola la mia riflessione partiva dalla al fatto che
è una realtà non discutibile quella dei divari presenti riproposto nel nostro Paese
E le differenze che metteva in evidenza sono appunto fra le migliori che le Regioni le Regioni del Centro-Nord e Mezzogiorno recita
E quindi
Questi
Vic contestabili divari interni sono figli dalla geografia dalla storia riflettono in qualche modo la circostanza un Paese
Geograficamente lungo e stretto come l'Italia non può non risultare influenzato nella dinamica delle due Regioni
Dalla prossimità o dal distanza lontananza Vieusseux
Dalle aree più avanzate forte del continente europeo
E dal fatto che i fattori cumulativi dalla crescita giocano sempre
A favore delle aree in cui lo sviluppo hanno fatto vivere occupazionale si è reso possibile prima che altrove come avvenuto storicamente per l'Inghilterra la Francia rispetto all'Italia
Quando poi il mercato nel mercato nelle politiche nazionali diventano capaci per qualsivoglia ragione
Di garantire una strategica distribuzione nei territori delle realizzazione degli interventi di politica economica capace di correggere o di attenuare gli squilibri strutturali che ci siano consolidate nel tempo si può essere certi che risultati di convergenza di tendenziale coesione
Coesione saranno non solo improbabili ma sicuramente possibile
Come diceva il Presidente a Repubblica nel suo messaggio al di là
Della
Esistenza dei divari c'è una situazione nella quale bisogna impegnarsi
A cambiare nel profondo le cose intervenendo attraverso
Mutamenti che riguardino le infrastrutture la realtà
L'Europa da questo punto di vista ha svolto un suo ruolo ma è stato ruolo complessivamente limitato che ha
Condizionato la situazione dell'Italia perché la situazione italiana è stata rallentate penalizzata come quando quello che è avvenuto all'epoca del fondo per la coesione da cui il Mezzogiorno è stato purtroppo capziosa avente escluso senza adeguate resistenze italiani
Mentre il solo elemento innovativo che c'è stato era stato quello delle
Dei corridoi disegnate dall'Europa sullo sviluppo
Anche questa politica dei corridoi corridoio verticale da Berlino a Palermo
Che voleva dire un'apertura storica verso i Paesi del Nord Africa forse verso un'ipotesi tourn dalle verso il canale in Sicilia o quello orizzontale del corridoio cinque che vada la Spagna Lionello
A
In Francia e poi fino al Buddha presto la Russia che vuol dire un'apertura determinante verso l'esterno nord est dell'Europa
Petri può era stato disegnato il corridoio otto indignato tra per collegare l'Italia all'Albania la Bulgaria e viceversa che voleva dire un'importante apertura
Anche petrolifera con i Balcani e in direzioni non necessariamente politica dalla Turchia e del Medioriente
Con questi corridoi noi avremmo dovuto tra per
Rendere operativa la trama e il tessuto dello sviluppo
Sviluppo certo
Impossibile senza efficace efficiente strutture e servizi alcuni quale per fortuna vengono nascendo
Anche direttamente nel mercato la complessa realtà dell'Interporto di Nola con il CIS colluttavano retroterra napoletana che sarà presto
Allegato anche che il calcio via con il porto di Napoli che già oggi collegato con quotidiani treni
Nere sia porta container tutte da una parte con Gioia Tauro e dall'altro compilano con Milano Segrate e dall'impronta Europa
Anche con un rinnovato e resa trenta affronta del porto su cui avevamo lavorato Korn da Paolo Baratta e con l'Unione industriale in sedi Lettieri a a onore sviluppo che oggi vediamo in qualche modo riprendere come per
Ecco
Siamo in una situazione nella quale
Il
L'esistenza dei divari l'esistenza di mutamenti profondi che sono necessari nella situazione e la qualità i mutamenti qualitativi che devono essere apportati nella situazione sono tali
Da richiedere uno sforzo nazionale non si può pensare che lo sviluppo è una che una situazione quale questa che noi proponiamo
Che mette insieme che mette e che dà priorità alle politiche sta una strategia per il Mezzogiorno sia oggi accede tata comodamente io capisco che la riflessione sul futuro dell'Italia che sto qui sviluppando può non essere gradita
A chi in questa fase storica ma soprattutto politica dominata dall'immagine dei media
Sembra privilegiare non i problemi macro economici dello sviluppo va quelli organizzativi e informatici della società ordinamenti funzionamento della giustizia efficienza burocratica che ovviamente hanno pure essi
Una certa loro concreta rilevanza soprattutto per gli interessi reali già presente nel sistema
Questa è la situazione che ci spinge a
A dire che mi spingeva
A indicare lasci dire che alla fine il sollecita un franco confronto nazionale di politica economica e impegni e strutturali sul futuro del sud e dell'Italia tutta intera
Perché non lo sviluppo del Mezzogiorno non è possibile
Senza che in qualche modo coinvolti allo sviluppo nazionale e allo sviluppo nazionale non è possibile se il Mezzogiorno non viene
Aggredito in qualche modo non diventa parte essenziale di questi discorsi
Ecco questo mi pare in qualche modo il senso delle cose che volevamo introdurre nel dibattito e alla discussione sia ora che ora aprire
Dicevo
Alcuni anni fa mi presi l'ardire di grafici Giare davanti al Parlamento idee sceglie necessaria a far muovere
Determinata mente Lida l'Italia verso la convergenza dell'unificazione economica e industriale e apparve a volto a molte quasi un provocatore e quando ricordai al ministro del programma del Governo di centrosinistra di allora
Chiamava Giulio Santagata il senza una strategia riequilibrio attrice nazionale dallo schema Vanoni lo quindi sorridere se non irridere quasi avessimo raccontato barzellette
E quando poi dissi che saremmo stati contenti di un risultato di coesione ottenuto tra nord al sud ottenuta cinquant'anni e per questo proposi Società ad altri mezzi di fissare al due mila e cinquanta la durata ulteriore della piccola nostra associazione
Il solo risultato concreto parve essere quello di ridurre al lumicino assieme al duro dei nostri associati il contributo dello Stato assegnava alle nostre attività di analisi e di ricerca macroeconomica e strategica
Di cui il rapporto che abbiamo oggi presentato è ricorrente valida testimonianza
Stesse contrasteremo e dicemmo nel due mila e quattro ricordando Pasquale Saraceno meridionalista valtellinese
Ripeto quel convincimento segnalando a tanti acidi critici del sud che non abbiamo mai chiesto soldi e risorse ma abbiamo esposto meditati suggerimenti
Quali dar vita ed Italia un apposito Comitato interministeriale per lo sviluppo e la coesione
Assicurare potere di diritti e di controllo di un appositamente innovare innovata commissione parlamentare bicamerale per lo sviluppo e la coesione
Accrescere il potere di coordinamento centrale e di stimolo dal Presidente del Consiglio rispetto a competenze settoriali regionali e localistiche
Assicurare certezze in ordine alle risorse pluriennali e strutturali e strategiche speciale da destinare alla coesione all'unificazione
L'anno scorso nel luglio due mila otto corpi e ripetuto a nome dalla scrivente questi suggerimenti e l'invito a organizzare un autorevole Conferenza nazionale sul metodo Torno che certo non potevamo essere noi piccoli e privati a promuovere formalmente a che peraltro ci appare ancora oggi strumento necessario
Occorre la riflessa anche la riflessione in questo momento
A favore di un futuro migliore dell'Italia tutta nord e sud sembra essere recepita dal sistema nazionale con un'operazione
Non unitaria e non prioritaria alcuni cinicamente si adeguano tutti i partiti
Al nord sempre più federalisti alla Bossi considerato vincente e desideroso di stravincere e in quei territori e al sud al limite di crescenti illusioni localista e trasversale interna partiti vecchie e nuove
E allora esponenti in Sicilia addirittura con tentazioni pare se per separatiste evocando fine Antonio Canepa e il suo esercito siciliano del dopoguerra
Alla risposta all'arretratezza strutturale del sud non sarà mai figlia dei partiti ed alla politica locale
Che pur certo contano specie che arrestano
Meridionalisti ed unitariamente nazionale ma sono altro dalle strategie macroeconomiche dei mercati su cui la battaglia economica del sud va unitariamente condotta
Qui si contestando il nord divenuto insieme
Che gli oneri e prepotente questa mi pare l'animus che tocca e da cui nascono molti dei problemi di cui ci stiamo occupando in questi giorni
Questo quadro secondo il proprio
Questo quadro secondo il programma avevamo previsto l'ordine alfabetico però intanto rispettiamolo per una parte almeno perché amico Bertolino
Tenta il primo che apre poi cioè chiesto Loiero di potere di poi ad intervenire la signora la signora anni Evangelista
Termico Scotti poi interverrà chiuderà poi a nome del Governo il Ministro Fitto
Prego Bassolino
Julio innanzitutto ringrazio la molto
La Svimez più di un particolare padovani Bianchi quindi non opaco
Sia per l'occasione che ci offrono sia perché
Nell'Italia di oggi continuano ad essere
E sono
Un punto di riferimento importante per la riflessione sul Mezzogiorno
Dalle introduzioni che abbiamo ascoltato e anche dal testo intero del rapporto
Viene fuori mi sembra in modo forte indubbio
Un vero e proprio
Allarme sulla situazione del Mezzogiorno e questo mi sembra il termine che dobbiamo usare per una discussione anche schietta
Un allarme sul Mezzogiorno
E questo allarme spingere ad una riflessione strategica
Dovere di ogni istituzione di ognuno di noi di saper vedere l'allarme
E io penso anche che nessuno può chiamarsi fuori
Sia dal da questa consapevolezza
Del punto molto serio a cui siamo sia da questo bisogno di una riflessione più di fondo e strategica
Colpisce infatti non tanto
Il dato congiunturale
Meno uno virgola uno per cento nel sud rispetto almeno uno del centro nord
Quando ciò che colpisce di più al di là della congiuntura
La qualità e l'intensità della recessione
E i motivi ci dice la Svimez sono fondamentalmente due
La minore
Apertura internazionale del Mezzogiorno
Non lo mette al riparo in questo momento come pure in modo superficiale si potrebbe immaginare e pensare
Anzi
La crisi la crisi grave che di fronte a noi a livello internazionale
Anche Ravaioli radicalizzare ancora di più le debolezze strutturali del Mezzogiorno e dunque non solo
Mezzogiorno non è al riparo dentro la tempesta della crisi ma la crisi fa emergere
Le debolezze di fondo strutturale
In questo senso già ora i potenzialmente perfino
Più serie più grave di come
è nel Centro-Nord dei in altre parti del Paese
Inoltre il prodotto interno lordo del Mezzogiorno a un emendamento nel sud che peggiore rispetto al resto del Paese per il settimo anno consecutivo
E questo è senza precedenti nella lunga storia meridionale e anche nell'esame dei diversi Ciccoli che hanno segnato la vicenda meridionale
E dunque il
Rischio è davvero molto grande
Si è detto poco fa che questo rischio ricorda
Può perfino essere
Ancora più serio
Quello che il grande
Neri di una lista valtellinese Pasquale Saraceno come giustamente definito
Ricordo nella
Lontano mille novecentosettantaquattro quando subito dopo la crisi petrolifere internazionale si applica una fase molto
Delicata e difficile per il mezzogiorno e i in questo senso
Io penso che l'allarme sia giustificato e
Questo accento
Messo con forza sia giusto
Da questo punto di vista vorrei aggiungere sottolineare
Oltre a questi due elementi che ricorda
La Svimez
La minore apertura internazionale il prodotto interno lordo che per sette anni di seguito BA peggio del centro nord
A questi due elementi economici io penso si aggiungono ai agisca con forza
Anche un elemento non
Strettamente economico
Un elemento immateriale
Ma non per questo meno importante e potente come noi sappiamo
Perché è nel bene e nel male credi elementi in materiali a agiscono e reagiscono potentemente
E l'elemento in materiale chi agisce agisce ormai da diverso tempo e da diversi anni a mio avviso il racconto
Che ha
Punti di verità e fondamenti indubbi
Che sarebbe assurdo è sbagliato non vedere lucidamente
Ma il racconto o di
Il racconto
Unilaterale
Di un Mezzogiorno solo in termini di sfascio di ritardi e di inefficienza
Io penso che il danno il guasto
Di questo elemento in materiale
E di questo racconto unilaterale
Da qualunque parte venga fatto in termini politici e culturali
Sia un indubbio elemento che ha aggravato li aggrava la situazione
Contribuendo a determinare un diffuso senso comune del Paese
Che trova riscontro nella realtà
Entro un limite
Ma che quando si supera il giusto limite della consapevolezza della critica
Diventa anche un alibi e un contributo
Ad un alibi contro il Mezzogiorno
Ed anche un contributo a far venire del Mezzogiorno
Risorse
Di gran lunga inferiori a quelle che spettano al Mezzogiorno
Come la Svimez io penso
Meritoriamente non si stanca di segnalare ogni anno e come con forza funk nel rapporto che noi discutiamo
Io penso che contrastare abbattere questo muro ossia
Molto duro
E che noi però lo sforzo dobbiamo fare
Cercando di contrastare questo racconto unilaterale
Con tante realtà e con tante iniziative che ci sono nelle e diverse aree meridionali
E in ognuna delle aree meridionali vi sono realtà diverse
Da questo racconto unilaterale Novacco ricordava un attimo fa
Un luogo che sta diventando di eccellenza come l'aria di Nola
In questo ambito
C'è anche una novità
Più generale
Noleggio uscisse all'Interporto i trasporti le infrastrutture
La possibilità che si possa giungere
A Berlino e a Monaco con quattro cinque giorni di anticipo seguendo questa volta
Rispetto a quella di Rotterdam e di Amburgo
Se il sistema logistico meridionale italiano si attrezza ISSI integra
Completamente fino in fondo
Questore
Un enorme punto
Così come anch'io l'ho ricordava Bianchi un attimo fa
Dog grandissima importanza ad un sistema di welfare universalistico
Quindi il confronto anche delle esperienze sarebbe interessante per esempio
Noi in Campania
Siamo stati la Regione che negli anni scorsi ha approvato Bianchi parlava di un reddito di ultima istanza
Abbiamo approvato una legge regionale
Sul reddito di cittadinanza
E cioè
Basata su un criterio universalistico e rivolta a tutti che avrebbe dovuto essere cofinanziata dal Governo nazionale
Questa legge
Su un reddito di cittadinanza
Non è stata poi invece è cofinanziata io lo dico nel modo più oggettivo nei dai Governi di centrosinistra nel dai Governi di centrodestra
Ed è evidente
Che senza un cofinanziamento nazionale
Se è una legge ha una ispirazione universalistica
E poi per mancanza di risorse non riesce ad arrivare
A tutta la platea
Della ispirazione universalistica evidente la contraddizione che si crea
Io considero come Bianchi
Questo
Dei diritti di cittadinanza e di un e di un welfare di cittadinanza Ugo uno dei grandi temi di fronte ad un Paese come il nostro
è il campo nel quale siamo tra i più indietro rispetto ad altre esperienze europea
Che in altri Paesi vi sono esperienze
Come il reddito di cittadinanza il reddito di ultima istanza
Una sostanziosa indennità di disoccupazione
Ma in nessun Paese come il nostro abbiamo i ormai da lunghi anni in una assenza di una politica di quel far di ispirazione universalistica che è importante in tutto il Paese ma a maggior ragione per il Mezzogiorno infine
Vorrei sottolineare a proposito del racconto unilaterale
Che io penso sarebbe importante venire un momento un luogo oltre la spinta la Svimez può essere una opportunità da questo punto di vista
Per una riflessione più ragionata i più vera anche sui fondi europei e sull'uso dei fondi europea
Anche per convenire su quelli che devono essere i parametri io sottolineo un dato
Abbiamo avuto nei giorni scorsi il comitato di sorveglianza con la Commissione europea
E noi di nuovo siamo come in tutti questi anni al cento per cento della utilizzazione delle risorse europee
Componibili che forte apprezzamento della Commissione europea abbiamo uno overbooking a anche rispetto I I conti che bisognava definire
Le nuove regole europea assegnano obiettivi di servizio che bisogna raggiungere per ottenere la primi alita eppure
Nel racconto unilaterale che c'è sul Mezzogiorno anche la vicenda dei fondi europei appare come un tutto indistinto
E tutto indistinto non ci aiuta a capire
Sia i passi in avanti importante che si fanno
Nella gestione di fondi europei per esempio da voi
In materia di infrastrutture materiali ed immateriali e non ci aiuta a capire invece i punti deboli sui quali bisogna intervenire per correggere e a vere novità anche in altri campi ecco
Perché mi permetto di via sottolineare
L'importanza assieme hai dati economici sui quali giustamente si sofferma la Svimez della importanza anche dei di elementi immateriali Elia dello sforzo che ha
Dobbiamo fare infine
I dati della Svimez solo incontrovertibili anche in questo caso io lo dico nel modo più pacato e più oggettivo la vicenda ha riguardato e riguarda sia esperienze di centrosinistra si esperienze di centrodestra
L'impegno di portare gli investimenti in conto capitale Mezzogiorno al quarantacinque per cento impegno solennemente votato e approvato al Parlamento della Repubblica italiana è lontanissimo
Siamo
Al trentasei per cento quinti nove punti al di sotto di quello impegno
Ma anche
Per quello che riguarda grandi aziende
E grandi enti lo dico su un campo sul quale una regione come la mia fatto vedo così importanti come in materia di infrastrutture ma le Ferrovie dello Stato
Investono nel Mezzogiorno
Da sottomenu giù fino a Messina i a Catania
Il diciassette per cento rispetto di quello che investono come media nazionale
E così è
Sia andiamo ad un'analisi differenziata per grandi società e per i grandi enti nazionale e così è con
Il FAS
E con fondi europei perché questo è il punto che rischiano di diventare sempre di più sostitutivi anziché rigorosamente aggiuntivi io penso che noi dovremmo fare
Assieme una battaglia meridionalista perché un conto sono i limiti i difetti gli errori da correggere e un altro conto invece far passare
Anche senza combattere nel modo giusto un racconto unilaterale e perciò sbagliato e indifferenziato sulla Giorgio raccontano che diventa all'alibi dietro il quale passano
Tutti questi dirottamenti di risorsa verso altre AdEPP
Del Paese
E infine
Anche in questo senso e allora importante la battaglia culturale per fare emergere i diversi volti del mezzogiorno e per portare avanti sono d'accordo con i Novacco
Una
Battaglia al cui centro deve esserci una idea di Paese
Perché questa poi è la grande differenza
Tra noi e altre parti dell'Italia la grande differenza è che noi sappiamo che il futuro del Mezzogiorno è indissolubilmente legato al futuro di un'altra e diversa idea di Paese
Perché solo se il Mezzogiorno e visto davvero come un valore aggiunto e una grande risorsa allora
Questa è
La strada da riuscire a portare avanti tutti quanti assieme
Vorrei dire anche al di là delle differenze di partito i di schieramento grazie perciò alla Svimez e buon lavoro prego
Grazie
Chiesto il presidente dalla Regione Calabria onorevole Loiero
Chiedo scusa spostamento
Sì ma l'abbiamo grazie abbiamo in corso la Conferenza dei Presidenti del molto delicata oggi no volevo dare anch'io nel mio piccolo contributo
A questo dibattito sentito con attenzione quello che ha detto padovani Bianchi Novacco
E
Devo dire per evitare gli atti entrarci nelle cifre che basterebbe un parametro piccolo piccolo stabilire come erano le cifre dieci anni fa
E dare un peggioramento graduale rispetto alle politiche del Mezzogiorno e questo attraversa lo voglio dire all'inizio
Anche i Governi di centrodestra e di centrosinistra
Perché dico questo io sono convinto
Che
è vero quello che dice Bassolino che alla fine
Se minori eleviamo una cifra unitaria tutto quello che di negativo avviene nel Mezzogiorno
Dove non bisogna negare che esistono specie sprechi incrostazioni talvolta inquietanti collusioni
Non non bisogna negarlo bisogna dello in premessa ma detto questo può essere questo un pretesto per abbandonare al suo destino il Mezzogiorno
Ora
Questa cosa questo interrogativo non si poteva porre negli ultimi dieci anni non si è potuto porre in questo Paese devo dire che questo dibattito di questi giorni
Anche per molti versi folle sulla leva del sud il Partito del Sud almeno una benemerenza c'è la
Quello di aver posto un tema che era stato cancellato drammaticamente anche rispetto alla rappresentazione della realtà
Io mi sono stupito
Sei sette mesi fa quando un personaggio che stimo molto faccio nome e cognome come Massimo Cacciari intervistato da un giornalista sul problema della sicurezza nel nostro Paese
E avendo attribuito agli immigrati il fatto che
Erano quelli che che sono quelli che delinquono di più e avendo trovato un cronista che era invece informato sui dati il quale vive
Gli ribatte diceva guarda che negli ultimi cinque anni non è cambiato
Non c'è stato un aumento di delinquenza attribuibile a questi da queste persone che vengono da fuori e Cacciari che anche un filosofo e che io stimo moltissimo
Ha ribattuto macchine c'entra questa è la verità il problema è la sua rappresentazione
Ora voi capite che se
Un filosofo che
E portato diciamo ontologicamente alla obiettivo della verità di una verità magari filosofica che è sempre relativa
Beh
Allora ti dice una cosa così che va bene la purtroppo è la rappresentazione di cui la politica deve tener conto più che la realtà in serie
Voi capite che queste alla fine il tutto che qui non ci rendiamo conto perché i fatti non valgono in sé
Quando vengono raccontati Vanin buono magari per la convenienza che hanno il giornale di mettere in prima pagina una notizia invece con atto sotto questo aspetto
Il Mezzogiorno e in una situazione difficilissima ora nessuno vuole tornare indietro nessuno vuole ricordare
Che nel Mezzogiorno proprio perché ci sono tutti questi problemi in un contesto costituzionale di leale collaborazione fra le istituzione uno sta spetterebbe che chi guida una Regione difficile
Come io come quella che guido io
Quelle di Bassolino
Beh ci sarebbe bisogno di uno Stato Chetti accompagnasse che ti desse una mano
Proprio perché i problemi se sono vissuti in un contesto unitario
In un contesto di uguaglianza tra i cittadini perché io trovo abbastanza bizzarro e paradossale che
Il cinquanta per cento delle sentenze della Consulta
Facciano riferimenti all'uguaglianza tra i cittadini previste dall'articolo tre della nostra Costituzione e poi si è così drammaticamente informale frastornato
Allora
Assumendocene con le colpe
Che un Mezzogiorno così come è diventato
Io
Continua a ripetere perché tutto il negativo che sembra accentrarsi la senza fare emergere
Fatti positivi che pure ci sono perché nelle realtà complesse il negativo il positivo con vite
Ebbene da noi siamo destinati invece solo a questa parte negativa senza dimenticare il fatto
Che quello che era il Mezzogiorno che che Ugo La Malfa in un memorabile discorso beh diceva che era una categoria morale che adesso sarebbe comico fare un discorso di questo genere quello che siamo stati i colossi
Diciamo conseguenti da cassare dall'articolo centodiciannove della nostra Costituzione il riferimento al Mezzogiorno e alle isole quindi ne facciamo facciamo
Viviamo una realtà che tiene conto di tutti questi fattori che sono traumatici allora a me non farebbe io ho visto le cose dette
I grafici che ci offriva Luca Bianchi è vero dal Mezzogiorno vanno via tanti laureati ogni anno
Cioè magari si lavano con cento centodieci e lode e vanno via non trovando la possibilità di lavorare la vanno via e vanno magari a rendere più ricchi col proprio talento con la propria intelligenza un territorio
Che è molto lontano magari a mille chilometri di distanza dalla Calabria dalla Campania lo tutto questo non dovrebbe fare scandalo se avessimo la consapevolezza di vivere
In un Paese e in un contesto unitario
Che senso ha che è un ragazzo calabrese per lavorare a Milano
Se si lavora tutto tutti per lo stesso Paese ma nel momento in cui c'è una divisione drammatica in quindi ombre il federalismo fiscale per cui ognuno
Deve fare da sei con le proprie risorse il fatto che uno vada via impoverendo il territorio
Di di partenza per rendere più ricco il territorio l'adozione che si trova poi in conflitto con la tua regione e questo è un altro drammatiche con cui dobbiamo fare i conti ora
Io non la voglio fare lunga però
Vedo che anche la Chiesa di recente pone il problema non più in forma
Sociale me anche in forma di coesione economica allora se
Questa fosse l'occasione
Di fare davvero
In questo momento particolare una
Una valutazione a riflessione importante sul Mezzogiorno che non può essere sola
Tutti i costi
Demonizzato perché questo diventa finisce per far comodo ad alcune forze del nord diciamo la verità c'è una cultura una cultura lo dico non tra virgolette senza virgolette che è penetrata in profondità
E queste applichi tale anche nella parte elitaria della sinistra cioè che è una cultura profondamente leghista per cui il territorio esso allo un
Il Sud è un territorio solo dissipatore
Nel migliore dei casi
E nel peggiore dei casi dissipatore mafioso percorsi mai più quattrini al Mezzogiorno
Come è stato detto in questa campagna elettorale due mila otto che è sfociata poi in una
Una legge approvata dal Consiglio regionale lombardo
Sul federalismo fiscale che prevedeva in origine
Prevedeva l'ottanta per cento dell'IVA dovesse restare nel territorio con la produce il settanta per cento dell'IRPEF non è avvenuto così bisogno del reato e io voglio dare atto al non perché si ha davanti
A quelle forze
Del Mezzogiorno che sono anche in questo Governo che fanno alcune difese del Mezzogiorno ma sappiamo qual è
Il carattere il timbro velocissima
Di certi Governi che guardano al nord e hanno élite in testa al Nord d'altra parte basta guardare la geografia del Governo otto minestre un premier un nonno che ci sarà di qui a poco e magari in territorio del sud non c'è neanche una presenza
Anche se questo è una Manieri tradizionale troppo tradizionale riguarda il problema ma esiste e si stia fortemente io sono convinto denti
E chiudo che questo problema non si terrà a lungo lo dico non come
Diciamo come una profezia negativa dico che non si tiene perché mi accorgo che nei nostri territori dove bisognerebbe vivere sapere
Non solo quale
Come alto il rischio ma quanti problemi risolti che portano ad un'insofferenza che può diventare un'insofferenza corale io starei più attento a quello che
Sta succedendo da noi
Proprio nel momento in cui di Mezzogiorno ripeto per tutte queste cose che ho detto non si può parlare più e chi ne parla viene ad essere segnato a dito come un diverso
In sotto questo aspetto la Svimez ha una sua benemerenza obiettiva
Obiettiva perché tiene ancora
Altra questa Giacco alla del Mezzogiorno con grande difficoltà né
Io come Calabria la sospendo però perché penso che non deve essere estinto
Questo antico diciamo impegno che dall'Unità Italia in poi si è avuto nei confronti del Mezzogiorno e Piaggio oggi si è spento quasi completamente perché
Che volete la crisi ma anche alla caduta delle ideologie ha finito per rendere tutto particolaristico nel nostro Paese
Quindi un grazie alla sperimentazione nella speranza che questo impegno per il Mezzogiorno che non deve essere
Un impegno
Come spesso veniamo ad essere dissi quello che lo tengono in vita comuni impegno retorico no c'è una situazione dolente di cui il Paese secondo me farebbe male a non prendere coscienza
Grazie
Prego senatrice Anna Finocchiaro che volete intervenire
Grazie dell'invito
E grazie al contributo di Svimez anche quest'anno ora non è che
Aspettassimo nel le analisi della Svimez per avere un conforto ma certo quest'anno il quadro è assolutamente
Disarmante la prima affermazione quella che la crisi colpisce più duramente il Mezzogiorno ed è un fatto assolutamente nuovo perché nelle crisi congiunturali negative normalmente
Il il mezzogiorno meno esposto ha retto meglio di quanto non abbiano retto altre parti del Paese quest'oggi
Non è bello e il divario quindi aumenta e aumenta in maniera preoccupante i dati sull'occupazione dati sulla desertificazione produttiva mi pare che siano estremamente chiari
E la verità
E che quella gravità di questi elementi e di questi dati e gli affetti di una crisi che non può essere considerata come dire un dispetto della storia che va ignorato o sottovalutato perché invece
è una responsabilità di fronte alla quale
Ci troviamo come classe dirigente di questo Paese e il contesto in cui la crisi cade a preoccuparci perché la storia che ci è stata fatta e che viene fatta attraverso i dati e le elaborazioni che nel corso degli anni la Svimez
Ci ha proposto ci mostrano un sud in piena crisi in un contesto di gravi rallentamenti delle politiche
Di riequilibrio ed un quadro di
Riprendo un tema che ha appena introdotto Antonio Bassolino di una generale delegittimazione dell'intervento pubblico nel Mezzogiorno
Io credo che siamo anche oltre la rimozione che pure è stato un dato costante della azione politica centrale non soltanto il Mezzogiorno sparisce sparisce dall'opinione pubblica sparisce del grande dibattiti politici sparisce dalle aule parlamentari sparisce
Dai provvedimenti che riguardano il nostro sistema di crescita ma questa rimozione del male Mezzogiorno avviene in qualche modo
Giustificata da una ostilità
Palese
Che vizia talvolta alla discussione che paradossalmente si ritorce contro lo stesso Mezzogiorno io ho sostenuto
Una rielaborazione che oggi io trovo se non compiutamente sufficientemente soddisfacente del testo sul al federalismo fiscale
è stato assai difficile ragionare di federalismo fiscale in un contesto nel quale la continua delegittimazione
Del Mezzogiorno e delle sue potenzialità veniva vissuta dagli stessi amministratori meridionali com'è un tale oltraggio da
Preferire che tutto resti come ENI piuttosto che affrontare una sfida che è quella appunto che può venire da una diversa organizzazione dei poteri delle funzioni e dei Governo
Eppure qualcosa si muove si muovono indagini che cominciano a svelare anche altre facce del Mezzogiorno ne parlava poc'anzi Antonio Bassolino c'è una pubblicistica
è anche si affaccia all'idea che probabilmente a ragionare di mezzo giorno adoperando il singolare profondamente giusto e non ci aiuta a capire mentre in mezzo giorni
D'Italia sono molte cose alcune delle quali grandemente positive però se il quadro è uno squadro
Diciamo tratteggiato dallo sconforto e degli elementi di sconforto di cui la Svimez
Ha nutrito la il proprio rapporto la propria relazione è ovvio che in questo quadro in questo quadro di abbandono in questo quadro di ostilità
Nel perdurare del racconto di cui ci parlava Antonio Bassolino possono avere una grande forza le fascinazione autonomistiche le fascinazione diciamo così sudista
Io penso che non si è esattamente il momento di farsi prendere dalla suggestione
Innanzitutto perché la qualità delle questioni che il mezzogiorno ci pone sono talmente seri e talvolta talmente complessità doverci costringere piuttosto che inseguire fascinazione a romperci la testa per trovare la soluzione delle questioni dei problemi
E perché mi pare
Che probabilmente una delle grandi questioni del Mezzogiorno e quella che riguarda le sue attuali classi dirigenti
Non vorrei per questo verso che la questione della partito suo voto della lega del sud
Forse per qualche verso uno strumento per coprire esattamente le responsabilità di coloro i quali
Hanno
Colpevolmente mantenuto in queste condizioni il Mezzogiorno
Allora ci vorrebbe certamente una chiamata di corresponsabilità generale piuttosto
Sfuggendo a quella che è una tentazione costante perché come dire la più vistosa occasione per parlare del Mezzogiorno ed è anche l'occasione più vistosa sotto il profilo simbolico anche se una questione molto seria
A ridurre la questione del Mezzogiorno al questione dell'allocazione delle risorse tra nord e sotto del Paese questo è certamente un punto
Siamo attenti però perché dietro questa questione delle risorse e talvolta si anni da una rappresentazione molto misere e troppo semplice della questione
Facendo venire fuori atteggiamenti che Giannetti aveva individuato hanno quando diceva di qualche così visti
Riferendo sia quell'atteggiamento nei confronti dello Stato centrale di un pezzo delle classi dirigenti del Mezzogiorno che appunto volevano qualche cosa lucrava hanno
Chiedevano di lucrare qualcosa
La verità è che io penso anche questo è un modo per eludere la responsabilità anche dello studio dell'analisi e della proposta vera quella del qualche consista
E che per quanto sia vero che le risorse del Mezzogiorno sono state anche recentemente adopero una parola forte saccheggiate la questione dei fondi FAS è questione ormai troppo nota perché
Venga nascosta o elusa
è anche vero che la responsabilità alla quale si viene chiamati e quella non soltanto di una diversa allocazione delle risorse ma della capacità di Ina sì dottor pensare il Mezzogiorno rispetto alle politiche nazionali e rispetto allo sviluppo del Paese e anche rispetto alla scelta però dire
All'offerta
Che l'Italia fa all'Europa delle proprie risorse
Questione che viene normalmente sottovalutato sentito con molto piacere il dottore Bianchi che diceva normalmente il valore del Mezzogiorno negli ultimi anni è stato considerato quello di essere una piattaforma logistica del Mediterraneo che
Che già non è poco diciamo per un'Europa che
Conosce la forza industriale dei poteri dei dei paesi del nord Europa ma oggi diventa ancora di più diventa luogo di produzione che induce o si introduceva un mercato che il mercato del Mediterraneo con cose interessanti
Rispetto
Desumibili dei dati che riguardano appunto le esportazioni
Allora dicevo non nascondersi dietro la questione delle risorse ma cominciare ad affrontare con serietà
Le molte questioni strutturali la Svimez seria
Enunciate adesso civili tornerò molto brevemente considerando peraltro che anche nei rapporti precedenti questo in particolare quello del due mila sette ancora quello del due mila sei se non ricordo male
C'era un dato particolarmente interessante che mostrava il fallimento di politiche
Che studiate per il Mezzogiorno anche rispetto ad alcuni requisiti penso per esempio alla tracce ora la captazione di di Investimenti
E nel Mezzogiorno rispetto a dati confortanti e la popolazione le aree industriali e il mercato eccetera si sono poi rivelate
Non utili direi tra virgolette fallimentari il cavallo non abbia avuto come dicono gli economisti per la ragione che solo incentivo all'investimento di capitali nel Mezzogiorno
Non basta riscattare quella ostilità che è data dalla pubblica amministrazione di cui è ci parlano quei dati dal funzionamento di la giustizia dall'assenza di infrastrutture da un sistema del credito da un clima di insicurezza dato alla presenza delle organizzazioni criminali
E dunque anche questo ci ripropone la necessità di un intervento
Strutturale c'è poi una grande questione alla quale
Bisogna fare
Che bisogna vedere che la questione che gli è volta si parla del Mezzogiorno quanto più tragici e dati sono i dati come in questo caso pensiamo a quelli
Sullo stato sociale o quelle sull'occupazione quanto più si pensa che insomma bisogna in qualche modo tornare indietro la discussione sulle gabbie salariali nel Mezzogiorno è una discussione che torna ciclicamente quanto più drammatici sono i dati sull'occupazione
Io penso che si tratti francamente di una discussione che non tiene conto del complesso perché e i dati sulla disoccupazione i dati sul al costo del lavoro nel Mezzogiorno
Non possono essere letti da soli ma andrebbero integrati con quello che il costo aggiuntivo per le famiglie del Mezzogiorno dato dall'assenza di una pubblica amministrazione da una rete di servizi locali che siano in grado di è come dire abbattere quel costo della vita
Che è proprio della vivere meridionale
Io vorrei adesso per non
Sgomenti appassionante prolunga meridionale quindi è difficile però vorrei stringere su alcuni su alcune questioni
Io credo appunto che ci siano delle priorità in quest'opera strutturale che siamo chiamati a fare certamente gli investimenti pubblici certamente il potenziamento delle reti dei trasporti e delle reti informative
Certamente le politiche industriali e le politiche regionali ci sono riflessione molto preoccupate mentre dizione ma le cose
Sulle quali vorrei riflettere sono essenzialmente
Tre la prima il credito le reti bancaria
è una questione elusa da troppo tempo
E la fase di profonda trasformazione del sistema bancario che si è prodotta anche nel Mezzogiorno a sostanzialmente e di fatto
E l'uso la questione vista dal punto di vista dello sviluppo del Mezzogiorno e della relazione tra un tessuto economico produttivo fatto soprattutto di piccole e piccolissime imprese
E le concentrazioni bancaria
La giustizia
è un'altra questione essenziale i tempi
Di soluzione delle controversie di cui Cynar Ray rapporto vane realtà letti in una griglia più compiuta nella quale per esempio si rifletta su quelle il livello del conteggio posso aggiuntivo per i tribunali meridionali che deriva da un cattivo funzionamento della pubblica amministrazione da un disagio economico e finanziario del sistema produttivo che quindi produce continuamente contenzioso
Sono due dati che come vedete
Ci costringono a ragionare non soltanto in termini di una
Tribunali che funzionino meglio e che abbiano giudici a a completare l'organico ma che
Ci fanno riflettere anche su quello che è l'aumento del contenzioso dovuto cattivo funzionamento della pubblica amministrazione e io ad una difficoltà del sistema economico del sistema prodotti
Le opere pubbliche insomma i dati sulla sui tempi delle opere pubbliche i quattro anni per cominciare un'opera mi pare che siano chiarissime
C'è poi la grande questione della formazione ora guardate su questo su questo io voglio essere molto chiara se la mobilità sociale è un dato fermo nel nostro Paese rispetto alla grande espressione degli anni del del del primo dopoguerra
Nel Mezzogiorno questi ancora più grave i dati purtroppo mostrano peggioramenti costante in questa situazione pensare che la soluzione sia quella di lo dico molto brutalmente agire sul costo del istruzione universitaria statale e una
Follia
Ma non è una follia perché si voglia assecondare diciamo una cessione
Delle risorse pubbliche probabilmente non adeguata è una follia perché ha una migliore gestione delle risorse pubbliche si deve accompagnare un investimento vero dello Stato sulla giovani uomini e giovani donne del Mezzogiorno per
Risolvere le molte questioni che i dati della Svimez e non non ci torno
Ci mostrano e anche perché
Si tratta di guardare a un solo nome no che il pendolarismo di lungo raggio queste migrazione precaria di tanti ragazzi e ragazze normalmente i più brillante tutti laureati con quaranta per cento laureata con centodieci e centodieci e lode che fanno questa vita precaria di emigranti
Con una prima ricaduta
Demografica sono normalmente persone che non riescono a
Non avendo una tale indeterminatezza di vita e non riescono neanche a farsi una famiglia ad avere dei figli
In questo nel lungo periodo guardate produrrà probabilmente è un costo sociale straordinario per il Mezzogiorno che sarà fatto soprattutto da anziani e da anziana è un problema
Sul quale io credo bisognerà riflettere certo si potrebbe intervenire su questo pendolarismo e mio perché ho fatto una
Proposta
Forse sarebbe il caso di riprenderla e insomma e concludo la verità è che ci vorrebbe una vera torsione meridionalistica delle grandi politiche nazionali
Una torsione meridionalistica delle grandi politiche nazionali le questione non sono dissimili voglio dire funzionamento della pubblica amministrazione il funzionamento della giustizia l'infrastrutturazione del Paese sono tre questioni nazionali
La torsione meridionalistica di queste
Discussione ve lo dico anche in ragione di alcuni dibattiti parlamentari che abbiamo suscitato presentando per esempio mozione sul sistema infrastrutturale del Mezzogiorno
Mi pare che scoraggi ma da questo punto di vista quindi la torsione di queste politiche è una torsione che io ritengo assolutamente indispensabile
E poi l'ultima questione
Guardate il costo di queste operazioni anche questo talvolta frutto di un racconto del racconto svolto con le modalità di cui ci parlava Antonio Bassolino c'è un dato che mi ha molto colpito
Nel nel rapporto Svimez se
Come una riforma del Welfare Renzi senso universalistico
Costerebbe
In questo momento secondo i conti che Svimez ha fatto del quale credo non sia lecito dubitare due miliardi cioè quanto è costato appunto l'operazione ICI e meno di quanto sia costato all'operazione Alitalia
Solo che in questo caso sono coinvolti destini umani non soltanto come individui
Abitanti della storia di questo Paese ma anche
Destini umani che possono significare intelligenze e talenti competenza forza per il Mezzogiorno e per il Paese
Non prestare attenzione a questa curvatura e anzi rifiutare la discussione sull'argomento ritenendo lo un costo appunto
Già eccessivo e esorbitanti addirittura talvolta in proprio mi pare francamente un
Rifuggire da una responsabilità che lo ripeto
Non è una responsabilità nei confronti del Mezzogiorno perché si rivolge ai problemi del Mezzogiorno è una responsabilità nazionale esattamente in quanto è una responsabilità che riguarda il Mezzogiorno
Si è
Grazie
Prego
Prego l'onorevole Scotti Presidente del Movimento per l'autonomia il sottosegretario al Ministero degli esteri di fare svolgeva il suo intervento alla sua riflessione concluderà
Presidente
Nel
Ascoltare i dati
Consentitemi abbastanza scontati
Del rapporto
Lo Svimez
Del
Riferita all'anno due mila e otto
Ho pensato un istante
All'anno prossimo
Agli aggettivi
Che la Simeto sarà costretto
A funzionare
Per il racconto del due mila nove
La novità
Però quest'anno è data da due elementi fondamentali
La crisi generale nella quale
Il Paese e il Mezzogiorno sono
Dentro
E
Il mutamento
Sempre più evidente è sempre più
Forse
Del mutamento
Degli equilibri economici internazionali del cambiamento
Del
Come possiamo dire del Mappamondo
Le dinamiche sono
Talmente forti innovative
Alcuni anni fa
Sette Paesi coprivano l'ottanta per cento del
PIL mondiale
E potevano decidere
E avevano la forza di determinare le strategie globale
Oggi questi non sono più in grado da soli
Di decidere
Dipendono
Fondamentalmente
Da
Quello che noi chiamiamo così i paesi emergenti dal dato semplicistico che la finanza degli Stati Uniti non starebbe in piedi senza lacci
Ma
Questi due dati nuovi
Rendono ancora più complesso
è difficile il quadro
Meridionali
E ci imporrebbero
Ad una riflessione più profonda
Più frena
Fuori dalle ritualità
Sulla situazione
Meridionali su che fare
Di fronte a questa situazione
Io
Non voglio entrare in tanti particolare mi concentrerò su un'unica questione fondamentale
Oggi
Inutile
Bassolino
Possiamo lamentarci quanto vogliamo
Ma
La rappresentazione complessiva del Mezzogiorno è quella che è è inutile che
Sì giochiamo è
E il degrado era reale ci possono essere anche are particolari di eccellenza ma sono
Vedremo questo è un modo totalmente sbagliato di vedere di aver visto in questi anni la realtà del Mezzogiorno se possono essere ma
L'insieme il sistema
Economico meridionale a
Delle caratteristiche
Che ne fanno ancora oggi
Una questione unitaria
Allora
In fondo
Il grande merito
Del
Meridione dirlo poste Seconda Guerra Mondiale quale fu domandiamoci
Quello di porre il tema dello sviluppo
All'INPS del Mezzogiorno all'interno dello sviluppo complessivo del Paese ed avere VAC capacità di proporre o una
Risposta
Che
Veniva spiegata a Milano non
Solo a Palermo
E trovava le intelligenze migliori del nostro Paese del nord del nostro Paese
Interessante
E
Coinvolte dentro questo processo
E non voglio fare la storia
Ma vengo al punto
Negli ultimi quindici anni c'è stato on copio di soldi
Innanzitutto
Della capacità del meridionalismo riproporre alcunché
Facendo del Mezzogiorno una questione di somma di questioni locali
Perdendo una identità ed una proposta complessiva con valenza politica nel
Nel Paese
Certo e il dato
è utile che guardiamo all'esterno
Gli intellettuali meridionali dovrebbero i centri di ricerca al Mezzogiorno le università del Mezzogiorno dovrebbero interrogarsi su questo punto
Quanta della ricerca
Per gli studi in ambito del Mezzogiorno se non sulle generiche
E retoriche
Ripetizioni di
Analisi
Di situazioni noi l'abbiamo visto quanti
Hanno contribuito riproporre il tema che stavamo andando
Allo sbaraglio alla fine
Buongiorno sarebbe diventato
Mentre nasceva una questione unitaria del nord pur con le differenze tra sarà fra le diverse regioni sul
Sì del nord si identificava una questione
Sul era sparita come questione
Unità Ippoliti questo e il tema di fondo allora
Se questo è il tema di fondo prima
Siamo in grado in una situazione di crisi come questa
Di problemi avanzare una proposta
Che
Ponga al Paese
La responsabilità di perdere e di
Non utilizzare una risorse
Quale potrebbe essere
Il Mezzogiorno in questa
Situazione
Noi abbiamo avuto e abbiamo assistito in questi anni passati a un processo di internazionalizzazione del nostro sistema produttivo del Centro-Nord che si è delocalizzato saltando il Mezzogiorno e nessuno si è chiesto perché questo avvenisse
E il pensiero metri la lista
Accertato come fosse
Una condizione di
Mi raccontare ancora vivo unito in Sottoriva
Di Paesi importanti mi raccontava uno di questi di un Paese importanti ci son venuto in Italia
Ed era
Per passione meridionale otto intatto di attrarre investimenti verso
Il
Mezzogiorno il risultato che un lavoro più per gli investimenti degli italiani e denti stessi imprenditori meridionali fuori
Dal nel mio paese che non
Viceversa
Allora il telo fondamentali in questa crisi
E non pensando al passato ma pensando I nuovi equilibri mondiali ai cambiamenti anche dei sistemi produttivi tutto quello che sta avvenendo non voglio
Di spendere parole in più per il ragioniere di tempo ma siamo ingrato
Questi
Pensiero nome di un le forze
Intellettuali di proporre questo sono le forze politiche italiani in grado di proporre
Riproporre il tema del Mezzogiorno non in termini localistici
Ma in termini nazionali perché quando invochiamo politiche nazionali che significa
Quali cancellare hanno senso se sono politiche che utilizzano la risorsa del Mezzogiorno e pongono la risorsa del Mezzogiorno nel complesso dello sviluppo del Paese sono in grado di indicare
Modi e forme perché questo va bene
Terza banca d'Italia che ogni tanto a sussulti meridionalistiche in alcuni suoi espressione
Poi si ferma a un'analisi superficiale a raccontarci quello che forse la Svimez con più compiutezza ogni anno ci racconta
E qui
E qui poi c'è il discorso
Politico
Una
E c'è una forza
Non dico grado di
Riproporre il tema nel Mezzogiorno in senso
Locale
Ma
Di
Farsi portavoce
Di un meridionalismo dello sviluppo nazionale del Paese
L'avversione cioè riguardanti i prossimi anni sono decisivi hanno fatto il
Azioni dal modo con cui
Nel mondo si verrà fuori dalla crisi dagli equilibri che risulteranno queste saranno situazione
E questo è un discorso di debolezza
Complessivo
Lo interno in questo dibattito e il dibattito che si sta svolgendo a livello mondiale rispetto alla crisi sul tema dell'effetto della crisi sui Paesi più poveri ed emarginati
E G otto ha dovuto affrontare il tema Africa
E
Nell'ambito dei fori internazionali questo è il tema
Classico
Negli anni Cinquanta
I grandi
Fondatori deleteria dello sviluppo venivano in Italia
A studiare questo
Problema dello sviluppo del nostro Paese con all'interno un dualismo così accentuate così forte come
Questo potesse essere e via dicendo
Oggi
Tutto il dibattito si svolge in altre direzioni io ho sentito qui anche riproporre mediterranea
Detto una cosa tutti da un anno di distanza quasi dei fuochi di artificio a Parigi di Sal così sull'Unione del Mediterraneo
Non i progetti non ci sono
Ma non è stato nominato il pure il Segretario generale e la struttura
Questo come segno un altro questi degno della difficoltà complessiva ad affrontare
A livello mondiale c'è la difficoltà
Complessiva e grandi Paesi industriali lo stanno capendo
Che o affrontano il tema dello sviluppo nella sua integrità globalità tra Paesi industriali e paesi sottosviluppati o dalla crisi non si esce in termini di prospettiva non
Di congiuntura
E al tempo stesso
Noi in Italia questo dibattito
Usciamo dalla crisi abbiamo una prospettiva di reggere nell'equilibrio nuovo così presente a livello mondiale nelle nuove delle modificazioni radicali delle strutture produttive
Siamo in
Come ne usciamo
Un Paese trascinandosi dietro il Mezzogiorno perdendo in capitale umano che ha a tutto quello che
E questo significa in questo risorse può
Andare avanti ma ci vogliono politiche a questo punto
Coerenti e radicali in quella direzione io ricordo
Sempre
Il discorso fatto vedo Giorgio con suo padre sono vecchio quindi posso
Dirlo
Nel sessanta
Ero colui c'era Tonino Maccanico a
Scrivere la noto aggiuntive a riflettere su queste cose
Cioè attentare un discorso unitario del Paese non
Un discorso del Mezzogiorno mezzogiorno alla capacità di fare questo oggi
Ci sono forze intellettuali che sono in grado di supportare ciò forze politiche in grado
O di sopportare questo
Ho il discorso del ritorno meridionale diventa il discorso del ricordo del ritorno come ridicolo dando il Corriere della Sera faceva Stella su
Il problema
Del sud che è un problema di dramma prego come le ho è a livello mondiale il rapporto tra sviluppo sottosviluppo
Tanto
Io dico tutto il Paese ha avuto il merito
Questo G otto di portare
Sul tavolo degli otto il tema del rapporto tra
Liuto sul suo sviluppo e ponendo l'altro
E allora bisogna che sia
E siamo in grado qui nel nostro Paese
Di porci questo tema e questo problema ma bisogna chiavi cooperiamo buttiamo via tutto un ciarpame di stupidaggini che dall'Italia
Fatta a pelle di leopardo da tutti i racconti la frammentazione tutti i progetti di localismo abbiamo fatto ping pong PAM
Tutto questo non può effetto di incidere minimamente sul cambiamento strutturale del Mezzogiorno
E se ci sono
Punti di e diede dei dei partita eccedenza
Sono
Il segno del dentro quella debolezza generale
Ad una difficoltà vivere poi
Vanno in difficoltà con un'estrema rapidità allora
Io concludo dicendo
Ho
Di fronte al racconto facto
E pensando al racconto dell'anno prossimo
Per il due mila entra conto del due mila nove
Se il reddito nazionale diminuisce del cinque per cento voglio capire Cominotto tutto all'effetto sulla crisi
C'è uno scatto
Del nuovo intellettuali autocritico capace di capire
Il vuoto
Che quindici anni centri anziani hanno determinato del pensiero quindici vent'anni hanno determinato del pensiero nella proposta nella scomparsa del delitto gravissimo
E nello stesso tempo
Tutto questo ha bisogno di una risposta politica forte
Perché
Non può essere
La
Debba una politica nazionale una risposta nazionale
In questa direzione questo e
Il tema che di fronte nomi perché se no noi ci raccontiamo
Ridiscutiamo intorno alle cifre facciamo il commento ma è la realtà è questa racconta divario questi sono
Il
Dal CIACE accorti non
Di
Risorse aggiuntiva ma di sottrazione di risorse
Teste però nell'opinione pubblica nel paese
Dove c'è
Dobbiamo chiederci perché
Il Mezzogiorno non riesce più
E il merito lirismo non riesce più ad essere
Una capacità di attrazione
Una volta si solleva distinguere le forze progressiste conservatori proprio dal meridionalismo
Era
Uno delle discriminanti forti in quella direzione
Oggi questo non c'è allora
Dobbiamo avere il coraggio di non fermarci alle superfici né di pensare
Tu questo Governo fra l'altro Governo cioè di continuare in questa balletto di cose ma
Le forze intellettuale le forze politiche mezzogiorno
Al di là delle loro saranno capaci
Di
No aspettare
Gli anni
Perché i prossimi due anni sono già determinati
I dati sono scontati
Perché la la congiuntura azioni potrà gravare ma
I dati di tendenza strutturale sono questi inutile farsene illusioni allora siamo capaci di fare questo salto di qualità
Di tentare di rispondere
Se le cose resti nel pensiamo di affidarci ad una continuità
Di
Di azioni
Io credo che
Come incidere alla crisi e con uscite muta la crisi
E evidente
Di come uscirà il Mezzogiorno
Grazie
Do la parola
Tendenziale sollecitando il problema al il ministro
Raffaele
Fitto degli ultimi impegni di Governo che naturalmente l'ottantenne allo impegna non sin da ora
Se saremo in grado di portare avanti però il discorso dei
Antico lo avevamo visto se è possibile comunicazione lo vedremo dopo tanto prego il Ministro Fitto devo destinati
Sì grazie Presidente
Anche quest'anno partecipò con grande piacere a questo la presentazione di questo rapporto devo dire che
Emerge in modo molto chiaro non solo la puntualità del lavoro ma anche in modo specifico
Un indirizzo e di analisi che dovrebbe costituire un punto di riferimento complessivo nell'ambito delle politiche del Mezzogiorno soprattutto rispetto alla lettura dei temi che sono stati
Oggetto anche di alcuni interventi che ho ascoltato questa mattina
Io partirei da una considerazione più di carattere generale mi permetto di
Diciamo dire che in riferimento alla crisi molto probabilmente come giustamente ha detto Enzo Scotti i dati e l'impatto lo coglieremo successivamente
Perché anche nelle
Ragioni nelle critiche che pure ho ascoltato con molta attenzione da parte di chi mi ha preceduto
Vorrei sommessamente ma lo dico per non farne più considerazioni politiche ricordare che questo rapporto è un rapporto sul due mila otto perché ha solamente un piccolo paragrafo che ha dei cenni sul primo trimestre del due mila nove ora
Costruire una ipotetica polemica su tutte le cose che ho ascoltato sinceramente non solo non fa giustizia l'ottimo lavoro fatto ma penso e temo che ci allontani molto anche dai contenuti e dalle questioni delle quali noi dovremmo discutere
Visto che appunto si riferisce ad un periodo nel quale sostanzialmente
Le critiche più forte che ho ascoltato non trovano una ragione di esistere se non fosse altro perché
I temi ai quali si fa riferimento ancora dovevano essere materialmente approvate portati avanti quindi c'è anche una ragione oggettiva di tempo
Che forse ci consentirà
Di ripetere o di riprendere questa critica il prossimo anno ma certamente non quest'anno lo dico anche per
Avere tutti insieme
Un elemento di conduzione del dibattito molto più sereno che ci porti tutti non tanto a privilegiare
Il tema della polemica o del confronto di carattere politico ma sostanzialmente il tema invece di una analisi molto più articolata io devo dire che non solo avendo letto il rapporto ma anche avendo avuto modo di seguire questo breve manifesto di legge questo bel manifesto
E che una serie di associazioni in prima Svimez ha firmato dopo l'incontro con il Presidente La Repubblica penso perché all'interno di questo manifesto ci sia una sintesi molto opportuna di quella che dovrebbe essere doppio di quello che dovrebbe essere un terreno di confronto frutto non solamente di un'analisi reale
Ma anche e soprattutto di una scelta in prospettiva e recupero immediatamente due concetti fondamentali il primo e quello di una politica di intervento che sia realmente di carattere nazionale cioè che stabilisca nell'ambito dell'azione del Governo una priorità una visione ed una strategia la seconda quella che utilizzando una diagnosi fortemente condivisa che quella che emerge dal rapporto appunto
Che la Svimez fa si possa immaginare o ipotizzare nell'ambito delle riforme tracciate da parte del Governo che possono piacere o non piacere ma delle quali bisognerà pure discutere provare a capire come attuarle
Si possa individuare una forma nella quale magari
Inizia il cercare di
Comprendere quale possono essere strategie e soprattutto gli elementi correttivi rispetto anche alle politiche I risultati soprattutto prodotti rispetto alle politiche nel Mezzogiorno
Un'altra considerazione di carattere più generale io vorrei inserirla perché ci porta in modo diretto agli aspetti principali della critica che emerge della lettura che emerge analisi dello Svimez
Non abbiamo di fronte
Uno scenario che è quello
Di
Una prima analisi collegata alla politica del due mila due mila e sei e quindi all'utilizzo delle risorse alle modalità e i risultati della politica due mila due mila e sei
Una seconda analisi sulla prima parte della politica e del quadro strategico nazionale due mila sette due mila tredici io penso che questi due elementi sui quali tornerò da qui a breve vadano inserite in un contesto un po'più ampio perché quello collegato
Anche e soprattutto all'ampliamento dell'Unione europea
E al fatto che tutte le politiche di cui ne parliamo derivano dalle politiche di coesione dell'Unione europea che in questa fase andranno ridiscusse perché temo e penso che
Dopo il due mila e tredici che non è molto lontano ma è molto vicino soprattutto per le scelte che dobbiamo operare in questa fase
Si aprirà momento di confronto nel quale si delineerà hanno anche delle strategie che modificheranno ulteriormente il quadro e che ci insegneranno in questo contesto forse con maggiori difficoltà
Perché queste considerazioni di carattere generale perché
Avremo modo tempo e occasione nei prossimi mesi temo o penso
Di confrontarci su partiti del sud e su questioni di carattere politico e di contrapposizione politica perché andiamo incontro all'ennesima campagna elettorale che non aiuta le analisi su questi temi evidentemente che ci porterà
A discutere di queste cose ma io penso che sia molto più importante e quindi colgo molto positivamente lo ringrazio del richiamo che il Presidente Novacco fatto nella sua introduzione a questo dibattito laddove ha indicato in modo molto chiaro un aspetto fondamentale decisivo che è quello di guardare non all'immediato ma di cercare di porsi in modo
Adeguato le scelte strutturali per poter guardare
Ad una anche con una battuta mica tanto l'unicità proroga dello Svimez al due mila cinquanta cioè immaginare che ci possa essere una strategia che traguardi la polemica quotidiana ma che ci possa far comprendere come
Utilizzare affrontare le questioni che abbiamo di fronte
Una criticare che viene rivolta
Una mancanza di strategia rispetto al tema del Mezzogiorno
E io da componente del Governo non ho alcuna difficoltà a sottolineare l'esigenza in questo momento non più rinviabile del fatto che il Governo attui raccogliendo anche la sollecitazione che viene da questo magma del manifesto
Ha chiesto una politica che possa superare le difficoltà strutturali che in questo rapporto emergono in modo chiaro abbiamo due binari che dobbiamo seguire
Che sono paralleli ma che inevitabilmente può devono andare insieme il primo è quello dell'utilizzo delle risorse e il secondo è quello delle riforme
Che devono incidere in modo concreto e su questa su questo terreno io mi permetto di citare la riforma del federalismo fiscale che avuto una sua prima approvazione nell'ambito del dibattito parlamentare che dovrà trovare
Nel merito nella fase successiva nei prossimi mesi ed è di attuazione una fase di attuazione concreta e quindi di
Delineazione concreta di quelli che sono anche i contenuti di questo provvedimento perché
Faccio questi due richiami perché
I problemi che non abbiamo complessivamente lo dico non chiamandomi fuori io invidio coloro i quali negli interventi da esponenti politici del sud e riescono elencare tutte le cose che non vanno
Come se fossero degli extraterrestri io ho fatto il Presidente della Regione mi sono confrontato con questi problemi sono esponente di questo Governo sono esponente del Mezzogiorno e penso che
La prima considerazione che tutti dovremmo fare e quella collegata ad una autocritica complessiva per cercare di comprendere tutto ciò che non va evitando di ipotizzare una contrapposizione che poi spesso diventa un alibi
Su quelle che sono le cose che non vanno per colpa degli altri e delle contrapposizione che ci possono essere attivare per poter trovare una giustificazione su questo rispetto può e la non necessità hanno l'obbligo di entrare invece nel merito delle questioni cosa ci dice
In questo rapporto
E la Svimez quest'anno ci dice che
La programmazione due mila due mila sei una programmazione che non ha
Colpito nel segno non ha prodotto i suoi risultati
E ci dice anche un'altra considerazione molto importante che dovrebbe essere oggetto di una riflessione serena anche questa
Un po'più lontana magari dalle considerazioni politiche è un po'più collegata alla realtà il fatto che la programmazione due mila sette due mila tredici segna il passo perché di questo si tratta
E segna il passo sia nell'ambito delle amministrazioni centrali e anche soprattutto nell'ambito dell'azione dell'Amministrazione regionale per diverse ragioni la complessità del sistema individuato la
Scelta di puntare ancora una volta su un numero eccessivo di programmi di intervento senza guardare a quelle che possono e debbono essere invece le scelte fondamentali strategiche strategiche
Per il Mezzogiorno la difficoltà complessiva che rispetto a queste questioni si è avuta di rendere omogenea del quadro strategico nazionale e comprendere
Di volta in volta qual è il livello innanzitutto di qualità della spesa
E anche di quanti anni la spesa a me sinceramente anche su questo non mi chiamo fuori dalla critica e vero la crisi ha portato questo Governo a compiere una scelta
Che è quella di utilizzare parte delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate per alcune emergenze ne cito due in modo particolare gli ammortizzatori sociali e il terremoto dell'Abruzzo oltre ad altri interventi che sono stati
Ca le quote latte non sono state coperte con questo modo Sergio io capisco e quei e e la difficoltà che nel sud non abbiamo di analizzare i problemi e questo non è vero che le quote la
E sono state coperte con le risorse del FAS perché è una cosa giornalistica ma che non corrisponde agli atti e sto affermando invece con molta serenità quello che c'è per altre risorse anche perché
Mi Jimi giocherebbe molto più semplice andare incontro al tema delle quote latte che è molto limitato come intervento e
Aggirare l'ostacolo del degli ammortizzatori sociali o invece del tema del terremoto perché sarebbe molto più semplice poterlo fare
Sto cercando di dire però che mentre noi discutiamo
Sulla quantità di FAS nazionale della programmazione due mila sette due mila tredici
Che è stata indirizzata su questo non ci poniamo alcuni problemi né voglio li voglio portare l'attenzione di questa Assemblea perché penso che siano elementi di analisi serena qual è la percentuale di spesa del FAS due mila due mila e sei
Parliamo di questo per esempio e potremmo verificare che la metà di quelle risorse ancora non sono state spese per una serie di ragioni innumerevoli quella percentuale di utilizzo delle risorse comunitarie due mila due mila e sei
Cento per cento complimenti è però qui c'è un capitolo molto importante
Che parla dei progetti coerenti traduciamo tutto cioè dei progetti sponda cioè di quei progetti realizzati con altri finanziamenti che non rendicontiamo a Bruxelles
Persiste male le carte recuperando le risorse come risorse liberate che sostanzialmente risultano essere state spese sul territorio ma realmente non sono state spese rispetto agli obiettivi che erano stati indicati
Le analisi io penso che al punto in cui siamo vadano fatte fino in fondo vadano fatte per puntare ad un obiettivo concreto che è quello di cercare di costruire un percorso che mette insieme due elementi fondamentali la responsabilizzazione dei pubblici amministratori
E il secondo che è direttamente collegato la qualità della spesa pubblica nell'utilizzo di queste risorse
Io penso che non sia possibile continuare a programmare le risorse del FAS anche a livello locale o degli interventi complessivi privilegiando o dando una quota importante alla spesa corrente
Io lo dico mi dispiace che siano andati via tutti gli interlocutori che ho ascoltato con molta attenzione che sono molto felice
Che due Governi abbiamo trovato un punto di convergenza
Dice entro sinistra e di centrodestra nel non finanziaria legge regionale della Campania che prevedeva il reddito di cittadinanza io dico che è un fatto molto positivo perché è esattamente l'opposto di quello che serve al Mezzogiorno d'Italia
Perché non possiamo continuare a ipotizzare che nel Mezzogiorno si utilizzi
La crescita della spesa corrente anziché privilegiare la spesa per investimenti che dovrebbe caratterizzare le politiche aggiuntive e che dovrebbe essere un elemento fondamentale che giustifica
Assegnazione di queste risorse è questo il tema sul quale dovremmo interrogarci e questo tema si ricollega ad un altro aspetto
Che è emerso su diversi settori fondamentali che incidono sulla qualità della vita che costruiscono un percorso futuro rispetto ai temi del Mezzogiorno pendiamo alcune voci che sono state oggetto del rapporto la prima quella sulla sanità
Fa specie che
Non si parli negli interventi della sanità
Fa specie non sottolineare il fatto che in questa situazione nelle regioni del Mezzogiorno esiste un deficit clamoroso sulla sanità
Che porta questa Regione ad aumentare a dismisura la pressione fiscale di competenza regionale e tutto questo fa un saldo molto passivo per quelle famiglie che poi
Andiamo al secondo tema conseguentemente hanno un carico fiscale maggiore per quelle imprese che ha
Hanno delle difficoltà strutturali oggettive mezzogiorno un carico fiscale maggiore che si ritrovano in un contesto nel quale
L'altro dato che emerge dallo studio molto brillantemente quello della maggiore percentuale di mobilità passiva cioè al danno la beffa
E questo è un tema
Che dobbiamo affrontare perché è collegato al differenziale che c'è fra nord e sud sul welfare
Perché quel differenziale non devo fare io l'avvocato del nord
Ma quel differenziale frutto di politiche corrette degli enti locali del nord che portano ad avere dei bilanci diversi e che porta ad integrare il trasferimento ordinario di risorse su quel far con risorse proprie
Da lire in un altro dato di asili e tutto ciò che abbiamo letto nel dettaglio che vanno incontro al miglioramento della qualità della vita ora su questo c'è da fare una polemica
Tra parti politiche
Facciamola serve a qualcosa non penso c'è da fare invece un ragionamento serio di analisi profonda per capire
Come non ripetere gli errori che ci sono stati
Per cercare di comprendere come raccogliendo questo invito che io faccio mio ne sono convinto
Ci possa essere un luogo all'interno del quale
Cominciare a ragionare rispetto a questi temi e cercare di costruire un processo che sia innanzitutto culturale come è stato come lei ha accennato perché di questo ne parliamo
Perché tutte le questioni sulle quali noi ci confrontiamo hanno una valenza culturale possiamo continuare in questa
Contrapposizione o in questi discorsi che
Parlano di cose lontane e generiche gassosa ma dobbiamo parla di cose solide concrete
Dobbiamo andare a leggere questi dati capire che questa crisi
Che io mi permetto di dire rispetto ad alcuni interventi in questa fase paradossalmente sta incidendo un po'più in altre parti del Paese dopo inciderà
Più nel Mezzogiorno perché questa crisi che una crisi sostanzialmente collegata a livello internazionale che ha portato settori economici
Esposti molto di più alla concorrenza internazionale all'export sta incidendo direttamente molto di più di un'altra area del Paese in questa fase
E non è un caso che la lettura dell'accordo sugli ammortizzatori sociali chi può costituire anche un paradosso visto la copertura di quota nazionale
Di questi ammortizzatori sociali va a dare una risposta molto di più nelle aree del Centro-Nord del Paese laddove la crisi di carattere internazionale sta incidendo concretamente su quelle aziende che vivendo molto più di export e
Quindi rendo molto di più di concorrenza di carattere internazionale hanno in questa prima fase una risposta negativa inciderà ulteriormente e successivamente sulle questioni e sui temi sui quali si fa riferimento e non è un caso
Che questo rapporto lo ribadisco si riferisca al due mila otto c'è un periodo nel quale la crisi ha iniziato a produrre i suoi effetti ma evidentemente dalla lettura attenta
Del paragrafo sui Cenni del primo trimestre due mila nove emerge la conferma ahi noi di questa analisi
E quindi penso che su questo ci sia bisogno
Dini ipotizzare anche un ragionamento che possa
Guardare a quelle riforme fondamentali non più rinviabile in questo senso
Gli ho avuto modo di partecipare sono un relatore del provvedimento sul federalismo fiscale
Fa specie che si citi ancora un testo quale quello che la Regione Lombardia è vero quello era il testo ma è vero che voi nel Governo prima nel Parlamento poi quel testo è stato profondamente modificato oggi stiamo parlando di un federalismo fiscale
Che rappresenta in modo molto chiaro dei principi collegati a quello che è un equilibrio territoriale il concetto di solida di solidarietà all'interno di quel testo è rimarcato in modo inequivocabile
Ed è un principio che va attuato nella fase adesso di confronto di raccolta dei dati di predisposizione dei decreti legislativi di attuazione ma che ha in sé un profondo elemento che quello che afferma il principio della responsabilizzazione dei pubblici amministratori
Che afferma il principio del potere sostitutivo dello Stato qualora
Non ci sia la capacità di incidere concretamente
Che non è possibile immaginare o ipotizzare di rivendicare risorse aggiuntive da utilizzare come tappo per dei buchi che si aprono sul fronte della spesa corrente
Noi dobbiamo sapere che le risorse aggiuntive da cui percentuale si è ridotta siamo d'accordo e su questo c'è da fare una riflessione ma dobbiamo anche capire anche sulla percentuale delle infrastrutture
Quanto quei tempi e quali si fa riferimento nella differenza fra le aree territoriali per progettare appaltare un'opera incidano sulla riduzione complessiva delle opere delle risorse che vengono assegnati in questa direzione anche questo è un tema
Di riflessione sul quale penso che sia indispensabile cercare di
Individuare forme e modalità di dialogo di confronto e non certamente sterili e inutili polemiche che non servono
In questa fase perché non danno la dimensione nemmeno di quello che può essere la soluzione di questo problema e allora in questo senso
Mi preoccupa molto di più il fatto che i dati del due mila di fine due mila otto ci indicano che il primo biennio delle politiche
Di coesione e quindi gli interventi del Programma operativi regionali e complessivamente il quadro comunitario per la parte comunitaria dia un'indicazione di impegno allo zero sette all'uno virgola nove per cento
Cioè parliamo di miliardi di euro
Che
Dovrebbero avere nel della prima fase una completamente ma il trentuno dicembre leggeremo i dati dispensa della prima fase di questo programma e temo che questi dati o saranno profondamente arricchiti
Da progetti sponda oppure diversamente non testimoniare hanno alcun tipo di intervento concreto in questa fase questo è un problema o non lo è un problema o vogliamo continuare a discutere de il delle delle polemiche delle contrapposizioni anche di riferimenti
Di carattere culturale che sono molto piacevoli che devono corroborare il ragionamento che noi stiamo andando a fare però io penso che se questa analisi deve essere colta da chi governa la spesa pubblica nel paese nel Mezzogiorno debba essere colta come un'analisi
Profondamente critica di grande stimolo che indica in modo molto chiaro un percorso su quale bisognerà confrontarsi rapidamente
C'è un richiamo forte che viene fatto e che non deve apparire
In contrapposizione sul percorso di riforma in senso federale dello Stato che è quello di un momento di sintesi della politica nazionale in questa direzione cioè
Il documento ma anche il richiamo anche gli interventi sostanzialmente chiede in modo chiaro in qualche caso invoca un momento di sintesi di strategia più ampia perché perché i problemi di cui parliamo molto spesso traguardo nel contesto locale
Perché il tema dell'adeguamento infrastrutturale delle scelte fondamentali per il Mezzogiorno hanno una rete dizione assolutamente interregionale e quindi non possono essere concentrati in quest'ambito
Perché apparirebbe un paradosso utilizzare tutte queste risorse di cui stiamo parlando che pur ci sono netto di quei tagli e quale abbiamo fatto riferimento senza realizzare le principali infrastrutture fondamentali per il Mezzogiorno del Paese
Questo è il tema e qui c'è da fare una scelta una scelta che non è una scelta sulla quale
Noi dobbiamo ipotizzare polemiche o contrapposizioni la scelta è quella di
Ridurre intervenendo in modo chiaro il tema della spesa corrente
E cercare di concentrare le risorse su quelle infrastrutture fondamentali per il Mezzogiorno del Paese
E questo
Ha bisogno di uno sforzo corale
Dei diversi livelli istituzionali ha bisogno di una valutazione complessiva di quelle che sono
Le scelte che devono essere compiute tanto a livello nazionale quanto a livello regionale
E ha bisogno anche e soprattutto di una tempistica adeguata perché il tema dei tempi in questo contesto è un tema fondamentale
Perché nel mentre le procedure ipotizzate immaginate i ragionamenti costruiti il tentativo di mettere insieme l'avvio di questi interventi ci consegnano un quadro
Molto preoccupante sulla programmazione precedente
Che lascia intendere evidentemente
Come la programmazione due mila sette due mila tredici seguirà lo stesso percorso e la stessa indicazione il due relatori padovani Bianchi lo hanno accennato nel testo è scritto in modo molto chiaro
La necessità che oggi non abbiamo e quella di andare a comprendere come poter vendere concretamente e rapidamente attuate le spese alle quali si fa riferimento all'interno di questo contesto e qui c'è
Un tema che culturale ma anche di riforma complessiva che anche qui viene richiamato
Si richiama il la realizzazione del soluzione cofinanziamento del FAS del ciclo integrato dei rifiuti in Campania e primo e unico termovalorizzatore pubblico realizzato nel Mezzogiorno d'Italia
Non ce ne sono altri c'è qualcuno che mi sento di fare una regione d'Italia del sud Italia
Scusate
Dove dove è stato realizzato un termovalorizzatore noi pensiamo che si possa completare il ciclo dei rifiuti e far ridurre quella colonnina che io ho visto sulla cartella dove parla di dati di un conferimento in discarica elevatissimo con una differenza clamorosa
Corre sto del paese di far ridurre quella colonnina
Del conferimento in discarica con tutto ciò che comporta
Il tema e non mi soffermo ma che potrebbe avere collegamenti con alcuni capitoli altre altri altrettanto importanti penso alla legalità e la sicurezza collegati a questo tema
Queste sono le questioni sulle quali noi dobbiamo interrogarci e poi il problema è sostanzialmente culturale rispetto alla capacità di realizzare tutto questo e c'è la necessità
Di far riportare e il richiamo in appello e mezzi di informazione penso che sia
Altrettanto giusto il tema del Mezzogiorno perché questo sicuramente è vero probabilmente si fa notizia esclusivamente quando c'è da raccontare qualcosa che non va o qualcosa che rappresenta negativamente il Mezzogiorno e difficilmente si fa notizia al contrario però
Ci sono anche qui diversi mezzo giorni ci sono le realtà all'interno delle quali emerge una volontà e di cambiare marcia in questo senso penso che vadano colte in modo molto positivo su questo io penso che si debba
Giocare
Una partita importante decisiva ed è la partita che di rimettere insieme complessivamente e le considerazioni fatte che ci dica e ci dia anche una indicazione
Di marcia sulla quale poter anche affrontare l'emergenza i problemi che ne abbiamo diverse a mente questo sì e chiudo su questa riflessione
Il federalismo potrà rappresentare un problema per il Paese
Perché perché il federalismo che oggi viene in alcuni ambienti alcuni contesti raccontato come qualcosa di negativo
A una particolarità tutte le critiche che vengono fatte alla riforma in senso federale dello Stato altro non sono se non una fotografia dell'esistente
Cioè il federalismo porterà la divisione la spaccatura del Paese la incapacità e lei rispose tutto quello rappresenta ahi noi
La fotografia del Paese in questo momento
Noi dobbiamo cogliere l'opportunità per cercare di mettere insieme una politica nazionale e qui il Governo deve fare la sua parte
La una politica nazionale che sia la politica in grado di intervenire concretamente
Che possa affiancare e non è un caso che i tempi
Del federalismo siano stati scadenza ATI in questo modo evidentemente c'è stata anche una valutazione di questo tipo che da
Dodici mesi per il primo decreto di attuazione ventiquattro per il secondo cinque anni per la transizione per il passaggio
A regime ordinario il che vuol dire
Che c'è un periodo che sostanzialmente un periodo che può garantire la realizzazione di processi virtuosi di cambiamento di riforma che nei settori nei quali si è fatto riferimento devono essere attuati concretamente nel Mezzogiorno ma non
Con la contrapposizione con l'assunzione di responsabilità io penso che su questa partita si giochi il momento fondamentale del rilancio possibile del Mezzogiorno
La Svimez e le associazioni
Che si interessano si impegnano su questi temi che danno un contributo importante devono rappresentare secondo mio punto di vista un momento di riferimento e vero perché
Uno degli errori che si commette spesso e quello di non ricordare le cose precedenti lo scorso anno né ci siamo visti qui
E il Presidente Novacco lancio un'iniziativa che è caduta nel nel nulla quella di un momento di una conferenza nazionale il momento di confronto di dialogo e parlare di questo
Io penso che
Questo suo richiamo anche ancora una volta questa hanno avuto lanciare debba essere colto
E quindi su questo penso che
Noi possiamo
Ipotizzare immaginare un momento di lavoro comune che metta insieme in questa fase un'analisi complessiva una diagnosi complessiva che
E sostanzialmente condivisa
E che al di là di alcuni aspetti alcune sfaccettature euro la volontà di non leggerla fino in fondo di leggerla in modo parziale complessivamente stalli cercando insieme di trovare la terapia giusta rispetto a queste questioni non lo può fare il Governo da solo
Non lo può fare il Governo con la contrapposizione con gli enti locali lo deve fare un contesto complessivo del Mezzogiorno nel quale a pieno titolo lo Svimez rappresenta per quanto mi riguarda un punto di riferimento importante e io vi ringrazio concludendo questo mio intervento
Per la opportunità di confronto che oggi abbiamo avuto e anche per
La valenza notevole dei dati dei suggerimenti che emergono in questo rapporto
Grazie
Credo che
Con questo
Ampio intervento del Ministro Fitto possiamo concludere la sostanza dell'analisi che abbiamo condotto oggi
Come sempre l'Italia
Convegni e non sono delle cose è facile non è facile organizzarli
Re facile avviarli
Facile gestirle rispettando oraria scadente tempi
Credo però che sia importante vorrei rilevare questo elemento che ha sollecitato il ministro ora e cioè si di una partecipazione in qualche modo il coinvolgimento anche del Governo nelle scelte assieme a Regione secondo a mio avviso per una conferenza nazionale su
Avevamo previsto alcuni piccoli interventi
Avevamo detto Carnovali se c'era altro spazio ora ha presente come vede purtroppo avevamo messo
Certe grazie
E
Aree previste
Grazie
Visto che
Revoca c'è stata purtroppo prova eleverebbe
Parcheggiare
Residenti alla Salute