64ª Assemblea dell'Unione Parmense degli Industriali

Presidente di Confindustria
Autorità
Gentili ospiti signore e signori
Diamo inizio alla parte privata
Della sessantatreesima Assemblea delle palme sia degli industriali
L'invito
Il Presidente
Credo sia delle pressioni venire per la relazione
Autorità cari colleghe
E colleghi signore e signori
Sono lieto di porgere anche a nome vostro il più sincero e caloroso benvenuto al presidente dalla Camera dei deputati onorevole Gianfranco Fini
Al Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che a tutti gli illustri ospiti che ci onorano oggi con la loro presenza
Le incertezze di timore che cominciavano delinearsi l'anno scorso e di cui avevamo dato conto nella nostra ultima Assemblea ci sono purtroppo trasformati in una crisi economica che se fare superata
Nella sua fase peggiore continua tuttavia a condizionare in modo rilevante le nostre imprese
Della crisi delle sue cause hanno dibattuto tutti in questi primi sei mesi dell'anno
E ci pare difficile in questo contesto
Portare chiavi di lettura diverse dalle tante che numerosi economisti ed esperti ad onor del vero più a posteriori che non a livello previsionale hanno formulato
Due aspetti vanno però rimarcati
Un primo aspetto all'emergere della tendenza a pensare a vorrebbe
Che ha contagiato non solo i cittadini delle economie più avanzate
Ma anche alcuni settori importanti dell'imprenditoria
Esemplare a questo proposito le logiche importate da oltre oceano di profitti immediati di super un bonus visto Cocciolo
Che tanto hanno inquinato i soliti e storici presupposti del fare impresa portando aggiungerei una punta di amoralità
In questo modo si è perso di vista il valore e l'importanza che l'impresa assume nel lungo periodo
Valore che non andrebbe mai abbandonato a favore come spesso ultimamente accaduto di una gestione orientato obiettivi reddituali di breve periodo
Con poca o nessuna attenzione alla sostenibilità dei risultati
Auspicabile quindi un ritorno a quel capitalismo responsabile
Più presenti in questi ultimi anni nel mondo dell'industria in meno in quello della finanza
Che vede l'impresa tra guardarsi in un orizzonte temporale di lungo periodo al di là dell'immediato del contingente che è consapevole che della funzione sociale dell'essere imprenditori
E che sa bene che chi sbaglia paga in prima persona
La seconda considerazione che le crisi sono sempre esistiti ed hanno sempre rappresentato per certi versi
Una opportunità per puntare con più decisione sulla ristrutturazione delle aziende in modo da rendere più efficienti e competitive
Le chiesi infatti con i loro disagi agiscono anche da grandi acceleratori di innovazioni
Già nel passato si è visto come casa di innovazione ricerca si è riusciti a dare una risposta concreta alla tempesta economiche finanziarie si è visto come
Sempre grazie alle stesse
Dopo le varie crisi c'è sempre stato un riprendere dell'economia
Anche questa volta sono sicuro saranno gli stessi fattori a guidare l'impresa è fuori dalle secche della crisi
E a proposito di chi vede il beneficio dell'innovazione solo a vantaggio dei grandi gruppi mi piace ricordare che si può fare ricerca ci vogliono indubbiamente le risorse finanziarie per fare innovazione bastano le buone idee
Gianni Agnelli era solito dire una cosa fatta bene può essere fatta medio
I nostri imprenditori seguono costantemente questo dettato tramite l'innalzamento qualitativo dei beni realizzati l'introduzione di innovazione di prodotto e di processo la riorganizzazione aziendale
Il riposizionamento dall'export verso i Paesi più dinamici
Sono questi certo quindi certo che l'imprenditore sa quando dei guarda la loro azienda ed usciranno rafforzati dalle presenti difficoltà forti dalla consapevolezza che l'attuale situazione
Rappresenta indubbiamente uno degli avvenimenti economici e finanziari più difficili
Dalla storia moderno
La situazione internazionale
L'anno che si attua scocche stecchetta scorso è stato caratterizzato dalla grossa novità del cambio presidenziale negli Stati Uniti
Che se poco attualmente solo a livello di prospettiva è probabile porti in molte novità negli equilibri internazionali
Esemplare a tal proposito il recente viaggio di Barack Obama nei paesi arabi
In cui i messaggi di apertura e di dialogo hanno inaugurato una stagione nuova in una politica estera americana
Troppo spesso caratterizzata in passato da atteggiamenti ed azioni volti ad acquisire spaccature più che a cercare composizioni
Si tratta di una novità di non poco conto che se coronata da successo come tutti si augurano
Contribuirà a ridurre in modo sostanziale il ripetersi delle criticità in quell'area orientale che ha ora nel Pakistan
Potenza nucleare a rischio integralismo una potenziale pericolosissima polveriera per la pace mondiale
Nella logica della poteva riduzione dei conflitti e nello spirito di massima attenzione
Alle tematiche ambientali che tanto sta a cuore alla nuova presidenza americana occorrerà inoltre se ne parla ancora poco poiché la nostra attenzione al crescente problema dell'approvvigionamento il Co.Re.Com
Molti dei conflitti attuali nelle zone più povere del mondo sono infatti provocati o amplificati dalla carenza idrica che facendo muovere il bestiame e di raccolti può Duce miseria e disperazione
Evidente a tutti la stretta connessione tra i sempre più frequenti i casi di pirateria navale o di sbarchi di clandestini e le situazioni di miseria di carestia che caratterizzano molte zone dal nostro piani
Anche in questo caso l'assenza nella politica di una logica previsionale di lungo periodo
Che tanti danni ha portato all'economia potrebbe avere conseguenze pesanti per le prossime generazione
Generazioni che già pagheranno inutile nasconderlo le conseguenze di una crisi economica destinata ad incidere sulle economie dei Paesi più industrializzati
La quotidianità dei cittadini dei Paesi all'economia più matura già registrati
E non poteva essere altrimenti i sacrifici e le rinunce di chi ha ormai raggiunto la consapevolezza che il benessere non arriva per diritto acquisito
Che la crescita continua e forse illusoria
E deve comunque essere costantemente alimentata
E che la ripartenza che di sicuro arriverà sarà però basata su presupposti differenti da quelli che hanno caratterizzato la spinta ai consumi di questi ultimi anni
Ci piace comunque cogliere in un quadro internazionale di difficoltà diffusa alcuni segnali positivi che iniziano a delinearsi in America ed in Europa
Sia ultimamente sgonfiata la bolla delle materie prime
Con i prezzi delle stelle dalle stesse che sembrano aver trovato maggiore stabilita
L'inflazione stabilmente a livelli bassi e l'augurio è che l'Europa possa recuperare un rapporto di cambio meno squilibrato nei confronti del dollaro
L'Unione Europea registra inoltre stipendi in crescita fiducia di impresa e consumatori viene ristabilita
Ed un accenno di ripresa dopo un periodo di forte appannamento della voglia di devo Coppa
Se infatti la recente tornata elettorale europea registra l'ennesima flessione di votanti
Calo che riguarda però anche le altre elezioni e che dimostra un crescente distacco tra cittadini e politica
Le recenti riflessione dei Governi inglese danese sulla possibilità di adottare vero ancorché a dettate dalla potenza della crisi sono la testimonianza di quale garanzia non solo economica
Possa costituire per i vari Stati le sei parte di un soggetto unico ed autorevole
Questa è l'uomo fa che tanto fatica a prendere forma sotto l'aspetto politico
Dovrà inoltre sempre più confrontarsi con una forma di protezionismo latente ma mai sopito Dennis contabile nei recenti episodi relativi all'utilizzo di manodopera italiana piena lavori lo svolgersi da parte di nostri in paese nel Regno Unito
Le situazioni di difficoltà delle varie economie possono purtroppo fungere da detonatore alla voglia di quote sionismo
Tuttavia sono sicuro che alla fine prevarrà una logica di salvaguardia di quel valore inestimabile
Costituito da libero mercato soprattutto si diverranno concreti anche per l'economia occidentale i primi segnali di recupero riscontrati nei paesi emergenti
Segnale che ci spingono ad aumentare gli sforzi perché quello che adesso è solo in embrione possa prendere forza e consentirà alle imprese di vedere finalmente quanto prima la luce alla fine del tu
La situazione nazionale
Voglio solo affrontando le tematiche relative alla situazione nazionale
Limitarmi a qualche breve considerazione certo del fatto che più completi ed esaustivi elementi di conoscenza e di riflessione verranno dagli interventi che seguiranno
Il due mila nove sarà sicuramente ricordato come un anno s'horribilis per la nostra economica
E poco importa disquisire sulle variazioni decimali che a livello previsionale lo potranno caratterizzare
I livelli di attività produttiva sono depressi misura senza uguali dal dopoguerra
Il nostro PIL scenderà di parecchi decimali
Il debito pubblico raggiungerà livelli molto elevati confermando con un debito può capite di quasi trenta mila euro l'Italia come il Paese con il più alto debito pubblico in Europa
A questo proposito è utile sottolineare come anche molti altri Paesi europei per sostenere le proprie economie ad aiutarle a superare l'attuale crisi economica finanziaria
Vedranno peggiorare il peso del debito pubblico né possibili armi
Ma ciò neanche dimostrazione
Del maggior grado di libertà di politica economica loro concesso mentre l'Italia dovrà fare attenzione a non compromette del risanamento dei conti pubblici avviato negli ultimi anni
Inoltre l'accumulazione di debito pubblico riguarda solo soprattutto le economie più avanzate
Ecco perché i Paesi emergenti in primis la Cina
Dove ha già impartite alla ripresa di produzione consumi si riprenderanno dalla crisi molto più in fretta dei paesi avanzati che saranno nei prossimi anni fortemente appesantiti dal loro debito pubblico
E l'esperienza italiana in seno a quanto pesante sia tale fardello per la crescita economica
La crescita comunque riprenderà ma è probabile che questa crisi abbia accelerato di molto il processo storico di riavvicinamento del potere economico fra Paesi avanzati Paesi emergenti
Ecco perché
Tornando alla situazione italiana
La consistenza ed efficacia di ogni possibile intervento da adottare sono inevitabilmente limitate dalla scarsa possibilità di manovra che conti pubblici lasciano al Governo
Conti pubblici il cui riequilibro può spetti Cossu parata la fase dell'emergenza
è ovviamente necessario così come lo sono però quelle riforme da lungo tempo attese che possano consentire alle nostre imprese di essere parte attiva della ripresa economica mondiale
Ben venga quindi ogni provvedimento che contribuisca a risolvere i numerosi deficit che il nostro Paese continua ad annoverare rispetto i propri competitors europeo europee e mondiali
Anche se dal presupposto logico di tali improcrastinabile attività riformatrice e cioè una forte coesione nazionale tra le forze politiche non abbiamo trovato traccia negli ultimi Mensi di vita politica
L'Italia come tutti sappiamo continua ad essere il fanalino di coda in tutte le guardo attori internazionali
Sia sulla qualità delle infrastrutture che sulla pressione fiscale che nel nostro Paese ha raggiunto il quarantatré punto tre per cento del PIL nel due mila otto tra i livelli più alti in Europa
Il problema italiano e soprattutto che la tassazione molto pesante ma non lo è per tutti
Imposte elevate si traducono per l'impresa in meno in meno autofinanziamento meno patrimonio minor capacità di competizione nella sfida dei mercati mentre i lavoratori come indicono gli ultimi dati
Pubblicati dall'OCSE devono constatare come la differenza tra il costo del lavoro sostenuto dall'impresa e del loro reddito netto sia tra le più alte al mondo
La crescita delle retribuzioni e poche elasticamente essere sostenuta nel medio periodo solo da una riduzione del carico fiscale e da un aumento bella produttività
è quindi senza dubbio un bene che in un momento di difficoltà come questo
Ci sia un nuovo modello contrattuale di natura partecipativa più moderno e più in linea con le esigenze di una produzione che richiede sempre più competenza e flessibilità
L'autorità che tutte le organizzazioni sindacali sappiano accettare le nuove sfide non accontentandosi di svolge un ruolo di pura e semplice conservazione dell'esistente
Modernità ed efficienza che auspicabile vengano introdotte anche nella macchina statale
Nella consapevolezza come ha ben sottolineato il ministro Brunetta in un recente incontro presso la nostra associazione del titanico sforzo che tale opera richiede
Modernità ed efficienza che dopo anni molto accompagnare quella semplificazione amministrativa
Che la congiuntura economica attuale ha reso oltremodo indispensabile e che è divenuta anche esso un problema strutturale che affligge il nostro sistema produttivo
Sappiamo tutti infatti che per chi fa impresa
I costi connessi a mo'di adempimenti di interlocutori con cui le aziende devono interagire ai tempi di risposta ed alle incertezze
E diversificazioni territoriali dei singoli procedimenti amministrativi sono troppo alti ed incidono in modo spesso intollerabile sulla competitività
Lavori perché le tante riforme in itinere o annunciate in primis quella che ridefinisce le istituzioni in senso federale
Possono garantire quel cambio di passo che serve al Paese e non si risolvono invece come purtroppo è avvenuto in passato peraltro riforme sono in una gabbia di costi per i contribuenti
A
Economia parmense
Analizzando i dati del due mila otto possiamo rilevare come l'andamento dell'economia nella nostra provincia
Ha risentito senza dubbio dei riflessi di una crisi che nella sua portata globale
Non ha di fatto risparmiato nessun contesto territoriale in Italia e nel mondo coinvolgendo anche la realtà emiliano-romagnola danni ai vertici tra gli anni per le performance delle coppie aziende
La crisi hai fatto bussato anche alle porte della nostra regionale
E le conseguenze sono purtroppo pesanti ancorché inedite per un territorio abituato in campo economico I segni positivi
Ora invece l'impresa e che hanno spento negli ultimi anni l'acceleratore sugli investimenti contando sull'espansione della domanda mondiale possono trovarsi in difficoltà nel mantenere impegni assunti
I dati registrati a Parma nel due mila otto e nei primi mesi del due mila e nove sono però migliori di quelli della media italiana
Ed anche regionale e questo se non ci può consolare testimoni o comunque il vantaggio in termini di tenuta derivante dall'avere un tessuto imprenditoriale in larga parte connesso al settore agro alimentare
Lo scorso anno sia dunque presentato per la nostra economia con un anno a doppia velocità una prima parte buone ed una seconda che ha riflettuto la ricaduta della crisi internazionale sull'economia reale
Nel due mila otto il dato della produzione dell'industria parmense non è sceso con variazioni negative come nel resto del Paese
Grazie al buon andamento registrato si nel primo semestre ed alla tenuta nel secondo semestre del settore alimentare
E delle attività ad esso collegate nonché per la maggiore insistenza la chiese di comparti importanti per l'economia provinciale a domanda scarsamente elastica
La produzione industriale parmense nel due mila otto e quindi è rimasta pressoché è stazionaria dopo due anni di sostenuta crescita
Analizzando in sintesi i dati dei singoli comparti della nostra industria occorre rimarcare come il principale settore della nostra economia
L'alimentare nel due mila otto abbia conseguito un moderato aumento sorretto dal più forte incremento dell'export degli ultimi quindici anni
Il tutto vissuto però in un contesto di notevoli stabilita per il forte incremento del poi il successivo collo dei prezzi delle materie prime nonché per i costi dell'energia di cui si fa ampio uso nei processi produttivi
Per la buona performance di questo comparto abbiamo avuto testimonianza diretta nella recente assemblea di Federalimentare che la nostra associazione avuto l'onore di ospitare nei giorni scorsi
Il settore dell'impiantistica alimentare
Ha mantenuto positivo il dato anno della produzione unicamente grazie
Agli ordini già acquisiti salvo poi accusare nell'ultima parte dell'anno le conseguenze della crisi con il calo della domanda nei vari mercati di riferimento
Il settore sicuramente più colpito dalla crisi ha però quello della meccanica generale che oltre al regista una flessione della produzione vede fortemente penalizzato il dato relativo alle esportazioni
Analogamente difficile la situazione dell'edilizia già il rallentamento nel primo semestre che ha visto la propria situazione aggravarsi nella seconda parte dell'anno con l'avvento dalla crisi mondiale
Se anche la chimica registra tale flessione mostrando di risentire pesantemente della crisi in atto più positivi sono sicuramente i dati della farmaceutica che ha invece registrato anche per il due mila otto un aumento
Il comparto del vetro che era in ripresa da due anni
Dal secondo semestre ha tuonato in recessione in linea con la dinamica generale
Gli altri settori quali plastica gomma abbigliamento legno carte grafica che dopo il rallentamento del primo semestre nel secondo anno registrato tutti una flessione più o meno marcata degli ordini e della produzione
I servizi alle imprese fino a nove sentito meno dell'intensità della crisi rispetta i settori produttivi
Se i dati sopra riportati attestano una situazione di generale difficoltà che ben conosciamo ci sembra però utile l'incoraggiante ricordare in questo contesto alcune positività relativa al tessuto economico del nostro territorio
Se l'Emilia-Romagna la regione italiana con i tassi di occupazione più alti
Il dato di Parma superiore alla media regionale è significativo di un territorio dove ci si avvicina Coop ma di fatto alla piena occupazione
Parma figure inoltre tra le province italiane che nei primi mesi di quest'anno hanno utilizzato in percentuale meno cassa integrazione rispetto al numero di lavoratori
Questo riconducibile tanto ad una struttura produttiva fortemente anticiclica quanto alla sensibilità dell'impresa e sull'utilizzo consapevole degli ammortizzatori in questa fase delicata per la nostra economia
Le nostre imprese nel corso di questa crisi stanno infatti facendo tutto il possibile per evitare di interrompere i rapporti di lavoro per non perdere i propri collaboratori e da attenuare l'impatto sulle famiglie
Per meglio comprendere la situazione le prospettive dell'economia parmense occorre tuttavia allargare la riflessione a quelle che a nostro giudizio sono alcuni dei fattori di contesto determinanti per poter riprendere
Con risultati positivi la strada dello sviluppo economico sociale e civile del nostro territorio
Un primo elemento è sicuramente rappresentato dall'attivazione dal potenziamento di due infrastrutture fondamentale
Quale l'autostrada Tirreno Brennero e
La ferrovia tra Parma e
La Spezia
Occorre pertanto realizzare in tempi brevi la bretella autostradale di collegamento fra l'APPA maschi la Spezia e la Tirreno Brennero con l'innesto Nogarole Rocca oltre che finanziare completare il raddoppio dalla ferrovia Pontremolese
Con la realizzazione di queste infrastrutture che si andrebbero ad aggiungere all'avvenuta realizzazione del ponte sul tavolo
Ed al potenziamento dell'asse Pedemontano e Cispadana il nostro territorio verrebbe consolidato il proprio ruolo di snodo di nuove funzioni logistiche
Che competerebbe voi rafforzerebbe o quanto già realizzato ed in corso di realizzazione dell'Interporto ceppi di fonte vivo
Nel settore della logistica Parma e del suo territorio hanno l'ambizione di svolge nei prossimi anni un ruolo di grande rilievo per quanto attiene alla realizzazione di servizi
Specializzati sull'agroalimentare che utilizzano in modo innovativo
Le più avanzate tecnologie disponibili mirando tra l'altro a costituire una piattaforma virtuale idonea a favorire il più rapido ed efficiente in conto
Fra domanda ed offerta delle materie prime e dei prodotti alimentari Fini
Sotto questo profilo non possiamo non auspicare che si realizzi uno stretto coordinamento fa l'attività del centri nelle altre iniziative che hanno visto la luce o stanno per decollare nelle varie parti del nostro territorio
Un fatto che sicuramente decisivo per il miglioramento delle performance di redditività del sistema economico parmense è quello del consolidamento ed alla valorizzazione del nostro sistema antico alimenta
Parma come ha notato oltre adesso con territorio fra i più ricchi di offerti nel settore agroalimentare del Paese
è anche sede ed importanti istituzioni ed organismi di ricerca che ne fanno sicuramente uno dei centri di eccellenza di questo comparto a livello nazionale europeo ed internazionale
Nei prossimi anni occorrerà porre la massima attenzione
Per sostenere l'attività di istituzioni quali l'ERSA autorità europea per la sicurezza alimentare la stazione sperimentale per le conserve
Il Consorzio nazionale per la ricerca sulla qualità e la sicurezza degli alimenti e per valorizzare le competenze scientifiche formative dalla nostra università
Nel settore della ricerca sulla qualità sicurezza ed in quello della tecnologia dei processi e dei prodotti alimentare
La vocazione del nostro territorio desse un interlocutore privilegiato
Di tutti coloro che in vario modo sono interessati al tema dell'alimentazione
Dovrà inoltre essere il perno delle nostre politiche di gestione potenziamento del nostro polo fieristico
Che dovranno vederci in grado di dialogare in modo costruttivo con tutti gli altri soggetti del sistema fieristico nazionale ed europeo
Il confronto e l'attivazione di nuove iniziative comuni che valorizzino le specificità del nostro polo fieristico suggeriscono
Di continuare la ricerca di soluzioni equilibrate di collaborazione innovative
Che nel contesto della rete fieristica regionale si arricchiscono delle opportunità offerte alle fiere di Parma dall'intesa con altri enti quali in primis quelli di Verona e di Milano
In questa prospettiva l'Expo due mila e quindici costituisce sicuramente anche per il territorio parmense
Un'occasione di estremo interesse per le ricadute positive che potranno derivare dalle intese in corso di definizione con le istituzioni milanesi preposti alla realizzazione e gestione di questo evento
è peraltro nostra convinzione che sia non solo interesse ma anche responsabilità di Parma e di tutto il territorio nazionale dare a Milano quel supporto
Dite risorse ed iniziative che valga ad esorcizzare il rischio che una grande opportunità per tutti si riduca ad un evento con scarse ricadute scarsi vantaggi peraltro limitati apporti
Questa dimensione di apertura
Alla relazione con gli altri territori è a nostro giudizio un fatto decisivo di quel cambio di mentalità che è condizione imprescindibile anche sotto il profilo dimensionale
Per realizzare
Nuove realistiche condizione di sviluppo alla nostra comunità
Industriali di Parma quadro quindi con estremo interesse i processi di ricerche verifica della possibilità
Di realizzare nuove e più stringenti forme di integrazione con i territori e le comunità che per ragioni storiche e geografiche hanno più diretta vicinanza ed affinità compare
Iniziative comuni come già Emilia Mantova Devon a Cremona la Spezia sì da un lato possono dar luogo ad occasione di produca nuove ricchezze maggio crescita civile e culturale
Per le popolazioni coinvolte sono anche un primo tentativo di verificare la fattibilità della costruzione di nuove dimensioni politico amministrative
Occorre quindi valutare la possibilità di soluzioni istituzionali innovative che nel contesto di un mondo globalizzato
Come sfondo ma alla necessità delle comunità di integrarsi deve aprirsi alla collaborazione reciproca anziché chiudersi nella logica particolaristica dei piccoli e per quanto va assicuranti improduttivi orticelli domestici
Ed è in questa prospettiva Parma rivendica senza organza né superficialità la propria vocazione dimensione europea ed internazionale
Sotto questo profilo alcune iniziative limitate per dimensione ma di grande significato e potenzialità sono sicuramente rappresentato dalla presenza a Parma dell'ERSA
Della scuola per l'Europa e dalla Fondazione Collegio europeo di Parma
Decido adeguato sottolineare come gli industriali di Parma danno da sempre un convinto rilevante sostegno all'attività della Fondazione Collegio europeo di Parma
Che trova riscontro nel riconoscimento della qualità dell'istituzione come ha testimoniato quest'anno la presenza alla sessione inaugurale dell'anno accademico
Del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed al Presidente Sciacca dello
Peraltro
è nostra convinzione
Che il Collegio europeo che ha la propria sede a Parma meriti e debba trovare
Un sostegno ulteriore da parte di istituzioni che coinvolgono un territorio ben più ampio di quello su cui oggi sì appoggia e si alimenta
Ho bene l'impegno e la capacità del nostro sistema imprenditoriale della nostra città di valorizzare al massimo al di là delle può più limitate dimensioni
L'apertura alle relazioni con gli altri territori con il mercato hanno quale condizione determinante la qualità del lavoro compiuto di comune accordo dalle istituzioni dalla nostra può vincere
Auspichiamo quindi che le istituzioni locali dal Comune alla Provincia dalla Camera di Commercio all'università dalle banche alla le fondazioni trovino al di là degli specifici interessi
La capacità di realizzare un dialogo reale
Franco e costruttivo per sostenere gli interessi generali del territorio
Ma mi sia consentito di sviluppare alcune considerazioni più specifiche sui temi che qui riveste un interesse immediato per la risoluzione di alcuni nodi specifici anche essi sicuramente rilevanti per il nostro impegno nei prossimi anni
La prima considerazione Roma è dedicata all'esigenza di ricercare forme reali di maggior poco coordinamento fare diverse aree territoriali della nostra Provincia
Nostro Appennino deve essere posto al centro di politiche di sviluppo che tengono conto che in territori collinari e montani
Posto nel dunque devono essere collocate attività ad alto valore aggiunto legata alle nuove tecnologie all'informatica e servizi multimediali o alla trasformazione dei prodotti tipici
Allo stesso modo i territori in fregio al fiume Po devono essere valorizzati trasformando il fiume in una grande infrastruttura in grado con le sue potenzialità logistica turistiche di condotta
E qualificare lo sviluppo territoriale
Valutiamo positivamente la nascita di nuove realtà
Quali il distretto del pomodoro e del distretto del prosciutto ed auspichiamo che questi sappiano farsi interpreti delle esigenze dell'impresa in tema di semplificazione amministrativa
E di migliore allocazione delle risorse oltre che di coordinamento degli Investimenti e degli insediamenti produttivi
Per quanto riguarda la nostra città mi pare doveroso fare accenno due infrastrutture che suscitano un vivace articolato dibattito ma che mi paiono anche se decisive per poter affermare che Parma è o meglio diventerai resterà una città moderna
Mi riferisco alla realizzazione della metropolitana e del tempo valorizza ottone
Una città moderno e civile non può nuova aggiungere l'obiettivo dell'autonomia ed autosufficienza sotto il profilo dello smaltimento dei rifiuti che produce
Una città avanzata non può non cercare di sperimentare nuove modalità di trasporto di donne a ridurre l'impatto della circolazione sotto il profilo viabilistico ambientale
E nel contempo contribuire alla riduzione dei gas inquinanti emessi oggi dagli autoveicoli con effetti benefici sulla qualità della vita di parte
Voglio poi accennare al fatto che le esigenze del sistema produttivo e l'apertura della nostra comunità alle relazioni internazionali impongono di consolidare una struttura come quella dall'aeroporto
Non si tratta di un lusso inutile ma di un supporto fondamentale per sostenere e promuovere la ricchezza e la sana ambizione di questo territorio che va certamente come già dicevamo bene al di là dalla stessa fondi
Chiedo a voi fare un ultimo cenno alla necessità di una collaborazione sempre più stretta con le banche e con l'università
L'università un fattore decisivo per sviluppare ricerca innovazione per sostenere il formarsi di una classe dirigente
Dotata di contenuti realmente in linea con la migliore cultura che si va di tempo in tempo formando ed evolvendo
Confermo che nelle nostre intenzioni e rapporto con l'università deve diventare più stretto e sempre più ispirato all'integrazione delle reciproche esigenza
Ripeto dunque ancora una volta che le aziende devono imparare a tener conto delle necessità del mondo universitario ma chi opera nell'università deve rendersi conto delle necessità del mondo delle nostre impresa
Arrivato il momento che dal piano delle enunciazioni teoriche si scende rapidamente a quello dei fatti e dalla verifica reale della disponibilità e capacità di costruire iniziative comuni
Alle banche infine desidero dedicare la riflessione finale prima delle mie conclusioni
Lo sviluppo dell'economia quale condizione essenziale che le banche assolvano con capacità e coerenze può più vuole o di sostegno alle attività produttive commerciali di servizio e dalle forme positive di consumo
Il mondo produttive deve di controllo di continuo evolversi assumendo su di sé
La consapevolezza della necessità di fornire informazioni più realistiche e trasparenti oltre che di farsi carico il più possibile dei Poppins Investimenti
Noi imprenditori siamo impegnati a portare avanti questo process
Alle Bianchi alle banche chiediamo di fare con convinzione consapevolezza la loro parte
In questo contesto devo dire che anche se in alcuni casi non mancano motivi di tensione
Ed in comprensione reciproca il livello di collaborazione fine prese debba anche nel nostro territorio ecco complessivamente soddisfacente
Detto questo voi concluderà accennando due aspetti che mi pare doveroso richiamare in quanto sono convinto che sia un i veri nodi che condizionano il successo delle nostre imprese la qualità e la valorizzazione delle persone
Mi riferisco anzitutto alle necessità di prendere atto che l'unico modo per affrontare in modo vincente la concorrenza
è quello di puntare sulla ricerca di livelli di eccellenza in tutti gli aspetti della nostra attività
Partendo dalle caratteristiche qualitative dei nostri prodotti
Per continuare con l'efficienza e l'adattabilità al cliente dei nostri servizi per giungere alla capacità di fornire ovunque soluzioni chiavi immane
Per fare questo
Occorre recuperare la capacità di individuare
Commuovere e valorizzare il merito delle persone quale fattore di crescita professionale economica e sociale
Tutti o quasi sostengono di condividere la necessità
Di premiare le reali capacità e l'impegno delle persone
Ponendo argine mettendo dei media i guasti di una società in cui molto spesso
Se non quasi sempre l'appartenenza familiare sociale
Politica sindacale o le relazioni personali sono i veri criteri di selezione delle persone in alternativa al merito
Vorrei invitare tutti a riflettere sul fatto che non è un problema solo etico
Contrastare la carenza dei necessari contenuti professionali la superficialità l'opportunismo sistematico la totale mancanza di affidabilità nei riguardi delle regole ed rispetto degli impegno
Gli effetti di questo modo di essere di fare le cose portano al disastro culturale politico e civile di qualsivoglia comunità
E sono incompatibili con ciò che invece tutti anche se talvolta facciamo finta di dimenticarcene sappiamo essere il presupposto di ogni vera duratura crescita umana ed anche del economia
Mi riferisco alla serietà e costanza nell'impegno di costruire per noi e per coloro che vivono e di fanno su questa terna condizioni di vita migliore
L'imprenditore che fuggono dalla retorica delle belle parole senza contenuto ma credo di poter dire che oggi come nel passato essi sono e saranno una parte importante della rinascita di un Paese
Che hanno un sono una grande storia ma soprattutto i nomi potenzialità e capacità ancora non si vota
Cari colleghi riconosciamo e premiamo oggi in maniera tangibile nei modi più diversi senza alcun timore di incertezza la qualità dei nostri con l'avvocato
Qualità può flessionale ed umane necessario ed indispensabile perché un progetto imprenditoriale di crescita
E di sviluppo si realizzi sola forse anche l'identità culturale dalla vostra azienda e l'orgoglio di appartenere
Il merito deve essere riconosciuto ed esaltato nel sistema imprenditoriale nell'intero Paese
Lavorare perché a tutti riprendano fiducia nelle loro capacità di essere protagonisti
Di un'esistenza libera e dignitosa in cui benessere consenta a ciascuno secondo le sue scelte propensione di ricercare la propria realizzazione e la propria felicità un impegno che vede vedrà di imprenditori in prima linea
Sono certa che i prossimi anni più impegnativi saranno quelle in cui con il contributo di tutti riprenderemo la strada dalla crescita economica
Ma soprattutto vi daremo dignità e slancio alla civiltà del nostro Paese grazie a tutti
Bene ringraziamo il precedente promessa degli industriali
Cavaliere del lavoro delle persone di chiedere ad Enrico Cisnetto
Fino al Presidente della Camera onorevole Gianfranco Fini che
Credo di interpretare il vostro pensiero ringraziamo tutti per la sua presenza
Iniziare l'organo
Bene grazie grazie al Presidente al direttore
Del Unione Industriali di Parma che ancora una volta
Mi hanno chiamato
Per questa questo punto metto questa Assemblea
è ormai una consuetudine grazie Gianfranco Fini che
Accettato l'invito per dialogare comincio subito chiedendoli SS si è andato a votare da adottare chiaro
Mi sa che eravate in pochi però così pare ho detto eravate così mi sporgo scoperto che io non sono andato
A
Abbia
Per votare no bisogna non andare
è arrivato adesso sul suo telefonino proiezione tra il venti due del ventiquattro per cento questa sarebbe l'ipotesi
Dice dal ventidue al ventiquattro
Ti voglio però non
Mi permetto il tuo anche se il protocollo non lo
Consentirebbe per la consuetudine amicizia ecco con Gianfranco Fini voglio domandare se
Al di là dell'aspetto specifico del contenuto del referendum è al di là
Del oggettivo credo non vorrà mento un po'nell'istituto del referendum
Se però questa riduzione che
Ha riguardato seppure in misura diversa anche l'affluenza per quanto riguarda i ballottaggi in particolare per quelle provinciali se
Leggi dietro questa questa scarsa affluenza anche una
Certa stanchezza degli italiani per la politica per
Per le
Per cosa sta sui giornali da molto tempo ormai a questa parte per la piega che ha preso la la discussione politica nel nostro Paese
Innanzitutto buonasera saluto e ringrazio anch'io il presidente persone ringrazio per l'invito che mi ha rivolto e che ho accolto più che volentieri
Per
La qualità del dibattito che certamente
Enrico Cisnetto riuscirà ad alimentare anche per il piacere che un emiliano prova sempre ogni qual volta torna nella terra che gli ha dato il Natale
E difficile avere
La certezza di rispondere in modo compiuto la domanda che ha fatto Cisnetto perché sono ovviamente delle impressioni delle opinioni
L'esito del referendum si potrebbe dire cronaca di una morte annunciata
Era era pressoché impossibile raggiungere il quorum
Lo sapeva il comitato promotore personalmente
Lo sapevo anche se ovviamente l'incarico che attualmente ricopre un imponeva di non esprimere né una speranza né un timore
Perché era difficile pensare che gli italiani andassero a votare
Tu dici perché lo strumento referendario è logoro forse
Certamente perché i quesiti erano quesiti molto tecnici
Perché la pubblica opinione per certi aspetti giustamente demanda al Parlamento il compito di predisporre le leggi a partire dalla legge elettorale
Perché c'era stato è noto un polemica politica che aveva portato legittimamente alcuni importanti soggetti politici a dire noi siamo contrari e quindi invitiamo alta astenerci
Credo che l'unica cosa che non si possa dire gli italiani hanno preferito andare al mare
Visto il maltempo che ha caratterizzato tutta la penisola ieri ma lo dico non in modo ironico lo dico perché
La bassissima partecipazione al referendum unito ad un calo di partecipazione per i ballottaggi non abbiamo ancora i dati ufficiali ma
Credo che si possa dire
E unito al fatto che ieri la gente staccarsi ha sostanzialmente beh sono tre elementi che mi inducono a pensare che forse una certa disaffezione
Una
Lontananza della pubblica opinione nei confronti in senso lato della politica B i segnali ci sono e
D'altra parte proprio recentemente hai parlato di questo problema del distacco tra
Il Paese la politica
Sì forse accentuato dalla crisi economica Monselice attuato da altri fattori ma certo cerco ovviamente di non generalizzare perché non si può dire il distacco tra i cittadini e la politica perché non si dovrebbe mai dire
La politica in senso indefinito perché poi generalizzando si finisce per banalizzare
è indubbio comunque che per tante ragioni
Oggi è difficile che un cittadino partecipi attivamente a quello che il confronto politico e anche al confronto in alcuni casi amministrativo intendiamoci fisiologico e che tra il primo al secondo turno ci sia un abbassamento della percentuale
è accaduto anche in momenti di forte partecipazione oggi però
Credo che sbagli Remo
Sbaglierebbe lo le istituzioni se dicessero va bene non è accaduto nulla di particolarmente rilevante era prevedibile che così fosse
Certo era prevedibile però è una spia un campanello d'allarme è un segnale che secondo me gli italiani lanciano al ceto politico alle classi dirigenti alle istituzioni poi dovrebbe essere compito nostro capire quel segnale e mettere in campo delle
Iniziative delle contromisure per
Arrigo appassionare alla politica
Voglio fare qualche esempio
Col presidente persone se ne parlava anche prima di questa riunione e mi fa piacere che
Nella sua in
Relazione abbia seppure en passant toccato il il punto qual è il punto
Non sarà che oggi è
Diciamo nel ceto politico nel dibattito generale qualche volta mi dispiace dirlo anche in Parlamento un eccesso di tattica e un deficit di strategia
Non sarà che essi indulge di più alla propaganda rispetto all'elaborazione di un progetto
Non ho la presunzione di dire questa è una delle cause
Della disaffezione del cittadino nei confronti
Della partecipazione può essere una elemento perché se il cittadino chiede alla politica di immaginare l'Italia che verrà
Di mettere in campo subito le misure necessarie perché si è un'Italia un po'più ordinato un po'più coeso un po'più giusto un po'più capace di intercettare lo sviluppo e al contrario poi il cittadino vede che
Per tante ragioni
Ogni giorno c'è il prevalere della tattica ogni giorno c'è l'eccesso propagandistico ogni giorno c'è il tono dell'ultima spiaggia
Come se fossimo sempre alla giorno o all'ora della verità B è chiaro che quel cittadino finisce per pensare
Che tutto sommato non vale la pena dare fiducia ad un ceto politico così mio pecco così poco lungimirante
E questa una delle ragioni se è questa il rimedio non è poi difficile da immaginare il rimedio è quello di politiche che siano in qualche modo capaci di andare al di là della punta del naso
O come io preferisco dire politiche capaci di presentare al Paese
Dei modelli in qualche modo diversi perché quando dico non si deve dire generalizzare intendo anche dire
La politica e dialettica la politiche confronto la politica è la ha capacità di
Presentare dei valori di riferimento che delle politiche conseguenti
Che rispondano alle grandi culture politiche europee per lo meno di questo secolo incipiente
Guai guai a pensare che la politica sia tutto guasti ora se la politica e dialettica e confronto compito del ceto politico dovrebbe essere quello di dire come immaginiamo l'Italia tra cinque dieci anni
In un certo modo
Bene quali sono le politiche mettiamo in campo da oggi per costruirla se essi ricrea un confronto che non sia
Il quotidiano
Battibecco propagandistico io credo che si riporta una parte della pubblica opinione ad una maggior partecipazione e quindi magari anche ad una maggior frequenza al voto
Perché rimango ottimista da questo punto di vista
Perché ad esempio nelle amministrative pure in presenza di un calo in questa circostanza laddove il cittadino deve scegliere il candidato Sindaco Presidente la Provincia che in molti casi conosce anche per
La sua esperienza personale il programma con cui si presenta per amministrare i suoi concittadini c'è maggior partecipazione
Quando la politica al contrario diventa un po'rarefatte astratta molto lontana si crea disaffezione o addirittura
Mancata partecipazione che sembra comunque un brutto segnale
Ho però
Presidente un conto è
Aveva dialettica il confronto è un altro conto è la
Diciamo ma lo scontro permanente la campagna elettorale che non finisce mai anche quando le elezioni non ci sono da questo punto di vista coglievo
Il passaggio
La relazione del presidente personali quando dice che non si è trovato traccia
Nella vita politica di questi ultimi tempi di una forte coesione nazionale tra le forze politiche cioè quel guardare lontano che dicevi poco fa presuppone
Un minimo di convergenza sulle cose per esempio se uno vuole fare il ritorno al nucleare difficile
Avviarlo oggi smontarlo domani riavviamo l'altra volta cioè
Occorre su alcune cose un livello di convergenza che non pare esserci proprio perché si parla d'altro
Sì anche se io non citerei il nucleare perché secondo me è lecito avere opinioni diverse sulla opportunità o addirittura sulla bontà di riprendere un impegno dell'Italia nell'ambito del nucleare soprattutto dopo aver abbandonato quella strada da più di vent'anni
Hai ragione al contrario quando dieci occorrono inevitabilmente dei valori di riferimento comuni io sono un convinto sostenitore del bipolarismo
Ho raccolto le firme per il referendum naufragato ieri ma il bipolarismo non può significare
Per n scontro e in alcuni casi scontro da ultima spiaggia tra i due schieramenti bipolarismo ha un senso in una democrazia dell'alternanza democrazia alternanza significa che ci sono dei valori condivisi
Significa che se vince la coalizione a me avversa io sono tranquillo circa quei valori che quella coalizione condivide al pari di quel che io condivido e viceversa allora interroghiamoci se mai
Sulla immaturità del nostro bipolarismo interroghiamoci sul fatto che a parole da più parti si dice valori condivisi poi in realtà a ben vedere
Non sempre gli si condivide
E
Credo che la risposta per individuali i valori sia molto più semplice di quel che può apparire perché
Sto su un tema di attualità c'abbiamo una Costituzione no che nella seconda parte da tutti viene considerata meritevole di
Un restyling di un ammodernamento di di di di renderla più in sintonia
Nella forma istituzionale della Repubblica coi tempi in cui viviamo ma
Abbiamo una Costituzione in cui nella prima parte principi e valori
Non vedo come possano
Non essere condivisi oggi nell'anno di grazia due mila e nove
Sono condivisi le forze politiche devono essere coerenti se condividono quei valori cerco di fare degli esempi no
Quei valori sono
Sostanzialmente valori che riconoscono alla dignità della persona umana
Il ruolo di bussola ideale
Di una di una politica neppure le conseguenze si devono essere
E secondo me
Coerenza legislativa vorrebbe che ci fossero
è chiaro che parla di se stessi sempre la cosa più stupida no ma quando mi è accaduto recentemente di alimentare come dire un po'di dibattito politico e anche un po'di polemica su alcune quest'perché lo fa penso siano aree scorso la laicità dello Stato no penso penso alla centralità della persona umana anche quando si parla di lotta all'immigrazione clandestina
Perché è pur sempre una persona quell'immigrato e se nella Costituzione c'è scritto che c'è scritto
Che tutti gli uomini e le donne sono uguali davanti alla legge beh poi evidente che non si può dar corso politiche
Che sono possono apparire discriminatorio in ragione del fatto di essere clandestino meno no mi riferivo a tutto il dibattito che c'è stato sul cosiddetto medico spia un sul professore spia
Allora
Senza entrare nel particolare una democrazia matura che cos'è una democrazia che condivide alcuni valori di fondo
Condividendo quei valori quale che sia la coalizione che vince le elezioni dà vita però ha delle politiche che non mettono in discussione le ragioni dello stare insieme
Poi
Questo mio particolare punto di vista aggiungo qualcosa di più sulla cosiddetta qualità della legislazione e mi spiego
è vero che nella seconda parte della Costituzione c'è scritto chiaramente ci sono quando i colleghi parlamentari è una platea avveduta che una maggioranza può modificare la Costituzione
Mica c'è l'obbligo come dire di essere tutti d'accordo però c'è anche scritto se non c'è una maggioranza qualificata
E cinque Regioni o cinquecento mila elettori chiedono il referendum confermativo si dà corso al referendum storia recente
Una maggioranza di cui facevo parte anch'io fece una riforma della Costituzione correndo il referendum confermativo non confermò siamo tornati punto e daccapo allora e vero che una maggioranza se vuole può modificare la seconda parte della Costituzione
Coi numeri di cui dispone autonomamente ma mi chiedo
E saggio farlo
Una democrazia dell'alternanza compiuta in un bipolarismo meno muscolare un po'più occidentale ed europeo in cui i valori sono davvero condivisi
Un bipolarismo siffatto non parte dal presupposto
Che è un brutto giorno il giorno in cui chi vince le elezioni pensa di farsi la costituzione in base al suo personale orientamento che a Costituzione significa legge per la casa di tutti
Ci possono essere delle difformità ci sono delle difformità però l'esperienza secondo me dovrebbe insegnare a tutti a valorizzare ciò che unisce in una
Ad enfatizzare ciò che può dividere il paradosso qual è
E mi fa piacere dirlo con il presidente di Confindustria che ascolta perché Confindustria lo ha detto
Da tempo non solo l'attuale presidenza ma anche le presidenze per tre precedenti il paradosso qual è che a ben vedere se si confrontano le posizioni del centrodestra e centrosinistra su almeno
Tre grandi questioni beh
Occorre essere molto attenti nell'andare accogliere le differenze perché i punti di convergenza sono molto maggiore rispetto ai punti di divergenza quali sono
In primo luogo il cosiddetto federalismo istituzionale che è indispensabile in una società come la nostra forse ne parleremo in cui c'è già un federalismo diffuso
Anche per quel che riguarda l'aspetto fiscale con l'ultima riforma e pensabile continuare ad avere un sistema bicamerale
Come quello che fu congegnato dai costituenti in un'epoca però in cui a tutto si pensava tranne una rata minoranza a tutto si pensava tranne che a massicci intrusioni di federalismo in Italia
Abbiamo una tradizione diversa a parte Cattani oggi siamo un Paese sostanzialmente a impianto federale
Io credo che sia arrivato il momento per un secondo ramo del Parlamento analogo al modello tedesco o al modello spagnolo sempre che si voglia cercare un modello fuori dei confini nazionali
Ditemi voi nel centrodestra e centrosinistra chi è che contesta più questa secondo me è ragionevole e giusta riforma della Costituzione
Poi non si fa
O peggio ancora chi è che continua a pensare che novecentoquarantacinque parlamentari siano il numero minimo indispensabile tutti sono convinti che il ceto politico si eccedente
Anche perché accanto ai tanti parlamentari ci sono centinaia di consiglieri regionali in regioni che oggi hanno una valenza di tipo legislativo di tipo politico non solo di tipo amministrativo anche qui io non conosco
Sostenitori di un'altra coalizione piuttosto che dell'altra che dicano no il numero deve essere quello anzi tutti d'accordo poi come accaduto recentemente si polemizza in modo addirittura un po'sgangherato se la proposta viene avanzata
Dall'uno piuttosto che dall'alto
Persino sull'argomento
Credo che sia evidente che cosa mi riferisco no persino sull'argomento più delicato che è il rapporto tra legislativo ed esecutivo
Vale a dire dov'è il baricentro
Nel Parlamento nel Governo questioni delicata persino su quello se si vari vedere ad esempio
L'accordo che fu raggiunto nella passata legislatura alla Camera Presidente della prima Commissione affari costituzionale l'onorevole Violante
C'era un equilibrio che secondo me sarebbe il caso di riprendere pari pari di rilanciare perché in questa legislatura le riforme si fa
Se no
Siccome è un tema
Anche per l'incarico che ricopro che mi sta a cuore
Attenzione a pensare che nel rapporto tra legislativo ed esecutivo ci debba essere chi vince chi perde
Perché è la solita logica
Da ultima spiaggia datata democrazia dell'alternanza muscolare da bipolarismo urlato
Non ci deve essere Melinte dell'incisore quindi volevo è usato le parole impegnative che hai detto per il pericolo di una deriva bonapartista Cesaris ognuno ma è chiaro per ricitare quando la
Quando la democrazia non è governante
Che cosa cioè non risponde in tempi reali alle esigenze del cittadino crea disillusione
Tanto nella tradizione italiana e non solo nella pancia della gente e anche delle élites in certi momenti
Andatevi a rileggere mo'scopa retto mi che erano popolari contadini no erano intellettuali c'era il rigetto del Parlamento inteso come luogo in cui si parla si disperde talento si perde tempo perché la democrazia non era governanti
Il problema di una democrazia equilibrata eh di essere contemporaneamente governante e rappresentativa
Sottolineare l'aspetto della rappresentatività significa mettere in qualche modo il baricentro sul ruolo del legislativo
Io mi rifiuto di pensare in modo così apodittiche schematico che sottolineare l'aspetto della democrazia governante significhi mettere l'accento sotto lì il baricentro sul ruolo dell'Esecutivo perché è un modo
Non solo costituzionalmente molto rozzo ma è un modo secondo me non rispondente neanche all'evoluzione del pensiero costituzionale europeo degli ultimi trent'anni
è un modo lasciatemelo dire molto provinciale di affrontare il tema provinciale perché voi si finisce sempre per es per personalizzare no questo o quel personaggio della scena politica quotidiana mi voglio spiegare più chiaramente
Facendo riferimento a delle democrazie occidentali
Ma pure
Se c'è una democrazia in cui l'aspetto connesso a ruolo del decisore quindi democrazia governante
Con il presidente letto tra l'altro dal popolo che davvero Capo dell'Esecutivo e la democrazia statunitense lo sanno tutti no
Eppure andate a chiedere
A Bush o a Obama qual è il ruolo del Congresso in quella democrazia quando Bush lancio al Congresso il cosiddetto piano Paulson nel Congresso glielo sto ciò glielo rimando
Perché non è vero come sembra pensare qualcuno in Italia che tante più forte il ruolo dell'Esecutivo tanto i minori il ruolo del legislativo viceversa o viceversa perché da noi c'è ancora qualcuno che pensa che il Parlamento debba
Il problema di coordinamento il vero problema bilanciamento anche qui
Conosciamo un po'più di un po'più da vicino la storia la nostra e magari guardiamoci un po'attorno in Francia dove come tutti sanno che c'è una Repubblica
Semipresidenziale ma comunque il Capo dello Stato eletto dal popolo che il vero capo dell'esecutivo il primo ministro Fillon non dico che
Il primo collaboratore di Sarkozy
Lo si potrebbe sostenere
Se così si sta impegnando in una riforma che può essere gradito meno che tende però a ridare centralità e ruolo all'Assemblea nazionale
Allora perché solo in Italia si deve continuare ad affrontare il tema con la rozzezza e con la brutalità di chi dice no chi vince chi perde cerchiamo di trovare un equilibrio
Dico di più il ruolo del Parlamento necessariamente un ruolo secondo me che deve essere finalizzato a tre grandi garanzie
Per la democrazia e quindi per il popolo essere rappresentativo
Avere un grande potere di indirizzo dell'azione dell'esecutivo
Avere un altrettanto grande potere di controllo dell'azione dell'esecutivo
Nelle democrazie moderni io credo che il ruolo del Parlamento oggi sia innanzitutto nell'esercizio pieno di queste tre fondamentali funzioni
E anche la ragione mettiamo un po'di pipe sul dibattito per la quale quando qualcuno mi dice
Bene modifichiamo i regolamenti per carità io sono pronto a discutere con la Giunta del Regolamento per la Camera le eventuali modifiche ma siamo coscienti del fatto che è un anello di una catena
Modificare il Regolamento della Camera piuttosto che del Senato lasciando impregiudicato tutto l'impianto che prevede il bicameralismo perfetto prevede
La doppia lettura se cambia una sola virgola torna nell'altro ramo del Parlamento mi sembra un fuor d'opera mi sembra come chi vuol ricostruire un edificio e si preoccupa dell'infisso piuttosto delle fondamenta
Allora
Ridiamo come dire un po'di dignità alla politica discutendo di queste di tante altre cose con il respiro un po'più lungo rispetto alla propaganda rispetto al quotidiano rispetto all'anatema non rispetto
Poi intendiamoci ho fatto faccio un po'fatto politica di parte da una ditta no quanti comizio fatto ho perso il conto e chiaro che c'è un momento per la propaganda ma quel momento deve essere finalizzata campagna elettorale il giorno dopo ci vorrebbe
Per tutti maggioranza e opposizione la riflessione sui tempi lunghi
Quindi le grandi questioni istituzionali le grandi questioni connesse
Alla nuova configurazione della nostra società
Voglio fare un esempio
Anche qui la platea credo colga al volo
Oggi siamo una società in cui con la pensione del nonno si mantiene nipote
Può sembrare un paradosso ma è così
Vogliamo cominciare a preoccuparsi di riequilibrare la Società nel rapporto anagrafico non è più equilibrato una società in cui col lavoro del nipote si garantisce una vecchiaia serena al nonno anche perché l'apprensione del nipote non ci sarà
Dico come dire una battuta spero infetto per porre il problema del rapporto generazionale
L'Italia un Paese affrontato dal TAR come di attraversato da tante linee di frattura no
Ci siamo accorti che uno dei problemi è quello generazionale
Altra linea di frattura tradizionale antica quella nord-sud ci stiamo accorgendo del fatto che e sempre più forte il rischio del venir meno di una
Comune identità di un comune sentire di
Di un quid unificante
Cosa vuol dire essere italiani oggi
Significa
Come per i nostri genitori
Io credo di no
Tra un possiamo al centocinquantesimo dell'Unità d'Italia la politica dovrebbe affiancare la cultura o in qualche modo prendere
Gli spunti che dalla cultura per discutere cosa vuol dire
Italiano nel due mila undici
In una società molto diversa da quella non di mio padre da quella
In cui sono andato io l'università
Cosa vuol dire l'integrazione europea
Che in qualche modo ha già portato delle conseguenze
Tutta la grande questione che secondo me è centrale
Perché amici miei la demografia non è un'opinione la demografia sono dei numeri e
Il ruolo dello straniero nella nostra società e destinati inevitabilmente ad accrescere non a diminuire
A meno che non ci sia un'inversione di tendenza dei nostri costumi per cui ognuno di noi ritorna ad avere due tre figli come era fino a qualche anno fa per i numeri sono numeri e
Allora nei confronti dello straniero si limitiamo ad una politica volta virgolette a servirsene perché oggi ci serve
Con
La recondita idea quando non mi serve più lo rimando a casa sua o diamo corso ad una politica secondo me è un po'più lungimirante di integrazione
Ma integrare non vuol dire assimilare
Perché non potrà mai dire chi arriva qui diventa cittadino italiano l'Italia e la mia patria
Patria vuol dire terra dei padri
Allora son tutti aspetti secondo me
Se volete di carattere cultural politico ma la politica o è questa oppure si riduce ad una serie di quotidiani
Non dico invettive ma io farò questo può fare quell'altro è colpa di chi mi ha preceduto no è colpa di chi si
Poi non lamentiamoci se la gente partecipa di meno
Perché tra l'altro soprattutto in realtà come
La vostra non è vero che non c'è partecipazione
E che il cittadino sceglie altri veicoli di partecipazione
Perché va a meno dei partiti va meno dei sindacati
Non dico se va meno
Non lo so o in altri luoghi che una volta erano come dire quelli però
Negli ultimi anni sono cresciuti in mille modi per partecipare
Il no profit volontariato il terzo settore l'associazionismo lo dicevamo prima con il Sindaco
Ma chiunque abbia delle responsabilità istituzionali oggi è bombardato da una miriade di associazioni di sigle di cittadini che si riuniscono nel tentativo di difendere interessi legittimi per quanto di parte il che vuol dire che il cittadino
Tende a partecipare non è che si è
Chiuso in se stesso ed Eco vista certo c'è anche l'egoismo ma non è vero che siamo in una società in cui mostruosità me perché c'è una
Tendenza no so a partecipare sono diversi canali di partecipazione possibile che la politica non si occupi mai di questo
Oppure
Sempre ragionando a voce alta
Siamo posti biologici non c'è un dibattito in cui non si dica la fase post-ideologica poi possibile che
Perché ne portiamo dai bravo che per coerenza qualcuno non si comincia a porre il problema ma se siamo a posto ideologici
Possiamo pensare di Confapi di continuare ad affrontare le sfide di oggi con le vecchie categorie
Di ieri quella dell'ideologia
Quando si parla ad esempio di tutto il mercato del lavoro no
Oppure quando si parla
Delle crisi che attraversa società attuale
Post-ideologico globali mondializzata otto tutte queste parole magiche una sorta di mantra no che vengono ripetute
In modo più o meno auto consolatorio e poi
Parlo del dibattito politico che per fortuna a livello culturale a livello europeo il dibattito c'è
Ditemi chi è che in Italia si pone ad esempio questo questo quesito
Non è arrivato il momento di discutere dall'apposto democrazia
O perlomeno della democrazia come l'abbiamo conosciuta negli ultimi vent'anni ereditata dai nostri padri conosciuto negli ultimi vent'anni è la cosa meno riformata che ci sia democrazia
Allora
La faccio troppo lunga
Se per politica s'intende questo in mille altre cose allora io son convinto che la la gente partecipa
Se al contrario si intende
Tanto altro ma
Di tutto ciò non si discute beh non prendiamocela con la gente se poi non va a votare
Lo dico come dire sommessamente
A al ceto politico prendiamocela con gli stessi perché non discutiamo di tutto ciò
Presidente siamo
All'assemblea degli industriali quali naturalmente come si è vinto anche la relazione
Pezzoni
Stanno assolutamente domandandosi
A che punto sta la crisi stamattina
L'ultimo dato non è certamente consolante ad aprile il fatturato
Dell'industria italiana
Sceso
Sulla stesso mese dalla dell'anno precedente ventidue per cento soprattutto sono scese il trentadue per cento gli ordinativi che sono quelli che
Più del fatturato danno una indicazioni di prospettiva
L'impressione quindi è che
La speranza che
Tutto finisce con il primo trimestre
Di quest'anno e poi già col secondo cominciasse a cambiare
Indirizzò la crisi evidentemente così non è
Gli stessi dati sulla produzione industriale già forniti da Confindustria del maggio ci dicono che anche nel secondo trimestre cose sono pronte ad andar male sostanzialmente c'è in ballo quarto della muscolatura dell'industria italiana
Che che rischia di di essere persa e questo naturalmente è una cosa molto grave
Da un lato che percezione come la vedi tu e dall'altro
Cosa
Che che suggerimento possiamo dare in termini
Prima di tutto psicologici oltre che pratici a agli industriali che sono di fronte a noi
Sul giustamente
Scusi l'aggettivo psicologiche io credo che la convinzione che la crisi sull'asse tre mesi non l'aveva nemmeno chi lo diceva
E chi spandeva ottimismo lo faceva proprio perché era cosciente del fatto che c'è anche un dato psicologico non c'è soltanto un dato
Collegato
All'incidenza e alla nettezza del fare
Il rischio è quello di crederci può no io ho bisogno di coesione del il schema è tanto quello di come bisogna essere ottimisti il rischio è quello di cui arsi in una sorta come dire di inevitabilità della ripresa
Che per carità come tutti i cicli finirà anche questo ciclo negativo ma proprio perché siamo in un'economia sempre più globale e quindi con una sempre più stretta interrelazione competizione
Il rischio enti cullarsi sull'ipotesi che tanto prima o poi riparte e quindi anche il vagone Italia legato alla economia europea ripartirà
Perché ma questo è stato detto mille volte
Possiamo ripartire anche noi per certi aspetti possiamo anche ripartire con un passo più svelto rispetto a qualche concorrente a condizione però io torno ancora giornalmente di prima di non limitarsi a gestire il congiunturale
Ma di ragionare con una logica un po'più di prospettiva un po'più strategica
Anche qui io non ci trovo nulla poi non sta a me dire se ha fatto bene ha fatto male non ci trovo nulla di male in quel che ha fatto il nostro Governo ribatto a quello gli altri Paesi che a fronte della falla ma ho cercato di tamponare no
Il problema è per la situazione italiana è sufficiente l'intervento bello brutto che pur c'è stato e che in qualche modo ha fatto da da freno da ammortizzatore della crisi io credo che nessuno possa dire sufficiente
Perché tutti sappiamo che noi abbiamo come sistema Paese un deficit un gatto che dobbiamo in qualche modo sormontare che altri Paesi non hanno
Perché anche qui non possiamo continuare a riempirci la bocca ogni giorno
Della globalizzazione dell'Europa unita delle regole globali e poi non guardare a quello che c'è negli altri Paesi perché la competizione voi lo sapete c'è con gli altri Paesi anche quando ci sono regole condivise e comuni
Allora vogliamo ad esempio confrontare
Il nostro sistema previdenziale con quello di qualche altro Paese
I numeri sono lì
Vogliamo confrontare
La certezza del diritto che c'è in Italia con quella di altri Paesi
E quando parlo di certezza del diritto non mi riferisco soltanto alla vexata quaestio del funzionamento in Italia
Della giustizia ruolo della magistratura no mi riferisco al numerose norme di Reggi e di norme che ci sono in Italia rispetto a quello di altri Paesi
Voi sapete meglio di me che se
Un fondo o un imprenditore
Individuazione arca di individuare in una mappa l'area in cui portare suo danaro tra i tanti parametri scegli anche quello
Quanto tempo in quel Paese delle passare per sentirmi dire avevi torto avevi ragione la giustizia civile Moravia già nell'ambito della giustizia fanno la differenza
Vi siete mai chiesti quante volte il cittadino deve ricorrere all'esperto per sapere da chi dipende
Una cosa
Prima ancora di sapere se lo può fare non lo può fare
Devi dire ma chi è che deve decidere perché non abbiamo avuto un proliferare di livelli decisionali che in alcuni casi sono intrecciati tra di loro sovrapposti
Anche qui quando io dico ma possibile che non ci sia la volontà di sbrogliare insieme una matassa e insieme
Intendo le due coalizioni ma chi è che oggi difende
Le attuali competenze Stato-Regioni centodiciassette della Costituzione nessuno perché l'esperienza insegna qualcosa a tutti
Anche chi all'epoca volle quella ripartizione oggi cosciente che bisogna correggere
Ma è mai sensato pensare che le reti energetiche debbano essere di competenza regionale
O di competenza condivisa no
Tornando al filone principale
Per uscire dalla crisi più forti come auspicato anche il Capo dello Stato bisogna fare
Quelle riforme l'aggettivo è sempre strutturali no sono riforme in qualche modo che vanno al di là della punta del naso
Perché diventa difficile perché non c'è coscienza di questo no per un'altra ragione perché sono riforme che il più delle volte determina un effetto
Vanno fatte organo pensate oggi fatte domani dando affetto dopodomani
Se la logica è sempre quello della perenne orda Lia per cui morso attuabilità mea l'elezione
Amministrative europea regionale sempre l'ora della verità e sempre il momento in cui
E chi vince brinda e chi perde va a casa ma è chiaro che si tende in qualche modo da parte di chi detiene la responsabilità di governo a rinviare no poche
C'è stata l'alternanza italiane ma non è che adesso c'è un deficit di riforme strutturali e prima c'era come dire una forte sottolineatura dell'importanza di questa riforma perché si tende sempre a guardare
Con un lessico da industriali al fatturato immediato no più che all'investimento che da è come se non ci credo che quando l'assessore sulla trimestrale e annuale
Ecco cerchiamo di guardare al bilancio che non solo di fine anno ma
Anche qui
Oggi chi è che nega l'importanza
Della ricerca
Dell'investimento
In quelle che sono in qualche modo non solo le infrastrutture materiali ma tutte le nuove tecnologie
Chi è che nega parole euro
L'importanza di una competizione attraverso la qualità dei cervelli il ruolo dei
Delle nostre università eppure anche qui nel passare poi dalle buone intenzioni infatti c'è sempre uno nulli tardo
Allora
Il problema non è dire
La crisi alle spalle non la crisi ancora attuale anche qui a volte con un'enfasi un eccesso di propaganda propagandistico dall'una e dall'altra parte che a volte capita di sentir dire no
Italiani sta morendo di fame poi non è propriamente così oppure per eccesso ma quando mai la crisi non c'è SIAN tutti più ricchi di prima
Se si potesse evitare tranne che nella settimana della campagna elettorale per carità mi rendo conto che possa offrire un marziano no ma in campagna elettorale stavo giusto per dire no no
Il giorno in cui sarà o meno marziano sa forse andremo meglio ma non voglio insegnare niente a nessuno adesso si è votato per le europee si finisce oggi il turno amministrativo
è possibile che da domani
Cominci la campagna elettorale per le regionali
Che si voterà a maggio dell'anno venturo
Senta domani comincia la campagna dalle per le regionali
E magari lo sentono sulle elezioni elevata
Non ci facciamo mancare niente se da domani comincia la campagna elettorale per le regionali chiedo scusa al Presidente alla Presidente Marcegaglia ma se da domani comincia è chiaro che l'appello che fa Confindustria tanti altri a
Fermatevi un attimo tutti insieme a riflettere sui cento giorni in cui si vince o si perde sulle riforme strutturali da fare cadrà nel vuoto perché
Perché in questa democrazia
Un po'troppo dell'alternanza un po'troppo muscolare il semplice fatto di poter pensare
A me gli interventi condivisi immediatamente anche qui però
Non lo dico a te
Anche qui
Poi scattano dei meccanismi anche nell'informazione ma possibile mai che
Il modo con cui viene letta la politica italiana e viene scritta
Se si fa un accordo l'inciucio
Vergogna no avete fatto persino il patto con la sostanza
Non si fa l'accordo lo stesso magari che ha scritto autorevole editorialista vergogna che inciucio
Bestie non sapete fare altro che litigare non siete attenti al bene comune ma anche qui santo cielo
Of imporre con l'Italia su un po'di equilibrio no perché la politica a volte difetta di equilibrio sono il primo a dirlo ma non è che l'informazione poi molto più equilibrata
No anche perché tra l'altro devo dire che sulla crisi la discussione e su come uscire la crisi escussione ci dovrebbe essere nel senso che
Su come fare le riforme
Si è discusso per esempio se bene del fatto che che durante la crisi era bene non toccare alcune cose come la previdenza
Su come fare la riforma del del del welfare sul se intervenire sulla sanità l'ultimo dato tre miliardi e mezzo di un buco in sei regioni la condizione della scuola il Sita ma più in generale la discussione se
è pensabile che questa sia una crisi che per quanto dura lunga alla fine poi chiusa la nottata tornerà la giornata come era prima oppure è una crisi che non lascerà le cose come stanno e quindi bisognava inventarsi
Su questo bisognerebbe esercitarsi io credo che chi pensa che passata la nottata tutto torni come prima non ha capito nulla perché è chiaro che questa è una crisi di ma anche per la genesi poi dico una cosa passa questi una crisi che è destinata comunque
Non so a durare quanto ma cambiare a cambiare un po'di ST
Non dico anche
Di modi di vita ma non si può pensare che passa la nottata ci liberiamo un bel giorno c'è di nuovo il sole tutto come prima
Non può essere così
Altro non può essere così perché
Questa è stata una crisi derivante lo dico in termini molto brutali dall'eccesso di finanziarizzazione dell'economia
Lo sapete meglio di me
La slavina parte
Stati Uniti col caso Enron
Commosso multinazionale
Che decide a un certo momento di investire i suoi utili non in tecnologia non
In strategie per acquisire nuovi mercati ma
In titoli
In Borsa finanza onde pagare di più
Quello che diceva anche persone i manager i consiglieri di amministrazione poi il crack
L'economia e qui torniamo poi fondamentali
E sana quando è
Danaro che attraverso il lavoro produce donna
Non è il danaro che produce danaro attraverso
Altrove
è chiaro che non bisogna demonizzare la Borsa non bisogna demonizzare la finanza non bisogna pensare ad un'economia come dire
Ma la finanza non può essere fine a se stessa sulla finanza deve essere lo strumento dell'economia reale
Una crisi che non è la crisi del ventinove e questa questa è la crisi diversa nella sua genesi che tra l'altro ha indotto molti a pensare che sia stato un po'frettoloso
Il pensiero di coloro che hanno detto
Il mercato si auto regola perché il mercato ha delle regole interne guai se la politica pensa
Di alterare le regole del mercato ma la politica non può essere spettatrice e quando parlo di politica parlo di istituzioni i fatti non a caso oggi sitter ritorna pensare a nuove regole
Che sono regole dettate dalle istituzioni dalle istituzioni sovranazionali più soltanto da quelle nazionale quindi come si può pensare che tutto torni come prima è chiaro che oggi non è ben definito il punto riassetto ma sarà sicuramente una situazione precedente
In questo contesto
Torno a insistere sul punto
Sarebbe bello se nel prossimo futuro si potesse discutere anche sulle cose da fare tu dicevi prima
Riforma delle pensioni in questa fase si in questa fase no no io sono per i sei Marasco nella propria Rizzato no e quale tipo di welfare non si dice sempre un welfare delle opportunità più di un welfare delle garanzie hai posto en passant un tema secondo me centrale che quello del disavanzo che c'è nella spesa sarei sanitarie regionali in alcune regioni allora
Io credo che fermo restando che ognuno deve fare
Il suo mestiere
E il suo mestiere non è in ragione di quello che hanno deciso gli elettori
Tu hai vinto degli governare quel perso di fare opposizione ognuno fa il suo mestiere in base i suoi valori di riferimento in base in qualche modo all'idea della società che ha in mente perché altrimenti facciamo la marmellata no
La politica è sempre un confronto non deve essere uno scontro all'arma bianca ma un confronto tra diversi modi di concepire la società partendo sempre dal valore unificante che è la centralità della persona umana libertà bla bla bla bla
Sarebbe molto bello se su questi grandi temi si potesse ad esempio discutere
Con lo stesso spirito con cui si è discusso in Parlamento su una grande riforma anche pericolosa ma grande che è stata quella del federalismo fiscale
Sapete che insomma tema non da poco sapete che se n'è discusso non sta a me dirlo
Ma se n'è discusso con grande serietà dall'una e dall'altra parte
Perché c'era forse è stata una delle poche volte la consapevolezza che non era una cosina fatta la quale le cose sarebbero rimaste
Come prima no con tutti i rischi che sono commessi in Italia all'introduzione di un autentico federalismo fiscale ma anche con tutte le enormi potenzialità
Magari se fosse accompagnata l'abolizione delle Province reduce secondo qualcuno così secondo noi dobbiamo avere la Regione sarebbe belli è chiaro che
è noto come la penso ma essendo presenta Camera non posso e non voglio dire ha ragione e questo ha ragione quello io mi limito ad osservare che su un tema delicato importante
Foriero di opportunità ma anche
Dio non voglia
Di scosse negative di lacerazioni se n'è discusso con grande serietà ma non solo perché alla fine c'è stato un certo voto complessivo delle aule perché andate via di vedere la qualità del confronto
Ben vengano momenti di quel genere
Se al contrario diventa sempre come dire la bandierina che va piantata no così magari
Allora sul corpo del del nemico
Poi un aumentiamo ci se le cose non va abbiamo abbiamo minuto per chiudere ti suggeriti suggerirei di farlo su su un tema diciamo di estrema attualità
Guardando alle vicende dell'Iran ma dobbiamo far prevalere
Diciamo il interessi economici dei diritti umani
Guarda non ho esitazioni nel diretti che dobbiamo far prevalere più mani non so neanche i diritti umani qualche cosa di più
è il dovere che abbiamo che dobbiamo avere come italiani tutti ho visto e mi fa piacere che ci sono stati appelli da più parti per una grande mano mobilitazione delle coscienze chiamiamola così no
Magari venisse accolto quell'appello anzi mi unisco a chi lo ha fatto centrodestra e centrosinistra non possiamo tacere di fronte a quello che sta accadendo
Anche se siamo
Un partner importante da un punto di vista economico commerciale
Ma non possiamo
Voltarsi dall'altra parte
Perché di tutta evidenza che
In quel Paese si sta
In qualche modo
Giocando l'ultima possibilità uno uno o una delle ultime possibilità di rispettare che cosa di rispettare la dignità della persona umana
Quella è una brutale dittatura di stampo teocratico
è incompatibile con qualsivoglia principio democratico
Ha un ruolo
Importantissimo in termini geopolitici di Realpolitik
In tutta un'area
è un grande partner economico però se
Non l'Italia ma se l'Europa
Anche in questa fase si guarda come dire dal guarda dall'altra parte
Perché magari
Preferisce privilegiare
Un immediato tornaconto di tipo economico o preferisce scommettere sul ruolo
Che Teheran potrebbe avere nello stabilizzare lo scenario mediorientale e poi se l'Europa lo fa e poi non si lamenti nello stesso momento in cui
Le dittature fanno le cose che stanno facendo nelle strade di Teheran perché
C'è un momento in cui o si fa parlare se sia la coscienza a difesa dei valori in cui si dice di credere oppure
Se passa quell'occasione non è che si recupera il giorno dopo quindi io non avrei esitazione nel dire
Cattelan
è inammissibile quello che sta accadendo
Tra l'altro mia personale opinione ma che aspettiamo a farlo perché contemporaneamente quello un Paese che davvero minaccia se mette appunto la bomba atomica mica soltanto la libertà dei ragazzi Regnani minaccia anche la nostra
Qualcuno dice magari questo è avventurismo Realpolitik a me non sembra che
La storia da questo punto di vista sia stata scritta in varie parti bene grazie ha già
Autodefinito
Autodefinito marziano io penso che ce ne vorrebbero dei marziani così
Grazie alla prossima
Ringraziamo
Ricucci sul proprio sul col pubblico sul proprio cammino quel costo discussioni chiudiamo procedente di Confindustria
Calma Marsilio il rifiuto
Con qualcuno sui consumi emozione
L'anno scorso nel
Prego procedere
Buongiorno a tutti
Devo dire che sono molto felice
Di essere qui partecipato anche l'anno scorso la vostra Assemblea
E ringrazio molto Daniele persone perché al di là del fatto
Che è sempre un grande piacere essere qui dato in questo teatro che il
Considero straordinario ci dà sempre la possibilità di ascoltare relazioni dibattiti
Alti veri che ci fanno riflettere quindi ti ringrazio per avermi invitato ti ringrazio anche per
Per questo tipo di Assemblea lasciatemi dire che sono felice di essere qui anche perché questa è una realtà industriale molto importante credo qui molti imprenditori amici di grande rilievo anche a livello nazionale
Sono molto felice di essere qui perché questa è un'associazione territoriale molto importante alla nostra all'interno del nostro sistema
E sono anche meno diceva prima il Presidente Pezzoni che c'è un dialogo aperto con l'attiva in questo mi fa molto piacere questo è un
Una un processo che è in corso in questa Regione è in corso anche in altre regioni
E si parlava proprio prima nella democrazia della rappresentanza vanno fatte delle modifiche vanno fatte delle dei cambiamenti tutto sommato anche noi come mondo della rappresentanza siamo rimasti uguali a noi stessi
Per molti decenni quindi un dialogo aperto in questo senso è un buon inizio anche qui a Parma quindi faccio il mio in bocca al lupo a Daniele perché posso portare avanti questo processo la migliore
Dicevo prima ho apprezzato molto la relazione di Daniele e ovviamente saluto anche a ringrazio Presidente Fini per essere qui
E ho molto apprezzato le parole del Presidente Fini a cui io penso che poi farò Valcuvia mente alcune considerazioni molto concrete pragmatiche sulla crisi e su quello che va fatto
Ma credo che in un momento come questo momento di cambiamento di difficoltà parlare
Direi di futuro a bere una visione alta riflettere sui grandi problemi che abbiamo davanti una esercizio estremamente importante estremamente utile
Devo dire anch'io a malincuore che poco o molto poco spesso si sente parlare di questi temi nel nostro Paese
E quindi credo che sia molto importante che una persona come Presidente Fini
I porti alla nostra attenzione e soprattutto perché al di là dei dibattiti quello che è importante è che li pratiche nel suo ruolo ogni giorno del da Presidente della Camera quindi ti ringraziamo Gianfranco per quello che fai
E per il ruolo e il modo Inter molto importanti in cui porti avanti
La tua presidenza della Camera che per noi è un riferimento importante
Io credo che il tema
Con cui ha Pertol Presidente Fini cioè il tema
Del rapporto tra la gente anche gli imprenditori e la politica il tema della disaffezione il tema di vedere spesso con un atteggiamento anche molto stanco in alcuni casi permettetemi di dire anche
è un po'di rabbia
Questo dibattito politico così basso queste campagne elettorali che io ho avuto modo di definire qualche settimana fa
Forse le peggiori che abbiamo visto campagne elettorali bruttissima in cui si parla di tutto tranne che di quello che interessa veramente alle persone agli imprenditori
Sono sicuramente un elemento sbagliato un elemento a cui bisogna mettere freno e sono anch'io d'accordo sul fatto che comunque al di là delle campagne elettorali poi quello che conta
Che il Paese ripeto a maggior ragione in un momento complicato come questo
Sappia ritrovarsi su alcuni valori comuni sappia ritrovasse sulla capacità di un pensiero di una visione a medio termine
Perché non v'è dubbio io sono lo dirò poi anche sono molto convinta che questa crisi
Segna una discontinuità certamente economica ma non solo economica ci mentre una discontinuità in termini anche di equilibri geopolitici di
Di pesi delle diverse aree del mondo
Di un diverso rapporto con la democrazia dell'avanzare di alcuni regimi che sono magari regimi che sono a capo di Paesi che stanno diventando sempre più importanti dal punto di vista economico e ci pone
Delle riflessioni molto importanti che come Paese abbiamo assolutamente bisogno di porci e di portare avanti ecco manca totalmente questa riflessione
E noi qualche facciamo gli imprenditori che per definizione abbiamo una visione a medio termine siamo coloro fosse che insieme a tanti altri hanno interessi veri in questo Paese perché lasciamo i nostri figli abbiamo le nostre aziende qui abbiamo
Interessi anche economici qui siamo particolarmente interessati a questa logica e ci spaventa invece un dibattito tutto rivolto al passato un dibattito tutto rivolto e tutto concentrato sui conflitti personali
è che una cosa veramente che non vogliamo vedere e dal nostro punto di vista anche a costo come diceva prima il Presidente Fini
Di far cadere i nostri appelli nel vuoto però noi continuiamo perché è nostro dovere a richiamare la politica di centrodestra di centrosinistra le istituzioni
A occuparsi dei problemi veri di questi Paesi problemi nel breve termine
E dei problemi nel medio termine di questo Paese
Perché dico la conflittualità con i personalismi con le logiche appunto che non hanno niente a che vedere con la vita reale dell'imprenditore dei cittadini questo Paese non va da nessuna parte e noi vogliamo invece che questo Paese vada avanti per crediamo crediamo fortemente questo
Quindi a costo di essere petulante inascoltata io continuerò a nome degli imprenditori italiani a fare questo lavoro di richiamare sui temi veri sulle
Le l'emergenza che questo Paese e ha proposto di emergenze voglio fare alcune brevi riflessioni sulla crisi dico poche cose perché le ho già detto tante volte le conosciamo tutti ma cercherò proprio
Anch'io di portare avanti un po'una visione di che cosa ci aspetta che cosa fare nel breve ma soprattutto nel medio termine
Che siamo nel mezzo della crisi finanziaria peggiore del dopoguerra ad oggi mi pare che ormai sia una constatazione chiara ed evidente che noi abbiamo molto precedenti che vediamo e sentiamo sulla nostra pelle è una crisi che è partita finanziaria
E si è trasformata in pochissimo tempo in una crisi di economia reale globale e profonda
E io lo dico spesso ma lo voglio ripetere anche qui che è una capitali importante dell'industria del made in Italy ed è una crisi particolarmente problematica perché in un certo senso colpisce al
Cuore proprio la parte migliore di noi cioè il sistema manifatturiero quel sistema manifatturiero che in questi anni ha esportato molto e quindi ha sofferto per conquistare
Quote di mercato internazionale e oggi si trova una situazione in cui la domanda globale è bloccata quasi ferme
è colpisce proprio quelle aziende che hanno investito molto in tecnologia ricerca innovazione magari si sono indebitate per poter fare questo e oggi magari si trovano con la difficoltà a mantenere le proprie linee di credito quindi in un guado
Molto molto complicato quindi una crisi profonda una conoscere una crisi di economia reale una crisi che colpisce in particolare l'industria manifatturiera esportatrice questo chiaramente ci preoccupa in modo particolare
è vero quello che diceva prima Daniele
Ci sono alcuni lievi segnali di miglioramento e giusto cogliere perché
Noi vogliamo fare tutto tranne che diffondere panico anzi vogliamo
Essere molto chiari su questo anche se io sono convinta che la fiducia è importante ma la fiducia si ottiene se si guardano con chiarezza i problemi faccia se dicono le cose come sono
E poi si cerca di individuare come dire una linea una linea di uscite non è come dire negando i problemi che si risolvono i problemi però appunto proprio perché noi siamo oggettivi e chiari siamo sul mercato tutti i giorni possiamo dire che qualche segnale di miglioramento lo si intravede
Lo si prevede in Cina dove siamo totalmente in ripresa come ricordava Daniele lo si intravede già
Qua con qualche piccolo segnale negli Stati Uniti gli Stati Uniti sono stati l'epicentro della crisi ma non ha capacità di flessibilità di reazione
Molto molto forte anche lì qualche cosa si vede e si intravede come si diceva prima anche
Molto leggermente con qualche segnale di maggiore fiducia nelle imprese e né i cittadini né i cittadini europei
Però l'ho detto e lo voglio ripetere anche qui questi segnali lievi di miglioramento non ci devono far abbassare la guardia la crisi non è finita
E noi abbiamo chiara la percezione che per tornare ai livelli di produzione di domanda che abbiamo vissuto nel due mila sette ci vorrà molto tempo ci vorrà un percorso lungo doloroso difficile che noi siamo pronti ad affrontare
Abbiamo come dire la voglia di fare tutto quello che è necessario per riconquistare
I mercati ma vogliamo anche essere chiari nel dire che sappiamo benissimo che abbiamo davanti un percorso difficile
Doloroso e lungo e quindi come dire non non siamo assolutamente dell'idea che appunto debba prevalere una logica di ottimismo che ormai come dire il peggio il peggio è stato e quindi non serve più niente probabilmente è vero che il peggio l'abbiamo alle spalle
Probabilmente è vero che questo timore che abbiamo avuto tutti
Negli ultimi mesi dell'anno i primi mesi del nuovo anno di una sorta di Gramsci finanziario non è più una problema che abbiamo davanti ma come dicevo prima la strada e ancora e allora qui
Più che dire quando usciremo dalla crisi che per purtroppo nessuno di noi lo sa siamo in una sorta di terra dell'ignoto quindi è molto difficile la fine di quest'anno già
Da settembre
E nel due mila dieci inoltrato non si sa esattamente certamente io sono d'accordo col Presidente finite torneremo alla ripresa questo non c'è dubbio
Ma più che appunto interrogarci
Con la palla di cristallo e cercare di capire quando usciremo dalla crisi il tema vero è capire che cosa fare
Per cercare di uscire il prima possibile dalla crisi cercare di uscire più forti possibilità alla crisi e cercare in anticipo questo sì di capire quali saranno i trenta quali saranno i nuovi driver di crescita e quindi come posizionarci come Paese
E come imprese di questo Paese per poter cogliere le opportunità che come in tutte le discontinuità in come tutte le crisi arrivano
Allora io credo che ci siano
Alcune cose da fare
Chiare ai vari livelli che cerco di dire molto velocemente
C'è un tema molto importante a livello globale sul dibattito su quali regole nella finanza definire
Noi condividiamo il fatto che bisogna individuare nuove regole per evitare proprio che si ripresenti una crisi finanziaria devastante come quella che è successa
E quindi è giusto parlare di global legal standard è giusto parlare di nuove regole giusto evitare che ci siano magari settori della finanza iper regolamentati altri settori completamente non regolamentati
Però quello che han per noi è molto importante ereditare un processo di iper-regolamentazione di un eccesso di regolamentazione
Che avrebbe alla fine l'effetto di azzoppare ulteriormente i mercati finanziari e far sì che la liquidità che deve arrivare l'economia reale sia ancora più difficile da portare avanti quindi giusto le regole le regole internazionali
Con supervisione internazionali coordinati a livello internazionale senza punti
Senza andare però con un eccesso di regole che ripeto potrebbero avere esattamente l'effetto contrario o senza imporre regole procicliche come Basilea due
Che alla fine stanno avendo un effetto molto complicato per
Per le nostre imprese e per appunto l'accesso al credito bancario
Ma come spesso dico io quindi noi seguiamo questo dibattito come Confindustria italiana come Confindustria del G otto e del G venti
Però noi diciamo una cosa che per noi è assolutamente molto importante cioè noi è molto chiaro che da questa situazione bisogna uscire con una convinzione cioè che in tutto il mondo
I banchieri devono tornare a fare i banchieri devono tornare a fare il loro mestiere che è quello proprio di finanziare le aziende
Finanziare le aziende di finanziare le aziende che creano tecnologia posti di lavoro nuovi prodotti e non più finanziare questi enormi di castelli di carta che poi sono con l'ATC sono crollati adesso addosso e tutti noi come lavoratori come imprenditore come cittadini stiamo pagando le conseguenze di questo aspetto quindi è molto importante che da questa crisi si esca con questa logica che deve essere deve essere chiaro
Il dibattito che è in corso anche con il Lecce framework e sta portando avanti il Ministro Tremonti ci pare vada nella direzione di indicare una strada e auspichiamo che alla G otto dell'Aquila i Capi di Governo possono trovare un accordo su questo punto
Sull'Europa io condivido molto quello che ha detto prima Pezzoni nella sua relazione noi abbiamo bisogno Europa abbiamo bisogno di un'Europa più forte
Abbiamo bisogno di un'Europa anche che sappia cambiarne crediamo profondamente nell'Europa pensiamo che l'Europa sia la nostra casa comune
E proprio perché siamo europeisti convinti diciamo anche che però l'Europa deve anche cambiare alcuni tetto atteggiamenti non deve più prevalere solo la logica di imporre burocrazia regole sulle imprese europee e sui cittadini europei per invece prevalere una logica di competitività di
Di curare il benessere dei cittadini europei e quindi noi ospitiamo davvero che l'Europa sappia ritrovare una vicinanza culturale con le imprese con i cittadini sappiano lanciare grandi piani di ricerca di investimenti infrastrutture materiali materiali
Sappia occuparsi dei temi veri che poi interessano all'impresa e ai cittadini
Ho già avuto modo di dire che da queste elezioni europee l'Italia
Esce in una posizione che teoricamente di forze in Europa perché ne saremo il secondo gruppo all'interno del partito del del gruppo popolare che è quello che è uscito vincitore
Da queste elezioni saremo il secondo gruppo all'interno della famiglia socialista quindi
Se agiamo bene abbiamo la capacità di incidere sulla dibattito in Europa perché come ben sappiamo ormai quasi l'ottanta per cento delle leggi che poi
Sono gravano o
Binetti cui beneficiamo come cittadini italiani nascono da direttive europee quindi l'attenzione all'Europa deve sono attenzione forte e massima
Distrarsi da questo sarebbe un errore gravissimo e quindi noi chiediamo veramente a tutta la politica di centrodestra di centrosinistra
Di evitare lo scempio che abbiamo visto nella passata legislatura dove ben trentasette
E ora per europarlamentari europei eletti in Italia per rappresentarci in Europa dopo poco tempo sono ritornati in Italia per fare i Sindaci per fare i consiglieri comunali e regionali o per prepararsi alla campagna successiva noi le facendo quello per cui erano stati eletti
Io credo che la serietà della politica se anche in questo no perché se la gente legge un parlamentare per rappresentarci in Europa e poi lo vede tornare indietro poi magari dice inutile che io vada a votare perché questo
Hanno strade quindi la la la coerenza anche certamente un fatto molto importante
Vengo a fare alcune considerazioni sull'Italia ecco come dicevo prima
Proprio perché viviamo ancora in un momento di emergenza io credo che noi dobbiamo avere la capacità di gestire l'emergenza quindi avere in un certo senso una visione comunque
A brevissimo a una settimana a un mese o a tre mesi come ho avuto modo di dire ma dall'altra parte avere anche la capacità della
Di una visione a medio termine per capire che cosa dobbiamo fare per riprendere un percorso di crescita molto importante
Io credo davvero ne sono profondamente convinta
Perché poi giro molto per il territorio e cerco di stare a contatto il più possibile con gli imprenditori in un momento come questo io penso davvero che i prossimi mesi io ho parlato di cento giorni
Per
Per dare un significato simbolico ma penso davvero che i prossimi mesi saranno Nesi essenziali
Fino ad oggi le imprese italiane hanno resistito hanno tirato il fiato anche in un momento in cui alcuni di noi hanno avuto meno trenta meno quaranta meno cinquanta per cento di fatturato e dall'altra parte una grande difficoltà
Di tassare i propri crediti quindi hanno resistito hanno ottenuti posti di lavoro perché diciamolo chiaramente ci sono delle ricerche che verranno
Presentate molto presto che evidenziano che le imprese italiane rispetto alle altre imprese europee sono quelle che più hanno tenuto i posti di lavoro che meno hanno licenziato rispetto alle altre imprese quindi le imprese italiane in questi mesi difficoltà
Hanno tenuto il fiato hanno cercato di tenere vicini propri lavoratori perché io penso che il tema
Della condivisione tra imprenditori e lavoratori in Italia fa parte proprio del DNA dei nostri imprenditori una cosa molto forte molto vera e so che in questa terra lo ha in un certo senso ancora di più
Ma adesso se si rimane in questa situazione il rischio vero è una sorta di rischio di asfissia io l'ho detto e lo ripeto se non ci saranno aiuti veri concreti il rischio è che noi nei prossimi mesi perdiamo un pezzo del nostro sistema produttivo
Che è un sistema produttivo magari perdiamo le aziende più deboli quelle magari meno capitalizzate
Ma c'è un grave danno perché c'è prima di tutto un un danno sociale perché questa impresa creano occupazione creano benessere ma sono spesso poi i fornitori o subfornitori importanti di imprese anche più solide
E sono fornitori bravissimi flessibili capaci di qualità e quindi se noi perdiamo quel pezzo di sistema produttivo è un danno enorme gravissimo per il nostro Paese e una volta che abbiamo perso queste aziende
Non è che poi queste aziende rinascono dopo un mese oppure ci vorrà negra molti anni per costruire quella cultura quel know how di lavoro quella capacità di fare impresa bene che queste imprese rappresentano quindi noi siamo in un momento molto delicato noi dobbiamo agire bene
In questi mesi perché ribadisco il rischio è che dopo l'estate alcune imprese non siano nella condizione di aprire perché mancano gli ordini
Perché sono tirate dal punto di vista finanziario perché non riescono incassare i propri crediti perché non ce la fanno più allora noi non possiamo assolutamente permettere che questo succeda perché una cosa che succede diventa veramente
Voi sapete la mia Confindustria così come le Confindustrie precedenti stanno molto lavorando anche su di noi non sappiamo benissimo che dobbiamo fare ancora di più come imprenditori dobbiamo internazionalizzarsi di più dobbiamo crescere dimensionalmente dobbiamo fare molta ricerca innovazione
Dobbiamo fare formazione ai nostri collaboratori cioè su questo la nostro pressing continuo totale e sappiamo bene che una parte anche ovviamente della successo delle nostre imprese dipende dal nuovo e quindi la volontà di migliorarci di andare avanti come Confindustria centrale territoriale regionale
Di supportare le imprese che fanno questo un dato acquisito che continueremo a portare avanti ma ribadisco
Siamo in un momento così difficile dove noi abbiamo bisogno di alcune decisioni
Velocità prendere molto velocemente perché da questo dipende la sopravvivenza di alcune nostre imprese e i temi fondamentali sono Chiarini ripeto anche qui
Io credo che in un momento come questo dobbiamo essere tutti uniti avere tutti le stesse idee il primo tema essenziale e il tema della liquidità e del credito ho sentito prima
Daniele che qui tutto sommato il problema eh sentito ma insomma c'è una situazione un po'migliore
In tante altre parti del territorio invece questo problema un problema molto forte ci sono aziende che appunto come dicevo prima
Non riescono a tenere la liquidità necessaria si vedono ritirare i fidi si vedono applicare tassi troppo alti c'è una situazione molto difficile non non chiediamo alle banche lo voglio dire chiaramente di sostenere aziende decotte perché noi stessi non venderemo i nostri prodotti ad aziende decotte questo non sarebbe
Possibile però noi chiediamo alle banche in un momento difficile come questo
Di non abbandonare impresa che magari sono imprese brave che hanno una storia
Di imprenditoria seria forte ma che in questo momento sono deboli soffrono perché appunto il loro settore è stato colpito pesantemente dalla crisi abbandonare queste aziende in questo momento può essere veramente pericoloso
In un certo senso chiediamo alle banche di fare di più quelli di quello che normalmente dovrebbero fare
Chiediamo alle banche di non guardare solo i bilanci tiriamo le banche di non basarsi solo su Basilea due
Perché è chiaro che ci sono tante aziende che forse non meriterebbero il credito in base a questi parametri oggettivi ma se ripeto se noi perdiamo queste aziende si rischia di avere un danno molto forte quindi noi continuiamo questo presto non ci interessa
La polemica con le banche perché con le polemiche non risolviamo i problemi però pensiamo che sia necessario continuare a sensibilizzare il sistema bancario su questo fatto che è un fatto determinante ma dall'altra parte
Noi chiediamo anche che i vari strumenti che sono stati messi
E diciamo sul tavolo dal Governo anche grazie a una nostra forte sollecitazione penso al fondo di garanzia per il PEEP per le imprese che va poi ad alimentare i nostri Confidi
Alla Cassa depositi e prestiti che potrebbe dare otto miliardi di euro di crediti alle piccole e media impresa alla Saatchi sono tutte cose sono tutti provvedimenti che sono stati fatti
Ma ancora non vediamo l'effetto concreto a favore dell'impresa allora noi chiediamo e siamo pronti a mobilitarci a collaborare per far sì che tutti questi strumenti nel giro delle prossime settimane si trasformino realmente in maggior credito all'impresa
Abbiamo aspettato tanto non si può più aspettare ripeto il rischio è di asfissia finanziaria questi strumenti si devono trasformare in realtà concrete a supporto dell'impresa e su questo la nostra attenzione e massima perché sappiamo che questo è un problema essenziale
Sul tema del credito ci sono altri due aspetti che voglio dire velocemente il primo
Il tema che ormai sono quasi alla nausea nel ripeto ero dei crediti della pubblica amministrazione io lo ripeto sempre
Però insomma credo che a continuare a Di Pietro mi auguro e spero che ci possano essere delle risposte apre insomma è una vergogna nazionale che i crediti la pubblica mi stanno lì tali agli imprenditori
è ancora più una vergogna che non li paghi in un momento come questo di asfissia finanziaria ci viene sempre detto che c'è un problema di debito pubblico noi lo comprendiamo
Però dall'altra parte diciamo vogliamo delle risposte chiare accettiamo l'idea
Che questi crediti possono essere pagati in un certo tempo perché appunto abbiamo ben presente il problema dei conti pubblici ma non accettiamo più che il problema non venga risolto venga messo sotto il tappeto venga scaricato sulle spalle dell'impresa senza una risposta concreta
Alcuni passi avanti sono stati fatti
Ci aspettiamo dal decreto che verrà varato venerdì qualche passo in avanti vero e concreto dove si dice paghiamo a questo x per cento dei crediti evitiamo che si ripeta per il futuro questo malcostume italiano
E quindi su questo continuare amo pressare in attesa di una risposta che speriamo auspichiamo
E
Pensiamo davvero possa arrivare venerdì l'altro tema e chiudo su questo punto che riguarda il tema della rapidità
è il fatto che però bisogna anche dirlo chiaramente anche all'interno del sistema dei privati
Ci sono aziende che strozza no le altre aziende che magari a profitto la loro posizione di forza contrattuale per non pagare le piccole imprese anche questo non va bene è inutile che parliamo di etica e poi dopo nei comportamenti del giorno per giorno
Non come dire rispettiamo le regole basilari che fanno sì che anche tra di noi ci sia
Una situazione di correttezza e di come dire di rispetto rispetto delle regole quindi anche tra di noi devono prevalere le logiche
Questo è il primo punto il secondo punto molto importante noi pensiamo che anziché siamo lo vediamo dai dati i settori che si
Infatti più colpiti da questa crisi sono i settori legati ai beni investimento quindi noi chiediamo in un momento come questo dove c'è una piccola segnali di miglioramento che le impresa e che continuano a fare il proprio mestiere che continuano ad investire inutili che fanno che continuano a fare investimenti soprattutto in tecnologia
In in innovazione abbiano un premio fiscale quindi non abbiamo chiesto con forza una sorta di Tremonti ter che premi questo tipo di impresa siamo fiduciosi che venerdì nel decreto che verrà
Portato avanti dal Governo ci sia contenuta una Tremonti ter che penso sarebbe un segnale importante
Nei confronti del mondo dell'impresa ripeto che continuano a fare il loro mestiere anche in un momento di difficoltà come questa
Anche perché avete visto i dati di oggi che citava prima Cisnetto i dati dicono che noi siamo il Paese che ha comunque la pressione fiscale più alta sul capitale
Tra le più alte sulla anzi la più alta sul lavoro in generale insomma abbiamo la pressione fiscale più alta non a maggior ragione in un momento come questo di difficoltà
Ridurre la pressione fiscale a chi fa investimenti ci sembra una cosa molto importante che chiediamo da tempo e ora pensiamo davvero sia venuto il momento di
Dare una risposta alle nostre richieste quindi una detassazione degli utili reinvestiti una sorta di Tremonti ter che premi chi continua a fare Investimenti
Abbiamo anche
Ha chiesto un'altra cosa importante una aumento delle compulsazione tra i crediti e debiti di imposta perché è un'altra fatto incredibile che l'impresa e magari hanno dei crediti d'imposta dei crediti IVA eccetera dall'altra parte devono pagare delle imposte che non si possa fare una compensazione oggi c'è un tetto cinquecentosedici mila Euro
Noi chiediamo che questo tetto sia aumentato almeno che anche questo ci sia un segnale che vada nella direzione di come dire di aiutare l'impresa e in questa situazione perché questo sarebbe un segnale
Di aiuto alla liquidità abbiamo detto che accettiamo i controlli le certificazioni perché non vogliamo premiare chi truffa la vogliamo premiare le persone disoneste vogliamo premiare
Imprenditori corretti quindi anche su questo auspichiamo e siamo fiduciosi che venerdì ci possa essere una risposta chiara su questo su questo punto
Abbiamo poi
Chiesto un'altra cosa che dal nostro punto di vista molto importante noi abbiamo in passato dopo grandi richiesto e ottenuto un uno strumento che il credito d'imposta per la ricerca
Che è uno strumento molto interessante molto spesso si dice che in Italia le imprese non fanno sufficiente ricerca è vero soprattutto le imprese di piccola dimensione
Uno strumento automatico ovvero come questo il credito d'imposta è uno strumento utile e la dimostrazione che nel due mila otto è stato fortemente utilizzato dal sistema delle imprese
Oggi sono stati posti una serie di tagliole dei click come sapete i qualche giorno fa abbiamo dovuto tutti fare un ticket per avere
Accesso al credito di imposta sono rimaste escluse undici mila impresa ecco io credo che questo sia veramente un peccato una volta che le le imprese italiane scelgono di investire in ricerca fanno la scelta di migliorare
La propria qualità la propria tecnologia in base a uno strumento che era stato studiato come strumento automatico avere le tagliole a vere i plafond oltre i quali non si può andare ci sembra una scelta sbagliata che non guarda né di o termine come invece
Giust diceva giustamente il Presidente Fini quindi noi chiediamo che sia ripristinato il lo strumento del credito d'imposta così così com'era
In precedenza
Altro aspetto e vado verso la conclusione su questo punto noi
Abbiamo chiesto un impegno maggiore sul tema delle infrastrutture
Anche Daniele prima ha parlato di una sede infrastrutture qui ci sono due aspetti importanti da una parte dobbiamo fare le grandi infrastrutture
Ci sono alcuni stanziamenti al CIPE importanti la cosa che non è accettabile quanto ci dice il Ministro Matteoli che c'era stata mettendo tutta si sta impegnando molto ma ci dice dal momento in cui viene finanziato un'opera del CIPE al momento in cui viene aperto un cantiere
Passano normalmente ventiquattro mesi in Spagna sono cinque o sei in Germania uguale in Francia forse ancora di meno allora anche qui noi non ci dobbiamo rassegnare all'idea che questo sia il Paese
Dei ghetti se il Paese dei no delle cultura dei nostri al Paese in cui non si può mai fare niente a maggior ragione in un momento come questo di difficoltà
Il fatto che ci siano soldi pubblici o privati pronti a partire e che rimangano fermi per i soliti veti per la cultura del no è inaccettabile ora lavoriamo
Tutti
In questa direzione
Norme assegniamo cioè il fatto che in Italia è sempre stato così non si può cambiare si può cambiare
Denunciamo tutti insieme a livello territoriale no comunque si possa fare le le i blocchi inutili poi per carità se ci sono progetti sbagliati se c'è un dialogo a fare quelle
Se lei non siamo i primi a pensare che questa sia la strada però molto spesso si vedono invece blocchi frutti di frutto di posizioni strumentali che ripeto non sono accettabili e l'altro punto su questo
Credo che sia molto importante procedere con l'apertura dei piccoli cantieri quelli che possono veramente dare una spinta
Immediata la domande anche su questo purtroppo c'è stato è stato fatto uno stanziamento ma non si è aperto quasi nessun piccolo cantieri invece vanno aperti questi piccoli cantieri bisogna farlo nei prossimi giorni nelle prossime settimane
Così come auspichiamo che il piano casa non solo in poche Regioni ma nelle varie regioni possa procedere fortemente perché pensiamo che questo sia uno strumento intelligente
Sono tutte cose che si possono fare si possono fare nei propri nei prossimi mesi non risolveranno ovviamente la crisi globale
Dell'economia ma possono a un un po'a sostenere la domanda interna possono dare un po'di fiato alle nostre imprese inattesa poiché la domanda globale possa ritornare
Su un percorso di crescita cosa che tutti noi auspichiamo possa posso possa succedere nel più breve tempo possibile
Ultimo aspetto molto importante per poi fare due riflessioni finali sul medio termine sulle grandi riforme noi abbiamo molto insistito perché ci fossero stanziamenti e modalità diverse di
Utilizzo degli ammortizzatori sociali l'ho detto prima questo è un Paese in cui oggi nonostante questa crisi pesante la coesione sociale sta tenendo la coesione sociale è un bene assoluto tutti noi dobbiamo lavorare per preservarlo il più possibile
Le imprese stanno facendo il possibile bisogna continuare
A mantenere questa posizione per questo che non siamo stati d'accordo sullo stanziamento di otto miliardi degli degli ammortizzatori in deroga evitando magari che ci siano utilizzi o modalità di utilizzo sbagliate però il concetto corretto siamo stati amo chi è
E ottenuto che la cassa ordinaria non fosse più buongiorno vale una settimana ma un giorno vale un giorno abbiamo chiesto che anche là c'è
Sola cassa straordinaria fosse più veloce automatico ed è stato tenuto oggi anche stiamo valutando insieme al Governo stiamo studiando col Governo
Qualche altro aiuto per quelle imprese che decidono di non mettere in cassa integrazione che decidono di continuare a fare formazione ai propri lavoratori perché tutti insieme dobbiamo unire le forze proprio per cercare il più possibile di mantenere i posti di lavoro
E dall'altra parte ovviamente evitare che le imprese vadano in una situazione di asfissia come pertanto come dicevo prima quindi
Anche su questo tema degli ammortizzatori sociali
Stiamo cercando di lavorare per fare di più a favore dei lavoratori e dell'impresa e con molto importanti io questo lo dico sempre lo voglio dire anche qui
Che però se sarà necessario avere ulteriori stanziamenti noi auspichiamo che questo non sia necessario che quelli gli stanziamenti fatti siano sufficienti ma se dovesse essere necessario
Questi stanziamenti devono arrivare perché ricordiamoci sempre che la cassa integrazione e pagata da noi ed è uno strumento che in questi diciott'anni affatto un avanzo di oltre quaranta miliardi di euro che non sono andati come dire a favore dei lavoratori dell'impresa ma sono andati a coprire il debito più
Dico quindi se oggi ne chiediamo ulteriore stanziamento a favore dei nostri lavoratori credo che sia una domanda legittima perché tutti questi soldi che sono soldi nostri
Oggi sono andati a coprire
Quindi
E chiudo questa parte nel breve periodo ne chiediamo queste cose una Tremonti in definanziamento e apertura delle piccole delle piccole opere un aiuto un cambio di di di utilizzo sul tema
Della del credito d'imposta e in un grande focus sulla liquidità soprattutto mettendo in operatività gli strumenti che sono già stati studiate
Ma come dicevo prima
La cosa che poi hanno interessa di più
E capire che mondo avremo davanti come poter prepararci a questo mondo diverso
Io credo nessuno di noi ha un'idea chiara di quello che succederà però ci sono già alcuni segnali chiari che vediamo sarà un mondo certamente in cui la possibilità di leva finanziaria e di debito sarà minore rispetto al passato
Grazie al cielo dico perché poi abbiamo visto che cosa ha voluto dire arrivare a effetti leva pazzesche soprattutto nelle banche più che nell'impresa ma questo vorrà dire che le imprese dovranno capitalizza se di più perché avremo comunque meno accesso al debito
Sarà un mondo in cui interi settori importanti a livello mondiale dovranno vivere forti riconversioni ristrutturazioni e quindi
Credo che sia anche importante una riflessione seguendo quello che diceva prima il Presidente Fini sul nostro sistema di welfare che un sistema che regge che anche va bene nel gestire le crisi ma
Dobbiamo anche avere la capacità di pensare e mettere a posto alcuni scompensi che oggi non all'interno abbiamo abbiamo tutto sulle pensioni troppo poco sull'assistenza troppo poco sulla formazione troppo poco
Per il supporto ai giovani o alle donne quindi in vista di queste grandi riconversioni che ci saranno dobbiamo probabilmente anche ripensare in parte nostro welfare
Sarà certamente un mondo in cui
Come diceva prima Daniele si accelererà la
Presa di centralità da parte dei Paesi emergenti rispetto al all'Europa gli Stati Uniti ci sono ricerche che evidenziano che nei prossimi
Tre anni ci saranno un aumento di persone ad alto reddito di circa cinquecento milioni di persone per il novanta per cento queste saranno nei paesi emergenti quindi tutti noi
Dobbiamo cercare di lavorare per ancora di più avere la capacità di conquistare mercati molti di noi già l'hanno fatto lo dovremo fare ancora di più ed è probabile che per alcuni anni i nostri mercati di sbocco tradizionali
La Germania l'Europa in generale gli Stati Uniti avranno meno capacità di assorbire i nostri prodotti perché non v'è dubbio che le famiglie americane oggi stanno aumentando il loro livello di risparmio rispetto al grande livello di debito che aveva prima e quindi compreranno di meno probabilmente compreranno di più
I cinesi gli indiani i Paesi del Nord Africa i russi e quindi tutti noi dobbiamo fare grandi sforzi per cercare di avere posizioni maggiori
Capacità di andare a conquistare questi nuove persone ad alto reddito che probabilmente hanno anche una buona percezione il prodotto Italia stanno e cercare di andare a conquistare quindi sicuramente abbiamo davanti un mondo diverso
Ma la cosa che è più importante e chiudo su questo
Tutti noi abbiamo il dovere di cercare di mettere il paese le future generazioni
In una condizione di poter stare com'di essere competitivi di dire un Paese che ha ritrovo una capacità di crescita molto maggiore rispetto a quella del passato e che riesce come dire a mantenere una posizione buona
In una in un'economia che cambierà a livello mondiale e allora su questo io credo davvero a differenza di quanto si dice spesso in questi giorni
Che questo sia il vero momento per fare le grandi riforme strutturali riflettiamo facciamo grandi dibattiti come diceva prima il Presidente Fini perché quando si parla di welfare quando si parla
Di liberalizzazioni quando si parla di energia è giusto che ci sia un grande dibattito parlamentare ma anche nel Paese tra agli imprenditori le istituzioni
I cittadini però poi decidiamo che facciamo riforme adesso proprio anche quelle più impopolari perché solo in un momento come questo si può riuscire a vincere
Le lobby le protezioni le difficoltà che sempre si ergono in questo Paese quando si vanno a fare le grandi riforme allora questo
è davvero il momento per fare le riforme
Che ce ne sono alcune che sono molto importanti lecito perché purtroppo sono sempre quelle da tanti anni la burocrazia
Ci sono degli sforzi importanti del ministro Brunetta portiamoli avanti rendiamo le operativi e concreti e non solo un bel pezzo di carta che rimane nel cassetto
Le semplificazioni le la l'eliminazione degli enti inutili questa è veramente un'altra vergogna nazionale non è voglio parlare perché ne parlo sempre
Ma sappiate che addirittura in questo paese c'è un numero che nemmeno si conosce diventi enti di enti di vario tipo e costano molto hanno spesso consigli amministrazione pletorici ma il male peggiore non è tanto questo il male peggiore che per giustificare la loro esistenza
Impongono burocrazia sulle imprese e cittadini che sono ulteriori costi allora
Eliminiamo proprio adesso in questo momento gli enti inutili noi pensiamo che anche le Province in parte lo siano ma ce ne sono tanti altri partiamo prima anche dagli altri
Non è un problema l'importante è partire
L'importante è partire e farlo
C'è il grande tema delle liberalizzazioni e io ho avuto modo di dirlo durante la nostra assemblea pubblica questa è una parola che è sparita dal dibattito poli
Dico italiano addirittura abbiamo fatto dei passi indietro sui servizi pubblici locali abbiamo fatto dei passi indietro c'è ancora tantissimo da fare
Ci sono ricerche che dicono che il PIL potrebbe arrivare addirittura accresce dell'undici per cento grazie le liberalizzazioni non è una fonte Confindustria una fonte Banca d'Italia
Ma anche qui partiamo sappiamo che è difficile che è impopolare
Ma partiamo facciamo prevalere le voci di coloro che pensano che le liberalizzazioni sono fatto vero e lo dice chi anche al nostro entro anche nel nostro interno abbiamo come dire varie situazioni composite ma rimaniamo dell'idea che le liberalizzazioni fatte in modo se non si
Fatto in modo corretto siano una strada giusta per dare al Paese una maggiore capacità di crescita le ultime due riforme che poi
Ricitare poi chiudo sono forse le le nelle due ricevere le due riforme più importanti la prima è sono proprio le riforme costituzionali
Di cui parlava prima il Presidente Fini anche su questo io credo che sia venuto il momento di fare dei discorsi seri
Non appunto con una logica muscolare che non serve a niente le ultime riforme costituzionali che sono state fatte sono state fatte con la quattro cinque sei voti
Di maggioranza hanno provocato più problemi che opportunità una serie di ricorsi ne cito solo il Titolo quinto per dirne uno che poi è stato fatto all'ultimo
Momento senza pensare a bene a che cosa si faceva e ha creato come dire una serie di problemi allora adiamo alcuni punti su cui c'è una condivisione
Il bicameralismo di cui di cui si parlava prima il Regolamento ICI sono tanti punti anche qui io credo questo sia veramente il momento per dare una funzione maggiore e più alta ai nostri organi parlamentari e politici e io sono d'accordo che questo potrebbe essere anche un modo per
Riconquistare la fiducia degli elettori che oggi sono allontanati dalla politica
L'ultima riforma che su questo chiudo
è forse la riforma più importante e la riforma
Della scuola dell'università e della ricerca un Paese che vuole come dire a guardare al futuro un Paese come il nostro che vuole mantenere un'anima manifatturiera
Un Paese come il nostro che vuole dare una chance vera alle giovani generazioni i nostri figli non può prescindere da una grande riforma della scuola dell'università della ricerca
I dati OCSE di qualche giorno fa indicano con chiarezza una cosa evidente che noi spendiamo quanto gli altri Paesi in alcuni casi anche di più e abbiamo una capacità una qualità nella scuola molto peggiore mi aspetto agli altri Paesi
Non è vero che è tutto così ci sono delle eccellenze in alcune regioni del nord non siamo in linea con i migliori Paesi europei ma nel sud ci sono delle situazioni veramente gravissime io credo che una parte del gap in modo venga anche da quello e allo
Ora anche qui dobbiamo avere il coraggio di parlare di merito dobbiamo avere il coraggio di dire che i finanziamenti pubblici demandare non in base al costo storico ma in base a dar
Andare alle scuole migliori dobbiamo avere il coraggio di dire che ci sono insegnanti bravi insegnanti meno bravi che quelli bravi devono essere pagati di più e quelli meno bravi devono essere pagati di meno queste cose
Devono entrare nella nostra più
Egualitarismo che è stato spesso per tanti anni una bandiera in questo Paese avuto alla fine i la conseguenza di Abu stare tutto verso il basso di ridurre la qualità di non premiare i migliori e di far sì che la scuola deve sia venuta meno
Ha un suo compito essenziale che quello di aumentare la mobilità sociale nel nostro Paese uno che nasce povero muore poco per uno che nasce ricco
Rimane ricco cioè manca la mobilità sociale e la scuola invece deve essere proprio una sorta di ascensore sociale
Che fa sì che anche uno che nasce povero mai bravo capace alla possibilità di studiare possa crescere nella scala sociale
Questo non lo facciamo
Io credo che questa sarebbe veramente la risposta migliore a quel problema di come dire di contrasto e di e di ingiustizia tra le generazioni di cui parlava prima il Presidente Fini allora anche su questo va detto
Che il Ministro Gelmini alcune cose che sta facendo
Bisogna comunque andare nella direzione somma di investire di più nella scuola ma di cambiare i meccanismi di finanziamento ripeto dando i soldi alle scuole buone dando i soldi agli insegnanti bravi quindi questa
Una riforma essenziale è una riforma in cui tutti noi ci dobbiamo spendere tutti dove dobbiamo riflettere invece spesso in questo Paese
Punto prevalgono logiche di tutto altro tipo e non si parla mai di questo tema che è il vero grande tema da cui dipende il nostro futuro
Chiudo dicendo che
Noi cioè io penso che noi siamo
In un momento certamente difficile l'ho detto prima vi diamo forse la crisi peggiore dal dopoguerra ad oggi
Però vi devo dire una cosa che io sento molto forte che nonostante tutto quello che si scrive nonostante quello anche l'immagine che questo Paese ha all'estero io penso che le d'Italia se un Paese vigente responsabile
Sì è un Paese di gente seria c'è ancora tanta gente essere in questo Paese che vuole fare bene il proprio mestiere vuole fare bene l'imprenditore vuole lavorare bene vuole portare avanti bene il proprio ruolo nelle istituzioni
Allora noi dobbiamo cercare di far prevalere questa voce la voce della gente seria la voce della gente responsabile la voce della gente che lavora pensando al futuro che lavora pensando alle future era azioni e io ho la netta percezione che nonostante tutto l'Italia si è fatta ancora di tanta gente così allora diamo voce a questa gente partiamo da noi stessi facciamo il possibile proprio per fare meglio del nostro lavoro con grande senso di responsabilità
Con grande senso di pragmatismo con grande spirito di servizio io penso che se ne facciamo questo possiamo avere un futuro migliore per noi per i nostri figli grazie