Pari dignità, solidarietà e sussidiarietà

Signor presidente la Repubblica signor vice Presidente del Senato autorità signore e signori care ragazze cari ragazzi
La Camera dei deputati allestito l'esposizione una Costituzione viva mostra per la festa della Repubblica
Della cui organizzazione ringrazio in particolar modo il vice Presidente onorevole Lupi
In ideale continuità con le celebrazioni che l'anno scorso hanno caratterizzato il sessantesimo anniversario dell'entrata in vigore della nostra Costituzione
Quelle celebrazioni come noto furono interessate in modo particolare alle giovani generazioni sono particolarmente lieto che anche quest'oggi siano tante ragazze tanti ragazzi
Le scuole di tutte le regioni d'Italia parteciparono al progetto didattico lezioni di Costituzione che si è concluso proprio la settimana scorsa con la visita al Parlamento di circa duecentocinquanta studenti e la premiazione dei loro migliori lavori
Credo che si sia trattato di un'iniziativa meritoria che ha consentito di far comprendere ai giovani quel che è davvero la Costituzione
Come ho avuto modo di dire concludendo quelle iniziative e per usare una bella espressione di uno dei padri della Costituzione statunitense tomo spento la Costituzione è quello che terra una lingua è la grammatica
Educazione civica e di fatti più che una materia scolastica e la linfa vitale della democrazia e delle istituzioni
E a tutti i livelli
Chi ha responsabilità deve sentirsi impegnato per diffonderla e per trasmettere il patrimonio di valori su cui si fonda la nostra coscienza nazionale
Ma la Costituzione anche un bene prezioso che non possiamo accontentarci di ricordare soltanto in occasione del pool significativi anniversario
è la pietra angolare della nostra democrazia la sintesi della nostra recente storia politica la piattaforma della nostra convinta partecipazione all'euro
E come ha ricordato in un suo recente discorso il presidente la Repubblica che ringrazio per essere qui presente questa mattina la Costituzione ha aperto all'Italia o di fronti nuovi di libertà e di uguaglianza di modernizzazione e di solidarietà
Nei momenti più difficili la Costituzione ha rappresentato un insostituibile bussola perché l'unità nazionale prevalesse sulle spinte particolaristiche dell'ideologia sugli egoismi di classe di categoria sulle rivendicazioni territoriali
è una salda riprova dell'attualità della Costituzione sta nel fatto che tutti i progetti di riforma che si sono susseguiti negli ultimi anni
Non hanno mai sostanzialmente riguardato la prima parte relativa ai principi fondamentali ma si sono sempre incentrati sulla seconda parte relativa all'ordinamento istituzionale
La definizione dei valori dei principi della nostra società dei diritti e dei doveri dei cittadini si è rivelata così lungimirante che i principi costituzionali sono stati capaci di accompagnare per più di mezzo secolo l'evoluzione della società italiana
La seconda parte è stata invece come era logico che fosse più volte in più punti modificati
E a mio avviso ante in bianco attende ancora una sistemazione complessiva ingrato specie dopo le modifiche apportate al Titolo quinto di garantire un armonico equilibrio tra i diversi livelli di governo della cosa pubblica
A questo proposito voglio formulare ancora una volta come ho avuto modo di fare nel corso del discorso di insediamento
Voglio formulare ancora una volta l'auspicio che la sedicesima legislatura possa portare a termine questo percorso che da troppo tempo è stato avviato ma non ancora portato a compimento
Mi auguro che il superamento del cosiddetto bicameralismo perfetto la riduzione conseguente del numero dei parlamentari la ridefinizione quindi tratta dei rapporti tra potere esecutivo e potere legislativo non siano bandiera dell'uno oppure dell'altro schieramento politico
Ma siano piuttosto riforme condivise la cui realizzazione contribuirebbe ad accrescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni repubblicane
Esporle per la prima volta nella storia cassare in cui furono programmati i risultati del referendum istituzionale del due giugno quarantasei
Il testo originale della Costituzione
Ci riporta con la suggestione delle firme di uomini della levatura climatico De Nicola Umberto Terracini Alcide De Gasperi alle radici della Repubblica e ci consente di ritrovare lo spirito unitario costruttivo e innovatore di quel tempo
Il filo conduttore della mostra troppo un suo conseguente sviluppo né i temi che questo convegno si propone di approfondire con il contributo di tre autorevoli personalità
Il Presidente emerito dalla Corte costituzionale professor Giovanni Maria Flick il Presidente della Fondazione Banco Alimentare don Mauro in soli il Presidente della Comunità di Sant'Egidio e professore Andrea Riccardi
Pari dignità solidarietà e sussidiarietà sono tre valori fondamentali che la nostra Costituzione afferma e che alle soglie del ventunesimo secolo comportano la piena com'
Resta del cambiamento epocale che stiamo vivendo a causa della tumultuosa crescita di fenomeni transnazionali come la globalizzazione e l'esplosione dei flussi migratori
E noto che una delle più avanzate conquiste della nostra Costituzione fu riconoscimento e la garanzia dei diritti inviolabili non solo per i cittadini ma per tutti gli uomini
Ricordo che in occasione della sua elezione a Presidente della Corte il professor Flick voglio osservare che
Virgolette
Come è stata anticipatrice sui temi dei diritti fondamentali della persona così la Costituzione continua a dimostrare tutta la sua preziosa attualità e lungimiranza anch'nella sfera economica di fronte alla tempestoso e non ancora risolta crisi mondiale che dopo la finanza sta investendo l'economia reale e quindi la vita quotidiana
La consapevolezza della pari dignità di ciascun essere umano è per gli italiani un patrimonio culturale e spirituale in cui agibile
Profondamente radicato nella comunità nazionale frutto di una matura coscienza morale religioso
Che si contrappone senza esitazioni ad ogni forma di classismo vi di discriminazione
Anche per questo una precisa responsabilità della politica governare gli attuali processi sociali creare le condizioni di legalità di benessere e di sicurezza perché l'Italia si è aperta la all'apporto di chi proviene da altre realtà integrando nuove energie morali e materiali
La necessità del nostro tempo e imparare a vivere insieme e credo che dovremmo ripensare più spesso a queste belle parole del professor Riccardo
Del resto la solidarietà e valore sancito dei principi fondamentali della Corte della Costituzione ed è richiamata sia nell'adempimento dei doveri inderogabili del cittadino che nel concorso al progresso della collettività
Per un certo periodo della nostra storia recente questo principio è stato viziato dall'assistenzialismo e dallo statalismo perché è stato disgiunto dall'idea della responsabilità
Una maggiore consapevolezza delle forze politiche sociali e la grande mobilitazione del volontariato laico e cattolico hanno nell'ultimo decennio corretto questa tendenza e riunificato solidarietà e responsabilità
Il tema della sussidiarietà del resto non è certo una recente acquisizione del dibattito politico e diligenti ordinamenti giuridici
Inteso come criterio per la regolazione dei rapporti tra i diversi livelli di governo e per la sfera pubblica della società risale per certi aspetti ad Aristotele ed è stato approfondito in diverse scuole di pensiero
Il principio è richiamato esplicitamente nella Costituzione dalla nuova formulazione dell'articolo centodiciotto ma era già entrato nel nostro ordine tutto attraverso il diritto comunitario dovrà comunque prefigurato nelle enunciazioni di molti dei primi dodici articoli della Carta costituzionale
La sussidiarietà è un parametro imprescindibile per la salvaguardia del pluralismo
In quanto assicura l'armonizzazione di una molteplicità di articolazioni sociali e territoriali
Un parametro tanto più importante per orientare l'azione della politica in una fase come quella in cui viviamo che di tumultuosa evoluzione in qui non esistono più modelli astrattamente validi in qualunque circostanza ma devono ricercarsi regole da applicare con intelligenza e flessibilità
Pari dignità solidarietà sussidiarietà rappresentano quindi tre linee di sviluppo della lettera e dello spirito della Costituzione repubblicana che ne confermano l'attualità e ne fanno un preciso punto di riferimento morale e civile per l'intera comunità nazionale
Non dimentichiamo
Che il grado di civiltà di una nazione si misura più dalle condizioni di vita degli ultimi che da quella dei primi nella scala sociale
Sono certo che la riflessione odierna saprà arricchire il messaggio che la Camera dei deputati ha inteso affidare alla mostra per la festa della Repubblica intitolato la non a caso una Costituzione Piva
Per sentirla tale italiani del ventunesimo secolo devono saper cogliere la modernità di un rapporto di cittadinanza in cui riconoscimento dei diritti si rispecchia nell'adempimento dei doveri
Condividere il bisogno significa condividere il senso della vita ci ha insegnato a questo proposito Don Minzoni
Ed è proprio questa la base della coesione sociale riaffermare per far tesoro della Costituzione e per festeggiare nel modo migliore la festa della Repubblica grazie
Grazie saluto e
E ringrazio
I professori e gli studenti tensione del liceo scientifico statale Nomentano del liceo ginnasio statale Giulio Cesare e della scuola media statale
Di Roma
E do adesso la parola alla
Presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Mammone
La pari dignità sociale nell'articolo tre della nostra Costituzione salda fra loro l'eguaglianza formale e la parità sostanziale
Riassume il principio i contenuti in quella tavola di valori della nostra convivenza che attualissima nonostante il tempo del corso
Manifesta il legame inscindibile fra quei principi
Dignità al di là dei tanti significati che può assumere alcuni dei quali non privi di astrattezza e di ambiguità e un ponte superare contraddizioni lacune difficoltà della condizione umana
Esprime la tensione ideale grandi potenzialità alla capacità di riconoscere l'esperienza del passato senza deludere le aspettative del presente del futuro
Veniamo da un passato nel quale il riconoscimento della tutela dei diritti umani erano affidati agli Stati nazionali
Eppure le violazioni di quei diritti sono state reiterate macroscopiche e devastanti
Fino a culminate nella seconda guerra mondiale le armi di distruzione di massa il coinvolgimento generalizzato dei civili e soprattutto la sua
Per questo
Da quel crogiolo ardente
Come lo definì uno dei migliori padri costituenti Giuseppe Dossetti nacquero internazionalizzazione del diritto costituzionale il riconoscimento della persona sulla scena internazionale
La tutela giudiziaria sovranazionale dei diritti e l'ingerenza umanitaria
Ma soprattutto nacque l'esigenza di affermare la dignità della persona nelle dichiarazioni sopranazionali e nelle costituzioni nazionali
Viviamo un presente in cui l'aggressione alla dignità umana sotto forme nuove ma sempre uguali e incombente
Basta guardare la crisi la crisi globale
Che ricordava il Presidente Fini ha i suoi effetti sui livelli di povertà individuali e collettivi ai suoi effetti sul diritto dovere al lavoro che premessa della dignità secondo la nostra Costituzione
Basta guardare ai crescenti assalti alla fine l'Europa alla Fortezza del benessere da parte di un'immigrazione di massa in fuga dalla fame dalla sette dalla guerra
Nel Mediterraneo al di là dei discorsi sulle forme e sui limiti in cui si esercita il diritto degli Stati al respingimento e alla tutela della sicurezza
Rischia di naufragare con i migranti le loro speranze e la loro dignità anche la tradizione europea di accoglienza e di sensibilità per i diritti umani
Andiamo verso un futuro di insidie per la dignità non meno preoccupanti di quelle tradizionali è sempre presenti come razzismo e l'intolleranza
Penso agli abusi nella gestione delle informazioni sensibili agli eccessi della tecnologia medica
Il terrorismo globale massima espressione del disprezzo per i diritti umani minaccia di essere sempre più coinvolgente fanatico
Ma
In nome della sicurezza del contrasto al terrorismo anche la soglia di rispetto dei diritti fondamentali e quindi della dignità si abbassa sempre di più
Leggere il passato il presente il futuro attraverso le lenti della dignità regala qualche margine di speranza perché consente di cogliere la perenne attualità e la stabilità del suo nucleo fondamentale
Ma anche di riflettere sulla moltiplicazione degli ambiti in cui ne viene richiesto rispetto distrarre dalla lezione della storia indicazioni per affrontare le nuove istanze
La dignità contiene l'essenza della condizione umana la sua immutabilità ma altresì fu realizzarsi in una continua evoluzione il suo confrontarsi con sempre nuove possibilità di offesa ed esigenze di tutela
La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ci ricorda che tutti gli esseri umani nascono eguali in dignità e diritti e come tali hanno diritto e dovere al rispetto reciproco
Allora gli anziani si affiancano immediatamente le differenze oggettive e ineliminabili di cui ciascuno è portatore
Queste ultime contribuiscono a formare la sua identità sono fonte di arricchimento e di stimolo esprimono il pluralismo è il personalismo valori non meno importanti delle Guagliani
Allora vi è un'apparente contraddizione tra quegli anziani diversità che si risolve appunto nell'affermazione nel riconoscimento della pari dignità come nell'articolo tre della nostra Costituzione
Le differenze non possono rappresentare ostacoli insuperabili ovvero giustificare condizioni di inferiorità sopraffazione discriminazione
Gli ostacoli vanno affrontate rimossi dalla Repubblica cioè da tutti noi non solo dalle istituzioni per consentire la libertà e l'eguaglianza di ciascuno non solo dei cittadini
Delle persone come ha ribadito più volte la Corte costituzionale cui ho avuto l'onore di presiedere
E il pieno sviluppo della persona umana per realizzare appunto la pari dignità sociale
In questo modo la dignità fa giustizia della pretesa troppo frequente di utilizzarla come pretesto per imporre comportamenti e conformismi generalizzati
Per non rispettare il diritto di ciascuno la diversità e al dissenso in ultima analisi alla sua identità e alla sua libertà
Sempre che beninteso la libertà e l'identità si esprimano nel rispetto dell'altro intimista e dei valori condivisi
Quelle affermati dalla Costituzione porti a presidio della civile convivenza
La stretta connessione tra gli articoli due e tre della Costituzione evidenzia un altro aspetto della pari dignità
L'essere un ponte fra i diritti inviolabili e i doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale l'azione di contrasto
Agli ostacoli che impediscono la concretezza dell'effettività della pari dignità sociale si può realizzare solo mobilitando il valore costituzionale della solidarietà altrettanto essenziale
Assieme la reciprocità fra diritti e doveri la solidarietà esprime un bisogno insopprimibile di coesione nella comunità
Che trova soddisfazione l'apporto reciproco nella socialità nella solidarietà
Infine
La pari dignità lega in molteplici diritti umani rappresenta al parametro per attribuire contenuto specifico e concreto a ciascuno di essi in questo modo va interpretate attuata la Costituzione italiana
Vedete in modo ancor più esplicito
Per le vigenti per evidenti ragioni di storie di coscienza collettiva dopo la sua la Costituzione tedesca del mille novecentoquarantanove pose la dignità umana in apertura come valore generale e premessa di tutti i diritti
La Costituzione italiana invece pone la dignità come indice di concretezza dell'eguaglianza
Che non resti soltanto formale la richiamo esplicitamente come parametro della retribuzione come limite c'è la libertà di iniziativa economica
Lo fa in modo implicito a proposito della libertà personale della responsabilità penale del diritto all'autodeterminazione sanitaria per cercare alcuni tra i riferimenti più importanti
Questo diverso approccio costituzionale alla dignità non si traduce in una diversa gerarchia di apprezzamento
Anche nella Costituzione italiana la dignità esprime la saldatura fra eguaglianza libertà e solidarietà
Riassume concretizza gli altri valori costituzionali coglie il legame fra i diritti fondamentali sottolineandone l'universalità indivisibilità l'effettività
Quanto all'universalità la pari dignità esprime la necessità che quei diritti siano riferibili a tutti a ciascuna persona
Per la comune condizione umana e non per il possesso di una cittadinanza
Ed esprime la necessità che quei diritti siano condivisi da tutti nonostante
La ben nota difficoltà di individuarne il livello di condivisione e soprattutto di assicurarne il mantenimento
Ciò a prescindere dalle peculiarità e dare identità locali culturali politiche ideologiche religiose sociali etniche di cui sia portatore ciascun singolo gruppo ciascuna Comunità ciascun individuo
Lungo la storia e non di rado ancora oggi una malintesa affermazione di tali peculiarità ha voluto scorgere nei diritti fondamentali un coefficiente di separazione sopraffazione anziché di unità
Quanto all'indivisibilità
La pari dignità esprime la necessità per lo sviluppo della personalità di ciascuno di noi di non introdurre separazioni arbitraria fra diritti civili e politici sociali economici
Lo testimonia l'articolo due della nostra Costituzione con un richiamo congiunto alla solidarietà politica economica e sociale
Restano fermi ovviamente i diversi stati di riconoscimento ampiezza e tutela di quei diritti al di sopra di una soglia minima incomprimibile che individuata appunto dalla pari dignità
L'effettività infine reclama l'attuazione la garanzia la giustiziabilità dei diritti fondamentali al di là della loro proclamazione troppe sono le programmazioni
Troppe poche sono le condizioni di attuazione la prima condizione per raggiungere questo risultato e quindi la pari dignità particolarmente in tema di diritti sociali è rappresentata dalla solidarietà
Concludo l'impegno ad attuare i diritti fondamentali non può riguardare soltanto la dimensione statale come fu prima e la dimensione sovranazionale come adesso
Deve coinvolgere anche e prima ancora la dimensione locale
L'effettività dei diritti di fronte alle innumerevoli situazioni di minorità e di povertà
Deve fare i conti soprattutto con il territorio quindi con il principio di prossimità che a sua volta si realizza nella cosiddetta sussidiarietà orizzontale
La pari dignità sociale insomma nella sua opera di
Ricucitura e di sintesi di tutti i valori fondamentali si ricollega esplicitamente anche alla sussidiarietà orizzontale
Quella della società civile
Quella del terzo settore
Ribadita non introdotta ex novo dall'articolo centodiciotto della Costituzione riformato nel due mila uno dove come ricordava il Presidente Fini è collocata a fianco della sussidiarietà verticale quella istituzionale
Riflettere in tempo di crisi sulla pari dignità e un'occasione per reagire per superare le paure che ci turbano
Ad esempio per tenerne conto al momento ridefinire nuovi modelli e nuove regole di comportamento guardando anche al privato sociale
E ha dipinto all'impresa sociale nel rapporto tra imprese e consumatori tra finanza investitori tra credito e risparmio
E un'occasione per superare le contrapposizioni tra Stato e mercato tra pubblico e privato che hanno giustificato si fa per dire lacune dimenticanze di ciascuno di questi mondi in tema di diritti fondamentali
E infine un'occasione per rafforzare gli spazi di intervento sul territorio utilizzando come una leva il mix di sussidiarietà orizzontale e verticale
Signor Presidente io credo che il coinvolgimento del territorio nell'attuazione dei diritti sia il modo migliore per radicare quei diritti perché vengono assimilati anche sul piano culturale del consenso sociale
Anziché essere percepiti come talora capita come forme di assistenzialismo o peggio come sprechi da sottoporre a tagli e riduzioni alla lunga
Anche in tema di diritti l'impegno e il controllo da parte del territorio accrescono la sicurezza
Perfino i meno sensibili alla questione dei diritti umani dovrebbero trarne buone ragioni per riflettere e per investire sulla dignità grazie
Grazie al professor Flick d'ora la parola al Presidente della Fondazione del Banco alimentare Mauro in zone Amauri sorprese
C'è un sentimento dominante
In questo momento nel mio cuore di uomo
Che è stato educato a non restare indifferente a tutto ciò che accade
Ne indica Ando sempre
Quel bene assolutamente necessario per vivere
Non solo per sé
Ma per tutti
E di cui solo il cuore si stanzia
Sono nato e cresciuto
In una famiglia di buona gente italiana cattolica
Nella quale
Il lavoro quello duro
E l'amore quello semplice e concreto
Fatto di un piatto di minestra anche per l'ultimo arrivato
Per il quale c'era sempre un posto a tavola
Prima erano la modalità vissuta per compiere se stessi
In una trama di rapporti sinceri e stabili
Che predispongono a sperare
Anche nelle circostanze più difficili
è così
Che ho imparato a guardare la realtà come una promessa
Paragonando e giudicando ogni fatto ed ogni esperienza
Con quell'elementare criterio che è il desiderio di soddisfazione totale
Sicuro antidoto alla tentazione di disperare
Senza mai delegare ad altri la propria personale responsabilità
Ho vissuto
Prima ancora di esserne cosciente
Un'esperienza umana di condivisione del bisogno degli altri
Con la stessa naturalezza con la quale si poteva dare una mano ad un familiare
E ad essa
Mi sono sempre più entusiasmato
Ma mano che ne prendevo coscienza
è la gratitudine
Che mi commuove oggi
Riconoscendo di essere stato reso partecipe della vita di un popolo
Passato anche in mezzo a tragedie dolorosissima è come la guerra
Che io non ho vissuto direttamente
Ma le cui conseguenze distruttive le ho potute vedere anche nella mutilazione di mia madre
Quel popolo
Il nostro popolo italiano
Ha generato figli che hanno fatto una strada così drammaticamente avvincente
Da desiderare che non se ne perdesse traccia
E ci ha lasciato un promemoria
Che potesse continuare ad affascinare la libertà dell'io
Trascinandolo
Nella edificazione di un brandello di civiltà dove ognuno potesse trovare stima incondizionata per il valore infinito della propria persona
E simpatia totale
Per la propria intrapresa culturale sociale ed economica
Questo appassionato e leale lavoro perse e per tutti
è il terreno fecondo da cui sempre prende forma una convivenza civile ordinata e Magnani me
Capace di accogliere e valorizzare ogni presenza senza pregiudizio o discriminazione
Capace di resistere ad ogni urto che venga da chiunque abbia una pretesa egemone
Ho una tentazione di potere illegittima
Questo promemoria e la nostra Costituzione repubblicana
Proprio nel solco fecondo di questa nostra storia
Non priva di scontri ideologici ma soprattutto ricca di abbracci di vera umanità
è continuata germogliare quella esperienza di condivisione del bisogno dell'uomo
Che ha saputo immaginare sempre nuove operazioni di carità
Cioè nuove e più adeguate forme di risposta ai bisogni dell'uomo secondo i criteri di vera solidarietà e sussidiarietà di cui
Tutta la Costituzione è intrisa
Mi si conceda
Di portare un esempio significativo
Che rende ragione di quanto affermato
E che mi ha trovato personalmente coinvolto
L'esperienza del Banco alimentare
Il primo banco alimentare in Italia nasce nel mille novecentottantanove
Nel novantanove viene costituita la Fondazione Banco alimentare
Che con la sede in Milano guida e coordina le attività di diciannove associazione associazioni Banco Alimentare operanti su tutto il territorio nazionale
Alle quali
Sono convenzionati oltre otto mila seicento enti carità attivi ed assistenziali
Che donano cibo quotidianamente e gratuitamente ha più di un milione e cinquecento mila poveri del nostro Paese
Le derrate alimentari raccolte e distribuite nell'anno passato sono state oltre cinquantasei mila tonnellate per un valore commerciale di centottanta milioni di euro
La sua nascita
Dovuta all'incontro avvenuto nel mille novecentottantanove tra il cavalier Danilo Fossati Presidente dell'asta
Un industriale alimentare di successo e don Luigi Giussani fondatore del movimento di Comunione e Liberazione
Danilo Fossati era un grande uomo è un grande imprenditore
Che aveva realmente creato un impero industriale partendo dalla sua azienda a conduzione familiare perfezionando la e scommettendo su un futuro tutto in divenire
Fossati apparteneva a quella generazione di uomini che possono essere considerati i creatori del sistema italiano
Protagonisti di una stagione indimenticabile nella ricostruzione del nostro Paese
C'era in lui un pizzico di malinconia
Come in tutti i grandi uomini che vedono qualche cosa di incompiuto nella loro vita
E sentono di dover lasciare un segno che vada ben al di là della loro capacità imprenditoriale o professionale
Fossati non sfuggiva questa regola
Dei suoi genitori aveva imparato a lavorare duramente è quell'insegnamento gli era servito per diventare
Ricco e famoso
Con l'insuccesso
Non aveva perso però la capacità di guardare la gente
Di scoprirne i bisogni
Di commuoversi per chi soffre di indignarsi per chi spreca
In particolare
Egli pensava che la sua azienda producesse ottimi prodotti ma in parte imperfetti al punto da essere scartati e distrutti mentre tanti italiani stentavo nuova coniugare il pranzo con la cena
Alla fine degli anni ottanta
In un periodo di grandi cambiamenti politici e sociali in tutto il mondo Fossati grazia due suoi dipendenti si incontra con don Luigi Giussani
Nell'incontro con don Giussani fa Fossati all'inizio parlo di sua madre
Della sua bontà
Del bene che aveva fatto nella vita
Don Giussani gli parlo allora della carità
Un atto buono Redi nella vita
è un atto buono e condividere la vita di un altro attraverso un gesto concreto semplice che sottende il desiderio di condividerne il destino
Senza un gesto tutto rimane astratto
Come ricordava
Il professor Flick
Tante proclamazioni
Non sono sempre tante attuazioni
Senza un gesto tutto rimane astratto
Mentre è senza significato la generosità non dura
Il discorso cade su un piccolo Banco Alimentare che stava iniziando perché un imprenditore italiano che viveva Barcellona aveva suggerito i suoi amici italiani di aprire una sezione italiana del banco
Realtà allora assente nel nostro Paese per Fossati fu giocoforza dire l'aiuto io
Così nacque il banco alimentare italiano
Da un incontro tra due uomini
Che si sono entusiasmati l'uno per l'altro
E hanno immaginato che il Banco potesse rappresentare un gesto di educazione popolare alla condivisione alla carità
Al desiderio di bene per Christié ANIE non cristiani divenendo un esempio di sussidiarietà cioè
Di valorizzazione dell'impeto positivo di chiunque secondo la tradizione più autentica del nostro popolo
Tutto l'agire del Banco alimentare italiano trae origine e ispirazione dal continuo ripetersi di quel rapporto che lo ha generato
Secondo la duplice dimensione della carità cristiana che facilmente si lega alla generosità laica e della sussidiarietà che valorizza l'impeto di ciascuno
Non abbiamo mai pensato di poterci sostituire agli enti caritative i ed assistenziali diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale
Né di insegnare loro come dovessero fare
Ma piuttosto
Sostenere lì nel fare meglio e di più
Nel fare meglio e di più quanto già fanno
Realizzando così una rete di autentica amicizia all'opera informa sussidiaria
Il lavoro gratuito di migliaia di persone
Che impiegano le loro migliori energie per venire incontro al bisogno dei più poveri del nostro Paese
Ha contagiato imprenditori e semplici cittadini
Che hanno trovato nel gesto di pura gratuita una nuova speranza e una nuova modalità per vivere la propria vita e il proprio lavoro
Nessuno infatti avrebbe immaginato che da quel piccolo gesto
Ne venisse un avvenimento come l'ultima Colletta alimentare di fine novembre scorso
Dove quasi sei milioni di italiani hanno fatto la spesa per coloro che non potevano permetterselo
Oltretutto
In un momento di difficoltà per tutti
Anche l'ultima emergenza terremoto in Abruzzo c'ha trovato in prima linea fin dal primo giorno in rapporto stretto con la Protezione civile a servire coloro
Che sono stati così drammaticamente provati
Questo fenomeno imponente di carità
Non ancora pienamente valorizzato in tutta la sua capacità di risposta ad un problema emergente come la povertà
Documenta una reale azione solidale e sussidiaria nei confronti di tutti
Senza
Restrizioni di sorta
Vorrei concludere
Ricordando
Un piccolissimo fatto
Non certamente
Della storia del Banco alimentare eppure
Così proprio
Quando a quella donna che tutti conosciamo che si chiama Madre Teresa di Calcutta
Fu dato di raccogliere lungo la strada un moribondo
Portassero a casa
Sfinito ormai in fin di vita
Quest'uomo dopo essere stato curato
Ebbe a dire prima dell'ultimo respiro ho vissuto una vita da cani
Muoio come un re
Noi non vorremmo per nessuno una vita da cani
Noi vorremmo essere come questa donna
Che condivide il bisogno dell'uomo e che spalanca una prospettiva di vita dove la singola persona l'amicizia tra le persone che si mettono al lavoro
E soprattutto il rapporto con le istituzioni abbiano quella capacità
Di permettere a ciascuno di vivere dare
Grazie
Grazie
Grazie ad Ambrosoli un saluto anche i professori ai ragazzi della scuola troppo di Roma prima avevo dimenticato la conclusione al professor Riccardi fondatore della comunità di Sant'Egidio cui rinnovo a nome di tutta la Camera le felicitazioni per il prestigioso riconoscimento internazionale che è stato conferito qualche settimana fa prego grazie
Signor presidente
C'è ancora solidarietà nel nostro Paese
La risposta a questa domanda impossibile mai c'è abbastanza solidarietà specie in presenza di una crisi economica mentre il mondo dei poveri si allarga ma la solidarietà è ancora un valore
La Costituzione accogliendo i valori di solidarietà pari dignità ASHI sussidiarietà si riallaccia alla storia italiana
è importante riflettere su questi valori mentre siamo alle soglie del centocinquantesimo dell'unità nazionale
E questo appuntamento non può essere solo un momento di celebrazione del passato ma deve essere anche la proposta di alcuni valori espressivi della identità nazionale
Con l'industrializzazione l'urbanizzazione
Dall'Italia liberale cominciò a cambiare il quadro delle città e delle campagne nacque la periferia
E la solidarietà si mise in movimento e storia del movimento operaio e socialista del movimento cattolico di quello laico
La solidarietà si fa anima legame ragionevole appassionato nella difesa dei deboli tra i lavoratori nella cooperazione
E la solidarietà del movimento cattolico rappresenta l'ultimo capitolo di una storia della carità che affonda le radici nell'antichità
Nei momenti più drammatici la solidarietà è diventata una realtà diffusa vorrei dire di popolo
Ho recentemente pubblicato qualcosa sul caso di Roma occupata tra i quarantatré e quarantaquattro in quel momento drammatico
Manifesta una diffusa solidarietà nell'aiuto alimentare ma nel rischioso nascondere gli ebrei e i ricercati nelle case
Si potrebbe dire
Che con realizzazioni di taglio differente con spirito diverso la solidarietà fa parte dell'umanesimo italiano
Antiche tradizioni di solidarietà
Senso di umanità cultura familiare pietas nel suo senso profondo ma anche esperienze politiche economiche di organizzazione di lotta capacità di intrapresa
Fanno della solidarietà un aspetto rilevante dell'umanesimo italiano
E l'umanesimo fa ancora la differenza del nostro Paese
è un capitale umano e culturale a cui si è attinto molto passando da un'emergenza all'altra ma sorge oggi un dubbio
Questo nostro umanesimo non si sta lavorando non si stati attendo su un modello globalizzato non vengono oggi logorati gli spazi del gratuito
L'Italia del Novecento ha molto contato sulla famiglia come risorsa di solidarietà quotidiana
Una famiglia sensibile alle trasformazioni adattabile capace di tenere insieme i suoi membri luogo di mediazione compensazione tra squilibri e cambiamenti imprevisti
Ma la solidarietà familiare ha scritto anche tanta storia sociali italiana anche se in alcuni settori specie non italiani
Si è parlato
Della famiglia italiana come di familismo amorale senza comprendere invece un carattere originale della nostra società ma oggi
La famiglia italiana è sottoposta a tensioni non fosse che per l'infrange elemento dei legami nuovi incarichi
Queste
E altre forme di solidarietà
Ci sono in parte consumate per le trasformazioni del mondo europeo l'affievolimento dei legami il trionfo dell'individualismo l'inasprimento delle disuguaglianze
Un individuo atomizzato solo per ritrovare il popolo si rifugia in quelle orge di fratellanza come la partecipazione agli eventi mass mediatici
In cui gli altri non hanno volto e anche
Si determina una politica fatta di eventi di volti mediatici di emozioni di contrapposizioni di figure e poco di partecipazione
Com'era dagli anni del dopoguerra e lo dico senza mitizzare nessuna stagione
Una politica forse ben lontana dal nostro convergere oggi qui pensosi su un tema vitale la solidarietà
Perché cultura e politica rappresentano un intreccio vitale non solo per il buon governare ma anche per il buon vivere
Eppure
Signor Presidente un tessuto di solidarietà e un patrimonio di umanesimo sono restati nel Paese e fanno ancora la differenza della qualità della vita
E l'umanesimo italiano non è accademico ma spesso correlata una prassi di solidarietà
E tante sono le espressioni vivaci antiche e nuove abbiamo ora ascoltato una di queste espressioni
Ma anche lo ripeto c'è una consunzione e questo ci riguarda tutti perché tutti abbiamo attinto a piene mani al capitale di solidarietà
E oggi la povertà che cresce attinge a piene mani a questo capitale per questo trovo molto opportuno che qui ci si interroghi se c'è ancora la solidarietà
Infine
La globalizzazione adatto altre proporzioni al vivere sociale individui gruppi si sono dovuti ambientare sugli orizzonti vertiginosi di un mondo globalizzato grande complesso
Gli altri aumentano dentro la nostra società e alle sue frontiere
E siamo tutti più piccoli indifesi e bisognosi ha scritto Franz pure di un sociologo britannico attento i modelli di società
Che siamo immersi anche perché mancano spiegazioni del mondo siamo immersi in una cultura terapeutica
Che ci rende concentrati su noi stessi autoreferenziali e spesso modellati su una mentalità vittimistica
Cosa diventa non gli altri in una società impoverita di solidarietà e allora per proteggerci si moltiplicano le domande di muri interni ed esterni alla società
Ma non sono risposte soddisfacenti perché accrescono l'allarmismo sociale e lo spaesamento cioè bisogna invece
Di investire sulla solidarietà perché siamo tutti più soli c'è più povertà meno speranza e anche disperazione tra i giovani e a questa disperazione
Non si risponde terapeuti Zandonà società insiste oppure di
La crescenti individualizzazione l'erosione della sola li Dari età la disorganizzazione della sfera privata
Hanno contribuito a generare il senso di in isolamento che induce molti a interpretare
I propri problemi attraverso la metafora della Mattia
Ma i problemi non si risolvono da soli in modo individuale alla metafora della malattia dobbiamo sostituire non solo la metafora ma la pratica della solidarietà vorrei dire
La solidarietà è la sicurezza preventiva
Non quella che viene dalla repressione dopo i fatti critici ma viene prima dei fatti critici perché solidarietà e anche
Coinvolgere gli altri che la solidarietà attiva e diventa un modo di vedere la società e gli altri
Perché solidarietà e dislocazione di azione di interessi e di sentimenti da sé sugli altri
Quindi è un atteggiamento esistenziale che si fa cultura questo Ricci riguarda tutti come cittadini investire sulla solidarietà aumentarle questo capitale
Fa l'umanesimo della nostra società crea tessuti vitali e di speranza nei confronti del futuro riunisce noi e gli altri
Ma anche si riallaccia alle radici storiche della nostra società di centocinquant'anni di vita nazionale
La solidarietà è un processo vitale che si fa di motivazioni di cultura di coraggio e di gratuità sì esprime la cultura del gratuito
Cari amici è un modo di essere con gli altri vicini e con i vicini che diventano altri danno a voi perché si ammalano e invecchiano è un modo di essere con i lontani
Perché sono altri e sono sempre più altri perché non si conoscono ma è anche la solidarietà una politica di intervento oltre le frontiere del nostro Paese come INAF
Io penso
Che alimentare la cultura e la buona pratica della società
Va iscritto nella nostra agenda con grande interesse e grande rapidità certo
La solidarietà non nuova è una tradizione antica ma direi
Ha acquistato questa denominazione solidarietà proprio nel mondo
Quando il mondo contemporaneo è divenuto tale quando i legami sono cambiati quando il modo di concepire l'uomo è divenuto diverso
Io
La definirei la solidarietà in un modo molto semplice servendomi di un detto di un grande maestro ebraico del primo secolo il nella
Il quale diceva
Dove non ci sono uomini sforzati tu di essere uomo
Perché la pratica della solidarietà nasce quando un uomo un gruppo di persone constatando un vuoto un bisogno si sforzano di essere uomini
C'è un'iniziativa
Personale diceva Presidente Fini di responsabilità
Perché qualcosa non va perché quello che non va va rimesso a posto
E allora si comincia da dove si può e da se stessi
Un'altra grande maestro ebraico
Del Novecento Martin Buber ha insegnato cominciare da se stessi è il punto da Archimede dal quale posso da parte mia sollevare il mondo
Trasformando me stesso sollevo il mondo si la solidarietà e un'iniziativa
Unilaterale responsabile gratuita non sempre reciproca eppure
C'è un'incredibile ritorno nella società
Non quello scatto dello scambio ma quello di una circolarità solidale
Cominciare da se stessi
Per sostenere l'altro non significa solo il piccolo perché ci sono intraprese che cominciano vicino in nome della solidarietà e vanno lontano
Voglio ricordare anche questo perché la mia esperienza condivisa con la Comunità di Sant'Egidio che dalla solidarietà con il mondo dei poveri dei senza fissa dimora che oggi saranno ospiti della Camera
E degli anziani si è mossa la solidarietà per la pace per la cura dei malati di AIDS in Africa e altrove
Per concludere
La nostra Europa ha voluto con cui stare gli altri e la storia terribile del Novecento ma oggi
Ha cominciato a temere che gli altri
Gli altri stranieri di religione di etnia quegli immigrati che bussano alle porte e oggi sta cercando
Di perseguire una condotta improbabile che non è politica e che all'origine di diverse politiche
è provare a vivere
Spaventata degli altri senza gli altri prescindendo dagli altri ma come è possibile senza il rischio degli altri non si vive ci si spegne
Non si può ripetere un passato archiviato
Bisogna percorrere le vie della solidarietà che dalla qualità la vita sociale e dalla cifra dell'essere con gli altri scrive Michel deserto la maturità di un uomo di una donna di un Paese
Essa per essere mai senza gli altri
In fondo questo è la solidarietà mai senza l'altro è una saggia politica ma è anche una vita buona grazie
Molte grazie al professor Picardi il suo intervento ha concluso il convegno grazie
Prego dal Presidente della Repubblica di darci l'onore di inaugurare la mostra grazie