Politica di cooperazione con i paesi in via di sviluppo

Lo avvio a questo nostro incontro dibattito promosso dalla commissione S. dal gruppo cooperazione allo sviluppo del Partito Comunista Italiano con l'occasione della presentazione
Della degli atti della nostra conferenza che si è tenuta a febbraio sulla politica di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo
Hanno accettato di venire molto gentilmente per introdurre dar luogo ad una breve dibattito può eventualmente anche naturalmente a domande di interventi per il Partito Comunista Italiano onorevole Antonioli dubbi che la direzione responsabile delle relazioni internazionali loro il senatore ritiene Achilli che alla mia destra presidente della Commissione esteri del Senato il sottosegretario Mario Raffaelli
E l'onorevole Francesco Rutelli per il Gruppo federalista europeo vi ringrazio per essere intervenuti ed io comincerei con un giro di interventi il tema di questo nostro
Incontro diciamo così è duplice
Un po'riproporre in generale le questioni delle relazioni nord-sud peraltro alla vigilia di un'importante scadenza che riguarda i paesi industrializzati il vertice di Toronto alcune di queste indicazioni Empoli questi problemi sono stati anche sollevati nel corso della nostra conferenza e poi fare però il punto che noi facciamo in mano in termini di aggiornamento ed in maniera alquanto critica anche all'interno di un nostro dossier che è stato consegnato che comunque in distribuzione presso la segreteria sullo stato di applicazione della legge quarantanove sulla cooperazione italiana con i Paesi quindi già di sviluppo stato di applicazione per quello che riguarda noi comunisti abbiamo espresso in diverse occasioni sì e quella conferenza che più tardi
Sì a critiche quanto proposte per uscire da una situazione che ci appare di paralisi il blocco per molti aspetti rispetto a un provvedimento che pure era positivo ecco questi sono i temi brevemente illustrati io comincerei dando la parola all'onorevole gruppi e poi facendo un giro
Di interventi
L'occasione che ci ha riunito qui oggi
E quella della presentazione del volume degli atti della seconda Conferenza nazionale
Del nostro partito sulla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo
Ma ho bisogno di dire in questa sede che noi lo squilibrio Nord Sud abbiamo sempre dedicato una grandissima attenzione
Riteniamo una delle contraddizioni fondamentali nell'epoca contemporanea accanto alla questione del armamenti accanto alla questione dei conflitti regionali riteniamo che questa sia una delle contraddizioni che caratterizzano epocale
Nella quale viviamo essi anzi la più lacerante la più esplosiva
Dobbiamo anche dire che non ritengo che siano risolvibili
Diciamo i problemi della sicurezza della stabilità
Delle relazioni internazionali se accanto alle questioni del disarmo e quelle che l'argomentazione politica dei conflitti regionali non si affronta anche non ci sia in via assoluzione questo drammatico problema
Oggi per fortuna dopo anni anni direi di assenza anche soprattutto da parte le grandi potenze
Ma anche di altri Paesi
Nei confronti di questo dibattito abbiamo almeno alcune idee nuove che sono state avanzate mi sembra di grande interesse questa idea della interdipendenza
Avanzata recentemente da Corbaccio
Anche perché dà il senso che finalmente c'è una disponibilità ad uscire
Schemi ideologici che avevano prevalso sino a poco tempo fa ponendo questo come un problema che è un problema che riguarda tutti indistintamente che riguarda in fondo i destini unitari dell'umanità
Ora il Partito Comunista Italiano
A come una delle sue costanti questo dall'attenzione assieme
Alla grande coordinate est-ovest i problemi del nord sud non ho bisogno di ricordare che noi a questa tematica del diciamo quella che venne definita la carta della pace dello sviluppo l'inizio degli anni ottanta e poi la prima conferenza ora la seconda conferenza e poi c'è un impegno
Dato anche in tutti questi anni
Andato avanti anche in Parlamento
Nelle tre leggi che sono state via via presentati in questi anni sulle quali poi brevemente ci soffermeremo
In quale visione in una visione primo noi riteniamo che non siano risolvibili questi problemi senza affrontarli
Nelle loro cause nelle loro manifestazioni generale
E questo mi sembra che in questo libro sia bene sviluppate ben tratteggiato discorso iniziale
Che fece compagno Alessandro Natta e nella prima relazione la relazione di Carlo Guelfi rischio sia mente poi nella conclusione dalla conferenza nella tavola rotonda io so che qualche tempo fa ci fu una polemica anche nei nostri confronti
Una definizione di strutturalismo in questa nostra posizione al tentativo cioè di individuare ecco cioè piccoli
Siamo comunque facciamo il presidente il seguente che è arrivato in questo momento
Prego la
Vieni vieni presidente
Ora dichiara delle
Tenga conto
Ora dicevo questa questa critica di strutturalismo delle nostre posizioni mi sembra che abbia meno proseliti di quelli e una volta perché si conviene da più parti che ci sono delle cause di fondo che vanno rimosse se si vuole veramente affrontare in maniera seria il problema dello squilibrio Nord Sud
Tutto ciò però non ha mai costituito neanche per noi lo voglio dire qui con molta franchezza
Un alibi per non intervenire
E i da parte di singole comunità in questo caso la Comunità economica europea e di singoli Paesi come l'Italia ed intervenire su aree e realtà specifiche avvolta anche a realtà che presentavano e presentare situazioni drammatiche
Nostra regione per esempio a alla alla campagna perché di questo si è trattato per la salvezza delle vite umane contro alla fame nel mondo mi sembra che sia opportuno rosata alle imprese di queste grandi campagne che io penso invece che noi dobbiamo attenere invita e per questo abbiamo impiegato tutto il nostro
Impegno direi la nostra passione anche per quelle leggi che volta a volta abbiamo discussi approvati in Parlamento e che qui si trovano diciamo ben tratteggiate in questo libro nella relazione fatta
Dal compagno Micucci e nella relazione di Crippa e da una serie di comunicazioni fatte da amici
Autorevoli anche che hanno fatto una esperienza molto interessante sul campo che immagino vorranno dire la loro anche nel corso di questo nostro incontro ora mi sembra che i materiali contenuti in questo libro che noi oggi ufficialmente presentiamo di questi atti abbia anche una pregnante attualità
Sì è il riferimento voglio dire alla questione generale che richiama immediatamente l'ordine del giorno dell'incontro che ci sarà cominciare da domenica prossima a Toronto dei sette Paesi maggiormente industrializzati e sia anche nella specificità
Per quello che riguarda per esempio nel nostro caso lo stato di applicazione della legge della legge quaranta
Per quello che riguarda l'aspetto generale
Vorrei dire solo questo
Io sarei naturalmente molto lieto di essere smentito ma un po'l'impressione che da questo vertice che inizierà domenica Toronto
Non usciranno probabilmente quei nuovi indirizzi che noi avevamo chiesto avevamo chiesto anche recentemente
Con una documento nostro una risoluzione che avevamo presentato soprattutto per quel che riguarda un nuovo orientamento sulla questione del debito estero che riteniamo sia una delle questioni di maggiore rilevanza e che richiederebbe l'UE l'urgenza di di interventi avete avanzato una serie di proposte specifiche che voi del resto troverete anche
I documenti che abbiamo distribuito e prima di iniziare quest'incontro
Articolate anche queste proposte differenziando sia i Paesi a medio reddito sia i Paesi a più basso reddito e li abbiamo articolato una serie di proposte che vanno dalla riduzione dei tassi
Riduzione del valore nominale
Del debito fino alla parziale cancellazione e soprattutto quello di indirizzare verso questi Paesi nuovi flussi finanziari
No Urara nuove politiche commerciali
Noi abbiamo chiesto e questo può il centro di quella risoluzione che abbiamo presentato che su questa materia
Sì avesse una coraggiosa iniziativa fra i Paesi europei che forse diciamo concertata fra i Paesi europei portata in sede dell'incontro di Toronto
Ora in questo incontro almeno come si delinea finora noi abbiamo anche alcune proposte vero
Quindi dovrebbe prendere il presidente francese Mitterrand ha fatto alcune proposte di un certo interesse non ho bisogno quindi di Lovere in questa assemblea sono conosciute
Analogamente anche Primo Ministro giapponese visto oggi sui giornali che queste proposte hanno incontrato un certo favore anche da parte del governo canadese del resto già impegnato da parecchi anni queste materie e persino anche dagli Stati Uniti d'America
Purtroppo devo dire
Noi non siamo in condizioni invece di dire non lo voglio dire per una facile
Polemiche ma oggettivamente non siamo in grado di dire con quali idee sia andato il governo italiano con quale idea si presenti il presidente del consiglio De Mita a questi importanti incontri Toronto domenica
Idee che siano tali da interpretare o un bisogno reale di nuove iniziative di nuove proposte
Che
Sono state anche al centro di una recente riunione importante del Consiglio d'Europa a Madrid e che sono state sollecitati in particolare dall'intervento che c'è stato il presidente argentino Alfonsi
Del resto questo è un punto cruciale che noi troviamo anche nella recente enciclica papale
E quindi da più parti da più parti spinte pressioni per mettere in campo nuove iniziative
Che siano tese a ristrutturare le grandi organizzazioni mondiali finanziarie a modificare i rapporti di scambi commerciali e finanziari nuovi progetti nei confronti dei Paesi in via in via di sviluppo
Io credo di poter dire che da da un punto di vista la Comunità economica europea l'unica l'unica idea che mi sembra alcuni deputati non ho ancora ufficialmente alla comunità in quanto tale cercano di portare avanti e questo di istituire una specie di Lomé è per i Paesi dell'area mediterranea e questa sarebbe certamente per il momento un proposito ma sarebbe certamente un'iniziativa un'iniziativa importante credo che in questa direzione si debba intervenire altrimenti questa contraddizione prima o poi esploderà esploderà con delle gravissime conseguenze conseguenze che già oggi cominciamo a vedere e già qualcuno c'è nella mente e nelle correnti migratorie
Che già sono presenti nei nostri Paesi figuriamoci quello che potrebbe accadere domani negli assetti produttivi dei commerci e questa è una parte diciamo
Dei materiali gestione in questo una seconda parte con questo concludo riguarda le scelte che abbiamo fatto noi qui in Italia
La politica concreta che abbiamo cercato di avviare nei confronti dei Paesi in via di sviluppo e la richiesta che noi qui abbiamo avanzato in questa seconda Conferenza nazionale di una svolta nella politica di cooperazione per i Paesi in via di sviluppo
è un po'l'impressione che in questi anni noi ci siamo accontentati dicono che un po'tutti di dire che l'Italia in questo campo negli ultimi anni ha fatto parecchie erano e non siamo affatto per sottovalutarlo tanto più che riteniamo di essere stato parte attiva di quel che qui perché si è fatto mi sembra invece che ci siamo preoccupati in meno di sapere poi quali risultati concreti
Si sono avuti
Relativamente intanto alla massa enorme di risorse finanziarie biancheria
Questo non è cosa da poco vorrei dire che questo è un nostro dovere anche nei confronti dei contribuenti italiani vero quando ne parliamo di quindici venti mila miliardi che sono già stati dirottati
Verso i Paesi in via di sviluppo noi abbiamo contemporaneamente dovere dire al contribuente italiano dove sono andati a finire quali risultati hanno dato oggi come si possono riflettere riflettere anche materialmente noi abbiamo dispiegato certamente un grande impegno
è un grande impegno anche da parte dei cooperanti delle organizzazioni non governative vorrei dire che in questi anni accanto agli investimenti finanziari c'è stata una crescita anche di un'autentica passione di autentico interesse
Verso questi Paesi ciò che del resto ci viene riconosciuto anche dai governi
Da forze sociale di paese parecchi Paesi africani del resto qui abbiamo sottosegretario Raffaelli queste testimonianze che riceverà abbastanza frequentemente sono vere e pur tuttavia io credo che noi non possiamo essere soddisfatti
Soprattutto non possiamo essere soddisfatti se rapportiamo il volume delle risorse impiegate con i risultati che sono stati ottenuti i risultati concreti
Noi non siamo stati in grado di finora per esempio di potere presentare
Come risultati quelli che una volta definivamo vero Rutelli
Interventi esemplari
Interventi già che potessero essere additati anche alla comunità anche ad altri paesi
Per indicare un indirizzo dell'intervento che si doveva organizzare ma il Paese in via di sviluppo è perché questi interventi esemplari avessero come corollario una delle grandi finalità poi delle leggi che non è abbiamo messo in campo che era quello di contribuire a costruire una base per un reale sviluppo in loco dei paesi dei paesi in via di sviluppo
E per questo anche e lo voglio ricordare che noi criticammo l'inizio
Per queste mancanze la legge trentotto allora ne chiediamo la riforma riforma amo la legge la legge trentotto poi in verità avremmo quelle Inter
Interludio diciamo costituito dal Fai e dalle idee per l'intervento straordinario
Io sono andato a rileggermi proprio in vista anche di questo incontro gli appunti di dall'appassionato dibattito perché fu alla vigilia dalla costituzione di questo fai devo dire che Prato anche da quel dibattito appassionato io facemmo che una parte di ciò che Pavan spaventavamo poi si ha avuto chi ha avuto a cosa mi riferisco mi riferisco che non abbiamo contribuito nella misura in cui era lecito aspetta aspettarsi a quei problemi programmi integrati
Abbiamo moltiplicato molto spesso le strutture le strutture quindi abbiamo accresciuto anche l'apparato preposto a questi compiti e al soprattutto abbiamo lasciato una eccessiva discrezionalità l'uso dei fondi
Una parte dei quali ancora non sappiamo bene come siano stati usati spero che Rutelli ora anche intervenire dopo a dire questo ma certo ciò che è avvenuto per esempio in Somalia
Però anche anche Rafa ritirare ciò che è avvenuto in Somalia ancora oggi in direzione di certi interventi non è chiaro assolutamente dove siano andati a finire sui fondi
Vero
Così come anche certi utilizzazioni ingenti risorse finanziarie
Anche in Etiopia complessivamente nel Corno d'Africa io chiedo credo che qui bisogna fare piena luce e soprattutto bisogna mettere in condizione rapidamente il Parlamento di sapere esattamente come andò anche questa fase della gestione
Non solo per un bisogno di corpi di conoscenza retrospettiva ma anche per un'indicazione del lavoro che oggi si sta facendo
Oggi quando c'è questa legge quarantanove
Una legge
Noi abbiamo contribuito anche noi
E che chi forse che fosse in grado di superare sia le carenze della trentotto sia la la la la la provvisorietà di inadeguatezza delle
Della legge straordinaria della settantatré e pur tuttavia io credo che siamo ancora abbastanza lontani dalle finalità che la legge quarantanove si è proposta di perseguire io non voglio entrare nel merito perché troverete tutte questi elementi dalla nostra di nostre osservazioni critiche nel dossier che le è stato consegnato
Si può dire solo che ha quindici mesi dall'inizio di questa legge però sono già stati impiegati cinque mila miliardi non è cosa da poco ancora una volta però ci sembra di notare che questi fondi vengono un po'dirottati a pioggia ovvero critica antico che noi facemmo che no non sono ancora intenti risata programmi ben definiti manca quella trasparenza che sarebbe necessario abbiamo strutture ancora molto farraginose
E sopra tutti istituzioni fondamentali all'interno di questa legge che non sono state ancora
Previste per esempio penso l'unità tecnica centrale spero che Raffaele su questo coraggio attenersi e soprattutto abbiamo gravissime carenze ancora nella nostra politica verso verso di e Esperti verso gli esperti
Credo poi che dobbiamo qui un chiarimento anche in quella idea che per il momento fortunatamente solide inserite nel programma governativo della possibilità di costituzione di un'agenzia operativa esterna
Ere qui abbiamo Rafferty vicepresidente piccoli sarà bene chiarire questo
Se chiarire questo aspetto noi siamo contrari siano contrari in primo luogo perché riteniamo che all'interno
All'interno del dipartimento
Preposto a questi compiti vi siano delle forze valide sane in grado loro stesse di fare questi interventi di coordinarli sapientemente e di indirizzarli giustamente devono però essere messi in grado di avere strumenti e condizioni sufficienti per poterlo fare
Infine c'è un problema di indirizzi riteniamo che il Parlamento si debba riunire rapidamente a ridiscutere questa ma questa materia riorientare la e c'è un problema complessivo di direzione dalla politica di cooperazione che va sicuramente
Perfezionate questo sono i cardini di quella svolta che noi abbiamo chiesto e questi mi sembrano i temi che possono costituire utilmente oggetto più del nostro incontro
Abbiamo la parola punto sbuccia un giro di interventi al senatore Michele Achilli presidente alla Commissione esteri del Senato
E voglio aggiungere solo
Brevissime riflessioni a quello che ha detto Rubin
Mi pare fuori discussione che la presentazione di questo libro arriva in un momento abbastanza delicato credo che tutte le forze politiche si è ormai convinte della necessità di una verifica immediata dello stato di attuazione della legge quarantanove
Perché c'è una larghissima insoddisfazione credo che questo si misuri
Non tanto dalla presentazione di documenti voglio ricordare qui che gruppo federalista il Partito comunista e recentemente anche partito socialista cui appartengo ha presentato una risoluzione
E questi tre documenti per molti versi danno un giudizio comune sullo stato di attuazione della legge
E quindi la verifica si impone a breve termine
La Commissione esteri del Senato inizierà tra breve è stata autorizzata dalla presidenza del Senato stessa un'indagine conoscitiva la nostra indirizzata principalmente ai problemi del debito nonna in termini generali ma riferiti alla situazione
Dell'Italia
Penso però che
Non è non sia sia politicamente molto più corretto iniziare o alla Camera o al Senato comunque la discussione immediata senza attendere i risultati di questa indagine
Che inevitabilmente si si prolungherà per qualche mese
Io credo che al di là di quello che s'che Ruby ha detto sui quali sul quale concordo cioè sulle inadempienze
Di attuazione sulla mancata trasparenza di alcuni indirizzi
Ma soprattutto sulla contraddizione che il regolamento di attuazione in comporta rispetto alla legge
Io credo che da questo punto di vista
Parlamento dovrà discutere questo in quanto ci siamo trovati ufficialmente di fronte a un uno strumento regolamentare che a nostro giudizio contrasta con alcuni principi della legge
Ma io credo che bisogna anche andare al di là è vero che le due questioni che abbiamo di fronte sono la prima il controllo di quanto è avvenuto ma è importante credo anche una prospettiva certa di lavoro coordinato per il futuro
Perché una delle insoddisfazioni tra tutte le forze politiche proprio questa dispersione di fondi e nonostante il tentativo del comitato direzionale di dare criteri tali da definire un quadro di interventi programmato in realtà tale quadro è una la sistematizzazione di di tutte le cose decise senza che all'interno di questo documento appaia una linea chiarissima ed in India individuata chiaramente
Io penso che l'Italia debba proprio perché è diventata un interlocutori importante della politica di cooperazione debba fare anche qualche sforzo di coordinamento serio con il con gli aiuti della comunità cioè non possiamo continuare e mi pare che sia se qualcuno può smentirmi sarei lieto di di esserlo
Non si può continuare
Lavorando su due piani diversi senza un'integrazione vera del lavoro nostro con lavoro dalla comunità anche se lavora comunità quantitativamente non non rappresenta un
Un grosso sforzo da questo punto di vista sarebbe bene anche cominciare a discutere non in Parlamento ma fuori
Che la comunità dovrebbe essere un po'meno mio oppure e cominciare a guardare seriamente i problemi
Rappresentati dalla emigrazione dei Paesi del Nordafrica ad altissimo tasso demografico e ad altissimo tasso di disoccupazione
Riducendo un po'le spese di un'agricoltura ricca anzi o pesa
Per guardare un po'più in là e pensare che cosa può essere nei prossimi dieci anni anzi siccome poi gli slogan non ho sempre una una un effetto trainante io credo che si dovrebbe seriamente parlare di un piano decennale o italiano europeo proprio per risolvere anche parzialmente vero grandemente non lo si può fare totalmente i problemi dell'altissima disoccupazione dei Paesi del Nordafrica e parlo in modo particolare di Marocco Algeria Tunisia Egitto che inevitabilmente produrranno nei prossimi anni un inasprimento dei fenomeni a cui in questi giorni assistiamo fenomeni per la verità non nuovi che qualcuno di noi è è da tempo che sta indicando al dibattito interno dei propri partiti ma che credo abbia bisogno di una risposta immediata quindi per conclude rapidamente
Il PSI da questo punto di vista è disponibile non solo sollecita un dibattito immediate in Parlamento per per le due questioni dette il controllo di quanto è avvenuto nel passato e le prospettive di lavoro coordinato del futuro
Con delle indicazioni precise che personalmente il PSI farà in una conferenza dedicata alla politica estera che si terrà prossimo la prima settimana di luglio
E dalle quali usciranno io spero delle indicazioni precise come Commissione esteri del Senato poi cercheremo di
Avviare di concludere in tempi brevissimi la nostra indagine conoscitiva perché con questo potremo dare un ulteriore elemento di riflessione non tanto al rifacimento della legge da quarantanove qualche ritocco l'avrebbe già di bisogno ma per perlomeno perché essa venga attuata e perché i regolamenti di attuazione non siano in contrasto con gli obiettivi che la legge sia porterà
Ringraziamo chi li diamo la parola all'onorevole Rutelli
Io vorrei partire da una osservazione che riguarda
I nostri i miei ospiti diciamo così e vorrei sottolineare questo che la posizione politica che io
Ho letto con attenzione agli atti
Della della conferenza ho letto questo documento
Aggiuntivo di aggiornamento che avete predisposto e debbo dire che in grado di convergenza qualità della convergenza nella analisi nei principi
Gli obiettivi
Il riscontro in queste posizioni e molto largo
Sino alle conseguenze che in maniera nella conclusione di questo documento che maniera mi pare ragionata forse meno estremistica dei come avrebbero fare radicale
Voi mettete nero su bianco cioè la necessità se necessario non a cuor leggero di bloccare i finanziamenti di progetti privi di esaurimento il parere tecnico è senza le previste procedure concorsuali
Ecco per dare un contributo non rituale evidentemente in una incontro come questo che mi sembra forse la cosa più utile ecco vorrei dire proprio per rifarmi alla comunicazioni Micucci
Che proprio in termini di fondo
L'impostazione riguardavano solo i titoli della sua con la concentrazione geografica
I programmi paese
Il dialogo sulle politiche c'è Angela la programmazione della politica del nostro Paese verso i Paesi poveri
Credo abbia fatto con questi anni di battaglie politiche spesso convergenti talvolta divergenti
Con alcune punte polemiche dei notevoli passi in avanti
E mi pare che rimanga una differenza di fondo una vostra analisi rispettano
Non è questione da poco
E riguarda gli strumenti
Cenno all'anno nostro giudizio sulla legge quarantanove diverso no no votammo dalla dal vostro dal partito comunista
E in particolare noi riteniamo quella impostazione che abbiamo tentato fin dall'inizio
E che poi non ha avuto successo con la legge settantatré
E che secondo noi rappresentava il deve rappresentare un elemento cardine
Nella politica contro la fame per lo sviluppo
E quella della che lo chiamavamo dell'autorità politica
E quindi la struttura e non c'è dubbio che oggi
E questo l'ho visto particolare azioni di Crippa
Con
Tante cose che condivido mai anche Crippa una certa difficoltà nell'esprimere un giudizio
Che non sia tranciante o o che non sia del tutto negativo rispetto all'andamento di una legge che voi avete collaborato a redigere una struttura che non volete condannare ma rispetto alla quale prendete atto che le cose non stanno andando come sarebbe voluto e come dovrebbero
USA è dovuto in particolare da parte loro il problema della autorità politica e che voi lo rilancia come un problema di fondo che problema che riguarda ministero degli Esteri
è il problema che riguarda il ministero o o il ministero cooperazione che riguarda l'agenzia per la cooperazione allo sviluppo come cioè in altri Paesi evoluti la prospettiva di un'agenzia come la si venti da qualche parte con uno strumento fece meramente
Esecutivo
Che board dovrebbe servirà cavare alcune bollenti castagne dal fuoco attuale
Riproduzione io vorrei richiamarla tre graficamente l'impostazione che noi demmo allora durante la campagna così intensa e così credo importante comunque utile comunque essenziale
Che fu fatta
Un anno e mezzo nel primo quinquennio negli anni ottanta lo sono
L'autorità politica significa che questa azione diviene attraverso una formale assunzione responsabilità non attraverso l'Adele che oggi si realizza attraverso direzione generale cooperazione sviluppo diventa un pilastro effettivo alla politica estera nostro paese
E mi pare che noi oggi al di là della continuità di analisi o di alcune mutamenti nell'analisi della politica internazionale dei rapporti nord sud che possono in che posso intervenire soprattutto all'interno della sinistra dobbiamo prendere atto e di questa priorità
Che di di essere il pilastro uno dei pilastri essenziali a politica estera italiana ed europea
Beh ci sono ulteriori elementi di riflessione anche drammatici
Che si aggiungono
Ne parlava adesso Achilli la questione la sovrappopolazione della povertà della mancanza di lavoro dei conflitti in particolare mediterranea la pressione che questo determina sul nostro Paese
L'esplosione che potrebbe essere imminente senza una politica di un problema razzista o comunque di un problema di convivenza in un Paese come il nostro con finché è un milione e qualche cosa contro cinquantasette milioni italiani non lo possiamo possiamo far fronte bene a questa realtà
Se non avremo una politica Berzo quei Paesi
E ce l'avremo una politica verso questi immigrati al di là della politica di accomodamento che si fanno un potremo fare altrettale
La questione
Dalla prospettiva economica di lavoro di Investimenti
Per l'Europa
Che padroni ad unirsi necessariamente intanto il punto di vista economico e speriamo in termini accelerati appunto questa politico il ruolo che questa tra Est e Ovest in questa nuova situazione internazionale verso il sud verso ciò che il suo previdentemente rappresenta e consentitemelo anche qui senza nessuna ritualità il permanere
Di questa priorità
Che dobbiamo chiamare umana
Cioè il fatto che oggi ancora centinaia e più che mai centinaia di milioni di persone
Sono in condizioni disumane in condizioni di assoluta miseria
Sanitarie alimentari catastrofiche che decine di milioni continuo di persone continuano a morire e che queste sono priorità che debbono essere per forza di sinistra profeta politiche
Civili che vanno mantenuti e allora conclude
Mi pare che noi abbiamo degli elementi di convergenza che come ricordano interventi per gli interventi precedenti si traducono efficacemente in questi strumenti che abbiamo depositato la commissione estera camere
Queste tre risoluzioni radicale comunista socialista hanno un importante
Tedeschi accende proprio area di di di confluenza dobbiamo credo permetto domani sul precedente commissione esteri
Non sarebbe male lo dico ad alta voce Raffaele particolare come ce l'ha scritta prima se adottassimo almeno nella difficoltà procedurale che abbiamo dei lavori la commissione presidente
La possibilità di stralciare quella parte che riguarda il concorso
Perché la più urgente la più attuale che non maniera che si possono dare degli indirizzi al governo
Quelli più necessario cioè mi pare che su che questo proprio configura un'aria di convergenza significativa io mi a urlare convergenza si allarghi facendo appello alla opinione pubblica è usando le prerogative del Parlamento delle forze politiche ma il Parlamento innanzitutto per quanto riguarda questo
Profondo questa profonda distorsione del funzionamento della legge rispetto ai suoi obiettivi o nulla raggiungere cosa che avete scritto e detto in questa conferenza e ribadito in questo documento non ci troviamo di fronte per l'abbiamo detto in passato ad una politica di grandi magazzini
Non si nega niente a nessuno con la politica di cooperazione ho qua quasi nessuno ne ha qualcuno recita anche qualcosa di più di quanto chiede
Non si dice di no
Innanzitutto ad interessi e obiettività o nulla a che vedere con la priorità stabilite dalla legge mi sembra opportuno ed esempio voi fate a proposito tra politica metropolitane
In
Sudamericani che hanno investito entrambi finiti infrastruttura sui trasporti
Che sono stati adottati ed ebbe sempre se ne possono fare molti atti
Per quanto riguarda l'Africa rude mi chiamava in causa ciò che riguarda la Somalia io vorrei dire non abbiamo presentato ieri una risoluzione in commissione sulla Somalia e qui voleva felice se due parole se possibile e insomma se è vero che ci sono in Somalia sessanta consigliere
Militari italiani
Che stanno facendo questi qua rispetto alla situazione attuale
Per cui ci sono stati secondo osservatori indipendenti circa mille cinquecento morti la regione del Nord intorno alla chiesa
Cosa stava facendo lì anche alla luce della legge che proibisce questo tipo di interconnessione tra gli aiuti e la cooperazione militare tanto più se la cooperazione militare poi degli intrecci
Con
Servizi segreti del nostro Paese per parlarci molto chiaro
E quindi questi che sono casi molto particolari investono sostanza però
Particolare saturi peculiari perché non c'è dubbio il caso la Somalia non può essere riassunto la vicenda dell'impianto di urea che non abbiamo denunciato delle altrettanti l'altro Cini che certo non solo in Somalia
Abbiamo registrato denuncia concludendo volevo dire che quello che noi dobbiamo riuscire a conquistare e il superamento di questa totale indifferenza che si trova nella direzione politica qui torniamo al succo secondo me nella direzione politica non solo non tanto una struttura tra generale la cooperazione allo sviluppo
Per l'effetto di ciò che si fa nel terzo
Noi vogliamo sapere cosa rimane sul terreno qual è l'impatto e vorrei dire magari a qualcuno che qui ancora non si dà ragione di quella impostazione che noi avevamo dato alla nostra campagna spero in parte almeno sia stata compresa oggi gli obiettivi che l'aveva fissato come radicali dicendo
E che erano così ben recepiti dalla legge
Piccoli
Salvare milioni di vite umane
E fissare nella legge l'obiettivo di salvare milioni di vite umane
Significava tentare di porre
Ho obiettivo e un criterio
Ma un criterio duraturo e qui stavano la mia personalmente più severa diciamo più forte più profonda critica al bilancio del Fai
Bilancio del Fai è manchevole e in cui non a caso non abbiamo ricevuto mai le relazioni conclusive proprio rispetto a questa che non era un'impostazione assistenziale
Effimera ma era un'impostazione discutibile per carità infatti non a caso ma si è discusso molto paparazzata recepita fino in fondo nella e gli strumenti di legge tantomeno nell'operatività della legge
Quella di fissare degli obiettivi per cui la salvezza delle vite umane cioè questi il il il coi fico efficienti umani prima ancora e quindi economici venissero posti a base della nostra abbiamo fra politica in quelle regioni in maniera che si identificasse
Delle vitelli asso degli obiettivi
Duraturi
Non contingenti non congiunturali non determinati su un mese sei mesi di campagna di un'azione concentra ma appunto la possibilità di arrivare ad un'autosufficienza che affrancasse intere popolazioni in aree e regioni identificate ben definite dalla dipendenza
Sia la dipendenza dalla povertà e dalla fame sia da un'assistenza infinita e fuorviante e alla lunga catastrofica poi questa era l'obiettivo
Di quella legge vi di quelle di quelle campagne qui ha mancato secondo me in particolare
Il fondo aiuti italiani perché non ha saputo dire in che maniera anche qui c'è per la conclusione possono trovare anche le buone alcuni tentativi interessanti sono stati fatti altri assolutamente negativi purtroppo ma sì è mancato proprio nel non riuscire a definire l'impatto e a verificarlo quindi poi una volta effettuate gli interventi sulle sul territorio e sulle popolazioni questo quanto noi per mi creda politica dobbiamo ristabilire ma questo si riconduce alla priorità degli strumenti
E cioè a chi deve fare la politica in che maniera ne risponde al Parlamento in che maniera spiega e cittadini italiani come si si spendono e non sprecano i cinque mila miliardi per quale finalità con quali risultati
Che i contribuenti destinano ogni anno
Ma questo poi
Grazie a rotelle diamo la parola al presidente col
Dirò poche cose anzitutto due considerazioni preliminari dapprima che servono qualche conclusione dapprima etnie questa legge come la penso in quella precedente
Più limitata è stata colta
Dagli italiani con simpatia
Pur essendo essendoci una quantità sterminata di rivendicazioni
Salariali eccetera giuste fra nel non non c'è mai stata una in qualche cosa che ci disse criticamente verso queste questa questo fatto
Che abbiamo sentito direttamente venendo a contatto nei diversi momenti di applicazione sia della prima legge che grazie
La seconda osservazione che voglio fare non perché sono ospiti ringrazio e che i lavori della conferenza nazionale del Partito Comunista su questo tema e anche questo documento che vien presentato
E svela criteri di serietà e mi pare che noi dobbiamo fissare il concetto che nel momento in cui si vuole un dibattito parlamentare ed è giusto che ci sia dobbiamo fare un dibattito costruttivo noi credo che se andassimo
A operare soltanto per la ricerca dello scandalo troveremmo motivi scandalo ma cancelliere Imola conoscibilità che ci sia un risultato concreto e serio questa revisione questa riflessione di fondo sulla logistica
Mi pare che sono tre PC tre problemi io voglio indicare il primo problema
E all'interno del governo
Nel senso che certo questa questo settore fa parte del
Ma
Anche da una da un collegamento che abbiamo avuto con alcuni ministeri l'ultimo con il ministro del Commercio estero ci si accorge che questa legge va avanti per proprio conto senza nessun con senza nessun collegamento fra i vari settori in cui si opera nell'industria in cui si opera nel commercio estero in cui si opera finanziariamente
All'interno del governo stesso non tre e assolutamente essenziale che questo collegamento ci sia perché non è certo questi fondi questi aiuti si distribuiscono secondo certi criteri
Ma dobbiamo anche fare come fanno tutti gli altri Paesi distribuiscono secondo certi criteri sapendo che si vuole attuare lo sviluppo di quei Paesi contribuire alla PG all'edificazione di un nuovo ittico piccole il piccolo artigianato di piccole e medie industrie ma questa politica deve essere intelligentemente fatta anche per un ritorno nel senso che del la la scelta di coloro che si muovono Inter qui in questi settori
La scelta del modo con cui si realizza questa politica
La scelta di quello che succederà quando questa politica come noi crediamo perché dei risultati sono stati ottenuti
Potrà poi si potrà creare finalmente un un tessuto di Caravà un mercato un piccolo mercato che domani potrà dare i suoi risultati non soltanto per la località i paesi che si è scelto per ricostruirlo
Tutto questo deve cioè creare anche occasioni di uno scambio
E quindi è assolutamente indispensabile che vi siano forti collegamenti con le ha con gli altri settori vendite con gli altri ministeri io soldi
Io so di interventi in cui si vanno a distribuire prodotti il latte ed e dove vengono richiesti interventi perché la creazione piccoli piccole industrie si trasformino in latte
E dove la scelta va a finire sempre sui prodotti realizzati nel nostro Paese mentre noi avremo l'interesse anche autentico di creare le condizioni perché si realizzino questi piccoli stabilimenti
E nello stesso tempo avremo un un un'andata e un ritorno che e viene attuato da tutti gli altri Paesi quando intervengono quindi io credo che il primo problema voglio dire al nostro Raffaelli che io avevo del quale ho apprezzato anche negli anni scorsi intervento cerca di interventi che ha fatto e che erano stati sempre
Volti ad una grande praticità ad una grande serietà ma di una grande praticità cioè non basta a dare bisogna anche convincerci che il mondo di domani quanto sarà migliorato da questi interventi non dovrà finire sempre come del resto qui ha detto in un modo preciso
Nelle tasche degli abiti grandi paesi perché alla fine qui
I Paesi che noi cerchiamo certo modo poi alla fine benefica non girando il Paese
Attraverso le le le la Rete
Inestricabile dei loro interventi come realizzano loro i loro interessi
Il secondo problema non è quello secondo me dell'agenzia e quello dell'utilizzo nel modo migliore delle delle delle forze autentiche che avete già lì perché non tutte almeno biologico timidamente ma non tutti sono autentiche le forze che operano in quel settore e il modo anche di realizzare
Attraverso delle
FIAT fare poi la signora sembra finire quei sette grandi padroni del nostro Paese sono personalmente molto preoccupa
Fatto del nostro Paese molto molta minore libertà
In questi ultimi anni perché fino a fino all'altro ieri attraverso reclutati almeno attraverso la le partecipazioni statali abbiamo la possibilità di un dialogo adesso abbiamo la Consulta soltanto di piegare la testa di al al impossessarsi da parte di pochi delle cose essenziali del nostro Paese maschili le immagini pensieri dei nostri nipoti difficili definire i nostri nipoti e della e della società italiana questo è un fatto clamoroso pesantissimo che quando noi andassimo scienza di accedere a riconoscere sulla settori pubblici
In cui possiamo operare seriamente e meglio concede e correre Adalia dei privati vari
Voi avete fatto anche visto esperienze alle si fa si fanno questi contratti diretto con questi imprenditori Pacifico trasferiscono
Nelle zone di impiego delle cose fanno non si curano neanche di sapere esattamente che cosa ha bisogno un paese lo trattano come se fosse un paese di grande sviluppo rimandano le cose che non servono a nulla pur di liberarsi da faccio tentato molto importante quindi io credo che il problema posto il problema del ministero sia quello di realizzata una unità di intenti di informazioni con gli altri ministeri quello di creare anche di guardare dentro questo settore via delle persone assolutamente preparati capace il terzo problema e quello di uno stretto collegamento
Fra la politica per lo sviluppo delle regioni arretrate con diritti politici del Parlamento e del Governo qui bisogna che noi non sì non non non accettiamo che si fanno politiche si lancia una legge questa viene applicata dal ministero e poi non la seguiamo più diciamo ti da parte di chi fa quella politica di sia la cura dato che un investimento diretto vi sia la cura di arrivare regolarmente a riferire al parlamento di di riferire alle commissioni affinché desse Yasser esattamente informati perché nel momento in cui si fa tanta fatica a trovare cinque mila miliardi per la scuola
E nel momento in cui si va dicendo alla burocrazia italiana io sono figlio di un defunto le attiviste di Prefettura e mi sono sentito offeso
Perché è stato detto
Alla scuola questo è atipico questo è un investimento ci può dare
Il resto Giulietti vendite aspetti possiamo dare qui io mi son sentito gravemente offese lo devo e lo dico qui perché la burocrazia italiana non è quell'impasto di gentilmente c'è un sacco di gente
Che fa il proprio lavoro ricostruisce ed è un investimento se se ci sono dei vigneti liberiamo cinema
Tutto ciò che fa parte di una seria preparazione di alcuni settori della grande burocrazia italiana sono investimenti autentici di uno Stato
Gli ad opera non per pagare ogni mese
è un mio stipendio Meliadò pre perché ne ha bisogno se poi non funzionano evidentemente non siamo riusciti a organizzarlo come si doveva modernizzare allora io dico che bisogna che noi creiamo le condizioni di collegamento strettissimo perseguire questi investimenti così bisturi non soltanto godendo noi dell'apprezzamento che abbiam fatto da qualche settore internazionale felice l'Italia è la più avanzata è quella che dà di più queste sono cose che fanno piacere per un minuto ma poi possono fare dispiacere quando andando a vedere come vengono applicate intervengono la vita del nostro Paese ci si accorge che vi è stata che vi è stato un po'la poca cura di seguire tutto il processo non basta andare sviluppare una certa cosa e poi dimenticarsi io credo che il problema e di seguire quelli e perciò deve essere anche quello di non trova non fare una proliferazione di non fare
Una pioggia di interventi senza un ricerca assennata del degli interventi più scegliere
E più necessari che portino l'effetto un risultato positivo e che portino anche un risultato positivo al complesso della politica italiana il nostro paese grazie
Parola favorevole fai
Capisco
Empoli
Devono essere necessariamente Brevi affrontare una serie di argomenti estremamente vari come quelli che sono sia pure in maniera rapida accennate questo tavolo e quindi evidentemente ne scelgo alcuni fermo restando che faceva e possiamo approfondire in seguito tra l'altro è ovvio che io parlo qui una duplice veste quella di aggirante socialista per i quali la posizione ovvia quella risoluzione presentato alla Camera nella quale con potrei capire non sono estranee
è una posizione lentamente come sottosegretario della palude profittare per dire alcune cose che io penso su un perché si siano verificate queste situazioni e su come si possa tentare di rimediare
E prima di questo però due con le specifiche perché sollecitate una sull'indebitamento ed è io mi auguro che il Governo italiano e prenda una posizione coerente con quello che ha già detto in parte fatte in altre epoche sarebbe contraddittorio che dopo aver espresso un anno e mezzo fa anche nell'Assemblea generale dell'ONU
Relazione tornerà sull'Africa un atteggiamento insieme guarda caso canadesi per l'appunto agli olandesi
E a quanti siano dichiarati favorivano approccio non meramente tecnico ma di natura diversa provare il debito e dopo aver cominciato sia pure parzialmente da applicare
Questa posizione con alcuni Paesi per esempio a Tanzania Mozambico e andassimo adesso a votare contro ritorna quindi ecco mi auguro che col ciò non accada
Per quanto riguarda il discorso della Somalia
Vide il sessanta consiglieri militari per quello che posso dire è che dal punto di vista la cooperazione italiana
Questo problema esisteva non solo prima della legge la prima decisione presa con la legge ancora in corso e cioè quello di troncare
L'unico strumento che da trent'tanto a trentotto consentiva che era quello attraverso i fondi la cooperazione di pagare delle borse di studio per ufficiali in Italia presso le scuole militari o appunto
Nel Paese terzo cosa che è stata resa impossibile dalla legge ma che precedentemente era stata già interrotta fino all'esaurimento quindi come posso dichiarare formalmente e che attraverso il fondo e cooperazione non esiste né direttamente né indirettamente nessun'altra la seconda cosa che posso dire sulla base dei resoconti delle ambasciate che in questi giorni l'intendente si sono moltiplicate le ambasciate guarisce in particolare che certamente non c'è nessun italiano a nessun titolo coinvolto in queste zone sulla natura della presenza degli così detti consiglieri francamente non sarà in grado di rispondere perché è una cosa che esula dal discorso la cooperazione ma tiene accordi con altri ministeri sulla Somalia poi in generale evidentemente discorso potrebbe essere lungo è anche complicato perché poi si parla di una serie di cose che attengono non solo a epoche diverse ma strumenti diversi
Perché come è noto la questione l'urea riguarda l'ottantuno ottantadue eventuali guarda la SACE più quella cooperazione altre cose riguardano il Fai altre riguardano la potrà se non lo sviluppo quindi vi sarebbe fare un scossone un attimino più più approfondita ma lasciando perdere questo perché per questo e per altri casi io ho sempre sostenuto che nella cooperazione italiana si possono tracciare dei bilanci che possono essere totalmente negative totalmente positivi a seconda che si prenda in esame alcuni aspetti ad altri che quello che e certo è che siamo largamente al di sotto di quello che vorremmo fare
E dalla dalla dall'esame dei singoli Pelosin le questioni si possono tagliare gli elementi per questa valutazione lavora invece arrivare al problema generale che per quello mi pare
Sul quale interesse è immediato e cioè lo Stato e applicazione della legge cosa eventualmente bisogna fare
Io potrei tranquillamente rimandare al mio intervento che fortunatamente e qui pubblicato e che fatto in febbraio non solo mi pare che poco valere completamente anche oggi perché non non saprei dire cosa di diverso nel bene e nel male di quello per i singoli intervento semmai aggiungere che la conclusione alla quale arrivare in quell'intervento cioè che stavamo arrivando ad un punto critico rispetto al quale o sul usciva dare una spallata con l'applicazione della legge
Un altrimenti rischiava di saltare la cooperazione un suo nel suo complesso
E aggiungeremo se ciò accadesse questo pericolo si verificasse le forze che hanno concepito la quarantanove un certo modo dovrebbero riproporre il problema così sta scritto quello che puntualmente è successo nel senso che nei quattro mesi trascorsi da quel febbraio non sono state messe in essere
Quelle misure che potevano farci superare la la metà del guado e le forze in questione come ho detto prima puntualmente hanno presentato le loro posizione ma perché si è creata questa situazione per qua ci sono due Problemi uno che ha sollevato Rutelli che il problema della regolarità politica non c'è dubbio che questo problema esiste
Non solo perché poi della cooperazione ci sono una serie di elementi già ricordati impara da piccoli per cui le interferenze non sono solo del ministero degli Esteri ha poi c'è un ruolo del commercio con l'estero Chavo del ministero del Tesoro che amministra i fondi per i perché aiuto amministra i rapporti con le banche di sviluppo eccetera eccetera cioè c'è una complessità di soggetti istituzionali che dovrebbe trovare il suo appunto
Dire coordinamento nel comitato interministeriale per lo sviluppo ma che francamente comportandosi questo Comitato come i vari comitati Cipi Cipi di cui P. nel nostro Paese evidentemente riesce si accorga le grandi linee ma non a dare quella capacità di seguire con troppa politica a al più alto livello le questioni in tempo in tempo reale
E che siam preesistente mi pare ovvio se guardiamo la cooperazione in altri Paesi non esiste un paese al mondo dove la politica di cooperazione non abbia un adeguato livello di responsabilità
Non a caso in ogni Paese sia che lo strumento sia poi l'agenzia esterna od altro esiste una scolarità in genere il ministro la cooperazione varia in grado di rapporto fra il Ministero cooperazione e il momento politico complessivo cioè il rapporto fra cooperazione e politica estera ma questa figura esiste e altrettanto noto e perché in Italia ciò non sia successo un dibattito che appunto affonda notte dei tempi quando nel settantanove sì che c'era prima legge e la scelta appunto era fra queste due tendenze si escluse il ministero la cooperazione per le questioni del tutto italiane e cioè a dire governi di coalizione dove potrebbe accadere che il ministro la cooperazione la da una parte misteriosa da un'altra si ritrovò con la soluzione rivelatasi poi un'adeguata di fare questa sorta di refrain generale che di fatto era e un'agenzia autonoma all'interno del ministero degli Esteri
E da qui poi ci sono e così intervenute le successive modifiche quindi la battaglia radicale per avere attraverso l'alto commissario la grande ribalta politica però una struttura separata
La settantatré che fu in realtà un compromesso fra queste varie posizioni la quarantanove che doveva riprendere il tutto e che per quanto riguarda questo singolar per però pensava di risolvere la questione prevedendo la figura di un sottosegretario unico delegato alla cooperazione in modo che fosse e evidentemente subordinato al ministro ma forse una figura che non essendo ministro gli esteri che ovviamente è impegnato in cento mila altre cose molto importanti avesse la possibilità di essere responsabili che attivamente di questo così non è successo per tante ragioni se arrivati a mantenere le aree geografiche delle forme così indirette di coordinamento e questo sicuramente è un problema che esiste ma è un problema
Come appare ovvio di natura è squisitamente politica ma importante e per questo credo che ha fatto bene Rutelli a sottolinearlo ma al di là di questo il problema fossi più difficilmente risolvibile ci serve un problema facilmente risolvibile facilmente tra virgolette e che appunto applicare non inventarsi una nuova legge ma cliccare la legge che esiste sotto questo profilo io non molti giorni fa ho detto le cose che adesso ripeterò brevemente nel comitato consultivo della cooperazione che si era unito su questi temi
E di ci fu c'è c'è stata una discussione intorno a questo tema nasce la cooperazione italiana è un è un è un corpo senz'anima questa la tesi di alcuni tesi che io ho esattamente rovesciato dicendo che invece la Borsa italiana a un'anima e dirò perché c'era ormai ma non ha un corpo non ho ancora qualche cosa di quest'anima perché ha un'anima intanto perché
Dibattito che si è fatto nel corso di questi anni non è passato invano nella dimostrazione del fatto che posizioni politiche che un tempo erano largamente divergenti o vicino largamente convergente
Non è passato invano perché c'è una consapevolezza nelle due il volontariato di forze sociali corso culturali che ormai hanno questa posizione
Non lo è perché esistono documenti precisi e formali documenti del Parlamento ma documenti del ministero degli Esteri rispetto ai quali il problema di inventarsi nuove linee direttrici me
Il duplice ordine primo di natura di rispetto di coerenza politico operativa queste linee secondo di strumentazione adeguata perché queste linee vengano praticate perché dico queste fornisco esempi precisi
Dei
Primi tre mesi di attività del comitato direzionale e se elaborata una serie di documenti tutt'altro che generici io inviterei tutti a chi non avesse fatto ad andare a guardarsi
Perché esiste un documento di inquadramento generale della politica di cooperazione chiamiamolo di filosofia della politica di cooperazione che partendo da un bilancio della cooperazione internazionale da un bilancio che la cooperazione italiana delle varie leggi sono seguite arriva a spiegare nel dettaglio come deve essere l'approccio moderno della politica di cooperazione italiana sia per quanto riguarda il discorso della concentrazione sia per quanto riguarda le scorse tra i Paesi sia per quanto riguarda il discorso del coordinamento con gli altri donatori
Non generico non solo biografico perché per esempio per quanto riguarda una paese c'è addirittura identificato come debba essere attuato prova Paesi cioè nel dettaglio attraverso quali
Procedure fasi di passaggio attraverso quali condizioni nei confronti del Paese beneficiario debba avvenire questo
è stato fatto un documento molto preciso su cosa debba significare l'intervento straordinario altra cosa fondamentale perché su questa vicenda degli interventi straordinari
Per anni se ne è parlato senza arrivare alla definizione e molto spesso l'ho detto in quel convegno e lo ripeto qui la concezione di straordinario è stata utilizzata per far passare delle cose che si voleva fare in fretta
Beh esiste questo documento votato intendiamoci poi direzionale e l'organo che secondo la legge a una riserva di legge cioè le delibere sono delibere che hanno un valore ben preciso non sono dei documenti da tavola rotonda il terzo il Documento sulla programmazione ancorché primo approccio perché il primo documento di programmazione che si fa anch'questo è tutt'altro che generico
E non è costato poco farlo perché prima di questo documento c'è stato un dibattito in Chicks è per l'appunto e dove c'erano delle tesi diverso dove tra la tesi estrema alla svedese per i quali esiste solo un numero limitato per legge
Sette se non sbaglio di paesi e nel quale si può intervenire e l'esempio italiano dove si può intervenire presso che l'universo mondo quando si dice appunto che invece le aree geografiche prioritarie sono l'Africa America latina e l'Asia
Qualcuno commentava manca solo Oceania poi
C'è l'universo mondo me con questo documento invece si arriva a fare
Non solo una previsione precisa di cosa sono le agiografie che prioritario di quali siano i Paesi prioritari una divisione del Baggio e finanziario
Per per i proprietari non prioritaria anche una precisa elencazione dei criteri di intervento nei paesi prioritarie in quelli non prioritario
Per strumento finanziario per tipo d'intervento eccetera eccetera quindi l'impianto
Concettuale ma non solo concettuali normativo esistente e quindi il vero problema è cosa si debba fare perché alla filosofia appunto segua la pratica
E qui che vengono i dolori
Perché vengono i dolori per due ragioni da prima perché la condizione per fare questo sia pure sia chiaro in maniera graduale
Perché è impensabile passare dalla genericità alla concentrazione al programma Paese non dico in ventiquattro ore ma neanche in ventiquattro mesi ovunque
Perché bisogna intanto essere dotati strumentali per fare questo d'altra parte bisogna anche costruire questo rapporto con il Paese beneficiario che non sempre è così allegro e pronto per fare questo
Di più la premessa fondamentale e qui veniamo dal primo corno la volontà politica e la coerenza per poter fare i problemi paese e fare gli accordi non spot ma fare
Inserire le iniziative di programma in accordi intergovernativi bene
Sarà reso pubblico domani nel comitato direzionale il documento che finalmente sono riuscito ad ottenere dove c'è un censimento di tutti i programmi in corso programmati per tutte le are con nome cognome data di origine della iniziativa e chiunque la guardi lo dico perché non svelo segreti di Stato noterà che in Africa i programmi sono inseriti all'ottanta per cento in accordi di intergovernativi in altre aree qui succede opposto cioè il venti per cento il resto sono iniziative spot
E ribadisco l'accordo integrativo è solo la premessa
Necessaria ma non ancora sufficiente per fare il programma pelle
Ma però se non hai nemmeno quello se non hai cioè un negoziato un accordo quadro evidentemente non si può parlare qua paesi quindi primo è coerenza l'onta politica il che significa per esempio che quando ci ha provato un documento come quello di cui ho parlato prima e si dice che nei paesi non prioritari
Per rispettare il Budget finanziario del venticinque per cento
Bisogna puntare sugli interventi che siano di sanitaria sugli assistenza tecnica di formazione
O è ma non di grandi opere infrastrutturali a meno che si dice queste opere non siano fatte un po'finanziamento o non c'erano fatte nei paesi in cui è possibile fare ricorso al pretore esito
è ovvio che se questa e-mail tentata benissimo già un un gran taglio viene fatto se poi invece si vuole nonostante questa delibera far passare la grande diga nel Paese non prioritario e la si volta a far passare anche se non c'è il credito misto o il
Credito
Può finanziamento allora evidentemente si viola questa cosa lo dico perché son capitate richiesti questo tipo ci sono state anche respinte perché poi ovviamente quello che conosciute solo quello che arriva a come dire alla luce poi quello che non si conosce quello che si ferma si ferma prima quindi il primo questione è questa
Coerenza con indirizzi dati e sia politica che operativa
Il secondo e più
Delicato e più importante e appunto la strumentazione
La legge quarantanove aveva dato una disciplina ben precisa ciò creando questa unità tecnica centrale che doveva essere chiamiamo all'agenzia interna al
Alla alla direzione generale
Vale a dire quello strumento che portava alla definizione in maniera precisa di quale fosse la sfera il compito in banditi del supporto tecnico inteso non in senso veramente tecnicistico ma come capacità di supportare le scelte politiche con una individuazione che appunto tenesse conto di tutto ciò che abbiamo detto
E qui l'intervento urgente da fare se vogliamo applicare la quarantanove perché a distanza e concludo su questo argomento a distanza di appunto quattordici mesi quanti sono non sappiamo che che esiste un concorso
Che dovrebbe arrivare a definizione
In questo mese per per il quale comunque vada al di là del merito al concorso stesso dovrebbero essere selezionati sessanta
Tecnici sessanta Esperti e e gli altri e gli altri poco la seconda fase concorso che se andrà bene avremo fra un anno
Allora ecco la prima clamorosa contraddizione una legge che ti dice voglia vere in tre mesi una struttura di centoventi persone
La legge stessa sì ti dice forse non saranno sufficienti tant'è che la legge prevede che sulla base di comprovate esigenze questura possa essere allargata e a distante invece di quindici mesi non son cioè cento eventi ma ci saranno solo i sessanta
Perché il meccanismo perverso comporta che avendo sessanta tutti gli altri in attesa del concorso futuro non avranno più titolo operare unità tecnica
Quindi problema di quantità e problema di qualità perché il secondo elemento su cui la Regione oggi non è applicata è l'articolazione il funzionamento di questa una tecnica centrale
La legge pensava di cavarsela ma la buona fede sempre data dicendo che
Doveva essere organizzata rispettando l'articolazione della direzione generale ciò per chiunque non voglia tradire l'italiano significa organizzarla rispecchiando e quindi avendo delle strutture dei reparti
E verticali c'è operativi gestionali e delle strutture territoriali su base territoriale cioè quelli appunto che come interfaccia momento diplomatico
Concorrono alla definizione prova paese interventi eccetera eccetera
A tutt'oggi questo non c'è l'argomento perché era stato fatto ancora il concorso che non ci sono i cento eventi
Terzo se attraverso questo meccanismo ridiamo nona vere tenuta tecnica sul campo figuriamoci che tipo di monitoraggio controllo gestione può essere fatta benissimo allora detto questo cosa deve essere fatto
A mio avviso e stavolta parlo non solo come socialista manchi come sottosegretario perché ho finito venerdì scorso di proporre queste cose al ministro competente
Ma attorno ad un provvedimento che inventi un'altra cosa presso abbia pediatra quarantanove completamente ci inventiamo un altro strumento ma applicata per via legislativa ciò che per tante ragioni potremo discuterne a lungo non è stato fatto per via amministrativa
Su due punti in particolare vale a dire superare questa questione del concorso
Recuperando la quantità che a oggi a maggio a maggior ragione possiamo così quantificare in maniera più precisa attraverso uno strumento che e nelle forme che si possono studiare vedere fatto salvo quello che sta succedendo allarghi e in maniera precisa e garantita e questa possibilità fermo restando che altro concorso magari rivedendo lo posso andare avanti per esse una riserva di forze che può scattare fra un anno
E e d'altra parte articolando in questo stesso provvedimento la quello non è stato fatto l'iniziativa cioè creando questa articolazione dando queste funzioni altra tecnica centrale ciò che deve essere fatto perché mi sentivo fa attraverso questo provvedimento ovviamente altre cose potrebbe essere aggiunto in questo provvedimento però francamente io tenterei se arriviamo a questo provvedimento di asciugano il più possibile
Vai ragioni ecco questo è quello che poi viene chiesto nelle varie discussioni punto poi di coagulo delle posizioni e questo io credo che se il Parlamento andremo a breve è ad una risoluzione parlamentare che chiede al governo questo mi pare difficile che il governo possa non adeguarsi a quanto il Parlamento chiede anche anch'con questo ovviamente non avremo risolto i problemi
Enormi che qua sono stati cacciati però ci metteremo nelle condizioni di poterli affrontare ripeto con gradualità ma con la certezza di essere questa una gradualità di quel primo passo comincia e una qualità e quello apparso sempre rinviato ad un ipotetico futuro
Innanzitutto scusare l'onorevole rubrica dovuto rientrare nella riunione di Direzione importante riunione della direzione
Da cui l'abbiamo scippato per questa introduzione
Proporrei di proseguire diciamo in questo modo concentrando al massimo i tempi perché abbiamo voluto fare appunto soprattutto un'illustrazione di posizioni da cui però mi pare emerso anche una serie di impegni molto concreti ecco proporrei di vedere di verificare se ci sono domande soprattutto telegrafiche o anche questioni poste però appunto in maniera molto concentrata e telegrafica per poi eventualmente darà risposta se non con un giro completo noi opinioni quanto meno con almeno uno due interventi riassunti
Naturalmente c'è spazio per qualche anche voi forse l'ho fatto troppo pesante non vorrei incoraggiare Danilo ma è unanimità e non c'era rubato
Ecco se si
No quando
Io condivido appieno
Più o meno avventato comune che emerge dall'analisi fatata
I vari oratori precedente
Noi come Espejo lavora alla direzione già cooperazione allo sviluppo come esperti noi abbiamo ormai da tre mesi in piedi una vertenza con una struttura dirigente del ministero degli esteri direzione generale cooperazione allo sviluppo
Che verte sostanzialmente su due punti su tre punti e c'era il primo è è questo benedetto maledetto concorso
Da quattordici mesi ci tiene un po'tutti quanti
In in ambasce e che quei risultati finali non ci paiono positivi né in termini di gestione del concorsone in termini di risultato finale
Perché dei centocinquanta posti previsti
Per la struttura tecnica per relazione già cooperazione allo sviluppo
Si viene a delineare una situazione di questo tipo cioè che centodieci persone verrebbero prese ex novo da fuori sostanzialmente Quaranta interni verrebbero inseriti oltre sessanta interni verrebbero invece espulse dalla direzione generale
Questo non viene a significare che se evidentemente si pensa che la colpa del non funzionamento della cooperazione italiana sia quella degli esperti quindi per la prima volta nella pubblica amministrazione c'è qualcuno che paga non funzionamento di una struttura questo risultato hanno un triplice invidiabile risultato ulteriore che quello di portare via venti persone dagli organismi internazionali
E tutti quelli che si occupano di cooperazione sanno la fatica che si fa riposti nel negli organismi internazionali
E secondo punto
Un funzionamento a regime non tra un anno tra almeno due anni perché se la struttura cambio dell'ottanta per cento
E viene realizzata tra un anno la struttura nuova come minimo tra un anno ma io dubito perché per fare un concorso chiuso per centottanta persone ci sono di quattordici mesi immagino cosa ci vuole per fare un concorso aperto dove si prevedono circa tre quattro mila domande persone
E questo risultato voglio dire terzo punto
L'isolamento perché se prendiamo a vedere le qualifiche professionali di quelli che verrebbero assunti
Quella quel personale che dovrebbe garantire quell'indirizzo di carattere interdisciplinare di cui si parlava sopra
è nettissima minoranza all'interno di questa struttura non raggiunge neanche il dieci per cento
E quindi non vedo come si possa garantire cure
Noi come esperti abbiamo fatto un po'di conferenze stampa diciotto aerei di varie iniziative chiedendo sostanzialmente tre cose
La prima è un un decreto che allarghi soprattutto il personale perché se ci confrontiamo con tutti i Paesi europei voci tentati in Europa dove abbiamo un rapporto di amministrazione di fondi comprendendo anche gli autisti del segretario e tutti quanti di nove miliardi a persone mentre se invece facciamo analisi poco più puntuale veniamo a scoprire che ogni esperta amministra circa da una media dato da trecento a seicento miliardi in questo modo credo che sia impossibile garantire né quello che tutti chiedono cioè dei risultati col come sono finiti i fondi venne proprio l'efficienza era crediamo che vadano garantite tre
Tre cose sostanzialmente
La prima è una risposta alle esigenze che vengono nei paesi in via di sviluppo perché se quel dialogo politico che viene da tutti auspicato si deve sviluppare questo deve passare necessariamente attraverso le strutture rotabile rapporti come contropartita il secondo punto è che fare cooperazione allo sviluppo significa garantire una una amministrazione
Efficiente ma soprattutto rapide
Perché altrimenti i risultati che si vogliono ottenere vengono vanificati proprio per perché si vanno a farsi devono fare delle cose che non hanno assolutamente
In cui il condizionamento determinato dal tempo che io ho per realizzare faccio un esempio concreto
Gira ormai da anni l'ipotesi che la formazione sia un elemento fondamentale dello sviluppo in realtà non è vero problema della dalla formazione che noi oggi se dobbiamo fare un programma di formazione lo possiamo finanziare anche tra un anno e mezzo perché la situazione data non cambia
Io credo che ci siano altri problemi molto importanti come ha rotto desertificazione come interventi di agricoltura
Mirati e che invece richiedono una capacità di intervenire e di cambiare anche il programma in corso d'opera che questo solo una struttura efficiente rapido lo può dare io vorrei dire che con da quarantanove abbiamo peggiorato i nostri livelli di Firenze siamo nell'ordine dei quindici diciotto mesi per arrivare al finanziamento superando anche in tempi precedenti e questo non può servire innanzitutto a quelli che sono chiamati a fare i programmi che siano energiche sia l'impresa che siano Regioni Comuni chiunque si decida il problema è che comunque se non c'è una struttura molto rapida di esecuzione non si arriva sulla il terzo punto ci si rivolgeva dal Parlamento ci ha spesso il Parlamento chiede dei risultati chiederle del del dei ragionamenti su o che si fa
Che la struttura così collassata senza una struttura logistica e con un lavoro un super lavoro non è in grado di dare quindi faremo altre due mila convegni come questo come gli stiamo facendo settantasette ripetendo sempre la stessa cosa se non ci dobbiamo una struttura forte
Il secondo punto che ne abbiamo chiesto e questo ci sembra veramente legittimo è un contratto di lavoro
C'è una non è possibile creare una struttura che non abbia un contratto di lavoro che disciplini doveri e diritti di una persona che lavora che poi si ha un contratto per quattro anni e noi crediamo come organizzazione sindacale che debba essere un contratto collettivo di lavoro
Perché facciamo tutti lo stesso lavoro e quindi dobbiamo sapere e nel decreto che è stato fatto io vi cito solo una cosa è stato previsto che l'abbiamo detto solo sessanta giorni malattia c'è in una struttura col dire che se io vado nel Pavese se mi piglio la malaria vengono licenziati
Quindi ed effetti assurdo
L'ultimo punto è l'organizzazione funzionale io condivido pienamente quanto detto
Il segretario Raffaelli perché senza un'organizzazione che disciplini anche i ruoli di ciascuno nel responsabilità di ciascuno
è difficile poi poter dire di sì bene le cose che si intende fare per poter dire di no
Bene altrettanto bene le cose che non si intende fare
Vorrei chiudere con una battutaccia la direzione generale cooperazione allo sviluppo un po'come quei ragazzi di periferia che comprano navetta con Magnasco con su scritto turbo la mettono sulla cinquecento però di avere una Ferrari in realtà
è una Cinquecento era una Cinquecento scassata che se non ci mettiamo mano non funzioneranno
Grazie a perderlo teneva o una veronese e poi un altro
Chi sentiamo credo insomma che non è vera repubblica c'è un microfono ecco
Voglio dire parlando di cooperazioni grandi capitoli sono due uno è il problema del funzionamento della nostra cooperazione dizione della legge quarantanove l'altro grande capitolo è quello diciamo degli indirizzi di politica estera
Che fanno un po'la locomotiva che traina dietro di sé tutta la cooperazione a me sembra il dibattito al quale che abbiamo ascoltato è stato molto esauriente sul primo punto
No sul secondo che peraltro trovo espresso invece con grande chiarezza nel dossier presentato dal Partito comunista
La mia domanda riguarda proprio questo problema dei grandi di indirizzi di politica estera poiché la cooperazione si dedica principalmente all'Africa e all'interno dell'Africa al Corno d'Africa
Che raccoglie la maggior parte dei fondi di cooperazione il problema è quindi quello della politica estera italiana nel Corno d'Africa
Somalia ed Etiopia io come giornalista
Frequentando e seguendo questi Paesi o mi pongo degli interrogativi molto grossi per quello che riguarda la Somalia gli stessi ultimi avvenimenti che sono stati evocati capita Rutelli anche da Raffaelli ci fanno chiedere se il governo somalo nostro interlocutorio cultore del nostro governo e ancora un governo diciamo pienamente rappresentativo oppure se l'intero Nord per esempio non è più sotto il controllo del governo somalo
Mi sembra un integrativo di non poco conto quando poi si tratta di andare a discutere dei programmi di cooperazione tra l'altro non è ora che le ha detto non c'erano italiani nelle zone arrischiare che esce incontrava
Prego a militari allora niente su questo secondo secondo Paese l'Etiopia io sono tornato da poco da un viaggio in Eritrea e anche lì mi sono posto domande colossale sulla nostra politica il governo etiopico è destinatario di ingenti aiuti di emergenza da parte dell'Italia ma io ho constatato con i miei occhi
Spostandomi rivela che il Governo è ghiotto per lo meno in Eritrea è produttore di emergenza
E che ho visto colonne di centinaia di civili abbandonare le case i raccolti e fuggire verso nord per scappare alla minaccia milita
Perché ho visto tasse abitazioni civili bombardate cacciabombardieri non in anni trascorsi ma nell'ultima decade di maggio
Allora la risposta classica da questo Dini di fronte a questo tipo di problemi è che si tratta di affari interni del bar del paese in questione senz'altro
Però diciamo sono interrogativi che dovrebbero condizionare o diciamo ispirate anche la politica di cooperazione
Dello negli stessi giorni in cui io sono accadute le cose di cui ho parlato Rorà erano riuniti ad Addis Abeba tutti i capi di Stato e di Governo africani e nessuno ha detto una parola su quello che stava accadendo inedita
Però
Un buon criterio nascondersi dietro alle mancanza dell'OUA per giustificare
Il silenzio anche d'Italia
Un ultimo un'ultima considerazione quando si interrogano i funzionari della Farnesina sul perché della priorità
Nascono accordata la somma nell'Etiopia vengono sempre evocati legami storici che ci legano a questi due Paesi
Questo però è tanto più vero per l'Eritrea una colonia italiana per cinquant'anni laddove l'Etiopia
L'impero fu presente soltanto cinque anni allora se questo è il criterio non si vede perché le perverse la bambola
Concludo domandando all'onorevole Raffaelli se il governo è intenzionato a diciamo rispondere positivamente alle richieste dei gruppi parlamentari che chiedono un dibattito parlamentare
Su questo indirizzo di politica estera personalmente come osservatore come cittadino mi auguro di vedere discusse pubblicamente in Parlamento questi punti
Una rete pentolone nome oggi Antonini poi
Sono tedeschi nero quindi volevo
Volevo riportare un attimo il discorso su alcuni punti che mi paiono fondamentali per la possibilità di darci un ruolo nella politica di cooperazione del nostro Paese se politica di cooperazione significa saputo politica estera come nella legge e credo che da questo punto di vista il problema dalla struttura sia essenziale
Si è messo in piedi un elefante con i piedi d'argilla nel senso che non ci troviamo oggi ad operare con una struttura che non può rispondere alle necessità io parlo perché per quello che
La mia esperienza come responsabile di una MG
Noi qui si rischia con questa struttura e con l'incapacità di questo tutte le presidenze delle cose che progetti che concordiamo con paesi terzi che concordiamo con le nostre controparti
Per termini burocratici per impegni pro capite all'Inter all'interno di questa struttura passa un anno passa un anno e mezzo una volta che sono approvati questi progetti sono sapere
Quindi ci troviamo proprio io qui condivido le proposte sono venute avanti le analisi che sono tarantina necessità di far presto di far bene nei confronti di questa struttura fatto del decreto a mio avviso è un fatto fondamentale
L'altro punto è questo il ruolo delle leggi noi nell'ultimo nelle previsioni per il mille novecentottantotto abbiamo trovato che a fronte di cinque mila miliardi c'è un impegno Dionigi di ottanta miliardi mi pare ridicolo per il ruolo che lui chiama subito il nostro Paese
Per l'uovo e genetista Natsume assumono hanno in tutto il mondo e chiedo che vietare maggior slancio maggior peso questo ruolo dell'anima
Se non si vuol fare una se si vuol fare cioè se si vuol dare delle risposte a Nizza nel Paese più del Paese terzo il peso del terzo mondo e non invece le risposte di politica economica al nostro Paese alle grandi aziende del nostro Paese c'è questo però si dica che è un sostegno aiuta la deve al nostro Paese
E non un intervento sui problemi dei Paesi del Terzo Mondo
Perché credo che su questo vi sia la necessità di valorizzare questo ruolo del banditi che hanno questa ricaduta sociale dell'intervento importante centrale e determinati
E su questa caduta ricaduta sociale credo che bisogna intervenire
Io non sono d'accordo con Rutelli quando si vuol buttare tutto a mare cui si butta a mare delle volte il bambino e l'acqua sporca sull'esperienza del Fai credo che ci possono essere delle cose interessanti certamente da dove recuperare delle cose anche certamente a buttare a mare ma non tutto da buttare a mare
Perché sono stati per esempio dei tempi molto interessanti tra la definizione del Progetto e l'attuazione del progetto ci sono stati dei progetti anche estremamente interessanti che andrebbero valorizzati visti guardati e non certamente puntare sempre potuta ma tutto quanto
E l'ultimo punto che io volevo ritoccare Nicolò parlare questa della l'attivazione sociale ed associativa nei Paesi del Terzo Mondo un'attenzione particolare che in parte della legge datato ma che noi dovremmo sviluppare questo nuovo ruolo anche stanno subendo i sindacati riuniti sindacali all'interno di questi Paesi per dare credo una maggiore partecipazione all'organizzazione sociale nei Paesi del Terzo Mondo come momento importante ci sono certamente la difficoltà di cui veronese parlava ci sono anche in altri Paesi del quale peraltro non si parla però di una volta tanto più se ne parla aprirà il costo al discorso del Mozambico
E discutere un po'più apertamente rispetta questa cosa qui ma credo che su questa su questa parte vi sia la necessità di un maggiore peso ma il suo intervento del legislatore
Dei gruppi parlamentari del Parlamento
Antolini
Gli Antonelli ecco io vorrei pregare accordi di riassumere di comprendere che essendo all'una e dieci noi rischiamo ma abbia il tempo di fare una seconda una terza conferenza già qua ecco
Mozzicone
Ma io tanto prendo atto con piacere discutono problemi che riguardano
Atto con piacere che finalmente si discutono e si propongono problemi che sono di interesse credo essenziale per i prossimi anni
Certo la vita politica sia quella di economica del nostro mi soffermo in particolare una pagina così posso comprendere meglio poiché
Dagli imprenditori
Sono in grado discutere argomentare probabilmente ne
E prendo atto ancora con piacere che alla pagina otto si comincia a parlare di vedere quella che la struttura imprenditoriale che dovrei regolamentare struttura imprenditoriale prudente tutto sommato operare nell'ambito della cooperazione operazione ovviamente significa avere vantaggi sia per l'Italia si è per il Paese non so e non si giustificherebbe altrimenti in tutti gli altri Paesi del mondo fanno così
Cioè gli aiuti si vanno nell'ottica anche di ottenere dei benefici indotti per l'economia del Paese credo sia giusto questo perché altrimenti i contribuenti italiani non saprebbero perché non si chiederebbero perché ecco
Ci sono carenze come è stato detto mi fa piacere avendo averlo sentito carente sotto il profilo anche dei cofinanziamenti bilaterale letterario anche comunitari che devono essere visti sotto questo profilo sotto questo ma la cosa direi che mi riguarda più da vicino ma credo riguardi tutto il Pd vicino è che non v'è dubbio come diceva l'onorevole Apprendi che per urgenza le procedure d'urgenza devono essere commenta
Perché non ci sono le urgenze esistono non esistono soltanto per la Fanny esistono anche per interventi infrastrutturali che sollevano le condizioni umani comunque e servono a contribuire in breve tempo a poi per i problemi della pane per alcuni Paesi alcune zone però devono essere contro ben compresi e devono essere ben discussi da politicamente prima che questi debbano vengono attuate quindi dovesse definiti dalle forze politiche in modo corretto
Quindi provvedere urbi et la definizione dell'urgenza è un problema che ben ben s'è fatto a porlo come prioritario nella discussione
Credo sia per evitare anche la la pratica e condivido quanto detto quali evita la pratica delle lettere d'intenti perché in effetti sono questioni che attengono più alla vita interna politica dei Paesi beneficiari che non quella tutto sommato del per la pratica del degli appalti quindi tutto sommato credo sia una cosa che deve essere evitata per contro però occorre fare chiarezza fra quali devono essere le imprese operanti quali le potenzialità dell'impresa e per quali programmi
Io sono comportamenti convinto che non tutte le imprese vanno bene per tutti i programmi ci sono programmi che possono essere affrontati da alcuni tipi di prese ve ne sono altri e quando questi ripetono limone e diventano ingenti ovviamente
Occorre che siano portati avanti da imprese che abbiano le capacità di intelligente la potenzialità economica per poter attuare questi questi progetti estremamente complicato
Anche perché è sempre di più nel mondo dal Terzo Mondo si tende ad operare per interventi non solo complesse dal punto di vista strutturale ma complesse anche dal punto di vista per interventi di carattere socio economico sostanzialmente si procede oggi con alcuni interventi e la modifica delle delle come dire da struttura politico-amministrativa l'intera regione il delle imprese che possono portare avanti questi problemi
Devono essere selezionate e io a mio avviso allo speaker e che si arrivasse a definire un albo dell'impresa che possono portare avanti determinati perché un discorso e fare un tratto di acquedotto che porta quando un Paese vicino alla sorgente una corda diversa e attivare un programma che debba sollevare un'intera regione le condizioni disumane
C'è una richiesta