Intervista a Roberto Arditti sul primo congresso del Popolo della Libertà

Radio radicale con il direttore del tempo Roberto Arditti per parlare di questo congresso del del Popolo delle Libertà
Un congresso
Qualcuno ha definito anche immagine lei ha visto in questo congresso riflessi problemi del del del Paese che impressiona di questo progetto di aggregazione funzionerà
Sì secondo me funzionerà perché è ormai nelle abitudini
Di comportamento politico degli italiani molto più di quanto
I protagonisti stessi della politica si rendano conto
Italiani desiderano e hanno tutto il diritto
Di avere un sistema politico semplificato non servono più e anzi sono dannose coalizioni da sette otto dieci partiti serve una politica più semplice che naturalmente non mortifichi le idee nelle diversità
Ma la politica italiana deve imparare ad articolare le differenze divisioni di progettualità all'interno dei grandi contenitori così come avviene in tutti i Paesi nei quali la politica si articola in modo virtuoso
Crede che esista una dualismo tra Razzini
E Berlusconi oggi nell'in suo intervento Gianfranco Fini ha stemperato ogni polemica ma questo dualismo si espressi si ripeterà oppure è un'invenzione della stampa no non è un'invenzione della stampa
Anche perché i due soggetti che abbiamo appena citato in molte occasioni hanno collaborato a far sì che questa idea prendesse piede ha detto questo
Chiedo onestamente che il tema non abbia
Margini di cittadinanza
La leadership del dell'area politica moderata il centro destra italiana è di Silvio Berlusconi dal mille novecentonovantaquattro e non esistono margini di metterla in discussione
Per molte ragioni compresa il fatto che
Sostanzialmente Berlusconi con l'eccezione del novantasei figlio del litigio con la le e che ha ha vinto tutte le elezioni che si sono succedute da allora comprese per molti versi almeno come numero di voti quelle del due mila sei
Quindi insomma la questione della leadership e secondo me
Una stucchevole questione che non che tra l'altro fa Velo alle vere e cose di cui bisognerebbe discutere e quindi voteremo tutti bene ad accantonare questa questione e a passare alle questioni di merito
Per quanto riguarda il nord si era parlato di un alle ultime elezioni politiche di un passaggio di voti
Dal popolo del delle libertà alla lega lei pensa che la lega possa rappresentare un
Un problema soprattutto al nord per questo nuovo partito che ha portato
Insieme tanti esponenti di Alleanza Nazionale partito che in alcune zone del nord o non ha mai sfondato del tutto
Due l'istanza nord-est della lega esistente e peraltro a mio avviso la in larga misura fondata su elementi solidi essere
Che attendono ancora di essere risolti in questo Paese uno tra tutti
Portare un livello di efficienza e di buona gestione del denaro
La Pubblica amministrazione
Detto questo la lega va molto bene al nord prende un sacco di voti continuerà a prenderli
Ma ciò accade in misura
Rilevantissima
Grazie al fatto che alleata con Berlusconi
Quando la lega prova ad andare a fare le elezioni da sola
I suoi consensi si contraggono in modo clamoroso per cui bisogna sapere a mio avviso che votare per la lega è un modo diverso ma comunque un modo per votare Berlusconi e votare l'arco alleanza coalizione
Area politica che a Berlusconi fa riferimento Umberto Bossi lo sa benissimo litigare espongo la
Stimola Berlusconi ma si guarda bene dal separazione
Credo che questo sia un partito del cinquantuno
Per cento anche De Gasperi nel cinquantatré e dopo aver fatto la legge truffa puntava su quello
Può essere un rischio dichiarare questa ambizione a quattro anni dalle prossime elezioni politiche anche a Savona scadenzare così ravvicinata come quella delle elezioni europee dure bisogna sempre considerare come funziona la testa di Berlusconi Berlusconi è una persona
Che tutto sommato non si capacita del fatto che qualcuno non voti per lui cioè se fosse per lui lui ritiene che dovrebbero votare per lui il cento per cento di italiani
La realtà è naturalmente più complessa
Io non credo personalmente che questa questione del cinquantuno per cento abbia anch'essa particolare significato o meglio fa bene Berlusconi apro solo come obiettivo come tutti i leader politici del mondo
Ma poi sappiamo che tout le grandi democrazie del mondo
Vedono il Governo sostenuto
Da un partito o da una coalizione
Che non necessariamente il cinquantuno per cento dei voti
Perché è il principio di funzionamento delle leggi elettorali ed è un bene
è che bastano tanti voti ma non necessariamente il cinquantuno
Per cui diciamo a me interessa chi chi governa abbia a disposizione a seconda della legge elettorale con cui si vota
La quantità di voti necessaria per avere una maggioranza in Parlamento stabile detto questo che ci che arrivi con quarantatré quarantotto cinquantaquattro per cento dei voti cambia poco
Con l'ultima questione e il Partito democratico
Ha fatto secondo secondo lei realmente opposizione in questo in questo anno e mezzo
Di vita o è l'opposizione più più comoda che poteva avere Berlusconi che l'aiuta a fare la legge elettorale che l'aiuta a fare tante altre cose o dello
Arrigo secondo me è iniziato un percorso importante e sensato che da qualche parte li porterà alla fine anche Lovano semplificato a sinistra e ne va dato atto a Veltroni
E questo è un lascito positivo che Walter Veltroni e per cioè molti versi anche Romano Prodi lasciano la politica italiana
Detto questo io credo che il problema del Partito Democratico soltanto uno e cioè che la sinistra italiana da almeno vent'anni donne che intercetta alle vere istanze profonde di questo Paese e soprattutto non ne intercetta le istanze migliori
Ma continua invece a stare su alcuni elementi penso a un modo di fare sindacato vecchio stravecchie un morto è stata molto al quale la sinistra italiana continua ad essere affezionata
Quindi il problema dell'italiana il suo legame con la parte più vitale di questo Paese un legame interrotto sì da molti anni e che ancora non è ripreso ringraziamo il direttore del tempo Roberto Arditti