ManiFutura Festival 2009 (Terza giornata)

Siamo cominciare
Pregherei
Massimo Giannini di prendere posto e
Prima centro Ri.Rei visto che coordina
L'incontro tra i nostri ospiti
E lascio a lui
Mi sentite sì
Allora forse possiamo cominciare anche se
Epifani non è ancora arrivato ma comunque e il presidente di Confindustria un impegno quindi ci deve lasciare per cui
Conviene iniziare subito i lavori della nostra tavola rotonda
Il tema è la riorganizzazione della grande industria europea dopo la crisi
Ma più che dopo la crisi verrebbe da parlare del durante per
Mi pare che nella crisi ci stiamo entrando
O comunque ci siamo dentro fino al collo per cui già vedere il dopo mi sembra un esercizio di ottimismo qualcuno lo sta facendo
Presidente del Consiglio tra tutti
E mi fa piacere che ci sia appunto
Presidente Marcegaglia proprio perché
Negli ultimi giorni
Tra lei e lui diciamo così c'è stato un minimo Luigi Presidente del Consiglio c'è stato un minimo di
Non voglio dire battibecco ma insomma
Opportunamente il presidente di Confindustria ha spiegato al Presidente del Consiglio che la crisi non è una boutade siamo in una vera e propria emergenza
Mi pare di capire da quello che abbiamo scritto tutti sui giornali che all'indomani del vostro incontro
Il Presidente del Consiglio abbia manifestato una certa presa d'atto di questa situazione tant'è che lei
Aveva inizialmente invocato la necessità di mettere in campo soldi veri per fronteggiare la crisi dopo l'incontro
Mi pare lei Presidente abbia detto abbiamo cominciato a vederli questi soldi veri ecco quindi io partire di qui per una ricca intanto una riflessione più generale
Sulla situazione italiana perché
Il Presidente La Repubblica proprio ieri ha detto la crisi è molto grave bisogna dire parole di verità ai cittadini italiani
E quindi da questo punto di vista io vorrei
Proprio che lei ci desse una
Il polso della situazione vera pronunciando per l'appunto parole di verità che credo nessuno meglio di lei
Possa oggi offrire alla riflessione degli attori sociali ed economici poi l'altro argomento che mi pare importante capire in quale misura perché anche questo è un tema controverso
L'Italia sia
In svantaggio a mio parere rispetto agli altri Paesi europei la vulgata governativa dice esattamente il contrario noi stiamo messi meglio degli altri o comunque meno peggio ho l'impressione contrari a tutti i dati ma macro economici che arrivano poi magari più avanti ne parleremo
Testimoniano del contrario e poi l'ultimo elemento di riflessione riguarda appunto
Gli aiuti gli aiuti pubblici ho visto che lei
Ieri a Londra se non sbaglio a ha riproposto secondo me molto opportunamente
Il tema anche in questo momento tiene banco nel dibattito Europa Stati Uniti e cioè aiuti pubblici va bene ma attenzione perché c'è un'ondata di protezionismo e o
Di statalismo che rischia di far sì che alla fine della crisi si getti via il bambino insieme all'acqua sporca e cioè il mercato va controllato riformato ma se il prezzo da pagare è che il mercato non ci sia più e torni lo Stato io credo che alla fine i costi saranno maggiori dei benefici le do la parola commesso parecchia carne al fuoco
Grazie volesse buongiorno a tutti ringrazio
Pier Luigi Bersani Vincenzo Visco per
L'invito
E parto subito a provare a dare qualche risposta ai temi che mi poneva Giannini ma
Sul tema della verità ma come
Avete visto insomma io ho cercato sabato da Palermo di dire esattamente questo io credo che noi dobbiamo tutti insieme riconoscere che siamo in una situazione grave anche siamo la sua azione di emergenza
Che la crisi che abbiamo davanti è una crisi vera forte profonda e globale ieri in questo incontro a Londra c'erano il presidente di Confindustria e dei
Paesi del G venti
E devo dire che non avevo bisogno di questo incontro ma insomma anche lì ho avuto una conferma che la crisi è veramente una crisi globale che sostanzialmente sta toccando
Tutti i Paesi alcuni minor però
Una Cina che cresce al quattro cinque per cento dal loro punto di vista è una è una immagine recessione no perché con quattro cinque per cento loro riescono a creare i nuovi posti di lavoro che sono necessari quindi la crisi globale quindi io credo che
Proprio per chi come noi di vuole trovare soluzioni e vuole cercare di portare come dire di di far uscire il Paese da questa situazione la prima cosa è dire la verità c'è a riconoscere che siamo in una crisi vera grave solo in questo modo poi possiamo cercare di capire che cosa fare per affrontare la crisi
Anche i dati di oggi
Sull'esportazione di gennaio o meno venticinque per cento il dato peggiore dall'ottantasei dimostrano questo meno diciassette per cento sulla produzione industriale Sansone è inutile anche ripeterli
La situazione è grave e voglio anche dire una cosa che sto dicendo da alcuni giorni che mi pare molto evidente
Questa è una crisi che è nata finanziaria ma che oggi non solo una crisi di economia reale ma è soprattutto una crisi industriale e soprattutto una crisi del sistema manifatturiero
Ed è una crisi che colpisce anche le impresa che in questi anni hanno fatto bene ciò colpisce anche l'impresa che hanno investito e magari sono indebitate oggi fanno fatica
A mantenere le linee di credito colpisce l'impresa che si sono internazionalizzate colpisce l'impresa che sono cambi ventate campione d'esportazione proprio perché oggi l'esportazione è bloccata proprio perché la domanda globale
Assolutamente crollata del venti trenta per cento quindi è una crisi grave che colpisce soprattutto l'industria che colpisce sistema manifatturiero non colpisce
I peggiori in un certo senso ma colpisce proprio quelli che in questi anni hanno fatto molto ne risentono molto bene o magari l'impresa è
Che sono al riparo della concorrenza magari l'impresa che hanno più sussidi sono proprio le imprese
Che vivono di concorrenza globale che oggi soffrono soffrono di più quindi la la verità e cui è stata detta con chiarezza
Io sono una tra quelli che comunque continua a dire che
Da questa crisi ovviamente usciremo io sono mantengo un filo di ottimismo nel pensare che potremmo anche uscire
A partire dal due mila dieci anche se credo che avremo davanti alcuni anni di aggiustamento significativo dove probabilmente la domanda globale per tutta una serie di
Settori e di beni rimarrà più bassa rispetto a quello che abbiamo vissuto negli ultimi negli ultimi anni
Abbiamo siamo svantaggiati o avvantaggiati rispetto al resto d'Europa ma
Non v'è dubbio che noi abbiamo alcuni
Aspetti positivi che sono un sistema bancario non così colpito dalla dagli assetto ossicini
Un tasso di risparmio delle famiglie nettamente superiore rispetto alla media europea non parliamo di quella americana
Però dall'altra parte abbiamo un debito pubblico che non ha uguali e quasi più del doppio rispetto alla media europea
E abbiamo un
Sistema comunque che negli ultimi anni ha mostrato una minore capacità di crescita anche nei momenti in cui l'Europa il mondo cresceva noi siamo cresciuti negli ultimi dieci anni circa un uno per cento in meno rispetto alla media europea quindi dal mio punto di vista noi non siamo questa crisi come dire ci sta colpendo esattamente nello stesso modo in cui sta colpendo il resto d'Europa
Anzi in un certo senso forse siamo più a rischio perché abbiamo un sistema di piccola impresa e che certamente flessibile capace ma che in una crisi questo tipo rischia di essere più debole e più esposto proprio i problemi della restrizione del credito che oggi stiamo vivendo qui dal mio punto di vista noi non siamo messi meglio e anzi tutto sommato quello che stiamo vedendo nei dati ci mette appare del resto d'Europa o in alcuni casi anche con qualche dato peggiore
Sul tema
Degli aiuti pubblici e anche un po'più in generale di che cosa fare Perù qui per uscire da questa situazione io credo che
è molto importante che a livello di Cilenti di G otto ci a questa crisi una crisi internazionale quindi alcune soluzioni devono venire anche a livello globale questo non vuol dire che il Governo non debba fare alcune cose il Governo nazionale
Ma certamente vanno prese anche alcune decisioni a livello globale altrimenti sarà difficile uscire da questa crisi
Noi anche ieri abbiamo come appunto mondo dell'industria dei Paesi del G venti abbiamo convenuto che è molto importante dire un no forte al protezionismo la crisi degli anni Trenta dimostrato che il protezionismo a reso la crisi più forte
Devo dire che è un po'fastidioso vedere
Ad ogni occasione di meeting internazionale tutti i Capi di Stato dire no al protezionismo può in realtà quello che sta succedendo che in molti Paesi
Si stanno facendo tutta una serie di misure di protezionismo protezionismo può avere forme diverso c'è un protezionismo sul lavoro il caso inglese dimostrano
Che questo può succedere anche di un Paese che ha fatto dell'apertura dei mercati il suo credo può essere un protezionismo rispetto alla circolazione dei beni degli Investimenti
Può essere un po'testo unico finanziario che fosse oggi è il più preoccupante le banche che ricevano soldi pubblici nel loro Paese probabilmente su resteranno poi soldi all'impresa e ai cittadini di quel Paese e non magari di altri Paesi quindi
Il protezionismo è presente già abbiamo visto che abbiamo fatto un elenco diciassette Paesi hanno messo in piedi alcune iniziative meccanismi di protezionismo magari un po'nascosti
Nei pacchetti di stimolo e quindi questo è un vero proverà un vero problema per tutti
Secondo me è ancora più un problema per un Paese come il nostro che può proprio pensare di tornare a crescere grazie ai pacchetti di stimolo degli altri Paesi grazie come dire la capacità di crescita
Che può venire dagli altri Paesi quindi
Noi che abbiamo fatto dell'esportazione la nostra capacità di stare sui mercati internazionali una forza
Se dovessimo vedere nei prossimi anni alzare delle varie protezionismo saremo certamente fortemente svantaggiati e anche per questo oltre che per una logica come dire culturale che per noi è molto forte
Che noi pensiamo che anche l'Europa
Debba avere un ruolo importante
Che l'Europa debba assolutamente proteggere il suo me qui in questo caso si protegge il suo mercato interno e
Le sue le la sua legislazione sugli aiuti di Stato perché se noi facessimo dei passi indietro su questo
Significherebbe che ogni Paese va per conto suo già in qualche modo lo stiamo vedendo e certamente i Paesi europei che hanno più soldi sussidiaria ebbero di più le proprie in prese noi che non abbiamo soldi saremo certamente su intrecciate quindi
Io credo che noi dobbiamo chiedere che non ci sia protezionismo dobbiamo chiedere che
L'Europa mantenga una sua posizione che non venga distrutto il mercato interno non venga distrutto la normativa sugli aiuti di Stato perché questo è molto bene
Faccio un'ultima riflessione rispetto a quello che lei diceva
Noi stiamo assistendo in questi mesi ha un grande ritorno dell'interventismo dello Stato
Ha una logica in base a quale più regolazione
è la soluzione a tutti i problemi
Ecco noi di questo siamo preoccupati non pensiamo che la soluzione venga da un eccesso di regolamentazione
Quello che è successo in né nei mercati finanziari negli Stati Uniti non è una mancanza di regolazione ma è stato cattiva politica e cattivi regolatori che hanno lasciato alcuni
Parti della dei mercati finanziari completamente scoperti mentre magari ce n'erano altri
Molto molto regolati quindi il problema e a vere migliore regolamentazione non non troppa e non di più
E dall'altra parte bisogna fare molta attenzione che questo eccesso interventismo statale non provochi danni nel medio termine tant'è vero che ieri
Come Business diciamo come rappresentanti delle delle Confindustrie dei Paesi del G venti abbiamo proposto che ci sia una sorta di tax posta tra governi e è un uomo mini e donne diciamo che rappresentano l'impresa per studiare una sorta di uscì una strategia di uscita dello Stato
Dall'economia perché se noi dovessimo rimanere con un grande presenza dello Stato all'economia nei prossimi hanno io sono convinto che questo poi lo pagheremo
Faccio due ultime
Riflessioni sulla situazione attuale saluto Guglielmo Epifani
Io credo che
Al di là del fatto che noi ci dobbiamo anche riflettere appunto su qual è il futuro della della della manifattura
E dobbiamo riflettere stanno dicendo prima che i sindacalisti sono sempre in ritardo anche se se lo sa new aggiungevo con la storia questo l'ha detto lui non l'ho detto io ma ma
Dicevo io credo che comunque al di là di queste riflessioni che sono riflessioni che secondo me sono importanti perché senza una soluzione globale nell'usciamo dalla crisi
Noi però dobbiamo anche preoccuparci di che cosa succederà domani di che cosa fare domani per provare a sopravvivere all'interno di questa crisi e capire come uscire da questa crisi
Allora su questo noi pensiamo che siano due le cose fondamentali da fare la prima è il tema degli ammortizzatori sociali anche noi come Confindustria riteniamo che dare un supporto vero concreto a chi perde un posto il posto di lavoro temporaneamente o in modo più duraturo un elemento assolutamente essenziale per la tenuta sociale del Paese
E anche per mantenere culture professionale una cultura del lavoro che è fondamentale per il nostro Paese con il tema degli ammortizzatori sociali è molto importante
C'è stato questo accordo sugli otto miliardi di Euro tra Stato e Regioni è molto importante che questi soldi siano esigibili e siano esigibili subito perché alle persone che per vari posti di lavoro non possiamo parlare di competenza ma dobbiamo
Aiutarli aiutarli subito quindi questo è un elemento essenziale
Il secondo tema altrettanto essenziale è che noi dobbiamo permettere al sistema delle imprese di sopravvivere in questa tempesta quando si hanno meno cinquanta per cento di fatturato più trenta per cento di insoluti
Sopravvivere molto difficile quindi la prima cosa da fare per sopravvivere è fare in modo che ci sia il credito che ci sia dalle qui la liquidità per poter riuscire a passare questo momento è proprio per questo che
Noi abbiamo chiesto anche all'incontro col Presidente del Consiglio martedì che immediatamente venga rifinanziato il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di un miliardo e mezzo di Euro questa è una richiesta credo condivisa dall'opposizione condivisa anche dai sindacati
Noi ci riterremo soddisfatti solo se questo miliardo e mezzo di euro sarà effettivamente spendibile nel due mila nove perché nel due mila nove che ne abbiamo il problema
E nel due mila nove che noi dobbiamo fare in modo che all'impresa è arrivi la credit credito per poter sopravvivere per poter mantenere i posti di lavoro e per continuare a fare il proprio mestiere
Quindi questi sono i due obiettivi fondamentali servono risposte chiare
Servono risposte subito
E la voce di Confindustria in questa situazione continuerà esso una voce indipendente forte che continuerà a dire noi dobbiamo dire la verità dobbiamo dire la verità alla gente e dobbiamo fare di tutto per mantenere i posti di lavoro da una parte
E lei in prese a continuare a fare il proprio mestiere che poi è l'unico modo per poter mantenere posti di lavoro anche nel medio periodo grazie
Grazie grazie Presidente non so se possiamo rubarle ancora due minuti io volevo chiederle questo
Tutte queste riflessioni immagino lei le abbia trasferite al Presidente del Consiglio non voglio assolutamente cercare a tutti i costi di mettere Confindustria contro il Governo però la domanda che volevo farle questo
Lo avete trovato sensibile appunto al tema della gravità della crisi
E non ritiene che la strumentazione che finora è stata messa in campo compreso questo promesso aumento dei finanziamenti sul fondo di garanzia per le piccole e medie imprese
Sia sufficiente oppure voi vi aspettate ancora altri passi da parte del Governo per fronteggiare questa crisi
E collegato a questo un'altra domanda anche qui non voglio mettervi contro le banche ma mi ha colpito che lei l'altro giorno tratta utilizzati
Ha parlato di ASPI sia finanziariamente del per le imprese
Allora la domanda che volevo fare è questa ma lei considera che il sistema bancario italiano stia facendo fino in fondo il suo mestiere e stia svolgendo fino in fondo il suo ruolo nei confronti delle imprese italiane oppure anche lì
Ci sono dei fattori critici rispetto i quali forse bisognerebbe dire le cose con un po'più di
Bioenergia allora guardi sul primo tema ma
Quello che ho potuto cogliere nel colloquio col Presidente Consiglio la percezione della gravità della crisi c'è anche perché come dire
Sui stesso nelle sue aziende registra alcuni cali di di fatturati di di cose questo il quindi il
Problema non è tanto non non comprendere la crisi io credo che questa comprensione ci sia
Ma il problema vero è mettere in atto subito perché il problema è il vero tema è il tempo
Una serie di cose che permettano come dicevo prima di mantenere posti di lavoro e di mantenere in in in in vita
Le aziende allora adesso io ho parlato per brevità di questo ma ne abbiamo presentato alcune richieste che dal nostro punto di vista sono le richieste minime essenziali che servono per raggiungere questo obiettivo noi da sempre
Siamo consapevoli che il problema del debito pubblico è un problema serio
Però diciamo anche con altrettanto chiarezza che se noi poi non facciamo sopravvivere l'impresa e perdiamo posti di lavoro magari avremo anche in ordine i conti pubblici ma poi non abbiamo più il Paese allora noi abbiamo chiesto che gli amministratori gli ammortizzatori sociali vengano finanziati
Che appunto arrivi il credito all'impresa attraverso il fondo di garanzia attraverso il famigerato tema del pagamento dei crediti alla pubblica amministrazione
Stiamo anche chiedendo uno è giusto che in questo momento anche le imprese assolutamente faccia la propria parte quindi le imprese soprattutto le più piccole più debole devono capitalizzare le proprie impresa perché non possiamo pensare
Che le banche diano soldi imprese che non hanno capitare in questo momento quelle sono le più deboli e verranno immediatamente messe fuori mercato qui abbiamo chiesto che
Chiediamo al nostro mondo che ci sia la volontà di patrimonializzare le proprie impresa
Dall'altra parte chiediamo anche un segnale fiscale che per chi mette soldi nelle proprie imprese ci sia magari un segnale fiscale di
Facilitazione per non avere come dire una una situazione di peggiore situazione fiscale tra chi magari investe in titoli debito pubblico invece chi
Decide di mettere i soldi nelle proprie nelle proprie imprese abbiamo chiesto assolutamente questa anche questa mi sembra una richiesta
Condivisa dall'opposizione dal sindacato dagli atti
Dalle da dai dei sindaci di una parte dell'altra che assolutamente ci sia in questo momento una deroga al patto di stabilità interno per far partire tutte quelle piccole infrastrutture che dal nostro punti due punto di vista sono la risposta migliore
Ha una iniezione di domanda interna che potrebbe far lavorare intere filiere
Di che settori produttivi che in questo momento stanno molto soffrendo e quindi mantenere l'occupazione
In quella anche su questo attendiamo di vedere
Un testo di un emendamento quello che c'è è parziale vediamo però insomma questo è una richiesta che il nostro punto di vista aiuterebbe molto a appunto a bloccare la situazione poi è evidente che siamo davanti una crisi globale
E quindi stiamo parlando di una serie di cose che possono aiutare e dare dei segnali di fiducia può evidente che fino a quando non si sblocca la in non si sblocca nei mercati finanziari a livello globale
è difficile che torni a una crescita mondiale
Sulle banche ma io credo che
Nel momento in cui
Le banche emetteranno i Tremonti bond sottoscritti dal Governo cosa che mi pare ormai tutte le grandi banche hanno deciso di fare
Nel momento in cui ci sarà questo fondo di garanzia che viene rifinanziato in modo consistente
Beh a quel punto le banche non hanno più l'alibi per non dare i soldi all'impresa e ai cittadini quindi a quel punto la nostra richiesta sarà ancora più forte bisogna che le banche facciano il proprio mestiere fino in fondo
E con una garanzia statale e con fondi statali che gli aumentano il capitale
La loro capacità di azione vede notevolmente aumentare e quindi situazioni di restrizione del credito che oggi sono in essere assolutamente questo ormai lo si vede
Chiaramente un po'su tutto il territorio devono diminuire perché ripeto se non si fa questo l'asfissia finanziaria sarà chiara e a quel punto noi avremo una serie di aziende che non riusciranno più a stare sul mercato
Anche aziende sane che magari hanno buoni prodotti hanno buona capacità di fare innovazione ricerca ma se poi ti mancano i soldi per pagare i suoi dipendenti per pagare
Il per pagare i tuoi fornitori e non riesce a incassare le tue clienti è evidente che non sta in piedi e muori quindi
è chiaro che in questa situazione tutti devono fare la propria parte gli imprenditori ripeto devono assolutamente fare la propria parte qui non si tratta solo di chiedere
Aiuti sussidi allo Stato o aiuti alle banche imprenditori devono continuare a fare il proprio mestiere devono credere per primi nelle proprio impresa immettere capitali nelle imprese
Solo così io credo lavorando tutti nella stessa direzione senza conflitti inutili senza quindi a creare
Situazioni in cui non si parla del problema vero ma magari si parla di altri temi solo in questo modo né possiamo pensare e provare a sopravvivere cosa che io penso l'industria italiana e il sistema produttivo italiano o sarà in grado di fare
Bene
Io avrei un'altra domanda però mi dica lei se può rispondere o deve scappare ultimissima rapida poiché la l'approfondiremo
Soprattutto con Guglielmo Epifani mi aveva colpito qualche giorno fa quando voi avevate commentato la proposta del Partito Democratico sul famoso assegno di disoccupazione per i precari
Voi avevate io credo opportunamente rilanciato dicendo che anche in un momento di crisi come questo o forse ancora meglio proprio in un momento di crisi come questo
Sarebbe opportuno avere il coraggio di fare le grandi riforme che il Paese non ha mai avuto voluto affrontare in questi anni o comunque lo ha fatto molto parzialmente
è il tema centrale continua ad essere quello delle pensioni lei resta convinto che questo possa essere il momento opportuno per aprire il cantiere delle pensioni anche di fronte alle resistenze che onestamente non sono solo del sindacato ma sono anche del Governo
Ma io credo che noi abbiamo una sistemare un sistema di Welfare State che discutibile è un sistema di questa stecche tutto sbilanciato sulle pensioni e questo è un dato di fatto anche se ci confrontiamo col resto d'Europa
Che dà molto poco a chi perde un posto di lavoro che dà molto poco alle donne che dà molto poco alle famiglie allora
Se noi vogliamo e secondo me sarebbe opportuno avere un meccanismo di una riforma strutturale degli ammortizzatori sociali non solo in deroga
è chiaro che dobbiamo all'interno della del diciamo della Spesal per il Welfare State dobbiamo fare dei riequilibri l'unico riequilibrio possibile è quello di cui si è parlato quindi se si vuole andare in quella direzione di
Fare una riforma vera profonde strutturale degli ammortizzatori sociali io credo che questo tema va affrontato mi rendo conto che parlare di questi temi in un momento in cui già c'è poca fiducia e c'è paura eh difficile
Credo anche però che più in generale tutto il tema
Delle riforme strutturali che questo Paese non ha mai fatto
Che è persona pensioni che è la spesa pubblica improduttiva le province le le scarse liberalizzazioni quasi nulle liberalizzazioni che sono state fatte
Sono temi veri serie perché poi noi una volte più usciremo dalla crisi se non facciamo queste riforme rischiamo ancora di avere un tasso di crescita molto inferiore rispetto alla media europea invece
Dobbiamo almeno cogliere un aspetto positivo di questa crisi devastante che è quella di unire le forze di tutti per cercare di rimuovere i vizi le difficoltà lei le le cose sbagliate che in questo Paese ci sono che sono nate
In tanti anni e che bisogna poi avere il coraggio di cambiare proprio nei momenti difficili
Benissimo grazie molte presidente a questo punto io rinvierei la palla a Guglielmo Epifani
Il presidente di Confindustria messo molta carne al fuoco intanto una riflessione generale sulla situazione di crisi sulle
Diverse valutazioni che della stessa crisi vengono fatte da una parte del Governo dall'altra parte le parti sociali mi sembra che da questo punto di vista Confindustria e sindacati la vedano allo stesso modo Epifani
Allora
è una crisi effettivamente un po'un po'particolare perché
Difficile poter fare delle previsioni attendibili il fatto che noi continuiamo a dire che una crisi
Parte inedita per la sua profondità e per la sua estensione porta anche a dire che non è facilissimo capire
Quali conseguenze profonde può avere
Possiamo intanto dire che è una crisi che colpisce quasi tutti i settori non tutti i settori per fortuna
Perché ad esempio c'è tutto il tessuto agroalimentare che pur non vivendo una stagione brillantissima attraversa questa crisi consegni meno negativi di quella degli altri settori
è una crisi che colpisce il settore manifatturiero
Quasi tutto è una crisi che per la prima volta investe tutta la metalmeccanica questa è la vera novità della crisi perché
Nel passato quando avevamo avuto anche crisi complesse metà degli anni sessanta settanta e primi Ottanta i primi novanta non avevamo in crisi tutta la metalmeccanica avevamo qualche settore l'auto a volte la siderurgia
Ma oggi effettivamente li abbiamo quasi tutti in difficoltà la metalmeccanica il cuore produttivo del Paese soprattutto delle Regioni
Centro settentrionali del del Paese
è una crisi che unisce il calo della domanda estera Alcamo dalla domanda interna
Noi talvolta compensava amo l'una con l'altra quasi sempre quando noi andavamo male ce ne facevamo con la domanda della Germania per la quale lavora tre quarti
Dell'industria del nord e quindi compensavano le cose che non andavano dentro con le cose che andavano fuori
è una crisi che per la prima volta
Rovescia
Rovescia un
Una certezza che avevamo e abbiamo tutti e che cioè
Va meglio l'impresa che innova spende e investe per rinnovare
Oggi il guaio è che l'impresa e che negli ultimi tre anni hanno fatto gli investimenti più forti per rinnovare prodotti processi linee di commercializzazione penetrazione internazionali oggi si trovano più colpite delle altre
Perché sono insieme colpite dal calo della domanda che gli riduci margini e dalle difficoltà del credito circa gli investimenti fatti per cui
Il rischio più forte se dovessi dire che vedo che se noi perdiamo una parte di questa impresa di qualità che Novato in questi anni ne usciamo dalla crisi sicuramente molto più deboli è una crisi che colpisce distretti
Talvolta noi dicevamo piccolo è bello e il piccolo si difendeva penso i distretti sia quelli
Tradizionali a mono filiera sia agli altri questa è una crisi che attraversa profondamente Biella
Prato per parlare di una realtà qui vicino a ma anche gli altri distretto del mobile distretto della sedia i distretti del legno
E quindi è davvero una crisi molto molto profonda la crisi che colpisce l'edilizia
Noi negli ultimi quindici anni avevamo sempre visto l'edilizia come un settore anticiclico
Non andava bene un comparto andava bene l'edilizia l'edilizia un grande comparto perché non solo nei numeri assoluti un milione e mezzo di lavori lavoratori che ci lavorano
Ma è anche un settore che utilizza beni intermedi prodotti da altri settori quindi il fatto che dopo quindici anni anche l'edilizia abbia cominciato a scendere è un ulteriore elemento di aggravamento della situazione
Quindi dal punto di vista quindi della crisi una crisi che ha queste caratteristiche che cosa manca rispetto all'azione del Governo e manca un'idea su come affrontare la crisi è questo il punto
Quello che io imputo al Governo prima ancora se fa poco tanto se spende poco tanto e che il Governo con una crisi di queste dimensioni avrebbe dovuto porsi degli obiettivi
Appunto perché la crisi ha queste caratteristiche avrebbe dovuto almeno aprire qualche linea mento generale di politica industriale teso a ridurre gli effetti della crisi e ammette le nostre imprese pronte a ripartire crisi finita
Che quello che stanno facendo tutti gli altri Paesi
E il fatto che Berlusconi dica ma non usciremo meglio perché abbiamo le banche meno indebitate paradossalmente non è una scusante e un'aggravante
Perché proprio perché il nostro Paese non ed emettere nelle banche e i miliardi che mettono gli altri Paesi avrebbe potuto anzi dovrebbe
Rendere invece possibile utilizzare qualche risorsa ai fini di qualche obiettivo di politica industriale faccio tre esempi l'auto il Governo Scelba locato per mesi diviso tra chi diceva aiutiamo la FIAT non aiutiamo la figlia
Dicembre gennaio la produzione dell'auto italiane è scesa del quarantacinque e del cinquanta per cento
Gli altri Paesi non adesso
A ottobre avevano pensato a sostenere le loro industrie dell'automazione are tutti i Paesi grandi e piccoli
Col risultato che se il Governo aspettava altri due mesi non c'avevamo più rendo sell out in Italia
Alla fine ha dovuto fare lo ha fatto all'ultimo minuto utile l'ha fatto male con pochi soldi ma pur tuttavia vedremo dal prossimo mese qualche segno timido di ripresa perché aiutato dalla politica fatta nei confronti dell'auto
E quando sento parlare di cifre
Sull'auto gli elettrodomestici dove a seguito un'altra strada che non porta gli stessi risultati positivi dell'auto perché non è la stessa cosa detassare rispetto
All'investimento su su una lavatrice rispetto al Bono squalo tu acquisti l'auto infatti gli effetti sono diversi questo nessuno lo nota ma va pur detto rispetta questi due settori non è che il Governo ci ha messo chissà cosa
Alla fine qualche centinaio di milioni di euro il saldo tra quello che mette il vantaggio della ripresa e quello che era in casa tra contributi oneri finanziari e fiscali
E questo per l'alto ultimo minuto Sarkozy sei miliardi in due aziende la Germania non ne parliamo
La spuma tutti tutti anche la CEE che anche la Svezia anche il Belgio la Gran Bretagna la Spagna lascio perdere a me
E questo è uno secondo
Qual è la forza oltre la meccanica dell'Italia
Quella di cui tutti si si si riempiono la bocca il made in Italy a come grande come siamo bravi noi col made in Italy il nostro segno distintivo made in Italy vuol dire tante cose
Vuol dire il calzaturiero vuol dire l'abbigliamento vuol dire il tessile vuol dire il designer vuol dire vuol dire immobili vuol dire i prodotti agroalimentari bene sul made in Italy niente niente
E per chiedere il tavolo sindacati e imprese tutti assieme in detto Governo guarda che abbiamo problemi veri di avere qualche idea fino ad oggi niente cioè il cuore per l'altro cuore pulsante oltre a metalmeccanica assolutamente nulla
Terzo c'è questa crisi dell'edilizia
è un settore anticiclico un settore che fa occupazione fa occupazione anche di basso livello io noi abbiamo bisogno in molte aree per dare risposta emigranti che perdono lavoro chi non altre possibilità di lavoro fino a oggi cosa ha fatto
L'elenco delle grandi opere il sedici miliardi delle grandi opere sono esattamente soldi già stanziati da cinque anni che hanno sono state rimessi in fila
Io ho provato a vedere la più pronta di queste opere quando effettivamente potrà avere un cantiere non meno di quindici mesi
Non sto parlando del ponte sullo Stretto che avrà una storia ventennale sto parlando dell'opera che è più pronta a partire subito
Non prima di quindici mesi si potrà forse aprire un cantiere
Quindi è un'operazione che dal punto di vista dell'immagine la poi vendere dicendo Governo fa dal punto di vista dell'effetto sull'economia reale pari sostanzialmente a zero che cosa ci doveva fare doveva fare il Governo tante piccole opere
Come sempre avviene
Se tu voi dar lavoro nei prossimi settimane nei prossimi mesi devi
Rendere possibile che tutta una serie di piccoli medi interventi di decoro urbano di sistemazione del territorio della montagna della
Tutta una cosa da fare e per farlo cosa dovevi fare
Subito allentare il Patto di stabilità perché tre quarti degli investimenti pubblici italiani passa attraverso gli enti locali cioè ci sono delle condizioni che ma per averle deve avere un progetto
Io per questo penso che il Governo abbia nei fatti dato a vedere che sotto stimava la crisi perché se il Governo avesse detto al Paese
Sapete che c'è abbiamo una crisi profonda e grave che va affrontata come hanno fatto tutti i Governi al mondo nessuno escluso avrebbe poi immediatamente ha dovuto rispondere alla domanda se la crisi grave cosa fa
Esattamente la domanda che non voleva che gli si ponesse
E per questo ha continuato a dire no passerà la nottata consumate un po'di più che ce la facciamo non usciremo prima e meglio degli altri e perché usciremo prima e meglio degli altri
Se la nostra forza è quel tessuto manifatturiero di cui parlavo
Che vive soprattutto sull'esportazione una crisi così segnata dalla crisi la domanda mondiale
Uno
In Italia che è fatta da piccole e piccolissime imprese una crisi che penalizza soprattutto le piccole e piccolissime imprese per il credito perché dovremmo uscire meglio di come siamo entrati o degli altri Paesi cioè dove c'è scritto
Se tu non fai niente la mia impressione è che non usciamo meglio col paradosso che non abbiamo responsabilità oneri dal punto di vista della sistemazione della stabilità creditizia e
Invece siccome l'abbiamo presa basse il rischio davvero e che poi perdiamo posizioni importanti che fino a ieri invece avevamo questa è la mia impressione poi c'è tutto il resto
E infine la Marcegaglia dice l'accordo l'opposizione dal col sindacato d'accordo con l'accordo c'è un punto però su quale vorrei che la Marcegaglia fosse d'accordo col sindacato
Perché non è che va bene che in questo Paese l'unico gettito in aumento delle entrate soltanto quello che pagano i lavoratori dipendenti e pensionati
Cioè adesso
Non è che siamo diventati tutti così strabici danno leggere i numeri che ci consegna l'andamento finale delle entrate dell'anno scorso l'unica voce che è salita è quella dieci miliardi di euro in più
Si è allentata la lotta all'evasione ed elusione fiscale con le misure che ha preso aumenta la tassazione sul lavoro dipendente quindi vuol dire che in Italia
Nell'anno due mila otto c'è stato uno spostamento di reddito che ha sfavorito lavoro dipendente i pensionati ha favorito tutte le altre forme compreso la rendita
Tra le cose che non va del ragionamento di Berlusconi su sul cosiddetto non Piano casa che è un'altra cosa interventi e che è possibile che conteniamo sempre a puntare sulla valorizzazione della rendita
Possibile che l'unico problema che abbia questo Paese lavorare sulla rendite sui patrimoni possibile che non riusciamo mai a fare reddito attraverso gli investimenti produttivi
Nelle filiere più avanzate possibile che continuiamo a guardare avanti guardando indietro questa è la sfida di qualità che ci manca
Questo è il punto per non parlare poi del grande assente
Noi oltre tutte le cose siamo l'unico Paese che non ha un'idea sulla frontiera dell'innovazione ambientale e dello sviluppo sostenibile ma non ce l'abbiamo e non voglio polemizzare sul nucleare non mi interessa non c'è niente del resto
Sul risparmio energetico sulle fonti alternative sugli investimenti nelle tecnologie delle fonti rinnovabili non c'è
Non c'è una cultura non c'è un ragionamento non c'è una sensibilità ma quella è una parte fondamentale dello sviluppo
Del domani anche su questo non c'è nulla per questo dico
Non sono convinto che essi si continua così purtroppo usciremo dalla crisi con un paese un po'più forte nei suoi fondamenti di insediamenti produttivi e teconologici quindi questo è uno del
Dei ragionamenti che se Berlusconi mai avesse
La cortesia di ascoltare anche le organizzazioni sindacali mi sentirei di dire prova cambiare registro perché fino a oggi
C'è niente da fare possono anche mettere venti più trenta più ottanta più settanta i soldi impegnati sono esattamente nel triennio sedici virgola due miliardi di cui dodici destinati alle banche
Tra i due per quest'anno uno e sei per l'anno prossimo cioè niente
Onestamente al netto dell'intervento previsto per le banche sul resto non c'è assolutamente nulla
Il miliardo di cui parlava la Marcegaglia può andar bene ma è un miliardo che si aggiunge al nulla cioè sempre poco non non ce la caviamo poi abbiamo il debito abbiamo tutti i vincoli per carità
Ma non è che si può affrontare una crisi epocale
Non investendo niente
Se c'è da investire vediamo dove si trova le risorse ma questo ragionamento da fare tu neghi il fatto che ci sia bisogno di investire in questo secondo me
Nelle nostre condizioni è un grave problema per il Paese voglio fare grafico voglio subito fare una un una riflessione con Epifani
La mia battuto di prima sui ritardi storici del sindacato era una battuta per l'appunto ci mancherebbe altro nessuno si sogna di
Di sottovalutare le norme funzione storica che le organizzazioni sindacali hanno rappresentato nella vicenda repubblicana di questo Paese tuttavia
Ne ha cenavamo prima con con il presidente Marcegaglia ma soprattutto ne ha fatto un cenno abbastanza esplicito secondo me il Presidente della Repubblica Napolitano questa mattina
Lei viene da Modena
Dove c'era anche lui e lui ha parlato
Al di là delle responsabilità oggettive che ci sono all'interno della politica e quindi del Governo
C'è però anche un fronte che chiama in causa la capacità di innovazione di modernizzazione del sindacato Napolitano ha detto testualmente me lo sono appuntato perché mi sembrano parole importanti
Bisogna
Si parlava di mercato del lavoro ma il tema potrebbe anche essere allargato appunto al welfare nel suo complesso e quindi anche alla previdenza l'assistenza soprattutto delle categorie che finora non ne hanno beneficiato mi riferisco essenzialmente
Hai lavoratori precari dice dunque Napolitano bisogna uscire da logiche puramente difensive e vecchi riflessi di arroccamento attorno
A visioni e conquiste del passato occorrono scelte ineludibili di riequilibrio del rinnovamento nel sistema delle garanzie e delle tutele
Ho l'impressione che ce l'avesse con voi o sbaglio
Ma io credo che sbagli
Anche perché ti sei dimenticato di aggiungere l'ultima frase che a quella lui ha messo
A partire da coloro che non hanno tutele non hanno garanzie
Quando noi poniamo il problema di dare i precari
Un percorso di certezza quando diciamo riforma degli ammortizzatori se non ora quando
Quando diciamo non si può andare avanti con la cassa integrazione che riguarda solo il vecchio mondo fordista e non tutto il mondo della dei lavoratori che sono entrati in fondo
Diciamo esattamente l'invito che sta facendo Napolitano perché la logica del discorso Napolitano era esattamente questa
Nessuno si chiuda in barriere corporative
Bisogna affrontare un processo di riforma che sappia innanzitutto partire da coloro che in questi anni non hanno potuto avvierei né diritti né tutele di garanzie questo ragionamento il ragionamento che io
Che io condivido questo credo sia
Il senso del delle parole che il Presidente ha ha voluto ha voluto indirizzare poi naturalmente anche aggiunto
Senza spirito di fazione ho visto qualche commento alle parole di Napolitano e debbo ahimè sottolineare che qualche spirito di fazione nelle modalità con cui qualcuno
Ha inteso interpretare le parole del Presidente della Repubblica in realtà l'ho trovato non siamo certamente noi
Va bene senta passiamo allora al dottor Colaninno mi interessa molto la sua
Visione a proposito della crisi e di tutto quello che abbiamo detto anche perché lui in qualche modo
Teste due casacche per certi aspetti Presidente Amministratore delegato di un grande gruppo industriale che
Vende ed esporta in tutto il mondo abbiamo sentito prima
Il dato allarmante sul crollo dell'export a gennaio meno venticinque per cento e ho visto tra l'altro nello specifico del problema il settore dei trasporti mezzi trasporta otto quello più duramente colpito
Da questo dato e
E quindi grande industria privata che vende dappertutto nel mondo
Ma anche la casacca di come posso definirlo azionista di riferimento di una
Ex grande industria assistita chiamiamola così l'Alitalia no
Quindi
Esperienza su tutte e due versanti
A lei la parola ma guardi
Io sono molto ottimista devo dire
A differenza di tutti i gufi che si sono in giro
è il difensore cosa che Scajola complessa perché no no no no lui parlava riporti lei di gufi ma insomma che a malapena sono appena tornato da noi in Vietnam
Dove abbiamo fatto la nostra riunione
Irresponsabile cinese ma ha detto che nella nostra consociata Canton c'è stato il primo sciopero
E tutti erano spaventati quindi siamo riusciti a esportare lo sciopero e queste un elemento di grande positività
Perché finalmente anche negli altri Paesi conosceranno
Questa modalità e dovranno spendere tempo esperienze sacrifici per raggiungere poi la nostra abilità
Nel poter discutere e convivere con queste questioni voglio dire non abbiamo solo delocalizzato esportato uva abbiamo anche portato
Della civiltà parte gli scherzi della dialettica e cominciano anche in quei Paesi a dovere
Tutti quei passaggi che sono ospiti si della nostra
Cultura nostra civiltà industriale
Detto questo
Che può essere interpretato come una banalità comune con una cosa abbastanza invece non lo è perché io ricordo che
Questo questa fabbrica questa grande fabbrica vicino a Canton quando la visita e per la prima volta non è che non si parlasse di sciopero parlava di ben altre cose voglio dire ecco
Il Direttore ieri era disperato perché mi diceva che cosa fa cosa siamo cosa dobbiamo fare adesso cioè non entrano a lavorare questi qui insomma
Vavalà mai vista rinuncia e siamo in un Paese in cui lavorano seggi sei giorni la settimana per dodici ore al giorno e centocinquanta dollari al mese di stipendi
Però hanno delle difficoltà sull'esportazione anzi non riescono più a esportare quindi vuol dire che anche ora anche ancorché abbiano dei costi e delle condizioni che per noi ovviamente consideriamo lontani dalla nostra civiltà per fortuna
Però incontro le stesse difficoltà che incontriamo noi e quindi saranno obbligati a tener conto che a fare i conti soprattutto
Ma
Nere sono ottimista perché sono ottimista ma perché io credo che
Questa era una crisi anzi sono assolutamente d'accordo
Condivido e sono rimasto rapito dall'intervento del professor De Cecco dice ecco
Di prima che in una sintesi straordinaria adatto ha dipinto e ha dato le ragioni di questa crisi soprattutto ha suggerito anche quali saranno
Le sulle possibili soluzioni di questa crisi finanziarie questa è una crisi finanziaria annunciata
Cioè allora
Era logico che un mondo che divideva di una leva moltiplicata per
E chi viveva sui debiti moltiplicati per
Come sempre il mio amico onorevole Visco mi diceva non poi dato tanta non può andare tanto avanti sorgere
Tutto il fare debiti poi portare il piede il debito sul PIL al centodieci centoventi poggiato punto e porti i libri in tribunale o voglio dire quindi bisogna stare molto attenti
Questi questa norma è una fase in cui il mondo intero si è spinto e ha speso quello che non poteva spendere quindi gira un delle cambiali come nel cinquanta un certo punto abbiamo venduto
Li abbiamo valorizzato delle cambiali poi ultimo che è rimasto con una cambiale in mano il Seveso che che li paga
è si è trovato di fronte il deserto e quindi questa è la crisi
Da questa crisi ne usciremo ne usciremo senz'altro quando i mercati finanziari cominceranno a funzionare
Cioè io credo che i mercati fino a quando i mercati finanziari ma non le banche c'era quando il mercato proprio la transazione degli strumenti finanziari non riprenderanno il loro corso
Noi resteremo in crisi quando succederà questo succedeva questo quando lo decideranno gli Stati Uniti alla Cina
Perché sono i unici due Paesi che oggi
Hanno in mano il nostro futuro Bruno in un senso è uno e nell'altro quando lo faranno io credo che lo faranno molto presto
Fra non molto presto perché
è evidente che è nell'interesse di questi due grandi potenze trovare un accordo è una soluzione sui mercati finanziari
E certamente a quel punto il mondo sarà un mondo industriale se vogliamo diverso da quello che è stato nel passato
C'era un piano industriale che avrà
Una organizzazione diversa da quella che è stata nel passato e
Le aziende che nel passato hanno cercato di anticipare questa organizzazione come la Piaggio
Certamente si troveranno in una posizione più avvantaggiato i tutte quelle che non hanno avuto il coraggio
O forse ci sono arroccate o forse non erano le dimensioni o forse hanno preferito giocare sulla speranza di un protezionismo che poi propri protezionismo è sempre una cosa nefanda voglio dire
E che quindi
Non ha non hanno preso delle decisioni che
Invece bisognava prendere
E quindi sono ottimista
In maniera ecologiste se volete per buttare vista la Piaggio per la Piaggio oggi è un'azienda organizzata in tanti Paesi
Non ha delocalizzato ha investito fatto prodotti nuovi
C'è un prodotto che ampi chiesta sfidando l'energia costa molto presenteremo in giugno ed è qui qui davanti quindi ci siamo preoccupati
E quindi certamente quando questo a questo questo grande temporale che secondo me anche benefico perché
Questo temporale ci ha portato a valorizzare il lavoro
Sia ci porterà a valorizzare le cose che abbiamo ci porterà a valorizzare
Il welfare italiano il sociale italiano che cosa da poco una cosa che costa
è una cosa che dobbiamo difendere e preservare mantenere non sciupare
Perché io quando ritorno sempre in Italia dagli altri Paesi specialmente paesi e sono tantissimi sono la maggioranza e insomma vedo la differenza che in un Paese pulito almeno
Rispetto ad A due arrivavo voglio dire quando parto è una cosa diverso è quando arrivo c'è il confronto è vero che funziona credo che ci sono gli ospedali spray uno con l'ospedale paga niente
Chi ha avuto esperienza in quel senso lei non può dire che
Non c'è nulla
Ecco la cassa integrazione c'è
Cioè se
Poi c'è bisogno di aumentare le tasse e io sono d'accordo
Cioè in un momento come questo i soldi bisogna metterli bisogna prenderli dove ci sono
Momentaneamente i bisogna gestirli bene perché è evidente che
In una comunità in cui ci sono quelli che stanno tanto bene quelli che stanno tanto male e quelli che sta pure tanto male devono
Essere aiutati
Ho fatto è un fatto normale non è un fatto voglio dire di carità cristiana è un fatto economie di pura di pura scelte economica questo Paese che aveva se ha mantenuto
Nel il diadema tenaglia sette che si è conquistato e si è costruito saranno quelli che saranno anche l'Alitalia
Alitalia un asset avrà avuto delle delle vicissitudini criticabili che non sono ancora un assetto abbia un asset che abbiamo
Va mantenuto va sostenuto
Va migliorato lo stesso come tutte le altre infrastrutture perché perché quando il temporale sarà passato e passerà guardate passerà
Ed è nemmeno asset avremmo distrutto e meglio saremo posizionati è meglio andremo avanti in un momento di questo genere la cosa molto semplice sacrifici
Certo che si crei visibile bisogna che i sacrifici vengono fatti ma devono essere sostenuti da quelle che
Per primi possono sostenerli ed è un andare a vantaggio
In termini di investimenti produttivi in termini di efficienza di efficacia
Di eccellenza
E quindi
Il sole questi momenti delle grandi delle grandi decisioni sono questi momenti in cui bisogna avere il coraggio di fare le cose che non si fanno quando le cose vanno bene
L'amico personale ed una cosa giustissima stamattina lui tra quattro anni fa inventato allora
Il due mila quindici dicendo delle cose che forse allora nessuno qualcheduno era qua guardavo libeccio
Si parla di fabbriche si parla di manifatturiero lei questo è il momento in cui è un'occasione straordinaria in cui
Le cose buone che avevamo dimenticato
Emergono
Hanno il loro valore il lavoro un loro straordinario bisogna difenderlo perché un patrimonio le aziende vanno tenute aperte perché si è chiuso si perde si perde un valore Sipra del mestiere
Si perde la capacità di lavorare ed è un ragionamento non è mai né di sinistra né di destra e di buonsenso
E di buonsenso di non
Non vedo questa non io non non sono d'accordo sullo schema tutto purché sia a destra giusto tuo cuore e viceversa
Siamo in crisi abbiamo dei problemi benissimo di solito le soluzioni sono cose semplici sono difficili perché sono semplici
E vi sono delle cose semplici sono i più difficili da
Da individuare
Bisogna
Mettici intorno al tavolo con molta serenità siamo Emerson temporale si prendono le decisioni che si devono prendere si deve lavorare di più si lavora di più
Si deve sostituire si sostituisce si investe come dicevo prima questi sono i momenti in cui s'investe
Nel momento in cui si ristruttura in cui ci si riorganizza
Perché perché è la
Il vivere un'esperienza difficile è sempre un fatto positivo
Perché il vivere un'esperienza farsi detti porta di solito sciupare esse propenso sempre per un
Per una a per scelte facili per sottovalutare il problema quindi io la vedo sono ottimista per tutto questo genere di cose
Vorrei essere ottimista in maniera sciocca
Tanto ci siamo dobbiamo andarcene fuori non arriva non aiuta Mago Merlino che domani mattina si mangi debiti efficienti si fa trovare impieghi il debito sul PIL della metà
Ci sono domani mattina sarà peggio di oggi
Avremo dei problemi avremo delle aziende in crisi avremo delle difficoltà benissimo cerchiamo di trovare
Le soluzioni le soluzioni sono bisogna aiutare quelli che stanno che oggi sono in difficoltà bisogna mantenere gli asset patrimoniale industriali che abbiamo
Vediamo di investire nelle infrastrutture
E bisogna consolidare gli assetti patrimoniali questo Paese ha degli asset patrimoniali straordinari
A degli asset
Che sono i milioni quindi le i milioni di imprenditori di piccole e medie imprese che sanno fare un mestiere che sanno con le mani costruire che sanno fare e questi sono
Sono è cultura è cultura di un Paese che sa che può vincere
Che può
Che può competere
Abbiamo una posizione geografica straordinaria politicamente siamo importantissimi in questo momento politicamente siamo importantissimi gli americani mani americani sono straordinari perché hanno inventato un qualcosa
Che è forse la cosa migliore che per loro era per ricostruire e per riassegnare americani
Noi stiamo vivendo all'elezione del Presidente degli Stati Uniti come se fosse il nostro Presidente
Come se fosse lui avere solo i nostri problemi breve Presidente degli Stati Uniti quello fra gli interessi degli americani
Domani mattina quello sì satanica contro Sicilia e controllo non è perché
Bianco o nero o giallo dipende dal colore della pelle sarà buono o cattivo
Quello è il Presidente degli Stati Uniti
E fa gli interessi degli stabilimenti
E lo farà esattamente come tutti gli altri Presidenti quindi attenzione a non farsi e a non farsi prendere un po'a tale data dal romanticismo di una rimandi una di un benessere di una cultura che è concesso
Questi sono fattori per questo sono ottimista
Sì subito una una
La definirei un'obiezione ma
Io sono molto d'accordo con il fatto che la crisi rappresenti un'opportunità
Per fare delle riforme lo dicevamo prima lei ne ha fatto un accenno ma la cosa che voglio chiederle è questa intanto qual è l'agenda delle priorità cioè lei dice bisogna fare scelte coraggiose in questo momento sarebbe opportuno farlo
Tre quattro cose fondamentali secondo lei dal suo punto di vista Dini imprenditore che ha a cuore i destini non solo della sua impresa ma anche del tessuto produttivo italiano e che la forza lavoro che questo esprime
E poi la domanda collegata e se allo stato degli atti
Tutti i componenti o quelli che devono partecipare la sfida Governo
Imprenditori sindacati il sistema bancario sono all'altezza di reggere questa questa sfida per l'appunto e di sostenere eventualmente questa agenda di riforme da fare proprio cogliendo l'opportunità della crisi
Ma di primo primo punto la cultura
Io credo che un Paese debba debba
Continuamente misurarsi
Con la cultura
Dei quel Paese rispetto al momento che sta vivendo
E nell'immaginare qual è la cultura necessaria per il Paese che vivrà in futuro
Capire qual è la differenza e investire su quella differenza
Noi dobbiamo costruire oggi
Quello di cui avremo bisogno fra due tre quattro anni
Primo elemento fondamentale secondo l'evento
Difendere gli assetti industriali che questo Paese
L'industria l'impresa che è cosa fatta da imprenditori ed ai lavoratori sono un patrimonio straordinario di
Capacità di innovazione di fantasia
Di tecnologia
Terzo
Bisogna che il sistema finanziario italiano che oggi noi
Tanto elogiamo perché
è stato capace di essere fuori o di non essere coinvolto
Lo è stato perché è un sistema finanziario meno sofisticato degli anni
E quindi io vorrei invece un sistema finanziario
In linea con gli altri Paesi capaci di competere con gli altri Paesi
Non è che non deve essere perché è facile essere voglio dire non siamo come gli altri e quindi non corriamo il rischio degli altri certo però non cogliamo neanche i benefici degli altri quando ci sono d'accordo
Quindi
L'ultima
L'ultima credo subito dico l'ultima che mi ha fatto una serie di domande che poi
Diventa difficile perché questi sono le mie impressioni
è che questo Paese deve investire nella sua burocrazia
Questo Paese deve investire per la sua burocrazia
Oggi noi abbiamo una burocrazia con la p minuscola
Chi lavora nello Stato chi lavora nelle regioni chi lavora nelle Province nei Comuni degli enti pubblici deve migliorare
In termini di
Efficienza in termini di eccellenza
Un Paese con una sana
Burocrazia è un Paese che può competere in futuro in maniera molto certo molto più efficiente ed efficace
Grazie dottor Colaninno passiamo adesso alla
A un'impresa pubblica
Vorrei dire tout-court anche se non lo è ma insomma Finmeccanica abbiamo qui
Il dottor Giorgio Zappa che ne direttore generale
Il vostro mi sembra un settore che rispetto agli altri risente molto meno o della crisi anche perché si ha l'impressione che proprio in momenti di crisi
Voi fate anche molto civile però l'industria bellica sia quella che
Molte volte addirittura il puntello sul quale i Paesi si appoggiano per sostenere l'economia nei momenti di maggiore difficoltà prego dottor Satta
Ma intanto
Funziona intanto mi permetta di dire che se siamo pubblici perché abbiamo il tre per cento delle azioni dello Stato
Accettabile definizione ma siccome
Il concetto di pubblico concetto degenerativo quindi preferisco dire che siamo tout cour una grandi imprese internazionale quotato in borsa richiesta su più mercati estremamente competitivi
Questo però non non ho detto pubblicamente non intendevo un carrozzone perché dal mio punto di vista se non è un giorno pubblico esigo Maggiorelli perse nega come o il giornalista nell'accezione normale il pubblico ha un effetto degenerati
Tant'è che adesso abbiamo parlato dell'ampliamento voglio dire della
Della sfera pubblica della della dell'azionariato pubblico quindi faccio questa questa precisazione per il grande pubblico detto questo sicuramente ne siamo diversi perché
Sicuramente operiamo in un settore particolare ma siamo anche diversi delle scelte che abbiamo fatto siamo un'azienda che esporta ormai al settanta per cento sul mercato internazionale
O su grandi programmi internazionali siamo un'azienda che ovviamente ha visto e ha deciso per la per la parte
Per la aderenza quelle che si erano le proprie le proprie attività anche di scegliere e di fare investimenti in campo internazionale quindi non soltanto essere una società che esporta
è indubbio che il settore settore dello spazio della difesa ma non dimentichiamo che all'interno ci sono anche le leggi e i trasporti seppure non hanno un valore un valore inferiore rispetto all'attività di Finmeccanica nel suo complesso se consideriamo soltanto quello che viene definito il business fondamentale di Finmeccanica sicuramente del settore spazio delle difese considerato da tutti
Un settore anticiclico
Non è da oggi voglio dire che
In molti paesi
Hanno saputo apprezzare a valorizzare il concetto che un dollaro di investimento nell'industria aerospaziale della difesa comporta una ritorno di due dollari ovviamente nel non non oltre i ventiquattro mesi
Quindi questo è sicuramente una una verità che molti Paesi hanno seguito e che in Italia si è seguito solo parzialmente
Nel senso che nel tempo ovviamente gli investimenti in questo settore sono investimenti che sono diminuiti non sono rimasti stabili
Io vorrei però tornare al concetto della crisi sicuramente è importante
Il immaginare il futuro ma il futuro si immagina
Se si capisce il durante durante ovviamente è un elemento importante perché le decisioni che prendiamo oggi ci fanno uscire in una situazione migliore una situazione peggiore
Io sono tra coloro che non dimentico le specificità italiane
Perché probabilmente come è stato detto sono proprio momenti di crisi che devono saper individui nel farci considerare quali sono gli elementi per non ovviamente vivere la crisi in maniera un'altra crisi in maniera omologa o in maniera analoga
Cosa intendo dire che è vero che la crisi internazionale è globale
Che forse non eravamo più sani che forse le nostre banche ha investito di meno d'altra parte lo sapevamo che non davano i soldi se non avevano l'ipoteca sulla prima casa quindi voglio dire
è quello che è stato praticamente per anni il concetto di conservativo bancario che assolutamente non fu nel finanziava soltanto una sicurezza totale ovviamente nel giro di un mattino non si poteva perdere quindi voglio dire
Allora lo di pensavamo che fosse un grosso difetto io penso che sia ancora un grosso difetto oggi inevitabilmente poi di essere diventato un grande vantaggio detto questo però voglio dire il problema vero è che noi abbiamo una specificità
Non è che nel due mila otto all'insù nelle otto la fino al mille sette
Quando ovviamente si è capito la grande crisi finanziaria che stava maturando di fatto noi eravamo una situazione di ovviamente di competitività complessiva sia del Paese sia delle nostre industrie sia delle nostre banche
Non è a caso che in quegli anni
Si diceva come ovviamente ripristinare un meccanismo virtuoso per cui le nostre crescite fossero come è stato in molti anni nel passato forse undici alcuni decenni fa
Superiori agli altri Paesi europei perché questo per un Paese trasformatore
Vedere l'elemento essenziale della sua competitività della sua ragion d'essere
Quindi di fatto io direi che in questa crisi
Si sta parlando molto di soluzione per questo dico come viene vissuto e con la risoluzione sì
Si intendono adottare per il durante
Si sta parlando molto di soluzioni sicuramente aderenti a quella che è la criticità e quindi ben vengano gli ammortizzatori sociali
Ben vengano le altre agli altri gli altri ovviamente possibilità ovviamente di garanzie di garanzie anche del credito però di fatto
Di tutto quel dibattito che è stato anche recepito del due mila e quindici o del nostro futuro industriale mi sembra che si sia perduto cenno
Uno uno per tutti sicuramente per esempio non mi sembra che siano stati utili successi
Sulla detassazione degli utili rimessi nelle cave per la capitalizzazione dell'industria non si è avuto successo praticamente sulla fiscalità se si fanno attività di ricerche di sviluppo
è vero che non gli ottanta per cento del nostro PIL è in mano alle piccole e medie imprese ma bisogna anche dire che è in mano pratica elementi solo il venti per cento la spesa delle piccole e medie imprese nel settore della ricerca e dell'alta tecnologia
Quindi voglio dire tutti quegli elementi che fanno e che era un oggetto delle famose delle famose
Delle famose dimensione delle delle di a vestire sui impresa più alto valore tecnologico capace non solo di esportare ma di competere in un mercato globale che rimane sicuramente globale anche la crescita della domanda interna
Non è altro che un palliativo perché di fatto il nostro a parte il fatto che pensiamo di consumatori nati
Quindi voglio dire cinque anni fa eravamo quelli compravano più telefonini nel mondo
Addirittura la nera e tutti gli elettrodomestici e tutte le cose che si potevano comprare noi compravamo quindi voglio dire culturalmente forse anche una riduzione dei consumi non fa male tanto è se ma comunque non si può far riferimento alla domanda interna
In una situazione di che diciamo di mercato globale
Quindi il discorso è che mi sembra che questo durante sia vissuto essenzialmente in termini tattici di risposta che ma questo non riguarda soltanto
Una parte politica o l'altro mi sembra che la politica
Come al solito privilegi di immediatezza di un singolo voto rispetto a quella che è la dimensione della politica di come vogliamo che sia il Paese tra cinque o sei anni anche perché di fatto se non investiamo oggi
Ci sono dei Paesi che approfittano della crisi o che
Ovviamente
Nell'ambito della crisi inducono e lei introducono elementi di maggiore competitività per le loro imprese nel prossimo mese nel Po quando e siccome la ripresa verrà
Cioè dire c'è un mondo sicuramente che marcia verso imprese protezionismo nelle varie edizioni sia finanziarie sia industriali sia
Sia ovviamente di natura di natura proprio relativamente all'impegno degli Stati
Ma c'è un mondo che sta anche andando verso degli aiuti significative le proprie imprese soprattutto alle grandi imprese che al momento della di partenza avranno un situazione nettamente superiore intermedi capacità perché investono
Non soltanto sulla capitalizzazione di queste imprese
Ma impongono a questi imprese di investire anche sul loro futuro quindi sugli investimenti tecnologici e sugli investimenti per aumentare la sua capacità esportativa
Quindi questo è un elemento di fondo cioè se non le crisi e questo in aziende normale
Molto spesso voi sapete perfettamente che quando ci sono delle crisi aziendali le crisi tendono anche a fare emergere degli altri obiettivi è di natura importante che abbiano ovviamente un significato per la ripresa duratura dell'impresa
Ecco io penso che anche le decisioni che verranno prese questo durante siano decisioni importanti per il nostro futuro se non le facciamo
Alle soglie della ripresa né consuntive Remo che siamo il terzo Paese come debito pubblico ma non siamo il terzo Paese per PIL
Che abbiamo delle produttività scarse che il nostro sistema
Ovviamente i punti nevralgici della nostra dilatazione del debito pubblico sicuramente non sono stati affrontati perché non abbiamo avuto il coraggio perché abbiamo preso un altro alibi per non fare quello che è necessario
Ricordiamoci che il debito pubblico poi si chiama pubblico perché è di tutti anche dei più poveri
Mentre ovviamente il risparmio essenzialmente privato quindi riguarda qualcuno e tendenzialmente questo risparmio e la sommatoria di chi ovviamente benefici anche di situazioni di fiscalità diciamo così proprio improprie rispetto ad altri
Senta bene ha fatto un cenno nell'ultima parte del suo ragionamento cioè il protezionismo e gli aiuti di Stato per molti Paesi cominciano massicciamente a derogare nei confronti delle proprie industrie voi vendete
Gli elicotteri Obama gli aerei a tutti i principali Governi del mondo quindi per voi la globalizzazione come dire quasi unanime diconsi istante il vostro essere
Impresa
Tra gli economisti comincia però a circolare l'idea che
Il portato finale di questa crisi sia un processo inverso cioè c'è chi parla esplicitamente di dei globalizzazione
Lei non lo vede questo rischio e non cominciate ad avvertire nel vostro lavoro la vostra attività
Che ci sia proprio una una contrazione di questo che a mio parere insomma al di là di tutte le storture però è stato un elemento di forza delle economie mondiali di questi anni
Ma io ritengo che sicuramente questa fase di crisi sia una fase
Che bisogna monitorare nel senso di non aumentare delle
Degli altri elementi tossici dopo quelli finanziari che sono quelle protezionismo e della lei a chiusura verso il mercato interno o dei criteri per così dire di dimensione di dei globalizzazione
è indubbio però e ritorno al discorso di prima
Che non dimentichiamoci che stiamo parlando essenzialmente di due elementi fondamentali
Innanzitutto e non siamo solo esportatori ma siamo anche presenti come investitori su altri mercati importanti e significativi per noi quindi siamo investitori e non solo esportatori quindi beneficiamo comunque di situazioni interne ricordo tutti che il nostro settore comunque
Per sua natura già priva di elementi per così dire non dico protezionistici ma sicuramente
Di di legame stabile importante con il proprio cliente nazionale o la domanda
O la domanda nazionale i due Paesi più seriamente più libero nel settore sono sicuramente
L'Inghilterra l'Italia in Europa mentre quando si può dire questo di meno per dire gli altri Paesi continentali e abbiamo venduto gli elicotteri in un Paese che comunque si è il Paese più liberal del mondo ma la capacità anche di regolare questo questa lo forma di federalismo
Noto a tutti che se vendere in America significa che bisogna ottemperare al concetto di by America che riguarda praticamente
Produrre in loco circa sessanta per cento dell'attività industriali
E ci sono la bellezza di cinquecento seicento regolamenti euro norme amministrative
Che ovviamente regola la materia dell'Expo quindi se abbiamo venduto l'elicottero l'abbiamo venduto insieme agli amici inglesi perché evidentemente era un prodotto importante significativo e qui ritorniamo a quello che ho detto se non a livello di mettiamo mano
A quelle che sono veramente una capacità di competizione globale
Il che si intende si tende a dire Investimenti
Che abbiano un senso non soltanto
Per il mercato domestico di appartenenza ma con una visione ovviamente più allargata di quello che sicuramente sarà il mercato di domani ovviamente le nostre capacità di crescita di resistenza quando
Sì ed è uscita dalla crisi
Saranno inferiori e quindi a questo sì dovremo gestire una crisi che sarà tutta domestica rispetto alla competitività internazionale
Bene grazie dottor Zappa da una grande industria italiana che vende in tutto il mondo ad una grande multinazionale
Che è presente in Italia e quindi
Io vorrei chiedere al dottor Angelos papà Dimitriu che presidente e amministratore delegato del gruppo Glaxo Italia
Qual è la sua
Visione delle cose proprio da questo osservatorio particolare e tenendo presente che mi pare uno degli altri fattori critici
Del nostro Paese sia questa endemica in capacità di attrarre capitali dall'estero prego dottore sì
Io innanzitutto vorrei fare un commento sulla conversazione precedente sia parlato molto di come il debito pubblico alto ci crea problemi in fare una politica anticiclica quindi
Diciamo investire un po'più aggressivamente come fanno altri Paesi
Secondo me anche questo in teoria si potrebbe fare non dobbiamo dimenticare che il debito pubblico accumulato negli anni non è da solo è un c'è un binomio fra un debito pubblico accumulato alto
è una struttura di spesa pubblica molto alta secondo me
Quello che stanno facendo altri Paesi e stanno aumentando molto il debito pubblico avendo sia debito accumulato basso che una struttura di spesa pubblica relativamente bassa
Per un Paese come noi e non parlo diciamo a livello politico per per i motivi di questa conversazione o anche il vantaggio di non avere un passaporto italiano quindi di non avere anche diciamo la anche la a
Il possibile sospetto di volermi coinvolgere politicamente ma io credo che l'unico modo in cui i mercati finanziari non punire ebbero Italia
Ho un Paese di altro debito come non so la Grecia sarebbe se questo viene con una simultanea ristrutturazione del livello e della più della tipologia di spesa pubblica così i mercati
Potrebbero vedere
Una mossa forte anticiclica di un Paese indebitata abbinata a una musa di ristrutturazione
De il tipo di spesa pubblica che ha portato dove siamo quindi abbinato potrebbe essere accettabile non abbinato secondo me potrebbe arrivare a un crollo di fiducia nel Paese e quindi aumenti dei costi finanziari quindi
Diciamo volendo essere pratici pragmatici bisogna vederlo così io non dico cosa fare cosa non fare ma bisogna vederlo come un binomio e trattarlo così
A livello diciamo di impresa quindi qual è la reazione di un manager di una grande impresa che secondo me e anche molto rilevante per tutte le imprese
Io vedo
O due pensieri pratici perché diciamo
A noi il beneficio di poter pensare è relativo perché dobbiamo anche agire ogni giorni perché i conti vanno e vengono
Io ho quattro pensieri su questo di prociclicità anticiclici
I pensieri procedure si è la prima cosa è che il mondo è cambiato
I mercati gli azionisti non guardano più la crescita dei profitti che secondo ma e secondo me è stato la focalizzazione della decada precedente e magari anche un grande fallimento del sistema
Ma guardano la cassa come fa un piccolo imprenditore no Guanda nel bilancio guardano i veri soldi su
Diciamo a i libri dell'azienda
Non la crescita dei profitti questo vuol dire che si devono prendere delle azioni coraggiose difficili
A volte tagliare spesi aggressivamente a volte fare situazioni non
Non piacevoli lì e importante tagliare il gas e non il muscolo è molto pericoloso tagliati muscolo
La seconda azione che io vedo è che le imprese in questo momento devono pensare molto bene
Dell'aspetto della coesione sociale
Perché dico questo non perché è una cosa bella da dire
Alla fine a questa crisi sta creando grandissime tensioni sociali noi come impresa deve non operiamo con un diritto divino operiamo con un diritto che ci dalla società di operare nelle economie dove operiamo
Quindi
Quando facciamo le nostre operazioni che dobbiamo fare secondo me quando soprattutto grandi imprese che hanno spazi dobbiamo trovare il modo di fare
Oltre il minimo necessario cercare di creare un ponte per le persone che per forza devono rimanere fuori per
Agevolare questi passaggi sociali quindi
Secondo me queste sarebbero lì i due pensieri prociclicità gestire la cassa fortemente tagliare costi secondo farlo in un modo che non ha gravi
La tensione già esistente della coesione sociale
Le due altre mosse secondo me sono anticicliche le imprese forti le imprese che hanno prodotti e tecnologia adesso devono investire nei suoi Macchi e nella ricerca
La ricerca indica che durante le crisi le aziende più performanti
Investono molto di più delle altre sui loro prodotti sulla innovazione
Questo è critico io lo dico anche dal punto di vista della industria farmaceutica
Che in questo Paese investe fortissimamente sulla innovazione sarebbe la seconda industria dopo il settore allargato automobilistico nella
Nella ricerca nella innovazione
Chi è anche si permette di poter esportare e anche diciamo e anche un capitolo piccolo virtuosa di spesa pubblica perché il farmaceutico convenzionata negli ultimi anni dal due mila uno due mila otto
è andato a meno trecento milioni la spesa pubblica sulla salute andato più trentaquattro miliardi trentacinque miliardi quindi diciamo magari la gestione pubblica qua è stata buona noi continuiamo ad investire continuiamo ad esportare
Siamo in crisi ci sono cadute tre grossi aziende multinazionali negli ultimi due mesi ne avremo anche ripercussioni in Italia quindi
Non siamo in piccola crisi però tutti quanti noi dobbiamo investire sulla ricerca e anche sui marchi l'ultimo commento che vorrei fare dal punto di vista di un'azienda o di un imprenditore o di un manager
Questo è il momento in cui
Uno trova sul mercato
Aziende prodotti tecnologie a buoni prezzi
Quindi
Le aziende che hanno un modello di business futuro alle aziende che possono scommettere su come possa essere il mondo due-tre anni avanti le aziende che hanno fiducia in se stesse e le aziende che hanno soldi veri sui bilanci
Devono fare una lista di spesa devono strategicamente investire
Anche con consolidamenti anche con delle acquisizioni perché in questi momenti di valutazioni relativamente basse delle aziende a volte
Acquistare e molto più efficiente che espandere organicamente quindi io avrei questi quattro come enti
Diciamo pratici dal punto di vista di un manager di una grande azienda mi ha chiesto anche una domanda su l'investimento estero dichiararsi era cosa e poi ho richieste che lamentiamo danni noi italiani arrivano i capitalisti
Ho il piacere o anche l'onore di coordinare gli investitori esteri in Italia per conto di Confindustria nell'ultimo nell'ultimo anno io li vorrei fare solo oltre commenta il primo commento che vorrei fare e che
Comunque c'è una presenza di investimenti esteri di capitali esteri in Italia molto notevole direi solo che abbiamo settemila aziende di capitale estero operanti in Italia
Danno occupazione ottocentocinquanta mila italiani
E crea hanno un valore aggiunto equivalente a più o meno cinque punto cinque cinque punto sette per cento del PIL italiano quindi presenza importante e sul versante della innovazione
Se lei si dà conto che la media azienda italiana investe in Italia a zero punto otto per cento del suo valore aggiunto la media azienda multinazionale in Italia ne investe sette per cento quindi otto nove volte
Più intensità di ricerca in più
Con delle collaborazioni le filiere virtuosi con delle aziende italiane metalmeccanico alta tecnologia veramente virtuosi in cui in tutta questa spesa di ricerca accede coinvolgimento del settore locale molto molto importante quindi
C'è una presenza importante
E c'è una presenza che crea valore
Secondo punto c'è un problema
E io definirei il problema in confronto con la Francia e non lo definisco in confronto con l'Inghilterra la Germania lo quello lo definisco in confronto con la Francia perché è vero che noi
Abbiamo problemi di produttività ma i francesi non sono messi meglio anzi credo che complessivamente la industria francese a un po'da invidiare in tanti settori dall'industria italiana prima cosa e vero che noi abbiamo
Problemi complessivi discosti Ax flessibilità di lavoro ma la industria francese non è per niente messa meglio
E
I nostri lavoratori secondo me come singoli come competenze sono molto più flessibili molto più innovativi e molto più reattivi deve lì lavoratori francesi e
Un mistero ed è un po'inaccettabile che noi siamo indietro i francesi nell'attrazione de gli investimenti esteri credo le abbiamo un po'approfondito questo
Credo che purtroppo tutto questo è a costo zero per i francesi vuol dire che
Secondo me
C'è una grande stima di certe scelte di lungo termine francesi e quindi
Energie a costo basso perché se è stata una scommessa coerente nella nel nucleare
Non so una rete ferroviaria micidiale perché c'è stata una lunga diciamo a linea d'investimento sulle comunicazioni addirittura avrete letto Mandelson gli inglesi
Hanno
Accettato pubblicamente che magari lì i francesi sono stati più bravi di loro che questo già la dice lunga
L'altra cosa secondo me e che in Francia c'è il dottor Colaninno ha parlato di burocrazia con la P maiuscola io lo chiamerei amministrazione pubblica stabile sotto la politica che funziona
E lì
L'elemento ENI che tutti in Francia dal premier all'ultimo amministrativo sono venditori della Francia prendono la borsa e in un modo coerente di priorità tutto il sistema agisse
Come il venditore della Francia con questo secondo me riescono a trarre un po'di più di noi
Io li avrei solo un pensiero
E sarebbe un pensiero a costo zero non siamo andati nel Comitato analizzare diversi fattori di attrattività no e possiamo fare punteggi crescita PIL demografico su e giù costi di lavoro quello che volete le cose che fanno gli economisti che la dicono tutta e non dicono niente no
Io sono economista di estrazione quindi mi mi permettete di fare questo commento
Ecco
Ovviamente mediocre ci sono anche molti illustri economisti qua dentro quindi io la faccio per me non non non non per l'audience
Però lì se lei va a vedere questi indici di competitività e fa la mappatura dei Paesi a parità di competitività noi abbiamo più spazio quindi anche a questa competitività media nostra
Ci sarebbe molto più spazio per arrivare alla linea di tendenza a costo zero secondo me cosa manca secondo me manca
La possibilità per un investitore di avere aspettative stabili in questo Paese
Quando ti arriva un incentivo fiscale quando tu se un'azienda che deve fare un investimento che dura dieci anni
Ti arrivano incentivo fiscale con una finanziaria x no
Questo incentivo va avviene si modifica su e giù giù quaranta volte
Nell'arco di un anno di due anni di tre anni quindi fai molta fatica avere aspettative stabile che ti permettono di pianificare
Secondo me
Quel poco che si può fare quel poco che si sta già facendo senza soldi incrementali avrebbe molto più lontano
Con una sensazione di dialogo fra le parti una sensazione di creare una linea mento che molto desiderato l'investimento
Estero anche in questo Paese e dare una sensazione che qualsiasi misura anche diciamo di poca entità monetaria possa essere calcolate contatta in un modo stabile grazie
Sì grazie dottor Papa Dimitriu
Se posso fare un'altra battuta quello che lei dice assolutamente sacrosanto a proposito della totale incertezza del quadro politico e amministrativo italiano diciamo che
A costo di dare un dispiacere chi ci ospita ma con un Pd al ventidue per cento il problema italiano è stato felicemente o in felicemente risolto a seconda dei punti di vista
Perché credo che il quadro sia stabile per diversi anni comunque al di là delle battute politiche né da una grande multinazionale ad un'altra grande realtà italiana
Che però è di
Cara ha caratteristiche completamente diverse la cooperazione quindi
Vorrei che il dottor Carlo Zini che Presidente della CM beni decidesse il suo punto di vista su tutto quello che abbiamo detto finora alla crisi e la specificità italiana negativo in positivo grazie dottor
Venti tanto ci partendo dalla crisi io credo che le valutazioni che sono venute sono largamente condivisibili e anche
Siamo così da un imprenditore cooperativo perché
La differenza sostanzialmente nella cooperazione non è come si affronta problemi industriale
Ma nelle cooperative di lavoro che io rappresento
Dovrebbe sostanzialmente esser la differenza di come stanno gli uomini all'interno dell'impresa
Tenete presente che questa impresa è ormai facciamo parecchie centinaia di milioni ce ne sono parecchi di questi prese nacquero l'inizio del Novecento
E sono state il prodotto di crisi
Non sono nate uniformemente in tutto il territorio nazionale
Ci sono stati ambiti in cui la spesa pubblica la mia cooperativa che ha l'acronimo braccianti e che all'ora
C'erano grandi investimenti pubbliche pubblici di demolizione delle cinte murarie varie operazioni voi nati sotto la spinta
Forse sotto la levatura della Camera del lavoro quindi
Abbiamo avuto occasione con Epifani di fare il centenario lo scorso anno
E non a caso nell'Emilia Romagna il fenomeno migratorio verso i Paesi dell'America è stato molto inferiore a quello del Veneto perché non è tutto uguale io condivido le ragioni condivido le valutazioni neanche i problemi
Però non farei un'opera come dire di appiattimento non tenderei a dire che destra e sinistra sono la stessa cosa ci sono delle sostanziale diversità e anche nelle ricette che vengono proposte
Sarebbe opportuno una fase come questa percepire una maggiore coesione sul piano sociale e politico
E non è certa che non certo stato lungimirante come dire la firma di un patto noi l'abbiamo vissuto in modo molto drammatico qui apro una parentesi per fortuna anche con le associazioni della Confindustria siamo riusciti
A lanciare gli Stati generali delle costruzioni coinvolgendo tutte le parti sociali CGIL compreso perché in un momento come questo la coesione sociale si pratica pur con dei fatti non con delle esclusioni
E da questo punto di vista
Lasciatemi dire da
Tenendo presente che le imprese cooperative sono progettate e si voglia fare un paragone rispetto alla l'etica come dei maratoneti no non rispetto dei velocisti cioè sono soggetti
Progettati per durare nel tempo e quindi non vedo la massimizzazione del profitto a breve la creazione di valore
E una riflessione che stiamo facendo e che buona parte di quello che ci hanno propinato come valore in questi anni in realtà è stato una grande illusione se non proprio una grande truffa
Il fatto di montare questa nel
L'IVA finanziaria portarla al paradosso
Nei Paesi più avanzati producendo anche delle redistribuzione di reddito a vantaggio di classi che si sono sempre più arricchite e in parte spostando
Il problema da un rigetti mo'profitto attività industriale all'anno incremento delle rendite per certi della rendita finanziaria ma anche quelli mobiliare di tipo
Parassitari
E io credo che in questo per azione di grande cioè e una grande opportunità la crisi perché consente di guardare avanti ma bisogna a mio giudizio fare anche un'operazione di trasparenza
I responsabili principali di questo pensiero dominante dovrebbero essere messi a lato
Coloro che si sono distinti per
Avere in qualche modo agevolato questa
Evoluzione del capitalismo finanziario molto spesso anche con finalità di arricchimento personale guardiamo che il problema etico comunque non è secondario
Non siamo ancora imprese nelle quali come dicevo ridetti
Fra l'operaio il dirigente insomma c'è un rapporto che si misura ancora non di chi L'Unità fosse leviamo la vicina qui si arriva le centinaia se non
A volte le migliaia e questo non mi sembra che sia l'elemento che scatena la fiducia del lavoratore no rispetto
Alla classe dirigenti in senso generale
Tenete presente che poi molto spesso le vittime di questa grande illusione sono normalmente la gente più normale per cui erano stati convinti fino a poco tempo fa in un settore che io conosco bene
E che spesso a a torto quello delle costruzioni visto non tanto positivamente dall'opinione pubblica
Erano stati convinti da istituzioni finanziarie
Che era più comodo farsi la casa indebitandosi perché tanto il debito non costava niente e si mettevano i risparmi in prodotti finanziari che rendevano tre volte tanto io
Ricordandomi da giovane pensavo la favola di Pinocchio nonché metteva soldino sotto lì e si raccontava la gente che cresceva
Con l'effetto che sta gente si è ritrovata con il debito e gli attivi che non ci sono più
E quindi sono
In una situazione estremamente negative è io credo che irresponsabili sul piano ideologico e sul piano pratico di questa situazione vorrebbero emarginati
Non a caso l'operazione che è venuta negli Stati Uniti mi sembra un'operazione di questa natura poi gli Stati Uniti sono fondamentalmente prima di tutto pro
Pomo loro
Ma indubbiamente possono rappresentare una ventata di innovazione non indifferente e quindi anche la coesione vuole poi praticata nei fatti
L'impresa cooperativa quindi da questo punto di vista anche il discorso che si faceva prima
Indubbiamente ci sono cose che non sono di destra né di sinistra però le tasse e l'UE il perché è un fatto europeo le tasse sono di sinistra perché altrimenti non se ci dimentichiamo alcuni fatti
Come dire ovvi rischiamo di di fare un po'confusione e dice bella forse lo dice la cooperativa che le tasse non le paga e invece non è così
Non è così e nelle prime dieci imprese di costruzione di cui siamo leader fra i costruttori ci sono quattro cooperative
Almeno in tre degli ultimi cinque anni la somma delle imposte pagate da quelle quattro cooperative come valore assoluto di imposte sui redditi è stata superiore alla somma delle imposte pagate dalle altre
Uno può dire perché evidentemente avranno mercato agevolato non lo so con quali sono i i le valutazioni io dico perché è un'impresa normalmente trasparente che a una e elemento di regolazione e di
Come dire
Dico obiettività di trasparenza che è un elemento naturale per poterla farle BBDO in questa fase credo che sia giusto che emerga anche un legittimo orgoglio da parte di una forma di impresa che è stata
Eccessivamente in qualche modo messa in margini e tenete presente che la forma cooperativa non solo in campo industriale ma
Né all'interno del nostro Paese rappresenta un PIL che ormai tocca poco meno del dieci per cento e quindi sarebbe un fenomeno da studiare perché dove è più sviluppata è anche vero che c'è un maggiore livello di coesione sociale un altro elemento che vorrei darvi
In Emilia Romagna dove è localizzato il settanta per cento dei industrie cooperativa il tasso di delocalizzazione dell'impresa e che sono patrimoni dei territori portati in giro per il mondo
è dieci volte
A a essere come dire buono ma oltre dieci volte inferiore a quello che c'è nel Veneto indubbiamente i due modelli di sviluppo sono modelli diversi noi anche per prospettare dei modelli di sviluppo di prospettiva io credo che dobbiamo prospettate i modelli in cui
La rendita l'arricchimento eccessivo gli squilibri devono essere combattuti e per questo da un certo punto di vista
Credo sia indispensabile
Un sistema di regole
Io vedo perché da certe parti c'è una certa insofferenza sulle regole però quando
è il momento più opportuno laddove lo Stato interviene
Per cercare di introdurre delle regole di questi giorni il dibattito di quei manager dell'industria
Assicurativa americana nonché
E distribuiscono i bonus e quello dice ma ci sono dei contratti ma se questa falliva non c'era più neanche i contratti così se non introduciamo delle regole rispetto al valore vero creato e alla misurazione di fatti concreti percepibili e diffusi
Alla fine rischieremmo come diceva il professor De Cecco stamattina passata la nottata di tornare su un modello di sviluppo uguale a quello precedente
Quindi io credo che e questi temi che siano molto importanti solo caratterizzano l'impresa cooperativa che ha tanti limiti e più lenta
Ha sicuramente un maggior radicamento territoriale promette una propensione a rischi inferiore però nel mix nelle varie forme io non voglio per l'amor di Dio omologare alla forma cooperativa Dio ne scampi
Voglio solo porre il problema di come oggi l'economia sociale di mercato sia forse una risposta più europea la crisi
Che dovremo in qualche modo tutelare e cercare di mitigare rispetto a quegli eccessi che promette sono tipici di una certa visione
Ne americana anche ci hanno portato dove ci hanno portato in questa fase di crisi
Teneva a sottolineare alcuni aspetti oltre l'elemento della coesione e quindi
Anche sul piano politico ci vorrebbe indipendentemente dal venti per cento della forza di opposizione qui che sembriamo perennemente in una partita di Canal ci sono dove l'importante sono i sondaggi il risultato della prossima competizione e qui si perde la visione strategica
Che non spetta certo l'imprenditore dovrebbe spettare la classe dirigente del Paese
Rispetto alla quale un'altra parentesi c'è molta sfiducia della gente
In parte il risparmio maggiore degli italiani in uno stato sistema di welfare che all'avanguardia che tutti ci invidiano probabilmente deriva anche dalla sfiducia rispetto
Alla effettivo rapporto con la classe dirigente
Poi c'è un altro problema che io ho accennato prima
Del debito pubblico e degli interventi su cui agire ci sono vari fronti
Se però associamo il fatto che il debito pubblico alto in generale a differenza di altri Paesi si associò un forte risparmio privato io
E noi continuiamo a dire sono sicuro di poter dimostrare che nel nostro caso non è vero buona parte di quel maggior risparmio probabilmente oltre che la propensione deriva dalla evasione fiscale
Badate che c'è un problema in fase anche di crescita rispetto al quale ci sono altre fattori di costo complessivo di welfare ma indubbiamente questo rapporto che porta i cittadini una ricchezza
E anziché una richiesta pubblica introduce degli elementi anche di iniquità di questo tipo
Io credo che ci sia nell'industria delle costruzioni oltre alle altre imprese cooperative molte di queste sono manca manifatturiere molte sono centenari un altro fenomeno da studiare di questa impresa che io porre l'attenzione
In convegni anche di questo tipo trasportare appunto il problema della
Tassazione che peraltro laddove e concessi in formaggi Polato oltre che produrre comunque un gettito enorme
E la
Il lo scambio per l'alienazione perenne di un patrimonio cresta dell'impresa è qui che la fa stare più stabile ed è per questo che
è costretta a progettare il proprio futuro cioè non è vendibile Ute localizzabili
Io credo che del da questo punto di vista nell'ambito del settore delle costruzioni
E ieri abbiamo avuto un'audizione al ministero e anche qui
Sono d'accordo con colonnine utile distinguere destra e sinistra probabilmente in questa fase nonostante non fosse il compito di quel mondo perché dopo tanti anni di crescita in Iraq inevitabile un momento di calo
E sia opportuno tutelare l'impresa di industrie costruzioni italiane che comunque i vertici esporta circa il trenta per cento dei fatturati quindi non è un un'industria da poco
In questa fase ci sono opere infrastrutturali probabilmente alcune di queste verranno
Forse messi in opera più avanti ma devo dire che c'è un fermento notevole attua attorno attuale Ministro per cercati mettere in campo effettivamente opere fattibili purtroppo qui ci si scontra con un
Problema
E che mi ricordo che l'onorevole Bersani ci pose anni fa e cioè del fatto
Chi le opere pubbliche l'illusione di poter costruire le opere pubbliche solo con capitali privati si potrebbe scontrare con obiettive difficoltà fino a poco tempo fa sembrava che ci fosse non vi è un'abbondanza di capitali del suo sul mercato finanziario di capitali ce ne sono molto poche e quindi di opere che sarebbero fino a poco tempo fa progettava ricostruibile oggi non ci sono
Però indubbiamente questo piano al suo valore ci sono altri piani che potrebbero essere più immediatamente spendibili
Credo altresì che sia molto importante quella mozione approvata dal dal Senato lo dalla Camera e sono un ricordo qui è stato approvato unanimemente di allentamento del Patto di stabilità dando la responsabilità i Comuni di fare dei piani
Ben venga un piano come l'inizio del secolo scorso ci fu un piano di grande bonifica dei territori ci potrebbe essere un piano di rinazionalizzazione delle risorse idriche che in buona parte sono sprecato e ci sono tanti modi di fare investimenti e non consumi
E siamo sicuri di non sbagliare poi si potrebbe effettivamente aumentarla spesa pubblica in una fase in cui però almeno si sostengono occupazione e impresa
Da questo punto di vista
L'altra proposta che è venuta fuori da Confindustria io credo che in questa fase sia interessante quantomeno vada stimolata
Soprattutto nei confronti dell'impresa e grande serie che pagano tasse e contributi e quant'altro siccome è molto probabile che nei confronti dell'INPS l'industria le costruzioni non ci sia attenzione da parte delle banche perché obiettivamente devono fare loro mestiere in questa fase
Forse molto per colpa dei grandi immobiliaristi non tanto dell'industria in senso stretto ma è poco raggiungibile dal credito bancario sarebbe accettabile temporaneamente probabilmente dilazionare i tempi di
Il pagamento delle imposte quindi dei minimi slittamenti perché siamo certi a questo punto di avere una cassa immediata e fruibile per salvaguardare i posti di lavoro
Posso chiederle una sua valutazione sul piano casa del Governo anche se voi fate costruzioni di altro genere diciamo così però
In base alla vostra esperienza nel mondo cooperativo quello è un
Può essere un volano oppure no
Con come in tutte le cose che ci sono valutazioni di ordine diverso più o meno politico l'altro giorno in un convegno non non sapendo i contorni e e distinguendo mi in modo un po'
Però anomalo le ho dato un giudizio positivo
Dopodiché è chiaro che il Piano casa fa il paio con i furbi e quindi che dobbiamo pensare che gli italiani sia in tutti i furbi e realtà bisognerebbe avere anche un po'più di senso civico di autoregolazione di fiducia
E è stato comunque una misura che da quello che si sente dire è stata percepita favorevolmente adesso non so se può mettere in moto quegli ordini di PIL e che tipo di scempi può produrre
E quindi all'interno del Piano casa ci sono tanti aspetti
Più positivi come l'housing sociale e quelli un po'più
Come dire sensibili come gli aumenti di cubatura e quindi il premio della rendita che bisogna valutare ma in questa fase
E in questa scarsa coesione che abbiamo livello politico cerchiamo di valorizzare tutto quello che può venire proposto cercando la salvaguardia dell'industria perché indubbiamente l'industria delle costruzioni non quel milione e mezzo
Di cui Epifani sa perfettamente che duecento mila sono merito dei turche delle regolarizzazioni perché era sommerso che era venuto e quindi di una
Forte operazione di trasparenza voluta anche in primis da Confindustria dall'ANCI degli ultimi anni che dovremmo
E salvaguardare come fatto unitario
Ebbene ce ne sono trecento mila che sono rischi come per cui
Lo forse l'unica impresa che in senso aggregato per tutti i quindici anni trascorsi a prodotti
Contributi positivi al pile puri è vero che non esposte in parte parte molto consistente non è in prima linea non è sottoposta la concorrenza ma questo fa parte della politica industriale di un'azione che se ne possa far carico un settori in questa fase
Secondo me tutto quello che fa
In ordine
Direi come misura dal nostro punto di vista prima di tutto una vero allentamento del Patto di Stabilità per capire se le risorse ci sono cioè se c'è cassa per con conta la competenza ma adesso ci vuole cassa
Secondo il piano di infrastrutturazione evidentemente ogni Governo a suo sensibilità
Sarebbe importante che il Governo che viene dopo non abolisce le opere del Governo precedente perché questo crea solo confusione
E il Piano casa che io credo abbia comunque un valore positivo in questa situazione grazie dottor Rosini o otto minuti io vorrei fare un giro finale proprio telegrafico
Per le conclusioni anche una domanda veloce che aggiungo io dal vostro punto di vista l'altro tema che tutti si chiedono è
Quanto durerà questa crisi c'è chi parla di prima del due mila dieci non si rivedrà l'uscita dal tunnel chi dice che invece già a fine due mila nove qualche segnale ci sarà Epifani
Ma dove nove direi direi di no
Perché l'andamento non mi pare
Che dia questa
Per ad occhio e croce noi chiuderemo due mila e nove tra almeno tre meno quattro per cento e non
Quindi non è che siamo
Strana Petra mento grande
Mai successo
Una parte di questo si trascinerà sicuramente sul due mila e dieci per l'effetto spesso dei numeri
Quindi si tratta di capire che migliora antiche miglioramento parliamo
Cioè
Sessi vuole dire che nel due mila e nove tocchiamo il punto più basso
E da lì è un po'si risale allora è probabile che questo sarà
Cioè col due mila nove arriviamo al punto più basso e dal due mila dieci si comincia a risalire se poi la risalita ha sempre un valore negativo
Ho un valore positivo oggi tendenzialmente sarei portato a dire che anche il due mila dieci magari di poco ma mantiene un valore negativo
Grazie dottor Colaninno ottimista anche su questo
Ma allora
L'ottimismo come si può dire
Gran Asciano diciamo una ecco
Alla fine di un processo mentale uno ottimista o pessimista uno spera di farsa ospedali non farcela quindi è un fatto è una sintesi di una serie
Di fattori aspra
Totalmente soggettivi quindi
Inutile anche da
Da esternare io credo che verso
Allora chiede una previsione
Sempre difficile fare una previsione su
Sistemi complessi come quelli che stiamo unico nel quale viviamo
Io credo che
In termini
Di per dare una risposta
Rispondo facendo il ragionamento di un imprenditore che deve
Pensare oggi a quali prodotti e su quali prodotti investire per il due mila dodici due mila tredici perché questi sono i tempi
Poi del ciclo della nostra nella Piaggio degli altri
Diceva bisogna definire
E individuare in termini di probabilità quali sono gli eventi
Che devono succedere per cui la situazione signori
Il primo elemento secondo me è il rapporto fra
Cina e Stati Uniti e ripreso negli Stati Uniti che probabilità c'è
Che questo tipo di fenomeno succeda nel due mila nove piuttosto che
Scusate che piuttosto che nel due mila dieci
Io credo che la proprietà che sia
Che questi due Paesi trovino un accordo al punto tale che gli Stati Uniti che l'economia americana
Possa
Riprendere
Nel due mila nove è una priorità abbastanza scarsa l'avere di più per il due mila dieci ma è una probabilità
Secondo fattore
Una volta che gli Stati Uniti riprendono la marcia
Una volta che i rapporti fra
Stati Uniti e Cina dal punto di vista finanziario delle valute
Troveranno un loro equilibrio quanto tempo occorra per cui
Il beneficio di questa ripresa
Possa arrivare sui nostri nel nostro Paese
è difficile dare una risposta su questo perché
Cinque su questo
C'è il concorso di nostri comportamenti non c'è solo il concorso dei comportamenti degli atti
E quindi
Io non vorrei dare una risposta vive due mila nove piuttosto che due mila dieci
Io credo che
La tendenza alla soluzione dei problemi
è già cominciata
Il processo è già cominciato
Perché indubbiamente il processo si legge tesa a convincere
Noi dobbiamo lavorare perché
Secondo me invece dobbiamo congiunta concentrarsi sul lavoro
E sulle vincite sulle decisioni che ci sono da prendere per
Passare questo temporale
Subendo meno danni possibili
E quali sono le azioni che dobbiamo intraprendere perché i danni siano al minimo
Questo nostro facoltà
Queste misurabili nel tempo dipende dalle nostre decisioni dipende dalla qualità delle nostre decisioni dipende dal tempo delle nostre decisioni
Questo credo che sia
La il problema più importante perché da queste decisioni poi deriva quel senso di ottimismo di pessimismo che può in ciascun individuo la molla che lo porta a fare piuttosto che a non fare
Grazie mi sembra questa sua risposta più improntata al pessimismo della ragione per i quali
All'ottimismo della volontà dottor Zappa lei
Difficile rispondere perché ovviamente saremmo sarei l'uomo più ricco del mondo se riuscissi ad avere la risposta
Diciamo che c'è un un elemento di fondo per cui
Non penso di essere pessimista ma realista la ripresa sarà un po'più lontana
Di quanto è stato detto quindi in un primo perché ovviamente in una situazione abbastanza devastata
Gli elementi psicologici sono sono importanti e quindi di fatto ad oggi non mi sembra che ci siano elementi sufficienti per cui
La gente diciamo così abbia una visione diciamo di più
Più ti mistica
D'altra parte non dobbiamo dimenticare che i bombardamenti che fanno dire che gli elementi sono tossici non sono ancora del tutto conosciuti e potrebbero in certo qual modo annidarsi con una forma virale
Non ancora sotto controllo sono gli elementi che non inducono atteggiamenti psicologici ottimistici
E poi sicuramente diciamo così se come spero
Sì al momento in cui si uscirà della crisi
Diciamo che i modelli culturali esasperati non saranno più gli stessi
Ci saranno meno giovani
Che parlano solo di trimestrali gli
E quindi di fatto si ritornerà a guardare di più la tecnologia e prodotti gli investimenti
Allora a maggior ragione se si uscirà con un modello culturale non esasperato come il precedente anche in questo caso bisogna scontare tempi diversi un po'più lunghi
Quindi diciamo che nel due mila dieci fine due mila dieci inizio due mila undici potrebbe essere un punto di svolta
Grazie dottor Zappa sul palco Dimitri si io anche se le previsioni sono difficili io seguirei diciamo la previsione di dottore Epifani anch'io penso entro due mila dieci troveremo qualche segno positivo un'inversione di tendenza
Io vorrei dire che
Noi abbiamo vissuto un periodo in cui siamo stati sotto performanti in un periodo positivo laddove c'è un periodo di rottura
Noi ancora abbiamo o un settore manifatturiero che fai trentatré trentaquattro per cento del PIL
Solo la Germania a questo livello di settore manifatturiero noi abbiamo tecnologia e competenze in casa e settori forti che possono girare
è vero che adesso stiamo prendendo la botta forte di del calo di beni durevoli
Però
Tenendo veramente dritti e capendo bene quali sono i nostri vantaggi competitivi nei confronti degli altri secondo me noi possiamo una un ritorno molto forte
Dobbiamo rassegnarsi al fatto
Che la ripresa non sarà con la medesima conti dura e pura azione in cui abbiamo ci saranno aziende che falliranno imprenditori che non ci saranno altri nuovi altre aggrega ogni settori che storicamente erano stati di punta magari un po'di meno altri che emergeranno però in questa economia io dal punto di vista europeo vedo un dinamismo
A molti livelli che si può permettere di essere molto aggressivi io
Ci farei
Essere molto molto europeisti noi siamo un Paese che esporta dobbiamo sostenere una globalizzazione ben regolata non dobbiamo fare di antiglobalista e non ci conviene
Noi dobbiamo fare parte d'Europa siamo sempre più forti con l'Europa
Se dobbiamo usare l'Europa come scusa per prendere qualche diciamo decisione politicamente non molto diciamo positiva ma anche necessarie per ristrutturare il Paese
Facciamolo ma credo che possiamo uscire di qua un po'più forti se siamo un po'strategici in come gestiamo la nostra situazione attuale grazie
Grazie dottor Zini a lei l'ultima previsione
A io penso che noi convenga
Anche se sono ottimista pensare che durerà a lungo perché così dovremmo prendere delle misure abbastanza strutturale altrimenti se pensiamo che dura poco conteniamo a barcamenarsi in particolare come diceva
Ne l'ultimo intervento ci saranno settori settori il settore delle costruzioni doppiamente
Per giocare una funzione anticiclica ma per lungo tempo non sarà più trainanti quindi sarebbe molto importante per il Paese che il sistema manifatturiero complessivo e quindi su sulla base una politica industriale riprendesse questo
Funzione di traino e quindi da questo punto di vista
E sono ottimista anche per quello che ho sentito chili tutti pensano che fra due mila nove due mila dieci possa riprendere
Benissimo grazie il nostro tempo è scaduto io vi ringrazio e buon proseguimento dei lavori
Partito
Che
In un certo senso continua il precedente perché
Rende concreti alcuni temi che sono stati discussi prima
Qui si parla di garanzia mutualistica finanza per lo sviluppo e
Io vorrei organizzarlo prima di tutto dando la parola chi rappresenta delle concrete realtà produttive
Ecco la domanda principale che volevo porre
è
Rispetto appunto alle garanzie per le piccola e media impresa
Ecco poco fa Emma Marcegaglia ha detto che
Quei di quel miliardo e mezzo di Euro che gli sono stati promessi dal governo ci vogliono tutti
Ecco i tecnici del Ministero dello sviluppo
Hanno pare che dicano che se che di cassa da spendere effettivamente il tema del due mila nove se ce ne sono cinquecento saranno
Già molti
Ecco basteranno questi soldi per assicurare appunto garanzie adeguate al mondo delle piccole e medie imprese questa la prima domanda
Un'altra domanda che vorrei porre inizialmente
è
Una mia molto preoccupato una cosa che ho sentito dire assentito e l'ho sentita dire sia a Emma Marcegaglia sia Bersani sia Epifani che questa crisi in Italia rischia
Di mettere in difficoltà talvolta proprio le imprese migliori
Ecco dalle realtà produttive ecco questo è confermato per primo dare la parola punta dottor Pacini che è Presidente dell'Unione industriali quindi pesa
Mi scuso se impatteranno
Riprendo
Però ma
Saranno sufficienti questo miliardo e tre miliardi e cinque e che promessi tra l'altro stamani abbiamo avuto
Con la presidente Marcegaglia o comunque un comitato di presidenza di Confindustria Toscana
è una Giunta a seguire a Firenze abbiamo affrontato proprio questi argomenti
Io credo che di fronte a alla situazione che che è veramente grave gravissima non le vediamo a livello locale ma lo sentiamo anche a livello non non locale
Le le numero delle aziende che chiedono la cassa integrazione
Le aziende che più stanno per chiudere
E il IdV i bilanci che diciamo
Il
Si vanno sempre più a
A deridere dati negativi quindi due mila tratti quando tappa tante volte faccio riunioni bancario
Sia a livello provinciale che regionale perché sono anche presidente di Unioncamere regionale quindi trovo che questo lavoro qua nessuno no e
Praticamente le le banche dicono sempre che ci sono soldi a disposizione per tutti le intese dicono che invece non ci sono queste disponibilità
Le banche comunque dicono che giustamente devono fare i conti il e anche loro il loro bilancio e quindi affidare le aziende affidabili
E aspettano i bilanci delle imprese del due mila otto che avranno personaggio ma non sanno che quando avranno quelle di Bilancio due mila otto che saranno negativi
Ne avranno poi da vedere i bilanci del due mila nove che soltanto a cura più impegnativi
Quindi io non so se queste risorse saranno sufficienti indubbiamente è una bella iniezione di fiducia
Io credo però e stamani dicevo alla alla presidente Marcegaglia che c'è o anche un grande affastellamento di iniziative di proposte di richieste di di disponibilità dichiarate o concrete o comunque
Presunte offrire di somme a disposizione
Messi a disposizione appunto dallo Stato in questo caso le Regioni tutte le volte che vengono e no le nostre autorità regionali a parlare dicono ci sono sessanta milioni per questo ci sono ottanta milioni per quest'altro
Però di fatto poi ci sono le Confidi
Poiché poi ci sono Lella per esempio la la la alcune banche di sistema il sistema delle Camere di commercio di cui io faccio parte
Voleva anche creare una uno strumento finanziario di sistema
Le associazioni di categoria sono state in una prima fase negative ora mi pare che ci sia un non ci siano delle aperture purché naturalmente questa ma anche il sistema faccia solo un un lavoro di controgaranzia
Poi però ieri approvò appreso da da Andrea Mondello che c'è già anche anche gamba anche Impresa Lazio che fra appunto queste svolge questa funzione di garante si è controgaranzie ci sono le Confidi stime ecco per cui io dicevo alla alla alla Presidente Marcegaglia che poi lei le ha ripreso volentieri
Nel nel nel nel suo discorso finale no sarà bene creare una cabina di regia una cabina di regia tra autonomi all'interno di Confindustria abbiamo
Le plance esco Bellotti che è persona di grandissima qualità e che si occupa di credito da tanto tempo quindi potrebbe Louilt
S uno un protagonista in questo senso la cabina di regia che va a vedere chi fa che cosa quali fondi ci sono lui se vengo messi a disposizione per abbattimento interessi come per esempio fa anche la Camera di Commercio di Pisa oltre che a fondo rischi
Quanto per le garanzie quanto per le controgaranzie quindi ecco perché altrimenti si si cerca di fare di creare un grande effetto annuncio che tutti dicono che danno che mettono a disposizione grosse somme e poi forse se si vanno a fare i conti in a conclusione le cose non stanno proprio così e comunque sia bisogna mettere ordine
Cosa ci dice
Sì buonasera
Noi da questo punto di vista crediamo abbiamo condiviso la necessità di mettere soldi sulle banche in un primo momento ora ovviamente diciamo che il momento di mettere soldi sulle imprese
Momento di mettere i soldi sulle imprese perché altrimenti non riusciamo in coesione sociale
In questo Paese
Nadia
Atto un un enorme lavoro nel corso del due mila otto fondendo diciannove cooperativa artigiana di garanzia in un unico strumento
Che si è iscritto al centosette
Ora in Toscana fare un unico strumento fondendo diciannove operative
E quindi togliendo diciannove non se l'Amministrazione quindi diciannove Presidenti quindi raggiungendo cinquantacinque mila imprese con seicentocinquanta milioni di euro di euro garanzie l'anno
Cioè Tunioli patrimonio è un intervento importante che abbiamo cercato di fare
Però siamo in una fase ora dove è fondamentale che si apra il credito alle imprese
Il Credit ancora troppo lento ad arrivare il credito i soldi
Lo dico poi
Ovviamente per gli amici delle banche è troppo lento ad arrivare alle imprese e c'è ancora troppa distanza fra quello che è il tasso e quello che poi le imprese realmente vaga
Sembra che il tasso di si paga sia legato al prezzo del gasolio che quando sale ma sempre il suo e quando scende non trova mai un un equilibrio
Allora se ci preoccupiamo e chiudo questo primo punto se ci preoccupiamo
Del sistema economico io cito due dati che vengono anche da dal dei nostri osservatori da Unioncamere rilevazione questa meno otto per cento nove per cento di fatturato meno due e due di occupazione
Ora vuol dire che c'è comunque una funzione di tenuta c'è comunque un tentativo delle piccole imprese di ritenere le professionalità che hanno
Queste professionalità perché è difficile formarle
Io venendo qui ho visto tanti imprese artigiane tante imprese commerciali tante piccole imprese sono il novantotto per cento e un anno
Sono tutte labour intensive allora questa coesione sociale oggi siamo un punto dove bisogna tutelarla allora è importante la cassa integrazione in deroga però uno dopo sei mesi essendo una dove tornare a lavorare
Se non a dove tornare a lavorare e finisce la cassa integrazione poi
C'è un sistema che si sfalda
Non riprendono i consumi
Dottor Gori lei che seguire
Né la lega delle cooperative del settore economia finanza ecco ci dica come stanno come la crisi investe le cooperative come si stanno organizzando le cooperative la lega delle cooperative
Le cooperative lo diceva prima dell'intervento da travolto da precedente
Dottor Vigini precedenti ci ABB
Le cooperative per diverse ragioni sino ad ora Roberto Roy misura membro dura all'impatto della crisi perché c'è una
Storia più lunga assoluto impresa e che hanno una storia lunga
Hanno dispongo di un patrimonio che è stato accumulato nel corso del tempo e quindi sono le condizioni almeno al momento di
Citare
Ma
Risposte alla crisi in termini di tenuta
Voi ci stiamo organizzando nel senso di avviare dei processi che sono sostanzialmente di concentrazione e di ristrutturazione dell'impresa all'interno di questi processi e c'è anche
Un percorso che abbiamo avviato di contro di costituzione di un unico consorzi fidi nazionale che oltre alle difficoltà dei diciannove precedenti Consigli d'amministrazione eccetera eccetera sale difficoltà di diciannove territori
Dei diciannove giunte regionali con cui chiede dialogare delle tre associazioni perché
Il fatto dalle
è unitario tra del mondo cooperativo per cui c'è una complicazione c'è una complicazione aggiuntiva rispetto a quelle che il collega precedente descriveva per quel che riguarda la domanda che ha fatto lei i soldi
I soldi ai Confidi
Va beh questi soldi credo che sia necessario che ci siano tutti
Anche perché secondo me
Va rammentato una cosa quando parliamo di di consorzi fidi che i Consorzi fidi necessito di disporre di un patrimonio che sia congruo
Rispetto ai rischi che assicurano
Perché anche i confini di hanno delle perdite anche i confini inviando delle insolvenze perché sotto ci sono investimenti che sono stati dati a dell'impresa e che queste imprese vanno in crisi quindi
Anche ai Confidi il rischio di controparte il rischio di arriva e quindi c'è un problema di patrimonializzazione dei confidi
Ve lo dico con intenzioni polemiche fatta mi sembra che ci sia un gioco a moltiplicare i moltiplicatori
Ci raccontiamo delle storie per cui arriva un euro a un Confidi e diventano non si sa come e perché delle dimensioni assolutamente
Assolutamente incredibili non è così c'è un problema di patrimonializzazione dei confidi e non è solo un problema economico è un problema politico e strategico
Io venendo qua Pisa
Leggevo umbra una proposta di convenzione che è una delle tre principali banche italiane ci ha fatto come mondo comma confidi del mondo cooperativo vi leggo soltanto questo per
Evidenziare che c'è un problema strategico di modifica dei rapporti di forza con il mondo delle banche si dice
Una volta escussa la garanzia le somme che dovessero essere recuperate dalla banche in relazione al finanziamenti assistiti da detta garanzia saranno ripartite privata unitariamente
Prioritariamente a saldo del credito della banca mentre le somme residuate saranno ripartiti in favore ai Confidi
Noi mettiamo il cinquanta per cento della garanzia loro il rischio lo Corno sul restante cinquanta per cento e perché
Se c'è da discutere una garanzia loro debbono prendere sino
Alla copertura del loro partito e noi confidiamo rimanente questo dipende dal fatto che i confidi oggi sono strumenti subalterni subordinati
Nella politica del credo che fanno le banche c'è un bisogno di rafforzarli
Per non perché diventi di cavalieri bianchi dell'impresa e contro le banche che questo assolutamente non c'è
Ma perché c'è bisogno di avere in ruolo di un soggetto professionale che sia capace di intermediari il rapporto che sia capace di valutare seriamente
Il rischio il merito creditizio e che modifichi rapporti di forza questo passa attraverso
La costituzione di soggetti
Imprenditoriali e professionali ci abito le spalle robuste
Circa e c'è bisogno quindi che tutti quei soldi Badaloni
Anche perché i confidi debbono essere adeguatamente professionalizzati per assolvere un ruolo che importante oggi ma che sarà importante ancora di più domani conduce le finalmente dalla crisi
Questo punto penso che bisognerebbe proprio domandare dottor Landi presidente della
Cassa di Risparmio di Modena ecco che cosa risponde a queste perché tutti e tre
Gli oratori precedenti hanno
Posto dei problemi alle banche orti disponibilità del credito o di tassi o di rapporti con i confidi
Cosa c'è
Dunque
Vapore precisare che son Preside della Fondazione Cassa di risparmio e quindi come dire il punto di vista diverso ma
Cioè ciò non toglie che insomma qualche considerazione si sia opportuna anche perché come commessa le fondazioni poi sono ancora
Strettamente collegate al mondo al mondo bancario e oggi si dice anche sono per fortuna considerata la possibilità che è stata data di stabilizzare
Almeno per quello che si è potuto fare l'azionariato e quindi anche la capitalizzazione delle banche
Il punto qual è che effettivamente anche se le banche italiane come dire sono fosse un po'meno esposte a questa questa situazione della di crisi finanziaria
Però diciamo le difficoltà delle banche hanno la stessa natura hanno la stessa natura dal punto di vista così di di crisi che conosce il sistema finanziari bancari internazionale anche se l'ordine di grandezza è diverso e questo come dire
è una fortuna per il sistema Italia
E ciò non toglie però che esistano ho delle difficoltà oggettive che derivano sostanzialmente da due elementi uno questa crisi
è a un aspetto come dire sono chiamiamo di novità però sicuramente
Di particolare drammaticità proprio perché è una crisi sistemica e quindi contemporaneamente nel entrano in crisi tutti i sistemi che siano Paesi sviluppati o pesa emergenti con la caratteristica che è una per crisi che nasce in particolare
Nella Centro finanziarie centro economico internazionale gli Stati Uniti e questo ovviamente ha dato particolare drammaticità a tutti gli eventi che poi si sono succeduti
Dall'altra parte c'è un aspetto che riguarda le banche anche le banche italiane che sono diventate banche internazionali
Abbiamo come dire valutato positivamente questo processo anche di e concentrazione soprattutto sottolineando gli aspetti di efficienza che potevano derivare
Però commi
Il risvolto non fosse positivo è dovuto al fatto che queste banche si sono internazionalizzate ma sono intervenute anche nei mercati finanziari quindi son diventate anche banche che hanno sviluppato attività di mercato
E qui vorrei sviluppare un breve ragionamento per poi per tornare al punto che diceva e cioè
Le banche oggi soprattutto i grandi gruppi bancari viene in mente i principali che oggi fanno la parte prima
Diciamo prevalente delle quote di mercato del credito anche italiano sono banche che hanno conosciuto come dire una una finanza bicefala da un lato una finanza di mercato che si è sviluppata
E non è mentre la parola d'ordine per alcuni anni negli ultimi due anni è stata cartolarizzazione ma è un termine a cui siamo abituati che abbiamo declinato in termini di titoli
Tossici di titoli strutturati cioè la finanza sempre più impersonale basato su modelli anche di gestione quanto
Quantitativi dove in realtà veniva meno quella che era la caratteristica dell'intermediazione creditizia e cioè che valutazione gestione del rapporto col cliente monitoraggio del credito stavano sul bilancio della banche venivano gestiti in modo integrato dalla banca
Processo di cartolarizzazione scompone questo queste intermediazione con dei rischi rilevanti proprio dal
Dal punto di vista della gestione dei rischi
Conte pagamento e banche italiane hanno continuato a fare nei territori e qui il localismo diventi importante le banche hanno continuato a svolgere questo mestiere di finanza per il territorio di finanza di relazione
Dove è importante la conoscenza dei clienti alla conoscenza dell'imprenditore
La capacità di offrire prodotti adeguati per il tipo di fabbisogni finanziari
Ora il rischio che stiamo correndo oggi e che quella finanza di mercato che ha intaccato i patrimoni delle banche oggi come dire infetti o si traduca in una contrazione di credito di disponibilità di servizi per le in prese dei territori
E qui come dire diventa l'emergenza vera cioè il fatto che
Proprio su questa finanza che oggi deve basti vedere il proprio modo di operare perché qui non siamo in presenza soltanto di aggiustamenti occorrono nuove regole ma anche nuovi comportamenti è probabilmente anche nuove professionalità per
Prima nella discussione del precedente si faccia riferimento nostra al tema delle trimestrali al tema della formazione anche che sempre più bancario ha di tipo quantitativo guarda il rating guarda agli indicatori
Mentre sempre meno come dire attenta invece una conoscenza specifica della realtà imprenditoriale ecco penso che in prospettiva ma anche una prospettiva rapida le banche debbano ritornare a un modo di fare banca che è sempre stata quella tipica dei territori e questo significa soprattutto semplicità dei prodotti perché il fenomeno della cartolarizzazione così come si è sviluppato dei prodotti derivati è stato come un fenomeno in cui si è creata finanza
Ammetto di finanza senza avere come riferimento specifico il fruitore finale
Quindi prodotti semplici a basso costo disponibilità di credito nelle forme opportune e questo penso che il ruolo dei Confidi oggi sia molto importante c'è proprio questo recupero
Della rete di relazioni che si è allentata nel territorio oggi possa essere cooperato grazie anche a confidi o sistema
Di garanzia del credito che a sua volta sappia rafforzarsi patrimonialmente no tutto il processo di
Concentrazione che si sta progressivamente affermando nei vari territori penso vada in quella direzione valorizzare la rete locale ma al tempo stesso patrimonializzare realtà che oggi richiedono garanzie elevate patrimoni adeguati per sostenere questo impegno quindi rapporto Confidi banche
Secondo il mio punto di vista diventa un punto di partenza per riqualificare quella che è una relazione che si è andata allentando ed è stata in qualche misura intaccata da una finanza che ha non ha non guardava più alle realtà locali ma guardava i mercati alle quotazioni
Alle prime strali o ha il ROE e a quant'altro c'è la finanza di breve respiro con incentivi anche visto
Tutto l'altro ieri il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi diceva che fare il banchi buon banchiere in tempi di crisi ancora più difficile
Ecco dall'osservatorio centrale della Confindustria dottor Bellotti Presidente Fedele Confidi Confindustria questo rapporto
Fra le imprese le banche
E
Come che problemi ha in questo momento quali sono le urgenze ed è
Ingrato sistema dei figli
Di reggere a una crisi prolungata co perché se
Crisi durerà un paio d'anni ecco lei difficoltà di molte imprese saranno superiori quelle anche sicuramente ad sono stati affrontati in crisi precedenti
Che corre che cosa serve cosa come Peduzzi
Io partirei dalla sua prima domanda quando lei ha chiesto se
Uno punto cinque miliardi era una cifra sufficiente o meno se non la contestualizziamo e non diciamo rispetto a che cosa non stiamo dicendo assolutamente nulla
Allora il problema oggi è che tutti parlano senza bere ben attento la realtà dei problemi che dobbiamo affrontare
Le imprese hanno magazzini pieni crolli di fatturati allungamento dei tempi di pagamento bisogno di maggiore liquidità
La domanda eh chi garantisce questa liquidità all'impresa è responsabilità del sistema gran bancario sostenere la crescita degli affidamenti quale ruolo che possono svolgere i confidi
Due cifre così mettiamo in chiaro i temi della questione il sistema delle imprese italiano oggi affidato per novecento novecentocinquanta miliardi di euro
L'insieme di tutte le garanzie prestate dei Confidi sono venti miliardi
Quale responsabilità volete addossare I Confidi quale aspettativa volete creare dell'impresa che i confidi possono risolvere i loro problemi dato che intorno a questo tavolo poi ci sono persone
Che rappresentano anche una responsabilità associativa ma qual è
Quale la tesa
Di
Soluzione indotta dalle associazioni che non troverà soluzione perché qui non è un problema solo di patrimonializzazione dei confidi è questione di dimensioni complessive del problema
Allora certamente né momenti di difficoltà le banche debbono fare coerentemente la loro funzione
E se è condivisibile il fatto che le banche dicano avendo noi azionisti di riferimento
Responsabilità di tutela del nostro raccolte quindi del risparmio dei nostri clienti dobbiamo selezionare il credito è affidato all'impresa che hanno una prospettiva qui e
Chiave di volta della soluzione del problema
Se c'è la capacità di essere buoni banchieri c'è la capacità di assumersi anche i rischi connessi al superamento della crisi se non sia dei buoni banchieri
E se si è
Attanagliati dalla perdita di fiducia sistemica banca su Banca
Se sia preoccupazione delle scadenze future che gli stessi istituti hanno allora io credo che diventi problematico pensare di poter assicurare
Quella fiducia necessaria al sistema delle imprese circa il loro futuro
Oggi le banche dicono affidiamo continuiamo ad affidare
La realtà e che
Rispetto al fabbisogno e rispetto alla raccolta l'impiego si è fortemente ridotto e si è contratto
In questo vediamo che cosa possono fare questo uno punto cinque miliardi
Ammesso che
Tutto quanto proceda nella giusta e corretta direzione tempistica e quindi venga approvata il prossimo aprire la norma
è evidente che quella
Somma come controgaranzia permetterà per alle banche principalmente e anche i confidi in subordine di poter migliorare la propria operatività
Ognuno ripeto per quella data dimensione di appartenenza non c'è non è quello certo che permette di poter
Invertire le responsabilità e i ruoli
Che cosa importante
è importante che il Governo oggi per favorire la operatività dei Confidi non solo allochi le risorse e guardate che oggi come oggi di quel miliardo e mezzo per l'esercizio due mila nove verranno apportate sì va bene cinquecento milioni
Ma quei cinquecento milioni non sono sufficienti a garantire l'operatività dell'anno
Quando il il Fondo centrale di garanzia quest'anno ha visto febbraio su febbraio aumentare del cinquantuno per cento il numero delle domande e del cinquantadue per cento il numero delle erogazioni
E quindi oggi per poter mantenere la operatività adatti costanti sarebbe necessario apportare subito il miliardo e mezzo tutto per il l'esercizio due mila nove
Il secondo elemento e poi lascio la parola fondamentale e che
Nel un disegno di legge è considerata la ponderazione zero
Questo è un elemento fondamentale per liberare ai fini delle regole di Basilea patrimonio per l'impresa per
Patrimonio
Di vigilanza per i confidi e quindi permettere loro di
Poter operare con la controgaranzia dello Stato
Se questo avvenisse credo che i confidi
Possano meglio affrontare un percorso difficile
Che è duplice
Affrontare una crisi economica complessa e quindi strutturarsi anche per una migliore valutazione del merito di credito della propria clientela
Perché i confidi svolgono giustamente una funzione economica che va
Che va
Ha
Responsabilità di preservare il proprio patrimonio
E il secondo aspetto è quello che questo avviene con
L'introduzione
Del passaggio a
Intermediario finanziario vigilato ex centosette per i confidi che superano i settantacinque miliardi le garanzie però guardate
Di nuovo qui c'è
Da un lato la crescita come capacità di erogazione di servizi diverso che qui non sto qui a ricordare le opportunità
Ma in quella crescita si fanno carico i confidi di responsabilità
E di costi che derivano dalla vigilanza che sono propri del sistema bancario e credo basta da osservare con attenzione come impatto economico sulla sopravvivenza negli stessi confidi quindi io credo che per chiudere questo
è un momento molto delicato per i confidi credo che tutti gli attori possono agire per dotare di strumenti non a finanziare per l'appartamento una eccezione ma anche di attenzione alle regole applicate per
Non correre il rischio che in fase di decollo una crisi economica possa implodere un sistema che invece per
Questi trent'anni e sostenuto fortemente le imprese italiane
Allora vediamo no vediamo che cosa dice come imprenditore passato alla politica con Matteo Colaninno
Ma ne stiamo vivendo
Una situazione che ha diciamo
Moltiplica fattori di rischio nel senso che
Questa crisi
Che nasce diciamo
Dalla finanza così diciamo brutalmente viene detta la crisi finanziaria ma che in realtà delle origini anche più profonde anche sociali anche di distorsione
Della meccanica della finanza non è che la finanza
Sia saltata perché la finanza cattiva la Finanza ha perso i suoi fondamentali
Il mercato finanziario americano la meccanica del mercato finanziario ha perso il suo fondamento
E questo ha avuto dei riflessi
Sociali ed economici
Che hanno tutti insieme ha avuto una una coerenza purtroppo negativa
Che ha poi come dire contagiato l'intero mondo
Tanti anni fa
Anche se non avevo diciamo alcuna responsabilità ma l'ho avuto come dire l'occasione di
Di seguire il mercato economico americano
Le grandi multinazionali americane
Dei cosiddetti public companies apro e chiudo una parentesi molto velocemente
Che in Italia abbiamo visto sempre come il grande miraggio anche colpevolizzando e colpendo ingiustamente un modello di impresa il nostro che sicuramente ha avuto delle colpe
Ma che certamente
Non ha avuto quella responsabilità negativa che nei primi anni due mila gli è stata affida
Anche nel nostro mondo anche dai commentatori dagli analisti da coloro che
Non hanno previsto nemmeno la crisi ma diciamo la la public company americana nei primi anni Ottanta veniva misurata
E la meccanica finanziarie allocava le grandi risorse finanziarie perché
I suoi manager la sua potenzialità i suoi prodotti nel medio-lungo periodo rappresentava una grande opportunità di investimento
Via via che cos'è avvenuto che questo approccio e questa meccanica ha lasciato il posto non più e non già alla valutazione di piani industriali di capacità di costruire di mantenersi nel tempo
Di espandersi sui mercati internazionali di innovare di creare nuova ricerca somma di
Fare impresa ma la meccanica lasciato il posto ad una diverso approccio e qui entra in campo anche la finanza
E cioè l'economia a partire dall'America è diventato un'economia diciamo che dal medio lungo termine progressivamente diventata istantanea
E quindi l'allocazione delle risorse finanziarie la misurazione dei piani industriali la misurazione del management le retribuzioni dello stesso management
Hanno lasciato il campo a delle valutazioni totalmente diverso
Che
Come dire
Seguivano ragionamenti totalmente distorti
Che fino a quando l'economia cresceva ed era come dire in una curva crescente reggevano
Quando diciamo la curva economica fisiologicamente piega
Esploso il tutto
E quindi anche la finanza è saltata per aria l'allocazione delle grandi risorse finanziarie a partire dall'America non seguirà più diciamo una meccanica economica e di creazione
Di valore prima di tutto per le imprese stesse
Perché abbiamo sentito uno un un uno stupido refrain in che tutti noi chi più e chi meno abbiamo amplificato e cioè le imprese devono creare valore per i loro azionisti
Questo dice è una verità parziale le imprese locali allora creduto per le imprese stesse
E diciamo le imprese che seguivano
Una dinamica in una meccanica diversa hanno distribuito valore non più su dei presupposti economici ma su dei presupposti totalmente diverse e la finanza andato dietro o forse amplificato forse ha preceduto questo tipo di per cui hanno non è che siano stati distribuiti troppi utili ma sono stati distribuiti utili che non c'erano sono state distribuite riserva di patrimonio
C'è stato un riflesso anche contabile in tutto questo i princìpi contabili internazionali di cui noi stessi oggi siamo
Parzialmente vittima erano coerenti con questo modo
Il principio che amplificato diciamo patrimonio e utili
Contabili in momenti crescenti della finanza oggi in contropartita sta distruggendo valore
Sta mettendo anche le nostre principali istituzioni bancarie e finanziarie contabilmente in situazioni di gravissima difficoltà
L'intervento testé il fair value è piaciuto a tutti quando l'economia cresceva
E oggi sta mettendo in ginocchio tutti quindi
Una delle poche cose su cui sono d'accordo con il Ministro dell'economia finanze Tremonti è che questi principi vanno immediatamente modificati ma non solo in Italia ma diciamo a partire dal dal livello europeo ed a livello internazionale perché
Lo IASB europeo è Lefranc americano come dire
Cambieranno se ci sarà una spinta internazionali una spinta europea allora tornando a noi
è la finanza che ha distrutto l'economia
Può essere
Ma devo dire la fintanto che la finanza i mercati finanziari le principali istituzioni finanziarie non ritroveranno stabilita
Io penso che non si ritrovino diciamo i presupposti anche per fare girare e ritornare diciamo in positivo
La dinamica economica la cosiddetta economia reale
Quindi era giusto stabilizzare i mercati finanziari e gli intermediari finanziari ma noi come opposizione dato che io qui oggi rappresento il principale partito d'opposizione abbiamo detto e ho detto fin dall'inizio che era giusto
Stabilizzare le banche stabilizzare diciamo il rischio dei depositanti perché le banche poi non dobbiamo dimenticarlo sono diciamo
Il
Sono al sono imprese che intermediano risparmio che raccolgono le spalle dei depositanti italiani dei risparmiatori
Ma abbiamo detto fin dall'inizio che la stabilizzazione di questi intermediari non significava e non significa immediatamente rimettere in moto il credito ha perfettamente detto bene sono assolutamente con lui Bellotti
Nel ricordare che e lo hanno ricordato anche altre che oggi
Nel mercato interbancario non è stata ripristinata diciamo la una fiducia è sufficiente c'è ancora un rischio controparte elevatissimo
C'è un sistema bancario internazionale lo dicevano lo dicono tutti lo diceva il presidente della Bundesbank lo diceva il Presidente al Vice liquido molto liquido ma i meccanismi dell'allocazione del credito sono ancora assolutamente Ricci
Perché perché è inevitabile che si andrà incontro e lo diceva Pacini ad un periodo in cui le sofferenze aumenteranno ci sarà un ulteriore deterioramento della qualità del credito
Ci sarà diciamo uno sfasamento temporale tra la dinamica del ciclo finanziario e del ciclo dell'economia reale
Rispetto alla quale io penso vedremo peggiorare le condizioni dell'andamento del ciclo economico che si rifletteranno di nuovo sul sistema finanziario per cui dobbiamo muoverci con molta prudenza e con molta cautela scaricare unicamente o pensare di scaricare unicamente sul sistema finanziario i problemi del sistema economico di oggi
Dicevo corriamo un rischio corriamo rischio di dire non tutta la verità perché poi le principali istituzioni operano
Attraverso dei meccanismi e delle regole molto molto ferrei molto strette che hanno
Preservato il nostro sistema dei rischi che hanno corso altri
Ma certamente non possiamo dimenticare che
Oggi
Di fronte anche a
Controgaranzie di credito di questa portata e che io non penso che siano diciamo
Sufficienti perché
Quando i rapporti sono dell'ordine di grandezza che ha dipinto Bellotti abbiamo store stare molto attenti diciamo a dare delle illusioni o a generare delle sponde le aspettative quando i numeri sono venti a settecentoventi ottocentoventi a novecento
Queste sono la vera realtà dei fatti
E quindi noi dobbiamo muoverci con molta prudenza per non creare
Diciamo in chi ha la palla al pallino della decisione e in chi ha diciamo dall'altra parte la responsabilità dell'azione economica dei messaggi sbagliati e distorti
Ora io penso che
Non non sia la soluzione è quella di
Come dire scaricare sulle prefetture l'onere della responsabilità di rimettere in moto il meccanismo del credito
Prima di tutto perché gli stessi prefetti lo ha riconosciuto il Prefetto di Roma non nonno hanno le competenze
E in secondo ordine oggi esiste in Italia l'Autorità prestigiosa che è la Banca d'Italia che ha diciamo
Mediamente vigilato molto bene e che probabilmente questo è uno dei fattori per cui il nostro sistema sia esposto meno
Forse anche perché i banchieri o
O gli operatori hanno azzardato di meno non o il meccanismo è stato sofisticato ma non è una una una un'istituzione capillare territoriale capace e competente e prestigio non ce l'abbiamo si chiama Banca d'Italia e su questa linea dobbiamo continuare
Quali sono altri meccanismi che possono essere mezzi messi in moto io penso che uno labirinti indiciamo individuato lo lo scorso martedì
In Commissione finanze che abbiamo audito il Governatore della Banca d'Italia ed è quello del meccanismo del delle delle delle signornò U.L.S.S.
Oggi il meccanismo delle controgaranzie dei crediti calma cartolarizzati di alto livello è un meccanismo
Che diciamo è stato reso praticamente di asfittico
E su questo
Si deve lavorare perché
Quello che è avvenuto in America non può come dire mandarci fuori strada oggi la Banca d'Italia ha già riga assicura le banche italiane con degli scambi
Di titoli tra Banca d'Italia banche BCE per finanziare il sistema bancario italiano alcune principali banche lo hanno già fatto questo non è stato sufficiente
Ma in questa direzione certamente si deve andare quindi
Questa strada che ha indicato il Governatore della Banca tali io la condivido assolutamente
Ma
Certamente noi non possiamo dare
Come dire scaricare oggi sull'intero sistema finanziare un problema che micidiale cioè le nostre imprese rischiano di morire oggi per tre ragioni la prima c'era prima della crisi
Cioè
C'è una capacità produttive installata nel mondo che è spaventosamente più elevata rispetto alla domanda in alcuni settori in particolare come polo de l'automobile
Secondo la crisi finanziaria indotto un crollo di domanda e quindi la domanda aggregata sia per consumi che per investimenti
Che
Diciamo la dinamica della bilancia delle delle bilance commerciali hanno generato un crollo dei fatturati degli ordinativi quindi un crollo economico dell'impresa
In tutto questa stiamo assistendo delle
Problematiche nelle imprese ricordate già prima magazzini alle stelle
Generazioni di risorse finanziarie da gestione caratteristica e la dinamica economica
Più limitate rispetto a una rispetto a diciamo a periodi prima della crisi
Dilatazione dei tempi di pagamento in cioè le nostre imprese rischiano di vedere andare totalmente fuori controllo il il controllo del capitale circolante e delle dinamiche di che ciclo quindi se noi sommiamo fattore diciamo esogeni capacità di di produttivi spallata in maniera diciamo superiore nettamente superiore la domanda
Crisi economica e crisi nei flussi finanziari dell'impresa B sono tre fattori di rischio che
Messi insieme rischiano di essere micidiali e quindi tutti noi
Dobbiamo avere la responsabilità anche in questo momento la
Il tema della liquidità del credito e della finanza sono temi di priorità numero uno rispetto alla crisi che noi
Stiamo vivendo e subendo
Portare
Sì sì
Incluse eccellenze consentito
Due cose una l'impianto
Visto che c'è un Presidente di Fondazione bancaria
Ecco fare una domanda al alcol
Collega la tavola rotonda ma
Perché Presidente perché ci sono alcune fondazioni bancarie faccio l'esempio della fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
Che a tra i propri scopi quello di io aiutare lo sviluppo dell'economia
E quindi di forse si può fare può intervenire in questo senso altre peraltro e fondazioni no
Né con nella riunione fatta stamani con il con lei ma Marcegaglia Firenze è venuto fuori proprio questo discorso qua
Ma perché noi non
Cerchiamo di cui voglio dire vita vista la situazione di grave crisi visto con le fondazioni hanno comunque risorse da
Da investire sui territori anche possono farsi parte i attivo la in questo senso questa è la prima cosa che volevo dire la seconda cosa e un altro perché all'inizio le va preso in contropiede Berna fatto parla il subito si chiede un po'coperte
Quindi ora recupero
E tornare su quello che diceva il l'onorevole Colaninno sul discorso delle dei del
Del di osservatori fatti dei prefetti anch'io francamente
Pur avendo grande stima personale
E umana nei confronti per esempio del prefetto di Pisa io anche stamani ho detto
Lei lì ci sono stati altri presidenti di associazioni industriali per litro esattamente il contrario però bisogno di tutti
Era un'assurdità perché far carico ai prefetti di una
Di un di un ruolo diciamo il così importante in un momento così decisivo nomi
Senza avere le competenze senza avere nemmeno gli strumenti tutto il resto quindi quale qual è la il suggerimento che però ce ne andiamo come sistema industriale ma anche come sistema di del del del mondo delle Camere di commercio
Se così deve essere indubbiamente confermo la fiducia piena al alla Banca d'Italia e quindi al sistema Banca d'Italia che mi è chiaro competenze e ha quindi tutte le le caratteristiche per poter diciamo svolge questo ruolo anche con le dipendenze territoriale
Citerò qualora questo discorso dei prefetti del ruolo dei Presidenti
Deve dovesse rimanere in campo allora stanno voi come mondo associativo e come mondo delle Camere di commercio lieve le idee
I bracci tecnici operativi CRIF facciamo noi ti affianchiamo tu fai solo una
Una hai appena avrai soltanto una funzione di non notarile e di garanti perché così più di così non può essere
Grazie signor moderatore
Sì
Rispettiamo dice l'ordine di prima dopo Pier Francesco
No solo due cose ovviamente come piccole impresse io condivido molto le cose che sono state dette sulla parte finanziaria e da da da Colaninno all'onorevole Colaninno
Io voglio sottolineare però una cosa che ci riguarda in modo particolare noi abbiamo fatto la scelta del centosette dell'intermediario perché vogliamo dare una garanzia
Più importante alle imprese non è che l'abbiamo fatto in autoreferenza vogliamo che le imprese abbiano una garanzia migliore rispetto al sistema bancario e quindi ci sia più disponibilità a dare soldi alle imprese perché poniamo oggi è di
è drammatico di liquidità non ci sono i soldi per pagare gli stipendi
Allora detto questo in una regione come la nostra la Toscana noi abbiamo
Tra il sistema dei Consorzi la finito scarna e i contributi e dando le Camere di commercio una banca alla fine a oltre l'ottanta per cento di garantito
Io domando perché non arrivano i soldi
Perché ci mettono tanto da arrivare e perché vanno solo a coloro che hanno
Un rating B di Basilea e a coloro che hanno il cinque per cento interessi passivi
Sul fatturato a coloro che hanno il
Patrimonio maggiore del
Cioè
Quella è una scelta che da un certo ovviamente condivisa in un contesto quella scelta di non sono contro dare soldi alle imprese virtuose ci mancherebbe
Io dico che oggi per come il sistema produttivo del Paese di questa Regione in modo particolare
Bisogna fare una scelta anche sulle potenzialità che hanno le imprese di restituire i soldi non limitarsi ad applicare un software la fare un'analisi che dia solo quella garanzia sono d'accordo anch'io sul
Sul discorso da Banca d'Italia trovo la scelta dei prefetti
Una scelta non coerente rispetto a come è strutturato il sistema bancario assolutamente di questo tipo dicono time le cose che miasmi sulle sollecitato e solleticato l'intervento divino ma ci stanno bene in questo ragionamento
Se noi facciamo questa operazione e in questo Paese non si pensa a una riforma strutturale di due cose
Si parlava di burocrazia con la P maiuscola prima no io credo ci sia una buona burocrazia una cattiva burocrazia noi dobbiamo avere una buona burocrazia allora quando interverremo sui livelli istituzionali del Paese
Sono troppi
Sono troppi livelli istituzionali che creano che creano nuovamente comunque un castello una sovrastruttura
E l'ultima cosa riguarda in modo particolare quello che che sta facendo il Parlamento c'è una norma che è stata
Implementata
E ha un'origine vecchia che la fiscalità di distretto
La fiscalità di distretto in questo Paese non funzionerà
Mia mi assumo responsabilità diverse perché perché non c'è nessun prefetto sindaco che potrà andare a trattare per un gruppo di cento aziende distretto e la Val d'era o distretto di Prato
Mentre trovo intelligente e
In consentirebbe l'Unione se ci fosse la fiscalità di filiera o di forniture
Che è prevista però dovrebbe essere agevolata per le imprese si mettono insieme
Allora con questi elementi noi potremmo consentirci di fare un'attività di lobby nell'interesse dell'impresa interesse l'economia altrimenti non riusciamo a situazione dove non c'è non ci sono i soldi per pagare non c'è lavoro vuoi per le persone
Scusate
Io vorrei
Ama andare dietro questo ragionamento su come
Fare arrivare i soldi all'impresa
Citando una cosa che mi fa piacere anche perché l'ha fatto una regione meridionale circa l'ha fatto la Puglia la Puglia ha appena emanato un bando
Per assegnare i soldi ai Confidi
Che si fonda su due parametri un parametro è ovviamente un parametro riferita difesa Confidi patrimonio eccetera eccetera ma l'altro parametro e invece riferito
Al
Garanzie che darà all'impresa
Quindi ci sarà una quota di finanziamento che arriva in Consiglio sulla base di quello che effettivamente
Ha dato alle imprese questa impostazione pone l'altro problema ovviamente che l'audizione
Regionale
Del il bando regionale della Puglia non affronta cioè come le banche a loro volta evidentemente intervengo a favore delle imprese probabilmente su questo ci sarebbe da discutere
Questo ragionamento della Puglia vi consente di affrontare un altro ce io mi permetto di sollevare anche perché c'è un ruolo istituzionale
Sui confidi c'è stata una pluralità di iniziative tutti quanti si sono mobilitati
Portato delle
Le regioni gli enti locali addirittura le Camere di commercio hanno deciso se ho capito bene che una parte
Del contributo annuale viene destinato appunto a a sostenere i confidi quindi si sono mobilitati tutti
Questa mobilitazione è avvenuta però in base ad una pluralità di obiettivi e di finalità che non si raccordano fra di loro c'è e vado dietro ad un punto che è stato affrontato prima c'è un problema di superare
Diciamo così un'autoreferenzialità dei diversi soggetti c'è un problema di far
Converge di iniziative centrali con quelle locali
Le risorse non sono tantissime ma quelle poche che abbiamo cerchiamo di utilizzarli bandiera coordinate con gli obiettivi che sono convergenti io dicevo prima che c'è un problema di patrimonializzazione dei confidi
Se stiamo a guardare tutte le risorse che sono state messe
A disposizione la loro finalità abbiamo il paradosso Chiappucci avremo tante risorse sulla controgaranzia e poche risorse sulla patrimonializzazione con l'impossibilità di conseguenza delle prime di intervenire
Perché non c'è
La il punto di partenza
Attacca
Quindi
Secondo me c'è alcun problema e questo è un problema ovviamente che riguarda
I Confidi ma che
è un problema più generale che riguarda la politica dica che che viene attuata su questo e rispondo alla alla domanda che aveva detto
Credo anch'io che sia un problema di selezione avversa
Che si può determinate e credo che questo si possa determinare per tante ragioni non ultima anche dal fatto che a me sembra che il limite delle politiche che il Governo sta mettendo in campo risieda sostanzialmente del fatto che sono politiche
Molto rispettose degli assetti consolidati che sono politiche che non vanno nella direzione di
Innovare introdurre degli elementi
Di novazione all'interno del tessuto all'interno del tessuto economico
Se è così il rischio è che la distribuzione del credito vada poi
A premiare probabilmente le imprese che sono decotte e non invece a sostenere quelle imprese che sono state
Che sono stati si sono ristrutturate in questi anni e che evidentemente si muovono sui mercati esteri dove ci sono dei problemi e che hanno incorporato dei valori
Immateriali che oggi e obiettivamente molto difficile valutare per la situazione
Io aggiungo qualche considerazione anche in risposta alla sollecitazione sul tema delle fondazioni e quindi il contributo che possono dare in termini di sviluppo economico non tutte le fondazioni anzi solo alcune hanno o questo settore dello sviluppo economico come
Settore rilevante ciò non toglie che mi sembra vada messo in evidenza
Quella che è stato una risposta che le fondazioni stanno dando in questo in questo momento la prima riuscire cercare il più possibile di stabilizzare le erogazioni
In chiave anticiclica che significa non contrarre in modo significativo le risorse che le fondazioni mettono a disposizione dei territori di riferimento
Teniamo conto che ancora oggi una buona parte delle delle risorse allocate le fondazioni derivano dal dai dividendi azionari almeno per la parte quindi sappiamo anche che i grandi gruppi oggi di dividendi
Non è stanno distribuendo se non in alcuni casi con nella forma di
Azioni distribuite che pongono ovviamente qualche problema anche nella girare queste azioni o nel convertire in abrogazioni
Quindi mi sembra che una prima risposta positiva sia stata quella di non ridurre
O comunque di limitare la contrazione delle erogazioni secondo aspetto è che l'intervento delle fondazioni nei campi in cui questo si esercita pensiamo ad esempio
L'area sociale oggi è particolarmente rilevante per il tipo di interventi che è possibile realizzare a sostegno delle situazioni di disagio che la crisi
Determina quindi anche da questo punto di vista
Non penso si giochi solo in termini di sostegno allo sviluppo economico si gioca anche in termini di sostegno alle situazioni di Baggio su cui le fondazioni già da tempo intervengono e questo penso sia un elemento molto importante proprio per
Mantenere quella rete sociale quella coesione che in cui veniva meno potrebbe avere impatti particolarmente gravi nei tessuti nel nelle Province o nei territori in cui le fondazioni operano
Poi c'è un aspetto di moltiplicatore una delle azioni che stiamo svolgendo oggi come fondazione di risposta all'emergenza e quella di incentivare il più possibile la spesa degli enti che ricevono i finanziamenti cioè R. un effetto immediato sul territorio intermedi moltiplicatore delle delle attività e del reddito che gli interventi e le fondazioni possono svolgere a livello territoriale quindi Divella tastiera
è abbastanza articolata ma è importante che si vada nella direzione di riuscire a impegnare risorse a favore
Sia dell'area sociale ma anche delle degli interventi che hanno un impatto immediato in termini di reddito e di produzione
Dico anche questi in relazione a quanto diceva dottor Gori perché quelli S sempre un po'complicato inserirsi in quella che l'avete
Degli interventi di politica industriale che vengono effettuati dalle Regioni dalle Province dai Comuni questo tema della frammentazione dell'articolazione degli interventi non tutti finalizzati non lo stesso modo perché
Cioè il confidi che finalizzato al consolidamento del credito lato all'innovazione e l'altro alle giovani in prese oggi pone pone un problema di razionalizzazione che venne veniva evidenziato e cioè
Specialmente in una situazione in cui il tema centrale oggi c'è liquidità cioè fornire credito un numero massimo di impresa e proprio perché il problema è quello dell'appesantimento del magazziniere un capitale circolante che non è più finanziabile almeno non nella misura in cui lo era prima
è chiaro che occorre indirizzare gli interventi in modo molto più preciso e mirato in quella direzione
Quindi né dire penso che sia l'insieme di questi interventi che poi deciderà il risultato complessivo è importante che ci sia da parte di tutti gli attori per una consapevolezza che oggi l'intervento va fatto in termini
Efficaci cioè oggi deve essere fatto e devono essere valutati i risultati nel tempi più rapidi possibile finisco con questo osservazione sulla Banca d'Italia e sull'osservatorio beh insomma non c'è dubbio Banca d'Italia Oggi
è il riferimento necessario per capire che cosa sta avvenendo nel mercato del credito quella tra banche Rita è una quantità di dati che se soltanto avessimo il tempo di poteri di leggere e valutare avremo indicazioni
Particolareggiati ISSI me certo non a livello di singoli impresa ma qui entriamo nell'ambito di un segreto bancario che neanche i prefetti potrebbero
Come dire superare ma entriamo nel merito di una valutazione
Mese per mese di quello che sta avvenendo a livello delle economie locali e quindi siamo in grado anche e il Governo stesso sarebbe in grado comunque di intervenire tempestivamente le situazioni che evidenziassero
Forti carenze di credito a livello dei singoli territori interessati quindi
Penso che oggi insomma occorra qua dalla Banca d'Italia anche con fiducia e anche alla luce di quello che è stato fatto difesa di un sistema finanziario che
Penso che comunque conservi qualche merito nel confronto internazionale il fatto che non no non ci sia stato comunque questa deriva
Adesso una finanza dei saprai ma verso indebitamenti delle famiglie dei settori dell'impresa e anche perché oggi il livello del debito privato italiano è molto inferiore rispetto
A il debito dei concorrenti e se non non può non l'abbiamo neanche agli Stati Uniti a Regno Unito ma guardiamo la Spagna Quaglia moglie Irlanda guardiamo Paesi con cui
Ci stiamo confrontando i che oggi sono veramente soggetti a una forte in situazione di difficoltà economica che deriva proprio da questi livelli di indebitamento
Ancora
Alcune considerazioni in
Sui temi affrontati le regole di Basilea due
Si stanno verificando l'effetto più deleterio per quello della prociclicità
All'aumentare delle difficoltà alle regole diventano più stringenti e di conseguenza peggior il giudizio sull'impresa credo che si debba vere
Il coraggio di in un'economia così delicata come questa di non dico di sospendi di annullare Basilea due ma certamente di creare una moratoria
In quota
In questo se interno voglio dire dopo aver stabilizzato la liquidità cerchiamo di stabilizzare la fiducia
Credo che sia
Elemento è che in questo modo credo che sia anche una occasione per sottrarre al sistema bancario in questo momento la mancanza di quel coraggio
Perché diceva bene lei prima nel momento in cui si danno i dati voi non si vanno a vedere le disaggregazione di quei dati e allora se si va a vedere quella piccola crescita di impieghi che vengono fatti
Sono
Concentrati
Su classe di merito di credito che oggi escludono indebolendo e rendendole a rischio tutte quelle imprese che con le stesse regole qualche mese fa erano tutte finanziabili e allora io credo che questi
Apriamo apriamo un capitolo infinito su come rinegoziare il debito
Su come rinegoziare la durata dei mutui su come considerare anche in funzione della centrale di rischi
L'oggettiva situazione via allungamento dei tempi di pagamento perché oggi le banchine Regione abilmente segnalano alla Centrale rischi ritardo di pagamento e quindi il Circolo è veramente perverso
In questo ambito in questo ambito mi riallaccio al tema affrontato prima delle convenzioni tra confini di e banche laddove è evidente che se il tentativo del sistema bancario e di
Utilizzare il confidi come
Punto di scarico delle posizioni più deboli e responsabilità dei Confidi darsi una politica una struttura diversa e una capacità di offerta di servizi centosette creano questa condizione
Che sia anche una capacità di visione strategica da chi oggi nella
Pluralità dei confini di tante volte non vede
Quelle o quelle
Necessarie
Erogazione di servizi da dare all'impresa allora in quell'ambito sul tema delle convenzioni io credo che oggi
Si debba ragionare in termini di qual è la responsabilità della banca
Di dare tutte le informazioni sull'andamentale per evitare che i confidi abbiano a depauperare il patrimonio in loro possesso a causa di mancanza di quell'informazione
E oggi guardate che uno dei rischi è che
La mancanza di capacità di assunzione di responsabilità dal sistema bancario farsi che nel tentativo di traghettare alcune impresa è
Virtuose verso il superamento della crisi ci si trova qualche istituto poco virtuoso che forte del fatto di avere la garanzia dei Confidi
Lascia la Presa
Lascia la presa
Perché si preferisce prendersi il cinquanta sessanta settanta per cento di garanzia piuttosto che
Allora in questa logica io dico che camei commercio fondazioni
Territorialità dovrebbero Confidi sedersi intorno a un tavolo e per vedere come essendo le banche e imprese sul territorio come lo siamo noi imprenditori e quindi con una capacità di assunzione di rischio con una una apertura alla concorrenza voglio dire signori i confidi garantiscono loro
Una una maggiore crescita ma chi è quell'imprenditore che non vorrebbe essere garantito per il cinquanta sessanta settanta per cento allora dico signori intorno a questa cosa le risorse pubbliche
Possono trovare anche la contribuzione delle fondazioni per creare quell'effetto moltiplicativo di sviluppo del territorio
Ultima considerazione
Di nuovo per dare una
Dinamica del fenomeno
La federazione che io rappresento su quel monte di venti miliardi di garanzie non eroghiamo dieci miliardi
E al nostro interno abbiamo undici di questi Confidi cash crescendo vanno verso il centosette siamo quelli che
Forse più di altri hanno compreso la necessità di superare la piccolissima dimensione per rispetto della conoscenza del territorio ma di aggregare
Per poter
Erogare servizi differenti quindi
Nel corso dell'anno noi avremmo undici Confidi che andranno in quella direzione comunale percorso di aggregazione che nel corso degli ultimi tre quattro anni ci ha visto passare da ottantanove Confidi associati oggi o poco meno di sessanta
Matteo mentre mentre l'utenza io rubo un secondo per dire a una considerazione sulla questione del delle prefetture
Sulla questione sulla fusione prefetture sono perfettamente d'accordo che ci si voglia o no soggetti qualificati
E che ci vuole anche un minimo di senso della realtà
Il rapporto di non
Riservatezza rispetto ai dati zero Italie
Impone che il negoziatore sia un un ente un soggetto che possa avere la fiducia nella trasmissione dell'informazione sì e no a questo
Perde di significato e valore rappresenta questo questa boutade una delle tante nostre capacità di andare attingere senza paragonare i meccanismi dall'estero quindi questa è una iniziativa sorta in Francia
E forse si confonde l'organizzazione e lo Stato i ruoli dei prefetti francese con
L'altrettanto significativo ma non è identico funzioni e ruoli e competenze dei dei prefetti italiane
No no anzi ma io quello che posso aggiungerci
Al dibattito
Due argomenti
Il primo
Riguarda il sistema diciamo imprenditoriale ed economico italiano ICE in coerenza con quanto
Ho detto all'inizio
Cioè
Penso che questo sistema
Sistema diciamo della famiglia imprenditoriale italiana
Se un sistema che
Rispetto al quale
Andava posto un po'più di equilibrio o di giudizio prima
Ma non vi è dubbio che
In quell'equilibrio si debba cercare diciamo anche quella
Necessaria mutazione
Auspicabile
Ancor più necessario di fronte a questa crisi
Come io lo diciamo non ho mai creduto
Nell'assolutismo del modello manageriale assoluto
Rispetto al quale diciamo abbiamo avuto anche delle distorsioni
Anche in campo mutualistico e anche del sistema bancario italiano
Cioè io ho sempre
Pensato che il sistema imprenditoriale e familiare italiano potesse ancora rappresentare un modello di successo
A patto diciamo di severe profonde mutazioni
E devo dire mi ha fatto piacere sentire
Dal
Presidente l'attuale presidente di piccola industria di Confindustria Palermo sabato tra l'altro insomma succeduto a al Presidente Bellotti
Che gli imprenditori italiani di questo sono consapevoli cioè il sistema deve mutare deve aprirsi non deve più come dire avere il concetto di dominanza assoluta sia in termini di struttura proprietaria e che in termini di
Indicazione di nuove competenze del circuito dell'impresa che provengano diciamo da
Competenza extra familiare
Una concezione quindi diversa dal modello in cui le forze della famiglia potevano ritenersi in certi momenti storici autosufficienti
Sì in termini di struttura finanziaria
Perché non è paghiamo anche un
Un limite la struttura finanziaria delle nostre imprese
Senta
Vedi struttura manageriale
D'altro canto il sistema o i sistemi manageriale assoluti a mio avviso non hanno mai rappresentato diciamo
No assolutissimamente positivo
E qui vengo diciamo anche alla
Al tema delle banche
Io ho sempre creduto che
Nel mare della finanza potessero nuotare certamente pesci molto grandi
Ma anche pesci piccoli
Le banche le piccole banche sul territorio a partire dalle banche popolari che poi diciamo non non sono più piccole ma anzi
Che in certi casi purtroppo sono diventate troppo grandi
Potessero rappresentare certamente un duplice modello di coesistenza
Utile al sistema di imprese italiane
E i modelli di governo dell'impresa
E delle imprese bancarie
Non necessariamente erano modelli come dire perfetti
Cioè diciamo il modello anche autoreferenziale di certi sistemi che si sono sviluppati questi sono dati pure la patologia in alcune banche popolari italiane hanno rappresentato un modello diciamo che non ha funzionato
L'autosufficienza
Assoluta del management
Anche nel sistema cooperativo in certi casi ha fallito
Con dei drammi di cui diciamo il risparmio ha pagato sono in utile
Fare dei nomi ma
Qualche anno fa
Abbiamo avuto e abbiamo conosciuto diciamo degli incidenti gravissimi
Che tutti noi
Io per primo sottovaluta
E quindi anche il Governo delle delle aziende in particolare delle imprese che hanno
Una struttura un'organizzazione complessa è un è un tema all'ordine del giorno
Nelle impresa diciamo ad azionariato diffuso
In cui
Non c'è contrasto di interesse
Tra diciamo gli organi esecutivi e gli organi di controllo
Tra diciamo amministratori delegati con pieni poteri di gestione e d'altra parte la mancanza
Di
Consigli d'amministrazione presidenti del consiglio d'amministrazione in grado
Di rappresentare di garantire
Lo sviluppo e l'equilibrio della dei poteri nella dinamica gestionale ha rappresentato certamente dei delle grandi problematicità
E non vi è dubbio che questa crisi finanziaria abbia avuto anche questi tipi di risvolti modelli manageriali assoluti
In cui si è solo visto diciamo il bello di non esserci di non di una vera alle spalle una famiglia in Pretoria all'azionista di controllo
Questo non
Poteva rappresentare il bello ma diciamo il manager che non ha
Un un sistema di controlli
Può anche diciamo sfociare in gestioni che
Hanno distrutto impresa distrutto azienda distrutto risparmio
Senza che nessuno se ne accorgesse
Il fatto che in America
Il cosiddetto sistema delle merchant anche americane fosse sottoposto unicamente
Al controllo della secche e non della Federal Reserve far certamente rappresentato
Uno ha un un angolo di gravissima problematicità nei controlli
Si entra tutto in un campo di responsabilità io penso che
Sia stato un gravissimo errore non salvare l'Imam Dragos
Perché questo diciamo ha innescato quando perché
Si dovesse salvare a tutti i costi ma dice sono stati fatti dei salvataggi e non ne sono stati fatti altri probabilmente quello è stato un errore
Perché li manda non è morta unicamente diciamo per Miss management nella gestione caratteristica della banca certamente questo avrà inciso
Ma diciamo tutto è scoppiato per una
Pesantissima crisi di liquidità
E per pesanti differenze tra le scadenze degli attivi resi liquidi
E le fonti di finanziamento che erano diciamo a breve termine
Quindi
Diciamo
Tutto questo a
Dei risvolti e delle caratteristiche che non sono individuabili
In un'unica direzione
Ma diciamo e tutto il sistema
Che
In una fase così pesantemente recessiva
Ho depressiva ha mostrato tutte le sue sfaccettature peggiori nascondendo quelle migliori
Io non credo che tutto questo possa risolversi con un uno i Pula nuova iper-regolamentazione di tutti i sistemi cioè non è che con l'aggiunta di nuovi tu quintali o tonnellate di carta
Avremmo potuto come dire
Impedire e controllare meglio questi fenomeni ma certamente
C'è bisogno di regole diverse perché queste non hanno funzionato
Allora quando si parla di fiducia
La fiducia una una un parametro al parametro probabilmente numero uno dell'economia della finanza ma la fiducia non cade dal cielo perché
La si imbocca
O la si auspica la fiducia ha bisogno di presupposti
E
I presupposti dei mercati finanziari hanno diciamo una valenza molto molto seria
Tra i quali anche diciamo i meccanismi di controllo
Ma ne abbiamo anche in Italia avuto delle situazioni paradossali di cui nessuno parla cioè abbiamo avuto dei
Non solo ad aziende private
Ma diciamo soggetti pubblici che hanno investito in derivati senza probabilmente nessun controllo dei rischi mettendo in dissesto Bilanci di amministrazioni pubbliche di questo
Parla nessuno
Qui non è problema solo diciamo che riguarda
Il privato la finanza le banche le imprese ma
Abbiamo dei
Grandissimi comuni italiani che sono come dire che hanno deciso bontà loro di investire in prodotti derivati
E che oggi si trova a dover coprire attraverso i soldi dei contribuenti e dei cittadini in quei buchi di questo nessuno parla
La fiducia non nasce per caso bisogna ripristinarla attraverso dei meccanismi seri che presidi nord e il funzionamento del mercato
Settori di averci fatto questo
Questo legale importante ecco io
Considero
Come diceva
Carpi
La scelta sia molto motivata
Ma non è una scelta scontata e anche
Credo
Il tentativo di dimostrare in una situazione difficile di crisi
Come vi possono essere esempi in potenziale controtendenza
E anche di dire quale può essere una traccia che essi
Può seguire che si deve seguire per prepararci
A superare la crisi per
Organizzare anche dal basso risposte in funzione anticrisi
La nostra città il territorio Pisano hanno alcuni primati che ci distinguono
Siamo di gran lunga il territorio che investe di più in
Ricerca e sviluppo
Io passato una
Una dimostrazione diciamo non non mi voglio mettere a fare un saluto lungo irrituale ma insomma voi siamo una città che
A un una
Investimento in ricerca e sviluppo
Del tre cinque per cento mentre la media del Paese e dell'uno e due per cento e quella dell'Unione europea e dell'uno e nove per cento
E quella lista riunite del due
E sei per cento qui siamo
Comparabili soltanto con le regioni più sviluppate del nord Europa della Svezia della Finlandia la Danimarca
Abbiamo una concentrazione di istituzioni della ricerca e di
Personale delle istituzioni della ricerca e
Dell'alta formazione
Che ha una sua unicità siamo la città che
USA di più fra tutte le altre italiane internet della Rete
Siamo
La città che vede
Un sei per cento di PIL dei brevetti italiani prodotti qui
Lotte uno per cento delle aziende spin-off nate qui
Il sei virgola sette per cento dei progetti
Che hanno avuto contributi dell'Unione europea prodotti da qui
Parlo di Pisa e parlo naturalmente la capitale della Provincia di Pisa ecco in tanti casi sono dati provinciali non solo
Cittadini
Siamo la città di tre università delle università statale di tre scuole d'eccellenza della più grande area del CNR d'Italia
Dell'INFM a siamo la città e la Provincia che hanno costruito una grande realtà di imprese innovative piccole imprese anche piccolissime imprese sono ormai mille
E credo non sia casuale che al di là dei ritmi lenti di crescita che pure dalla Toscana avuto in questi
Ultimi anni nell'ultimo decennio
Oggi nella crisi la nostra realtà sia una delle realtà che soffre meno chiara diciamo una
Migliore performances di tenuta
Quindi
Siamo una realtà in cui si può
Ha ragione
Parlare di ciò che si tematizzare con questa
Con questo festival con mani futura non è una città che piena di esempi positivi
A noi interesserebbe diciamo
Questa iniziativa di di di di partenza questa prima iniziativa
Dimostrare di essere disponibili recettive di far valere diciamo gli esempi positivi che abbiamo
Perché iniziative come queste potessero diventare permanenti ecco noi saremo molto contenti di una
Caratterizzazione permanente ma voglio dire anche che per noi è molto importante essendo un territorio proteso all'innovazione anche dal punto di vista delle politiche di governo locale
Ospitare iniziative che danno il segno di come
Una
Sinistra di Governo
Abbia il coraggio di
Parlare chiaro di affrontare di petto i temi della crisi ma i temi della prospettiva del sistema produttivo del Paese
Di mettere al centro il tema dell'innovazione e del rilancio del sistema industriale di riprendere
Grandi progetti innovativi penso a industria due mila quindici che hanno
Distinto la sinistra di Governo quando ha governato
Credo che
La sinistra di governo che oggi e all'opposizione
Debba
Riconquistare credibilità e capacità di leadership che ha perduto
Su questi terreni
Credo che questa capacità di riconquista si costruisca in larga parte dal basso
Credo in particolare che la Toscana l'Emilia Romagna diciamo una parte del cuore del Paese abbiano ancora molto da dire
Per le esperienze di costruzione di politiche ma anche per l'esperienza di convivenza
Della politica che rappresenta hanno
Per una tradizione politica che è ancora importante che ancora viva e che deve
E può produrre molto quindi anche questo è il senso di una
Vicinanza di una comunanza ecco io penso che
L'esperienza a cui si rifanno Bersani e e Visco in casi importanti sono anche le esperienze di un riformismo praticato che ancora una delle
Grandi e poche risorse alle alle quali possiamo rifarci alle quale può rifarsi il nostro Paese quindi
Voglio
Leggere anche così questa iniziativa
Noi siamo a disposizione ecco vorremmo
Che lecita fossero sempre più il laboratorio di questa innovazione
Noi siamo un territorio di grandi industrie la Piaggio di nuovi insediamenti la cantieristica da diporto di tanta piccola industria sia un territorio che ha bisogno di servizi innovativi
La Toscana ha bisogno di servizi innovativi per reggere l'industria che ha
E per far crescere industria piccola e media che la gran parte del tessuto e industriale
Quindi noi siamo
Un territorio che vuole fare sperimentazioni nuove vuole dare progetti nuove e le città in particolare
Possono dare
Anche nella loro esperienza di Governo progetti nuovi penso
A a grandi temi come la ricomposizione energetica delle città
Penso a grandi temi quale quello della
Mobilità urbana sostenibile
Che non a caso erano centrali in
Industria due mila quindici e sono centrali diciamo in quel progetto che oggi
è è diminuito da scelte sbagliate di definanziamento
E
Per quanto riguarda città come Pisa e non abbiamo altre frontiere aperte penso al biomedicale alle Biotecnologia penso a tutto il grande comparto dell'informatica e dei sistemi che ci distingue
Penso appunto alla cantieristica a tutto un un settore
Ad altissima incorporazione di tecnologia di valore
Che si sta sviluppando da noi anche nonostante la crisi quindi lecita possono essere un grande motore di innovazione anche in funzione anticrisi e noi siamo contenti di ospitare questa iniziativa perché
Ci consentirà di focalizzare meglio una missione che anche la nostra missione grazie
Presidente della Provincia
Grazie buongiorno a tutti anche io parto
Da un ringraziamento non formale ma sentito
Verso coloro che hanno voluto che questa iniziativa questa tre giorni di approfondimenti sui temi dell'economia dell'industria dell'innovazione
Si tenesse qui a Pisa quindi voglio ringraziare l'associazione né Enzo
I suoi promotori
Gli onorevoli Bersani Visco
Anch'io condivido la soddisfazione di cui parlava il Sindaco per
Questa scelta e soprattutto per noi diventa anche un impegno a dare corpo e a sviluppare anche le idee
Che da questa da queste giornate di di riflessione e di analisi potranno potranno venire
Idee che
Servono in un momento particolare come questo è chiaro che l'agenda
Del dibattito politico ma a tutti i livelli di lei dettata dai temi dai temi della crisi
Una crisi che viene da lontano ma chi una crisi che sta
Creando un effetto valanga in tutti i Paesi in tutti i settori in maniera
Trasversale una crisi rispetta la quale il nostro Paese forse
è più esente rispetto ad altri per
Non essere stata coinvolta forse più di tanto in questa economia di carta che è stata un po'l'origine
Della grave situazione di recessione economica che colpisce
I paesi non solo di più antica industrializzazione ma anche i Paesi emergenti come come la Cina e l'India
Io penso che il tema forte che dobbiamo mettere al centro del dibattito anche politico la riaffermazione del principio
Che la ricchezza e il benessere derivano essenzialmente dall'impresa dal lavoro ecco io credo che
Questa crisi questa questo periodo di difficoltà deve aiutarci tutti a rimettere al centro della della riflessione dell'impegno i temi appunto dell'impresa e del lavoro come unica fonte
Di ricchezza e di prospettiva
Per
Per tutti i Paesi più industrializzati ma direi per tutte le comunità
E quindi questo questo festival particolarmente
Opportuno perché serve anche a smascherare questa tendenza per cui
Si è creduto che dalla finanza e la finanza dalla finanza creativa potesse
Potesse nascere un modo nuovo e veloce di fare una ricchezza duratura così non è purtroppo ne stiamo pagando tutti le conseguenze un pezzo anche pesante che essi con che Frizzarin in crisi economiche crisi aziendale
Perdita di posti di lavoro e quindi
Una questione economica che sta diventando anche una questione sociale di allarme sociale che chiama tutti i soggetti a fare la propria parte io credo che
La risposta
Giusta
O venire solo da un impegno corale di tutti i soggetti istituzionali economici e sociali da azioni di sistema
Partendo da quello che possono fare gli enti locali
Così come per con quello che
Possono fare stanno già facendo anche le Regioni in modo particolare la Regione Toscana ha messo
In piedi un pacchetto anticrisi al quale anche noi come Amministrazione Provinciale ci siamo collegati mettendo in campo risorse fresche
Perché sappiamo bene siamo consapevoli che rispetto alla situazione di grande difficoltà bisogna intervenire ora e subito quindi
Collegarsi agganciarsi alle cose che sono già state messe in campo così come
Siamo anche inattesa che il Governo nazionale
Metta in campo quelle quelle idee soprattutto quelle risorse che sono che sono necessarie perché per far parte ripartire l'economia
Per far ripartire la domanda
Ci vogliono risorse per le famiglie per i lavoratori che stanno vivendo un momento di grande difficoltà o che comunque sono chiamate ad una ad una grande prudenza rispetto
A quanto possono spendere rispetto agli investimenti
Ricordo un piccolo fatto che mi è venuto in mente proprio ragionando di questi temi
Che è tratto da un vecchio romanzo di fantascienza del settantasei
Affetto valanga racconta di come un cittadino medio americano facendo i propri conti
Fosse indotta disdire l'ordinazione di un di un frigorifero di un modernissimo frigorifero quindi un bene di consumo molto molto comune e molto diffuso
Ebbene la rinuncia di questo piccolo investimento si ripercorse come un domino
Di prodotto in prodotto di industria in industria producendo una sorta di reazione a catena di di sfiducia che mise in moto in qualche modo una sorta di
Cataclisma recessivo
E
Di esperti i massimi esperti non sapendo più dove battere la testa si misero alla ricerca di quale fosse la causa di questa crisi che si era abbattuta sul mercato americana ripeto è un tema di fantascienza ma
Che ha molta attinenza con la realtà e allora mi fu
Individuato
Questo cittadino medio americano come la causa della crisi allora il Governo intervenne con
Sostegni ed incentivi per cui
Quel cittadino poteva acquistare il frigorifero e quindi questo rimise moto
L'economia questo è un aforisma una metafora tratta da un romanzo ma per dire come appunto occorrono e servono anche interventi ed incentivi eccezionali ed anche un ruolo pubblico
Diceva bene il Sindaco che questa iniziativa questa
Questo festival mani futura Pisa può essere di casa è un luogo
è un luogo appropriato Sindaco mi ha un po'rubato il mestiere nel senso parlato delle tante eccellenze che contraddistinguono la città ma anche ma anche il territorio ha parlato di come pista sia un caso mondiale di investimenti in ricerca in quanto si stima nel che nel due mila cinque
Il tre e mezzo per cento del PIL Pisano sia stato investito in ricerca e sviluppo ed è una media superiore anche alla media
Americana
E quindi
La risposta che noi possiamo far partire dai territori perché nei momenti di crisi poi occorre anche rimettere in campo questo concetto il concetto dei territori specialmente quando si comincia a parlare di De Gaulle ovalizzazione
E il nostro territorio abbina
Settori storici produzioni storiche come quelle
Delle della del cuoio e delle calzature come quelle della della meccanica come quelle del mobile a realtà di grande valore aggiunto ad alto profilo di contenuto tecnologico qua da noi si stanno realizzando i robot che possono essere una risposta
Per il futuro anche alla vita quotidiana quindi robot applicati
Alla alla domotica ci sono i settori del information and communication technology settori del biomedicale delle teche che sono una punta di diamante io penso che il valore aggiunto che
In questa realtà si può realizzare proprio la congiunzione la commistione
Fra questi saperi antichi fra queste tradizioni manifatturiere che non devono essere abbandonate che devono essere sostenuta con i saperi moderni che ci derivano anche dal fatto di avere
Qui sul nostro territorio esperienze di alta eccellenza le le università l'Ateneo pisano il Sant'Anna la normale e
A cui si aggiungono insieme centri di ricerca anche la Rete dei poli tecnologici che sta diventando una maglia che interessa tutto il territorio dal Polo di Navacchio a Ponte che
A Pontedera al Polo Tecnologico conciario nella zona
Del cuoio al villaggio della innovazione della ricerca a appena Celori questo e tanto altro questo per dire del
Del fatto anche che
La nostra provincia può essere al centro di un tema di grande di grande attualità si sta parlando di green economy come del motore che può far ripartire l'economia e bene
Dove può svilupparsi meglio che a Pisa meglio che in Toscana una green economy avendo qui sul nostro territorio
Una fonte importante un patrimonio importante come la geotermia che da sola sicura
Circa il venticinque ventisette per cento dell'Energia del fabbisogno energetico della Regione Toscana in provincia di Pisa sono già attivi tre parchi eolici quindi siamo all'avanguardia
Non solo nella nella ricerca ma anche nella negli investimenti sulle energie sulle energie rinnovabili
Sul nostro territorio intorno ai poli tecnologici col contributo decisivo delle università e delle aziende di aziende importanti come
Come Piaggio saluto il presidente che
Chi è arrivato da poco stanno lavorando sul progetto idrogeno come risposta
Ai temi della
Della mobilità
Coinvolgendo le grandi esperienze le professionalità e le competenze delle nostre delle nostre università quindi
Chiudo perché i tempi stringono e moderatore mi invita ad andare alla conclusione dicendo che sicuramente mani futura
è nel luogo giusto sicuramente Pisa può essere
Un paradigma ma non solo un luogo ma soprattutto un luogo dove si può spirito sperimentare
La ripresa e rilancio e rilancio dell'economia siamo tutti chiamati a fare la nuova parte la nostra parte attendiamo con fiducia anche da questo festival da questi
Tre giorni di riflessioni di analisi e di approfondimenti idee idee nuove su cui lavorare insieme grazie buon lavoro
La
Ma e e inevitabile che anche io debba iniziare questo intervento introduttivo
Con dei ringraziamenti quindi ringrazio il Sindaco Filippetti bella ospitalità che oggi la sua città ci offre
E ringrazio del Presidente della Provincia che insieme al Presidente della Regione Toscana e al Comune hanno concesso il patrocinio alla nostra iniziativa
E mi piace anche ricordare che qui a Pisa io ho insegnato per dieci anni dal mille nove centosettantatré al mille novecentottantatré e prima di entrare in Parlamento e di essere poi trasferito all'Università di Roma
Ricordo con molta nostalgia quegli anni probabilmente anche perché ho molto più giovani e saluto con affetto i colleghi agli amici che oggi partecipò alla nostra iniziativa
Saluto e ringrazio il Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola che oggi sarà qui con noi all'inaugurazione del festival mani futura promosso dall'Istituto Nancy che l'acronimo di nuova economia nuova società
E che insieme più Luigi Presidente Bersani abbiamo fondato nel due mila e uno
E ringrazio sin dove il Ministro dell'economia delle finanze Giulio Tremonti che sarà presente nella giornata conclusiva
Nell'organizzare questo evento alcuni mesi fa ci siamo chiesti Bersani ed io se fosse opportuno promuovere un convegno sull'economia italiana proprio nel momento in cui con ogni probabilità alla crisi economica sarebbe stata più acuto
Ma poi ci siamo detti che proprio perché c'era la crisi l'iniziativa era utile anzi necessaria
Per avere una sede di confronto di discussione di riflessione sullo stato dell'industria italiana e anche per farsi fossa a vicenda e sostenerci in un periodo così difficile
Sulle rigidi origini le cause e gli esiti della crisi ascolteremo tra poco il professor De Cecco che in realtà è uno dei pochi che potrebbe legittimamente dire oggi io ve l'avevo detto
Io mi limito a rilevare che siamo oggi di fronte a un momento di beva grande discontinuità nella storia dell'economia mondiale
Una fase della storia del capitalismo si è conclusa un'altra se ne apriva ma non sappiamo ancora quali saranno le sue caratteristiche
Come la grande crisi del ventinove trentatré segno l'avvento del leva keynesiana come disposto al modello liberista prima prevalente
E come le crisi petrolifere la grande inflazione agli anni Settanta del secolo scorso produssero leva reaganiana e thatcheriana delle dei regolamenti azione delle privatizzati privatizzazioni rivalutando e via lottando un antico modello liberista
Basato sulla fiducia né nella capacità dei mercanti di autoregolarsi
E che concepiva allo stato comunque Blaine ma la spesa pubblica e la tassazione con un male assoluto così oggi il rinnovato collasso del modello liberista
Prospetta una nuova fase degli assetti economici del mondo con un ritorno prepotente del ruolo del regolamentazione degli Stati
Ciò è inevitabile perché gli ex gli eccessi compiuti negli ultimi venti trent'anni sono dinnanzi agli occhi del mondo
Perché i costi sociali della crisi sono evidenti e imponenti
Perché l'insicurezza e le diseguaglianze crescenti accumulatesi negli anni passati in porto Tano l'opinione pubblica rifiutare un modello di sviluppo ritenuto correttamente responsabile della situazione attuale
Non credo che si tornerà al che Nesi sumo degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento
Del resto quel modello fu superato proprio perché aveva esaurito le sue capacità di promuovere lo sviluppo
Perché alla fine del suo ciclo esso produceva inflazione assistenzialismo invadenza discrezionalità eccessiva della politica in tutti i campi conduzione delle classi dirigenti
Un nuovo assetto richiedeva probabilmente regole più adatti ad un mondo globale che è un mondo basato sulla supremazia degli Stati nazionali
Una gestione multi polare della politica planetaria
Un ruolo ben maggiore di quello attuale delle nuove potenze non solo demografica ma mai anche economiche Cina India Brasile un peso minore dell'Occidente Stati Uniti ed Europa
E difficile prevedere in quanto tempo si raggiungeva un nuovo equilibrio
Molto dipenderà dalla durata della crisi
Rispetto agli anni Trenta comunque non vi è oggi una compiuta ipotesi teoriche alternativa come fu quella di Kenzo in grado di indicare la strada da percorrere
Paradossalmente oggi sono gli economisti liberisti sempre lenti anche nella squadra di Obama a doversi fare carico del superamento del liberismo
Affrontando una crisi potenzialmente molto più gravi come dimensione portata di quella del ventinove
E che non sta avendo non avrà lo stesso esito catastrofico per quanto riguarda i livelli di produzione disoccupazione esclusivamente perché oggi la consapevolezza della necessità di interventi anche non convenzionali di politica monetaria e fiscale
E molto più diffusa e condivisa e quindi i Governi stanno intervenendo
Mentre i livelli dei bilanci pubblici devesi sviluppati sono oggi tre o quattro volte più elevati che negli anni Trenta rappresentano una garanzia dispensa è un limite ad una caduta cumulativa dell'attività economica
L'Italia deve affrontare la crisi scontando le proprie specifiche difficoltà economiche che si sono manifestate in un tasso di crescita che risulta da oltre dieci anni sistematicamente inferiore a quello degli altri Paesi europei
In conseguenza del PIL pro capite italiano che a metà degli anni Novanta era superiore la media europea
Oggi è diventato adesso è inferiore e continua a ridursi
Questi dati fotografano inesorabilmente un processo di declino del Paese
Nel due mila otto il PIL italiano si è ridotto in termini reali dell'un per cento la seconda peggiore performance della zona euro dopo li Orlando
Se si tiene presente che la crescita dei Paesi dell'euro zona è stata invece positiva pari allo zero otto per cento
La distanza rispetto alla media risulta di bene uno virgola otto punti
Non sembra proprio quindi che la crisi italiana sia meno grave di quella degli altri Paesi come è stato a più riprese sostenuto anche autorevolmente è vero il contrario
Che le cose vadano piuttosto male confermato da molti altri dati sempre nel due mila otto la produzione industriale in Italia è crollata del quattordici virgola tre per cento rispetto a una media del dodici per cento dei Paesi euro
L'occupazione sale dello zero virgola sette per cento in Europa e si deduce dello zero virgola uno in Italia
Paese che tuttavia mantiene ancora un livello di disoccupazione inferiore alla media europea sei virgola sette per cento rispetto al sette virgola cinque per cento ma l'Italia anche tassi di attività molto più bassi
L'inflazione al tre cinque per cento è superiore al tre virgola tre per cento la zona euro il deficit pubblico è risultato pari al due virgola sette per cento rispetto all'uno euro virgola sette per cento di tutti i Paesi dell'euro
Il debito pubblico italiano di gran lunga il più elevato centosei per cento del PIL rispetto al sessantotto il settore per cento medio dei Paesi europei Italia compresa
Ciò significa che il debito pubblico medio europeo è solo il sessantacinque per cento di quello italiano
L'unico settore in cui le cose sembra andare meglio in Italia e quello delle banche nelle quali
Nel quale finora non si sono manifestate crisi da insolvenza
Ciò tuttavia dovuto anche al fatto che la realtà produttiva italiana caratterizzata da micro e piccole imprese non incentiva il ricorso a strumenti finanziari complessi e rischiosi come avvenuto in altri paesi
Le previsioni per il due mila e nove sono tutt'altro che le cose il PIL si ridurrà di almeno il tre per cento
E non è escluso che si possa arrivare al quattro per cento
E previsto l'aumento del debito pubblico a poco meno del centodieci per cento del prodotto interno lordo ma se la riduzione del prodotto sarà superiore a quella prevista ufficialmente che è meno due per cento
Anche il deficit di bilancio risulta la peggiore delle previsioni e il debito crescerà ancora
Ma ciò che più preoccupa e che negli altri Paesi dell'euro la crescita del debito avverrà a seguito di manovre fiscali volte a contenere la crisi
Mentre in Italia gli interventi finora effettuati sono stati a saldo zero
Il Governo infatti non è intervenuto a ridurre le imposte si è limitato a rimodulare illimitatamente la spesa già prevista
Che le cose stiano così e confermato da quanto affermato dal governatore Draghi nella sua ultima audizione presso la Commissione finanze della Camera dei deputati due giorni fa
Cito testualmente l'importo delle maggiori speso delle riduzioni di entrate approvati in Italia per finito finalità anticicliche e circa mezzo punto percentuale del PIL
Queste azioni sono finanziate da intervento di segno opposto quindi il saldo e zero
Ciò significa che nel nostro Paese e l'aumento del debito del disavanzo nel due mila otto derivano da un peculiare poco cupa ante collasso delle entrate fiscali
Che infatti nel due mila otto con l'eccezione delle ritenute alla fonte sui redditi da lavoro dipendente si sono ridotte in termini nominali
A mia memoria e la prima volta che ciò accada
Stando così le cose è evidente che i margini di manovra sono molto ristretti
Tuttavia è opinione condivisa tra gli esperti che interventi con effetti una tantum sul disavanzo sul reddito
A comprendere accompagnati eventualmente da altri interventi di riduzione strutturale della spesa con effetti anche non immediati potrebbero essere accolto in maniera non negativa dei mercati
Le priorità sono essenzialmente due
Garantire il potere d'acquisto delle famiglie in particolare dei lavori lavoratori precari che oggi sono quelli privi di tutela di rappresentanza e di voci
Ciò è necessario anche per evitare la caduta dei consumi che dopo quella dell'esportazione degli Investimenti comincia ad essere evidente
La delega per la riforma degli ammortizzatori sociali approvata dal Governo Prodi dovrebbe quindi essere attuata con la massima rapidità uniformando la legislazione italiana quella degli altri Paesi europei
Gli interventi decisi finora dal Governo a tutela di coloro che perdono il lavoro sono infatti parziali e diseguali
Si vada assenza di tutele a coperture variabile tra il venti del sessanta per cento e anche la durata del sostegno e molto diseguale
Inoltre è necessario assicurare il credito alle imprese a tutte le imprese per evitare che la fine della crisi trovi il nostro Paese
Privo di capacità di ripresa a causa della scomparsa materiale dei protagonisti della produzione
Da questo punto di vista i prefetti e la moral suasion sulle banche servono a poco
Mentre la proposta avanzata anche dal Governatore della Banca d'Italia di prevedere l'emissione dei speciali obbligazioni garantite dal Tesoro dalla stessa Banca centrale e da condividere
Inoltre per le piccole e medie imprese sarebbe necessario e probabilmente anche sufficiente utilizzare il fondo già esistente presso il Mediocredito centrale e destinato alla sostegno finanziario delle piccole e medie imprese
Aumentando la sua consistenza da almeno due tre miliardi in modo da garantire le banche rispetto all'erogazione di credito a favore di soggetti a rischio
Per i finanziamenti si potrebbe coinvolgere la Cassa depositi depositi e prestiti
Il recente impegno assunto dal Presidente del Consiglio con la presidenza di Confindustria va quindi nella giusta direzione sta di fatto comunque che nell'apposito capitolo sono al momento disponibili solo duecento milioni ci
Quindi si parlava di uno e sette sono sui giornali di ieri o dell'altro ieri insomma soldi non non ci sono
Altre misure si poteva immaginare
Dal rimborso dei crediti che le imprese vantano nei confronti delle pubblica amministrazione e anche in questo caso o con un effetto una tantum sul debito
All'anticipo di investimenti dell'ente infrastrutture immediatamente attuabili
Al finanziamento delle spese di investimento dei Comuni e delle Province e soprattutto per gli edifici scolastici che come è noto sono molto più capaci di spendere dell'Amministrazione centrale
E che aveva il vantaggio di essere distribuite sul territorio di beneficiare direttamente le piccole e medie imprese dell'edilizia
Alla reintroduzione dell'automatismo nell'elevazione dei crediti d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno e per il risparmio energetico nelle ristrutturazione ed ristrutturazioni edilizie
Crediti che non hanno costo finanziario perché anzi si auto coprivano questo
Risulta dalle relazioni tecniche dei provvedimenti alla introduzione per due anni di un credito di imposta per gli investimenti in modo da sollecitare le imprese ad anticipare le spese relative
Anche in vista della ripresa
In caso di assoluta necessità si potrebbe ricorrere anche misure dal lato delle entrate
Per esempio revocando sgravi non necessari previsti dalla manovra dello scorso luglio
Quello che non si può fare e sottovalutare la crisi è immaginare che le cose andranno a posto da soli in altri termini è quello che ha fatto il Governo fino
Al contrario la crisi peggiorerà per tutto l'anno in corso e la mancanza finora di soluzione incisive condivise a livello globale non aiuta certo risolvere il problema in tale contesto
Non si può immaginare che l'Europa l'Italia possono limitarsi a fare i free rider sebbene inficiando degli interventi espansivi al turismo
Ancora più distruttiva e l'idea che allentando regole controllo e controlli si possono aiutare gli italiani a superare la crisi
Abbiamo con qualche preoccupazione assistiti sono nei giorni scorsi all'apologia dell'economia sommersa come antidoto per la crisi e a numerosi ipotesi e promesse di allentamento dei controlli in questa fase difficile
Tali posizioni sono autolesionisti
L'Italia infatti è molto più fragile sul piano strutturale di molti altri Paesi e più di altri avrebbe bisogno di regole del gioco vigorose
E di associare immediate incisive misure strutturali a medio termine alle necessarie misure di sostegno di breve periodo
Dovremmo quindi cercare di resistere alla crisi ma anche di creare le conduzione per una ripresa frotte duratura
La situazione è molto difficile ma non impossibile da gestire con efficacia e consapevolezza
Sono certo e mi auguro che i dibattiti dall'analisi che questo festival produrrà possono dare un
Utile contributo ben grazie
Visto che lo sviluppo economico Scajola al quale
Porgo naturalmente il benvenuto di tutti noi
Grazie
Grazie Bersani
Sono lieto di essere qui
All'inaugurazione del primo festival mani futura
Che avete dedicato all'industria italiana ho visto all'ingresso anche
Degli esempi della capacità del designers italiano
La ritengo anche questa una iniziativa
Opportuna
Nella delicata fase della crisi economica che stiamo attraversando
E nella quale come ripetevo fuori
A qualche amico a qualche rappresentante della istituzione
Ad alcuni lavoratori di alcune fabbriche
Credo che non si debba
Cedere alla rassegnazione ma cercare di valorizzare
I punti di forza del nostro sistema produttivo
E quindi avete fatto bene chiedevo adesso a Visco avete fatto bene qui a Pisa
Una città che per
Quasi due secoli ha dominato il commercio internazionale del Mediterraneo
Che ha dato i natali a Galileo Galilei
Il grande padre della scienza e della tecnologia moderna nell'ufficio che adesso
è il mio
E che è stato
Fino a poco tempo fa di Bersani c'è un po'di Leonardo da vinci è un po'di Galileo
Che ospita questa città non solo la normale
Che in un centro di eccellenza
Della ricerca
A livello mondiale ma ospita anche altre due università
Pisa e il suo territorio
Sono quindi il simbolo
Della operosità e dello stile di vita degli italiani
Una provincia credo si possa dire
Dove lo sviluppo economico non è andato a discapito
Della sua identità culturale
Del suo patrimonio storico e ambientale
Nel senso di appartenenza alla comunità
Dalla Piaggio di Pontedera
Alla cantieristica ahimè in parte in crisi e ne parleremo con Martini nelle prossime settimane
Da immobili di Cascina
Alla miriade di piccole e medie imprese che hanno fatto sistema
Si sono fortemente radicate sul territorio
è un'area quindi ricca
Di esempi vincenti
Del medi in Italia
E per questa terra
Come del resto credo per tutto il nostro Paese
Il future ancora legato all'industria
All'attività mano a fattori era
Alla sua capacità di rinnovarsi senza rinnegare il proprio passato
L'accresciuta però
Concorrenza internazionale ci deve
Aprire gli occhi
Una delle conseguenze
Più evidenti della globalizzazione e proprio questa
Serve quindi un raccordo sempre più stretto con la ricerca
Con l'università con i servizi
Con la filiera di prodotto
Pensare che lo sviluppo di un'economia
Possa oggi coincidere
Con il ridimensionamento o addirittura come qualcuno sostiene sosteneva
Con la cancellazione dell'attività industriale a favore dei servizi
è
Fuorviante e pericoloso è un concetto che più volte ribadite ma che mi piace ribadire qua perché credo sia una di quelle cose che vada continuamente ribadite
Le evoluzioni più recenti dell'economia
Di quei Paesi anche vicini al nostro
Che avevano puntato maggiormente sulla finanza
A scapito della produzione manifatturiera
Lo hanno confermato in modo drammatico
Certo
Anche la nostra industria
Come quella degli altri
Paesi occidentali
Sta attraversando uno dei momenti più difficile della sua storia
è attestato
Tutto ciò dà i dati sulla produzione del due mila otto
Dei primi preoccupanti i dati del due mila nove dai dati ancora oggi dell'export
Italiano su gennaio
Io sono però io voglio restare convinto
Che sarà proprio il settore manifatturiero
A tirarci fuori dalla crisi
Credo che il settore manifatturiero rappresenterà ancora di più
Per il futuro
La possibilità di crescita e di innovazione dell'intero sistema economico italiano
Per favorire questo risultato
è necessario puntare con decisione sulla innovazione
E tutti noi
In prese
Sindacati
Istituzioni
Forze politiche
Siamo chiamati a fornire lealmente
Un contributo di proposte costruttive e concrete
La strategia da seguire
Deve conciliare
Interventi congiunturali per arginare la crisi
Ma deve avere misure strutturali
Per modernizzare il sistema produttivo
Mettendolo in grado lavorando già da ora ad agganciare la ripresa quando essa tornerà a manifestarsi
Il Governo impegnato su entrambi i fronti
Per sostenere le nostre imprese manifatturiere
E per renderle più competitive presenti sui mercati internazionali
Siamo intervenuti a sostegno del comparto automobilistico
Il più colpito
Dalla crisi mondiale
Le misure che abbiamo approvato
Sono stato il frutto di una
Valutazione attenta meditata
Che accanto ai profili occupazionali
Dovesse promuovere il non far zione l'efficienza energetica e la tutela dell'ambiente
Abbiamo adottato interventi coerentemente con gli obiettivi di Kyoto di cui ci interessiamo sempre poco e poi ci troveremo la mannaia sulla testa a partire dal due mila dodici
Stimolando i consumi con incentivi particolarmente consistenti
Sostenendo
La produzione ed orientando le scelte dei produttori e dei consumatori verso beni ad alto contenuto tecnologico a basso impatto ambientale ad elevata intensità
Occupazionale
A febbraio
Gli ordinativi di acquisto auto sono aumentati del quattro per cento rispetto al gennaio del due mila otto
Si stima che le immatricolazioni nel mese di marzo possano tornare accresce e ce lo auguriamo
Abbiamo previsto insieme
Misure a sostegno dell'acquisto dei motocicli
Degli elettrodomestici dei mobili
Ci attendiamo risultati positivi
Anche dalla riduzione dell'imposta sostitutiva
Per la rivalutazione degli immobili di impresa
Dalla introduzione della nuova fiscalità di distretto
E sempre sul fronte fiscale
Abbiamo introdotto l'IVA per cassa
Che proprio ieri ha avuto l'ok
Dell'Europa
Credo sia una misura utile questa soprattutto per le piccole impresa e quelle artigianali in modo particolare che poi sono l'ossatura del nostro sistema
Stiamo rifinanziando
Con
Decisione assunta ieri con la presentazione dell'emendamento in Parlamento
Dentro il decreto legge dell'auto
Con mille con un miliardo e mezzo il fondo nazionale di garanzia esteso anche all'artigianato
Che serviranno a garantire crediti per decine di miliardi di euro
Per rendere più efficace questo strumento
E meno oneroso il ricorso ma questa forma
Estendiamo
Al fondo la garanzia di Stato
Portiamo a zero il rischio sul credito concesso dalle banche
E aumenti amo da cinquecento mila euro un milione e mezzo il tetto massimo dei prestiti garantiti
Su questo e su altri temi
Ieri abbiamo avviato il confronto con i rappresentanti delle piccole e medie imprese
Tutte le diverse categorie
E
Insieme i territori regioni
Province Comuni e Camere di commercio
Un altro settore
Nel quale stiamo intervenendo
E la lotta all'eccesso della burocrazia
Abbiamo sostituito i libri matricola e paga con un unico libro del lavoro
La semplificazione della disciplina del contratto a termine
Lo snellimento delle regole sugli orari di lavoro
L'istituzione che mi auguro possa venire al più presto dello sportello unico per le attività produttive
Sul tema poi della eccessiva frammentazione dell'impresa
E per consentire quindi anche alle piccole e piccolissime imprese
Di poter competere sui mercati internazionali
Abbiamo modificato la normativa sui distretti che ha dato dei buoni risultati in Italia negli anni passati
Estendendola alla filiera e quindi non più soltanto ad un concetto di carattere geografico localistico
Ma credo che una parola debba ancora spendere
Sul vasto programma di interventi strutturali
Che devono essere affrontati
Per ridurre i costi delle nostre imprese manifatturiere
E insieme salvaguardare l'ambiente nel quale viviamo
La strategia energetica
Che il Governo ha in mente
Prevede sì il potenziamento della dotazione infrastrutturale
Rigassificatori gasdotti elettrodotti
La diversificazione delle aree di approvvigionamento Algeria Tunisia Balcani
Lo sviluppo delle fonti rinnovabili
L'efficienza energetica da cui può venire
Un grande contributo alla politica energetica del Paese
Ma infine e non ultimo
Il rilancio del nucleare
E vorrei qui ripetere in questo incontro organizzato da due autorevoli esponenti dell'opposizione
Che nucleare e rinnovabili
Non dobbiamo intenderlo e come due opzioni alternativa
Sono entrambi indispensabili
Per ridurre stabilmente eliminerà consistente la dipendenza dal petrolio del nostro Paese
Negare questa evidenza
Significa voler mantenere il nostro sistema energetico
Pericolosamente
Esposto alle fluttuazioni dei prezzi del greggio
Hai rischi di crisi internazionale basta ricordare per tutti
La crisi ultima Russia Ucraina che non è che la ripetizione della crisi Russia Ucraina che abbiamo già subito nell'inverno due mila cinque due mila sei
L'altro tema
Delle infrastrutture
E quello
Di cercare di sblocca are in questo Paese
Le opere pubbliche
Abbiamo sbloccato nell'ultimo CIPE
Diciassette virgola otto miliardi di euro ma qui si tratta di accelerare anche in funzione anticiclica
Tutta il piano di infrastrutture su gomma
E su ferro di cui il Paese a assoluto bisogna
Per le imprese
Si è creato attraverso una discussione
Un fondo né di nove miliardi di euro allocato alla Presidenza del Consiglio
Che ha come obiettivo
Quello
Di finalizzarlo
Alla
Impresa
Con i progetti pronti che di volta in volta potranno essere presentati sempre collegati alla celerità della loro possibilità di intervento
Ho accennato prima all'innovazione
Abbiamo sbloccato le risorse
E accelerato le procedure
Del programma industria due mila quindici concepito nel due mila cinque e avviato da Bersani nel due mila sette
Abbiamo già assegnato
Quindi senza cancellare le cose che hanno fatto gli altri
Abbiamo già assegnato
Trecentottanta milioni di incentivi
A progetti innovativi nella mobilità sostenibile
Alla efficienza energetica
Ulteriori centonovanta milioni li stiamo definendo la gara è chiusa
Sulle nuove tecnologie del made in Italy e qui voglio dire che il risultato è stato strepitoso
E che sono state migliaia le aziende che hanno tra di loro concordato progetti innovativi coinvolgendo centri di ricerca centri universitari
Con prodotti industriali di assoluto pregio
Che crediamo siano un'iniezione di fiducia sul sistema economico italiano
Innovazione tecnologica dicevamo
Stile italiano
Sono i due aspetti qualificanti della nostra produzione manifatturiera
Dobbiamo tutelare e valorizzare
Questi due settori a beneficio dell'intero sistema economico
Stasera
Al ritorno qui da Pisa
è convocato il tavolo nazionale della moda che poi significa il tessile allargato il tessile gli accessori
Che col termine moda vuole racchiudere
Tutta la capacità dello stile italiano che ha un valore inestimabile nell'export ed è la vera arte italiana del made in Italy
Noi focalizzi eremo nell'incontro di oggi dopo aver fatto l'incontro di apertura quindici giorni fa
La nostra attenzione su questo settore in modo particolare sulla occupazione femminile perché questo è il settore che ha la più alta percentuale di lavoro femminile
E sulla innovazione di prodotto
Tra gli interventi proposti vi è anche un provvedimento
Destinato a sostenere gli investimenti di piccole e medie imprese che vogliamo finalizzare alla efficienza energetica
Quindi è la tutela dell'ambiente e alla sicurezza del prodotto proprio perché anche su questo tema noi abbiamo la competizione più forte che possiamo vincere con i prodotti degli altri Paesi
Ma parlare di valorizzazione
Del settore moda del modo del made in Italy nel suo complesso significa parlare di internazionalizzazione
Su questo fronte
Dobbiamo investire di più
Stiamo accompagnando le impresa bene
Verso i mercati che possono ancora avere crescita
Dal pietra ma l'Egitto dalla Russia e la Libia dai Balcani all'America latina
Ecco vorrei in conclusione
Caro Bersani
Fare una considerazione
Che ritengo sia
Importante nel rapporto
Della politica
Noi ci troviamo in quale situazione
Lo stato di incertezza e di sfiducia
Che domina in mercati
è allo stesso tempo
Un effetto della difficile crisi
Ma è anche uno dei fattori che alimenta la crisi
Credo quindi sia compito della politica
Di tutta la politica non solo del Governo
Infondere fiducia agli operatori e cittadini
Con comportamenti responsabili e misure in grado di assicurare
Un quadro di certezza
Il nuovo scenario di stabilità politica che insieme
Centrodestra e centrosinistra
Abbiamo contribuito a realizzare
Nelle ultime elezioni politiche
Credo sia da questo punto di vista
Un fattore importante
E credo che dobbiamo
Proseguirlo
Per reagire alla crisi
Per realizzare quelle riforme
Che l'Italia attende
Da troppo tempo
Dobbiamo proseguire insieme
Affrontando le riforme istituzionali
Mi pare aver visto sul federalismo fiscale
Un rapporto
Di grande disponibilità
E di serio confronto
Sui regolamenti parlamentari che possono consentire
Al Governo di governare ma all'opposizione di poter proporre
Noi abbiamo il dovere come maggioranza
Di realizzare il programma scelto dagli elettori perché questa è il primo e più importante contratto che ha una democrazia
Così come l'opposizione
Ha il diritto di contrapporre
Le proprie proposte e di poter avere una calendarizzazione che li permetta
Di poterle proporre al Parlamento
Credo quindi che ci si debba sforzare
Per mantenere questa dialettica democratica
All'interno di un confronto leale
Costruttivo
Senza
All'interno in questo momento allarmismi ingiustificati e senza illudere i cittadini
Talvolta con proposte palesemente realizzabili
Sappiamo bene tutti che dobbiamo rispettare stringenti vincoli di Bilancio
Abbiamo un debito pubblico spaventoso
Non possiamo che
Metterci un peggioramento dei conti pubblici
Che ci costerebbe subito caro soprattutto per i cittadini in termini di casa di tassi di interesse
E dobbiamo quindi ottimizzare l'impiego delle risorse disponibili
Destinandole
Alle misure che possono maggiormente contribuire a contrastare gli effetti della crisi
E qui credo
Che si debba sì garantire il reddito di coloro che perdono il lavoro lo stiamo facendo
Con il concorso delle Regioni che è stato un atto molto positivo
Destinando nove miliardi agli ammortizzatori sociali
Ma vorrei dire
Che dobbiamo
Soprattutto assicurare il più possibile
Il mantenimento dei livelli occupazionali
Con interventi mirati
Che stimo e non i consumi
Sostengano la produzioni e quindi evitino i licenziamenti
Noi possiamo contare su un sistema economico che è fondamentalmente sano
A differenza di altri Paesi le nostre istituzioni finanziarie non sono fallite
La Germania ha dovuto mettere dei conti che qualcuno mi faceva vedere ieri sera per difendere il sistema bancario tedesco oltre centocinquanta miliardi di euro
Ne abbiamo dovuto nazionalizzare le nostre
Istituzioni finanziarie
Il mercato immobiliare non è imploso abbiamo Paesi dove si interessava facessero il sorpasso sull'Italia soltanto a luglio scorso come la Spagna e dove si trovano difficoltà enorme con un mercato immobiliare che è crollato
La solidità patrimoniale delle famiglie
Il limitato livello di indebitamento medio dell'impresa
Sono tutti pilastri positivi
Che credo ci consenta no
Di resistere meglio alla recessione che è in atto
Le famiglie italiane
Hanno un patrimonio complessivo
Che la Banca d'Italia stimato nel due mila sette inoltre otto miliardi di euro
Lo Stato ha un debito
Di mille e settecento miliardi
Questo quadro
è un appiglio che dobbiamo avere
Per
Ritenere che ci sia lo spazio e la possibilità
Per uscire dalla crisi
Ma credo
Che per sostenere le fasce sociali più deboli
E garantire così la coesione sociale
Sia legittimo certamente proporre di tassare di più i redditi medio alti
Ma questo credo sarebbe una scelta depressiva per i consumi per tutta l'economia
Credo che finirebbe per essere Bersani controproducente
Noi
Preferiamo stimolare le famiglie che hanno redditi stabili
Che hanno risparmi a spenderne una parte per riattivare la domanda interna e quindi contribuire alla ripresa
L'abbiamo fatto con gli incentivi sull'auto lo faremo con il piano casa
Il piano casa
Di cui
Si parlerà nel prossimo Consiglio dei Ministri avrà una parte
Che andrà in decreto una parte che andrà in disegno
La parte che andrà in decreto eh e sarà l'attenzione delle Regioni martedì prossimo
Nessuno ha intenzione evidentemente di deturpare
Il patrimonio di bellezze che ha il nostro Paese
Ma dobbiamo anche dire
Che si deve rispondere ad una necessità
Di crescita di questo settore come succede in tanti altri Paesi del mondo e non credo che si possa dire
Che la politica degli eccessivi delle eccessive autorizzazioni e dei vincoli continui
Abbia portato ad una
Stagnazione del settore ma in cambio ad una salvaguardia di una bellezza della parte edificati IVA del territorio e non credo che nessuno lo possa sostenere
Tema difficile
Che vogliamo affrontare confrontandoci dapprima con le regioni e poi con il Parlamento ma posso già dire
Che questo provvedimento
Se
Verificato anche in linea minimale sugli effetti che può produrre
Potrebbe
Attivare investimenti mobiliari
Fra cinquanta e sessanta miliardi una cifra mostruosa enorme che andrebbe a pescare su quel risparmio che è fermo e che deve essere investito per uscire dalla crisi
Ecco temi complesse su cui è necessario un confronto leale e costruttivo
Ma voglio dire in conclusione
Non arrendiamoci al pessimismo
Se sapremo reagire con lucidità e coraggio
Serie attiveremo un percorso virtuoso
Tra impresa e cittadini istituzioni
Io credo che potremo uscire da questa crisi difficili
In una posizione migliore di come chi siamo entrati
Come Italia
E credo
Che tutti
Come ieri ci ha ricordato il Presidente della Repubblica Napolitano
Credo che proprio tutti
Bersani ce lo si debba augurare
E credo
Che molto dipenderà dall'atteggiamento responsabile della politica vi ringrazio
Rispetto a
Io
Questi sottotetti protocollo
Potremmo
Notiamo
Dai
Vale
Va
Sanitaria
Potersi
Caro ministro
Cari amici autorità
Questa iniziativa
Un po'curioso un po'a tipica
Che abbiamo voluto proporre qui appesa è sostanzialmente un atto
Di fiducia e di passione per la nostra manifattura
Nel momento più difficile
è un atto di consapevolezza che senza proteggere
Il nostro sistema industriale produttivo la sua capacità di innovazione noi non usciremo in piedi dalla crisi
Queste iniziative
Politicamente grave gratuita
Nel senso che
L'abbiamo voluta diciamo fuori dalla contesa
L'abbiamo voluto e ringraziamo Governo per aver accolto l'invito con la presenza del Governo
L'abbiamo voluta
In forme tali da Popper
Ascoltare tante voci tante voci
Quindi politicamente
Gratta is
Ma
Non politicamente neutra
Perché in queste giornate correrà un'idea di industrie d'Italia
Alla quale siamo affeziona
Questi idea
E io parlerò vi dico subito proprio prevalentemente al tema industriale
Poi avremo modo
Anche a conclusione di questa
Di questa nostra iniziativa è l'ultimo aggiornato di riflettere
Più ampiamente sullo scenario di prospettiva
Già Visco indicava elementi molto importante questo proposito avremmo e ascolteremo con grande attenzione lezione del professor De Cecco
Ma io voglio concentrarmi proprio sul tema industriale per dire che questa riflessione cui alludevo a le sue ravvisi circa tre anni fatto un appunto al Progetto indusse due mila e quindici
Qui mi devo levare un sassolino dalla scarpe perché visto che nessuno se non ricordo dirò io cioè qui siamo nell'epoca in cui tutti avente affitto da Lamberto l'avevamo visto
Io vorrei far notare semplicemente umilmente che nel pieno del massimo sviluppo della bolla
Dal Governo del Paese venne polemicamente un programma che si battezzarla industria due mila e quindici
E
Proprio con una forzatura adesso son passati solo due o tre anni
Non sembra neanche più una forzatura tanto la bolla c'è arrivata addosso
Ma allora sembrava una forzatura
Io mi predisposti a difendere quello
Quelle scelte
E
Due mila e quindi si quindi manifatture industria oggi e per il futuro
E giustificando quelle parole
Ricordo i primi conti per via dicendo io so benissimo che suona da modernariato questa parola
Suo Nada modernariato
E ci esporremmo naturalmente a tutte le obiezioni di chi ci spiegava che c'era la terziarizzazione in particolare si alla finanza e De Seta senza neanche la pazienza di guardarsi i dati statistici
Che Disney lascerò come ha poi hanno disvelato la sostanza di quella terziarizzazione
Che comunque era strettamente legata a un processo produttivo nel suo più grande più gran parte
E allora c'era e ha fatto cenno che giustamente Scajola c'era proprio
Già un andamento di pensiero che considerava arretratezza il fatto che noi chiedessimo come chiediamo
All'industria la produzione manifatturiera una quota sul nostro PIL che è quella dell'esempio o meno del Giappone e la Germania
Che è lontana da quella degli Stati Uniti che allontana assolutamente da quel del del della Gran Bretagna e quello suonava arretratezza e come se noi avessimo dovuto assimilarsi a questi altri modelli stop non sto parlando di cent'anni fa sto parlando di due-tre anni fa
Allora noi
Ribadì in modo come dobbiamo ribadire
Oggi
La centralità della nostra vocazione industriale che è un frutto millenario di un Paese
Capace di trasformare come nessuno delle materie prime che no ma
E capace di portare nel mondo dei prodotti senza i quali il mondo sarebbe più povero e ci aggiungo anche meno colorato e il mondo lo sa benissimo
Ribadì in modo
Come dobbiamo ribadire che nel mondo nuovo
Si sarebbe stato sparsi e ci sarà spazio per questa vocazione se noi siamo capaci di aggiornarla e di rinverdire dura
Ecco allora lo sviluppo di un pensiero di un'analisi
Attorno all'evoluzione di questa nostra vocazione
Nella recente vicenda industriale su senza andare totalmente troppi indietro
è un'interpretazione questo che abbiamo proposto che proponemmo che per via carsica si è affermata
Ma che bisogna tenere ben
Puntualizzata per fare poi delle politiche conseguenti
Innanzitutto noi abbiamo avuto un punto di svolta negli anni Novanta
A me capitolo di viverlo diciamo da facendo appunto il mestiere di Ministro metà degli anni
Durante l'ultima parte degli anni Novanta
Perché ai problemi antichi che non so descrivere pensavamo di debolezze strutturali anche di alcune parti non sistema produttivo si sono sommati Polo problemi che arrivavano di qualità nuova
E noi abbiamo visto perdere quote di mercato
Via via abbiamo visto abbassare i dati di produttività totale dei fattori
Siamo entrati pienamente in quegli anni nel turbine del frullatore della globalizzazione
E
Un frullatore che rapidissimamente ti provoca una nuova divisione internazionale del lavoro
Con un nostro sbandamento
E lì
Se arrivo addosso questa doppia concorrenza di cui naturalmente ancora soffriamo una concorrenza dal lato del tecnologia dei rami alti alla competizione una concorrenza anche
Diciamo dall'APPA da parte del delle aree di basso costo
Noi
Ah riprendemmo lì
Diciamo tre schiaffone
E lo schiaffo e quella cosa che ti fa male matita anche la sveglia
Dipende dalla misura
No rapporti
Dipenderà misura
E i tre schiaffi erano
Il primo lì a rompere le nuove tecnologie
Quello arrecherà c'era già ce l'avevamo già in parte alle spalle
Ma a un certo punto ci siamo accorti che il lì il mancato assorbimento di quel ciclo tecnologico ci costava l'ira di Dio
E la difficoltà incrociarlo della nostra dimensione di piccoli impresa con la nostra arretratezza sistemi che eccetera eccetera eccetera
Era un problema molto serio al quale spetta al quale reagire
Secondo schiaffo erano i paesi emergenti chiamiamoli emergenti per modo di dire adesso
L'aveva dato giorno ecco come Enzo ricorda un piccolo particolare che sono vizio emergente alla Cina ha diritto di offendersi perché tremila anni di storia ha avuto un secolo e mezzo dove sette è un po'
No quindi giustamente comunque lo schiaffo che arrivato a questo tipo di concorrenza e lo schiaffo delle euro
Esso determinante che ci ha messo in una condizione di non potere più avvalersi risoluta azioni competitiva e quindi questi tre schiaffi
Portano a un processo selettivo impetuoso di cui noi non abbiamo probabilmente analizzato la misura
Perché non l'abbiamo realizzata perché noi abbiamo in realtà degli ammortizzatori impliciti che sono incredibili quel sistema di territori piccoli prese di una flessibilità inaudita
Perché tu puoi perdere il sessanta per cento del della Queen quantità di produzione di calzature in un distretto è nota rimane anche un titolo sul giornale no qua non c'è neanche un minimi o servizio in tv
Perché alla dimensione piccola trova poi degli aggiustamenti
Ma
Certamente
Questo meccanismo selettivo e cioè una che si è ridotto poi tradotto in una riduzione delle quantità prodotte
Perché noi siamo differenza di altri Paesi industriale anche europea i sempre in perdita anche dal due mila in poi di di di di di percentuali di quantità
Noi io c'ho sempre la il fogliettino fatto cento il due mila quanto siamo fatto cento il due mila uno e siamo sempre sotto novantatré novantasei funi settori al sessantasette sessantotto
In altri da sola alimentare a cento
Ma in Germania centododici
Quindi lo abbiamo perso all'ATO le quantità e però siamo riusciti in termini di valore a temere
Vuol dire che noi abbiamo messo qualcosa dentro questi prodotti qua
Perché non credo che il merito il mondo si è fatto per tanti imbecilli che comprende le cose vitali conoscono un prezzo maggiore è vero anche che ci siamo inseriti in una fase intendiamoci bene la fase di dove era possibile disponibile una
Come dire una
C'era disponibilità pagati dei prezzi sia una Paesi in via di chi in crescita qualche volete
Però insomma abbiamo tenuto a quell'ATO apprezzo di una selezione molto forte il nostro sistema dell'impresa il fattore discriminante dicemmo allora è vero ancora oggi non è
Il la la la
Come dire l'evocazione settoriale
Noi abbiamo visto che naturalmente abbiamo delle botte
Ben diverso nessuno parla di alimentato se parlo di testi o simpatico ma da questo noi non possiamo
Dati alla mano non utopie Terrazzan la conclusione è che noi usciremo da un settore
Dati alla mano non ci risulta questo
Ci risulta che siano settori più in difficoltà meno in difficoltà
Cos'è il fulcro cos'è la la punto che è stato il punto il fulcro di questa selezione
La capacità dell'impresa anche a prescindere dal settore vi collegarsi siamo di qualifica la produzione di migliorare i processi organizzativi e sostanzialmente di collegarsi e processi internazionalizzazione
E di affacciarsi a nuovi paradigmi tecnologici e quindi qui è emerso un nucleo di media impresa
Con più nettezza rispetto al passato
Quali che poche grandi imprese che su quelle che sono riuscite sostanzialmente o fare i processi di concentrazione of serrare comunque delle nicchie tecnologiche significative
E
Piccole e medie imprese ripeto sospinta in processi qualificazione ma capaci in particolare di mettersi in rete che ti collegato al mondo
Già tradotti in pillole se la nostra impresa
è sotto schiaffo e non la lasci non le lasci via
Vi fu
E trovi il modo che possa affacciarsi al mondo o direttamente o indirettamente le cose da fare le sa come fa
Non è un problema
Se ci sono queste condizioni di stimoli possibilità reale di affacciarsi al mondo al mondo nuovo
Attualmente questo Pocetti spazi maggiori abbiamo trovati anche noi come altri detto nuovi scenari dei consumi nuovi scenari Investimenti tema energetico ambientale ma questo
è un altro discorso questo è anche abbastanza abbastanza ovvio
Ma ecco quello che va invece sottolineato è questa cosa affidata proprio una crescita qualitativa e come dirò in parte anche di menzionare della nostra impresa
Ora
Noi
La crisi diamo di fronte adesso
Al
Ha una una una situazione del tutto nuovo
E allora qui intanto c'è una prima domanda da porsi insomma no
Ma
Noi davanti a queste crisi
Dobbiamo perseguire o no in condizioni pur di finire unicamente nuove
Una linea di sostegno a questi processi pur selettivi di qualificazione
Questo me pare il punto centrale perché vedete uno può anche prendere conosco un po'come poi vengono e cosa prevede per la via più facile
Più facile sostanzialmente pensare che
Nella crisi è un lusso occuparsi di
Innovazione
è un lusso impossibile è una fumisterie
Pensare a Investimenti
è inutile che tenerli fermi dei soldi che poi cose certe quindi la programmazione pubblica la diciamo interventi è pronto cassa
In nome dell'emergenza pure cosa eccetera e noi
Non solo non attiviamo politiche ma arretriamo nella strumentazione nella cultura nella mentalità da queste
Questo atteggiamento può avere un'altra faccia ancora più pericolosi qui mi rivolgo al Ministro Scajola
Tensione che si è perfino le asticelle
Delle regole
Vengono ritenute un lusso nella crisi
Sto parlando di regole fiscali vi sto parlando di
Regole urbanistiche io son flessibile sul tema se andiamo nel merito degli stessi abbia fatto ristrutturazioni
Abbiamo incentivate data la grande possiamo ben
Andarvi lei ha fatto emergere anche il nero pece modo e modo
Ma se venisse l'idea che data dall'Italia come è fatta e data una crisi che c'era però che abbassare l'asticella costituisce la nostra politica espansiva
Allora che esplora sarebbe serio perché non riusciamo a far fare sport quando siamo fuori siamo sfatti
Perché
A noi italiani e mi ci metto dentro anch'io perché non voglio fare le cose è come data avverano ubriaco no
Quello vero
Scajola per
Quindi
Cerchiamo
Cerchiamo di cerchiamo di di tempo io sol travolte l'abbiamo alzato troppo dove l'asticella no io Visco e tutto quel che vuole
Quindi non bisogna essere giacobino bisogna sì tutto quanto quindi teniamo la misura giusta aiutiamoli a saltare però teniamo la misura giusta perché io temo che se no veniamo fuori da da sta crisi
No che si parli ripeto di fisco si parli di edilizia e si parla di quote latte che si parli di qualsiasi cosa sa che fare con un concerto minimo di di regola
Ora
Io credo che dobbiamo tenere fermo questo punto e io vorrei proprio riassumerli rapidamente vado errato chiudere
Questi punti concettuale torna i quali
Dobbiamo tener ferma la barra
Allora noi dobbiamo arricchire il concetto di industria cioè mettersi in testa secondo me che la parola industria oggi vuol dire un'altra cosa che noi definimmo allora io sono una capacità di integrare
Attività di ricerca
Di trasformazione manifatturiera e di sviluppo di servizi collegati alla produzione
Come finanza commercializzazione formazione
Ma attorno a un nucleo logico
Tensione che è molto importante perché
Se questi aspetti li colleghi e ne dimostri la reciprocità
Tu fai anche certe politiche
Cioè inutile serve l'ARSIAL dire perché abbiam pochi ingegneri e perché nel sud e ce ne sono anche dei disoccupati
è chiaro che si alzi
Il tasso di innovazione anche organizzativa di prodotto eccedenti cambia il mix professionale
è inutile
Azzardi siccome faccio a mettere in moto un rapporto più benevolo fra industria università e ricerca
Devi prendere un po'anche dall'atto la domanda
Io se secondo me tenendo fermo un credito di imposta che privilegi i rapporti formalizzati
Fra imprese vedo l'impresa elaboratori sa noi alla lungo teniamo il risultato di avvicinare i modi di flessibilizzare che università brio quel punto se vuol prendere i soldi deve darsi una mossa e andare al Ministero chiedervi che di fatto due regole un po'più andanti
E così via dicendo quindi in questo continuo un se lo concepiamo con continuo poiché i bisogni che apprezziamo che le politiche a rendere flessibile e amichevole questi questi rapporti
Ora
E questo è il primo
Secondo me la prima la prima questione la seconda questione
Cogliere l'evoluzione del nostro sistema distrettuale c'è o non so Scajola cosa alludesse coalizione nove distretti hanno funzionato i tempi io credo che possiamo intenderci su un punto nello sforzo di dare una linea logica italiana qualche facciamo che sia diverso insignito vincente
Cioè io per il distretto ci ancora una
Una una dimensione che quella territoriale quindi accogliente per alcune politiche territoriali questo parlasse
Basterebbe sapere che i nostri distretti per esempio sono nati dove non c'era la viabilità resterà molto interessante andare capire perché
E adesso ci vuole viabilità
Non c'era nessuna di vita dei nostri distretti la grande legali benissimo peso a politiche territoriali
Però il distretto anche per quelle politiche intanto non va considerato una specie di caserma dove poi contare quanti cavalli chi sono e quante stare si sono già vi state l'organismo vivente
Tutte le volte che io leggo una norma che dice
I distretti
Io
Spendo paura perché dico ecco adesso qui passiamo altri due anni andare catalogare mettiamo su una Commissione eccetera diamo dire quali sono i vista dove sono che ci alla legge regionale che non c'è la ma un'impresa uno che fa il barbiere detto distretto delle ceramiche è un'impresa che può stare le cose cioè
Tutti dei temi che sono arrivi al sesso degli angeli no
Ecco il concetto di rette è un concetto più promettente
Perché perché ti consente la dimensione territoriale laddove c'è quando c'è ti consente quali materiale se assieme troviamo delle chiavi per dargli un minimo di profilo giuridico e per far di questa aggregazione di impresa solida
Una un elemento le nostre politiche noi forse ecco troviamo una chiave
Per poter dire a me siccome la dimensione si vuole ma non si pesa a chili e le nostre piccole imprese non vogliono cioè non vogliono rotture di scatole certe nel senso uno che viene a comandare a dire a fare
Che è un limite ma è anche attenzione una cosa io sola cento letto il piccolo imprenditore che rifiuta il fondo eccessi la volontà di comandare
Ma anche la fedeltà alla missione perché riscatti intercity ne hai visto questo pilastro magari sto facendo delle
Della ma ieri e mi fa fare del del del ma il mio padre ha sempre fatto quel spedita quindi per accostamento vadano con un altro che mi mi inventi dei finché e questo è stato un elemento anche di stabilità che però
Ma compensato in termini dimensione con reti di collaborazione
L'impegno sulla frontiera tecnologica
E ne abbiamo elencati indusse due mila e quindi si va verso un quale lei alla fine
L'efficienza energetica rinnovabile se così è per il made in Italy le scienze della vita la mobilità sostenibile sono i grandi driver
Che posso toccare trasversalmente il nostro sistema e sospingere o delle linee di qualificazione
La pretesa che la gente presenti progetti tutti quanti tutti quanti i in compagnia nomi mai un'impresa da sola
Mai un'impresa da sola questo dovrebbe essere credo poi se questo tema del nuovo patto col territorio territorio che è conteso e delicato è raro nel nostro Paese
Più che in Francia più pezze mai far ridere i tremendi tali difficile tutto sarà nella burocrazia
Ma io ho sempre sostenuto avendo fatto mi sotto le trent'anni che la burocrazia è un modo di invio ambire non subito
Ecco
Quello
Perché ti tocca verso impieghi non vuoi sui piedi le cose siamo Basie siamo delicati siamo siamo insomma siamo come siamo bisogno che razionalizziamo sto cosa qui
Allora per esempio il rifiuto dell'in grande industria di base che ci sta uscendo dalla mentalità
Se tu fai referendum i sessi vuoi le assi quelle foyer frode siderurgiche quelle file novanta dice no nati per semplice no
Mi chiedo e sta lì a pensare che che noi abbiamo la meccanica fine anche perché se abbiano e lamiere e le le copie che pesa una cosa così
Ma ha un grande Paese industriale si vola chimica si vuole la siderurgia ci vuole la produzione energetica ci voglia quale rovine qua
Allora bisogna specializzarsi deve andare arrivo usare
I territori che hanno già fatto un patto con la produzione industriale energetico e così via questi il tema delle bonifiche reindustrializzazione grandissimo tema
E me un po'spiaciuto Scajola
Virtù non lo dice ma sarà speso do anche a te
Perché quel famoso fondo nel fondo mi va bene il fondo a me ma
Non vorrei che fosse un affondo cioè
Lì ci sono delle Tiziano delle politiche incorso su in tutte e due mila e quindici sulle questioni delle bonifiche sulle cose io dico
Io non voglio fra il che non voglio far mai poli che ho detto Chicchirichì detto guardate ma forse può essere una cosa o no dove dice va be'investe tutte stalli goduti programmo le bonifiche vediamo nei primi due che sono pronti Sarkozy fronte eccetera
Se è così come si dice di appoggio
Ma non lo so perché l'idea ormai nelle crisi di avere delle borse di Mary Poppins dove ti eri su all'occorrenza queste querele quella che è invalso quelli sono sempre soldi che avevamo messi noi su quei sessanta settanta miliardi di sorpresa del fase cioè degli stati messi qui è da
Perché giustamente ricordava visto stamattina noi l'abbiamo fatto una manovra di fronte alla crisi
Come ha certificato il Governatore ieri in Cozzuto saldo zero quindi sposti di qui me quindi da
Però è poiché anche con la cassa che non c'è a volte eccetera
Allora avevamo anche detto Scajola che
Tutta quest'idea cui aveva bisogno di una certificazione dei progetti industriali che fosse assolutamente autorevole autonoma da cui l'agenzia
Quindi con valutatore dimensione europea con eccetera eccetera eccetera queste in altro tassello io mi preparo mi preoccupare di proprio di raccomandare perché
Tutte queste cose stiamo dicendo sono cose sistemi che vedono medesima condizione di politica industriale stabile
Fatta di una serie di
Bandi azioni meccanismi automatici crediti di imposta politiche varie che adesso non elenco e che dovrebbero avere una loro stabilità per un po'
Allora di fronte alla crisi che sta facendo fermare la nostra produzione come un treno in mezzo alla campagna ma si vedeva già allora qualche mese fa
Io credo che
Noi dobbiamo tenere ferme
Queste linee
Naturalmente sapendo
Che queste linee vanno accompagnate da alcune altre azioni
Che sono azioni di salvaguardia
Allora un anno un anno e mezzo qualche lo sforzo congiunto debba essere quello di preservare le capacità produttive di questo Paese questo vuol dire lavoro nelle forme e nuovi cui lavoro se presentato che è un precario lui si sente e a precario
Ma il precariato è entrato strutturalmente le capacità produttive di questo Paese in buona parte
E quindi preserva le capacità produttive oggi dopo gli anni legge Treu legge Biagi per eccetera vuol dire occuparsi a pari titolo
Del tema anche dei precari
E quindi un sistema di ammortizzatori in evoluzione della crisi più saldo più forte più tempestivo perché i tutti questi soldi qui come sai Scajola qui se ne sono viste ancora corra poco
E lei prese questo tema soprattutto del rapporto concreto della liquidità e quindi le cose che ruotano attorno principalmente questo discorso del fondo di garanzia di cui state discutendo state lavorando e abbia fatto un emendamento
Da tempo in Parlamento noi avevamo valutato un'esigenza
Di quattro miliardi
Può darsi che sia in troppi
Un miliardo e mezzo e meglio di niente e cinquecento milioni nel due mila nove secondo me sono un po'po'pochini però posso Speroni di sbagliarmi è molto importante vedere come viene costruito
è molto importante vedere come viene costruito quindi qui io credo che debba esserci un dialogo effettivo per cercare di capire qual è la soluzione migliore perché questo è uno strumento
Che a una suo grande ridi
Ecco detto questo io penso quindi che noi possiamo
Acconciarsi così di fronte questa queste crisi sapere che noi non possiamo uscirne in piedi se la nostra industrie in
Sì no
Secondo che la produzione rallenta un po'tutto il mondo quindi
Se teniamo il nostro passo diciamo di innovazione e il rischio non è quello che esse sopravanzato e secondo me il rischio sorvegliare quello che parta degli eccessi di riflesso protezionistico
Che sarebbero per noi dannosissima
Ricordiamoci che la crisi non selezione al basso resta in altra novità cioè la crisi seleziona spesso
Le sue le situazioni che sanno creduto Vezzani che San provato che hanno investito
E per questo bisogna occuparsi anche di vederla lato fiscale
Noi proponiamo che retroattivamente perché adesso la la cosa che vedi in giro e che fa paura è che quelli che c'hanno provato e sono incazzati di investimenti in settori che le cose qui alla
E adesso ha preso i macchinari mettete ad immaginare i fermi le banche che richiedono e stiamo parlando di gente che
Che che è sul pezzo c'è gente che se se casca quella e quindi bisogna studiare secondo me qualcosa di particolare
Ecco
Credo quindi che abbiamo
Una politica da fare nostra una politica da fare in sede europea bisogna che limitiamo al massimo effetti porta azionisti si visone che arriviamo alla politica europea
Che sia più autorevole marcata sia dal lato lo sviluppo del mercato interno sia dal lato il posizionamento rispetto
Alla alla politica globale perché qui sono le grandi aree regionali a discutere degli andamenti realmente a decidere degli andamenti le pieghe che prenderà
Il mercato io credo che in questa crisi troveremo più Europa o o rischiamo di uscire con l'Europa a pezzi
Se sicuramente ecco io chiusi in questi giorni discuteremo un po'le specificazioni diciamo di tutto questo ragionamento in molti appuntamenti con appunto tanti approfondimenti tantissimi protagonisti
Però ecco questa nostra iniziativa vorrei che oltre alle singole cose fosse vista proprio nell'insieme ecco lo sforzo di creare un po'di senso comune attorno all'avventura industriali e produttive del nostro Paese
Attorno al valore del lavoro al valore del impresa delle sfide di innovazione
Io voglio ringraziare tutti quelli che hanno operato attivamente per questo appuntamento quelli che hanno accolto i nostri invito cominciare rappresentanti del al Governo un grazie davvero istituzioni Pisana regionali
Per l'accoglienza che ci hanno dato grazie a Pisa particolare che è un luogo mi pare necessario inevitabile
Per una iniziativa come questa che il grazie perché se no qua già è un po'tardi e io non vi voglio annoiare eccessivamente vuol dire che
I quelli che mi conoscono e qui c'è su un certo numero dei miei colleghi e sanno che questa per me è un'innovazione quasi a vocale di avere qualche grafica non so se riesce bene lo faccia altra volta sanno smettono proprio
Ora Enzo riesca e torello e ha ricordato negli anni in cui ha cominciato la sua carriera professorale in questa splendida città
Io oggi sono venuto a concluderlo il suo affetto la falda vecchio alla Scuola Normale di Pisa è stato un onore del quale
Ringrazio chi mi ha chiamato a tutti i giorni perché mi ha evitato
Di merger mente quella meraviglie siamo tre più due che o fuggito il minuto che è arrivata è stata tempismo assoluto da parte loro perché loro alcuna chiamato me grazie quindi di nuovo ora
E grazie a quelle che mi hanno invitato attenere questa relazione
Io ottenuto qualcosa di simile
Pochi giorni fa
All'inaugurazione dell'anno accademico di Verona siccome io non è che Mele penso tutti i giorni le cose questa sera assomiglia notevolmente però è interessante perché
Perfettamente nello spirito di questo evento
Cioè è una rivendicazione del modello continentale cosiddetto sia di industrie che di banca ed è un'asta tentativo di spiegare il perché
A un certo punto diciamo verso il mille novecentosettantuno settantatré
Due paesi che sono i paesi leader del ancora del economia finanziaria mondiale cioè l'Inghilterra i leader tradizionale e il nuovo leader gli Stati Uniti hanno deciso
Di abbandonare un modello misto nel quale la parte manifatturiera da loro giocata era stata altrettanto importante di quella industrie di quella finanziarie
E di dedicarsi cioè di cambiare specializzazione produttiva
Hanno cambiato
Essenzialmente il mix dei settori
Nei quali dei quali si occupavano perché perché sentivo lo sul collo Inghilterra molto io la chiamo sempre Inghilterra operanti
Come di spesso leggiamo comunisti quella del Partito Democratico sono faccende mentale che
Che non vedeva scarica è cambiato comune
La unione sei etica quando c'era già muovo Russia perché così si dice al mio paese la Russia può ed è andata rosse ma è venuto in mente l'Unione Sovietica nota un tratto vogliamo far sono problemi di antichità
Quindi leggevo l'Inghilterra era già abbastanza cotta dal punto di vista industriale quindi aveva sentito sul collo
Dei competitori come la Germania da moltissimo tempo gli Stati Uniti e invece erano stati un grande leader industriale per alcune cose però sono rimasti
Come l'Inghilterra un certo punto è risorto per alcuni settori ma in quel particolare momento cioè con la crisi del petrolio del settantuno
Pardon del settantatré ancor prima con l'abbandono del sistema di Bretton Woods che loro due essenzialmente inventata
Si è visto che questo rivendicare la parte manifatturiera del loro modello quindi è
Gli è venuto meno perché sentirlo sul quale la concorrenza allora dei Paesi europei continentali
E del
Nascente Giappone
Quindi corner la crisi di Bretton Woods
Si è liberato il sistema dei cambi con la crisi del petrolio si sono cambiati i prezzi relativi sul tavolo e il risultato è che le leadership sulle diciamo dei due Paesi centro dall'economia mondiale hanno stabilito che forse
Era il caso di
Concentrarsi
Su una alcune loro capacità che ritenevano non fossero presenti in altri Paesi e cioè quelle
Di
Far crescere e lavorare sempre di più dentro i mercati finanziari mercati finanziari che si identificano con le piazze finanziarie di Londra e negli orti queste piazze sono diventate come in effetti erano già
Da diciamo qualche centinaio d'anni addirittura ma certamente cent'anni complementari l'una con l'altra sono due parti di una intera piazza finanziaria nella quale
Sì è cominciato a premi apprese a praticare il modello della libertà di operazione
Delle strutture finanziarie
Che lì c'erano e altrove non c'erano tradizionalmente
E che sono state maggiormente incrementate mano mano che si è andati lì ora questo lo dico perché non è un avvenimento quello che è successo quello che è successo è una
Almeno una serie di trasformazioni industriali diciamo volute fortemente e che si erano talmente volute si vede dalla produzione
Legislativa di questi Paesi in materia tutte le leggi approvate per favorire quel tipo di attività diciamo pure della industria finanziaria
Che hanno profondamente cambiato specialmente per quanto riguarda gli Stati Uniti e Inghilterra a un sistema che quello veramente dalla common law che si basa sui precedenti e poco sulle leggi scritte pure
Ci sono stati un paio di atti Parlamenti del dal Parlamento che hanno profondamente cambiato alle cose che si facevano nella City di Londra
E dando come spesso accade il la anche
Agli Stati Uniti e questo accade mentre
Nello stesso periodo però un po'verso la fine del cioè diciamo alla fine a settanta inizio anni Ottanta
Sì si verifica anche una profondissima trasformazione politica con l'arrivo
La signora Thatcher prima e del presidente Reagan immediatamente dopo
E con
La decisa operazione da parte del nuovo presidente della Federazione Paul Walker nominato non da Reagan anzi subito dare io perché ce l'ha trovato
Poi però si è appropriato del risultato che
Per ma proprio dall'ASI di New York per
Stroncare nel minimo tempo possibile un tasso di inflazione
Che era arrivato negli Stati Uniti anche in Inghilterra ma anche nel resto d'Europa nel resto del mondo a due cifre cosa che per gli Stati Uniti non si vedeva più o meno la coerenza di cessione
Quindi si tratta di un avvenimento traumatico che ha avuto un finale traumatico ma il finale traumatico ha comportato un'accelerazione fortissima
Di questo ridimensionamento del settore industriale americano perché il progetto di trasformazione originale non vedeva una forte una così improvvisa
Improvvisa bene cambiamento nella specializzazione produttiva e invece con
La
Manovra della quantità di monete da parte di volte perché si trasforma intarsi di interesse proibitivi e in una rivalutazione altrettanto gigantesca
Del dollaro
Quello che accade una
Messa in mancanza di competitività di interi settori industriali con l'arrivo sulla scena nel mondo in particolare nella
Negli Stati Uniti
Dei giapponesi
Perché
Tedesche italiane altri europee
Avevano esportata negli Stati Uniti a partire dalla fine alla guerra e specialmente negli anni Cinquanta e Sessanta il Giappone invece arriva dopo il Giappone si avvantaggia innanzitutto da essere la base operativa quella delle entrate
Mentre gli americani la combattevano loro fabbricava e mantenevano
Le cose che servivano per combattere quella guerra e in più vendevano tutti i loro prodotti allenterà Asia che veniva finanziata e che la guerra ma anche da mangiare
Al popolo che sta lì quelli che non ammazzano ingrassano
E quindi quelli non compra una roba americana compravano i i prodotti giapponesi questo ha messo sul sulla carta geografica il Giappone in maniera assolutamente significativa insieme alla politica
Di a traumaticamente distruggere l'inflazione negli Stati Uniti praticata in pochissimo tempo
Dalla dal Polo morte che adesso come sapete e uno dei tanti consiglieri di Obama quindi
Questa trasformazione con atti successivi di liberalizzazione legislativa si data normalmente dal mille novecentottanta per quanto riguarda negli Stati Uniti ma io la faccio partire appunto dal fine di Bretton Woods sull'India dal settantuno perché c'è un continuum c'è una continuità
Che forse verrà invertita adesso della crisi ha messo in difficoltà ma che certamente una grossa fetta
Della leadership americana non vuole assolutamente invertiti anche perché l'arrivo di trasformazione
Con di nuovo importanza a un settore manifatturiero non assolutamente di punta e basta come Jeanne adesso sarebbe veramente difficile anche per
Mancanza di una quantità di quei fattori
Territoriale dei quali nove abbondiamo ancora essere loro invece hanno deciso di perdere li hanno persi
Quindi tutto è possibile perché e abbiamo visto trasformazione di ogni genere in ogni sorta di Paesi però e difficile e per questo
Nella
Nell'entourage del Presidente Obama in generale nel Paese si trova una quantità di persone che ritengono che malgrado
Le esagerazione le malversazioni e tutti i difetti di un settore della industria finanziaria
Che a
Contato un certo numero di bolle non una sola
E che alla fine sia precipitato in una
A crisi
Che è diventata come avevamo abbondantemente previsto una crisi reale dell'economia reale altrettanto grave
Ciò nonostante si cerca in tutti i modi di tenere il
Fermo questo vantaggio
Che si ritiene di avere guadagnato nella industria finanziaria
E quindi di non volere veramente tornare indietro
Sulla strada che ha portato agli eccessi
E per questo vedete per esempio nei lavori preparatori del G venti la posizione europea che è una posizione
Che preferisce l'intervento RIR regolamentativa sui mercati finanziari che sono stati più
Pesantemente diciamo deficitari vitale
Di della misura della revoca emettere della regolazione e americani che invece sottolineano la necessità dello stimolo
Vogliamo uscire dalla crisi usciamo con lo stimolo lascia con il rilancio della domanda fatto con interventi fiscali e loro sono partiti
Gli europei rigorosi però se rifacciamo ripartire quella di primario di società un'altra volta dobbiamo allo stesso tempo e c'è una lista della spesa molto lunga
Che comprende essenzialmente la
Trasformazione di alcuni degli eccessi più grandiosi di questa nuova economia finanziaria farli rientrare nell'alveo per esempio creando dei clearing
Ah ossessione delle se delle stanze di compensazione dei luoghi centralizzati dove si fanno i mercanti per togliere essenzialmente
Questo famoso over the counter perché c'era stato raccontato
Essere la novità la meraviglia che distingueva loro da noi loro ce l'avevano e noi no noi avevamo queste cose come il mercato già il pesce il mercato dell'ortofrutta che il mercato appunto dalla borsa
E italiane avevano disegnato per l'intera Europa il sistema dei pagamenti cara
Diciamo
Lordo indiana per tutto il sistema monetario europeo chiamato target qua qualcosa che viene da sopra quindi un'innovazione
Che imposta in un certo senso
Mentre
Si sosteneva da parte angloamericana che il sistema netto cioè quello che si è adoperata centinaia d'anni era molto superiore
è in effetti si è visto che tipo di fiducia ha generato quando c'è stato un problema di pagamenti è un problema di liquidità e lo ha trasformato immediatamente in un problema di insolvenza
Quindi questo
Però si tende di già a dimenticare
E allo stesso tempo si vede come
C'è una assalto alla diligenza di quei trecentocinquanta miliardi di dollari che adesso saranno ancora di più che sono stati distribuiti
Per ricapitalizzare le banche americane a partire dalle più grandi però se voi andate a vedere la lista che dà il New York Times ogni giorno
E ce ne sono centinaia e centinaia anche Mediobanca l'Ufficio studi ha fatto una lista
E questi vanno fino a gente che ha depositi per non so venti milioni di di dollari
Delle banche e bancarelle allora questo intervento
è stato veramente adoperato da tutti perché
Perché c'era qualche regola diciamo qualche sì se vuoi avere i soldi dei fare alcune cose ma molto poche sono le cose tant'è vero
Che per esempio si scopre che il principale degli intervenuti quello veramente salvata o che è la società assicurazione più grande del mondo e ai che
Ma distribuisce così come ha fatto l'abbanco Americo programmare legge assorbito
Centinaia
Così
Milione risolvere no diciamo pure alcuni miliardi di dollari di bonus ai suoi dipendenti come se nulla fosse accaduto e allora dico no ma ci sono degli obblighi contrattuali
E allora l'arguto senatore americano che non manca mai dice
Certo però se non interroganti
Non fosse intervenuto il Governo non ci sarebbe stata nemmeno più le ai G e quindi non si trattava di distribuire si trattava di andarsene fuori perdere il posto
Quindi abbiamo che
Tutto viene al momento dato senza che quasi nulla si è richiesto
E c'è una protesta in corso che voi leggendo i giornali americani tutti i giorni
Di dire ma io per esempio che ciò con la banca del mio paese non posso più un secondo le regole di questo parte di questo intervento
Finanziare la squadra di rugby oppure il museo cittadino lei io non li prendo questi soldi allo lo facevo per un hub fare bene alla padre
Hanno detto proprio così se volete per cui
Trovo pure le agitazioni
Quindi comunque che sia si cerca di dimenticare quello che si vede nella prima di queste slide che io ho preparata
Perciò è che c'è stata un'edilizia regione c'è una
Crescita di della finanza
Partendo da un non rispetta facendo un confronto con periodi estremamente lontane nel tempo che non ha precedenti se voi andate a guardare l'ultimo pezzo c'è l'accertato puro molto un pezzo parecchio tempo fa
Però non è assolutamente ai livelli che si sono raggiunti oggi
E quello che interessante
Anche
E vedere
Il debito privato come percentuale del prodotto nazionale lordo americano
Sì va bene e vedete come
Quello che è cresciuto
Enormemente sia
Il debito dal settore finanziario
E quello
Della
Settore famoso delle case cioè dei presidi immobiliare che poi è collegato a quell'altro
Mentre
Vedete il debito dello non Financial business cioè delle imprese e cresciuto ma non è conosciuto questo granché rispetto
Agli altri quindi
Ancor meglio si chiarisce che è stato il risultato di questa politica
Lungamente perseguita cominciata nel settantuno con l'abbandono volontario dagli accordi di Bretton Woods gli accordi di Bretton Woods sono accordi ma
Gli americani l'hanno lasciato da solo
Questa non da soli da un giorno un'altra una dichiarazione del loro Governo il loro Presidente
E nel sessantasette non dimentichiamo c'era stata la svalutazione della sterlina andiamo in tandem quello che mi preoccupa al momento
E che
Adesso con la famosa politica nuova dalla Banca d'Inghilterra
E lo stesso sta accadendo
Cioè
C'è una desiderio di svalutare la Savino conosciuto porre dei provvedimenti esattamente come nel sessantasette e che da quel momento il dollaro
Sta scendendo nei confronti del ora
Mentre prima si era notevolmente rivaluta
Questo ci riporta come già ho notato in un articolo di quartiere
Ma in settimane fa poteva ampliato molto Gianni Toniolo sulla prima pagina dei
Il ventiquattro ore a quello che è successo purtroppo nemmeno centotrentuno cioè l'abbandono da parte volontaria da parte di chi si era battuto per il ritorno al gol standard dello stesso kolossal cioè leghista
Nel trentatré poi
C'è la svalutazione del dollaro quando tutti si aspettavano in ballo dovesse essere valutato perché
Perché si riteneva che far salire il prezzo del loro significava salire i prezzi delle materie prime a seconda
La teoria di Warner antica persone che erano due economisti agrari di non mi ricordo quale università americane Rosa dal tre a questi due ci aveva creduto
Quindi si è siccome il loro problema gravissimo era quello dei prezzi dei prodotti agricoli erano crollate dopo la fine della Prima Guerra mondiale non siano mai più ripresi
E i contadini che erano i Farmer schierano la base
Del consumo ancora allora negli Stati Uniti non potevano più consumare ed erano indebita research avrà un sacco di guai il come si fa a far riprendere questi Benzi bisogna rivalutare loro così si organizza una bella conferenza internazionale per parlare
Come fosse il G venti adesso in metà di quello nell'America arriva e dice abbiamo svalutato il dollaro quando tutti si aspettava lo facesse il contrario
Quindi è relegata tradizione
Di uscire dalla nave per primi quando si vede che affonda è antica
E comincia ad del trentuno e proseguito del sessantasette il settantuno
E adesso e già ricominciata un'altra volta con questa
Politica di creazione
Da zero di base monetaria che stanno facendo gli inglesi che ha causato uno profondissima svalutazione della sterlina
Nella speranza che la parte
Manifatturiera
Del Paese lì riporti a galla se esiste sia possibile ravvivare
Più di quelli che sono dei settori che ce la facevano pure con la stradina così alta io non lo so quelli sono settore di primissima qualità quello per esempio le parte componenti per automobili quel e andare avanti pur
Allora con la sterlina a a mille fruire ecco quindi potrà andare
Molto meglio
Con la sterlina bassa però si innesca di nuovo il movimento delle svalutazioni competitive
Che in Europa
Ha fatto tanti tranne nel punto negli anni trenta e che si i pensava di avere abolito
Ora invece se riparte dalla parte di coloro che hanno predicato la il primato la primazia del del settore finanziario un tentativo abbastanza disparato
Di ripartire come produttore industriale con la sua valutazione io suppongo che le cose del mondo non sono destinate
Ad andare molto bene però nel
Nel
Nera false costruendo te
Di questa trasformazione
Produttiva
Cioè quando si bassa dalla retorica della manifattura la retorica dei servizi con particolare sottolineatura del servizio finanziario
Inteso come tutti i servizi disponibili su questa piazza finanziaria Londonio alcuni intera praticamente
Che è complementare al
E si favoriscono in tutti i modi per esempio
Si favorisce l'unificazione ulteriore di questa piazza cioè la trasformazione dei dalla siti e di gli orpelli
In un unico plesso con che cosa con una guanti con una serie di atti legislativi o di
Direttive di permesso
Innanzitutto
Baraldi distruggendo nel mille novecentottantasei come fece
Il Governo inglese il sistema delle Commissioni disse di borsa e la distinzione tra i diversi job rosse e tante altre figure della
Del mondo dell'ICT che facevano nel mestiere sue non potevano fare
Una cosa tutta insieme non potevano essere gli organismi pubblici funzione perché si pensava
Che sarebbero diventati stabili e questo determinò immediatamente all'arrivo delle Invesco in banca americana che si comprarono
Tutte praticamente le banche di investimento
Inglesi e che si stabilirono anche
Diciamo formalmente in grandi quantità con grandi quantità di manodopera ad alto livello educativo il retributivo e questo è fondamentale
Cioè stiamo parlando di due paesi che hanno educato la propria forza lavoro con le loro fa MOSE università è che poi hanno creato
Un movimento ascendente in un settore ad alti salari ad alta remunerazione
Questo e un ulteriore motivo per ritenere che sarà molto difficile che questo modello sia abbandonato perché
è difficile pensare
A un ingegnere che facendo l'ingegnere di fabbrica con lo stesso tipo di cervello
Che ha è che gli è stato educato in una prima si dava negano inglese possa andare a guadagnare quello che guadagnava facendo dei modelli di rischio per una banca
Per questo vale per l'ingegnere per il fisico né per tanti altri prodotti di queste grandi università perché i livelli di guadagno delle del
A in genere di fabbriche sono non molto superiore a quelle da operaio di fabbrica in tutto il mondo
Non lo so orientali come già sappiamo
Quindi non c'è nessuna possibilità che questa gente
Sì trasformi con molto entusiasmo di nuovo in un altro in un
Io non tipo
Di
Specializzazione settoriale dalla quale è fuggita
Ora nel momento però lungo dell'ascesa di questa nuova retorica la retorica dell'abbandono della manifattura per la scelta dei servizi in particolare finanziarie
Si è si vede da questo grafico che vi ho fatto vedere
La con molta chiarezza
Che il
Sistema scelto funziona e cioè che il l'alimentare questo sistema da parte delle autorità e certamente
Positivo e non solo con strumenti legislativi come ho già detto una dopo l'altro tanti se ve ne potrei dire però sono veramente volti se c'è qualche americano che lo farà sicuramente meglio di me
Ma anche con quella famosa politica del Greenspan importo
E cioè con la garanzia Greenspan politica monetaria che durata moltissimo durata quanto durato delle in store
E Greenspan come sapete andato lì nell'ottantasei è venuto via nel due mila sei negli anta
Ora che vuol dire questo vuol dire che
Quella
Attività di trasformazione settoriale
è positivamente
A accelerata aiutata in ogni modo da una politica monetaria ultras permissivo
Ci sono
Delle spiegazioni anche più
Diciamo anche diverse di questa
Costanza di questa costante della politica monetaria di Greenspan
Per esempio ce a spiegazione che vede dal due mila e uno la trasformazione del mondo in un mondo dominato dalla minaccia del terrorismo e quindi una politica monetaria di guerra come si fanno durante la guerra
Durante la guerra voi sapete che le politiche monetarie non possono essere restrittivo sono espansive perché bisogna sostenere lo sforzo di guerra ed è sempre stato così
Ora questo quando io lo dico ai miei colleghi americani questo non è che reagiscono granché bene devo dire ma io lo dico e lo ripeto perché credo
Avendo studiato la storia finanziarie di qualche secolo che è una costante
E un atto patriottico come diceva il nostro vecchie governatore Carli quando si trattava appunto il terrorismo in Italia di questi problemi anche baffi
Diceva voi dovevate chiudere il creditore baffi disse ma c'erano le Brigate Rosse
E quindi primum vivere
E questo è sostanziale
Come spiegazione alternativa ma certamente però questa politica comincia prima cui stiamo parlando del due mila uno
Ma è una politica che come dice l'ottantasei e
Che deve sottostare a una sottile ma molto persuasiva
Capacità
Del
Ampliato settore finanziario americano e non parliamo di quello inglese
Pure di più in questo
In questo senso di
Se si vuol dire una parola grossa ricattare
La dirigenza della politica monetaria ogni volta che queste cerca di esprimere una politica monetarie restrittivo
E questo lo si vede l'anno dopo
Che arriva Greenspan
Pertanto prova a fare come fanno sempre tutti i governatori nuovi
A fare la faccia feroce così si usa non è solo lì in tutti i Paesi
Far vedere l'asset immersi spicco mando io e fa una politica restrittiva immediatamente che cosa accade ottobre del mille novecentottantasette la più grande crisi finanziarie
Il New York probabilmente del mondo in cui l'oscillazione di borsa è stata peggiore di quella
Della crisi del ventinove poi non per tutto il perito Paperoni quei giorni cruciali
Non c'è mai stato nasce l'azione così forte
La scusa lei è stata che erano stati inventati dei sistemi elettronici di gioco di borse
Per i quali che scattavano automaticamente che quindi hanno
Fatto hanno agito pro ciclicamente su una tendenza al ribasso e questo sicuramente è vero
Ma è anche vero che per chi conosce come funzione funzionava quei tempi la borsa di New York che le banche commerciale che non volevano
Sottostare alla crisi alla politica monetaria restrittiva
Di Greenspan hanno tolto
Il credito a quelli che si davano i market makers
Erano quelli che lavorano senza capitali propri vanno con soldi presi appresso esso quasi non esistono più che assicuravano la fluidità dei mercati
E gli hanno detto Anna dalla Federal riserve avevano loro
Questo ha causato nel frattempo una gigantesca contrazione
Degli scambi e quei
Questa note da una somma una sola parte ovviamente cioè la funzione stabilizzati dice di questi market makers è venuta meno e si è aperto
Questo questo qua flebo questo crollo di borsa che ha immediatamente costretto
Il
Governatore ignorando il presidente della Federal Reserve a invertire la rotta questo poveri non lo ha fatto altre volte non è l'unica volta che gli è successo
E ogni volta è accaduto
Che
La stessa reazione da parte
Del
Organismo finanziario gigantesco che era stato creato si è verificato questo si è verificato per esempio novantaquattro a febbraio del novantaquattro c'è stato un tentativo
Lì chiudere
Di nuovo la
La
La politica monetaria rialzando i tassi d'interesse e voi fissano ricorda si ricorda quale è stata la sciagura
Dal punto di vista degli affetti finanziarie e anche in parte reale di questo avvenimento che si è comunicata a tutto il mondo
Così come si sarebbe comunicata tutto il mondo nel novantasette la stessa velocissima tentativo dello stesso velocissimo tentativo di rialzare i tassi con conseguente ri abbasso
Velocissimo sempre degli scarsi stessi quindi risultato Edwin spam poco
Perciò è una garanzia che
La politica monetaria e espansivo nel lungo periodo
E questo induce
Ovviamente quello che si chiama la scommessa a una sola direzione
Che
Permette uno una crescita così eclatante del settore finanziario quindi c'è un incentivo positivo oltre a leggi che sono numerosissime
E l'ultima
Quella fermata da Clinton poco prima di andarsene cioè
La
Cancellazione
Del drastico
Che l'atto della presenza rosa
Che aveva separato la Banca d'investimento dalla Banca commerciale
E che durava nel tempo malgrado l'attenuazione una dopo l'altro ha lavorato una dopo l'altra fino al dicembre novantanove si rimaneva con questo grafico verso è stato appunto
Abolito proprio all'ora e c'è una bellissima quello che avviene su internet in cui si vede Clinton circondato da festanti
Persone che in occasione di questa fine del regime del drastico invece del regime della separazione della Banca d'investimento dalla banca di
Di credito ordinario ora
Il discorso
Che
Vale la pena fare a questo punto
E vedere anche come questo tipo di sviluppo del settore finanziario negli Stati Uniti e l'Inghilterra ma poi per
Diciamo
Diffusione del fenomeno anche altrove anche in paesi più tradizionalmente meno tradizionalmente delicati a questo tipo di attività
Questo tipo di sviluppo
A comportato
Dei profitti ben differenti per i settori per cioè
Come uno si può immaginare
Vede
Nel colloquio
Profitti finanziari e non finanziari
Sempre in questi periodi ve li leggete da voi sono talmente eclatante che non c'è bisogno vivo molti commenti
Però c'è una parte reale
Che anche è interessante in questo perché in questo periodo
Che si riferisce
Alla
Un altro fenomeno di cui ci siamo occupati e ci occuperemo moltissimo in questi ultimi anni che il fenomeno della di sparizione la sparizione progressiva dalla classe media negli Stati Uniti al pro
Questo è un fenomeno che coincidere con questa trasformazione che vi ho detto
E che segue invece un lungo fenomeno di accrescimento di questa classe media ora badate che quando i quali classe media negli Stati Uniti
A si includono con la dizione del periodo d'oro che è rimasta nel tempo
E gli operai e General Motors gli operai la General Electric i blue collar welfare specializzati Teo guadagnano quanto un
Professore di
Scuola superiore e anche in alcune materie ahimè letterarie col professore universitario in un collegio non di grandissimo livello
Quindi questa è una garanzia media molto estesa che ha fatto veramente gli Stati Uniti e che coincide con la parte fordista della
Esperienza industriale americana
Quella che provata
Negli anni Venti poiché viene distrutta negli anni Trenta e riparte
Veramente alla grande dal quarantacinque lì poi quando si ottiene con la mobilitazione di guerra la il folle un probabile l'occupazione degli Stati Uniti
E
Una crescita dei salari
Che
Si lega a questa
Caratteristica della manifattura di quel periodo che
E la linea di produzione cioè la
Produzione di merci
Ed i beni di consumo durevole partendo dall'automobile però andando per tutti gli altri che se conoscete frigoriferi televisori lavatrici eccetera
E tutto questo si fa con una rigide Dandini linea di montaggio
E con una
Certezza di domanda crescente che permette un abbattimento dei costi molto forti e quindi la creazione
Dalla classe media stessa con la concessione dei salari sempre più elevati e con un ruolo molto importante
Dei sindacati
Sindacato automobile queste nel momento in cui
Veramente diventa
Una forza negli Stati Uniti
Ora insieme alla
Decrescita
Dal punto di vista relativo del settore manifatturiero di cui già abbiamo detto
E della
Espansione
Coeva
Della settore dei servizi e in particolare di quelle finanziarie abbiamo
Che la situazione salariale
Si inverte
E
Questo sullo
Molto bene
Quest'altro grafico
E si vede come ci sia
Una doppia tendenze né in due momenti si verifica esse
Ma certamente nel periodo di cui ultimo di cui vi ho a parlando cui ho fatto riferimento eh marcati Simone
E
Per questa per questo vedersi nelle cifre vedersi nei grafici
Sì comincia a parlare da sociologi economisti uomini politici della fine della classe media dei problemi ragazze veri in maniera talmente pesante
Che entra a far parte della resurrezione d'arroganza me nella piattaforma ufficiale già nel programma ufficiale del Presidente Obama
Questo si impegna a difenderla e a farla risalire
Dal precipizio in cui questo si vede dalla grafico essa è stata
Messa
Con l'abbandono progressivo di tutta quella parte della manifattura
Che negli Stati Uniti in questo Paese si è verificata a questo punto bisogna fare una brevissima considerazione
E c'è questo spostare questa capacità di spostamento da un settore all'altro della attività economica la seguendo il profitto
è una caratteristica americana storica non è di adesso non è colpa di Greenspan non è colpa di nessuno si fa è così gli Stati Uniti sono nati con una capacità e hanno sviluppata nella loro ormai centenaria storia
Una capacità di distruzione del capitale
Fisico che veramente non ha uguali nessun'altra parte del mondo
Cioè si va
Con grandissima velocità laddove
Le prospettive di guadagno sono migliori e poi quando diminuiscono si va
Nel prossimo posto questo lo si fa anche fisicamente la famosa mobilità della forza lavoro americana geografica e parte di questo fenomeno ma è anche una mobilità intersettoriale dei degli investitori americane
Che saranno molto attenti a queste trasformazione le seguono immediatamente con pochissimo interesse per la conservazione dalla struttura produttiva esistente
Che è il contrario di quello che noi sappiamo è noi siamo noi noi cerchiamo come cerchiamo di mantenere la nostra cattedrale
Di mantenere le nostre case anche di trecento anni fa quando grande cura dicevo perché è andata bene finora perché non andiamo a vedere più domani che lo facciamo pure con le fabbriche
Prima deve convincersi
Che nella zona di Lambrate non c'erano più un motivo di avere delle fabbriche a Milano e ci sono voluti molti e molti anni poi
è successo
Marisa lui sarebbe successo in un decimo del tempo quindi questa è una caratteristica
Tipica americane tipica di una Nazione giovane che non ha storie
Per cui una città è uguale a un'altra e non ci si viene tanto avvenire la modificazione del territorio comunale sciagura nella modifica il territorio essendocene tanto di territorio
Viene considerata una normale pro
Successione di avvenimenti che come funziona lo sviluppo economico
E questo c'ha i suoi vantaggi perché permette in ogni momento
Di lui formulare le ipotesi di sviluppo asseconda di quel che sembra più pro diciamo profilarsi come più promettenti quindi
Questo purtroppo però che una
Caratteristica americane che si è verificata anche ultimamente sta avendo una degenerazione perché il Paese diventa come gli altri e cioè
Per esempio
Questa tradizione della donna di casa non c'è più nemmeno a lei e quindi quando uno si sposta da spostare due lavoro e non solo uno
Quindi queste sono novità per gli americani sono cose che noi conosciamo bene ma anche per loro sono nuove
E in più per esempio il fatto che i professori universitari facciano carriera tutto in un posto dove sono avuto il primo posto di lavoro loro dalla propria moglie succede regolarmente negli Stati Uniti in Canada
Malgrado i questi qui che hanno visto solo a far perdere mai chi credono che sia una tragedia italica
Di tipo corporativo familistico eccesso cede benissimo allargante veri sono anche degli articoli che ne parlano
Ma questi giustamente si oppone solo che Harvard vedere mai ti il resto manco lo vede non pur essendoci tre Milano università negli Stati Uniti
Quindi la realtà vera nel profondo e gli Stati Uniti non la conoscono e non gli interessa e pur parlano come sappiamo è scrivono V
Ora il discorso
Quindi è che il Paese sta diventando un po'come gli altri quindi
Credo che da questa
Crisi che ha colpito la finanza americane poesie stanza a quella di tutto il mondo e poi si è comunicata anche all'economia reale dei Paesi
L'impegno di tutti gli Stati Uniti e poi il resto
Nel mondo
Sì ecco possa aderire si debba venire fuori con delle ricette diverse anche per gli Stati Uniti appunto per questa trasformazione che c'è stata sociologica
Della propria società ma questa e questo vorrei solo accenno perché io non faccio il mestiere del sociologo in legge
Quello che interessa raccontare
è una
Visione
Di come
Si debba procedere
A regolare e arretra sformato il sistema finanziario americano poi si porta appresso
Anche una quantità di altri Paesi a questo punto vale la pena dire che tutto quello che io ho detto finora probabilmente non sarebbe stato possibile se in Oriente in particolare in Cina
Non ci fosse stata allo stesso tempo una classe dirigente
Che
Decise
Di prendere l'autostrada
Dello sviluppo industriale
Adoperando i manager se il capitale degli altri
Cosa
Facile da dire ma per esempio il Giappone l'ha sempre negato è sempre stato autoctono e autarchico nel proprio
Sviluppo
Non ha cercato di prendere a prestito il capitale altrui non a cercare di prendere a prestito innova o altrove
E in effetti non ha cercato di crearsi un settore manifatturiero con l'aiuto di
Una grande potenza straniera
O di grandi potenze industriali stranieri e questo e proprio successo in città EJ riguardano quello che hanno fatto i giapponesi hanno deciso di fare il contrario per evitarsi una serie di perdite di tempo
Per realizzare il fatto che loro non avevano alcuna tradizione in materia
E per evitare anche lei ripercussioni negative eccelle le contrapposizioni
Contrarie inteso in particolare negli Stati Uniti che invece aveva dovuto soffrire il Giappone con la sua politica abbastanza autarchica di sviluppo che però si basava sull'esportazione
Cioè se esportiamo però con le cose che produciamo noi con i soldi nostri cinesi no pragmatici simili si sono creati un'enorme sistema industriale a spese nostre non solo
Poi gli ha avanzato addirittura ma con tutto il know-how
E
Dicendo venite
Forellini gli investimenti diretti esteri le hanno veramente incoraggiati quando fossero del tipo industriale
E si sono creati questa macchina poderosa per
La costruzione
Di riserve
E internazionali
Che ha permesso allo stesso tempo al consumatore americano dall'altra parte del mare di consumare il doppio di quello
Che guadagnava con la parte Ausonio cioè la parte immobiliare la parte di consumo del debito
Domestico del debito delle famiglie quindici abbiamo un
Qualcosa che succede ma che probabilmente voluto sia dall'una
Leadership quella americana sia dall'altra quella cinese
Che determina questo evento grandioso in buona parte virtuoso
Ma che ha un suo risvolto negativo ai diciamo di crisi che conduce alle bolle e poi la crisi dalla parte
Della
A della degli Stati Uniti
Con nel il rigonfiamento del settore finanziario alla maniera
Che o abbiamo che abbiamo visto che abbiamo visto tutti che io vi ho riletto stamattina e con la
Unico il crescente
Sensazione
Che d'ora in poi i conti si faranno essenzialmente con la Cina da parte americana
E quindi come al solito
Divisione cella divisione in due punti di vista quello di dire noi insieme i cinesi stabiliamo che cosa fa il mondo da oggi in poi
Ma non perché siamo gente che fa gli schemi oppure i piani perché è così
Siamo così noi ci dobbiamo solo mettere insieme
E gli altri che invece rigore noi dovremmo andare con i cinesi giace cioè la la visione opposta
Ora questa un po'c'è stato già con il Giappone e prima dello Stato con la Comunità europea in particolare la Germania che era il Paese più importante
Cioè di quelli che volevano allearsi e di quelli che dicevano dopotutto lavoriamo insieme altro non possiamo fare di quelli che invece contrappongono
Questo lo dobbiamo vedere però abbiamo notato come nei giorni scorsi di un vecchio uomo di lungo corso
Per la politica americana che se il Presidente della World Banci avrò barzellette che chiunque avuto a che fare con il commercio internazionale in questi ultimi venti trent'anni ha conosciuto
E tu il suo
Nel capo diciamo
Cinese
Che la stava Banca mondiale e che era il capo economista la Banca mondiale hanno scritto un articolo dicendo proprio quello che ho detto però dal punto di vista di andiamo insieme ormai si fa il G due e il G due e quello che comanda il mondo
Perché appunto abbiamo una complementarietà così forte
Abbiamo creato tra Cina
E Stati Uniti che essa comprende una parte finanziare che sono le famose il la nuova Bretton Woods cioè le riserve cinesi investite negli Stati Uniti che
Per le quali i cinesi sono legate risaliti perché meno valgono e più ci perdono
Quindi sono interessanti attenere anche loro il norme imperative il crollo del dollaro
E poi perché nella struttura industriale americana ormai nella struttura produttiva in di attività economica americana ormai
Questa realtà è vera tant'è vero che chi è il più grande datore di lavoro gli Stati Uniti la GM aveva già assolutamente nemmeno le banche e la Walmart che
Importa merci cinesi e le vende il nelle sue migliaia di negozi negli Stati Uniti con un milione e più di dipendenti
Questo a livello internazionale lo fa anche quel signore svedese dell'Ikea come tutti sappiamo e quindi è un fenomeno che si verifica anche nel resto del mondo negli Stati Uniti
E più eclatante perché la struttura tradizionale non solo è stata trasformata nella maniera
Della
Nella direzione
Dell'alto livello di salari cioè dei bonus sono mossi dei dipendenti degli
Dei giovani di successo del università americane manca basso livello perché quelli Walmart guadagnano pochissimo
Sono stipendi salari veramente molto bassi quindi
C'è una rilevanza del nuovo modello sia al livello alto che livello basso della struttura occupazionale americana
E questo di nuovo fa capire perché sarà veramente difficile credere a coloro i quali
Dicono che la presidenza Obama e destinata a cambiare fortemente gli Stati Uniti
Dopo la piattaforma che ha innamorato tutti compreso merito quei discorsi che abbiamo sentiti quando ormai internet ci permette di fare campagna elettorale pur negli Stati Uniti insieme a loro
E tutti lo abbiamo amato questo nuovo che è però la verità è che il minuto affinché cui ha preso le redini è cominciata una
Talmente enorme Barrage
Di
A azioni volte affermare a bloccare a mantenere le cose come sono
Che ha preso corpo sempre di più non è che l'uomo sembri a avere la meglio sui suoi su quelli che lo frena no
Sulla
Salute aveva promesso che avrebbe fatto un sistema sanitario nazionale per gli Stati Uniti come nel resto del leone del mondo civile è già stata Orlando a dire che invece bisogna deve ridurre
Le spese per la salute e che bisogna tassare
Gli i contributi
Che pagano le imprese per la salute
Per la parte
Finanziaria il la gestione riposante cioè repubblicana dal TAR proprio di questo gigantesco fondo votato dal Congresso non è che sia cambiata
Normalmente
Ne è cambiata cambiato l'approccio l'approccio che era quello sequenziale che è stato assolutamente esiziale vero lo svolgersi della crisi finanziaria questo approccio
Sequenziale c'è un problema si presenta un problema risolviamo rimane lì
Non abbiamo visto gli ente di diverso
Poi comincia
In occasione del G venti questa cosa che io perciò una certa età mi ricordo dal mille novecentosessanta
Di dire agli europei e non lo state facendo abbastanza o voi credete nella stabilità monetaria tutti i costi della domanda mondiale all'anno dobbiamo sempre far ripartire nove e questo è un gioco delle parti che sinceramente c'era un posto Fatah
Anche perché si è capito
Che in effetti quello che è mancato
Non in tutto questo gigantesco episodio di malfunzionamento finanziario sono proprio le regole che adesso gli europei
Hanno fatto una lista della spesa e propongono agli americani
Ora pare che attraverso il due mila e poi pochissimo tempo
Il porto INDA ex segretario del Tesoro sia costretta
A mettere in piedi una serie di misure direttori regolamentazione che si rassomigliano vagamente a quelle richieste dagli europei
Ciò nonostante
Come ho detto prima e forse a questo punto vale pure la pena concludere sebbene l'argomento non sia assolutamente esaurito e ci mancherebbe altro è che ci sarà molto difficile
Togliere per i motivi che ho detto
Schio dare
Dalle leve di comando quelle che le hanno tenute finora che sono gli stessi che dominano il settore finanziario quando Veltroni invece una riunione appena arrivo Obama
Per vedere che così pubblico per
Avere opinione su che cosa avrebbe fatto io mi limitai a nominare i nomi
Dei suoi collaboratori economici sono gli stessi che sotto il Presidente che n sì Presidente Clinton hanno organizzato quello che ci siamo trovati
Di fronte dal due mila sette ad oggi con azione e omissione ma con molte azioni tutte quante che sono il contrario di quello che loro stessi dovrebbero fare adesso
Ora è vero che la gente cambia che la gente flessibile che è uno come Summers è una persona di intelletto superiore
E può cantare sia da sovrano che da basso ma io credo che sia un po'più difficile di quello che si dice d'incanto da soprano Campa Soprana il basso non lo sa fare
E con questo vi ringrazio mi abbandonò