Amintore Fanfani e la politica estera italiana

Buongiorno a tutti rinvenuta in questa
Sarda
Considero un
Onore un privilegio per me
Poter
Rivolgere a voi tutti
Come Presidente della Fondazione Amintore Fanfani
Un saluto è un ringraziamento per
Una
Presenza così significativa
In
Apertura
Di questo
Convegno
Dedicato da Amintore Fanfani
E la politica estera
Italiana
è un convegno che si inquadra nel
Iniziative del
Centenaro io
Fanfani
E organizzato
Unitamente al Comitato nazionale per il centenario
Con il sostegno l'adesione del
Ministero degli affari esteri
Ci troviamo qui
Dire in qualche modo anche nella casa dei Fanfani che è stato più volte ministro degli affari esteri e
Mi ricordava poco fa il
Sottosegretario Scotti
Era stato lui ad inaugurare la utilizzazione di questo edificio per le al Ministero degli esteri nel sessanta
Ringraziamo particolarmente il
Il Ministro Frattini per l'adesione del sostegno
Non può essere qui con noi per impegni
Inerenti alla sua funzione ma a affidato al
Professor perfetti un messaggio che verrà ora letto
Giorno dato dunque lettura del
Messaggio del ministro
Dall'onorevole ministro che appunto non può essere presente per un
Un improvviso impegno istituzionale
Le manifestazioni in onore io ricordo di Amintore Fanfani celebrano il ruolo svolto nella diplomazia e nella nostra politica estera
Da un uomo politico di primo piano nella storia della Repubblica italiana
Fanfani si caratterizza infatti tra i politici italiani del secondo dopoguerra proprio per uno spiccato interesse per le relazioni internazionali
Innanzitutto
In chiave europea ed europeisti dica
Lo ricordiamo fin da giovane attento analista delle principali esperienze nazionali del continente
E poi da segretario nazionale della Democrazia Cristiana promotore di attività di cooperazione tra i partiti popolari europea
è facile individuare in queste iniziative oggi una anticipazione di quella cooperazione strutturata transnazionale
Tra partiti politici cui ora assistiamo
Quasi
Esito naturale di un percorso politico predeterminato
In realtà essa ha rappresentato costituisce umbra dinamismo ed una prospettiva di futuro rivelati sia elemento fondamentale della costruzione di uno spazio politico comune europeo
Da studioso dell'economia e inoltre
Seppe comprendere l'impatto positivo che la creazione delle mercato unico avrebbe avuto sulle economie nazionali
Nonché sull'intera comunità economica europea
Alla luce di queste sue sensibilità i ripetuti incarichi da Ministro degli esteri hanno costituito un approdo quasi naturale delle percorso politico di Fanfani
Ne certamente minore risultò la sua attenzione per i temi internazionali quando fu per ben sei volte Presidente del Consiglio
Basterà ricordare su tutti l'interezza di Fanfani per una politica che rendesse l'Italia protagonista effettivo delle relazioni internazionali
Non a caso i temi delle confronto bipolare della guerra fredda furono sempre da lui particolarmente sentito
Dai suoi rapporti dai dibattiti parlamentari ed è in molti interventi pubblici infine
Emerge una costante preoccupazione per gli effetti che le manovre distensive sovietica avrebbero potuto aprire sulle opinioni pubbliche dei Paesi membri dell'Alleanza atlantica
C'è inoltre un aspetto che mi preme in questa sede sottolineare e che auspico possa essere adeguatamente approfondito
L'impegno di Fanfani per il multilateralismo concretizzatosi nella sua elezione a Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite nelle biennio mille novecento sessantacinque sessantasei
Una ulteriore conferma
Dell'autorevolezza riconosciuta agli nei circoli diplomatici internazionali
E al tempo spesso
Della sua ricerca e del coraggio politico che lo spinsero a confrontarsi con sfide politiche personali
Che all'epoca potevano apparire allontanare dalla cultura e dalla sensibilità prevalenti nell'arena politica italiana
Nessun altro italiano ha ricoperto questa prestigiosa carica
Tanto più significativa se si pensa che al momento della elezione di Fanfani l'Italia era diventata membro delle Nazioni unite da meno di dieci anni
Fanfani diede in quel frangente lustro Alitalia e ancora oggi
Nelle cercare le radici ideali dell'impegno italiano in ambito multilaterale
Non si può fare a meno di risalire a quel suo generoso contributo
Questa sua lezione è tanto più significativa oggi
In un momento in cui l'Italia è quanto mai impegnata in un rilancio delle multilateralismo efficace
Tra due giorni avrò l'onore di presiedere in questa stessa sala una importante riunione ministeriale sulla riforma delle Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Convocata terrà rilanciare questo fondamentale processo secondo criteri di democraticità rappresentatività
E trasparenza
Non a caso parte integrante della posizione italiana è costituita dal principio che la riforma delle Consiglio di sicurezza deve essere accompagnata da una più generale rivitalizzazione degli organi principali
Delle Nazioni Unite
A cominciare proprio da quella assemblea generale che Fanfani prestiti
Il contributo di Fanfani alla politica estera italiana è stato così determinante tanto prolungato nel tempo da meritare una riflessione particolarmente approfondita
L'autorevolezza dei partecipanti a questo convegno sono certo
Saprà dare nuova luce profondità all'analisi storiografica con cui oggi rendiamo omaggio all'intelligenza e dall'impegno di un
Importante politico dell'Italia repubblicana buon lavoro
Siamo grati per
Questo saluto invito a riflettere insieme
Ascolteremo ora l'indirizzo di saluto del sottosegretario Vincenzo Scotti che ringrazio egualmente per la sua presenze partecipazione
Eminenza
Signori ambasciatori
Illustri
Studiosi
Personalità del mondo diplomatico
Italiano
Degli anni passati
E degli anni che sono di fronte a luglio
E per me
Un grande
Onore privilegio essere
Qui a portare
Il saluto
Del ministro
Frattini
E dell'intero
Corpo diplomatico italiano nel mondo
Della diplomazia italiana
A questo
Convegno
Io può avuto l'onore
Di essere membro del penultimo Governo
Contrari
E di aver
Lavorato con lui in un momento
Estremamente difficile e delicato
Della ditta sociale del nostro Paese
Questo convegno
Su Fanfani si colloca
In un anno
Di straordinario
Importanza
Per il modo per il futuro economico sociale politico del mondo
Un anno nel quale
Siamo chiamati a far fronte alle grandi sfide del cambiamento
E a disegnare
Una nuova architettura
Degli organismi preposti e alla vita economica politica sociale del mondo
L'Italia
Lo ha ricordato il ministro Frattini è fortemente impegnate
In questo processo
E
Proprio tra due giorni in questa stessa sala
Si incontreranno rappresentanti di circa ottanta Paesi
Per
Riflettere
Insieme
Sui principi e sugli obiettivi della riforma
Prima
Che il negoziato i negoziati si aprano
E necessario fino in fondo
Ritrovare il vasto consenso intorno a principi a valori obiettivi
Del multilateralismo e delle possibilità del multilateralismo oggi
Di fronte a questo cambiamento
Per cui la riflessione
Di questo convegno
Sarà estremamente importante
Perché
Io lo ricordo spesso come
Scriveva prudente
Per essere bisogna essere stati
E credo mai come in questo momento
La
Riscoperta
Di quello che fu
è stata
La politica estera del nostro Paese e specificamente di Amintore
Fanfani
Per portare avanti pur
In un mondo
Profondamente diviso e bipolare l'idea di una coinvolgimento ampio
Di
Tutti i Paesi presenti sulla scena mondiale
Fanfani fu attento
Ai temi dei Paesi
Emergenti nuove
Dei Paesi
In via di sviluppo
Un'attenzione del tutto particolare in quella direzione
Fu attento all'emergere di nuovi continenti la sua attenzione all'America latina
Resta
Segnata dalla
Creazione dell'istituto Teatino americano a Roma
Con una grande lungimiranza
Egli anticipava
Gli eventi
E data
Ad
Politica estera dimensioni culturali
Ampie
Che consentivano un approccio
Non
Improvvisato
E non
Sottoposto alle emozioni del momento
Per questo
Credo che questo convegno si collochi in un momento
Di straordinaria importanza
E credo proprio di spunti che emergeranno dalle analisi delle ricerche compiute
Illustri studiosi
Aiuterà
L'arricchimento culturale fondamentale in questo momento per affrontare
Sfide così
Dura
Ma anche così straordinari
Quest'anno e
Infine
Il vento sono venti anni dalla caduta del muro di Berlino sono sessanta anni
Dalla
Conclusione degli accordi
Per l'Alleanza atlantica e Ternana
Quindi
Tutto questo insieme
Di cose
Di eventi di ricordi di memorie
Diventano
Fondamentali
Per il presente per il il lavoro del presente
Io
Ho questa speranza e con questa speranza rinnovo il saluto del Ministro Frattini e consentitemi di tutto
Quel mondo diplomatico italiane
In questo palazzo che uso Mirabelli ha ricordato
Fu nel mille novecentosessanta quando Fanfani successe al Governo
Tambroni fu inaugurato con il passaggio
Tonico dal Viminale a Palazzo Chigi della Presidenza e dalla PAC consentiti alla Farnesina del Ministero degli esteri
Fanfani
Lasciava anche
Nella realtà materiale il segno della sua presenza
E questo e un insegnamento straordinario
Si ritrovano insegni fisici della sua presenza e del suo passaggio
Ed è una
Questa una straordinaria
Dovute
Del grande statista
Che
Lascia alle generazioni future
Anche nel dato materiale il segno della sua presenza grazie
Grazie
Onorevole Scotti non sono un ricordo ma ha proposto al convegno un obiettivo ambizioso e son sicuro che gli studi che in questi giorni saranno sviluppate raggiungeranno perdura quell'obiettivo
Ora ascolteremo l'indirizzo di saluto del cardinale Achille si nel quale sono particolarmente grato per
La presenza in questa aula per
Il rapporto che sempre allegato
Può sempre legato anche alla figura dell'onorevole Fanfani prego
Sono onorato di essere qui presente a nome della fondazione Ronfani
E basta d'azione nel tempo nello spazio nelle iniziative
Chiaramente l'upfront famiglia condotto nella politica estera io mi sono un pochino soffermato su quell'anno mille novecentosessantacinque
In cui fu Presidente dell'Assemblea generale
La situazione allora era molto complessa
John Kennedy era stato ucciso nel sessantaquattro
Giovanni ventitré era morto nel sessantatré
Coro soffre che era stato sostituito va bene sta
E invece
Sì
Diciamo venivano fuori io nuove
E sempre emergevano controverse guerre la guerra fra indiretta chi stanno
E continuava nel Vietnam la guerra fra il nord del sud
Niente la Cina faceva esplodere la sua prima bomba nucleare
Poi c'era il problema
Della politica di De Gaulle
Che se per che tentava di seppellire il sogno Atlantico
Di Chennedy Chennedy voleva un equilibrio con planetario basato sul bipolarismo est-ovest
E la stretta alleanza fra l'urlo gli Stati Uniti elevano apporterà
Un elemento positivo in quel momento allora era il telefono e rosso tra Washington e Mosca installati dopo la crisi occupano
Ancora all'ONU era il problema
Incalzante imbarazzante della missione possibile della Cina
Allora è interessante questo
Che la candidatura di Fanfani maturò durante il viaggio
Fanfani che accompagnava il Presidente sarà in realtà in settembre nel Sud America
E i Paesi latinoamericani saranno i più convinti sostenitori della presidenza italiana
Che è è allora che Fanfani caldeggia l'idea di un istituto italo latinoamericano per la cooperazione culturale economica alla relazione umana
Accetto conto egli fu eletto
Siamo al ventuno settembre
E si prepara la visita di Paolo sesto
L'apice dei Paolo sesto
Alcuni Fanfani aveva dato opera ricordato collaborazione
Ha una sua identità
Vale la pena di vedere in quel momento questo celebre discorso
Quando Paolo sesto dice
Avete davanti un uomo come voi che è vostro fratello
è uno dei più piccoli
Portatore di un messaggio per tutta l'umanità come il Messaggero che dopo un lungo cammino arriva a recapitare la lettera che gli è stata affidata
Il messaggio dice vuole essere una ratifica morale
Di questa istituzione
Che la diamo la Chiesa la data come esperta in umanità
Siamo convinti che questa
Questa istituzione rappresenta la via obbligata dalla civiltà moderna
E disse con emozione sentiamo di fare nostra la voce dei morti e dei vini
La voce dei poveri dei diseredati dei sofferenti degli Area ante anelanti alla giustizia
Alla dignità della
E
Da alcuni criteri
Sì attenzioni e gli altri
Gli oneri con gli altri caratteristiche perché riflette nel campo temporale ciò che la nostra Chiesa cattolica volesse nel campo spirituale unica e universale
Procurate di richiamare tra voi un fumo molto interessante quel cenno che riguardava la Cina comunista procurate di richiamare tra voi chi fitti si fosse staccato
E studiare per richiamare come con onore realtà chi ancora non non non lo condivide
Chi è rimasto fuori desideri e meriti la comune fiducia e voi siate generosi nell'accordare
Ancora disse mai più gli uni contro gli altri la guerra ma in più somme alla realtà
Lasciate cadere le armi dalle vostre mani
Lavorate gli uni con gli altri
Ecco allora questo questo discorso che è di Paolo sesto però caratterizza
Un po'tutta l'Assemblea è una cosa la Presidenza di Fanfani
Nel frattempo vengono fuori alcuni problemi
Come per esempio
L'iniziativa diplomatica di la Pira per una trattativa fra Washington lega Nord
Queste questa iniziativa una naufraga per un bombardamento americano nella zona dentro
Ma prosegue nel sud grazie alle diciamo l'impiego all'impegno del vino ambasciatore italiano a Saigon Nino D'Orlandi
Che con Capo l'oggi e il presidente polacco della Commissione internazionale di controllo tolti rilevando ho scritto
Portano avanti
è molto importante ancora
Il in da crisi indotta a Sky pachistana ai primi di settembre il Pakistan aveva sferrato un attacco per la conquista del Kashmir
E
Ridurre gli Stati Uniti nell'Unione Sovietica si mobilita vano per riportarla a braccio
Il Consiglio di sicurezza ordinò il cessate il fuoco la Cina lancia un ultimatum all'intera
Poiché
La crisi per la Rhodesia
Erano erano delle situazioni di crisi importanti Gian Smith il cinque novembre dichiarava l'intento dell'indipendenza dal Desio che di fatto diventava un satellite di Johannes blu
Ancora un
Una
Materia un po'
A cui del
Fanfani dedicò una particolare attenzione fu il disarmo
Egli aveva già profuso un notevole impegno
La Conferenza dei diciotto a Ginevra era nata nel sessantadue
E naturalmente
A questo punto
Cont Fani
Insiste molto definisce il disarmo come uno dei problemi dominanti della ventesima sessione del presieduta
E il ventidue novembre l'Assemblea approva il tratto il testo della non proliferazione nucleare
Che ha avuto un seguito
Anche la Santa Sede incerto punto nel settantadue apposto all'adesione questo trattato
Allora ecco
Da questo quadro che io mi sono così brevemente cercato persino schematiche mente di
Di soffermarmi si vede l'uomo amante non solo dalla pace
Ma studioso e appassionato dei problemi dei problemi di allora momenti del momento e dei problemi più generali
Basti pensare soltanto il suo interessamento I rapporti con i Paesi latinoamericani il suo interessamento per il terzo mondo
E soprattutto questo è il suo impegno
Per tutte le iniziative del disarmo che in qualche modo dovevano portare una distensione
C'è in questo MO un appassionato della politica estera ma direi che c'è un cristiano perché queste cose Lugli e vede lei li studia e ne propone soprattutto
Nello spirito di quello che è il messaggio e di Paolo sesto
Uno
Numerose uno spirito tutto
Pro a promuovere la pace a risolvere i problemi esistenti e ammettere lento
Mettere le diciamo le linee fondamentali per poterli avviare assoluzione
è
Questo dell'anno del mille novecentosessantacinque
Uno squarcio della sua della sua azione internazionale ma noi sappiamo bene che lui aveva fatto come Ministro degli esteri prima
E dopo
L'Assemblea generale
Ed è questo che io penso che dall'ente dall'incontro di oggi e dalle relazioni che vedo che sono enunciate verranno fuori alcune cose di grandissimo interesse
Allora anch'io do il mio la mia adesione il mio benvenuto e ringrazio gli sms essere stato invitato grazie
Grazie immensa
Sono più che un indirizzo di saluto è stato l'apertura dei lavori di questo
Convegno con
La lettura delle vicende nelle quali si è inserita d'azione politica di Amintore Fanfani
E della ispirazione ideale che ha mosso le sue le scelte in quell'ambito
Il nostro convegno
A quattro assi portanti che sono indicati nelle diverse sezioni nelle quali si articola coesistenza competitiva est-ovest
Italia Europa mediterraneo cooperazione nord-sud sono
Gli assi portanti della
Politica estera di Fanfani
Caratterizzata come più volte è stato detto dall'atlantismo dall'europeismo convinto darle multilateralismo aprirle dialogo costante e
Come pure è stato sottolineato dal
Terzomondismo anche
Probabilmente assumeva un significato particolare in quel momento
La politica estera i fan Fanny
A me pare ma lo ascolteremo in questi giorni la politica non tranquilla non non tranquilla ma neanche le criticità una politica di
Coraggio coraggio nelle iniziative
Razionali
Ispirate tutte a radicati principi come pure c'è stato detto quindi non legata alla occasionalità anche se
Le occasioni sono quelle nelle quali
I principi poi si attuano essi
Trovano alimento ideale
La politica estera di Fanfani probabilmente può esser compresa anche
Avendo presenti i suoi rapporti con altre personalità
Che hanno avuto un particolare collegamento con la sua figura
Penso a Giorgio la Pira
E al suo utopismo realistico che non è del tutto sposato da Fanfani Marche alimenta idealmente anche alcune sue scelte
Idealità e realismo sono dunque le cifre che mi sembrano
Siano importanti
Non so se saranno approfondite o smentite dai lavori di questo convegno che intende non solamente
Rivisitare è un
Consistente parte debba storia nazionale nell'ottica della politica estera ma accogliere i fondamenti culturali che vanno
Ispirata
Abbiamo ascoltato quali essi fossero
E come anche in alcuni ambiti ad esempio
L'insistenza allo sviluppo alla prosperità da assicurare anche alla terzo mondo I rapporti nord-sud quanto non si proietti no in quest'ambito internazionale
Concezioni che Fanfani aveva radicate ad esempio
Nella lettura e nella rapporto con la povertà nella esigenza di superare queste strettoie nella nostra società
Il convegno
Ritengo
A l'ambizione che pure c'è stata
Proposta sollecitata non solamente di ricordare ma
Di capire non tanto per
Progettare non stanno voi ma per individuare le idee portanti che possono anche oggi essere attuati quali principi come assicurare la pace la cooperazione lo sviluppo
E allora dobbiamo tener presente che quella
Di Amintore Fanfani
Non è
Una
Eredità da custodire da ricordare darà chiuderlo degli archivi
Ma
Ha il contenuto di uno slancio da dare
Alla
Realtà odierna a orientare l'azione
A Vender fruttiferi quei principi
Si è detto
Fanfani ha dato traccia anche materiale e la sua presenza come in questo edificio in questa
Sana
Direi anche nella attenzione alla organizzazione degli apparati
Allo stesso Ministero degli esteri dalle iniziative che ha avuto in quest'ambito e anche alla Rete di rapporti personali che hanno intessuto e reso possibile la sua azione
Un'azione che approfondiremo nel corso dei lavori di questo convegno
E sono grato a tutti i relatori per
Il
Contributo forte che essi daranno
In particolare ad Agostino Giovagnoli Luciano Tosi che hanno avuto la responsabilità
Maggiore d'età strutturazione scientifica del convegno
In particolare anche Ignazio conto che infatti che abilmente si è dedicato a questa l'iniziativa
Un ringraziamento vorrei anche dare Ettore Bernabei non solo come Presidente dell'al Comitato nazionale per il centenario ma per
La testimonianza permanente che CIDA
Della azione della vita di Fanfani un saluto prima di dare la parola
Per
L'inizio dei lavori la Presidenza al professor Francesco Perfetti un saluto particolare e caloroso dalla signora Maria Pia Fanfani che e qui presente
E che ci incoraggia costantemente in queste nostre iniziative grazie presiederà ora i lavori appunto per la professor Francesco Perfetti
Grazie
Presidente
Diamo inizio diciamo alla prima sessione
Per
Dei
Lavori di questo
Convegno una sessione intitolata Fanfani nelle Cardella coesistenza competitiva quindi una sessione che come già dice il titolo è in una certa misura introduttiva
A i lavori approfondimento su determinati appunti su determinati aspetti della politica essere
Di Fanfani che verranno affrontati
Delle sezioni successive
Io prima appunto di dare
La parola al professor Andrea Riccardi
La prima relazione vorrei
Far notare ricordare come nelle quadro dei
Degli incontri criticabili alle celebrazioni per il centenario di Fanfani
è questo che riguarda la politica estera è uno degli incontri più importanti perché la sensibilità di Fanfani per
Le relazioni internazionali era vorrei dire un fatto naturale
Sotto un certo profilo si potrebbe dire che l'interesse di Fanfani per queste tematiche internazionali insiste affonda
Affondava le sue radici anche negli stessi stupiti storia economica
Perché furono questi studi che lo portarono a criticare ampio spazio per esempio all'analisi e dalla comparazione fra le principali esperienze nazionali europee la frequentazione dei circoli intellettuali
Internazionali la partecipazione di convegni al di fuori dei confini del nostro Paese o favorire uno in lui quella
Apertura di
Orizzonti quella sensibilità che finirono poi per ispirare le sue esperienze successive esperienze che sono state
Già ricordate questa mattina anche nelle messaggio dell'onorevole ministro esperienze che hanno visto profani più colte
Presidente del consiglio dei ministri ma anche Ministro degli affari esteri
è stato incidentalmente ricordato ma vale la pena curati ribadirlo il fatto che proprio la prima esperienza di Fanfani a capo
Della diplomazia italiana si svolse quando ancora il del Ministero degli affari esteri si trovava nella sede di Palazzo Chigi
E questo appunto lo ha ricordato il sottosegretario
Scotti un elemento
Che annui che oggi viviamo diciamo questa
Realtà della Farnesina fa particolarmente piacere potere ricordare
Ecco dico subito la parola al
Professore Andrea Riccardi per la sua relazione
Sul tema radici storiche e prospettive ideali di una politica estera opere
Grazie
Egidio Ortona
Diplomatico a Washington per quindici anni
Narra l'incontro tra il segretario della DC
Amintore Fanfani e il Presidente Eisenhower nel cinquantasei nell'agosto
Dice
Fanfani con un disarmante semplicissimo invoco proprio l'esperienza storica americana come motivo di stimolo per l'attuazione di un'unità europea
E aggiunge poi con vivo disappunto lo ricorderò Sempre
Alludeva
Alla faciloneria all'improvvisazione di politici come Fanfani in questioni internazionali
Abitare Fanfani
è un esempio di disarmante semplicissimo sulle questioni internazionali
Tante posizioni prese dal lui nei suoi molteplici incarichi potrebbero lasciarlo credere è stato scritto sulla stampa nazionale e talvolta internazionale
Le sue iniziative in Vietnam in Medioriente in Russia
Non sono frutto di un presuntuoso dilettantismo così scrive il New York Times propone sessantacinque quel sessantacinque di cui parlava e Catania sequestri alludendo ai canali stabiliti tra i leader di CO Cimino
Questo dilettantismo aggravato dalla presunzione di far giocare un ruolo all'Italia
Sarebbe
Divenuto ancora più
Direi così assurdo a causa di quello che
Piero Ottone definisce
Il sull'uomo caratteristico caratterino scontroso
Queste posizioni su Fanfani questi giudizi non solo sul carattere ma su dilettantismo
Non sono stati solo avanzate dalla stampa ma sono state anche condivise
Da settori
Della diplomazia italiana preoccupati dell'attivismo Fanfani hanno
Ma nell'episodio narrato D'Ortona l'incontro tra il leader di chi Zenawi
C'è un interrogativo
Ma perché
Il Presidente degli Stati Uniti al di fuori di ogni protocollo ricevette il segretario di un partito
Superando la restrizione degli interlocutori presidenziali che erano solo
I livelli apicali delle autorità dello Stato perché l'un contro
L'Amministrazione americana era interessata a conoscere il nuovo un uomo forte del sistema italiano
Le sue visioni politiche interni e internazionali interessavano il Presidente degli Stati Uniti
Tre settimane negli Stati Uniti rafforzare o no il prestigio di Fanfani e la sua visita si incrociò con la crisi di Suez e fu Lugli a comunicare agli interlocutori americani la linea italiana
E apposta dalla schioppo leva si desse prima una lezioncina Nasser Fanfani
This Fanfani replicò che dobbiamo cercare prima di tutto di non farlo cadere in mano sovietica
Parlò Point con tutti i maggiori leader americani chiesi alla pirati trasmettere consigli di pace a Nasser e sorprendentemente qualche mese dopo a ottobre
Hai Zenawi
Ringrazio Fanfani per i suoi sforzi per
Trovare una soluzione pacifica che sia in pieno accordo con i nostri desideri
L'episodio
è rivelatore di come al di là dei ruoli ufficiali
Gli americani avessero la sensazione di parlare con un gruppo dirigente che avvenisse va una condivisa visione internazionale
E proprio su questo io vorrei concentrare la mia attenzione
In fondo noi abbiamo nell'apertura di questo convegno direi una serie di relazioni che insistono in una prospettiva o nell'altra sullo stesso stemma
E
Nessuna delle nostre relazioni la mia prima di tutto può essere considerata
O può pretendere di essere esaustiva ma quello che mi interessa attraverso qualche sondaggio nell'uno o nell'altro aspetto affermare che esisteva una visione
Proprio perché un Paese come l'Italia di allora ma forse di oggi non è il compito mio o chiedere mi pormi interrogativi sull'oggi ma sul
Tempo di ieri sì
Un Paese come l'Italia
Senza una visione nel quadro internazionale
Ha difficoltà a muoversi e ha difficoltà autorizzare quelle che sono le illimitate Risorse di un medio piccolo Paese come il nostro
Fanfani esprimeva una visione
Può piacere o non piacere ma all'esprimeva certo l'ambasciata americana di via Veneto Umberto Gentiloni lo sa
Registrava le differenze di sentire di politici democristiani
Segni appare molto più cauto di Fanfani bella rumore Taviani nel cinquantotto invitano a Fanfani ad essere più solidale da un punto di vista tra antico e a pensare meno al Sud del mondo
Tuttavia
E attorno alcune personalità che sia bruttina una visione internazionale prima De Gasperi poi Fanfani
De Gasperi in un'Italia appena uscita dalla guerra aveva posto i capisaldi di questa visione con la scelta atlantica e con quella europea
Ed era una visione dalle radici profonde nella storia del Paese ma che presentava elementi di novità
Una visione che ispira una posizione attiva qualche volta attivista mobile convinta che proprio la rendita di posizione non paghi l'interesse nazionale
Viene oggi da chiedersi se
Con la fine della guerra fredda con la globalizzazione con l'emersione di potenti soggetti internazionali
Al di là degli attori del dopoguerra tale visione resti ancora un riferimento di rilievo per l'Italia ad oggi
Ed è questo secondo me anche il grande interesse di questo convegno che ci fa riflettere sulle radici
E mi sembrava in questo senso anche l'invito del Sottosegretario Scotti che ci fa riflettere sulle radici per pensare al presenti a partire da una storia
La novità introdotta nella politica italiane è il rapporto privilegiato con gli Stati Uniti vissuto con la capacità di comprendere come
Attraverso le diverse stagioni presidenziali sia sempre necessario rinegoziare i termini di questa relazione
Da De Gasperi che rompe il conto gli atti dopo un intervento ingiurioso sugli americani questo è il cardine della nostra politica
Se talvolta ironizzato sull'infido atlantismo democristiano le iniziative di Fanfani verso l'uso in Medioriente il Vietnam non ne sarebbero espressione
Ma la classe dirigente democristiana ha considerato l'appoggio americano un pilastro non solo esterno ma interno alla tenuta del sistema
Lo è stato talmente che la propaganda spesso quella di sinistra ironizzato sull'Italia come la Bulgaria della NATO
L'Italia non è la Francia di De Gaulle non allo Stato la forza e la tradizione della Francia resta un Paese che ha avuto come interlocutore generoso nella ripresa gli Stati Uniti
Quando si determina il protagonismo italiano i primi motivi di legittimità sono nell'utilità l'alleato americano
Tali azioni di protagonismo sono motivati anche dalla volontà di avere un ruolo internazionale e anche
Dalla sfiducia dell'uso della forza
Da interessi economici da esigenze interne come anche i rapporti con i socialisti e comunisti
L'abilità sta nell'individuare il punto di combinazione tra lealtà l'antica cardine di ogni movimento e protagonismo nazionale
Il neo atlantismo come è stato chiamato e abbiamo un bel libro di Evelina Martelli proprio che illustra in maniera approfondita questo tema
Trova in un intervento di Fanfani nel cinquantasette sintetizzato su Foreign Affairs un'espressione chiara
I democristiani sono anticomunisti antisovietici ma non è una rendita di posizione ma si esige una capacità di azione anche in campo avverso
Fanfani sente la crisi del comunismo e ne parla dalla metà degli anni Cinquanta perché crede
Che il comunismo abbia perso la sua massima attrattiva cioè
La possibilità di costruire un mondo migliore ma resta un'immensa forza politica e militare
Per far Fani non bisogna cessare di combatterlo ma il problema sono i mezzi
Scrive sulla nota rivista americana
I cristiani non possono essere conservatori nel senso tradizionale non possono esserlo dopo l'esperienza comunista perché
L'esperienza comunista provato che miliardi di uomini hanno piena coscienza dei loro diritti e sono disposti a tentare le più rischiose avventure per conseguirli c'è un'intuizione in Fanfani
Anche sugli scenari del sud del mondo che gli uomini contemporanei
Sono consapevoli dei loro diritti e sono in un certo senso tentati Hua affascinati dal protagonismo
Questo è un terreno da un nuovo protagonismo politico un terreno su cui il comunismo può espandersi e qui bisogna lottare
Mentre si debbono allargare le contraddizioni del blocco sovietico
Ma è una visione
Iren mista e ottimista
Per Fanfani la scelta italiana di condannare l'invasione sovietica dell'Ungheria ma anche
Di riprovare la spedizione anglo francese in Egitto era il segnale di una politica atlantica antisovietica ma attenta al mondo nuovo
La sua idea
Una grande missione occidentale scrive su Foreign Affairs
Deve poter dimostrare
Se la missione si agisce per salvare i suoi particolari interessi o la quintessenza dei valori che divulga nel mondo l'Occidente non si deve vergognare scrive
Di ciò che è di grande di bene ha fatto tra i popoli del mondo
La decolonizzazione il risveglio del mondo arabo la ricerca di una politica economiche improntata al socialismo nei Paesi nuovi erano un terreno di sfida
Il tradizionale anticolonialismo americano distante dalla politica imperiale europea ancora quella francese inglese portoghese
Si accordava con l'attenzione di unitaria che aveva gettato dietro le spalle il passato coloniale
Ed era
Molto Presa ed era molto attenta ai nuovi paesi del sud
Cui la presenza sovietica dagli anni Sessanta gli anni Ottanta avrebbe trovato un terreno fertile di espansione
Operando sull'anti occidentale lirismo delle nuove classi dirigenti non solo ma il profilo morale dell'Unione Sovietica fiaccato dall'invasione d'Ungheria e poi della Cecoslovacchia
Avrebbe trovato una sua legittimazione morale nella lotta al colonialismo e nella costruzione di nuovi sistemi terzo mondiali
Non sono i sovietici ma anche i cinesi si sarebbero inseriti in questo quadro riuscendo occupare nuovi spazi
Il comunismo giudicato da Fanfani del cinquantasette potente ma morto nella sua capacità di attrarre un lutto Pio di un mondo nuovo conosce uno slancio sul terreno del terzo mondo
Fino alla fine degli anni ottanta si potrebbe dire che il funerale del prestigio sovietico e proprio l'invasione dell'Afghanistan
La visione politica della classe dirigente democristiana è stata liquidata spesso come
Quella della Chiesa
C'è una laicità della classe dirigente democristiana che ha un rapporto con la Chiesa ha fatto di continuità ideale di dialogo continuo ma anche di distinzione di responsabilità
L'Italia democristiana non fa la politica del faticano
Certo le ambasciate italiane si mostrano attente al cattolicesimo locale svolgono qualche piccolo servizio laddove l'azione diplomatica della Santa Sede e impedita ma Fanfani è chiaro nella distinzione
Rifiuta ad esempio di adoperarsi per influenzare il conclave del cinquantotto malgrado la Pira lo solleciti in questo senso
E direi che bisogna pensare anche che sono i democristiani talvolta a stimolare l'azione vaticana perché sia più incisiva
Il rapporto tra mondo cattolico e dici pone il problema già lo ha detto il carine al Silvestrini
Di una e anche
E anche Mirabelli della singolare personalità di Giorgio la Pira vicinissimo a Fanfani ispiratori ideale di talune sue visioni
Molto influente sul politico aretino pure animato da uno spirito tanto indipendente
Fanfani lo definisce
Prezioso e l'unico collaboratore tanto che viene da chiedersi se la Pira non fosse all'origine di passi e divisioni dell'iter allentino la Pira
Personalità carismatica fin dagli anni Cinquanta aveva sviluppato una sua visione internazionale è chiara nella corrispondenza di la Pira compio dodicesimo
E Firenze era la base delle iniziative di la Pira
Lui era convinto come Fanfani che il comunismo fosse colpito a morte
Bisognava allora esercitare una politica di attrazione mistica e tecnica dice la Pira verso i Paesi del colonizzati mussulmani per non farli finire sotto i sovietici tali attrazione
è una chance per l'Italia e per la Chiesa sulla questione algerina la Pira come Mattei critica la politica francese
E per lui il Mediterraneo è uno spazio per favorire la distensione tra Israele
E arabi e provocare l'incontro tra le religioni di Abramo così si esprime in La Pira
Amico di Martin Buber Di Giulio Isac
C'è un chiaro riconoscimento di Israele
E del suo diritto storico ad esistere
E in questo settore la politica democristiana e molto più attive avanzata di quella vaticana
Che non riconosce lo Stato di Israele e come si vede con la visita di Paolo sesto in Terra Santa e molto riservata verso di esso
Con Giovanni ventitreesimo e il Concilio Vaticano II per la Pira sia aprono tempi nuovi di incontro internazionale dice la Pira preparati da più dodicesimo
Il Consiglio è l'occasione per un clima di pace bisogna superare dice la Pira la guerra fredda
Anche perché il sistema comunista e minato alle basi e scrive lapide nel cinquantotto la Polonia è l'anello debole del sistema comunista all'inizio della crisi
L'anticomunismo di la Pira propone una politica di presenza attiva
Più che uno scontro frontale
Questa e la sua visione incontrarsi tessere legami culturali economici dialogare
Soprattutto la Pira e convinto del ripudio dell'uso della guerra
La Chiesa cattolica passata attraverso le due guerre mondiali traumatiche per un internazionale come
La Chiesa ha messo a fuoco nel Novecento un discorso sul ripudio della guerra come strumento di soluzione di conflitti
C'è poi una continuità tra tutti i papi che insistono sull'uso del dialogo diplomatico
E del confronto diretto
Questo strumento e congeniale il dialogo diplomatico alla funzione italiana nel mondo e condiviso dalla classe dirigente cattolica
C'è qui la diffidenza verso l'uso della forza congeniale di un a una politica l'Italia Paese non forte militarmente
Ma non dissociato dallo sforzo occidentale ospitante le testate nucleari americane sente di poter giocare un ruolo nei contatti
In un mondo come quello della guerra fredda dove mancano i contatti tra est e ovest nata anche tra arabi e israeliani sente che bisogna privilegiare lo strumento del dialogo qui la prossimità consentire della Chiesa
Ma anche
La differenza dagli Stati Uniti non così pregi notizie vuol mente contrari all'uso della forza
Gli anni di Giovanni ventitresimo rafforzano la prossimità tra chiese e dici
Fanfani riferisce nel suo diario il colloquio con Giovanni ventitreesimo sul treno che porta il Papa Assisi nel
Sessantadue
Dice il Papa che ha grande stima del Presidente del Consiglio per aiutarlo nella sua opera apprezza il senso con cui va incontro agli avversari per ricondurli al bene comune
Ma grande rispetto della responsabilità dei laici
Malgrado Giovanni ventitresimo non apprezzi molto i toni profetici di la Pira e questo
Da Angelo in un volume che uscirà della corrispondenza di la Pira con Giovanni ventitreesimo lo ha dimostrato
C'è una grande visione comune tra Fanfani la Pira
Più volte però
Giovanni ventitresimo ribadisce la distinzione
Di responsabilità tra la Chiesa e l'Italia
Il problema politico della classe dirigente democristiana a partire da De Gasperi con Fanfani e Moro e affermare l'autonoma responsabilità dei laici cattolici
La storia della laicità della classe dirigente democristiana non può essere facilmente liquidata con qualche battuta
E spesso come per De Gasperi e una storia segreta fatta di contatti e di affermazioni di autonomia
I democristiani non sentono il bisogno di compiacere da esterni la Chiesa per guadagnarne il favore
La laicità democristiani è una storia repubblicana originale
Senza separazione Dalla Chiesa ma anche senza confusione autonomia e comunanza di orizzonti sono il fondo di una cultura civile
Ho accennato alle visioni di la Pira
Che con la sua Firenze rappresenta un protagonista della politica internazionale tra Stato chiese dicci
La Pira come lei di Mattei sono soggetti autonomi talvolta connessi tra di loro nella politica estera del nostro Paese
Tale pluralità di soggetti può apparire una caratteristica italiana ma non si dimentichi che il Partito comunista
Proprio a partire dalla decolonizzazione comincia ritagliarci un suo ruolo internazionale soprattutto nel Terzo Mondo dove viene esercitare una qualche influenza
La pluralità di iniziative di soggetti è la caratteristica di una politica estera che pare un Rizza le varie risorse elitaria degli anni Sessanta scopre
Con la distensione l'emersione i nuovi paesi una proiezione su nuovi spazi e i temi di politica internazionale
Al di là di quelli della guerra fredda appassionato in questi anni l'opinione pubblica
Il capitolo del Vietnam e sentito come un dramma di un Paese lacerato da una guerra civile pur non essendoci grandi legami storici con quel Paese altri temi
Coinvolgono settori dell'opinione pubblica internazionale si pensi all'ora le problematiche della fame del mondo che Paolo sesto lancia durante il suo viaggio in India
Unitaria presente su baristi denari è lo ripeto ancorata all'alleanza con il
Gli Stati Uniti e a una politica europeista
Qui la visione democristiana favorevole sostanzialmente a un'Europa sopranazionale si confronta con la gollista Europa delle nazioni che forse lasciava intravedere l'egemonia fra
Cesa ad esempio la storia del dibattito intorno al piano fu sceglie Schuman e non dei ruoli è l'interlocutore privilegiato dei democristiani
La politica europeista intensa dei democristiani
Non corrispose però a una crescita del sentire europeo della nostra opinione pubblica che non sentivo allora il forse dopo il limite di un Paese come l'Italia in un quadro internazionale di un Paese che non può essere solo nel quadro internazionale
In realtà
Italia e Germania sono un asse rilevante nel determinare i nuovi scenari europei e gli Stati Uniti d Chennedy puntano su un'Europa più capace di essere
Pila spero dell'alleanza in Italia di Fanfani in questo scenario europeista ed atlantico e convinta di a vere un ruolo utile ai propri interessi e all'Occidente
Un grande capitolo ma sarà sondato sono le questioni del Mediterraneo
E i governanti italiani pur avendo riconoscendo Israele scelsero come interlocutore dichiarabile
Fin dalla seconda metà degli anni Cinquanta questa scelta fu determinata innanzitutto dalla presenza
Di consistenti comunità di connazionali in Egitto in Libia e dei Paesi arabi a ciò si aggiunse il tentativo di difendere interessi economici rappresentati dalle aziende italiane
In atlantismo mediterraneo
Ebbene interpreti di matrice politica diversa ma con l'obiettivo finale di rafforzare la presenza italiana sullo scenario interna
Male e l'avvicinamento definitivo di Israele e gli Stati Uniti dopo il cinquantasei spinse elitaria in una posizione mediana
E lo scoppio della guerra arabo israeliana
Mise a nudo una qualche fragilità della posizione italiana e aprì come è noto una spaccatura in seno al Governo tra gli alleati minori che appoggiavano Israele le
E soprattutto il ministro Fanfani e la soluzione fu trovata da Moro il quale riuscì a far rifluire la politica estera italiana sulle posizioni più generiche di compromesso
Espresse dall'ONU in seguito L'Italia di ripianamento alla risoluzione due quattro due
Dell'ONU nella quale si intimava al Governo di Tel Aviv il ritiro i territori occupati e si chiedeva agli arabi di riconoscere Israele e divenne la bussola della politica italiana
Fanfani Presidente del Consiglio e ministro degli esteri nel cinquantotto dichiara alla Fiera di Bari sia come storico
Sia come Capo del Governo non posso dimenticare
Che l'Italia era doppiamente grande quando consapevole della sua funzione di ponte tra l'Europa e il Mediterraneo questa la dichiarazione di Fanfani
Ed è la crisi del cinquantotto Fanfani
Assunse una posizione originale collaborando con gli Stati Uniti italiani americani diretti in Libano per difendere il Governo di ben e io lutto concesse le basi necessarie favorire l'intervento americano fu perplesso su quello britannico in Giordania
Ma Fanfani si distingue si distinse come ho detto da Isella over nel giudizio sul Nasser
Che a suo parere
Andava tratto nel campo occidentale non lasciato scivolare in quello sovietico l'isolamento di Nasser
Per Fanfani Lu induceva a prendere posizioni massimaliste lo disse durante la sua visita a Washington nel cinquantotto si legge nel diario la chiave per fermare Nasser sta in Russia
Se non si trova in mezzo per costringerlo a rinunciare al rapporto con la Russia la situazione resterà complicata
Voglio solo accennare
Per non prendervi troppo tempo come questa politica mediterranea
Segna la ripresa di tematiche care all'Italia per il liberale mentre il fascismo aveva proiettato nel mare nostrum un'immagine di Potenza
L'Italia liberale aveva vissuto nel Mediterraneo stabilendo una rete di connessione come emerge dalla bella ricostruzione di Vittorio Iannarilli
Tommaso Gallarati Scotti
Cattolicoliberale antifascista morto nel sessantasei scrive all'inizio del Novecento che la Puglia che italiana non doveva seguire la conquista dei romani ma rifarsi ai greci e alla loro rette di colonie
Ridi venuto mare nostro
Scrive Gallarati non per averlo popolato di corazzate ma per aver fatto fiorire sulle coste il nostro commercio
Certo
Il duca Gallarati pensava alle colonie di popolamento nel mondo arabo che invece conosco una riduzione a causa
Del nazionalismo arabo ma l'Italia del dopoguerra può riprendere una rete di presenze infatti
Fin dal maggio quarantasette il Ministro degli esteri Sforza dava disposizioni all'ambasciatore italiano a Washington in questo senso
Le relazioni tra Italia e mondo arabo costituiscono uno degli elementi essenziali della nostra politica tale esigenza non può sfuggire al Dipartimento di Stato nel momento in cui si va interessando al problemi mediterranei
In questa prospettiva l'Italia democristiana tenta una nuova presenza attraverso i contatti con i Paesi arabi e la politica del l'ENI
Enrico Mattei con la sua rete di presenza petrolifera nei Paesi arabi alla capacità specie dopo su Vezza
Di
Lanciare una politica competitiva con gli interessi americani quasi rivestita della funzione
Di
Capofila
Di delle Nazioni arabe e del sud del mondo
Alla testa delle quali egli tenta di porsi l'amicizia con gli arabi per Fanfani non nega Israele nel cinquantotto dichiara accolta Meier
Israele esistente non si può distruggere
E qualche altro tatto del parlare Fanfani hanno queste parlare agli arabi nel sessantasette si incontra col Ministro degli esteri della Siria
Mi dice il Ministro degli esteri e della Siria che gli arabi sono imbronciata i con l'Italia perché non si schiera con loro io gli rispondo gli arabi farebbero bene a non fare proclami razziali i a dichiarare che perché in conflitto
Benché in conflitto con Israele non si propongono il genocidio
Secondo Fanfani l'Italia deve cercare
Di evitare che il Mediterraneo divenga il lago della guerra fretta
Per questo Fanfani è felice di accogliere l'inviti
Dei Paesi arabi al rapporto con il mondo arabo in Fanfani si accosta quello con i Paesi de colonizzati
E convinto Fanfani l'ho già detto che nelle loro classi dirigenti e tra le popolazioni c'è un'ansia di nuovo protagonismo che va accolta
Mi permetterete di citare una lettera che n di del sessanta di Fanfani in cui
Fanfani scrive la pace si difende attirando vedete qui ritornare
Notate ritornare di questo verbo attirare che è un verbo tipicamente la Pirri hanno
La pace si difende attirando alla sua causa la gente pacifica e i popoli nuovi arretrati e non ancora impegnati ma la gente pacifica i popoli nuovi
Si schierano dalla parte di chi
Pur essendo forte e deciso a difendere la libertà dimostrerà di voler dare una salda base alla pace con l'azione per il disarmo e quella
Dello sviluppo delle aree arretrate conclude Fanfani il tempo utile è scarso
L'Italia entrata all'ONU nel cinquantacinque si colloca con una
Posizione sempre più attenta ai paesi nuovi nel dibattito tra colonialisti anticolonialisti
Senza rompere la solidarietà atlantica il Governo Fanfani cerca di valorizzare le Nazioni Unite come sede
Di
Protagonismo dei paesi nuovi e di un nuovo multilateralismo
Capita di ottiene il posto al Consiglio di sicurezza con una politica di vaste simpatie nel cinquantotto non è contraria alla successione del birmano ottanta ad Agrama sciolto questa grande figura di politico
Recenti pubblicazioni hanno mostrato anche però il suo grande spessore culturale e spirituale
Ottanta nonostante le perplessità di chi lo vedeva troppo vicino alla Cina e sulla questione della missione di Pechino all'ONU
Fanfani non segue dei gol si mantiene fedele agli Stati Uniti pur non negando
L'auspicata evita di un ingresso del più grande Paese del mondo al palazzo di vetro e anche sul Sudafrica razzista l'Italia non persegue una politica dura
Però conduce un'ampia opera di attenzione assurdo del mondo convinta lo ripeto che si debba esercitare
Una posizione da grande Paese occidentale posto coloniale
Esiste poi un settore lo tratterà Gianni la Bella di grande interesse che il mondo latino americano qui
La diffusione del pensiero di Maritain la nascita della Conferenza di vescovi latinoamericani del cinquantacinque aveva formato gruppi democratico cristiani coesi in una linea politica riformista
L'internazionale democratico cristiana svolge un ruolo importante specie sul cileni Salvador regni venezuelani in una stagione in cui la Spagna
Era consegnate era murata nel franchismo i cattolici riformisti latino americani guardavano con interesse all'ATC
I vecchi temi dell'Unione latina sono rinnovati in una visione di interesse per il continente a partire dalla democrazia e dai legami storici dalla ricerca sempre molto faticosa di interessi comuni
Ma l'Italia
Deve prendere l'iniziativa né espressione la Fondazione Roma dell'istituto latinoamericano nel sessantasei
E nel diario di Fanfani si vede la passione con cui segue questa fondazione e con cui vorrebbe coinvolgere nell'istituto non solo l'Italia ma l'Europa scrive
Riunisco gli ambasciatori latino americani per preparare il viaggio di Saragat in Sudamerica e suggerisco la fondazione a Roma di un istituto latinoamericano in meno di un anno si arriva l'accordo e si legge nel diario firmiamo l'accordo internazionale tra Alitalia venti Repubbliche per l'istituto di latino americana latinoamericano
Un anno bene concluso
L'America latina ed vista come una priorità europea
Anche per evitare
Che questi paesi cadano nella attrazione rivoluzionaria già affermati sia cubane cinquantanove
Soprattutto
Tra il cinquantotto il sessantatré
L'accentramento di potere nelle mani di Fanfani provocò che il sentire internazionale di democristiani trovasse un autorevole interprete
Nella storia del partito italiano come lo ha definito Agostino Giovagnoli il gruppo dirigente necessita sempre nel suo essere un collettivo di un punto di coagulo lo trova in De Gasperi in Fanfani in Moro
E l'assenza di un riferimento unitario genera crisi e temporeggia menti
Attivismo
E visione fanno emergere una politica internazionale che guarda al futuro decisa a combattere il comunismo desiderosa di Inter recare occidentali ISMEA atlantismo non come il vecchio ma come lo stare con anticipo sui problemi sugli scenari
Del mondo
In questo quadro andava superato il mondo della guerra fredda ma tale mondo andava superato con ridimensionamento dell'Unione Sovietica
E questo operazione non era vista come una prospettiva di forza quanto lo stabilimento di rapporti nuovi e condizionante
Qui
La diplomazia di Fanfani con Cuche of i cui esiti sono stati considerati smentiti della crisi di Berlino
Ma che svolge anche un ruolo nuovo tramite di nuovo tramite l'i contatti tra il Vaticano di Giovanni ventitreesimo
E Mosca e l'inizio della politica orientale del Vaticano di cui Carignano Silvestrini è stato uno degli interpreti
Ma tutto questo deve avvenire in un contatto franco e leale con gli Stati Uniti senza dimenticare che l'Italia avrebbe contato se c'era in Europa concludo
Questa visione democristiana ha suscitato giudizi e ironia mi permetterete
Di citare uno non otto di Norman copia insomma questa visione non è l'eterna vocazione di un Paese
Ha cambiato posizione e a giocare da mediatori scrive copriamo
Perché gli italiani insistono nel tentativo che nessuno gli chiede di assumere una posizione di conciliatori un'altra ragione è che la politica
Estera italiana del giro di valzer cioè dell'assumere posizioni non impegnate in modo da trovarsi nella situazione più vantaggiosa
Insomma è
La cosiddetta tradizione di sacro il turismo conclude condanna credo che la spiegazione debba tener conto della cultura politica e sociale del Paese
Fungere da mediatori è un modo per farsi che altri si accorgano dell'Italia
La convinzione che bianchi rossi e neri siano tutti la stessa cosa che ha radici profonde nella società italiana persiste sul piano internazionale anzi conclude
Continua copiando determina una tendenza accertare una soluzione facile che nasconda i conflitti
Questa è
Una lettura critica dell'azione italiana che è condivisa da alcuni ambienti internazionali atlantici
Nel suo essere critica intuisce però che la politica italiana esprime una cultura nazionale non so se è quella di oggi o quella di ieri esprime una cultura nazionale
Ho provato
E vi ringrazio per la vostra attenzione a tracciare un quadro di una visione
Di qualche azione
Come in ogni politica tentativi e insuccessi si intrecciano ma i frutti quando si ha una visione si vedono con il tempo
E spesso i frutti delle azioni appassiscono presto ma i frutti di una visione restano
Non è la nostalgica ULA di precauzione del tempo antico a muoverci
Bensì l'interesse per una visione che anche oggi in scenari radicalmente nuovi può farci riff mettere sull'Italia nel mondo sulla sua storia sulla sua collocazione geopolitica sulle sue reali
Possibilità e sulle sue responsabilità grazie
Allora
Ringrazio il professor Picardi per questa relazione che davvero una relazione improduttiva i lavori anche perché a inserito in un contesto generale una serie di problemi
Che verranno affrontati in dettaglio
Nelle relazioni successive
E ha fatto delle notazioni particolarmente interessanti e suggestive
Per quanto mi riguarda quelle relative al rapporto conto tra
Della laicità
Classe politica democristiana nei confronti della Chiesa il problema del rapporto
Come gli Stati Uniti il problema della continuità della politica mediterranea ma di tutto questo avremo occasione di parlare il partito adesso un
Freire diciamo Brecker prendere un caffè quindici minuti prego poiché riprendiamo con
La seconda relazione grazie
Stiamo per riprendere
L'astensione
La prima sessione del convegno
Prego le persone di accomodarsi
Riprendere
La sezione
Il convegno prego di accomodarvi
Per
Oggi si può accomodare anche
Attorno al tavolo nei posti che sono rimasti liberi
Allora abbiamo inizio alla
Seconda relazione di questa prima sessione sono Fanfani nell'era della coesistenza competitiva
Il relatore il professor D'Agostino Giovagnoli il tema è quello dell'impegno internazionale di far fare la parola al professor Giovagnoli
Grazie
Under Riccardi ha concluso la sua relazione ricordando
Giudizi ed ironie
Spesso non benevole nei confronti
Di Amintore Fanfani
Non ci sarebbe bisogno di tornare su queste ironie su questi giudizi che sono stati
Molto
Vari
Di Fanfani si è detto quasi di tutto la sua poteva con sua politica estera
Che era viziata da presenzialismo dal attivismo da megalomania da velleitarismo d'ambiguità da incoerenza
I suoi avversari politici anche i giornalisti non sono stati i temi Rinieri suoi confronti
Non meriterebbe di tornare su questo
Se non fosse che i giudizi dei contemporanei hanno in realtà influenzato non poco anche
La storiografia
E sebbene la storiografia più attenta in questi ultimi anni abbia chiarito molte cose restano ancora forti
I dubbi Dini coloro che attribuiscono alla carattere
E il carattere il relativo all'atlantismo Fanfani hanno questo è un punto cruciale l'interpretazione la sua politica estera è stato ricordato più volte la l'importanza che Fanfani
Hanno
Attribuiva a quella che lui stesso ha chiamato la stella polare della politica estera italiana eppure si continua appunto a parlare di atlantismo relativo
C'è qui un nodo storiografico che sia pure brevemente merita di essere ricordato l'origine di questo tipo di interpretazione
Sì collega alla al nesso che indubbiamente allegato Fanfani a Dossetti e più generalmente al gruppo Dossetti anno di cui in realtà lo stesso Fanfani è stato ovviamente uno dei protagonisti più importanti
E quindi si vede in queste radici
Un le gamme con una stagione neutra lista di una parte del mondo cattolico italiano
E la della stessa democrazia cristiana che in qualche modo sarebbe rimasto anche dopo l'adesione italiana al Patto Atlantico e che avrebbe dunque viziato il Patto Atlantico l'atlantismo per meglio dire
Della democrazia cristiana di una parte democrazia cristiana gli ex dossettiani e dunque anche di Fanfani
L'avrebbe irrimediabilmente viziato con elementi mutualistici e o di europeismo come dire strumentale inteso
In qualche modo con me modo per ridimensionare o la scelta atlantica e così via
Io
A questo proposito vorrei partire dal da un punto quello che
Vorrei chiamare il
Momento zero della politica estera Fanfani Anna c'è un momento che mi pare pertinente illuminante in cui Fanfani
Non è stato in grado di esprimere una posizione chiara sulle questioni internazionali pur essendo ormai un politico importante un politico affermato e questo momento è
Il l'inizio del mille novecentocinquantuno
Noi in coincidenza con l'acme della guerra di Corea che proprio in quel momento era pesantemente segnata dall'offensiva cinese nordcoreana che aveva respinto gli occidentali ben
Al
Di sotto del al di là del trentottesimo parallelo
Questo passaggio questa vicenda l'interno alla guerra di Corea si colloca all'interno di un più generale dibattito intenso attratti convulso che attraversato il mondo cattolico italiano
Dal quarantanove e cinquantuno e cioè dall'adesione italiano al Patto Atlantico al ritiro di Dossetti dalla vita politica
Pur concorde il sottolinea l'importanza di questi momenti la storiografia si è divisa sul modo di interpretarli e cioè
Ha visto o meno continuità o discontinuità
Tra questi passaggi e quelli successivi secondo Guido Formigoni dopo il quarantuno il Patto atlantico costituiti per la democrazia che stiano nel suo complesso una crisi dette un punto di riferimento obbligato
Per la politica estera italiana che comportava una crisi definitiva del neutralismo e la perdita di senso delle generiche istanze terza forzista
Ma la guerra di Corea sembrò rimette in discussione molte cose
Si è diffusa anche in Italia e la paura di un imminente iniziativa sovietica contro l'Europa occidentale
E lo stesso Fanfani registro nel suo diario la previsione che di lì a poco il Governo italiano sarebbe stato costretto a fuggire in Africa a seguito appunto l'invasione sovietica dell'Italia e Fanfani
Sembrerebbe da un certo credito a questa
Voce
Che gira nel classe dirigente italiana
In questo contesto molti cattolici si mobilitano per la pace sottolineando i limiti di una risposta puramente militare del comunismo e oppure addirittura parlando esplicitamente di una responsabilità occidentale
Nel conflitto
Tali episodi più significativi ci fu un convegno a Modena all'inizio del peggio nel gennaio del cinquantuno
Convocato dato Mazzolari in cui
Accanto una posizione molto chiara sotto il profilo religioso emersero invece molte voci effettivamente confuse sotto il profilo politico
Tra cui anche quelle di che volevano rimette in discussione il Patto atlantico
I leaders dossettiani invece fece una scelta molto chiara
E
La loro rivista cronache sociali pubblico all'articolo di
Critica severissima nei confronti del raduno di Modena delle avanguardie cristiana di Mazzolari di adesso eccetera eccetera
Questa chiarezza che significativa del del fatto che vivono sostanzialmente accettato la scelta atlantica compiuta né quarantanove
Comportò per loro una difficoltà la difficoltà di isolare lì dal mondo cattolico in quel momento da un istante che sentiva con grande forza l'istanza di pace
E quindi la difficoltà di lavorare una posizione politica che riuscisse a tener conto delle due esigenze cioè la scelta atlantica da una parte e dall'altra l'istanza di pace
E in quella situazione come dire di afasia del gruppo dossettiani no e si rischiarono di essere come dire scavalcati dallo stesso De Gasperi che manifesto in quell'occasione un grande equilibrio perché
Pur
Ritenendo il Patto atlantico la chiave
Di Fo di volta della la vera garanzia per evitare appunto un'invasione sovietica dell'Europa occidentale dall'alta manifestò sia pure privatamente delle perplessità sulla gestione americana
Della
Crisi della guerra di Corea
E
In quell'occasione
Ci fu un importante Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana in cui
Dossetti che era vice segretario del partito parlo d'altro quindi evito di prende posizione su questa questione e Fanfani addirittura dopo aver annunciato il suo intervento rinuncio
A a pronunciarla che in quel senso diceva un momento zero della politica estera dossettiani una
Un momento di grande difficoltà a differenza del dei di questi due leaders la corrente invece l'attività
Comincio a riflettere
Sulla base come spesso faceva dei messaggi di più dodicesimo in particolare in questo caso del radio messaggio del Natale mille novecentocinquanta ricco di toni profetici come frequente nel magistero faccio gli hanno qua sottolineato molte volte andrà di casa
Spesso attribuite all'influenza da propaganda comunista infatti proprio in quei giorni l'aspirazione alla pace diffusa tra i cattolici ricevetti un autorevole avvallo da parte del Papa
I lati messaggio del Natale milioni centocinquanta confermo che la condanna del comunismo non implicava per Pio dodicesimo l'appiattimento della Chiesa cattolica sull'opzione militare occidentale
Egli indico l'esigenza di conciliare lotta al comunismo difesa della pace io spreconi incontro di tipo nuovo tra Oriente e Occidente
Come poi si potesse realizzare e la saldatura fra queste due prospettive
Non era di facile capirlo naturalmente ma da diciamo a livello in cui si collocava quella di messaggio su cui forse
Ha avuto una qualche influenza anche
Monsignor Montini
A livelli qui si colloca questo verrà di messaggio non è necessario chiarire in concreto come saldare lotta al comunismo difesa della pace
La Pira in qualche modo cerco di misurarsi con questo difficile compito e comincio a manifestare Fanfani
L'urgenza di impegnarsi contro la guerra mentre
Lo abbiamo appreso dopo scriveva Stalin
Scongiurando lo di non ampliare il conflitto su scala
Mondiale intervenne poiché in quel Consiglio
Nazionali quel già ricordato facendo un riflessione sul fatto che la guerra non è l'unico strumento per contrastare il comunismo
E forse non è il più adatto per un Paese come l'Italia mentre viceversa porsi il problema delle condizioni economiche dei popoli che si trovano ad essere come dire affascinati dal comunismo
Come poteva essere nel caso della Cina del Nord Corea visto che siamo nel contesto della guerra di Corea
E oppure porsi il problema dei valori ideali e morali dell'Occidente di quanto essi fossero efficacemente comunicati all'Oriente ecco secondo la pila questi punti avrebbero potuto essere
Una come dire una prospettiva potevano costituire una prospettiva per una politica estera in grado di tener conto dei due poli della di un messaggio Pacelli hanno lotta comunismo sì ma difesa della pace anche
Dopo queste vicende la la crisi del Gruppo dossettiani ossia qui pochi mesi dopo
L'apice Dossetti si dimette da vice segretario del partito nel marzo poi nell'agosto successivo annuncia il suo ritiro dalla vita politica
Fanfani
Come la Pira come tanti altri non segue Dossetti in questa scelta e dunque la sua riflessione anche sul piano internazionale deve in qualche modo proseguire
Su un'altra strada e la strada su cui prosegue
è in qualche modo la strada che ha due riferimenti obbligati quello di De Gasperi dalla parte quello di la Pira dall'alta non solo perché in qualche modo Degasperi era stato il più lucido interprete
Dell'esigenza di un'adesione italiana
Alla al Patto Atlantico e non solo perché l'attività
Assunto tante volte come sappiamo
Il ruolo di profeta di pace ma più precisamente perché queste due per figure in modi diversi arrivano però mostrato
Il tentativo di conciliare quelle due esigenze fondamentali e cioè dopo il comunismo che implicava anche
La fedeltà al Patto Atlantico e invece un e Conte puramente un impegno profondo per la pace nel davanti a quelle Corea in modi diversi dicasteri la Pira
Indicano che è possibile conciliare queste due cose anche se naturalmente sappiamo che si tratta di due personalità fra loro diversissime
E quindi anche spesso conflittuali tra l'altro fra di loro ma in qualche modo
Che hanno rappresentato in quel difficile frangente posizioni politicamente
Chiave da cui voi la successiva politica estera
Fanfani Anna se sviluppata intrecciando fedeltà atlantica e prospettive di pace all'interno di una visione planetaria
Non condizionata a mio avviso contrariamente a quanto si spesso sostenuto da Tatti neutraliste ICI antiamericani o euro Pisticci in senso strumentale
La rottura con queste posizioni e netta in quel momento e dunque le prospettive di pace che vengono rilanciati quel momento non sono il frutto come spesso si è detto dell'influenza
Di una Ford la propaganda comunista ma hanno a loro le specificità originaria all'interno
Del mondo cattolico
Molti suoi a norma e messo in luce l'orientamento Atlantico europeistico della politica estera e fa Fagnani
Di cui
Sappiamo
Che è un elemento centrale fu però per Fanfani la ricerca della piena cooperazione fra gli alleati al fine di rendere operativamente più efficace l'unità occidentale
Per Fanfani infatti ciascun membro dell'Alleanza atlantica doveva dare un contributo creativo perché non bastava fronteggiare militarmente il comunista il comunismo
Fanfani sentiva l'urgenza anche in quella sua intuizione che poi anche tipicamente la pigliano della crisi del comunismo malgrado la sua permanente forza politica militare e via dicendo
Davanti nel nelle con sicurezza di questa crisi Fanfani sentiva l'urgenza di svuotare per così dire la minaccia comunista dall'interno di conquistare valori occidentali cristiani tanti popoli sottomessi o tentati dal comunismo
Spingere verso un superamento in sé storico di questo grande fenomeno contemplando questa grande minaccia per il mondo contemporaneo
Che tutti elementi che nel loro insieme hanno impresso un peculiari impulso dinamico alla sua azione
In campo internazionali
Di questa vorrei dire qualcosa non in modo esaustivo naturalmente
Proprio nella luce che ho cercato di tracciare cioè di questa sintesi apparentemente impossibile fra
Atlantismo e istanza di pace
L'iniziativa di Fanfani come noto in campo internazionale se sviluppata soprattutto fra cinquantaquattro il sessantotto tralascio qui periodo della segreteria pure importante come è già stato ricordato
E
Osservò che a partire dal mille novecentocinquantotto Fanfani a guidato tre
Governi
Presentando ogni volta le linee della sulla politica estera e
La presentazione di questa politica estera dei programmi dei suoi tre Governi cinquantotto
Sessanta sessantadue
Presenta un tratto curioso cioè lo spazio dedicato alla politica estera diminuisce Walter cinquantotto al sessanta e il
E il sessantadue ed è diventata
Mente o incisivo almeno il fatico il modo in cui egli rappresenta le linee la sua politica estera
E dunque si potrebbe pensare che il confronto che la realtà abbia progressivamente ridimensionato ambizioni e progetti fa Fagnani
D'altra parte però dobbiamo notare che alcune delle iniziative che Fanfani considerava più importanti
Poi si può discutere se lo fossero veramente ma dal suo punto di vista come il viaggio a Mosca nel sessantuno e si cerchi successivi contatti un flusso che viene dicendosi colloco invece più avanti nel tempo cioè dopo il luglio sessanta e ancor più dopo il febbraio sessantadue dunque
Non è tanto una rinuncia a quella che emerge come dire da questo declino delle esternazioni fa Fagnani in politica estera ma piuttosto il contrario cioè la convinzione che forse meno necessario annunciare pubblicamente gli obiettivi che intendeva raggiungere e piuttosto invece sviluppare in concreto la sostanza se così posso dire che la politica estera che
Come tutte le politiche estere che
Come dire si rispettino richiede di essere poco annunciata poco enfatizzata e
Il più possibile realizzata spesso anche in
Con modalità discrete
La cooperazione
Fra gli alleati
Secondo fa fare io l'ho già detto doveva vere un ruolo
Un carattere creativo
E indubbiamente altri leaders occidentali che hanno rappresentato Stati internazionalmente di maggior peso rispetto all'Italia che ha avuto esperienza internazionale superiore hanno contrastato il comunismo
Con
Risultati che probabilmente possono essere giudicati più efficaci di quelli
Raggiunti dalla politica Fanfani Anna quello che vorrei sottolineare però il punto di vista diverso con cui
La strategia di lotta al comunismo è stata pensata e tentata da Fanfani
Infatti
Mi pare che non farebbe ha cercato di sottrarsi all'ottica della instabile stabilità generata all'equilibrio del terrore
Basata su una convenzione realistica che la minaccia comunista e la forte non si poteva prevederne
Appunto a breve la fine mente Fanfani naturalmente non da solo ma insieme ad altri è stato ricordato la visione che gli ha condiviso il problema di come diminuire tale pericolo si è posto per lui
Nel senso di andare alla radice del problema e cioè operare per contrastare il rischio
Di una guerra distruttiva per l'intera umanità quest'organo le parole usate già nel cinquantuno da più dodicesimo alleggerendo l'aggressività della dirigenza comunista
E anche cinese se dal suo punto di vista
Votando il più possibile patrimonio risorse culturali sociali economiche su cui poteva contare questa sorta di nemico totale
Oltrepassando senza contraddirla la logica difensiva dell'Alleanza atlantica si può dire che Fanfani abbia cercato di trasformare la pace da principi ideale a fine realizzabile da istanza morale ad Obiettivo pratico
Il suo rapporto con gli Stati Uniti leale ma non passivo ma in questo senso illuminante
E i suoi contatti oltre oceano Fanfani non cerco solo di rafforzare lo status internazionale dell'Italia o di acquistare i successi di immagini a fine di consenso interno
Gli americani avevano già notato diplomatici americani che non era un intento presidenzialisti come piuttosto propositivo quella ISPI che ispirava in sentenza divismo e a Washington Fanfani cerco di farsi accettare queste noto come interlocutore paritario ma questo tentativo era strettamente legato all'obiettivo di suggerire
Proposte utili per tutto il mondo occidentale e cinquantotto per esempio per quanto riguarda Nasser l'Egitto il mondo arabo
Cinque anni dopo le proposte di Fanfani
Agli alleati in primo luogo agli Stati Uniti annualmente non riguardano più obiettivi specifici limitati punto da questo dell'Egitto di Nasser per esempio ma la stessa impostazione globale dei rapporti est-ovest
Verso la fine diciamo del di questo quinquennio in cui lui ha avuto questo a lungo il ruolo di guida del Governo italiano
Egli cercò di convincere gli alleati che era necessario intraprendere la via del negoziato per evitare da parte sovietica pericolosi atti unilaterali
Di cui appunto la costruzione muro di Berlino fu come dire l'epicentro all'interno di un
Vicenda
Lungamente prolungata che minaccio la pace in Europa in particolare
La situazioni dalla Germania
Ma non era l'ambiguità neutrali Istica abilità mediatrice di spiegarlo piuttosto avendo conosciuto personalmente Cucio prestabilito come sappiamo con lui un rapporto diretto Fanfani pensava di conosce le menti utili per indebolire l'intento è aggressiva idee sovietici ed evitare retto il Lazio
Evitare azioni che avrebbero potuto innestare
Una guerra
Dunque piuttosto che di cedevolezza penso il comunismo credo si debba parlare del tentativo ancora una volta di rendere più efficace l'azione accidentale
Completando la logica in definitiva difensiva dell'Alleanza atlantica con una sorta di penetrazione umana culturale religiosa o d'alto nella roccaforte nemica
A volte indubbiamente Fanfani si è fatto trasportare da un'oggettiva eccessiva sicurezza nelle proprie analisi come quando sottovaluto la novità costituita dal muro di Berlino
Ma mi pare che questi episodi rivelino soprattutto la tentazione ricorrente nel professor Fanfani che sempre e in qualche modo ha continuato a pensarsi come tale
La tentazione di impartire lezioni a tutti piuttosto che una volontà politica di dissociarsi dagli alleati
Quello che
Caratterizzazione Fanfani a potremmo dire un po'anche una mentalità da primo della classe per cui quello che si faceva che soprattutto facevano gli altri naturalmente non bastava mai da sempre troppo poco eccetera eccetera
Estromesso dal Governo Fanfani segui attentamente dall'essendo con occhio critico la politica di segni di Pella caratterizzate a suo avviso dominio capacità di iniziativa rispetto alla sua e dalla maggiore passività nell'adesione a quell'altro lui
Come ci si può immaginare
Conoscendo il suo carattere di concluse che tale atteggiamento quello di segni di Pella non comportava vantaggi rilevanti per l'Italia è dunque tornato al Governo cerco di sviluppare una politica Agliana più autonome più incisiva
Ma qui è il punto come giudicare le divergenze tra Fanfani e Segni che ci furono costituivano un aspetto indubbiamente rilevante tutt'oggi aperto a un diverse interpretazioni storiografiche
Io credo che sarebbe forse un po'troppo parlare di una divergenza sugli obiettivi di fondo
Per esempio per quanto riguarda la promozione dell'accordo in Europa c'è sintonia sostanziale tra Fanfani segni ma certe molto diversa l'impostazione riguardo alla strada da percorrere
E questo perché in realtà la la questione dei mezzi che ricavi Fanfani notevolmente originali rispetto come dire ad altri alle consuetudini politico diplomatiche del suo tempo
Questa decina l'età dei mezzi realtà tradire uno un orizzonte che era complessivamente diverso dunque non divergenza dei finti raggiungere ma un orizzonte
Per cui alcuni agli obiettivi che segni si poneva in ogni realtà come dire obiettivi penultimi nella logica Fanfani Anna
E dunque il suo attivismo forse non esprime sull'un elemento del suo carattere ma piuttosto un surplus di dinamismo ispirato alla volontà di
Operare per un cambiamento davvero
Globale del contesto mondiale
Quel
Qualche elemento in questo senso emerge anche sul terreno europeo
Si è molto discusso della politica Lupi istiga di Fanfani ricondotta talvolta semplice riverniciatura retorica dell'interesse nazionale o in costanti oscillazioni fra grandi obiettivi di piano unità politica modeste cadute ricadute pragmatiche
è noto che gli proseguì come una priorità l'avvicinamento della Gran Bretagna all'Europa ma
Lo fece ancora una volta nel segno della fedeltà agli impegni presi precedentemente
Davanti alle pretese inglesi ribadì che sono parole sue non siamo per infrangere l'unità dell'Europa ma proprio per questo ci è difficile infrangere unità della piccola Europa né di indebolire la NATO in queste parole
C'è naturalmente implicito anche quella
Distanza fra piccole Europa e Europa tout-court
Che spingevano Fanfani operare per un'unità più grande più ampie più profonda di cui l'avvicinamento della Gran Bretagna costituiva un passaggio essenziale imprescindibile
Non solo per motivi specifici ma per ragioni come dire geografiche e storiche
Di fondo e anche questo io credo illustro un altro aspetto della politica fa Fagnano è di cui è un po'difficile definire in modo rigido le forme perché nella sua ottica
Sempre più importante il contenuto in questo caso la politica europeisti capi importante delle istituzioni dell'unità europea i progressi e integrazione europea più importanti la configurazione giuridica di tali progressi e così via
Come è noto l'avvicinamento britannico urtò contro l'esistenza e francesi e tedesche anche qui è stato ricordato ed è giusto sottolinearlo che Fanfani partiva da un pregiudizio positivo verso l'asse franco tedesco
Avendo l'ho ricavato dalla lezione di De Gasperi che ben conosceva le vicende drammatiche della conflittualità europea che hanno avuto proprio in Francia e Germania due protagonisti
E tuttavia con l'andare del tempo Fanfani maturo la convenzione
Che decorre non intendeva collaborare davvero con gli altri Paesi europei dentro il quadro Alleanza atlantica la preferita piuttosto seguire un proprio disegno e che aderiamo per altro verso l'usciva con difficoltà a guardare oltre a uno scenario più ampio
In qualche modo
Senza farsi condizionare totalmente dal dramma certo molto pesante di una nazione tedesca divisa da una lacerazione dolorosa innaturale
E per Foffani le motivazioni pur rispettabili singoli paesi non poteva un dovere impedire traguardi più ampi come quello
Di una unità europea più sostanzialmente la Giunta per esempio con l'avvicinamento
Britannico in altre parole gli interessi nazionali per quanto importanti non potevano essere decisivi
Non poteva condizionare in modo decisivo quello che egli riteneva un disegno più ampio e che era necessario raggiungere
C'è qui un
Discorso secondo me che andrebbe che la storia sia comincia ad approfondire che molto interessante sul fatto che questo affinità con il polo
Come dire anglo americano sia venuta crescendo non solo per gli interessi a integrare l'unità europea in modo più ampio ma anche perché questo Polo è apparso sempre di più a Fanfani
Dinamico più dinamico almeno di quello rappresentato dagli Stati dell'Europa continentale in questo quadro mi avvio a concludere
Un altro capitolo importante e quello che riguarda il rapporto di Fanfani con l'interesse nazionale italiano anche questo non
Da interpretare in modo semplicistico a volte si è
Visto il Fanfani qualcuno che si è
Allontanato dall'interesse nazionale italiano che non lo ha difeso fino in fondo in realtà non è così anzi mi sente nazionali in molte occasioni di la difeso con grande tenacia e poi
Come dire Fanfani in tutta la sua azione anche il dente nazionale riflette profondamente la sua
Matrice italiana la sua radice italiana la sua cultura italiana il contesto sociale da cui viene la cultura
Da cui viene tutto in lui come dire tra
Tradisce se così posso dire la sua profonda italianità
Credo però si possa dire che egli non ha interpretato l'identità nazionale italiana comuni digita conflittuale rispetto ad altre
Identità nazionali
E che degli sia ricorso alle risorse storiche geopolitica dell'Italia comprese quelle religiose culturali economiche e via dicendo in un quadro per cui l'interesse italiano coincideva come dire con il progresso
Della realtà mondiale nel suo complesso c'è dunque una sorta di reinterpretazione di un'antica tradizione
Specificamente italiane cattolica che poi quella della
La tradizione neo Guelfa che interpreta l'Italia come una sorta di nazioni universale
La cui azione quinte ad essi sono in qualche modo collegati a quella delle altre non appunto in chiave
Concorrenziale ma piuttosto all'interno di un concerto
Che tende alla convergenza
Si potrebbero dire molte altre cose
Delle
Non le dirò naturalmente altri parleranno parleranno dell'ONU per esempio che ha rappresentato uno degli ambiti privilegiati
Dell'azione internazionali Fanfani sono parole di Luciano Tosi e credo che da lui
Ed altri sentiremo altre cose su questo
Molti sono gli elementi che convergono nell'azione
Fanfani Anna che ha privilegiato l'ONU ed è stato giustamente ricordato questa mattina che non non fu casuale l'elezione alla sua alla Presidenza dell'Assemblea nel mille novecentosessantacinque
Ma anche qui io credo che la realtà della attenzione Fanfani ai Nazioni Unite si collega oltre a tanti motivi specifici
A quell'obiettivo di fondo di far avanzare un metodo democratico nelle relazioni internazionali tale da smentire
Le opinioni antioccidentali dei popoli emergenti i quali vedevano
Piuttosto nella politica del blocco occidentale affermazione ancora una volta di una logica di forzare i confronti
Dei paesi al di fuori di tale alleanza mette appunto
Lo strumento delle Nazioni Unite
Era
Nell'ottica di Fanfani fondamentale per sviluppare questa logica di una politica estera segnata anche da elementi di tipo democratico
L'ultimo tema qui accenno sia qua anche qui per grande con grande brevità riguarda l'interesse di Fanfani dopo il mille novecentosessantatré un capitolo nuovo
Che rappresenta una fase nuova del mondo nella situazione internazionale e anche del ruolo svolto da Fanfani perché in questo periodo
Fino al sessantotto svolge la funzione più volte di Ministro degli esteri quello che colpisce in questo periodo è l'ampliamento del suo orizzonte
L'America latina da una parte e dall'altra l'Asia orientale
L'impegno di Fanfani per la pace nel Vietnam è stato più volte ricordato forse andrebbe ancora più
Esaminato perché in esso ci sono elementi ancora poco noti ci impegna infatti fu profondo duraturo non non solo in coincidenza con iniziativa di la Pira
Nel dicembre sessantacinque da noi ma anche dopo dopo il fallimento di quell'iniziativa dopo anche la
Come dire rottura sul piano personale relativa peraltro fra Fanfani e l'Attila
E questo interesse per un'area del mondo così lontana dai tradizionali rapporti internazionali dell'Italia e a
E anche se ancora più significativa della
Visione appunto globale di cui Fanfani si è fatto interprete
Noto soltanto che all'interno della vicenda Vietnam Fanfani dedica una specifica attenzione alla Cina
Comprendendo certo poco di quello che accadeva all'interno del mondo cinesi in quegli anni ma comprendendo
Al abbastanza dell'importanza di questo Paese
Allora
Non così economicamente sviluppato come adesso per gli equilibri mondiali per la pace mondiale la pace non si può fare senza la Cina la la pace in Vietnam ma la pace anche nel mondo e qui c'è tutta l'azione
Di cui parlerà più avanti Elisa Giuni Prodi
Fanfani per
L'ingresso
Di della Repubblica popolare cinese all'ONU anche
In accordo con gli americani ma talvolta anche in conflitto con il sì e poi
Per affrettare il riconoscimento diplomatico
Tra della Repubblica ma cinese da parte dell'Italia solo questi ultimi aspetti
Credo quelli che
Ci spingono ancora oltre e ci fanno intuire come questa politica estera di Fanfani con le sue luci con le sue ombre con i suoi successi con i suoi
I suoi successi suo insuccessi strazio stata comunque sorretta da una visione internazionale molto ampia nonché dà un respiro ideale altrettanto alto grazie
Ringrazio ovviamente il
Professor Giovagnoli per questo a relazione così non solo
Esaustiva ma anche così piena di spunti
Che si presterebbe euro diciamo ad approfondire l'argomento mi basta basta ricordare appunto a puro titolo esemplificativo l'attenzione che
Ha dedicato appunto
Al problema di una visione né oppure perché mi sembra una
Un tema
Che io personalmente condivido e mi sembra particolarmente affascinante ma poi soprattutto l'attenzione che
Giovagnoli ha riservato al problema dell'europeismo e del particolare europeismo di Fanfani nel rapporto fondata la Gran Bretagna
Ecco dopo subito la parola
Al professor Luciano Tosi che ci parla la dei nuovi orizzonti della politica estera italiana
Grazie Presidente
Cercherò di tratteggiare alcune
Alcune scelte che a mio avviso furono peculiari della politica estera di Fanfani
E mi scuso sin da ora se vedere
Diciamo ragioni di tempo ovviamente della
Lacune di questa relazione che spero
Di colmare nel testo scritto molti aspetti del resto sono già stati toccati altre saranno sviluppate le relazioni che seguirà
Dopo le fondamentali scelte dell'europeismo e dell'atlantismo compiute nell'età di De Gasperi
Gli orizzonti della politica estera italiana cominciarono ad ampliarsi in concomitanza con i primi accenni di distensione con l'allargarsi degli orizzonti mondiali
E anche a seguito della dello sviluppo economico del Paese che specie tra cinquantotto e sessantatré visse come noto gli anni del miracolo economico
Ma trova allora nell'ambito della Democrazia Cristiana e così è Toni oltranzismo i cui capisaldi erano la distensione lo sviluppo dei rapporti economici con l'Unione Sovietica l'apertura ad esigenze
Dei popoli emergenti particolare del Mediterraneo
L'affermazione della parità degli interessi nazionali dei diversi membri dell'Alleanza atlantica
E il favore del progresso perché l'integrazione europea dentro il sistema tragico
E Italia l'industriale costruzione l'esportazione gli investimenti crescevano a un ritmo tra il nove undici per cento all'anno aprendo sempre più il Paese di scambi con l'estero
La classe dirigente cerco quindi di favorire questo trend con una politica estera porta alla riscoperta di nuovi mercati alla scoperta di nuovi mercati e lo sviluppo della cooperazione in modo da inserire sempre più saldamente
Economia nazionale nel sistema europeo e mondiale
Rimasero invariate le principali coordinate di riferimento della politica estera italiana l'Europa
Benissimo e l'atlantismo cui si aggiunge a partire dal cinquantacinque una grande attenzione per le Nazioni Unite
Considerate appunto un ambito dove si affermavano rapporti tra le nazioni basate sull'uguaglianza sulla dialogo e la pace e dove un Paese come l'Italia avrebbe potuto far sentire la sua voce
Sul piano internazionale meglio e più che non nei tradizionali ambiti bilaterali
Tra gli interventi più efficaci di tale politica ci fu Amintore Fanfani che come Presidente del Consiglio e ministro degli esteri per cinquantotto e sessantotto ebbe appunto un ruolo di primo piano nella definizione della politica estera Italia
Soprattutto alla sua formazione cattolica e le sue competenze credo possono ricondursi alcune delle peculiarità richiede competenze economiche scusate
Possono ricondursi alcune delle peculiarità che caratterizzarono allora le scelte internazionali del Paese una forte attenzione la diplomazia multilaterali alla cooperazione internazionale
Il favore per la mediazione quale via per la distensione lo sviluppo della dimensione economica delle relazioni internazionali dell'Italia
Tali linee di politica estera fuma portata avanti da Fanfani con il suo ben noto attivismo con una forte capacità propositiva e con una costante attenzione ahi noi riflessi sulla politica interna
Anche se l'incontro ostacoli sia appunto sul piano interno dove le forze politiche della stessa maggioranza
Erano divise
Soprattutto dalla valutazione del ruolo più o meno decisivo da attribuire ai rapporti con gli Stati Uniti sia appunto sul piano internazionale in cui la tradizionale politica di potenza
Mal si conciliava con il favore dell'Italia e di Fanfani per la diplomazia multilaterale
La così detta politica di presenza è stata spesso
Attribuita Pantani
Ma in generale anche all'Italia ovvero punto il desiderio di giocare sempre un ruolo sulla scena internazionale pur contenendo elementi di verità non può tuttavia essere la principale chiave di lettura della politica estera italiana
E fu comunque Agliena
Dai tradizionali motivi ispiratori della politica di potenza ma volta
Agli ideali di pace e di distensione ed è significativa a riguardo la costante approvazione con cui
Giovanni ventitreesimo di pace si intendeva seguito azione dell'uomo politico aretino
Tali reali di arresto erano più consoni al perseguimento degli interessi italiani
Sul piano europeo all'avvio del processo di integrazione se qui come è noto la crisi del processo stesso innescato dalle posizioni decolla proposto della comunità politica europea Kampusch sessantuno sessantadue posizioni che
Fanfani vive con un certo iniziale favore a causa di un errore di valutazione degli obiettivi gollisti e che appunto dopo in mille novecentosessantatré soprattutto furono decisamente avversate dallo stesso funziona
E ieri notte favorevole ci ha ricordato allargamento alla Gran Bretagna ma senza che ciò comportasse un arretramento rispetto alle conquiste della CEE mirando anzi ad un approfondimento del processo di integrazione sovranazionale
Tali politica è di per sé qui con una costante opera di mediazione tra i sei e tra quest'ultima e la Gran Bretagna
E con la ricerca della parità con le altre potenze europee operante SPÖ ponendosi decisamente alla nascita di direttori
E alla volontà di supremazia francese
Nella convinzione che il processo di integrazione non rispondeva solo al molti ai motivi ideali ma anche concreti interessi dell'Italia
L'Europa sei divenne allora la principale partner commerciale dell'Italia ragioni politiche strategiche politico strategiche insieme a a motivi di natura economico finanziario spiegano l'apertura dell'economia italiana principalmente verso i Paesi occidentali
Con l'importante
Ed importanza crescente assunta dei mercati europei sul finire degli anni Cinquanta grazie e contemporaneamente alla costruzione del mercato comune europea
Tra il quarantotto e sessantatré
La quota delle Americhe comprensivo di due importanti mercati di sbocco come gli Stati Uniti e l'Argentina sia se appiglio dal trentuno il cinque per cento al sedici virgola sette per cento
Mentre quelle delle destinazioni europee si incremento dal quarantasei per cento al sessantotto virgola quattro per cento
Con una crescita che riguardava tutti i Paesi aderenti Almec in particolare la Francia la Repubblica federale tedesca che divenne il primo partner commerciale dell'ippica e il italiano
Posto che nell'immediato dopoguerra e negli anni Cinquanta era stato degli Stati Uniti
Alcune recenti ricerche hanno messo in luce come nel corso del processo che portò alla nascita del mette gli interessi del di un per Paesi un Paese come l'Italia
Trasformatore di materie prime andavano al di là dei confini dell'Europa sei come testimoniano le numerose iniziative non solo politiche
Ma anche economiche voluto peraltro lo stesso Fanfani volte ad un rapido allargamento della Comunità alla Gran Bretagna e in generale all'area della sterlina con la quale l'Italia viva rapporti importanti quanto meno in alcuni settori
Anche i rapporti con gli Stati Uniti negli anni in esame rimasero al centro della politica estera italiana siano però evidenziate nel frattempo alcune divergenze tra i due Paesi sul terreno politico ed economico
Responsabilità agli anni avevano mirato a conciliare
All'intera l'Inter le alle alle divergenze all'interno dell'alleanza
E avevano per esempio sollecitato più volte gli Stati Uniti ad applicare l'articolo due del Patto atlantico per favorire la cooperazione non solo militare ma anche economica e culturale tra gli alleati
Washington era però rimasta piuttosto insensibile alle sollecitazioni taglia
Nel responsabile il Paese si rafforzo quindi col tempo la convinzione che alcune esigenze di fondo dell'economia ma anche della politica
Non potevano
Italiana non potevano essere soddisfatto nel quadro della cooperazione atlantica
O perlomeno non potevano essere solo in ambito Atlantico e anzi non di rado le esigenze economiche dell'Italia e non in conflitto con gli interessi del suo maggiore alleato
L'Udu al petrolio e carbone all'immigrazione all'esportazione verso gli Stati Uniti la cooperazione allo sviluppo
Costanti fu invece l'allineamento gli Stati Uniti in materia di difesa documentata ad esempio dal favore per l'ammodernamento dell'arsenale nucleare anche se
Non si rinuncio a far valere i propri punti di vista e ad avanzare proposte utili a favorire il negoziato per il disarmo
Se la partnership politico-militare con gli Stati Uniti nelle relazioni internazionali dell'Italia sul piano economico si cominciarono
A sviluppo a cercare
E nuovi mercati per le imprese negli anni nuovi accordi per l'approvvigionamento di materie prime prodotti energetici
Il fatto che va attribuito al fatto che appunto che l'Italia Paese con forti limiti strutturali sviluppo industriale voleva dire crescita delle ESP importazioni dovendo l'industria alimentarsi necessariamente di materie prime provenienti dall'estero e di conseguenza sviluppo parallelo delle esportazioni quindi un'apertura commerciale cresce
Questo sul piano economico sul piano più specificamente politico l'Italia appunto guardo alle Nazioni Unite dove tento di muoversi con qualche autonomia rispetto all'alleato maggiore
E di contrastare le manifestazioni più o meno esplicite di direttori internazionali
Il richiamo all'homo da parte dell'Italia specie da parte di campane fu costante in occasione delle crisi internazionali
Per sessantadue ad esempio durante la crisi dei missili a Cuba o negli anni del conflitto in Vietnam appunto allorché pur manifestando comprensione degli Stati Uniti responsabilità Ghiani fummo prodighi di consigli di cautela verso l'alleato accompagnati dalla richiesta
Di perseguire soluzione politiche specie appunto in ambito societario
La preclusione della discussione del conflitto vietnamita alle Nazioni Unite fu fonte di frustrazione per il Governo italiano e Fanfani
Cerco di delineare proprio su questi temi posizione più autonoma nel quadro occidentale ad esempio colazione già ricordata svolta per favorire l'ammissione della Cina comunista all'ONU ritenuta una delle chiavi di volta per giungere alla pace e al disarmo
Oppure assecondando le notti ISPI e iniziative di di pace miranti a favorire negoziati tra Stati Uniti e il Vietnam del no
In particolare il Senato uno l'Italia specie Fanfani si distinse per l'appoggio dato al Segretario generale e all'azione dell'organizzazione
Per una serie di proposte volte a favorire il disarmo anche nucleare
Per le posizioni di apertura al terzo mondo per l'accento posto sulla tutela dei diritti umani e
E anche se la sua azione fu in parte condizionata dalle note la controversia con l'Austria sull'Alto Adige
Ricevette Enna unanime apprezzamento come sto testimonia il successo delle tesi italiani nella controversia altoatesina ed elezione dello stesso Fanfani a Presidente dell'Assemblea generale sessantacinque
Ai tentativi di Alitalia di valorizzare il ruolo di mediazione dell'ONU fece riscontro una cauta apertura verso l'Unione Sovietica volta a favorire la distensione a sviluppare i rapporti economici tra i due Paesi
E sul piano interno a propiziare la collaborazione politica con i socialisti
Nel commercio dell'Italia con il blocco orientale giocare un ruolo decisivo quasi sempre in negativo i vincoli di carattere strategico
è un parco e controllo delle esportazioni elevate contenuto tecnologico e di quelli di cui al PD era possibile un'utilizzazione industriale per produzioni militari
Si tentò però come è stato rilevato di valorizzare
Gli interessi nazionali entro un quadro di compatibilità politico strategiche che non di rado potevano anche essere forza
Fanfani appoggio e difesa dalle critiche degli altri Paesi occidentali le iniziative commerciali che l'ENI tra cinquantotto il sessanta sviluppo con Mosca acquisti di petrolio
Le quali fornendo l'Unione Sovietica e mezzi di pagamento per le importazioni dalla penisola spalancano le porte del mercato sovietico alle imprese italiane
Così che intorno alla metà degli anni Sessanta le relazioni economiche idolo sovietiche erano le migliori tra quelle mantenute dall'U.L.S.S. con i Paesi occidentali nel sessantasei si giunge come è noto l'accordo per la lasciamo agli atti grande e la costruzione di autofinanzierà Unione Sovietica
Fanfani tenne distinti gli ambiti politici da quelli economici ma pur rimanendo fedele agli ai legami atlantici tento di favorire il dialogo tra USA e URSS nella convenzione che il dialogo avrebbero a lungo ha favorito l'Occidente mostrando la superiorità delle democrazie
E ad esempio nell'agosto del sessantuno dopo la firma dell'accordo quadriennale tra Russia e l'ENI
In vista era la capitale sovietica offrirà mediazione italiana sulla questione di Berlino che attraversavano una fase acuta che sarebbe sfociata appunto nella mese nella metà del mese nella costruzione del muro
Egli si mostro allora fiducioso in una soluzione non negoziata e non corse la svolta decisiva che questo avendo costituì nelle relazioni tra Est e Ovest
Esponente si peraltro l'accusa alla critica di rendere l'Italia l'anello debole dell'Alleanza atlantica e l'accusa di velleitarismo
Quanti anni più tardi nel sessantasei lo stesso Fanfani si mostra attenta la proposta sovietica avanzato da comica Roma di una Conferenza per la sicurezza nel continente fortemente caldeggiata dall'U.L.S.S. che esercitò riguardi notevoli pressioni sull'Italia
L'uomo politico lettino approfondire argomento l'anno successivo nel corso della sua vita Mosca e sospende l'esigenza che alla conferenza dovessero partecipare anche Stati Uniti e Canada e fosse preceduta da un'altra sulla cooperazione economica
Escluse comunque che oggetto della conferenza potesse essere il problema della Germania mente si mostrò favorevole a che la Conferenza stessa si occupasse anche della sicurezza nel Mediterraneo
Le considerazioni di Fanfani aliene da chiusura e improntati a spirito costruttivo influiranno notevolmente sull'atteggiamento sovietico
E se la Conferenza di Helsinki presso il nome di conferenza per la cooperazione e la sicurezza delle in Europa lo fu anche grazie all'iniziativa di Fanfani
Che rappresento una vera e propria controproposta rispetto a quella sopra
All'apertura
Specie economica verso lusso invece riscontro un'apertura una nota verso i Paesi del Mediterraneo in questo caso approfondendo una rete unica
Orientamento di politica estera già presente nell'età Degasperi
E porto alla realizzazione di rapporti paritetici e di reciproco sviluppo con questi Paesi
Nell'elaborazione di una sua politica mediterranea Fappani subito profondamente lo stato già ricordato l'influenza dell'amico rapire
E la cinquantotto lancio risolto con l'ottimismo Errani nella visione di un Mediterraneo come luogo dell'incontro
Delle tre grandi religioni monoteiste che e delle aperture verso i Paesi in via di sviluppo e della visione anche dell'Italia come ponte fra il nord Africa e Medio Oriente l'Europa
Una notevole influenza sulla politica mediterranea dell'iter Aventino ebbe anche Mattei che era il cinquantasette ciclo con un approccio politico di Fanfani rivoluzionaria accordo con l'Iran ha fortemente inviso delle sette sorelle
E almeno fino a sessantadue anno della morte del Presidente dell'ENI la politica estera dell'Italia nell'Africa settentrionale nel Medioriente fu strettamente legata
All'esigenza di approvvigionamenti energetici evidenziati dalle
Fanfani sentiva fortemente la dimensione mediterranea dalla politica estera a italiana parlava di allargare l'area della prosperità nel bacino mediterraneo e tento di conciliare la con quell'atlantica
La sua attenzione si concentra in particolare sul Medioriente con l'obiettivo di favorire lo sviluppo economico dei Paesi arabi
Di diffondere l'influenza occidentale nell'aria contrastando quella sovietica e di valorizzare il ruolo dell'Italia nell'ambito delle Ande dell'Alleanza atlantica nel tessere appunto i rapporti tramontare voi l'Occidente quale punte tra cristianesimo e l'Islam
Sono note le è stato del sessanta del cinquantotto quando assunto da poco alla guida del Governo la la la posizione assunta in chi in seguito alla crisi seguita al colpo di Stato in Iraq quando succede appunto di risolvere la crisi stesse nell'ambito delle Nazioni Unite eppure appoggiando le iniziative angolo americane si disse favorevole alla neutralizzazione del Libano sotto l'egida dell'ONU
Meritando peraltro la fiducia dei protagonisti della crisi come testimonio la prima edizione del Paese come membro non permanente del Consiglio di sicurezza per il biennio cinquantadue stessa
Sempre nel cinquantotto campare ripropose gli Stati Uniti modificando il piano economico l'apparato d'appello l'anno precedente per aiuti mutilati e
Nei Paesi del Medio Oriente il piano non fu accolto come è noto dagli americani quello Speditati Dallas che pure aveva simpatie per Fanfani
La sfida vitale se nei confronti dei NAS anche se qualche tempo dopo resterà oneri presa alcuna spetti nella sua proposta per la creazione di un'agenzia di sviluppo per il Medioriente
Fanfani tentò anche all'inizio del cinquantanove di mediare tra ANAS e negli Stati Uniti
Queste iniziative mirare al non solo ottenere all'Italia un riconoscimento di parità da parte dei grandi alleati ma erano anche spirati al dalla convinzione che favorendo lo sviluppo dei Paesi islamici
Si sarebbe impedito loro di carriera nell'orbita sovietica anche perché
Già di per sé l'Islam era una barriera contro il comunismo
E se non potevano però avere successo perché mancavano al Paese i veri strumenti di Potenza ad esempio le risorse economiche e l'assenza tra i membri permanenti del Consiglio di sicurezza
Ma anche per via degli equilibri instabili sul piano interno cui si associavano vedute diverse anche se non sempre contrapposto come si è detto in materia di politica teste
Nel sessantasette in occasione delle quella dei sei giorni lo scenario si propose in modo quasi venti col Presidente del Consiglio Moore Fanfani allora Ministro degli esteri auspicano più volte ricorso all'ONU con ciò discostandosi dalle posizioni occidentali specie da quelle angloamericane
Le personali preferenze del ministro degli esteri rompe gli arabi ma erano frenate dalla prudenza di Moro che pure le condivideva così come
Il Partito comunista
Ed ero frenati dall'atlantismo ortodosso del Presidente La Repubblica Saragat nonché dei partiti mo'Grazia laica filo israeliana
Sì Fini pertanto per sposare la posizione dell'equidistanza
Manifestando forse eccessiva fiducia nelle possibilità dell'ONU Italia avanzo allora diversi suggerimenti volti a mettere in grado l'organizzazione
Di esercitare una funzione decisiva nella soluzione della crisi alla base di insistenza dell'Italia sulla funzione centrali esclusiva dello nella soluzione della crisi mediorientale
Vi era l'esigenza di evitare una presa di posizione troppo netta nei confronti dei due principali contendenti ed i loro sostenitori sul piano nazionale e internazionale
Vi era inoltre la preoccupazione di essere esclusa delle trattative diplomatiche a vantaggio delle grandi potenze intenzionata a risolvere da solo la crisi lunare assai importante per gli interessi italiani
Specie per i rifornimenti petroliferi prelevato interscambio esistenti con alcuni
Con alcuni Paesi dell'area stessa e per la sicurezza italiana nazionale minacciata dalla instabilità della regione mediterranea
A tale preoccupazioni si aggiungeva il sincero desiderio di dare il giusto soluzione al problema palestinese Fanfani fu uno dei primi a parlare di popolo palestinese
L'attenzione dell'Italia per i Paesi in via di sviluppando oltre quelli della riva sud del Mediterraneo ma se rivolse all'intero terzo mondo
Sul piano politico manifesto il proprio favore per la decolonizzazione anche se spesso stretta tra le sue esigenze soprattutto economico di apertura ai Paesi in via di sviluppo e le pressioni degli alleati
Pensiamo a quelli della Francia dell'Algeria e in senso contrario finì con l'assumere specie all'ONU comportamenti non proprio lineare
Motivazioni politiche ideali e considerazioni economiche spinsero l'Italia del miracolo del centrosinistra a cimentarsi nell'assistenza ai Paesi in via di sviluppo
Gli aiuti ai Paesi di subire erano diventati una chiave di volta penso tra gli stessi all'influenza dell'Unione Sovietica è del resto l'assistenza economica era la forma migliore per esprimere il concreto favore per la decolonizzazione
La competizione per la conquista del terzo mondo si giocava sul piano politico ed economico più su che su quello militare e per questo risultava in teoria adatte alle caratteristiche dell'Italia del miracolo
La cooperazione allo sviluppo dava la possibilità di presentarsi come interlocutore sia agli alleati Stati Uniti in primis
Che gli Stati Uniti che agli Stati di nuova indipendenza inoltre per le aziende alla ricerca di mercati lineare emergenti rappresentavano uno sbocco interessante gli aiuti erano infatti veicolo di penetrazione commerciale
Tuttavia il fondo di coordinamento politico degli aiuti dati anche a Roma che Roma aveva sperato nascesse
Si trasformò in un'arena di confronto in cui si preferivano forme di aiuto più consone alle Nazioni
Finanziariamente stabili e ricche di capitali e dove gli Stati Uniti pretendevano diventare la loro volontà
A ciò si aggiunsero insufficienze contrasti tra le diverse amministrazioni italiane e incertezze circa la cornice in cui esprime nella politica di aiuti del Paese esitando tra quella comunitaria quella occidentale e delle nazioni
In tale contesto si manifestò una delle collisioni più evidenti tra intuizioni esterne e insufficienza delle risorse interne
Tra tentativi di migliorare il ruolo politico internazionale del Paese è una realtà interna fatte di strozzatura economiche politiche sociali che la sorprendente crescita economica e la fa e la appare la tre l'appartenenza al nucleo economico politico
Più progredito decidente non erano e uscire definitivamente a sanare
In Italia si era tuttavia nella fase di avvio della politica degli aiuti e le difficoltà sperimentate nei confronti nel confrontarsi con i Paesi occidentali
Di più consolidata ricchezza non devono far dimenticare l'impegno posto nel cercare di elaborare una via Nazionale all'assistenza allo sviluppo
A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta Roma scienza in prevalenza la strada degli aiuti multilaterali attraverso l'ONU e le sue agenzia
Tra i Paesi in via di sviluppo oggetto allora dell'attenzione italiano un posto particolare non si è già detto occupano i Paesi dell'America latina
Tra cinquantasette sessantasei d'Italia rivide a fondo le proprie scelte nei confronti del mondo latino americani
E l'Italia legale Tentori di ricongiungersi a quella reale
Inglobando nella politica estera del Governo quei rapporti che spontaneamente si erano costituiti nel tempo tra i connazionali emigranti e industriali e le diverse realtà socio economico del sub continente americano
è forse possibile parlare di una vera e propria dottrina italiana per l'America latina
Delineate si a partire dal cinquantasette è valida almeno fino al viaggio oltreoceano di Amintore Fanfani del Presidente Saragat nel sessantacinque o anche fino alla costituzione a Roma dell'istituto i tabulati in americano nel sessantasei
La dottrina si fondava e si sviluppava attorno a una serie di punti fermi facenti perno ancora una volta sul multilateralismo
Concezione triangolare del mondo occidentale che includeva Stati Uniti Europa e America latina
In un contesto paritario e non gerarchico con
Con l'Italia pronta a farsi portavoce degli interessi dell'America meridionali a a Washington e a Bruxelles
Appoggio all'integrazione della Regione per garantire la stabilità nell'aria e aveva relazioni più omogenee tra le due sponde dell'Atlantico sostegno al modello pluralistico democratico come via naturale per lo sviluppo
Correlazione tra la prosperità dei Paesi industrializzati e la crescita economica del Centro e Sud America
Scelta della cooperazione allo sviluppo come strumento per aiutare l'avanzamento delle repubbliche latino americane nel rispetto assoluto della loro sovranità e del diritto primario a decide da solo il proprio destino
La nuova politica italiana verso l'America latina trovo la buona disposizione dei dirigenti latino americani
Che delusi dall'atteggiamento di Washington ravvisano nell'Italia e negli altri Paesi europei le principali opportunità per lo sviluppo socio economico dell'area proprio in un momento in cui
L'integrazione europea sembrava comprometterne la riuscita
L'Italia si sarebbe presentata l'emisfero sud americano in virtù del vincolo Palatino come parte del sistema euro occidentale non quale potenziale alternativa alla presenza statunitense ma come complemento per l'organizzazione degli Stati americani
Inoltre
I collegamenti stabiliti tra i partiti politici italiani in particolare la Democrazia Cristiana e quelli latino-americani
Avrebbe implicato una sempre maggiore partecipazione di Roma alle vicende interne del Centro e Sud America sulla base del postulato denunciamo omogeneità politica tra America latina e Italia
E avrebbero quindi sollecitato il ripudio di esperienze autoritario
L'affermazione dei regimi militari i regimi burocratico autoritari che caratterizzò la storia continentale a partire dal colpo di Stato in Brasile nel sessantaquattro e poi in Argentina Cile Uruguay impedirci di lutti più originali alla nuova impostazione italiana
E comporto un ripiegamento verso un approccio bilaterale pragmatico
L'Italia si fece ripetutamente portavoce a Bruxelles dei timori relativi americani verso il costituendo mercato comune nel quale avrebbero potuto trovare spazi preferenziali territori d'oltremare del CIE francese
Ed è la necessità che i sei sostenessero attivamente i tentativi in corso in molti Stati della regione per uscire dal sottosviluppo ed all'arretratezza
Si potrebbe addirittura parlare di una sorta di primato italiano nell'aver comprese le speranze le paure che la CEI suscitava in America latina
In un periodo di profondi cambiamenti politici e sociali per il subcontinente primato che avrebbe potuto condurre ad esiti ben più felici per l'Inter e amare
Se l'avesse dovuto fare i conti con le inevitabili incertezze e contraddizioni che bloccavano l'azione della comunità
E della stessa d'Italia
Durante il biennio sessanta sessantuno le relazioni tra Italia e l'America latina e raggiungere i loro apice con lo scambio di visite a Presidenti e continuano anche negli anni successivi
E si spiana la strada e lo sviluppo dei rapporti economici pro latinoamericani
L'adesione la partecipazione e programmi di industrializzazione e crescita accelerata varati in alcuni Paesi la Regione a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta consiglino l'Alitalia di recuperare in campo economico
Uno svantaggio secolare superando nazioni come la Gran Bretagna la Francia e Paesi Bassi che erano fino allora monopolizzato i rapporti commerciali con il Centro e Sud America
Nel periodo sessantacinque settantanove l'Italia era seconda
Solo la Germania occidentale nelle importazioni dall'aria latinoamericana precedendo la Gran Bretagna la Francia si alternava con la Repubblica federale tedesco come il primo partner commerciale europeo dell'Argentina e contendeva il secondo posto la Francia negli scambi con il Brasile
I contatti del Governo italiano con le pubbliche latinoamericane così non inoltre nuove occasioni per stimolare l'integrazione del subcontinente e rapportare la quella europea in un momento in cui si svolgevano i nel i negoziati perché ne dirà
Il ventuno settembre sessantasei il Governo italiano propose il Consiglio della CEE di istituire una Commissione mista di contatto permanente tra l'Europa e l'America latina
Nel giugno dello stesso anno a Roma emanato intanto su proposta di Fanfani già ricordati istituto Heathrow latinoamericani
L'Organizzazione internazionale comprendente oltre l'Italia le vendere pubbliche storiche latino americane con l'obiettivo di promuovere il dialogo politico e la per cooperazione in campo culturale socio economico e scientifico
Il ventinove giugno sessantacinque campani nell'elencare al Consiglio dei Ministri dell'UE o le cause della crisi dell'America latina facendo riferimento agli avvenimenti di cui di Santo Domingo aveva alluso alla politica delle multinazionali statunitensi
Identificando nella stessa la causa scatenante dei fermenti nazionalisti dei quali sarebbero si sarebbe potuto nutrire il comunismo
Aveva aggiunto inoltre che la presenza politica economica e culturale dell'Europa nella regione non poteva identificarsi totalmente con quella degli Stati Uniti ma non doveva d'altra parte mirare né a sostituirla nei a entrarci in concorrenza
Conclusione
Possiamo dire che negli anni a venire la politica estera italiana si sarebbe dispiegata su questa falsariga nel tentativo costante
Anche se difficile di tutelare gli interessi italiani quelli dell'alleanza occidentale e la sicurezza collettiva grazie
Allora dopo
Questa fanno Ranica attenta Paese esaustivo dei nuovi orizzonti della politica essere italiana nel perito Fanfani hanno anche
A così bene tratteggiato Rile professor Tossi
Dopo la parola al professor Formigoni che ci parlerà del tema Fanfani la Democrazia Cristiana e la ricerca di una nuova politica estera
Ricordo anche che ai presenti alle termine appunto della
Relazione del professor Formigoni potranno usufruire di un Buffett che è stato allestito nella falla adiacente se la parola al professor Formigoni
Grazie Presidente compito dell'ultimo relatore nella mattinata
è già
Diciamo tecnicamente fisiologicamente complessa
Nella mattinata di oggi questo compito e reso ancora più arduo dal fatto che immateriali
Accumulati nelle relazioni precedenti nel dagli interventi che abbiamo sentito sono già molti per cui io spero di non abusare della vostra pazienza ma tenterò di non
Ripetere cose già dette e di inserirmi soltanto con un proposta
Diciamo problematica di approfondimento di un aspetto
Del
Tema complesso che abbiamo di fronte e come lo delinea aerei il problema il problema a me sembra che
Proprio dalla metà degli anni Cinquanta
La politica estera italiana si sia dove
Trovata di fronte alla necessità
Di cercare strade nuove legata
Molto banalmente al fatto che la stagione costituente
Di questa politica estrema definitivamente chiusa e che il quadro internazionale si era
Sufficientemente stabilizzato
Da porre ormai il problema non più tanto di
Come dire
Mi
Strutturare identità AV di scegliere l'ente interlocutori collocazione internazionali quanto piuttosto quello di trarre le conseguenze di alcune
Scelte fondamentali di alcuni indirizzi
Sempre confermati e richiamati nella costruzione di una prospettiva nazionale credibile all'interno appunto della
Dinamica di un sistema internazionale che per quanto stabile comunque aveva le sue tappeti evoluzione di cambiamento
Rileggendo a posteriori questo percorso mi pare che complessivamente
Si possa adottare una sostanziale continuità di linee politiche strategiche anche laddove ci potessero essere oscillazione incertezze tattiche
Ma il problema dove emerge il problema ha un risvolto particolarmente importante per la DC principale partito di Governo
Che appunto
Come dire a
La necessità di trovare un assestamento che io definirei propriamente ideologico della complessa materia
In nome della sua necessità di costruire consenso di costruire solidità durature nel tempo attorno alla sua
Azione di governo insomma il problema e quello di costruire un discorso di politica estera se non proprio un paradigma
Andrea Riccardi ha parlato di una visione forse siamo su terreni credo abbastanza vicini
Infatti il paradigma centrista costituente delle Italia del dopoguerra che potremmo definire quello della comunità atlantica
Intesa come area politica di cooperazione bilanciata auspicabilmente paritaria tra un polo europeo occidentale in via di consolidamento e il decisivo Polo nordamericano
Desta di De Gasperi sostanzialmente mi sembrava non bastare più nelle nuove condizioni delle relazioni internazionali
E allora il problema era cercare un altro discorso che integrasse e in qualche modo completasse questo qui nacquero le complicazioni
Perché in realtà tale problema si intrecciano con diverse dimensioni critiche ne accenno almeno due
Il pluralismo abbastanza accentuato sia interno alla DC di leader culture valori riferimenti
Ma anche il pluralismo esterno degli interlocutori istituzionali diplomazia burocrazia
Degli interlocutori ecclesiali per esempio la sponda ecclesiale ecclesiastica del partito gioco ruoli importanti in questo percorso e gli interlocutori culturali e politici alleati di Governo
Avversari e oppositori
Insomma nella ricerca di questo nuovo paradigma o di questo nuovo discorso non poteva che rendere molto complesse o il tentativo l'evoluzione della politica interna
Del Paese che si intrecciano strettamente
Soprattutto per i caratteri pervasivi della guerra fredda anche se
In qualche modo questo intreccio è un dato strutturale
E di qui nasce e il problema di Fanfani mi pare e io tenterei appunto di proporvi una rapida sin
Esiti quattro fasi tra anni metà anni cinquanta e fine anni Sessanta di questo suo tentativo di costruire
Questo orizzonte che a mio parere è stato un tentativo che ha fatto fatica ad affermarsi che non è riuscito a diventare
Un punto di riferimento comune un coagulo
Del
Partito e il primo passaggio è quello che Fanfani inizia fin dal
Assunzioni alla segreteria del partito i suoi discorsi del cinquantacinque cinquantasei già abbondantemente citati
Dove tracciò un orizzonte di significati molto impegnativi un po'infatti ci ma sostanzialmente chiari la politica estera democristiano italiana doveva mettersi al servizio appunto della costruzione della pace sostenendo l'unità delle accise dell'Occidente ma lavorando al contempo perché l'Occidente
Sapesse dare speranza come lui diceva agli scontenti della situazione e hai tentati dal comunismo
Su questa sintesi sì comincia a utilizzare l'espressione neo atlantismo appunto che per la verità era stata coniata da Giuseppe Pella in altre
Con altre logiche logiche diciamo di
Un po'più i reni che di tenere insieme diverse dimensioni non pare che Fanfani fosse entusiasta di questa espressione nulla utilizzo frequentemente ma sostanzialmente
Pura anzi
Nel fatto che questa parola dilagando sulla stampa di rapporti diplomatici assunse anche significati diversi
Questo sembrava tracciare appunto con orientamento
All'azione più libera autonoma in chiave nazionale dell'Italia nei confronti della crescita dei Paesi escono ogni Halima collegata strettamente con la leadership americana dell'Occidente e diciamo tentando di stimolare in questa direzione la solidarietà europea
Prima dell'assunzione del ruolo di Presidente del Consiglio Fanfani cercò di
Motivare presentare
Sostenere questa posizione è questa discorso
In una maniera prudente e misurata presentandosi con grande attenzione appunto all'interlocutore americani soprattutto i smussato in ogni modo le reazione ad iniziative di Gronchi e Mattei che erano ritenute problematiche in questo orizzonte
è il Governo che iniziò dopo cinquantotto sembrò incarnare al massimo le potenzialità di questa
Nuovo tentativo di sintesi
Che l'azione di questi sei mesi di Governo non forse ha fatto a rischio di scivolamento intravisti lo prova con l'ampiezza la rilettura analitica compiuta recentemente dai Palin da Evelina Martelli
Che mi pare molto ricca in questa direzione casomai spiccava quello che è già stato anche sottolineato una certa sopravvalutazione del ruolo italiano
E qui credo che conti molto il riferimento non solo ha il carattere volontaristico
Del politico toscano alla sua spiritualità formativa su cui Giovagnoli anni fa scrisse cose interessanti ma a una sorte di enfasi sulle possibilità di azione che Fanfani ricavava appunto dal sodalizio cultura spirituale con Giorgio La
Che andrebbe approfondito in questa direzione
Qual è il problema il problema è che nonostante il carattere tutt'altro che eversivo e tutt'altro che di grande discontinuità della azione del Governo e della sua
Costruzione di un'ideologia della politica estera
Questa su questa linea si addensarono ostilità resistenze cautele contrapposizioni non sto a fare citazioni che poi rimandiamo magari ad altre ad altre alla al testo definitivo
Ma insomma
Il neo tantissimo non divenne una politica condivisa nell'ATC
Il punto critico a me pare sia soprattutto il fatto che questa politica estera si era saldata strettamente con la controversa vicenda politica interna dell'apertura a sinistra questo è
Il punto che loro che lo rende problematico
Potremmo citare interventi di Scelba presso gli interlocutori americani in cui ricordando il passato filo fascista
Del Presidente Segretario del partito metteva in guardia nei confronti delle sue mire in questa direzione la crisi della inizio cinquantanove l'abbandono del Governo l'abbandono della segreteria
Confermo a questo tipo di
Impossibilità
E il
L'equilibrio successivo che si crea con il Governo Segni Pella del cinquantanove sotto questo problema
Anche se non modifica sostanzialmente le motivazioni esibite della linea di politica estera ci aggiunse una crescente preoccupazione per la tendenza alla cosiddetta distensione
Cinquantanove tante vite le posizioni di Macmillan solo atti considerati seguite con grande preoccupazione in Consiglio dei Ministri c'è un lungo dibattito icastica mente Giuseppe detti o l'esponente della destra interna
Dice permettetemi appunto una citazione
L'Italia è particolarmente esposta per la sua situazione interna forte partito comunista e per la sua posizione geografica noi per sopravvivere abbiamo bisogno di una situazione di guerra fredda
Dove era il punto il punto era palesemente il temuto riflesso di politica interna del nuovo quadro internazionale distensivo
E infatti
Su questo terreno la rigorosa chiusura verso i socialisti e l'apertura piuttosto nei confronti delle destre facilitano da Panda e non è un caso che il neo segretario Moro cercava invece di arginare queste
Opinioni diffuse nel partito con il suo intervento al Congresso di Firenze
Dove
Usava espressioni positive nei confronti di una distensione
Il secondo passaggio problematico è
Legato al suo ritorno al Governo con il governo delle convergenze democratiche del
Della seconda metà del sessanta
Qui la sensazione è che
Il contesto complessivo
Interno e internazionale favorisca
La linea Fanfani che in fondo non cambia molto rispetto a quella accennata nel cinquantotto si aggiunse infatti una nuova sintonia colpa patto giovane io
Mediata abilmente da monsignor dell'acqua ci fu una nuova finestra di opportunità a saldare positivamente il il
Prioritario legame con Washington
All'evoluzione
Politica interna dato che l'Amministrazione che né di sembrava ridurre in modo per la verità a quanto sembra abbastanza rassegnato il passivo il peso delle remore contro l'apertura a sinistra e Fanfani quindi accompagnò con una certa cautela il percorso
Che va nella direzione poi
Dell'intervento di Moro al congresso di Napoli del sessantadue in cui appunto c'è
Una ancoraggio alle classiche
Posizioni internazionali della DC
Ma un'apertura appunto al nuovo clima
Della possibile distensione nonostante gli incidenti di quegli anni
E soprattutto
Una
Dichiarata favore per le esigenze dell'Area di nuove indipendenza dei continenti in fase di sviluppo dei popoli che stanno giungendo alla ribalta delle civili libertà
Questo tipo di convergenza e Moro lo diceva lucidamente all'ambasciatore Rijkaard era in realtà però
Messo in
Discussione dalla possibilità che ogni sussulto della clima internazionale ogni difficoltà nella tendenza alla distensione
Causasse scusate
Forti contraccolpi interni lo si vide in occasione della crisi di Cuba
Quando Fanfani si vanto di aver avuto approvazioni alla propria linea agli Stati Uniti ma la destra interna al partito invece entra entrò in service la cui fibrillazione
E Moro dovette minacciare le dimissioni per far rientrare la fronda
Un'altra piccola citazioni Flaminio Piccoli in questa occasione vari ferire funzionari americani Fanfani era inaffidabile perché dietro alla vantata amicizia con Chennedy stavano le tendenze sue del suo gruppo voler Unitalia neutrale ed equidistante
Quindi la possibile ITT identificazione di un nuovo terreno comune e qui entriamo nel terzo passaggio che rapidamente vi vorrei proporre
Fu alla fine messa in discussione soprattutto da una vicenda di politica interna e cioè l'insuccesso democristiano nelle elezioni dell'aprile del sessantatré
Che poi si complica con la coda della successione tra
Segni Presidente della Repubblica e qui in questo passaggio Fanfani si trova isolato nel partito
Isolato nei confronti degli alleati laici sia Saragat con cui finora invece al sessantatré aveva avuto un asse molto
Rilevante
Sia rispetto anche al mondo ecclesiastico perché i suoi rapporti con la Curia Montini Anna sono meno frequenti meno positivi meno sintonia ICI rispetto al quelli con la Curia Roncaglia
E soprattutto le le componenti moderate interno alla DC tendono a attribuire il fallimento dell'elezione sessantatré fondamentalmente ha responsabilità di Fanfani e delle prime il primo Governo del centrosinistra
L'ammorbidimento eccessivo delle posizioni anticomuniste interni e internazionali naturalmente per contraccolpo aveva creato secondo loro un cedimento della diga ideologica interno tanto che addirittura Flaminio Piccoli sosteneva parlando con gli americani che si erano persi voti a sinistra contro direi ogni evidenza
Del risultato in elettorale
E qui c'è tutta la difficoltà a passare dopo le elezioni al cosiddetto centro sinistra organico ma c'è anche un'evoluzione importante sul piano internazionale ancora una volta l'Amministrazione Johnson tende a
Tirarsi fuori da ogni tipo di condizionamento della politica interna accetta definitivamente
Il terreno del centrosinistra nonostante gli ultimi colpi di coda di Segni che tenta di opporsi nel novembre il sessantatré alla formazione del governo muore
E quindi ancora una volta si apre una stagione
Con l'inizio del sessantaquattro Fanfani ancora escluso dalla
Ruolo politico da un ruolo politico rilevante in cui sembra di esserci costruita una certa stabilità con il Governo Moro porta tumore della sua con Aldo Moro portatore della sua capacità mediatrice all'interno della coalizione di Governo sarà col Ministro degli esteri che si presenta nelle vesti teatranti sta di ferro
E un discorso democristiano lo si vide
Alla
Congresso del settembre sessantaquattro
Che sembra ormai avere assunto i termini essenziali del paradigma nell'Atlantico pur senza utilizzare questa espressione
La relazione di Mariano Rumor preparata con frequenti contatti tra l'altro con l'ambasciata americana utilizza sostanzialmente questo linguaggio e Fanfani fa un intervento che
Per certi versi voleva essere polemico ma in fondo
Accentua soltanto l'esigenza di un'iniziativa italiana su un cliché
Che è quello
Che il Segretario che ha già tracciato
In questa direzione la
Impostazione dei governi Moro in politica estera dopo il sessantaquattro e ancora da approfondire sotto tanti profili ma impressione è che probabilmente la sua prudenza
Suo tentativo di
Ammorbidire i contrasti non era solo legata a un approccio mediatori o di bilanciamento all'interno
Per salvaguardare la delicata collaborazione tra i partiti del centrosinistra e nemmeno solo a una potremmo dire minore abitudine esporsi sui terreni della politica estera che indubbiamente
Moro non aveva coltivato fino a quel momento ma come scrisse egli stesso a Fanfani in occasione di un dibattito proprio sulla questione del riconoscimento della Cina
A una valutazione storico-politica Moro gli scrisse non conviene lasciare isolati gli Stati Uniti non volendo favorire l'abbandono della solidarietà occidentale che è la migliore reale garanzia del procedimento dalla politica di distensione
Insomma l'aggancio Washington servire in questa fase a sostenere un obiettivo che concordava con le premesse della politica italiano una distensione perseguita appunto in chiave bipolare e qui veniamo al quarto che ultimo passaggio
E cioè al fatto che Fanfani
Dopo aver a lungo tergiversato come è noto i suoi diari sono molto ricchi in questo in questo frangente decide di accettare il pressing di Saragat quello più risultante di Moro e di rientrare al Governo con il Ministro degli esteri nel marzo del sessantacinque dopo
La vicenda contrastata delle elezioni presidenziali
Non senza comunicare agli americani la citazione
è interessante e quindi mi permetterete di rubare un minuto che aveva accettato in modo riluttante di servire credendo che il suo partito il suo Paese e la pace nel mondo lo domandava
In un linguaggio più colorito si riporta che gli disse un suo collaboratore che il Governo muore era un cimitero che solo Fanfani poteva ricitare
Il suo partito per altro verso fu tutt'altro che tranquillo con il nuovo ingresso al Governo e Scelba racconto appunto un funzionario dell'ambasciata che ritorno di Fanfani era una sorta di
Uovo di Pasqua con la sorpresa all'interno ma non si può mai essere sicuri di quale sorpresa salti fuori
I punti critici di questa nuova stagione furono due non tanto ancora una volta per una modificazione di paradigma o per una scelta tratteggi la diversa ma
Per la pendenza di Fanfani a arricchire e articolare il suo protagonismo
Tentando di portare la solidarietà occidentale oltre i confini dati nel momento naturalmente i due punti critici sono la questione del Vietnam dove non c'è solo la
Diciamo nota ma concordo con quanto dice Agostino Giovagnoli
Necessari ancora di studi vicenda della mediazione ma
Anche
Diciamo la la
La volontà a far di Fanfani di spostarsi progressivamente da quella linea della comprensione dalla posizione americana che era in qualche modo diventata è il punto di aggancio espressa da da Moro al Governo
La la ratio delle sue critiche o delle sue prese di
Distanza prudenti dalle posizioni americane espressa bene da una confidenza che fece a Ruskin nel dicembre del sessantacinque quando gli dice sostanzialmente
Anche qui una brevissima citazione
In Italia c'è un ampio segmento dell'opinione pubblica che non è d'accordo con gli Stati Uniti prima di intraprendere grandi azioni gli Stati Uniti dovrebbero essere sicuri di avere la solidarietà degli altri popoli altrimenti gli Stati Uniti perderanno la battaglia contro i comunisti
Questo è la ratio della sua logica c'è bisogni costruire maggiore solidarietà anche appunto
Negli ambienti che rischiano di essere allontanati dall'irrigidimento della
Politica militare americana in Vietnam
Su questo punto naturalmente la sua impazienza e anche
Una certa forzatura ancora una volta più o meno
Più nei rapporti interni istituzionali e politici romani che non con Washington lordi costarono la crisi del dicembre il sessantacinque in seguito all'incidente
Dell'intervista di la Pira al Borghese delle carte di Fanfani emerge anche che di corso in occasione delle dimissioni in seguito appunto a quella
Inopinata intervista anche per sottolineare una certa polemica nei confronti di chi a suo parere non l'aveva abbastanza sostenuto nelle precedenti tensioni
E anche nel successivo passaggio ministeriale dopo il reincarico del Governo Moro tre nel sessantasei le cose non dovevano andare l'ICI su questo delicato fronte con l'incidente delle dimissioni delle ambasciatore frenano spiegato
Critico verso le dichiarazioni di Fanfani il secondo punto critico il secondo punto critico invece
La crisi mediorientale già ci sono stati appunto accenni
E anche ci sono studi interessanti su questo passaggio
Qui i qual è il punto mi pare non tanto che Fanfani si senta portato dalla necessita di bilanciare l'opinione dei partiti del centrosinistra cosa che invece poteva valere sul Vietnam
Ma
Appunto la necessità di
Come dire mantenere una prospettiva di apertura nei confronti dei Paesi arabi rispetto invece a una grande maggioranza dell'opinione pubblica degli stessi alleati di Governo che avevano colto posizioni diverse
E in un certo senso bene notare anche in questa direzione che Moro
Si sentì costretto a riequilibrare alcuni cenni pubblici di Fanfani Ministro degli esteri intervenendo in prima persona alla seduta dell'Assemblea dell'ONU del ventuno giugno al sessantasette con un discorso che però fondamentalmente
Certo prendeva le distanze dalle posizioni più polemica nei confronti dell'occupazione militare israeliana ma presentando il problema palestinese come problema non solo umanitario ma
Cito umano sociale politico la cui soluzione esige generosità immaginazione coraggio
Aggiungeva un elemento non scontato nel panorama della linea politica occidentale e quindi in qualche modo riprendeva alcuni degli aspetti della tradizione che potremmo definire neo atlantica il problema e vado a chiudere
E che era appunto Cuneo tantissimo tutt'altro che è stabilizzato e condiviso
Da una parte Fanfani lo riteneva di basso profilo
Dall'altra i Dorotea lei al
Che avevano la maggioranza del partito e la Segreteria contro rumore ma nella
Stagione appunto successiva al sessantacinque sessantasei
Diedero l'impressione di essere sempre più preoccupati per
Gli effetti interni della cosiddetta distensione internazionale
La relazione introduttiva di rumore al congresso del novembre il sessantasette è velatamente critica nei confronti del Governo muore dalla politica estera del Governo rigettava con evidente fastidio l'accusa di realismo conciliare nei confronti della DC
Confermava che il partito intendevate fermo l'anticomunismo come polo rientra attivo della politica
Democristiana insomma tentava appunto di mettere dei limiti a questo discorso e anche
Appunto diverse conversazioni private di
Capi della corrente Dorotea con
Con diplomatici americani dell'ambasciata in Roma confermano questo atteggiamento il problema è che la distensione rischia di
Far perdere centralità alla DC
Rischia di dare spazio al socialismo riunificato il quadro internazionale meno rigido nella visione appunto dei
Del moderatismo doroteo non aiutato in questo caso la stabilizzazione interno
La nuova svolta in questo senso doveva avvenire con il sessantotto sessantanove quando appunto il quadro internazionale rientra in una fase di movimento il distacco
Per l'irrigidimento conservatore della maggioranza democristiana il distacco di Moro da essa il nuovo incontro tra Moro e le sinistre interne e anche in qualche modo la nuova situazione dei rapporti col Partito Comunista privano una nuova fase dialettica sia nella politica
Internazionale appunto che nella politica interna e che in e in questo tentativo di fissare appunto una piattaforma ideologica
Del partito la sinistra democristiana e Moro aprono un nuovo orizzonte problematico che è quello della
Diciamo così valutazione delle possibilità di un progressivo superamento dei blocchi ma qui entriamo appunto in una stagione diversa in una stagione in cui Fanfani non sarà più protagonista diretto di questa
Battaglia avendo acquisito altre responsabilità istituzionali vi ringrazio
Questo intervento
Così preciso così puntuale così suggestivo delle professor Formigoni si chiude appunto questa prima
Sessione del convegno su Fanfani e la politica estera una sessione che avvisto emerge dalle complesso di
Queste relazione che mi sono state
Proposte una serie di notti problematici nobili anche
Storiografiche di questioni storiografiche che saranno suscettibili scelto di approfondimenti e discussioni nelle altre
Sessioni di questo convegno
Sono stati individuati problemi di periodizzazione punto l'ultima relazione ne darà
Una indicazione ben precisa problemi che riguardano le scelte politiche relative ad aree geografiche precise o a a dare oggi si direbbe geopolitiche particolari
Problemi di missione e mi piace usare l'espressione dell'amico Riccardi
Ma mi sembra soprattutto che sia emerso questo è un punto fondamentale pare ricorrente in tutte le relazione l'individuazione nel caso specifico punto
Di Fanfani individuazione di uno stretto legale ne ha accennato in particolare Giovagnoli tra politica interna e politica
Io qui ringrazio subito appuntamento al pomeriggio per la seconda sessione e vi ricordo che è a disposizione un buffet nella sala del Mappamondo grazie
Bene allora con questa seconda sessione possiamo dire che
Il nostro convegno in qualche modo entra
All'interno i temi specifici possiamo dire
Che entriamo nel cuore del convegno
Il titolo di questa sessione d'Italia tra est e ovest
Sono come sapete naturalmente questi due poli
Che segnano il confronto e lo scontro politico ideologico militare che attraversa
Potremmo dire gran parte della seconda metà del
Del secolo scorso
Le relazioni di stamane a partire
Anche dalla bella relazione di Andrea Riccardi che ha inquadrato
Sottolineato molti aspetti e molti temi su cui ritorneremo
Dicevo le relazioni di stamane hanno evidenziato mezzi molti momenti di scontro e di crisi tra Est e Ovest negli anni
Cinquanta negli anni Sessanta si può partire dall'inizio degli anni Sessanta con la crisi coreana poi dopo la morte di stalli nel processo richiesta l'iniziazione la crisi
Legata alla rivoluzione ungherese la crisi di Suez che segna anche
Diciamo evidenzia anche divergenze sul fronte occidentale
Caratterizza una chiara flessione del ruolo internazionale di Paesi europei come la Francia l'Inghilterra oltre
In qualche modo a evidenziare in maniera sempre più chiara il conflitto arabo-israeliano
C'è la fase poiché vada tra la fine degli anni Cinquanta agli inizi degli anni Sessanta segnati dalla contemporanea presenza di personalità di grande rilievo come
Chennedy Kruscev F ed Giovanni ventitreesimo che non manca però come sappiamo di situazioni traumatiche basti pensare alla crisi di Berlino basti pensare
Al conflitto su per Cuba
A cui segue poi negli anni Sessanta la vicenda vietnamita ecco questi eventi sono stati quella ricordati e sottolineati nelle relazioni distinti di stamani
Possiamo dire che in questo quadro che si inserisce la politica estera italiana di cui Fanfani fu parte notevole
Ecco le relazioni che ascolteremo ci aiuteranno a capire
Come l'Italia si colloca e opera in questo difficile contesto e anche direi soprattutto quale fu il giudizio che questa politica ed è da parte delle potenze che erano
Anche le maggiori protagonisti della vita internazionale di quegli anni
Per fare questo abbiamo stasera avvenne a sei relazioni quindi devo innanzitutto
A fare un cortese invito e relatori a mantenersi entro i termini che sono stati indicati
E partiamo con la relazione di Umberto Gentiloni Silveri dal titolo Fanfani visto da Washington prego grazie Presidente
Nel percorso biografico nel pensiero e nell'azione direi
Nella stessa cultura politica di Amintore Fanfani non è possibile né è pensabile separare la prospettiva internazionale dalle dinamiche interne dell'Italia repubblicana
Credo che stamane abbiamo avuto
Un'ennesima conferma non credo sia casuale il fatto che in tutte le relazioni o quasi ci siano stati dei riferimenti diretti o indiretti o alla politica degli Stati Uniti Colle o alle amministrazioni
Statunitensi che in vario modo hanno dialogato con
Con Fanfani in questo contributo quindi io non non mi propongo di ricostruire
L'attenzione continua che gli Stati Uniti rivolgono alle mosse alle responsabilità
Che Fanfani assume nel corso di diversi decenni
Ho scelto di evidenziare alcuni passaggi che mi sembrano di particolare interesse nel quadro della collaborazione tra Paesi e alleati tra Paesi alleati momenti della vita politica di Fanfani che
Temi che hanno attraversato la dialettica tra l'Italia e gli USA in questa fase
Ho incrociato diverse tipologie di fonte adesso non mi dilungo
Su questo aspetto preminenza delle fonti statunitensi ma anche
Grazie alla collaborazione all'aiuto della Fondazione Fanfani diaria alcune parti dell'archivio in cui alcuni riscontri mi hanno confermato una serie di importanti io credo riflessioni prova procedere con ordine selezionando quindi alcune fasi della sua vita che alcuni temi particolarmente sensibile al rapporto
Con gli Stati Uniti
Il punto di partenza lo hanno ricordato in molti a partire da Riccardi stamane non può che essere l'impostazione della politica estera postbellica del nostro Paese
La compresenza dei due assi di riferimento lascia intatta scelta atlantica il processo di costruzione dell'Europa unita può sembrare scontato superfluo il richiamo alla proposta politica dei Degasperi Jana ma così non è
Come cercherò di dimostrare anche in relazione ad alcune posizioni emerse di recente che puntano se ne è parlato anche qui stamane
Assegnare a sottolineare una discontinuità tra De Gasperi e Fanfani proprio sul terreno dell'atlantismo
E del rapporto tra il Governo italiano il suo principale partner gli USA appunto
Mi sembra contrario anticipo questo aspetto che l'analisi delle carte dei diari
Della stessa documentazione statunitense disponibile confermi una linea di continuità della politica estera che proprio Fanfani non da solo certamente
Cerco di ripensare adattare in modellare sulle nuove sfide di un sistema internazionale in mutamento
Qui mi sembra il punto chiave i due ambiti le due estremità della dialettica sono entrate in una fase inedita da un lato gli interrogativi sugli equilibri posta Degasperi anni
Nella DC e nell'area della governabilità dall'altra la ridefinizione del campo di forze che sul perno degli USA aveva guidato buona parte della ricostruzione successiva al secondo conflitto mondiale
Fanfani coglie la novità del momento sente il peso di una stagione incerta nei contenuti e negli approdi e avverte tra i primi della nostra classe dirigente
Che l'alternativa non è tale atlantismo di ferro rigoroso e fedele e una politica estera oscillante io undici voga
è un di paga i temi cambiano il mondo non è più pensabile rappresentabile allo stesso modo il suo disegno la sua visione appunto punta ad uscire dalla morsa
Tra subalternità irrilevanza tra un atteggiamento accondiscendente e promuove il suo dettami delle amministrazioni statunitense statunitensi che un ruolo di marginalità fuori dal circuito i che contano
Anche in relazione al peso e i costi dell'instabilità interna che complica e allontana ogni tentativo di andare al di là delle emergenze del momento
In questo quadro il punto di vista di Fanfani quanto mai significativo
Una prospettiva aperta alla ricerca di un nesso in parte nuovo tra il sistema politico il contesto internazionale che lo contiene
Ma se il richiamo alla centralità dell'asse nord-sud nella sua riflessione voi riferimenti alle di stalla distensione agli effetti del Concilio Vaticano II e si potrebbe con pugni continuare
Sarebbe quindi non solo ingeneroso tratteggiare le tappe della politica estera Fanfani Anna nell'ottica di un abbandono progressivo di certezze
Riposte
Nell'atlantismo rigoroso delle origini ma non terrebbe nella giusta considerazione il quadro internazionale e le stesse sollecitazioni che arrivano da più parti agli uomini di frontiera della nostra classe dirigente
Proprio la documentazione statunitense lo conferma con chiarezza Fanfani non è solo cito un uomo intelligente imprevedibile e scorbutico
E anche un interlocutore privilegiato un soggetto attivo e quindi un potenziale protagonista per giungere a equilibri convincenti e Consiglio e consolidati in linea con gli interessi degli USA
Altro discorso e poi verificare quanto sia stato conseguito di quel di quel disegno quali spazi e quali possibilità erano effettivamente possibili
O ancora quanto sia da imputare alle cronica instabilità degli esecutivi italiani quanto all'incapacità politica e di offrire una risposta globale alle sfide del momento
Da Washington
Come del resto è noto lo sguardo non è mai univoco un monodirezionale alla semplificazione terminologica attorno all'espressione gli Stati Uniti non risponde
Pienamente a un complesso sistema fatto di uomini di responsabilità politico diplomatiche di diversi organismi che compongono non sempre in sintonia incoerenza tra loro il processo decisionale delle successive amministrazioni
Ha vinto e Fanfani diventa Capo del Governo la prima volta nel cinquantaquattro subentrando appella quattro anni dopo il
Fanfani secondo che apre la terza legislatura lo vede nella doppia responsabilità di Presidente del Consiglio e ministro degli esteri anche qui un segno chiaro di priorità di scelte e di indirizzi da compiere
I giudizi da Washington sinti si intensificano a partire dalla metà degli anni Cinquanta come persino ovvio immaginare telegrammi memorandum studi di intelligenze report periodici sull'evoluzione del quadro politico interno
Tuttavia a differenza di ciò che avviene per altri politici italiani a me pare che non siano sovrapponibili i giudizi su Fanfani con il percorso di successione delle sue alte responsabilità politico istituzionali
Analisi giudizi di vario genere incontri bilaterali e occasioni di dialogo con il leader con i leader DC vanno ben al di là della cronologia dei suoi incarichi che talvolta si sovrappongono e giudizi con altre figure
Che sul versante italiano animano la dialettica con gli Stati Uniti
Fanfani rimane quindi un interlocutore e a lui di volta in volta sia faglia si affiancano in successione gli uomini che ricoprono responsabilità di rilievo
Per sintetizzare dal e dar conto nel quadro appunto delle compatibilità di tempo e spazio richiamerei l'evoluzione degli atteggiamenti dei giudizi
Forse anche degli sguardi statunitensi su Fanfani attorno a tre momenti
Con i rischi che ovviamente tale semplificazione comporta
Il primo riguarda la preparazione
Del primo centrosinistra
Quando Fanfani emerge non senza riserve e contrarietà
Come è possibile uomo chiave nella DC e nella costituenda compagine governativa
La triangolazione delle osservazioni usa comprende anche more Gronchi in questa fase il tema di fondo rimane il passaggio da una diffidenza verso il ruolo di Fanfani
E le sue e le sue aperture a sinistra a un sostegno convinto convinto che in molti casi precede
L'elezione di Kennedy che richiama una funzione possibile di Fanfani quale terminale politico uomo di riferimento
Si tratta di temi studiati e approfonditi e approfonditi i danni sono noti gli sforzi
Prof Fanfani dell'Amministrazione Senato era riconducibili
Alla ricerca di un nuovo De Gasperi
Una figura necessaria per semplificare un quadro troppo articolato e per dare a Washington quella chiave di accesso alla politica italiana che dopo il mille novecento speech cinquantatré sembrava smarrirsi
Si tratta di una richiesta di una propensione di lungo corso cercare il nuovo Degasperi rafforzarlo inserirlo dentro canali di comunicazione e di governo delle priorità statunitensi sul fianco sud
Della NATO anche nel diario
E nelle carte di Manlio Brosio in quegli anni in servizio a Washington si legge di Fanfani quale un uomo di domani
Nel giudizio del Segretario di Stato politico solido e sicuro su cui fare affidamento
Mi sembra quindi contraddittorio cercare in questi anni la rottura del nesso tra Degasperi Fanfani tra l'atlantismo rigoroso del primo
è un presunto atteggiamento ambiguo del secondo dalle carte del Dipartimento di Stato della Casa Bianca in misura minore dai rapporti di intelligenza risalta il ruolo chiave di Fanfani la sua posizione di punta e di cerniera
Tra i due Paesi
E il completamento complesso degli equilibri italiani nella DC nelle componenti dell'Esecutivo nel rapporto con gli altri partiti
Fino all'ambasciatore Zeller va spinto si oltre le compatibilità di protocollo di protocollo elogiando pubblicamente Fanfani il suo esecutivo per poi vederlo
Franare pochi giorni dopo nella crisi che porterà nel febbraio cinquantanove al secondo Governo Segni
Questa vicenda racchiude parte del difficile compito
E delle incomprensioni degli Stati Uniti scegliere interlocutori da sostenere privilegiare costruire nuove alleanze sinergie dentro un'instabilità politica che non conosce soste
Si sviluppa dentro i partiti nelle correnti che si scontrano ripetutamente quando l'equilibrio sembra consolidato una nuova minaccia ne mette in discussione prerogative essenziali essenziali
Fanfani avverte questa strettoia tra le responsabilità che l'Italia potrebbe assumere e l'inadeguatezza di un quadro politico
Esposto a ricatti veti incrociati incapace di offrire una continuità di lavoro persino nei ruoli nei ruoli chiave della politica estera
Secondo momento
Che
Cui mi sembra importante concentrare l'attenzione delle sue
Delle relazioni e di giudizi degli Stati Uniti riguarda le prove di governo che attraversano gli anni di cui stiamo parlando qui il discorso non può che scivola are sui giudizi relativi al centrosinistra
Risultati di una stagione che ha avuto Fanfani come è noto tre principali
Protagonisti non è questa la sede per dar conto di studi e ricerche che da tempo hanno evidenziato interdipendenze lealtà attrezzi tra sistema repubblicano ed equilibrio bipolare
Vorrei aggiungere un elemento regga legato alla personalità di Fanfani nelle sue diverse funzioni in primis tra Presidente del Consiglio e ministro degli esteri anche in relazione alle visite che lo portano nella capitale statunitense
Significativo il cenno sempre dell'ambasciatore Brosio in tal senso nel suo diario del ventisette gennaio cinquantanove
Malgrado i difetti e gli errori Fanfani a qualità direttive e la sua caduta non può che produrre un pericoloso stato di confusione debolezza
Il Dipartimento di Stato cerca la sua interlocuzione il suo punto di vista anche smussa hanno le posizioni più critiche che vengono dall'ambasciata di Roma
Soprattutto in relazione alla guerra del Vietnam e alle iniziative che vedono il Governo italiano tra i promotori di strategia a tutto campo soprattutto nel tentativo di fermare i bombardamenti americani
Non c'è una smentita una presa di distanze completa semmai le critiche che arrivano da Washington anche dirette
Sono un canale per seguire l'evolversi della situazione pertanto di tentando di trarre vantaggi anche da iniziative non condivise
In questo quadro Fanfani viene considerato incontrollabile uscito e talvolta eccentrico senza che da tali assunti si traggano però conseguenze diverse la porta del dialogo e la strategia dell'attenzione rimangono
Un punto fermo anche durante le fasi più calde della crisi vietnamita o nel confronto sul Medio Oriente
Con il reddito con il ridimensionamento di Fanfani e vengo alla terza fase che volevo toccare con il limite ridimensionamento di Fanfani dagli incarichi di primo piano
Non viene meno l'attenzione di chi da Washington cerca di seguire le dinamiche della politica italiana ovviamente
E nel corso degli anni Settanta che il profilo dell'impegno internazionale di Fanfani si modifica assumendo la fisionomia almeno per le amministrazioni statunitensi di un interlocutore affidabile in una qualche misura riservato
Non mancano le tracce nella documentazione disponibile il contesto come sappiamo è quello di un'accresciuta preoccupazione per le sorti dell'equilibrio interno messo a dura prova dal ripetersi di crisi senza via d'uscita
Vediamo alcuni passaggi un incontro tra il Presidente del Senato Fanfani e il Presidente Nixon si tiene a Washington nel giugno del settanta
La parte confidenziale del memorandum
E dedicata alle implicazioni della tornata elettorale amministrativa
Le elezioni recenti presentano problemi molto delicati commenta con enfasi il Presidente del Senato di fronte anni sono gravi rischi per la crescita delle sinistre per l'esigua maggioranza che raccoglie i quattro partiti della coalizione
Tuttavia si può si può essere fiduciosi nello spazio di pochi mesi chiosa il funzionario che firma il memorandum d'Italia ha avuto tre Governi due dei quali sono stati salvati dalle turbolenti acque grazie all'impegno di Fanfani
L'attenzione è salita in modo particolare tra agosto sessantanove e marzo settanta
Toni rassicuranti per l'Amministrazione uniti ai distinguo sulle responsabilità e i ruoli Fanfani ci tiene a marcare la propria autonomia e a ribadire l'antica
Haute vorrei autorevolezza di politico per i giorni di pioggia come si definisce all'inizio del meeting riprendendo una battuta dell'ambasciatore il virus
Fanfani interlocutore quindi
Perseguire l'evoluzione della situazione anche se in ogni momento di crisi quando si cerca un uomo che possa ricostruire un credibile equilibrio di governo e una coalizione il suo nome non manca mai anche negli elenchi
Degli studi dell'intelligenza
Nei primi mesi del settemila e novecentosettanta sempre vari le ipotesi di nuovi premier in pectore in Italia si legge in un documento della scia Aldo Moro Giulio Andreotti Amintore Fanfani
Poi tocca ad Emilio Colombo che riscopre ancora una volta la coalizione di centrosinistra titolo ironico che la dice lunga sull'esaurirsi progressivo almeno in quella fase di una formula politica visto istituzionale
Altro aspetto non secondario a riguarda la corsa fu le corse al Quirinale
Il ruolo di Fanfani già dieci anni prima le elezioni disegni era stata descritta dall'ambasciata di Roma come la risultante dello scontro Moro Fanfani
E nell'elezione di Saragat non mancano richiami e spiegazioni sul mancato successo di Fanfani
Il Dipartimento di Stato segue con trepidazione le elezioni presidenziali di fine mille novecentosettantuno
Un momento che riaccende le paure per lo stato della democrazia in Italia cito i giudizi si susseguono senza nascondere la fatica nel comprendere il significato degli avvenimenti
E le dinamiche di avvicinamento l'appuntamento elettorale il Presidente uscente Saragat rappresenta un punto fermo delle strategie anticomuniste l'intelligenza del Dipartimento distacco di Stato faticano a seguire la genesi delle varie candidature
La presenza di più ipotesi nella compagine governativa e all'interno dei singoli partiti che la compongono
L'ambasciata svolge un'opera quasi didascalica aggiornando continuamente i propri dossier e in un ampio studio gli interrogativi ruotano attorno alle chances di successo di Moro e di Fanfani
Il primo appare favorito ma il secondo non ha perso le possibilità sembra una corsa due nel Gran Premio della politica italiana dove sto sempre citando il documento una miriade di fattori tecnici
Politici e personali rende ogni previsione rischiosa
L'elezione di Giovanni leone
Viene quindi accolta con un misto di soddisfazione sorpresa il telegramma dell'ambasciata informa tempestivamente il Segretario di Stato le une avvinto Fanfani e Moro hanno dovuto pagare un prezzo molto alto alle divisioni del proprio partito
A caldo non si può aggiungere molto altro conclude il documento vedremo in seguito le ripercussioni
Sul Governo
Quando
Salto più avanti quando nel mille novecentosettantatré
Viene inviato a Roma l'ambasciatore molte questi svolge un primo giro di colloqui con gli uomini politici che più possano al
Che più lo possono aiutare ad acquisire familiarità diretta con le cose italiane come
Cosa scrivere in quei giorni il nove marzo incontra Andreotti il tredici incontra il presidente del Senato Fanfani il resoconto della conversazione va anche qui al di là del formalismo del protocollo ufficiale
Il centro-sinistra rimane una possibilità l'equilibrio attuale sembra essere troppo Pretta precario Fanfani offre la propria disponibilità per incontri riservati frequenti
Un consiglio un consigliere interessato e partecipe quindi e anche in successive analisi del Dipartimento di Stato indirizzate ad Henry Kissinger si legge che il fattore chiave è il ritorno di Fanfani in un ruolo di comando del partito e di riflesso del Governo
Ancora dall'ambasciata di Roma sulla strategia del Governo italiano l'ambasciatore Volpe sostenendo la di città che tuttavia sta posizionando le stesse vecchie facce da un posto
All'altro afferma infatti che a mente che Fanfani rimane l'uomo che più insiste sul rilancio dell'immagine degli Stati Uniti
Mi sembra quindi prevalere e concludo la lettura di una continuità di rapporti e relazioni tra le Amministrazioni USA e l'azione di Fanfani al Governo al partito negli incarichi istituzionali
Un quadro segnato da una tale antismog particolare l'alto a tre l'altro atlantismo appunto legato alle sfide di un mondo in evoluzione
Diversi temi cara che caratterizzano complicano la dialettica tra Washington diversi temi che caratterizzano e complicano la dialettica tra Washington
E Fanfani se ne possa ne è parlato stamane se ne parlerà
Oggi e domani penso al conflitto nel sud est asiatico che sicuramente ha un ruolo rilevante qua ancora le dinamiche alle ripercussioni dello scacchiere mediorientale o alle forme che assume il processo di allargamento delle istituzioni comunitarie
Elementi di politica estera che hanno spesso motivava motivato dissidi ed incomprensioni senza tuttavia mettere in discussione gli obiettivi comuni e lo spazio per l'intesa e la collaborazione
Lo sguardo da Washington può aiutare a definire una fase della nostra storia repubblicana molte delle priorità di Fanfani non sempre vengono comprese per quello che potrebbero rappresentare
Alcuni elementi di continuità attraversano gli anni considerati e trovano in Fanfani un convinto un convinto
E talvolta scorbutico assertore
Elenco pur sapendo che meriterebbero lo spazio di un'alta trattazione
La ricerca di uno spazio autonomo per la classe dirigente italiana uno spazio possibile e non marginale all'interno delle compatibilità sistemiche che il bipolarismo offriva
La scelta di vita delle Nazioni Unite nell'architettura internazionale sia nelle strategie di soluzione dei conflitti
Sia nel rifiuto di organismi ristretti composti da alcuni Paesi guida
L'Italia non poteva e non doveva rimanere esclusa ma in tal senso la ricerca di un profilo di un ruolo internazionale come condizione di sviluppo e crescita del sistema Paese
Alle pagine del suo diario affida un commento dopo un incontro con Ronald Reagan nel giugno del mille novecentottantatré
Poche battute che riassumono il pensiero di Fanfani o parte del suo pensiero sui rapporti con gli Stati Uniti
Ho avuto modo di incontrare a Washington il Presidente Reagan no ottenendo la conferma di quell'amicizia tra Alitalia e gli Stati Uniti
Fortemente voluta da De Gasperi e apportatrice di benefici risultati ai due Paesi da oltre tre decenni
La fiducia di autorità il popolo degli Stati Uniti verso l'Italia persiste immutata il resta intatta la cordialità della volontà dell'Italia a confermare le sue scelte di politica estera e a percorrere la strada
Certo ancora difficile dell'ordinato sviluppo un percorso quindi accidentato difficile carico di interrogativi che hanno condizionato anche gli anni i decenni successive grazie
Teme
Ringraziamo il professor Umberto Gentiloni Silveri per questa
Relazione dove emerge mi sembra con chiarezza l'attenzione degli Stati Uniti nei confronti di Fanfani atteggiamenti che alle volte
Certamente si colorano di diffidenza
C'è quella sua citazione in cui Fanfani viene definito incontrollabile ed eccentrico
Ma anche l'immagine di un Fanfani che in qualche modo e visto dagli Stati Uniti come interlocutore una voce da ascoltare
Ecco quindi possiamo dire che gli Stati Uniti
Colgono certamente con chiarezza le qualità e la personalità politica di un personaggio che non passa certamente inosservato a Washington
Ringrazio il professor
Gentiloni Silveri anche perché si è tenuto entro i termini che erano stati indicati
Ed ora la parola va alla professor Massimo De Leonardis per la sua relazione dal titolo l'Italia nella NATO
Grazie
Grazie Presidente proprio per rispettare di breve tempo a disposizione mi limiterò ad accennare ad alcuni aspetti dell'azione e delle posizioni
Pensavo fosse automatico ministri inviterò ad accennare ad alcuni aspetti
Dell'azione delle posizioni relativa alla NATO di Fanfani quale Presidente del Consiglio e ministro degli esteri
Rinviando al testo scritto poi una ricostruzione più dettagliata delle vicende diplomatiche qui evocati o di altre che trascura però appunto per brevità o perché sono oggetto di altre relazioni
Vorrei partire da alcune premesse sulle posizioni di Fanfani al momento della costituzione dell'Alleanza atlantica
Nel suo diario già assai schematico questi anni poi diventa un po'più articolato nel mille novecentoquarantanove vi sono ancora più scarsi i riferimenti al dibattito sulla questione
Il dieci marzo troviamo questa annotazione relativa al suo incontro con due esponenti della sinistra democristiana dei quali sono note le riserve sull'adesione dell'Italia al Patto Atlantico cito
Dossetti con la Pira si discute del Patto atlantico se ne acclarava efficacia pacifica in quanto ormoni Trichet degli aggressori bisogna però agire perché non incoraggi la reazione
Il quest'ultima osservazione va rilevata la scarsa puntualità se per reazione si deve intendere l'estrema destra considerando l'iniziale contrarietà al Patto atlantico di larga parte del Movimento Sociale Italiano
L'osservazione e comunque indicativa dell'intreccio spesso causa di difficoltà ed effetti negativi tra politica estera ed in Terna che caratterizzò talvolta l'azione diplomatica fan Fatah
Il diario
Registra inoltre senza commenti la
Discussione dell'undici ma la decisione dell'undici marzo del Consiglio dei Ministri di chiedere al Parlamento all'autorizzazione a negoziare il Patto atlantico
Ma lo riferisce della discussione alla Camera il diciassette ed al Senato il diciotto
Né alcun commento appare
Sulla
A alla data della firma dell'alleanza il quattro aprile
Dagli studi di Guido Formigoni che se non lo riferisco correttamente potrà eventualmente smentirmi sulla affermazione sull'atteggiamento della sinistra cattolica ed è una classe politica democristiana
Riguardo alla scelta atlantica i sugli sviluppi dell'alleanza nei primi anni non mi pare emergano su tali posizioni su tali temi posizioni di punta di Fanfani
Concentrato in quel periodo nei suoi compiti di ministro del lavoro e poi dell'agricoltura
Salvo che nella primavera del mille novecentocinquantuno
Nel dibattito sul disegno di legge volto ad attrezzare la gestione dell'economia italiana Ai fini del riarmo Atlantico deciso a seguito dello scoppio della guerra di Crimea
Mi pare che sostanzialmente lo stesso
Valutazione sia emersa nella relazione di questa mattina su questo punto
Fanfani era immune dall'ammirazione a volte acritica ed aprioristica verso gli Stati Uniti che sembra contraddistinguere
Tanti che sembrò contraddistinguere forse costanti Sting ancora tanti esponenti della classe politica di governo italiano
Ho anche dalla Realpolitik di altri che pur non condividendo certe decisioni americane le sottoscrivono o per legittimarsi ai loro occhi o per trarne vantaggi in politica interna ed estera
Erano questi gli atteggiamenti che facevano dire agli americani cito che gli italiani sono sempre stati propensi a fare ciò che noi volevamo purché la volessimo abbastanza fortemente
Anzi si ritrovi far fare un giudizio altra intanto superficiale quanto quelli positivi sopra ricordati assai critico verso l'America
Espresso nel sessantuno proprio segretario generale della NATO ostica cito Cristoforo Colombo scoprì l'America ma non poté portare nel nuovo contenente la Sapienza e l'esperienza degli europei
Gli Stati Uniti aggiungeva Fanfani mettono
Nella NATO la forza agli europei l'esperienza
Anche una circostanza significativa proposto della mancanze Fanfani di quella Realpolitik deteriore di cui parlavo prima
Che nel marzo sessantuno Fanfani rifiutasse un'ipotesi ventilata dall'ambasciatore Caremar
Di recarsi in visita a Washington dal neo eletto Presidente Chennedy ritenendo inopportuno Un viaggio non preparato noi sappiamo che invece molto spesso
Il Presidente del Consiglio ministri politici italiani si affrettavano mandare a Washington appunto per avere una specie di
Investitura
Fanfani non sembrava comunque avere dubbi sul fatto che l'Alleanza atlantica costituisce il pilastro più importante della politica estera italiana
Nel verbale della Conferenza degli ambasciatori italiani nei Paesi del Medio Oriente del Maghreb convocate il sette ottobre cinquantotto da Fanfani Presidente del Consiglio Ministro degli esteri oltre che segretario della Democrazia Cristiana
Si legge questa sua affermazione nell'intervento conclusivo riguardo alla partecipazione dell'Italia all'Alleanza atlantica cito è una nostra costante una presenza afferma leale e possibilmente efficaci
Vale anche la pena di ricordare che un altro caposaldo la nostra politica estera e quello che ci vede agire nella più ristretta famiglia dei sei Paesi della piccola euro
Per ora questo campo di azione limitato agli aspetti economici benché sia nostro vivo desiderio che esso si estende
Anche gli aspetti anche gli aspetti politici naturalmente non potevamo prescindere dalla realtà dell'ONU ora se le parole non sono scelte a caso mi sembra che la gerarchia delle priorità sia abbastanza chiaro
Profani sembra dunque collocarsi riguardo all'atlantismo in una posizione intermedia tra chi come ad esempio sarà carte Pella
Lo considerava l'unico vero pilastro della politica estera italiana ricchi come Moro lo riduceva ad uno dei capisaldi di essa
Fanfani sono parole sue voleva rendere più efficace l'azione dell'Italia nell'alleanza atlantica
L'Italia egli affermava sempre nell'intervento alla riunione degli ambasciatori che ho appena citato l'Italia svolge una sua politica mediorientale
Non perché come alcuni dicono voglia disinteressarsi del Patto atlantico ma proprio perché vuole restarvi con efficienti efficaci
Paventando appunto Fanfani rischi per l'atlantismo sesso avesse abbandonati a se stessi il vicino Oriente e l'Africa mediterranea
Cito dobbiamo conservare le nostre amicizie politiche le nostre alleanze e nello stesso tempo frenare il motto di allontanamento dall'Occidente che si fosse verificato o potesse ulteriormente verificarsi
Da parte di Paesi che hanno altre solidarietà
Proseguiva Fanfani d'Italia intendeva fare uno sforzo per far sì che i nemici di tali famiglie politiche quelle cui noi apparteniamo
Non aumenti no sforzo particolare nello spazio politico a cui specificamente apparteniamo
è chiaro
Che tali affermazioni per la sede in cui furono pronunciate e per il contesto politico in cui si collocavano quello dei contrasti provocati all'interno della maggioranza di governo della democrazia cristiana dal cosiddetto neo atlantismo
Non sono esenti da sospetti di auto ingiustificati Sirone particolarmente evidenti in quest'altra frase
Spiegava spiegare come certe valutazioni che si fanno di questo corso della politica estera italiana siano per lo meno avventati quando non sono in malafede
Specie quando pretendono saccente mente di presentarlo come in contraddizione con quella che è la tradizionale politica estera italiana
E soprattutto in quest'altra nella quale riferendosi al fatto che gli Stati Uniti avevano offerto i missili a raggio intermedio all'Italia non ha la Francia la Grecia e alla Turchia dice Fanfani peraltro come sappiamo poiché la Turchia
Io avrà anche essa Fanfani dichiarava
Il che vuol dire ambasciatore Alessandrini che i nostri maggiori alleati sono perfettamente soddisfatti tranquilli
Di lì a poco Adolfo le Sandrini verrà retrocesso dal Segretario generale del ministero ad ambasciatore ad Ottawa nel quadro del vasto movimento diplomatico che promosse il gruppo dei fedeli di Fanfani soprannominati Mau Mau
Tema sul quale non entro perché oggetto di un'altra specifica
Relazione osservando che certamente un buon Ministro degli esteri deve sapere al proprio rapporto costruttivo con il suo
Personale diplomatico certamente mi viene in mente un esempio a caso certamente nel Benin per il suo background politico il personale non era il più adatto gestire un
Ministero degli esteri ma ebbe un rapporto estremamente costruttivo con i suoi funzionali
Non si può non rilevare non passa il linguaggio diretto di Fanfani del quale si hanno molti esempi anche nei colloqui con gli alleati a cominciare degli americani
E del quale egli stesso si vantava amo parlare chiaro anche con quelli più potenti di me perché non ho nulla assolutamente nulla da nascondere
E ancora
Gli americani sono generosi con l'Europa ma appunto per questo noi dobbiamo parlare chiaro con loro ridire fino a quando essi ci sono da aiuto che quando cominciano a non esserlo più
La stessa rivendicazione di una politica atlantica ortodossa ma stesso ma al tempo stesso più attiva si ritrova anche nel campo più spinoso di quello del Mediterraneo dei rapporti con il Parco con i Paesi comunisti
In una successiva riunione del venticinque e ventisei novembre cinquantotto
Con gli ambasciatori italiani negli Stati oltre cortina
Fanfani invitava i nostri diplomatici cito ad adoperarsi nel senso di promuovere
Nei Paesi in cui si trovano e dentro i limiti segnati dalla nostra ortodossi atlantica
Un'attivazione culturale e commerciale azione variamente Dusan atta a seconda delle differenze risaltare anti nelle situazioni politiche
Tanto agli effetti esterni che interno
Naturalmente l'attivismo della politica estera Fanfani Anna
Veniva a maggior ragione presentato agli americani come strettamente funzionale agli interessi dell'Occidente
All'indomani della guerra del sei giorni dei sei giorni del sessantasette
Discutendo del Medioriente della presenza navale sovietica nel Mediterraneo al quale il Consiglio alla quale il Consiglio atlantico proprio l'anno successivo presterà particolare attenzione istituendo la forza navale su chiamata della NATO nel Mediterraneo
Dicevo discutendo del Medioriente e della prevenzione significa Fanfani rivendicava con la medaglia con SCO mandanti supremo della NATO nell'Atlantico
Noi siamo stati i primi ad interessarci perché il Mediterraneo non diventi un'estensione del Mar Nero
Inoltre Fanfani all'epoca del suo secondo governo in realtà tecnicamente il terzo ma sappiamo che il primo praticamente non entro in casa che so per intenderci al governo degli anni Sessanta
Il primo Governo degli anni Sessanta
All'epoca il suo secondo quello sembrava
Guarito da un certo velleitarismo che aveva caratterizzato le aspirazioni dei neo atlantici alcuni anni prima ammettendo che l'Italia non aveva né i modi nei mezzi per azioni auto
E
Parlando appunto del primo breve Governo quello del cinquantotto aprendo il dibattito sulla fiducia
Pur in termini che furono definiti se il patire quasi clandestini Fanfani aveva teorizzato la necessità di una conciliazione tra l'anima occidentale e quella mediterranea dell'Italia
E di una piena parificazione dell'Italia con i suoi alleati attraverso una reciproca e continua consultazione ma anche iniziativa otto a nome dell'Italia nel suo ambito regionale
Vorrei fare qualche brevissimo commento siamo qui negli anni del mio atlantismo è il periodo sul quale ormai esiste una vasta letteratura al quale in parte ho contribuito
Anch'io ora mi pare che bisogna fare tre forse quattro osservazioni una prima osservazione è che sono cambiati i tempi evidentemente
Ovviamente noi non facciamo la storia con il sì e con i ma ma evidentemente
Dopo i cinquantacinque e l'atlantismo di chiunque fosse stato al Governo fosse stato anche De Gasperi non poteva non Pentenero contrasto azione diverso
Sono atlantismo il giudizio si incentra su tre questioni sostanzialmente il mio atlantismo come politica ambigua
La la solita vecchia ambigua politica americana ma non credo personalmente
Non pur essendo partito con una certa diffidenza devo penso di di poter dire che non ci fu questa ambiguità quanto meno non in Fanfani
Secondo è quello del velleitarismo certo ci si chiede molto spesso se l'Italia non aspirasse
Avesse aspirazioni eccessiva per quello che era il suo reale tutte ciò che per esempio molti diplomatici diceva ma Cetto in quel particolare momento all'indomani di suo ex probabilmente le possibilità c'erano
Il terzo punto è l'intreccio tra politica estera e politica interna che veramente fu secondo me in questo caso negativo perché noi sappiamo che molte
Delle
Aspirazioni delle idee del cosiddetto neo atlantismo è stato giustamente ricordato il termine era stato coniato d'appello erano comuni un po'a tanti settori
Però c'era forte discriminante che per alcuni di questi settori nei quali apparteneva allo stesso Fanfani ignorato antismog era anche funzionare alla svolta in politica interna mentre per altri che altri invece rifiuta
Ora
Passo al periodo successivo gli anni in cui Fanfani ebbe la responsabilità della politica estera italiana come ministro Capo del Governo coinciso ero con la presenza di De Gaulle a capo della Francia del gol va al potere nella primavera tarda primavera appunto del cinquantotto
E con i problemi Daloui posti alla NATO
La lettera del generale del quindici settembre cinquantotto il Presidente americano Eisenhower e dal Primo Ministro britannico me Milan prospettava la necessità di adeguare l'alleanza alla nuova situazione geopolitica estendendone raggio d'azione oltre il perimetro strettamente euroatlantico ed istituendo una leadership a tre anglo franco America
Lo stretto collegamento con Washington postulato da Fanfani doveva servire appunto anche a neutralizzare le villetta gollisti di un direttorio all'interno della NATO contro le quali Fanfani e levo una forte
Protesta
Negli anni Sessanta mentre la Francia si allontanava dalla struttura militare integrata più volte l'Italia protestò Washington contro qualunque segnale che prefigurarsi un direttorio della NATO senza l'Italia
Con Parigi al posto di bond direi niente di più tradizionale nella politica estera italiana di queste proteste per essere esclusi
Uno per il rischio di essere esclusi sull'esigenza di coordinare una politica atlantica anche fuori area Fanfani era invece in sintonia con dei colpi
In un intervento al Consiglio atlantico dell'undici maggio sessantacinque fare a Fanfani parlo esplicitamente della necessità di rafforzare la consultazione politica preventiva all'interno della NATO anche su tali problemi
Ignorare tale questione poteva portare parole di Fanfani ad uno sgretolamento progressivo della nostra alleanza
Approvando un rapporto del Segretario generale Brosio che affrontando il problema con franchezza i prudenza invitava a non ridurre la consultazione ad un semplice scambio dichiarazioni
Bensì a porsi l'obiettivo di avvicinare opinioni e posizioni divergenti Fanfani ammetteva però che i tempi non sembrano ancora maturi per una soluzione
L'Occidente aveva comunque bisogno di uno strumento appropriato per risolvere pacificamente i problemi politici sociali di un mondo avviato a profonde trasformazioni
L'atteggiamento di Fanfani verso la dissidenza gollista fu di fare tutto il possibile per andare incontro alla Francia avendo al tempo stesso parole sue pazienza tolleranza e tenacia
Occorre approfittare diceva Fanfani dei temi sollevati da decoro
Riesaminare affondano le strutture dell'alleanza è un'osservazione del marzo mille novecentosessantasei in un colloquio con il rappresentante permanente americano presso il Consiglio affranti
I problemi sono gravi ma vanno affrontati con la speranza di un possibile ripensamento della Francia
Fanfani invitava qui secondo me ottimisticamente a usare la massima cautela nel tenere ben distinte gli interessi della Francia da quelli di De Gaulle
Dalla lettura dei cui scritti e gli diceva di avere tratto la convinzione che il generale volesse un'Europa guidata da Parigi e vicina agli Stati Uniti B impressione abbastanza facile trarre evidentemente
Un po'più puntualmente ma sempre in generale secondo Fanfani l'unico modo di contrastare efficacemente il passo ai progetti attribuiti al generale
Era di risolvere i problemi internazionali che fanno ostacolo ad un'intesa tra l'Occidente e la Russia
La chiave della del problema Dida codice a Mosca
Pur vero che Ciardo il CARA e anche e questa mi sembra una posizione anche questa non
Può riduttivo
Pur denunciando il carattere strumentale rivestito agli occhi di Mosca dalla coesistenza pacifica
Fanfani aveva osservato il cinque novembre sessantacinque al Consiglio atlantico che era vanno e d'altro canto probabilmente inutile
Supporre che si potesse indurre Mostar scegliere nettamente tra il dialogo con l'Occidente in un clima
Di distensione e la spinta rivoluzionaria nel terzo mondo era quello che poi in un'epoca leggermente successiva verrà chiamato il problema dell'Inter la cui mancanza però provocò tra l'altro la crisi della distensione
Nelle discussioni successive all'annuncio all'annunciato ritiro della Francia della struttura militare integrata l'Italia pur senza prendere di petto i francesi si schierò comunque a favore della posizione americana di trasferire in Belgio
Non solo il comando supremo militare ferito ma anche la sede politica dell'alleanza
Al Consiglio atlantico di Bruxelles del sessantasei Fanfani dipinse al Segretario di Stato raschio comunque un roseo quadro di come l'ostilità al gollismo giocasse in Italia a favore della NATO
Nessuno opposizione nelle Commissioni parlamentari al trasferimento a Roma del nato il fresco alloggio
Poche con nessun'obiezione nel Consiglio dei Ministri all'ampliamento della base di vicenza dei costi addizionali per l'Italia di sessanta miliardi di lire ha seguito dell'uscita della Francia dalla sua struttura militare integrata
Nel sessantasei sessantasette Consiglio atlantico discusse come routine l'espressione dei
Nel documento americano di una Fanfani Initiative per un Piano Marshall volta a ridurre il divario tecnologico tra Stati Uniti ed euro
A rottura consumata e di fronte al timore che la Francia uscisse anche dall'alleanza oltre che dalla struttura militare integrata Fanfani invito a non provocare la Francia De Gaulle sfrutta i nostri errori osservava nell'ottobre sessantasette
Sostegni Giappone Frasca a Parigi nel sessantacinque che noi dovevamo fare le prime mosse di revisione dell'alleanza in alcune sue modalità e procedure
Per prudenza si lascia la Francia l'iniziativa e ciò è stata una cosa fallimentare e in questo periodo che si colloca una domanda a bruciapelo
Fatta darà scafo Alfani dice ma dice nel sessantanove possiamo vent'anni quando il Trattato si poteva uscirne dice nel sessantanove dobbiamo temere un'uscita dell'Italia dalla NATO e Fanfani risponde seccamente no
Ovviamente
Mentre il Presidente del Consiglio Moro
Espresse ripetutamente comprensione per le motivazioni dell'azione americano in Vietnam ed il Presidente La Repubblica sarà con l'appoggio con convinzione come è noto Fanfani non risparmiò le sue critiche
Nel dicembre sessantacinque parlando in generale dell'ONU americano di superpotenza dissi al Segretario di Stato basta
Pur essendo un alleato fedele degli Stati Uniti l'Italia ha care alla libertà di non essere d'accordo e possibile cade tra due o tre mesi gli Stati Uniti possano trovarsi nella posizione di portare grandi fardelli e di non avere il pieno sostegno
Dei loro amici ed alleati
Questa è una tragedia ma e anche un fatto
Comunque due anni dopo presidente Johnson nel sessantotto in visita in Italia dichiarò a Saragat Moro e Fanfani di avere trovato nessun vedute quasi sempre in armonia con quelli del Governo italiana
Come noto fu proprio in Vietnam a provocare le dimissioni e l'allontanamento per alcuni mesi di Fanfani darà Farnesina
Suo ritorno suscitò nella sinistra socialista aspettative delle quali è emblematica la lettera che gli scrisse Riccardo Lombardi in uno stile molto farraginoso nove settembre sessantasei ma molto chiaro in quello che voleva dire
Per opporsi alla nomina a segretario generale del Ministero del Ministero dell'ambasciatore Egidio Ortona
Lombardi giudicava quest'ultimo del tutto chiuso
Per la sua lunga permanenza negli Stati Uniti a considerazioni non rigidamente conformi al costume e alla pratica tradizionale della politica estera italiana del dopoguerra
E quindi non in sintonia sempre parole di non Bardi con il respiro nuovo e diverso che pur tra tante difficoltà
Gli sembrava intenzione che Fanfani
Volesse dare ad essa la politica è stretta e leale peraltro lo stesso giorno c'è una lettera di indenni vice Presidente del Consiglio che da a Fanfani che da invece il suo pieno assenso alla nomina di Ortona
Che rimase peraltro dell'incarico solo pochi mesi essendo chiamato a sostituire fino al tema
Polemicamente dimessosi in politica con le critiche di Fanfani alla politica estera americana in Vietnam
Tutto sommato è curioso che i due crisi di Fanfani con il Ministro degli esteri siano provocati da una questione sulla quale oggettivamente noi avevamo scarsissime possibilità secondo me di
Influire che non riguardava direttamente ritardi
Tra le ultime iniziative di Fanfani e Moro relativa la NATO e dal Mediterraneo vanno ricordati i colloqui del venti ventuno dicembre sessantasette con una delegazione del Governo di Malta
Da tre anni indipendente guidata dal Primo Ministro Giorgio Borgo Olivia
Nel giugno precedente era stato sciolto il comanda il comandava il fosse s'mediterranea affidato ad un ammiraglio inglese sostituito dal comando allargava fosse saldo in Europe sempre consegna Malta ma con alla testa un ammiraglio italiana
I maltesi lamentavano una situazione umiliante perché la NATO lì non informava di nulla fu appunto assoggettando via diciamo servitù militari
Ciò confermava nei riguardi dell'alleanza dicevano i maltesi lo status coloniale che Malta vive in precedenza ed esponeva il Governo ma forti critiche da parte dell'opposizione
Fanfani offrire il suo interessamento presso il poeta ragionare a nato l'italiano Manlio Brosio mentre Moro garanti appoggio al massimo possibile alle aspirazioni maltesi ad una forma di associazione che tenesse conto della sua sovranità
Un buon argomento di ricerca potrebbe essere studiare questa questione fino al Trattato di garanzia della nostra vita di Malta fatto dall'Italia inizio degli anni ottanta
Pochi giorni prima rispondendo ad una sollecitazione di Nenni relativa alla situazione della Grecia dei colonnelli Fanfani assicurò di avere chiesto Brosio di iscrivere all'ordine del giorno della prossima riunione dei permanenti i rappresentanti permanenti o segnatamente del problema della esemplarità
Dei membri dell'Alleanza a proposito di difesa dei principi di libertà di cui si parla di cui parla il trattato
Quindi vediamo che se necessario Fanfani sapeva bene usare lo stile felpato diplomazia peraltro il problema come sappiamo fu insolubile per la NATO
Due finché ci fu la guerra fredda perché non c'era solo la Grecia c'era il Portogallo membro dell'Alleanza fin dall'origine e c'era la Turchia che ogni tanto arriva
Dei colpi di stato militare
Infine
Esempio di un condizionamento negativo della politica interna in questo caso delle scadenze elettorali sulla politica estera va ricordato che nel dicembre sessantasette Fanfani sollecitò inutilmente vasca a far ritardare
La formale approvazione e pubblicazione del rapporto Armerina sui compiti
Futuri dell'Alleanza atlantica perché a suo giudizio questo rapporto avrebbe esposto il Partito Socialista agli attacchi dei comunisti nella campagna elettorale della primavera ma peraltro il Segretario di Stato Frasca
Rispose tra l'altro che anche gli Stati Uniti avere una campagna elettorale quella presidenziale e che portò per opposte ragioni invece loro volevano che il rapporto
Fosse pubblicato prima della campagna elettorale volevano chiudere la questione
Ora evidentemente lascio al testo scritto conclusioni più articolate
E mi affido è sempre la cosa più semplice come giudizio a una
Citazione
Un giudizio significativo perché perché è di un inglese ora inglesi come sappiamo non sono mai molto tenere nel giudizio verso gli italiani in questo caso invece
Il primo ministro britannico mai Milan dopo aver incontrato il nostro personaggio nel sessantuno annoto nel suo diario sono stato molto impressionato dal Primo Ministro Amintore Fanfani che mi è sembrato capace ed efficiente
Si potrebbe aggiungere che tali doti non sempre riconosciute a politici italiani non potevano comunque supplire alla debolezza del sistema politico del nostro Paese
Che non favoriva accetta il perseguimento con continuità degli obiettivi diplomatici né soprattutto a cresceva il prestigio e l'affidabilità dell'Italia in campo internazionale grazie
Grazie al professor De Leonardis per questi De Nardis per questa
Ricostruzione della politica atlantica nella visione di Fanfani una politica che lui definisce appunto ortodossa ma attiva
Dove si coglie questo tentativo di conciliazione tra anima occidentale e mediterranea e dove c'è questa
Diciamo
Questa aspirazione a non abbandonare a se stesso il Medioriente e l'Africa nelle timore nell'esigenza che occorreva frenare l'allontanamento di queste di queste aree dall'Occidente
E mi sembra anche molto attente precisa la definizione che ci ha dato del nell'atlantismo e la sua
Collocazione all'interno anche dei problemi legati alla politica interna italiana e anche di grande interesse sono le rifugio riflessioni sull'atteggiamento di
Fanfani rispetto alla politica di decollare e sulla guerra del Vietnam
Ora dobbiamo passare alla terza relazione prevista per
Oggi pomeriggio che è affidata al professor leopoldo Nuti dal titolo la proliferazione nucleare
Grazie Presidente
La mia relazione si occupa di un arco cronologico relativamente circoscritto circa un quindicennio mi chiede l'arco cronologico che grosso modo va dal
Mille novecentocinquantatré cinquantaquattro mila centosessantotto sessantanove
Per un duplice motivo queste l'arco temporale in cui le armi nucleari
Conosco una crescente diffusione che assumono un ruolo centrale nella strategia degli Stati Uniti dell'Unione Sovietica e finiscono per costituire uno degli elementi di fondo del sistema internazionale di quegli anni
Ma è anche il periodo in cui dopo il mille novecentosessantadue la crisi cubana
Le relazioni tra le superpotenze si avviano verso una diversa fase una progressiva stabilizzazione
In cui entrambe le superpotenze si sforza di elaborare un codice di comportamento che riduce riduca i rischi che una guerra atomica
Che trovano proprio nel dialogo sul controllo degli armamenti il terreno di incontro quello sul quale
Provare a elaborare un codice di comportamento comune
Questo quindicennio grosso modo corrisponde anche alla prima fase della carriera politica di Fanfani prima come segretario democrazia cristiana poi come Presidente del Consiglio e infine come Ministro degli esteri
E quindi con una fase particolarmente drammatica della guerra fredda in cui le armi nucleari da un certo punto di vista diventa quasi il simbolo del confronto
E poi da simbolo del confronto diventano la moneta di scambio per la ricerca di un'intesa quindi è inevitabile che se si vuole analizzare il contributo di Fanfani alla politica estera italiana
Ci si in battaglia in una serie importante di decisioni illuso chiamata a prendere o come Presidente del Consiglio o con il Ministro degli esteri
Proprio in materia nucleare
Ed è su queste decisioni che verterà la mia relazione
Che è divisa grosso modo in tre parti più o meno uguali
La prima che vogliono raccontare un po'questa parabola nell'importanza delle armi nucleari da elemento centrale a munita di di scambio
La prima parte analizzare il periodo in cui Fanfani arriva alla Presidenza del Consiglio quindi primo secondo Governo abbiamo visto l'ambiguità su come definirlo insomma mille duecentocinquantotto
La seconda parte è il periodo cinquantotto sessantatré che costituisce sia il culmine dell'importanza delle armi nucleari all'interno del sistema internazionale i dell'Alleanza atlantica ossia l'inizio
Della fine di questo periodo mentre il terzo periodo e quello della vera e propria inversione di tendenza mille novecentosessantatré
Sessantotto in cui si avvia il dialogo tra le superpotenze per tenere sotto controllo la diffusione delle armi nucleari
Perché e importante qui anticipo quello che poi cercherò di dire nella conclusione è importante analizzare il rapporto tra Fanfani e le scelte nucleari questo periodo perché
Ci fornisce uno strumento per capire come uno dei massimi esponenti della classe dirigente democristiana alla fine affronti
Il nodo cruciale nel rapporto tra politica estera italiana e politica di potenza perché
Le armi nucleari né non sono nient'altro che la massima espressione se vogliamo
Della politica di potenza nella fase del dopoguerra
La prima fase ruota tutto intorno a alla scelta del luglio del mille duecentocinquantotto quando Fanfani
Compiere un passo particolarmente importante uno dei primi delle primissime decisioni che compie come Presidente del Consiglio durante il suo viaggio a Washington
Nel luglio del cinquantotto in cui come sappiamo suscitando anche qualche perplessità me l'ambasciatore proposito chiede un colloquio a quattr'occhi con Eisenhower poi in realtà Brosio viene ammesso ma insomma
E la sua quello che lui preme dire e che l'Italia è disponibile a installare sul proprio territorio
I missili UPI ter in quel momento oggetto di discussione in seno all'Alleanza atlantica e Italia prendo immediatamente la guida all'interno della NATO perché nessun altro Paese ancora formalizzato la propria decisione
Per capire il senso di questa scelta vorrei fare un attimo un salto indietro le armi nucleari hanno assunto con il mio look dell'Amministrazione sanava il ruolo centrale dell'ASP politica di difesa e di deterrenza che la mafia scelta per a partire dal mille centocinquantatré cinquantaquattro
In di Hugh Peter non sono i primi missili nucleari che arrivano in Italia già nel cinquantacinque c'è stata una scelta analoga quando in Italia sono stati schierati dei fatti delle della SITAS ma i missili della Sita fanno una
Agitata molto diversa arrivano a stento al di là delle Alpi gli yuppie Terrassa missile medio raggio avranno la capacità di colpire il territorio sovietico questa centralità all'interno dell'Alleanza atlantica delle armi nucleari come pilastro della propria strategia difensiva di deterrenza prescelte
L'impatto dello Sputnik quindi dell'grande amico del superamento da parte dell'Unione Sovietica che dimostra di aver inaspettate insospettate risorse tecnologiche impatto dello Sputnik rafforza ancora di più
La centralità delle armi nucleari all'interno del dell'Alleanza atlantica e spinge la maggior parte dei Paesi europei a voler condividere con gli Stati Uniti
Decisione di impiegarli o comunque l'ipotetica decisa limpida nasce quindi cosiddetto dibattito sul mio piacere venga la condivisione dell'arsenale nucleare
Dibattito che diventa molto aspro nel cinquantasette tant'è vero che
Francia e Germania in parte la
Se l'Italia decidono di ipotizzare qualora gli Stati Uniti non fossero stati sufficientemente flessibili nel mette a disposizione gli alleati proporzionale nucleare
Un'ipotesi di arsenale nucleare europeo che lo si definiva con una continuazione della CED con altri mezzi come fa Parmiani nel suo diario
Che lo si pensasse come uno strumento di pressione fatto sta che quel quell'esperimento viene lanciato
Che vedremo tra un attimo quale sarà la reazione di Fanfani del Governo a questo tutto questo per dire che
Il nucleare assume e nel momento in cui Fanfani arriva al Governo un'importanza centrale vorrei
Proprio rapidissimamente citare quello che all'epoca scriveva Alberto Rossi Longhi rappresentante italiano al Consiglio atlantico a proposito della decisione italiana di a accettare missili yuppie ter
In questo periodo dice Rossi nonché l'interessamento agli Stati Uniti alle alleanze forse al suo Apogeo l'alleanza non fornisce vero molti aiuti positive gli americani ma conferisce loro una uso primordiale anche se di carattere negativo l'uso delle basi di lancio quando anche gli Stati Uniti avranno missili intercontinentali tale interessa andammo a mano affievolendosi
E poi dirittura esimersi che in quel momento le probabilità di trattative dirette tra Mosca e Washington apprenderanno consistenza effettiva
Perciò dice Rossi Longhi anche la posizione dell'Italia nella NATO rispetta a Washington alzo Zenit in considerazione dell'importanza che hanno ancora i missili intermedi per il fatto che li abbiamo accolti e li stiamo accogliendo iniziale
Che ne pensa Fanfani di tutto questo
è decisamente favorevole la sua prima decisione ed ecco abbiamo visto che è quella di dire ad Eisenhower che lui è favorevole a schierare i missili
E lo fa seguendo una prassi ormai diventata di routine nelle in tutte le decisioni analoghe sia pure relative armamenti di minore gittata Italia sempre seguito una passi ormai rodata
Dire agli americani che si tratta di una decisione di routine non enfatizzare la particolarmente per non suscitare un vespaio nell'opinione pubblica ma
Purché la si mantenga nell'ambito di un basso profilo dire immediatamente che si può fare e
Dal cinquantacinque in poi questa è stata la prassi seguita dei diplomatici italiani chiese Nauar si sente dire esattamente le stesse cose
Da Fanfani
Non darle eccessivo rilievo presentarlo quasi con un episodio di routine ma di natura militare dopodiché se Napoli dice naturalmente se fa bene a voi fa benissimo a che a noi e l'accordo viene raggiunto in pochi dire in pochi secondi nemmeno pochi minuti
Che ne pensa Fanfani del dell'ipotesi europea invece di un nucleare europeo qui le fonti sono ancora a distanza di anni abbastanza lacunosa e su questo episodio
Ci sono tutta una serie di ambiguità e di teorie anche molto diverse su come interpretarlo sul senso che i vari protagonisti gli assegnavano eccetera
è chiaro che a Fanfani ipotesi nucleare italiano interessa più di un chiaro europeo interessa però se dalle fonti che abbiamo confrontiamo il suo interesse per questo progetto e il suo interesse per i Jupiter vediamo di atteggiamenti molto diversi
Non sono sicuro che abbia del tutto ragione
Quello che scriveva Achille Albonetti quando scriveva in un articolo alcuni anni fa che in realtà è stato Fanfani il vero responsabile della fine dell'accordo tra il per tre laterale nucleare
Europeo perché l'ha lasciato cadere di solito si tende a dare la colpa dei gol che avrebbe detto
Ma che di questo non ci sono prove le mucche mattina si è fatta ISPA antinucleare non si condivide quindi lasciamo non mila distretti con queste sciocchezze trilaterale la Francia per avere il proprio nucleare in realtà ci potrebbe essere alcuni pozzi diversa che è quella cui accenna Albonetti che al
Sia sopravvissuta alle critiche di De Gaulle un'ipotesi di collaborazione nucleare a tre
Per la costruzione dell'impianto di separazione sotto ricca di piazza è l'atto in Francia e che Fanfani quello questo quello che scrive Albonetti abbia cancellato l'ipotesi di un contributo italiano mio contributo economico italiano
Perché lo riteneva semplicemente
Un contributo al ad un progetto nucleare troppo francese e non abbastanza europeo sarebbe interessante saperne di più speriamo che un domani la documentazione ci aiuti a fare luce su questi episodi ma mentre su questo episodio
Quindi è difficile ricostruire quanto fosse forte l'interesse di Fanfani non c'è dubbio
Che sull'altro episodio quello dei Jupiter i documenti americani ci confermano come tutte le volte che nell'autunno del cinquantotto il negoziato sembra sul punto di arrestarsi Falciani interviene e lo rilancia e lo sblocca
Ci sono dei problemi relativi a quanto l'Italia deve investire in armamenti convenzionali Fanfani va dall'ambasciatore Zeller battelli dice non vi preoccupate noi facciamo quello che dobbiamo fare
Ci sono dei problemi su quanto l'Italia si aspetta che gli americani contribuiscano in termini economici al punto che l'accordo sembra quasi che possa fallire
Fanfani ne parla con il generale nostra del Po e penso che farà difesa Mazzon prove e gli dice nessun problema questo si può risolvere facilmente dicembre Milano centocinquantotto
Se mettiamo su un piano di paragone i due progetti non c'è dubbio dove sia l'interesse di Fanfani il Progetto dei missili americani
Gli interessa interessa molto di più
Seconda fase allora abbiamo visto che in questa prima fase c'è un netto interesse perché l'Italia di Fanfani perché l'Italia possa svolge il suo ruolo nella localizzazione dell'Alleanza atlantica
Nella fase successiva il Prodi dibattito intorno alla al nucleare Atlantico si infittisce e diventa sempre più complesso
Fin quando l'Amministrazione Kennedy non mostra di voler invertire il senso di questo percorso e la mostra in maniera indiretta e sottile ma qui
Fanfani altrettanto bravo nel percepire immediatamente il senso il punto di arrivo della revisione strategica che l'Amministrazione che indica in mente se dubbie tipo di Chennedy e quello di
Limitare il mio fare sharing accentrare il controllo delle armi nucleari nel mani del Presidente americano evitare il rischio di una guerra nucleare per errore e quindi anche limitare il controllo degli alleati
Sulle armi nucleari degli Stati Uniti
Senza entrare nei dettagli su
La possibilità che gli alleati avevano di impiegare effettivamente le armi nucleari americane Chennedy è terrorizzato da un rapporto del Congresso degli Stati Uniti
Dopo che alcuni Congress meno hanno visitato le basi americane in Europa si sono rese conto che il controllo che gli Stati Uniti dove non esercitare sulle proprie armi nucleari
Schierate in Europa e molto più tenue di quello che si immaginavano e quindi comincia un'inversione di tendenza anche perché nel frattempo è stata conseguita la parità strategica da parte dell'Unione Sovietica e quindi gli Stati Uniti si trovano una posizione molto diversa
Questa revisione strategica comincia con il rapporto esce son del nell'aprile mille novecentosessantuno
E nel momento in cui
Il presidente del Consiglio Fanfani tornato al Governo ma a voce Enton nel giugno e l'incontro il Presidente che negli altri esponenti hanno amministrazione si colgono immediatamente
Prime preoccupazioni italiane nei confronti di questo processo di revisione che l'Amministrazione che invita in mente
Ci sono due ordini di preoccupazioni la prima ad una
Di natura più generale che cioè si vada verso un diktat l'endotelio il famoso
La famosa divisione tre dalla sicurezza della sicurezza europeo da quella degli Stati Uniti e che quindi
Gli americani vogliano innalzare troppo
La cosiddetta soglia nucleare il momento in cui saranno disposti a ricorrere alle armi atomiche che quindi la difesa dell'Europa possa essere separata da quella americana
Fanfani e glielo dice apertamente attende di da parte italiana si nutro una certa preoccupazione che l'aumento degli armamenti convenzionali possa implicare l'innalzamento della soglia tonica
Fino a un punto tale da comportare qualche esitazione da parte americana a far ricorso alle armi nucleari
Ma la seconda preoccupazione
è di natura un po'meno generale riguarda di più la politica estera italiana
Ed è il fatto che se
Le armi nucleari non vengono più gestite congiuntamente dall'Alleanza atlantica ma gli Stati Uniti se ne riprendono il controllo
L'Italia perde tutto quello che ha guadagnato negli anni precedenti scommettendo sul fatto di ospitarle sul proprio territorio
E non c'è dubbio
Che l'Italia voglia capitalizzare
Su quanto a spesa negli anni precedenti nei primi mesi del sessantuno fino a tutto il sessantadue l'Italia ribadisce sistematicamente
Che si deve creare un direttorio all'interno dell'Alleanza atlantica composto dai Paesi che hanno le armi nucleari da quelle che le ospitano e che il controllo di quelle armi nucleari spetta a questo gruppo ristretto e l'Italia mi deve farne parte
Quando nel marzo del sessantadue mazzo il telo del collaboratore e poi c'è il maneggio inciso staff procuratore militare di Kennedy
Già in atto il terrorismo viene in Italia Andreotti segni Fanfani tutti e tre gli ribadiscono che il controllo di una forza nucleare nato sarebbe dovuta andare un piccolo comitato esecutivo composto dai partecipanti
E Fanfani su questo non sembra avere nessuna nessuna esitazione
Queste aspettative cominciano però mostrare delle crepe evidenti perché gli Stati Uniti mandano dei segnali di tipo diverso e la crisi di Cuba costituisce un momento in cui la tendenza
La tendenza si inverte è chiaro che dopo Cuba le armi nucleari diventano il terreno di scambio per avviare il dialogo con l'Unione Sovietica
Come reagisce Fanfani a questa nuova fase con qualche ambiguità
Di fronte soprattutto un po'a un'ipotesi
Così pasticciata pasticciona come quella della forza multilaterale Fanfani da evidenti segni di irritazione non dice di no
Dimostra di essere favorevole al ritiro degli yuppie terrà pur
Sospettando che si tratti di uno dei degli strumenti con cui si è risolta la crisi di Cuba
Del resto la maggior parte dei politici italiani lo fiutano lo scambio clandestino e sono convinti che anche i missili italiani abbiano fatto parte di quello scambio
Fanfani questo lo percepisce chiaramente ma mostra di voler assecondare la nuova fase da politica estreme decana molto però al tempo stesso interesse per la forza multilaterale pur ostentando anche una certa freddezza nei confronti delle complicazioni che questa formula implica è rimasta cene per la sua battuta
Sul fatto che qualora si fosse costituita la forza multilaterale
E che limati dell'Alleanza atlantica che avrebbero dovuto ospitare i missili avessero avuto a bordo equipaggi di tre nazionalità agli italiani sarebbe spettato il ruolo dei cuochi
Cosa che evidentemente
Faceva immaginare a Fanfani battuta facemmo a cenare a Fanfani comunque un ridimensionamento
Delle aspettative italiane
All'interno di di questo progetto la fase più difficile però e quella successiva dell'ultima quella in cui il dialogo tra le superpotenze mostra chiaramente di aver invertito il senso di marcia del periodo precedente
Si va verso
Il Trattato di non proliferazione nucleare si parte dal trattato per la messa al bando parziale degli esperimenti nucleari nel sessantatré che è un po'il primo risultato del dialogo avviato dopo la crisi di Cuba
E si va verso
Il Trattato di non proliferazione e qui è chiaro che si assiste ad un rovesciamento sarei quasi tentato di non rovesciamento delle alleanze se non fosse un termine forte però
Niente diventa più difficile per gli americani dialogare con gli alleati di quanto non sia non lo sia dialogare con il nemico
Perché con il nemico con le linee sovietica si trova un terreno d'intesa alla riduzione delle armi nucleari però poi bisogna fare accettare questa scelta agli alleati e gli alleati recalcitrante
Che nella distinzione ci fosse implicito un problema di questo genere l'aveva già annotato Brosio addirittura il cinquantacinque c'è un passaggio interessante nel diario che anticipare un certo senso quello che accade negli anni Sessanta qui bisogna decidersi chi è il nemico la Germania con forse scriveva prose e cinquantacinque qual è il fine da raggiungere la conciliazione con l'URSS a spese della nostra forza o la valorizzazione di tutte le forze contro l'URSS ecco questo
Dilemma
Sì presentare in maniera concreta per la prima volta sul tappeto e provoca tutta una serie di difficoltà nei rapporti tra gli Stati Uniti gli alleati europei nell'autunno del sessantasei perché nell'autunno del sessantasei
Sovietici e americani
In quel negoziato che si svolge a Ginevra per ipotizzare
La conclusione di un trattato che non proliferazione nucleare presentano una bozza congiunta di frattanto
Per la prima volta e per la prima volta che la bozza congiunta esclude che sia pure in via teorica si possa continuare ogni forma di condivisione dell'arsenale nucleare americano di tifo multilaterale
Mi potreste obiettare che la forza multilaterale è già morta che non aveva più nessuna chance di essere a Lizzano a che punto stesso Fanfani persino non ne aveva una grande stima tutto vero però quello che accade nel sessantasei e che
Escludendo anche virtualmente l'ipotesi di una condivisione all'interno della NATO del l'arsenale nucleare americano per venire incontro alle richieste sovietiche
L'America dimostra una chiara inversione di tendenza e questa inversione di tendenza suscita un vespaio con gli alleati europei che il nucleare non ce l'hanno
Italiani che i tedeschi che si oppongono fermamente a questa scelta
Fanfani già dal sessantacinque esprimere preoccupazioni che il nuovo
Dialogo sovietica americano possa avere dei risultati di questo genere
E ci medi un nesso con quello che sta succedendo in Vietnam e anche questo è un'anticipazione di un tema che poi metterà ricorrente quasi un'ossessione della diplomazia americana di quegli anni
Cioè che pur di ottenere l'aiuto sovietico a venir fuori dal pantano che tramite agli Stati Uniti siamo disposti a svendere la sicurezza nucleare dell'Europa Fanfani lo dice apertamente a rastrellare nel sessantacinque
Quando lui dice
Ho qualche timore che i sovietici cerchino di collegare il problema in Vietnam ma con i negoziati sono i problemi europei come ad esempio la forza multilaterale vasca attualmente si affretta smentirlo però Fanfani intravede fin da allora
Un problema nel dialogo tra sovietici americani
La Ford la interessa di Fanfani della diplomazia italiana per la forte la forza multilaterale non è per una formula
Considerata ASS dica in quanto tale ma perché quella formula consente di risolvere il dilemma al cuore della politica estera italiana tra status politica di potenza costruzione europea
E l'ha una sorta di quadratura del cerchio che avrebbe consentito all'Italia di raggiungere il suo obiettivo conciliando l'inconciliabile
E però il trattato di non proliferazione così come viene portata avanti congiuntamente da sovietici americani glielo rende impossibile
Quali sono le contromanovra italiane da un lato
Le mosse all'interno della famosa Commissione dei diciotto quella che sta preparando il trattato come ad esempio la famosa richiesta di moratoria
Che Fanfani presenta nel mille novecentosessantacinque
In cui apparentemente si vuole incoraggiare la ricerca di una forma di accordo per la non proliferazione nucleare
Ma che in realtà vuole mantenere la libertà di manovra per letale in quella bozza presentata il ventinove luglio si dice apertamente
Noi presentiamo una moratoria con cui tutti i Paesi non nucleari si impegnano a non dotarsi di armi nucleari che entro un arco di tempo molto limitato vedremo che questo nell'arco di tempo limitato e uno dei punti chiave del del Trattato che l'Italia critica
D'altra parte si entro un certo numero di anni le superpotenze non avranno rinunciato loro per prime allora arsenale nucleare non avranno cominciato a negoziare i Paesi non nucleari si riprenderanno la loro libertà d'azione
è un passaggio a favore della non proliferazione ma anche e soprattutto dire un passaggio a favore la libertà di manovra della politica estera italiana
Quindi da un lato si cerca di mantenere questa libertà di manovra dall'altro sì critica duramente la bozza di trattato congiunta sovietico americana
Ad esempio nuota Fanfani del Diario agli inizi di febbraio il sessantasette la bozza di Trattato viene analizzata nel corso di una riunione ristretta Daloui Moro Gaia Ortona cavalletti
E i primi tre Fanfani Moro e Caia si dichiarano contrari soprattutto alle clausole relative alla durata e limiti limitata del Trattato prospettando invece l'alternativa che non nucleari vi aderissero solo per un periodo limitato
Perché si aveva soprattutto o preoccupazione che il nuovo che cito che il nuovo testo di trattato avesse implicazioni pregiudizievoli per i princìpi sui quali era stata impostata da anni l'azione italiana nei riguardi delle questioni europee ed atlantiche
Mentre
Fino a quel momento gli Stati Uniti avevano privilegiato uno ipotesi Trattato di non proliferazione nucleare
Che invece aveva mantenuto ferma la possibilità di patrocinare formule che avessero consentito sia la realizzazione di una compartecipazione nucleare atlantica sia quella di un eventuale forza nucleare europea
Si critica quindi che si contesta apertamente d'altra parte Fanfani anche un politico come sappiamo apertamente realistico realista e si rende conto che
Pur con tutte le i problemi che questa nuova versione del Trattato provoca per gli alleati strategie lire sovietica sono fermamente interessati ad andare avanti
Interessato l'osservazione che lui fa all'ambasciatore Reinhart nel sessantasette in cui quasi sempre mettere a nudo le sue difficoltà nell'accettare lui per primo un'ipotesi di trattato che non condivide
Quando dice a Roma in alto che non voleva fare nulla che potesse consentire ai Governi successivi e alla prossima generazione di dichiarare che il Paese era stato svenduto
Sembrano termini abbastanza pesanti
Che direi che riflettono anche un dramma interiore se vogliamo di un Ministro degli esteri chiamata a fare accettare
Al proprio Paese una scelta che l'uso del primo non condivide ma proprio perché è realista il proprio perché vede che gli americani sono fermamente determinati ad andare avanti
è interessante notare come nei mesi successivi Fanfani prendo una presentazione una posizione più ragionevole che sembra viste distaccarsi da quei politici da quei diplomatici che invece lui presenta lui per primo agli americani
Come più ostili al trattato
Personalmente
Dice Fanfani in un colloquio del febbraio il sessantasette con l'ambasciatore da
Va in arte grazie finalmente
Personalmente sono a favore Fanfani si dichiara a favore della non proliferazione ma aggiunge che vedeva ancora delle difficoltà della bozza americana e che altri a partire da Moro dal Presidente Repubblica Saragat fino a molti esponenti del Ministero degli esteri
Erano molto più preoccupati di Luino per le sue possibili conseguenze negative da essere Louis capofila dell'opposizione comincia lentamente
Una manovra di attenuazione della proposizione critica fino arrivare ad una burrascosa riunione citato sempre a far fare il suo diario del Consiglio supremo di difesa
Del sessantasette in cui il Presidente Saragat prendono posizione decisamente contraria alla al trattato alcuni esponenti della democrazia cristiana in particolare come Taviani Colombo
Scartando l'ipotesi di una scelta nucleare nazionale e quindi gradatamente s'ci si rassegna all'ipotesi di accettare il Trattato
Però mostrando sempre tutta una serie di rimostranze facendo tutta una serie di critiche cercando perlomeno di stemperata negli aspetti più critici e più negativi per la politica estera italiana
Interessante che qui in un successivo colloquio con i Cleveland in cui Fanfani
Si presenta come il portatore di questa nuova fase in cui la politica estera italiana ha accettato il trattato e tutto sommato è disposto a farlo proprio egli esprime la sua personale soddisfazione per il fatto
Che adesso il negoziato può ripartire che l'Italia ha accettato il trattato e da quel momento in poi dice li tale probabilmente avrebbe creato molti meno problemi che non nei mesi precedenti
In sostanza nell'ultima fase
Di questo periodo vegetali e scrive Fanfani passa dall'essere il portavoce principale uno dei primi
Esponenti della criticata Leana Trattato di non proliferazione all'esponente della ragionevolezza colui che cerca di modificare il trattato per farla venire incontro alle esigenze italiane
Per concludere tali Fanfani nel gestione della politica estera italiana coincide con il passaggio dalla fase più acuta della guerra fredda a quella della distinzione
E vede in controluce il tentativo di della politica estera italiana di venire a capo di una serie di contraddizioni attraverso una formula che consenta di raggiungere una serie di obiettivi conciliabili
Il rapporto con le armi nucleari che ho cercato di riassumere descrivendo le sue fasi è il sintomo il cuore del problema
E la formula multilaterale che la diplomazia italiana si inventa mira a un se vogliamo multilaterali Zare la potenza americana attraverso l'Alleanza atlantica
Da un certo punto di vista l'Italia cerca di inserirsi tra le pieghe della politica estera americana per risolvere
Non solo i suoi problemi con gli Stati Uniti ma soprattutto le sue contraddizioni con i Paesi europei
La diluizione dell'arsenale nucleare americano aveva formulato antica consentirebbe infatti di dirimere le controversie di status in Europa in una formula che impedisca il ricorso
Che impedisca il ritorno alla corsa al primato europeo e faciliterebbe e questo è un tema ricorrente da diplomazia di italiana di quei mesi di quegli anni
La continuazione della costruzione europea uno degli argomenti più usati da diplomatici italiani per criticare il Trattato di non proliferazione e che rendeva impossibile la costruzione europea
Perché congelerà l'Europa in due categorie di stati quelli nucleari che quelli non nucleare
Sono si si fosse posta una solida base comune ora Mantica sarebbe potuto e dovuto impostare un serio dialogo con i sovietici ma questo è questa la posizione di Fanfani non doveva avvenire a scapito di quel rafforzamento
Questa impostazione così ingegnosa innovativa della diplomazia italiana condivisa da Fanfani siti nella illusoria perché parte dall'assunto che anche gli altri Stati europei come Francia Gran Bretagna
Di fronte alla potenza americana siano disposti ad azzerare le differenze e se in Italia e Germania sono disposti ad azzerare lo status francesi inglesi non lo sono
E l'altro aspetto illusorio nel calcolo del primazia italiane che sovietici accettino di vedeva rafforzare il proprio interlocutore la NATO senza reagire senza cercare di ostacolare quel disegno
Fanfani però questa impostazione della multilateralità azioni della potenza la condivide
Non la subisce sarebbe molto riduttivo dire che
Gli viene imposta dalla diplomazia italiana diventa invece Fanfani né in un certo senso è protagonista come dimostra la sua scelta dei missili Lupi ter
La sua perplessità nei confronti della revisione della strategia Mantica fin dai primi mesi del sessantuno
I suoi dubbi sulla forza multilaterale perché ci sembra una soluzione un po'troppo complicata e sono i tentativi di evitare che dal negoziato sulla non proliferazione fuoriuscisse una soluzione che danneggia sulle aspirazioni italiana
Che immagine si ricava allora di Fanfani da questo problema particolare della politica estera italiana dire quella di un politico molto attenta rapporti di forza direi alla dimensione di Potenza
Attento alla tutela degli interessi nazionali più di quanto oggi si sarebbe portati a pensare e capace di cogliere con molta cura direi quasi con preveggenza le sfumature importanti
Del dialogo internazionale su questi temi basti pensare alla sua rapidità nel mille cogliere il revisione dell'Amministrazione Kennedy nel sessantuno o al collegamento che fa con il Vietnam fin dal sessantacinque
Direi allora un politico realista che si rende conto fino a dove ci si può spingere nella difesa degli interessi nazionali ma anche quali siano i dati di fatto incontrovertibili
La marcia indietro o l'arrendevolezza mostrata nei confronti del Trattato parti al sessantasette
Sembrerebbe a dimostrarlo
E sostanzialmente una personalità la cui politica rappresenta una sintesi
Tra le aspirazioni della nuova classe dirigente a inventare formule più consone e più congruo con la propria cultura politica invece le realtà di un sistema internazionale che sembra continuare a ragionare
Secondo categorie parametri diversi grazie
Grazie al professor Nuti che certamente introdotto nel dibattito in seno al nostro con nel convegno
Un aspetto nuovo che è stato affrontato sulla base anche di un'ampia documentazione
Di prima mano mi sembra che abbiamo ascoltato una lettura attenta hai molti risvolti politici militari diplomatici strategici
Che la questione presenta e anche a evidenziare atto un immagine un ruolo di Fanfani che non era particolarmente conosciuto
Ecco in questo
Con la con la relazione del professor Nuti abbiamo
Esaurito la prima parte della nostra sessione quindi riterrei una piccola sosta barelle di una decina di minuti per un coffee break grazie
Oricchio
Presidente
Ritengo
Pene
Allora riprendiamo
I nostri lavori con la relazione della professoressa Bruna Bagnato su un tema penso di grande interesse Fanfani e l'Unione Sovietica prego
Grazie Presidente e
C'è una premessa implicita e i nostri lavori in questa seconda parte dei nostri lavori che vorrei rendere esplicita ma è talmente ovvio forse mi vergogno anche troppo
Accademico e noi siamo analizzando Fanfani analizzando il proposta politica di Fanfani
Seguendo un criterio di ok di volta in volta geografico o politico in realtà la visione politica di Fanfani previsioni politica estera di Fanfani è una visione unica e
La nostra operazione può essere illegittima può essere considerata legittima solo
Per UNESCO esigenze di chiarezza espositiva dico questo perché del mio ambito specifico e difficile comprende vita politica
Ah di Fanfani presso l'Unione Sovietica se non si tiene conto di qual è la proposta politica della
Della politica di Fanfani verso altre aree geografiche
Dalla problema nord-sud il rapporto con gli alleati europei con l'accoglimento processo di integrazione europea i rapporti
In ambito Atlantico
Detto questo e premesso questo e possibile tuttavia
Indicare alcune anzi portanti
Della politica di Fanfani perseguibile sovietica dello stesso fontane venirci incontro perché e Fanfani anglicani e quali sono i quali vorrebbero essere
Gli assi della sua politica verso Brusca e lo fa nel mille novecentocinquantasette in un intervento
In un intervento che è stato ricordato stamattina anche dalla dal professor Riccardi da da guitto mi sembra
è un intervento che Fanfani Fanny il nell'aprile mille centocinquantasette quando ottiene la relazione generale al convegno internazionale
Delle due bensì chi parte nazionale è una sorta di democrazia cristiana Democrazia Cristiana europea
E la relazione generale di Fanfani si intitola la crisi del comunismo e la Democrazia Cristiana
Ora
La relazione di Fanfani molto lungo un documento di ottantadue pagine dattiloscritte e la la parte più corposa della relazione è dedicata a un'analisi puntigliosa
Quasi estenuante dei vizi del comunismo e la sentenza di Fanfani e senza appello il comunismo
In crisi ormai evidente è destinato al fallimento Fanfani parla quattordici mesi dopo il ventesimo Congresso del PCUS
E torna con la sua relazione al rapporto segreto di Krusciov
Dice Fanfani le
I cambiamenti apportati da Cucio fognante possono per
Dare un futuro al comunismo nella seconda parte della relazione quella diciamo minoritaria perché si tratta di una
Ventina di cartelli poco di meno Fanfani indica quali devono essere quale deve essere la strategia delle forze
Che in Europa si mi chiamano alla democrazia cristiana
Una strategia
Verso l'Unione Sovietica alla luce della crisi ormai evidente
Della
Comunismo quindi la cosa da notare subito che nella relazione Fanfani stabilisce una preciso di vario o meglio che ci sia differenza tra il comunismo come dottrina
Economica sociale e politica destinata al fallimento e
L'Unione Sovietica che ha una grande potenza territoriali una grande potenza demografico una grande potenza economica
Con cui bisogna fare i conti ora quali sono le indicazioni d'azione che Fanfani da ai convenuti ad Arezzo
La strategia verso New sovietica deve essere una strategia di di analogo
Un dialogo che può essere e sarà più o meno reso ambiguo dalle vicissitudini
E dai cambiamenti della panorama internazionale ma
Dialogo che deve rimanere come
Ispirazione di fondo perché il dialogo con l'Unione sovietica era presente
Porta con sé tutta una serie di vantaggi questo è quello che dice Fanfani nell'aprile mille duecentocinquantasette quindi in un momento in cui Fanfani non ha cariche di Governo ma parla come segretario della democrazia cristiana
Ma questa strategia del dialogo a mio avviso può rappresentare un po'il compendio con la cifra della politica di Fanfani verso l'Unione Sovietica quali sono i vantaggi diritti atto
Il dialogo per
Per Fanfani rappresenta anzitutto i la rimessa della distensione e quasi tautologico momento stesso in cui si stabilisce un dialogo e si attenua Illy pure
Della dello scontro
La distinzione internazionale della ricerca della distensione internazionale può essere vista come il profilo dominante della politica estera di Fanfani non sono personali sovietica ma verso
I ingenerando il panorama internazionale
E il il dialogo il rappresenta la premessa della distinzione un dialogo che va mantenuto
Il più possibile e o deve essere il ricucito nel ma nel momento in cui e il l'Attila sembra spezzarsi e così che si leggono
E che si possono leggere
I gli sforzi di Fanfani di ricucire il dialogo all'indomani della della costruzione del muro di Berlino in genere si ricorda quando si parla di far fare nelle sovietica alla mente va
Alla Bianciotti Fanfani in Unione Sovietica nell'agosto del mille centosessantuno nei giorni precedenti alla costruzione del muro ma interessante vedere anche
Forse soprattutto quello che fa Fanfani nel periodo opposto muro per riallacciare per
Vi allacciare i figli il dialogo fra Busca e le potenze occidentali
Un dialogo ebbene sottolinearlo in cui
Che non vale soltanto per l'Unione Sovietica matti per Fanfani
Deve essere Pollina la proposta che l'Italia lancia a realtà politiche economiche ideologicamente non affini quindi non solo dialogo con l'Unione Sovietica
Ma dialogo anche verso
I paesi
Del Mediterraneo o i Paesi più in generale del sud del mondo in questa
In questa ricerca del dialogo di mantenere i contatti
Con l'Unione Sovietica ma anche con altri Paesi riecheggia la Lezzi uniti La Pira che ogni tanto è che già perché qui come nume stamattina
Ma è facile vedere nella
Dialogo promosso di Fanfani la raffigurazioni un po'dei ponti voluti ed ricercati da dall'attività
E non è l'unico caso in cui
La l'influenza di la Pira appare in filigrana o appare innanzi Mompiano nella strategia Fanfani
Il dialogo quindi come rimessa dell'astensione ma il dialogo e anche importante perché
Permetterà
Di
Introdurre nell'essi co occidentale tende ed espressioni che con grande disinvoltura vengono utilizzate hammam bassa ma cosca se credibilità dalla dall'Unione Sovietica
Temi come disarmo temi come solidarietà internazionale temi come
Pace nel senso più alto del termine
Il dialogo inoltre
Proponente può permettere all'Italia di dall'Italia male alla comunità occidentale nel suo complesso di presentarsi con un vuoto anche qui più attraente più credibile ai pesi
Che sono paesi in via di sviluppo o alla ricerca dell'indipendenza o paesi in via di sviluppo e che possono essere
Attratti negli occhi e sovietica perché magari il messaggio sovietico Tito
Di caratteristiche anche incidentali può essere può risultare particolarmente attraente per Paesi che presumo appena usciti da uno Stato scolo Miale anche qui dice Fanfani
Il dialogo con l'Unione Sovietica permette dati INPS fu formulare una politica più credibile anche verso
I Paesi del sud tributo
Il dialogo inoltre
Per i fan fan e parlo del Fanfani che guida o
Comunque da una sua in più impronta importante nella politica italiana in liquido che va dal mille novecentocinquantotto mille novecentosessantotto cioè in un periodo in cui veramente Fanfani
Si può dire la sua parola e la sua parola diventa politica quando è
E sia in veste di Presidente del Consiglio sia investe del di Ministro degli esteri poi i Governi ma
Il al dialogo con l'Unione Sovietica può rappresentare una sorta di
Grimaldello
Piero provocare la caduta
A me all'interno tutta interna implosione dell'Unione Sovietica
Per essere più chiara che cosa
Cosa pensa Fanfani ma con Fanfani lo pensa anche Gronchi lo pensa anche la Pira partenza
Tutti e tre
E non solo due o tre ritengono che
Una accettare il confronto con l'Unione Sovietica con il mondo sovietico non rappresenti alcun rischio per il mondo occidentale che con tutti i suoi difetti e comunque superiore da questo punto di vista
Alla al mondo oltre cortina
Ma anzi permetterà in una sorta di teoria dei magneti all'italiana di spingere anche avviamento i Paesi e il sistema forse Delmi sovietiche dei Paesi che oltre a Cortina
Per questo dice Fanfani
è importante anche stabilire dei rapporti
Fisici con convincono i sovietici con i Paesi tutte Cortina cioè importante che il leader italiani vado in Unione Sovietica e importante che il leader sovietici magari escluso Krusciov perché una visita di Krusciov Trenitalia e provocherebbe
Tutta una serie di contraccolpi sul piano anche negli ultimi pubblico questo è quello che si tenne ma questi incontri devono essere facilitati
Ed è importante ed è interessante vedere come
Sia questo il quello che scrive Fanfani nel febbraio nel nel suo diario nel febbraio mille novecentosessanta in occasione del viaggio di pronti a Mosca
E
In quell'occasione Fanfani scrive nel diario entro sei mesi
E che viene gettato
Nel
Tirreno politico economico sovietico prima o poi questo semi germogli era
E espressioni più o meno analoghe che riecheggiano il
Linguaggio tipico di la Pira vengono usate da Fanfani nelle
Mille novecentosessantasette quando
A piani in ghiaccio ufficiale
Il
A Roma il presidente del soviet supremo sovietico Bocconi ancorché il caso Fanfani dice quanto sia importante
è avviare dei rapporti anche di carattere personale con i leader sovietici perché questo sport non era a un cambiamento
Nella realtà sovietica
Ora
Quello che ho detto finora ho ricordato finora sono le grandi piste di azione del Fanfani che
Si preoccupa di elaborare e praticare una politica estera italiana di un'Italia che si vede
Soprattutto come membro attivo della comunità occidentale
Vale a dire
IP iniziali di Fanfani che ho ricordato finora sono i pensieri di una del Ministro degli Esteri di un Presidente del Consiglio di un
Paese occidentale che in una prospettiva di carattere globale ritiene che avvicinarsi sovietici porterà tutto no ma sei di benefici alla comunità occidentale presa nel suo complesso
Parallelamente a questo però c'è un aspetto bilaterale dei rapporti con l'Unione Sovietica
Ora
Se si fa una sorta di riassunto compendio di quello che avviene nei rapporti capitale di mille sovietica nel periodo
Indicativamente mille novecentocinquantotto mille novecentosessantotto quello che balza agli occhi è uno strepitoso al momento degli scambi commerciale
Un aumento che in realtà avviene facilitato anzi in realtà viene consentito dalla decisione che viene presa nel mille novecentocinquantasette quindi quando ancora Fanfani
Non è Presidenti del Consiglio e ministro degli esteri del Governo che nasce nell'estate del mille novecentocinquantotto da decisioni dietro c'è ed con l'Unione Sovietica a alla firma regolare di accordi commerciali a lungo termine in genere
Per quattro anni
Si tratta di una scommessa che insieme una scommessa economico una scommessa politica cioè
Con la firma di questa è di del primo accordo commerciale a lungo termine due Paesi scommettono su un incremento notevole periodo interscambi
E così via
Se questa era la scommessa la scommessa è vincente perché nel periodo mille novecentocinquantotto mille novecentosessantatré
Il volume dello scambio bilaterale quadruplicato
E questo viene detto in occasione della visita di del primo vicepresidente del Consiglio sovietico possibile
A.N. mila del gennaio mille novecentosessantaquattro così
Si reca
Dell'Italia di carta a Genova l'inaugurazione della mostra
Commerciale e industriale sovietica va detto che fra l'altro così che nelle il grande
Protagonista dell'aggancio
Dell'economia sovietica all'economia italiana e così in che pone le basi della politiche della
Dell'accordo di Mattei della concluse nell'ottobre mille novecentosessanta
Ma questo non voglio entrare troppo prima nel
Del Reno della
Della dottoressa tribolata che parlerà domani del rapporto tra Fanfani ed ENI di Mattei
Nel periodo mille novecentocinquantanove mille novecentosessantasette il volume dell'interscambio triplica e queste viene notato in occasione della visita di Fanfani a Mosca nel maggio del mille novecentosessantasette
Cosa voglio dire con questo voglio dire che sul piano economico evidentemente c'è un interesse reciproco accresce gli scambi
Ora
Pronuncia un'altra volta e basta il nome Mattei già resistere il volume degli scambi e quando si parla della dell'incremento
Dei rapporti commerciali che l'uso di ATC si pensa Mattei
E in realtà
Mattei il contratto di Mattei agisce come una sorta di grimaldello perché
Permette alle industrie italiane di fare tutta una serie di acquisti vantaggiosi simili in Unione Sovietica
Ma non c'è soltanto Mattei e non già soltanto gli atti
E
Prima di tutto gli atti diciamo l'accordo petto gli atti Cattabiani concluse nel mille novecentosessantasei ma le basi di quell'accordo vengono
Poste nei primissimi anni Sessanta e sarà lo stesso vanità riconoscere che e il mille novecentosessanta che vengono
Che vengono stabilite le pronti le premesse per quello che sarà il grande accorto della FIAT ma non ci sono solo questi e non già soltanto anche qui la Pirelli che fa degli affari vantaggiosissimo i
è in Unione Sovietica accertato miliziani di
Industrie di aziende medio-piccole
Italiane che sono particolarmente allettate
Dalla mercato sovietico anche perché Kruscev continuava a dire che mancata sovietico in piena espansione che di lì a poco vi avrebbe in Unione Sovietica avrebbe superato negli Stati Uniti
è diventato la prima potenza economica mondiale
E l'Italia nel periodo mille novecentocinquantotto mille novecentosessantatré soprattutto in pieno miracolo economico e eh poveretti materie prime e ha bisogno di trovare all'estero le risorse necessarie per mantenere inalterato il
Ritmo di sviluppo altissimo si rivolge all'uso di atti quindi diciamo è un mutuo beneficio
Che si dica naturalmente si noti accolto sereno
Cioè ci devono essere benefici da una parte e dall'altra impianto e beneficio per l'Unione Sovietica e nella possibilità di entrare non solo il mercato italiano ma penso soprattutto alle questioni petrolifere di avere un po'la porta aperta del mercato europeo grazie all'accordo colpita
Quello che
Stupisce ma forse non più di tanto e il è la schizofrenia che esiste tra una vertiginoso un miglioramento dei rapporti economici è una
Un non così ottimale sviluppo dei rapporti politici feto e precisi nel senso che lo dirà
Lo stesso comico quando si reca in Italia nel mille novecentosettantacinque
I rapporti fra i due Paesi sul piano economico vanno alla grande sul piano politico vanno così è così impegno di entrambi deve essere quello di portare i rapporti politici allo stesso livello in cui sono arrivati i rapporti economici
Perché le cose non procedono
Così speditamente sul piano politico
E perché invece perché non si creano una simmetria fra fra
Relazioni economiche relazioni politiche c'è questo ci son problemi di politica interna e variabili di politica interna di cui occorre tenere conto Fanfani lo dirà
Praticamente sempre ogni volta che incontra i sovietici dello dice anche quando in il colloquio va pienamente rilassato
Fanfani non perde occasione per dire dovete scegliere con chi parlare in Italia cioè dovete scegliere se volete parlare contro il Governo italiano o come il Partito comunista
Cioè dovete scegliere l'interlocutore privilegiato nella penisola
E vedo nel mille novecentosessanta e viene conclusi tra due Paesi un accordo culturale che molto più che un accordo culturale in realtà perché si tratta di imbrigliare in qualche modo
Quella che per il Governo italiano era una una sorta di
Cinghia di trasmissione che era le attività dell'associazione Italia Urso con l'accordo culturale che viene
Firmato solennemente in occasione del viaggio di tronchi
A Mosca si stabilisce che ci sarà una Commissione Italo sovietica che controllerà ed era il suo un nulla osta per gli scambi che si riunirà e hanno armi
Però quest'accordo culturale funzione sì ma non tanto da impedire lei di rapporto che rimane molto stretto
Tra i LEA molto stretto sto usando femminismo tra il Partito Comunista e l'Unione Sovietica Governo sovietico e Fanfani io ritiro giorni impropria costantemente all'Unione Sovietica
Questo questo aspetto nonché
Lei in bilancio e quindi delle relazioni Italo sovietiche nel periodo che va dal mille novecentocinquantotto qua mille novecentosessantotto perché
La documentazione ci permette
Per molti versi di arrivare fino alla
A
Alla fine della
All'uscita diciamo dalla Farnesina Sen se non altro di Fanfani
Dando un ritratto
Non uno scenario se volete di luci e di un prezzo umbre nelle relazioni fra d'Italia entrato ma industria ma c'è un aspetto su cui vorrei concludere
Che mi sembra di portare particolare interesse
Un aspetto su cui naturalmente l'assemblea che si è molto interrogata
Quando in Italia
Sì
Si avvia verso Busca portando tutta una serie di messaggi di dialogo di
Di distinzione un dialogo che però va sottolineato non è mai sorriso e più per Fanfani
Che è un ferro anticomunista il dialogo si situa in una se volete in un terreno che è completamente ai Dio logico cioè ideologia
Non hanno un deve entrarci si parla con l'Unione Sovietica in quanto grande potenza superpotenza in quanto soggetto internazionale che è fondamentale
Per per gli equilibri
Globale ora quando Fanfani parla
Di una politica di dialogo da parte dell'Occidente e l'Italia si fa a campione di questo dialogo in nome e per conto dell'Occidente lo fa in piena lealtà o
Quelle che prevalgono sono gli interessi nazionali in altri termini
Vi è contraddizione o no tra gli interessi della comunità occidentale nel suo complesso e interessi nazionali dell'Italia
Anche qui il caso più evidente è quello di Mattei
è evidente che le accuse di petrolio sovietico in quella quantità e a quel prezzo francamente commovente
Con quei sovietici lo vendono a martedì scavi scombussolato e scombussolata vero le regole del gioco petrolifero e rischia di aprire tutta una serie di vacche all'applicazione
Sovietica e non solo in termini petroliferi in quel caso però
Fanfani difende Mattei e sottoposto a un vero e proprio in giudizio parte in tutte le strutture della
è dell'Occidente difende Mattei sotto dicendo in pratica dove dobbiamo difende i nostri interessi nazionali
Ora
Quale che viene prima l'interesse nazionale un interesse della comunità occidentale
A mio avviso Fanfani non vedeva una contraddizione
Ma vedeva una paga interdipendenza fra l'interesse nazionale e l'interesse della comunità occidentale
Il fondo è interesse della comunità occidentale che l'Italia si sviluppi sul piano economico e allora per
Nessuno può
Stigmatizzare nostri eventuali flirt che sono solo economici e niente di più con l'Unione Sovietica
Quanto poi alla
Alta
Quando Fanfani guardalinee sovietica e ente intanto da ipotesi neutraliste
Cioè potrebbe scivolare nell'orbita sovietica come
Qualcuno nelle cancellerie occidentali sembra temere soprattutto dopo
La la visita dell'agosto mille centosessantuno e dopo la costruzione del muro e anche qui dopo Lapresa di posizioni di Fanfani Kitic all'indomani del muro bisogna assolutamente
Ricucire lo strappo e riprendere il dialogo quindi sovietici in questo caso si può parlare di deriva ambientalista di Fanfani
Io ritengo di no ritengo che non sia possibile farlo un po'perché Fanfani
Acquista peso acquista una sua credibilità agli occhi dei sovietici non quanto esponente rappresentanti di un Paese come l'Italia
Ma in quanto rappresentante esponente di un Paese che è dentro la comunità occidentale probabilmente se Fanfani si fosse
Presentato come
Rappresentante di un Paese che sembrava tentennare riguarda le sue scelte
è la società occidentale questa verde provocato una caduta anche della sua credibilità e una caduta soprattutto gli interessi di Mosca a parlare di allocare il confronto
Alla chiudo davvero
Un'altra un
Un altro elemento che mi fa escludere
Una tentazione di natalizia di Fanfani è quello che risulta proprio da Interbanca quello che dice Fanfani sovietici non solo quello che dice
Direttamente sovietici che viene
Registrato nei verbali della conversazione coi sovietici ma anche quello che Fanfani
Riporta nei suoi diari riguardo ai contatti con i soggetti in conclusione mi sembra
Che nel rapporto con l'Unione Sovietica ci sia una compenetrazione di un interesse nazionale
Una categoria che Fanfani naturalmente come uomo di Governo deve tenere presente perché non ce n'è anzi nonno di governo deve tener conto deve salvaguardare interessi nazionali del proprio Paese è tenuta a farlo per la sua funzione
Che non ci sia una contraddizione fra questa e la tutela e la salvaguardia degli interessi della comunità occidentale
Grazie per l'attenzione
Grazie alla professoressa bagnato per questo
Quattro nel quale emerge la strategia di Fanfani rispetta l'Unione Sovietica e che ha individuato in due direttrici possiamo aprire il dialogo come premessa allo distensione internazionale
E anche come strumento per favorire cambiamenti dell'URSS nei quali ha rintracciato giustamente la forte influenza di un personaggio come la Pira
E dall'altra invece questi rapporti bilaterali sul piano
Di scambi accorti commerciali che determinano un forte aumento degli scambi riflettendo però anche gli interessi economici del Paese senza
Per questo pregiudicare la politica occidentale dell'Italia
Bene a questo punto passerei la parola al professor Fabio Grassi Orsini che ci parlerà su Fanfani e la diplomazia italiana prego
Dunque la mia relazione non si può collocare all'interno
Il problema dei problemi est-ovest che hanno caratterizzato questa sessione
Ma riguarda una pagina della storia della diplomazia cioè un problema del
Un fondo di cucina interna
Che è anche difficile per me affrontare con con
Con il distacco dello storico nella mia doppia posizione di ex diplomatico che ha vissuto quegli anni
Che appunto Diana
Generalista storico
All'interno dalla svolta che Fanfani cercò di conti rispetto alla tradizionale politica estera italiana nel suo secondo governo si colloca anche il tentativo di realizzare una rivoluzione diplomatica
Questa nuova strategia Fanfani hanno in politica estera come si sa come emerso anche da questo convegno fu avversata dalla tavola da un'ampia coalizione di fosse trasversali
Da parte della sinistra si criticava il filone Armeni americanismo di Fanfani
Ed il suo preteso gollismo no no all'italiana
E la parte dalla destra
E anche dei liberali ma non minori riserve uno
Formulata anche all'interno del suo partito lo si accusava di essere approvata voi tendenzialmente non solista appiattendo sulle posizioni di Mattei relativa
Si tratta di una polemica esasperata perché il fenomeno orfani soprattutto per quanto riguarda la sua attività internazionale
Fu molto più complesso egli era in realtà la ricerca di un rafforzamento dei rapporti con gli Stati Uniti per poter svolgere anche per conto dell'OPA
Un ruolo regionale il Medioriente e di confronto positivo nei riguardi il DURC a molta distanza da quegli avvenimenti molte di quelle critiche pur comprensibili
Al momento in cui venivano espresse vengono oggi ridimensionate come del resto emerge dalle relazioni che
Nel mille dei relatori che mi hanno preceduto non si può infatti non dargli atto di aver cercato in un momento di cambiamento degli equilibri internazionali e nel quadro delle nostre alleanze di perseguire il tentativo di difendere gli interessi nazionali
E quali siano maggiori critiche
Altrettanto esasperate furono rivolte ai suoi progetti riforma dell'ordinamento del Ministero degli affari esteri e di rinnovamento della diplomazia
A contrastare questi progetti di di riforma furono oltre quella convenzione con l'abolizione di forse qui si è fatto riferimento anche l'establishment le stabilisce
Diplomatico di allora
L'alta di nuovo diplomazia che aveva svolto accanto a De Gasperi e sforzo un ruolo determinante per il reinserimento dei ritardi nel concerto internazionale si sentì minacciata
Il prologo della
Del dello psicodramma che che avrà luogo al momento dell'arrivo di Fanfani a Palazzo Chigi
Fois fu indotto scontro istituzionale Rossi Longhi Martino da una parte Gronchi Fanfani dall'altro sulla cui gravità vi è una vasta letteratura su cui
è inutile insistere via dopo i timori per una manciata presa del potere da parte di un gruppo di fedelissimi
Come è stato ricordato tutti i cosiddetti ma un bravo il cui nucleo principale era costituito da Manzini conti messe Malfatti Marchiori ed altri
Tra questi soprattutto Mazzini e conti avevano collaborato con Fanfani all'interno di un come Italia di un comitato per la politica estera della della DC
E questo naturalmente per una
Ma per questi per la per restare
Stare cioè di allora era
Un fatto non facilmente accettabile
Per quanto si rivolse ideare nel le ragioni del della diplomazia del tradizionale non si può tuttavia negare il fatto che esistesse un'esigenza di rinnovamento dell'amministrazione delle carriere
Degli Esteri progetti riforma ebbero però una battuta
Del resto come
Si vedrà nel cinquantotto cinquantanove che furono realizzate solo parzialmente parzialmente nel sessantasette ma grande di forma che forse
Fanfani aveva immaginato
Dovrà aspettare sino agli animali
Novanta del secolo scorso tuttavia ritengo che quella che viene indicata come rivoluzione diplomatica merita di essere rivisitata per il significato che e saluto nei suoi rapporti con con la sua audizione
Con l'attenzione diplomazia italiana la diplomazia nutriva notevoli sospetti sulle oltranzismo di Fanfani che sembrava essere una nuova aria interpretazione delle alleanze un nuovo giro di valzer che nel passato aveva conosciuto tanto la credibilità dell'Italia
Egli aveva avuto esiti fatali per il Paese si pensava dei circoli
Di Palazzo Chigi che il filo allarmismo avrebbe fatto scivolare intercity impercettibilmente inediti il Paese con il Paese che aveva un'importanza cruciale per la NATO in una posizione oggettivamente in euro io prevista
Specialmente se i socialisti si fossero avvicinati alla riunione
Si temeva che l'approccio dialogante nei confronti dell'Unione Sovietica avete non solo favoriti comunisti ma indebolito la Ragioneria delle alleanze in ferie si credeva che la diplomazia degli affari di Mattei
La diplomazia parallela di la Pira sarebbe stato l'elemento di corruzione del sistema
Erano reazione che venivano dal profondo dalla memoria collettiva
Di un corpo di tecnici che avevano nel loro DNA la tradizione di una grande di diplomazia liberale non erano prive di e qui è queste loro riserve
Le critiche non erano prive di qualche giustificazione
Al tempo poi
Questi diplomatici tradizionale manifestavano loro avversione che l'invadenza dell'industria di Stato nell'economia e ancor peggio gli affari internazionali tanto che la loro bestia nera
Era più più che
Che Fanfani era era Mattei e per certi versi da Pia
Non vi fu una categoria ad essere più alti Fanfani Anna che le stavo dicendo
Divario di Palazzo Chigi dell'epoca
La diplomazia italiana che aveva resistito alla fascistizzando azione
Era riuscito a salvare la sua immagine perdendo la distanza da me da Mussolini non seguendo Vassallo svolgendo un ruolo determinante nella fase armistizio Alpi Siziano e poi affiancando all'azione
Dei Governi bar Badoglio nell'inserimento internazionale dell'Italia
E nel periodo la loro potenziale avevano acquisito grande credito del primo perito repubblicano
La la sua opera era stata cruciale per la sistemazione del trattato di pace nella costruzione del nuovo sistema di
Di alleanza
Con De Gasperi a parte l'episodio della liquidazione di Prunas diplomatici erano riusciti a stabilire rapporti di fiducia e di rispetto reciproco tanto che l'ambasciatore russo era stato segretario
Generare scrisse riferendosi a questi rapporti e la faremo altri momenti idolo della diplomazia
Italiana quello di Cavour quello di Visconti Venosta quello di De Gasperi il gruppo Prunas che aveva come
Suo riferimento alla tradizione della diplomazia liberale anche se molti
Di loro provenivano dal Gabinetto Ciano sia la formato al momento della ricostruzione del Ministero tra Brindisi e sarò inizierà relegato come ricorda l'ambasciatore Ducci
Nei suoi diari attorno ad hoc il quale
Viene sostituito alla fine del cinquantaquattro da Rossi Donghi che va considerato estraneo quel gruppo
Dopo cinque i ricordi fotografa la situazione in un brano dei suoi ricordi
Mi ritrovo in quei giorni in cui avviene il cambiamento del gruppo di comando di Palazzo Chigi
Zotti va a Londra Rossi Longhi diventa segretario generale del vecchio gruppo Bruno si diceva all'estero d'altronde molto bene
Oltre
Zoppia Londra Del Balzo madridista Zardi all'ONU Lanza è andato a Baghdad ma titolo sino
Vi è l'ombra dei ramo meglio si chiamerebbero antro poco assetati
Come sono deve essere riposo e in qualche caso di vendite una delle prime vittime Guidotti che dà luogo a Tokyo
Invece che a bordo
Ma grossi tomi concretamente i sospetti nutrito Ducci si dimostrò mostre noi forse troppo ostinato difensore delle prerogative della diplomazia nei confronti dei gruppi sino a determinare
Quello scontro in
Istituzionale cui abbiamo parlato
Che si rivelò tutt'altro che un uomo di paglia dei
Deve dei nomadi
Ma fa fare
Si è detto non era
Ma
Acclamato dai diplomatici del resto lui stesso
Nutriva non nutriamo una grande stima verso
Verso la di diplomazia criticandolo nel
Per lo snobismo allo spirito di troppo rimbalzo portandolo sensazione di superiorità tecnica che si sarebbe fatta valere nei suoi riguardi
Fanfani venne a Palazzo Chigi con l'intenzione di varare una riforma radicale del ministero e delicati
Si comprende perciò che l'avvento di Fanfani nell'ambito della diplomazia disturbasse insomma
Insonni d'emblée degli ambasciatori
Che erano turbati
Dal fantasma gli stilisti
Nel suo secondo governo come Crispi Fanfani era oltre che Presidente del Consiglio anche Ministro degli esteri russo che Segretario politico del partito
Di maggioranza ed il suo tentativo di rafforzamento e modernizzazione dell'ANCI posti
Posti che speriamo era stato interpretato come un progetto di regime sotto il segno di un riformismo autoritario entro il quale si sarebbe dovuto inserire anche il nuovo corso in politica estera
E la riforma degli uomini
E degli strumenti
Della
Della diplomazia
Questo
Era più o meno
La visione che serviva
A Palazzo Chigi
Per quanto riguarda l'ordinamento del del Ministero degli esteri non vi erano state fino allora introdotte significative riforme
Quelle quell'ordinamento che era stato diciamo così varato con l'ordine di servizio il cinque luglio mille novecentoquarantasette
Fanfani non ebbe tempo riguardi varare nel cinquantotto cinquantanove il progetto non di una grande riforma che avevo in mente
E questo questo progetto era stato preparato da You ma purtroppo non ho trovato traccia né nelle carte di Fanfani negli atti delle Commissioni parlamentari
Evidente e mi domando se postazione trovarsi qualche documentazione nelle carte del personale d'altra parte dello stesso Consigliere vi dico che
Ha fatto una bellissima ricostruzione del dei progetti di riforma del ministero non ne parla
Ma Fanfani lo ricordò nel suo indirizzo di saluto ai nuovi volontari nell'ottobre del sessantasette parlando di un progetto da noi formulato Sindaco sin dal mille novecentocinquantotto quando per la prima volta cui Ministro delle degli estimi poi il progresso fuso sonoramente bocciato davanti alle Camere
Non è chiaro se Fanfani si riferisse alla riforma delle carriere o all'ordinamento del ministero
Dopo la partenza di Fanfani del sessantasei il suo successore Piccioni presentò un disegno di legge di delega al Governo per l'emanazione di norme relative all'ordinamento del Ministero degli esteri
Nella relazione che l'accompagnava il disegno di legge ricordo ritiene riconosceva che l'amministrazione degli affari esteri svolgeva la sua attività strada ostacoli
E difficoltà ad ogni tipo individuava quattro punti fondamentali vetustà e disordine delle norme giuridiche che regolano l'Amministrazione eseguita
Di di fondi di bilancio scarsezza di personale insufficienza del delle attrezzature
Ritornato per la terza volta all'elezione del ministero del sessantasei
Fanfani avvalendosi di quell'ampia delega guardo la riforma una riforma con il decreto presidenziale
Diciotto gennaio diciotto diciotto cinque gennaio sessantasette essa riguardava di affermazione della specialità del Ministero degli esteri della carriera diplomatica del ruolo di coordinamento nel campo delle attività connesse con la politica estera
Ma il DPR diciotto non la portò significative modificato l'apparato centrale salvo introdurre una migliore puntualizzazione delle funzioni delle dichiarazioni delle direzioni
è una più precisa regolamentazione dei poteri di coordinamento della Segreteria Generale
Vi fu anche la creazione di uffici RSPP ricerca studi programmazione
Dell'istituto diplomatico del comitato consultivo degli italiani all'estero serie cinquantotto Fanfani non poté mettere mano le forme di cadere cosa che feci nel sessantasette comma con il DPR diciotto
Improvvide alla fusione delle carriere dell'emigrazione gli addetti commerciali
Con la carriera diplomatica
Bisogna riconoscere che egli riuscì dove Crispi grandi Ciano erano falliti non si può dire che
Sul momento fusione delle carriere fosse digerito senza problemi specialmente da parte di giovani diplomatici che furono danneggiati dello scavalcamento dei funzionari provenienti da ricavi dell'emigrazione gli addetti commerciali
Questo fuori mio caso
Gli altri
Gli altri colleghi
Più volte nel corso degli anni la carica di provata era stato accusato di essere una casta reclutato avere delle classi alte poco sensibile cambiamenti sociali scarsamente sensibile alle istanze democratiche
Mentre gli applicativi erano presentate come più rappresentative
Della
Della modernità
E e quindici se ne faceva anche una questione di carattere sociale
Non si può dire che qui che che questa unificazione delle carriere
Avesse prodotto una rivoluzione sociologica
In un'inchiesta sui diplomatici condotta da Carlo Maria Santoro insieme con le sue entrare Panebianco nell'ottantasei che riguardava
Il perito settanta sessanta settanta si nota come in fondo ancora il numero dei figli degli ritrovarci fossero forse abbastanza alta comunque più alto di quello dei
Dei militari diciamo così
Delle carriere dell'esercito
Numero più alto la componente privata quella rappresentata la borghesia professionale
Scarsa scarsamente né quella del richiedente di delicate che categoria impiegatizia e
Però comunque
Queste riforme profanare portarono a conferire nella percezione esterna un'immagine più moderna della ditta della diplomazia
Cosa diversa invece dall'alto percezione dei diplomatici in questa inchiesta si si vede che appunto di provarci
In sostanza nel campione interrogato manifesta un certo grado di insoddisfazione per l'organizzazione del lavoro
Insufficiente applicazione delitti tecnologie e anche i bassi stipendi all'estero
Quindi in sostanza nel
Nelle con il Governo secondo Governo
Fanfani non sicure non siete diciamo non si realizzò quel progetto riformatore l'unica diciamo via
Che Fanfani aveva per poter
Gestire mi militare nel cuore
Qualche minuto
Ho
Qua
Diciamo premi tre minuti B
L'unica via per far fare mie fu quella di un grande movimento che fuoco anche diciamo molto criticato
Sul Siberia sul monitor luglio stanchi disse che finché era un tentativo di allentare i rapporti con l'Alleanza atlantica
Attribuire la responsabilità della purché il
Delle
Il degli amici della NATO e giovani funzionari di Palazzo Chigi
E in realtà questo questo movimento portano favore chapeau del del vertice del Ministero degli esteri non sto qui a descrivere ma lo farò nella relazione
E anche un un avvicendamento delle delle grandi enti nelle grandi ambasciate
Che porta al ramo così
Molti
Molti esponenti restare scelta
Occupare sei dei minori
Quale
Punizione ma
Il la posizione più forte fu quella di Rossi Longhi richiamato dopo pochi mesi da Parigi ieri inviato a
Ad Ankara
D'altra parte
Per potere effettuare questo
Questo cambiamento al vertice del del ministero Fanfani dovete rigore oltre che avevamo a otto aderire ad una serie
Di persone che
Che in realtà non avevano
Non avevano nemmeno in grado per per ricoprire certi incarichi gli altra direzione
Per quanto riguarda la segreteria
Generale
Dove dovetti chiamare De Ferrari si alzava che era
Che era un funzionario
Alquanto sbiadito ed esterno al nucleo originario rinnovavo ma che aveva all'epoca il grado di ministro
Allora volta innova o portarono alcuni funzionari più anziani che erano estranee all'establishment molti giovani
Ma in realtà questo questo gruppo tranne diciamo alcune vicende
Alcune personalità come Mazzini e conti
Poiché costituire uno un
Non
Costituirà un gruppo
Permanente
Lasciato il Ministero Fanfani
Invito accolti M. serie di andare all'estero
E con
Sotto il governo
Pella segni si ebbe poi una
Una una rete
Estrapolazione
Sostanzialmente cosa si cosa si deve dire
Che
Le intenzioni di di Fanfani a procedere
Ad una riforma del ministero
Era diciamo giustificato
Da esigenze di rinnovamento di un apparato che era rimasto praticamente
Immutato dal momento del nella sua
Ricostituzione
E questa esigenza fu
Abbastanza seri
Sentita si ripropose
Ancora nel
Negli atti negli anni settanta
Il problema lo shock che litri secondo Governo Fanfani
L'episodio di ma umano
Comportò
Nella diciamo
In questo in questo corpo del della ditta garanzia foot fu tale
Che
Si determinò men un in realtà un
Un UNIMED immobilismo nonostante ci fossero delle delle figure delle grandi figure come Quaroni come Ducci come Veronica Capano come Montello come altri
In realtà si chiude un po'Riccio mentre poiché
Negli anni e sei susseguenti questo problema della reazione alla politicizzazione si andò attenuando e anche il Ministero degli esteri non non
Fu esente diciamo così
A un certo grado di di politicizzazione
Nei funzionari più giovane entrate dopo il sessantotto che avevano fatto non aveva fatto a tempo di essere uomo che erano entrati in carriera troppo tardi per conoscere e che non l'avevano a che fare
Con loro dal punto di vista culturale si era formato per la una leggenda
Attorno al progetto inattuato di Fanfani
Ricordo che in una tumultuosa riunione del gruppo formare che si occupava della riforma del ministero l'ambasciatore Gaia allora segretario generale
Rivolgendosi ai giovani forse funzionari riformatori esclamò polemicamente allora volete fare come Crispi ed uno di questi rispose cioè Conte
Ci accontenteremo di fare come Fanfani
In realtà era una battuta e chi da pronunciare grandi luce lontana politicamente da contratto
Ma
Questo vuol dire che Fanfani
Forse in anticipo l'esigenza di una riforma degli strumenti della politica estera e
A
E che abbia cercato di individuare le vie
Per una politica estera più autonoma e rispondente a quelli che lui considerava gli interessi nazionali si è tuttavia quella ricerca legittima non sempre non sempre era
Era basata su una realistica considerazione dei rapporti di forza interni e internazionali e anche
Di quelli che erano i punti di vista
Della diplomazia non deve sorprendere però che alcuni giovani diplomatici potessero negli anni settanta quando i rischi non erano milioni cadere nello stesso generoso
Stessa generose terrore per così dire di Fanfani proprio probabilmente divisori cambiamento
Fu a richiamare il ricordo
Di Fanfani ormai quasi dimenticato giustamente si si può considerare Fanfani un po'grande percorso
Grazie al
Professor Fabio Grassi Orsini per questa relazione in cui ha ripercorso il complessa articolata il difficile rapporto tra Fanfani Ministro degli esteri e la diplomazia italiana questo clima intimoriti sospetti che determina anche il venir meno
Di un rapporto di fiducia tra la diplomazia e il Ministro degli esteri
E lo ha visto in tutte le sue diverse fasi ho notato che il professore
Grazie Xenia tagliato molte partite mentre il tuo lavoro e quindi
Quando rivedremo il testo agli atti naturalmente potremo accogliere altri aspetti
Che lui a
Studiati bene a questo punto passiamo a quella che è l'ultima relazione della nostra giornata
Affidata la professoressa Angela villani sul tema Fanfani l'ONU e la politica italiana di distensione prego
Grazie Presidente il mio intervento si occupa di un aspetto della politica estera di Fanfani che è stato più volte ricordato evocato semplicemente
Durante appunto questa giornata di lavori
Quella che è l'intenzione appunto di questa analisi
Che vi propongo era quell'appunto di valutare l'attività di Fanfani all'interno dell'organismo in sotto
Diciamo in qualità diversa dal Presidente del Consiglio piuttosto che da ministro degli esteri poi da Presidente dell'Assemblea generale
Nel decennio che va dal mille novecentocinquantotto al mille novecentosessantotto
Una premessa brevissima iniziale le Nazioni Unite hanno rappresentato un punto di riferimento essenziale per la politica estera italiana
Prima della missione questa attenzione per l'organismo era legata principalmente alla completa riabilitazione politica e morale del Paese
è al più generale di riconoscimento della svolta democratico operata dalla classe dirigente antifascista una svolta effettuata anche attraverso
L'adesione ai principi della cooperazione internazionale sanciti dalla Costituzione
Più in generale la diplomazia multilaterale ma risultava particolarmente congeniale ad una media potenza come l'Italia che soprattutto nel secondo dopoguerra utilizzo le organizzazioni internazionali per perseguire importanti obiettivi di politica estera
Con la missione vini che sappiamo avvenuta nel mille novecentocinquantacinque interesse per Roma assunse connotati nuovi legati alla contesto generale
è I sui riflessi diciamo sulla politica estera italiana
Infatti l'ingresso nell'organizzazione coincide a i primi anni di attività dei italiano all'ONU coincidono con quella fase particolarmente dinamica e di aspirazione globale della politica estera italiana che è racchiusa nella forma del mio atlantismo
In questo senso l'onere ha rappresentato un contesto ideale per testare per perseguire questa aspirazione politica questa formula politica poiché al suo interno si sommavano e si sovrapponevano dinamiche diverse
Dai rapporti coi Paesi socialisti a quelli con i Paesi alleati in in particolare con gli Stati Uniti ma ancora di più i rapporti e le relazioni con i Paesi del Terzo Mondo che cominciano ad essere protagonisti dell'attività
E del dibattito all'interno dell'ONU soprattutto all'Inpa partire dagli anni Sessanta
E verso i quali l'Italia dimostra un interesse notevole della formula del mio atlantismo inutile ricca ribadirlo Fanfani fu uno dei protagonisti indiscussi
Come anche il futuro non sostenitore del ruolo del dell'ONU e costantemente ne porto avanti il tentativo di valorizzazione di rafforzamento
Differentemente dai Governi che inaugurarono la politica italiana all'ONU
Quindi fra cinquantacinque il cinquantotto
Fappani aveva una missione precisa delle Nazioni Unite è nella definì come il foro più adatto alla ricerca di un colloquio costruttivo fra gli attori del sistema internazionale
Non invece volendo riprendere un'espressione felice della professor Fabio Grassi Orsini
Il teatro operativo della solidarietà occidentale come era stato appunto per i Governi precedenti al secondo opprimono avviato Fanfani insomma come lo vogliamo definire
La posizione quell'appunto di Fanfani dei protagonisti appunto delle auto tantissimo intendeva quindi privilegiare il dialogo con i Paesi neutrali e intendeva distinguere l'Alleanza atlantica dagli interessi diretti
Delle potenze coloniali invitando ad adattare l'alleanza stessa quelli che erano gli esiti del processo di delle quote di decolonizzazione
E alle nuove sfide poste dal primo disco ed internazionale tutti aspetti questi che è
Come è stato ampiamente sottolineato erano riconducibili a quella ricerca di status internazionale con la ricerca di prestiti di visibilità del Paese
Che è stata collegata da alcuni a quel recupero di ruolo e di identità del Paese appunto nel secondo dopoguerra
Ma si riferivano anche ad un altro nodo sale che il sistema politico italiano intendeva a si avviava sciogliere
Che era quello della prospettiva di un coinvolgimento del Partito Socialista nell'aria di governo e riferimento alle Nazioni Unite serviva come terreno di incontro fra la Democrazia Cristiana il Partito Socialista
Quest'ultimo legato ad un'immagine delle Nazioni Unite come centro di una coerente politica italiana che ha si occupasse di disarmo di distensione internazionale di sicurezza collettiva
Queste sono sono costituiscono le premesse dell'azione di Fanfani all'ONU che
Analizzerò in sintesi distinguendo le in tre periodi diversi ovviamente non soffermandomi sugli aspetti specifici
Sua su molti aspetti specifici dell'azione italiano all'ONU vista appunto vista la ristrettezza dei tempi ovviamente riservandomi di approfondire questi questi aspetti come nella
Alla stesura del della relazione da consegnare agli atti
La prima occasione per verificare la ressa della di questa strategia politica quella Fanfani era fu rappresentata dall'esperienza appunto del secondo Gabinetto
Fanfani
La distanza in politica estera rispetto agli esecutivi precedenti era già visibile negli accordo programmatico che
Esprimerà si regge una impegno ad una presenza consapevole nell'ONU e nelle altre organizzazioni internazionali con l'obiettivo di allargare l'aria di libertà e prosperità
Soprattutto nel Mediterraneo nell'Europa orientale
E nell'estate del mille novecentocinquantotto relativamente appunto all'area del Mediterraneo del Medioriente diciamo del Mediterraneo allargato la crisi Giordano libanese mi sia la prova queste linee programmatiche
Come sappiamo il Presidente del Consiglio sollecitò l'intervento delle Nazioni Unite per una soluzione pacifica alla crisi esposto l'accento dall'azione militare ad un più completo piano di stabilizzazione di sviluppo economico della regione mediorientale
Rispetto al precedente piano Pella
Il progetto Fanfani ampliava la prospettiva e l'ampia ad una dimensione che risultasse meglio accetta tutti i Paesi coinvolti dal blocco socialista sino all'Egitto
E uno strumento che potesse in qualche modo fornire garanzie politiche collettivamente condivise
No non poteva costituire quindi una cornice politica multilaterale di un programma di modernizzazione dell'aria che aveva l'obiettivo sicuramente di arginare l'influenza sovietica sul nazionalismo arabo ma anche di
Tentare di trovare delle soluzioni
Al problema più ampio macroscopico del conflitto arabo israeliano
La proposta di Fanfani arrivò in un momento particolarmente favorevole perché come sappiamo le amministrazioni Siena quel stava rivedendo l'approccio del contenimento in Medioriente in termini di cooperazione economica e non solo militare
E per questo motivo gli Stati Uniti si mostrano particolarmente ricettivi rispetto ad alcune delle indicazioni che arrivano dagli alleati Italia compresa
In particolare insistenza sulla cooperazione economica e sull'approccio multilaterale consentiva la potenza egemone di sottoporre con forza il concetto di Baden sharing I partner occidentali rispetto alla cooperazione nelle aree arretrate
è appunto i partner occidentali sarebbe stato richiesto da allora di partecipare alla competizione con l'Unione Sovietica nel terzo mondo
Della proposta di Fanfani invece il riferimento all'ONU non passo non fece pressa sulla mi
Stazione americana come già nel caso del satellite fatti gli Stati Uniti apparivano riluttanti ad assegnare all'organismo
Funzioni e competenze in materia di assistenza ai Paesi in via di sviluppo preferendo le invece strumenti multilaterali meno ampi e di sicurezza in ogni americano
L'autunno successivo la delegazione italiana non un manifesto all'interno del dibattito generale in Assemblea il proprio interesse per le proprio per problematiche molto simili per un legate e più generalmente al processo di decolonizzazione allo sviluppo tutto economico sociale del terzo mondo
Non possiamo però dire che in questa prima fase o perlomeno durante il periodo che va nell'autunno del cinquantotto a i primi mesi del cinquantanove che ci fu una presa di posizione netta o diversa rispetto al par alto in relazione alle politiche colonialista e discriminatori di molti Paesi alleati e amici che erano ad esempio la Francia per la questione algerina piuttosto che è il Sudafrica per la politica di apartheid o per la questione del sud-ovest africano
Ho anche la Gran Bretagna per molti territori ancora dipendenti o nello stesso caso di Cipro
Quindi pur rilanciando quella politica di differenziazione che intendeva sfruttare la così detta scelta anticolonialista del Paese in origine all'impegno programmatico non ebbe modo nel tempo probabilmente di realizzarsi né allora né in altri contesti
Sicuramente risulta determinante l'opposizione della destra democristiana che interpretava la politica del Presidente del Consiglio anche le Nazioni Unite principalmente come un lasciapassare per l'apertura a sinistra
Sicuramente può esso fu un aspetto fu parte integrante della visione Fanfani Anna questo avvicinamento alla sinistra veniale ma è altrettanto vero che dinamismo internazionale del Paese
Spinto dal boom economica delle potenzialità diplomatiche aperte nel bacino del Mediterraneo poteva sicuramente recare un contributo diverso all'Alleanza atlantica avvicinando le istanze dei Paesi neutrali alle posizioni accidentali
E conferendo forse finalmente all'Italia quel ruolo di ponte al quale aspirava per avere uno Stato spione elevato all'interno dell'Alleanza stessa
Allora questa stessa aspirazione cono dava anche la richiesta di partecipazione italiana ai dibattiti sul disarmo dentro le Nazioni Unite anche qui anche per Fanfani questo punto fu fu prioritario come terre i mi esecutivi precedenti
Oltre stimolare la ripresa dei negoziati interrotti nell'autunno del cinquantasette egli si preoccupò di trovare spiragli di dialogo
Con il blocco sovietico esprimendo un esegeta di un'esigenza però più ampia tesa a favorire la distensione est-ovest e ad affrontare il tema del disarmo non semplicemente in chiave anti comunista
Il secondo momento di analisi dell'attività di Fanfani all'ONU riguarda le due esperienze da Presidente del Consiglio
Fra il mille novecentosessanta al mille novecentosessantatré quelle esperienze che preparano la svolta a sinistra e in quella fase Fanfani la delegazione italiana all'ONU dovette confrontarsi con l'inizio di una stagione di intensi battiti a palazzo di vetro
Dove in cima all'agenda politica dell'organizzazione di sul Tavano in maniera molto più accesa rispetto che in passato i temi della decolonizzazione della lotta alla discriminazione razziale insieme alla battaglia per lo sviluppo punto del Terzo Mondo e alle istanze che è
I paesi nonna non eliminati avanzavano rispetto alla riforma dello stesso organismo internazionale
L'atteggiamento di fondo del Presidente del Consiglio e dei rappresentanti italiani a New York restò ancorato alle tendenze già espresse negli anni precedenti ma mostrò alcuni limiti evidenti
Innanzitutto un limite fondamentale della delle condotte italiana in questo qui in questa fase è sicuramente la vicenda altoatesina che come è noto iscritta all'ordine dal giorno dell'Assemblea generale nell'autunno del mille novecentosessanta e determinò a partire da questo momento un contegno estremamente cauto su tutti i temi legati al principio di autodeterminazione dei popoli
Questa cautela fu particolarmente evidente citiamo un caso forse più eclatante fra altri in occasione della crisi in Congo durante la quale in Italia come membro non permanente del Consiglio di sicurezza
Sostenne il ruolo dell'organizzazione nella gestione della crisi appoggiando anche l'azione del segreto appoggiando sicuramente l'azione del Segretario generale è la missione di peacekeeping peacekeeping messa in campo
Non espresse tuttavia alcuna condanna esplicita nei confronti del Belgio anzi ne sosta nelle ragioni quando fu richiesto l'intervento del dell'uno nella regione secessionista del Catania
Fanfani il suo Governo si trovano dunque a ad essere difensori ad oltranza del principio del dominio riservato tale difesa però fu effettuata
Bisogna sottolinearlo non senza ricercare una comune linea occidentale che potesse smussare le posizioni più intransigenti di Bruxelles
E così come per il Belgio anche nel caso del Portogallo della Gran Bretagna della Francia dello stesso Sudafrica l'Italia sento sempre di far passare formule di compromesso per evitare di soluzioni sanzionatoria è di perdere così consensi fra gli stessi Paesi anticolonialisti
Un altro aspetto che influisce sulla condotta italiana fu quello che riguardava in particolare i rapporti con l'Unione sudafricana che Roma non intendere incrinare vista l'importanza di quel mercato per molte industrie nazionali
Pur condannando con maggiore convinzione rispetto agli anni precedenti la politica di apartheid nel corso degli anni Sessanta i rappresentanti italiani al loro evitare uno scempio di aderire alle richieste di sanzioni economiche al Governo di Pretoria
E anche quando tali richieste si concretizzarono nell'embargo le esportazioni di armi in Sudafrica Alitalia stento a lungo ad allinearsi alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza come del resto
Presentarono molti altri partner occidentali dunque solidarietà di campo interessi economici è questione altoatesina contribuirono a frenare quel processo di differenziazione dalle posizioni colonialista e di molti alleati che Fanfani aveva tentato di affermare
Ciò non impedì che durante il dibattito sulla dichiarazione contro il colonialismo a dicembre del sessanta Alitalia si schierarsi dalla parte dei Paesi in via di sviluppo esprimendosi a favore delle loro proposte
Così come non limito la tendenza generale costanti a richiedere l'intervento dell'ONU nel corso delle numerose crisi internazionali si susseguiranno nel corso del decennio
L'insistenza sulla valorizzazione dell'organismo trovo completa applicazione anche nel sostegno finanziario e logistico alle missioni di peacekeeping quelle già attive quelle diciamo messe in campo nel corso degli anni Sessanta
Ma fu evidente anche in un altro settore quello della gestione della crisi finanziaria di cui comincia a soffrire l'organismo a partire dai primi anni Sessanta
E differentemente da molti partner occidentali Roma ci dà ordini Silicon sono disposti ad accettare contributi differenziati per i Paesi del terzo mondo accertando di sostenere in parte l'onere aggiuntivo che deriva appunto da queste riduzioni di spesa
Sempre in base alla linea diciamo così della moderazione inoltre non aderire alla richiesta di sanzioni la richiesta che negli Stati Uniti per i Paesi morosi
Verso i quali riteneva invece di si dovesse esercitare si dovessero esercitare i più efficaci pressioni diplomatiche
Nella prospettiva sempre di promuovere l'efficienza delle Nazioni Unite Fanfani appoggio anche le istanze di riforma che provenivano dai Paesi afroasiatici e latinoamericani
Insieme agli illustri esponenti della diplomazia italiana fra cui va ricordato l'ambasciatore Ortona era convinto che rafforzare il gruppo dei Paesi non impegnato i e accogliere alcune delle sue richieste potesse servire per isolare i Paesi socialisti mitigato né in parte l'offensiva soprattutto all'interno delle Nazioni Unite
E nel momento in cui l'organizzazione si confrontava con queste istanze di cambiamento è
Era infatti necessario per tutti i Paesi occidentali abbandonare atteggiamenti difensivi
Accogliendo quindi le proposte di multilateralità azione degli aiuti è di ampliamento dei Consigli permanenti
Rispetto a quest'ultimo punto già nel sessanta il Governo italiano come unico Paese occidentale sponsor Rizzo una proposta che poi divenne operativa come sappiamo soltanto tre anzi tre anni dopo con anche grazie alla mediazione italiana
E lo stesso tempo Fanfani sostenni anche la richiesta di dei Paesi non impegnati di partecipare ai negoziati sul disarmo Ginevra e in quel contesto si spese per mediare tra le diverse istanze presenti all'interno dell'organo dando un contributo di idee
Alla realizzazione di un compromesso parziale sulla questione della sospensione dei test nucleari nell'atmosfera
L'esperienza fatta nei primi anni Sessanta loro quindi può essere sintetizzata in qualche modo nella
Generi nella ricetta della mediazione fra interesse accidentali a richiesta del terzo mondo
La stessa tendenza che ritroviamo ampliata relative per la viversi durante l'ultima fase che prende in considerazione
In maniera molto veloce sintetica che è quella relativa ai Governi all'esperienza dei Governi di centrosinistra
Fanfani dare il proprio contributo a questa fase politica ritornando al Ministero degli esteri come sappiamo a marzo del sessantacinque
E gli obiettivi principali esposti dal neoministro nei giorni successivi all'incarico rispetto appunto alla politica italiana non riguardavano il superamento generale della crisi dell'organismo
Per riaffermare me sia il ruolo di mediazione dei conflitti che per attribuirli caratteri di universalità oltre alla ripresa dei negoziati sul disarmo questi obiettivi furono gli stessi che a distanza di qualche mese fa Fani perseguiti
In qualità di Presidente della ventesima sessione dell'Assemblea generale
L'elezione a giusto una brevissima parentesi rispetto appunto a questo a questo episodio risorse come sappiamo l'impasto nato nell'estate del mille novecentosessantacinque dalla difficoltà
Di designare un candidato non comunista la guida dell'organo
A settembre la candidatura del leader democristiano divenga una prospettiva ottimale sia per gli alleati che per i Paesi socialisti è riscosso un consenso pressoché unanime persona schiera dei Paesi non impegnati
Questi ultimi apprezzarono il impegni italiana e di Fanfani in prima persona rispetto a Bari aspetti mi riferisco per esempio alla proposta di moratoria nucleare di cui ha parlato in maniera assolutamente esaustiva il professor Mudima rispetto alla quale probabilmente e in questo consesso appunto di sostegni all'azione di Fanfani è bene ricordare che quella proposta aveva avuto anche il pregio di coniugare in qualche modo la salvaguardia dell'interesse italiano
Con molte delle esigenze che provenivano in quel momento dei Paesi non impegnati
Sicuramente l'impegno di Fanfani viene sottolineato è notato anche da questa schiera di Paesi anche rispetto all'impegno crescente di Italia Nostra per l'assistenza alle aree arretrate
è proprio a partire dalla metà degli anni Sessanta Italia comincia a fare proprio un concetto di sviluppo che anticipava per la diversi considerazioni sorde alto sorte al termine della prima decade dello sviluppo dell'ONU
Mi riferisco in generale alla rivalutazione dei fattori sociali alle problematiche della redistribuzione del reddito dell'occupazione oltre che all'arrivo a
Quindi aspetto diciamo di di approcci specifici quindi quello dell'assistenza tecnica e del utilizzo del canale multilaterale
Come strumenti più adatti a raggiungere l'obiettivo obiettivo di uno sviluppo umano onnicomprensivo dunque
In questo contesto è in questo momento particolare Italia attribuì allo comincia ad attribuire all'ONU il ruolo di una sede della sede neutrale forse più adatta non solo a coordinare le politiche di aiuti ma probabilmente ad elaborare quei principi generali
Di una strategia globale per lo sviluppo
I due aspetti salienti dell'attività di Fanfani sia come Presidente dell'Assemblea generale che come Ministro degli esteri
Sono essenzialmente quello che riguarda la soluzione dei conflitti quindi l'assegnazione al al nono di un ruolo di mediazione in quel contesto
è la questione della rappresentanza finanze all'ONU
Diciamo che impegni tagliano risolvere la crisi finanzia dell'organizzazione serviva ed era funzionale a restituirle capacità operativa quella capacità dello Statuto le assegnava e dunque si dalla crisi dominicana sino alla controversa indo pachistana
è in particolare nel caso del conflitto il sud-est asiatico fino alla guerra dei sei giorni la richiesta italiana era sempre quella di un intervento concreto dell'ONU piuttosto che di semplice appelli al buonsenso
A ciò si aggiunga che il richiamo all'organizzazione consentiva ancora una volta di superare le divergenze all'interno della maggioranza di Governo in merito alle scelte internazionali del Paese e questo era particolarmente evidente nel caso del Vietnam ma che in quella fase rappresentava
Argomento di discussione accesa presso l'opinione pubblica italiana rispetto al quale la maggioranza di Governo concordava sicuramente sulla necessità di una soluzione politica al conflitto con il contributo dell'ONU
Sulla questione cinese soltanto un breve un breve cenno visto che sarà oggetto di un altro specifica relazione domani
Mi preme ricordare semplicemente che l'apertura dei rapporti commerciali compitino avvenuta nel corso del sessantaquattro aveva ragioni lontane nel tempo per l'Italia era è si inseriva
All'interno di quelle alla prospettiva di apertura i Paesi socialisti già inaugurata nella alla fine degli anni Cinquanta e di cui già ci ha parlato la professoressa bagnare che può essere
Indicata indicativa appunto anche dell'atteggiamento avuto nei confronti della Cina Popolare
Nel sessantacinque oltre alle motivazioni economiche altri fattori contribuire ad assegnare la questione per un valore determinante
Sicuramente le considerazioni dimore di Fanfani in varie occasioni soprattutto agli Stati Uniti riguardavano
All'evidenza del conflitto sino sovietico l'assenza della Cina i dibattiti sul disarmo il ruolo di Pechino nel che nella crisi del sud-est asiatico
A ciò si aggiunga il fatto che italiana Lizzano anche quella che era la progressiva erosione della linea statunitense all'interno dell'ONU la cosiddetta linea della questione importante
Una linea che è secondo l'Italia andava ridimensionate rivista tentando di trovare delle soluzioni soluzioni che l'Italia in testa e trovare in erano dell'ONU prima sondando la disponibilità di quei Paesi che erano più disposti a modificare diciamo così questa questa prospettiva
L'iniziativa diplomatica e già del sessantaquattro rispetto a Belgio Canada in parte anche al Giappone appaia partire dal mille novecentosessantacinque si pone idea si ripropone anzi l'idea di un comitato di studio per la questione
Il Dipartimento di Stato e mi avvio alle conclusioni non ma ovviamente non è bene entusiasmo per la proposta del Comitato di studio in generale
Identico a questo attivismo Fanfani hanno all'ONU nel nostro caso come un aspetto della politica di presenza che è stata più volte evocata
Oggi per identificare in qualche modo un aspetto della politica estera italiana di quegli anni
Certamente la valorizzazione dell'organismo proposta da Fanfani dall'entourage politico che lo circondava e sosteneva la sua linea politica aveva l'indubbio significato di Rende costi di rendere possibile il coinvolgimento degli Alia in alcuni dei dibattiti di maggiore rilevanza internazionale ma ridurre il contributo italiano ha questo cliché hashish della politica di presenza o forse semplicistico
Probabilmente è più opportuno sottolineare che questa ricerca di prestigio e visibilità in un contesto multilaterale come quello dell'ONU non costituiva Obiettivo fine a se stesso ma strumento per affermare
La Provincia il sistema internazionale probabilmente per strutturare costruire una linea di politica estera
Oltre che per coniugare l'interesse nazionale cooperazione internazionale quindi i sacchi Italia e Fanfani in particolare lo so la sua vocazione alla mediazione come contributo alla distinzione est-ovest e valorizzando il patrimonio di ottimi rapporti col terzo mondo
E la politica di apertura inaugurata nei confronti del blocco sovietico soprattutto sul piano economico
E Fanfani fu fra coloro che vi dell'ONU proprio come luogo della possibile mediazione ma anche per loro lo spazio per la pratica gestione dei rapporti con gli alleati di conseguenza per la per la cura degli equilibri di governo era infatti palese che il richiamo all'ONU come organismo super partes continuasse a svolgere l'utile al ruolo di appianare le divergenze appunto fra le due componenti maggiori
Del centro e del governo dei Governi di centrosinistra inserendoli in un contesto nel quale la politica di pace della sicurezza nella sicurezza
Cavallo di battaglia della DC poteva trovare la collocazione più consona alle aspettative dell'intero centrosinistra quindi alla vigilia della quinta legislatura Fanfani Consegna alla I Governi successivi una tradizione politica che ormai è inserito nella sì mi che fra i pilastri della politica estera italiana che è nel mille novecentosessantotto vedi d'Italia essere appunto fra i maggiori Conte che non sono sostenitori del suo ruolo ma in prima già di contribuenti i contribuenti risultando appunto all'ottavo posto tra i sostenitori del bilancio ordinario dell'organismo grazie
Grazie alla professoressa villani e per questo questa relazione in cui ha ripercorso il ruolo di Fanfani di fronte all'ONU nell'arco potremmo dire di un decennio cinquantotto il sessantotto
Con particolare attenzione come abbiamo ascoltata i temi della decolonizzazione del terzo mondo della distensione internazionale del del disarmo
Ma tutto in una linea in una prospettiva in nel quadro di una
Ricerca di mediazione tra potenze occidentali appunto Terzo Mondo del blocco sovietico
Con questa relazione abbiamo chiuso
Le relazioni previste per la seconda sessione del convegno e quindi a me non resta che darvi appuntamento domani mattina alle nove e quarantacinque per la terza sessione sull'Italia Europa nel Mediterraneo
Che si svolgeranno nacque immane la Sala del Cenacolo della Camera dei deputati
Grazie e buonasera a tutti