"Per la radio"

I lavori di questo convegno
Vorrei prima di dell'apertura ringraziare intanto l'onorevole Andrea Borri presidente della commissione parlamentare di vigilanza
Il garante dell'editoria professor Santaniello il direttore generale della RAI dottor Biagio Agnes i vicedirettori generali
Presenti i consiglieri della RAI i direttori di rete e testata agli altri intervenuti credo che l'elenco non
Dovrebbe diventare molto lungo
Ringrazio della partecipazione che probabilmente sottolinea l'interesse che ha il tema radio che con questo convegno vorremmo discutere riproporre all'attenzione Rutelli e tutte le forze politiche del mondo delle comunicazioni di massa
Per
L'introduzione al convegno do la parola a Vincenzo vita responsabile della sezione comunicazioni di massa
Del Direzione del Partito comunista
La radio è un piccolo-grande medium la sua comparsa su scala industriale negli anni venti aprile era dei mass media
Fu una rivoluzione per molti versi inedita
Le scoperte dei caratteri della stampa o della pellicola cinematografica
Hanno segnato la civiltà mondiale in modo indelebile
La radio però ha prefigurato gli odierni tempi della comunicazione per il suo carattere insieme universale individuale
Per l'intrinseca capacità di mutare profondamente le abitudini della gente la trama della vita quotidiana
Se ne rendeva conto pienamente Bertold Brecht
Il quale coglieva la portata straordinaria di quella scatola elettrica che potrebbe essere per la vita pubblica il più grandioso mezzo di comunicazione
La radio egli aggiungeva non dovrebbe esaurirsi nell'organizzazione dei resoconti dei governanti ma deve trasformare i resoconti dei governanti in risposte alle domande dei governati
Brecht fu tra gli osservatori più acuti della in sorgente cultura di massa
E poneva un problema il legame tra fonti produzione consumo tuttora attualissimo e risolvibile forse solo in presenza di un vero dispiegamento della comunicazione come arricchimento del rapporto sociale
Alla luce dei trust di fin e secolo quei richiami possono apparire utopistici o ingenui
Eppure la recente straordinaria rivoluzione tecnologica in cui si sposano telecomunicazioni elettronica informatica
Consentirebbe di sperimentare un nuovo agire comunicativo ben oltre la radiofonia
Così non è
Per la contraddizione evidente tra potenzialità scientifiche ed appropriazione privata delle risorse che porta con sé tanto la passività del consumo che si plasma con le forme dell'individualismo di massa quanto una per norme spreco tecnologico la radio ebbe un'importanza notevole già negli anni Trenta nelle era del new deal radio pubblicità esercitarono la funzione di volano del nuovo capitalismo allargando la domanda e moltiplicando il consenso
Certo altro era lo stato sociale dell'epoca e altri erano i media
La radio però continuava a crescere
Passo la parentesi nera dei fascismi in cui fu adoperata come capillare strumento di propaganda e riuscì all'inizio degli anni Cinquanta reggere l'urto della televisione
In tutte le regioni del mondo la radio è il più diffuso dei mass media
Gli apparecchi radio riceventi sono stimati in un miliardo cioè in media uno ogni quattro abitanti
Così scriveva il rapporto McBride che l'UNESCO fece svolgerà nei secondi anni settanta da una commissione presieduta dall'ex ministro degli esteri dell'Irlanda
Quel rapporto fu rapidamente accantonato e finì in qualche biblioteca
Gran parte delle sue analisi e la sostanza delle sue intuizioni vennero travolte infatti dalla svolta che stava avvenendo nelle economie mondiali e che coinvolgeva da vicino un'industria culturale sempre più interno ai colossi della finanza
Stava iniziando il periodo della grande privatizzazione della ricerca forsennata del profitto della concentrazione dei poteri e di un'altra i più brutale divisione tra nord e sud
Si accentuava la crisi del Welfare State e delle funzioni da esso assegnate in media la televisione era lo strumento privilegiato dell'evoluzione divenendo un terminale domestico a Chiusi consentiti dal connubio crescente tra elettronica informazione
Gli altri mezzi di comunicazione partecipavano lo sviluppo ma il segno prevalente di quest'ultimo li rendeva marginali o dipendenti dalle priorità stabilite dalla mercificazione pressoché totale del sistema
Le diede la valorizzazione favorivano l'assunzione in conglomerato e complesse desiderose di far pesare fortemente la propria immagine nella competizione commerciale e nella contesa di mercato
E di incrementare parallelamente i profitti mediante le autonome capacità dei media maggiormente profittevoli
Si crea una gerarchia tra mezzi forti e mezzi deboli frutto di un modello puramente intensivo di sviluppo e al fondo di una logica che assegna ai media un ruolo ancora subalterno e strumentale
Forse non sempre dal lato strettamente politico ma assai nettamente da quello dell'Economia politica del settore
Protagoniste e vittime di una strategia che esce dai confini tradizionali del comunicare le relazioni informative assumono un posto rilevante nel rinnovamento del ciclo capitalistico
L'impulso le trasformazioni tecnologiche si configura progressivamente come formazione di prodotti scarsi non come espansione dell'opportunità espressive e dell'intermediazione tra risorse e conoscenza
è la storia di questo decennio
Che ora manifesta sintomi di crisi ma che ha lasciato ferite gravi sul campo di battaglia giocata dalle concentrazioni private dei gruppi sovranazionali proliferati per l'insufficienza degli altri possibili interlocutori dello sviluppo
Innanzitutto i servizi pubblici radiotelevisivi
L'ondata liberista le suggestioni della deregulation la commercializzazione dei processi e dei prodotti si sono trovati la strada battuta quindi non solo dalla congiuntura economica internazionale o dalla forza dei nuovi comunicatori globali
Gli Stati nazionali dei rispettivi interventi nel sistema hanno a lungo oscillato di fronte alle valenze oggettive della crisi dei modelli precedenti rimuovendo le il caso italiano
Emblematico di tutto questo
Alla parziale rottura del vecchio monopolio avvenuta nel settantasei per impulso della corte costituzionale che raccoglieva peraltro una sollecitazione largamente diffuso nella società cercando di inquadrarla in una filosofia di regolamentazione
Non veniva data alcuna risposta adeguata capace di preservare le attribuzioni salienti dei pubblici servizi e di tutelare le Autonomie prerogative di un universo che presto sarebbe esploso con misure quantità mai viste in Europa
Attore auspicato di un tessuto sociale più ricco ed equilibrato
Il mondo dei media e presto stato catturato da uno scenario diverso composto o di società e di imprese esterne o di raggruppamenti specifici interessati a raggiungere il massimo successo del consumo con il minimo sforzo creativo
Ma torniamo alla radio
Uno sviluppo autonomo integrato con il resto del sistema era e rimane la peculiarità della sua collocazione si può dire che a riprova della forza della radio sta proprio la sua capacità di tenera e di resistere all'internazionalizzazione passiva del mercato al predominio della componente televisiva
Non casualmente il deficit di prospettive e di convinzione si è manifestato non tanto nei luoghi in cui gli apparati hanno presto raggiunto lo stadio della maturità
Bensì laddove l'imitazione dei modelli più avanzati ha portato al puro allineamento dipendente alle tappe già altrove metabolizzate
Negli Stati Uniti la radio sta da tempo vivendo una seconda giovinezza sia per il successo proprio sia per la progressiva perdita di popolarità delle grandi reti televisive a cui fa da contrappeso la riscoperta degli altri mezzi vecchi e nuovi è sintomatico che così come della tv via cavo dell'home video si apprezzino la congeniali tanti apprezzi la cugina Rita ad una domanda del pubblico complessa e diversificata
Della radio si colga il contatto stretto quasi privato con l'utente altrimenti omologate uniformato da un'offerta ripetitiva e monocultura Ale data dalle rigidità pure non casuali del mercato audiovisivo
Così è stato in Canada in Francia in Svezia in Gran Bretagna anticipatrice del sistema misto o in Spagna che sta arrivando a questo ai in queste settimane a disegnare le coordinate del sistema in maniera encomiabile
In Italia la televisivi trazione cosiddetta ha fatto sì che si dimenticasse Rowley normi dire tu insite nella radio
E che prendesse piede un atteggiamento recessivo da parte pubblica unito al noto percorso della liberalizzazione del campo privato senza regole e certezze per l'inesistenza di un'organica disciplina legislativa
Sorella minore abbandonata nel servizio pubblico la radio ha patito doppiamente gli affetti dell'assenza di una legge
Per la proliferazione selvaggia di stazioni di antenne basti vedere cosa è successo per fare un esempio qui vicino a Rocca di Papa
E per l'influenza indiretta degli oligopoli televisivi alla disperata ricerca di clienti pubblicitari rastrellati anche nelle aree radiofonica menti appetibili
Nel corso del nostro convegno faremo alcune ipotesi concrete può tornare utile però analizzare alcuni tratti salienti del mezzo dentro la vicenda dei media prima di avanzare qualche soluzione
Il sottodimensionamento del mezzo radiofonico ha origini lontane
Nel mille novecentoventisette nasce lenti italiano audizioni audizioni radiofoniche l'EIAR con la partecipazione azionaria dell'Unione radiofonica italiana
E di varie categorie interessate nel mille novecentoquarantaquattro viene modificata la vecchia ragione sociale in radio audizioni Italia RAI
Gli anni cinquanta vedono ulteriori mutamenti societari e principalmente la nascita della tv inaugurata nel mille novecentocinquantaquattro
La permanenza in un unico ente di radio e televisione porta inevitabilmente a spostare il baricentro sulla nuova tv favorendo la curva discendente della radio
La stessa riforma della RAI del settantacinque per un verso è tardiva ed arretrata sotto il profilo dell'innovazione tecnologica per un altro pur definendo una gabbia assai rigida di reti e testate
Non attribuisce alcun identità alla radio nel funzionamento dell'apparato né al centro né alla periferia
Di fatto la riforma da giudicare tuttora come una delle conquiste più significative della politica italiana
Non colse la necessità di sottolineare le differenze tra mezzo e mezzo appiattendo di conseguenza la supposta parte debole su quella considerata forte ed evoluta
Fu un errore tanto più chiaro oggi se si ripensa ciò che da lì a poco sarebbe accaduto con la sentenza della corte costituzionale e con il boom delle private
Il lento abbandono della radiofonia pubblica rappresenta uno dei non pochi difetti del broadcasting italiano
Una certa unidimensionale ITA ha peraltro sempre contrassegnato nelle diverse opzioni le linee di tendenza prescelte in Italia
La stessa ipotesi pubbliche la preferenza la preferenza per la comunicazione via etere furono agli albori
Dovute a ragioni fondamentalmente economiche la borghesia italiana non era sufficientemente coese unità per poter affidare al mercato un campo così utile per potenziare le basi industriali trasmettitori apparecchi riceventi e così via
E favorire le inserzioni pubblicitarie nera tanto forte da indurre un meccanismo come il cavo per sua natura meno accentrato e gestiti da la radio da sei polivalente servizio news intrattenimento e così via poteva e può ancora svincolarsi dal modello prevalente assumendo tratti propri e originali
L'ondata privatistica sarebbe stata diversamente governabile se si fosse compreso che attorno alla radio andava a coagularsi un pubblico dalle attese variegate complesse
Meno conservatore del fruitore televisivo meno centrato univocamente sulle classi medie come ha voluto invece un indirizzo consolidato
Più sfuggente e bisognoso di rumore di fondo forse ma pure più attento e specializzato non uno due formati bensì molti formati la Rai non prese in considerazione le possibili diversificazioni dell'Offerta
Fermandosi ad individuare una tripartizione statica che risale alla fine del cinquantuno una rete in cui predominano i servizi d'informazione una seconda tenta gli aspetti ricreativi un terzo canale culturale figlio di uno bussole Tadic suddivisione tra l'altro tra due culture la cultura alta e la cultura bassa così gli aggiustamenti non sono certo mancati ma la filosofia è rimasta sostanzialmente inalterata
è vero che sono stati introdotti due canali stereo a detta di molti poco soddisfacenti
Ma il quadro è rimasto quasi immobile
E dire che i segni premonitori di erano tutti pensiamo agli anni Sessanta e al formarsi nelle culture giovanili di un interesse verso le radio estere che trasmettevano musica precluse palinsesti ufficiali pensiamo al panorama estero
La vicina Gran Bretagna aveva avviato una duplice linea per esempio apertura alle stazioni private non senza contrasti posizionamento locale della BBC
Non solo la qualità tecnica della RAI si è fatta nel corso del tempo incredibilmente scadente quindi sono gravi responsabilità che esigono una correzione di fondo
Da uno studio condotto risulta che il ventotto per cento dalla popolazione servita dalle tre reti modulazioni di frequenza della RAI riceve un segnale buono il ventidue per cento solo discreto e il trentadue per cento uno lo riceve affatto lo riceve con disturbi note
Anche per le reti in modulazione di ampiezza le cose sono preoccupanti lo dimostra quel curioso dibattito che si tenne all'avvio dei cuori notiziari regionali attorno alla ricettività della prima rete che taluni volevano scartare per la scarsa affidabilità tecnica
La radiofonia pubblica insomma e arrivata tardi e compiuto un errore all'appuntamento del rilancio della radio per di più la RAI spende poco per la radio circa un ottavo del suo bilancio
In realtà infatti a tener desta l'attenzione verso la radiofonia sono state le emittenti private
L'emittenza privata a sua volta è passata per numerose fasi e comincia a vedersi ora l'influenza del modello accentrato tipico della televisione
è rimasta con poche eccezioni però un fenomeno soprattutto locale
Sulla base del censimento reso noto dal Governo dovrebbero esistere quattro mila duecentoquattro radio la stima e probabilmente in eccesso e non tiene conto che generalmente le prime tre emittenti di una provincia concentra il cinquanta per cento dell'audience
Peraltro si sono organizzate in Circuiti raramente in vere e proprie reti sono molto spesso impresa magari dalle proporzioni minuscole ma solide e seria
Conclusasi la fase delle radio vissute come surrogati collettivi politici o di movimenti di massa pur con stazioni cariche di storia come Radio Popolare di Milano si sono affacciate tipologie più durature
Sia sul versante commerciale sia sul versante comunitario sociale
Poche le strutture dirette Studio centocinque Radio Deejay Milano International ancora ridotto il numero dei network in aumento le agenzie di servizio
Tra queste spicca l'esperienza diarrea
Una tipologia parte sono le espressioni di aree politiche radio radicale ad esempio il pc sta per avviare un network Italia Radio che intende costituire un'occasione di ampliamento delle vittoria comunista
Non vuole essere una rete bensì un aggregato di emittenti collegate da un palinsesto parzialmente comune inizierà a trasmettere nel prossimo mese di maggio
Nella radiofonia non esiste al momento qualcosa che assomiglia al gruppo Fininvest evitiamo che si arrivi a qualche pallida controfigura
Verrebbe meno la peculiarità del mezzo non scordiamoci che esso coniuga antiche suggestioni tipiche del suono e del rumore con moduli di consumo intelligente sarebbe assurdo oltre che dannoso per la pluralità delle voci accedere a formule stantie come diverrebbero reti nazionali costretti a disperdere ogni specificità per i Molara alla caccia dell'ascoltatore medio e del prodotto medio
L'eventuale affermazione della logica di Rete avrebbe del resto il sapore della brutta copia del modello televisivo con buona pace dell'articolazione del sistema
La democrazia di un sistema informativo non è giudicabile infatti unicamente con le lenti della politica
è ricco un sistema in cui sono consentite valorizzate le differenze nelle forme della comunicazione le diverse dimensioni della relazione con il pubblico
Stampa radio tv cinema musica teatro new media possono coabitare migliorando la qualità complessiva evitando di sovrapporsi in un identico spazio vitale
Secondo una gerarchia artificiosa che crea di fatto un doppio mercato un'area a forte e un'aria debole
Riflettendo sui dati Nenna giù un altro favorevole alla radio
La complementarietà tra pubblico e privato
Intanto la programmazione ha risentito positivamente della concorrenza riducendo il consueto conformismo danni del resto molti programmi radiofonici hanno movimentato di schemi della cultura radio televisiva da per voi giovani a Bandiera gialla aura di ad alto gradimento ad audio box per citarne solo alcuni
La complementarietà si evince poi dall'investimento pubblicitario
Come ricorda Franco Brigida nella comunicazione consegnata al nostro convegno su di un totale di fatturato ottantasette di circa duecento miliardi di lire
Ottantatré riguardano pubblicità locale e centodiciotto pubblicità nazionale ottanta alla RAI trentotto alle private
La concorrenza coinvolge invece radio e quotidiani locali piuttosto questione risolta in altri Paesi non in Italia attraverso momenti di collaborazione
La pubblicità che fluisce verso il mezzo radiofonico è semmai complessivamente molto bassa ed è un indice della povertà a cui ha torto è costretto nel settantanove per esempio la tv totalizzato a centottantotto miliardi di pubblicità la stampa cinquecentoquarantatré la radio sessantaquattro nell'ottantasette dodici anni dopo
Si passa otto anni dopo si passa rispettivamente a due mila settecentocinquantatré miliardi Duemila quattrocentoventi e duecento la tv pubblica vada centootto a settecentoquarantatré miliardi la radio da trentasette a ottanta le tv private da sessanta a mille novecento settantacinque miliardi
La radio da ventidue a centodiciotto miliardi quindi i dati parlano molto chiaro
In effetti la pubblicità radiofonica della RAI per citare la parte pubblica viene assegnata residualmente purché venduta con attenzione un'accurata ricerca dei clienti
Non è una debolezza necessaria negli USA l'incidenza della pista radiofonica sul totale è del dieci e nove per cento in Canada del dodici per cento Hispania del tredici per cento in Francia dell'otto per cento in Italia siamo altra il sette per cento
Serve una migliore disposizione degli imprenditori serve una più intraprendente iniziativa degli operatori ma indispensabile soprattutto un ripensamento dell'attuale configurazione del sistema
Non per niente l'ascolto è in diminuzione benché è sempre Brigida parlare nell'ottantasette ventiquattro sette milioni di persone pari al cinquantaquattro virgola otto per cento della popolazione adulta
Dichiarassero di ascoltare la radio nel giorno medio per una durata di circa due ore e mezza a persona
Nell'ottantatré eravamo a circa venticinque milioni
Il calo riguarda RAI uno Rai due e le emittenti estere
Radio tre le due emittenti stereo e le locali risultano in crescita
Complessivamente però l'ascolto in costante calo e per la RAI vede una progressiva perdita delle giovani generazioni
Il rapporto con il consumo costituisce per la radio anzi una contraddizione che merita un discorso particolare e che dovrebbe portare tutti ad osare di più nel concepire il sotto sistema radiofonico
Il punto critico della situazione di oggi rischia anche di diventare fisiologico se non si mette mano con coraggio fantasia e chiari indirizzi editoriali all'insieme degli apparati
Malgrado tutti gli attributi favorevoli e la ripresa del contesto internazionale
La radio corre il grave pericolo in Italia di rimanere prigioniera di una visione arretrata che la vuole o rumore di fondo o semplice segmento colto o è il caso delle private generico riferimento per le fasce giovanili questo convegno vuole partecipare all'inversione della rotta apparentemente spontanea del mercato e vuole combattere i luoghi comuni a cui la radio è costretto né i media dal mezzo televisivo alla carta stampata sono in corso infatti mutamenti non lievi nella coscienza del consumo
è visibile la disaffezione nei confronti degli stereotipi dell'offertorio fisica i contenitori il varietà la ripetitività o la casualità dei programmi
L'eccedenza di pubblicità televisiva poi e ormai oltre la soglia della sopportabilità così come intrusive sono le sponsorizzazioni all'interno dei programmi
Questi anni di esclusione della tv hanno fatto molte vittime e forse è proprio la vecchia televisione esce più malconcia del previsto
La tv pubblica sta attuando un certo miglioramento nello stesso gruppo Fininvest vie preoccupazione per la caduta di un modello che appariva invincibile consolidato
La forsennata rincorsa agli inserti alla resa pubblicitaria desta non poche inquietudini tra i giornalisti il Gruppo di Fiesole ha proposto ad esempio una carta dei diritti del lettore per tutelarli
E tra gli stessi editori sulla bontà di una linea volta la commercializzazione assoluta dei prodotti editoriali nei quali spesso svanisce o si attenua latte la demarcazione tra pubblicità e informazione
Come si vede le cose stanno cambiando un ulteriore passaggio e prevedibile con l'aumentare la disponibilità di canali di diffusione a cui provvederà il satellite di diffusione diretta
Le cui prospettive generali sono peraltro meno lineare di quanto prevedesse la conferenza di Ginevra settantasette in cui si pattugliano gli accordi in testa attuali sulla televisione diretta da satellite
Satellite nuovi servizi con video porranno il tema della saturazione dei sistemi e la necessità di rivederne l'intero assetto nella produzione e nel consumo
Le risorse produttive andranno incrementate per sopperire alla nuova domanda il consumo diverrà nel contempo internazionalizzato emirato
Ciò che più risulterà in crisi però sarà proprio la politica dell'offerta basata su di un presunto standard medio nazionale mentre qui sta un altro punto il livellamento dell'audience avverrà su di una scala più elevata
Non c'è dubbio allora che il tanto deprecato problema della qualità tornerà attuale una qualità da non pensare contrapposta alla quantità bensì interna la stessa evoluzione della domanda
Si propone inevitabilmente la questione degli indici di ascolto e del meccanismo meramente descrittivo di oggi l'Auditel
Ha senso continuare a basare l'economia del sistema su di un campione ristretto e privo di indicazioni sul gradimento dei programmi
E augurabile tra l'altro che Audiradio tenga conto della perplessità suscitata dall'omologo televisivo
La radio allora il più antico dei mezzi elettronici ha dunque ad un bivio
Nell'arco di un quinquennio e il tempo prevedibile per il compimento della nuova fase diverrà o la Cenerentola o la parte flessibile prefigurando una complessiva riorganizzazione del sistema
Ci troviamo quindi ad una svolta delicata e decisiva
Siamo convinti che di questo si tratti e che di cui si debba passare tutti pubblico-privato pubblicitari Esperti forze politiche sindacali socia
Da ultima di un'antiquata e deregolamentata struttura la radio può a certe condizioni divenire il primo tra i media sperimentare un nuovo ordine
Il nostro convegno che appartiene ad un itinerario di approfondimento di azione politica di cui la convenzione nazionale che teneva un anno fa costituisce la base programmatica rappresenta quindi un'esigenza che va al di là della radio della sua indispensabile ripresa
Se insistiamo tanto sulla radiofonia è perché avvertiamo che l'assurda sottovalutazione che se ne fa in Italia è il frutto di una cattiva mentalità complice delle anomalie dello sviluppo drogato
Che a differenza di quanto avviene dove con determinazione sia perseguito un corso diverso attento ad evitare Trust e posizioni di strapotere o squilibrate distribuzioni dei flussi economici
Si avvicina alle future scadenze esibendo un'opulenza di facciata in verità piena di rughe e di crepe
In Italia insomma la probabile saturazione di un mezzo quello televisivo classico non troverebbe nelle condizioni date alcuna Turani ricambio o contrappeso la stessa linea prescelta dall'investimento pubblicitario non aiuta di certo
Se si continua a pensare di affollare i mezzi più ricchi ed indebolire quelli più fragili la risultante finale sarà un apparato plagi gracile e impreparato un colosso di argilla né autonomo nell'hardware e del software
Né culturalmente emancipato
Vogliamo assistere all'ennesima crisi od occasione perduta
Per questo la radio è emblematica di un certo modo di governare o forse di non governare le idee guida di una riforma della radiofonia nel contesto di una riforma della comunicazione sono così schematicamente riassumibili
In primo luogo l'ipotesi di una sorta di sudati Enda radiofonica pubblica
Una sull'azienda significa provvedere a strumenti e quadri e nel dibattito che ne è la RAI si è aperto sul piano editoriale sulla ristrutturazione pensare ad una specifica linea produttiva radiofonica
Sempre che la ristrutturazione non si giochi in un ampliamento fine a se stesso delle vice direzioni generali della RAI o si muova magari sulla scorta di ricerche appaltata qualche ditta esterna
I risultati che ci attendiamo che ci aspettiamo da una credibile ristrutturazione vale a dire il coordinamento delle spese dei mezzi delle reti il riordino dei supporti il rifiuto della secca suddivisione tra reti e testate o dell'identificazione politica di telegiornali e giornali radio
Troverebbero nel comparto radiofonico delle verifiche ancora più esplicite ed immediate
Puntiamo ad una radio pubblica nello stesso tempo unitaria e dedicata la ricerca dell'Abacus consegnata tra i nostri materiali lo dimostra esiste la richiesta del Pubblico di formati informativi culturali musicali di servizio comunitario sui quali da tempo ben lavora con impegno l'associazionismo cattolico
Servono soluzioni tecniche un razionale un razionale riordino dell'onda media della modulazione di frequenza e sono necessari interventi sui canali
Un canale legato la domanda più tradizionale un canale dalle caratteristiche giovanili metropolitane un canale di grande divulgazione culturale con il superamento della condizione minore a cui è stata portata l'attuale terza rete radiofonica
Possono assieme all'uso diverso dalla modulazione di frequenza
Configurare un flusso variegato e complesso
Inoltre la falda va fatta una scelta per l'onda corta che è l'unico strumento terrestre per comunicare tra un continente l'altro
Le news costituiscono una zona d'ombra della RAI i giornali radio circa trenta al giorno su un appesantiti e nel caso del GR due stanno tornando ad impostazioni che speravamo datate
Forse non è così
Malgrado il conclamato affrancamento dei partiti nei momenti caldi della fase politica il richiamo alle origini fa premio su tutto
Ci opporremo con forza ma vogliamo aggiungere che a nessuno può sfuggire che la crisi della radio e anche la crisi di quel modello Dini ULSS
Proponiamo alla RAI di progettare dunque un'Offerta continuata di Houston che si accompagna l'approfondimento e al commento
Accanto all'offerta nazionale sta poi quella locale nel rilancio della radio le sedi periferiche li acquisterebbero specializzazione e ruolo
Un problema nel problema il Sud usciamo una volta per tutte da riflessi conservatori che prevalgono quando si discute del Meridione
Esistere su questi argomenti qualche spunto interessante nella delibera del consiglio di amministrazione della RAI in materia di sedi si può avanzare un suggerimento si rendano le sedi un luogo di nuove opportunità per l'informazione locale e la ricerca sui mezzi a partire dalla raggi
Non è credibile che proprio il servizio pubblico a fronte di un rilancio della comunicazione locale nei Paesi avanzati decreti la resa incondizionata del decentramento o pensi di risolverlo con i nuovi telegiornali e giornali radio regionali pure importanti
Non è lecito credere ad una funzione decentrata secondo le profezie del decennio di un decennio orsono quando quel tema si ammanta oggi eccessi ideologici ma l'argomento non può essere catalogato tra le cose minori
Il locale e più di una scommessa visto che è stato l'elemento risolutivo ad esempio dell'incremento della vendita dei quotidiani
Dal pubblico alle emittenti private il passo è breve se ci attestiamo su di una visione non conflittuale tra l'uno e l'altro campo
Crediamo nelle stazioni locali e nei Consorzi utili ad ampliarne l'immagine editoriale
Rifiutiamo la tentazione di concepire il sottosistema come una somma di oligopoli in tal senso abbiamo ritenuto giusto accogliere le sollecitazioni dell'associazione degli editori radiofonici a sottoscrivere un disegno di regolamentazione della radio
Regolamentare la radio è forse più semplice che riformare il sistema tutto intero proviamoci
Dopo tutto già c'è un embrione del rinnovo dalla riforma dell'editoria dell'ottantasei
Che non rimanga uno spunto eccentrico
Ricordiamo poi gli articolati di cui annunciamo qui l'imminente presentazione parlamentare insieme la sinistra dipendente della Camera sulla normativa antitrust e sulla sulla costituzione di una commissione nazionale per le comunicazioni
Nella nostra valutazione ricopre poi un peso particolare la pubblicità
Si è recentemente ripresentato il disegno di legge preparato con Stefano Rodotà dopo un largo dibattito nel settore
Si è chiesto inoltre il confronto in seno alla Commissione parlamentare di vigilanza sui servizi radiotelevisivi
Sulla necessità di introdurre la regola unica e semplice sostitutiva della bardatura del tetto così detto quantitativo in vigore dal sessantasette per la RAI del limite di affollamento per ore di trasmissione
Ci si riferisce a tre gradini basso per la RAI attorno al dieci per cento che già provvista di Cannone medio per le tv nazionali più alto per l'emittenza locale e le radio private
Un capitolo andrebbe ora aperto sui risvolti tecnologici della radio
L'incontro tra radio e tecnologie è uno degli snodi dello sviluppo facciamo qualche esempio Radio data che un nuovo servizio modulazione di frequenza che permette di associare ai normali programmi speciali segnali codificati
In Europa è già operativo e da tempo la RAI nella fattispecie il centro ricerche di Torino ha dato il via alla sperimentazione Radio data che si basa su di uno standard unico europeo
è una sorta di telecomando programmato per ottenere senza compromettere l'ascolto principale informazioni di un'altra stazione informazioni sul traffico sull'autore o il titolo di un brano trasmesso sulle frequenza alternative relativa allo stesso programmi e così via
Radio software diffonde di ai treni canali di modulazioni di frequenza Software per home personal computer
Dall'ottantaquattro la terza rete radiofonica conduce simile esperienza valida e da potenziare
Oltre a Radio data radio Software c'è il vasto terreno dell'offerta digitale di servizi audio di dati è giusto stimolare un mercato nazionale di radiofonia digitale che consente programmi musicali di alta qualità
Ancora la filodiffusione con la sua possibile interattività a costi contenuti
Il prossimo satellite di fusione diretta peserà per la radio come per la televisione il satellite sarà provvisto di svariati canali audio isterico fonia che renderanno più esauriente la varietà dei formati
Sul satellite vi è però un lungo e preoccupante silenzio
Non si conosce lo sbocco del piano del Ministro delle Poste e telecomunicazioni e neppure si sa quando realmente però lanciato Olympus il progetto europeo condiviso dall'Italia fin dall'ottantaquattro
Il via dovrebbe essere dato nell'ottantanove fermo restando il suo carattere solo sperimentale
Il ministero delle poste e telecomunicazioni sarebbe a nostro avviso cosa utile si assumesse l'iniziativa di una conferenza pubblica sul satellite in cui si potrebbero illustrare le diverse opportunità per la tv e per la radio
è nostra convinzione che il satellite sia un'occasione per un'unità europea non fittizia in questa direzione andrebbero rivisti i singoli e dispersivi piani nazionali
Per imboccare invece una stagione di intesa nel continente in vista della scadenza del mercato comune del mille novecentonovantadue
Pia da sciogliere l'intricato nodo degli standard tecnici di trasmissione e un consistente quesito tecnologico sulla generazione delle carrozze cosiddette da mettere in orbita non è poco bisogna fare in fretta però senza attendere che Stati Uniti e Giappone decidano per l'Europa o meglio che decidono le compatibilità della sogni o delle società sovranazionali
Non è un allarme generico un preconcetto
I satelliti privati già solcano il cielo e nella radio da satellite annunciato ad esempio un servizio paneuropeo attivato dalla del gin broadcasting appartenente all'omonimo gruppo discografico che già azionista di Super Channel Busi box
Una nota incoraggiante è costituita da satellite di diffusione diretta per la sola radio per il quale le amministrazioni europee stanno da tempo tentando di individuare la banda di emissione e che dovrebbe trasmettere segnali digitali di alta qualità del tipo compact disc
Non si predica qui alcun manicheismo siamo per la cui esistenza produttiva di pubblico e privato ma almeno da noi il polo pubblico va svegliato da un sonno prolungato
Le linee per una piattaforma europea sono già abbozzate positivamente nella proposta di direttiva recentemente approvata in prima battuta dal Parlamento europeo e ha un inizio buono da far seguire ad atteggiamenti proficui pure nella radio
A proposito di ottica internazionale va detto che persiste nella RAI un buco nero l'informazione per le nostre comunità italiane all'estero soggetta al controllo governativo e non alla sede parlamentare
Una nuova convenzione urgente come indispensabile una revisione della natura stessa della direzione dei programmi per l'estero
Si è finora avanzata una proposta di sistema misto nelle forme di proprietà
Pronto necessario salto tecnologico democratico nella sua fisionomia plurale nell'essere tripartito tra pubblico privato nazionale locale
In un siffatto sistema ha cittadinanza una radiofonia di tipo nuovo quella sociale e comunitaria sarebbe garantita
Non si assisterebbe alla morte della radio alla sua discesa verso un secondo terzo mercato secondario è ininfluente
Per ottenere un risultato soddisfacente è indispensabile costruire una consapevolezza sul degrado a cui si è giunti per responsabilità delle forze di maggioranza
Negli accordi che hanno dato vita al nuovo governo c'è una caduta molto preoccupante
Se quell'accordo fosse realizzato la radiofonia avrebbe bene misera sorte
La gravità qui si allude
Non è avvertita solo dei comunisti se è vero che il ministro delle Poste e telecomunicazioni ha sentito l'esigenza di distinguersi e di apportare una serie di ritocchi preventiva
Andiamo però rapidamente al testo della bozza programmatica nata da un'intesa spartitoria tra Democrazia Cristiana il Partito Socialista scaturita dal timore forse per l'incombente presa di posizione della corte costituzionale
Intanto come ha messo in luce una lettera inviata ad Elio Quercioli Walter Veltroni Renato Zangheri al neoministro per gli affari regionali e le riforme istituzionali Antonio Maccanico si è inteso restringere l'informazione ai compiti della maggioranza di governo
Se non si può criticare che un protocollo di governo tratti un argomento come questo è discutibile che si sia persa di vista la sua portata istituzionale che oltrepassa la consueta dialettica tra maggioranza e opposizione
Nel merito spiccano poi i paragrafi dedicati all'assetto tecnico in cui non è chiaro è contraddittorio infine che si intende conseguire e che per la radiofonia indicano un termine di dodici mesi per il piano di assegnazione delle frequenze senza alcuna premesse sui tempi della futura di legislazione e delle altre attività propedeutiche alla formalizzazione all'entrata in vigore del piano stesso
Tre sono
I momenti salienti dell'opposizione condurremo
Sì alla sanzione mai era accaduto in un documento ufficiale del predominio assoluto della Fininvest
A cui è consentito ricontrollare tre reti nazionali di avvalersi in uno dei canali della diretta di entrare in quantità imprecisata nella pay-tv
Malgrado e contro le sentenze della Corte costituzionale costantemente rivolta di impedire la formazione dei trust il Governo ha voluto legittimare uno stato di cose cresciuto nella deregulation
Solo attenuata dalla legge dieci dell'ottantacinque
Che avrebbe dovuto avere una durata peraltro limitata nel tempo e che comunque non consentiva la diretta
Si fotografa l'esistente come si usa dire no è peggio si è insinuata infatti una misura leonina la cosiddetta opzione zero
Che è una specie di pedaggio di minorità per chiunque abbia intenzione di impegnarsi nella televisione
Si esclude per chi possegga quotidiani nazionali l'ingresso nella tv discutibile in linea teorica perché è una stipata clausola si scontra con la logica dei media
L'opzione zero va letta nella concreta situazione italiana
Un unico imprenditore ha il monopolio pressoché assoluto delle risorse pubblicitarie
La sola Publitalia realizzati pubblicità di tutti i quotidiani messi assieme
Il predominio delle frequenze che sono un bene pubblico non dimentichiamolo un'incipiente oligopolio nella distribuzione cinematografica
Non sfugge l'intenzione di erigere uno steccato difficilmente valicabile da chiunque
Una corretta normativa antitrust deve piuttosto introdurre il concetto della concentrazione orizzontali che implica limiti diversificati a seconda che la presenza sia mono o multimediali
Lei concentrazione orizzontali si realizzano tra l'altro a maggior ragione con la vendita dei pacchetti dei programmi e con la raccolta di pubblicità
Su tali punti l'accordo di governo è silenzioso se si eccettua l'orientamento di introdurre il criterio dall'affollamento orario di Scott pur senza indicare le percentuali
Il terzo argomento polemico si riferisce proprio alle risorse e al bizzarro modo di computare a priori quelle di spettanza della RAI si dice il cinquanta per cento della somma di pubblicità radiotelevisiva e Cannone
Ma che senso ha quale delle tante stime si utilizzerà tra l'altro per fare questo conteggio
Chi ci ha di sovente rivolto l'accusa di voler imbrigliare il mercato fornisce davvero una buona prova di dirigismo altro che libero mercato
Era stata annunciata il Partito socialista l'aveva proposto nel suo tono contributo al programma di governo un'appendice sul riequilibrio dei poteri nella RAI visibilmente sbilanciati verso la direzione generale
L'esigenza è giusta e condivisibile non è altrettanto giustificabile il meccanico affiancamento del direttore generale con il presidente della RAI che ratificherà ebbe una diarchia dici PSI nel governo del servizio pubblico
Il consiglio di amministrazione verrebbe completamente esautorato
Avanziamo invece in ogni caso la proposta da noi da tempo sostenuta di uno staff di direzione generale della RAI
Altri aspetti si potrebbero criticare ad esempio ricorso le frequenze per stabilire i termini dell'Antitrust il ministro ma mi ha già rettificato questo punto o il rinvio ad un garante unico per la radiotelevisione
Diamo un giudizio positivo sull'attività indipendente e puntuale dell'attuale Garante dell'editoria sarebbe improprio però riprodurre le funzioni altrove mentre va costruita un'autorità per l'intero sistema si è già accennato al nostro progetto di legge in materia
Il quadro va completato contemporaneamente all'accordo governativo infatti il rinnovo della convenzione tra Stato e Rai è stato ancora rinviato
Mentre si è riaffacciata la richiesta dell'iride scorporare dalla RAI gli impianti di trasmissione ed è rivedere la paternità del satellite
Infine un'assenza preoccupante non compare nell'indirizzo governativo l'impegno a informare la legge del sessantatré istitutiva dell'ordine dei giornalisti
Siamo convinti che quelle disposizioni siano da considerare vecchie superate almeno per quanto è mutata la situazione
La liberalizzazione dell'accesso alla professione giornalistica è uno dei provvedimenti più urgenti da intraprendere il Partito comunista si è reso interprete di una richiesta espressa dal mondo dei professionisti dei media
Suggerendo la sostituzione dell'odierno praticantato con le scuole di giornalismo ne parlammo durante la festa dell'Unità dell'anno squassato
E lo ribadiamo in questa sede vista la storia di tanti operatori radiofonici che hanno faticato duramente in molti casi senza riuscirvi per ottenere il riconoscimento dalla pratica professionale ruotano del resto ormai attore alle emittenti quindici mila addetti
Tutto questo è grave in quanto le radio sono state una delle migliori leve di nuovo giornalismo un'occasione preziosa per i giovani attratti da una delle professioni più appassionanti
Non sprechiamo una così importante generazione di nuove professionalità non dell'odiamo un'aspettativa è un diritto ciò vale per i giovani e per le donne in particolare
L'informalità dell'accesso alla professione premia i privilegi di ogni tipo indubbiamente sfavorevole a coloro che come le donne con più difficoltà possono assoggettarsi agli interminabili periodi di lavoro nero che preludono alla pratica in qualche redazione
La formalizzazione della professione giova dunque soprattutto a chi conduce con maggior fatica la propria vita quotidiana e ha bisogno di certezze che il settore non fornisce non si risolve certo in tal modo la questione della differenza sessuale nell'informazione
Il tema delle donne nell'informazione trattato da un'apposita comunicazione curata da Richard Conte presente nei materiali qui si intendeva solo suggerire un primo passo assolutamente obbligato però la revisione dell'accesso all'essere giornalistico si unisce alla battaglia per ottenere i concorsi per ottenere che la Rai promuove i concorsi per il lavoro giornalistico
Un parziale risultato è stato conseguito andremo avanti e ci batteremo ancora
Riforma del sistema specificazione della riforma nella radiofonia nuove forme di accesso al lavoro prefigurano anche un rapporto diverso tra stato e mercato e contribuiscono a definire un più significativo Statuto delle impresa di informazione
La giungla di questi anni ha reso invivibile il panorama dei media e ha fatto meno ricco anche i lavori intellettuale applicato alla comunicazione
Concepiamo la riforma per cui ci battiamo non solo per un disegno di efficienza o per arrivare ad apparati più certi e regolati
Pensiamo ad un nuovo sviluppo ad una nuova fase anzi dello sviluppo che si fondi sul coinvolgimento di forze fresche i soggetti consapevoli dell'asprezza e dell'entità della lotta per la democrazia nell'informazione
Un compromesso intelligente tra pubblico e privato può partire da qui dall'urgenza di riscattare a tutti i livelli la nostra industria culturale in Europa nella scena internazionale
Ripartiamo dalla radio che per molti di noi è stata proprio la prima scoperta del sistema dei media e della sua inesplorata potenzialità alla radio dobbiamo tutti qualcosa e ci spingiamo averci compassione il debito che sentiamo verso questo modesto e misconosciuto mezzo proponiamo dopo gli anni dell'ubriacatura liberista un nuovo pubblico e un nuovo privato che passino innanzitutto per la radio
Ringrazio l'onorevole Enrico Manca presidente della RAI per la sua partecipazione al nostro convegno dopo la relazione di Vincenzo vita
Procediamo nello il lo svolgimento dei lavori in questo modo ora Enrico Menduni farà la relazione sulla radio nel servizio pubblico fine di un complesso di inferiorità
Successivamente interverrà il presidente della RAI
Parole di commento
Questa non sarà una relazione piena di nostalgica
Pensiamo che il futuro della radio possa essere brillante e il presente ricco di potenzialità per questo non sentiamo il bisogno di scomodare un glorioso passato citazione d'obbligo quando si parla della radio e subito affiora questo sentimento la nostalgica
E quindi lasceremo in biblioteca Orson Wells nelle sue invasioni marziane Silvio Gigli e Sergio Zavoli con i suoi documentari e le radiocronache dal Giro d'Italia
La radio ha bisogno dell'oggi sia veramente superato il suo complesso di inferiorità nei confronti della televisione non è difficile spiegarlo
L'affermazione dello schermo domestico le ha tolto gradatamente spazio il fatto che la televisione coinvolgesse non solo l'udito ma anche la visita due diversi sensi
Sembrava legittimare la sensazione di un qualcosa in più
Le star migrarono con poche eccezioni in televisione
L'attenzione popolare l'autorevolezza
La spettacolarità lasciarono gli studi vecchiotti che erano e sono ancora in via del Babuino in via Asiago
Dove non sfugge all'occhio attento che alcuni tombini stradali sul marciapiede portano ancora la scritta Egna
La fabbrica dei miti parve spostarsi altrove in un mondo più luminoso tecnicamente più evoluto moderno come erano moderni gli anni sessanta come appare moderna via Teulada o viale Mazzini buone per un'ambientazione di film di allora come il boom il sorpasso
Mentre Asiago al Babuino sembrano piuttosto una giornata particolare di Scola
Una fine degli anni Trenta
La ferita dicevo fu profonda
Chi lavorava in radio aventi lo stesso trauma di un Paese attraversato da una strada piena di traffico che avviene all'improvviso saltato da una variante autostradale
Soffrì la subalternità e la scarsezza dei mezzi
La trascuratezza della critica ed anche diciamo no il quieto vivere di una provincia culturale
Di cui è un sordo complesso di inferiorità nei confronti della televisione travestito qualche volta come avviene in questi casi da complesso di superiorità
Leggi provvedimenti delibere non sanare da questo complesso anzi chiede per una sanzione istituzionale
In particolare la legge centotré la riforma fu tutta televisiva provvedendo poi a organizzare la radio pubblica in modo simmetrico e subalterno quasi fosse non un altro mezzo ma una piccola televisione
Ma probabilmente è vero che anche per questo speciale Complesso collettivo quello che vale per la vita di ciascuno
Ossia che oltre a invocare aiuto bisogna tirarsi fuori dai guai con le proprie forze
Questo alla radio ha fatto e se non è uscita dalla crisi ha cominciato a vedere la fine del tunnel
Non sono solo sensazioni o idee nostre vi sono indicatori oggettivi di cui voglio citare alcuni i dati complessivi dell'ascolto
Dimostrano nonostante tutto una tenuta straordinaria ormai indipendente dall'aumento di disponibilità di prodotti televisivi
La pubblicità preme sulla radio
Questo è un segno di vitalità anche se non va subito passivamente
Dopo una lunga stagnazione tecnologica
Seguita all'invenzione del transistor oggi in varie direzioni è aspro dell'innovazione Radio data la radio dal satellite l'isometria in radio software la stereo Feronia le tecniche digitali
Ma al di là di questo c'è evidentemente un senso della nostra epoca che la radio sembra nuovamente capace di esprimere il fatto di occupare solo l'udito e quindi di consentirci di lavorare guidare la macchina
Si svolgerà un'attività domestica ritorna non più come un elemento di inferiorità
Ma come una speciale caratteristica che fa della radio l'accompagnatrice la Consigliere della nostra vita la televisione e richiede una stazione di ascolto domestica in cui ci collochiamo staticamente sfogando la nostra mobilità col tanto celebrato lavoro di telecomandi la radio ci accompagna ovunque in case fuori si connette ai momenti della nostra attività
Del resto questo argomento comparve anche in passato quando la radio dovette ritagliarsi a fatica il suo spazio con i più temibili concorrenti di allora il teatro e il cinema
E ricordo fra l'altro una vignetta degli anni Trenta che apparve sulla stampa una vignetta di Giuseppe Novello il grande pittore disegnatore recentemente scomparso che s'intitolava se sentissimo l'opera teatro come l'ascoltiamo per per radio a casa nostra
E la vignetta mostrava una platea presumibilmente scaligera affollata di signore che rammentano di giovani che lei dicono gli artigiani che lavorano e anche di un portiere che cerca di abbracciare una renitente cuoca
Insomma la radio consente questo ascolto frammentario
Combinato con i nostri compiti impegni
E desideri eccessi quel come una persona insieme al telefono permette di entrare in rapporto con il conduttore di una trasmissione ad armi pari
Non come in tv quando la telefonata viene ascoltata tra le smorfie i sorrisi del presentatore
Con quella stessa volgarità di chi commenta con i gesti a noi pazientemente seduti davanti alla sua scrivania la telefonata di un interlocutore ignaro qui non c'è tradimento
Sono due sensi due voci che si parla di una dimensione molto privata che tiene compagnia molto bidirezionale
Un mezzo dunque che sa penetrare nel chiuso delle abitazioni
Dando voci a parti della società che si sentono me sembra ci e poi c'è la musica
Una colonna sonora che accompagna la vita di molti
Specie dei giovani e dei giovanissimi scandisce momenti sociali come entrare in un negozio di jeans o mangiare una pizza si concede brevi intermezzi parlati che oscillano per qualità
Dall'estrema finezza una sconcertante banalità una musica che diventa modo di essere e di vivere non solo preferenza o passatempo e si intreccia anche essa con le occasioni della vita attiva una relazione che è un po'il mezzo della vita
La cosa affascinante è che tutto questo può essere fatto con una dotazione di mezzi tecnici molto meno complessa della The Daily non vorremmo nulla concederà una mistica del registratore alla presunzione che me basta mettersi un magra in spalla per fare della radio
E non solo sottovalutiamo certo la sofisticazione crescente che la tecnica rende possibile e aiuta a fare trasmissioni pulite raffinate belli
Ma non c'è dubbio che la radio è un mezzo mobile e un fuoristrada ecco per eccellenza che può arrivare rapidamente dappertutto in tempi e costi migliori rispetto alla terribile l'ideale per fare arrivare subito una notizia per tenere aggiornati su un problema per essere servizio non solo sfortunate occasioni di Just Cavalli
Ma nella vita di ogni giorno dalla radio per gli automobilisti all'informazione sportiva dall'economia alla salute
All'estero vi sono già canali specializzati che trasmettono solo notizie e ben più largo e l'uso della diretta in occasione di particolari eventi di qualsiasi non sempre la radio e all'altezza ma di questi compiti ma cento della sua identità fa già oggi parte l'informale il comunicare il mettere in tutti elementi della identità di un mondo che ha fretta che brucia ogni giorno notizie novità che vuole essere molto informale
Ci sembra da queste considerazioni io penso di poter conclude che la radio e oggi posizionata per usare un termine caro ai pubblicitari in un campo molto attivo e mobile della vita sociale
Non c'è dubbio che l'avvento delle rate delle radio private libere si disse allora ha contribuito potentemente a questo sviluppo
Certo non dimentichiamo i guasti gravi prodotti dall'assoluta mancanza di leggi del cult delle frequenze le difficoltà di ricezione che esso produce né ci chiudiamo gli occhi di fronte alla banalità un po'parolaia abitante conduzioni di tanti intermezzi da un disco e un altro dove il massimo obiettivo di chi parla sembra quello di far passare qualche prezioso secondo alla ripetitività volgare che si è stesa una parte dell'universo radio
Se andiamo però a cercare qualche vecchio nastro magari di quelle trasmissioni monitor care alla citazione nostalgica ci rendiamo conto che la sintassi del messaggio radiofonico e cambiata profondamente ben più ci pare di quanto sia avvenuto in televisione
Perché la radio ha per prima ha perseguito per necessità o per virtù la strada della segmentazione del pubblico
Da raggiungere con un'Offerta specializzati cosicché informati della comunicazione si sono alterati alleggeriti diventando meno ufficio non si è pesante
E poi perché la concorrenza dell'immagine ha stimolato la capacità evocativa della RAI
Il suo fare immaginare suonando su una sola corda il far sognare legato serbo una proiezione no dal descrivere necessariamente ridotto perché cieco senza immagini
E infine perché il colloquio indiretta ha portato nel comunicare il gergo Ribezzi anche gli infortuni o le trasgressioni del linguaggio parlato anche Radio dunque
Vale quella regola generale per cui la concorrenza fa bene e fax
Oggi l'ascolto della radio si spartisce in modo bilanciato fra stazioni pubbliche stazioni prima
Ma non esiste o non esiste ancora un Berlusconi della processi di concentrazione ci avvertono gli studiosi sono in atto e cominciano già a farsi sentire
Ma è indubbio che l'insieme della concorrenza non ha costituito per la radiofonia pubblica quelle al tetto di frustata che ha così profondamente modificato l'offerta televisiva della RAI e che aggiungo ha modificato il ruolo nell'azienda di coloro che fanno televisione
Osservando con tutto il possibile distacco critico il comparto televisivo della RAI si ha l'impressione di una reattività e di una capacità di progettazione di risposta propri di chi si trova ogni giorno a subire una battaglia puntualmente registrata dalle pagine dei giornali e dallo stesso Televideo Rai
Con classifiche inesorabile
Certo con tutti i danni di mercificazione e appiattimento sul quotidiano con gli sprechi e gli arbitri che questa concorrenza prodotto che è urgente fermare e correggere
Appena una commercializzazione nefasta del servizio
Ma certe o
La consapevolezza di chi ha chiesto e ottenuto dall'azienda carta bianca perché questo significa quando si chiude un occhio anzi due sul superamento degli stanziamenti assegnati
Per assolvere a un proprio compito una missione ritenuta vitale come quella di battere una concorrenza e così ha ottenuto fondi uomini mezzi consolidando abbassa una massiccia centralità grazie lo stesso coordinamento televisivo nelle mani di un vicedirettore generale sulla carta perfettamente speculare simmetrico a quello radiofonico
Ha di fatto assunto una consistenza una funzione di mediazione governo dei palinsesti che in radiofonia ha avuto un altro profilo
Se passeggiavamo
Per le sedi vecchiotte della produzione e diffusione radiofonica tra dotazioni tecniche inadeguate che giustamente sollevano le proteste dei tecnici per non parlare di Prato Smeraldo trasmettitore per l'estero che risale al paleolitico mille novecentotrentanove si respira un clima molto diverso dalla Credit ok ma anche certo giova all'autonomia culturale di chi progetta un programma un notiziario
Ma anche assai lontano dalla dimensione come definire tutto questo il relatore costretto a valersi do molto volentieri di una metafora abbastanza tradizionali dell'oratoria di sinistra quella delle luci e delle ci sono elementi di vitalità e zone di pesante Stasi il giudizio rimane preoccupa
Il nuovo consiglio di amministrazione ha svolto una lunga audizione dei dirigenti della radiofonia pubblica al termine della quale approvato sono passati ormai molti mesi un documento di indirizzi
è vivace l'iniziativa del sindacato dei giornalisti e dei Cdr
Dell'insofferenza dei tecnici sia il vento l'informazione radiofonica regionale al mattino di nuova istituzione ha creato l'interesse e vivacità
Non si sfugge però almeno io non sfuggo all'impressione di una lentezza al riparo delle polemiche di un qualche ripiegarsi su carenze dinieghi di personale di dotazioni di una timidezza nell'acquisire le novità come la tecnologia digitale
Quasi che ci si rassegna a una marginalità
E non vorremmo che con i con i tempi che corrono qualche disboscate ore dell'ultima ora cogliesse l'occasione per dichiarare improduttiva un ramo secco la radiofonia o qualche suo compagno sarà una preoccupazione eccessiva ma certo spiegherebbe bene l'ostinazione con cui si indicano in particolare la terza rete radiofonica ma non solo le dotazioni indispensabili per potere operare
La situazione del segnale elettrico ne ha già parlato vita ci torneremo con apposita comunicazione progressivamente peggiorata fino a diventare disastrosa sia in AM che soprattutto in FM nessuno ci toglie dalla testa
Che non si è agito in sede direzione tecnica con sufficiente determinazione ed è i ritardi gravissimi del ministero delle Poste mai abbastanza deprecati hanno agito come alibi per un ulteriore inerte lo dimostra il fatto che in talune regioni italiane in cui direttori di sede hanno avuto il coraggio di muoversi in autonomia e senza aspettare direttive mai arrivati da Roma la situazione della ricezione meno disastrose che altro
Si badi bene che da questo deterioramento discende una pessima immagine della radiofonia RAI e dell'azienda nel suo insieme che viene fortemente danneggiata nel di minestra nella sua natura di concessionarie di pubblico servizio
Ma al soldo di tempi impegna teniamo segnali
Che dietro l'inefficienza prima Forlì affiorino ipotesi recessive
O si dia una mano a chi intende dimostrare non solo la convenienza Chelili gestisca in proprio gli impianti di trasmissione attraverso una sua società che ancora un'ipotesi nobili
Ma ancor meglio l'incapacità della RAI ad effettuare anche solo la manutenzione ordinaria delle proprie reti di trasmissione lasciate in abbandono o abbandonate all'abusivismo
è un pessimo segnale è il caso di dirlo ma ve ne sono altri la formazione degli operatori radiofonici non esiste
Dizione pronuncia professionalità di chi parla in un microfono sono lasciate alla buona volontà
Non c'è alcun autonoma da raccolta pubblicitaria perché essa è stanca mente effettuata al traino di quella televisiva la radio non fa alcuna promozione di se stessa mentre ne fa alla sorella televisivo
Tutti questi segni
Più le vestigia di un'estenuante guerra quotidiana con la burocrazia per ottenere la più trascurabile sciocchezza
Quella che è una rete televisiva in due giorni si vanno accumulare con un'immagine delle reti e delle testate sostanzialmente ereditato dal passato
Si afferma che Radio uno e GR uno hanno un target più giovanile metropolitano
Con un GR dedico a detto anche alla politica internazionale mentre Radio due ma quando sigle più convincenti di questi numeri
Che sanno sempre di classifica
Radio due si rivolgerebbe a un pubblico più familiare locale
Con un analogo approfondimento da parte della testata giornalistica
Che Radiotre sarebbe il canale culturale si aggiunge che fra Sterne uno e stereo due mi sarebbero differenze di genere più disco o più melodico peraltro escludendo largamente il classico
Tutte cose che hanno un fondamento una sostanza e che non ci sogniamo incerto di liquidare con una battuta ma il caso veramente di dire che vi sono più cose fra il cielo e la terra di quanto ne comprenda questa schematica ripartizione e per averne la prova basta girare la manopola della sintonia in FM per renderci conto della molteplicità ricchezza specializzazione dell'offerta la tripartizione per generi delle reti
Obbedisce stancamente a un concetto delle tre Italie industriale agricola agricola e industriale terziario industriale che era forse d'avanguardia degli anni sessanta ma non regge alla complessità dell'Italia di oggi
E alla mutata collocazione di fasce ceti sociali le donne i giovani in cerca di prima occupazione i pensionati non a caso utenti particolari di un loro certo tipo dire per averne una prova basta confrontare la differenza fra gli iscritti attuali più Giuseppe De Rita che fu fra gli inventori di questa forma di tre Italie rispetto a quello diventa fa sta di fatto insomma che la Terza Rete radiofonica all'identità più certe riconoscibile
Un poligono che ha ai suoi vertici l'approfondimento delle notizie formazione culturale la musica classica le trasmissioni delle donne
E infatti quando solo si pavento la sua abolizione
O trasformazione di un canale parlamentare prima ancora che l'ipotesi fosse presa in considerazione centinaia di esponenti della cultura a firmare un appello per manifestare la loro opposizione ma è proprio la terza rete radiofonica che ha una copertura in onde medie risibile
Che lascia scoperte intere regioni c'è un F. M. disturbati Simone nonostante il fatto che i generi dai lei diffusi come la musica classica richiedano un ascolto di qualità
Al contrario identità più debole risulta proprio quella del GR tre non convince l'autonoma giunta del sottotitolo Giornale radio per l'Europa
E tanto meno l'organizzazione del concorso I giovani incontrano l'Europa
Invero un incontro fra i più costosi avendo un preventivo di oltre un miliardo e cento milioni
Che fa del GR tre la testata radiofonica più costoso segni ulteriore di un impiego poco razionale ed equilibrato delle risorse ed è un vero peccato perché l'iniziativa europea Istica della RAI meriterebbe ben altro spazio
Anche in collegamento con la necessaria trasformazione dei premi tali noi vorremmo una radio diverso porremo tre canali in AN e trainer se ne vorremmo uno fra questi Old Music tutto di notizie sul modello diffuso all'estero oltre esce per il quale grandi sono le aspettative del pubblico quello ferma la nostra indagine commissionata all'Abacus
Vorremmo due canali di approfondimento delle notizie intrattenimento e cultura diversificati del loro target vorremmo una filodiffusione efficiente di cui venisse resa nota l'esistenza che sapesse utilizzare anche il suo sesto canale
E vorremmo tre FM uno interamente classico uno leggero uno per grandi dirette spettacolari ma anche quando serve di natura istituzionale
Non ci sembra di desiderare l'impossibile
Ci infastidisce il fatto che pretendere che la RAI faccia l'editore
Ossia persegua tutti i possibili target editoriali tutti i possibili soci pubblici specializzati debba diventare una battaglia politica mentre all'estero ciò viene fatto quotidianamente tranquillamente da aziende editoriali pubbliche e priva non vediamo intralci possibili a un effettivo coordinamento forte dell'offerta radiofonica distribuita su vari canali secondo criteri editoriali e non di un malinteso pluralismo
Costituendo strutture specializzate dedicate a tempo pieno ai singoli mestieri del fare
Aggiungiamo che Lara Lerna la relativa semplicità della macchina radiofonica rispetto a quella televisiva suggerisce di sperimentare qui
Semplificazioni aggregazioni che forse urtata in televisione conto incrostazioni sedimentati di ponte basta pensare che gli acquisti dall'estero conosce del broadcasting e dei bilanci televisivi qui hanno un'incidenza del tutto trascura
Oppure basta pensare all'intasamento dei centri di produzione televisiva di Roma e parzialmente di Milano
Più il ricorso all'appalto motivato con una tendenza logistica e tecnologica all'accentramento produttivo noi non condividiamo ritenendoli sufficienti tali argomenti ma certo per la radio non basta
Non esiste una sola delle ventuno sedi della RAI che non sia in grado di produrre radio ad un livello sufficiente per trasmissioni nazionali
Qui l'accentramento solo una smentito peraltro dai livelli produttivi raggiunti da sedi come Firenze Trieste e altro
L'unico vero argomento contro le nostre proposte e il dissesto delle reti di trasmissione
Separando la stereofonia dall'onda media fin dal mattino con una programmazione autonoma si avrebbe una disastrosa caduta dell'ascolto vista l'inquilino efficienza della M particolarmente ma non solo per la terza
Ma questo non è un esempio tipico di una motivazione politica che si ammanta di condizioni tecniche create o lasciate proliferare ad arte
Che fine hanno fatto a proposito gli stanziamenti deliberati dal CGIE consiglio d'amministrazione per il miglioramento del segnale no vorrei che rimanesse o del bimbo dei residui non spesi nessuna considerazione tecnica
Può costituire un alibi per non operare e per non fare subito le cose possibili gira per la RAI un oggetto misterioso la ristrutturazione il direttore generale ha avuto dal Consiglio mandato a presentare entro giugno
Una proposta di riorganizzazione del gruppo RAI un gruppo del lavoro dell'azienda vista lavorando noi comunisti stiamo mettendo a punto un complesso di proposte di cui questo incontro è parte
Tra parentesi non c'è nessun contro piano dei comunisti le nostre proposte intanto preparato sono queste ecco
Nel frattempo piuttosto si fanno circolare ipotesi fantasiose e irresponsabile che ci auguriamo destituite di ogni fondamento
Secondo le quali tutto si risolverebbe in una grande spartizione o del taglio di alcuni rami secchi effettuando anche numerosi licenziamenti quantificati in cifre iperboliche che non intendo nemmeno ripete
Smentite dinieghi non dissipato completamente una Loren dedicati la metafora della spartizione non si adatta forse al compromesso su cui è stato fondato in maniera radiotelevisiva il nuovo Governo non c'è il pericolo che la materia televisiva
Ritorni a essere una faccenda esclusiva dell'esecutivo e del Governo non vorremmo proprio e faremo di tutto per impedirlo che questi progetti andassero avanti
Che mettesse con radici in RAI a partire dalla ristrutturazione dell'azienda
Una ristrutturazione vogliamo ricordarlo che non rappresenta una fastidiosa perdita di tempo come traspare qualche volta da folti irritati con la noia
Ma la condizione necessaria perché il servizio pubblico acquisti una dimensione d'impresa è una funzionalità già oggi non come evidenziano brutti episodi come tre contratti di Adriano Celentano
Ma come è scritto soprattutto nelle cifre a rischio del bilancio o tanto
A rischio non solo perché c'è sempre il pericolo che l'intesa RAI pieghe sul tetto pubblicitario venga snaturata e decurtata in Commissione parlamentare di vigilanza
Ma soprattutto perché è uno studio sull'evoluzione delle tendenze delle varie voci di Bilancio
Che danno le voci di spesa tutte rigide è in aumento
E le voci di entrata tutte aleatorie stagnanti o in diminuzione dimostra il possibile aprirsi di una forbice fra costi e ricavi che metterebbe in crisi l'azienda se non si studiano contromisure
Di cui la ristrutturazione è il capitolo prima un'operazione vogliamo dirlo a chiare lettere che si può e deve compiere senza licenziare nessuno
E che ci vedrà assolutamente duramente contrari se qualcuno pensasse di mandare a casa dei lavoratori
Stiamo all'erta nonostante le smentite perché già oggi in taluni comportamenti aziendali si individua sottovalutazione disistima
Per certi comparti del lavoro uno dei quali che la razza
La RAI è una madre e tutti lo sappiamo ma è una strana madre che affitti e figliastri
Ora i provvedimenti che la ristrutturazione dovrà prevedere la responsabilizzazione dei dirigenti
E la definizione di sedi procedure itinerari certi per le decisioni corredate di limiti entro i quali le decisioni devono essere prese limiti di tempo
Alla medesima richiesta un contratto un'automobile una dotazione un rimpiazzo l'azienda risponde misurando col bilancino non la richiesta ma chi va avanti
Per taluni la risposta è automatica per altri vi è un potere di sindacazione sindacato più o meno forte
Per altri ancora un'estenuante salire le scale per vedersi assicurare i mezzi indispensabili per il proprio lavoro dietro questa irritante difformità e parzialità
Si cela evidentemente una gerarchia di funzioni e una gerarchia di utilità dei vari comparti che non è stata decisa da nessuno è opinabile arbitraria e in cui la radiofonia
è sempre penalizzante fino ad affermare che la radiofonia fuori mercato nel momento stesso in cui si sta assestando un mercato internazionale della RAI per tutti questi motivi la radiofonia merita una vertenza
Una vertenza radio da aprire in occasione della ristrutturazione
Il primo punto di essa la rottura di una collocazione aziendale della radio falsamente simmetrica in realtà subalterna alla televisione
E sapete fondarsi su una sua ricollocazione non nostalgica legata alla sua effettiva crescente incidenza nella vita nazionale e anche al suo notevole valore di mercato superando le categorie del rimpianto ma anche della minorità
La radio va organizzata come una su Pazienza largamente autonoma autosufficiente all'interno del proprio Baggio svincolata nell'organizzazione da modelli televisivi che non vi sono prove
Una subagente autonoma che abbia al suo vertice un coordinamento effettivo dotato di reali poteri di pianificazione
Semplificando il modello ereditato dalla televisione e procedendo a una vera unificazione di tutti i momenti di supporto svolta in pieno accordo con le attuali reti e testate senza privilegiare l'una sulle che sia capace di fare il proprio marketing
Assicurandosi una presenza autonoma e dignitosa sia pure all'interno del l'obsoleto tetto pubblicitario che però la RAI non ha il potere di abolire e sia capace di promuovere forme di coproduzioni e altre iniziative per incrementare le risorse senza snaturare i caratteri propri dell'emissione radiofonica in particolare di quella culturale
Che si è capace di effettuare un effettivo decentramento di funzioni vista la concrete esperienze possibilità di produrre radio ovunque iniziale
La nuova su pazienti autonoma dovrà S armata
Avete inteso bene dovrà essere armata e non solo di pazienza ma anche di coraggio
Di coraggio di forza di consenso perché dovrà compiere dure battaglie dure vertenze in una RAI ancora restia la prima riguarda il segnale e la tecnologia
Consideriamo del tutto insufficiente quanto si sta facendo non facendo per arginare il continuo peggioramento del segnale e invertire la tendenza
Consideriamo nefasto
Un atteggiamento guardingo nei confronti della sperimentazione della innovazione tecnologica ritenuti fastidiosi ostacoli al tran-tran quotidiano cosicché l'innovazione aggiunge quando ormai gli standard internazionali sono stati fissati tutto è stato codificato e insomma l'innovazione non c'è più
Si è trasferita altrove con tutto il suo clima di attivismo e di curiosità scandalosa è la situazione la filodiffusione anche per contrasti con la SIP che ci pare da quel poco che sappiamo copro ben più soste Inzaghi tensioni sulle reti trasmissioni e sui servizi telematici
Intanto ne fa le spese un modo pulito di trasmette il segnale RAI che avrebbe una sua utenza se solo si facesse un minimo di promozione si producesse ricevitori e si adeguasse il canone che è fermo al costo di un pacchetto di sigarette
La seconda avvertenza concerne le risorse del sistema duale
Non è ammissibile che in tutta la regione Monia la Rai spenda meno che in una singola rete televisiva senza telegiornale e guardate solo cifre approssimate perché nel gioco delle spesi a fronte ricavi dello sforamento più o meno tacito dei preventivi delle sponsorizzazioni più o meno vistose si rastrellano altre decine di miliardi che penalizzano ancora di più la radio
E certo non sarà possibile reperire queste risorse se almeno una delle due fonti di entrata della RAI non sarà svincolata da automatismi penalizza non è ammissibile che organici già risicati siano lasciati per anni scoperti perché in radio si pratica di fatto il blocco del turnover mai deciso da nessuno
Concedendo con estenuanti trattative dopo mesi e anni del semplice rimpiazzo del dipendente andato in pensione
Nel frattempo l'età media in radio cresce professionalità collaudate vanno a sparire senza aver formato i propri successori che è prodotto le disse dotazioni se tecniche sedi fisiche sono inadeguate
C'è una disseminazione per la città di Roma che obbliga a lunghi giri intarsi pensate ai quali ha economi
E quali sentimenti di gruppo sarebbero generati dal semplice conseguimento di tutte le attività radiofoniche in un unico edificio in un solo marchio con tutti i propri servizi non c'è dubbio che il vero compito della nuova su Pazzini da dovrà però essere la ridefinizione in accordo con il consiglio di amministrazione della fisionomia di reti e testate che giudichiamo non più adeguata ai compiti attuali della RAI qui ci vuole da parte di tutti curiosità fantasia desiderio di cambiare e di migliorare
Noi vogliamo contribuire alla ricerca di questo nuovo assetto con alcune prime idee esposte qui e nelle comunicazioni
Come frutto di una discussione che da alcuni mesi stiamo compiendo idea è che noi vogliamo solo presentare
Perché è un progetto editoriale non sarebbe né giusto né possibile farlo qui essa dovrà coinvolgere dirigenti operatori chi mette in onda la radio tutti i giorni
E noi abbiamo anche per questo fatto effettuare dall'Abacus un sondaggio che vi presentiamo la cartella e che possiamo così sintetizzare
C'è grande curiosità se preferite c'è mercato per reti specializzate a partire dall'informazione il pubblico segue apprezza tutti i tentativi per affinare il target
Per rendere reti e programmi più specifici
Questo significa cominciando dall'informazione considerare le notizie in radio come l'agenzia d'informazioni per tutta la radio e per il Paese
Per la velocità spesso non esplorata dei collegamenti in cui può bastare una cabina telefonica
Per trasmettere l'aggiornamento di una pizza è urgente per la estrema capillarità e portabilità sia dei mezzi di trasmissione anche di ricezione indubbiamente superiore al mezzo televisivo
Molto più di oggi la gente deve sapere che sulla RadioRai imposizioni e frequenze date trova sempre non riesce ad ogni ora nel Giordo ogni mezz'ora un aggiornamento informati un informazione RAI di lei no ricotta con qualche ribattuta per questo è indispensabile che vi sia una produzione informativa dunque una redazione per tutto l'arco delle ventiquattro ore
Anche di notte visto che molti eventi hanno la pessima abitudine riprodursi
Magari con la complicità dei fusi orari proprio Dino settimo procedure d'estate potrebbero alternarsi a cadenza in queste donne astro di produzione informativa continua
Con compiti diversificati a seconda dei rispettivi Tarchi
Ciò significa rompere la vecchia assurda convenzione per cui di
Radio giornali notturni sono considerati per l'estero per i prodotti nel corso della notte con una redazione minime in realtà è in gran parte una produzione giornalistica per gli italiani sveglie lesse non c'entra fino a un certo punto delle stesse
Trasmissione dell'estero pure confezionate con qualche dignitario vanno da radicalmente cambiate perché la scadenza del novantadue vicino e la radio da satellite
Prenderà definitivamente o mi sono letto il modo di pensare la produzione radiofonica per l'estero
Ma l'informazione anche bisogno di approfondimento non solo di
Senza voler limitare il campo di azione delle due testate prevalentemente mirati in un unico nastro informativo alla produzione dei musei
C'è bisogno di un punto specifico che dà ai temi del giorno pazze alla discussione alla fornitura dei dati alla riflessione secondo una collaudata tradizione radiofonica
Questi potrebbe sperimentare quella innovazione che noi vorremmo poi estende
Il superamento di una rigida distinzione fra rete testata la costituzione di un canale a direzione unificata con un forte apporto giornalistico
Che avesse come targhette la divulgazione di massa l'approfondimento giornalistico l'opinione con un maggior spazio per l'informazione sul teatro o il cinema la stessa televisione
Se questo processo si accompagnasse a un'ulteriore differenziazione delle altre due reti noi avremmo un ben più alto ventaglio di proposte da offrire al pubblico sperimentando un governo del canale in cui potrebbero confluire anche altri apporti come quelli dell'attuale di essenze che certo richiede un profondo ripensamento sviluppando sempre più la funzione di produzione multimediale per il mercato più che per l'emissione circolare immateriali educati
è un tipo di Offerta che richiede una complementarietà con la radio forni abbiamo già detto che lo stato degli impianti don consiglia il distacco della rete stereofonia dall'onda media nelle ore del mattino
Beh è una situazione che va cambiata e che non impedisce da subito un differenziarsi dell'Offerta stereo troppo appiattita sulla musica leggera
Vorremmo che l'imponibile offerta informativa dello stereo fosse tagliata sui formaggi tipici di questo mezzo concisi ricorrenti e non prodotta star riprodotta stancamente dai notiziari in onde medie
Vorremmo uno stadio stare o per la musica classica finalmente vorremmo cioè la possibilità di ascoltare con il mezzo stereofonico che meglio ne restituisce toni e sfumature
E in una presentazione che ci fornisse sempre Unasca ed esauriente
E poi vorremmo uno sportello leggero e un terzo canale dedicato a grandi eventi spettacolari o di altro tipo noi pensiamo insomma che non sia necessaria nella situazione attuale un canale apposito per trasmettere in diretta i lavori del Parlamento
Pensiamo piuttosto a una più puntuale informazione sulla vita delle istituzioni
Non pensiamo di utilizzare i trasmettitori RAI in FM di Roma Milano Torino e Napoli per il lancio di radio cittadine da qualcuno ipotizza questa è una dimensione che va lasciata tutta l'emittenza locale Keynes ha dato le prove migliori
Pensiamo piuttosto a spazi certi per la sperimentazione sono e a un decisivo rilancio del decentramento radiofonico su scala regionale
A maggior ragione quando in televisione le risorse sono state spostate dai programmi all'informazione infine l'autoradio
è matura lo studio di un canale per gli automobilisti
I camionisti e tutta l'Italia che si muove in cui confluiscano i servizi già numerosi chiara mette a disposizione
Ma questo canale bisognerebbe poterlo ascoltare verificando i risultati dell'esperimento di sommaria che permette l'ascolto e l'autoradio tra Bologna e Firenze emettendo i mettendo a punto un progetto di grande utilità pubblica che si estenda ai principali tronchi autostradale queste sono le nostre prime profusi sono proposte possibili attuabili oggi
E questa è la battaglia più dura perché l'ostacolo l'avversario è in mezzo a noi l'indifferenza la pigrizia le incrostazioni di potere la forza dell'abitudine
Riesce un scrive Montaigne aprendo il capitolo trentasei dei saggi da qualunque parte io mi valga mi tocca forzare in qualche bandiera della consuetudine
Tanto scrupolosamente essa bloccato tutte le nostre e più sotto è l'abitudine arrenderci impossibile quello che non è dovremo ricordarci di queste parole quando andremo a toccare un aspetto della radio che è costruito anche sulla forza della corso se come abbiamo detto la radio interpreta oggi più di ieri un senso del nostro tempo noi pensiamo che queste proposte possano rafforzarlo affiancandosi ai punti alti che già oggi la radio pubblica può vantare le prove offerte dei momenti più duri
Della storia recente del Paese fino al quotidiano colloquio con gli ascoltatori una più alta autonomia
Che vuol dire libertà
Una più ampia gamma di offerte per il pubblico un netto miglioramento tecnico una grande disponibilità a mettersi in discussione e a sperimentare innovazione questo è l'augurio che facciamo alla radio per la sua seconda e brillante giovinezza
La parola ora l'onorevole Enrico Manca presidente della RAI
Ma il mio naturalmente vuole essere
Sostanzialmente un saluto sia pure un saluto nel tema innanzitutto penso che sia
Giusto e non rituale esprimere un apprezzamento è una soddisfazione
Un apprezzamento per chi ha organizzato questo convegno cioè per il Partito Comunista che del resto nel campo della informazione della politica della informazione mostra molto dinamismo molta capacità elaborativa il che non significa naturalmente concordanza con tutto con anche parte delle cose né che vengono dette proposte né con diciamo così gli esercizi tattici che
Correte hanno diciamo l'elaborazione e nella la produzione nel settore della informazione ma tuttavia però va riconosciuta questa presenza questa necessità e utilità di confronto in un settore così vita per la nostra vita democratica è una soddisfazione particolare
Questa mattina perché dopo tanta inflazione di convegni sulla televisione finalmente si fa un convegno sulla radio e questo certamente importante
Il significativo e questo conferma un dato obiettivo che qui anche nelle relazioni introduttive è stato sottolineato alla nostra attenzione
E cioè il fatto che la radio non solo ha difeso nel corso di questi anni un proprio spazio e un proprio ruolo ma oggi può anche pensare di poter crescere svilupparsi averi con avvenire
Questa importante per chi temeva io ricordo di aver cominciato a lavorare in RAI proprio nella radio
Parlo degli anni di l'inizio degli anni sessanta e ricordo il timore di chi come noi lavorava
Alla radio e anche qualche frustrazione in
A confronto della crescita
Della grande sorella cioè della televisione e molti di noi si avvera ottimi vanno pensavano che la radio fosse destinata poi via via scomparirebbe mi pare molto importante che oggi siamo in grado di fare un nel bilancio e di un bilancio che ha
Spostato
I termini della questione in modo certamente molto significa
Naturalmente io penso anche che vi sia ancora uno scarto importante tra le potenzialità della radio e
E penso anche che se si opererà in modo da sfruttare tutte le possibilità di comunicazione intrattenimento e disservizio in particolare di servizio
Del mezzo radiofonico io credo che di può essere un aumento significativo e importante anche del rapporto con il pubblico e della scuola
Credo che il servizio pubblico radiofonico
Abbia ha retto molto bene di questo
Va dato atto a tutti coloro i quali hanno operato e operano ai vari livelli nella radio pubblica ha retto bene in questi anni
Sia questa fase di passaggio di transizione in cui ancora il destino della radio non era definito e sia il confronto anche più direttamente sul terreno diciamo del mercato e cioè sul terreno del confronto con le radio private
Anche se naturalmente non ci si deve cullare sul fatto che ciò che acquisito è acquisito
Per sei
Anzitutto va detto che naturalmente il confronto pubblico-privato
Mi pare lo ricordasse Menduni poco fa
Con ragione il confronto pubblico-privato nel settore radiofonico è intrinsecamente diverso da quello
Che nel campo televisivo per la natura di verza diciamo di protagonisti e non vi è dubbio che nel campo della radiofonia aziende pluralismo
Diciamo editoriali pluralismo produttivo un pluralismo
Culturale certamente assai più ampio e significativo di quanto invece il mercato non abbia realizzato nel settore nel settore televisivo
E quando dico che non dobbiamo cullarci sui risultati raggiunti
è perché per esempio io credo che non vada trascurata come dato la flessione sia pure limitata sia pure limitata
Dell'ottantasette rispetto all'ottantasei
Non vi è dubbio che si tratta gli arretramenti minimi che se si trattasse di quotazioni di borsa un certo linguaggio un po'
Ipocrita forse potrebbe definire un assestamento un assestamento
Fisiologico è un segnale da non trascura
E se
La radio pubblica se il servizio pubblico si pone l'obiettivo di una crescita e non solo fisiologicamente giusto strategicamente necessario ma non necessariamente come dire antagonista in termini di guerra selvaggia con i privati proprio perché in un sistema misto sanno corretto come quello che ci auguriamo
Via via si costruisca nel nostro paese vi è una possibilità di crescita
Per
E non si tratta neanche di rimanere come dire su una posizione che talvolta immerge cioè in una sorta di conflittualità tra radio e televisione pensando per esempio in una nuova stagione della radio di togliere pubblico alla televisione impresa che magari taluno gongola qualche snobismo intellettuale potrebbe anche considerare Nobile ma che io penso sarebbe
Probabilmente un'impresa non giusta e disperati
Penso che sia venuto il momento
Facendo questo Bilancio sostanzialmente positivo il i prospettiva strategica per la radio fare anche un salto come dire un
Mutamento qualitativo nel modo di pensare udì targhetta individuare il pubblico della radio uscendo fuori un po'da quello che mi pare essere uno schema e cioè di pensare al questo pubblico della radio come
Ha un vecchio
Forti Gino a un vecchio fortino assediato dalla televisione di cui ogni tanto il nemico espugnò un bastione o scavalca un fossato travolge una casa al mare
Io penso che
Questa è una visione distorta del pubblico reale potenziale della radio io penso invece che si debba guardare ad un'offerta radiofonica che sia complementare
Si direbbe in termini usuale sinergica
E non alternativa a quella televisiva
Così che tanto la radio quanto la televisione possono io credo contemporaneamente aumentare il loro pubblico
Menduni ha ricordato
Sua relazione
Per molti versi condivisibile e apprezzabile
Che la radio è uno strumento flessibile che può essere presente nelle situazioni più difficili
E che può raggiungere l'ascoltatore nella propria abitazione in auto al lavoro con costi assai inferiori a quelli della televisione
Bene siccome tutto questo è certa ed è incontrovertibile c'è da chiederci ci dobbiamo chiedere se questa flessibilità dello strumento orario
Sia effettivamente valorizzato compiutamente credo che ci sia ancora uno spazio importanti
Di utilizzo di questo strumenti di questa flessibilità penso ad esempio a quanto si potrebbe fare impiegando la Diretta per informare in tempo reale il suo avvenimenti di particolari di Diego e penso per esempio anche ad un più stretto collegamento fra la radio e la televisione
Può a può esserci un avvenimento in che capiterà non son per esempio la mattina quando i programmi della televisione hanno una valenza diversa e anche la caratteristica diversa
Da quelli del pomeriggio e per esempio in grandi aree metropolitane è la radio può essere utilizzata come strumento grandi fatti di cronaca o anche per avvenimenti
Già programmati e non vedo perché la televisione non potrebbe essere utilizzata come mezzo di di promozione della radio magari invitando
I telespettatori che che sono comunque in un numero sempre incidentalmente assai superiori a quelli diciamo così perché ragioniamo sempre in termini di grandi grandi ampiezze residua sintonizzarsi immediatamente su un determinato programma
Della radio dove in quel momento la radio che ha flessibilità e strumenti tecnici assai più adeguati
Non può immediatamente fare la diretta di un grande avvenimento di un grande fatto di cronaca che si determini improvvisamente in una parte della della città e naturalmente qua non possiamo dimenticare l'altro grande problema anche che è uno dei problemi importanti della informazione democratiche che non abbiamo ancora risolto non abbiamo risolto per varie responsabilità alcuni oggettive ed altre invece anche soggettive cioè voglio dei soggetti interessati penso all'informazione
Democratica per le istituzioni sia le istituzioni nazionali che le istituzioni regionali e quindi il Parlamento le assemblee le assemblee elettive regionali voi consigli comunali o le giunte di alcuni grandi aggregati metropolitana
Torno a dire del discorso sarebbe lungo le le responsabilità sono varie sono varie sono molto distribuite
In parte coinvolgono anche settori
Diciamo intoccabili
I grandi personaggi della cultura perché io ricordo tutto alla polemica che c'è stata qualche mese fa quando si pensava per esempio di poter utilizzare
La terza la terza il terzo canale radiofonico in parte per dare l'informazione istituzionale mi ricordo che c'è stata una sollevazione
Molti di noi sono stati poveri indicati dove
Di affossa attori alcuni poi dopo San andando a vedere poi uno scopriva dietro queste queste ribellioni così acute tante cose che poi magari erano meno
Come dire brillanti o trasparenti di quanto non potesse immaginare c'è una responsabilità del Parlamento c'è una responsabilità del Parlamento nella lentezza nel nel modo come ha affrontato la questione c'è una responsabilità oggettiva che e quella delle frequenze quelle delle frequenze perché poi nel campo della radiofonia anche questa questione delle frequenze
Un grande problema io adesso naturalmente non entro nel merito
Dei giudizi che qui sono stati dati
Che comunque sono ben noti sulla valenza o meno del programma dell'accordo di governo sulle questioni della informazione che naturalmente a luci e ombre però mi pare che ci sia un dato importante cioè quello che il governo si è impegnato a varare entro un anno un piano di assegnazione delle frequenze
Credo che sia un punto importante torno a dire al di là del giudizio di merito
Che diamo
Sull'accordo di governo perché se effettivamente entro un anno verrà varato questo Piano delle frequenze questo consentirà anche alla radio di mettere ordine su questo del Reno e per la radio pubblica
Questo è molto importante anche in vista della necessità di pianificare
Gli investimenti negli impianti
Potenzialità ancora maggiori credo che nascano dalle nuove tecnologie e mi pare che in vita ne accennasse con con molta puntualità
Anche la radio potrà venire la diffusione diretta via satellite e questo ci imporrà di ripensare a fondo tutte le programmazioni per l'estero diciamo che è un motivo di più
Perché già molti altri motivi per ripensare le programmazioni Carletto ci sono questo è certamente un motivo di più
Anche la radio avrà la sua alta definizione mi riferisco alla digitalizzazione dei segnali
Anche la radio potrà inserirsi nelle reti a fibra ottica per rese in più per la filodiffusione di programmi musicali ad altissima qualità di suo
E tecnologie sempre più sofisticate consentiranno la costituzione di reti specializzate per la distribuzione dei segnali ad esempio per le strade e le autostrade esperienza questa che è già in corso
Mi pare anche qui ora posso far confusione se nella prima o nella seconda relazione va è stato sottolineato un punto importante a questo riguardo e cioè che anche il mondo pubblicitario
Sta riscoprendo la radio ed è probabilmente questo che spieghi i tentativi di dar vita Circuiti nazionali private
Per il servizio pubblico questo significa attrezzarsi per tempo pensare alla raccolta di pubblicità per la radio
Non come attività altra anche voi ai margini della raccolta per la televisione ma come strategia da definire per dispetto alla specificità del mezzo radiofonico
Naturalmente per trasformare le potenzialità in realtà
Occorrono idee nuove
La televisione rinnova i propri linguaggi propri generi le forme della propria comunicazione con una grande velocità basti pensare a quest'ultimo anno televisivo per avere il senso di quanto
Rapidamente Mutti
Beh la radio pur con le innovazioni di linguaggi di comunicazione che Menduni via sottolineato appare a me sembra più chimica nello sfruttare appieno la possibilità di sperimentare di rinnovare
Sempre Menduni c'è invitato di lasciare in biblioteca che io vorrei dire cosa ben diversa dal mettere in soffitta
Orson Wells e le sue invasioni marziane e Sergio Zavoli con le sue radiocronache dal Giro d'Italia
Eppure a volte viene il sospetto che dopo la provocazione di orzo UE e chissà forse magari proprio a causa di quella provocazione
Così significativa la radio abbia un po'deciso di non rischiare più
Bisogna dunque innovare sperimentare percorre vie nuove
E ciò naturalmente innanzitutto compito dell'arancio e del servizio pubblico che in così grande misura si identifica con la storia della radio in Italia e al suo interno certamente come i fatti hanno dimostrato in questi anni
Risorse umane capacità intelligenza è necessaria compiere questo mutamento qualitativo in avanti
Nel maggio scorso il consiglio di amministrazione della RAI ha cominciato a tracciare le linee di una nuova politica per la radio e quattro mi sembra siano le indicazioni che nessuno emersi quattro le indicazioni chiare
Innanzitutto la necessità di diversificare l'offerta proprio per raggiungere nuovi settori il pubblico
Uno sforzo è stato fatto dalle nostre reti per diversificata
Forse dobbiamo ancora lavorare e riflettere su questa possibilità di un ulteriore diversificazione e identificazione
E forse Radiotre esibire ancora confrontare con i limiti
Di un modo un po'tradizionale di fare cultura o appunto come diceva vita quella cultura alta ancora come segmentazione rispetto ai problemi la cultura intesa più complessivamente
Il Consiglio ha perciò sottolineato la necessità che le reti le testate acquisiscono una sempre più marcata identità non credo che ciò debba voler dire suddivisione meccaniche avviare di pubblico in modo da non credere in qualche equivoco che nel passato c'è stato
Penso piuttosto ad una più avanzata diversificazione dei linguaggi nel modo di rapportarsi al pubblico nel mix tra informazione cultura intrattenimento e funzioni di servizio è stata inoltre data l'indicazione di un più forte radicamento nelle realtà regionali
Si è scelta di sviluppare le funzioni di servizio della radio si è affermata l'esigenza di assicurare un flusso continuo
Di informazione ventiquattro ore su ventiquattro e a questo proposito l'idea di un canale Olmi Hussein mi pare debba essere discussa seriamente e acquisita come un punto l'importante su cui poter lavorare
Naturalmente sono tutte indicazioni che hanno bisogno di un ulteriore sviluppo di un'articolazione i integrazioni si pone però come è naturale anche un problema di verifica della delibera del Consiglio dalla delibera del Consiglio ad oggi è passato un anno
E perciò legittimo chiedersi quanto queste indicazioni editoriali si siano tradotte in iniziative concreto
La mia impressione è che vi siano che permangano delle difficoltà oggettive
A mettere in moto quel rinnovamento di idee di linguaggi di rapporto con gli ascoltatori
Di cui abbiamo parlato impari
Naturalmente nessuno si aspettava ossia spetta alla radiocronaca
Dell'arrivo dei marziani a Tivoli anche perché Flaiano ci ha insegnato che un marziano a Roma dopo un po'non suscita più attenzione
E tuttavia e questo lo ha rilevato anche Menduni va registrata che difficoltà esistano il rinnovamento non ancora preso quota a sufficiente
Il piano editoriale che il consiglio di amministrazione sta elaborando dovrà confermare per la radio una missione editoriale rinnovata e di alto profilo
Ma dobbiamo sapere che vi è un intreccio assai stretto tra i nuovi compiti e i nuovi obiettivi editoriali della radio la valorizzazione delle risorse professionali necessarie al raggiungimento di questi obiettivi
La acquisizione di un modo di operare più flessibile più attento al rapporto tra risorse e risultati più da impresa insomma
Ed è in questo intreccio che si definisce l'esigenza di una ristrutturazione aziendale
Qui è stata da Amenduni presentato un'ipotesi di ristrutturazione per la radio
Molto interessante ma bisogna sapere che
Essa implicazioni più generali mi sembrerebbe un po'singolare che può farsi in quella direzione ma
Deve essere come dire coerenti ad un disegno complessivo di ristrutturazione aziendale
Io condivido personalmente un'esigenza che mi pare stia dietro all'ipotesi formulata da Amenduni
E cioè che chi è incaricato di raggiungere un determinato obiettivo deve essere responsabilizzato su di esso e deve avere i margini di autonomia necessaria a valorizzare le risorse che l'azienda di affida
Insomma da tutto ciò deriva naturalmente la considerazione che non è nuova che la ristrutturazione aziendale
è un passaggio cruciale per la crescita del servizio pubblico
Io non so non ho ancora capito debbo dire l'ho detto ieri nel consiglio di amministrazione e lo ripeto qui a questo convegno pubblicamente non ho capito che cosa è successo quale processo
Sito analitico si è
Inserito dentro e fuori Lara perché nel momento nel quale si è cominciato a parlare di ristrutturazione si sta mimando la politica
Mi pare dividere quelle tante battaglie politiche
Insomma in tanti anni di vita politica erano
Addirittura addirittura istituto fuori una prospettiva
Daga da grandi crisi siderurgica
Si è parlato di non so quanti migliaia di licenziamenti e poi nello stesso tempo allora ci fanno sia evocano i fantasmi di licenziamenti da industria siderurgica e dall'altra parte
Si dice con forza Bari carriera non passerà neanche un lavoratore perderà un po'cioè con un linguaggio che sembra effettivamente che diamo non lo so stiamo discutendo appunto siamo di fronte a un grande sciopero di massa la siderurgia e farmi
Mi pare che la situazione sia a sulla rete di terza cioè c'è un problema aziendale in cui non c'entra niente con i partiti con le posizioni politiche
Doti devono come dire una questione che deve passare in modo orizzontale che passa in modo orizzontale al di là delle tessere di partito cioè un problema aziendale
E con questi problemi che ci dobbiamo confrontare e non con le anticipazioni pilotate
Su qualche giornale su qualche settimanale non con il turbinio di voci e di boatos che naturalmente non sono mai disinteressati
Un'azienda si deve ristrutturare che cosa fa un'azienda io
Penso che sia l'Abcd di qualunque
Con minima conoscenza aziendale vede degli anni degli anni che viviamo dico non del secolo scorso quando si deve ristrutturare comincia a studiare la cosa
Sì già
Ad una società che fa questo di mestiere a un'altra società a due società un check e poi sulla base di questo c'è anche naturalmente poi la azienda
Gli organi preposti acquisisce i dati di analisi
Alcuni li assume altri li scarta cosa che assolutamente normale qua addirittura ho sentito in questo un minimo della politica vita poco fa che ha detto che
Senza dare in appalto la ristrutturazione aggraziata Società di Spello ma ma stiamo cioè mi pare che stiamo a a una situazione di di pre cultura aziendale però siamo avvocato sic veramente un parallelo
Allora cerchiamo siccome questa è una questione seria
E questa è una questione seria
Perché la ristrutturazione è un'esigenza aziendale che non lascia dal fatto che
Siccome tutto non è vero anzi si è andata molto bene Laraia è andata molto bene ed è merito innanzitutto di quelli che ci sono stati prima di me
Che ci sta da molto poco
Vada molto bene va bene affrontato con con con grande capacità il confronto con i privati ha una grande capacità
Di elaborazione e di rinnovamento nei programmi dei Problemi proprio anche in rapporto a questa crescita proprio di problemi di impresa
Ha dei problemi di impresa quindi ha un problema di ristrutturazione
Se ne potrebbero fare tanti di analisi che poi li faremo naturalmente il momento in cui discutiamo
E si tratta anche di comprendere che lo scenario entro il quale
Si è lavorato in corso di tutti questi anni sta mutando non c'è bisogno di ripetere la solita litania la internazione inflazione la mondializzazione del mercato la competizione
Nel i mercati satellite diffusione diretto approntato un po'dura lo sappiamo tutti che c'è uno scenario nuovo e diverso e in questo scenario nuove diverso l'abbiamo attrezzare il servizio pubblico sia in rapporto alla crescita complessiva
Del sistema misto ad una competizione positiva con la parte privata con le parti privati una crescita complessiva della azienda Italia
Dobbiamo naturalmente quindi predisporci acquis
E qua effettivamente diventa un po'un banco di prova sul serio per tutti perché cari
Posso dirlo non lo so va anche se senza presidente
Cari compagni
Perché adesso proprio il discorso fatto direttamente a bordo voi dovete anche capire che ormai questo io probo e un consiglio
Amichevole fraterno
Che ormai nel processo Complesso e contraddittorio della riforma della politica c'è anche un processo di laicizzazione
Della politica e non basta più chiamarsi gli innovatori o progressisti per esserlo davvero
Non basta avere l'etichetta storica per esserlo davvero ormai ed è un dato di realtà bisogna conquistarselo giorno per giorno
Con una capacità di elaborazione di idee che siano tali ma anche con una coerenza Rispetto alle idee che si elabora
Allora non bastano i meriti storici
Anche perché quando una forza progressista
Storicamente Progress
Ha poi di fare
Un comportamento conservatore
Se ne hanno o effetti negativi cioè c'è un un un aumento esponenziale del risultato perché chicane confermare chi ha interesse a conservare chi è legittimamente come dire conservatore che non è particolarmente in questo caso come dire un un'etichetta negativa pertanti motivi si può conservare cibo conservare perché si è convinti che quella è la soluzione migliore si può conservare perché ci si trova in una situazione come dire un po'come il topo nel formaggio e quindi vorrei dire insomma dopo questa del formaggio che vuole Antonietta formaggio di ricerca del formaggio la gara cioè cioè quando quindi son tutte cose legittime e anche molto rispettato
E anche molto rispetta diventa meno comprensibile diventa meno comprensibile
Quando vi è un divario torno a dire nelle cerca le idee che si professano e poi l'azione l'azione l'azione concreta e cioè quando poi si determinano delle stabilizzazioni di fatto conservatrici bene questo non questo vale si potrebbe dire che è altrettanto vero per chi poi
Come dire pensa di risolvere le cose soltanto con il movimento
Con il movimentismo oppure soltanto cercando di rimettere in discussione tanto per rimettere in discussione perché tanto poi qualche cosa cambierà e qui no
Io penso che su questa questione della ristrutturazione
Si debba davvero spogliarsi di posizioni preconcette di posizioni politiche di luce di partiti
E si debba affrontare il problema da un punto di vista Poleschi comma politico aziendale e in cui ciascuno poi sarà naturalmente giudicato dai comportamenti reali che avrà in rapporto a questa questione
Bene io mi sono un pochino soffermato su questo perché siccome vedo che questa questione la ristrutturazione acquisto ogni volta consente anche qui questa mattina questi va lei
Sì allora io penso che noi dobbiamo affrontarle con grande serenità con grande impegno e solo con un obiettivo e cioè quello del rafforzamento del servizio pubblico di una come dire di una capacità imprenditoriale della RAI di migliorarci chi è più nel senso che già darà funzione bene era ci sono problemi che come è giusto che sia ogni impresa di fronte qua una realtà il mutamento deve naturalmente attrezzarci allora
Su questo penso ci vuole uno sforzo di tutti e naturalmente ci vuole anche una coerenza con le idee che si professa del poi con l'azione che si porta avanti
Penso che sia una posta in gioco importante
Una posta di maggiore efficienza aziendale che deve stare a cuore a tutti coloro che credono nella centralità del servizio pubblico io so che questa mattina siamo sicuramente
In una assemblea che crede con forza con coerenza nel servizio pubblico così come ci credo io
Ringraziamo Enrico Manca per il suo intervento
Non solo saluto di cortesia o atto formale ma come gli è proprio in quanto come presidente della RAI anche come compagno socialista contributo vivace partecipazione critica sollecitazione propositiva di questo nostro
Dibattito continuiamo con l'intervento la relazione di Piero De Chiara sull'emittenza radiofonica privata
Successivamente ebbene diritti e successivamente all'intervento di De Chiara
Pensiamo di svolgere due interventi di Gianni Bisiach e di prese e di Bruno e di Visintini Preside Giorgio Visentini presidente dell'Abacus
Tredici anni fa in Italia ebbe inizio un fenomeno destinato ad avere una effettui Levante sull'economia ma anche sull'organizzazione sociale di tutta l'Europa occidentale
La nascita delle radio libere così le si chiamava allora aprì la comunicazione via etere alla iniziativa privata
Il fenomeno fu favorito da un concorso di cause tutte ben radicate nella storia del nostro Paese e arrivate Prodi a metà degli anni Settanta a un punto di maturazione
Il movente principale si badi bene non fu economico
Era soprattutto una confusa voglia di parlare a mettere insieme tecnici disc jockey e i giornalisti che violavano normative insostenibili e anche ottuse rigidità nell'accesso alle professioni della comunicazione
In quell'Italia che era ancora raccontata da Ettore Bernabei e che tendeva a omogeneizzare le questo racconto quel Paese le radio misero invece in evidenza le differenze culturali e differenze geografiche
Che sono a risorsa implicita che spesso dimenticata del caso Italia
Radio religiose e Radio politiche ma soprattutto le radio di città diverse l'una dall'altra quanto sono le cento città di cui parlava Gramsci
Solo in un secondo momento si delineano i i problemi di impresa si affaccia sulla scena imprenditori che intuiscono che la comunicazione non è soltanto un insopprimibile bisogno umano ma è anche un'occasione di guadagno
La Corte cornice costituzionale si pronunciò tempestivamente
Distinguendo la libertà di manifestazione del pensiero che non può essere indirizzata dà libertà di impresa che invece ha bisogno di argini per poter produrre tutti gli effetti benefici di cui e potenzialmente portatrice
La legge che la corte chiese al Parlamento com'è noto non è stata fatta
E la storia degli anni successivi racconta una parabola esemplare della deregulation
Un fenomeno che l'inizio si presenta come un fatto di libertà che libera oggettivamente dei energie troppo lungo compresse
Dopo se non intervengono nuove regole o sorge il monopolio oppure si determina come radiofonia una inagibilità imprenditoriale per tutti
L'assenza di una normativa ha determinato un blocco dello sviluppo
Sì è vero ma se le radio private hanno continuato a garantire uno straordinario pluralismo di voci questo è avvenuto a un prezzo insostenibile pagato da chi è investito nel settore da chi ci lavora e in ultima istanza pagato dagli ascoltatori
Ricordo nel era l'estate l'ottantacinque un sottosegretario peraltro assai competente che diceva che se non si fosse fatto e lì a pochi mesi cosa riduci Peña fare una legge per il settore radiofonico vecchia ad andare in giro con le mascherine per la vergogna
Beh naturalmente la legge non c'è stato
Ma non vogliamo però qui ridurre questo convegno alla semplice denuncia dei governi che in questi anni non hanno fatto il loro dovere
Ci sembra infatti che siamo giunti a un punto di snodo di questa lunga lunghissima vicenda
E guardiamo all'immediato futuro anzi al presente convinti che la dicotomia privata possa trovare oggi un assetto secondo principi di interesse generale e sfruttando a questo fine gli interessi particolari che si confrontano nel settore
Negli ultimi mesi infatti si è aperta una nuova fase che prepara un cambiamento radicale comunque sia del paesaggio radiofonico da una parte ci sono segnali preoccupanti che sembrano ripercorrere la strada già conosciuta dalle televisioni
Editori che non ce la fanno più e che consegno tutto i loro patrimoni frequenze di professionalità di lavoro alle reti nazionali aveva già nazionali trasformandosi in semplici ripetitori e rinunciando alla produzione autonoma
E come in un film già visto le radio nazionali prendono anche la pubblicità locale all'inizio almeno per lanciare il loro progetto e per toglie risorse primarie alle emittenti locali
Ma ci sono d'altra parte altrettanto forti forse più forti anche segnali positivi di crescita nella maturità e nella organizzazione del settore
Nel giro di pochi mesi degli ultimi pochi mesi le radio locali hanno definito il loro rapporto con i titolari del diritto di autore all'INPS hanno firmato un importante contratto il lavoro con i sindacati di categoria
Hanno spinto il ministero delle Poste a resuscitare la commissione paritetica per la pianificazione le frequenze
Hanno inviato una costosa indagini di ascolto e tutti quanti noi sappiamo quanto è importante avere uno strumento raffinato come indagini ascolto per competere sul mercato pubblicitario
Ma la cosa più importante è forse più positiva è stata quella piccola cosa che il capitoletto dedicato alle radio nella legge per l'editoria
Importante perché riacceso la speranza la speranza che il Parlamento possa con tornare a occuparsi di comunicazione senza distinguere le aziende in aziende amiche o nemiche di questo o di quel partito politico di maggioranza
E soprattutto perché questo piccolo intervento che badate break bene è uno sgravio di poche tariffe elettriche telefoniche ha rimesso in moto un meccanismo empito Riale
Calcolati trecentottantuno radio private hanno fatto la domanda per avere questi piccoli sgravi impegnandosi a fare ogni giorno tre ore e un quarto e l'informazione
Si può pensare che se questo processo viene assecondato va avanti viene aiutato c'è spazio di lavoro e di comunicazione per mille forse mille cinquecento giornalisti non è cosa da poco nel panorama informativo italiano
Le radio private stanno operando uno sforzo considerevole un vero e proprio pressing si direbbe contermine sportivo per conquistarsi l'ho diritto a partecipare da protagonisti al sistema comunicativo ma questo pressing non può durare troppo a lungo
L'una una forte tensione politica non dura un tempo determinato questa è una battaglia politica e noi ci sentiamo parte di questa battaglia per la nostra idea di comunicazione come l'abbiamo resa esplicita in questi anni in numerosi info iniziative e perché per la radio da parte nostra c'è un di più di affetto radicato nella storia di questo mezzo e nelle caratteristiche peculiari della radio
Abbiamo già detto accennando all'atto di nascita tredici anni fa delle radio libere
Che che il problema come problema abbia una forma per così dire anfibia tipica di tutte le manifestazioni della merce informazione da un lato è un problema economico dall'altra ha un grande impatto sociale
Sul piano economico le cifre non sono confortanti
Se si confronta con quelle estere in cui nel sistema nordamericano ma anche sudamericano Veladiano circa il dieci per cento la serie storica poco sopra o poco sotto del fatturato pubblicitario complessivo
O in Europa ne sistemisti un pochettino di sotto questa cifra bene in Italia alla radio va il tre virgola cinque per cento del fatturato pubblicitario complessivo
Dunque un nano dal punto di vista economico
Ma sono una cosa molto importante nella vita da gente almeno quindici mila persone vivono di questa attività e in gran parte dei casi senza la necessaria tutela contrattuale previdenziale
Tredici milioni di italiani ascoltano ogni giorno ogni giorno le radio private
Ma vogliamo sottolineare un altro numero meno citato non quantificabile comunque elevatissimo e il numero delle persone che attraverso le radio private parla intervenendo al microfono o più spesso nascondendosi timidamente dietro una telefonata
Pensiamo certa una leva preziosa di professioni dello spettacolo dell'informazione ma pensiamo anche alle persone che non hanno altro mezzo per partecipare alla circolazione delle idee persone sole la maggioranza muta della nostra società
Anche la grande informazione anche il grande spettacolo si ridurrebbero a un gioco di specchi di personaggi sempre uguali se non fossero sostenuti da una trama di comunicazioni diffusa Qian nelle radio un mezzo un sostituto insostituibile
Anche i talenti e le grandi firme per nascere hanno bisogno di un retroterra ricco l'importanza di questo retroterra evidente se si analizza i problemi della informazione
Ma anche quello spettacolo e pensate visto che parliamo di radio alla musica e a quanto la forza della musica americana e legata di Xing la sua storia con la forza delle radio con la forza delle radio e specializzate musicalmente specializzate anche la RAI in America nasce come radio e delle minoranze etniche si afferma la grande fenomeno musicale grazie anche a questo strumento
Ebbene un modello di sviluppo economico del settore non può passare come uno schiacciasassi non può schiacciare questa realtà
D'altronde qui è forse più facile non c'è un mercato da spartire è un mercato ancora tutto da costruire e si può farlo rispettando i termini sociali e culturali del problema
Certo lo sappiamo si tratta di un'operazione complessa non tollera semplificazioni per fare questa operazione che ci impegnamo contribuire a far fare infatti bisognerà pensare al all'azione di soggetti eterogenei alle associazioni alle istituzioni ai partiti e all'impresa
Proponiamo qui un itinerario realistico che si propone di mettere in campo gli interessi progressivi di ciascuno di questi soggetti
Siamo di fronte a una questione istituzionale non solo nel senso del rapporto diverso tra maggioranza il opposizione su queste tematiche ma perché mette in gioco anche un riassetto delle istituzioni del Paese
In un'epoca come la nostra tanto potente nel produrre strumenti tecnici quanto debole né lavorare strumenti di governo e tutti quanti noi conosciamo la imprevedibilità dello sviluppo
E quindi ha necessità di mettere in opera strumenti di che assi con uno sviluppo riescono a intervenire in tempi più veloci e flessibili in quanto non siano in genere i tempi delle delle cifre delle jeep l'attore
Anche la soluzione del rebus radiofonico quindi richiama necessità della creazione di una commissione nazionale
Sulla base di precedenti esteri in negli Stati Uniti una commissione di questo genere insisterà cinquantaquattro anni in Francia e più giovani ci starà quattro anni precedenti che dimostrano come un'autorità di questo tipo e la sola capace di controlli e degli interventi flessibili necessarie a un sistema dinamico e a elevata conflittualità
C'è però un secondo decisivo fronte istituzionale che coinvolge le autonomie locali
Lo sviluppo di sistemi di comunicazione di questi anni e ha viaggiato su due linee di sviluppo da una parte il globale la trasformazione del mondo in un unico villaggio di cui si fa un gran parlare
Ma dell'altra e altrettanto poderoso il locale
è un fenomeno rilevante nel panorama internazionale che rimette in discussione equilibri economici e quel che è più importante trasforma la vita quotidiana della gente ricostruendo un moderno concetto di comunità locale
Anche da noi in Italia si sono consolidati moltiplicati i quotidiani cittadini contribuendo in misura decisiva alla rinascita della stampa quotidiana quando si parla dei sei milioni di copie del tetto i semi di copie sfondato dalla stampa quotidiana bisogna sapere che questo risultato è stato ottenuto soprattutto grazie all'affermarsi all'esplodere dei quotidiani e dimensione cittadina
Il moltiplicarsi dei mezzi di comunicazione locale è un fatto positivo che va assecondato
è oggi possibile che nelle città dell'Italia del del Centro-Nord il quotidiano questi più l'unico strumento di comunicazione autorevole che se ne attenuino altri
Innanzitutto la radio locale anzi le radio perché appare possibile che in ciascun bacino locale o per i più di una radio con l'accrescimento la dialettica politica culturale economica per tutta la cittadinanza
L'economia italiana non è fatto solo di grandi holding di grandi con conglomerate aggiusti le Pen piramidale
E fatta dire soprattutto di distretti economici territoriali
La cui competitività deriva sempre più da come circolare informazioni al loro interno permette un interscambio ravvicinato delle innovazioni e dei capitali e un funzionamento razionale del mercato del lavoro
La storia l'economia italiana dimostra che un distretto economico informato e competitivo con la grande azienda la ricchezza delle economia locale è e sempre più sarà proporzionale i mezzi di comunicazione che questa economia riesce ad esprimere
E per l'Italia meridionale le radio locali sono forse ancora più importanti sono spesso l'unico mezzo di comunicazione per intere aree e qui che il paradosso radiofonico e ancora più stridente il sud da solo rappresenta la metà del settore come numero di ascoltatori ma solo un quinto come fatturato pubblicitario
Crediamo quindi che interlocutore primo delle radio private siano debbano essere le Autonomie locali a partire dalle regioni
Per la regioni e questa una prima occasione di addentrarsi all'interno di un problema chiave della programmazione il governo di flussi di comunicazione
Un problema che oggi tanto importante più importante di quanto lo sono state lo sono il sistema viario le strade comporta la identità stessa del regionalismo il sentirsi appartenenti a una comunità geografica
Ma la domanda non è più come mezzi di comunicazione parlo di noi per le regioni la vera questione la struttura la comunicazione le Regioni non devono occuparsi di contenuti ma de L'architettura della Rete
E non ci sono alternative proponibili non è accettabile possedimento della deregulation ha affidare tutto al libero mercato il settore radiofonico ha ormai dei mondi mostrato che si è prodotto un dettato tecnico e scarsità di risorse
Ne è proponibile una gestione del sistema a livello statale
Si pensi a una procedura elementare qual è la determinazione dei bacini di ascolto non ci pare una decisione che possa essere presa a Roma sottostimando le diversità culturali ed economiche e i programmi di sviluppo territoriale
Lo stesso meccanismo di rilascio delle autorizzazioni comporta una valutazione attenta ravvicinata delle specifiche esigenze regionali che consideri le caratteristiche economiche del territorio e il suo tessuto culturale e associativo
Si pensi alle necessità di comunicazione dell'associazionismo delle minoranze religiose ed etniche così variamente distribuite nel nostro Paese guardiamo anche al futuro
Il risultato elettorale in francese da settimana fa aperto per l'Europa un problema etico che non può essere sottovalutato
Pensiamo che il grado di civiltà di un Paese si misuri anche da come il suo sistema di comunicazione sa offrire spazi e nuove minoranze problema di tutti i Paesi d'Europa e insieme grande occasione di incontro di conoscenza di arricchimento reciproco
Ancora una volta la vecchia radio si rivelerà lo strumento più moderno per affrontare una trasformazione demografica iscritta nel nostro immediato futuro
Il secondo interlocutore da nostra proposta sono gli imprenditori
Innanzitutto gli editori locali che sono anche il capitale più consistente è significativo avendo loro scommesso su questa attività una cifra complessiva che oggi stimabile in quattrocento miliardi di lire
Questo investimento non rende oggi quanto potrebbe come a un incrocio in cui non si sa più chi ha la precedenza l'assenza di regole ha prodotto un ingorgo che rischia di ridurre la dimensione locale a marginalità economica e provincialismo culturale e impoverimento tecnico
Si parla giustamente di Radio data vado software satellite
Io voglio ricordare che la stereofonia è stata introdotta alla fine degli anni cinquanta in tutto il mondo ebbene oggi in Italia non è possibile ascoltare un segnale spero fonico decente su tutta la banda modulazione di frequenza
Questo è il lo spreco dello sviluppo tecnologico che non andiamo denunciando da tanto tempo senza bisonti di farci ai prossimi Cenarius
Oggi gli editori locali avvertono il rischio che lo sviluppo l'innesco di uno sviluppo di cui tanto si parla nel settore avvenga sopra le loro teste con l'affermarsi delle radio dimensione nazionale
Stiamo attenti a modernissimi superficiali le radio nazionali non sono la soluzione più razionale neanche riguardo all'economia complessiva del sistema
Occorre invece accelerare la costituzione di network nel significato originale del termine vale a dire circuito e di emittenti locali autonome
Che solo per una parte dei loro palinsesto si alimentano di programmi prodotti da società a dimensione nazionale
Nel recinto radiofonico stanno per intervenire anche soggetti economici editoriali più grandi e a prevalente insediamento in altri settori
L'editoriale L'Espresso e Odeon TV da quasi dieci anni si spartiscono la piccola fetta di pubblicità radiofonica nazionale è ovvio è anche legittimo che pensino di far crescere loro fatturato fornendo le radio locali anche programmi adatti
La lega delle cooperative assunto nel sistema radiofonico una posizione importante
Effetto della questione l'importanza del settore radiofonico
E per fortuna per la radio la radio stata preservata dall'ottusità dell'opzione zero in questo settore si possono ancora fare affari non c'è riserva di caccia per qualche imprenditore privilegiato
Dico di più dall'incontro tra grande editoria ed editori radiofonici locali possono nascere vantaggi per tutti attivando qua circolazione dei capitali delle professionalità dal basso e dall'alto che è la caratteristica vincente li sistemi informativi complessi
Ma nessuno può nascondersi il rischio che si realizzi un esproprio ai danni della imprenditoria locale
Il rapporto tra testata locale agenzia nazionale è un tema rilevante che è emerso anche nella vertenza in corso per il contratto dei giornalisti sotto il nome la moda di sinergie
Su questo tema la categoria dei giornalisti ha sentito il dovere di arginare la logica del profitto pura degli editori laddove questa logica può innescare effetti inquietanti per l'occupazione e per la dignità di chi lavora nei giornali
Ma i giornalisti per ora giocano in difesa si promettono nella migliore delle ipotesi di rallentare il processo senza proporre un'altra idea un'altra logica di sviluppo dei flussi di comunicazione
Per le radio il problema è analogo ma gli attori hanno ruoli diversi qui non solo i grandi gruppi che possono presentarsi come depositari del saper fare vogliono fare radio ma non sanno come si fa
Istaurare un rapporto non di esproprio ma di collaborazione con le radio locali e per loro la necessità non si tratta quindi tenere foglie la porta i grandi gruppi che vogliono investire nel settore occorre invece sfruttare questi investimenti come rafforzamento e ulteriore qualificazione della migliore radiofonia locale
Per essere espliciti
Pensiamo che sia giusto consentire l'interconnessione nazionale per una quota limitata del palinsesto così che ciascuna radio conservi la sua caratterizzazione il suo marchio ma non debba rinunciare a un'offerta più qualificante e costosa
E pensiamo anche a un limite per di emittenti associabili a un suo circuito in modo che non si formi mai un monopolio e che i ladri siano più forti potendo scegliere tra i diversi fornitori di programmi e pubblicità
è molto difficile almeno in Italia spezzare un monopolio una volta che si è affermato a maggior ragione si deve intervenire mentre i giochi non sono ancora fatti a tutela della democrazia non solo anche tutela del libero mercato
Grande e piccola vittoria non si escludono a vicenda posto a integrarsi ma non possiamo appellarci solo al buon cuore degli imprenditori
è un ragionamento analogo vale per la RAI che per ora la unità grandi aziende del settore e che può svolgere la funzione di motore dell'intero sistema cercando nuovi pubblici e sviluppando l'innovazione tecnologica
In questo decennio invece la RAI ha scelto la strada la competizione con i piccoli privati copiando i formati tradizionali delle radio locali per conquistarsi lo stesso Pubblico
E non sorprende che alla fine il risultato sia metà e metà tra ascolto RAI e ascolto privato
Ma il dato che ci interessa è un altro è il dato che in Italia scultura complessivamente la radio ogni giorno solo cinque italiani su dieci sembrano molti ma badate in Francia sono sette negli Stati Uniti sono nove
Ecco allora che se parliamo se ne è parlato qui di cultura industriale del servizio pubblico cultura industriale di servizio pubblico e allargare questo pubblico e poi la possibilità di fornire di alimentare di dare soddisfazione a domande di un pubblico che oggi non è soddisfatto
Dal dall'offerta radiofonica da fare da battistrada da Priamo i mercati la proposta relativa alla RAI avanzata in questo stesso convegno va proprio in questa direzione
E può avere un effetto positivo sull'ascolto della radio rompendo l'ossessione di una concorrenza pubblico privata l'ossessione dello share della quota di ascolto sulle totale che in questo settore ma davvero ragione di essere
C'è infine per concludere un terreno più strettamente parlamentare dove i nostri interlocutori sono gli altri partiti politici
La posizione comunista a proposito degli accordi di governo è nota la coda di Miggiano di maggioranza se applicato cristallizza Monopoli e posizioni dominanti e al tempo stesso frena gli investimenti nell'industria la comunicazione
Non vogliamo però ridurre il nostro ruolo al puro e semplice sabotaggio per ottenere un ennesimo rinvio di tutta la materia il pericolo maggiore infatti e la strisciante sfiducia nella possibilità stessa di regolamentare i sistemi complessi
Il sistema politico italiano sembra aver abdicato alle sue possibilità e alle sue responsabilità primarie per scegliere un ruolo di scambio e di cogestione marginale
Le alleanze trasversali tra partiti testate impresse sono diventati un fattore di inquinamento e di freno dello sviluppo è inevitabile che nei prossimi anni già da anni presente interagiscono tra di loro il sistema dell'impresa il sistema giornalistico dei mezzi e il sistema dei partiti politici
Questo inimitabile ma il danno grave sarebbe se l'uno si schiaccia sull'altro se questo diventa il giornale della FIAT e quell'altro il partito di Berlusconi
Schiacciare l'immagine di ciascuna di queste realtà differenti sul sull'altra significa un pavimento grave per il nostro sistema democratico nel Complesso
E anche qui la situazione a Dio fonica offre una preziosa occasione all'insieme delle forze politiche qui infatti imprese testate partiti possono impostare tra di loro un rapporto diverso nel rispetto delle rispettive autonomie
La legge non è la soluzione di tutta la complessa problematica radiofonica
Ma una legge specifica per la radio è un però un passaggio necessario di più è un atto dovuto per consentire ai soggetti interessati di dar vita a un regime concorrenziale
L'onorevole Bassanini lustra in questo stesso convegno le linee di un progetto di legge al quale sta lavorando insieme con deputati di altri partiti i numerosi altri partiti e con il contributo anche degli editori radiofonici
è un tentativo serio di restituire centralità al Parlamento che può trovare un largo interesse tra le forze politiche a maggior ragione nell'attuale fase politica
La radiofonia inoltre è stata dimenticata dall'accordo di governo ciò che ratifica la sua autonomia dallo scontro in atto negli altri settori la comunicazione il quadro politico dunque non è sfavorevole
Altrettanto può dirsi per gli orientamenti degli operatori del settore che negli ultimi tempi sono andati formulando posizioni precise immature su tutti i temi più scottanti
La quota di interconnessione nazionale consentita i criteri per i rilasci per il rilascio di autorizzazione a trasmettere
E persino quel problema primario e fondamentale che la pianificazione delle frequenze che non si può più dire oggi il che il caos delle frequenze e responsabilità degli imprenditori privati che invece son dica chi disponibili a collaborare alla pianificazione
Di più gli editori privati locali contrariamente ai grandi editori carta stampata non chiedono soldi allo Stato ma solo sgravi tariffari e servizi efficienti
Il rebus radiofonico ha dunque una soluzione a portata di mano non coglierla non sarebbe una sconfitta di una parte e la vittoria un'altra sarebbe uno smacco per il Parlamento è un impoverimento grave del sistema comunicativo italiana
La parola Giorgio Visintini presidente dell'Abacus successivamente Gianni Bisiach
Il mio compito è quello di parlare in rapida sintesi
Dei risultati dell'indagine che abbiamo condotto per conto del partito comunista sull'interesse degli ascoltatori radio
Prego riformati specializzati
Nella comunicazione che trovate in cartella non abbiamo chi portato dati di ascolto della radio esistono fonti ben più autorevoli su questo ma le indagini periodiche del servizio opinioni della RAI e nei prossimi mesi le rilevazioni del laureato questa indagine è stata condotta su un campione di cinquecento e ventisette individui ascoltatori di radio che si erano dichiarati ascoltatori radio almeno una volta alla settimana
In quattro città quindi non da ambizioni DS rappresentativa a livello nazionale nelle pieghe del territorio mai andato in quattro città due grandi Milan e Roma i due medie Treviso che case
In modo comunque da dare uno spaccato di diverse realtà
Le interviste sono state eseguite da quattordici asettici al ventisei marzo
Però vorrei citare qualche dato di ascolto perché mi sembra particolarmente significativo
Pensate che su cento ascoltatori della radio quarantaquattro per cento ne sono ascoltatori abituali dalle sei alle nove e trentadue per cento dalle nove alle dodici però ventitré per cento ascoltano abitualmente la radio anche dalle di quindici alle diciotto
E tredici per cento l'ascoltano ancora dopo le ventuno
Come diceva Enrico Menduni nella sua relazione la radio dunque quel mezzo che accompagna l'individuo nella sua giornata come nessun altro mezzo può essa fa
Ancora due dati su questo aspetto sul quale io credo bisogna riflettere per pensare la funzione dell'Aga
Al mattino presto nel corso della mattinata dalle sei alle nove dalle nove alle dodici circa un milione di ascoltatori radio ascoltando la radio abitualmente in automobile
Nel pomeriggio dopo le quindici e fin verso sera
Questa stima aumenta ulteriormente fino al da verso un milione e mezzo nell'arco della giornata quindi grossolanamente solo sempre indicazioni di larga massima
Oltre due milioni e mezzo di ascoltatori radio ascoltano la radio in automobile
Oltre cinque milioni circa ascoltando la radio sul posto di lavoro
Quindi questo apre effettivamente delle prospettive al mezzo che del resto venivano ricordate sia da Menduni che dal dell'intervento del presidente del Naga
Ma veniamo a qualche dato che riguardava più specificatamente l'obiettivo dell'indagine
I formati specializzati a tutti gli ascoltatori intervistati
è stato proposto un elenco di formati e specializzati
Notiziari riepilogo di notizie d'agenzia ogni venti minuti le grandi dirette fatti di cronaca autorità
Cultura e spettacolo i nuovi film libri eccetera intrattenimento musicale notizie curiosità
Gli avvenimenti sportivi la musica rock la musica classica sinfonica lirica il mondo dell'economia della finanza la musica jazz musica forte
Mentre a tutti intanto
Tutti questi formati anche quelli con minore quantità di pubblico
Hanno trovato una certa decisione soprattutto da parte di segmenti di pubblico differenziato basterebbe pensare alla musica classica sinfonica lirica è vero da parte di un pubblico più anzi hanno di più verso le tagliava alzata però anche comunque uno specifico di pubblico abbastanza interessante che non trova oggi un'Offerta
A questa sua a queste sue attese ma ingegneri i formati e specializzati che hanno Trovato il maggiore interesse degli ascoltatori radio sono fondamentalmente quattro
I notiziari sopra ogni altro che il riepilogo di notizie l'agenzia ogni venti minuti
Trentanove per cento degli ascoltatori radio si dichiarano interessati a un formato di questo genere e ventitré per cento dichiarano che l'ascolta avrebbero certamente se pensiamo che il parco degli ascoltatori radio
Noi considerato gli ascoltatori in una settimana sono circa trenta milioni
Ventitré per cento sono una dichiarazione di ascolto potenziale di tra i sei e sette milioni di ascoltato
E poi le grandi direi
Fatti di cronaca e di auto e di attualità trentotto per cento si dichiarano interessati e diciannove per cento dichiaro che l'ascolta avrebbero certamente seguono poi la cultura e lo spettacolo nuovi film e libri e l'intrattenimento non musicali
In a priori si potrebbe pensare e informati specializzati della musica cioè la musica rock la musica forti del jazz la disco music
Beh questi
Vengono s'hanno delle dichiarazioni di interesse me ne importanti ma non perché non in interessano meno degli altri ma perché hanno già incerto qual modo un'offerta esistono già
Questi formati e specializzati nell'ambito dello fetta delle radio private infatti non a caso dall'arresto
Ci soffermiamo su questo tema nelle nostre beghe di considerazioni conclusive
Lui i formati specializzati hanno trovato nelle maggiori e più elevate dichiarazioni di interesse da parte degli ascoltatori reali
Perché il mondo della radio chi lo segue anche non non soltanto dal punto di vista delle rilevazioni l'ascolto non sa che si divide grossomodo in modo approssimativo in due grandi segmenti il sentimento dei quindici venti quattro trent'anni che e prevalentemente in ascolto dell'ente radio private
E il segreto dei trenta trentacinque ed oltre che in ascolto ossia delle radio private ma più sul versante delle trasmissioni di intrattenimento o di musica leggera melodica
E
E poi sul versante soprattutto della RAI per quanto riguarda la parte notiziari e la parte informazione quindi e soprattutto questo a tesa e mi pare che quindi sia una conferma di quanto dicevano i relatori e asseriva anche il presidente della RAI che spetta alla RAI guardare ad un rinnovo del mezzo per quanto riguarda i formati specializzati nell'ambito del pubblico giovanile dai quindici ai venticinque trenta anni
Le radio private hanno già ha fatto da battistrada e coprono abbastanza bene quelle che sono le attese di formati specializzate
Dopodiché evidentemente ma questo di rinvio a un'eventuale lettura dell'indagine
Esistono anche interessanti segmentazioni di ora nel senso che lei notizie
C'è un un un apice di interesse e di disponibilità all'ascolto prevalentemente al mattino fin verso l'aria dell'intervallo pone dell'intervallo meridiano
Mentre invece la altri tipi di notizie letizia sportive in particolari sono attese prevalentemente nel pomeriggio verso sera
Invece la partecipazione a l'interesse per i formati specializzati Pippo le grandi dirette sono praticamente attesi più durante l'intero arco della giornata e questo non deve stupire sia di notiziari sia alle grandi dirette cioè la grande Aria dell'informazione hanno un pubblico che fa sia da uomini che da donne
Che va su tutti lì anche i figli di età tranne forse una fascia giovanile che prevalentemente interessata alla musica
Grazie
Due comunicazioni di servizio i compagni di tagliar radio si riuniscono domattina alle otto qui anziché stasera in federazione secondi Corbani
Anziché in direzione che che ho detto
Un difetto provinciali
Il compagni delle federazioni invece sono pregati di consegnare alle Segre alla segreteria del convegno la mappa delle emittenti locali la parola Gianni Bisiach
Con calma adesso guardiamo vigile
Mi scuso per non essere venuto questa mattina mi dispiace di aver sentito
Alcune relazioni credo sia molto importante parlare della radio io vi farò così mi permetterò di darvi qualche testimonianza vada operatore radiofonico
Molto breve così ed è anche un po'caotica e così non coordinata ma insomma contributo così via questa riunione che è molto importante io credo che la radio
Come tutte le cose di questo mondo ha una sua importanza oggettiva che sfugge a a quello che noi vogliamo fare
Di questo mezzo cioè in pratica se la radio e importante viene fuori da sola se non è importante possiamo fare convegni a non finire rimane un mezzo non importante quando io sono passato alla radio dalla televisione dove ho lavorato per venticinque anni molti mi dicevano che ero un pazzo perché dice andare a finire in questo ghetto
Di di reietti di di di persone così abbandonati da Dio e dagli uomini era una pura follia
Io invece ho creduto fin dall'inizio in questo strumento credo che la professionalità che ho maturato prima
E mi è servita proprio perché è uno strumento difficile vedo che è uno strumento facilissimo uno strumento molto difficile da da essere adoperato dello strumento che ha un'importanza assolutamente diverso da quello che si è creduto fino a oggi
Cioè questo convegno come un convegno democristiano di due anni fa
Nel marzo di due anni fra e diciamo testimonia che il fatto che i partiti i grandi partiti cominciano a rendersi conto dell'importanza della radio così come prima ancora dei partiti se n'è reso conto il il committente industriale cioè c'è sono industriali milanesi industriali a livello nazionale che si sono insospettiti dai dati di ascolto forniti dalla RAI e da altri che sono assolutamente di sottovalutazione cioè in Italia abbiamo cinquanta milioni di apparecchi radiofonici portatili più un quindici milioni di apparecchi radiofonici casalinghi sono sessantacinque milioni di radio
Secondo la polizia stradale abbiamo cinque milioni di radio di autoradio che pagano
La tassa il bollo e cinque milioni di altri apparecchi autoradio che non pagano il bollo quindi sono abusivi sono dieci milioni di autoradio
Quindi c'è un totale spaventoso di apparecchi radiofonici
Gli industriali milanesi sono accorsi che la gente ascolta la radio più della televisione numericamente
E con un'attenzione molto maggiore attenzione maggiore perché per motivi direi anche tecnici perché la televisione quando passa la pubblicità si può cambiare con il telecomando
Ma anche perché c'è una possibilità di fare altre cose lasciando mezzo orecchio all'ascolto della di
Quindi che cosa ipotizzano questi signori dell'Audi radio cioè gli ori che direttore e presidente dell'Audi radio e direttore generale della Auditel
No e del della come siti scusate del del De Luca dell'UPA utenti ecco grazie ed è consigliere d'amministrazione dell'Auditel
Quindi una persona estremamente informata
E dice gli ori che secondo l'ipotesi che adesso si sta verificando perché c'è questa questa ricerca che da per da febbraio fino al prossimo giugno sta facendo l'Audi radio per capire effettivamente la gente quanta gente ascoltava
La radio eccome la sponda
Secondo l'ipotesi che viene verificata
La radio avrebbe circa trenta milioni di ascoltatori esattamente come la televisione
Quindi quindi un numero simile diciamo per l'approssimazione in eccesso o in difetto ma comunque molto simile a quella della televisione se si tiene conto che questo ascolto e più attento
Dove naturalmente la vedo dal punto di vista proprio commerciale dei soldi e quindi dice se lo scopo è più attento e gli ascoltatori le il numero degli ascoltatori eguale lo strumento interessante e chi dice che sta dicendo
Che cosa dovrei dire Di Livio pochi secondi voglio annoiare ritiro pochissime cose c'è per esempio immediatamente di fronte a questa realtà
E l'atteggiamento che ha per esempio la Rai verso la radio cioè così domani frazione della RAI per circa sette anni non ha mai nominato
La parola radio nelle sue riunioni cioè se non è credibile cioè l'unico l'unica maniera io numerario via radio era quando dicevano Radio televisione italiana cioè ce l'ha detto RAI Televisione Italiana subito Rai
Il non si parlava della radio
Adesso che finalmente si comincia a parlare di radio dall'esterno perché ci son quelli che se ne stanno accorgendo accadono
Dei dei fatti molto divertenti vedo c'è una barzelletta che gira nei corridoi della RAI sembra che Michael Jackson che è venuto in Italia
Ha fatto un contratto di tre miliardi con la televisione con RAI uno
E questa RAI uno non si è associata alla radio RAI Marzia associata con una radio privata
Di cui non ricordo il nome per una cifra di un miliardo cioè hanno dato umiliata una radio creatina guadagnati tre in pubblicità si pensa sempre a barzelletta che girano i corridoi
Che scavalcando naturalmente la RadioRai cioè regola succede come con la moglie cioè la moglie
Non è mai bella non è mai ad essere l'amante sempre più divertente ecco la radio alla RAI è considerata un po'come la moglie insomma se che siccome è una cosa diciamo in qualche modo acquisita che sta lì
Non c'è bisogno di di di di curarla tanta insomma tanto la radio va avanti se nel momento però in cui c'è il sospetto che anche la radio possa avere qualche interessa e cioè che che sia un fatto interessante non solo sul livello Torre a livello economico qui siamo in una sede politica ma anche come fatto diciamo di informazione e di di di di di opinione pubblica eccetera
Ecco che allora questi signori che si son dimenticati della radio per molti anni comincia a dire che bisogna cambiare cioè la prima cosa da fare cioè prima ancora di aver capito di cosa si tratta cambiare tutto
Allora mentre le tre reti del televisione giustamente secondo me
Sono tre reti che fanno di tutto e che si fanno la concorrenza fra di loro
E dando al pubblico una una
Fornendo un come si dice
Qualcosa di di diversificato e quindi interessante immediatamente bisogna catalogare le reti radio quindi una delle fare soltanto musica l'altro deve fare soltanto ogni vostra attenzione fare soltanto spettacolo
E così via sarebbe speaker imitando i radicali che han fatto un bellissimo servizio peraltro ma diciamo un pochino monocorde ecco forse e da questo punto di vista e col mio caos così
Mentale che gli avevo preannunciato c'è c'è per esempio il fatto del satellite che permetterà per le sotto bande di usare numerosi canali supplementari rispetto a quello della radio
E allora lì noi potremo effettivamente aggiungere a queste tre reti da radio che già esistono un canale per esempio di tipo come quello della radio radicale per dare l'informazione parlamentare
Un canale per fare anche il mio osso come fa per esempio di Lord anche da musica di Beethoven informazioni in ogni dieci minuti
Un'altra che può essere che non so musica un'altra aspettare quindi cercare dieci canali di mono Cordini e per cui uno sta sempre che ritrova quella cosa là
Magari rivalutando un pochino anche la filodiffusione che in questi ultimi tempi è stata un pochettino così abbandonata al suo destino
E però non
Prima di distruggerlo li dei tre canali di cambiar linea di di riformare diversamente vedere un attimo se c'è qualcosa di buono da salvare
L'ascolto violato alcuni alcune alcuni accenni prima alcuni numeri e sono numeri importanti se verranno verificati da questa Audiradio noi avremo intanto la maniera di operare meglio ma avremmo forse anche il modo di di fare della radio qualcosa di più
Diciamo di meglio di meglio di meglio di meglio supportato dal Budget perché varati oggi costa un centesimo anche meno anche un millesimo percezioni della comunque un centesimo di quello che costa la televisione in tempo orario
Ricordo anni fa quando io passai dalla televisione la radio c'era un direttore che si chiamava Baldari quale disse che io ero pazzo se pensavo di portare le nove di mattina
A Radio anch'io dei ministri dei dei registi come Fellini degli attori che dormono fino a tardi io in industriali di come Agnelli o gente che detti può immaginare se questi vengono alla
Dice io scommetto che non ce la farà noi con un Budget bassissimo abbiamo un milione al giorno di Baggio che comprende anche il pagamento dei nostri dipendenti che sono sette
Riusciamo a fare quello che altre trasmissioni non riescono a fare in televisione con un Baggio di molte volte superiore
E questo non perché siamo forse anche perché siamo per un pochino bravi ma voglio dire non perché noi siamo particolarmente vero perché lo strumento della radio
Diciamo così ha un suo pubblico un pubblico molto attento molto interessato un pubblico vastissimo io quasi tutti i giorni contro gente strana non so data
Non so da da da da quello che sta pescare sul Tevere Real cassintegrato alla principessa romana direttore della Repubblica al Presidente della Repubblica stesse eccetera eccetera cioè
Succederà più diverso che ascolta la radio e anche quelli che sono un po'snob i pronto a questo strumento un po'povero
Poi finisce che l'Iraq però quel giorno dovevate anche dire quindi vuol dire che l'hanno sentita cioè quindi certo questo grandissimo ascolto della radio
Allora io voglio dire che il questa iniziativa così secondo me importante
E che voi avete preso fedeli di di occuparsi seriamente del del mezzo radiofonico non è che viene in soccorso di una mendicante che che il che giustamente ha bisogno d'aiuto perché uno strumento di cultura certamente
è uno strumento secondo me che più con i suoi mezzi si sta valorizzando in altri paesi per esempio negli Stati Uniti c'è un ritorno formidabile alla radio di questo la verifica a tutti i livelli
Tant'è vero che il Presidente degli Stati Uniti quando deve fare una comunicazione importante non la fa in televisione a Favara
Perché sicuro di raggiungere un maggior uno cioè non è che lo fa perché mamma la radio e odiate ma perché raggiunge un maggior numero di persone cioè è chiaro che una radio si raggiunge non solo quello che con gli occhi sta pacato lì sopra Ciavarro ma anche quelli che vanno in macchina stanno in cucina stanno in mezzo alla foresta vergine del Borneo eccetera eccetera quindi dice questo questo lo fa pace in Inghilterra lo fa Mitterrand in Francia cioè in questo usare questo strumento che considerato più in Italia ancora ci stiamo arrivando però in Italia ci stiamo arrivando quello che io volevo dire che la RAI le ripeto che è tutta presa la rincorsa di Berlusconi e quindi della televisione
Esigua Berlusconi ecco la rabbia una scoperta visto letta quindi forse comincia ad annusare ma insomma però non credo che abbiano ancora delle catene importanti
Allora RAI dice Beretta alto rincorriamo Berlusconi a quella parte di sé per la radio state buoni tutt'al più tu fai musica Tupparello a rompere le scatole invece forse ma anche a un visto che e anche altri ho percepito perché non ho seguito i vostri interventi ma cioè si comincia a capire che e forse l'ascolto dovessero momenti c'è l'attenzione a questo strumento deve essere un momentino più
Così
Nemmeno superficiale ecco un pochino più intelligente perché io credo che la radio ecco nel futuro noi che cosa abbiamo nel nostro popolo di tecnologica mai abbiamo
Il telefono
Abbiamo il computer abbiamo le banche dati abbiamo i satelliti abbiano la televisione
E al centro di tutte queste cose qua per quanto è prevedibile nei prossimi vent'anni ci sarà
Appunto la radio cioè la radio come non c'è un qua con porre in sarebbe la cosa l'idiozia dire meglio la radio è meglio avere altra stupidaggine come e se meglio giornale o il teatro o il cinema piuttosto che il cabaret son cose diverse
E che dire che una potenzia l'altra poi alla fine però le direi che come come strumento centrale non come Cenerentola come come come fatto
Ma vicinale Cervara di pedofili questo
Penso che così in poche parole e la mia testimonianza
Forse sono portato lavorando alla radio con Comenduno abbiamo fatto delle tradizioni sul terremoto che erano piuttosto interessanti quando quando lui era ancora presidente dell'ANCI ma le decine io sono fosse portato a essere un pochino ottimista però credo comunque che Ida il dato che ci sono degli industriali che vogliono spendere dei soldi e fanno queste indagini da pirati il fatto che c'è tanta gente che la sconta il fatto che c'è l'abitudine alla radio perché c'è questa questo fatto dell'ascolto nelle ventiquattro ore che per molte persone è lì né quindi di molti mi dicono e questo forse voi lo potete verificare anche come politici che il il
La radio fa opinione cioè eccome ma tra televisione è una conferma televisione c'è il fatto visivo io vedo il palestinese che tira il sasso oppure quell'altro che che che che spara però
Che è una importantissimo voglio dire però poi alla mattina a mente fresca quando uno si alza giornale radio ti dà la concentra tutto i giornali
Cioè i discorsi che son fatti con gli amici cioè in pratica a questa pietra posizione direi in qualche modo centrale quindi io vi ringrazio di aver fatto questo convegno
Io credo che da tutte le parti politiche dovrebbe bisognerebbe un po'in qualche modo spingere la RAI a valorizzare una cosa positiva che che già possiede che siccome costa poco non viene forse sufficientemente valutata e quindi io mi auguro che che tutti insieme si possa i tifosi lavorare meglio per per questo strumento vi ringrazio molto scura
Con l'intervento di Gianni biglietti e si conclude la mattinata
Devo leggere un telegramma che ci ha inviato Giuliana Del Bufalo segretario della Federazione nazionale della stampa che giustifica la sua scienza questa mattina perché impegnata nelle trattative con la FIEG per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti cogliamo anche questa occasione per augurare ai giornalisti agli editori a tutti noi che la questa vertenza abbia finalmente una soluzione
Positiva i i lavori riprenderanno alle
Quindici e trenta
Beh ecco che c'è ha il coordinamento dei comitati regionali radiotelevisivi si riunisce qui alle ventuno stasera
Va be alle quindici e trenta ricomincia
Né i lavori e chi intende intervenire alla segreteria del convegno a Vincenzo vita che ha già una lista pronte
Di Gianni Faustini segretario dell'ordine nazionale dei giornalisti
Portò con piacere il saluto del consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti e per sottolineare e che si tratta di un saluto non formale mi siano consentite due brevi proposizioni la prima è una nota informativa sous quanto stiamo facendo noi come Consiglio nazionale dell'ordine il tema di oggi entra nel nostro impegno per almeno due aspetti legati alla riforma legislativa dell'ordine riforma
Che era stata invocata anche dall'amico Vincenzo vita in chiusa della sua relazione introduttiva di questa mattina e questo impegno che abbiamo ripreso dopo dieci anni di silenzio concerne in particolare due aspetti accesso e formazione
Sull'accesso cioè sull'articolo trentaquattro della legge ordine noi sosteniamo che si debba operare una revisione di fondo sotto quattro profili primo
Individuare con maggior precisione aderenza agli attuali sviluppi anche tecnologici del settore
E alle nuove realtà emergenti in primis appunto sistema radiofonico individuare con maggior precisione le aziende abilitate allo svolgimento del tirocinio del praticantato giornalistico cioè sostituire agli attuali numeri gli attuali criteri meramente numerici dell'articolo trentaquattro
Ricorderete che l'articolo trentaquattro prevede che ci siano o quattro o sei giornalisti professionisti ordinari per poter dar luogo ad un praticantato socio in questi criteri che sono diventati eccessivamente formali molto molto rigidi molto cristallizzati con criteri di sostanza che sono far riferimento alla qualità
E l'ampiezza del lavoro giornalistico svolto alla non precarietà delle iniziative editoriali cioè il tipo di assetto societario alla verifica dell'emissione di notiziari giornalistici nel caso delle radio private alla registrazione delle testate ai contratti pubblicitari cioè a criteri che in linea di massima non differiscono molto da quelli proposti dal professor troppo
Come criteri da tenere buoni per l'alta autorità hanno anch'abilitata a rilasciare concessioni radiofoniche televisive
Altro punto prevedere vie alternative di accesso alla professione esempio le borse le borse di studio
Le le attuali borse di studio previste dal sindacato nostro dalla Federazione degli editori sono bloccati sono bloccate per le note vicende
Contrattuali ma chiuso chiusa questa di questo difficile momento non c'è dubbio che riprenderemo la politica delle borse di studio terzo elemento riconoscere strutture di formazione e di accesso al giornalismo alternativa al praticantato tradizionale problema delle scuole di giornalismo su questi rivendico all'ordine un'iniziativa in argomento che è quella di aver dato vita alla Scuola di Milano l'unica che esiste oggi oggi con con una certa pregnanza e con un certo significato ma direi che non è neanche problema di orgoglio ma di attribuzione all'ordinamento professionale il compito di determinare modelli di riferimenti didattici e tecnico-professionali e quello che stiamo facendo entro il mese diciamo entro la prima metà di giugno noi
A approveremo ne sono certo una delibera sulle scuole di giornalismo sui nuovi modelli di scuola per il giornalismo che si basano su tre criteri fondamentali un aggancio diretto con le istituzioni universitarie
Un intreccio tra insegnamento teorico insegnamento professionale quindi la presenza accanto a docenti accademici di docenti di estrazione giornalistica
La presenza ammende né negli organismi di gestione degli enti locali accanto a rappresentanze degli editori e dei giornalisti
Quarto elemento che tocca la religione del premier accesso è il la l'attuale esame che
Stiamo già adesso siamo gesso impegnati a rivedere per quanto possibile e che meglio dovrà avvenire adeguato con l'emanazione della nuova della nuova la nuova legge
Altro tema che potremmo e dovremo affrontare subito dopo la conclusione del contratto riguarda la regolamentazione del praticantato oggi
Da tutti le ha riconosciuto che il praticantato come si svolge nella sede non ha nessun significato solo un lavoro retribuito no con con con minore soddisfazione da parte del dei ragazzi solo non non ha alcun significato nei formativo né di tirocinio aziendale
Sì questo significa che noi dobbiamo in accordo col sindacato con gli editori incidere profondamente dettando nuove regole che prevedono accanto alla pratica aziendale anche dei momenti teorici appunto appunto formativi qualcosa stiamo facendo stiamo intensificando gli stessi che teniamo periodicamente ad Urbino il prossimo volume dei manuali di studio per praticanti sarà dedicato esclusivamente alla radio
Alla televisione ai problemi della pubblicità ma tentiamo di di di operare non solo con e interventi di tipo pragmatico ma dentro una prospettiva di riforma generale su questi obiettivi credo che subiti obiettivi di aprire l'accesso nodi Miglioraro inventare partendo da pochi dati la formazione su questi obiettivi chiedo che ci sia un unanimità da parte il tutto il modo giornalistico anche da parte di tutte le forze politiche le differenziazioni forse stanno nel metro anche se credo siano differenze superabili
Taluni propongono come molti di voi sapranno di intervenire con una leggina solo sui numeri dell'articolo trentaquattro noi diciamo
Che certamente si tratterà di operare con un provvedimento stralcio ma dentro una cornice dentro una prospettiva di riforma che tenga presenti tutti tutti gli aspetti su questo aspetto su questa strada
La riforma legislativa il Consiglio nazionale la consulta dei presidenti degli ordini regionali hanno già fatto
Una prima parte del loro impegno nel senso che hanno effettuato una ricognizione di quel che si può e si deve fare
Abbiamo consegnato una prima documentazione e delle prime indicazioni di riforma i gruppi parlamentari e alle commissioni della Camera del Senato che hanno competenze in argomento stiamo elaborando in queste settimane
Un articolato con quella precisione il tecnico giuridica che serve in queste case in questi casi a breve potremo presentare ufficialmente o questo questa ipotesi di riforma dell'ordine dei giornalisti nel frattempo abbiamo già dato dei pareri al ministero di grazia e giustizia su le proposte di legge Cristofori che in parte tocca anche il problema nelle scuole di giornalismo e su quella proposta i parlamentari i giornali parlamentari torinesi che riguarda l'articolo articolo trentaquattro abbiamo per così dire anticipato con questi pareri
Di competenza un impegno riformatore su questa strada
Anche su questa strada specifica della legge stralcio credo che ci sarà sicuramente la solidarietà anche del partito comunista che così egregiamente organizzato il convegno di oggi e domani non credo di dover spendere molte parole
Sulla necessità di avere però una prospettiva generale dentro la quale muoverci faccio un esempio
Faccio solo l'esempio dei pubblicisti nelle radio e delle televisioni private
Ma direi che son quasi esclusivamente pubblicisti gli operatori dell'informazione no moltissimi sono addirittura non iscritti nemmeno lei quel pur esistente opera nel cosiddetto su sommerso però sono operatori a tempo pieno del dell'informazione ecco qua si assiste ad una degenerazione ad una lei patologia de del pubblici scuola questi non sono pubblicisti son professionisti oggi di serie B oppure considerano il poliziesco come una strada che però non è la strada giusta lo come una porta per entrare domani nel nel nel professionismo ecco noi stiamo facciamo a metà giugno un convegno che sarà dedicato solo ed esclusivamente a questo aspetto del pietismo come cambia la figura professionale pubblicità non è più quella volta oggi si confonde specie volentieri con quella con quella del professionista
Avremo delle indagini fatte per la prima volta Venezia Bologna
Palermo Trento e Milano ma non sto qui a darci pressoché farà l'amico Guastalla nella sua relazione lo ringrazio
Anzi Guastalla o sfogliato la relazione lo ringrazio per le lusinghiere citazioni che da di qualcuno di noi ma volentieri do atto in questo momento della puntualità della precisione dell'inventiva con la quale il tema specifico da radio viene affrontato oggi do do atto volentieri
De de de dei contributi di di vita dichiara cito questi perché son quelli che che più conosco termino con qualche osservazione di merito nel settore radiofonico termine problematico più che non i termini
Propositivi nel settore radiotelevisivo stanno emergendo nuovi profili professionali non c'è più una netta distinzione tra il giornalista e programmi sta saranno sarà la spettacolarizzazione saranno altre cose sta di fatto che oggi c'è specie volentieri una confusione di molti tipologie di ruoli credo che noi non possiamo difendere la vecchia distinzione giornalisti da una parte e programmi stili programmi visti dall'altra come come si potrebbe difenderla ghettizzato i giornalisti sono i notiziari non so polemizzando su due nuove rubriche
Che che ci sono in giro la polemica be sud del TG due non riguardava questo tipo di di di problema ma insomma quello che dovremo fare di che tutto quel che ha proprie vago riferimento l'attualità deve essere fatta già visti gli altri non possono usare il mezzo radiofonico nei termini moderni chiede l'intervistano del parlato del dialogo ma no dovremo chiaramente
è
Tutti assieme avere uno sforzo di fantasia per identificare nuovi profili professionali dentro dentro le radio le radio e le televisione recuperando anche in questo caso la dimensione del del del pubblicista no però son problemi sui quali dobbiamo tutti assieme esercitare un certo sforzo e proprio per non esser costretti ad operare esclusivamente sui numeri cioè intervenendo con provvedimenti legislativi che sembrerebbero risolvere un problema mentre viceversa di fatto finirebbero per essere espresse eccessivamente
Riduttivi altro punto tecnologie pluralismo ma non vorrei che anche in campionato fonico
Salta solo fuori gravi danni che stiam denunciato per la carta stampata a proposito del cosiddetto essendo il signor G no se li abbiamo pagine in carta carbone qui abbiamo notiziari radio confezionati a Roma
Il trasmessi in periferia
E in copia conforme batte cioè anche per questa strada su beh nascono pericoli per l'emittenza per l'emittenza locale no subita Saro Canepa se potevo fare lunghi
Ragionamenti e chiederci perché è fallito per esempio il decentramento dei programmi radiofonici e televisivi
Della RAI
Che viceversa sta potenziando il servizio informativo a livello regionale cosa che del resto avviene anche in altri a non a caso dal due maggio prossimo in altri avendo un po'tesserati i notiziari televisivi e radiofonici dei lender cioè delle regioni delle regioni o a autonomo
Credo che la difesa credo che debba essere difesa all'emittenza locale che debbono essere difesi questi spazi per le culture locali certo questo pone anche altri problemi io mi chiedo spesso sull'autonomia
Rispetto ad un centro sia deputata
Più che altro la conservazione penso anche la conservazione nel senso nobile la conservazione del dialetto di usi costumi ma penso che l'autonomia
Non sia chiamata all'innovazione e quindi ecco che nasce un contrasto stranissimo tra chi oggi può portare avanti un'innovazione non solo tecnologica ma un'evasione in termini di modernizzazione con tutto quel che ne deriva anche dal punto di vista culturale chi viceversa stando in periferia e quasi condannato appunto a conservare lentamente lentamente e progressivamente emarginato su posizioni da da da riserva da riserva indiana che ruolo giocano le regioni qui sotto questo profilo onestamente che dobbiamo dire
Con franchezza che ha fatto poco poco o nulla ante intanto malamente
Di ricopiare moduli della commissione parlamentare di vigilanza quando ben altri impegni ben altri spazi avevano avevano di fronte e chiudo condividendo quel che è stato detto
Cosiddetto opzione zero quando quando venisse e in che misura pre praticata la fonte di queste perplessità debbo rilevare devo prendere atto
Per adesso con fiducia di quel che è il nuovo presidente del Consiglio ha affermato a proposito della professione giornalistica laddove ha parlato di necessità di ridare certezza giuridica alla professione giornalistica credo che questo impegno di dare certezza giuridica nostra professione passi
Necessariamente anche attraverso questi convegni di studio che tante proposte tante elaborazione suggeriscono per per rafforzare il nostro impegno per domani grazie
Ringraziamo Faustini attraverso cui ringraziamo tutto quanto l'ordine che è presente qui con una rappresentanza di altissimo livello a documentare un'attenzione e una sensibilità che anche dalla sua attività quotidiana tutti gli riconosce
Interviene adesso Gianfranco Tateo presidente a e R.
A nome dell'Associazione editori radiofonici
Mi è particolarmente gradito porgervi il saluto di tutti i nostri associati unitamente ai più fervidi auguri di proficuo lavoro
L'aereo guarda questa iniziativa con molta attenzione fiduciosa che da essa scaturiscono delle proposte concrete definitive per giungere alla normalizzazione
In un settore che da dodici anni vive nella precarietà e nel disordine in un susseguirsi continuo di speranze deluse e promesse disattese
E con piacere abbiamo ascoltato la relazione di dichiara
Da dodici anni tutti sono concordi nelle enunciazioni di principio su come fare ordine nel caos dell'etere
Tuttavia ancora oggi siamo qui a dibattere l'argomento mentre i soliti molti disegni di legge sinora approntati sono stati sepolti dalla polvere nei cassetti delle scrivanie dei vari ministri delle Poste
A distanza di dodici anni gli editori radiofonici devono ancora confrontarsi con i problemi di sempre ah qui ci si notevolmente in questi ultimi anni
Dalla sempre più difficile difesa delle frequenze ad una sempre più sleale subdola concorrenza dalle incursioni delle scomposto all'invadenza delle reti nazionali
Molti di voi certamente sanno qual è stato il quale tuttora all'impegno dell'Associazione editori radiofonici a favore della radiofonia privata locale
La cui difesa ed affermazione resta il principale obiettivo di tutta la nostra azione
Sin dalla sua costituzione la reale ha voluto scolare concetti precostituiti sui propri associati cercando di evidenziarne la crescita la maturità e la professionalità magari a costo di gravi sacrifici economici
Ne sono esempio l'accordo con l'Asia e l'Africa la sigla del contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale radiofonico privato e l'adesione alle grandi indagini d'ascolto
A questi impegni a questi sacrifici non ha fatto però riscontro nessuna iniziativa né da parte dei governi né delle forze politiche
La erre può vantarsi di aver raggiunto un altro grande traguardo quello relativo alla legge per l'editoria riuscendo a coinvolgere nelle provvidenze previste anche le emittenti radiofoniche di informazione
Una tappa storica per il nostro settore perché per la prima volta il Parlamento italiano ha dovuto occuparsi del comparto radiofonico privato ribadendo così la funzione sostanziale del mezzo nel campo dell'informazione
La strada da percorrere però ancora molto lunga e tutta in salita
Quello che i nostri associati chiedo un'ora sono le certezze
Certezze sul nostro futuro certezze per gli editori e certezze anche per le migliaia di giovani che a vario titolo oggi sono impiegati nel settore
Non si può chiedere sempre dei sacrifici senza dare una sicurezza per il domani questa certezza la può dare solo quella tanto sospirata legge di regolamentazione
Se gli alti interessi in gioco sino ad ora hanno bloccato tutto il sistema radiotelevisivo italiano noi oggi rivendichiamo con decisione e fermezza una legge stralcio opere radiofonico che è un comparto profondamente diverso da quello televisivo
In questa prospettiva l'Associazione editori radiofonici ha messo a punto una proposta contenente una serie di articolati che ci auguriamo possano costituire una base un importante punto di riferimento per il legislatore in essa si prefigura un quadro legislativo che contempli tutte le realtà radiofoniche esistenti
Da quelle politiche alle comunitarie dalle commerciali
Noi immaginiamo per il futuro
Una fattiva coesistenza tra servizio pubblico e privato con stazioni locali collegate in interconnessione di servizio
Il tutto in un sistema che garantisca l'autosufficienza economica delle aziende per il loro inserimento nell'ambito socio economico italiano
Questa proposta è stata presentata alle forze politiche nella speranza che venga accolta con la giusta e dovuta attenzione e più tardi potrete conoscerne i punti salienti
Da esse ci auguriamo che venga la spinta giusta per un importante passo in avanti per la radiofonia privata e già da questo convegno ci aspettiamo di avere delle risposte
Certi che esistono tutte le premesse per dare questo convegno un valore e un'importanza particolare concludo riformulando i migliori auguri di buon lavoro grazie
Grazie
Adesso è il turno di Franco Brigida della Sipra
Ma il mio compito è un pochino quello di illustrarvi dei dati di ascolto radiofonici questi dati sono stati un pochino anticipati da Vincenzo vita nella relazione
Iniziale
Tramite un'indagine particolare sono stati un diciamo analizzati anche da Giorgio Visentini prima di accennare a dati d'ascolto e comunque opportuno esaminare un aspetto che io ritengo per diciamo l'ascolto
Radiofonico determinante
E cioè un'analisi dell'ascolto radiofonico in Italia
Non può ignorare questo aspetto che è rappresentato dalla qualità del segnale che l'utente riceve che rappresenta una Spoon apre messa ad ogni analisi di di ascolto
E quest'aspetto viene oggi del tutto trascurato
Come è noto l'occupazione delle terre da parte di una miriade di emittenti private e l'assenza di una regolamentazione delle frequenze costituiscono fattori che hanno determinato in quest'ultimo decennio notevole peggioramento della ricezione delle emittenti della RAI sulla base delle rilevazioni concernenti la qualità del segnale
Risulta che l'ascolto di queste emittenti potrebbe essere in assenza di interferenze
Potenzialmente superiore di ben un terzo quindi è una percentuale molto elevata
Rispetto ai dati attuali
L'esistenza ovviamente di di interferenze radiofoniche fa parte ormai della nostra esperienza quotidiana
Però pochi conoscono le reali dimensioni del fenomeno
Ad esempio il riferimento alle tre reti in modulazione di frequenza della RAI
Teoricamente essere potenzialmente il novantuno per cento
Della popolazione può essere servita con un segnale di qualità potrebbe essere servita con un segnale di qualità ottima definita i tecnici ottima questa percentuale scende drasticamente dal novantuno per cento al tredici per cento in presenza di interferenze
Quindi io questo aspetto lo ritengo un fenomeno veramente importante e determinante per il futuro della diciamo dell'ascolto radiofonico in Italia
Inoltre un ulteriore ventotto per cento della popolazione riceve un segnale buono
Un ventidue discreto e ben un trentadue per cento come cenavo prima di questa o non riceve il segnale
O lo riceve con disturbi definiti fastidiosi o molto fastidioso
E questo diciamo questo terzo di popolazione che riceve segnali poco chiari
è un dato medio vi sono regioni in Italia ad esempio come la Lombardia dove questo trenta per cento netto due per cento raggiunge livelli pari al quaranta per cento oppure come il Piemonte e la Toscana e la Campania e la Sicilia
Che sono d'altra parte regioni ad elevata presenza di emittenza locale
Questa percentuale intorno al trentacinque per cento
E parliamo ora dei dati d'ascolto nella sua forma attuale cioè l'indagine che rileva l'ascolto radiofonico in Italia cioè l'Isar
E nasce nell'ottantatré a seguito di un accordo fra RAI Sipra e le principali con associazioni di radio locali ed estere cioè ha saputo fare eccetera
E Associazione scusate ad associazioni di categoria tipo ASSAP UPA cioè una è la sensazione che consorzio diciamo le agenzie pubblicitarie Lupa invece l'associazione che raggruppa l'utenza pubblicitaria cioè le imprese che investono in pubblicità
Nell'ottantasette l'accordo viene a mancare sull'Isar e diciamo l'edizione ottantasette è stata svolta solo dalla RAI
In previsione esiste una nuova indagine che è in fase di realizzazione si chiamerà Audiradio che vedrà nuovamente coinvolto in tutti i principali operatori sia di parte pubblica che privata
E questa indagine produrrà dati di ascolto radiofonico a livello nazionale e provinciale
In tutti i casi tramite l'Isar già oggi ovviamente possibile analizzare fra loro dati omogenei per metodologia ampiezza di campione per un periodo di cinque anni cioè dall'ottantatré all'ottantasette
Il Complesso diciamo della utenza radiofonica nell'ottantasette è stata stimata in circa ventiquattro virgola sette milioni di persone pari a un circa cinquantacinque per cento della popolazione
Questa popolazione dichiarava di ascoltare la radio nel giorno medio che è un'unità statistica Dino non mi soffermo su questo aspetto comunque
E un dato di ascolto giornaliero
Inoltre questa stessa popolazione dichiarava diciamo il dato medio di ascolto e intorno alle due ore e mezzo
Per persona al giorno
Nell'ottantatré i gli ascoltatori erano circa venticinque milioni quindi vi è stato una perdita di trecento mila unità in cinque anni che tutto sommato livello diciamo oltre pregato
Rientra nell'errore statistico orrore Standa quindi si può parlare più che altro di stabilità di ascolto radiofonico più che di calo
I cali diciamo però più rilevanti riguardano gli emittenti RAI uno e RAI due
Quelle estere e in crescita mi pare vi sia quasi un raddoppio
Risulta l'ascolto della radio tre della RAI delle due emittenti stereo sempre della RAI e del complesso dell'emittenza locale
Che nell'ottantasette raggiunge tredici virgola cinque milioni di ascoltatori contro i tredici virgola nove della RAI
E questi sono dati aggregati e in tutti i casi sulla base di questi dati aggregati si possono fare alcune considerazioni cioè
Il dato di ascolto della radio e o praticamente un dato che rileva un fenomeno di massa cioè
Che piuttosto rilevante nel senso che tenuto conto della carattere multimediale della nostra società ed in particolare della concorrenza esercitata dal mezzo televisivo
Quindi l'ascolto da radio e un'abitudine consolidata presso gran parte della popolazione Inter italiana anche appunto se la serie storica rileva un leggero calo
Un'ulteriore considerazione la seguente sempre sulla base di questi dati aggregati
Il calo di ascolto sarebbe stato molto più accentuato in assenza di una nuova offerta radiofonica rappresentata dall'emittenza locale recentemente dei nuovi programmi stereo della RAI
L'ascolto dell'emittenza locale in genere la cresciuto offerta radiofonica hanno dunque contribuito a mantenere ad un livello di massa l'ascolto della radio nel complesso un'ultima considerazione
Riguarda l'attendibilità dei dati che presento cioè quelli dell'Isère
Nell'ultima rilevazione è stato inserito un ciclo di interviste eseguite nel maggio ottantasette come noto in questo mese
Di è stato una coincidenza con una sie una serie di scioperi
E con le elezioni politiche fenomeni questi che ovviamente penalizzano l'audience televisiva e radiofonica notoriamente dell'emittenza pubblica
Tenuto conto di questo quindi è lecito supporre che in realtà l'ascolto dell'emittenza RAI e di fatto superiore a quella stimata per l'ottantasette
Dicevo che sono dati aggregati per cogliere meglio il fenomeno coro occorre analizzare altri tipi di statistiche cioè statistiche che mi analizzano l'ascolto lungo l'arco della della giornata rilevanza nelle indagini quarto d'ora per quarto d'ora
Ascolto lungo l'arco della giornata della radio
Possiede un andamento tipico cioè che non ha subito sostanziali modificazioni nel tempo abbiamo ovviamente un massimo di ascolto nelle prime ore del mattino questo rimane
Lungo elevato lungo tutta la mattinata per poi decrescere progressivamente nel corso della giornata e il minimo lo tocchiamo nelle ore serali
Confrontando le due curve di ascolto cioè quella dell'ottantatré quella dell'ottantasette il fatto rilevante e che gran parte intorno al novanta novantacinque per cento di questo calo
è imputabile ha solo due fasce orarie cioè quella delle dodici e tredici è quella delle tredici e quattordici
In questi io intervalli orari la RAI perde circa un milione i cinque anni un milione e mezzo di ascoltatori e il complesso delle private circa settecento mila
Che diventerà un milione se consideriamo anche l'intervallo quattordici e quindici
Per la RAI nel corso della mattinata l'ascolto è rimasto pressoché stabile mentre si registra un leggero incremento delle private ma l'aspetto più interessante l'incremento di ascolto della radio nelle fasce orarie pre serali
Cioè dalle diciassette ad esempio le venti l'incremento di ascolto è stato in cinque anni pare un milione e mezzo di persone il fenomeno soprattutto riguardato l'emittenza locale nel complesso
Ed è qui importante descrivere un fenomeno che non può essere ricavato direttamente dall'indagine dell'ascolto cioè ci chiediamo se il calo registrato soprattutto nell'intervallo dodici e quattordici rappresenta una perdita netta di ascolto
Oppure andato ad accrescere altre fasce orarie o ancora in che misura vi è stato un passaggio di ascoltatori dalle emittenti della RAI e al complesso delle private
Per questo ultimo punto ebbene subito precisare che il pubblico della RAI e quello dell'emittenza privata appartiene a universi nettamente distinti
A seconda delle varie fasce orarie la quota di esclusività di ascolto a favore della RAI o delle private e assai elevata
Di conseguenza la quota di misti cioè di coloro che dichiarano di ascoltare entrambe le emittenti del tutto trascurabile
Questa distinzione non riguarda il due universi non riguarda solo il fatto che il pubblico darà e non ascoltare la gran parte dei casi le emittenti locali e viceversa
Ma risulta notevolmente diversa anche la composizione socio demografica dei due
Universi ad esempio per quanto riguarda l'età ben il sessantatré virgola quattro per cento degli ascoltatori di emittenti locali private ha un'età inferiore ai trentaquattro anni
Contro un ventinove per cento per le emittenti RAI
Se ad esempio esaminiamo altri caratteri socio demografici ad esempio rosso la categoria socio cosiddetta socio professionale per le private il quindici per cento del pubblico è costituito da studenti
Contro un sette per cento della RAI l'undici e sette costituito da impiegati contro un quattordici dalla RAI il ventuno per cento da operai contro un tredici otto della RAI
Inoltre ad esempio possiamo fare un riferimento alle cosiddette categorie fra virgolette superiori cioè il quaranta quattro virgola uno per cento del pubblico della RAI e composta da imprenditori e liberi professionisti
Ed un ulteriore quattro e otto per cento una categoria definita intellettuali e docenti
Contro rispettivamente un due uno è un l'uno e otto per le private
Quindi per le considerazioni che ho fatto precedentemente si può ragionevolmente avanzare l'ipotesi che il calo di ascolto registrato nella fascia oraria dodici e tredici e tredici e quattordici rappresenta una perdita netta di ascoltatori
In prevalenza RAI che hanno abbandonato il mezzo a favore presumibilmente dei programmi televisivi pomeridiani dei due telegiornali della RAI non dalle tredici alle tredici e trenta per inciso occorre qui ricordare un altro fatto rilevante a favore della radio
E cioè che nell'ottantasette quando inizio ovviamente la la programmazione televisiva al mattino questo fenomeno non ha influito in modo rilevante ed è bene precisarlo sull'ascolto radiofonico nel Complesso
Per contro l'incremento di questo ascolto nelle fasce pomeridiane in tarda serata molto probabilmente costituito dal nuovo utenza
Ed il fenomeno è da collegare a fatti emergenti riguardanti soprattutto la diversa fruizione del mezzo radiofonico si pensi ad esempio lo sviluppo dell'autoradio nelle ricerche mi pare
Citato un dato che di sedici milioni di possesso di autoradio
E dall'utilizzo del mezzo ad esempio so si pensi all'utilizzo del mezzo come rumore di fondo negli esercizi pubblici
è opportuno fare una un'ulteriore considerazione l'emittenza radiofonica RAI il complesso dell'emittenza locale non so
Secondo ovviamente il mio parere in concorrenza né dal punto di vista dei programmi né per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria
Sebbene vi è da dire che la nascita e lo sviluppo dell'emittenza locale italiano debolmente influenzato stimolando la in senso positivo la programmazione della RAI
E la presenza di questa emittenza ha instaurato un nuovo tipo di concorrenza
Tramite la costituzione di network nazionali
Il la struttura d'investimenti pubblicitari mostra come circa il quarantadue per cento della pubblicità radio è costituito da pubblicità locale in particolare su un totale fatturato di ottanta nell'ottantasette i duecento miliardi di lire circa ottantatré riguardano pubblicità locale centodiciotto pubblicizza pubblicità nazionale
Di cui ottanta RAI e trentotto privati
Piuttosto la concorrenza avviene fra radio private di quotidiani per quanto riguarda la raccolta di pubblicità locale anche se i due mezzi forse con l'esclusione
Della fascia giovanile posseggono pubblici sostanzialmente diverso
In molti paesi del nord Europa come accennava il relatore che mi ha preceduto ad esempio in Germania federale e probabilmente in Austria questa concorrenza non esiste assistiamo invece premi tenta emittenza radiofonica locale
E testate quotidiane a forme di collaborazione che riguardano l'aspetto redazionale soprattutto l'aspetto redazionale e la raccolta di pubblicità
Questo con buona pace dell'opzione zero
Se per l'emittenza tra radiofonica pubblica possediamo dati di ascolto consolidati nel corso degli anni e sufficientemente analizzati secondo le principali caratteristiche non altrettanto si può dire per l'emittenza privata
Il panorama di questo emittenza come è noto è assai vario
Esiste un'estrema di dinamicità del fenomeno e di un censimento è assai arduo da effettuare
Manca un criterio definitorio e di rischio e quello di annoverare fra l'emittenza locale anche quelle radio che trasmettono poche ore al giorno occupano semplicemente una frequenza
Si passa così da stime che valuto in quattro mila settecento le emittenti locali presenti sul territorio a dieci mila se ci riferiamo agli ultimi dati disponibili
Cioè a quelli derivanti dalle indagini sono ottantacinque alla quale aderirono circa un migliaio di emittenti e se esaminiamo le graduatorie di ascolto risulta che il numero di radio locali in possesso di un'audience di una certa consistenza
Non supera le trecento unità circa tre emittenti per provincia nei comuni con oltre dieci mila abitanti
Le prime tre emittenti concentrano circa il cinquanta per cento dell'odio e della loro provincia
E il rimanente cinquanta per cento è frazionato su una una pluralità sai elevata di emittenti
Quindi se l'ascolto della radio locali in realtà concentrato su un numero relativamente in limitato di emittenti queste hanno una copertura che singolarmente non supera la Provincia
Poche vengono ascoltati in più di una provincia ancor meno risultano quelle con la copertura regionale
Detto questo a ebbene anche accennare al fatto che la quasi totalità delle principali emittenti locali presenti nel Paese appartengono ormai a Circuiti o a reti
Del tipo Sperti visione era di tagli alla di ottantaquattro Radio centocinque Gamma Radio eccetera questi Circuiti o reti
Attendono ancora oggi un preciso quadro legislativo che regolamenti la loro attività o addirittura che stabilisca la loro legittimità pensate alla recente episodio occorso a Rete centocinque
Attualmente questi diciamo questi network radiofonici o Circuiti
A concentrano la quasi totalità degli investimenti pubblicitari
Dalla parte privata
Riguardo la stima dell'audience mi pare opportuno accennare qui è un altro aspetto particolare
Cioè in generale audience dichiarati da questi Circuiti si riferiscono dei valori al lordo delle duplicazioni d'ascolto cioè l'ascolto ieri viene dato dalla somma degli ascolti di tutte le emittenti appartenente quel circuito
Si tratta quindi di contatti come diciamo noi in gergo tecnico di contatti lordi e non di vera e propria audience netta
Raffrontabile c'è la popolazione italiana
Se ad esempio son Massimo le audience dichiarati nei listini ad esempio della spero della divisione era d'Italia otterremo un valore superiore all'ascolto complessivo di tutte le radio locali che è stato stimato nell'ottantasette in tredici virgola cinque milioni di individui
Secondo ad esempio stime riferite ad audience nette nell'anno ottantacinque fatte su una base di tredici virgola quattro milioni di ascoltatori di radio locali
Il circuito Spare per dare un diciamo una dimensione del fenomeno di Circuiti
Circuito sperate una quota di ascolto del trentacinque per cento con quattro virgola sette milioni di ascoltatori diviso in era di Italia una quota del trentadue per cento con quattro virgola due milioni di ascoltatori radio ottantaquattro
Nove tre per cento con uno virgola due milioni di ascoltatori eccetera come si può rilevare si tratta di valori decisamente in distanti dai valori di audience delle emittenti RAI
Che sono intorno agli otto milioni di ascoltatori inetti per ciascuna delle due principali emittenti in conclusione del mio intervento
Vorrei accennare brevemente al futuro del mezzo
E qui bisogna accennare ad un particolare fenomeno cioè esista e certamente una stretta relazione tra qualità e diversificazione
Dell'offerta radiofonica e crescita della sua audience
E qui è d'obbligo quando si fa riferimento alla diversificazione dell'offerta radiofonica parlare di nuove tecnologie
L'attenzione allo sviluppo dell'area di o fonia da parte degli enti radiotelevisivi europei dell'industria andata via via aumentando in questi ultimi anni
La radio rivela oggi un'insospettata capacità di rigenerarsi o comunque di darsi un'immagine rinnovata
Tuttavia già alcuni relatori hanno accennato a le innovazioni Capote non logico che stanno venendo nella radiofonia io non mi dilungo su queste ricordo solo il anche perché una diciamo descrizione tecnica di queste nuove tecnologie esce dalle mie competenze
Accenno solo appunto alla Radio data system alla ISO frequenza al progetto si cioè sistema informativo viabilità un progetto fatto in collaborazione RAI Società Autostrade alla radio software e al satellite a diffusione di essere diretta cioè il sistema DBS
Particolare su questo sistema spesso si dimentica che il satellite non è soltanto video ma anche augurio
E che può essere indipendente cioè non è non non legato di immagini
E sulla base di un programma che prevede la rivalutazione del mezzo radiofonico la trasmissione via satellite costituisce un'aria di potenziale crescita
Nel senso che il satellite permetterà l'invio di segnali audio multipli trattati interamente con tecnica digitale ottenendo in questo modo un'ottima qualità del suono per intenderci a livello di un compact disc telefonico
Con l'avvento del satellite avverrà certamente un vero e proprio salto tecnologico che potrà assicurare fra l'altro un grande sviluppo a tutto servizio orario software per esempio che come come si è già accennato e è già iniziato con gli attuali impianti radiofonici a terra e che sposa l'informatica con la comunicazione sonora via etere
Termino rapidamente
Accennando che quando si parla di radio oggi si usano frasi del tipo nuove immagini
Nuova immagino parole come rigenerazione rivalutazione rilancio a proposito appunto del mezzo radiofonico
Questa sensazione che rimanda una sorta di riscoperta di un vecchio mezzo di comunicazione di massa non corrisponde a mio parere la realtà del dei fatti lo stanno a dimostrare i dati di ascolto che paiono ormai consolidati su valori assai elevati indipendentemente dalla introduzione delle nuove tecnologie
Indubbiamente queste saranno in grado cioè queste nuove tecnologie di avvicinare al mezzo nuova utenza ma non va dimenticato che le più grosse novità stanno venendo a mio parere a livello delle nuove modalità di ascolto
Campo questo assai poco esplorato dai ricercatori grazie
Grazie
Prossimo intervento e di Franco Mugerli presidente dell'associazione Corallo
Anzitutto nelle piazze Corviale sentito per quest'invito in tutti questi anni occasioni non sono mancate per ribattere sulla radio per il ne ma singolare dimenticanza veramente è stato messo a tema se non dalle associazioni di editori operatori che lo scorso anno anche dalla RAI
La specificità del mezzo radio all'interno delle più vasto sistema radiotelevisivo italiano
Per questo appare particolarmente interessante quest'incontro provocato da un partito sul tema della radio ed è auspicabile che l'esempio venga raccolto anche da parte di altre forze politiche ad iniziare da quelle di governo il Corallo consorzio radio Ambivere locali nato nel mille novecentottantuno per iniziativa della Confcooperative raggruppa quasi duecento emittenti radiofoniche viaria cattolica presenti in tutte le regioni e province italiane
Oltre a rappresentarle sindacalmente agli associate svolge anche l'attività di produzione di programmi informativi che vengono diffusi erario trasmessi dall'emittente del consorzio
Dopo annidi voluta deregulation oggi forse siamo a una svolta e alla vigilia della regolamentazione
Tutto ancora una volta potrebbe però confermando una consolidata tradizione nel nostro Paese
Può tutto posso tira ancora in un nulla di fatto
Il recente accordo di governo in materia radiotelevisiva potrà essere modificato nel corso dell'iter parlamentare quando non addirittura risultare scritto sulla sabbia come lo stesso Berlusconi ammonito all'indomani dell'attacco del programma di governo
Che sia necessario un attento riesame è una sostanziale modifica di questo accordo sono in tanti ad fermarli e per questi anche il Corallo
Più che un leale accordo tra le parti in realtà si è trattato di un addict subito sì una baratto politico mal digerito dalla stessa democrazia cristiana
Il sistema radiotelevisivo che esce da quest'accordo non tutela affatto quella pluralismo di presenze garanzia di una effettive informazione democratica
Per questo è necessario che tutte le forze politiche ne siano coscienti se do prima per una revisione di tale accordo
Quanto alla opzione zero una meccanismo improvvisato la fine lontano dalle stesse tesi avanzate dal presidente De Mita affermiamo che astratte nocivo separare in questo modo l'emittenza dalla stampa quotidiana l'esperienza di tutto il mondo conferma il contrario l'opzione zero così concepita non elimina il trust anzi lo accentua
E oggi parimenti necessari che le forze politiche facciano lo sforzo culturale di comprendere la diversa dinamica con cui in questi anni si è articolato il settore radiofonico rispetto a quello televisivo
Nonostante il recente affacciarsi di fenomeni che tendono a costituirsi in proteste nazionali la radio in Italia rimane ancora strutturalmente locale
Sarebbe veramente deprecabile se il legislatore non se ne rendesse conto e nonna tutelasse adeguatamente questo patrimonio pluralistico di differenti realtà aziendali editoriali e culturali politiche e religiose
Non è assolutamente scontato che il legislatore debba prevedere per la modulazione di frequenza un sistema complessivo di reti nazionali ed emittenti locali oltre naturalmente al servizio pubblico
Negli Stati Uniti Paese che ha tenuto a battesimo l'emittenza privata non esistano podcast nazionali ma emittenti locale interconnesse nel network con agenzie di servizio per determinate fasce orarie
Il corallo ha sempre indicati in questa formula l'assetto radiofonico che intende perseguire per la cui realizzazione in Italia opera il corallo in piena sintonia con la tradizione del movimento cattolico italiano ha sempre sottolineato il valore delle Autonomie locali si è sempre dichiarato contrario alla creazione di reti radiofoniche nazionali
Chiediamo ai politici di rispettare anche nella legislazione questo particolare sviluppo in senso locale della radiofonia privata italiana
Se tuttavia il legislatore vorrà estendere anche a livello radiofonico la struttura di emittenza nazionale analogamente a quanto è accaduto nel comparto televisivo sarà essenziale pure severissimi limitazioni d'accesso a concessioni nazionali
Non va infatti dimenticato che il piano di ripartizione assegna alle missioni in a modulazione di frequenza meno canali di quanti ne dispongono la televisione in Biacchessi e UHF
L'ufficio pianificazione della Rai ha calcolato che in ogni area di servizio si potranno avere la compresenza di circa quaranta cinquanta programmi
Considerando lo spazio per il servizio pubblico le radio di partito bisognerà operare perché il numero dei programmi disponibili per reti nazionali sia estremamente limitate venga comunque subordinato alle assegnazioni a emittenti locali
Ma lo ripetiamo questa delle reti nazionali e a nostro avviso una battaglia ancora tutta da giocare
Il futuro assetto dell'ente che dovrà permettere ad aziende editoriali radiofoniche di poter operare con la garanzia di un sufficiente mercato disposizione inutile illudersi le risorse tecniche le frequenze e di mercato la pubblicità sono limitate
Non ci sarà spazio per tutti sarà essenziale garantire una effettivo pluralismo di presenze commerciali fuori da logiche di trust o di condizionamenti editoriali Sterne settore
In tal senso la legge dovrà stabilire precise disposizioni sul mercato della pubblicità specie nazionale e porre norme a tutela di condizionamenti esterni al settore
Non appena l'assetto sarà definito è prevedibile che i grossi gruppi editoriali faccio l'ingresso nella radiofonia seguendo l'esempio di quelli che già vi operano lontani dall'indicare opzioni zero come modo per tutelare la libertà degli operatori
Bisognerà costruire un sistema di limiti controlli e divieti che permettano ai gruppi editoriali di lavorare anche nel mercato radiofonico ma come struttura di servizio e non sostituendosi agli operatori stesse
Il corallo opera perché si individui un efficace sistema antitrust e perché da Lecce valorizzi chi in questi anni ha investito energie risorse e professionalità
Sarà pure essenziale garantire quella particolare formato di radiofonia costituito dalle radio comunitarie espressione di proposte culturali religiose e politiche di precisi ambienti che la sorreggono attraverso il volontariato ed aiuti finanziari
Da una censimento fatto dal corallo in Italia le radio comunitarie sono circa cinquecento di cui quasi quattrocento di area cattolica
Il corallo al suo interno dei della compresenza di ambedue i formati di Radio sopra descritte le commerciale e le comunitarie
Per questo è sensibile che la legge sia rispettosa di entrambe le tipologie e li tuteli
In particolare sottolinea la necessità che il legislatore recepisca desistenze la funzione sociale di questa particolare segmento della radiofonia costituito dalle comunitarie
Queste radio svolgono a queste radio svolgono un servizio pubblico analogamente al servizio pubblico per definizione cioè la RAI
Come vitale che non ha strutture informative italiana continui ad essere garantita l'esistenza della Rai servizio pagato dei cittadini con il canone
Così è vitale per il pluralismo dell'informazione e la salvaguardia di questo patrimonio che svolge una funzione di pubblica utilità
Funzione che è giusto che lo Stato riconosca come tale aiuti finanziando danni in modi che saranno ritenuti più opportuni
Sovvenzioni statali finanziamento diretto della comunità di appartenenza a una quota modesta di pubblicità queste le fonti di finanziamento i nomi di queste tipologie di radio
Il dominante per il nostro legislatore conoscere l'esperienza al proposito della legislazione canadese chi vede la compresenza di un servizio pubblico nazionale di emittenza privata commerciale e comunitaria
C'è infine un altro rischio che incombe sull'emittenza privata il possibile tentativo del mondo politico e istituzionale di controllare questo sistema di lottizzare le diverse presenze di assicurarsi penetranti e capillari megafoni
E pertanto necessario in me questa fase estremamente delicata fissare alcuni obiettivi sui quali il Corallo chiede alle altre associazioni radiofoniche alle forze politiche di confrontarsi
Riguardano anzitutto la struttura del sistema radiofonico nelle linee portanti sopra descritte
Riguardano poi i criteri i soggetti e i metodi della pianificazione dell'assegnazione e della attribuzione delle frequenze
Dovrà essere il Parlamento a fissare i criteri della pianificazione e a controllare l'applicazione che degli stessi ne farà il ministero di pubblico di poste e telecomunicazioni
Il ministero delle Poste dovrà essere l'unico soggetto responsabile abilitato a coordinare l'attività della pianificazione che dovrà essere svolta con l'apporto della Rai ed associazioni delle emittenze private delle regioni
Le Regioni avranno o no importante compito nella definizione di proposte relative alla collocazione degli impianti e alla definizione dei bacini ma la funzione delle Regioni dovrà essere secondo voi soltanto consultiva
Un'alta autorità espressione della Governo Parlamento esperti di parte pubblica e privata avrà il compito di assegnare le autorizzazioni e di controllare il rispetto delle stesse
è importante chiede meccanismo della pianificazione e dell'attribuzione delle frequenze sia condotta da un organismo unico
Rappresentativa al massimo controllabile
Affidare questo delicato compito alle regioni in nome del decentramento e contro il centralismo
Non solo e esautorare il Parlamento il governo di loro precipue funzioni mai dare il via libera a una indebita ingerenza delle istituzioni e della politica nella vita e nell'espressione delle aziende
Le Regioni non possono rivendicare competenze dirette né funzioni legislative
Il compito di legiferare su una materia e dello Stato lo ha ribadito a più riprese la stessa Corte costituzionale chiamata ad esprimersi nel sull'ingerenza di alcune amministrazioni locali in materia radiotelevisiva quanto è accaduto ad esempio in questi anni da Peppe dalla Provincia di Bolzano che ha cercato di controllare pesantemente l'emittenza privata è solo una riprova del discorso che sto facendo
A chi asserisce che in questo modo si premia la lottizzazione politica romana rispondo che Roma è più lontana del capoluogo regionale che il ministero delle Poste può certo condizionare Mino del presidente regionale
Attribuire alle Regioni il compito di rilasciare le concessioni d'uso delle frequenze
Come si sono recentemente espresse alcuni autorevoli amministratori regionali del partito comunista del Partito socialista significherebbe una pesante ipoteca sulle scelte dei candidati e sulla loro futura libertà di espressione
L'emittenza privata radiofonica italiana deve continuare a rimanere libera come fino ad oggi è stata mi rendo conto che quest'ultima parte del mio intervento potrà avere trovato in questa sede minore assonanze della prima parte della mia relazione ma credo che sia importante che ciascuno dica fino in fondo le proprie posizioni e nei confronti a queste condizioni siamo disponibili a lavorare con chiunque opera per una reale tutela
E salvaguardia di quell'emittenza che a tredici anni dalla sua nascita a me piace ancora chiamare con il nome che aveva allora cioè libera e locale come il corallo
Interviene adesso Sandro Casalini della direzione programmi per l'estero della Rai
Prossimo intervento sarà dell'onorevole Francesco Tempestini
La radio fa parte della nostra storia moderna del nostro sviluppo economico sociale e culturale
La radio e dunque tradizione e in quanto buona tradizione anche futuro
Lo ha confermato lo sta confermando molto bene questo convegno del Partito comunista
Che prima di essere tecnico e politico essenzialmente un fatto culturale
L'aver abbandonato lasciato degradare la nostra radio nazionale in questi lunghi anni di orgia televisiva
è segno di profondo provincialismo è un atto anticulturale ma purtroppo è anche un atto politico ben preciso l'incisività dell'immagine
Per una eventuale manipolazione delle coscienze molto maggiore di quello della parola del mezzo radiofonico
Ma tant'è il calcolo è sbagliato
I nodi vengono al pettine la radio più moderna che mai ce lo dice appunto lo sviluppo che ha avuto in questi ultimi anni in molti Paesi del mondo ce lo diceva prospettiva di sviluppo tecnologico in questo settore
Provate a chiedere a un nostro connazionale all'estero cosa ha significato e significa tuttora poter ascoltare la voce dell'Italia sarà una testimonianza in più per comprendere il valore sociale del mezzo
Ma questo connazionale vi dirà anche che la RAI fa poco e spesso male un altro magari dirà che in onda corta assente la BBC non certo la RAI
Come avete come avrete capito sto parlando della direzione servizi giornalistici e programmi per l'estero la settima attestata della RAI così come è strutturata sia sul piano Dario Fo Nico che televisivo e fuori dal mercato
Pensate mandiamo programmi all'estero per posta attraverso corriere diplomatico senza nessun controllo
Sul loro utilizzo
Questa idea del servizio postale venne quando ci si accorse che la nostra onda corta arrivava sì e no al quartiere euro mi pare buona la proposta di Vincenzo Vita di una conferenza pubblica sul satellite promossa dal ministero delle Poste
Almeno è sperabile si potranno conoscere i piani del Governo per l'onda corta si potrà sapere che fine ha fatto il Piano Amato del giugno mille novecentottantacinque che prevedeva la costruzione di un mini centro di trasmettitori da cinquecento kW
Condizione quest'indispensabile per partecipare alla Conferenza di Ginevra sulla spartizione delle bande nel mille novecentonovantadue danni non da corte italiana rappresenta uno spreco di risorse economiche e professionali e umane lavorare sapendo bene che il tuo lavoro non serve a nulla
Dall'onda media il discorso è diverso il Notturno italiana da sempre un programma scholae erotico anti radiofonico fuori concorrenza rispetto ai programmi della stessa fascia oraria delle radio europee
E naturalmente interessante la proposta del consigliere Menduni sulla creazione di una produzione informativa per tutto l'arco delle ventiquattro ore anche di notte sottraendo così questo programma di fatto la direzione esteri
Non sarò certo io ad oppormi al nuovo ma qui deve uscire da qui da questo convegno devo uscire una parola in più
Sul futuro dell'informazione per l'estero sul futuro nella direzione esteri mi permetto comunque di dissentire su quanto affermato da Amenduni e cioè che si debba pensare un'informazione solo per gli italiani svegli
Di italiani svegli ce ne sono in tutta Europa ma anche svegli e molti sono gli stranieri che amano l'Italia che ci seguono di notte l'orario notturno infatti facilita l'ascolto della nostra
Prevalente
L'orario notturno infatti facilita l'ascolto della nostra onda media il segnale va però comunque rafforzato ulteriormente in tutta Europa compresi i Paesi socialisti e in tutto il bacino del Mediterraneo
I nostri due tecnici rapiti in Eritrea
In queste ultime settimane hanno avuto informazioni dal giornale dalla mezzanotte anche se il caporedattore se n'è accorto dopo l'intervista che i due connazionali hanno rilasciato al TG due
Quindi nulla in contrario a un ripensamento complessivo sul notturno ma nel quadro di una riforma della dire che deve attrezzarsi sin da adesso al nuovo cominciando a fare corsi di aggiornamento per i giornalisti facendo assunzioni mirate di gente che conosca le lingue o comunque le voglia prendere a rivedere profondamente le due convenzioni Rai Presidenza del Consiglio che regolano la die
Ad avviare almeno tre indagini conoscitive su come è strutturata oggi questa testata la prima indagine
La seconda sull'ascolto dell'onda corta
E pensate bene che recentemente la BBC ha fatto un'indagine d'ascolto a livello internazionale invitando la RAI a parteciparvi con un costo di tre milioni e la RAI naturalmente non vi ha partecipato non certo per risparmiare tre milioni ma sapendo che un'eventuale indagine di questo gene non avrebbe fatto altro che confermare che non ci siamo parte il nostro segnale che è di ottanta cento kW non può penetrare nel mondo
La terza
Terza indagine che io ritengo necessaria dev'essere fatta tra le nostre collettività per capire qual è il tipo di rapporto che vogliono instaurare con la patria d'origine quali l'esigenza di informazione di cultura l'informazione per l'estero è dunque una questione essenzialmente politica e forse l'emigrato defraudato fin qui del suo diritto costituzionale all'informazione
Diventando soggetto politico attivo con la ormai improrogabile concessione come ha detto recentemente il ministro degli Esteri Andreotti del diritto di voto all'estero saprà proba
Do lettura di un telegramma è arrivato alla segreteria spiacente non aver potuto partecipare vostro convegno causa difficoltà a reperire aereo per Roma
Spero di poter incontrare al più presto per discutere degli argomenti che riguardano la nostra attività augurandovi buon lavoro sul ricordiate Alberto Hazan amministratore delegato di Rete centocinque
Diamo ora la parola l'onorevole Tempestini
Convegno
Consentito anche a me di approfondire
Alcune delle questioni che attengono alla
Ingovernabilità di questo settore e che nel corso degli ultimi anni
Ingovernabilità che ha avuto e da rilievi sempre più consistenti
Nel corso dei mesi passati presso il ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni Sierre insediata una commissione
Che ha il compito di sovrintendere al dettato della legge
Dieci del mille novecento della lettera il cosiddetto decreto Berlusconi
E molti degli operatori che fanno parte di questa di questo gruppo di lavoro e che sono anche qui presenti concorderanno certamente con me
Sulla complessità e sulla difficoltà di porre non tanto ordine ma di avviare un ragionamento concreto di piccoli passi in questo settore
Che probabilmente più di altri soffre della mancanza di una regolamentazione la
La la situazione che c'è sul piano delle frequenze
Sul territorio nazionale e non solo
Tenendo occhio al territorio nazionale ma come voi ben sapete anche avendo attenzione ai problemi di coordinamento esteri e cioè quelli che sono relativi ai nostri rapporti è tenere con i Paesi confinanti e del bacino del Mediterraneo questione che per la radio ovviamente di rilievo
Per alcuni versi anche maggiore rispetto a quella della televisione a questo complesso di problematiche raggiunge oggi situazioni possiamo anche definito in alcuni casi di assoluta gravità
Da una parte abbiamo ormai situazioni di vera e propria insofferenza da parte dei nostri interlocutori stranieri abbiamo abbiamo una situazione interno nella quale parlare di sviluppo della radio rischia di essere un discorso una petizione di principio se si tiene conto poiché l'effettiva possibilità di ricezione
Delle emissioni delle trasmissioni
Naturalmente c'è una questione che ripeto viene da lontano viene dall'assenza di una regolamentazione che però oggi come dire va sciolta e io penso di poter dire che la il ragionamento
Che nel corso di questi mesi si è sviluppato e che ha trovato anche in questo convegno autorevole conferma tanto nella relazione che ho avuto il piacere di leggere di vita
Quanto in altri interventi e cioè quello di tentare un approccio sostanzialmente pragmatico per vedere di fare ordine nella cosiddetto cause delle emissioni radiofoniche l'approccio pragmatico che si è abbozzato
Credo che possa essere utile base di discussione
Mi riferisco sostanzialmente al tentativo di individuare un uno zoccolo un livello per quello che attiene all'emissione
Da parte delle cosiddette radio commerciali ovverosia quelle radio che in qualche modo assommando la soddisfazione di una serie di requisiti di carattere economico statutario ma sostanzialmente di carattere economico amministrativo possono avviarsi a costituire il punto di partenza l'elemento fondante di una corpo di emittenti sul territorio nazionale
Che sia come dire
Punto di riferimento di qualunque ragionamento
Più complessa la più complessa non per una come dire una preconcetta avversione tutt'altro la più complessa per la loro collocazione quella delle cosiddette radio comunitarie che però costituisce certamente un una esperienza significativa un dato esistente
E che deve in qualche modo trovare
Modo di convivere di convivenza con l'altra
Mi lasciano perplesse mi lasciano perplessi ragionamenti del tipo del tipo finanziamento di queste strutture
Per mille problemi per mille motivi che credono neppure bisogno di neppure bisogno di enunciare ma voglio dire l'approccio l'approccio pragmatico
Di individuare insomma una prima griglia di scrematura perché di questo poi sostanzialmente si tratta
Lo trovo un passo un passo necessario
E quindi credo ci sia la disponibilità anche nostra a approfondire questo questo aspetto sapendo che ci saranno ci saranno sul campo come dire delle vittime ma in realtà si tratta si tratterà di procedere con la dovuta gradualità con la dovuta capacità anche di sorreggere questo processo di non lasciarlo
Cadere dall'alto si tratterà di organizzare nel mogli Ormond o possibile come dire le sopravvivenze in forme diverse spingendo verso collegamenti vi spingendo verso soluzioni che acconsentano
A piccolissime emittenti che rischiano oggi di essere più un elemento di disturbo che è un elemento di arricchimento del sistema che non vanno però lasciate completamente cadere si tratterà di organizzare questa miriade di presenze
Secondo un ordine che gli dia che gli dia una ragione e consenta al Complesso di vivere al di fuori degli schemi così difficile per molti versi anche complessi che abbiamo oggi
Io il piacere di di di presiedere anche una commissione che avrebbe dico avrebbe uso il condizionale perché poi cercherò di spiegarmi che avrebbe il compito anche di fare una riflessione su questo tema diciamo delle dei rapporti del delle interconnessioni tra l'emittenza radiofonica privata i servizi di interesse pubblico
Ho usato il condizionale perché da questo punto di vista ci sono molte questioni non c'è soltanto il problema di un emittenza privata magari parcellizzata che per alcuni versi è invaso bande di frequenza che non gli competono
Ma c'è anche dall'altra parte probabilmente da fare una riflessione
Meno facile di quello che appare a prima vista su sulla occupazione di frequenze da parte dei grandi delle grandi amministrazioni dello Stato e qui vengo qua rapidamente anche di alcune brevissime cose per quello che riguarda la RAI nel senso che in Italia se operato in modo abbastanza particolare nel senso che ci sia riservata una fasciati bande di frequenza probabilmente addirittura esageratamente ampia rispetta coi alle necessità alle necessità reali e questo naturalmente non non risolve il problema non rischia soltanto di complicare ulteriormente perché queste forme di invasione sono destinate probabilmente per alcuni versi almeno a rimanere si tratta di ridisegnare meglio
Questo piano di ripartizione non dando tutto per scontato sapendo che invece vi sono poi magari servizi nuovi servizi di grande rilievo anche economico
E che e che hanno anche fanno anche riferimento come dire a prospettive di sviluppo tecnologico penso ai problemi relativi alla radio mobile europeo e alla necessità di garantire a queste forme di comunicazione
Italia comunicazione lo spazio necessario si data di ridisegnare insomma un un panorama della ripartizione delle frequenze nostro Paese che probabilmente un po'vecchio e che ci ha per qualche verso addirittura qualche caratteristica oserei dire di stampo imperialista
Per come è stata
Organizzata questo non di questo da questo ragionamento che non sia immune neanche la RAI la quale
Non sta a me dirlo ma insomma fa una pessima radio
E nello stesso tempo occupa una gran parte occupano grande spropositata parte delle frequenze
Pur avendo poi come ci diceva l'intervento di prima io condivido grandi buchi nella in un'articolazione dell'Offerta come dovrebbe essere
Anzitutto per quello che riguarda i mercati esteri per quello che riguarda le nazione comunità nazionali e le comunità italiane all'estero
La RAI fa una una brutta radio se dovessimo calcolare il rapporto che c'è tra mezzi tra risorse anche umane e risultati credo che saremmo tutti molto sconfortati
Ma io su questo non voglio dire di più perché trovo che alcune cose c'ho letto nelle relazioni
Sono convincenti si tratta semmai di recuperare un grande ritardo di farlo capovolgendo la logica che ancora vige vigile nel settore che quella sostanzialmente di una RAI che non si pone il problema della concorrenza che sostanzialmente vive una sorta di beata
Videata tranquilla situazione di di solitaria gestione delle sue cose
Si tratta di affrontare questo tema sapendo che il primo dei servizi che assolutamente non buono è quello che viene fornito dal punto di vista tecnico dalla Rai
E penso che e penso ripeto che molte delle cose che ho ascoltato siano degne di siano degne di attenzione e possono costituire l'argomento di una riflessione di un confronto che possano procedere avanti in modo in modo anche spedito c'è insomma spazio volendo per una volendo per una avvio di un ragionamento che io credo possa anche procedere in modo separato da quello che riguarda la regolamentazione dell'emittenza televisiva c'è modo per affrontare questo aspetto
E non veto non vedo problemi insormontabili che ci dividono e che prendano così difficile l'iter di un di un di un ragionamento che riguarda che riguarda la radio
Naturalmente poi mi avvio con molta concessione alle conclusioni naturalmente poi nel corso di questo dibattito e ho avuto modo di ascoltare o di leggere
Come dire la ineluttabile
L'ineluttabilità corollari relativi alla questione tanto intricata dell'emittenza radiotelevisiva
Io voglio dire da questo punto di vista esprimendo sul sul una buona parte di questi opinioni diverse
Praticamente riverse penso che
Che innanzitutto noi dobbiamo come dire ma avere un approccio molto pragmatico e sapere che insomma per quello che attiene alla al rapporto tra emittenza televisiva emittenza radiofonica non c'è motivo di pensare a che sia necessario ricchi rincorrere una sorta di di come dire di visione unitaria non è questo il tema vi sono problematiche di fondo che rendono Diversi due settori ci sono come dire ancoraggi di base che li fanno che li fanno diversi
Almeno per alcune parti penso al problema degli investimenti all'approvvigionamento delle risorse
E quindi credo che non ci sia da scandalizzarsi se si proceda su
Stanze al mente su due tavoli su due tavoli separati almeno per quello che è necessario procedere debbo dire che anche per quello che riguarda la stessa Comunità economica europea tenta nel corso di quest'ultimo periodo ai le questioni della regolamentazione
Della come dire di una diciamo radiotelevisione trans spontanee era con un termine un po'un po'curioso che viene usato a Brussel sostanzialmente anche lì si rincorre il rischio semmai di un privilegio della normazione relativa alla parte televisiva ma questa possibilità di di tenere almeno per ciò che è possibile separati i due comparti io credo che sia un approccio sostanzialmente sostanzialmente di buonsenso
E vengo a dire pochissime cose più per le sollecitazione che ho avuto sentire né leggere per quello che riguarda il Complesso del ragionamento io son convinto che la radio a un futuro e sono dell'avviso che sarebbe un grande errore di miopia se noi non accogliessimo i dati anche di novità spontanei che si sono determinati
Penso che rimanga centrale nel nostro ragionamento
Quello di un rapida definizione di una di una legge
Io ho visto che c'è una proposta della Sinistra indipendente il ripeto su alcuni dei punti di questa proposta trovo che ci siano le condizioni per un ragionamento
Ma penso anche che come dire
Questa questa realtà della della radio debba essere accompagnata non soltanto da un approccio di carattere normativo ma debba essere accompagnata anche e questo mi pare un aspetto forse su cui riflettere di più
Debba essere anche accompagnata da una riflessione molto seria sulle forme e sugli strumenti o penso naturalmente per motivi abbastanza ovvia al ministero delle Poste a forme strumenti che accompagnano la fase di come dire di decollo di una normativa nuova
Perché vi sono come dire in qualche modo trovo esigenze di fondo perché questo discorso non si confini nell'ambito del di un disegno di legge quasi che al all'indomani problemi della radiofonia siano siano risolti
No non operano non ho motivo di di di scandalizzare mi di considerare come un elemento sostanzialmente negativo l'idea che in qualche modo le istituzioni le Regioni abbiano voce in capitolo
Se dovessi da dar retta alle mie opinioni personali in caratteri minimo generali alle Regioni non affiderei nulla visto i risultati che le Regioni hanno in tutti i campi risulta diciamo sostanzialmente medio mediocri se non per non dire di peggio ma certamente in questo campo pensare che nel campo dell'assegnazione delle frequenze e comunque della regolamentazione degli assenti
Lo stato dal centro fosse come dire avere occhio attento a seguire si nel dettaglio sì nel particolare questo Complesso a questa complessa problematica mi pare che questo oggettivamente i porti acqua alle alle ragioni di un decentramento che deve a mio giudizio come dire Dimitar sì qui nessuno può incoraggiare lo dico anche tenendo conto di alcuni riferimenti fatti da da da Mou quelli poco fa incoraggiare come dire nuove tendenze a gestioni a gestioni non non corrette di questo di questo patrimonio ma penso certamente che sia difficile eludere questa necessità a livello a livello di un decentramento insomma che sia capace di cogliere questo dato del particolare che è rappresentato dall'emittenza dall'emittenza regionale
Penitenza a livello regionale
Bene
Questi sono i lati per così dire di di consenso comunque ladri di un confronto che si può che si può si deve approfondire per per superare una soglia di di effettivo allarme che oggi non abbiamo in questo in questo settore
Anch'io penso che non si sia grande spazio da lasciare a come dire
Ai potessi di grandi reti nazionali nel settore nel settore radiofonico penso che ci sia necessità di seguire di approfondire meglio
La strada diciamo dei collegamenti delle reti dei network che possono come dire dare le risposte giuste sia sul versante dell'unificazione di alcuni costi e quindi della razionalizzazione dall'altra lasciare spazi
In ambito locale reali autentici e penso che quindi da questo punto di vista anche si possa pensare ad una normativa che certo dobbiamo anche qui definire antitrust ma che io vorrei poi forse più semplicemente definire una normativa di regolamentazione di questo settore
Che possano aiutare
La creazione di cui ci scusi di quelle reti di collegamento che siano necessari per garantire un servizio il più adeguato possibile e che naturalmente hanno come interlocutore anzitutto queste reti queste emittenti commerciali
Che
Probabilmente la nella loro in nell'individuazione del loro criteri occorrerà fare qualche passo avanti in più per specificarli meglio le caratteristiche ma che comunque potrebbero costituire l'ossatura di fondo di questo ragionamento
Per quello che riguarda l'emittenza televisiva poche parole perché non è questo il tema anche se l'ho ritrovato all'interno di tanti interventi per dire
Per dire che come si fa solitamente si è trovato all'atto della formazione del governo un accordo programmatico
Su punti precisi che attengono alla regolamentazione dell'emittenza televisiva
Io non trovo in questo né motivo di scandalo né motivo di
Di come dire
Di preoccupazione io trova anzi motivo di soddisfazione nel fatto che si sia provveduto a definire a delimitare l'ambito all'interno del quale una maggioranza in quanto tale costituita
E che ha quindi il dovere di proporsi su una piattaforma programmatica il più possibile coerente non trova fatto scandalo non vedo motivo alcuno di come dire
L'invasione di campo di quarta azione di di volontà più generali del Parlamento non trovo nulla di scandaloso che questo tipo di approccio ci sia stato e che oggi si disponga di un po'di un corpus forse porse naturalmente necessariamente lineare nei termini diciamo di lineamenti generali che consente consente io credo e mi auguro una rapida approvazione da parte del Consiglio dei ministri di una
Di un disegno di legge
Che al Parlamento in tempi rapidi possa essere oggetto di valutazione e di voto per superare per superare le difficoltà di tutti questi di tutti questi anni
Ma alcune poche osservazione su alcuni punti essenziali di questo di questo testo
Che è un testo che sino a prova coro incontrare Ria come dire trovano dico anche qui per il riferimento non polemico per carità alcuni ad alcuni interventi che ho ascoltato
Che insomma sino a prova contraria essendo stato sottoscritto dei partiti di maggioranza a tutto il sostegno da tutto l'impegno il solidale
Conforto dei partiti di maggioranza che mi pare allo Stato siano concordi nel portarlo avanti nel nella sua traduzione in termini legislativi
D'altronde debbo anche dire che alcune di quelle che vengono considerate come Nava elementi di diciamo così di innovazione molto consistente a guardar bene
Tali tali non sono in fondo se dovessimo guardare con un occhio un po'diverso il tema per esempio delle del numero di reti televisive
Che viene concesso come limite
Antitrust ma io penso che noi in fondo mi riferisco naturalmente l'accordo di governo nulla facciamo se non seguire lo stesso tipo di approccio pragmatico che fu seguito
Alcuni anni or sono quando si approvò la legge sull'editoria
Anche anche allora la legge dell'editoria come dire fu preceduta parlo in particolare di con particolare riferimento a questo punto fu preceduta da una lunga discussione sulla soglia poi si decise mi pare se non vado errato sostanzialmente di comune accordo che quella soglia sostanzialmente era era quella che fotografava sostanzialmente l'esistente e questa è una questione che va posta
Io trovo con grande onestà senza giri di frase senza
Pensieri
Nascosti perché credo e come dire questa questa riflessione si accompagna all'altra di come operare diversamente
Di come sarebbe potuta dare diversamente
Naturalmente in presenza di una soglia ragionevole perché di questo si tratta
E di una soglia quindi che non ha fatto altro che fotografare nel campo dell'editoria certamente nel campo dell'emittenza raggio di televisiva anche delle soglie che sono soglie che sostanzialmente hanno consentito e consentono io credo al mercato più in generale al sistema una stabilizzazione io per quello che mi riguarda sono convinto
Che un sistema misto
Ah ecco ha questo significato nella misura in cui consenta qualunque interlocutore del sistema con un cooperatore del sistema di potersi misurare di potersi confrontare con l'altra parte del sistema misto e cioè con l'emittenza
Pubblica a parità di condizioni e quindi avendo la possibilità di sviluppare la proprie le proprie dimensioni aziendali sino al punto in cui è consentito questo all'emittenza pubblica trovo cioè sostanzialmente che questo
Complesso di ragionamenti da giustificazione ad una ad una intesa che su questo punto specifico come dire
Si presenta come una intesa che anzitutto una caratteristica di tipo pragmatico
E che soprattutto
Consente almeno ad uno oggi per gli interlocutori privati del sistema misto televisivo
Di potersi
Attrezzare nel modo
Nel modo soddisfacente quanto meno che può essere messo nelle condizioni di potersi attrezzare nel modo soddisfacente
In termini di di capacità di concorrenza e di sfida sui mercati internazionali che sono i mercati nei quali la sfida televisiva e questo naturalmente uno degli aspetti che differenziano radio e televisione
Uno dei perché è uno degli aspetti sui quali la prospettiva dello sviluppo del sistema televisivo
Ha più a più fondamento è più radicata io penso che questa anche questa questione
In questi termini e cioè dal punto di vista di una valutazione molto realistica delle necessità in termini di risorse nel necessità in termini di equilibrio complessivo
E perché no anche di come dire di partenza dai dati di fotografia di dati che si sono venuti costruendo nel corso nel corso degli anni sia un elemento sul quale
Sia necessario sia possibile sia certamente auspicabile un ragionamento che vada
Nella direzione di superare quello che rischierebbe se in caso contrario di diventare un un blocco di un ragione un blocco di un ragionamento e probabilmente una
Una renderebbe tutto molto tutto molto più difficile
Faccio riferimento a un altro punto e poi i la smetto la smetto rapidamente perché credo che anzi questo secondo punto è quello che ha più trovato udienza almeno in termini per quello che ho potuto ascoltare io questa questione dell'anti tra della del Co della cosiddetta opzione zero b
Anche qui consentitemi di esprimere con grande franchezza la mia totale adesione certo anche di parte ma ma anche molto convinta un ragionamento di questo tipo che mi pare che mi pare come dire trovi innumerevoli conferme
Promuovere ogni conferme in primo luogo né un dibattito che mi pare unitariamente si è si sta concludendo anzi si è concluso al Senato della Repubblica in questi in queste ore per non dire in questi giorni per non dire in queste ore
Insomma la questione che si pone e che difficilmente potrebbe porsi in termini
Al Senato si è posta mi pare alcune forze politiche i socialisti comunisti ed altri hanno posto anche lì anche anche questa questione di una riduzione della percentuale
Diciamo della quota nel campo editoriale consentite gruppi industriali c'è una riserva democristiana si ho seguito bene i lavori
I lavori di ieri della commissione
Ma insomma in altri termini questo ragionamento si trasferisce si trasferisce con la stessa motivazione con la stessa valenza con lo stesso tipo di di di fondamento sul terreno degli incroci tra carta stampata
E televisione
Trovo anche questa una ragionamento assolutamente di buonsenso che come dire anzi rende rende forte il foro il tipo di ragionamento fatto alla Commissione industria del Senato
E proprio per il proprio per il tipo di preoccupazioni che l'assenza di una normativa sugli incroci tra carta stampata e televisione
I grandi allarmi grandi pericoli che questo tipo di assenza questo tipo di assenza potrebbe determinare in un panorama che come sappiamo
è assai povero
Di imprenditori puri nel nostro nel nostro Paese
Naturalmente queste sono poche riflessioni che ho voluto collocare al termine di un di un intervento che forse voleva essere Brema diventato troppo lungo
Ma che come dire io so chi è chi è che sono in qualche modo da collocare fuori tema nel senso che sono io voglio tornare invece a considerare a sottolineare gli aspetti invece di confronto costruttivo
Più immediati
Mi auguro che il confronto costruttivo ci potrà essere anche sul complesso delle questioni ma certo sulle questioni della radio ci sono aspetti sui quali è possibile
Lavorare se è possibile farlo tenendo conto dicevo di una come dire dello specifico della radio come giustamente avete fatto dandogli questa autonomia di diciamo di riflessione in questo convegno e credo che ci sia da parte di tutti
E anche da parte nostra ovviamente la massima disponibilità grazie
Grazie all'onorevole Tempestini è iscritto a parlare troppo troppo consigliere d'amministrazione della RAI
Il direttore generale della Rai non relazione che svolse
Al consiglio di amministrazione nel gennaio scorso
Metteva in evidenza la situazione penalizza della RAI rispetto a quella del concorrente privato e lo faceva elencando
Quelli che lui chiamava una serie di oneri aggiuntivi che gravano solo sul servizio pubblico
E tra questi al primo posto indicata la radiofonia
A cui faceva seguire le ventuno sedi regionali il Dipartimento scuola educazione le orchestre e quanta
Dunque un'idea della radio come onere come peso
Come elemento che
Fa perdere velocità e frena lo sviluppo
Questa è una rappresentazione che da un certo punto di vista
è vera
è vera se si guarda ai numeri
Ai conti economici perché oggi è vero che dal punto di vista economico la radio perde
Prendiamo la RAI con quel tanto di elementi di contabilità industriale che faticosamente si riesce ad acquisire si può stimare che la radio costi alla Rai
Torno a trecento miliardi
E renda alla RAI qualcosa come centocinquanta miliari
Ora se la radio perde
Se è un onere passivo
Allora può sembrare coerente e anzi giusta
Una politica aziendale
Di lesina nei confronti di questo mezzo una politica che tende a ridimensionare le risorse che si fanno affluire a questo comparto passivo dell'azienda
E che questa sia la politica concretamente praticata lo dico ancora una volta i numeri consiglio d'amministrazione impegnato in questi giorni a discutere il bilancio consuntivo ottantasette della RAI
E leggendo una delle tante tabelle che
Allietano le nostre giornate in queste settimane
Vediamo l'enorme sproporzione tra
Le risorse destinate per esempio alle tre reti televisive a fronte di quelle che si fanno affluire alle tre reti radiofoniche e si nota anche
Il forte divario in termini di capacità
Di possibilità per le reti televisive
A fronte di quello che invece è consentito alle reti radiofoniche di superare il Budget
Fissati inizialmente in sede di preventivo qualche numero velocissimo
Il complesso delle tre reti televisive chiudono a consuntivo ottantasette con assegnazioni di quattrocentoquaranta miliardi fra tutte e tre a fronte di un preventivo complessivo di trecento quaranta miliardi
Quindi uno sbalzo di
Circa il trenta per cento
Le tre reti radio invece chiudono con
Un Baggio conclusivo di venti miliardi a fronte dei diciannove virgola otto miliardi stimati in sede di preventivi
Ora io non so se la radio della RAI sia davvero brutta come diceva poco fa
L'onorevole Tempestini
Se lo è credo che non dipenda davvero da difetti di impegno e di capacità professionale di quelli che ci lavoro
Ma dipenda molto di più
Da questo ruolo di Cenerentola in cui obiettivamente nella logica aziendale che si è perpetuata fin qui la radio è stata relegata
Una radio allora non brutta ma sicuramente una radio povera una radio mezzo debole all'interno di un panorama audiovisivo che appare quindi singolarmente sbilanciato
In una Ripoll Aretha squilibrata fra una tv prevaricante
Una stampa oggi ringalluzzito da e una radio invece ma regina le tendenzialmente recessiva
Ora questo riconoscimento che la radio è oggi
Obiettivamente un mezzo povero e un mezzo debole
Economicamente passivo
Deve essere però solo il punto di partenza
Dal quale si deve muovere per operare scelte
E le scelte sono sostanzialmente due
O si pensa
Che questa situazione in cui oggi la radio si trova sia una situazione irreversibile
Che la radio destinata a rimanere sempre un comparto passivo
Ad avere sempre natura di onere
E allora è giusto
Minimizzare le risorse che le si fanno affluire è giusto marginalizzare la nell'ambito di una strategia aziendale complessivo
Ma se invece si pensa che non sia così
Se invece si pensa che questo mezzo abbia perse
Delle chance delle potenzialità di sviluppo forti allora occorre puntare a sviluppare
Noi riteniamo che questo sia possibile
E questo nostro convincimento ci sembra anche confortato da riferimento
Ha un'esperienza non lontana che ha interessato un altro importante comparto del nostro panorama informativo
Alludo ai giornali
Non solo dopotutto lontani i tempi in cui quei giornali che oggi ci appaiono
Una impresa rigogliosa e tale appaiono anche ai numerosi gruppi industriali e finanziari che ne fanno sempre di più materia di investimento e di business erano in condizioni di gravissima difficoltà
Erano molti sull'orlo di un baratro che sembrava irreversibile
A quella situazione si è rimediato
I giornali sono stati risanati e sono stati rilancia
Questo risanamento e questo rilancio è stato il frutto di una strategia di intervento pubblico e quindi di una scelta politica una strategia di intervento pubblico che si è articolata su un doppio livello su un livello normativo
Si è data con la legge quattrocentosedici dell'ottantuno
Un assetto una disciplina un complesso di regole al sistema stampa
Ed è stato un intervento che si è collocato anche sul terreno finanziario sul terreno di una riallocazione delle risorse destinate a questo comparto
Noi pensiamo che
Una operazione analoga a quella che fra gli anni tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta si è realizzata per i giornali
Si debba realizzare adesso
Verso la fine di questi anni ottanta
Per la RAI
E anche qui anche per la radio credo che si debba giocare sul doppio terrena
Di un forte intervento pubblico
Sul piano normativo
E di un forte impegno anche sul piano delle risorse
La proposta di legge che è stata qui richiamata
Va esattamente in questa direzione che poi è la direzione di un complessivo riequilibrio
Del dell'universo informativo complessivamente considerato tale da riequilibrare in qualche modo quella polarità di televisioni giornali e radio che oggi appare invece fortemente sperequata
In questo progetto di
Rivitalizzazione di rilancio della radiofonia
Evidentemente un ruolo decisivo ruolo centrale spetta al servizio pubblico alla RAI
E se questo è l'indirizzo che va seguito
Credo noi dobbiamo riconoscere che
Il bilancio che fin qui si può tracciare
Degli atteggiamenti delle iniziative
Che la RAI ha sviluppato su questo piano non è un bilancio che possa considerarsi soddisfacente
Ci sono ritardi ci sono inerzie
Sia sulla politica delle risorse finanziarie sia sulla politica del personale sia sulle politiche delle tecnologie tutti i ritardi che nella relazione di Menduni sono stati documentati con grande puntualità
Ritardi inerzie alla luce dei quali viene il sospetto che
Nel momento in cui il direttore generale formulata quella equiparazione di radiofonia uguale onere
Avesse in mente
Non tanto una situazione da superare con un forte slancio con un forte impegno
Attivo e costruttivo quanto piuttosto una situazione di cui
Prendere atto in modo rassegnato ecco noi diciamo che se questo è
Questo deve essere battuto perché non è questo il modo di guardare alla radio e non è questo il modo più in generale di guardare alla RAI
Non è questo il modo di guardare alla nuova più forte rilanciate identità del servizio pubblico radiotelevisivo
L'impegno che noi riteniamo necessario quella svolta
Nell'atteggiamento della Rai verso questo importante pezzo disse nella radiofonia
Si gioca prevalentemente in questa fase
Sul terreno
Della ristrutturazione
Ristrutturazione che per la radio significa
Dal nostro punto di vista le cose che ancora nella relazione di Menduni erano indicate analiticamente e che sintetizzando le si possono riassumere in una linea diciamo di riaccorpamento e riunificazione di strutture oggi
Penalizzate dal loro essere eccessivamente polverizzate e frammentata
Ma perché la ristrutturazione
Sia nella parte che riguarda la radiofonia
Sia in generale per quello che significa per il Complesso dell'azienda RAI
Prometta di condurre a risultati utili
è molto importante
Edificare correttamente
Le premesse
Da cui la ristrutturazione stessa parte lo spirito in cui ci si pone nel momento in cui si mette mano a questa impresa
Questo lo ha detto stamattina qui il presidente della RAI in un intervento che meritava molta attenzione
E aveva ragione a dirlo
Così come credo che avesse anche ragione a dire anzi a lamentare
Come il dibattito sulla ristrutturazione in RAI
Sia partito in modo forse un po'distorto
Anche se
Io non sono molto sicuro
Che le distorsioni che in qualche modo hanno afflitto questo esordio del dibattito sulla ristrutturazione siano proprio quelle tutte quelle soltanto quelle che il presidente manca indicava acquista me
Ma anche stamattina
Sviluppato un ragionamento che partiva da una premessa che
Mi pare Luís abbia affermato con molta forza
La premessa secondo cui la ristrutturazione della Rai
è e deve essere concepita esclusivamente come un fatto aziendale
In cui la politica non c'entra
Ora io devo confessare con molta franchezza che
Questa affermazione mi ha mi ha molto sorpreso
Mi ha sorpreso due volte
Una prima volta perché
Non mi sembra vera in linea di principio
Certamente la RAI è un'azienda
E la sua ristrutturazione è un problema di andare
Ma la RAI è anche una azienda politica
Così come è azienda politica qualsiasi televisione pubblica nell'Occidente
Le sere agenda politica non è una peculiarità
Della RAI
è un dato costante
Di tutte le democrazie simili alla democrazia italiana
La Rai subisce necessariamente giustamente gli influssi della politica
Per sua stessa natura
E subisce naturalmente anche le distorsioni e le deformazioni
Che sono il riflesso delle deformazioni e delle distorsioni che oggi affliggono il nostro sistema politico
E allora non si tratta di cancellare
Di pretendere di azzerare la politicità della RAI
Che sarebbe sopprime nella natura si tratta di combattere
Le distorsioni della politica
Che dal sistema politico penetrano purtroppo anche dentro la RAI
Si tratta di affermare dentro la Rai
Quella più alta concezione e pratica della politica che si deve affermare anche a livello del sistema politico tutto interno
Tanto più devo dire mi ha sorpreso
Sentire il presidente manca affermare che la ristrutturazione della RAI non è un fatto politico ma è solo un fatto aziendale
In quanto
Questa enunciazione mi pare
Non facilmente conciliabile con alcuni fatti che sono
Presenti a tutti quanti noi
Come si fa a sostenere che
La ristrutturazione della Rai non è un fatto politico
Se l'assetto dei poteri interni alla RAI ha costituito in modo molto palese molto aperto
Materia di negoziazione politica e di accordo politico in più di una occasione nel nostro Paese
A partire
Dallo scambio politico realizzato tra ottantaquattro ottantacinque con la legge Berlusconi pervenire al più recente accordo di governo
Del quale hanno fatto parte o almeno intorno al quale si sono agitate anche
Tra le forze politiche impegnate in quella contrattazione questioni che riguardavano gli assetti interni della
Questo non ci scandalizza lo ha detto vita molto giustamente nella nella sua relazione
Sono che noi vogliamo entrare nel merito dei problemi e delle proposte problemi e proposte politiche che sono davanti a noi
Ed è sul merito dei problemi e delle proposte
Che si misura secondo noi la discriminante tra
Conservatori e progressisti
Noi riteniamo che
Non sia progressista
Dal punto di vista della disciplina dell'emittenza privata la legge fotografia che ancora mezz'ora fa
Tempestini
Propone e di cui rivendicava
La fondatezza
Noi riteniamo che non sia progressista
Quell'assurda soluzione Malthus Diana
Che è l'opzione zero
In materia di rapporti tra
Mezzi televisivi MTA stanno
Riteniamo che siano progressiste soluzioni diverse sia per quello che riguarda i limiti di concentrazione all'interno del comparto televisivo sia per quello che riguarda
Un diverso modo di calibrare
Le concentrazioni miste tra stampa e televisivo
Così come pervenire
Agli assetti interni della RAI
Riteniamo
Che vada nella direzione del progresso
Il ruolo del consiglio di amministrazione nella sua collegialità
Riteniamo che il progresso in questo campo non passi certo attraverso una conservazione
Dell'attuale
Eccessivo blocco di competenze e di poteri che fanno capo alla direzione generale ma non riteniamo neppure che il progresso passi attraverso una infatti Zazie onde unilaterale dei poteri del presidente della RAI
Che rischierebbe a nostro avviso di portare ad una di archivia
Paralizzante
E mettere fuori gioco l'organo collegiale di governo della
Insomma io non vorrei che
Si leggesse il tasso di progressismo
Delle proposte del PC
Sul metro dell'adesione nostra
A proposte formulate legittimamente Dante ma con le quali noi ci vogliamo confrontare liberamente e autonomamente proponendo proposte nostre
Perché questa si sarebbe una posizione non laica
Una posizione invece fideistica
E noi vogliamo essere laici
E questo
Credo che dobbiamo rassicurare il compagno manca
Noi vogliamo essere laici e vogliamo che le nostre proposte siano laicamente interpretate dai nostri interlocutori
Sia per quello che riguarda le proposte che noi come partito
Formuliamo
Sul terreno della politica generale
Nel campo delle proposte di sistemazione di assetto del sistema informativo
Sia per gli atteggiamenti che teniamo
In ordine alle questioni interne alla RAI
Per le proposte che formuliamo
In ordine ad esempio alla ristrutturazione del servizio pubblico radiotelevisivo
E che noi formuliamo almeno cerchiamo di formulare prescindendo e non facendoci condizionare da nessun pregiudizio politico e di parte da nessuno schematismo ideologico pale o neo che sia ma sempre invece con l'obiettivo di un rilancio forte del servizio pubblico
Un rilancio che deve necessariamente passare attraverso razionalizzazioni Recuperi di efficienza aziendale
E attraverso questo
Puntare ad una messa fuori gioco per quanto è possibile di quelle distorsioni di quelle indebite ingerenze
Di una politica male intese male interpretata che oggi ancora per gran parte affliggono
Il funzionamento del servizio
Quindi certamente un obiettivo aziendale quello che ci muove in questa operazione ma al tempo stesso un obiettivo del quale rivendichiamo senza vergognarci Nemi minimamente la natura e la valenza fortemente politica
Perché noi riteniamo che oggi
Battere
Dovunque si trovino
Dovunque si annidino le distorsioni della politica sia il compito politico più alto che ci sta davanti grazie
Scusandomi dopo averlo detto prima chiamò ora al microfono Giuliano gelsi amministratore delegato della spero
E l'intervento successivo sarà quello di Cesare Dal Pino
Una sera io ringrazio il Partito comunista italiano perché non è frequente essere invitati a un convegno
A questo livello che parli esclusivamente di radio anche se in verità forse si è parlato non solo di radio più di quanto ci si potesse ascoltare aspettare
Quindi grazie di questa occasione e
Una breve riflessione su alcuni aspetti di cui mi è stato chiesto un parere un'opinione
Si parla e anche qui si è parlato di una grande ripresa o perlomeno di una tesa di grandi fortune per quanto riguarda la radiofonia
Se e questo lo dico per quanto mi compete con ciò ci si riferisce a una grande ripresa delle vicende pubblicitaria della radio devo deludere in maniera molto drastica queste opinioni
Guardando le quote di investimenti di pubblicità nazionale dedicati alla radio a partire dal mille novecentottantuno vediamo che si passa ad una percentuale complessiva pari al sei Servi virgola cinque appunto le Minucio intanto uno
Ha una stima pari al tre virgola cinque ed è già ottimistica nel mille novecentottantotto sempre inclusa larario vivamente per passare secondo stime
Di molti istituti di ricerca della stessa
Organizzazione che ha svolto uno studio per per la Confindustria che parla di un tre virgola tre nel mille novecentottantanove di un trend virgola due nel mille novecentonovanta
Da un punto di vista dell'attualità confermo che mentre nel mio novecentottantasette in termini assoluti rispetto l'ottantasei c'è stata una crescita confortante
Degli investimenti pubblicitari e mi riferisco a ciò che compete alla spera i mille novecentottantotto vedi una fase di grande incertezza
Di stasi e addirittura per questa prima parte dell'anno di decrescita rispetto al mille novecentottantasette questo evidentemente molto preoccupante
Se poi guardiamo alle mercato complessivo del pubblicità radiofonica e ai soggetti che vi operano vediamo che fino a un anno due anni fa avevamo una serie di concessionarie
Che agivano abbastanza vivacemente mentre oggi la situazione si è ridotta oltre la RAI che peraltro è collegata al fatto televisivo e quindi agisce in maniera anomala la sola spero in termini effettivi e quella realtà di Rete nazionale che si sentiamo a centocinque
Esiste anche un'altra grossa concessionaria che si chiama divisione era l'Italia ma è notizia di questi giorni che è diventata una realtà commerciale
Legata a Odeon TV e quindi di fatto subordinata alloggi che a vicende non strettamente radiofoniche nostro punto di vista questo non è un fatto positivo
E allora vediamo di capire attraverso un'esperienza che parte per quanto ci riguarda dal mille novecentottanta chi ha resistito perché e quali possono essere le condizioni necessarie per uno sviluppo del mezzo sia sotto il profilo pubblicitario sotto il profilo editoriale che strutturale
In condizioni di mercato sempre più complesse
Con una necessità di investimenti generali sempre più forti sostanziosi
Con uno squilibrio clamorosa ed evidente a favore della televisione è stato detto non c'è bisogno di risottolinearlo
La specie in effetti ha conservato un suo ruolo sia detto senza iattanza di notevole incidenza realizzando un intreccio molto profondo tra risorse economiche Investimenti tra produzione radiofonica in senso stretto
Tecnologia per la diffusione della produzione sia radiofonico che pubblicitarie sul territorio nazionale e pubblicità
Quindi si può dire questo è un aspetto che offro alla riflessione dei presenti
Che resiste con un ruolo importante chi rinuncia ad essere
Puro e semplice mediatore pubblicitario perché la complessità del tema richiede di inventarsi stimolazioni ed occasioni di investimento
Che vanno ben al di là della presentazione di un puro semplice listino di radio casualmente aggregate tra di loro
E vero d'altra parte che chi fino a qualche tempo fa svolto esclusivamente ruolo di mediatore pubblicitario probabilmente accumulato rendite di posizioni quindi profitti che certamente la Spare non accumulato
E che anzi la Spera continuamente investito per far crescere insieme la propria realtà le radio associate
Al proprio circuito
Quindi il problema è legare le capacità dei penetrazione in termini di ruolo locale da parte delle radio locali alla professionalità
E all'impatto di scritture nazionali che diano occasioni di crescita a queste
Stimate e indispensabili realtà locali
Questa è stata una sfida molto impegnativa molto faticosa che piano piano lentamente
è diventata una realtà faticosamente conquistato
Ma il mercato sembra chiedere ancora di più non è finita e non ci possiamo considerare tranquilli per quanto riguarda sia le necessità da un punto di vista degli investitori sia le necessità dal punto di vista degli ascoltatori quindi dicevo il mercato chiede Nuovi Investimenti
Nuovi rischi Progetti sempre più articolati e audaci
Quindi un lavoro impegnativo difficile sia nell'informazione che nello spettacolo
Inoltre altri investimenti tecnici per collegare le radio più capaci tra di loro non certo quelle che non mettendo non dei comunicati pubblicitari
Da questo punto di vista quindi il mercato chiede anche una sostanziale affidabilità che il mezzo sembra non aver ancora acquisito quindi da questo punto di vista di confesso che i timori per chi come noi opera esclusivamente in campo radiofonico non mancano
Eppure io penso che senza progetti ambiziosi impegnativi sia impossibile invertire questa tendenza negativa di cui il primo dato una serie di parametri
Tendenza che caratterizza l'apporto tra investimenti pubblicitari e la quota prevista
Per la radio faccio una piccola notazione prima qualcuno mi sembra Brigida ha parlato di Audiradio
Interesserà sapere che Rispetto
Ha una quota di pubblicità nazionale investita sulle radio locali che si può calcolare intorno ai trenta miliardi onorevole trentotto i che sono state trentotto sono stati era attribuiti
L'investimento delle radio locali per Audiradio e pari a ventitré miliardi credo che non esiste nessun altro mezzo nazionale non solo in Italia che investa il dieci per cento delle proprie risorse lorde
Nell'indagine su di sé e quindi nella qualificazione disse come mezzo anche questa evidentemente è un elemento di maggior difficoltà rispetto ad altri
E d'altra parte non è possibile
Non guardare con preoccupazione alla prole tira azione di reti musicali quali nella semplice diffusione via etere
Di palinsesti di modesta levatura credono pensano di aver trovato la soluzione
Della quadratura del cerchio
D'altra parte non non è evidentemente sufficiente lamentarsi non dobbiamo fermarci a questa constatazione che pure presenta una serie di elementi abbastanza preoccupanti
Da questo punto di vista quindi la spera non rivendica divieti
O o oh blocchi si propone e chiede di dare risposte adeguate alla necessità del settore
In questo senso la Spare qui
Propone che un fenomeno come quello della radio che finora ha rappresentato due realtà distinte
Da una parte la RAI ovvero l'emittenza pubblica dall'altra i privati ovvero l'emittenza privata
Queste due realtà cessino di operare nei confronti del mercato nei confronti dell'opinione pubblica nei confronti della controparte politica come realtà separate perché in definitiva il problema della crescita della radio un problema di cultura e di crescita generale
Io credo del Paese
Si parlava stamattina di un
Poco più o più del cinquanta per cento di ascoltatori individuati tra tutti i cittadini italiani
Si parlava anche di quote ben più alte di ascoltatori radio in altri paesi che da questo punto di vista si possono definire sicuramente più evoluti
Insieme ad alcuni colleghi ho fatto nell'ottobre scorso in viaggio negli Stati Uniti alla domanda ma di quanti fossero gli ascoltatori radio negli Stati Uniti l'interlocutore la maggior parte dei casi non capiva
E poi avendo capito diceva ma tutti naturalmente
Ecco allora il problema è questo ripeto il problema sia per la Spera e per altri operatori del settore che per la RAI ma perché in Italia non tutti ascoltano la radio ma solo la metà di quelli che dotati di un normale apparato uditivo
Potrebbero utilmente ascoltare divertirsi essere informa
Questo ripeto sia
Credo sia un tema molto importante su cui fin da questo momento la Spearhead disponibile a Doni collaborazione necessaria in tutti i settori
Però per far questo evidentemente abbiamo bisogno di una legge
Per l'emittenza radiofonica
Che non limiti non freni lo sviluppo del mezzo
Ma preveda evidentemente diritti e doveri specifici per la radio pubblica per la radio commerciale per anche questo è stato detto a sufficienza
Per le realtà di tipo comunitario che abbiano esclusive finalità culturali e politiche
Quindi noi pensiamo che si possa fare una legge per la radio distinta da quella televisiva
Una legge che dovrà valorizzare e se è possibile migliorare le peculiarità dell'esperienza italiana
Salvaguardando la crescita di un emittenza
Variegata ma professionale
Di un'emittente che sia protetta sotto il profilo tecnico da norme precise ed abbordabili
Che stabilisca criteri chiari nella definizione dei bacini di utenza impedisca quegli squilibri crescenti mi sono il frutto incredibile di dodici anni di confusione
Straordinaria
Quindi la legge dovrà chiarire i limiti e le condizioni dei collegamenti per la pubblicità e tre i programmi tra organizzazioni radiofoniche nazionali ed emittenti locali questo l'appello dice perché si è già spinta in questo settore sotto la richiesta la pressione del mercato
Sia pubblicitario che delle radio stesse
Cito ad esempio una serie di eventi di grandi eventi di cui qualcuno stamattina parlato in cui la sperata fatto una serie di esperimenti molto interessanti parliamo di grandi concerti
Perché no di grandi avvenimenti sportivi parliamo del basket in cui la spera una esclusiva di collaborazione con la lega
Del basket e così via
Bisogna sapere come orientarsi e quale sorte avrà una somma notevolissima di sforzi di lavoro Investimenti
Che la Spera ha operato in questi anni e di cui ho visto che nella legge né né i progetti di legge nel venite a né l'artista dipendente si fa alcun cenno questo francamente mi pare un po'preoccupanti
E necessario e questo l'ho già detto ma vada ribadito predisporre dei controlli sulla messa in onda della pubblicità credo che il dottore gli orchi qui presente capirà in maniera molto precisa quando intendo dire però e opportuno anche anticipare che in questo senso la speri insieme ad altre organizzazioni particolare visionare Italia avviato un progetto di ascolto verifica e controllo della messa in onda
In collaborazione con la Abacus glorioso istituto che della radio affatto gran parte della propria attività
Di questo evidentemente poi noi daremo una serie di dati e riferimenti che potranno essere la base per un accordo ufficiale sia a livello di UPA che a livello di agenzie di pubblicità
Chiediamo d'altra parte ogni specie un impegno esplicito da parte della Sipra in modo che non venda la radio come traino della televisione in modo che non regali come invece purtroppo è stato fatto neanche un comunicato radiofonico perché la radio non ha bisogno di essere regalata
D'altra parte in radio si può e si deve far molto per far crescere le risorse a sua disposizione questo punto di vista io voto delle dei fenomeni stranissimi
Campagne di pubblicità di enti pubblici nazionali regionali e locali che si rivolgono ai giovani utilizzano di tutto compresi
Non so certamente la televisioni quotidiani la fissione si dimenticano che il mezzo di elezione per comunicare con i giovani e la radio non c'è una lira con questo non è siamo qui a mendicare in loco una
Oblazione nei confronti dell'altro è paradossale come c'è un una ignoranza estrema nei confronti di questa opera l'apporto esclusivo o per lo meno privilegiato che lega un pubblico giovanile al mezzo radiofonico
Quindi concludendo e quindi
Rispettando l'impegno di essere stato di essere breve
La radio private in Italia ha dimostrato di saper crescere professionalmente
Ed è un mezzo capace di coniugare una larga diffusione a livello nazionale con una forte penetrazione locale
E arrivata fino a un certo punto è arrivato a un punto persino impensabile solo qualche anno fa questo punto ha bisogno
Che questo fenomeno non sia più visto e vissuto come la questione di qualcuno pazzo che si è avventurato in un settore in ha sparato ma sia quello che un mezzo che investe la responsabilità della Società tu
La sua forza certamente universalmente sconosciuta quindi checché se ne dica pochi sanno che cosa sia la radio quanto valga
E quindi anche su questo piano è necessario richiamare l'attenzione di chi conta a livello politico ed imprenditoriale
Per la consapevolezza del suo straordinario sviluppo artistico e tecnico
Personalmente sono convinto che siamo all'inizio della sua riscoperta quindi siamo ben prima di un'era trionfale
E in effetti sarebbe proprio ora
Anche in questa prospettiva come dicevo prima sarebbe davvero auspicabile una collaborazione fattiva concreta tra pubblico e privato
L'interesse degli ascoltatori e nell'interesse perché no di quella massa notevolissima di operatori radiofonici operatore ha detto
Culturali che nella radio guarda caso hanno trovato un non straordinario ma concreto rimedio al drammatico problema della disoccupazione giovanile
Con queste io concludo
Grazie ancora al dottor
Ma io credo che arrivati alle sei e un quarto si sia opportuno fare un po'il punto della situazione
Io ancora
Uno due quattro
Tre otto iscritti a parlare
Sono cioè un quarto se se noi calcoliamo
Di terminare i nostri lavori intorno alle otto meno un quarto io direi che
Ecco ognuno dei degli oratori
Iscritti a parlare dovrebbe esporta
Mantenere il suo intervento nell'ambito dei dieci minuti circa
Ecco questo è una raccomandazione che mi rivolgo nell'interesse collettivi
Come ho detto prima mettiamo che amo cedere Zappino che capostruttura
Programmazione Vittorino
Della Rai naturalmente
Anticipo
Per il prossimo
Il prossimo intervento sulla foto di Marina
Questo intervento che è breve ma cercherò di ulteriormente di sintetizzare per raccogliere l'invito
Del presidente
Il frutto di una serie di incontri di
Le riflessioni comuni con altri compagni e colleghi
Di altre sedi regionali
E riguarda esplicitamente il problema del decentramento ed in particolare il problema del decentramento nelle sedi con centro di produzioni cioè nelle sedi maggiori anche se questo non è certamente un problema esclusivo di queste sedi ma può coinvolgere tutte quelle sedi che hanno una forte tradizione nella nel lavoro radiofonico e mi limito per fare degli esempi al sedi come Firenze come Trieste come Palermo
Dopo la rivoluzione del
Chi è avvenuta tra il settantasei e il settantanove la RAI e alla vigilia di una nuova probabilmente profonda ristrutturazione che investirà tutti i settori aziendali
E sarà la prima riforma dopo l'affermazione del sistema misto radiotelevisivo e dovrà consentire il servizio pubblico
Di darsi una nuova e più adeguato organizzazione per far fronte ai compiti ai doveri agli impegni di questo scorcio di secolo e all'inizio del prossimo
I documenti aziendali in particolare la deliberazione del consiglio di amministrazione del diciotto febbraio ottantotto
Due mesi fa
Ormai lasciano intendere che probabilmente sarà la periferia e in particolare le sedi con centro di produzione il primo settore organizzativo e produttivo tessere toccato dalla ristrutturazione
E si è nel contempo stabilito che nelle quattro metropoli italiane al di sopra del milione di abitanti e cioè guarda caso Roma Milano Napoli e Torino rimarranno tra l'altro operative le strutture di programmazione che costituiscono il momento propulsivo dalla progettualità e della produzione dell'azienda in ambito locale
Non solo ma queste quattro sedi avranno anche il compito di fungere da polo di attrazione e di coordinamento di tutte le altre sedi italiane
Che hanno perso
Le strutture di programmazione e quindi avranno la responsabilità responsabilità di di azioni di collegamento di organizzazione che dovrebbe mutare non superficialmente rispetto ad oggi i compiti e le funzioni
A parte il caso delle sedi di Roma che agisce
Nella città che capitale d'Italia dove è situato il motore di Ribera Chivu organizzativo della RAI non può sfuggire che fino ad oggi i compiti assediati a Milano Torino e Napoli sono stati frutto di un'ottica parziale e di una logica fortemente accentratrice
Da un lato i programmi radiofonici e televisivi regionali invitavano le sedi a coltivare un orto secondo ma angusto
E dall'altro i contributi istituzionalizzati cioè dovuti alla programmazione nazionale
Erano in ambito televisivo limitati alla terza rete e quanto alla radiofonia ad una trama di rapporti fiduciari interpersonali limitavano e mi limitano la portata rendendo del tutto casuale
Anche se sovente preziose e gratificante la quantità la specificità e la direzione dell'apporto la direzione aziendale non sia cioè resa conto ha deliberatamente scelto di non tener conto del fatto che le sedi con centro di produzione sono collocati in un ambito territoriale che esprime valori culturali sociali storici economici produttivi che stanno non solo ai vertici dalla scala nazionale ma che sono poi stati in una dimensione sovranazionale
Europea e mediterranea
Che né influenzerà sempre più in futuro sviluppo e alimenterà determinando l'in prospettiva la crescita e gli orientamenti dell'intera nazione
Vocazione ruolo sostanzialmente trascurati dalla RAI preoccupata piuttosto di equilibri che rispondono a logiche diverse dove pluralismo significa quasi esclusivamente dosaggio di sfere di influenza politica
E dove l'opzione romanocentrica rischia di soffocare la ricchezza di voci e la varietà i sedimenti culturali che costituiscono un patrimonio Guagliardo del nostro Paese
In questo senso
E credo che non sia un paradosso
Un ruolo di punta può essere svolto da radiofonia che come è stato detto più volte oggi il più agile flessibile diretto dei media via etere quello dove con un maggiore ampiezza ed efficace si possono misurare realizzare opportunità
E caratteristiche proprie delle sedi concetto di produzione
Proviamo allora a tracciare un ipotesi di meccanismo ideativo e produttivo radiofonico che investa anche il flusso della proposta dalla periferia al centro dell'azienda
Primo punto le strutture di programmazione decentrate non possono a mio avviso organizzarsi secondo lo schema dei terminali quello dei terminali
Cioè un punto di riferimento fisso di una rete presso una sede quasi un avamposto osservatorio distaccato
E la negazione di quanto sopra argomentato cioè dell'esigenza di un effettivo autonomia propositiva che nasce dalle potenzialità culturali sociali economiche e di spettacolo presenti sul territorio una struttura di programmazione unitaria non si porrà dunque come una radio Napoli una radio Torino Radio Milano indipendenti fuori dagli schemi o delle logiche dell'azienda ma come momento essenziale di progettualità
Che servirà ad integrare e a completare la proposta editoriale delle varie reti
Il che implica un ripensamento della radio così come strutturata concorrenza fra le reti perché se la radio deve diventare una sorta di terminale nervoso in grado di raccogliere prima degli altri l'informazioni
E spesi e specialmente le trasformazioni della società sarà proprio questo tipo di rapporto di rapporto continuo e diretto con la realtà
A precisare per la per la radiofonia un ruolo che definiremmo di nastro trasportatore degli input provenienti dal territorio circostante
Inteso come unità geografica sociale e culturale
Secondo punto in questo senso a differenza di quanto suggerito sia pur porre che problema comicamente per la tv
Le strutture delle radio nei nelle sedi con centro non saranno specializzate per generi né saranno loro affidati una quantità di ore annue o collocazione oraria prestabilita
Varranno esclusivamente per decidere dell'opportunità di accogliere il contributo la qualità la bontà la forza della proposta la sua capacità di armonizzarsi persuasiva mente con il Parma con il palinsesto generale
Nonché la correttezza dell'ipotesi Budget aria produttiva insomma va rivalutata l'intelligenza delle periferia per metterla in condizioni di arricchire il centro enunciati gravare lo di spirito di campanile
Terzo punto per accedere consapevolmente al palinsesto nazionale bisogna che le sedi possano partecipare a pieno titolo e fin dall'inizio alla sua formazione
Occorre pertanto che i massimi livelli aziendali si costituisca un momento appositamente deputato a delineare la linea editoriale della radiofonia
Capace anche di valutare accoglierà le proposte delle sedi di distribuirle poi sulle varie reti a seconda delle caratteristiche dei contenuti
Un'ipotesi non lontano da questo apparato comprata dal documento del consiglio d'amministrazione che ho citato all'inizio
Quarto punto
Ho molto brevi
Quattro minuti ho finito
La tipologia dei programmi nazionali proposti dalle sedi con centro di produzione non dovrà arrestarsi
Alla soglia della materia regionale
Come sopra osservato le specificità sociali respiro culturale di ciascun territorio gli apporti di persone organizzazioni istituti enti esterni all'azienda sono tali da garantire un'ampia varietà di impostazioni di contributi
è un approccio non provinciale o localistico all'argomento
Senza contare la superiore opportunità che tali sedi anche per la loro dislocazione geografica
E aggiungerei adesso anche per una certa vocazione e esperienza fatte in questi anni
L'opportunità che hanno di realizzare coproduzioni con la mette con emittenti straniere
Quinto punto
Occorre porsi l'obiettivo di una solida integrazione tra momento ideativo il polo produttivo
Questa esigenza non nasce soltanto dall'opportunità di razionalizzare il meccanismo della produzione contenendo i costi ostriche ottimizzando le risorse ma senza particolare nostalgia per il MIP nuclidi attivi produttivi perché i non fosse in agenda a quell'epoca della metà degli anni Settanta
Scaturisce soprattutto dalla necessità di fornire forti motivazioni agli operatori a tutti i livelli autori registi tecnici per raggiungere il massimo di qualità del prodotto
Sesto punto
A ciò si colloca ciò si con lei con ulteriori esigenze quella cioè di pervenire a modelli produttivi estremamente flessibile ed elastici a secondo del programma di realizzare ci sarebbe così il risultato di utilizzare al meglio il personale riqualificando non poche mansioni e proponendo contenuti professionali superiori
Pensiamo ad esempio la figura del maestro modulatore per le riprese musicali alla possibilità di allestimento diretto di programmi parlato musica da parte dei consulenti musicali e così via
Per non addentrarci troppo impose
Per settimo punto
E ultimo quanto ai programmi di autonoma ideazione produzione diffusione regionale
Le innovazioni dovrebbero essere altrettanto radicali le sedi con centro di produzione realizzano attualmente un unico spazio giornaliero di quarantacinque minuti
Dal lunedì al sabato di ogni settimana spazio che risulta assolutamente inadeguato alle caratteristiche di regioni vaste densamente popolate e ricche di aspetti problemi e risorse come ho già detto nel campo della cultura dello spettacolo per ampliare adeguatamente la programmazione senza penalizzare il palinsesto delle reti nazionali
Si potrebbe pensare di destinare uno dei due canali in stereofonia incominciano le trasmissioni alle quindici modulazione di frequenza e che oggi sono in sostanza uno il doppione dell'altro alla programmazione regionale
Questa avrebbe la facoltà di produrre trasmettere fino alle venti con la possibilità di collegarsi in polo in quel momento al canale stereofonico diciamo così superstite
Un massimo dunque di cinque ore quotidiani di programmazione il che permetterebbe innanzitutto di articolare riguarda mente generi e contenuti cosa oggi quasi impossibile dato il breve spazio a disposizione
E di prestare inoltre uguale attenzione tanto alle aree metropolitane quante le Province diversificando così l'offerta anche sul piano territoriale
E in questo campo l'obiettivo dalla competere della completezza diventa un punto qualificante per un pubblico servizio
Un palinsesto regionale così articolato potrebbe essere integrato da frequenti notiziari flash regionali si pensi che oggi l'ultima edizione i notiziari regionali che trasmessa alle dodici e venti del mattino
E da radiocronache di avvenimenti sportivi e non di interesse locale
Quanto sopra ipotizzato si muove nell'ottica del superamento è evidente dell'articolazione aziendali in Rete
Che è finalizzata ad una concorrenza interna ride
Chiaramente è figlia di una situazione di monopolio che non esiste più
Esso presuppone inoltre il tramonto del consolidato concetto di pluralismo inteso come ripartizioni interrare concorrenti
E ristabilisce invece l'idea di pluralismo come momento dialettico e come concerto di voci
Che attraverso i canali si esprimono secondo una logica fortemente unitario dell'azienda servizio pubblico ma tenta alle diversità sociali e culturali del Paese
Grazie
Grazie del PIL marine Tartara si prepari Michele Mezza
Dunque io cercherà di scalini dieci minuti anche se a malincuore perché il convegno mi pare talmente ricco di stimoli e talmente benvenuto che
Ci sarebbero da dire tantissime cose
Mi sembra estremamente importante che si sia finalmente affrontato il problema della radio come discorso autonomo e non soltanto come discorso per differenza rispetto alla televisione
Io vorrei dire fondamentalmente due cose parlerò del servizio pubblico anche se le l'arco delle relazioni di stamattina è di oggi pomeriggio offre una tale varietà di temi che verrebbe voglia di intervenire
Vuole ballare sul servizio pubblico e dare due contributi
In qualche modo integrativi appunto questo quadro così ampio che è stato fatto
Uno che riguarda i problemi della ristrutturazione dell'organizzazione io ho sentito con grande entusiasmo la parola Sub-Zero Inda
E la proposta di una vertenza che affronti il problema di dare alla radio una sua autonomia o quanto meno rispetto alla televisione
Un'organizzazione una struttura produttiva delle regole di comportamento delle regole di rapporto anche con l'esterno adesso farò qualche esempio che sia non non per analogia con la televisione e che ci penalizzano o peggio per non differenza ma sottrazione la radio soffre di un'operazione di sottrazione rispetto alla televisione
Allora sub azienda a me mi suscita immediatamente una serie di Problemi che aggiunti alla povertà di risorse della radio rendono particolarmente penoso difficile inefficace il nostro lavoro io ho sentito con grande meraviglia debbo dire sostenere qui date intestini che la RAI fa una radio brutta e che si riversi a vedere il rapporto tra le risorse il risultato ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli perché è esattamente il contrario
La radio la radio può la radio della RAI forse non è una radio bellissima ma il rapporto tra risorse risultati che è un rapporto straordinario
E quando ho sentito le cifre del consigliere troppo dei perché con la radio costa trecento miliardi e ne vende centocinquanta
Beh io conosco abbastanza bene per averci lavorato dall'interno la contabilità industriale della RAI per sapere che non possono altro che essere cifre truccati
Vorrei mi verrebbero dieci mila interrogativi di andare a vedere come lei sono stati calcolati questi trecento miliardi e quale quota dello zero che viene dedicato alla radio dalla dirigenza
Dalle strutture di supporto è stata addebitata i miliardi alla radio oltre alle spese vive di radio che di me di di personale e di mezzi
E questo sarebbe un discorso veramente serio da approfondire del rapporto tra le risorse e il risultato ma quello che io vorrei dire che se il discorso di costituire una sub azienda radio e scusate di meglio ma va be'avrei voglia di spingermi a dire un'azienda radio
E non sub agenda ma questo mi rendo conto che è ancora forse utopistico una su Baggio & Radio è un argomento che da al problema della ristrutturazione dell'azienda RAI una forte ragione per essere fatta
Aziendale ma anche politica perché è ovvio che è un'operazione politica allora io vorrei dire
State attenti che non è soltanto un problema di strutture formali perché la radio è penalizzata per poche risorse e penalizzata per analogia alle
Alla costruzione della televisione ma è anche penalizzata dall'applicarsi a tutti i livelli l'organizzazione i contratti i rapporti con i collaboratori le tecniche produttive
Dico lacci e lacciuoli
Per analogia con la televisione faccio un esempio è pazzesco che si debba usare uno studio tecnico e un tecnico per riversare una cassetta radio da mandare
All'esterno quando noi abbiamo una continua richiesta di Cassetti radio
è pazzesco che il regime dei propri dei di coloro che lavorano la radio sia con delle progressioni di carriera inferiori a quelle della televisione e pazzesco come diceva il tam oggi ivi quello rappresentante dell'ordine dei giornalisti che i programmi scritti lavorano alla radio e fanno lavoro da giornalisti siano invece considerati programmi di con lo stesso contratto con cui alla televisione si fa il lavoro organizzativo di una signorina che telefona
E noi dobbiamo assumere perché non abbiamo personale lavoriamo solo con l'amore personale precario dobbiamo assumere giornalisti con contratto da programmi liste potrei continuare l'Elenco per alcune ore potremmo voglio dire stiamo attenti che bisogna strutturare la radio nell'i suoi modi di funzionamento per differenza e una differenza che non vuol dire in negativo questo è un punto importantissimo
Voglio anche dire un'altra cosa che
Tutto il rapporto coi collaboratori esterni della radio soffre ormai di questo problema invece di essere condannati a la sottrazione nessun collaboratore esterno può avere un rapporto contrattuale con la radio segna uno con la televisione perché l'azienda è unico
Il che significa che da quando la televisione si è messa a fare radio cioè recluta
I collaboratori
Per la loro capacità di parlare e fa
Il talkshow
Una buona parte di coloro che prima lavoravano per la radio a cominciare da una buonissima parte dei giornalisti
Essendo o vincolati alla televisione con contratti di Mesic e di anni ho pagati cento volte di più e con un risultato Pia sul piano della polarità non sono più contattabile da noi
Non solo per una trasmissione per esempio come in prima pagina ma per essendo le trasmissioni radio molto più numerose di quelle televisive e tutte fondate sulla collaborazione nel tempo
Noi abbiamo terra bruciata allora questo per esempio è un punto chiave bisogna che sia abolita la norma che dice che una persona non può venire perché esce minuti a parlare alla radio sia un contratto alla televisione
Perché questa è una forma di penalizzazione insensata e che non ha giustificazione della radio
Non faccio altri esempi passò immediatamente al secondo punto
Che invece un punto che riguarda la politica editoriale e in qualche misura anche le risorse allora nell'orizzonte molto ampio molto articolato del vostro discorso
Voi l'avete messo a punto un discorso su la gravità del problema delle frequenze sul quale non entro sulla gravità del problema delle risorse e il problema delle risorse e così forte ed è così
Secondo me in quest'aria attenzione per la radio
Poi bisognerebbe vedere le ragioni della disattenzione
Quali sono e secondo me sono fondamentalmente politiche ma è così secondo me è legato anche un problema di attenzione per la radio che nasce dal mercato che scusate non è una critica è una Giunta a me pare che nell'orizzonte di tutte le proposte di ristrutturazione del servizio pubblico di ripensamento delle linee editoriali del servizio pubblico ci sia un eccesso
Cioè manchi qualche cosa cioè
Oggi Vincenzo vita ha parlato di culturale da e cultura bassa questa distinzione sappiamo che non ha più senso che secondo me non serve più ma invece serve ancora
E serve in una linea editoriale che il servizio pubblico un discorso di
Cultura sostenuta non cultura comunicazione sostenuta dal mercato cioè trattabile in termini commerciali e comunicazione non sostenuta dal mercato e non trattabili in termini commerciali che non può trovare le sue risorse nel mercato a meno che lo dirò tutto
Con queste io voglio dire e naturalmente parlo di Radio trema posti ma il discorso non non riguarda Radiotre che non non si può pensare a una strategia articolata e di pubblici differenziati
Per quello che riguarda la radio limitandosi a ad affrontare quei generi di news musica
Attualità e poi fa scrivere la parola divulgazione nella quale io personalmente non credo e non tenere presente nelle che nel mondo della comunicazione
C'è una enormi domanda di un prodotto
Che non è il prodotto di massa che offre la televisione che può offrire la radio che ha tantissimi utenti che non si può più di finire cultura perché cultura e tutto ma che certamente può essere definito per differenza
E allora parlo della domanda di una serie di pubblici settoriali perché il pubblico della radio è fatto di tanti piccoli pubblici che si sommano insieme non è un pubblico di massa e allora parlo delle donne parlo delle delle a popolazione anziani anche per ragioni e culturali
E anche spesso fisiche perché non vede e e aumenterà sempre di più sappiamo che diventerà il venti per cento
Non può usufruire o non vuole usufruire della televisione
E alla quale si potrebbe pensare di offrire un'offerta specifica appositamente destinata e che valorizzi tutte quelle cose che la radio e non voglio è stato detto benissimo da altri non non c'ho il tempo di entrare nel merito sto pensando a quattro milioni di adolescenti
Ai quali non è pensabile che si offra soltanto alla musica leggera e non è pensabile che nella loro ricerca di identità e di comunicazione col mondo adulto abbiano per i loro problemi
Come interlocutori soltanto i giornaletti e alcune radio privati non capisco perché il servizio pubblico non possa porsi questo che è un problema culturale e sociali di aprire una trasmissione per gli adolescenti che permetta loro di parlare e permetta loro anche di essere aiutati in una serie di problemi che con
E sapete benissimo anche a livello medico oggi stanno diventando gravissimi e intendo droga intendo malattie Venere intendo ai
E non vorrei e non vedo perché una cosa del genere debba essere lasciata
Gestire perché il primo poi non sarà alla prudenza e al paternalismo cattolico
Penso ad altre categorie come sono
La Provincia stamattina il presidente ha detto che la difesa di Radio tre
è stata fatta da duecento intellettuali per ragioni non nobili i duecento intellettuali che sono anche tutti i collaboratori di Radio tre Delfin deve difendeva no secondo me un problema di politica culturale
Cioè
Difendevano il bisogno in un mondo della comunicazione così variegato di una comunicazione che
Esca dalle leggi del mercato che esca dalle leggi dell'informazione spettacolo che esca dalle leggi della scultura spettacolo che dominano la televisione e per il quale c'è una domanda da parte di milioni di persone
Allora io non capisco perché
Bere
Un compito per il quale peraltro la società e lo Stato
Danno molti miliardi in altri settori e sto parlando del cinema sto parlando dei concerti sto parlando del teatro sto parlando delle istituzioni culturali
La radio è a pieno titolo una comunicazione un mezzo nel mondo della comunicazione dove deve trovare spazio anche questo tipo di offesa
E se proprio non è pensabile che il servizio pubblico la posso gestire e la posso gestire in modo efficace io lancio qui un discorso che so che è già aperto in altri paesi perché in Francia in Inghilterra o in Germania
Questo tipo di offerta
Non commerciale
Soffre degli stessi problemi di mancanza di risorse ed è già stato posto il problema che possa essere fatta pagare direttamente all'utente allora e vero che l'utente italiano paga l'abbonamento radio quella cinque costo da pacchetto di sigarette che poi messo a fronte dei trecento miliardi da una cifre ridicole
Io sono sicura che nel disegnare un sistema della comunicazione del futuro accanto alle tecnologie accanto altro Impellitteri accanto all'Old news
Possa ed debba trovarci posto anche un servizio che alcuni milioni di italiani sarebbero disposti a pagare
Purché sì forse naturalmente risolto il problema delle frequenti perché c'è il più
Ecco credo che in questo sia un piccolo corollario che al vostro quadro così articolato e così Complesso
Di una vertenza radio vada in qualche modo aggiunto perché è un problema di politica di politica culturale e di democrazia
Michele Mezza
L'intervento successivo sarà di Valerio Veltroni Michele Meta Dante
Ma l'onorevole Tempestini diceva appunto che la radio brutta io devo
Ammettere che c'ha ragione anche se forse sarebbe interessante sapere l'opinione il giudizio dell'onorevole Tempestini
E solo sugli ospedali o le Poste o la scuola col sistema autostradale in questo Paese cioè in realtà in tutti quei meccanismi che distribuiscono ma dei servizi
Perché forse sono si potrebbe ad esempio se l'onorevole Tempestini verificasse che ad esempio anche gli ospedali fanno schifo
Le poste fanno schifo la scuola fa schifo eccetera eccetera quel punto le conclusioni forse sarebbe anche più grave ma ad esempio che fosse tutto ciò che in questo Paese distribuisce servizi e dunque in qualche modo crea Biko possibilità di partecipazione
Alla al sistema di potere ebbe insomma a un a un intoppo e questo ci porta poi alla conclusione
Che appunto insomma la politica punto ha probabilmente a un a un suo ruolo poi non è tanto dico neutro e non è tanto fredda la di con la gestione di questi apparati dico questo perché o il timore forse che per scontare un po'tutti antichi complessi di colpa antiche Ugo ubriacature
Ecco il problema della radio forse come tutto il problema di questi grandi apparati insomma di comunicazione
Ecco è un po'troppo in questi ultimi tempi ecco frutto di di di verifiche insomma da laboratorio in cui il confronto con i grandi numeri grandi apparati grandi Circuiti
Dico fa premio su quello che invece poi andando un po'a scavare si scopre è una cosa molto più artigianale si traduce in merito ma tradizionali un po'vette di forse
Rapporti di forze e comunque rapporti di valore dico se non altro
Perché ad esempio dico non si spiega perché ad esempio in questo Paese
In un certo momento sulla radio si compie dico una manipolazione genetica e la si trasforma in un bonsai della televisione dico mai notata secondo me giustamente
E dico indicava alcuni snodi che hanno reso reso in qualche modo non Fertile più da di collera
Perché la radio io credo molto più della televisione lo spiegavano o prima anche nella nella relazione di Enrico Menduni are è un è un media che ha un'anima ha un'anima calda cioè in qualche modo vive e si sviluppò solo se ha insomma se vive all'interno di una dico di una stagione dico motivazionale
E e questo lo dico per due motivi primo dico per la sua velocità
E che questo essere venuti significa che il media deve avvenire in dico interiorizzato un sistema diciamo una fluidità un automatismo di interpretazione del reale per cui un sistema di valori per cui l'avvenimento dato in tempo reale è un avvenimento che proprio perché dato velocemente mantiene il suo valore aggiunto cioè l'informazione non è un'informazione acefala ma proprio del Conte e la sua velocità ne fa un elemento di arricchimento il secondo è il fatto che la radio consente nella maniera diciamo quantitativamente più estesa
L'accesso alla grande circuito informativo
E questo a tutti i livelli c'è una affermazione secondo me molto intelligente che fra il governatore dello Stato di New York Cuomo quando dice che lui USA ha sempre usato nelle sue campagne elettorali e USA la radio non la televisione perché in una città come New York dove nessuno sta più di cinquecento secondi nello stesso posto
Soltanto un pazzo a meno che non sia il presidente degli Stati Uniti che annuncia le sue dimissioni può pensare di catturate a lungo l'attenzione del Paese beh io credo che questo dimostri
Al tempo stesso la funzionalità è la pericolosità scelto tra virgolette di una radio che funzioni cioè di un sistema nervoso che funzioni e che abbia tante porte ed entrate
In in al suo interno che offre a tante porte d'entrata
E questo mette a lato dicono vediamo in una delle anche qui insomma tradizionali esempi che ci portiamo per dimostrare ma che la radio ha una sua vivacità e ha una sua risorsa quando tutte le volte in molti seminari molti dico dibattiti viene fuori e però la radio ad esempio quando c'è il terremoto è la radio a cui tutti si attaccano quando ci sono le tragedie
è la RAI quando già il sangue che scorre la radio eccetera eccetera cioè insomma l'emergenza somma porta di con la radio in prima fila uccisa ma perché tra l'altro perché quando c'è l'emergenza ad esempio la radio non funziona più antico per come è organizzato adesso
Cioè dico saltano le distinzioni fra reti e testate ad esempio perché insomma ci sono i microfoni aperti si va oltre
Dico saltarla verticalità e l'avidità dell'informazione perché c'è una circolarità le sedi ad esempio i luoghi dove i fatti succedono
Acquisto no una una predominanza è una priorità a dispetto ai luoghi dove invece la cucina prevale celerità
Sì unì centrali
Ebbene insomma questa questa evenienza questo esempio dell'emergenza ci porta un po'alla all'origine di tutto quello che io dicevo che alla manipolazione genetica cioè l'imposizione sulla radio di un sistema televisivo questo dico significa innanzitutto lo diceva dico Menduni nella sua relazione un modello assolutamente indico in Congo ente paralizzante cioè quello delle reti e delle testate che guarda caso non lo stesso numero e specularmente seppure in maniera intrecciata corrispondono agli stessi livelli reali e della pelle
Dico della televisione con le stesse rigidità con gli stessi vincoli con gli stessi obblighi e e filtri contrattuali eccetera eccetera
Beh insomma questa ad esempio su questo io credo che si potrebbe anche in azienda con le forze che ci sono apparire un'iniziativa e e fosse in consiglio d'amministrazione con le dovute maniere e la dovuta cortesia
Questa questione che la radio non è la televisione fosse potrebbe essere cominciare ad essere un elemento di etnico di mobilitazione di iniziativa perché è un uso improprio di bene pubblico che va al di là diciamo bella
Della insomma della deviazione perché una vera e propria
è un vero e proprio sacrificio di una risorsa il modello televisivo non può adesso vada sempre ma comunque ne non può essere in nessun modo uno schema organizzativo
Per la radio questa per esempio è una banalità ovviamente avendo conto
Che dico nel senso somma comune è assolutamente è assolutamente rimosso come dimostra il fatto che ad esempio non è solo un problema di etichette le reti e le testa il problema dei supporti applicare allargati i supporti dico televisive lo schema il supporto televisivo cioè che ci siano alcuni signori che in una stanza decidono ad esempio se i tecnici possono andare dove una testata li richiede eccetera eccetera ovviamente insomma contrasta in maniera stridente e palese con i requisiti strutturali genetici di velocità
L'accessibilità delle informazioni che la radio a e se non ha non è dico non è più radio anche questo elemento vivi di senso comune per esempio come sindacato dei giornalisti RAI è è un po'alla base di questo avvio di vertenza insomma che si sta cercando di creare trova una una un'incomunicabilità da parte del vertice aziendale
Con un altro punto è la questione delle figure professionali ma in quale radio del mondo esistono lo insomma dico lo citava dico marinata ancora ad esempio per quanto riguarda le testate perché quella era di quella mia esperienza di lavoro al GR uno
Esistono ancora una tale dico separatezza Nemanja fiscale fra ha all'interno di un lavoro assolutamente ormai dico intrecciata
Fra tecnici giornalisti dico programmi i registi
Quando mai quando dico è possibile stratificare dico un'azienda e poi pretendere somma che figure con trattamenti dico profili professionali inquadramenti assolutamente diverso il più delle volte contrapposti poi dico possano e debbano concorrere
Alla produzione del miglior prodotto possibili
Questa è una follia infatti di come la rissosità la la la dico l'incomunicabilità che Cheney Rai fra le categorie e frutto di questa dimentico di questa situazione
Dico chiaro però io me ne rendo conto in qualche modo che andare a smontare questo giocattolo andare a cancellare il modello televisivo dico per la RAI e riportare io dico propongo un po'sulla falsariga della relazione di Menduni è allegato a alle alle relazioni di costi Matiz una possibile riorganizzazione in maniera riversa appunto per cui cancellare il modello televisivo
Annulla saltare di coma gli snodi burocratici andare a una diversa classificazione delle figure professionali B significativamente introdurre in azienda un corpo estraneo un vero proprio vigna tempo per chi e e Bricolo spiegava il presidente ma anche a questa mattina
E invece è stata intanto di di costruire un'ipotesi di ristrutturazione e però dico mantenga l'azienda nella sua dico come dire articolazione parallela
Ecco io Toma concludo Roma con due ipotesi anche qui sono dico due buttata niente di più che però insomma potrebbero dare il segno ecco della pratica dell'obiettivo fin da domani
Una riguarda ecco uno dei punti base della vertenza che come musicali come sindacato dei giornalisti RAI stiamo tentando di di imbastire dello il problema degli organici
E come sindacato noi crediamo ad esempio e questa deve essere una verifica deve essere assunta al di fuori dell'azienda perché le compatibilità le dico dell'azienda io mi rendo conto non lo consentano
E lo consigliano di per sé una follia cioè un aumento secco netto del venticinque per cento del personale produttivo della radio
Cioè di giornalisti e per
Dieci perché questo oggi come oggi le testate
Dico rappresentano di fatto una dico una mostruosità organizzativa ogni giornale radio se voi fate la somma ogni giornale radio è esattamente quali praticamente un terzo del Vecchio e unico giornale dati cioè questo significa che ogni giornale radio è ampiamente al di sotto Toma della quota per stare sul mercato informativo così come si pensava che dovesse starci
Una struttura media dieci quindici anni fa ed allora come è cambiato parecchio
E insomma questo ovviamente riduce annulla qualsiasi altra possibilità di sviluppo di discorso
Dico di tentazione ritardi e torni USA di colleghi elette di con le voci di con la società attraverso il microfono quando le testate non hanno di con la possibilità materiale di sopra intende all'ordinaria amministrazione
Questo è uno di quelle manipolazioni genetiche che all'origine
Che hanno assolutamente il vizio secondo punto il problema della Pico della pubblicità perché se ha senso andare una diversificazione del prodotto se ha senso andare alla qualificazione per target del prodotto assenso anche andare una politica della pubblicità io mi chiedo se non sia possibile all'interno insomma di una battaglia fin da adesso ad esempio chiedere Epitome quali equilibri si tocca e comunque da subito la radio non sia sottoposta al tetto pubblicitario della RAI
Perché non può stare fuori questi due trecento miliardi dico possono colpire ad esempio somma quell'imprenditore privato che concorre sul mercato internazionale
Come diceva l'onorevole Tempestini o c'è qualcosa d'altro io credo che dare all'aria dico alla radio di con la possibilità di quote di costruirsi una sua politica pubblicità cioè è una sua politica della committenza una sua verifica
Con con di quel mercato sia davvero la possibilità di dare gambe
A a dico ad un progetto tutto questo e concludo ovviamente assenso io me ne rendo conto ed è l'elemento base che forse da un'anima questo convegno è ha senso se dico camminare acquista una sua fisionomia il Progetto di dare un'autonomia organizzativa e direzionale alla radio cioè di andare a uno scorporo da questa dico da queste ragnatele pensate per altri apparati e per altri prodotti e dare dico a questa azienda ecco un suo livello di coordinamento di gestione
Del tutto del tutto tono io credo che questo sia ecco diciamo una parte di quella battaglia ecologica per ecco dico per il risanamento dell'ambiente in questo Paese perché significa andare a ricostruire un armamentario andare a bonificare un ganglio centrale della vita di questo Paese ed è anche il motivo per cui è giusto che sia
Ecco dico un partito il Partito comunista un partito della sinistra sia una forza politica che apre questa battaglie che non è infatti e non è assolutamente un'invasione in terreno altrui
Avevo avevo detto che avrei che che avrebbe seguito l'intervento di Valerio Veltroni ma Walter Veltroni ha rinunciato
Il suo intervento per cui pregherei Paolo Gonnelli divenire al microfono
Mentre l'intervento successivo sarà quello di Vincenzo Miccoli chic
Gonnelli è il direttore di Radio tre
Tornato al lavoro dei programmi radiofonici dopo
Molti anni di televisione
Posso dire di non aver avuto l'impressione di essere diventato uno dei guardiani di un museo la radio è oggi il più giovane che mai
Bisogna forse intendersi poi su quello che si vuole dire ma almeno questo è ciò che si prova quando ci si accinge a guardare da vicino questo fenomeno di enorme importanza
Nel campo delle comunicazioni di massa e quando si entra nel vivo dei suoi problemi quotidiani di progettazione e di realizzazione
E grande che l'orizzonte che la radio si trova di fronte quando si voglia fare la somma delle innumerevoli applicazioni oggi possibili
Nell'ambito delle comunicazioni di servizio la radio per gli automobilisti dalla radio per la sanità
La radio collegata con l'informatica e con l'apprendimento
E quindi li somme Triglia il Radio data system il raggio software eccetera
Ma è ben più vasto l'orizzonte della radio che risponde alle necessità di intrattenimento del pubblico
E adoperò questa parola nel senso più lato del termine
Alla radio cioè che risponde al compito primario di fare i programmi per la sua audience particolare quanti per le sue oggi si spartì Colari
La radio
Oggi gli risponde alle necessità della sua audience che larga affezionata e fedele
I programmi radiofonici si confrontano da tempo con una spietata concorrenza dei paralleli programmi televisivi
I programmi del servizio pubblico radiofonico si battono inoltre contro la moda di fare ad ogni costo spettacolo
Che l'unica chiave trovata anche dal servizio pubblico e anche qui in Italia per affrontare la pressante sfida delle imprese commerciali
In questo contesto di battaglie vinte e Di Palma battaglie perse
Resta l'inderogabile necessità di studiare da vicino di riflettere e di decidere
Quale debba essere il tonno lo stile del messaggio da inviare anzi del messaggio con cui intrattenere l'affezionato e fedele pubblico della radio si guarda troppo poco forse
A quella che è la cultura media del nostro Paese
Le sue radici lontane che affondano in tradizioni nobili e antiche
Il senso della nazione che riaffiora in modo chiaro lieto e tollerante quando un discorso democratico e corale
Prende l'avvio sulle questioni che coinvolgono in modo fondamentale tutti e ciascuno
E soprattutto ad un miglioramento e ad una maggiore consapevolezza della cultura media della gente
Che la radio contribuisce ogni volta che apra un colloquio con il suo pubblico ogni volta che la sua connaturata discrezione invita a riflettere su un problema di interesse generale
Vorrei approfittare di questa riunione per ricordare a tutti che non è la spettacolarità il colpo d'occhio il richiamo passeggero ciò che la radio cerca e offre come risultato
La radio fa altro la radio far ragionare la radio far riflettere e permettetemi di dire ha una sua filosofia che non teme di essere scossa dalle mode passeggere
Lo dicono perfino i sondaggi d'opinione le cosiddette indagini motivazionali le statistiche e tutto quanto altro viene messo a disposizione della moderna tecnica delle indagini demoscopiche
Ai colleghi della carta stampata che sono presenti a tutti coloro che hanno poteri decisionali vorrei dire
Non fatevi influenzare dai piccoli numeri
La parola
Che l'essenziale della radio crea risonanze psicologiche profonde
Sollecitare azioni mentali complesse e Fini
Non per nulla rimane il segno più complesso e più carico di memoria
Che l'uomo abbia saputo inventare
Dietro i piccoli numeri
E poi anche qui bisognerebbe andare a vedere
Perché tanto per fare un esempio l'ascolto della terza rete radiofonica e quello che risulta più stabile da anni perfino nelle stagioni meno favorevoli
Dietro i piccoli numeri cioè la solidità dell'immagine che la radio procura ad un servizio pubblico democratico e popolare
C'è l'affezione dell'audience c'è in una parola la solidità dei principi e delle intenzioni ce la consistenza di una filosofia e l'attenzione di chi ascolta
La differenza soprattutto sotto il profilo dei risultati di lungo termine fra servizio pubblico radiofonico e impresa privata esclusivamente commerciale enorme
C'è un salto qualitativo immediatamente sensibile fra la sequenza di canzoni presentate da un disc jockey intervallate da comunicati commerciali insistenti e di grande rozzezza
E la grande pluralistica policentrica articolazione di un qualsiasi programma curato dalla radio RAI
A questo servizio pubblico si deve oltre che una insistente capillare abitudine al colloquio e al dibattito democratico
Si deve dicevo il merito più consistente nell'educazione musicale degli italiani in questi ultimi trent'anni
Ricordo che negli anni del dopoguerra una preoccupazione vivissima di tutti i massimi responsabili dell'educazione era proprio quella di un pericoloso distacco dell'Italia
Dai livelli di attività e di educazione musicale rispetto agli altri Paesi europei oggi questo distacco è fortemente diminuito o si è addirittura felice infelicemente colmato
Soprattutto per merito della radio che in special modo nelle sue iniziative più scelte
Ha procurato una diffusione enorme dell'interesse per la musica
E ha direttamente o indirettamente promosso una coesione insperata e imprevedibile di giovani e meno giovani nei cosiddetti consumi musicali e nelle ovvero e nell'evoluzione del gusto generale
C'è poi un aspetto della nostra realtà nazionale su cui la radio forse non ha fatto ancora abbastanza e l'estensione a livello popolare della conoscenza della nostra storia gli italiani soprattutto dopo le massicce migrazioni interne
Che hanno comportato anche estesissimo i fenomeni di sradicamento da tradito dalle tradizioni civili di ciascuno hanno talvolta perduto il senso della loro appartenenza ad un gruppo sociale storicamente determinato
Le pieghe delle nostre storie regionali vanno indagate con nuovo impegno
Possiamo qui contare su una scuola storiografica vivacissima e su una ricerca minuziosa che si è approfondita ed estesa in maniera veramente ammirevole
Vedo con molta fiducia anche l'elevata consapevolezza lo stile il senso profondamente democratico di così larga parte dei nostri giornalisti della carta stampata
Dai quali da un desideriamo altro che una sempre più intensa collaborazione
Anche considerando che ormai la loro corporazione permettete anche a me di chiamarla così a un posto di grande rilevanza anche dal punto di vista strettamente letterario
La radio vorrei dire concludendo ha pure bisogno urgente di alcune cose indispensabili perché continui a svolgere adeguatamente il suo compito
Ha bisogno di essere pensata non come il fenomeno parallelo e un po'appannato della televisione
La radio ha bisogno di una sua autonomia gestionale e organizzativa
Costa relativamente poco ma non la si può far costare troppo poco come oggi accade
Se si vuole che la radio continui decentemente a svolgere il suo intenso colloquio con il mondo intellettuale e artistico del nostro Paese ha bisogno di offrire compensi di mercato
Ha bisogno di rinnovate regole del gioco che la mettano alla pari con i suoi eventuali concorrenti
E penso anche alle grandi limitazioni dicendo questo della normativa legale e sindacale vigenti
Infine sono partito dicendo che la radio non è mai stata così giovani è vero
Ma mi riferivo soprattutto alle prospettive che oggi si presentano all'ampio ventaglio di estensioni oggi possibili
Però le claque condizione di questa nuova vigoria e che si abbia per la radio una ringiovanita attenzione
Il pubblico ha spetta l'audience c'è e può essere ancora incrementate
Questa audience per la sua natura e i suoi gusti crea una solidità di reazioni positive importantissime per tutta la RAI
Le attese sono grandi la mia speranza è che non vadano deluse
Anche perché il servizio pubblico radiofonico qui in Italia equilibrato
Tre reti hanno tre tipi di audience distinti ma non in concorrenza fra di loro
Positive sinergie si verificano per una sorta di ripetizione o ampliamento degli stessi messaggi secondo tre codici linguistici distinguibili massaia raramente contraddittori
Su questa strada si può fare utilmente ancora un lungo cammino
Permettetemi di aggiungere che questa individuazione così chiara degli ambiti permette perfino alla rete culturale della RAI alla Terza Rete radiofonica
Di non avere di fatto concorrenti in tutta Italia
Davvero quindi per dare una buona spinta alla soluzione dei nostri problemi basterebbe che con la massima urgenza si addivenisse da parte dei politici
Ad una regolamentazione delle frequenze di trasmissione che infine sono il vero durissimo ostacolo oggettivo ed estraneo che troviamo nello svolgimento del nostro lavoro
Vincenzo Micocci imprenditore discordi discografico
Seguirà Sergio Natucci
Grazie dell'ospitalità prima di tutto
Io credo che la radio debba avere un futuro se per esempio è vero che guidando la macchina non si può guardare la televisione ma si può ascoltare la radio
Se è vero per esempio che chi rimane solo in casa in genere
Per ragioni di lavoro altre ragioni preferisce ascoltare la radio specialmente la mattina anche perché
La radio porta un messaggio più affettuoso
E sembra o in qualche modo un interlocutore alla pari non
Che Kahn che sia non interlocutore più importante Dinoi
Penso che si può ascoltare la radio mentre
Si fa lavoro nero per esempio anche ma anche lavoro bianco
Eccetera
Io Mione quando se ce ne parla di questo convegno devo dire che ho sentito un brivido perché come un brivido di Nostalgia perché io ho fatto la radio negli anni Cinquanta allora era un ragazzo
Lordo fatto insieme a Biamonte che credo che oggi sia sta da qualche parte del settimo piano
Io allora ero un semplice operatore musicale venivo
Dalla critica musicale
E abbiamo curato le prime trasmissioni di Giasone
E allora abbiamo imparato a dire Jazzy perché se lo si confondeva con jazz che sono quelli che volano praticamente
Quello è era un periodo
Molto
Molto bello
Perché ripeto era un ragazzo ma se non lo sia vissuto non lo si può capire perché confluirono nella radio io credo in quel momento una serie di di impulsi di di varia natura di varia provenienza ma tutti di grande potenziale culturale
Noi facemmo le prime trasmissioni Jazzy che sostiene che
Proprio per l'occuparsi di Giasone creavano delle prime grandi polemiche
E poi ricordo che allora c'era ancora la censura perché per esempio noi fummo invitati a togliere
Dalla nostro programma un giorno un pezzo del pianista di Giasone
Marshall Solal che si chiamava striptease
Settis notoriamente vuol dire spogliarello questa parola fu censurata
E nonostante questo però
Tutti questi fermenti praticamente
Fecero crescere molto radio e la gente era innamorata della radio
Questo anche fino all'avvento della televisione
Poi certo la musica la faceva allora da protagonista in questa cosa ma veniva gestita con grande partecipazione umana proprio il contrario di quello che succede adesso
Che c'è una radio in qualche modo omogeneizzata che somiglia la radio pubblica somiglia a quelle private quelle private somigliano alla pubblica
E questo è nato dal periodo delle famose classifiche cioè la ricerca del raggiungimento di un'oggettività assoluta anche nel gestire la musica è vero che quello era il periodo in cui in America si parlava di Paiola sa
E quindi si temeva che questo avrebbe finito per accadere anche in Italia ma è pur vero che questo questa inserzione violenta dell'obbligo di riferirsi a qualcosa al di fuori eccetera ha creato una sorta di omaggio omogenea azione omogeneizzazione e di uguaglianza in tutti i programmi
Che hanno finito poi per invadere oggi esse nella nota caratteristica di tutti i programmi questo io lo dico perché sono rimasto da allora
Un affezionatissimo ascoltatore della radio
Così come penso
Che al di sopra di questi difetti
La radio abbia ancora delle grandi possibilità specialmente se riuscirà a recuperare
Una creatività
Che sembra voler aver abbandonato in funzione della considerazione di certe ragioni diciamo così
Tra virgolette politica di cose che sono più grandi sono tante i tanti parametri di cui bisogno pupazzi ci sono interessi politici divisioni ci sono
Grandi interessi che vanno da chissà se quello che si fa e giusto quindi bisogna farlo in una certa maniera è venuta a mancare una sorta di creatività e anche Porzio io credo
La la come dire la sua l'assumersi anche delle responsabilità quello quelle per esempio di sbagliare qualche volta che è sempre una cosa io credo
Positiva
In un trend corretto
Verso una forma di progresso e di ricerca
Allora Cuetara di oggi dà l'impressione di essere un po'
Calcio al come si dice è tutto così uguale
Così monotono io per esempio sono un ascoltatore del terzo programma mi piace molto il terzo programma l'ascolto molto volentieri
Non riesco a sentirla bene specialmente quando viaggio perché le stazioni perché là non c'è che la potenza necessaria per poterlo recepire quando si viaggia però penso che anche in quel in quel in quel contesto borse chiedo mi rivolgo al mio precedente interlocutore è solo una combinazione si potrebbero fare delle cose ancora più creative
Cioè perché si ha come l'impressione ascoltando oggi la radio della musica sia stata ascoltata già tutta che quello che si dice sia stato già detto
Cioè è il il la ma anche il prodotto musica oltre il prodotto letteratura il prodotto notizie sembrano qualcosa di distaccato dall'uomo
Io almeno soffro di questa impressione può darsi che mi sbagli però voglio dirla perché sono un ascoltatore molto attento preparati
Questo naturalmente
Ha creato una serie di conseguenze
Talmente vero questo che
Ultimamente
Sembrava che le le le le sia l'il servire sia le le la RAI servizio pubblico che
Fininvest
Avessero proprio dimenticato gli autori fra i creatori delle opere dell'ingegno tant'è vero che da un certo punto in poi avevano deciso di non pagare più
L'equo compenso per i diritti d'autore
Ora devo dire che
Di fronte ad una prospettiva di questo genere
Stranamente si è verificata una grande compattezza da parte degli autori quali si sono affiancati alla SIAE che quell'organismo che voi conoscete che riscuote questi e hanno ottenuto
Per esempio dalla RAI che esse che essi un ente mastodontico ma è pur fatta di uomini
Alla fine la conclusione di un accordo che se non si può definire del tutto soddisfacente tuttavia è un accordo
Accettabile
Perché come ripeto non bisogna dimenticare che poi alla fine al di fuori di tutti questi enormi discorsi che corrono sulle nostre teste poi la radio si fa con le parole e con la musica
Che sono le due componenti fondamentali di questo discorso
Bene la vertenza
Prosegue però con Fininvest
Con la quale si è si è ben lungi dal dal raggiungere questo accordo
Anche perché Fininvest ha molti problemi deve fare le stazioni reti televisive in Spagna all'estero deve finanziare squadre di calcio vede
Fare cento mila o altre cose comprare il palazzo dove c'è il giornale cerca ma non può pagare i diritti d'autore che sono quella la perché che poi questa è proprio la dimostrazione io credo
Palpabile di come del discorso che io prima facevo forse è vero
Quindi
Questo questa questo questo discorso aveva anche un discorso se vogliamo culturale tra virgolette certo che è una parola pericolosa questa può venire fraintesa
Senta io io penso che l'uomo debba rimanere al centro di tutte queste operazioni
Allora
Io dico se questo è vero
Noi dobbiamo recuperare quella creatività anche nell'ambito per cui secondo me è una serie di problemi che oggi sembrano insolubili
Forse sono risolvibili proprio anche a livello di qualità e a livello di recupero del rapporto con l'uomo tra le sue opere ecco che vengono utilizzate dal dai dai grandi media
Volevo concludere chiedendo
Un piccolo approfondimento oppure per ponendo una domanda ho sentito parlare stamattina
Di un network di reti del PC
Non ho elementi per giudicare della funzionalità credo che ci siano delle necessità oggettive ma mi domando per esempio
Se una cosa di questo genere potrebbe su
Svolge una funzione simile a quella svolta in passato per esempio dai festival dell'Unità
Che furono una palestra
Devo dire al di fuori della politica
Che consentì alla Nuova musica italiana quella che poi oggi esiste quella degli dei cantautori quella di una serie di una specie di come dire di cresce di sopravvivere quindi di crescere e di svilupparsi e quindi andare a occupare un certo spazio che fosse caratterizzante almeno
In presenza di questo provincialismo culturale dominato dalla
Questa potenza
Del repertorio straniero
Dicevo di esistere a questo e di rimanere come unico
Come unico
Paolo di di di riconoscimento della musica italiana oggi
Così come
Oggi è diventato praticamente impossibile per operatori del settore
Trovare corrispondenza nei media per una promozione
Di iniziative che siano diverse diversificate che non fa che non entrino a far parte automaticamente di questo meccanismo
Omogeneizzato in cui tutto viene di Turato e deve suonare in una certa maniera perché altrimenti Paul potrebbe disturbare un discorso che tutto sommato alla fine monotono eccetera
Allora sarebbe interessante che si recuperasse lo degli spazi in questo senso
Per esempio se questa iniziativa
Si ponesse anche in questa direzione penso che potrebbe essere estremamente positiva così come io ritengo che in presenza delle deficienze legislative cede che ci sono molto possa fare lo Stato e la classe politica per delineare io direi i campi di gioco sui quali poi gli operatori devono più care cioè
Favorire la costruzione delle strutture larga e crearsi delle strutture delimitare i campi di gioco poi saranno credo i giocatori a fare le partite
Ricetta attacchi a fare gol
Non credo che questo sia compito specifico
Della politica ma quello che compito specifico sia quello di favorire questa creatività che a me pare un elemento essenziale
Della vita sociale della civiltà moderna
Grazie
Preannunciato l'intervento di aggiorna Tucci rimane ci ha chiesto di rimandare il suo intervento domani mattina
E quindi
Chiamare al microfono
Claudio Carrera io campionario RAI Milano segretario della sezione del PC
Va bene
Il nostro contributo alla RAI di Milano
Si fonda e parte Dana realtà quella della del nord Italia
Che è segnata e percorsa da continue rapidissime trasformazioni
Cioè l'innovazione tecnologica e produttiva che reca con sé un accentuarsi di fenomeni sociali e culturali inediti
Che pone nuovi problemi nuovi compiti agli operatori del settore delle comunicazioni
E cioè le nuove disgregazioni le nuove aggregazioni nuove categorie di esigenze bisogni di risposte efficaci alla caduta dei valori della solidarietà necessita di riconsiderare in modi e le forme della politica
E infine lo scorrere quasi carsico sotterraneo di nuovi linguaggi cioè una realtà in perenne mutamento riassestamento
Che mette in discussione categorie di fondo per la vita degli individui quali il tempo il lavoro la memoria
Insomma un grumo problematico molto Fertile che ci apparenta quasi naturalmente ad altri paesi del centro Europa
Ecco qual attenzione dedica il servizio pubblico
A questo a tutto questo
Quasi nessuna eppure si tratta di un'occasione da non perdere soprattutto per la radio
Vediamo allora di individuare le piste lungo le quali Falcone nuove ipotesi radiofoniche
Innanzitutto la radio dovrebbe essere un po'il sistema nervoso del sistema della comunicazione se è vero come è vero che la radio è per sua natura è stato detto
Più volte oggi più agile articolata ed immediata
è altrettanto vero quasi vitale che la radio deve spargere per la società nella Società terminali da cui ricevere stimoli fragili raggiungendo cioè le diverse realtà sociali e culturali anche quelle tralasciate dagli altri media
Nello stesso tempo farsi campo di elaborazione sperimentazione dei dati che va raccogliendo dal territorio ed alla società in senso orizzontale verticale
Insomma la radio come espressione privilegiata della società civile delle forze produttive e culturali la radio come espressione della disomogeneità
Questo va da sé presuppone un nuovo impegno per il metro soprattutto un rinnovamento profondo del linguaggio radiofonico
Uno sforzo cioè di fantasia un modo di immaginare la radio dei guarda la realtà appunto in trasformazione
Ecco la radio quasi come un traduttore della realtà dei suoi contenuti e dei suoi venti la radio come ambito di riflessione sulla realtà attraverso i più diversi generi lungi da noi l'idea di fare una radio o di pensare una radio seriosa pedante scolastica dobbiamo invece poter ricorrere a tutti i genieri
Dalla musica la però so dal cabaret al documentario e così via
Certo il cabaret sulle innovazioni tecnologiche sulla politica industriale sul tempo perché no su queste cose si può riflettere anche sorridendo
Per questo e per far fronte a tutti i problemi di un nuovo linguaggio diventa allora essenziale la Costituzione di agenzie di formazione per il personale radiofonico e non solo radiofonico per la verità
Magari istituendo corsi di studio nelle scuole medie superiori che facciano capo almeno riproponiamo per quello che riguarda il Nord nel Paese a un Politecnico delle comunicazioni
Nella sede con sede a Milano
è chiaro che alcuni dei programmi fondati su queste basi devono trovare l'accesso ai palinsesti nazionali
Si devono cioè aprire delle finestre nei palinsesti nazionali perché le grandi trasformazioni interessano anche Caltanissetta non solo Sesto San Giovanni così come il contributo di Firenze di Napoli o Palermo può e deve interessare le grandi aree
Del no
L'altra pista lungo cui correndo inevitabilmente una riflessione sulla radio
E che quest'ultima si configura come media disservizio e in questo senso vanno trattati tutti i programmi di informazione approfondimento intrattenimento dalle previsioni del tempo alle novità libraria
Ma delimitiamo gli ambiti la radio tende ad essere ad assumere una dimensione particolare da un lato la Regione grandi aree metropolitane dall'altro di lettura sovranazionale
Cioè programmi che presente dal nord devono collegare Torino Zurigo Milano Vienna Trieste Venezia Bologna Genova e così via detto questo quindi occorre per
Tanti l'ambito territoriale come il non vogliamo però ricadere nella radio come si dice degli assessori come la triste esperienza da noi lombardi al Gazzettino Padano ma superare questi ambiti ristretti fornendo dei servizi reali ed efficienti scendendo in mezzo alla gente e noti e notizie spurgato e da interessi di parrocchia ed Abbaneo Rita ininfluenti infine la radio pubblica più velocemente della televisione pose gravarsi dalla schiavitù degli indici l'ascolto puntando sul prestigio e non esclusivamente sulla quantità di pubblico e può permettersi più disinvolta di sperimentare info orme contenuti e professioni la vita da riversare anche in televisione come è stato in passato appunto la radio come pungolo anche per le reti te le esile non certo quindi una subordinazione ma una verifica dell'agilità del mezzo radiofonico che snelli ska anche l'affannosa televisione pensando addirittura appunto a uno scambio di idee di programmi e informazioni che suggerimenti altra peculiare caratteristica della radio e in Enzo per renderla più produttiva eluso fatto più volte detto ricordato della diretta fino ad ora abbastanza trascurata anche dalla radio oppure ridotta spesso a un uso ossessivo delle telefonate indiretta appunto dieta quindi di eventi non di opinioni o peggio di chiacchiere tutto questo presuppone organizzazione aziendale della radiofonia egualmente agile caratterizzata da staff di programmi Stay collaboratori esterni ed interni che abbiano un loro specifico rapporto con il territorio e che siano in grado di attivo dare i soggetti adeguati e ancora non deve esserci scissione tra momento ideativo del momento produttivo
Idee e mezzi debbano essere concentrati in una stessa sfera che si occupi di di azione e produzione in modo da evitare i giochi di detti e dei ricatti tra le diverse strutture aziendali come spesso avviene in radio in televisione l'asse e quindi della produzione radiofonica magari con un proprio autonomi lancio sia pure solo finanziario una sfera nazione alé radiofonica che si arricchisce delle sfere geografiche più significative come è stato ricordato di Milano di Torino di Napoli senza alcuna Nostalgia per esperienze passate Comini inutile informazione ideazione produttiva ma per una riorganizzazione che superi la scissione fra ideazione e disponibilità di mezzi strutture e personale questo ovviamente implica un ruolo fondamentale per le sedi RAI conce do di produzione perché appunto il servizio pubblico radiofonico deve sperimentare nuovi modelli produttivi con una nuova collaborazione integrata tra cento centro e periferia dell'azienda più elastica basata anche su collaborazioni tra la RAI e le radio privata ciò richiede da parte della Rai e delle regioni l'istituzione di strutture a dando superamento ormai degli atti inadeguati comitati regionali per la radiotelevisione strutture che favoriscano un confronto tra enti locali istituzioni cultura ali e soggetti sociali su Progetti su programmi che promuovano cioè intese o accordi anche per società miste di produzione coproduzione e finanziamento che istituisse Cano per esempio provincia per provincia come dicevo prima scuole di formazione non solo per giornalisti ma per programmi iscritte etnici e così via attorno quindi alle sedi RAI con cento di puro Simone è possibile fa crescere un sistema produttivo multipolare ramificato regione per regione e per gruppi di Regioni omologhi potrebbe così nascere un sistema informativo tempestivo e capì il la grazie appunto alle dirette con mezzi mobili alle agenzie RAI radio private e anche quell'investì ti tecnologici a terminali audio che Kabili no che colleghino provincia per provincia con appunto alle sedi con cento di pro Simone deve per ultimo anche essere attivato va ribadito questo concetto che è già stato ripetuto da altri un forte rapporto con le consociate sulla base di programmi organici di collaborazione e fece al particolare non solo la Fonit Cetra alte ma alla Sipra che deve servire a raccogliere pubblicità radiofonica
E pensare a pubblicità per coproduzioni su programmi ideati e prodotti anche localmente non più questa pubblicità a prezzi stracciati come appendice della pubblicità per i programmi televisivi ecco questo nostro contributo quindi ha voluto e vuole puntare a un rilancio del servizio pubblico e ad una qualità alta del prodotto radiofonico sia esso informazione o programma capace cioè di dare nuove nuove forti mo'mi anche agli operatori radiofonici a tutti i livelli ai lavoratori della RAI ai collaboratori esterni per costruire cioè una Porto con gli utenti veramente democratico cioè basato su un mezzo la radio sempre più ubbidire alé grazie anche appunto le innovazioni tecnologiche e ad una crescente caratterizzazione multimediale o con ore infine costruire un movimento ampio unitario che proprio partendo dalla radio posso anticipare una più complessiva riff ma culturale e strutturale del sistema delle comunicazioni di massa accomunando addetti ai lavori e Società civile
Siamo arrivati all'ultimo intervento
Quale concludiamo lavori della giornata iscritto a parlare Pier Franco Vitale ci vuole accomodarsi di Radio Popolare di Milano
La
Ma breve su cento
Sono felicissimo vinti aver sentito che stamattina alle relazioni vivi
A che ha parlato appunto di Radio Popolare e ti vendo oneri che ha fatto un riferimento preciso alla musica classica
Per cui una leva comandante un una dentro presto concludiamo così la serata perché ritengo che siccome tutti importanti
Non c'è stato nel rievocazione da Zavoli al
I tre moschettieri e Orson perse un riferimento mi premuro di farlo io alle tre radio che durante la Guerra hanno contribuito sostanzialmente alla lotta di liberazione nazionale erano tre cose diverse la voce della Mash peccato Radio Londra Radio Mosca che con le nostre forze della resistenza hanno contribuito sensibilmente a vincere una guerra giusta e a parte il nazionale
Socialismo il fascismo
Credo che sia doveroso per le persone che hanno la mia età ricordare questo fatto non vorrei fosse interpretato come una un atto patetico ma c'era la radio che dal dalla Quinta di Beethoven ai violini di monotono languore di Verlaine hanno punto segnato la liberazione dell'Europa dall'oppressione dello barbarie fascista il contributo brevissimo che il collettivo di Radio Popolare vuole dare a questo convegno che
Felicissima per quanto riguarda i compagni che mi hanno incaricato di leggere queste brevi note è quello che il Partito Comunista finalmente a un una sua emittente
Io che non ho ancora perso la persona riceve sono felicissimo vedo che il convegno nazionale per la radio con il nostro simbolo con un corso a tutto campo come si è suo dovere non ha fatto altro che farmi seguire con intensa commozione questo convegno
Quelli che mi hanno preceduto hanno dibattuto problemi interessantissimi per e se mi sono contento che siano venuti altre forse altre rappresentazioni veramente notevoli di personaggi importantissime qualche ditino puntato su di noi non mi è piaciuto qualche Quai de dei soliti primi dalla classe pazienza comunisti saranno vere pazienza
Neutra cono le debite ottime conseguenze vanno avanti
Noi sappiamo che dalle premesse che abbiamo letto che sarà parlato il la nostra emittenza sarà parlata precisiamo che lo diciamo coi i compagni Pera direzione qui questa radio che avranno già adottato le loro i loro orientamenti
Ne faranno il l'uso che crede in uno è comunque lo diciamo noi riteniamo che occorra una colonna sonora e che cosa intendiamo per colonna sonora la musica sta diventando informazione musicale e che è giustissimo anzi e quello che ci vorrebbe ma gestito in un contesto dove la stessa colonna musicale della radio può fare cultura allora sì l'informazione diventa orientamento ragion d'essere della stessa colonna sonora c'è troppa musica buttato all'ammasso conce Artisti film musica nei cortili occorre fare chiarezza dove possibile e avere le idee chiare sono d'attualità dell'evento musicale da qualsivoglia genere o tendenza essa provenga opportuno puntualizzare che questa colonna sonora attiva fa cultura essa stessa ed è composta da tutti i cosiddetti generi che vanno dalla musica classica al cesso ma è chiaro che non è un limite che va superata
Che non è difficile superare dopo tutti quegli ottimi esempi di musica di frontiera che si sono visti sino ad oggi e che continuano a germogliare spontaneamente grazie all'intelligenza di tanti musicisti vede e che possono venire dall'ottica di questo progetto e Progetto una parola che a me piace moltissimo permetterci moltissimo perché fino a dieci anni fa per una bandiera del nostro partito del mio partito sono tante stimolanti occorre mettersi su questa sta data noi proponiamo quando e dove sarà possibile con delle forze aperte sane prima che questo progetto venga impugnato dal qualche prestanome delle multinazionali della circa la redazione di musica classica di Radio Popolare di Milano grazie buonasera
Allora la la giornata si chiude qui stato aggiornato laboriosa io devo però fare due annunci lasciatemi fare due minuti anzi tre il primo è che il convegno riprende domani mattina alle nove
C'erano molti iscritti a parlare quindi abbiamo ritenuto opportuno anticipare un pochino l'inizio
Della riunione
L'altro annuncio riguarda la riunione su Italia Italia radio che è convocata per sempre per domani mattina alle otto qui in questa sede e sempre qui
Stasera si riunisce alle ventuno il coordinamento dei comitati regionali radiotelevisive
Ringrazio della progettazione e vi auguro una buona serata