Il trattato di Lisbona e l'avvenire dell'Europa

Politica internazionale a meno che non sia all'insegna del mero velleitarismo se non c'è una
Capacità di assunzione di responsabilità militare
La recente crisi russo georgiana
Credo che abbia messo in evidenza in modo
Incontestabile l'esigenza di un'azione comune europea di una politica internazionale europea
E nello stesso a Capaci nostre su momenti in cui l'Europa è capace di assumere una posizione comune e di zitti
Portarla al tavolo della negoziato tra i contendenti la crisi lusso Giorgiana dimostrato la capacità dell'Europa di essere non soltanto
In termini ipotetici ma in termini reali un fattore di pace
Un soggetto un player della politica internazionale di entità pari a quello
Delle ex superpotenza
Questa esigenza
Di un protagonismo appunto internazionale dell'Europa credo che sia sempre di più sentita
Non soltanto per far fronte
A quelle che sono le sfide globali ma anche per tutto quella
Campo di intervento che un soggetto a dimensione continentale potrebbe avere
Nell'ambito di quelle questioni che in qualche modo sì legano strettamente alla politica internazionale inteso in senso stretto anche qui soltanto per flash parlare di un protagonismo della politica internazionale significa avere ben chiaro
Che l'Europa non può
Essere soggetto non unitario quando si parla che approvvigionamento energetico quando si parla di cambiamenti climatici quando si parla di sfide che in qualche modo sono sfide che hanno sempre di più
Una dimensione globale
E per concludere questa mia introduzione
Io credo che
A partire dalle prossime elezioni europee ma ne parlerò alla fine l'idea di rilanciare il processo di integrazione europea
Attraverso la indicazione di una
Terza prospettiva strategica
Dopo le prime due che in qualche modo sono alle nostre spalle possa significare anche di sviluppare una politica propositivo una politica utile per superare l'impasto iper consentire
Una ratifica del Trattato di Lisbona che lo renda operativa
Il Trattato di Lisbona al di là di quello che è stato detto
Sì consideri implichi ere mezzo pieno o mezzo vuoto poco importa è comunque allo Stato uno strumento indispensabile se vogliamo avere perlomeno la speranza se non la certezza di uno scatto in avanti verso quel terzo livello di politica di cui ho parlato
Per quale motivo perché certamente porta ad una forte semplificazione della struttura istituzionale e delle procedure delle procedure decisionali dell'Unione europea
Quante volte ci siamo detti il rischio di un'Europa a ventisette con i meccanismi previsti a Nizza e innanzitutto quello dalla paralisi o peggio ora di compromessi al ribasso che portino anziché a politiche più avanzate a politiche nella migliore dei casi di mantenimento della situazione esistente
Quindi
Una semplificazione della struttura un rafforzamento di procedure decisionali
Un presupposto credo imprescindibile per un'Europa che sia capace di agire in modo più incisivo ma anche più trasparente
Inoltre il Trattato attribuisce una valenza di ordine tra virgolette costituzionale I diritti contenuti nella Carta dei diritti fondamentali il che credo che costituisca oggettivamente un passo
Ulteriori in avanti
In direzione di quella effettiva integrazione europea che è un po'al cuore del lungo processo iniziato cinquant'anni fa
Inoltre
E anche questo e aspetto essenziale il Trattato introduce una chiara ripartizione una più chiara ripartizione di quelle che sono le competenze tra l'Unione europea gli Stati membri
Precisando in primo luogo rispetta i trattati vigenti che qualsiasi competenza non attribuite all'Unione appartiene agli Stati membri
E anche questa credo che sia una definizione di competenze che in un'Europa a ventisette
Sia non soltanto indispensabile ma per certi aspetti giunga un attimo dopo rispetto alla esigenza che molte popolazioni hanno ho sottolineato
Quando all'inizio dicevo in alcune occasioni dal pubblico Pignone non solo italiana
Percepisce come l'Europa troppi invasiva in alcuni settori e al contrario troppo lontana in altri credo che il riferimento sia ancor più comprensibile se per l'appunto si pensa che in tantissime circostanze una netta delimitazione di competenze non è
è finita lo sarà soltanto dopo l'approvazione del Trattato
Sono anche certamente molto significative le norme contenute nel Trattato e che riprendono una parte importante del lavoro della convenzione non perché e saluto il Presidente Amato che arriva nello stesso momento in cui sito per la seconda volta la convenzione ma l'ho fatto apposta per consentirgli di arrivare perché Giuliano fu certamente uno dei grandi protagonisti della Convenzione europea stavo dicendo Giuliano che
Uno dei punti più salienti del Trattato di Lisbona che riprende positivamente un lascito della convenzione è nel sottolineare la necessità di una partecipazione
Diretta dei cittadini europei e in qualche modo di codificare quelle che sono le possibilità di una legislazione di un'iniziativa
Legislativa popolare europea
Già nella nostra Costituzione
Le petizioni popolari sono strumento per quanto corso
Della storia repubblicana non attivate in misura consistente sono strumento di iniziativa legislativa il fu atto che in un'Europa che per tante volte era stata forse un po'troppo frettolosamente giudicata come l'Europa delle burocrazie non dei popoli
Ma era tema che in qualche modo faceva prese in alcuni segmenti dell'opinione pubblica il fatto che in questa Europa il Trattato di Lisbona indichi anche forme di partecipazione diretta dei cittadini e di iniziativa legislativa popolare europea è secondo me una elemento che accresce
Complessivamente la quantità di democrazia del Unione
In più queste previsioni riconoscono per la prima volta un ruolo non solo dei cittadini ma anche dei corpi intermedi
Nella formazione delle politiche della normativa dell'Unione europea e parlare del ruolo dei corpi intermedi seppur di sfuggita sottolineare gli aspetti connessi
Alla
Società italiana ed europea che proprio nei cosiddetti corpi intermedi a
Quell'anello di congiunzione tra politica istituzioni
Che non tutti sono stati capaci di cogliere negli ultimi anni ecco parlarne in occasione di un convegno della Fondazione Degasperi significa in qualche modo sottolineare
Un dato culturale
Del pensiero dello statista trentino che
In Europa non soltanto è stato ben percepito perché poi si collega a tutto quel filone della cultura cattolica che in qualche modo
Della tradizione della Fondazione De Gasperi ruolo dei corpi intermedi vuole in qualche modo
Delle delle parti sociali in un'azione
Che
A mio modo di vedere
Può rendere l'Europa non soltanto più trasparente ma un'Europa maggiormente capace di garantire il al principio di sussidiarietà che l'altro
Principio di forte impatto culturale prima ancora che istituzionale che nel trattato viene sottolineato con grande evidenza
è evidente che
Il ruolo dei Parlamenti nazionali sarà comunque importante per impostare nel modo migliore i nuovi poteri che il Trattato di Lisbona assegna i Parlamenti nazionali specie in materia di controllo della sussidiarietà
Qui per mettere in per un attimo di rimettere l'abito da Presidente della Camera e di auspicare che la Camera dei deputati proprio per quella tradizione europeista che caratterizza il nostro Parlamento
Permettetemi di auspicare che la Camera ma potrei dire anche il Senato senza che i senatori Senato Montino auspicabile che dimostri nei fatti e con la capacità di definire bene i poteri che il Parlamento italiano avranno appena trattato di Lisbona sarà ratificato
Proprio in garanzia del controllo di sussidiarietà
Il fatto che il nostro Parlamento abbia provato sostanzialmente alla unanimità il Trattato di Lisbona dimostra
Che quelle europeismo che ha sempre caratterizzato la politica italiana
Almeno
In una buona parte delle sue espressioni
Dunque tutto il dopoguerra e oggi un dato che non soltanto è calato anche nell'attuale situazione ma in qualche modo trova un riscontro nella pubblica opinione
Ecco l'ultima considerazione e relativa
Proprio in ragione
Di quanto detto non aggiungo nulla tutto ciò che in qualche modo so essere acquisito
Anche alla luce di quello che ho cercato di sottolineare il treno di Lisbona essenziale proprio se si vuole che poi l'Europa sia soggetto di politica internazionale
è diciamo
L'elemento nel mio ragionamento
Primo ritardi o se dovessimo ideare una sorta di gerarchia delle necessità o meglio delle motivazioni per cui il Trattato di Lisbona deve entrare in vigore
Oltre a quelle che in qualche modo richiamato la prima sarebbe certamente quella di un protagonismo nell'ambito della politica internazionale proprio perché fornisce quegli strumenti efficaci nuovi di cui c'è necessità in conclusione
Avevamo detto un po'tutti
Bisogna fare in modo che il trattato venga approvato prima delle elezioni europee del giugno due mila nove
Credo che salvo eventi certamente auspicabili che sarebbero certamente molto positivi oggi quell'auspicio
Sia
Di difficile realizzazione
Non vedo francamente le condizioni che possano portare ad una
Ratifica da parte
Non soltanto per la Repubblica Ceca cosa che auspico ma soprattutto dell'Irlanda che sta ancora cercando una strada per rientrare
Lungo il percorso degli altri partner prima delle elezioni
E quindi e quindi occorre
Posporre il momento in cui il trattato entrerà in vigore
Mi ha opinioni è che se non riusciamo a farlo ratificare prima delle elezioni Berna deadline debba essere posta ad avvio della
Legislatura del Parlamento europeo
E quindi sostanzialmente un mese dopo non oltre
Perché in caso contrario rischieremmo per davvero uno scollamento comunque un rallentamento con il rischio
Di vedere quelle ombre di cui parlavo all'inizio non dico offuscare le luci ma comunque assumere una consistenza ancora maggiore
Se così è B amici abbiamo
Non solo noi italiani ma credo tutti gli amici europei una grande occasione per affrontare le elezioni del Parlamento europeo
Con un approccio sostanzialmente diverso molto innovativo in che senso nel senso che
Sottoporre al voto di
Centinaia di milioni di elettrici e di elettori europee
Non tanto il trattato ovviamente quanto i valori di quel Trattato le conseguenze operative le riforme che quel trattato ha in sé credo che significhi dar corso ad una approvazione e ad una ratifica
Che sarebbe
Da un punto di vista politica politico molto molto significativo lo dico in termini ancora più chiaro
Giuliano Sammarzano tutti gli amici che sono qui che si discusse molto alla Convenzione sull'opportunità di una sola ratifica
Decisa congiuntamente da tutte le pubbliche opinioni dell'Unione o da ratifiche dei singoli Paesi attraversi Parlamenti o attraverso i referendum in base alle rispettive costituzioni
La strada scelta fu quella delle rette ratifiche nazionali
Oggi per ragioni in qualche modo note siamo alla vigilia delle elezioni del Parlamento europeo ma non abbiamo ancora la ratifica complessiva
Ecco cercare di dare a quel voto non soltanto europeo del giugno non soltanto il significato il ruolo che ha
Vale a dire l'elezione dei membri del Parlamento europeo
Ma anche in qualche modo dare in via politica attraverso l'azione delle istituzioni dei partiti dei Parlamenti il al ruolo di un impulso di una ulteriore sottolineatura
Della necessità per l'Unione di ratificare il trattato credo che potrebbe rappresentare non soltanto una spinta per
Consolidare rilanciare il progetto ma potrebbe rappresentare anche un aiuto a quelle forze politiche e a quelle pubbliche opinioni che soprattutto in alcuni Paesi
Hanno la necessità non solo di una solidarietà da parte delle istituzioni europee ma da parte dei popoli europei
Ecco torna forse
E qui concludo quell'idea di un'Europa dei popoli o
In qualche modo di un'Europa delle patrie
Che ha rappresentato la forza più utenti Ca'del processo di integrazione
Che forse negli ultimi anni avuto qualche momento caratterizzato dalle ombre ma che può
Attraverso la consultazione del mette il prossimo mese di giugno per trovare un'occasione per un forte rilancio
Questo perlomeno è l'auspicio che non da presidente dalla Camera in questo caso ma
Da cittadino che crede nei valori dell'Unione europea mi permetto di fare in questo importante convegno grazie
Il
Scusate intanto il ritardo ero
Stavo facendo una lezione alla Scuola superiore di polizia ed hanno fatto domande si è trascinata più a lungo di quanto pensassi
Discutere dei temi istituzionali
E della loro rilevanza per il futuro dell'Europa
In una sede come questa
Aiuta molto chi come me
In questi anni si è trovato a combattere ripetutamente con una parte degli europei
Capeggiati dagli amici britannici
I quali hanno cercato regolarmente di sottolineare come
Il futuro dell'Europa in fondo non dipende dall'assetto delle sue istituzioni
E che la Santa Delivery e cioè la capacità di
Dare risposte ai cittadini europei
E realizzabile a prescindere dall'assetto istituzionale e purché ci sia la volontà politica di dare risposte
E siccome questo è il sottofondo implicito di volontà politica europea ce n'è poca non non ci fate perdere tempo con l'ingegneria istituzionale
Ora io ho fatto nella vita sia politica sia ingegneria istituzionale
Mi sono trovato a fare entrambi i mestieri
Quindi non sono tra quelli che pensano che cambiare l'architettura istituzionale sia di per sé
La soluzione dei problemi politici di una società
Non sono mai stato così ingenua me così
Affezionato al mio lavoro istituzionale da ritenermi come il dentista in caso di carie non è così
La
La soluzione dei problemi politici esige politiche
E nessun assetto istituzionale potrà mai portare ad alcunché se al suo interno non vi sono sentite ragioni politiche condivise ragioni politiche
Ho sempre paragonato l'assetto istituzionale al
Quell'assetto di bene e di arterie di cui la natura ci ha adottato che permettono il passaggio del sangue se non c'è il sangue non è che le arterie lo sostituiscono se c'è un'occlusione il sangue non passa
E questa è una cosa che molti di noi hanno anche sperimentato quindi dando un certo valore alla qualità delle arterie e delle idee
Perché mi aiuta questa sede
A sostenere una tesi di ragionevole equi libere io tra le ragioni della politica e la bontà delle istituzioni perché Alcide De Gasperi
Fu tra coloro che accerto
Essendo i padri fondatori
I padri fondatori fondavano attraverso un assetto la scelta politica che stavano facendo a favore di un futuro europeo e quindi assegnavano all'assetto istituzionale un valore partecipe di quel momento fondativo ma non ci fu solo questo De Gasperi
Fu l'europeo dell'articolo trentotto quell'articolo che non
Praticamente non arrivò mai ad operare
Ma che era lo strumento è il simbolo dell'Europa politica che da parte sua come da parte di altri dei pochi fa
Padri fondatori appariva sin da allora essenziale per rimuovere
Gli esclusi invisibili delle sovranità nazionali alle quali appunto i padri fondatori attribuivano il male delle due guerre mondiali che avevano insanguinato il mondo
E su quell'articolo trentotto si giocò una grande partita
Perché c'era in esso la fondazione di una legittimità politica europea e non soltanto di una legittimità tecniche di una
Legittimità economica
L'articolo non passo perché tutta la vicenda della costruzione allora di una comunità politica europea
Rimase al palo davanti all'Assemblea nazionale francese
E quindi il cambino venne intrapreso poi ripreso attraverso il bypass del mercato comune della costruzione attraverso
L'integrazione di mercato di una coscienza comune europea
E di un habitus degli europei a risolvere i loro conflitti attraverso le procedure della vita comune e devo dire
Che il bypass ha avuto successo infatti chi si lamenta del fatto che l'Europa
Non sta più vivendo quel clima emotivamente esaltante dei primi anni
In fondo pretenderebbe che fossimo tutti con la camicia del rossa di garibaldini a cent'anni dall'Unità d'Italia non si può essere garibaldini per tutta la vita
Una volta che a sua Maestà è stata consegnata all'Italia
Tocca sua maestà farla funzionare Garibaldi ha esaurito il suo compito e quindi
Quella missione è stata compiuta nel senso che
La pacificità delle nostre relazioni la indipendenza avvilita della guerra come strumento di soluzione dei
Nostri problemi è un se ha conferito in tutti gli europei ed è un fatto assolutamente straordinario di cui abbiamo ragione di essere orgogliosi e tuttavia qualcosa di incompiuto è rimasto
Ed è
Ciò che stava in quell'articolo trentotto perché
C'è poco da fare ci possiamo
Lamentare quanto vogliamo della scarsa trasparenza dell'Europa della distanza dell'Europa della
Sufficiente democraticità dell'Europa e idee
Per renderla più democratica e per renderla più trasparente la volontà politica all'interno delle istituzioni oggi esistenti non basta
E quindi già il Presidente Fini io non so quante cose hai detto ma quelle che ho sentito
E già hanno toccato una parte essenziale del tema
Se oggi l'Europa avrebbe bisogno di essere meglio di quello che e
Lo è anche per e che non soddisfa abbastanza ragioni di partecipazione democratica e di presenza sufficientemente percepita dai cittadini del suo lavoro
è il tema di quell'articolo trentotto che oggi dopo tutti questi anni dopo il bypass dopo che comunque fatto il bypass e ci abbiamo messo sopra un Parlamento direttamente eletto
Che guardate non è che quando si può lasciare lì
Appeso a un mercato comune un mercato comune non ha bisogno di un Parlamento direttamente eletto dai cittadini se c'è un Parlamento direttamente eletto dai cittadini vuol dire
Che ci dobbiamo costruire qualcosa sopra che va oltre l'economia allora
La stiamo prendendo tenendo conto appunto del dell'assetto al quale comunque siamo arrivati però nel Trattato di Lisbona ci sono delle cose che servono per rendere l'Europa più democrazia
In assenza delle quali l'Europa non riesce ad esserlo quale che sia la volontà politica di stampo europeo e di ispirazione europea che in misura maggiore o minore
Ispira in nostri dirigenti
La sussidiarietà io qui Gianfranco lo ricorda
Non tutti erano d'accordo specie alcuni parlamentari europei nelle ruolo maggiore che abbiamo voluto assicurare ai Parlamenti nazionali
Era giusto per da parte dei parlamentari europei farci notare notare che e si sono rappresentativi dei cittadini europei
E che quindi le loro funzioni non possono essere spartiti con i Parlamenti nazionali e tuttavia preso atto della costruzione che abbiamo fatto crescere nel corso degli anni una costruzione chi è comunitaria ma in qualche modo anche interne statale io
Tutti lo sanno definisco l'Europa l'erba Afrodita più di successo del ventunesimo secolo perché un ibrido
Tra organizzazione comunitaria organizzazione intervista tale in questo ibrido dare più spazio ai Parlamenti nazionali
Da garanzie più forti del rispetto del principio di sussidiarietà
Non era giusto in fondo non è giusto che se io Commissione rispetto il principio di sussidiarietà io sono l'unica abilitata a esprimere le ragioni del rispetto al non rispetto della sussidiarietà
I Parlamenti nazionali hanno come minimo lo stesso titolo
A intervenire quindi a questo fine era giusto farli intervenire creare questa dialettica tre sede comune in sedi nazionali sul punto
Beh a chi tocca legiferare in questa materia annuivo a te
Ma c'è di più
I Parlamenti nazionali nella fase storica attuale sono quelli
Attraverso i quali si raggiunge più facilmente
Ad ogni week-end l'elettorato dei nostri Paesi dico il parlamentare nazionale
Che integra molto bene il parlamentare europeo nello stabilire su questioni europee un rapporto corrente con gli elettori che è fondamentale
E che è in grado di fare soltanto si è reso partecipe in misura adeguata del lavoro che si tratti in sede europea
E inoltre certo quell'idea di iniziativa popolare europea che abbiamo insieme concepito perché la vediamo come uno strumento per formare l'opinione pubblica europea
Far condividere la medesima iniziativa di stampo europeo dai cittadini di un certo numero di Stati
Fassini che i cittadini di questi diversi Stati insieme sia destri no
Accogliere la dimensione europea di un problema che gli assi mila e quindi Annona aspettarsi soltanto soluzioni nazionali
Questo oggi non c'è il poterlo fare contribuisce a rafforzare la democraticità
E poiché rafforzare l'efficienza
La volontà europea si forma con difficoltà e torno qui e poi chiudo a questa questione delle arterie e dell'occlusione insomma se
Il sangue scorre fortissimo probabilmente riesce a superare ecco occlusioni non particolarmente robuste
Sì il sangue non scorre abbastanza forte ebbe ha bisogno di scivolare in vene e arterie molto floride molto
Capaci di e non interrompere il suo corso
Siamo ventisette forse dovremmo essere di più e più che naturale che ci siano delle diversità io trovo profondamente ingiusto che si dica beh
Se foste rimasti quelli che eravate sareste molto più
Omogenei a parte il fatto che nel mondo di domani la piccola Europa originaria avrebbe una voce
Ben più flebile di quella che possono avvenire coloro che rappresentano cinquecento milioni di esseri umani meno della metà
Di quelli delle future maggiori potenze economiche del mondo
Ma a parte questo è un dato di fatto che le divergenze fra di noi
Si manifestano ora nell'ambito dei ventisette ora proprio nell'ambito dei ritiri de de de de dei padri fondatori in fondo la divergenza maggiore
Che abbiamo registrato in questi anni è stata quella sulla vicenda irachena e quella non ha diviso noi dalla Repubblica Ceca o dalla Polonia diviso l'Italia dalla Germania alla Francia dalla Spagna
E di questo perciò dobbiamo essere consapevoli ma
Le dico insomma l'Europa
E se
A delle diversità
Ma questa è la forza dell'Europa e filtrare far convivere diversità da quando
Da prima ancora che venissero fondati di Stati nazionali il punto è fare in modo che attraverso queste diversità tuttavia quando serve si riesca ad arrivare
A delle decisioni comuni a degli indirizzi comuni allora serve
Per rafforzare la nostra voce estera avvenire un unico rappresentante di politica estera serve a vedere un servizio diplomatico comune
Che metta insieme i nazionali quelli della Commissione e quello del Consiglio serve lo sta dimostrando la vicenda di queste settimane
Avere un istituto che pure è stato controverso qual è la Presidenza lunga
Del consiglio europeo si prende a modello l'Ecofin a questo punto rendendosi conto
Che questa Presidenza lunga può essere utile
Serve quanto più si sono allargate le competenze dell'Unione
Allargare la codecisione insomma io mi permetto di far notare
Proprio richiamando il valore di fondo che ebbe quella scelta di De Gasperi di puntare su un'Europa che avesse un Parlamento che partisse da un Parlamento noi oggi consentiamo
Ancora perché il terzo pilastro solo in parte transitato nel primo scusate le parole gergali
Che vogliono dire che sono in parte materie delicate nelle quali sono in gioco diritti e libertà dei cittadini
Sono passate alla disciplina comunitaria e quindi alla codecisione tra Consiglio e Parlamento per la parte residua
Regolazione e con forza legislativa dei nostri diritti e delle nostre libertà sono ancora adottati sia pure all'unanimità dai Consigli dei Ministri
Ora dagli esecutivi cosa che non è consentita nei nostri ordinamenti se c'è una materia sacra
Di decisione parlamentare dalla rivoluzione francese in Lamé i nostri ordinamenti questa è la materia delle libertà
Noi quindi io
Lo fa mi son trovato dal Ministro dell'interno a deliberare in materia di diritti mi guardavo intorno a un tavolo è un tavolo ora enorme
Ma ventisette ministri dell'interno sembrano un Parlamento ma sono una somma di esecutivi
E quindi lì possiamo moltiplicare quanto vogliamo ma sempre esecutivi sono non sono Parlamento non decidono in funzione della rappresentanza popolare di cui si sente direttamente investito un parlamentare europeo e quindi
L'allargamento della sfera della codecisione
E qui e perciò il trasferimento del terzo pilastro non il primo consentito da Lisbona
Riguarda io direi sia l'efficienza sia nella legittimazione democratica delle decisioni che vengono adottate insomma c'è
In questa fase storica in taluni Paesi una certa insofferenza nei confronti dei Parlamenti visti come una perdita di tempo
Rinnega era Emmola nostra civiltà si arrivassimo a condividere una posizione del genere e a ritenere che appunto
In materie delicatissime come sono quelle dei diritti e delle libertà se ne potesse fare a meno come purtroppo per ragioni storiche in parte
Fino ad ora se n'è fatta almeno
In sede europea quindi
Mi fa piacere questa occasione bene
Gianfranco ed io portiamo
I minori un bambino ha nominato da numerosi anni è una delle gravidanze più lunga della storia a Trieste
E vorremmo che sia pure con qualche cambiamento negli anni anche di gravidanza se dura troppo a lungo il bambino nasce diverso da come l'avevi pensato
Però francamente pensiamo che è importante che ci sia vittima anch'io penso che
Ci si arriverà speriamo nell'autunno delle due mila nove
Certo si è che con la ratifica da parte della Svezia degli scorsi giorni ormai venticinque Paesi su ventisette hanno deciso che il Trattato di Lisbona deve entrare in vigore
Insomma Madison avrebbe detto che ce n'è abbastanza per farlo entrare in vigore noi non lo possiamo dire ma gli amici irlandesi e ciechi si diano una regolata non si può
Ignorare una volontà manifestata ormai da venticinque Paesi su ventisette questo sì sarebbe contrario ad ogni regola democratica
Ringrazio il Presidente Amato Russo prego il
Obsoleto Fabbri di prendere la parola
Grazie
La
La crisi finanziaria internazionale e ancor prima quella georgiana
Coincise con la fase finale della presidenza Bush hanno chiamato l'Europa ad assumersi le sue responsabilità
Grazie ad una
Presidenza francese assai attiva
Ed efficace abbiamo potuto assistere alla mediazione europea che ha portato salta il fuoco del Caucaso
Così come alla riunione dell'Eurogruppo a livello di
Capi di Stato e di Governo del dodici ottobre scorso che ha permesso di definire una linea di azione comune per far fronte alla crisi finanziaria
Le crisi di questi Nesi hanno riportato al centro l'Europa
Sia in quanto attore incarnato soprattutto dalla presidenza di turno francese
Sia in quanto Progetto un Progetto tuttavia che lo sappiamo bene sta incontrando grosse difficoltà sul piano istituzionale
Lo stesso Sarkozy ha insistito sul legame fra le crisi suddette la necessità di fare entrare in vigore
Quanto prima il Trattato di Lisbona che toccherebbe l'Europa di strumenti istituzionali più appropriati per rispondere alla crisi analoghe
Con il voto del venti novembre scorso da parte del Parlamento svedese sono saliti a venticinque i Parlamenti che hanno approvato il trattato
A parte l'Irlanda manca ancora l'appello la Repubblica Ceca
Dove il processo di ratifica è stato fino ad ora ha rallentato
Dalla necessità di raccogliere il parere della Corte costituzionale e dai contrasti interni purtroppo di una maggioranza divisa fra
Euroscettici è fautori del processo di integrazione
Si spera tuttavia che il processo di ratifica possa riprendere a dicembre proprio cammino per concludersi nei primi mesi del prossimo anno
Per quanto riguarda l'Irlanda al Consiglio europeo del prossimo undici dicembre
Dovranno essere definiti gli elementi di una soluzione rispetto al referendum di giugno ed una via comune da seguire anche in vista delle scadenze istituzionali del prossimo anno
Non spiccio di tutti è che anche grazie agli sforzi della presidenza di turno e alla pressione congiunta di tutti i partner si riesca a trovare nei tempi più brevi una soluzione
Che non potrà in ogni caso comportare una riapertura del negoziato sul testo
Nel merito si attende che Dublino formuli delle proposte di soluzione
Esse potrebbero consistere nell'adozione di una serie di dichiarazioni interpretative
Volte a rassicurare nella prospettiva di un nuovo referendum l'opinione pubblica irlandese su una serie di punti sensibili ad esempio la neutralità militare la fiscalità relative alle imprese
L'aborto e soprattutto la possibilità di mantenere un proprio commissario
Tutte questioni che secondo le risultanze di uno studio commissionato dal Governo di Dublino
Avrebbero influito sul mio irlandese nel quadro vale la pena sottolinearlo tuttavia di un assai scarsa comprensione delle disposizioni del trattato da parte dell'elettorato irlandese
La tempistica entro cui si era raggiunta una soluzione avrà grande importanza in particolare appare ormai improbabile che il Trattato di Lisbona entri in vigore in tempo utile per le prossime elezioni europee
Se tra quindi alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo sulla base della composizione prevista dai trattati vigenti
Il che è comporterà un numero di membri settecentotrentasei inferiore a quello massimo previsto da Lisbona settecentocinquantuno
L'eventuale successiva entrata in vigore del Trattato di Lisbona non dovrebbe comunque avere effetti sull'Assemblea
Che verrebbe letta quale potrà proseguire le proprie attività fino al due mila quattordici quando potrà trovare applicazione il meccanismo di ripartizione dei seggi previsto dal nuovo Trattato
Maggiori e più sostanziale i problemi si porranno invece per la nomina della nuova Commissione che in teoria dovrebbe entrare in funzione a partire dal primo novembre due mila e nove
In base al Trattato di Nizza che probabilmente sarà ancora in vigore per quella data la nuova Commissione dovrebbe essere composta da un numero inferiore di componenti rispetto a quello dei Paesi membri
Mentre Lisbona prevede almeno fino al due mila quattordici un commissario per Paese
Si delinea in tal modo una situazione assai intricata
L'applicazione del Trattato di Nizza richiede infatti che prima dell'avvio della procedura di nomina che dovrebbe a rigore essere avviato all'indomani delle elezioni europee
Il Consiglio stabilisca prima il numero di membri della Commissione e le modalità di rotazione paritaria fra i membri
Si tratterebbe di un negoziato assai difficile che vedrebbe probabilmente contrapposte due tesi da un lato chi in tutta ad un impatto minimo
Ad esempio una Commissione formata da ventisei membri
Esatto ventisei membri assegnando un'altra importante carica quale l'attuale Alto rappresentante al Paese è rimasto senza commissario
Poi si entrasse in vigore il Trattato di risponda passerebbe del situazione si formalizzerei beh in quanto l'Alto rappresentante diventerebbe commissario relazioni esterne vicepresidente della Commissione
Dall'altro vi è chi ritiene tuttavia come
Credo anche l'attuale presidenza che sia opportuno insistere su una riduzione più consistente
Si tratterebbe in effetti di evidenziare nel quadro di un negoziato che essa da fare il problema che si tratterebbe di evidenziare che il problema della riduzione dei commissari deriva da Nissan
Mentre attraverso Lisbona si potrebbe mantenere un commissario per Paese
Resterebbe il problema di che cosa succederebbe con una Commissione a membri così ridotta
Essa potrebbe restare in carica anche nell'ipotesi di una successiva entrata in vigore del Trattato di Lisbona
In tal caso sarebbe però necessario integrarne il formato in modo da arrivare a ventisette membri ed occorrerebbe poli anche redistribuire le competenze fra i commissari
Anche per evitare i problemi con dei sì a questo scenario e nella prospettiva di un nuovo referendum non più tardi di settembre ottobre sta prendendo piede l'ipotesi di una possibile proroga de facto della Commissione attuale
Oltre alla sua scadenza naturale del trentuno
Ottobre per un tempo limitato inattesa dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona
L'attività della Commissione in carica dovrebbe naturalmente restare limitata ai soli affari correnti onde evitare che gli atti da essa adottati possano essere impugnati
Al di là di Lisbona e delle incognite che pesano su tale trattato l'esito di una eventuale secondo referendum irlandese non è affatto scontato
Continua a porsi in tutta la sua urgenza la questione del Governo dell'Europa
Vi è un vuoto che deve essere colmato soprattutto in un momento così difficile come quello attuale e in cui come è stato sottolineato dal presidente Fini vi è una forte domanda di euro
Ed è significativo che in assenza del Trattato si faccia ricorso sul piano
Istituzionale a formule nuove
Destinate probabilmente ad incidere sull'equilibrio e sul funzionamento futuro delle istituzioni
Significativo è formato utilizzato per il vertice di Parigi sulla crisi economica che ha riunito per la prima volta i Capi di Stato e di governo dei quindici Paesi aderenti all'Eurogruppo
Assieme al premier britannico tra i vertici della Commissione e la Banca centrale europea
Alla luce del successo dell'iniziativa che ha permesso di adottare un piano di azione concertata dei Paesi della zona euro qui della zona euro
Poi recepito dal successivo Consiglio europeo Sarkozy ha evocato la necessità di riunire nuovamente l'Eurogruppo in tempo di crisi a livello di Capi di Stato e di Governo
Dà lettura aste il Presidente francese anzi filtrata l'ipotesi di istituire a questo livello una presidenza stabile dell'Eurogruppo
Poiché in base ai trattati attuale l'Eurogruppo che finora ha funzionato a livello di Ministri dell'economia ha un ruolo solo informale non vi sarebbero ostacoli in via di principio ad una formalizzazione del formato proposto dei da Sarkozy
Come già avvenne a suo tempo per lo stesso Consiglio europeo
Il che non significa che una tale innovazione possa andare de plano
Al di là degli aspetti meramente istituzionali e relativi anche al raccordo fra l'azione dei Paesi euro e quella dei restanti Paesi dell'Unione europea
Essa comporta infatti hai delicate questioni di governance economica europea e di eventuale interfaccia politica della Banca centrale europea
Iniziative del presidente francese hanno in ogni caso ha avuto il merito di porre con evidenza la necessità di una forte guida politica dell'Europa
In grado di far fronte efficacemente a crisi intense e strutturali quali appunto quelle presenti
Al di là della capacità di Sarkozy di riempire il vuoto di potere attuale a livello internazionale ed europeo non pochi si sono chiesti che cosa sarebbe successo se la Presidenza fosse stata detenuta da un altro Paese membro
Dotato di minore capacità di iniziativa se non apertamente euroscettico
Senza elaborare su tale scenario non vi sono dubbi che questa crisi ha dimostrato una volta di più
La necessità di fare entrare in vigore quanto prima il Trattato di Lisbona che prevede appunto una presidenza stabile del Consiglio europeo
Evidente inoltre che in assenza dell'altra del Trattato la necessità di meccanismi di coordinamento in parte alternativi quali quelli emersi in questo semestre sarebbe destinata a riprendere forza
Su di essi è forse il caso di riflettere in maniera più approfondita cercando di cogliere le tendenze di fondo che li sottendono al di là delle contingenze attuali
Non vi è dubbio che l'Europa che abbiamo visto in azione in questi mesi abbia un carattere fortemente intergovernativo
Sebbene la presidenza francese si sia premurata di associare la Commissione le altre istituzioni comunitaria in ogni passaggio
è evidente che l'impulso politico decisivo si è coagulato attorno all'iniziativa della Presidenza
Decisivo è stato il coordinamento fra capitali o per essere più onesti tra alcune di esse
Certo non si è trattato più del vecchio asse franco-tedesco ma è stata in ogni caso necessaria una forte convergenza di volontà tra un certo numero di Stati membri non solo grande
Ed è assai significativo che a queste fase soprattutto per far fronte alla crisi finanziaria abbia contribuito anche il Regno Unito
Da questo punto di vista non si può non rilevare il ruolo minore almeno in termini propositivi che in questo contesto ha svolto la Commissione europea un tempo autentico motore dell'integrazione
Si conferma in parte una tendenza in atto già da tempo
Adesso ha forse contribuito allo stile di conduzione applicato dal presidente Barroso da sempre favorevole ad un ruolo meno invasivo della produzione legislativa comunitaria
In un'ottica liberale e di sussidiarietà legiferare meno legiferare meglio
D'altra parte la Commissione è stata negli ultimi anni condizionata non solo dal crescente ruolo propulsivo dei Governi
Ma anche dalla crescita del ruolo di collegi ispiratore del Parlamento europeo a cui si aggiungerà in prospettiva un ruolo crescente anche dei Parlamenti nazionali
Tutti i fenomeni che hanno sensibilmente rosso gli spazi dell'esecutivo comunitario
Si tratta di una riduzione degli spazi di manovra che comporta tra l'altro anche una minore leggibilità politica dell'azione della Commissione da parte dei cittadini
Che non la so c'erano più ad alcun grande Progetto come fu il lancio del mercato unico ma sempre più ad un ruolo burocratico di severo censore dei Governi nazionali
Sia rispetto ai vincoli finanziari fissati da Maastricht che rispetto alle violazioni del diritto comunitario
Pensiamo anche ad un aspetto quale la riduzione del numero dei Commissari fino a poco tempo fa sostenuta come strumento per rendere più efficace l'Esecutivo commissario decibel coltivo comunitario
Ebbene anche all'interno dello stesso Collegio dei commissari Vietti si interroga sull'opportunità di un ripensamento su tale questione
Per preservare il ruolo di comunicatori di Bruxelles e rispetto al Paese di origine che hanno i singoli commissari nazionali
Sia chiaro
La Commissione conserva un potere notevole centrale sia in termini di iniziativa politica sia in termini di traduzione gestionali degli input provenienti dal Consiglio europeo
Come dimostra la vicenda del pacchetto clima-energia attualmente in discussione
Allo stesso tempo non si può non vedere attraverso le vicende degli ultimi anni un cambio di paradigma rispetto a quello tradizionalmente predicato dall'approccio funziona lista in cui centrale il ruolo della Commissione
Per cui paradossalmente l'importanza del Trattato di Lisbona in quanto appunto di equilibrio fra le varie esigenze
Introduce nuove figure come il presidente stabile del Consiglio europeo e l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri la politica di sicurezza
Che rappresentano sotto molti punti di vista un rafforzamento
Della componente intergovernativo ma presente anche il ruolo della Commissione quale detentrice esclusiva del potere di iniziativa che viene esteso anche allo spazio di libertà sicurezza e di giustizia e ne rafforza il ruolo di guardiana dei trattati
Naturalmente questo ruolo va difeso
Se è giusto non fare degli assetti istituzionali attuali dei doppi è importante riconoscere quali quanto bene gli schemi delineati a Roma nel cinquantasette hanno portato all'Europa e ad un Paese come l'Italia
E in fondo all'interno dell'assetto istituzionale di Lisbona di anche la possibilità di rafforzare tale ruolo
Da questo punto di vista e c'è chi ha osservato come dell'attuale contesto
Un modo per rilanciare la Commissione possa consistere in una sua Pina politici stazione attraverso una tendenziale elezione del suo Presidente
Si tratta di uno schema senza dubbio suggestivo anche se forse prematuro immaginiamo tuttavia che prima delle elezioni europee i principali partiti politici europei indichino qual è il loro candidato
Sebbene il complesso meccanismo di nomina del presidente dei commissari riservi un ruolo ancora preminente Governi
è evidente che una forte legittimazione popolare di un candidato
Di conferirebbe una forza politica assai maggiore sia nella scelta dei commissari sia nella conduzione delle politiche e nell'esercizio del potere di iniziativa
Vi è anche un'altra possibilità quella di far coincidere a termine la figura del Presidente dalla Commissione con quella del nuovo Presidente del Consiglio europeo
Si tratta di un'Unione personale che seppure non prevista non è nemmeno vietato dai trattati
La titolarità di una delle due cariche non costituisce infatti il titolo di incompatibilità per l'altra grazie all'apposito compromesso che venne elaborato in convenzione
è evidente il forte significato politico che avrebbe un approccio simile
Il doppio Presidente avrebbe infatti il potere di impulso sui lavori del Consiglio e al contempo la disponibilità della forte macchina della Commissione
Per concludere vorrei dire qualcosa sulle cosiddette geometrie variabili io cerchi concentrici come dir si voglia
Un approccio che potremmo definire di rafforzamento dell'Europa dentro l'Europa
è uno schema questo che potrebbe rendersi necessario in futuro soprattutto nella malaugurata ipotesi che il Trattato di Lisbona non venisse ratificato e che si dovesse continuare con Nissan
L'idea è che all'interno dell'assetto istituzionale esistente vi possano essere delle avanguardie in grado di avanzare su singoli temi
Si tratta di atti architetture certo non facili da realizzare ma che rappresentano comunque delle prospettive di rilievo specie nell'ipotesi di una prosecuzione dell'in tasse istituzionale
Una lezione che si può trarre dagli avvenimenti recenti echi progressi concreti progetti di cui tanto si parla per ribattezzare l'immagine dell'Europa di fronte ai nostri cittadini
Possono essere realizzati e solo attraverso una forte volontà politica e non necessariamente da parte di tutti
In questo contesto
Forse non ha più senso nutrire un timore pregiudiziale rispetto a coalizioni di volonterosi che desiderino andare avanti su questo o quell'argomento
E ciò pur essendo consapevoli delle difficoltà obiettive che potrebbero discendere da architetture differenziate
E dovendoci soprattutto preoccupare di mantenere una coerenza essenziale e funzionale dello spazio economico e giuridico unito
Prego dottor Polli di prendere la parola
Grazie Presidente Andreotti
Credo che
Se do io una un giornalista un osservatore
Della politica e quindi
Anche dei comportamenti dell'opinione pubblica credo che questo invito che che mi onora della Fondazione De Gasperi
Sia rivolto appunto
A chi può
Sottolineare certi aspetti della rapporto della difficoltà anche di rapporto tra le opinioni pubbliche e
L'idea stessa di Europa nella fase che stiamo attraversando
E
Partendo
Da quello che
Ha detto con tanta chiarezza il Presidente Amato nella sua introduzione cioè le l'esigenza
Di
Un'ingegneria istituzionale che evidentemente non sostituisca ma integri le necessarie soluzioni politiche ai problemi dell'Europa in un equilibrio
Che via via si rinnova
Io penso che si possa dire ed è stato detto molto bene stamane che il Trattato di Lisbona
Sia pure
Tra vari compromessi accorgimenti attraverso un percorso tortuoso anche quel lavoro certosino di diciamo legare pezzi dei trattati precedenti in modo tale da dare l'idea
Di una novità che non rompa però la continuità istituzionale dell'Europa che trattato rappresenti nelle condizioni date una cornice istituzionale
Necessarie per l'Europa in grado di farla progredire ora non sappiamo non so se i grandi europeisti del passato i fondatori per cominciare da Alcide De Gasperi che
Presidente Amato ricordato così bene poco fa non so se grandi ero piste passato sarebbero soddisfatti dell'Europa come oggi ma penso che comunque resterebbero colpiti
Dagli impressionanti passi avanti che sono stati compiuti nel corso degli anni impressionanti e non ci riferiamo soltanto alla alla moneta unica naturalmente ma in definitiva anche sul terreno istituzionale
Dove
I progressi sono meno appariscenti e sono sempre stati così perché i processi politici devono fare poco una sorta di navetta tra la dimensione
Governativa intergovernativa e la dimensione più propriamente comunitaria quelli perito che ricordava ancora ma attorno al questo questo star Mauro dita europeo
Che
Naturalmente va sempre compreso in questa sua complesse senza e questo non solo è faticoso
Ma e anche suscettibile di trasmettere dei messaggi alle volte troppo semplificati
A volte anche sbagliati o controversi alle opinioni pubbliche
Ora è chiaro che un'idea profonda di democrazia europea sovranazionale non è stata ancora definita o meglio non è ancora compiuta
E non è quindi percepita come tale in tutte le sue implicazioni e i suoi immessi istituzionali cioè un'impressione diffusa che esista un una differenza un gatto fra il desiderio di Europa che c'è nelle opinioni pubbliche
Alle volte persino più di quanto sia prevedibile
E la realtà di una democrazia europea ancora insoddisfacente e debole è stato ricordato anche da Presidente della Camera nella sua introduzione
Quindi una democrazia europea poco reattiva di fronte alle grandi sfide ora i sondaggi di opinione ci dicono
Che quasi sempre i cittadini europei non soltanto gli italiani noi abbiamo una tradizione di europeismo molto netta molto
Molto evidente ma anche di altri Paesi stelo pay quando sono poste di fronte a una domanda secca
Tendono a dimostrarsi più fiduciosi nell'Unione europea piuttosto che nelle politiche degli Stati nazionali tuttavia è evidente che si penso no a un'unione pienamente realizzata poi unione ideale
Che e quindi già efficace e sperimentate nei suoi meccanismi istituzionali come sarà fra qualche anno
Nel frattempo abbiamo un'unione i inadeguata naturalmente unione un po'a metà del suo del suo processo faticosamente costruita e quindi necessariamente un'unione di
Di scarso appeal
Così accade che in attesa di avere l'Europa dei sogni d'Europa ideale i cittadini europei esprimano sfiducia disinteresse anche diffidenza verso l'Europa che via via si tenta di costruire
è un po'come stesse cassero il ramo su qui sono seduti vorrebbero una Europa migliore ma intanto si sfogano quando hanno la possibilità di farlo con l'arma del voto
Contro quella che c'è che diventa un po'il simbolo di tante frustrazioni magari frustrazione che investono le politiche nazionali
Era il ed è stato già ricordato il il trattato costituzionale che è stato fermato dei referendum di Francia Olanda e naturalmente lo vediamo adesso con lo stesso Trattato di Lisbona benché sia stato decostituzionalizzare atto come si dice
Dopo questo lungo negoziato
Dopo che sono stati pagate dei prezzi I Governi nazionali
Ma sono stati anche rafforzati i Parlamenti nazionali che che è stato detto essere molto positivo ma anche esso sapendo avuto delle difficoltà essere accettato dalla pubblica opinione ed è stato ricordato il referendum
Irlanda ESA
Naturalmente
è importante che l'Italia in questo insieme la grande maggioranza dei Paesi europei lo abbia ratificato importante come ricordava stamane prima Gianfranco Fini che sia stato approvato all'unanimità nonostante le riserve
Della lega Nord che però non si sono espresse non voto dissonante
E aggiungo io meno male anche che il Governo di Bra unanime in Inghilterra scelto la via della ratifica parlamentare altrimenti avremo rischiato di avere
Un un un referendum inglese
Di difficile previsione quanto al risultato
Io la mia impressione è che
Benché il Trattato offra gli strumenti istituzionali per procedere con gradualità
Pressione che l'Europa abbia bisogno di trasmettere a se stessa alla sua per alle sue opinioni pubbliche resto del mondo un'immagine netta salda immediata un'immagine quindi molto politica
Capace di incarnare una visione comune stamane presenta cava diceva un'idea forte
Beh penso che sia giusto questo era secondo me è tanto più giusto nel momento in cui
La crisi finanziaria ed economica
Travolge un po'tutte le certezze e modifica nel profondo equilibri consolidati modifiche anche il rapporto
Tra governati e governanti non c'è dubbio
E sotto questo aspetto questa crisi che investe l'Europa
Come il resto del mondo rappresenta un rischio serio io credo per la costruzione europea ma
Tuttavia costituisce al tempo stesso una straordinaria opportunità per compiere un balzo in avanti di tipo politico
è l'opportunità di individuare proprio nell'emergenza questa missione europea che quindi ha naturalmente anche gli uomini che la possono incarnare interpretare
Questa è la copertina di Time è uscito l'altro giorno va rivista americana che dice sfida la sfida per l'Europa io ora che il vecchio continente che scada la sua conchiglia e se la veda con il nuovo mondo
Non è una copertina originalissima saltate fatte in passato anche cose di questo genere però è interessante che in questo momento
Da questa rivista americana ci venga un po'la spinta
Ad affrontare che cosa non tanto i temi istituzionali che non vengono trattati
In questi articoli quanto un po'il ruolo dell'Europa nel mondo
Che
Evidentemente eh strettamente connesso a ruolo politico che e all'immagine che l'Europa qua vuole avere di se stessi e
Ed è interessante che sta analizzando anche
Si dice sostanzialmente
Che gli europei devono stare un pochino attenti a esagerare con la loro passione a critica per il nuovo Presidente Obama perché
E questo è un sentimento in cui gli europea avvolgono un po'la loro speranza che il Presidente nuovo americano solo per loro tutta una serie di problemi
E si dice non è così perché le le per Italia Obama sono un po'
Differenti e soprattutto perché il punto di vista europeo sullo scenario internazionale non non coincide necessariamente con quello americano anzi e vengono citate due dossier significativi
La Russia la Turchia
Che il problema di quale vicinato a vere con Putin nel momento in cui la NATO
Progetta o ha progettato fino a ieri di incunearsi dentro i territori di diretta influenza del Cremlino e i tanti nodi relativi alla
Possibile ingresso della Turchia in Europa
Sembra di capire che ecco gli Stati Uniti Gradisca no meno da questo punto di vista
Un'Europa più capace di svolge un proprio ruolo sulla scena mondiale sì quindi questo ci riporta naturalmente al tema se esiste come può esistere
Una missione europea e di quali leader la possano interpretare e si ritorna inevitabilmente al tema della crisi finanziaria e quindi la strettissima attualità anche ciò che colpisce realmente l'opinione pubblica in questo momento
Nelle ultime settimane abbiamo assistito a una serie di novità piuttosto sorprendenti lei ricordava l'ambasciatore Fabbri poco fa
Sotto l'incalzare degli eventi il Presidente francese Sarkozy il Presidente di turno ha convocato a Parigi un G quattro cioè un incontro dei quattro
Maggiori Paesi europei per affrontare le emergenze più che altro per dare un segnale
Capisco che sia una una riunione anche occasionale che sia un evento molto mediatico
Però sta di fatto che improvvisamente
Agli occhi dell'opinione pubblica l'Europa a due velocità il nucleo diciamo di di un'Europa
Che
Cammina Cocco le sue gambe lavoro ma ristretta che cammina con le sue gambe è ha preso forma sia pure in questo modo può estemporaneo
è accaduto in poche ore abbiamo avuto l'Eurogruppo
In cui si è visto che
è stato esteso la Gran Bretagna abbiamo visto che Brown si è rivelato un alleato
Di rilievo della Francia e anche questo non è un punto da trascurare il ridisegno degli equilibri terzo punto forse più interessante l'ha ricordato
Prima ambasciate Fabbri l'idea di trasformare l'idea francese a sommare l'Eurogruppo in un'istanza di governo al massimo livello politico mantenendo lui stesso sarà così la
Presidenza ma Presidenza lunga
Rompendo il principio di rotazione
E giustificandolo con quello che ricordava prima anche il Presidente della Camera cioè che il
Il nuovo presidente di turno dell'Unione è
Rappresentante la Repubblica Ceca è un Paese che non ha ratificato il trattato e che non aderisce all'euro
Insomma come se Sarkozy volesse anticipare
Rendendole anzi più più radicali immediate lo spirito di alcune delle riforme contenente contenute nel Trattato di Lisbona
E voi ne mandare un messaggio preciso all'opinione pubblica europea su questi punti torbiere pubblica che non ancora evidentemente capito la portata delle riforme che il trattato quando entrerà in vigore gradualmente in metterà nella nell'assetto istituzionale d'Europa
Possono essere anticipate rese diciamo più percepibili attraverso il dinamismo e l'iniziativa politica di un leader europeo che vuole evidentemente svolgere
Parlare a nome dell'Europa tutta
Ora
Questo naturalmente tanto più importante
Alla vigilia di elezioni del Parlamento europeo che sono state stamane ricordate e che io aggiungo sarebbe un danno gravissimo se venissero proposte
All'elettorato ancora in un'ottica nazionale domestica tale perché io credo che la crisi ma se
In primavera dovessimo discutere ancora se le elezioni possono rafforzare Berlusconi o danneggiare Veltroni o viceversa
O se ma rimettere in pista la sinistra radicale sarebbe io credo veramente una un'occasione persa quando invece mai come adesso
Credo che si debba votare per il Parlamento europea con l'idea di rafforzarlo seriamente in vista dell'entrata in vigore del Trattato e quindi sul tematiche completamente nuove e uscendo da quale dimensione provinciale che
Spesso ci
Ci ha profondamente danneggiato
Quella duramente bisogna anche dire che questo queste iniziative Sarkozy sono state prese alla sua maniera Armenia anche molto irruente senza consultazioni preventive
E bisogna notare che qui lo ricordava bene il il Presidente Amato prima che le i dissensi dissidi in Europa non sono soltanto dovuti all'allargamento I ventisette ma
Riguardano anche il nucleo originario nucleo forte
E l'abbiamo visto proprio del caso delle iniziative di Sal così di queste settimane perché sola la coperta sia un po'strappata visto che
Che la Germania della signora Merkel non lo ha non lo ha seguito
Quindi lo storico asse franco tedesco
Si è
In questa occasione non si è certo manifestato c'è stato anzi una
Una un dissenso e la Germania che è custode dell'ortodossia europeista questa volta sì e un po'presa da parte di chi frena mentre
La Francia era sembrata prendere questo ruolo di punta no verso un una più forte integrazione
Che
E quello che e abbiamo abbiamo detto fino adesso
Quattro metri c'è un dissidio più profondo sul ruolo dalla Banca centrale
Sul ruolo anche dello Stato nel di fronte alla crisi finanziaria ed economica c'è sicuramente questo nuovo nazionalismo incarnato da Sarkozy anche qui massimalismo che è in grado di parlare alle opinioni pubbliche quanto meno all'opinione pubblica francese
E quindi anche qui ve Scip possiamo vedere un tentativo di superare la difficoltà di spiegare l'Europa al popolo se è così la spiega a modo suo
E comunque emergono due visioni differenti tra Francia Germania tra due storici alleati vedremo quello che co quello che accadrà
Certo io credo che
Il
Le l'opinione pubblica può essere distratta rispetto i problemi istituzionali dei proprio perché non li capisce perché tanti motivi ma non è affatto distratta rispetto a quello che
I Governi
Fanno
Anche diciamo in un quadro
Di concertazione europea rispetto alla crisi economica e finanziaria quindi oggi questo in questo momento io credo che la crisi economica diventi proprio lo spartiacque
Per capire se si può rilanciare conosce anche sul piano del rapporto l'opinione pubblica un'idea di Europa
Lo ha detto bene
I suoi interventi dedicati a questi temi il Presidente della Repubblica
Lo ha detto dopo il referendum irlandese
Referendum che non deve frenare l'Europa come ricordava prima Presidente Amato
Inevitabilmente visto che la grandissima maggioranza i pesi d'Europa europee va è andata per avanti con la ratifica
Ma diceva Giorgio Napolitano quel voto ha drammaticamente posto il problema
Della partecipazione e del consenso dei cittadini al processo europeo e quindi il rapporto fra governati e governanti
E questo
è il punto decisivo
Riuscire a parlare un linguaggio europeo perché troppe volte la polemica contro le inefficienze dell'Europa la pur contro la burocrazia di Bruxelles
Anche contro certe autentiche incongruenze delle norme comunitarie sono servite per coprire le debolezze dei Governi nazionali e quindi sia accentuato quel senso di distacco che sentono i cittadini spesso rispetto
All'Unione
Il Trattato di Lisbona e concludo può aiutare a superare questi problemi sempre che lo si interpreti correttamente su tutto lo si sappia spiegare correttamente
Ma io credo sarà la crisi economica eccome di europee risponderanno alla crisi economica a decidere il futuro anche politico e istituzionale dell'Europa
Grazie
Grazie Presidente Andreotti
Io cercherò di fare una sintetica lettura critica del
Del Trattato di Lisbona voglio dire della parte istituzionale
Trattato di Lisbona che mi pare che sia il tema del dibattito
Gli aspetti positivi di questo Trattato sono stati evocati nei precedenti interventi
Indubbiamente molto positivo l'estensione a
Al del voto a maggioranza per la quasi totalità delle
Decisioni che verranno prese in sede comunitaria è
L'affare la parallela codecisione legislativa con il Parlamento europeo
E
Naturalmente tra i progressi io citerei i passi positivi citerei anche
L'introduzione del criterio della popolazione
Nelle votazioni a maggioranza cioè
è una cosa formale nel senso che
Il gli Stati membri più popolati pesavano già di più nelle votazioni ma avere introdotto il criterio della popolazione in aggiunta
A quello degli Stati membri e un passo avanti nel senso della integrazione europea per la validità delle decisioni che ci vorrà
Il sessantacinque per cento
Del i lotti dovranno rappresentare il sessantacinque per cento della popolazione
L'elemento che balza più evidenti
Alla da un'analisi del trattato e l'aumento dei poteri del Parlamento europeo
Codecisione legislativa
Poteri politici per la designazione del Presidente e dei membri della Commissione
Tutti i poteri di bilancio
Totale
Il caso all'esempio del Parlamento europeo illustra nel modo più evidente il carattere evolutivo del processo comunitario
Perché il Parlamento europeo nei trattati originari non aveva nessuno di questi poteri
Ricordo che la prima volta in cui gli è stato riconosciuto un piccolo potere di bilancio è stato nel settanta
Avendo accertato che le spese dette non obbligatori e rappresentavano soltanto il cinque per cento del bilancio della comunità voglio dire ricordare questo serve a misurare mi pare lo lo sottolineava folli poco fa di immensi progressi che sono stati fatti
In questi anni naturalmente una fase decisiva una svolta decisiva è stata la
La l'elezione diretta del Parlamento europeo decisa al Consiglio europeo di Roma del settantacinque
La prima elezione avvenuta nel settantanove
Alla fine del settantanove il Parlamento ha voluto il primo gesto di sfida politica alla Commissione ed al Consiglio bocciando
Il bilancio del mille novecento ottanta anche questo aiuta a ricostruire come si è fatta la la la la storia dalla comunità poi abbiamo
Il passaggio del dell'atto unico
Del mille novecentottantasette con l'atto unico la codecisione legislativa non è stata realizzata
Il Presidente Andreotti
A a Sky ascritto a processo verbale la riserva dell'Italia sul fatto che non si fosse arrivati alla codecisione legislativa nell'ambito del dell'atto unico ma
Con l'atto unico fu creata la cosiddetta procedura di cooperazione tra Consiglio e Parlamento
Che dico subito non ha dato grandi risultati pratici ma che
Costituisce a mio giudizio la matrice
Del
Potere di dico decisione legislativa che si realizzerà con
Il trattato con il Trattato di Lisbona
Insomma questo ripeto serve per
Ricostruire come passo dopo passo si è creata si sono create le istituzioni anche sul piano istituzionale le le istituzioni europee
Naturalmente
Il triangolo istituzionale triangolo
C'è il Consiglio
Nel Trattato di Lisbona c'è la la presidenza stabile c'è l'Alto rappresentante per la politica estera che diventa anche vicepresidente della Commissione
A mio giudizio questo doppio incarico dell'Alto rappresentante di essere
Presidente
Di un Consiglio dei ministri quello delle relazioni internazionali e il vicepresidente della Commissione e
Forse l'apertura più significativa sul futuro delle istituzioni europee
Non sarà un compito facile ma è
Probabilmente
Il segno di una aspirazione a passare da un esecutivo
Dice farlo
Consiglio Commissione addurre esecutivo unitario
Bisogna registrarlo e
Tenerlo presente sì se possa aprire una brevissima parentesi
Nel due mila c'è stata è stato forse l'anno nel quale
Si è approfondito di più questo tema del futuro assetto
E poi istituzionale della della dell'Unione
Ricordo che più Hubert Védrine
Che Stato Ministro degli esteri francese anche il Ministro per gli affari europei pose brutalmente il quesito
Che ruolo
Per i capi di governo nazionali
In una federazione compresi dente e Parlamento eletti a suffragio universale
è un quesito che conserva la sua validità
Io ho lasciato Fischer
Rispondeva in qualche modo che
L'Europa integrata
Sarebbe vissuta sul compromesso istituzionale
E una divisione di sovranità fra gli Stati nazionali e la Federazione
Se posso citare
Presidente Amato
Nello stesso contesto
Se c'è un'osservazione che considero estremamente valida
Sostenendo ricordando che
L'Unione si era
Costruita
Attraverso organismi comunitari nei quali gli Stati membri presenti
Non avevano l'impressione che si imponesse loro un potere superiore
Cioè
Tra
Tra l'enunciazione brutale di Védrine e la l'osservazione di di Giuliano Amato c'è
Diciamo da riflettere terra
Immaginare o cercare di anticipare quello che sarà il futuro a mio giudizio solo col tempo si vedrà
Che invidia sia servizi sia prenderanno le istituzioni su questo piano ma il quesito da porre sì oggi e se le
Disposizioni del Trattato di Lisbona in questa prospettiva io alla quale alla quale ho accennato
Vanno nel giusto senso o meno questa è la mia lettura critica
E io direi che per il Parlamento non vi è dubbio che il rafforzamento dei poteri del Parlamento vanta certamente nella giusta direzione di quello che potrà essere il futuro dell'Unione europea
Per quanto riguarda la presidenza stabile del Consiglio
Dirò che dalla presidenza stabile
è una cosa positiva in sé
Io operò una riserva sul principio che il presidente stabile non debba essere
Un uomo politico in carica
E e previsto che
Può essere evidentemente sarà una è imminente personalità ma che non esercita Peppe funzioni politiche
Presenti
Vorrei
Citare due esempi che mi portano a essere
Prego preoccupato direi su questa prospettiva
Consiglio europeo di Roma del primo due dicembre settantacinque
Quando venne presa la decisione per l'elezione diretta del Parlamento europeo furono
Una giornata intera di dibattiti
Molto duri molto serrati e
Wilson né Callaghan
Avevano
Degli invalidi argomenti per sostenere che i tempi non erano maturi per l'elezione diretta del Parlamento europeo
Il mio dubbio è che se
A presiedere quel Consiglio europeo
Non fosse stato
Un Capo di Governo in carica si trattava di Aldo Moro
Si sarebbe giunti a una decisione nel settantacinque sull'elezione diretta al Parlamento europeo
L'altro esempio che posso citare
è
Quello del
Mi Milano mille novecentottantacinque presentandolo tesi ricorderà immagino che anche a ma
Presenta Amato se lo ricordi
Per imporre alla signora Thatcher
Culinari decisione a maggioranza per la convocazione della prima Conferenza intergovernativa dopo il Trattato di Roma del cinquantasette
Io
Dubito
Che un Presidente stabile del Consiglio europeo
Senza radici politiche
E
Diciamo in quel momento avrebbe potuto farlo come poterono farlo Craxi Andreotti
Al al Consiglio europeo di Milano
Ripeto
Mentre riconosco il valore in sé della della della presidenza stabile
E nel nel nel contesto nel nel quale siamo
Per me è ancora è ancora un'incognita naturalmente
L'Unione europea
A tante risorse ha una struttura frastagliata abbiamo visto anche
In in in queste ultime settimane in questi ultimi mesi
La la che abbiamo riscoperto l'Eurogruppo che l'Eurogruppo ha una
Una una presidenza stabile tra l'altro un Primo Ministro
Cioè vi sono delle possibilità nella pratica di compensare cioè di tener presente quella che è l'esigenza della
Stabilita
Della direzione politica insieme con altre preoccupazioni
Che probabilmente non
Non sono infondate l'ultimo lato del triangolo
Riguardo alla la Commissione la Commissione europea
La Commissione ha esteso enormemente
I campi di di della sua attività in funzione della
Della
Dell'est dell'estensione dei dei dei delle materie che sono entrate nel
Nel nel nel Trattato
E
Il vuoto di
Di fiducia di investitura del Parlamento europeo e contribuisce a dare urna una un profilo politico alla Commissione
Ma
Il punto negativo che io vedo è stato già
Accennato prima Fabbri mi abbia fatto espresso riferimento e
Nella composizione nella via che gli Stati membri hanno seguito nella
Per la composizione della Commissione abbandonando
Quella terra
La base
Del trattato
Per i trattati istitutivi che riconosce e vanno
Hai Paesi più grandi più popolosi due Conte due Appedu estati due commissari e
Commissario il più piccoli cioè
Noi step col Trattato di Lisbona ma già prima
Nel momento in cui
La popolazione entra come criterio anche nelle votazioni del Consiglio
Per quanto riguarda invece la composizione della Commissione è un criterio che viene abbandonato a mio giudizio
Insomma c'è qualcosa che non funziona in questa in questa
In questa struttura abbiamo sentito che per me la superare la
La difficoltà le difficoltà irlandesi
Per si formula l'ipotesi di
Abbandonare il concetto della a rotazione paritaria e che allora il problema si sposterà
Su come dovrà strutturarsi la Commissione al suo interno attraverso gruppi di commissari vicepresidenti eccetera
Concludo
Presidente
Anzi per
Diciamo sintetizzare ancora di più nella la la mia la mia lettura critica io vedo nella parla parte istituzionale nel Trattato di Lisbona
Un rafforzamento dei poteri e del ruolo del Parlamento europeo che dovrà però attrezzarsi per esercitare con efficacia
La codecisione legislativa norme non sarà una piccola impresa per il Parlamento adeguarsi a questo punto
Nelle delle modifiche delle strutture del del Consiglio a mio giudizio a mio giudizio mi pare evidente dovranno essere sperimentate e adattate alla realtà politica dell'Unione
Per o qualche incertezza sul futuro ruolo della Commissione
Per via della sua composizione anche se
La Commissione avrà il sostegno politico del
Del Parlamento europeo al di là di questi timori
Io credo che
Abbiamo la certezza
Dell'indispensabilità dell'Unione europea
Per i nostri cittadini e nel mondo questo elemento lo è stato presente in tutti gli interventi che sono
Che vi sono stati intorno a questo tavolo e del resto basti pensare
Come
In queste ultime settimane come è stata percepita la presenza del dell'Unione europea
Con la crisi economica globale sono scomparsi avete più sentito critiche all'euro cioè
Euroscetticismo si è dissolto e perché è una è è qualche cosa che è scomparso dalla anche dal dalla dall'essi co
Dalle sito politico
Io credo che
Si possa guardare con fiducia all'Unione
Anche per la spinta dinamica
Di tutto quello che
è stato realizzato finora e questo che credo che nei momenti di fichi difficoltà ci aiuterà ancora di più alta ad andare avanti grazie
Largo molto l'ambasciatore che ha la mia
E proseguiamo senza intervallo per ragioni
Forse non logiche ma
Positive
Al dottor Saccomanni il problema della banca
Questo
No questo
Inoltre c'è la libertà
Esaminato
Avvenga
Rassegna va bene l'argomento
Senza
Alcuna
Continui ove il nostro lavoro
Scusa di questo stacca nuovismo ma essendo molti iscritti dobbiamo fare i corsi
Allora pregherei il dottor Saccomanni per la proroga
La ringrazio molto il presidente Andreotti la fedele alla Fondazione Alcide De Gasperi per per questo invito
E anche per la scelta del tema perché io credo che
Come è stato già ricordato da altre intervenienti la la crisi economica e finanziaria globale
A
Ha riproposto in maniera molto urgente il problema del ruolo dell'Europa come
Come global player eccome attore globale sulla scena apolitica economica e e finanziaria
Io diciamo
Come banchiere centrale naturalmente affrontò il tema della sessione che che stiamo adesso animando e cioè quella
Di quale politica economica al comune per l'Europa dopo la creazione della moneta unica con una diciamo una visione un po'parziale
Certamente
La la moneta unica come è stato anche ricordato l'ambasciatore che è la mia ha avuto
Un ruolo importante nel della situazione che abbiamo vissuto in questi in questi ultimi diciotto mesi
E credo che l'Europa sia oggi vista dall'opinione pubblica come un uno scudo importante per la per la stabilità economica e finanziaria nel senso che seri
Se l'Europa non è in grado certamente di prevenire
Ormai impedire crisi economiche finanziarie di natura globale certamente è stata in grado di mitigare me gli affetti e lei come dire le conseguenze negative
Sui suoi cittadini
Però chiaramente il tema come viene proposto
Il tema ben noto della come dire del quella che il Presidente merito Carlo Azeglio Ciampi
Mio ex capo il Governatore per tanti anni chiamava la Zoppia istituzionale della della della costruzione dell'Europa economica ovvero sia
C'è una una istituzione come la Banca centrale europea che è una istituzione sopranazionale dotata di poteri e quindi di un meccanismi decisionali nei suoi propri
E una politica economica che invece resta essenzialmente intergovernativa dove non c'è un un organo chiamiamo così federale
è ammessa
Che possa in un certo senso farsi interprete diciamo del delle esigenze del sistema piuttosto che
Semplicemente nella ricerca di una di una soluzione di compromesso che sia accettabile appunto alla tipica istanza intergovernativa come come appunto è
Il consiglio Ecofin
Ora io credo che diciamo per vedere come ha funzionato diciamo questo questo governo dell'economia europea parlerò un momento prima di come si è comportata la Banca centrale europea nella sua sfera
Chiamiamola così diciamo sopranazionale eccome
E si è comportata invece la politica economica qua io credo che la Banca centrale europea abbia nel complesso svolto
Adeguatamente il suo il suo mandato
L'obiettivo che essa di favorire la stabilità economica come
Come dire premesse AA e precondizione per realizzare una crescita economica sostenibile io credo sia stata sia stata nel complesso assolta e nel momento in cui sono scoppiate le turbolenze finanziarie la Banca centrale europea è stata credo
Tra le prime banche centrali del mondo a fornire un ampio sostegno di liquidità al sistema economico e finanziario e è stato poi seguito anche da da altre banche centrali
Ha fatto ha svolto questa sua azione mantenendo naturalmente ferma l'attenzione sulla stabilità monetaria sull'inflazione
E per tutto il il due mila il due mila e sette buona parte del due mila otto abbiamo avuto una forte
Pressione
Inflazionistica esterna
Rappresentata da un prezzo del petrolio Incostante in costante aumento fino a dei
Livelli visti soltanto
Ma mai mai visti finora cioè le repliche e probabilmente dovuti in gran parte attenzioni di carattere speculativo
Ecco quindi diciamo l'esigenza di mantenere sotto controllo la dinamica dei prezzi è sempre stata un fattore importante della da parte della della della Banca centrale europea
Quindi ci sono stati
Diciamo nel complesso per chi come me
Ha vissuto gli anni delle grandi turbolenze economiche finanziarie gli impatti delle crisi petrolifere petrolifere del passato
Creavano enormi scompensi nei cambi spingendo i tassi di interesse tra i vari Paesi europei al rialzo ecco tutto questo tipo di crisi che ha hanno ci hanno portato veramente
De Rossi grossi problemi nel negli anni negli anni fino alla creazione della moneta della moneta unica non si sono non si sono verificate
Anche importanti progressi sono stati fatti sul fronte chiamiamole della politica economica
Perché diciamo il Lelli istanza intergovernativa del formata appunto dai dai responsabili dell'economia
A
Al come dire affiancato la la politica monetaria con un impegno forte
Che è rappresentato dal patto di stabilità e di crescita che
Diciamo uno strumento con il quale ci sono
Portate diciamo lei Politiche di Bilancio sotto uno uno scrutinio comunitario con un meccanismo di diciamo di monitoraggio multilaterale
E naturalmente questo ha facilitato le diciamo l'assorbimento di squilibri finanziari da parte da parte di Paesi come l'Italia che avevano
Diciamo una un'eredità di squilibrio della finanza pubblica
Naturalmente diciamoci i temi della politica economica sono diciamo molto ampi e diciamo corriamo il il la cosiddetta strategia di Lisbona non non il per il Trattato di Lisbona ma la strategia
Cioè di politica economica di riforme strutturali che doveva come fu annunciato al momento
Portare all'Europa a diventare diciamo l'area economica più competitiva del mondo quindi con un forte sviluppo delle tecnologie dell'informatica dell'innovazione della ricerca scientifica
E questa agenda diciamo è invece rimasta secondo me un po'un po'carente e quindi io credo che oggi come oggi diciamo Lisbona diciamo si porta
Due importanti i idee dietro uno appunto è il trattato l'altra anche questa dell'agenda
Ora
Io credo che sul fronte invece della crisi
Digestione atto della crisi attuale la gestione che c'è stata da parte da parte dei due bracci della della della del governo dell'economia sia stata
Complessivamente molto efficace cioè è vero che
Che è spesso scetticismo su quello che avviene in Europa però
Secondo me sia la la la Banca centrale europea sia
Il il i Governi e qui che è stato citato più volte il ruolo dell'Eurogruppo io credo che l'Eurogruppo ha svolto un ruolo fondamentale e secondo me
Dovrebbe genera a tenere conto di questo
Ruolo anche da un punto di vista
Diciamo del dell'architettura istituzionale sulla quale io non voglio non voglio adesso soffermarmi perché non è non è di mia competenza ma certamente io credo che di fronte alla crisi
Vi è stata oltre a una azione forte di sostegno come dicevo prima di liquidità c'è stata anche una strategia
Di gestione della stabilità dei sistemi economici e dei sistemi finanziari in tutta Europa diciamo tre pilastri sono stati rapidamente messi in piedi diciamo garantire
La assicurazione sui depositi bancari quindi tranquillizzare il depositante
Sono state prese misure complessivamente diciamo abbastanza armonizzate anche se evidentemente
Ci sono esigenze diverse sul fronte della ricapitalizzazione
Dei del dei sistemi bancari quindi un intervento pubblico a sostegno del capitale delle banche ma mirato diciamo all'obiettivo di stabilita
Finanziaria non certamente a obiettivi di cogestione o di amministrazione straordinaria delle banche
E terzo pilastro c'è stato questo impegno sulla fornitura di garanzie per l'attività diciamo del mercato interbancario che era il mercato che che si è purtroppo bloccato al momento della crisi creando dei grossi problemi
Quindi diciamo su questi tre fronti secondo me ci sono stati dei progressi molto significativi
E c'è adesso mi pare questo è un punto che su cui io non sono un un un esperto ma insomma vedo che si sta formando un'idea di utilizzare il bilancio comunitario
Per una iniziativa di carattere come dire anticiclico cioè si cerca di vedere questo pacchetto
Europeo di cui si sta parlando di centoventi centotrenta miliardi di euro è un un o su un utilizzo del bilancio
Del bilancio comunitario che spesso viene accusato di essere troppo piccolo di essere troppo
Utilizzato soprattutto per il sostegno alla politica agricola o per altre politiche che non sono particolarmente di natura anti congiunturale mentre invece qui si stare esso vedendo
Albania era molto chiara che c'è un consenso da parte dei Paesi europei sia per l'assunzione di misure nazionali di rilancio dell'economia
Coordinate e coerenti quindi utilizzando i margini di manovra
Che sono previsti dal patto di stabilità e di crescita ma anche ripeto questo uso in senso anti congiunturale in senso anticiclico del del bilancio comunitario quindi
Secondo me diciamo
Io credo che la qualcuno molti lo hanno già detto insomma in questo momento c'è stato chiaramente uno aumento della domanda d'Europa lo vediamo non so nelle scelte anche di alcuni Paesi la Danimarca annunciato che vuole entrare nell'Unione nell'Unione monetaria vuole entrare nell'Euro l'Islanda sta
Dopo aver subito una forte crisi sta riconsiderando l'atteggiamento
Nei confronti nei confronti dell'Europa
E anche lo vedo nei Paesi dell'Europa dell'est che francamente anch'io sono sempre stato un convinto assertore dell'allargamento ha però una volta che l'allargamento è stato fatto
Abbiamo dovuto credo tutti noi che abbiamo out contatti colgono comuni constatato che i nostri fratelli dell'est europeo hanno una visione dell'Europa molto diversa da quella che avevamo che avevamo qui noi e cioè
Quando io dicevo bisogna trovare una forma di coordinamento delle politiche economiche eccetera molti amici dell'estero però mi dicevano il coordinamento delle politiche economiche l'abbiamo fatto nel come con e ne abbiamo abbastanza allora
Io trovavo che questo paragone tra l'Europa tra la comunisti Comunità europea l'Unione europea il comico non era proprio molto molto gentile comunque io credo che poi la storia
Si evolve oggi abbiamo appunto tutti i Paesi dell'est europeo che sono diciamo in contatto molto stretto con la Banca Centrale Europea stanno chiedendo diciamo quali sono le condizioni per avere un sostegno economico si vuole che la Banca centrale europea come già faceva la Federal preserva americana subito dopo la Seconda Guerra Mondiale crei una specie di rete di di di linee di credito bilaterali di sostegno che si estenda a tutta l'Europa quindi
Diciamo da questa
Maggiore domanda di Europa soprattutto diciamo attraverso le sue due come dire componenti che si sono messi in luce in questo momento che sono appunto ripeto l'Eurogruppo e la Banca centrale europea possa avvenire
Come dire un un uno stimolo a a riconsiderare forse in con soluzioni
Magari ad hoc i problemi imminenti la crisi e non consente tempi lunghi nell'idea che il Trattato di Lisbona possa essere ratificato soltanto
Diciamo forse rende la seconda metà del del due mila nove un elemento di preoccupazione io credo che
Diciamo ci saranno molte nuove istanze non solo europee ma anche internazionali non dimentichiamo che l'iniziativa
Del dell'Eurogruppo plus quella appunto più volte ricordata sollecitata dal Presidente Sarkozy avuto poi uno sbocco in questa riunione del gruppo dei venti che si è tenuta
A Washington e che se del tutto preliminare per
Per la
Transizione politica che c'è negli Stati Uniti peraltro a
Come dire affermato che esiste un processo importante in cui cui l'Europa sarà può dare un contributo
Essenziale ecco
Io penso che questi sono un po'i temi che si pongono oggi nel dibattito sulla governo dell'economia europea e soprattutto sul ruolo che l'Europa secondo me deve svolgere sulla scena globale
Grazie
è anche vero ematici ai gruppi il chiosco evidente
Martedì anzi esterno che parlando inglese sapete nella traduzione comunque grazie dell'invito a venire qui ringrazio il presidente Andreotti per avermi inviato una lettera
Su questa conferenza
Domani
Certamente parlare della crisi attuali ma
Il tema diverso antico vorrei parlare in modo più ampio che questa al momento giusto appunto
Abbiamo
Una scelta diversi strumenti di politica economica in Europa attualmente
Teoricamente ci sono tre tipi di politica economica la politica monetaria che tratta il prezzo la quantità di denaro
Poi c'è la politica fiscale etiche riguarda i Governi gli Stati il ruolo delle finanze dello Stato nell'economia
E poi un terzo che e una politica di riforma strutturale
Se noi guardiamo alle tre politiche così come si sono svolte la politica internazionale devo dire che la politica monetaria con compimento i nostri leader
Ha avuto molto successo non so che ci sono state alcune discussioni su quello che la governance delle euro negli anni
Ma credo che la crisi attuale ha mostrato proprio la forza della politica monetaria dell'Europa
E vorrei ricordarvi che quello che è accaduto nelle che nei mesi successivi è stato una dei valori svalutazione successivo alla Germania con la col marco
L'Italia probabilmente in modo anche spettacolari andrebbe sballottato nei confronti dell'Euro
E quello che in termini succede che il tasso di interesse sale questo aumenta la crisi questa volta abbiamo una stabilità assoluta
Ma non soltanto nell'Europa dell'est ma anche nel Paese mio originario la Danimarca e poi la Svezia anche hanno sentito che era una cattiva cosa essendo fuori dell'euro
E voglio debbano partecipare nel diminuire il tasso di interesse che per aiutarli ad andar meglio nella crisi di quanto sarebbe stato così dunque apprezzamento alla politica monetario ovviamente ci sono sono possono essere dei problemi di una cosa che vada bene per tutti cioè tutte le decisioni prese dalla Banca centrale europea
Devono poi essere applicate in tutti i Paesi ma ci possono essere delle differenze qui
Comunque vorrei mila perché questo deve essere trattato con iniziative nazionali mediante per settori politici quello fiscale quello strutturale poi
Ora
Per quanto riguarda la politica di bilancio fiscale certamente che ci fu una discussione una percezione diversa nei ventisette Stati membri e sul ruolo della politica
Degli fiscale degli Stati anche in relazione al mercato secondo me e naturalmente possiamo discuterlo
Non è necessario armonizzare la politica fiscale perché io penso che sia una buona cosa avere un sistema in cui la politica monetaria e centralizzata ma la politica fiscale decentrata
E quindi si tiene e viene curata da coloro che sono più vicini alle circostanze locali
Comunque c'è una cosa che deve essere fatta nel contesto di un accordo stretti laiche conto quali pare l'ha fatta l'etica fiscali e quello del patto di crescita e stabilità
Che abbiamo e poi abbiamo detto però il patto di crescita e stabilità limita le possibilità degli stati di intervenire anche quando abbiamo degli shock
Sì certamente lo fanno a questo e perché tutti abbiamo cominciato dall'essere molto vicini alcuno degli estremi
Cioè il meno tre per cento quindi rilevata avrebbe dovuto utilizzare i tempi milioni persi
Realizzare la sua politica fiscale per del bilancio per migliorare la sua situazione deve avere maggiore margine di manovra
Perché qui colorante in particolare
Noi non sappiamo
Quanto ci costa costerà ai Governi il tutto
Ovviamente come potete immaginare c'è una serie di priorità che potremmo avere nella politica di riforma strutturale ma sono veramente poco popolari tra i politici perché non funziona come la politica fiscale e monetaria immediatamente
Non è nemmeno il buono per una politica populista perché ce ne abbiamo molti dei politici che vanno in questo senso
La ragione che le norme impopolare che lavorano allungano più lungo termine se si fa riforma delle pensioni o qualsiasi cosa si agitano alcune persone perché le persone sono normalmente conservatrici
Ma non si hanno i risultati Ruffino par dopo una serie di anni perché necessario del tempo realizzare questo tipo di cose
Ma penso che siano necessarie perché se l'Europa deve crescere se l'Europa deve avere successo
Nella concorrenza globale con l'India la Cina e altri Paesi importanti noi dobbiamo andare in modo saggio controcorrente quando parlo di politica strutturale parliamo di politica del mercato del lavoro di riforme
Di soluzione non da ultimo parliamo delle riforme delle infrastrutture di ammodernamento costante della nostra società
E io penso
Che sia uno scandalo che noi non abbiamo una discussione intensa su quello che sia il quadro
Per una politica strutturale d'Europa perché l'agenda vitelli svolta non parlo del trattato male l'agenda e scade nel due mila dieci e nessuno sta
Discutendo seriamente su quale sarà il quadro dopo il due mila dieci un po'perché non cerchiamo di lanciare questo dibattito a Bruxelles
Ma a livello politico io temo che perderemo questo slancio questo momento proprio per tutte le varie
Cose inventate nel frattempo per concentrarsi su quello che deve essere invece fatto a livello strutturale dopo il due mila dieci assunti alla questione della politica fiscale dato che è diventata di nuovo
Attuale George Bush è stato accusato di essere il più grande sociali visto marxista come
Egli inclusi gli interventi negli Stati Uniti gli organi lo dice ma forse c'è stato un piccolo equivoco ma c'è un punto che ci deve ricordare
Che più una cosa cioè
Una politica irresponsabile fiscale o finanziario degli Stati Uniti è stato una delle cause principali della crisi che abbiamo
C'è stato un eccedenza delle FN antigovernative quando Courchevel venuto nel due mila e subito dopo si è cominciato a spendere da parte del Governo spese pubblica che è stata affatto nel testo tempo
Ha diminuito il gettito fiscale ma questo è stato uno dei deficit
Che ha portato al deficit delle partite correnti e poi se guardiamo il bilancio degli Stati Uniti che sta virtualmente andando verso il zero e il Governo nel sesto tempo non fare risparmi ci si trova in una situazione in cui consuma
Più gli investimenti negli Stati Uniti nella molto superiore al reddito totale significa degli Stati Uniti dovevano andare fuori prendere prestiti cominciato diventare
Dipendente dalla Cina e degli altri Paesi eccedentaria ma anche una politica fiscale di questo tipo
Veramente contraria a quella che è una giusta politica fiscale non si tratta di avere un deficit per un numero sostenibili di anni
Penso di poter parlare di questo in questo Paese perché voi sapete a che cosa porta
E ho visto cifre che indica che il nove per cento di tutto getti conto fiscale raccolto in Italia non è restituito ai cittadini ma è utilizzato per ripagare gli interessi dei vecchi debiti
Ora non è una buona idea aprire dei sedici persistenti e una cattiva politica
Di bilancio perché bisogna se arriva un momento in cui bisogna ripagare e questo e la debolezza del sistema economico anglosassone quindi un sistema
Tiscali di bilancio deve funzionare deve essere mirato deve avere veramente
Una obiettivo per raggiungere la fiducia
Ecco io penso
Che uno dei mali più efficienti di farlo non è necessariamente stanziando del denaro in vari settori della società
Che concrete anche l'aspetto fiscale delle tasse ora il processo per dare del denaro industria strategica o quelle che vogliamo difendere
Questo può portare facilmente al primo passo del protezionismo in realtà
Ma come ho detto io vorrei che i politici dell'amico tempi prendessero sul serio il problema delle riforme strutturali per discutere di quello che faremo nel periodo dal due mila dieci al due mila venti
E anche la governance perché nella processo di Lisbona questa è stata particolarmente debole e peso prende anche qui sto più sul serio nel senso che una serie di elementi della politica di riforma strutturale un numero di elementi che noi riprendiamo nel prossimo quadro di Lisbona tese partisse riparte vie confine dell'Europa
Quindi penso che i Governi hanno un obbligo di consultarsi tra loro in un modo serio
Le misure che prendono per quanto riguarda alcune riforme strutturali ora politica fiscale di bilancio quindi vorrei cercare di concludere dicendo che la politica monetaria mi sembra che funzioni molto bene qui in Europa
La politica fiscale che deve rimanere nell'ambito del patto di stabilità e anche nel
Nella perizia attuali in realtà e i Governi che pensano che non era abbastanza spazio
Per avere una politica di bilancio attiva potrebbero utilizzare veramente questo tempo per cercare di equilibrare il loro bilancio
Ma quello che ho detto che la politica di riforma strutturale dovrebbe essere al primo punto nell'agenda e integrarsi e di più nella governance politica europea ed alla parte finanziaria tutti parlano abbiamo bisogno di più modi meno regolamentazione la mia risposta non è quello che
Di cui abbiamo bisogno più o meno ma ne abbiamo bisogno di una migliore più adatta più buona
E quindi questo è l'equilibrio che dovremmo avere tra livello europeo e quello nazionale e cioè la sussidiarietà in altre parole Napoli soltanto dire perché moltissimi anni fa sono venuto dai Paesi nordici
C'è un'alternativa signore e signori al
Modello almeno liberale anglosassone e quello conservatore continentale
In questo proprio il modello di flessibilità
E alcuni pensano che questo riguardi soltanto la questione del mercato del lavoro no non è vero perché c'è questo aspetto voglio Sofia sociale liberale in cui l'economia di mercato
Pone le regole e dove la politica sociale di retta no ma proteggere i posti di lavoro
Con sussidi distratto eccetera ma conteggio degli individui e anche a lavorare con gli individui e portarli da una posizione in cui non sono occupati ha una posizione in cui possono essere occupati
Quindi ci sono alternative che si possono discutere qui non si tratta tanto di respingere l'economia di mercato l'economia intercettazioni vista c'è una via di mezzo
Che io potrei discutere in seguito se qualcuno vuole del veramente sfidarmi su questo punto materia
L'azione sul partito
Tutto questo posso dire grazie signor Presidente sono autorizzato a parlare francese si sì
Vorrei per prima cosa ringraziare il presidente Andreotti la fondazione del Cile dicasteri per avermi invitato a prendere la parola stamani
In una conferenza in cui il titolo il momento sono estremamente benvenuti
Perché noi in materia economica andiamo delle ragioni rallegrarci di quello che è stato creato messo appunto che funziona oggi
Ma l'ENEL prosieguo di quanto ha detto anzi Martens penso che noi abbiamo anche delle norme davanti vere sfide davanti a noi
Ma per prima cosa è successo voi
Dopo le critiche che sono state rivolte al modo di funzionamento economico dell'Europa
Ci si può forse perimetrare qualche minuto constatando che il modo in cui l'Europa ha reagito a questa crisi finanziaria che un teste così brutale in particolare
Che può portare dei complessi si sono presentati dieci anni prima vero d'altra parte con molto entusiasmo quindi è il giovane tutto quo tutto ciò
è vero l'ente economica in questi ultimi anni a Washington dove ho passato sei anni
Sono colpito l'estate
Oltre a questo totale risposte europee e le risposte americani
E non condivido affatto un parere resta che viene espresso spesso nella stampa finanziaria
E che è stato espresso in settembre
Che sottolineate attore disordinato delle risposte europee e vero che sia andato un po'territori ma come potrebbe essere diverso in un contesto così nuovo
E per un insieme istituzionale così complicato come l'Europa
E in confronto penso che proprio in negli Stati Uniti il processo di decisioni è stato caotico alcune decisioni precipitoso e si sono rivelate totalmente erroneamente
Al chiude sono riuscito ad avere un successo soltanto dopo un processo tecnico e politico molto caotico
E infine
Rosse c'è un'impressione è che noi abbiamo da Washington oggi e che proprio in materia finanziaria c'è una sorta di vuoto di potere
Ebbene il MAP comunque soddisfacente vedere che ci troviamo in una situazione nella quale ancora una volta riconoscono almeno a tentoni ma l'immagine di insieme
E sia per la Banca centrale che per i Governi che le risposte sono state appropriate
Sono condotte in tempo e mi associo qui a quello che ha detto signor Saccomanni della Banca centrale sono economista non sono
Della Banca centrale
Ma esprimono ammirazione
Per il modo in cui la Banca centrale ha assicurato la stabilità finanziaria in questo periodo
Per la protezione che ci offre leuco contro gli shock esterni in particolare dello shock esterno massiccio del primo semestre e infine per salutare il modo in cui la politica monetaria
Viene condotta
Colonnello riprendo qui l'espressione di flex stabilità cioè flessibilità per darci la stabilità massima centri in va bene timore che avevano le autorità della Banca centrale erano gli estri effettivi secondo colpo sui salari dopo lo so prego petrolifero
E la Banca centrale ha dato un segnale simbolico molto forte
Con
Questo aumento di un quarto di punto
E il messaggio è stato capito è stato aiutato da quanto abbiamo osservato nelle ultime settimane la disinfezione mandiamo
Visto che c'è stata molta flessibilità diminuendo vago riprese i tassi in modo importante
Quindi in questo insieme c'è un elemento il tempo più complesso che il funzionamento della Presidenza
Che ha ricevuto molte delle oggi la presidenza francese nella sessione precedente ENI legame tra la Presidenza e il lavoro della Commissione
Personalmente credo e sottolineo credo che ci siano tre elementi in quanto noi viviamo
Primo il fatto che avevamo bisogno come ha detto uno degli oratori precedenti credo che sia stato l'ambasciatore che è la mia avrebbero bisogno di una presidenza molto attiva le opinioni pubbliche sono acquirente
Ed è naturale che l'Europa abbia una presidenza attiva e la Francia ha portato all'Europa
Una Presidenza attiva ecco
Quindi
In pizzo pagato non deve essere trascurabile ed è meglio che sia un francese a dirlo
Ora che il corollario io che da un lato ci sia un
Come secondo Piano cancellazione della Commissione da settembre questo
Dannoso al buon funzionamento del nostro insieme un po'barocco
Che secondo noi il fatto che il volontarismo oggi questa residenza
è un po'incomprensibile per alcuni dei nostri partner e in particolare per i nostri amici tedeschi quindi c'è comunque un ferito nella guerra vittoriosa che ho descritto poco fa
E questo ferito e il fatto che troppo spesso nelle ultime settimane
Le proposte francesi sono stato presentate perché bisogna essere attivi ma i tempi necessari perché è una risposta negativa devi da Berlino che era di qualche giorno in settembre si è ridotta poche ore
Sei settimane dopo ed è veramente una cosa che veramente preoccupate un peccato poi indipendentemente da questo Panorama positivo senso globale
Non vedo in questo delle ragioni di dar prova di compiacenza perché le sfide che sono davanti a noi sono sempre immense sono ad un tempo vecchie e più recenti
Per prima cosa
Dato che sulle questioni minime monetari e finanziari
Mi sono mi sono dilungato c'è un argomento di di preoccupazione di cui non si è ancora parlato cioè l'ente omogeneità crescente persistente della zona euro
Il bilancio commerciali hanno conosciuto evoluzioni divergenti costi salariali unitari anche
E sorprendentemente indicatori politica macroeconomica assolutamente fondamentali l'Unione monetaria
E come ha suggerito anzi Martens noi non avremmo
Se non avessimo le Euro in molti Paesi avrebbero dovuto svalutare giacenti senza dubbio una Francia anche quindi d'accordo su questioni che consiste nel correggere gli squilibri
Domestici
è molto loro lungi dall'essere regolata
Devo essere sincero non condivido completamente l'ottimismo dinanzi a questo proposito
Evidentemente abbiamo il patto di stabilità e di crescita evidentemente qui non si tratta di riaprire una discussione in proposito ora
Sarà riformata ma bisogna ammettere che
Noi non abbiamo il mezzo attualmente per introdurre
Nel comportamento dei Governi nazionali le discipline necessarie le discipline che
Biffoni Marras valutazione quella del stanco di altro salute la vostra probabilmente anche meno sgomento di disciplina che non abbiamo saputo
Sostituire
Questa è una discussione comincia ad avere un'attualità molto forte
Con il rosso la sfida economica sposta o nata l'approfondimento della crisi finanziaria l'aspetto finanziario tocca l'economia la politica monetaria e all'incirca fa quello che può può fare un po'di più ma in ogni caso non viene la salvezza da queste
E si vede quanto racconto questo dibattito su quello che il stilisti stimolo spacchi eleggere
Naturalmente mi ricollego
Quel su quel meno
Associo su quanto è stato detto della catastrofe finanziaria dovuta l'Amministrazione Bush
Siamo nella stessa situazione noi ma ci troviamo qui di fronte a un dilemma che sarà molto grande nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Benché io possono
Tradizionale in mente
Dalla parte soccombente fascettina in campo finanziario
Senza
Raccomandare l'aggiustamento finanziario di cui avevamo bisogno il periodo delle vacche grasse per far fronte al periodo difficile in questo non è stato fatto
è un errore bipartisan quest'estate bene tragicomiche oggi in questa situazione
Diventi un fattore di blocco di ogni misura di bilancio
Credo che su questo il no ci siano delle scadenze per arricchire il nostro modo di governance
Ci sono degli sforzi da fare che non sono ancora presenti nel Trattato di Lisbona
Anche adesso non so se supponiamo che possa essere applicato al più presto possibile
Un convinto simile può essere applicato anche una strategia di fico di Lisbona riforme strutturali di cui pax mafiosa parlato mila soci assolutamente a quanto detto
Queste riforme sono necessarie bisogna farle avanzare anche in un periodo ciclico più difficile
Poiché sono le nostre possibilità di crescita a lungo termine ed è il costo dell'Europa nell'economia mondiale di nomadi che si trova ad essere in gioco
Come faccio lo stesso convinto che ho fatto in materia di bilancio perché anche qui il metodo
Di funzionamento
Di questa strategia di Lisbona si è rivelato veramente crudelmente ma anche evolve sappiamo che contrariamente ad altri grandi politiche europee
Come l'atto unico
O l'attivazione della moneta unica che si basano non soltanto su una volontà politica bene
Ma su strumenti che permettevano di degli arenili monitorare una messa a punto progressiva di questi grandi obiettivi
Sappiamo che per la strategia di Lisbona molto ambiziosa da cui dipende il nostro avvenire a lungo termine
Ebbene abbiamo fatto appello a un metodo simpatico su carta che si chiama il metodo di cooperazione attenta non c'è niente di più un simpatico e flessibile
Riunioni di paralisi nomina gli uni degli altri Simitis vergognano quelli che sono i ritardi sono convinto che si può fare che non funziona
è nello stesso modo come delle questioni di bilancio
Non ci troviamo di fronte alla necessità di completare i nostri modi operativi e credo che in materia di riforma strutturale
Senza una riforma che consenta
Di realizzare queste strategie sotto una forma che vincoli più direttamente i Governi nazionali di quanto non lo si faccia
Temo che saremo condannati implica una sorta di immobilismo e di impotenza
Vorrei dire ancora una parola sul mio terzo punto dato che parliamo di politica economica comune dopo la moneta unica
Vorrei parlare delle euro sulla scena internazionale dato che ho elogiato lei è un ruolo nella politica minuta ma l'Italia all'inizio della mia relazione voi conosce perché se leggo è un grande successo a livello internazionale
E diventa una moneta che a cui tengo rispettata attraente per gli investitori internazionali questo è chiaro
Bisogna però anche dire che lei ha dovuto
Non è all'altezza delle sue responsabilità sulla scena geopolitica
E nel periodo in cui entriamo quello che segnato le grandi sfide sfide in materia di organizzazione finanziaria internazionale
Ci sono delle scadenze molto difficili per l'Europa il G venti
In
In breve
è stato secondo me il rilancio di un processo benvenuto non si poteva aspettare più oltre ma i risultati che sono appena sufficienti
Perché sia un fattore di fiducia non c'è ora un calendario degli incontri successivi che avranno luogo
Ma molto resta da deciderà il formato G venti è già incerto e il giorno in cui ci potremmo la domanda una buona organizzazione
Istituzioni finanziarie dei fori internazionali adattarti al periodo attuale
Inevitabilmente si cattedrale sulla rappresentanza esterna dell'Europa nelle riunioni del G sette Finanze c'è ministri e delle finanze ci sono due rappresentanti dell'Istat inviti a dedurre il Giappone quattro
Per gli europei c'è
Ministri del Governatore di Banca centrale più il presidente della Banca centrale europea più il Presidente dell'Eurogruppo otto
E come sapete perché questa è una sproporzione assurda incomprensibile sul piano geopolitico che viene anche applicata negli organi di direzione finanziarie altre quindi è una sfida estremamente difficile per ciascuno di noi
Preso separatamente e per l'Unione europea nel nel suo insieme
Per concludere
Vorrei dire che evidentemente quello che ci deve animare oggi
In materia di politica economica sono due cose rispondere alla crisi e per pagare il futuro
Risponde l'analisi come l'ho indicato trovo che gli elementi che abbiamo avuto da settembre sono piuttosto un fattore di fiducia
Mi rallegro
Del fatto che l'opinione pubblica possa trovare nel funzionamento delle istituzioni europee garante accettare che viene dedicata la prova di quello che
Questa grandi idee questa grande ambizione
Si rivelino anche adattate bene
Del pari non bisogna abbassare la guardia la tesi non è finita nelle settimane e mesi prossimi avremo delle risposte da dare per evitare che la Finanziaria la crisi sviluppi effetti economici che
Settimo verrebbero soltanto delle azioni pericolose populiste
La paura della disoccupazione dell'impoverimento e si vede che dappertutto nel mondo le tentazioni protezioniste riappaiono
E questo è uno dei primi nostri compiti cioè portare questo orientamento grazie
Prima
Vorrei risentire l'ultimo
Grazie dal Presidente scusate senso grazie
Moltissimo la
La fondazione di avermi invitato a un grande piacere essere qui nel nome di Alcide De Gasperi parlare di Europa
Dobbiamo gestire
La crisi
Dal punto di vista economico è questa come è già stato detto questa mattina è una grande opportunità per rivedere e rafforzare meccanismi
Europea ai
E
Illustrarci le idee su come rafforzarli istituzionalmente in futuro
Dobbiamo gestire una crisi molto grave
Che
Da finanziaria si sta facendo reale
E ho l'impressione che ci sia ancora un po'di sottovalutazione di tutte e due gli aspetti
Sia la crisi finanziaria
Che non credo sia ancora finita
Sia
I suoi riflessi reali che credo saranno molto più duri e prolungati di quelle che
A volte sembrano
Impliciti nel
Discorso team molte persone
Dobbiamo gestire questa crisi con immediatezza con decisione
Con un certo senso di eccezionalità
Forse con qualche eccezione
Anche se non dobbiamo
Diciamo
Rovinare
Gestendola la strada alle regole
Buone e da usare nei tempi normali nei tempi migliori nei tempi che verranno e che ci stiamo dando che ci stiamo migliorando
Questa prospettiva volevo fare qualche considerazione sulla politica monetaria qualche considerazione sulla politica di bilancio e qualche altra considerazione conclusiva
Sulla politica monetaria che è già stata complimentato a da tutti i punti di vista questa mattina non ho non ho nessuna difficoltà associarmi ai complimenti quella europea
è chiaro che la situazione è tale che i tassi dovevano scendere
E probabilmente dovranno scendere ancora
Mi permetto solo di dire che a un certo punto devono smettere di scendere
Non credo che sia opportuno
Anzi bisogna trovare il modo che non mi sembra esista neanche nei libri di testo per evitare che anche in presenza di una crisi molto forte e di qualche deflazione di breve periodo del livello generale dei prezzi i tassi scendono altro certo limite in Europa
Non devono farlo sarebbe efficaci in un guaio in cui per esempio il Giappone rimasto dieci anni ma Tanoni sarebbe ancora più grave
E sarebbe soprattutto
O un uno scarico di responsabilità per altre politiche
Per altre autorità che vedrebbero
In questo continua rincorsa verso il basso e richiesta di ribassi dei tassi una scusa per non fare la loro parte
Quindi io spero
Che
In qualche modo si trovi la formula per
Fermare la discesa anche se l'affetto e dovesse dare il cattivo esempio
La politica monetaria non è fatta solo di tassi interessa eccome basterebbero poche persone per fare questa polemica in realtà la politica mentale fatta di di un lavoro
Di tante persone quotidiano
E che lo ha dimostrato molto bene durante questo periodo in cui è assicurato il funzionamento della liquidità in un
In una fase dove la sua circolazione va
Va fatto in modo eccellente che ha ricevuto i complimenti da da tutti
Proprio perché non possono essere adesso sospetto di
Eccessiva critica nei confronti della massa Banca centrale europea mi permetto lo stesso di Dini di fare una piccola critica secondo me c'è stata qualche esagerazione nel
Offrirsi di
Sostituire
Completamente il mercato interbancario che si era
Bloccato anche per colpa sua nel senso che si è bloccato per colpa di una scarsa trasparenza con cui
Le banche si sono apportate una con l'altra
E e aver voluto fin dall'inizio dopo credo una volta cominciato era impossibile smettere ma avere voluto fin dall'inizio offrire
Al alle banche la possibilità di intermediare tramite la banca centrale senza limiti a tolto un po'di stimoli
Alle banche a risolversi problemi
Un po'più da soli io
Penso che sarebbe sarebbe potuti anche andare un po'oltre in uno scambio fra offerta di liquidità e richiesta di trasparenza c'è stata e c'è ancora troppo poca trasparenza nel sistema bancario europeo
E credo che qualche autorità
Forse non solo la Banca centrale europea avrebbe potuto applicare una modo maggiore
Ecco io vado
Vorrei però dire che la politica monetaria non è solo importante per gestire la crisi ma sarà importante in futuro sarà e rimarrà uno dei pilastri dell'Europa del futuro quando le cose tornano normali
Il mondo tornerà normale
Ecco per allora credo che dobbiamo prepararci a qualche riflessione anche su questa aspetto della politica economica che in fondo è quello che
Ci crea meno problemi e che che tutti di cui tutti siamo più contenti
Alla crisi siamo arrivati anche per colpa delle politiche monetarie soprattutto quelle americane
Ma
Su ma credo che alla crisi siamo arrivati anche e in realtà questa crisi secondo me è cominciata molto prima è una crisi che è cominciata con avendo perso il controllo della bolla precedente al negli anni novanta
In parte derivata proprio dal fatto che è stata perso il controllo dalla politica monetaria
A questa a questa crisi si è arrivati con un paradigma di politica monetaria con una serie di regole che
Un po'i banchieri centrali un po'gli economisti hanno elaborato dopo la grande inflazione degli anni Settanta
E l'hanno elaborata con soddisfazione arrivando a a delle a dei principi di cui erano orgogliosi e sicuri e che hanno indubbiamente in contribuito non solo a sconfiggere l'inflazione ma dare
Alle aspettative del mercato internazionale una stabilità che ha fatto solamente bene
Ma questo paradigma di cui siamo orgogliosi alcuni di noi anche da un punto di vista scientifico perché ci sono stati anche degli apporti specificamente analitici oltre che pragmatici e questo paradigma
Ha dei punti deboli aveva dei punti deboli e in questi punti deboli
E e questi punti debolissimi sono stati fra diciamo gli elementi che hanno aiutato la crisi a mettere radici e svilupparsi e questi punti direi che dobbiamo mi prepararci a risolverli
In modo tale da essere più tranquilli a più tardi
Per esempio un punto debole che
L'obiettivo finale della stabilizzazione del potere d'acquisto della stabilità e la stabilità monete la stabilità del livello generale dei prezzi
In alcuni casi non era sufficientemente è stato spiegato ed accettato dalle opinioni pubbliche anche elevate anche dai politici per esempio in Europa non nonostante
La grande in grande impegno la grande chiarezza la grande lucidità con cui la Banca centrale
A spiegato quello che voleva fare il suo messaggio non è stato compreso con sufficiente chiarezza soprattutto livello politico in Europa
Negli Stati Uniti addirittura questo principio fondamentale non è stato accettato
E non è non è non ha nessuna formalizzazione nessun impegno vero
Da qualche parte c'è anche un problema di accountability i rapporti per esempio fra la Banca centrale gli organi di iniziative che sono il cuore
Della
Responsabilizzazione dalla Banca centrale
Non sono stesso non si sono tradotti in un dialogo sufficientemente
Robusto
In Europa forse anche il ruolo del Parlamento europeo da questo punto di vista potrebbe essere raffinato
Dal punto di vista dialitico ci sono problemi nell'utilizzare di
Le statistiche sugli aggregati monetari sono molto importanti
E che l'Europa ancora una volta a Satta leader nel insistere che questo
Che questi aggregati venissero mantenuti inc qualche misura in considerazione
Ma in realtà
A per esempio molti dei miei colleghi accademici le hanno sempre negli ultimi vent'anni scartati come quasi come delle sciocchezze
E forse se avesse li avessimo seguiti meglio con più cura e con una maggiore convinzione e anche forse con qualche
Nuovo espediente statistico
Avremmo potuto individuare prima comma maggior sicurezza la situazione che ci ha portato alla crisi e ci sono altre questioni che andrebbero risolte però
Per abbreviare voglio passare
Alla
Politica di Bilancio
Qui
Mi associo un po'l'ultimo intervento
Edotti
Anelito finito di controllarmi sul tema che viene sugli più caro
Fabrizio se nella
Molti auguri
I il
E sulla politica di bilancio
Mi associo a quello che
Appena detto Miss Aral nel senso che forse bisogna
Guardo impegnarsi anche qui un po'di più
E con un senso di consenso maggiore delle dell'emergenza
Questa è una crisi ormai di domanda la parte reale della crisi una crisi domanda chiarissima occorre stimolare l'economia non ci sono due sì occorre una politica espansiva di Bilancio molto forte molto accentuata molto concentrata nel tempo
Non ce la caviamo altrimenti
La dobbiamo fare in modo uniforme dappertutto ben fatta con gli strumenti giusti ma dobbiamo fare altrimenti andiamo sott'acqua
Gli Stati Uniti la faranno la Cina la sta facendo
Non dobbiamo farlo anche noi
Come ci sono dei problemi naturalmente nel fatto
Il primo problema è quello della che è stato anche sollevato ampiezza del debito soprattutto di alcuni Paesi partiamo da una situazione già indebitata abbia non abbiamo usato gli studenti e i gli anni buoni per rimetterci in linea
Ma non non credo che possiamo essere spesi diciamo schiavi di questo vincolo il problema è che i mercati sono all'erta
Come ci stanno dimostrando Iren i differenziali di rendimento fra i titoli di Stato che in questi ultimi tempi si sono riaperti
Pasqua porre dei Paesi più indebitati come il nostro ma non solo a sfavore del Paese deliberati come nostro anche a scopo di altri Paesi che potenzialmente da una
Aumento del debito potrebbero apparire comunque più fragili sui mercati il per i
E notate che
Questo è un fatto importante anche tornando alla politica monetaria perché significa che il mercato crede effettivamente nella capacità dell'autorità monetaria europea di non finanziare
I i i settori pubblici cioè
Questo questo fatto che il mercato segnala
Il pericolo di politiche troppo estensive alzando i tassi pericoli del riso prodotto alzando i tassi differenziali significa che crede che non ci sarà un bella o da parte della Banca centrale questo va onore
Dell'indipendenza della reputazione di dipendenza che la Banca centrale acquisito in questi in questi anni
Però non c'è solo la moneta per finanziare i disavanzi prima o poi settanta si possono fare i debiti e poi si
Si potranno in futuro si dovranno in futuro ad alzare le tasse ma nel frattempo dobbiamo fare dei debiti
Le future generazioni
Dovranno sopportare una parte del carico di questa crisi non c'è niente da fare se non le sopporta no in un modo la sopporto in un altro che potrebbe essere più disastroso se non interveniamo adesso
La crisi trascinerà il sistema verso situazioni dove per le generazioni future sarà ancora più più costoso vivere quindi dobbiamo intervenire prima
Il modo per farlo è già stato detto il più pulito il più corretto e abbassare le imposte in particolare le imposte sul lavoro
Imposte sul lavoro che danno anche la possibilità di agire in senso redistributivo in un momento in cui la Chiesa la crisi in mente
Alla in luce in modo più violento le
Diseguaglianze distributive inoltre l'intervento sulle imposte dal sul lavoro soprattutto sui redditi più bassi al vantaggio che
In parte viene trasferito in minori costi di produzione per le imprese
Questo è il modo è il punto dove concentrare la
Grande massa dell'intervento fiscale
L'altra un'altra parte io non serve a lei
A sussidi di disoccupazione o comunque ammortizzatori sociali che mettano in grado l'Europa di affrontare con un po'meno di pene sensazione diciamo di tragedia
Le ristrutturazioni Perilli disoccupazione che dovranno comunque esserci
Mi lasciano molto perplessi i lavori pubblici le infrastrutture
E tutte queste cose che sono cosa che devono essere fatte devono essere fatta normalmente ma che che richiedono tempo e che coinvolgono interessi a volte difficili da controllare nell'emergenza anzi
Che nell'emergenza possono approfittare aperti storcere allocazione delle risorse in modi molto molto poco opportuni
E non mi piacciono quindi questi discorsi hanno una sua giustificazione che se si deve finanziare qualcosa in Europa è più facile attraverso l'Abbey finanziare le strade che non le dico Lelli riduzione delle imposte nazionali
Ma se non fosse per questo io
Ci andrei molto cauto
Ho l'impressione che si giri invece un po'attorno al problema sento parlare di riduzione dell'Iva a livello europeo
Non non è non è la misura più opportuna perché non non andare al cuore della faccenda abbassare le imposte sui redditi da lavoro cioè non riesco a capirlo
Non riesco a capire poi perché
Proponendo riduzioni anche piccole dell'IVA e le sue piccole cose poi si dice attenzione il patto di stabilità deve scattare subito l'anno venturo già
Dobbiamo mettere in programma di rientro per l'anno dopo ma qui siamo di fronte almeno un paio d'anni di recessione
Abbastanza significative nel non ha senso questo discorso non dobbiamo prepararci a debordare
E lo consente anche il patto perché il patto dice che in situazioni di emergenza si può insomma
Alla flessibilità necessaria e sei se non c'è l'aria la dobbiamo dare
Dobbiamo in cambio dobbiamo farlo tutti insieme
Lo dobbiamo fare in dando all'Europa un un'iniziativa importante non nessuno di noi deve permettessero di Fatih farlo da solo non dobbiamo fare la gara che più furbo
Però
Perché sia possibile così e qui concludo
Bisogna effettivamente che l'Europa al centro faccia il suo mestiere cioè prenda l'iniziativa in modo coraggioso di suggerire quello che va fatto
E lo faccia nei motivi e attraverso i canali istituzionali che sono appropriati e cioè la Commissione purtroppo il fatto che la Commissione si è debole e qui è stato detto non c'è bisogno di ripeterlo
Il un problema gravissimo io mi limito
A Dangelo fra l'altro
Se dovessimo parlare degli aiuti alle banche questo è un altro caso in cui secondo me c'è stato un po'troppo compiacimento da parte di tutta l'Europa a abbiamo fatto un vertice ci siamo messi d'accordo aiutiamo le banche tutti
Abbiamo anche detto più o meno in vari modi in cui lo si poteva fare poi in realtà ognuno l'ha fatto per i fatti suoi a suo modo e in modo anche
Molto diverso con risultati molto diversi
Fra l'altro sulle banche ci sarebbe altro da diverse se in Europa ci fosse il potere di iniziativa per esempio la governance delle banche andrebbe toccata con
Delle immediati interventi che rendano più trasparente più corretta
Diciamo all'Amministrazione di istituti che ha mostrato in soprattutto in alcuni Paesi
Fra curde cui tra cui il nostro non è escluso ma non è il peggiore
Ha mostrato e quindi i suoi limiti
Consentitemi quindi di concludere associandomi a chi ha chiesto una Commissione più forte e associandomi l'augurio che nel periodo che sta per cominciare in cui ci avviciniamo alle elezioni del Parlamento europeo
Queste elezioni innanzitutto non ci parlino appunto tanto del confronto fra i delle Miani veltroniani e quant'altro
Ma ci parlino dell'Europa e del suo futuro e dell'importante cose che devono succedere in Europa
Ma ci sia anche associato chiaramente la richiesta che in Europa emerga una Commissione forte
Quindi che a una parte di chi fa propaganda etniche schizzo identificati si lancerà nella gara europea attraverso
La propaganda metta in modo esplicito l'idea che il metodo comunitario deve
Avanzare con più forza
Ed è ad avere i suoi leader
E e questi devono essere delle personalità capaci di svolgere un ruolo
Assolutamente oggi assente
Che attorno al quale solo può e costruirsi quell'insieme di politiche che ci possono aiutare prima toglierci dalla crisi e poi a gestire i tempi migliori grazie
Credo
Grazie Presidente Andreotti era la fondazione De Gasperi grazie anche per avermi permesso di anticipare il mio intervento che in realtà apre la sessione del pomeriggio
Avrei potuto essere presente invece mi pare importante
Questa nostra riunione anch'
Cercherò di non affaticare troppo
Gli ultimi minuti della di questa lunga e interessante mattina guardando e riguardando il il programma mi ha colpito il fatto che si parla di modello sociale europeo questo il tema che mi è stato affidato mentre lo si parla di modello economico europeo
E si parla di ricerca di politiche comuni in qualche modo come dire questo un po'un paradosso perché sì io me ne sono occupato da da molti anni di questo aspetto di questa dimensione sociale la dimensione sociale dell'Europa e in realtà
La la meno aperte e più difficile parlare di questa come di un moderno perché da una parte istituzionalmente molto debole però per lungo tempo virtual assente e realizzare
Trattati con qualche punto ma anche i punti che so sua parità di trattamento erano messi nei primi trattati per perché servivano a
A equilibrare la concorrenza quindi è per un verso istituzionalmente debole poi
Un po'si è rafforzata ma è ancora come si dice vedo qui che sta elenca
E dall'altra parte quella che idealmente o o ideologicamente e più contrastata perché e e su questa parte della
Costruzione europea che che si
Contrappongono storicamente idee in realtà
Indi mercati Istica di integrazione negativa con la sola apertura dei mercati all'inizio i padri fondatori
Si disse che erano socialmente fra IGT erano fiduciosi che la mera integrazione mercati portasse l'armonizzazione del progresso
E
Poi viceversa c'erano
Ci sono state fin dall'inizio grandi ideali questa idea che
Insomma ed armonizzazione progresso fosse l'ammonizione progresso sociale questo apro e all'inizio ecco come dire con presente questo
Idea fortemente diciamo liberale se volete o liberista e invece l'aspirazione
A riconciliare il libero mercato con la solidarietà sociale Puglia formula economia sociale di mercato non non europea all'origine ma insomma è entrata nelle
Nel nel bene
Dei padri fondatori quindi
è una situazione
Molto come dire contraddittorie
Grandi ideale
Base istituzionali debole deboli strumenti che gli studiosi di diritto come sono io
Trovano particolarmente contrastati ambigui
E infatti
Se guardiamo
Rapidamente indietro per arrivare poi giorni nostri
Vediamo che quelli da parte di dimensione sociale nell'Europa che
Cresciuta è cresciuta con strade molto tortuose qualcuno ha detto giudice della Corte europea
Per sotterfugio addirittura cioè direttive che sono le
L'arma forte nove l'integrazione
Salvarlo si dice adesso le direttive approvate con basi giuridiche molto dubbie spesso
Per poi la Corte di giustizia che è diventata la praticamente la protagonista degli interi pezzi della
Della costruzione sociale per la per l'armonizzazione una volta che e l'armonizzazione via direttive è stata
Brutalmente contrastata soprattutto
Dopo gli anni settanta gli anni Settanta e hanno detto
Gli anni dell'epoca d'oro delle direttive ma gli anni Ottanta con ventate ideologiche diverse hanno
Fermato questa strada allora si è fatta strada invece la giurisprudenza creativa della Corte
Mancata anche qui con l'operazione di creatività supporti un giurista
Tranquillo normale verrebbe in modo molto
Con preoccupazione poi a un certo punto spediti ma questa è stata una una grande
Innovazione e dell'Europa riconosciuta al dialogo sociale e il ruolo degli dei sindacati indico generale dei dei corpi intermedi ma dei sindacati e degli imprenditori per costruire pezzi di dimensione sociale va addirittura con una Maastricht che famoso per altre cose ma
Dovrebbe essere importante anche per questo
Il il dialogo sociale avuto una riconoscimento
Istituzionale che non ha in nessun Paese europeo cioè il intenso un Paese si dice che prima di prendere iniziative materie sociali Governo il Parlamento deve sentire cosa ne pensano le parti sociali e se queste decidono qualcosa insieme deve deve recepire
A scatola chiusa sostanzialmente i prodotti
Quindi
Poi alla fine vale affinché insomma a un certo punto ormai vicino a noi
Di questo percorso di per ricerca di strumenti diversi sì sì è appunto
Riscoperto quasi inventato questo metodo aperto di coordinamento che è un una un po'una specie di che ci vuole
C'è un uno uno strumento omnibus che si usa in molte aree della di delle politiche sociale del lavoro incubi inclusione sociale
Laddove appunto sono impraticabili le strade dirette tipo punto direttiva regolamenti e e sono dubbie
Le potenzialità le opportunità politiche qui anche qui
I giuristi insigni sono esercitati lungo nel valutare i pro e contro contrasta stagione dei di soft law che che
Qui è stata
Ma anche in altri settori è stata
Seguita più valore a cosa ha portato dove siamo già quindici anni che la usiamo quindi si può cominciare a fare qualche bilancio
Qui ho sentito un giudizio molto negativo in sostanza una chiacchierata fra amici si è detto che addirittura simpatico
Il metodo di vita aperto di coordinamento beh direi che dire che è simpatico non è un grande complimento in questo contesto altre invece
Altri operatori la stessa Commissione
In sostanza sta dicendo che è il metodo il metodo come dire ideale o perlomeno in questo mondo il metodo ideale per
Far procedere Stati che hanno diverse diverse tradizioni diversi sistemi sociali verso un
Qualche coordinamento appunto appena Tononi
Con degli obiettivi ingenti generali qualche volta generici eccetera quindi adesso io
Per cui questa carrellata per dire che si si sono usate strade diverse al
Hanno portato alcuni risultati molto significativi in certe zone presente una cosa veramente affascinante fosse questa che attrae molto
Quelli che non hanno modello sociale europeo no quindi gli americani che scrivono libri sull'invidia del del modello sociale
Europeo tutta tutta l'area dei diritti in particolare di delle delle parità delle uguaglianza è stata sviluppato in modo assolutamente
In notevoli importante sia nelle nel per la lotta alla iscritta alla discriminazione ma anche
Questo lo sviluppo ma per stanza più recenti partendo da lì della libera circolazione del
Di lavoratori che era all'origine del Trattato
Si è su questo che era un po'un un aiuto economico emigranti in sostanza le origini e si è arrivata una cittadinanza sociale europeo per cui i cittadini singoli
Non impresa ricerche girano per l'Europa sono hanno un bagaglio di diritti sociali di base anche sia che lavorano e si è che mi cerchino la voce che non non siano attivi quindi
Una
Progresso notevole
Ora
Già prima di questa crisi mi vado molto rapidamente ma a questo punto mi pare ancora irrisolto prima della crisi attuale
E non solo ossia visto che non c'era la volontà e non c'erano gli strumenti per
Procedere verso un modello sociale europeo
Perché la differenza tra gli Stati le tradizioni era tale che non
Permetteva ma addirittura si è detto che
E qui l'ho sentito intero ripetere per esempio per le politiche fiscali si è detto no
Non ci deve essere
Una
Tensione unitaria su questo piano
Sul piano finanziario si qualcuno ha detto foulard da parte delle politiche economiche sì
Per esempio Lisbona due mila in questa direzione di quello due mila
E piuttosto fredda sul sul versante sociale e molto e molto ambiziosa ambiziosissima laddove l'economia più compiti competitiva del mio della conoscenza più competitiva del
Del mondo direttori c'era scritto la società della conoscenza non dell'economia certa sede Stato all'economia ma in sostanza la tesi che è ancora presente nonostante qualche
Tentativo divisi superarla è che è bene che l'Europa si occupi finanza si occupi di altre cose che abbiamo sentito e qui podio cono mia ma non assolutamente
Di
Sistemi sociali politiche per lavoro
Di politiche di welfare
E queste devono essere decentrate
Resta
Un
Compito degli Stati nazionali
Con non qualche giustificazione a mio avviso con un malinteso senso della sussidiarietà per esempio non è questo il senso in ogni caso
Ora andando ipotesi che che ci si è fatta invece da molti e che io ripropongo perché diventa a mio avviso tanto più necessaria ad ipotesi di io adesso è questa è possibile che l'Europa
Sia un
Una ideale attrattivo Illy anche disco progresso se
Unificata in qualche modo sul versante finanziario ed economico
E viceversa
Un assieme di Stati
Ventisette o quanti che
Mantengono politiche sociali diverse in tutti quei campi decisivi per la vita di tutti i cittadini è possibile
Finora si dice di sì e anziché sarebbe positivo io ho
Io e molti altri abbiamo dei dubbi
E riteniamo anzi che già ripeto prima della crisi
E occorre sempre di più concreta
Ci sono dei fattori in atto che a cui escono questo disagio questa tensione nota un'Europa che vorrebbe avvenire
Destini comuni in economia ma invece mantiene differenze
Fortissime del tenore di vita nel
I fattori che l'anno che hanno acquisito queste tensioni sono già ripeto presenti da prima da crisi le migrazioni
L'immigrato in ma massicce migrazioni
La mobilità dell'impresa la mobilità le imprese non è come i
Mi i migranti degli anni Cinquanta qui significa che si trasferiscono con l'impresa e sistemi di diritti sistemi competizione già c'è la competizione tra sistemi
Che
In
Internamente operando in Europa in un modo che non
Non era noto i social dumping che si è sempre come dire temuto beh insomma finché si muovevano quattro
IMI migranti o finché ITT confini erano protetti finché l'impresa e comunque se ne stavano in una casa lavoro beh era un
Un indicarmi un timore generico ora invece
Una realtà e la competizione
Globale ovviamente
Preme sul sul tutto in sostanza io credo anch'io credo che
La crisi abbia solo accelerato questa attenzione teso irridente un forte disagio
Economico
Mancanza di fiducia e che viene attribuita in parte a questo insomma l'Europa che doveva promettere a tutti migliori Standard evita
Ma anche migliore sicurezza si flexsecurity non solo flessibilità
Invece è sentita come una
Produttrice di restrizioni vedi
La mobilità oppure anche di riforme che magari sono utili ma sono utili INDA long run mentre invece all'inizio pesa non sul sulla vita dei cittadini punti quindi questa
Visione dell'Europa che si declina che sbiadisce che anche quando non provoca reazioni come punto di noi trattati certamente dei crea un senso di
Frustrazione che poi viene su a livello europeo viene
Come dire si trasferisce sui voti
Ma a livello nazionale alimenta tendenze anche populiste che sono state anche ricomprendere ricordarvi quindi in sostanza
Credo che qui occorre ripensare a questo punto fondamentale guardate che anche se pensiamo alle grandi crisi no solito reciproci più per i rinvio al ventinove
Ma le indire le reazioni alle grandi crisi sono certa di sostegno alla domanda ma solo di stabilizzazione sociale premio lì non è solo un'operazione di lavori pubblici
Creazione di revisione dello Stato su anzi da quasi d'invenzione dello stato sociale
Obama cosa sta dicendo meno tasse al lavoro no le prove e lì
Non so se
Politiche fiscali europee se fossero sì invece adesso il nostro Governo
Fare un una riduzione sui sul lavoro come tutti chiedono
Primo se la fa in misura
Significativa perché so son quattro elemosine non serve a niente ma se si facesse in modo coordinato l'effetto
Moltiplicatore di sostegno sarebbe maggiore di quanto invece non può essere ma in sostanza appunto non non c'è solo bisogno di di questi interventi in c'è bisogno e anche Obama lo dice la addirittura la sanità la sanità universale che non non c'è un noi quella ce l'abbiamo fatto funzionare un po'meglio ma in sostanza e non a caso la seconda priorità che anche pulizia sono in molti settori sociali cioè
La flexsecurity perché noi altrimenti ogni Paese si fa la flessibilità che vuole e ogni Paese dalla sicurezza che vuole per cui modelli nordici funzioni in certo modo quelli mediterranei
Sono a all'opposto per cui ecco credo per concludeva qui si potrebbero poi fare
Delle specificazioni perché non è che questo
Nodo si scioglie tutti tutto insieme
In certi punti si possono avere delle
Delle forzature comunque dei di
Delle procedere un po'più decisamente verso qualche pezzo di un ipotetico modello sociale ed io l'altro giorno ero a Bruxelles dove anch'io
Sì e lì si è detto data durare parte era il PIL non Comitato economico e sociale quindi erano presenti tutti gli operatori si evitino di fronte a questo
Dramma la povertà di molti strati anche di ex ceti medi
Per esempio per e e siccome abbiamo questa cittadinanza sociale per cui quelli che girano per l'Europa hanno dei di pelli minimi di welfare ma perché non
Puntiamo anzitutto su questo
Uno un qualche welfare di base per certi aspetti comune delle opere comunque al di là della
Al di là delle applicazioni specifiche occorre
Che l'Europa
Reagiscano sentito qui c'è poca reattività si fertilità sul fronte finanziario ma anche io dico sul fronte sociale e valuti
Che cosa può fare una rilancio per assicura di dello di queste dimensioni per rassicurare i cittadini oppure eccetera europee e per dare consistenza anche una prospettiva di crescita
Sostenibile e non speculativa questa idea dell'economia sociale di mercato può tornare buona in queste ore sesso
Credo di di questo sì mi auguro di questo si parli
In vista anche delle prossime elezioni non si parli solo utili questioni nazionale che poi peggiore non magari il livello della politica comune grazie
Giudicato soddisfazione di esigenze diventa
Abbiamo
Uscendo direttamente la destra
Del nostro
I lavori il primo prendere la parola l'onorevole Di Savino Pezzotta che ringrazio
Buongiorno a tutti grazie per l'invito
Il tema mi sembra interessante vediamo un po'di cambio devo moderare ma
Non opera virtuosi nel credo di essere un moderato vediamo se si riesca
Ma io credo che noi diamo alla consapevolezza tutti che stiamo vivendo
Una situazione particolare e difficile
Credo che chi è abituato e con il sottoscritto a girare un po'
Trovi molte ansie molte preoccupazioni
Che
Soprattutto si Oliviero all'interno delle famiglie
Dei lavoratori delle lavoratrici perché questo mio mestiere
Venerdì mattina sono andato
A fare una cosa strana
Avete chiudere l'avvio fabbrica cioè dalla mia perché non era il proprietario
Alla fine io io ho lavorato per quindici anni inizierà una cosa che mi ha stupito rispetto alla
Tra proprietà che mi spiegava
E giustamente
Che non era una fabbrica obsoleto
Ma tecnologicamente avanzata che non ce la faceva più
Nel settore tessile per cui ha una sua particolarità e che dimostra che i tempi che stiamo vivendo sono estremamente complesse articolati difficili così va bene ecco sul tema
E credo che la situazione economica si stia facendo
Non può essere così innescata dalla crisi finanziaria sempre più pesante invadente complessa
Ormai anche l'economia reale e soprattutto il manifatturiero Nanni e sentiremo gli affetti e in modo più pesante perché il nostro è ancora uno dei più grandi paesi manifatturieri diciamole dall'Europa
è assolutamente una prova di grande criticità
Forse ci scappa
Ci scappa perché intanto aggredisce la realtà più piccola cioè le piccole e medie imprese ma c'è un conto ma la mia provincia
Il tasso di persone che sono lì
Tra il fuori del dentro sono altissime anche se
Non c'è l'elemento scatenante perché le grandi imprese o cassa integrazione utilizzo delle ferie
Intanto recano se guardo il tessuto produttivo del nostro Paese proporzioni da questo punto di vista aumentano
Quello che sta succedendo a mio parere non può essere letto però come
Una cosa di scontata con una delle solite crisi che arrivano di tanto in tanto io credo che ci sia qualcosa di proprio chi più profondo
Creare per cercare di capire no che sia vero quando qualcuno afferma che siamo di fronte una discontinuità
Ed è una discontinuità che fornì rende almeno a me Point che ci sono coloro che parte si notano rotonda che ne sanno più del sottoscritto
Avere
Una previsione di quello che può succedere può succedere o vere delle ricette risolutive siamo tutti alla ricerca di qualità la ricetta per fare in fretta credo che non ci siano ricette oggi per poter fare in fretta
Il problema che sarebbe che con un po'più di umiltà dobbiamo fare uno sforzo di
Ricerca vedere come individuare le tendenze le possibilità
E anche rischiare qualche opportunità
Perché se qui non si rischia qualcosa non se ne esce probabilmente la categoria del rischio per un po'di tempo l'abbiamo abbandonata a tutti ma oggi ritorna di necessità rischio in merito sono ventuno i due elementi che dovrebbero
Fa scattare la situazione
E su questo qualche problema ce lo dica
Tutti e
Io sono convinto però anche di un'altra cosa che in situazioni di questo genere servirebbe maggiore coesione sociale
Un po'più di unità
Io non posso non esprimere per la mia storia
Una sofferenza verso le divisioni che attraverso il movimento sindacale non si tratta di cercare chi ha ragione perché quando incominciano a cercare chi ha ragione facciamo vanno
Il problema è che noi dovremmo invitare
I protagonisti a fare un passo indietro a ritrovare un minimo di unità proprio perché le situazioni che dobbiamo affrontare sono estremamente più complicata e difficile
Lo dico per il sindacato perché nella mia casa oggettivamente
Ma credo che lo potremmo dire anche per per la politica
Io credo che anche per la politica rispetto alle situazioni che
Accadono che stanno per accadere
Servirebbe anche lì maggior raccordo una sorta di relazione diversa
Fra la la maggioranza delle opposizioni perché bisogna fare delle scelte che sono utili al Paese
E non sempre saranno scelte che non implica avranno qualche elemento di sofferenza
Dico queste cose proprio partendo dal fatto
Che il Trattato di Lisbona è stato ratificato dal nostro Parlamento all'unanimità
E non era scontato
Perché c'erano settori dal mondo politico che sul Trattato avevano delle obiezioni però si è raggiunto questo tre credo che sia
Un fatto importante anche se poi è stato poco sottolineata perché l'Italia normalmente essi sottolineano le tensioni più che le convergenze proposta è stata una delle convergenze entrante
Che se volete almeno per quanto mi riguarda mi dà un attimino di speranza per quanto riguarda
Il futuro perché almeno passaggio dopo le angosce irlandesi l'abbiamo segnato in modo contrario
E io credo che bisognerebbe proprio a partire da quel criterio dalla convergenza
Per vedere come si può affrontare la crisi insieme
Non si tratta di fare dei consociativismo cose strane
Ma che ognuno sia dentro il proprio ruolo ma con una visione che è quella dell'interesse del nostro Paese
Oggi noi non abbiamo interessi di parte
Perché gli interessi che era il perché le questioni che vengono avanti ci obbliga a non avere alcuna uno sguardo diverso
A dire che oggi più che la mia parte conta quello che questo Paese riuscirà a fare come questo Paese riuscirà a reagire alla situazione in cui si trova io non so se il clima politico è adatto a questa cosa
Perché se vedo le ultime battute ho qualche problema lo dico come necessità sulla quale vi sarebbe che ci
Ci impegnassimo tutti
Perché la credibilità
Delle nostre scelte sta in questo
Ma credo che stia anche in questo la credibilità dell'Europa
Cioè
Da diversi dai fatti e cioè noi abbiamo approvato il Trattato ma siamo tutti europeisti convinti
Però quando scendiamo dal livello di chiesto fa questi lavori no pochi fa della rappresentanza se andiamo a livello danno dei cittadini normali
L'Europa appare come una cosa estremamente colta
Cioè non ce l'hanno ancora dentro
Io credo che questo sia il momento per cui l'Europa può dimostrare che ha una sua utilità
Cioè nell'azienda parte un attimino la dimensione ideale per dire che ha una sua utilità si è in grado di affrontare in modo coordinato
L'insieme delle questioni che vengono avanti ed è in grado di rispondere alle inquietudini alle paure
Ma anche le speranze che
La gente comune
Questa mi rendo in questi momenti
La ratifica da al Trattato di Lisbona per cui non può essere vissuta qui in avanti come un atto dovuto
Allora ben rappresentare uno stimolo
Per mantenere e consolidare quei principi di uguaglianza diverta a cui si ispira ma anche l'integrazione sociale
Di delle politiche del welfare
Ma anche lì come in questo particolare momento
Che è un momento delicato anche dal punto di vista delle sensibilità sociali
Vedere come si riesce a mantenere aperto il dialogo interculturale
E come in una situazione di questo genere di restringimento di timore di paura si riesca a dimostrare che la nostra civiltà è ancora in grado di accogliere e di tutelare quelli che sono venuti o per lavoro per altre cose
Per una sfida non semplice
Non lavora e neanche banalizzare come ogni tanto succede sui giornali tirando fuori cose strane dal cilindro è un appello una situazione che va gestita con grande intelligenza
Con grande moderazione senza eccedere troppo anche se in questi tempi
I livelli di recessione stanno un po'aumentando
In questa direzione io credo che rilanciare un tema importante per l'Europa che sta dentro il trattato come quello del principio come principio ordinatore che fa capo l'economia sociale di mercato sia estremamente importante
Di fronte al fallimento del liberismo di fronte al fallimento dell'economia collettivista all'idea di un'economia sociale di mercato ritorna essere importante va ripensata sicuramente
E non la possiamo riproporre riprodurre nei tempi cui nei modi e nelle forme di altri tempi perché le cose sono estremamente cambiate dal punto di vista economico è un punto di vista nelle tecnologie dal punto di vista della geografia mondiale
E credo che però il
Il mantenere una relazione tra il mercato come luogo dalla libertà
E il sociale come luogo anche delle solidarietà e degli accompagnamenti rimanga una sfida per l'Europa per sé
Al suo interno ma anche all'esterno
Cioè si parla molto di governance non viale io credo che uno degli elementi della governance mondiale e se l'Europa riesce a rappresentare questo modello di economia come un modello possibile
E credo che sia questa la sfida che abbiamo di fronte per cui lei anche qui guardando un po'le cose io credo sia importante proprio per dare l'idea di dove si sta andando
Si pervenga alla definizione di un nuovo ciclo della strategia di Lisbona Traverso sicuramente consolidamento dal nostro sistema finanziario e dei corpi creditizio
Ma anche attraverso la ricerca degli strumenti degli interventi
Per favorire una nuova fase di sviluppo compatibile
Il rilancio di una nuova strategia per il lavoro l'occupazione io non so se tutti i parametri di Lisbona ma questo lo chiedo a voi sono ancora quelli dal del buon lavoro e della piena occupazione sono ancora perseguibile in tempi
Decenti non si va ci si era dati dagli obiettivi però la situazione da quando si è data per gli obiettivi oggi è profondamente cambiata un problema c'è
Anche se
Io credo che l'obiettivo debba essere mantenuto
Una rinnovo per fare del discorso che sugli investimenti soprattutto se ancora valido ragionare sull'economia della conoscenza o se dobbiamo ragionare su qualcos'altro
Visto io guardo solo tutta la realtà italiana dove vedo che cede una parte del settore manifatturiere chiede anche per un cambiamento dei consumi basta vedere le ultime gli ultimi dati su come la gente si riordina il pane al consumo
Per capire che alcune situazioni non so se saranno
Ripristinare il
è chiaro che questo modifica del dei dei consumi porta con sé anche una valenza positiva se siamo in grado utilizzando questa situazione di difficoltà di creare una dimensione maggiore sobrietà
Che non sarebbe male per il nostro mondo
Anche in termini di distribuzione della ricchezza distribuzione anche del modo del modo di essere uno degli inerti attenuerebbe anche tante altre pressioni e tanti altri conflitti sociali
E poi certo c'è un problema che è quello di come riqualificare la spesa pubblica io esprimo qui è una mia perplessità sui modi con cui si sta operando
Perché pensando di riequilibrare la spesa pubblica attraverso dei tagli lineari non si vada molto il pasto
Perché fare parti uguali fra disuguali è un problema secondo me bisognerebbe invece ridefinire le priorità le rimodulazioni i cambiamenti che si devono fare
Usare cioè di una frase difficoltà anche per riorganizzare sistemare quello per il nostro sistema pubblico anche dal punto di vista delle spese di priorità delle esigenze delle necessità
E chiudo velocemente ponendo alcune domande
Nei nostri interlocutori il Trattato di Roma di Lisbona richiama la Carta dei diritti fondamentale
Non la del non la incorporata ma vi sono dei richiami frequenti
Io credo che questo sia obbligherebbe a qualche riflessione
Il primo è
La parità tra uomo e donna in una situazione come quella che siamo come la
La garantiamo
Perché quello che io vedo nella situazione italiana che io la perdita dei posti di lavoro sta colpendo di più le donne che vivono
Questa è una tendenza o
Come si stabilisce in una fase in cui
L'uno per mantenere posti di lavoro disponibile a tante cose il diritto di ogni lavoratrice di ogni lavoratore
A condizioni di lavoro e sane sicura
Per le morti bianche continuava a essere un problema italiano
Accennavo agli occhi la colpa di chi non lo so cioè un potrei dire seguendo una mia Losi no sarebbe troppo di parte non
Credo che però sia un problema che abbiamo
Come si garantisce l'UDC e tre notizie la carta
Alle famiglie ma proprio una protezione sul piano giuridico economico e sociale è vero le famiglie una larga parte delle famiglie non riesce a far quadrare i conti
Anche qui
Se calano i consumi essenziali
è vero che c'è una professione c'è una paura spendere carico ma non so cosa mi succede domani per cui il vestito lo cambio l'anno prossimo se lo cambio perché ormai è una diffuso ma
La macchina la cambierò difatti abbiamo acquisito dall'auto
Il il frigorifero c'è questa propensione a rimandare gli acquisti
Ma c'è anche il fatto che non ce la si fa
Che non ci si arriva
Stando agli ultimi dati ho visto in modo particolare quella carica sulla povertà
Se si scrive che un figlio in più dopo i due può provocare un avvicinamento alla povertà qualche problema quando parliamo di famiglie noi ce la vediamo
E né in questo contesto come si coniuga la vita di lavoro
Con quella dalla famiglia
Due cose metto lì perché sono dentro il dibattito italiano è possibile
Ripuntualizzare ri organizzare il sistema di welfare
Ora il ministro Sacconi ha presentato il Libro verde
Io ho qualche riserva glielo dico che è un elemento di discussione interessante ma è
Siamo in grado anche in grado
Per star dentro diciamo questo spazio sociale le indicazioni che cita a Lisbona di rimodulare in termini europei
Il nostro sistema di welfare
E dentro il sistema del welfare
Riusciamo anche a modificare quella che è la forma della rappresentanza e pertanto i vari modelli contrattuali
Perché io credo che questo non è possibile una riforma del welfare se non è accompagnata anche
Dalla riforma di un sistema contrattuale cioè dalla relazione tra le parti di gara che potremmo definire le relazioni industriali si dicevano in tempo e adesso dicono che siamo una società post-industriale non so se le possiamo chiamare ancora non se ne industriale
Chiamiamole come vogliamo ma
Il dato vero è la la relazione e la ridistribuzione del reddito come deve avvenire sulla base di quale relazione fra le parti
Io credo che queste siano diciamo gli elementi
Che ci vengono posti dal dal trattato e dalla Carta dei diritti fondamentali e credo che su questo bisognerebbe veramente che si aprisse un dibattito ecco però io vorrei da questo momento
Ascoltare i nostri i nostri amici da chi partiamo
Data servizi prego dottoressa
Ma dunque io ringrazio per questo invito
Cercherò di dare non delle risposte vere non non so non penso di essere in grado ne sono una mia piccolo mio piccolo sommesso
Contributo ecco quello che sta vedendo come diceva il
Nostro moderatore
Su quello che sto vedendo rispetto a questa crisi che sta colpendo naturalmente settore industriale italiano
Direi tutto il sistema industriale europeo tutto sommato e in qualche modo un po'il tema
Che era un po'di questa diciamo terza sessione sul modello sociale europeo e le sollecitazioni che sono arrivate rispetto alla parità uomo-donna e questo modello di relazione industriale che io anch'io continuo a chiamare così comunque un nuovo modello di ragazze industriale un nuovo
Sistema chiamiamolo di welfare ma insomma io parto da questo
Dato iniziale che appunto questo devi questa crisi no finanziario industriale che sta colpendo l'Italia l'Europa
Io tendo anche ricordare che comunque al di là di questa crisi che sicuramente presente in atto e io temo insomma non abbia ancora nemmeno iniziato a esplicitare purtroppo gli affetti
Sulla cosiddetta economia reale comunque il nostro Paese in qualche modo soffriva già insomma di qualche carenza strutturale ecco per cui o io ogni tanto mi permetto sommessamente di ricordarlo perché poi la crisi passa e passerà certamente però insomma non credo che dovremo mettere mano anche
A quelle che erano alcuni gap insomma fisiologici strutturale che il nostro sistema aveva
E certamente
Io credo insomma che rispetto all'Europa uno di questi era è diciamo così nel modello chiamiamo di relazioni industriali
Che probabilmente insomma in Italia un po'di prestato insomma un po'diverso rispetto a quello che
Che c'è in Europa e che cioè in alcuni sistemi soprattutto del nord Europa che forse sono
Diciamo un pochino più basati diciamo sulla consultazione sulla concertazione di quanto non sia stato il nostro
Dico questo non anch'io per dare dei giudizi di merito se sia migliore peggiore buono cattivo lo dico come costatazione come dato di fatto dicendo anche che forse a maggior ragione
Con questi nuovi scenari internazionali che cambiano al di là della crisi ma insomma con questi sistemi che ormai sono interconnessi anche da un punto di vista
Industriale io parlo di mutazione genetica che molto spesso intervenuta nelle piccole e medie imprese italiane che mai oggi sono abituate
Ad avere dislocazioni produttive e tecnologiche vendono in tutto il mondo producono in tutto il mondo ma comunque mantengono ancora forte
Un forte radicamento territoriale questa nuova mutazione genetica forse ha bisogno di strumenti nuovi
Forse insomma va ad esempio se guardiamo le relazioni industriali
Gli strumenti che noi abbiamo oggi in mano sono un po'come andar per mare col Codice augurabile insomma voglio dire sono datati probabilmente cioè non sono più in linea con quelle che sono le esigenze
Di dinamismo di velocità di cambiamento che insomma questo nuovo modello
Internazionale ci impone di avere
Sentivo parlare prima di rischio di merito ecco sono due termini che io sposo in pieno noi come giovani insomma come giovani imprenditori evidente sono è chiaro per tutti noi non siamo come giovani imprenditori diciamo così parte sociale c'è Confindustria in questo momento
Sta conducendo quello che sappiamo tutti insomma essere un tentativo di ammodernamento di queste regole diciamo perché qui non si parla di contrattazione qui si parla
Di ridiscutere sostanzialmente no le regole
Quadro diciamo così del modello di relazioni industriali però insomma questo per per dimostrare la sensibilità che diciamo le giovani generazioni hanno rispetto a questo tema
Nel nostro Paese quindi anche guardare all'Europa perché tutti noi giovani imprenditori sappiamo che oggi il mercato domestico al mercato europeo quindi ci confrontiamo come minimo con l'Europa e temo che solo l'Europa non sia neanche più sufficiente
Un il nostro primo convegno di Santa Margherita a giugno di quest'anno è stato proprio tutto in imperniato insomma sul nuovo modello di relazioni industriali noi abbiamo
Lanciato un po'il cuore oltre l'ostacolo
Abbiamo addirittura parlato di un modello di contrattazione ad personam in questo naturalmente abbiamo diciamo contribuito ad alimentare il dibattito perché naturalmente
Una parte insomma del dei delle sigle sindacali sono i segretari confederali presenti naturalmente
Diciamo non dico che ha fatto del rimostranze ma insomma ha obiettato qualcosa rispetto a un modello che abbiamo detto essa persone ma naturalmente voleva essere una provocazione il concetto è quello di necessita di ammodernare le regole
Probabilmente è passato un po'il tempo in cui tutte e due le parti lo dico anche per quello che riguarda Confindustria insomma diciamo che ed è siamo davanti a un'altra era una da una era che ha bisogno di strumenti più veloci più snelli più flessibili
Che guardino diciamo così un pochino meno all'aspetto diciamo del del del della diciamo del la falle il livello del collettivismo chiamiamolo così
Pur naturalmente preservando giustamente i diritti cornici andò il tutto insomma sul livello nazionale che tuteli che dia delle garanzie dei diritti
A livello nazionale ma che in qualche modo riesca come lo abbiamo detto ad intercettare un po'di più in merito e anche quella dose di rischio che noi abbiamo detto
Ci dovrebbe essere da entrambe le parti naturalmente sia per quello che riguarda le imprese sia per quello che riguarda i collaboratori insomma tutti coloro che lavorano nelle aziende il che significa naturalmente
Rinunciare parzialmente diciamo così a una serie di diritti che in qualche modo vengono
Diciamo dove le risorse a volte vengono bruciate le vero nazionale e si riesca a mettersi un pochino più in gioco con un nuovo modo di stare nell'agenda noi diamo detto merito non vuol dire naturalmente una decisione paternalistica
Preso dall'imprenditore su chi sia più bravo che sia meno bravo non merito significa un nuovo modo di stare in azienda la capacità
Di diciamo interpretare se stessi all'interno di un nuovo modo di stare in azienda che in qualche modo possa anche a livello aziendale quindi laddove la ricchezza speriamo naturalmente si possa creare venga anche ridistribuite naturalmente ripeto con un livello nazionale che si alleggerisca ecco diciamo si alleggerisca nel senso che non bruci
Diciamo così tutte le risorse lasci naturalmente la possibilità di distribuirle diversamente e con regole che naturalmente devono essere condivise concordata a livello aziendale
E facendo sì che naturalmente chi a quella capacità nuova destare nell'azienda naturalmente ne benefici anche
Il che non significa abbandonare gli altri ma significa
Appunto diciamo la parola merita la parola rischio inserirla anche per una quota parte in quello che riguarda il tema della ridistribuzione la ricchezza è evidente che tutto questo poi
Se si innesta in un momento come quello che stiamo vivendo dove si fa fatica a parlare di distribuzione di ricchezza perché si fa fatica anche a crearla stiamo parlando purtroppo lo ricordava bene il dottor Pezzotta prima naturalmente stiamo parlando di momenti in cui temo insomma si andrà verso
Purtroppo forse
A un utilizzo di cassa integrazione comunque ci sono aziende io vengo dall'Emilia Romagna un'azienda elettromeccanica Emilia-Romagna insomma si aprono le cronache
Dei quotidiani regionali e locali e si trova tutti i giorni su minori impressionante purtroppo di piccole e medie aziende e io vi assicuro conosco imprenditori che
Ciò non ci dormo la notte a pensare di dover in qualche modo utilizzare strumenti che magari non erano neanche di Turati utilizzare come la cassa integrazione lasciando a casa delle persone quindi
Però io penso che sia
Voglio dire un bene
Per il nostro Paese sono per le generazioni future iniziare a parlare oggi
Di qualcosa che possa diventare strutturale perché io sono convinta che comunque nel momento in cui la crisi passerà e passerà certamente a maggior ragione
Abbiamo bisogno di regole nuove che ci consentono di intercettare quella ripresa o di stare in maniera più competitiva sui mercati cosa che fino a oggi non c'è stata
Ecco io credo quindi che
Insomma il discorso la contrattazione di secondo livello
Che diciamo la contrattazione aziendale naturalmente incardinate in un sistema di regole chiare certe e sicure
E mi lego anche al discorso della ad esempio della sicurezza sul posto di lavoro che naturalmente è un tema essenziale io dico che da parte mia sola credo che Confindustria il mondo industriale in generale
Abbia fatto molti passi avanti in questo però dico anche che basterebbe un unico incidente sul lavoro in un anno per dire che è inaccettabile e quindi evidente che non si può mai sentirsi soddisfatti
Ecco io dico però un quadro di regole certe che però non imbriglia il sistema inno lo in gessi ecco cosa che purtroppo francamente in alcuni casi io oggi
Vedo e credo non ce lo possiamo più permettere
Arrivo velocemente verso la chiusura così poi lascio spazio agli altri relatore naturalmente il tema del welfare e io dico il tema della flex security che in qualche modo mi ricollego in questa al tema europeo che c'è in altri sistemi europei
è chiaro è quando si parla di contrattazione di secondo livello si chiede anche voglio dire alle parti io dico anche Confindustria in questo perché anche nel nostro sistema la contrattazione di secondo livello prospettato allo Stato ma voglio dire è un tema
Che va digerito ancora oggi
Credo si debba però anche dall'altra parte lavorare molto di più di quanto non si sia fatto fino a oggi
Su sistemi di welfare che consentano non tanto di avere la garanzia di un posto che purtroppo credo oggi con tutta la buona volontà da parte di tutti si fa molto più fatica
A garantire ma la garanzia alla possibilità di essere occupati di essere continuamente formati di avere un percorso che consenta
Di avere quegli ammortizzatori sociali cui sistema di welfare questi il tema di flex security che consenta a chiunque in qualsiasi fase della propria vita di essere agevolmente facilmente Arin piegato rimesso nel mondo lavoro
Se per qualche causa che oggi diventa sempre più frequente sempre più naturale
Diciamo chiunque di noi si possa trovare temporaneamente
A diciamo messo sostanzialmente fuori dico anche che questo può può essere in un certo in un certo modo forse sempre con un sistema di welfare supporto per i giovani per le giovani famiglie
Io credo interpretato anche
Diciamo con un vantaggio che i giovani possono utilizzare in una fase naturalmente iniziale della propria esperienza lavorativa e professionale
Per poi cercare naturalmente di indirizzare se stessi verso quelli che sono obiettivamente i settori
O o diciamo gli ambiti che che che che ognuno vede come
Più adatti a se stesso naturalmente con l'obiettivo di avere sempre
Disattendere naturalmente a migliorare
Le proprie condizioni professionali le proprie condizioni retributive le proprie capacità naturalmente di vedere un percorso di formazione di carriera che sia senz'è migliore di quello che si poteva pesare Lizza e possibilmente senza mi sempre migliore rispetto a quelle generazioni precedenti cosa che forse la grande il grande problema in effetti di questa di questa nuova generazione che si trova forse per la prima volta davanti uno scenario
Che tenderebbe a far vedere forse per condizioni diciamo più svantaggiate di quelle che hanno avuto i loro padri
Io credo che si sia investito poco su questo e mi riferisco anche al tema donne e uomini temo di sì devo che volta le donne siano soggetti deboli perché anche su questo le politiche le così dette politiche conciliative in questo Paese mancano completamente Lisbona
Non ricordo quanti quanti asili prevedesse per quanti numeri di bambine con l'Italia in una posizione che ha n e neanche inutile citarla come se non fosse neanche in graduatoria
Finché non mettiamo mano a tutto questo a questi problemi strutturali penso che in questo Paese crisi o non crisi non si riuscirà a mettere mano seriamente ad alcuni temi strategici perché le donne
Al lavoro significa punti percentuali in più sul nostro PIL significa naturalmente capacità di reddito migliore per le famiglie perché questi pegni al posto di uno significa naturalmente
Capacità di spesa migliore e significa naturalmente credo anche
Un dovere sociale insomma nei confronti delle donne che oggi sono drammaticamente limitate per via del fatto che le la le politiche conciliative nel nostro Paese sono quasi completamente assenti e non mi riferisco solo ai bimbi perché non ci sono solo i minori non ci sono sui bambini ma ci sono gli anziani che invecchia non ci sono
I disabili sono tutti carichi diciamo così che un uniti normalmente una famiglia gravano sul sulle spalle di una donna
Per cui io sono naturalmente preoccupata perché non possono non esserlo non sono però diciamo vedervi tendo a cercare di guardare a concentrarmi sulla parte
Mezza piena del bicchiere che forse oggi non è neanche metà e un quarto ma diciamo tenda guardare quella
Io sono convinto insomma che da questa crisi sistemi industriale il sistema finanziario italiano abbia gli anticorpi per uscirne per reagire mi ha un ora anch'io che si trovi un modo
Diciamo per cui io credo sono lo dico da metalmeccanica insomma il fatto che il principale sindacato italiano oggi posso non condividere
Una strategia diciamo di uscita anche per il futuro a questa crisi un po'mi preoccupa sono però anche
Sono dell'idea che non si possa rimanere al palo tutta la vita bisogna un certo punto poi trovare il sistema di regole nuove andare avanti però mi auguro insomma che in qualche modo ci sia la condivisione perché credo che insomma
Ognuno cui proprio ruoli con le proprie competenze ma credo che il sindacato sorvolo abbiamo l'essenziale oggi per individuare una strada di rilancio però ecco ripeto
Attenzione problemi strutturali non non è solo un momento di crisi oggi c'è un problema che le sono alcuni problemi che la crisi enfatizza ma il nostro Paese ha problemi strutturali
Ci vuole uno sforzo di reni comuni e io lo spero che ci sia perché penso insomma che siamo arrivati al
A al al livello arrocco Botton come si dice e quindi sul
Bisogna intercettare la ripresa che ci sarà e bisogna dare a questo Paese e ai giovani naturalmente di questo Paese l'opportunità per intravedere
Subito dopo la crisi finanziaria una possibilità di rilancio del nostro Paese la nostra economia di quelle piccole e medie imprese italiane che io credo che oggi insomma possono ancora avere un ruolo fondamentale per il rilancio del sistema
Competitivo non solo industriale ma insomma del di tutto il sistema
Del nostro sistema
Grazie
Carlò dell'arringa mamma che
Conosciamo bene nella sua attività diciamo
Il professore della Cattolica ma anche perché è stato per un periodo di tempo Presidente risponde per cui la questione del lavoro ma anche
Né questione di del rapporto con l'Europa di quello che avveniva in Europa
Cioè la la la preoccupazione naturalmente l'allevamento così
Ma il modello sociale europeo
Reggerà o no
Visto che di quello che è un parlare ma con le cose che diceva prima
La Presidente dei Giovani Industriali
Ce la facciamo noi a stare al passo rischiamo che altri vale non per la loro strada anche su questi temi e alla fine il modello sociale prego così si scrittori un po'
Grazie signor Presidente signori Gasperi grazie per l'invito che ho accettato molto volentieri si farò qualche riflessione su
Sul modello sociale come titolo di questa tavola rotonda
Salatino non ha potuto
Partecipare ai lavori ma penso si sia parlato del nodo cruciale
In queste in questi giorni in queste ore l'Europa nel suo insieme ha di fronte
Cioè il nodo giunti un ruolo da giocare o meno in che forma
Nell'ambito della politica economica tout court
Da quando è stata costituita unione europea non ha mai affrontato una crisi così grave questo
E uno si chiede se di fronte a un fatto nuovo non debbano essere trovate anche risposte nuove
E forse in questi momenti che
L'opinione pubblica anche quella più avvertita
Sente una mancanza di una guida forte di personalità illuminante
Come ce ne sono state in passato
Perché non c'è dubbio che tutto un momento di fare delle scelte anche concerto grado di rischio politico da assumere
Non voglio certo dare giudizi sulla situazione politica dei vari Stati europei ma certo molti di questi
Sono molto riflessi sulla loro questioni interne giustamente anche
Ma ci si chiede appunto se rimanga
Spazio risorse politiche da destinare a questo problema se cioè se l'Europa debba svolgere una sua politica economica
Diversa da quella del passato perché se ricordiamo
Una delle caratteristiche fondamentali della politica una micro per
Che questi ultimi anni è stato il rispetto dei vincoli di Bilancio
Cosa del tutto
Giusta legittima salutare
Visto il ruolo negativo che deficit del debito pubblico a loro svolto in questi decenni soprattutto in alcuni Paesi come nostro
Ma non c'è dubbio che che da quella fase non vengono
Risposte a quelle
A quei problemi che oggi abbiamo di fronte e che richiedono un
Dose di
Non dico di attivismo ma di attività molto superiore molto superiore a quella del passato tempestività incisività di misure
Ecco dico questo come premessa ma penso che abbiate parlato ampiamente questa mattina perché parlare di modello sociale
Senza fare riferimento a questo aspetto io penso che sia
Parlare su un tavolo non troppo completamente
Modello sociale
Europeo
L'idea
Di modello sociale
Dell'Europa
Chi che già coloro che hanno creato l'Europa avevano in mente
Era basato sulla convinzione
Che
La coesione sociale del Comune
Accennato Pezzotta non fosse in contraddizione con lo sviluppo economico
Come
Io sono economista
Tanti economisti sono portati a pensare ma non solo quelli di estrazione ultra liberista io mi ricordo un libro pubblico studiato di un uno studioso americano keynesiano aperto
Ai problemi anche della società
Che si intitola bar il trade of fra equità ed efficienza cioè l'alternativa fra equità efficienza
Come se uno volesse un po'più di equità deve rinunciare a un po'di efficienza e chi è contrario ora il concetto di modello sociale è stata una sfida più che un storia
Quella di
Di sfidare questa convinzione diffusa fra anche gli studiosi più illuminate e cioè che ci fosse un
Un aspetto
Una relazione positiva una sinergia positiva
Fra di aspetti della coesione sociale comunque la si voglia definire perché non c'è dubbio che l'aspetto una
Un concetto anche
Difficile raccogliere su verso sue nelle sue articolazioni
Però l'idea quella
La tensione sociale che fosse strumenti non s'non addirittura alternativa alla crescita allo sviluppo ma addirittura complementare
Come la condizione necessaria affinché possa esserci sviluppo economico
Con lo sviluppo economico deve basarsi su deve avvenire fare affidamento su un ambiente sociale favorevole non conflittuale
O perlomeno non conflittuale oltre certi limiti conflitto è nella natura delle cose anche nel confronto fra le parti sociali
Ma non
Conflittuale fino al punto di dimenticare e il dovere di proteggere i più deboli e di assistere i più bisognosi e anche di fornire servizi pubblici di elevata qualità
E questa è stata la sfida
è stata la sfida che ed è stata affrontata fra l'altro con pochi strumenti d'intervento pochissimo
La stress diciamo così Trattato di Lisbona la strategia per l'occupazione che che che era strettamente legata agli obiettivi di Lisbona
La famosa strategia europea per l'occupazione era basata sul famoso principio del coordinamento aperti al coordinamento aperto era non implicava nulla dal punto di vista della capacità di imporre
Delle regole delle norme
E e anche con eventuali sanzioni no era un insieme di raccomandazioni di indicazione
In cui l'unico diciamo aspetto di repressione poteva essere concepito era quello della come dicono gli inglesi del name è in scena cioè di indicare quelli che non riuscivano a raggiungere gli obiettivi
E di agitarli come quelli che non erano stati in grado di più a comperare agli obblighi comune ecco strumenti inadeguate
Domenti inadeguate per raggiungere un obiettivo di di di grande spessore TARSU questo ecco detto questo io devo fare una una precisazione perché si è parlato del nostro Paese si è parlato dell'Italia
E allora occorre anche sapere che questo diciamo così strategia di Lisbona e allora
La strategia per l'occupazione come il modello della coesione sociale
Era un modello che in alcuni Paesi in Europa era già stato attuato ecco questo è il punto era già stato
Coloro che più in modo più forte e avevano sentito l'esigenza di di di implementare diffondere questo modello non erano personalità politiche dei paesi scandinavi erano italiani e francesi
Pensi che forse erano anche più lontane indette modelli
Modello sociale dei paesi scandinavi
E guarda caso era proprio tutt'oggi allora e ancora oggi sono quei Paesi
Che sono riusciti a conciliare al meglio
Gli obiettivi della coesione sociale dell'equità
Persino di un lo Stato chicche che che fa pagare molte tasse con delle pressioni deve tributari elevatissima anche oltre il cinquanta per cento e infatti molti si lamentano in quei Paesi di questo stato delle cose
Però in grado non solo di creare coesione sociale politiche a favore dei più deboli di assistenza di servizi pubblici efficaci e di buona qualità ma anche di svilupparsi
Per quei Paesi abbiamo esempi di impresa innovative come non esistano in altra parte del mondo
Ecco allora l'idea di questi fondatori era ma quest'perché questi modelli non possano essere esportati in altri partiti d'Europa
Dell'orafo continentale ma anche dell'Europa cosiddetta mediterranea e quella più lontana del piano delle questa è stata la sfida
E naturalmente sia essi essi e si è prodotto letteratura sulle pratiche migliori su quelle che quei Paesi facevano quando si parla anche di flex security tratto tutte espressioni coniati in lingua inglese tanto la lingua che usano che Paesi del nord Europa
UAL fatturare FIAT nei cortei flex security life long learning
Tutte espressioni indicavano un solo concetto investire nelle persone
E assistere le persone aiutarle alle persone affinché queste persone vengano attivate non si rifugi no
Ne in in situazioni di povertà o di indigenza o di bisogno ma utilizzano l'intervento
Per
Approdare
Insieme con altri nel normale svolgimento della vita sociale civile e sociale del mercato del lavoro
Il concetto di attivazione di non far cadere in una trappola della povertà della precarietà da qui la gente non riesce a uscire assisterla con misure di sostegno del reddito ma anche di servizi personalizzate
è possibile importare queste cose basandosi solo sul disegno degli strumenti di intervento
O queste cose non fanno affidamento anche sulla cultura su una tradizione che affonda le radici in secco
Diversi dei secoli che abbiamo passato nel nostro Paese o in Spagna o in Grecia in Francia in certa misura anche in Germania
Questo forse è stato quello un po'la sfida che
Si sposava un tasso di utopia piuttosto elevato
Pensare che le istituzioni possono essere importante istituzione che si Paso non non solo su risorse su disegni degli interventi ma anche su una cultura diffusa diffusa
E faccio un esempio perché non voglio tirarla troppo per le lunghe
Questo modello sociale e lo sviluppo economico
Certo c'è sinergia fra i due
Ma lo sviluppo economico non dipende solo certo delle coesione sociale dipende da altre cose
E il modello sociale può essere mantenuto solo se c'è sviluppo economico
Questa è la l'ulteriore sfida che deve essere affrontata ma dirò di più
Un modello sociale efficiente serve particolarmente adesso che le economie devono ristrutturarsi devono uscire da questo stato di crisi
Sfidando quello che si trovano di fronte anche un termine di riorganizzarsi e di poter diventare sempre più competitive il modello sociale è funzionale a questo
Ma se non esiste i Paesi possono trovarsi in estrema difficoltà come nostro
Essendo nel concreto
Un altro Paese avrà bisogno di ristrutturarsi tra pubblica amministrazione per prima ma anche altri settori
Ed a questa disavventura che abbiamo di fronte dovrà trarre il meglio
Per uscire rafforza
Ma è un processo di trasformazione di questo tipo
Occorre aiutare coloro che rimangono indietro
Occorre una una una rete protettiva
Che accompagni questo processo di trasformazione per non creare tensioni sociali che lo possono mettere in discussione
E quelli che allora avremmo bisogno proprio di quella cultura di quel approccio di quel modello sociale di quegli strumenti che non abbiamo e purtroppo forse non riusciremo a farlo in poco tempo
Il Governo è preoccupato di trovare le risorse per gli ammortizzatori sociali
Troveremo risorse spese Sisters di sì ma sapremo utilizzarle al meglio queste risorse
Nei Paesi scandinavi in Danimarca
Il Paese dalla cosiddetta flex security
I servizi per l'impiego conoscono i disoccupati uno per uno
E disoccupati hanno contatti giornalieri avuti gli uffici di collocamento
Nessun disoccupato si sognerebbe di di godere di un sussidio avendo già trovato un lavoro
Sarebbe il primo ad andare a dire ho trovato un lavoro non ha più bisogno del sussidio
Ecco noi siamo in grado di utilizzare queste risorse al meglio
Uno siamo in una posizione in cui corriamo ancora il pericolo di adottare misure
E non solo non rischiano di essere efficaci diventare quelli che hanno più bisogno ma anche inique
Perché magari vanno a aiutare coloro che non hanno bisogno
Ecco il grande bisogno di un modello sociale che si che che svolgono funzioni di attivazioni di sostegno che sia favorevole al cambiamento
Non molto spesso lo vediamo invece in termini di assistenza i soci di disoccupazione per noi il massimo di efficienza e che l'INPS può pensare nel distribuire i sussidi dislocazione che vengono dati senza troppi mesi di ritardo
Non che servano Lipari urtare la persona trovare un altro lavoro assistito eccetera ma usare semplicemente i computer perché non divenga dato mesi di ritardo ma è come un'indennità di assistenza
Non è un'indennità che attiva la persona cercare nuovo lavoro
è come se opposti a dura prova in questi in questi in questi mesi spero che sia sono mesi
E non e non magari qualche cosa qualche cosa di più
Perché proprio in questo momento un momento di depressione di preparazione prona nuova fase di crescita che avrebbe bisogno proprio di dimostrare come nostro sistema di aiuti
Di assistenza sia funzionale per quella ristrutturazione della di quella nostra l'economia a disabile
Finisco dicendo solo che questo quadro così parlare perché non è molto ottimista evidentemente da questo punto di vista va detto che anche nel nostro Paese esistono dei casi di eccellenza in casi del silenzio come sempre ben tutti i campi
La nostra scuola non è tutta da buttare ha delle punte di eccellenza la scuola elementare fino a poco tempo fa era grave di grande eccellenza
La sanità in certe parti del Paese di grande eccellenza i servizi all'impiego di certe Province sono di grande eccellenza
Però non siamo mai inutili mai stati capaci e questo cosa la sfida che abbiamo di fronte a trasformare questi
Ponti risalenza in una va cose di diffuso di comune a tutto il resto e
Affidiamo molto spesso il successo all'iniziativa di di persone capaci e motivate
Ma poi non abbiamo la capacità di organizzarci affinché questo che
Osserviamo è possibile fare possa diventare un dovere un dovere anche per tutti gli altri etnici comunque estranei
Cioè Sabino ha parlato di diritti
Giustamente
Però ecco sessanta il sessantesimo della Costituzione l'articolo quattro
Di diritti e di dovere nell'operazione soprattutto quando il curriculum una fase come questa in cui avremo centinaia di migliaia forse qualche milioni di disoccupati
è il momento di sentire una forte coesione sociale nel momento in cui ai diritti delle persone corrispondono anche dei doveri grazie
Grazie
Ci dovrebbero essere degli interventi
Presidente
Grazie mille Presidente
Io vorrei
Fare un intervento concentrandomi sulla seconda parte diciamo delle titolo che è stato dato al convegni e cioè l'avvenire dell'Europa
Perché
Credo che il avente la la questione forse il problema più grande che ne possiamo avere in questo periodo e di
Essere così tanto preoccupati della crisi di dimenticarci che prima o poi la crisi passerà
E che quindi dobbiamo anche cercare di pensare al dopo crisi
E abbiamo devo dire forse la fortuna in questo periodo di avere una Commissione europea eh quasi in maniera sorprendente direi anche un consiglio
Che
Sta comunque cercando effettivamente di diciamo individuare quelli che sono le grandi sfide dell'Europa per per il futuro mi riferisco
In particolar modo a due pacchetti
Che nelle intenzioni quanto meno del Presidente Sarkozy dovrebbero poi essere diciamo portati a termine nel loro l'iter di nel loro iter di approvazione entro l'anno c'è il pacchetto energia il pacchetto ambiente Pecere quindi avere anche appunto del rappresentante dei giovani imprenditori i italiani di Confindustria perché Confindustria ha avuto un ruolo anche
Forte diciamo appunto appena preso una posizione anche forte sul tema soprattutto dell'ambiente del pacchetto ambiente e in parte per dirla proprio
In tutta sincerità contribuito ad una posizione italiana che è stata da altri Paesi criticata perché troppo rigida rispetto a questi obiettivi fantomatici appunto del del due mila del due mila e venti
Però ecco io credo che la questione debba essere riportata proprio nei termini di dell'avvenire dell'Europa e di quello che dicevo prima cioè del fatto che non dobbiamo ecco considerare paradossale che in un momento in cui siamo in crisi
Ci poniamo altri costi perché sicuramente ha ragione ovviamente Confindustria farlo notare
Perseguire questi obiettivi entro il due mila e venti comporta degli obiettivi adesso
Non voglio entrare diciamo nella diatriba che si è creata tra Governo e Commissione sulla quantificazione di questi di questi di questo BT raggiungimento di questi obiettivi tra lo zero virgola sessantasei e l'uno quattordici del PIL secondo appunto diverse
Valutazioni comunque sicuramente costosi
Però ecco credo che sia importante al di là del costo andare a considerare anche quelli che sono i benefici cioè perché è importante comunque impegnarsi in grandi sfide europee adesso in questo momento anche in un momento di crisi
Credo anzitutto perché
C'è una questione di credibilità a livello internazionale
Prossimo anno ci sarà la Conferenza di Copenaghen e che definirà quelli che sono gli obiettivi dopo il periodo di Kyoto già ne sappiamo che l'Italia che tante belle parole ha speso e sulla lotta al cambiamento climatico e non sarà in grado
Insieme ad altri pochissimi firmatari del Protocollo di Kyoto di soddisfare appunto le il il protocollo stesso e quindi non raggiungerà i propri elettivo entro il due mila e dodici questo lo danno tutte le produzioni le proiezioni
Scientificamente ci stiamo ponendo degli obiettivi dopo il due mila dodici addirittura due mila tredici al due mila venti senza sapere cosa faranno peraltro gli altri Paesi
Però questo perché è importante è importante per acquisire credibilità ce se ne vogliamo svolgere a livello internazionale come diceva stamattina anche il Presidente Fini un ruolo di primo piano dobbiamo essere credibili
Lo svolge questo ruolo allora assegnarci degli obiettivi in maniera anche unilaterale
Da fino al due mila venti significa acquisire acquisiti credibilità a livello internazionale e svolge un ruolo direttore di primo piano nei prossimi negoziati multilaterali che si che si avranno appunto alla fine del due mila e nove nella Conferenza di Copenaghen
Ma c'è anche un altro aspetto più interessante ovviamente dal punto di vista delle impresse
Che è quella appunto di
Credere nell'ambiente
Perché questo crea senza il mente che cosa vuol dire creare nuovo know how vuol dire creare nuove tecnologie vuol dire essenzialmente gettare le basi per una nuova competitività europea
Che sia finalmente sganciata anche peraltro appunto da quelle che sono le questioni energetiche di approvvigionamento energetico che sono così poco pesanti appunto per l'Italia e per l'Europa in generale
Quindi io credo che bisogna vederla anche le parti delle opportunità non perdere di vista in questo momento di crisi anche quelle che un magari un'ottica più di medio lungo termine
Mi rendo conto poi
Appunto se proprio testo dell'impresa che è facile appunto parlare di benefici il problema
Di queste misure che i costi sono ben precisi cioè si sa quanto costerà questo pacchetto i benefici si avranno nel medio lungo termine non si stanno non si riesce anche a quantificarli
In questo momento
Questo è vero però io credo che
Più che impuntarci sui costi del dire qual è il costo bisogna diminuire il costo bisognerebbe richiedere con forza alla Consiglio in questo momento perché vivente sarà il Consiglio che dovrà decidere di introdurre degli elementi difensivi di flessibilità
Cioè faccio un esempio in meno non è inutile chiedere che alcuni settori italiani settori produttivi italiani non voglio
Citarle comunque vengano difesi nel caso di dumping ambientale nel caso appunto di una situazione di svantaggio rispetto a Paesi che non dovessero assumersi
Le stesse responsabilità
Bisogna semplicemente chiedere alla Commissione europea di vigilare di fare un monitoraggio per cui nel momento in cui appare evidente dopo il due mila dodici
Che da parte della Cina degli Stati Uniti se non si daranno gli stessi obiettivi ci sarà appunto una competizione sleale perché ovviamente non avranno il costo di combattere appunto questo pacchetto si potrà addirittura di vedere quelli che sono aiuti di Stato di aiuti dell'Unione europea
I fondi l'Abbey l'intervento della BEI cioè tutte quelle misure che possono essere attivate per dare un sostegno all'impresa e quando sarà accertato appunto che effettivamente qualcosa e sta andando male insomma che c'è una concorrenza sleale quindi
Credo che ci voglia anche in questo periodo di di di crisi uno slancio ottimista per vedere un pochettino più a lungo termine sono rischiamo veramente di essere completamente assorbiti da questa crisi e non vedere un pochettino più avanti del nostro naso grazie
Signor presidente ho interrotto signor Presidente Andreotti
Segni signore e signori vedete parlerò
In spagnolo non so se mi chiedi capirete PAN cercherò di parlare il piano
Innanzitutto
Voglio presentarmi
Dopo aver ringraziato naturalmente responsabile di questa fondazione l'invito a partecipare a questa
Conferenza attenda un attimo che si mettano le cuffie perché mi sembra che si hanno
Sguarniti
Io
Dicevamo
Innanzitutto credo di avere l'obbligo di presentarmi
Io non sono stato Ministro dell'interno del Governo spagnolo per non ferire dei cinque anni in quel periodo
Era Presidente della Repubblica
Scusate e il vostro Presidente La Repubblica era ministro dell'ente Anna io Sasso capo della delegazione spagnole sono all'incaricato della strategia del gruppo popolare europea
Sonno responsabile di unitariamente europea
Una rete europea che analizzando le varie Vichy dissi Shadow Dini che viviamo in Europa ogni giorno oggi nell'Unione europea
Ci troviamo davanti
Ad una crisi ma loro Genta massima e l'urgenza massima è carpire e analizzare ciò che sta avvenendo oggi nell'Unione europea
Ciò che più importa e che oggi riusciamo a interpretare in maniera adeguata e la crisi che stiamo vedendo nel contesto dell'Unione europea
Per questo motivo vi
Raccomando e Consiglio di allontanare sviluppato da quelle definizioni non tanto categoriche che alcuni fanno in queste settimane
Presentando delle conclusioni strepitose su ciò che avviene c'è chi dice che
è
Finita la il libero mercato che bisogna riformare completamente sistema capitalistico capitalistico che è finito all'intero americano
Sentiamo sentenziare
A questo modo è la prima cosa che dobbiamo dire e che oggi quello che stiamo vivendo non è stato previsto da nessuno
Nella destra politica nella sinistra politica né il centro nelle istituzioni finanziarie ed economiche avevano previsto
Questa situazione e quindi se nessuno è stato in grado di prevederei quello che sarebbe successo
Dobbiamo avere tutti o una grandissima umiltà nello spiegare quello che occorre fare è con
Quel medico che è stato incapace di dare una diagnosi alla malattia di una persona quindi il minimo che possiamo fare e chiedere a quel
Medico che
Sia umile
Nell'indicare le sue prescrizioni per superare quella malattia che lui non era stato in grado di diagnosticare quindi unità necessaria
Io credo che questo sia indispensabile
Un qualcosa che dovrebbe accompagnare tutti gli atteggiamenti dei responsabili della politica europea
Ma
Andiamo ad approfondire quello che sta avvenendo oggi nell'Unione europea io credo
Che stiamo vivendo dei momenti in cui
La situazione la sensazione di crisi finanziaria ed economica
Occupa tutti gli spazi è un qualcosa di onnipresente nell'Unione europea nei mezzi di comunicazione
Ma anche l'elemento dominante Akhazan nelle nostre conversazioni familiari
Questa crisi è presente questa crisi economica e finanziaria e dominante quindi si ci troviamo in una situazione che si è impadronita di noi
In un qualche cosa di senza che precedenti almeno la maggioranza di noi che qui presenti e non abbiamo mai avuto la sensazione di vivere con lo stesso grado di incertezza
Rispetto alla situazione che viviamo oggi con questa crisi finanziaria ed economica quindi non si tratta di una crisi qualunque di una crisi in più è una crisi globale una crisi totale
Che include non soltanto il settore dell'economia ma
La società nel suo insieme
E soprattutto colpisce le persone che addirittura giungono a perdere la fiducia in se stessi parliamo della crisi della fiducia nell'economia
Ma dimentichiamo di dire che spesso abbiamo una sfiducia in noi stessi le nostre convinzioni personali e familiari sono scosse
E
Quello che avviene e che quando si vive al di sopra delle proprie possibilità quando si estende più di quanto non si guadagni
Allora
La speculazione finisce
Per dipingere i nostri comportamenti addirittura le nostre scelte economiche quando vogliamo sempre di più di più
E non sembra che nulla basti mai nessun
Nessun piano dell'attività
Non dobbiamo meravigliarci della crisi economica e finanziaria
E quando siamo sfiduciati e perché su ci sono anche di elementi di sfiducia
La crisi della natalità
Il flusso migratorio norme un segno della generosità europea
Ma dei nostri egoismi quando vediamo i livelli dei risparmi delle verità quando cerchiamo allora opposto la comodità
O i guadagni facili allora ci troviamo
Davanti al una distribuzione generale una crisi dei valori quindi la crisi finanziaria ed economica nasconde un'altra crisi
Su
E nasconderle a causa dell'origine
Vera della stessa perché tutti noi siamo responsabili in un certo grado in termini morali in termini economici e finanziari
Può darsi che vissi hanno lei responsabili precisi e delle persone puntuali ma in Generali e in più in generale tutti con
Corriamo nella responsabilità perché dobbiamo dire che a livello europeo si è prodotto uno squilibrio certe storie la sperequazione tra
Il benessere che
Godiamo
E lo sforzo che
Facciamo è quello squilibrio che insegna
Uno stile di vita al di sopra delle proprie possibilità
Si tratta di una specie di fiaba fiaba popolare
Esopo raccontava
Una favola ripresa da Lafontaine e poi da dallo spagnolo stamani leggo
Che si chiamata
La cicala e la formica
Quindi secondo me noi siamo più circa le che formiche nella società europea
Quindi è molto importante
In occasione di questa crisi ascoltare gli analisti e gli esperti economici
Ed è ovvio
Che
I Governi nazionali con le loro azioni più o meno ha dato pelle interventi dei responsabili economici
è molto
Incisivo ma le misure
Finanziarie che vengono adottate e che secondo me sono necessarie in l'India generale
Richiedono anche
Degli altri cambiamenti che sono indispensabili io credo che queste misure
Che sono straordinarie tuttavia secondo me credere danno delle altre difficoltà e si dimostreranno insufficienti se non riusciamo ad affrontare gli aspetti più profondi di questa nostra crisi
Quello che sto cercando di dire e che dobbiamo imparare ad ascoltare gli storici ascoltare i pensatori il ruolo mi del pensiero filosofi come vogliate chiamarli perché questa crisi non è soltanto una crisi economica e finanziaria
C'è chi il nome del
Liquidità finanziaria
A l'audacia di confrontare questa crisi con quella dell'anno mirano centoventinove in atto naturalmente segnalando le differenze che vi sono ma nessuno ha il coraggio di ricordare le differenze sociali che vi sono tra la società attuarle è quella di allora
Io credo che dobbiamo ricavare degli insegnamenti molto validi proprio da quella crisi una crisi finanziaria innanzi innanzitutto
Che poi è diventata economica una crisi di questo genere comporta sempre delle sperequazioni maggiori e degli squilibri sociali
Io non so ancora qual è il folto che prenderà questa crisi
Io nono idea lì fin dove giungere a questa crisi ma sono assolutamente certo che comporterà
Delle sperequazioni squilibrio fondamentalmente dei conflitti sociali
In questo senso
Penso che sorgeranno dei movimenti politici e sociali estremisti ICI questo ce lo insegna da la storia sempre a causa della crisi
Verranno creati degli spazi e delle lacune che naturalmente e fisiologicamente tenderanno tenderanno ad essere riempiti da ideologia est
Per il Medio alloggi ERP radicali Sennori nonna saremo capaci di riempire quei vuoti colleghi del con i principi che
Ci caratterizzi o no
E evidente che la situazione dell'Europa è diversa
è evidente che
La situazione è cambiata dopo la nuova dinamica stabilita dal Trattato di Roma ma è evidente che dobbiamo anche essere
Consapevoli che non è il momento di esagerare l'accento sul sul tecnicismo e ancor meno sul dogmatismo
Quindi
Per
Aprire la strada
Indicare l'uscita quelli da questa crisi dobbiamo dire verso dove vogliamo andare e quali Lella società che vogliamo configurare in termini politici e sociali
Quindi permettetemi di introdurre un multiplo a riflessione finale
Come dicevo il vero molto importante ascoltare le opinioni degli esperti analisti economici e finanziari ma un'analisi
Pure a mente economico e finanziarie oppure se ne importante
Non sarà sufficiente perché la prima cosa che bisogna cambiare e
L'atteggiamento personale
Dell'individuo all'interno della nostra società
Questa situazione
Confermerà che poi sono le persone al centro di qualunque azione politica
E che sono le loro la speranza di poter affrontare ed uscire da questa crisi le persone sono
Persone
Le persone
Che dirigono delle aziende sono persone delle persone che costituiscono la società ci sono persone
Così come sono persone quelle che compongono le famiglie
E sono inoltre persone che con le loro scelte ad atteggiamenti
Definiranno il nostro futuro la scelta dei del componente le attività umane il risorse naturali risorse naturali son quelle che sono si trovano laddove
Si trovano
E
Sono probabilmente l'unica variabile del la buono o cattivo strana che prendano le attività umane quindi
Le persone sono chiamate a dare il massimo disse stesse altrimenti non saranno all'altezza
Da affrontare questa crisi abbiamo sentiti molti abbiamo sentito molti discorsi brillante in questo periodo del dei discorsi favolosi da parte di Sarkozy gli ottoni BR
Va molto bene ma noi abbiamo bisogno di una rigenerazione dell'Unione europea e questo comporta un cambiamento negli atteggiamenti personali
E questo non soltanto da parte di chi si dedica alla politica europee ma all'insieme di tutti degli europei
Io credo che il verbo più adatto per descrivere questo ossia rigenerare si tratta di un
Pro cesso un processo
Che però ha bisogno di un punto di partenza un primo momento di inizio che questo secondo me
Abbiamo parlato della necessità di riforme strutturali all'interno dell'Unione ma
Dobbiamo anche
Ricordare
La rivoluzione eh chiunque
Esame nella situazione penso che possa riconoscere che ci vuole più sforzo e non rinnovamento come quello che io sto suggerendo che per fare una rivoluzione
Noi ci dobbiamo allontanare
L'idea dalla politica del minimo sforzo questo sforzo minimo è stato quello che ha caratterizzato la mentalità dell'Unione negli ultimi anni
Dobbiamo dar Vallone allo sforzo abbiamo pochi anni ancora per definire questo processo di costruzione europea
E in questo periodo
Dovremmo definire i nostri atteggiamenti personali è in primo luogo a noi politici dirigenti dobbiamo essere
E in prima linea e i primi a definire qual è l'orientamento e l'atteggiamento giusto permettetemi cinque punti
Per chiarire quello che intendo dire con questo introduzione
In primo luogo
So che è un programma fuori moda ma
Ci vuole più umanissimo
Più umanesimo chiunque segua con
La dovuta attenzione quello che sta avvenendo in questi mesi chiunque segua e processo dei mercati dei sistemi
Di ogni genere di concetto Ismail dovrà riconoscere
La scarsità di considerazioni sulle sulla persona umana io credo che
Quello che avviene è che per i politici le persone non sono altro che elettori e per gli economisti sono solo consumatori quindi
Il primo punto che dobbiamo considerare per questa rigenerazione
Eh
Il rafforzamento della dignità della persona e
La condizione umana non si tratta quindi soltanto di un maggiore umanesimo ma delle dosi massicce
Di umanesimo alle persone non possono soltanto essere considerate come soggetti attivi e di un'azione politica con nomi sono i soggetti più importanti ed ecco perché è così importante prima la lo hanno detto
Gli altri relatori
Che ed è giunto il momento
Di
Carpire l'importanza degli obblighi
Viviamo in un'era in cui si esaltano i diritti
è tutto questo accompagnato dall'ondata di relativismo
Al quale le si sono riferite tante persone ma cerchiamo sempre
Di sfuggire a quelle strade che ci impongono l'assorbimento dei nostri doveri e non dovrebbe essere così
La crisi del ventinove e tutti gli eventi che seguirono a supporto
Poi a una dichiarazione universale dei diritti umani nell'anno quarantotto con me reazione alle
Al gravissimo danneggiamento violazione di quei diritti allora
Oggi
Dovremmo anche
Fare qualcosa di simile dovremmo stilare un anno fa Carta dei diritti universali è questo
Non è altro che una riflessione non si tratta di una proposta concreta però oggi dovremmo stilare una carta degli obblighi
Oltre a quella Carta dei diritti dell'anno quarantotto
Una sorta di integrazione d'accordo noi tutti abbiamo il diritto al potere dei beni e a divertirci ma non possiamo dimenticare i nostri obblighi
Né possiamo godere della nostra libertà schiacciando o riducendo la libertà degli altri quindi
Nel parlare di obblighi daremmo un'adeguata interpretazione al concetto di lì libertà e di questo parleremo nei prossimi giorni
Il terzo concetto dobbiamo insiste nel sud ciò che corretto in termini europei
Noi in quanto
Dirigenti politici economici abbiamo il primo dovere di dire la verità i nostri cittadini
Dire loro che noi faremo del nostro meglio per condurre questa fase marca tarda
Una maggiore autorità austerità noi non siamo dei maghi Merlini che riescono a trasformare completamente le cose
Adesso ci tocca vivere on line periodo più difficile rispetto al precedente e
Ed è necessario che tutti ci assumiamo le nostre responsabilità quindi dobbiamo incominciare dicendo la verità
Poi stabilire ciò che è politicamente corretto ma a volte
Parliamo e facciamo dell'IST distinzione tra l'economia finanziaria l'economia reale e quindi noi dobbiamo essere in grado di spiegare quello che l'economia vera
E noi non possiamo incorrere negli stessi rischi pericoli
Delle generazioni precedenti
Noi
Dobbiamo ricordare che l'Unione europea non è soltanto un'unione è una realtà è un processo elettorale permanente
E continuativo tra
Quindici giorni avremmo un'altra prova elettorale e non c'è il processo politico senza processo elettorale
è il rischio che abbiamo noi europei è che finiamo per essere schierata Fini delle dei sondaggi d'opinione
E nei prossimi decenni e in particolare in questo prossimo dice decennio
Noi politici europee dobbiamo mostrare la capacità di essere convinti
Delle nostre convinzioni personali e perché i sondaggi i nomi potranno mai dare indicazioni sui valori
I sondaggi in Europa non potranno mai a bere lo scopo di
Sotto mettere i politici bis la funzione dei sondaggi
Anna la funzione dei sondaggi è quella di stimolare l'opinione pubblica affinché dicano la loro opinione
E le risposte che i cittadini danno non sono altro che dei termometri dei sistemi di
Allarme che possono aiutarci a correggere il tiro e posso dire che se l'Unione europea oggi è una realtà questo non è stato grazie
Ha l'opinione pubblica es ma piuttosto
La traduzione in realtà del pensiero
Di
Idealisti con me De Gasperi che è stato uno dei propulsori dell'Unione europea
Nei
Nei prossimi anni dovremmo
Avvicinarci all'Europa reale ed allontanarci dall'Europa virtuale
L'Unione europea
Esige non solo che condividiamo le problematiche europee ma anche offriamo del dei modelli di soluzione che siano loro pay
Inoltre bisogna convincere gli europei del fatto che soltanto un'opinione con delle dimensioni adeguate in un mondo globalizzato sarà in grado
Di affrontare le grandi sfide per il nostro futuro con delle soluzioni ma
Ciò richiede che noi sappiamo
Stabilire quali siano le competenze del Unione europea e degli Stati nazionale dobbiamo risolvere a livello europeo
Le stesse questione che abbiamo in fin dei conti risolto nei nostri paesi e la distribuzione delle competenze tra lo Stato centrale
Regionali e le autonomie e le Federazioni varie sistema insomma bisogna definire il funzionamento dell'Unione europea
Non non europea che abbiamo oggi non è l'Unione europea di cui hanno bisogno gli europei
E dobbiamo allontanarci da questa Europa da questa Europa virtuale troppo virtuale e
Concentrare l'attenzione su quattro cinque problematiche affinché gli europei sappiano riconoscere il ruolo degli europea all'interno di questa Europa che definiremo
A volte l'Unione europea dovrà essere protagonista
Ma in altre occasioni non dovrà pro essere protagonista non è che in per ogni problema o per ogni tipologia di problema l'Europa dovrà
Assumere e lo stesso ruolo
Viso e poi bisogna
Accettare delle critiche perché chiaramente quando il cittadino europeo conoscerà meglio il funzionamento dell'Europa la critica era di più oggi non saprebbero dove mettere le mani per quanto riguarda l'Europa
E a questo punto
Ci troviamo davanti a ad un elenco di problemi problematiche essenziali che dobbiamo affrontare la
Questione delle competenze dell'Unione Europea nell'istante a partire dalla coordinamento delle politiche economiche a ruolo
Delle supervisione della supervisione dei mercati finanziari
Ecco qui occorre definire il ruolo europeo con chiarezza e poi nei confronti dell'immigrazione bisogna far fronte all'immigrazione clandestina bisogna trovare un ruolo all'interno all'Unione europea
Possiamo avere ventisette polizia
Servizi polizia all'interno dell'Unione europea ma bisogna a vedere Honda
Politica comune e definire i ruoli all'interno dell'Unione europea poiché secondo tutto ciò che riguarda la
E la lotta contro le organizzazioni terroristiche in cui l'Europa bisogna definire
E le sue competenze perché noi politici europei parla parliamo molto di terrorismo però è lì che ci troviamo davanti questa Europa assolutamente virtuali non abbiano un'Europa reale
In questo campo ed è
Indispensabile che qui
Ci siano delle competenze seppur minime ma che vengono rese notte Veneto incisive all'Energia e la sicurezza e dell'ambiente il cambiamento climatico
Tutto questo fondamentale anche qui bisogna definire le competenze all'interno all'Unione europea
Quali le il rapporto tra l'Unione europea e agli Stati nazione
Anche naturalmente la politica di difesa dell'Unione europea dobbiamo sapere che cosa sarà e l'Unione europea qual è il ruolo che svolgeranno i vari Stati
Quando c'è
Coesione
Una coesione interna si può fare una politica estera non possiamo mettere il carro davanti e i buoni soltanto quando avremo una coesione interna potremmo mostrare un volto univoco al mondo esterno
Quarto punto
Penultimo impartiti europee e i partiti politici europei devono
Esistere l'Unione europea non può fare eccezione
A quello che è sempre Stato i partiti politici hanno generato un dibattito che affatto spazio alla democrazia e l'Unione europea non può essere un'eccezione
Oggigiorno dobbiamo avere dei partiti politici europee
Nelle varie competenze cioè in quei settori che riguardano l'Unione europea io sono il Capogruppo del Partito Popolare Europeo
Ma so che mancano delle politiche perché no nonna andiamo un livello di confronto coordina la politica nazionale dobbiamo sapere bene e quali sono in cent'anni dia un politica ed è una partita apolitico europeo sono i gruppi parlamentari che ci rincontriamo tutte le settimane
A Bruxelles siamo noi che dovremmo andare in vita questi germi a questi embrioni i partiti politici europei io che vedo che se qualcosa ci insegna a questa crisi sarà proprio che dobbiamo allontanarci dall'Europa virtuali in materia e quinto e finisco
Tutto questo va molto bene ma bisogna essere concreti non bastano del riflessione di i generali
Ma dobbiamo stabilire delle misure precise ed è in linea di azioni non possiamo
Può
Re soltanto dei principi in astratto dobbiamo definire dei comportamenti e le prossime elezioni europee
Non possono continuare ad essere sempre uguali delle elezioni europee abbia candidati nazionali e nessun riferimento a
Ciò che è la politica europea
E il Presidente della Commissione europea andrà
Ridefinito è uno dei relatori questa mattina l'ha detto
Non può essere eccome è attualmente in
Indifferente al cittadino a occhi assolvere il compito di commissario
Bisogna portare i propri commissari alla Commissione ed è importante che le istanze europee dimostrino anche perché l'Unione va avanti per esempio il perché l'umanesimo
Al quale pensavamo a prima spesso si parla di umanesimo nei confronti della socialdemocrazia europea
Io credo che
Dobbiamo morti avviare un nuovo periodo di riflessione all'interno delle famiglie politiche c'è chi parla di con nomina sociale io non parlo di economia sociale ma quello che dico è che dove dobbiamo avviare una riflessione su
Chi cose
La politica dell'Unione europea e tutto questo stretto e si traduce nella politica familiare che è rilevante per la politica
Dell'unione significa che nella conciliazione lavorativa delle donne
Ne dovremmo porre un accento particolare a favore delle donne e delle famiglie e dobbiamo
Allontanarci da quegli stereotipi della di ciò che è politicamente corretto
Corretto l'Europa non è soltanto
La storia di un successo lo è
Ma quello che dobbiamo fare in questo ultimo tratto di percorso va definito per poter completare quest'opera e l'Unione europea
Mi in Europa quindi abbiamo bisogno di uno spirito di gruppo dobbiamo apportare
Delle équipe a di politici alla Commissione europea alunni a
Ai vari enti dell'Unione europea nomi bisogna combattere l'individualismo il Trattato europeo
è una cosa buona ma
Stiamo parlando di un continente
Che va riempito di contenuti con una politica ambiziosa che sia all'altezza della gravità della politica economica e finanziaria che stiamo
Sì dico
La nostra riunione
Piacevole perché non si tratta di votare un documento comune che rappresenta sempre la difficoltà
Di incontri
Però credo che ognuno di noi abbia riportato
Da tutti gli interventi qualche cosa che sotto alcuni aspetti comune all'altro
Aspetto differenziato
Che ci aiuta poi a capire come
Questa è l'idea dell'Europa
Alla quale noi siamo profondamente legati anche al di là
Degli schemi
Politici
Culturali a cui
Poi si è legata a lungo il tempo e rappresenta il superamento
Di una
Disinformazione che dei nostri e generazione aveva avuto
La mia generazione venuta su
Con la
Coscienza
Sbagliata che noi eravamo più bravi di tutti che non avevamo bisogno di nessuno l'autarchia nel senso globale di questa parola forse serviva anche a qualche cosa che
Sotto alcuni aspetti
Non ci sono mai periodi completamente negativi e periodi completamente positivi nella vita pubblica anche alcuni aspetti che potevano poi sembrare
Particolaristici avevano anche
Una serie di risvolti di carattere positivo insomma
Beh qui di vecchi siamo in pochi ma
Ci ricordiamo la battaglia del grano sembrava qualche cosa un po'di strada e però rappresentava la possibilità invece di approvvigionare
Il Paese cosa che non potevamo fare per ragioni anche di carattere valutario quindi delle volte bisogna stare anche molto attenti a generalità però contemporaneamente bisogna stare attenti al pericolo opposto
Cioè di credere che niente sia stabile nient'abbia una validità globale non è così la via di mezzo almeno sotto questo aspetto oggi si è parlato molto e di Europa
Certamente io ritengo proprio la prima volta che si cominciò a parlare
Di comunità perché anzi stiamo attenti e non può dire espressione Unione siamo metteva paura e c'era chi non riusciva a capire bene quale fosse e questo orientamento su cui dove
Essere costruiti il futuro e noi
Abbiamo avuto la fortuna insomma di è venire su
Educati alla scuola politica del Presidente De Gasperi che aveva anche un grande vantaggio essendo trentino che ha vissuto l'esperienza
Dell'auto e l'esperienza
Extra confine un espediente appurino nazionale e sapeva quanto fosse invece
Limitativo e in un certo senso avvilente
Un senso di esasperazione autarchica che i stato poi
Portata avanti come invece fosse un rispetto della
Nostra tradizione nazionale insomma io
Credo che
Il fatto che la Fondazione insomma
Vedi che come ha dedicato questo incontro ma debiti una ricorrente sua attività alla
Formazione di una
E coscienza europea e sia
Qualche cosa che serve anche
Come aiuto ad un modello educativo
Noi ripeto dobbiamo
Camminare tra
Due contraddizione del resto tutta
La nostra impostazione e la necessità
Di fare delle sintesi quando noi per esempio diciamo che
Con un latino facile che la soli Tundo è o beata solitudine o sola beatitudine
Poi contemporaneamente diciamo guai al solo beh allora quale vera di queste due sono probabilmente
Non vere nessuno dei due Zorzato Giorgio e
Allora
Credo che l'utilità degli incontri come questo di oggi insomma sia pure tra sommarietà poiché deriva da poche ore giovani cui ci sta insieme e servano a correggersi da
Posizioni che sono vorrei dire massimaliste che e come tali che possono anche suscitare degli entusiasmi
Ad un certo momento correggere delle posizioni di un massimalismo di chiave opposta insomma quindi
Non è che tutto può essere buttato
Poi nel dimenticatoio nel cestino allora a me pare che la cosa importante per cui poi è lo spirito
Della Fondazione insomma e questo di
Direi coltivare in un senso
Concreto e Conde modelli continuamente aggiornati che cosa vuol dire la solidarietà che cosa vuol dire l'appartenenza alla nazione che cosa vuol dire l'appartenenza al comunità
Eccetera
Sotto questo aspetto e
C'è un articolo della Costituzione che è importante ma che che indicativo
Cioè quando si parlerà anche di rinunce o di attenuazioni della sovranità nazionale per le finalità però essi o la finalità di carattere superiore
Noi ci troviamo forse nella necessità
Di dovere elaborare poi dei modelli concreti per dare attuazione a questi principi
Io ritengo
Finisco che noi abbiamo nella nostra Carta costituzionale però abbiamo dei punti di riferimento eccezionali sono stati il fissati in una fascia in cui Arcuri
Insomma c'era anche
Va condizione elementare di cultura globale insomma c'erano sì vecchi ricordi da parte dei più anziani ma per il resto insomma c'era solo da correggere delle deviazioni autarchiche e noi eravamo
Stati abituati ad assorbire sto qua fino
E dai banchi di scuola allora che a me pare che
So quello che possiamo
Portar via da questo incontro trova
Come motivo di di studio lungo la strada di una costruzione che ha bisogno e continui aggiornamenti che però sul
Mi pare che
Sia nella sua
Bontà
Interiore che nel suo senso di equilibrio
L'equilibrio è una cosa che nell'immediato non fa mai grande attrazione perché fa più attrazione i grida in un senso nel senso opposto queste quasi normale cioè se uno parla a voce
Normale ritrovato considerato così un oratore che stanca normalmente se volete
Questo
Dobbiamo allora oggi a mio avviso
Siamo in una fase nella quale c'è veramente da costruire un avvenire in parte utilizzando gli strumenti che sono già
Sviluppati ed anche alcuni attuati e specialmente utilizzando una filosofia di base sorprese
Io concludo dicendo che noi insomma anche a scuola abbiamo imparato delle corse delle cose opposte sorrette
In una delle massime che ricordo appunto privato accennate con questo io
Concludo quando si riceva guai al solo
Cioè
Considerare la necessità
Della vita che legata della vite insieme l'uomo non può essere luogo solitario illudere il presunto
Paradiso terrestre però contemporaneamente
Scusi signora guai al solo il suo precedente poi però si diceva beata solitudine o sola beatitudine all'alcol dove sta la verità il suddetto Raggio di Sole
Ecco due sciocchezze contrapposte secondo me perché l'esasperazione di posizioni
è qualche cosa che può valere per fare un saggio scritto ma nel
Forma di indirizzo di costume di indirizzo dei rapporti umane la esasperazione di posizioni antitetiche
Può servire di spunta di spunto transitorio ma non può mai essere una determinato punto di arrivo rovinato archivi accettato questo invito della formazione del nostra
Iniziativa prevede questo seminario di carattere internazionale e
Sono stati
Posti una serie di quesiti e affacciati una serie di temi e che poi ognuno potrà nell'ambito individuale euro
Delle collettività minori le quali delicate nei guai si trova a sviluppare ulteriormente quello che conta è che
A mio avviso è di cercare di aiutare un po'le giovani generazioni attuali e quelle immediatamente future ad avere dei punti di riferimento
Noi siamo gratis signor punto a persone sito il Presidente riapre perché più di questo
Avremmo mai potuto desiderare di avere che ci hanno indirizzato verso questa capacità i sapersi guardare attorno
Di non credere di essere per un'isola di beatitudine insieme attorno alla quale non c'è e che un mare di cattiveria o di indifferenza del più
Come siamo agli effettivi euro costruzione positiva ricorda bene certamente c'è ancora colpire chi sarà sempre ancora molto da fare sopra gli uomini su questa terra insomma
Anche i carichi i diritti di doveri di virtù di nord virtù etere però quello che mi pare importante che
Suo sfondo poiché è lo spirito della nostra Fondazione e che non si dimentichino delle linee essenziali di guida
Chi deve essere certamente l'adeguamento alle cose che cambiano la continuità a sapere sempre guardarsi attorno vedere che cosa c'è da individuare che cosa di buono
Anche una mano alle giovani generazioni introducono nella collettività però con uno spirito raccolti quello spirito che non cambia dovete e
Io credo che
Sotto questo aspetto chi risponde come questa volta voi avete risposto agli inviti della Fondazione chi aiuta la fondazione a coltivare continuamente questi valori
Rappresenta un qualche cosa che è utile o no per un senso
Limitato del politica meno politiche ci sono anche tutta una serie di comparti che sono di divisione di differenziazione di adeguamento e i tempi ma ci sono delle linee-guida insomma perché
Non devono essere dimenticate esse sono dimenticate dando al periodo nel quale appunto
Vengono così in un certo senso un po'indirizzi di i contorni
Una valenza
Pochissimo costruttiva e specialmente poco costruttiva del successivo immediato
La fondazione
Cerca di fare il proprio dovere e cerca tutto ispirandosi a De Gasperi sentire
Un certo senso la responsabilità va anche l'orgoglio e la gioia per rifarsi ad un modello
Che certamente noi non passerà del tempo senza quale noi non avremo sempre invece la possibilità
Di proporlo in modo particolare a dei giorni perché adeguandolo alle cose che cambino però le cose essenziali non perde da non perdere una loro valenza grazie