Aiuti pubblici al settore dell'auto in Europa: intervista a Gianluca Susta

L'onorevole sosta deputato europeo rispetto al gruppo dell'Alleanza dei liberali e democratici per l'Europa della componente del Partito Democratico con vogliamo parlare della crisi economica in Europa ritratta in recessione c'è un nel settore particolarmente in crisi quello
Dell'automobile
Diversi parlamentari ma diversi leader europei
Chiedono aiuti per questo settore anche lei
Va fatto durante un intervento in un dibattito qui al Parlamento europeo perché
Perché bisogna rispondere a una strategia mondiale che è nato in alcuni grandi Paesi nostri competitor come gli Stati Uniti e l'annuncio di Obama
Di aiutare per decine di miliardi di euro di dollari il settore dell'auto americano
Comporta delle risposte da parte dell'Europa l'industria manifatturiera è una delle risposte alla crisi finanziaria rilancia l'economia reale
Credo che sia superfluo ricordare quanto sia importante settore dell'auto dentro e giusta manifatturiera
In più noi abbiamo alcune scrivergli abbiamo anche sul piano della qualità di un parco auto quindi Europa meno in Italia e ancora obsoleto non rispondente i nuovi parametri anche in tema di emissione credo che questa sia una grande occasione per fare un'operazione
Utile dal punto di vista ambientale è molto utile dal punto di vista industriale certamente deve essere unitaria
Perché non si può pensare a una politica sulla rottamazione o una politica di informazione consumatore che privilegino
Le auto meno potenti meno grandi del rispetto e il sud e a coloro che in cui quelli riempire inquinano molto di più però credo che sia possibile farlo a livello europeo
In più noi dobbiamo impostare anche una revisione dei rapporti a livello commerciale sul piano internazionale perché oggi considerare la Corea del Sud un Paese in via di sviluppo credo che non sia più possibile
E a ricordare quanto l'India già nostro concorrente sui mercati mondiali quindi detto vanta i vantaggi che hanno sul piano doganale sul piano
Dei dazi all'importazione credo che vadano rivisti all'interno di un negoziato
Più grande che è quello per la revisione dei torrenti sono tre questioni fondamentali che noi dobbiamo porre
Nell'agenda favorendo il massimo di concorrenza sul mercato in Carlo
Ma non dimenticando che non si possono giocare due partite con regole diverse gli Stati Uniti sono ancora nostro principale alleato ma anche concorrente sul piano commerciale
Se cerca di imporre determinate regole mai queste regole ci dobbiamo adeguare ma non c'è il rischio cinese significa in Europa che
Si ride qui commettere gli stessi errori del passato negli anni settanta e l'industria dell'auto è stata massicciamente intatta
Con i settori pubblici oppure sono stati numerosi fallimenti non non ha risolto i problemi anzi
Illustrare l'autodichia ritorna ad essere competitiva quando
Lo Stato ha smesso di sussidiarietà
Bene ripeto è un conto è l'aiuto diretto al sistema delle imprese questo configura un aiuto di Stato protezionistico è un conto è creare si sistemi di incentivi
Che favoriscano da parte del consumatore la
Opportunità di sostituire auto solette e destinare risorse alla ricerca all'innovazione
Verso ad esempio i motori ibridi verso ad esempio l'auto ad idrogeno verso la creazione di una rete distributiva
Per l'auto di grossa note tecnologicamente è già in fase assolutamente avanzato
Queste è una cosa venti verso dall'aiuto diretto alle imprese
Che ricordano molto ad esempio gli aiuti all'agricoltura in termini a pioggia in termini assistenziali
Di alcuni anni fa questo non è accettabile ma non dimentichiamo che l'America di Obama per molto per molti aspetti osannata anche da noi del centrosinistra su alcuni versanti sul piano del commercio in viale sul piano della relazione industriale sta lanciando messaggi di protezionismo quello di cui abbiamo discusso noi oggi in Aula non è invocare il protezionismo invocare l'alterazione delle regole a concorrenza
Ma richiamare nei rapporti commerciali mondiali alla concorrenza
E incentivare all'interno dell'Europa attraverso meccanismi fiscali attraverso meccanismi di finanziamento la ricerca e dell'innovazione
Da un lato il riorientamento della nostra industria e dall'altro aiutare i cittadini a sostituire un parco auto Pistoletto risultato di tutto questo sarà che di industria potrà anche ripartire ma avremo
Anche se questa non è la soluzione è la panacea sicuramente dal punto di vista ambientale una riduzione delle emissioni quaranta miliardi di
Ora questo quanto chiedono i costruttori automobilistiche automobilistici europei non sono un dopo tanti certo rispetto la cifra che sanno spendere mi ricarica equivalente
Però voglio dire per fare tutto questo magari
Poi già che il rischio che altri settori comincino a chiedere aiuti per rinnovarsi eccetera eccetera dietro
Poi magari si nasconde l'intenzione di salvarsi io dico che dobbiamo essere molto rigidi nel capire dove destiniamo queste risorse
Questo è comunque un mercato di dieci milioni di lavoratori direttamente o indirettamente coinvolti sulla parte sulle autosuff tutto l'indotto delle auto
Credo che
Il problema è come finalizzare gli aiuti i cosiddetti aiuti
Intempestive enti aiuti a pioggia no investimenti sulla ricerca l'innovazione si
Se l'impegno
Se li destiniamo in questa direzione io credo che non sia di convocare un in modo assistenzialistico di affrontare
Il problema è utilizzare regole nuove utilizzare
E la possibilità della defiscalizzazione oppure dell'aiuto
Indiretto sul piano fiscale indirizzando il consumatore laddove vogliamo anche raggiungere un duplice obiettivo di sviluppo sostenibile di sulla quale il sistema industriale ora però che ci siano settori maturi
C'è sicuramente
E l'automatici sono anche il testo che c'è il calzaturiero nostra industria manifatturiera e questo
Però
Anche lì è stata fatta negli anni grande riorientamento verso l'innovazione oggi e difficile credo aiuti pubblici però con
Senza essersi civili senza massicci aiuti pubblici utilizzando in maniera importante alcuni ammortizzatori sociali ma anche di investendo in ricerca e innovazione fondi strutturali sono stati in molte parti d'Italia destinati anche
Alla a sostegno dei settori industriali che erano maturi ma che sono stati incentivati a trasformarsi sulla qualità anche in quel settore lì oggi noi non produciamo più magliette scappare c'è
Oggi produciamo abiti di qualità o un o tessile diverso l'abbigliamento diverso legato alle CRIF la stessa cosa abbiamo fare
Con le auto oggi come oggi c'è ancora chi pensa di poter sostenere in America quelli che producono indistintamente il suo voto o l'utilitaria da città ecco ne o in Europa dobbiamo fare una scelta molto netta da questo punto di vista noi dobbiamo sostenere e incentivare solo un mercato che possa avere minori riduzioni
Di emissioni di CO due e che possa in qualche modo favorire tra virgolette indirettamente il rilancio di questo settore produttivo e intervenire ripeto anche sulle barriere tariffarie
Che sino a quando
Lungo la Corea del Sud era o l'India erano considerati Paesi totalmente in via di sviluppo ok
Ma oggi questo non è su certi Settori sono innovativi e avanzati esattamente come noi
E anche in termini di reddito la Corea a dei parametri in alcuni casi migliori di alcuni Paesi europee quindi tre privi no sono loro che mettono dei dazi all'ingresso dei loro mercati molto alti rispetto i nostri che sono molto bassi per le loro auto viva ridiscusso a livello mondiale alcune qua pare azione di regole di barriere tariffarie che oggi impediscono ai nostri produttori di accedere con maggiore facilità su quei mercati ringraziamo l'onorevole Lucas