Intervista a Sergio D'Antoni sulla trattativa tra sindacati e Confindustria, sulla manifestazione del 25 ottobre prossimo del Partito Democratico, sull'annuncio dell'inizio dello sciopero della sete da parte di Marco Pannella

Sergio D'Antoni i da sindacalista la notizia del giorno è questa rottura che la CGIL attuato rispetto alla tavolo di trattativa con Confindustria e rispetto agli altri due conferenze confederati la domanda che
E questa ma
Intanto se è possibile come a preannunciato la Marcegaglia che si possa arrivare ad una chiusura del dell'accordo anche senza CGIL
E che conseguenze eventualmente questo questa firma porterebbe tanto da
Ciò esponente del Partito Democratico diciamo ed ha sicuramente già
Conoscitore avendo fatto quel mestiere per tanti anni del mondo sindacale io penso che innanzitutto bisogna rispettare e l'autonomia
Del party autonomia dei singoli soggetti perché questa è
Una grande lezione di sci deriva da
Tutta la storia dei rapporti sindacali nel nostro Paese
Cercare di influenzare un senso o nell'altro un dibattito che è ancora aperto le cui evoluzioni sono tutte ancora da
Definire io credo sarebbe un grave errore quindi non bisogna farlo
Denunciamo le posizioni in campo sono chiare e io penso che
Personalmente poiché è un tavolo non si lascia mai che si tratta parliamo delle regole fondamentali delle modifiche all'accordo dal novantatré
Quell'accordo è stato riconosciuto da tutti importantissimo ma sulla parte diciamo delle regole contrattuali oggi superato quindi bisogna trovare una nuova intesa
E da questo punto di vista io penso che
Esprimendo diciamo una posizione di simpatia siamo la stimi e precedenti che erano
Posizione della CISL e che la CIG sotto fa bene diciamo a inseguire a insistere per trovare una soluzione che superi diciamo l'attuale modello che ormai
La realtà abbondantemente ammesso alle spalle
Detto questo penso che il pluralismo l'autonomia sia una vera ricchezza del Paese e quindi che il Partito Democratico deve dare un contributo di merito
Per cercare di aiutare complessivamente questa trattativa e non deve invece fare nessun'altra azione perché sarebbe un ritornare indietro nei rapporti
La politica e sindacato nei rapporti tra Società è stato e trovo questo assolutamente sbagliato chiunque lo faccia sia se lo fa al Partito Democratico sia solo fa come qualche volta è avvenuto il Governo nel tentativo di
Trovare delle sponde più congeniale a se stesso quindi in questo senso bisogna rispettare molto aiutare molto la trattativa nel merito e poi appunto e poi e cercare di fare in modo che
Tutto questo non metta la parte
Il vero problema che abbiamo il vero problema che abbiamo è che il redditi stipendi salari e pensioni sono sostanzialmente fermi con un'inflazione che galoppa e con un
Una domanda che non ce l'hai con consumi che crollano e quindi questo è il vero problema che al Governo che hanno le parte tutti noi dobbiamo dare una risposta morì oggi su Repubblica contrae soluzioni ipotizzate i salari minimi
E dice anche la contrattazione decentrata perché questo aiuterebbe a far rientrare tutte quelle categorie di lavoratori che invece attualmente sono fuori dalla contrattazione
Sicuramente diciamo la contrattazione decentrata fondamenta io sono convinto che
Quello che una volta veniva chiamato il secondo livello cioè oggi abbia assunto una importanza decisiva complessiva perché c'è un problema di legare sempre di più sarà la produttività e questo si può fare solo a livello aziendale od territoriale quando si tratta di piccole imprese
C'è un problema di
Per rendere le relazioni sindacali più partecipate e questo si può fare se c'è
Un livello contrattuale più ravvicinato quindi io sono un sostenitore convinto
Del
Di quello che si chiama secondo livello diciamo del livello aziendale o territoriale quindi questa strada la strada
Da seguire diciamo su cui impegnarsi sono molto meno convinto sul salario minimo noi abbiamo una grande tradizione in Italia
Che è quella del del minimo ha definito contrattualmente quindi un minimo ha definito per legge lo troverei una regressione
Per la storia del nostro Paese che da questo punto di vista non ha nulla da imparare da altri Stati che hanno il salario minimo e che hanno sempre avuto una contrattazione debole proprio per questa ragione quindi
Io sono invece perde la convenzione bisogna difendere l'intero impianto la contrattazione
E non avere salari minimi per legge però poi spingere molto proprio nel merito è questo il contributo che
Possiamo dare come Partito Democratico perché il livello azienda o territoriale diventi un livello decisivo nella distribuzione della ricchezza diciamo e quindi adesso adduzione
Delle gambe tra la ricchezza è l'andamento o di un'azienda odi un Pubblica amministrazione proprio perché anche la pubblica amministrazione deve essere ancorata a criteri di efficienza
Senti c'è chi ha ipotizzato che l'appuntamento con la piazza del venticinque ottobre in realtà diventa una sorta di di traguardo per cui prima di quella data non si possono trovare accordi
Perché altrimenti si consegnerebbe la piazza a i dipietristi e arrivi e a Rifondazione Comunista
Da questo punto di vista il ruolo di Epifani della CGIL ma un po'un ruolo di chi sta del sindacato che da solo o sta facendo una sorta di opposizione a ad un Governo che invece si intromette pesantemente
Penso alla vicenda Alitalia e penso anche alla diciamo al comportamento che Epifani ha tenuto in quella circostanza cose condotte
Siamo ad una replica di quella di quella situazione e oltretutto quanto questo danneggia poi il Partito Democratico
Allora
Dando per ordine secondo me la manifestazione del venticinque non c'entra nulla con questa dinamiche
Che sono dinamiche insisto che appartengono alle parti che erano già presenti prima
Che non hanno nessuna diciamo fa nessun percorso parallelo alla questione della manifestazione venticinque adesso il venticinque la manifestazione
Del Partito Democratico di opposizione contro una politica del Governo che noi riteniamo assolutamente sbagliata
Sul piano della redistribuzione del reddito perché non dà nessuna risposta alla questione principale che la questione del rilancio dei consumi e questo si fa se si distribuiscono soprattutto
Le poche risorse che ci sono se si distribuiscono alla parte debole del Paese cioè a quella che oggi
Soffre molto di più il prezzo la crisi questo Governo ha fatto l'esatto contrario
Quel poco che ha distribuito l'ha dato la parte più ricca tra virgolette del Paese con l'abolizione dell'ICI
Per le case di lusso diciamo è questo diciamo è un segnale che io trovo
Il segnale di un'intera politica economica del Governo quindi noi ci battiamo per una politica economica diversa più favorevole all'Italia la crescita e alla parte debole del popolo Italia
Per quel che riguarda poi insisto le dinamiche sindacali diciamo sono dinamiche su cui come dire non incide questa vicenda del partito da un lato e la sua manifestazione incide
Una diversità uno ha una storia un modo di affrontare questi problemi
Che
Va risolta in sede sindacale sax noi possiamo insisto dare un contributo nel merito portando idee proposte ma non possiamo assolutamente
Pensare di condizionare di in maniera in un senso o nell'altro qualunque tipo di percorso
Per quel che riguarda il Governo a ricorrere a questa tentazione c'era si è visto in Alitalia molto forza diciamo quindi e il Governo anche qui deve stare molto attento perché io penso che
Questo sarebbe
Non solo sbagliato ma anche una regressione complessiva diciamo del
Della ricchezza che la democrazia in Italia ha avuto alla democrazia è fatta di istituzioni di partiti
I cittadini che partecipare fatta anche di
Organizzazioni sociali in campo di capacità di queste organizzazioni
Di fare diciamo di essere soggetto che produce che propone che da un'idea della ricchezza complessiva che questo Paese almeno da questo punto di vista sempre avuto quindi rispettiamo interamente cerchiamo di farla crescere non di indebolire
C'è uno stallo istituzionale
Grave
Che l'Italia sta attraversando ed è uno stallo delle delle istituzioni nella della Consulta
Con il mancato plenum e con la mancata elezione del Presidente della Commissione di vigilanza Marco Pannella iniziato ogni giorno di dialogo con il Presidente della Repubblica e a preannunciato una forma estrema cioè lo sciopero della sete
Io spero che che che Pannella non arrivi a forme estreme perché
Perché penso come dire che comunque ho
Questo sarebbe diciamo un un
Un modo pesante diciamo per la sua salute dal PD quindi spero che non arrivi a tanto
Capisco e solidarizzo sulla posizione diciamo obiettivamente noi siamo in una situazione intollerabile cioè
Abbiamo una Commissione di vigilanza sulla RAI che
Non riesce ad esprimere il presidente per responsabilità della maggioranza che pretende di scegliere
L'esponente di minoranza che deve presiedere per prassi quella Commissione e non riesce ad esprimere un
Giudice costituzionale per completare la consumista quindi in questo senso come nelle le ragioni della protesta di Pamela di tutti noi ci sono tutte
Poi appunto ognuno lo fa nelle forme che ritiene più giuste
Io credo che queste vanno rispettate spero non si arrivi a forme estreme perché ed abbiamo bisogno di Pannella come dire nella pienezza delle forze non il contrario