Multiculturalismo: intervista a Gustavo Zagrebelsky a margine del convegno "Multiculturalismo e diritti: accomodating diversity"

Il professor Gustavo Zagrebelsky ordinario di diritto costituzionale all'Università di Torino già presidente della corte costituzionale
Ha parlato di multiculturalismo in riferimento
Anche alle religioni
Lei esordito dicendo che il multiculturalismo è una nuova sfida inevitabile un'altra sfida c'era stata era quella della pluralismo stato anche una sfida piuttosto difficile per gli ordinamenti costituzionali
Sì la tesi che ho cercato di argomentare che il multiculturalismo ha delle caratteristiche qualitative diverso dal pluralismo
Il pluralismo è stata una grande sfida al pensiero costituzionale ma diciamo una sfida vinta nel senso che
Contrariamente a quello che ti nel ritenere che si riteneva da parte di qualcuno all'inizio del secolo scorso cioè col pluralismo con quindi viva formazione nelle società di gruppi di interesse gruppi di pressione
Culture
Fedi e religioni diverse lo Stato sarebbe esploso non sarebbe
Stati in grado di
Organizzare inquadrare omogeneizzare in una vita pubblica comune
La pluralità delle posizioni invece si è dimostrato che queste sfide si poteva vincere con le costituzioni del secondo dopoguerra che sono riusciti a mettere un argine
Diciamo un ordine competitivo tra questi diverse componenti punto però che distingue pluralismo andrà
Multiculturalismo e mi pare che sia questo il pluralismo pur sempre un orizzonte comune
Sì e plurali nell'ambito di una
Storia comune anche il conflitto di classe in fondo che ha diviso le nostre società dalle norme Ottocento e Novecento aveva più sempre l'idea che
Si era tutti insieme si trattava
Insieme
Combattendo sì magari gli uni con gli altri di costruire un orizzonte comune il multiculturalismo e viceversa comune con
Presenze di strutture culturali che si ritengono ciascuna autosufficiente ciascuna al la propria visione del mondo e questo crea il problema
Una sfida questa che deriva dalla riversarsi dei poveri verso i Paesi ricchi in gran parte in gran parte questo è un problema lei sosteneva generato dalle nostre società ricche
Problema questo e sfida che è una sfida posta I pilastri della costruzione dell'Occidente l'universalismo da una parte l'individualismo da quell'altra perché
Io ho cercato di argomentare questo punto prendendomi in tutto il tempo che occorreva lei mi chiede una una
Affermazioni sintetica dove il credo che la la civiltà occidentale si è formata uno sull'idea
Che di chi le norme giuste le norme giuste siano universali citato la famosa
Formula di
Di cali secondo la quale e morale il comportamento
Che si regge su una massima che sia un nel versante utilizzabile
Quindi giustizia e ogni riversa blitz Assito esclusiva parole stanno insieme
E la cultura occidentale è una cultura basata sulla prevalenza del singolo sul gruppo diritti del singolo sul diritto del dei gruppi dei gruppi nella cultura tribale
Che poi
Confluiscono in questa posizione contro le sculture diresse l'individualismo liberale o il personalismo cristiano
Insomma ci sono differenze da tenere presenti ma che comunque
Confluiscono nella medesima visione ripeto del
Del dignità primordiale del singolo rispetto al gruppo nel gruppo si entra e si esce secondo
Scelte personali non è un destino ecco
Anche nel nei gruppi deve essere tutelata tutte devono essere tutelati i diritti fondamentali per cui non ci scandalizziamo quando vediamo che in certe realtà familiari c'è violenza
Tra l'altro realtà familiari
Di tipo islamico ma anche di tipo nostro insomma c'è una violenza è molto diffusa anche nelle nelle nostre famiglie che cosa vuol dire vuol dire sì che la famiglia dei diritti ma
Non possono
Pregiudicare i diritti fondamentali dei componenti
Ora
Perché
Il multiculturalismo è una sfida a questi due
Pilastri
è una sfida questi due pilastri perché primo per quel che riguarda l'universalismo il multiculturalismo comporta che
Ciò che risulta equo giusto morale alla stregua di una visione del mondo potrebbe non essere giusto equo morale alla stregua
Di un'altra visione del mondo da culture
Eterogenee basate ciascuno sul principio otto sufficienti quindi la sfida al l'universalismo
Il multiculturalismo comporta che si accetti l'idea che quello che è giusto per l'uno può essere ingiusto però un altro ragionevole per l'uno può essere il ragionevole per l'altro
Ed è una sfida al l'individualismo quindi la prevalenza del soggetto sul al gruppo
E perché molti di questi cultura afferma il contrario sostanza
Le risposte possibili che sono state concettualizzare in questo ultimo periodo dalle nostre parti hanno tre nomi separazione integrazione e interazione la sua preferenza o la maggiore adeguatezza la situazione
Dal suo punto di vista ricade sulla terza concettualizzazione sul concetto di interazione
Anche questo merito mi rendo conto che una cosa piuttosto complessa riesce a darmi una risposta sintetica intanto bisognerebbe distinguere i modelli astratti dalla pratica la pratica
Nel nostro Paese nei Paesi analoghi al nostro Ente mi pare quello della separazione cioè
Si ammette la presenza di culture diverse purché stiano per conto loro
Il che ha poi molte conseguenze di ogni ordine ordine sociale politico amministrativo e urbanistico scolastico avrei
Tutto quello che
Dire nelle forme più corrente leader separatisti ca
Porta a dire facciamo rivivere tra di loro in quartieri separati delle città
Magari conforme rudimentali di più di auto amministrazione l'autorità civile dello Stato e ben contento di e che si regolino a picco contenuto all'interno
Secondo secondo alle proprie gerarchia secondo le proprie norme
Alto succede anche che gli immigrati tengano
Trovarsi negli stessi spazi certamente ma questa è una forma di autodifesa autodifesa della propria identità ecco ritorniamo alle domande di prime
Questi gruppi e
I diciamo si riuniscono
Nella difesa della propria identità collettiva perché questo è uno strumento di sopravvivenza in una Società che maggioritariamente invece
Costituito da culture diverso
Questo è abbastanza evidente
Il la parola che va per la maggiore oggi è la integrazione ma io ho cercato di mettere in luce come
Bisogna prenderla con una certa cautela perché era integrazione
Di gruppi minoritari in Società maggioritarie ha come conseguenza inesistente inevitabilmente le assimilazionismo
Quindi la perdita di
Identità dei gruppi più deboli e la loro confusione nei nel
Nel gruppo maggiore non è un un rispetto del nemmeno del pluralismo a questo punto mai
Questa è la questione di fatto per punto di vista del come dire se non altro della prefigurazione giuridica nel mille novecentonovantaquattro sotto la presidenza olandese l'Unione europea adottato undici principi comuni di base
In materia di integrazione
Rispetto all'immigrazione estese orientare le politiche degli Stati membri in vista di una costruzione di una normativa europea
E in questi la il concetto di integrazione e definito processo dinamico e bilaterale di adeguamento reciproco da parte di immigrati di Stati membri dei loro cittadini evidentemente questo
La protesta giuridico c'è una questione di applicazione di fatto ma più che di applicazione di fatto c'è una realtà di fatto è chiaro che un piccolo gruppo di
Persone senza lavoro deboli sul piano sociale sul piano economico eccetera
Per costoro da integrazione
E non può che significare omologazione al gruppo dominante
Le voglio dire astratto e dire come nel testo che lei ricordava la integrazione deve essere un processo dinamico e bilaterale ma bilateralità presuppone una certa equivalenza di di valori e di forza
In ogni caso l'integrazione nel senso che lei indicava e ciò che io chiamo in integrazione
Rispetto reciproco e apertura anche al contributo culturale che
Ciascuna cultura può portare all'altra eventualmente non siamo sicuri che questo accada ma
Un'apertura alla disponibilità di imparare anche dagli altri
Questo una strada per la pace sociale per una maggior comprensione apertura
Il problema oggi
L'insorgere della paura il tentativo forse la parte di qualcuno di istituzionalizzare la questa progressive anche speculare sull'avversario paura è stato
Da sempre un grande strumento erano di governo dei topolini
Un governo democratico capitolo
De OSP dice lo spirito delle leggi di Montesquieu
Dove si discutono
Le caratteristiche dei diversi regimi politici e
Si cerca di chiarire quello che
Richiamava la molla la molla che fa funzionare diversi regimi politici
Sono andata la monarchia funzione sulla base del criterio dell'onore
La Repubblica diceva funzione sulla base
Della virtù repubblicana
E il dispotismo funziona sulla base della paura
Però questo sì che questo dimostra che cosa che la paura è uno strumento di reggimento dei popoli la cui valenza buone democratica
Ci resta solo il Trapani fa ricorso la virtù a questo C&C è la cultura la cultura del dell'accoglimento ma anche al diciamo
Il stimolare la curiosità nei confronti degli altri rispetto all'atteggiamento che invece molto diffuso di fronte al diverso c'è un atteggiamento di chiusura di paura come diceva lei
Che mandi certamente non agevolano invece così belle io non
Parlo per me ma quando si va in certi luoghi certe città vedere tanti colori della pelle di un altro
Ecco
Bellissimo spettacolo di umanità di ricchezze urbane e purtroppo non è così per tutti
Naturalmente capisco che poi non è così facile così idilliaco perché spesso
Questi gruppi sociali portano i sei violenza risentimento anche criminalità tutto questo che abbiamo cercato di dire questa mattina non vuol dire affatto il lassismo nei confronti della criminalità
Il tutto su un altro piano queste riscosso
Grazie grazie molte Professore Gustavo Zagrebelsky