Da Forza Italia al PdL. Continuità di valori e continuità di un'esperienza

Se potete rimettere a sedere
Per mantenere il ritmo della serata
Intanto vi dico che la presentazione del libro viene fatto della
Alle ventuno ovviamente della sala sopra al secondo piano Capogrossi sarà Capogrossi
Nella serata qui invece il debito adesso
Con l'intervento del ministro Claudio Scajola che chiamo al quale vorrei coinvolto un grande applauso e
Si tratterà di
Da Forza Italia il PDL
Continuità di valori e continuità di una esperienza
Meglio di luglio può parlare di questo
Grazie Claudio
Caro Sandro
Caro Denis
Caro Fabrizio
Amici
Qui presenti
La tradizione
Di ritrovarci a Gubbio
Alla fine dell'estate
Per ragionare insieme
Sulla nuova stagione politica
Che tu Sandro ai
Tenacemente voluto
è tutt'altro che una formalità
Una semplice abitudine consolidata
Il successo di Gubbio
è la dimostrazione di quanto sia sentita l'esigenza di una riflessione approfondita tra di noi
E con le persone che ogni giorno
Sul territorio si battono per la nostra bandiera e per le nostre idee
Talora in passato e non dobbiamo negarlo
E tu lei ha accennato nell'intervento introduttivo
Gobbi è stato anche luogo di polemiche
Un luogo nel quale
Opinioni diverse
Si sono confrontate magari scontrati
Opinioni diverse per esempio in tema di organizzazione e di funzione del partito
C'è stato chi sosteneva che un partito organizzato non serviva
Che avrebbe fatto in qualche modo venir meno le caratteristiche originarie
Dell'iniziativa zii Silvio Berlusconi
E chi dall'altra parte pensava
E affermava il contrario
Tutto questo non è
Negativo
Ha fatto al contrario
E la riprova dell'importanza di Gubbio e di un libero dibattito
Che ha offerto a tutti negli anni e prima di tutto il proprio al nostro leader elementi di riflessione certamente importanti
Soprattutto credo
Non è mai stato un dibattito fine a se stesso
Personalistico
Siamo stati capaci qui di discutere senza ostilità o senza e senza rancori personali
è così che funziona
Un partito di persone leali
E responsabili
Il confronto può essere anche duro
Ma dal giorno dopo bisogna essere pronti a combattere tutti insieme
Per i valori che ci uniscono
Le idee non possono
Non devono mai essere il pretesto
Per guerre personali peggio
Per la per il potere
Queste sì che indeboliscono fino
A distruggerlo anche un partito forte e strutturato
La storia dei partiti negli ultimi anni della Prima Repubblica
La fine ingloriosa di storie politiche illustri
è lì davanti a noi a dimostrarlo
Il declino dei partiti
è cominciato quando il confronto delle idee
Si è sostituito un corruttivo un correntismo deteriore un correntismo che alla fine pensava solo al potere e ad esercitarlo
Questo errore
Non l'abbiamo mai commesso
E non potremmo permetterci di commetterlo lo stesso
Berlusconi non ce lo permetterebbe mai
Noi
Non lo dobbiamo fare
Il leader di Forza Italia
Il leader del Popolo della Libertà
è per tutti noi garante non soltanto di una strategia politica ma anche di un modo di fare politica nuovo diverso dal passato più limpido
Più trasparente
Più coerente
Non c'è posto in un partito guidato da Berlusconi
Per chi avesse perso la spinta ideale
Per chi avesse perso la voglia di stare in mezzo alla gente
Per chi in fondo predilige solo il potere
Caro Sandro
Quest'anno Sgobio cadde in un momento particolare
Mai come adesso
è importante ragionare fra di noi
Un momento particolare perché siamo nel pieno
Della trasformazione di Forza Italia di Alleanza Nazionale
Degli altri partiti alleati nel Popolo della Libertà
Il nuovo partito unitario prima che da noi
è già stato costituito dai nostri elettori
La scorsa primavera
Gli italiani hanno dato fiducia
Larghissimo è stato il margine Denis ce lo ha ricordato alla nuova grande scommessa politica del Presidente Berlusconi
Quel popolo della Libertà
Del quale nessuno all'inizio aveva davvero
Capito l'importanza
E sul quale si erano fatte tante banali ironie che tutti ricordiamo
Vi ricordate il partito del predellino titolato sui giornali
Come d'altronde Forza Italia ce lo ricordiamo non era stata definita dal suo nascere ormai
Quattordici anni fa il partito del nulla il partito di plastica
La verità è che Berlusconi è sempre stato molto più avanti di tutti gli altri degli avversari anche degli amici
Anche degli alleati
Anche
Dai commentatori politici
Il Popolo della Libertà
Quello che era stato liquidato come un espediente tattico di un leader in difficoltà
è un oggi con i sondaggi di stamattina al quarantadue per cento
Vi grado domenica
Il primo partito italiano
Ancora una volta come nel mille novecentonovantaquattro
Berlusconi quindi ha saputo interpretare le aspettative degli italiani comprendere la domanda che nasceva nel Paese
Una domanda di cambiamento di crescita ma anche di serietà di competenza direi soprattutto di semplificazione e di unità
Sorge spontaneo il confronto con il Partito Democratico
Una creatura nata in laboratorio
Dalle alchimie dai delicati equilibrismi di un gruppo dirigente
Composto da persone che considerano se stessi i veri capaci professionisti della politica
E che hanno sempre disprezzato tutti noi come dilettanti e in modo particolare Silvio Berlusconi come il dilettante della politica
E che dopo anni di dibattiti inconcludenti hanno creato loro sì dal vertice un partito fallimentare
Dico fallimentare
Non tanto pensando al risultato elettorale
In politica può starci di perdere con dignità e di lavorare per vincere la volta successiva per costruire il futuro
Dico fallimentare per quello che si proponeva di rappresentare nella politica italiana
E per quello che invece oggi
Dopo pochi mesi è sotto gli occhi di tutti
Ricordate la campagna elettorale
I toni moderati costruttivi
Assunti allora da Veltroni a cui comunque dobbiamo riconoscere il merito di avere contribuito alla sofisticazione del quadro politico
Le affermazioni tutte tese a non demonizzare l'avversario
A cambiare il linguaggio politico
A passare dallo scontro al confronto
Gli abbiamo dato fiducia
E su questo credo abbiamo fatto bene
Gli italiani non ne possono più di una politica fatta di parole che spesso sono soltanto critiche preconcette a chi ha l'onere di governare abbiamo sperato
Che una sinistra finalmente moderna ed europea
Consentisse di compiere anche in Italia un bipolarismo maturo una democrazia dell'alternanza serena
E costruttiva
Il nostro Paese ne ha sicuramente bisogno
Berlusconi
Che come sempre
Pone l'interesse generale davanti a quello di parte corsi al volo l'occasione diede fiducia Veltroni rinuncia ad attaccare l'avversario ce ne ricordiamo bene
Che pure si trovava in clamorosa difficoltà
è stato un errore questo alla prova dei fatti
Io non credo
Era giusto provarci sarà giusto provarci ancora sulle riforme istituzionali
E anche su altri alcuni grandi temi di rilevanza nazionale
Non trascurare in sostanza nessuna possibilità per far crescere davvero la democrazia del nostro Paese
Ma ben presto purtroppo
Quella che speravamo fosse una svolta strategica della sinistra italiana
Una banconota e spero che con cinquant'anni di ritardo
Si è rivelata per quello che era
Un mediocre espediente tattico di un leader improvvisato
Un leader non dimentichiamo
Che il PD ha scelto perché era l'unico esponente politico della sinistra non coinvolto in prima persona nel fallimento di provarci
Un leader bravo a giocare con l'immagine
Con le parole per anni accompagnato da una fama di buon amministratore della città di Roma prima che emergessero
Le catastrofiche si nascondevano sotto i lustrini delle feste del cinema di Roma
Il fallimento
Di Veltroni come amministratore certificato dal voto netto clamoroso per certi aspetti dei romani è venuto a galla
Insieme al suo ancor più grave fallimento nella scena politica nazionale
Il Partito Democratico oggi sibila nihil lotte di potere fino a sfiorare il ridicolo
A ben vedere l'unica attività concreta di Veltroni sembra mai essere quella di difendersi dal fuoco amico
La crisi del PD lo ripeto non nasce dei numeri
Il PD resta un grande partito ma ha fallito la sua stessa ragion d'essere
Ha fallito il compito di costruire una sinistra di governo una sinistra credibile ha fallito nel proporre al Paese un profilo serio diverso dal passato
Una sinistra che non avesse più bisogno di fare coalizioni da Mastella a Caruso da Fisichella Luxuria per riuscire a governare
La sudditanza oggi politica verso Di Pietro
Viene
Tardivamente negata a parole rompendo l'ennesima alleato sa contratta soltanto pochi mesi fa ma nei fatti oggi è Di Pietro a mio parere
A guidare l'opposizione a dare i toni i tempi e anche i contenuti alla battaglia politica della minoranza in Parlamento e fuori dal Parlamento
L'ostruzionismo strisciante nelle camere
Non ha risparmiato provvedimenti fondamentali per il Paese
Se il Governo Berlusconi è riuscito a liberare
Le strade di Napoli dai cumuli di immondizia
A salvare l'Alitalia in queste ore si sta concludendo e ci auguriamo positivamente la trattativa col sindacato
Questo è avvenuto nonostante un vero e proprio boicottaggio da parte di tutta l'opposizione
Alla faccia della comune responsabilità verso il Paese che una classe dirigente dovrebbe sempre cadere e che abbiamo sempre auspicato e che noi abbiamo avuto quando eravamo all'opposizione
Ho scelto non per caso proprio questi due esempi che abbiamo ereditato dal governo Prodi
Due esempi di come si possa lavorando seriamente con determinazione
Non lasciandosi spaventare dalle polemiche a dalle difficoltà
Risolvere in cento giorni li ha contati bene Denis problemi che la sinistra ha lasciato degenerare per mesi e per anni
Sono clamorosi esempi della distanza che corre fra la politica del fare e la politica degli altri fatta di parole e di potere potere come fine
Mai come strumento per costruire
Credo che nessuno
Possa contestare
Che il nostro Governo abbia lavorato molto e bene
Abbiamo già mantenuto molte delle promesse elettorali più urgenti
Giulio Tremonti è riuscito ad avviare
Il percorso difficile del risanamento dei conti pubblici
E insieme a iniziare il percorso della riduzione delle imposte
Moretton Sacconi
Avviato una nuova politica del welfare tesa allo sviluppo e non all'esistenzialismo
Renato Brunetta ha dato una scossa all'orgoglio dei pubblici dipendenti
Tutto questo
Non ci fa dimenticare che il Paese è in difficoltà
Come lo sono tutte le economie d'Europa e tutto l'Occidente
Ma le nostre difficoltà sono più gravi
Perché l'Italia non ha negli ultimi decenni saputo adottare scelte strategiche necessari
Penso innanzitutto le infrastrutture
Al grave ritardo che si traduce in uno svantaggio competitivo per le nostre imprese e per l'intero sistema Paese
E quando parlo di infrastrutture
Non mi riferisco soltanto a quelle viarie
Alle ferrovie agli aeroporti pure importantissimi
Penso anche alle nuove autostrade informatiche alla banda larga che nel nostro Paese ancora lontanissima dal servire una quota citabile della popolazione italiana
Su questi terreni
Stiamo lavorando
Ma siamo costretti a inseguire come inevitabile dopo anni di paralisi dopo che il Governo Prodi
Aveva bloccato irresponsabilmente il grande lavoro iniziato con il Governo Berlusconi fra il due mila uno e il due mila sei
Così come è costretta
A inseguire Mariastella Gelmini
Che sulla scuola cerca di recuperare anni di errori di ritardi di contraddizioni l'ultima delle quali
Quella di avere svuotato e in pratica annullato con il Governo Prodi la grande riforma voluta da letizia Moratti
La scuola deve uscire finalmente dal sessantotto
Una caricatura di rivoluzione che ha distrutto senza nulla costruire
Noi crediamo
Fortemente
Che la formazione delle nuove generazioni
Non possa prescindere mai
Da i principi di impegno personale
Responsabilità e dunque
Dobbiamo dirlo
Dal rispetto per l'Autorità e per la gerarchia
Lavorare per la scuola per le infrastrutture
Per la banda larga non dà risultati immediati società piuttosto polemiche conflitti
Ma un Governo e una classe dirigente degna di questo nome hanno il dovere di lavorare per il futuro di pensare anche al dopodomani
Il contrario di quello che ha fatto la sinistra di quello che ha fatto Prodi di quello che fa il Partito Democratico
Lo dico pensando ad una materia che mi è particolarmente cara
Anche per competenza diretta
Le energie
Il Governo Berlusconi lo sapete
Ha fatto del ritorno al nucleare una scelta strategica essenziale per il nostro futuro
Certo il nucleare non è tutto
Bisogna pensare all'efficienza energetica
Alle fonti alternative
E ci stiamo lavorando con grande impegno credete
Bisogna diversificare le fonti di approvvigionamento
Anche per problemi di politica estera oggi non ci sono più i carrarmati ci sono i rubinetti
Istallare
I rigassificatori
Il primo grande terminale di rigassificazione e lo annuncio qua con particolare piacere poiché è stato autorizzato dal nostro precedente Governo
Verrà installato nei prossimi giorni in Adriatico al largo delle coste venete e da gennaio sarà pienamente operativo e il più grande del mondo
Se questo risultato
è infatti possibile
E anche perché nella Regione Veneto con il suo Presidente Galan non abbiamo trovato i signori del no
L'impegno per il nucleare è una scelta fondamentale per la nostra economia
Rispettando l'impegno che ci siamo dati e che voglio qui ribadire a casa mia
E quello di porre la prima pietra di un gruppo di centrali nucleari entro la legislatura
E in questo modo avremmo posto rimedio a uno dei più gravi errori della nostra storia recente
Fu un errore
Per il quale tutti gli italiani
Pagano ogni giorno un prezzo molto caro
Sarà motivo per tutti noi di grande orgoglio aver assunto una scelta decisiva per il futuro dell'Italia
Ben sappiamo che non tutti condividono questa scelta
E naturale e legittimo in democrazia
Ma quando i nostri avversari obiettano come fanno ogni volta
Che nucleare non serve a nulla
Perché finalmente al due mila venti non saremo comunque in grado di produrre energia con le nuove centrali allora mi cadono davvero le braccia
è una risposta emblematica di un partito democratico diviso il contraddittorio su questo come su tanti altri temi
I suoi esponenti più responsabili i più avveduti come il professor Veronesi sanno benissimo che il nucleare è una strada prima ancora che giusta obbliga
Ma come sempre scatta il loro il riflesso condizionato degli Ascom unirsi
Nessuno nemico a sinistra
Come dicevano i socialisti francesi di una volta
E quindi guai
Per il Partito Democratico farsi scavalcare a sinistra dai Verdi dagli antinuclearisti dalla sinistra radicale il compromesso è questo
Paradossale
Non si nega che nucleare serva
Ma poiché occorrono molti anni lo si rinvia all'infinito
Come se è dovere di un Governo non fosse proprio quello di pensare a lungo termine al nostro futuro e a quello dei nostri figli
Cari amici
Non sono qui per parlarvi dei meriti del Governo Berlusconi dei suoi Ministri
Se volessi farlo
Dovrei citare per esempio la politica estera di cui vi ha parlato Frattini
Non è certamente mio compito dare questi riconoscimenti
Ne ho alcun titolo per farlo
Ma voglio testimoniare che non c'è un solo ministro del nostro Governo
Che nella materia che gli è stata affidata
Non stia svolgendo un lavoro prezioso talvolta però a lungo alcuni ancora poco visibile ma comunque destinato
A lasciare il segno
Sono orgoglioso
Che Silvio Berlusconi mi abbia chiamato a far parte di una compagine così qualificata e così affiatati
Posso testimoniare
Avendone fatto parte anche in passato dei Governi della Repubblica
Che oggi si respira in Consiglio dei Ministri nei rapporti di collaborazione fra i vari dicasteri un clima nuovo e diverso
Assolutamente costruttivo
Questo clima
Va preservato
Lo dico particolare
Ai nostri amici e dalle atti
Penso
Alla lega
Che saranno protagonisti
Di una delle due grandi riforme che porteremo in Parlamento tra breve
La riforma federale dello Stato che oggi
Stamattina il Consiglio dei ministri ha esaminato
Insieme poi con quella della giustizia che sarà alle Camere in autunno
Sono due riforme essenziali
Alle quali stanno lavorando molto bene
Bossi
Calderoli
Fitto Alfano
Per fare quindi dell'Italia uno Stato più moderno più libero più vicino ai cittadini
In particolare dobbiamo realizzare un modello di federalismo responsabile ed efficiente per giudicare meglio i pubblici amministratori e per ridurre
Gli oneri burocratici e fiscali
Ma anche solidale e competitivo che garantisca a tutti i cittadini una base di servizi effettivamente uguali
Ma spinga le Regioni a concorrere tra loro per attrarre investimenti
Un modello di federalismo
Che ripensi la governance del territorio
Dal superamento delle Province
Che costano quindici miliardi di euro all'anno
Fino
Alla
Razionalizzazione delle seicento ASL perché ci sono nel nostro Paese
Belle centinaia
Di aree di sviluppo industriale
Difficile a contare
Dei Consorzi degli enti di Bacino delle Comunità montane
Ma non commettiamo errori
Queste riforme e lo dico in particolare a tutti gli illustri parlamentari qui presenti
Non commettiamo errori
Queste riforme sono una responsabilità comune di tutta la maggioranza di Governo
La riforma per federale non appartiene solo alla lega
La riforma della giustizia
Non è un capriccio di Forza Italia
Sono scelte fondamentali che derivano dai valori e dai principi per i quali siamo insieme
Per questo
Non possono essere materia di scambio
O di piccole trattative
E per questo i nostri alleati
Anche quelli della lega devono sentirsi partecipi di uno sforzo solidale
Senza cedere alla tentazione di smarcarsi il nome di qualche tatticismo
In sostanza nella nostra coalizione non c'è nessuno che può rivendicare il diritto delle mani libere mentre quelle degli altri sono legate
E ripetiamolo
Con grande serenità
Per il Governo sono determinanti i voti della lega
Ma sono determinanti i voti di Alleanza Nazionale ma credo che siano determinanti anche i voti di Forza Italia
Per la verità
Questo problema non c'è mai stato
Non c'è
Non dobbiamo dare neanche l'impressione che ci sia
Perché c'è una sola cosa
Cioè il patto che abbiamo assunto insieme
Di fronte agli elettori che è un patto sacrosanto il più importante dei patti che tutti siamo tenuti a rispettare per sviluppare la nostra Italia
La verità
E che oggi tutti sono consapevoli
Come
Con Berlusconi è come Berlusconi
Del fatto che dobbiamo farcela
Che se fallisse mono fallirebbe un Governo fallirebbe un sistema politico
Fallirebbe un sistema economico in una parola fallirebbe l'Italia e la gente lo ha capito mai come
Nel passato mai oggi come nel passato
Non possiamo permetterci nessuno può permetterselo
è solo l'opposizione lo diceva molto bene molto bene
Sandro Bondi e sono l'opposizione che non si rende conto che ha perso totalmente il collegamento col popolo e con la gente non sa più quali sono i bisogni del Paese
E naturalmente
Noi non falliremo
Abbiamo mai visto Berlusconi fallire da qualche parte
Gli ho mai visto Berlusconi fallire quando si impegna e si dedica ad una cosa già questa è una certezza che non falliremo
Due anni dopo un risultato elettorale che avrebbe dovuto cancellarlo dalla scena politica
Quando tutti ancora una volta l'avevo dato per finito la seconda volta forse la terza volta
Ancora una volta sbagliavano gli altri
Ha riportato il Popolo della Libertà all'ambito del nostro Paese
Non perderà
Noi non perderemo con lui la scommessa più difficile l'impegno più grande assunto in campagna elettorale
Quello di far rialzare l'Italia e di riportare l'Italia nel novero delle più grandi democrazie occidentali
Nell'avviarmi alla conclusione
Ma il tema era un passaggio lungo nell'avviarmi alla conclusione
Cari amici voglio dedicare qualche riflessione proprio a questo Popolo della Libertà
Siamo davanti a un paradosso singolare
Il Popolo della Libertà è un partito che ha già vinto le elezioni
Che governa il Paese e pare bene
E che tuttavia non esiste ancora
A dei gruppi parlamentari
Ma non ha delle sedi degli scritti dei quadri dirigenti delle regole
Forza Italia Alleanza Nazionale gli altri partiti costituenti continuano a vivere a tutt'oggi la propria vita associativa
è evidente che bisogna
Accelerare il processo di costituzione del Popolo della Libertà
E allora ben venga
Una riflessione come questa
Fra noi di Forza Italia
Ma verta tutti gli altri amici ed alleati
Su un processo che stiamo avviando
Tu Dennis
Stai lavorando bene
Per costruire su indicazione di Berlusconi questo nuovo soggetto politico
è un lavoro
Di cui ho con presenti le difficoltà
E che come è giusto
Si svolge per ora in silenzio e riservatamente
L'assenza di proclami
è indice di serietà
E di sobrietà
Non certo di inerzia
So bene
Per aver ricoperto questa responsabilità per molti anni
Quanto sia difficile il compito di coordinare un partito come Forza Italia
Ancora più difficile
Lo è nel momento in cui si deve affrontare una transizione epocale
Come quella che realizzammo allora dal novantasei al due mila uno
E come quell'ancora più difficile
Che stiamo
Affrontando oggi
Creare il nuovo
Costruire una struttura dal nulla
Senza buttare via
Ciò che di buono ed è molto c'era nel passato
è inevitabile
Che chi si accinge a questo compito
Almeno nella prima fase
Attivi su di sé soprattutto critiche incomprensioni
Attacchi da parte di chi vede messa in discussione posizioni consolidate faticosamente
è una fase che ho vissuto anch'io dicevo e proprio per questo mi permetto di dare a Denis che certo non ne ha bisogno perché e uomo forte e solido qualche consiglio
Perché questo processo riesca
Sono necessari almeno due condizioni
La prima condizione si chiama trasparenza e coinvolgimento
La seconda e quella di non dare neppure l'impressione di archiviare l'esperienza di Forza Italia sia da un punto di vista politico culturale che organizzativo
Se vogliamo
Sono
Due facce
Della stessa medaglia e nella sua introduzione
Ha già espresso posizione chiare su questi temi
Forza Italia come il Popolo della Libertà
è nata da un'intuizione di Silvio Berlusconi
è nata con l'ambizione di riassumere con le politiche per
Culture politiche diverse ma complementari
La scommessa del novantaquattro è una scommessa vinta
Berlusconi è riuscito a mettere insieme
Anzi a fare sintesi
Di tradizioni politiche illustri
Ad avvicinare alla politica ceti e persone che ne erano sempre state lontani
Tutto questo Berlusconi lo ha fatto
Senza perdere senza accantonare il meglio delle risorse umane che erano sopravvissute al ciclone e alle epurazioni di Tangentopoli
Questo è stato possibile
Perché Berlusconi ha saputo parlare un linguaggio politico nuovo più vicino alla gente più orientato ai cittadini meno agli addetti ai lavori ai professionisti della politica che sono tutti dalla parte della sinistra
E perché ha voluto creare un movimento politico aperto nel quale ci fosse posto per tutti
Ne quale gli apporti venissero valorizzati secondo il merito di ciascuno il contributo di ciascuno
Nel quale vi fosse e dobbiamo ricordarlo molto bene ad amici e ad alleati nel quale vi fosse spazio per la partecipazione democratica dei nostri elettori
Questa
E la forza politica
Più avuto il privilegio con molti di voi di contribuire
A costruire
Solo chi non ha capito nulla di Forza Italia
Ha parlato di noi come di un partito monarchico
La verità e che la leadership di Berlusconi non si è mai basata su un dato di forza o di imposizione
Chi è costretto ad imporsi non è un leader
Berlusconi è un leader proprio perché ha sempre capito diressi dentistica con i valori le sensibilità il linguaggio dei nostri militanti e soprattutto con il linguaggio delle sensibilità dei nostri elettori
Proprio per questo
Il massimo della democrazia
Quindi ci del proprio con il massimo esercizio della leadership di Berlusconi
Io non ricordo in tanti anni ormai vissuti all'interno di Forza Italia
Una sola occasione
Nella quale Berlusconi abbia avuto bisogno
Di imporre la sua volontà a noi i suoi diretti collaboratori nei dirigenti del partito né al popolo azzurro le nostre scelte sono sempre nate da una riflessione corale
Dalla quale Berlusconi ha saputo essere spesso anticipatore e comunque sempre sintesi
Il nemico della democrazia
Della partecipazione della libera discussione non è mai stato Berlusconi semmai
Sono stati quanti soprattutto a livello dei quadri intermedi hanno sperato di poter talvolta usare Berlusconi e Forza Italia per crearsi una piccola nicchia di grande potere personale sul territorio
L'ho fatto io quando ero coordinatore l'ha fatto Sandro quando lo era luglio insieme a Fabrizio lo sta facendo Denis fare di tutto
E continuare a fare di tutto perché da noi non ci sia mai spazio per questi comportamenti
Anche la scelta
E veramente sto arrivando alla conclusione
Di dare vita al Popolo della Libertà è stata l'accelerazione di un processo già maturo da tempo
Nelle coscienza del nostro popolo soprattutto di tutti i nostri elettori
è stata tutt'altro che una scelta improvvisata
Ha compiuto invece quella che era un'aspirazione che tante volte aveva espresso
Dei convegni nelle riunioni nei dibattiti dalla manifestazione grande di Roma del due dicembre due mila sei
Proprio per questo
La nascita del Popolo della Libertà
Non può avere le stesse caratteristiche della nascita di Forza Italia
Proprio per questo il metodo della democrazia
Della partecipazione del coinvolgimento deve essere quello che caratterizza l'hanno un solo la futura vita organizzativa ma anche le fasi costituenti del Popolo della Libertà
Per questo lo stesso ancoraggio
I valori forti del Partito Popolare Europeo
Voluto da Berlusconi per Forza Italia nel mille novecentonovantanove
Dopo la decisione del mito del congresso di Milano del mille novecentonovantotto e cioè la nostra adesione al Partito popolare europeo come Forza Italia non può che essere
La cifra politica ma anche organizzativa del nuovo soggetto
Quando Forza Italia chiese di aderire al Partito Popolare Europeo Antonio Tajani il sottoscritto alcuni di voi dovremo fare il giro delle capitali europee
Per spiegare cos'era davvero Forza Italia
Per smontare il quadro che Ali catturare costruito dei nostri nemici e anche un po'più vicini
Per spiegare che eravamo davvero quel partito democratico aperto che il Partito popolare ci chiedeva quell'europeo
Che poneva come precondizione necessaria per valutare la nostra adesione
La grande tradizione del centro moderato
Cattolico laico riformista
E anche una tradizione fatta
Di partiti liberi e partecipati
Dei quali esistono regole chiare dei quali diritti di ogni aderente sono garantiti nei quali ciascuno a pieno titolo di esprimere la sua opinione
Partiti quindi che sono veri strumenti di partecipazione dei cittadini alla vita democratica
Conforme nove con modelli nuovi su cui ci sta esercitando Denis
Utilizzando anche tutte le nuove tecnologie per avere un rapporto diretto con i nostri elettori anche attraverso internet sfruttando incrementando la bellissima esperienza dei banchetti
Questa è la nostra tradizione
Questa è la tradizione popolare europei
Su questo non abbiamo da imparare nulla da nessuno
Questa è la storia
Di un movimento politico fatto di donne di uomini
Che vogliono essere protagonisti di questa fase nuova e che hanno il diritto e la capacità di esserlo
Proprio perché hanno dimostrato con i fatti con la presenza sul territorio con il lavoro quotidiano a contatto con la gente di esserne pienamente capace
Guai se umiliarsi IMO il nostro patrimonio più prezioso
E guai se lasciassimo ad altri per paradosso di farsi paladini di quei valori di libertà di democrazia
Di partecipazione che sono nel nostro DNA di Forza Italia e sono nel nostro DNA di partecipanti al Movimento Popolare Europeo
Per questo
La continuità dei valori
E tutto una con la continuità dell'esperienza concreta di Forza Italia
Il nuovo partito nasce per essere l'espressione più ampia possibile in Italia della grande famiglia dei Popolari europei una famiglia che speriamo un giorno
Lo ha ricordato sia Sandro sia Dennis
Speriamo un giorno possa ricomporsi nella sua totalità
Ma che oggi senza dubbio
Berlusconi rappresenta già
Nella stragrande maggioranza degli elettori italiani
Proprio per questo noi siamo aperti al contributo di tutti
Prima fra tutti ovviamente
I nostri amici della destra democratica
Che sono giustamente orgogliosi della loro identità
E che sono con noi i principali costituenti del nuovo soggetto
Ma la collocazione del Popolo della Libertà
Non può che essere quella del centro il Centro democratico che in tutta Europa e alternativo alla sinistra noi non siamo e non sarà mai una grande palestra
Come non saremo mai
Un grande partito liberale
O una grande democrazia cristiana
Saremo un'altra cosa
Nello schema delle democrazie europea che
Centro moderno innovatore che si oppone alla sinistra europea
Tutte queste definizioni sono limitative
Sono schemi vecchi sono strumenti polemici fabbricati dei nostri avversari sono trappola linguistiche nelle quali cercano dire legarci per ridurre il respiro della nostra iniziativa per questo e ho finito
Oggi è necessario da parte di tutti un grande sforzo di equilibrio
è indispensabile evitare non solo di essere ma anche di apparire quello che non siamo
Siamo una grande forza moderata e innovativa
Pienamente radicata nei valori della democrazia e nella Costituzione repubblicana
Chi non si riconosce in questo
è fuori dalla storia del Popolo della Libertà perché fuori dalla storia del Partito Popolare europeo
Ma proprio perché questo problema non esiste
E saggio che tutti parlino
Ed agiscano
In modo che continui
A non esiste
Le parole in politica hanno un significato
Che è diverso da quello del legittimo giudizio storico
E comunque non si aiuta a ricomporre una memoria condivisa
Dando pretesti a nuove polemiche
Dobbiamo camminare guardando avanti ha un grande futuro a un Paese dobbiamo far risorgere non solo economicamente ma anche sul piano dei valori condivisi
Una delle conseguenze peggiori del disincanto creato da una cattiva politica in Italia
è stato proprio il venir meno dei valori civili dello stesso senso di appartenenza una collettività
Ben venga allora il recupero di ruolo della famiglia
Ma anche il rilancio del concetto di autorità di rispetto per i simboli anche esteriori dello Stato e delle istituzioni e di chi rappresenta siano essi insegnanti Forze dell'ordine autorità civili
Non siamo
Non siamo un partito di destra dicevo prima non siamo e non saremo neppure come vorrebbero certe caricature un partito di ricchi di imprenditori di poteri forti
La nostra vocazione esattamente opposta
Noi riconosciamo
Lo straordinario compito che gli imprenditori italiani svolgono ma non siamo nel loro ci chiedono di essere il loro partito
Noi siamo
Il partito della gente nel senso Degasperi pieno del termine proprio nel solco di questo insegnamento che chiedeva ai cattolici di non andare mai soli
Neppure quando lo diceva la maggioranza assoluta nel nostro Pantheon siede De Gasperi Einaudi
Saragat
La Malfa
Nel nostro Pantheon ci sono questi grandi personaggi della storia della ricostruzione del nostro Paese
Cari amici
Questo compito
è talmente grande
Da richiedere la forza e l'impegno di ciascuno di noi
Chi ha la responsabilità di gestire una fase costituente
Ma anche quello di compiere delle scelte talora difficili in prima persona scelte di nomi
Di incarichi
Di organi chiamati a gestire la fase transitoria nelle quali non si potrà proscenio della dall'esperienza di chi in questi anni affatto viva fra di voi Forza Italia
Ma la transizione e concludo veramente l'ultima riga non può essere infinito
Più presto il nostro nuovo soggetto politico avrà regole ed organi
Primo essa diventerà una realtà politica completo
Ci vogliono congressi in cui si scelgano i dirigenti con il voto con libertà democrazia e partecipazione
In quel momento
La grande scommessa
Che il nostro la libera avviato nel novantaquattro potrà davvero dirsi compiuta fino in fondo
Caro Denis
Noi tutti contenti
Noi tutti insieme
Saremo partecipi
Del processo politico più importante
Della storia italiana del dopoguerra noi insieme riusciremo a trasformare questo Paese e a fare di questo Paese un bipolarismo compiuto