Sono stati discussi i seguenti argomenti: Barghouti, Elezioni, Gaza, Hamas, Islam, Israele, Legge Elettorale, Medio Oriente, Palestina, Parlamento, Partiti, Religione, Terrorismo Internazionale.
La registrazione audio ha una durata di 4 minuti.
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11:30 - Camera dei Deputati
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9:00 - Santa Maria Capua Vetere (CE)
9:00 - Roma
Sono un milione trecentoquaranta mila circa i cittadini di Gaza e Cisgiordania più quelli dei quartieri arabi di Gerusalemme Est che sono chiamati a votare oggi per il rinnovo del Consiglio legislativo il parlamento palestinese
Con la cento trentadue seggi in palio di cui cinquanta per cento da attribuirsi con il sistema maggioritario cinquanta per cento con il proporzionale
Undici le liste in competizione tra cui ricordiamo Al Fatah la lista del partito del presidente Lene prima moda bassa rissa cambiamenti e riforme che la lista delle movimento islamico radicale Camassa
La lista delle Fpl P del Fronte popolare di liberazione della Palestina la terza via lista guidata dal ministro delle Finanze Salam Fayyad la rissa Palestina indipendente del candidato Mustafà Barghouti
La novità assoluta di questa tornata elettorale naturalmente la partecipazione del gruppo di ispirazione islamica Hamas che da tempo raccoglie grandi consensi soprattutto tra le fasce povere della popolazione palestinese
Grazie alla sua rete di assistenza costituita da scuole ospedali sussidi e altro che conta su notevoli finanziamenti attraverso una rete internazionale di solidarietà islamica
Ma per Israele per l'Occidente fama se soprattutto un gruppo terroristico che ha nella sua carta fondativa l'obiettivo della distruzione dello Stato d'Israele attraverso il ricorso a lotta armata
Portata avanti come moltissimi attentati terroristici compiuti dalle beccate Ezzedin al Qassam il braccio armato del movimento
In questo caso nell'altro grande gruppo radicale della Jihad islamica ha optato per il boicottaggio del voto creando così la porta a qualsiasi ipotesi di partecipazione alla politica attiva difficile la situazione del partito di governo fatta guidato dalla presidente ma Mood abbassa
I posti chiave sono in larga parte appannaggio della vecchia guardia dei tunisini contestati dalla generazione dei giovani nati nei territori
Che accusano l'apparato del partito di corruzione endemica di incapacità nel contrastare sul piano politico la diffusione del radicalismo islamico
Capolista della lista fatta sarà Marwan Barghouti già detenuto in Israele per terrorismo esponente di spicco della nuova generazione
E responsabile di una fronda contro i vecchi del partito culminata con la presentazione di una lista alternativa al Moussa banale cioè il futuro
Lista poi confluita in cambio di concessioni nel listone unico di Fatah per timore di Ambra poggiare troppo Camassa
Gli ultimi sondaggi accreditano il fatta di una quarantadue per cento circa dei consensi come Camassa almeno al trentasei per cento tradotto in seggi
La situazione sarebbe più o meno cinquantanove a cinquantaquattro per fatta quando la maggioranza necessaria al parlamentino palestinese è pari a sessantasette seggi ed di dunque
è chiaro come saranno determinanti i risultati dei candidati laici indipendenti
Ma comunque vada se l'esito del voto rispetterà queste proporzioni si aprirà necessariamente un dibattito sulla partecipazione o meno di Camassa al nuovo governo la possibilità che questa formazione
Posso rinunciare alla lotta armata o addirittura arrivare a negoziare con Israele ipotesi questa ventilata le ultime dichiarazioni del leader politico a Gaza ma Muda alla Zara
In contrapposizione alle posizioni espresse dall'ala intransigente militarista che risiede a Damasco e che fa capo a Khaled Meshaal
Israele e Stati Uniti e Unione europea ma quest'ultima con meno nettezza hanno già fatto sapere che non avranno mai rapporti con membri del futuro governo provenienti dalle file di fa massa tranne nel caso in cui e torniamo ancora al punto cruciale ci sia la rinuncia alla lotta armata la piena accettazione delle regole democratiche
Sullo sfondo restano gli scontri sanguinosi degli ultimi giorni tra le varie fazioni armate palestinesi e i sequestri lampo soprattutto ai danni di occidentali
Incidenti questi che hanno messo in luce tutte le difficoltà e i limiti del governo palestinese nella gestione dell'ordine pubblico
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