Intervista a Mario Deaglio sull'aumento dei tassi della Banca Centrale Europea e sugli effetti nell'economia italiana

Professor Mario Deaglio parliamo ancora una volta della nostra economia dell'economia e italiana punto primo i l'aumento dei tassi della Banca centrale europea che spetti al sul l'economia del nostro Paese sulle finanze pubbliche nel nostro Paese
Sulle finanze pubbliche a un effetto sicuramente negativo che forse anche quantificato anche se non ho gli elementi per farlo ma
Con la piena e a occhio nudo l'ordine di da uno a tre miliardi di di euro nel corso dei prossimi dodici mesi insomma perché tutte le volte che dobbiamo rinnovare un un prestito che scade pagare con interesse più alto del suo milione da vedere
La scaletta del dei prestiti che scadranno e si potrebbe capire Abbanoa abbastanza bene quale sarà il
Il costo aggiuntivo
Quindi dal dal lato opposto questo sicuramente è un danno
Sull'economia europea e in generale dovrebbe aver anche qui un lieve effetto di freno
Ma che tutti ci auguriamo che sia così
Gli esperti della Banca mondiale hanno fatto bene i calcoli questo sarebbe un effetto di Torino relativamente secondario che ci libererebbe dei una buona parte dell'inflazione facendoci perdere una piccola parte di crescita
Né lei è sicuro che se c'è questo trade-off come titolo economisti
Non sono affatto sicuro e non lo so devo dire che devo prendere per buona l'area
Autorevole parola della Banca centrale che indubbiamente AA
Meditato e credo sofferta questa questa decisione non è una decisione facile efferati altari in questo momento una decisione molto coraggiosa che non fa sconti a nessuno non fa sconti
Al pari supponi e non fa sconti
Alle banche che eventualmente fossero in difficoltà senta
Professor Deaglio però per quell'in Parlamento e del nostro Paese lei chiedeva se fatto del DPEF il Documento di programmazione economico e finanziario e della questione delle tasse
Ma un documento molto complesso in cui
Sono presenti molte istanze
La prima idea che mi sono fatto che
Il la maggioranza attuale a abbandonato al suo interno ideologia precedente perché dal mille novecentonovantaquattro è chiarissima cioè detassiamo i ricchi
O quanto meno rimedio rischi detassiamo i redditi medio alti
Perché sono proprio i redditi medio-alti che lasciati correre tirerà armadietto se tutta l'economia che era un po'la favola di pus la formula della specie rivisti Alitalia
Questa volta questa impostazione ideologica a favore dei redditi medio-alti non mi sembra esserci o quanto meno vere molto spumante
Mentre invece c'è da preoccupazione crescente che una fetta importante delle famiglie
Non ce la fa arrivare alla fine del mese sta riducendo i consumi come si è visto nell'ultimo rapporto della Confcommercio insomma bisogni attenere a galla questi piuttosto per rilanciare gli altri ecco questo mi sembra
Un poco all'argomento principale
Detto questo le misure che vengono indicate da un lato sono misure piccole perché Stati nazionali quello italiano in particolare non hanno più
Oltre a capacità e molte possibilità di
Fare politica economica sommare il patto di stabilità non ci sto non ci consente di spendere come vogliamo quindi di fare perché vogliamo ci mette dei vincoli molto forti
E sembrano più misure
Che non risolvono il problema ma sommati di buona volontà per esempio alla la Robin Hood tax come si dice
Che prenderei Kiefer dare ai poveri come idea è sicuramente buona ma ricordiamoci che al tempo di Robin Hood
I poveri avendo poche Robin Hood deriva dato il
I proventi delle sue attività sono continuate a Oristano e poi gli altri continuato ettari quindi ma anche niente di io spero che si trasforma in senso radicale la società italiana
Quindi mi pare di capire un giudizio insomma non molto positivo
Come l'attenuante che molto difficile fare delle cose molto positive quando non ci sono i soldi per fare chiarissimo neghiamo il professor Mario dagli economisti editorialista della Stampa di Torino