Noi e gli altri. Cooperare per un mondo più solidale

Che esista guardando la canzone popolare Jaguard dotata di dire ancora pensiamo abbiamo tardato a
Vi state sbagliando sulla canzone popolare senza controllata dire ancora si accomodi grazie l'agguato padani reali
No io ho
Gli hanno mandato più lontana per qualche ora senza entrare in un clima
Oppure
Chi ha sbagliato più balordi che verrà bene tutto il mondo la lettera trovato anche la morte sono oppure
Guardando la canzone popolare ma già controllata ringraziamo Dio ad altri
Gli sbalzi domando la canzone popolare sentiamo aggiornata capire ancora oggetto di grande fianco controllata chiarire ancora
Sono io oppure sei tu la donna che ha adottato da perché attrezzare naturale adesso io non lo scambia ferrovia il pagamento è invece Jon Lord evitate articolo Sempre all'indomani virtuoso alla portando dei parcheggiatori ma di sono io conferite ad mi ricordo
Statistiche occupando anche al torneo mormora
E
No io sono
E non mi guardo più alto io per non niente agli operatori permanenti letta io prendiamola prevale penale
Questa vita da fare guardi di amore caro batterà il tempo permanente che informativa che stai anche io sono io e che sta agli antipodi
Domando la canzone mormora
Passati chiesta passa
La canzone popolare in effetti patatine Vittorio già abbiamo offre fare conto era oppure certo offre guardiamo chiarire
Siamo offre il fianco battaglia
Scritta
E
Guardando mancante no leggendo il giornale
Gli accordi pagarla
La canzone
Vediamo fondata dire ancora siamo accanto fatale fa area
Gli hanno mandato lontana per qualche ora il ventuno Sempre all'ultima domanda
Oppure
Chi ha sbagliato più sbalordito che verrà bene tutto il mondo fra le braccia è approvato anche la morte
Oppure
Guardando la canzone popolare senza contare io invece voglio badate
Vale quando la canzone popolare grazie buongiorno capire amico certo sette Antonio Orlando chiarire ancora chiedo l'idea sono io oppure sei giugno la donna viene adottato da perché attrezzare naturale adesso io non bloccanti afferma chiaramente invece io lo meritate articolo sta accadendo
Virtuoso alla portando debole che certo ma
Conferita mi ricordo
La canzone
No no io sono
E non mi guardo più allo specchio per non vedere le mie mani più veloci quelli aperti
Camionale Renato questa vitalità ma guardi di amore gara comunque perché il tempo permanente che informativa che stai anche che sono anzi
Domando la canzone mormora
Passati chiesta
La canzone
Per
Cento
Giacomo attrezzi quanto va bene allora grazie tutte seppur ecco possiamo dare inizio ai nostri lavori
Pronta
Da
Allora grazie a tutti per essere qui io direi che possiamo iniziare i nostri lavori se la regia inizia con il nostro videro
Questa voce per ricordare a chi governa che gli impegni presi sì non tengono questa voce per non far dimenticare i potenti gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
E sempre questa semplice voce per dire a tutti voi che una voce da sola non basta mettere a tacere per sempre la povertà nel mondo se questa voce si sono alle vostre allora ci sarà un coro di sei miliardi di Pucci pronti a dirlo in dodici miliardi di orecchie non abbiamo più scuse stop alla povertà
Allora direi che possiamo iniziare davvero i lavori io vorrei ancora ringraziare il presidente Romano Prodi leader della nostra coalizione dell'Unione per aver accettato chi essere qui con noi
Natura
L'iniziativa
Adora iniziativa che vedrà tante voci sentirete tanti esponenti del mondo della cooperazione saranno due ore di lavoro molto intense
Allora io vorrei intanto invitare per un saluto il presidente della Provincia
Matteo Renzi
Piccola inghippo iniziale come sempre Matteo Renzi probabilmente arriverà dopo andiamo avanti dopo il saluto di Matteo abbiamo un saluto che viene da lontano prego di far partire il video
Due h
Grazie sente assunti e ne facciamo sono due
Ci tiene e ciaspole quei beni Napa celebrati che coperti Nanda
Mi cancro vai dediche duecento
Non so se esprime ab ti agiti Citizens such as mi avvalgo Essos sembra di no
Tua cinque Nissan Honda mille anni andò dalla mentori
Ho un paio di ieri Franceschetti
Mi antico o s'parola né e prima recente o alla casa esso a
Mini può Canciones impronte bianca appena s'è un centralità dea Emmanuel Soros
Mini greci Franceschetti morti n che MOI fece minivan ciò fa fa Monti accendini & cedo facendo Hitchens Ance & scandalo onde conteggi esce è nato il coccio uccelli
Questo il Nice può Ance fa s'Des Alpes chance cioè e dissenziente
Perigeo punto Antonacci Brighenti Polsat
In pericolo URSS
Anna leggi
Vi uguali o al più ora rendesse chiaro
O ce ne le eccessivo consenso tese in saldo qua
Un maschio continua leader sa cantare
Beh è prontissimo cibi su a nel salto di palo
Nuovo Essence Kang contanti e dove spetti s'io box andrà nel mio zio affitto impreca qui va be'fra simpatie
Ai nomi candele e se fa Moggia sua
Adesso Ciancio Guerci
Solbes esserci uguale
Anche per Maggi
E dopo questo saluto entriamo nel vivo della nostra giornata pomeriggio di riflessione eliminando ci presentiamo i sono Cristina De Luca
E Nicola manca il due responsabili della cooperazione della dei DS e della Margherita i due partiti che hanno voluto con forza questo incontro in questo momento di riflessione insieme
Iniziamo proprio i nostri lavori di dare la parola al responsabile Esteri Delhi democratici di sinistra Luciano Vecchi
Grazie
Care amiche e cari amici care compagne e cari compagni caro presidente Prodi voglio ringraziarvi e tocca a me fare a nome dell'Ulivo dei Democratici di sinistra della Margherita per avere voluto partecipare oggi a questa iniziativa dedicata alla cooperazione internazionale
E permettetemi di ringraziare a nome di tutti poi Romano Prodi per aver ha ritenuto importante nel pieno di questa campagna elettorale dura impegnativa dedicare una giornata i temi della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale e un saluto davvero sincero ai tanti attori della cooperazione agli operatori del settore rappresentanti di organizzazioni non governative associazioni e reti a Regioni ed enti locali oggi presenti nel corso della discussione ascolteremo alcune importanti testimonianze che ovviamente tuttavia non esauriscono certo al vasto panorama di ciò che si muove in Italia a tanti altri sono qui presenti ci hanno chiesto di intervenire questo avverrà nelle prossime occasioni e però questo lo voglio dire il segnale di una vitalità della società italiana che nel corso degli ultimi anni è andato organizzandosi in tante forme per cooperare solidalmente per noi per noi dell'Ulivo siete tutti interlocutori politici decisivi per definire le nuove politiche generali del governo dell'Italia
Quella di oggi è solo una tappa di un percorso che continuerebbe lo approfondiremo anche dopo la scadenza elettorale nella nostra iniziativa di governo per definire assieme strumenti e contenuti della nuova cooperazione internazionale dell'Italia
Perché abbiamo scelto Firenze perché questa è la città di la Pira che del dialogo e della cooperazione col mondo fece ragione di vita e di impegno politico e civile perché la città di padre Balducci
La situazione ospitato il Forum sociale europeo
Anche perché è questa la città anche questa è una Regione in cui più avanzate sono le esperienze di cooperazione di solidarietà e di governo locale
Noi e gli altri cooperare per un mondo più solidale e più giusto e questa vedente una parte essenziale del programma dell'Unione a cui tutte le forze dell'Ulivo hanno dato un contributo decisivo
E la scelta del multilateralismo e della legalità internazionale
E la scelta dell'Europa e del processo di integrazione europea come asse fondamentale per la politica dell'Italia
E la scelta della promozione del diritto e dei diritti degli individui e dei popoli
è un'assunzione di responsabilità per una politica preventiva come l'abbiamo chiamata che promuovendo equità e sviluppo dialogo e cooperazione
Eviti conflitti e crei le condizioni per una vita dignitosa per milioni o miliardi di persone nella terra
Governo Berlusconi questi abbia trascinato l'Italia all'ultimo posto tra i Paesi sviluppati degli stanziamenti per la cooperazione internazionale
Noi vogliamo invertire decisamente questa tendenza e fondare su nuove basi la proiezione internazionale del nostro Paese e questo la scelta solidale
E lo è anche perché nell'identità dei nostri partiti dei nostri movimenti la volontà di lottare contro le ingiustizie le diseguaglianze anzi la nostra ragione fondamentale di essere di agire ma è anche una scelta per l'Italia
Perché la forte del prestigio la sicurezza è anche il benessere del nostro paese e dei nostri cittadini dipendono in larga parte dal tipo di relazioni che sapremo costruire con il resto del mondo
E l'ha scelto come ha ribadito spesso Romano Prodi di una politica estera etica
Che promuova democrazia sviluppo non con l'uso della forza ma con la lotta la prego alla povertà con il perseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio fissati dall'ONU con il dialogo e rafforzamento reciproco istituzioni democratiche e delle società civili
E allora con la manifestazione di oggi intendiamo assumere esplicitamente l'impegno di a formare una nostra chiara volontà politica se vinceremo le elezioni la cooperazione allo sviluppo diventerà uno degli elementi essenziali della politica estera dell'Italia
Sappiamo bene che il punto da cui dovremmo ripartire non avrebbe potuto essere peggiore
Con l'attuale governo l'aiuto pubblico allo sviluppo raggiunto i minimi storici
L'Italia occupa oggi l'ultimo posto fra i Paesi donatori dell'OCSE nel rapporto con gli tra gli aiuti e il prodotto interno lordo siamo poco sopra lo zero virgola uno per cento
Ma i mali della politica italiana di cooperazione sono numerosi la paralisi progettuale l'assenza di definizione delle priorità geografiche settoriali i meccanismi di spesa inciampati con ritardi che durano danni e con capacità tecniche drasticamente ridotte
Vedete sì tanta si tratta di una situazione ingiustificabile paradossale perché in questi anni ha abbiamo assistito straordinarie dimostrazioni di generosità
Ed una proliferazione di attività di cooperazione internazionale da parte di una vasta pluralità di attori dalla società italiana si potrebbe dire che mentre la cooperazione ufficiale dell'Italia in agonia
La cooperazione internazionale degli italiani si manifesta più viva che mai
Ripensare quindi la cooperazione comuni impegni o collettivo come un patto nuovo fra i cittadini e lo Stato che non supera cioè che non separi la cooperazione ufficiale dalla cooperazione dal basso ma che ne renda attività complementari e coordinata perciò l'aiuto pubblico allo sviluppo dell'Italia
Richiede sia un sostanziale aumento della dotazione di risorse finanziarie sì una revisione profonda della sua politica dei suoi strumenti la riforma della cooperazione allo sviluppo è un nostro obiettivo per la prossima legislatura
Nel programma dell'Unione abbiamo indicato con il concorso il consenso di tutte le forze politiche che ne fanno parte gli obiettivi e criteri fondamentali e qui vogliamo attenerci permettetemi peraltro io notare come nel cosiddetto programma del centrodestra non si faccia menzione alcuna al tema della cooperazione noi vogliamo valorizzare la cooperazione degli italiani dando spazio e protagonismo politico agli interlocutori dalla società l'associazionismo al volontariato gli enti locali
Le tante forme di impegno che hanno fatto emergere anche qui a Firenze grandi movimenti di solidarietà e di critica alle politiche neoliberiste
In questo quadro essenziale ruolo dell'Europa ne parleremo oggi e la cooperazione italiana dovrà perseguire sinergie ed una piena integrazione con quella europea questo tipo di cooperazione deve essere parte di una partnership globale per lo sviluppo ed indicare con chiarezza nuove modalità nuovi strumenti per un'efficace lotta alla povertà e dalle diseguaglianze per il sostegno a politiche commerciali
Finalizzata alla promozione della giustizia economica dovremo delineare un nuovo sistema della cooperazione che contenga per la prima volta nel nostro Paese la definizione di un'autorità politica all'interno del governo che abbia il compito di coordinare tutte le attività di cooperazione e che ne debba rendere conto innanzitutto al parlamento dell'operato del governo
Vogliamo nuovi impegno rilancio virtuoso della cooperazione attraverso la definizione di una nuova legge che superi la legge quarantanove attuale e costituisca un ente destinato che abbia come funzione quello della gestione delle risorse
L'Italia di Berlusconi non è stata in grado di rispettare gli impegni presi a livello internazionale ed è per questo che noi pensiamo pur tenendo conto della drammatica situazione finanziaria in cui super eviteremo questo Paese che in primo luogo dobbiamo impegnarci in maniera realistica ma decisa
Per un incremento da subito delle risorse destinate alla cooperazione che ci avvicina agli altri Paesi europei per raggiungere progressivamente l'obiettivo dello zero sette per cento del PD impegno assunto a livello internazionale
Dobbiamo considerare la possibilità di ricondurre a una gestione unitaria tutti i fondi che oggi appartengono a vari ministeri
In particolare quelli che vanno al finanziamento di attività delle istituzioni finanziarie internazionali che vogliamo riprendere quel cammino che iniziò con una legge del governo del centrosinistra del due mila per la riduzione o la cancellazione del debito estero dei Paesi più poveri e di tutto ciò che vogliamo discutere ed è ciò che proponiamo
Vogliamo che l'Italia ritrovi anche attraverso una forte iniziativa di cooperazione ruolo che le spetta sulla scena europea e internazionale per contribuire a un mondo più giusto ma ce la faremo solo se lo sapremo fare assieme ce lo faremo con l'Ulivo ce la faremo con Romano Prodi grazie
Come è stato già detto parlare di cooperazione significa anche e soprattutto a parlare di Oropa allora c'è qui tra noi Stefano Manservisi già collaboratore di Romano Prodi quando era nella Commissione europea che è in partenza tra tre ore e mezza per le Isole Fiji questa da il senza l'importanza della sofferenza qualcosa il braccialetto delle di legno verrà mezzo gol schermi consegnava tutti i relatori grazie di essere qui
Molte grazie per l'invito cari amici è un un grande piacere come italiano anche nelle istituzioni europee essere qui tra voi oltre a partecipare a questo momento di entusiasmo
Per rendere in fondo un obiettivo che dovrebbe essere condiviso da tutti cioè vendere il modo migliore in un mondo dove si vive nel rispetto reciproco e nella dignità
Ora si parla di cooperazione allo sviluppo e dobbiamo dobbiamo considerare che la cooperazione allo sviluppo è cambiata molto in questi vent'anni
E e per quel che riguarda l'Unione europea e la commissione europea ne abbiamo cercato di contribuire a lanciare il dibattito e anche ha modellato abbiamo cercato di ascoltare i vari segnali che vengono da profondo delle nostre società dalle profondo anche delle società dei dei Paesi poveri dalle campagne e dalle città dalle dalle periferie
Abbiamo cercato di capire i segnali che escono dalle moschee dalle dalle chiese e dalle sinagoghe dei luoghi di diritti di discussione e abbiamo anche ascoltato i venti di guerra che sono importanti in questo in questo mondo che ancora travagliato e nel popolo una risposta in fondo l'Europa ha guardato a se stessi alla sua storia la sua diversa identità la sua forza le sue debolezze
La prima conclusione che a livello europeo abbiamo tratto e che la politica di sviluppo oggi
Esce dal dall'asse tradizionale non sud diventa una politica globale è una politica globale anzi direi è la sola
E la sua politica che può misurarsi con la la globalizzazione nell'analisi nella visione che nelle scelte concrete
Lavorare per lo sviluppo oggi significa lavorare con la globalizzazione inquadrata da regole una globalizzazione che non esclude una globalizzazione dal volto umano
La seconda conclusione e che la politica di sviluppo deve in un qualche modo farsi più adulta deve assumere le sue responsabilità in aree come il mantenimento della pace la sicurezza della costruzione dello Stato di diritto le migrazioni la lotta al terrorismo
Come capita a volte che creare un sistema giudiziario credibile
Ed accessibile a tutti e altrettanto importanti che portare l'acqua in un villaggio isolato che tuttavia occorre anche essere ben chiari che la politica di sviluppo non deve vendere l'anima agli interessi di breve respiro di una certa politica estera o di strategie di Potenza che poi spesso sono tali solo nella mente di chi lo concepisce
La terza è ovvia conclusione che se tutto questo è vero la politica di sviluppo serve a tutti gli interessi anche i nostri è un investimento per il futuro
E questa consapevolezza viene dalla nostra storia dalla storie dall'esperienza dell'integrazione europea non è isolamento che affaccia fatto capisce ma l'integrazione e la solidarietà la quarta conclusione che noi si trae e che occorre agire uniti
L'Unione europea è il più grande donatore di aiuto allo sviluppo al mondo però occorre trasformare questo che purtroppo ancora un un dato statistico in un dato politico occorre superare le frammentazioni e agire unite
Perché l'Unione europea e un attore politico ed economico mondiale e le sue politiche influenza hanno le le le politiche mondiale e occorre basarsi su questo per col costruì una politica di sviluppo forte non è cioè su una questione di aiuto da distribuire al meglio una questione di orientamenti di politiche e di modello
Occorre capire che tanto nel commercio internazionale quanto me la politica di sviluppo gli stati membri contano poco da soli ma contano moltissimo quando agiscono uniti dell'unione europea
E allora in fondo il dibattito sullo sviluppo in questo senso e parte integrante del dibattito sul sull'Europa si è parlato molto di costituzione ma guardiamo da un altro punto di vista questo è un punto di vista in cui la politica di sviluppo una politica maggiore della politica di integrazione europea
Come l'Europa oggi un impegno finanziario forte al due mila dieci zero cinquantasei per cento vuol dire sessanta settanta miliardi di euro all'anno quasi il doppio di di quello che oggi vuol dire una dizione comune per la prima volta l'Europa si è data
Un un manifesto quello che si chiama il consenso europeo dove per la prima volta Stati-membri istituzione a una divisione ad una politica di sviluppo europeo e poi delle strategie prima fra tutte quella strategia sull'Africa una strategia per tutti qua è una sfida che è molto grande e dobbiamo rendercene conto e solo punto agendo uniti si Pollicino
Oggi l'Italia come è stato detto purtroppo non è in una situazione molto molto buono è andata in totale controtendenza è stato ricordato che in termini di di percentuale all'ultimo posto nell'OCSE questo ovviamente ha tanti aspetti negativi non non non spetta a me naturalmente indicarle però quello che spetta a me dire che questa carenze italiana fa sì che l'Italia manca nel dibattito europeo
Ed è un punto fondamentale perché l'Europa ha bisogno di un'Italia forte con un progetto forte nello sviluppo
Ed è così che l'Italia non non non avendo questo posto perde supposto in Europa
Non è una questione di uomini non è una questione di competenze una questione discente nati spione divisione
Ed è ovvio per qualsiasi osservatore l'Italia deve fare delle scelte precise per riprendere la visibilità politica ed organizzativa per riprendere il posto che le compete in Europa
Nella definizione nell'implementazione del permette che l'Europa sia soggetto politico forte della politica di sviluppo l'Europa ha bisogno dell'Italia
Ha bisogno della ricchezza della sua società che come è stato ricordato va in controtendenza rispetto all'istituzione la solidarietà
Dei privati dei cittadini aumentarla di fronte dei bilanci pubblici che sono invece diminuiti all'Europa servono Italia forte perché ci sono un suo contributo importante ed è in grado di fare la differenza con le sua umanità con la sua diversità con la sua richiesta
E all'Italia serve l'Europa per amplificare il suo ruolo internazionale di riferimento che da solo non potrebbe mai aveva e così che l'Italia migliore ha da sempre difeso e promosso i legittimi interessi nazionali interessi comuni e così che può farlo ancora se lo vuole da italiano nelle istituzioni europee mi auguro che lo voglia fare e lo voglio fare in fretta
Garda
Allora il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi questa volta c'è cui
Vediamo un bel microfono
Voglio
Ok solo tre grazie lei grazie al volo scusandomi intanto Mele essere arrivata in ritardo ma
Non volevo cercare di dimostrare che anche i presidenti la Provincia lavorano al di là delle battute so che è difficile da credere per la prima e il grazie per aver scelto Firenze
è senz'altro una scelta legata anche al nostro straordinario passato a un passato che veniva ricordato
Nel primo intervento ma è anche una scelta che è come dire ci dà coraggio forza e entusiasmo anche a noi amministratori locali ieri proprio in provincia vedo tanti sindaci che ieri c'erano abbiamo deciso di lavorare insieme anche su questo settore e allora quella è solidale che sta dietro al nostro manifesto è un valore
Alla quale noi come fiorentini teniamo molto grazie quindi per essere a Firenze il secondo grazie lo dico in particolar modo per il titolo noi e gli altri caro professore noi abbiamo tanto bisogno di sentirsi dire non soltanto dell'attenzione agli altri ma anche di tornare a essere un Paese che invece noi
Dopo cinque anni in cui io ossessivo ripetuto gli ho fatto questo io farò quest'altro grazie per aver stipulato con noi e gli altri
Io sono certo che questo noi ci sarà un noi che verrà fuori non soltanto sul terzo grazie
E quello per aver messo la cooperazione internazionale al centro è stato detto più autorevolmente viene prima di un possibile di un doveroso di un concreto programma di governo
è una cosa bella sono
Io scusa motiveremo tappezzate una frase di Bono Vox che è il leader degli U due che dice quando parla di queste cose non è una questione di carità è una questione di giustizia ecco credo che sia importante previste anche questo grazie e benvenuti a Firenze
Grazie Matteo
Grazie Matteo torniamo con uno sguardo a quelli che sono gli obiettivi che ci attendono gli obiettivi del due mila e quindici con una scheda che ce li ricorda
La schiena è andata prima vedete che stiamo facendo un po'avvilita però recuperiamo con l'intervento
Voi sapete che gli obiettivi del millennio sono gli obiettivi delle Nazioni Unite sono obiettivi condivisi e firmati da centonovantuno capi di Stato e di governo è una dimensione multilaterale
Bene a parlarci di questo Silvio Francescon che coordina in Italia la campagna sugli Obiettivi del Millennio
Può parlare
Sera buonasera a tutti caro prezzo gli Obiettivi del Millennio
Gli obiettivi del millennio presidente non sono degli obiettivi ambiziosi io spesso meno sono sentita dire
Quando nel due mila centottantanove capi di Stato e di governo si sono riuniti e li hanno sottoscritti sapevano che ci sono i mezzi per eliminare la povertà e ce l'ha ricordata anche nostro Presidente Ciampi Ciampi ci ha detto che ci sono le risorse economiche le tecnologie di sostegno dell'opinione pubblica Ciampi ci dice dipende solo da noi
Tratta dunque presidente non tanto come abbiamo appena sentito di carità si tratta di scelte politiche
E noi crediamo che chi governerà l'Italia nella prossima legislatura si troverà a dover recuperare del tempo per
L'obiettivo otto chiede ai Paesi ricchi di incrementare le risorse destinate all'aiuto pubblico allo sviluppo
Chiede di migliorare la qualità di questo aiuto eliminare per esempio le pratiche di aiuto legato e devo dire che anche nel vostro programma di governo si fa riferimento a questo anche se poi non viene esplicitato nella dizione di aiuto legato significa concentrare gli aiuti prevalentemente nell'Africa subsahariana significa stabilire regole per il commercio internazionale che siano basate sui principi di giustizia perché Randi Dova deve veramente mantenere le promesse di sviluppo per i Paesi poveri
Significa l'abbiamo ricordato anche poco fa la cancellazione del debito
Tuttavia presidente se non viene rispettato questo obiettivo da parte dei Paesi ricchi tutti gli altri obiettivi non potranno essere raggiunti
Ed è sta in questo proprio la bellezza della Dichiarazione del Millennio per la prima volta i Paesi ricchi e Paesi poveri si trovano insieme a lottare contro la povertà
Le grandi emergenze gli obiettivi sui quali bisogna convergere sono e gli obiettivi per i quali sono chiamati anche i Paesi poveri ad intervenire i Paesi poveri si sentono responsabili
E contribuiscono alla lotta alla povertà sono all'eliminazione della povertà sono l'eliminazione della fame sono istruzione primaria universale sono la parità di genere la salute materna la riduzione della mortalità infantile la lotta all'aizzati tre malattie quali malaria tubercolosi
è la sostenibilità ambientale
Noi siamo s'convinti che non ci possa essere vero sviluppo
Se non si attuano politiche di sviluppo sostenibile
In altre parole lo ripeto Presidente se non si raggiunge l'obiettivo otto tutti questi obiettivi che abbiamo appena enunciato non potranno essere raggiunti
Significa dunque mantenere le promesse prese significa mantenere le promesse che sono state fatte ai poveri del mondo
Presidente non sono l'Europa ha bisogno di un'Italia forte di ritrovare l'Italia ma anche le Nazioni Unite hanno bisogno di un'Italia che torni ad essere protagonista o convincere sentito le forze della sua coalizione parlare di una delega forte per la lotta alla povertà dico io che possa sedere in Consiglio dei ministri
Credo che un'agenzia per la lotta alla povertà per gli obiettivi del millennio Possa effettivamente garantire la coerenza delle politiche e gestire l'incremento già previsto nel vostro programma di governo
Degli aiuti allo sviluppo
Questo sostanziale interramento noi riteniamo dovrebbe essere fatto già dei primi cento giorni di governo del DPF di giugno e nella Finanziaria poi di ottobre ed è proprio quel segnale che la comunità internazionale sta tendendo da parte dell'Italia ormai da troppo tempo
Le ristrettezze di bilancio non hanno mai fatto parte della logica degli altri partner europei e difficoltà economiche non hanno mai giustificato posizioni diverse
Si tratta l'abbiamo detto di scelte politiche quelle scelte che non appartengono più a pochi ma con le scelte che mi stanno chiedendo di fare milioni di cittadini italiani e allora concludo riprendendo le parole del segretario Kofi Annan
Mettiamoci al lavoro e facciamo insieme mi sembra che oggi sia davvero un polemico tra
Dovremmo vedere un bel contributo adesso che tutti conoscete Sergio Staino ci ha fatto un piccolo regalo una una vignetta
Dovete pazientare con me Cristina che siamo non siamo avvezzi alle alle cose televisive facciamo ci occupiamo di cooperazione e quindi ogni tanto
Bene
La cooperazione non è solo come
Avverte avete sentito non è solo multilaterale non è solo europea c'è un aspetto importante di una dimensione etica della cooperazione e ce ne parla Pietro Mariano vendi dell'agenzia di informazione missionaria grazie
Grande benvenuto qui Grazio Puglia maggioritarie diede alla luce perché se no qui ci sgridava che non facciamo entrare alla luce le persone quindi seri
Io vorrei innanzitutto dire che sono molto felice di essere qui soprattutto perché era presente in una giornata come quella di oggi che delicata
Alla diversa retrocessione dell'arcivescovo di San Salvador
Oscar Arnulfo Romero
E anche a tutti i martiri missionari che l'anno scorso sono stati ventisette per l'esattezza nel mondo non è stato neanche uno degli anni peggiori
E una giornata particolarmente significativa e anche lavorando per un'agenzia missionaria
Potete immaginare quanto mi è stato difficile staccarmi dal tre cose ad essere qui perché perché solo così trovo mento di estrema importanza noi e gli altri
Un tema il tema per cui lavoriamo ogni giorno la pista
Ho sentito tra parlare di tutto se ti tutte le parole chiave
Solidarietà cercano di tenere d'occhio l'orologio perché tende a essere prolisso chiacchierona come tutti i giornalisti un po'punto Parolari
Fatemi un fischio quasi sessanta euro
Dicevo
Per una ragione certo queste tre parole chiave solidarietà sostenibilità giustizia
Necessità della lotta alla povertà la fame alle malattie istruzione uno stabile elencarle proprio tutte ho sentito parlare di globalità
Di cooperazione come fatto ormai globale non ho sentito non ho sentito ancora mediterraneo
Mediterraneo credo sia proprio un mare ideale per la cooperazione anche perché Mediterraneo poi in qualche modo ci porta proprio verso quelle parti del mondo e in particolare in Africa forse la più sofferente che hanno più che mai bisogno di cooperazione e di cooperazione etica
Cino Cino ha bene c'è un uno dei più grandi scrittori africani ha detto non credo che al mondo sia necessario raccontare altre storie di disperazione
E neanche produrne direi come sta accadendo in questi ultimi anni nel mondo
Ce n'è abbastanza così come senza doverne aggiungere appunto se abbiamo minimo ruolo che è quello dell'ottimismo
Non c'è così stupido
Ma l'ottimismo significativo
Vicino all'idea che il mondo non è perfetto e certamente non lo è ma può essere migliorato e da chi altri se non dai i convenuti qui e da tutti quei tipi quelli che con questi convenuti condividono certe scelte
In altre parole non si tratta di star seduti e sperare che le cose andranno meglio abbiamo un ruolo da svolgere affinché accada
E chi altro può svolgerlo se non la cooperazione soprattutto la cooperazione
Secondo me è l'unica ragione di esistere di uno scrittore diceva Cino invece facendo riferimento a queste cose secondo me non scrittore solo cronista della vita del sud del mondo uomo di buona volontà o che perlomeno cerca di esserlo di pace e di dialogo come tanti soprattutto come i convenuti qui
La principale ragione di esistere di agire e appunto proprio questa quella di non stare seduti e sperare che le cose vadano meglio ma di cercare di agire purtroppo io prevalentemente con la per ore prima ancora che con altre cose
Perché il mondo sia in qualche modo migliore attraverso la cooperazione una vecchia storia coloniale
Tutto sommato una storia di sopraffazione di raggiro di rapina
Segna i rapporti di questo nostro mondo del Nord con quello del sud anche se non è più soltanto un problema di rapporti nord sud
Una nuova storia neocoloniale continua a sfregiare questi rapporti nuove tentazioni riscontro
Di scontro di inciviltà continuano a perpetrare potenziare gli effetti peggiori la cosiddetta guerra al terrorismo i cui rispetto dei diritti umani e la volontà di cooperazione di dialogo di intesa prima di tutto spirituale sono stati messi in berlina anche sotto i piedi
Sulla scena mondiale su quella nazionale si fanno ancora partire in coda al penoso convoglio carico di carico di Maometto delle sue drammatiche o lozioni OCSE dat espresse zeppi di nuovi crociati il mondo non è perfetto ci ricorda ricevente occorre tolleranza misericordia per le sue mille imperfezioni che per curare ma può essere migliorato non si tratta di stare seduti e sperare che le cose vadano meglio la saggezza antica che ci giunge nel sud del mondo in particolare dall'Africa con le parole di uno dei più grandi scrittori africani e certamente quella di porre ognuno di noi di fronte agli altri ognuno di noi di fronte all'altro l'altro inteso rispettato in tutte le sue diversità in tutto quello che di ricchezza può portarci e che quindi va trattato con accoglienza una cosa che sembra quasi completamente dimenticata una cosa che ormai e e e così difficile veder praticare se non forse dal mondo dalla cooperazione
La giornata speciale di oggi mi spinge anche a dire
E fischiate mi appunto quando il momento ricordare ancora una cosa
Ci sono logiche perverse in atto che hanno già fatto vittime che prodotto pericolose contaminazioni
Non posso non ricordare a questo punto come giornalista come parolaio e come per Nichi Vendola
Sono logiche che sono anticipatrici scenari ancora più nefasti
Contaminazioni tra alcuni sia pur lembi marginali della cooperazione e presenze influenze militari
Proprio quelle che in qualche modo sottraggono risorse al mondo della cooperazione perché quello che si spende di armi ogni anno nel mondo è spaventoso
Questo il felicemente spaventoso
Quei di fronte c'è Sergio Ramelli che credo seguita subito come in un qualche modo Sergio Marelli credo che sia lì a guardarsi che cosa gli è rimasto in tasca in questi ultimi tempi per poter andare avanti mentre invece ci buttano via soldi una maniera da far vergogna chiunque
Da da da scatenare i priva di qualunque divinità
Su sua Armeni su armi su guerre su distruzione di vite umane scritturazioni DDT istruzioni vite civili ecco scusate se forse sto arrivando a un punto addirittura di commozione di citazione esagerato occorre dire questo
Vorrei che appunto e sono certa anche di questo che è vero che la primavera come è evidente dalla pioggia tante cose sta tardando ad arrivare forse giustamente sta tardando e aspetta il dieci aprile per arrivare quest'anno
Ma quello che mi aspetto è che dopo il dieci aprile non ci siano più tentativi di presentare umili a metà vestiti da cooperante e metà divisi vestiti in uniforme mimetica e con il
Come
Come esempio di cooperazione
La cooperazione altro
La cooperazione è quella che ci suggeriscono figure come quella di Romero e come martiri missionari laici inclusa non era Tonelli incluso carro urbani inclusa Rachel Corrie americana travolta da una ruspa del Medioriente inclusi tutti questi personaggi che si tende a dimenticare a non considerare come costellazione vi stelle polari a cui ispirare la vera cooperazione
Grazie
Grazie a monte abbiamo ancorate agli altri testimoni che ci ricordano che cosa è importante fare
Genuino
Auguri
Domani Conti seguirà Figo forecast
Cioni la società attraverso nasce sì chiuso M. sfiora signora Burke CIT eccetera
E infine Pierce e circa il tre per cito qua ho perso
Guadagna un sacco farsesca
Fu il primo dato in Borsa Fois oltre a una pecca questo sì porta Chozo globi di luce cioè che il responso dove verso a curare che vostro disco cioè
Dopo circa allora qua
Nonché
Dalla legge quarantanove del mille novecentottantasette ad oggi molti sono stati gli attori della cooperazione che è inevitabile che hanno una grande esperienza da poterci raccontare se pensate circa cinquanta mila volontari cooperanti che hanno lavorato in questi anni in dieci mila progetti poi campagne di sensibilizzazione e campagne per l'educazione allo sviluppo ecco fare il punto oggi con queste persone è un modo per capire qual è il futuro e quali sono gli strumenti da mettere in atto per una nuova cooperazione
Sergio Marelli presidente dell'ONG italiane Raffaele Salinari portavoce del CDM vola delle italiano delle il metodo il coordinamento portavoce del Coordinamento Italiano del mette cuore internazionali si vede che non sono una valletta Donato di Santo presidente di Morimondo e Vincenzo Spadafora vicepresidente di del Comitato dell'Unicef italiano vi prego di sedermi qui poi facciamo una specie di salotto adesso cerchiamo di avere corsi
Sono mondi diversi ma sono mondi che abbiamo voluto mettere tutti insieme cominciamo da Sergio Marelli Sergio Marelli con le associazioni delle leggi italiane che oggi sono Rampulla la presidente dell'associazione delle leggi italiane che raccoglie che raccoglie oggi centosessantatré organizzazioni impegnate in circa mille cinquecento progetti di sviluppo in ottantasette Paesi del mondo
Allora
Qual è il punto
Inizierei col dire che il punto è che quando abbiamo letto il programma dell'unione dell'Ulivo abbiamo detto che ci siamo lo definirei con due aggettivi coraggioso e doveroso
è un coraggio doveroso perché lo diceva prima Luciano Vecchi cioè assumere quegli impegni scrivere nero su bianco un capitolo sulla pace uno sulla cooperazione internazionale eccetera
Sull'immigrazione
Partendo dalla situazione drammatica in cui siamo oggi parole di Luciano Vecchi all'inizio di questo incontro
è una scelta coraggiosa
è una scelta coraggiosa che chiede una grande determinazione che chiede alla fine di in ristrettezza di risorse non si può fare altrimenti di fare una scelta di priorità
Forse una certa di priorità che si può fare anche attraverso dei no
Attraverso come cominciando a dire dei no ad alcune cose no a strumentalizzare la cooperazione per altri fini
No a considerare la cooperazione come un accessorio Nova considera la cooperazione come una politico nemmeno una politica come un'azione di buonismo del nostro Paese filantropica emotiva
Somma dire no alle scuse
No chiusa che si potrebbero legittimamente accampare per dire vorremmo ma non ce la facciamo un ritornello che sentiamo di Roma mai da cinque anni a questa parte
Vorremmo ma purtroppo non si può ci sono le scuse per poter dire no
Penso anche però appunto una scelta un una una decisione questa dei inserire nel programma anche doverosa
Ce lo richiede l'etica sicuramente
Penso che oramai tutti sappiamo e forse ci stiamo assuefacendo alle alle cifre drammatiche del problema che si tenta di risolvere con la cooperazione e la solidarietà due miliardi di persone con un euro al giorno miliardo e mezzo di persone non hanno acqua pubblicità potabile ottocentocinquanta milioni di persone muoiono di fame eccetera eccetera li conosciamo tutti ce lo chiede l'etica
Ma ce lo chiedono i giovani di questo Paese
Ce lo chiedono tre mila volontari e cooperanti impegnati oggi con le nostre leggi nella maggioranza sono giovani
Ce lo chiedono i giovani che hanno partecipato all'ONU dei popoli presidente Prodi ci ricorda ci siamo incontrati in quell'occasione
Che hanno sfilato nella Marcia Perugia-Assisi che hanno cominciato a manifestare dopo Seattle contro le leggi dall'Organizzazione mondiale del commercio che danno vita ogni anno il Forum Sociale mondiali ce lo chiedono i giovani allora io penso che il dovere sì anche che dire che se si vuole un può rinnovare questa politica cominciare a rispondere concretamente alle aspettative dei giovani sia un dovere
Di chi si candida confida a governare questo Paese e una delle richieste dei nostri giovani è quella di dare priorità alla cooperazione internazionale
Ce lo chiedono io penso alla fine tutti gli italiani perché quando ci viene detto ormai da tutti i sondaggi
Che una delle più grandi richieste di noi di tutti i cittadini italiani e quello della sicurezza
Oramai lo sappiamo che garantire sicurezza qui in Italia tutti noi a tutti i cittadini non può prescindere da garantire una politica adeguata di cooperazione che promuove i diritti umani la giustizia in giro per il mondo
Allora chiedo con chiudo con delle anche proposte richieste un po'concrete presidente Prodi noi chiediamo al suo governo
Un segno di discontinuità
Bisogna segnare immediatamente chiaramente una discontinuità con la politica fino ad oggi seguita da questo governo ancora in carica rispetto alla cooperazione internazionale le chiediamo innanzitutto di garantire coerenza
Noi abbiamo provato a elencare i ministeri che oggi fanno attività di cooperazione fanno attività di politica internazionale
Il Ministero degli Affari Esteri certo ma il ministero dell'Economia al ministero delle Attività produttive il ministero dei beni culturali il ministero dell'Ambiente il ministero dell'Interno la protezione civile il servizio civile internazionale
Occorre che il presidente del Consiglio si faccia carico di dare coerenza tutti questi strumenti perché la politica estera del nostro paese non può essere schizofrenica addirittura non può essere come oggi contraddittoria
Le chiediamo coerenza le chiediamo per questo di nominare un vice ministro dentro il il prossimo suo governo e le chiediamo poi di dare gambe immediatamente a questa cooperazione i nostri calcoli sono semplici
E difficile però ci vogliamo trecento milioni di euro immediatamente dopo l'insediamento del nuovo governo
Centocinquanta almeno per riportare i fondi della cooperazione al pari dello scorso anno e centocinquanta milioni per pagare l'impegno del nostro Paese al fondo globale contro l'AIDS delle Nazioni Unite
Questi sono i presupposti per poi tornare a parlare
Per poi tornare a parlare di riforma della legge quarantanove
Di quale sia lo strumento più adeguato per dare efficacia qualità professionalità alla cooperazione internazionale
Ma questo segnale di discontinuità noi ci permettiamo di dire a nome delle persone che rappresentiamo e che sono la stragrande maggioranza della delle persone in giro per il mondo le chiediamo segni di discontinuità forte e chiaro coerente e concreto sulla base del programma che lei con coraggio e dovere ha scritto per l'unione dell'Ulivo
Marelli Raffaele Salinari
Portavoce di questo coordinamento italiano dei network internazionali cioè disse a decidere di perde Zomba Dinacci ActionAid di Amref WWF
CBM quale descritto manifesta sceglie anche per chi non ha scelta cosa vuol dire
Quando abbiamo visto il messaggio di Kofi Annan
è scattato un applauso istintivo
Che credo risponda veramente alla domanda del perché siamo qui oggi dell'importanza di questa riflessione collettiva
è chiaro che quello che dice Kofi Annan non è lontano e vicino
Noi abbiamo fatto abbiamo commissionato un'inchiesta dove si dice che il novanta per cento degli italiani
E disponibile ad investire personalmente sugli Obiettivi del Millennio
Perché perché capisce che un'Italia solidale per il mondo nel mondo è un'Italia solidale anche nei confronti dei suoi cittadini della sua esclusione sociale e questo che tiene
Noi facciamo parte della CICAP della Global Coalition Against poveracci insieme ad altre sessanta organizzazioni rappresentiamo un milione di aderenti in Italia e diversi milioni di aderenti in euro ecco perché ci siamo permessi
Di come dire attirare l'attenzione del futuro governo noi speriamo dell'Ulivo dell'Unione su questo
Questo verrà pubblicato fra qualche giorno lo abbiamo voluto anticipare qui alla presenza di Romano Prodi
Il programma dell'Unione e sicuramente un buon inizio è un buon inizio che tiene dentro ovviamente la Global Coalition Against Poverty gli Obiettivi del Millennio
Quei grandi temi trasversali che sono la sostenibilità ambientale i diritti umani
Però permettetemi ancora una volta di dire questo non stiamo facendo un favore a nessuno non stiamo appunto parlando di carità lontana stiamo parlando di un'Italia più solidale nel mondo e quindi più solidale al suo interno stiamo parlando di un'Italia che ritorna protagoniste in Europa stiamo parlando di un'Italia che può cambiare il mondo in queste ore il governo ancora una volta si appresta attagliare drammaticamente i fondi alle Nazioni Unite
Io mi aspetterei e mi aspetto una sollevazione rispetto a questo scandalo queste uno scandalo che non ci possiamo permettere
E noi siamo sicuri
Che il nuovo governo non lo permetterà grazie
Grazie
Grazie Raffaele
Sentiamo il parere di un presidente di una legge italiana quindi di una di quelle i limiti o associazioni che operano sul capo Donato Di Santo di Morimondo
Grazie
Ho scritto qualche appunto proprio per non disperdere mia e tentare di non tirato di fare subito le cose notarli però prima voglio ringraziando gli organizzatori e ringraziando il presidente Prodi per la sua presenza a ricordare qualcuno in parte l'ha fatto la particolarità di questa giornata
Oggi il giorno dell'anniversario delle Fosse Ardeatine del massacro fascista
Oggi Piaggio l'anniversario del martirio di monsignor Romeo
Ma oggi è anche il trentesimo anniversario del colpo di Stato in Argentina
Che portò al potere i militari instaurando un regime che fece di una parola di uso comune il simbolo di violenza di atrocità di terrore la parola è desaparecidos una parola
La nostra amica sua amica
Presidente Prodi la signora Estela Carlotto Estela parlaste Carlotto leader delle non nelle Abueva 'sti Plaza de Mayo
Insignito dal presidente Ciampi del titolo di Cavaliere finalmente un cavaliere di cui andare fieri
Ce lo ricorda da tanti anni
In questa città così simbolica e già Luciano Vecchi diceva perché in questo giorno così simbolico parliamo di giustizia parliamo di pace ma parliamo di povertà
Alcune brevi considerazioni generali e alcune questioni concrete le considerazioni generali
Se sigla udiamo al presidente brasiliano Lula
Che opera fattivamente per l'azzeramento della fame
Allora dobbiamo essere conseguenti e pensare concretamente alle misure da realizzare nel nuovo governo e mi auguro che mi auguro lei presiederà presidente Prodi ci sono cose di fondo e ci sono cose da fare nei primi mesi una cosa di fondo
Che io vorrei proporre e questa aderire alla proposta lanciata da Riccardo Petrella la proposta è la seguente dichiarare fuorilegge
Mettere al bando abolire la povertà come lei ci insegna come è stato anche detto nel mondo le risorse per farlo ci sono c'è un solo piccolo problema la volontà ed è questo il campo della politica
Come il diciannovesimo dice Petrella fu il secolo dell'abolizione della schiavitù allora sembrava utopico abolirla però lo fecero
Fare del ventunesimo il secolo dell'abolizione della povertà sembra utopico quindi si può fare
Come lei sa gli otto Obiettivi
Gli otto Obiettivi permettete mi così calcistici nella versione inglese tradotti in un italiano diventano palle che non vanno mai in Rete
Un primo segnale che ci aspettiamo dal governo che lei presiederà e di centrare qualcuno di questi Obiettivi del Millennio mandare in rete qualcuno di questi palloni assicurandosi che siano palloni pieni di gioco in un di sfruttamento dei bambini
Pochi giorni fa abbiamo fatto una importante iniziativa interessante
Iniziativa del CESPI un centro studi importanti italiano di Coop di analisi dei problemi della cooperazione questa iniziativa rigorosamente a porte aperte
A ha coinvolto molte entità della della società civile italiana Morimondo e tante altre
Poi consegnerò presidente Prodi il documento che è uscito da questa iniziativa
Vorrei leggere i titoli non lo faccio per brevità e passo all'ultima battuta perché li potrete trovare sia in questo documento lei presidente lo potrà leggere e nel banchetto all'ingresso ci sono le copie di questo documento
Che è parte del dibattito della società civile italiana di questa occasione
In cui siamo stati chiamati appunto al dibattito dal dal cespi e aggiungerei a questi temi quello che è stato qui proposto poco fa dal rappresentante del Misna quello del Mediterraneo
Che dopo la guerra fredda torna ad essere il baricentro del dialogo e dello scontro e per il quale come Moby mondo faremo nei prossimi mesi un'importante iniziativa l'ultima battuta e la seguente per concludere individuare individuate le priorità fatte le proposte consegnate al futuro presidente del Consiglio siamo a posto abbiamo finito
No perché se lasciamo solo il Governo anche il suo non potrà fare miracoli e farli salire Alitalia dall'ultimo posto dove è stata gettata avrà dal del miracoloso allora c'è bisogno di essere accanto al Governo io a volte davanti a indicare la strada e pungolato uno
Come un'indicazione concreta
E giunta dalla Grande Assemblea della società civile che si è riunita l'undici marzo scorso in Campidoglio l'ha fatta al Sindaco Veltroni l'ha fatta il direttore Manservisi che appena intervenuto riunite
Nella
Negli stati generali della convenzione che ha indetto gli stati generali della cooperazione della solidarietà internazionale in Italia questa è la proposta del comitato cittadino del sindaco Veltroni e di Manservisi noi pensiamo che ci auguriamo presidente Prodi che a questi stati generali della cooperazione della solidarietà internazionale della società italiana lei potrà venire partecipare intervenire da Presidente del Consiglio
Grazie
Siete tutti bravissimi a stare nei tempi noi siamo qui a fare i guardiani coll'ora l'ultimo intervento di questa carrellata all'una il Comitato italiano dell'Unicef Italia Vincenzo Spadafora voi avete fatto un documento anche importante avete fatto un convegno in cui ci avete chiamato a riflettere un po'a pochissimi giorni fa
Voi avete un ruolo molto specifico fate parte anche di quella importante fetta del multilaterale del che si occupa di cooperazione allora qual è la vostra angolature la vostra il vostro richiamo la vostra riflessione in questa occasione grazie anche moglie un momento sicuramente del partito ma il più difficile di grande riflessione
Sicuramente l'Unicef che da sessanta anni lavora in centocinquantacinque Paesi del mondo
Grazie ai contributi volontari spontanei di governi e di privati ha risentito molto per esempio dei riceventi taglie
Che sono avvenuti sicuramente tagli che non sono soltanto un fatto economico perché chiaramente questi tagli andranno a ritardare la possibilità di raggiungere gli Obiettivi del Millennio entro i tempi previsti e questo non è appunto solo un fatto economico
Ma vuol dire
Fare la differenza per la vita o per la morte di milioni di persone
E in modo particolare per quello che ci riguarda come Unicef questo vuol dire che incide fortemente incidono questi tagli visto che gli obiettivi del millennio sono strettamente correlate al futuro di bambine delle nuove generazioni questi dagli incidono fortemente
Anche sulla nostra azione quindi non è solo un fatto economico ma è un fatto vero forte forte
Di pensare al futuro di queste nuove generazioni pensare al futuro di milioni di bambini oggi che saranno gli adulti di domani ma se riusciranno a superare questa difficile fase
E allora noi come agenzia delle Nazioni Unite siamo molto attenti a questa situazione che ci preoccupa molto anche rispetto a quella che è la riforma delle stesse Nazioni Unite che non è soltanto la riforma del Consiglio di sicurezza come maggiormente
Emerge anche dalla stampa ma è anche e soprattutto la riforma che coinvolgerà il ruolo
Il lavoro dell'agenzia delle singole agenzie delle Nazioni Unite
E noi crediamo invece che le Nazioni Unite possano ancora rappresentare un momento di dialogo momento di partecipazione un momento forte in cui rilanciare la cooperazione multilaterale sicuramente una
Cooperazione multilaterale che va in qualche modo anche
A rivedere il ruolo delle stesse agenzie in questo c'è da fare autocritica e anche l'Unicef a livello globale deve fare autocritica sul suo ruolo ma deve cercare sempre più di trovare un modello di partecipazione comune
In cui coinvolgere veramente tutti in cui la cooperazione multilaterale sia un sistema che vede coinvolte le agenzie delle Nazioni Unite le organizzazioni non governative con le quali l'Unicef nei paesi in via di sviluppo collabora e lavora molto che coinvolge le Regioni che sono sempre più nel nostro Paese chiaramente uno dei soggetti degli attori principali per la cooperazione internazionale
Che raccolga in qualche modo tutti coloro che possono contribuire
A questo sistema perché è vero che nessuno arriva alla meta da solo io vorrei concludere visto che le cose sono state già dette
Dei principali vorrei concludere però con una riflessione presidente Prodi io credo che la grande novità è una svolta decisiva che potrà esserci sarà anche nell'approccio culturale diverso che la politica che il governo che verrà dovranno avere verso questi temi
Cioè non c'è dubbio che c'è la necessità che la politica riprende a parlare fortemente di questi temi proprio all'opinione pubblica proprio i giovani perché ci sia proprio una contaminazione positiva
Di valori di espressioni di solidarietà di una nuova cultura della cooperazione che viene a mancare e gli strumenti di cui noi abbiamo parlato oggi sono un elemento sicuramente fondamentale ma non possono essere soltanto un segmento assestante io credo che tutte le scelte dei governi locali o regionali nazionali e al nostro Paese
Dovranno in qualche modo tendere ha una sensibilità forte verso questi temi e si diceva bene concludo prima sui giovani i giovani impegnati all'estero sono tantissimi nella cooperazione internazionale ma Presidente lei sa anche che sono tantissimi giovani che in Italia in modo diretto o indiretto contribuiscono alla cooperazione internazionale sono migliaia e migliaia che sui territori vedono proprio nell'associazionismo nel volontariato
I punti di riferimento forti e che molto spesso tengono in piedi un tessuto sociale che sempre più invece destabilizzato io credo che anche la politica culturale purtroppo degli ultimi cinque anni offerto modelli e ha fatto emergere modelli che non sono quelli che appartengono alla stragrande maggioranza dei giovani giovani italiani non sono quelli dei reali Tycho o quelli delle tutti quei fenomeni mediatici che questa politica culturale degli ultimi anni ha contribuito a fare emergere credo che gioverà abbiamo fatto un passo avanti
Nella proprio nella cooperazione internazionale investendo passioni Energia e loro e noi guardiamo al governo che verrà con grande fiducia
Grazie ecco allora un altro testimoniale per per per la facoltà
Tutto un
Dell'ENI taglia delle cose dalle spesso sincero cinque sei cioè stagnazione anche anche all'anca oltre sei tu valutare in qualcuno
A appunto sue celeste nel settore ha chiesto scrutini senza strade venisse usato dagli studenti allo spreco e che cosa Garcia questo nucleo che ormai cresce Amis estensione delle sentenze e chiede si stanno sulla siamo definiva alle cinque tenace dell'hotel Nievo zingaresco fu il senza casa editrice risponde chiusa epoche Lessing Franco a
E ad essere Sly sfregi ANPO oggi screening cioè lui in casa stavo inchiesta Palma Satta gli anziani un'essenza inveramento esse sfuggono voti qua comunque tira contesta
Bene
Nel corso di questi ultimi anni abbiamo visto come catastrofi ambientali
Guerre terremoti carestie hanno fatto emergere con più forza e con più violenza il fatto che cooperazione non è solo aiuto allo sviluppo ma purtroppo è anche emergenze l'emergenza non è più un fatto che accade ogni tanto ma è un fatto continuo
Che in questi anni ha richiesto energie di persone capacità organizzative dove l'Italia si anche distinte in modo particolare
Allora ne parliamo con Agostino Miozzo direttore della Protezione civile direttore del volontariato e delle relazioni internazione da prezzi civile con Nino Sergi segretario generale di Intersos
Fino
Sì
A manetta
Non posso dire battute perché si sentono poi su questo arnese che ostruite le cose Agostino allora non li abbiamo visti all'opera e forse li abbiamo conosciuti sull'emergenza in maniera particolare con i terremoti che sono accaduti al di fuori dell'Italia e poi il vincolo tsunami che è stato un po'l'apoteosi di quello che è stata l'esperienza a della Protezione civile che poi ha visto coinvolte anche lo energico non solo la Protezione civile ma che ha visto partire in prima istanza la Protezione civile
E reagire portare un contributo molto forte dell'Italia che cosa vuol dire oggi il tema dell'emergenza che cosa significa come ci dobbiamo attrezzare
Beh hai già detto molto già introdotto
Più che bene il l'argomento emergenza
Emergenza significa grandi numeri di sofferenza significano per situazioni estreme
E bisogna avere chiaro questo concetto situazioni estreme di sofferenza di persone malate abbandonate maltrattate violentate da condizioni le più disparate
Aiuto umanitario e l'aiuto di emergenza significa semplicemente tentare di salvare la vita significa semplicemente tentare di ridurre la sofferenza di grandi numeri di persone aiuto umanitario non può e non deve essere una le vocazione filosofica
Non può e non deve essere una elaborazione di concetti astratti aiuto lo sanno gli amici Nino Sergi tanti che sono intervenuti in questi anni che nel passato sono intervenuti la presenza significa cose semplici
Fare un ospedale da campo portare dell'acqua potabile dar da mangiare a gente che ha fame significa dare uno scelte dare una protezione a chi è fuggito
Da un conflitto o da un'emergenza sia essa naturale o appunto legato alla mano dell'uomo
Fare Belgese significa valutare dei tempi dei termini che sono fondamentali i tempi un'emergenza non può aspettare e banale ma non è troppo banale si arrivi tardi il tuo intervento è pressoché inutile un intervento di emergenza deve essere fatto con una tempistica che raggiunga esattamente gli obiettivi che si deve dare
Deve quindi poter decidere in fretta e non è sempre così facile e di avere tutte le strutture le risorse che sono in grado di consentirci un intervento in tempo rapido
Non puoi elaborare non può immaginare non può inventarsi nulla in quel momento se la decisione non è tempestiva quando tu arrivi il tuo intervento non è più valido per quell'emergenza forse serve per qualcosa d'altro ma sicuramente non per il momento il motivo per cui è stata scatenata
Intervento di emergenza non significa togliere una persona delle macerie poi abbandonarla
Significa togliere dalle macerie significa togliere la da una situazione di rischio
E poi accompagnarla verso il Rusty ristabilimento delle condizioni pressoché normali nelle quali Luís posso lui o lei possano ritornare a vivere una vita pressoché normale
Normale questo è quello che facciamo in Italia
Interrompe mi quando dobbiamo interrompere questo è quello che facciamo in Italia e questo è quello che facciamo nella nostra proiezione internazionale quanto lavoriamo all'estero quando ci muoviamo
Devo dire che
In questi anni l'azione di protezione civile con tutto il suo universo con tutta la sua capacità di attivazione
Del sistema Italia in quanto tale e per il sistema Italia intendo le strutture del sistema intendo quella grande supporto che ci viene dalla società civile dal mondo dello straordinario mondo del volontariato ha saputo dare delle risposte
Le risposte chiare delle risposte puntuali
L'ha saputo dare perché
Finalmente siamo riusciamo ad avere nel nostro sistema di proseguire una sento che ha una chiara catena di comando
Si sa chi deve fare che cosa si sa che cosa deve essere attivato e il sistema di protezione civile in grado di attivare l'insieme Stenson insieme la totalità delle risorse dello Stato e delle risorse come dicevo della società civile
Hai citato lo Tsunami
Bene nello Tsunami come a Beslan nello tsunami come a bambini ragni in Algeria e in tante altre realtà siamo stati tra i primi ad arrivare
Non è una gara arrivare primi in un'emergenza è un dovere arrivare presto in un'emergenza siamo stati tra i primi ad arrivare siamo stati tra i primi a riscontrare le necessità e i bisogni delle popolazioni che abbiamo soccorso
Ma il caso il nostro caso non è solo un caso italiano l'Europa funziona così
L'Europa funziona con un assetto che va sempre di più in questi senso in questo in questa forma di intervento che vede le protezioni civili nazionali schierate attivate valorizzate
Io sono convinto che e chiudo ecco
L'impiego della protezione civile
Sia opportuno degli impieghi interventi di aiuto umanitario nelle situazioni di emergenza
Sia opportuno e
Era stato previsto dal legislatore sin dalla emanazione dell'approvazione delle legge quarantanove quindi vent'anni fa era stato previsto ma mai attuato
Oggi abbiamo cominciato questo esercizio e mi auguro che nel futuro mi auguro che nel futuro esercizio questa possibilità possa essere mantenuta grazie
Vino Intersos io l'ho conosciuta
Perché si caratterizzava le star soprattutto all'inizio ma anche adesso per essere specializzata come MG di emergenza
Cos'ha fatto molte cose avete vissuto con forza e con coraggio anche in situazioni al limite e di limite
Avete anche dovuto a un certo punto anche scontrarmi con questa progressivo aumento dell'emergenza dal vostro punto di vista è anche nella relazione con i nuovi attori come la Protezione civile che sono trovati
Sul terreno a lavorare con voi
Quale il futuro che cosa dobbiamo fare in questo campo come ci dobbiamo soprattutto apprezzare
Intanto
Inizio con una sottolineatura ogni emergenza a tal strofe naturale o guerra interna un Paese è un'interruzione di un processo di sviluppo
Che bene o male c'è in tutti i Paesi e per questo è importante parlarne oggi nella giornata sulla cooperazione allo sviluppo
Deve essere affrontata in modo specifico basandosi su dei principi
Che sono i principi umanitari però deve essere vista fin dal primo momento guardando all'intervento immediato e alla ricucitura di questa spaccatura di un processo di sviluppo
Si tratta di persone diceva Miozzo decine di migliaia di persone certe volte centinaia di migliaia di persone
Intervenire il loro aiuto non è un optional
Presidente Prodi esiste in questo contesto un dovere che si chiama l'imperativo umanitario
Di fronte a tragedie di questo tipo che coinvolgono centinaia di per di migliaia di persone c'è l'imperativo c'è il dovere di intervenire
E c'è un diritto corrispondente delle persone che hanno bisogno di ricevere questo aiuto e questa concezione che deve entrare
Nella nell'affrontare questo tipo di emergenze
E non si tratta di qualsiasi tipo di aiuto
Accennato a Miozzo occorre portare acqua certo ma acqua in dignità
Almeno quindici venti litri di acqua al giorno a persona non qualsiasi quantità di acqua cibo ma almeno cibo per due mila calorie al giorno a persona non qualsiasi quantità di cibo
Scelte abitazione abitazione che cerchi di raggruppare il nucleo familiare non qualsiasi modo perciò occorre per affrontare le emergenze capacità di farlo professionalità oltre che grande umanità
Il principio dell'umanità l'umanità viene prima della politica e per questo i principi umanitari si basano sulla neutralità sulla non con dedizione Alitalia da altri principi ed altre scelte politiche si interviene e basta
Senza nessuna discriminazione senza subalternità e scelte politiche e l'imperativo umanitario
Il coordinamento con gli altri soggetti è fondamentale nessuno può pretendere di fare tutto da solo
Perciò bisognerà pensare e attuare forme di corner di coordinamento più più più efficaci con intanto le competenze della cooperazione italiana
Le competenze della Protezione civile che è l'unica struttura in Italia che sa intervenire immediatamente di fronte a catastrofi naturali la croce rossa italiana se se ritrova
Se ritrova la fedeltà ai principi umanitari
Perché in Italia la croce rossa italiana non è fedele ai principi umanitari
Le ONG umanitarie e qualsiasi organizzazione che ha acquisito competenza associazione c'era e che acquisito competenze e può dare contributo avere risposte l'ultima sottolineatura
è già stata accennata dal direttore di Misna la riprendo perché per noi ormai è questione di vita o di morte
L'umanitario sta scomparendo perché non esiste più una specificità umanitaria è stata inquinata dai militari e umanitari dagli interventi umanitari dalla guerra umanitaria noi stiamo scompare endo
Occorre chiamare le cose col proprio nome
Occorre chiamarli interventi di interposizione occorre chiamarli interventi di pacificazione occorre chiamarli interventi di costruzione della della della della pace in un conflitto ma non chiamiamole interventi umanitari
Ormai noi siamo confusi dalle popolazioni
Coi militari noi non esistiamo più ed è un grosso rischio Presidente Prodi
Un grosso rischio una specificità straordinaria quella dell'umanitario
Sta scomparendo da quelle che vengono chiamati il provinciale Construction Team che sono o dirette dai militari e fanno azioni umanitarie odi eretti da civili ma impegnando i militari con una grandissima confusione che ci farà scomparire e sarebbe deleterio grazie
Grazie a volte
Cui asset sulle può essere vista l'euro
Ulisse particolare sarò esponente
Avendo appreso regolare
Il regista
Grazie grazie preferiva che fra le varie
Cattiverie
Ripeto
Scritte esponente chi può fornivate
Se le forze
Luciano equivocato
Qui
Forte spese le verifiche Lecce ma dopo essere
Devo dire ottocento è un po'
Dopo risponde c'è richiesta ex capisco la società
E se se
O le guardavo
Per abbiamo parlato di emergenza sette ascoltato noi andiamo avanti mi rendo conto che molti di voi sono in piedi ma siamo in tanti finalmente discutiamo anche per cose molto importanti
Chiedo pazienza anche ai ai giornalisti che sono tanti sono qui presenti
Le migrazioni migrazioni noi vediamo le immagini delle carrette che arrivano tantissimi giovani
L'Italia è un Paese che sta nel mezzo del Mediterraneo la riva sud è vicinissima ma le migrazioni sono anche una risorsa agli immigrati se stanno dentro il nostro Paese
Sono un grande potenziale e sono anche un grande ti cooperazione
Ne parliamo con José Luis pensavo così che è il direttore del cespi
Luca Riccardi che invito a salire della Comunità di Sant'Egidio il cespi
è un istituto molto importante di cooperazione la Comunità di Sant'Egidio per chi non la conoscesse è una comunità che lavora nel sociale ed è stata protagonista oggi anche in passato di tanti processi Tea pagine nei paesi africani
Allora dire iniziamo da cos'è l'esperienza del CESPI un'esperienza di lavoro su questi temi
Presenza molto importante non solo di monitoraggio chiedo appunto a Cosenti raccontarci questo lavoro e questa esperienza
Ma no e io credo che in una in una sede yen un tema come questo comunque sto uno dei dei temi che si potrebbero chiedersi
E sì c'è un rapporto si può esserci un rapporto tra la cooperazione internazionale tra la cooperazione e lo sviluppo e le politiche migratorie noi siamo convinti che questo rapporto ci sia no e che sia importante
Affinché si faccia una politica migratoria sostenibile lungimirante
No del rapportare queste due dimensioni cioè la dimensione interna della politica migratoria con la dimensione esterna della politica di cooperazione e della politica estera
Questo implica necessariamente anche un dialogo io un coordinamento una coerenza Como diceva Sergio Marelli tra diversi ministeri tra diverse politiche che guidano l'azione della politica internazionale italiana
Per pensare rimane era più concreta in un'agenda del politica dell'ICI al legislatura non so noi possiamo abbozzare alcuni elementi di questa leggenda
E in primo luogo si dovrebbe pensare a una valorizzazione della mobilità affini di cui sviluppo cioè a fine le une sviluppo del Paese
Ricevente i nel Paese di origine dei migranti si tratta de promuovere una politica migratoria attiva dove la cooperazione internazionale non giochi un ruolo secondario ma un gioco un ruolo primario
A proposito di questo obiettivo con la direzione generale della Coop per la cooperazione allo sviluppo del Ministerio degli esteri abbiamo stiamo organizzando una conferenza internazionale per ci unione
Con una domanda molto precisa che cosa può fare la politica di cooperazione internazionale nella gestione sostenibile dei flussi migratori
In particolare concentrandosi sull'aria africana
Secondo Pontone una leggenda concreta solo comunità migranti ben integrate non rispettate fiduciose possono diventare vettori efficaci dello sviluppo dei Paesi di origine
Cioè non bisogna contrapporre integrazione io e attivismo o azione delle comunità immigranti verso il proprio paese di origine
Non bisogna temere che la conservazione dei legame con nel paese di origine ostacoli un buon inserimento cui è in Italia
Le esperienze e le ricerche esistenti indicano piuttosto il contrario che l'integrazione io il trans nazionalismo attivo possono alimentarsi a vicenda quanto più alto è il capitale umano
E sociale dei migranti nel processo di integrazione qui tanto più probabilmente più una parte di questo capitale si trasferisca con effetti moltiplicatori nel paese di origine
Perso una migrazione temporanea cioè ed è durata limitata può essere anche economicamente efficiente ma occorre incoraggiarla non importa nulla
Quarto io ultimo punto che vorrei indicare dell'agenda concreta
E che dobbiamo concepire l'immigranti Como portatori di competenze preziose
Di natura tra nazionale nel senso che spesso sono attori che conoscono contemporaneamente yen Manieri ASS io in maniera seria
Italia e rispettivi paesi di origine per questa ragione le comunità immigranti possono diventare un serbatoio importante del risorse umane per l'azione internazionale del sistema Italia sia nel campo della cooperazione che nel campo della internazionalizzazione economica
Grazie
Località
Ma
Nel programma dell'Unione
Dato da Romano Prodi c'è un'affermazione molto importante ed impegnativa
Gli immigrati non sono ospiti in prova perenne ma sono nuovi cittadini la legge Bossi-Fini
è stata
La legge Bossi Fini è stata totalmente impostata sul principio della diffidenza nei confronti dei lavoratori stranieri e delle loro famiglie
Credo che bisogna ribaltare questo spirito
Gli immigrati sono ormai parte integrante della vita sociale e dell'economia del nostro Paese
Per questo la nuova frontiera non è la repressione la nuova frontiera è l'integrazione
Questo appare ancor più necessario quando si guarda alla struttura demografica che va assumendo la nostra società
Essa assomiglia sempre più a una piramide rovesciata
Dove i figli di immigrati sono circa il dieci per cento dei nuovi nati
Bisogna quindi abbandonare una politica difensiva e repressiva per tramutare la in scelte intelligenti e lungimiranti
Lungimirante quindi sarebbe la decisione di armonizzare l'acquisizione della cittadinanza dei nuovi nati con il principio dello ius soli chi nasce in Italia chi vive in Italia è italiano
E questo è il cardine
Potrebbe essere cade di una nuova politica di immigrazione che restituisca ai migranti stessi diritti stessi doveri ma anche le stesse opportunità degli italiani
E per questo direi che sembra opportuno l'impegno che il programma dell'Unione ha preso nel nella decisione nella proposta di attuare la convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro del mille novecentosettantacinque
Che dispone l'eguaglianza tra lavoratori nazionali e lavoratori stranieri
Si sente la necessità quindi di una politica meno difensiva per questo vuol dire valorizzare le nostre i risorse formative permette la disposizione degli immigrati
La scuola
Un luogo insostituibile di incontro per le nuove generazioni l'università aperta ai giovani dei Paesi in via di sviluppo in maniera da dare un contributo concreto alla crescita di quelle giovani generazioni in conclusione si parla tanto di scontro di civiltà
L'immigrazione invece è un'occasione di incontro di comprensione e perché no di meticciato culturale
In questi giorni noi abbiamo visto la vergogna delle file degli immigrati davanti alle Poste gente costretta ad affidare i propri diritti a una sorta di lotteria
Non vogliamo che sia più così
Crediamo che l'Italia possa divenire una testimonianza di tolleranza e di apertura questo è importante anche per noi per restituire al nostro Paese un volto amico e solidale e quindi più civile grazie
Grazie grazie a Luca grazie risalti
Noi abbiamo anche prima dell'ultimo blocco di interventi e poi degli interventi politici due messaggi i messaggi dei nostri rispettivi segretari di partito di Francesco Rutelli di Piero Fassino ha lo scopo di questo
Siamo i portavoce siamo diventati
Cari amici Caro Romano
L'appuntamento di oggi al quale purtroppo non posso essere presente è per noi di particolare importanza
Vuole essere un segno del contributo che la cooperazione internazionale può e deve giocare per il futuro del mondo e per un vero riequilibrio tra il nord e il sud la cooperazione una dimensione prioritaria della politica estera e uno strumento essenziale per la lotta alla povertà e alle disuguaglianze
L'Italia deve e può riprendere un ruolo efficace significativo
Mettendo in gioco le sue forze migliori con un impegno collettivo comune patto fra i cittadini e lo Stato ricercando le migliori risorse competenze da mettere al servizio per una nuova stagione della cooperazione internazionale
Solo così la cooperazione italiana potrà contribuire contribuire a quel ruolo che l'Europa è chiamata a giocare per un futuro in cui la pace lo sviluppo dei popoli non sia solo un'utopia ma una realtà possibile
Francesco Rutelli
Kharja legge Caro Romano
Questo il messaggio di Piero Fassino
La nuova dimensione della soglia verità non è il carica tegole così come nella versione dei neoconservatori e della destra ma un'azione politica forte consapevole che cambi gli indirizzi generali le scelte e costruiscono dimensione condivisa
Il nostro Paese per storia cultura e per la stessa collocazione geografica può costruire politiche di dialogo di speranza di confronto civile
Solo così saremo più sicuri senza ansie e paure potremmo vivere in un mondo migliore auguri e buon lavoro
Non solo il pubblico non solo nei giri la cooperazione ha coinvolto in molte forme diverse attori inusuali forse non tradizionali che però hanno colto negli ultimi anni
L'ineludibilità di questo fenomeno e la necessità con la propria responsabilità sociale d'impresa di fornire un proprio contributo di leggere la realtà con la propria esperienza chiamo cui degli attori
Di queste e di queste esperienze Luigi Dante direttore generale di crea holding Turiddo Campaini presidente di Unicoop
Mariano Cavani vicepresidente di Banca Etica
Federico Grazioli amministratore delegato di Hagrid non salti Keret responsabili della cooperazione per la Confindustria
Gli addetti
Io la valletta non lo so proprio fare comunque va bene me lo scusate Mahon
Cominciamo da Luigi Luigi
Voi avete fatto un'esperienza io però sentita raccontare un po'ormai un po'di volte occupandomi di cooperazione internazionale ma credo che sia un'esperienza significativa che pone al centro della riflessione che stiamo facendo oggi anche una strada che non dobbiamo considerare ci vuole raccontare soprattutto ci può raccontare anche quello che dovrebbero essere le conclusioni e quindi lo spirito con il quale noi dobbiamo affrontare queste tematiche
Sì certo e intanto ne siamo banchieri strani perché siamo banche di credito cooperativo e quindi la cooperazione interna nel nostro DNA in maniera completamente diversa
Non ricerchiamo capitali per dare dividendi ai nostri azionisti ma cerchiamo di creare sviluppo
E quindi abbiamo cercato di prendere questa formula e di tentare di praticarla in ambiti diversi è quello rispetto a quelli italiani quindi quattro anni fa siamo andati in Ecuador e abbiamo cercato di creare un sistema di banche locali
Aiutandoli a e serie in un imprevisto un'infrastruttura di credito che possa risolvere una sede di problemi
Quindi il problema della povertà non si batte soltanto evidentemente con portare i capitali a chi non li ha ma creare lo sviluppo uno dei problemi che abbiamo verificato in questo che troppa sordità CEE sia a livello dei Paesi destinatari degli aiuti sia a livello delle istituzioni internazionali
Perché la creazione dello sviluppo è un modello che ognuno vuole praticare secondo modalità diverse allora una prima considerazione che affidare al Presidente
Però oggi è quello di non perdere tempo rispetto a questo la povertà la richiesta di aiuto da parte di molte persone che vivono sotto sviluppo richiede immediatezza
Abbiamo investito costantemente in questo progetto in Ecuador che destinata a quattrocento mila campesinos che sono fuori dal contesto
Diciamo capitalistico di quel Paese più di quindici milioni di dollari su cui non abbiamo perso una lira di ritorno
Ma abbiamo dovuto voglio dirlo con forza a convincere le istituzioni internazionali che pretendevano di prestare i quattrini
A questi a questi signori e che richiedevano che avessero un abito intellettuale un loro modo di essere
Anglosassone ecco abbiamo dovuto perdere tempo per convincerli e qui parto della Banca mondiale della Banca di sviluppo
La banca americana di sviluppo ci abbiamo messo tre anni per convincerli che non serve prestare a tassi di usura
Ai campesinos abbiamo cercato evidentemente di trovare una modellistica diverso
Abbiamo portato anche esperti evidentemente non sa non soltanto di attività creditizia ma abbiamo cercato di creare nei confronti delle istituzioni locali dei modelli che potessero S del rispettati
Anche in questo abbiamo avuto difficoltà presidente Prodi nel cercare di convincere le banche centrali locali di aiutare sistemi di cooperazioni sistemi di sviluppo che potessero essere vede infrastrutture a livello locale perché poi usurati capitali e passato il vento della cooperazione internazionali povere rimangono poveri nella situazione locale se non riprendono evidentemente le proprie leve di sviluppo
Seconda cosa che abbiamo cercato di affermare stiamo praticando che i capitali sono solo il mezzo per favorire una iniziativa ma non sono l'obiettivo quindi abbiamo finanziato in loco programmi agricoli creazione di captazione di acque e trasporto di acqua a quattro mila metri d'altezza forestazione interventi di forestazione cioè quindi abbiamo posto in parallelo tutta una serie di interessi
E di investimenti di cui le banche poi evidentemente sono solo la strumentazione di questa di questa attività
Ecco affermare questo non è stato facile non è stato facile perché le istituzioni internazionali affermano modelli di sviluppo completamente diverse
Ma mi permetto di sollecitare il presidente Prodi ha guardare direttamente a questa realtà prendendone direttamente alla responsabilità non è possibile
Che noi abbiamo ministeri che parallelamente ognuno seguono tutta una serie di attività ma che la politica dell'ultimo passo non spetti a nessuno
Che non si riesca a trovare nessuno che riesca a convincere Paesi ai quali abbiamo in Parlamento italiano ha deciso di non richiedere più il pagamento del debito estero che da tre anni rimane localmente inespresso soltanto perché non c'è nessuno che va a sollecitare la locale ambasciata piuttosto che il locale ministro degli esteri per cercare evidentemente di attivare questa connessione
è questo il motivo per il quale io ritengo e noi riteniamo che la cooperazione internazionale abbia bisogno di un testimone
Autorevolissima non può che essere il Presidente del Consiglio che si faccia carico di questo direttamente senza affidare questa responsabilità a ministeri che poi seguono logiche verticali non riescono a fare questo network di relazioni
Grazie
Turiddo Campaini unico quella adozione a distanza il cuore si soglie un'esperienza particolare forse anche un po'sui generis che però ha avuto un grande successo un modo anche questo di entrare a fare cooperazione con un mondo importante
Sì una goccia
Nel grande mare
Ma noi crediamo qualche cosa di significativo che quanto meno
Ci faccia vedere per quanto una cooperativa rossa è pericolosa in questo Paese
Il nostro
Il nostro Progetto
Vuole esser un messaggio
Che invita a non arrendersi a non rinunciare a reagire
Ad agire concretamente
Si tratta di un Progetto che si articola su alcuni interventi specifici in alcuni territori ciascuno di questi collegato colle più generale progetto di adozione a distanza
Il nostro intento non aveva e non ha niente a che fare con il marketing sociale
E piuttosto qualcosa che vuole caratterizzare una grande cooperativa di consumatori
Per la quale la solidarietà non è un'opzionale perché la solidarietà l'ha fra i propri scopi istituzionali
Proprio per questo non ci siamo limitati a ruolo dello sponsor né a quello di semplici erogatori di risorse che comunque consideriamo importanti
Abbiamo voluto essere invece promotori possibilmente moltiplicatori di solidarietà
Cercando di far riflettere i cittadini della Toscana i nostri concittadini sulle norme ingiustizie presenti nel mondo e sull'assoluta necessità di fare qualcosa per rimuoverle
Si tratta di progetti di non grandi dimensioni ma a nostro avviso estremamente significativi perché orientate a sollevare dall'indigenza all'ignoranza e dalle malattie
Senza però trascurare la creazione di piccole ma delle attività economiche capaci di consentire anche in quei luoghi il moltiplicarsi dei risultati dell'iniziativa stessa e l'apprendimento di capacità imprenditoriale
E il caso dei fagiolini del Burkina Faso
Che vengono prodotti su nostra indicazione e commercializzate in Italia nei punti di vendita di tutte le nostre cooperative
Il caso di una pizzeria partorita dalla fervida fantasia di don Andrea cristiani il fondatore del movimento Shalom e realizzata per i nostri ragazzi che lavorano nei nostri reparti Forneria
Si tratta di una pizzeria costruita ai margini della savana dei lunghi la che con i risultati economici che produce consente di dare risposte più congrue a bisogni dei bambini del locale orfanotrofio i quali man mano che crescono possono anche imparare un mestiere e magari come si conduce anche una piccola impresa
Questo progetto fra l'altro ha riscosso un tale successo che verrà replicato in Palestina in altri Paesi dell'Africa è il caso della fabbrica di camicie messe in piedi in un paesino sperduto del profondo Sud dell'India dove decine di ragazzi si sono liberati dal vincolo della dote senza la quale non si potrebbero sposare
Imparando un mestiere e da un auto gestendo sì nella cooperativa che ne nata e anche questo grazie alla produzione di camicie che vengono vendute nei punti di vendita il sistema Coop nel nostro Paese
E infine il caso degli artigiani di Betlemme che producevano e vendevano statuine in legno e turisti e qui con la crisi israelo palestinese erano rimasti assolutamente del tutto senza lavoro
Grazie al nostro progetto e si hanno iniziato a superare l'individualismo che impediva loro di creare vere e proprie aziendine
In partnership anche con aziende del nostro Mugello hanno differenziato la produzione ed ora la vendono in Italia tramite i nostri punti di vendita ma sono riusciti anche a esportare negli Stati Uniti
Non nascondiamo che si è trattato di un iniziativa fortemente impegnativa con la quale abbiamo lanciato una sfida a noi stessi
Che ci ha Brigato e ci obbliga ad una coerenza ferrea
L'idea di fondo è stata quella di trasformare i cosiddetti tempi del consumismo
I nostri super Mati supermercati e ipermercati in luoghi di incontro occasioni di riflessione punti di propagazione diffusione e pratica realizzazione della solidarietà
E così abbiamo letteralmente sostituito la campagna commerciale di Natale con la campagna di solidarietà decidendo di non usare neppure il logo nostro in tutta la comunicazione
Come si può ben capire non era scontata l'automatica adesione del nostro management particolarmente di quello commerciale
Ma una volta compresi gli intendimenti degli obiettivi della cooperativa il nostro gruppo dirigente è stato semplicemente eccezionale e questo ci dice già una prima cosa affrontare con serietà e coerenza la questione della solidarietà e problemi più gravi esistenti nel mondo
Arricchisce lo stesso gruppo dirigente di un'impresa
Lo fa diventare più aperto più disponibile a comprendere i bisogni e le aspirazioni degli altri più reattivo sul piano dei rapporti interpersonali domani cosa a mio parere assolutamente necessaria in qualsiasi impresa veramente moderna
è stato proprio all'interno dei nostri supermercati che volontari della cooperativa delle organizzazioni cattoliche dell'Arci e gli stessi missionario operatori nei Paesi del Sud del mondo che son poi i veri artefici della realizzazione concreta di quei progetti
Si sono incontrati con i soci cittadini che frequentavano i nostri punti di vendita
E i risultati sono andati oltre ogni dose a previsioni
Ammirevole è stato l'entusiasmo quale sono mobilitati oltre due mila volontari di cui quasi cinquecento dipendenti della cooperativa
Nel complesso sono state coinvolte e questo ci sembra la cosa più importante nelle adozioni a distanza oltre cinquanta mila persone e tantissimi con l'adozione di gruppo e con impegno diretto abbiamo oggi superato le sei mila dolci una distanza che insieme a progetti in loco ci consentono di destinare in complesso
Due milioni di euro
Insomma oltre all'aiuto al Terzo Mondo crediamo di aver prodotto qui in Toscana un grosso risultato anche in termini di consolidamento ed estensione della nostra coesione sociale
Questa e molte altre iniziative analoghe dimostrano che il nostro popolo
Ha una grande anima ha bisogno di essere governato con capacità ed equità
E ancora di più ha bisogno di essere molto motivato in tutte le sue componenti di esser mobilitato in tutte le sue energie
I messaggi di fiducia sull'assolutamente indispensabili ma per diventare credibili i messaggi di fiducia devono essere accompagnati dall'esempio e da comportamenti trasparenti e coerente
Grazie a volte
Mariano Cavani
Venti venticinque anni fa parlare di Banca Etica era una cosa neanche neanche lontanamente immaginabile è impensabile oggi Banca Etica è una realtà da tutti conosciuta una realtà importante
Un anche una goccia che piano piano come la goccia che che scava che scala la roccia no a che piano piano entra nelle case di tutti nel soprattutto nella testa e nel pensiero della gente che cosa è il risultato di questa esperienza di questa di questo cammino di questo percorso
Il risultato più interessante sono ventisei mila persone che hanno aderito alla nostra iniziativa e che credono fortemente in banca etica e più di altrettante che in tutti tarda tutti i tagli ormai si mettono in contatto con Banca Etica per avere dei servizi finanziari
Sono particolarmente contento di essere stato chiamato in questo momento perché è la mia storia parte da una storia di cooperazione internazionale
Anche se la vita del quotidiano mi ha portato a lavorare in banca prima ho fatto il bancario verso Fazio il banchiere si può sempre fare carriera nella vita banca etica estremamente importante nel mondo della cooperazione perché nasce dal mondo della cooperazione io penso che tutti gli organismi che esso al sono sfilati su questo palco prima di questo momento
La quasi totalità al conto presso Banca Etica
Banchetti cavolo a rappresentare un momento centrale per chi crede nel sociale vuol rappresentare il momento finanziario
E proprio con questa sensibilità
Ha dato la possibilità una sua struttura che si chiama E.T. mosso microfinanza per il sud del mondo
Di svilupparsi e di essere presente praticamente in tutti i punti del mondo dove c'è volontariato internazionale in questo momento solo sì le etimo se presente in quarantadue Paesi del Sud del mondo abbiamo uffici in America Latina in Africa e l'ultimo è stato aperto seguito dello tsunami a Colombo nello Sri Lanka
E la nostra azione attraverso questo microcredito è talmente importante che in alcuni casi alcune delle strutture che abbiamo seguito gli abbiamo aiutato a crescere in questo momento sono in grado di diventare delle piccole banche
Il pensiero dell'etica nella finanza quindi un pensiero possibile
Non è vero che la finanza deve solo pensare alla massima azione del profitto
Banca etica
Banca etica ha messo in apertura del proprio sto tutto
La finanza eticamente orientata e sensibile alle conseguenze non economiche delle azioni economiche e io chiedo
Al presidente Prodi di far sì che quando lo Louis ora in grado di governare posso può fa possa farsi
Che la politica eticamente orientata sia sensibile alle conseguenze sociali delle azioni politiche sappia riportare l'uomo al centro il saper essere strumento di servizio non di potere grazie
Grazie molto è Federico Grazioli
Al amministratore delegato di Acri con salti in GNOME è una società che si è occupata molto del tema agricolo anche nel mondo della cooperazione che poi è responsabile della cooperazione per la Confindustria quindi che ha molto chiaro e molto al centro il tema del ruolo dell'impresa nella cooperazione
Che è un altro aspetto che qualche volta le lasciamo a quote perché facciamo parliamo più facilmente del mondo del volontariato del mondo del mondo sociali invece il mondo dell'impresa anche anche questo mondo può giocare un ruolo quale questo ruolo
Per prima cosa io desidero ringraziare L'Ulivo i Democratici di sinistra la Margherita principalmente anche nella tua persona per aver organizzato questa giornata veramente molto particolare direi straordinaria un saluto al presidente o no
Onorevole Romano Prodi anche per loro insoluto molto particolare
Io vi ringrazio anche e principalmente per averci permesso che in questa sede si potesse portare il pensiero dell'impresa la presenza dell'interesse che con tantissime componenti della nostra società civile può rappresentare
Autorevolmente
Dando il contributo di professionalità di esperienze e di energia a risolvere tanti problemi di io io li chiamo i Paesi meno sì meno avanzati piana che richiamo io son così che sono quarantanove perché sono diversi dai Paesi in via di sviluppo i pesi di sviluppo
Sono molti di più ma nell'ambito di questi oggi ci sono anche intende paesi che emergenti che hanno risorse a una notevole
Crescita economica l'attenzione su questi quarantanove credo che debba essere più importante per tutti noi
La cooperazione allo sviluppo significa partecipare in modo attivo e costruttivo alla crescita economica di questi Paesi meno avanzati aiutandoli nella progettazione nella realizzazione delle infrastrutture
Nella costruzione di impianti nello sviluppo della capacità imprenditoriale nella programmazione economica nel supporto alle istituzioni nel trasferimento delle tecnologie appropriate nel miglioramento della produttività nella gestione corretta consapevole e sostenibile delle risorse naturali
Tutto questo lo fanno in una società di consulenza e l'impresa che sono impegnati in ogni parte del mondo lavorando anche naturalmente al fianco delle organizzazioni umanitarie religiose del volontariato della professione civile
E dell'ordine Ferrero governative
Sono molto spesso un binomio operativo
Perché una cosa credo molto importante l'Italia ha una grande tradizione in questi aiuti lo sviluppo l'abbiamo sentito oggi in varie maniere ecco la mia esperienza
Molto lunga la mia società ha iniziato a fare progetti di cooperazione a metà degli anni Settanta
Si perde un po'nella notte dei tempi
Chi si occupa di agricoltura come Benedetto Cristina di ambiente di territorio abbiamo lavorato in quasi tutti i paesi d'Africa in molti Paesi dell'America latina in Asia in nei paesi ora più recentemente nei Paesi dell'est Europa
E naturalmente con Progetti per conto del ministero degli Esteri ma non solo specialmente per con progetti finanziati dalla Commissione europea dalla Banca Mondiale dalle banche regionali di sviluppo siano esse banche africana banche asiatiche Habib eccetera non sono banche etiche
Vi assicuro che abbiamo visto tantissime realtà molto molto difficili per contribuire a risolverne non poche una cosa di grande di grande soddisfazione
Il nostro contributo come quello delle altre imprese come la nostra
è quello di portare i conoscenza tecnologia imprime generalità
Saper fare
Questo credo che sia la parola vera saper fare perché questo fa crescere un Paese far crescere un popolo dando risorse per lo sviluppo anche trasferendo capacità perché questo sviluppo possa restare davvero nel tempo essere duraturo nel tempo non sul finire
Con la fine di un Progetto
La cooperazione e lo sviluppo italiano in questo momento nel vive un momento molto complicata l'abbiamo sentito in da da molte persone che mi hanno preceduto
Specialmente per la scarsissima disponibilità dei fondi
Non faccio commenti sulla moralità di questa scarsissima disponibilità
Questa situazione ci porta agli ultimi posti fra i Paesi avanzati
Come volume di aiuti destinati allo sviluppo
Le poche risorse in più vengono girate all'aiuto multilaterale
Come contributi alle varie agenzie delle Nazioni Unite da altri organismi rifinanziamento e così risulta fortemente indebolita la visibilità dell'aiuto italiano alla quale noi crediamo molto
Si è parlato anche prima di queste organismi
Delle nazioni Unite eccetera sui quali poi credo che dovremo approfondire questi argomenti perché sono nelle situazioni importanti
Sono alle chiusure riprese riteniamo che si devono rispettare il segno assunti a livello internazionale ma che un tempo si debba ridare slancio alla cooperazione bilaterale
Attraverso progetti che lascino un segno tangibile e duraturo nei Paesi beneficiari
E con progetti sia significativi che che si riescono a creare opportunità di lavoro per le popolazioni locali e a trovare loro motivazioni per non lasciare loro terre con aria disperata fuga a nell'emigrazione
Né con
In Confindustria come sentenziò prima vi è un'apposita commissione per la cooperazione allo sviluppo fiorisce in prese e Società impegnati in questo settore io ne ho la responsabilità avendo esaminato a lungo il problema
Della cooperazione noi riteniamo e qui dissento con alcune persone che mi hanno preceduto fra cui anche il l'amico Luigi tanto che stimo molto l'attuale impianto legislativo italiano cioè la legge quarantanove possa essere ancora valida anche se naturalmente siamo aperti a qualsiasi dialogo non potrebbe non essere che così un aggiornamento certamente necessario sieri rivedendo ma anche eventualmente riscrivendo completamente il Regolamento di attuazione
Siamo favorevoli d'un viceministro non crediamo che sia necessaria istituzione di un'agenzia perché la cooperazione allo sviluppo deve restare nella responsabilità del ministero degli Esteri in quanto strumento della nostra politica estera
Con ruoli ben definiti
E il ministero l'individuazione dei paesi prioritariamente gli interventi all'impresa affidati con procedure concorsuali di assoluta trasparenza
La progettazione la realizzazione ed eventualmente il monitoraggio degli interventi ho finito concludo la cooperazione allo sviluppo sia efficace deficit ed efficiente è necessario un forte coordinamento
Che ora rischia in un quadro organico ma unitario tutte le come un moroso i componenti dell'universo per la cooperazione è un aspetto delicato ma importante perché nel ricorso tre risorse destinata a luglio dello sviluppo non si disperdono ma rispondono ad unico disegno reperita geografica e settoriale
Oggi ho accelerato la lettura perché mi è stato messo un po'di fretta
Mi spiace avere questo nuovo implacabile ma tra l'altro il presidente Prodi nell'andare a Pisa stasera se non erro più invivibile
E per consegnargli il braccialetto passiamo al nostro
Grazie per nel mio ruolo
Donne
Inglese Colombo alle palese soffuse a eppure sono ancora Sandro Cuomo Fercargo sullo Stato ebraico con l'effettiva col suo punto molto Abdallah sono S comma Fini all'avvocato fiduciosa adeguata fiducioso pare megalite finisco aveva dall'altro il ventisei finisco alle malati comparazione validissimi sorvolo diciassette con cardiochirurgo prodotto vent'cura trattenuto al tartufo alle
Quale non sono si leader di uno occorre spesso le onesto affetto periglioso molto io pensavo fosse un miliardo può mondo scolastico proprio sono al capo
Io voglio ringraziare tutti per la vostra pazienza e attenzione molti di voi sono in piedi è un buon segno vuol dire che non solo c'è attenzione abbiamo riempito questa sarà la volevo ringraziare mi scuso con quelli che non siamo riusciti a far parlare sono tanti
Voglio ringraziare le associazioni le ONG toscane che ci hanno segnalato il loro lavoro molto importante in questa regione che è una delle regioni che fa tanta cooperazione
Parliamo di cooperazione decentrata voi sapete la cooperazione decentrata è fatta di tante cose sono le ONG le istituzioni un esempio di cooperazione decentrata nel nostro Paese nota appunto questa Regione questo territorio io farei e dare la parola al Presidente della Giunta Regionale Toscana Claudio Martini
Vi chiediamo al al nostro finale
Grazie buonasera
L'incontro di stasera è un bell'incontro
Fatemi dire una cosa fuori dal tema se tutta la campagna elettorale fosse stata così credo che il nostro caro Presidente della Repubblica Ciampi non avrebbe avuto bisogno di dire
C'era la necessità di abbassare i toni
Questa campagna elettorale appare confusa in creta prevale lo scontro sul confronto
Con un centrodestra che mi sembra lontano da questi temi dal cuore del paese e noi qui a Firenze invece facciamo la scelta di discutere sul contributo che possiamo dare
Per attivare nuove strategie e strumenti per la cooperazione internazionale
Un'attività che questo Governo ha ridotto a fanalino di coda
Mentre per noi è resta uno strumento insostituibile per un'efficace concreta politica di pace
Ecco ricominciamo da qui da questa parola la parola pace parola che è fortemente scritta nel programma del che del presidente Prodi
Nel tempo
Nel tempo in cui la guerra diventa una scelta dominante non solo politica ma anche culturale ed economica
Non ci possiamo accontentare di una cooperazione qualunque purché sia
Serve una cooperazione che aiuti lo sviluppo delle comunità capaci di prevenire i conflitti ma anche di ricomporre lì secondo verità e giustizia
C'è un rapporto tra la guerra guerreggiata
E la guerra invisibile della fame della povertà e delle grandi pandemie non potremo raggiungere gli Obiettivi del Millennio
Finché la spesa militare nel mondo cresce del venti per cento ogni cinque anni
E nel solo due mila quattro si sono spesi in armamenti mille quarantaquattro miliardi di dollari mentre se ne spendono solo sessanta per gli aiuti ai Paesi poveri e si spendono
Non dimentichiamolo mai e diciamolo in questa campagna elettorale cento mila dollari al minuto per continuare la guerra in Iraq cento mila dollari al minuto per continuare la guerra in Iraq
La corsa al riarmo e legata all'esplodere del terrorismo problema vero e tragico ma che non può essere certo sconfitto con la moltiplicazione del terrore
In questo modo si rimane prigionieri della paura si fa la guerra per combattere la paura moltiplicando al tempo stesso il diffondersi della paura
E così si finisce per alimentare lo scontro di civiltà
Che è la vera minaccia alla sicurezza e alla convivenza e al tempo stesso rischia di inquinare il patrimonio delle grandi religioni monoteiste e allora ribadiamo lo il terrorismo non si sconfigge con la guerra ma con la politica con la buona politica con una politica giusta e solidale e questo è il nostro messaggio fondamentale
C'è un filo che lega
C'è un filo che lega le venti mila e vittime di cui sette mila bambini che ogni giorno vengono uccise dal sottosviluppo le vittime della guerra in tante aree del mondo dall'Iraq all'Afghanistan all'Africa
Il futuro del mondo non può essere affidato alla guerra perché la guerra e la madre di tutte le povertà
Il futuro del mondo e nella cooperazione e nell'azione comune non secondo forme di neocolonialismo più o meno mascherato ma attraverso forme coraggiose di partenariati tu
Tra Paesi tra Regioni tra città tra comunità
Il futuro del mondo si costruisce con una cooperazione che persegua lo sviluppo economico la crescita vera della democrazia dei diritti e in primis del diritto dei diritti cioè la pace
Ci serve dunque una cooperazione per lo sviluppo e la riconciliazione
Il mondo ha bisogno di unità non di conflitti e per costruire unità è necessario lavorare insieme partendo dalla domanda di giustizia di verità e di futuro
C'è un progetto nostro che descrive bene questo orizzonte
è un progetto nato qui in Toscana si chiamasse vinci il trenta per la cura dei bambini palestinesi gravemente malati negli ospedali israeliani
Un progetto promosso da noi insieme al Centro Peres per la Pace e ai pediatri palestinesi
Avevamo immaginato all'inizio di curare trecento bambini l'anno il risultato è che in due anni e mezzo ne abbiamo curato due mila cinquecento qualcosa di assolutamente straordinario
Ma i risultati vanno ancora oltre curando i bambini abbiamo anche fatto alcuni passi concreti per guarire dall'odio e dalla paura reciproca dei due popoli questo è un esempio di come si può aiutare il processo di pace tra israeliani e palestinesi
E lo dico nuovamente all'indomani della vittoria di Hamas e alla vigilia delle elezioni in Israele
La pace non si costruisce con le umiliazioni dell'avversario non si costruisce né con i muri né con il terrorismo né con lavori azioni e diritti né con la forza
Ma con la giustizia lo sviluppo e la solidarietà
Con questa esperienza la Toscana sperimentato una via originale ed efficace per svolgere quell'azione indispensabile di pace e riconciliazione
Con questa iniziativa siamo divenuti interlocutori autorevoli di di dei due governi senza ammiccamenti e senza cedimenti
Allo stesso modo la Toscana costruito importanti rapporti con l'Africa subsahariana
E io credo che l'Africa sia davvero la questione delle questioni nel nostro futuro
Il nostro modello persegue quattro obiettivi la democrazia i diritti lo sviluppo economico la salute la prevenzione dei conflitti
Sono obiettivi che condividiamo con le comunità locali e proprio per questo mettono radici non ho il tempo di sviluppare analiticamente questi quattro punti e quindi vengo alle conclusioni
La nuova cooperazione di cui il nostro Paese ha bisogno deve quindi misurarsi su questi punti questa è la strada per uscire da un approccio tipicamente economicista per fondare una politica che sappia davvero costruire pace e democrazia
Partendo dalle potenzialità e delle risorse di ciascun paese
Il sistema regionale toscano della cooperazione è una grande rete composta da mille quattrocento soggetti associazioni volontari UNC forze di ogni tipo impegnato in oltre mille cinquecento progetti in ottantaquattro Paesi del mondo
E fatemi ringraziare da questa tribuna lo straordinario contributo che tutto questo sistema da ai progetti di cooperazione che si sviluppano nel mondo tutto questo Mosca mostra la forza di una cooperazione decentrata che spesso in grado di anticipare le stesse scelte del governo
è venuto il momento di dispiegare tutte le potenzialità del sistema della cooperazione italiana
Lo dico con calore fraternità a Romano Prodi bisogna puntare sul valore anche delle regioni non basta il ministero degli Esteri
Le Regioni insieme all'ONG a molti altri soggetti dall'università alle fondazioni dai movimenti alle associazioni non in contrapposizione
Ma in collaborazione vogliamo essere protagonisti di una nuova stagione della cooperazione dentro il sistema Italia le Regioni vogliono portare il loro patrimonio
Fatto di esperienze concrete di progetti e rapporti costruiti sul campo di tante relazioni con pezzi della società
Concludo
Il governo italiano ha ridotto i fondi della cooperazione ad uno scandaloso zero dieci per cento del PIL tagliare in questo caso significa abbandonare al loro destino le popolazioni più povere soprattutto i bambini e soprattutto significa non mantenere gli impegni presi
La Regione Toscana invece nel suo bilancio nonostante le difficoltà finanziarie ha raddoppiato il Bilancio per le sue attività di cooperazione e questa è la scelta che noi abbiamo fatto vogliamo continuare a fare
Il futuro Governo del nostro Paese dovrà cambiare marcia andare progressivamente verso lo zero settanta per cento del PIL per aiuti sapendo che insieme a maggio risorse occorre anche una nuova cultura politica della cooperazione la regione Toscana e le altre regioni sono pronte ad essere protagonista in questo cammino di pace accanto e insieme a Romano Prodi e così penso
Noi potremo
Anche immaginare e il prossimo convegno che faremo farà un ulteriore passo avanti anche nel titolo
Invece che noi e gli altri possiamo dire noi con gli altri lavora
Grazie molte
Quando lavoravamo per decidere dove fare questa convenzione
Abbiamo scelto Firenze è stato ricordato il perché Firenze la città icona della pace Firenze la città di Giorgio la Pira Firenze la città dell'incontro fra Est e Ovest Firenze e la città degli incontri fra in via etere gli anche i palestinesi Firenze ha una tradizione che subito richiama i temi di cui abbiamo discusso oggi allora ne parliamo con il suo sindaco con Leonardo Domenici che anche il presidente della
Può darsi può darsi che qualcuno alla vigilia di questa manifestazione
Si sia detto ma come mancano quindici giorni alle elezioni e Romano Prodi viene a Firenze nella nostra città a parlare di cooperazione internazionale invece magari di farci un comizio a trecentosessanta gradi su tutto
Ecco fatemi dire questo
Fatemelo dire sia come il sindaco orgogliosamente sia come esponente dell'Ulivo credo che al contrario il fatto di avere oggi organizzato cui a Firenze questa bella manifestazione sia proprio invece un segnale di intelligenza politica
Lo dico come sindaco di Firenze come fiorentino perché è stato più volte ricordato
Firenze
Nella sua tradizione anche per vocazione perché le città sono organismi viventi non sono fatte di muri o di pietre e basta sono organismi viventi hanno quindi una vocazione un'anima
E l'anima di questa città
è l'anima di chi si ritiene punto di riferimento del dialogo del confronto dell'incontro fra i popoli e quindi anche della cooperazione questo questo lo hanno capito quasi quattro anni fa lo hanno capito bene quelle migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze che vennero a Firenze per il Forum Sociale Europeo devo dire devo dire se mi permettete una breve parentesi mi ricordo che nell'ottobre alla vigilia del Social Forum nell'ottobre due mila e due mentre lavoravamo devo dire anche con alcuni membri del governo perché tutto andasse bene ci fu una persona che disse ci ci saranno sicuramente devastazioni e terribili incidenti
Ma già allora era cominciato quel progressivo allentamento dei freni inibitori che sta raggiungendo adesso il culmine da parte del Presidente del Consiglio e quindi però voglio dire visto che oggi si parla di rischio di violenze vediamo che insomma può anche portare ben e speriamo porti bene sotto tutti i punti di vista
Ma fatemi dire anche dato che io credo che la concretezza quando si fa l'amministratore locale sia importante che non ci sono solo parole per quando dottori guarda Firenze cooperazione vuol dire Gold mancherebbe
E vuol dire quindi il progetto habitat Medina confessa Città nostra gemella in Marocco per interventi di manutenzione urbana per la formazione degli artigiani e degli operatori turistici locali vuol dire
Progetto studio anch'io per le bambine a scuola nel deserto della Marocco nella valle della Trouble dire
Sviluppo turistico e itinerari culturali assistenza tecnica per il museo cittadino con mostarda vuol dire creazione del centro didattica museale
E collaborazione del centro di Belgrado con il nostro Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio vuol dire acqua vuol dire un centesimo per ogni metro cubo di acqua consumata qui da noi a Firenze nell'area dei comuni di pubblica acqua per il sostegno ai progetti in campo idrico vuol dire che noi abbiamo in questo momento due Progetti sulla gestione della risorsa idrica in Eritrea e nel Mali per la Costituzione di un servizio di gestione e razionalizzazione dell'acqua come bene pubblico e di tutti
Ecco io credo che queste sono le cose che poi ci fanno parlare di cooperazione decentrata territoriale però ed è questa la seconda cosa che dico come esponente dell'Ulivo
E è molto importante che la cooperazione decentrata
Trovi un governo capace di interloquire di collaborare vedete se devo dire la verità questi sono stati anni piuttosto duri difficili lo dico anche come presidente dell'Anci oltre che come sindaco
Ci sono stati tanti confronti aspri duri con questo governo con me come sistema delle Autonomie locali lo sa bene anche Claudio Claudio Martini lo sanno tanti altri amministratori
Qualche volta mi è capitato di dire un po'scherzando che dopo questa esperienza mi viene voglia quasi di chiedere un pensionamento anticipato per lavoro usurante visti questi frequenti contatti con il Governo in questi anni ma invece bisogna andare avanti perché se andiamo avanti e guardiamo avanti
Io sono sicuro che davanti a noi anche come amministratori locali avremo un governo con cui sarà possibile lavorare e collaborare insieme anche sulla cooperazione internazionale
Non per vivere il conflitto come è stato in questi anni non per vivere l'antagonismo ma per ispirare la nostra iniziativa
A quel sano principio di leale collaborazione fra le istituzioni che sta scritto nella nostra Costituzione
Essere qui oggi vuol dire come fa bene in questi giorni Romano Prodi mandare al paese un segnale di unità di concretezza di serie tale di questo abbiamo bisogno fuori e dentro le istituzioni ed è per questo che questo Paese ha bisogno di Romano Prodi Presidente del Consiglio
Grazie Leonardo
Oggi abbiamo tentato
Oggi abbiamo tentato
Di raccontare
Quello che è il lavoro che però è durato molti mesi perché sono molti mesi che insieme l'Ulivo sta lavorando su questo tema convitto che questo tema dove son poco deve connotare il futuro governo
Lapo Pistelli trova adesso a ridire al nostro futuro premier quelli che sono gli impegni che noi vorremmo prendere
Caro Romano cari amici
Io non vi nascondo che sono emozionato e orgoglioso sono orgoglioso di questa notizia fatta a Firenze
Perché la città la vocazione che Leonardo ha ricordato e perché devo dire sinceramente che a chi dice che la politica sia soltanto immagine che le idee siano scomparsi oggi questa platea questo parco andato una grandiosa lezione di politica
E sono emozionato anche perché voi capite bene tutti noi noi sappiamo bene che non siete venuti qui soltanto per prati cooperazione di ascoltare ma pezzetti Romano Prodi lo sappiamo
Però è importante che un'occasione del genere trasmetta un messaggio una volta tanto anche diverso su un tema rispetto a quelli che ascoltiamo inevitabilmente tutte le serie dei talk show televisivi e che quindi come dire abbiamo allargato l'agenda
Permettete di questi minuti di ringraziare un po'di persone facciamo i titoli di coda prima che la parola passa romano Cristina De Luca Nicola manca che ci hanno Stramare venti per il ruolo di conduttori che gli abbiamo affidato
Luciano Vecchi mio collega amico dirigente stride DS i segretari provinciali di DS e Margherita Emanuele avulse Nicola Danti che ci ha dato una grande mano
E un po'dei candidati o temo Melilli che li dimenticherò ne ho visti alcuni ma ho visto Marco Filippeschi Antonello Giacomelli vittoria Franco Marisa Nicchi Valdo Spini
Per capirsi le cose che diciamo coinvolgono Romano Prodi ma legano a questo impegno tutti i nostri candidati dell'Ulivo per questo lo considero un fatto quello respingiamo stasera
Ringrazia il gruppo mi ha lavorato molto sui documenti sulla cooperazione in particolar modo Stefano Giovanelli Gianguido Folloni che sono con noi e un saluto speciale non è che mi sbaglio lo rifaccio a Cristina De Luca
Per una ragione perché oggi il suo compleanno
Fa venticinque anni e quindi l'abbiamo detto nessun regalo però assai il il tanti auguri più affollato della tua vita immaginiamo speriamo presto
Allora caro Romano io non so se tocca Dera idea sulle tue impegno politico futuro dopo tutte le cose che ti chiederemo però punte né compete Prodi fari riassunto un messaggio per gli addetti a lavori mo'me saggio per questa grande platea questo grande popolo del centro sinistra e allora il primo messaggio questo che tutti si ci siamo detti che ne vogliamo quindi affermare solennemente l'Italia riprende il suo posto non lo nella lotta alla povertà globale
Riprende il suo posto spiegando dimostrando affermando con forza che l'aiuto allo sviluppo e la cooperazione non sono un lusso
Non sono la nicchia dalla buona coscienza l'obolo della domenica sono uno dei criteri fondamentali per la nostra futura politica estera per la proiezione tenacia del Paese quindi questa non deve essere ne autonoma e sganciata anni strumentalmente subordinata deve essere uno dei criteri forti della nostra politica estera futura
Noi Richet gli amori Europa come nostro partner ma il servizio è scappato di corsa e ci ha dato una bella testimonianza l'inizio ma chi sta al Parlamento europeo oggi come me per lo può dire abbiamo un grande bisogno di ritrovare il nostro posto in Europa chiedemmo smarrito in questi anni e sappiamo che Romano Prodi ci aiuterà a fare questo
Noi critichiamo oggi il governo deve deciderlo ufficialmente martedì prossimo il taglio ai contributi volontari fatto tutte le agenzie delle Nazioni Unite un taglio che ci ricolloca agli ultimi posti un taglio stupito di rappresaglia politica che il Governo ha fatto su cui io spero che per quanti disastri ed ha fatto in queste ultime settimane sia in grado di cambiare idea almeno da qui a martedì e lo chiediamo da Firenze cambiato idea
E poi diciamo che ci allineiamo sulla battaglia del Noe schiuse is due mila quindici zero cinquantasei dell'aiuto allo sviluppo il PIL in aiuto allo sviluppo entro il due mila dieci zero sette entro il due mila e quindici e che questa cifra
Non abbia trucchi che ne non ci contiamo dentro emergenze cooperazione abbiamo capito le differenze
Che noi non ci mettiamo le cancellazione del debito dentro sono due conti differenti
Che noi non facciamo una furbata rispetto alla quale siamo stati tutti in parte raggirati che le nostre donazioni con gli sms ad esempio nello Tsunami vengano poi presentata la comunità internazionale un merito del Governo Europa nostre api vogliamo
Il secondo impegno L'Ulivo cambia riforme alla legge quarantanove sulla cooperazione entro due anni
è un impegno che ci siamo presi come tavole lo vogliamo fare
Io sono lieto che è una legge importante stole Che bella quindi abbiamo scalati relatore è stato con noi Gilberto Bonalumi tutto il pomeriggio è una legge che va cambiato ovviamente APPA è passato molto tempo la cooperazione è cambiata ma lo vogliamo fare assieme
Alle ONG alle realtà sociali e civili alla alle regioni alla cooperazione decentrata è già stato detto l'io e il noi io lo voglio aggiungere come dire con un altro grande Sorrentino con don Milani
Sortino e da soli avarizia su ordine assieme e politica assieme noi assieme vi faremo la legge quarantanove assieme
Terzo impegno l'Ulivo riconosce e valorizza quella sussidiarietà orizzontale e verticale che c'è stata poi abbiamo avuto anche molte prove stasera in questi anni nell'assenza del governo nell'assenza di interesse del governo
Noi abbiamo avuto una società civile straordinariamente generosa che ha partecipato in tutte le forme ma non è stato chiesto nelle emergenze
E nelle cooperazioni come dire finalizzate ad alcuni progetti specifici su alcuni Paesi e ne dobbiamo magari fiscalmente aiutare questa generosità nostra che c'è che è una grande generosità
Lo facciamo chiedendo a Regioni ed enti locali che hanno dato vita a una grande cooperazione decentrata
Di ritornare dopo questa azione di supplenza che hanno avuto in un lavoro di regia virtuosa insieme al prossimo varo del centrosinistra in modo tale che ciò che facciamo
Possesso che canalizzato finalizzato meglio per rendere ancora più forte la presenza italiana nel mondo in modo tale che questo lavoro ci venga riconosciuto
Il quanto impegno
Questo può sembrare una roba da addetti ai lavori ma qualcuno che a tale già chiesto
Non esiste oggi una regia politica non ce la cooperazione quindi non c'era una regia politica della cooperazione in questo governo
Questo mondo le forze politiche dell'Ulivo chiedono oggi a Romano Prodi e al suo prossimo governo una regia politica forte della cooperazione internazionale
Noi sappiamo
Che oggi la politica estera la si elabora e la si fa da più d'una parte la si fa Palazzo Chigi la si fa la Farnesina sappiamo ci è stato detto che molti ministeri hanno una loro autonoma presenza internazionale
Ecco noi però sappiamo e sappiamo anche che il dibattito ci ha dato molte soluzioni in questi mesi qualcuno propone il ministro la maggior parte dice il viceministro qualcuno il sottosegretario non importa noi affidiamo a te romano questa scelta però ti diciamo non perdere di vista l'obiettivo e l'obiettivo è che tutta questa grande generosità
Questo nostro nuovo del mondo ha bisogno accanto a te accanto a chi si deve alla Farnesina di una regia politica forte di affiancamento queste messaggio non è una nicchia non è un lusso non è una serie di è uno degli elementi da la nostra politica estera
L'ultima cosa importante l'ultimo messaggio questa forte responsabilità politica deve però avere una sua autonomia gestionale
Si è parlato di agenzie se parlo di fondazione che qui la scelta dello strumento la faremo però la cosa importante per gestire bene questa contro questi tante cose di cui abbiamo seguito per la
Oggi che ci saranno in cassa cerchiamo di rimettere un po'di risorse sulla cooperazione
Le previsioni del governo di centrodestra canottaggio due mila cinque due mila sei ulteriori tali due mila sette due mila otto rimettiamoci almeno le risorse che c'erano un anno fa almeno quello di partiamo da questo
Interveniamo sulle tante ONG che hanno oggi progetti rendicontati ma che non ha non non non vengono pagate né da omesso molte ONG italiane sull'orlo del collasso perché uno dei paradossi della cooperazione non è che se ne fa poca efferato con grande generosità
Ma chi fa cooperazione anticipa mette i soldi e poi non riceve i soldi indietro
Dalle visto dal dalle casse pubbliche e rischia anche di andarci il fallimento questo non è sopportabile
Ecco allora definire
Caro Romano in tutti questi anni Berlusconi è spesso riuscito io lo dico con amarezza almeno per un po'di anni a raccontare Aldeno al grande suo pubblico italiano
Che la politica europea quella internazionale quella dei rapporti nord sud era quella che gli unici va meglio mi dava del tu al mondo quante volte Putin
Bures Colbacchini stivaletti c'è tutto un modo per dire siamo ritornati grande fra i grandi
In realtà lui pensava Italia ad all'al mondo del tu diciamo la verità lo vediamo in Europa il mondo di continua a dargli del lei cioè lo tiene francamente un po'distanza perché lo vedo dall'Europa
L'isolamento lì il crollo di credibilità che vede molto in questi anni è stato un crollo davvero verticale
Ecco noi molto semplicemente ti chiediamo ci impegniamo a fianco attese
Per recuperare la credibilità di nazionale abbiamo perduto cioè di evitare al nostro paese il rango che gli spetta
E di portare al mondo il contributo nel mondo si aspetta da noi lei non siamo in il nano delle nostre paure nel gigante il nostri sogni siamo una media potenza ma siamo apprezzati possiamo fare molte cose a chi mi ha detto
Nelle ultime settimane magari scettico perché dobbiamo votare centrosinistra perché dobbiamo votare l'Ulivo
Perché dobbiamo votare Romano Prodi a me tante volte venuta in mente una risposta una semplicità unica perché l'Italia si merita di più ci meritiamo di più di quelle avute in questi ultimi cinque anni è una divinità e di credibilità alla politica
Io non so se possiamo fare una sorpresa mi piacerebbe ma qualcuno mi deve dare un segnale dalla regia forse noi abbiamo potuto organizza che questa cosa sa sol
Grazie a Massimo Gramigna Claudio Bertini che gestiscono il Sassone sarà molte altre cose in questa città perché voi sapete insomma ci sono i Nomadi stasera sopportano le nove e noi siamo qui non è stato facile ringrazi come dire incastrare tutto e come dire
In qualche modo chi chi fa politica in fondo è anche un po'nomade sì che noi come dire vogliamo ringraziare in modo speciale i nomadi facciano con con con sentito di utilizzare idolo Falcone di di di di utilizzare cadono Sala
Però posso andare avanti o no
No è no no no no devo avere un segnale da qualcuno non aveva
No sono in ritardo accidentaccio peccato
No
Io non posso cantare al posto dei nomadi erano qui dietro
No neanche sì proprio fatta fare alle Vallette però dietro questo sipario che è molto bello l'ultima opera di Aldo Mondino regista torinese da scomparso l'anno scorso siamo applausi se fossero arrivati in tempo i nomadi sarebbero venuti loro ad accoglierlo mano Prodi questo il palco a concludere questa convenzione
Care
Care amiche cari amici
Vi ringrazio veramente di questo
Di questi
La mia risposta è probabilmente sì
Vorrei davvero ringraziarvi per questa
Calorosa accoglienza ma anche soprattutto per questa iniziativa che è di grandissima importanza non solo per capire le opportunità e anche le debolezze della nostra cooperazione internazionale ma anche per il metodo che noi abbiamo seguito un metodo
Come hanno detto
Tutti gli oratori che mi hanno preceduto presenta Regione il sindaco
Lapo Pistelli
Cioè un metodo all'insegna del dialogo dell'ascolto della concertazione un metodo non di propaganda ma di Sir Riglietta
E metodo che ho la ferma intenzione di utilizzare per l'avvio e l'attuazione di tutte le grandi riforme di cui il nostro Paese ha bisogno un metodo che consente di ritrovare quell'unità sugli intenti di fondo quel senso civico e di rispetto per le istituzioni che la è stato invece ignorato
E anche calpestato
Dall'attuale governo
E la cooperazione allo sviluppo è uno dei settori in cui più emblematica è stata all'assenza dell'Italia
E per cambiare rotta carrabile cari amici noi dobbiamo appellarci alla grande risorse umane e etiche del nostro Paese
Scusate se Tocco
La parola etica che la parola delicata in politica ma non c'è possibilità di una ripresa della cooperazione allo sviluppo se non c'è un fondamento etico forte perché qui era grande è la grande differenza
Vedete
La cooperazione ha bisogno di una grande base etica
E di una grande attenzione allo sviluppo umano come ha ricordato Ciampi quando è stato celebrato il sessantesimo anniversario della FAO e la base etica
Non è solo cooperazione allo sviluppo ma e legarla cooperazione e lo sviluppo ha un senso di solidarietà totale nel nostro Paese che da ricostruire vedete in questi giorni in questa campagna elettorale
Quando va negli media nazionale diventassero gridata ma quando è sul territorio è bella è proprio calda tante volte proposto
Coloro che venivano a queste riunioni il problema della solidarietà anche pratica
Ho posto più volte il discorso del volontariato con non lo non come proposta di governo non c'è nel programma
Non c'è nel programma perché qualcosa che coinvolge profondamente tutto il paese e quindi lo dobbiamo prima discutere
E poi se avremmo responsabilità di governo vedremo la decisione globale che tiene impresa ma io ho sempre pensato che è importante che in un Paese ci sia un momento in cui un giovane vita anche il tempo un po'di tempo della sua vita per gli altri
Quando ho detto dovremmo discutere assieme sul discorso del volontariato sei mesi da fare sei o quattro mesi dover discutere questo da fare o in un anno o in alcuni anni per due mesi per volta
Mi è stato violentemente ha replicato che si voleva tornare a obbligare i cittadini la ferita libertà
Per questo che non lo metto nel programma ma lo propongo la discussione perché dobbiamo maturare fra di noi
La decisione se fa parte di una solida tenta di un Paese che un ragazzo cresca conoscendo le realtà profonde del Paese e degli altri paesi e del mondo
Perché la solidarietà all'interno del Paese condizione per capire la solidarietà internazionale
Allora vi chiedo proprio di riflettere su questo tema presa qualche mese vedremo perché ci sono i pro e i contro c'è il problema di come fare quelle storce il problema che non sia poi uno strumento o di imboscamento o di sfruttamento del lavoro ma io vedete in una società così frammentata con ristrutturate in cui uno può crescere in un quartiere vivere che nascere cresce in un quartiere omogeneo senza mai incontrare stabilmente persone di diversa
Ricchezza di diversa classe di diversa formazione e allora è chiaro che noi rischiamo fortemente di perdere il contenuto dalla solidarietà
Scusate disse in un giorno in cui dobbiamo discute il sole Delta internazionale parto da un discorso di solidarietà interna ma credo che siano profondamente connesse perché non è l'aiuto allo sviluppo qualcosa di staccato che parta da un semplice bilancio dello Stato deve partire profondamente dalle convenzioni dalla società
E allora vi chiedo voi mi chiedete tanto nei primi cento giorni io vi chiedo di riflettere su questo tema e poi in autunno
Ne discuteremo
Ne discuteremo
Perché vede che noi in questi anni abbiamo visto che non terribile cresce della conflittualità economica politica religiosa
All'interno e anche all'esterno del Paese questa globalizzazione
Ha portato anche grandi cose del mondo ha portato tre miliardi di persone che cominciano a crescere quindi anche delle speranze perché poi oggi non è mai stato discusso
Ma se noi possiamo raggiungere la lotta alla povertà con successo e io ci credo perché quello che ha detto Kofi Annan e realistico nel nuovo bilancio del mondo cioè avendo tre miliardi di persone che si stanno sviluppando rapidamente abbiamo un bilancio del mondo diverso ma cerchiamo di vedere anche le cose belle che stanno scendendo capisco che questo porti grandi problemi comporta
Le ristrutturazioni industriali porta una sfida a tutte le società più avanzate non solo la nostra ma attenzione era quello
Che
Noi dovevamo prevedere quando pensavamo che fosse una cosa buona che il mondo si mettesse nel cammino dello sviluppo
Ecco perché è così importante che noi abbiamo il senso della nostra solidarietà nazionale
Della solidarietà mondiale
Quello che noi dobbiamo fare per la sfida di oggi
E io credo che questo sia estremamente importante perché c'è bisogno
Quindi lanciare davvero questo modello diverso di sviluppo interno e internazionale
L'abbiamo sentito oggi forse qualcuno pesano che forse è utopia quello che abbiamo visto sentito qui e visto nei nelle bellissime
Piccoli intervalli filmati che le Nazioni Unite ci abbiamo dato però quell'arte che e questo è possibile
Perché il mondo proprio si sta sta creando mezzi sufficienti perché questo avvenga che se non avviene e proprio per colta nostra
Lo ha detto Kofi Annan Roma detto Amartya Sen lo hanno detto tutti questi saggi utopisti che oggi ci hanno parlato
E allora è chiaro che noi dobbiamo lavorare perché non avvengono più a
I problemi che noi abbiamo i problemi drammi che abbiamo ho visto ripetutamente citati in queste ore in cui siamo stati assieme
E la nuova cooperazione allo sviluppo deve essere ancorata a queste grandi obiettivi deve mirare la ricostruzione
Pezzo per pezzo de quanto i conflitti e le differenze hanno lacerato lacerano sia all'interno delle comunità sia nella mondo globale
E
Dobbiamo rivedere quindi strutture meccanismi obiettivi dalla nostra cooperazione
E la nuova politica di cooperazione dovrà essere sopra tutto la politica di riconciliazione una politica alternativa a quella basata sulla cultura della guerra del nemico ed è diverso
L'anno cooperazione tedesco lo strumento di democrazia economica di sviluppo sociale di promozione dei valori della pace della solidarietà e del dialogo e deve servirà a proporre
E non certo a imporre un insieme di valori alla base della nostra convivenza primo pratica e civile collocando al centro della sua azione la tutela dell'uomo e dei diritti politici economici e sociali fondamentali
Cioè per favore non riteniamo la cooperazione solo come uno strumento economico è uno strumento di sviluppo globale dell'uomo
Qui una Firenze si può citare la Pira anzi si deve citarlo aprirà per cui
La logica della cooperazione diceva si oppone alla logica della guerra
La guerra costruisce muri distruggi ponti la cooperazione deve abbattere i muri economici culturali religiosi e costruire nuovi ponti di dialogo e de riconciliazioni
Quindi la politica la cooperazione italiana deve puntare a una nuova prospettiva e creare condizioni per l'affermazione dei diritti umani e della democrazia in ogni parte del mondo
Per questo occorre prima di tutto un grande supporto politico si tratta di affermare la cooperazione come strumento per una grande politica del Paese nella sua proiezione internazionale perché se noi non ci proiettiamo a livello internazionale con la cooperazione
Noi abbiamo un'immagine devia tate di tanti non abbiamo un'immagine armonica del nostro Paese
E quindi dobbiamo toccare l'aiuto allo sviluppo la sanità l'ambiente la cooperazione interrotta pronto internazionale la sicurezza e qui dobbiamo perciò
Attuare un approccio che riunisca le varie politiche e i vari strumenti riconducibili all'obiettivo dello sviluppo umano
Che oggi sono sparsi tra vari soggetti politici e tra diverse amministrazioni per questo la richiesta che l'avete fatto in più occasioni oggi no di
E sono richiesti di tutti di trovare una regia forte della politica della cooperazione è questo il discorso la domanda che mi ha fatto Lapo Pistelli Maria assumendo tutti deve trovare risposte troverà una risposta del governo per evitare quello che è avvenuto in questi anni cioè che il salvadanaio della cooperazione sia stato ridotto a niente e in quel niente si sia andato attingere ogni volta in cui c'era qualche necessità
Ma perché è avvenuto questo perché non c'era nessun avvocato istituzionale che difendesse la cooperazione
E allora
Questo non può più avvenire
Quando io vedevo
A leggendo diligentemente pezzi di bilancio per spese aggiuntive come è stato detto in Iraq o in altre occasioni
La copertura dei fondi obbligatoria per la nostra Costituzione deriva regolarmente preso a scapito della cooperatore internazionale
Ma questo avviene quanto avete un capitolo in cui non c'è un avvocato difensore
Non c'è la la lobby non c'è la rappresentatività a difesa di queste allora
Io non vi dico se sarà o vice ministro il ministro sottosegretario ma certamente avrà la forza e l'indipendenza per difendere il bilancio e i diritti della cooperazione
E
è chiaro che questa
Avranno funzioni difficile perché dovrà lavorare su due assi quello nazionale di cui vi ho parlato prima perché attenzione se non avrà la forza di coordinare anche tutte queste meravigliose espressione del volontariato che abbia visto oggi
In rappresentanza giù un'enormità di una platea universale così grande come c'è in Italia
Non avrà nemmeno la forza di rappresentare il Paese all'estero
Quindi il problema ripeto la soluzione gestionale la soluzione istituzionale la discuteremo la troveremo assieme è tra quelle che avete voi stesso presentato ma il problema
Evitare la forza effettiva di autonomia di bilancio e di capacità di coordinamento che deve avere all'interno del Paese coordinamento perché altrimenti coordinamento non vuol dire sottomettere
La grande forza Società Civile o le regioni come Martini precetti ma chi l'ha detto Manzi potenziale coordinarle e in una linea politica che deve avere il nostro il nostro Paese
Ecco allora bisogna marcare
Una differenza netta con le pratiche correnti che hanno portato la cooperazione essere semplicemente un piccolo progetti fiction
Con tutto una polverizzazione di interventi in cui è mancato l'anima no è mancato l'orientamento è marcato la politica e sovrapponendo non ruoli diplomatici tecnici
Confondendo controllori ed esecutori e combinando spesso dalla stessa figura le diverse attività di definizione gestione e allora valutazione
Questo lo abbiamo oggi nella pur scarsa cooperazione italiana e allora noi dobbiamo sottrarre
La cooperazione la micro logica del singolo Progetto della meccanica gestione dei fondi
Dobbiamo darle altri indirizzi politici
Obiettivi e modalità misurabili
E quindi noi dobbiamo o rifare tutto questo Progetto o valorizzando le potenzialità della società civile che oggi si sono espressi qui di fronte a noi coinvolgendo quindi un elevatissimo numero di attori numero di attori e allora è chiaro che noi con questo potremo utilizzare l'ampia Rete di relazioni che sono state sviluppate in Italia dall'abitazione non profit la società civile dall'impresa all'università dalle
Aziende sanitarie locali oggi qui noi abbiamo dimenticato il problema di mettere in Rete
Su questi problemi anche tanti altri spezzoni gara nostra struttura organizzativa politica io ho citato qui le aziende sanitarie locali come un esempio importantissimo
Ma e tutto un Paese che deve merita di essere mettere in regge naturalmente
Ma è chiaro che il
Questo
Poi delle anche di assumersi in un problema nella soluzione di un problema finanziario
E qui il discorso è un discorso estremamente serio abbiamo ridotto allo zero undici per cento la cooperazione ultimi tra i Paesi sviluppati
Sono stati tagliati
Gli impegni nei confronti delle Nazioni Unite per cinquantadue milioni di Euro
Cioè siamo al punto zero e allora è chiaro che non è che si possa arrivare immediatamente a regime di un impegno che il nostro Paese si è preso dell'ordine del sette per cento dobbiamo arrivare a questo livello con rapidità ma con la dovuta prudenza organizzativa che questo richiede ma dobbiamo essere sette Illy alle promesse e gli impegni vedete
Chi fa più citati qui dei dati sulla cooperazione internazionale
Il famoso zero sette per cento degli impieghi Monterey e così via io molto in questi anni hard la fortuna la sorte di partecipare a otto degli ultimi dieci G otto
Tre come presidente così italiano cinque come presidente dalla Commissione europea quindi forse uno dei più anziani a questi tre e vi assicuro il senso di frustrazione nel vedere che ogni anno c'è un impegno preciso di aumentare l'impegno globale lo sviluppo
L'anno dopo non è mai mantenuto questo avvenuto per un intero decennio e quello che più mi ha colpito
Evidentemente il senso di di rimorso che viene tra i grandi della terra i cosiddetti grandi della terra quando vedono che non ci si allontana dall'obiettivo minimo che l'anno prima o gli anni prima si era stabilito e allora sostituire questi grandi obiettivi macroeconomici con delle campagne bellissime al limitate le mete finanziari quante volte queste campagne per Lights per l'acqua che ripeto sono cose bellissime
Le ho viste nascere come il frutto di una cattiva coscienza per violare completamente gli impegni e le promesse prese negli anni precedenti ecco questo non deve più accademie nel nostro piccolo il Paese se si prende l'impegno Girl allo zero trentatré entro un paio d'anni e poi arrivare via via allo zero sette deve mantenere questi impegni deve prenderlo con serietà e con fedeltà che come dicevo prima deve anche avere alcuni obiettivi
L'azionario generale che non vuol dire soffocare le ONG costringere ma vuol dire però che abbiamo anche un senso di responsabilità come il Paese ed è chiaro che l'Europa e l'Italia hanno l'Africa sulle loro spalle insomma di una chiarezza estrema ripeto questo non vuol dire abbandonato America Latina contatti bisogni
Ma questo senso
Del continente che non si muove no nel continente senza speranza che vicino a noi e che continuamente viene sballottato dall'economia mondiale e non riesce mai a trovare un proprio cammino
è chiaro che nel governo il Mediterraneo l'Africa avranno evidentemente una priorità
Questo con lo dico chiaramente perché
Mentre nell'Asia
Negli altri continenti vi sono fermenti speranze movimenti sull'Africa questo non sta avvenendo
E in più geograficamente e politicamente per il passato l'Africa appartiene ai nostri obblighi politici e morali di fronte al momento
Perché è chiaro che in questo lo dobbiamo fare come dicevo prima il legame con l'Unione europea
Non solo l'Europa della cooperazione in senso stretto ma l'Europa anche di che prende tutte le iniziative che contribuiscono in modo sostanziale Allo sviluppo umano
Penso iniziative per lo sviluppo di nuovi vaccini per il rafforzamento dei sistemi sanitari penso ad Erasmus Mundus per la cooperazione per citare via e altre iniziative che sono state promosse in questi anni
Dalla Unione Europea che come già Manservisi prima e più grande contributore del mondo
La unione europea contribuisce per il cinquantacinque per cento degli aiuti umanitario di tutto il no anche per l'abbassamento dell'impegno americano negli ultimi dieci anni ma è chiaro che dobbiamo lavorare anche con le iniziative che non sono strettamente legate all'aiuto umanitario
Ed è chiaro che appartiene a questo anche un discorso di dialogo politico nel Mediterraneo non è strettamente cooperazione ma come facciamo
A a vere un rapporto con Lisle ha un rapporto con la queste queste
Nuove culture questo questo irrompere nella consapevolezza di nuove società se non abbiamo istituzioni in cui operiamo assieme
Perché non dobbiamo avere dell'università
Nel nostro Mezzogiorno e nel Nordafrica in cui metà siano studenti africani metà studenti italiani perché non dobbiamo avere queste forme senza queste vedete
Non c'è il discorso della sicurezza non c'è il discorso della rottura del del della
Infine della rottura che noi che si è creato in questi anni solo allora
Ma questa non è cooperazione no non è cooperazione non andrà nel bilancio della cooperazione ma è chiaro che la cooperazione sarà chiamata ad aiutare questi istituzioni che legherà hanno profondamente i popoli del nord e del sud perché come dicevo all'inizio la politica della cooperazione è una politica di carattere prova
E allora vado finendo ma è chiaro che
Un Paese
Che destinato per la cooperazione nel due mila cinque quattrocentotré tre milioni di euro
Che nel due mila sei mio destino trecentonovantadue e via via va la sparizione non può affrontare questi problemi questi compiti e allora è chiaro che noi dovremmo di nuovo renderci di fronte alla tu qui repubblicana mondiale di fronte l'istituzione internazionale protagonisti di una politica diversa
Ecco io ho fatto queste riflessioni un in risposta alle vostre richieste
Andando completamente al di là del rapporto che mi ero preparato per dare una risposta concreta a quello che mi avete chiesto e termino proprio
Con
Un appello generale al discorso politico
Vedete noi dobbiamo ritornare a costruire una società
Solidale
Una società in cui noi ci rimettiamo insieme per risolvere i problemi del per ritrovare un nostro posto è una nostra dignità nel mondo e allora la cooperazione fra nella il pubblico e il privato la cooperazione con gli enti locali dovrà essere portata a un livello di sistematicità e di continuità che fino adesso non abbiamo avuto
Mi diceva
La prima per il governo ha messo in bilancio anche i soldi degli sms date dai preparati e poi ha aggiunto con un'osservazione probabilmente frutto di questi cinque anni in cui ci hanno cambiato la cultura dicendo
Ma questi sono soldi nostri io ricordo che anche i soldi del Governo sono soldi nostri
I soldi del governo sono soldi nord
è il fatto che noi
Che noi che poi siamo cresciuti in questa cultura
Veniamo trascinati a usare questa terminologia ci dice quanto questi anni siano stati dannosi per cambiare anche la nostra mente
La nostra sensibilità la nostra sensibilità
Sì concetto che abbiamo il concetto che abbiamo che cosa pubblica vede in questi giorni sono stato siamo stati accusati di inventando in modo spregiudicato spregiudicato veramente
Idee sulla tassazione che mai abbiamo avuto che mai abbiamo espresso che mai sono state concepite che non sono nel nostro programma ma scopo puramente elettorale
Siamo stati accusato di essere il partito delle tasse e gli ho spiegato spiegherò ritorno anche adesso di fronte a voi a spiegare che non è vero questo che non aumenteranno
Nei prossimi giorni andremo anche sotto l'aspetto tecnico ma nessuno però ha ricordato un fatto eticamente importante
Che era imposte sono per pagare i servizi pubblici
Che le imposte
Sono
Un contenuto se volete anzi certamente triste gravoso ma indispensabile per il mantenimento della struttura della nostra società
E il problema
Abbassare il più possibile e farne buon uso
Ma non ripeterle ma novità del fatto
E in questi anni
Non solo le imposte non sono diminuite che il peso fiscale non è diminuito in Italia
Ma sono aumentate in modo assolutamente incontrollato le spese pubbliche del due virgola sei per cento cosa che non era mai avvenuto i nostri governi sono aumentate consulenze sono aumentate tutta una serie di spesi
Andate assolutamente fuori controllo
E qualora il discorso della serietà significa
Dare concetti
Sviluppare
Provvedimenti che sin in coerenza con questa idea di solidarietà della nostra società
Noi avremo
Una politica che sarà tutta proiettata per su questa questa direzione consenso della solidarietà dalla Società consenso di non gravare il peso sulle spalle più debole del Paese come è stato fatto perché
Il secondo modulo
Secondo modulo Tremonti andate a fare i conti andate a fare i conti quel caso la diminuzione è stata sono nelle categorie elevate dalla società italiana non è stata del cartellonistica
Nello non faremo questo
E quindi state tranquilli che non non passeremo
Gli italiani e tra l'altro permettetemi una di era
Sono uscito un po'dal tema di oggi ma entro nel discorso del entra il discorso entra il discorso della solidale scorsa solidarietà di un Paese
Vedete
Io ho proposto una diminuzione del cosiddetto cuneo fiscale del costo lavoro perché abbiamo bisogno di uno sviluppo più ampio riprendere regia se no le risorse anche per la cooperazione non le troviamo un Paese che cresce trova le energie è un Paese che non cresce non trova
E allora daremo una frustata all'economia e lo strumento che abbiamo
Che abbiamo individuato con serietà facendo i conti fino all'ultimo euro
è quello del cinque punti del cuneo fiscale c'è stato il mi è stato rimproverato che che è un obiettivo sbagliato perché son d'accordo CGIL e Confindustria
Queste l'obiettivo Lovisetti ed è stata fatta
E allora
Io dico se sugli obiettivi buoni sono d'accordo CGIL e Confindustria va bene va bene il necessario vedete e non direi una cosa a Rimini come la CGIL è un'altra vicenza con la Confindustria io ho usato
Ho usato le stesse parole ho usato non solo gli stessi concetti
No usato le stesse parole perché questo Paese ha bisogno di serietà e ha bisogno di verità e continueremo così così si costruisce solidarietà perché quando c'è un governo di cui la gente si Tita
Un governo che si sa che governa per tutti e non solo per una parte del Paese allora si ritrova lo slancio per la cooperazione in terra e per quali internazionale
Perché il Paese dobbiamo
Ecco
Termino adesso mentre riflettevo
Leggendo
Gli ultimi interventi dei capi di governo che ricevono ma dove trova il dieci
Miliardi di euro
Nonostante l'abbia spiegato che lo faremo euro per euro e poi
E poi c'è una serie di proposte
Da parte governativa
Che implicano una piccola spesa di trentacinque
Miliardi di euro
In cui
Proposta di riduzione delle tasse proposta inclusione delle tasse trentacinque miliardi di euro di spesa non resta che un taglio drastico alla sanità
Alla sicurezza sociale non resta
Non resta che continuare l'affondo sugli enti locali
Non resta che togliere al Comune Provincia e Regione
L'acqua perbene
Non resta non resta che queste
Ecco allora vogliamo veramente entrare in questo tipo di società vogliamo veramente vogliamo veramente distrugge quello che il grande patrimonio della nostra tradizione e quando dico nostro antico sono dell'Ulivo ma dico dell'Italia
Una sanzione di solidarietà che noi avevamo prospettate costruito
E allora
Questo è
La grandezza del gioco della posta dal nove e del dieci aprile non è un piccolo gioco se vince uno se vincerà altro
Non è chi dal Parlamento ma che Paese noi vogliamo costruire ecco allora
Ho cominciato con un discorso sulla politica interna abbiamo fatto questo lunga analisi sul nostro ruolo nella politica di aiuto allo sviluppo ho finito con la politica interna non casualmente
Perché ricordatevi che la solidarietà
Non ha una faccia solare
La solidarietà è solitarietà e solidarietà interna e internazionale perché viene dal cuore della una concezione che noi abbiamo viene da una concezione che noi abbiamo dalla società in cui viviamo
Non è
Quindi strumentalmente
Che sono
Venuto a definire una
Campagna elettorale di serenità
Di saldatura dello stilista italiana
Perché e di serenità e di serietà che lega bisogno e ne abbiamo bisogno per il bene dell'Italia Grassi
Siamo tutti attori mai poi presidente della Provincia
Fini poi intendente delle elezioni
No
Sì
Follini relatori i relatori
Implacabile abbiamo a fare una foto
Scusi e
Penso che adesso a Roma dobbiamo farla poi
Haim Bar-Lev
Presidente
Sì fondato da
Niente
Accanto
Ma
Certo