Un patto di civiltà

Bene invita le compagne e compagni a prendere posto per iniziare questa importante
Manifestazione
E invito qui alla Presidenza dire i relatori Daniela Bellitti consigliere regionale della Toscana Marco Filippeschi segretario regionale del nostro partito in Toscana candidato nella lista dell'Ulivo per la Camera dei deputati vittoria Franco
Capolista dei DS al Senato
Piero Floriani docente universitario
Luciano Modica
Candidato per il nostro partito è viste del Senato qui in Toscana
è recato un massone pastora maltese
La comunità qui di Pisa
Mario finissimi membro del consiglio della comunità ebraica di Firenze
Già parente Ferrazza Imam del Centro culturale islamico di Colle Val d'Elsa Paolo Fontanelli sindaco di Pisa
Franco Cardini docente universitario Claudio Martini presidente della Giunta regionale toscana e Massimo D'Alema presidente nazionale del nostro partito
Posto
Bene questa importante l'iniziativa
Nell'ambito
Di un calendario di altre che in questi giorni si sono svolte si stanno svolgendo in questa importante campagna elettorale
Voglio ringraziare quella partecipazione
Questo nostro importante iniziativa i relatori che io presentato
Per noi questo è un passaggio mi impegno importante come partito anche soprattutto ovviamente in vista delle elezioni politiche
Il titolo di questa iniziativa un patto di civiltà bellezze fatica dell'ASS delle società multiculturali
è un argomento ed è un punto qualificante dalla nostra azione politica quotidiana nel programma con cui ci presentiamo con il governo del Paese
Voglio solo ricordare un'importante esperienza che è avvenuta in questi giorni
Nella nostra provincia
E penso che sia un dato importante per quella integrazione con una società che vogliamo che sia sempre più multiculturale e multietnica dove diritti e doveri abbiano la giusta rappresentanza
Domenica scorsa è stato eletto per la prima volta in una provincia del nostro paese il consiglio provinciale dei cittadini stranieri
Grazie
Grazie all'impegno delle forze del centrosinistra che il Governo la nostra provincia siamo riusciti a concretizzare un punto importante e lo stesso livello di partecipazione a questa consultazione venne il venticinque per cento degli aventi diritto
Dimostra di un lavoro che in questi anni di associazioni i sindacati le istituzioni locali stanno facendo nella nostra regione e nei nostri territori
Per questo penso che sia un punto importante e che il consiglio provinciale che ha un potere consultivo sia un punto di partenza per riconoscere un domani
Il prisma possibile
Il diritto di voto nelle nostre amministrazioni comunali nelle istituzioni locali perché grazie al collo anche al loro contributo oggi possiamo lavorare una prospettiva e per un futuro
Do la parola a Marco Filippeschi segretario regionale del nostro partito candidato Lista de L'Ulivo alla Camera dei deputati
Grazie questo incontro conclude un nostro percorso di iniziative che si è svolto negli ultimi mesi sui temi del multiculturalismo del dialogo tra culture e religioni diverse e dei cambiamenti portati dall'immigrazione anche in Toscana
è un momento di confronto su una delle sfide più grandi che la politica deve vincere per costruire un futuro di pace e di sicurezza una sfida fondamentale
Per dare un senso all'Europa e al nostro essere cittadini europea e guardando alle elezioni crediamo che anche questo confronto che abbiamo voluto mantenere e che sostanzialmente è una prima iniziativa d'apertura della campagna elettorale
Che anche questo confronto possa essere utile per dimostrare le differenze che ci distinguono radicalmente
Dalla destra dei Calderoli e dei tre differenze che vogliamo far valere per vincere e vincere bene il nove e dieci aprile
Io ringrazio di fuori tutti i nostri interlocutori e ringrazio Massimo D'Alema
Che negli ultimi messi a aiutato noi Democratici di sinistra e l'Ulivo toscani con la sua presenza nella nostra regione in tante iniziative peraltro anche ben riuscite
Io devo solo porgere
Dei temi di discussione e di impegno
Siamo come dire di nuovo in mare aperto dopo l'undici settembre e l'impennata del terrorismo di matrice islamista dopo la guerra in Iraq tutti gli obiettivi sembrano allontanarsi
I risultati delle elezioni Miranda e quelli di quelle in paese in in Palestina parlano chiaro
Il nostro tema il tema di stasera dunque la possibilità della politica
E del dialogo tra le religioni e le culture è più che mai attuale
è possibile vincere l'arroccamento né i fondamentalismi è possibile vincere la contraddizione così evidente tra ciò che è sempre più necessario e ciò che oggi non sembrerebbe possibile
Noi siamo dalla parte della politica e del dialogo i fondamentalismi coinvolgono ancora minoranze però l'unica laterali Nismo il ritorno alla geopolitica più cinica l'uso illegale della forza l'imbarbarimento delle torture e di Guantanamo alimentano la minaccia gravissima del terrorismo l'odio fondamentalista e danno quasi di massa alle leadership islamisti antidemocratiche
Che usano linguaggi religiosi per precisi Fini politici e in primissimo piano purtroppo resta ancora il conflitto israelo palestinese insoluto mentre non si possono trascurare altre ragioni frustrazione e di rancore
Del mondo islamico per la crescita diseguale
Per la ricchezza defraudata o mal distribuita come nel caso dello sfruttamento del petrolio
In questa situazione c'è grande necessità di politica di coraggio politico dire e forse ci sono anche possibilità inaspettati
Questo credo ci aveva detto
Anche la svolta pacifista di Ariel Sharon Israele solo pochi mesi fa
Servono una cultura politica forte e l'impegno nella ricerca di un nuovo mamme umanesimo
Che ripropongano
I confini fisici territoriali culturali mobili della storia europea e i suoi valori positivi a partire da quello più giovane
Della democrazia con la consapevolezza della fragilità del nostro universalismo giuridico di fronte a mondi che sono o si sentono esclusi
La destra italiana ha preso spunto dal successo dei repubblicani in America dal successo di Bush
E approvata darsi una piattaforma culturale ed ideologica fondata su un'idea molto forzata e acritica di identità occidentale
Da qui le teorie dello scontro di civiltà le guerre culturali le iniziative di Marcello Pera fino al recente manifesto per l'Occidente come forza di civiltà è una concezione riduttiva identitaria del processo di unione politica dell'Europa una piattaforma promossa pacchetto da omini privi d'etica pubblica
Come Marcello Pera noi diciamo così Kjaer Marcello Pera abbiamo provato direttamente qui in Toscana e a Lucca uomini privi di etica pubblica che però trovano larghe
Interlocuzione
Una piattaforma che io credo ancora debole e comunque serviva si è fatta per ricompattare un sistema di poter indebolito dagli insuccessi del Governo incapace di confrontarsi e competere nelle nuove interdipendenti
La prevalenza di Bush e dei neoconservatori americani è stata espressione di forza e di debolezza la forza un progetto politico che al centro gli Stati Uniti come nazione
Come potenza economica che può governare se stessa usando la leva della spesa militare anche come volano di sviluppo sostenendo un eccezionale deficit che può essere scaricato su altre economie proprio in virtù del rango di Potenza
Militare mondiale dominante unica ormai i valori regressivi i fondamentalismi religiosi
Che a vedere bene sono più politici che religiosi attecchiscono la perché c'è questo habitat nazionaliste perché pesano le incertezze perché è difficile lo scomodo immaginare e costruire il futuro
E dunque la destra mostra qui anche tutta la propria debolezza
Quella di chi non vuol fare i conti con la necessità di un governo globali tanti fattori di crisi che proprio la globalizzazione accelerato e adesso esplosivo
è in questo quadro che viviamo le nuove sfide paese per paese e direi città per città
Dunque necessario leggere contraddizione cercare di governarle con la politica anche dal basso
L'immigrazione sta già cambiando l'Italia e con l'Italia sta cambiando anche la Toscana basterebbe citare statistiche del fenomeno
Ma basta fare anche una passeggiata la domenica pomeriggio in uno dei centri storici le nostre città a Pisa per esempio per capire tante cose e per avere coscienza di quante risposte dobbiamo ancora innanzitutto dalla Toscana dobbiamo continuare a dare un contributo sui grandi temi del futuro del mondo rilanciando una fortissima l'iniziativa a trecentosessanta gradi
La Regione e le istituzioni locali i nostri sindaci possono aiutare come hanno già fatto a mantenere attiva una rete di partecipazione politica sui grandi temi come sui nuovi diritti noi invitiamo tutti i nostri rappresentanti hanno abbassare l'impegno dal sostegno all'associazione all'iniziativa culturale ai gemellaggi che sono tanti alle politiche di cooperazione alla promozione del dialogo interreligioso
Venerdì ventiquattro marzo Romano Prodi sarà in Toscana
Per parlare anche di cooperazione internazionale per illustrare i contenuti del programma di governo molto forti e impegnativi su questo tema come sulle politiche mediterranee e sul governo
Dell'immigrazione
La tradizione
E la vocazione di Firenze la città di Giorgio la Pira sono una risorsa per l'Europa e per il mondo e illuminano percorsi diversi di dialogo e d'integrazione che si snodano in tutta la Toscana
Bisogna lanciare ponti e non erigere muri ha detto monsignor Protti il vescovo di Pisa riprendendo le parole di Giovanni Paolo secondo parlando
Qui a Pisa dal ponte di mezzo in una delle iniziative promosse dalle istituzioni toscane nel quarto anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle
E il dialogo interreligioso insieme al rispetto delle diverse tradizioni fede è importante anche perché non si indebolisca un valore costitutivo delle nostre istituzioni quello della loro laicità
Un valore che noi non contrapponiamo a quelli spirituali delle religioni all'avvio di un secco lo che molti già descrivono come il secolo delle religioni
è con questo spirito che in Toscana per iniziativa della Regione ne parlerà Martini prende vita alla consulta per il dialogo interreligioso e per la pace fra le culture
Il primo organismo del genere in Italia che si pone cinque obiettivi
Contribuire alla conoscenza delle singole tradizioni religiose e del loro contributo alla pace e al rispetto dei diritti umani favorire il dialogo fra le comunità religiose e la società civile
Promuovere il pieno rispetto della libertà religiosa per tutti i cittadini che vivono in Toscana superare pregiudizi e incomprensioni che c'erano intolleranza razzismo non rispetto della promuovere la pace nel luoghi di conflitto e la pace tra le culture
Questo può essere anche un contributo perché si riprende si spinga in avanti con il nuovo governo che daremo al Paese con le elezioni il percorso fondamentale e la stipula di nuove intese tra lo Stato italiano e le confessioni
Religiose
C'è poi a fare grande attenzione alla seconda fase
Chiamiamola così che anche in Toscana stiamo vivendo nella vita delle comunità dei nuovi cittadini italiani di immigrati che si stanno integrando servono politiche di integrazione che devono essere parte del nostro welfare locale e servono molte risorse per sostenerle poi sono necessarie iniziative di integrazione culturale
Naturalmente è apertissima la questione dell'educazione alla multiculturalità nei percorsi formativi ne parlerà dopo Luciano Modica oltre a quella concretissima della valorizzazione delle diversità già fortemente presenti nelle scuole
Noi ad esempio di integrazione culturale siamo orgogliosi di quello che sta facendo a Colle Val d'Elsa per iniziativa del Comune della comunità islamica locale
Col concorso di tutte le istituzioni a sostegno della realizzazione del Centro di cultura islamica che pure è stata al centro di tante Polemica ed un'aggressione forte della lega e della destra in Toscana
E questo come sappiamo non è l'unico esempio in Toscana
Naturalmente poi che siamo ci riteniamo riformisti
Non vogliamo guardare in modo astratto alle sfide e l'integrazione come abbiamo cercato di fare per garantire i diritti della prima ondata di immigrazione
In mezzo a tante difficoltà e con la spinta di alcuni pionieri chiamiamoli così che proprio qui da Pisa dall'ottantasette quindi quasi vent'anni fa ormai hanno aperto strade nuove di impegno solidale e intellettuale penso per dire uno
Fra tutti aggiunge De Felice che oggi purtroppo non è più con noi e che è stato davvero
Grande protagonista di questa stagione questa concretezza vale deve valere anche quando parliamo dell'evoluzione della pratica della fede islamica nella nostra regione
Siamo dalla parte di coloro che anche in Italia e anche in Toscana fanno una battaglia di moderazione contro l'integralismo contro l'ondata islamista che scelgono la democrazia come valore come garanzia di convivenza
Mentre ci preoccupiamo quando leggiamo sappiamo di scuole improvvisate con insegnanti improbabili che anche in Toscana predicano la separatezza delle comunità di religione mussulmana
Vogliamo lavorare perché l'apertura e il sostegno alle libertà di praticare tutti i culti siano tutt'uno con i processi di integrazione e di dialogo
Siamo contrari invece al multiculturalismo inteso come insieme di recinti alle comunità chiuse alle ghettizzazione insieme dobbiamo trovare un punto d'equilibrio diverso
La nostra cultura civica e la nostra esperienza di coesione sociale dunque sono messi alla prova in prologo va praticato il coinvolgimento degli individui e delle comunità
Vogliamo che tutto il tessuto associativo toscano possa essere sospinto e aiutato per offrire sempre più forti forme di integrazione e di rappresentanza in una prima fase anche specifiche tagliate
Su misura diciamo su una rappresentanza particolari
Dalle associazioni impressa visto che tanti immigrati ormai sono imprenditori come abbiamo visto proprio negli ultimi giorni con i dati che sono stati diffusi
Al sindacato alla cooperazione al volontariato e all'associazionismo culturale che hanno già fatto molto come sappiamo alle casse del popolo e agli altri circoli
Ultimo punto molto importante decisivo quello dei diritti politici della cittadinanza civile degli immigrati
Per prevenire i conflitti dobbiamo dare agli immigrati anche diritti politici
Intanto nelle forme sperimentali che in Toscana si sono promosse creando occasioni per farli votare per eleggere loro rappresentanza
L'ha già detto Ivan l'elezione del Consiglio provinciale degli stranieri di Pisa e di quello comunale di Pontedera svoltesi con successo domenica scorsa sono stati due fatti di grande valore
Gli ultimi che si registrano in Toscana ma ce ne sono state altri importanti che meritano grande attenzione
Noi dell'Ulivo e dei DS siamo orgogliosi di questa toscana
Vogliamo concorrere anche così a costruire quel patto di civiltà di cui discutiamo oggi nel programma di Prodi è previsto il diritto di voto alle elezioni amministrative per gli immigrati regola regolari da tempo
Dunque per tre milioni i nuovi italiani la Regione Toscana ha previsto nel suo statuto il diritto di voto alle elezioni regionali e sta predisponendo una legge specifica per lei renderlo possibile
E anche su questo contenuto è stata sfidata dal Governo la nostra regione di fronte alla Corte costituzionale e come sappiamo come sapete avvinto abbiamo vinto
In conclusione noi in Toscana vogliamo anche prendere di petto le Paure
Le insicurezze che pure ci sono
Di tanti cittadini andando alle radici della nostra esperienza civica valorizzando le differenze e facendo valere le regole per andare ben oltre l'accoglienza degli immigrati per necessità di forza lavoro anche se sappiamo che la mobilità un motore di crescita economica direi oggi un motore insostituibile di crescita economie questo è il nostro impegno e per questo chiediamo oggi anche nostri interlocutori un contributo d'esperienze e di idee sul nuovo patto che c'è da costruire per il futuro di tutti grazie
Grazie Marco do subito la parola perché come sono molti gli interventi accompagna vittoria Franco capolista del nostro partito al Senato nella nostra regione
Grazie grazie a tutti ben a ragione Marco quando dice che il governo della multiculturalità e certamente una sfida importante per noi ed è anche una sfida nuova per la politica del nostro Paese
E però noi la consideriamo con grande serietà e responsabilità
E nel nostro progetto per l'Italia nel Progetto con cui ci candidiamo a governare questo Paese proponiamo risposte a queste sfide
E come faccio come faremo hanno al a farne a meno a non farlo
Nel nome del dialogo e dell'integrazione gli immigrati lo diceva ora Marco sono sempre più protagonisti della vita sociale dell'associazionismo del mondo economico
E l'Islam rappresenta ormai la seconda religione in Italia solo novecento mila i fedeli musulmane
Il fenomeno dell'immigrazione crescente non lo dobbiamo governare
E io vorrei partire da un dato che non può non preoccupa dice non richiedere
Il nostro impegno e nelle scuole ormai una media di presenze di bambini immigrati del quattro per cento
E in alcune zone vi sono intere classi di bambini immigrati io dico da qui dobbiamo partire e costruire un'integrazione vera un integrazioni radicata che preveda diritti e doveri
è un problema quello della scolarizzazione dei bambini immigrati che interessa diverse agenzie ovviamente la scuola innanzitutto ma gli Enti locali e l'associazionismo le famiglie
Ed è paradossale e noi l'abbiamo criticato che nei decreti attuativi della riforma Moratti non vi sia nessun'cenno alla presenza crescente di bambini stranieri e di conseguenza all'educazione interculturale
Per un Paese che voglia fare integrazione seria accoglienza attiva diventa invece cruciale la scuola e il rapporto con gli enti locali
Questo è l'anello più importante da rafforzare e che invece è stato indebolito dalle politiche del centrodestra che hanno privato di risorse sia la scuola sia agli enti locali
Pensare l'integrazione ha però una premessa una premessa concettuale e culturale se volete considerare gli immigrati una risorsa per il nostro Paese
E quindi
Delle persone di cui non aver paura
Occorre vincere la paura la paura dell'altro del diverso che invece viene alimentata del centrodestra
E allora la nostra e quella del centrodestra sono due linee alternative inconciliabili alcune volte incompatibili con la democrazia
Come incompatibile lo voglio qui riprende la Jet l'ha già detto Marco l'ex ministro Calderoli con la sua irrisione col suo comportamento irresponsabile che ha prodotto dodici morti in Libia
E allora occorre abbandonare il sentimento di sentirsi accerchiati assediati
Dobbiamo difenderci dicono questi signori dobbiamo difendere la nostra razza le tradizioni di identità come si potesse esistere un'identità rigida data una volta per tutte e invece l'identità anche l'identità di una cultura di una di un Paese è un'identità dinamica come ci ha insegnato padre Ernesto Balducci
L'identità rigida da presidiare a tutti i costi porta invece allo scontro alla logica della del dell'amico nemico e non possiamo portare avanti la modernizzazione del Paese con lo scontro fra civiltà di cui si è fatto teorico mi dispiace dirlo la seconda carica dello Stato
Che ha lanciato un manifesto sui valori della del dell'Occidente che viene presentato
In questi giorni l'ha fatto in maniera orgogliosa proprio lui che si era definito in passato forse ora si vergogna ed ebbe un po'erede di Popper il quale è stato invece teorico della società aperta
Ed è quanto di più un minimo per questo di più regressivo possa essere proposto oggi culturalmente puri e politicamente anti
Invita a difendere i valori dell'Occidente
Ma fra i valori dell'Occidente c'è anche quello della laicità della tolleranza del dialogo della convivenza fruttuosa fra culture e popoli diversi questi sono i nostri valori su questi valori si basa il programma dell'Unione
E la risposta al fondamentalismo che certamente un problema della nostra epoca
Non è la chiusura a riccio che produce il conflitto è invece il dialogo la costruzione comune il rispetto per le differenze religiose e culturali
Guardate non stiamo parlando di un confronto filosofico peraltro anche di medio-basso livello ma di questi di posizioni che hanno effetti politici sociali che hanno effetti sulle vite delle persone
E quello della Difesa astratta dell'Occidente e un altro fondamentalismo che produce danni altrettanto gravi dei fondamenti dei fondamentalismi religiosi
La cultura occidentale non ha niente di puro oggi incontaminato noi siamo in Toscana per fino al Rinascimento è frutto dell'apertura al mondo attraverso il commercio e frutto della contaminazione con altre culture di quelle orientali
E lo sanno tutti forse tranne Pera che il cristianesimo porta sintesi tradizioni diverse dalla tradizione ebraica quella greca quella che sto termica
E allora
Noi difendiamo l'abbiamo difeso nei mesi scorsi negli anni scorsi difendiamo una laicità basata sulla convivenza umana sulla convivenza tollerante
Quella basata sul rispetto delle differenze religiose e culturali dei punti di vista morale dei divelte le diverse concezioni del bene
E non ci stiamo a far passare il multiculturalismo per relativismo indiscriminato per relativismo etico che giustifica tutto
La molteplicità dei punti di vista morali ha un limite e non lo sappiamo dov'è questo limite stand dei diritti umani fondamentali che sono universali ha un limite nella violenza
Ma posti questi limiti la libertà religiosa di concezioni di vita di concezione del bene
Beh questo è un valore sacro al quale non vogliamo rinunciare allora parlare di fatica come si dice nel titolo di questo incontro di fatica di costruire una società multiculturale
Per noi significa parlare della fatica necessaria e positiva di costruire una società ospitale accogliente aperta
Capace di promuovere i diritti individuali di libertà diritti civili diritti civili anche nuovi
è una società che si da strutture e istituzioni di integrazione e dobbiamo anche vedere dunque la ricchezza che deriva da tutto questo che deriva dall'interculturalità dallo scambio fra culture perfino il patriarca Scola il patriarca di Venezia parla di meticciato di civiltà e non ha paura
Di questo di di usare questa parola io voglio concludere
Richiamando io non sono credente però ho grande rispetto per chi crede e soprattutto grande ammirazione per chi riesce a portare nella riflessione elementi nuovi io voglio concludere con citando un passo dell'omelia del cardinale Martini proprio che parla di questi tempi di questi temi lui parla anche di un relativismo cristiano quindi non ha paura che la parola relativismo parla di un relativismo cristiano e poi aggiunge
Abbiamo tutti un immenso bisogno di imparare a vivere insieme come diversi
Rispettando sci
Non distruggendo ci a vicenda non ghettizzato dolci non disprezzando ci e neanche soltanto tollerando ci perché sarebbe troppo poco la tolleranza
Ma neanche direi tentando subito la conversione ecco mi sembra la definizione più bella che possiamo dare della vita in comune fra Diversi della multiculturalità vi ringrazio buona campagna elettorale a tutt'
Ho dato la parola a e allora Piero Floriani docente Università di Pisa
Ti ringrazio
Io
Ringrazio della opportunità che
Mia data di portare una mi pare i re un'opinione
Su linee politiche l'intervento che sono quelle enunciate da Marco Filippeschi nella sua relazione introduttiva
Ma io cercherò di riflettere in termini meno
Programmatici diciamo il più problematici
Intanto dico prima di tutto
Che ci sono al di là delle tematiche della multiculturalità
Una serie di fenomeni
O di discorsi indecenti
Che percorrono questo momento storico
Ne dico quattro vi indecenze
Che sono anche per un credente bestemmie
Per un intellettuale disonestà intellettuali
Medico in un ordine in un disordine normale ma insomma penso che cogliere The subito
Il senso di questo discorso
Il premier inglese
Tre giorni fa
Ha detto che
Ha invocato Dio come ispiratore
Di alcune sue scelte questa è un'indecenza
Cioè il discorso
Sul io è un discorso
Delicato che si fa delicatamente e che non può essere fatto per invocare responsabilità di cui l'uomo detiene la proprietà
Quindi sarebbe meglio non usare il nome di Dio invano
Un'altra
Beh accettare Abu Ghraib le Guantanamo accettarli
Non solo perché resta no
Ma anche perché per esempio io no no sentore che il nostro presidente del Consiglio che aveva promesso di portarlo questo argomento l'abbia portato
A a a Washington
Accettare l'aumento del divario tra chi aumenta le ricchezze chi aumenta le povertà
C'è una dinamica che continua malgrado qualche qualche qualche dinamica di altro segno incerti zone del mondo per esempio nell'America del Sud malgrado tutto c'è ritorna dinamica anche positiva ma
Complessivamente aumentar
Il divario tra le ricchezze e le povertà
Ultimo che dico ma poi ognuno ha da aggiungere le sue
Calcolare in maniera differente il numero delle vittime
Gran parte delle vittime sono vittime picco il fenomeno da respingere radicalmente che il terrorismo da respingere in tutte le forme in cui il terrorismo
Non rispetta
La vita dei civili che è questo il segno direi del terrorismo
Ma in ogni caso il dubbio delle vittime
Nell'ultimo quindicennio diciamo così
Dopo la fine del bipolarismo sul piano mondiale
Non mi pare che abbia teso a diminuire atteso da aumentarle
Purtroppo ecco questi io direi che questi sogni e poi ne potremmo enunciare diversi altri
Sono comportamenti da società tribale
Questo vorrei spiegarlo cioè
Ne usiamo
Noi di comportamenti da società tribale anche per gioco in una società
Pacifica e in pace
Comportamenti da società tribale sono quelli che sono rituali Zatti per esempio i fenomeni come tipo il tifo sportivo per esempio servono fenomeni che servono anche a scaricare le tensioni
Con danni limitati le tensioni le Paure i fantasmi fuori del quotidiano
Ora però quei comportamenti tensioni Paure fantasmi che si esprimano in modi tribali sono emersi non nella periferia della nostra vita ma al suo centro
In grandi sentimenti collettivi
Per parlare solo delle due grandi comunità che sembrano in ballo più in ballo ce n'è sicuramente una terza che
Il mondo ebraico
Ma le due
Comunità che sembrano in ballo in questo momento sarebbero la grande comunità araba
In particolare araba non non che gli arabi che i musulmani siano solo arabi ma insomma la comunità araba è una comunità consistente
La frustrazione araba della paura europea sono due
Grandi sentimenti
Grandi sentimenti collettivi
La frustrazione araba qualcuno l'ha definita
Il rancore di non essere più dopo essere stati il mondo arabo e cresciuto da metà dell'ottocento fino
Ma parte del Novecento poi
Nata nel mondo arabo non sentimento di frustrazione che pare dipendere da ragioni anche interni al mondo arabo ma dalle ragioni di ingiusto
Scambio
La frustrazione sentimento pericoloso
Per tutti
La paura europea paura della perdita di identità della diminuzione di peso dopo una egemonia mondiale che durata per anche fino a un pezzo del del secolo scorso
Ecco questi sentimenti di fondo
Che sono sentimenti in grado di motivare forze di scatenare contrapposizioni
Di avere esiti distruttivi
Distruttivi in grande distruttivi per tutti
Saremmo davvero folli seri assumessimo come giustificazioni
Giustificazione di comportamenti reciprocamente aggressivi dobbiamo però non accetta e ma analizzarli questo io credo di sì mettere allo scoperto
Direi usando la testa e non le mani
Usando la testa
Mettere allo scoperto i dati oggettivi strutturali che sottostanno alle differenze e a quelle coi visioni coazioni scusate sentimentali
Coazioni allo scontro
E allo scontro anche globalizzato mondializzata
Non si può in nessun modo usare delle religioni
Per mettere due o tre
Divise divise nel senso fisico divise riconoscibili ai contendenti
Non è quello il campo da usare
E nessun campo deve essere usato per cui
Il mondo occidentale nasce dal riconoscimento
Fra le altre della libertà religiosa non meno che delle altre libertà
Come uno dei dati costitutivi dei diritti come si dice adesso non contendibili su cui non ci può essere discussione
E le grandi costituzioni democratiche ricordo quella degli Stati Uniti prima che quella francese
Dà un senso Cosimo politico e non nazionalistico
Alle libertà e alla dignità dell'uomo
E questo è un segno che nelle Costituzioni è venuto
Dalle religioni che non sono strumenti nazionali nei conti mentali
Sono pensieri consumo politici
Nella nostra vecchia tradizione politica il cosmopolitismo era un un guaio della
Formazione del nostro Stato nazionale
Bene possiamo andare ben oltre quel dimensione è stato vero anche questo
Ora siamo oltre questo discorso
Nel contesto europeo tuttavia perché quello è il nostro ambiente politico etico anche la Chiesa che è maggioritaria in Italia
La comunità religiosa che ecco sul
Che appunto in Italia
Maggioritaria prova una tentazione
Prova la tentazione
Di vincere la paura
I spesse avendo la propria identità
Cioè ma manifestando la più forte più più corposa
Un esoscheletro
Uno scheletro come quello esterno
Che hanno alcuni animali
Ingrassare la propria identità non vuol dire rafforzato
L'identità è una cosa che è fatta di esattamente usiamola questa parola valori
Morale religiosi umani economici
All'unico modo di difendere i valori consiste nel praticare invece
Non c'è un altro modo di difendere i propri valori non c'è un altro modo umano di farlo
Ecco questo è l'unico pensiero che vorrei
Esprimere in termini politici quello che accade non è un ritorno ai valori ma una drammatica chiusura nella logica della nazione del Cantone svizzero
Del conservatorismo sociale della paura dell'altro
Noi dobbiamo liberarci almeno
E dobbiamo dirlo io credo in maniera chiara dovremmo imparare a credere nel tempo
A ciò che siamo costretti a pensare
Grazie
Chiedo la parola Luciano Modica candidato nella lista del nostro partito al Senato
Bellezza e fatica
Delle società multiculturali questo è il bel titolo della nostra manifestazione di oggi proposta di contrasto
Un ossimoro la faticosa bellezza
Che si trova curiosamente simile
In una massima
Che si può leggere
Negli affreschi della dell'Aula Magna la nostra università
Che dice e fa accenno alla faticosa speranza
Di chi insegna e di chi impara
Ecco da questa strana assonanza
La speranza faticosa Dickey insegna ed impara
La faticosa bellezza di chi accetta la sfida di una società diverse multiculturale
Di questa curiosa assonanza farò oggetto questo il mio intervento con alcune rapidissime osservazioni
Alcune riflessioni o proposte politiche
Partendo dalla prima osservazione
Quando noi parliamo di società multiculturale stiamo sottintendendo
Società italiana o anche io auspicherei società europea multiculturale
Io però aggiungerei un'altra aggettivo a quelli che ho detto società multiculturale euro mediterranea
Vorrei puntare su questo punto di vista
E fare osservare innanzitutto che questa è una sfida
La società multiculturale euromediterranea che non riguarda solamente l'Italia attualmente ma in cui l'Italia giocò un ruolo anche geograficamente storicamente importante e una sfida nuova
Non è una sfida facile non possiamo percorre sale già percorse da altri
Non possiamo puntare ad una fusione di culture per creare un'intercultura nuova la strada americana il sogno americano perché poco si adatta alla nostra storia di Europa e di Mediterraneo non possiamo nemmeno puntare
Alle palline a quello che hanno chiamato il l'onda Landoni istanza cioè questa sorta di separazione rispetto Sissi ma delle culture dei quartieri quanto rigida convenzionale destinata a non reggere all'urto dell'innovazione
La multiculturalità cui noi puntiamo è diversa
E un processo dilungo Periodo non è un processo che si raggiunga in un momento è un processo che probabilmente non sarà mai non vedrà mai la fine perché occorrerà declinarlo sempre in modo diverso assomiglia in queste non soli in questo molto alla pace
Anche la pace un concetto che sembra allontanarsi e cui pure abbiamo dedicato secoli di riflessione non così alla multiculturalità ecco perché siamo un po'scoperti
Culturalmente e ideologicamente e politicamente ma la sfida è quella
Dicevo c'è un'assonanza
Tra multiculturalità e lavoro della formazione che mi intriga
Lo ha già citato Marco Filippeschi
Non è per caso
Che la multiculturalità richiede non già come dire meno cultura ma molto più cultura non già culture separate
Ma molte più culture e molta più formazione guardate che analizzando i dati come dire fondamentali in questo momento al vi è una strana
Situazione così Dio che spieghi tutto perché non nessuno di questi numeri spiega mai tutto però noi assistiamo nella sponda sud del Mediterraneo parlo l'intera sponda anche quella che tocca il Medioriente attualmente non solo la parte sud
Abbiamo assistito ad una esplosione demografica senza paragoni io ricordo solo che negli ultimi venticinque anni del ventesimo secolo
La popolazione che abita la sponda sud del Mediterraneo sì raddoppiata da cento qua da tre milioni a duecentonovanta milioni quindi un'esplosione demografica
Senza paragoni
Che e corrisposte in Europa in Italia ad una contrazione demografica senza paragoni
E viceversa
Non è corrisposta questa arrivo di giovani una quantità di giovani straordinaria non è corrisposta una altrettanto forte esplosione della scolarizzazione
Con l'eccezione di Israele e la Palestina vanno citate perché sono eccezioni uniche nella sponda sud del Mediterraneo altrove la scolarizzazione non ha conosciuto analogo sviluppo
Quindi abbiamo una sorta di bomba demografica formativa perché tira nei due sensi opposti
Dove l'Italia in questa situazione ma in una con la sua situazione di fronte di Giano bifronte perché da un lato condivide con l'Europa
Una situazione di contrazione demografica anzi ha la maggiore contrazione demografica in Europa
Dall'altro soffriamo ancora purtroppo di una bassa scolarizzazione media
Siamo in qualche modo non solo geograficamente ma anche socialmente socio culturalmente siamo un po'il ponte tra due situazioni
Troppo diverse per convivere
Per convivere ma che do in con cui dobbiamo convivere allora
Mi interessa come dire sperimentare mi interessa capire
Il ruolo che un'attenzione alla formazione in Italia in Europa e in il resto del Mediterraneo può giocare per puntare alla multiculturalità le esperienze migliori delle nostre scuole qui siamo all'avanguardia nel mondo su questo nel mondo in realtà dimostrano si può verificare che un investimento nelle scuole
Sul tema della multiculturalità e il latte
Principale chiave per creare almeno piccole società almeno nel nel limitato spacci di un territorio e la Toscana può essere un esempio come ha detto Marco Filippeschi di esperienze innovative
Vi è quindi sostanzialmente una sorta di questione generazionale formativa che riguarda l'intero Mediterraneo e che induce appunto a pensare a proposte politiche
Come vediamo in una società multiculturale i costumi le culture e le religioni naturalmente se continuiamo a vederli a vederli come fattori statici separati dalla cittadinanza rischiamo di avere una società come dicevo prima come dicono due brillantissimi giovani Susy Pisani una società che rispetto a Sissi ma quanto convenzionale quanto rigida
Noi invece pensiamo che costumi culture religioni sono fattori costitutivi integranti della cittadinanza europea
Fanno parte di un nuovo concetto di cittadinanza
E guardate che è un'innovazione in Europa particolarmente complessa perché l'Europa è la patria del concetto di cittadinanza vista come rapporto tra stato e cittadini punto
Dobbiamo probabilmente misurarci culturalmente nella formazione con una cioè anche a più ampia che comprende i temi delle culture e delle religioni delle dei costumi Diversity chi abita l'Europa e di chi abita il bacino del Mediterraneo come ha osservato recentemente Nicola Rossi
In realtà possiamo guardare al Mediterraneo comprendendo ville Europa e il Nordafrica e il Medio Oriente comune area relativamente omogenea e caratterizzata scrive l'Unità problemi massimamente
è inevitabilmente sopra regionali questa è la e la vera sfida e allora
Qual è la nostra linea
Quale può essere il nostro attacco al problema
Dicevo appunto
Puntare decisamente su una iniezione su una su un incremento su un profondo investimento nella cultura nelle culture
Come base per una società multiculturale guardate che sembrano la quanta dizione pure
Sono convinto che sia l'unica
Soluzione se volete
L'attuale maggioranza la casa delle libertà si candida ci propone un futuro di paura
Un futuro di scudo al nostro tranquillo egoismo e sono Paolo parole di Tarbes l'un
Si propone di erigere muri ci propone di a rimanere fermi ci propone una staticità distensiva
Noi i DS l'unione tutta ci candidiamo invece a governare
Governare un termine di origine marinara
Significa tenere la rotta
Significa avere una meta
Che spesso può essere lontana ma il timone va tenuto fermo giorno per giorno la metà e chiara il cammino e lungo
Governare e contiene in sé esattamente l'idea della fatica e della speranza idea della fatica e della bellezza
In realtà governare vuol dire proprio la stessa cosa che puntare alla società multiculturale che nel nostro futuro
Vedete noi vogliamo rimettere in rotta l'Italia perché amiamo l'Italia grazie
Grazie Luciano saluto è arrivato Claudio Martini presidente Regione Toscana con noi do subito la parola ricatto massone pastora valdese qui di Pisa che ringrazio per la sua disponibilità e tre
Desidero innanzitutto a
Spiegare o enunciare qual è il il mio punto di osservazione
Io sono Pastore valdese cioè questo significa che sono membro di una chiesa Cristiana protestante quindi una chiesa cristiana di assoluta minoranza in questo Paese
Una Chiesa che nata italiana ma che naturalmente nel corso di soprattutto di questi ultimi decenni e divenuta anche essa una Chiesa cristiana protestante come sempre ma che vede la presenza anche di molti immigrati per fare un esempio noi qui a Pisa abbiamo moltissimi immigrati dalla Cina
Forse non non avete mai pensato che ci sono dei cinesi protestanti oppure dei rumeni protestanti eppure si questo è e anche africani protestanti quindi questo ve lo dico perché il mio intervento
Con il mio intervento io desidero
Rendervi informati
Di questa particolare situazione in cui si trova una confessione cristiana presente da moltissimi anni
Potremmo quasi dire da secoli comunque da quando c'è lo Stato unitario sicuramente
Che è ha attraversato in tutto questo lasso di tempo
Tutte le situazioni complicate del rapporto tra lo Stato italiano e le confessioni religiose diverse da quella maggioritaria quindi questo è il mio punto di osservazione condivido moltissime cose che sono state dette state dette nei diversi interventi ma non le voglio ripetere qua
Desidero semplicemente fare e spero di riuscire l'affare nello spazio dei dieci minuti
Data di alcuni brevissimi cenni storici sul cammino che lo Stato unitario affatto
Nel per affrontare il rapporto in una situazione di pluralismo religioso mi chiedevo oggi sta funzionando o non sta funzionando e perché
Tralascio tutta la storia dello Statuto Albertino che tanto interessa nessuno ma vengo alla Costituente
Voi sapete benissimo che l'Italia è un posto particolare
In quanto lo stato italiano lo Stato unitario si è costituito anche con un certo tipo di scontro con un altro Stato che era lo Stato Pontificio
Questa particolare situazione che è tipicamente italiana ha comunque condizionato i rapporti tra Stato e Chiesa cattolica e di conseguenza Stato e altre confessioni religiose
Questo mi sembra importante sottolinearlo perché quando noi ragioniamo sul nostro stato sulla laicità sulla tolleranza sull'accoglienza
Io credo che quello che chiederei io come credente di una chiesa di minoranza e che si faccia attenzione alla particolare situazione
Italiana noi non siamo né la Francia negli Stati Uniti e quindi assolutamente necessario trovare una via italiana
Che cosa è successo nella Costituente nella Costituente io credo che non smetterò mai di ringraziare Terracini
Terracini membro del Partito comunista perché
Perché non smetterò mai di ringraziare Terracini perché grazie al suo emendamento nella Costituzione italiana
Fu detto che tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge dello Stato e vi assicuro che questa non è una cosa da poco visto che senza l'emendamento Terracini ci sarebbe stata unicamente la menzione
Dei Patti lateranensi sempre in ossequio a una certa pace religiosa che si riteneva
Dovesse sussistere
La Carta costituzionale cioè la nostra Costituzione
A cui io sono molto affezionata naturalmente
Diceva delle cose molto importanti sul rapporto con tutte le confessioni religiose
Innanzitutto
Che tutte le confessioni religiose sono libere davanti alla legge sono autonome cioè hanno il diritto di organizzarsi secondo i loro statuti e in terzo luogo i rapporti con lo Stato si devono regolare attraverso delle forme pattizie
Sapete quanto abbiamo aspettato prima di a vere l'attuazione di questa carta costituzionale dal quarantasette fino al mille novecento ottantaquattro
Passato moltissimo tempo
Nel nell'interregno tra il quarantasette carta costituzionale l'ottantaquattro c'erano ancora in vigore vecchie leggi che però erano superate perché e sempre c'era queste situazioni di discriminazione
Oggi
Molte confessioni religiose hanno delle intese con lo Stato ma ce ne sono altre di intese che giacciono e allora mi sembra importante dire che sesto lo Stato è convinto che questo sistema pattizio debba ancora esistere che si facciano queste intese con altre confessioni religiose o con altre chiese
Adesso vi voglio chiedere
Secondo voi oggi il nostro Stato italiano è uno Stato laico cioè dove l'eguale libertà tra confessioni religiose e pienamente rispettata oppure no
Io credo che sostanzialmente l'Italia è uno Stato laico ma nei fatti in questi ultimi anni la laicità del nostro Stato è stata fortemente umiliata
è stata fortemente umiliata
è stata fortemente umiliata perché in fin dei conti sono insorte delle paure
Rispetto alle nuove immigrazioni e a religioni per importanti con una grandissima storia
O civiltà
C'è stato questo fenomeno della paura di cui non ripeto perché è stato detto molto bene
Che cosa fanno delle persone che sono paura osé si difendono e sottoscrivo totalmente quello che ha detto prima di me il docente e cioè che la Chiesa cristiana di maggioranza
A nella maggior parte delle occasioni cercato di accreditare la sua identità nelle leggi dello Stato e allora questa è ad esempio laicità umiliata
Io vorrei dire questo
Le chiese cristiane hanno il compito di testimoniare la loro fede le loro convinzioni i loro lavori i loro valori ma non hanno il dovere il compito di costringere la legge dello Stato ad assumere il loro unico valore
Le leggi dello Stato non si fanno con assumendo il valore morale di una parte dei cittadini
Una richiesta che farei ai politici uomini e donne e che non abbiano timore di perdere i consensi
E allora per esempio non facciano dipende delle loro scelte dalle idee della chiesa di maggioranza
è importante non è quello il loro compito ascoltino le voci multiple delle fedi viventi di questo Paese
Incoraggi non l'idea che non chi non è cattolico non porta idee sospette alla sua fede e la sua idea
Infine vorrei fare due proposte
La prima è che si continui soprattutto in questa regione dove si è già cominciato a promuovere il sorgere delle consulte delle religioni e del tavolo interreligioso
La mia chiesa qui a Pisa ha proposto al Comune di Pisa la costituzione di una tale consulta
Io mi auguro che quanto prima si possa realizzare infine mi sembra che per incoraggiare l'integrazione in uno Stato laico
Sia importante che proprio lo Stato nella sua istruzione pubblica promuova la conoscenza reciproca
Quindi io sono molto favorevole che si crea in nel si creino nelle scuole dei corsi di insegnamento sul fatto religioso
Che possano essere tenuti da docenti regolarmente preparati da istituti statali non ad insegnare una forma di religione ma proprio la storia del fatto religioso e le credenze degli uni e degli altri
Io credo che così lo Stato dimostrerebbe una grande equidistanza rispetto alle religioni e farebbe il suo mestiere infine desidero ancora far lontane che giace nel Parlamento una legge sulla libertà religiosa
Che riguarderebbe tutte le renne confessioni religiose presenti in Italia
Fosse oggi comes com'è ridotta mi dicono non sarebbe sensato approvarla così
Ma mi pare importantissimo che questa legge sulla libertà religiosa
In qualche modo possa posso seguire il suo cammino che si è a Renato con l'ultima con quest'ultima legislatura
Quindi queste sono le cose che io mi sento di condividere con voi dal punto di vista del mio osservatorio lo ripeto sono membro di una chiesa Cristiana protestante
Che ha una lunga storia in questo paese di laicità e di laicità umiliate
Grazie ricca formazione sicuramente saranno questione che dobbiamo insieme affrontare
Do la parola Mario Fineschi membro del consiglio della comunità ebraica di Firenze
Seggi Baghdad
I leader religiosi grazie
Quando si parla per quasi ultimi non è che sa abbiano
Argomenti nuovi salvano andarli a trovare raschiando la voti ma non è questo il mio scopo
Io sono soddisfatto di essere qui stasera apportare a tutti voi
Ai cari amici che sono i compagni che sono qui
Ma un saluto in più lo vorrei fare al mio amico fare asse Zavaritt Illy mamme di coglie perché
Non crediate che sia
Piaggeria
Di bassa lega
C'è una stima profonda
Che in qualche modo si ricollega ai titolo di questa manifestazione che metti assoluto
Bellezza
E fatica
Delle società multiculturale ma la prima parola che deve colpire ci deve dare un senso di profondo ottimismo è la bellezza
Con questa parola noi sì riesce a coagulare e soprattutto a est estetista intimare al di fuori di tutti i processi politici coloro che della religione della multiculturalità fanno una giustificazioni di violenza e di terrore quella non è religione
Io ho avuto delle esperienze come membro della comunità ebraica anche la settimana scorsa ospiti della moschea di Firenze
Dove
Le religioni monoteiste
Le religioni abramiche
Le religioni che hanno in qualche modo contribuito alla cultura
Occidentale
E del mondo intero hanno sottoscritto una dichiarazione di consenso contro l'idiozia della profanazione fatta al Santo nome di Maometto
Noi ebrei siamo una revisione strana pensate noi abbiamo un Dio e non sappiamo come chiamarlo
Si rivelò Muse sul monte ore bacon né il roveto ardente erano in due uno di qui e uno di là
E mosse chiese Mattek-Sands e la voce di di dentro il il il roveto rispose
Io sono colui che sono lo ricordate più o meno però è bene queste lettere quattro lo Lettieri sono senza vocali perché l'ebraico non ha vocali nessuno era lì
A sapere qual era l'esatta pronuncia del nome di Dio e noi per paura di sbagliare lo non lo diciamo per niente lo chiamammo Adonai il signore così
Com'è possibile noi da questa mentalità non amene rispetto
Per una religione
Orto Praxi a quale è l'Islam fatta di regole automatica archeologi favole
Dove
E la profanazione
Rappresenta una colpa mortali veramente ecco io a questo punto userei chiedere a tutti
Uno sforzo di
Non è il dialogo e pace non è la politica e basta
è stato detto avanti e me ne compiaccio è anche un fatto di cultura perché il processo del dialogo interreligioso che stiamo facendo sempre per esperienze vissuti a Firenze
I bambini e vengono a vedere la sinagoga dopo vengono guidati automaticamente a visitare anche la moschea
Di qui è di là
Perché perché questo travaso il comunicazioni di interessi di conoscenza consente proprio di conoscerci
E di attrezzarci
Io spesso il quindici prossimo
Presenterò in una conferenza pubblica l'Imam di Firenze che commenterà il quindicesimo versetto della sessantasettesima Asura al muro
Egli era presenterò io ed è un
Colui che essendo in qualche altro Paese
Ha preteso regime democratico come sarebbe l'Iraq l'Iran e nomi fatto nemmeno mettere a sedere in terra mi fanno sparire subito
Ecco quindi il rapporto anche di una democrazia che deve rappresentare dal rispetto dell'altro se non c'è rispetto non c'è né democrazia e nemmeno un progresso di pace è il rispetto che con e il rispetto Parte dal desiderio di conoscere le diversità le religioni devono abbandonare l'idea che attraverso un e un uso improprio della credenza religiosa si Fossa manovrare la polizia
Questo è un errore fondamentale da tutte le parti
Ragione per la quale io non esito a definire le contraddizioni che noi vediamo oggi nel mondo in un clima così particolarmente pericoloso sia una guerra di religione non lo è ritengo che non lo sia né una guerra di culture non lo è nel ritengo che Lucia
Potrei citarvi anche l'elenco dei paesi dove tali situazioni Loi la vediamo e vediamo e c'è tutta un'altra ora
Ragioni che non è quella della religione
Ecco quindi
Che in Italia e a Firenze e in Toscana specialmente siamo è stato detto avanti
E in un'isola veramente felici
Ma non tanto per un'antica tradizione quanto per la crescita
Della nostra gente
Dell'istinto delle nostre popolazioni
Che hanno visto le il diverso è chiaro ci sono anche quelli che non sanno stare nelle regole ma non è compito della revisione ci sono le autorità ci sono le leggi ha detto bene la Pastore
Una legge sulla levità religiosa non c'è ma quello è guaio non c'è nemmeno nel programma dell'Unione duecentosettantaquattro pagine Florio io ce l'ho fatta alle agile viene fuori
Io sono arrivato a un pezzo è poi ci faranno un estratto ci manderanno delle foto nuove qualcosa spetta e qualcosa ci manderanno
Perché
Perché siamo si assiste noi oggi a una necessità che la gente deve capire in una campagna elettorale
Così confusa sembra quasi una partita di calcio dove si marcano al centrocampo per impedire uno faccia gola quell'altro ma non è Quetta la polizia no bisogna sapere è oggi lo si è detto quel che si vuol fare
Specialmente nel campo dell'immigrazione
Precisamente nel campo della tolleranza
Specialmente nel campo degli Aldo interreligioso ed è l'unico che serve
L'unico che serve con buona volontà consenso di rispetto e senza la supremazia cara pastora delle religioni dominanti di essere predominante su quelle inferiori
Diceva Filippeschi io ho paura la citato del ghetto techno ebrei ci siamo stati quattrocento anni per colpa della jella figurati programmerà Penati ed è
Ecco quindi
Il senso
Degli ottimismo
Che vi voglio dare
Io non so il discorso politico l'onorevole D'Alema anche se un po'meno ci son filato ma ci soffrirà
Abbiamo e diceva la mì nonna che anche quando si va a comprare i fagiolini si fa politica e aveva ragione
E aveva ragione
Ma queste è una sede politica
E qui ci deve essere l'impegno anche legislativo dividendo i compiti
Che la Chiesa faccia il suo le altre religioni facciano il suo e i politici specialmente se come spero come credo e come voglio saranno quelli
Allora avremo dei risultati e fino ad oggi non ci sono io non tocco la storia delle vigne della storia della lega la storia ho visto dei manifesti di di una non so di chi sono all'altro profeta il calarmi offre roba da manicomio
Non è questo amici o compagni non è questo il senso che ci aspetta domani non ci siamo trovati a un un problema delle immigrazioni gestito in una maniera vergognosa insipiente
Questo è il punto
Io sono stato partecipe ho chiuso con già varie per la questione della moschea da operi la sinagoga forse se la sinagoga peserà se l'avete fatta
Ma io il giorno e faranno questa benedetta moschea accoglie senza scatenare Borghezio e lei gli altri suoi con amici veri da verdastri
Io sarò lieto di essere lì
Perché sarà una prova di generosità dovuta a chi avendo un'altra religioni ricca i contenuti ricca di sostegno a chi ha bisogno di una di un riferimento ad Alice osso lì si farà fare
Quindi l'augurio è che si vada fiduciosi alle elezioni si vada fiduciosi in un avvenire un pochino un pochino di oboi nove Pepe così un po'di non meglio il bello Testa
E soprattutto ricordate Vicchio nasce che è una
Città una cultura una nazione che ha un profondo multiculturalismo è per forza una nazione tenda e felici grazie
Grazie diamo la parola aggiornare terrazza Imam del Centro culturale islamico di Colle Val d'Elsa
Buonasera a tutti
Ringrazio di questo invito
Che cita un senso di
Una sensazione di speranza
Di bellezza veramente del mondo
Quando sentiamo un linguaggio così di pace e pieno di vita di amori di tutti gli interlocutori questa sera
Presento con una speriamo non sa e speranza per un cambiamento ancora più profondo in questo Paese che amiamo tutti
Il paese che ci ha colti
Cioè valorizzate paesi dove sono nati in i nostri bambini
Che parlano meglio l'italiano che le altre lingue madri
E vorrei soffermarmi innanzitutto sul concetto della del dialogo
Io sinceramente vorrei anche ringraziare il fratello
Che
Fineschi
Per questo suo discorso bellissimo
Che ci siamo incontrati in una storia Enza unica forse in una preghiera comune nel cuore nel nella moschea di Colle Val d'Elsa dove ha cominciato la sua preghiera con una sura del Corano e prima dell'inizio della preghiera alcune avevano di loro pregiudizi
Invece dopo un siriano della nostra comunità mi dice presente a mia rapinano differenze lo voglio abbracciare
E per me questo è stato un momento di grandi
Di grande vittoria nella lotta al pregiudizio
Sul termine del dialogo nella nostra esperienza è una parola nel quadro nella pratica troviamo molti esempi nella nostra storia umana
Innanzitutto io non credo alla allo scontro di civiltà
Nei momenti più difficili della della storia umana c'erano quando furono scontri fisici tra le civiltà c'erano grandi momenti di incontro
Altrimenti come facciamo a spiegare il l'arrivo dei nomi di grandi eroi dell'Occidente come Voltaire Jean-Jacques Rousseau Dante Alighieri Michelangelo e altrettanti o tanto vero come numeri arabi o nome come algebra o Luca ritmi o altri personaggi questo perché mentre il commerciante di guerra girano a vendere la loro merci le popolazioni chiamano la vita portavano loro missaggio
Il termine
Dialogo Chopard s'intende nel no nella mostra cultura il contrasto netto che esiste tra opposti di materie mettendoli insieme senza che qualcuno perda la caratteristica dell'altro e che possa dare vita all'altro
Per questo si sente parecchio nello Yemen vendo e il il vino più buono del Mendo del mondo dicono viene dallo Yemen
Dalle montagne e deserti quando il contadino mettendo sulla radice della pianta
Dell'Utri del dello dello dello dell'uva
Un accumulo di sassi che chi richiamano l'umido del vento e con l'umido del vento danno la vita alle radici così viene il e il vino più buono e questo movimento si chiama fuori ancora dialogo più forti
Il dialogo nostro non è soltanto uno scambio di idee ma anche fonte di arricchimento del nostro dialogo non si è limitato alla convinto alla convivenza pacifica e serena
Ma ha avuto lo scopo di sradicare il fanatismo
Perché musulmani cristiani Play credenti o altri credenti lavorino insieme nell'educazione nella giustizia
Perché il dialogo delle armi come diceva Rabin al quale l'ho votato io in Israele diceva il dialogo delle armi non portarmi a beni né all'utile né al bene né all'utili
E nello né del dialogo e accogliere che che l'altro abbia il diritto di avere un parere differenti dal mio
Anzi come dici Voltaire meglio così e sarò sembra in contrasto contenti fino alla alla morte fino alla morte difendo il tuo diritto
Di avere il diritto di esporre il tuo parere
E come dice a Veroli e i grandi eroi della scuola della ragioni che all'epoca del sultano fece la scuola della ragione che dice la ragione umana la priorità sul testo sacro fu un un giudici il Consigliere consulente del consigliere del sultano hanno consigliato di a esulare l'Oman darlo via ucciderlo
Invece l'ungherese tutti i testi sacri cercando di ragionare con loro e dice la sua e Teoria e quando soltanto ha capito o ha discusso con Luigi ha messo dei suoi libri in una in un bilancio e il peso di orrore nell'altra parte i dati gli ha dato il premio Oro peso di Oro di suoi libri dice ad eroi se nel tuo pensiero crede di isolare l'altro perché nella nel tuo cervello hai un cervello nella tua testa il cervello si chiama muro e se nel al tuo diverso nel tuo pensiero dai
Crede di uccidere l'altro perché nel nel tuo nella tua testa ce l'hai un cervello si chiama coltello ora purtroppo sono più sofisticato su di un sofisticato e c'erano bombe soprattutto quando arricchiti di uranio impoverito
E se nel tuo pensiero crediti
Mettere in gabbia al Today verso chi non è d'accordo con te perché nel tuo cervello Chai un cervello si chiama
Si chiama gabbia ma se cerchi di dialogare col tuo diverso di toccarlo Viesti ritoccato di capirlo di essere così capito perché nella tua testa il cervello si chiama cervello questa è la sua scuola e noi crediamo a questa scuola
E quindi alcuni hanno creduto che e il dialogo
Sia un conflitto tra il vero e il falso perciò e il suo scopo e principale era di convertire l'interlocutore alla propria fede religiosa se non vuole mandare all'inferno
Alcuni sono arrivate ad insultare in piste ignari
L'altra fedi
E ciò che causò molte Guerri tra religioni o tra tra le diversità e quindi io ancora ribadisco che la guerra tra religioni non esisti neanche quella tra civiltà perché le civiltà si incontrano basta l'incivile si si scontrano e vero è il nostro vero dialogo di stasera di ogni sera non mira alla conversione della scelta della seconda parte ma mira al consolidamento di ognuno degli interlocutori e mira
A sradicare i i fanatismi che esistono
Quindi
Noi che vediamo in questo Paese crediamo ancora di più all'integrazione al processo di cosiddetto ed integrazioni e noi diciamo siamo ben integrate quando vediamo che i nuovi cittadini di questo Paese in sono del sono occupano sono tutti occupati nelle parti sociali quando li vediamo nella televisione e nel mondo della moda o e nelle scuole
Però questo concetto viene il resto viene minacciato oggi lo vediamo minacciato
E viene minacciato quando
Manca la l'uguaglianza e la giustizia e noi
E il rapporto e la natura del rapporto tra le diversità tra le religioni tra le culture deve essere basata sul rispetto come diceva al nostro fratello Fineschi
Sulle spettò reciproco sulla giustizia la mancanza di
Del rispetto e il senso di superiorità di sentire che il centro del mondo sta dalla mia parte e l'altra parte va all'inferno
Quindi un altro che minacciano mostra integrazioni e linguaggio politico quando sentite io nella mia provincia ho fatto negli ultimi anni di cento matrimoni misti neanche un caso di separazioni
Vuol dire che abbiamo cugini e cognati nipoti vuol dire che siamo ancora in mare cult facendo un cammino più forti bere per il bene comuni e di questo siamo orgogliosi di essere italiani in adozioni
E siamo italiani e senso di solidarietà ma i nostri figli siamo italiani italiani e quindi linguaggio quando sentiamo
La richiamerò proclami alla difesa della pura razza o dei purosangue
Ci mette ancora in difficoltà perché crediamo che lo scontro lo fanno c'hanno problemi d'identità come abbiamo sentito poco fa
E conflitti stessi mettono noi in difficoltà di giudizio quando sentiamo dire e come la guerra come in Iraq
Se ha vinto qualcosa in quella guerra ha vinto la ragione della forza che non ha fatto altro che a un che favorì la ragione della violenza non facendo altro che renderà la nostra vita meno stabile meno tranquilla questo cuoco Bombo della mostra attenzioni
Quindi noi parliamo oggi di appartenenza vera vera vera
Parlare di appartenenza questo paese per il bene dei nostri figli
Che sento in in Toscana c'è trenta mila
Bambine straniere frequentano le scuole toscani questo vuol dire che oltre che l'Italia offre trenta aprile mila oca occasioni in Toscana a bambini di frequentare e loro diritto scolastico ma anche un modo di integrazione di appartenenza
E quindi
Per condividere uno spazio anche così
O uno spazio più ampio come il nostro pianeta cento ci vuole la presa di posizione netta chiara se che non lascia dubbi o ambiguità contro il terrorismo e contro ogni più violenza
Signore gentile il terrorismo è un serpenti
E io lo dico da musulmano la lotta di al terrorismo aveva una vostra lotta una nostra lotta perché evadono minacciano la nostra fede
Perché è una minaccia alla nostra fede alla nostra cultura la nostra stabilità
Ma chi viene morso da un serpente ha paura da un da una corta c'è chi soffia sull'aria della paura per far crederei
Che la nostra vendita
Ogni nostro movimento fosse un movimento di serpente o magari corda così continua a soffiare criminalizzando tutti così otteniamo una comunità sempre più isolata che non con un comunicato telefono così non viene sentita
Non comunica col popolo sembri più impaurita anzi di attuò teniamo meno integrazioni almeno credo meno appartenenza per cui la lotta al terrorismo una lotta di civiltà e noi crediamo a questa lotta
Per cui
Gli strumenti chi ci vogliono che noi abbiamo creduto innanzitutto richiede una conoscenza reciproca tra tra noi
Dobbiamo liberarci dai sentimenti negativi del passato anche i e da dei giudizi attuali
E l'hanno degli e questa conferma nostra vita in uno Stato laico
Dà il diritto al singolo di rimanere nella sua fedi non sono costretto a diventare come voglio un giornalista o magari un politico anzi Meglio per chiunque che ognuno mantenga la sua diversità per arricchire uno o l'altro accettare che la differenza tra cristiani musulmani ebrei accettare questa differenza e la nostra competenza richiede libertà
Rispetto di valutazione reciproca
Cari amici noi musulmani o Listen deve accettare la laicità ed è questa c'è una lotta anche continua
Non è partita non è acconciato oggi guardati alle nove e mezzo sul canale arabi trovati quindici concerti musicali di belle donne degli uomini che
Che cantano
C'è un processo continuo ma mani stesse voci chi sentiamo qua
Cacciati via musulmani non vogliamo più vedere musulmani credenti mosche più volte alla lega ma era uno scherzo le stesse voci ne sentiamo né dai nostri fondamentalismi nei nostri Paesi lo sto due facce della stessa moneta
Quando fanno gli attentati terroristici in Arabia Saudita dicono cacciati via infedeli perché l'estremismo e lo stesso linguaggio universali cattivo
L'ultima Paolo parola
Io credo che Dio degli integralismi
Non è Dio dei musulmani
Onorevole D'Alema
E seniore Gentile
Per la semplice ragione ecco che non è Dio
La rappresentazioni esteriori degli odi respiri Presti dell'ansia di vendetta
Del rancore e della giustizia su beh
Beh lento ingiustizie subite e questo è in queste vesti ed io non è Dio
Non più non conosciamo ori misericordia perdono
Non conosce il diritto uguaglianza rispetto
Ma crediamo è un e Dio
Della legge del taglione i e l'abbiamo sentito anche da un ex ministro
Cioè non guarda alle vittime innocenti e li trasforma in terroriste e combattente per la libertà della loro terra
è un dio consente mente vendicativi
Troppo umani
Ma anche di che manda piloti agitare i Bombi sui civile non è Dio anche quello che getta bombe atomiche non è Dio noi crediamo in un Dio unico
E dico di tutti clemente e misericordioso
E crediamo che la cosa che deve unire ogni credo è lo stato civile e lo stato laico che riconosce i diritti di tutti
E speriamo e faccio i miei auguri che questa campagna elettorale porta un cambiamento più ampio in questo Paese
E facciamo nostro auguri all'Unione all'onorevole D'Alema a Romano Prodi di una vittoria che rende un multilevel
La parola a Daniele
Ringrazio già fare Terrassa prezzo
Patto di civiltà è un'espressione che deve essere declinata sia sul livello di politica estera che su quello della politica interna materici vista Andreasen alternativa allo scontro di civiltà una sfida per il campo delle relazioni internazionali
Perché significa aggiungere un'altra categoria quella dell'identità religiosa e culturale alle categorie classiche della politica internazionale che sono il diritto e la forza la visione dello scontro tra civiltà
Induce all'inevitabilità del conflitto quindi all'uso della forza e della guerra per ricostruire un ordine mondiale dopo la fine del bipolarismo e dopo l'undici settembre la dottrina Bush sostanza
Ma dobbiamo riconoscere che anche la dimensione del diritto si è dimostrata largamente inefficace nel governare questi nuovi conflitti d'identità
Lo hanno degli organismi internazionali dall'ONU e Unione europea è stata anche troppo debole per riuscire ad affermare
La logica del patto contro lo scontro forse perché ancora nel concetto del nostro diritto risiede la centralità della dimensione statuale l'idea che i patti si fanno a condizione di partire da confini ben precisi e netti confini statuali e nazionali
Ma tutto questo non può che essere riduttivo nel mondo della globalizzazione laddove la dicotomia tra noi e altri non si dispiega su versanti diversi ma si esprime dentro le nostre società questa novità
Delle società multiculturali contiene sicuramente di rischi
Ma poi sviluppare anche enormi opportunità l'opportunità di sperimentare nuove forme di convivenza tra civiltà non regolate soltanto dalle regole del diritto internazionale o del diritto umanitario
Ma per sviluppare una vera e propria politica dei diritti umani in questa luce credo si debba affrontare finalmente la necessità di una legge sul diritto d'asilo e affrontare la questione dell'immigrazione come una grande sfida per l'umanità
Io credo che una prospettiva seconda della sinistra
Oggi sia quella della capacità di lavorare un concetto di umanità come valore non quello tira tradizione illuministica ma nel senso concreto fisico che ci propongono le sfide globali
Il concetto di umanità oggi però divide il mondo divide
Anche l'Occidente tra la visione dell'attuale unilateralismo americano quello e spesso per giustificare l'intervento militare in Iraq e proporre l'idea per cui la democrazia
Può essere anche esportata manu militari e dall'altra parte una visione che è più europea
Che storicamente tesa a una via concertativa e aperta la comunicazione con l'altro leader atti di una pace
Che si costruisce nel favorire processi di democratizzazione
E qui la possibilità della via della democrazia che possa avere anche strade diverse rispetto a quella che avuto in Occidente io credo che si debba scommettere su quest'opzione soprattutto riferimento al mondo arabo islamico
Che continuiamo a guardare soprattutto attraverso la lente deforme del fondamentalismo e non vediamo i tentativi di laicizzazione di cui si fanno carico tanti intellettuali musulmani
Ma finché l'Occidente preferisce sostenere classi dirigenti governi che forse continuano a garantire una stabilità politica ma lo fanno al prezzo di violare i diritti umani di bloccare i processi di democratizzazione
Temendo che questi aprano il varco all'ingresso di movimenti fondamentalisti integralisti nella vita politica non riusciremo a superare la spirali letti accelera porti cosa mente nel mondo islamico tra povertà sfruttamento e rancore verso l'Occidente
Ci vuole coraggio da questo punto di vista ma l'Europa che ha aperto il processo di Barcellona per fare debiti del Mediterraneo un mare di pace e di sviluppo dovremo sicuramente chiedere di più in questo senso
Affrontando i nodi decennali che affatto Anagni hanno questi rapporti e ne voglio citare soltanto uno perché corrisponde in questi giorni a don ad un anniversario la tormentata vicenda del popolo saharawi esiliato dalle sue terre occupato dal Marocco
Credo che noi dobbiamo aiutare il processo di democratizzazione a piatti in in Marocco se inseriamo anche questa come una grande questione che posponiamo alla necessaria soluzioni ma la questione della democrazia sposta il tema del patto della civiltà
Anche sul versante della politica interna e questo proposito John Ross diceva non c'è guerra tra religione e democrazia ne deve esserci
Questo vuol dire che si tratta di piani distinti che possono interagire ma non entrare in conflitto ed è il fondamento della laicità non aggiungo molto su questo tema perché rimando al bell'articolo di Rodotà pubblicato oggi su repubblica una sola ulteriore nota
Nessuno può impedire alle comunità religiose di intervenire nel dibattito pubblico e non credo che stia qui il problema
Piuttosto la debolezza più preoccupante la Berto sul versante della politica e tende a strumentalizzare la voce religiosa ai propri fini la destra italiana sta cercando di agire maldestramente
Di attingere maldestramente alla dottrina sociale della Chiesa assumendo posizioni teocon per coprire la sua desolante povertà di valori e di etica pubblica
Ma se la condizione prima della democrazia
E il diritto di voto
Non può essere con il voto e quindi con la vittoria della maggioranza che si possono determinare le regole etiche per tutti come si è cercato come si è fatto con l'approvazione della legge sulla procreazione assistita passo dibattito
Pubblico anche sul referendum sulla stessa legge
Ma è un altro il terreno d'intervento
Perché se le Regioni le religioni esistono come istituzioni organizzate sono espressione della vita collettiva la politica ha il dovere anche di definire modalità di rapporto e le norme di diritto civile conseguenti e qui cioè uno strumento lo strumento pattizio che giustamente il governo D'Alema a suo tempo adottò per altre religioni
Oltre a quella cattolica e con l'eccezione della religione musulmana perché come sappiamo non c'è una chiesa ma una pluralità di scuole io credo proprio anche in virtù di del dibattito che viviamo oggi un impegno dovrebbe essere quello di proseguire i lavori in quella direzione con le comunità islamiche in Italia per cercare una di riconoscere funzioni di rappresentanza e consentano di dirigere redigere anche per l'Islam un concordato che contiene come per le altre le forme con cui poter praticare la propria fede i riti le feste
E così evitare i conflitti di Colle Val d'Elsa certi dichiarazioni appunto del super laicista vidimati all'Amati parla punto contro questo
Contro a questa proposta
Con il mito del molti colta cultura lirismo e il sulla chiarissimo terzomondista cito appunto le sprezzanti parole di Magdi Allam da questo punto di vista questa credo sarebbe una grande risposta chi nel nostro Paese fa invece dello scontro di civiltà un argomento di grande strumentalizzazione politica dal mio Rizzi sono della lega
Delle vignette e dei comizi di Borghezio
Ma anche una risposta per mettere in moto il processo di affermazione dei diritti riconoscimento di diritti civili riconoscimento dei diritti politici col diritto di voto alle elezioni amministrative
E poi in Toscana appunto il terreno di lavoro anche per quanto riguarda le elezioni regionali
E infine inclusioni appunto in una nuova società una società che appunto dopo la fatica conosca anche la bellezza della convivenza grazie
Grazie Daniela do la parola Paolo Fontanelli sindaco di Pisa
Ma
Giugno
La mia funzione mi porta affrontare un tema così rilevante importante che rappresenta senz'altro una delle sfide
Principali più rilevanti per tutti sopra partire innanzitutto dal dal tema della cultura come abbiamo ascoltato finora
Nei diversi interventi credo però che questo tema sia certamente anche un tema che rappresenta un banco di prova dal punto di vista della capacità di Governo e della sua credibilità l'obiettivo della costruzione di una Società perda
Multiculturale impatta ogni giorno per lo meno perché a compiti e ruoli di governo anche locale con problematiche spesso assai difficili complesse non prive di contraddizione certamente il punto di riferimento essenziale sono quei valori quei riferimenti culturali
Il riferimento al senso civico di cui ha parlato Filippeschi e poi via via anche con un confronto interessante degli altri interventi sappiamo che i fenomeni migratori sono fenomeni
Incontrastabile irrinunciabili sono di grande entità
Che rappresentano anche una necessità per noi per il futuro delle nostre società in termini di sviluppo economico di lavoro di possibilità di crescita
Questi fenomeni ci pongono però problemi anche sul piano dell'azione concreta assai forti problemi che riguardano politiche concrete di accoglienza di inserimento
Politiche di inclusione lo sappiamo bene nell'azione di ogni giorno e qui sta un po'tra le due parole entrambi credo importanza della bellezza e della fatica della società multiculturale
Per chi ha un compiti di governo anche locali
Questa fatica c'è ed è seria pesante costante ogni giorno ma è una prova per noi importante una prova che anche in realtà come quelle del nostro territorio della nostra città sentiamo in modo assai forte
In modo assai costante
Richiede un'azione coerente
Concreta la capacità di fare i conti ogni giorno con molte contraddizione con molti problemi richiede l'esigenza di dialogare di confrontarci anche con le nostre comunità
In modo aperto ma anche in modo che sia coerente e risoluto
Lo dico perché il tema dell'immigrazione poi ci pone questioni molto concrete che sono quelle dell'inserimento del lavoro
E sappiamo già anche in una provincia come la nostra che senza l'inserimento di tanti immigrati una parte rilevante della nostra industria oggi faticherebbe ad andare avanti basta pensare la zona del cuore
Bisognerà lavorare perché le opportunità e le condizioni dell'inserimento del mondo del lavoro
Di immigrati siano migliori più stabili
Più serie di quelle che avvengono ancora oggi pone poi questo tema un problema di inserimento che si chiama casa
Ed è un problema rilevantissimo
è un problema che ci impegna notevolmente ogni giorno
In una realtà come la nostra città
Dove vi è una forte presenza di immigrazione e anche una forte presenza di una
Dirò meglio la comunità gomme molto ampia
La presenza che supera le cinquecento le seicento unità in un territorio tutto sommato piccolo come il nostro
Laddove abbiamo elaborato un disegno un progetto che si chiama le città sottili che prevede la stabilizzazione e l'inserimento di tutti questi nuclei familiari scontando difficoltà enormi
Ma si sta operando su questa strada sappiamo come sia faticoso ogni giorno affrontare questo ci troviamo spesso lo fanno
Gli amministratori lo fa Aldo
I funzionari pubblici che debbono lavorare all'attuazione di questi processi come sia spesso complesso difficile come comporti ludico incontri e discussioni per esempio inserire una famiglia rom in una casa popolare
Sono questi i problemi che chi governa come dire un comune a oggi ogni giorno
Ma solo su questi temi della sfida insieme a quelli culturali
E sono questi i temi che ci debbono impegnare tutti anche noi dobbiamo sentirci impegnati
Su questo terreno con forza con vigore e con con coerenza certo per i comuni per le comunità locali non è facile affrontare questi totem questi problemi
Che richiedono l'inserimento nel sistema scolastico dei bambini giustamente ci dobbiamo sentire impegnati in questa direzione o che richiedono la recita di affrontare problematiche come quella dei minori stranieri altro problematiche assai difficile che i Comuni spesso affrontano senza alcun supporto da parte degli organi dello Stato in vario modo
Ma che introducono elementi di grandissima difficoltà
A partire anche da quelli che si chiamano risorse e finanziamenti
Lo dico perché noi oggi discutiamo di un grande tema che riguarderà il modo estremamente significativo il nostro futuro e lo affrontiamo con una legge finanziaria per esempio come quella di quest'anno che l'unico messaggio che da concreto qui non un messaggio mandato in cartolina ma un obbligo di legge ai comuni
è quello che l'unica politica che dovete fare è quella di spendere meno non di fare bilanci sani non di evitare di debilitati non di fare così in equilibrio perché non ci dice questo la finanziaria ci dice solo che bisogna tagliare le spese bisogna ridurre le spese
E la riduzione delle spese varca colpire i servizi sociali
Va a colpire servizi alla persona va colpire i servizi agli immigrati
Va a ridurre gli spazi e le possibilità di intervento per dare risposte vere efficaci a questi temi di cui oggi oggi si parla ecco perché allora questa e anche una sfida di governo ed è una sfida politica importante
Che richiede un impegno perché si creino davvero le condizioni di un cambiamento di una possibilità di intervenire in maniera efficace su questi su questi problemi
Ma qual è la risposta che noi abbiamo avuto in questi anni sul piano nazionale dal Governo nazionale o sul piano locale
Dallo schieramento del centrodestra
Sul piano nazionale lo abbiamo assistito ad una discussione che ha messo al centro la Bossi Fini come la soluzione di tutti i problemi
Chiunque può verificare
E vedere se questa è stata la soluzione
Non è stata una soluzione una soluzione del problema semmai un elemento di aggravamento del problema
Sul piano locale noi ci troviamo spesso quando vediamo a discutere di questi problemi che prima accennavo
Come portare avanti un progetto recita sottili come pensare all'inserimento degli immigrati come ogni qual volta noi ci muoviamo in questa direzione dobbiamo fare i conti con contraddizioni con diffidenze con malesseri che sono presenti nei cittadini l'opinione pubblica ad affrontare questi problemi perché ci sono le ragioni che si diceva prima la paura le difficoltà il timore ma ci sono anche gli egoismi la paura che questi introducono elementi di alterazione della vita di una comunità ci sono
E vanno affrontati ogni volta che noi
Ci mettiamo sul cammino di affrontare questi temi sviluppare un confronto un dialogo con noi dall'altra parte dalla parte del centrodestra l'unica risposta che troviamo non è quella di andare al merito dei problemi di dare un aiuto ma se mai è quella di cavalcare ogni malessere
Ogni elemento di opposizione a queste politiche ogni elemento che fa leva sulle Paure ogni elemento che e alimenta come dire la divisione la contrapposizione non certamente aiuta il dialogo
Ecco noi dobbiamo combattere contro queste politiche
Fare avanzare una cultura e un'impostazione diversa
è questo l'ex il senso di questa sfida il senso del nostro progetto in questo progetto come veniva detto importante affrontare quindi anche la tematica dei diritti e dei doveri ovviamente legati a questa direzione fondamentale però anche l'aspetto dei diritti che riguardano la sfera politica
Il diritto di voto
è un tema su cui si inizia a lavorare è importante che nel programma dell'Unione del programma che ha presentato Prodi anche se così lungo
Scoprì veniva detto
Sì ha previsto l'impegno serio rigoroso affinché siano rimosse
Le cause che oggi è ostacolato la possibilità di dare il diritto di voto delle elezioni amministrative
Agli immigrati
Ci sono città che hanno già modificato lo statuto da tempo Genova Torino
Molte altre città lo stanno facendo il Comune di Pisa sta credo che domani nella Commissione licenzierà la proposta di modifica dello statuto che prevede l'inserimento del diritto di voto agli stranieri agli immigrati
Nelle elezioni comunali e nell'edizione circoscrizione così come ha fatto l'Amministrazione provinciale per quanto riguarda le elezioni provinciali
Sappiamo però che bisogna rimuovere gli ostacoli perché i Comuni che l'hanno fatto adesso si sono trovati di fronte a un ostacolo di costituzionalità che va modificato e che possa permettere di realizzare definitivamente questo diritto anche perché il diritto di voto è uno di quei diritti che consente davvero di fare dei passi avanti sul piano della responsabilità dell'impegno comune dell'assunzione piena del concetto diritti e doveri del cittadino
E su questo piano che lo dobbiamo muoverci con coerenza e molto importante che nel programma questo ci sia si sposi con quelle con quei valori sul piano culturale di cui si discuteva che riguardano il rispetto che riguardano la necessità di ricercare costantemente il dialogo e il confronto anche a a partire dal dal dal dialogo interreligioso come anche quindi abbiamo avuto un elemento di dimostrazione importante
Credo e concludo che questo sia lo sforzo che noi dobbiamo fare con grande con grande coerenza ripeto anche noi
Talvolta
Viviamo con una certa fatica è una certa difficoltà l'affermazione concreta di questi diritti di questi valori di questa cultura
Dobbiamo
Essere più decisi
Impegnarsi con determinazione in questa in questa direzione
Dobbiamo farlo come unione come coalizione di centro sinistra che si presenta alle elezioni e mi auguro convenire possa vincere le per poter governare assumersi pienamente questa responsabilità dobbiamo farlo con grande impegno noi
Democratici di sinistra che nell'ambito di questa coalizione possiamo e dobbiamo rappresentare un punto forte di sensibilità e di equilibrio nell'affrontare temi così
Rilevanti e anche importanti dobbiamo farlo con uno spirito che sia coerente sul piano dei suoi valori
E con l'idea che dobbiamo essere combattenti intransigenti contro ogni forma di intolleranza e di fanatismo
Come scriveva bene e non volumetto che ha pubblicato Amos Oz proprio dal titolo contro il ogni fanatismo
Bisogna mettere in campo il dialogo precederanno fino in fondo
Stare attenti a capire le culture e le religioni degli altri lavorare per trovare sempre un'intesa per trovare un compromesso
Perché le condizioni della pace della possibilità del vivere comune del vivere insieme stanno soprattutto in questa capacità di intendersi e di voler vivere insieme
Grazie Paolo la parola a Franco Cardini docente universitario Firenze che ringrazio presso il presente
Una sera
Bene dunque io credo di esser qui perché da una quarantina d'anni ho in mente boh corre veloce mi occupo di storia delle crociate dei pellegrinaggi di come l'Occidente si immaginato l'Islam
E come loro l'Occidente se immaginasse l'Oriente perché poi sapere le cose sono molto relative no l'Occidente e l'Oriente evidentemente non sono punti cardinali altrimenti ci sarebbe sempre qualche cosa al nostro Occidente qualche cosa nostra niente
Da qualunque parte del mondo ci ponessimo
La verità è che questi sono concetti se eri venerabili che però hanno una storia
Che vanno anche prelati Vizzavi oggi esce in molti strati dell'opinione pubblica anche della cultura politica italiana
Una certa diffidenza se non addirittura una sorta di idiosincrasia per il concetto di relativismo ci dice sempre che non si deve essere relativistica
Che considerare le cose vedendole da più punti di vista relativismo ma io non lo so ma mi sembra di ricordare che non intanto il concetto di relativismo quanto quello di relatività
è un concetto filosofico anche scientifico eccetera che ha fatto
Notevoli a appunto procurato notevoli passi avanti nella nostra cultura io credo che in realtà
Vi siano degli assoluti vi siano degli universali io sono cattolico
E come tale
La mia fede un assoluto non negoziabile non non mi sognerei mai di parlare col mio amico Fini scrivevo come amico l'Imam li Colle Valdelsa e mettermi a discutere se ci si può mettere d'accordo
Noi noi cristiani crediamo in un Dio che però è nella sua essenza distinto in tre persone loro sostengono l'unicità assoluta di Dio Alonso ci potremmo mettere d'accordo noi e noi siamo per il tre voi siete per l'uno facciamo un dio né in due persone non se ne parla più
è evidente che questo è impossibile è improponibile le sedi non dialogano
Dialogano però le revisioni cioè i modi storici con cui ciascuno di noi vive la fede dialogo al domani
Dialogano quelli che stanno immersi grazie a Dio nella storia e non isolarsi in un assoluto in una specie di sopra al mondo per cui è evidente che esistono valori universali
Ed è evidente che a seconda delle civiltà a cui ci sentiamo di appartenere ciascuno cioè i suoi universali però è evidente che questi universali sono assolutamente inutili
Se poi non li traduciamo in termini concreti e non li caliamo nella storia se cioè non li
Viviamo come Valur relativi
E a questo punto si può innescare il dialogo che è necessario
Che è anche una somma un insieme di ragionevoli compromessi non si scende a compromessi soltanto quando si è sicuri di aver la verità in tasca io vedesse sono considerato con molte ragioni storicamente parlando perché ho sessantacinque anni esce allo pur diritto avere anche la mia storia personale un uomo di destra
Sono un cattolico
Sono un cattolico piuttosto tradizionalista come tale conosco i miei valori per molto tempo sono stato accusato per esempio di essere uno che difendeva le Crociate continua difenderle
Per quello che le crociate hanno storicamente significato nella nostra civiltà
Anche perché penso che la maggior parte delle gente ha un'idea sbagliata
Delle di quello che furono storicamente parlando ultimamente sono stato scavalcato da un sacco di gente che magari proveniva dalla destra dalla sinistra o dall'estremissima a sinistra
E che adesso sostiene sono filo musulmano via e via discorrendo me
Ma io credo di essere stato sempre lì più o meno ma in realtà quello che è da sottolineare che noi siamo vittime in questo momento noi tutta la società italiana la società che per esempio eh
Anche soggetta a servirsi di certi mass media per esempio i grandi mass media la televisione i giornali di una sorta di gioco di prestigio malvagio dal quale bisogna assolutamente liberarsi
La giorno la nostra giornata intitolata un patto di civiltà ora cos'è una civiltà
Una civiltà vi leggo una delle tante definizioni che ne potremmo dare una nemmeno la migliore forse anche abbastanza ampia
Una civiltà è la sintesi delle credenze degli atteggiamenti morali e mentali dei modi divise e di produzione della visione generale del mondo che distingue un insieme di gruppi umani
Che in essa in tale civiltà si riconoscono quindi una civiltà è una cosa molto ampia ed evidentemente non glieli diamo vediamo spesso un valore ristretto quando parliamo di civiltà cristiana di civiltà occidentale di civiltà europea via discorrendo
La civiltà
Non sono
Degli oggetti misteriosi senza finestre che non comunicano con gli altri che al suo interno sono totalmente compatti totalmente coesi
E che hanno nelle civiltà altre dal loro
Dei nemici assoluti o degli estranei assoluti le civiltà sono tutte nella STET perché vivono nella storia umana sapete gira e rigira storia umana coi non è una cosa granché ampliano
Domeniche sono sulla terra il tipo d'uomo nel quale non ci riconosciamo fisiologicamente sulla terra da qualche milione di anni
Per moltissimo tempo ha fatto un sacco di belle cose in generale cacciava raccoglieva si riproduceva che se ben ricordo non è nemmeno una cosa da particolarmente antipatica eccetera eccetera però in realtà non ha costruito sulla base della sua memoria un sistema organico di modo di vivere e di pensare che è quello che noi chiamiamo appunto civiltà cominciato a farlo da con da quando ha cominciato a registrare la memoria cioè da quando ha cominciato la storia e questo non risale in realtà molto tempo fa risale a un se mila anni
Quindi praticamente per molti milioni di anni noi siamo stati immersi nelle nostre tradizioni eccetera cose anche notevoli venerabili che studiamo oggi con l'aiuto della paleontologia eccetera matti storia
Ne abbiamo pochina siamo giovani come come specie che pensa in termini storici e abbiamo costruito alcuni sistemi in tutto il mondo
Che ha appunto chiamiamo civiltà alcuni dei quali poi per lungo tempo non hanno mai non si sono nemmeno comunicati fra loro
I romani e gli uomini del Medioevo che stavano intorno al Mediterraneo che quindi erano ebrei cristiani e musulmani io non credo e su questo ci tornerò brevissimamente stare tranquilli ma fra poco
Io non credo che quando si parla di ebrei di cristiani cristiani occidentali e cristiani orientali e di musulmani si possa dire che appartengono a civiltà diverse
Io credo che siano spetti di una stessa civiltà che fra l'altro ha avuto un crogiolo preciso in in un mare temperato dai venti abbastanza calmi eccetera nei quali quindi fu costellato da isole
Dove è facile comunicare che è nostro Mediterraneo
Però noi mediterranei per esempio non sapevamo quasi nulla della civiltà cinese anche se compravamo le porcellane lassità eccetera che arrivavano attraverso vie carovaniere le civiltà prima del cinquecento circa quindi cinquecento anni fa il fondo dietro l'angolo non hanno granché comunicato fra loro noi occidentali occhi armiamoci in qualche modo finalmente no
C'è qualcuno è così fiero di essere occidentale coniuge spiega mai cosa voglia dire al setaccio dentale ci dice lo sia il la l'Occidente superiore agli altri ma ci dice che in fondo tutte le civiltà hanno pari dignità ma le altre civiltà diverse dalla nostra lo capiranno però a patto di accettare i nostri principi perché i nostri principi sono gli unici universali però se siamo tutti uguali
E dire che noi però al sono lì siamo gli unici avere pregevoli universali è una contraddizione in termini perché ormai siamo gli unici avere pregi per certa universali e allora siamo superiori
E allora non è vero che tutte le civiltà sono uguali o tutte le civiltà sono veramente uguali e allora non ci sono principio universalità rivendicare
Quando si tratta poi di cose concrete
Come vivere come organizzarsi come spendere tempo e passiamo su questa terra
Come eliminare quello che è probabilmente il vero grande problema del tempo nostro dei giorni nostri che secondo me non è il terrorismo
Io sono perfettamente d'accordo sul fatto che il terrorismo è una cosa infame
Non sono d'accordo sul fatto che il terrore di chi con chi dice che il terrorismo viene da una parte sola non esiste soltanto il terrorismo islamico sappiamo che sono esistite perfino forme di terrorismo fondate su altre religioni
Lo Stato di Israele e
Nato anche su grazie al contributo di gruppi terroristici come gruppo del Gunn eccetera eccetera il mondo cristiano ha avuto i suoi terroristi
Il mondo cattolico pensasse al Paese Basco pensate all'Irlanda avuto cioè gruppi terroristi il terrorismo in fondo per infame che sia non nasce senza una ragione non è
Frutto della follia non è frutto della malvagità è frutto se mai dell'ingiustizia
E oggi il mondo rigurgiti all'ingiustizia
E le ingiustizie sono davanti a tutti e il fatto che noi siamo quasi sei miliardi e che secondo i dati UNESCO che non sono poi troppo precise che potrebbero essere rispecchiare una realtà che in realtà è anche in effetti ancora peggiore
Secondo Ida gli ultimi dati UNESCO
Circa un quinto del mondo cioè noi cosiddetti occidentale europea i statunitense i canadesi australiani giapponesi perché sono ci dentali anche loro alla faccia dei punti cardinali noi
Gestiamo consumiamo e godiamo
Io di più dell'ottanta per cento delle ricchezze del mondo
Gli altri quasi cinque miliardi quattro quinti del mondo fila che hanno
Sul venti per cento delle ricchezze Cuesta
è la radice nell'aprire la radice di tutti i mali
E non è una cosa che si rimedia facilmente nemmeno volendolo fare però certamente in questa direzione nella rete direzione della ridistribuzione della ricchezza
Nella direzione di una maggiore giustizia
A livello mondiale perché noi occidentali cinquecentouno anni fa abbiamo cominciato il processo di globalizzazione quando abbiamo rotto l'incantesimo
Quando abbiamo fatto sì che civiltà lontanissime come quella di cinese come quella giapponese come quella dei paesi americani entrassero in contatto con noi
Quando abbiamo avviato un sistema di scambi ma attenzione
Di scambi asimmetrici fondati sul principio che il loro ci davano loro materie prime la loro forza lavoro alle condizioni che dicevamo noi e noi poi riprendevamo i nostri prodotti finiti alle condizioni che dettava munus
Io come accidentale e non mi vergogno di tutto questo so bene che tutto questo è costato lacrime genocidi
Secco rischia lirismo e sono cose che non mi piacciono io sono cristiano
Ciò nonostante ciò anche che attraversa tutto questo anche attraverso questi orrori la nostra civiltà camminato ha progredito
Assegnato dei passi importanti dal punto di vista scientifico tecnologico ma anche istituzionale
Anche politico oggi noi crediamo Della necessità che il popolo ci auto governi no crediamo nella libertà nell'uguaglianza anche se sappiamo che la libertà e l'uguaglianza allo stato puro non sono valori convergenti né paralleli ma valori visse divergenti
Perché un eccesso di libertà uccide l'uguaglianza e un eccesso d'uguaglianza uccide la libertà e un sistema democratico e quello che faticosamente bellezza ai fatti e fatica
Faticosamente fa marciare insieme la libertà e l'uguaglianza ed è un sistema continuamente in bilico un sistema fragile la libertà
è facilissimo perderla poi vi acquistarla diventa un po'più difficile come sappiamo un po'tutti esistono quindi conflitti di civiltà assolutamente no
Non sono mai esistiti storicamente conflitti di civiltà non sono mai esistite veramente nemmeno delle guerre di religione
Che non non dico non parlo delle crociate del Jihad e non sono mai state guerre di religione nessuno al sono state guerre durante le quali si sono fatte anche cose orribili non tutte ma anche cose orribili
Ma nessuno andava alla crociata per sradicare l'Islam per convertire per forza e musulmani eccetera eccetera
E d'altra l'altra parte si faceva altrettanto
Forse in un qualche in un brevissimo per grazia di Dio Periodo le guerre di religione ci sono anche state nella nostra Europa
Fra cinquecento e seicento cattolici e protestanti si sono ammazzati veramente con una ferocia con un odio reciproco
Che noi non immaginiamo nemmeno tanto è vero che in quel periodo come la storia coloniale si studia pochissimo nelle nostre scuole perché se sapessimo cos'hanno fatto sul serio cos'hanno fatto cattolici e protestanti nella Francia decide cinquecento si ricorda soltanto la notte di San Bartolomeo ma ce ne furono tante di notte di San Bartolomeo da entrambe le parti attenzione applica anche anche gli altri non scherzavano se ci ricordassimo bene di queste cose ridere in modo sui giochetti che si facevano cristiani e musulmani durante il Medioevo e parliamo un attimo
Non si dice di solito nella nostra scuola nella storia che insegnano le scuole
Le Crociate
E le contro crociate allontanarono cristianità e l'Islam quando accade tutto questo fra dodicesimo e tredicesimo secolo poi diciamo però fatto dice a geometria dice Asimo secolo il la nostra Europa diventò ricchissima
Noi acquistammo un diverso modo di in sé di imparare per esempio grazie alla filosofia ad Aristotele ma i beni che ci permisero di diventare estremamente ricchi chi c'è rivendeva
I musulmani e gli ebrei
La filosofia da Aristotele e quindi la cultura greca che stava alla base dell'Occidente chi ce l'ha riportata annoi che l'avevamo dimenticato ancora una volta i musulmani e gli ebrei
Dice una altissima un altissimo esponente
Dell'attuale governo anzi non ha no partecipi non è proprio un partecipante al governo mai una un'alta autorità dello Stato
Che il che l'Islam ma è così diverso da noi perché non conosceva visto ostile e non conosce la filosofia greca ma l'Islam ma hanno voi la filosofia greca Cellar insegnata fra dodicesimo e tredicesimo sei
Senza lo zero non ci sarebbero nella partita doppia e nemmeno l'informatica e e musulmani ce l'hanno riportata ce l'hanno portato hanno voi ma la signora Fallaci obietta ma che
I musulmani lo zero l'hanno preso a gli indiani la signora Fallaci dice senza saperlo una grande verità e ci presenta la chiave per capire tutto in questo senso che non esistono civiltà pure che non è altrimenti avrebbe avuto ragione cancelliere Hitler
Che non esistono modi di vivere che non siano grazie a Dio contaminati dai modi di vivere del vicino
Che in realtà alle civiltà hanno radici profondamente comuni certamente queste radici bisogna imparare a riconoscerle a valorizzarle
A distinguerle attraverso il fatto che le radici sono comune
Ma le ramificazioni delle civiltà quelle sono diventate complesse essi sono andate allontanando esattamente come succede in botanica e allora cosa bisogna fare
Anzitutto bisogna capire una cosa il conflitto
Benissimo e pochi sono anche troppi
Il conflitto di civiltà se l'è inventato nel Settecento un geniale studioso e inglese passato negli Stati Uniti d'America Sir Bernard Lewis grazie a Dio ancora vivente anche se dice cose che io non condivido
Il quale ha ritenuto che l'Islanda
In questo particolare momento storico avesse accumulato tali elementi di frustrazione
E ti rancore contro la civiltà occidentale da minacciarla questa profezia
Formulata negli anni settanta assemblato
Diventare realtà con la Rivoluzione islamica in Iran e poi ancora di più con la nascita del fondamentalismo ma il fondamentalismo badate
è
La più occidentale
I più il più occidentale fra i modi possibili di concepire l'Islam
Il fondamentalismo musulmano è in fondo una caricatura di vecchie ideologie occidentali vecchia ideologia carattere vagamente nazionalista vecchie di ecologia carattere vagamente socialista
Pretende di combattere l'Occidente
Inventando una caricatura dell'Occidente oggi i fondamentalisti sono ancora un'infima minoranza il mondo musulmano che si è scosso davanti all'offesa per le vignette
Blasfeme nei confronti del profeta non è affatto un uomo un mondo nazionali un mondo fondamentalista
è un mondo di gente che è stato offesa
Lei in quello che per lei è il più sacro
Dei suoi modi di sentire noi occidentali siamo laici ZAFI per noi la religione non è più il nostro il più sacro dei nostri modi di sentire ma io mi chiedo se quelle vignette
Ballare a irriso ai va a quei valori che noi riteniamo i più sacri del nostro modo di vivere e del nostro modo di convivere non ci saremmo anche noi indignati e ribellati magari non assalendo non assalendo ambasciate non bruciando bandiere ma in altro modo
Evidentemente noi non siamo lontani dal loro ma attenzione noi essendo credendoci più liberi e concludo abbiamo molte più responsabilità io non mi vergogno degli orrori che compiono oggi
I fondamentalisti islamici terroristi islamici cerco di combatterli
Lilli è secco naturalmente li condanna ma non me li sento pesare addosso perché non non ritengo siano colpa mia o in fondo nemmeno poi troppo del nostro Occidente che qualche responsabilità ce l'ha però io mi vergogno davanti alle due ai bombardamenti al fosforo bianco
Mi vergogno davanti a Guantanamo mi vergogno davanti a Nabucco Aida mi vergogno quando io vecchio ufficiale dell'esercito italiano o il nutro il sospetto e spero che così non sia che il mio esercito è stato mandato a fare da Scaroni una guerra d'aggressione e continua a farla Fuccaro in un sistema di occupazione e spero che non così non sia tecnici così non sia del tutto perché mi vergogno di queste cose perché come occidentale appunto come democratico io penso che queste ricadute
Ancestrali in un passato che noi speravamo di avere del tutto concluso e del tutto chiuso il passato dell'aggressione il passato della tortura il passato dei bombardamenti a tappeto quando noi occidentali una parte di noi ricade in tutto questo io come accidentale democratico
Mi sento personalmente responsabile di tutto questo e di questo mi vergogno e per questo io credo che di un governo che ci ha portato a collaborare a queste forme di regressione ci si debba liberare al più presto
Grazie
Ecco Carpineto alla la parola per l'ultimo intervento a Claudio Martini presidente cioè Toscana
Solo poche parole solo poche parole
Solo poche parole per dire
Che penso anch'io che il tema di questa iniziativa sia
Azzeccato importante la bellezza e la fatica delle società multiculturale
è già stato detto e non lo ripeto vorrei caso mai dire
Che sarebbe bello un giorno potere fare un convegno in cui il titolo fosse la normalità delle società multiculturali
La loro la vitalità delle società multiculturale
Per non vedere questo tema sempre con molta guardo ancora lontano come qualcosa che dobbiamo raggiungere
Appunto con la fatica di tutti i giorni
E sapendo che comunque sarà un traguardo bello
Perché forse la cosa più semplice che possiamo dire
E che queste sono Società per noi normali
E quello che rappresenta il tempo in cui viviamo
Per molti aspetti una società senza alternativa
Ma anche da vivere in modo sereno perché rappresenta anche lo sviluppo di tante delle nostre battaglie e di tanti dei nostri ideale
Quindi io direi appunto la normalità
La vitalità delle società multiculturale
Allora due cose sole
Perché
è importante guardare a questo aspetto di normalità e di vitalità
Perché questo è un tema che noi abbiamo dentro di noi ma anche nel mondo intorno all'ora
Nel mondo
Noi sappiamo che senza un dialogo multiculturale non riusciamo a garantire la pace la sicurezza e anche la prosperità allo sviluppo tranquillo del mondo
Ricordiamolo questo punto
La pace
La sicurezza alla lotta contro il terrorismo
E ancora una priorità assoluta
E io spero lo dico da cui che noi faremo una forte campagna elettorale sui contenuti sulle cose concrete
Per uscire dal tranello della rissa senza senso nella quale
Qualcuno ci vuole
Portare
Sottolineando che tra i contenuti al primo posto per noi c'è il tema della pace non dimentichiamolo mai tema della pace che è questione di governo questione di governo non è questione
Dite ex
E questa Regione che tanto ha fatto per la pace che ha fatto grandissime manifestazione come credo in nessun'altra parte d'Italia siano state ricordiamolo il nove novembre del due mila due a Firenze un milione di persone che chiudono il Social Forum europeo
E dimostrano una straordinaria capacità di anticipare un moglie ebbene
La pace però diciamocelo non si fa solo con le manifestazioni la pace si fa con il dialogo di tutti i giorni con il lavoro politico con il lavoro istituzionale con la capacità di incontrarci e di dialogare questo è il punto
Lo hanno detto tutti non lo ripeto ma mi sembra assolutamente fondamentale e anche la battaglia contro il terrorismo si fa con queste armi diciamolo
A chi da qualche anno da quattro cinquantuno ci dice che sta combattendo il terrorismo e in realtà il terrorismo l'ha fatto aumentare l'ha fatto diffondere in tutto il mondo ha portato avanti una strategia che è l'opposto di quella che serve
Quella che serve non è la strategia della guerra preventiva o delle bombe ma quella del dialogo multiculturale
Multi religioso del dialogo in senso lato proprio per creare una situazione diversa e infine tra noi
Nella nostra realtà
Una società multiculturale è una società che esprime al tempo stesso dignità Rispetto socialità e anche competitività io voglio unire questi due punti voglio concludere proprio su questa connessione
Guardate non c'è contrasto tra le tra questi due concetti in questi tempi stiamo discutendo anche in Toscana
Delle difficoltà di far riprendere un meccanismo economico un meccanismo
Di sviluppo
Che sia forte che eviti le crisi che stiamo vivendo e che sono tante
E io vorrei usare anche questo palco per mandare il nostro messaggio di solidarietà le tante lavoratrici ai tanti lavoratori che in questi giorni in tutta la Toscana anche stanno combattendo
Con la difficoltà dei licenziamenti dalla cassa integrazione
Della mobilità
Ebbene ebbene
Guardate che questi due concetti non sono separati
Non c'è una società più competitiva se non c'è anche una società e una una comunità più sociale più solidale le due cose ormai sono chiaramente incardinare e il nostro Paese avrà una sua possibilità di sviluppo di tornare ad essere un grande paese del mondo
Se saprà dialogare se sarà aperto al confronto con gli altri Paesi con le altre culture se farà della politica estera non un'occasione di piccolo cabotaggio per l'interno
Ma se farà della politica estera del dialogo con tutti di una forte iniziativa internazionale
Una grande capacità di tornare ad essere competitivo questo per noi è il la società multiculturale solidarietà dignità
E pace e anche competitività nuova capacità di essere nel mondo ecco dalla Toscana vogliamo dare un contributo e continueremo a farlo nel movimento nella battaglia per il dialogo per la pace
Abbiamo realizzato questo comitato questa Consulta interreligiosa di cui si è parlato che rappresenta uno dei pochi esempi in cui in Italia si riesce a lavorare
Vogliamo lavorare per fare del tema degli immigrati non un'occasione per dialoghi davvero surreale come quelli a cui abbiamo stiamo assistendo talvolta del nostro paese ma per farne una grande occasione di crescita civile anche per noi
Perché gli immigrati rappresentano per la Toscana anche l'occasione di una crescita diciamocelo francamente
Senza la presenza di tanti lavoratori di tante famiglie degli immigrati nella nostra regione interi settori produttivi oggi potrebbero chiudere
E non sapremmo come fare a sviluppare la crescita e la il dinamismo del nostro territorio ecco perché
La nostra sarà una regione che tra pochi mesi presenterà una proposta di legge ufficiale per il diritto del voto agli immigrati nella regione Toscana come contributo al programma del governo
Il centro sinistra che noi aspettiamo
E infine il tema della cooperazione guardate noi non siamo nessuno se come piccolo paese pensiamo nel villaggio globale
Di navigare per conto nostro oggi un Paese forte sia amici nel mondo sia capacità di costruire progetti insieme e se guarda al mondo come il territorio dove esprime il massimo della sua civiltà il meglio di sé
Ecco questo vogliamo fare in Toscana ed è per questo che dico la bellezza e la fatica delle società multiculturali
Ma anche la naturalità e la vitalità di quest'approccio perché senza di questo rischiamo tutti di regredire davvero grazie
Ringrazio Claudio Martini vorrei ringraziare
Intervenuti a questa nostra importante iniziative penso che aumentano dopo questa iniziativa le nostre responsabilità in vista delle elezioni politiche ringrazio che sono qui presenti qui con noi
Diversi eletti del nuovo consiglio provinciale cittadini stranieri che è stata fruttato domenica scorsa ricordo che domani sera al centro maccheroni ci sarà l'apertura della campagna elettorale della lista dell'Ulivo nella nostra provincia e di due iniziative giovedì prossimo una nel pomeriggio organizzata
Dall'associazione Città futura e quale sarà la presentazione del libro di Giuseppe Vacca sul riformismo italiano
E l'altra dopo cena sempre con Giuseppe Vacca sull'unione dei riformisti è la prova della laicità ringrazio nuovamente gli intervenuti e do la parola a Massimo D'Alema presidente nazionale nel nostro fatti
Cari amici cari compagni care compagne credo che
è stato
Molto interessante mettere al centro di una
Giornata di riflessione e di campagna elettorale
Un tema che certamente una delle grandi questioni del Governo del nostro Paese
Perché mette in discussione la politica estera dell'Italia
E cioè il profilo dell'Italia
Nei suoi rapporti con l'Europa con il Mediterraneo con gli Stati Uniti
E nello stesso tempo
Il modo in cui noi intendiamo governare
Uno dei più grandi problemi che attraversa non la società italiana
E cioè il problema della convivenza
Tra
Persone di razza religione diversa che sempre di più
Vivranno insieme nel nostro Paese
E saranno chiamati via contribuire a costruire una società più forte e più competitiva più giusta
Superando diffidenze
E vincendo il rischio di una contrapposizione tra identità diverse
C'è un confine sempre più labile tra la politica estera
La politica interna
Il modo di concepire l'Europa
La politica europea e politica estera e politica interna
Oramai molto sta cambiando ed è naturale che sia così perché viviamo
L'epoca della globalizzazione
E la globalizzazione non è soltanto mutamento dello scenario mondiale
E anche qualcosa che attraversa le nostre società
E questa globalizzazione ci mette di fronte
Ad un problema enorme
Come costruire la pace e la convivenza
Per un lungo periodo dopo la fine della seconda guerra mondiale
L'equilibrio del mondo sia il retto sul bipolarismo
Il bipolarismo la paura della guerra nucleare
è stato un equilibrio che ha comportato prezzi altissimi
Tuttavia è stato un modo di garantire la pace
Quando quell'epoca è finita
E Fini nel segno di una vittoria dell'Occidente e dei suoi valori
In realtà
Si diffuse in Europa nel mondo
Una grande illusione
Illusione cioè che la fine del comunismo segnasse in definitiva alla fine della politica della storia delle ideologie
L'illusione che il mondo sarebbe stato unificato
Nel segno del mercato
E cioè del trionfo dell'economia delle sue leggi delle sue regole
E chi avrebbe prevalso quella che un grande filosofo tedesco ha chiamato la Società a politica del mercato mondiale
E che tutti sarebbero diventati uguali a noi
Cioè la forza
Dei mezzi di comunicazione di massa dei dei modelli di consumo per la diffusione dei McDonald della Coca Cola tutto il mondo sarebbe diventato è uguale pacificato
Sì teorizzò che non c'era più bisogno della politica
In fondo l'unico compito della politica era rimuovere gli ostacoli che si frapponevano
A questo processo di integrazione che nel segno dell'economia capitalistica avrebbe unificato e pacificato il mondo
Abbiamo vissuto per un per un lungo periodo sotto il dominio di questa visione che in realtà diciamo
Si è rivelata essere l'ultima grande illusione ideologica del Novecento
Questo totalitarismo del mercato è stato appunto l'ultimo totalitarismo del Novecento
Non era così
E l'idea che si potesse unificare il mondo senza la politica senza la cultura senza un'opera di mitigazione culturali
Senza un sistema di istituzioni in grado di governare questi processi era un'idea sbagliata
Io sono d'accordo cardini ha detto una cosa che acuta che
Il fondamentalismo islamico per esempio
Non è in realtà un fenomeno che abbia una radice antica del mondo islamico qual è stato diciamo piuttosto tolleranti in materia religiosa
Tradizionalmente
In realtà e fondamentalismo fenomeno relativamente recente
Primi testi del fondamentalismo sciita diciamo appartengono alla prima metà del Novecento ed effettivamente sono frutto di ideologiche si erano formati nelle università europee e piuttosto si ispiravano all'irrazionalismo
O al nazionalismo europeo piuttosto che non al pensiero religioso musulmano
Uno dei primi testi del fondamentalismo sciita si intitola L'Occidentale invece l'Occidente come malattia
E nasce proprio come reazione
Al timore di una occidentalizzazione del mondo islamico e di uno sradicamento culturale
Io ho come compagno di lista in Puglia nella lista dell'Ulivo Khaled Fouad Allam
Che ha scritto un bel libro dal titolo L'Islam la globalizzazione
E all'inizio di questo libro si racconta un episodio tratto da da da dalla cronaca
Ed è il dialogo tra una madre
Donna di servizio
Nella banlieue parigina
Algerina della figlia studentessa alla Sorbona
E la madre chiede alla figlia studentessa alla Sorbona nata in Francia perché porti il velo
Dato che lei ha imparato da molti anni a non portare i libri e anzi nel corso della lotta di liberazione algerina
Si è liberata anche di questo residuo arcaico e ha imparato che si può essere religiosa anche senza il velo
Il paradosso di questo episodio vero e appunto sta qui del fatto che questa donna algerina di cinquant'anni
Che non porta il velo
Chiede alla figlia nata in Francia perché lei porta il velo la figlia risponde tu puoi non portare il vero perché tu vivi
Nel nostro mondo ma io vivo nelle loro università
Di confronto con la loro cultura
E se voglio affermare la mia identità la mia diversità le mie radici
Devo esibirle anche nella forma del dei
Dove si scopre che il velo non è tanto un residuo del passato
Quanto una esigenza recente moderni di difesa di una identità
Che si sente minacciata d'altro canto che conosce il mondo arabo
Sa cioè ed è colpito è abbastanza impressionante questo fenomeno non riguarda soltanto la parte del mondo arabo che vive da noi
Anche andando lì
Pensiamo che cosa sono i palestinesi
Conosco abbastanza bene il mondo palestinese da tantissimi anni il mondo laico
Ma sarebbe stato impensabile vent'anni fa
Dei territori occupati trovare una ragazza con il velo
Impensabile
La l'avanzata del fondamentalismo religioso è un fenomeno di questi anni
E non è spiegabile se non in relazione anche al dramma del popolo palestinese
Della sua diaspora della sua umiliazione del rischio di una perdita di identità nazionale che trova dell'integrino religioso
L'elemento di difesa di una identità forte
Ma anche in Libia io sono rimasto colpito affrontato in Libia diversi anni fa e ci sono tornato abbastanza recentemente
L'idea un Paese laico
Ma nel nel nel suk di Tripoli
Si cominciano a incontrare le donne con il velo che quattro cinque anni fa sarebbe stati indetti impensate
Insomma non ci troviamo di fronte ad un fenomeno ti risorgendo sa di fondamentalismi
Perché certo quello musulmano ci ci preoccupa di più ma in definitiva una insorgenza di integralismo religioso ha riguardato in modo significativo il nostro mondo
Basta pensare che cos'è oggi il peso dell'integrità uno religioso nella società nella politica americana
Il peso che integralismo protestante ha avuto nelle elezioni americane
Basta pensare a come è cresciuto
Nel corso degli ultimi vent'anni l'integralismo religioso nel mondo ebraico in Israele
Tour de la presenza dei gruppi ortodossi eccetera ha assunto un peso e una rilevanza
Che certamente erano estranei alle radici
Del del movimento sionista certamente era un movimento religioso ma anche con una forte caratterizzazione laico laico socialista comunitaria
Quindi noi siamo di fronte ad un fenomeno assai esteso vengono non considero ipertesti perse un pericolo ritorno alla alla religione ma non c'è dubbio che
Il tratto identitario
Con cui la religione torna in campo dimostra anche il fallimento di una certa idea della unificazione del mondo
E ripropone un'esigenza cruciali di governo di questi Processo il dialogo non si sviluppa spontaneamente comporta un governo una una mediazione culturale
Lo sforzo di individuare fare emergere i valori comuni
Il terreno della laicità della politica non solo come laicità della politica la laicità dello Stato nazionale
Anch'essa diciamo messa in discussione i non pochi Paesi
Ma la laicità come dimensione anche internazionale della politica è una dimensione che va continuamente conquistati difesa non contrapposizione fenomeno religioso
In un dialogo aperto con le religioni la laicità non è relativismo negazione di valori
Ma è capacità di individuare valori comuni
Che possano essere rappresentare il terreno della convivente
E non c'è laicità senza uno sforzo culturale
Chi muove dal dialogo dal confronto
E dallo sforzo di costruire una cultura politica
è mancato in questi anni
Mancato clamorosamente tutto questo
E di fronte
All'esplodere delle contraddizioni dei conflitti delle ingiustizie e delle diseguaglianze
Che hanno contrassegnato una globalizzazione senza politica
Di fronte a quell'evento dell'undici settembre
Che ha rappresentato direi un momento della verità
Rispetto al razionalismo neo liberale no che aveva pensato che vivessimo nel migliore dei mondi possibili
L'undici settembre è stato un po'quello che per il pensiero europeo fu il terremoto di Lisbona cioè scoperta che non vivevamo nel migliore dei mondi possibili gli rispondevamo in un mondo
Carico di contraddizioni e di conflitti la destra ha dato una sua risposta
All'esplodere di questi conflitti direi che l'esplodere lacerante di questi conflitti da una parte ha messo in crisi una certa illusione europea che cioè la globalizzazione si potesse governare
Diciamo attraverso una certa idea kantiana del Governo mondiale ecco che in realtà
Se non ha dietro di sé e anche la forza di istituzioni
Rischia di essere soltanto una predicazione
Dall'altra parte la destra ha dato una sua rispose
E cioè l'idea che appunto
Di fronte a queste minacce la grande potenza americana
Legittimata dal suo essere del democrazia agisce fuori dal quadro della legalità internazionale
Perché la guerra per la democrazia la guerra contro il fondamentalismo eccetera diventa il modo di sostituirsi alla politica in fondo la la guerra fu descritta come la continuazione della politica con altri mezzi
La destra americana ha pensato che si dovesse passare subito agli altri mezzi diciamo pensando che il la politica fosse una premessa inutile una fastidiosa perdita di tempo e di fronte a questa minaccia
La l'uso della forza avrebbe innescato un processo positivo noi abbiamo sa se è poco letto quel documento sulla sicurezza nazionale che costituisce il manifesto dell'amministrazione Bush che in realtà è molto di più che non documento sulla sicurezza americana è un è un manifesto su
è un'idea del mondo
Ed è alla guerra preventiva
L'idea che nella muovere guerra
Contro chi minaccia gli Stati Uniti e i nostri amici
Non vale più la legalità internazionale l'ONU mi è capitato
Bertini se lo ricorderà di discutere qualche qualche settimana fa Palazzo Vecchio con alcuni dei teorici
Richard Perle il quale scrisse allora quando cadde batte Baghdad scrisse un famoso articolo che cominciava così
è caduta Baghdad e fortunatamente con Baghdad sono cadute anche le Nazioni Unite cioè questa baracca inservibile questa
Pervenuta in campo una destra piena di ardore
Che e ha pensato che spezzare i lacci lacciuoli d'altro canto lacci e laccioli sono qualcosa cui la destra guarda con molta antipatia sia in in economia come in politica spezzando i lacci della legalità internazionale persino liberandosi dei vincoli e delle alleanze internazionali
Perché in quella teorizzazione c'era anche scritto che persino la NATO è un vincolo perché a modo suo la NATO l'organismo democratico dove si decide e si si è si discute e si decide insieme
E a tutto ciò si sostituisce l'azione della grande potenza liberale e di dei paesi dei paesi Willy cioè quelli che sono disponibili quelli che hanno la buona volontà di menare le mani
E chi non ha voglia stia a casa resterà fuori dalla storia ora questa questa questa ideologia ha avuto anche in Italia i suoi seguaci
Badate questa politica non è persino priva di un suo diciamo fa no
Idea che finalmente la facciamo finita con le dittature l'idea che
In ogni parte del mondo ci sarà la democrazia la libertà e rispetto dei diritti umani vorrei persino pensare che hanno creduto veramente a quello che avevano teorizzato e scritto ci sarà l'effetto domino
A me capitò insieme a Francesco Rutelli di incontrare Tony Blair
Qualche giorno prima che cominciasse la guerra in Iraq
Lì venne in Italia per incontrare Berlusconi vuole incontrare anche i leader dell'opposizione
E non gli dicemmo che consideravamo uno tragico errore quello che stava per iniziare
E io ricordo che lui ci disse vanno abbiamo valutato gli americani hanno studiato la situazione durerà una settimana
Io ho diritto durerà una settimana una un piccolo errore di valutazione
Dura una settimana è un regime che crollerà come un castello di carta poi si aprirà una stagione del tutto nuova in cui la forza della democrazia si espanderà sarà un effetto domino sostenevano gli americani cadranno una dopo l'altra i regimi dittatoriali paventa listi
E si aprirà la strada finalmente della pace in Medioriente
Insomma io credo che sia troppo facile dire che questa politica è stata sbagliata
Che l'Italia è stata coinvolta in una politica gravemente sbagliata
Che noi avremmo dovuto puntare sull'Unità dell'Europa e non sull'accodarsi alla scelta americana
Che in realtà
La guerra
Non solo
Ha precipitato l'Iraq che in un processo assai complesso contraddittorio nel quale speriamo e noi vogliamo operare perché alla fine da questa tragedia l'Iraq esca attraverso la democrazia ma questo ad oggi a Bari tutt'altro per cento
Nel senso che appare
Purtroppo più probabile la guerra civile come esito che non la costruzione di una democrazia soldi
E comunque poi intorno all'Iraq l'effetto domino c'è stato ma di segno diverso
Nel senso che se mai la guerra a rafforzato
Le spinte di tipo fondamentalista e integralista
Ha fornito una base di massa al terrorismo maggiore di quella che non ci fosse
Io ricordo un amico arabo che mi aveva detto alla vigilia
Voi non avete idea di quali effetti avrà nel mondo arabo nel mondo islamico il fatto che il califfato di Baghdad sia occupato da un esercito occidentale
Susciterà una reazione come quella che verrebbe suscitata in Europa dal fatto che un esercito musulmano occupa la Spagna
Gli Stati Uniti hanno enormemente sottovalutato l'aspetto ore l'inciucio di questa spiega
A me è capitato di incontrare in una in una in una casa
Di borghesi allibiti
Mannaggia gente cavata all'OPEC eccetera
Genitori che mi hanno raccontato il loro dramma per aveva scoperto che il figlio di diciott'anni scomparso di casa
Era accaduto in Iran
Nel senso che in ogni parte del mondo arabo
Ci sono stati dei giovani che sono andati ad arruolarsi alla guerra santa
E l'Iraq che era un Paese laico è diventato il focolaio di un nuovo terrorismo
Dice visti tipo fondamentalista religioso
Con una con il rischio di una infezione che si espande in tutto il mondo anche anche da noi
I servizi segreti francesi hanno appurato che un incerto numero
Di quelli che sono morti in Iraq in attentati suicidi
Erano nati ed erano cresciuti in Francia
Nel senso che il Comitato Gio
A ha riguardato non soltanto
I Paesi arabi ma anche una parte delle comunità islamiche che vivono nei nostri Paesi
Quando si dice questo ci si risponde con me dice anche Fini nei dibattiti sì ma il fondamentalismo c'era anche da prima
Sì è vero sì ma la l'undici settembre è stato prima dalla guariranno sappiamo abbiamo una presenza calendario c'è presente dice
Però non è questo
Il problema è che proprio perché c'era da prima questo rischio lo si doveva affrontare e combattere in un modo diverso
E penso che questa svolta
Sarà una delle scelte fondamentali della politica estera
Del centrosinistra
Lavorare per una svolta che non riguarda soltanto l'atteggiamento degli italiani certamente anche l'atteggiamento dell'Italia c'è la decisione del ritiro delle nostre forze armate
Che non è la fuga dall'Iraq ma è un modo diverso di starci con programmi di pace e di cooperazione è una decisione
Che ha grandi valore emblema a questo punto è emblematico perché
Anche il Governo Berlusconi annuncia questo ritiro intervento due mila sei
Ma a questo punto ha un valore di messaggio
E cioè noi siamo quelli che questa guerra non l'avrebbero avallata non l'avrebbero fatto
Ma questo non basta
Non basta la scelta di un solo Paese noi vogliamo contribuire ad una nuova riflessione nel mondo occidentale in Europa
Che fare
Perché
Lo dire è una ricerca complessa che cosa non fare abbastanza chiaro
Che cosa fare comporta un impegno Complesso
Io voglio dirlo subito io non escludo dal fare
Il fatto che si debba combattere il terrorismo
E che combattere il terrorismo
Significa anche
Un uso ragionevole della forza
Ma non si combatte il terrorismo con la guerra anche perché il terrorismo non è un esercito non è uno Stato
Non si combatte il terrorismo con i bombardamenti non si combatte il terrorismo attraverso mezzi che nega noi valori nel nome dei quali noi combattiamo
E combattiamo perché rifiutiamo la violenza di combattiamo perché difendiamo la dignità umana e con la tortura
Con la negazione dei diritti umani non si negano i valori nel nome dei quali li combattiamo e questo dà un enorme sforzo al terrorismo
Penso che pochi manifesti di propaganda per Al Qaeda siano stati efficaci come l'immagine degli iracheni umiliati torturati
O i racconti di quelli che sono stati offesi nei loro sentimenti religiosi
Un'immagine dell'Occidente devastante
Esattamente corrispondente alla caricatura
Che i capi del terrorismo fondamentalista fanno dell'Occidente
E voglio dire io sono del tutto d'accordo con chi oggi pare Stefano Rodotà vengono avanti defezioni e aberranti poi c'è chi sostiene che noi dobbiamo applicare un criterio di reciprocità
Il Chievo che cosa vuol dire reciproci vuol dire che se viene da noi uno che viene da un Paese dove c'è la dittatura siccome in quel Paese non c'era del noi dobbiamo applicargli la dittatura
Vuol dire che se vi sono Paesi dove è negata la libertà religiosa noi dobbiamo negare la libertà religiosa che viene dai Paesi dove negata la libertà religiosa che cosa vuol dire questo discusso noi dobbiamo affermare i nostri principe nostri valori
Libertà la democrazia
E dobbiamo batterci perché la libertà la democrazia vi siano comunque
Questa è l'unica reciprocità che ha un senso
Io trovo che tengono avanti storie aberranti che c'è chi vuole a tutti i costi che l'Occidente somiglia alla caricatura dell'Occidente che si fa
Nella parte più estrema del fondamentalismo allora innanzitutto lo Cilenti sia se stesso l'Europa sia se stessa
Per i valori che costituiscono la nostra civiltà
Il rifiuto della pena di morte rifiuta la tortura rispetto dei diritti delle persone
E questo mi sembra già un nuovo modo di cominciare questa questa
Se vogliamo combattere terrorismo anche dal punto di vista diciamo della della lotta della repressione dell'efficacia noi abbiamo bisogno che la prima linea
La prima linea di lotta contro il terrorismo sia dentro il mondo islamico
La frontiera non passa tra l'Occidente e l'Islam
Fra il terrorismo non è un nemico dell'Occidente anche in questa definizione c'è un errore terrorismo è un nemico dell'umanità
Tanto è vero che la grande maggioranza delle vittime del fondamentalismo islamico sono mussulmani innanzitutto a quei trecento mila morti dimenticati dell'Algeria del primo grande massacro dice
Di cui poco si è occupato il mondo occidentale perché non sembrava che non ci minaccia se mentre invece li covava un'infezione che poi inevitabilmente arrivata a minacciare a colpire anche noi
Allora ecco
Sembra una differenza di poco conto ecco ma pensare il terrorismo come nemico dell'umanità anziché come Nimis nemico dell'Occidente significa già un modo diverso di impostare la lotta contro
E puntare a rafforzare quelle componenti democratiche laiche del mondo arabo che ci sono
E che quasi mai hanno trovato davvero una sponda e un sostegno e questo voglio dirlo sinceramente qualche volta neppure nella sinistra europea
Eppure nella sinistra
Perché la verità è che l'Occidente molto più spesso ha sostenuto regimi corrotti dittatoriali
O a apertamente come dire amoreggia atto con le componenti fondamentaliste in funzione
Anticomunista dell'in funzione di contrapposizione al nazionalismo arabo laico
D'altro canto tutti sanno appunto che Al Qaeda
Vuol dire la base e quella base che dà il nome alla principale organizzazione terroristica era una base dove si addestravano i volontari mussulmani che andavano a combattere in Afghanistan contro l'armata russa
Ed era una base dove questi volontari erano addestrati dalla CIA non dagli manda Scotti paradossalmente diciamo paradossalmente noi ci troviamo di fronte ad un male che l'Occidente contribuito a far crescere per una certa fase pensando che il fondamentalismo potesse essere un alleato diciamo nella lotta contro nazionalismo arabo
O contro il comunismo ma ancora qualche anno fa io ricordo che discutendo con gli americani di come condurre l'azione nei Balcani
Noi ci trovammo a diciamo a qualche momento piuttosto aspro di confronto quando ci accorgemmo che i servizi americani inglesi facevano affluire i fondamentalisti dalla rabbia c'era verso i Balcani
Per combattere contro i serbi
E sostenevano l'UCK il rapporto tra l'UCK cioè tra i gruppi fondamentalisti
Musulmani albanesi e il fondamentalismo arabo e le dicemmo scusate ma voi ci state creando un'enclave di terrorismo fondamentalista nel cuore dell'Europa ma siete matti
E quando per reagire a queste purtroppo questa è la storia degli errori anche con più
Per reagire a questa a questa politica d'avventura noi liberammo Rugova
Anche perché il futuro del Kosovo fosse un futuro nel segno della pace e della convivenza e non invece del dominio dei gruppi estremisti fondamentalisti
Quindi purtroppo questi errori sono nella storia anche recente
E lo dico perché appunto quando l'uso della forza non è guidato dalla cultura e dalla politica può produrre dei guasti molto sei
Torni la cultura la politica quindi al comando
E si lavori per colpire davvero i terroristi
Individuando libero isolando lì isolando il facendo politica verso il mondo arabo
Cercando di evitare quel corto circuito micidiale tra la frustrazione e l'ingiustizia terrorismo non è frutto solo di frustrazione e di giustizia
Terrorismo è anche frutto di una ideologia perversa che va combattuta come tale
E tuttavia il pericolo grande dove è appunto che quando questi gruppi queste élite che predicano la violenza
E l'intolleranza trovano una base di massa e trovano una base di massa nella frustrazione nell'ingiustizia
Come abbiamo sconfitto so che è una cosa completamente diversa ma insomma tuttavia il parallelo ha un suo senso come abbiamo sconfitto il terrorismo nel nostro Paese
Lo abbiamo sconfitto perché lo abbiamo isolato
Lo abbiamo sconfitto perché abbiamo conquistato alla lotta contro la violenza e il terrorismo gran parte di quel mondo giovanile di quel mondo operaio dove il terrorismo cercava di mettere radici di avere consensi
E badate che in qualche modo c'è un parallelismo anche se si tratta di una realtà molto più complessa sconfiggeremo il terrorismo fondamentalista se convinceremo
Quella grande maggioranza del mondo arabo del mondo islamico che non ha nulla a che vedere con il fondamentalismo a combatterlo come un nemico
Non mi spaventa tanto Osama Bin Laden quanto il fatto che migliaia e migliaia di bambini siano stati chiamati osanna
Perché perché questo vuol dire che per tanta povera gente Osama è visto come un eroe
E quando il capo dei terroristi è visto come un eroe da tanta gente e molto più difficile sconfiggere
Ed è questo il problema politico che l'Occidente si deve
Sapendo che questo significa agire
Per affrontare Grandi questi riguardo come come aprire la strada allo sviluppo economico alla giustizia sociale come si disinnescare alcune delle ragioni più gravi di di frustrazione vedete
In questi giorni c'è stata una una polemica
Armata da alcuni diciamo sul fatto che
Nei miei confronti sul fatto che io avrei una posizione antisraeliana eccetera pertanto non avrei titolo per concorrere per cariche
Parte il fatto che secondo me
Sarete farà la campagna elettorale più per concorrere Cacciari che vedremo eventualmente al di là del fatto che non vorrei essere spinto
A concorrere per cariche alle quali non tengo diciamo per del fastidio che danno sempre le discriminazioni di carattere personale mi interessa il tema politico
Personalmente credo di essere stato sempre un uomo che
Ha cercato di promuovere il dialogo tra la sinistra italiana è Israele
Nel modo più avverto possibili quando io diventai segretario dei Democratici di sinistra
Andrai andai a trovare il nuovo primo ministro italiano dell'epoca che era ben già Minnie e Thanjavur
Fu una scelta piuttosto impegnativa e che suscitò anche molta polemica
Perché sicuramente era una personalità considerato come un interlocutore molto ostico da parte della sinistra
Ma ritenni giusto farlo
Perché
Fosse chiaro che la sinistra italiana discute con con lo Stato d'Israele con il governo israeliano
Riconoscendone pienamente la legittimità il diritto ad esistere
E direi anche il ruolo di
Paese democratico
In un mondo nel quale la democrazia la parte del montante al quale la democrazia è una merce rara
Io ho ricevuto Ariel Sharon a Palazzo Chigi ero presidente del Consiglio quando Sharon era il capo dell'opposizione sarebbe e all'epoca la cosa non fece piacere Barack
Ma
Siccome quella opposizione
Un'opposizione che si avviava chiaramente a vincere le elezioni
E Sharon era uno dei leader più significativi della società israeliana mi sembrava giusto aprire con lui un dialogo
Io voglio rivelare diciamo qui anche se in qualche modo si è saputo quando
Arafat fu costretto perché fu costretto a nominare Abu Mazen
Primo Ministro carica nella quale Mahmoud Abbas resistette per poche settimane
Io andai lo stesso giorno a Ramallah lo stesso giorno in cui Abu Mazen ricevette il la fiducia del Parlamento palestinese
A parlare con Arafat
Come vicepresidente dell'Internazionale socialista
E lo invitai
A lasciare che Abu Mazen potesse svolgere pienamente la sua missione
Avvertivamo tutti che il ruolo di Arafat in quel momento ormai diventato purtroppo un ruolo non positivo
E che era necessaria una svolta
Per riprendere il dialogo con Israele
E io andai abbastanza incoscientemente diciamo
Da conversazione fu rapito e si concluse bruscamente invitare Arafat a venire via dissi perché non vieni via
E il modo migliore di dimostrare la tua fiducia verso il nuovo capo del governo palestinese
Ora i palestinesi hanno una guida
Vieni in Europa
Vieni
Lasciano
Blocchiamo la situazione e lasciamo che si possano io aprirei un dialogo misure era una scelta era un'operazione difficile infatti non riuscì
Ma perché ricordo tutti questi episodi diciamo
Dire che certamente
Non mi non mi ritengo fra quanti diciamo hanno predicato l'oltranzismo
O hanno messo in discussione il diritto di Israele ad esistere
O non hanno avuto chiarezza anche nel criticare non solo il terrorista che terrorismo chiaramente inaccettabile
Ma anche gli errori di una leadership palestinese che in alcuni momenti non ha avuto forza per combattere il terrorismo nel metrò la base
Io credo che il coraggio di Abu Mazen è stato quello di avere detto che non soltanto il terrorismo è inaccettabile
Ma che l'Intifada armata fu un errore
Coraggio difficile
Che ne fa secondo me un uomo da sostenere perché continua a rappresentare un interlocutore indispensabile per la pace
Ma dire questo
Non ci esime
Dalla necessità di esercitare nello stesso tempo
Una pressione sul governo israeliano
Vedere c'è oggi la necessità di una pressione molto ferma dell'Europa su Hamas perché riconosca Israele e scelga la via del dialogo
Non ci esime dall'altra parte
Dalla esigenza di chiedere ad Israele
Una politica più umana verso i palestinesi
La rinuncia ad un proposito unilaterale di sostanziale annessione di Gerusalemme dei principali insediamenti Della Valle del Giordano scelte che sarebbero catastrofiche per Israele perché
Chiudendo sostanzialmente ogni concreta speranza di uno Stato palestinese
Rafforzerebbe però l'integralismo palestinese
Qui sta la forza di una politica europea
Di questo io vorrei io penso che c'è una parte importante del mondo ebraico che lo conosce che lo capisce benissimo e la cosa che mi colpisce a volte e che in taluni esponenti delle comunità ebraiche del nostro Paese non ci sia la stessa consapevolezza che c'è in una parte del mondo israeliana
Quello che dico io è esattamente ciò che dice non qualche pericoloso estremista ma insomma uomo come Avraham Burg ex presidente della Knesset o un uomo come Yossi Beilin oramai una gran parte dello stesso partito laburista
C'è una parte della società israeliana che capisce
Che la via dell'unilateralismo non porterà la pace
E perché l'Europa non deve incoraggiare questa parte della società israeliana con questo è il senso di una svolta
Non che se il centrosinistra va al governo si metterà contro Israele
Che sarebbe assurdo
Per noi la difesa di Israele e del suo diritto ad esistere la lotta al terrorismo sono principi irrinunciabili ma il compito nostro va al di là della difesa di Israele noi dobbiamo promuovere la pace
E per promuovere la pace bisogna difendere nello stesso tempo i diritti di Israele i diritti dei palestinesi
E personalmente credo che questo sia anche nell'interesse di Israele
Di una pace vera per Israele
Fondata sulla convivenza reale con i suoi vicini
E su un largo riconoscimento dei diritti dello Stato d'Israele
Vedete
Se dunque la svolta che dobbiamo compiere tocca alcuni nodi essenziali della politica estera mi fermo qui se Bossi potrebbe
Continuare nello stesso tempo tocca anche aspetti importanti della politica interna del nostro Paese
La frontiera passa nella nostra società non meno che attraverso il Mediterraneo
E direi i principi che si debbono a far affermare sono gli stessi
Sono principi di dialogo di ricostruzione della convivenza
Di rispetto del diritto
Fenomeno dell'immigrazione va è un è un fenomeno che va governato
La destra agita lo spettro della paura dell'immigrato la sinistra non se la cava attraverso la predicazione della società multietnica
C'era qualcosa di vero
Nelle cose scritte in quel libriccino un po'spigoloso di sartoria siamo contro la società multietnica
Se si intende la società multietnica come la giustapposizione di cultura e di civiltà diverse una accanto all'altra diciamo
Questa convivenza può risultare molto difficile
D'altro canto un questo tipo di modello di società multietnica è stata sperimentata in Gran Bretagna
Il risultato è stato che
All'interno di quelle comunità ha messo radici fondamentalismo
E gli inglesi che erano convinti di avere creato il modello di convivenza più avanzato dice
Perché non imponevano niente a nessuno come voi sapete diciamo
In realtà la giustizia britannica
Tollera che usi e costumi come è nella logica di un grande Paese che è stato un impero che usi e costumi continuano a vivere anche alla periferia di Londra in fondo
Se un certo modo di trattare le donne avviene in una comunità islamica la polizia inglese ritiene che è meglio non mettere il naso di accettare sono usi sono costumi
Un'idea estremamente tollerante della convivenza
Ma i cui effetti secondo me sono abbastanza discutibili
Se si vuole convivere
Occorre anche che ci sia un nucleo di valori e di principi condivisi
Noi
Noi dobbiamo poi dirò del nostro programma fa parte il riconoscimento di diritti fondamentali oggi negati agli immigrati
Ed è piuttosto vergognoso che in questo Paese non ci sia una legge che garantisce la libertà religiosa non ci sia una legge sul diritto d'asilo
Si continui a confondere chi chiede asilo con l'immigrato clandestino il diritto d'asilo è un diritto internazionalmente come riconosciuto
è abbastanza vergognoso diciamo l'arretratezza
Derrick dei diritti riconosciuti in questo Paese però noi dall'altra parte dobbiamo chiedere chi viene in Italia
Il rispetto delle nostre leggi
Il rispetto della dignità rispetto di quel nucleo di valori e di principi condivisi che è la condizione per convivere
Vedete la destra fallito anche qui anche nel governo del tema dell'immigrazione sono abbastanza impressionante di risparmi tardi dati di quest'anno
Il numero di sbarchi clandestini quest'anno dopo cinque anni di Bossi Fini posso
è più alto di quello del due mila uno
E il numero di Ines Patrizia più basso
Hanno dovuto fare la più grande sanatoria seicentocinquanta mila persone che si sia fatto
E ciò nonostante si è riformato un esercito di clandestini di almeno mezzo milione di persone insomma parliamoci chiaro un fallimento totale
La legge Bossi Fini è stato un fallimento totale non ha fermato l'immigrazione clandestina
E non a certamente migliorato il quadro della sicurezza e della convivenza
E dunque evidente che da questo punto di vista conviene muovere verso una politica di cooperazione con i Paesi di provenienza
Una politica che allarghi ragionevolmente le maglie della immigrazione legale
Anche per potere combattere efficacemente insieme a questi Paesi l'immigrazione clandestina
Una politica che promuova l'integrazione degli immigrati
Il che significa il che significa non soltanto come ho detto riconoscimento di diritti essenziali tra cui continua a pensare che quello fondamentale diritto di voto
Perché quando chi vota entra nell'altra entra dentro una comunità
Inevitabilmente il diritto di voto comporta come dire uno scambio no insomma il sindaco che sa che il il suo
Continuare ad amministrare dipende anche dal voto dagli degli immigrati è inevitabilmente portato ad occuparsi con maggiore attenzione dei loro problemi non dico che non si faccia anche adesso insomma ma è inevitabile che ci sia maggiore attenzione Kia rappresentanza ha un peso diverso nella società
Io credo anche che si deve rivedere la legge sulla cittadinanza
Perché non c'è il minimo dubbio che i tempi della cittadinanza italiana sono tempi incompatibili con la realtà del mondo di oggi
E penso ad esempio che i figli di immigrati che nascono in Italia dovrebbero vedere riconosciuto il diritto alla cittadinanza io credo che c'è
C'è c'è un'evidente c'è un'evidente assurdità parliamoci chiaro Dino orale legge sul voto degli italiani all'estero che
Definisce una platea
Indefinita di aventi diritto
Io detto penato una polemica perché hanno capito male anzi travisato io sono contentissimo che la moglie di Lula abbia diritto di votare alle elezioni italiane anche perché io non ho dubbi che voterà bene diciamo
O i figli di Lula che votino l'elezioni italiane tuttavia Marisa la moglie di Lula pure di origine italiana
Non vive in Italia non paga le tasse in Italia non parla una parola di italiano
Ma a me va benissimo che voti per il governo italiano ma trovo sconcertante e lo ripeto che quella donna che vive in casa mia da quattordici anni dice a quel che è certo una da questo diritto perché
è evidente che è un'assurdità questo questa contraddizione che si è creata
Ora senza volere mettere in discussione diciamo il diritto dei discendenti degli italiani che vivono all'estero tuttavia io credo che noi dobbiamo rapidamente acconsentire che in nuovi italiani che vivono tra di noi abbiano pienezza di diritti
E questo è un problema fondamentale che accanto a questo vengono ovviamente i diritti sociali ricongiungimenti familiari
Questa è la via per garantire non soltanto non soltanto diciamo i valori nei quali crediamo ma voglio dirlo anche la convivenza
Perché chi è parte di una comunità e ne condivide il destino e diritti è inevitabilmente a mio giudizio portato a convivere
Chi è costretto nella clandestinità nella marginalità nella solitudine più facilmente diventa un fattore di disgregazione e di violenza
La ricetta della destra è inefficace anche dal punto di vista della sicurezza non soltanto dal punto di vista della umanità
E in questo caso le ragioni dell'umanità e le ragioni della sicurezza converte
Ed è questa la forza della nostra fosse
Ora io credo profitto diciamo
Questi sa anche questi saranno temi di questa campagna elettorale io trovo diciamo abito essendo abituato a fare i cinque sei sette comizi al giorno dove si va molto più con l'accetta diciamo
Mi ha fatto piacere partecipare ad un convegno così interessante così raffinato anche il segno diciamo di una campagna elettorale che si può condurre con maggiore serenità
Va bene diciamo ecco
Tuttavia
Insomma io penso che oltre ad approfondire diversi temi avvistamento programma denso di iniziative specifiche questo va benissimo non ho dubbi che nello stesso tempo ossidi spieghi
Quell'azione di di propaganda più capillare io vorrei ricordare un particolare si vota con una pessima legge elettorale
Tuttavia questa pessima legge per elettorale contiene una novità che per voi è interessante
E cioè se si fosse votato con il sistema maggioritario
Voi avreste potuto passare un un mese di convegni di dire tranquillamente perché tutto sommato non ci sarebbe stato un dubbio sull'esito di dei collegi qui circa undici
Ma non si vota con il sistema maggioritario
Per cui anche quelle percentuali pure così robuste
Non bastano
Nel senso che
Il foto in più
Che si conquista in quel Comune dove il centro sinistra viaggia già tra il settantacinque e l'ottanta per cento dei voti e che con la vecchia legge elettorale sarebbe stato inutile anzi
Era persino meglio far vedere democratico e c'era anche quello venticinque per cento della destra come Cuesta legge elettorale invece quel voto può essere quello decisivo per colmare diciamo quello che manca in un paese della Brianza o in una cittadina della provincia di Agrigento becco
Dire questo significa che questa grande forza di cui disponiamo dovrebbe porsi all'opera per cercare di raccogliere il massimo dei consensi possibili
Perché com'è del tutto evidente per tutte le cose di cui abbiamo parlato ed altri ancora quello che accadrà il nove il dieci di aprile è fondamentale per l'avvenire del nostro Paese
E allora io noi diciamo
So dei dirigenti del nostro partito dell'Ulivo eccetera non non faranno molte visite pastorali qui perché tutto sommato dette una notevole capacità di potere contare sulle vostre forze cogliendo questa occasione voglio concludere proprio così di invito ad un grande impegno
Non abbiamo già vinto questa è un'idea sbagliata proprio anche proprio dal punto di vista etico perché impedisce però certamente possiamo vincere
C'è ancora una parte importante della società
Che ha perso fiducia nella destra
Ma che guarda con una certa diffidenza ancora verso il centrosinistra le sue divisioni dieci quale che protagonismo di troppo che continua ad esserci
Qualcuno che pure riavere la sua visibilità non esita a dire o a fare cose che danneggiano poi l'insieme della coalizione
E in tutto questo bisogna che invece sia molto forte la presenza di chi rappresenta diciamo la parte centrale fondamentale se si sente soltanto la voce di chi all'uno per cento e spera di arrivare al due
C'è il rischio della confusione se si sente la voce di chi avendo i voti di un terzo degli italiani si candida a governare il Paese io credo che questa voce sia più rassicurante più convincente
Facciamo una sentire