"L'Unione politica Europea: contributo alla pace e allo sviluppo"

Parola al padrone di Chiasso
Signor presidente signor presidente Andreotti
Colleghi e amministratori autorità regionali locali
Signore e signori sono felice dietro
Oggi di saluto cordiale
Dell'amministrazione capitolina e sono felice di poter formulare l'augurio più fervido
La battaglia che l'associazione dei comuni
Si accingeva a promuovere in vista della consultazione per tre la la rielezione del parlamento europeo ci troviamo qui in molti che da anni combattiamo la battaglia federalista la battaglia per l'integrazione europea
Una più sempre intensa collaborazione tra i Paesi europei superamento delle barriere che ancora identifica molto Gambino dagli anni nostri giovanili sono stati fatti e non possiamo non non riconoscerlo ma molti passi ancora si debbono sviluppare qui ci sono uomini che hanno combattuto e continuano a combattere la grande battaglia
L'Europa e io sono convinto che da
Questo incontro potranno non solo venire sollecitazioni alla opinione pubblica intorno a un tema così esaltante
Ma che in collegamento mi permetterei di dire anche con le associazioni autonomistiche
Del nostro paese ci sia e si svolga una grande mobilitazione dei consiglieri regionali comunali e provinciali intorno all'idea della costituente europee
Ma sono anche convinto che potranno venire indicazioni suggerimenti consigli sui modi più efficace per procedere a questa battaglia e a questo impegno e con lo spirito e l'intendimento di dare come città di Roma come Consiglio comunale di Roma amministrazioni di Roma il massimo di contributo a questa straordinaria necessarie battaglie che io rinnovo a tutti voi saluto cordiale dell'amministrazione rinnovo gli auguri più fervidi perché questa battaglia perdendoci uniti vedendoci unite ai rappresentanti degli enti locali rappresentanti del popolo italiano i vostri parlamentari
A quanti credono nell'idea europea possa questa battaglia sortire effetti positivi e il processo di integrazione e serio ulteriormente accelerato auguri e buon lavoro
Ringrazio l'amico Signorello giudice accompagnato se lo ricorda bene in tante nostre antiche e delicate battaglia anzi è stato uno dei relatori agli stati generali di Roma del mille novecento sessantaquattro poi avviene nel sessantadue niente sconti dalla gloria storica della comunque carie Nesci noi ci vediamo dopo l'altro consiglio nazionale del ventotto ottobre
Cioè il quale eravamo in partenza per Parigi per fare l'ultima battaglia che ci riguardava cioè per vedere sì sì riuscirà finalmente ad approvare ad approvare a larga maggioranza ma è passata all'unanimità il manifesto di bordo
Che debbo dire che ero che è difficile passare dalle parole ai fatti almeno sul terreno delle enunciazioni credo sia il documento più avanzato mai uscito da un'organizzazione sovrannazionale europeista questo me lo riconoscono gli stessi amici
Federalisti
Nel cui corpo credo che faccia parte assenti
Tuttavia questo documento non era nato come un fungo stato una battaglia lunga e sofferta che praticamente è cominciata dagli stati generali di Berlino siamo nel maggio sessanta ottanta sei e questo documento è passato nel novembre ottantasette attraverso tutta una serie di manifestazioni di incontri di difficile persuasioni di cui un atto importante è stato il grande congresso di bordo appunto che dà nome al Manifesto
Dei comuni gemellati Siderno miliardi
Non lo sto esporre perché tutti ormai lo conosce voi sapete che si basa su due o tre principi elementari sulla necessità e la nazionalità dell'Unione Europea cioè dell'unione politica
In un momento in cui non ci sono solo problemi economici problemi di sicurezza e di politica estera comuni una serie dovrebbero essere coordinati nel corpo istituzionale dell'Europa soltanto l'Unione così com'era nel Progetto
Nell'ottantaquattro del Parlamento europeo da questa possibilità e non era un progetto massimalista era un progetto che io stesso diamo federale confederale proprio misto
Si appoggia sull'altro convincimento che noi del Consiglio dei comuni dell'Europa abbiamo direi più e meglio dell'eurobarometro perché lo verifichiamo proprio nell'esperienza delle nostre battaglie su un'opinione pubblica europea più avanzata uso una brutta parola delle classi politiche
E molti osserveranno ma in maniera concreta no in maniera generica e una disponibilità psicologica a voi sapete bene anche sul terreno nazionale la gente non è che sia molto
Indotto rinata sui fatti che suggella fa dell'inchiesta sapete non sanno dove il presidente ha ripubblicato non sanno bene come fatta al nostro ego e quindi questa disponibilità c'è
Porta una grossa disponibilità di una serie di settori Riley settori sovranazionale ma tra loro scoordinati saranno i tecnici saranno certi gruppi di industriali saranno dei movimenti etico politici
Ma in realtà è la nostra idea è stata quella su questo sfondo di sondare l'opinione reale del popolo europeo avvalendoci dei nostri enti che sono in fondo la forma più elementare di democrazia
E di fare
è in fondo poi la risultanza cade nel bicentenario della Rivoluzione francese pare che la rivoluzione precisi continua a pensare altro tema mentre polemizzano un po'sulla rivoluzione stessa gli stessi francesi come voi sapete ragazze vi do la recente polemica storiografica
Una serie di quaderni di
Protesta e di proposte che gliene do alleanze si fermava doléances osservi protesta di quel cioè cercando di convogliare tutte queste insoddisfazioni tutta questa sì
Come si dice in termini un po'banale dalla società politica in termini di conclusioni europee
Una serie di cahier de doléances di godermi di proteste proposta che sono un grosso impegno
Dal quale vorremmo partire oggi cioè noi oggi non partiamo con un'azione italiana vinta la battaglia in sede europea la sezione italiana vorrebbe cominciare a discutere che ad agire
Per voi per correre una tappa intermedia su questa ancora dobbiamo arrivare alle decisioni precise sovrannazionale diciamo a metà percorso diciamo ottobre ottantotto
Facendo un'esposizione larga noi abbiamo trenta mila enti aderenti
Della sintesi della manifesto di bordo nei comuni per lo meno dei Paesi dell'Europa che dall'eurobarometro questa volta rogito sembra più proclive a fare il salto di qualità
E finalmente facendo convogliare tutto questo materiale democratico in una convenzione del popolo europeo che altri non richiama con più
Forse concretezza al congresso dei cittadini europei cedibili veri non di quelli a cui si dà il colore del passaporto di quelli sovrani
In sei mesi prima delle elezioni europee con l'intenzione proprio di far nascere la questa convenzione certo rilievo esterno europeo
Il compito di esercitare attraverso veneziano che si diceva un tempo ed editorialista degli anni Cinquanta un comitato di vigilanza la pressione organizzata sulle prossime elezioni europee e chiudo
Pressione organizzata sui candidati non sui partiti come si dice spesso
Ma sui nostri partiti perché spesso non dimentichiamo che la quasi totalità Dinoi amministratori locali e regionali siamo uomini di partito vide non c'è un antagonismo tra noi i partiti e che noi rappresentiamo un provento
Questo lo dico da vecchio democratico almeno da cinquanta liberamente no alcuni non ci si può dare del qualunquista noi pensiamo che i nostri partiti in questo senso
Difetti inno di democrazia nel senso che prevalgono prevale la routine burocratica prevale un certo missione Isma'sanno i nostri partitici la ricordiamo anche agire così come sindacalista preme sul suo partito perché certi problemi del lavoro siano radicalmente affronta avranno le elezioni europee ma e mi fermo che mi pare a questo punto
Occorre dare la parola al nostro relatore gliela do senz'altro al presidente Bartolini che ha voluto oggi appunto farci la relazione non gliene siamo molto grati la parola al presidente Bartolo
Grazie presidente
Il dibattito sull'unità europea dopo la vivace ripresa che caratterizzò l'iniziativa di Altiero Spinelli fino al progetto di unione approvato dal Parlamento europeo ha avuto un andamento difficile tormentata
A questo ha fatto riscontro il taglio del processo di integrazione se non addirittura e per molti aspetti il suo arretramento
Anche l'atto unico non modifica questa realtà
Si può dire anzi che ne è una conferma quale esito di un complesso di iniziative che all'indomani della risoluzione a favore del progetto Spinelli prese l'avvio con il fine di ridurre la portata di quello il processo di integrazione l'iniziativa dei singoli stati si vanno talmente affievolendo che neppure l'atto unico pare avviato a produrre nel novantadue l'insieme degli effetti a suo tempo previsti del mercato unito
Da qui le preoccupazioni fondate per le conseguenze che potrebbero scaturire in termini squilibri e disuguaglianza
Il rischio che l'Europa si trasformi in una mera area di libero scambio è reale e grande
E ciò molto ancora una volta che senza un governo complessivo dei fattori economici sociali e territoriali
Senza un forte impegno per l'unione politica i processi di integrazione non solo non vanno avanti ma sono destinati spesso a non produrre gli effetti voluti perfino a vanificare positive realizzazioni
Anche il manifesto di botto
Approvato nel novembre scorso a Parigi dal Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa accolto bene il carattere e la dimensione della crisi il progressivo un vuoto di potere di iniziativa che rischia di accrescere le stesse divisioni incertezze presente
Da qui l'indirizzo sempre più avvertita e diffuso e dare finalmente corpo all'obiettivo dell'unione politica come condizione ineludibile per un ruolo attivo dell'Europa sui grandi temi della politica interna e internazionali
Questo ha spinto a fare uscire le nostre istituzioni comunitarie
Dalle sette attuale è maturata senza dubbio dallo stretto legame che si va determinando falsi ideali dell'europeismo e la concretezza dei problemi del nostro tempo per le difficoltà che abbiamo di fronte certo in tutti questi anni al di là dei mai sopiti nazionalismi e delle chiusure un'Europa più grande si è fatta strada
Della stabilità democratica i popoli e le città d'Europa hanno conosciuto una crescita senza precedenti che pone oggi l'insieme delle nostre società fra le più avanzate le più richieste più libere per nonostante i limiti e le debolezze il Parlamento europeo ha avuto il merito indiscutibile di rappresentare la realtà dei nostri paesi nostri poco
Popoli legati ad una comune identità e tuttavia ad una storia travagliata che gli affitti spesso difficile perfino traumaticamente contrapposti
Eppure mai come oggi sentiamo che una fase un'intera stagione si è conclusa e che scelte compiti importanti decisivi forse si affacciano davanti all'Europa e spingono ad accelerare il sasso per una effettiva unità politica e proprio in questo passaggio che avvertiamo il carico politico istituzionale programmatico oltreché ideale le grandi questioni che si appuntano sull'Europa
E sulle quali ogni popolo ogni uomo si interroga
Perché toccano l'avvenire il futuro della nostra civiltà il voto dei nostri popoli nel mondo la sicurezza l'economia l'ambiente la cultura i diritti civili e umani ma anche il ruolo internazionale di pace ed il progresso una riflessione più vasto e più aperta più stringente darebbe perciò andare avanti
Questo impegno deve rapportarsi non solo ai segni evidenti della crisi comunitaria di un oggettivo un po'perimetro delle politiche ma soprattutto dal bisogno di dare risposta a problemi di fondo guardato con coraggio ha più Walter Rizzo
Un'epoca nuova sia per
Sulla scena mondiale è intervenuto un accordo storico frutto di un miglioramento dei rapporti fra le grandi potenze ma anche dalla percezione di mutate condizioni politiche dalla consapevolezza che in mezzo e trasformazioni economiche e sociali
Hanno segnato nel corso di questi anni e che altre non meno grandi si annunciano ad un ritmo che appare sempre più accelerato le rate del confronto sta lasciando il passo a quella del dialogo
Un clima di fiducia che è necessario vada avanti e che sembra destinato a incidere su tutto quattro per le politiche mondiali
Avvertiamo con rincrescimento tutti i limiti che hanno impedito all'Europa di giocare un ruolo significativo fra le due grandi potenze ma proprio di fronte alla nuova situazione affiora con maggiore evidenza lo scarto progressivo rispetto al peso e al prestigio conquistati nel davanti al processo di internazionalizzazione e di tutti i fattori dello sviluppo si fa strada la consapevolezza di interessi comuni nelle politiche interne e della politica questi interessi si fanno prevalere e poi con l'esigenza di dare vita politica effettivamente comuni
Nei campi della sicurezza della cooperazione per la salvaguardia delle libertà e dei diritti umani ma anche della moneta industria Ambiente Energia ricerca comunicazioni informazioni interessi comuni e permanenti che richiedono d'Oro colta istituzioni comuni e permanente
E ciò soprattutto per il ruolo internazionale che spetta all'Europa nel rafforzamento del processo di distensione e nel superamento dei gravi ostacoli che si frappongono all'Autonomous sviluppo dell'economia dei Paesi più arretrati
Ma ciò comporta l'avvio di un processo più ampio di identità europea chi tira unione politica comporta l'assunzione di più alte responsabilità sul piano della difesa occorre cogliere tutti gli spazi necessari all'emergere di una nuova concezione della sicurezza sempre meno frutto degli arsenali militari sempre più ancorata all'intreccio di reciproci interessi
E di relazioni in ogni campo economico politico culturale umano
Le prospettive che si aprono Europa non avrebbero grande avvenire se non si concretizzassero quelle condizioni di fiducia di sicurezza e di stabilità che sono nell'aspirazione dei nostri popoli
Ci attendiamo perciò un forte processo negoziale che traducano impartire prospettiva perché per la riduzione delle forze militari da quelle strategiche a quelle convenzionali alle armi chimiche
Un equilibrio giusto è garantito al più basso livello i problemi che abbiamo di fronte non sono in contrasto con il ruolo dell'alleanza e con il principio irrinunciabile del carattere indivisibile della sicurezza occidentale ma solo un effettivo processo di unione politica o promuovere nel modo più autorevole la maggiore collaborazione più stretto coordinamento sul piano della difesa delle iniziative di pace
Non è più pensabile delegare ad altri responsabilità che sono dell'Europa la grande realtà dei Paesi europei non può continuare ad essere assente estranea rinunciando ancora ad essere se stesse
Siamo di fronte ad accresciute responsabilità che sollecitano l'Europa anche in direzione di tormentate regioni mediorientali
In presenza di compiti difficili dei pericoli prescelti per la sicurezza internazionale per l'indipendenza dei diritti di interi popoli hanno depositi l'impegno della conferenza di pienezza dell'ottantatré sono stati largamente disattese
Le questioni della sicurezza della pace e della cooperazione chiamano in causa dunque l'insieme dei processi politici ed economici dei Paesi della Comunità
Solo attraverso questa nuova capacità e volontà di emergere come soggetto attivo della politica internazionale fuori da ogni tentazione egemonica i popoli i cittadini europei potranno avere una voce ripetibile coerente si tratta non solo di difendere interessi comuni ma di contribuire con la nostra storia con molta facilità al progresso più generale
Il ruolo propulsivo dell'Europa appare quindi serve più dedicato ad una più stretta unione politica in grado di dare un volto nuovo ampie forme di integrazione che in tutti questi anni è stato possibile costruire trent'anni di vita comunitaria ci hanno dimostrato che il metodo del negoziato intergovernativo è sempre meno efficace
Occorre ormai avviare una nuova fase in direzione di un effettivo governo europeo democraticamente controllato dal Parlamento europeo che risponda al vecchio questa unione che tante volte sembrava possibile sempre invece consumarsi ogni giorno delle divisioni degli organismi nazionali
Affogare addirittura nelle paludi delle burocrazie decreti calcoli del dare e della abbiamo coscienza dei ritardi e delle resistenze quale però se prendesse corpo un'aria di rassegnazione guai se questa battaglia per un cambiamento profondo della comunità si arrestasse dinanzi agli ostacoli o alveare di indifferenza che pure esistono
Non si tratta di compiere passi più o meno ma di opporci innanzitutto all'offuscamento di una prospettiva che sostanziale anche per uscire da quello stato di proprio sulla dipendenza tecnologica ed economica in cui si trova la nostra economia è un fatto che l'assenza di efficaci politiche comuni e oggi l'ostacolo principale anche per un adeguato rilancio di tutto l'apparato prodotti per lo stesso risanamento dei settori maggiormente in crisi siderurgico tessile chimica eccetera per un equilibrato sviluppo del mercato le politiche esclusivamente rivolta alla tutela della concorrenza così come quelle essenzialmente congiunturale ottime era erogazione di fondi a settori critici si vanno ormai dimostrando sempre più inconsistenti l'Europa anche nei suoi poli forti trova oggi crescenti difficoltà a conseguire più elevati livelli di spicco
La crescita economica appare affievolirsi nelle sue capacità di spinta verso un'ulteriore crescita in pari tempo si profilano nuove contraddizioni del paesaggio sul piano della qualità della vita dell'ambiente della giustizia sociale
Assistiamo a fenomeni di emarginazione e di degrado che sembra estendersi e che coinvolgono direttamente le nostre città le nostre regioni alterando perfino termini fondamentali della vita dell'uomo e delle nostre collettività
Siamo di fronte a problemi comuni a tutti i Paesi e che si collocano ormai la scala continentale soprattutto per la concentrazione delle risorse la dimensione degli investimenti necessari
Ad invertire le tendenze sfavorevoli e a ridurre colmare l'accentuato di vari all'economia degli USA e del Giappone
Anche nella capacità di dar vita hanno più possibilità di lavoro in particolare per i giovani
Nessun Paese da solo
O pensare di uscire vittorioso
è invece in un'ottica complessiva che è possibile incontrare priorità le strategie
Per una più alte punta qualità dello sviluppo per la riduzione differenze degli squilibri fra diverse altre d'Europa
Per il rafforzamento dell'intero sistema economico trasferimento in ogni campo delle tecnologie più avanzate
Per la realizzazione di nuove condizioni nuove compatibilità fra i fattori produttivi e l'ambiente valorizzando le immense ricchezze naturali culturali e storiche dell'euro
I costi della non Europa vanno diventato davvero troppo alti
Occorre uscire da una camicia che si va facendo ormai troppo stretta rispetto alla forza sia per i soggetti delle componenti interessate ad una pena così riconobbe sociale capace di fronteggiare i rapidi mutamenti dei rapporti internazionali e di salvaguardare i connotati essenziali della nostra democrazia
La risposta deve essere ricercate mangi tutto sul piano di un rafforzamento di tutte le politiche economiche comunitarie anche attraverso l'attivazione i nuovi strumenti come la moneta unica l'armonizzazione del regime finanziario e fiscale la creazione di una banca centrale europea
In questo quadro più ampio si pongono le stesse soluzioni ai temi pressanti del bilancio comunitario per le politiche di intervento per la riforma dei fondi strutturali
Ma questo obiettivo è destinato a restare sulla carta se non si accompagnerà lo sforzo per la riforma degli assetti comunitari
Si tratta come ebbe a dire Altiero Spinelli di concepire e realizzare politiche valide affidando appare interesse comune a istituzioni dotate di tempo a questa centralità dei temi istituzionali è legato lo stesso ruolo a quelle robe chiamata per la costruzione del nuovo ordine economico internazionale in un'epoca caratterizzata da grandi incertezze età insostenibili squilibri investivano approfondendo a livello mondiale
La spinta offerto dall'accelerazione del nove tecnologie o tradursi in effetti quel generale di sviluppo sono in presenza altrettanto forte impulso alla cooperazione questo orizzonte ormai necessario per tutti i sistemi economici
Ma oggi paradossalmente proprio per quelli più sviluppati anche di fronte alla crescente scarsità delle risorse naturali ambientali a processi che esso partecipe sovrastano sempre più i diversi sistemi
La possibilità di aprire nuove vie alla collaborazione alla crescita dimensionale a progetti che sull'assicurare a tutti i Paesi l'accesso alle straordinariamente distretti Anita
E alle conquiste della scienza e della tecnica chiama in causa l'Europa come soggetto politico internazionale
Anche se importanti iniziative non sono mancate e questo campo che esige un nuovo permanente impegno unitario
Pensiamo alle accresciute responsabilità derivanti dalla convenzione con i sessantasette settanta inagibili Africa Caraibi Pacifico nuovi rapporti con i Paesi dell'America latina e dell'Asia con popoli che guardano all'Europa come ad un punto di riferimento per avviare condizioni di sviluppo ma anche detrarre sicurezza forza e autonomia rispetto ad altri interlocutori internazionali
Di fronte ad un'Europa ancora sostanzialmente incapace
Di pensare e di agire in termini di globalità proprio la spinta dell'europeismo può farsi carico di questa nuova situazione dei problemi del nostro tempo e in primo luogo della finalizzazione Minerva delle risorse dell'equilibrio nord soffre la costruzione di nuovi rapporti più vasti rapporti di fiducia fra i popoli fra gli stati è ormai essenziale lo sono per dominare le trasformazioni necessarie in funzione della crescita e del benessere dei popoli d'Europa
Ma anche per aprire le istituzioni nazionali e internazionali alle nuove entranti esigenze dell'umanità
Altrettanto grande poi deve essere riconosciuto della cultura e della scienza
Insieme all'orgoglio della sua civiltà l'Europa deve ritrovare fiducia soprattutto la sua cultura
Della straordinaria forza delle sue ricche infinite identità culturale abbiamo un patrimonio di pensiero di creatività di progettualità
Che rischia di piegarsi ad un crescente processo di omologazione ad un impoverimento appiattimento su modelli a noi estranei
Un complesso eccezionale istituzioni culturali di accademie diversità di centri di studio e di ricerca ma anche di competenze e di professionalità dei valori spesso trascurati piacque invece dobbiamo guardare sempre più comma la risorsa fondamentale il crescente rilievo sociale ed economico della componente intellettuale e della trama di rapporti sempre più avanzate con il mondo della produzione che serviva per la pubblica amministrazione è un punto di forza destinato a diventare decisivo per lo sviluppo complessivo dell'Europa degli Stati nazionali delle nostre realtà locali
L'Unione europea potrà andare avanti se questa esigenza di una più vasta solidarietà economica e culturale scientifica prevarrà assumibili nazionalismi se veri interessi della Democrazia Europea prevarranno sugli interessi di parte
Quale altro senso potrebbe attribuire a questa unità politica dei nostri popoli se non quello di ricercare attraverso il dialogo e la collaborazione continua a tematiche la strada migliore per tutti
La questione istituzionale dunque centrale per imprimere un forte sviluppo a tutti i processi decisionali della comunità sottraendogli affetti paralizzanti e per sostenere un effettivo rafforzamento dei poteri di partecipazione di contro con decisione del Parlamento europeo affidando ha deciso la pienezza della funzione legislativa
A questo disegno innovatore non hanno corrisposto finora le volontà politiche degli stati europei è un fatto però che ci troviamo di fronte ad handicap crescente vuoto di democrazia che propone un serio problema
Il continuo trasferimento di funzione di competenze dai Parlamenti nazionali ha finito per determinare a livello di Consiglio europeo un enorme concentrazione di potere senza che adeguate forme di controllo di partecipazione di trasparenza possono poi essere esercitati sia dal Parlamento europeo ed a quelli nazionali
In queste condizioni si consolidava assurdo processo di burocratizzazione con conseguenze facilmente immaginabili non si tratta di appellarci a misure ingegneria costituzionale
L'unica via praticabile non può che essere quinta di un progetto di unione
Da sottoporre alla ratifica degli Stati nazionali in grado di realizzare un nuovo costruttive ed equilibrato rapporto fra le istituzioni comunitarie raccogliendo in particolare lo stimolo degli importanti contributi offerti in questo senso dal rapporto Erma
è importante che intorno a questo concetto ci vada coagulando lo sforzo europeista
Va bene maturare la consapevolezza che in una fase costituente quale quella che abbiamo davanti occorre mettere da parte divisioni e resistenze così come sterili compromessa
Un effettivo mutamento può essere perseguito Sant'Elia delle trattative diplomatiche si affianca l'impegno sulla strada maestra della sovranità popolare e della Democrazia europea
Nulla è più difficile che costruirà il nuovo territori che non servono ma neppure le fughe in avanti in questi anni il Consiglio dei Comuni delle Regioni d'Europa ha saputo essere all'altezza di questo impegno con la sua capacità di pressione di sensibilizzazione sensibilizzazione di rafforzamento della coscienza europea in sintonia con le aspirazioni più avanzate delle città e delle regioni d'Europa
Questa lunga appassionata azione rappresenta un grande patrimonio su cui occorre far leva con l'entusiasmo di chi si sente protagonista di un'impresa il cui esito riguarda tutti non possiamo certamente fermarci
Quaderni di protesta di proposta o all'elenco delle inadempienze dei ritardi che pure si vanno facendo stringenti
Occorre soprattutto approfondire la portata di un obiettivo più grande cruciale perché nella ideale
Sappiamo che l'aspirazione collettiva per quanto matura nella coscienza di milioni di uomini compostatori del solo dati o decisioni istituzionali soltanto attraverso una mobilitazione dell'opinione pubblica dei governi e dei Parlamenti delle forze politiche della cultura e della scienza
Se le grandi organizzazioni e associazioni nazionali ma anche dei movimenti dei giovani dei cittadini sarà possibile fare avanzare questo processo e sottrarsi al pericolo che è reale della decadenza e dell'apparato anche da qui l'importanza di un efficace presenza dei poteri locali a livello comunitario
Specie riguardo all'elaborazione delle politiche regionali e territoriali una presenza che può far compiere un salto di qualità sovranazionale a tutto il fronte dell'autonomia a quel ricco tessuto di poteri democratici che tanta parte ha avuto nella costruzione della nostra civiltà e che oggi è chiamata ad essere nuovamente protagonista davanti al bisogno di nuovi riferimenti all'uomo all'ambiente sociale al territorio nelle prossime settimane dovrebbe concretizzarsi il riconoscimento formale presso la Commissione europea di un Consiglio consultivo delle regioni e degli enti locali
Un modo per porre le basi di quella partecipazione le autonomie e già il progetto Spinelli prefigurava con Chiara lungimiranza
Ma anche per rispondere ai pericoli diffusi di frammentazione perfino il localismo che a livello su nazionale rischiano oggi di indebolire esigenza di un forte rilancio della programmazione
Dalla costruzione dell'unità europea non potranno derivare un potenziamento di tutti i sistemi dell'autonomia
Ma questa ripresa del dibattito sull'Europa rischia di divenire sterile se non sarà incentrata intorno a due strumenti fondamentali il riconoscimento del Parlamento europeo come succede in alto rurale di diritto
Per la costituzione dell'Unione europea il ricorso a tutti i meccanismi propri delle nostre democrazie come il referendum nazionali le mozioni parlamentari e consultazioni popolari al livello locale
In questo quadro gli stati generali del Consiglio dei Comuni e Regioni d'Europa convocato il prossimo giugno accusato rappresenta una tappa significativa per l'assunzione da parte dei popoli d'Europa e delle comunità locali che li rappresentano
Di un ruolo più pregnante verso i governi e parlamenti nazionali per far uscire dallo stato di crisi il processo di unità europea
Nasce così anche il problema sul compenso di iniziative da portare avanti perché da Grado possono discendere ad un anno dalle elezioni europee nuovi proposti nuovi stimoli fino a per la grande convenzione del popolo europeo
Affinché le prossime elezioni gli hanno mandato morale politica al Parlamento europeo di riproporre un progetto di unione ai Paesi della Comunità
In questo quadro importanti diventano i pronunciamenti delle assemblee le petizioni I quaderni di proteste di proposta gli stessi gemellaggio rapporti di amicizia le iniziative più vario che tutti siamo chiamati a suscitare facendo leva per quanto ci riguarda sulla volontà e sugli intenti del popolo italiano ma sapendo e questo sforzo va esteso anche in altri paesi dove in certi momenti più difficile più complesso e tormentato è parso il cambino depositate vero
Ringrazio l'oratore che tra l'altro sarà appunto il relatore all'italiano e in generale agli stati generali di classico agli inizi di giugno
Ora debbo dire vorrei esprimere sia noi dell'Aic finché mio personale tutta la nostra gratitudine al ministro Andreotti perché non è una questione di contenuto sappiamo la fatica terribile che la sua agenda di conforto e quindi gli siamo grati perché fare l'europeismo con sacrificio vale di più anzi vale molto
Quindi la ringrazio
Poc'anzi lamentela Segantini ha detto che a bordo è stata vinta una battaglia e senza dubbio il documento è venuto fuori rappresenta una piattaforma utile per dare una sorta di si sveglia
Ha tutta l'ambiente
Non tanto legato al fatto elettorale dell'anno prossimo che è importante ma
Bisogna stare attenti a non impiccio lire il problema quasi che fosse soltanto una manifestazioni in quella che si cerca di far svolgere in questo anno con una delle tante preparazioni
Ad una competizione elettiva vibrare il riconoscimento e per questo non basterebbe l'intero prima battaglia dei servizi e delle altre missioni Insiel poi la guerra europea e io credo che possiamo
Vorrei dire considerare come questa vostra riunione cade in un momento
Particolare della comunità nel quale si è un po'una resa dei conti di alcuni problemi
E lasci dobbiamo domandare
Perché dopo una stagione di lunga della comunità
Molto fare vita politicamente e dopo anche vi sono stati indubbi progressi basti pensare che il numero degli Stati che sono entrati nella Comunità è raddoppiato
Dopo che vi sono state in un aspetto delle notevoli
Progressione del qualitative basti pensare alla cooperazione politica che da una situazione di esperimento è diventata una obbligazioni internazionale nel trattato da cui è venuto fuori l'atto comuni
Queste ed altre cose senza dubbio rappresenta uno dei passi in avanti
Però aumentare che
Dobbiamo constatare che nella vita quotidiana della comunità vi è qualche cosa che ne rende impacciato il camerino vi è una vischiosità dalla quale difficilmente noi finora siamo stati capaci di uscire
Perché questo è accaduto io credo che la risposta al quesito di fondo che questo porta un letto darci una spiegazione ma più che altro può darsi un orientamento io credo che se noi oggi siamo non voglio dire impantanati perché sarebbe un
Una brutta espressione ma diciamo invischiati è leggermente più gentile in tutta una disputa nell'acqua degli interessi nazionali
Riemergono prepotentemente e si fatica in un modo indicibile per trovare degli accorgimenti qui dobbiamo dire che allora
La spiegazione
A mio giudizio una
Cioè la spiegazione che la perdita di tono politico nella Comunità europea legata al fatto che l'assemblea parlamentare che dovrebbe essere la guida
Dovrebbero essere non Sperone di una Gambino continuamente più elevato della comunità stessi invece questa assemblea ritenute in una posizione marginale noi avremmo infatti nel nostro Parlamento un momento di esitazione nei confronti del risultato della conferenza del Lussemburgo perché ci sembrava troppo poco quello che veniva e non a caso noi Vivien mammo in un secondo momento non per nato meramente esteriori ma per differenziare la nostra posizione e per dare una chiara dimostrazione di quanto fossimo insoddisfatti d'altra parte il non ratificare il da parte nostra avrebbe
L'Unificato anche quel poco che dalla conferenza del Lussemburgo si è fatto che sarebbe stato illusorio pensare che una nuova conferenza potesse in termini di tempo per le liti essersi a convocare e in uno spirito diverso quindi dovevano cercar di acquisire quello che era stato faticosamente messo in piedi
Ora se questo è vero noi mi pare che dobbiamo superare questa concezione della vita comunitaria nella quale
Sostanzialmente sì fatto con in più poc'anzi il Presidente Pertini diceva non ci possiamo accontentare di una zona di libero scambio
Ma dobbiamo stare attenti che se la comunità non corregge alcuni dei suoi errori se non supera ad esempio la disputa di questi giorni la disputa dell'avarizia nei confronti dei Paesi più poveri della comunità e non li mette in condizione entro il mille novecentonovanta al due di essersi fortemente irrobustiti
è inutile pensare allora all'apertura di queste frontiere perché l'apertura significherebbe l'invasione
Del prodotto di Stati più forti dei verso altri Stati
E in quel momento in cui dovrebbe essere la pienezza della vita comunitaria comincerebbe una crisi terribile della nostra comunità andremo quindi anche indietro rispetto ad una zona di libero scambio perché non ci sarebbero le condizioni obiettive
Non si può accettare della comunità una spento non esiste una società nella quale si partecipa aggiuntivi non si partecipa alle perdite e ai rischi questo io credo che deve essere
Cercato
Di farlo
Innanzitutto diventare una convinzione
Se mi fosse consentito a noi dopo un periodo di Europa dei pionieri che è stato la stagione d'oro siamo passati all'Europa degli specialisti
Che è una cosa importante certamente diede un forte contributo dall'educazione popolare il fatto che nelle campagne
L'ultimo dei contadini sa tutto dei montanti compensativi rissa tutto
Degli stabilizzatori segue più di nomi in quelle che sono le caratteristiche del proprio settore lo stesso un lavoratore della siderurgia lavoratori del tessile
Ma non è queste l'Europa guai certamente a ignorare l'importanza anche dell'ordinaria amministrazione
Io ho sempre ammirato molto di più i ministri che sanno far bene l'ordinaria amministrazione di quelli che fanno le riforme magari solo per il desiderio di legare proprio no ad una riforma è la stessa cosa vale nella comunità certamente anche l'amministrazione in tutta la sua faticosa realtà quotidiana e anche di breve periodo sempre però con una mila più lontana è una cosa indispensabile ma guai a essere prigionieri della vita grigia del ordinaria amministrazione e allora come può essere corretto a questo io ho visto che nel Eurobarometro si fanno delle rilevazioni non voglio discutere sono sempre cose estremamente difficili sul piano anche scientifico voglio prenderle per buone però ci sono cose che mi preoccupa perché quando non si tratta di sondaggi ma si tratta di espressioni dirette abbiamo qualche sintomo in senso diverso sulla popolarità azione dettato comunitario
Quando non li abbiamo visti in Danimarca nel referendum per approvare l'Atto unico una approvazione con un margine piuttosto ristrette
E quando questo a margine analizzando l'abbiamo visto che aveva un numero notevole di sì nelle campagne e avrei voluto vedere il contrario fra l'altro il promettere ma avere Ivan cominciare dalla capitale
Una prevalenza Dino e questo mi preoccupa perché se un Paese che
Obiettivamente benefici in un modo assai largo della comunità
A una sua opinione pubblica che fuori dell'interesse immediato si esprime contrariamente e questo vuol dire che allora c'è qualche cosa
Di profondamente diverso che noi dobbiamo fare io lo so che c'era stata dei idea di sfidarli in parte ancora se ne discute di dare un potere costituente qui debito nell'agosto manifesto di dare un mandato morale e politico al Parlamento europeo di riproporre un progetto di Unione europea
Questo però non basta che lo facciamo noi e sotto questo aspetto allora e molto importante l'azione che voi potete entrare cercando però seguire lecito dirlo
Di far sì che anche a livello delle amministrazioni nel nostro e negli altri Paesi dell'amministrazione dei poteri locali
Il dato europeo non sia soltanto la coltivazione di un decreto emanato il giardinetto di persone fervida mente convinte
Ma possano esser travasato in un'opinione pubblica più larga
Non può avvenire dall'alto dall'alto non verrà mai questa spinta perché i governi le burocrazie non saranno lei li a dare questo impulso democratica è stato detto può sembrare un paradosso
Che se una comunità come la Comunità europea fosse uno Stato
Lo scarso ruolo che era il suo parlamento noi la qualificherebbe per essere ammessa nella Comunità europea come è stato detto
Paste una realtà e noi dobbiamo
Registrare
Senza cadere nella contrapposta posizione mi pare sbagliata da l'altro senza cadere nella retorica europea che qualche volta dove avviene
Riempiendosi polmoni diaria pulita rievocando momenti bellissimi padri fondatori tutte cose bellissime con questo non facciamo niente facciamo un monumento più visto che il busti sono tanti nel Campidoglio che sono messi uno vicino all'altro sì quasi
Retro stanze sono e quindi noi non è questo che dobbiamo fare
Come viceversa dobbiamo stare attenti a non far perdere incoraggia e non perdere noi stessi entusiasmo non riconoscendo tutta una serie di dati positivi che io presumo altrimenti sarebbe squilibrati scorso
Ma certamente non si campa di rendita non si campa dicendo che nella comunità mettendo insieme a Francia e Germania delitto che ci fosse di nuovo una guerra beh io guardo anche un altro aspetto che avendo una discussione aperta sull'Unione europea occidentale quindi su una concezione non
Più uno o dell'altro Paese ma comune almeno in embrione dei problemi della difesa e avendo avuto come ricordavo poc'anzi
Per il prevedere due paesi che si mettono insieme per fare delle iniziative di difesa o di economia congiunto son tutte cose che possono avere certamente un valore e quando ho letto che che critica questo chi ha dei dubbi
Forse un nostalgico di quando non andavano d'accordo
Francia e Germania questa è una stupidaggine che non sta né in cielo né in terra nessuno di noi vuole davvero che non vanno d'accordo però vogliamo che si cammini in un modo coerente e in questo modo può avvenire solo dal basso e io credo che se si riesce
Anche in altri modi ma prevalentemente con questa struttura capillare Ytzhak
Delle rappresentanze elettive dei poteri locali
Se si riesce a dare questo scossone che ritengo sia indispensabile al comunità stessa allora si può riuscire a creare le condizioni
Per cui non solo dando voi ma anche altrove si dia questo un ruolo al Parlamento europeo nella sua terza elezione a suffragio universale questo suo ruolo che chiamiamolo costituente se questa parola spaventa qualcuno il geniale modo di profonda revisione di rilancio di progresso la nomenclatura nona un'importanza sostanziali ma noi certamente ritengo che se non accompagniamo le discussioni tecniche la formazione delle direttive per arrivare a questo mercato interno parola bruttissima fra l'altro che forse comincia già questa a non dare un sufficiente orientamento se riuscissimo veramente a parlare di più di unione europea che non di mercato interno però questo oppure una delle tappe che noi ci siamo poste ma questa tappa mi pare che da sola con la preparazione delle amministrazioni dei governi
Con questa difficoltà
Di il fare maturare delle posizioni più avanzate noi abbiamo appunto
Il rammarico perché nella
Proprio in occasione del consiglio europeo di Milano si era posta bene alla base con le due Commissioni la commissione dunque sulle riforme istituzionali
Commissione composta volutamente la componevano con i ministri degli esteri
Ma con i rappresentanti personali dei capi di Stato e di Governo perché si supponeva che almeno i rappresentanti personali rappresentassero i capi di Stato e di governo quando poi venivano al consiglio su europeo successivo così invece non è stato
E l'altra Commissione quella presieduta dal nostro collega Donnino per l'Europa dei cittadini tutto un insieme di cose concrete che doveva dare il Nord una effimera popolarità azione
Ma una penetrazione di radici sempre più profonde in tanti campi alla realtà comunitarie anche questo
Sì praticamente a Renato qualche cosa molto piccola si è riusciti a realizzare ora noi abbiamo questa responsabilità il questa responsabilità non hanno in modo particolare coloro che
Ci credono e che hanno lo strumento
Per poter far fare questa
Possibile marcia in avanti alla comunità nove milioni non vogliamo certamente qui proprio perché il problema e di di quadro generale perché il quadro generale la spinta politica che farà avanzarono
La comunità fermo restando come ha detto che non Stoppini ai Bizantini tecnici singoli problemi di cui parliamo il modo con cui si contribuisce alla vita della comunità la coesione cioè il superamento graduale del divario economico sociale traffici dodici Paesi con questa posizione di una solidarietà nei confronti della Gran Bretagna che deve cercare di accrescere un po'incorse Enzio diminuire i dissensi nei confronti della Europa comunitaria
Cioè voi in fondo che conservi via è un momento di grande interesse ma anche di grandi contraddizioni
Perché da un lato noi vediamo una dilatazione
Di quelli che sono di dimensioni quasi tutti i problemi quindi l'ha spinta a mettersi insieme oggi è una spinta non solo ideale ma anche una spinta pratica perché senza di questo allora questa Europa rischierebbe veramente di diventare nello spazio di poche decine di anni qualche cosa se non proprio di marginale ma di storico nella vita dell'umanità
E
Vorrei dire l'esperienza quotidiana si conferma in queste constatazione
D'altra parte noi vediamo che c'è con Concetto di Europa più larga che ci interessa profondamente non molti capirono nel mille novecentosettantacinque l'enorme valore dell'Atto di Helsinki
Quando si dava all'Europa una matrice unitaria e quando tutti stesse trovereste riconosceva l'ok Stati Uniti d'America
E Canada fanno parte dell'Europa gli effetti della cooperazione e della sicurezza
Vorrei dire che sono state veramente delle iniziative lungimiranti e da cui poi sono nate delle conseguenze
Se non c'era stinchi io credo che non aveva avuto il primo dei grandi trattati
Di disarmo che adesso l'otto dicembre dello scorso anno giorno profondamente
Positivo per la storia della pace per la storia dell'umanità
Dobbiamo cercare però di risollevare un poco gli spiriti si si parli pure di latte si parli pure delle necessità di ridare un po'più di spazio alla contessa un po'meno di spazio alla soia se si devono introdurre l'imposta sulle materie grasse tutto questo ripeto serve ma è un reparto
Della nostra Europa il reparto sviluppo e ricerca deve essere un reparto profondamente ideale
E
Nessuno può pensare che questo avvenga da pochi illuminati
Non riusciamo veramente a scontare le opinioni pubbliche dei nostri paesi elitaria mi pare che abbia un duplice dove la mia conclusione perché ha un duplice Dori
Da un lato perché siamo stati tra i fondatori di questa realtà comunitaria
E dall'altro perché in una convergenza progressiva siamo forse l'unico Paese dove non esistono forze politiche o forze sindacali che come tali non siano europeiste
Dobbiamo cercare di passare da un altro indolori
Da essere europeisti a essere europee che è una cosa anche un poco riversa trovate e poi di dare attraverso proprio questa duplice nostra condizione una
Cronistoria che l'altra politicamente attuale di dare noi una mano verso quei Paesi dove tuttora devono fare moltissima strada io credo che se veramente
Si riuscirà tramite i poteri locali a dare questa sveglia al umanità europea per dall'Europa e anche per quello che l'Europa significa fuori del nostro continente voi avrete una grande benemerenza e noi dovremmo meditare
Su come le scorciatoie cioè il partire dai governi per arrivare ai popoli siano sbagliate dice a partire dei popoli per Alitalia e poi i governi e superati
Ma iniziamo il dibattito e debbo sottolineare
Che né i nostri momenti come dire decisione al menti più difficili del Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa
Noi chiediamo perché così dei consigli nazionali aperti
E la motivazione è abbastanza evidente
Noi attraverso la democrazia locale attraverso i poteri locali e regionali facciamo la nostra battaglia europea ma non ci nascondiamo talvolta di sentire una certa solitudine del nostro lavoro e quindi cerchiamo il dialogo nella fattispecie lo cerchiamo in maniera particolare come ho già detto prima con i nostri stessi partiti politici
Questa è la ragione per cui talvolta facciamo consiglio nazionale come l'attuale in cui si intrecciano
Consiglieri effettivi del nostro Consiglio dei rappresentanti dei nostri fratelli o di altre forze democratica e sociale
Seconda cosa che debbo avvertire quella che sempre più come dire
Difficile per un presidente specialmente in Italia
Qui stiamo parlando di Europa siamo europeisti prego tutti gli oratori
Di rispettare i tempi europei voi riconoscete non c'è bisogno che le ricordi va al Parlamento europeo è difficile avere la facoltà di parlare più di dieci minuti talvolta assai di meno nello Zaire
Quindi ti prego in dieci minuti si dice assolutamente tutto e naturalmente questo qui si deve svolgere fin dall'inizio perché altrimenti poi vengono sacrificati molti colleghi che desiderano di parlare
Ciò premesso già qualche iscrizione a parlare altre le credo altri credo abbastanza ovvia comunque solleciterò i medesimi oratori il primo iscritto a parlare l'onorevole Napolitano che alla parola
Io ringrazio il presidente e concesso di intervenire subito
Secondo richiamato dalle votazioni alla Camera è assente stato che ministro Andreotti si allontana prima di me Spi lascia a favore del governo il rapporto di forze in Parlamento
E e comunque ecco il il fatto che
Comunque il fatto che l'urgenza di tempi parlamentari mi porti a prendere la parola subito dopo il ministro degli esteri può in effetti Valeria sottolineare il dato politico significativo e rilevante di una sostanziale convergenza e collaborazione del nostro Paese tra maggioranza e opposizione tra governo e opposizione sulle questioni dell'Europa sulle questioni dell'Unità europea e io vorrei raccogliere il filo dell'intervento dell'onorevole Andreotti
Per le insiste
Re su su un punto ecco a a me sembra che per trarre fuori in Europa la comunità europea
Dalla palude o o dal pantano come ha preferito suppergiù dice l'amico Andreotti in cui rischia di restar soffocata
Occorre
Primo utilizzare fortemente l'esigenza che anche il presidente bar Bartolini ha ribadito con grande Energia di procedere sulla strada dell'unione politica rimotivare la in che modo di motivarla tutti assenso io credo che sia possibile oggi rilanciare questa esigenza
Il rapporto a due necessità
Stringente
E fondamentale
La necessità di governare il processo di unificazione del mercato
Che ha come scadenza il mille novecento novantadue
E la necessità di fare dell'Europa uno dei protagonisti della fase nuova aperta sì nelle relazioni internazionale e innanzitutto nei rapporti tra esiste e onesto
Ecco io vorrei dire
E che proprio a questo fine
Che oggi occorre impegnarsi a forzare
I limiti
Dell'atto unico
A tradurre in atto le indicazioni del Parlamento europeo della sua commissione istituzionale
Per riaprire la prospettiva della unione politica e innanzitutto di un'effettiva e conseguente valorizzazione del Parlamento europeo
Il voto in cui io credo si debba porre la questione
Mi aiuta anche a dire che io invece considero abbastanza deviante la tendenza apporre come tema di maggiore preminente attualità quello della difesa europea isolato
Dal contesto dalla prospettiva della integrazione politiche
Perché
In questo modo in realtà prende corpo l'europeismo ambiguo e assenso unico di chi concepisce
Il processo di unificazione del mercato come pure il processo di liberalizzazione come puro processo
Di abbattimento delle barriere anziché come intendimento di coesione e di solidarietà nello sviluppo e il progresso Tilley economie europee
E s'
O spenta scetticismo
Più o meno profondo nei confronti della possibilità della unione politica della integrazione politica e
Ritiene si debba fatalmente ripiegare sul solo obiettivo della integrazione militare
Io credo che questo europeismo ambiguo di assenso unico debba essere con il mutato debba essere contrastato che si debba invece rimotivare confessa sa l'esigenza di procedere sulla strada dell'unione politica in realtà a quelle necessità davvero preminenti di cui ho parlato naturalmente
Altra cosa e poi ribadire come d'altronde ribadendo col suo progetto Altiero Spinelli che non si può dare in ultima istanza unione politica che non assuma anche la dimensione della sicurezza e della difesa comune e anche altra cosa è nella fase attuale far leva come lui pure riteniamo si debba far leva
Sia sullo strumento della cooperazione politica europea sia sull'istituto della Unione Europea Occidentale perire per elevare il grado di concertazione
Tra i Paesi della comunità europea e dell'alleanza atlantica nel campo della difesa per gettare in sostanza le basi di un pilastro europeo
Nell'alleanza atlantica
Ebbene se si conviene sulle considerazioni pioppi voluto molto rapidamente svolge ne deriva un vastissimo campo per l'impegno innanzitutto voglio dire dei partiti ma qui desidero soltanto aggiungere
Che noi siamo ancora fortemente condizionati dall'equivoco
Di un impegno che venga delicato da ciascun partito ai gruppi che lì rappresentano nel Parlamento europeo
E io ritengo che nessuno di più degli amici a cominciare dall'amico e compagna Cervetti che presiede il nostro gruppo nel Parlamento europeo nessuno di più
Per gli amici che rappresentano i partiti democratici italiani nel Parlamento europeo sente il peso di questo equivoco
Sente la necessità di affermare un impegno in prima persona dei partiti nel Parlamento nazionale che nella vita nazionale sulle grandi questioni della unità europea ma credo che comunque dal discorso che epiche stiamo facendo derivi un vasto campo di impegno per tutte le rappresentanze democratiche per tutte le organizzazioni sociali e culturali per tutte le forme e di intervento associato nel dibattito del nostro paese
E nella vita quotidiana delle nostre popolazioni etiopi
Voglio portare testimonianza
Della nostra convinzione
Che determinante davvero possa essere il contributo dei comuni e delle regioni d'Europa
Le iniziative che sono state delineate dal presidente Bartolini che formeranno poi oggetto anche al di là dunque dei confini d'Italia di discussione nella prossima assise di Glasgow
Ed è qui le iniziative configurano davvero uno sviluppo estremamente rilevante di attività di formazione i movimenti di opinione e di forme di partecipazione popolare
Di cui abbiamo assoluto bisogno per portare più avanti l'azione
Sulla via della unione politica europea contro tutte le vischiosità idee resistenze di cui stiamo scontando le sempre più pesanti conseguenze e per concludere ecco io vorrei dire che
Dovremmo davvero proporci
Di ottenibile dissi conchiglia quell'atto cui ha fatto cenno il presidente Bartolini concludendo la sua relazione lato cioè del riconoscimento formale presso la Commissione delle Comunità di un Consiglio Consultivo delle regioni e degli enti locali perché ecco noi che abbiamo sempre rifiutato la logica dei piccoli passi
Però sappiamo apprezzare tutte le tappe
Della nostra battaglia europei istiga e credo che dobbiamo sapere congiungere il più forte impegno a perseguire gli obiettivi di fondo anche più ardui e lontani
E la capacità però di
Realizzare via via tutti i concreti progressi che possibile e necessario realizzare sulla via della costruzione europea
Grazie Napolitano onorevole Fracanzani alla parola
Ma ritengo anch'io che sia particolarmente significativa questa ulteriore testimonianza
Che i poteri delle autonomie locali italiani a favore dell'Europa
Perché questo sta a indicare come più ampi spazi
Di democrazia non siano in contrasto con i livelli di altre dimensioni
Pure di fatto democratico perché sta a indicare d'altra parte come a livello di cittadini delle più dirette espressioni dei cittadini i quali sono le autonomie locali
C'è questa sensibilità nei confronti della dimensione europea
Una sensibilità vorrei dire che mentre in passato
Poteva rifarsi soprattutto ai istanze di carattere ideale oggi si accoppia anche alla coscienza che i processi nei fatti le esigenze area agli interessi vanno nella stessa direzione proprio le vicende economiche degli ultimi mesi
Stanno ad indicare come gli interessi non soltanto ideali si muovono in dimensione internazionale in dimensione europeo per i centri vicende così preoccupanti sui piani e quello che sta dietro ad essi cioè la necessità di una maggiore armonizzazione tra i Paesi ad economia avanzata oltre che il recupero degli squilibri fra Paesi ad economia forte in quelle in via di sviluppo
Sta appunto a indicare come esigenze disinteressi e non soltanto motivazioni ideali spingono in questa direzione
Così ancora i dati pubblicati in questi giorni Danieli cd statistica interni come in quelli internazionali
Sul problema che io ritengo centrale in termini economici e non soltanto economici quale quello dell'occupazione stanno a motivare come una risposta adeguata questo problema oggi centrale livelli italiano e a livello europeo con risvolti sul piano sociale sul piano civile sul piano etico anche come questo dell'occupazione possono avere una risposta a livello soltanto adeguato soltanto a livello europeo perché le politiche anche impegnativi adottate dai singoli Paesi su questo fronte
Hanno le controindicazioni sulle bilance dei pagamenti e in un anno i vantaggi di politiche invece concertate in questa direzione proprio il recente un modellino dell'OCSE estate stimo lineare come se i Paesi della Comunità europea adottassero una politica espansiva di investimenti a favore dell'occupazione dell'uno per cento potrebbero nel giro di breve tempo vedere questo impegno moltiplicato per tre con forti ricadute sulla occupazione senza appunto le controindicazioni di politiche sulle bilance dei pagamenti adottate da singoli paese c'è ormai la coscienza dei cittadini che c'è questa internazionalizzazione questa euro privazione dei problemi c'è d'altra parte una presenza a livello di iniziative private sempre di più e anche qui le vicende di questi giorni stanno a dimostrarlo di dimensioni a carattere europea ma anche in termini impropri in termini adeguati una risposta a livello istituzionale noi dobbiamo sforzarci
Di dare alla internazionalizzazione all'europeizzazione dei problemi una risposta anche di decisioni delle istituzioni in tempi internazionale
C'è questa coscienza dei cittadini c'è questa richiesta dai problemi non c'è sempre analoga disponibilità da parte del governo credo che occorre distinguere
Anche qui all'interno della realtà europea perché indubbiamente i comportamenti anche nei vertici degli incontri di questi giorni che si stanno tenendo in questa materia le materie del Bilancio così materie politiche Gaetano delle posizioni molto articolate all'interno del governo certo c'è la resistenza di molti governi supposizioni non soltanto non progredire in avanti ma di riflusso in termini
Nazionalistici
Nel momento in cui non soltanto ci sono queste domande di un'OPA a livello interno ma ci sono a livello internazionale al di fuori per l'Europa
Ai Paesi del Terzo Mondo per i problemi economici
A Paesi di variare e alle esigenze determinate dagli ultimi incontri di distensione di negoziati sugli armamenti
Sì ripete all'esterno dell'Europa una domanda
Il nostro continente come ruolo non di potenza e non come ruolo militare ma come un ruolo di pace di distensione che contributo a dare un assetto nuovo all'ordine economico internazionale e più a più stabili strutture di pace
A queste domande interne e internazionali bisogna rispondere in modo adeguato
Con cui il processo di avanzamento anche nelle istituzioni europee soprattutto con un processo di avanzamento nel ruolo che al Parlamento europeo ecco perché quello che voi avete sottolinea come la scadenza del mille novecento ottantanove di rinnovo del Parlamento europeo non può essere soltanto una pole significativa scadenza elettorale per un rinnovo di ordinaria amministrazione di rappresentanti al Parlamento europeo ma deve segnare preciso salto qualitativo circa un processo reale per l'Unione europea e in questo quadro circa ovvero del Parlamento e corre noi come partito cerchiamo di portare avanti una logica realistica ogni contributo possibile
Per questo processo di integrazione rispettivamente di unione europea anche in questi giorni abbiamo presentato nel nostro Parlamento un'altra proposta per la moneta europea naturalmente per quanto è possibile nell'ambito delle decisioni all'interno di un singolo palese
E ora la situazione che riguarda la nostra Italia come contributo per il contesto
Siamo però coscienza che questi contributi che vengono dai singoli Paesi queste spinte devono trovare soprattutto uno sbocco di carattere strategico che è questo di cui si parlava circa l'Unione europea circa un maggiore ruolo del Parlamento europeo a questo proposito io voglio dire che noi guardiamo con estrema attenzione
Al lavoro prima Commissione affari istituzionali del Parlamento europeo sta conducendo per la promozione e noi ci auguriamo il referendum
Su questa tematica a livello di dimensioni europeo se questo lavoro della Commissione per un referendum europea non avessi a termini ragionevoli uno sbocco positivo noi ci riserviamo di valutare anche qui come iniziative di supplenza quali proposte promuovere all'interno del nostro Paese pur avendo coscienza quali sono simile
Con l'attuale testo costituzionale dei referendum
Nella nostra realtà però ogni azione giuridicamente possibile in vista di un obiettivo politico per noi come per voi assolutamente prioritario in questa logica noi siamo convinti che il vostro contributo che autonomie locali gli organi di espressione positiva così immediata della realtà e i cittadini del nostro Paese può dare un contributo essenziale a questa idea questa speriamo realtà dell'Europa che oggi appunto non è soltanto
Un dato ideale ma che oggi è la realtà politica stessa fisiche
Grazie Fracanzani il senatore Spadaccia
Andreotti ha fatto il ministro Andreotti ha fatto riferimento all'altro unico e la scadenza del novantadue
E noi ci troviamo di fronte un contraddizione significativa
La Gran Bretagna e trenta residenti più tiepido dal punto di vista dell'unificazione politica europea per non dire
I più contrastante
A una Confindustria
Che spinge con decisione verso il mercato unico europeo
Io credo che il caso della Danimarca citato da Andreotti sia un caso politicamente poco rilevante è molto rilevante l'atteggiamento dell'industria in britanniche
Che in questo si muove di pari passo e all'unisono
Con la grande industria con la sensibilità della grande industria
Tedesche e francesi e italiani e del resto non riesce viviamo una situazione in cui
Le notizie di stampa ci fanno rimbalzare le iniziative ci vanno in danza
Il carattere la trasformazione multinazionale di tutte le grandi imprese europee ci fanno rimbalzare
E iniziative di De Benedetti sul fronte europeo
Il fallimento politico dell'atto unico
L'isolamento nel quale il nostro Paese si è trovato nasce da questa contraddizione che questa forte spinta verso l'unità europea
Corrispondente
Uno sbarramento uno stolto all'unità politica
Si è parlato di porto d'Europa si è parlato del costo della non Europa
Io credo che simbolicamente il relatore
Mi ha fatto ha fatto di godimento incontro Corbascio affluenza alle gran
Manifesta questa grande assenza questo noto d Europa
E allora la domanda ad aggiustare
Noi come partito radicale abbiamo fatto dato una risposta che scatta
Considerata azzardata avventurista forse utopistica
Ma risposta di trasformarci in pochi mesi
Impartito europeo transnazionale non soltanto nella programmazione dei nostri ideali e le grandi
E i grandi obiettivi politici ma anche concretamente nel nostro modo d'essere è una nostra concreta struttura organizzativa nella nostra concreta base associative
E come nostra abitudini siamo dati scadenze e obiettivi
Alcune migliaia di iscritti entro pochi mesi fuori d'Italia alcune consistenti associazioni già negli altri paesi europei
Non so se ce la faremo
Non so se come dicono altri questo è un salto nel buio un salto nel vuoto europeo so che
Come spesso ci è capitato nel passato stiamo tentando siamo convinti di stare dando una risposta politica
A una domanda esistente attuale
Anch'essi
Drammatica venti sotto certi aspetti tragicamente negata
Ignorata
Respiro
Che cosa fare
Prima ancora che per battere la rischiosità di cui parlava il ministro Andreotti cui fatto riferimento il vostro relatore
Per non essere noi stessi
Invischiare
Dalla dalla palude di questo economicismo di questo falso europeismo sopra economicistico
Ho solo fatto di illusioni una parto nazionalistiche
Di cooperazioni nazionali e di e intergovernative e di direttore franco-tedeschi o anglo franco
Che cosa fare
I giorni scorsi con movimento federalista europeo
Abbiamo preso una prima intesa di muoverci sul piano delle petizioni
Per tentare di
I disincagliare
I progetti di legge
Del Partito Comunista Italiano e del e dei gruppi integralisti eletti composta in massima parte da eletti nelle liste del Partito radicale
Perché sì agli intanto un referendum in Italia
E non attribuiamo grande importanza a queste petizioni
Attribuiamo grande importanza
Ad alcune idee nuove sollecitati da personaggi come Giscard d'Estaing
Ma maturate all'interno della commissione istituzionale del Parlamento europeo
Qui
Riattivare la domanda di poteri costituenti al Parlamento europeo ma intanto tentando di attivare accanto il referendum governativi
Ai referenti governativi intergovernativi dei governi nazionali dei consigli dei ministri e dei Consigli europei
Un altro referente più referenti parlamentare non soltanto come Parlamento nella veste di Parlamento europeo mammelle andando a cercare questo ragionamento europeo anche ai Parlamenti nazionali
Che sembra avanti processo dal mercato unico saranno i primi sintomi sessanta
Detto io competenze e poteri legislativi e poteri di controllo che non saranno trasferiti al Parlamento europeo ma saranno trasferiti alla tecnocrazia incontrollate governi nazionale
E anzi e ai Martini alle si l'esile collegamento intergovernativo dei rapporti io attribuisco importanza a queste cose
Perché questo può essere un elemento di contraddizione
E perché questo può significare
Che possiamo opere non soltanto in Italia quello sappiamo che siamo federalisti ma possiamo compare di andare a comprare i parlamentari federalisti o i parlamentari che vogliono fare consistenti passi avanti
Allora banche negli altri Parlamenti nazionali perché in
Che dobbiamo portare non accontentandoci dell'immobilismo delle internazionali per gli esistenti che sono oggi la cristallizzazione per il potenze nazionali dei singoli parte vigente dei diversi partiti
Ma andando a cercare lì
Lo spartiacque la divisione fra chi vuol far parte passi avanti chi resiste
Così come attribuiamo grandissima importanza oggi alla posso manifesto il bordo
Io non credo che siano solo cahier de doléances
Se questa cosa funzionerà lo spero Presidente
Serafini amico Serafini che questa cosa vada avanti secondo i vertici della
Relazioni Bartolini io spero che questo diventi comune per comune in Italia in ogni euro in ogni parte d'Europa
Davvero l'elemento di raccolta di un dato propositivo in loco
Attraverso cui passano lei richieste di referendum
Attraverso cui passano non soltanto
Delle delle lamentele Anita inadempienza ma concrete proposte pressioni politiche sulle forze politiche sul governo
Infine
Io attribuisco molta importanza anche la dichiarazione che adesso apportato Fracanzani la Democrazia Cristiana
Perché c'è un documento sia pure una raccomandazione la Democrazia Cristiana che si è espressa a favore del referendum e questa è comunque una leva importante non possiamo arrivare a ottantanove come siamo arrivati quattro anni fa azione europeo come siamo arrivati otto anni fa le prime reazioni noi dovremo arrivarci con qualche cosa di nuovo anche dall'Italia che possa rimbalzare negli altri Paesi
E quindi questa apertura Fracanzani ha riproposto qui della Democrazia Cristiana su questo su queste cose e un elemento di grande importanza del resto io credo in questi giorni in queste ore in questi giorni a riprova che il nostro chiamarci federalisti non era nessuna pretesa di privativa non era mettere il cappello su un grande patrimonio comune
Stiamo attivando delle grandi convergenze parlamentari per iniziative comuni che possono far fare passi avanti
Amici
Dell'associazione dei Comuni delle Regioni d'Europa alla battaglia comune
Perché questo nato in Europa sia finalmente riempiendo e sia finalmente riempito questo grande benefici che di democrazia europea che si sta creando
Grazie Spadaccia vorrei dire
Io non so se ne sono desolato come presidente se riuscirò a dare la parola perché voi stessi non so se all'estero dibattito fino alle dieci di questa sera tutti pregherei coloro che per avventura riusciranno a parlare di mandarci per iscritto subito il loro intervento
Perché indubbiamente del nostro Consiglio nazionale di lavoro quindi non è che sprecata la parola perché non parte dal pulpito in realtà noi abbiamo chiesto proprio un dialogo che conforta asse e integrasse la nostra proposta quelli che ne prendiamo veramente non per fare il contentino che c'ha archiviato
E ora non ombre la parola ad Anita Garibaldi
Grazie signor presidente volermi dare la parola questa e alleati una volta chiuso Nardelli che nazionale del mio partito per le politiche comunitarie e per l'Europa e questa sia un auspicio di collaborazione sempre più intensa fra le sue proposte e quell'identità
No siamo sempre stati in favore dell'atto unico anche se abbiamo realizzato la sua ricettività
Sappiamo che l'Europa si fa di a piccoli passi anche se come esseri umani tutti tendiamo ad avere questa tendenza a cercare di accelerare i tempi perché l'arco della nostra vita
è sugli ottant'anni e così via e vorremmo che succedesse nella in modo che noi potessimo vederlo
Ma siamo convinti che non è sufficiente una a zona di libero scambio che può soltanto favorire quella disuguaglianza
Che ancora sussiste purtroppo fra tutti i nostri paesi tanto a livello nazionale che a livello ragione all'interno
Sappiamo che il capitalismo produce benessere però senza regole favorirebbe soltanto conflittualità fra i nostri Paesi e non l'Unione che noi vogliamo
Vogliamo lo sviluppo e non armonico della comunità che si avvererà serio con controlli efficaci soprattutto nel campo economico
Questa questa politica di coesione economica mi pare che si esplichi a vari livelli ma le politiche regionali soprattutto si pose si dovrebbero rinforzare e dovrebbero avanzare in maniera che la voce delle regioni e degli enti locali sette sentissero molto più fortemente ed in questo appoggiano ancora una volta la vostra azione come noi speriamo si svilupperà negli anni avvenire
Vogliamo chiedere soprattutto la costituzione di uno spazio sociale europeo perché applicando alle disposizione dell'atto unico con direttive e proposte e scadenze invadenti e quali diritto sociale sicurezza e salute nel lavoro
E sicurezza sociale anche per i lavori emigrati
I lavoratori stessi vengono da noi nei nostri Paesi soprattutto nella Francia e già più anticamente dell'Inghilterra e ora anche in Italia e in altri Paesi
Ebbene Sempre più numerosi e preoccupano soprattutto perché le condizioni dei paesi riceventi non sono molto favorevoli alla loro integrazione
Mi sembra molto importante che non riusciamo a come Europa a risolvere il problema del lavoro immigrante tanto favorendo lo sviluppo in questi Paesi
Della loro economia e credo che loro potenzialità di lavoro quanto nella regolamentazione o almeno catalizzazione di questi lavori
L'immigrazione ad ogni modo rimani inevitabili mentre nella la popolazione diminuisce
E come donna vi posso dire che continuerà a dire diminuire a meno che le politiche sociali non si formino nella gente che veramente e senza retorica favoriscano il monte della la donna nel suo assetto sociale
Ecco noi faremo sempre meno bambini purtroppo i nostri le nostre figlie non vorranno avere figli se veramente la società non è strutturata in modo da alleggerire il loro peso come Madrid come monetine come lavoratori
è importante inoltre una politica seria di sviluppo che per i Paesi che esportano
E per gli investimenti e programmi coordinati nel campo della scienza e della tecnologia
Credo che ormai tutti riconosciamo l'importanza della ricerca comune della tecnologia ad alzata portata avanti in maniera coerente nella comunità e anche per un'azione comune dell'ambiente
Non è attraverso la deregulation che molti dei nostri Paesi favoriscono in materia ambientale che si migliora l'ambiente
Perché non esiste nello sviluppo economico capitalistico un meccanismo automatico di tutela ambientale
Siamo noi che dobbiamo riferirci ha delle a dei programmi più umani e più sicuri per noi tutti
Un altro punto capitale del nostro partito è una politica monetaria coerente possano metà del mercato interno possono abbassarsi sul mercato dei capitali più integrati Enimont quadro coerente monetario spot soprattutto riguardo alle altre monete internazionali questo a sua volta si riferisce a un migliore coordinamento delle politiche economiche soprattutto usando i margini di manovra di ciascun paese Beretta e ottenere più crescita e perciò l'impiego
Pensiamo dunque a una politica più razionale di scambio commerciale con l'estero al di fuori della nostra comunità
E chiediamo il raddoppio delle dotazioni dei fondi strutturali della comunità
Assieme ad una riforma dei controlli e da un migliore orientamento degli feudale e del fondo sociale
Ebbene tutto questo comporta una disciplina reale del nostro bilancio che è una delle grosse e difficoltà
Della comunità europea
Noi vogliamo portare avanti lo sviluppo delle politiche comunitarie iniziate come lo scorso Governo
Che hanno avuto un enorme successo perché è stato praticamente il momento più importante e propositivo delle politiche italiane verso la comunità
Continuando ad ovunque
Con decisione l'effettiva messa in atto delle direttive comunitarie in Italia che è ancora troppo carente
La creazione del fondo di rotazione che provvederà alla copertura razionale
Le zone del Mezzogiorno ma anche negli altri paesi meno Pretty del del del bacino mediterraneo
L'applicazione delle norme comunitarie in campo delle pari opportunità tra uomini e donne
Per arrivare valori a quelle a quei punti cardini
Di avanzamento verso signora europea
Inattesa di un'Unione Europea politica che rimane ancora nel futuro e che speriamo si avvicinerà
Ebbene ci riferiamo soprattutto altre
La difesa
Il Consiglio europea di difesa la moneta comune è la politica estera
Il Consiglio europea di difesa si sta sviluppando e prendendo forza e credo anche tutti siamo d'accordo siamo consensi enti almeno a parole sull'importanza di questo sforzo comune per creare un'area più stabile Urali importante nella equilibrio del mondo
La moneta comune
Credo che si stia avverando
Si sta avverando soprattutto nel campo commerciale si sta avverando forse in maniera squilibrata nell'impresa private dove dobbiamo soprattutto ricordarci che lo sviluppo armonico deve essere favorito ma deve essere anche controllato nel campo dell'economia la politica estera ebbene l'Italia ultimamente e non è veramente è stata all'altezza delle speranze dal mondo che ci circonda la nostra politica estera è stata troppo incerta
Indirizzata come anche ai Paesi dell'Est e del sud dovrebbe almeno pronunciarsi in maniera inequivoca
Non ripetendo CIPE non si è imbarazzati tentennamenti dell'ultima crisi trentacinque del Mediterraneo
I chiediamo infine un'Europa solidale non arroccata sulle spese agricole con sacche nostri impiego si sviluppa soprattutto nei campi dell'innovazione scientifica della diffusione culturale dei servizi chiediamo l'Europa potrà ampi spazi al mercato che produce deve essere ma regolata da obiettivi dello stato sociale alla coda medicina come noi intendiamo oggi dopo tanti esperimenti ed infine vogliamo assicurare presidenza Serafini e tutti gli enti e le associazioni che lavorano agli stessi obiettivi no sì pelli di una Europa forte e di un'ora comune e di una punita il nostro solidale appoggiò continuo negli anni a venire grazie
Grazie
La parola Orsello
Caro presidente Garimberti io credo che noi siamo chiamati qui io personalmente sono lieto di prendere la parola in questo Consiglio nazionale dell'Associazione italiana dei Comuni Regioni d'Europa per la prima volta dopo il congresso di Palermo
Siamo chiamati vi dicevo per dare delle testimonianze perché non credo che abbiamo delle divergenze da esprimere o le particolarità da scoprire credo che tutti ci possiamo riconoscere nella relazione molto precisa
L'abito presidente Bartolini
E credo che tutti noi
Così come la
Detto conclusioni sul discorso del presidente Andreotti siamo tutti consapevoli del ruolo che un'associazione come questa può svolgere non solo in Italia dove c'è concordia dove c'è Comunian sa di valutazione in ordine
Alla tematica che ci sta a cuore ma anche nelle ramificazioni averle realtà europee diverse negli altri stati in modo da rendere più consapevole dalla base
Quella che l'opinione pubblica verso la prospettiva europea
Si tratta infatti ha parlato di contraddizioni e credo che siamo tutti consapevoli di queste contraddizioni nelle quali ci troviamo di una realtà europea che sul piano economico certamente a guadagnati importanti traguardi chi si appresta prepararsi con qualche incertezza verso la scadenza
Ormai peraltro mitizzata del mille novecento novantadue del mercato unico tanto da agganciare lesta tanto da avviare rapporti di buon vicinato con l'area del come i toni di una situazione molto diverso da quelli degli anni e passati
E dall'altra la incapacità dei governi di muoversi sul piano della cooperazione politica e di portare fuori
La realtà comunitaria dalla grave crisi nella quale sarà si trova ormai da molto tempo
E questo credo che sia il nodo politico voi noi abbiamo anche fare mi pare che ministro Andreotti certamente non poteva parlarne alla vigilia diffusamente alla vigilia del vertice ma la preoccupazione che noi abbiamo anche per questo prossima scadenza
Di Bruxelles del consiglio europeo chilometro che ha visto forse la crisi più acuta anche per quanto riguarda il Bilancio della realtà comunitario e quindi credo che certamente tutti noi abbiamo programmi e rivendicazioni più ampie sollecitazioni da compiere ma ci troviamo di fronte una realtà alla quale non soltanto come diceva prima Annita Garibaldi non realizziamo quella quel aumento dei fondi strutturali che certamente noi sollecitiamo ma addirittura vediamo minacciata la possibilità stessa che l'Italia possa ancora fruire di quei in quei fondi strutturali vero è che l'Italia deve scegliere se se è un Paese povero se un Paese ricco perché è chiaro che è difficile potere pensare di andare avanti alla lunga fruendo di benefici di un Paese che ha le contraddizioni che tuttora all'economia dualistica italiana pensando su
Tutto alla realtà del Mezzogiorno e poi dal dall'altro lato stare al quarto o quinto posto tre paesi più industrializzati del mondo certamente è una situazione di contraddizione che i nostri parte europea in qualche volta nel rigorismo ed allora l'esigenza di la posizione del giusto ritorno tanto gara alla politica britannica certamente ci possono riproverà allora ci troviamo di fronte a queste difficoltà
Delle quali dobbiamo prendere atto e dobbiamo capire sapere sei come possiamo uscire da questa difficoltà io credo che la cooperazione politica non può dare più di quello che dalla comparazione paritaria non a caso trent'anni fa si era scelto il metodo dell'integrazione proprio per superare le difficoltà che sono proprie della diplomazie che la logica diplomatica degli accordi che si fanno soltanto all'unanimità e questo meccanismo che è andato in crisi
Il meccanismo che è andato in crisi e purtroppo l'Est la conseguenza più grave dell'atto unico di Lussemburgo venderla il problema istituzionale non si parla più si dà per scontato che per molto tempo i problemi istituzionali non possono essere affrontati e risolti e i problemi istituzionali sono la chiave politica c'è una possibilità effettiva di risolvere la crisi comunitario perché la comunità non è in grado di svolgerle politiche che essa pure può svolgere la comunità non ha il potere per realizzare queste queste politiche questo è il punto centrale che abbiamo perduto la battaglia nel momento in cui sembrava che stessimo per vinceva queste proprio elemento più più sotto gli occhi di di noi Guido ci siamo illusi al vertice di Milano del mille novecentottantacinque di avere vinto la battaglia idonei l'abbiamo perduta perché abbiamo messo in moto il meccanismo di quell'articolo duecentotrentasei del Trattato di la qualità che pretende l'unanimità e quindi come può consentire degli accordi soltanto ad un denominatore comune molto basso come è stato poi attraverso l'atto unico di Lussemburgo gli occorre uscire da questo meccanismo e come si può uscire
Nostrani si può uscire soltanto solo sulla base della possibilità di dare al Parlamento europeo non un mandato morale e politico che credo questo mandato morale e politico dei parlamentari europei che vogliono essere conseguenti con il loro ruolo e che vogliono quanto meno evitare alla prossima consultazione elettorale qualcuno si domandi quale poi il ruolo di questo Parlamento europea ovvero che si debba dare un mandato effettivamente costituente la stima la Camera dei deputati e il Senato in Italia vedova dato alla all'epoca della ratifica dell'atto unico dei documenti in voi si parlava espressamente di mandato costituente al Parlamento europeo io credo che noi dobbiamo muoverci tutti insieme del resto l'associazione dei Comuni Europa certamente non lontana da questa battaglia in prima linea per questa battaglia anche all'interno del Movimento europeo credo che noi dobbiamo prepararci a questa scadenza in modo che il Parlamento europeo può sapere questo mandato quello che Spinelli avevamo fatto attribuire concretamente al Parlamento europeo questo mandato dobbiamo fare in modo che le rare attraverso i vertebrati preferendo attraverso i le petizioni attraverso l'Italia doglianze per gli strumenti tutti possono servire allo scopo di dare effetti la mente al Parlamento europeo questo mandato perché se il Parlamento europeo non si muove io credo che sia molto difficile che la comunità abbia dentro di sé i meccanismi necessari per potere portare avanti
La prospettiva politica e credo che i governi il piombati sulla linea della cooperazione politica
E difficilmente possono trovare la forza per dare all'Europa quella politica e quella capacità di se stesse
E poi credo che dovrebbe essere la molla principale perché noi abbiamo dato credo tutti noi con grande soddisfazione approvazione
Sentite profonda agli accordi di Washington per il importante che si erano della prospettiva e nella e per la realtà di pace del del del mondo intero ma credo che tu titoli siamo consapevoli che ancora una volta l'Europa è oggetto dell'iniziativa politica entrò in e non a a nessuna capacità iniziative nella capacità di essere soggetto di azione politica perché io credo che a questa prospettiva si può opporre un contributo concreto notificare concretamente le cose così come e si oggi si trova soltanto se si riparte verso la costruzione di una comunità politica la Comunità economica ha fatto certamente una serie di cose positive dobbiamo anche dire che a noi interessa semplicemente una zona di libero scambio rapaci a posto per tutti e per tutti gli interessi anche per i più contraddittorie credo che quel salto di qualità verso l'unione politica passa attraverso quella riforma istituzionale che sono il Parlamento europeo può attuare per cui credo che dobbiamo andare a il senso della testimonianza che noi dobbiamo dare in riunioni come quella odierna a testimonianza cioè di un impegno che vuole per affrontare insieme questa battaglia pensare anche forse un potere più unitario al Parlamento europeo attraverso una riforma della legge elettorale attraverso il tentativo ulteriore di dare un si doveva durare uniforme perché il Parlamento europeo sia sempre di più si sente di più espressione dei popoli europei non sia semplicemente la sommatoria e le delegazioni nazionali perché il Parlamento europeo possa portare fuori Europa dall'ANPAS nel quale si propaga
Grazie al casello e adesso devo dare la parola al rappresentante della casa madre come si dice in termini missionari la parola ad Alberto Majocchi segretario del movimento federalista europee
Ma io vorrei portare in come contributo questa discussione soltanto qualche indicazione su quello che i federalisti pensano di poter fare per aiutare la Campania per sostenere la campagna che è stata lanciata oggi in questa sede
Sì ed italiana da parte del Consiglio dei Comuni delle Regioni d'Europa e d'altro lato di vedere in che modo
Gli enti locali possono sostenere le iniziative che in questo anno che precede le elezioni europee debbono prendere i federalisti
E io credo che si possa partire da un giudizio politico che a giudizio politico che in fondo è molto semplice molto facile perché il giudizio politico era dato per cui il ministro degli Esteri Andreotti quando ha detto che la comunità europea è in una situazione che si può definire è simile a un Pantani e poi si è corretto dice che forse la parola era un po'forte io credo alla parola è sì un po'debole casomai
Deve essere un po'più espressivi ma significato politico profondo lo sto per l'abbiamo di fronte agli occhi
Il metro della cooperazione intergovernativa non è più in grado di garantire il governo dell'Europa ma nelle sue espressioni elementare la comunità non è capace di definire il bilancio della comunità diciamo che noi italiani siamo gli ultimi a dover parlare perché sappiamo bene che l'Italia è difficile raggiungere l'accordo sul bilancio
Ma ne valeva proprio a questo si era sempre ottenuto quest'anno non si riesce a tenere il Bilancio
Ma è evidente più una comunità avanza più i problemi che si pongono anche a livello delle decisioni sono problemi di governo e non possono essere decisi da una conferenza dei capi di Stato e di governo da un Consiglio dei ministri
Quindi emerge la contraddizione politica fondamentale
Per cui la comunità tende a diventare sempre di più una grande area di libero scambio dove si organizzano i grandi gruppi economici dove si decidono le strategie dei grandi gruppi industriali io credo che da questo punto di vista tutti noi dobbiamo avere un gesto di riconoscenza nei confronti di Carlo De Benedetti
Re Carlo De Benedetti ha dimostrato di fronte agli occhi di tutti che i grandi gruppi industriali prendono sul serio il mille novecentonovantadue e che per loro il mercato comune così come oggi organizzato va benissimo e andrà ancora meglio quando cadranno le barriere tutte le altre barriere che ostacoli i rapporti interni della comunità
Per avere un grande mercato unico è un mercato finanziario europeo perché lì si può decidere dissi può agire i grandi gruppi economici si organizzano ma non c'è un governo per controllare i grandi gruppi economici
Si pensa di controllare la scalata di De Benedetti con il governo belga mentre il governo europeo che deve decidere la politica economica europea e il governo europeo è assente
Detto in altre parole in italiano e stiamo discutendo pure il problema della governabilità il problema della governabilità è il governo dei processi reali della società e processi reali necessità si svolgono ormai a livello europeo
Questa è la realtà e De Benedetti l'ha dimostrato a livello europeo si prendono le grandi decisioni grandi gruppi si organizza a livello europeo la politica rimane nazionale
E allora si rimane sconfitti
Di fronte a questo e le grandi istanze di sviluppo economico di sviluppo civile di sviluppo democratico sono tutte esso sono tutte sconfitte perché nel quadro della lotta politica rimane rimane il quadro nazionale
Occorre battersi dell'Unione europea e credo che generazioni introduttiva il presidente Bartolini è stato detto con estrema chiarezza oggi il problema all'ordine del giorno è il problema dell'Unione europea perché ha soltanto in questo contesto e non voglio entrare nell'analisi che si può porre concretamente in modo progressivo il problema della sicurezza della difesa europea
Se si vuole che l'Europa dia un contributo in senso progressivo in senso di sostegno dalla distensione al processo che si è aperto con le FARC Washington
Questo è possibile soltanto nel quadro e l'Unione europea
Nel quadro confederale adeguato negli accordi intergovernativi l'Europa rischia di ostacolare i processi di distensione
L'Europa invece di ridurre il livello degli armamenti rischia di aumentare la soglia degli armamenti convenzionali durata rischia di essere dalla parte dei processi contro la distensione noti lo sviluppo degli equilibri internazionali più progressisti
E quindi all'ordine del giorno sul terreno della governabilità sul terreno dello sviluppo economico sul terreno dello sviluppo della sicurezza
E giustamente ce lo ha ricordato il ministro degli Esteri Andreotti ed è anche qui abbastanza strana questo Giostra gioco delle parti
Che sia un rappresentante del governo che viene a dire che non sarei coerente che devono fare l'Europa ma che la spinta per fare le una poteva venire dal basso ed è la sfida che consiglio dei Comuni delle Regioni d'Europa lanciando la sfida che noi federalisti
Raccogliamo e in questa battaglia e noi ci sentiamo a fianco del Consiglio dei comuni della zona euro
Citiamo a fianco nel senso che dove c'è una sezione federalista
Dove c'è un gruppo di federalisti noi saremo impegnati io lo dico in prima persona
Nel senso che il comune dove io vivo il Comune di Pavia si è impegnato prima delle prossime elezioni amministrative del prossimo turno delle elezioni amministrative di preparare insieme i federalisti un quaderno di protesta di proposta
Cioè dove c'è un gruppo federalista non ci batteremo per mobilitare l'amministrazione locale in questa grande campagna cioè una campagna europea
Cioè una campagna europea e questo è il punto anche di grande rilievo non è una campagna nazionale
è una campagna europea che si mobilitano le forze vive della democrazia a livello europeo
Noi crediamo però che questo è il secondo elemento vorrei sottoporre alla vostra attenzione noi crediamo si possa fare qualcosa e e ci impegniamo come sindacalisti in per ottenere un un anche un altro risultato noi pensiamo che questa è una parte dell'impegno il periodo le amministrazioni locali pensiamo che occorre mobilitare direttamente l'opinione pubblica noi sappiamo che l'opinione pubblica è favorevole Al Gore all'Unione Europea il mandato costui l'ultimo sondaggio promosso dall'intergruppo federalista pagato europeo dice che in Italia il settantasei per cento dei cittadini è favorevole ha mandato costituente al Parlamento europeo il settanta per cento di cittadini e favorevole al governo europeo noi dobbiamo dare voce ai cittadini europei che non ce l'hanno nonostante le elezioni europee
Perché le elezioni europee non ci consentono di cento e l'unica possibilità di dare voce alta proprio è il referendum europeo il referendum europeo abbinato l'elezione europea rafforza il significato del voto europeo non è alternativo rispetto al voto europeo
Non è come avviene nel quadro nazionale che un referendum alternativo rispetto a alla democrazia rappresentativa perché il referendum europeo viene a colmare un vuoto della democrazia rappresentativa a livello europeo ricordiamocelo ce l'ha detto Andreotti la comunità non ha i requisiti democratici per entrare nella comunità se fosse uno stato ed è vero la comunità non è democratica quindi dobbiamo dare il significato al voto europeo e l'unica possibilità e abbinare alle elezioni europee dall'ottantanove il referendum europeo
E io vorrei soltanto fare un'osservazione in Italia il referendum europee possibile
Perché c'è un grande spiegamento di forze politiche che si è espresso a favore di un referendum di indirizzo sull'attribuzione di un mandato costituente al Parlamento europeo il partito socialista e spiace che Anita Garibaldi non l'avrei ricordato ha esplicitamente al congresso di Rimini si è dichiarato a favore della del referendum di indirizzo abbiamo una presa di posizione dell'onorevole Andreotti il Consiglio Nazionale per la Democrazia Cristiana di Formigoni abbiamo le prese di posizione da parte della Partito comunista il partito radicale che hanno già avanzato due proposte di legge per il referendum europeo abbiamo la presa di posizione delle attività abbia un grande schieramento di forze a sostegno del referendum europeo in Italia
Ma è chiaro che l'obiettivo non è quello di avere un referendum europeo in Italia ma di battersi per un referendum europeo in Italia per avere un referendum generale in tutta Europa
E questo è possibile perché ci sono già delle reazioni favorevoli negli altri Paesi ci sono tutti i partiti in Belgio sono favorevoli al referendum europeo Rocard si è pronunciato per il referendum europeo Mitterand sia di pronunciato preferendo europeo si può concretamente
Lo Stato alla quale
L'ostacolo ottenere realmente d'Italia una tesi su e per questo noi federalisti ci siamo impegnati a presentare al Parlamento italiano una proposta di legge di iniziativa popolare per togliere qualsiasi anche delle forze politiche e quindi a partire dai prossimi mesi noi chiediamo ed è questo che voglio a presentare a questo Consiglio nazionale noi chiederemo l'appoggio di tutte le amministrazioni locali e per questo referendum de a per la raccolta delle di delle firme per la legge d'iniziativa popolare per portare avanti nel Parlamento italiano ma con la battaglia prevenzione
E concludo dicendo che io credo sono convinto e mi impegno personalmente come segretario dell'MSI
Che queste azioni del consiglio ai comuni europei queste proposte le mete siano perfettamente complementare e si rafforzano a vicenda
Perché noi la nostra iniziativa non andrà avanti se accanto agli atti Marie mobilitazione embrionale del popolo europeo non ci sarà la mobilitazione di tutta questa rappresentanza democratica
Del popolo europeo che ha raffreddato dall'amministrazioni locali e d'altro lato la mobilitazione dell'amministrazione locale diventa debole se dietro non c'è una mobilitazione del popolo europeo
Io credo quindi che sia una comune battaglia
In di questo Comune adottate io mi lascio morire la responsabilità e l'impegno volevo dare atto a questo Consiglio nazionale vuole portare testimonianza in questo impegno dei federalisti per portare avanti insieme questa battaglia
Grazie Alberto la parola a Zagari che rappresenta il Consiglio italiano del Movimento europeo di cui presidente
A vinci un discorso in tempi europei mi aveva detto io mica Serafini
Ma un discorso
Di chi ha voluto voluto una responsabilità che considera fondamentale per la lotta alle europee
Si è parlato ha detto
Non ha tralasciato un metro quadrato del territorio nazionale nei tempi per dibattere il problema europeo presentarlo al popolo italiano
E questo regna la clandestinità e poi interrotta
Qualcuno dice che ci sono state delle pause può darsi che ci siano state tre pause spiegabili
Perché se noi oggi vogliamo impostare una campagna
Per un'Europa unita politicamente che abbia successo noi dobbiamo mettere innanzitutto i piedi in terra e fare i conti con la realtà
Del nostro Paese e degli altri Paesi
E non illuderci su quelle che sono le manifestazioni puramente verbali diffide operistica e tutti sono disposti a dare perché non costano nulla ma cercare di verificare in profondità se effettivamente maturata una coscienza europea essa non è maturata utilizzare tutte le forze necessarie perché questa coscienza Bartók
Sabbie affermazione vuol dire che noi avremmo o possiamo crede nell'unità politica europea soltanto se il popolo europeo ha coscienza diventa e l'esigenza assoluta per Livorno pay per i cittadini europei e a realizzare in tempi storici cioè in questo momento rapidamente l'unità politica dell'Europa
Ecco perché io penso che
La lotta per la sia sul terreno
Noi possiamo pensare che il Parlamento europeo possa dare dei contributi estremamente importante Commissione anche Concilio anche che alzare autorità europee possono dare dei contributi importanti
Ma tutti questi meccanismi saranno privi d'anima se non vi sarà a livello dei singoli Paesi una coscienza europea e di sviluppo per questo il movimento europeo deve essere il movimento
Cioè
Deve raccogliere tutte quelle forze
Due grandi forze si sono pronunciate qui comuni d'Europa o il vento federalista tutti gli altri movimenti che si possono collegare a queste forze
Per compenetrare asse con il popolo
Europeo quella parte del popolo italiano che si sente effettivamente europea noi del Movimento europeo del suo consiglio di presidenza infatti quello di appoggiare a sfondo questo è forse
Il dare
Tutto l'appoggio possibili e immaginabili alle forze come quella e qui l'adunata alle forze sono rappresentate qui da Baiocchi
Per potere fare i conti con la realtà che ci sta dinanzi
E la realtà
Camici a una realtà che si muove per conto suo che noi non possiamo muovere che si dà un certo determinato punto quattro possiamo incontra
Si poteva supporre
Che a un certo momento incontri tra Corbaccio da una parte Rega dell'altra avrebbero maturato una situazione diversa
Compito nostro era quello di maturare una posizione capace di utilizzare in funzione europea questa forza
Essendo un principio di politica distensiva scende dal guidata dal mondo operare nell'ambito di questa politica attraverso
Tirate le prese di posizione adatti
Devo dire che ho ammirato molto io amici in comitato d'azione Spinelli per avere nei tempi giusti proposto il tema della sicurezza europea
Verrà affrontato anche se poi
Possono essere apparse soluzioni di carattere diverso divergenze l'aver constatato insieme ad altri
La validità di questo tema l'importanza di questo tema l'importanza fondamentale di questo tema che ci porta ad alcune considerazioni
Abbiamo forse creduto che danno economico potesse nascere politico è stato un errore avanti
La Comunità economica europea c'è
Quando uomini e come spazio hanno voluto dare il la certi arredi riprendere terreno perduto l'epoca della gente riportare avanti il discorso politico hanno pensato
Di proporre una soluzione di carattere economico dei problemi europei oggi più che mai vediamo che soltanto del vento politico
Che il Progetto Pace dell'unità europea è un progetto politico e non si può uscire da questa realtà o si trovano delle ville attraverso il quale o coloro per uscire il valore e dopo un unico popolo
O sarà
Fatica sprecata
Ecco perché noi diciamo che alcuni temi sono particolarmente caldi possono essere utilizzati in uno di questi è il problema della difesa
Ne ha parlato
Molto bene Napolitano ne ha parlato il ministro Andreotti dimostrando come attivamente questi problemi sia uno dei problemi di carattere fondamentale problema della moneta
Da quanto tempo parliamo del problema dalla bolletta
Il presidente la Germania Federale sceglie le carte pellegrinaggio dopo Mitterrand dalla dama di ferro per averne un rifiuto
Chiedendo
Che la sterlina entrasse nell'ambito del Sistema monetario europeo
E non ha avuto una risposta positiva
Rimane sospeso in aria se questo incontro che ci sarà
A Bruxelles
Avrà una soluzione positiva o no
A tutto questo avvicinati penso
Dipende da loro ma dipende anche da noi dipende dall'azione che noi svolgeremo del nostro popolo di intende dalla mobilitazione che noi potremo
Realizzarne nostro paese
Oggi c'è qualcuno che è disposto a dire che i partiti politici in Italia sviluppino una politica europea adeguata a queste realtà
Probabilmente docente abbiamo sentito
Persone quindi lombardi e avvincente sono indubbiamente di grande valore credo però profondamente non possiamo dire che questo processo è perpetrato dall'interno del popolo
E che questi sono dei canali questo momento parla di se non c'è la pressione di altre forze
E allora io sono qui per dirvi
Qui è l'ora degli uomini come Serafini come tanti altri già come Mario
Prendere effettivamente
La voce
Unendo l'ottimismo della volontà quello che essi e chiamate pessimismo dell'intelligenza
Cioè il riconoscimento degli ostacoli gravi piace solo sul nostro terreno per acquisire la forza per superare questi ostacoli
Sarà una battaglia estremamente dura ma bisogna rappresentare al popolo italiano la realtà quale sei le sfide che riguardano l'Europa ci sia una sfida americana sia se volete una sfida sovietica anche se sono spinte positive la sfida del terzo mondo
Il fatto che ormai si parli chiaramente gli si dà sarda di guerra di religione cioè la politica in un certo senso vada sparendo al suo posto è il treno
E a formazione dopati dei movimenti degli orsi
E noi siamo qui Europa mentre succede dei territori occupati ragazza quello che succede abbiamo dei una problematica nostra che ci porta a riconoscere che il diritto dei popoli di difendere i propri confini deve essere rispettare eppure l'Europa non riesce non riesce ad avere una voce tanto meno riesce ad avere una mano uniti
Ecco perché io penso che l'apertura di questa campagna elettorale europea serrati
Non possa fermarsi qui che debba avere delle conseguenze che dovunque vi si è una riunione in questo momento di ogni tipo ci deve essere un europeista che porta alla problematica europea io vedo dal Congresso delle ACLI
Di bilancio io ho ascoltato l'ex presidente Rosati dire
Che non dobbiamo pensare
Che la democrazia in questi Paesi si è assicurato a Bruxelles
L'affermazione estremamente importante gioco io me edito da molto tempo
La permanenza del sistema democratico Pedone Europa che si riunisce radicalmente
Intorno all'idea democratica che rappresenta la speranza del mondo perché democratica
Ma questo stesso congresso non attivato poi le conseguenze
L'istituzione democratiche si dicendo che ormai in un ambito che sia un ambito storico valide riconoscibili
Europa
Che gli Stati nazionali e sono troppo piccoli come è stato detto e ridetto
E un'altra espressione del presidente che l'epoca keynesiano è finito entriamo in una nuova fase
Ah se è finita la possibilità di operare attraverso gli strumenti keynesiani o se volete di strumenti riformisti allora bisogna avere
Passare su un altro piano riconoscere che l'obiettivo di fondo per noi verso l'unità politica dell'Europa in quello che io trovo che
Perché il ragionamento c'è ma non è completo e allora l'invito che rivolgo ognuno di voi
E d'argento da voi e quello di essere dovunque presenti per affermare queste ragioni fondamentale per la creazione di un'Europa politica unita che ci sia questa riunione la prima ma non la sola
Tito delle riunioni che ci devono essere per arrivare non solo alle elezioni del nuovo Parlamento europeo alla alla costruzione di un'Europa politica politico
Senatore Vergassola
Grazie presidente
Solo alcune notazioni
Ho seguito dei mezzi più perché non ho pagato
Prenotazioni ma sul dei problemi concreti che abbiamo davanti i chiamati quasi ed a mio avviso nelle relazioni ed altri amici che ho parlato
E mettiamo un po'in piedi come si dice nel piatto
Abbiamo il vertice c'è deceduto lunedì prossimo da un il Consiglio dei ministri della comunità che inserì l'innovazione politica però è chiaro se ha dedicato alla preparazione in senso lato politica
Del vertice e l'undici
Io credo che noi siamo in presenza che è stato già detto
Voglio sottolinearlo ed è questa punta avanzata che la nostra associazione
Insieme agli amici federalisti del quadro ma anche il Movimento europeo la battaglia europeo sia anche in questa fase queste giornate in questi prossimi giorni
Dovremmo uscire con qualche cosa poi anche da questo Consiglio se possibile
Di preciso
Che sia la punta avanzata anche delle regionali alle pesanti responsabilità non sono le forze politiche che hanno dall'ordinaria
Responsabilità in questo senso questa questo stato di depressione
Della comunità
Ma
Sottolinei e la rischia grosso cioè e che permane
E ciò che ho visto emergere in questi ultimi gli anni e chi oggi è emerso oggi Rigoni lo gestorio quindi a Copenaghen per esempio di rischio dei nazionalismi di ritorno e più robusti e i boschi perché non solo in termini politici mai sui termini economici dei vari Paesi europei io credo ove qui tutti mi insegnate che a questo riaffiora eri nazionalismi a questa situazione di crisi reale alle difficoltà la risposta sia ricorda i problemi interni certamente i problemi economici problemi economici che derivano secondo me dalla miopie delle politiche economiche nazionali
E dico da politiche interne per esempio le elezioni francesi non dobbiamo legare l'evidenza dei fatti naturalmente dei bruti fa ma queste ne vanta dobbiamo riaffermare noi come associazione come vorresti che la risposta è più comodità e più organo almeno in Europa meno comunità no una diminuzione comunità
E anche quando si parla e si è parlato anche ma auspichiamo che si raggiunga il vento c'è un compromesso ecco taglia leggi quando in viaggio per noi il compromesso non S non possiamo accettare l'accezione di compromesso come compromessi tra interessi nazionali il compromesso preferisco parlare di raccordo non entra interessi nazionale battaglia interessi nazionali che
Direi forse nemmeno ha compromesso la conciliazione di interessi nazionali è l'interesse comunitario questo non è accettabile e su questa speriamo che si muovono i binari di questo de ma qui ci sono davanti alla comunità certamente con un aumento delle entrate del controllo delle spese
Dal freno alla spesa agricola che poi non è solo un vero ma il problema sembra in grado di una nuova politica agricole evidentemente
Non sottovalutiamo certamente e non vogliamo soltanto quando evoca il cammino comunitario la politica agricola e un elemento fondamentale è un settore di grande importanza secondo me sul piano della produttività economica sul piano dell'ambiente e della qualità della vita e anche nello sviluppo socioculturale in Europa
E così gli altri problemi come appunto la i fondi strutturali eolica famoso periodico regolare ormai rimborso comunitario alla Gran Bretagna
Ora quindi il no a Copenaghen è stato dato alla riforma finanziaria insomma nella Comunità europea noi dobbiamo batte ancora una volta permanente e che nessuno più degli operatori a livello di amministrazioni locali il responsabile il contatto diretto con le nostre popolazioni con la realtà i nostri paesi
Possa e debba rivolge un fortissimo richiamo
Perché il sistema finanziario di certamente le cancellerie studieranno stanno studiando storia nella comunità dovrà adottare sia adeguato cioè a prevedere le risorse più nel novantadue
Ma signora un sistema adeguato al gli stessi obiettivi che si è data la comunità europea agli obiettivi che un giorno sì è una le stesse forze politiche sociali approdavano a porre veti rispondo nella Comunità europea
Quindi io metto il primo punto no nel mercato interno ma l'unione politica
Poi certo mercato interno all'Unione economica monetaria
Ma il sistema deve essere commisurato a questi obiettivi non so alla conciliazione o al compromesso che diventa poi nel tempo sempre più sterile ora io vi interessi nazionali
E questo perché la comunità come è stato anche avendo acquisti incredibile Varriale all'interno e all'esterno di essa all'e sterno oggetto verso il negoziato permanente con gli Stati Uniti col Giappone e con gli altri Paesi con i paesi terzi
Con i Paesi dell'Est europeo oggi
E perché ci sia a misura di una comunità grado di poter rispondere alle sfide che vengono sempre più prorompe inutili dall'esterno non soltanto struttura per la sicurezza
Sulle esigenze sociali grosso problema della disoccupazione la incapacità di rispondere
Quando è abbiam detto sempre la risposta non può che essere europei a questo grosso problema sociale con grossi coinvolgimenti umani e politici
Il cambiamento ai cambiamenti nella politica mondiale sviluppo tecnologico e Geppi dalla risposta a queste sfide quindi a misura di questo noi vogliamo che riflettano i capi di Governo e di Stato perché per la riforma del sistema finanzia ma una elevavano sull'attuazione da prendere io condivido direi rifaccio l'altoparlante anche le più piccolo a quanto gli amici federalisti hanno detto cioè alla domanda Chi son posti sei realizzabile serializzati il mercato interno senza il passaggio alla Bossi sul giornale del sistema monetario europeo
Alla risposta a questo quesito non c'è stata fino a questo come noi dobbiamo dare e dobbiamo affermare Arrigo presidente il nostro sostegno alla strategia globale della commissione della Comunità europea che a mio avviso è un insieme di direi equilibrato di misure idonee a realizzare il contenuto dell'atto
Ogni un fatto da non sottovalutare ma passato così quasi in silenzio dell'IDV a giorni
Quando i ministri
Comunico dalla comunità ricorrervi nazionali e poi il ministro per l'attuazione quelle comunitarie la Pergola hanno deciso cerca Benedetto europea un brevetto europee
Dicendo bene i dodici non sono d'accordo va bene lo attimo dieci
Gli altri due non lo attira al loro interno ad ogni modo Pat andiamo avanti a dieci io ripescare questa decisione di moda Piemonte documenti prossimi giorni da un fatto molto importante indicativo
Per Sandro detto andiamo avanti con chi è d'accordo e la nostra richiesta massima evidentemente ma se incominciamo laddove piccole cose è un segnale di in versione di tendenza vincesse il vertice dovesse mantide mancare i suoi obiettivi
Il rischio che si ponga subito e di nuovo la questione dell'Europa di unicità e reale vengo da una grave Celly ieri del partito popolare europeo la perequazione epatite vocati cristiani così mi pare il esponenti evade badili nazionali davano un po'quello che era la sensazione che nello Paesi nel luogo che c'è questo rischio
Cioè gli alti funzionari della cancelleria già Palma uno di questo come il passaggio del dopo che ci in caso di fallimento
Ora
Io do che
Questa questione
A parte da parte nostra
Al Parlamento europeo Dario un mandato per un progetto di Costituzione certamente ma la condizione sente richiamo
Le posizioni che federalisti hanno assunto che noi abbiamo tutti affronto fatti qualche problema cioè di collegamento diretto con i Parlamenti nazionali e qui c'è una responsabilità dei parlamenti nazionali cioè libica
Gli atti
E come
Penso alle forze politiche e sociali che sono realmente fermamente decisi a unirsi nelle nelle forme possibili certamente e più efficaci
A volte si insieme senza indugi bella
Integrazione europea quelle analoghe iniziative caro Presidente l'appalto iniziativa una forte campagna
Cioè come come una grande battaglia
La grande battaglia delle delle tante guerre civili europea e mondiale cioè battaglie voi dobbiamo gettare ogni risorsa umana colturale politica finanziaria certamente le nostre scarse finanze dei nostri movimenti in questo scontro secondo me definitivo in questo arco di tempo
Tra la volontà dei sì e le resistenze e gli oppositori opposizioni meno
Tra l'Europa e la rinascita nazionalista e qua dobbiamo usare anche i nostri mezzi di propaganda di pubblicità d'altra parte come si sa dopo l'aria l'acqua il fuoco e la terra è stato detto naturalmente anche laburista il quarto e il quinto elemento soprano del diverso e comincia il serpente offrendo aveva della frutta dove la propaganda insomma quindi ora questo mondo è importante
Più noi ci facciamo scusi o come punta di lancia rivelazioni ingrossa propaganda su questi temi all'interno di ogni consci della nostra del nostro popolo nostra popolazione io credo che perché l'opinione pubblica e poco dopo da perché la Prima Repubblica
Va bene mossa indotta e indotto
A scelte di prodotti alimentari
Comunque diciamo scelte positive anche sul piano politico generale
Indotta in errore
O a scelte diciamo che costanti avvolta o poco confessabile
Con conseguenze sulle decisioni se comportamenti delle forze politiche dei governi benino e quindi a modificare i comportamenti delle forze politiche ma ben come sul nucleare esilio nostre vele o presunto superiori sulle questioni e che toccano la pace sul solidarietà
Con la lotta agli uomini
Di uomini della libertà di uomini in ogni angolo della terra eccetera e non riusciamo mobilità
Per il più grande e sei arrivato di pace di libertà e di reale progresso che per noi e per tanti palesi guardiamo Romeo e la cui la coclea ecco inquisito che dobbiamo porci e concludo signor Presidente
Dicendo che secondo me dobbiamo anche coglie questa occasione per rivolgere perché la comunità sotto certi aspetti attraverso le forze ed eliminate il Parlamento né dal Parlamento europeo nonostante tutto cerca di muoversi
E plaudendo quelle iniziativa piano presso alcuni parlamentari europei italiani di un allarme nel Mediterraneo altro grosso atto in direzione della pace no fatto di assistenza tecnico finanziario dei Paesi dall'ambasciata italiana è un'iniziativa del Parlamento europeo il pass
Va bene la pace e per il progresso di questi Paesi quindi conclusione signor Presidente
Un'azione decenza un'azione di mobilitazione su queste cose è essenziale in questo momento di grossa svolta ma anche in avanti ma come anche svolta verso inverso
Posizioni arretrate e quindi di ripiegamento netto della comunità grazie
Grazie sola credo avverrà solo che ha toccato il problema delle finanze e quando prima Andreotti ha detto marciato IBM della spedizione dei Mille
E allora si poteva verrebbe e si trova ci lasci Porcilia Talamone come fece Garibaldi credo di essermi spiegato abbastanza chiaramente
La parola apparenza
Presidente io non entro nel merito delle grandi tematiche europee
Che sono stati presenti sia nella relazione del presidente Bartolini
Sia nell'intervento dell'amministrando Iotti
E poi anche e gli interventi di tutti gli autorevoli relatori che mi hanno preceduto
Dopo per così dire per scontato
Un accordo generale sull'esigenza di una unione politica dell'Europa
Tralasciando
In relazione al tempo breve che anche a me è concesso
Di entrare in una disamina particolareggiata che forse potrebbe sottolineare alcune diversità tra coloro che sono intervenuti ma non mi pare questa la questione importa
Tutti hanno convenuto tutti i rappresentanti delle le forze politiche
Hanno convenuto che
L'Europa se la si farà si fa dal basso
Credo che sentirci dire da ministro Andreotti che insomma non aspettare che l'Europa dal Governo e
Suona va bene alle orecchie di chi
Sa molti anni sostiene l'esigenza delle Autonomie locali si mobilitino e quindi mobilitano i cittadini per il raggiungimento di un obiettivo come quello che è in cima ai nostri bensì dai nostri azione
E però poi la domanda che mi faccio io che passo gran parte del mio tempo ormai da quasi trent'anni nelle amministrazioni locali
Se affermazioni dal fatta di autorevoli rappresentanti delle forze politiche
Corrispondono da parte da parte delle forze politiche indegna adeguati nelle istituzioni
E se
Le istituzioni
Danno a questo impegno europeo
L'importanza che si dice e sommergibili
E allora io la voglio far tanto lunga perché credo che stiamo rimanendo in poi ogni peraltro siamo anche stanchi
Età consentitemelo con
L'affetto che
Non posso non voleva un presidente giunta regionale
Che si cimenterà anche il difficile compito di relatore politico generale prossimi stabiliti generali del Consiglio dei Comuni delle Regioni d'Europa League alto
Cosa inedita rivolgermi per scambiarci per così dire
Due franchi opinioni reo di via Bartolini e mi dispiace che sia andato via
Lauricella presidente del dell'Assemblea regionale siciliana perché poi
In questa
La vicenda delle regioni voi sapete ormai giocano in maniera a mio parere sempre più preoccupanti questi due dualismi
Tra giunte e consigli
A proposito del questioni istituzionali
Allora mi rivolgo a a Bartolini mi rivolgo a mi rivolgerò poi alla vicenda
E dico questo ma lui
Nei nostri Consigli regionali
Le nostre giunte regionali
Davvero si stanno adoperando come sarebbe possibile fare per far sì che il mille novecentottantanove
Davvero preceda nei modi che abbiamo sottolineato che il mille novecentonovantadue
Poiché no io
Non ho dubbio che per esserti lui impegnato e l'intervento che hai fatto mi trova consenziente per esserti lui impegnato a sviluppare la reazione la relazione a Glasgow però credo la pensi come io la penso
E però questo nodo politico
Allora io ti propongo questo
In quella
Tu sai io sono stato Presidente di Giunta regionale quindi mi poi consentire delle licenze
In quella strana congregazione che alla conferenza dei presidenti delle giunte regionali
Sarà possibile che si io rompa qualcuno Dinoi nelle nostre resti di rappresentanti di un organismo sovranazionale di una sezione nazionale di un organismo sovranazionale consiglio dei Comuni delle Regioni d'Europa
Per impegnare i presidenti delle quindici regioni a statuto ordinario delle cinque regioni a statuto speciale delle due province autonome
Per impegnarli a far da Dior tendono ad una battaglia che però non può essere rinviata
Io credo che siamo già in ritardo
Perché la battaglia dell'ottantanove è una battaglia che se non combattiamo ora in questi giorni in queste settimane in questi mesi l'abbiamo già persa
Io mi domando Bartolini ma è possibile che le Regioni non riescono a fare una legge
Che dimostrino al governo italiano ma non è solo il governo italiano non sono solo le forze politiche nazionali
Quella legge che abbiamo fatto nel Lazio
Grazie a Dio è proprio il caso di dirlo che l'abbiamo fatta
Avuto attenzione da parte anche di regioni e di poteri locali europei
Dico questo a dimostrazione del fatto che PUTT avremmo potuto esercitare potremmo voglio essere ottimista esercitare un ruolo di stimolo di indirizzo anche dalle altre regioni degli altri utili locali europei se
Su scala nazionale le Regioni si dotassero di una legge che parlasse dell'ottantanove che parlasse dell'esigenza di dotare il Parlamento europeo di adeguati poteri io quindi potere del potere costituente
Che parlasse della esigenza di un referendum
Regionale che ancorché non accettabile da parte del governo italiano come attestato per la legge originaria del Lazio poi sostanzialmente viene perseguito attraverso una sorta di indagine conoscitiva che può mobilitare tutti gli enti locali e gran parte della popolazione regionale
Su questo facilissimo
Allora sì che potremo esercitare uno stimolo allora sì che vi sarebbe davvero partecipazione dal basso
Io non voglio dire che non si debba il luogo di questa manifestazione legislative poi di azione politica
Attestarsi
Su un surrogato di queste iniziative iniziativa politica
Che è quello di convocare in uno stesso giorno in comuni consigli comunali consigli provinciali i consigli regionali per votare un documento unico che riguardi le problematiche dell'Europa con riferimento particolare alle elezioni dell'ottantanove i poteri del Parlamento europeo ha mandato costituente
E ma certo che sarebbe un gran bel giorno di festa questo
Chissà se poi direbbe Serafini nei giorni feriali successivi continuamente quell'impegno che è necessario perché il mille novecentottantanove non appaia all'improvviso
Con la solita liturgia terrei dei che renderebbe il Parlamento da europeo così eletto davvero inutile ecco allora la domanda io ti faccio Bartolini è una
Ognuno quando parla prendo un interlocutore quindi o ti ti prendo come davvero se ti prende affettuosamente un interlocutore su questioni che soci trovano convergenti a meno per i pochi scambi abbia avuto nel passato quando ci ha provato insieme come presidenti oppure quando io praticavo per delega del Presidente la conferenza dei presidenti delle Regioni ma vogliamo provare a impegnare i presidenti delle giunte
Quadro Vertu insieme al presidente l'amico Bazza nella che peraltro
Insieme a noi insieme a Martin insieme a Serafin sia Pellegrini è tenuto a volte nel comitato consultivo dei poteri regionali e locali è stato l'il relatore Guido che accoglierebbe io non ho il dubbio che anche lo stesso Presidente del Veneto Bernini
Che pur ha aspirazioni Mura Liliane
Io son convinto che sarebbe interessato a un rilancio del ruolo delle Regioni a proposito ma forse non è in questa dimensione delle regioni possono uscir fuori dal piccolo c'è questo anche istituzionale nel quale si stanno cacciando
La relazione di Palazzi che ne parlavamo poc'anzi anche Dubai ascoltato la settimana scorsa nella Conferenza dei presidenti delle Regioni non può trovare una reazione da parte delle regioni proprio su un terreno avanzato che non è un parlar d'altro dei problemi di fronte ai quali ci troviamo ma è qua a parlare dei problemi di fronte al quale io regioni oggi si trovano dell'ambiente di lavoro fazioni dell'economia e così continuando
E alla unisce la voglio dire proprio per tener conto di questo dualismo che a mio parere e preoccupante
Tra consigli e giunte
E si è deciso a Palermo pochi giorni fa
Di tenere
Quel convegno internazionale ai primi di maggio
In Lombardia a Milano probabilmente non so ancora si dice in Lombardia quindi ma credo che sarà a Milano dal cinque sette maggio dovrebbe essere di questo convegno organizzato dai Consigli regionali
Sulle problematiche europee
Credo che già dei passi avanti discutendo insieme a Martini con il presidente del consiglio regionale della Lombardia Semenza
Io con il mio presidente Lazzaro che credo sia stato buon portavoce alla conferenza di Palermo da altro giorno di alcune esigenze che ci eravamo permessi come altre di manifestare a Milano alcuni giorni fa al presidente Semenza che naturalmente punto di riferimento come presidente del consiglio regionale Lombardia per questa lodevole iniziativa
Vorrei domandare a
Ai presidenti del Consiglio
Visto che era via Lauricella e non è il caso
E che si riempie di contenuto maggiormente politico questa questo
Congresso delle regioni
Europee per l'Europa
Perché il timore che continua ad avvenire che noi siamo troppo attenti ormai al mille novecentonovantadue
Si sentono molti discorsi di questo tipo c'è un'attenzione particolare perché poi i processi vanno avanti questo i politici a me pare capiscano un poco
I processi vanno avanti lo stesso
Si tratta di capire se li si vuole governare
Posso devono andare avanti spontaneamente
Il
Grande Mercato interno senza frontiere come dice già però
Non è che si firma perché noi non pensiamo al modo
Attraverso il quale governarlo abbiamo sentito maiorchino affatto
Capito bene Lino a Carlo De Benedetti che lo possiamo fare Lino agli imprenditori ai finanzieri che suscita l'europea vanno avanti fanno il loro mestiere io dico meno male che lo fanno sarebbe un guaio se non lo facesse
I politici che si fanno
Allora i politici devono capire che il mille novecentottantanove e prima del mille novecentonovantadue
è così difficile capirla mi pare di sì
Ebbene facciamo questa grande affermazione del mille novecentottantanove e prima del mille novecentonovantadue
Classe mille novecento ottantanove non si affronta con un'adeguata volontà politica
Può darsi che il mille novecento novantanove Sara un anno Fausto
E a partire dal novantatré vi sarà un certo tipo di Europa ma altri miti avviene avverrà quello che ha detto Andreotti e c'era vento androgino scoppia ripeto non abbiamo ascoltato tutti con la pensione che egli meringa
Allora però e concludo e noi dobbiamo stare attenti in primo luogo al mille novecentottanta nove ci sono le elezioni del Parlamento europeo dobbiamo decidere se vogliamo
Rieletti ed è una sorta di corpo morto
Oppure se vogliamo eleggere un una un istituto che abbia la capacità
Di sviluppare un'azione politica nei riguardi dei Governi nazionali
E quindi immobile sito e concludo davvero dobbiamo anche lui esercitare un'azione e mi rivolgo ancora Bartolini
La saldatura tra il sistema deboli regionale gli occhiali e il Parlamento europeo
E la conditio sine qua non
Si può arrivare all'ottantanove
Non eleggendo come ho detto prima un tempo morto mai leggendo un organismo vivo questa la responsabilità politica gaddiana che hanno le Regioni gli anni i presidenti delle Regioni presidenti di consigli regionali è una grande responsabilità di hanno i sindaci presidenti l'abitazione provinciali il Parlamento europeo parafrasando Altiero Spinelli non cade dal cielo se lo vogliamo dotato di poteri organismo costituente dell'Europa che vogliamo il Parlamento europeo sarà anche quello che il sistema dei poteri regionali e locali avranno voluto
Grazie per vizi voi concederebbe che a un consigliere comunale di strambi nello non può venir meno di pregare il sindaco di Torino di prendere la parola
Visto che superiore in grado
Esatto un po'spiazzata dall'intervento a dipendenti perché molte delle cose che ha detto lui intendevo di allegria
Ebbene anch'io sottolineare come interesse indiano il problema del mille novecento novantadue sia
Un traguardo certamente importante del quale oggi si fa tanto parlare al quale molte forze economiche e finanziarie cercano di adeguarsi
Ma che però se avviene da solo senza che vi sia anche un'integrazione politica e senza che vi siano delle riforme istituzionali
E spedire i politici sappiano esercitare il loro peso di indirizzo io credo che linea Kato il unico mille novecentottantanove possano l'antica centonovantadue posso suonare come anche un fatto negativo e no
E credo che questo le distorsioni che qui sono già state ricordate
Distorsioni che darebbero soltanto mano libera alle grossi potentati economici di muoversi in Europa come meglio credono quasi senza controlli
Ma credo che si sarebbe anche una grande bomba di squilibrio e di appesantimento proprio sugli enti locali
Perché non necessità che gli enti locali europei a tutti i livelli ai livelli delle regioni ma i livelli dei comuni sacchiano
Avevo una stretta collaborazione è a mio giudizio indispensabile se noi vogliamo risolvere i problemi che sono propri di comuni adotteremo
è una necessità proprio per i comuni di una politica europea di una politica europea vera che sia una politica europea questi popoli e non soltanto dei governi cioè i Comuni hanno necessità di potersi muovere in quello che è un traguardo europeo Eugenio e da un quadro europeo separato e rinchiuso ciascuno all'interno dei propri confini nazionali
E può sembrare assurdo che proprio l'ente che a volte territorialmente il più piccolo abbia proseguito gli altri necessità di un quadro che si un quadro più vasto che si un quadro che coincida come l'Europa ma che sia un quadro non soltanto di natura economica che potrebbe diventare negativo per i Comuni stessi ma un quadro invece di di di potere divino potere politico
Perché io credo che le problematiche degli enti locali siano problematiche quando comincia a tutte di paese tutte le città d'Europa
Specialmente nelle grandi città d'Europa
Hanno dal problema ecologico a quelli sociali che vanno dai trasporti all'abitazione ai problemi degli anziani al degrado del patrimonio artistico
Hanno appunto uno una serie di problemi che sono tra di loro identici e che possono essere risolti soltanto attraverso appunto una collaborazione
Ma anche attraverso delle normative che sia normative comuni
Pensate soltanto
A quando avremo il mercato unico a quando avremo possibilità di finanziamenti che spaziano per tutto l Europa quali saranno le difficoltà dei comuni italiani
Rispetto ai comuni degli altri paesi con le leggi che ti stringo con le leggi che io vengano impossibile accedere per esempio
Ad un finanziamento se prima non si è passati
E la Cassa depositi e prestiti e quale diventerà quindi lo squilibrio tra un grande comune italiano che appunto gli stessi problemi di un comune tedesco ma quando questo Comune Patta invece accede a finanziamenti diversi anche magari popoli nel nostro Paese
Proprio questo che io credo che i comuni anche se sono l'entità territoriale più piccola abbiano bisogno di una politica europea dei bisogni normative che rimettono tutti sul medesimo piano
Oggi i Comuni del richiesto un massiccio sforzo invenzione se vogliono uscire da quelli che sono le i gravi problemi
Bisogno di avere sempre di più Londra vera e autentica forma dibattono mia ma hanno bisogno anche di avere sempre di più una
Possibilità di collaborazioni una possibilità di accedere ad esperienze ma di accedere anche in una condizione di parità con le altri gli altri comuni del dell'euro
Ecco credo quindi che se
Noi abbiamo di fronte
Un mille novecentonovantadue che può diventare per i comuni italiani un boomerang può diventare per i comuni italiani qualcosa che viene a creare ancora di più delle forme di squilibrio e quindi ancora di più
Una politica diciamo europea tra virgolette perché europea non è una politica
E tenda appunto dileggiare ottenne da a un milione e ha discriminare determinate zone dell'Europa credo che proprio per questo siano gli enti locali in questo concordo appunto Company se alle regioni ma direi anche i grandi comuni grandi e piccoli comuni del nostro Paese
Che attraverso rapporti con i Comuni degli altri paesi sappia no lanciarono
Un primo appello un appello che non si basa soltanto su quella che la nostra aspirazione di un'Europa che si un Europa unite a un'Europa costituente un Europa che dire sia veramente istituzioni ma anche guardando proprio agli interessi dei propri amministrati agli interessi delle degli enti locali stessi e dei cittadini
Però io credo che proprio in questo senso
Gli enti locali italiani abbiano un grande ruolo da giocare
Che è il grande ruolo delle elezioni del mille novecento ottantanove nelle quali noi dobbiamo sapere proprio proprio nell'interesse della nostre comunità
Quella accento e quell'appello da rivolgere ai cittadini italiani perché il Milan dove le elezioni del Parlamento europeo del terzo al Parlamento europeo non si riduca ad essere soltanto una elezione di qualcuno che viene mandato a Strasburgo a poi tale più o meno nulla ma di qualcuno che abbia le capacità e di potere per far sì che questo Parlamento europeo nel quale tante persone hanno sperato venga conti veramente se ne sapremo fare questo tipo di mobilitazione naturalmente sfrutteremo anche quella forma di qui non partecipazione al voto che nelle elezioni europee c'è proprio perché cittadino comincia ad avvertire anche il cittadino italiano che si sente europeo che più o meno vede di sentirsi europeo ma una certa forma di distacco tanto è vero che nelle zone europee la partecipazione e sempre inferiore che nelle altre votazioni perché ne avverte
Sia pure magari istintivamente un certo distacco e una certa lontananza dei propri propri ecco io credo che se i Comuni sapranno intrecciati insieme che cosa significa l'Europa anche per le amministrazioni locali noi probabilmente avremo veramente dato una spinta maggiore ai nostri ai nostri elettori nostri cittadini ed essenzialmente saremo con intestati capace dovremmo essere capaci di orientare le scelte per un Parlamento europeo che venga ad aprire la volontà anche da parte dei suoi membri di contare di più di essere veramente un momento costituente e non soltanto un elemento del quale poi dalla propria volontà viene poi dominata da quelle dei singoli Stati
Io prenoto il sindaco di Torino venirci portare il suo saluto nel canadese quando faremo il quaderno dei comunicano a versare
Occorre dire arrivati a questo punto io sono ancora tutt'altro che stanco ma credo che siete stati voi sono troppo vecchio per essere stanco vivo stanco ormai la mia scherza
Se siete d'accordo chiudere le iscrizioni
State buoni cura cioè almeno due iscritti
O quattro iscritti a chi non c'era e non gioca e chiudo poi richiamato vuole denunciare adeguato dieci quattro saranno due alle iscrizioni sono chiuse la parola al segretario dell'intergruppo federalista del Parlamento europeo D'Astoli
Caro Presidente l'Europa ha molti nemici alcuni sono nemici evidenti quelli che programmano con chiarezza ritorno al Parlamento europeo da altre parti di essere contro
La comunità perché vogliono far uscire i loro Paesi della Comunità perché si dichiarano contro ogni sviluppo sovrannazionale della comunità ci sono poi gli amici che sono un po'meno attraenti
Ci sono alcuni nemici che noi abbiamo individuato da tempo che sono le amministrazioni nazionali
Sono i rappresentanti dell'amministrazioni nazionali a Bruxelles sono i diplomatici che siedono nel comitato dei rappresentanti permanenti che disfano giorno per giorno quello che la Commissione delle Comunità europea o il Parlamento qualche volta anche il Consiglio dei ministri tenta di fare per far procedere la costruzione dell'Europa in avanti
Poi ci sono altri nemici che secondo me il caso questo credo che vedo con l'amico Serafini che sono meno apparenti pacchi con piena di dare con una certa chiarezza e questi nemici sono i corrispondenti dei giornali non solo italiani ma della buona parte una buona parte dei Paesi della comunità a Bruxelles
Questi i giornalisti che stanno ad un serie che seguono giorno per giorno le attività della comunità da alcuni anni a questa parte alla vigilia di ogni Consiglio europeo ci scrivono chi il prossimo Consiglio europeo sarà l'occasione per per la l'occasione storica per la comunità che al prossimo Consiglio europeo scoccherà l'ora definitiva per la comunità
Che al prossimo Consiglio europeo i capi di Stato e di governo che sono questi degli ultimi che sono in grado di salvare il nostro avvenire osserveranno la comunità dalla bancarotta realizzando finalmente l'Unione europea oppure la comunità dovrà dichiarare fallimento
Questo andando a spulciare gli articoli dei giornali che hanno proceduto almeno in quattro cinque ultimi Consigli europei costantemente corrispondente da Bruxelles hanno scritto queste cose
E così l'anno scorso prima del Consiglio parente osserva il mese di giugno
Cerca il Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo non avrebbero preso delle decisioni in materia di riforma della politica agricola di risorse proprie di fondi strutturali in questo caso la comunità sarebbe stato costretta a dichiarare la bancarotta
Il Consiglio di Bruxelles non ha preso nessuna decisione in merito a queste cose ma la comunità ha continuato a vivacchiare per i successivi sei mesi al consiglio però di Copenaghen la situazione è stata la stessa
I capi di stato di governo sono stati incapaci prendere qualunque decisione la cui danno ne ha dichiarato fallimento che sta continuando a vivacchiare da due mesi o nel prossimo Consiglio l'aveva quanto dicono i nostri corrispondenti da grosse sarà l'occasione storica per la comunità
Io credo che bisogna fare un po'di chiarezza perché i cittadini e orpelli si mobilitano a favore dell'Unione europea e a favore della comunità se facciamo una vera di informazione non di disinformazione come quella che sta che fatta costantemente dalla stampa ora ci sono alcune cose essenziali che devono essere tenute in merito al prossimo consiglio però di Bruxelles e il prossimo consiglio per Rossella è chiamato a prendere alcune decisioni che i nostri capi di Stato e di Governo avrebbero dovuto prendere diciamo a partire dal mille novecentosessantanove più o meno cioè nelle novecentosessantanove arrivati alla fine del periodo transitorio della comunità arrivati alla comunità ad una comunità che aveva realizzato l'unione doganale ci disse bisogna fare un salto in avanti bisogna realizzare l'unione economica e monetaria e per dall'unione economica e monetaria bisogna prendere alcune decisioni fondamentali
Cioè bisogna realizzare una vera e propria politica regionale bisogna realizzare alcune altre politiche comuni e per far questo bisogna avere delle soluzioni capace di funzionare in particolare bisogna avere delle istruzioni che abbiano
Alcune caratteristiche diciamo di democraticità cioè bisogna rafforzare i poteri del Parlamento europeo questo decisero
E i capi di Stato e di governo al vertice dell'Aja del mille novecentosessantanove
Tutto questo nel corso di alcuni anni come moto non si è realizzato anzi l'Unione economica monetaria e si è trasformato in un serpente questo serpente morto nel corso del tempo e non si è realizzata una politica regionale come è noto perché si è creato un fondo di sviluppo regionale esclusivamente una cassa di compensazione fare amministrazioni nazionali e tutte le decisioni Carafa indicando ai capi di governo del sessantanove non si sono realizzate
Del mille novecentosettantotto si è ripetuta la stessa storia
Cioè si è detto facciamo il Sistema monetario europeo per consentire a quei Paesi in cui le regioni che hanno delle difficoltà
Di accettare siamo gli obblighi derivanti dal Sistema monetario europeo capi di stato di governo a Brema disse non facciamo delle misure parallele cioè facciamo delle politiche strutturali capace appunto di attuare quella che ho
Che oggi il presidente dello con questo suo inventiva nelle parole solo nelle parole ha chiamato la coesione economica e sociale insomma la sostanza non cambia
Il sistema monetario europeo tra superato soltanto la prima fase non è ancora riuscito a passare alla seconda fase a seconda fase istituzionale cioè è rimasta una cosa estremamente debole di misure parallele non se n'è vista traccia
E in questa occasione il Parlamento europeo lancia una battaglia vedere di bilancio dicendo che l'attuale si è fatta alcuni cose essenziali
Di riforma della bilancia della comunità dico molto rapidamente
Cioè bisognava riformare la politica agricola per consentire di mettere realmente sotto controllo estesa che il collega assorbivano assorbono i due terzi dei bilanci della comunità dice aumentare sostanzialmente le risorse proprie dico bene risorse proprie
No e i contributi nazionali al bilancio della comunità e grazie al controllo della spesa agricola e aumento sostanziale delle risorse proprie bisognava sviluppare adeguatamente le politiche strutturali cioè le politiche diverse dalla politica agricola comune tutto questo i capi di Stato e di governo e Consiglio dei ministri da parte dal mille novecentosettantotto a oggi sono storia sulla band capaci di farlo ora quando si è fatto l'atto unico ci ha detto facciamo il mercato interno per fare il mercato interno bisogna fare delle politiche tale ci ha mercato interno consenta quelle aree e della comunità che hanno delle difficoltà economico-sociali particolari di accettare in un certo senso è di adeguarsi alla realizzazione del mercato interno cioè facciamo le politiche facciamo la coesione economica e sociale
Come la si chiama oggi facciamo le misure parallele come nessuno chiama da Brema o facciamo le politiche strutturali come si chiamavano nel mille novecentosessantanove cioè le cose o i capi di Stato e di governo devono rispondere l'undici e dodici febbraio non sono cose nuove come ci sembrano dire i nostri corrispondente da Bruxelles o cose di cui trattano i nostri capi di governo soltanto da qualche mese o da un paio d'Abruzzo il Consiglio peggio passano cose ricorda ai quali i nostri capi di stato di governo i nostri governi si trovano venerdì fonte da circa vent'anni
è da vent'anni che i nostri governi devono dare risposta a queste cose
Ed è una risposta a questa cosa indeterminata stanza precisi se no l'esperienza dimostra e le decisioni dei capi di Stato e di governo da vent'anni a questa parte a questo perché lo dimostrano la speranza riposta che le mezze decisioni sono decisioni assolutamente negative che fanno fare alla comunità dei passi indietro dei passi e non dei passi in avanti
Cioè riformare la politica che con la significa mettere realmente sotto controllo le spese agricole cioè dare la possibilità alle autorità comunitarie cioè alla commissione di ponte detto allo sviluppo delle spese agricole al di là del quale non si deve andare e di ponte tale produzione che ricconi
Ora questo sarebbe stato possibile sei governi avessero accettato lo strumento degli USA dello SDI degli stabilizzatori agricoli
Proposti dalla Commissione e modificate in senso più rigido dal Parlamento europeo o invece l'accordo franco tedesco al quale il governo italiano il visto Andreotti ha già dato il suo consenso è un accordo a Tolfa
Perché elimina il meccanismo vincolante proposto dalla Commissione delle Comunità europea intere comunità europea in materia di stabilizzatore agricoli e lascia ogni decisione sostanzialmente delle mani dei ministri della cultura cioè nelle mani dei coi ministri come il ministro tedesco che tre ma insomma il nostro mi esprimo fondarsi non è da meno Cantanna mendicare soldi poi i contadini ad esempio della Baviera
E che quindi ogni riunione del Consiglio dei ministri agricoli prudentemente non fanno nulla per voi sotto controllo le spese agricole non fanno nulla per poi sotto controllo le eccedenze di Matera rivoluzione agricola cioè la porto che è stato elaborato dal ministro che tra e da ministro che io tracce tedesche e francesi al quale come dico in mezzo ad Andreotti ha dato il suo consenso al suo consenso pieno
Non consente per nulla di porre sotto controllo la spesa agricola o ha capito bene
Che se non si pone sotto controllo la spesa agricola tutti gli altri discorsi Venosta vengono fatti in materia di di sviluppo delle politiche strutturali con i chiari di luna che ci sono in materia di finanza e della comunità sono discorsi che non hanno nessun significato
E sono chiacchiere al vento per quanto riguarda il problema dei fondi strutturali la commissione che nonostante quello che dice dello è un mercante di tappeti diceva bisogna raddoppiare i fondi strutturali prima di raddoppiare i fondi strutturali non se ne parla più
C'è chi parla di raddoppiare i fondi strutturali soltanto per Portogallo Spagna che cioè Vanda e di lasciare da parte l'Italia
C'è chi dice aumentiamo soltanto nel cinquanta per cento il fondo regionale invece lasciamo più o meno a un livello modesto il fondo sociale FEOGA orientamento insomma di raddoppio sostanziale dei fondi strutturali e anche diciamolo pure come ho detto il Parlamento di modifica dei meccanismi di funzionamento dei fondi strutturali per farne delle vene poi le politiche strutturali e non delle casse di compensazione fra le amministrazioni nazionali non se ne parla proprio e per quanto riguarda il terzo voi cioè quello delle risorse proprie è stata la stessa commissione che l'ha buttata in mare risorse proprio ciò detto mettiamo in gioventù dell'uno per cento all'IVA cioè quella che e in parte anche se in piccola parte parte un altro se volete acuita e per il resto finanziamo una comunità con la cosiddetta quarta risorse
Che altro non è che condividono i contributi nazionali che esistevano ogni novecentosettanta contributi nazionali basati su una chiara ripartizione diversa da quella che meno centosettanta ma comunque i contributi nazionali
Cioè un ritorno a un meccanismo passo indietro sostanziale della comunità un messa in difficoltà una eliminazione dell'autonomia finanziaria gli ha comunicato ed un ritorno quindi è una comunità finanziata con sistemi strettamente intergovernativi ora il discorso che ci vanno a fare i nostri governanti particolare visto Andreotti che ci dice che in fondo sono in gioco interessi
Fondamentali del dell'Italia interessi nazionali fondamentali perché noi dobbiamo rischiare di pagare nel mille novecentonovantadue e mille cinquecento miliardi di lire in più rispetto a quelli che pagano parliamo oggi
C'è un volo sono discorsi abbastanza ridicoli
Se noi accettassimo i calcoli peggiori che vengono fatti dalla commissione di comunità europea e dai cosiddetti Paesi ad economia forte rischieremmo di pagare centottantotto novecentocinquanta miliardi in più
Rispetto a quello che paghiamo cioè noi cercheremo di pagare un centesimo input in più un centesimo del deficit del bilancio dello Stato italiano un centesimo
Non cifre
Enormi prima e in secondo luogo bisogna sapere che sale dell'aumento dei bilanci e la comunità e quello nei termini proposti da commissioni l'Europa paga ogni anno diciotto mila miliardi di unità di conto di costi di un anno nero
Cioè i cittadini europei ogni anno sono costretti a sborsare a causa della esistenza denaro nuova diciotto mila miliardi di unità di conto
Cosa sono diciotto mila miliardi di conto rispetto alle quattro a quei quattro soldi maledetti e subito vuole guardiano che noi stiamo andando a mendicare i danni
Nei confronti delle istituzioni comunitarie se il governo italiano volesse fare un discorso serio europeista in ogni discorso di qualcuno che parla a mendicare quattro soldi sulla direi tutte le decisioni che vengono proposte in materia di politiche strutturali
E in materia di politica agricola i mercati in materia di mercato interno e materia eventualmente di realizzazione di una vera unione economica e monetaria sono possibili soltanto se noi possiamo avere delle strutture istituzionali adeguato cioè delle strutture istituzionali capaci di incidere e capaci di vicino al nuovo sistema democratico
Ora se guardo italiano vuole fare la politica della sedia vuota che minaccia e poi ritira costantemente non glielo ha detto che io faccia politica della sedia vuota se mi fate pagare mille cinquecento miliardi di lire in più nel mille novecentottanta novantadue
Ma io faccio politica ed essere ottusi non vanno gravi decisioni serie in materia di rafforzamento reale dell'istituzione sovranazionale della comunità cioè se poi contemporaneamente alle decisioni che volete prendere in materia di di fondi strutturali in materia di sosta
Di risorse proprie in materia di di riforma della politica agricola prendete contemporanei tentato di dare mandato costituente al Parlamento europeo
Se questa decisione al Consiglio europeo di Bruxelles dell'undici e dodici febbraio non uscirà fuori allora in questo caso l'Italia si assumerà la responsabilità di fare la politica del serio altrimenti qualunque discorso è privo di serietà ed è privo di fondamento
Ora di fronte a questo probabilmente ci saranno molti forse c'è qualcuno oggi e quindi la sala che diano insomma cerchiamo di essere realistici
Ora io vi dico che questo in apparente realismo che bisogna contrapporre all'apparente realismo dei ministri che si incontrano ad un elemento a Bruxelles
L'apparente utopia delle nostre idee
Perché la l'utopia dei nostri è solo apparente nostro devo il lungo via alcuni di coloro che pensano che la comunità possa andava avanti con i meccanismi con i quali la comunità ha tentato inutilmente di andare avanti nel corso di questi anni e di fronte ai quali la comunità fatto costantemente fallimento
Però a me dispiace che il ministro Andreotti non sia stato presente a questo dibattito perché probabilmente sarebbe stato molto più utile per il visto Andreotti non venirci a dire cose che abbiamo letto in questi giorni sui giornali non ha detto molto di più
Ma per il ministro dell'antistante il Progetto a sentire quello che tutti quanti voi avete detto nel dibattito potete prendere diligentemente nota come il ministro Andreotti capaci di fare del dibattito in Consiglio nazionale dell'Aic e tener conto di queste cose per le scadenze per la prossima settimana abbondante a Bruxelles e io spero che ci sia qualcuno in queste cose io vadano in ferie ad Andreotti tutte le cose che sono state dette oltre modeste cose che ho detto io perché di queste cose Andreotti se ne deve far carico
Se vi manca il Parlamento italiano quando il dieci di gennaio di febbraio la commissione Esteri andrà a votare una mozione impegno del governo italiano per il giorno successivo
Per il consiglio venuti possano Seedorf scarica bisogna anche dirlo i parlamentari europei i quali devono smetterla distacco Zidane è la commissione concedendo la Comuna con un un organo composto di crescita sette rappresentanti da giudicare per il fatto che quello cioè ha in testa in tasca la tessera del Partito socialista o quell'altro in tasca la tessera democrazia cristiana
E quindi evitare dalla censura a dell'ad esempio perché del nord si programma socialista e poi si dichiara disponibile a diventare primo ministro del centrista pare insomma giudicare la commissione per quello che fa e non per le tessere di partito che i commissari in tasca la Commissione ha presentato un programma chiudo per i veri novecentottantotto che è assolutamente contrari col in contrasto con le proposte che il Parlamento aveva fatto in nel corso del tutto il mille novecento ottantasette io credo che il Parlamento come se vuol fare un gesto di responsabilità quando nelle prossime settimane dovrà andare
Total sul Corriere futuri fiducia programma prima Commissione
Vendevano centottantotto deve trarne le conseguenze politiche e istituzionali ritiene questa Commissione non ha la capacità di presentare delle proposte di presentarsi in termini forti adeguati al consiglio dei ministri quindi questo commissioni se provi a casa e chiedere al Consiglio dei ministri che è nominata la commissione che con le sue proposte sia più conforme agli orientamenti espressi dal Parlamento grazie
Confido che invece il ministro Andreotti note l'abbia preso il nostro relatore Bartolini
Continuiamo
C'è poi
La più sto indicando
Ha notificato convinto
è ovvero un tour de force per noi nella direzione che abbiamo cominciato a stamattina alle dieci ma avrei volentieri elogiato scusatemi la sincerità ma non volevo che si chiudesse questo Consiglio nazionale senza che mi fosse data l'opportunità di portare l'adesione del Partito Repubblicano Italiano alle dieci europeiste e federaliste e autonomiste espresse nella relazione del presidente Bartolini e ne approfitto per raggiungere una semplice considerazione
Personale perché il discorso che Andreotti che ha costituito ovviamente un po'il centro di questo nostro dibattito anche sei illegalità aveva ragione D'Astoli dal rilevare che CRA di novità nel suo intervento non ci sono state queste intervento il Chievo è stato sviscerato in tutti i suoi aspetti dall'alto dal basso da destra a sinistra
Quindi ben difficilmente sarebbe possibile trovare ancora qualcosa che non sia già stata il più tonante metri potrei fare io Espresso quindi mi dimetterò a una singola espressione dal ministro che può apparire attraente Marche certamente pronunciata con le migliori intenzioni potrebbe ad le luogo
Certo malinteso ragione per l'Acquario procederemo Richard laddove egli ha detto che dobbiamo passare dall'essere europeisti all'essere europei l'interpretazione di questa formula che gli dà del termine europeista è evidentemente negativo cioè europeista è quella chiacchierone per definizione poco costruttivo che parlo di Europa ma quello che conta è la realtà europea rappresentata espressa l'aggettivo qualificativo
Appunto sentirsi europei io direi che non c'è
Nessun passaggio di qualità per il nostro essere europei perché noi europei non siamo già e dire che lo siamo
Sia pure a un livello incominciò indipendente da mentre dalla nostra volontà perché l'Europa è un dato di fatto e ovviamente non esisterebbe l'Europa se non esistessero gli operai gli europei quello che manca a mio avviso è proprio il contrario è la vere coscienza per lei essere europee ed è loro perché secondo le le le l'essere europei dovremo dato è no grafico ore dato linguistico ho contato che giri colleghi ad antiche civiltà ma è avere coscienza dell'identità europea come tale nel momento presente dalla situazione attuale e della sua proiezione futura si abbia consentito
Da repubblicano un passaggio storico alla formazione dell'unità italiana diciamo che l'Italia esistita
Da secoli però nessuno si accorgeva perché nessuno se impiegare le proprie forze in questa opera che era assieme di formazione politica ma anche di
Agli umiltà e direi che analogicamente anche oggi si può considerare che esistono gli staterelli dell'Europa ma non esiste
E forse note forza
Ho aggiungere e abbiamo ancora oggi bisogno di una
Capacità di provati cavouriana di un intervento garibaldino di Garibaldi
Mi soffermo su quest'ultimo punto che mi pare più importante di un'opera di incoscienti stazione è una situazione forse è stato questo elemento primario dalla formazione appunto dalla conoscenza dell'italiano
O della creazione dell'istituzione cioè in parte prima in parte durante e in parte troppo poco perfetto dalla creazione delle istituzioni stesse l'Europa non ci sarebbe stata quindi direi le l'Italia non ci sarebbe stata direi che però la logica anche questo esempio possa valere per l'Europa di oggi quindi la nostra azione d'accordo con Andreotti che non passa
Un manipolo di élite illuminato per risolvere il problema bisogna anche da questo manipolo però nascano le idee
Scaturisca l'azione capace di coinvolgere più ampia responsabilità perché in democrazia è anche il numero che conta oltre la qualità e e quindi secondo queste ad alloggi glielo Stripped potrebbe essere quello di creare europei e noi sappiamo l'importanza della funzione che in questi anni si muove a proprio la crea alla abbiamo per la formazione e anche di istituzioni adeguati foto fuori dall'Italia si è manifestato Caporetto perché c'è stata disgraziata peggio da guerra ma prima ci sono stati anche quarantacinque anni di educazione nazionale ora è tempo di voltare qua lasciamo da parte l'educazione che possono aver avuto la loro giustificazione del passato e chiamo con la stessa intensità con la stessa volontà a rivolta al futuro una educazione internazionale sovranazionale europea perché appunto le istituzioni europee possano procedere di pari passo con la formazione degli orpelli
Però ancora un minuto che è formato di trenta secondi per sentire il Presidente la testimonianza del presidente della Federazione Siciliana ecco sui Giulia
Ecco desideravo semplicemente per riprendere la
Federazione regionale del Sud per dire che ci sarebbe da rimanere alquanto pareggiate per perdersi rispetto alle prospettive che ci sia nelle due ore e mezzo chilo Batigol la parola sotto il riequilibrio lo squilibrio che non ha mai interessato dal due
Nazionale è stata totalmente ignorata in questo dibattito e quindi sarebbe un modo strano il mio per chiudere ci sarebbe un modo pessimistico ma io non sono pessimista quale appartenente all'associazione ne sono profondamente convinto sull'utilità anche perché è strano e tra gli europeisti più convinti sono le popolazioni meridionali che da tempo
Europa un Diba dialogo e si danno di tu anche perché hanno fornito manodopera hanno fornito emigranti
Forniscono i cittadini della seconda emigrazione cosa desidero dire desidero dire che al sud
Ieri coscienza di ciò a cui andiamo incontro a ci prepariamo a questo momento conga
Nel senso di responsabilità gradiremmo che vi fosse una presa di posizione prima e sensibile nell'ambito comunitario perché gli squilibri che vi sono nel nostro Paese non si ripetono anche come squilibri delle aree più vaste della Comunità economica europea seconda notazione oggi vi era qua un Consiglio nazionale ha detto bene i marines che ha chiesto a noi stessi e al di là di ciò che devono
Nazionali europei cosa intendiamo fare io dico che a livello di associazione cioè di amministratori e quindi di componenti di questa associazione noi a volte ancora siamo troppo fermi al localismo manca l'informazione dovremmo di più attiva arci per dare coscienza all'interno delle una delle nostre amministrazioni di quale deve essere lo spirito con cui bisogna fare un discorso d'Europa abbiamo sentito che vi sono i partiti che hanno dato delle deleghe alla rapporti comunitari vi sono le regioni che trattano problemi comunitari ma i piccoli comuni a volte sono disattenti a questo mentre sarebbe stato bello se in ogni comune vi fosse un assessore che fosse il punto di riferimento anche della piccola
Europea il tempo
Antiche ritengo che l'Europa avrà bisogno principalmente
Degli amministratori e quindi dei cittadini che formano l'Europa grazie
Grazie Carroll oggi partendo nella nostra campagna volevamo scambiarsi delle idee ce le siamo scambiate quello che forse interessa sapere a tutti noi prima ancora che informalmente oggi partissimo per la campagna immersi degli costi comuni sono già partiti come Pavia come certi Comuni del Canavese come alcuni comuni meridionale e l'altro giorno ero ad Ariano Irpino cioè
Il treno si è mosso e adesso bisogna lavorare grazie con la