La risorsa conoscenza. Le politiche dell'Unione per l'Innovazione

Noi
Va male per me come un padre putativo però non so se si può abbassare perché forse fa molto radio finché mi fa sentire immediatamente a casa ma non so se aiuterà tutti coloro che dovranno parlare allora innovazione una parola che sentiamo moltissimo negli ultimi tempi per certi versi forse anche troppo nel senso che a volte si abusa anche del termine questa settimana poi particolare noi siamo qui riuniti ma fuori a pochi chilometri da qua c'è anche l'Expo del capitale umano dell'innovazione a Milano quindi qualche maniera e una settimana in cui è giusto parlarne in cui ne parliamo in molti non ne parleremo in maniera molto aperta
Come deve essere presa innovazione è fondamentalmente apertura e chiameremo molte persone a parlare
Da questo palco quindi ci aspettiamo relazioni dei proposte domande risposte sparuto domande la risposta sono sempre più difficili da dare e sopra tutto molteplicità e criticità di posizioni
Di punti di vista
Bisogna sottolineare una cosa che per la prima volta l'Unione rappresentata da tutti i suoi partiti che salteranno qui al tavolo nella mattinata si riunisce e si interroga su quello che l'innovazione in Italia credo che sia un momento che speriamo di poter ricordare nel tempo alla fine di questa mattinata il leader dell'Unione il professor Prodi
Verrà a tirare le somme e a illustrare ci auguriamo quello che il Progetto
Naturalmente ancora non definitivo dell'innovazione per quanto riguarda l'Unione non definitivo perché l'innovazione di per sé non può essere definitiva evidentemente novazione qualcosa in continuo cambiamento del vero work in progress della vita
Mi auguro aggiornata ricca di spunti Chievo già chiesta tutte le persone di come dire di dare un punto di vista precisa focalizzato
Stretto nel senso i nostri tempi sono stretti ma più focalizzato possibile su quelli che sono i loro punti di vista
Io credo che fondamentalmente dobbiamo cambiare l'Italia
Questi Italia crescita zero che Dino vitali cambiamenti profondi di uscire dalle retrovie dei Paesi industrializzati e tornare invece sulla frontiera direi che ha davvero
Un gran bisogno l'innovazione non è una parola magica non è che basta dire innoviamo per innovare è un concetto è un metodo è qualcosa che uno sente dentro è un cambiamento profondo di paradigma quindi non è come dire cambiare qualcosa per Italia
Credo che sia contrario invece incidere in profondità cambiare le regole e creare qualcosa di profondamente nuovo soprattutto non è un settore cioè innovazione non è come come sentenza scuola no all'informatica una materia studiava informatica no l'informatica non è una materia se non la parte tecnica dell'informatica ma soprattutto innovazione non è una materia non è un settore e piuttosto un Progetto Kenta trasversalmente in tutte le componenti della società e quindi può incidere deve incidere su tante sull'informazione sulla formazione sulle relazioni sull'amministrazione la partecipazione la negoziazione e la condivisione e forse anche per non essere poi troppo seriosi e melograno sfumato Marley ma sempre alto nel cuore
Anche nel mondo dalla cultura anche il mondo dell'intrattenimento anche lì ci può essere l'innovazione anche lì ci può essere la mania diversa di fare comunicazione di massa e quant'altro
L'Italia è rimasta indietro nella nella modernizzazione in quella che si chiama la globalizzazione europea e mondiale forse non è non non abbiamo difficoltà a correre come dei paesi freschi nuovi come possono esser la Cina l'India al Brasile e altre ancora
Però non possiamo neanche vedere i nostri fratelli occidentali prendere il largo vedere Paesi che fino a pochi anni fa stavano molto indietro hanno voi invece superare ac sulla sulla corsia mettere la freccia e andarsene corriamo rischio che il villaggio globale per quanto ci riguarda i sia solo il villaggio cioè che rimaniamo davvero nel villaggio la globalizzazione quella positiva naturalmente intendiamo è ovvio la facciamo gli altri e non invece rimaniamo nel nostro villaggio nella nostra parrocchia che forse è una metafora più vicino a quello che è lo stile italiano io credo ma mi aspetto di sentire il punto di vista di tutti voi credo che solo la politica può dare l'avvio la politica non è tutto però è la politica in questo momento che deve dare una spinta deve far ripartire tutto il sistema deve creare un ambiente virtuoso un ambiente creativo
Un ambiente positivo un ambiente moderno io credo che bisogna coniugare la nostra tradizione che nessuno poi col perdere che è una delle delle nostre forze sono ce l'abbiamo altri non ce l'hanno insomma noi la dobbiamo tenere in considerazione ma la dobbiamo anche coniugare con il futuro e Farnace un sentimento che credo nell'impresa e nella scuola la società civile un po'in tutti noi venuta a mancare in questi ultimi anni che la fiducia una fiducia molto importante per cambiare i paradigmi senza fiducia senza come di
Pezzali è molto difficile cambiare qualsiasi cosa figurarsi un paradigma ci sono moltissime questioni aperte forse qualcuna di queste le tratteremo oggi piattaforme sistemi di comunicazione
E convergenza anche di questi sistemi la proprietà intellettuale la privacy la sicurezza
La formazione la flessibilità sul lavoro
L'etica la bioetica ce ne stanno tantissime non credo che riusciremo a toccarli tutti oggi anzi sono sicuro che no ma spero che alcuni di questi siano toccati e magari ci siano anche delle idee in proposito su come poter andare avanti
Chiedo che questi temi devono uscire dall'idea di élite dalle liti informata io fatto tantissimi convegno la sensazione che ci si parla sempre fra di noi
Poi certo le ricadute arrivano anche alle persone arrivano anche sul sociale però alla fine questi temi devono diventare temi di massa non possono più essere governati da un gruppo stretto di persone e bisogna far capire a tutti che la Rete il digitale in generale è una grande opportunità e quindi coinvolgere in questo tutti coloro che vogliono essere in qualche maniera parte anche se magari hanno mezzi limitati
Anche se magari hanno delle conoscenze ancora acerbe
Credo che l'innovazione è questa un po'il il senso anche dei almeno anche quello che ho capito in tutti questi anni innovazione serve a migliorare la vita la vita di tutti
A renderla più leggera renderla meno complicata renderla meno solitaria e questo è l'obiettivo cioè l'obiettivo è migliorare la qualità della vita in tutti i settori perché se non si migliora la qualità dalla vita l'innovazione fondamentalmente rimane una parola
Basta cioè non sarà veramente niente quindi vediamo cosa si può fare oggi io il il il la la giornata divisa fondamentalmente in quattro blocchi per per organizzarla una relazione iniziale per ognuno di questi blocchi e poi tre quattro cinque persone a seconda delle circostanze diamo anche se arrivano tutti a discutere di quel tema in particolare ma se vogliono anche a portare una loro idea una loro proposta e direi di cominciare con il primo
Ma prima di cominciare col primo vorrei chiamare qui sul palco Bruno Ferrante candidato sindaco di Milano se ne può raggiungere
Che anche luglio è compito impegnativo buongiorno
Le lascio
Grazie buongiorno
Dell'invito
Una città un Paese che puntano a un maggiore sviluppo economico attraverso l'innovazione anche tecnologica
Hanno bisogno di stabilità sociale
Di un clima di serenità e di coesione
E per questo anche per questo
Che non possiamo oggi non ricordare essendo a Milano
I fatti di sabato scorso
In corso Buenos Aires
E lo facciamo per condannare ancora una volta in modo fermo
E deciso ogni violenza da qualunque parte provenga Milano antifascista e democratica
Milano che ha vissuto nella sua storia momenti di grande dolore e di sofferenza
Milano ha sempre detto no alla violenza e ha reagito con lo spirito unitario e grande senso di responsabilità così deve fare anche ora
Nei processi innovativi le istituzioni pubbliche
Hanno un ruolo fondamentale strategico e possono essere esse stesse
Promotrici di innovazione
Voglio dire che l'intervento pubblico dello Stato come degli Enti locali
Non può essere solo di tipo finanziario
Non può risolversi unicamente negli incentivi di tipo fiscale o nei sussidi economici la pubblica amministrazione è una grande e complessa organizzazione che rappresenta una quota rilevante del sistema socio economico
Può quindi intervenire in modi differenti e molteplici
Come suo primo impegno vi è quello di creare condizioni ambientali favorevoli all'innovazione
Il che vuol dire rendere più semplice e accessibile la macchina burocratica
Più moderna ed efficiente la struttura pubblica
Migliorare e potenziare le infrastrutture
Soprattutto per la mobilità delle persone delle merci fare leggi chiare ed eliminare le tanti inutili oscure disposizioni
Non frammentare eccessivamente i luoghi della decisione pubblica sostenere la formazione e promuovere la trasparenza in parole povere il sistema pubblico deve divenire più affidabile
Ma Stato regioni e Comuni possono anche essere protagonisti dell'innovazione nella misura in cui sono consumatori di prodotti di alta tecnologia per la gestione delle proprie attività e dei servizi da fornire ai cittadini
Un sistema di acquisti pubblici efficiente trasparente e competitivo può per esempio essere fattore non trascurabile di spinta all'innovazione
Il sindaco
Dal canto suo può a livello locale svolgerà il ruolo di fautore e di regista
Di intese e alleanze tra mondo universitario impresa e forze sociali per realizzare migliori sinergie ai fini della ricerca il per sostenere le piccole e medie aziende che nulla o poco possono investire nella ricerca e nell'innovazione
Così è possibile anche tentare la creazione di consorzi tra imprese magari operanti in settori diversi per mettere in comune energie da dedicare alla ricerca Milano di una città dalle grandi potenzialità ricca sotto il profilo sociale economico scientifico culturale
A importanti università pubbliche e private a un mondo imprenditoriale dinamico e attivo tuttavia non riesce oggi a esprimere in pieno le sue risorse
Questo perché ha subito notevoli trasformazioni nel tessuto economico e sociale mentre è mancata la capacità di capire
E di governare quei mutamenti così come non vi è stata una visione strategica da parte soprattutto del politica in mancato in sintesi un progetto per la città
Città che è cresciuta si è sviluppata in modo disordinato e poco organico Milano può e deve fare di più perse e per il Paese deve ricominciare ad allargare lo sguardo ad aprire gli orizzonti a guardare lontano
Al futuro all'Europa al mondo ma lo deve fare concretamente e non solo con facili e sterili annunci bisogna saper coordinare le energie insistenti fare rete
Promuovere nella sede di Palazzo Marino una nuova stagione di concertazione una concertazione moderna e dinamica tra gli attori sociali quelli della cultura e dell'impresa
Per costruire insieme l'idea di Milano come Città dell'innovazione
Della ricerca e dei giovani
Questa a mio avviso deve essere la vocazione di Milano Mila no Città dell'innovazione della ricerca dei giovani a questo progetto si deve lavorare
L'esperienza ha ormai dimostrato che non è sufficiente investire in ricerca e formazione se queste non si saldano con attività economiche collegate
Solo se ricerca formazione e impresa si alimentano reciprocamente si riesce a puntare all'eccellenza a trattenere le risorse umane che si sono formate e ad attrarre dall'esterno altre risorse umane e finanziario
Milano e cita sempre più vecchia
E sempre meno attrattiva per i giovani ma dai giovani si deve ripartire per restituire creatività fantasia e capacità innovativa al loro dobbiamo restituire fiducia e speranza per loro si devono attuare politiche che ne facilitano l'inserimento nella società e l'affermazione professionale
Il futuro e con i giovani
Il futuro è quello che con la vittoria del nove aprile di cui io non nutro alcun dubbio il governo dell'unione saprà dare al Paese e anche alla nostra città grazie
Grazie a lei grazie a Bruno Ferrante naturalmente facciamo un in bocca al lupo per una campagna per la sua campagna che sarà sicuramente una campagna
Dura allora se pagate ha toccato alcuni temi di cui parleremo oggi le quattro relazione fondamentalmente saranno su università impresa sui distretti industriali e sulle risorse
Umane e sulla pubblica amministrazione quindi queste sono alcune ditte amiche ha menzionato sono i temi che tratteremo e per fare questo chiamerei intanto primo gruppo di persone il professor Aniello Cimitile rettore dell'Università del Sannio
Buongiorno e chiamerei anche sul palco chiara Penco dell'Unione degli studenti Gustavo quaranta dell'Italia dei Valori
Francesco Borgomeo dell'Udeur e se è arrivato senza la Giovanni Cappellini ricercatore
Buongiorno a tutti un saluto al candidato sindaco di Milano
E scusatemi non resisto alla tentazione
Di ringraziarlo per un primo risultato
Quello di avere evitato a due lettori delle ultime settimane di avere a che fare col ministro Moratti lo ringrazio di questa
Credo che una volta si direbbe il senza informatico
Credo che non sfugga a nessuno che quando parliamo di un ponte fra università di impresa parliamo di nudi e collegamenti fondamentali di una rete strategica per la competitività del Paese
Per la produzione di ricchezza e di buon lavoro che sono poi alla base di quella sua su coesione sociale con lo sviluppo di cui parlava il candidato sindaco
è un rapporto che coinvolge due punti fondamentali
Il primo riguarda il ciclo di produzione di capitale umano
In particolare della capacità di lavoro immateriale perché università e di impresa
Solo responsabili con ruoli diversi ma non scollega PD delle fasi relative all'alta formazione alla produzione dischi il e alla produzione di competenza
Il secondo riguarda processi produttivi e prodotti che dipendono sempre più dalla quantità di conoscenza intelligenza e creatività che in essi viene incorporata
E quindi dalla quantità e qualità di ricerca scientifica che in essa deve essere riversata con tempi di trasferimento laboratori all'impresa che tendono sempre più a ridursi prima quasi annullarsi
Un secondo punto questo reso ancora più importante dall'esigenza di spostare il baricentro del nostro sistema produttivo
Verso prodotti e settori appurato valore aggiunto ed in particolare hi-tech ancor più direttamente dipendenti da ricerca scientifica e tecnologica
Io non voglio unirmi ai torturatori di dati che in questa campagna elettorale imperversano segnalo solo che fra i primi diciotto Paesi più industriale al mondo
L'Italia si colloca all'ultimo posto in quanto a capitale umano al quint'ultimo in quanto a conoscenza scientifica e tecnologica e all'ultimo posto in quanto ad efficienza del procedimento scientifico e tecnologico
Fra università e impresa
Qui non si tratta di dipingere uno scenario di reversibile inizio di una catastrofe non siamo ancora a questo punto e per la verità dobbiamo dire che è tutta una serie di segnali positivi ci sono
Per esempio l'università nel due mila aveva avviato un processo di profondo cambiamento
Facendo leva naturalmente
Sulle forse più avanzate e dinamiche perché l'università come tutte le cose non è come la notte in cui tutto è uguale ci sono forze che spingono per il cambiamento che si rendono conto che l'università della società industriale non ce la può fare
Ad accompagnare il Paese oggi e che quindi bisogna cambiarlo
E aveva avviato un processo di cambiamento riguardava i cicli didattici riguardava l'assetto della ricerca scientifica ed è in quegli anni che per esempio si è impennato anche il numero dei progetti
Che venivano realizzati fra ricercatori delle università e il mondo delle imprese
Così come nel mondo delle imprese se e avanzata una consapevolezza forte di quando sta accadendo con spontanei e a volte embrionali processi vivacità impropri imprenditoriale
Io voglio qui citare un solo esempio è quello della produzione di beni e servizi software quindi con uno dei settori high tech che è uno dei settori strategici
Baci solo settanta mila aziende che lavoro in questo settore ai Percassi ricordo di Confindustria cioè segnati segnala che Ventimila DS sono società per azioni e che alcune di esse evolvono verso dimensioni importanti
Il problema e che questi processi sia quello delle università sia quello che si è innescato nell'impresa ben lungi dall'essere stati sostituti inutilizzati ed incentivati sono stati bloccati e mortificati
Dell'università con provvedimenti che sono stati chiatte chiamati pomposamente riforme e Keynes spetta ai sono stati semplicemente provvedimenti ispirati a logiche da Gattopardo e logiche data il midollo
Penso a quello che viene chiamata riforma dello stato giuridico del personale e che è un topolino partorito da una montagna incompetente
Così come tutta questa diva citavo questo movimento che c'è in alcuni settori imprenditoriali come quello del software è stato certamente non aiutato o comunque bloccato dal fatto che sono mancate nel Paese
Politiche industriali in generale e in particolare poi politiche verticali e politiche selettive che nei settori high tech solo l'unica che possono spingere avanti il processo
A cominciare naturalmente dall'uso di leve importanti finalizzandola in queste direzioni come quelle fiscali quelle finanziarie quel lavoro
Ora quello di collegare i novanta mila ricercatori delle Università degli enti pubblici di ricerca al sistema produttivo è un premio problema tanto strategico quanto poco complesso e non può essere lasciato al rapporto spontaneo fra ricercatori e di impresa
Abbiamo bisogno di strutture specializzate che per collegate per collegare debbono conoscere domanda ed offerta ed abbiamo Nucera l'episodio di un terreno di cultura che favorisca poi il collegamento e la messa in rete di queste strutture
E anche qui abbiamo assistito alla nascita di iniziative non guidate da una Capri la politica capace di indirizzare programmare e di essere anche qui verticale selettiva
Si tratta di una costellazione di organizzazioni che è in continua crescita nel mille novecentottantotto erano settantacinque nel mille novecentonovantasette sono centosessantuno e nell'anno due mila e quattro due mila cinque ne sono stati censiti e trecento si tratta della stratificazione per ondate successive di strutture supportate in modo vario
Le più antiche pensate risalgono al ad un decreto regio del mille ottocentottantacinque sono le cosiddette stazioni sperimentali per l'industria
Poi negli anni Settanta sulla base di una legge sessantotto sono nati i centri di servizi all'impresa finalizzati a promuovere l'innovazione tecnologica negli ottant'degli anni Ottanta è cominciata la esperienza dei parchi scientifici e tecnologici e tecnologici e quelli del dei Bic dei cosiddetti Business Innovation center
Negli anni Novanta nascono agenzie su esatto Tura regionale
E partecipate anche da università ed enti pubblici di ricerca ed impresa ed inoltre comincia poi nelle università l'esperienza dei primi io ed i primi Tizio cioè degli uffici di collegamento e degli uffici di trasferimento tecnologico oggi la metà delle università italiane si sono dotate di questi uffici e dal mio punto di osservazione posso tranquillamente dire che rapidamente in tutte le università avremo questi uffici
Più della metà di queste strutture solo localizzata al Nord del Paese e più di un quarto nel Mezzogiorno e a tutto ciò va poi aggiunto vanno aggiunto le aziende speciali e i laboratori delle camere di commercio
L'attività di questa costellazione di struttura consiste informazione informazione l'assistenza tecnica e nel settantuno per cento dei casi sono presenti servizi materia di ricerca e trasferimento tecnologico ma va subito detto che questi ultimi sono decisamente spingi bilanciati verso servizi a minor valore aggiunto brokeraggio ed assistenza per finanziamenti
Si tratta in generale di strutture che agiscono in modo orizzontale su un'ampia gamma di settori tecnologici senza una spinta focalizzazione specializzazione
Anche quando la loro attività
Sotto la spinta da idolo della domanda si sbilancia verso particolari settori
La loro azione si ferma i primissimi livelli di specializzazione cioè accaduto per esempio con riferimento alle ai siti dove gli interventi si fermano all'assistenza tecnica per la introduzione di tecnologie abilitanti elementari
L'entrata in scena alle Regioni ha portato poi più di recente a nuove esperienze perché in materia di trasferimento tecnologico e di raccordo università imprese lei regioni adesso hanno un ruolo e una funzione importante
Io naturalmente di palloni brevemente di un'esperienza che è quella della Regione Campania che presenta elementi di competitivi di innovazione come quella dei centri di competenza della Regione
Qui si approvato proprio a fare un intervento selettivo cioè si sono scelte alcune aree specifiche di intervento
E in queste aree specifiche si è cercato di intervenire partendo dalla organizzazione dalla messa in trasformazioni in massa critica dei ricercatori universitari e pubblici degli enti pubblici di ricerca in un un in una organizzazione sono stati dotati di infrastrutture di lavoro sono stati dotati di laboratori di eccellenza e ad essi si è chiesto di dare vita
A esperimenti piloti di progetti in collaborazione con le aziende e a realizzazioni prototipale trasferibili
Auguri
Qui naturalmente siamo al non è presto per dare un giudizio definitivo sull'esperienza dei centri di competenza ma bisogna dire che i primi risultati si vedono non tutti i centri sono uguali
Diciamo che quelli che hanno meglio lavorato in questi anni dando dei risultati ed hanno incubato quello che è una seconda fase che quella della nascita dello sbocco verso distretti tecnologici
Distretti tecnologici
Che nascono in una forma nuova cioè nascono sulla base della definizione di una leadership strategica che è costituita da appunto universitari imprese enti pubblici di ricerca sistemi frodi finanziarie policy makers con una visione non regionale non distretti industriali ma distretti tecnologici e su un territorio vasto che stanno cominciando a produrre i loro affetti intimi prefetti e i primi esempi
Di spinotto la ricerca
Ecco
In fondo quello di cui abbiamo bisogno solo reti territoriali innanzitutto reti territoriali che siano specializzate in settori verticali con una politica a loro volta selettiva
Da nodi strategici dai di nodi strategici e di incentivazione strategica e inserire queste reti le territoriali una più grande reti nazionali
Reti dico di strategie qual è l'esempio centri di eccellenza della ricerca ma questi centri di eccellenza della ricerca debbono però sviluppare un'azione di trascini Mendez e coinvolgimento per realizzare massa critica e diffusa
Dove c'è un centro di eccellenza in una università o dovunque
Beh non può pensare ad una azione di di trasferimento isolato con quest'per questa strada si possono produrre killer applicazioni killer per singole aziende e dall'avere un effetto generale
Un centro di eccellenza deve essere in grado di essere un riferimento e che di collegamento per tutto c'è chi ciò che c'è sul territorio in termini di ricerca scientifica e trascinarlo per fare quella massa critica che porti Boy verso il processo di innovazione e trasferimento
Un deciso spostamento sull'azione fondamentale che è l'innovazione di prodotto
E quindi un trasferimento tecnologico nel sottile scientifico che sostituisca
La centralità e la prevalenza di azioni di brokeraggio con quello di progettazione e sviluppo di soluzioni per nuovi per nuovi prodotti nonché non serva il brokeraggio che conserva la progettazione o che non serva anche il l'entrata nel ciclo di produzione di capitale
Di capitale umano con l'attività di formazione
Direttamente finalizzate agli schemi e alle competenze per le imprese ma questo non basta è di innovazione si gioca sull'innovazione di prodotto e quindi vorremmo vedere nei centri di trasferimento e l'incentivazione per questi centri di trasferimento
Di quelli che sono progettazione e sviluppo di soluzioni per nuovi prodotti e per l'innovazione di prodotto
Ecco io penso che questo sia Rocchi le le cose fondamentali ma come punto di partenza per fare tutto questo ritorno a quello che si diceva nell'introduzione e necessario ridare fiducia ed accende l'entusiasmo negli attori
Bisogna dare fiducia centro induce a Cimoli ricercatori negli imprenditori nel mondo del lavoro immateriale tartassato oggi da forme di lavoro insostenibili e senza prospettiva e soprattutto i giovani i giovani bisogna incentivarli entusiasma alle alla ricerche alle tecnologie perché vengano come leva fondamentali di progetti individuali e collettivi
Vai da loro la ricerca scientifica alle tecnologie come un modo per costruire un futuro migliore per se stesse per tutti
E allora
Su un nuovo governo spendiamo i primi cento giorni di questo nuovo governo con provvedimenti che sappia andare direttamente verso queste persone
Accendendo fiducia speranza ed entusiasmo si può con provvedimenti immediati parlare e far capire ai ricercatori parlare far capire agli imprenditori parlare a far capire al mondo del lavoro ai giovani
Verranno da qui poi la partecipazione quell'energia necessaria per una stagione di rilancio e di crescita del Paese
Grazie è e la perfetto si sieda qui con noi il rettore dell'Università del Sannio c'ha portato il suo calore la sua passione meridionale di cui abbiamo francamente
Bisogno Lollo pregato di rimanere qui in maniera tale da da poter fare
Un brevissimo discorso su quello che può essere università l'impresa e saputo questo collegamento mi pare
Insomma se non ti ho posto l'efficienza trasferimento università impresa
C'è come dire è un terreno sul quale lavorare parecchio
Allora
Partiamo da Francesco Borgomeo
Tanto chiara
Sei pronto a essere come dire a riceverà una iniezione di fiducia
Siete pronti
Bibi vi vi ritrovate nelle parole del Professore cioè il momento o d'ufficio al quale bisogna
O che adesso Petitti ti richiamiamo in causa partiamo visto e considerato come dire l'intervento era molto sul tema della politica industriale se non sbaglio e politica universitaria industriale vediamo un attimo Francesco Borgomeo responsabile economico dei popolari Udeur allora né però il professore mi sembrava che ci fosse come dire proporla la ricerca la necessità di ritrovare una spinta fra innovazione ricerca
Non ho mai parlato approda dove funziona appoggiato quella centro
Ecco proposito dell'innovazione
No vi ringrazio intanto molto brevemente visti i tempi che ci siamo dati volevo riprendere alle parole punto di Carlo Massarini rispetto a alla capacità la possibilità da parte dei innovazione di incidere in profondità
Ci tengo anche per la mia tradizione culturale politica da cui provengo ricordare che questa mattina ventotto anni fa veniva rapito Aldo Moro
I per me è stata una figura molto importante nella nella guida
Nel mio percorso politico e stamattina lo collegato con le parole di Carlo Massarini in uno dei discorsi forse il più bello che ha fatto il più lucido i gruppi parlamentari
Quando ha detto a a ai due gruppi uniti Camera e Senato della democrazia cristiana tetto
Noi non siamo chiamati a preservare un ordine semplicemente rassicurante cioè una frase secondo me di una lucidità di un'attualità su straordinaria è quello di cui parlava pur punto sta prima Massarini proprio questo cioè la capacità di incidere nel profondo
E siamo in un'epoca in cui bisogna fare delle scelte coraggiose
E le dobbiamo fare come uomini chi si muove dalla parte della politica chi si muove dalla parte dell'impresa che si muova da parte dell'università
Questo è un Paese nel quale noi abbiamo scritto nel programma dell'Unione ci candidiamo a raggiungere gli obiettivi particolare il nostro faro su questo tema e Lisbona noi diciamo il due per cento per perché il tre effettivamente eccessivamente ambizioso in una legislatura ma insomma
Però sappiamo che questo obiettivo è fatto da scelte nostre la politica all'impresa
Perché voi sapete che questo questa percentuale composta oggi all'uno circa ed è composta da uno zero sessanta fatto dal Pubblico uno zero quaranta fatta dal privato
Allora anche se il pubblico riesce arrivare all'uno per cento bisogna capire come l'industria riesce a effettivamente sviluppare ricerca produrre innovazione e favorire il trasferimento di questa innovazione è questa la sfida tutta qui allora le può la politica industriale io ritengo che la politica dell'innovazione e la politica nella ricerca è strettamente connessa io vi mi permetto di dire
E così può essere spunto di dibattito addirittura dipendente dalla politica industriale se non aiutiamo le imprese a sviluppare ricerca innovazione in questo Paese anche se il pubblico riesce a portare la ricerca e innovazione all'interno delle sue strutture all'uno per cento le prese non faranno il loro compito
Il problema è legato a quali imprese perché io non sono attentissimo al tema delle PMI io sono responsabile economico questo paese fatto di piccole e medie imprese quindi tutti gli aspetti legati alla fiscalità tutti gli aspetti legati ai temi del lavoro e quindi l'innovazione lavoro come strumento per agevolare facilitare anche la crescita dell'impresa tutto ciò che riguarda l'internazionalizzazione
Però su questo tema il focus purtroppo è maledettamente ancora incentrato sulla grande impresa
Ricerca e innovazione e ancora maggiormente promossa dalla grande impresa in Italia le grandi imprese sono rimaste pochissime
E questo è un Paese i dismissione abbiamo negli ultimi cinque anni vissuto una stagione di delocalizzazione gravissima dove nessun potere negoziale da parte del governo è stato posto rispetto a chi decideva di andare e guardate cerchiamo di essere chiari su questo tema
Non si tratta di crisi industriali smettiamola qui siamo nella sede della CGIL bene dirle queste cose le aziende avevano che amano dire che stanno in crisi sanno benissimo hanno dei bilanci floridi vanno via perché conviene andare a produrre altrove
E allora qui torna quel discorso che facevo prima purtroppo devo chiudere ma ci tengo molto questa è una sfida tra uomini
E io mi della politica si candidano a dire ai manager delle imprese in particolare lo dico delle imprese multinazionali delle imprese straniere che sono in Italia perché ce ne sono tante e le grandi imprese in Italia oramai prevalentemente sono grandi imprese straniere che sono qui
In Italia
Con un evidente i giusto interesse
Di tipo commerciale perché questo è un bel mercato quell'italiano dove si vende bene la pubblica amministrazione è un ottimo mercato e il mondo delle imprese può essere un ottimo mercato e diciamo l'utenza
Può essere a sua volta un alto un ottimo mercato quella finale bene
Noi vogliamo lanciare una sfida ai manager delle grandi imprese che sono italiani
Perché loro comunque sono italiani che guida delle imprese straniere qui in Italia le multinazionali possono attraverso la loro branch italiana beneficiare di un trasferimento vero anche nel loro quartier generali siano essi a Londra in America o in Francia
Possono beneficiare di una capace di trasferimento vero abbiamo la possibilità alla politica
La politica che arriverà l'unione che si candida a guidare si candida a dare risposte ai manager italiani delle multinazionali perché siano in grado di favorire sul territorio italiano progetti di ricerca che altrimenti vanno a finire in altre realtà perché questo succede perché non necessariamente li fanno nei loro è corta possono scegliere di sviluppare ricerca innovazione in giro per il mondo l'Italia si vuole candidare a fare questo come prima strategia per evitare la delocalizzazione se riusciamo ad attrarre
Progetti di ricerca qui da noi sarà molto più difficile
Che le multinazionali che hanno ancora degli stabilimenti produttivi decidano di andare via questa è una sfida che noi crediamo di poter vincere su questo come Unione ci candidiamo dare tutte le risposte possibili tutta l'assistenza possibile e tutto l'impegno possibile grazie
Allora grazie mi sembra un intervento molto focalizzato quello di Borgomeo grandi imprese focalizziamo ci invece con Gustavo quaranta che responsabile del dipartimento ricerca innovazione dell'Italia dei valori sull'innovazione invece nelle piccole imprese come si fa quali sono i problemi e come quali sono invece le possibilità delle piccole imprese che poi grave tessuto produttivo italiano
Con tutti i suoi prove sui contro
Bongiorno io
Volevo
Partire da un un aspetto
Che credo un problema centrale della politica italiana
In questo momento
La crescita appunto del piccole delle microimprese
Sotto la spinta del mercato globale che possono a mio avviso continuare a esprimere un ruolo di qualità
Se in rapporto con le imprese maggiori
Avere finalmente un
Un legame con la l'innovazione la ricerca che in Italia e comunque
Un fatto non irrilevante
Io però volevo centrare
Mio breve intervento su una riflessione su quelli che sono i problemi che ne impediscono lo sviluppo
Che per alcuni aspetti riguarda anche l'innovazione per esempio dei partiti
Soprattutto i piccoli partiti
E che coinvolge anche il trasferimento delle conoscenze
Io dieci anni fa mi sembra forse anche qualche anno più avevo assistito a a una presentazione a Roma di quella che
Il ruolo della ricerca all'interno del Cnr
E il ministro Ruberti in quel periodo tornava dall'esperienza europea come diciamo attento osservatore di quello che era il mondo punto internazionale della ricerca e per esempio un aspetto che veniva fuori è che all'interno degli stessi centri di ricerca oggi ci sono delle grosse difficoltà per quanto riguarda proprio il trasferimento delle informazioni dalle conoscenze all'interno degli stessi centri quindi noi abbiamo comunque
Un vizio originario che è quello di essere molto accentratori e di gestire il nostro piccolo orticello
Anche a livello diciamo così di enti estremamente importante per la nazione perché conserviamo abbiamo diciamo questo ruolo di conservare
Questi piccoli centri di potere
Però volevo appunto
Sottolineare
E l'investimento
Che oggi ma anche in Italia soprattutto nelle piccole imprese che quello sulle risorse umane
Che Saint si integra deve integrarsi soprattutto sulla creatività delle imprese che comunque oggi non è più sufficiente per affrontare le sfide che ci vengono dal mercato globale
Cosa che voglio dire voglio dire sostanzialmente
Che i piccoli imprenditori normalmente se andiamo a vedere un po'la storia vediamo che sono figure che hanno un livello culturale soprattutto quelli diciamo le imprese
Esistenti
Hanno un livello culturale abbastanza basso
Prot
Quello che ci invidiano
Dall'estero a in Italia sono appunto la creatività no quindi noi abbiamo persone che hanno diciamo così un livello culturale non eccellente
Però nello stesso tempo sono persone che rischiano in prima persona persone che sono molto coraggiosa
Allora questo aspetto se ha una sua positività nello stesso tempo ha dei limiti quali sono a mio avviso questi limiti i limiti sono legati al fatto che chi normalmente fa l'imprenditore e non ha una grande cultura soprattutto a livello diciamo così
Di formazione
Tende normalmente a contorno arsi di persone non di alto livello quindi per mantenere questo ruolo diciamo così di poter gestire il potere all'interno della sua azienda
Per il timore appunto di non poter controllare poi i propri sottoposti tende a contorno arsi di persone che non hanno una grande qualità professionale
Quindi io che penso che questo sia uno dei motivi
Per cui le piccole aziende soprattutto quelle un micro diciamo così
E è alla base del fatto che non riescono poi a ad avere la capacità di svilupparsi e di essere competitive
E oggi chiaramente la creatività non è più sufficiente perché se fino a ieri potevano far leva sul basso costo del lavoro oggi sappiamo benissimo che questo non è più un elemento di fondo
Allora quale a mio avviso uno dei motivi o uno delle proposte che possano diciamo così favorire la la crescita di queste di questa impresa
E soprattutto quello di appunto trovare una relazione con
Le nuove intelligenze che oggi questo Paese può esprimere
Questo può essere un arricchimento soprattutto per per perché si superi questo limite che è un limite psicologico soprattutto per i motivi di cui dicevo prima ringrazio molto
E e passerei la parola a a Chiara Unione studenti
Beh insomma innovazione nella scuola dei pigiare con al centro l'innovazione sì l'innovazione della scuola è un grande tema proviamo a a a restringere la focalizzarlo in pochi minuti e quello che non abbiamo a disposizione
Certe
Innovazione intanto una parola che di sicuro anche riferita alla scuola perché vinciane dopo cinque anni di governo Berlusconi ci siamo resi conto che una delle questioni più evidenti è stata la competente mi abilità a qualsiasi tipo di critica e di dissenso da parte di un studenti da parte dei residenti ci aspettiamo innanzitutto che quando si parli di scuola nazisti Rizzi più strumenti come la legge delega ma si si implementi il valore dell'oblio della rappresentanza studentesca e sociale
Innescando una dinamica virtuosa di partecipazioni in cooperazione secondo me si deve ripartire da una radicale riforma dell'autonomia scolastica in senso democratico inconclusivo
Pensiamo subito a risolvere lo salito problema della pariteticità all'interno dei consigli d'istituto
Chiediamo inoltre che a questa si è affiancato un serio investimento la progettualità studentesca in particolari scattare il G quattro quattrocentoquaranta nel DPR cinque sei sette che hanno visto in questi anni numerosi tagli
Chiediamo che una serie di discussione sulle politiche formative in questo Paese non passa a prescindere da da maggior valore al carattere pubblico della scuola e dei saperi
Chiediamo quindi che in questo senso Sienna è stato l'obbligo scolastico a diciotto anni e che sia prevista da subito una legge quadro nazionale sul diritto allo studio anche in vista degli alti tassi di dispersione scolastica in questo Paese
Nel Mila no abbiamo chiesto in prima persona il problema di una scuola spesso troppo chiusa in se stessa ed è per questo che noi non smetteremo di evidenziare lo stretto nesso tra didattica partecipata e il valore interculturale laico della scuola pubblica
Ma quando parliamo di formazione qua abbiamo comunque anche al di fuori dell'asse difficile pensiamo ai libri alla musica ai cinema le mosse teatri
E e siamo convinti che era queste conoscenze lo studente non può rimanere escluso guardiamo alla conoscenza con un bene non recintati tempi pubblico persona ancora
Chiediamo quindi che siano divise le normative rispetto al diritto di proprietà d'intellettuale e cominciare la litri al scolastica valorizzando licenze libere come capirà peccati Commons o comunque da subito la riduzione del tempo di vita del diritto d'autore
Ma da serali vada sarà abrogazione di una legge peggiorativa in controtendenza con le dinamiche europee ovvero ai Germani se la stessa onda di ragionamento chiediamo subito che sia rivisto lo statuto della SIAE e che sia da subito abbassata arriva e i pezzi
Delle opere intellettuali
Sogna un qualcosa che potrebbe essere da realtà
Ovvero l'incentivazione insiste di accessi pubblicità al sapere gratuite condiviso attraverso i quali siano possibili la libera copia distribuzione discrezione delle opere prodotti con soldi pubblici pensiamo ad esempio al divieti universali
Ma devono essere soprattutto le nostre scuole investire in tutto questo ad esempio facendo sì che la pubblica amministrazione scolastica utilizzi solo software liberi comignoli inox e garantendo documenti informativi per il concludendo è necessario a nostro avviso avviare realmente un ragionamento serio su formazione ero al pubblico di sapere che si ha partecipato e condiviso crediamo che a fare il grande Milan
Il futuro governo dovrà guardare alla Dichiarazione di Berlino del ventidue ottobre due mila e tra che impegna numerosi istituti accademici formativi di ricerca a sostenere appena cioè se ne nei propri istituti chiediamo debba guardare alla quarta assemblea mondiale studentesca Quarta Lega lancia diciassette novembre come data chiave di lotta per la Chasse libere saperi
Crediamo debba guardare a reddito di formazione come emancipazione dello studente dalla sua condizione socio economica di provenienza
Da questo mese le studentesse dissidenti tutta Italia cominceranno un percorso a parte di indagine nelle loro squadre nelle due città per presentare al prossimo governo che speriamo sia dell'Unione
Un piano organico di rivendicazioni che le gli studenti che rappresento farà proprio nella Conferenza di programma di maggior acque speriamo ovviamente sarà presente anche professore Romano Prodi
Chiediamo che esse siano ascoltate affinché le strumentazioni studenti sia realmente parte di processi di riforma e di elevazione della scuola
Grazie a Chiara sollevato alcuni temi di cui fra l'altro parleremo qui ci sono alcuni interventi proprio sul sorto librone sull'uso del software libero quindi a qualcosa fosse risponderemo già stamattina e chiedo siamo su tempi strettissimi trenta secondi al al al rettore dell'onestà del Sannio se vuole
Capisce i tempi televisivi trenta secondi per trenta secondi per dire che non si può non essere d'accordo il problema centrale indubbiamente quello delle piccole e medie imprese soprattutto con riferimento al trasferimento tecnologico e al rapporto con con le università così come non si può non essere d'accordo sul fatto che le piccole e medie imprese hanno un grande problema di capitale umano
Sono le cose delle quali si riesce meno ad approvvigionare e quindi il problema di capitale capitale che è un altro Graham è un brasiliano fiscale
Ma diciamo che
Questo il settore in cui trovano nei più grandi difficoltà
Il problema che dobbiamo veramente averli come embrioni che trovano nell'ambiente circostante incastrati in filiere o in distretti proprio questo che manca il rapporto con la ricerca scientifica è il rapporto col mondo delle imprese
Quando all'intervento dichiara
E beh non c'è dubbio l'accesso al sapere
La conoscenza del gioco su i giovani di diritti pure
Perché qui si consumeranno nuove grandi giustizia diritto diritto e quindi pubblica responsabilità pubblica responsabilità alle quali chi vuole governare il Paese non può sfuggire
Come diceva poi anche rischi in un suo famoso libro l'accesso alla alla conoscenza la grande barriera grande barriera divisoria fra chi lo ha e chi non lo ha io ringrazio Aniello Cimitile elettorale non Herstal sane ringrazio Chiara Penco ringrazio Francesco Borgomeo e anche Gustavo quaranta le chiedo la cortesia di lasciare il tavolo e chiamo
Chiamo Ensor collane docente di Strategia d'impresa all'Università Ca'Foscari di Venezia qui in sala Sequi alzi la mano
Ecco la allora li chiedo di di raggiungerci e chiedo di raggiungerci anche a
Nata a Valeria Gangemi dei Repubblicani europei il rappresentante di Expert system e Sergio Bellucci di Rifondazione Comunista di raggiungete qua
Professore buongiorno
Benvenuto la ringraziamo tempi strettissimi la prego di accomodarsi alla
Al podio innovazione del nel distretti industriale che è stato peraltro uno dei dei temi toccati prima anche dalla rettore dell'Università del Sannio
Non aveva spacchettato no perché era prevista la fine
Noi siamo sorprende accidente abbiamo esso che credo che statura
Allora
Ma credo che il senso di questo convegno si possa cogliere da questa notazione
Viviamo in un Paese dove il sistema produttivo insofferenza si esporta meno si guadagna meno alcune aziende chiudono dei lavoratori ma non su compatti
E chi guadagna in questo Paese
In questo Paese guadagnano i settori che sono fuori dalla concorrenza
Quindi settori non solo che sono fuori della concorrenza come dire per perché sono piccoli come il commercio i tassisti di cui si parla tanto ma primo il settore immobiliare che la politica ha messo fuori della concorrenza
Perché il settore invogliare undici toni più regolamentati sulla carta che ci sia in Italia
Eppure è diventato un settore della rendita che pesa su moltissime famiglie preso tutte le intera economia
E poi i settori dell'energia i settori delle infrastrutture e dei servizi pubblici che anche questi sono stati trasformati in forme dove la privatizzazione arrivata senza la liberalizzazione anche questa era la scusa della politica
Il che vuol dire che questo sì sistema non ha posto al centro delle scelte politiche
E del programma fino adesso questo Paese non ha posto al centro un progetto di sviluppo della produttività
Ma in fondo lasciato che le cose andassero come andavano
Ereditando una divisione delle parti
Che forse una volta andava bene quando la produttività era presidiata dalla grande fabbrica al tempo del fordismo
La produttività la faceva la grande fabbrica e alla politica e al terziario tradizionale toccava distribuire la produttività consumarla
Quindi la rendita in fondo era un modo di distribuire
La ricchezza creata dall'innovazione che si faceva altrove
Ma oggi non è più così
Oggi il nostro Paese non ha più niente da distribuire
Il nostro Paese quindi deve usare le sue risorse politiche le sue risorse di immaginazioni di condivisione politica per innovare e non più per distribuire la ricchezza è questa la grande svolta che noi ci aspettiamo
Dal nuovo Governo e da questo Paese per affrontare un una situazione più difficile
E domandandoci prima di tutto che cosa deve fare la politica
Perché fino adesso si è sempre pensato che in fondo la politica fosse un po'come pantalone cioè si accumula lista della spesa delle cose da fare e poi ci dice
Lo Stato pagherà ma rendiamoci conto che questa è una risposta ancora che andava bene quando qualcuno poi gira la produttività oggi la politica essere parte integrante di un progetto d'innovazione che già nella propria vita nonché la distribuisce
E quindi non può essere poi ha fatto un ragionamento sulla base di una lista della spesa come è stato fatto fino negli anni passati
Ma bisogna invece cogliere un ruolo nuovo della politica
Un ruolo di generazione di un progetto condiviso perché questa trasformazione che interessa l'Italia rosa formazione dolorosa rendiamoci conto non è per niente qualcosa che sarà fatto facilmente
I nostri distretti per ad esempio dovranno trasformarsi in filiere multi localizzate che cosa vuol dire che non saranno più delle reti locali ma saranno delle cose locale locali piccole tre quattro dieci imprese che saranno collegati a imprese che stanno in giro per il mondo altro che delocalizzazione di cui ancora si continua a parlare la verbalizzazione un pezzettino di questa cosa e forse non è nemmeno la cosa più importante
Il punto chiave è che non si può più produrre su base nazionale e locale perché tutta una serie di attività si fanno più ricorrente in giro per il mondo e allora in fondo in questa nuova situazione di concorrenza
Tocca a noi giustificare il fatto che qualcuno stia qua invece di andare a qualche altra parte perché non gli abbia un po'di più da dagli perché siamo più bravi perché so più organizzati
Ecco capite la responsabilità di questa società che deve costruire qualcosa di diverso da quello che c'è e di più di quello che c'è ma che non può delegare questa cosa alcuni alla spontaneità delle cose perché qua si tratta di fare un'operazione difficile
Che da un lato dei costruisce tutte le relazioni legami che sono inutili diventati parassitari di rendita ma dall'altro ricostruisce non possiamo limitarci a smontare quello che c'è
Dicendo che poi mercato pensare mettere insieme i cocci noi dobbiamo avere un disegno che unifica un disegno di condivisione un disegno che rende collettiva la responsabilità di questa trasformazione e chi penserà se no dentro i distretti
A quelli là gli artigiani a quei lavoratori che rimarranno come dire fuori di questa ristrutturazione
Ci penserà al al al Fattori inserirli in un sistema ridare una prospettiva ridare un significato a questa soluzione
E allora io credo che la politica in questo senso deve presidiare i processi non deve pagarli processi come di fianco ci copia e presidiati e quindi deve prima di tutto avere un'idea precisa di quello che e il suo ruolo e il modo con cui può aiutare il sistema credo che ci siano soprattutto tre cose che la politica deve fare in questo smontaggio e rimontaggio dei nostri distretti industriali che poi sono la la parte portante della nostra economia
E queste tre cose diciamo il sistema da solo non riesce a farle e quindi questo dato a politiche se non c'è la politica non si faranno queste tre cose
La prima cosa fondamentale e quella di mantenere unite queste reti locali nel modo nel momento in cui diventano transnazionali in cui si allargano
Perché oggi vedete c'è una grande divisione all'interno di questo processo tra le aziende più dinamiche più volute più innovative che vanno all'estero che aprono stabilimenti che entro i nuovi mercati
E il resto dei subfornitori resto dei piccoli produttori che spesso non a questo orizzonte e quindi tutto questo con una deprivazione un qualcosa da ostacolare ecco questi istinti difensivi che tendono a separare la parte nuova la parte vecchia del nostro sistema una prospettiva perdente
Noi non dobbiamo accettarla dobbiamo essere dalla parte di chi innova anche se doloroso anche se dobbiamo porterà avanti una prospettiva più difficile Anna davanti a innovare e allora dobbiamo tenere insieme queste reti che hanno la parte che innova che si sposta si muove
Si smarca come dire dal territorio e il territorio che in fondo rischia come dire di separarsi da questo processo
La politica deve essere deve creare un nuovo patto con le aziende
Uno patto per lo sviluppo
Dove la diciamo così la la la scelta e ti aiuto a sviluppare strategie di innovazione anche se vai all'estero anche se fai stabilimenti fuori anche se come dire apparentemente metti nei guai col mio territorio purché tu porti qua la testa all'intelligenza
L'intelligenza sono i servizi non sono delle cose fumogene e la sua anima e centri di ricerca in astratto l'intelligenza sono i servizi la commercializzazione e la finanza
La progettazione la capacità di gestire l'azienda la logistica e controlli qualità questi sono i servizi che sono la nuova industria induce intelligente l'indulgente licenzia deve stare sul territorio e deve essere esternalizzata cioè messa al servizio del territorio non solo al servizio di una grande azienda
Che che la proposta di mal servito cioè diventare imprese che vendono questi servizi e territori dobbiamo rendere i nostri territori intelligenti non basta avere una delle intelligenze e poi invece se la tiene dentro
Questa presente la base del territorio
Ancora qualche minuto fa
Due
Due mila seconda cosa
Nel mentre la politica aiuta questo processo c'è una seconda cosa importantissima da fare
Che è quella di favorire l'investimento a questi investimento
In capitale intellettuale relazionare in quelle cose intelligenti dicevo prima non si fa perché non c'è convenienza a farlo e non è vero che c'è un investimento al sociale dello Stato e della parte pubblica per diciamo l'arricchimento di intelligenza dei contesti per fare investimenti del contesto che arricchiscono il territorio ma c'è anche una responsabilità per rendere conveniente l'investimento di fare riprese e prende come ente l'investimenti conoscenza che fanno le persone i lavoratori
Le imprese perché non hanno convenienza a investire sui propri lavoratori
Perché oggi c'è un terno per eccessivo noi dobbiamo creare un tipo di contratti di lavoro che permetta la partnership
La permanenza durevole del lavoratore nell'impresa che rovesci il meccanismo attuale per cui l'impresa interesse come dire a liberarsi del lavoratore ma che invece incentivi la polizia di trattenerlo di metter dentro un sistema dove l'impresa paga la formazione lavoratore si impegna a dare i frutti all'impresa di questa formazione quindi un contratto e loro durevole
E dall'altra parte c'è un problema di convenienza a investire per il lavoratore che deriva dal fatto che non gli viene conosciuta il diritto all'apprendimento il diritto all'apprendimento dovrebbe essere secondo me una delle richieste fondamentali da inserire in uno Statuto dei lavoratori di oggi perché oggi il valore il tuo lavoro non te lo difendi tanto nel contratto troppe di prima
Quando tu hai la competenza per stare dentro questo circuito distrutti USA e tu se il sei lavoratori dipendente non ha il diritto ad apprendere un agli spazi non può imparai domenica non è la certificazione di quello che impari e se in qualche modo prigioniero di questo ruolo allora questo ruolo va in qualche modo modificato questa misurando la politica
Che metti i lavoratori dipendenti nella parte dell'innovazione non è la parte della resistenza all'innovazione ultimo punto proprio finito
Noi non dobbiamo solo favorire questi investimenti sparsi noi dobbiamo fare qualcosa di più dobbiamo costruire una nuova economia della conoscenza
Dobbiamo certo favori che ciascuno faccia la sua parte ma ci deve essere un disegno una voi per mia conoscenza non è l'investimento in tanti laboratori di ricerca come spesso si dice per poi constatare che non si sono fatti non si fanno e non avremo i soldi per farli
Non è questo quindi è un disegno che si auto annichilisce nel momento in cui pone un problema troppo difficile troppo astratto una nuovi per via della della della conoscenza si costituisce in base a degli ingredienti che noi
Vamos trent'anni fa e che oggi non abbiamo più la capacità di accedere alle conoscenze che stanno in giro per il mondo una volta ce l'avevamo perché bastava compra le macchine tedesche smontarle in garage
E si imparava come funzionavano oggi se voi guardate un computer non capite niente come funziona bisogna essere informatici bisogna essere
Capaci di capire al software l'hardware
Di e essere capaci i capi linguaggi formali in cui sono espresse le nuove tecnologie essere quindi esperti di informatica sorta di già fare un grosso investimento di distruzione
Senza distruzioni non l'avremo accesso alle alle conoscenze stare in giro per il mondo
E poi bisogna essere creativi usate creativamente queste conoscenze siamo sicuri di della Società creativo finito davvero
Non siamo sicuri di viaggio Degradi Alitalia era creativa trent'anni fa oggi è invecchiata la sua creatività perché la verità non è un fatto individuale un fatto di società
E l'ultimo a elemento che non dico è il fatto che la piccola impresa ogni giorno si inventa una cosa nuova la piccola inviata imparai a moltiplicare quello che fate imparai allarga la rete degli usi di quello che fa credo che la sorella sì sì da questa cosa
Poi svolga il suo ruolo in modo poi si sieda qui con noi e mi spiace veramente
Spiace veramente interlobulari è un intervento di una lucidità assoluta nel credetemi ne ho sentiti parecchi negli anni e questa era veramente un grande intervento mi spiace per l'intero per i tempi
Sono quelle che sono se vogliamo può avere l'intervento del professore alla fine che mi sembra poi fondamentale quindi vi chiedo di essere stretti un'idea un concetto ben espresso Sergio Bellucci Rifondazione Comunista
Sì sì accesso
Ma
Nove dopo l'intervento di tulle anni credo che ci sarebbero moltissime cose da dire io condivido molte delle cose dette da lui tenterò di dire soltanto il livello al quale siamo
Noi siamo al momento in quale nella quale la rottura della separazione delle reti che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni sta ipotizzando l'avvento di una Rete è un'infrastruttura unica
Con la convergenza sul protocollo IP tutti i servizi contenuti
E lei conversazioni tra pochissimi mesi saranno definitivamente assimilate a questa nuova struttura gli assetti dei grandi gruppi sono investiti da questo riassetto relativo proprio alla convergenza sul protocollo IP sull'ambra Inge sia definita Tunisi una sconfitta delle aziende di telecomunicazione
Che puntavano ad assegnare ad ognuno di noi il numero telefonico come numero della vita e ha vinto il numero del protocollo hippie cioè assegneranno un protocollo IP e quello sarà il nostro identificativo
Tutte le leggi di sistema della televisione dell'informatica delle telecomunicazioni che avevamo costruito negli ultimi cinquant'anni
Ormai sono nella impossibilità di dettare regole per il futuro e c'è bisogno di riscriverla completamente
Quando un Amish dice dobbiamo frontale il cambiamento questo è il livello del cambiamento al quale siamo chiamati e a un cambiamento che ha bisogno di risorse nel solo il nostro Paese il mercato delle solo dell'information technology
Di tre in mi tre mila miliardi per la pubblica amministrazione circa nove mila
Miliardi per le banche e le grandi imprese e otto mila miliardi per quanto attiene alla piccola media impresa e al consumo occorre utilizzare queste risorse per attraverso una politica che guardi al ai sistemi open source per rimettere in moto l'industria italiana e dare una chance a questo Paese per agganciarsi a un balcone
Nel nostro Paese si stanno sperimentando qui e ora modalità di consumo intorno alla convergenza tra telefonia e televisione
Va alla ricerca non viene fatta in questo Paese sì sperimenta solo il modello di consumo il pezzo finale
Noi dobbiamo in qualche modo obbligare le aziende a investire qui nella ricerca su queste strutture evitando la affermazione di nuovi monopoli come sta accadendo intorno al DVB-H
Tra Mediaset e Telecom bisogna impedire che le ricadute sul dal sistema del Paese siano le più scarse possibili per far questo c'è bisogno di una politica e cioè rimettere in moto l'innovazione
E la trasformazione del Paese con scelte precise
Io credo che questo sia il punto al quale siamo oggi presenteremo un protocollo credo che sia il primo passaggio peritale far comprendere che esistono altri modelli ai quali possiamo far riferimento sia in termini produttivi come ha detto nulla né si interni di cittadinanza
è scontato ad esempio il conflitto tra autori e cittadini nella difficile difficile rapporto della diffusione di cultura di conoscenza io credo di no se c'è la mediazione dello stato cioè se la collettività pensa di mediare questo tipo di
Interesse e io credo che in su questo punto noi possiamo sperimentare risposte globali
La cittadinanza digitale del prossimo secolo dei prossimi cento anni ha bisogno di ridefinire le modalità della privacy e le forme di tutela dell'accesso alla conoscenza alle relazioni con gli enti locali lo Stato
E la possibilità di sperimentare nuove forme di produzione di lavoro in forma cooperativa
Io credo che il Paese del conflitto di interessi sia in grado di offrire al mondo
Delle ipotesi di fuoriuscita dalla collo di bottiglia che in qualche modo abbiamo sperimentato in questi anni e credo che questo sia possibile e chiudo perché anche l'altra sera in qualche modo abbiamo sperimentato che le forme della
Le forme delle regole nella comunicazione possono produrre dei risultati inaspettati aveva aveva vedere davanti a sé soltanto rosso oggi persona missione dopo il confronto con Prodi non vede altroché bianco davanti a sé
Grazie a Sergio Bellucci predava parola D'Andrea Melegari che responsabile di Expert system ex persiste me un un un soffio linguistico per una tecnologia di analisi semantica ed è interessante perché un'azienda italiana non grandissima una solida azienda italiana che vende tanto per dirne un cliente reale a Microsoft cioè i alcuni del dei sistemi di di analisi semantica di di di Warhol sono fatti da proprio dalla Expert system allora
Un'idea sulla difficoltà della riuscita a far correggere l'errore che perché che che cambia il mio nome in Bellocci vicino al mio posto
Appellativo madre del problema è lei è lei che ha parlato con Microsoft
Qual è la difficoltà della della ricerche l'Italia
Sì questo è consigliato è uno dei temi che abbiamo toccasse posso chiederti un intervento su questi buongiorno a tutti sia per sistema è un'azienda italiana che dal mille novecentonovanta sviluppa tecnologia proprietaria
Mai siamo una piccola media impresa che ha sede a Modena e che ripeto da tanto tempo investe in tecnologia
Facciamo anche cose difficili e sembra che ci vengano anche bene almeno questo il riscontro che ci viene dalla nostra clientela sia clientela nazionale che fortunatamente clientela anche internazionale allori in tre minuti
Cercherò di rispondere condensando quindici anni di esperienza alla domanda di Carlo Massarini allora io mi mi sono immaginato la l'innovazione metaforicamente come una ricetta ecco questa ricetta a tanti ingredienti tanti componenti che vanno miscelati nel modo giusto e nei tempi giusti
Il primo ingrediente
La voglia di fare innovazione questo è un ingrediente fondamentale perché perché in questo momento il contesto
Il contesto generale
Certamente non fa crescere questa voglia
Faccio una considerazione molto rapida commercializzare un prodotto di informatica prodotto da qualcun altro rende sicuramente di più che mettersi a sviluppare un prodotto
E allora che cosa cosa bisogna fare per credo che sia necessario veramente modificare le logiche di politica industriale e cercare di riequilibrare la situazione e fare in modo quindi che l'innovazione non sia sconveniente rispetto alla commercializzazione di pronti fatti da altri ancora perdonato iniqui se Carlo Massarini un un elogio lo merito non possiamo vendere dei modelli per cui la televisione
In Cul cane i giovani le letterine ai tronisti eccetera e poi Carlo Massarini passa di notte col suo mediamente no scusate scusate passava passava passava all'oscura venne i tempi i tempi manco le notte cioè fino abbiamo chiuso nel due mila e due questa è una storia e magari di cui parleremo un'altra volta
Ecco in un contesto del genere ripeto diventa difficile anche innescare un meccanismo che Africa riporti voglia di fare innovazione secondo ingrediente
L'ambiente l'ambiente inteso come banche come rapporto con università eccetera eccetera provate voi andare da una banca e a farmi dare dei soldi perché avete intenzione di sviluppare una tecnologia di analisi semantica per la lingua araba e vedete cosa mi rispondono
Dura dura nel senso che se non hai case da mettere
Lei a garanzia del tuo credito le banche non ti danno i soldi
Il rapporto con l'università non è sempre facile
Purtroppo perché avremo bisogno di rapporti più sinergici più continui e questa è un'altra cosa su cui investire tanti prima hanno fatto considerazioni molto mirate che io sottoscrivo in pieno
Chiudo con l'ultima considerazione
E cioè l'ultimo ingrediente la risorsa del mercato perché perché tu fai innovazione
Fai una fatica pazzesca trovare i soldi realizza un prodotto poi però bisogna venderlo
Allora per venderlo ahimè devono esistere altre situazioni da cui non si può prescindere la prima che dall'altra parte si si si debba essere qualcuno in grado di recepire l'innovazione
Guardate che fare innovazione sia a livello di pubblica amministrazione
Che
A livello di
Industria
è una situazione che richiede coraggio da parte dell'acquirente perché perché innovare vuol dire a riorganizzare vuol dire fare fatica e allora molte persone che hanno anche ruoli di responsabilità perché mai si devono prendere
Una Ron in più l'ultima cosa l'internazionalizzazione
Le piccole e medie imprese come la nostra
Devono essere guidate
Devono essere portate per mano o comunque devono essere create le condizioni
Basilari perché è una realtà come la nostra possa andare in Cina passando aree in India possa andare in altre importanti realtà a vendere una tecnologia che ripeto è una tecnica che funziona attenzione però perché non vorrei che ci concentrassimo solo sull'internazionalizzazione perché il vero problema almeno per il mercato in cui si muove Expert system calda il mercato dell'informatica e quello anche di promuovere il ma dei in Italia in Italia
Cioè
Assistiamo di fatto ad una colonizzazione che ripeto strofa anche in Italia dove sarebbe per l'impresa come la mia e anche le altre imprese più facile vendere più facile espandersi grazie
Valeria Cangemi dei repubblicani europei uno un un posso chiederti un parere sulla sulla meritocrazia che è una cosa che in fondo le tecnologie hanno portato le de core nel tecnologia aprono democratizzare o si può cominciare a ragionare in termini meritocratici di nuovo astutamente dobbiamo ora
A politica ma io oggi siamo qui come esponenti politici è qui sono stati ripresi due concetti chiave la responsabilità che la politica centrale e locale a nella gestione dell'innovazione sia a livello strategico che tattico esso scusate che a livello stragi che tattico esso prodotto il problema culturale allora la per noi repubblicani Rope ed innovazione tecnologica e laica etica e meritocratica
E laica nel momento in cui nonna sceglie una tecnologia a priori e qui riferimento è assolutamente voluto al digitale terrestre
Semplicemente perché essi deve favorire una tecnologia o il proprietario attuale gli assetti societari questo Paese in quel momento
Primo punto il che significa che chi fa politica chi ha responsabilità politica deve avere la preparazione culturale a fare le scelte giuste utilizzando l'anelito Grazia che è semplicemente la capacità di mettere al primo posto le competenze professionali e l'indipendenza come unici valori guida nella gestione delle cose pubbliche
Avere un corretto rapporto tra mondo politica è interessa e quindi il valore dell'etica
Valore dell'etica quando le scelte strategiche e operative e ci tengo a sottolineare strategiche e operative perché noi oggi qui stiamo a parlare di un piano dell'innovazione
Noi abbiamo degli otto punti programmatici che devono essere far parte di un piano sistematico perché l'abbia bisogno di cultura di approccio sistematico e globale alla partita
Allora vogliamo questo punto introdurre un tema che a me sinceramente hanno Repubblica Dio pensa bene perché si parla sempre dei giovani ma come li coinvolgiamo i giovani allora se abbiamo già fissato il due per cento del PIL che deve essere l'obiettivo per la l'investimento di ricerca quanto di questo due per cento lo vogliamo utilizzare per azioni dirette angosciata per prendere i nostri cervelli all'estero e riportarli in Italia
Questo non è più un costo è un investimento e come questo lo vogliamo fare insieme al settore pubblico all'università pubbliche
è al mondo delle imprese
Allora signori miei Signorini a la politica oggi ha bisogno di scelte coraggiose dobbiamo avere il coraggio di rimettere in Dusko in discussione questi modelli culturali politici
Che sono messi in discussione dalla all'information technology communication technology e quindi avere il coraggio di rivedere tutto il discorso dell'assieme attraverso l'Authority attraverso regolazione del conflitto di interessi attraverso una seria ristrutturazione e sistemi di medie ed dei media
E delle regole di possesso dei media in questo Paese io faccio due proposte una proposta finale i Repubblicani europei ritengono che bisogna se questa innovazione che vogliamo non possiamo prescindere al coinvolgimento dei giovani
A cui vanno aperti gli spazi della politica dobbiamo fornire allora una formazione Inter disciplinare e l'inalazione chiede al mondo e la politica il coraggio di interpretare questo nuovo ruolo
E vogliamo raggiungere questo obiettivo promuovendo un corso alla creazione di un istituto di formazione politica sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica che crei un luogo aperto di selezione
Specializzazione post laurea per laurea laico e meritocratico che consenta ai nostri giovani di avere una preparazione nelle materie di economia finanza etica diritto ai farmaci o Technology per creare quella classe politica dirigente
Del futuro che sente in grado di gestire in modo nuovo e innovativo la complessità dei nostri tempi
La attenzione strategica il cambiamento è e deve essere il nostro obiettivo passa attraverso questo piano di innovazione e le pagine sono pubblicate qui oggi oltre al secolo e le camicie
Fra l'altro in questi
Fra le varie cose che ho letto nel negli ultimi giorni oltre alle quote rosa anche la quota giovani parlamentari questa è un'idea sulla quale riflettere io non voglio parlare con il professor collane di distretti virtuale distretti tecnologici ceda io voglio solo chiederle trenta secondi però le chiedo questa cortesia
Una considerazione sul coraggio perché mi sembra che stia emergendo la fiducia ma poi il coraggio stia emergendo come la necessità ai il valore forte di oggi l'ex che ci dice del coraggio e mi sembra che il suo intervento era piuttosto coraggioso
Agli al credo che
Noi stiamo tutti dentro una società del rischio dove il rischio la cominciava a percepire sulle spalle di ciascuno una volta pensavamo che con la grande impresa ce l'avrebbe eliminato la politica poteva oggi invece lo sentiamo addosso
Allora rischia di proseguire in due modi cercando come dire di fare i furbi è scansarlo oppure avendo coraggio ma il coraggio e quello del rischio condiviso il rischio non si può essere coraggiosi rischio individuale
è qui che entra la politica bisogna insieme gestire i rischi che abbiamo e per questo noi la politica la dobbiamo mettere sul spende sul piano dell'innovazione
E
Ma loro hanno loro hanno capito comunque Marco Cappato Alfonso Fuggetta
E Roberto Galtieri anche per cortesia
E Marina la relazione iniziale tocca a lei
Dieci
Ci siamo
Allora
Magnifico intervenire nella tana del lupo cioè
In sede a CGIL
Perché è una vita che
Vi guardo e sono curiosa e mi sento eretica
Eretica rispetto all'Ulivo mai retica ugualmente negli anni scorsi rispetto a Confindustria magari adesso un po'meno
Comunque
Visto che non sono candidata posso provocare un po'
Un po'
Allora
Io io credo io credo che saranno anni molto importanti dove si gioca il futuro del Paese
Spero che si governi
Probabilmente accadrà almeno dai dati che ho in mano
Con con fatica però fra le due Camere con proiezioni faticose per il controllo della situazione
Però c'è un'enorme responsabilità di innovare perché
Comunque
Io credo che l'Italia ha un futuro molto più difficile del resto d'Europa
E questo
Perché si sono persi cinque anni
Decisamente e perché abbiamo all'indietro alcuni vecchi equilibri protettivi
Alcune difese di corporazioni non sto parlando del sindacato strettamente poi lo spiegherò
Che richiedono riforme molto coraggiose per capirci a Blair è andata meglio perché la Thatcher la destra Thatcher aveva fatto il suo lavoro
A San parterre più semplice innovare perché prima di Luís Asmara ha fatto un lavoro corretto dal centrodestra siccome a noi non è capitato questo il lavoro è come uno che dovesse ripassare programma gli anni prima insomma è portare l'esame più anni allora nel concreto sul lavoro
Gli effetti sulla perdita dei posti di lavoro non si sono ancora visti ma stanno per arrivare
Perché
Per ora la situazione ha tenuto ma se voi pensate che per esempio gli operai ormai li stanno portando via dalla Romania verso la Moldavia in Ucraina e in Romania almeno nei settori che conosco meglio io che è l'abbigliamento
Ci mettono i luoghi di controllo qualità di depositi vuol dire che il mondo sta velocemente spostandosi per non parlare dell'Asia che implica la distruzione delle nostre intere filiere tessili perché vanno in crisi tessuta e i produttori di bottoni e quant'altro rivali prodotti finiti dalla Cina e guardate che non è solo questione di costo del lavoro questi hanno delle scuole di moda migliori delle nostre tra un po'progettano le collezioni intere ci mettono il marchio che vogliono sopra
E di tutto il made in Italy vedremo se rimarrà la fascia lusso poco altro o dei marchi no
Il marchio di Gucci sta riportando lo stile in Italia ma la centrale Progetti era Londra fino a poco tempo fa sono beni immateriali
Che si collocano in qualunque luogo al mondo non parliamo dei luoghi di produzione reddito tassazione spostamento finanziario ormai incontrollato
Allora io credo occorra il coraggio di riprogettare riguarda i contratti di lavoro bisogna avere il coraggio di riprogettare
Un applauso nella tana del lupo buon risultato interne di Piero Fassino omonimia si dà dicevo che ero nella tana del lupo insomma
No il coraggio di riprogettare insieme perché altrimenti non c'è la faremo il precariato rischia di consolidarsi
La legge Biagi è stata un modo di cambiare qualcosa perché non cambi nulla o perché si convalidi non ulteriormente i contratti a termine
I contratti a termine siano essi a progetto apprendistato qualunque altra cosa
In realtà non sono strettamente prodotto di una cattiveria dei datori di lavoro ma anche di la presenza di garanzie forse solite per qualcuno eccessive da una parte di no garanzie dall'altro
Il resto d'Europa e Nord Europa viaggia contratti omogenei non ha termini in cui i giovani hanno un posto di lavoro possono fare un mutuo
I nostri no possono essere rinnovati più volte e non va bene non va bene così non è sicurezza
E io credo andrebbero sperimentate le parole ben più autorevoli di Tito Boeri per esempio che ha scritto cose molto precise in materia
Non occorre sperimentare in tutta Italia si può sperimentare in alcuni settori di lavoro su alcuni contratti o in alcune aree più deboli
Ma lo stato attuale continua a proteggere chi c'è già e non sto parlando dei lavoratori metalmeccanici nelle aziende solide
Lo sapete che il tasso di raccomandazioni sta crescendo e che oltre due terzi dei posti di lavoro vengono assegnati per conoscenza è una vergogna è una vergogna a qualunque livello siamo l'unico paese
In Europa in cui questo accade
Non parliamo delle cooperative no non sto parlando del sistema cooperativo in generale attenzione sto parlando dei posti di lavoro per immigrati o per i più fragili fra poco tra tra gli italiani non ha importanza tra tutti i lavoratori scarsa copertura di maternità nessuna copertura sulla malattia e così via
Siamo così sicuri vada bene mantenere dei dislivelli così forti possiamo tentare di omogeneizzato non sui vecchi contratti di lavoro ovviamente non si toccano i diritti acquisiti ma sul futuro
Contratti più omogenei per tutti non parlo solo degli operai
Per esempio Scienze della Comunicazione stiamo sfornando ogni anno molte migliaia di laureati mille duecento a Verona mille duecento a Milano
Nel giornalismo ci sono in no licenziarli coloro che sono dentro grandi organizzazioni editoria rosa previsioni
E i precari a vita
Di nuovo le stesse solite procedure Italia
Parliamo poi di altre materie altre provocazioni
Scuola università formazione formazione lavoro e così via
Io so bene che l'università è un bacino di voti dell'Ulivo eccetera eccetera
Ma io credo abbiamo una responsabilità verso chi ha meno accesso alle informazioni i figli dei ricchi quelle in qualche modo a cui viene passato un posto di lavoro in famiglia sia nelle aziende nei mestieri e le professioni hanno accesso alle informazioni
I figli degli operai studiano la famiglia fa sacrifici per poi accumulare spesso frustrazioni pro mancato collegamento tra opportunità di lavoro e sogni coltivati attraverso lo studio il che non significa che tutti debbano come dire fare un lavoro operaio o altro non sto aderendo allo spirito della riforma per cui si dividono in due gli accessi
Ma per esempio una delle ragioni per le quali una quota di produzioni di abbigliamento anche di beni di lusso perché su quelle fabbrico io
Si stanno spostando via anche dal mitico Nord Est e che noi non troviamo modellista e quelle che disegnano nel computer i modelli dal passaggio dalla stilista al capo finito
Lo stipendio medio di queste persone giovani sotto i trent'anni e due mila due mila cinquecento euro netti
Non è male le direi di partenza poi arrivano oltre un livello dirigenziale se non nella configurazione certamente era identico ma non abbiamo buone scuole non riusciamo a formarli all'interno oltre una certa misura occorrono anni
E dunque una serie di lavorazioni si spostano via di qui prodotto finito dal disegno capo finito le collezioni stanno nascendo in Cina
Se qualcuno vuole occuparsi di questo forse occorrerebbe dare minore autonomia al centro dei professori università nella progettazione delle scuole di formazione
Fantastica la tassazione delle rendite finanziarie io credo bisognerebbe innalzarla oltre perché se la soglia media europea il venticinque per cento perché dobbiamo limitarci al venti voglio dire in qualche modo siamo anche troppo buoni segnalo una piccola cosa sulle nostre aziende il rendimento medio degli investimenti industriali è stato bene inferiore una volta pagate le imposte a quello dei rendimenti finanziari sulla finanza se uno sa manovrare un po'su questi nuovi strumenti alla luce del sole tutto dichiarato faccio Pound derivati fondi di fondi quest'anno c'è stato un undici dodici per cento netto dopo le imposte
Capite bene che qua ci si sta avviando delle rendite di posizione siano esse immobiliari o finanziari senza aver avuto le trasformazioni industriali e del terziario che ha avuto l'Inghilterra il risultato ricchi sempre più ricchi
E altri ceti massacrati provo con alcune note positive quattro esempi concreti concreti di cose
C'ho sperimentato e che quindi credo siano fattibili scusate se parlo concretamente di casi vissuti io non credo alla successione ereditaria
Perciò ho coinvolto come azionisti per quanto di minoranza gli amministratori delegati le nostre aziende che sono donne
E io credo che i passaggi generazionali non si fanno di trent'anni si fanno ogni dieci purché queste persone governi no comment
Democratico accesso alla funzione non per diritti dinastici
Da noi funziona così e io credo in un futuro fatto in questo modo e non ai figli di che spesso non sono capace Aponte
Due l'ormai assunto per conoscenza si arrivava la raccomandazione la persona era rovinata non non passava perché non segno di fragilità
Data pesa risposte corrette elaborazione dei dati e vengono richiamati in caso di concreta funzione ha creato valore sull'azienda perché le persone chiedono di entrare è importante questo formazione linguistico alfabetizzazione informatica da noi a tutti anche chi fa le pulizie perché anche nel fare le pulizie c'è un'intelligenza progettuale che meglio esercitare e che consiste la formazione permanente i costi sono bassi rispetto al risultato di queste altri due esempi di cose fattibili possibili io appena costituito una nuova azienda qui ad Arese nascerà insieme a Emma Marcegaglia abbiamo una maggioranza insieme settore energie rinnovabili ma la cosa buona di questo non è strettamente Arese insomma spazio da riprogettare nuovi settori futuro quanto il fatto che ci sono i ricercatori di un'università soci al venticinque per cento con noi confluiscono mettono dentro i loro brevetti
Dal primo giorno avevano monetizzati i valori di brevetti per cui non è una cosa strana azionisti con chiarezza dall'inizio
Ultimo esempio terziario avanzato io sono azionista di una banca quotata rimborsarlo star
A Mestre quindi di nuovo un'area non tradizionale duecento giovani coinvolti funzionava bene
Abbiamo quotate in borsa e e criteri di assunzione non sono quelli delle banche tradizionali e questo crediamo faccia differenza non ci occupiamo solo di factoring molto specializzati
Quattro battute finali che prendo a prestito da Grandi persone prima avete citato l'avere coraggio fantastico il nostro papà precedente Giovanni Paolo secondo diceva non abbiate paura ai giovani io credo che se c'è una responsabilità dell'Ulivo in questo momento è di non convalidare gli atteggiamenti autocommiserazione che abbiamo rischiato di convalidare un pochino nella società italiana questo non va più bene perché in qualche modo non ci sto
Altre due citazioni una e di un grande imprenditore Steve Jobs
Che ha concluso il suo discorso neolaureati credo Harvard mesi fa dicendo Stefan previste i fonici rimanete affamati rimanente pazzi Follini nel progettare e Ceglie ma io non ho ben capito questo mito ma insomma lo cito per bilanciamento lo dico contermini autoironici ovviamente quando diceva siamo realisti esigiamo l'impossibile
Grazie Marina ci piaccia o no così gli interventi un po'provocatorio assoluto molto concreti mi è piaciuto anche l'idea della condivisione c'è tutto un suo progetto mi sembra Zhen base basato sulla condivisione era uno dei era uno dei temi di cui aveva accennato all'inizio Alfonso Fuggetta Politecnico di Milano vogliamo fare un rapporto vi prego naturalmente coloro che sono a questo tavolo di essere cioè di focalizzarsi su un'idea e solo su quella per rimane dentro i tempi rapporto fra risorse umane e innovazione
Ma tema veramente molto complesso io vorrei affrontare domani è un pochettino diversa dal solito ciò non vorrei parlare degli programmi universitari e cose di questo tipo vorrei parlare di una di quello che secondo me è un problema grosso che la mentalità con il quale con la quale affrontare problemi di innovazione
Nel foggiano nell'innovazione come mentalità molto spesso sbagliata vi faccio un esempio cioè nove inguardabile cambiare
E molto si trovano invece innovare ovvio fare le cose più o meno facciamo prima allo stesso modo se bisogna dare una veste diversa
Fra l'altro giorno tornava da Treviso sono da Tonio industriali a parlare di ICT per il mondo non esiti
Potrei raccontare delle cose carine non c'è tempo vi dico tornata in macchina ho sentito un dibattito tra Bersani e D'Urso
E Duso ha fatto questa affermazione
Se non avessimo la grave dieci miliardi di euro della bolletta energetica tutto sommato non andremo male Hakkinen ho detto Bersani di qualcosa c'è la domanda era ma perché l'anno prossimo dieci miliardi non ci dobbiamo
Mi sono chiesto ma come che ragioniamo cioè come affrontiamo i problemi cioè dieci miliardi dieci miliardi di euro ci sono quest'anno l'anno prossimo ci sono più
Cioè quello che stiamo vivendo è un fenomeno transitorio
Cioè c'è un problema così problemino di competitività ma che insomma giro di qualche mese si risolve ora perciò prova di approfondire le ragioni e quindi cambiare la testa un pochettino nostra tutti io professore universitario per prima ma tutti quanti no abbiamo vissuto nell'illusione che certi modelli di sviluppo potessero andar bene non funzionano più
Noi non crediamo più il valore che ci permette di essere competitivi
Allora bisogna cambiare un pochettino la nostra mentalità tutti universitario imprenditori e politici
Faccio alcuni brevi flash per provare a dare degli esempi
Abbiamo vissuto per parecchio tempo in questi anni con le politiche della domanda
Abbiamo ci siamo immaginati che consumando più prodotti Traina Simoni innovazione del Paese
Abbiamo dato i sussidi per comprare il PC che sono stati dei soldi dati all'industria manifatturiera ma perché qui Picino sono stati comprati lo stesso ma certo non son cento euro che cambiano il fatto che una persona comprano compro un pc
Dobbiamo tornare e questo secondo me il primo cambio di mentalità alla doppia politiche dell'offerta qual è il valore che questo Paese produce ed esporta per pagare i dieci miliardi di euro di surplus energetico
Che cosa offriremo in giro per il mondo
Qual è la nostra capacità di produrre beni servizi valore non dico io sono figlio d'operare per la pace vale pompa l'Ercole Marelli per lo Scià non c'è più mi papà purtroppo le pompe non lo facciamo più e lascia non c'è più il mondo è cambiato
Ma qualche valore dovremo col produrlo dovremo fare qualcosa o continueremo vita di servizi io di diciamo di ciò che il Comune di cui ci siamo illusi in questi anni
Ora questo un primo cambiamento di mentalità mi piace citare perché lo cito io me ne seminari proprio l'ha detto lui che è molto più bravo di me Sangiovanni Vincentelli professore a Berkeley ex politecnico è venuto ragionata di innovazioni di Confindustria e ha parlato per esempio di un altro luogo comune
Che richiede un cambiamento di mentalità l'ICT che cosa sistemi gestionali
Il PC Microsoft Windows stelle con Michele Fognini
Venuto Sangiovanni Vincentelli c'ha fatto vedere il mondo nuovo della i sit-in e i prodotti più strani da polveri informatiche per il controllo ambientale i due processori cavallo nelle lavatrici trattori chiaro col GPS
C'è un mondo totalmente nuovo non ci sono treni persi ci sono un sacco di treni in partenza altro grande cambiamento mi di mentalità che dobbiamo avere
Non possiamo continuare a ragionare con i misteri occulti del passato
Allora
Un ultimo punto che voi mi piace citare perché
Qui ci sono anche molti politici
Abbiamo c'è c'è sempre una guerra di religione tra lo Stato deve intervenire con un dell'intervenire lo Stato deve regolamentare o non devo regolamentare lo Stato deve stare dentro delle star fuori
Allora secondo me sono è una discussione sterile tutti gli stati intervengono tutti e di ieri congresso americano sta proibendo l'acquisizione di porti linee Dini ha da parte di soggetti stranieri perché sono infrastrutture strategiche io lo chiamo protezionismo
Siamo così francesi visto che lo fa tutti gola arriva problema francese cinesi hanno sì compatto di Abbas me l'ha detto vita produrli quattro
Non a tutti i governi intervengono il vero problema come intervengono che cosa fanno
Anche qui secondo me è stato un cambio di mentalità non è vero che l'intervento pubblico è sbagliato le metti in un recente libro ha detto che senza intervento pubblico le grandi industrie americane non hanno possibilità di competere
Proponiamo che cosa si fa per competere e qual è l'intervento che fa pubblico se l'assistenzialismo non serve a niente assistenzialismo fa bene ATP secondo me in cambio di mentalità primo separato in piccole e medie imprese di faccio un paio di esempi e finisco non si possono dare i finanziamenti alle piccole e medie imprese perché sono piccole e medie imprese un fenomeno molto noto nella fisica si chiama feedback è sbagliato sentito finanziamento perché sei piccola media impresa che interessi ai non essermi colmi d'impresa sentita finanziamento perché se in aria depressa che interesserà non essere in aria depressa relativo al finanziamento sito mi dimostri che nel giro di due anni non seppi più che una impresa così mi dimostra che quel territorio nel giro di un periodo ragionevole di tempo mette in atto delle politiche per non essere più ora che pensa allora senza cambiare i meccanismi del feedback ecco perché le politiche pubbliche poi possono essere efficienti o no
Sono quindi a secondo me sono spalle e-procurement investimenti pubblici incentivi re sia sbagliati in America Lignati paese ci sono tutte le parti
Il problema vero che dovesse di settima di l'assunzione a finanziare i progetti e non si sa cosa succede Portale del Turismo quarantacinque milioni di euro notizia di ieri non si sa a che cosa serve
Bisogna fare procurement cioè comprare cose che servono io te le pago se alla fine funzionano
Quando la Ford affidabile fare dello Stato l'ha comprato il Pendolino hanno comprato dei treni molti hanno stimolato la FIAT fa dei prodotti innovativi dei treni che servivano per fare Roma ancora su un percorso particolarmente complesso
E in quelli procurement i pendoli mi son diventati un prodotto strategico del Paese poi ovviamente da italiani dobbiamo venduti perché come comporre no ma via di dobbiamo fare questo tipo di intervento pubblico allora quello che a me sembra e che serve veramente un cambio di mentalità vorrei chiudere ricordando secondo me due parole chiave che vedo su cartelloni
Pubblicitari in questo periodo se non erro rappresentano bene questo cambio di mentalità una parola chiave la conoscete bene si chiama serietà e appare su un c'è un professore con una mano che fa così sottoscritto serietà per affrontare questi problemi bisogna essere seri andare alla radice dei problemi capirli fino in fondo non lasciarci semplicemente guidare dalle emozioni o dalla sensazione anche questo un cambiamento di mentalità per noi italiani abbiam bisogno di serietà l'altra parola chiave che mi piace molto abbia finito l'Olimpia di passione
Se non c'è passione se non c'è voglia se non ci crediamo al fatto che si può cambiare si può competere non andiamo da nessuna parte
Allora devo dire che la sua perché mi piace molto che dovrebbe guidare un pochettino il cambiamento delle nostre competenze del modo nostro modo di essere delle nostre risorse umane una serietà appassionata o se volete una passione seria credo che questo sia proprio lo stimolo che dovremmo fare nella far crescere le nostre persone né cambiare né i nostri giovani nel guidare la nostra azione in tutti i nostri in questi giorni che ci aspettano
Grazie ad Alfonso Fuggetta Alfonso spegne nazioni che offrono servono dieci
Un investimento per anni del sei per cento di ricerca e sviluppo il sei per cento del PIL di ricerca e di sviluppo ed oggi vediamo quali obiettivi ha raggiunto credo che obiettivi rimasti per lui siano mantenere il Paese
In aria
Certo e quindi
E quindi il nostro Paese deve seguire questo esempio e nostro governo nostro futuro governo dovrà proporre se vogliamo far uscire l'Italia dall'angolino nel quale è stata messa con politiche di investimento in innovazione molto ambiziose molto ampia
Il premier Berlusconi piuttosto che fare la corte vantarsi del fatto latin lover quella presidente finlandese avrebbe dovuto imparare questo modello e quindi capire che l'investimento nella ricerca e sviluppò era fondamentale
Quindi proponiamo che siano questi altrimenti saremo emarginati nella divisione internazionale del
Lavoro
Il secondo punto prevede periti i giovani garantire la libertà di circolazione e di scambio della conoscenza
Al fine di sviluppare innovazione e bloccare di molti Monopoli e quindi creare distretti virtuali gli ecosistemi digitali che siano punto di riferimento dell'amministrazioni pubbliche che non si affidino per i servizi ad appaltare solo di multinazionali ma sviluppino servizi aperti di pubblico dominio sul modello di viti per intenderci bandi per comunità di giovani appunto ecco distretti digitali ecosistemi digitali per attivare conoscenza diffusa nel territorio e quindi sviluppare Kondo visione e diffusione della conoscenza insomma la conoscenza e materiale quale valore aggiunto e questo modo sia richiamanti insensibili quindi giovani che sono un disastro per il bilancio e mortificazioni per i soggetti sociali beneficiari e quindi si crea anche lavoro vero brevissima
Molte grazie molte grazie a Roberto Gualtieri
Alessandro Rubino nel suo che lo sviluppo dei codici Linux un piccolo genio che ha scritto anche molti libri che non vengono magari pubblicato in Italia ma all'estero e molto conosciuto posso chiederti un intervento sul libero mercato sul protezionismo
Sì vuole una serie in campo informatico e tecnologico che io vedo perché si tratta comunque di un settore di persone perché si tratta di cose che vengono scritte progettate da persone ma quello che viene spinto dalla maggior parte dei media oggi è l'aspetto più tecnologico più industriale che non esiste in verità e che quindi porta alla fine a spingere alla brevettazione su praticamente tutto ora il mercato della cultura e d'informazione può crescere se a libro scosta sa di cosa è circolare
Le cose che scrivo io le scrivo perché imparato da quello che hanno scritto gli altri anche altri parlo da quello che scrivo io ed ha sempre così la cultura una cosa ci trasmette il brevetto sull'idea astratta anche se lo spaccio per brevetto sull'invenzione implementata al calcolatore ma è un modo per nascondere le cose
Il brevetto solide astratta chi viene spinto tanto in Europa e recepito in Italia per forza dopo quando è troppo tardi è una cosa estremamente protezionistica per cui non capisco perché
Negli anni passati tutti spingevano per il libero mercato ma d'altra parte il brevetto l'idea che se c'è il brevetto c'è innovazione non è di per sé è reale alcune innovazioni hanno bisogno della tutela brevettuale per evitare che altri senza innovare Coppino e Lucrino ma l'idea astratta essendo nell'ambito della cultura a questo tipo di problema è un po'al discorso di fuggente qualche modo che è uno stereotipo già
Del passato di cui ci dobbiamo liberare in qualche modo un altro Stato sia s'cioè ottico che in qualche modo vedo tutti parlano di tecnologia ma alla fine a scuola
Non si insegna a controllare la tecnologia nonostante la circolare del ministro di e novantacinque che diceva naturalità novantacinque son fatti negli anni che la scuola deve insegnare a controllare la tecnologia oggi nei testi di scuole in cui non si fanno mai nomi delle Marche delle automobili mai nessun marchio però si insegna solo Microsoft Windows e c'è scritto
è chiaro che parlare male di Microsoft è facile e anche rischioso perché sicuramente c'è nel pubblico un dirigente Microsoft che viene per controllare quello che le persone dicono
Cioè ok
Per cui ecco e nel settore è quello industriale per cui lavoro con le aziende che fanno i macchinari di domotica e Matri i macchinari però sicurezza controlli di di telecamere controlli a
A a raggi X e questi son tutti settori che stanno passando in qualche modo al software libero quindi ad un metodo di diffusione e di utilizzo industriale
De la cultura ma non se ne parla purtroppo non ci sono incentivi non c'è aiuto e non c'è informazione anche in questi giorni si ha parlato dell'informatica in campo industriale perché perché sono usciti i primi prototipi del navigatore sostenuta verso le macchine FIAT fatto da Mancuso
E ancora una volta io lavoro condite di Torino che lavorano in campo automobilistico ma con settori in cui l'Italia è autonoma con nostri
Tecnici nostre idee nostre industrie ma di questo purtroppo non o si parlare è è difficile arrivare a
A fare massa critica per aiutare effettivamente una innovazione del paese che Dio occupazione
Più uno
Grazie e a ad Alessandro Colombini vorrei ricordare e li ringraziamo che siamo anche in diretta su Radio radicale ci sembra quindi che il nostro dibattito gli ho dato incontro brainstorming di oggi abbia Comedies era questa sala e questo importante vorrei anche ringraziare della sua presenza oltre al segretario dei DS Fassino acquista poco daremo la parola anche a Viviane Reding che la Commissione europea dell'innovazione anche il proprietario
Segno che il nostro incontro di oggi ha ha una valenza non indifferente
Ultima considerazione a Marco Cappato della Rosa nel pugno è il primo convegno di tutta la mia storia che devo dire smania o o qualche esperienza in media in cui non si è parlato comicamente vinte per cioè un convegno sull'innovazione
Cui Ict anche lo separato diventerà è veramente un caso raro allora Marco chi da te un una una considerazione magari sul sul momento diventa una sua libertà di rete su quello che si può e si deve fare perché consente adesso
Non c'è tempo per grandi ragionamenti quindi soltanto per me per deve in pillole anche le proposte concretamente della Rosa nel Pugno non c'è tempo per allargare lo spettro per esempio sulle liberalizzazioni che Berlusconi non ha fatto sulla riforma del Welfare
Che Berlusconi non ha fatto credo che importantissime siano prese per le proposte di Boeri sul reddito minimo canale garantito su un welfare per la formazione non per l'assistenza e per il reinserimento nel posto di lavoro e ovviamente a favore delle fasce più deboli non c'è tempo neanche di parlare di come la ricerca scientifica nel campo delle biotecnologie sia oggi in pericolo in Italia grazie alla sciagurata legge quaranta che andrebbe cancellata il problema della libertà di ricerca scientifica è fondamentale per l'innovazione
Per le mie per concentrarsi però sulle nuove tecnologie internet credo che dobbiamo fare molta attenzione
Alla domanda un'innovazione che sia capace di ascoltare la domanda allora la rete oggi diventa sempre di più un luogo del dei proibizionismo né
E della chiusura delle tecnologie ci sono riforme concrete che vanno fatte subito
Intanto come Rosa nel Pugno voglio dire abolizione della legge Urbani che criminalizza il comportamento di milioni di persone in Rete per rendere fruibili i materiali digitale
No alla brevettabilità del software coperto da copywriter diritto d'autore perché non si brevettano le idee è un modo per stroncare l'innovazione le nuove tecnologie abolizione dell'assegnare e riduzione a vent'anni del diritto d'autore perché la creatività e la conoscenza si fanno abbattendo le barriere e le rendite di posizione come queste
Altro punto fondamentale noi dobbiamo creare una domanda fatta non solo tanto di e-Government dell'efficienza dell'amministrazione ma di e-democracy di democrazia elettronica queste è una grande risorsa noi dobbiamo rendere accessibile in rete
Tutto il materiale delle istituzioni dell'amministrazione pubblica finanziato dallo Stato gli archivi e biblioteche la RAI con licenzia Peart Creative Commons qual è stella grande risorsa che dobbiamo aprire perché come c'è Radio Radicale qui ci devono essere
Le telecamere digitali e le conoscenze in tutte le sedi istituzionali pubbliche della giustizia dei comuni delle regioni e delle province questo mi pare e poi un altro punto e termino
Un altro punto di domanda su cui noi dobbiamo essere capaci di investire in una società che invecchia
Dobbiamo fare come in Giappone l'anzianità e la disabilità sono oltre che un dovere rispondere in termini tecnologici e politici di diritti civili e politici delle persone
Sono anche una grande opportunità di innovazione e tecnologica
Noi abbiamo oggi la possibilità io parlo non solo come Rosa nel pugno ma anche come segretario dell'associazione Luca Coscioni Luca Coscioni parlava grazie a uno strumento che se fosse prodotto in serie ci basterebbero pochi milioni di Euro per rifornirlo a dieci mila persone
Che oggi sono sepolte vive non dalla loro malattia ma dal fatto pensate che il nomenclatore delle protesi rimborsabili essendo stato fatto prima che quelle tecnologie fossero disponibili
Non prevede che quelle tengono il diessino riscossore risposati dieci mila persone sepolte vive per colpa della burocrazia
Ci sono centinaia di migliaia di persone sorde tipo udenti ciechi e ipovedenti che non possono sentire non possono vedere non a causa della loro malattia
No loro disabilità ma a causa di una burocrazia che gli impedisce di mettere a disposizione i sistemi che impedisce ai ciechi
Di leggere i libri in formato digitale e li costringe a scannerizzare i libri noi dovremmo avere il coraggio la capacità di investire per istituire libertà di parola
Libertà di lettura diritti civili e politici di cittadini in particolare anziani e disabili questa è anche una domanda quindi non abbiamo soltanto bisogno
La politica credo che non debba pensare lei dove deve andare il novazione l'innovazione ci pensa da sola a patto che la politica sia in grado di togliere le barriere e di scommettere su quelle che sono le reali domande dei cittadini
Fruizione di materiali digitali democrazia anzianità e disabilità queste le proposte della Rosa nel Pugno grazie
So che l'intervento di Marco Cappato può sembrare molto provocatorie foto che c'era prima il presidente della FIMI Mazzi se non sbaglio non so se c'è ancora quindi diritto d'autore so che sono dei temi sui quali bisogna parlare sono i temi anche evidentemente molto delicate sono totalmente d'accordo con la parte finale
Se sembra molto provocatorio l'intervento oltre che molto passionale ma sembra molto provocatorio intervento di Cappato quando le cose di buonsenso sono provocatori vuol dire che siamo messi male
Grazie Marco grazie a tutti voi grazie a Marina Salomon Salomon
Grazie Tuccella grazie a a tutti coloro che hanno partecipato a a quest'ultima parte e vorrei chiamare Carlo Mochi Sismondi direttore del Forum della pubblica amministrazione per la nostra ultima sessione dopodiché lasciano spazio interventi di Fassino al professor Prodi
E io vorrei chiamare anche responsabili dell'innovazione dei DS Beatrice Magnolfi dei verdi Fiorello Cortiana della Margherita Linda Lanzillotta se è riuscito a superare il blocco stradale l'incidenza sull'autostrada anche Lucia De Siervo Assessore del Comune differenza senza lavoro
Funzione sì
Video
Grazie
Grazie invitato io parlo di innovazione nella pubblica amministrazione quindi un altro aspetto dell'innovazione che ancora non è stata toccata
L'innovazione nella pubblica amministrazione centrale perché centrale alla pubblica amministrazione
Abbiamo pochissimi minuti quindi parlerò un po'per assiomi scusate mi poi ovviamente ogni ma affermazione può essere diciamo provata discussa essenziale e centrale la pubblica amministrazione perché e centrale
Benvenuto professore
Dicevo
Ed è venuto fuori della dato il nostro conduttore per cui non posso che rinnovare glielo anche io
Dicevo la pubblica amministrazione centrale l'innovazione la pubblica amministrazione centrale per la qualità dei servizi e per la qualità dei diritti
E quindi per la qualità della vita dei cittadini
è essenziale per la competitività del Paese perché troppo spesso il fattore piante di l'attrazione di investimenti ha impedito quindi sviluppo economico e Centrale infine per la democrazia perché la pubblica amministrazione
Catena di trasmissione del volere popolare quindi di volere dire tutti che diventano politiche
Se la piaga dei cambiare però deve cambiare in una situazione attuale di bisogni crescenti e di risorse calanti come allora abbiamo una vecchia radio ai cittadini e lo ha fatto una serie di indagini sui cittadini i cittadini ci chiedono pubblica amministrazione più vicina pubblica amministrazione più veloce più servizi
Poniamo guarda chiedono la politica e la politica ci chiede una pubblica amministrazione che funzioni meglio e che costi meno la cui incidenza sul PIL sia inferiore il costo sul PIL sia una perizia inferiore di quella che è attualmente
In sintesi una pubblica amministrazione più semplice
Che quindi vuol dire che riesce a innovare cambiando l'ingegner Rizzardi procedersi
Una pubblica amministrazione più trasparente quindi parliamo di accesso di conoscenza di controllo della contabilità pensate quante difficile attualmente una il controllo della contabilità
Una pubblica amministrazione che sia scusate la parola inglese tante volte cioè che sa che esce abbiamo accountability cioè sia capace di rendere conto ai cittadini di come sono spesi i soldi pubblici
Per far questo ci vuole una pubblica amministrazione capace di rinnovarsi attraverso quattro a mio parere quattro grandi riforme culturali
La cultura dell'integrazione c'è una cultura che integri innovazione tecnologica e innovazione amministrativa organizzativa attualmente siamo e nello stato di separati in casa nelle pubbliche amministrazioni la cultura amministrativa e la la riforma amministrativa all'innovazione amministrativa organizzativa si sposa sempre molto male con l'innovazione tecnologica non è solo perché sono due ministeri certo questo non aiutato ma anche e soprattutto perché non c'è una cultura dell'innovazione a tutto tondo ma ognuno si coltiva il proprio orticello
La cultura dei risultati ma una pubblica amministrazione che raggiunge attraverso l'informatizzazione risultati di risparmio deve essere incentivata de
Poteva portare a casa a parte di questi risparmi se l'abbiamo questa corsa finale a spendere tutto quello che c'è perché più spendo più all'anno prossimo e se non spendo l'anno prossimo sarà penalizzato
Una cultura del dialogo
Che mette in primo piano un linguaggio comune cercare un linguaggio comune vuol dire a mettersi d'accordo sulle semantiche
Mettersi d'accordo sulle ontologie cioè mettersi d'accordo su che cosa significano i vari processi che la pubblica amministrazione a fare un grande catalogo di ontologie di semantiche vuol dire creare un linguaggio comune in cui la pubblica amministrazione si possono parlare
Una cultura infine della Rete che vuol dire condivisione cooperazione partecipazione democrazia libertà della conoscenza
Ma anche centralità del territorio perché non si farebbe se non si rimette in cento le esperienze territoriali non esisterebbe se rimane al centro una una una pubblica amministrazione centrale che pretende di non rispettare quelle che sono le esperienze sul territorio
Di fronte a queste grandi innovazioni che ci sono davanti ci sono certamente molti ostacoli alcuni li abbiamo già visti in questa legislatura altri sono dica sono di sicuramente più antichi
Il primo ostacolo ne abbiamo già parlato e la drammatica separazione tra innovazione tecnologica innovazione ma amministrativa
Quando l'abbiamo chiesto ai duecento a top manager della pubblica amministrazione in una ricerca fatta da Fo compia hanno detto che questa è l'ostacolo maggiore
La lozione organizzativa e l'andatura novazione tecnologica non si parlano si introduce il protocollo elettronico ma a fianco c'è il protocollo normale si introducono innovazione ma fianco cambino allo stesso modo la vecchia pubblica amministrazione dei bolli e dei timbri
Alto ostacolo grosso è la carenza di profili specializzati di project manager di giovani la pubblica amministrazione italiana e la pubblica amministrazione più vecchia d'Europa basti pensare che in Francia abbiamo oltre il quaranta per cento di impiegati pubblici sotto i quarant'anni contro meno del trenta per cento in Italia con la pubblica amministrazione vecchia è difficile fare innovazione
Ciò accade si blocca il turnover e si tengono i pensionandi poi pensionabili sul posto di lavoro chiaramente questo non aiuta ad a svecchiare la pubblica amministrazione
L'altro ostacolo è stata l'eccessiva infatti sul front-office
Che è l'ultimo anello della catena del valore certo che è importante ma mettere al centro il front-office vuol dire mettere al centro l'ultimo che l'ultimo anello della catena mente non gliela muovere cura e attenzione a tutto il processo
Perché è successo non è quello di fare un certificato da casa
Se io posso vanno certificato da casa invece di farlo andando lo sportello è comunque un fallimento
Perché il successo Sacconi certificati noi dovremo fare per nulla perché la pubblica amministrazione si parlano tra di loro e si scambiano i dati questo è il futuro non è il futuro rifare certificati da casa non è farli alle cinque la mattina o le se la mattina prima andare a lavorare e non farli nel nulla perché la pubblica amministrazione capaci di parlarsi
E allora allora
Quattro cinque parole d'ordine e poi chiudiamo
Cultura dell'innovazione
Vuol dire diffusione consolidamento di una cultura che veda nuove professionalità ebbe dal nelle tecnologie una leva per violentare processi e metodi
Seconda parola regia questo non si può fare senza una regia unitaria che metta indi che mette in chiaro quelle che sono le priorità Ischia capace di dirigere le attraverso un processo che si ovviamente rispettoso dell'autonomia e quindi una regia che non sia centralistica ma sì una regia che abbia a diciamo a cuore sia con compartecipate condivisa con le Autonomie locali e con gli enti territoriali
Lo standard e i modelli assolutamente indispensabile questa regia sia in grado di battere il pugno e dire su alcune cose si fa in questo modo perché se non abbiamo avuto in questi anni una diaspora di soluzioni estere e processi del tutto differenti che certamente non hanno aiutato a creare una rete unitaria
Infine la lotta alle barriere all'esclusione vuol dire colpire un sistema integrato e multicanale che sia capace di prendersi cura anche i più deboli
In conclusione io credo che non ripartiamo da zero certa abbia avuto negli anni difficili ma come diceva lui sì ricominciamo da tre abbiamo almeno tre cose da cui possiamo ricominciare
Possiamo ricominciare dalle esperienze di molti enti territoriali molti Comuni molte ragioni molte Province molte comunità montane hanno usato l'innovazione tecnologica alla pubblica amministrazione per fare veramente riforme utili e servizi utili ai cittadini da lì possiamo ripartire
Possiamo ripartire dalla cultura della Rete dal lavoro cooperativo che già presente nel Paese
Possiamo ripartire infine la convinzione che ormai a tutta la pubblica amministrazione quando l'Inter udiamo che l'innovazione al processo è una strada che si è intrapresa non si torna indietro
Per cui le forze della del quella con del conservatorismo delegazione in questo senso sono sicuramente minoritaria
Bassa infine che quello che verrà fuori che sogniamo non sia una pubblica amministrazione che si una nuova tecnocrazia non cerchiamo una pubblica amministrazione governata dai ingegneri elettronici neanche bravissimi o da programmatori neanche bravissimi vogliamo una pubblica amministrazione che sia come direbbe il Lecce conviviale c'è una pubblica amministrazione che sia uno strumento alla portata di tutti e che sia aggiustabile con il cacciavite della democrazia grazie
Grazie al cavo risponde di pubblica amministrazione però o Mario che esperienza dell'utile pro forma più apre ulteriormente ormai noto capo fosse il punto di però forse invece adesso riusciamo questo primo sessione a toccare per esempio
E credo che sia stato già citato citato prima cioè la burocrazia cioè le le barriere no cioè quanto costa la burocrazia è stato stimato in dieci miliardi di euro da Confindustria sappiamo poi se la cifra precisa ma insomma è un una cifra molto alta
Beatrice Magnolfi responsabile per innovazione dei DS
è uno dei nostri problemi
Certamente è uno dei problemi del Paese nei problemi infrastrutturali che e da qui tra l'altro passa la competitività ma passano anche i diritti dei cittadini passa la qualità di una democrazia di un sistema paese
Un problema che non nasce oggi ma certamente sia molto aggravato viste percepibile a occhio nudo basta vedere le file degli extracomunitari
Per la regolarizzazione in questi giorni la Bossi-Fini va abolita per molti motivi ma neppure un mostro burocratico insieme a tante altre cose
Negli ultimi anni c'è stato un messaggio alla pubblica amministrazione che un messaggio culturale gravissimo indietro tutta
Controriforma le riforme degli anni Novanta sono state cancellate di fatto cadute nell'oblio e connesse tutti gli obiettivi perseguite con quelle riforme guardate un contrasto così grande fra gli slogan lo Stato leggero
Il primo più private almeno pubblico meno lacci e lacciuoli e la realtà è stato una realtà fatta di chiesti ente l'Ismu assunzioni senza concorso numeriche sono lievitati enormemente Romano Prodi
L'altra sera citare quattro mila duecento dipendenti di Palazzo Chigi potrei citare in quattrocentocinquanta a denti agli uffici di staff del ministero dell'Economia e delle Finanze quattrocentocinquanta fra segretari particolari portavoce
E così via
Potrei citare a proposito di trasparenza
Una cosa che noi dobbiamo Actinvest abolire per molti motivi che all'ex Cirielli ma per un motivo in più l'ex Cirielli manda in prescrizioni reati contro la pubblica amministrazione in queste ore un messaggio devastante sulla macchina pubblica chi è molto sensibile a queste cose
C'è un problema quindi anche di etica pubblica c'è un problema di semplificazione Ivano dobbiamo rilanciare con grande bisogna crederci per voler cambiare la pubblica amministrazione ci vuole grande passione stamane sparlato molto di passione è fondamentale per tutti gli innovatori in particolare quando si parla di burocrazia e dobbiamo rilanciare i principi di fondo che sono il merito la cultura del risultato che appunto in questi anni sono stati affossati da un utilizzo dello spoil system generalizzato
E con assunzioni senza concorso con stabilizzazioni nel dei portaborse nei ruoli dirigenziali
Allora è vero quello che diceva Carlo Massarini Confindustria denuncia un costo per le imprese di dieci miliardi di euro l'anno da parte de la burocrazia e questo soprattutto per le piccole imprese che poi hanno posti uguali sia le grandi che le piccole è una palla al piede enorme allora noi abbiamo un piano di modernizzazione della pubblica amministrazione che non richiede nuove leggi questo lo voglio chiarire perché le leggi già ci sono sono sul largamente inapplicate
Mai chiede un grande investimento organizzativo sui processi in grandi investimento sulle risorse umane
Nel progetto dell'Unione fra i primi punti c'è un grande concorso per l'assunzione di mille laureati portatori di cultura diverso dalla cultura giuridico formale che attualmente è dominante nella pubblica amministrazione da inserire nei ministeri da inserire nella piaccia entrale che il vero problema
In questo paese una sorta di impollinazione
E cento bisogna come dire creare un meticciato Anama però a me piace molto contrari di altri culturale perché da questo nasce la creatività da questo nasce la modernizzazione un uso intelligente dell'information technology queste fondamentali quando dico uso intelligente voglio sottolineare il fatto che l'e-government non è l'applicazione dell'informatica alle storture burocratiche perché diventano ancora più storte insomma
Informatica deve essere applicata la revisione dei processi per evitare le strutture burocratiche per migliorare i tempi
Per individuare i responsabili dei procedimenti persa una grande legge inapplicata come le due la due quattro uno e per far questo bisogna abbattere le barriere fra le pubbliche amministrazioni
Nel nostro programma c'è scritto interoperabilità degli archivi e delle basi dati i dati sono dei cittadini non possono essere difesi in un recinto dalle singole amministrazioni
Noi abbiamo fatto come i governi dell'Ulivo
Vi ricordate lo sportello unico e la dichiarazione dei redditi secondo il modello unico ora bisogna lavorare sul procedimento unico perché altrimenti e le all'insieme dei cittadini devono continuare a girare tra un ufficio e l'altro
Bisogna puntare soprattutto sulle tecnologie per combattere l'opacità dei conti pubblici
Queste è un grande problema del nostro paese l'opacità dei conti pubblici che sono disallineati disallineati che non tornano che non si conoscono se no no quando arriva il conto annuale che non si riescono a verificare nel diciamo nei flussi quotidiani attraverso le tecnologie con un sistema informatico unico per la trasparenza dei conti pubblici io credo che si riesca a cambiare molto ma molto questo paese infine solo due battute la pubblica amministrazione
Da individuare anche alcuni settori prioritari in cui le tecnologie possono avere un effetto davvero di leva del cambiamento particolari io penso in particolare alla sanità
E penso alla giustizia alla giustizia la giustizia civile in questo Paese ha bisogno di essere grandemente modernizzata grandemente cambiata mille cinquecento giorni per i tempi di un processo prima della sentenza di frattempo l'impresa non c'è più
Ha cambiato ragione sociale e all'estero
E così via e il i tagli di questi anni
Hanno gravato lassù sulla giustizia il Tribunale di Milano pensate ricevuto una circolare va detto potete mantenere solo il quindici per cento dei computer perché tutti gli altri non c'abbiamo i soldi per pagare le ditte della manutenzione ecco quella è un settore strategico su cui dobbiamo investire la via è anche un grande volano per l'innovazione del paese è il centro distesa più importante e quindi dobbiamo guardare alla pubblica amministrazione all'e-government
E in un Paese che investe in hippies solo lune otto per cento rispetto quindi la metà del Regno Unito la metà di Francia e Germania alla figlia come grande strumento di qualificazione del mercato per dare ossigeno al mercato per dare più concorrenza al mercato
Per fare un patto come diceva questa mattina
Enzo rullare i molto bene per le innovazioni di questo paese grazie
Grazie Beatrice Magnolfi
C'era una battuta molto creativo che Sismondi che che che riprendo il quale quando si parlava di informatizzare informatizzati dice se si informatizzato inutile si crea un problema ancora più grosso allora rimaniamo in Toscana Lucia De Siervo è assessore all'innovazione del Comune di Firenze un intervento da lei sul ruolo degli enti locali dell'innovazione
Ma
Sicuramente il ruolo degli enti locali dell'innovazione fondamentale e nell'uso dell'informatica al servizio dell'innovazione all'interno degli enti locali qui noi andiamo ad asili insieme a un procedimento di semplificazione quindi un migliorare la burocrazia è un portare il Paese avanti
A un livello
Di efficienza ed efficacia rispetto ai servizi che dà ai propri cittadini come spesso mi son trovato a dire con l'informatica all'interno della pubblica amministrazione si fa politica perché invece a volte si tende a cercare l'applicativo migliore bastano e quindi cercare quello più performante sicuramente poi il mercato e fornitori sono sempre disponibili a offrirci
La cosa più performante migliore
Ma noi usando l'informatica nella nella pubblica amministrazione pubblica amministrazione locale
Dobbiamo e vogliamo fare politica e quindi abbiamo i doveri e l'obbligo di semplificare i procedimenti quindi è un qualcosa che si deve accompagnare alla mappatura e la semplificazione procedimenti amministrativi
E quindi un'analisi un miglioramento e qui ci si rifà ovviamente alle riforme Bassanini
Già la linea era solcata sicuramente positiva nel vedere come al nostro cittadino bisogna rapportarsi nella maniera più
Intelligente e migliore quindi disponibili anche a a fare tutto un lavoro di organizzazione della pubblica amministrazione estesa come amministrazioni locali in questi anni abbiamo continuata innovare anche se il Progetto non era unitario anche se il Progetto forse doveva essere migliore
E la linea sulla quale ci siamo trovati con cinquantaquattro comuni di tutta la penisola di tutte le dimensioni è stata il vedere da una parte i nostri procedimenti amministrativi e quindi puntare ovviamente al miglioramento alla semplificazione e poi quindi fare degli applicativi
Che permettessero ai cittadini modalità self service di avvede le prestazioni on line
Noi alla di cosa abbiamo bisogno abbiamo bisogno di sicuro che anche a livello nazionale non ci sin da Moni delle dei progetti dell'ultimo Progetto dell'ultimo ritrovato secondo noi i cittadini hanno bisogno di certezza di sicurezza anche nella scelta tecnologica per cui ci piacerebbe avete delle scelte chiare sul metodo di identificazione del cittadino l'autenticazione del cittadino quante scade vogliamo metterli in tasca ai nostri cittadini
Quindi secondo noi a livello nazionale su questo si chiede davvero uno sforzo chiaro una direzione un metodo di autenticazione generale per tutti
Poi dall'altra vorremmo riconoscimento forte dei Comuni come come dire struttura base del nostro Stato del nostro sistema Italia e quindi architettura di riferimento siamo ora molto più di otto mila che ognuno in ogni ufficio in ogni comune per quanto piccolo le prestazioni ci sono tutte
Un sindaco deve dare il portafoglio dei servizi completo e se anche il servizio non viene svolto nella su nel suo territorio comunque nel sistema coeso che può essere un l'unione dei Comuni o poi a livello più alto Provincia e via dicendo allora
E su questo anche qui abbiamo degli esempi purtroppo su o i permessi di soggiorno elettronico noi rischiamo di essere dei di
Passacarte ora il Comune non si ritiene che possano debba avere un ruolo diverso da passacarte no
E siamo bravi nella pubblica amministrazione l'esercizio della pubblica amministrazione abbiamo fatto io passi avanti anche proprio nell'innovare i nostri procedimenti e quindi questo davvero secondo noire
Come dire un riconoscimento importante e a servizio di tutti a volte purtroppo le ultime cose che abbiamo saputo
Sia sotto il profilo della carta d'identità elettronica o dei permessi di soggiorno sembra davvero che ci sia più la scelta di infrastrutturare un'azienda che non sono i comuni rispetta invece all'ente locale di base di riferimento oramai per fortuna il livello a cui siamo arrivati e molto buono tutto il paese si stato tanto anche dei centri servizi per l'informatica quindi siamo stati capaci di innovare facili e quindi se avremo una guida e una direzione chiara su i punti base quindi non più ministeri che uno contro l'altro armati hanno ognuno il proprio Crosetto da sponsorizzare contro l'altro ma servizi ed innovativi orizzontali che vanno dalla sanità al ministero degli Interni
Questo noi come amministrazioni locali siamo pronti ovviamente alle innovazioni a continuare questo processo innovativo sui nostri territori grazie grazie da sia rogo
Passerà parola Fiorello Cortiana dei verdi
Col quale parlando prima non so se poi è il tema volevo riprendere ragionavamo sulla conoscenza e sulla condivisione della conoscenza che la Rete il sistema della Rete ha portato in una società dove evidentemente questo prima era molto più difficile
Grazie Carlo
Ma noi stiamo svolgendo questo incontro di oggi nella Camera del lavoro l'abbiamo scelto non a caso questo posto perché evidentemente c'è una nuova modalità di produzione di valore
Ed è una modalità non più corrispondente alle logiche di tipo fordista si diceva prima diceva Arullani giustamente
C'è una produzione di valore che cognitivo e c'è una nuova realtà di produttori di conoscenza che fatta senza dubbio da sviluppatori di programmi ma anche fatta da reti che consentano questi programmi di girare
Sostanzialmente quindi per me è la conoscenza oggi diventa una realtà da accedere e l'accesso è un accesso concreto attraverso lo strumento che non si presenta semplicemente come un nuovo strumento che succede al telefono alla radio la televisione si parla molto di convergenza qui siamo di fronte non ama variabile ma una variante di sistema vedevamo avere credo presente questo si è parlato prima Cappato condivido totalmente le cose che ha detto
Relativamente alla ci si reca la condivisione anche di contenuti ai danni fatti dalla legge Urbani a dispetto dalle direttiva europea che esplicitamente non equipara il file sharing alla contraffazione
Quel danno
è soltanto uno dei tanti danni che sono stati fatti in questo periodo i governi di centrodestra che ha legato tante volte necessità quasi a costruire espedienti per interessi particolari
E questo se ne è parlato prima sul digitale i decoder
Ma anche sul potenziale di trattazione dell'ultimo miglio per accedere potremmo dire invece le potenzialità parlato prima l'amministratrice locale
Le potenzialità delle amministrazioni locali e pensate le municipalizzate pensate cosa non è per la M. di Milano mettere le centraline dei topini e potere fare qualcosa e distribuiti in tutta la città
Allora l'altro giorno Romano Prodi nel nel confronto con Berlusconi ha dato alcuni messaggi molto chiari a partire da aspetti potenzialmente difficili per noi
E le parlo da verde la questione TAV
Sostanzialmente le ha detto con modello concertativo un modello partecipato informato produce una condivisione di responsabilità
E produce la soluzione giusta bene nella società della conoscenza nel digitale pervasivo nell'interconnessione in Rete nelle nuove modalità collettive cooperative di produzione cognitariato
Questa chiave concertativa la chiave molti stakeholder è la chiave
Non si dà non sita produzione efficace di conoscenza se non in questa modalità quindi ne abbiam parlato qui oggi molto di innovazioni di prodotto giustamente rispetta una politica legata soltanto a incentivare la domanda con sussidi ma è evidente che il prodotto digitale molto legato all'innovazione di processo
E process normativo e nelle politiche pubbliche stante dell'accesso e riduzione del digital device che riduce anche soci al rivale dissidenti vai
Allora è evidente che tutto ciò si configurò come un bene
Un bene strategico non siamo in un settore nuovo ne abbiamo una frontiera nuova che ci sollecita tutti a cambiare cambiare mentalità approcci ad avere appunto coraggio e passione per questo abbiamo posto insieme ah Rodotà e Jill essi stornare tanti atti la questione di una carta dei diritti per la Rete all'ultimo guai Says dell'ONU
Per questo motivo in una cinque anni di scontro sostanzialmente su tutto col centrodestra c'è stato un solo luogo by partisan
Che è stato modellato tavolo l'incontro molti stakeholder per rimborsare mi dell'ONU che abbiamo preparato tra parlamentari
Rappresentanti delle autonomie locali dell'università dell'impresa grandi e piccole ma tutto questo io credo che deve trovare un'esaltazione nei nostri cinque anni futuri io dico qui che useremo l'intervento di Romano Prodi
Come chiave interattiva
L'intervento di Romano Prodi tra poco che sentiremo non sarà e non dovrà essere una sorta di sport un segno una suggestione l'incontro di oggi segna un punto di non ritorno per un processo condivido condiviso e partecipato a vedere il futuro
Come una opportunità non come una minaccia da ridurre con delocalizzazione idiozie dei dazi che i leghisti pur padani dicono miei concittadini anche alcuni quindi questa chiave per me molto importante quindi l'incontro di oggi è sotto preliminare un continuo di incontri il ventotto alla Sapienza Roma ce ne sarà un altro prodotto da tutte le società Rita dalla società civile con Ferrante
Abbiamo già fatte con molti dei presenti stakeholder portatori di convinzioni e convenienze
Prima di Natale un incontro Milano per innovazione innovazione per Milano che faremo ancora sostanzialmente il modello concertativo dovrà accompagnare accompagnare il Paese a cogliere l'opportunità di futuro a dare a tutti la speranza e la passione per una possibilità di futuro in questo caso non mancheranno le opportunità per i giovani
L'importante per noi diceva prima anche Beatrice giustamente ci sono leggi c'è già tutto non c'è niente da trovare di nuovo nel non dobbiamo soltanto precludere il futuro
Dobbiamo stare attenti a non precludere il futuro avere pluralismo informatico non fare scelte ideologiche acconsentire standard aperti
Non proprietario
Condivisi
Magari in chiave consortile tra pubbliche privato ma standard aperti consentire ognuno di noi di non precludere futuro perché è una dimensione cognitiva
C'è la specificità dell'animale umano della nostra specie è questo che ci esalta in un modo incredibile all'inizio di millennio
Grazie da Fiorello Cortiana
Nostro ultimo intervento da questa parte del tavolo di Linda Lanzillotta responsabile dell'innovazione dalla margherita che è stata però nella giunta Rutelli anche assessore alle politiche economiche del Comune allora quali politiche
E da quali politiche possiamo molto sinteticamente
Citare per quanto riguarda l'innovazione
Grazie
Io credo che
Gli interventi questa mattina sulla anni Salomon Fuggetta ci hanno confermato ancora una volta come l'innovazione non sia mettere un po'più di tecnologia cosa che pure ma che l'innovazione deve essere una politica di sistema agire su molte leve e chi è quella leva è quella chiave io credo per realizzare nei prossimi anni quel progetto di cambiamento radicale a cui fa ha fatto più volte riferimento
Romano Prodi perché credo che Inter anche le cose dette stamattina abbia non in dimostrato che non aprirsi all'innovazione significa consolidare una società che genera ingiustizia perché mantiene anzi aumenta l'immobilismo sociale che non genera più crescita e quindi è alla base di quel fenomeno che si è denominato come il declino italiano
Che l'innovazione quindi la chiave per realizzare più giustizia più equità più benessere più sostenibilità ma il progetto è un progetto che sì diffonde su varie linee di azione che sono la linea di azione della pubblica amministrazione
L'hanno ben detto Beatrice Magnolfi che Lucia De Siervo che sono una trasformazione del modello di organizzazione di produzione del nostro sistema produttivo
Noi abbiamo bisogno di fare una politica dell'industria del software ma anche di fare una politica del software nell'industria nella piccola e media industria far nascere d'acque dal software il nuovo made in Italy
Fuggetta sottolineava giustamente Lou ha più volte raccontato in tante occasioni
Come i nostri prodotti possono riconquistare capacità competitiva sui mercati grazie all'immissione di tecnologia
E poi ancora
Formazione di capitali umano
Che università ricerca ma soprattutto capacità dei luoghi di ricerca di realizzare trasferimento tecnologico e quindi da parte della politica capacità di orientare il sistema della ricerca a interessarsi del trasferimento tecnologico noi oggi abbiamo per esempio sistemi di valutazione di università tutti focalizzati sulla produzione di laureati e non anzi per nulla focalizzati col sistema di punteggi e di ripartizione del risorsa premiare chi si occupa del trasferimento tecnologico
E poi come diceva
Va bene Marina Salomon occuparsi anche della formazione professionale cioè di creare quelle nuove figure che consentono alla nostra impresa di essere innovative e quindi competitive e infine nuovi settori
Che la tecnologia genera e che ci consentono di valorizzare il nostro patrimonio culturale paesistico la l'industria dei contenuti digitali è una leva potente per creare occupazione sviluppo ecco ma tutto questo ha bisogno di una visione unitaria di una regia tutto questo si chiama
Con me tanti segmenti di una mosaico Agenda di Lisbona
E l'agenda di Lisbona dessero in questi anni è stato una cumulo di retorica a cui non corrisposto nonostante la famosa Idi interna perché era la metafora per simboleggiare
L'innovazione il cammino per sono troppo Nardo una visione unitaria una spinta e una vera passione del governo un vero interesse per proseguire un modello di società
E di crescita diverso io credo che noi dovremmo occuparci anche di questo di creare nell'ambito dell'assetto del governo dei luoghi capaci di tenere insieme
Questi pezzi e di orientare costringere il sistema del Governo nazionale dei governi regionali e locali a muoversi
In autonomia perché noi siamo in una realtà assai complessa ma ognuno avendo presente degli obiettivi convergenti perché il sistema si muova e io dico anche
Diffondere in tutti i pezzi della società e delle istituzioni gli enzimi dell'innovazione cioè immettere persone obiettivi meccanismi che facciano lievitare e orientino il sistema verso l'innovazione
Accompagnandolo con politiche che rassicurino chi vede nell'innovazione la perdita della proprio status perché sicuramente l'innovazione già nella cambiamento genera fratture sociali generando nuovi equilibri ecco il welfare che noi dobbiamo costruire deve essere un Guelfa che accompagna il rassicura e contrasti
App le paura è che non solo in Italia ma anche in Europa molte volte si oppongono al cambiamento all'innovazione
Ecco io credo che ci sono nel nostro programma tutti gli elementi per avviare appena il Governo Prodi sarà installato una politica di innovazione di sistema che è quella credo che dall'Italia di cui l'Italia ha bisogno per ritornare a crescere
Grazie a Linda Lanzillotta che ha toccato un altro tema seppure molto delicato che propone un welfare di questa rivoluzione tecnologiche tanto che prego l'onorevole Fassino di salire di raggiungerci sul palco per il suo intervento
Vorrei
Vorrei dirgli una cosa guardate esce guardate sui Cuasso voltava volevate mette in un certo senso non c'entro contate il numero di donne contato il numero di uomini qui siamo al sessanta per cento di quote rosa sul tema dell'innovazione
Lasciando ovviamente
A Romano Prodi di trattare questa materia come organicità per brevità di tempo che lasciano spazio al professore il suo intervento volevo concentrare l'attenzione su
Quattro brevi considerazioni
La prima
Sappiamo tutti che uno dei problemi che rende più fragile la capacità competitiva del sistema produttivo italiano
Stanno nel livello medio Dellas della sua intensità tecnologica
Che naturalmente espone le nostre imprese e il nostro sistema produttivo a un grado di concorrenza da parte di Paesi che più facilmente accedono
A prodotti essi e processi produttivi che essendo caratterizzati da media intensità economico alta intensità tecnologica sono più abbordabili
Allora perché parto da questa considerazione perché io penso che il primo grande problema che noi abbiamo è che se vogliamo rimettere in campo crescita di un Paese che il due mila e nel due mila cinque realizzato crescita zero
E questa crescita passa per un processo di specializzazione di di di di maggiore competitività la specializzazione tecnologica diventa una delle sfide fondamentali sapendo che la specializzazione tecnologica è un fatto Zonta l'innovazione non è un fattore legato a qualche merceologia o qualche settore
Detto così può sembrare ovvio allora l'orrendo ancora più esplicito la tesi che fino a qualche anno fa veniva spesso accampata
E accreditata secondo cui un Paese che volesse specializzarsi doveva abbandonare settori maturi per assestarsi su settori non maturi è una tesi secondo me astratta perché non è siccome ci insegnano a scuola lamentare non si sommano per Mele
Non esistono settori maturi in sé e settori non maturi in sé esistono settori tecnologici e produttivi ciascuno dei quali ha un suo profilo e in questo profilo ci può essere più o meno valore aggiunto tecnologico che nei quali in ciascuno dei quali si tratta di indurre il massimo di innovazione incorporate le in quel prodotto e in quel processo produttivo e quindi una politica della specializzazione tematica è una politica di sistema una politica orizzontale l'innovazione è un fattore verticale è un fattore in Fratelli diciamo infrastrutturale è una grande infrastruttura di sistema che deve essere capace di alzare diciamo il livello competitivo di ogni settore di ogni merceologia di ogni attività e quindi questo è intanto una prima grande scelta che noi dobbiamo far direi scommettere sull'innovazione sulla specializzazione tecnologica significa porsi l'obiettivo di un innalzamento qualitativo del mix tecnologico e produttivo della dell'intero dell'intero sistema con una politica che quindi sia capace di diffondere interviene orizzontali ma innovazione che consenta appunto quell'innalzamento che aumentando valore aggiunto determina quella maggiore competitività in grado di competere anche con chi invece in termini di costo e naturalmente molto più avvantaggiato Dino seconda questione l'Italia un Paese nel quale il novantacinque per cento delle imprese a meno di trenta dipendenti
Questa dimensione di impresa consente alle imprese di avere una gigantesca flessibilità e adattabilità ai mercati e di cogliere ogni nicchia che si possa produrre ma queste dimensioni producono evidentemente limiti
Difficilmente superabili sulla base soltanto delle risorse d'impresa in termini di volumi produttivi di capacità di autofinanziamento di capacità di accesso su mercati soprattutto lontani Inca in termini di diffusa e permanente politica di innovazione e di costante innalzamento specializzazione della e la qualità dei prodotti
Allora questo comporta una questione che per l'Italia è molto più rilevante che per altri Paesi
E cioè la spesa pubblica a sostegno di innovazione ricerca e specializzazione è in Italia più essenziale che altrove perché la dimensione di impresa non consente di confidare soltanto sulla sulla sulle risorse di impresa e non solo un problema di risorse finanziarie è un problema di strumenti un problema di luoghi di ricerca e l'innovazione è un problema di sei oggi un'impresa di venti venticinque trenta quaranta dipendenti è difficile che abbia dentro di sé non solo le risorse per una permanente politica di innovazione ma anche le strutture per realizzare una permanente politica se non altro per una ragione dimensionale
Allora qui c'è tutta una strategia di incubatori tecnologici di luoghi di Spinoza di start-up di rapporto tra sistema della ricerca e università e impresa che diventa questione diciamo decisiva è dirimente
Perché oggi un'impresa di medie e piccole dimensioni che voglia seriamente
Mettere in campo processi innovativi di se stessa dei propri prodotti spesso non sa dove farlo con chi farlo a chi rivolgersi come avere le ricadute di ricerca che possono interessare la eccetera quindi questa è una seconda questione decisiva per noi è molto più rilevante che per altri Paesi come si mette in campo una politica di sistema di cui l'attore pubblico e regista è stato detto prima che la Finlandia ha superato grave scioccheria del sia determinato nella sua economia dalla crisi dell'Unione Sovietica riqualificando il proprio investimento in ricerca e di fatti tutti abbiamo in tasca qui un telefonino di una nota marca finlandese
E noi lo comperiamo loro producono esattamente perché loro hanno investito il sei per cento
Di rischi del PIL nella ricerca e non lo zero sessantacinque per cento nella differenza tra sei a zero sessantacinque se la differenza tra chi lo fa e chi lo compra e le cose sono molto semplici e quindi da questo punto di vista
No
Una un investimento forte che diventa un elemento strategico di sistema che prima di tutto l'attore pubblico deve essere in grado di fare terza questione
Uno dei gap competitivi del nostro Paese sta nella sta nella dimensione formativa
Basterebbe pensare che noi abbiamo già nella popolazione tra venti e sessanta anni il dodici per cento dico corredati contro il trentotto degli Stati Uniti e se si prendono le classi di età più fertile qua venti quarantacinque non abbiamo il cinquantasette per cento di laureati contro l'ottantasette della Germania l'ottantatré della Francia
Queste cifre dicono che qui c'è un problema
E tra l'altro questo che e reso più acuto dal fatto che se poi si va a vedere la qualità formativa ha qualità formativa è ancora segnatamente insufficiente per sul terreno tecnologico scientifico no noi abbiamo credo in questo momento cinquantasei mila studenti iscritti accorsi per la comunicazione
E siamo in riduzione ogni anno di laudi iscritti alle ai corsi di laurea in chimica fisica in materie scientifiche questo nella patria di Galileo che nel due mila nove dovremmo apprestarci a come dire celebrare in uno dei suoi tanti centenari allora qui c'è un problema gigantesco
Di come si fa un investimento
Forte e grande nella orientamento del sistema educativo formativo connesso ad una politica dell'innovazione della specializzazione tecnologica
Anche qui naturalmente è un fattore orizzontale non è che si risolve con una disciplina piuttosto che un'altra però l'innalzamento del ghetto evidenziamo il la riduzione del gap informativo sul terreno tecnico-scientifico e diventa una questione dirimente della capacità competitiva del sistema Paese e è ovvio che da questo punto di vista l'accesso alle nuove tecnologie di cui stiamo discutendo
è questione fondamentale perché l'alfabetizzazione tecnologica è una formazione che sia diciamo orientata ad adottare questa dimensione come la dimensione della conoscenza del sapere interni diffuso di una società diventa una scommessa di quarta questione o film
Un quarto fattore di scarsa di minore competitività del sistema Paese
Sta
In una fragilità della pubblica amministrazione
E la fragilità della pubblica amministrazione non è tanto il fatto che le pubbliche amministrazioni e oggi non siano dotate di tecnologie perché nel giro di qualche anno questo andava alle d'era una concezione si poteva fare quindici anni fa
Oggi non c'è pubblica amministrazione statale o locale che non abbia tutta l'apparato tecnologico innovativo necessario per i suoi servizi per comunicare con i cittadini se mai ci son problemi di interoperabilità di orizzontalità di comunicazione ma insomma la pubblica amministrazione le macchine le ha comprate il problema che come dire fino a oggi non si affronta seriamente la contraddizione ogni giorno più vistosa tra il quadro normativo e legislativo che regola l'attività delle pubbliche amministrazioni e il linguaggio informatico perché c'è un rapporto tra le norme e il linguaggio non è vero che qualsiasi quadro normativo si trasferisce agli utenti ai cittadini con qualsiasi tipo di linguaggio qualsiasi tipo di tecnologia e non abbiamo che una forbice gigantesca perché l'intero guarda e la legislazione della normazione è stato pensato e concepito nella società del linguaggio cartacce
E c'è una stridente a partire dal fatto che tutto il quadro normativo caratterizzato da un altissimo tasso di rigidità dovrebbe essere applicato da tecnologie che sono caratterizzate da Massimo di flessibilità qui c'è un problema gigantesco
Che io penso vada vista vada affrontato ed è un problema ancora una volta che investe la classe dirigente e chi ha responsabilità politica perché poi lei legge il quadro normativo legislativo di differimento è una prerogativa tipica del del soggetto istituzionale del soggetto politico ma questa è una grande questione vi faccio un esempio banale vi segnalo che in Italia continua non essere possibile la notifica di atti giudiziari via internet
Perché il quadro normativo che regola le notifiche giudiziarie allo stato attuale è talmente rigido da non consentire questi con tutto quello che questo comporta vi faccio questo esempio bene potrei fare dieci mila allora qui c'è un punto diciamo strategico decisivo che che spesso viene considerato come dire corollario non lo è perché a seconda di come tu assenti appunto
Il quadro il quadro legislativo normativo la la la come dire la efficacia dei linguaggi degli strumenti che uso interno a gestione di una società diventa più essenziale
E allora chiuso l'ultima considerazione come diciamo conseguenza di queste quattro considerazioni
Io penso e credo che il professor Prodi su questo
Darà indicazioni chiare che per noi
Le cose che stiamo discutendo qui non sono uno dei tanti settori uno dei tanti capitoli di un programma sono una delle leve strategiche per definire il profilo dell'Italia di domani
Intorno diciamo a affronta intorno a al alle scelte che qui stiamo discutendo si definisce quale sarà la collocazione del Paese nella divisione internazionale del lavoro su che rapporto il nostro sistema produttivo sarà capace di avere con i mercati che tipo di rapporto si stabilisce tra è stato il cittadino che tipo di società vogliamo costruire partire dal fa da questa banale considerazione che su cui chiudo che quando caro ma scrisse il capitale
Novantasei città di lavoratori erano dediti a lavoro manuale fisico e sei a lavoro intellettuale e chi viviamo una società nella quale coloro che sono dediti ha un lavoro manuale fisico non sono più del trenta per cento
E quindi
Se è così e se dobbiamo fare i conti con questa gigantesca trasformazione nel corso di un secolo e mezzo si è prodotta diventa decisivo assumere scelte di configurazione come dire di una società che siano coerenti per questo quello che stiamo discutendo non è un capitolo un settore un fatto come dire settoriale di un programma di governo è un asse culturale intorno a cui segnare una visione del Paese ed è la società che vogliamo governare grazie
Organizzazione del suo intervento l'onorevole Piero Fassino
Chiamiamo sul palco il candidato premier professor Romano Prodi
Stiamo parlando di scienza essendo sei del palco tre uomini e tre donne come si faceva da sessanta per cento di donne mi sembra un problema no è che è abbastanza complicato no e comunque
No professore che io mi tiravo fuori le sezioni dello Stato nato
Allora ero avere avevo ruolo di servizio quelli che parlavano realmente forse non me ne intendo
Davvero i Graffeo terminato l'occasione di
Spiegare alcune cose il programma che riguardano conoscenza e innovazione
E insisto sulla spiegare il programma proprio perché
è un ennesimo caso in cui leggendo il programma sia un programma cioè tutti coloro che obiettavano ma perché avete fatto duecentottantuno pagine
Quando uno deve arrivare all'incontro e questo tipo sull'argomento precisi che preciso
A dal programma il quadro di riferimento
Terra strategia futura dell'Unione
Quindi ci tenevo a dire questo perché
E ora poi di finirla con
Tutte spero Viesti giochino al programma sta servendo e sta servendo hanno voi a farci coalizione di governo e prepararci
Quello che avverrà abbastanza presto via e
Nel programma
Ci è stato chiesto perché non ci fosse un capitolo specifico sull'innovazione
Ne avevamo discusso a lungo e la risposta è che l'innovazione non può essere un capitolo a parte e stamattina ne sono convinto tutti i vostri discorsi
Su tutti i settori in cui l'innovazione applicata con questa doverosi stima accentuazione della pubblica amministrazione avete fatto bene ad accentuare però perché non c'è nemmeno la sensibilità oppure c'è sua fatti estremamente specifici come i qualcosa mentre invece la diffusione dell'innovazione tutto un sistema di cambiamento della pubblica amministrazione la nostra risposta è che l'innovazione non è un capitolo ma il filo conduttore della nostra politica
E se vogliamo governare il cambiamento cambiamenti straordinari come quello che stiamo vivendo noi dobbiamo avere l'innovazione in ogni aspetto della nostra società
Lo dobbiamo fare partendo da condizioni assolutamente
Difficile qui è già un
Un'innovazione assoluta rispetto al governo attuale
Noi non possiamo fare un'innovazione alla carta
Cioè
Su un piccolo problema e-government io queste cose ma dobbiamo veramente introdurre il discorso innovativo in tutta la nostra vita politiche ed economiche
E sotto questo aspetto abbiamo davvero perso cinque anni
I casi di locazione provate a nostra ricerca molto presto sono rarissimi nostro peso in questo settore diluito
Non c'è una politica di trasferimento tecnologico alle imprese manifatturiere e nemmeno alla pubblica amministrazione
La diffusione della banda larga è una rete con molti buchi avuto molto spinta dalla domanda privata ma non è ancora diventata sistema
Quando si è applicato innovazione e nuove tecnologie la pubblica amministrazione prassi applicata a progetti singoli e mai al sistema reti
Inoltre l'istruzione tecnica emessa ora in secondo piano dalla riforma Moratti
Tre sante l'altro aspetto che alcolica investimenti pubblici che avrebbero dovuto innovare il sistema sono stati
Posti da sostenere i consumi delle famiglie che presentano ed è una dinamica spontanea pensammo il decoder per TV fissi anziché a sostenere nuove tecnologie questo organico un fatto casuale questa è una logica di scelte di sistema e anche gli interessi specifici porta innovazioni si innovazione che poteva in questo caso è andare veramente in modo naturale del mercato viene forzata verso l'acquisto di tecnologie specifiche e non verso la creazioni di sistema perché c'è un interesse semplice elementare da coprire
Di conseguenza questo è il fatto o non di tenere da tenere presente viene impatto negativo sul settori industriali coinvolti
Abbiamo ad esempio circa ottanta delle imprese nel settore sei del software con quasi un milione di addetti ma
Sono molti di questi in crisi degli ultimi due anni abbia avuto diritto undici per cento di decremento degli addetti e non abbiamo ma nessuna impresa che a livello internazionale possa sostenere l'innovazione in questo settore c'è ancora una volta un settore nuovo non vede l'Italia presente
La domanda pubblica
Non ha funzionato come strumento di rafforzamento delle aziende c'era bisogno di promuovere grandi imprese grandi gruppi
E e questo è un rimprovero che dobbiamo fare anche a noi stessi
Sono nati invece moltissime società a piccolo monopolio territoriale anche partecipate da enti pubblici ci ma non in rete fra loro ripeto questo è un discorso che lo dobbiamo fare anche hanno voi stessi proprio per la responsabilità che abbiamo negli enti pubblici locale
Ecco
Il risultato non voglio citare troppi dati perché se no calato in qualcosa che ho criticato è che nel network ad arrendersi Index
Alitalia scesa dal ventotto dal posto ventottesimo al quarantacinquesimo perde ultimo tra i venticinque partners europei
Allora io direi e qui siamo veramente in una situazione di emergenza
Tralascio il problema quantitativo dell'impiego e ricerca solo per dire stiamo attenti che non si fanno le nozze coi fichi secchi se non c'è un forte aumento anche del Budget alla ricerca non si ottiene nulla perché siamo arrivati conosciuta ma in totale degli enti pubblici
Alla permanenza di assenza e assenza di ricerca privata
Mentre qui si non c'è una svolta pensate con successo al CNR all'Enea negli ultimi anni
Se non c'è una svolta evidentemente non non usciamo dal buco
Ci aspetta quindi un grosso lavoro
E sappiamo che la competizione e libertà d'iniziativa sulla fondamentale nell'innovazione ma sappiamo anche che questo processo non è spontaneo e che se non c'è un'azione pubblica che lo leghi non raggiunge corretta
Cinque anni fa si vincevano le elezioni dicendo
Meno Stato e più mercato oggi incide in collezione dicendo attenzione che questo mercato se non c'è una rete pubblica che lo faccia funzionare diventa un casino
è questo è un cambiamento radicale nella opinione pubblica ma e Tata dall'insegnamento della realtà
Il governo quindi deve essere responsabile di questo processo di cambiamento che coinvolge le imprese ma che deve avere una vita a livello europeo
Se il disco sconti netta a livello nazionale e anche a livello locale
Gli sforzi più importanti devono dirigersi in alcuni settori
Li ripeto li ho già sentiti qui pubblica amministrazione rilancio dello sviluppo industriale e ricerca are e reti con il mondo della produzione
Pubblica amministrazione
Le nostre proposte intendono evidentemente come ha detto lanciarli globalmente
Ma in modo sistemico totale ridefinendo i rapporti fra utenti cittadini e per superare la frattura tra innovazione tecnologica e innovazione amministrativa
Richiamo risente detto Fassino piloti e che ne facciamo una grande innovazione se poi per legge non si possono compiere certi atti in in nel con sistemi nuovi tra l'altro anche un'associazione il Cotec che sta lavorando molto per la diffusione dei innovazioni che in Spagna sta trasformando i rapporti fra pubblica amministrazione
E innovazione in Italia diventato semplicemente un luogo di mero dibattito di costruzione di convegni in cui la pubblica amministrazione non è mai implicata
Non è mai implicato
Quindi abbiamo bisogno di strumenti c'è uno innovazione organizzativo uso del Courrier formazione del personale responsabilizzazione e valutazione delle dirigente su questi risultati e comunicazione
Servirà quindi una azione coordinata
Che abbia come obiettivo molto semplice nella scelta futura si debbono muovere le informazioni e non i cittadini
Ma questo è molto semplice
Lo dobbiamo però evitare a tutti i livelli di governo in particolare
Negli Enti territoriali meno ripeto richiamo quindi anche una nostra responsabilità perché gli enti territoriali minori avranno in futuro responsabilità aggiuntive dal nostro governo io ho detto chiaramente vedendo il caos di questi giorni drammatici di questi giorni sull'immigrazione che la competenza
Sulla gestione burocratica dell'emigrazione dovrà essere portata agli enti locali
Nemica più possibile svolga pur avendo fatto degli sforzi molto apprezzabile il ministro degli interni perché non è il suo mestiere perché non riesce assolutamente a farlo allora gli enti locali saranno gran parte da molti più compiti e quindi devono essere messi in sistema fra di loro quindi io ho il nostro programma prevede la stipulazione di un patto per l'innovazione tra governo regioni interrogare parti sociale in modo da chiarire compiti e missioni
Naturalmente occorre anche le infrastrutture quindi la banda larga fino ai piccoli comuni perché è un sistema che funziona se un sistema integrale
E quindi incentivare anche gli operatori privati perché rendano disponibile su tutto il territorio servizi di connettività a banda larga e prevenire un obbligo di servizio pubblico nelle aree disagiate dove il mercato non riesce ad arrivare
Quindi
Quindi un
Arrivare presto con un'apertura delle reti senza fili che consente questo dato problemi importanti una reale concorrenza senza operatori dominanti nelle nuove piattaforme tecnologica
Secondo relatore lo sviluppo industriale
Noi dobbiamo investire ovviamente comando premier ricerca in istruzione ma intervenire immediatamente con una politica anche in questo caso che non può essere politiche divergenti quindi non
Possiamo
Dall'economia della conoscenza attendere tempi prima nell'investimento Finardi poi i software ma innovare il sistema assieme
è chiaro che
Essere in tutto il mondo produttivo ma con una particolare riguardo al distretto industriale qui abbiamo un compito drammatico perché l'assorbimento dell'hotel così è correlato in tutto il mondo la dimensione aziendale noi abbiamo l'immissione di andare minime e dobbiamo quindi metterle in rete con un discorso il distretto
Uno dei punti fondamentali del nostro programma e l'innovazione dei distretti industriali per evitare la decadenza che molti di questi hanno avuto io salto in avanti è chiaro che questo significa
Attuare una politica di innovazione distrettuale assolutamente nuova
E
Alcuni di questi dobbiamo elevare a livello di altissima tecnologia europea
Ad esempio il settore dello spazio rurale e convertirli in produzione a più elevato
Settore più valore aggiunto ecco però fa questo è un compito diverso dagli altri Paesi difficilissimo che esige una programmazione ristretto molto forte e una presenza pubblica ripeto diversa con gli altri Paesi non lo so se sia una sfida
Che noi riusciremo a vincere ma è una sfida indispensabile la vera accaduta
Della industria il Paese
In alcuni grandi distretti che non hanno saputo innovare sono d'accordissimo con quello che dice Fassino non esistono settori vecchi settori tradizionali che non possono esportare ma è in questi settori che pur rimanendo tradizionale in cui noi dobbiamo portare un nuovo livello di innovazione
Poi
Ripeto quello che già avete detto alcuni settori emergenti su cui fare un investimento cresce via tecnologie scienze della vita in genere nanotecnologie tecnologie dell'informazione e solo cose fondamentale su cui investire infine salita posti difese giustizia ed energia
Sono settori pubblici in cui l'attenzione dette avere la priorità
Qui cioè il rapporto con l'Europa
Noi ci presentiamo troppo frammentati nuovi schemi di ricerca europea
La presenza di grande operatori di ricerca nazionali è indispensabile e noi dobbiamo collegarle per avere una presenza europea e lo stesso compito in difficoltà di cui ho parlato prima nei distretti per quello che occorre una rete pubblica di coordinamento e la ricerca se no lui non possiamo essere pro presenti dei grandi progetti industriali pur sapendo
Lo dico con sincerità con sincerità che
Il bilancio europeo presenta molto più limiti di quelli che io avessi mai spera
Cioè avevo previsto nel mio progetto di bilancio l'aumento tra ricerca d'oltre il doppio di quella del periodo precedente la ricerca è stata quella più tagliata in termini percentuali
Dalle previsioni di bilancio io spero che il Parlamento che deve ancora esaminare dare l'ultima parola Possa almeno parzialmente correggere questo aspetto perché l'Italia sarebbe fortemente danneggiata da una decisione di questo genere
Io spero che questo avvenga capito perché siamo proprio in questi giorni alla discussione decisiva riguardo a questi a questi temi
E naturalmente c'è anche un problema di competenze di governo per il coordinamento di questi di questi crimini innovazioni
Ancora chiaro quadro non è definito nei dettagli ma occorre certo un forte centro di competenza sui temi dell'economia reale con la funzione di guide Indirizzo
Ma
Senza compiti di gestione diretta proprio perché problemi a mettere in Rete un intero sistema nazionale
Ecco
Non vi dicevo non voglio e non darvi dei dati
Far ripetiamo ci solo U quello solito l'uno virgola uno per cento delle spese in ricerca che poi è uno virgola uno tirato attivato tirato se lo contende riusciamo non siamo mica uno virgola uno ma
Va bene e
Le imprese poi che fanno ricerca sono poche quindi il problema di cominciare questo processo insisto quindi sul discorso dei distretti nelle imprese che non lo fanno da a darà dei frutti enormi
Proprio perché si agisce su un campo per il regime quindi si possono avere dei frutti estremamente efficaci
Le imprese che fanno
Ricerche in Italia per gli altri l'idea
Metà della spesa privata è fatta da sei
Imprese
Negli USA per arrivare a metà tra stesa arriviamo a centosettanta imprese pure venti imprese grandissime
Che fanno ricerca siamo in una situazione neanche comparabili e allora il problema è introdurre alla ricerca tutte le migliaia di imprese che non lo fanno ritorno al discorso di prima
Allora che cosa cominciato gli strumenti che il programma descrive
Il primo ai finanziamenti e dei grandi progetti discrezionali Nanotech due mila quelli che ho elencato il secondo creditizio imposta automatico specie di ricerca
Il terzo e riconoscimento di agevolazioni automatiche per le assunzioni di ricercatori
Perché noi abbiamo bisogno che i ricercatori non si allontanano dall'Italia iniziano il loro processo in Italia altrimenti non tornano più
Il quarto del credito di imposta sulle commesse esterne
E il quinto è una politica di trasferimento
Di trasferimento tecnologico l'ha deciso il territorio di iniziative
Dedicato
A all'innovazione centri servizi parchi Bricca Gianni sviluppo territoriale eccetera e ricca ma anche in questo caso terribilmente frammentata
Se noi facciamo l'analisi sul territorio spendiamo poco ma proprio lo sprechiamo davvero lo sprechiamo davvero io vedo farà tutte le stesse cose
Non c'è assolutamente un dialogo fra di loro anche in campagna elettorale ne ho visitate alcune dove tu poi trovate delle pelli delle cose belle idee ma vi accorgete che non sono assolutamente messe in Rete in questo caso quindi non c'è bisogno di spendere più ma almeno di spendere meglio
Poi dobbiamo
Aiutarlo impresa sui brevetti alle certificazioni perché anche queste strumento di rinnovazione allo delle piccole imprese
Quindi
Infine
Lascio come ultimo ma
Essenziale dobbiamo rilanciare cosa ricerca pubblica
Umiliata da una sistematica serie di commissariamenti e ristrutturazioni in teoria di tipo aziendalista in pratica di tipo sostanzialmente mafioso insomma no
è qui c'è proprio
Una un cambiamento e gerarchie di valori no questo gioco che la ricerca di base non non è più necessario non esiste gettano questo questo Titti inizio Nismo seduta di venerdì aziendalistico e abbiamo avuto ha veramente distorto obiettivi e valori del nostro mondo della ricerca
E allora è chiaro che ritorniamo all'università a dico semplicemente quello che ripeto non voglio ripetere quello che ha detto Piero gli altri che mi hanno preceduto non tocco il discorso del reclutamento a ma dico guardate una università che non ha ha studenti
E i professori stranieri il dissi ma quantità non può partecipare al processo d'innovazione
Il progetto di innovazione e ormai internazionalizzato come il commercio
E noi siamo coscienti del coke esiste il commercio estero e non siamo coscienti che esiste questo processo interazione fra
E poi su questo ci tengo più politico che non al risultato scientifico in senso stretto ma noi dovremmo avere la coscienza di un legame fortissimo con gli istituti di ricerca e di unicità del Mediterraneo
Cioè tutto una serie
Di problemi di rapporti che adesso vengono dibattuti con buon senso di astrazione di definì sionismo che è urtante
Si vincono solo lavorando assieme in modo serio e quindi investire sui giovani
Se vogliamo che il Mezzogiorno si muova un discorso di università assoluto a nord del Mediterraneo e se ci sono i soldi e risorse per farne anche re dei pesi su come castrum studenti nostri e metà dei Paesi verso il Mediterraneo
Sono le logiche per svegliare un certo tipo di società aprire un certo tipo di cultura capisco possiamo su un discorso un po'laterale rispetto all'innovazione ma è un discorso politico di contorno che molto utile e molto importante
Certo che servono risorse con mio figlio ho detto
Il le risorse europee saranno limitate ma la nostra non partecipazione
Alla alla nucleo euro per la ricerca impressionante e hanno avuto l'esperienza dei miei anni precisa commissione europea
Trovarmi italiano che venisse era una specifica dei decreti che caso raro insomma
Attorno al tavolo in cui si parlava di questi temi io radio quasi mai degli italiani anzi a
E ha detto il consiglio europeo della ricerca che un'istituzione molto importante che ha ha reti evase che rendono quelli elaborate
E c'è stato un un insensibilità del governo impressionante ci siamo trovati
Praticamente italianità soli
Non hanno l'Italia atterrito tardivamente al delitto malamente addirittura siamo arrivati e che uno nei due italiani
è stato nominato nel comitato di consiglio proprio da ricerche è stato segnalato da un altro Paese questo non è quello a cui siamo arrivati in questi anni a Bruxelles
E allora per favore una cosa importante presentarci come paese a Bruxelles
Poi dobbiamo non risolve il problema su chi rappresenterà l'università su chi cita il nucleo decidente sarà la Conferenza dei rettori sarà un loro delegato
Nella il governo dovrà avere un punto di riferimento anche di confronto in vista ma per favore evitiamo quello che è successo fino adesso in cui abbiamo
Pur
Cocco uscente della debolezza del nostro Paese l'abbiamo presentato in modo ancora più debole di quello che l'Italia veramente non
Io ho concluso l'analisi del programma e rimedi ciò un due riflessioni che voglio fare uno sui nuovi media è uno sui giovani sono forse una Giunta al programma scusate ma sarò brevissimo
Noi non abbiamo assorbito a livello di società completamente l'innovazione digitale
Dobbiamo rafforzare la ricerca i poteri di intervento tutto quello che ho detto ma dobbiamo anche ribadire alla natura aperta di internet la libertà di accesso e di espressione
Evitare forme di controllo perché si sta un po'andando verso questa direzione
Dobbiamo
Discendere questa libertà di internet anche a livello internazionale
Perché altrimenti
Io vedo io credo la possibilità veramente di un rischio forte in alcune tendenze che si attuano in questo momento
Su questo punto
Permettetemi un richiamo sulla
Sulla RAI sul servizio pubblico
Perché è uno strumento importantissimo per l'approvazione dell'accesso tra partecipazione
Non abbiamo mai posto fra i fra gli strumenti prioritari della RAI ma è ora che noi proponiamo
E ora proponiamo cioè noi dobbiamo spingere la RAI sviluppare in modo non timido i nuovi media le nuove competenze
Ciò non mi sono stancato di citare sempre a proposito la BBC non vedo perché
Italaudit
Ebbene avvilisce diventato un leader mondiale nelle nuove tecnologie
Presenza su internet con news programmi ad hoc digitale terrestre Protti blocking poiché estende poi via via via di tutti gli altri nomi
Noi abbiamo uno stupendo strumento di grandissima
Potenza economica di diffusione capillare nel Paese è se non diventa questo lo strumento di diffusione della cultura e dell'innovazione ma che cosa cosa cosa usiamo ecco questo è quello che io volevo dire
Volevo chiedere
E poi infine
I giovani ci riempiamo la bocca
E poi
Noi
Stiamo lì a guardare cosa fanno è appena sbagliano tankette
E siamo inflessibili con edizioni che sbagliano
Gli imprenditori dell'innovazione ed erri
Sono invece disposti ad investire
Anche in quelli che hanno avuto insuccessi dei tre eccedenti i tentativi perché col livello di rischio e il livello di insuccesso
Delle nuove tecnologie libero di sperimentazione continua anche nuovi imprevisti l'insuccesso è nelle statistiche è a portata di mano il problema del comportamento etico sia corretto
Ma guai guai guai tagliare la testa a quelli che hanno avuto un insuccesso
E allora ascoltare i giovani e aiutarli vivente importantissimo saltiamo quindi la nostra cultura se tende a
Considerare l'esperienza più importante della fantasia
Che a pensare che i ragazzi fanno guidarti e non vanno ascoltati
Ecco questo è un problema importantissimo che ha delle conseguenze naturalmente anche sul ruolo della responsabilità e dell'età in cui si giunge a responsabilità
Non è compatibile il modello di carriera con l'innovazione nostro prioritaria non è compatibile con l'innovazione
Ecco questi ragazzi
Sono più interessante per gli errori che fanno molte volte che non per i successi che
Raggiungono
L'analisi la scomposizione dei concetti Arrakis una delle strade migliori per arrivare arte idee nuove si dovrebbe fare anche in politica
Si fa
Allora è chiaro che noi dobbiamo fare qualcosa perché questo diventi realtà
è un compito che ci dobbiamo assoluta ripeto non c'è il programma perché ancora
Ma sia forti sia una priorità nostra nel futuro se non diamo un esempio di questo l'Italia non ce la può fare
Non ce la può fare possiamo sperimentare Campus universitari in ambito aziendale incentivi notazioni distretti in cui
L'apertura ai giovani sperimentale abbia un ruolo particolare possente entrare tante idee ma per favore questo è essenziale per il futuro
E all'interno dell'Alta industriali noi dobbiamo aiutare la creatività quindi nasce far nascere
Un numero
Di strutture che ospitano decine di ragazzi all'anno con le loro tesi tra sviluppare in ambienti
E che Siena contatti con il mondo produttivo innovativo circostante
Un'atmosfera di curiosità e di eccellenza che sia contagiosa
Ecco noi dobbiamo fare in modo in questo caso dello Stato con gli Enti locali mettano Fondi per le borse di studio le aziende contribuiscono infrastrutture ma offrono anche accesso alloro patrimonio organizzativo
Questi sono incorro creazioni di cui abbiamo bisogno proprio perché il nostro sistema è frammentato da barriere che sono insormontabile
Ecco un po'di star system aiuta anche nel mondo dell'innovazione non solo nella moda e nel design questo è teniamolo presente no star system
Cioè in cui dei ragazzi vengono messi in mostra vengono si faccia capire che il loro lavoro importante per la nostra società sarà decisivo
Lo dobbiamo creare perché non non l'abbiamo non l'abbiamo affatto
Questo mi porta l'ultima recessione davvero sul ruolo della tecnologia nel nostro fatto futuro e sul valore che le viene attribuito dalla pubblica opinione
Tanti e
Monti ha ragione altre per semplice paura indicano tra i motivi dell'ultimo ori una scienza senza confine uno sviluppo tecnologico senza controllo
E noi che queste un problema vero un altro metodo che dobbiamo instaurano accettare
Essa coscienti di questo aveva pazienti gli scooter con tutti spiegare spiegare spiegare spiegare senza che nulla venga data come sconta
Discutiamone a nostra scelta di questi problemi
I confini e le potenzialità della scienza devono diventare una discussione quotidiana
Perché dobbiamo aiutare gli italiani a innamorarsi di nuovo della scienza e della tecnologia
Ecco queste riflessioni non erano scritte nel programma ma le ho volute aggiungere perché io penso che non ci sia innovazione senza amore per il nuovo grazie