Capitale Impresa. Agricoltura Industria e Servizi. La comune identità del fare

Cultura entra nella vita di tutti noi cede coltura nella nostra alimentazione nei prodotti freschi rischiamo il giornale fatto Comelico tutti trasformati fa l'industriale
Cioè di cultura nel paesaggio ordinato che scorre fuori dal finestrino di un treno un'auto
Più del settanta per cento del nostro capitano è gestito curate retrospettive annaffiati incontro
E c'è agricoltura anche quando cerchiamo ne fanno a tre milioni di italiani ogni anno di andare a fare le vacanze in una e magari si finisce per pensare all'agricoltura anche quando si porrebbe una vita dai ritmi silenti alimentazione Sandra infatti sereni buonsenso
Che alcuni la campagna una scelta
E tanti altri latitanti tale è diventata a livello
C'è tanta agricoltura nella vita di ciascuno di noi ma poi sappiamo davvero della vita dell'agricoltura siano
Dietro l'agricoltura moderna c'è un'impresa beh c'è un imprenditore che investe in ricerca e innovazione nuove tecnologie esplorazione dei nuovi mercati
Non esiste impresa senza sfida da e le sfide di oggi per l'agricoltura sono tante quante ne offre lo scenario competitivo europeo ed internazionale
La sfida della qualità sempre dare il meglio consumatore finale dalla distribuzione e all'industria di trasformazione agroalimentare
La sfida della competitività per reggere la concorrenza che viene dalle agricolture dei Paesi emergenti e dalla globalizzazione
La sfida dell'internazionalizzazione per sostenere la circolazione nel mondo oltre che delle merci italiane anche del nuova o dei nostri imprenditori agricoli alla ricerca di nuovi mercati
La sfida della sicurezza alimentare che significa dare i cittadini alimenti sicuri ma anche la sicurezza di alimentarsi grazie all'autosufficienza produttiva di cui fino ad oggi abbiamo avuto
La sfida dell'eccellenza del made in Italy per consolidare il ruolo di ambasciatori dell'immagine dei nostri migliori prodotti alimentari schierati a fianco del meglio dell'architettura della moda della meccanica nazionale
La sfida del rinnovamento per dare una prospettiva di reddito e di crescita professionale ai giovani imprenditori che vogliano continuare una tradizione di famiglia o a quanti vogliono investire nella terra le proprie energie diventando gli imprenditori agricoli del la sfida energetica per dare al Paese un'alternativa seria nel campo delle energie rinnovabili con l'enorme potenziale delle biomasse per la produzione di energia elettrica e dei biocarburanti di origine agricola
Papà di cultura vuole offrire risposte serie a ciascuna di queste sfide
Per questo da più di cento anni e al servizio dell'impresa che guarda al mercato e che fa occupazione con le sue cinquecentoventisei mila imprese associate esprimono oltre il sessanta per cento delle giornate di lavoro in agricoltura
Confagricoltura rappresenta la principale organizzazione datoriale di rappresentanza del mondo agricolo in Italia
Nel sistema Confagricoltura c'è posto per tutte le tipologie di imprese agricole quelle di proprietari commessa allestite per alcune migliaia quelle che coltivano prodotti di nicchia come quelle che producono commodities su vasta scala nell'industria alimentare o per la produzione niente
Con un denominatore comune sono intese che producono per il mercato
Ai suoi associati Confagricoltura offre sicuramente servizi qualificati le sue diciotto federazioni regionali le novantacinque sedi provinciali e gli oltre ottocento uffici comunali forniscono qualificata assistenza fiscale legale sindacale informazione economica e comunicazione sui temi dell'agricoltura per assistere l'imprenditore nella gestione quotidiana
Ma soprattutto vanta agricoltura Affaitati associati rappresentanza e identità
Un'organizzazione d'impresa consapevole della responsabilità sociale dell'impresa e nel settore nel suo complesso un interlocutore credibile radicata coerente per tutti i corpi sociali le organizzazioni economiche dell'industria e dei servizi sindacati l'effetto i cittadini e come Confagricoltura credono negli stessi principi la crescita dell'impresa è un valore per l'economia per l'ambiente per il progresso sociale
L'agricoltura è un valore italiano Confagricoltura è un valore per l'impresa
Buongiorno buongiorno benvenuti a questa che per voi è la seconda giornata di questa conferenza dei programma il cui titolo è capitale impresa agricoltura industria servizi la comune identità del fare
Il mio compito è quello di coordinare una tavola rotonda dal titolo quale impresa per l'Italia quale politica per l'impresa che vedrà protagonisti esponenti del mondo imprenditoriale delle diverse categorie del mondo imprenditoriale e alcuni esponenti
Politici
Non siamo a Vicenza i politici non hanno Ash lombosciatalgia e quindi state tranquilli che dovrebbe essere una occasione del tutto tranquilla e d'altra parte e d'altra parte mi pare che l'impostazione data da Confagricoltura a queste a questi suoi lavori cioè quella di un adeguamento alle realtà di oggi ma nella logica di una continuità di una valorizzazione delle sue tradizioni quella di essere sindacato economico che rappresenta la realtà del mondo agricolo in maniera diversa più moderna più efficace rispetto a quanto è stato fino adesso
Quanto meno in termini di comunicazione ma anche sindacato di Progetto lettone
Nei documenti che avete prodotto che sicuramente un discorso interessante di assunzione di responsabilità di ruolo nell'ambito delle parti sociali in un Paese che deve abituarsi
A superare i vecchi concetti del primario del secondario del terziario e considerare lei in prese quale che esse siano il mondo economico nel suo insieme e gestirlo nel suo insieme ma vi presento subito gli ospiti del nostro incontro intanto i rappresentanti del del mondo imprenditoriale e quindi prima di tutto il padrone di casa il vostro presidente Federico Vecchioni
Il vicepresidente di Confindustria Marino Vago
Carlo Sangalli presidente della Confcommercio
Presidente
Giova Maria Rizzi vice presidente della Confartigianato
Sangalli secco verrà
Rizzi qui affianca Sangalli
E poi Aureliano Benedetti vicepresidente dell'Abi
Infine Massimo micio vicepresidente della ANIA
Bene questo è il parterre del degli esponenti delle varie cosa fa
Tranne l'ANIA Abi che ci ha iniziano con la e però adesso vi presento anche io esponenti politici che dialogheranno con con noi e soprattutto con con loro Michele Vietti sottosegretario al ministero l'economia
Enrico letta responsabile economico alla Margherita
Paolo Scarpa Bonazza sottosegretario al ministero delle Politiche agricole
Guido Tampieri responsabile agricola il programma DS ex assessore regionale all'agricoltura dell'Emilia Romagna
Tampieri credo che sia ancora in deficit di microfono
Naturalmente attendiamo ma è un ritardatario cronico lo sappiamo il ministro Gianni Alemanno che appena ci raggiungerà salirà era una poltrona già pronta per lui
E abbiamo pensato me l'applauso fateglielo nuova quando arriva quando arriva e allora abbiamo pensato di da un po'di ordine a ai nostro incontro dividendo la mattinata in due parti
Prima di tutto cominciamo a parlare anche per attendere Alemanno con gli esponenti del mondo imprenditoriale poi coinvolgiamo subito dopo
Gli esponenti politici che nel frattempo sentiranno che cosa hanno da dire ai nostri interlocutori
Per introdurre il sistema e per cercare di capire
Qual è dissi a è stata la motivazione al di là delle poche parole che vi ho detto all'inizio
Che ha spinto Confagricoltura a organizzare questo tipo di incontro che diciamo lo si voglio sottolineare da esperto di queste occasioni significativo perché tende a mettere insieme in un Paese dove ci si divide troppo spesso mettere insieme un buon concetto a mettere insieme gli esponenti di molti mondi imprenditoriali diversi mazzi appunto credo che Vecchioni voglia in qualche modo ricondurre ad una tra virgolette unità che cosa l'obiettivo perché allora io prima di prima di iniziare dalla domanda chiederei
Con un piccolo fuori cronoprogramma ora in grazia mento per un saluto all'amministratore delegato dalla Banca Popolare di Novara cioè qui con noi e che ha sostenuto la nostra iniziativa cui chiedo cortesemente ferita
Dove
Buongiorno
Per un saluto all'anonimo
Ora un'ottima voce
Volevo soltanto
Ecco gli arriva al microfono
Sono molto contento di tra le altre cose sono contento in particolar modo perché da stamattina sono qui alle nove incontrato tanti amici tanti amici di Pavia di Novara di Vercelli di Caserta di Grosseto di Alessandra di Tortona
E questo vuol dire in modo concreto che ci siamo riavvicinati praticamente al mondo agricolo non soltanto con degli slogan
E con una delle solite frasi fatte quando Federico Vecchioni che chiaramente stimo moltissimo ci ha proposto l'annuncio a pranzo in banca
Questa iniziativa libera non potevo dire che l'ho trovato una grande opportunità insieme al nostro Presidente Zanetta soprattutto col presidente alla capogruppo Fratta Pasini abbiamo deciso di appoggiare l'abbia deciso di appoggiarla non per fare pubblicità ve lo dico sinceramente
Ma per un credito credo nel fatto che siamo convinti che in questo settore che poi gareggia mente positivamente e praticamente rappresentate è un settore che rappresenta una grande opportunità di sviluppo per la nostra banca per il nostro gruppo
La nostra storia verso l'agricoltura viene da molto lontano quasi tutti voi conoscete il presidente la capogruppo sapete che stima e che professionalità sempre avuto attaccamento
Alla vostra realtà e al mondo agricolo ma anche io che non venivo dal mondo agricolo vivendo nel nord-ovest italiano mi sono molto appassionato a questo settore
E soprattutto la sfida che oggi in modo provocatore amichevole voglio lanciare e anche quella di dire qui si parlava di innovazione in agricoltura dateci degli stimoli
Abbiamo avuto degli stimoli nel mondo del riso vicepresidente lente Risiko salutato prima e abbiamo realizzato dei prodotti di qualità più avuto degli stimoli nel mondo del vino e abbiamo fatto i prodotti di qualità
Abbiamo bisogno di avere degli stimoli anche da parte vostra in modo pratico perché inutile creare dei prodotti che non servono a niente lo dobbiamo catturare dei prodotti che riserva un affare degli affari a creare positività competitività creare delle cose concrete
Noi da questa parte vi daremo tutto il supporto sia professionale che di disponibilità a venirvi incontro in modo fattivo collaborativo e professionale
Quindi veramente un invito a dare anche hanno o il sistema degli stimoli per capire come possiamo aiutarvi queste importanti sfide nuove nel vostro mondo ci crediamo pienamente grazie
Allora riprendo dalla dall'apertura dalla domanda della moderatore salutando innanzitutto da padrone di casa a tutti gli ospiti delle confederazioni gli ospiti e amici del mondo politico che sono
Stamattina con nuove
A cui va il ringraziamento doveroso perché Confagricoltura in questi due giorni ha voluto approfondire quelle che saranno per quanto ci riguarda sotto profilo organizzativo sotto profilo dell'organizzazione intesa come sindacato le linee strategiche progettuale dei prossimi mesi dei prossimi anni
Con una connotazione che da sempre contraddistingue il nostro mondo il mondo di Confagricoltura la capacità di leggere gli scenari di approfondirli e anche di essere consapevole che un'organizzazione come la nostra
Che ha una storia e un patrimonio di idee deve però anche imparare a delineare una capacità evolutiva chiara e soprattutto in grado di dare gli strumenti adeguati a chi rappresentiamo e quindi agli imprenditori agricoli italiani ieri abbiamo voluto sottolineare con forza
Un impegno di Confagricoltura sotto profilo economico meramente economico questo può anche sembrare
Una considerazione quasi ovvia però noi abbiamo vissuto un periodo in cui dell'agricoltura è stata data un'immagine o di marginalità o di emergenza
Dimenticando anche sotto profilo comunicativo quanto l'agricoltura ha fatto in questi anni in termini di economia del paese
E su questo ci vogliamo fermare oggi con gli amici delle confederazioni imprenditoriali italiani e con gli esponenti autorevoli del mondo politico italiano perché il messaggio che vogliamo dare e quello di un'organizzazione che conserva la sua matrice economica che da e offre ai suoi imprenditori gli strumenti per poter competere
I quali serviranno loro per conseguire con l'obiettivo più grande che il conseguimento della competitività inteso in senso concreto ma anche il connubio forte tra l'etica e l'economia
Questo è un gli imprenditori agricoli di Confagricoltura l'hanno già inteso e ne hanno fatto un obiettivo imprenditoriale ma necessitano di strumenti per poter avere un Paese moderno in grado di dare loro le medesime opportunità che hanno i Paesi europei
Ma soprattutto i Paesi emergenti
E allora da qui la condizione forte della classe dirigente di Confagricoltura che riunite in questi due giorni nel ritenere con percorso di questo tipo sotto profilo strategico e quindi di lungo periodo l'agricoltura non lo possano realizzare da sola
Lo vuole fare
Inserita a pieno titolo nelle scelte di politica economica del prossimo governo
Convinta che l'agricoltura non vada misurata per l'apporto del due virgola cinque per cento sul prodotto interno lordo italiano ma vada misurata per quello che ha dato in questi anni in termini di occupazione
In termini di capacità di conseguire grandi risultati in termini di obiettivi che sono stati richiesti dalla nuova politica agricola comunitaria come la sicurezza alimentare rispetto nell'ambiente al benessere degli animali in una zootecnia
Ma conseguentemente ne non dare neanche un messaggio fuorviante di un contesto che non fa innovazione che non fa ricerca che non sa competere
E che non ha ancora maturato la piena consapevolezza di un mondo che cambia sotto questo profilo ovvio che quello che noi ci aspettiamo dalla giornata di oggi e di realizzare questa integrazione forte
Nel mondo delle organizzazioni datoriali perché quello siamo a quello vogliamo rimanere e contestualmente dare un messaggio al mondo politico
Manco uno solo Confagricoltura ma l'agricoltura italiana ha bisogno di un progetto strategico per il Paese o già che ci siamo buttiamo lì ma proprio molto brevemente per titoli
Quelli che voi avete indicato come i cinque punti del vostro programma o del di quello che è stato definito edito dal contenuto del sindacato di progetto che siete ecco come se vi siete auto definiti
Questi cinque punti riguardano mi dica
Uno alla volta ma sostanzialmente noi abbiamo la convinzione che sotto questo profilo la dinamica di a rendere il Paese come apparato più leggero e più flessibile alle tematiche dell'impresa rappresentino una priorità
Quindi non la vogliamo chiamare genericamente sburocratizzazione ma alleggerimento del contesto dell'apparato statale
La convinzione che la tematica dei costi della tematica che oggi riguarda
Direi trasversalmente tutte le PMI ma non solo le PMI debba essere considerata nella sua interezza come scelta strategica da fare nei confronti di chi produce in Italia
La convinzione che in un mercato aperto fortemente globalizzato ci debba essere una maggiore capacità negoziale dell'Italia e in Europa e dell'Europa
Nel contesto internazionale regolare l'import e rendere più forti le nostre merci sull'export
Contestualmente la necessità forte di avere delle scelte nazionali di politica agricola nazionale che vietano l'agricoltura definitivamente integrata a valle e quindi favorire l'integrazione a valle significa favorire un'integrazione con il commercio
Con la grande distribuzione con l'industria alimentare italiana con l'artigianato per riuscire effettivamente a superare quella che è rappresentata come maggiore criticità per la determinazione del reddito agricolo in Italia e cioè l'accesso al mercato
Allora sentiamo se i suoi colleghi sono disponibili cominciamo da Sangalli che ho qua la mia destra allora da un lato cioè il tema diciamo della unità di intenti su alcuni punti quanto meno delle diverso organizzazioni imprenditoriali dall'altro uno specifico di una integrazione tra la filiera agricola e quella del distribuzione Avalle appunto come diceva adesso perché non è che riguarda più su squisitamente del rapporto tra le vostre due vostri due mondi
Come risponda Vecchioni grazie innanzitutto ringraziamenti uno Vecchioni per l'invito che c'è un altro moderatore me lo consente vorrei ringraziare visto che sono gli ultimi giorni che sono un presidente del Unioncamere volevo ringraziare anche il presidente della Camera di Commercio di Novara giusto fatto omaggio di questo bellissimo bellissimo libro i ringraziamenti a Vecchioni
Perché avere messo in si M tutto il sistema produttivo italiano certamente una iniziativa che secondo me merita una sottolineatura importante
Ecco alcuni possono parlare di una nuova fase costituente io penso che si possa dire così
E che Vecchioni ci chiede chiede a tutti noi un supplemento di responsabilità proprio per le sfide che io mi sono appuntato che sono emersa dalla filmato
Che avevamo visto all'inizio un supplemento di responsabilità certamente nei confronti della politica che occorre una politica più alta un supplemento di responsabilità
Alle forze sociali quindi agli imprenditori e le imprese un supplemento di responsabilità
Alla sindacato ecco detto questo mi pare di potere dire che le sfide che io ho visto che dal filmato poi certo non per se qualcuno perché mi hanno mandato ammettere il microfono ma la sfida della qualità la sfida della competitività alla sfida dell'internazionalizzazione la sfido dell'eccellenza del made in Italy
La sfida del rinnovamento
Sono certamente e tutte e sfide e che non appartengono sotto soltanto duna settore produttivo ma appartengono a tutti i i settori produttive quindi appartengono anche alla Conf commercio che io da pochi giorni o l'onore e anche l'onere di di presiedere quindi mi sembra che sia una la partenza con il piede giusto
E mi sembra ecco che le sfide la sfida che abbiamo di fronte che indubbiamente è una sfida non facile per usare un termine sportivo
è una partita difficile però io penso e ritengo che questa partita che sia pure nella difficoltà debba essere giocata e secondo me può essere anche vinta anzi deve essere vinta perché perché il nostro Paese ha grandi risorse quali sono le risorse di questo Paese lei sono di questo Paese sono le in palese e gli imprenditori
E allora mettere al centro come diceva giustamente e Federico e io sono totalmente d'accordo con l'UE mettere al centro dell'agenda
Politico le parlamentare governativa della prossima legislatura le in prese e gli imprenditori è certamente un passaggio fondamentale se si vuole che questa è sfida venga affrontata venga superata e menta io mi permetto di dire mettere al cento anche le in palese dei servizi che oggi e certamente costituiscono un punto di riferimento importante poi anche noi
Noi ne abbiamo fatto dieci di punti non cinque sempre il solito esagerati esarcato insieme Leman perché dieci sembra un numero un numero giusto un numero un numero per fare un po'biblico come senza fare scene avanza sì dal punto di vista sportivo è un è un numero che mi infastidisce un po'perché io essendo milanista questo dieci mila nuovi membri provengono delle differenze poi incerto un certo fastidio però anche qui io ho visto che
Alcuni punti
Che anche noi proponiamo o sono in comune con altre e forze e produttive questo secondo me è un segnale interessante e che va marcato
Perché ripeto se noi ci mettiamo tutti insieme tutti insieme
Al di là delle anche legittime differenziazione che ci possono essere
Io penso che questo sia un passaggio importante ti metto diverse sottolinea bene sentiamo se anche gli artigiani di Confartigianato hanno questo tipo di valutazione voi so che come dire tenete molto la questione delle piccole imprese perché è ovvio rappresentate quelle che tipo di risposta viene da Confartigianato a questa sollecitazione mi fa Confagricoltura a una sorta di fronte diciamo del
Una volta si sarebbe detto del padronato con una parola desueta
Beh innanzitutto ringraziamento particolare al presidente Vecchioni per averci dato questa opportunità di trattare questi argomenti così importanti e quest'occasione
Devo dire che
E certamente gli argomenti oggetto di diciamo dal nostro dibattito sono argomenti che toccano da vicino anche il nostro mondo il mondo la piccola impresa e dalla micro impresa
Considerando il fatto che
Lei impresa artigianale diciamo solo un numero di un milione cinquecento mila e danno lavoro a circa quattro milioni di l'operatore credo che il riportare al centro
Il dibattito guardando diciamo all'impresa voglio sicuramente molto attenti e molto interessati
Noi abbiam passato varie stagioni e oggi siamo nel pieno di una nuova stagione prima si diceva che il piccolo era bello che il piccolo e la flessibile era competitivo oggi pare che la piccola dimensione sia uno dei diciamo dei freni per lo sviluppo del paese e per lo sviluppo diciamo economico dall'ambito dalla globalizzazione
Noi rifiutiamo questo tipo di etichettatura perché non siamo assolutamente d'accordo noi riteniamo che le imprese nascono e si sviluppano a secondo del tessuto economico che trovano attraversa secondo diciamo dalla delle opportunità che si trovano ad ovvero giocare
Riteniamo che la piccola dimensione posso rappresentare alcuni limiti ma secondo me lo si può immaginare c'è un tessuto di piccole imprese che ha rappresentato in tutti questi anni un grande valore
è una grande propulsione Richard proprio per lo sviluppo dal paese oggi va in grave legato al diciamo
In un angolo marginale perché piccolo ecco io credo che su questo varata atto dello sforzo anche dall'ambito dal tavolo del di confronto in cui il presidente Vecchioni prima
Citava no perché e la piccola impresa oggi può giocare ancora un ruolo a mio avviso molto importante
è chiaro che non possiamo per capire dimenticare che il ruolo che si deve giocare dal future nel ruolo in uno scenario completamente cambiato
è chiaro che anche solo pochi anni fa la globalizzazione sembrava che fosse una cosa che come dire alla piccola impresa non venisse toccata dal sistema dalla globalizzazione
Bene oggi invece ci accorgiamo che la globalizzazione tocca profondamente anche la piccola impresa e la piccola impresa
Pertanto è chiaro che siamo consapevoli che bisogna giocare un ruolo in un nuovo scenario un ruolo diciamo propositivo in questo scenario noi anche il discorso dall'aggregazione
Ovviamente siamo consapevoli che sia diciamo una una strada da percorrere
Però non
Condividiamo il fatto che le aggregazioni devono essere viste come fusione cioè il valore dalla piccola impresa sta nel fatto di esprimersi così come si sta esprimendo poi è chiaro che se vogliamo andare sui mercati internazionali e pertanto per certi versi voglio dire portare avanti una serie di politiche bisogna necessariamente che si vada anche sulla diciamo sulle aggregazioni
Il Talese scusi se la interrompo ma e l'aggregazione invece di tipo associativo che vi viene sollecitato la Confagricoltura come aveva come la vivete segregazione nel senso di unità d'intenti non certamente ma io credo che la questione non l'ha lanciato un'OPA su
In realtà no creato come non credo e non non sono sicuro che non è così dopo non va molto di moda no credo che messaggio che ha lanciato vecchio non si trova assolutamente d'accordo dove siamo presenti a questo tavolo io credo che sullo sterzo sia quello di rafforzare questo tavolo e soprattutto di è come dire far condividere al questo tavolo alcune politiche
E strategiche che sono trasversali a a tutte le categorie e pertanto sono sicuramente trasversale anche a la la la Confartigianato e pertanto al nostro sistema associativo grazie
Le banche spesso vengono considerate non in prese sesso nella mentalità collettiva ma quasi controparte
Del del mondo produttivo di qualsiasi genere esso sia
Eppure esso qualche tentativo di appunto delegazione anche associativa è venuto proprio dalla colloqui tra lui e Confindustria
Che hanno cominciato a ragionare se non era il caso contro una base di esperienza europea di di altro genere di fare qualche qualche tentativo di di aggregazione sono di qualche rendez-vous un po'più un po'più spinto allora voi ovviamente mi dirà non vi sentite controparte
Dottor G7 o dunque io piovuto ringrazio presidente Edizioni dell'opportunità che ha dato dardi di essere presente a questa importante convegno devo dire che io rappresento una categoria in questo momento siepi vive sotto
L'occhio del ciclone perché insomma il la vulgata che le banche sono quelle quell'assembramento di mascalzoni che tolgono agli orfani e alle vedove che darà cattivi questo ormai nella no dell'opinione giovare anche nove banchieri sì ma quel giorno il malessere ora se c'è qualcuno che
Se c'è qualcuno che si atteggia Emma appunto in modo uguale
Diciamo e tran tran allo sponsor predisposto ma no ecco volevo proprio dire che io forse avrei da dire molto poco perché ho ascoltato avventate della popolare di Verona e Novara il nuovi a rappresentato molto bene vale la l'atteggiamento delle banche del resto anche l'ipotesi della aggregazione delle associazioni
Che noi vediamo molto bene curata allora vogliamo farla il caro amore accogliamo
Ebbene allora la regola ora Gianni Alemanno
Questo il tuo posto Zarate
Adesso che arriva arrivano microfono e allora prego Benedetta allora dicevo noi la vediamo molto bene perché significa dinamismo confronto e ricerca della della delle opportunità migliori
Peraltro diciamo la il ruolo del sistema bancario è un po'quello che Napoleone diceva della sussistenza la sussistenza segue nel senso che io noi vediamo pongono un po'di perplessità all'ipotesi di una concentrazione tra diciamo gli attori
Operatori di di attività che richiedono credito e sostanzialmente i creditori puramente reciproca sicure per creare dei conflitti di di strategie e conflitti di ruolo eccetera ma non c'è nemmeno bisogno di arrivare ad una concentrazione per cui dico tutto il sistema sia rappresentato in in un unico soggetto per potere indagare su ciò che merita fare del resto
Insomma appunto come si diceva prima soltanto da poco tempo forse ci si rende conto che l'agricoltura strategica al sistema economico di un Paese moderno o di un Paese che vuole avere luogo nella storia del mondo
Sì viene da un'epoca in cui siccome si era voluto premiare la l'industrializzazione l'agricoltura era stata un po'accantonata oggi invece l'agricoltura riconosciamo che la partenza ad una catena fondamentale per la società civile
Devo dire che il sistema bancario di questo già se ne è accorta da tempo perché per esempio prendendo dati Abi
Il credito alle imprese agricole dal due mila uno al due mila cinque è cresciuto del diciassette per cento e se lo prendiamo per settori addirittura del trentaquattro per cento
Quindi l'importante è che gli imprenditori agricoli si rendano conto del loro ruolo
Servizio in Italia un problema storico di dimensionamento delle intese
La necessità di confrontarsi con le realtà vette di Europa che hanno dimensioni diverse peraltro come diceva anche il presidente di Confartigianato
La qualità determina poi la dimensione noi italiani abbiamo un patrimonio di cultura che possiamo dare a molti e che dà la possibilità di riconoscere la la la importanza anche delle piccole imprese del resto
Il sistema economico italiano per il novantadue per cento fatto da imprese sotto le dieci unità
E fanno il quattro per cento del PIL
In Italia centrale addirittura siamo al tre virgola nove
Quindi come si dice a noi
Padre madre Stephanie no insomma cioè sono imprese tagliato per quelli non toscani che sono imprese familiari evidentemente
Quindi impresa familiare che deve rendersi conto che i tempi sono cambiati peraltro e dobbiamo anche tener conto del fatto che non siamo ormai coinvolti da una cultura anglosassone su tutto il sistema del processo economico che ci affatica perché non è poi congeniale a noi nel senso che e per il sistema per la cultura anglosassone
L'impresa è generalmente finanziaria
Mentre noi l'abbiamo la cultura dell'impresa fare patrimoniale del fare
Questo fin dai tempi delle ville romane
Cioè l'impresa in cui il capitale ha un ruolo secondario qui interviene Basilea due Basilea due è un inciampo al rapporto tra le banche e le intese imprese tutte quante
Ma specialmente verso le piccole imprese
Perché perché Basilea due riconosce determinati in bici che poi probabilmente
Da noi devono ancora essere messi a fuoco e probabilmente per certi sentimenti del processo economico non siano meno adatti
Non parliamo poi per le quotate ai problemi degli asset Cetera quindi lo dobbiamo fare uno sforzo di consapevolezza noi dobbiamo essere alteri ma quanto meno orgogliosi da un'altra cultura la nostra tradizione
Tirare avanti e sappiamo benissimo che poi anche nei momenti di difficoltà viene fuori la la la grandezza del pensiero italiano della capacità italiana bene grazie
Mi spengo
Fin qui per sentire diciamo l'altra parte di quelli che erano meglio somme sotto accusa che sono quelli delle polizze
Assicurative sono leggermente sotto dei banchieri ma insomma la gioia non vende pence all'ora nove ma che dipende da momenti da capo da situazioni ma io ho letto nella nella relazione
Che mi ha mandato Vecchioni che dice che c'è un problema di chiarimento le politiche in materia di strumenti assicurativi ma non so se riguarda le compagnie assicurazione o riguarda scelte che deve fare la politica in generale mi verrebbe da chiedere
Per quanto riguarda voi più in generale il sistema economico mi sembra che uno dei temi fondamentali sia quello del del sistema previdenziale che passa per molti versi attraverso di voi perché quello mi mi pare uno delle degli elementi di chiavi di volta per cambiare passo fa cambiare passo l'economia italiana
Sì effettivamente questo è un tema è un tema portante finisco anch'io ai ringraziamenti alla Confagricoltura
Al presidente Vecchioni che devo dire una cosa venendo qui da voi
Mi è venuto in mente una cosa che lo Stato più di dieci anni all'estero e una delle cose che mi colpiva molto e che spesso mi presentavano non era uscito con la valigia di cartone
Così ero dirigente d'azienda ma spesso mi presentavano dicevano e italiano però
è bravo
No
Allora è una cosa che mi dà un certo fastidio è una delle grandi soddisfazioni invenzione che aveva esponente del Gruppo Axa quindi si sono espone intergruppo azzarda sui mali diciamo lavora con lavoro oggi ma prima lavoravo con un altro gruppo lavoravo un'altra con altre realtà comunque in termini generali la cosa strana che colpiva era appunto che e vitaliano però e una delle cose che mi dà più grande sensazione da quando finalmente potevo mostrare potevo far conoscere i prodotti italiani prodotti che voi producete
E questa gente rimaneva a bocca aperta molte volte non li conoscevano ma quando li conoscevano rimanevano bocca aperta e quindi vi devo molto perché è per tanti anni mi sono poco indicato di certe atteggiamenti che venivano affidati per venire al tema che mi avete fatto ritornare in Italia nessuna pattuglia cosa che l'Italia fa poco sistema
E quindi va be'ben venga l'iniziativa che dicevamo di cercare di creare un fronte comune di proposta e di azione
C'è una legge che altrove lo ha bisogno più forti
Non è una questione di lobi perché noi alla termine la obblighiamo una connotazione negativa tendenze non ho sbagliando perché in realtà avviene a rilevare noi troviamo ognuno a degli interessi
E dobbiamo smetterla di considerare gli interessi con una cosa negativa bisogna vorrei cominciare a vedere gli interessi come un fatto positivo che va gestito che va gestito in un ambito secondo delle regole chiare condivise però che va comunque Espresso e può essere spesso chiaramente di fronte a tutti
E e non aver paura di avere degli interessi perché in Italia siciliano tutti e quando si è nella competizione internazionale di interesse ce li hanno tutti e quindi fare fronte comune è una cosa positiva
Ed è una cosa positiva perché è permette di operare insieme sul contesto dove si opera e permette di o di operare anche tra tipologie di impresa perché non ha nessun senso a tutti di distinzione verticale le ricordava il tema nella copertura dei rischi delle catastrofi dicendo io sono tra l'altro responsabile per l'aspetto catastrofi naturali che un tema molto
Molto importante su cui l'Italia forse meno dotata di altri paesi in termini di coperture e di capacità di azione
Allora se noi prendiamo il contesto per esempio noi diamo dei temi come i temi della giustizia come i temi della dell'istruzione che sono i temi importanti su cui dobbiamo portare dei contributi
Forse non sfugge a nessuno il fatto che c'è una stranissima
Cosa la Finlandia
Paese di cui si parla poco si parla molto dell'India della Cina però la Finlandia e la prima nazione nella categoria della delle nazioni per competitività ma anche la prima nazione per livello e qualità dell'istruzione dei suoi giovani di quindici anni se non lo facevano piano
Se non lo facevano anche se non faceva tante altre cose
Quando si guarda all'esempio la Finlandia ne siamo quarantasettesimo in Abkhazia classifica su centodiciassette e siamo ventottesimo trentunesimo i su quarantuno Paesi di Paesi nella par nella parte soluzione quindi abbiamo qualche cosa da recuperare
Allora fragola classifica contestata quello di è sempre inesorabile otto dicembre contestabile le classifiche sono tutte contestabili il problema è che non è il problema se siamo quarantasettesimo i ventisettesimo ventesimi c'è comunque dello spazio di miglioramento a questo penso che siamo che siamo tutti d'accordo
Allora se questo è il caso su questi temi è ovvio che noi possiamo possiamo pensare di fare delle proposte comuni che la cultura comune del fare ci può portare a dire delle cose per esempio una delle cose che fa la Finlandia non non c'è opposizione in Finlandia tra meritocrazia e qualità dell'istruzione e accesso ci sono grandi dibattiti sull'accesso all'istruzione per esempio infilandosi necessità venticinque trentaquattro anni c'è il quaranta per cento di laureati in Italia dodici dal cinque per cento
Però la qualità dell'istruzione non è che si faccia esso si fa meno qualità si faccia esso e si fa anche qualità che queste due cose vengono perseguite insieme
Quindi ci sono i temi di contesto questo la giustizia e altri che devono essere portati avanti insieme ci sono poi dette temi in cui bisogna cooperare insieme
A noi per esempio sta molto a cuore il tema come lei citava previdenziale
Siamo in un Paese dove io sento dire molto spesso che prendiamo il tema della salute presente Nella Salute non si può spenda di più bisogna controllare la spesa la salute bisogna rendere questa spesa tenerla sotto controllo sempre di più
Questo non sarà così perché i bisogni aumentano la gente spenderà sempre di più nella salute solo che non sarà finanziata la spesa la salute con i soldi pubblici perché i deficit pubblici sono tali per cui non si potrà si potrà fare
Ma
Già oggi gli italiani spendono venticinque miliardi di euro di spese per la salute per proprio salute per il proprio benessere fato un tema importante anche per degli imprenditori e degli operatori che devono spot per essere protetti opportunamente della loro attività economica da questo dai da da da tutti per le problematiche la salute io dico questo io dico che ho già oggi Tenerife non è di cinque miliardi questo questo è un grandissimo mercato già di persone però serve cooperazione le assicurazioni da sole non possono fare granché possono creare una situazione di mutualità
Serve serve una cooperazione tra pubblico e privato serve come pure interazione con le imprese di servizi e quindi noi vediamo no tutto una filiera che deve nascere di cooperazione perché questo sia possibile interesse deve esserci un sistema così come gli ieri quando parlavate della filiera energetica agroenergetica serve una filiera come sarà una filiera con i per l'agricoltura con imprese la distribuzione cioè pensare è chiaro che alle volte i nostri interessi non sono esattamente gli stessi ma se non siamo capaci di creare la filiera non saremo capaci di fare mercato questo un grande mercato
Mercato si prevede per esempio il mercato la salute è un mercato di ricerca
E mercato di cura della persona è un mercato adatto all'invecchiamento la popolazione che noi abbiamo in questo Paese molto forte
Ed è un mercato che consentirà sicuramente di all'Italia di sfruttare meglio la sua posizione geografica
E la sua posizione relativa rispetto ad altri Paesi europei dove che che hanno lo stesso problema delle popolazioni che invecchiano però non hanno lo stesso clima non hanno la stessa ricchezza culturale non hanno forse la stessa capacità di servizio
Quindi ben vengano tutte le iniziative che sono portate a farci ragionare insieme su quello che possiamo fare insieme sia per l'insieme del contesto apportando la politica
Ipotesi di soluzione nel fare sia a livello di cooperazione tra di noi per creare nuovi mercati in una possibilità di sviluppo
Bene grazie allora voglio interrogare rappresentata da Confindustria su un aspetto che mi ha colpito a Vicenza
L'altro giorno cioè il presidente Montezemolo poi uscito parzialmente sui giornali per via dello sciopero che c'è stato l'aveva un po'preannunciato il giorno prima ma nell'intervento che ha fatto
Montezemolo sabato mattina ha detto dopo le elezioni la Confindustria si farà carico di chiamare ad un tavolo le altre organizzazioni imprenditoriali cioè presumibilmente quelle che sono qui rappresentate per vedere se ci sono le condizioni per un'iniziativa che porti ad una assemblea costituente che cosa intendeva
Dire Montezemolo e quale il diciamo il ragionamento che avete fatto intorno a questa problematica
Va innanzitutto voglio anch'io ringraziare presente Vecchioni
Aveva corta opportunità di iniziare a ragionare su questi temi devo fare neanche un complimento per il titolo capitale impresa perché è il come Micalella non il minimo e il massimo perché è importante
Denominatore comune che abbiamo tutti noi che rappresentiamo il mondo dell'impresa dei commercianti degli artigiani del agricoltori della
Del commercio
E anche delle banche dopo sulle banche forse bisogna fare un distinguo
E quindi questo è un momento importante
Io credo che non si debba guardare innanzitutto insieme quale tipo di impresa vogliamo e questo credo che sia la cosa più facile vogliamo delle imprese che siano
Moderne giovani che siano curiose che abbiano voglia di sperimentare
Che possono affacciarsi sui mercati internazionali questo chiaramente in funzione dei prodotti che hanno e se no i prodotti che vanno direttamente devono farlo in un'ottica si può dire di filiera il nostro sistema produttivo si è sviluppato così stretti che è una che vivono un momento di crisi
Invece ci sono delle aziende che riescono ad affrontare i mercati globali in maniera molto più aggressiva quindi probabilmente anche il mondo della della piccola impresa di cui anch'io faccio parte perché nonostante sia qui oggi a rappresentare Confindustria o solo una piccola azienda di quaranta dipendenti quindi sono un imprenditore tipico seduto di questo territorio
Dicevo devono organizzarsi in maniera diversa quindi fare quello che il nostro presidente dice gioco di squadra
Ma dobbiamo domandarci insieme in quale contesto operare sicuramente non mercato più libero
A Vicenza anno abbiamo affrontato un tema molto importante quello della concorrenza e per un sistema complesso come quello di Confindustria che ha delle anime così diverse
è stato uno sforzo credo culturale che andrebbe sottolineato purtroppo qua siamo stati distratti da altri aspetti mediatici
Però per fare questo che credo che sia un
Un altro punto comune quello di un mercato più libero ancor meno carte con meno privilegi
Dove ci sia la possibilità di competa pensiamo solo al mondo delle municipalizzate se fossero veramente liberalizzate che bacino di nuova imprenditorialità poi creare di qualsiasi tipo
E a qualsiasi livello quindi è su queste cose che dobbiamo ragionare e questo punto dobbiamo chiederci quale politiche economiche non voglio entrare in polemica qui perché se no sarebbe veramente difficile
Però quello che credo che tutti insieme si possa richiedere e che la politica economica non cambi col colore dei governi o di magari di chi è chiamato a rappresentare il governo poi momento credo che questo sia una cosa inforca
La politica economica a dare i suoi frutti se è coerente e costante nel tempo c'è una sorta di circolo vizioso di virtuoso più è indirizzata al più da dei vantaggi è su questo che credo che tutti assieme dobbiamo ragionare
E credo che sia questo che il presidente Montezemolo voglia chiedere a tutti gli altri presidenti
Grazie ad un amico e grazie quindi insomma il problema è la condivisione mi pare che no visto un comunicato stampa di Confagricoltura che diceva che apprezzava questa questa dichiarazione di Montezemolo e che in qualche modo voi avete o di problemi di preoccupazione per la stabilità alla tenuta nel quadro cioè quello che adesso pago diceva su una la mancanza di un terreno condiviso che rischia di come dire spezzettare sempre le strategie economiche io in questi casi faccio sempre riferimento per esempio alla alle alle scelte nella regia che per definizione sono di lunghissimo Periodo richiedono ingenti quantitativi di denaro richiedono grande consenso diffuso e che quindi scava all'anno per definizione legislature pieno e quindi occorre che ci sia una condivisione su alcune cose
Sì io credo che al di là della
Considerazione positiva saluto il ministro Alemanno
Ci ha raggiunto
Nella considerazione positiva che faccio dalle parole che ho sentito da parte dei colleghi delle altre confederazioni del mondo bancario e del mondo delle assicurazioni
Credo che l'ultima considerazione fatta da mago di Confindustria si è quello che ha portato Confagricoltura
Proprio ieri a ritenere questa integrazione economica agli interessi necessaria anche all'agricoltura
E che per quanto riguarda proprio l'apparato dello Stato l'impalcatura della nostro Paese trovi da parte nostra soprattutto come agricoltore una necessità impellente sotto il profilo dell'alleggerimento
Del cosiddetto sistema burocratico amministrativo noi siamo stati in questi anni interessati non solo dalla consapevolezza che la sovranità nazionale sotto il profilo delle scelte decisionali sia stata annacquata dall'ambito europeo e anche dall'ambito internazionale
Però contestualmente ci siamo anche resi conto di quanto paradossalmente sia diventata assolutamente rilevante la politica agricola nazionale la politica agricola regionale
Che deve essere complementare non in antitesi alle scelte fatte in ambito europeo e internazionale
Ma le deve comunque saper controbilanciare con un sistema di un Paese che deve avere una modernizzazione
Che viene molte volte
Citata ma che deve essere declinata allora io
Non so oggi se ritenere che il percorso il percorso della costituente o di una formula diversa sia esaustivo determinante però sappiamo certamente che competenze statali competenze regionali competenze provinciali in agricoltura oggi anche competenze delle comunità montane in agricoltura stanno determinando per l'imprenditore agricolo che vuole crescere
Una serie di difficoltà applicative di provvedimenti che vengono calati sul territorio con diversi ambiti decisionali a volte addirittura che interpretano la strategia del Paese in maniera divaricato all'ultima considerazione l'abbiamo fatta proprio sul piano di sviluppo rurale dove Confagricoltura appoggiava
Il percorso ministeriale di un piano unico dove invece arriveremo purtroppo a ventun'piani
Di sviluppo rurale diverso che l'altro giorno proprio a Bruxelles il ministro spiarlo sorridendo piede dava voi arriverete in ambito europeo convinto un piani l'Austria ministro sferico e quello che presiede il semestre avrà un unico piano questo per dire cosa
Per dire che in questo momento noi riteniamo questo passaggio importante quindi riteniamo anche che si debba dopo l'undici aprile riflettere
E che la componente economica che qui rappresentata debba anche porsi un obiettivo più grande di essere classe dirigente del Paese con una scelta che deve vedere da parte del mondo politico una la convinzione diffusa finisco
Vuol dire che la politica che siete qui assolutamente autorevole deve avere la condizione che mi pare sia ormai metabolizzata che sui temi dell'appunto dimensione competitiva dell'impresa
Sui temi dei costi come il costo del lavoro del cuneo fiscale della necessità per quanto ci riguarda di una riforma previdenziale compiuta
Sui temi dell'accesso al mercato in un mercato sempre più aperto in cui questi imprenditori questa classe dirigente di Confagricoltura è assolutamente consapevole che non si possa rispondere quei dazi commerciali
Ma è altrettanto consapevole che se per le borse o per le scarpe del Vietnam
Si mettono giustamente dei limiti alle importazioni
Altrettanto consapevole del fatto che il dazio sanitario della relativo alle modalità con cui prodotto alimentare viene realizzato addirittura al dazio umanitario cioè dei diritti umani che questi Paesi emergenti purtroppo non rispettano affatto
Debba essere applicata alla Borsa come il grande come al grande agro alimentare italiano per cui la provenienza extra UE
E le caratteristiche con cui questi prodotti vengono realizzate rientrano a pieno titolo nella capacità della politica di negoziare in ambito europeo internazionale un'opposizione forte e allora che cosa di che cosa abbiamo bisogno noi abbiamo assolutamente bisogno della politica
E della politica che consenta di non avrei maiuscola
C'erano certamente nel corso di un minuscolo non lo consideriamo neanche quindi
Per quanto riguarda a maggior ragione quando si parla di politica
Bene allora Vietti come si fa a creare una condizione di scelte largamente condivise che non significa naturalmente annullare le differenze ma significa trovare terreni comuni sapendo che le trasformazioni che ci attendono
Sono scelte complesse che costano anche prezzi e che naturalmente quindi hanno bisogno diciamo di non creare intorno ad esse conflittualità eccessiva come si fa arrivare a questo obiettivo cui so che tu sei sensibile con una campagna elettorale così ai toni così forti così accesi
E mi verrebbe da dire che la soluzione più semplice per rispondere alla sollecitazione delle
Vice presidente di Confindustria che non cambi la politica economica con il cambiare dei governi e che rimanga lo stesso Governo questa mi pare la migliore garanzia di continuità
Ma forse mi dice voleva dire cambi la politica economica ma no anche perché per la verità o qualche qualche
Qualche perplessità che sia possibile immaginare che in un sistema dell'alternanza che per sua natura propone ricette alternative sia possibile
Proporre una linea di continuità assoluta della politica economica se viceversa vogliamo dire come ricordava il presidente
Vecchioni che ringrazio anch'io per l'invito
Che ci sono alcuni punti fermi su cui forze politiche di maggioranza e di opposizione devono convenire questo non c'è dubbio credo che ormai tutti abbiamo preso consapevolezza che la competizione e il tema centrale per la ripresa della produttività per la ripresa economica del Paese che la competizione richiede tre fattori regolare regole chiare e condivise
Per una massa critica più sette e una qualità più elevata
Le regole
Io credo che la politica deve impegnarsi a ammodernare le regole perché noi abbiamo un mondo produttivo dall'agricoltura al commercio l'industria l'artigianato che ha grandi potenzialità ma che spesso è appesantito da regole vecchie mi consento un'auto citazione in questa legislatura abbiamo riformato il diritto delle società commerciali abbiamo ammodernato il diritto del fallimento
Dopo sessant'anni ma in agricoltura abbiamo introdotto figure imprenditoriali dove l'imprenditore agricolo professionale la società agricola di persone e di capitali
Abbiamo esteso le attività produttive e agricole rispetto a quelle tradizionali
Questo è un modo di ammodernare le regole per consentire agli imprenditori agricoli e non di competere meglio sul mercato globale
Per ogni la quantità ha ragione
Confartigianato che le piccole e medie imprese sono una nostra grande risorsa ma noi sappiamo che percorrere sul mercato globale con i giganti che sono i nostri competitor Schianno dando il più lungo delle nostre e polveroni più robusti abbiamo bisogno di fare aggregazioni
E chiaro che noi non possiamo pensare e di per fare un piano quinquennale da Unione Sovietica in cui aggrediamo le nostre piccole e medie imprese dobbiamo fornire occasioni per cui si faccia sistema anche tra il Piccolo e il medio ecco perché e in questa legislatura abbiamo favorito le concentrazioni di impresa e con crediti d'imposta
Abbiamo
Introdotto nell'ultima finanziaria
Il concetto dei dispetti
E già cit cedano i dischetti agroalimentari l'abbiamo esteso a discreti non solo territoriali ma a distinti anche individuali italiana Legia di materia e di attività su questa strada dobbiamo proseguire
Dando ai distretti anche una autonomia di carattere giuridico fiscale che consenta di essere questa massa critica di cui abbiamo bisogno
La qualità non c'è dubbio
E lo ricordava anche il presidente ricerca innovazione sviluppo detto così dice poco dobbiamo innescare un circuito virtuoso che lui gli e centri di ricerca l'università nostra cultura e ambiente al circuito produttivo mi permetto di dire però che tutto questo può essere condiviso
Ci sono però alcuni temi su cui bisogna fare chiarezza tra le forze politiche perché io ho probabilmente sono d'accordo come letta non solo su quel che ho detto ma anche su quello che dirò
Ma certamente sono in dissenso con i suoi alleati sul tema dei trasporti perché noi non possiamo fare competizione se non abbiamo le grandi infrastrutture i nostri amici dell'unione non hanno scritto la parola tal nel loro programma perché non solo da cui ebbe sul fatto che si faccia il corridoio cinque allora se non ci tagliando fuori dalle grandi vie di comunicazione europea lei non se lo facciamo competitivi competitività ma non finiamo a diventare il terzo mondo
Sull'Energia siamo tutti bravi a parlare di Energia che qui costa troppo e va ridotta rispetto al resto del mondo sui nostri ripeto non sono competitive
Però io chiedo ai miei amici dell'Unione quando facciamo i progetti sugli investimenti energetici alternativi e poi in Puglia il rigassificatore la giunta di centrosinistra lo blocca
In Sardegna il lei investimento sull'energia eolica la giunta di centrosinistra lo blocca
A Civitavecchia la riconversione della centrale nucleare a carbone la Giunta Marrazzo di centrosinistra la blocca
Allora io voglio capire sull'Energia siamo tutti d'accordo chi è una priorità
Ma sì siamo tutti d'accordo allora dobbiamo dire che e non possiamo sognare un mondo un paese fatto di pratiche di margherite
E senza Jenni
Claudio approvi tuttavia e invece la
Pro Sesto di avrà capirò allora se l'aria madre questi sono i grandi giri allora se su queste cose cioè sui trasporti sull'energia sulla qualità sulla progettazione sull'ammodernamento delle regole siamo d'accordo per carità
Ben venga la continuità ho l'impressione che nella e in compagnia dei nostri
Avversarie dove si discute ancora se e più comunista Diliberto e Bertinotti forse su questo e quello che sarà difficile trovare dei punti di intesa tra allora diamo la parola a fuoco vivo a vista letta che ha diritto alla replica abbiamo
Eventuale replica ma allora introdurre però perché non insomma non facciamo ennesimo Porta a porta perché ce ne sono già fin troppi vuole introdurre vorrei ricordarti un passaggio ultimo intervento fatto Vecchioni
Preoccupato che il federalismo sia diventato sostanzialmente un localismo de strutturante che finisce punto per portare in Europa ventuno
Ventuno rappresentanti ventuno linee ventuno progetti che voglio vuole vuole dire zero per poi naturalmente specialmente laddove le risorse si devono distribuire altri sono capaci
Di essere più bravi di noi non fosse altro perché sono unitari nella rappresentazione dei loro interessi del tutto evidente
Che quel ventuno fa zero insomma poi alla fine e lo so che tu sei sensibile a questo discorso che che e che hai fatto anche autocritica
Oltre che criticare la la devolution è fatta anche autocritica sulla riforma del titolo quinto fatto dal centrosinistra la scorsa legislatura che ha portato a questo tipo di situazione era solo per ricordarti di affrontare questo tema spesso sei libero naturalmente di di rispondere la pariglia Vietti
Ma io stupida obiettivi puramente stupirò anche voi il copione dovrebbe dire chi adesso dico che il Paese crescita zero
Che cinque anni di Miracle di questo genere hanno portato l'Italia essere l'unico paese a crescita zero in tutta Europa eccetera eccetera
Ma in questo momento credo che la cosa più importante invece si è recepire quello che ha detto Vecchioni è quello che ha detto Marino Vago recepirlo
Con una grande frustata nei confronti del mondo e la politica
Perché io credo che sia profondamente vero e credo che questo Paese non posso più permettersi una prossima legislatura come le due precedenti che abbiamo vissuto due legislature in cui abbiamo scoperto questo nuovo gioco che si chiama bipolarismo
L'abbiamo applicato in entrambe le legislature male in una legislatura in un senso o in una legislatura nell'altro
E in cui abbiamo finito in entrambi i casi per inventarsi un gioco di del bipolarismo che è un po'il gioco della tela di Penelope per cui la maggioranza lavora l'opposizione ha lavora la notte il sistema Paese non capisce una cosa che a mio avviso è fondamentale
E cioè che il cinquanta per cento almeno delle cose che dobbiamo fare come politica sono cose sulle quali non c'è destra e sinistra sulle quali c'è una posizione comune dell'intero sistema Paese
Sms inventiamo che su questo cinquanta per cento ci deve essere per forza una posizione di destra la posizione di sinistra semplicemente le applichiamo a cose che invece sono assolutamente uguali devono essere assolutamente uguale
è stato citato da da Vietti il tema dell'energia per esempio ma io avrei mille anche qui motivi per cominciare a fare l'elenco di tutti gli errori che sono stati fatti in questi cinque anni troppo potere alleni quindi al monopolio perché serviva vere dei dividendi più alti per i conti pubblici che andavano male quindi meno potere
Ma alla liberalizzazione quindi agli altri soggetti ma la voglio guardare tu dall'alto l'energia nel nostro Paese ha vissuto due legislature di sostanziale continuità sulle grandi linee
E io penso e spero che questo continuo in futuro perché perché il nostro Paese si è trovato di fronte ad alcune necessità oggettive
Per queste necessità oggettive governi di centro sinistra prima di centrodestra poi hanno fatto alcune scelte queste scelte sono sostanzialmente un mix di fonti energetiche basate sul gas principalmente e bisogna costruire le infrastrutture energetiche per portare più grassi in Italia perché è una scelta che tutti abbiamo fatto quel quella del gas ed è un problema Michele che abbiamo tutti
Con i localismi perché ti ricordo che a Brindisi il presidente della Regione e di centrosinistra ma il sindaco di Brindisi che ha fatto l'alleanza con il presidente la regione che non è il solo di centrosinistra è di sinistra sinistra Lanza il sindaco di Brindisi è di centrodestra quindi alla fine su questi temi veramente non è che si può dare un facile colore alle opposizioni
Cioè su questo tema la necessità di fare un altro operazione
E vengo al tema federalismo sussidiarietà che citava il ricco Cisnetto
Io credo che abbiamo fatto tutti un grande errore il federalismo in Italia è stato un modo per rispondere a Tangentopoli nei primi anni Novanta diciamo la verità è un tentativo per dire questo Paese bloccato bisogna e poi non ci siamo resi conto che arrivava la globalizzazione la globalizzazione vuol dire che dobbiamo applicare il principio di sussidiarietà che vuol dire non che tutto deve scendere
Ma che vuol dire che ci sono alcuni poteri che devono salire altri devono rimanere a livello nazionale altri che devono scendere
Quello che è stato fatto in questi dieci anni in questo campo a mio avviso alla fine è stato un errore complessivamente un errore lo dico avendo davanti uno dei migliori assessori all'agricoltura che ci sia in Italia che l'assessore di questa Regione Taricco noi abbiamo di fronte
Una esigenza fondamentale
Che è quella di mettere insieme Stato per ragioni evitare quello che è successo in questi anni in questi ultimi anni e tocco il tema della legge obiettivo
L'ha citato Vietti sulle grandi opere
In questi cinque anni è stata introdotta la legge obiettivo
E io dico che cosa noi se vincessimo le elezioni faremo sulla legge obiettivo perché voglio che non ci siano dubbi su questo tema noi
Crediamo che la legge obiettivo abbia un lato molto positivo è un lato invece molto discutibile che alla prova dei fatti non ha funzionato uno alla prova dei fatti ha funzionato l'altro non ha funzionato
E poi dirò che le cose che sto per dire è una cosa che dico io ma che condivide la stessa persona che l'ha scritta attualmente la legge obiettivo e cioè che la legge obiettivo dice il general contractor
Un grande elemento positivo di novità che responsabilizza e da un centro di responsabilità molto forte significativo quello che ha tenuto anzi va migliorato è stato un grande passo avanti per il Paese noi lo terremo e lo miglioreremo
Poi dopodiché la legge Obiettivo dice sostanzialmente una logica di commissariamento dal centro degli enti locali quando gli enti locali non sono d'accordo rispetto alcune localizzazioni e questo uno può anche dire che gli piace
Il problema è che non funziona concretamente perché ha aumentato a dismisura il numero di contenziosi nei confronti non soltanto del tribunale amministrativo al confronto alla Corte costituzionale
Alla qui dobbiamo prendere atto che nel nostro Paese ci sono gli enti locali e ci sono le regioni e dobbiamo prenderne atto in in modo positivo il che vuol dire portarli dentro il momento decisionale e applicare queste decisioni secondo me no con la logica del commissariamento
Ma con la logica del voto a maggioranza con tempi certi della conferenza dei servizi che vuol dire che il ricorso diventa impossibile da parte di chi vota contro perché chi vota contro e perde nella conferenza di servizi non può poi ricorrere questo è un modo secondo me efficace col quale superare un problema che tutti abbiamo vissuto e che in questi anni in particolare ma anche negli anni precedenti si era vissuto ed è un modo per fare le opere pubbliche e per portare rispetto al federalismo dentro
Dentro le scelte decisionali d'altronde stiamo parlando di un tema sul quale le Regioni hanno un ruolo fondamentale
E io voglio dire che chiunque vinca le elezioni si troverà regioni come è stato per il ministro Alemanno in questi anni di centrodestra e di centrosinistra vogliamo dire che ci devono essere visto che oggi la maggior parte delle Johnson di centro sinistra se vincesse
Il centrodestra Lehman dovesse rifare il Ministro per altri cinque anni vogliamo dire che ha senso per l'Italia per una guerra permanente tra le regioni il governo centrale e andare a Bruxelles in una logica di questo genere sarebbe una follia
Se sa cosa se vincesse il centro sinistra visto che è importante regione sono governate dal centrodestra
Allora sono straconvinto che le politiche economiche non possano essere le stesse che ci debbano essere differenze perché ci sono differenze tra i due schieramenti
Ma concludo dicendo che questo bipolarismo che ripeto a mio avviso è un fatto positivo pensiamo soltanto a cosa ha portato il positivo per i sindaci
E per le comunità locali questo bipolarismo lo butteremo a mare sembra interpreteremo con l'idea che per il cento per cento delle questioni dobbiamo forzatamente avere direi idee opposte
Il bipolarismo efficace vuol dire che dobbiamo fare come gli altri grandi paesi europei ce n'è uno in particolare che a me dava noia qualche anno fa quando veniva sempre posto come modello poi l'ho capito meglio
E ed è un modello di alternanza virtuosa tra centrodestra e centrosinistra che la Spagna alla fine ecco la io credo che Nordio a fare come la Spagna
Credo che se facciamo come la Spagna sul camion capo dell'economia non saremo in grado di continuare
Le cose positive di mettere in miglioramento le cose che vanno modificate e di avere tesi diverse ma ci sono la metà delle grandi questioni sulle quali dobbiamo fare una politica
Unitaria
Se facciamo così il bipolarismo assenso e rimane e rimane come un fatto positivo se non facciamo così butteremo a mare il bipolarismo con tutte le difficoltà italiane nazionale non riusciremo affrontare né in sede europea né nella globalizzazione grandi problemi che abbiamo di fronte
Sangalli vita dicendo che l'ho trovato coraggioso tuo intervento siccome è giusto anche che interloquì alte quando volete
Con loro no no io ho apprezzato molto letta
Non dico il nome così non sono sempre la familiare Tiroler annuale al livello della larga banda si leva che famiglia viene la
Ho apprezzato alletta soprattutto nella parte iniziale quando dice che ci sono alcuni temi che riguardano l'economia e per la crescita che devono essere patrimonio comune della politica e questo certamente è positivo ma è soprattutto interessante per il mondo che noi rappresentiamo anzi mi pare di poter dire e qui ritorno anche ad una cosa che tu avevi chiesto prima a Margot che significato aveva è questo il lancio di una tra virgolette costituente
E dopo le elezioni ecco a me pare che oggi non si possa in alcun modo mettere in una seconda linea proprio il mondo che noi rappresentiamo faccio anche questa considerazione
Questo è un Paese che ha una fortissima cultura di impresa nel nostro paese ogni giorno nascono mille impresa compresi anche i giorni festivi certo
Cioè una forte ahimè e che preoccupa molto e mortalità però il saldo è sempre un saldo attivo che cosa significa questo e lo dico non emotivamente ma lo dico
Razionalmente e ragionevolmente che tu bisogna avere fiducia in questo paese questo Paese
Ha la possibilità e a le carte in regola per vincere la sfida della competitività della crescita e dello sviluppo
Allora Scarpa Bonazza lei
Non è soltanto un sottosegretario
Alla politiche agricole ma un uomo che viene dalla Confagricoltura che ha passato molti anni ma Confagricoltura che fa di mestiere
Il l'imprenditore agricolo e quindi che conosce bene il suo mondo allora
Secondo secondo lei se lei fosse proviamo a scambiare le parti se lei fosse il presidente Vecchioni cosa direbbe al sottosegretario all'agricoltura
Reati intanto
Mio saluto più affettuoso Federico e a tutti gli amici di Confagricoltura naturalmente tutti gli amici che sono qui oggi da questa parte della sala
Voglio anche precisare che non mi sarei permesso di venire qui
In quanto sottosegretario all'agricoltura perché ubi maior minor cessat quindi essendoci Gianni Alemanno evidente che un sottosegretario in questo caso dovrebbe rimanere in ufficio a lavorare a fare
Sono qui rovinoso falso nacque no lui lo fa dalla mattina alla dalla Madeala Mattia anche troppo forse qualche volta sono quei come agricoltore perché cortesemente invitato come inviato come inviato del
Dell'altro letta io sono un berlusconiano diritto lettiano come forse qualcuno è noto
E come responsabile agricoltura di Forza Italia precisato questo allora io no amo invertire alcunché
E la parte credo che ieri mi è stata affidata in questi anni mi ha soddisfatto entrato
Toccato di vivano in condizioni sono particolarmente difficili perché come Alemanno forse ci dirà dopo
Siamo stati come agricoltura sotto le bombe in questi anni è stato una riforma della PAC
Radicale
Cioè un negoziato di Doha Round colossale
C'è questo impianto che giornalistico che deve essere tarato meglio insomma due chilometri ci sono cinque anni e cinque anni diciamoci che i cinque anni del Governo o meglio dei vari governi del centrosinistra sono stati cinque anni relativamente tranquilli per l'agricoltura
E cinque anni che hanno caratterizzato l'azione nostro governo stati cinque anni epocali bene alla a questo punto cosa potrebbe dirmi e come mi dice cosa in effetti anche detto stamattina
Chiaramente e anche tra le righe il presidente Vecchioni così almeno io ho capito
Bene se si parla
E c'è una un aspetto in particolare mi ha colpito il cosiddetto prima Federico
Se si parla di prodotti manifatturieri
Viene scontato immaginare e pensare di poter dire che comunque dazi quote sono ammissibili se si parla di agricoltura nessuno lo dice
Bene sono perfettamente d'accordo con te
Io ho l'impressione che l'agricoltura europea
Che la Commissione europea non tanto quella attuale quanto quella precedente
Che a mio modo di vedere ha fatto una riforma della PAC che ho criticato e che continua a criticare anche se oggi naturalmente difendo perché non possiamo sicuramente farne a meno
C'è stata preso da una sindrome di accerchiamento
La sindrome di accerchiamento estremamente pericoloso che ha portato
L'Europa a decidere questo qua principale escono e che li conto in questo momento in Europa
Di poter fare a meno della propria che coltura ricordo a me stesso che il ma è che nacque e tra i pochi compiti tra i vari compiti che aveva
Quello di raggiungere l'altro come giovamento alimentare la sicurezza alimentare nel mille novecento cinquantasette era soprattutto quello ora noi invece pare e siamo gli unici al mondo voi europei
Che dichiariamo o Baglio ci vergogniamo
Di dire di potere dire al mondo che anche la ruota ha diritto ad avere una propria coltura che anche se le OPA è un Paese industriale è un paese di servizio un Paese postindustriale poi straordinariamente moderno ed evoluto comunque difende la porta di coltura bene
E il Giappone
Difende con le unghie e con i denti la poteri colturali Stati Uniti difendono con le unghie e con i denti la propria di coltura
Noi invece abbiamo deciso improvvisamente noi europei la Commissione Prodi la commissione precedente ma non voglio fare polemica politica perché visto che Nicoletta tenuto un tono così moderato giustamente anch'io lo voglio tenere là dove c'era il precedente ha ritenuto di fare una riforma distruttiva
Della propria agricoltura
Il momento sbagliato nel momento in cui gli americani mettono esattamente il contrario
Cioè cosa avremmo dovuto fare noi cosa potremmo ancora fare nuove specie in vista del due mila e tredici petto per cercare di trovare un accordo con gli Stati Uniti d'America cioè che a riparare a delle misura che siano compatibili le nostre con le loro e poi difenderci sul piano internazionale a livello di Muzio rilevò che me lo dicevano coprire a Bruxelles che i negoziati a Ginevra non procedono
Abbiamo fatto la riforma della PAC ripeto distruttiva abbiamo incassato invece che i complimenti della Val di questa cadesse invece di complimenti del resto del mondo abbiamo incassato una batosta Cancogni un'altra se ne va posta a Hong Kong
E oggi il negoziato si è arenato ed è la dimostrazione quindi di una filosofia completamente sbagliata che porta a quella Commissione a fare quella riforma cosa occorre fare adesso allora
Perché vi ha parlato di Footwork talmente non del passato
E non solo del passato per il passato comunque non va dimenticato secondo me lì a cercare di utilizzare questa pacche che c'è stata data Carlo Federico con la massima serenità cercando di articolarle di arricchirla con altri strumenti
Abbiamo questo aiuto disaccoppiato bene prendiamo atto che gli americani hanno vi accoppiato quando noi Bisacco creavamo
Però dobbiamo anche inserire degli altri strumenti
Degli altri strumenti che possono essere devono essere sicuramente quelli assicurativi assicurazioni pluririschio multirischio quella la strada maestra credo per il futuro potrà diventare magari in futuro dopo due mila e tredici pilastro fondamentale
Della politica agricola comunitaria uno dei pilastri fondamentali ieri c'è stato un segnale riguardo al Consiglio agricoltura di Bruxelles molto importante proveniva dal principio poiché lo sviluppo rurale ma che sullo sviluppo rurale bisogna essere consapevoli che non possiamo farla diventare terreno di conquista delle regioni e basta
Se lo sviluppo rurale eh
P ER e delle risorse che potrebbero andare ecco meccanismo automatici e non sottoposti alla discrezionalità della politica direttamente le ricordo che le imprese agroalimentari e spostarle in piani regionali dove possono essere gestiti in modo clientelare polipi Tomba teologiche
Locali regionali da parte degli assessori regionali di turno ma francamente a me sembra quella sia la strada allora io credo che dobbiamo recuperare voi europei la consapevolezza che non possiamo fare a meno della street coltura la consapevolezza che abbiamo il diritto-dovere di produca la nostra i nostri prodotti alimentari è utile
Chiudere l'importante è non si amino Palkia questo è evidente prove anche la consapevolezza di quello che hanno fatto altri Paesi importanti come gli Stati Uniti cioè pesa gli Stati Uniti d'America che hanno fatto una legge contro il bioterrorismo
Che è è straordinariamente se vogliamo protezionistica è un elemento dicano il protezionismo che va studiato cioè non si capisce perché noi in Europa che siamo i principali importatori entra importatore di prodotti agroalimentari del mondo
Dobbiamo essere sul banco degli accusati noi in Europa che siamo i principali importatore di prodotti agroalimentari dei paesi in via di sviluppo dobbiamo essere sul piano sul banco degli accusati e altri invece che praticano costantemente pratiche ripeto distorsive della concorrenza internazionale o addirittura protezioniste quelle perché sono i santi Santelli
Purtroppo quando si va allora il Consiglio europeo
Abbiamo alla
Consiglio europeo però gli organismi internazionali vi ho l'impressione che ripeto l'Europa specialmente i paesi nordici
Danimarca Regno Unito riguardo Svezia abbiano il Complesso la commissione in genere
La comincia nel precedente moltissimo abbia il complesso dell'assediato
Cioè dobbiamo invece secolare vivere in modo positivo propositivo la nostra specificità accetto dobbiamo indirizzati come stiamo facendo come nostro governo ha fatto lo dirà sicuramente molto meglio di me Alemanno
Benissimo la politica della qualità la qualità dei nostri prodotti alimentari la politica delle filiere tutto quello che è stato fatto con strumenti nuovi e fondamentale
Perché la specificità e l'identità direbbe Gianni
Dell'Italia dell'Europa e sono d'accordo con lui però dobbiamo avere anche la capacità di difendere le commoventi dopo se dopo due solo e unicamente prodotti di qualità di straordinarie qualità
Può anche essere consapevoli che l'agricoltura è fatta anche e soprattutto di grano di cereali di carne di Vinadio capovolta
Aveva gli altri cresca dobbiamo esserlo anche unitamente a quello di questa ecco a riguardo alla politica per l'impresa vado a concludere
E se a queste difficoltà che vi sono sul piano internazionale e mondiale atti se a queste difficoltà alito è un'interpretazione corretta che il purtroppo spesso abusare rileviamo dovessimo aggiungere per la platea degli imprenditori agricoli italiani
Siano questi piccoli medio-grandi e comunque ricordo a me stesso che un grande imprenditore agricolo italiano e comunque un moschetto rispetto alla l'imprenditore agricolo medio argentino piuttosto che brasiliano e comunque un nulla
E Prato paga giustamente i propri operai dopo i collaboratori a differenza del suo collega brasiliano tempi novità cento dollari è un caso che sedere alla al mese
Ecco la dobbiamo avere la capacità poco di avere questa consapevolezza e dobbiamo qui di atteggiarsi in maniera diverso più coraggiosa
Più fiduciosa sei a queste difficoltà le dovessimo aggiungere dicevo
Iniziative legislative normative nazionali
Che farebbe aumentarle evidentemente il dialetto di competitività che c'è fra il sistema d'imprese agricole europee italiane quello del resto del mondo introducendo revisione degli estimi catastali
Significa cari amici e colleghi pagare più tasse
Tassare sulle successioni tasse sulle donazioni patrimoniale
L'affondamento
La stazione dei pagamenti PAC
E via e compagnia cantante abbiamo tutti quanti chiuso li potremo trovati qui sul lago Maggiore predicati pagare la pesca attività che in questi anni è entrata la ma
Corre l'obbligo specialmente dopo quest'ultimo passaggio di fare intervenire
Guido Tampieri che già è arrabbiato poverino perché Letta ha detto che il miglior Assessore Taricco mentre lo ha fatto per un sacco di tempo l'assessore non lo è più farò Somalia come ex insomma l'ho visto al baffo che si muoveva un po'allora che cosa ha scritto in questo famoso togliamo i duecentottanta e rotte pagine non so se lei io chi stato scritto sulla parte che riguarda il mondo dell'agricoltura e più in generale l'agricoltura nell'ambito dalle politiche economiche
Quelle cosa ce che dice Scarpa Bonazza grazie
Grazie
Grass per per gli inviti innanzitutto
Io penso che le insidie maggiori all'agricoltura in questi anni vengono dal mercato non vengano né dal governo il centrodestra governa il centrosinistra detto apertamente la mia opinione
Ricordo peraltro non per puntiglio l'amico Scarpa Bonazza che i corpi competitivi più duri non ce li danno i Paesi del far East quelli del sì quali siamo aperti
Da poco ma ce li danno i nostri competizione europea a partire dalla Spagna nel settore nel settore agricolo fondamentalmente così
E ricordo ancora come tutti sapete che la riforma peggiore che abbia conosciuto in trent'anni che mi occupo di colture quello dello su quello che è stato fatto da questa commissione questo mi pare mi pare sia un dato ma io voglio tornare rapidamente sui temi sui temi posti posti da Vecchione che mi paiono di grande interesse
Io sono convinto di una cosa che il riconoscimento del ruolo dell'agricoltura italiana al di là delle parole spese dal centrodestra al centrosinistra non è stato ancora sancito il cerchio non è ancora stato chiuso
Il problema non è di carattere normativo vorrei dire all'onorevole Vietti io penso che dal punto di vista societario sia stato fatto un buon lavoro anche in questa legislatura il problema di carattere più propriamente politico
Asserire il ruolo strategico dell'agricoltura senza sostanziano secondo me non ha un grande significato
Ogni settore strategico quando è in fase con le domande sociali esprime in modo competitivo la propria funzione questo secondo me il punto di riferimento
Noi siamo di fronte ad una prospettiva che io amo definire di un'agricoltura polifonica non ci sarà uno sviluppo univoche uniforme dell'agricoltura del c.t. italiano e ci saranno traiettorie assai differenziate
E il compito della politica vorrei dire così credo siamo d'accordo tutti della buona politica
è quello di assecondare le traiettorie diversificate dell'agricoltura dell'agricoltura italiana qui si pone un primo passo diciamo di ricognizione strategica e che quello che apposto un attimo fa implicitamente anche scarpa Bonazza che è quello di decidere se il nostro Paese si pone in condizione solo di produrre una agricoltura eccellente per pochi
Leggi i prodotti tipici quant'altro o scenari è in condizione di aspirare a produrre una buona qualità del quella per i monti
Io considero che la conquista spazio tratteggi come dobbiamo ancora attenere fortemente questo profilo se c'è stato un limite diciamo nella discussione in questi anni sui temi dello sviluppo dell'agricoltura italiana è stato proprio questo la gran parte degli addetti ai lavori ha preferito soffermarsi sui temi prodotti tipici perché li abbiamo delle soluzioni fattive portata di mano possiamo fatti solo del male da soli
Mentre assai più complicate il tema della comodissimo assai più complicata perché le tensioni competitive internazionali
Su questo versante visti anche diciamo le nostre il nostro benefici dal punto di vista strutturale ci pongono in maggiore difficoltà ad affrontare ad affrontare questa questa materia il tema che vada tutti davanti a me diciamo come la politica la buona politica si pone in condizione di sviluppare tutto il potenziale imprenditoriale che è implicito nell'agricoltura italiana
Questo è il vero grande tema il come non il se credo che tra di noi siamo tutti d'accordo sul fatto che dobbiamo valorizzare l'agricoltura che dobbiamo valorizzare in modo integrata anche questi secondo aspetto chiede che ogni toccava prima i prodotti agricoli non sono prodotti finché non arrivano al mercato
La fase non è una fase la fase la trasformazione una fase alta rispetto al momento della produzione agricola una fase un momento della produzione della catena del valore non si può prescindere da questo dato
E accrescere il valore del prodotto agricolo che altrimenti ha dei confini delimitati credo che debba essere il compito e l'intendimento e l'intendimento assolutamente assolutamente comune
Ha avuto un altro limite l'agricoltura italiana in questi anni che ha assunto alcuni concetti di riferimento il concetto di qualità il concetto di territorialità il concetto di origine eccetera eccetera di tracciabilità
Ma sono stati i concetti che noi abbiamo presidiato e noi l'abbiamo sviluppato non è una disquisizioni calate semantiche sta facendo esattamente ciò che è caduto molta parte agricoltura italiana ha pensato che bastasse
Parlava di origine italiana del prodotto perché X ha fatto questo conducesse ad un'affermazione un mercato al riconoscimento di lavoro
Questo è assolutamente sbagliato come diceva un vecchio filosofo le merci da sole al mercato non ci vanno
Allora l'agricoltura italiana ha la forza produttiva per essere un grande operatore internazionale ma non ha la forza organizzativa e la struttura di costo per riuscire ad affermarsi efficacemente in questo ruolo Sir così
Sei come io penso che in Italia cioè in Italia abbiamo un Paese anche il sistema Paese con un alto indice riscossione organizzativa e abbiamo una dimensione di costo che incomparabile con quelle che altri paesi non dobbiamo pensare da subito di agire su questi due fattori che a mio avviso è possibile intervenire efficacemente su questi due e Fattori
Per concludere visto che non voglio portare via molto tempo credo che tale siano le questioni che noi dobbiamo affrontare come si organizza l'imprenditoria e ne avete parlato ed è questione posta diciamo entra nel novero delle questioni sulle quali si esercita la vostra autonomia non voglio mettere becco
Come si organizzano le istituzioni è questione di pertinenza della politica della buona politica
Come interagiscono le organizzazioni dell'imprenditoria con le organizzazioni con l'organizzazione e l'altro penso che si danno all'istituzione è una questione di pertinenza comune
Da questo punto di vista qui noi dobbiamo anche dal punto d'iniziativa o se siamo di fronte ad un problema di
Innovazione strategica io credo che questa sia la questione che non c'entra niente il resto sinistro Papin quarta l'agricoltura italiana di fonte problema di innovazione strategica
Se ci sia adesso innovazione scattato il comico credo ci debba essere anche innovazioni di carattere istituzionale le due cose si tengono un perse sull'evoluzione delle dinamiche economiche
Con la qualche non procede di pari passo con un'ovazione dal punto di vista istituzionale allora anche qui Centrodestra Centrosinistra c'è una grande incompiuti in questo Paese cioè una transizione istituzionale agli assalti federale che ha non è stata compiuta
Prima con l'approccio che è stato dato al centrosinistra adesso con questa legge sul sulla devoluzione siamo ancora l'incompletezza dobbiamo lavorare più con maggiore determinazione su un punto fondamentale in questi anni il Paese ha lavorato su uno dei due fondamento del federalismo il principio di distinzione
Cioè la distintività delle funzioni di questo o di quell'entità di carattere istituzionale
Ma il federalismo si regge su due principi non sono solo se legge sul principio di distinzione e si regge sul principio di cooperazione non è sufficiente individuare le attribuzioni di ciascuno in modo di Bell all'interconnessione istituzionale sono quelli che qualificò natura di un sistemistici istituzionale
Ed è su questo che fortemente dobbiamo lavorare lo dico perché voglio dare atto con Alemanno neo finché ci sono stato
In realtà abbiamo fatto uno sforzo da parte all'altra per fare sistema
Essendo che l'agricoltura italiana non è un del territorio nazionale
Ma è una dimensione che tiene contemporaneamente così alla dimensione territoriale come la dimensione nazionale di sistema e quindi le due cose vanno sposate assieme con la buona volontà abbiamo operato su questo versante ma c'è bisogno di giungere sull'altra sponda
C'è bisogno cioè di pervenire ad un assetto istituzionale compiuto
Che consenta ordinariamente non bontà Ristich a mente o il funzionamento interconnesso dei diversi profili istituzionali questa è un'esigenza assoluta da Cuffaro la provocazione non a caso il tornare indietro invece magari no tornare indietro no perché la dimensione organizzativa abbiam parlato fino adesso dei distretti abbiam parlato di dimensione territoriale
Abbiamo parlato di polifonia dell'agricoltura c'abbiamo parlato cioè di una situazione chiazzati di diversificazione assoluti i sistemi di governance
Deve avere la capacità di aderire a questa situazione diversificata era molto più facile proprio di villa così un modo ironico centralizzato
Non è questo che noi abbiamo di fronte due abbiamo bisogno di tenere una dimensione cornice di sistema
Ma però chi aderirà situazioni diversificate sul territorio perché l'età Italia dei territori ma le traiettorie delle singole intese
Cioè assai diverse se avremo occasione potremo tornare sull'argomento ma la stessa condizione dei distretti non è già più quelle analizzate a vent'anni fa perdonatemi io vengo dall'Emilia
Dall'Emilia Romagna i distretti sono organismi viventi realtà viventi ci sono i processi di aggregazione di disgregazione
Che sono quotidiani non li si tiene più con una regolamentazione fatta solo dal cento abbiamo bisogno di alzare il coefficiente
Di adesività e di flessibilità a questi sistemi io credo che questa debba essere la strada da questo punto di vista e non credo noi rintracciò
Nell'orizzonte delle cose fatte della mia esperienza di carattere professionale degli ostacoli a forma di collaborazione efficace tra la dimensione di centro destra e centro sinistra
Devo fare una cosa invece questo sì per puntiglio perché lo devo dire perché avendo fatto anche l'assessore all'Ambiente lo sviluppo sostenibile a lungo voglio dire all'amico Vietti ma anche implicitamente i miei amici del centrosinistra che non lo fanno mai osservare un esempio di contraddizione nel campo energetico che appartiene principe di contraddizione come posso dire il principio che domina le cose del mondo quindi c'è in casa cioè in caso di ciascuno io vorrei fare osservare potrebbe esattamente vorrei fare osservare da questo punto di vista è qui che per esempio nella regione Veneto nel regione davanti alle coste della Regione Veneto ci sono straordinari giacimenti di metano
E che davanti alla Regione Veneto il presidente calante impedisse l'estrazione del metano visto che parliamo di energie mente davanti alle coste del mille domani ci sono quarantasette impianti di estrazione del metano si anche in Emilia Romagna se succedesse amico mio
La su chi debba c'è anche in Emilia Romagna ma la questione energetica se la si vuole affrontare perché c'è sempre un ma
Di fronte a un problema energetico c'è sempre un ma
Che si tratti di un cassonetto ai bordi della strada mettendosi o togliendosi Condoleezza sommarie in Veneto sta per partire l'unico gli ospiti al
Dove italiano va benissimo ma se una persona non l'avete fatto quindi anche voi andate dovette acconciatura ed ha ragione no era emerso di contraddizione
Iniquo aristotelica avente gli esiti voleva rispondo
A letta no una battuta perché da dove tu mai dato la parola per primo intanto legato documento allegato e ho dovuto fare come dire il centravanti ma dato che non voglio lasciare a letta la palma del moderato e voglio dire che ovviamente
Io sono totalmente d'accordo sul fatto che per uscire dalla crisi economica e istituzionale in cui si trova il paese è necessario un grande sforzo corale che sottolinei le cose che ci uniscono e cerchi di mettere il suo Medina le cose che ci dividono e questo deve valere sia tra le organizzazioni imprenditoriali datoriali sindacali in mondi produttivi sia tra le forze politiche non c'è dubbio
Io sono d'accordo con lei perché dobbiamo privilegiare il cinquanta per cento che ci unisce e sullo statuto della competitività in economia e sullo sforzo della riscrittura delle regole costituzionali
Io sono totalmente favorevole ad una assemblea costituente
Che di intesa riscriva finalmente le regole di un federalismo equilibrato il si facciano le riforme costituzionali a colpi di maggioranza
E dico opera soltanto eletta che e io credo che il centro destra rossa per votare tutto o o quasi tutto il suo schieramento su una posizione di condivisione di quel cinquanta per cento
Ti sfido a portare tutto il tuo schieramento su quella condiviso del cinquanta per cento dopodiché io lì ci sono e dopo l'undici aprile e non su quella condivisione ci saremo
Vuole rispondere o no voglio dire che sono d'accordo con quello che ha detto Michele ci diamo appuntamento l'undici
Di aprile adesso no attività nella sede dell'affare volturazione occultamento produce due aprile
Cosa si vuole però dire questo che secondo me lo lo sforzo di Oggiono sforzo molto importante non soltanto per il dialogo tra di noi per il messaggio che tutti insieme stiamo dando ma perché in un momento difficile dell'economia del Paese lo sforzo e Confagricoltura fatto che Federico
Ha fatto di mettere insieme far dialogare il mondo della rappresentanza io trovo fondamentale lo dico perché in questi anni è stato una difficoltà per il governo
Berlusconi così come è stata una difficoltà precedente un mondo della rappresentanza fatto di trenta secondi sigle che si siedono a Palazzo Chigi davanti al governo
è un mondo che non conta nulla che non aiuta il governo
Che è un mondo che non aiuta nemmeno che non aiuta nemmeno i propri interessi lo dico perché il lavoro che state facendo che state tentando di fare per
Concertare posizioni essere interlocutori più unitario possibile è un lavoro che secondo me va sostenuto nella vostra autonomia perché è un lavoro che dovete fare
Che state facendo che secondo me è fondamentale per il futuro del Paese apporterebbe Alemanno ma si va dato che l'alterità doveva essere punito voglio sentire voglio sentire un attimo ma papà Flash dieci secondi ciascuno una reazione a questa cosa qua non so se voi vi è mai capitato da presentare alle vostre organizzazioni in queste tavoloni di Palazzo Chigi dove normalmente è un altro letta che fa da cerimoniere effettivamente c'è un ma quantità di persone che è un po'come dire da un po'il senso della quanto meno della disgregazione letto Enrico Letta dice addirittura dell'inutilità allora
Il la politica vista sole voi avete sollecitato la politica a come dire trovare dei terreni comuni molto più di quanto questa campagna elettorale non ci stia dicendo
Ma la politica vista a quella ragione sia qui rappresentata da tutti devo dire
Vista dicendo beh anche voi però come dire
Fate per esempio come in Francia dove c'è un'associazione imprenditoriale unica che rappresenta poi le varie anime è pensabile propria Flash
Ma guardi io credo che questo tema sicuramente ci sta a cuore in particolare al nostro mondo che viene comunque sistemano la rappresentanza diviso almeno da tre organizzazione che hanno riferimenti nazionali
Io sono assolutamente consapevole che sul tavolo dal Governo le trentasei categorie rappresentate e hanno Lecce come dire un ascolto interiore rispetto diciamo ha anche se fossero ovviamente accorpate
D'altra parte lo spirito nostro è quello di tentare partendo dal territorio di creare queste aggregazioni
Dalle varie categorie è sicuro che non è per nulla facile anche perché ognuno di noi appartiene ogni organizzazione ha una sua storia che proviene da lontano e chi è la storia dell'Italia
E pertanto e credo che lo sforzo possa andare in questa direzione
Ma è sicuramente una cosa non facile pertanto Confartigianato sicuramente anche da questo punto di vista sta dialogando fortemente con la nostra rappresentanza
Soprattutto quella che è presente a livello nazionale e e credo che in futuro o si possa anche raggiungere diciamo quanto meno una rappresentanza unica che vada al tavolo di governo che parli a nome di tutti questo blasone laureati nell'artigianato medici
Preparo l'artigianato realmente certo
Non pensa che che che siano un po'figli di una vecchia storia anche di collateralismo politico le varie divisioni
Che ci sono al mondo imprenditoriale lo dico all'unica categoria quelle banche che merce avrei sempre avuto una rappresentanza sola anche perché son poche della tipologia delle aziende altre
Il fenomeno d'impresa delle varie associazioni è più complesso di quello del sistema bancario sta Macario
Svolge un ruolo unico è solamente la dimensione li differenzia
Quindi capisco che la sfida è ardua
Non c'è dubbio che laddove potreste mettere insieme con le assicurazioni
Sì ma
Tre con le assicurazioni c'è un dialogo ci sono anche delle delle iniziative congiunte quindi abbiamo delle intese di bancassicurazione che hanno
Un ruolo in questo momento abbastanza felice anche perché pare che ci sia la convergenza anche industriale no si appunta proprietà ormai si confondono diciamo fra
Tra bagni Lelli il confondersi nell'età produce magari è una una riduzione della competitività quindi questo non sarebbe poi un un aspetto positivo
Per quanto riguarda il sistema bancario devo dire che diciamo molti non sanno nemmeno l'esattezza usavamo le banche
Questo è il punto curioso del nostro del nostro mondo imprenditoriale in realtà insomma le banche prestano i soldi degli altri quando si sente dire da qualcuno dai da da maestri pensieri generale qua le banche guadagnano troppo
Anche l'altro discorso assurdo le banche Versailles o degli altri e e le banche devono diciamo sostenere gli shock
Finanziarie possono arrivare e che sono diversi dagli ciò che industriali perché aveva deciso di prendere i fischi dei no no no qua by no penso che qui ci sia un un un uditorio particolarmente qualificata dal punto di vista della cultura impresa essa sa quello che sta avvenendo
Del resto per esempio mentre un'impresa industriale si può permettere di chiudere i propri bilanci in perdita per uno due tre quattro esempi già per alcun tempo perché c'è il fenomeno degli ammortamenti la ristrutturazione eccetera lo può spiegare anche al mercato una banca non si può permettere di chiudere un bilancio in perdita mai
Nemmeno mezza esercizio paese impedì sentiamola preservare dell'ANIA su questo punto
Ebbene ci ha detto che abbiamo che le banche sono viste abbastanza male le assicurazioni sua vista abbastanza male le ci vuole mettere insieme così saremo visti ancora peggio Vallauri perbene
Parliamo magari da Terna io vorrei vorrei la prima virtù vorrei non è mica detto che ci riusciamo però vorrei che lei assicurazione non sono percepite come impresa presa a pieno titolo soprattutto in un Paese dove mancano i capitali
E abbiamo un'economia senza capitali chi gestisce rischio può essere un contributo alla momento e la capitalizzazione del sistema quindi rafforzamento sistema
Quindi io colgo una cosa però se mi corre l'ente colgo che in questi dibattiti questo dibattito è bello e costruttivo che c'è una c'è un fenomeno che esce che una certa convergenza della
Politica che effettivamente riconosce o pensa che ci sono molte cose che sono delle cose in comuni no poi ma quello dipende dalla bravura del moderatore ecco sicuramente allora giustamente volevo arrivare ai giornalisti se mi sembra dico che Toni cosa ed Evans e sembra molto pericoloso tre telegiornali stime troppo divertente per non farlo vede io vedo qua non leggo i giornali e le prime cinque pagine son sempre degli insulti che si fanno gli uni con gli altri
E vedo poche pagine concentrate su i contenuti e molte pagine consentì concentrate sugli insulti mentre quando sento parlare e quando si fanno discorsi sento molte punti di convergenza alcuni punti di differenza che sono tra l'altro molto interessanti
Quindi non è per caso che sia misurando lo dice anche la leva che qual è un evento lo dice a sorpresa aveva reso D'Alema non lo sa glielo volevo dire così giusto grazie va bene adesso so che è un opinione comune con D'Alema almeno una
Allora sentiamo la Confindustria perché credo che oggi si sia fatto comunque un passo in avanti allora
Le rappresentanze degli imprenditori perché sono tutti imprenditori hanno dei punti in comune siamo riusciti a mettere d'accordo anche il mondo politico che ha sempre impegno importante di sedersi ad affrontare i problemi
Ecco
Speriamo che queste siano le regole per il futuro
Il presidente di Confindustria un mese dopo l'elezione io ero presente a quella riunione aveva già cercato di eliminare il mondo degli imprenditori in generale delle varie parrocchie per avere una visione comune è stato in qualche modo fermato
L'ha riproposto a Vicenza con una necessità forte e importante per il Paese qui sembra che ci sia una condivisione di questo percorso
Credo che a ragionare della necessità del Paese vada nell'interesse di tutti quindi è quello che dobbiamo fare in maniera serena magari da dando poco o meno spazio ai giornalisti e chiedendo di di concentrarsi sulle cose concrete del Paese
Ho a Sangalli non do la parola che se no dice che lancia un'OPA su tutte le altre dice già Conf Confcommercio e grande contiene papà contenitore volentieri anche i capitoli sono prede e cacciatori e tocca adesso ad Alemanno ha vi pregherei di notare che porta le scarpe Tod's che di questo
Vi è una certa poi
è una scelta politica molto precisa caro ministro
Adesso capisco perché è stato uno dei pochi che ha detto perché Berlusconi non ha proprio fatto bene a vicenza Zimmer me l'hanno regalata da scade verbale reale
Poca poca per
Lei
Da che parte ma
Allora
Dunque io vorrei dire innanzitutto due cose relativa l'agricoltura per poi allargarmi sulle altre questioni
Ma io credo che
Va innanzitutto qua si è parlato per esempio prima e con Morini se ho visto che molta parte da sarà più ambito io vi annuncio che
Almeno sul versante politico il problema risolto è subito reso allora contesto imprenditoriale perché
Perché l'ultimo decreto che abbiamo fatto convertito in legge
C'è un obbligo di miscelazione
Sul divisa sulla benzina
Per quanto riguarda biodiesel e bioetanolo
Che sostanzialmente a pieno regime implica l'utilizzo di un milione e mezzo di ettari in commodities finalizzate alla produzione energetica
Che cosa vuol dire questo
Poi direi che col direttore
Tra l'altro
A differenza del passato è un discorso vincolato ad accordi di filiera
Regolati sanciti a livello nazionale e quindi sostanzialmente la situazione è predisposta che la materia prima sia agricola nazionale
Cosa vuol dire sostanzialmente che oggi il versante commodities su una via tra virgolette nuova perché non è affatto nuova diciamo sulla via inedita che non è quella dell'agroalimentare oggi viene pesantemente rilanciato
Anche adirare il problema delle defiscalizzazioni perché adesso colloqui eviscerazione defiscalizzazione sono più un problema del consumatore sono più un problema della filiera a valle ma non dell'agricoltura l'agricoltura se riesce a farsi riesce a organizzarsi
E su questa volta una riunione del tavolo verde proprio settimana scorsa se si esce organizzare rapidamente attorno a delle filiere
Coese forti da questo punto di vista ha un enorme bacino enorme possibilità di utilizzo a prezzi remunerativi
Per indirizzare un rilancio delle commodities in Italia in forme diverse rispetto al passato una parte dello zucchero passerà su questo versante sulle comodi senior geodetiche
Cosa che secondo me non è sbagliato perché in fondo la parliamoci chiaro la questione lo zucchero ci vedeva
E tornato enorme tanto che la riforma colloquio di fame va su un accordo
E non è una bella riforma non era secondo il il principio multifunzionale però sta di fatto che noi in in Europa siamo gli ultimi in classifica insieme a Grecia in termini di competitività di nostra produzione di zucchero
Ma cosa ancora più grave che negli ultimi venti anni
E la nostra produttività e aumenta dello zero settantacinque per cento e l'ottantatré per cento zero ottantatré per cento quella Spagna negli ultimi venti anni è cresciuta del settantuno per cento
Quindi sostanzialmente noi avremo una parte per cinquanta per cento che non faremo più di zucchero che però può passare da una produzione per non è difficile
Se non lo so letta a una produzione che invece va verso il futuro e va verso quello che in cui tutta la realtà europea per rispettare il protocollo di Kyoto si sta sostanzialmente indirizzato quindi io credo che da questo punto di vista l'agricoltura vede sapere che vive una realtà di transizione una realtà di transizione dove bisogna darsi degli approdi chiari definiti
Dove soprattutto al mezzogiorno Italia bisogna sgombrare il campo da molti conduttori agricoli che in realtà non sono imprenditori agricoli perché se non si va questa distinzione si continua a mescolare insieme
Chi fa agricoltura per sussistenza chi la fa per integrazione arredi o chi magari lavora in città e poi prende il sussidio Pacher
Così appunto per integrare regge o altre cose se non si fa una netta distinzione da questo punto di vista il noi mandiamo una individuo Indirizzo chiaro
E definito agricoltura del futuro che non se non è solo agricoltura meglio che agricoltura di qualità
Ma l'agricoltura di iniziare cioè nessuno ha mai pensato che l'agricoltura italiana potesse essere una sommatoria Dignity deve essere una realtà molto diffusa molto ampio in cui si integrano funzioni diverse
E cui sostanzialmente ci vuole una forte capacità di intrapresa e di integrazione fra le filiere e quale amiamo e temi di carattere più generale
I problemi delle conflittualità e delle difficoltà
Mi permetto di dire
Nessuno si tiri fuori perché esse ragioniamo l'eternità conflittualità solo quella politica e la società civile a società del mondo della società civile organizzata un mondo di virtuose armonie
Beh per mi deve dire diciamo una cosa che non è non risponde alla realtà
Perché avete io ho visto in questi ultimi anni uno sforzo in particolare dalla dalla Confindustria Montezemolo eccetera di mettere insieme associazioni realtà di imprese e fare discorsi unità i documenti unitari
Però troppo spesso all'intesa è avvenuta su cose di basso profilo sullo di comuni non su Brescia e il te dirimenti per esempio a me piacerebbe pensa se le moto da sistema italiano se ci fosse un accordo chiaro e definitivo
Tra Confindustria da un lato e l'organizzazione agricola dall'altro sulla legittimità alla PAC perché non è che è possibile magari ci si trova tutti attorno a un tavolo e dire
Che vada tutto bene che se tutti i fratelli nel modo all'impresa poi una settimana sì una settimana no sul Sole ventiquattro Ore Trifone la sparata contro opaca contro una parte del costo troppo in Europa eccetera eccetera eccetera pesa è troppo comodo
Allora
Allora io vorrei che le intese fossero intese
Serie su argomenti alti su argomenti che fanno anche male cioè nel senso che fanno muovere il sistema perché altrimenti rischiamo sostanzialmente di avere un falso unanimismo sui luoghi comuni ma non sui dati sostanziali
Lo dico anche perché parliamoci chiaro ci sono stati nel passato adesso un po'meno ma è padronissimo di da arrestati addirittura dei conflitti feroci fra associazioni d'impresa è prove legate loro base associativa cioè come si intendeva che in soli impresa artigiana
O come si intendeva alcune funzioni dal commercio altre o altri altari questo genere generava una serie di scontri
E dico all'epoca sul fatto se un'intesa possibile essere sembra artigiana oppure industriale oppure un'altra tali questo germi addirittura se uno dovesse mappate Confartigianato o di Conf commercio o di Conf
Confindustria
Questo lo dico non perché voglia attaccare sistema associativo e Dio me ne guardi perché io credo che sia un grande rileva una grande risorsa la grande forza del sistema Italia
E credo che noi dobbiamo fare dei grandi sforzi per trovare una forma di dialogo sociale che siano sostanziali forti e che sia in grado di perpetuarsi nel tempo
Ma lo dico perché noi dobbiamo fare in modo sia a livello politico sia a livello imprenditoriali e anche l'iter istituzionale che i punti di intesa non siano
Lo scontato o la gestione del potere perché allora è facile passare la conflittualità consociativismo
E questo non serve serve ancora meno della conflittualità pieno lacerante di questi anni e di queste realtà
Allora per fare questo secondo me è cosa è necessario innanzitutto io condivido e non da oggi nei tempi addirittura di di Mariotto Segni condivido l'idea di un'Assemblea costituente
La cosa meno perché rinvia il processo costituente deve essere portato fuori dalla logica delle maggioranze dalla logica delle dei governi le maggioranze non deve essere programma di governo ma deve sempre a me istituzionale
Quindi una sfida da questo punto di vista se il mondo delle imprese o lancerà da parte mia CEE la piena convinta condivisione prima ha dato fondare secondo elemento
Quella di riuscire a dare al rapporto fra le impresa è fra le associazioni e la politica delle desti e delle realtà più stabile e più forti dal punto di vista politico
Io per esempio mi continua da mandare in questa logica anche di divisione istituzionale perché non si fa uno sforzo di reinventare la funzione del CNEL
Che sta all'abitato da decine d'anni a essere un luogo in cui ci si parla addosso e in cui si sostanzialmente si fa una serie di dissertazione più o meno accademiche
Quando potrebbe essere il luogo dove il meccanismo del dialogo sociale la concertazione acquisisce una strutturazione una capacità di elaborazione e capacità di proposizione molto superiore agli estemporaneità Polonio tavolini che si fanno a Palazzo Chigi
Questo è un altro dato su cui sostanzialmente dobbiamo riflettere
Infine sulla orto tra le varie realtà e le varie le varie maggioranze che si configura io credo che la politica economica debba essere influenzato al governo che se non si caricamento nuvole non influenza voi economica non si sa che cosa si cambia cosa serve a fare un governo ma credo che sia necessario rafforzare in questo Paese le istituzioni neutrali questo il problema
L'estrazione dai cosa vuol dire vuol dire che se noi torniamo a rafforzare il ruolo di Banca d'Italia vuole l'Antitrust
Il ruolo di alcune grandi riforme che devono rimanere i devono essere fatte insieme le chiederò attraversare legislatura cioè un piano energetico ovvero adesso galleggiano in cui ci si ritrova perché non può essere un piano del genio variabili legislatura ci naturali bisogna sfidarsi e bisogna guardarsi in faccia su quelle che sono le scelte anche fanno male perché vedete
Anche sul versante dall'energia
La scelta poi qua di mettere insieme territori e mettere insieme scelte strategiche fare in modo che qualche Regione che qualche provincia qualche come si accolli
L'impianto impattante l'impianto che ha una ricaduta negativa altre cose per fare questo ci vuole
Una forte cioè non bisogna barrare perché allora se governa il centrodestra e centrosinistra falciato rimescola o se magari si può anche avvenire il fatto in termini interni in termini rovesciati io o in termini in termini di attivi Mele cioè necessità di aumentare la il presidio di istituzioni realmente neutrali
Che dando continuità alcune scelte di fondo e fanno sì queste si che non che non Vialba Rino da governo a governo che siamo andati stabilizzati di una grande transizione di questo Paese
Questo Paese deve fare
Ultimo punto la questione regioni Stato il problema c'è e c'è pesantemente ma non perché sì posso tornare indietro io non credo che si possa tornare indietro a prima dei Consigli regionali e mi novecentosettanta altre cose sarebbe assolutamente in improponibile problema vero e che è il principio di sussidiarietà
Fino adesso non l'abbiamo vissuta in maniera unilaterale riceve sussidiarietà chiamato due aspetti diversi è stato detto più volte lo voglio risottolineare chiama
A avvicinare il più possibile la decisione al cittadino
Ma chiama anche il potere a un'istituzione superiore tra virgolette a richiamare quella decisione ogni qual volta non c'è la rispondenza efficace io posso dei Magi ai delegare tutto alle regioni sul versante la una purché però ci sia un ministero un governo un'entità a livello nazionale che quando è necessario senza troppe storie senza troppi giri di parole possa richiamare a sé l'autorità della decisione
Perché altrimenti succede che spesso e volentieri noi vediamo e poi magari deleghiamo a regioni che non riescono a risolvere i problemi non la tutto diventa alcune regioni escono risolve i problemi che poi rimbalza in sede nazionale solo quando sono arcidi
Venivano solo problemi di crisi e non problemi reale di sviluppo cioè la sussidiarietà significa che ci sono istituzioni sovraordinato istituzione sotto ordinate che istruzione sottordinati non è il primo livello di impatto mare istruzione sovraordinato ad avere quel potere di vigilanza e di controllo editi abbaia li riassume verso il potere quando questo non avviene
E tutto questo motivo quinto Aceto si sa non esisteva per niente
Con la devolution e molto farraginoso sottolineo che con la devolution alcuni competenze
Sull'agricoltura attorno allo Stato la qualità alimentare torno lo Stato realizzazione con il mercato torna lo Stato a questo voglio sottolineare che la devolution dovrebbero essere qua da solo versata da un uso ha problemi di farraginosità non ha problemi che lo stadio finale della della disgregazione allo stato questo nome dato reale a problemi di contraddizioni e difficoltà nel parto difficile grati la vista
Però sicuramente ma dobbiamo costruire una realtà istituzionale in cui Impregilo federale non cancella e in concerto all'autorità centrale dello Stato come avviene in Germania come dire i Stati Uniti che sono stati pienamente feudali ma nessuno pensa mai che la Germania ora gli Stati Uniti non riesco a essere gli Stati nazionali fortemente sovrane fortemente in grado di incidere quando l'interesse nazionale chiama e quando interesse nazionale si deve misurare in quel contesto europeo come in quello internazionale
Un'ultima cosa da potesse economico voglio dire poi mi taccio
Io credo profondamente sul la pressione della concorrenza e dalla competizione però credo pure che sia ancora incompiuta la riflessione
Sul tema la concorrenza della competizione quando non ci sono regole comuni e quindi torniamo sul problema del commercio internazionale
Qui la dobbiamo smettere di andare per asserzioni ideologiche più o meno liberista e per cui pensiamo che il mercato risolve sempre tutto
E non c'è diamo conto che noi spesso e volentieri nella globalizzazione ci muoviamo su mercati regole variabili profondamente diversa condizioni sociali economiche proprie profondamente diverse
Noi non possiamo competere interni tranquilli ieri
E sciolti rispetto a le famose produzioni cinesi le famose produzioni cinesi che sostanzialmente oggi avvengono per la questione del pomodoro altre cose avvengono in condizioni dal punto di vista produttivo dal punto di vista e condizioni umane dal punto di vista di realtà
Economiche sociali completamente diverse è impensabile che avvengono cose di questo genere dice sì ma noi abbiamo problemi problemi anche con la Spagna accerto abbiamo in compagnia propri compiti anche dalla Spagna ma presto anche la Spagna avrà gli stessi nostri dentice problemi nei confronti queste produzioni che vengono Estremo Oriente realtà di questo genere
Quindi noi dobbiamo maturare una riflessione in cui senza negare i principi del mercato senza negare questo potente strumento per l'innovazione e la competitività la cresce come altre cose si comprenda il modo con cui questi principi vengono applicate su situazione profondamente diverse
Per evitare poi di competere in senso sbilanciato con sostanziale concorrenza sleale l'agricoltura lo sa bene questa cosa agricoltura è stato il primo capo espiatorio da questo punto di vista e ha rivolto la pagano prezzi terribili arriva al mercato internazionale spesso e volentieri ancora oggi si dice l'agricoltura deve pagare il prezzo per il Po liberalizziamo su altri versanti sulla tratta
Ma poi passare questa fase adesso anche l'industria manifatturiera altre cose Sassa Payne basta vivendo le pene che negli anni passati è anche oggi continua vive l'agricoltura quindi forse una gestione diversa per andare sui mercati internazionali
Meno prese da evangelica mentalità cosmopolita ma un po'più attenta interesse nazionale è assolutamente indispensabile
La
Siamo in conclusione da Scarpa Bonazza mi chiedeva
Sì un altro mese ho seguito e apprezzato
Le parole di Gianni De Meo ministro con il quale o l'avvocato questi cinque anni con il quale mi auguro di poter continuare a collaborare anche in futuro
Vado solamente di Verona sorride aveva a fare l'assessore comunale a Roma il il
Divaricati giardini se mai lo ripeteremo l'accordo che qualcos'altro sono ne parliamo
Ove parteggiava eccetto
No questo volevo dire che come diceva giustamente anche Gianni si trova di fronte a una sbandierata globalizzazione che non è seriamente si può tramontare
Come
Un nuovo Udine
Da giudicare in modo messianico da parte di imprese agricole tanto meno quelle europee
In particolare voglio rilevare un aspetto che secondo me fragorosamente sbagliato
Allora noi ci troviamo di fronte alla globalizzazione più spinta che abbiamo mai avuto nella storia del mondo per quanto riguarda l'agricoltura e i prodotti manifatturieri
E invece continuiamo a darci ogni giorno ogni santo giorno in Europa regole di tipo dirigistico
Cioè una confusa conflitto evidente un impatto evidente quotidiano tra regole tra camicie di forza europee tra regole dirigistiche europee Prato ha fatte il più delle volte da un organismo che sulla cui democraticità potremmo discutere a lungo cioè la commissione
E tutto questo va a cozzare che inducono invece con la tendenza di commercio internazionale che è sempre e fatalmente più liberista dove questo sistema non possa durare
Allora non c'è competitività per quanto riguarda sistema produttivo per come si può mettere in concorrenza una grande azienda agricola italiana della padane della Pianura Padana da aziende agricole cinquecento ettari due mila ettari che fa cereali e latte come la Ferrari con l'Argentina non è possibile così come della corretta l'azienda agricola italiana che paga giustamente o dipendente tre milioni
Vado ancora in lire o mille cinquecento a euro di più con una trentina ma come possiamo ai soli concorrenza Noè con regole che ci siamo dati noi in Europa e continuiamo a darci va bene che sono tipiche del più bieco regime dirigista
Allora liberismo se il governo deve essere regole uguali per tutti come dice Alemanno siano solo Paulson liberista molto moderato grazie
Allora
Ricorreva obbligo di ringraziare per la loro presenza il presidente la provincia di Novara Sergio Vedovato il presidente della provincia di Verbania Paolo Ravaioli
L'assessore alla droga all'agricoltura province Novara Silvana Ferrara il prefetto di Verbania Carmine Rotondi
Il già citato assessore alla cultura Finazzer Valmontone velata ricco che due parlamentari di alleanza nazionale Marco Zacchera Gianni Mancuso ringrazio della vostra presenza e ci avviamo alla conclusione
Naturalmente la conclusione d'obbligo è sentire presidente che tipo di soddisfazione che grado di soddisfazione ha avuto rispetto alle sue esigenze
Da questo dibattito mi permetto prima di dare la parola di fargli notare da diciamo esperto di queste di queste occasioni che difficilmente si riscontra un livello di concretezza
Di coesione come quello che ho visto stamattina non so perché mi ha parlato della pax perde della pacca anzi
Allora amava però mi sono legate chiederà paterno anziché ed è il fax abbiamo parlato della PAC ma questo era scontata in casa di Confagricoltura mi sono fregato la battuta solo verità ma ma anche perché torno a essere serio perché il il diciamo la qualità dei ragionamenti fatti sia sul terreno dalla convergenza delle forze sociali credo che abbia assolutamente ragione
Alemanno ha dire che non c'è solo un problema di coesione la politica c'è anche un problema di coesione della società civile non solo negli interessi ma anche direi più in generale insomma che è un po'troppo tomi Zatta
E sia sul fronte della politica perché specialmente di questi tempi difficile registrare un dibattito di questo livello ma questo era il mio personale giudizio quello che conta è il suo
Grazie io ringrazio tutti gli intervenuti a nome ovviamente della nostra classe dirigente che qui riunita vado rapidissimamente come del resto la conclusione ricordando a tutti che al termine rinviamo il filmato a cui io tengo anche perché il ministro non c'era avrei piacere che lo vedesse
Vorrei dire
Riprendendo lo spunto che ha dato moderatore qui faccio anche i complimenti per aver dato a questo confronto
Anche grazie all'intervento di relatori preparati ma un tono leggero non eccessivamente noioso mandato più significativo è stato io credo quello della serietà della pacatezza
E del senso di responsabilità della politica che se confrontata questa mattina
Riflessione che io faccio è quella che qui noi abbiamo una classe dirigente di politici anagraficamente anche più vicini al sottoscritto e siccome ieri nel quadri confederale si è parlato anche del rinnovamento nelle imprese agricole
Forse se oggi in Confagricoltura le cose sono state contrassegnate da questa capacità di confrontarsi con determinate modalità anche un ricambio del mondo politico non farebbe male detto questo io credo che ci sia un altro passaggio che è relativo alla ai contenuti riprendendo quello che diceva Alemanno vero
Vero che non siamo qui a dire che il mondo imprenditoriale improvvisamente ha scoperto l'unità improvvisamente animato da uno spirito unanime di benevolenza
Di voglia di stare insieme a tutti i costi non siamo certamente contrassegnati però da due momenti mi riferisco anche agli amici in particolar modo del commercio anche dell'industria noi dobbiamo riuscire a coniugare il momento politico
Con il momento contrattuale
Però dobbiamo anche fare in modo che momento contrattuale non vanifichi la spinta del momento politico
è chiaro che se grandi organizzazioni come quelle che siedono qui oggi decide non sui grandi temi di trovare delle convergenze devono avere poi la capacità sul territorio di non far vanificare queste convergenze da una chiusura di un contratto interprofessionale questo non significa non dare rilevanza tutti e due momenti lo dobbiamo riuscire attraverso il primo quindi attraversa un momento politico anche ad arrivare al momento economico però io voglio ricordare qui che proprio attraverso una modifica normativa che il ministro Alemanno ha varato e che dava rilevanza la filiera con un decreto come quello centodue che rimodella proprio il momento economico contrattuale degli attori della filiera
E che Confagricoltura sostenuta il quale ha dato anche un contributo si è voluto distinguere anche i due momenti Confagricoltura un'organizzazione economica a vocazione generale non è un'organizzazione che gestisce il prodotto
Noi vogliamo mantenere distinti due momenti perché sono distinti e distinto momento politico e momento commerciale il momento politico deve servire a creare quella impalcatura di regole che abbiamo sentito questa mattina declinate molto bene
E che consentano poi agli attori del momento commerciale che sono o i singoli imprenditori o le loro cooperative o le organizzazioni di prodotto efficiente che mettano al centro l'agricoltore vero e non la sovrastruttura burocratica amministrativa che si autoalimenta
A creare quel risultato finale che il reddito allora
A l'abbiamo sentito anche delle battute è chiaro che ognuno di noi pensa alla propria storia alla propria dignità confederale delegato indiscutibilmente al suo mondo
Io sono dell'avviso che le iniziative fatte anche nei mesi scorsi dalle confederazioni che sono qui sedute debbano essere altrimenti non saremmo qui stamattina non solo alimentate ma devono trovare da parte nostra l'assoluta convinzione che solo questa la strada
Solo su questo percorso l'impresa può riuscire sui grandi temi
Che abbiamo sentito dell'impalcatura dello Stato
Del costo del lavoro della riforma previdenziale della modalità con cui ci si confronta con un mercato allargato in cui le regole sono l'obiettivo di tutti per governare il processo di apertura dei mercati e questo è assolutamente intersettoriale
Dopodiché dovremo come stiamo anche facendo avviare sulle grandi filiere sulle grandi momenti anche di condivisione dei percorsi economici riuscire a integrare i nostri mondi lo stiamo facendo proprio nel settore energetico perché ieri l'agricoltore di Confagricoltura hanno detto con forza vogliamo essere parte attiva nella politica energetica del Paese ed essere noi proattivi protagonisti
E quelli e coloro i quali realizzano questa politica agroenergetica lo stiamo facendo proprio in questi giorni con gli industriali dello zucchero con sarda ma con Italia Zuccheri con Speer
In molte province italiane perché le due forze riescono a realizzare quella filiera che in alcuni casi necessariamente vede il singolo imprenditore realizzare la propria impianto di generazione distribuita ed entrare individualmente nel mercato e là dove invece le dimissioni sono necessariamente più grande come quelle di interi bacini produttivi occorre un impianto industriale quindi occorre una componente che dia a tutte le tue
Le le parti della filiera pari dignità e la possibilità di condividere il margine industriale che sicuramente ci sarà però sotto questo profilo noi siamo interessati a lavorare
Oggi ho avuto la convinzione che il mondo di Confagricoltura non solo interlocutore del resto del sistema economico ma interlocutore serio e questo lo confermo con senso di responsabilità della politica quella di oggi e quella dei prossimi anni
Dico anche chiudendo con una battuta che
Nella dopo il giorno undici aprile
Sarà Confagricoltura nelle prime ore dell'alba invitare il presidente i confederali per un caffè così una volta tanto nel cammino e nel percorso che ci siamo prefissi l'agricoltura sarà in questo senso davanti all'industria grazie
Questo
Cresca clausola al vostro presidente ma se sono state due ore utili interessanti e persino piacevoli vi prego di accumulare in un unico applauso tutti i protagonisti