1 maggio a Portella della Ginestra: 61° anniversario della strage

Non ho capito proprio un geometra che occorrono quello che volevano subito
Parlo proprio non solo
Davvero
Proprio
Vero
Primo Maggio
Primo Maggio dedicato alla sicurezza sul lavoro dedicato ai morti di Portella della Ginestra
Dedicato a quanti hanno perso la vittoria durante
Il rapporto di lavoro
Non mi sento
Perfetto o del lavoro se ho dei lavori privi
Dopo che ogni giorno giorno per giorno almeno tre lavoratori perdono la vita
Durante il lavoro per noi non è festa sicuramente un momento forte di riflessione e di lotta
Per impedire questa strage continua questa guerra continua quindi
Ora suoniamo il silenzio ed evitiamo appunto questo silenzio a chi ha perso la vita in questo modo
Poi inizio
Alla manifestazione
Dando la parola un testimone del mille novecento quarantasette che in onore di quei morti leggera
Leggerò proprio i nomi consuetudine nostra scandire i nomi
Che in quel modo tragico mille novecento quarantasette hanno lasciato la loro vita in un momento Di Gioia in un momento di festa do la parola
Fa Micossi IVA testimone oculare e che viveva vissuto tutti questi anni con questo drammatico ricordo
Grazie lavoratori tutte
Ricordate questo giorno Como un giorno di marmo che non si deve mai dimenticare
Queste cose invece lo dico ai professori perciò ovvero alla scuola primo tempo parte ha già nove voti ha sparato qua
Questo vogliamo sapere noi questi perché non l'avrà ora ringrazio che è stata venute qua a onorare i nostri cadute Caio a uno a uno ve le leggo tutte che sono qua scritti
Sono scritte pura e in quel mostro la
Gallo
Giorgio coscienza
Veto alla lotta
Giovanni maligna
Margherita cresce
Cioè siccome il Cal
Sapete ad horas picchia
Per il pediatra alvo ricerca di maggio Giovannelli del Po rinuncia entrava Pata
Ora qualche no io non sono un oratore perché a ciò però la quinta però voi altre tutte per ringrazio e non dovete dimenticare questa memoria che è questa una voglia Parri giovane per tutte voi ca si atteggiava giovane calda
Dubitava pattuite voi sapete dov'è
Multe parcheggiando Belotti alta arrivederci auguri a tutti e buone feste
Grazie o di Consiglio se c'è un medico tra di noi perché c'è un signore che sta male normalmente ci dovrebbe essere anche l'ambulanza non solo il centodiciotto cosa ho fatto stamattina insomma
Fare è stato già perfettamente Jones pronto soccorso voi
Giorno anche della memoria lo diceva di Consiglio
Un grande lavoro si sta facendo anche con le scuole perché dalla storia dalla memoria si costruisce sicuramente il futuro noi vogliamo continuare
Continuare a rappresentare quelli che sono
Quelli che sono stati i bisogni di allora che guarda caso del suo por mano SP bisogni di oggi i bisogni dei lavoratori i bisogni dei cittadini do la parola al segretario della Camera del lavoro di piano
Ristrutturazioni
Si sente bene
Ormai sono passati tanti anni d'acqua il primo maggio del quarantasette ma ogni anno sempre numerosissimi veniamo qui a Portella
Qui dove sono morti poveri contadini
Non erano eroi
Erano semplicemente contadini ecco con coraggio chiedevano riconosciuti i nuovi diritti
Quelli di potersi coltivare la terra
Quelli di potere avere più prodotto
Quelli di liberarsi dal dominio causale scali costringeva la fame
Questa era la loro colpa
Chiedere
Più libertà più giustizia più pane
Non era bastata la dittatura non era bastata la guerra neanche la sopraffazione dai latifondisti
Ci voleva ancora di più il sangue
Si era già cominciato all'inizio dell'anno con i sindacalisti
Con accorso Miraglia che aveva affiancato questi contadini della battaglia lo hanno ucciso
Qua invece dodici vittime è ventisette feriti
E li hanno già ricordati ma io su due di loro mi voglio soffermare oggi che abbiamo qua ospita e la scuola
Due vittime
In particolare
Vicenza Siena l'ha fatta e Serafino flash erano due bambini
Tutti i morti si piangono ma i bambini fanno più male
Le nostre piccole comunità ancora oggi stanno diventa del tentando di elaborarli questi lutti
Ancora oggi i testimoni quando raccontano si commuovono piangono
Raccontano non solo i fatti che avvennero quel giorno
Ma anche le loro sensazioni le loro reazioni lo sconforto le emozioni che si provare o no quando arrivarono in paese i corpi dei morti e dei feriti
Anche questo è un patrimonio le emozioni anche questo deve essere preservato onorato
Come Camera del lavoro di Piana perciò con l'ANAS l'Auser locale abbiamo proposto alle scuole dei tre Comuni interessati alla strage Sancipirello San Giuseppe piana
Un progetto
E si intitola punta esplorazione della memoria grazie
Affinché la memoria dei nostri anziani a
Passi a coloro che rappresentano da sempre il futuro la speranza i nostri bambini
Ne abbiamo coinvolti circa duecento
In questo Progetto abbiamo previsto due momenti
In uno si è formato un laboratorio di giovani
Che affiancando per tutti questi mesi scolastici i nostri testimoni
Vengo che vengono qui da anni ormai ad accogliere tanti ragazzi che vengono in gita soprattutto dal nord Italia in un circuito di turismo responsabile
Che porta a conoscere anche questi luoghi della nostra terra
Il nostro obiettivo è che è un domani
Questi giovani arricchiti dal bagaglio di questi anziani possano accogliere gli altri giovani che verranno nuovamente ad onorarci della loro visita
Altro momento invece del progetto
Ha fatto sì che i ragazzi in delle tre scuole producessero
Allora libera interpretazione qualsiasi lavoro sotto memoria Della Portella della Ginestra e si sono proprio sbizzarrirsi hanno fatto tante poesie tanti disegni tante interviste video per giunta
Una ragazza l'aveva invitata da
Qui oggi ma non se l'è sentita troppa gente
Però a breve
Tra pochi giorni si terrà la chiusura di questo nostra iniziativa
E tutti i lavori saranno presentati e pubblicati per poi essere distribuiti in tutte le scuole della Sicilia
Il premio che abbiamo previsto visto che è un concorso a premi è di portare le classi piano prodotta migliori lavori
In città
Penso a una cooperativa gestita da ragazzi che lavorano in quelle strutture in quei terreni confiscati alla mafia
Quale miglior messaggio da dare a questi giovani partendo da qui da dove per avere la terna dei mafiosi si motiva
A conoscere posti in cui
Liberati dalla mafia c'è sviluppo c'è libertà c'è il pane
E senza la mafia che questa terna conosce libertà
Sviluppo e progresso si comincia però a vedere una nuova realtà
Molti si ribellano ci sono i giovani di Addio pizzo
Cioè Confindustria in Sicilia
E chiede vengono espulsi dall'associazioni quelli che pagano
Ci sono tanti imprenditori che
Si ribellano arranca denunciano come l'antica focacce via San Francesco che oggi è qui apposta nella
Da periodi bui di sopraffazione di dominio fan mafioso siamo oggi passati ad un nuovo periodo significativo non solo di denuncia e di condanna
Ma anche di grandi risultati delle forze dell'ordine che hanno portato alla cattura di boss mafiosi come Rina come Provenzano la Sicilia può ebbene cambiare
Onorare questi morti preservare la memoria salvaguardare questi luoghi danni compito della CGIL è questo
Ecco è a questo noi ne affianchiamo un altro passare il testimone ai giovani ai ragazzi al nostro domani grazie buon prima maggior
L'escalation contro i lavoratori contro i dirigenti dei lavoratori incomincia nel mille novecentoquarantasei
La strage di Portella è sicuramente la più significativa ma quest'anno
Noi abbiamo commemorato
Tre morti per morti importanti per la CGIL
Epifanio Li Puma
A Petralia Soprana l'acido Rizzotto a Corleone Calogero Cangelosi a Campo reale cioè una sfilza trenta sei sindacalisti sono stati trucidati assassinati dalla mafia
Ma ci dobbiamo chiedere è cambiato qualcosa
Forse non uccidono più ma comunque rendono la vita difficile in questa terra in questa terra ancora martoriata guardate il fatto che si ribellano
La Confindustria Addio pizzo
E così via sono segnali sicuramente importanti ma chi ha tenuto la barca alta la bandiera della legalità
A me pare che il movimento dei lavoratori con in testa mi permetto di dire la CGIL su questo
Do la parola al Segretario della Camera del lavoro di Palermo Maurizio cala
Ci hanno fregato leva le aste c'erano due aste qualcuno a proposito di legalità se le fregate io lo tengo io meno mezzo io da
Sessantuno anni sono passati sessantuno anni
La prima strage della Repubblica ma prima grande strage che apriva purtroppo un periodo stragista in questo Paese che non è mai che non si è mai concluso
Uno dei pochi paesi in Europa ad avere una quantità di stragi come quelle italiane
Da vario da a vario titolo e da varie parti commesse e che non hanno mai avuto verità
Sessantun anni di Bugia di mezza verità
L'unica vera verità è quella di chi ha vissuto e abbiamo sentito poco fa la testimonianza di una di queste persone
E che ha detto la sua verità la verità di quelli che erano qui hanno visto hanno vissuto ma hanno vissuto non soltanto quella porta e l'hanno vissuto quel periodo storico le difficoltà
Quei momenti le elezioni politici le posizioni politiche di quegli anni che sono stati particolarmente difficili
Sessantuno anni quindi di stragi di stragi
Di cui questa Repubblica non ha avuto una verità di Stato certo la verità non ce le siamo dette gli storici ce l'hanno detta ancora oggi su Portella si cercano e si trovano fatti inquietanti e si dicono e si provano ad esplorare nuove via
Però un Paese una democrazia non è una democrazia compiuta
Se dopo sessantun anni non si riesce ad avere una verità di Stato quella verità in cui lo Stato fa i conti con se stesso con la sua democrazia con quello che è successo
è da una verità
Al proprio popolo senza dovere continuare a dire l'emergere bugie le mezze verità
Allora come oggi a Portella
C'era un grande movimento un grande movimento popolare di riscatto sociale eravamo dopo la guerra e c'era il riscatto dal fascismo ma il fascismo non era soltanto quello di Mussolini era anche il fascismo dei padroni
E dei padroni dei baroni e della mafia in una Sicilia
Che per noi era due volte oppressiva perché era oppressa dal fascismo era oppressa dalla guerra ma noi siamo sempre stati oppressi da un'altra forma di fascismo che erano è stato sempre alla mafia e le grande Barovier grandi per Ronie padroni della Sicilia era anche quella classe politica che in quegli anni assieme I baroni alla mafia determinò la strage di Portella della Ginestra una casa e politica padrona di questa Sicilia
Che dobbiamo chiederci se ancora oggi non è ancora lì se ancora oggi non ricorrono quelle condizioni e ce lo dicono i tanti processi i tanti pentiti rimasi quelle relazioni fra la politica i padroni alla mafia che ci hanno reso schiavi che hanno reso schiava questa Sicilia ci hanno messo per sessant'anni in queste condizioni
Un gruppo di potere quindi che ancora non è sconfitto quindi quel movimento popolare non ha finito di combattere non ha raggiunto l'obiettivo
Ma un movimento popolare fatto allora da braccianti gente semplice dura analfabeti
Straccioni come le avrebbero chiamati all'ora persone che avevano come diceva poco fa
Il compagno che ha parlato solo la quinta elementare che non avevano istruzione
Ma che avevano una grande forza dentro una grande forza interiore e politica che riportava scontrarsi non nelle città ma nelle campagne da soli con il mafioso col cantiere che passavano avanti col cavallo
Era
Una lotta fatta da quei braccianti così lontani anche dalla stessa classe operaia tanto decantata dalla stessa sinistra
Che riteneva che dovrebbe come dire dovesse essere quella la Callas che doveva risollevare falla la rivoluzione invece nel sud successe che degli straccioni dei braccianti
Fecero una grande rivoluzione una grande lotta per la libertà dietro a questo Paese un grande pezzo di democrazia e pagarono tutto a questo poveri analfabeti con loro sangue
Quindi forse meritano
Quei braccianti di allora di avere oggi giustizia non soltanto da questo stato dalla verità di Stato non soltanto per il fatto che hanno combattuto per la democrazia hanno lottato per una lotta partigiana
Ma anche all'interno della stessa memoria dalla sinistra perché noi combattenti del sud lavoratori sindacalisti gente che allora come dire da un ha la propria vita ha creato un pezzo di storia di questa Italia forse troppo dimenticata e allora forse è bene come si diceva prima trentasei sindacalisti uccisi
Riscrivere anche un pezzo di storia dell'Italia e della sinistra
Combattenti insomma caduti per la libertà e questa lotta partigiana che nel resto del Paese si fermo nel mille novecentoquarantacinque
In Sicilia ancora oggi è combattuta era e combattuta dalle tantissime persone che si mettono contro del quel sistema di potere quella cappa che vede nella mafia
Un braccio non solo armato ma anche una testa razionale che guida
I grandi sistemi di potere siciliani e meridionali che vedono ancora una guerra aperti
Una guerra combattuta ancora oggi dai sindacalisti control sotto salario contro il lavoro nero contro il precariato contro la mancanza di diritti contro la mancanza di sicurezza anche quelli sono partigiani tutti quei lavoratori che ogni giorno per mille euro al mese muoiono nei cantieri edili e nei posti di lavoro soltanto per portare un pezzo di pane a casa
Sono migliaia migliaia di lavoratori ogni anno è un Paese democratico anche qui è un Paese che non riesce a rissa vi lire giustizia rispetto
A questi uomini a queste donne che non sono eroi che sono uomini e donne comuni
Ancora oggi questa lotta viene combattuta i sindacalisti ma viene combattuta anche dalla poliziotti e dei magistrati da quei magistrati a cui non vengono dati visto venti da quei magistrati che vengono continuamente attaccati da una politica che vuole proteggere se stessa e vuole con le collusioni
Proteggere con l'impunità agli amici
E siamo di nuovo al tema ricorrente nella impunità
In questo Paese sembra quasi che chi cerca chi professa chi segue la legalità è chi sbaglia è invece
Chi lei elude echi poverino ha dovuto sbagliare per una condizione che non era
Che non era superabile e quei poliziotti
Quelli che spesso anche noi facciamo l'errore di nero con il mio non ricordare spesso ricordiamo Falcone Borsellino ma siano a loro c'erano le scorte quei poliziotti oggi organizzati dal sindacato hanno dei giubbotti antiproiettile spesso scaduti i che non sono in condizione di reggere alle armi al fuoco delle armi nemica e combattono questa lotta tutti i giorni per mille duecento euro al mese questi io non lo so se si possono chiamare ROI ma sicuramente sono combattenti per la libertà sono partigiani della nostra democrazia
Questa lotta ancora oggi e combattuta io dico per fortuna anche ad alcuni imprenditori si diceva con lo fa qui oggi c'è voluto essere Vincenzo Conticello dell'antica focaccia via San Francesco che ha rifiutato
Di pagare il pizzo e ha riconosciuto
Puntando il dito in un'aula di tribunale rischiando la propria vita quelli che avevano tentato via assoggettare la sua azienda oggi qui c'è la la la cantina Altobelli dice
Imprenditori cioè onesti che pensano che l'unica capacità che abbiamo per riprendere il treno dell'Europa e della globalizzazione è quella di liberarci da questo grande peso che la mafia
E allora imprenditori coraggiosi con i quali
Bisogna continuare questa battaglia ma con i quali bisogna riprendere una battaglia a trecentosessanta gradi
Perché la legalità
Legalità sempre
Non è solo legalità quando si combatte la mafia
Ma legalità e anche restare dentro un posto di lavoro con i diritti dal contratto di lavoro
è la verità la legalità e anche a poter lavorare senza dovere morire di lavoro e allora con questi imprenditore avveduti va aperta una grande stagione nuova
E le quella guerra e combattuto ancora oggi anche dalla gente comune Addio pizzo dai dei ragazzi straordinari
Che sono riusciti non soltanto
A a mettere in campo un movimento uno come i tanti movimenti che questi versando amici sono stati mai mettere in campo una nuova concezione che è la concezione di una responsabilità sociale
Non solo puntare il dito contro chi governa ma anche io anche io che faccio parte di questa società o una responsabilità
Ho un mio dovere e quel dovere va compiuto ogni giorno
E allora anche l'idea del consumo critico
è l'idea di chi dice tu non sei non puoi girare la faccia dall'altra parte devi guardare alla realtà e devi fare quel tuo piccolo
Quella tua piccola azione ogni giorno senza bisogno di fare l'errore ma con una piccola azione si cambia anche con quella si può cambiare il mondo
E allora altro che indifferenza oggi si parla spesso dall'antipolitica
Io non lo so se la possiamo chiamare antipolitica io dico che la prima antipolitica è quella che viviamo nei palazzi del dello governo delle istituzioni
E l'antipolitica nell'indifferenza del qualunquismo di una politica
Che non c'è più vicino alla gente che non si occupa più dei problemi quotidiani della gente e che quindi trasmette una voglia di indifferenza
Che poi la gente in qualche modo raccoglie ma queste testimonianze fanno sì che oggi noi diciamo che non è vero che tutto indifferenza che non è vero che stare da una parte o dall'altra uguale che ancora oggi ci sono i valori ci sono le bandiere quella continuano a contare
è quella sono quelle che ci possono mettere nelle condizioni
Ricorrere riscattare la nostra condizione
C'è stata una tornata elettorale
Secondo me una tornata per l'elettorato è molto preoccupante
Perché ridare il potere alle stesse
Agli stessi soggetti politici
E persino alle stesse facce che da quindici anni hanno verso l'Italia in queste condizioni
Persino le stesse facce è l'unica Repubblica in Europa e forse nel mondo che arriva per la terza volta lo stesso mandato allo stesso Presidente del Consiglio che perde per tre volte
Rende l'Italia in queste condizioni
Io credo che questa è una condizione italiana su cui bisogna tutti riflettere destra e sinistra
Di bisogna che la gente rifletta su questa condizione tutta italiana che è insopportabile perché significa che chiunque sbaglia non sbaglia mai
E allora
C'è un problema di pensare che questa continuità in questo caso non è una continuità positiva
Anche quella che si che abbiamo letto nelle elezioni siciliane una continuità manifesta rispetta le gestioni
Che ci sono state prima e io mi chiedo sia un fatto di valore diresti continuativo
Rispetto alla politica di un Presidente alla Regione che si deve dimettere perché condannato per reati che sono reati gravissimi io vi chiedo
Sequestro sequestro a una logica al di là dello stesso voto aldilà dall'indifferenza ma mi chiedo se è possibile
Allora
è una grande bisogna aprire una grande discussione e questa piazza oggi
I partiti che hanno sempre storicamente fatto riferimento al mondo del lavoro dipendente che hanno storicamente tentato di difendere
La classe più debole lo stesso sindacato si devono interrogare e si devono interrogare rispetto al cambiamento rispetta ciò che non sono riusciti a capire e interpretare a rappresentare perché anche qui basta con le arroganze quando io parlo di volti vecchi mi riferisco proprio a tutti quando parlo di politica che sbagliano mi riferisco proprio a tutti e allora l'unica maniera e non fare sconti a nessuno e noi che dobbiamo rappresentare la parte più debole dobbiamo avere il coraggio con grande franchezza di rilanciare la politica e di dare senso di nuova ad una nuova stagione
Ma attenzione bisogna scoprire nuove frontiere della politica
Oggi ci sono cosa che sta alzando un anni fa non avevamo oggi sia la globalizzazione c'è la mobilità dei popoli ci sono le nuove povertà
E allora c'è una condizione di diversità e oggi la gente chiede alla sinistra politica chiede al sindacato
Al sindacato lo chiede tutti i giorni nei posti di lavoro di risolvere i problemi della gente di risolvere i problemi della gente e cioè di dare una versione di governo delle questioni sociali che possa concretamente dare un aiuto alle persone
Quindi anche un ruolo per il sindacato il sindacato nei prossimi anni non deve più dividersi
Perché la divisione del sindacato
è la rottura del movimento popolare dei lavoratori la divisione del sindacato è l'elemento che ci ha resi dai propri negli anni passati oggi noi dobbiamo riprendere da lì dai bisogni dalle per pone con una grande stagione come è stata per la
Per la la votazione sul decreto del ventitré luglio con una grande stagione di democrazia che chiede ai lavoratori e ripartono i lavoratori
E quindi un sindacato autonomo dai partiti
Ma un sindacato impegnatissimo nelle politiche anche questa storia che vorrebbe che il sindacato non si occupasse di politica il sindacato è politica ma politica con la P maiuscola
E la politica di quelli che la mattina escono e vanno a lavorare e li vivono della difficoltà e hanno bisogno di qualcuno che li risolve e quei stava politica non è il sindacato che fa politica è la politica che ha dimenticato
Come si fa a fare la politica
Allora
Chiudo
Noi abbiamo necessità di raccogliere
Queste sfide soprattutto in Sicilia abbiamo un ultimo treno che è quello del due mila sette due mila e tredici arriveranno vagoni di denaro dall'Europa e purtroppo i primi segnali non sono fra i migliori
Questo denaro va speso va indirizzato nei confronti dell'attivazione di una società che produce e che vive di lavoro questi sono i chiediamo chiediamo di potere vivere di lavoro
Per farlo c'è bisogno di cambiare la logica la destra la cultura della politica e delle istituzione
Oggi è complicato
Io non so se c'è più una
Nuova questione di classe forse no
Forse oggi un po'tutti non ci riteniamo facenti parte di una classe forse una società dell'immagine del consumismo ci mette di fronte al fatto che facendo debiti anch'io posso comprare la macchina di quello che c'ha i soldi
è una condizione di riduzione che ci lascia come dire che ci lascia nella condizione di chi non capisce più
Qual è la sua condizione sociale all'interno di questa società
E allora noi rispetta questo dobbiamo come era sessantuno anni fa qui in questa piazza dobbiamo riprendere coscienza di noi stessi
Della nostra condizione delle nostre difficoltà della nostra battaglia delle i vostri obiettivi
Perché soltanto a questa condizione della coscienza del se e dice quello che ci aspetta ed è la capacità di rimettere insieme il mondo del lavoro
Tentando di distruggere quei feticci che oggi alcuni provano a fare vedere e cioè che l'individuo da solo si salva che l'individuo da solo e l'individuo che può determinare il proprio cambiamento
Oggi queste due condizioni e cioè la capacità di una nuova solidarietà in un concetto di politica generale delle persone sapendo che se ci salviamo ci salviamo tutti
E dall'altra parte la consapevolezza dei nostri limiti ma anche a delle nostre potenzialità ci possono mettere rispetto ad un futuro che deve SI può essere cambiato
Come allora quelli
Dunque i braccianti di quelli che venivano ritenuti straccioni
Anche noi a oggi in questa piazza e nelle tante piazze del nostro Paese della nostra Regione io credo nei prossimi mesi e nei prossimi anni con questa consapevolezza
Potremo fare tremare i polsi come allora nelle stanze del potere
Grazie a Maurizio
Si è parlato anche di elezioni
Una persona anziana affatto commentavamo le elezioni
Eh ma ha detto ma di Chieti meravigli
Duemila anni fa un popolo ha votato
Duemila anni fa un popolo ha scelto Barabba al posto di Gesù quindi che di Chieti meravigli noi non ci vogliamo paragonare sicuramente
Però è pur vero che il kit condizionamento delle situazioni
Specie dei bisogni in Sicilia un significato preciso non è pensabile
Che si prende il settanta per cento guardate sette lavoro sette cittadini su dieci votano il centrodestra
E poi nelle fabbriche nelle aziende nelle piazze parliamo di lavoro di disoccupazione e così via oggi
Colleghiamo la nostra piazza quella di San Giovanni la sicurezza sul lavoro
Ma in Sicilia un significato anche più profondo sicurezza del lavoro perché noi il lavoro purtroppo non l'abbiamo o se l'abbiamo un lavoro precario un lavoro che non dà prospettive
è ora
Dal sasso di Barbato Nicola Barbato ha un dirigente socialista capo dei fasci siciliani
Do la parola a Enrico Panini segretario della Federazione lavoratori della conoscenza quest'anno noi
Abbiamo voluto la presenza proprio della formazione della scuola in merito a quella che è la nostra i nostri obiettivi cioè
La memoria la storia do la parola a Enrico Panini
Lavoratrici
Lavoratori pensionati Giovanni
Rappresentanti delle istituzioni
Compagne e compagni
Celebrare questa giornata qui su una terra che le dieci e trenta del primo maggio del quarantasette è stata bagnata dal sangue di innocenti
Assume non solo un valore altamente simbolico per tutti noi che siamo qui ma è un segno anche per il Paese
Qui infatti la mafia ha cercato di impiegare il movimento dei lavoratori di intimorirlo a fronte di un risultato elettorale di pochi giorni prima
Che premiava
Le forze politiche più vicine ai problemi della gente
Ha cercato di spezzare la lunga lotta verso la dignità il riscatto dei braccianti dei lavoratori tale miserevole condizioni delle quali erano costretti
Ma quella scelta sanguinaria non ha pagato e se oggi il nostro Paese è un Paese che celebra il lavoro
Che a sindacati confederali forti e autorevoli un Paese nel quale c'è un tessuto democratico diffuso e anche perché quel disegno
Ti piegare il movimento braccianti del movimento dei lavoratori
Non è passato
Alcuni fatti restano nella memoria recita il bel manifesto per questa giornata preparato dalla Camera del lavoro di Palermo è vero
Alcuni fatti restano dalla memoria collettiva
E rappresentano il nostro sentirci parte di una collettività che si riconosce
E in questo esercizio della memoria che sicurezza del passato ma che guarda al futuro
Il ruolo dei giovani il ruolo della scuola il ruolo dell'università e fondamentale ha ragione Nicosia noi dobbiamo dire ai giovani e quei ragazzi che vivono oggi
In un mondo diverso da quello che si viveva nel mille novecentoquarantasette
Le ragioni di quel sangue di quelle frenato strage di Stato perché
Quei fatti non rimangono consegnati alle ricordo fatti che restano anche nel presente e quel presente informano
Con il loro esempio per QS sto
Il primo maggio una festa nazionale lo è a Portella della Ginestra come lo è arabe Enna dove oggi stanno parlando Epifani Bonanni e Angeletti
Siamo poche settimane da un voto che ha cambiato e di molto il volto dell'Italia
Ha vinto lo schieramento di destra
Su un progetto elettorale basato sulla separazione del Paese e sulla rottura di ogni solidarietà
Che ha posto come obiettivi liberismo cioè la ricerca individuale delle soluzioni e i propri problemi
E la riduzione delle un ruolo del sindacato della CGIL in particolare come distorce do che rappresenta e difende le condizioni di lavoro la dignità
Dei giovani di chi lavora dei pensionati
In Sicilia il risultato elettorale vede confermata incrementato
Il consenso ad un intero blocco di potere che ha portato questa bella isola ad hoc curare un deficit pauroso
A classificarsi fa le ultime del Paese per la qualità dei servizi che ha portato l'appeal mancato riconoscimento di diritti spesso alimentari all'assenza di una legge sul diritto allo studio nella scuola statale
Che soffre di pesantissime disfunzioni negli apparati pubblici per cui il favore diventa la condanna pertanto i diritti non soddisfatto
Coesistono in una terra che vede una presenza mafiosa diffusa
Che pur in presenza di un impegno generoso e dei successi particolarmente importanti
Anche recenti delle forze dell'ordine della magistratura dell'impegno dell'intero movimento sindacale dello straordinario impegno di tante ragazze di tanti ragazzi che oggi qui
Saluto con un grande abbraccio e delle coraggiose decisioni assunte da Confindustria
Circa l'allontanamento di quanti fossero disponibili a pagare il pizzo
Continua ad imperversare tra silenzi e collusioni non è il risultato che auspicavamo come forza sindacale ci confronteremo
Sulla base di precise proposte con il Governo la CGIL mette da subito in campo la richiesta ad un intervento urgente a favore delle retribuzioni e delle pensioni
Non è sufficiente dire che in questo Paese il problema della terza età alla quarta settimana c'è per milioni di persone
Bisogna dare una risposta incrementando i trattamenti ed abbattendo il prelievo fiscale
La CGIL chiede un intervento sui prezzi e sulle tariffe
Tutti i giorni siamo di fronte ad aumenti che si susseguono dal petrolio ai generi alimentari
Producendo un impoverimento per crescenti strati della nostra popolazione a partire dagli anziani e fornendo l'occasione
Per vastissime speculazioni occorre intervenire con rapidità la CGIL
Chiede un intervento a favore del Mezzogiorno
Proseguendo e ampliando ciò che si è cominciato a fare nella precedente legislatura
Con la ripresa ancora insufficiente di investimenti su progetti legati allo sviluppo chiediamo attenzione per la Sicilia e ciò significa per noi il lavoro
Per essere messi nelle condizioni di fare i conti con lo sviluppo e per abbattere uno dei tassi di disoccupazione più alti fra tutte le Regioni e altissimo per quanto riguarda le donne
Per noi significa investire nella ricerca nella scuola nell'università
Per fare i conti anche con lui con la qualità dello sviluppo
E frenare
Questa pesante in fuga della risorsa fondamentale i giovani e il loro patrimonio culturale
Per noi significa trasparenza e legalità ovunque e la pubblica amministrazione deve essere data
Subito il primo esempio di questo rinnovato impegno rivendichiamo atti concreti gli stessi
Che abbiamo chiesto al precedente Governo
Ci preoccupano di questo risultato elettorale tantissimo
Io rischi che l'unità del nostro Paese
Posso andare rapidamente in frantumi
Quando intere aree del Paese vengono dipinte in modo spregiativo
O quando con l'imboccato federalismo fiscale scompare ogni elemento di coesione allora c'è tanto da preoccuparsi il Mezzogiorno
Non è la palla al piede ma una risorsa per l'intero Paese anche per le regioni ricche
Ci siamo già dimenticati
Dell'emigrazione degli anni Sessanta ed è il contributo del Mezzogiorno e della Sicilia al boom economico di questo Paese
Oggi siamo già dimenticati i quelle migliaia e migliaia di insegnanti del sud
Chi hanno garantito in quegli anni la scolarizzazione di massa in tante aree del Nord e dell'intero Paese e Anna hanno dato vita ad alcune delle esperienze didattiche più significative
Il Mezzogiorno della Sicilia hanno bisogno di interventi che da troppi anni mancano e che condannano western a vivere in condizioni gravissime ed occorre accompagnare
Questi interventi con un impegno straordinario
Sulla legalità e contro la corruzione perché le risorse investite non finiscano nelle mani della mafia della collusione
Perché queste risorse non finiscono delle mani di che invece di promuovere lo sviluppo da elemosina di chi toglie il diritto al lavoro
Spacciandosi come un benefattore il primo maggio e la festa più bella
E la giornata dedicata al lavoro e la dignità di milioni di uomini di donne che con il no al sacrificio con la no fa spicca la nuove intelligenze nove impegno
Hanno consentito e consente hanno al nostro Paese di andare avanti ad esse
Come ha detto autorevolmente il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il nostro Paese deve essere grato
Pulivo maggior della festa del lavoro
Cioè la festa di ciò che rappresenta l'unità del nostro Paese la sua natura democratica e solidale
Come sto afferma la nostra Costituzione
Quando all'articolo uno recita l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro qui in quelle parole ci sono il pensiero all'azione profonda di un grande sindacalista
Quale fu Giuseppe Di Vittorio che realizza realizzo
Con quel concetto una rottura più profonda con lo Stato liberale che si è alleato con il fascismo
Il primo maggio una festa di chi un lavoro c'era lo difende nelle fabbriche in difficoltà negli ospedali attraversati da una crisi di risorse
Che mina le fondamenta il diritto alla salute mentre non vengono arginati gli sprechi e sperperi negli enti locali sempre più in difficoltà a garantire le loro popolazioni ciò che serve
Per far fronte ai tanti problemi delle scuole travagliate
Da tagli di personale di risorse nelle università sempre più in difficoltà nel lavoro nei campi
Così poco considerato pur in presenza di guadagni enormi Massolo per i grandi proprietari chiediamo qualità dello sviluppo
Per dare un futuro a queste persone per competere nell'economia globale alla pari degli altri Paesi
Il primo maggio e la festa di chi lavoro sta cercando
E sono migliaia e migliaia le ragazze e ragazzi che è una volontà circa le non lottò forno fannulloni
Così spesso vengono chiamati ma ci si dimentica che sovente sono costretti a riprendere le mie dell'immigrazione come dirò nonni
Non per una scelta no perché convinti di sfidare il mondo conoscendo lo ma perché costretti altrimenti a vivere in terre a mare
Dove la disoccupazione raggiunge cifre da capogiro e dove la precarietà e lavoro nero e la disoccupazione diventano esse stesse vita
Il primo maggio e la festa dei precari e a non lo diciamo chiaro
Che la CGIL si batte perché le raccolse al lavoro precario
O alle tante modalità di lavoro parasubordinato diventi la stretta eccezione mentre un lavoro stabile e sicuro deve diventare la norma l'anno ma la regola
Per poter progettare il proprio futuro
E per potersi sentire finalmente i cittadini
A tutti gli affetti per poter accedere a un mutuo in banca sposarsi e fare un figlio il precariato non è libertà e condanna vivere nell'incertezza della ricatto
In Sicilia il precariato riempito gli uffici della pubblica amministrazione
Chiediamo stabilizzazione qualificazione per una macchina burocratica il servizio dello sviluppo
E saluto con tanta solidarietà e con particolare affetto Ivano così precari del policlinico di Messina oggi qui presenti
Donne e uomini ieri lotta dalla fine di dicembre licenziati brutalmente da un'Amministrazione sono dai diritti e interessata al solo ai favoritismi
Che fa della violazione dei diritti la propria stella polare donne e uomini che hanno passato l'ultimo giorno dell'anno non con le loro famiglie ma a presidiare
Quel posto di lavoro che gli è stato tolto
In modo colpevole e in spregio ad ogni regole legge
Sappiate donne e uomini compagne e compagni che noi siamo con voi come siamo con tutte quelle donne quegli uomini ai quali vengono calpestati direi
Primo Maggio
E la festa di chi si batte contro il lavoro nero migliaia di persone ogni giorno lavorano in nero
Con scarsissime retribuzioni in totale assenza di diritti di tutele
Noi siamo contro ogni forma di sfruttamento che arriva a portare da donne e uomini a forme che rasentano la schiavitù e dove i diritti anche i più elementari
Sono messi profondamente in discussione il lavoro nero è una piaga
Mi fa male alle persone e che uccide l'economia di un Paese
Questo primo maggio
Ed è di Cadore ricordo delle vittime del lavoro e voglio ricordare ai vostri cuori le più recenti e le più vicine
A questi luoghi di questo triste elenco il diciassette aprile a Trapani e morto un giovane rumeno che Ayoub Basile ventitré anni
Il ventuno aprile a Ragusa un operaio di trentasei anni ha riportato lesioni e fratture gravissime
Il ventidue aprile a Palermo
E morto Oggioni Arianna quarantasette anni operaio della ditta Pedretti caduto do una passerella a quindici metri di altezza piangiamo loro
Ci stringiamo i loro familiari ma contemporaneamente chiediamo però intendiamo
Sicurezza nei luoghi di lavoro e diciamo basta i tanti troppi morti sul lavoro siamo la maglia nera in Europa
Per morti di lavoro mille duecento sessanta le persone morte nel due mila e sette una media di tre persone al giorno
Non è il cento tredici mila e cinquecento gli infortuni quelli dichiarati nel due mila e sette una media di duemila e cinquecento infortuni al mese
Il Governo Prodi il primo aprile approvato definitivamente il testo unico sulla sicurezza fatto di straordinaria importanza ma non è mancato chi proprio in quei giorni
Ha sostenuto che è un testo unico sulla sicurezza non servisse e che le norme previste fossero otto acque rigide troppe sanzioni
Si è cominciato dire pronto subito dopo le elezioni
Si è alzata la voce di quanti hanno chiesto di rivedere il decreto legislativo giudicato troppo severo sul versante delle a sanzioni lo stanno dicendo autorevoli uomini politici dello schieramento vincitore
Lo ha detto in tutte le salse la Confindustria un'avvisaglia che la dice lunga su quanto ci potete aspettare in questa legislatura
Tornare indietro sulla sicurezza però non è una scelta inaccettabile piena di egoismo e per la CGIL il testo unico va bene così come
E non deve essere ricordato
Cui oggi noi e concludo rendiamo onore e perpetui amo la memoria e le ricordo di quelle persone che venute qui in un giorno di festa
Sono state colpite dalla barbarie mafiosa
E se mi consente Nicosia anche io vorrei leggere i nomi di quelle dodici persone perché sono diventate dodici persone che quel giorno e nei giorni successivi hanno lasciato la vita
Vito Allotta Margherita quelle sharing Giorgio cogenza Giuseppe Di Maggio Filippo Di Salvo
Giovanni Grippo costanza in travagliato Vincenza l'ha fatta Serafino lascaris Giovanni Menia Francesco Vitiello
E due anni fa dove aggiudichi a vita si è aggiunta in questo elenco per lo straordinario impegno della nostra Camera del lavoro che voci
A far riconoscere la morte di quella donna Comuna morti in conseguenza
Dei fatti di Portella della Ginestra uomini e donne persone mature Giovanni
Che si affacciavano l'avvitatore scendi bambini
Tutti accomunati nella stessa sorte crudele
Quel giorno chiamati dalle telecamere del lavoro le persone si erano dati appuntamento con i muli e Cavalli addobbati di nastri colorati
Fondo questa vallata pochi metri dalla vecchia strada come siamo qui oggi presso il sasso di Barbato
Le prime giungere qui verso le nove
Fondo le comitive provenienti da San Giuseppe Jato ed è San Cipirello guidate dal Sindaco di quest'ultimo comune ed ai dirigenti delle rispettive Camere del lavoro
In attesa dell'arrivo della comitiva di Piana degli Albanesi le persone si sparse Vogue ad UPI nel piano o chi per riposare
Perché per consumare la colazione che aveva portato
Verso le dieci e trenta appena giunti il primo gruppo di Piana con la musica
Molti si radunavano in tondo il podio
E poiché l'oratore ufficiale Francesco venda non era ancora arrivato da Palermo
Comincio a parlare ci ha commosso schivo un calzolaio Segretario della sezione del Partito Socialista di San Giuseppe Jato
Poche parole salutate dall'applauso dei presenti quando uscì un di una sparatoria che si fece via via più intense proveniente dalle alture
Quella sparatoria interruppe Giacomo scrivo nel momento in cui dopo aver salutato i lavoratori del braccio e dalla mente usava le sue parole
Per oggi è un segnale contro l'analfabetismo e chiedere la scuola l'istruzione per tutti
Quei corpi sembravano fuochi artificiali come ci hanno detto i testimoni ma ben presto ci si rese conto della tragica realtà quel giorno non si festeggiava sono il primo maggio
Ma pure la vittoria dei partiti di sinistra raccolti nel blocco del popolo nelle prime elezioni regionali svoltesi il venti aprile
Sull'onda della mobilitazione contadina che si è andata sviluppando in quegli anni le sinistre per ottenuto un successo significativo ribaltando il risultato elezioni per le assemblee costituente
E vorrei ricordare
Che la violenza mafiosa aveva già cominciato a mietere vittime per impedire questo risultato
Il mille novecentoquarantasette era cominciato il quattro gennaio
Con l'assassinio del dirigente Contador comuniste del movimento contadino accuso Miraglia
Mentre il diciassette gennaio era stato ucciso il militante comunista Tito ma Chiarella
E lo stesso giorno mafiosi un ho sparato
All'interno per cantiere navale di Palermo e dopo Portella della Ginestra attentati alle sei del Partito comunista del Partito Socialista attentati e morti
Le sedi della Camera e del lavoro il sette maggio l'Italia si ferma con uno sciopero generale
E manifestazioni generali in tutto il Paese per protestare contro questa strage la strage di Portella
è chiara
Nella denuncia della CGIL fin dalle prime ore è stato il primo episodio
Di una strage terroristica di Stato Docfa e mafia e potere politico si sono uniti in una commistioni inestricabile ricordo al riguardo le parole due come pietre Di Girolamo Li Causi
E la sua lucida requisitoria alla costituente della Camera dei deputati i da diverso tempo di quella strage
Pare emergere un inquietante profilo internazionale con un ruolo diretto dei servizi segreti degli Stati Uniti
Fatto sta che siamo di fronte ad una constatazione che ci riempie di sdegno a distanza di sessantun anni non ancora non c'è una verità certa
Troppi colpevoli sono sfuggiti ad una giusta condanna troppe verità rimangono sepolte coperte
Dal diritto di Stato un segreto che noi chiediamo venga rimosso per consentire di fare piena luce su tutto
Care compagne e cari compagni la storia della CGIL la storia del movimento percentile del movimento dei lavoratori
E piena di fatti grandi che sulla la memoria di tanti ma anche dei fatti piccoli ma straordinari spesso Basilio disconosciuti ed etico questa mia riflessione conclusiva abuso
Un giovane di diciannove anni del quale ho letto negli atti processuali nella sentenza del tribunale a a Viterbo un giovane che in quel primo maggio del mille novecentoquarantasette aveva portato con il suo Caretto cui a Portella della Ginestra
Duecento vocazioni di pane
Divino e di carciofi da distribuire dopo il comizio I compagni poveri
Perché come ci ha detto lo straordinario testimone nessuno dove mandare via da qui senza avere mangiato in questo luogo
Pensate
Compagni e compagne la straordinaria solidarietà messe in campo dalle nostre telecamere del lavoro con quel gesto pensate all'orgoglio di quel ragazzo attorno al quale si sarebbero accalcati con dignità
Coloro che in quel giorno di festa non avevano nulla da mangiare ma io non ho qui come tutti nel fare qualche cosa di utile
In questo straordinario episodio ci sono i nostri valori c'era non stava
La di riscatto dalle condizioni di arretratezza le quali non vogliamo essere condannati ma c'è in questo straordinario spirito solidale questo grande impegno etico che la CGIL mette a disposizione
Di tutti coloro
Chi oggi lavora del nostro Paese prima il primo maggio
Viva la CGIL
Viva l'unità di CGIL CISL e UIL
Onore e un abbraccio commosso alle donne agli uomini
Per cui hanno lasciato la loro vita
E sappia loro che non lo dimenticheremo mai nei nostri cuori e nelle nostre azioni