Il Mercato libero dell'energia, cosa è stato fatto e cosa resta da fare

Ospiti relatori intervenuti a questo odierno conferma ad un mese esatto dalla mia elezione a presidente di Comindustria Abruzzo avvenuto proprio in questa sala
Desidero esprimere la mia soddisfazione per la presenza tra noi del presidente nazionale della piccola industria il diciotto Giuseppe Morandini
Che ringrazio calorosamente anche perché
Con nostro grande piacere è già la seconda volta che ho voluto essere qui in Abruzzo
Sono grato per questo del loro interessamento al dottor Del Rio Napoleone nostro conterraneo da poco nominato vicepresidente nazionale della piccola Pintus
Al quale faccio le mie concreto l'azione e dal nostro presidente regionale della piccola ingegner Giambattista Blasetti il quale insieme alla rivista all'imprenditore ha permesso la realizzazione di questo compito il mio compiacimento inoltre è strettamente correlato alla materia che si andrà a trattare le via Sicilia
Un argomento più attuale che mai in questi giorni come si evince dalle prime pagine di tutti i giornali che i noti fatti legati alla deposizione della disponibilità energetica
Di munizione dovuta a molteplici fattori congiunturale di carattere esterno ma prima ancora per quanto concerne il nostro Paese a fattori strutturali di carattere interno
Molte scelte operate in passato infatti si sono rilevati sbagliate
Per cui si impongono attualmente
Seri provvedimenti volta risolvere un problema che ha a che vedere con la nostra stessa sussistenza
Oltre che
A rappresentare in maniera più complessa un vero e proprio nodo strategico per il nostro sviluppo economico come presidente regionale di Confindustria non posso non ricordare i vari frequenti problemi connessi alle disfunzioni nel servizio di fornitura energetica che purtroppo anche l'Abruzzo con le sue ali industriale
E le sue imprese è costretto a fronteggiare
Io stesso pur non essendo un tecnico del settore mi sono spesso dovuto occupare personalmente della materia
Come accaduto anche di recente per risolvere questioni di tipo non solo strettamente tecnico ma spesso anche burocratico che ostacoli scorretto svolgimento delle attività imprenditoriali
Con conseguenti ed evidenti danni all'economia e qui in terra alla competitività del territorio
A tale riguardo frequenti sono stati gli incontri e confronti promossi a vari livelli da questa organizzazione con la società fornitrice del servizio del Chelsea come in Abruzzo
E numerosi documenti prodotti come quello della proposta recentemente inviato alla Regione che potrete trovare nelle vostre cartellina
Riferito in particolare alle problematiche connesse alleati industriali al centro del ragionamento vi è certamente la liberalizzazione del mercato dell'energia su questo tema in particolare oggi si discuterà e ci si confronterà cercando di trarre conclusioni
Ci auspichiamo illuminanti
è con vero piacere dunque che lascio la parola ricercatori intervenuti che sono i veri Esperti in materia al riguardo il suo tutti voi Confcommercio
Grazie presidente
E prima di dare e cede la parola al presidente Morandini
Come imprenditore abruzzese
Una piccola riflessione
L'Abruzzo come regione a un deficit del trentasette per cento di energia elettrica ai consumiamo il trentasette per cento in più viene delle genetiche c'è accordo
Questo dato e più grave del dato italiano la carenza di energia elettrica in Italia del sedici per cento nella regione Abruzzo è del trentasette per cento
In Abruzzo siamo privi di un piano energetico regionale
Siamo uno delle poche Regioni abruzzesi italiane prive di un piano regionale energetici
Ma il dato ancora più grave è che mancano gli elementi conoscitivi della necessità e delle prime novità di impegno da parte della politica regionale
Abbiamo nella nostra regione possibilità produttivi notevoli
Ed in larga parte disattese
Abbiamo giacimenti di petrolio
Pronti ad essere sfruttati che non sono solo targata l'anno ed eterne lancianese abbiamo il grasso un po'dovunque
Con perforazione attuate
è lungo la costa dell'Adriatico
Abbiamo un'energia idroelettrica
Pari a sessanta per cento del totale regionale cioè l'energia che noi produciamo il sessanta per cento intelligente regionale abruzzese prodotta
I loro editore elettrica quella quella di una volta insomma
Questo dato può essere in facilmente incrementando il abbiamo Energia voltai Khaled eolica non sufficientemente sfruttata pur avendo lo spazio ed è una zona predisposta a questo tipo di sfruttamento
Se l'Italia paga quindi tre volte il prezzo dell'energia
L'Abruzzo lo paga quattro volte e mi spiego
Lo paghiamo come italiani nella bilancia commerciale che è andato in un rosso spaventoso per l'esplodere del deficit energetico
Tre volte di più negli ultimi dieci anni si è passati dal dodici per cento al trenta per cento del deficit del nostro intero dal nostro deficit nazionale
E questa è la e il primo il primo prezzo che paghiamo il secondo
Lo pago l'impresa e che devono farsi carico di un corso dell'elegia maggiore di quello dei nostri competitori
Lo Paglia lo pagano le famiglie che hanno una bolletta il doppio di quella d'esempio delle famiglie francesi e comunque maggiore a quelle delle altre famiglie europee
Questo è un dato che ha che accomuna tutti gli italiani Novi come abruzzesi
Lo paghiamo ancora di più
Perché alto porta al costo vi è una qualità di erogazione inferiore alla media nazionale
L'interruzione di energia media di elettricità e a livello nazionale di sessanta minuti
In Abruzzo cento e dodici minuti
Il doppio
Per non parlare delle micro interruzioni e delle cosiddette cadute di tensione che il dottor Bunny conosce molto bene
A chi giova che l'Italia rimanga un Paese a sovranità energetica limitata
L'Abruzzo
E a chi giova che l'Abruzzo resti una regione con carenza strutturale di energia
La politica cerca di dare risposte
Ma appaiono risposte d'ufficio
Se non a volte demagogica
Ed è una demagogia trasversale riguarda sia la destra che la sinistra
Una demagogia a buon prezzo
Infatti non obbliga a scegliere
Cioè non obbliga a decidere
Sì conferma la poca attenzione della pala dalla classe politica italiana ai settori produttivi e ai profitti di profitto viene visto sempre con l'occhio un po'particolare
E la molta attenzione ai me al settore finanziario e alle rendite
L'energia e il motore dell'economia ed è anche il motore quindi del Paese
Il nostro motore inceppato
Tutti i discorsi sulla competitività passano da un riequilibrio del prezzo finale di energie
L'intero sistema produttivo e le attese di chi opera su un mercato sono condizionate
Da una serie di ostacoli
Che ha fatto sì che il nostro presidente Morandini due giorni fa
Sul Sole ventiquattro Ore apparso ha fatto una richiesta a chi governerà per i prossimi cinque anni di uno dell'istituzione di una di un viceministro
Che ha che parli e che sia particolarmente attento ai problemi della piccola e media impresa
E come se noi imprenditori italiani corressi mo'dicendo metri ad ostacoli mentre i nostri competitori
Di cento metri piani
Non c'è gara
Non c'è corsa
Siamo in verità
E qui vedo il collega Dell'Aquila
Troppo bravi se ancora dopo quindici anni rimaniamo tra le prime sette otto potenze
Infatti
La crescita negli ultimi quindici anni la Varese del PIL italiano dal mio centonovantuno due mila e cinque in questi ultimi quindici anni è cresciuto del diciannove virgola nove
L'Europa è cresciuto il trentacinque quaranta per cento gli USA settanta no per non parlare della Cina dell'India che giustamente devono raddoppiare devono seguitare giustamente ha raddoppiato
Però il venti per cento di crescita che è avvenuto in questi ultimi quindici anni è solo un dato statistico
La ricchezza in questi quindici anni non è aumentato del venti per cento dati precisi non ce ne sono ma calcolate che siamo andati indietro mediamente del dieci per cento
Perché perché la popolazione è cresciuta in questi quindici anni due milioni e mezzo
La popolazione anziana non produttiva supera il trenta per cento l'unico dato positivo e che i dati dell'occupazione sono venda dal cinquantadue al cinquantasei per cento
Nel novantuno il barile del petrolio costava dieci quindici dollari
Ma allora lavoravamo con la lira
Oggi occorrono lo sappiamo tutti i sessanta euro
Dall'Italia esce un fiume le risorse se lo stato e gli Enti locali tutti Comune Provincia Regione per compensare questa crescita aumento le imposte
Il risultato è che le famiglie spendono il trenta per cento in Energia
E che interi settori produttivi ad alto consumo di energia non sono più competitivi o faticano sempre più pensiamo al vetro ha la carta la plastica e gomma al cemento ai laterizi
A ridosso del freddo eccetera
Come sappiamo che ogni famiglia col trenta per se deve pagare una bolletta il trenta per cento in Energia gas elettricità eccetera rimane poco per consumi e quindi deprime tutto tutto il resto lo stesso insisteva paesi Italia
Noi non possiamo permetterci di pagare il trenta per cento il nostro atti passivo in energia
Presidente Morandini
A te adesso se la parola per darci la forza di quote seguita grazie
Dal febbraio
Gesù così
Cioè contrario Delio soprattutto per aver rimesso da subito in un angolo dal quale nome frazione uscire ringrazio tutti voi per la presenza
Considerata l'importanza del tema è proprio anche gli spunti che ci sono venuti dagli ottimi interventi sia del presidente Marollo che dell'amico chiude l'amico da Elio
Considerata anche il desiderio che io di provare a correggere un Polti idolo che è stato dato a questo seminario
Vorrei con questo intervento sostituire il cosa resta da fare con mille cosa la piccola industria può fare in tema di energia per le nostre aziende
Al quale voglio sperare possa seguire cosa un fornitore può fare per le nostre piccole aziende
E se poi dalla dottoressa Occhiuzzi riusciamo a capire cosa Confindustria può fare
Per le nostre piccole aziende è un po'meno anche per il fornitore che comunque rappresentiamo io credo che abbiamo ottenuto in pieno l'obiettivo di questa serata
Per questo io vorrei iniziare questo mio intervento in forma non convenzionale
Facendo ricorso a tre foto a tre scatti immaginari
Che si susseguono nel tempo e che ci aiutano a capire da una parte
Come mai ci troviamo ad affrontare in tema energetico l'ennesima emergenza e dall'altra parte che si dia un aiuto per individuare quella che
La via d'uscita
Primo Flash
Relativo a due date la prima il ventuno novembre due mila e uno la sede era a Pesaro
La seconda data sei dicembre dello stesso anno la sede era Rimini
Sono le due occasioni due mila e uno nelle quali la piccola industria iniziava questa sua attività itinerante sul territorio dedicandosi ai temi dell'Energia e del metano
Sono andato a rivedermi con gli interventi
In quelle due sedi noi parlavamo di liberalizzazione come il processo non ha ancora compiuto di necessità di infrastrutture nuove e di collegamenti con l'estero di necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento relativamente alla produzione di energia elettrica
Di necessità di procedere alla costruzione dei rigassificatori
Vi cito queste due date non per vantare o per attribuire alla piccola industria delle posizioni di avanguardia
Che comunque cerchiamo Sempre di tenere ma per farli riflettere sul fatto che dal due mila e oggi purtroppo non possiamo cambiare gli argomenti da trattare in queste occasioni
Secondo Flash
Questa la foto che ci mostra quello che è il quadro anzi potrei dire un vero e proprio bollettino di guerra della situazione delle infrastrutture in questo Paese
Ebbene noi abbiamo venti centrali autorizzate incagliate causa i localismi
Abbiamo sei elettrodotti per l'importo bloccati causa i localismi abbiamo otto rigassificatore per oltre cento milioni di metri cubi di metano bloccati per i localismi
Abbiamo sei stoccaggi per il metano bloccanti
Abbiamo settantun Progetti questi sono solo progetti pari a trentotto mila a trentotto mila Mw di inerzia per quello che riguarda centrali elettriche
Abbiamo un paio di gasdotti che non si sa come si sono persi e non sono stati ancora realizzate io credo che di fronte a questo quadro non ci sia bisogno di ulteriori commenti e passerei quindi al terzo ed ultimo flash
Che riguarda una metodologia geniale di risolvere questi problemi
E qui c'è di nuovo la data risaliamo a Monfalcone settembre del mille novecentonovantasei Progetto Snam di realizzazione in quella sede del rigassificatore parliamo di dieci anni fa la trovata geniale
Di quell'autorizzazione locale era di sottoporre il Progetto dell'insediamento a un referendum popolare
Capite il risultato è scontato è come se avessimo fatto un referendum presso i cittadini volete o meno continuare a pagare le tasse
Però erano dieci anni fa
Dieci anni fa questo Paese aveva l'idea aveva progettato l'insediamento di un rigassificatore che avrebbe potuto aprire la strada e che di sicuro si avrebbe messo nelle condizioni di non trovarsi a dover fronteggiare oggi l'ennesima emergenza considerati i tre flash che vi ho fatto
Davanti a questi tre flash c'è ancora chi si sorprende che ci troviamo in emergenza
Dovuta a delle riduzioni di fornitura di metano con questi tre flash non so con quale coraggio si possa dire è una cosa del tutto inaspettata
Ma quello che mi preoccupa ancora di più è il fatto che i cittadini e gli imprenditori di questo Paese il loro dovere lo fanno lo fanno quotidianamente pagano le bollette più care devono
Fatte una esercizio meno divertente semplice che però si dà l'immagine di quello che questo Paese nel rapporto ed energia elettrica dividete
La somma degli utili degli delle ex municipalizzate dell'ex monopoliste per il numero dei cittadini di questo Paese
Quegli utili diviso per gli abitanti danno un utile di duecento e cinquanta euro pro capite
Lei ex monopoliste guadagna non su ognuno di noi duecento cinquanta euro all'anno allora io credo che di fronte a questo panorama noi per primi le istituzioni gli operatori debbano insieme trovare una via d'uscita definitiva
Che possano dare una speranza come diceva prima dell'io al nostro sistema produttivo di mantenere la competitività di questo paese cosa possono fare le imprese questo scenario in questo scenario l'impresa devono rafforzare ancora di più la convinzione e la capacità di stare assieme
Le piccole impresa e devono dare un'ulteriore dimostrazione di desiderio di capacità di fare massa critica e vi dico questo
Perché i nostri consorzi d'acquisto dall'energia dopo un paio d'anni di dovuta riflessione perché in questi due anni tutti noi abbiamo e pensato più volte a quali evoluzioni possibili
Erano applicabile nostri Consorzi
Ebbene io Vitti io sono convinto che da qui in avanti il ruolo di aggregazione che i consorzi hanno sempre sviluppato sarà un ruolo che riprenderà assolutamente peso sarà un ruolo che del fornitore sana nuovamente valutato nella giuste
Nelle giuste proporzioni
Questo perché negli ultimi anni negli ultimi due anni ce lo confermerà poi l'ingegner Bani sul mercato di inerzia derivante da nuovi impianti se ne messa cinque sei mila megawatt sono entrati sul mercato il mercato è un po'liquido nei prossimi due anni altri cinque sei mila megawatt di nuove generazioni verranno immesse sul mercato
E allora io credo ma lo dico piano
Che è un po'una volta ci stiamo avvicinando a quel momento magico nel quale l'offerta raggiunge la domanda e io spero tanto che l'offerta supremazia riti poco fa domanda
Io spero tanto di Portrait trovare di fronte a me o fornitore nel rinnovo dei Consorzi nel rinnovo dei contratti di fornitura annuali
Anche lui sotto la pressione che tutti noi abbiamo del magazzino
Perché nelle nostre aziende quello che ci fa fare determinati comportamenti determinate trattative determinati Presti
è il peso del magazzino l'inerzia non Sima Casina però nelle centrali che devono correre e allora lì cominceremo a vedere finalmente delle trattative in linea
Con quelle che sono le esigenze e aspettative delle nostre aziende
Ma proprio per rivalutare questo ruolo una cosa che la piccola industria fortemente voluto è la Costituzione dell'osservatorio dell'Energia
L'Osservatorio delle energie raccoglie in questo momento poco meno di una decina di consorzi equamente distribuiti nel panorama territoriale
Del nostro Paese è un meccanismo aperto quindi anche qui auspichiamo che più consorzi del territorio appartenga ne facciano parte poi attiva si facciano parte attiva di questo Salvatore l'energia al momento l'Osservatorio rappresenta mille e seicento aziende sento cinquanta mila dipendenti quattro miliardi e mezzo di chilowattora all'anno il consumo
Cosa ci serve l'Osservatorio prima di tutto per dare rappresentanza all'interno e all'esterno del sistema
Si permette delle linee di comunicazione verso l'esterno basate sull'elaborazione di dati concreti qualsiasi dato esca dall'Osservatorio consorzi
E esce dall'elaborazione di quelle mille e seicento bollette quindi delle cose che voi in questa sala oggi dite dall'elaborazione di queste bollette
Ottico le vostre bollette
Nascono e discendono le affermazioni che il consorzio per consorzio fa e io credo che questa rappresentanza interna ed esterna sia fondamentale per dare teso a quelle che sono le istanze che la piccola industria nei prossimi mesi vuole portare avanti e sono quattro ve le elenco rapidissimamente
La prima è la destinazione dell'importo del CIP sei sono le due fonti di approvvigionamento che la piccola industria a a condizioni competitività competitive
La destinazione di queste due fonti deve essere trasferita dal mercato vincolato al mercato libero
Seguendo quella che la tendenza dei mercati perché se a da una precisa data
Il libero mercato si è fatto passare da quattrocento mila potenziali clienti
A sette milioni di potenziali clienti a questa decisione bisogna far seguire una dotazione di energia apprezzi compatibili con la competitività del mercato adeguata
Ripartizione CIP sei importo fra mercato libero e mercato vincolato uno dei punti per gli obiettivi che la piccola industria assolutamente deve perseguire
Secondo punto la destinazione esclusiva dell'importo del CIP sei a quelle aziende che già non godono dei benefici dell'interrompe milita
Voi sapete che ci sono dei settori che a fronte del servizio di interrompi dell'età cioè lo stacco immediato senza preavviso delle forniture di energia elettrica vengono remunerati con ventuno Euro megawatt
Sarebbe bene che questi signori che Gianni ventuno euro Mw non partecipassero alle attribuzioni annuali dell'energia di importazione su questo la settimana scorsa siamo riusciti finalmente a definire ed aprire un tavolo di confronto anche perché nel due mila sei
Scade l'interrompi dell'età la posizione che il mio comitato di presidenza della piccola e il Consiglio centrale
Del quale fa parte anche Delio mi ha autorizzato a tenere e che noi saremo favorevoli al rinnovo delle dell'interrompi dell'età qualora si ritorni alle condizioni originarie per le quali questi signori non partecipavano all'attribuzione di importo il CIP sei
Tempismo e certezza delle regole veramente un passaggio veloce non possiamo ogni anno aspettare Natale per capire quali sono le regole con le quali e porteremo l'energia dall'estero per l'anno successivo
Non possiamo continuare ad aspettare le interpretazioni di TAR e Consiglio di Stato
Per capire cosa vogliono dire le ho le delibere dell'Autorità l'autorità produce oltre duecentocinquanta delibere all'anno
Per interpretare la delibera venti alla quale osservatorio consorzi ha fatto ricorso e sostenuto le spese legali e che fortunatamente
Fortunatamente al Consiglio di Stato siamo riusciti a portare ad una decisione positiva per le nostre aziende e che quindi vuol dire recupero sulla bolletta di marzo due mila e quattro
Grosso modo del venti o trenta per cento che si dovrà essere rimborsato visto che era stato perché si era stato imputato
Ecco su questo non possiamo continuare ad aspettare i tempi della giustizia per interpretare le varie le varie delibere l'ultimo campo d'azione difficile ma che sono poi la dottoressa Opius senz'altro ci tornerà è un'attività congiunta che grande fornito anche ai grandi consumatori piccolo fornite consumatori devono fare relativamente a quella che è la componente fiscale delle nostre bollette io credo che anche sul metano la defiscalizzazione dell'accisa debba diventare un provvedimento strutturale non possiamo continuare a fare pressione ogni sei mesi perché questi queste decisioni vengono rinnovate e oltretutto è una leva quella fiscale che sia praticabile lieto molto più praticabile di un tempo visti anche i maggiori introiti con l'aumento dei prezzi che in questo momento il governo a chiudo indicando vi una settore di attività dei Consorzi per ai quali io ci tengo in modo particolare lo considero anche un'opportuna operatività oltremodo qualificata
Noi dovremo anche e essere promotori della cultura del risparmio energetico promotori della cultura del corretto utilizzo della risorsa
Il nostro amico Pasquale Pistorio in comitato di presidenza di Confindustria
Spesso si intrattiene sugli investimenti che ST M fa in termini di risparmi energetico ogni euro investito loro riescono a recuperare circa cinque euro sui risparmi energetici
Una azienda come le STM inventa al proprio interno circa trecento interventi di risparmio energetico ogni anno
Questi sono i riferimenti di una grande azienda noi siamo piccoli ma dobbiamo saper copiare da questi esperimenti di certo dobbiamo essere promotore della cultura del risparmio questa è l'ennesimo atto passaggio culturale che la piccola azienda la piccola industria vuole
Proporre però se conoscete il programma di questa presidenza ha fatto sì che ho definito assieme agli amici
Quella di diventare al di là del riferimento per l'attività di lobby che comunque dobbiamo fare a favore dei piccoli imprenditore la piccola industria vorrebbe caratterizzarsi proprio per essere il riferimento culturale
Degli imprenditori sulle tematiche più cocenti io vi ringrazio per l'ascolto per l'attenzione e lascio relatore
Grazie presidente prima di dare
La parola
Alla dottoressa Flacco volevo ringraziare per la presenza Spina del sindacato il punto indaga CISEM un sindacato sempre attento e vicino ai problemi dell'impresa
Dottoressa Andrea
La risposta difficile della regione
Grazie dopo la sua presentazione così chiara ma soprattutto così concreta si può rispondere soltanto con dei dati certi Carena
E allora passo subito ad una mia presentazione di quelle che sono le attività regionali in corso
In merito alle strategia energetica della Regione in itinere un provvedimento che prevede la redazione del piano energetico regionale fino ad oggi ci siamo serviti di un di uno studio che era redatto secondo le indicazioni previste dalla legge dieci del novantuno che attribuiva allora le Regioni l'unico compito che è quello di assistere di promuovere lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile
Con il Bersani ovviamente cambiato tutto questo studio era uno studio che prevedeva attribuiva alle Regioni le strategie per lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile
Anche in attuazione del protocollo di Kyoto oggi invece è in itinere un provvedimento che prevede la redazione del piano energetico regionale trasversale afferente a tutte le produzioni di Energia
E afferente anche il problema e comunque la revisione a livello regionale la conoscenza prima di tutto e la revisione di quella che è la Rete di trasmissione e la Rete di vendita della Energia
Sappiamo esistere dei Problemi a questo livello che voi vivete direttamente attraverso una fornitura non continua attraverso dei sacrifici che vengono chiesti lì dove c'è una produzione di ventiquattro ore lì dove c'è la necessità di un contratto di fornitura continua la Rete a volte o spesso da noi proprio così non è in grado di garantire questo tipo di fornitura
O anche se lo garantisce non è poi la fornitura che viene sottoscritta a volte capitano possiamo dire fuori dai denti perché conosco molto bene questo problema e conosco il problema che viene vissuto a livello aziendale il problema che abbiamo oggi
E un problema di trasmissione di conoscenza delle informazioni soprattutto dei dati abbiamo problemi a livello regionale di avere per esempio tutti i dati Terna
Qui lo dico come fate a dire Mino
Abbiamo il problema di avere tutti i dati della erogazione a livello UE nel gli chiediamo li chiediamo abbiamo dati di della conoscenza delle autorizzazioni stesse che sono state date dalla Regione della produzione dell'Energia dalle stesse fonti rinnovabili per esempio dall'eolico
Non dico che non ci sono i dati abbiamo problemi ad averli per infilarmi per leggerli e quindi per procedere
Ad una razionalizzazione dello sviluppo delle fonti nella regione e ad una conoscenza anche più realistica
Di quelli che sono i dati di produzione e di consumo perché quelli che oggi possiamo analizzare sono soltanto i dati GRTN cioè i dati complessivi ripartiti per regioni
Non sempre il dato della produzione il dato del consumo corrisponde al dato della Rete lo dicevamo prima e voi lo sapete allora come prima cosa c'è da regolarizzare
Il dare e avere la informazione la produzione dei dati anche signor prefetto oggi è presente io mi permetto umilmente di citarla
Perché spesso abbiamo delle dei limiti alla conoscenza dei dati di produzione di energia da parte dello stesso UTIF cioè da parte degli stessi soggetti che ricevono con le compensazioni questo a livello regionale è un po'strano da dire però lo dico perché è la verità questo è soltanto un problema secondo me non di Sordi
Ma un problema di regolamentazione di questo sistema che tradizionalmente ha fatto K fatto sempre il capo all'amministrazione centrale
Quindi i gestori di questi servizi che tradizionalmente hanno avuto come referente
L'amministrazione centrale continua a vedere nella regione una una uni un un un curioso nel cioè una una conoscenza in più una realtà che non è ancora codifica le proprie competenze nelle competenze regionali in tema di energia l'ha detto la legge costituzionale numero tre del due mila e tre insomma oramai nessuno ha più i dubbi sulla competenza regionale
Che stiamo tentando di realizzare al meglio attraverso ripeto la ricognizione dei dati che ha qualche difficoltà attraverso la organizzazione di strategie di sviluppo e di utilizzo
E soprattutto attraverso strategie che portino a dei risultati concreti
I primi risultati abbiamo una situazione di deficit lo diceva il Vicepresidente Napoleone con una chiarezza illuminante e qualche abbiamo una situazione ridente città abbiamo anche delle potenzialità in realtà però abbiamo un sistema che cammina le le le voi aziende producete avete la necessità di rispondere in temi energetici
Abbiamo le bollette alte in Italia perché molti molte delle tassazioni gravano proprio sulla fornitura dell'energia perché ancora non comprendiamo che l'Energia è un'attività produttiva non è più un servizio e resa come attività produttiva dobbiamo può cambiare anche da parte nostra da parte dei legislatori un atteggiamento nei confronti di questo tema
Parliamo di energia distribuita ma non comprendiamo ancora bene cosa significa cioè va bene produci produciamo energia mandiamo ancora compensazione no il collega il produttore finali di energia se non è un grande produttore compensa quindi non è per niente produttore e soltanto uno che aiuta la baracca fino ad oggi mancano queste norme di riferimento mancano questi sistemi di assistenza anche alla produzione di energia produciamo energia ma manca tutto il comparto
Assicurativo-finanziario che consente di muoversi con agilità e con tutele in questo campo quindi si ancora un po'pionieri in campo energetico
In Abruzzo per fortuna abbiamo un pioniere ISMU molto attivo cioè abbiamo delle aziende che stanno investendo anche in termini di ricerca
Su questa produzione sul tema della produzione energetica
In realtà il problema esiste cosa si può fare subito lo diceva il presidente nazionale la cosa che possiamo fare subito e ridurre i consumi energetici
Non in tema di sacrificio non è il concetto in tema proprio di diminuzione delle perdite dei consumi del delle energie che non vengono utilizzate ed è questo unità dato studiato previsto fa parte fa capo anche nel protocollo di Kyoto date di cui esce a questa attività di riduzione dei consumi energetici
Quindi di Investimenti aziendali per promuovere per procedere alla riduzione dei consumi energetici
Fa attribuisce lo stesso protocollo di Kyoto il trenta per cento della produzione di energia della riduzione dei costi quindi del mancato consumo e della diminuzione della spesa ed è un dato abbastanza vero ed è un dato reale perché chiunque intervenuto
Ha trovato poi ci sono Lescaut che agiscono in questo campo promossa dalla Comunità europea cioè Investimenti che riguardano anche voi aziende società che intervengono anche presso le aziende oltre che negli enti pubblici che promuovano dei progetti di risparmio energetico al trenta per cento
Che autofinanzia all'interno finanzia l'intervento quindi non ci sono costi di investimento iniziali non cito nelle espone le società esco non c'è un costo da parte del dell'investitore c'è soltanto una garanzia della riduzione dei consumi attraverso lo stesso tipo di finanziamento cioè tu risparmi l'un per cento te lo ridò
Il ventinove me lo prendo io all'inizio per pagare i miei costi d'investimento questo per un certo tempo che non dovrebbe mai superare i nove anni
Per Lesko quindi è un sistema regolamentato la riduzione dei consumi energetici non è una cosa da sperimentare una cosa da fare
Per farla bene però abbiamo deciso bisogna qui leggevo nella proposta Confindustria molto saggiamente
Abbiamo bisogno di una capacità progettuale e operativa adeguata cioè capace a proporre gli interventi da realizzare e ad assistere nella realizzazione degli interventi stessi
In Abruzzo stesso abbiamo bisogno delle cosiddette assistenze garanzia
Fatto un intervento chi mi garantisse che dopo i dieci giorni di funzionamento sotto garanzia poi dopo il sistema in verità si scombinare non ho più la risposta di prima
Manca un sistema di garanzie ma soprattutto ma anche la capacità progettuale le proposte progettuali relative alle singole aziende che siano in grado di promuovere questi tipi di attività per cui spesso succede che l'azienda stessa deve essere tutelato re di se stesso deve imparare
Come diceva già il presidente Marrollo deve imparare anche l'energia e intervenire in campo energetico per ridurre i consumi allora è un sistema un pochino che deve muoversi con lo sforzo di tutti cercando di trovare per adesso il bandolo della matassa
E cominciare a fare quei piccoli passi che non sono mastodontici perché queste cose non si risolvono con le grandi trasformazioni
Il fiume energetico un fiume in piena che cammina e che permette a tutti noi di andare avanti quindi non possiamo pensare di fare un'ansa veloce
Ci si entra piano piano con le piccole realtà sostenibile con le piccole azioni che possono essere condotte condivisi ovviamente tra voi imprenditori tra le associazioni nazionali e con gli enti pubblici
Molte quote delle realtà che sono a disposizione
Per intervenire nell'ambito dell'energia possono essere utilizzate saggiamente per taluni attività tenuto conto che oggi tenuto sempre conto che non ci sono grandi finanziamenti sull'Energia non girano grandi soldi sull'Energia perché perché ha un costo ha un costo reale una spesa e più delle accise che vengono prelevate dalle benzina non è che si può fare tanto poi teniamo conto che sulle accise ci paghiamo quelle prelevate per l'energia ci paghiamo pure la sanità è una cosa che voglio dire bisogna fare una riflessione anche a livello governativo su tutta questa azione l'energia è un problema è una realtà e anche una produzione è una produzione ma può Elena e e una produzione
è scritto da Bersani lo vuole la commissione europea
Sì è una bella parola ma come fa a diventare produzione con tutti questi impedimenti che ho soltanto appena accennato e difficile
Allora partiamo in affetti con come già dicevo con la riduzione dei consumi energetici con la massima attenzione e riflessione primo sull'informazione che già le associazioni di categoria possono promuovere sicuramente fanno con voi rispetto alle esporre spetta agli interventi che possono essere fatti rispetto anche ad un accordo che prevede la presenza di un'assistenza tecnica in grado di dare delle risposte alle singole esigenze del degli impianti delle piccole e medie imprese
La grande impresa è già un pochino più autonoma la piccola e media maggiori difficoltà anche a a ad avere le conoscenze giuste per muoversi
Nella regione cioè in itinere questo piano
Energetico che deve tenere conto di tutte queste cose che deve essere realizzato con dei tavoli noi diciamo
Tavoli di lavoro dove debbono entrare tutti gli stakeholders tutti i soggetti che operano nelle varie realtà perché altrimenti rischiamo anche noi di avere un piano alla fine
Che non corrisponda alle esigenze le capacità del territorio quindi un bel lavoro
Ma assolutamente inapplicabile l'eolico poi abbiamo lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile oggi la normativa nazionale sta spingendo molto sullo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile anche presso le piccole e medie imprese
Attraverso la produzione diffusa e attraverso l'uso delle biomasse intendendo come biomasse non solo quelle vergine vegetali forestale ma le biomasse tutte comprese quelle dei rifiuti provenienti da rifiuti
Questa è una opportunità è una opportunità e deve essere gestita anche con saggezza
Affinché non diventi un problema per le industrie stesse perché oggi è importante anche da noi in Abruzzo regione dei parchi caratterizzarsi tutte queste cose è un po'un marchio per noi è un'immagine quindi dobbiamo comunque credo che anche l'impresa è un pochino si caratterizzino
Nel magari nei settori più specifici
Alimentari e non però il un po'in tutta la gamma ormai si individuiamo in questo modo
E quindi anche quella è un'attività da tenere presente e da sviluppare e in itinere ci saranno tra poco dico tra poco per dire tragica potrà pochi giorni questi nuovi decreti che prevedono questo sviluppo con un'assistenza anche economica
Quindi nell'ambito della produzione diffusa di Energia sicuramente il motore può essere la piccola e media impresa
Perché il produttore ovvero il cittadino però oggi ha difficoltà la rete non è in grado di gestire una produzione diffusa a livello familiare a livello domestico
Si si romperebbe tutto il sistema in poco tempo la piccola e media impresa può essere una realtà che abbina questo processo di produzione diffusa di produzione
Di di Energia e quindi di di di nuova produttività
Attraverso anche questi nuovi sistemi che non sono soltanto quelli del gas che non sono soltanto quelli della produzione tradizionale degli impianti ma anche delle forme di energia rinnovabile compatibili
Quindi un attimo di attenzione e di riflessione va fatta in un momento dove è possibile crescere
Necessariamente bisogna crescere insieme i provvedimenti regionali ripeto prevedono l'apertura di questi tavoli oggi è uno di questi momenti per per cominciare a parlarne
Ma sicuramente saranno definiti dei tavoli operativi anche per lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile per l'eolico dove si sta realizzando anche qui un Regolamento perché non è che l'eolico buono e cattivo e buono doveva bene cattivo dove non va bene
L'eolico in è stato realizzato ne abbiamo delle leggi a volte aberranti che per rispondere agli obiettivi di legge garantire il due per cento della produzione tradizionale con fonte rinnovabile magari comporta investimenti inutili
Per realizzare impianti che non funzionano ma questo è aberrante un'aberrazione per rispondere ad un'esigenza se non riusciamo a verificare quali sono gli aspetti le caratteristiche del nostro territorio
In grado di garantire l'efficacia e l'efficienza in un sistema di controlli che dopo una volta che una realizzato un impianto da un mega deve garantire la produzione di un mega per almeno nove anni allora se non creiamo questi sistemi poi di validazione di verifica
Continuiamo ad avere soltanto tante opinioni è bello l'eolico non è bello e così via che è tutto vero è vero il positivo è vero negativo in realtà ogni cosa ingiusta
Se fatta con attenzione nel posto giusto essere verificato ripeto per me la piccola e media impresa almeno dalla dal nostro punto di vista quello regionale
E un mo'è una realtà in importantissima dove è possibile realizzare lo sviluppo di quei dell'energia distribuita e diffusa
Con il concorso di tutti perché mancano tutte le cose che dicevo prima non vi ringrazio molto dell'attenzione credo che ci vedremo di nuovo e son qui ancora grazie
Grazie dottoressa anzi un doppio grazie per la sincerità con la quale lei ha espresso il il proprio punto di vista anche per la competenza avevano parlato di lei questa non è una captatio benevolentiae però l'ho detto prima in privato hanno parlato bene nelle evidentemente riformazione era giusta adesso un intervento tecnico da parte dell'ingegner Tosi
Pronto
Siamo già
Se si
No non è se mi potete mettere allora innanzitutto io sono della Società Terna che la società che gestisce ed è proprietaria della rete di trasporto dell'energia
E
Nella slide subito uno
Allora Terna rete elettrica nazionale questo è il nome per esteso
è una società e nata nel novembre scorso dalla fusione farà la società proprietaria della Rete cioè la vecchia Terna di proprietà quasi interamente nel e il gestore della Rete
Che e si limitava a gestire la rete estesa di trasporto questa nuova società fra le altre cose dalla dovrebbe dare la possibilità di pure assicurare una terzietà nei confronti degli operatori
Perché perché con la precedente configurazione di separazione fra proprietà e gestione
Innanzitutto c'erano a volte delle disfunzioni legate a interessi non sempre collimanti fra il soggetto proprietario il soggetto gestore
Secondariamente non era assicurata la terzietà e quindi l'imparzialità della società stessa in quanto come ho detto prima Terna era di proprietà quasi interamente dell'operatore dominante Terna S.p.A.
Volevo partire da qualche dato prima di per entrare proprio nel tema del convegno
E il tema del convegno è è il tema della liberalizzazione dei mercati dell'energia
Allora spesso si sente parlare di liberalizzazione intendendo quasi i intendono quasi in senso l'imponibilità attivo come l'uscita dello Stato da questa o quella società da questo quell'operatore di Energia
In realtà però per avere una liberalizzazione vera del mercato energetico occorre una concomitanza di fattori una concorrenza di più elementi
Per esempio occorre che e ci sia un livello sufficiente di produzione di energia elettrica
Questo è evidente perché se la la produzione insufficiente evidentemente la concorrenza sarà impossibile da dispiegarsi visto che i produttori saranno sempre in grado di dettare le loro condizioni
Notturni più indietro
Secondariamente occorre però questi Energia una volta prodotta possa essere trasforma trasportata dai luoghi di produzione al luoghi di consumo
Perché voi potete produrre tutta l'energia che volete ma se non avete le infrastrutture che qui assicurano il che questa energia posso aggiungere nei posti dove serve e come queste energie non produrla
Allora ci vuole una concomitanza di fattori come dicevo
Partendo dalla bilancio elettrico della dell'Italia e dell'Abruzzo me Pompei la slide dietro per favore la precedente
Ecco notiamo che come caratteristica del parco produttività li hanno di cui poi parlerà anche l'ingegner Bunny una netta prevalenza del settore termoelettrico
Cioè io uno dei perché è come noto del fatto che nel ginepraio e costa più che altrove stare le fonti di produzione ovvero noi abbiamo fonti di produzione più costosi rispetto ad altri
Infatti olio e gas sono i cori combustibili più costoso in assoluto
Abbiamo per contro uno scarso uso sia del carbone che del che l'idroelettrico mentre abbiamo un considerevole apporto di energia di importazione questo a causa appunto dei prezzi inferiore dell'energia di importazione
Confrontando brevemente il dato nazionale con quello dell'Abruzzo vediamo che l'Abruzzo a una
Notevole produzione di energia idroelettrica
E soprattutto rispetto al dato nazionale e soprattutto l'Abruzzo come già accennato anche alcuni interventi che mi hanno preceduto è una Regione che è deficitaria da un punto di vista di produzione energetica infatti il due virgola quattro della del del due o meno due virgola quattro credo no due virgola quattro terawattora e costituisce il il il Delta fra l'energia importata e quella esportata
Dicevo vorrei partire da un dato noi diciamo che serve un'energia almeno pare se possibile Eva il presidente Morandini superiore a quella le regia di che noi consumiamo cioè che ci serve
Allora
Questo fabbisogno come
Sì
Questo fabbisogno è ancor più accentuato da dal fenomeno a cui assistiamo ormai da qualche decennio ovvero che il consumo annuale dell'energia elettrica e in puntuale e costante aumento
E noi abbiamo visto anche in curva negli anni in cui il prodotto interno lordo era vicino allo zero ciò nonostante il l'aumento il tasso di aumento anno dell'energia
Era in un certo senso disaggregato rispetto al dato del PIL ovvero non è necessariamente vero che ha l'energia aumenta solo se aumento del prodotto interno lordo
Abbiamo visto infatti che e il tasso di aumento annuo dell'Energia negli ultimi vent'anni e pari a quasi il tre per cento
Allora da questo punto di vista l'Abruzzo come vedete è una regione che pure avendo ridotto il suo deficit energetico tuttavia a causa dei crescenti delle crescenti esigenza di consumi crescenti conserva tuttavia un Galp fra il prodotto e il consumato
Si può andare avanti
Cosa ci riserverà il futuro secondo alcune previsioni di Terna il tasso medio di incremento annuo atteso al due mila dieci e al due mila e quindici dell'Abruzzo è addirittura superiore a quello della media nazionale
E si attesta dicevo come fu su valori vicini al tre per cento
Devo ancora avanti
Allora
Questa è la previsione di crescita da domanda elettrica nazionale per settori
Nando avanti come rispondiamo adesso a questo fabbisogno quello che abbiamo visto come dato costante come a questo crescente fabbisogno energetico
Da un lato rispondiamo con come diceva prima il presidente Morandini e altri come dicevano prima in quasi tutti gli interventi che mi hanno preceduto
C'è stata negli ultimi anni dal due mila e due con la legge sblocca centrali una notevole quantitativo di Mw autorizzati
Ora è anche vero che questi mega alcuni di questi Mw sono incagliati per motivi vari per ricorsi da parte di autorità competenti
Al rilascio di pareri riguardanti il processo autorizzativo
è anche vero però che molti MWh entrata in esercizio negli ultimi due anni e altrettanti se ne aspettano per gli anni a venire
C'è soltanto una piccola riserva con riguardo all'entrata in esercizio di questi nuovi impianti ed è la seguente
E gli impianti autorizzati dal due mila e due al due mila e cinque mostrano una caratteristica comune che quasi tutti sono alimentati a gas naturale
Ora il consumo del gas sul totale negli ultimi cinque anni cioè dal due mila al due mila e cinque e diventato dalla meta fa dal cinquanta per cento ai due terzi
Al due mila e cinque del totale dei combustibili ovvero due terzi delle nostre centrali al due mila e cinque sono alimentate a gas non solo ma i prossimi impianti che entreranno in esercizio sono a loro volta alimentati a gas questo perché perché i gas costa di meno e ha emissioni meno sfavorevoli quindi spesso gli enti preposti all'autorizzazione pongono come condizione
L'uso di carburanti meno inquinanti giustamente così come è giusto che si vogliano i carburanti meno inquinanti tocca pagarli e su questo non ci piove fatto faccio sempre
Costo esser noioso l'esempio del negozio biologico ci vuol comprare la frutta sana e quale negozio biologico non può aspettarsi di pagarla come al supermercato lo scaffale delle mele questo evidente lo paga un po'di più
Allora dicevo produzione d'energia però dicevo che questa produzione poi va veicolata i luoghi di consumo può andare
Allora da questo punto di vista lo sviluppo della nostra rete di trasmissione nazionale che come dicevo che quella che trasporta l'Energia da il punto di produzione fino all'ingresso delle città questo lo dico perché non ci teniate colpevole dell'interruzione perché le interruzioni sono tutta colpa la distribuzione allora scherzo naturalmente comunque per dare l'idea la nostra la rete ad altissima ad alta tensione quindi che arriva all'ingresso delle città poi dalle città in poi subentrò dalla l'ingresso è lecita nelle case subentra la rete di distribuzione allora dicevo quote come ha risposto la nostra rete in termini di sviluppo rispetto ai alla alla crescita dei consumi energetici e ha risposto fino al al diciamo a metà degli anni novanta a livello accettabile poi dalla metà degli anni novanta in poi non ha risposto mettiamola così
Non ha risposto voi vedete addirittura dei valori negativi che non sono l'immaginazione di chi sta parlando ma sono dovuti al fatto che e in quegli anni dove vedete valori negativi il numero di chilometri di rete di trasmissione dismesse è stato maggiore a quelli di chilometri di rete costruita ma dirette ma la rete in fondo era già sufficiente come era quindi perché rinnovarla sulla se andiamo avanti nella slide seguente vedete un paragone fra ciò che succede da noi e ciò che succede in altri Paesi de L'Unione Europea
Allora vedete che negli altri Paesi dell'Unione Europea parlo di Francia parlo soprattutto di penisola Iberica di Germania di Benelux
L'aumento del tasso di sviluppo hanno della Rete è addirittura nono ecco addirittura superiore
A quello dei consumi di energia cioè a una cresta di consumi di energia fa riscontro un pari a volte per i pochi inferiore a volte di poco superiore sviluppo del tasso dello dello sviluppo della rete
In Italia viene esattamente il contrario vedete che addirittura il rapporto fra tasso di aumento annuo dell'Energia e tasso di aumento di chi di chilometri di reti trasmissioni e pari addirittura a un terzo cioè la rete si è sviluppata di solo un terzo rispetto a quello che sono aumentati i consumi
Allora direte ma fino adesso ce l'abbiamo fatta l'interruzione sono state limitate si ma provate a mandare la vostra macchina schiava ai duecento sempre i centonovanta in autostrada
E vedete se dopo un bel po'di ore un bel po'di giorni di di cammino a queste velocità al limite non rischiate prima di tutto che la macchina il motore si fonda dopodiché di consumare di più e sicuramente di di invecchiare
Precocemente il vostro sistema cioè le vostre infrastrutture di trasmissione
Allora se va avanti vediamo quali sono le risposte che Terna sta cercando di dare fra parentesi
Terna a va be ne parliamo dopo allora prima di tutto diciamo che Terna ogni anno fa un piano di sviluppo della rete di trasmissione
Questo cosa vuol dire che Terna vedendo le criticità e degli anni precedenti sulla linea e mi riferisco per esempio alle congestioni cioè i punti dove l'energia non passa perché pensata dei colli di bottiglia in dei punti l'energia che potenzialmente potrebbe affluire deve essere per forza di cose limitato come quantitativo a causa del fatto sono delle strozzature
Quindi questo cosa vuol dire che in certe zone del Paese arriva meno energia di quello che dovrebbe di conseguenza i prezzi salgono
Quindi di i luoghi dove ci sono vi insistono più impianti di fatto non sempre hanno la possibilità di distribuire queste energie nel resto del Paese cioè nei luoghi dove la rete più scarsa e dove avevo dove la produzione più scarsa
A causa di queste strozzature allora il piano intende prima di tutto risolvere queste strozzature e facilitare il percorso
Di qui attraverso queste auto autostato dell'energia secondariamente intende facilitare e poi e per mettere un aumento delle di quella che nella all'interconnessione cioè il collegamento con altri Stati che magari possono offrire energia un prezzo inferiore
Se andiamo avanti
Ecco qua al modo esemplificativo vedete alcuni alcune delle linee strategiche colui consideriamo strategica per lo sviluppo dalla rete nazionale alcune di queste come il cavo che unirà cavo sottomarino che unirà la Sardegna al continente
Oppure la variante Della Matera Santa Sofia che consentirà lo sblocco di alcuni di alcuni poli di produzione limitata in Calabria in Puglia cioè centrali come dicevo prima non possono produrre a pieno regime perché poi l'energia dalla Puglia dalla Basilicata non può fruire in altre regioni del Meridione
Dicevo che alcuni di questi interventi sicuramente contribuiranno a risolvere alcuni problemi
Per quanto riguarda gli altri che sarebbero parimenti essenziale nostro giudizio è in corso una una un diciamo una trattativa con gli enti locali
Questo perché perché clienti locali sono facendo giustamente il loro mestiere oggi e i maggiori ostacoli a quella che e la lo sviluppo della rete di trasmissione questo perché lo dico perché mentre negli anni diciamo negli anni ottanta lei nell'in regime di monopolio che allora deteneva anche la ritrasmissione
Tracciava un punto fra due città dove la rito doveva passare e dopo un anno il peso di Rete realizzato il problema non si poneva oggi con una giustificata sensibilità ambientale
E con la giustificata sensibilità elettorale da parte dei nostri rappresentanti locali
E evidentemente c'è qualche problema in più allora e il gestore prima GRTN poi Terna adottato Peppino con voi convincimento oltre che per necessità una approccio concertativo ovvero il gestore tende a dire i punti di in quelle che sono le esigenze per quanto riguarda i punti di partenza e di arrivo di una linea cioè la necessità di semplicemente di colloca collegare due località
Poi l'ente locale Regione Comuni e Comunità montana o chi per loro
Facci Luís la linea cioè vuol fare un percorso trasversale vuole allungare non c'è nessun problema cioè il problema e basta che questi due punti si colleghino
In generale come possibile questo è possibile atti soltanto attraverso un'integrazione che fino adesso non c'è stata fra la pianificazione urbanistica e territoriale e la pianificazione energetica
Ovvero si tratta di giungere insieme noi e gli enti locali all'individuazione di corridoi dove possono passare questa autostrada dell'energia corridoi che siano naturalmente compatibili
Con l'idea di sviluppo e con l'idea di piani regolatori piani territoriali che l'ente locale ha in mente
Allora
Prima dottoressa Flacco diceva che c'era qualche problema di avere i dati sicuramente come diceva lei ci sono delle carenze
Che riguardano sia il passaggio dalla da un sistema diciamo così Roma Celtico passato sul Ministero Ambiente a un sistema invece locale dove le ARPA e le appatta sono gli interlocutori e gli organi di controllo
Così come è vero che il quadro normativo non è ancora è esauriente non è ancora stato completato perché ad esempio mancano come la dottoressa sa benissimo alcuni decreti che riguardano per esempio le modalità di misurazione della della corrente oppure ancorate modalità di trasmissione questo tutti provvedimenti che ai sensi del decreto sui campi elettromagnetici erano previsti come da emanare che ancora non sono stati emanati
Tuttavia io ribadisco che da parte di Terna c'è la massima almeno collabora timida e la massima intenzione di collaborare come con la Regione Abruzzo così come esattamente stiamo facendo con altre Regioni insomma ecco su questo vorrei rassicurare tutti perché la nostra priorità riuscire a dare al Paese un sistema di infrastrutture che consenta a voi alle vostre in prese prima di tutte le vostre famiglie di pagare di meno le energie vedere un sistema più efficiente grazie
Grazie ingegnere ad esso intervento dalla dottoressa Elisa Occhiuzzi di Confindustria
Eccoci innanzitutto vorrei ringraziare l'associazione territoriale Dell'Aquila che ci offre l'opportunità di affrontare un tema così importante qual è l'energia
Che sicuramente costituisce una delle priorità di Confindustria a cui Confindustria appunto dedica massima attenzione
E partendo un po'come dire dal titolo cosa è stato fatto e cosa resta da fare sicuramente quello dell'energia elettrica è un esempio di di bere l'interazione che ancora sconta parecchie criticità è un esempio di liberalizzazioni sicuramente incompiuta da completare
E come dire un po'le luci e ombre di queste o di questo mercato bisogna capire da che parte ovviamente pende la bilancia molte delle cose che sono state che io dirò insomma sono stati in parte anticipate comunque sicuramente inizierei da un analisi
Del livello dei prezzi che si registra oggi a livello europeo non so se si perdono sufficientemente queste slide forse
Comunque ecco da dal confronto internazionale possiamo dire che i prezzi pagati dai consumatori
Italiani sono mediamente superiori rispetto a agli altri Paesi abbiamo chiaramente preso un campione diciamo di Paesi maggiormente rappresentativi e questo differenziali di prezzo grava un post su tutte le classi di consumo chiaramente con significative differenze ma se noi guardiamo la classe una piccola classe di consumo quindi cinquanta MWh
Una grandi utente industriale vediamo che comunque c'è una distanza tra l'Italia e gli altri Paesi
La stessa cosa vado avanti se guardiamo invece una classe di consumo media
Quindi in Italia possiamo dire che il differenziale grava su tutte le impresse
Questa slide invece ci mostra i prezzi all'ingrosso cioè si tratta dei prezzi registrati nelle principali
Borse elettriche europee e qui cosa possiamo notare se vediamo più o meno intorno al periodo di settembre due mila e cinque notiamo che c'è un riallineamento dei prezzi europei rispetto al prezzo italiano
In particolare vediamo come la Francia presentata dalla linea blu
La borsa elettrica francese comunque manifesta dei prezzi tendenziali superiori rispetto agli altri paesi europei ovviamente diciamo che questi non sono i prezzi dei contratti bilaterali di fornitura sono comunque dei segnali di prezzo attendere
Così
Sì va bene
Sì ecco dicevo chiaramente si tratta di prezzi di segnale a attendere c'è bisognerà capire se questa tendenza si si stabilizza
E sicuramente un effetto diciamo che potrà produrre nel tempo più avanti una volta che si dovesse stabilizzare un effetto positivo diciamo sui contratti bilaterali di fornitura
Diciamo che questa questa convenienza di prezzo sul al mercato francese e e un po'anche se vogliamo il motivo per cui agli inizi nel nell'anno due mila e cinque il nostro Paese quindi l'Italia per la prima volta ha cominciato ad esportare quindi il fenomeno delle esportazioni che nel due mila cinque ha raggiunto circa duecento gigawattore quindi più del del trecento per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente
Ovviamente diciamo che il fenomeno delle esportazioni e e correlato anche alla all'aumento della capacità produttiva che si si registri in Italia seguito anche del rinnovamento del parco termoelettrico italiano e poi chiaramente questo offre lo spunto per fare valutazioni sull'attuale crisi che stiamo vivendo insomma il settore del gas
Adesso se guardiamo un po'gli altri o gli altri boh le altre voci della bolletta energetica ecco qui abbiamo gli oneri di sistema sono quindi le le componenti tariffarie che vengono determinati aggiornate dall'autorità
Prime cosa vediamo che questi oneri o nell'ultimo aggiornamento del primo trimestre due mila e sei hanno registrato un aumento di circa il cinquanta per cento rispetto all'ultimo trimestre due mila e cinque
E questo è dovuto tendenzialmente quasi esclusivamente di Ray ad un aumento della componente a tre che la componente diciamo che copre le fonti rinnovabili gli incentivi alle fonti rinnovabili
Andando avanti vediamo invece gli oneri di dispacciamento
Qui la situazione forse è un po'più diversificata perché qui noi abbiamo un inizio di questi oneri piuttosto critica abbiamo
Il periodo di giugno due mila quattro quando addirittura questi oneri raddoppiano
E un effetto di abbassamento dovuto prevalentemente all'avvio dell'istruttoria da parte dell'autorità quindi un'azione di moral suasion peraltro diciamo affiancata anche da Confindustria e poi recentemente vediamo che questi oneri a seguito di un riallineamento comunque continuano ad aumentare
Siamo a novembre l'ultimo aggiornamento in realtà nella slide e a novembre al mese di novembre per disponibile anche il dato di dicembre che da tre virgola nove mi pare in valore assoluto passa a quattro virgola cinque più o meno quindi diciamo che la curva continua a salire e comunque in media da un anno all'altro registravo un aumento di circa diciamo superiore al venti per cento
Sì qui diciamo sono appunto le considerazioni che abbiamo fatto quindi è inutile che ci ci soffermiamo poi diremo
Più avanti ecco qui diciamo cosa Confindustria fa come si muove
Sicuramente teniamo sott'occhio il prezzo dell'energia e delle componenti in particolare sulle componenti sia oneri di sistema che oneri dispacciamento
Quello che chiediamo eh maggiore trasparenza c'è una Governance più trasparente e sicuramente che dia informazioni più complete perché ad esempio sugli oneri di dispacciamento e abbiamo un ritardo nella comunicazione di questi oneri rispetto alla loro contabilizzazioni di circa due mesi per cui l'operatore si trova
Contabilizzato un valore di cui avrà conoscenza soltanto tra tra due mesi è uno dei tanti esempi
Verifica del rispetto dei tempi di emanazione dei provvedimenti qua in realtà ci riferiamo in particolare i provvedimenti di importazione e DC PSI qui sappiamo che ci sono dei notevoli ritardi da parte delle istituzioni e chiaramente conoscere le le regole di allocazione di queste due fonti di approvvigionamento
Che poi sono le uniche diciamo a che presentano dei vantaggi di costo
Conosce le dicevo a fine dicembre come spesso avviene non è la stessa cosa che conoscerle con o mesi di anticipo e questo se vogliamo è stato proprio evidenziato dalle allocazioni di fine due mila e cinque sull'importo
Poi l'altro aspetto su cui Confindustria è sempre presente riguarda il quadro regolatorio in questo caso ci sono degli esempi non per tutti le fasce orarie
In cui diciamo delle variazioni in corso d'anno hanno creato punto notevoli difficoltà per cui noi stiamo lì a sostenere nei confronti non solo dell'autorità di regolazione ma anche del mappa ovviamente
Il sostegno di un di un quadro regolatorio che sia trasparente e stabile e continua cioè che di dove sono necessari miglioramenti ci devono essere ma appunto si sono necessari e sostengono la competitività del sistema industriale
Allora poiché abbiamo invece gli investimenti qui cosa possiamo vedere
Diciamo che fino al due mila e tre la situazione investimenti è stata piuttosto bloccata per quanto riguarda il parco di generazione abbiamo come margine di riserva un margine piuttosto insufficiente al due mila e tre al due mila e dieci invece le proiezioni al due mila e dieci ci dicono che questo margine di riserva arriva diciamo ad una media del venti venti ventidue per cento e questo dovrebbe comunque metterci al riparo dai rischi di blackout
è chiaro che dietro questa fotografia questa proiezione ci sta nuovamente il rinnovamento della parco per me lei tre i conti
E ovviamente insomma anche qui poi va be'diremo qualcosa sull'emergenza Gazzo insomma su sul sul problema del mix della competitività del mix di generazione guardando invece l'altro l'altro riquadro
Che si riferisce agli investimenti nella rete di trasmissione elettrica
Si non si vede molto bene però lì c'è un addirittura nel due mila abbiamo una caduta degli investimenti nella Rete quindi questa diciamo è il punto di partenza
Bere direttamente qua
Dal due mila e tre cosa è successo e sul effettivamente stato abbiamo detto avviato questo intenso processo di di ammodernamento del parco termoelettrico per cui diciamo sono state avviate nuove centrali questo chiaramente un segnale forte uno sono state avviate nuove centrali a ciclo combinato che ha il alimentate da gas naturale
E e sono partiti anche diciamo le le conversioni a deve delle vecchie centrali appunto riconversione a turbine a gas sappiamo benissimo che il livello di efficienza delle nuove centrali e nettamente superiore siamo nell'ordine del cinquantasei per cento
E quindi questo ci permetterà di di avere notevoli recuperi di efficienza di tutto il parco elettrico generazionale italiano
Ovviamente qui si pone come dicevo un problema se appunto questo come al solito ci mette al riparo da dalla dal rischio blackout però ci ci pone l'evidenza di una
Di un eventuale di quanto sia competitivo il nostro mix di generazione infatti se noi vado un attimo avanti ecco sul mix di generazione qui abbiamo una slide che ci fa vedere al due mila e tre
Qual è il parco il mix di generazione utilizzato dall'Italia vediamo che c'è una prevalenza di olio combustibile che sappiamo livello di efficienza media
Piuttosto basso e un mix di generazione sicuramente non competitivo dovuta alla mancata alla al mancato utilizzo del nucleare alla lo scarso utilizzo della del carbone questa questo punto di partenza possiamo dire diventa ecco una sim con appunto la la radio della dell'ammodernamento del parco termoelettrico
Manifesta una proiezione al due mila dieci quindi uno spostamento piuttosto incisivo verso la la fonte gas a ciclo combinato
Questo sicuramente ci rende più fragili in termini di di approvvigionamento per la dipendenza dall'estero ed è quello che sicuramente in questi giorni
Stiamo vivendo e situazione per la quale appunto ci siamo dovuti attivare in modo alternativo
Tornando indietro
Allora ecco diciamo quindi nella generazione abbiamo visto un segnale forte invece la rete Elettrica nazionale qui abbiamo un segnale direi forse meno forte un po'misto perché qui vediamo come le infrastrutture la realizzazione diciamo di nuovi investimenti si tratta sia di potenziamenti
Delle interconnessioni con l'estero ma sia dei potenziamenti della rete elettrica nazionale sono molto più lenti molto più difficoltosi abbiamo anche slittamenti nelle scadenze per esempio la Matera Santa Sofia da da da giugno due mila sei come inizialmente annunciato viene posticipata dicembre due mila e sei
Ecco questa un po'una mappatura delle Reggiani particolarmente critiche all'interno di queste poi c'è un ulteriore priorità di intervento da parte del del gestore Blu
Proprio perché appunto gli investimenti nella rete di trasmissione
Diciamo sono un po'più lenti non abbiamo avviato una forte azione a supporto in particolare diciamo con il con Terna con l'ex gestore della rete per poter per sensibilizzare anche le le autorità locali tramite chiaramente le nostre associazioni territoriali verso il problema degli Investimenti
Della della rete di di trasmissione e su questo vedremo che chiaramente un fronte aperto cioè siamo disponibili a interventi insieme le nostre associazioni territoriali
Il mix delle fonti ma abbiamo già visto ecco Confindustria
E schierata a trecentosessanta gradi a favore della liberalizzazione su questo assolutamente non non c'è dubbio bisogna andare avanti per poter ovviamente capitalizzare cioè fino ad ora stiamo stop stiamo sostenendo un po'i costi della complessità
Di una liberalizzazione che la liberalizzazione diciamo comporta ma dobbiamo incerto punto anche capitalizzare i benefici quindi bisogna sicuramente andare avanti e il sostegno di questa liberalizzazione ad esempio sul fronte dei prezzi Confindustria lo ha chiaramente manifestato nel momento in cui ha sostenuto la cessione virtuale della capacità di generazione da parte del degli operatori dominanti
Poi appunto ovviamente anche qui investire in infrastrutture gli impianti di produzione anche qui bisogna continuare c'è proseguire nella liberalizzazione significa anche superare i problemi
I problemi di consenso che oggi proprio la liberalizzazione manifesta migliorare la governance anche qui lo abbiamo già detto garantendo trasparenza o maggiori informazioni identificare cioè diciamo che gli investimenti
Richiedono dei periodi di realizzo piuttosto lunghi lo sappiamo tutti quindi nel frattempo dobbiamo individuare delle misure transitorie che ci consentano di quantomeno contenere questa distanza rispetto ai nostri concorrenti europei dopo dopo vedremo queste misure transitorie in realtà quello che è necessario delineare anche una vera e propria politica energetica
Sì a livello locale che centrale quindi a livello locale significa anche implementare dei piani energetici regionali e individuare quelle che sono le tecnologie che effettivamente vanno incentivate
Anche in questo riprendendo alcuni degli interventi noi sul fonte ente sulla sulla parte delle fonti rinnovabili sia siamo nel confronto europeo sempre molto scarsi
Beh questo insomma inutile ripetersi e lo lo abbiamo già detto
Ecco per gli investimenti dicevamo vanno realizzati nei tempi programmati anche qui Confindustria continuerà ad operare a livello territoriale e quindi siamo disponibili è chiaro che vanno individuate delle misure di compensazione
Vengano quindi riconosciuti dei vantaggi economici agli abitanti delle zone in cui vengono insediate o degli impianti di produzione a delle reti di trasmissione potenziate delle reti di trasmissione
Le misure transitoria qui ecco abbiamo che Confindustria agisce ovviamente su più fronti come dicevo come ho anticipato azioni di moral suasion delle istituzioni per contenere questo il prezzo diciamo entro limiti accettabili per tutta l'utenza industriale quindi sia piccoli che grandi anche diciamo il sostegno a misure di controllo del potere di mercato facevo prima riferimento alla cessione della capacità virtuali di generazione
E poi diamo anche le proposte che riguarda la disponibilità di energia a prezzi competitivi qui come Stato quindi abbiamo la i criteri di assegnazione importo CIP sei abbiamo anche mi interrompi vita elettrica ai fini della sicurezza del sistema elettrico Chiara come è stato anticipato nei nei precedenti interventi
Per quanto riguarda importa e CIP sei agiamo su due fronti sia nel senso di aumentare la quota di Energia dal mercato vincolato al mercato libero in modo che queste possono seguire il progressivo ampliamento del mercato libero
Sia nel senso di individuare e di mantenere delle di di definire delle regole di allocazione che comunque mantengono in capo ai consumatori italiani delle delle i vantaggi diciamo di queste forme di di di queste fonti di di Energia
Qui ovviamente ritorniamo sempre sulla su sulla stabilità del del quadro normativo
Purtroppo diciamo che sicuramente uno dei dei dei quando ci chiediamo cosa ancora manca sicuramente ma anche un po'una legislazione instabile cessi abbiamo una legislazione a volte mancante ma a volte appunto instabile spesso che spesso infatti Izz anche le decisioni dei tribunali amministrativi c'erano non si può pensare che un mercato come quello dell'Energia posta aspettare come dire le decisioni spesso molto lungo e dei tribunali
Allora come lavoriamo al nostro interno noi siamo organizzati con uno steering committee una Commissione Energia
Lo steering nello steering ci sono i rappresentanti sia dei consumatori che dei produttori di cui lo stesso presidente Morandini fa parte
E diciamo qui vengono elaborati o comunque presentate delle proposte di indirizzo di politica energetica e sia nel breve periodo che nel medio lungo termine
La Commissione Energia che appunto di cui fanno parte rappresentanti sia delle associazioni territoriali che deve associazioni di cuore di categoria poi diciamo un po'più lateralmente abbiamo Micene
Abbiamo questo un gruppo di lavoro sull'energia tramite il quale gruppo dei cogliamo tutte le questioni diciamo
Comunitarie quindi che riguardano Brussel all'interno ecco la Commissione Energia a definito questi gruppi di lavoro
All'interno di questi gruppi di lavoro chiaramente sono aperti a tutti quindi sono dei gruppi di lavoro che svolgono un supporto di tipo tecnico alla Commissione
Energia alla quale quindi presentano fanno delle proposte che poi la commissione una volta filtrate presenterà ai vertici di Confindustria
Si tratta di gruppi di gruppi aperti ovviamente alla partecipazione di di tutte le componenti del sistema Confindustria
Prima vorrei dire una cosa in più sulla qualità del servizio elettrico visto che è stato più volte richiamato il problema quindi delle delle interruzioni delle micro e delle delle lunghe interruzioni
Su questo fronte noi siamo molto attivi perché abbiamo già fatto una mappatura delle disfunzioni del servizio elettrico e su questo fronte ci siamo avvalsi proprio della collaborazione delle associazioni territoriali abbiamo interpellato tutte le associazioni territoriali per comunicarci
Quali sono e quanti sono le disfunzioni del servizio elettrico abbiamo anche avviato un'intensa collaborazione con ENEL distribuzione creando un po'dell'interfaccia tra il l'ENEL distribuzione quindi la concessionaria locale è un referente dell'associazione territoriale per poter come dire implementare una procedura di emergenza cioè nel momento in cui l'azienda ha un problema
Di di della tensione del servizio può o contattare tramite l'associazione territoriale subito il referente di di ENEL Distribuzione questa procedura sperimentazione
Do partirà il prossimo due marzo a Napoli per poi proseguire nelle altre sedi delle nostre associazioni territoriali
E tutta piazza
Grazie dottoressa adesso la parola all'ingegner Bani
Che
E lo sponsor di questo seminario
L'ingegno voi spende due parole sulle su energie sull'ingegner Bani
L'imprenditore
L'imprenditore quella della rivista ha iniziato da tanti anni e la collaborazione con le energie con l'ingegner Bane e l'ingegnere pur rappresentando una società grande
A forza di frequentare nuovi piccoli imprenditori è diventato anche lui in certo qual modo un un piccolo fornitore ma grande nella qualità e soprattutto nella trasparenza con la quale ci tratta grazie ingegnere
Buonasera ringrazio Enzo tutele per la presentazione
Vorrei provare cercando di contenere il mio intervento visto che insomma di numeri mi avete miste Bolt cercherò di farmi vedere qualcuno anch'io di dare sul che cosa è stato fatto e cosa resta da fare anche diciamo il parere dell'operatore
E lo farei provare a farlo ricordando i due presupposti della liberalizzazione
Presupposti diciamo a livello corre governativo di autorità per l'energia elettrica e il gas che erano che sono tuttora il primo la sicurezza del sistema energetico quindi elettricità o gas il secondo
L'avvio di un mercato concorrenziale che significa ovviamente una aspettative una riduzione dei prezzi
Se un soggetto esterno quindi che non ha vissuto questi sei anni diciamo di processo di liberalizzazione oggi si presentasse in Italia
E fa un analisi di quello che in questi anni è accaduto ne ricordo alcuni due mila e tre abbiamo avuto un blackout uno turno
Sempre nel due mila e tre abbia avuto un po'di interruzioni programmate nel periodo di giugno e quindi diciamo durante le le ore diurne con impatti significativi anche sulla produttività delle imprese
Attuale la situazione di crisi energetica del gas con interruzione di soggetti cosiddetti interrompi bile anche i non tant'è che è stata offerta anche una remunerazione per incentivare le imprese chiudere
I propri stabilimenti in tutto in parte o a ridurre comunque propri fabbisogni facciamo poi un'analisi dei prezzi devo dire che questi a distanza di sei anni sono saliti non scese quindi se uno dovesse trarre la conclusione da questi dati di fatto perché poi di questo si sta parlando la conclusione che la liberalizzazione non ha prodotto alcune affetto e qualcuno di noi di voi magari visto che lo dice un operatore non potrei pensare ma dovresti anche essere contento di realtà noi siamo un nuovo operatore perché siamo nati nel novantanove prima non esistevano né in Italia né all'estero a differenza di altri soggetti che oggi operano Italia sul mercato concorrenziale ma nomi come idea f o n RV doppie all'estero operavano Gianna avevano e hanno posizioni di Monopoli e quindi lo dico queste cose le dico con rammarico perché un mercato che lasciatemi dire viene percepito come non funzionante e significa una cattiva percezione degli operatori e per un operatore nove entrante che vuol dimostrare che ha un po'di capacità e di assicura anche un po'di coraggio nell'affrontare soggetti con le spalle grosse come nel da una parte i dati dall'altra non è un dato diciamo rassicurante nemmeno positivo
Ho anticipato una conclusione un po'impropria e quindi V con largo diciamo con la presentazione vorrei provare ad invece che qualcosa si sta facendo e i risultati emersi sono non sono vi si son visti solo parzialmente vorrei provare a farlo va guardando prima quello che che cosa succederà da qui a breve e mettendo a raffronto la domanda di elettricità con l'offerta citava prima Stefano Tosi di Terna che negli ultimi venti anni la domanda è salita al tre per cento all'anno nel dal due mila quattro abbiamo avuto una brusca riduzione e questo incremento diciamo di tre punti percentuali all'anno è passato all'uno virgola cinque per cento e l'anno due mila quattro qui son dati Terna e GRTN e nel due mila cinque il bilancio preliminare di Terna e dice che l'aumento della genetica sta del più uno virgola tre per cento sul Po e lode Kandel di calendarizziamo e dell'uno virgola otto per cento quindi comunque una drastica riduzione che in qualche modo è correlata anche se in maniera diversa rispetto al passato un effetto di riduzione del PIL che non il passato da qualche punto percentuale zero
Da che cosa influenzata la domanda elettriche quindi diciamo mi sono un po'tra virgolette divertito cercare di capire prendendo dati appunto disponibile quindi autorità piuttosto che Terna
Cosa accadrà nel futuro influenzata sicuramente l'andamento dei prezzi del del petrolio e qui si vede come da la dal due mila e tre due mila e quattro in avanti il prezzo del petrolio ma intatto sono citavamo prime sessanta dollari a barile ormai la convinzione è che questo non è una un aspetto congiunturale ma purtroppo un aspetto prevalentemente strutturale
Legato alla domanda incrementale di Paesi emergenti quali l'India e la Cina e quindi con questi numeri avremo a che fare è uno degli elementi che mi ha pesato negativamente sulla l'incremento dei prezzi e mercato nazionale perché ne siamo fortemente dipendenti e produce energia elettrica da combustibili fossili prevalentemente olio e gas da qui in avanti
Anche il gas Corato al petrolio e quindi EMI questi aumenti noi gli abbiamo risentiti più o meno completamente a questo si aggiungono elementi che io definisco congiunturali
Con barra speculativi come la volontà di controparti finanziarie prevalentemente i tenere alti i prezzi prodotti petroliferi perché su una quantità di contrattazioni e termina domanda di petrolio ottantacinque milioni barili al giorno ma le quantità scambiate sono n volte superiore questo ovviamente a prezzi alti genera benefici per le controparti finanzia qui tutto questo però ha generato ahimè genererà adesso lo vediamo una crescita lenta che comunque prevista del uno virgola sei per cento è meglio hanno la domanda di elettricità in qualche modo comunque correlata al PIL da una da un parametro che si chiama intensità energetica che esprime il l'incidenza dei consumi di energia elettrica di un settore merceologico in funzione della del contributo in termini di euro alla crescita o la variazione del PIL di quel settore
Dalla da Terna è stimata nell'uno virgola uno per cento come media dei prossimi anni e quindi si prevede sostanzialmente ve la faccio breve una crescita media del due virgola sei per cento all'anno della domanda d'energia elettrica da qui al due mila e undici
La domanda poi la trasformata di Energia quindi kilowattora volontà sua d'impotenza perché poi qui Morandini con la prima dobbiamo per un'offerta che cede la domanda questo cioè s'è sempre stato così altrimenti emettibile cauto di interruzione per le materne avremmo avute tante nel passato tranne il due mila e tre dove di fatto abbiamo avuto delle stazioni difficoltà
L'offerta è sempre stata superiore realtà quello che c'è da impegnare a fare stiamo provando a fare avere un'offerta di qualità superiore alla domanda perché questo può generare una riduzione dei prezzi se trasformiamo Quick io quella domanda incrementale impotenza
E la domanda prevista al due mila e otto ai sessanta mila megawatt al due mila undici sessantaquattro mila Mw poi Terna GRTN eterna dicono
E siccome gli impianti non sono sempre disponibili per guasti per manutenzione l'idroelettrico per i teorici tasse non piove cioè meno disponibilità di energia elettrica
Sì se la domanda di sessantaquattro mila anche qui ve la faccio breve il fabbisogno di disponibilità alla punta deve essere sufficientemente adeguato e quindi viene detto al due mila undici settanta l'ottanta mila megawatt e così via per tutti gli anni
A fronte di questa domanda che cosa sta succedendo sul lato dell'offerta qui di nuovo un preconsuntivo Terna al due mila cinque
Noi abbiamo coperto il nostro fabbisogno per l'ottantacinque per cento produzione nazionale per il quindici per cento deportazione il grossa produzione nazionale da energia termoelettrica
Vorrei sottolineare evidenziare questa questa torta diciamo non non tanto per le modalità con cui produciamo quanto perché comunque importiamo il quindici per cento di energia elettrica ci tornerò sopra dopo su ultimamente sui giornali
Si è letto esista ancora leggendo che noi stiamo esportando all'estero il Gia è vero saltuariamente soprattutto per turni noi abbiamo iniziato a esportare non vorrei che la percezione dei consumatori degli ad delle realtà istituzionali nazionali o locali
Delle associazioni sia boh di capacità ne abbiamo a sufficienza quindi evitiamo di continuare a fare investimenti in infrastrutture centrali e reti perché stiamo esportando ecco netto noi stiamo importando nel due mila cinque abbiamo importato
Per quaranta cinquanta miliardi kilowattora che quel quattordici per cento
Questi sono i numeri che vi sono stati fatti vedere gli ori elaborati in altro modo che cosa succederà da qui al due mila otto
Noi siamo passati alla fine due mila quattro con una offerta vera non quella installata quella vera disponibile di cinquantaquattro mila Mw questi sono fonti Autorità per l'energia etica dei gas presentati alla relazione annuale in Parlamento a luglio dell'anno scorso
E vediamo che ci troveremo a gennaio del due mila otto se tutti quei quindici mila megawatt che venivano fatti vedere prima e che ritroviamo qui quindi
Su sui numeri fortunatamente siamo allineati vengono realizzati quindi cinquantacinque mila megawatt saranno incrementati per nuovi impianti da dieci mila Mw
Re Pauling sono centrali che noi e altri soggetti abbiamo comprato dall'ENEL che è stata obbligata dismettere un po'una parte del proprio parco produttivo per dare a via liberalizzazione centrali che abbiamo trovato in uno stato di efficienza abbastanza basse su cui abbiamo avviato un piano di interventi di investimenti significativo e quindi a qui dieci mila aggiungiamo undici mila megawatt di rifacimenti nuovi impianti che abbiamo fatto e stiamo facendo
Questo vuol dire Ventimila ventun mila Mw di nuova capacità produttiva che vuol dire venti miliardi di euro di investimenti che ne ho contati prima nella slide e dell'Eliseo chiusi sono circa una decina gli operatori quindi se tutti questi impianti venti mila megawatt si faranno avremo dieci nove operatori con nuova capacità produttiva più efficiente che competeranno fra di loro
Aggiungiamo un po'di importazione perché qualche interconnessione partita qualche altra si farà
Mille quattrocentocinquanta megawatt a a fronte di una chiusura diciamo dismissione di sei mila ottocento meglio ad impianti obsoleti saldo netto tutto questo più quindici mila megawatt son quelli che avevamo prima cinquantaquattro e quindici sessantanove mila settanta mila megawatt la capacità che ci troveremo al primo gennaio due mila otto
Questa è la stessa cosa che abbiamo visto prima quindi qui d'solo per dall'ordine grandezza dei cantieri che sono aperti o che gli operatori vorrebbero aprire per far fronte alla crescita domande per cogliere opportunità che il mercato libero
Vorrebbe offrire questi quindici mila megawatt di nuovi impianti di che cosa si sta parlando stiamo parlando di centrali a gas a ciclo combinato
Il perché in parte è stato citato prima sono centrali che bruciano gas naturale e quindi uno dei combustibili più puliti e che può essere utilizzato per produrre energia elettrica
Sono centrali che hanno dei rendimenti intorno al cinquantasette per cento compatibilmente con quella che è l'evoluzione tecnologica
Rispetto al trentotto per cento trentanove per cento di rendimento elettrico medio del nostro Paese e quindi per ogni cento unità messe dentro centrale ne utilizziamo cinquantasette
E solo trenta tre otto quarantatré vengono buttate camino a differenza dell'attuale valore medio quindi trentotto di utilizziamo e sessantadue vengono buttate
Al camino e quindi in atmosfera quindi sicuramente uno delle motivazioni è quella lì l'altra dico io era è tuttora per cercare di dare una risposta immediata un'esigenza
Del paese che era quella di salvaguardare la sicurezza del sistema elettrico nel due mila e tre ci siamo trovati veramente in difficoltà questo sono centrali che si realizzano
Salvo i tempi autorizzativi in due anni contro la centrale a carbone che salvo i tempi utilizzati linee richiede quattro
Contro la centrale nucleare che salvo in tempi autorizzativi ne richiede sei otto quindi risposta immediata a esigenze di sicurezza e di riduzione dei prezzi
Siccome non non siamo dei filantropi questo dà un beneficio anche gli operatori per quella centrale che si realizza in due anni richiede solo due anni di capitale immobilizzato e quindi dopo due anni può generare reddito anche perché ha investito parlando alla platea di imprenditori il concetto è sicuramente chiaro fare una centrale a carbone per quattro cinque anni soldi sono lì salvo i blocchi che potrebbero avvenire durante la fase di realizzazione dei lavori
Se questi quindici mila megawatt ci tornerò sopra diverse volte li completiamo
Ho provato a vedere che cosa accade più o meno mi ritrovo con i dati dell'Eliseo chiusi cioè andiamo direttamente al grafico se faccio un raffronto fra la domanda e l'offerta ci ritroviamo con un saldo attivo che dal due mila sei e del dieci per cento arriva una punta del ventidue ventitré per cento e lì più o meno si colloca questo saldo attivo vorrei sottolineare vale se noi continuiamo ad importare circa otto mila megawatt di capacità
Perché ho provato a fare l'esilio esercizio qualora noi decidessimo di essere autonomi dal punto di vista degli approvvigionamenti energetici almeno da sul fronte elettrico se togliamo gli otto mila megawatt vedete come la differenza fra la domanda e l'offerta al meglio arriva al dieci per cento e quindi non voglio dire che quello che stiamo facendo e non è sufficiente ma sicuramente quello che stiamo facendo deve essere fatto
Altro grafico che è stato presentato quella che mette a confronto i prezzi dell'energia in Italia quindi della borsa con i prezzi delle altre Borse europee
L'unico commento aggiuntivo che vuole fare a questo è qualche segnale seppur modesto ahimè molto fortemente mitigato dall'aumento del prezzo del pop del petrolio che ho riportato nella curva tratteggiata si sta sentendo se uno guarda quello che è accaduto negli altri Paesi europei presso la Borsa è salito in maniera ancora più elevata rispetto a quella che è stata la crescita del prezzo del petrolio cosa che non è avvenuta nei pressi della genetica all'ingrosso in Italia quindi ahimè anche questi sono aumentati in termini percentuali molto meno
Non è certo un elemento di soddisfazione dire che oggi in Europa il prezzo medio è allineato a quello dell'Italia perché non è stata una nostra capacità ma è stato qualcosa che legato agli altri paesi loro vivono estorsioni stessi nostri problemi anche loro si confronto con una domanda di energia crescente con dei problemi installare localizzare nuove centrali
Con un problema della CO due dei costi della di Kyoto Due su cui verrò più più avanti e quindi prezzi in Europa sono saliti diciamo un un mezzo gaudio lasciatemelo dire così per gli imprenditori italiani e che se questa cosa che appare congiunturale rimane strutturale quel Dieppe di cui si parlava viene sicuramente ridotto e quindi un elemento di diciamo difficoltà competitiva legata energetica in qualche parte in qualche modo viene mitigato senza contare che gli effetti positivi del nostro piano debba ancora arrivare
E adesso vorrei tornare alla l'essenzialità di quei quindici mila megawatt a di cui abbiamo parlato prima
Allora non è sufficiente fare queste centrali sotto dobbiamo farle
Faccio l'esempio nostro per essere più esplicito di quei quindici mila megawatt noi dovremmo contribuire con due mila e quattrocento megawatt a quei venti miliardi di euro e stia cercando di contribuire con due virgola quattro miliardi di euro di investimenti
E peraltro quattrocento milioni di euro nelle rinnovabili pignora che trascuriamo l'aspetto delle rinnovabili è la compatibilità ambientale
Però ne abbia investiti solo uno e quindi uno e quattro ancora luce ogni investirlo due centrali autorizzate con decreto sono ancora lì che debbono partire una bloccata da ricorsi al TAR appelli in Consiglio di Stato
E l'altra che ha più o meno completato questo corso e quindi dovrebbe veder la luce a come avvio della costruzione e nei prossimi mesi che la centrale di Modugno in provincia di Bari
Quindi come noi gli altri operatori signora stessa situazione purtroppo non è detto per le difficoltà prevalentemente istituzionali locali di cui parlavamo prima
Che questo piano sia portata a termine e se non viene portata a termine
è abbiamo sì qualche migliaia di megawatt di nuova capacità ma fintanto che il prezzo lo fa la centrale meno efficiente il consumatore finale non vedono alcun beneficio di quei nuovi impianti i benefici li vedono gli operatori che hanno quelle centrali esercizio perché quel differenziale se lo vedono gli operatori quindi dobbiamo lavorare affinché questo piano venga completato
E questo piano
è un piano I me
Che deve essere definito è gestito a livello nazionale
Condivido le logiche dei piani regionali energetici
Nella misura in cui questi permettono di dare delle corrette indicazioni a governo agli investitori su quelle che possono essere le aree dove si riesce in maniera più semplice di fare degli investimenti che sono di interesse nazionale lo sto dicendo per la Centrale dirò fra poco sul gas
E da cui non possiamo prescindere perplessi purezza e per problemi di prezzo
Le infrastrutture non sono solo centrali ma sono anche le reti
Devo dire che non fosse casuale che dal novantanove quando è partita l'ibridazione diretti non se ne sono fatte più certa è che sono contento come operatore dell'unificazione di proprietà e Rete di di proprietà e gestione della rete in Terna soggetto separato da ENEL
E nel nostro competitor perché le infrastrutture per trasportare la regia son fondamentali Stefano Tosi prima citava il polo di produzione limitata che in gergo non tecnico è se io ho tre belle centrali Modugno Termoli e un'altra centrale in Molise
Da ottocento megawatt nuove ma non ha una rete che mi permette di esportare la regia qualcuna di quelle centralista afferma
E qualche altra centrale meno efficiente star Cesa il prezzo medio in Italia è più alto quindi le centrali devono essere fatte reti debbono essere fatte sicuramente i il soggetto che deve fare deve essere un soggetto che non ha interessi particolari nei confronti dell'uno dell'altro operatore secondo problema che ci troveremo ad affrontare e quello della disponibilità di gas anche questo citato
Quest'anno abbiamo consumato circa otto l'anno passato scusato ottantacinque miliardi di metri cubi contro delle stime ENI di un paio d'anni fa che prevedevano una domanda al due mila cinque di settantacinque ottanta miliardi metri cubi
Una previsione di novantatré miliardi metri cubi al due mila dieci che vi assicura assolutamente contro latina molto più probabile che consumeremo cento la domanda di gas è dettata dalle domanda di centrali termoelettriche andremo a costruire quindi dobbiamo fare piace entrare dobbiamo farle reti dobbiamo avere il gas per farle funzionare perché se non c'è il gas le centrali stanno ferme se non c'è il gas competitivo il presso il chilowattora rimarrà alto e quindi comunque abbiamo vanificato venti miliardi di euro di investimenti
E qui anche vi abbiamo già speso un po'di parole ci troveremo con un altro problema non tanto quello di sbocchi inviare in anche qui in gergo e aumentar la potenzialità dei tubi esistenti sul fronte Tarvisio e quindi per importare più gas e la Russia sul Fronte algerino per importare più gas dal da da da Mazara del Vallo
Sul trasmette ma c'è il tema dei rigassificatori io spero che non vi daremo la stessa
Ho vedremo lo stesso film vedremo la stessa somma storia che abbiamo vissuto sulla localizzazioni di nuove centrali
Noi siam partiti e qui cito sempre non si sente per essere qui i piedi per terra e concreto nel due mila con l'iter autorizzativo di una centrale a gas da ottocento megawatt a Termoli
Due anni di costruzione abbiamo completato l'iter nel due mila e quattro fine due mila tredici domina concepiamo ISO quattro anni
La centrale sta partendo in questo momento abbiamo perso
Unite perché poteva essere concluso con tutta la salita del caso quindi con voluta su in parte mentale nell'arco di un anno ex articolo due abbiamo perso due-tre anni del nostro tempo
è in opportunità di nuova capacità approdo ai a prezzi più bassi come vedevamo prima
E non mi sono soffermato sull'impatto di questa centrale sui prezzi ma l'ordine di grandezza e del venti per cento del minor costo sul sul combustibile che vuol dire in soldoni il dieci per cento sulla tariffa quindi dieci euro a megawattora
E e arrivo all'ultimo rischio o che di fatto più che un rischio per me in questo momento è una certezza e quello che mi fa dubitare sull'opportunità degli operatori di investire nuove centrali e quello del criteri di allocazione diritti ad emettere avrete letto sentito parlare o qualcuno di voi avrà anche il problema di Kyoto come impresa
Sono stati allocati diritti rimettere per il periodo mille cinque due mila sette dovranno essere allocati quelli del Perù due mila otto due mila e dieci due mila undici
Ahimè che cosa è successo è successo che le nuove centrali non hanno riserva e quindi non hanno diritti ad emettere e C o due ora a ogni impianto donnità produttiva sosta di avvocati delle quantità massime di emissione di CO due se uno sta dentro con le quantità non spende se uno sta su fuori quantità
Si deve comprare C o due sul mercato oggi il valore lascio due intorno ai venticinque euro a tonnellata
E ovviamente se uno la compra ha dei costi e qualche modo questi costi pian pianino poi si oppone a trasferire sulla catena a cliente finale
Che succede succede che essi una nuova centrale non ha un diritto di mettere per cento emette e mette molto meno delle vecchie centrali in particolare delle centrali a carbone che hanno avuto di diritti ad emettere in misura veramente elevata
E quindi ci troveremo che le nuove centrali nostre di altri avranno un impatto sulla scia due cent il piano di allocazione due mila otto due mila undici non avrà una piega diversa
Di circa dieci euro a megawattora nove virgola cinque euro MWh i valori della CO due di oggi e quindi vuol dire vanificare completamente il vantaggio competitivo che queste centrali possono portare e allora è opportuno e qui chiedo ovviamente il contributo e l'aiuto alla Confindustria le associazioni del industriali territoriali
Che questa sensibilizzazione che noi operatori di mente abbia già fatto arrivi nelle sedi più opportuno perché questi benefici altrimenti non non ci saranno i consumatori finali non li vedranno
Oneri di sistema ne abbiamo già parlato e quindi se no lo salto velocemente anche qui mi soffermerei solo perché giustamente resa più si sottolineava che una grossa fetta di questi oneri è legata all'incentivazione delle fonti rinnovabili e qui vorrei ricordare a tutti noi che
Sicuramente più pulito uno produrre Vegetti con fonti rinnovabili al di là della difficoltà oggettiva di coprire una domanda di cinquanta sessanta settanta mila megawatt con fotovoltaico eolico o e ipocrite leggi perché riusciamo a sfruttare sul territorio nazionale
Ma bisogna anche dirci che produrre con energia rinnovabile ha un costo superiore rispetto una convenzionale quindi anche questo è un indirizzo no di politica energetica se decidiamo consapevolmente come sistema Paese che vogliamo pagare genetiche di più
Questo è un'indicazione chiara e gli operatori si muoveranno in quale direzione è stato fatto un decreto sul fotovoltaico vengono dati i cinquecento euro a megawattora ordine di grandezza e di incentivi
E gli operatori si sono adoperati per cercare di realizzare impianti fotovoltaici in Italia ma questo costo troverà nei consumatori sulla bolletta o sulle tasse o in qualche altra forma alla fine troveranno i consumatori finali
Imprese o o o o cittadini
Altro tema è quello della fiscalità anche qui secondo me è un intervento semplice a favore della piccola e media impresa si potrebbe fare di corsa semplice perché intervenire sulla fiscalità è sempre una cosa difficile vuol dire mettere mano no
A alle introiti della dello Stato però si potrebbe rimodulare la fiscalità
Qui ci sono degli ordini grandezza della fiscalità per una piccola piccolissima o medie imprese perché arriviamo fino ai cinque milioni kilowattora l'anno
E la diversità di questa fiscalità per i grandi consumatori allora
Senza appattare molto sui grandi con una di flessibilità diversa si potrebbe dare un po'di respiro epico lì ad esempio le imposte locali che pesano sui primi duecento mila kWh potrebbero pesare su tutti kWh a grande vantaggio per i piccoli senza praticamente nessun danno quasi nessun danno per i grandi consumatori
E chiudo anch'io citando l'ultimo tema che che ho inserito nella presentazione che quello del risparmio energetico un tema di cui si è parlato molto si parla molto devo dire a volte un po'per per comunicazione per Marchetti non sommarie quando se uno guarda le situazioni di crisi petrolifera anni settanta e gli ottanta adesso
E si apre il giornale anche storici si parla di nucleare e si parla di di risparmio energetico io spero che con l'avvento del ma dei dei due decreti del mappe del luglio due mila quattro che introducono dei meccanismi di incentivazione
A al al agli interventi di risparmio energetico o meglio di penalizzazione per le imprese di distribuzione che non fanno interventi questo tipo anche attraverso gli strumenti che citato tre sia prima ed è Lesko questi interventi di risparmio energetico di fatto comincino a prendere piede
Hanno dei benefici io dico per la collettività
Perché non possiamo più ragionare no aumenti alla domanda omettiamo l'offerta ragionamento che abbiamo fatto negli ultimi centocinquant'anni ad oggi perché aumentare l'offerta funzionamento la domanda significa sicuramente
Una difficoltà un'impossibilità riduzione dei prezzi dei prodotti petroliferi
E dobbiamo cominciare a rispondere aumentarla domanda cerchiamo di contenerla evitando questi aumenti e molte aree su molte aree si può intervenire è un intervento che a beneficio del singolo perché risparmiare sui consumi vuol dire spendere meno
è oltre a risparmi da presso il quindi l'ex per cento di sconto sulla bolletta elettrica che un cliente idoneo può avere comprando elettricità o gas da un operatore all'altro
E se uno riesce a fare degli interventi che sono previsti nel piano per altro ambiziosi di qui sono riportati sono quelli sulle trita
Due virgola nove sono i milioni di TEP all'anno risparmiati nel due mila otto al due mila nove che vuol dire l'accredito incremento dei consumi che abbiamo avuto in tre anni dal novantanove al due mila uno sicuramente questo qui sulla bolletta dei consumatori finali si fa sentire
Le aree dove si può intervenire sono molte e quindi secondo me nonostante che l'Italia sia un Paese mediamente virtuoso a livello diciamo di paesi occidentali in particolare nell'ambito dell'Unione Europea ancora si può intervenire
La somma dei nostri clienti un anno fa pagava uno virgola cinque milioni di euro di reattiva
Con una semplice comunicazione il trenta per cento di questa reattiva è scomparsa come onere quindi la sensibilità da parte delle imprese ce sicuramente e qui mi riallaccio a quello che e chiudo diceva Giuseppe Morandini
Potrebbe essere visto un nuovo ruolo di quello che l'attività svolta dalle aggregazioni in particolare dei Consorzi dal due mila sino ad oggi
Un ruolo diciamo di mettere a comune domanda offerta l'esempio che veniva citato prima del
Con un intervento di risparmio energetico si risparmia dieci uno lo tieni te nove lo tiene l'investitore ma già dal primo anno i clienti finale può risparmiare con un contratto Massimo novennale diceva ai addirittura dico in quattro cinque anni queste questi contratti debbono esaurire i loro effetti quindi trasferire integralmente il beneficio che ente finale la maggior parte i clienti perché stiamo dall'altra parte del tavolo e quindi fornitore qualche diciamo preoccupazione a generare dicendo dove sta la fregatura lasciatemi dire di fatto dove si riesce a generare efficienza già fregatura non ce ne sono questa fetta di benefici permetti di remunerare un investimento e trasferire un pezzo di questi benefici direttamente al cliente finale
Superare quello che io chiamo l'attrito di primo distacco è importante e i consorzi
In forza della vicinanza che hanno alle imprese per i risultati che in questi sei anni di attività hanno mostrato possono giocare sicuramente un ruolo fondamentale grazie
Grazie ingegnere prima di dare la parola al presidente regionale in genere Blasetti nelle conclusioni
Non so se c'è da parte vostra qualche domanda di approfondimento
Spina
In cui bene
Rovereto ecco no no no no no no
Vogliamo acquisire non il più grande su questo problema Agostini
Uno gentilezze insieme
Possiamo su questo tema
E le nostre
Non ritengo però più
Si costruisce sopra
Tenendo conto di quel
Incontrati e noi abbiamo
Cominciati ad
Io ho sentito parlare due cose ma presente
E lo sviluppo economico che vorremmo
Quello vista diventa dato regionali
Insieme grazie euro per rispondere politiche mirabilmente avvolgendo le nostre sotto lo sguardo e
Adesso
E che noi abbiamo un problema di qualità perché questa è una battaglia di tutti nulla Onlus con sede ognuno per proprio conto
Credo che la Regione a supporto dell'Adisu processo parlare vorrei
No
Perché in questa direzione distrugge riporta preparare vorrei dove abbiamo fatto alcuni chiarito una battaglia Fontana deceduto
Sorreggeva dove turbogas
C'era il mezzo
Sì va bene
Ci sono separate società
Noi abbiamo guadagna un problema con la presenza sorvoliamo giù un livello di occupazione scusi ma il segnale
Dallo stomaco
Ecco io credo che su queste problematiche da risolvere è vero che i loro insediamenti non sicura
Perché non finora nei confronti mica ho mangiato i cioccolatini anche nei confronti dell'impresa smarriti gli ancora altrimenti corriamo il rischio che corriamo valido l'abbiamo fatto Tarantino questa dopo
Abbiamo fatto grandi parate occorre la revoca
Sicure così è perché pensa allora
Quella dal punto di vista produttivo e ci ritroviamo nelle
Si può fare dobbiamo fare
Nell'uno virgola lo citerà
Abbiamo lei lo sentivo parlare
Prova
Sangue consona però cantieri per vedere la ma già viene
Quindi individuati sufficiente per fare
Il problema
Il problema dove verrà trasforma per cosa dobbiamo fare Francoforte anziché pubblica le nostre armi abbiamo ancora
Si parla di prospettiva presente andiamo verso obiettivo al compressori specifici alcuni soltanto Parma
Di una operazione versione meglio di
Pongo problemi
In questa direzione dal programma
Vorremmo discutere errori nella nostra realtà corrisposti morbose confrontarsi caso abbiamo impianti nel caso di specie piattaforme i
E hanno forme che quindi si prestano bene
Vogliamo capire perché non è in questa partita sposarlo
O se le nostre risorse naturali stabilizzare ti permette di
Una operazione di avere strutture posso abbiamo anche rari come quello Cellino che è uno dei più grandi prego debbano saper legali odiamo valuterà se ci sono opportunità sia usiamo costui insieme non possiamo fare di nuovo e di grande soggetti istituzionali trovati un abuso alcolico promosse niente
Quindi qui quasi indica perché partirà dei capi bianco inizia istruzioni un problema ferrovie però non se lo può essere trattato in questo modo sapendo che sul ma mezzo Colombo tanti
Vi dico degno deve dire che abbiamo avvieremo la nostra di quest'iniziativa che siamo disponibili sul insieme l'odierna
Percorre una cosa del
Grazie Spina
Cioè costretta e e poi per motivi di a meno che non c'è qualche domanda solo
La
Del dipartimento di ingegneria elettrica di questo di questo torneo io mi interessa ormai da vent'anni di problemi di energia
Ho fatto gli studi e ho dimostrato che per esempio in merito a risparmio energetico
Semplicemente il rinnovo del parco motori in Italia riesce a risparmiare l'un per cento che era stesso quota di energia che viene prodotta che può essere prodotta con energia rinnovabile fotovoltaico un teorico quindi con foto voltargli le Orrico non si può andare molto lontano quindi c'è chi le chiama energie alternative ma non solo alternativa niente quindi sono energie integrative piccole per cui tutti le problematiche connesse alla nuova produzione di energia mi trovo d'accordo con l'ingegnere Bunny che bisogna fare degli sforzi ovviamente a che gli enti locali si dia una mossa di il signore parlava di Celano ma ce l'ha l'ha rifiutato la centrale turbogas
Quindi insomma ci sono dei problemi che vanno risolti allora e qui un invito cioè la dottoressa Flacco che mi conosce quindi con lei abbiamo avviato tanti discorsi che purtroppo poiché dedicato Novaro sistematicamente
In relazione al nuovo piano energetico regionale io spero veramente che ci sia la possibilità di sinergia anche con l'università per mettere a punto un piano energetico che effettivamente sia diciamo estremamente efficace e utile
Ora tutte queste agenzie per l'Energia che nascono come funghi secondo me diciamo servono a poco
Nel senso che creerà una maggiore difficoltà d'informazione e su sui dati per cui un tavolo
Con persone istituzionali che in qualche modo lavorino per cercare di portare a termine un piano energetico regionale
Che sia effettivamente tale e che posso prevedere un fabbisogno energetico da qui a a dieci anni insomma anche più ecco questo grazie
Prego
Volevo dare
Mi sentita
Volevo solo dare un piccolo contributo il territorio discussione di oggi
Boh ho fatto un mi son segnato un po'quelli che sono gli aspetti problematici che sono emersi dai diversi referenti
C'è un problema di costruzione di nuove centrali c'è l'autorizzazione non vengono date c'è un problema di micro interruzioni cadute di tensione sulla Rete per chi utilizzare energia elettrica c'è un problema di offra
Sta che in Italia questo momento inferiore alla domanda e quindi genera tensioni sui prezzi
C'è un problema anche di strozzature nella Rete che si e anche dirittura quando il permesso di costruire una centrale non ho il diritto di missione riuscì il protocollo di Kyoto e quindi diritti dimissioni del C o due a tutto questo comunque c'è una soluzione non è risolutivo ovviamente che quella della generazione distribuita
Cioè le piccole piccole centrali son piccoli impianti localizzati presso l'utenza la produzione di energia elettrica possibilmente abbinate la cogenerazione questo per incrementare il rendimento energetico ad valori che arriva all'ottanta per cento quindi anche molto superiore rispetto cinquantacinque di una centrale comminata
è vero anche che questo non è risolutivo perché non è impensabile che l'agitazione distribuita sostituisca le grandi centrali
Ed è vero anche che c'è un problema di distribuzione perché la Rete italiana distribuzione è una rete passiva cioè poche centrali che mettono in regia e tanti utenti che l'acquisiscono qui si non si tratterebbe di cambiare radicalmente anche la distribuzione italiana
Però è un elemento aggiuntivo soprattutto in termini di crescita della domanda che ci sarà in Italia nei prossimi anni e problema così le nuove centrali quindi questo elemento ulteriore di valutazione che può essere inserito nel di tra l'altro considerazioni di tipo macroeconomico Cervera che si riconnette anche alla mercato libero energia elettrica il tema dell'incontro di oggi
è vero che la liberalizzazione si fa con nove operatori sul mercato meno imperatore non devo venire solo dall'alto c'è l'offerta non deve essere solo dei grandi gruppi
Ma anche degli operatori che dal basso facciano offerte anche di altro tipo viene
Solo quando ci c'è un un terreno fecondo sanno di imprese grandi medie piccole nel mercato Energia potremmo dire effettivamente da verrà liberalizzato il mercato
Le conclusioni alleggerire Blasetti
Tra tra prima delle mie brevissime conclusioni riguarderà la la la qualità di questo di questo seminario le veramente eccellente
Rapidissimamente toccando
I temi che sono stati proposti mia prima considerazione
Le aperture di mercato sono fondamentali è bastato che sia comparsa su un mercato più libero regia e già si cominciano a vedere dei grafi già si possono fare discorsi
Si possono aprire delle prospettive che prima non esistevano in una situazione così delicata
Poter beneficiare poter spingere anche se queste aperture sono ancora chimica sono incomplete però rappresentano un punto di partenza insostituibile per cominciare a fare una politica sull'energia tra l'altro nella quale vari attori noi compresi porta in possiamo avere un ruolo attivo cosa che non sarebbe mai stata possibile se questo non fosse avvenuto quindi lei li ha liberalizzazioni sono l'elemento fondante di una politica di mercato a trecento a trecentosessanta trecentosessanta gradi poi
Sono ho avuto una conferma una delle persone che avevano parlato molto bene
Della
Della della dottoressa Flacco delle Napoleone ero io l'avevo conosciuta tanto tempo fa ne avevo grande stima e stasera ho avuto ho avuto una conferma
Un ulteriore un'ulteriore conferma e un anche
Un altro tipo oltre che sulle qualità della persona che già da sole sono qualificanti
Ma sul fatto che rispetto a queste problematiche potremmo stare stiamo di fatto dalla stessa parte del tavolo ci può essere un quattro di collaborazione della pena via il professor di ricorsi l'avrei citato io li ha esibiti conto
Preside della facoltà di ingegneria quindi all'Aquila
Se non lo avesse detto lui avrà detto io che in questi tavoli
Un ruolo
Dell'università può essere prezioso una una cosa voglio voglio semplicemente aggiungere questi tavoli debbono puntare una roadmap con degli obiettivi precisi nei tempi e nella quantità Debray
Delle cose che si possono si possono tenere non allargare parlare di di massimi sistemi che non che non ci competono un'ultimissima
Riflessione voi a volte siamo un paese Buffon strano sul nucleare abbiamo l'atteggiamento poi ho visto
Le i quadri quadri riassuntivi della dottoressa Occhiuzzi gli altri paesi europei anche sulle energie alternative rinnovabili fanno qualche cosa e Tina più Dinoi percentualmente
Il nostro comportamento sul nucleare mi ricorda
Una barzelletta del paracadutista che aveva deciso di battere il record di apertura ritardata a mille metri diciamo
Vado forte a trecento sto stracciando tutti a trenta metri che il record a tre metri questi me risalto e non lo e non l'ho aperto ma il paracadute vi lascio immaginare che fine ha fatto però
Quindi semmai avrebbero fatto un referendum su questo va bene proprio fatto tanti altri referendum
Che ne so io su finanza primo che mi viene in mente sul finanziamento pubblico dei partiti ma è stato tranquillamente tranquillamente a giù aggirato non vedo per quale ragione quello sull'energia sia diventato una sorta di
Di pietra tombale delle nostre prospettive cruda proprio sinteticamente
Recuperi e cioè di risparmi energetici aggiungerei anche forse qualcosa sul recupero energetico di considerare ormai l'energia in in termini di ciclo integrato noi non abbiamo da Modena in giù che in Italia non esiste una piattaforma in integrata
Con coi generazione e quant'altro come trattamento dei dei rifiuti grazie a tutti