Poliziotto senza pistola. A Milano negli anni di piombo e della malavita organizzata

Dopo
Abbiamo
Vediamo
Allora grazie
Insomma una buona sera a tutti grazie di essere venuti
Siamo qui per intanto
Stare vicini a un nostro amico
Che il prefetto Achille Serra che ha scritto questo bellissimo libro
P. G. Battista Pierluigi Battista che il vicedirettore del Corriere la sera Vittorio Feltri neanche le dico che perché mi vergogno perché allora sappiamo tutti che Vittorio Feltri e io sono Pietro Calabrese che dirigo Panorama
Ma chi le si è chiesto di presentare questo suo libro allora io adesso dirò poche parole poi parlerà Pigi Battista poi Vittorio chiuderà questo questa presentazione l'autore
E
Il mestiere di giornalista
E detto
E che alla fine di una giornata
Nei pare vicino alla stazione
Tutta si prolunga fino alle due le tre di notte
Ci si incontrano tre categorie sempre tre categorie di persone
Trasparenza
Totti
Poco
E tetto questo libro io naturalmente ho cominciato a leggere siamo per dovere perché dovendolo presentare
A un certo punto mi sono reso conto di una mia mancanza e invece di una
Qualità di Achille Serra
La mia mancanza e che ho rivisto quasi quarant'anni della mia vita professionale
E la qualità è che a chi gli ha trovato il tempo la voglia ed è stato anche bravo affermarsi a ricordare e a raccontare quella che è stata la sua vita
Abbiamo cominciato a lavorare questo allo scoperto solo leggendo il libro
Lo stesso anno è quasi lo stesso mese io da Palermo sono arrivato
A Roma come aspirante cronista nemmeno praticante all'agenzia Adnkronos
Nel febbraio del sessantanove con tutto il mio bagaglio di speranze
E la mia cinquecento meravigliosa e Achille arrivato un mese dopo da Roma a Milano nel marzo del sessantanove con la sua come racconta lui Bianchina spider rosso fuoco
I giovani neanche sanno che cos'è la Bianchina spider era una ma è una macchina ormai fa parte del nostro bagaglio di ricordi come i tram verdi di grandi lumacone che Achille ricorda nel suo libro che facevano parte prima del paesaggio di Milano
Leggendo questo libro duramente mentre il prefetto Serra ricorda
Anzasca Piazza Fontana
L'assassinio del del povera gente Annarumma
I sequestri di persona io mentre lo leggevo ricordavo
L'EPR l'assassino della povera Giorgiana Masi al Ponte a Trastevere a Roma lui Vallanzasca e a noi a Roma invece ci è toccato la banda della Magliana
Loro hanno avuto alcuni movimenti
Rivoluzionari noi abbiamo avuto le pieghe sequestro Moro che fra l'altro ha ricordato in questo libro
E quindi l'ho rivisto
Con calma come sempre avviene quando uno legge un libero quello si appassiona
All'argomento del libro ho rivisto
Trentotto anni della mia vita
Professionale
E di questo ringrazio killer perché come dire ci conosciamo da molti anni naturalmente la conoscenza è nata per motivi di lavoro l'amicizia maturata sugli spalti dell'olimpico perché tutti e due siamo malati della Roma e quindi la domenica
E lo so nessuno è perfetto
è quindi la domenica
Ci trovavamo voglio dire in maniera anche esagitata
A tifare per la Roma e poi naturalmente la stima per quest'uomo
Non è giusto che ce l'abbiano come si racconta in questo libro solo i delinquenti
è giusto che la e per
Le siamo stati vicini in tutti questi anni
Un poliziotto senza pistola restare non solo il titolo del libro ma è anche la cosa di cui più usi
Si fa vanto
Giustamente
Achille Serra io vi voglio solo poi non leggerò altrove correggete voi peso di queste otto righe
In cui c'è tutto alla filosofia di questo libro
Nella mia lunghissima carriera in prima linea io non ho mai sparato un colpo i miei uomini non hanno mai sparato un colpo e nemmeno i banditi che arrestavo hanno mai sparato un colpo considero questo anche se sembrerà senz'altro meno spettacolare il più grande successo della mia storia professionale
Ammanettare un delinquente senza colpo ferire solo perché ti riconosce il carisma per farlo e perché con lui ha intavolato un flop
Porta a sfidarsi dite e uno dei più bei risultati che un uomo d'ordine possano ottenere
C'è tutta la filosofia di questo libro ma soprattutto della vita da poliziotto via Achille Serra
è stato anche un poliziotto Fortunato
Come spesso capita alle persone di grande successo c'è sempre un pizzico di fortuna perché qualunque giornalista avrebbe voluto essere al posto suo primo poliziotto arrivato
Nel dicembre del sessantanove a piazza Fontana alla Banca Nazionale dell'Agricoltura
Fu il primo a entrare era giovane è quando
Al telefono disse mandate cento autoambulanze
In questura isola beh quello è un Pirellino si sarà montato la testa in realtà come sapete ci furono quasi novanta feriti
I poveri morti di piazza Fontana quindi centrato ambulanze erano esattamente quello che serviva e che il Pirellino al suo primo impatto con la grande notizia di cronaca aveva capito in pieno
Fu il primo ad arrivare a via Cherubini qui a Milano dove steso per terra c'era il povero commissario Luigi Calabresi
A cui è dedicato un capitolo molto commovente di questo libro è che un po'come dire Stato una sorta di
Virgilio in questo inferno dantesco che il poliziotto Achille Serra ha dovuto percorrere per motivi di lavoro
Ed è uno dei capitoli più toccante ovviamente che parte da la conoscenza con questo commissario giovane eppure già pieno di carisma e quindi ascoltato dei suoi uomini una figura completamente diversa da quella che degli imbecilli come me come cominciò nel listino buona parte dei giornalisti di quel tempo per seguire la moda invece hanno dipinto è impressionante la lista delle firme
Che in quel periodo sull'Espresso venne pubblicata contro il poliziotto
Torturatore così c'era scritto ventisei leggete le firme
Mi fa veramente impressione di quelli che fece una petizione contro Calabresi che partono da Norberto Bobbio
Discendendo per i rami finiscono i più bei nomi procura della cinematografia Bertolucci Fellini Moravia fino a Margherita Hack persona naturalmente come dire assolutamente insospettabile
Eppure anche loro in quegli anni maledetti perché molta per molta responsabilità di noi giornalisti
Catturati dall'idea che il poliziotto era uno da manganellare perché a sua volta manganellata in nome del governo ladro per Paolo Calabresi era appunto il poliziotto torturatore
L'ho detto prima ad Achille quando sono arrivato che su una sola cosa io non sono d'accordo con lui
In questo libro ma è una questione diciamo ideologica quindi è anche giusto che sia così
Quando lui sostiene che non capisce come mai
Numero di persone
Numero dal numero di persone oggi continua a chiedere la grazia per Adrian
La grazia per Adriano Sofri per e penso a te la pena non può essere eterna
Quindi chi ha dimostrato ammesso che sia stato colpevole di quello di cui lo si accusato e che etico nei tribunali hanno accertato
Penso che chi ha dimostrato di essere comunque profondamente cambiato merita
Oltre al giudizio della storia anche diciamo alla clemenza della
Petto
Sottoscriverei
Quasi favola
Quarant'anni che son cominciati con la contestazione studentesca e l'autunno caldo
Fino alla strategia della tensione a Mani pulite e a tutto quello che ha cambiato in meglio o in peggio questo lo deciderà la storia fra molti anni la nostra vita
Quindi ti ringrazio per avermi chiesto di presentare il tuo libro vi invito a leggerlo non perché così si deve fare le presentazioni perché vale la pena riflettere su molte delle cose che Achille ci presenta e a questo punto sentiamo un giornalista storico che forse ha una prospettiva più profonda della mia che Pierluigi Battista
Sì sì sì
Ma e io ringrazio Pietro Calabrese perché aperto la pista in qualche modo
Questo libro per chi
Insomma a una certa età
Che ha vissuto sia da giornalista che da cittadino tutti questi anni insomma questo libro costringe
A scavare nei ricordi secondo me non è casuale che Pietro appunto
Nella sua nel suo discorso introduttivo abbia tirato fuori due tre dettagli di vita vissuta perché questo libro
E e fatto appunto di dettagli di vita vissuta e rimandano a dettagli di vita vissuta di qualunque di dei lettori Gilberto naturalmente forse non quelli che hanno diciotto vent'anni che lo leggo e non più come un romanzo con un grande romanzo storico
Ma appunto che rimandano a ricordi personali via frammenti della frammenti della vita pagine della propria esistenza
Oramai chiuse e allora io ne approfitto
Partendo diciamo appunto da una lettura personale
Personale di questo libro e dico che le parti che su cui vorrei parlare sono più le parti
Li chiamiamo le così politiche
Le pagine le pagine diciamo del del Serra il duellante con Vallanzasca diciamo no cioè cioè ci sono delle parti avventurose romantiche
Davvero di grande di grande narrativa
Che scrive magari e forse sono anche le se posso dire le migliori dal punto di vista della letteratura di questo di questo libro però io un po'perché ho fatto
Non ho mai fatto il cronista del di di di di cronaca nera diciamo ho sempre fatto partito come cronista politico è un po'e soprattutto per queste questo non vuole dire ho vissuto una parte sia pure in giovanissima età ma allora forse
Le cose la politica aveva un coinvolgimento insomma permetteva un coinvolgimento esistenziale anche aveva in età molto davvero molto molto giovani
Io ho vissuto come ragazzo Putin giovanissima età alcuni episodi che ha raccontato Achille Serra come si suol dire dall'altra parte
Lui era un uomo d'ordine io ero un ragazzo del disordine
Lui era da una parte io dall'altra si può dire così
Stavo a Roma quindi è possibile diciamo così che
Non non ci sia mai incontrati
Fisicamente
Però insomma dall'altra parte e questa cosa diciamo mi consente questa lettura cercherò di spiegare perché mi consente di
Giustificare meglio spiegare meglio raccontare meglio un senso di vergogna di vergogna che io penso che sia giusto a vere da parte di chi ha vissuto da quella parte della barricata alcuni episodi
Dico esplicitamente vergogna perché rifiutando diciamo il ricatto morale si dice a il solito atteggiamento da prete spretato
Il classico rancore dell'ex quello che vuole sputare sul proprio passato quello che vuole
C'è sempre una una un giudizio sottilmente negativo però di vergogna di vergogna lo diceva Pietro Calabrese
L'episodio cruciale
L'episodio cruciale questo libro occhi che parte da piazza Fontana arriva fino alla fino alla vicenda Calabresi ma non solo anche gli scontri di piazza di manifestazioni
E così via non è soltanto un fatto la vergogna di dire che però andrebbe pure detta una volta tanto insomma c'è chi c'era chi era dalla parte del giusto e che cercherà una parte del torto Achille Serra dalla parte della ragione
Alcuni che stavano dall'altra parte erano dalla parte del torto non perché beninteso
Le motivazioni personali di reclusione nei confronti di un sistema bla bla bla bla bla quelle cose che dicono tutti i cantori della meglio gioventù e che non era uno più bravo di tutti era un bimbo ready to che andavamo a salvare i libri
A a Firenze che dopo l'alluvione non ci piacevano
Cioè non tutte queste queste cose parte vere in parte non vere ci interessavano alcune cose
Altre cose che ci portava sempre devono oppressi milioni milioni milioni quasi un miliardo di cinesi che ci portava rispetto al Frisso al brivido che citava le guardie rosse che sta cosa vede diciamo non è che si fosse tanto migliori perché se aveva più lo spiego così
Ma perché Paese storicamente punto lui era da una parte giusta storicamente gli altri erano da una parte sbagliata cioè dicevano sostenevano delle cose in modo sbagliato ma questo non di per sé non significherebbe nulla lo di Lido dicevano in modo particolarmente aggressivo
E lo dicevano in modo particolarmente aggressivo nei confronti del mondo che in quel momento Achille Serra rappresentava e contro fisicamente i simboli di quel mondo che Killeffer rappresentava queste l'elemento di vergogna la vergogna non è aver sostenuto delle tesi sbagliate mai del la cosa molto più radicale ed aperto negato
Un sentimento di umanità elementare nei confronti delle persone che come Achille Serra difendevano un mondo non giusto Martini delle ragioni giuste non so se Chiara diciamo così perché perché questo mi ringraziò Achille Serra per questo perché attraverso il racconto della vita punto la Bianchina
Anche dettagli veramente davvero molto gusto il tratto ho visto una Bianchina spider recentemente ma è piccolissimo come si faceva entrare dentro una o più macchine guardava ecco
E
Diciamo quella quei velluti restituisce uno spessore di umanità a un mondo delle persone che facevano il loro dovere
Lo facevano per pochissime lire lo facevano a ritmi massacranti come come viene raccontato in questo libro fino qua talvolta se non ho capito bene male alla cancellazione e alla mortificazione della propria vita privata no del del del fatto di una dedizione assoluta nei confronti c'è dello Stato ecco dello stato e c'era diciamo chi dall'altra parte non si limitava a dire lo Stato borghese sabato e non si cambia ma identificava nelle persone che nelle piazze non soltanto nelle piazze stava dall'altra parte negandogli quel non dico quello spessore di umanità ma l'umanità tout-court questa è la cosa di cui vergognarsi
E che la lettura di questo che di cui io mi vergogno per carità parlo soltanto parlo soltanto per me cioè non voi
Quel in quei momenti non vedevamo e da lì poi ci sono furono degenerazioni che altri hanno portato fino alle estreme conseguenze
Non vedevamo dietro quelle divise non vedevamo dietro quelle e dietro quelle quelle quegli elmetti quelle quegli scudi diciamo così non vedevamo delle persone in carne ed ossa che si sacrificavano sacrificavano la loro sacrificano la loro esistenza la cui condizione sociale era quasi sempre qui appunto Serra ha citato
Credo interamente la famosa poesia di Pasolini su Valle Giulia
Sui poliziotti ai figli dei borghesi figli di papà che stavano dall'altra quindi non soltanto c'era poi questo elemento veramente pensiamoci secondo la Michael si può dire quasi quarant'anni lista trent'anni di distanza
Che che era vero cioè che non soltanto pazzo liriche le persone che si sacrificavano guadagnava niente che dall'altra parte si stava molto meglio cioè anche questi elementi qui vanno vanno raccontati e Achille Serra
Insomma se posso dire così accese me questa questa questo corto circuito mentale mi ha fatto pensare non soltanto che io stessi leggendo un libro
In cui si raccontava una storia
Conosciuta ma non da me conosciuta dall'altra parte diciamo così ma una storia che in qualche modo costringe interrogarsi mi rendo conto che molto personale molto generazionale al massimo e che forse le persone che hanno meno
Di di di quarant'anni trentacinque anni possano averne un interesse minore ma va sicuro che erano momenti un po'barbarici ma non è uno scherzo cioè e tutto fatto diciamo barbarici perché appunto c'era questo elemento qua
Se un poliziotto veniva ferito non non insomma non era un non era sangue umano quello che scorreva era lo Stato che aveva avuto l'aveva ricevuto finalmente dei stava finalmente pagando un prezzo questo beninteso
E essendo poi come dire non è che si portavano estrema conseguenza qualcuno però lo ha fatto
Qualcuno l'ha fatto c'è perché poi quando si sono messi alcuni persone uccidere quei simboli
Pechino perché i poliziotti perché magistrati perché i giornalisti quei giornalisti che non erano che che che non firmavano quegli appelli leggiamo di cui parlava prima Pietro Calabrese e così via questo qualcuno lo ha fatto non è che come dire stesse come dire pensando a una persona
Stava pensando per l'appunto un simbolo è morto un simbolo dello Stato un poliziotto abbattuto è un pezzo dello stato borghese che si sgretola non è un costo umano degli orfani delle vedove e delle persone che una una persona che scompare che che viene cancellata da da un colpo di mitra o da un colpo o da un colpo di pistola questa tutto questo diciamo gruppo morale e mentale
Che che vi sto dicendo ebbe nella vicenda
Ebbene la vicenda Calabresi il suo apice anche simbolico per certo punto di vista no nel senso che non ci furono poi tanti morti ma quel morto ebbe di particolare il fatto che
Come dire era stato sottoposto da quella generazione da aggiunge quella parte politica e così via a una forma di
Linciaggio in cui le Lille l'essenza umana del commissario Calabresi commissario Calabresi veniva veniva totalmente cancellata io
Ho avuto la fortuna così insomma dia lavorare per qualche anno nello stesso giornale
Con il figlio di Luigi Calabresi che Mario Calabresi che oggetti redattore capo a Repubblica io lavoravo alla stampa lui è venuto a lavorare alla stampa per un paio d'anni
Ansa poi Repubblica poi stampato e di nuovo poi di nuova repubblica e
Diciamo col si è instaurato un rapporto subito di grande di grande
Complicità diciamo così di grande complicità e insomma io io devo dire la verità non so se io gli ho chiesto scusa naturalmente di quella storia lì non si ricordava nulla se non dei racconti che gli ha fatto alla madre del giornale però tra l'altro non so anche questo che lui
Poi giornalista che secco ha consultato tantissimo gli archivi l'emeroteca è sembrata leggere tutti gli articoli cioè insomma si è molto identificato ovviamente ovviamente con quella storia ecco
Credo che questo sia appunto il chiedere scusa diciamo no che non si debba fare a una singola persona mai chiedere scusa non è avvenuto un chiedere scusa collettivo un chiedere scusa collettivo non è avvenuto e
Questa è la lettura di questo libro diciamo al suscita in me la percezione di un divario cioè che queste questo non aver chiesto scusa pesa un pochino sulle coscienze di tutti perché poi naturalmente questa storia non è soltanto una storia di vicende private esistenziali ma è una storia che poi ha pesato sulla storia italiana
Appunto sulle vicende italiane probabilmente probabilmente fino ai nostri giorni
E ho visto oggi l'avvento al Corriere della Sera pubblicato una bellissimo secondo me bellissimo articolo di Luigi Ferrarella
Dirige Ferrarella dedicata a questo libro e come dire sta nella titolazione disastrato pochino basta diciamo il il poliziotto che che che piace ai no global no perché chi la Serra sì sì capaci comunque di meritarsi il rispetto di tutti i suoi avversari insomma
Parlo sempre di non parlo diciamo di delinquenti comuni tardi persone che hanno a che fare sempre più o meno sempre pieno con la politica io
Penso che se le parole hanno un senso se davvero questo questo rispetto reciproco davvero c'è pur tra persone che stanno diciamo così
Distanti per i loro ruoli diciamo così per elaborarli
Così lanciare un appello se ce ne fosse qualcuno in questa sala ma non credo che per non ripetere poi gli errori punto TG disumani zonazione
Della non non riconoscimento di una sostanza umana profonda che c'è nel persone che si sacrificano e così via visto che la storia non è che si ferma ma spesso si ripete
E e di nuovo nelle stesse
E di nuovo nelle stesse forme probabilmente diciamo così se c'è qualcuno di questo mondo che ha stima per Serra faccia una cosa così è contenta che l'editore
Se ne prendo un po'di copie anche da cosa che la Serra e cerchi di distribuirlo poi magari si può anche volantinare da diceva un tempo
E di modo che le persone che magari dovessero avere delle tentazioni di disumanità azione nei confronti del mondo di chi difende con lo Stato con con rigore con rispetto delle leggi con e compassione abbia da questo libro di che meditare ti chiede di non ripetere errori che qualche volta sono stati errori davvero fatali
Grazie
Grazie a Pierluigi Battista fra l'altro mi volevo ricordare che alcuni dei passaggi più gustosi del libro a proposito dei tempi barbarici sono quelli che nulla hanno a che fare con quei denti ma molto hanno a che fare col nostro essere italiani perché Achille ricorda nel suo libro due episodi anzi
Il primo è che
Nel
Peggior momento della rivolta studentesca dalla contestazione
Botte da orbi a tutte le parti bottiglie molotov poliziotti feriti qualcuno purtroppo anche ammazzato studenti feriti qualcuno purtroppo che ha ammazzato tutto questo era valido
Dal venerdì al giovedì pomeriggio perché il giovedì sera alle otto e mezza come ricorda lui in quegli anni c'era Rischiatutto
E allora l'Italia si chiudeva in casa
Gli studenti contestatari i poliziotti i magistrati e tutti stavano a guardare Mike Buongiorno perché ovviamente in quel momento finiva la contestazione particolare e generale e l'Italia si interessava dei campioni di Rischiatutto per l'altro episodio molto carino
E la notte dell'allunaggio dello sbarco sulla Luna in cui Achille Serra ricorda che da lui come in tutti i commissariati Italia
Tutti stavano con birre e pizza
Ad ascoltare le improbabili cronache di Tito Stagno e quella notte come scrive lui nessuno giocò a guardie e ladri
Perché sia le guardie sei ladri siamo tutti davanti al televisore questo vedevi che il libro comprende molte cose allora dopo due discorsi ragionevoli
è il momento di Vittorio Feltri a cui io rendo omaggio
A cui io rendo omaggio perché bisogna sempre riconosce il talento delle persone soprattutto dei colleghi
E ho pensato vi assicuro non è la verità mentre Giove storico sapendo che Vittorio sarebbe stato uno dei presentatori ho pensato che se in quegli anni ci fosse stato un giornale come libero
Anticonformista secondo me alcuni giorni insopportabilmente anticonformista forse tutti noi giornalisti saremmo stati un po'meno stupidi e un più più riflessivi e di questo gli ha dato omaggio sicuramente
Ti ringrazio
In parte
Ma è quello che dico io non non deve essere tenuto in gran conto perché io sono un tifoso della polizia ragazzi dice che è tifoso dell'Inter che è tifoso del Mila io sono tifoso dalla polizia
E persino dei carabinieri un po'meno dalla Guardia di Finanza insomma fa con la parola finale ho sempre paura davvero commesso un errore la denuncia dei redditi e quindi dalla finanza sono e ne discuteremo
Più avanti io più o meno credo di avere anzi più le tanti di di Calabrese molti di più di Di Battista non riesco a capire se o un anno più un anno meno
Dal dottor Serra meno uno
Uno meno
è la prima volta che mi capita di essere meno vecchio di qualcuno
Comunque mi mi fa piacere anche perché quando io ho conosciuto dottor Serra moltissimi anni fa
Capivo che più o meno dovevamo essere coetanei ma il suo modo di fare da Tenente Sheridan e ne incarna darò reincarnazione del tenente Sheridan aveva un un tonno una pacatezza
Mi sembra a mio padre è uno che ha solamente un anno più di meno non non poteva essere mio padre ma questo questo l'uomo io francamente ho seguito come cronista fatto anche il cronista di nera allora non c'erano tante distinzioni nera bianca un cronista da un cronista
Lavoravo alla notte di nutrizione che non era esattamente un giornale progressista per fortuna per cui il nostro atteggiamento
Era quello che che forse qualcuno ricorderà sta stavamo dalla parte delle forze dell'ordine poi la realtà non è che ci abbia dato così così torto tant'è che io quando lessi un articolo di Pasolini di Pier Paolo Pasolini sul Corriere della Sera
Che consentì a Pasolini di essere conosciuto poi da tutti non dico che divenne famoso per quell'articolo ma quassù
Era un articolo pubblicato dal Corriere della Sera diretto da Piero Ottone in cui Pasolini che facevo una riflessione molto intelligente cioè si era accorto che i poliziotti
Non erano
Dei degli schiavi del capitalismo
Non era nuovo rappresentanti del capitale anzi erano figli di contadini figli del proletariato che si erano arruolati nella la polizia per avere un lavoro un lavoro sicuro un lavoro che consentisse loro di campare allora io ricordo che quando lei si quell'articolo pensa ma se Pasolini mi mi telefonava io lo dicevo io che era così
Non c'è bisogno di fare una grande analisi sociologica per sapere parlo dell'epoca che i poliziotti non erano cugini di di Agnelli dell'avvocato quindi
A me praticamente Pasolini non so adesso si può dire perché Berlusconi ha sdoganato il tema a me sembra un cognome quando faceva Scorsese
E tutto quello che avveniva nell'epoca in cui Achille Serra è diventato il tenente Sheridan
Tutto quello che accadeva a me sembrava assolutamente folle
Io facevo il cronista alla notte e mi mandavano purtroppo alla Statale all'università
Io avevo fatto la Cattolica per cui l'ambiente era meno turbolento ma mi mandavano la statale
E quando allora si entrava bisognava
Qualificarsi
Io non avrei mai potuto dire sono un cronista della notte perché mi avrebbero massacrato dovevo dire e a Parma avevo trovato questo questo sta latta gemme ci possono dell'Arkansas
Lanza è considerata un po'settica anche allora qui ci vuole viene avanti eccetera però questo l'ho potuto fare per un certo periodo coi
Il terrore dalla quell'ordine sapere smascherati pertanto alla notte andavamo a turno alla Statale proprio per non farci per non farsi beccare altrimenti ci avrebbero spaccato le ossa ricordo perfettamente un corteo in via Dante
Un corteo dei soliti tutti i sabati a Milano si svolgeva un corteo tutti i sabati succedeva quello che che succedeva
C'è un punto un signore siccome anche un po'imprudente un po'acquisto mi pare fosse il set si era alla fine verso la fine settantaquattro una copia del del giornale in edicola non l'avesse mai fatto
Fu aggredito selvaggiamente da un gruppo di studenti turisti qui bravi buoni
Intelligenti che andavano a salvare i libri a Firenze però non salvavano le teste e dall'agente Greco quel poveraccio fu praticamente massacrato con a a sprangate ecco questa era la Milano del tempo e qualche volta oggi quanto su quando sento dire ma certo che questa questa Italia sia degenerata questa Italia fa veramente
Orrore
Un tempo almeno i ragazzi si interessavano avevano dei valori degli ideali e va bene ideali erano queste
Ideali erano questi tutti quelli che avevano un certo distacco da da da quello che accadeva loro lo comprendevano a proposito di di poliziotti io ebbi anche la possibilità di di di non di frequentare Nardi conoscere il commissario Calabresi ebbene io poi lessi su tutti i giornali delle cose incredibili su di lui ma se c'era uno che non poteva buttare dalla finestra ma neanche un mozzicone di sigaretta era proprio l'urna lo capì Ventoux picchiata
Che Calabresi aveva personalmente mi dissi ma
E lo accusarono di aver debuttato dalla dalla finestra Pinelli e ci credevano
Fior di giornalisti ricordo la Cederna l'accanimento le inchieste di Panorama ma volevano ti mostra delle cose assurde e questo era un clima totalmente folle bene in questo clima totalmente folle
Mi mi pareva che l'unico a non aver mai perso la testa forse proprio Achille Serra che era giovanissimo peraltro quindi apparteneva alla stessa generazione di quei dementi che avevano trasformato Milano in un in una
Sede ormai tradizionale di di carneficine ne succedevano di tutti i colori ebbene
Ricordo anche il trattamento cui veniva sottoposta la polizia si comincia con le monetine so se ricordate monetine
Che pensavo ma caspita così siamo che i soldi da buttare
Che proletari insomma buttano le monetine addosso ai poliziotti che monetine mercanti adesso avete guardi adesso poi valgono moltissimo
Monetine poi si passò ai cubetti di porfido
Che l'anno più efficaci evidentemente
Ogni volta che c'erano una manifestazione i giornali descriveva hanno la polizia fascista che aggrediva che non aveva il minimo riguardo che non riconosceva il diritto
A manifestare ricordo anche la morte
Ti hanno a lungo ricordo la morte di altri agenti e tutto questo come ricordava devo dire con molta lucidità Battista passava quasi per un fatto normale
E anche quando fu ha ucciso Aldo Moro non so se sono ricordate per il settantotto
Non fu ucciso prima fu rapito
Aldo Moro fu portato via
E non ricordo quanti forse cinque cinque agenti furono ammazzati immediatamente sul posto ma è già domani non dettero una grande importanza all'uccisione dice a un maresciallo mi pare dice quattro agenti ammazzati ma www anche le biografie di questi di questi uomini del dell'ordine pubblico
Risolto in quattro cinque dieci righe nessun Rispetto assolutamente la polizia era considerata
Una baluardo di difesa dei capitalisti dove fossero poi tutti questi capitalisti nessuno lo sa
Dove fosse tutta questa oppressione nessuno l'ha mai capito e nel deliberò di di Serra
Sì respira nuovamente il clima di di quegli anni però attraverso una una lente che secondo me ci consente una lettura più pacata
E anche ci consente di comprendere non soltanto lo Stato in cui vivevano le forze dell'ordine quasi di soggezione di paura perché da una parte c'era l'esigenza di tutelare l'ordine pubblico
Dall'altra c'era l'esigenza di non esasperare gli animi perché ormai la situazione era veramente molto molto difficile
E calabrese ha detto che c'è una cosa che non non condivide
Nel libero di di Serra e cioè
La incapacità di di Serra di capire per quale motivo si dovrebbe concedere la garanzia a soffrire io capisco quello che vuol dire Serra capisco invece perché si pone questo quesito non trova una risposta perché probabilmente e memore di quello che accade quegli anni e leggendo il libro si si capisce perfettamente
Quello che accadeva nei cosiddetti gruppi extraparlamentari
Si è raccontato a oggi sarebbe credo
Di difficile comprensione
Anche se poi c'è una tendenza a ripetere perché solamente qualche giorno fa ma questo risale anche a tempi precedenti ci sono dei c'erano e ci sono dei simpatici giovanotti ovviamente di di sinistra che a hanno coniato uno slogan che riassume una mentalità che c'era e che continua ossia dieci cento mille Nassiriya hanno vinto anche stavolta
La sinistra ha vinto le elezioni anche con merito per due o tre voti due mila cinque mila venti io non lo so però hanno vinto anche questa volta perché a forza di ripetere questo slogan
E successo andasse via quello che tutti sapete sono stati uccisi e altri
Soldati italiani
E credo che ci sarà dell'esultanza da parte di questi giovani illuminati difensori dalla cultura sensibili pacifisti
è la stessa suo natanti trenta quarant'anni fa la non è cambiato niente per fortuna oggi il fenomeno e meno di massa allora era una sorta di malattia contagiosa che aveva contaminato anche i cervelli più sottili ma capisco anche calabrese quando sostiene ma perché non concedere la grazia a Sofri
Lo capisco perché in fondo Sofri avrà tutte le sue responsabilità morali eccetera tutto quello che volete inutile che rifacciamo il solito discorso però si dà il caso che sia uno dei pochi detenuti italiani che si è comportato in un modo assolutamente corretto
E e quindi chi mentre si comporta che mantiene una condotta di un certo tipo credo meriti anche la considerazione
Del capo dello Stato il quale dispone della facoltà di concedere la la grazia non si capisce perché sia stata concessa a quarantasette mila persone dal dall'inizio
Della Repubblica fino ad oggi
Solamente a Sofri non non si debba concedere e parlo di una persona con la quale non ho nessuna affinità anche se la vita a volte ti fa degli scherzi da prete perché io per per strane vie tortuose sono persino diventato parente di di Sofri che cosa veramente manicomiale
Ma non solo ma son diventato anche parente del dell'unico giudice presidente di Corte d'Assise che lo ha assolto per insufficienza di prove poi ci fu una grande polemica quindi sono un po'imbarazzato ha parlato di questa cosa anche se dei parenti uno poi alla fine se ne frega tant'è che io non non incontrò mai
Questo tanto così per sottolineare una netta otto una cosa poi smetto di parlare perché abbiamo già rotto le scatole io capisco dagli occhi prese quando comincia a parlare del feto in un film la cosa che mi ha colpito è il racconto di di Achille Serra
Di Firenze quando a Firenze ci fu il
Il il raduno il convegno l'ambulanza mi piace dire dei dei no-global
Di mezzo mondo riceva la minaccia come ricorderete giungeranno Firenze faranno questo farà nuove ebbene e sembra sappiamo come come ha agito la la la prudenza del tenente Sheridan in fondo e la sua capacità di controllare le situazioni e senza mettere i piedi nel piatto questo credo che sia la caratteristica principale del del nostro Autore
Ma che è divertente vi prego di leggere con attenzione appunto il capitolo in cui narra i suoi rapporti con Oriana Fallaci nessuno più di me
Può capire
Achille Serra perché anch'io ho nella vita dei rapporti non dico quotidiani ma quasi con la signora Fallaci che stimo moltissimo inutile che stiamo a sottolineare nei meriti la bravura eccetera però credetemi è una donna difficile che ha una grande capacità di denunciare
La verità
Ma ci arriva con una tale irruenza e con una tale forza per cui l'interlocutore aveva un sorriso rimane un po'come si dice a Milano basito
Poi arriva la telefonata voi ne arriva un'altra poi un'altra ancora non vidi più
Cioè l'ombelico del mondo non è più il problema mare Oriana Fallaci
Credetemi io sono solidale con Achille Serra capisco quello che ha potuto vivere ma devo anche dire che la Fallaci
Che ha questi sì non so se si possono definire difetti chiamiamo le abitudini tuttavia credo che lo abbia aiutato direttamente o indirettamente
A risolvere i problemi nel modo giusto perché la Fallaci esagerando ma coglie sempre nel segno tanto è vero che in Italia a parte il pubblico perché il pubblico è un'altra cosa ma
L'intellighenzia quelli che quando scrivono non si capisce non sfugge a cercarsi un giornale
Terzo capoverso comma profonda Copelli odiano la Fallaci perché perché diceva cose ovvie ma le dice in modo chiaro le dice anche con una certa enfasi che ci fa vibrare nell'intimo e quindi io ribadisco ho molta comprensione per Achille Serra
Ma credo che sia stato anche un uomo fortunato perché attraverso le rotture di balle terrificanti della Fallaci è riuscito a fare un miracolo credo che nessuno sarebbe riuscito a fare qualcosa di simile
E leggendo il capitolo dedicato alla cosa si capisce perfettamente che cos'era in quel periodo l'Italia cioè quella di sempre ma a forza di ingigantire
I problemi a forza di creare allarme
Anziché provocare quello che si teme possa succedere
Una killer calmo riesce ad evitare qualsiasi disastro questo è stato è ben raccontato nel libro immesso particolarmente appassionato a questo oltre che alla alla rievocazione del clima che che quegli anni hanno rovinato la vita ha un sacco di gente io la cosa che devo sottolineare poi conclude queste nonostante vent'anni di passione nonostante tutto quello che è accaduto nonostante
Del commissario Calabresi nonostante gli agguati i morti è verissimo quello che diceva calabrese solamente d'estate sparivano
D'estate anche Hans anche avere vero anche al fine settimana è sempre stato abbastanza sacro anche per i terroristi ma in luglio e in agosto non c'è mai stato un attentato
Passavamo dalla P trentotto all'ombrellone
Sì dall'eskimo alla spiaggia d'accordo che in spiaggia con la esprimono sarebbe stato ma è una cosa incredibile
Questi
Alla sera tornavano nell'attico
Mettevano la chiave inglese sul sul sul comò chiamavano la tata dicevano sentì pubblici questa stiamo inglese tutto sporca di sangue poi andavano a tavola mangiavano con mamma e papà all'indomani andavano università questa era
Questa era la l'estrazione nel sociale dei più accaniti
Terroristi che erano stati naturalmente nei nei movimenti giovanili perché dall'Iraq arrivano e non da da nessun'altra parte anche gli espropri proletari queste cose molto eccitanti questa rivoluzione
Vissuta cinematograficamente in pratica nona insegnato nulla io sono terrorizzato recentemente in corso Buenos Aires
è successo quello che è o se è successo ho avuto un un lampo che mi ha riportato alla memoria di quegli anni ho pensato ad Achille
Serra ho pensato a quello che avranno pensato anche altri
Milanesi mi sono trovato un po'sconvolto e quello che che mi auguro è che almeno quelli che hanno una certa età
Tra la la l'aspetto insomma finiamola lì
Ha vinto Prodi supplizio grazie non vengono mai sole alla pazienza voglio dire si può anche sopportare questa cosa
Non c'è problema
La cosa che io mi auguro la cosa che mi auguro che almeno ci si trovi d'accordo sulla non gridare più in piazza
Dieci cento Nassiriya perché questo slogan rivelatore di una mentalità che non è di oggi ma che ha avuto una lunga maturazione che purtroppo non è mai deperita grazie e scusate
Allora grazie grazie a Vittorio Feltri
Allora invisibile
Questi signori che sono venuti tutti riconoscono moltissimi ti stimano molti di vogliono bene adesso tu ti rivolgi a loro ai racconti Genesi conclusione seguito in questo tuo libro
Grazie una scaletta però che non mi ha convinto perché dopo tre mostri sacri prendere la parola io vorrei vedere chiunque di voi e quindi a questi tre mostri sacri consentitemi rifare
Fuori
Dei ringraziamenti che sento di fare logicamente loro per primi
Alla Bompiani
Che gli è stata vicino
Non in modo professionale soprattutto con un grande amicizia io sono grato di questo veramente grato
Che sia la Bompiani è noto a tutti
Ma questa amicizia forse non me l'aspettavo una una sensazione ho avuto veramente di sentirmi a casa e questo
Una cosa che che mi rimane dentro
Un grazie particolare a me
Che mi ha aiutato tantissimo in questo lavoro
E sulla qua su cui avvenire sicuro non non scommetto ho certezze assolute
Che presto si fonderà in maniera degna di lei
E poi devo dire che che sono commosso perché Milano non mia non mi ha dimenticato da quello che vedo in questa sala stasera non mi ha dimenticato
Vedo tanti amici
Con cui ho condiviso pagine indimenticabili
Il questore Scarpis
Maresciallo scuri ma come faccio a citarli tutti
Questi questi uomini che hanno passato momenti drammatici commenta
Che
Che io non posso dimenticare
Voglio ringraziare il prefetto
Lombardi prefetto di Milano
E attraverso lui
Tutti i presenti mi rammarico che ci sono tanti posti in piedi da un lato dall'altro sono felice perché vuol dire che questa questa cosa è sentita
Che cosa mi sono proposto con questo libro quando andai alla Bompiani dissi io vorrei
Far capire alla gente che cosa passa un uomo prima ancora che un poliziotto
E non sono uno storico e quindi non saprei come fare la storia in un libro
Tanto meno sono un cronista non sarei assolutamente all'altezza di poter fare una
Però sono forse l'unico che oggi può descrivere
E venti indimenticabili e venti che ho avuto
La fortuna si di vivere in prima persona la fortuna
Nella drammaticità talvolta nella tragedia
Un proprio perché mi ha dato l'esperienza mi ha formato
L'uomo prima di tutto
Dare a fare un'avventura di qualche mese per poi tornare a Roma il fare l'avvocato
Ma che rimane affascinato da questa città straordinaria
La città difficilissima quanto straordinario
Una città che
Dove lo stipendio di centodiciannove mila lire
Se ne pagavano ottanta solo per un un bilocale
Ti senti costringeva sacrifici enormi
è una città intensa
Dove gli eventi si moltiplicavano
Quasi quotidianamente
E dove tu giovane funzionario
Completamente abbandonati in una città che non conosci
Milano
Ti accoglie e ti coccola
Come io ho avuto la fortuna di essere accolto e coccolato solo quando ti ha conosciuto
E che ha apprezzato
Altrimenti nella fase iniziale
Chi studia
In quella fase di studio però si soffre
Perché non ha gli amici non mai nessuno con cui confidarsi
E e vivi in una stanza con un collega un fraterno amico
In una stanza di tre metri per tre
E però Tina muri di questo lavoro
Di questo lavoro che io ritengo presuntuosamente sia il lavoro più bello che esista ti appassioni
Ti entusiasmo e io mi sono appassionato entusiasmante e innamorato di questo lavoro e allora addio avvocato
Me ne rimango a Milano
Salvo fare
Una scappata a Roma per completare l'esame di procuratore e dare così la gioia mia madre e conoscere quindi mia moglie che dopo dodici volte
Ho sposato dopo dodici volte che ho visto perché biglietto del treno costava troppo non c'era l'Eurostar ci volevano otto ore da Roma a Mila non era possibile continuare così allora dopo dodici volte o ci sposiamo tanto quello che il matrimonio così lo si sa solo dopo
Intanto si succedevano gli eventi e a a dicembre del sessantanove
Io vengo indicato perché era scappata era saltata una caldaia in piazza Fontana
E quella è un'immagine che non dimenticherò ma
Brandelli di uomini
Mezzi uomini e mezzi
Sciolti in un liquido
Ma le ho durante e il PD il cardinale Colombo allora arcivescovo di Milano arrivare con le lacrime agli occhi
Milano non aveva mai vissuto ma l'Italia non aveva mai vissuto una pagina così
Inginocchiarsi su quel povero cadavere
E benedire tutti
è una sensazione che ti porti dentro per tutta la vita
Un giovane funzionario si porta dentro questo e poi e poi l'amicizia con Calabresi romano
Quattro anni più di me
Un mito
Un mito perché appena arrivato io fui affidato alle sue cure
E ci trovammo a in un tumulto davanti al consolato americano il movimento studentesco prendeva d'assalto voleva prendere d'assalto il consolato americano
E io in macchina Mina scusi me lo ricordo ancora mi nascosti sotto il sedile
Perché avevo paura
E vedevo quest'uomo che non sapevo se era impazzito
O era un errore
Andare in mezzo ai dimostranti per dialogare
Un poliziotto senza pistola eh l'esaltazione del dialogo
Per dialogare
E in quel momento io ne ho fatto un punto di riferimento uno dei punti di riferimento
Importanti della mia vita e della mia vita professionale
L'uomo religioso
Un uomo coraggioso un uomo fiero al quale più volte io dissi ma perché non te ne vai ti stanno uccidendo giorno dopo giorno sui muri
Sui giornali
Nei salotti
Vattene
E perché me ne devo andare mi rispose la verità alla fine viene fuori
Se c'è un io in questo libro
Non faccio mai non do mai giudizi non l'ha mai fatto nella mia vita non lo faccio certo in questo lavoro
Però forse se lo Stato in quel momento
Lo avesse obbligato ad andar via
Glielo avesse imposto
Non do giudizi
Non mi sogno di dare giudizi mi interrogo
Mi sono chiesto
Per riprendere il discorso dell'amico che
Mi sono chiesto
Ma perché è una persona che non chiede di essere Grazia
Non chiede
Tutti quanti ci diamo da fare no tutte dei ripigliare là grazie
Poi mi sono mi sono in qualche modo convinto che forse sarà una cosa giusta perché
Sì un uomo che ha
Il consenso di tutti certamente il mio per primo che il Presidente della Repubblica
Valuta questa ipotesi beh allora
Ma non c'è giudizio da parte mia perché sono un uomo delle istituzioni e io mi rimetto i giudizi della magistratura
E non do giudizi
E poi eventi
Importanti sequestri di persona Milano non riusciva più la sera
Era una Milano attanagliata dal terrore
Al di là del
Dei disordini pubblici che si riscontravano settimanalmente al di là degli uomini che ci lasciavano la vita
Dico
In questo libro come non si accorgevano questi ragazzi che noi eravamo loro
Eravamo loro
Probabilmente non sapevamo neanche noi perché andavamo a contrastare apprendere pietre o a lanciare su lacrima oggi non lo sapevamo
Come forse loro non sapevano che pigliando a calci nel sedere un poliziotto non si pigliava calci nel sedere lo Stato
Si ricava calci nel sedere l'uomo
E poi i sequestri di persona dicevo
La conoscenza
Del del padre del piccolo Alemagna uomo di straordinaria umanità
Un'altra persona che mi ha insegnato molto
In quel periodo sequestro dei beni
Quel periodo si tendeva a evadere le indagini della polizia
E noi eravamo completamente allo sbando perché non avevamo idea di che cosa fosse un sequestro di persona
E facevamo le indagini come dei furti come per i furti in appartamento non sapevamo di che si tratta
E eppure quest'uomo
Che si è sentito parte della comunità parte della società
In un momento drammatico prese alla lettera con cui i rapitori mi dettavano il percorso da fare per il pagamento emanano un segno
Ma ci furono centocinquanta sequestri circa nel Milano e provincia lei nei dieci anni successivi
Rapine nei ristoranti nei cinema la gente non usciva più
Piano piano ci organizzammo
Ma piano piano spuntavano le grandi organizzazioni criminali
Certo Vallanzasca
Certo Turatello
E nascevano finanziarie come funghi
La mafia veniva ad investire a Milano
Ma poi Milano sa reagire
Con quella cultura incredibile
Che la contraddistingue
Sa reagire sa respingere i tentativi mafiosi di inserimento
Cioè Adonis
Poi Liggio fidanzati
Sa respingere
Come si epistolare poi le bande criminali forti
Non ci divertiremo con la banda Vallanzasca veramente si giocava a guardia e ladri in quegli anni
Perché c'è la la sfrontatezza di quest'uomo
E la volontà di tutti nuovi maresciallo scuri
La volontà di tutti noi di
Neutralizzare questa
Questa banda di criminali
Che ricordo a me stesso
In un momento di euforia in carcere
Tagliarono la testa un ragazzo di diciannove anni Massimo logici giocano a pallone
E poi dimisero limone in bocca
Si trattava di autentici criminali
Ma
Io sono fiero di aver avuto il rispetto di questa gente
Il rispetto sempre
Proprio perché eravamo con la mia squadra una garanzia di giustizia di serietà
La malavita non si sarebbe mai aspettato da uno Dinoi
Un arresto forzato
Un grammo di cocaina messo nelle tasche
Un colpo di pistola non se lo sarebbe aspettato
Ma i
E mai c'è stato un colpo di pistola
E quando
Il braccio destro di Vallanzasca dopo otto ore
Apre la porta con una bottiglia di cristalli e due bicchieri
Quando dopo nove anni
Un certo Bellar vita esce dal carcere
E ti viene a salutare dice la prima persona che voglio salutare lei perché la devo ringraziare lei mi ha salvato da un linciaggio che la gente voleva farmi
Beh allora io sono ancora oggi fiero dei di quello che i miei uomini hanno fatto per questa città per questo Paese
E per come l'hanno fatto
E poi
Il dialogo di Calabresi
Sì mi ha aiutato a Oriana Fallaci vero
Mi ha aiutato perché
A quel punto io stesso che forse avevo sottovalutato di che stavamo parlando mi sono reso conto
Di quanto grave fosse quella situazione
Veniva all'indomani di Genova
Quando la conflittualità tra i no global e le forze dell'ordine aveva raggiunto livelli di esasperazione
Di inconciliabilità assoluta
E però io cercai di mettere tutti intorno a un tavolo per tre mesi tutti i giorni
E parlammo parlammo e dialoghiamo
E ci furono momenti difficili
E Oriana Fallaci che impazzava
I momenti più belli
E e momenti in cui io andavo incontro noi andavamo incontro con il questore con il comandante dei carabinieri e loro venivano incontro
Fino a che
Questa questa vicenda che ormai aveva
Varcato Firenze
Era aveva varcato l'Italia all'Europa ma ormai se ne occupava il mondo perché poi il Social Forum ci sarebbe stato di lì a poco in Canada
Ecco questo questo evento
Era di grandissima pericolosità soprattutto gestirlo
In un momento di tensione così
E la grande difficoltà stava nel fatto che c'era una conflittualità politica
Forte
E stava nel fatto che Firenze non si può ricostruire Genova si
Firenze no
Perché il David non lo ricostruisce se si rompe
Perché gli Uffizi non li ricostruisce se si rompe
E poi fu la vittoria del dialogo e una delle pagine più belle della mia vita
Vedere dopo Genova
Sfilare questo lungo corteo
Con i dimostranti offrire il tè caldo a poliziotti e carabinieri
Beh come si fa a non essere
Felici
Come si fa a non amare questo lavoro
Poi
Poi
Da Milano io sono andato in altre parti altrettanto difficili a Palermo ma io ho continuato a dialogare andavo nelle scuole
E quando quando incontrava i liceali mi tremavano le vene dei polsi
E invece avevo un'attenzione da questi ragazzi straordinari
Un'attenzione di chi si vuole confrontare con uomini credibili dello Stato
E io dicevo loro
Sì gli arresti gli uomini credibili
Servono
Servono per dare fiducia nello Stato
Ma la guerra alla mafia si vince solo su due fronti la cultura e il lavoro
Perché me ne andavo nei posti più ad alta a più alto rischio Corleone San Giuseppe Jato e mi rendevo conto che c'era il cinquanta per cento di disoccupazione il cinquanta per cento di diserzione scolastica
Su questi due fronti
Bisognerà anche per il futuro impegnarsi
E poi Firenze Palermo Ancona Roma finalmente dico finalmente perché tornare nella mia città è stata
L'ultima delle delle gioie che mi ha dato la professione
Che poi questo libro che finisce
Come gli amici ricordavano ma questa è un'altra storia è una storia che potremmo con Monica Bellucci
Scrivere
Successivamente verrebbe però dipenderà da tutti voi
Grazie
Buonasera