Inaugurazione della mostra dedicata a Guido Cagnacci.

Buonasera a tutti
Il più cordiale benvenuto
Al signor Presidente del Consiglio
Che ci onora ancora una volta di essere qui a Forlì
A tutte le autorità presenti a voi tutti che siete intervenuti per questa inaugurazione
Dedicata la mostra di Guido Cagnacci protagonista del Seicento fra Caravaggio e remi
è questa la terza
Iniziativa culturale di grande respiro nazionale ed europeo
Che la Fondazione della Cassa dei risparmi di Forlì in collaborazione con l'Amministrazione comunale opera in due anni e mezzo
Doveva essere presente qui con noi questa sera scusate anche Sir Denis Mahon
Voi il freddo ha consigliato altrimenti
Tuttavia
Ripromette indossi divenire durante il periodo della mostra
Non ha voluto
Fare mancare in qualche modo la sua presenza inviandoci un messaggio
Che adesso vi leggo
Sono veramente dispiaciuto di non poter essere presente all'inaugurazione della mostra di Cagnacci
Che spero comunque di poter vedere quanto prima
Penso che Cagnacci sia un artista ancora
Molto meno apprezzato di quanto non meriti ebbene dunque hanno fatto la Fondazione della Cassa dei risparmi di Forlì e il Comune di Forni a dedicargli questa esposizione
E se vuole mettere in risalto il ruolo di protagonista dell'risvolto nel primo seicento
La conoscenza della pittura caravaggesca resa possibile grazie all'amicizia del Guercino che lo ospitò in casa sua a Roma ne fa un artista dalla precisa individualità
In grado di mantenerla anche quando si accostò più tardi e Guido Reni
Auguro dunque agli amici Daniele Benati Antonio Paolucci e voi tutti che la mostra abbia un grande successo di che contribuisca a fare il meglio conoscere quella pittura emiliano-romagnola
Che da sempre nel mio cuore con viva cordialità satanismo
Iniziamo questa
Presentazioni inaugurazione della mostra
Do la parola
Al presidente della Fondazione l'avvocato per Giuseppe Coloccini per il saluto della fondazione
Buonasera a tutti
Signor Presidente del Consiglio signor Sindaco
Signor presidente dalla Regione
Signor Presidente della Provincia illustri relatori autorità signore e signori
Un cordiale benvenuto ed un sentito ringraziamento a tutti per aver accettato il nostro invito e per essere presenti all'inaugurazione della mostra
Guido Cagnacci protagonista del Seicento tra Caravaggio
E l'ENI
Un particolare e forte ringraziamento all'onorevole Romano Prodi
Che ha ritenuto di dedicare
In questi giorni certo non farci
Bensì inquieti netturbino così
Per lui per il Governo e per il Paese una parte del suo tempo ad un evento culturale
Molto importante per il nostro territorio
Una scelta questa che ci permettiamo di considerare
Non una distrazione un'evasione dei problemi ma una maniera è un modo significativi di fare politica in funzione dello sviluppo e della crescita di una comunità
Una comunità la nostra
Di cui
Lei Presidente conosce la voglia di crescere e l'impegno in questa direzione
Tenuto conto dell'attenzione che negli ultimi tempi ha riservato alle due mostre precedenti quella su Marco connessa
E quella società astro le
E alle vere e proprie eccellenze che in questo territorio sono presenti e mi riferisco all'IRST allena alla nascita del polo aeronautico
D'altra parte la considerazione da cui siamo partiti è proprio questa
L'attività di pensare di organizzare una mostra va strettamente collegata con l'idea e con la pratica dello sviluppo
Un collegamento particolare una connessione che in questa mostra vanno ricercati emessi nel dovuto risalto
Per più ragioni e per ragioni che è opportuno non trascurare
La prima quella più immediata e più evidente
Prima palme sano
Poi lega
Ora Cagnacci l'idea l'intuizione iniziale sta diventando una continuità
Quella che poteva sembrare un'abitudine sta assumendo le caratteristiche di una apprezzata e considerata tradizione
Il Giornale dell'Arte una testata di primo piano per la cultura
E per l'economia della cultura
Due mesi fa apportato Forlì come esempio di città che si colloca in posizioni non marginali sulla scena artistica nazionale
E questo proprio in virtù della qualità e della originalità delle proprie scelte
E poi ed è questo un altro dei motivi in cui facevo riferimento
Questa mostra come la precedente
Non è stata pensata come se fosse un prodotto commerciale
Ma è stata costruita andando a ritroso nella nostra memoria e nella nostra storia
Cercando di capire quali fossero tra passato e presente le tracce della nostra identità
E ancora di più approfondendo ed esaminando quali fossero i legami e le connessioni tra questi valori e quelli dei grandi flussi culturali nazionali internazionali
Ed è proprio dentro a questi ragionamenti che va collocato Guido Cagnacci
Romagnoli Sant'Arcangelo al confine tra Forlì e Rimini
Cani Azzi che qui a Forlì in questa città riesce a trovare momenti di grande serenità e di grande equilibrio artistico
E che nel contempo prima e dopo il soggiorno forlivese è un pittore è un artista scolaro di nessuna scuola
Immerso comunque e fino in fondo nel proprio tempo e nelle idee e nelle passioni dal proprio secolo la sensualità il misticismo il peccato la virtù
La colpa il perdono la regola dell'inflazione la natura e il classicismo
E non è un caso all'ora che questo sia il tema e l'argomento della mostra
L'essere protagonista del Cagnacci nel seicento tra Caravaggio eredi
Ma fare una mostra non ha solo questo significato
Così come non vuol dire solo dare visibilità alla propria città anche se in questo modo si offre della propria terra un'immagine di grande significato e di rilevante positività
Fare una mostra può voler dire
Il mio il nostro auspicio e che debba voler dire operare con grande impegno per trasmettere alla città e al suo territorio
Il ritmo della crescita
E la scansione dei nuovi traguardi da raggiungere
Un impegno questo che sotto diversi profili va declinato
Da un punto di vista culturale
Se dobbiamo muoverci nel senso di quella continuità di cui parlavo sarà necessario non solo programmare le mostre future
Quella del Canova nel due mila nove
E quella sul Novecento forlivese nel due mila dieci
Ma utilizzare al meglio il complesso del San Domenico anche quando non ci sono mostre con altre iniziative e con altri eventi anche sia di minore rilievo da un punto di vista urbanistico
Se la mostra deve essere occasione di sviluppo allora non si potranno l'attribuire al San Domenico quel ruolo primario
Di grande cattedrale laica che inevitabilmente deve averne
Non però una struttura isolata ma un monumento inserito in un progetto di rigenerazione urbana che interessi la piazza e il quartiere
Vocati ad essere il luogo della cultura
E dell'integrazione fra la città e l'università
L'università che col vicino campus rappresenterà un grande punto di riferimento per la crescita in in vivacizza e in qualità del centro storico cittadino
Ancora
Fare le mostre non può continuare ad essere una CELTA propria di questa sola città
Ma dovrà rappresentare l'avvio di un percorso di programmazione e di coordinamento di iniziative di progetti pensati e costruiti con gli altri territori della Romagna e non solo
Un'idea che potremmo definire di distretto
Alla quale le fondazioni di origine bancaria potrebbero pensare e potrebbero portare basti avere conto tener conto del loro patrimonio artistico un rilevante contributo
Considerazioni tutte queste
Indubbiamente molto stimolanti
Mi accorgo però forse di essermi lasciato andare
Sento che in queste parole c'è
Una prevalenza di sogno di velleitarismo anche perché
Ad onor del vero si tratta di progetti che sfuggono dalle mani delle fondate della fondazione stanno fuori dai suoi compiti ed alle sue possibilità
Però a questi progetti la Fondazione può dare per le sue disponibilità stimoli ed energie
Utopia e forse
Ma che caro Sindaco e caro Presidente della Regione possono trovare le gambe per camminare e cominciare a diventare operative sulla base peraltro di impegni già fra di noi in parte concordanti
Una città allora che indubbiamente si muove nella continuità col passato
Ma che si prepara ad essere
E mi ha le potenzialità tutte le potenzialità
La città non solo delle poche cose
Di cui parlava Guido Piovene nel suo viaggio in Italia San mercuriale la Pinacoteca la Pianca Stellin
Ma si avvia ad essere una città dove la modernità e l'umanesimo parlando il linguaggio della conoscenza dell'innovazione della qualità e della bellezza
Autorità signore e signori questa e la mostra che oggi presentiamo
Questi i motivi che ci hanno spinto a pensarla e ad organizzarla questo il significato che le attribuiamo
Un progetto che ci piace dunque ci siamo non ve lo nascondo orgogliosi
Credo allora che mi competa prima di concludere ringraziare tutti coloro che a questo lavoro ci sono dedicati
A partire dagli amministratori Della Fondazione dal Segretario Antonio Branca da tutto il personale con particolare riferimento a quello impegnato nel lavoro della mostra
Mi compete ringraziare il professor Antonio Paolucci un amico della fondazione è un amico della città di Forlì
Il professor Daniele Benati e tutti gli altri componenti del Comitato scientifico
Così come vanno ringraziati gli amministratori dirigenti funzionari dipendenti dall'Amministrazione comunale che alla mostra hanno lavorato
E non posso altri si dimenticano in questo ringraziamento i prestatori delle opere
Senza di loro la mostra non si sarebbe fatto
Tutti gli sponsor aziende associazioni che hanno dimostrato sensibilità culturale ma anche nel compenso nel contempo
Hanno dimostrato di capire la positiva ricaduta in termini economici che la mostra porre
Ma un particolare ringraziamento mi sia consentito a farlo a Gianfranco Brunelli
Coordinatore della mostra
Un uomo dalla Fondazione
Per il coraggio l'impegno l'abnegazione che ha sempre dimostrato e profuso
Per la determinazione la pazienza per l'abilità e la finezza con cui ha saputo risolvere le questioni più complicate
Come un apprestamento ritenga vada fatto al lavoro
Anche questo estremamente interessante sono le nuove generazioni di una classe professionale molto brava tutta forlivese un particolare ringraziamento ritengo vada fatto un lavoro di Alessandro lutti e di tutti i suoi collaboratori
Autorità signore signori adesso devo concludere
Avevo pensato delle condotte delle conclusioni tradizionali quelle rituali quelle proprie di occasioni di questo tipo
Poi mentre scrivevo hanno cominciato ad attraversare i miei pensieri delle considerazioni diverse
E che ma anche questo è l'inevitabile in qualche modo la riguardano signor Presidente
è vero lo avvertito
C'è un contrasto ed è netto e profondo
Fra la terra la comunità la gente
Gente forte del proprio impegno consapevole di essere cresciuta ma desiderosa di migliorare in conoscenza umanità e qualità di cui prima le ho parlato
E questa immagine del Paese
Che esce dalle cronache di questi giorni
Un'immagine priva di Progetto
Prima di cultura dello sviluppo ma soprattutto priva di valori e di forti punti di riferimento
Non è questa la sede non spetta a me affrontare il problema perché cosa fare
Non posso però dimenticare che la fondazione
è una delle formazioni sociali di cui parla l'articolo due della Costituzione
E non posso dimenticare
Che come diceva Aldo Moro l'Assemblea costituente lo Stato non è pienamente democratico se non è al servizio dell'uomo
Se non ha come fine supremo la dignità la libertà l'autonomia della persona umana
Se non è rispettoso delle formazioni sociali nelle quali veramente si svolge e nelle quali essa integra la propria personalità
Come non posso dimenticare
Che in questa terra
Come in tante altre parti del nostro Paese
Sono frequenti il riferimento
Hai grandi principi costituzionali della solidarietà e del pluralismo sociale ed è costante in questa come in altre comunità l'impegno ad una loro applicazione
Ecco signor Presidente un richiamo forte a questi principi
E una combinazione virtuosa
Tra la voglia di crescere delle comunità come la nostra
E i grandi valori sopra richiamati
Possono essere una richiesta e una risorsa per l'intero Paese
Ne tenga conto
Può essere ancora una volta questa la strada per un nuovo Rinascimento grazie
Grazie Presidente Turci vini con Daniele Bennati professor Daniele Bennati che la curatore dalla mostra
Noi entriamo all'interno di quella che nell'interpretazione della mostra l'itinerario
Conoscitivo rappresentato da questa nostra mostra professore
Signor presidente autorità signore e signori
Una grande soddisfazione per me avere collaborato a questa mostra che vi
Insieme ad Antonio Paolucci una mostra composita una mossa molto ricca come vedrete
Una mostra che parte da una constatazione tra il mille seicentoquarantadue mila seicentoquarantacinque attraverso l'attività forlivese di Guido Cagnacci Forlì diventa
Una capitale internazionale di un nuovo gusto di un mondo di un nuovo modo di sentire la pittura
NI quadro onere grandi padroni che Cagnacci dipinge per la cupola di Santa Maria del Fai della Cappella pesante mere del fuoco Forlì
Che egli ci consegna il suo capolavoro più straordinario questi grandi quadri che poi erano destinati a essere completati con l'affresco che in realtà nella cupola che in realtà Cagnacci mai eseguiti
E che tuttora conservate Curley a Forlì costituiscono
Il segnale di
Una nuova tendenza della pittura
Un nuovo classicismo un nuovo barocco un nuovo naturalismo qualche cosa di profondamente diverso e che pure si nutre delle esperienze precedenti e per questo che noi ambiziosamente abbiamo voluto intitolare questa mostra a un protagonista del Seicento
Individuando in Guido Cagnacci una capacità di elaborare spunti che ci provengono da altri maestri in un linguaggio profondamente autonomo e originale
Questi quattro oneri che troneggiano al centro della grande mostra che andremo a inaugurare sono in effetti la summa della sua nella sua arte
Sono dipinti in cui
Il corpo in cui la
La corporeità celebra il suo trionfo
Nella nel letto attendere verso l'alto sono dipinti nei quali
Lesta anzi collima con l'essere con l'essere sulla terra con la essere
Con l'essere corpo e anima
Per questo noi diciamo che Guido Cagnacci è protagonista del Seicento
E perché Abbé veranda ossia le fonti della natura lirismo prima di Caravaggio poi dei caravaggeschi e poi conoscendo l'esperienza di Guido Reni
Egli accede a un linguaggio che lo fa unico che lo fa assolutamente
Riconoscibile nel panorama della pittura di questi anni
Attorno alla capolavoro forlivese di Cagnacci abbiamo costruito una mostra che
Ripercorre il cammino di Cagnacci nelle sue ragioni nelle sue motivazioni un percorso che
Prende in considerazione gli avvii in chiave caravaggesca chiamando a raccolta quartiere Caravaggio della sua scuola per poi esaminare degli apporti bolognese di Guido Reni gli altri articoli merci o di altri artisti
In una mostra che in realtà è una grande mostra sul seicento forse qualche cosa che non era mai stato tentato finora la nostra Regione una mostra ad ampio raggio
Sul Seicento italiano che tiene però come punto di vista privilegiato come narratore come come fil rouge la personalità di Guido Cagnacci
E in questo modo
Che il il suo linguaggio così personale si sviluppa e si evolve fino all'ultima sala che voi vedrete
Dedicata alle sue creazioni
Più ricercate più richiesta anche del mercato quei nudi soprattutto femminili che ne costituirono
La gloria in un campo non soltanto italiano ma
Europeo basti pensare che Cagnacci Mori a Vienna lavorando per l'imperatore leopoldo d'Asburgo
Una produzione estremamente ricercata nella quale si esplica quella
Dialettica tra anima e corpo che aveva mosso i suoi primi passi anche in campo sacro
Nell'attività riminese e poi l'attività stessa per Forlì una mostra dunque
Molto articolata
Alla quale prendono parte numerosi artisti nell'intento di fare apprezzare l'unicità della figura di Cagnacci
Grazie al professor Benedetti al professore Antonio Paolucci che il Presidente del Comitato scientifico
Di questa mostra ma che è stato protagonista con lui anche delle due mostre precedenti
Credo che vada un ringraziamento del tutto particolare accanto anche agli auguri per il suo nuovo importantissimo incarico e da qualche settimana il professor Paolucci direttore generale dei musei Vaticani
Noi siamo onorati ancor di più perché il professor Paolucci mantiene oltre a questo impegno oneroso anche questo legame particolare con Forlì grazie Antonio
Grazie Gianfranco
Grazie a voi per la vostra amicizia e simpatia
Ora
Quando
Il Presidente
Prodi
Entrerà nella mostra e sarà fra poco quando entrerà
Nel blu
Regale sontuoso bellissimo che ha scelto Alessandro Lucchi e scelta migliore non poteva essere fatta perché questo era il colore giusto per come entrare la mostra
Quando il Presidente Prodi tutti voi dopo di lui insieme all'Ulivo entrare anche nella mostra accompagnati da Guido Cagnacci guidati permangono Daloui ma anche da Caravaggio da Guido Reni da Guercino da pure
Da on tosta praticanti cioè tasse rotti
Grandi
Pittore
Del secolo io credo che
Il Presidente Prodi e tutti voi con lui
Avrete l'impressione di entrare
Nel cuore del seicento
In questo secolo
Che è già
E questo è importante questo io mi auguro io spero che la mostra
Riesco a far capire che già il nostro secolo in qualche modo con seicento l'Italia e l'Europa entrano nella modernità
Perché i seicento e il secolo che ha scoperto come Galileo l'infinito utile dell'universo
E il secolo che ha intuito quali rappresentato con Shakespeare con Grassi quell'altro universo incommensurabile
Ingovernabile che
Il mondo dei sentimenti delle passioni
Il seicento il secolo che inventa il romanzo moderno
Complicati del Cervantes l'avventura dell'uomo moderno il nuovo Ulisse attraverso le avventure i sogni del mondo
Questo è stato seicento
è il nostro secolo i seicento
Noi ragioniamo e pensiamo
Preghiamo soffriamo ci innamoriamo
Condividendo
Il tipo di
Sentimenti e di cultura che
Devono aver provato
Allora
Gli uomini e le donne di quell'epoca
Ecco perché
Guido Cagnacci è così importante
Un
Testimone
Più efficace più veritiero più coinvolgente di quello che è stato il grande secolo d'Italia e l'Europa non potevamo trovarlo
Voglio accorgerete
Che i quadri
Che abbiamo selezionato per la mostra e che Gianfranco Brunelli è riuscito mettere insieme con una
Passione con una pazienza con una determinazione comune intelligenza di cui tutti noi ci siamo
Sinceramente infame integrati poi vi accorgerete che cammina atti in mezzo a dei capolavori assoluti sono circa cento quadri novantotto se non ricordo male
Quattro Caravaggio quattro Guido Reni fra i più belli tra i due
UE Torre francese che ha lavorato in Italia a Roma Genova e che
Più uno dei più grandi del suo secolo e poi si è rotto
E poi io toste poi un'azione Gentileschi uno dei primi quadri
Che lasciato
Stupiti e che obbligano la gente a fermarsi e La Maddalena di Orazio Gentileschi che viene da Fabriano
Io ho un'unica preoccupazione in questa vostra preoccupazione condiviso dalla mia collega Luciano a pratiche
Di fronte a quadri così straordinari si creino inevitabilmente ingorghi non non non si può sfilare senza fermarsi e conoscete Gentileschi di Perugia Santa Cecilia alla pianola come si fa a non fermarsi
Uno vede il Guercino che viene dai musei tattica
La Maddalena che sta dialogando con i due Angelino un tramonto Romano viola e rosa
Un attimo sfera di io un paio di luce quattro così commovente che
Esigenze una sosta prolungata
E allora ecco questa è una preoccupazione logistica come dire
Speriamo di risorse a questo per dirvi che tipo di
Straordinaria attrazione avrà per tutti voi e per i visitatori che io sono sicuro non è che me lo auguro sono sicuro saranno numerosissimi
In questo anno
Due mila otto Forlì è la visibilità e capitali del Seicento artistico
Con Caravaggio con cui dovrei quindi con
Con Cagnacci che
è in qualche modo l'emblema è la sintesi del secolo noi abbiamo giocato un azzardo non piccolo io e Daniele Bennati intendo dire i curatori quando abbiamo messo in sottotitolo
Guido Cagnacci e poi subito sotto protagonista del Seicento fra Guido Reni e Caravaggio
Protagonista
Non testimone non comprimario non compagni di strada non seguace ma protagonista
Abbiamo affermato abbiamo dichiarato conclamato con questa vostra per
Il romagnolo Guido Cagnacci un ruolo che lo mette alla pari
Dei grandi del suo secco
Guido Reni in primis Caravaggio naturalmente ma anche questo Cimino
Tra l'altro sappiamo bene dai documenti che quest'Cino e e Cagnacci hanno vissuto è abitato insieme a Roma nei primi anni venti del Seicento e poi ancora se rodine poi fu e poi gli altri
Ripeto era un azzardo critico affermare questo nessuno lo aveva mai fatto fino ad oggi c'erano state altre mostre su Guido Cagnacci molto importanti l'ultima curata
Da
Daniele Bennati a Rimini nel novantatré ma per la prima volta adesso a Forlì
Noi con chiamiamo noi proclamiamo con il massimo di visibilità possibile chiamando a confronto
Gli artisti più grandi capolavori più straordinari
L'accentra il tema il protagonismo di Guido Cagnacci
Questo romagnolo di Sant'Arcangelo di Romagna che avuto la vita appiccare Hyskaj avventurosa di cui giornalisti hanno molto parlato perché in fondo e la cosa che immediatamente colpisce di più
Che che ci attraversato l'Italia a Roma Faenza a Forlì dove ha lasciato il quadro ogni di cui prima parlava Daniele dei nati De Poli Venezia
La curva e splendente Venezia del Seicento
La Venezia della guerra di Candia la Venezia della
Aristocrazia oligarchica chiusa nei suoi palazzi sulle Canal Grande aristocratici veneziani che pure collezionista vano i quadri più
Più più raffinati più eccentrici più strani in un certo senso
Del tempo e poi nientemeno Vienna la Vienna dell'imperatore del Sacro Romano imperatore tant'è vero che Guido Cagnacci il romagnolo Cagnacci è sepolto nella Augusti vere chicche divieti
Quindi una meteora che attraversa il seicento
Tra l'altro quando si dice le coincidenze
Del caso
Esiste un benevolo spirito che a volte guida le scelte degli storici dell'arte una specie di genio degli storici dell'arte
Senza averlo né previsto né programmato contemporaneamente abbiamo
Guido Cagnacci qui a Forlì e al di là dell'Appennino AFI Renzo ed abbiamo Francesco furie coi temerario sono nati nello stesso anno
Francesco Furin è morto
Quindici anni prima
Cagnacci ha avuto una vita più lunga ma tutte e due erano a Roma negli stessi anni tutte e due hanno fatto scelte
Est non stilistiche perché la loro formazione ben diversa ma scelte contenutistiche evocazioni concettuali sostanzialmente sì
Io credo che un'opportunità come quella che si presenta oggi in Italia
Farsi cento chilometri
Preferibilmente attraversando il muraglione che uno dei paesaggi più belli d'Europa vedersi Cagnacci qui e poi Foligno a Palazzo Pitti a Firenze
Curato da Mina Gregori
Con il suo allievo il dottor Maffei visto che mi fa piacere che mira Gregorio che ha scritto un breve ma importante saggio in questo catalogo catalogo della Silvana editoriale Julia accurato
Dal nostro amico Dario ci Morelli bene sono queste
Le
Occasioni fortunato
Capitano di reato ma quanto capitolo dobbiamo essere contenti senza averlo previsto nel programma detto Firenze Forlì insieme degli stessi Nesi nello stesso anno offrono una interpretazione del Seicento analoghi atti
Straordinariamente suggestivo
Prima
Daniele Bennati a accennato il quadro nella cappella del fuoco nel gruppo di forza Presidente Prodi a un certo momento vedrà davanti a lui
Impegnati contro la parete due sterminati quater alti quasi cinque metri quattro metri e mezzo elargiti in proporzione
Due quadri che raccontano la storia dei santi forlivesi
Mercuriale Valeriani
è una gloria barocca uno direi che va assolutamente no non è una teoria barocca la quando siamo abituati guardando i cieli romani Di Pietro da Cortona hotel Baciccio
Contro un cielo azzurro di un azzurro assoluto quasi abbacinante
Il azzurro di un giorno di luglio nella campagna forlivese
Come in un teatro la prefetto poi vedete venire verso di voi questi personaggi sono due stanti Valeriano il mercuriale ma sono anche i loro accolti
Ragazzi che si sono travestiti in qualche modo tra
Data da personaggi di una di una luminosissima commedia dell'arte sembrano venirvi incontro queste Cagnacci
Questo glorioso teatro questo uomo Guido Cagnacci che era innamorato dalla della bellezza del mondo fisico
Il giudice la bellezza dei colori il tepore della pelle la l'immagine delle cose come perno il mondo nel quale siamo stati chiamati a ridere chissà quante volte avrà pensato così Guido Cagnacci
E pensava anche
Che l'altro mondo quello che ci aspetta il mondo dove volano gli angeli dire che il sogno di santi e bello come questo non può essere meno bene
è bello altrettanto
Questo è il mondo di Guido Cagnacci la sua
Gioiosa e appassionata rappresentazione del mondo
E anche
Il suo erotismo di cui tanto si parla che così presente nelle sue bellissime immagini di Lucrezia trafficante diritti opache momenti ecco c'è in qui do Cagnacci una specie di
Affettuosa contemplazione della bellezza delle
Delle persone e delle donne degli uomini
Tratta i capolavori che dovete vedere in questa mostra che non dimenticherà il tema va mai più tra l'altro è l'immagine e il quadro
Che dà immagine alla copertina
Questo dati
Questo incredibile target del collezionista eletto che ringrazio veramente a nome della cultura italiana per averci prestato questo quadro meraviglioso
Un David Trotter voi bellissimo vestito alla turche esca l'ungherese no con uno strano il costume orientaleggiante tutto giocato in azzurro i viola con una Fucka Carnera e arancio
Bellissimo come si fa essere più bellicosi
Oppure la Lucrezia queste Lucrezia che sta per tra fingersi e come scompaginato a come devastata da un'onda di passione di terrore di orrore sta per morire sta per uccidersi
è la Lucrezia il rosso il fianco il grosso del mantello il bianco della camicia astratta il pugnale lampeggiante nelle mani che ci hanno
Prestato gli antiquari Moretti Voena che l'hanno comprata recentemente pagandola un milione e mezzo di euro questo vi fa capire l'apprezzamento internazionale di Cagnacci Cagnacci al pari di Follini
è sempre stato un artista internazionale ne sento che nel senso che è stato sempre collezionato negoziato e pagato cifre altissime I quattro angoli del mondo
E questo vi fa anche capire
Come come è stato difficile avere certi testi
Ma la della generosità dei musei
Gli uffici per esempio Palazzo Pitti
I musei Vaticani civici Brera eccetera io sono gratis perché hanno capito i miei colleghi che non si così come pure grandi collezionisti quelli che ho citato prima
Hanno capito che un'occasione come questa non si ripeterà probabilmente mai più
Voi avete capito anche
Qual è
La filosofia che governi dalle mostre
Del San Domenico abbiamo cominciato compattezza
Albizzate genus Locci di questa città
Piano continuato con Silvestro lega ora Cagnacci partiamo quindi sempre da un argomento locale da una situazione molto molto MOL non molto territoriale molto locale
Però
Approfittiamo dell'argomento locale per offrire una proposta espositiva attivo carattere di misura di dimensione nazionale e internazionale perché
Quando abbiamo presentato palme sacro abbiamo parlato della civiltà prospettica italiana fra Giovanni dal Bellini Piero della Francesca Firenze Urbino e quant'altro
Quando abbiamo proposto Silvestro lega di Modigliani
Della montagna romagnola abbiamo affrontato l'argomento della unica grande vera rivoluzione moderna che c'è stata in Italia nell'Ottocento cioè il movimento ma ceriolo Fiorentino con
Come Signorini con fattori con Borra e di tutti gli altri dimostrando anche come quali fossero
Lo ricorderete attraverso esempi opportunamente selezionati quali fossero le radici quattrocentesca primitive della rivoluzione modernità portando avanti dai
Macchiaioli oggi comunque accompagnarci con il romagnolo di Sant'Arcangelo di Romagna morto a Vienna è sepolto nella bustina Kirch e formato sia a Roma nei giorni di Guercino gli fu Rini e di voi
Vogliamo dimostrare come si può partendo da due quadri i vostri quadri
Della Pinacoteca già nel Duomo già nella cappella del fuoco si può parlare del Seicento in Italia in Europa
Questa quindi che la filosofia che governa le mostre San Domenico anche le prossime saranno così l'anno prossimo abbiamo già messo in cantiere Antonio Canova perché perché qui c'è una famosa celeberrima statualità Novella Ebe
Ma il
Il classicismo quello che i manuali chiamano il classicismo cioè il momento
Distinte
E di cultura
Che sta fra la grande rivoluzione dell'ottantanove e la restaurazione quei venti trenta anni che vedono l'Europa cambiare pelle
Per avuto
In Romagna fra Bologna e Rimini delle declinazioni particolari
E quindi accanto ad Antonio Canova chiameremo in causa per esempio quello straordinario pittore
Un po'un po'critico
Nel senso della greca della Grecia di otto cosa adorata dai giacobini dai rivoluzionari e un po'romantico che risponde al nome di Felice Giani
E poi ancora per esempio mi piacerebbe fare finalmente qui a Forlì e dove se non a Forlì prendendo a pretesto con la vostra
Piazza Saffi
Un capolavoro di metafisica costruita sembra un quadro di De Chirico una mostra qui nel San Domenico che darli di quegli straordinari anni trenta
Del secolo scorso che hanno visto l'Italia nel suo tutto Zenit anche per quanto riguarda la scienza per esempio fermi il Teatro Pirandello l'arte l'architettura
Quello è stato il momento più alto nella storia d'Italia e come
Meglio che
Qui a Forlì è possibile parlare
Ecco come vogliamo ragionare io parlo da Presidente del Comitato scientifico il come vorrei che siccome notassero le mostre del San Domenico certamente sappiamo bene che Forlì non ha
Le attrattive turistiche che possono avere Ferrara o Mantova per parlare di città relativamente PC
Ha però ricordava stamattina
Il Presidente dolci una struttura espositiva che come non c'è non c'è nell'uguale al di là della linea gotica piano una struttura espositiva bellissima un
Un team
Di governo di governo amministrativo il tecnico dello spazio espositivo eccellente
Queste mostre che abbiamo fino ad oggi organizzato hanno riscosso vasto consenso che il pubblico e di critica credo quindi che questa linea vada perseguita
Ma intanto
Godetevi questa mostra fatti un tuffo una immersione nella pura bellezza nella in mozione queste una vostra perché tocca il cuore la pancia insieme
Uso non a caso queste tue parole scuole sentimenti pensieri le mozioni poi la Francia nel senso proprio della
Esatto partecipazione quasi tattile con lo splendore della pittura quanto la pittura ti tocca il cuore etti appetiti prende ti mette dentro alle scene che sono rappresentante
Grazie della vostra attenzione
Credo
Credo che questo applauso dica tutto l'affetto oltre che la stima e l'ammirazione nei confronti
Né Antonio Paolucci che ci ha accompagnato e ci accompagnerà
Anche nei prossimi anni signor Sindaco
Il saluto della città al Presidente del Consiglio Romano Prodi
Io e con un piacere molto particolare
Chiedo a nome anche
Del Presidente della Provincia che qui
Massimo Boldi del Presidente della Giunta regionale Vasco Errani
Io ovviamente di tutti quanti sono qui con noi
Un benvenuto molto caloroso al Presidente del Consiglio Romano Prodi ma non solo un benvenuto
Particolarmente caloroso ma un ringraziamento sincero perché ancora una volta ha dimostrato
Una sensibilità un'attenzione venendo a Forlì in occasione di una delle tante occasioni di eccellenza
Che la città sta costruendo e perché so che questa sua attenzione
Non è né formale
Nell'imitata alle singole circostanze ma testimonia
Invece
Un'attenzione verso quello che sta succedendo in un territorio che è vicino alla città dove il nostro Presidente abita
Ma che viene visto con particolare attenzione spero di nonna interpretare in maniera errata il sentimento con il quale Presidente e qui
Dicevo di un territorio che io credo stia fornendo un buon esempio non solo i territori circostanti ma al nostro Paese
Di come proprio dai Comuni dalle Province dalle Regioni
E quindi dai vasti territori del nostro Paese provengano spinte innovazioni
Punti alti di sviluppo che possono dare un contributo molto forte allo sviluppo il più complessivo del Paese credo che questo sentimento appartenga al nostro Presidente
Ed è proprio per questo suo per questa sua attenzione che io lo voglio ringraziare particolarmente
Così come io voglio ringraziare
Quanti ancora una volta hanno reso possibile
Un evento di questa natura che per quantità e qualità sta collocando la nostra città in un'attenzione che sta superando largamente i confini di un territorio di area vasta
E che io credo senza peccare d'orgoglio che scriva
Nel novero degli avvenimenti culturali del Paese la nostra città in un posto certamente non in fondo alla graduatoria e dunque grazie alla Fondazione
E attraverso il suo Presidente a quanti nella Fondazione hanno reso possibile questo terzo importantissimo appuntamento
Grazie quanti in tanti modi hanno consentito che ancora una volta fuori si possa dimostrare come un punto in un territorio
Che sulla cultura ha inteso puntare larga parte del proprio sviluppo
E che sta restituendo costantemente occasione ragioni per dire come concretamente questo percorso intrapreso e quali risultati sta progressivamente ottenendo
In questo ringraziamento perché vedo qui presenti le espressioni più alte della nostra città e non solo della nostra città
E mi sia consentito poiché non posso separare con riferimento alla cultura da un riferimento della formazione l'altra grande eccellenza del nostro territorio l'università
Di rivolgere anche una particolare saluto al Magnifico Rettore c'è ancora una volta
Accolto il nostro invito e che so che ci segue non solo per lo sviluppo universitario ma per quel che succede nella nostra città nel nostro territorio grazie dunque per questa presenza
Caro Presidente
La mostra che resterà pochissimo inaugurerà dicevo è il terzo grande evento pittorico
Ma è soprattutto io credo anche la testimonianza di una precisa volontà
Che qui le istituzioni
Assieme alla Fondazione
Hanno sempre voluto interpretare che è quella di riscoprire
I grandi artisti Romagnoli
E attraverso questa riscoperta questa valorizzazione
Poter offrire opportunità ad una platea sempre più vasta di cittadini
Non c'era sufficiente l'attenzione soltanto degli appassionati o degli Asperti quello che ci interessa e riuscire a coinvolgere sempre più cittadini
Nel riconoscimento e nella riappropriazione di un patrimonio culturale che nei secoli questa terra questo territorio ha saputo accumulare
E che noi abbiamo la responsabilità tutti insieme di divulgare di riportare all'attenzione e alla conoscenza
Perché la conoscenza delle nostre radici e della nostra storia
è tratto essenziale per potere capire il presente e per potere quindi costruire il futuro quei sta un senso forte di una scelta culturale prima ancora che politica
Che solo con la condivisione fra i tanti è possibile realizzare e sarà possibile rendere sempre più forte e sempre più robusta queste l'aspetto che ancora una volta voglio mettere in rilievo
L'Amministrazione comunale ha deciso di restaurare il complesso conventuale del San Domenico
Cambiando nel tempo la destinazione per creare la condizione essenziale per avere un luogo per avere un contenitore importante che possa svolgerla fondamentale funzione di motore vero e proprio
Di uno sviluppo culturale perché attraverso la cultura si possa sostenere lo sviluppo della città innalzarle la sua qualità culturale
Sviluppare ancora di più attraverso l'innovazione la formazione la ricerca la qualità del proprio sviluppo non solo di questa città ma dell'intero territorio
E dunque la scelta del San Domenico che ormai è prossimo suo completamento grazie anche i finanziamenti di cui ci arrivato una prima tranche molto recentemente da parte del ministero
Saremo in breve io credo che in grato di potere completare con la creazione dell'UDEUR quartultimo chiostro l'intero complesso conventuale mentre stanno procedendo procedendo
Senza
Problemi
I lavori per il recupero della Chiesa da San Domenico ed io quindi confido che nell'arco del prossimo anno verso la fine del prossimo anno l'intero complesso assieme la Chiesa sarà completamente messo nella disponibilità
Di ciò che noi vorremmo fare
Faccio proprio questo riferimento perché il San Domenico non è soltanto quello che abbiamo avuto occasione di vedere fino adesso sete dallo scorso anno
Della pinacoteca della città sede delle grandi mostre
Ma tutti gli effetti sta sempre di più assumendo la connotazione la dimostrazione concreta e pratica
Di quale grandissima opportunità esso possa offrire perché si possa nel nostro territorio sempre più sviluppare una iniziativa culturale che sul San Domenico abbia il suo motore
Ma che noi abbiamo
Non solo la volontà
Ma anche la piena determinazione che possa diventare anche il futuro di un insieme di altri contenitori molto più vasti cito per tutti Palazzo Gardini
Perché noi su questo abbiamo puntato e dunque lo sviluppo del San Domenico e lo sviluppo di un recupero di un grande patrimonio edilizio che particolarmente significativamente in questa parte della città
Noi intendiamo destinare a tutti gli affetti alle iniziative culturali ed in questo contesto la presentazione recente anche di un progetto di riqualificazione della piazza di Guido da Montefeltro
Che oggi grazie anche
Alla continuazione di un rapporto importante con la Fondazione potrà avvalersi del contributo anche di una società che ci possa fornire
A una Progetto di fattibilità per poterne vedere fino in fondo come possa esprime la potenzialità
Ci potrà consentire negli anni futuri non solo di operare una grossa importante significativa riqualificazione di una zona importante della città ma dare piena coerenza ad un progetto che sappia permeare di cultura l'intera città e l'intero territorio
Presidente lei non sognava quando prima raffigurava appunto lo sviluppo dalla San Domenico in avanti passando per piazza cui non Montefeltro queste a intreccia i programmi di questa Amministrazione
Questo è quanto noi intendiamo fare insieme
Questo è parte e nerbo di quel progetto di valorizzazione del centro storico che sul San Domenico a uno dei perni del suo sviluppo
Non ci rendiamo conto di quante risorse di quanto lavoro sia necessario
Disporre per potere raggiungere questi obiettivi
Ma abbiamo compiuto una scelta prima ancora di definire beni progetti sui quali muoverci
Quella del metodo
Quello di sapere con chi e come lavorare per raggiungere questi obiettivi e siamo partiti da una condivisione di questi obiettivi che ha fatto sì che le relazione con gli enti locali del territorio dalla Provincia alla Regione fosse tratto significativo del modo con il quale costruire obiettivi percorsi e progetti
Ed è stata questa volontà
Chi abbiamo immediatamente condiviso con la Fondazione con la quale abbiamo recentemente siglato una convenzione che andasse anche a formalizzare quanti in questi anni è venuto crescendo
La condizione attraverso la quale noi pensiamo che quegli obiettivi che possono sembrare così alti potranno essere raggiunti
Voglio arrivare ad un anno a conclusione però riferendomi anche ad una portato che questa mostra queste mostre con le prospettive che adesso il professor Paolucci
Disegnava indicava come orizzonte sul quale iscrivere le prossime scelte forni è sempre stata considerata
E lo è spesso nella percezione di molta parte dei suoi cittadini
Ancora una realtà un po'troppo provinciale un po'troppo chiusa perché tradizionalmente era fuori dai grandi circuiti anche degli eventi culturali e questo ha ingenerato una sorta anche
Di sfiducia sulla possibilità che da questa dimensione questa città potesse uscire
Bene io dico in questi anni
Puntando sull'eccellenza
Perché qui noi abbiamo punti di eccellenza su San Domenico come gli abbiamo su richiesta sulla sanità
Sull'università sul polo tecnologico aeronautico abbiamo creato qui momenti occasioni grazie ad una condivisione
E a un sapere fare sistema in un'azione congiunta nella quale ciascuno esercita la propria responsabilità senza che uno pesti i piedi all'altro abbiamo dicevo offerto oggi
Non sono una realtà ma una prospettiva sulla quale intendiamo andare avanti con estrema determinazione
Che fa sì che questa città si sta collocando nel confronto con le altre ai primi posti
E dunque
Sia anche questa della mostra di questi importantissima mostra per la quale io voglio esprimere un grande ringraziamento ancora una volta professor Paolucci così come al professor
Benatti ma voglio respirano ringraziamento i tanti che nell'Amministrazione comunale nella Fondazione l'hanno resa possibile
Ce lo voglio esprimere un auspicio che si possa progressivamente in un numero sempre più vasto anche dei nostri cittadini
Togliere questa sorta di preoccupazione che fornì non riesce a vincere le grandi sfide stiamo dimostrando che abbiamo volontà idee
Condizioni perché la sfida dell'innovazione possa essere
Vinta sappiamo che è una sfida molto grande sappiamo che quello di lavorare sulla cultura per raggiungere livelli di eccellenza
è una sfida di grande significato
Ma noi sappiamo anche
Per quel che fino adesso è avvenuto per i risultati che abbiamo avuti
Ma per la precisa anche volontà di mettere insieme tutte le migliori energie che questa sfida è possibile che sia vinta al livello più alto e in questo noi confidiamo che non verrà meno l'APPA orto né di nessun livello istituzionale con il quale continueremo ad operare ne è un'attenzione che sempre ci accompagnato significativamente in questi ultimi anni da parte dello stesso Governo e dei ministeri competenti
Ma soprattutto che la grande spinta per vincere questa sfida venga dai cittadini forlivesi perché quello che io vorrei che prevalesse
In tutto quello che facciamo e anche un sentimento d'orgoglio senza il quale non saremo in grado di raggiungere risultati così importanti come quelli che fino adesso abbiamo raggiunto grazie dunque
Signor Presidente del Consiglio
Nel ribadire il ringraziamento di tutti a lei la parola è facile ringraziare nei giorni semplici nei giorni facili credo che sia più profondo più democratico
E più amichevole
Ringraziare nei giorni in meno facili e in questi giorni che noi la ringraziamo in questi giorni che io ti ringrazio
Grazie del rilassamento impone che in questi giorni siano tante e diverse degli altri
Autorizzata sia una condizione di vita esattamente nel contesto ha detto bene il Presidente
L'autorità
Care amiche e cari amici
La Romagna Provincia sincera
L'espressione che Francesco Arcangeli dedicava alla pittura riminese della prima metà del Seicento e che contenuta come titolo di un capitolo del catalogo della mostra
Si presta bene adesso è ripresa oggi come giudizio generale non solo per Rimini ma come giudizio generale per tutta
La Romagna
Io sono venuto
Già diverse volte a Forlì in occasione delle altre mostre organizzata dalla Fondazione
Per l'anniversario dell'ENAV per l'inaugurazione dell'industria
Cioè dell'istituto
Di ricerche sui timori di Meldola e ora io provengo da Ravenna dove ho incontrato gli imprenditori e abbiamo affrontato insieme i temi della pace dello sviluppo
Per una una reale che guarda all'Europa dell'est che guarda oltre Adriatico che guarda sempre di più ai nuovi confini dell'Europa
Io torno sempre volentieri in Romania proprio per questa
Sincerità
Per il carattere delle sue genti che la particolare bellezza dei suoi luoghi
Che
In fondo la sua vera anima
Ma questa Provincia
Questo provincia romagnola come molto dalla provincia italiana pur nelle difficoltà del nostro Paese non si piange addosso non recrimina e lo vediamo oggi e operosa intraprende rischia si rinnova
E per questo te doveroso per il governo accompagnarla sostenerlo
Che sono qui oggi quindi non solo per i legami di amicizia con molti di voi ma per attestare questa vostra capacità
E per dirvi che non siete soli nella scommessa del rinnovamento e della costruzione del nostro futuro comune
L'occasione di oggi è quella della mostra che la Fondazione della Cassa
D'
Risparmio in collaborazione col Comune di Forlì
Ha dedicato a Guido Cagnacci protagonista del Seicento tra Caravaggio eredi una mostra come abbiamo sentito
Da
Bellissimi interventi precedenti ambiziosa e coraggiosa che offra la visione del pubblico un gran numero di capolavori
E
Perciò ringrazio il curatore degli organizzatori per aver condotto in porto così piene anche in tempo brevissimo non più di sei mesi
Mi chiedo come farete andare avanti a questo ritmo ma
Presto è un problema vostro anche questa iniziativa è all'altezza delle precedenti io sono venuto qui per Parma esame per lega e
Per quello che ho visto il catalogo ma poi lo vedremo in una mostra da oltre
Ed è superata
Il mio augurio perché anche il gradimento del pubblico ossia non solo così importante ma sia anche in questo sotto questo aspetto superiore
Nel nostro Paese nelle nostre Province nei luoghi ricchi di memorie di civiltà di cui la nostra Italia punteggiata
Vi sono
Infatti molte cose che vanno bene
Vi sono realtà stupende come queste a cui
Non tutti danno il merito e leader risalto necessario perché è più facile insistere su quello che non va
è stato fatto molto in questi anni
E non solo sul terreno del recupero del nostro patrimonio artistico culturale è stato fatto una grande azione diretta al recupero della memoria che è importante per
Cominciare a fare un salto in avanti
Non basta certo non non è un lavoro finito ma non siamo all'anno zero perché almeno questo me lo concederete non è una punta polemica oggi non si cartolarizzazione il patrimonio artistico nazionale ma si recuperano i gioielli rubati
Dalla nostra storia
Il Governo del mio Governo ha ereditato un Paese stremato da ogni punto di vista
Quel che emerge sta emergendo il giorno dopo giorno
Non è
Le difficoltà di oggi non sono il frutto di meno di venti mesi di Governo
Ma sono materia di lungo periodo
A cui quelli più forti di me evidentemente non avevano saputo dare risposte adeguate se adesso siamo a questo punto ma io non sono così pessimista
Non sono così pessimista perché
Tre cose fatte in questo breve periodo sono tante
Il risanamento economico italiano
Compiuto possiamo stare in Europa
L'aiuto
Alle aziende per tornare ad essere competitive è stato fatto
Abbiamo attuato
Nulla più parte delle liberalizzazioni programmate le altre sono avanzate in Parlamento abbiamo dopo anni di cattiva distribuzione dei redditi
Di cui ieri c'erano i dati su tutti i giornali ed è interessante perché
Per questa
Strana
A situazioni psicologiche non erano dati riferiti al due mila e cinque ma sono stati tutti rivolti le critiche statuti rivolte al Governo al due mila cinque non ero al Governo Marco però
Prendo atto
Prendo atto che
La situazione del Paese è difficile va risanata
E per questo abbiamo
Mosso l'un per cento nel nostro prodotto nazionale a favore dei più deboli
E non per cento e la percentuale che ritenuta sbalorditiva che Bush si è impegnato a
Fare nei prossimi anni il prossimo anno come grande programma cresce per il Paese
Abbiamo
Anche
Finito l'organizzazione delle politica del lavoro
Compresi i problemi
Tragici degli incidenti sul lavoro su questo punto
Infatti ieri di Marghera
Altre due vite umane
Tragicamente rubate dopo quello di Torino a causa delle condizioni di lavoro
Ci dicono che i problemi ancora gravissimo
Ed è
Molto grave perché tutte
Io dico tutte
Le buone leggi a riguardo sono state fatte abbiamo una legislazione straordinaria rispetto agli altri Paesi
Ma non abbiamo ancora quel senso della solidarietà quel senso dalla responsabilità da parte delle aziende quel senso del controllo sociale e del comune interesse
Da parte anche degli stessi lavoratori impedire queste questi incidenti
E allora non è solo
Un problema di legislazione è un problema come spesso capita in Italia di solidarietà di coscienza comune che noi dobbiamo tenere presente
E
Coscienza comune che altri aspetti anche
Grande rinascita io
In questo momento sono vicine sostengo quelle imprese con gli imprenditori che come a Palermo si rifiutano di sottostare al gioco criminale del resto delle estorsioni
Una eterna avviata della nostra società
Essi sono un grande segnale di civiltà
Di rivolta morale di una società che prende in mano il suo destino
Sono siciliani sugli italiani onesti e io sono presto con loro per incontrarli e per sostenere il comma otto recentemente fatto in una loro visita a Palazzo Chigi
Ho
Lasciato per ultimo davvero in questa breve rassegna delle cose fatte
Il nostro ruolo internazionale a favore della pace Ascani stante il bio
Libano Kosovo nello facciamo come italiani e lo facciamo bene
Facciamo come
Custode della pace siamo credo i più bravi del mondo questo ci viene riconosciuto da tutti ma soprattutto lo facciamo come europei
Come
Coloro
Che capiscono che solo
Con una grande solidarietà europea possiamo andare avanti
E anche sotto questo aspetto la provincia italiana con me abbiamo previsto una
Degli straordinari e valori ha dato straordinario contributo all'Europa
Se non ci siamo così
Sappiamo questi punti di forza pur nella grande crisi e per questo do atto di civiltà
Che
Ci contraddistingue questa vicinanza di luoghi di più l'ERSA questi
Sentimenti di pietà e di rispetto per la vita che solo la
Bellezze della nostra storia che è stata qui richiamata da tutti voi vi ringrazio poteva insegnarci
Esempio
Ce l'abbiamo addosso nell'occasione di stasera Cagnacci muore a Vienna vent'anni prima Gentileschi era morta Londra anche
Molti secoli
Fa
La provincia italiana a nutro riscritto la civiltà europea nell'arte ma anche in altri campi di cultura
E
Questa
Vostra mostra non indica solo il ruolo della Provincia
Richiama anche
La nostra
Via alla modernità nella nostra storia del nostro presente tra sacro e profano tra scienza e fede tra umanesimo e controriforma
Perché
Il seicento che voi avete messinscena
In questa mostra contiene e racconta tutte queste cose che sono così moderne e così
Attuali
Lo fa con profondità lo fa con la libertà di accenti
Che
Talora mi domando perché oggi noi abbiamo
Perso
Forse una parte di quella libertà
Quando accade quello che è accaduto alla Sapienza in università
Che ha
La propria autonomia decisionale la propria sovranità come punto fermo io mi chiedo perché queste cose avvengano
Qui non non
Soltanto
Il problema di condannare quell'episodio ma di chiederci che cosa
Il nostro concetto di libertà
Perché evidentemente
Quando si impedisce al Papa di parlare a Roma è un problema di messa in crisi della libertà di tutti
Devo dire che
Come premier come preferite settario come cittadino non è questa la mia idea
Di
Libertà non è questa la mia idea di una città
Io
Non mi sono certamente mai battuto ne potrei mai fare
Per impedire a qualcuno di parlare
Dobbiamo tutti batterci per permettere al tutti di parlare perché questo confronto indispensabile e lo sarà ancora più domande
Per
Questo questa paura crescente dello scontro di civiltà che caratterizza il nostro mondo moderno
Questa
Questa è la mia laicità e questa è la laicità dell'Italia
Ma
Mi chiedo anche
A questo punto perché
Da più parti in questi anni si è voluto alimentare un clima di scontro fra laici e cattolici
Bloccando inutilmente fantasmi del passato quando la nostra strada il nostro futuro è quello di vivere e o Piva operare obbligatoriamente assieme
Devo confessare de che a questa domanda nonno ho risposto
So che la libertà
La ricerca la tolleranza il dialogo il confronto sono bene inalienabile della nostra memoria e della nostra storia
Fanno parte del nostro spirito e delle nostre pratici
L'ultima riflessione
Vedete in questo
Strano intrecciati
Sentimenti di
L'esplosione di opinioni
Si può dar colpa l'attuale Governo di non aver saputo in venti mesi
Rimediare ai danni di cinquant'anni
Se si può scrivere tutti i giorni
Sulla stampa che le strutture mobili migliore e quello che
Toglie il ruolo alla responsabilità nell'alternanza di governo
Si può
Infine proporre
Come soluzione dei nostri mali
L'origine dei nostri ma
Io credo che sia
Irresponsabile a farlo credo che non lo si possa fare
Tuttavia
Oggi
Nel concludere mi interessa
Chi dal Paese uno scatto d'orgoglio uno scatto di moralità uno scatto di coraggio
Uno scatto di solidarietà
Perché
Il nostro futuro non c'è
Se non
Ci teniamo uniti insieme come società
Pur nella doverosa
Distinzione delle diverse appartenenze politiche
Noi siamo
In presenza di qualcosa che si vince soltanto
Con
Un grande senso
Di
Appartenenza comune a una comune società Sami infatti in presenza
Di una
Grande decadenza del senso etico
Dello spirito solidaristico della condivisi condivisione
E emergono
In queste circostanze solo i piccoli e grandi egoismi
Per questo io vi chiedo se davvero ciascuno di noi
Ciascuno di voi ha fatto sempre fino in fondo la propria parte
Perché da questo da questo fare fino in fondo la propria parte dipende il futuro di tutti
Poi è ovvio che io
E che mi sento una responsabilità in più una responsabilità particolare
E intendo portarla fino in fondo esponendo mi direttamente in prima persona come ho sempre fatto grazie
Grazie signor Presidente chiedo all'Assemblea di parte di pazientare ancora
Prima di arrivare alla mostra che tutti desideriamo
Vedere
Che è doveroso da parte nostra da parte dell'Amministrazione poi anche la Fondazione è un pensiero che è stato preparato per il Presidente del Consiglio prego gli addetti lì venire qui
Presidente questo è il
Portone della nuova sede della Fondazione inaugurata lo scorso venti
Nove settembre
Chiare Presidente è una riproduzione abbastanza
Io
Locale
La RAI per la scuola
Già
Abbiamo
Variante se agli affitti
Consigliere gli editori
Ecco adesso ringraziando di nuovo tutti con un poco di ordine mentre nelle autorità si spostano
Verso il San Domenico per l'inaugurazione poi a mano mano tutti quanti possiamo nel frattempo per dare un po'di spazio fare partire il filmato di Tina lepri e diede Crossair dedicato alla mostra che ringrazio di cuore