211° anniversario del primo Tricolore nel 60° anniversario della nascita della Costituzione italiana

Benvenuti
Benvenuti alla cerimonia del duecento undicesimo anniversario
Della nascita della bandiera italiana avvenuta a Reggio Emilia nella sala del tricolore
Il sette gennaio mille settecentonovantasette
Festeggiamo oggi anche il sessantesimo anniversario della nascita della Costituzione italiana entrata in vigore il primo gennaio mille novecentoquarantotto
Il tema nella giornata di oggi e proprio la Costituzione parla ai giovani
Salutiamo subito il senatore Franco Marini presidente bella Senato della Repubblica che oggi ci onora della sua presenza
Circa le autorità civili e militari che religiose presenti in sala
Il sindaco di Reggio Emilia dottor Graziano Delrio il Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani
La presidente della provincia di Reggio Emilia fogna Manzini i dirigenti scolastici degli istituti superiori reggiani i docenti e i numerosi studenti presenti che oggi sono i veri protagonisti di questa cerimonia benvenuti
Finito allora nel vivo di quel San cerimonia quelle ora la parola il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio che darà lettura del messaggio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Ha voluto indirizzare al Sindaco e a tutti i presenti nell'occasione delle celebrazioni odierna
Do lettura del messaggio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mi ha inviato come Sindaco di Reggio Emilia
In occasione delle celebrazioni per il duecento undicesimo anniversario della nascita della bandiera tricolore desidero rivolgere un saluto cordiale a tutti i partecipanti
In particolare il familiare dei partigiani che il venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque issare un vessillo italiano sul municipio dalla vostra città
Le solenni come Moratti uni della nascita della bandiera nazionale ora consacrata nella Carta fondamentale
Coincidono quest'anno con il sessantesimo anniversario dell'entrata in vigore della nostra Costituzione che tramanda alle nuove generazioni quei fondamentali valori di libertà solidarietà e di uguaglianza
Che hanno guidato le scelte dei nostri costituenti ed accompagnato e promosso la crescita della democrazia nel nostro Paese
Per tale motivo ritengo particolarmente significativa l'iniziativa di consegnare una copia della Costituzione agli studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori
Perché la possano meglio conoscere
E far valere i fini del loro pieno inserimento nel mondo del lavoro e delle relazioni sociali
In questo spirito rivolgo al Presidente Franco Marini I presidenti della Regione della Provincia a lei egregio Sindaco e a tutti i presenti l'augurio per un anno sereno di impegno e di pace Giorgio Napolitano
Buongiorno benvenuti a tutti signor Presidente del Senato autorità amiche e amici cari giovani di Reggio Emilia
Benvenuti allora in questo teatro gli Osto in questa giornata di festa in cui ricordiamo la nascita del tricolore il simbolo che identifica l'Italia agli occhi del mondo e dell'Europa che vorrei definire il nostro continente e anche la nostra vocazione
Un ringraziamento particolare al senatore Franco Marini presidente del Senato e la Repubblica che qui con noi a Reggio Emilia per celebrare questa festa nazionale
Che ha trovato origine come sapete in un'importante evento accaduto nella nostra città il sette gennaio mille settecentonovantasette
Un ringraziamento a voi giovani studenti di questa città che abbiamo voluto coinvolgere quest'anno ricorrendo nel due mila otto il sessantesimo anniversario della Costituzione italiana come ci ha ricordato il Presidente della Repubblica
Ricordare queste venti del passato significa fare memoria di chi siamo di quali sono i valori su cui si fonda la nostra democrazia
E che ci devono sorreggere oggi e domani
Abbiamo voluto legare insieme questi eventi la nascita del tricolore come liberazione di un popolo la nascita della Repubblica Cispadana la guerra di liberazione che abbiamo ricordato poco fa in sala tricolore e la promulgazione della Costituzione
C'è un filo comune di questi eventi che sono fondanti per la nostra storia di cittadini reggiani Italianieuropei
Sono eventi fondanti per la conoscenza dei nostri diritti e dei nostri doveri e per questo ragazzi vorremmo che riconoscesse
Perché i principi che animarono i giovani come voi nelle giornate del mille settecentonovantasette poi in quelle del quarantatré del quarantacinque
Le parole scritte dai nostri costituenti nel quarantotto non sono lettera morta
Nello spirito della Costituzione della democrazia repubblicana
Nella perpetuazione della nostra comunità nazionale della pace della convivenza civile in questi valori di libertà uguaglianza e fraternità le generazioni più giovani possono ancora trovare il senso della partecipazione a un'impresa collettiva
A dispetto delle molte delusioni riservate a tutti noi dall'individualismo esasperato che portandoci a pensare solo agli stessi finisce per lasciarci tutti sempre più soli ed isolati
Forse proprio in questa mancanza di un'impresa di un orizzonte collettivo si può trovare la ragione di un declino vero o presunto del nostro Paese gli italiani vengono descritti descritti come interisti a volte come impoveriti
Non crediamo non crediamo come italiani di essere particolarmente mete pressing e polveri ma è vero che siamo al centro di process Lombardi che ci mettono alla prova e che contribuiscono a generare un sentimento di smarrimento dei cittadini rispetto ai valori di comunità
Il Presidente Napolitano nel messaggio di fine anno e il Presidente del Consiglio il nostro concittadino Romano Prodi ci richiama un atteggiamento operoso e di fiducia e crediamo anche noi permettete circa nell'epoca delle cosiddette passioni triste
Christie vuote grigie prive di speranza si debba rispondere con un sovrappiù di anima
è così che fecero i rivoluzionari de la Repubblica Cispadana così fece dei giovani partigiani così fecero i rivoluzionari Padri costituenti da Dossetti a Calamandrei datogli attivamente Nilde Iotti Meuccio Ruini
Così fecero con la Carta costituzionale del quarantotto deposito di valori altissimi e sempre attuali che hanno reso forte ed eminente l'Italia repubblicana
è un testo visivo evidente di cui al compimento del diciottesimo anno facciamo dona le ragazze e ragazzi della nostra città perché loro ingresso nell'età adulta si anche a tutti gli effetti un ingresso nella comunità civile e politica
Di cui entrano a far parte del citando per la prima volta i diritti politici
Pensiamo non vi sia la signora viatico per questo loro divenire cittadine e cittadini responsabili miglior viatico della carta del quarantotto
Ecco perché assume un senso tutto particolare in un momento in cui pare affievolita la dimensione di un corale noi
Volerci stringere intorno a quei simboli del vivere comune che sono la Costituzione il tricolore nuovamente prescelto dalla Repubblica nata dalla Resistenza
La ricorrenza del sette gennaio rappresenta sempre per noi un'occasione anche per fare bilanci riflettere sull'evoluzione di Reggio
Collegando le peculiarità e le comunanza della nostra collettività locale I fenomeni generali che caratterizzano il nostro Paese l'Europa
Reggio è molte cose molti fatti molte idee eccellenti
Reggio credo a un atto ha una storia speciale
Le sue tradizioni democratiche sono nutrite di sogni socialisti di municipalismo riformatore di cooperativismo forte e autorevole di un cattolicesimo sociale capace al tempo stesso di produrre divisioni e opere
è il centro dello spirito cooperativo per eccellenza della città che ha mostrato come l'educazione dell'infanzia possa mettere al centro intelligente dei più piccoli e quali verranno chiamati anche essi successivamente a diventare cittadini
Con il loro patrimonio di diritti e il loro carico di doveri
è una città la cui identità coincide con l'aspirazione a essere un laboratorio e un luogo nel quale si sperimenta una pluralità di forme del vivere del convivere
All'insegna di uno spirito di progresso e di miglioramento delle condizioni di tutti nessuno escluso cittadini storici e nuovi cittadini
Tutti i reggiani Reggiane non per diritto di suolo ma per condivisione di valori e di un senso della comunità
Una città perde di frontiera che cerca di progettare il nuovo innestando lo con la sua visione umanistica con lo spirito di servizio dell'interesse generale e la promozione della giustizia sociale
Anche la comunità Reggiana oggi però risente degli aspetti negativi della globalizzazione
Anche lei che è portatrice di un ciclismo esemplare guide contraddizioni e difficoltà vive avverte questa fatica perché Reggio è terra di un modello di coesione sociale di welfare che non ha conosciuto sostenne paure
Per questo è cioè e vuole essere una città di talenti è una città multiculturale perché così è il mondo globalizzato nel quale viviamo e dove i processi di interlocuzioni dazione hanno riscritto le regole del gioco
Vorrei e vorremmo che nella nostra Regione i giovani si adoperassero per combattere il pregiudizio etnico e culturale
Perché nelle loro esistenze quotidiane la differenza di Paesi di origine non costituisce più un problema e né tantomeno una sorpresa
Vorrei che vorremmo che come molti di loro fanno studiando all'estero cooperando nei Paesi più poveri molti altri poté spero spendere le esperienze fatte a sostegno di un'idea di città accogliente dove tutti forniscono il proprio contributo a un bene comune
Rispettando regole condivise
Vorremmo che i giovani costruissero questa città multiculturale avendo memoria viva delle loro radici della loro storia della loro cultura e anche una curiosità vivace una passione vivace verso la storia la cultura di tante altre persone
Vorrei che vorremmo che portassero innovazione e cambiamento la loro intelligenza la loro creatività
Ecco perché stiamo lavorando su varie iniziative dagli Stati dell'ex Officine Reggiane I progetti per i giovani imprenditori del Wi-Fi gratuito
Per dare appunto vita un contesto cittadino che favorisca allarghi gli spazi e il ruolo dell'economia del sapere della conoscenza e in tal modo
Valorizzi appunto voi giovani le vostre forze le vostre intelligenze quelle locali e quelle benvenute che vorranno venire da altri Paesi
Il ponte dell'architetto Calatrava sono precisamente plasticamente l'espressione di questo desiderio di modernità di apertura di una modernità accogliente intelligente
Vorremmo che i giovani si facessero anche portatore di una radicalità capace di inventarsi il futuro in modo che siano loro la migliore risposta litanie sul declino dell'Italia
Vorremmo anche che riscopre ci sarà la politica come strumento democratico per cambiare le cose per tornare a credere realizzare una società migliore e più giusta e solidale partendo proprio dalla lettura della meravigliosa Costituzione della Repubblica italiana
Cari giovani la Costituzione che riceverete e accompagnata dalle parole dei tre costituenti Reggiani Giuseppe Dossetti Nilde Iotti e Minucci suini leggete con le parole illumineranno
Come ricorda Dossetti la Costituzione italiana è stata ispirata da un grande fatto globale i segnali di guerra mondiale
I costituenti che si accingevano a scrivere la Carta arrivano davanti a sé decine di milioni di morti nei combattimenti nei Lager nelle città bombardate
Vedevano le torture vedevano la fame di stenti vedevano cambiare il mondo sotto i loro occhi
Le divisioni profondi e laceranti lasciata del clima di sospetto e di vendetta la contrapposizione ideologica la dissoluzione delle regole di convivenza che aveva trasformato ogni vicino in un potenziale nemico
Furono eventi così immane presenti da spingere i costituenti al superamento dell'idea di parte per operare comunemente la rinascita del Paese con la speranza di un'esistenza di pace di opportunità nuove per i suoi cittadini così la Costituzione
Divenne per il nostro Paese è un passaggio fondamentale di riconciliazione
Ribadendo il valore inviolabile di ogni persona umana di uguali diritti uguali doveri senza distinzione di sesso di lingua di opinioni politiche di posizioni personali e sociali fu una grande opera di ripartenza di riconciliazione
Oggi i giovani hanno a che fare con altre guerre altre paure altre incertezze c'è chi lo definisce liquide perché più virtuali e più diffide
Incertezze che riguardano il lavoro la realizzazione personale familiare ma anche paura è che si insinuano tra persone persona suggerire diffidenza
Ora voi vedete
Io credo che voi portiate trovare nella vostra stessa città le chiavi per superare queste paure e questo avverrà se vi sarà un incontro con gli altri con l'altro se vi sarà un incontro in un'attitudine gli ascolto reciproco e di rispetto
E sotto questo segno che nascono le iniziative a cui voi partecipate anche insieme a noi la leva giovani per impegnarli a favore della nostra comunità
Ma anche nei servizi rivolti agli anziani bambini alle famiglie anche quando si ristruttura una piazza si fa una pista ciclopedonale
Quando si progetta e recupero di una frazione tutti noi pensiamo a rafforzare i legami comunità a creare opportunità per l'incontro la relazione tra le persone
E pensiamo una vita di comunità come un luogo dove starebbe insieme agli altri dove intraprendere
Relazioni positive abbracciare impresa e comuni cooperare iniziative condivise e di questo fervore credo fossero animati costituenti
E questa esperienza che gli ha forgiato e li ha portati a produrre la Costituzione e Giuseppe Dossetti lo ricordo a Cavriago quando riconoscendo la centralità della dimensione comunitaria ricordo appunto la sua giovinezza
Proprio quello che ha preso qui disse
La vita di comunità l'impegno di solidarietà la lealtà assoluta reciproca l'esercizio di funzioni che siano funzioni esercitate veramente con distacco personale
Questo rinnovamento dell'uomo della sua coscienza della sua lealtà della sua dimensione spirituale umane comunitaria è ancora più urgente delle riforme istituzionali
Con lo stesso ardore dei costituenti allora fatto di solidarietà di intelligenza di spirito di comunità possiamo potete affrontare il villaggio globale
Niente paura notizie di Gabo in una canzone niente paura
Non ne verrà
Ci pensa la vita non ebbero alcun male ma tenete la Costituzione come una luce che nel buio illumina un cammino una luce che rischiare al voto di che abbiamo vicino rende più amico
Allora una città più fiduciosa ha bisogno di credere di più in se stessa di essere illuminata da questa visione costituzionale
Ha bisogno di riforme per decidere in maniera più efficace ma bisogna specialmente dei cittadini attenti coinvolti responsabili
Nulla viene da solo un mondo migliore ha bisogno dell'impegno di tutti di ciascuno nessuno escluso bisogna crederci cari giovani bisogna rischiare
Come fece con gli uomini e le donne che ci hanno regalato il Primo Tricolore nel sette gennaio del novantasette
Allora come oggi davanti a un destino incerto per continuare a seminare libertà uguaglianza e fraternità abbiamo bisogno non di eroi ma di voi cittadine e cittadini responsabili
E che questo gennaio sette gennaio possa essere una giornata di festa grazie
Generalizzare il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio sfora prende la parola alla Presidente della provincia di Reggio Emilia Sonia ma
Porto anche io un saluto caloroso a tutti voi al Sindaco del rio al Presidente del Senato Marini al vicepresidente nella camera Castagneto il sottosegretario Montecchi è presente a Regioni Errani e a tutte le autorità civili militari religiose
Hai partigiani alle loro famiglie
Mi rivolgo in particolare i ragazzi ed alle ragazze che sono qui ai quali spero la giornata di oggi sia utile
Non risulti quanto meno noiosa spero che questa giornata vi sia vicina
Abbiate la pazienza di ascoltarci cari studenti anche se forse dovremmo essere noi ad ascoltarmi
Vorremmo
Poterlo fare credo si dovrebbe rafforzare un rapporto che ci consenta una nuova reciprocità voi dovreste raccontarci che cosa avvenne sembra di questa nostra Italia
Ma le celebrazioni diritti appartengono alla vita della nostra comunità
Ed è utile dedicare certe giornate certi anniversari alla riflessione e dall'incontro sessanta anni fa il primo gennaio del quarantotto entrava in vigore la Costituzione repubblicana la legge fondamentale dello Stato italiano
Il risultato dell'intesa raggiunta tra le forze democratiche in seno all'Assemblea Costituente eletta nel referendum del due giugno del corrente asset che sancì la nascita della Repubblica
Fu tale mediazione a portare all'approvazione di norme nelle quali tutti i cittadini italiani si sarebbero potuti riconoscere nel contempo in quella sede vengano poste le basi per la crescita della nostra giovane democrazia
I padri e le madri
Tra i quali
I reggiani Nilde Iotti Giuseppe Dossetti Meuccio Ruini
Oltre ad Alberto sinonimi che inizialmente partecipo ai lavori della Commissione dei settantacinque
Riuscirono ad indicare un comune sentire capace di illuminare un percorso che sarebbe stato irto di ostacoli e di difficoltà ma che alla fine fu così fruttuoso
Abbiamo intitolato e costituenti il campus del San Lazzaro la nostra città della del sapere
Proprio perché oltre a grande cultura e si dimostrarono grande sapienza politica e civica innanzitutto riuscendo a superare visioni di parte
Sempre anguste operando per il bene comune
Fu quel mille novecentoquarantotto un anno speciale emblematico non solo per l'Italia in India il trenta gennaio venne ucciso grandi
La cui missione pacifista fu assunta poi sempre più a riferimento da moltitudini di giovani
In Israele Ben-Gurion il quattordici maggio proclamò l'istituzione dello Stato di Israele con ripercussioni che ancora oggi condizionano la vicenda mondiale
E fu nel mille novecentoquarantotto che l'America di Truman barocchi nel primo Piano Marshall cui l'Italia deriva mentre nel dicembre del quarantotto all'ONU approvò la dichiarazione dei diritti dell'uomo
Ed è di quel periodo la nascita della guerra fredda che per lungo tempo condiziono le vite degli Stati e dei cittadini
Anni cruciali dunque in cui lo scontro ideologico sembrava prevalere ma durante i quali furono compiute le scelte fondanti le nuove democrazie
Quella generazione di giovani e di adulti uscita dalla guerra sette far prevalere gli ideali migliori guardo avanti con fiducia lasciando dietro di sé gli odi della guerra
La costruzione la Costituzione italiana
Fu uno dei migliori esempi di quello sforzo unitario
Nel
Due mila e otto cadono insieme la ricorrenza del duecento undicesimo anniversario del primo tricolore quindi sessantesimo anniversario della nascita della Costituzione italiana
Questa è una nuova occasione ripensare alle ragioni del dissenso di cittadinanza insieme a una forte consapevolezza del patrimonio di valori che sta alla base della nostra democrazia repubblicana
Per poter funzionare realizzarsi concretamente
La democrazia ha bisogno di un sentimento di appartenenza alla comunità attraverso il quale generare un solido vincolo e far crescere la coscienza civile ecco perché è importante riaffermare
Il nesso indissolubile che unisce la doppia ricorrenza della nascita del tricolore e della Carta repubblicana
Richiamato espressamente al dall'articolo dodici della Costituzione
Il tricolore venne istituito nel momento in cui si posero le fondamenta dei principi ideali che animarono il Risorgimento quando il sentimento di italianità si trasformò dal mito culturale imito politico
Il tricolore emblema delle libertà civili e delle speranze di indipendenza del popolo italiano
Richiamo alle radici della nazione ed esprime l'identità e il senso di appartenenza di una collettività che è stata capace di coniugare L'Unità nella diversità
Portando alla nascita di uno Stato unitario condiviso costituito da una molteplicità di tradizioni e di storie distinte
Nel contempo con il Risorgimento prima
La Resistenza poi vennero maturazione quegli ideali di libertà democrazia e solidarietà portati a sintesi dalla Costituzione repubblicana del quarantotto la quale ha consacrati i valori fondanti della democrazia repubblicana
Qui rappresenta la sintesi storica del processo di unificazione nazionale
Se a seguito dei recenti processi di globalizzazione
Difficile nodo della rifondazione della cittadinanza ovvero il problema di creare ponti sociali e coesione fra individui con valori e culture diverse
Rappresenta una delle principali sfide da affrontare
Non vi è dubbio che il nesso tra senso identitario e democrazia singoli Giacobbe il tricolore e di scritta nella Costituzione continui a rappresentare un punto di riferimento nella trasmissione dei contenuti di carattere democratico
E solidale
è perciò che la Costituzione il tricolore più che del passato parlano di presente e di futuro di quel futuro che tutti ma principalmente qui oggi a vent'anni sapranno costruire
Per sessant'anni la nostra democrazia ci ha consentito condizioni di vita migliori la pace maggiori opportunità di conoscenza e di lavoro
Ma nuove inquietudini oggi attraversano il nostro pianeta nuove diseguaglianze ed ingiustizie debbono essere superate
Malattie endemiche fame insufficiente istruzione povertà conflitti armati sono mali che affliggono tanta parte della popolazione mondiale
Terrorismo in sicurezza disastri ambientali incertezza del lavoro e di insicurezza sul lavoro mali che noi stessi conosciamo
C'è ancora molta strada da percorrere affinché la democrazia sia compiuta e la Costituzione rispettate ed attuata
Nei suoi principi e valori profondi ed universali
Poiché essa accerto prima che è cambiata e lo si è già fatto di cambiarla va attuata se la si legge attentamente contiene molte risposte alle nuove domande delle società contemporanee
Per questo alla Costituzione ancora molto giovane
Per percorrere quella strada e con serenità noi vogliamo dobbiamo creare un clima di fiducia che ci consenta di non avere paura del futuro perché come ci ricorda lo scrittore tedesco storica
Chi ha paura si sente più sicuro nel male che nel bene tocca innanzitutto alla politica a fare la sua parte corresponsabilità tocca alle istituzioni dare il buon esempio
Gioventù senza sole e il titolo di una memoria che è una donna Teresa Noce deputato all'Assemblea Costituente scrisse raccontando la propria esperienza di vita e di lavoro
Aveva iniziato a lavorare a soli sei anni
è vero quella gioventù non aveva visto il sole era cresciuta nelle tenebre delle ingiustizie della dittatura degli umiliazione della violenza
Ma sette cercarlo con determinazione e lo trovo consegnandolo atti venne dopo
Tocca a noi soprattutto a voi ragazzi non consentire a nessuno di oscurare uno quel sole mai più
Dal Presidente della Provincia Sonia Masini ora il saluto della Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani
Buongiorno a tutti autorità
Signor Presidente del Senato
Oggi parliamo della storia del nostro Paese del Tricolore della Costituzione
E ci rivolgiamo ai giovani
Lo facciamo come hanno spiegato bene il Sindaco Delrio la Presidente Masini non come un rito
Ma come un costume quotidiano
Lo dico così chi governa questa città a questa Regione si sforza di farlo pensando al domani
E chi vive qui
Chi fa impresa cooperazione associazionismo si indaga sindacato organizza non solo il proprio benessere ma quello della comunità
E cerca e si impegna per costruire un futuro comune
Qui Presidente Marini
Non pensiamo al pericolo a altri colore una volta all'anno per abituarmi in tale
Per costume politico
Ci sforziamo di pensare al di là
Delle collocazioni degli schieramenti politici culturali a quale contributo dare al nostro Paese alla cosa giusta da fare per noi e per l'Italia
è per questo che ci dispiace per le polemiche a vuoto
Per le pregiudiziali perdeva presentazione di un Paese in declino e senza speranza per le continue tensioni alle quali sono sottoposte le istituzioni di questo Paese
Tutto ciò rappresenta un freno grave al rilancio dell'Italia che dobbiamo e vogliamo contrastare
Perché esso minima la nostra forza che c'è la nostra fiducia che c'è
La possibilità di ripartire nonostante il debito pubblico che ci pesa
Di far valere la nostra vocazione alla libertà e alla partecipazione creativa
Far valere la voglia di lavorare di inventare sempre qualcosa di nuovo che anima tanti nostri Rizzi laboratori tante piccole e medie imprese tanti giovani alla ricerca della propria dimensione di vita
Questo oggi è il nostro piccolo tricolore rinnovare la spinta unitaria dell'Italia che non si arrende che vuole fare la propria battaglia competitiva in modo intelligente
Puntando sulla qualità sulla cultura sulla ricerca sulle soluzioni sostenibili sull'ambiente come risorsa vitale di oggi e di domani
Ai ragazzi che sono qui diciamo anche che terremo questo tricolore ben in vista insieme al testo fondamentale della Costituzione repubblicana che compie appunto i sessanta anni
Perché il futuro non sta nella retorica delle piccole patrie nelle il localismo
E non sta neppure nelle comunità chiuse che leggono la propria identità con una tradizione codificata o mummificato
Né tanto meno nella paura in quelle insicurezza diffusa
Che rischia di fare temere tutti i cambiamenti di non riconoscere chi è diverso da noi chi rispettando i doveri e le nostre leggi vive e lavora con noi e viene da altri Paesi no
Preparare un domani con più opportunità e con più libertà significa costruire oggi nuove capacità di dialogo e di relazioni con il mondo che cambia
Non abbiamo nulla da perdere dobbiamo imparare a crescere in questa nuova dimensione partecipare a questa grande trasformazione
Che sta portando tanti paesi lontani molto lontani da noi a traguardi di crisi importanti e a tagliare le distanze di una volta
Leggere la nostra identità non come un libro impolverato ma come ciò che vogliamo essere ciò che vogliamo difendere diventare portando con noi il meglio della nostra esperienza il meglio di questa terra
Del resto leggiamo il Titolo primo della Costituzione
Questa è la strada che ci hanno indicato di uomini e le donne che scrissero la Costituzione fra di loro tanti giovani e giovanissimi che erano usciti dal dramma della guerra e che avevano dato vita con culture diverse alla Resistenza
Leggiamo
Il lavoro come fondamento della Repubblica il pari diritti l'uguaglianza di genere
E poi il ripudio della guerra e della violenza disegnare una società che pensa la scuola la salute per tutti e consente di crescere a ciascuno con le proprie idee il proprio credo le proprie capacità
Un vero patto fra uomini e donne libere
Che ha consentito all'Italia di allora di raggiungere l'accordo traguardi inimmaginabili
Ma tutto questo oggi non si riproduce senso uso senza un salto di qualità di grande importanza
Senza una presa di coscienza collettiva dell'urgenza di un cambio di Bari di passo ed è l'assunzione di scelte impegnative e non prorogabili in termini di
Modernizzazione di nuove efficienza di corretta
Redistribuzione sociale dei pesi e dei vantaggi
In un concetto di un nuovo ciclismo noi vogliamo fare la nostra parte
Regioni e poteri locali più vicini ai cittadini debbono dare prova di una qualità di Governo nuove nelle materie che qui ci sono affidati per questo signor Presidente
Stiamo realizzando uno Busto processo di autoriforma delle nostre istituzioni
Regione Comuni e Province Comunità montane lavorano insieme per dare più efficienza ed efficacia la funzione pubblica per superare sovrapposizioni affetti barocchi riducendo così
Anche i costi per la finanza pubblica
Sempre per raggiungere questo obiettivo stiamo impostando un nuovo Piano territoriale regionale
Che partendo dalla crescita di questi anni si propone di valorizzare tutte le eccellenze
Come quelle che sono qui in questa Provincia al centro di un'area vasta delle miglia a nord ad altissimo dato passo di sviluppo economico e sociale e che rappresenta un punto di riferimento fondamentale di tutta la nostra Regione
Dobbiamo fare un salto di qualità scommettere su queste eccellenze sul sapere sulla cooperazione sulla conoscenza costruendo reti lunghe e integrate
Un sistema territoriale capace di competere meglio nel mondo del lavoro per essere all'avanguardia nella trasformazione ecologica dell'economia e nella qualità sociale di comunità
Che diventano sempre più multiculturale multietnica
Questo è quello che sappiamo di dover fare per impeto interpretare al meglio la grande tradizione riformista di questa terra
Noi siamo e vogliamo essere un motore per l'Italia un punto di forza per vincere la sfida che abbiamo di fronte
Per questo siamo convinti che occorre uscire da una lunghissima fase di transizione politica istituzionale
Avviando finalmente riforme non più rinviabili come quella elettorale dissi ed istituzionale a cominciare dalla costruzione di un federalismo responsabile e solidale nell'esercizio delle competenze ed inutile e dell'utilizzo delle risorse
Per questo il due mila otto deve essere l'anno anche del federalismo fiscale
Dobbiamo costruire un sistema istituzionale più efficace capaci di decidere perché questa è la democrazia nell'interesse generale delle comunità
Come la stessa drammatica vicenda dei rifiuti in Campania ci ripropone ancora una volta
Insomma noi siamo pienamente d'accordo con l'appello per le riforme che il Presidente Napolitano ha lanciato nel messaggio di fine anno
Presidente Marini desidero confermarle che qui
Facciamo il massimo sforzo in questa direzione
Con la cooperazione fra istituzioni
Ricercando intesa ad ampio raggio
Dando un contributo che spero sia apprezzabile ad una politica di relazioni incentrata sugli obiettivi da raggiungere penso al patto della salute fra Stato Regioni alla battaglia comune per aumentare
Gli investimenti nella ricerca e così via e non tanto sulla sterile rivendicazione dei poteri di questo o quell'istituzione
Parlando dell'Italia di domani di quella che vorremmo ed anche dei rischi per l'oggi parliamo la lingua dei valori fondanti la nostra Costituzione parliamo dei giovani
E a tutti quelli che oggi spendono energie per migliorare questa comunità
Parliamo di un Paese e delle tante realtà che lo compongono che ha fiducia nelle proprie possibilità di sviluppo che punta sulle proprie resterà risorse strategiche migliori le persone
Le persone che ogni età vogliono fare qualcosa per sette per il Paese diamo a loro e a tutti noi gli strumenti migliori e più efficaci per poterlo fare davvero grazie
Senza che la Regione Emilia-Romagna Vasco Errani ora l'intervento della Presidente del Senato della Repubblica senatore Franco Marini
L'autorità
Signore e signori cari giovani
Ho accolto con grande piacere l'invito del Sindaco Delrio lo ringrazio per questo
Di partecipare a questa giornata speciale che ricorda
Come è stato già detto
Il duecento undicesima anniversario e la nascita della nostra bandiera
Ogni anno Reggio Emilia ricorda questo rilevante evento che ha dato origine a quel tricolore
Che poi divenuto il vessillo dell'Unità d'Italia
E della nostra Repubblica
Nelle storie degli stati moderni le bandiere hanno sostituito le insegna dei poteri tenuta
Quindi segno di unità o signori
Per identificare e rappresentare il riconoscimento popolare
Intorno
A nuovi simboli nazionali
Sintesi di interessi e di valori comuni nazionali
La forza di questo nostro emblema democratiche data poi
Senza bisogno di aggiungere troppe parole
Dal modo semplice
Con il quale milioni di cittadini italiani amano sventolare il tricolore
Le leggi spontaneamente nelle circostanze più diverse
Certo nelle manifestazioni istituzionali e politiche ma anche in quelle sociali e sportive
Al di là delle libere convinzioni politiche o filosofiche di ciascuno il tricolore oggi una espressione vera di unica identità comune di unità
Di orgoglio del nostro popolo
L'anniversario di erba avete sentito coincide con un altro fondamentale appuntamento della nostra storia civile
Sessanta anni fa nel gennaio del quarantotto entrava in vigore
La costituzione della nostra Repubblica
Dopo poco più di un anno di lavoro dell'Assemblea costituente il ventidue dicembre del quarantasette il Capo dello Stato firmava a Palazzo Giustiniani la nuova Costituzione
Che chiudeva definitivamente la dura pagina della dittatura fascista
E offriva al Paese un quadro di valori e di regole istituzionali decisivi per la nostra crescita democratica
Vedete a Palazzo Giustiniani
è una sede del Senato
Da Palazzo Madama e la sede ufficiale ma dietro attaccato c'è quest'altro grande palazzo rinascimentale romano
Che è Palazzo Giustiniani lì c'è
La sala dove è stata
Firmata la Costituzione allora rappresenta la Repubblica la Presidente del Consiglio la guardia sigilli e vi assicuro che la teniamo aperta e poiché
Locale relativamente piccolo molte scolaresche molti cittadini amano venire a vedere proprio il luogo dove questa nostra Carta fondamentale è stata firmata
Credo
Che oggi sia giusto e lo farò parlare di questo brevemente
Della originalità della nostra Costituzione e della sua importanza
La vera forza evocativa di una bandiera che sventola e infatti
Al fondo nella solidità e nell'efficienza democratica delle istituzioni che la bandiera stessa rappresenta
E in chiusura stimolato dagli interventi del Sindaco e la Presidente della Provincia del Presidente della Regione mi fermerò un attimo conclusivamente su questo punto
Possono bastare
Io credo pochi riferimenti per individuare i pilastri portanti del nostro edificio costituzionale
Di quelle norme lavoro politica e culturale che i padri costituenti con lungimirante spirito di servizio al bene comune
Portarono a termine dopo un intenso confronto
Sono stati ricordati i tre grandi personalità ricordate tre grandi personalità della vostra città Dossetti ghiotti Meuccio Ruini mi associo a questo ricordo
Per il rilievo che beverone lavoro nella conclusione dei lavori la Costituente
Tre personalità certamente molto diverse nella ispirazione politica nella storia personale
Che seppero però trovare la forza per condividere un progetto comune
Per il bene
Del popolo italiano e questo è sempre dell'obiettivo di chi si occupa chi ha responsabilità istituzionali
L'asse principale e contenuto nell'articolo uno dove si dice chiaramente
Che la Repubblica è fondata sul lavoro
Credo che nessun altro riferimento potesse identificare meglio del lavoro
E forse non
Non mi determina in questa affermazione la la mia come qualcuno di voi ho visto degli amici lunga esperienza sindacale ma è oggettiva la corsa
Nulla può identificare meglio del lavoro il fattore di coesione e comune che viene dalla nostra storia e che ci dà il dinamismo che ci ha dato il dinamismo e ce lo darà per il nostro sviluppo
In un Paese come il nostro privo di materie prime e con tante diversità culturali antropologiche locali
Il lavoro di ciascuno è sempre stato l'unico vero un mezzo di libertà
Di identità
Di crescita personale e quindi comunitaria
Il lavoro dunque come possibilità di partecipazione e di inclusione sociale
Ma anche come creatività e come responsabilità individuale per il nostro futuro il vostro futuro
Verso la società come ha ben evidenziati il Capo dello Stato
Nel suo messaggio augurale di fine anno
Ripensare intensamente a questo nostro fondamento comunque cioè il diritto al lavoro deve rappresentative oggi uno stimolo per tutti
Per rilanciare la qualità del nostro lavoro
Per riequilibrare i percorsi di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro che si sono troppo precarizzato
Meriterebbe una riflessione a parte che non non voglio fare per non farla troppo lunga io so che siamo a Reggio Emilia siamo in Emilia che questo problema è più pesante più grave altrove nella nostro Paese
Resta un fatto però
Vi dico la mia idea in una battuta il problema oggi non è accettare la con attenzione
Di dare come fanno del resto i sindacati con i loro accordi una certa flessibilità alla impresa che deve affrontare il mondo globale deve competere
No il problema secondo me
Che ho approfondito un po'questo problema è che si allargata in maniera innaturale l'area del lavoro precario
Troppi un'abitudine
Sotto carica inoltre consolidation
Un'attitudine che bisogna combattere
Altrui in molte situazioni in cui il rapporto stabile a tempo indeterminato può essere per le condizioni oggettive dall'impresa il punto d'ingresso del giovane no c'è questo purgatorio di alcuni anni e comunque debbono tutti pagare
Se si trattasse solo di un fatto economico di un momento di incertezza sarebbe grave naturalmente ma intorno e che questo è un punto che tocca
Dentro i nostri ragazzi
Chiunque ha come ho detto reimpiego dei giovani che perdona potranno
Che questo è un punto che tocca la speranza la sicurezza in un mondo dove tutti noi giovani in particolare con questo cambiamento che non si ferma mai
Dello svenduta e le economie a della Società della scuola della ricerca è già fonte di incertezza l'aggiungere questa forzatura di una precarizzazione oggettiva del momento che lavora è qualcosa che dobbiamo cancellare
è inoltre il lavoro per realizzare concrete condizioni di sicurezza
Che contrastino la dura piaga degli infortuni e delle morti sul lavoro noi abbiamo fatto una legge nuova ma non basta bisogna trovare le forme per incidere da subito su questo grande problema
La prospettiva forte della qualità non può che essere quella di un più intenso rapporto tra la scuola le strutture di formazione l'università e il mondo del lavoro
Il richiamo alla volumi porta al secondo punto fondamentale poi ce n'è un terzo e mi fermo lì
Il richiamo al lavoro mi porta al secondo punto importante che voglio sottolineare quello della pace
In nessuna parte del mondo ce lo insegna la storia l'osservazione anche attuale di come si muovono questi rapporti ci può essere lavoro e progresso senza una condizione di pace vera
I nostri costituenti
Consapevoli delle tremende responsabilità e conseguenze dei grandi eventi bellici che avevano vissuto
Non si limitarono nella Carta costituzionale a condividere questo assunto indiscutibile
Ma delineare uno per il nostro Paese una responsabilità attiva in questo campo della pace
Nell'articolo undici infatti insieme al ripudio della guerra vi è la scelta di un impegno attivo
Per assicurare la pace la giustizia tra le nazioni attraverso l'Unione europea e le altre organizzazioni internazionali
Noi italiani che abbiamo alle spalle una cultura una civiltà plurimillenarie abbiamo il dovere di contribuire nel mondo assieme agli altri Paesi con tutto l'impegno necessario
Come le esperienze delle missioni all'estero e ci hanno insegnato alle condizioni di pace di sicurezza vera per noi stessi e per gli altri popoli
Sono convinto che questi valori di partecipazione di responsabilità in termini di internazionale siano sentiti dai nostri giovani
Dobbiamo valorizzare questo potenziale di iniziativa questa visione più ampia che la stessa Costituzione ci offre
Il terzo punto poi che voglio toccare riguarda il compito esplicito della Repubblica
Cioè attivo serve l'azione pubblica nel rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
Che impediscono il pieno sviluppo della persona umana
E l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Mi chiedo
Come possono i cittadini anche quelli che non dispongono di tutti i mezzi economici
O delle opportunità necessarie inserirsi nella vita sociale
Trovare un lavoro adeguato alle proprie capacità e alle proprie aspettative contribuire alla crescita civile e democratica
In un contesto europeo e internazionale sempre più aperto europeo di cui facciamo parte come uno dei Paesi fondatori
Quindi
Per rispondere a questa domanda
A mio avviso entra in gioco la centralità della Repubblica
Ovvero dello Stato democratico che avrà il compito primario
Di assicurare a tutti i cittadini il godimento dei diritti fondamentali e di porre in tutti i una condizioni di pari opportunità
Lo Stato non può essere dunque un'organizzazione burocratica
Che opera sopra la testa dei cittadini delle famiglie degli operatori economici e sociali
E piuttosto deve essere piuttosto uno strumento al loro servizio che deve assicurare lo svolgimento di quei compiti primari che la Costituzione e ben individuati
L'efficienza della pubblica amministrazione a tutti i livelli centrale regionale e locale non è una esigenza finanziaria
Ma si deve confrontare
Con la soddisfazione delle domande delle esigenze dei cittadini e delle loro
Attività
Lavoro in condizioni di qualità pace responsabilità internazionali non solo sul piano economico
Ma anche su quello civile e politico impegno solido dello Stato sono questi capisaldi di una Costituzione che parla chiaramente ai giovani di oggi
Come parlava quelli che nel quarantotto si incamminavano nel progresso civile e sociale del Paese
Sbagliano tutti coloro che si attardano a descrivere una presunta disaffezione
In astratto in assoluto dei cittadini dalle istituzioni e dalla politica certe o c'è bisogno oggi sogna sottolinearlo sempre di serietà e sobrietà nell'azione
Del Pubblico ma negli ultimi tempi
E lo dico per avviare la la conclusione che farò cioè sul declino non declino del nostro Paese negli ultimi tempi abbiamo avuto
Numerose occasioni di vaste inattesa partecipazione dei cittadini ad importanti momenti della vita pubblica
E del sociale del Paese
Penso all'elevata affluenza alle consultazioni elettorali o al referendum sul progetto di riforma costituzionale del due mila sei
Ma penso anche alle numerose elezioni primarie proposte dai partiti politici dai partiti da tutti i partiti quando lo fanno per la scelta di candidati locali o di leader di partito
Penso ancora alle manifestazioni sui grandi problemi della vita sociale
Come quelli della fiscalità della famiglia dell'intervento a favore delle fasce più deboli della popolazione
La politica deve rispondere oggi ad una grande attesa di maggiore efficacia del nostro sistema istituzionale
Perché i cittadini alle loro famiglie avvertono le sfide di un contesto sempre più aperte competitivo per i nostri giovani per le nostre imprese per il nostro lavoro
E necessaria una stagione di impegno ampio tra le forze politiche in Parlamento
Per approvare quegli adeguamenti che possono mettere la nostra democrazia le nostre istituzioni nella condizioni di decidere più velocemente di fronte ai tanti problemi che incalzano
Una modifica della legge elettorale e poi per restituire più spazio di Schengen dai cittadini è un valore fondamentale che non può essere abbandonato
Alcuni emendamenti alla Costituzione per aggiornare il sistema parlamentare bicamerale o per rafforzare i poteri di coordinamento del Governo oltre ci sono già lavora già il Parlamento alla Camera
E al Senato dove riprende proprio alla fine di questa settimana in Commissione affari costituzionali della discussione sulla legge elettorale debbono andare avanti
Questi sono i risultati concreti che dopo sessanta anni possono essere colti e che possono dare ai nostri giovani la prospettiva
Di una Repubblica capace di stare sempre dalla loro parte per favorire
La loro responsabilità e la loro iniziativa io mentre
Come vi dicevo all'inizio a conclusione ascoltavo l'intervento puntuale i beni del Sindaco dalla presidente della provincia di
Presidente Errani
Insegniamo una considerazione che è quella che
Vuole essere quella conclusiva
C'è un dibattito che
Va oltre le frontiere del nostro Paese
E che la politica italiana non può trascurare perché ci sono anche elementi visibili altre sono riflessioni e prospettive che riteniamo sbagliate
Questo Paese che è stato tra i fondatori
Della Comunità europea che uno dei quindi Paesi fondatori di uno dei Paesi più grossi del due mila e nove più forti ancora malgrado le grandi difficoltà che viviamo
Più forti economicamente tocca a noi nel due mila e nove presiedere l'incontro del G otto i Paesi economicamente più forti del modo tocca all'Italia
Si dice però a questo o quell'o l'altro punto di crisi e quindi
Bisogna intervenire lo conferma anch'io questo ebbero confermerò ancora
Ma in Benigno che significa
L'avvio di un processo di decadimento della forza economica della coesione sociale
Della rilevanza internazionale del nostro Paese e questo è lo stato dell'Italia
è stato già detto Presidente della Repubblica in un discorso efficace agli italiani la fine dell'anno
Ha portato motivazione per dire no
Io aggiungo non è ineluttabile la decadenza del nostro Paese dopo questa esplosione di sviluppo che
Con l'avvio proprio della della Repubblica nel secondo dopoguerra noi abbiamo avuto non è assolutamente perché
C'è un dato oggettivo che voglio ricordare in particolare ai giovani e già questo è il dato più reale che insomma siamo un Paese ancora forte
Nessuno o pochi si aspettavano nel due mila sette che il nostro Paese crescesse economicamente siamo ancora un po'sotto la media dei porti i Paesi europei ma insomma crescesse ammesse urlando doppio
Della
Sua
Capacità di export del sua capacità deportazione è cresciuto
Di oltre il dieci per cento l'impresa quindi italiana è riuscita a cambiare
Tassi Olga c'è una grande vitalità questo non accade mai per caso
Se non c'è intelligenza capacità di lavoro di organizzazione quindi questa tenuta forte
Del livello delle nostre esportazioni nel due mila sette è uno degli elementi che ci consente di far salire il tasso di crescita speriamo adesso si tirano le somme all'uno e otto nel due mila sette
Con una fortissima ripresa delle esportazioni
L'altra faccia che un aspetto negativo ma si è risolto diventa una potenzialità e che la domanda interna
Che l'altro
Braccio dell'Aler vede il tiro delle impresa dello sviluppo e sport azioni
I consumi interni la domanda interna ristagna
Perché c'è
Una situazione
Che in questa nostra realtà si allarga l'area delle famiglie per mille ragioni che hanno una
Capacità di intervenire di spendere di stare sul mercato più ridotta
Allora il problema nostro è questo secondo naturalmente aiutare il primo
Rendere le nostre imprese sempre più capaci di svilupparsi e di tenere i mercati e mi pare si stia discutendo io come Presidente del Senato non posso che sottolineare la positività di questo
La possibilità di un accordo con le grandi forze sociali che ridia slancio ai salari agli stipendi che ristagnano in Italia
E spero che il Governo questa disponibilità si incontreranno mi pare domani o dopodomani riesca ad averla quindi
Ed essendo della decadenza
Questo nei calino del nostro Paese non è affatto scontato
Napolitano poi parla della politica e concludo
E con poche parole
Dice oggi è arrivato il momento l'urgenza di fare alcune riforme
Della realtà pubblica da quella elettorale al potere di coordinamento del Governo al superamento di questo bicameralismo perfetto noi
Camera e Senato hanno gli stessi poteri
Spesse volte approvano le stesse cose ci debbono essere approvate da una parte e dall'altra voi sapete che
Nella camera che io presiedo i cittadini hanno dato un risultato che rende anche un po'faticoso questo lavoro senza garantire queste risultato del voto dei cittadini
Queste cose si debbono fare ma si debbono fare ora
Perché uno degli elementi di questa difficoltà è che
Il livello di efficienza malgrado gli sforzi che a livello
Dico intanto regionale dei poteri locali viene fa
Fatto non riesce ad essere al passo con le esigenze di sviluppo del Paese
Quindi io interpreto però il discorso l'appello rivolto agli italiani come una un'urgenza
Queste cose debbono essere fatte perché noi potenzialità le abbiamo teniamo esportando e quindi in competizione non ci facciamo mettere sotto c'è intelligenza c'è nel mondo un'idea della qualità italiana
In molti settori che è porcherie che apre prospettive più grande di quelle che già abbiamo e che debba ripetiamo noi siamo primi in molti settori
Se prendete la Germania che il Paese economicamente più forti d'Europa questa primazia questo privilegio celai in cinque o sei settori l'Italia può averli in più
E quindi c'è una potenzialità forte io credo che un atto dire e c'è ancora la centralità del Mediterraneo che dopo cinquecento anni ritorna i traffici ritorna
Ripassano da lì si sviluppa tutta l'area attorno
A al l'area del Nordafrica del Medio Oriente sono non sono importanti
Eccoli strategicamente ma anche economicamente l'impresa europea del nord Europa deve guardare naturalmente a questo ponte l'Italia più di altri Paesi falli collocata al centro del Mediterraneo
Quindi potenzialità nuove anche in quella direzione la politica
Oltre che l'impegno per la sobrietà deve sviluppare senza incertezze la necessità poi la dialettica potrebbero che riprende quella che vogliamo insomma la dialettica democratica serve anche alla forza l'istituzione ma io credo questo sia un momento che bisogna fare uno sforzo perché queste riforme APPA dire da quello elettorale ma anche quelle sull'efficienza delle strutture amministrative statali eccetera sia un
Ci sia un senso di urgenza che è legata alle esigenze del Paese al destino dei nostri ragazzi ed è legato anche a quella forte raccomandazione che il Presidente della Repubblica affatto parlando alla fine dell'anno agli italiani
Vi ringrazio di questa bella ma manifestazione e spero che qualche riflessione anche su questa sottolineatura possa essere fatta non solo cima del nostro Paese
Grazie Presidente Marini grazie ancora una volta pare essere qui insieme a noi oggi a Reggio Emilia festeggiare la nascita della bandiera italiana
Ora inizia la seconda parte della cerimonia con la consegna di una copia della Costituzione italiana a rappresentanti delle classi quinte degli Istituti Superiori reggiani
Questo volume è stato prodotto dal Comune di Reggio Emilia per i giovani diciottenni di sono inserite alcuni discorsi dei tre costituenti Reggiani Giuseppe Dossetti Nilde Iotti e Meuccio Ruini
è una consegna simbolica la Carta fondamentale del nostro Stato nel sessantesimo anniversario della sua entrata in vigore viene consegnata nelle mani dei giovani che si affacciano alla vita adulta
La Costituzione racconta fissiamo da dove vengono i nostri valori e dove ci porteranno i nostri ideali i suoi principi rappresentano l'identità della nostra nazione
Renderne partecipi e protagonisti i giovani significa allora far capire loro e fa loro percepire che libertà eguaglianza democrazia sono conquiste storiche
La cui salvaguardia e piena realizzazione non sono scontate ma esigono l'impegno e la responsabilità di ogni persona e di ogni generazione
Allora io inviterei qui al centro del palcoscenico per la consegna della Carta costituzionale il presidente Franco Marini e il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio
Ed è Saragat è arrivato il vostro turno dunque sono davvero tanti gli studenti e gli istituti che hanno aderito con Gioia partecipazione acque sta iniziativa del sette gennaio ad horas iniziamo subito a consegnare la Carta costituzionale all'istituto professionale motti
Chiamiamo gli studenti Lorella badile Vanessa mattoni in rappresentanza della Quinta vi alberghiero loro attorno accompagnata dalla professoressa è mafia
Ecco dunque che a nome della motti queste due studentesse ritirano la Carta costituzionale grazie
Iscritto Aldo Moro chiamiamo Stefano ma anche e chiara Bonelli in rappresentanza della possibilità di
Accompagnati dalla professoressa Silvia Paladini
C'è ovviamente la clausola dei compagni di classe le foto diritto
Passiamo all'Istituto Tecnico per geometri Angelo assenti
Diffida il TG già fiscali può che Paolo Tucconi in rappresentanza della quinta a
E della quinta C accompagnati dalla professoressa Maria Cristina copie
Ecco la professoressa
Chi ritira anche nella Carta costituzionale che ovviamente porterà nella propria classe grazie dopo la foto di rito
Ed ora l'istituto professionale Don tesserino io oggi
Starà orali testimone Maldini in rappresentanza della quinta che e della Quinta di accompagnati dalla professoressa Betti neri Parisi
I sia Lombardi
Ecco l'INAIL ragazzi bellissima Lombardini lo chiamiamo Aniello imparato e Daniele mora
I rappresentanti della quinta tecnico industrie meccaniche centrale ed è la quinta atecnico sistemi energetici centrali
Accompagnati dalla dirigente scolastico il professor Costantino Coppola benvenuti benvenuti anche a voi benvenuto anche a Lipsia Lombardini
Attenzione a ragazzi istituto d'arte chiarirci
Ci sono altri fanno sentire nel chiamiamo Sirchia Mambrini Andrea Corradini di rappresentanza della quinta B ed è la quinta G accompagnati dalla Preside professoressa Maria Grazia di anni
Ecco l'applauso della chiarezza e compagni che hanno ritirato la Carta costituzionale ora è la volta dell'istituto professionale Galbani simboli
La studentessa Piera mancanza accompagnata dalla professoressa Giovanna Mussini di rappresentante di una quinta della Galbani il sito di
Insieme a Valentina Spaggiari
Ora ragazzi alla volta dell'Istituto tecnico industriale nobili
Sono numerosissime anche questi ragazzi io chiamo Gianguido di reti e in
Michele dipanarsi thriller yards di rappresentanza
Della quinta B ed è la quinta e accompagnati dalla professoressa Marcellina molto Polini
Istituto tecnico commerciale Filippone
Ecco rilanciarsi in alto
Annan Giovanna Sorrentino e Iaia Elba curi gli studenti che
Ritirano la Carta costituzionale rappresentanza della Quinta di aziendale della quinta C aziendale accompagnati dalla professoressa Paola D'Angelo
Istituto agrario Danelli
A ritirare ci sono gli studenti Gianluca Bordoni e Roberto propoli in rappresentanza della quinta a
Accompagnati dalla professoressa ma una cartella niente
Le foto di rito ragazzi insieme al Presidente e al Sindaco
Grazie
Ora è la qualità del liceo Ariosto Spallanzani
Chiamiamo gli studenti Silvia Iotti e Francesco Cornaglia in rappresentanza nella terza è accompagnati dalla professoressa Fulvia Melotti facciano da questi studenti un applauso naturalmente
Momenti emozionanti lo comprendiamo anche per gli studenti che vengono a ritirare la Carta costituzionale
Foto di rito naturalmente anche per il liceo Ariosto Spallanzani
Ed ora rinviamo all'ultimo istituto ma ovviamente non per importanza lo Stato si leghi tricolore
Ecco l'INAF quando sentire chiamiamo evitabile Padova e Andrea popolo di rappresentanza della Quinta vi Mercurio accompagnati dalla professoressa Laura Luppino
Ecco l'avete visto tanti istituti tanti giovani che partecipano questa mattina queste celebrazioni e a tutti questi giovani facciamo un applauso sincero
Ringraziamo per questa mattina per aver partecipato scritti a mano e queste osservazioni
Ora il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio consegna una copia del Primo Tricolore al Presidente del Senato della Repubblica senatore Franco Marini a ricordo della cerimonia di oggi
Ecco la copia del Primo Tricolore che viene consegnata alla Presidente Marini ovviamente tutte le foto
Visto
Grazie grazie a tutti la cerimonia è terminata ringraziamo il Presidente del Senato senatore Franco Marini tutte le autorità civili militari e religione perché sono intervenute e tutti gli studenti presenti in questo teatro perché è proprio allora proprio a voi oggi i ragazzi ha parlato la Costituzione