Intervista a Giovanni Russo Spena sull'accordo nella maggioranza sul Decreto legge sulla sicurezza, sulla riforma della legge elettorale e sull'azione politica del Governo Prodi

Radio Radicale abbiamo qui con i giovani Russo Spena un presidente dei senatori di Rifondazione allora punto primo decreto sicurezza c'è l'accordo non mancherà
Accoglie maggioranza c'è
Soltanto in Commissione anche se non c'era l'autore comunque è stato dato il parere
Relatore in commissione e la maggioranza era unito su alcuni emendamenti che cambiano profondamente il decreto insomma io dico che ho riportato nell'alveo della Costituzione
E della direttiva europea ma c'è anche un accordo o a livello di Consiglio dei Ministri quindi con il Ministro Amato in prima persona anche oggi dovrebbe presentare in Aula
Una serie di emendamenti del Governo e dare il parere favorevole alcuni emendamenti già discusso in Commissione
Nell'accordo c'è ovviamente al Senato come si sa i numeri sono un bambino accordo sedi ferro perché i numeri sono ballerini io temo che possa essere qualche anche qualche senatore della maggioranza che vota
Pessima emendamenti devo dell'incostituzionali la deportazione di massa aveva ameni di Alleanza Nazionale e ovviamente questo cambierebbe l'equilibrio politico del decreto potrebbe portare avere consulenze puro
Certamente potrebbe avere conseguenze politiche non è innanzitutto è chiaro che non non voteremo nessuno e credo che abbia un tratto di incostituzionalità
O di inciviltà o di xenofobia razzista queste evidente è una questione di principio immoralità impossibiltà oltre che di Stato di diritto quindi si
Ritenessi nuovo che l'equilibrio politico positivo trovato dopo quindici anni di lavoro
Venisse travolto in Aula beh è chiaro che noi dovremo riunire il gruppo per decidere
Se il voto favorevole ancora un voto possibile presidente Russo Spena ma allora voi se avevo già oltre l'Unione ha detto il presidente Bracco
Se non siamo utili o no perché vuol dire oltre lo devo dire questo che pensiamo già in prospettiva ad un sistema in cui le alleanze non siano coatte non siano obbligate ma ancora alleanze
Si fanno programmaticamente se programma unico Shenzhen realizzato e quindi
In base anche alla realtà ecco perciò vogliamo un sistema elettorale di tipo tedesco che permette pochi partiti una buona governabilità e soprattutto una scelta seria è vera delle alleanze ma il Governo Prodi che si fa in questo modo
Ma doveva Prodi legge lo abbiamo detto ripetutamente fin quando una verifica sul programma permette un avanzamento in termini di redistribuzione sociale
Di affrontare affrontare i temi del salario che oggi sono drammatici temi da lotta alla precarietà questi sono i punti essenziali che ne poniamo la verifica
Di gennaio ovviamente se il Governo sarà in grado di rispondere a queste esigenze bene ti si lascia a logorare da
Da questa mancanza di autonomia nei confronti dei poteri forti della Confindustria che negli ultimi mesi noi abbiamo denunziato ma è chiaro che il Governo
E non riesce lei non riuscirà a sopravvivere a se stesso con la sua opinione su quelli contratti negoziati condotti dall'ultimo
Positiva perché i contatti e non essere fatte anche l'opposizione
Oggi è necessario però che dal che questi contatti vengano portati in Parlamento subito infatti già oggi abbiamo una riunione importante alle quattordici in prima Commissione
Comincerà a fare costituzionale perché è in Parlamento che tutti insieme maggioranza e opposizione devono discutere delle regole del gioco e quindi anche da legge elettorale la Cosa rossa c'è un futuro
Beh insomma come inizieremo certamente sarà inizieremo il processo sa perché ci sono però qualche problema mai problemi ci sono ma è un processo coraggioso processo devono vogliamo impiegare impiegare anni e anni come altri
Non è non cito qualsiasi riferimento al Partito Democratico assolutamente non capisco casolare noi vogliamo metterci poi lo fanno bene a non fare soprattutto un rapporto amento dei gruppi dirigenti delle quattro forse sa ora che vogliamo che la società il rompa
L'associazionismo e roba in questo processo gettiamo Gianni Russo Spena Presidente Senatore di fondo