Forum della Cooperazione Internazionale: dal progetto al programma. L'impegno dell'Italia per le politiche di partenariato e la collaborazione tra governi e comunità

Come l'Expo è Pippo
Che hanno SEA ove appoggio U.L.S.S. o l'abbiccì Consiglio ma markets HP ex settant'sollecitare a farmaci
Pensavo USA adesso spetterà cechoviano accorcia secca
Chiuso e sordo cuoco scuole li fa orrore lui ha scritte perdonano Coccia
A me adesso qui OPA notavamo
Avevamo hackers Alstom protestò indennizzo
Questa come leva Coccia Paolo assise cui bomba specifiche magari anche dalla pericoloso
Ad esse stiamo fa comodo una proposta Paolo sipario Paese però io le pene
Costanza ma lei
Sammarinese R.G. fanno vecchio lo a ma un
Era già sentito no Oronzo Moffa ma se ne fa emergere
Se Olevsca quello che si sta
è la morte inserivo conseguire urge spicca oltre i rifiuti
Abbiamo aspetto Tribute to Patrizia Sentinelli OUA sull'uomo Popolizio costruiti per me e me ne sto dicendo che per la pesca Urso McCain dopo i cimeli abbia Chrome qualche scelta prima insomma
Grazie Dozzo andai
Chiedo approntarsi
Siamo io mangio ai veri non vi ho svolto qualche magari interverrà per le cose subivo vincite in tenuta ossia il tempo a quel no
E ce li ho mai voi politico credo Wan Gang uomo a incontri pronti
Stop of qualcosa Vilnius Petris Diaz Moro e zona ci sono quei può Ezio
Di azione
Enzo onesto con consenso
Siamo qui longa appena
E UPI consegno una che adesso
Quale investe un passaporto Beccalossi e che hanno
Pensavamo
Come scontri se nafta
Dei round cioè con sommo riscosso
Espongo sparisca le fa per comma senza
E detratto incanto e-commerce accountable Sokolov sede se non si può proporre con l'assenso è un qui giù ARPA ex e in crisi i miei mettere fare
Antincendi scrupoloso Frette Tonga ma o qualcosa crisi in Aula presa d'atto devono il cast o due
Tante beh ricordo risalita in atto in corso beni poi da coprire sommando vuol Stanciu abbastanza
Per cui io agli affreschi annuisce nel campo Neantu qua voti ha detto quanto messo io coi cinesi
Quei minimi in house e ci ha detto e cioè dal popolo
Anche
Grazie alla coordinatrice della Campagna nazione dite tra gli obiettivi dello sviluppo del millennio per il suo messaggio appassionato
Sulla solo sarà il futuro della cooperazione particolare per quanto riguarda l'Italia
Prima di dare la parola alla
Alla direttore generale della cooperazione della Commissione europea vorrei un attimo a dare lettura del messaggio del Presidente della Camera dei deputati Fausto Bertinotti
In occasione del Forum della cooperazione internazionale organizzata a Roma per il tre novembre due mila sette formula al viceministro degli affari esteri Patrizia Sentinelli che a tutti coloro che ne né animeranno i lavori il mio saluto più caloroso
I mutamenti sociali ed economici determinati dalla globalizzazione sulla scena internazionale hanno evidenziato con chiarezza
Oltre ad un quadro di opportunità anche un preoccupante potenziale erosivo degli assetti democratici dei diritti delle persone e delle basi stesse della Cover Venza civile nei Paesi ancora relegati ai margini del mondo
In questo scenario gli strumenti della cooperazione assumono un'importanza decisiva nella costruzione delle condizioni indispensabili per avviare processi reali di emancipazione e di crescita delle popolazioni
Che ne rispettino le identità storiche e culturali e ne mettono a valore le diversità
Auspico vivamente che anche l'Italia possa contribuire concretamente a questo obiettivo di civiltà
Nel quadro degli impegni assunti dalla comunità internazionale in coerenza con la sua tradizione solidaristica e valorizzando pienamente l'entusiasmo e la capacità di proposta dei movimenti e delle associazioni impegnate
A livello internazionale nell'azione di contrasto a tutte le forme di povertà e di esclusione
Rivolgo a tutti i partecipanti al forum i miei più vivi auguri per il suo miglior esito Fausto Bertinotti presidente della
Do ora la parola al dottor Stefano Manservisi pregandolo come a molte degli oratori successivi di cercare di limitare una decina di minuti l'intervento visto che siamo o può ritardo come sempre del resto grazie
Ringrazio molto e grazie alla visione sentinelle per l'invito effettivamente potesse estremamente breve dopo due interventi appassiona più lucidi e dire che l'obiettivo come crede la viceministra e come quello di e vedo che lei scrive potrei semplicemente dire semplicemente ora agiamo non e non parliamo quindi credo che che potesse semplicemente sottoscrivere quello che è stato detto esortare a più azione comune a più azione efficace
Ecco vorrei vorrei tuttavia anche aggiungere alcuni elementi da un punto di vista dell'Unione europea o più della Commissione europea che
Sta osservando con grande interesse con grande attenzione il dibattito che è in corso in Italia il suo ruolo del
D'del Paese nella politica di sviluppo e sulle riforme sul dibattito sulla riforma della
Del tema della cooperazione italiana ed è una una
Un'osservazione che non è non è rituale perché perché l'Italia un grande Paese l'Italia un Paese fondatore
Dell'Unione europea ha sempre portato un grande contributo alla costruzione europea tanto i suoi successi quanto a superare le crisi che
Regolarmente hanno puntellato la storia dell'integrazione europea e anche direi perché l'Italia è cresciuta molto grazie alla sua partecipazione all'Unione Europea dire che c'è stata questa osmosi che fa dell'Italia e poi menti caso
Più emblematico dei di come si che essi si costruisce una realtà nuove come si cresce attraverso questa
Questa realtà nuova
Nel nel siamo nel nel nel nel due mila sette cioè a cinquant'anni
Dalla firma dei Trattati credo che bisogna anche ricordare che sono cinquant'anni dall'esistenza del primo strumento europeo DD di solidarietà nei confronti di quelli che allora mettevano i paesi d'oltremare perché il fondo europeo di sviluppo compie anche su cinquant'anni
E siamo a poche settimane dalla firma ed è la riforma di quello che sono di trattati istituti sia con la riforma
Che sembra essere fatte con piccoli passi che ha perso tutte a quelle caratteristiche più comprensibili come termine Costituzione come la bandiera come lei no
Tutti i termini che erano stati considerati all'epoca dei primi lavori costituenti come come necessarie per parlare cittadine che adesso invece sono stati considerati improvvisamente non più necessari penso probabilmente per permettere alcuni Governi IP
Dipinti di non riconoscersi in questo però
Il dibattito credo che debba comunque
Ben tener presente nel momento in cui si si riforma la cooperazione ti in cui si definisce la presenza dell'Italia
Nella nella politica di sviluppo deve tenere presenti questi riferimenti quadro
Un quadro europeo che un quadro in evoluzione
In particolare per ciò che riguarda la politica estera o per meglio dire per ciò che riguarda l'azione esterna dell'Unione europea che è un po'l'esempio di queste contraddizioni
Da un lato anche nel nuovo trattato i carattere fortemente intergovernativo rimane negli enunciati un po'come se gli Stati membri
I singoli Stati membri si volesse l'auto convincere che ancora contano sull'asse internazionale da soli
Però in realtà nella sostanza c'è molto movimento perché se guardiamo alle scelte e che erano state fatte già all'epoca della Costituzione che sono in fondo mantenute come quel
Soprattutto di avere un vicepresidente della Commissione che è anche Alto rappresentante per la politica estera e che e che presiede il Consiglio degli affari esteri credo che dobbiamo anche renderci conto che c'è una sfida nuova che ci sono delle delle frontiere nuove che sono stati aperti
Che fosse possono preparare quel salto di qualità perché l'Unione europea oltre che un attore economico possa finalmente diventare anche un attore politico nella globalizzazione quindi come si dice siamo un po'a un bivio
E bisogna fare in modo che queste nuovi strumenti questione possibilità sia usiamo sfruttate fino in fondo
Allora io dico questo Monti tanto per venire ad alcuni
Aspetti di di contorno però penso perché la politica di sviluppo in questo gioca un ruolo chiave perché in fondo
La politica di sviluppo è un po'dal punto di vista
Di contenuti la sulla politica che si deve si deve confrontare in modo quotidiano con le sfide della globalizzazione tanto il suo porto unità
Tanto i lati più oscuri ville l'esclusione della la durezza della della globalizzazione e quindi
Si si trova a venire di fatto un un un ruolo centrale un ruolo guida per
Unificare le varie politiche nella azione esterna di un Paese dell'Unione europea
Ed è probabilmente isolamento in cui un'analisi seria e corretta si può fare di quelli che sono gli aspetti positivi e negativi della globalizzazione se noi prendiamo alcuni alcuni temi che sono di grande attualità ma vediamo che il ruolo
Dell'approccio sviluppo nell'affrontare alcuni problemi ha già prodotto alcuni risultati
Se pensiamo per esempio ad alcuni da un paio di anni fa ho anche un anno fa quello che ora il dibattito sul tema delle migrazioni illegale li vediamo che aveva completamente sbilanciato sul lato della sicurezza a breve termine
Su un su un aspetto puramente securitaria
Allora io credo che invece dopo i vari dibattiti soprattutto in sede europea ma anche in sede ad esempio europea africana come come
La Conferenza di tra i Poli ora c'è un un nuovo concetto nuovo paradigma in cui la politica di sviluppo ha accettato di confrontarsi anche con quelle che sono le sfide di sicurezza a breve termine là dove sostanzialmente il problema
Della
Come dire del fatto che le soluzioni si possono trovare soltanto in un policy mix in cui c'è una soluzione di responsabilità in partenariato da parte dei dei Paesi africani d'origine ad esempio
E della politica di cooperazione come diciamo quella che può trovare la la maniera per organizzare questi flussi che non sono semplicemente illegali ma che sono anche della l'espressione della della libera circolazione della possibilità di arricchirsi
Pd di considerare questi aspetti come aspetti positivi e che richiedono una tolleranza e non soltanto tolleranza ma un'accoglienza da parte delle nostre società
Noi pensiamo che questo è un risultato chiaro del fatto che la politica di sviluppo a ha preso un po'leadership non non non ha lasciato unicamente il breve termine nelle mani di quello che le le esigenze di di di di trovare delle delle risposte in di materie in materia di sicurezza ad esempio
Il l'esperienza che stiamo facendo in Mali costruendo insieme quello che si chiama un centro per la migrazione assistita cioè quello un centro in cui in maniera trasparente si accorgono tutti coloro che vogliono che vogliono tentare un'altra esperienza che si tratti per scelta consapevole pioppi o che si tratti per disperazione
Un centro che gli accordi in modo trasparente Ugento attraverso il quale si parli si diano lentamente si diano informazioni si faccia formazione e possibilmente si possa spingere l'Europa lavorare
In modo unito nel stabilire le quantità di persone che sono necessari
Come si possono come si possono accogliere come si possono integrare ecco credo che sia una piccola vittoria parziale ancora ma di come la politica e sviluppo si è stati in grado di di tradire i problemi in altro modo
Un secondo esempio è quello della
Della cosiddetto buon governo della good governance della governance dove per per molto tempo anche questo c'è stato una identificazione con un solo settore che quello della lotta contro la corruzione
Ora
La lotta contro la corruzione deve rimanere un obiettivo condiviso è estremamente importante nell'agenda però occorre anche vedere che la corruzione molto spesso è
Il risultato dell'assenza di uno Stato e il risultato dell'assenza di istituzioni legittime che possono anche essere legali sul piano formale ma che non sono legittime negli occhi dei cittadini
Allora anche in questo credo che una politica di sviluppo riformata ha permesso di affrontare la questione della governance piuttosto come un processo di costruzione di uno Stato
Non soltanto centrale ma anche
Ma che ha presentato di riconoscimento delle diversità di di riconoscimento della complessità che queste società si trovano a ad a dover affrontare per poter diventare più più adulte
Un terzo esempio è quello
Come è stato ricordato all'inizio delle
Del nuovo paradigma che è quello di
Di passare da un rapporto tra donatore beneficiario ha un rapporto di partenariato
La foto di di partenariato credo che sia
La la nuova chiave in realtà per potersi per potersi rapportare con il sud del mondo anche perché partenariato vuol dire diritti e doveri dai tarda ad dai due parte del tavolo
Significa poter avere un dialogo con i con i nostri partner che sia più da uguale che sia un un dialogo dove il fatto di essere donatori non non mette in una situazione di inferiorità e quindi possa volte costituiva anche una lite non prendersi delle responsabilità
Credo che questi sono sono semplicemente fare esempi che volevo dare per dire come la politica di sviluppo oggi si trovi oggettivamente a occupare una zona centrale nella politica estera di uno Stato o dell'Unione europea
E come attraverso il il ruolo che gioca nei confronti della globalizzazione sia sia poi mette la politica e che più lo deve fare da collante per trovare delle nuove soluzione tanto al breve termine della politica estera o di sicurezza quanto a lungo termine
Della politica di sviluppo un po'vecchia perché manca allora
Di fronte all'enormità di queste sfide che venivano anche ricordate dai delle in prima
Il raggiungimento degli indici all'anno due mila quindici il che peraltro in tanti dipendenti e ancora possibile perché bisogna anche smetterla
Di accontentarsi di dire guardate ormai ci sono tanti Paesi dell'Africa che sono o Stati e quindi sarà impossibile rimane possibile
Se lo vogliamo essi e se lavoriamo insieme però è anche chiaro che
Il
In maniera isolate questo non sarà mai così
Non sarà mai possibile che
Cinquecento milioni di africani che non hanno accesso all'all'elettricità possano d'improvviso essere aiutati da l'Italia dalla Spagna dava il mio mito dalla fase dagli Stati Uniti che agiscono da sola occorre agire in modo netto
Questo è il solo paradigma che posso permettere di fare avanzare questa gente
Allora e dia una banalità attualmente azionisti però in realtà occorre specificarlo perché non è di alcuna così che alcuni dicono agire unite vuol dire
Essere dentro le Nazioni Unite se ho detto alla Banca Mondiale alle situazioni finanziate nazionale che certamente importante altri dicono agire unite vuol dire agire in modo coordinato insieme ai nostri partner sotto sopra soprattutto sul posto
Dal punto di vista europea io vorrei semplicemente ricordare che noi siamo già uniti dell'Unione europea e siamo
Se uniti nell'Unione europea il più grande donato al mondo è uno degli attori economici e politici mondiali più importanti
Se noi integriamo ancora di più le nostre politiche di sviluppo e teniamo una vera politica europea di sviluppo l'Europa può fa la differenza non soltanto ripeto perché quantitativamente i più grande donatore ma perché
Politicamente porta anche dei valori foto una visione porta un profilo
Che originale che non sarà perfetto che appieno che ha un sacco di problemi ma comunque posto un punto di vista che ha permesso al nostro continente di costruirsi in pace come la zona più prospera che esiste al mondo in maniera inutili in maniera condivisa e basandosi su concetti che sarebbe utile anche trasferire nella globalizzazione che sono quelli di mercato certo ma di solidarietà anche
Di
Creazione di prosperità che condivisa
Di creazione di un metodo che è basato sul dialogo su una maniera di decidere insieme che comporta un trasferimento di sovranità e messa in comune di sovranità sono tre un'esperienza di democrazia estremamente avanzata per potere
Per potere governare la complessità allora
Io credo che e questo punto di vista che va considerato in primo luogo
Ogni Stato membro dell'Unione conta molto di più nell'Unione si agisce nell'Unione attraverso internet e attraverso l'Unione che si agisce da solo
Così uniti se riusciamo a unirsi di più come Unione europea poi possiamo lavorare molto meglio nel multilaterale
Negli asili unite nella Banca mondiale e coordinarci meglio con i nostri padri nome uno schema alternativo è uno schema per poter far meglio nel multilaterale
Il valore aggiunto
De lavorare più come Unione europea e più uniti con come Unione europea mi pare abbastanza evidente ma voglio ricordarlo c'è un aspetto
Come posso dire meccanico o quantitativo che l'agenda delle imprese viene siccome come è stata ricordata perché intanto sino diciamo agire in modo che ventisette più uno cioè la Commissione faccia uno e non ventotto sì si produce meno burocrazia
Si produce più efficace si produce operato quella che è stata l'agenda di Parigi del due mila cinque che è stato un agente europee
Perché se gli Stati membri dell'Unione europea la Commissione non avessero lavorato insieme non ci sarebbe stata quella gente
è stato un esempio ben concreto di come lavorando insieme si può determinare un'agenda multilaterale che fa avanzare in modo di
Di lavorare
E
Quindi mi aspetto quantitativo diciamo così però ripeto c'è un aspetto politico perché
Sono convinto che con tutti i suoi difetti con tutti i suoi problemi
Con tutti i suoi limiti però il modello l'approccio europeo alla globalizzazione e quello che nel tempo può fornire le sole risposte sostenibile e parte in via di sviluppo
Ripeto c'è il mercato ma c'è la solidarietà se il dialogo come strumento di base c'è il riconoscimento della e le e la valorizzazione delle diversità c'è l'aspetto della coesione sociale in cui quanto più possibile nessuno debba rimanere indietro
Devo dire non è il modello di altri non voglio dire che il solo modello però non sono convinto che sia
Il che che altri modelli come quello Titti cambi di grandi Paesi alleati o di grandi Paesi emergenti sia necessariamente il migliore per poter raggiungere dei medici non credo che il modo migliore per raggiungerli MDG sia quello ad esempio di concepire
L'aiuto alimentare ecco un modo per
Per smaltire la sua produzione agricola
E non credo che si possano raggiungere essa facilmente gli inviti
Rifiutando sistematicamente qualsiasi aspetto di dialogo sul suo sui diritti dell'uomo e non non credo che si possa evitare dei medici rifiutando di stabilire inseriti internazionale degli impegni vincolanti Mattia
In materia di riduzione delle emissioni di gas carbone sono modelli di altri importanti parte non solo il nostro e credo che si chiama così può contribuire siccome Unione europea si sigle voi in questo modo
Allora in questo momento in cui la cooperazione italiana e l'Italia riflette su se stessa io credo che sia importante per l'Italia mantenere questa riflessione in un ambito in un ambito europeo i fondi
Sono certo che in importanti e credo che lo sforzo che il che il Governo italiano che questo Governo italiano idealità sta facendo per potere
Per poter rilanciare anche in modo quantitativo una presenza italiana sia fondamentale ma per quanto sia
Questi fondi saranno sempre una componente di quello che è lo sforzo
Lo lo sforzo della comunità internazionale per raggiungere dei medici
Ma si sono svolti che ad esempio con un una partecipazione al dieci per cento del fondo più o di sviluppo l'Italia attualmente
Porta la sua presenza i suoi valori e la sua e la sua e la sua volontà di essere leader
Su tutto quanto è quella che è la cooperazione italiana cioè
L'ha visto la partecipazione all'Unione europea come la maniera di
Di fare tutta l'agenda europea in altro modo quindi fondi anche italiani sono importanti ma al policy making era contro il contributo al Polesine che ha come si agisce leve europeo
Direi che altrettanto importate se l'Italia agisce ancora di più è presente ancora di più attraverso attraverso l'Unione Europea per orientarne le scelte io credo che sia in sé dal mio punto di vista ancor più utile
Che non
Quello di aggiunge sia già un affollato panorama di piccoli e medi lo attori che sono importanti in sé ma che sono accolti importanti sì attraverso la partecipazione all'Unione europea
Può cambiare un'agenda di ventisette Paesi può cambiare l'agenda di questo che il più grande blocco economico economico al mondo abbiamo proposto delle strutture di accoglienza il consenso europeo l'agenda del FUS del fare più
E meglio i partenariati con l'Africa ad esempio e con varie parti
Del mondo non si tratta di trasferire fondi dall'Italia a Bruxelles perché sia gestite Bruxelles non si tratta di questo
Si tratta di agire inerente si tratta di agire in modo coordinato ci sono dei nuovi strumenti come quelli del cofinanziamento che credo possano essere utilizzati ulteriormente per poter
Mantenere lo stand che l'individualità di un grande Paese ma spingere
Attraverso questo stando in e queste individualità tutta l'Europa a fare in modo diverso
Perché l'Europa ha bisogno del contributo italiana sono state citate alcune
Alcuni aspetti importante soprattutto nell'introduzione della viceministro Sentinelli ma io credo che
Che l'Europa ha bisogno dell'Italia perché
Ha una credibilità in Africa e nel mondo e via di sviluppo ha una credibilità perché un Paese che ha scelto a fondo la scelta della
Del Musil del multilateralismo perché ha sempre lavorato per la pace nel Mediterraneo e nel mondo perché è un esempio concreto di come si cresce e si asporta essi e si affrontano le sfide attraverso il dialogo attraverso l'integrazione
O come è stato anche ricordato qui come
Si può concepire una linea come questa delle troppe ed attraverso un concetto interessante che quello dell'aid for local trade che sottoscrivo appieno perché penso che sia questo l'obiettivo fa crescere i mercati locali
E vorrei dire e concludo con con questo che c'è un altro aspetto
A cui si guarda con interesse sul sul piano europeo e la società civile italiana che credo che sia un asset europeo di di di
Di valore fondamentale sezioni pensa anche a qualche anno fa
A quando sul piano pubblico le istituzioni pubbliche hanno particolarmente
Particolarmente assenti o particolarmente deve abbiamo sempre visto e si è sempre visto anche in Europa una società civile o anche una società
Di istituzioni locali estremamente rilevante estremamente attiva estremamente partecipativa
Io credo che c'è una nuova frontiera da accogliere
Suo ruolo della società civile in Europa io credo che
C'è un po'troppo un'agenda e lo dico senza nessuna
Volontari provocazione ma vorrei che questa gente della società civile in Europa non fosse così come determinata ora molto da delle multinazionali della società civile come sono mai diventate delle grandi organizzazione che hanno un ormai anche essi lo interessa e che hanno anch'esse
Io
Nel loro costituirsi credo che un grandissimo apporto può venire dalla società civile italiana perché e ancora vite perché ancora problematica perché ancora critica
Perché può farsi attore di un diverso policy maker
Credo che e qui concludo
Su un tema un tema fondamentale vorremmo da lavorare insieme e l'apporto della società civile sarà decisivo e della società civile italiana in Europa sia decisivo e quello di lavorare tutti insieme per combattere gli effetti nefasti del cambiamento climatico
Credo che questo sia
Probabilmente l'asse attorno al quale società civile istituzioni politiche istituzioni multilaterali
Devono trovare un equilibrio più avanzato e dal punto di vista europeo noi guardiamo con un grandissimo interesse a questo dibattito in Italia alla alla alla vostra maniera
Di sollevare i problemi che pensiamo che si debba costruire in tempi brevi delle delle piattaforme dialoghi sul policy e non semplicemente sulle azioni ma su come orientare l'azione di tutta l'Unione europea che rimane
L'attore fondamentale per fare di questa agenda di sviluppo un'agenda di democrazia di tolleranza e di globalizzazione più equa
Grazie a Stefano Manservisi per la prospettiva della Commissione vorrei dare la parola adesso al professor
Pedra calmati Matvejević che cui
Che pregherò
Di limitare il suo intervento ha dieci minuti grazie
Grazie di aver cominciato bene il mio nome
Cosa credo al capite spesso mi sono chiesto come utilizzare questi dieci minuti me qui che mi sono messi a disposizione vi prometto che alle nove minuti e mezzo fischi voto
Questo invito innanzitutto credo che mi è stato fatto mio onore al di partecipare partecipare a questa riunione lo intendo come uno appello alla cultura dall'intellighenzia
A integrarsi e questo tipo di lavori a collaborare alla formulazione dei progetti progetti non solo politici e partitici ma proprio sociali socio-culturale culturali
Per questo il mio contributo sarà piuttosto SCO contributo di uno scrittore che non conosce tanti e tante cose che su cui sei sedute si è parlato docente universitario
Per questo ritengo
Per quanto mi riguarda questa riunione non non ha niente a che fare con il simposio ordinario ma si tratta di una riunione internazionale di lavoro di Progetto e di impegno
E in questo senso voglio dire
Ma
Ascoltato con grande attenzione nella il discorso della viceministra Sentinelli ritengo alcune cose che mi sembrano essere i punti su cui dovremmo riflettere concentrare la nostra intenzione
Richiesta di una modernizzazione del sistema di cooperazione
Direi anzi d'élite dei sistemi di cooperazione non vedo un sistema definito
L'altro tema altro punto costruire una cooperazione nuova decentrata e in qualche modo comunitaria cacche una citazione della relazione introduttiva
Terzo trovare non solo a una risoluzione delle
Controversie ma anche una prevenzione dei conflitti
Ritengo che sarà molto molto difficile sono stato uno che
Cresti che hanno come formulato e lavorato alla Conferenza di Barcellona adesso vedo uno smacco
Di questa grande riunione di dal mille novecentonovantacinque quarta cosa che prendo di chi mi ha molto piaciuto come formula cercare di realizzare un attivissimo pacifista
Ci vorrebbe farlo
Per quanto mi riguarda vorrei vorrei collocarmi in uno spazio ognuno tempo è un contesto collocare queste poche parole che ciò da dire
Spazio all'Italia all'Europa all'Unione Europea mediterraneo già rapporti interverrà Europa quel meriteranno sono molto molto difficili mi occupo da anni
Dal meditate al Mediterraneo scritto tanti libri Breviario mediterraneo mi rendo conto quanto è difficile questo quanti quanta buona volontà diventa utopia
Varie sponde del Mediterraneo che lei euromediterranea che comunica difficilmente col suo retroterra poi le sponde dell'Africa del Maghreb della del vicino Oriente
Sarebbe molto facile soprattutto pur uno scrittore di essere Cassandra DIEF prometto di essere disse cercare di essere una Cassandra molto moderata
Contesto internazionale
Di questa
Questi posti progetti
E siamo in una situazione in cui
A livello internazionale si scontrano due idee
L'idea dell'alleanza deve civiltà molto appoggiata espressa con un grido dal presidente dalla Spagna Zapatero
Alcuni anni fa vedendo proprio lo smacco della conferenza di Barcellona e d'altra parte c'è un concetto della
Me lo scontro delle civiltà
Clash of Civilization espresso da un professore americano questo
Non contesto il professore ma contesto il Falconi che hanno preso questa idea e l'anno indirizzate in un senso che non mi sembra positivo
L'altra cosa del concetto di cui occorre assolutamente tener conto e una nuova globalizzazioni che questa volta non viene dall'Atlantico del degli Stati Uniti ma viene da due forse ha dei grandissimi Paesi
Che
Di cui cittadini si contano in vari miliardi della Cina
E dell'India India molto preparata scientificamente e Cina con un lavoro
Forte
Vengono riprendono in qualche modo una via pareva vecchia via della stretta sbocca ma sul Mediterraneo già sono presenti che nell'Africa meglio accolti talvolta più di noi perché anche questi Paesi sono stati colonizzati Paesi africani accolgono più facilmente
Fanno lavori importantissimi intendono allargare il canale di Suez esso i porti mediterranei non preparati a questo non si tratta soltanto di merci ma si tratta anche delle
E gli scambi ed soprattutto delle sfide
E questo Mediterraneo di cui facciamo parte di cui fa parte l'Italia
A cui si affacciano vari Paesi europei
Soffre di una diagnosi che ho cercato di definire varie volte me la definizione è la prima
La più greve che va andrebbe in questa situazione un Mediterraneo che ha una
Forte identità dell'essere
Una scarsa identità del fare scarsa identità del fare dei progetti vere prospettive questo vale anche per voi vari Paesi africani con cui siamo qui dialogo
Come
Avvicinare queste due tipi di dirlo questi due tipi di identità questa identità deve essere è una identità del fare vi sono
Alcuni varchi sbaglia alcuni scogli su cui
Talvolta
Viola le nostre navi si scontrano
C'è una rappresentazione della realtà che non coincide con la realtà stessa
Lo vediamo nella letteratura nei progetti nelle promesse nei discorsi tanto politici che culturali
La rappresentazione della rendita che non riesce a coincidere con la realtà tanti errori sono collegati a questo come tu questo scontro di una identità deve essere forte
Che hanno i paesi africani quando si vedono come cantano come padano come sognano
è una scarsa identità del del Farina
Su questo voglio dire alcune cose
Parlo sei minuti
Mi sembra che l'idea dell'alleanza delle esso delle
Civiltà che condivido che cercato di appoggiare lavorato due anni nel Commissione europea del gruppo dei saggi che aveva creato Romano Prodi e così poi lo spoil sotto stato sciolto dal nuovo Presidente Barroso non so perché
Spot forse lui darà la risposta a questo
Sembra
Nella situazione attuale in
Gran parte utopica
Vediamo qui il problema del vicino Oriente Ripa destinati Israele non riesce a realizzarsi richiamo vari problemi europei
Che non
Riescono a trovare le formule soddisfacenti
Abbiamo visto anche nei Paesi arabi dei casi che ci hanno
Fanatismo che ha fatto imprese più Paese come l'Algeria più di cento mila morti musulmani uccisi dai musulmani fondamentalisti
Per tutto questo i progetti non riescono a essere con noi come noi però vorremmo alleanza delle civiltà un bellissimo progetto umanitario un ma umanistico direi piuttosto
Ma sembra essere una utopia
Comunque ci sono delle utopie produttive
E vorrei che questo si trasformasse in una utopia produttive
Per quanto riguarda lo scontro veri civiltà permettetemi di parlare perché
Sarò più breve
Scontro c'è un errore fondamentale come se si scontrarsi ero le culture
Infatti non si scontrano le culture in quanto tali ma si scontrano le culture che sono tasso alienate e trasformati ideologiche e che si scontrano non più come culture ma come ideologia
Resta Vacca qui
Altrimenti se si scontra Serrone cultore ogni sviluppo della cultura seria sarebbe lo sviluppo dei rapporti e potenzialità ed è la virtualità
Delle società del conflitto dunque
Bisogna rettificare queste cose bisogna tanto più fare tanto più che
Su queste alcune di queste idee sono nelle mani di quelli che possiedono gli anni più forti che non l'intellighenzia la cultura
I partiti
Pacifici che fanno progredire proprio programmi del genere ecco questo mi sembra una cosa e
Aggiungerei soltanto c'è un minuto
Talvolta si crede di conquistare il presente ma non si riesce a dominare il passato sostituto ha messo in guardia sono tredici
Si difende un retaggio ma viene l'occasione in cui occorre difendersi dal retaggio retaggio e facoltà pesa molto
Si vuole salvaguardare la memoria come sopravvivere come una nazionale macinazione senza gloria ampie nel momento in cui bisogna salvarsi dalla memoria nei suoi contenuti
In questo senso cari amici credo che la cultura l'intellighenzia che teme spesso l'impegno noialtri intellettuali hanno tante volte è sbagliato
Adesso temiamo di impegnarci
Possiamo trasmettere si è
Vedo come siete pronti a accettare a riflettere su alcune nostre idee magari talvolta sbagliate ma comunque
Non credo che si possono realizzare questi grandi progetti europei mondiali senza una collaborazione molto forte nella politica della cultura grazie
Grazie professor Marbella invece e grazie anche per essere rimasto perfettamente nei tempi d'ora la parola professor Calchi Novati
Grazie va riconosciuto subito anche se può apparire un luogo comune che la cooperazione un fenomeno molti input dimensionale e va ricordato questo sia per la cooperazione vecchia
Che per la cooperazione nuova che sta nascendo cooperazione avete mi riferisco particolare al dibattito che si fece negli anni Ottanta credo che questo sia il motivo per cui
Patrizia Sentinelli il Ministero degli esteri mi abbia invitato e vi ringrazio perché le due cooperative due conferenze sulla cooperazione nazionale che ogni palmo organizzo a Palazzo Barberini negli anni Ottanta hanno costituito un po'a piattaforma poi della legge
Quarantanove che adesso credo giustamente si voglia superare allora una fenomeno multidimensionale significa motivazioni diverse attori diversi va riconosciuto questo perché
Si può capire come mai la cooperazione rischia
Di accadere nella dispersione nella confusione qualche volta anche nelle contraddizioni perché se le motivazioni sono diverse potrebbero esserci delle contraddizioni
Non so esattamente che cosa si intendesse quando nell'articolo uno della legge quarantanove si dice la
Cooperazione parte integrante della politica estera
A suo tempo questo a parte un fatto molto innovativo oggi forse va riconsiderato criticamente
Se
Questo significa che la cooperazione viene subordinata alla politica estera rischia di travisare gli obiettivi veri che la cooperazione che
Sono lo sviluppo sostanzialmente
E in effetti si vede come qualche volta la cooperazione venga di fatto subordinata oggettivi per esempio di ritorni economici
Ho Moggi motivazioni strategiche che sono effettivamente parte dalla politica estera ma che possono diventare
In contrasto con la cooperazione se invece giustamente la cooperazioni viene considerato uno degli obiettivi della politica estera se non addirittura l'asse della politica estera italiana
Nel comportamento verso quelle che viene definita la periferia del sistema internazionale
Allora emerge
Una campo d'azione che può caratterizzare ettari visibilità non soltanto
Affini e sono nativi ma proprio per poter imporre la propria politica Alitalia e possibilmente Alitalia dentro l'Europa ovviamente
L'Europa va riconosciuta ricordata ma va anche ricordato realisticamente che la politica estera dell'Europa e ancora molto lontana dal prodursi
La cooperazione diventa a questo punto il mezzo sovrano
Per l'integrazione dei Paesi in transizione nel sistema economico e politico del post bipolarismo e qui responsabilità della nuova cooperazione
Diventano più evidenti perché effettivamente il contesto in cui si muove la cooperazione negli anni due mila e diverso da quello degli anni
Ottanta
Patrizia Sentinelli ha detto che la cooperazione deve assolutamente distinguersi
Dalla guerra ma va riconosciuto realisticamente che c'è un sistema di integrazione della periferia attraverso il conflitto
E distingue dalla cooperazione da guerra non significa solo e mi sembrerebbe il minimo non utilizzare i fondi della cooperazione e le politiche della cooperazione le motivazioni della cooperazione per operazioni di carattere bellico
Anche se qualche confusione negli ultimi anni c'è stata e questa va credo ricordata o denunciata ma significa prendere in modo netto le distanze dal metodo
Che sta dietro l'utilizzo della guerra per l'inserimento della periferia nel sistema mondiale
Da
La cooperazione fatta di technicalities vario genere sappiamo alla riforma attende anche modificare la burocrazia l'infrastruttura
Le metodologie della cooperazione la cooperazione però è anzitutto politica se si ricorda la definizione che la scienza dalla politica da della politica cioè un'azione
Chi deve utilizzare i mezzi scarsi per raggiungere degli obiettivi di giustizia ed equità sembra fatta apposta per la cooperazione così che la cooperazione va riconosciuto
Deve essere in qualche modo esercitata con una visione politica e questo significa che ci sia un centro politico
Di direzione o di egemonia se si vuole
Che probabilmente deve partire dal centro deve partire dallo Stato e sono stato forse dentro in organizzazioni multilaterali
Come giustamente è stato ricordato e in questo contesto gli enti locali e l'ONG che utilizzano fondi pubblici debbono in qualche modo adeguarsi all'orientamento
Da Stato a Stato questo un altro punto grosso interrogativo su cui oggi c'è molta discussione sappiamo che l'Africa e il principale teatro di operazioni della cooperazione italiana
E il problema delle istituzioni oggi in Africa centrale suppongo della cooperazione
Che artefici della cooperazione seguano il dibattito a livello di ricerca scientifica e si sa che il problema della cosiddetto letture dell'uva e sempre più centrale del problema delle istituzioni africane perché alle istituzioni formalizzate
Chiamate moderni e occidentali zelanti si affiancano nel senso che riemergono sempre più per questo si parla del ritorno dei restituzioni tradizionali in una intreccio che non è sempre facile districare
Justin nota come varie lobbies accettino di utilizzare le istituzioni tradizionali comune elemento di antistato
E di entriamo dentro nel rischio di una società civile che incassa sfruttata non per il suo bene per il suo vantaggio
Per il suo aspetto positivo ma per tener dietro la retorica dell'antistato fenomeni di per questi trazione già ricordati prima
Chi di fatto riproducono con me possibili interlocutori della cooperazione allo sviluppo dei nodi di interessi la cui rappresentatività eppure dubbia anche se essi sono radicati nella società
Lo Stato per quanto sappiamo e che le ha rappresentatività e molto mediata lo Stato si rappresenta si presume
Possa essere rappresentativo di chi FOTA sostiene da consenso altre forme sono meno
Responsabili e responsabilizzati
La cooperazione deve essere coordinata con le politiche che hanno a che fare con questi problemi anche se si muove in un contesto diverso dalla cooperazione e qui ricordo solo tre temi per brevità e per restare dentro al tempo scusandomi per la sommarietà di questa esposizione
La politica agricola europea già è stato detto però su questo non si deve semplicemente fare una dichiarazione alla domenica ma si deve farne parte integrante della propria politica è assurdo
Promuove a promuovere la cooperazione e poi accettare e subire per motivi elettorali per tradizioni per convenzioni la politica comune europea
L'Italia potrebbe fare quello che
Sta dice di voler fare per smantellare tutte le forme che sappiamo di sovvenzioni e di alterazione della
Libertà di commercio secondo punto il comportamento delle imprese italiane all'estero problemi di salario rispetto di diritti
Problemi di corruzione
Terzo punto l'emigrazione emigrazione è un problema molto cruciale
C'è un
Certo paradosso emigrazione viene colto come una specie di punta dell'iceberg di un fenomeno
Assolutamente negativo ma in effetti c'è chi ritiene che gli emigranti siano gli unici esponenti del mondo punti con gli unici ma insomma
Esponenti del mondo in via di sviluppo che sono inseriti nel sistema globale
Così che sono effettivamente una specie di antenna del Terzo Mondo di quello che appunto al tempo delle
Conferenze ricordavo prima si chiamava Terzo Mondo nel sistema globale le stesse Nazioni Unite d'altra parte
Stanno sempre più inserendo i programmi cosiddetti protocollo nel ritorna come modo di valutazione e di rivalutazione della copia della immigrazione
Dentro in un contesto verso lo sviluppo sono contento che Manservisi abbia ricordato
Che c'è una hanno orientamento un riorientamento della politica dell'Unione europea nei confronti dell'immigrazione
Devo notare che ancora il contrasto all'immigrazione a almeno a livello di opinione pubblica
Quello che passano pulita e la politica all'opinioni pubblico l'opinione pubblica la politica non so quale sia esattamente
La forza dominante il contrasto all'immigrazione ancora una priorità rispetto a questi esperimenti che sono stati ricordati non per niente
E la
Partenariato di Barcellona è in gran parte fallito proprio su questo su questo tema
Fallimento che non è stato forse colto in tutta la sua gravitato all'opinione pubblica almeno in Italia o dalla politica
Italiana adesso so che si sta
Riproducendo questa formula del partenariato che forse però altre una modifica dalla prole associazione che valeva anche per le vecchie convenzioni con i Paesi
Africani
E qui va ricordato che il partenariato è una parola impegnativa perché non possiamo noi
Totalmente disinteressarsi dei nostri partner soprattutto quando sono in crisi
E tendenzialmente quando sono in crisi sia quali impressione che senso voglio allontanarsene
E disfarsene e questo ci riporta a quello che era il discorso che facevo prima cioè a dire la cooperazione deve
Essere effettivamente un mezzo per incanalare
Le difficoltà nel sistema mondiale attraverso forme di buon vicinato di integrazione e appunto di cooperazione grazie
Do ora la parola alla signora Paulina egiziane
Prego
Monte obbligati
Io soggiorno sauditi può farla
Entro dieci
Io può far vedere
Una bordata meglio in un momento
Terra a terra info farla
Con anche alla persona
Chi tra barile punti NTGA da escludere
Anche
Farla statistici emerge per mette a un far seri dell'UCIMU ampie
Da noi stessi ed altri mostrando il cane
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Fogna moviere africana chiesero ossia urgente a forza umana tifo rubata perplessi crea fattore
Pare a formare
Ah ricchezza noto ci Monducci il notes continenti
I
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Emesso stereo mai sono assistiti
E allora
Che assistiti una s mentre il
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La a guardia
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è errati De Podestà e si garantisca tasto uffici naturale dice Ongher
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Grazie al collega Tiziana dare ora la parola a Maria Rosa chiedo
In
Buongiorno
A
Io sto qua in Italia da sette anni
Lavora con l'Associazione canne l'aria di donne immigrate
Questa esperienza Ancona insegnata considerati gli immigrati nonché non più come in oggetto di politiche di assistenza e di solidarietà
Ma come dei soggetti politici che possono contribuire alla costruzione di società multietniche attraverso politiche di accoglienza
Nel dialogo interculturale è un lavoro è un modo di intenderà cooperazioni internazionali in questa mia esperienza con l'associazione
Ho avuto più occasione di
Capire quale può essere il rapporto questo nuovo rapporto tra immigrante le politiche della solidarietà internazionale
Ma come anche questi concetti debbano essere radicalmente rivisti
Però io non posso parlare del tema dei migranti e e delle rimesse l'indebito senza fare prima un riferimento alla situazione del mio Paese l'Ecuador
Ed in un secondo tempo condividere alcune riflessioni generali e molte delle quali sono estate innesti
Da questa prima era con Brad latinoamericana dei Migrantes che si è tenuta in Messico nel maggio scorso ed è la quale ho partecipato in quanto membro del Comitato promotori internazionale
Nel nostro Paese dell'equatore appunto
Dal mille novecentonovantanove sono usciti più di un milione di persone dopo una debacle finanziaria
Su una popolazione i dodici milioni di persone per cui questo impatto ha avuto un impatto sociale ed economico abbastanza duro per il nostro Paese per questo il nuovo processo politico che mai stiamo vivendo nel Paese
Che cerca di restituire la dignità ai migranti considerandoli non come fonti di rimesse soltanto
Ma come cittadini con tutto il diritto di partecipare ai processi politici nazionali e dei esempio di questo è
Sono i rappresentanti delle comunità migranti di recenti e letti e alla stabilità costituente che sta per iniziare a a fine di questo mese
Non è un caso che l'Ecuador poi nell'anno precedente visita anche del nostro Presidente quali ha deciso di dichiarasse creditori del debito ecologico e sociale
Cambiando i rapporti tradizionali tra creditori e debitori e dando priorità alle politiche sociali rispetto al pagamento debito estero
Ma oltre a dichiararsi anche un Paese creditore l'Ecuador ha deciso di lanciare per la prima volta una campagna internazionale per i diritti dei migranti e per la libertà della circolazione delle persone a livello globale
Ma il caso dell'Ecuador non è l'unico in America latina noi tutti i Paesi latinoamericani soffriamo una maniera o l'altra degli effetti del fenomeno migratorio specialmente avendo gli Stati Uniti così vicini
La crescita dei flussi migratori degli ultimi decenni è stata accompagnata dalla nascita per fortuna di organizzazione di migranti
Dall'espressione multipli ma che in linea generale hanno come obiettivo quello di costruire comunità starne ed accoglienti nei Paesi di origini NI paesi di residenza
Il tema delle rimesse e uno di quelli maggiormente di scusi raffrontati dai movimenti di migranti latino americani perché va di moda sia per quanto riguarda i progetti che possono essere finanziate dalle rimesse collettive
Che per quanto riguarda la possibilità che questi possano rappresentare investimenti efficace a favore dei processi di sviluppo locale equo e sostenibile
Per dare però alcune cifre si calcolare
Che a livello globale la richiesta generata da emigranti all'estero e ben dieci volte superiore all'ammontare di denaro che entra nei Paesi di origine con gli scambi commerciali solenne Ecuador le rimesse sono seconde all'asportazione di petrolio
Per evitare però che le rimesse possano generare una nuova monocultura della cooperazione internazionale allo sviluppo
Sarà necessario era affermare la centralità della corresponsabilità dei Paesi sviluppati e dell'istituzione multilaterale che fissano le condizioni attuali dell'economia globale
Ad esempio se si vuole regolamentare i flussi migratori e plichi imporre accordi di libero commercio andando riattivate le condizioni di solidarietà e redistribuzione della ricchezza a livello globale per fare degli mondo
Un posto meglio per vivere
Rimosse le rimesse
Anche non possono assolvere i Governi dei nostri Paesi nella loro responsabilità nel sostenere assicurare il proprio sviluppo economico
Altrimenti si rischierebbe un processo di espulsione costante di persone manodopera destinate a sostenere dall'estero le politiche di lotta alla povertà all'esclusione sociale nei nostri Paesi
Parlando invece della gestione delle rimesse certamente in molto importante garantire la trasparenza e la riduzione dei costi associate l'invio e la ricezione ricezione dell'immesse
A fine di responsabilizzare le agenzie private le banche che nel gestire ebbero tali fondi
La trasparenza non basta però
Per gestire le le rimesse
L'abbiamo adesso si vede che c'è il rischio che istituzioni finanziarie quelle che hanno provocato appunto le politiche economiche che hanno esperito le persone nei nostri Paesi quali la banca Monia nel vite si vogliano far carico adesso delle
Delle rimesse
Credo invece che oggi almeno per quanto riguarda l'America latina che sta vivendo io credo un momento abbastanza positivo politicamente con tutta una rete di Paesi che si sono messi insieme a lavorare
Un'alternativa appunto potrebbe essere il Banco del Sur con progetti con finanziamenti e dalle rimesse oppure mettendo deviazioni
Azionariato popolare finanziato da queste
E anche mettendo le associazioni di migranti Como promotori de
Le politiche pareri per lo sviluppo
E a questo punto io mi domando se la cooperazione italiana potrebbe valorizzare questi processi di costruzione di un'integrazione economica alternativa come il Banco del Sur e anche sostenere ad esempio i programmi di ricerca e sviluppo
Di strumenti finanziari innovativi o fondi fiduciari che facciano uso di queste rimesse
Anche la cooperazione internazionali intesa come politica di solidarietà giustizia economica sociale e come l'istituzione di un debito storico con i nostri Paesi poveri dovrebbe avere credo io
Tra gli obiettivi quello di rafforzare i movimenti di migranti affinché questi abbiano maggior potere di negoziazione quando si tratta di programmi di sviluppo e no che di sviluppo che utilizzerebbero queste rimesse nostre
Penso che la prospettiva nella quale può essere collocato il dibattito sulle rimesse sulla definizione di migranti come nuovi soggetti di cooperazione indire quali si sta parlando in questi giorni deve pertanto essere fortemente vincolata al tema della giustizia
E della equità dei popoli
Altrimenti nell'uso delle rimesse riprodurla di nuovo invito gli stessi modelli di ingiustizia che sono le principale causa dell'impoverimento e della marginalità sociale che convertono i migranti
I rifugiati economici e non in attori di cooperazione
Una cosa molto preoccupante e che di recente l'Unione europea ha proposto di introdurre poi un ulteriore un ulteriore problema per la migrazione
Norme per regolamentare l'immigrazione con criteri di selezione molto rigidi basati sulla formazione e la specializzazione professionale di coloro che vorrebbero venire in questo continente quello significa nella nostra prospettiva di Paesi
Poveri far ricadere sui bilanci dei nostri Governi già indebolite dalle politiche da giustamente strutturale dal pagamento del debito i costi diretti o indiretti della formazione di manodopera che poi andrà a lavorare altrove è una per dire cervelli ma anche le risorse un'ulteriore perdita di risorse e l'esportazione di competenze che dovrebbero invece rappresentare il nostro capitale umano necessario per produrre politiche di lotta alla povertà nei nostri Paesi
Come se ciò non bastasse
Immigrati con alta formazione professionale
Provengono principalmente della e della dalle aree urbane ed allora il rischio è che le loro rimessi restino in quelle aree di origine e non siano invece ridistribuite in progetti di lotta alla povertà nelle aree marginali extraurbane
Questa proposta dell'Unione europea potrebbe porterebbe a un aumento del debito sociale del confronto dei nostri popoli
Sì per concludere adesso chiudo
Credo che non si possa
Parlare dal controllo attivo degli emigranti nella cooperazione se non si analizzano le cause della migrazione e se non si assumono le responsabilità costruendo le premesse politiche economiche necessarie per evitare più migrazioni
Penso che una cosa che si potrebbe fare almeno
L'Italia dovrebbe perlomeno firmare e ratificare la Convenzione ONU per i diritti dei lavoratori migranti le loro famiglie perché sono questi lavoratori immigranti che producono e rimesse
Che vorrebbero essere utilizzate come risorse aggiuntive nella lotta alla povertà
In ultima analisi senza il riconoscimento pieno dei diritti di cittadinanza degli emigranti e dei figli dei migranti in questo Paese io mi domando quale in senso di riconoscere un nuovo ruolo come soggetti della cooperazione allo sviluppo appunto agli immigrati
Grazie
Grazie allora la parola Raffaella CHIODO degli stati generali della solo del solidarietà e della cooperazione
Sì grazie in realtà a parte le pressioni che arrivano da tutte le parti perché dicono che siamo in ritardo di un'ora e mezzo quindi
Vorrei cercare di
Stringere al massimo anche il mio intervento però mi è stato giustamente sollecitato anche la viceministra
Un una breve un breve riassunto non non ho riassunto ma insomma spiegare anche l'intervento di Paolina ci siamo e che come avete visto non è stato prodotto dal portoghese cuffia quindi
Molti non hanno tolto proprio il suo messaggio ma oltre questo volevo anche cogliere l'occasione per presentarla perché
Paolina scesi Annet è una scrittrice
Monza indicano a faremo peraltro pubblicata in Italia almeno con due due suoi ultimi libri
E i suoi libri parlano ovviamente delle donne e parlano di tutti gli aspetti sociali che riguardano anche direttamente interrogano direttamente la cooperazione italiano alla cooperazione internazionale in generale
Paolina ci ha richiamato a fortemente nel suo modo assolutamente più raffinato del mio
Alla concetto di partenariato che lei sta costruendo in San Basie anni in particolare in questa ragione della del Mozambico
Tra le donne
Partenariato fra le donne Monza indicarne e della Regione e donne e delle altre reti di altre parti del mondo compreso ovviamente l'Italia
E voleva con questo sottolineare il fatto che il concetto di partenariato parte ad esempio da aspetti che normalmente nella nella storia della della cooperazione sono state spesso sottovalutate
Soprattutto quando si con diceva lei si chiudono gli occhi o perlomeno insomma si sottovalutano
Gli aspetti sociali gli effetti sociali Candy cui spesso sono guarda caso le vittime le donne
Anche di progetti che magari cercano di andare incontro a soluzione i problemi come quello ad esempio la scolarizzazione cioè costruire una scuola non vuol dire necessariamente
Essere certi che in quella scuola andranno anche le bambina che invece sono escluse per altre ragioni appunto ragioni sociali e quindi per questo ci richiamava a di insistere per la nuova cooperazione
Con inserendo ricordando sempre che la traccia principale dei degli obiettivi della cooperazione devono essere quelli di
Combattere le cause profonde sociale e della povertà
Dunque cose spero di aver in qualche modo
Riassunto anche se chiaramente invito tutti poi a prendersi l'intervento di Paolina che sarà stampato e anche distribuito in sala quindi potrete
Averlo e sicuramente in futuro come atti spero di questo di questo convegno vengo invece al mio intervento che
In realtà per raccontare di di un processo al quale la viceministra ha voluto dare molta attenzione non è di questo ovviamente le siamo particolarmente grati
A un processo che è quello degli Stati generali della solidarietà e della cooperazione che ha avuto avvio nel nostro Paese ormai quasi due anni fa chiesto questo percorso vede come diceva Manservisi almeno nella parte che io ho colto positivamente
Nell'appunto finale che faceva e questa vivacità questa questa capacità della società civile italiana assolutamente articolata nel mondo della cooperazione che non è ovviamente soltanto
Rappresentata dalle ONG ma sono con il nocciolo duro delle Nigi insieme a tante altre realtà associazioni anche piccoli gruppi che nel corso dei decenni nel nostro Paese hanno rappresentato anche quando quando la cooperazione languida e non era in grado di rispondere alle necessità gli impegni internazionali
Questa società civile attiva si è fatta carico e ha continuato a tenere
Anche alta l'immagine del nostro Paese nel mondo della solidarietà della cooperazione e questo lo dicono anche i dati lo dicono i dati che hanno portato a dimostrare che la cooperazione decentrata stata
Una cooperazione che anche in termini proprio sostanziali sarà presentato ben più di quello che ad esempio negli anni del precedente Governo sia stanziato per la cooperazione
Cosiddetta ufficiale ma io mi voglio soffermare soprattutto su
Su alcuni aspetti che appunto come Stati generali abbiamo deciso di mettere al centro dalla nostra azione nel corso di questo periodo
Anzi della nostra proposta il nostro stato un tentativo di proporre una
Una riflessione sulla cooperazione che appunto non fosse soltanto
Limitata su quelli che sono gli strumenti e quelli che sono le e quelle che sono le risorse ovviamente abbiamo bisogno di una
La più grande cooperazione abbiamo bisogno di molte più risorse
Abbiamo bisogno di molte più di di strumenti efficaci nuovi moderni come si diceva prima in grado di rispondere alla al dei necessità e anche alle capacità di costruire
Nuovi percorsi di cooperazione che siano basate sul concetto di partenariato ovviamente un partner legato che noi come associazioni riteniamo essere basato soprattutto sulla comunicazione fra
Tra comunità e quindi tutte le espressioni che all'interno di una comunità esistono per dare
Concretezza e progetti di sviluppo
Tutto questo percorso per noi appunto porta al fatto che la bisogna ragionare non soltanto come si è fatto per un certo periodo ma devo dire che già
Per fortuna siamo andati avanti su questo
Sul fatto che si dovesse istituire un'agenzia oppure no insomma ruotare intorno a questo discorso anche un po'
Più solo sulla strutture sull'impalcatura della cooperazione che mi pare
Professor Calchi Novati anche messo a fuoco molto bene su alcuni suoi aspetti critici bensì anche interrogarci si è molto sinceramente
Forse come non non sempre viene fatto anche nel mondo della cooperazione sul senso e sulle ragioni per cui noi facciamo cooperazione che mi sembra invece
Abbiano richiamato in modo molto
Molto esplicite molto chiaro il professor ma tre ieri c'è anche Paolina ci siamo e così come Rosa
Ritornare alle anche qualche modo anche alle origini che sono state richiamate anche la Paolina scindiamo le della cooperazione italiana questo ovviamente avendo la capacità di rinnovare
Di apportare nuovi
Nuovi contributi e nuove capacità è questa cooperazione non a caso nasce in Mozambico
Qui in prima fila c'è Mario Raffaelli che è stato uno dei degli artefici del negoziato di pace per il Mozambico per lì nacque una storia di cooperazione anzi è nata la cooperazione italiana
E forse lì nacque anche in una forma non a caso efficace ebbe la capacità di costruire un percorso un impegno come noi riteniamo come Stati Generali
Che racchiude nel suo insieme veramente con tanti difetti anche in quel caso nessuno crede che sia stato un gioiello alla ennesima potenza però
Si è sviluppata una politica coerente verso quel Paese almeno fino a qualche anno fa dove c'è stato un impegno sia in termini di cooperazione
C'è stato un impegno in termini economici commerciali e di scambi culturali che ha
Di fatto legato due popoli e due Stati e due
E due due realtà articolate a partire guarda caso da una storia di cooperazione che non era legata agli interessi ce lo ricordava ieri Paolina scese Anna la nostra conferenza degli stati generali
è una storia di solidarietà prima di tutto la storia di cooperazione che nasce appunto sul concetto di amicizia termini che forse poco si usano ormai oggi fra i popoli
Una storia che guarda caso nasce anche dalle nostre città la città di Reggio Emilia ma non solo tante altre
Realtà locali che si sono legate a quel popolo e che hanno dato un contributo e poi hanno delineato anche un percorso che ha portato a una
Cooperazione disciplinata diciamo è costruita anche sulla base del fatto che nel corso del tempo
Si è andato anche grazie a quelle due conferenze che ricordava Calchi Novati
Alla istituzione all'approvazione della della legge quarantanove quindi noi pensiamo che ci serva fare un ragionamento anche di contestualizzazione politica geopolitica culturale che ci faccia fare i conti
Con tutti gli aspetti che la cooperazione richiamo altrimenti potremmo fare anche la migliore la più grande cooperazione ma sarebbe
Come fare diciamo
Con una mano prendere come con una mano dare dal con l'altra riprenderci tutto e con gli interessi come ricordava adesso benissimo rosa
Però ci tengo in modo particolare a ricordare che per noi quando richiamiamo la Coop nulla coerenza delle politiche
Ricordiamo alcune alcune cose molto chiare che noi pensiamo al nostro Paese debba riprendere e rilanciare in modo Forte appunto non contando soltanto sullo straordinario impegno che Patrizia Sentinelli al suo vice Ministero
Sviluppa con il fatto che punto siamo comunque di fronte lo riconosciamo a un aumento di risorse per la cooperazione così come siamo di fronte al fatto che
C'è stata anche una forzatura positiva da parte del Governo
Nel presentare una legge delega e quindi avanza cercare di accelerare questo processo di riforma
Ma dobbiamo fare i conti con tutto l'insieme appunto di politiche coerenti la cancellazione del debito e qualcosa sulla quale sul quale l'Italia dovrebbe riprendere e rilanciare l'iniziativa perché questa deve assolutamente accompagnare qualunque processo politico che effettivamente mette al centro boh lo sviluppo la lotta alla povertà
Su questo noi chiediamo da tanto tempo ormai non solo l'applicazione della legge duecentonove che esiste ma chiediamo che si prenda una si prende anche lo stimolo a data da un articolo di quella legge che richiama anzi impegnava impegna l'Italia a promuovere un'iniziativa
Di coinvolgimento dalla Corte internazionale di giustizia per regolare la questione del debito ecco riprenda questo respiro politico il nostro Paese abbia la capacità di
Rilanciare questo tipo di approccio lo stesso l'hanno detto per fortuna già altre sugli EPA sugli accordi economici di partenariato
Quale coerenza può esistere se continuano
Ad andare avanti con quell'approccio che appunto smentisce ciò che hai fatto con la mano sinistra magari con un migliore programma di cooperazione possibile
Nel campo dell'agricoltura ma potrei continuare così con tanti altri esempi che non faccio ricordo soltanto una cosa che per noi è stata centrale dal primo giorno in cui abbiamo deciso di avviare il percorso degli stati generali
Ne avevo cominciato a con un manifesto che spero sia anzi sicuramente sarà in distribuzione nello spazio degli Stati Generali che nelle in quella che si chiama la Serra dell'Auditorium vi prego tutti di andarlo a visitare questo spazio di troverete
I nostri materiali cominciavamo non a caso con una domanda che apparentemente era una provocazione anzi per qualcuno è una provocazione ancora oggi per noi invece un pronto me proprio un elemento di identità del nostro approccio sulla cooperazione
E cioè cominciamo con una domanda
Le cosiddette badanti sono anche se cooperanti perché no
Perché è una cooperanti appunto perché una badante del Camerun ormai mena come spesso capita
Che svolge un lavoro sicuramente socialmente utile che aiuta le nostre
Famiglie nostri i nostri genitori spesso a vivere meglio
E a essere in grado di
Di vivere anzi letteralmente con anche ricordato qualcuno
Recentemente
Perché queste che vengono spesso sottopagate anche nel loro lavoro non vengono riconosciute per il loro valore sociale per tutte la ricchezza profonda che portano nel nostro sviluppo
Mentre i nostri noi comincerà dalla sottoscritta quando facciamo cooperazione
Siamo riconosciuti come benefattori come cooperanti che portano sviluppo altrove
Partiamo da questa domanda perché pensiamo
Exemple tanta incrociare il discorso sull'immigrazione il tema dell'immigrazione non è un tema in aggiunta e il cuore e lo vediamo in queste ore
Un di un approccio che noi vorremmo ben diverso da quello che vediamo ieri abbiamo vissuto una profonda indignazione nella nostra Assemblea quando abbiamo visto
Abbiamo sentito come il Governo ha reagito sul anche in
Inserendo diciamo e
Adottando subito il decreto sulla cosiddetta
Sicurezza a poche centinaia di metri da qui è successo quello che è successo alla donna che purtroppo
è stata uccisa
Nel modo che sappiamo assolutamente orribile ma rispondere
Occhio per occhio dente per dente come sta accadendo anche in queste ore e voi sapete che appunto è sui giornali le notizie di
Di oggi che c'è scritto sono già
In corso fenomeni di linciaggio aprioristico verso qualunque persona che anche lontanamente sembri un rumeno ammesso che sia possibile farlo e riconoscerlo
Cerca di chiudere subito non possiamo rispondere in maniera assolutamente incivile non so come chiamare diversamente questo lo diceva molto meglio di me ovviamente ma potrei invece ricordando tutte le cose che ci ha detto
Ma tutto questo interroga anche la cooperazione
E ricordo socchiuso soltanto così ricordando l'immagine che io almeno non posso dimenticare che quelli che come me sono stati a Bamako
Due anni fa alla
Al Forum Sociale policentrico che si tenne in Africa appunto nella capitale del Mali
Dove ad accogliere tutti gli ospiti
Sul diciamo così ospite in assenza di partecipanti venne che provenivano da tutto il mondo ma soprattutto dall'Europa
E tra tra di noi in molti anche che fanno cooperazione che cerca anche di cambiarla questa cooperazione
Ad accogliere tutti noi c'erano delle enorme immagini e queste immagini erano immagini dei morti africani che galleggiano nel Mediterraneo appunto tentando di arrivare
Cercando di una speranza in questo viaggio verso le nostre terre e che invece hanno trovato la morte
Con queste immagini dopo ci ponevano delle domande alle quali come Stati generali ci siamo proprio imposti di non dimenticare mai che la nostra coerenza prima ancora che quella delle istituzioni
Devi misurarsi proprio su questo cioè cosa fate voi ci chiedevano
A casa vostra perché si chiuda la vergogna dei CPT
Che cosa si fa a casa vostra perché perché i fenomeni del razzismo e l'esclusione sociale tutto quello che comporta diciamo la reazione che comunque esiste
Ed è stata io l'ho notato prima lo diceva Manservisi poverino non è che ce lo può lui insomma ha fatto impressione insomma è usata alla fine il termine tolleranza
Notevole vorremmo più che la tolleranza anche la solidarietà Cerra tornare a un rapporto fra i popoli ha un'idea di relazione fra le persone
Che lo mettiamo al centro di qualunque iniziativa di qualunque voglia che noi abbiamo sicuramente
A cominciare da noi di trasformare questa cooperazione modellata sulla base delle necessità delle donne e degli uomini del nostro pianeta
Grazie
Passiamo direttamente per motivi di tempo
Alla parte successiva che riguarda gli interventi della società civile italiana
Mentre
Bioreattore che stanno
Prendendo posto c'è il cambio di un autorevole
Segnalare Aminata terrore
Del
Abbinata doveva andarci
Per motivi contingenti dovuti a difficoltà spesso dei trasporti non son potute venire
Abbinata al problema mandato
Un importante messaggio
Che troverete nella documentazione che poi metteremo nel sito della cooperazione
Uno due minuti
In cui si cambiano gli oratori prevedere
Il primo che il
Presidente Marelli
Ad avvicinarsi
Tanto più
Non
Quindi Presidente Marelli
A
Quando il giorno
Ragionevole tutto a posto tutto a posto
Cristo
Leso
Pregherei anche
No
Valuto anche Giulio Marco
Divenire sul podio
Nicoletta Rocchi
Raffaele Bonanni e Bruno Bruni
Questo punto
Volevo quel progetto lo scambio
Presidente
Cinque mila
Trecentoventitré assoluto
Faccio solo due parole malate luglio
Razzista allora
Va be'
Qualche
Credo che possiamo cominciare
Così riprese cerchiamo di riprendere anche qualche minuto
Darei la parola se prendete posto
Presidente delle ONG italiane Sergio Marelli che è una
Come dire
Forniscono
Corrispondente
Quasi permanente dalla cooperazione italiana con cui lavoriamo
Molto efficacemente e
Continuamente
La viceministra Sentinelli prima annunciato un anno un
Un maggiore coinvolgimento che la cooperazione il termine si finanziarie
Per l'anno prossimo
Con le ONG
Qui siamo felicissimi lavoriamo bene con le
Organizzazioni non governative italiane speriamo di poter continuare a farlo per il futuro
Do la parola al presidente male
Passando
Subito
Grazie
Sia per l'introduzione
Concessami dal ministro economiche es
Sia per la possibilità di parlare in questa occasione
Questo forum per noi importante
E
Ne abbiamo discusso molte volte anche in particolare con la viceministra Patrizia Sentinelli
è evidente che molte sarebbero le cose da dire io ho scelto per oggi
Quattro questioni che vorrei mettere sul tavolo
Amo così come mi è stato chiesto anche l'intervento introduttivo di questa sessione
Quattro delle tante questioni che si potrebbero affrontare lo faccio in maniera
Molto sintetica quindi anche scusandomi un po'magari per la lapidaria età di alcune Affrini forma caffè affermazioni
La prima questione che vorrei trattare visto che lo fanno tutti e io ne sono uno tra i più convinti assertori
è la questione della qualità degli aiuti
Si continua a parlare della necessità di coniugare quantità e qualità
Allora io penso che parlando di qualità ed efficienza degli aiuti occorre porsi qualche domanda soprattutto da ONG e soprattutto da una legge che stanno dentro uno dei Paesi donatori
Si è parlato già questa mattina della questione dell'aiuto legato
Il nostro Paese continua a veleggiare drammaticamente sopra il cinquanta per cento degli aiuti governativi che vengono ancora erogati sotto forma legata
Cioè subordinata all'acquisto di forniture fornitori del nostro Paese
Ma dato forse meno ricordato ma altrettanto importante
E che è un'altra diciamo disattenzione del nostro Paese e quella rispetto ad una clausola tra le più importanti che la società civile aveva ottenuto durante il vertice sullo sviluppo sostenibile di Copenaghen
Dove si era fermato e sottoscritto la necessità distanziare e la cosiddetta clausola del venti venti il venti per cento degli aiuti per garantire i servizi sociali di base
Il nostro Paese l'ultimo dato è riferito al due mila e cinque
è al cinque virgola otto per cento di stanziamenti destinati a questi servizi
Una seconda cosa che è una seconda domanda che vorrei farmi rispetta la questione dalla qualità degli aiuti e un'altra delle bandiere oserei dire della società civile non solo italiana ma internazionale
Che sono le cosiddette tasse di scopo e badate bene lo faccio dentro il discorso della qualità prima ancora che dentro quando dalla quantità che evidentemente tocchiamo dopo
Perché la cosa continuamente sottostimata le tasse di scopo sono
Dettasse sulle speculazioni finanziarie le tasse sulle missioni di anidride carbonica le tasse sui trasporti aerei ci sono varie ipotesi allo studio
Ma una delle cose più sottovalutate o meglio una delle cose ancora che a mio modo di vedere incomprensibilmente
I Governi che parlano di qualità dell'aiuto che parlano di buongoverno continuano ostinatamente a non comprenderà non accogliere come un fatto importante e quello che queste tasse di scopo prima
Che essere dei meccanismi a mio modo di vedere efficaci per liberare risorse per lo sviluppo sono innanzitutto degli straordinari meccanismi di controllo
Di limitazioni nei confronti di quegli effetti impatti negativi che essi hanno con alcune politiche sui beni comuni sui beni comuni globali
Prima ancora che generare risorse tassare le emissioni di anidride carbonica significa
Avere un'ulteriore occasione opportunità meccanismo per garantire quel bene globale che un'aria pura una vivibilità del nostro Paese
Tassare le speculazioni finanziarie cioè ha fatto comporta anche liberare risorse per lo sviluppo
Ma soprattutto sarebbe un meccanismo intanto per controllare per garantire trasparenza
E poi anche per mettere freno per limitare
Queste speculazioni che noi sappiamo bene i danni che svolgono che hanno nei confronti dell'economia i già fragili dei Paesi in via di sviluppo
Il dato più drammatico è ancora quello della crisi dei fine degli anni Novanta del sud-est asiatico dove per delle operazioni di speculazione sui mercati finanziari sulle borse internazionali
Dieci milioni di persone hanno perso il loro posto di lavoro nei Paesi di questa Regione
Si parla di trasparenza noi pensiamo che queste delle tasse di scopo sino dei meccanismi per garantire trasparenza e dei meccanismi per limitare gli impatti negativi sulla preservazione dei beni comuni globali
E poi si parla di lotta alla corruzione
Badate non è demagogia dire che io continuo a ritenere opportuno cominciare a chiedersi ma dove prioritariamente la lotta alla corruzione vada condotta
Certa nei Paesi del sud nessuno lo misconoscere
Ma mi hanno insegnato che se ci sono dei corrotti ci sono anche coloro i quali corrompono
E per corrompere occorrono molti denari dei molti denari sicuramente non circolano nei Paesi del sud
Parlando di qualità oggi tutti non si può fare a meno di parlare della Dichiarazione di Parigi è stata già citata questa mattina e la Magna Carta di riferimento per l'efficienza l'efficacia degli aiuti
Mi chiedo come mai
In questa dichiarazione di Parigi oltre appunto non fare nessuna menzione sull'obiettivo dello zero sette per cento non è mai citato questo obiettivo
A proposito di coniugazione tra quantità e qualità mi chiedo come mai nove dei dieci indicatori che vengono proposte in questa casa per la misurazione della efficienza e dell'aiuto siano riferiti ai Paesi cosiddetti beneficiari
E solamente uno è un indicatore misurabile o da un utile per misurare la trasparenza l'efficacia e la qualità dell'aiuto dei Paesi donatori
La seconda questione che vorrei trattare
Nel tema più centrale rispetto a questo forum la questione del partenariato
Io penso il fare insieme io penso che
Il partenariato abbia anche bisogno
Come dire
Di una simbologia cioè di gesti concreti dove si dimostra anche la disponibilità attivare davvero una politica o politiche di partenariato
Allora anche qui resto sulla dichiarazione di Parigi
Perché questa dichiarazione è stata presentata e discussa in una città prima a Roma e poi in una città come Parigi
Dove notoriamente la difficoltà dei Paesi del sud del mondo ad essere rappresentati non poteva se non passare attraverso le loro rappresentanze diplomatiche in quella città che notoriamente sono nella stragrande maggioranza dei casi
Rappresentate dagli ambasciatori all'UNESCO
Cosca serissime competenze sulla questione della cooperazione internazionale e più in generale sulla questione dello sviluppo mi chiedo perché
Se non in un paese del sud che sarebbe stato un grande gesto
Ma
Finalmente recuperato il prossimo anno con la conferenza di verifica che si terrà ad Accra indiana ma perché per lo meno non fosse suo non non si sia svolta in una città come quella di Ginevra
Dove anche i Paesi che hanno una oggettiva difficoltà di loro rappresentanza
Nei consessi internazionali hanno delle persone che avrebbero potuto sicuramente in maniera più qualificata i loro ambasciatori presso le Nazioni Unite essere all'altezza di questa discussione
Perché l'outsourcing a proposito di partenariato del G otto e ancora fatto unicamente con un criterio di scelta dei Paesi che è una quota Simone sulla base delle logiche
E delle politiche dei Paesi del G otto e non con un criterio di autodeterminazione della rappresentanza dei Paesi del sud
Perché la settimana scorsa a Tokyo parlando per la prima volta in preparazione del G otto dell'anno prossimo a in Giappone
Il governo del Giappone dice che il problema dell'A tre che è un problema dell'Europa non è un nostro problema lo diciamo solamente preoccupati di come contrarre stare l'invasione l'invadenza dei mercati asiatici da parte della Cina dell'India
Perché appunto a proposito di partenariato la grande questione del debito è ancora oggi relegata a nona vere un arbitrato internazionale cosa che noi chiediamo da anni
Lo citava prima Raffaele Raffaella la Corte Internazionale di Giustizia piuttosto che a me un arbitrato che dia pari opportunità debitori e creditori di trattare di questa questione
La mia terza questione la questione della quantità degli aiuti non possiamo non tornare su questo
Partendo da un dato centrale
Negli ultimi anni va ricordato che il flusso di risorse sia invertito
A fronte dei cento miliardi di dollari che vengono versati come aiuto pubblico allo sviluppo nei Paesi del sud del mondo ce ne sono cinque c'è in tutto cento miliardi di dollari a seconda delle stime
Che da questi Paesi rifluisce dicono dentro i paesi ricchi del nord del mondo dentro i Paesi donatori
Pochi giorni fa incontrando un politico di spicco del nostro Paese mi è stato detto che la non possibilità di aver mantenuto le promesse del DPEF nella legge finanziaria e perché il DPEF sono parole la legge finanziaria invece sono dei soldi
Va bene quello però che non capisco è perché le stesse parole del DPEF per stanziare Giulio mi pare questo rapporto di che cinque virgola quattro miliardi di euro per l'Eurofighter si siano anche trasformati in soldi dentro la legge finanziaria veder le parole sulla cooperazione internazionale sono rimaste parola dentro la Finanziaria che dei mille settecento euro migliaia e milioni di euro previsti di incremento per la cooperazione siamo oggi di fronte a un incremento di soli cento milioni di euro
Venti dollari a testa stima la Banca mondiale sa venti dollari a testa dei Paesi che cittadini Paesi ricchi sarebbero sufficienti a liberare risorse per raggiungere gli obiettivi del millennio
Ma la cosa più bizzarra è che questa maggioranza e questo Governo dovrebbe fare una profonda autocritica rispetto a un'altra grande richiesta della società civile che è stata fatta da molti anni a questa parte
Quella di avere una trasparenza anche nella contabilizzazione della quantità delle risorse sulla cooperazione internazionale
Gianni andiamo dicendo che non è possibile oltre che oltre che ingiusto computare dentro le auto pubblico allo sviluppo la cancellazione del debito
Non ci hanno ascoltato degli è andata male perché oggi che non ci sono più debiti da cancellare in maniera significativa in particolare con il racket Nigeria questa maggior essa non riesce a tramutare dentro un anch'un incremento di risorse destinate alla cooperazione internazionale
Perché perché semplicemente non ha più debito da computare dentro l'APS
E quindi drammaticamente si trova a dover far conto per non aver accolto questa istanza della società civile a un declino a un abbassamento delle percentuali dell'aiuto pubblico allo sviluppo
Tento la quantità l'ultima cosa che dico è che io però noto anche a
Sottolineando la necessità della coerenza delle politiche una in coerenza che saluto con grande positività quell'annunciata questa mattina dalla viceministra Sentinelli l'incoerenza che anche a seguito sebbene a seguito di una dimissione degli stanziamenti per la cooperazione o di un adeguato di un non adeguato incremento il raddoppio dei fondi per le ONG che sta a quest'anno questo mattina annunciato per il prossimo anno viva queste incoerenze che fanno forse un po'più coerenti le politiche del nostro Paese
Prendo ancora un minuto per il mio quarto punto che non possono farlo un minuto non fare un accenno alla questione della riforma della legge della legge quarantanove
Una domanda per tutte
Quaranta io sono estremamente preoccupato di questo fatto che ci si continua a dire che c'è
Un accordo una convergenza bipartisan all'interno del Parlamento sui criteri principi gli obiettivi le finalità di riforma di questa legge
Ma come ci può essere
Una maggioranza così diffusa se noi intendiamo che riforma la cooperazione significa fondamentalmente riformare un modello di sviluppo al quale la cooperazione contribuisce c'è un modello di sviluppo che noi vogliamo fondato sul paradigma dei diritti umani
Che noi vogliamo che si distingue degli interventi militari che noi vogliamo che faccia dalla questione della sicurezza non l'obiettivo a cui orientare alla cooperazione
Ma la finalità alla quale alla cooperazione si indirizza
Come possibile condividere dentro una politica così diversa rispetto appunto alle migrazioni a condividere lo stesso impianto della riforma della legge di cooperazione internazionale c'è qualche cosa che mi preoccupa
Io penso
Che fare cooperazione per un modello di sviluppo che abbia come paradigma la salvaguardia la tutela di tutti i diritti umani o per tutti
Mi risulta strano come questo possa essere così largamente di
Condiviso dentro una ma dentro una un consesso parlamentare che sulle altre politiche che costituiscono la coerenza degli interventi di politica del nostro Paese hanno delle visioni così diametralmente opposte
Noi abbiamo fatto un documento su questo che in distribuzione che riterrà in qualche modo consegnato
Vogliamo avere un grande confronto con tutte le realtà attive della società civile dentro il nostro Paese vogliamo andare a una riforma dalla coopera azione che vede ad avere una grande partecipazione di tutti dicendo poche parole chiare come quella di fondo unico
Fondo unico perché abbiamo visto in questa finanziaria come non funzioni
La concertazione tra il Ministero delle finanze il Ministero degli affari esteri perché le richieste del Ministero degli affari esteri sono state semplicemente disattese dal Ministro dell'economia
Che appunto ha ritenuto di tagliare le risorse disponibili e per la cooperazione
Noi pensiamo che qualunque strumento sia esso l'Agenzia
Per gestire la cooperazione non possa non non possa fare a meno di una contabilità fuori bilancio di regole addotte perché la cooperazione internazionale non può essere gestita con le regole ordinarie della contabilità dello Stato
Ma soprattutto e chiudo noi vogliamo una legge snella
Una legge come quella presentata dal Governo
E non una legge articolata come i primi testi che stiamo vedendo uscire dal Comitato ristretto dalla Commissione affari esteri del Senato
Perché ne siamo certi una delle cose che ci ha insegnato la legge quarantanove
E che dobbiamo disporre di un nuovo strumento legislativo
Ma che possa essere modificato modificato nella maniera più semplice possibile per continuare a restare uno strumento adeguato ai bisogni alle richieste e alle necessità dei poveri del mondo grazie
Grazie Presidente Marelli ed ora la parola Raffaele Salinari portavoce del Coordinamento italiano network internazionale cui con l'apprezzamento per la cooperazione per lavoro
Grazie grazie tre
Cinque minuti
Voi conoscete stante superi
L'autore del Piccolo Principe no
Mi diceva se avessi cinque minuti diceva il piccolo principe camminare lentamente verso una fontana
Ecco noi abbiamo questa
Necessità di camminare
Lentamente verso una fontana
Lentamente non vuol dire appunto
Che abbiamo tutto il tempo del mondo abbiamo cinque minuti sono gli anni più o meno che ci di stanziano
Dal due mila e quindici più o meno non abbiamo cinque minuti sono cinque minuti dal due mila otto al due mila e quindici
E noi come Coordinamento italiano network internazionale le organizzazioni appunto non governative internazionali ci hanno sedi in Italia
Abbiamo sempre denunciato questa diciamo questo ritardo assolutamente colpevole della nostra nazione che
Come è stato ricordato anche nella prima parte della mattinata sicuramente potrebbe permettersi molto di più dello zero due dello zero tre potrebbe tranquillamente
Arrivare allo zero sette soltanto se fosse coerente con gli impegni internazionali e quindi se fosse coerente
Con un'idea non tanto e non solo di sviluppo guardate quello che hanno interessa oggi e veramente a rimettere in discussione il concetto di sviluppo ma soprattutto
Guardate quello che sta succedendo in queste ore qui a Roma
Il concetto di sicurezza che per noi è chiaramente un concetto prima di tutto di sicurezza umana se non c'è sicurezza umana non c'è sicurezza nei diritti nei diritti fondamentali se non ce la percorribilità
Dei diritti fondamentali non c'è sicurezza umana e quindi
Come si diceva stamattina
Abbiamo un altro paradigma che è quello del Clash
Dello scontro tra civiltà e non certamente il paradigma che noi vorremmo che è quello appunto
Della cooperazione cooperazione significa tutto non è soltanto cooperazione allo sviluppo è stato detto anche dall'amica
Mozambico Ghana cooperazione vuol dire tante cose cooperazione vuol dire diritti cooperazione vuol dire appunto risorse cooperazione vuol dire democrazia cooperazione vuol dire restituzione
Restituzione restituzione prima di tutto di dignità
Ma non
Soltanto i popoli che noi per anni abbiamo
Abbiamo schiacciato ma anche la nostra dignità
La nostra dignità di europee restituzione dei danari è stato detto la restituzione del debito restituzione di ruolo del ruolo importantissimo è stato ricordato che hanno gli immigrati che rimettono tre quattro cinque volte
Quello che noi faticosissima mente come organizzazioni non governative strappiamo ogni anno I nostri Governi gli immigrati sostengono
L'Africa all'Asia e l'America latina non certamente noi tutto questo e cooperazione tutto questa restituzione tutto questo prima di tutto va riconosciuto e come
Evidentemente il
Punto di caduta anche per noi del
Pedicini non è e non può non essere che la legge la legge di riforma è una legge sostenuta ovviamente da
Dà i fondi necessarie noi siamo molto preoccupati siamo molto preoccupati perché il Governo ha fatto un passo un passo importante un passo coraggioso tutto ciò rischiamo che si areni
Ovviamente nella palude
E italiana e questo ci preoccupa moltissimo noi abbiamo la memoria abbastanza lunga dobbiamo ricordare che sono dieci anni che aspettiamo una riforma non una riforma
Una riforma che metta appunto a regime quello di cui si è parlato di cui lui facciamolo voglio solamente a parte il sistema Italia né vogliamo una riforma del sistema Italia non delle lobby
Che si contendono pezzi più o meno ampi
Di finanziamento pubblico noi vogliamo un sistema vogliamo il sistema
Di cui fa parte la società civile di cui fa parte la cooperazione decentrata di cui fa parte l'associazionismo di cui farà Pan fanno parte i sindacati fa parte anche il mondo
Produttivo tutto questo deve essere sistematizzato ed è questo che noi stiamo
Cercando quindi concludo velocemente i miei cinque minuti
Per arrivare verso la fontana verso la fontana appunto questo grande simbolo del bene comune che l'acqua
Tutto questo deve essere portato a compimento
Uno sforzo politico che noi riteniamo come dire cartina al tornasole dell'inversione di tendenza da un periodo inammissibile di incuria per tutta quella che la politica estera appunto
A un periodo di attenzione dell'Italia nell'Europa e dell'Europa nel e con il resto del mondo l'ultima questione
Anche qui
I fondi preoccupante che si facciano questi passi avanti e indietro
Non è tanto il miliardo di quest'anno è
Il cento duecento non si sa bene milioni dell'anno prossimo che ci preoccupano ci preoccupa il metodo il metodo parla chiaro il metodo è che esiste un grosso diciamo potentato
Nessuno gli nega la sua importanza il Ministero dell'economia e delle finanze che però
Ancora una volta ha lanciato un segnale non è possibile nessuna programmazione non deve essere possibile nessuna programmazione viviamo
Un'economia del giorno dopo giorno noi abbiamo bisogno di cooperazione
Abbiamo bisogno di cooperazione abbiamo bisogno di un nuova legge ma anche bisogno di
Programmazione questi sono gli elementi che fanno marciare una nuova cooperazione una nuova ha un ruolo rinnovato dell'Italia in Europa e dell'Europa con il mondo e noi network internazionali saremo parte di tutto questo grazie
Grazie Raffaele Salinari
La parola Giulio Marco preghiere
Di attenersi ai cinque minuti grazie ad un'altra sessione segue immediatamente sì e cercherò di essere brevissimo Buongiorno intanto questo sarà mi ricorda un evento di tre anni fa al quale non partecipammo perché tre anni fa
Il Ministero degli esteri promosse le prime giornate della cooperazione alla campagna sbilancia Moshe decise di non partecipare a quell'evento anzi lo contestò perché andammo alla Protomoteca dove si svolgerà la sessione finale con dei fischietti verrà
Protestare contro diciamo un evento per noi giudicavamo inutile rispetto allo Stato diciamo drammatico che la cooperazione in Italia
Ci sembrava diciamo francamente sopra le righe organizzare sarà dedicata e altri eventi diciamo di carattere mediatico di fronte motivazione della cooperazione
Che denunciava diciamo lo stato di quasi morte diciamo di una politica pubblica che aveva avuto diciamo i suoi pregi e i suoi il foglio importanti risultati ma che nel due mila e quattro è arrivato ormai a un punto diciamo di grave dire grave crisi
E oggi siamo qui siamo qui perché
Abbiamo come sa dire dopo aver contestato quell'evento è il documento è stato anche l'anno successivo
Siamo qui perché riteniamo che ci sia stato nell'ultimo anno e mezzo in questo Paese un importante discontinuità
Negli scontri da diciamo nel merito e nelle decisioni NI fatti concreti la nomina di una viceministro che segnala l'attenzione politica del Governo per citarne alla cooperazione alla presentazione di un disegno di legge delega che anche questo segnala
Diciamo l'importanza e la priorità che viene data alla cooperazione da parte
Del nostro Governo e poi il recupero dei diciamo dei fondi dell'Italia diciamo avvenute negli anni precedenti durante la scorsa legislatura ai fondi della cooperazione che erano via via scesi fino a dei livelli ormai
Diciamo residuali
Questi tre fatti oltre alla segnalazione che appunto c'è stata in questi mesi una ripresa di iniziativa di attenzione politica e richiami alla cooperazione
Ci fanno stare qui oggi ci fanno stare qui oggi diciamo in un contesto di di dialogo anche di diciamo conflitto quando questo è necessario
Ma riteniamo diciamo che questa sia una nuova base sulla quale ripartire per
Costruire non solo una collaborazione ma anche un percorso comune per dare
Sviluppo di avvenire
Allora politica pubblica di cooperazione in questo Paese non diciamo dimenticando tutte le ombre insieme alle luci perché
Nonostante il recupero dei tagli dei fondi finanziaria i soldi sono ancora troppo pochi il rispetto degli impegni ne dubiti del millennio sono diciamo
Sono in forse e
Gli impegni che anche il Governo ha preso solo alcuni mesi fa con il Documento di programmazione economica finanziaria non sono stati poi realizzare introdotte nella Finanziaria due mila otto almeno fino a oggi
E quindi da questo punto di vista credo che sia importante
Punto sulle citare continuare a stimolare il Governo al Parlamento le forze politiche e le istituzioni a fare di più perché siamo in gravissimo ritardo ancora rispetto agli obiettivi diciamo sono stati posti al nostro Paese che il nostro Paese ha sottoscritto
Nelle sedi internazionali
E sia necessario diciamo approvare
Così la sede per fare in modo che questo dialogo e quindi questa è una sede sicuramente importante ma anche in futuro trovare e confermare queste sedi per
Continuare diciamo questo confronto tra di noi
E credo che da questo punto di vista c'è una responsabilità più complessiva che riguarda il Governo nel suo complesso
Non riguarda semplicemente il Ministro degli esteri o il ruolo della viceministro che tanto ha fatto in questi mesi riguardo in modo che il ruolo del Governo perché esse un Governo diciamo
Come il nostro positivamente ha deciso di saldare i vecchi debiti e alcuni vecchi debiti della cooperazione alcuni Debbio internazionale
E poi però contemporaneamente non mette in regime è un aumento consistente dei fondi necessari per raggiungere quegli obiettivi e nello stesso tempo invece si danno anche quest'anno più di due miliardi in più
Alle spese militari come l'anno scorso con un aumento complessivo di oltre il ventidue per cento in due anni tutto questo ci fa interrogare sulla coerenza dei comportamenti delle iniziative e delle posizioni del nostro Governo prende
Non si capisce perché per la cooperazione
Come il DPEF veniva preannunciato gli impegni sono comuni a geometria variabile per cui si preannuncia un impegno che poiché
Impegno Kemp appunto riguarda Governo al Parlamento e poi
Questo non viene realizzato in finanziaria mentre come ricordava Marelli per altri impegni di carattere internazionale come l'Eurofighter i cinque miliardi e quattrocento milioni in più si trovano vengono messi in tabella C anno per anno ben sanzionati ben diciamo individuati
Tutto questo diciamo è per noi diciamo francamente incomprensibile perché si tratta di impegni internazionali quello devo fare o non lo contestiamo perché
Diciamo rientrano ciò divenne nostro lavoro di pacifisti fatto in questi anni ma si tratta di impegni internazionali che andrebbero ugualmente diciamo ugualmente non sono registrati ma realizzati quindi c'è un problema di coerenza delle politica c'è un problema di coerenza
Rispetto al modello di sviluppo di qualità e sostenibile ambientalmente che noi dobbiamo in qualche modo
Mettere dentro le cose che facciamo e mi avvio Fabio chiudere altri due brevissimi punti è questo a che vedere con le pratiche io penso che se i soldi sono pochi i suoi soldi potranno essere in più futuro la cosa importante sperimentare con quei soldi
Pratiche innovative modelli di cooperazione sostenibili e di qualità anche con pochi soldi anche con modeste risorse si possono fare cose egregio e su questo credo che
Diciamo è necessario costruire un modello di cooperazione diverso da quella del da quella del passato che quella cooperazione quell'operazione una guerra fredda la cooperazione ultimi quarant'anni ormai fatto i suoi tempi
E siamo in una fase
In una fase diversa il ruolo dei migranti volo delle ONG del sud del mondo a ruota la cooperazione decentrata
Un modello di cooperazione fondato sulla effettiva pari dignità e credo che chiudo sul serio su questo hanno rispetti un ruolo importante di qua non li può noi società civile
Non possiamo semplicemente come Cirio civile chiedere più soldi di opere per finanziamenti
Chiedere più qua lascio dire impegno da parte situazioni pubblica abbiamo una responsabilità dobbiamo uscire da un certo corporativismo da una certa autoreferenzialità che anche nel nostro mondo certe volte
Esistere
Dobbiamo trovare il coraggio per dire che va costruita una nuova forma di cooperazione sviluppo anche da parte della solidarietà civile dirà Società Civile fondata su diversi presupposti da quel da quelli diciamo degli anni precedenti da quelli
Diciamo negli ultimi trent'anni
Su questo lo dobbiamo investire di più dobbiamo avere il coraggio di dire a parole più chiare innovando sia rispetto ai soggetti nuovi della cooperazione oggi ha visto nascere dal commercio e con la finanza etica alle associazioni dei associazioni degli immigrati
A alla cooperazione decentrata sia tutte quelle forme nuove a quei soggetti nuovi sui quali diciamo investire per il futuro e credo che da qui
Si può partire per costruire un sistema ovvero di una solidarietà internazionale di una cooperazione
Che investa nel futuro ed è questo diciamo quella la richiesta che noi dobbiamo continuare a rivendicare alla politica dal nostro Governo grazie
Il proprietario
Ringrazio
Per l'invito
Porto i saluti gli auguri l'impegno della CGIL di Guglielmo Epifani il Segretario generale
Solo pochi minuti quelli che non ci sono stati assegnati per esprimere due cose in primo luogo la condivisione l'apprezzamento per il lavoro fin qui svolto su questo terreno al fine di reprimere maggiore efficacia all'utilizzo delle risorse esistenti per far fronte
Alle situazioni di emergenza politico umanitaria la nuova cooperazione come la
Definita questa mattina alla vice segreteria vice ministra nella sua relazione introduttiva
Il secondo la seconda cosa che volevo dati e volevo dire era
Sostanzialmente dare il nostro consenso la nostra condivisioni alle linee generali del Progetto di legge delega sulla cooperazione
A questo proposito sottolineo in particolare
Innanzitutto la necessità di raggiungere rapidamente la quota dello zero virgola cinquantuno per cento del PIL da destinare alla Cooperazione
Diceva Patrizia Sentinelli che non abbiamo ancora ha raggiunto l'obiettivo di due anni fa l'Obiettivo due mila cinque
L'euro e zero trentatré per cento siamo quindi me a meno di metà della strada per raggiungere lo zero sette per cento condivise e definito in sede ONU
La seconda la seconda la seconda cosa che intendo sottolineare
E che riteniamo giusto
E riteniamo importante che sia nella proposta di creare un'apposita Agenzia per la cooperazione dotata della necessaria autonomia operativa e delle risorse umane e finanziarie necessarie
Per fare cosa tra gli obiettivi primari ci permettiamo di sottolineare come sia decisioni per una strategia di cooperazione
Per lo sviluppo che sia realmente equo e sostenibile insieme alla lotta alla povertà e insieme alla all'intera l'impegno per i cambiamenti climatici sia dicevo assolutamente importante questa strategia
Sogna di importanti temi dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del rafforzamento delle organizzazioni sindacali dell'economia solidale della cura sfasciato
La tutela e l'organizzazione lavori informale la centralità
Del ruolo delle donne
Questi sono impegni che definiscono la strategia della cooperazione a sostegno della democrazia e del ruolo della società civile
Nei conflitti confronti De Poli chiedo il dei
E le politiche economiche e sociali dei Governi e delle aziende nazionali e multinazionali
E noi pensiamo io penso che uno riferimento esplicito al diritto del lavoro significa riconoscere il lavoro associato come fattore di sviluppo non solo economico ma anche civile
Di questi di questi di questi di questi Paesi questi ciò a maggior ragione
Quando i programmi di solidarietà si pongono l'obiettivo di interagire con le politiche dei Governi puntando allo sviluppo dell'autogoverno devo di questi Paesi in cui
Sto quadro ci pare
Particolarmente significativa all'attenzione vada anche grazie all'impulso della viceministra l'attenzione posta alle donne alla leadership femminile cioè tutto quello che fa della condizione femminile
Tratto distintivo il parametro per uno sviluppo che dice che sia appunto non più non solo sviluppo economico ma contemporaneamente anche
Sviluppo civile democratico e questo sul terreno del lavoro e della tutela del lavoro per noi assolutamente importante seguire senza distrazioni l'applicazione delle convenzioni e sul lavoro dell'Oriente la promozione dell'agenda sul lavoro dignitoso e
Cosa che è stata sottolineata nella precedente sessione con molta forza da chi è intervenuto nella discussione con le sue relazioni la difesa dei diritti dei migranti
Questo insomma puntando sul chi è già entrata dei percorsi della globalizzazione diventato cooperatori a sua volta è necessario
Fare particolare attenzione a quest'area i diritti dei migranti e anche
Sostenere progetti mirati a creare attività economiche e sociali
Nei Paesi di imbonimenti provenienza anche con la loro diretta da loro diretta partecipazione a questo a maggior ragione perché insomma stiamo puntando giustamente ha sviluppare un intervento prioritario nei Paesi più poveri nell'Africa nelle zone con scritte coinvolte dai conflitti a tale ultimo riguardo noi pensiamo che sia necessaria a mantenere una netta distinzione nell'uso delle risorse destinate alle cooperazione rispetta il finanziamento delle missioni militari e ci debba ma con servitù debba esserci una piena e distinta uno potevo o comunque autonomia operativa delle ONG rispetto alle autorità opera futura le autorità militari
Per concludere noi siamo qui portando la nostra condivisione la disponibilità a collaborare al fine di operare in termini di il sistema Paese
Di valorizzare il ruolo le esperienze e le risorse delle relazioni di più tutto quello che è avvenuto e che è stato promosso dalla cooperazione decentrata
Il ruolo delle istituzioni degli enti locali delle Regioni troviamo importante recente protocollo tra il Ministero e la Conferenza delle Regioni
Voi infine il ruolo della società civile ed era solo per le sue espressioni qua davvero per ragionare in termini per lavorare
In termini di sistema occorre un fortissimo coordinamento e rafforzare il coordinamento significa partire dalla condivisione degli obiettivi e belle
E delle delle politiche per questo noi riterremmo utile che accanto all'agenzia nel disegno di legge insomma si immagini per la costituzione di una consulta di tutti i soggetti
Diversi gli interessati alla cooperazione che diventi effettivamente interlocutori del viceministro e dell'Agenzia per la cura per la cooperazione insomma fare insieme
Effettivamente un proposito molto impegnativo e molto generoso ma l'unico che sia in grado di secondo noi di garantire
Dei risultati visibili e realmente misurabili della cooperazione del senza dispersione in sinergia
In sinergia significa insomma ma puntare alla Massimo voglio di valorizzazione della qualità dell'intervento anche a al lusso più razionale delle risorse insomma coniugare quella quantità e qualità che ci sembra essere anche
Il motivo ordine forma di quest'anno grazie
Dottor Bono burrone Presidente del Progetto Sud cui
Sì grazie
Direttore
Di questa opportunità ed ovviamente anche io porto il saluto della mia
Organizzazione della UIL
In questa testimonianza che diventa un elemento importante di uno scambio di approfondimenti
Che sempre di più si sta intensificando con
Le iniziative che in questo ultimo anno il il nostro Ministero degli esteri
A realizzate sta realizzando non ultima
Quella sull'America latina di due settimanale fa
Sottolineo
Questo dato perché
Questa inversione di tendenza così si deve
Ritenere del nostro Ministero in un nuovo rapporto con i popoli con i Paesi diventa un elemento importante
Per valorizzare il ruolo della nostra politica
Internazionale nello stesso tempo per creare
Le condizioni migliori a che la cooperazione possa a vere un ruolo ed un impatto più positivo nei confronti dei Paesi con i quali
Andiamo ad operare
E le ultime considerazioni che Nicoletta Rocchi faceva sul nostro sistema Paese in questo contesto devono essere collocate sottolineando un dato
Che
Chi opera in questo mondo della cooperazione chi è presente come il sindacato lo è presente ormai da alcuni decenni da sempre da quando sono iniziate
Le attività di cooperazione
Il nostro sistema Paese probabilmente una delle difficoltà maggiori che tutti i soggetti che operano nel mondo della cooperazione che incontrano cioè
Il sistema nostro Paese è un sistema debole
E non crea le condizioni non facilita degli operatori che si muovono nei diversi Paesi
Che sono poi Paesi
Dove debole la democrazia
Dove le difficoltà sono maggiori le istituzioni sono anche se
Deboli
E quindi il fatto che
Questo sistema presenti queste lacune queste difficoltà
Credo gli abbia fatto bene le iniziative che
In questo ultimo anno il nostro ministero ha saputo realizzare da quelle che ricordava la ministra Sentinelli in Africa in Mali
Esattamente un anno fa a quelle sui Balcani occidentali all'ultima che ricordo appunto sull'America latina
Perché
è con queste iniziative che si creano condizioni positive
A che
Una nuova legge e la riforma della quarantanove possa a vere un impatto diverso la testimonianza che voglio sottolineare perché
Sulle linee che sono state tracciate questa mattina
Nella sua introduzione da la viceministra
Non si può che condividerle e quindi credo che ci sia l'impegno di tutti i soggetti che sono qua presenti nel
Portarle avanti semmai è l'unica remore la speranza che
Il tutto non si arrende di come finora insuccesso nei momenti cruciali della riforma di questa legge speriamo che questa volta il nostro sistema Paese e la nostra politica
Possa realizzare questo obiettivo però nonostante i grandi passi avanti nonostante la maturazione che nel Paese c'è stata
Non questa è una delle testimonianze della presenza questo forum nonostante queste attenzioni diceva e quindi nonostante
Questa nuova realtà che è cambiata totalmente da venti anni
Ad oggi ecco la politica ancora fatica a definire la cooperazione una delle priorità del nostro Paese queste il nocciolo della questione
Fino a che noi dovremmo rincorrere Finanziaria dopo Finanziaria
Gli strumenti la correzione di alcuni strumenti l'aumento delle quantità finanziarie date credo lo sappiamo siamo tutti quanti convinti
Che non è questa la strada che può
Aiutare la cooperazione nel nostro Paese come sindacato indipendentemente questa testimonianza la voglio
Sottolineare perché ritengo sia uno degli aspetti importanti poi avremo modo tempi in questo su questi temi
Per poter approfondire anche i ruoli dei diversi soggetti della cooperazione quindi l'associazione delle leggi
Gli stati generali tutti i diversi soggetti chi è intervenuta anche a questo tavolo questa mattina
Dovremmo trovare un modo per parlarci forse di più per coordinare le nostre iniziative perché si possano ottenere dei risultati diversi e migliori
Il sindacato si muove sui temi del lavoro che e il proprio campo d'azione
Naturale nella difesa dei diritti fondamentali dei lavoratori per aiutare i Paesi in via di sviluppo ha potere valorizzare e a potersi
Sviluppare le aree di intervento del sindacato dove tradizionalmente le nostre confederazioni si sono mosse in tutti questi anni sono le stesse che il nostro vice ministro questa mattina sottolineava
Dai dall'Africa e Balcani dal Mediterraneo all'America latina io voglio sottolineare due soli elementi
Perché il tempo è tiranno e quindi mi rendo conto anch'io Staro nei tempi che ci siamo volontariamente ma richiamati dal direttore dati
Questi due elementi sono una il Mediterraneo chi mediterraneo riteniamo tutti
Che sia una riga di grande interesse in primo luogo per la pace in secondo luogo per il dialogo per lo sviluppo ma
Il nostro Paese da solo ovviamente può fare ben poco rispetto al complesso dell'area mediterranea
Ma quello che noi sottolineiamo è la carenza delle iniziative che l'Unione europea in modo
Particolare ha realizzato in questi anni
Barcellona c'è stata nel novantacinque aveva creato una grande speranza
Barcellona nelle sue grandi linee tutti quanti lo sottolineiamo anche questa mattina è stato fatto ci ha salutato è fallita l'attenzione dell'Unione Europea rivolta verso l'Europa doverosamente aggiungo
Verso l'Europa del nord est
Ma il
Problema del Mediterraneo nella sua complessità
Da quello che poteva essere area di pace a quello che invece
L'abbiamo sotto gli occhi di tutti quanti quindi una delle prime carenze
è quella del dialogo fra le due sponde del Mediterraneo
Noi nel piccolo la mia organizzazione ogni anno promuove autonomamente delle iniziative nei Paesi dell'area mediterranea nei Paesi della sponda sud
Per creare una rete sindacale che aiuti e favorisca questo sviluppo del dialogo ma però con molta con molta fatica l'altra ed ultima sottolineatura che voglio fare è quella che ci è venuta dalla iniziativa dalla terza Conferenza sull'America latina
Di due settimane fa
Bene uno dei casi problematici che abbiamo sottolineato che è stato evidenziato anche dei rappresentanti sindacali dell'America latina è stato quello del problema Colombia è un caso eclatante
Dove dagli anni Novanta ad oggi
Purtroppo abbiamo preso atto che due mila oltre duemila e cinquecento sindacalisti sono stati uccisi
E quindi questo passaggio e lo ricordiamo nei convegni ma poi spesso passa
Fra le pieghe delle nostre e lei si attive B
Credo che anche su queste tematiche dovremmo fare una riflessione prima di tutto una riflessione in Terna al sindacato per quello che si può fare
Ma credo che la cooperazione nelle sul tema del dialogo nella
Nella portare avanti una iniziativa di dialogo sociale
Maggiore di quella che fino ad oggi è stato possibile fare credo potrebbe dare un grande contributo ad aiutare questi Paesi a che la democrazia e lo sviluppo possano camminare
Più rapidamente e dare dei risultati migliore a quella che è la condizione di oggi grazie sulla riforma direttore non lo spendo Nonda spendo parole
Nel senso che l'introduzione del ministro
Ci trova tutti quanti consapevoli e consenzienti che quello è il percorso e la strada che bisogna portare avanti per i risultati della nostra cooperazione grazie
Grazie
Passiamo rapidamente visti i tempi alla parte successiva che riguarda la cooperazione decentrata e quindi chiamerei gli oratori qui sul palco
Cercando di finire per l'uno e mezzo e quindi cercando di recuperare o del tempo
Vorrei collocazione segnalare il Ministro D'Alema purtroppo non non sarà presente questo pomeriggio le ha mandato un messaggio che vi leggo
Il messaggio e questo la cooperazione allo sviluppo è uno dei campi della politica estera dell'Italia dove maggiormente l'attività del Ministero degli esteri si arricchisce ed integra con l'apporto di altri attori
Tra questi in primo luogo la società civile che portatrice dei valori solidaristici profondamente insiti nel comune sentire del nostro Paese rappresenta uno degli assi portanti della nostra cooperazione
I volontari italiani sparso sparsi nel mondo le attività promosse dagli enti locali e sostegni appassionato dei nostri cittadini attraverso i contributi alle organizzazioni di solidarietà internazionale
Che qui sono rappresentati sono altrettante testimonianza dell'esistenza in Italia dire un diffuso slancio a favore di coloro che vivono in aree ancora strette nella morsa della povertà ed in condizioni meno fortunate delle nostre
Ascoltare la vostra voce conoscere le vostre necessità discutere insieme il futuro è condizione indispensabile per assicurare il più ampio coinvolgimento della società italiana e garantire efficacia all'attività del Governo in questo settore
Questo Governo ha fatto del rilancio della politica di aiuto allo sviluppo uno dei punti forti della propria azione come dimostrato anche dal significativo aumento delle risorse destinata a tali attività
E dall'accento posto proprio sull'importanza di privilegiare negli interventi quando possibile il ruolo delle organizzazioni non governative
Lo sforzo per reperire nuove risorse si accompagna all'impegno profuso
Per una riforma della cooperazione
Che permetta di avere strumenti normativi ed operativi più adeguati
Alle enormi sfide che il nostro Paese chiamato ad affrontare e a cui non dobbiamo e non vogliamo sottrarci saluto quindi con grande calore questa iniziativa che riunisce numerose realtà nazionali ed internazionali che coltivano la cultura della solidarietà
Le indicazioni che emergeranno dei lavori del Forum saranno per noi utile stimolo a fare di più e me a tutti i partecipanti i migliori auguri di buon lavoro Massimo D'Alema
Bene
Su questo io
Lascio a quest'ora ulteriore
Sessione della del convegno maestro ma
Ecco siamo
Molto in ritardo e tempi quindi pagano gli oratori di fare gli interventi
Molto concentrati due minuti se possibile
Non vorrei fare un'interruzione per un'introduzione soltanto dire
Che verso decentrata cessata forse negli anni passati a una certa disattenzione
Da parte da parte nostra questa disattenzione che non l'abbiamo l'abbiamo superata da questa dal dibattito di oggi emerso chiaramente quale può essere vuote decentrata del parlata di
Di qualità efficacia degli aiuti si è parlato di accesso al mercato locale ci sono dei progetti di Regioni italiane italiane che prevedono accesso
L'accesso allo sviluppo dei mercati locali se pro anche di
Assistente del proprio le istituzioni in Africa
E ci sono dei grossi programmi decentrata che poco mirano a mettere in contatto in più locali italiani e di altri Paesi per creare
Democrazia servizi sociali per tutti uguaglianza sociale
E progresso economico e sociale
Io
Darei subito la parola a
Incomincerei dalla mia destra dando la parola a Gilles dopo Araldi direttore della
Dell'Osservatorio interregionale coprono solo sviluppo con il quale
La dire sue generalità consolidati che proficui rapporti di collaborazione
Prego ci dovrà
Grazie Presidente cercherò di essere molto breve
Innanzitutto grazie
Alla vice ministro il Ministero degli esteri a tutti i presenti perché finalmente c'è un forum insieme
Insieme tra tutti i soggetti della cooperazione italiani perché la cooperazione internazionale o è un fenomeno corale del sistema Paese o non è
Insieme con i rappresentanti significativi dei Paesi partner perché la cooperazione internazionale o è
Un marciare insieme verso il lo sviluppo reciproco e lo sviluppo di insieme per dell'intero Paese o è carità pelosa e questa non la vogliamo
Secondo tengo a precisare che io rappresento l'Agenzia comune di tutte le Regioni delle Province autonome ovviamente non del pittore decentrata
E ovviamente non delle strumenti politici che si sono dati le Regioni hanno un coordinamento permanente per le relazioni internazionali di cui la cooperazione e componente essenziale
Affidata alla Regione Piemonte e un coordinamento permanente per la cooperazione
Internazionale affidato alla Regione Puglia quindi portano qui solo alcune battute diciamo di contributo operativo da operatore quali sono
La cooperazione decentrata di fatto scusate semplifico per rapidità non utilizza nessuno dei tre principali strumenti usati d'aiuto pubblico allo sviluppo che sono sostanzialmente continuo semplificare
Il la cooperazione per progetti la cooperazione per aiuto di Bilancio la cooperazione tramite
Crediti d'aiuto ne usa un quarto che non è alternativo questi
è
Sussidiario che diamo e cioè
Genera dei partenariati permanenti continuati
Non tra le amministrazioni
Dei Governi intermedi cosiddette cioè delle Regioni ricordi la ma tra tutti i soggetti e le due territori
Partenariato in cui ciascun soggetto può svolgere il suo ruolo in un quadro coordinato che mira allo sviluppo reciproco è cresciuta moltissimo negli ultimi anni gli ultimi quindici anni oggi ha un volume
Se riferisco solo il volume dai bilanci delle Regioni a cui vanno aggiunti i Comuni le Province sono i bilanci delle Regioni nel due mila e sei siamo tra intorno ai settanta milioni di euro
In tempi certi a cui vanno aggiunti almeno altrettanto incaglia di attrezzature di personale e così via
Ma al di
Bilancio chiaramente solo un parametro neanche il più significativo quello che più importante contenuta la qualità però anche questo dà un segnale della crescita
Vi è una collaborazione efficientissima
Tra la società civile e la cooperazione decentrata
Tengo presente a precisare che ogni Regione parte di questo Bilancio lo utilizza per promuovere attività di partenariato
In cui i soggetti del territorio e l'ONG per prime sono realizzatori e non solo sono copro posi tori nell'individuazione dei contenuti di questi partenariati
Un'altra parte le bilance data per contribuire direttamente l'attività delle nel G quindi vi è questa collaborazione molto efficace
Vi è mi scuso col Presidente ma corretto dirlo
Una amore quasi schizofrenico
Tra il sistema della concetto cooperazione decentrata e
Il sistema dell'aiuto pubblico allo sviluppo gestite in Italia del Ministero degli esteri in cui si alternano momenti momenti attività di grande collaborazione ed i grandi incomprensione sulle competenze sulle
Legittimità e così via anche per questo ritengo necessario sollecitare
Una legittimazione di questo fenomeno che ormai esiste nella legge perché la legge è quella che fa testo per tutti
Perché veramente ci troviamo davanti spesso ora situazioni difficili questo va ricordato mi avvio a concludere se no allungherei troppo i tempi
Dicendo che
La cooperazione decentrata come quantità come volume si concentra soprattutto in paese sviluppo intermedia quelli del bacino del Mediterraneo quelle conosciute l'America latina e quindi vi è a volte una critica che io voglio contestare
Che fa pensare che la cooperazione decentrata non vada verso gli obiettivi del millennio che sono innanzitutto la lotta alla povertà non vada nei Paesi più poveri non è vero per vari motivi primo motivo
Credo che tutti conoscono la storiella che se una la testa nel forno e Pieri in frigorifero la temperatura media ottimale non è così evidentemente in alcuni Paesi pensata l'America latina
Il tasso di sviluppo elevato idee per ricchi poveri e enorme ci sono sacche di miseria terrificanti
E quindi non possiamo andare a censire i Paesi su un reddito medio pro capite
Secondo la cooperazione decentrata sia pure nelle sue attività direttamente gestite meno presente è presente in tutti i Paesi quindi anche in Africa
Terzo
La cooperazione decentrata e comunque un'operazione non della società civile ma istituzionale quindi ha bisogno per svolgere questi partenariati di reciproco e sviluppo di partner
Di interlocutori affidabili credibili capaci di governare il loro territorio
Questo onestamente in alcuni Paesi spesso i più poveri più difficile trovarlo allora come giriamo questa operazione la giriamo semplicemente per una collaborazione stretta
Con quella società civile le ONG che sono in grado di operare direttamente in questi Paesi appoggiandogli e cercando di
Sostenere quei progetti che rientrano in queste strategie di partenariato
Chiudo quindi ha già portato via troppo tempo ringraziando di nuovo in questo forno augurandomi che sia l'inizio di un lavoro
Tutti insieme
Ripeto tutti insieme istituzioni centrali istituzioni decentrate e società civile in Italia partner dei Paesi
Con cui facciamo cooperazione vorrei che nessuno richiamasse più con l'orribile parola beneficiari sono partono la cooperazione di reciprocità
E auspicando anche in questa legge finalmente vedere la luce perché ahimè quella che c'è non sarà vecchissima solo poco più di me vent'anni
Però in questi vent'anni il mondo è cambiato e bisogna prenderne atto grazie
Terrazza Gildo Boran verso l'abbandono è una prova Massimo Rossi Vice Presidente Donno e le Province editoriale prego
Bene sarò schematico visti i tempi a disposizione ecco sebbene le Province in questo momento nel nostro Paese siano indicate come enti inutili di cui si può fare a meno
Non per una difesa d'ufficio di un mandato pro tempore
Noi ci sforziamo invece di riaffermare proprio alla luce degli scenari che oggi sono stati ampiamente evocati scenari drammatici a livello globale determinati da un modello di sviluppo insostenibile mi riferisco
Al tema del rapporto tra sviluppo e ambiente
E quindi cambiamenti climatici la crisi della coesione sociale sia a livello locale che a livello globale
I temi dell'esclusione sociale se appunto vogliamo affronta affrontare con efficacia questi temi io penso che sia fondamentale
Il tema del governo di area vasta la creazione dei sistemi locali
Cioè quella quel tema che ci riconduce alla necessità di costruire un modello di sviluppo basato su relazioni più avuto centrate cooperanti allo stesso tempo piuttosto che modelli di economia come quelli
Vigenti insostenibili che prescindono dai territori dalle comunità locali che sono basati su reti di scambio lunghe
E su competitività drogata dalla negazione di diritti od a politiche di dissipazione delle risorse collettive
Ecco allora a mio parere quando chiediamo di valorizzare il ruolo delle Province non poniamo un problema di ingegneria istituzionale ma
Poniamo un problema di quale governance saper quale sviluppo e allora non ci può essere uno sviluppo possibile se questo non è più partecipato e più democratico
E allora le politiche di cooperazione sono dentro a questa visione e sono parte integrante di queste politiche di sviluppo locale non possono che esserlo primo perché o facciamo la nostra parte tutti per affrontare i drammatici problemi
Di di cui ho accennato oppure non ha e oppure non ha senso occuparsi dell'amministrazione dei territori vista l'interconnessione dei nostri sistemi economici e sociali
E allora come è stato detto da tutti
Prima o luogo dalla dalle viceministro Sentinelli e se il coinvolgimento delle comunità locali è un fattore fondamentale
è le nostre istituzioni che presidiano il territorio presiedono tutte le realtà di questo Paese che non è fatto solo di centri
Metropolitani ma di tante piccole comunità ricordo che l'Italia a cinque mila seicento comuni
Su otto mila sotto i cinque mila abitanti né io penso che le Province non possono che essere come lo sono una risorsa per creare anche su questo campo dei sistemi locali terre supportare gli enti locali metterli in rete
Inoltre le specifiche competenze esperienze funzioni
Che le Province hanno sviluppato nella governance locale mi riferisco è alle politiche in materia ambientale in materia di Energia di rifiuti trasporti mobilità governo del territorio e delle sue risorse la formazione
Il coordinamento appunto delle blue politiche di sviluppo locale e allora ripeto queste possono essere risorse nelle politiche di cooperazione e risorse insostituibile infungibili
Ecco per attuare queste politiche di cooperazione che devono essere necessariamente basate sullo scambio di buone pratiche sulla riprogettazione comune nella coprogettazione di un modello di sviluppo globale diverso a partire dalla realtà locali ripeto per quella scelta verso lo sviluppo più auto centrato
Come dimostra una recente
Indagine proprio finanziato dal Ministero con Lupi la quasi totalità delle Province ovviamente con diversi impegni ed efficacia svolgono politiche ricoperati io ne su un campione di quarantotto provincie preso in esame quarantaquattro hanno dichiarato di
Svolgerà e sono stati censiti circa duecentottanta progetti di cooperazioni
La media di sei per ente ma si va da trenta o un progetto chiaramente con il coinvolgimento del territorio delle organizzazioni non governative ed altro
Che metà di esse questo importante a dato vita ad organi di raccordo tra enti locali organizzazioni non governative
Gli stanziamenti sono crescenti anche se parliamo di risorse che purtroppo sono ancora nell'ordine di qualche
Milioni di euro
A livello complessivo ma ci sono elementi di valore che sono molto importanti che sono appunto labile ampliamento della base partecipativa il su porto agli enti minori l'attivazione di risorse aggiuntive e non solo quelle degli enti locali ma sono anche quelli della società civile dei cittadini delle fondazioni bancarie e quant'altro
Questi ma io voglio sottolineare per concludere una cosa fondamentale che io porto dentro di me anche per le mie esperienze prima di amministratore comunale oggi provinciale
Che è quella dell'importanza straordinaria di queste politiche di cooperazione
Per acquisire consapevolezza individuale e collettiva e consapevolezza istituzionale della necessità di questa svolta delle modalità dello sviluppo io penso che il solo attraverso il contatto diretto e nella tra le comunità locali soprattutto per noi si riesce ad acquisire questa necessità di riprogettare i nostri sistemi di mobilità di produzione e consumo energetico di agricoltura di commercio che sono fondamentali
Io dicevo o facciamo questo siamo fritti ecco allora per non parlare veramente concludo delle politiche sull'immigrazione
E oggi viviamo come è stato detto una polo un momento in questi giorni di emergenza culturale politica questo rigurgito di xenofobia di anch'io registro e di razzismo io vengo da una provincia dove si è registrato il caso di Appignano e so bene le ferite che abbiamo aperte in quella realtà e quanto si sta fomenta andò la xenofobia e quindi non è retorica se dico
Che noi abbiamo bisogno di fare cooperazione decentrata noi enti locali per far crescere la consapevolezza dei nostri cittadini di questa necessita di riprogettare il mondo è per questo che l'UPI proprio nell'assemblea generale che ha svolto a Firenze nei giorni scorsi nella GIAS seduta conclusiva
Approvato l'ordine del giorno che istituisce una commissione per generalizzare queste però le pratiche mettere in rete e le Province stesse favorire la partecipazione per questo chiedo di valorizzare questa risorsa che sono le Province
E che appunto rappresentata le nostre istituzioni
Non solo nella legge ma anche nelle politiche non è una richiesta anche qui di risorse di ruolo ma un investimento sui comunità sulle comunità locali sui territori con un ritorno certa è fondamentale anche a livello politico culturale
Adesso dare la parola a Daniela Monteforte l'Assessore per la scuola la Provincia di Roma prego grazie io ringrazio
Articolare all'anno
Nanni
Finito questa iniziativa l'essere stata anche invitata
Dalla viceministra Sentinelli portano qui una esperienza
A mio avviso assai significativa che viene Rizzato e nel nostro territorio ma potrei dire anche negli altri territori riprenderò molto velocemente le questioni che poneva prima Rossi relativamente
Alla esigenza la necessità che ci sia un rapporto sempre più stretto tra il sistema degli enti locali territori come soggetti
Importanti per sviluppare una politica di cooperazione decentrata di qualità e vorrei aggiungere però
Come all'interno delle nostre realtà impartiva delle nostre scuole ci siano delle esperienze assolutamente significative poco conosciute ma di grandissimo valore
E dico questo perché ritengo che l'esperienza che vengono fatte e che mi permetterete anche se molto velocemente denunciando è sicuramente più significative
E costituiscono esattamente quell'investimento nelle comunità locali particolari tra le giovani generazioni
Per la costruzione di quelle competenze intanto la conoscenza dei meccanismi
Che vengono ulteriormente accentuati e
E sono oggetto di conflitti grazie ad una globalizzazione non governata
Quindi elementi di cognitivi di conoscenza ma al tempo stesso anche
Elementi di forte
Elemento di criticità e di consapevolezza rispetto al ruolo che singolarmente e collettivamente si può mettere in campo una un valore e quindi di carattere sociale culturale di primo piano
Che io penso che noi dobbiamo o Fini fondo valorizzare
E che costituiscono sicuramente una delle
Tra le tante è una delle esperienze più vive più dinamiche perché questo significato del sì che i nostri territori che le nostre comunità locali insieme con le istituzioni con Scola speaker
Possono dare e danno un contributo assai significativo per la costruzione di una
Non solo di una maggiore consapevolezza ma per una pratica solidale per una capacità di
Costruire rapporti a
Con attraverso la mediazione anche delle ONG
Rapporti con altre scuole con altre realtà con altri soggetti che sono o dispersi nel mondo io vorrei in questa direzione in particolare fare riferimento ad un
Al più recenti a progetto che stiamo portando avanti che è stato realizzato da una nostra istituto professionale
E che vede la sorregge azione
Insieme con in Kenya con la con l'associazione fossi fossi x
La realizzazione di un Progetto che mettendo a loro l
Competenze professionali dei nostri ragazzi appunto un istituto professionali insieme con l'ENEA che realizzano un
Progetto attraverso l'esazione di pannelli solari spie finalizzato la pastorizzazione dell'acqua
E che si recheranno a Breber appunto in Kenya
Per le trasmettere e anche queste competenze professionali I ragazzi in loco
E al tempo stesso questo operazione viene fatta da studenti immigrati di seconda generazione ecco che come
Anche la presenza dei nostri immigrati dei ragazzi che sono le nostre scuole
Possono costituire quell'anello fondamentale di costruzione di rapporto di
è conoscenza con me e le comunità locali
Io penso che questi sì o no siano esperienze importanti così come esso da mente importante
Il fatto che ad esempio la nostra Amministrazione provinciale ma come altre hanno messo in campo iniziative significative sui temi della pace il Forum della pace e
Attraverso queste realtà questa ingenue svolgiamo attività
Che sono finalizzate alla costruzione di una
Educazione alla legalità e alla cooperazione
è a anche grazie a interventi significativi di
Aggiornamento di aiuto ai docenti che svolgono questa attività fondamentale quindi
Cooperazione decentrata che non può che avere nella scuola uno dei suoi alleati più significativi più importanti non soltanto perché sono i luoghi dove si costruiscono anche pratiche Ristori dall'età
Ma dove attraverso anche l'educazione è alla pace si costruisce anche una attitudine al fare cioè a mettere anche in campo le
Competente professionalizzanti che le nostre scuole danno i nostri ragazzi precarizzazione insieme con nelle comunità locali
Di progetti di solidarietà che sono finalizzati in modo particolare i temi quindi va detto prima
Le legato alle risorse fondamentali l'acqua come grande dei fondamentali diritto umano all'al suo
La sua preservazione ma al tempo stesso anche i temi dell'istruzione i temi registro della della salute
E in cui anche qui delle metro differenza di genere non è una variabile indipendente ma c'è una
Attenzione molto forte
Perché lei Giovanni ragazze in particolare dei Paesi dell'Africa perché lì che si stanno sviluppando soprattutto i nostri progetti possono avere accesso a quel diritto fondamentale agli all'istruzione che è l'elemento fondante l'elemento
Che consente anche una qualità dello sviluppo di quel Paese ma soprattutto una crescere la democrazia in quel Paese
Ecco come la scuola può diventare fino in fondo un un il luogo dove nell'educazione alla pace educazione turritana e l'educazione alla legalità
Costruisce quel livello di competenza e di coscienza critica
Attraverso la quale i nostri ragazzi non più soltanto presi
Dalla dalle emergenze umanitarie che passino attraverso gli elementi mediatici ma possono invece fino in fondo i nostri ragazzi diventare protagonisti di una idea di una pratica di sviluppo adeguata costruita non dall'alto non centralistica mente
Ma attraverso la capacità di attivare rapporti e relazioni grazie anche al ruolo fondamentale che le nostre o in G mettono in campo
O questo significa che all'interno dei nostri piani dell'offerta formativa molte sono le proposte le iniziative che noi come amministrazione provinciale rivolgiamo le nostre scuole perché questo tema della acquisizione delle competenze di cittadinanza diventi no fino in fondo uno dei punti centrali
Che riconoscono e ricostituire ieri restituiscono nostra scuola
Il proprio ruolo sociale fondamentale che non è soltanto quella della trasmissione delle conoscenze ma la costruzione di una competenza di cittadinanza ed una
Alla coscienza critica rispetto al mondo nel quale vivono oggi ma anche e nel quale essi vivono e vivranno in futuro
Grazie
Grazie anche a questo a testimonianza di cui al di
Di cooperazione molto innovativa che porto avanti la Provincia di Roma
Do la parola a Nicola Scirè meramente con cioè ben nome più segretario generale dell'ANCI ganci come lupi con i quali siamo lavorando molto intensamente in questi ultimi tempi prego
Molto è cambiato nel sistema delle relazione per la cooperazione internazionale perché molto è cambiato il mondo
La stessa concezione dell'idea di cooperazione allo sviluppo e figlio ad una visione di un mondo diviso per Stati Stati fondatori è stato beneficiato
Le novità la grande novità della stagione che stiamo
Vivente rappresentata dalla constatazione che le politiche internazionali
Non sono più esclusiva dei Governi nazionali ma investono anche i Governi locali
Si ricava che non esiste più un confine netto tra politiche nazionali politiche estere poiché ogni scelta domestica
Ha implicazioni internazionali
è stato proprio lo sviluppo disordinato creativo di innumerevoli opportunità di collaborazione su scala internazionale fra entità di ogni genere a modificare a diversificare l'idea stessa di relazione cooperazione collaborazione internazionale
Alla stagione che aveva visto sorgere affianco alle relazioni tra Stati la cooperazione allo sviluppo in favore dei paesi più svantaggiati nel mondo da parte dei Paesi più avanzati e seguito una prolifica stagione
Della cooperazione decentrata ovvero quella cooperazione non gestita da governi locali ma dalle altre alta autorità locali istituzioni ONG noto
Comunque anche la cooperazione decentrata rappresentato una cultura di un approccio da donatore beneficiario
A presupposto l'esistenza con K economiche culturale molto grande ed una visione del mondo diviso con criteri certi e c'era
Le grandi accelerazioni sociali e tecnologiche ci presentano quei paesi una volta considerate svantaggiate in un modo assai diverso
Con grandi fermenti politici economici culturale
Con grandi contraddizioni al loro interno ma con punte di eccellenza
Con una considerazione di per sé nuova e più forte che ne reclama una diversa e una diversa dignità
è nata insomma proprio da quegli attori considerati da sviluppare la richiesta di passare dalla cooperazione alla collaborazione tra uguali
Altro elemento di diversificazione alterazione del vecchio sistema di relazioni
E cooperazioni internazionali è stata la grande moltitudine di scambi economici e culturali
Tra realtà locali o sistemi le realtà specifiche e territoriali
Uno scambio che vede collaborare tra loro amministrazioni locali università incubatori tecnologici imprese e società civile
Questo nuovo fenomeno delle relazioni internazionali dal basso oggi per rendere lo scambio fra uguale economicamente culturalmente sostenibile proiettato verso il futuro
I sistemi territoriali tendono a collaborare a collaborare su più piani su più contenuti
Condividendo e sviluppando comuni conoscenze culturali e attività produttiva
Questo scambio tra
Amministrazioni economie categorie su questioni produttive culturali scientifiche ha prodotto una commistione tra attività una volta considerate tra loro incompatibili
Scambi scientifici e culturali cooperazione internazionalizzazione delle imprese
E quindi la partnership tra sistemi territoriali la nuova frontiera per lo scambio e della collaborazione su scala internazionale non più tornare ma condividere conoscenze capisco
Di fronte a questa realtà sempre più impegnativa e comunque nelle tardive il sistema dei governi territoriali e portata a rivedere le modalità del proprio impegno internazionale
Dalla stagione del generoso impegno di carattere umanitario
Siamo oggi di fronte ad un fenomeno tanto imponente quanto non sistema la frammentarietà e la lacuna maggiore all'azione internazionale del sistema dei Governi
Territoriali
Il fenomeno decisamente croniche così grande da essere diventato il finto principale ostacolo all'azione è un danno per l'immagine alla Sibilla e la credibilità del sistema Paese sosta né promuovere
Far condividere le innumerevoli iniziative di carattere internazionale di qualsiasi tipo e quindi la missione principale del sistema dei governi locali
Mettere a sistema ottimizzare risparmiare ingrandire professionalizzare moltiplicare risorse condividere esperienze scambiare conoscenze
Ma non sono solo gli aspetti più tecnici legati alle prime ed evidente compito competenze delle amministrazioni locali e delle loro strutture ma anche
E soprattutto
Quegli aspetti più propriamente il cd civili e civici che sono il vero patrimonio sociale politica e culturale che governi locali italiani possono scambiare con partner stranieri
Offrire
Società convivenza tolleranza e dialogo raccogliere mobilitare Società Civile cultura scienza ed economica offrire
Sviluppo politica democrazia ettari per realizzare questi obiettivi
Da quelle di minima che permettano un punto un recupero di credibilità d'affidabilità del sistema Paese a quelli più d'orizzonte ma comunque decisivi in un'epoca di grandi tensioni politiche militari e religiose
Occorre uno sforzo di volontà e la capacità politica dei principali soggetti chiamati a rappresentare il sistema Paese comuni Province regioni Governo nazionale
Questo sforzo di coordinamento
Non è già esordito in diverse occasioni non è mai diventato prassi costante e non ha quindi generosa generato nessun risultato significativo per continuità fattività consistenza e forza politica
Vorremmo quindi porre l'attenzione di questa importante Assise tre proposte concrete
La nuova legge sulla cooperazione riconosca il ruolo che i Comuni dell'ANCI hanno assunto nel settore garantendone l'autonomia e stabilendo modalità di relazioni certe con gli altri soggetti del sistema Paese
Si porti a Pontina la realizzazione
Di una banca dati per la cooperazione decentrata e condivisa e partecipata dal Ministero degli affari esteri dai Comuni dalle Province dalle Regioni
Si sostenga l'iniziativa dell'ANCI nel Mediterraneo volta alla istituzione di una conferenza delle collo collettività locale del Mediterraneo
Quale strumento dal basso per la conoscenza il confronto la solidarietà tra i diversi sistemi
Territoriali delle due sponde del mare nostro
L'esperienza della Conferenza permanente dei poteri locali e regionali d'Europa ci darà spunti significativi di riflessione ed azione riconosciamo che tali proposte rappresentano una sfida ed un'impresa importante
Siamo altresì consapevoli che nella sponda sud del Mediterraneo le comunità locale di Comuni sono i principali se non gli unici interlocutori istituzionali non governativi
Con cui costruire un tessuto di relazioni azioni utili allo sviluppo sociale economico e culturale
Condizione questa fondamentale per lo sviluppo della democrazia un futuro di pace in quest'area che è proprio quella nella quale viviamo
L'esperienza maturata all'evidenza delle potenzialità dei governi locali italiani
E la grande quantità di richieste di collaborazioni che provengono dai nostri ministeri dall'Unione Europea dalle istituzioni internazionale dei Governi si livelli
Di Governi nazionali e locali dimostrano quanto sia importante utile qualificante un'azione capace dei comuni nell'intervento internazionale
Temi quali la sicurezza la lotta al terrorismo alla criminalità l'immigrazione l'assillo l'internazionalizzazione dei sistemi produttivi
Il confronto dei contenuti culturali e la convivenza lo sviluppo della democrazia apparterranno sempre di più alla quotidianità nostra e delle nuove generazioni
La partnership tra sistemi territoriali e la risposta a queste domande ed è una grande occasione di consolidamento e di crescita
Del nostro Paese per il tessuto sociale per i Comuni che rappresenta non ed organizzano ed è una grande opportunità per affrontare in positivo i temi e le preoccupazioni del nostro tempo
Grazie
Grazie infinite allora adesso dobbiamo sospendere la
La sessione di questa mattina ci vedremo qui tra tra un'ora grazie a tutti
Questo è un costo
Signori e signore siete gentilmente pregati di portare con voi il materiale che vi è stato consegnato come riconoscimento per l'accesso alla sessione pomeridiana
Chiunque volesse presentarsi per gli interventi troverà i moduli da compilare al desk accrediti
Tenore pronto assente
Buon pomeriggio a tutti voi e benvenuti a questa
Sezione in pomeridiana del fora un della cooperazione internazionale
Prima enti iniziare questa questa sezione che ha dedicato un po'al dibattito alle proposte che faranno presentate raccolte a qui al tavolo volevo
Prima di iniziare e dare la parola per un primo un breve saluto
La parte a dire del sottosegretario al Ministero Affari Esteri
Donato Di Santo volevo bene veramente fare un
Un apprezzamento soprattutto per quanto riguarda e il titolo che è stato dato a questa forum della cooperazione internazionale appunto quello fare insieme
Quando letto questo titolo mi è piaciuto tantissimo sono rimasto molto felice perché è un
è un tema è un argomenti ha un titolo che
Traduce esattamente o quelle che che le idee che noi abbiamo
Della della cooperazione della cooperazione siamo in perfetta sintonia perché riguarda appunto una visione nuova dei della della cooperazione che da un po'
Da un po'di anni che si stava già dibattendo all'interno delle varie ONG e italiani associazione comunque legata al mondo della cooperazione
E anche all'interno delle associazione del Remigi nei
Costituite da immigrate che dopo da molti aleggiasse interessano
Della Rocca cooperazione o con i nostri con i nostri Paesi e da un po'di anni chiedevano anche
Appellavo nelle altre alle associazioni agli ogni ossia intagliare di tenere in considerazione che esiste anche questa realtà
Ed è bene che facciamo che me mettiamo e nostra forse appieno fare per portare avanti una cooperazione appunto fare le cose insieme a costruire insieme
E stiamo penso possa parlare anche a nome di alcune persone che ho ascoltato e prima di venire qui che sono oltre contento molto soddisfatti da questo do questo titolo che è stato dato a questa da questa nuova forma di de corporazione intese
Che che quella la pressione che che vogliamo
Penso che è un discorso che abbiamo già
Avviato e sesta concrete concretizzando e l'abbiamo anche visto attraverso non è soltanto un'idea belle della cooperazione ma l'abbiamo vista anche questa mattina nell'intervento nel documento che è stata presentata dalla
Viceministra sentinelle è stato un documento veramente molto importante per noi che concretizza veramente nero nella pratica quella che lo la visione da questa cooperazione anche
Dovrebbe cambiare veramente rapporto fra a all'Africa e la ed Europa partendo esattamente dall'Italia un'immagine molto belle che viene dall'Italia almeno per quanto riguarda
La la l'ASP la la copre la cooperazione
Credo che
è una un passo importante che è stato fatto è una grande conquista lo ritenga ancora una vittoria anche perché veramente
Questo documento è stato scritto erano si sente da una persona che
In prima persona coinvolta sul mondo della dell'occupazione dei termini determinate che ha abbracciato veramente la la la la la cooperazione o con una causa chi vive in prima persona
Ed è questa e lo siamo molto lo soddisfatto e pensa anche tutte le Monde della
Dell'associazionismo delle ONG idea tutte quelle impegnate sul mondo ed è quindi della cooperazione perché veramente e quelle che ci manca una figura figure
Che risponde che corrisponde che è in sintonia con noi va bene detto questo volevo anche ovviamente venendo e chiudo la mia parte venendo dal mondo dell'immigrazione in piacerebbe moltissimo ci piacerebbe tanto che questa è una visione questa visione del da questa nuova visione della della cooperazione avvenisse anche adottato beh dal Governo e italiana per quanto riguarda le politiche delle integrazioni al proprio
Questa Grande che quel visioni dei principi e lungimirante che vede che lo vede
La cooperazione o con
Un fare insieme Guidotti integrali due parte anche il livello del Governo soprattutto per quanto riguarda l'emigrazione
Dovrebbe tenere in considerazione fare la politiche integrate integrate integrazione che contrasta qua sta politiche de esclusione e espulsione che stiamo vedendo purtroppo che
Viene fuori e ne in ultima analisi ultime testimonianze
Le abbiamo conosciute questi giovani va bene detto questo
Passerei subito la parola inviterei subito qui a a fare un saluto Donato Di Santo che appunto Sottosegretario al Ministero Affari esse per l'America latina e poi diamo inizio alla al dibattito che ci sono già alcune persone che hanno già dato il loro nome le chiamo Rodi seguito grazie
Grazie Maria De Lourdes se grazie Patrizia Sentinelli viceministra per questo invito inaspettato
Sono stato alla
Alla colazione con i relatori invitato da Patrizia ora qui per alcuni
Minuti ma lo faccio volentieri questo saluto perché più che un saluto è una conferma del fatto che si può lavorare insieme che ci sono tutte le condizioni per poter fare pure in una fase politica sicuramente ne avrete parlato
In questi giorni in particolare questa mattina
Pur in una fase politica tanto complesso tanto difficile tanto travagliata però ci sono le condizioni per fare delle cose importanti e positive e credo che questa vostra iniziativa l'iniziativa della viceministra Sentinelli e quella che animato pochi giorni fa la Farnesina con un'iniziativa diverso naturalmente per contenuti che per
E per modalità
Ma analoga come volontà politica cioè la terza conferenza dell'Italia sui Paesi dell'America latina vadano effettivamente nella direzione di voler concretamente porci il problema politico de
Che cosa fare concretamente del cosa lasciare
Come eredità politica quando appunto verrà il momento di lasciare per
Porci questo problema che ora che dobbiamo
Affrontare le tematiche difficili
Mi voglio avevo altre cose in mente ma essendo un saluto le metto da parte voglio soltanto riferirmi perché sono stato stimolato proprio dalle parole di Maria De Lourdes pressoché sussulto
Al tema dell'immigrazione affrontare ora le tematiche difficili
Vuol dire appunto affrontare per esempio quelle che riguardano l'immigrazione
è qualcosa che non compete alla cooperazione io ovviamente ho le mie opinioni e non mi permetto appunto di
Fare un'Inter o di merito qui mai personalmente penso che si è una cosa che compete anche alla cooperazione perché affrontare il problema di come
Guardare alla integrazione di questi cittadini di come guardare alla possibilità che queste risorse siano risorse non soltanto
Che producano rimesse ma che producono anche di sviluppo
Perché è un problema anche della cooperazione intesa nel senso in cui da molto tempo Patrizia Sentinelli va
Predicando ma soprattutto praticando in questo in questo ambito cioè una cooperazione nuova una cooperazione che guardi alle novità una cooperazione che guardi al futuro
Bene proprio sul tema dell'immigrazione quindi lo stimolo che mi dava adesso Maria De Lourdes gas
Che citato hanno ritenuto es volevo dire questo dopo nei pochi giorni che hanno
Che diciamo che sono seguiti alla terza Conferenza italiana sull'America latina
Di dieci giorni fa dove anche Patrizio preso la parola con importante
Intervento proprio su queste tematiche sono passati dall'Italia due capi di stato di due Paesi latinoamericani di due paesi andini il Presidente dell'Ecuador Correa il Presidente della Bolivia
Morales
Bene qui con tutti due questi esponenti di primissimo piano dei due Paesi importanti che soprattutto di due Paesi verso i quali innanzitutto l'Italia un atteggiamento Oppus
Buonanotte giuramento di collaborazione Petra quei Paesi europei che vuole come dire ampliare rafforzare la collaborazione non solo in termini di cooperazione che ovviamente fondamentale
Ma in termini di
Ristrutturazione del debito in termini di politiche comuni bene in entrambi i casi con questi due Presidenti si è affrontato il tema dell'immigrazione perché sia l'Ecuador Ecuador innanzitutto insieme al Perù
Ma anche la Bolivia fa diciamo un impatto
Come flusso migratorio sul nostro Paese sempre più
Forte e crescente perché si possa su queste tematiche del immigrazione
Non fare discorsi spot non affrontare le emergenze quando si verificano le emergenze e ahimè quando si verificano
Vanno affrontate ma pensarci anche prima e allora è stato deciso per esempio in questi due casi che sia nel periodo per l'Ecuador che
Uno dei paesi che da cui proviene il flusso maggiore sia per la Bolivia dove il flusso di migrazione minore ma sempre più cospicuo soprattutto verso certe aree del nord del nostro
Paese si possa inserire questa tematica nelle riunioni delle commissioni miste che stiamo
Programmando con questi Paesi e che quindi la tematica migratoria
Torni ad essere oggetto anche dal punto di vista della politica estera della cooperazione allo sviluppo delle
Problematiche sociali e non soltanto delle problematiche
Di ordine pubblico e
E e di emergenza bene questa indicazione questo proposta che abbiamo fatto è stata accolta con grandissimo interesse anzi è stata
Come dire immediatamente recepita da queste due personalità mi sembra che questo sia un esempio concreto un piccolo esempio mi richiamo che ho fatto solo richiamando mi
Allo stimolo che veniva dalla Maria De Lourdes ASPER dire che ci sono le possibilità di interazione questa interazione tra un'area come quella che io seguo per la delega
Di cui sono
Su conti per la quale appunto sono stato chiamato a fare Sottosegretario al Ministero degli esteri che la delega territoriale per l'America l'Tina insieme ha una personalità politica come Patrizia Sentinelli quindi alla capacità di
Vedere le interazioni e le connessioni tra scelte di cooperazione e i visione politica dei processi ci siano tutte le condizioni per fare un buon lavoro io credo che questo lavoro a alle con un'altra le basi per poter
Per poter per potersi dipanare per tutto il periodo della legislatura con Patrizia lavoriamo molto bene insieme ci sono le premesse per lasciare il segno di questa politica nuova che stiamo fra mille fra mille limiti e fra mille diciamo problemi difficoltà portando avanti io vi ringrazio per
Per questo invito ringrazio in particolare
La viceministra per avermi dato questa opportunità di saluto lavoriamo insieme collaboriamo quello che state facendo è importante non solo per la cooperazione è importante per il rapporto del nostro Paese con il resto del mondo molte grazie
Creasse
Tornata attestante lo schema che da un atto una grossa esperienza era nell'ambito della cooperazione soprattutto con l'America la e poi altamente molto conosciute da tutti quanti qui nell'ambito della cooperazione grazie ancora otto inviterei adesso
Riccardo Petrella
Riccardo Petrella non non sapendo come presentarlo ha chiesto volentieri che Riccardo Petrella ma hanno detto e il Dio o dell'acqua
Sette articoli si viene è noto che nel sud come dire dell'acqua queste per introdurre l'argomento
Di cui parlerà sicuramente inviterei subito a preparare Mariano Ismahil del gruppo donne sommare della diaspora
Ecco
Buon pomeriggio voto del tutti effettivamente i capelli bianchi ci sono presso ed io
Se manca la barba
Perché manca poi la potenza divina lo su un polo verso l'umano destinato a morire pieno di peccati e quindi grazie per il
La appellazione
Che fa molto piacere
E quindi sono anche molto contento di poter fare questo ringraziamento in aggiunta subito a quello che era il mio primo ringraziamento
Palla viceministro Patrizia Sentinelli di aver fatto l'onore
Alcuni mesi fa di domandarmi di diventare uno dei quattro missioni ari di riflessione su le condizioni e i contenuti di una nuova cooperazione è Conoco pranzo ore fondata sui beni comuni ho letto molto seguito tante cose sono andato un po'oggi dappertutto
E nei prossimi giorni effettivamente tenterò
Di rispettare l'impegno presso presso la viceministro consegnando il le stesura
Definitiva e globale
Delle mio rapporto allora io vorrei
Iscrivermi su quanto ha detto stamane Patrizia Sentinelli quando ha scritto
Per l'impegno dell'Italia per la politica del partenariato dicevo inquietudine e impazienza
Che spinge
Ad agire in fretta
Per provare a mutare
Il corso degli eventi importante questo che un politico è responsabile dica io voglio provare a mutare il corso degli eventi
è incoraggiante il resto perché effettivamente noi dobbiamo essere molto inquieti dalla situazione attuale
E noi dovremmo essere un pochino in rivolta rispetto alla situazione attuale
E in questo spirito che vorrei tentare ora breve mente di portare gli elementi in cui
Attraverso il lavoro fatto si poco dire come il Governo italiano
Può proporre delle politiche di partenariato per provare a mutare il corso degli eventi e io cinque proposte
La prima proposta che emerge da le riflessioni che dai contatti avuti per stilare questa missioni di studio
è
La convenzione
Ed quasi direi oramai c'è stata a tutti praticamente banale
Quella questa proposta di liberare la cooperazione
Dalla logica dell'aiuto allo sviluppo
Se lo diciamo
Bisogna farlo
Perché se lo diciamo e poi non facciamo
Effettivamente questa dissociazione
De la cooperazione dall'aiuto allo sviluppo e continuiamo sempre ma serve una logica dall'aiuto né sviluppo è chiaro che tradire un pochino anche le nostre propri principi culturali e sociali
Come allora concretamente
Iniziare a liberare la cooperazione aiuto allo sviluppo
Beninteso
Spiegherò rapidamente dopo però è la prima affermazione fondare la cooperazione
Che è condivisione allora del destino
Che condivisione
Della capacità di creazione
Dei beni e dei servizi essenziali indispensabile la ditta individuale e il vivere insieme
E fondare questa cooperazione questa condizione condivisione
Partendo dall'eliminazione di una delle principali fonti
Di impossibilità di cooperare di impossibilità di condividere
è una principali fonti di improbo rimetto strutturale dei paesi d'Africa e l'America latina e da sei ora anche dei Paesi detti sviluppati il diritto di proprietà intellettuale
Il brevetto sul vivente
Emerge come la principale causa di impoverimento
Sempre più costante e crescente
Di popolazioni intere
Se la politica della cooperazione non parte dal principio di eliminare il diritto di proprietà intellettuale cioè dire la procreazione il diritto di diventare proprietario privato per diciotto venticinque anni
Del vivente
Io credo che entriamo e restiamo in una dinamica che ci impedirà dei procedere verso la cooperazione intesa come condivisioni di destino
E quindi
Il Governo italiano dovrebbe prende l'iniziativa a livello dell'Unione europea
E a livello delle Nazioni Unite in particolare dell'Organizzazione mondiale del commercio per rivedere completamente gli accordi sulle dei proprietà intellettuale sui tre IPSIA
E quindi io rivedere la funzione della Whitewater vuoto intellectual property Organization
Sempre in questa prima proposta allora bisogna anche
Prendere tutta una serie di iniziative
E per a firmare
Il diritto
Alla vita
E cioè completamente quindi due particolarmente sono questi diritti su cui si può partire intitola quel diritto alla conoscenza che è legato al brevetto sul vivente seconda proposta
Mi sembra che il
Per mutare il corso degli eventi
Bisogna promuovere iniziative
Necessari indispensabili per scardinare la logica
Che oggi crea le condizioni necessarie indispensabile per mantenere il processo di impoverimento del mondo come fenomeno strutturale ora ma io credo che possiamo fare un'evidenza
Rigorosamente direi tra virgolette scientifica
Perché se non siamo riusciti a realizzare gli obiettivi dello sradicamento della povertà assoluta all'anno due mila obiettivo fissato settantaquattro e senta decenni decenni
Non siamo più in grado di eliminare
Le
Dinamiche di impoverimento nel mondo e perché il mondo dominante vuole la povertà ormai io sono convinto che il nostro sistema crea necessariamente impoverimento dei più
Per garantire l'arricchimento dei pochi
E quindi allora la cooperazione deve essere uno strumento resta uno strumento di scardinamento di queste logiche
Per cui
Bisogna finanziare allori beni comuni che sono alla sola condizione per condividere
E finanziari devono significa fiscalità mondiale significa annullamento del debito significa eliminare eliminazione dei pare di sì e l'evasione fiscale pensate che
Le élites africane evadono ogni anno trentacinque miliardi di dollari
Invece di investire nel loro Paese ben verso un altro
Noi noi europei
Ne paghiamo duecentoventi miliardi quindi o dovete applaudire ancora di più ora non perché non solo ai suoi contenti dico
Terza proposta e allora è e queste sono più concreto per queste voci al nuovo per la terza proposta inventare un'articolazione
Delle priorità delle politiche di partenariato capaci di mutare il corso degli eventi attraverso dei grappoli quello che io chiamo i crampi grappoli dei beni comuni
C'è un primo grappolo più centrale che chiamerei grappolo madre
Dei beni comuni come base per la cooperazione la nuova cooperazione che attorno a voi agli elementi
Della vita biologica che l'acqua la Terra del Fuoco e l'aria
E quindi partire da questa concezione interazioni grappoli quest'acqua terra fuoco aria
Con la Giunta
Nella nostra società di due Chicchi importanti attorno ai quattro dei che beni comuni materiali biologiche sulla conoscenza e il lavoro
Questa struttura questa configurazione acqua Energia agricoltura eccetera con conoscenza del lavoro dev'essere quadro di riferimento il sul quadro di base da cui cominciare poi a dipingere
I vari elementi dei vari continenti cieco quarta proposta concerne allora
Il grappolo Africa
Quindi approvato ricambio prega proprio delle beni comuni che l'operazione avrebbero può muovere sarebbe attorno a due grandi
Beni comuni per primo l'acqua
E le risorse portando attorno a questo grappolo piccolo tutto l'elemento dalla città e dalla Campania
Cioè a dire io direi che
A cinque anni il Governo italiano potrebbe prendere l'iniziativa di lanciare tutta una serie di cooperazione anche dei centralizzata fra le città attorno alle baraccopoli
Cioè dire non c'è una possibilità di
Cambiare il mondo in Africa se
Le logiche della baraccopoli persistono e quindi come
Arrestare le baraccopoli ore secondo habitat
Nel due mila venticinque ci saranno due virgola quattro miliardi di gente che abiteranno baraccopoli non le città le Baracco
è la massima parte questo porzione sarà in Africa
Quindi
Cioè le un grande terzo è terminato le doppie sei preoccupata però in ragione d'essere preoccupata è la proposta centrale del rapporto visti somme però
è grappolo che chiamo Mastella
Il labo master sta la proposta per mediterraneo acqua sole terra
Educazione al lavoro
Cioè dire fare del Mediterraneo questo territorio laboratorio di mutare il corso degli eventi
Beninteso lì domani italiano un po'fare io solo questo però approfittare Cegos ciò Presidente Sarkozy che ha lanciato e della comunità euro mediterraneo
Ci sono altri Paesi Spagna hanno lanciato l'idea del comune di Tambre cella il fallimento della carta di Barcellona il Governo italiano tramite
Patrice integrali potrebbe lanciare questo idea del progetto mediterraneo fondato su acqua sole quindi l'energia solare biomassa
Terra cioè dell'agricoltura l'agricoltura per l'esportazione locale Interreg giochi locale e poi allora gli altri due elementi l'educazione quindi l'aspetto tutto culturale religioso eccetera e l'occupazione
Nel due mila trenta il Mediterraneo sarà abilitato da circa seicento milioni di gente
Di questi seicento milioni gente
Solo centottanta sarà il Mediterraneo è morto
E gli altri trecentoventi milioni di cui più del cinquanta per cento fanno Gione al di sotto venticinque anni sono abilitato dal Mediterraneo sud
Vi è la più grande sfida io penso anche per il tuo partenariato la cooperazione e per superficie dovrebbe lavorare in questa direzione classe V
Grazie
Ricrea Mariella Ismahil dell'associazione del gruppo delle donne
Sama le della della diaspora
Devo pregare a tutti quelli che devono intervenire di trattenersi in cinque minuti perché sono tantissime le persone che sono iscritte comunque volevo ricordare che
Tutti quelli che non ce la fa non ce la fa a presentare tutta la loro documentazione o cosa potranno comunque lasciarlo qui per la perdiate graveranno da pubblicate comunque di libro del delle attese grazie prego
Grazie e buonasera a tutti e a tutte per alle persone di lingua somala adeguatezza
Io faccio parte del Gruppo promotore della come ha spiegato Maria Lourdes della delle donne della diaspora somala
Che nata come dire insieme in un insieme di per un insieme di momenti fortunati
E il mondo abbiamo costruito la conferenza sono metta emozionata chiedo scusa
Ma Militello
Abbiamo costruito la seminario i pali internazionali di pace che si è
O svolto a alla Farnesina il tredici di giugno attraverso una serie di tappe
Di incontri fra noi donne somale della diaspora lui che vive in Italia
E le donne somale che vivono nella diaspora nelle vicinanze della Somalia perché il mio Paese purtroppo da diciassette anni
E in una situazione pressoché drammatica
E abbiamo avuto la fortuna di sottoporre all'incontro della tavola della pace a Nairobi in una serata sulle guerre dimenticate
All'onorevole Sentinelli di
Vedere di organizzare una conferenza dove riflettere su su quale poteva essere il ruolo della donna nelle situazioni di conflitto pur avendo ciascuna di noi per una serie di cose Midland viviamo in Italia da tanto tempo lavoriamo nei nostri territori e nelle nostre regioni quindi abbiamo voluto mettere un po'il percorso sull'immigrazione che abbiamo fatto sull'auto aiuto su su tutta una serie di accompagnamenti verso le donne sulle problematiche delle donne al servizio del nostro Paese
E devo dire che l'onorevole Sentinelli con molta lucidità e molta precisione accolto
E questa nostra richiesta proprio perché partiva da un vissuto da un sentire molto importante
Ecco che in giro di sette mesi e siamo riusciti a costruire appunto questa giornata per esempio anche andando alla Conferenza internazionale delle da ne ha più cani a Bamako e dove abbiamo migliorato sempre di più e come dire di contenuti e di percorsi pensati e condivisi con le altre sorelle somale
Ecco che oggi con molta gioia molta da vera felicità siamo qui a raccontare che cosa sta succedendo sarò brevissima mi sono fissata dei punti perché davvero quando si parla di conflitti c'è tutto c'è
C'è la difficoltà dell'esistenza in esilio ma c'è anche la difficoltà dell'ascolto di chi rimane poi nei Paesi d'origine io ho cercato insieme alle mie amiche di
Così fissare dei dei dei punti
Questi punti
In pratica sono che il
Gruppo promotore si prefigge di dare voce
E diritti alle donne somale della diaspora presso il Governo italiano in Ignis degli degli esteri interni solidarietà sociali e pari opportunità
Perché noi siamo un popolo senza Governo quindi abbiamo veramente bisogno di avere l'aiuto e di a vere come dire tutto un sostegno per un'inclusione sociale soprattutto una grande attenzione
Sulla sulla sui nostri figli quindi sulla seconda generazione
Ma nello stesso tempo vogliamo perorare anche i diritti delle nostre sorelle somale che vivono nel Paese
Fare emergere fare veramente emergere sullo scenario mondiale la loro difficoltà per essere aiutate sostenute nel loro percorso di in paura mente e dimensioni mi
Coinvolgendo le donne anche le donne dell'istituzione della Marcaria regionale africana nonché tutte le donne delle istituzioni italiane europei e internazionali l'onorevole sinti egli ha già al nostro fianco speriamo sempre di più di allargare questa rete e perché è perché voi sapete benissimo che la risoluzione mille trecentoventicinque ci dà questa possibilità forse
Probabilmente per la prima volta riusciamo a fare un qualcosa di concreto in modo da dare la possibilità di creare una buona prassi soprattutto per il nostro continente speriamo
E vogliamo aumentare quindi lo scambio tra le parti
Le parti somma dei carichi vivono in Somalia e le parti all'estero attraverso un ruolo noi proponendo ci comunque volo di facilitati dice mediatrice linguistico-culturale
Noi facciamo ogni giorno in quotidianamente il ponte fra quello che sono le nostre esigenze e le nostre esigenze delle sorelle rimasti giù
Di me di comunicare il più possibile le buone prassi messi in atto anche delle singole donne e per semplificare l'incontro tra le parti ad esempio tramite la creazione di un albo nazionale
E di albi regionale delle associazioni locali io devo dire quest'idea non è mia vedo in sala il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi che conosco
E che ho veramente utilizzato come come Statuto e come e come procedimento per esempio la partecipazione democratica l'allargamento della base
Nel prendere costruire quello che è poi un'azione condivisa una mi permetto e come dire utilizzazione per migliorare la polis che tutti quanti ci accomuna
Sollecitare l'attenzione delle organizzazioni non governative italiane affinché
Si valorizza in modo positivo le radici storiche e culturali che condividiamo tra d'Italia e la Somalia
E collaborare con voi per migliorare sempre di più la condizione della popolazione somala specialmente le donne e le bambine
Vogliamo che si valorizzi la resistenza alla dell'abnegazione il ruolo sociale economico che tante donne somale hanno espresso sia in patria che in esilio in questi anni
Vogliamo che si riconosca la sofferenza la violenza subita dalle donne e dei minori e che nei processi di conciliazione non si dimentichi di onorare questo sacrificio
Di vogliamo denunciare la quasi totale assenza delle donne nei tavoli di consultazione di conciliazione e nelle sedi politiche decisionale
La viceministra oggi ci ha annunciato che sarà istituito l'agenda per le questioni di genere se ho capito bene ecco in questa agenda vorremmo essere anche come parti lese e fare in qua in che modo un processo è un procedimento insieme tale per cui quando parliamo di genere c'è una questione di genere nei conflitti e questo deve essere veramente tanto
Tanto tutelato e sottolineato
Vogliamo che le donne sono abbia somale abbiano l'opportunità di istruirsi di curarsi di tutelare l'ambiente di avere la possibilità
Alla partecipazione della vita politica in tal senso
Vogliamo noi donne della diaspora organizzare corsi di formazione politica per migliorare una governance e garantire così la loro partecipazione nello sviluppo del Paese
Un percorso difficilissimo lo sappiamo ma da realizzare con precisione conti ricca pezza e con un'ottica al femminile cioè parlare veramente dei problemi di donne con le donne attraverso le donne
Vogliamo che la Somalia infine diventi lo stato della pace ho visto ieri una bellissimo
Articolo su il Corriere della Sera il Magazine dove il Ruanda dopo quella tragedia e riesce a proporsi come uno Stato de africano per la tecnologia viene cablato cioè lo sviluppo da questo punto di vista
E sono felicissima per i miei fratelli ruandesi ma vorrei che la Somalia e che progredisce in particolare potesse divenire la Capitale Capitalia africana della pace
Assolutamente
Che possano essere le donne somale fautrice generatrice di questo sogno
La guerra della Somalia come e qui concludo non è una guerra dimenticate signori e signore mai viva e vuoi come italiani e noi come somali e voi come italiane
Dovete sentirla come vostra perché ci tocca tutti quanti da vicino
E sentire che la tutela della vita delle donne e delle bambine dipende anche da fondi insieme a noi ma al nostro fianco
In modo che insieme i nostri uomini perché io sono sono una persona e come credo anche le mie amiche sommare
Che pensiamo che una famiglia o comunque mai ci hanno chiamato sempre l'altra metà del cielo beh io credo che l'altra metà sia anche quella maschile quindi all'altra metà del cielo somala voglio dire che
Possiamo insieme debellare quell'orribile cancro che si chiama guerra è che possiamo farcela vi ringrazio e grazie per
Grazie a lei
Chiamerei ad essa intervenire Riccardo Riccardo Morrone che è direttore fonte la Fondazione giustiziere solidarietà vi prego davvero di trattenervi nei quattro cinque minuti perché abbiamo veramente tante altre persone tra una ventina di persone iscritte a parlare
Se no non ce la facciamo
Prego inviterei a preparare la Madame si siccome
Io direi che in questi anni la Fondazione giustizia e solidarietà che
L'organismo che la Chiesa italiana ha usato per occuparsi di debito dal Giubileo oggi e
Con questa esperienza fondazione abbiamo avuto modo di occuparci sia in concreto di cosa significa trasformare il debito in opportunità di sviluppo con due operazioni come se il debito in Zambia equina con la CRIF fatti in dialogo con
Il Governo italiano evidentemente i governi locali sia di occuparci anche culturalmente scientificamente la questione finanziamento allo sviluppo allora vorrei fare due considerazioni sole
Con una premessa la premesse il ringraziamento anche personale ma non è
Non è non è scontato a Patrizia Sentinelli per la giornata di oggi e anche per l'impegno di questi mesi in cui si vede la volontà di provare ad aprire un quadro
Nuovo che mette insieme in dialogo società civili istituzioni del nord del sud del mondo per costruire un po'comunque migliore
L'intervento precedente parlava di pace e mi piace anche qui parlano in qualche modo anche un po'a nome come non ha nome ma come esponente perché italiana ricordare che viviamo quest'anno quarantesimo Della popolo un progresso
Che è stato uno dei documenti forse più alti alcuno di contributi migliori che che la comunità ecclesiale segnatamente un Papa Paolo sesto offerto alla comunità internazionale con parole non non banali quando diceva faccia attenzione diritti a non dover affrontare un giorno la collera dei poveri
In ragione del loro in azione allora un po'con questa attenzione con questa assunzione di responsabilità che ci preme due battute la prima
Sul finanziamento lo sviluppo che si è parlato molto di o da stamattina di aiuti di percentuale degli aiuti
Io vorrei ricordare un tema che spesso proponiamo
Quando ci incontriamo ma a cui sul piano politico non non sia mai seguito
E cioè la questione della obbligatorietà del contributo in una comunità nazionale ricchi e poveri pagano le tasse in ragione delle proprie capacità
Per creare le condizioni finanziarie affinché i servizi fondamentali siano Garatti a tutti e garantiti per il solo fatto di essere persone
Noi curiamo una persona al pronto soccorso perché una persona che sia italiano che sia straniera e io sono fiero di vivere in un Paese in cui al pronto soccorso arriva un uomo o una donna e prima di chiedergli il nome viene curato
E sono fiero di vivere in un Paese in cui è obbligatorio ma non obbligatorio perché c'è un Leviatano ma perché è una soluzione comune di responsabilità quella di fare cassa comune perché i servizi fondamentali siano essi la sanità siano essi quelli scolastici siano
Quelli che lo Stato fornisce siano siano rese disponibile ora questo a livello internazionale non esiste la cooperazione e l'aiuto allo sviluppo è una liberalità che i Paesi ricchi offrono ai Paesi poveri
A volte magari anche facendosi ringraziare
A volte rinviando quello che si è detto stamattina più volte il proprio contributo la propria offerta se quell'anno ci sono dei problemi e preferiamo rinunciare rimandare eccetera così negando sicurezza capacità di programmazione sul del mondo eccetera
Ma la questione fondamentale che se viviamo effettivamente una unica comunità globale
Fatta da donne e uomini che hanno pari diritti come diciamo quando ci sediamo negli scranni del Nazioni Unite allora dobbiamo dare seguito a questo in tema di assunzione di responsabilità di corresponsabilità che il piano finanziario allora
Non è affatto facile
E esistono però delle riflessioni in corso allora la proposta è
Perché per iniziativa del Governo italiano e magari da Patrizia non si prova a mettere in piedi un gruppo di lavoro che si occupi di queste forme alternative di finanziamento allo sviluppo che guardino però al principio di giustizia
Cioè di corresponsabilità di contributo direi quasi veramente obbligatorio da parte di tutti i Paesi del mondo per creare in tutti i Paesi del mondo le condizioni perché gli obiettivi di sviluppo siano raggiunti in seconda battuta
E anche qui c'è una proposta abbiamo parlato molte volte di debito stamattina
Il
è inutile offrire dati in questo momento
Basti dire che la questione del debito non è risolta
Non è risolta né per i Paesi libiche e né tanto meno per i Paesi a medio reddito
Se in alcuni casi sono state fatte delle cancellazioni come se il debito
In modo trasparente coinvolgendo gli attori locali con successo questo non è avvenuto dappertutto e poi spesso anche nei Paesi dove spesso si è avuto successo
Ci sono ancora dei residui che pesano sulla finanza pubblica un dato unico lo cito perché nella rivista che avete in mano l'abbiamo scritto nel in un intervento su Ilaria
Il nell'Africa subsahariana negli ultimi anni il servizio del debito cioè ciò che si paga ogni anno in ragione dell'esposizione è stato di venticinque è stato di quindici
No venticinque milioni di dollari all'anno nel due mila sei cioè l'ultimo dato ufficiale che abbiamo a disposizione è stato di trentacinque
E se si guarda il trend il trend il trend paradossalmente cresce
Allora quando a volte in sedi internazionali si sente dire che il debito è risolto o quanto meno è chiara la soluzione da percorrere francamente si dice una cosa che non è completamente vera e allora qui
è stato c'è un dibattito in Parlamento intorno a questo
Io mi chiedo perché vuoi per iniziativa parlamentare vuoi per iniziativa
Del Governo ed a Patrizia Sentinelli non si prova a mettere anche qui in piedi una Commissione è già capitato in altri Paesi in modo particolare il caso
Noto a tutti quelli che sono quelli questo tema è quello ecuadoregno una Commissione composta da personaggi del mondo accademico personaggi del Governo personaggi assista civile
Che esaminino le condizioni
Della esposizione creditizia italiana
Non c'era per fare processi alle intenzioni o che però esaminando seriamente in modo trasparente qualità efficacia ed efficienza di questa esposizione
Affinché questo ci aiuti anche a creare criteri e costruire strumenti per un prestito più responsabile in in futuro l'Italia in prima linea nella tematica almeno nel cui i dare la riflessione sulla sulla quello che si chiamano esposti bollenti né che si chiama ultimamente sostenemmo Land ente però questa discussione viene fatta a porte chiuse
Io credo e molti amici e colleghi della società civile
Credono che o un apertura di questo dibattito sia molto preziosa e la costituzione di una Commissione in questo senso potrebbe essere un precedente utile non solo al nostro Paese ma anche al processo che è in corso a livello internazionale gli altri Paesi grazie
Ok grazie Riccardo
Carte cavalcato more inviterei subito a parlare la vada si siccome
Madame se si conviene del
Dal Mali
Il Paese che ha ospitata la la conferenza di
Bamako
Qui chi vuole seguire la tradizione che si attrezza o con la sconfitta che parlava in francese
Con questo intervento neve da Messico crediamo a questa parte dell'intervento e programmate per poi entrare dagli interventi dalle del pubblico
Chiedo giardino pararsi Eleonora Morselli tutti con due regolata
Fisico
Basti
Esce rendersi ti se chiamava fastidi tema presa Assisi immobile nell'occasione di eventi di meschinità spezzato
Gestire ma cambiano ma che anzi su cui si è si tratta di tanti colleghi al fine di maggio
Hai cinepresa loro Paesi però passi le reso tesa a raso antistante politica della Fed Grassi
Dini dice necessitano Comitini Zichichi sviluppa loro pare un gruppo blu Spini della Fininvest
Ilary incolpazione altrove Predazzo alla Farnesina e ISO tutta step di dei dipartimenti alcuni temi di fichi tifosi Iniesta estate gestione ed è dire siamo composite Catto asma bloccata
I miei laico qual è il terzo ampio con lei per fame tende a spasso di Sciascia ALDE raffinazione Appula di fast esentare le fa intensi del SISDE ISI chissà anche basico aveva comunque china FASC
Con Adele anche
A come assassini esteri assonnati diranno artistiche Economics ossia
Politiche
Nuova sedic'
IFO Stassi vede le Panisperna Economics ossia iscritti reali Nikita duttile amabili la famiglia a parte deserti ditemi chi campati chili e degli altri che ti rossastre lasci
Può dirmi è e più sottostare a stampanti fittizie le masse nazionale ricevono Enterplast
Mentre nei guai al milione gli apportasse agli appunti ci sia un po'le famiglie certi asset lavini
Quanti Biella tante e l'asse chi ritiene di lassù prendete anima internazionali e regionali taglio quante HD la liberalizzazione ladroni agli lasciateci Sasco ANAS
Va benissimo
De facto latente nebbia può determinarsi del gas
Fabris delle della prima casa è stata sia familiare e degli addetti Tesan puttane Trisaia politiche gli alla liberalizzazione del seppure mina Siena e la mondializzazione decies altra versione
Noi già detti e di Siino Danila signor Pisani deprivata chissà da progettisti e politica da Fred Durst Francia nel cd
Fa farsene capacity ed esterna accorpate la City anzi adesso il PD e ai soci TAR membri e aperti casotto può cameriere dirà Birmania condizioni di
Danese è stata sulla famiglia
Me ne dà esazione più ardua io il doping Al-Fatah deserta TAF famiglie anche la si critica agli manca del ménage servitù Dellas veneti animanti a densità in realtà master regionale interna sia dal solide
Comunque alle approdi Agri qual è Iside esatta tasse non familiari Anpac si passerà o FUA nazionale e regionale pura internazionale armena incappa in via fanno assegnasse dettagli tecnici sia nel
Agli ma anche
A
Può venire alla sua delle vestali Mater chi è nato allora sono andato
Non so quando emettiamo definizione alla sua veneziane manca
Con l'Europa la seguente abbattersi poi bisognerà spedì tua all'alimentazione le due abbiate plug-in non ritiro generasse chiese detti il tiro Prodi se non le pratiche ed essi più era spetti il dell'antica Roma ed entra Sossio
è l'Europa nella zona che poi la signora ha pasticche oppure se SISDE decisioni a definirla proprio scandali ma Cassio
Gli apparati Agri quale
Le pagine del pesce
Hai dei fan presenterete relazione affettiva e si può sedere la signora sostiene e dall'ITEA libri ex presidente Sakineh a farlo né per
L'Abruzzo si Wind H Sussa
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Giura emersa
Assistito
Ed anzi si può fa parte da questa rette rette che si chiama ROPPA che un imponente rette dei associazione dei contadine dell'Africa a occidentale
Ore però arriviamo veramente ai tempi ristrettissimi abbiamo tanti se persone che vogliono intervenire c'è
Il microfono in sale
Vi chiederei di fare domando avanzare delle proposte ma molto molto breve per poter dà il tempo a tutte di altre persone iscritte a a a parlare la per la prima a parlare e le allora
Mongelli
Della successione per la democrazia linguistica
Sì
Dunque sì
Sì
Grazie per la parola
La nostra sensazione era olio essa dal due mila sei parte sita collo partecipa i lavori del Forum della cooperazione anche per con l'obiettivo è di lavorare sui gli obiettivi del millennio negli in diritti di programmazione si fa riferimento nel paragrafo dedicato alle priorità
Aggiunta ad uno particolare degli obiettivi del millennio qual è la lotta alla povertà soprattutto nell'Africa subsahariana qui si propone di destinare la metà delle risorse che l'Italia Spagna alla cooperazione
Certamente è un intento positivo soprattutto considerando che è il nostro Paese
Potrà avere l'occasione di colmare il divario che lo separa su questo fronte dai Paesi che capitan posti dai dicano a questa
Lavoro
Evitiamo le impostare una politica economica di cooperazione a lungo termine a Novara i la
E questioni da sollevare e qua e basta
Anziché soffermarsi sul dare aiuti e destinare risorse non sarebbe forse più razionale
In in un'ottica più paritaria accettare
Senza
Senza protezionismo economico i trattati provenienti dalle zone più povere dei popoli che abitano anziché parlare solo di dare perché
In quanto italiani ed europei
Diciamo non considerare la politica di dazi su quella sulle merci che provengono dai Paesi più poveri
E a questo punto vorrei mettere in luce una contraddizione tra il voler dare sviluppa l'apicoltura dei Paesi poveri sottolineando quanto il concetto di D'arestia artisticamente in conflitto con i conciato di sviluppo e poi in un baleno interamente accertarne le conseguenze queste queste che non si svegli favore
Deve concludere
Grazie così questi appunto che non si esauriscono semplicemente in un contesto economico ma diventano un contesto anche culturale e quindi nella cultura di un popolo e quanto bisogna fare terre rispettare l'identità culturale di un popolo dar loro la possibilità di è il di sfruttare le loro proprie risorse
Proprio senza interagire senza vorrà o portarle a un nostro proprio sviluppo ma da allora la possibilità di farlo sviluppare di creare uno sviluppo proprio
E a questo proposito vorrei ritornare al discorso di tanto non sento per favore dovevamo veramente chiudere perché se no non ce la facciamo abbiamo venti persone e vorrei concludere con l'intervento è massimo entro mezzora e se non lo so dalle chiudendo per chiedete invece non è altresì semplicemente è l'abolizione o quanto meno alla riduzione dei dazi per favorire lo sviluppo a questi poveri più poveri grazie va bene grazie grazie agli onore perché grazie per la comprensione perché dovevamo dire chiedo veramente la vostra collaborazione perché
Se non fra un po'la gente comincia andare non è non è il caso
Pregherei a tutti tutti condurle del associazione tanta ampi legge deve essere abbastanza brand so che le linee sarà brevissimo molto breve per Maria
Tant'è che ringrazio gli amici della relazione il dire aria che hanno pubblicato gentilmente il mio intervento su quello che
è il mio pensiero è credo il pensiero di tantissimi amici su la riforma della legge sulla cooperazione per cui e non vi ruberò molto tempo su quello
Invece sull'altro aspetto mi vorrei soffermare perché alcuni l'hanno detto stamattina
E questa clima di paura è disegno fobie acché sta montando e che
Cozza purtroppo col collocarla stiamo dicendo questa mattina
Perché io ieri sera guardando le immagini della televisione mi sono messo a piangere da solo a casa
Vedendo visto dei Rutelli che scappano discendono per colmare il
Se rumeno vuol dire essere assassino allora io mi chiedo
Se quel rumeno fosse oltre che
Rumeno manto mussulmano cosa sarebbe successo avrebbero cominciato a dire che a partire questi non rispettano le donne e così via dimenticando che la violenza sulle donne non appartiene ad una etnia ad una quota ma
Purtroppo sono cose che vediamo tutti i giorni per cui io credo che noi
Dovremmo avere anche il coraggio di andare contro corrente e di non seguire quelle reazione emotive quando ci troviamo di fronte a problemi che abbiamo tutti i giorni detto questo io
Io non avrei molte cose da agire su quello strano che mi è arrivato qu'un appello te vi chiedo di perdonarmi ma devo assolutamente
Cioè do ho ricevuto una quota dalla comitato esecutivo dell'associazione dei somali dalla Regione Toscana qualcuno il dramma di sommario attiva abbiamo fin troppo parlate però qua purtroppo c'è un problema urgentissimo
Che riguarda
I profughi somali soprattutto donne visto che stiamo parlando tanto di creazione di genere altrimenti avrei rinunciato al mio intervento ma vuole bocciano cinque righe
Per richieste d'accoglienza dignitosa per profughi somali
La situazione dei profughi somali e che vivono nell'ex istituto professionale di Vialli Guidoni in condizioni disumane dove erano ammazzati in oltre trecento in poche stanze rimane pesante insostenibile
E profughi somali occupano da sabato venti ottobre l'ex Istituto agrario di via Pergolesi è stato il più completo abbandono da molti anni e quindi il primo dei servizi primari
Acqua gas e luce e luce l'associazione dei somali dalla Regione Toscana tra parentesi assorto porta all'attenzione del Consiglio Comunale e delle Commissioni consiliari competenti
La situazione di emergenza dei profughi somali perché ha ridato Eberharter per l'attivazione dei servizi primari dello stabile in via Pergolesi ed impegnare le autorità competenti di attivarsi per un percorso che permetta all'uscita dall'emergenza e trovare una soluzione d'accoglienza dignitosa e definitiva
Mi hanno
Pregato di
Fare arrivare questo messaggio alla Patrizia
Kercher tormento magari a più occasioni
Poi vedere Liam l'estrattore locali della città di Firenze
Per fare un intervento per permettere a questi somali di affrontare l'inverno eccetera sono molto più dignitose ragazze grazie
Tutte condurle sicuramente l'alto messaggio è stato accolto invito subito come Emmanuel Colombo Politecnico di Milano per il coordinamento universitarie subito dopo
Giampiero ASI Mele per favore brevissimo cercheremo di essere brevissimi anche se i concetti che volevamo portare all'attenzione oggi erano abbastanza significativi e parlo non tanto con il Politecnico di Milano parlo a nome del Coordinamento universitari una ventina di università che da tre anni anche su spinta del dell'onorevole Sentinelli stanno cercando una prospettiva di coordinamento alla quale sono giunti con la firma quest'anno di un protocollo d'intesa
Anche noi ma anche a noi è piaciuto molto il titolo del Forum di quest'anno fare c'è molto da fare ma occorre farlo con grande attenzione e sensibilità capacità di ascolto farlo insieme il terzo millennio segnato un altro passaggio molto importante la cooperazione allo sviluppo
Si diceva qualche minuto fa e ora di smetterla di parlare di aiuto allo sviluppo cerchiamo di incominciare a smetterla di chiederci che cosa il nord possa fare per il sud il mondo ma cerchiamo di unire il nord e il sud del mondo e di farlo insieme a cominciare magari e qui sono un po'di parte anche dalla ricerca scientifica
Per noi è importante pensare a nuove modalità nuove opportunità di me di modelli di sviluppo che riguardano non soltanto i Paesi del sud del mondo ma che anche il nord del mondo può avere un grande bisogno una capacità
Quindi di creare nuovi modelli che sappiano avvicinare preservare le culture le tradizioni e le proprietà intellettuali veniva detto qualche minuto fa favorendo però al contempo integrazione crescita sociale
Promozione umana e mantenimento della pace quale ruolo delle università in tutto questo
In un contesto così complesso emerge
La necessità di avere sempre più forti campi competenze specifiche specialistica ma anche una grande capacità di visione di insieme e in questo le università possono fare il loro emerge dunque la necessità da una parte di arricchire i percorsi formativi cure di cui l'aria universitari con contenuti nuovi e in questo chiediamo aiuto a tutti quanti voi attori delle istituzioni la società civile perché importanti che la consapevolezza che le logiche che stanno alla base della cooperazione allo sviluppo vengano integrate in qualunque percorso formativo io direi a cominciare dalle elementari
Per finire alle università
I nostri elettori dicono tutti che è importante il concetto di internazionalizzazione siamo tutti d'accordo ma l'internazionalizzazione non è soltanto in Europa o Stati Uniti quindi imparare a parlare anche altre logiche
Queste sono le logiche che vorremmo grazie all'aiuto del mai grazie all'aiuto delle istituzioni una città civile aiutarci ma a portare avanti l'università e dall'altra parte non trascurare nemmeno e perdonatemi se torno su questo aspetto il ruolo che la ricerca scientifica e il binomio Cerqueti innovazioni può avere in questi contesti dove attenzione perdonatemi l'innovazione non deve essere intesa e parlo da ingegnere come l'affronti si era della tecnologia ma l'innovazione l'applicazione in un contesto nuovo in un contesto che è fuori dal convenzionale di una tecnologia che magari è già altri in altri posti nota e queste qualcosa che possiamo e dobbiamo fare
Con gli attori locali
Grazie
Assieme della Colombo passerei al microfono Giampiero Resinelli del servizio internazionale della Regione Umbria
Per favore il tempo Sissi brevissimo perché è tardi perché ovvero una sola cosa a
Penso che noi non
Se il quadro politico lo permetterà come io spero
Dobbiamo questo volto a conseguire il processo di riforma voglio ritornare daccapo su questo punto non possiamo vivere in un altro stagione che frustrati queste l'esigenza che nelle cose
Per assecondare le mille potenzialità che qui sono state indicate espresse e vorrei sottolineare io adesso vivo un'esperienza di lavoro in una regione
Sulla cooperazione internazionale a me pare che siano per sottolineare il percorso la prima
Perché da chi svolge per esempio la cooperazione decentrata del partenariato territoriale
Si sente si avverte l'esigenza di rafforzare l'indirizzo politico del Parlamento del Ministro degli esteri
C'è bisogno di un indirizzo più forte della cooperazione
Non c'è bisogno di frantumare la cooperazione c'è bisogno di
Come è stato detto fare delle grandi importanti scelte che possono incidere anche a livello europeo a livello internazionale
In secondo luogo certamente c'è da salvaguardare tanto di positivo che gli enti locali le Regioni hanno fatto in questi anni in tanti casi sono state la bandiera dell'Italia sul terreno recupero se lo dobbiamo dircelo
Quello che che si chiede nome
Come dire la sovrapposizione o ho letto anche per gli articoli nella rivista di lariano nella sovrapposizione diventi politiche stereo cento politiche estere il nostro Paese
Io credo che dobbiamo assolutamente andare lontano diciamo da questo proliferazione isterica
Che si è che si paventa ma certamente dobbiamo valorizzare quel tanto di buono che è stato fatto valorizzare l'autonomia
Delle Regioni secondo il dettato e i limiti del dettato imposti dal dettato costituzionale
E dobbiamo favorire l'autonomia in generale degli enti locali come contributo parla efficacia della politica di cooperazione alla capacità di aumentare le risorse della politica di cooperazione dal punto di vista umano istituzionale e finanziaria
E infine abbiamo bisogno di migliorare la capacità operativa della cooperazione chiudo su questo quindi rafforzare la capacità di indirizzo politico rafforzare la capacità operativa
Forse se teniamo presente questi due temi
Riusciamo anche
Fa uscire
Dall'impaccio attorno parla formali perché la discussione sull'agenzia
Dobbiamo fare un passo in avanti dobbiamo guardare alla sostanza delle cose la sostanza delle cose che dobbiamo fare della politica estera non qualcosa della politica di cooperazione non qualcosa di aggiunto
Alla politica estera ma uno dei cardini dalla politica estera del nostro Paese quindi dobbiamo darli massima efficienza politica istituzionale e operativa per quel che riguarda
La cooperazione decentrata persiste ha già prodotto dei risultati e dei successi si tratta di fare un Bilancio che ora di valutarne le pratiche migliori
E certamente di
Diciamo raccogliere questa esperienza all'interno di un quadro modellistica o che possa rendere
Tutto meno frantumato il tutto più forte per la propria capacità d'impatto rispetto alla capacità di fare efficienza alla politica di cooperazione qualche va bene grazie Giampiero Asinello adesso il microfono e Dante Carraro
Della quam l'Associazione dei medici con la con l'Africa vicedirettore de quest'associazione medici e con l'Africa signor farlo anche
E sempre appare anche Franco Santarelli
Allo parlo anche a nome di altre ONG presenti in sala
Noi siamo entusiasti e molto contenti del d. parlare stamattina mi ha parlato molto di cooperazione decentrata e di coinvolgimento della società civile a tutti i livelli
Assolutamente fondamentale e è importante crediamo anche che sia altrettanto fondamentale importante continuare a parlare di risultati
Gli obiettivi del millennio sono numeri
Non solo ovviamente ma la mortalità infantile la mortalità materna per fare degli esempi di risultati dicevo di strategie e interventi per raggiungere quei risultati
E perciò anche
Di esperienza di competenza e di professionalità
Grazie
Grazie veramente bravissimo
E tempestivo prassi o della Franco Santarelli delle comune di di Amelia rette chiesti gesti di parte di pace
Buona sera un ringraziamento alla viceministro Sentinelli che ci ha dato questa possibilità di portare questo nostro contributo
Di con un
Dal basso per avere diciamo la possibilità di avere un mento di attenzione la rete geste vivace formata da famiglie scuole associazioni dell'Umbria quali l'Arci Ragazzi maestri cattolici cifre
Dieci ispettrice nel comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli è nata nel due mila tre per l'affidamento educativo dei ragazzi vorremmo alteri del triangolo x-Ceed della Regione di nei bar
Gesti di pace è stata promossa da un gruppo di giovani di Arciragazzi dinamica Camelia a tre anni dall'avvio hanno potuto accedere a questa scuola media oltre un centinaio di ragazzi orfani delle aree rurali
La relazione positivo all'ascolto e la cooperazione hanno fatto emerge una forte sollecitazione politica dei fratelli quale martedì è stata portata in Umbria uno dalle delegazioni intervenute nel due mila cinque a un mese fa
Nella settimana della pace dell'ONU dei Popoli Lioni dei giovani a Perugia Terni
La sollecitazione degli amici del Guatemala lei ci ha spinto su un terreno inedito te arduo per noi realtà associative educative di enti locali quello dell'accompagnamento politico all'attuazione degli accordi di pace in Guatemala
La petizione promossa nel due mila cinque
Dalle famiglie
Associazioni scuole anti dell'Umbria con nostra profonda sorpresa aveva incontrato l'attenzione ed un impegno costruttivo almeno inizialmente della Presidenza del Guatemala
La Presidenza della Repubblica come nel male nel due mila sei attivare infatti un inatteso percorso di verifica di calendarizzazione degli accordi di pace nella regione di Bach con la tavola regionale XL per la pace le vittime del conflitto armato
Siamo qui perché da questa nostra esperienza di cooperazione decentrata siamo sta richiamare ad esprimere un accompagnamento politico ad assicurare un rinnovato monitoraggio italiano ed internazionale sull'attuazione degli accordi di pace che si era fermato nel due mila
Ed aveva lasciato gli accordi come carta archiviata impolverata
Vogliamo dire grazie a Patrizia Sentinelli a Donato Di Santo che hanno incontrato in più occasioni negazione del popolo quale mantengo che si sono prodigati per i prossimi percorsi politici istituzionali e di cooperazione
Quelli che saranno resi possibili dal nuovo assetto istituzionale del Guatemala dobbiamo essere tutti consapevoli che c'è molta attesa per il sostegno ad Aviano per dare forza ad un futuro in cui avere fiducia soprattutto da parte dei ragazzi dei giovani
Siamo qui oggi per ricercare la partecipazione della cooperazione nazionale alla priorità del sostegno alla scolarizzazione dei ragazzi vorremo alte
Con la costruzione di una scuola meri assai chi grande
Dell'organizzazione di corsi professionali
Nella regione viene batte
Mentre le richieste di pace sta consolidando i rapporti con la da ora regionali Silvio per la pace il Comune per meglio e si sta per generare gemellare Consult il grande umori seguiti Municipio guarda il martello con venditore comunità e venticinque mila abitanti
Vi ringraziamo il testo dell'intervento lo lasceremo alla Presidenza grazie
Grazie grazie Franca Santarelli inviterei passerei destra il microfono all'onorevole
Alberto la volpe che Presidente Associazione Nazionale Italia Palestine però per me per tanti voi che vi ricordate la trasmissione addosso l'onere del mille novecentottantotto aperti alla forte della
Del TG due questa trasmissione
Grazie
Accoglierlo subito le di Kostelić inviti della Presidenza relativo so che la
Viceministro Sentinelli apposto
La questione palestinese
Degli aiuti della suo intervento di stamane come una questione prioritaria
Io sono pienamente convinto anche per la sua ripetuta e fattiva presenza insomma volevo soltanto rilevare due questioni annulli risulta obiettivamente un affievolimento da parte degli ti locali della di concrete iniziative a favore della Palestina questo è un dato reale certamente più per tante ragioni
Però ci sono due appuntamenti importanti quel la Conferenza speriamo che si faccia di Annapolis
E il lavoro di Tony Blair
Che stai curando in modo particolare la questione economica della della della zona
Quindi il l'Aula
L'invito che io mi permetterei di di rivolgere alla vice ministro e quello di continuare ovviamente da seguire con lo stesso impegno alla questione palestinese dal punto di vista della cooperazione ma seguire anche di sviluppi politici
Che dovrebbero sì avranno esiti positivi essere accompagnati da grandi iniziative economiche
E quindi di convocare
Convocare
Al più presto in relazione agli sviluppi della conferenza di Annapolis
Una ossessione chiamarla così una iniziativa specifica
Sul
Il programma di sviluppo economico partendo dall'acqua in tutta la zona ecco questa la proposta che per il bilancio
Grazie grazie leva Alberto la bolletta sarete se il microfono Gabriele quinti Gabriele quinti e si prepari
Neri
Calvelli Bari Caselli
Sì grazie a parte mai dove dovuto un plauso al
Viceministro Sentinelli e alla Direzione generale cooperazione allo sviluppo vero
L'organizzazione non solo tra giornali oggi ma diciamo della costruzione di un percorso che porta una programmazione a mio parere più efficace della cooperazione allo sviluppo
In questo quadro riprendendo anche l'intervento è stato fatto precedentemente dalla rappresentate Politecnico di Milano volevo insistere su un aspetto che mi ha molto a cuore sono Gabriele qui rappresento un istituto
Di ricerca e formazione senza fini di lucro che lavora molto con il sistema delle Nazioni Unite lavoriamo molto in tema di socializzazione della ricerca scientifica e tecnologica lavoriamo molto sulla convinti da alcuno da un po'di anni a questa parte
Che l'innovazione scientifica
è nonno qualcosa di complementare ma qualcosa di assolutamente centrale per il raggiungimento del Milan non violare open cose per la lotta alla povertà per lo sviluppo sociale ed economico questo è un punto centrale e mi sembra importantissimo perché uno dei quattro documenti
Che sono stati preparati l'anno scorso che stanno maturando adesso quest'anno
Del fondo la cooperazione si sia messo in evidenza come la conoscenza sia un bene comune cioè come così come lo è l'acqua anche la conoscenza un bene comune
E vorrei ricordare d'iniziativa a mio parere importantissima che la cooperazione italiana ha promosso l'anno scorso a Trieste
Sullo sosta insostenibili allo sviluppo e l'innovazione scientifica e tecnologica la tavola rotonda che è stata promossa e voluta dal viceministro Sentinelli in favore del rafforzamento dei sistemi
Ti ricerca scientifica e tecnologica in Africa
Tra l'alto parentesi funzionali anche in qualche modo a moderare la la fuga dei cervelli dalla dalla dall'Africa e quindi credo che si sia già facendo parecchio ma vorrei insistere molto perché nella programmazione della cooperazione italiana
Dei prossimi anni insidia uno spazio sufficiente al sostegno dei sistemi di ricerca scientifica e tecnologica dell'Africa occidentale dell'Africa subsahariana
Sostegno che in Uganda e nel senso che condotto sono solamente equipaggiamenti infrastrutture mai sostegno in termini di risorse umane
E di rafforzamento del riso sommare e sostegni anche in termini che azioni di quelle condizioni sociali
Affinché la ricerca scientifica possa affermarsi se ne possa riconoscere il suo ruolo per la lotta alla povertà e la e allo sei e allo sviluppo concludo molto rapidamente dice do per esempio che oramai sostata comandava Nazioni Unite che lo anche anche nei Paesi più poveri l'un per cento del prodotto interno lordo deve essere stanziato per la ricerca scientifica e tecnologica
Questo non solo è importantissima ma sarà possibile solo nella misura in cui ci sia un discorso di socializzazione le ricerca scientifica che venga sentita come tale
Da tutti gli attori e non solamente da a coloro che stanno all'interno delle università quindi anche un impegno delle ONG secondo me in favore di questo grazie
Grazie Gabriele che è appunto crea le quinte direttore del cerchio certe microfono adesso a
Mere
Calvelli dei crocevia esse preparare Alberto testata Alberto Fabio Alberti
Sì io rappresento e la campagna di sport sotto la sedia un Progetto che nasce diciamo abbastanza dal basso
E qui con noi e presente anche tutta la delegazione palestinese che appunto fa parte di questo Progetto che è stato
E finanziato o da da pochissimo nel programma di educazione allo sviluppo appunto dal mai
Li salutiamo appunto la delegazione delle atlete provenienti dalla Palestina
Però purtroppo è soltanto usate le delegazioni che è riuscita ad uscire e per fare per partecipare appunto a questo progetto perché la
Ta delegazioni di atlete della squadra di bastardi calcio femminile proveniva dalla striscia di Gaza e invece non è non gli è stato possibile uscire per via della chiusura
Della striscia e il rifiuto da parte delle autorità israeliane di concedergli questo passaggio
Ora noi vorremmo porre un po'anche l'attenzione rispetto a questo problema molto velocemente la dottoressa Sentinelli già conosce il problema è se adoperata anche
E per riuscire a risolverlo con le autorità israeliane ha comunque e con chi è competente in questo senso però è un problema che noi operatori cooperanti comunque in Palestina ci troviamo ad affrontare spesso che
Quello appunto di riuscire a implementare effettivamente dentro i progetti i progetti che ci vengono finanziati che comunque si vogliono implementare e questa possibilità
E scambio reale di fatto la maggior parte delle delegazioni che noi chiamiamo spesso e non solo non riescono a raggiungere poiché il nostro Paese
E vanificando così e di fatto il progetta ecco noi questa è un problema che pensiamo la cooperazione si debba porre e probabilmente perché per la la zona di conflitto molto particolare però chiediamo insomma che si
Possa prendere in considerazione anche questo aspetto grazie Grazia
Neri Calvelli ad essa al microfono ha Fabio Alberto Presidente la successione un ponte per
E se prepari e lite detta Taviani
E qui davanti
E qui in prima fila
Ma in realtà solo per una proposta perché
Il Forum di oggi mi sembra molto ben più uscite sono
Io credo molto importanti alcune cose che sono state dette su un punto che
Chi mi conosce sa è un mio pallino
E cioè che la necessità
Di
Per poter rifondare la cooperazione la necessità di fondarsi sulla soggettività della società civile delle leggi del sud la proposta è questa molte cose non state fatte in questo periodo fra l'altro segnalo per la prima volta
L'Italia ha dato dei finanziamenti direttamente organizzazioni non governative del sud è successo in Libano non tramite gli italiani ma direttamente a loro
è un passo avanti io credo importantissimo nel cambiare mentalità chi guida la macchina diceva oggi la
Nome difficile dire allora lo specie questo l'anno prossimo se ci sarà un forum di questo genere i credo che il passo debba esservi avere qui con noi
Le organizzazioni non governative
Del sud che lavorano con la cooperazione italiana insieme a discutere di cooperazione e di futuro per dare soggettività a chi deve guidare la macchina
Non noi ma le organizzazioni non governative del sud
Certamente
Grazie al grazie evidente carriere
Passerei adesso la parola sì edite tappi anni
Si
Quella sera io sono erede Taviani dell'Asam
Vorrei mettere il dito su una piaga scusate se mi permette di farlo citerò testualmente una delle cose dette stamattina passare da un rapporto di dal di donatori beneficiari ha un rapporto di partenariato
Un apporto fra uguali io personalmente sarà entrata collaborare con la solidarietà internazionale ancora minorenne nel settantuno
Dal settantaquattro collaborato con il Milan nel settantanove con partita conterrà nuova dall'ottantasei lavora all'ASAV tre abbiamo fatto sempre partenariato
E e ci sto cioè sembra che sia una novità ecco a me questo stupisce l'ho già detto Anna viceministra da cogliere dire qui stasera ci sono delle ONG in molte ONG alcuni anni chi forse direi quasi tutte
Che hanno fatto sempre partenariati questo tipo cioè lavora alla pari in cui ci si
Mette intorno a un tavolo insieme si progetta insieme si gestisce insieme eccetera
Una delle ragioni che ha spinto a far sì che i fondi della cooperazione vadano soprattutto
A valle alle agenzie italiani dei grandi network internazionali oppure alle Mega ONG che nel frattempo
Sarò cresciute sarò proprio le regole così complicate tali dati far sì che ci sono dei momenti tipo la progettazione tipo la rendicontazione in quindi dobbiamo lavorare con una catena di montaggio
E sappiamo tutti che fra un oggetto di
Industriale e un oggetto artigianale c'è una grossa differenza i rapporti di partenariato e i rapporti fra comunità locali vanno trattati e curati come un oggetto di tipo artigianale
E io rivendico la valore di questa nostra esperienza
Allora dico una cosa è vero che c'è il problema della trasparenza delle regole eccetera però non è la burocrazia che garantisce la trasparenza in Italia sappiamo crede che la burocrazia distrugge più che garantire
Quello che forse può garantire la trasparenza e lavora in Rete fra chi è grande e ha anche
Dei delle capacità di tipo industriale di catena di montaggio incerte far sì che servono e chi magari più piccolo e a questi rapporti diretti voglio dire un nuovo partenariato e lo butta solo lì è venuto fuori ieri nella negli stati generali della cooperazione
Noi in Italia oggi nella cooperazione decentrata e stiamo lavorando in partenariato con le associazioni di immigrati cioè progettiamo qui con loro per i loro Paesi e e lavoriamo qui con loro sui nostri territori
Anche qui è stato spesso si è resa difficile fra dalle regole burocratiche che ci impongono determinate cose a cui non sempre gli immigrati sono
Capace di rispondere grazie
Grazie a è lite Taviani e che vice Presidente del assai e perse nel microfono ad essa nero su Coccoli imminente Presidente del Consiglio Comunale di
Di Firenze
Intanto che si è preparare
Lorenzo Garibaldi
Per i pali sì
Prego grazie intanto accolgo l'appello era una situazione già conosciuto a quella dei somali ma
Firenze forse
Troppo impegnata nelle azioni repressive non quelle di accoglienza
Costruito qua
Alcune proposte
Io credo che l'ONU
Progetto del millennio
Non può continuare con ipocrisia a spostare i termini delle scadenze perché i poveri continua ad aumentare e allora ha ragione Riccardo Petrella nel dire che qualcuno all'interesse che ci siano i poveri nel mondo
E allora noi
Come Consiglio Comunale di Firenze facciamo appello anche agli altri enti locali alla viceministra abbiamo fatto una dichiarazione che è quella di dichiarare illegale la povertà come a suo tempo fu dichiarata indagare la schiavitù e qualcosa è successo
Qui bisogna cambiare rotta noi non possiamo a subire
Il volere dei potenti
Io ho nelle orecchie le parole di Aminata tre ore
E
Malalai Joya
Aminata ci dice
I soldi che stabiliscono per lo sviluppo dei Paesi poveri per la cooperazione non arrivano mai non si sa dove sono vengono dati ai Governi corrotti non si sa dove vanno a finire
Le multinazionali anche lei in Africa assoluta è una multinazionale italiana vogliamo dire qualcosa io credo che da questo punto di vista noi possiamo intervenire
Allora dice Malalai Joya
Anche qui
I soldi del Governo italiano vanno al Governo Karzai corrotto che sfrutta che in qualche modo penalizza fortemente le donne allora è possibile diminuire le spese militari e investire più in cooperazione in Afghanistan magari attraverso la nostra ambasciata e non darli al Governo Karzai che sappiamo dove vanno a finire ecco io credo che siano queste le risposte noi dobbiamo dare
E io chiedo ai colleghi e sono presenti oggi possiamo rispondere alla lettera di Prodi dicendo che noi ne abbiamo abbastanza dell'ipocrisia della politica
è per questo che la gente non ha più fiducia nei partiti e nella politica perché si dicono cose contraddittorie allora noi quello che chiediamo approdi al suo Governo
Sì è vero che ci sono meno risorse ma sono le scelte politiche dobbiamo fare possiamo spendere meno nel riarmo
Possiamo chiudere qualche base militare che ci costa anche a noi e che investire sulla cooperazione che allora forse
Lo zero cinque per cento allo zero sette
Lo raggiungiamo io credo che siano queste le cose ci dobbiamo dire perché se no ha ragione la viceministra ad avere la sua inquietudine e gli faccio i complimenti perché
Con questo passaggio della sua relazione cita la dimensione che è una persona impegnata in politica ma che mette anche di fronte asse le emozioni e le inquietudini dentro io credo che da questo punto di vista anche noi come enti locali
Dobbiamo essere coerenti ed è quello che ci chiedeva la viceministra noi abbiamo nei Consigli comunali di Firenze Livorno e Pisa approvato un ordine del giorno per riconvertire la base militare di cambierebbe ma lo vogliamo fare
Lo vogliamo fare o continuiamo qui a
Tergiversare anche quelle sono spese potremmo investire nella cooperazione siamo contraddittori anche noi stessi
E allora da questo punto di vista bisogna cambiare
Un appello presenta al coordinamento delle università e chiudo
Petrella ci ha proposto un modo diverso per individuare la povertà dei popoli non il PIL che ne abbiamo abbastanza ma è la norma internazionale povertà zero
E allora possiamo sperimentare anche modalità diverse
Ecco
Diamo questo questa dimostrazione io credo che
Da questo punto di vista potremo vedere qualche cambiamento viceministra anche noi abbiamo inquietudine dentro perché la politica non ci soddisfa però sul piano delle cose da fare
Noi siamo al tuo fianco io credo che oggi come associazioni come enti locali noi abbiamo
Appartenenze politiche da domani dobbiamo scrivere ai nostri parlamentari ai nostri Gruppi politici per dei libri
Cambiare di fare questa legge nuova al posto di quella della legge quarantanove e di cambiare la legge finanziaria investire più in cooperazione non possiamo pensare che la viceministra fa tutto da sé noi dobbiamo dargli una mano anche tirando la giacchetta i nostri parlamentari e forse per la prossima Conferenza viceministra invitiamo anche i parlamentari delle Commissioni interessate per cambiare le cose da fare nell'ambito della cooperazione grazie
Grazie grazie
Ferro se coccolina inviterei già subito a parlare la prendo il microfono
Lorenzo Garibaldi sono io e il Comune e l'Assessore del Comune di Siena si se
Io volevo entrare un po'nel merito del ruolo che giocano gli enti locali nella politica della cooperazione internazionale
I fatti di questi giorni impongono i sindaci di fronte a dei problemi estremamente gravi
Quello che sta succedendo a me crea una certa angoscia
Noi parliamo di cooperazione parliamo di
Interventi sull'America America Latina Medioriente poi
Con le realtà locali con le la situazioni che abbiamo in casa chiediamo interventi dalla polizia Accredia chiediamo sgombri abbiamo una
Una popolazione nostra che ci chiede ordine e sicurezza in questo senso intende per ordine e sicurezza
Comportamenti come con la legge che è stata votata in questi giorni
Il ruolo dell'ente locale nella cooperazione internazionale io credo sia un ruolo centrale
E per svolgere questo ruolo bisogna e si dia dei criteri di scelta cioè non è che si può intervenire
In tutto il mondo noi ci siamo dati dei criteri e critica è uno di questi criteri è quello di
Intervenire nelle aree geografiche da cui provengono i flussi migratori che interessa la nostra area
Questo ci permette di aprire un dialogo un discorso con le realtà locali
Con le e gli immigrati che sono sul nostro territorio per evitare anche situazioni incresciose che si sono create
Che che si creano temporanee
Abbastanza di frequente
Un altro criterio che ci siamo dati è quello di
Favorire e incentivare
E collaborare con tutte le realtà locali associazioni enti organizzazioni
Del nostro territorio che si occupano di cooperazione internazionale ICEF cercare di di far crescere in questo modo il coinvolgimento della popolazione su queste tematiche del sperando di fare in questo modo
Gli evitare all'interno dalla nostra Società alla nostra collettività una coscienza Piccini era una coscienza di
Di accettazione che tutto sommato sembra un pochettino carente dopo di tempo nel nostro Paese
Io credo che un altro concetto che non sto a spiegare che però concreti chiedo che venga un pochettino né fatto oggetto di riflessione
Io penso che la cooperazione internazionale non è un opzionale non è una buona azione
E un obbligo è una necessità per tutti i Paesi civili che voglio rimane Artali
La cooperazione dette nazionale che una un obbligo è una necessità anche opportunistica di tutti i Paesi civili se vogliono sicurezza se vogliono rimanere tale se non vogliamo andare incontro alla barbarie
è un concetto che io avrei piacere di poter magari approfondire tempi sono quelli che sono per cui
La smetto lì ok grazie
Grazie Lorenzo Garibaldi prima di passare il microfono a ingegnere da vite il non
Vi volevo ricordare che alle ore venti e ci sarà qui in questa sala una performances su degni di Ascanio Celestini
Dal titolo letture sul Ruanda
Cui vi invitiamo a rimanere persistere questa performances che volto interessante
Davide
Di appiglio
Sempre pare
Gianfranco no se Lecce pendente Manfredo no Manfreda opera grazie avvocato cercherò di essere molto veloce
Stamattina anche questo pomeriggio ho sentito parlare di affrontare il problema la fama del mondo
Chi è tra le oggettivi prioritarie anche del logge tipo il terzo millennio non verso la discussione dalle ma sono i mezzi
Io da africane
Ritiene un pochino da pensarci
è un semplice problema il mio Paese
All'autosufficienza alimentare
Certo c'è da mangiare per tutti
Vende il mio Paese oggi la gente muore di fame
Non vorrei quindi che si tenta di nascondere questo problema tramite la cooperazione allo sviluppo
Perché alla mia grandissima sorpresa
Tanti capi distanti africani anche l'America latina
Non si occupano più delle politiche sociale non consentono più le scuole l'acqua per le persone perché c'è l'amico occidentale che lo farà tramite lo NC
Questo mi preoccupa un pochino
Io invece appresso di mettendo al centro l'emigrazione della cooperazione l'immigrazione
Non è possibile cucinare nel terzo millennio a progettare lo sviluppo dell'Africa dall'Europa al di fuori delle affittanze impossibile affissi
Approfitterà il
Proporre anche al viceministro
La possibilità di creare dentro il Ministero degli esteri
Un ufficio emigrazione ci si occuperebbe proprio delle problematiche del rapporto immigrazione e cooperazione allo sviluppo
Questo io mi fermerei perché non vorrei prende troppo tempo grazie
Benissimo grazie grazie dava di apporre versa la al microfono ha
Manfredo
Tacconi e sempre pare Luigi Gravina
Sì brevissimo anch'io una proposta da fare sia la viceministra che all'UPI e all'ANCI diciamo dalla mia esperienza di lavoro negli uffici di cooperazione relazione interessare gli enti locali
Ho notato che ci sono per l'acqua per quanto riguarda la cooperazione decentrata ci sono
Tantissime forme e modalità di
Di praticare la cooperazione di finanziare i premi G di lavorare in in un contesto orizzontale con ONG del mondo è importante penso
Forse fare anche una riflessione critica come in trilocali come cooperazione decentrata
E magari pensare a un lavoro a un seminario una giornata per armonizzare un po'le politiche della cooperazione decentrata ci sono comuni che fanno bandi ci sono Comuni che lavorano con i fondi unici per la colazione ci sono altri che gestiscono forse in modo estemporaneo le risorse economiche secondo me sarebbe importante anche come enti locali arrivare a una definizione più
Orizzontali più reticolare possibile per la cooperazione decentrata quindi credo che ci sia anche il bisogno di una riflessione come enti locali sulla cooperazione decentrata perché non tutto è così positivo entusiasmante
Grazie all'intervento
Grazie adesso passiamo la la il microfono al
Professor Ro urbano stenta
No Fossalta
Io vorrei esprimere soltanto una speranza
Su questa mattina durante la relazione pregevole della viceministro
Non ho sentito parlare dei disabilità proprio durante l'anno chi ci ha visto firmare la convenzione o no sulla disabilità approvata il trenta marzo approvata il tredici dicembre l'anno scorso
Questo è una convenzione che parlare italiano sia in materia di educazione CE in materia di lavoro sia in materia di cooperazione internazionale o di definizione disabilità o di persona con disabilità
Allora la mia speranza è che sia stato soltanto una diciamola dimenticanza o qualcosa che è sfuggito e che il vice ministro nella sua
Oltre al discorso di chiusura possono rientri in una integrarlo
Certo che una convenzione di questo genere
Allora sostenuta soprattutto dei Paesi in via di sviluppo noi abbiamo seicentocinquanta milioni di disabili nel mondo dei quali l'ottanta per cento stanno dei Paesi in via di sviluppo
Il che vuol dire che riguarda circa due miliardi di persone se consideriamo anche
I familiari
Perciò
Mi auguro che la cooperazione italiana come ha fatto sempre continui a sostenere questa iniziativa in particolare dei Paesi africani che hanno un loro progetto abbastanza interessante di implementazione
Della convenzione in tutti i doveri cinquantatré Paesi sia quelli del subsahariana della settore subsahariana all'epoca dell'Africa del nord e grazie
Bene
Grazie al professor rubando scocche do scusa indici graffi nostra saltata doveva parlare lui passa ora otto sarà allocata al microfono quest'ultimo interventi di questa serie grazie prego
Io rappresento una ONG che opera da quarant'anni nel Progetto esso del mondo e volevo in primo luogo ringraziare il professor tenta che ha ricordato un po'il problema della disabilità
Visto che alla mia sto citazione opera con oltre trenta progetti nel Paese sotto il monte struttura visibilità però la mia domanda più che altro
Ho anche la mia provocazione un po'rivolta
A alle ONG che il lavoro non è il partito del sud del mondo
Io ho un po'tirato come responsabile laico nei vari continenti
Ebbene
Stamattina ci è stato detto che è necessario una coordinazione a livello di istituzioni internazionali e anche di Paesi
Ma penso che sia fondamentale anche una coordinazione a livello di ONG il porto solo un esempio che conosco perché
Sono stato in questo Paese per molto tempo come non come cooperanti ma come responsabile di questa associazione ebbene il Mozambico del Mons ambisco operano attualmente oltre cento o ONG
Di
Provenienza europea di provenienza nordamericana e anche italiano oltre ventinove Necci
Con il risultato di un grande flusso G risorse
Ma una frammentarietà e una mancanza di coordinazione con sovrapposizione di progetti e allora penso che anche le ONG debbono in effetti in questo momento in cui si va discutendo la cooperazione internazionale
Di uscire a trovare un nuovo modo di fare cooperazione altrimenti noi abbiamo
Tanti progetti anche buoni progetti ma che non riescono ad affrontare
Il problema di questi paesi più portato questo esempio perché il Mozambico anche dal punto di vista degli interventi internazionali
E un Paese in cui affluiscono ogni anno milioni di dollari
Però i risultati non sempre sono positivi proprio perché manca questa coordinazione quindi un po'la provocazione l'appello alle undici che operano in Italia ma anche all'estero il trovare una concordanza grazie
Grazie bene
Grazie Licci
Gravine che appunto visse Presidente Dellai fa successione italiani amici
Foglio euro ringrazio anche a tutti voi questo è stato l'ultimo intervento perché veramente abbiamo avuto una un pomeriggio molto ricco non sono state varie tantissime le domande le le le proposte ricchissime i tutte persone propriamente legate al mondo del
Della cooperazione anche del dell'immigrazione
Ore passa dalla parole alla vice ministra
Sentinelle per le le conclusione che questa aggiornata la vorrei anch'io ringraziarla personalmente grazie prego
Grazie
Meritava a
Potrei fermarmi
Solo ringraziando tutti voi e tutte voi
Per il lavoro di all'intera giornata
Abbiamo svolto un lavoro prezioso
Che non si chiude qui
Ma
è stato un lavoro
Fatto anche
Di proposte
Di suggerimenti di considerazioni critiche
Che dobbiamo essere capaci di raccogliere
Potrei fermarmi qui e darci un appuntamento
Come sarà peraltro in altre
Circostanze tavoli partecipativi che continueranno alcuni sono stati nuovamente proposti di raccordo
E procedere sulla strada della valorizzazione della cooperazione
Ma voglio però
Unire al ringraziamento
Alcune considerazioni conclusive belli
Che sono il frutto delle mie osservazioni alle nostre proposte
Perché
Queste riunioni queste conferenze
Come le chiamiamo pomposamente servono io credo e sono proprio utili
Così
Se ci mettono in condizione di parlarci di ascoltarci e dunque di far tesoro delle proposte e anche delle osservazioni critiche
Tra qualche momento ci separiamo
Mi auguro di rivedervi alle otto perché abbiamo chiesto ad Ascanio Celestini un contributo da un altro punto di vista per continuare a parlare di cooperazione
Ascanio accettato il nostro invito alle otto
Solo che purtroppo per motivi dico organizzazione tecnica dobbiamo lasciare la sala per due ore due ore e mezza per dar la possibilità di preparare
La se il suo contributo musicale narrativo e quindi mi auguro appunto di ritrovarci ancora qui Ascanio
Accettato l'invito a dicevo perché al pari di alcuni
Degli interventi di questa mattina in particolare
Non è
Un attore
Tradizionale della cooperazione
Così come Petra che stamattina sia
Narrato una sua esperienza da non attore della cooperazione ma da scrittore così Paolina si sia né altri ancora perché abbiamo voluto arricchire questo nostro modo
Di fare insieme
Con
Esperienze pratiche elaborazioni che provengono da un altro punto di vista noi credo
E questa è la prima considerazione che vi offro
Dovremo sempre far possibili accanto
Agli operatori alle operatrici di cooperazione strettamente interessate la consapevolezza
Anche verso la politica permettetemi di dire così
La dobbiamo agire con coloro che non sono
Da di parte di somme diciamo così sul campo nell'azione nella pratica di cooperazione operazione come vedete non ha parlato di aiuto pubblica allo sviluppo in queste mie frasi ultime
Però
Va detto che non dobbiamo nemmeno metterci la coscienza a posto non vorrei cioè
Che se continuiamo a dire aiuto pubblico allo sviluppo è una parola
Diciamo così che non rende giustizia di tutto il lavoro da fare
Qualcun altro dice allora
Non mettiamo nemmeno i fondi nella Finanziaria perché dobbiamo occuparci d'altro io penso che invece bisogna sempre
Continuare anche a livello interno così come a livello internazionale
Ad alzare l'attenzione sui problemi ancora aperti
Abbiamo dei fondi che devono essere dati alla cooperazione internazionale per l'aiuto pubblico allo sviluppo per tutte quelle pratiche di solidarietà e di costruzione di pace di cui abbiamo
Parlato qui oggi
Ma c'è anche un'altra
Considerazione
Che penso
Che attraversi tutti noi oggi in particolare
Diceva
Riccardo Marone il suo intervento
Di questa mattina di quest'oggi pomeriggio sono fiero
Riccardo
Sono fiero di appartenere ad un Paese
Che posso le cure
Indipendentemente dalla cittadinanza
Dal Paese di origine
Di chi va a chiedere anch'io
Mi sento fiere di questo Paese ma mi sento meno fiera
Se
Come oggi ci sono
Nostri
Connazionali
Che prendono
Qualche mazza
E sperando nei momenti
Come è successo nella città di Roma
Perché questo non ci dà leggerezza né condivisione
Per questo penso
Che la cooperazione debba essere uno strumento
Un elemento di rally ancor più che strumento non solo interno alla politica estera Mammì elemento di cultura diverso
Per leggere
Le contraddizioni della globalizzazione io comunque le uguaglianze che essi seminano
Ma anche per leggere le strade
Per
La nuova cittadinanza nel mondo al di là dei confini
Ragionando in termini molto precisi allora
Raccolgo assolutamente
La raccomandazione
Che veniva ricordata da ultimo nell'intervento di stent assi c'è la necessità e abbiamo fatto male a non metterlo nella mia introduzione questa mattina
Di chiamare
E nominare
L'intervento della cooperazione
Per la disabilità
Abbiamo fatto male a non farlo perché l'abbiamo dato per scontato non perché non siamo attenti ma non serve a volte darlo per scontato interventi di cooperazione ci sono
Per la disabilità in tanti Paesi del mondo e venivano anche ricordati abbisogna nominarli i problemi così ho fatto ad esempio per parlando di altre priorità perché nominarle vuol dire già assumerli come
Esperienza politica
Di ripiego e quindi sarà fra le nostre priorità
Nella nuova programmazione due mila otto duemila e dieci degli interventi
Così come
C'è da fare un passo significativo che non spetta al Governo in questo caso spetta al Parlamento per l'approvazione della riforma
Io credo che su questo punto della riforma dobbiamo essere preoccupati da un lato
Ma anche ottimisti dall'altro
Cioè
Abbiamo una situazione politica generale di grande stabilità qualcuno lo ricordava nell'intervento stamattina mi pare Marelli che ci dice
Sarà difficile far approvare in Parlamento una legge di riforma
è un quadro di stabilità generale lo sappiamo
Ma c'è un interesse
Per questo penso di essere anche ottimista c'è un interesse generale del Paese a favorire
Un intervento da parte della maggioranza e dell'opposizione per
Accelerare il processo di riforma
Sono due cose diverse la norma di riferimento che supera
La quarantanove
E poi la scelta dell'attuazione
Nell'indicazione degli indirizzi della responsabilità politica di può essere fatta diversamente da un Governo rispetto ad un altro da una compagine da una posizione rispetto ad un'altra rispetto alle scelte politiche ci mettiamo credo in gioco noi stessi direttamente
Io ho detto questa mattina e va ripetuto con grande
Serietà atti per quanto riguardava gli impegni pregressi l'Italia non aveva fatto la sua parte tant'è che nel due mila e sei avevamo una situazione
Ridicola addirittura rispetto
Alla credibilità internazionale dell'Italia
Raggiungere entro degli elementi veramente molto deboli e non sto parlando perché abbiamo fatto male il nostro lavoro ma insomma
Con una
Il direttore mi aiutasse non ricorderò con precisione il numero ma mi pare
Che nel due mila e sei appena arrivati inferni sino
Nella
Me lo stanziamento dei fondi dal Ministero degli esteri
Avevamo sulla cosiddetta tabella dono trecento cinquanta sei milioni dietro
Il nulla trecentocinquanta quindi dietro cioè la Cooperazione
Internazionale sia per il bilaterale dell'il multilaterale quella gestita dal Ministero degli Esteri aveva in dotazione trecento cinquantasei milioni di euro
Per
E chiaro che non stavamo proprio con il piede giusto per una scelta politica si era tagliato verso la cooperazione abbiamo
Esercitato
Una scelta politica è un'azione politica volta a dirlo emendare con i fondi
A pagare il pregresso e ancora oggi stiamo però qui dicendo non bastano
Quei fondi quindi anche qui mettiamoci in gioco la nostra le stabilità dicendo dobbiamo fare di più dobbiamo Shoah e pretendere perché nel bilancio pubblico ci siano maggiori fondi per la cooperazione
Qualcuno diceva pure dove prenderli
Il problema però che se c'è una responsabilità pubblica la responsabilità e politica per chi è
Membro di un Governo e dunque anche
Espressione più generale del Paese
Allora la riforma è un tema generale che riguarda il paese abbiamo una norma che fa difetto
E siccome in tutti i Paesi
Dell'Europa c'è anche la possibilità di capire
Quale sono
Le soggettività in movimento le capacità di fare cooperazioni multilaterale bitte il bilaterale lo dobbiamo fare noi
Non c'è alcuna
Remora a dire che oggi ancora oggi ancora doppi fallimenti della riforme degli anni precedenti delle leggi sull'dure precedenti ancora il punto che fa ostacoli alla costituzione di un'Agenzia pensiamo se stiamo ancora discutendo di questo
Una Agenzia che altri Paesi hanno ormai da anni anzi stanno ridiscutendo anche se funziona o no perché queste giusto c'è un progressivo
Mettere in moto dei negli elementi
Allora è possibile però raggiungere
Nella discussione in Parlamento io mi auguro
Una condivisione
Che metta poi in condizioni chi governa di fare delle c'è il rispetto rispetto ai passaggi indispensabili noi comunque
Abbiamo fatto dei delle scelte e dei passaggi che non vogliamo
Tornino indietro
E abbiamo parlato stamattina abbiamo discusso e abbiamo anche avuto conforto io stessa dalle vostre
Innumerevoli proposte che intento raccogliere
Dalla proposta che faceva Petrella
Ma da quella che stamattina aveva avanzato anche l'ANCI a proposito di una conferenza sul Mediterraneo
Riccardo Petrella l'arricchita nella sua proposta anche diciamo così unendo
Dentro
Ai temi
Della
Conferenza alcune delle grandi questioni di cui ci stiamo occupando
Parlava dei beni comuni dell'acqua della terra del Sole dunque che metteva in evidenza come anche una cooperazione ma è questa sfida la vogliamo prendere
Possa essere capace di beni declinare operativamente dei programmi di intervento capaci di rispettare
La tutela ambientale salvaguardare
Quello che appunto il bene comune
Una proposta interessante dunque che penso che dovrà vederci impegnati nei prossimi nei prossimi mesi ma ancora
C'è la proposta di fare
Vivere
Magari l'anno prossimo si diceva
Una conferenza con le organizzazioni non governative dei Paesi partner
Voglio raccoglierla questa proposta anche se
Quello che abbiamo fatto in questo anno
Con la Conferenza di Bamako e quella che terremo
Tra qualche settimana a Città del Guatemala i proprio questo
Cioè quello di andare noi
In diversi Paesi a suscitare attraverso le iniziative della cooperazione il confronto sul terreno
Con le organizzazioni non governative le reti di associazioni locali
Per stare lì
Dove ebbene
Che si leggano insieme quelle contraddizioni a cui prima facevo riferimento quelle povertà che non sono sicuramente piovute dal cielo ma sono state indotte anche da noi
Paesi ricchi del mondo
Territori impoveriti da modelli di sviluppo che non hanno dato
Ricchezza e benessere e dunque da lì dobbiamo ripartire ma la proposta di ritornare anche a Roma ad un incontro più largo può essere fatta ma anche utilizzando quelle conferenze telematiche
Me lo dicevano alcuni operatori della cooperazione
L'altra settimana ad esempio a Gerusalemme ci proponiamo anche
Attraverso un video ci mettiamo in contatto e di in confronto anche attraverso dei Panel di discussione per arricchire quei tavoli come quello del Medio Oriente che riconvocare ma presto
Perché siamo impegnati
Ad essere terra donatori
Uso questo termine per indicare il nostro impegno anche a dare maggiori finanziamenti per la Palestina nel
Prossima sessione che dovrà vedere tutti i donatori impegnati su questo intorno alla metà di dicembre
Abbiamo preso questo impegno l'altra settimana quando siamo stati a Gerusalemme
E lo faremo ancora però magari può essere utile incontrarci in una discussione più larga per vedere quanto come
E perché
Dobbiamo impegnarci sapendo naturalmente che il conflitto in Medio Oriente
E la soluzione terribile di quel conflitto ancora aperto tra Palestina e Israele non si risolve solo con gli interventi di cooperazione
Guardiamo con grande interessi attenzione così abbiamo detto e ascoltato i protagonisti
Di un negoziato possibile quello di Annapolis che si dovrebbe svolgere a giorni a settimana ma chissà se sarà poi risolutivo
C'è una finestra aperta di speranza in quella parte del mondo che abbiamo voluto raccogliere come tale e vogliamo anche lavorare assieme sapendo
Che le cose che sono state dette qui da Calvelli ed altri a Gaza abbiamo provato a dirle e a farle capire comprendere
Anche ai nostri
Interlocutori israeliani ma
Non sempre anzi
Poche volte riusciamo a portare a casa diciamo così dei risultati nonostante l'impegno che spesso mettiamo
Troviamo però ad essere il punto di congiunzione tali ormeggi
Che lavorano nel nostro Paese per
Il sud del mondo per i Paesi partner con le ONG locali
Dovrebbe svolgersi così sono stata interessata e mi è arrivato da poco vi invito
Anche a partecipare a Kabul a fine mese
Ad una
Conferenza che si dovrebbe tenere in quella parte del mondo proprio tra
ONG dell'intera regione se possibile
Andrò volentieri ad un confronto proprio per far vivere questo
Impegno come un impegno concreto e operativo quello cioè di utilizzare e lo dicono i termini pieni di rispetto
Questo termine utilizzare le esperienze delle organizzazioni non governative delle reti delle associazioni
In campo per poi tali avanti anche
Attraverso l'impegno degli enti locali della Regione quell'idea che abbiamo chiamato della nuova cooperazione del nuovo approccio
Sappiamo però e qui veniva detto anche degli interventi pomeridiani
Ma anche l'ANCI l'UPI stamattina lo hanno ricordato con grande dovizia di particolari e così Baraldi per l'Osservatorio della Regione
Che la cooperazione
Territoriale decentrata è un fatto assai positivo a volte maggiormente impegnata di quella governativa centrale ma
Io credo
Che bisogna metterci maggiormente in sintonia
E in coordinamento
Perché gli interventi anche
Quando vengono promossi dei diversi territori rischiano la frammentazione la polverizzazione per questo penso che dobbiamo metterci insieme
Questo fare insieme del titolo della giornata di oggi
Indica
In realtà una metodologia che è anche sostanza politica
è il fare insieme di qua con le organizzazioni della società civile con la cooperazione decentrata e il fare insieme nei Paesi fa partner per sviluppare
Quella forza delle comunità locali che mi pare la novità del partenariato territoriale
E penso che allora forti anche di questo impegno di rinnovamento
Possiamo lavorare meglio anche a livello internazionale
Su tutta la mattinata di oggi è ritornata su questo concetto l'Europa
Il mondo intero la comunità internazionale l'Italia
Io penso che noi dobbiamo lavorare in molti di voi si sono soffermati su questo per iscritto e valorizzare il dialogo e il confronto B laterali mi pare che sia indispensabile
Ma dentro
Una capacità nuova anche di agire sul multilaterale ma io ho imparato insieme a voi a molti di voi
Che per agire sul terreno multilaterale bisogna avere un'idea nessuna idea nostra
Qual è l'Ali la linea che vogliamo fare emergere accodarci alle proposte che arrivano da altri oppure magari dire di sì se noi non arriviamo a pensarle nuove ha comunque avere un'idea
Io credo che questa dell'efficacia della cooperazione
Anche rispetto ai grandi temi che sono legati
Ad esempio agli interventi del fesso
Lo ricordava stamattina Manservisi richiedono una capacità particolare del nostro Paese ad agire per conoscere prima
Quali sono le linee
E dare degli indirizzi dare degli indirizzi
Con l'India nel suo intervento ha ricordato un punto che mi pare fondamentale ricordare ancora tutti noi
L'Italia è capace di muovere un'idea
Sulla lato
Multilaterale perché la povertà venga dichiarata illegale
Io penso di sì lo stiamo facendo
All'interno
Della
Di una bozza di risoluzione ancora solo un documento che si sta discutendo all'interno del Consiglio dei diritti umani c'è proprio questo
Nella dichiarazione dei diritti umani per combattere sradicare la povertà non ridurla attenzione sto usando un termine del diverso
Sto parlando di dichiarazione di illegalità della povertà e dunque abbiamo come obiettivo quello dello sradicamento della povertà nel mondo
Vi è scritto questo è il venti mila risoluzione nel documento ci sono tutti i diritti che debbono essere rispettati perché questo possa essere fatto e dichiarato l'Italia lo sta agendo
Così come lo stiamo facendo su una questione molto più grande più generale ma che parla delle stesse questioni
Per fare il emergere il consenso generale per la moratoria della pena di morte lo abbiamo chiesto noi come Paese lo possiamo chiedere anche per l'acqua come delitti umano sì io penso di sì questo significa essere capaci rimuovere è un'idea a livello internazionale viene insomma da che parte esista si sia dalla parte della pace e contro la guerra permanente bisogna che si sia coerenti
Anche nelle politiche di economiche e dunque anche nelle politiche commerciali
Per questo non torno sugli EPA l'ho detto stamattina
Non possiamo però pensare che lì il commercio
Si sostituisca alle politiche di sviluppo è impressionante il tipo di
Scorciatoia che si fa a livello internazionale da questo punto di vista e noi dobbiamo essere capaci e così ci stiamo provando
E ci stiamo provando lo dico veramente qui con grande convincimento
Con il contributo vostro
Della
Società civile delle organizzazioni non governative così come
Per la questione più generale legata alla salute per questo non avevo fatto menzione in modo particolare alla disabilità mai giusto invece farle ci ritorno ma quando parliamo di intervento verso
La salute
Dobbiamo sapere che non si può fare un Progetto sì magari lo faremo ancora
Se è utile in alcuni casi specifici intervenire là dove c'è un gruppo di donne che deve essere
Tutelato dalla loro salute riproduttiva in un determinato territorio magari faremo un progetto se è legato al fatto che gli manca l'acqua potabile ma
L'intervento per la salute deve essere sempre più il sostegno ai sistemi nazionali
Sanitaria altrimenti non ne verremmo mai accanto programmazione dunque dell'intervento sistemico in generale
Per questo raccolgo con molto favore
Le proposte che sono state avanzate
Da alcuni di voi le opere scritte con compiutezza ne faremo menzione anche negli atti di questo
Intervento di questa giornata di tutti gli interventi li daremo anche i parlamentari che invece sono stati invitati eroso
Ma magari avevano da fare non sono qui venuti ma discuteranno ancora tra di loro così come con noi durante la discussione di ma i punti che saranno oggetto di tema da approfondire in Parlamento e da ultimo un punto molto importante
Si è parlato di cooperazione
Degli aiuti pubblici allo sviluppo di coerenza e di rigore
Quando parliamo di cancellazione del debito o di riconversione dia il debito
Per convenire su alcuni aspetti dello sviluppo sappiamo
Che stiamo su un terreno molto delicato l'Italia ha fatto una parte lo ricordava chiodo stamattina
La legge trecentonove ma siamo indietro su altro stiamo però lavorando
In modo particolare
Non solo rispetto
Ad una
Incidenza anche qui maggiore rispetto al club di Parigi ma anche perché vogliamo ad esempio
Parlo
Dare
Quando ci riferiamo all'Ecuador
Di un tema molto delicato lì c'è un Governo
Qui Presidente correi venuto da poco in Italia ce l'ha proposto la proposta tutte le istituzioni italiane
Dicono noi siamo disponibili adoperare una moratoria pretori sarà in una zona dell'Ecuador molto delicata per la biodiversità per le popolazioni indigene presenti
Ma abbiamo bisogno
Di una compensazione perché noi rinunciamo a degli introiti
Ma abbiamo la necessità di avere qualche fondo in più l'Italia si è dichiarata disponibile anche perché il Parlamento ha fatto una mozione a questo proposito
E quindi lavoreremo bene con la conversione del debito e con lo strumento del dono per sostenere
Questa richiesta
Allora
Qui si declinano operativamente
Un'attenzione e beni comuni all'uscita dal carbon fossile e dunque
Dà la possibilità di dire nuove energie rinnovabile anche una capacità della cooperazione di essere in grado di declinare lassù UAL attività in termini molto puntuali e precisi così come
Abbiamo fatto per il Kenya recentemente abbiamo riconvertito il debito del Kenya raccogliendo
Nella riconversione anche la richiesta della campagna viva nero vivida che diceva a proposito di baraccopoli vogliamo lavorare per una recupero di quelle baraccopoli percolare si faceva menzione
Di quella di Nairobi appunto di
Coro corso ma se ne possono individuare anche altre
E allora il recupero urbano così come viene ricordato anche da molti che lavorano attorno al grande tema dell'abitare della casa diventa un'altra idea che ci guida nel rapporto B laterale
Anzi mettiamo anche con noi
Vicino
Di interventi delle organismi delle Nazioni Unite ecco vogliamo continuare a lavorare così sapendo che ogni giorno deve essere valutato quello che abbiamo fatto
Monitorato valutato fin qui ci siamo riusciti qui ancora no qui ci sono delle cose negative che vanno corrette queste positive da valorizzare il lavoro di trasparenza
Di continuo lavorare assieme io penso che questo sia un metodo molto utile per noi la crisi della politica è una crisi vera dobbiamo da parte mia
Mi sono impegnata da questo versante a
Governarla e ad aggirarla rimettendo anche in un circuito il rapporto con la società civile vale la pena però dire che anche dentro
La società civile dentro la società ci sono elementi che debbono essere rimessi in discussione non c'è solo una crisi della politica forse dobbiamo dirci c'è una crisi della società più generale e allora per questo che le connessioni debbono essere portate sempre in evidenza e trovare insieme a metterci a costruire i nodi delle diverse reti vi ringrazio e buon lavoro ancora