Giornata conclusiva della Prima edizione del corso 2005 "Fare impresa in un mondo che cambia"

Buonasera a tutti
Mi fa molto piacere di vedere che
Resta a Hula che è cominciata in modo abbastanza affollato è ancora affollata oggi un anno circa dopo
E questo lavoro che abbiamo fatto insieme è cominciato credo che oggi sia il momento è arrivato il momento di fare così un po'mentalmente ciascuno di noi il Bilancio di quello che è stata per noi questa iniziativa vi dico che dal punto di vista dei professori e quindi sia mietere presso Burnet che oggi si scusa di non poter essere tra noi ma e qui in spirito è stato l'iniziativa di grande soddisfazione
Perché in qualche modo ha dimostrato come dire che c'è la possibilità di fare interagire la visione
Della ricerca dei professori di coloro che in qualche modo pensano le cose ma non le fanno con l'abilità l'intuito la voglia di fare di chi invece nella realtà Anarchy starci vive tutti i giorni e quindi in qualche modo la conosce in un altro modo diverso dal nostro ma con una visione che deve essere poi legata anche alla nostra e abbiamo imparato molto da queste vostre domande dal vostro
Dal vostro stare del nell'iniziativa in tutti i livelli in cui c'è stato offerto la possibilità di interagire
Oggi siamo arrivati alla la conclusione io credo che
Per non togliere spazio a quello che è oggi il contenuto principale di questa nostra cosa dirò due parole dopo
Sul libro che voi avete sul sull'itinerario che abbiamo fatto e sulle prospettive che si aprono credo che però fin dall'inizio vorrei ricordare una cosa il nostro è stato un itinerario
Di scoperta
Perché oggi tutti noi abbiamo percepito in questi nostri incontri che un ciclo
Un ciclo di sviluppo un ciclo di evoluzione di questo nostro sistema del Nord Est e forse anche tutta l'Italia un ciclo è finito
è durato trent'anni in trent'anni abbiamo fatto tante cose questi così sono ancora e sono la base per andare ancora avanti però non c'è futuro se noi qui non ci rendiamo conto del fatto che alla fine di un ciclo bisogna cambiare molte cose
Bisogna creare una discontinuità un cambiamento un elemento di novità per farne partire uno nuovo e questo nuovo ciclo sarà un po'diverso da quello precedente e allora la prima cosa
Che ci deve essere per aprire questa porta questo nuovo inizio
è una visione diversa delle cose ecco questo nostro ciclo di incontri in fondo tendeva a quest'anno ha aprì la mente è una visione diversa
E per farlo
Credo che ci sia da ricordare una frase di Proust che dice che un vero viaggio di scoperta
Non è fatto della ricerca di nuove terre ma della vere nuovi occhi
Abbiamo bisogno di nuovi occhi per vedere le cose di sempre
Che non stanno fuori di noi le novità ma devono stare dentro di noi la nostra capacità di percepire fenomeni che una volta non a cui andavano importanza che una volta ci sfuggivano però vota non capivamo invece adesso abbiamo bisogno di nuovi occhi questi nuovi occhi via via ce li siamo fatti un incontro dopo l'altro parlando dei temi che in quest'anno ci hanno accompagnato
Oggi per concludere questi nostri lavori
Credo che non siamo solo noi che abbiamo partecipato ai vari incontri vari titoli che dobbiamo in qualche modo riflette su quello che è avvenuto ma abbiamo qua
Anche chi alla responsabilità di aver avviato questa iniziativa e a cui ovviamente siamo grati e abbiamo con noi anche Pasquale Pistorio che tutti voi conoscete
E che in qualche modo ci permette come dire di dare una sponda nazionale
Grazie al ruolo che l'UDC può rivolgere svolge grazie al al fatto che appunto a tutta una serie di attività che si incrociano con quelli di cui abbiamo parlato ecco in abbiamo la possibilità di tre sono sua presenza di dare di creare un intreccio tra il nostro modo qua tale di vedere le cose di aprire questi nuovi occhi aprire questa visione più ampia e
Un un altro modo che tuttavia in sintonia immaginiamo con il nostro che invece guarda all'innovazione guarda allora sviluppo della tecnologia guarda alli l'introduzione nel sistema italiano in molte cose nuove che ancora aspettano di essere introdotte e che faticano a essere introdotte noi siamo molto contenti ritagli oggi benvenuto tra noi
Credo che
In questo momento
Poca in qualche modo fare una riflessione su quello che è stato riprendere un po'le fila dell'iniziativa ai due protagonisti che ci sono stati come dire fin dall'inizio accanto e che hanno fortemente voluto questa cosa
Ho qui vicino a me
Flavio Trinca che
Insieme alla banca Veneto Banca che ha fin dall'inizio aiutato lo sviluppo di questa iniziativa e sottolineato la sua importanza se non altro facendoci qua fare tutte le nostre attività e quindi in qualche modo creando questo rapporto stretto anche fisico di vicinanza col luogo di vicinanza con la riduzione che ci potrà dire adesso come la banca in qualche modo ha visto questa iniziativa e poi abbiamo Andrea Tomat
Presidente di Unindustria Treviso che tutti voi conoscete
E che anche lui più volte non solo ha partecipato assiduamente a diverse nostre attività ma più volte in qualche modo è intervenuto sostenerle per fare in modo che questa cosa fortemente si facesse e avesse poi il suo sviluppo fino all'esito che ha avuto oggi
Credo che tocchi a loro adesso a dire il loro modo di aver partecipato a questa iniziativa della voluttà noi intanto gli possiamo ringraziare e io per questo darei la parola
A Flavio Trinca
Presidente di Veneto Banca
Rossore
Saluto tutti i partecipanti Antonio saluto cordialmente per la sua partecipazione a questo incontro al dottor Pistorio
Un saluto l'amico Andrea comma un saluto anche ai membri del consiglio di amministrazione di un'industria di Veneto Banca qui presente
Io console non ho partecipato
Ma sicuramente non sono mai e e però forte
Hanno voluto che comunque fossi presente quale come istituzione
A questa a questa serata questo pomeriggio di chiusura di questa serie di incontri
Che penso che abbiano cioè la l'iniziativa penso che abbia colto nel segno visto la presenza notevole che diceva lei medico dei pazienti ma anche per la numerosa presenza di questa sera
Fare impresa in un mondo che cambia e nata dalla collaborazione e di due attori importanti di questa realtà trevigiana
Unindustria Treviso e Veneto Banca
Due realtà che vivono quotidianamente con l'impresa con i loro problemi
E con le loro esige
In questi mesi o addirittura in questi ultimi anni abbiamo visto le nostre aziende vivere momento di grandezza
Dovuto ad una molteplicità di fattori che in questi incontri si sono si è cercato di analizzare e di capire
Però io sono fermamente convinto che il Nord Est stia attraversando non tanto un ciclo congiunturale negativo
Quando una fase di profonda trasformazione economica e sociale
Assieme a un'industria abbiamo pensato che saper cogliere in anticipo i segni di questa trasformazioni questo cambiamento potesse essere uno strumento importante per me nasce e per l'imprenditore abbiamo quindi deciso di stimolare il loro interesse lavoro rosolia di capire e di conoscere
Lo strumento che noi abbiamo scelto l'ho detto prima il professor ulani non è stato non è stato né facile
E e certamente non usuale
Sia nella formula sia nella durata ma sia anche per il livello di approfondimento dei temi
Il numero di presenza e lo abbiamo detto prima la recita dei dibattiti autorizzato a dirsi e a dire
E tutto sommato questa iniziativa ha colto nel
Grandi nomi provenienti dal mondo accademico e imprenditoriale sono stati impegnato sui temi di grande portar e l'aiuto prezioso del professor ulani e del professor Brunetti
Prego dottore di portare il mio saluto ma anche la SNIA stima e il ringraziamento per questa attività
Ha contribuito a collegare con cui segno e con un filo diciamolo su un filo ideale di interventi danno sistematicità
E all'intero ciclo
Di queste conferenze
Per questo voglio ringraziare lei produrla e il dottor Bulleri
Il rosso Brunetti
A cui io ripeto lei porti diverso
Poi fare impresa
In un mondo che cambia da questa realtà nascono anche questo volume che poi e che prima avete visto fuori che poi il corso full anni illustra la ma anche la l'idea di un nuovo ciclo
Di questo genere
Questa esperienza
Considerata di grande interesse
è inoltre la conferma della validità del sodalizio
Fra Unindustria Treviso e dell'epoca
Che un sodalizio che ormai dura da anni
E che certamente
Ha portato dei grandi frutti
è una testimonianza concreta
è importante del nostro impegno per il territorio
Un territorio che ha bisogno e che merita
La nostra attenzione
Ma anche il nostro aiuto per quello che noi possiamo dare
E per una crescita che alla fine significa benessere ed equilibrio per tutti non solo non parlo solo di benessere economico ma un un benessere morale un'Inter in benessere e civile
Che porta ad alzare di livello tutti
Concludo ringraziando
Coloro in Unindustria Treviso in Veneto Banca che hanno lavorato per queste
E ora la parola
Acres
Appunto benvenuti anche da parte mia ed è davvero un piacere essere qui con voi oggi celebrare questo primo ciclo di
Credo che sicuramente in maniera compiuta negli interventi precedenti protocollare del presidente Trinca
Sia stata messa in luce contenuto la portata e l'importanza di questo dico
Dodici mesi fa
La quale abbiamo non avevamo in mezzo ad un cambiamento a questa ondata di trasformazioni così dalla investendo
Tutto il mercato europeo ma in particolare a questo territorio era così
Può tanta capacità imprenditoriale contante impresa con una densità di imprenditoria così elevata
Stiamo approvati davanti ad una stazione
Nuova strana con cambiamenti che si enunciavano profondi venti estesi che toccavano
Tutte le industrie Marco Cavallo non solo i singoli prodotti ma complessivamente il modo di fare impresa la strategia quanto incremento complessivo presso quale e con il quale dovevamo fare con
Ebbene dalla riflessione che nasce da quelle parole che ha ripreso appunto sulle suo soccorso sulla cioè la necessità di trovare all'interno di nove ciascuno imprenditori ciascun attore ciascuno per attualmente ritardo l'azienda una risposta a questi problemi
E nata l'idea di concepire
Positivo di interventi questo ciclo di incontri conta personaggi con persone con professore Congo studiosi di altissimo livello
Proprio per consentire a ciascuno degli attori presenti delle imprese del territorio
Si comincerà a precostituire quella base conoscitiva che è la condizione indispensabile oggi per dare una risposta ad un mondo che è così profondamente cambiato
è una sfida importante
Abbiamo microfono cuffie
Però immediato
No
Confapi abbiamo una solenne se volete andiamo con questo che allora magari andiamo meglio allora dicevo
Grandi trasformazioni che dovevamo affrontare e
La consapevolezza anche che queste trasformazioni
Erano così profonde e così nuove rispetto al contesto a cui eravamo abituati nel quale la gran parte dell'impresa del territorio ma cresciute da richiedere un approccio diverso nuovo
Velocità del cambiamento messa in discussione delle dei paesi dei prodotti delle strategie di agire dell'agire dell'impresa è in un contesto quindi profondamente diverso
E la consapevolezza quindi a dare risposte a tutti i livelli dell'azienda a livello imprenditoriale così come a livello manageriale
Ebbene una risposta questa passa necessariamente attraverso una rivalutazione del capitale umano quindi della delle conoscenze che sono stratificata le interpellanze
Ed è una compenetrazione del saper fare
Con le nuove conoscenze
Quindi
Come diceva il presidente tre Inca un modo nuovo un po'inusuale di affrontare in qualche modo un problema che non si poteva limitare ad a ad interventi contingenti a risposte
Diciamo di tattiche a a problemi che invece avevano una dimensione di tipo strategico
E due cose ovviamente andavano assieme a voi sapete che un'industria in effetti a fianco a queste attività
Ha ovviamente affrontato anche i problemi delle trasformazioni problemi contingenti delle ristrutturazione aziendale con programmi ecco e con progetti che sono articolati con la destituzione con i sindacati come Provincia con i Comuni
Proprio perché evidentemente questo tipo di cambiamento andava affrontato su due livelli
Ma avendo a quello di cui parliamo qui oggi
Credo che alla fine di questo ciclo possiamo sicuramente Dinacci più che soddisfatti
Per la qualità degli interventi che abbiamo avuto e anche per la qualità della partecipazione
E questo è un risultato che misuriamo oggi la numerosità e la qualità appunto degli intervenuti per il livello degli intervenuti sia dal Polo dal punto di vista di chi è venuto a relazioni e qui lo sforzo è stato fatto
Grazie appunto anche all'intervento dal professore Brunetti del professor Orlandi
Hanno
E lavorato questo piano di di interventi ed è stata una scelta non facile trovare persone che fossero in grado di dare un taglio adeguato a quelle che potevano essere i contenuti più interessante per le imprese
Ma qualità anche degli intervenuti
E sotto questo profilo la soddisfazione ovviamente misurata da questi elementi
Un po'meno da quelli che saranno i risultati perché questi tipi di interventi si misurano ovviamente con una dilazione dei tempi
Alcuna risposta ad alcune
Alcune attività probabilmente hanno già trovato modo di trovo di esplicitarsi nella nella nel in quello che ogni giorno ciascuno di noi è chiamato a fare
Devo dire che negli interni alle occasione che ho avuto di partecipare sono state diverse
Ho sempre portato a casa uno stimolo un'idea un modo nuovo di guardare alle cose che era proprio l'obiettivo degli incontri ed era l'obiettivo di questo ciclo
Sono quindi convinto che ciascuno di noi e ciascuno di voi ha portato a casa
Un modo diverso di approcciare problemi ed è
Questo l'obiettivo principale in modo diverso di guardare alle cose un modo innovativo di affrontare problemi DiVersi
E da questo punto di vista ringrazio e voglio davvero ringraziare sentitamente il vicepresidente Pistorio per essere qui con voi oggi a celebrare questo momento perché
Abbiamo
Dovuto ovviamente
Chiede di di a riservare un tempo che è abbastanza importante per una persona così impegnata così intensamente impegnata a promuovere questo nuovo modo
Di vivere all'impresa questo approccio all'innovazione
Vissuto in prima persona come grande emergere grande imprenditore e oggi predicato a piene mani in ogni angolo d'Italia
Devo dire che Pasquale Pistorio come sapete ricopre il ruolo di vicepresidente di Confindustria
E ha ricevuto dal New dal dottor Montezemolo l'avvocato Montezemolo e dal presidente Montezemolo l'incarico appunto di propagandare questo
Questo questo verbo questa volontà di porre attenzione all'innovazione
E si parla di innovazione a trecentosessanta gradi
E qui sono sicuro che Pasquale Pistorio troverà oggi l'occasione di portarci questo messaggio perché è un messaggio importante e fondamentale parla di innovazione è difficile difficile perché spesso abbiamo davanti qualcosa di confuso di materiale ma allo stesso tempo perché ha fatto dell'innovazione
L'elemento fondamentale del proprio successore un elemento costante della propria attività diventa anche più facile lo ascolteremo cerca di individuare appunto un approccio più che una formula una ricetta un approccio ai problemi
Bene io sono convinto che il ciclo che abbiamo avuto modo di vivere assieme qui una componente di questo di questa metodologia di introduzione estensiva dell'innovazione in azienda
Le nostre sono aziende che sono cresciute grazie alla capacità dell'imprenditore del loro collaboratore dei Mele già Scanno
Portato come dire un'esperienza che si era stratificata negli anni quello che sta cambiando è cambiato profondamente in questi in particolare l'ultimo decennio e al ritmo delle innovazione l'intensità e la frequenza
Per affrontare questa nuova intensità è questa frequenza non bastano più quelle conoscenze e quelle comporre quelle competenze e quell'approccio che sono stati così
Bene utilizzati così fortunati per il successo che noi abbiamo misurato in questo territorio in quest'area geografica nel nord est in generale
Ed è da qui che è nata l'idea di inserire di coniugare di mettere assieme
Quella competenza quella pragmaticità
Quella mediazione quel desiderio di successo assieme a nuove conoscenze
Ad a conoscenza che portano ad un orizzonte più ampio che sono oggi indispensabili per creare quel mix di successo che ci deve portare ad una nuova ad un nuovo ad una nuova fase di espansione
E quindi e nel coniugare assieme queste conoscenze queste competenze quella capacità di fare impresa e di abnegazione di grande dedizione di coraggio che ha contraddistinto la crescita e lo sviluppo del Nord Est
Assieme a queste nuove competenze
A questo a queste al portato e questi nuovi perché questi studiosi hanno tono ha consentito oggi di in questo ciclo di di incontri di acquisire questo modo diverso di guardare le cose ebbene proprio da questo matrimonio che nasce a mio avviso la possibilità di sviluppare una nuova capacità competitiva
è un processo di trasformazione abbiamo detto intenso profondo ma lungo
Ed è un percorso anche lungo che dobbiamo affrontare assieme
Un percorso nel quale io un'industria ha cercato di stimolare i partner locali per affrontare
Alla volta
Dei problemi contingenti i problemi delle ristrutturazioni aziendali i problemi della delocalizzazione i problemi dell'internazionalizzazione ma allo stesso tempo
A termine la crescita del capitale umano che quello che riesce a garantire il progetto che riesce a garantire la crescita di lungo periodo
E badate bene questo ciclo di incontri coglie un altro elemento che da un lato ho rivolto evidentemente alla crescita nell'ambito scolastico
Ma soprattutto la formazione poi permanente che è una condizione indispensabile oggi per garantire processi innovativi in ogni fase di sviluppo dell'impresa
E allora da questo punto di vista voglio ringraziare Betto banche suo presidente perché con molta attenzione
Banca del territorio si è prestata a sostenere questa iniziativa un'iniziativa che è rivolta s'prevalentemente al territorio alle nostre imprese all'anno alla nostra realtà imprenditoriale
Ed è un modo giusto e corretto
Di rapportarsi con il territorio con il quale questa istituzione ha un rapporto così intenso di attività che si è sviluppato negli anni che diventato sempre più pregnante forte in tempi recenti
Fa piacere vedere il successo che questa banca ha avuto nel mantenere un legame forte con il territorio nel vincere quindi una sfida competitiva trovando
Una propria valenza è una propria un proprio valore appunto sul territorio stesso
Che è un piacere anche sottolinea questo rapporto con l'università e quindi con un che è rappresentata qui da dei professori Brunetti Arullani
Vuol dire che è un piacere particolare perché come sottoscritto ha avuto anche l'onore di essere allievo di questi due professori
E quindi avere di fatto poi costituito questa sorta di legame che spesso era così flebile debole tra la realtà locale tra la realtà economica locale ed istituzioni università questo è un altro elemento
Per quanto riguarda un industriale elemento che dobbiamo ulteriormente potenziare abbiamo competenze e conoscenze a disposizione spesso purtroppo il portato dell'esperienza italiana del nostro modo di vivere il rapporto tra formazione tra scuola tra il mondo dell'istruzione e il mondo dell'impresa è un modo così lontano dei parametri anglosassone che invece ci hanno dimostrato quanto proficuo
E valido sia questo interscambio ebbene sono trasformazioni che ovviamente toccando un modo una cultura un
Modo appunto di rapportarsi che richiedono del tempo ma credo che questo sia un altro passo positivo in quella direzione di un passo che dobbiamo ulteriormente validare e ed espandere
Per finire vorrei ringraziare anche credo sia doveroso tutte le persone che hanno contribuito così validamente alla riuscita di questa iniziativa l'organizzazione di un'industria l'organizzazione di Veneto Banca
Tutti quelli che hanno supportato questo ciclo di incontri che lasciatemi dire ha avuto una struttura di contorno
Che io devo dire di ma se si è dimostrata di livello elevatissimo lo dico perché abbiamo siamo riusciti ad utilizzare tutti gli strumenti che oggi ci sono messe a disposizione
Il l'avete per per mettere a disposizione
Di i documenti presentati per mettere permette per creare un collegamento costante all'interno del corso per creare quindi un'iterazione quanto mai proficue per consentire comunque di fruire al di là del momento dell'evento nel tempo di questi di questi informazione ma non solo
La produzione di questo volume è a sua volta un'altra forma per diffondere conoscenza
Lasciatemi dire che oggi dobbiamo proprio dare una dimostrazione sotto questo profilo di come le nuove tecnologie assieme alle vecchie perché libri fono costituisce una vecchia tecnologia si fondono assieme proprio per valorizzare al massimo quei contenuti d'informazione di studio che oggi che abbiamo che abbiamo avuto l'occasione di portare qui
Va da sé che questi sforzi su hanno richiesto un investimento importante
Abbiamo davvero di investimenti significativi in termini di risorse monetarie
Investimenti che peraltro Consoli fazione credo vengono fatti perché vediamo che i risultati sono la risposta la risposta con la presenza è sicuramente tangibili sono anche convinto che proprio quella qualità degli interventi
Saprà produrre
Quei risultati nel tempo che ci aspettiamo lo dobbiamo oggi portare il Nord Est ad uno nuovo ad un nuovo livello ad una nuova dimensione
Abbiamo la capacità la volontà il desiderio di competere
Oggi vedo imprenditori altamente motivati
L'anno scorso vedevo facce preoccupate disorientate oggi vedo più capacità di risposta consapevolezza ed è grazie proprio all'informazione alla conoscenza
Coniugata con quella voglia di fare con quel desiderio di successo che sono alla base della ricetta del successo del Nord Est e allora continueremo su questa strada abbiamo ancora molto da fare
E io mi auguro che nei cicli che seguiranno e negli interventi che avremo anche a partire dal prossimo anno ma sicuramente questo mi impegno per quello che è la durata do la mia presidenza continuare su questa strada
Sono convinto che lasceremo segno che avremo andremo a misura nel tempo
Quanto di questo sforzo riuscirà tradusse insuccesso
E questo è anche è così voglio chiudere un augurio per tutti voi perché possiate mettere a frutto quello che abbiamo maturato in questi incontri e perché per ciascuno di voi ci sia quindi tanto successo
Nelle nostre carriere professionale e nella vostra vita di tutti i giorni grazie
Grazie novanta allora adesso il piatto forte Pasquale Pistorio l'innovazione a trecentosessanta gradi
Il piatto porta abbiamo già bocciata
L'antipasto
Beh intanto lascia per me assai meglio questo ma grazie
Ringraziare il presidente Thomas per questo inedito che è la seconda volta mi
All'onore di farmi opportuno ventidue ministri Canova perché già sono stato insieme a lui nell'organizzazione del rapporto annuale dello Stato dal Nord Est a Mestre
E mi ha dato la possibilità di constatare
E di correre del dinamismo che descriveva prima il presidente del cambiamento del determinismo con cui le imprese del Nord Est stanno affrontando questo cambiamento
Non si sono sedute disperate la stanza cento avviamento lo stanno affrontando un dinamismo colpevole che sta effettivamente venendo incontro a quelle che sono le sfide
E questo serie di incontri organizzati qua è un'altra dimostrazione di questa volontà di essere preparati vorrei fare anche un piccolo commento sulla banca questo bellissima sede in cui siamo che la banca
Secondo me
Sta svolgendo un ruolo molto importante non solo che quell'istituzionale di seguire le imprese
Col supporto finanziario durante la sua crescita di accompagnarlo anche nel processo di internazionalizzazione ma anche sempre come sta facendo in questo caso di contribuire allo sviluppo culturale della cultura d'impresa da parte delle imprese stesse quindi complimenti anche la banca che partecipa a questo processo frutti certamente di natura
Evolutiva
Io parlo per il rotatorio a
Lunedì
Nel gruppo per potenza allora perché Lucia pensare a Perugia
Bene
Tutti sappiamo e voi lo sapete molto particolare perché incidente si esprimersi in questo momento che cambia il mondo è cambiato il mondo è cambiato
Non solo in senso elevato ma in particolare per quanto riguarda l'economia per quanto riguarda la competitività per quanto riguarda il modo di leader dell'impresa
Il mondo è cambiato da qualche decennio e questo cambiamento è diventato molto violento è molto rapido a partire dall'ottantanove dal mille novecentottantanove come molti osservatori fanno risalire il momento decisivo della globalizzazione la caduta del muro di Berlino
Perché la tecnologia già esisteva da qualche decade il web la compressione dei dati di digitalizzazione di tutte la Rete avevano già reso possibile la globulizzazioni induista tecnico la caduta del muro di Berlino elimina le remore politiche per cui sia questo impetuoso sviluppasse negli ultimi quindici anni della globalizzazione
E la globalizzazione apre nuovi scenari perché mette in campo giocatori che prima erano chiusi nel loro settore
Fa emergere giganti globali che prima non si presenta una nostra scena
Parlo dell'Asia in genere parlo della Cina parlo dell'India sì avevamo visto in qualche vecchie dei capi prima le cosiddette tigri asiatiche Roverbella forte competitive ma erano piccole relativamente Taiwan venti milioni di abitanti Singapore ne ha quattro milioni
Sud Corea diciamo sono sistemi estremamente competitivi Marro tende piccole e la Cina un miliardo e trecento milioni quasi quattrocento milioni di abitanti e l'India né a un miliardo e cento milioni due miliardi e mezzo
Questo nuovi mostri il Dragone cinese l'elefante indiano sono molto più potente delle tigri e prima che si Saturno ci vuole molto tempo
Quindi emerge di questi nuovi competitori globali ha cambiato le regole del gioco presso intanto degli elementi nuovi e di sfida molto violente
In questo contesto i paesi sviluppati
L'Europa gli Stati Uniti e Giappone
Tecnologicamente avanzati hanno reagito
Spingendo l'acceleratore sull'innovazione soffrendo ma spingendo l'acceleratore sull'innovazione in modo da potere competere con più alto valore aggiunto intellettuale perché sulla sui fattori costituzionalmente con questi Paesi
è impossibile la loro struttura di costi costo del lavoro altri costi regole del gioco son talmente diverse e più competitivi che c'è niente da fare l'unica cosa che spingerlo Saratov sul ricerca l'innovazione in modo da poter competere mediante un più alto valore aggiunto intellettuale e correre velocemente perché anche loro stanno spingendo l'acceleratore sull'innovazione
Tensione
Non pensiamo che la Cina o l'India giocheranno solo sul costo del lavoro stanno investendo in capitale umano enormemente un milioni
Di nuovi laureati tecnici nelle facoltà che più riguardo l'industria matematici fisici chimici ingegneri
E informatici un milione all'anno in Cina trecentosessanta mila vanno in India son cifre da capogiro l'Europa non ce la fa la mere conciato fatte nel dietro e sta investendo in centro di ricerca
Quindi attenzione bisogna correre molto più veloci perché questi vanno avanti molto velocemente in questo scenario globale
L'Italia si trova a combattere da un lato verso i paesi avanzati che hanno spinto fortemente sull'innovazione
E che quindi hanno un portafoglio prodotto ricco e dall'altro lato si perse nel agenti che hanno dei fattori di costo molto molto competitivi
Quindi è una situazione molto difficile che ci ha visti in qualche senso non completamente preparate non parlo del Nordest che è un fenomeno dinamismo particolare verrà privo per ora parlo di tutto il sistema Paese in particolare anche descrive in questa realtà
Quindi cosa dobbiamo fare ma vediamo intanto come la fine la la situazione
Perché si fa un bel dire c'è il declino non c'è il declino del vero e falso lasciamo perdere l'interpretazione guardiamo ai numeri perché i numeri non sono come dice Montezemolo né di destra né di sinistra sono numeri
Sono quelli che vengono pubblicate ogni anno dei vari istituti di ricerca compreso il centro studi di Confindustria e che danno la figura della competitività di un Paese specialmente nel settore industriale
Bene i numeri sono questi sono state ripetuti dal Presidente del Banca centrale europea
Trichet recentemente Cernobbio se noi guardiamo qual è la crescita del prodotto interno lordo nei maggiori sistemi competitivi c'è una bella che non è di Trichet ma l'ho sentita altrove una specie di progressione geometrica uno due quattro otto farcelo ricordare otto e la crescita media degli ultimi dieci anni novantacinque due mila quattro della Cina quattro degli Stati Uniti due dell'Europa media una dell'Italia
Quindi l'Italia e alla metà della crescita europea che all'aumentare la crescita americana grosso modo sono puntati per fare questo uno due quattro otto professione geometrica e la Cina il doppio dall'America siamo in coda cemento a far questo i numeri
Produttività la produttività anche Stati Uniti in questi dieci anni cresciuto nel bel mezzo per cento
In Europa dell'uno e mezzo in Italia zero virgola quattro per cento veramente drammatico il distacco dalla crescita produttività italiana
Quota del commercio estero mondiale
In questi dieci anni vitali è passata dal quattro virgola otto per cento della quota del commercio estro mondiale
Al tre virgola otto per cento dalla quota commerciasse mondiale perdendo un intero punto che pari quasi a un quarto dell'intera quota che aveva prima quindi drammatica e son numeriche non lasciano adito al dubbio il sistema competitivo del Paese che non vuol dire dall'impresse perché le imprese possono reagire individualmente Ermia Giscone reagiranno ma il sistema Paese e veramente in affanno
Quali sono le ragioni ovviamente ci sono molte ragioni fenomeno complesso non è più il momento di studiarle io credo che Confindustria
Non ha mancato di denunciare le carenze e indicare la strada da percorrere vorrei ricordare alcuni punti fondamentali perché bisogna che ci sia una scossa nel Paese anche dal punto di vista politica perché poi la le scelte di politica economica sono quelle che influenzò nel medio termine la competitività del Paese
Montezemolo ha indicato le priorità e queste priorità vanno dalla semplifica la semplificazione burocratica bisogna sburocratizzazione sistema le liberalizzazione e la competitività aperta
Le infrastrutture infrastrutture diciamo così essenziali
Per chi viene a Treviso e passa per Mestre operativa da Brescia a Milano perché qualora lo snodo di Bologna si rende conto come sono le priorità altro che il ponte di Messina sono siciliano e certo mi piacerebbe del fondo di Messina ma certamente non è una priorità quindi bisogna investire le risorse che non sono elevate sono modeste nelle infrastrutture essenziali
Il Mezzogiorno che è un problema non solo per il Mezzogiorno per le l'intero sistema italiano non può un Paese avere o una spaccatura di questo tipo ne presenta tutto il sistema
Le energie cui coste le regie che sono molto più alti in Italia e la fiscalità alle imprese a cominciare dall'IRAP dal cuneo fiscale ecco queste sono molto delle priorità annunciate
Ma come dice lo stesso Montezemolo eccome ovviamente ricordare il presidente prima mi ha chiesto di fare la portavoce su questo elemento la priorità delle priorità e la ricerca l'innovazione
Se andiamo infatti a vedere
Qual è la causa maggiore dei problemi di perdita di competitività del Paese ci accorgiamo che l'elemento più fondamentale più importante e questa carenza questo deficit di ricerca innovazione
Esistono ormai degli studi teorici e pratici non ci sono più dubbi su questo c'è un rapporto diretto sebbene differito nel tempo
Tra gli investimenti di un Paese in ricerca innovazione e il suo aumento di produttività che a sua volta è stata meta legato alla crescita del PIL
Perché l'Italia cresce meno
Da un punto di vista produttività dal punto vista del PIL perché l'Italia investe meno dei sistemi competitivi componenti che con cui compete in ricerca innovazione e quindi cifre sono ancora più desolante l'Italia investe l'uno virgola uno per cento del PIL
La media europea e al due per cento
La media americana e al lamiere che gli Stati Uniti sono al due virgola otto per cento il Giappone al tre virgola due per cento anche la Cina è già all'uno virgola quattro la Cina spente
In percentuale del PIL più dell'Italia ma se teniamo conto dei costi del lavoro che somma dettato la spesa in ricerca alto solo non c'è più paragone ci hanno passato anche in quello ebbene se l'Italia spende così poco ricerca innovazione non c'è da sorprendersi che la produttività non cresce e che quindi il PIL non cresce
E vorrei ricordare qui per inciso rapidamente che c'è ogni tanto un po'di polemica sondini le imprese che investono poco mentre lo Stato investe molto viene ripetuto molte volte in ambiente diciamo ministeriali che nella spesa pubblica il sessanta per cento nella spesa dei ricerche italiane sessanta per cento fa lo Stato mentre il quaranta per cento orfani private in Europa l'opposto il sessanta per cento mani provate quando facciano con lo Stato questo è vero
Soltanto quei numeri ma bisogna leggerle questi numeri anzitutto anche se fosse vero il sessanta per cento il sessanta per cento dell'uno virgola uno per cento del PIL molto meno del quaranta per cento del due virgola quattro per quello francese o dalla media europea
Tra l'altro negli Europei portata giù dall'Italia dalla Grecia
Dal Portogallo perché la Spezia oltre il quattro la Finlandia oltre il tre la Germania e la Francia sono intorno al due e mezzo quindi noi siamo veramente quelli che tiriamo giù
Quindi prima quello secondo come viene misurata la spesa pubblica la spesa pubblica viene misurata con il cento per cento delle spese degli istituti pubblici ricerca
Questi sono i gli indici vogliono corregge poi dato disponibile solo su questo il cinquanta per cento e l'intera spesa universitaria ci sono professori universitari che possono veramente dire se è vero che cinquanta per cento l'intera spesa universitaria italiana e ricerca
E soltanto il cinquanta per cento e didattica amministrazione mi pare un pochino
Assolutamente negli forse qualche università raramente si avvicina ma neanche di lontano non sistema Endine trasferimento all'impresa che sono molto poche quindi la vera spesa pubblica non è quella perché molto generosamente stimata in eccesso
Mentre i privati al contrario la spesa pubblica sottostimate perché uno è la spia si prenota sottostimate perché molte imprese che investono in ricerca e sviluppo sono imprese piccole e medie che non hanno neanche un sistema di evidenziare di riportare non entro le statistiche la polizia che era molto di più
Quindi se avessi con gli strumenti a quanto prendi solamente corrette per misurare ci troveremmo probabilmente come nell'Europa dei privati spedito dallo Stato nondimeno resta quell'uno virgola uno che probabilmente lo stesso ma con una distribuzione sigla quell'europea
Quindi questo e il vero grande problema
Bene noi dobbiamo cambiare questi fattori
Confindustria ma parlando da tempo devi certa innovazione o meglio di innovazione a trecentosessanta gradi
Che cosa intendiamo precede per innovazione a trecentosessanta gradi
Noi pensiamo io penso credo che si può convenire su questo che il fenomeno dell'innovazione riguarda due facce della stessa medaglia
Da un lato la ricerca e l'innovazione relativa ai prodotti e processi produttivi e dall'altra faccia della medaglia l'innovazione relativa ai processi operativi delle imprese
La combinazione di queste due cose dalla ricerca e lì dall'innovazione a trecentosessanta gradi ebbene nel primo caso
Le imprese lo devo fare senza alibi e senza scuse che lo Stato non investe però diciamocelo
E il sistema Paese che ormai compete
Mi trovavo il trenta agosto pensa quanto Chirac mi trovavo perché ero stato invitato annunciava valvola spinta dalla Francia sulla ricerca innovazione creando tra i nuovi istituti per farlo ma soprattutto mettendo sul tavolo sei miliardi di euro soltanto perché tra noi progetti aggiuntivi da spendere due miliardi all'anno su tre anni
Questo e una scelta di politica industriale e per Daniele Bassi aveva invitato il primo ministro quattro ministri seicento rappresentante del fior fiore dell'industria e dell'accademia francese
Quindi lì c'è una vera volontà politica e dare una svolta Enuta che ne facciamo discussione se poi non ci mettiamo i soldi quindi per quanto riguarda la ricerca e l'innovazione relativa ai processi produttivi e ai prodotti bisogna che ci sia un gioco sistema paese le imprese faranno la loro parte devono farla
Ma non possono fare e non posso sostituire se a quello che sono gli Stati e noi con ventuno sì abbiamo individuato quello che c'è da fare l'abbiamo detto al governo
Nella giornata della ricerca dallo scorso settembre a Roma abbiamo presentato che direi un processo scientifico abbiamo fatto il benchmark con le best practice in Europa e fuori dall'Europa
Abbiamo dato tre criteri secondo i quali allocare le le risorse ricerche nozione
E c'è l'orizzonte temporale che deve essere lungo non può essere un anno tipo Tremonti la la Tecno Tremonti era un anno col processo col decreto attuativo emerso nel maggio dell'anno successivo all'anno in cui valeva quindi mi pare un pochino
Come dire
Inutile per generare un ricerca quindi orizzonte temporale criteri il più possibile automatici perché ci sia la certezza del beneficio i tempi siano colti e infine meccanismi che stimolino la collaborazione pubblico privato sulla base di questi tre criteri abbiamo indicato sei punti dove investire
Primo un credito d'imposta automatico del dieci per cento a tutte le imprese che portano per fanno ricerca e ovviamente avuto un ottimismo non significa mancanza di controlli il controllo si possono fare Priora posteriore e chiaro che bisogna che ci sia una certificazione dei bilanci sì mi controlli altri Paesi li fanno non si vede perché l'Italia che un Paese sviluppato non è un Paese del Terzo Mondo
Non posso abbia adottare meccanismi capo pescando negli Stati Uniti la Francia insisto ormai molti Paesi che voto gli strumenti automatici perché lo devo dottore Italia qui questo il primo punto secondo punto scegliere pochi
Grandi Progetti e che deve essere in linea coi progetti europei perché ormai i grandi progetti a livello nazionale non c'è la Scala
E qui focalizzare su questi progetti le risorse principali dando dal trentacinque al cinquanta per cento di agevolazione in modo da condividere il rischio da condividere lo sforzo di ricerca delle imprese
Terzo
Rendere il sistema terzo dalla lira tocca poi se terzo quarto togliere l'IRAP da ricercatore quanto prendere il sistema delle ricerca pubblica molto più competitivo grazie a un'introduzione il libro se massicce
Di meritocrazia
Di produttività e di eliminazione di chiusura cioè aprendosi al mondo produttivo
Quinto favorire la residua ricerca pubblico privato con un credo imposta automatico del cinquanta per cento per ogni commessa che i privati vanno all'università
è sesto favorire lo start-up di imprese innovative mediante ne sono gli oneri sociali per i primi tre anni a tutti i dipendenti e per i primi otto anni tutte ricercatori nessuna di queste pratiche era stata inventata da noi venivo dalle best practice dei voi dei dei paesi che abbiamo esaminati e la francescana Veron quelli che ci avevano dato molto più indicazione per scegliere questa best practice
Il risultato di questo abbiamo indicato col mostro diciamo simulazioni Confindustria era uno virgola cinque miliardi di euro aggiuntivi dei trasferimenti alle imprese
Che ne avrebbero trascinati nel doppio da parte di imprese quindi un po'più dello zero uno per cento del PIL che avrebbe scostato quell'uno virgola l'uno virgola due più lo zero due di trascinamento dell'impresa lo avrebbe spostato all'uno virgola quattro
E con programmi progressiva amplificazione negli anni ci avrebbe portato quel famoso tre per cento dispone non entro il due mila e dieci perché partiamo per ritardo ma per il due mila dodici due mila tredici secondo la simulazione con pietose
Veramente una scossa e non chiediamo la luna nel pozzo
Perché la ministro Moratti
Che io rispetto e che ha molte idee molte buone cose aveva fatto nel due mila due
Le linee guida del programma nazionale per la ricerca che guarda caso prevedevano uno virgola cinque miliardi di euro di trasferimento addizionale all'impresa all'anno
Quindi noi chiedevamo una può sentivamo quello che voleva al ministro quel piano fu approvato nell'aprile due mila due dal Governo in carica che con qualche rimaneggiamento è sempre lo stesso
L'unica problema è che ad ogni Finanziaria steso Odeon fonico adatti quindi è rimasto lettura molto nel piano nazionale di guida non sono state prodotte quindi non chiedevamo l'ondata penso Gerolamo cose condivisibili dallo stesso ministro che però dal momento della condivisione al momento allo stanziamento da risorse era stato ignorato
Quindi Confindustria sa quello che si deve fare purtroppo il sistema Paese non l'ha fatto ma l'impresa non possono dire non facciamo innovazione perché è colpa loro dobbiamo farla lo stesso trovare i meccanismi di farne altri modi
Innovando il prodotto se non la ricerca di base innovando il marchio puntando sul valore aggiunto e se necessario facendo ricercatori si può fare dove ci sono gli incentivi
Devo Calizzano alcune attività anche quello è un modo per difendersi ma su alla faccia della medaglia e cioè l'innovazione di processi operativi
Lo Stato c'entra poco dipende solo soltanto o essenzialmente in larghissima misura dalle imprese
Le imprese devono trovare nuove forme di gestirsi e di operare se ne discusse nei nostri convegni gli cui veramente sono molto molto contento perché sono stati lanciati prima
Sedici mesi fa che Confindustria incassò un simile problema di sensibilizzazione dell'innovazione quindi siamo in perfetta sintonia
Le Regioni le di territori sono molto più dinamici e in particolare il Nord teste
Comunque noi pensiamo che l'innovazione processo operativi si possono sintetizzare in quattro pilastri essenziali
Primo l'informatizzazione dell'impresa
Secondo una nuova gestione che va sotto il nome di total quality management perso l'ambiente come risorsa anziché come costo e quarto l'internazionalizzazione
Questi quattro filoni
Rappresenta un modo nuovo dell'impresa di gestirsi di aprirsi al mondo per quanto riguarda l'informatizzazione credo che tutti ormai utilizziamo gli strumenti informatici
Ma non si tratta di usare gli strumenti informatici soltanto per gestire la contabilità e i magazzini i processi interni all'impresa
Si tratta per trasformare l'impresa in quello che viene chiamato Extended Enterprises
Si tratta di usare questi strumenti però allargare il raggio di azione dell'impresa per aprire contatti con nuovi fornitori con nuovi clienti con nuovi centri di ricerche Sterne per cercare di essere più vicini nel modo di lavorare con proprie subisse viene all'estero
Io che ho lavorato per molti anni in una grande impresa che ho avuto il piacere e l'onore di dirigere i miei i nostri ricercatori a Milano lavoro coi loro colleghi indiani o con i loro colleghi nel Texas in Arizona o nel Texas o in Arizona
Come se fosse una stanza Cantoni a Praga niente un computer un computer un termine non termina la parte il fuso orario che aiuta perché Magarelli ci sono i turni di notte qui c'è di giorno
Questo è un modo nuovo di guardare in per l'informatizzazione rende veramente possibile il mondo globale rende veramente possibile ridurre i costi enormemente mettere in concorrenza i fornitori tradizionale che si hanno
Nell'arco territoriale o appena fuori dalla frontiera con Corritore cinese
Aiuta tutti e due aiuto all'impresa aiuta il fornitore che si debba giocare deve competere
Questo è importantissimo tempio M
Sotto volti più M. toto corde management
Ci sono molte cose si parla dei li thinking si parla di CAI Sand si fanno tutte questa cosa va di fatto significa essenzialmente due cose per me e devo dire che la società che io ho avuto il piacere e l'onore di dirigere adottato questi criteri molto molto tempo fa se se posso fare un po'di pubblicità all'età non sono più amministratore dragato quindi ormai sono un presidente onorario che ha un po'di di come dire diritti e c'è un ricordi noi siamo stati la prima società italiana la prima società europea al vincere European policy award mille novecentonovantasette prima di noi erano state solo società giapponese o americani in Europa
La prima società europea siamo stati la prima società non America non US a vincere ma con va be'Giordano novantanove consegnatoci da Clinton
Novantanove la prima società vuol dire che avevamo imbracciato una strada giusta e che non eravamo certamente perfetti perché quello sarebbe eravamo sulla strada giusta
Ed è morire che l'esperienza è stata ruote Inge non tanto per l'orgoglio il trauma che molto importante che i clienti clienti dalla bigliettino da visita vincitore ma comprende già quando avevo vengono Ward
Dà un valore aggiunto anche al prodotto si poteva qualche cosa in più se uno vende con questo marchio di qualità e che è una ricaduta l'entusiasmo l'indipendente e quando abbiamo imparato e quando abbiamo risparmiato per me ci sono due cose fondamentali
Da un lato e la ricerca continua del valore eliminando gli sprechi
E questo è molto ben spintone al concetto di vinti
Ogni passaggio ogni cosa che non aggiunge valore equestri e va eliminato
Si parla di riduzione leggendo in quel libro si parla di produzione il novanta per cento dei magazzini magari quelli son casi estremi ma riduzione del venti trenta per cento e magazzini e non malissimo
Riduzione dei materiali perché molti materiali vengono sprecate riduzione di personale non necessario che non aggiunge valore ma soltanto aggiunge semmai parassitismo perché molta gente élite perché non ci sono cose da fare quindi riempie lavoro quindi continua ricerca bistecca di processo che aggiungono valore continua ricerca dell'eliminazione del queste primo concetto fondamentale secondo concetto fondamentale e la mentalità che mette l'individuo al centro del processo operativo
L'individuo come non come un fattore ma come un attore del processo produttivo per cui va educato trainato di vengono dati gli strumenti gli viene dato quello che le imprese si dice in pagamento
Cioè la capacità di agire la capacità di liberarla suo creatività con molti molti strumenti che ci sono ma gli strumenti sono soltanto la metodologia sono soltanto necessari ma non solo essenziale essenziale il concetto rimettere
L'individuo al centro il processo creativo francamente li ho vissuti per vent'anni vi posso assicurare che sono strumenti che funzione funzione piccole quanto impreviste e crea uno risultati concreti tangibile
Dobbiamo tutti fare questo non ci possiamo più permettere sprechi non ci possiamo permettere perché altrimenti non concorriamo il terzo concerto è quello dell'ambiente l'ambiente ovviamente
è un diventa sempre più caro regia vivendo più cari materiali cioè l'inquinamento sennò incominciamo riflettano l'ambiente accomuno opportunità di competitività anziché come solo un costo possiamo migliorare la nostra competitività viene logico pensare ma molto molte volte non ci si pensa non ci si pensava nella mia azienda parlo la mia esperienza di Jovan cioè questa campagna novantatré e ne collega diciamo tu sei matto
Queste non abbiamo i soldi per fare 'ste cose però illogico le tre R del responsabilità ambientale sono tre Repsol significa ridurre riusare e riciclare
Viene logico capire intuitivamente avevamo capito il novantatré che se uno riduce energia e materie prime se negli USA oggetti e semplicità devolvere processi e prodotti che possono o meno
E così però non è intuitivo perché prima bisogna investire per avere ancora un ritorno differito mi permetto di citare l'esperienza delle sentita che importante
Gli assetti mediante questo utilizzo del due mila e quattro perché noi da lo dal novantaquattro pubblichiamo sono pubblici diamo i nostri dati quello che faremo e quindi ci possiamo confrontare
Utilizzando le i valori unitari per prodotto che avevamo nel due mila e tre applicate volumi né che vanno nel novantatré nel novantaquattro peso vai
Uno ai volumi che avevamo nel due mila quattro neve la società ha risparmiato il mila quattrocentosettanta milioni di dollari ogni anno investiamo dai trenta ai quaranta milioni dove per progetti ambientali
E questi risparmi vanno via cumulando sì nel due mila quattro risparmi è stato centosettanta milioni di dollari di questi centoquaranta solo Energia
La bolletta energetica le assetti è stata centoquaranta milioni di dollari in meno di quanto sarebbe stata se avessimo avuto ancora
I valori di energie di consumi regia per prodotto un per unità di prodotto che avevamo nel novantaquattro
E allo stesso tempo abbiamo risparmiato al mondo una centrale a centottanta Mw che quindi è un problema per un benessere traguardi hanno pensata come io credo che questi concetti vanno diffusi a livello individuale a livello de bene anche dell'opinione pubblica in modo da incidere anche sulle scelte di politica economica e io credo che nel piano italiano nel del piano nazionale risparmio energetico ed energie alternative sono fondamentale per un Paese che non ha altre sorgenti interna che ha pochissimi soggetti interne così dipendente
Il quarto e ultimo pilastro e che voi avete sta in sicuramente trattato in questi giorni in queste in questo anno e l'internazionalizzazione
Il mondo globale i nostri concorrenti operano su base globale i nostri clienti opero su base globale dobbiamo aprirci al mondo e non più e non soltanto esportando da dove siamo dal nostro territorio all'estero ma dobbiamo aprile pronti nel mercato estero
E ci sono due ragioni per questo da un lato perché se andiamo in imposto di fatto ricorso sono più basse abbassiamo i nostri costi netti e quindi prendiamo più competitive
E dall'altro lato perché entriamo in mercati che hanno opportunità immense
Quindi noi dobbiamo essere pronti ad armonizzare tutto ciò che è necessario delocalizzare e ancora una volta la mia esperienza mi fa dire che è possibile una delocalizzazione in cui c'è un quinto Guinea
All'inizio alla fine degli anni ottanta quando fu informata l'ST eravamo diciassette mila persone nel mondo metta in Europa metta fuori oggi siamo quarantanove mila persone al mondo metta in Europa metta fuori
Grazie alla crescita equilibrata abbiamo potuto assumere ogni anno ogni anno in Italia in Francia che sogno serve principale Paese portando quelle attività a basso contenuto di volo giunto intellettuale in Cina in India Singapore Malesia
Si poteva mantenere in vita questi prodotti
E rivestire in prodotti a più alto valore aggiunto intellettuale in Italia Francia assumente Italia infrangendo questa crescita equilibrata
Delocalizzare non è una brutta parola
Delocalizzare ebbene per l'industria ebbene per poter essere competitivi e poter aprire mercati noi nel due mila quattro abbiamo venduto in Cina in Cina quasi il venti per cento del nostro intero fatturato venti
C'è il nostro fatturato abbiamo solo tre mila persone in Cina meno dell'otto per cento del nostro personale però quello ci permette di vendere in un mercato immenso che sta crescendo a un ritmo che non ci possiamo neanche immaginare l'Europa
Quindi è necessario per penetrare i mercati e poi quando si parla perché delocalizzare non fa bene eccetera
Perché crea disoccupazione certo c'è questo rischio però l'impresa non è lì per fare opera sociale
Deve farla pure se può ma non a scapito dalla sua sopravvivenza
L'imprenditore io continuo a dire sempre al primo dovere morale dell'imprenditore quello di essere competitivo lo deve ai suoi azionisti lo deve ai suoi dipendente lo deve sui clienti e se per farlo deve da localizzare che De Luca Rizzi
D'altra parte negli un'impresa altamente delocalizzate viva che un'impresa non da localizzate morta non fa bene né all'impresa fa bene a al Paese questo concetto di innovazione che vada al prodotto ai processi operativi deve esserlo l'avvio diciamo il leit motiv di quello che noi facciamo ogni giorno
Ci sono tre assi continua a dire per quanto mi riguarda che non sono idea originale sì dei con un po'dappertutto ma l'abbiamo fatto il nella mia esperienza lungo il quale un'impresa si deve continuamente muovere da un lato ce l'inglese suona meglio rallenta le scosse Production
Continuamente ogni giorno ogni minuto cercare di produrre corso che si può l'altro asse e la pratica l'Innovation
Continuare a cercare forme nuove
Di fare prodotti di forme nuove di organizzarsi in forme nuove di esporre laccati e infine corporate Corcione vario avere quel collante
Che fa capo sulla cultura dell'impresa che fa capo su capitale umano in modo da poter avere questa capacità di resistere tutte le contrizione
E con questo il mondo globale in cui viviamo e l'impresa all'obbligo di confrontarsi mediante queste cose io credo che di tutti i parametri
L'innovazione a trecentosessanta gradi e quello che permetterà alle imprese europee e alla fine all'Europa e Alitalia di poter rimanere in questo mondo competitivo
Sei non ci sono le politiche industriali dell'impresa ha l'obbligo di fare quello che può fare in casa o fuori ma non deve aspettare che ci sia una politica indossa deve farlo
Deve farlo perché altrimenti non può sopravvivere deve sopravvivere perché va bene anche per il Paese oltre che per l'impresa io credo che l'impresa deve rispettare quel detto non mi ricordo che l'autore che dice l'unico modo per prevedere il futuro e aver la forza di plasma
Ecco stanno il plasma lo la ricerca innovazione e il meccanismo il dinamismo che questa parte del Paese dimostra e l'esempio che ci siete sulla buona strada grazie e tanti auguri
Grazie per questo sintesi di tutti i modi con cui noi possiamo concretamente innovare e per ricordarci che i sentieri non ce ne sono tanti quest'idea
Che il futuro esiste non per essere previsto ma per essere plasmato che mi sembra molto bella e molto coerente con questa idea della pratica che non è arrabattarsi giorno per giorno per fare delle cose pratiche come si dice
Ma è capacità di plasmare il proprio futuro avere una visione sapere dov'è il porto dicevamo no che uno degli elementi fondamentali per andare avanti penso che questi interventi che abbiamo avuto in particolare quest'ultimo di Pasquale Pistorio ci abbiano un poco riportato al nucleo fondamentale nel nostro discorso di quest'anno e il nucleo dello esprimere in questo modo
Il nord est è la patria del capitalismo personale
Il capitalismo personale non è un capitalismo astratto fatto di mercati di tecniche di regole e di burocrazie
è un capitalismo fatto dalle persone
E sono gli uomini al centro ecco mi è molto piaciuto quando Pistorio ha detto sì l'innovazione ha tanti aspetti ha tante facce ma poi alla fine sono gli individui al centro se noi diciamo mobilita gli uomini non riusciamo a dargli una ragione per innovare
Noi non riusciamo a farle poi queste questi passi anche se magari economicamente sono convenienti perché ci vuole quella spinta in più quella capacità di usare quella capacità di credere nel plasmare il futuro
E lo stesso abito Tomat e questo è un campo in cui dopo aver detto quasi la stessa cosa perché ha detto
Noi qui abbiamo bisogno di incrociare quella che è la carati spiedo sistema cioè il coraggio della scelte il coraggio del fare
Con un nuovo modo di guardare alla alla alla al furto alla alla realtà alle possibilità quindi abbiamo anche qui i nuovi occhi che noi ci stiamo formando per vedere le possibilità che prima non abbiamo visto che e che però esistono questi nuovi occhi in qualche modo sì si possono formare se noi rimettiamo al centro gli uomini se noi ripartiamo dal loro e allora se noi guardiamo adesso questo libro che è frutto di questo lavoro tra gli uomini e per gli uomini che abbiamo fatto
In quest'anno noi possiamo ripercorrere rapidamente
Il filo di un ragionamento
Che qui emerge ma che forse è che adesso lo guardiamo così re retrospettivamente col senno di poi come dire noi siamo in grado anche di capirne le tappe di ricordarcelo è un po'abbiamo cominciato apporre una domanda molto semplice ma in cui la risposta estremamente difficile
Come sarà il mondo tra dieci anni
E l'abbiamo chiesto a Fitoussi vi ricordate
Fitoussi che in qualche modo ci ha portato dentro questo nostro essere parte
Di un processo internazionale
Dove l'Italia non è un protagonista minore dove l'Italia un posto importante
E dove quindi in qualche modo il nostro modo di pensare rilevante il nostro modo di fare il nostro modo di scegliere o non scegliere
Fa fare un passo avanti al nostro Paese ma anche all'Europa ce l'ha ricordato Fitoussi
E questo nostro modo di essere in un mondo globale
Poi si è articolato nel rapporto ai grandi fenomeni che stanno succedendo Forchielli ci ha parlato della Cina
E ce ne ha fatto un ritratto che non era di molto diverso da quello che oggi siete Pistorio Non è un paese arretrato nascita
La Cina è un Paese che sta facendo in certi campi anche più di noi
Certo ciascuno poi giocherà le sue carte e non dobbiamo aver paura ma dobbiamo essere consapevoli del fatto che questi Paesi nuovi arrivati non stanno in coda non fa non aspettano di imparare passo per passo a partire picchi da gradini inferiori fino a gradini alti vanno subito ai gradini alti
E allora noi dobbiamo confrontarci con questi protagonisti
E in realtà l'America forse l'unico Paese oggi che riesce a sfruttare direttamente
Il potere di
Il potere di di questi nuovi Paesi emergenti perché l'America con le multinazionali ce l'hanno spiegato molto bene sia Giavazzi che
Forchielli
Il paese che sta in Cina e chi alimenta questa crescita cinese
Quindi tra Stati Uniti che sono un Paese ormai per sia Rizzato e fabbriche che in gran parte sulle multinazionali e che stanno su questi Paesi a bassa quota si è già creato un circuito virtuoso l'America cresce perché cresce la Cina non perché si sviluppa contro la Cina ma insieme alla Cina ed è quello che l'Europa non è ancora riuscita a fare
E quello che l'Europa in qualche modo chiusa un po'nel suo continente nella sua storia anche nel suo conflitto perché quando è venuto Sarcinelli qua da noi ricordate
Avevamo in ballo ancora la Costituzione va in ballo le ratifiche e poi tutto questo sì ecco arrivato avviluppato è imploso
E come se in questi nostri paesi ricchi di storia ritiri differenze
Non riuscissero a far sintesi non riuscì a capire che se gli americani cinesi hanno trovato un loro modo di integrarsi anche noi dobbiamo stare in questo modo anche noi dobbiamo guardare il futuro e plasmare una come diceva Proust pistola
E non si plasma se noi invece ci accapigliamo giorno per giorno per salvaguardare come dire
Delle storie che avrebbero oggi bisogno di esseri pensate rifusa
Quindi questo primo
Affresco fatto da Giavazzi Sarcinelli Forchielli Fitoussi mi sembra che sia oggi lo chiamò alla mente alla fine c'è dato una chiave per capire un po'qual è il nostro ruolo nostro
Il nostro il nostro problema di fronte a questi grandi cambiamenti e poi
E poi vi ricordati al siamo passati al secondo alla seconda domanda la filiera produttiva ma in questo mondo
L'Italia diciamo in particolare che ha una figura posizione la filiera produttiva internazionale qui certo tipo chi fa nello che abbiamo avuto da un lato Riccardo Varaldo ricordatelo Scuola Sant'Anna uno dei punti forti dell'integrazione
Insieme a Catania dell'integrazione
Università industria
Fabrizio Onida non solo proceduto alla Bocconi ma esperto di commercio internazionale
Ex Presidente LICE quindi con una crocetta esperienza nel campo delle delle delle l'internazionalizzazione Gian Maria Gros Pietro anche Esso Q studioso validissimo di economie industriale che in qualche modo ci ha parlato di come la filiera produttiva si scompone e in qualche modo l'Italia si ricolloca cambiando la filiera la delocalizzazione di cui ho parlato prima Pistorio parola che in qualche modo rischia del nostro Lessico
Diciamo diventare quasi tabù
Una cosa che non sa l'affare è invece in qualche modo fa parte integrante di quel trasformazione
Non è chiudendo le porte che noi possiamo in qualche modo rientrare dentro questo giro del mondo che cambia Manzi aprendole in qualche modo avendo il coraggio di fronteggiare quello che c'è di nuovo fuori della porta
E l'ultimo elemento di questo tassello della filiera Finzi vi ricordate il nuovo consumatore come cambia come in fondo il nuovo giocatore aspetta da noi
Che ci facciamo venire una botta e creatività che in qualche modo gli diamo delle risposte che gli altri non li danno gli italiani se mi sa di bravi in questa cosa
Lo in qualche modo proprio della Borsa storia del nostro nel nostro modo di essere così questo capitalismo leggero no così poco in comprato dalle burocrazie dalle dalle dal dal dal grande grandi dimensioni da grandi infrastrutture anche qui ci mancano sia burocrazie che infrastrutture che funzionano così in qualche modo questo capitalismo di superficie come dire
è sempre stato bravo inseguire i gusti a inseguire le mode a inseguire le intuizioni e in qualche male parte integrale e quindi il consumatore lavora per noi
Questo consumatore postmoderno che vuole delle cose diverse che si è stufato pensate commodities che cerca qualcosa di diverso insomma lavora per noi italiani noi dobbiamo essere capaci di agguantare lo in questa evoluzione
E alla fine poi il capitale umano l'ha ricordato prima atomo anche il capitale umano insomma il il il il filo rosso che lega tutte le varie cose
Senza il capitale umano e senza questo cambiamento degli uomini certo non ce la facciamo Guido Corbetta ci ha parlato delle medie imprese
Di questa realtà nuova di questa in fondo specializzazioni italiana che sta diventando poi un po'una moda anche internazionale e su cui noi abbiamo ancora molte cose da dire perché è vero il dinamismo c'è
Insisteva nella media statistica non dà giustizia di tutte quelle parti nuove che in realtà stanno crescendo e anche i guadagni hanno in questo momento perché non tutti perdono c'è anche chi guadagna c'è anche chi rischia c'è anche chi investe cioè di chi innova
E se noi guardiamo la Lega sono sempre ultimi
Però nella media ci sta quelli che non fanno niente lista quelli che aspetta andare in pensione ci sta quelli sanno fare
E allora noi dobbiamo guardare quelli che si danno da fare e le medie imprese italiane forse sono un po'questa piattaforma mobile che la qui speriamo riuscirà a trascinare tutto il sistema
E intorno alle medie imprese
Butera ci ha parlato di come il lavoro si Orticola le nuove professioni Domenico De Masi ci ha parlato vi ricordate della creatività insomma
Del fatto che si lavorare duro va bene macho Loggia lavorare bene bisogna avere delle idee e che questa eredità dell'essere lavoratori accaniti
Che ci deriva dall'esperienza qui nel nord est di emigrazione di povertà eccetera
Dobbiamo recuperare la nel senso di essere anche intelligenti nel lavoro di concederci anche quello richiamava l'ozio creativo vi ricordate che in qualche modo fa parte in questo modo come dire intelligente di lavorare
Che il capitale umano dei giorni nostri abbiamo finito coi con Aldo Bonomi che ci ha richiamato a come i territori le comunità lo spazio oggi vive non solo nei luoghi ma nei flussi nell'interazione nella congiunzione
Ebbene
Tutta questa storia oggi e consegnata libro io di pregherei se avete un momento di tempo dategli un'occhiata
Questo libro in Italia oggi non c'è un libro così in Italia non c'è
Non c'è perché questi dieci persone che abbiamo chiamato qua
A a fare questa riflessione collettiva insieme a voi insieme a noi
Sul quello che c'è di nuovo non è nato a Mila no non è nato a Roma è nato qua nel Nord Est e credo che quello sia significativo perché anche il segno del fatto che il Nord Est non vuole stare nelle retrovie
Morì combatté nell'avanguardia e questo cambiamento
E proprio per questo noi vogliamo continuare questa esperienza tutti i nostri diciamo sponsor e anche molti di voi ci hanno detto continuiamo facciamo delle cose è un passo avanti
L'anno scorso a Bergamo dico l'anno scorso nel senso dell'anno che finisce oggi
Con con questa cerimonia di oggi ci siamo occupati del mondo di quello che in fondo sta un po'fuori di noi di di quello che ci permetteva di avere punto occhi diversi per guardare la realtà
Ebbene il prossimo anno noi vorremmo andare invece al fare
A come si cambia questo mondo a come ci si inserisce a come ci si di posizione si trova un punto di attacco a quello che sta succedendo è una domanda col che fino adesso c'è rimasta un po'sulle labbra sospesa
Gli oratori non ha nemmeno provato come dire no rispetto ce n'è bisogno di fare un ragionamento su quello che sappiamo fare su quello che in qualche modo riusciamo effettivamente a fare
Su quello qui cioè che ci riporta alla nostra pratica quotidiana nostre aziende alla al fatto che poi i conti devono quadrare e che quindi non basta essere intelligenti leggeri bisogna poi far girare il mondo
Allora il prossimo anno non volevo parlare dell'innovazione
Storie oggi ha fatto un'ottima introduzione al tema ci ha aperto come dire questa finestra e noi in questa finestra vogliamo entrarci voleva intenso insieme a voi perché capite ci ha perso già presto a parlare
Di quanto
Potremmo fare di quanto potrebbe cambiare il nostro mondo ma poi bisogna davvero in qualche modo farlo collettivamente fanno con gli uomini fanno con tante teste che
Sulla base di certe sintonie poi tornati a casa fanno le cose tornati a casa prendono le scelte per la casa hanno il coraggio di fare gli investimenti tornata a casa credono in quello
Che insieme ci siamo detti e noi noi speriamo molto che voi che ci avete seguito quest'anno anche il prossimo anno citiate fiducia e società te a fare questo passo ulteriore
Grazie
Un grazie di cuore a tutti voi che avete molto partecipate avete molto in qualche modo seguito tutta questa nostra cosa adesso siamo arrivati al termine di questa nostra punto finale dobbiamo consegnare gli attestati
Ufficiali a coloro che hanno partecipato ed abbiamo un quadro perché modo farlo immaginando che questa testato Nunzio ha fatto formale ma sia il segno della nostra gratitudine verso tutti voi che in qualche modo insieme a noi avete compiuto questo cammino
Ci avete anche molto insegnato come si può vivere questo nostro presente così difficile adesso a in un certo ordine che sarà scandito dalla nostra Silvia
Che anche lei voglio ringraziare in questo momento tutte le nostre due Silvia gli altri
Gli altri
Tutti gli altri operatori c'hanno molto aiutato adesso in questo ordine noi consegneremo questi attestati e speriamo molto che in qualche modo questo non sia alla fine di un ciclo ma l'inizio di un altro
Restare verranno consegnati
Pistorio e dal presidente della Camera di Commercio di Treviso Federico Tessari preghiere le persone che chiamerò di venire qui a ritirare l'attestato
Allora Antimo Riccardo Sergio Paini
Via Cavallotti
Allan Allen occhi Standa Baratta
Sì
è preparatevi qui allora c'è il signor Standa Barak no
Alberto Armellin
Qualsiasi traccia dell'ordine alfabetico ha dato Paperino
Forse per velocizzare Serafini preparate magari qualche il modo Iannuzzi
Sì Nadia Paolo
Marina peggio
Eva Bertoncello
Francesco Cortona mio al
Maurizio Bresolin
Andrea Brollo
Ma
Lei ha nella Carlesso
Massimo Casagrande
Anna Casalino
Giancarla cioè otto
Franco Ciani
Gian Pietro collant
Dopo
Michele Dalla Sega
Sergio Dal piazze
E Elena De Lazzeri
Annalisa De Sordi
Paola Frezza
Mauro Furlan
Mario Gatto
Mauro Gazzola
Stigliano capelli
Mario Lucchese
Paolo Mantovani
Marna Marina senza
Doriano Mognon
Davide moniti
Gianfranco montagne
Claudio Morandi in
Michele Moratto
Antonio Nardi
Giovanna Nardi
Angelo fallì
Con le
Linee generali dopo otto
Alessandra Pegorer
Margherita Pagotto
Paolo Peruzza
Fabio piccolo
Antonio Princi in
Carlotta Piva
Mirella Piva
Tommaso Polonia
Bruno forse l'atto
Martina potenti
Andrea Ravazzolo
Luigi Ravazzolo
Giuseppe Ricci
Matteo Scomparin
Gianni Simonato
Gli anni Spinelli
Moreno Trevignano
Alberto guazzo Lerna
Sabrina Zanatta
E Giovanni Luigi Zea sbatto
Dunque abbiamo
Fotografa
Solo una parola
Intanto agricole ringraziamo la pazienza con cui i nostri due
Primi attori diciamo il Pasquale Pistorio e Federico Tessari della carne commercio che ha aiutato la nostra iniziativa giuridiche ringraziamo qua hanno in qualche modo uno per uno
Come dire consegnato l'attestato credo che sia significativo il fatto
E oggi queste facce ci sono viste una per una io ho letto due giorni fa sul Corriere del Veneto quella Pacino ora che erano se avete visto che c'è tutti i nomi uno dopo l'altro e sembra una una come diceva una schiera molto fitte molto indistinta non leggerli così invece oggi le pagelle una per una e queste foto che abbiamo fatto noi le terremo anche perché ci piace ricordare di nella borsa differenza nel fatto che poi ci sono tante persone diverse tante teste diverse ma in fondo accomunati dall'intento di stare insieme continueremo ancora ma sarà un po'più breve di questa però vere arrivederci altro
Dove immigrati
Gli avversari
Allora