Cina: pericolo o opportunità?

Buona sera benvenuti
Questa è la penultima sera un attimo di attenzione per cortesia che vi leggo i programmi a questo punto di domani perché questa sera alle ventuno e quindici per la prima volta il paragone svaghi e resterà chiuso
Domani ventotto agosto ultima giornata alle diciassette e trenta Breve consuntivo di Cortina cultura e natura edizione due mila e cinque
Mentre invece alle diciotto ci sarà un diciamoci tutto dialogo tra Fausto Bertinotti segretario di Rifondazione comunista ed Enrico Cisnetto editorialista e Antonio Galdo autore di Pietro Ingrao il compagno disarmato
Alle ventuno e quindici al Palavobis varia in sempre Zibaldone di pensieri e note con Claudio Baglioni autore di Senza musica in compagnia di Domenico De Masi sociologo introdurrà Barbara Paolazzi
E veniamo adesso l'incontro di questa sera
Cina pericolo opportunità chiamo sul palco a condurre l'incontro Roberto Ippolito della stampa e scrittore per la terza
Insieme con loro inglese buona sera pratica grazie
Paghiamo Enrico Letta autore dell'Europa a venticinque il Mulino
Maurizio Sacconi Pessotto sette sottosegretario al Welfare e autore della società attiva di Marsilio
Adolfo Urso viceministro per le Attività produttive un'assegnazione
Massimo Calearo presidente di Federmeccanica
Marcora oggi presidente dell'Unione industriali di Parma
Ed Enrico Cisnetto presidente di Società aperta e coordinatore delle nostre manifestazioni
Buonasera grazie intanto tutti per essere qui questo incontro si dà un'opportunità importantissima di ragionare sotto due punti di vista punto di vista politico il punto di vista imprenditoriale
Sulle nuove sfide della competizione economica mondiale la globalizzazione abbiamo il centro del nostro incontro la Cina Cina
Che spaventa molti ma Cina che rappresenta anche uno stimolo per la concorrenza vicina che sotto i diversi punti di vista può rappresentare attesi opportunità minacce
Abbiamo in questi giorni il caso sorprendente delle quote per alcuni prodotti che avevano in basso oltre i limiti concordati l'Unione europea quindi non è una questione italiana e quindi c'è una nuova fase di trattative fra Italietta Unione europea e Cina per verificare come poter reggere questo impatto e quali nuovi limiti dare però contemporaneamente Adolfo Urso dimmi se sbaglio
Ci sono la distribuzione e i consumatori che protestano perché quei prodotti cinesi che costano meno li vogliono quindi i consumatori quando sono consumatori protestano quando so protestano perché prodotti non arrivano quando sono lavoratori
Naturalmente vedono minacciato il posto prego per la verità
Hanno protestato
I grandi commercianti grandi distributori non ancora i consumatori
Anche perché in realtà noi abbiamo realizzato un accordo a tutela
Della produzione e quindi dell'impresa e del lavoro europeo ricordo a tutti
Che vi sono due milioni settecento mila occupati nel tessile abbigliamento in Europa ottocento mila in Italia
Che riguarda l'invasione di prodotti cinesi e gli stessi che oggi si straccia le vesti perché contenere son fermi sui porti sono quelli che avevano detto fino a qualche settimana fa
Quando sono stilare quell'accordo che non c'era un problema che non c'era un'invasione
E quindi oggi denunciano quello che ieri avevano negato tentando di evitare quell'accordo
Ma riguarda la Cina non riguarda gli altri paesi in via di sviluppo non riguarda l'India il Pakistan Eritrea all'Etiopia il Marocco Tunisia che producono prodotti tessili
Anche se a basso costo
Quindi la grande distribuzione grandi commercianti o voglio ove vogliono importare prodotti a basso posto io credo anche a bassa qualità lo possono fare anche ad altri paesi mi di sviluppo che invece dei mesi precedenti sono stati strozzato i dall'invasione cinese
Le proteste dei governi più deboli dell'Etiopia del PATI stando la stessa Afghanistan dell'Eritrea del Marocco della Tunisia perché i loro prodotti non entrano più l'Unione europea perché erano sommersi dall'invasione cinese che ne era escluso e quella piccola quota di mercato io credo che abbiamo fatto un buon accordo è questo una politica attiva di tutela delle imprese dell'occupazione in Italia in Europa ora sicuramente riusciremo a trovare una soluzione pragmatica flessibile per consentire lo sdoganamento di queste merci che sono né con telai porti senza far saltare un accordo che è di esempio di modello
Per altri a Cordelli dell'Internazionale e che altri Paesi vogliono seguire con gli Stati Uniti confronti una Cina
Un accordo che dimostra come l'Italia è riuscita tutelare in condizioni difficilissime le proprie imprese imponendo all'Unione Europea una politica che a sua volta è stata praticata nei confronti di un grande Paese come la Cina con la quale con il quale noi dobbiamo avere da una parte una politica di amicizia sull'opportunità che essa manifesta e dall'altro una politica di tutela quando vengono violate le norme internazionali per dirla con franchezza l'accordo che abbiamo fatto e nelle norme internazionale e serve a ripristinare condizioni mercato che sono state violate e un accordo all'interno dal da brutti o è un accordo che rispetta le regole da brutti o chi altri
Avevano violato con quell'invasione anomala così chiamata
Che e punita dal da brutti io perché leve le regole del mercato
Io credo che questo sia un esempio concreto di qua la politica che si può realizzare a tutela dell'impresa e del lavoro in Europa e quindi anche dei consumatori cittadini che sono prima di tutto prima dei consumatori
Sono lavoratori e credo che questo compito
Enrico letta
è giusta dal punto di vista dell'opposizione di centrosinistra chiaramente l'analisi di Adolfo Urso che chiaramente fatta di due parti la politica europea e la politica
Italiana che si inserisce in un contesto europeo ricordiamo per qualcuno che non dovesse saperlo la politica commerciale
E di competenza esclusiva dell'Unione Europea naturalmente i singoli paesi membri dell'Unione Europea hanno una capacità di proposta e di determinazione
E una capacità di incidere sulle scelte europee ma la politica commerciale è europea d'accordo idrico Marie quando parliamo di Cina secondo me dobbiamo sempre partire da una premessa che una premessa fondamentale
Parliamo di un fenomeno che è un fenomeno che ci troviamo davanti in questo tempo
Periodo
Un fenomeno di carattere assolutamente millenario di una portata drammaticamente enorme quindi non un fenomeno banale come gli altri pensioni fenomeno di grandissima portata perché adesso la dico a mo'di battuta però per
Per capire qual è la portata della vicenda
Ai miei genitori
A mio figlio i miei nipoti non capiterà
Vivere quello che sta vivendo invece chi di noi oggi a ruoli attivi fra il risveglio della Cina è una vicenda millenaria lo scriveva Napoleone nelle sue memorie all'Isola di Sant'Elena diceva il giorno che la Cina si sveglierà
La centralità dell'Europa sarà finita nerbo lo scriveva tanto tempo fa hanno voi a noi che siamo qui che oggi operiamo alle nostre generazioni tu per
Questo tempo del risveglio della Cina questo lo dico perché tante volte troppo si pensa che si possa
Si pensa che ci possano essere sul tema della Cina delle soluzioni a bacchetta magica oppure che si possa tornare indietro nel tempo tranquillamente come le cose stavano prima oppure che basta fare una legge e si risolve il problema della Cina stiamo parlando di un evento ripeto millenario
E ripeto un evento che in questi ultimi anni ha avuto un'accelerazione impressionante e in è incredibile il fatto che dopo due mesi dall'accordo tre mesi dall'accordo le quote che erano state emesse sono state già state messe le quote per tutto l'anno due mila e cinque
A più di quattro mesi dalla fine dell'anno queste quote sono state già superate questo dà l'idea della portata su una portata immensa
Questo lo dico perché ripeto non esiste bacchetta magica né per un governo né per un'opposizione né per l'Europa stiamo parlando di un evento di portata talmente grande che cambia completamente i mercati il modo di produrre
Allora
Partendo da questa premessa la la l'analisi che mi sento di fare è in parte simile a quella che fa Adolfo Urso tanto che su questa vicenda maggioranza e opposizione hanno facilmente tenuto una posizione comune che ha reso qua la finalità del più forte in sede europea lo dico in un momento nel quale difficilmente quando ci si mette a ragionare venticinque l'Italia ho diciamo così i Paesi mediterranei hanno la forza per imporre le loro posizioni normalmente su tante questioni sono francesi tedeschi olandesi inglesi quelli che vincono
Su questo tema l'Italia è riuscita e credo che la la forza anche in una posizione molto unita a ottenere un risultato che sinceramente non era scontato cioè quello di creare una condizione di gradualità
Nella fine di quest'accordo molti fibre e quindi creare una condizione di gradualità per dare tempo e questo è il punto alla nostra industria manifatturiera di provare a prendere le misure dico di provare a prendere le misure con un fenomeno di questa portata lo dico perché sappiamo tutti quest'accordo scadeva il trentun dicembre un accordo che da dieci anni si sapeva che scadeva e noi ci siamo trovati tutti un po'impreparati
Noi abbiamo bisogno di prendere le misure a questo fenomeno però non si può prendere da un giorno all'altro perché evidentemente e questo fenomeno il fenomeno cinese pone tanti problemi ma una domanda la da secca a un paese come il nostro e cioè
Pensiamo
Che possa continuare a esistere in Italia una forte grande importante industria manifatturiera oppure no non è una risposta banale perché gli inglesi questa domanda se la son posta vent'anni fa prima ancora della Cina e la risposta che hanno dato è stata l'industria manifatturiera non è il nostro futuro
In Italia Adolfo citava le cifre sul tessile e sono tanti settori toccati dell'industria manifatturiera e noi dobbiamo porci questo tema e porci questo tema vuol dire in gran parte porci il problema del futuro dell'Italia industriale oggi grazie anche a questa corda abbiamo un po'di tempo in più per affrontare la questione io dico soltanto siamone consapevole che abbiamo un po'di tempo in più per affrontare la questione ma va affrontata e questo riguarda governo opposizione gli industriali sindacati
Riguarda insomma tutto il Paese
Grazie
Questa mattina un autorevole quotidiano francese le Figaro sì
Descriveva il paradosso che stiamo vivendo che quasi quasi il la Cina che ha una storia comunista e ancora radici di tipo comunista diventato un paese il iper liberista
E noi virgolette siamo costretti in una certa misura a frenare il nostro liberismo
Che Senario stiamo vivendo Maurizio Sacconi
Ma intanto ciò che le Figaro descrive la situazione tipica di tutti i paesi in crescita che chiedono la caduta delle barriere
Nei paesi di tradizionale industrializzazione nei paesi di grande consumo per poter portare le loro merci senza difficoltà tante che anche questa o apparente paradosso rilevato del Figaro
Ci porta a riflettere sui movimenti no global i movimenti no global sono i movimenti di ragazzini viziati dalla pancia piena tipici solo dei Paesi industrializzati non troverete mai un movimento no global nei Paesi poveri dei Paesi emergenti dei paesi in crescita
Non li troverete mai
Sono solo il parto come dire del nostro benessere della è un lusso che si possono permettere le società un meglio
Forse non possiamo più permetterci Lusi nessun dei pone e sono insomma espressione delle società delle Società di tradizionale beni e servizi addizionali industrializzazione
Mi fa piacere peraltro che a questo tavolo almeno fino ad ora coloro che si sono pronunciate in particolare uso eletta pur appartenendo a coalizioni radicalmente contrapposte dicano la stessa cosa che cioè se nel medio-lungo Periodo noi possiamo pensare che la piena e totale liberalizzazione del mercato globale sarà portatrice di progressive sorti per l'umanità nel breve periodo ne abbiamo il problema di governare questa trasformazione probabilmente c'è stata una potente sottovalutazione
Da parte anche della Commissione europea o forse la commissione europea negli anni trascorsi si è parata soltanto su quella parte del dell'unione che è fatta di paesi consumatori distributori ma non produttori come invece la caratteristica dei Paesi dalla fascia mediterranea tra i quali noi siamo e questa potente sottovalutazione si è manifestata da un lato nel modo con cui la commissione l'unione ha partecipato a lei la commissione Teresa hanno partecipato alla definizione degli accordi in seno al da brutti io che sarebbe stato meglio fossero un po'più o robustina Rucco soprattutto più tali da consentire con maggiore velocità di evidenziare le anomalie nei flussi commerciali
Dall'altro lato la commissione in questi anni ha proseguito nella suo tradizionale nel suo vizio storico offizio storico dalla sua burocrazia di alzare le soglie della nostra regolazioni Interna
Cioè noi oggi stiamo competendo con un mondo ripeto sregolato essendo noi iper regolati anzi aggiungendo continuamente regolazioni per di più ma spesso assurde
Nel dettaglio per i nostri del del dei no dei contenuti dei nostri prodotti
E talora l'Italia almeno nel passi nel recente passato aveva aggiunto poi anche a questa regolazione esasperata dalla commissione del proprio un Spin con un affetto obiettivo di spiazzamento
Oggi dobbiamo a mio avviso anche applicare fino in fondo le regole intanto quelle che ci sono contrastare la contraffazione e bene ha fatto il Governo ad adottare misure che penalizzano anche colui che acquista il per il prodotto contraffatto a contestare le etichette mi sta bene le etichette sleali
Quando nelle nostre bancarelle troviamo prodotti che dichiarano cento per cento cotone e tali e tali non sono cioè esso sapendo che tutto ciò dà respiro come diceva Enrico Letta dare Spire Onda respiro per convertire trasformare in che direzione ho finito
Nella direzione che molte imprese per esempio di questo territorio stanno seguendo quella che viene per sintesi chiamata la multinazionale tascabile
Cioè sviluppando qui l'intelligenza che si è in questi anni prodotta nel nel sistema manifatturiero e anche in quello specificamente riferito al sistema moda con una capacità peraltro di governare da qui
Su scala globale produzione distribuzione antifinanza
Quindi diventando attori del mercato globale con funzioni che probabilmente sempre più nel tempo saranno prevalentemente terziarie prevalentemente direzionali
Di intelligenza ma che aspirano a governare sistemi produttivi su larga scala
Dico se smetto vorrei chiudere questa parte iniziale di analisi politica per dare poi la parola ai due imprenditori che sono qui con noi
Per tentare allora di fare un attimo il punto sulla visione politica
Di questa sfida internazionale quindi che avevano della sfida con la Cina abbiamo ricavato una prima indicazione la convergenza sostanziale maggioranza opposizione direi sostanziale perché nelle orecchie di ognuno di noi ci sono le polemiche
Di alcuni settori politici la lega in testa che avrebbe voluto
L'imposizione di dazi quindi diciamo questa convergenza è molto importante
No non è che c'è unanimità ovviamente sarebbe no no anzi maglie direi che noi come al solito come quasi spot su quasi tutto le divergenze sono più dentro i poli che fra i poli perché si trovano le persone che sono qua sono sicuramente molto più vicine tra di loro di quanto rispettivamente sullo siano nei rispettivi poli chi con la lega o chi con Rifondazione e quindi questo è l'anomalia del sistema politico italiano
Però purtroppo poi le persone che sono qua non riescono spesso a essere diciamo espressione di maggioranza all'interno delle dei dei loro rispettivi poli sulla Cina io dico che io non ho paura della Cina ma ho paura dell'alibi della Cina cioè l'alibi che la Cina può rappresentare nella in qualche modo giustificare
I ritardi di un processo di trasformazione industriale che dipendono dal fatto che il sistema politico nel suo insieme
Quindi sia al governo della legislatura scorsa sia questo hanno mancato di fare sostanzialmente politica industriale non si sono posti il problema di un progetto di sviluppo del Paese perché trasformare il manifatturiero
Ho cancellarlo evinco eventualmente se si scegliesse con la strada rappresentano cambiamento talmente radicale talmente epocale anche occorre condividere un progetto Paese alternativa altrimenti non si va da nessuna parte questo progetto non è emerso e non emergendo a questo punto abbiamo avuto un effetto di trascinamento abbiamo sperato che chi con le guerre commerciali i dazi chi con una ragionevole iniziativa in nelle varie sedi internazionali si potesse rimandare una scienza che in realtà non è comunque a prescindere dalla Cina più rimandabile non è rimandato in Italia probabilmente non era in banda bene anche negli altri Paesi europei
Che però hanno solidità industriali non fosse altro per presenza di grande impresa che noi non abbiamo praticamente più che sono un po'diverso cioè il problema è Primo
Il fenomeno Cina è non fermarle perché offre un processo storico quando ci sono un miliardo e trecento milioni di persone e parliamo solo della Cina
Se vogliamo l'aggancio all'India al resto dell'AGEA stiamo oltre due miliardi di persone che nel mondo si mettono in marcia per passare da una condizione rurale
Ad una condizione industriale facendo una rivoluzione industriale
Nei Paesi dove vivono credo che non esista al mondo uno di buonsenso che possa pensare di mettersi lì con le mani tese dire fermate di perché non è così e quando la rivoluzione industriale
Presente in Italia l'ha fatta né subito subito dopo la la la seconda guerra mondiale la l'abbiamo fatta noi francamente l'abbiamo fatta senza le regole che in questo momento non non vigono in Cina ricordiamoci anche di che qual è quali sono i passaggi esiste una fase primordiale dell'industrializzazione che è una fase un po'barbarica e poi via via arrivano le regole arrivano i meccanismi vincolanti eccetera eccetera quindi pensare di poter imporre all'Asia in questo momento dei freni credo che sia illusorio questo non significa che non bisogna fare delle iniziative nelle sedi opportune
Ma bisogna anche dirci senza ipocrisia che che risultati che possono venire queste iniziative sono parziali e allora
Bisogna anche dirci che un sistema industriale come il nostro che è prevalentemente basato su imprese piccole prevalentemente produttrici di prodotti di basso contenuto tecnologico che sono quelli che per primi i Paesi di nuova industrializzazione producono a costi infinitamente più bassi e quando dico infinitamente dico che quella differenza non è colmabile con un po'di aggiustamenti qua e là ben in quel processo lì
è chiaro che l'unica cosa da fare è quella di scansarsi cioè ci stava venendo addosso un TIR ebbene scansarsi un po'Tempe in sale di poter accelerare per evitare di essere investita quel TIR illusorio
Scansarsi tradotto dal dalla metafora significa cambiare mestiere significa che molte delle nostre prese non sono più in grado di fare il mestiere che facevano prima si devono trasformare Sacconi ha ragione ci sono
Ottimi esempi di questo inizio di trasformazione però il problema è quantitativo Maurizio quante quante imprese si sono messe su questa strada purtroppo un numero limitato rispetto ai quattro milioni e mezzo di imprese che ci sono in Italia
E allora il problema è che benissimo sosteniamo applaudiamo
Incoraggiamo quelle che si sono messi su questa strada ma facciamo i conti bene perché ce ne sono tante la maggior Lamastra grande maggioranza che su questa strada non ci sono andate e probabilmente non ci possono andare nel senso che non si tratta semplicemente di una piccola correzione di tiro si tratta di molto di più
E allora qui bisogna porsi il problema che bisogna cambiare cambiare finanzia ieri si faceva o fino a oggi si faceva una cosa da domani bisogna assolutamente fare qualcos'altro perché gli Stati Uniti
Non soffrono quella di Kato dicotomia di cui diceva all'inizio Ippolito perché i consumatori americani possono tranquillamente consumare a prezzi bassi prodotti cinesi perché la gran parte delle loro impresa negli anni novanta si sono trasformate sono diventate altra cosa in questo momento il core business americano
La tecnologia e su quel terreno lì non non non esiste concorrenza cinese che tenga
O comunque la concorrenza cinese oggi rispetto ai gusti americana è marginale per noi è la star riguarda la stragrande maggioranza del del nostro panorama industriale per loro riguarda una piccola fetta è chiaro che che è una bella differenza allora inutile girarci intorno è inutile pensare che esistano accorgimenti prendere tempo è una buona cosa ma io ho sempre paura perché in Italia quando si prende tempo non c'è più non c'è niente di più
Definitivo del parco del provvisorio e allora presse prendere tempo significa nel frattempo avere un progetto si dove si vuole arrivare
Il traghettamento del nostro sistema industriale dove deve approdare sono sono sono contento sono d'accordo se però prendere tempo significa genericamente sperare che poi lo stellone ci aiuti sappiate che questa volta lo stellone non ci potrà aiutare
Enrico Cisnetto ci ha invitato a fare attenzione Annan a non trasformare la Cina in un alibi prima avevamo sentito la domanda vogliamo ancora un'industria manifatturiera e in sostanza doveva il nostro sistema produttivo
Abbiamo qui dicevo Massimo Calearo e Marco Rossi che rappresentano proprio l'impresa italiana e ora ricordandovi tratti che conoscete benissimo delle due persone una per volta
Vedete proprio perché su di loro diciamo sintetizzano un po'tutte le vicende di questo periodo
Diciamo del primo Massimo Calearo è presidente di Federmeccanica cioè tutte le aziende metalmeccaniche italiane guida gli imprenditori di vicenza
La sua azienda in un campo possiamo chiamarlo innovativo le antenne e quindi diciamo sta pienamente
Al canto in vetrina perfetta buona e pienamente sul mercato allora Cina un alibi
Dove sta andando l'impresa italiana che sta succedendo la politica so che ci vorrebbe tenere qui i nostri ospiti per tre quattro giorni prova a dirlo
Credo che
La Cina sicuramente non è un alibi ma è un alibi
Ci sono dobbiamo fermarci davanti alla Cina ma lo dobbiamo progettare e vedere il nostro futuro al di là della Cina
Io credo che il fattore cinese deve essere visto non solo da un tubo da un punto di vista industriale ma anche da un punto di vista storico
E e da un punto di vista politico
Noi abbiamo questa enorme realtà che sta crescendo a due cifre
Che però è una realtà totalitaria
è una realtà che ha i suoi problemi perché da imprenditore devo sempre vedere il bicchiere mezzo pieno e devo vedere il bicchiere mezzo vuoto e gli altri
Allora credo che la Cina a breve avrà dei suoi problemi
Che non sono naturalmente la panacea dei problemi dell'Europa i problemi dell'Italia
Però io quello che oggi ha fatto ho recentemente ha fatto il Governo italiano è quello di mettere un cerotto in una situazione che certamente può aiutare l'impresa
I in una situazione momentanea
Bisogna assolutamente come dicevi tu prima che la nostra mentalità cambi come diceva Cisnetto prima novità
In prese di tipo dannano impresa e le quattro i quattro milioni e mezzo IPO manifatturiero la media degli addetti di sei virgola tre a detti quindi è una cosa incredibile noi dobbiamo crescere assolutamente dobbiamo diventare sempre più ho impresa che si aggregano e quindi l'imprenditore deve pensare ad essere sempre più azionista e sempre e avere dei medici all'interno dell'impresa e cambiare il il prodotto in funzione del mercato della domanda
E non sempre questo avviene
L'esempio di casa mia e che cinquant'anni fa mio padre faceva campanelli per bicicletta se noi oggi facessimo campanelli per bicicletta probabilmente avremmo già i libri in tribunale saremmo già chiuso
Allora bisogna veramente stare sul mercato vedere cosa cambia vedere la situazione
Generale e non dimenticarci della Cina
Ieri una persona
Perché tutti conoscete che si chiama Roberto Colaninno mi diceva che probabilmente una certa situazione di prodotti cinesi in Italia di bassissimo costo possono anche avere aiutato una fascia molto debole gli italiani che probabilmente con prodotti solo made in Italy non riusciva ad acquistare allora io credo che la situazione non è facile da risolvere certamente è una realtà che va affrontata che non può essere affrontata solamente da un sistema paesi Italia dobbiamo affrontarla da un sistema Paese Europa
Che fino adesso è stata troppo un sistema di moneta un sistema di regole come diceva il sottosegretario Sacconi prima che a volte davo fastidio mentre noi dobbiamo arrivare a un'Europa dei popoli Europa delle nazioni
Che con quattrocentocinquanta milioni di abitanti possa contrastare un miliardo e mezzo di persone che però hanno una capacità di spesa
Diverso dalla nostra io credo che una realtà così forte come la Cina non può assolutamente essere presa di petto
Ma deve essere prese in un sistema molto soft
Perché ricordiamoci che a marzo di quest'anno il primo ministro cinese diceva noi dobbiamo pensare che per i quali fa parte della Cina ed è un problema come per gli Stati Uniti la Virginia
Quindi dobbiamo pensare che avremo di fronte una potenza che alla bomba atomica dobbiamo pensare che al di là dell'economia c'è tutto un sistema politico
Perché deve io credo che lo dobbiamo assolutamente pensare
A una Cina è un sistema di guerra di un Paese uno contro l'altro
Noi abbiamo come Paese europeo più come Italia la possibilità di essere la bilancia tra una potenza importante come solo gli Stati Uniti è una potenza che sta nascendo in maniera ad qui cifra l'anno come la Cina
Benissimo secondo spaccato
Imprenditoriale quello di Marco Rossi Marco Rossi e presidente dell'Unione industriale di Parma
Parma è sicuramente una delle province italiane più internazionalizzate più presenti sui mercati internazionali e quindi non solo terreno di arrivo dei prodotti stranieri ma punto di partenza dei prodotti italiani del made in Italy un made in Italy molto particolare molto importante soprattutto quello dell'alimentare Marco Rossi
E presidente di Parma cotto
Ha creato questo marchio un marchio che si è affermato in Italia ma che sta avanzando anche all'estero il tradizionale made in Italy che ha nell'alimentare uno dei punti di forza
Diciamolo brutalmente Marco Rossi ha un futuro
Dunque io parto da un presupposto purtroppo un po'in contraddizione quello che han detto loro prime cioè l'industria alimentare italiana è l'unica industria che abbiamo nel nostro Paese
Perché non ed è localizzabile perché delle dei livelli di competitività cinesi o indiani quelli che volete assai bassi e ancora fatto della qualità una grande difesa difesa che io credo sia tuttora veramente concentrato sulla qualità prima si accennava alle faccio un piccolo salto quel ritorno lì si accennava al fatto che i consumatori italiani ed europei hanno trovato attraverso i prodotti cinesi di prezzi bassi
Beh io non sono molto d'accordo perché la distribuzione non è che abbia abbassato i prezzi la distribuzione ha fatto dei margini di conseguenza la cosa è molto diversa
Questo vale per l'ottanta per cento dei casi poi giovedì per cento invece in cui effettivamente sono prodotti così chiamati di primo prezzo e di bassissima qualità a che hanno trovato un loro spazio ma prevalentemente vi è stata una trasformazione quasi magica da prodotto di qualità prodotto di minor qualità con non differenza di prezzo
E questo credo che debba essere tenuto conto in tutto questo discorso
Per ciò che riguarda l'alimentare alimentare sta continuando a crescere come sporte
Il made in Italy alimentare sta vincendo su molte tavole il caso di dirlo
Credo che sia né una sfida molto importante quella che avremo nel futuro perché il made in Italy alimentare vive di esportazione ma con l'esportazione solamente è difficile andare conquistare Paesi molto lontani abbiamo esempi di industrie che si sono insediate
Con un marchio forte italiano all'estero negli Stati Uniti la Barilla una per tutte e sta facendo un lavoro straordinario ha conquistato quote di mercato importantissime
Quindi credo che dovremmo vederla sotto questo aspetto però per dirvi come la competizione cinese qua attorno più vicino i miei prodotti che sono i salumi un anno fa è stato firmato un protocollo d'intesa dal vice ministro Urso con la Cina
Per autorizzare l'export in Cina dei prosciutti crudi bene è passato un anno e un mese non sia ancora esportato un grammo perché i cinesi stanno facendo un muro terribile sui regolamenti però autorizzare la importazioni in quel Paese
Orbene perciò è chiaro che non si possono farle guerre commerciali oggi contro un Paese crescente importante significativo come la Cina e contro anche altri paesi asiatici però rimane un fatto o impariamo tutti a giocare con le medesime regole ma se c'è un baro fra Dinoi va in qualche modo tirato fuori perché altrimenti diventa molto difficile competere in questa maniera
E diventa difficile fare impresa in questo Paese perché perché da un lato abbiamo un sì utilizzando innovazione ricerca perfetto è la parola magica innovazione ricerca ma per fare in altre ricerche occorrono quattrini
Per trovare questi quattrini quando abbiamo l'imposizione fiscale sulle imprese e sull'irruzione di un'impresa che pazzesca e poi siamo in paradiso fiscale delle rendite finanziarie c'è qualcosa che non quadra quindi parliamo di cinema dobbiamo allargare molto il tema perché credo che lì troveremo probabilmente la soluzione per quale sarà il nostro futuro non saremo più un Paese manifatturiero in parte è probabile
Però dobbiamo capire oggi qualcosa estrarre per capirlo dobbiamo avere una politica industriale determinata forte chiara lucida e non confusa come da vent'anni e sta partendo
Mi sembra interessante perché possiamo fare una specie di ping pong fra impresa e politica alla politica arrivano dall'impresa diverse sollecitazioni una di carattere generale
Uno dei problemi più grossi del sistema produttivo italiano è la specializzazione l'Italia fa sostanzialmente le stesse cose
Apprezzo a costi più elevati dei Paesi emergenti e quindi una risposta Adolfo Urso che ci dà Marco Rossi in particolare è una specializzazione potrebbe essere l'alimentare
Quindi una prima domanda che ti fa lei è se se d'accordo con quel tipo di analisi
Di Marco Rossi e poi però ci arriva anche un'indicazione una sollecitazione a una politica economica o politica industriale come veniva detto prima anche da Enrico letta per esempio Cisnetto
Una politica industriale che sia in grado non di sostenere le aziende ma di dare una cornice dentro le quali le imprese possono lavorare meglio ed essere più competitive Urso
Io credo innanzitutto partendo proprio
L'esempio nell'alimentare Donadoni entrare
Che l'Italia possa aderire non voglio far scandalo
Ma possa avere anche in futuro un'industria manufatturiera ovviamente
Di alta qualità
Ovviamente con imprese di più ampie dimensioni
Ovviamente con meno occupati ottocento mila nel testi sono troppi in Francia ne sono duecento mila
Parliamo dalla Francia
Ma possa avere un'industria manufatturiera
Proprio perché ha un'industria agroalimentare
Non è che i Paesi in via di sviluppo un anno in busta agroalimentare anzi la prima industria che realizzano
E quella dall'agricoltura
All'agroalimentare e quindi se riusciamo a competere nell'agroalimentare con la qualità lo possiamo fare anche in altri settori manufatturiero
E vero
Che noi abbiamo un unico caso tra i Paesi sviluppati
Un'industria che si è specializzata su settori che sono quelli su cui incidono di più i paesi in via di sviluppo appunto agroalimentare
Appunto industria tessile ed abbigliamento calzature
Che sono quelle di più stretta necessità un Paese che esce dal sottosviluppo fa calzature
Un Paese che esce dal sottosviluppo fa industria tessile abbigliamento si veste oltre che mangiare di più
Appunto industria della avrei un Paese che esce dallo sviluppo comincia a fare i mobili per avere un minimo di ambienti in cui vivere ne abbia un'industria manufatturiera che si rivolge alla niente della persona e all'ambiente della persona
Quindi siamo sottoposti a questa concorrenza più degli altri
Noi italiani più dei francesi dei tedeschi gli americani siamo sottoposti alla concorrenza pressante dei paesi in via di sviluppo e della CIA in modo particolare
Se noi sovrapponiamo i settori produttivi della Cina a quelli dell'Italia ma anche dell'India a quelli dell'Italia ma anche del Pakistan acque dell'italiano e scopriamo che facciamo le stesse cose che fanno perché con questa constatazione che dovrebbe portarci alla depressione industriale io invece ritengo di poter esprimere una sorta di ottimismo della volontà e anche della realtà
Perché noi possiamo unico caso in Occidente
Specializzarsi settori di alta qualità nell'industria manifatturiera
Seguendo l'esempio eclatante
E io credo anche efficace di quello che si è realizzato nell'industria del vino
Vent'anni fa l'Italia è un Paese che produceva vino Suso
Per i grandi produttori vinicoli francesi io ricordo la guerra nei porti di Marsiglia in cui gli agricoltori francesi gettavano dalle navi italiane le botti di vino italiano perché costavano poco
Vent'anni fa non duecento anni
Vent'anni fa l'Italia produceva vino di bassa qualità salvo qualche eccezione in Piemonte forse in Toscana
E sfuso poi lo scandalo del metanolo contraffazione contraffazione adulterazione ha portato una rivoluzione della tecnologia della qualità all'industria il vino
E oggi noi abbiamo superato i francesi
Nelle vendite di lino negli Stati Uniti il mercato di riferimento
E competiamo
Con gli australiani
Cerco un Paese in cui vent'anni fa non vi era una lite
Eppure in questa competizione abbiamo sedimenti mercato a più alta remunerazione perché siamo specializzati Settimino di alta qualità
E l'industria in questo caso sta in Australia può stare anche in California ma sta particolarmente nostra
La stessa rivoluzione in atto
Non dobbiamo fare
E in atto
Nell'industria italiana è in atto ormai da anni e stagni argento anche nei dati della bilancia commerciale
E in atto non dobbiamo farla perché c'è una politica non dico del governo del Paese che si è sviluppata negli anni indirizzando su quella strumento per la qualità e ve lo dimostro con alcune cifre che sono fatti
Negli altri settori produttivi
Puntando sia per quanto riguarda il teste l'abbigliamento sia per quanto riguarda l'arredo sì per quanto riguarda le calzature su prodotti a più alta tecnologia più arrivato valore aggiunto a più alta qualità che quelli che ne possiamo ricoprire nel mondo specializzando il nostro minime
Perché dico che è in atto
Basta vedere i dati sulle quote del commercio mondiale
Negli ultimi dieci anni noi in volume cioè in quantità siamo scesi dal quattro virgola sei del mille novecento novantaquattro prima della l'ultima svaluta azioni la lira
Dato di riferimento la moneta
Al tre virgola quattro se ben ricordo punti
Un punto e qualcosa in meno
In quantità in volume
Di oggi di quest'anno
In valore non è così questa
Parabola discendente che in volume emblematica un punto e qualcosa la col commercio mondiale in dieci anni meno me anche me significativo la Cina entra l'India non c'era dieci anni fa e così via non c'era in prescrizione
Non accada altrettanto in valore
Dal due mila uno a oggi la quota del commercio mondiale dell'Italia in valore non in volume è rimasta ferma saldamente fermo al quattro per cento non è più scesa
Nei primi cinque anni novantacinque due mila è scesa anche in valore
Dal due mila e uno al due mila e quattro due mila cinque in valore la quota del commercio mondiale il nostro Paese è rimasta ferma al quattro per cento che significa se da una parte in volume diminuisce e in valore rimane ferma vuol dire che noi esportiamo sembra più prodotti a più alto valore
Il che vuol dire che la rivoluzione industriale italiana su prodotti a più alta qualità e in atto e produce i suoi effetti
Ve lo dico è un altro esempio la bilancia commerciale in rosso si è vero ormai da due anni ma non perché noi esportiamo di meno
Anzi le nostre esportazioni crescono quest'anno arriveranno alla fine l'hanno forse addirittura a due cifre in dato dell'iniziale comunque siamo al sei sette per cento metà crescono di più perché la bilancia in rosso non perché esportiamo di meno
Ma perché il rosso sempre più la bilancia energetica
Negli ultimi dieci anni la bilancia già che italiana
Il passivo dalla bilancia già dire pagana si è triplicato di tre volte di più
E l'aumento delle esportazioni in valore non compensa più l'aumento così eclatante tre volte in dieci anni del passivo la bilancia commerciale italiana
In nel settore energetico questo il problema del paese che dobbiamo affrontare dico perché è una politica in atto lo dico alcune semplici i casi di questa estate alla Puglia commerciale quello che mi compete
Il tessile bloccato nei porti ruppe il financial times
E i giornali italiani che parlano delle norme delle Nord delle multe ai turisti che acquistano prodotti contraffatti in Italia multe eclatanti c'è chi sviene sulla spiaggia
Perché da tre mila e trecento euro a dieci mila euro
Cassa eclatanti scusa un attimo
Stai ridendo perché sei contento della multa no perché proprio sotto una di Parma che presume mood attacca no voglio dire perché è in atto perché lo scorso anno ha succedono lo scorso anno Alitalia era sotto accusa in Europa e c'è stata una campagna di stampa in Francia
Con i tabelloni sugli aeroporti francesi fatti dal governo francese che invitavano i turisti francesi ci andavo in Italia a non comprare prodotti italiani perché contraffatti
Ci fu una campagna di stampa e di pubblicità ufficiale del governo francese e non abbiamo reagito in termini diplomatici con la campagna è stata ritirata
Ma perché era vero
Si andava in Italia per comprare prodotti contraffatti che venivano vendute nelle spiagge quanti al centro di Roma abbiamo fatto una norma severa
L'abbiamo introdotta puniamo attraverso molto anche chi acquista un prodotto contraffatto
E le nostre moglie le nostre figlie come stessi stiamo forse un po'più attenti dobbiamo dare il buon esempio in Europa per imporre in Europa una politica di tutela della qualità
Io dico gli stessi commercianti europei se voglio difendere i consumatori europei facciano passare la proposta dell'Italia avanzata mentre anni fa in dirittura d'arrivo dovesse seminata a settembre per l'etichettatura obbligatoria
Affinché il cittadino italiano il consumatore italiano o europeo posata per acquistare un maglione acquistando un maglione dove quel maglione è stato realizzato
Se in Cina in India o l'Italia questa norma sull'etichettatura obbligatoria l'Europa non ce la noi la reclamiamo forse lo otterremo da qui a qualche settimana ma io credo che ci sia questa la norma principale a tutela dei consumatori e del lavoro europeo far conosceva un cittadino dove è stato realizzato un prodotto e mezzo le condizioni di scegliere
Ci spieghi per cortesia che differenza c'è siccome Savino Pezzotta l'altro giorno ci ha sorpreso dicendo prendete quello scoiattolo di Cortina facciamolo anzi indiretta così ci divertiamo
Fatti a Made in Indonesia quindi c'è già scritto per carenza cioè
L'etichettatura è facoltativa c'è chi la può mettere chi non la può mettere sì ho questo prodotto lo realizzo in Italia due sporto negli Stati Uniti o l'obbligo di scrivere made in Italy per la legislazione americana dal mille novecentotrentadue dopo la Grande depressione legislazione fatta apposta per favorire la produzione americana dopo la Grande depressione se lo stesso prodotto facilitato esporta in Cina o l'obbligo per la legislazione cinese scrivere made in Italy o l'obbligo ma se lo stesso prodotto lo realizzo indole se l'hanno scritto leso in Cina negli Stati Uniti alle sporto in Italia o in Germania ma non l'obbligo di scrivere made in China e infatti non viene scritto
Io non dal contesto a Benetton o piuttosto che a un altro imprenditore italiano di realizzare in Cile tre prodotto non vedo perché non debba scrivere made in China posta al consumatore valutare se questa cosa
Può comportare qualcosa e la propria scelta o meno e perché il consumatore cinese che vive in una non democrazia al diritto a conoscere dopo un prodotto è stato realizzato e il consumatore europeo che vive in una grande democrazia non deve avere lo stesso diritto di sapere dove un prodotto è stato realizzati per tutelarsi meglio in alcuni casi sicuramente comunque per scegliere con maggiore consapevolezza e la consapevolezza e l'informazione elemento fondamentale
Di una democrazia anche nel mercato democratico grazie senta offesa
No volevo solo specificare visto che li aveva fatti fare noi che che c'è scritto c'è scritto Designer inizi iniziali poi realizza azioni Indonesia
No no la battuta però attenzione molto molto interessante perché forse poi dopo possiamo approfondire il tema con Calearo e Rossi
è il tema della delocalizzazione
E quello che significa delocalizzazione che può significare alcune produzioni in quelle più convenienti fuori dall'Italia e può significare progettazione creatività commercializzazione finanza in Italia ma magari richiederemo Enrico Letta Adolfo Urso se lo dovessi sintetizzare al massimo ci ha detto se non sbaglio
I tradizionali punti di forza del made in Italy possono essere ancora in futuro i nostri punti di forza prima osservazione Secondo osservazione molto in questi ultimi tempi è stato fatto d'accordo sulle due tesi
Ma io penso questo che per arrivare a quel risultato che può alla fine tutti insieme qui stiamo cercando di individuare
Ci sono alcune cose che dobbiamo fare e dobbiamo farle sapendo che sono difficili da fare che sono alcuni tabù nazionali da rompere
Ed è difficile per chi sta al governo è difficile per chi sta all'opposizione difficile per gli imprenditori è difficile per i sindacalisti io provo a dire alcuni di questi tabù che dobbiamo rompere perché se non ce le diciamo e non lo facciamo apertamente
Tutti tutte le nostre discussioni fino insomma finiscono per essere molto complicata da realizzarsi poi la prima cosa dobbiamo dirci tra di noi con grande chiarezza schiettezza di chiunque sia la responsabilità tanto ce li facciamo sempre tra maggioranza e opposizione ma che Mittel togliamo da parte questo che sulla Cina
Noi dobbiamo fare un grande patto nazionale per una sospensione del federalismo italiano sul tema Cina
Voglio dire che se noi affrontiamo il tema della Cina ogni municipio ogni regione per conto suo noi non andiamo da nessuna far
Nel senso che
è già tanto che visse in Cina ci vanno il Presidente della Repubblica il Presidente del Consiglio il Presidente di Confindustria il Papa se fosse italiano ci vedono tutti insieme forse per un giorno la Cina parla dell'Italia
Figuriamoci
Se ci andiamo ogni uno per conto suo con le sue piccole fiere questo è un tema
Clamoroso non abbiamo bisogno su questo punto
Così come su altri temi di capire che il federalismo e sussidiarietà non vuol dire per forza frammentare tutto sussidiarietà vuol dire che le cose si devono fare a livello giusto con la globalizzazione che arrivata ci son delle cose che devono salire di livello non scendere penso al tema delle fiere
Che era un pallino sul quale insisto sempre noi continuiamo a frammentare le fiere invece di accentrare le fiere
Dobbiamo decidere Parma diventa il cuore l'unica grande fiera dell'alimentare italiano investiamo tutti su quello è molto meglio andare tutti a Parma che fare tre o quattro cose far vincere Parigi perché poi va a finire sempre così
Cito questo esempio
Seconda questione secondo tabù che dobbiamo rompere
Il tema dell'innovazione della ricerca diciamo tutti che c'è bisogno di più innovazione e più ricerca
Poi la politica quando c'è da tagliare qualcosa si taglia sempre lì perché innovazione ricerca e istruzione sono sempre quei temi di lungo periodo che non danno risultati sul breve e quindi non danno consenso sull'immediato
Quando la politica sarà in grado di fare investimenti di questo genere fregandosene del ritorno trimestrale sarà il grande passo avanti che si che abbiamo fatto ma non è solo colpa della politica c'è un problema di tabù nazionale complessivo su questo lo dico a battuta me ne scuserete ma se erano diventate un grande Paese che investe in ricerca sviluppo e innovazione il giorno in cui ogni imprenditore capisce che per fare una grande cosa per la sua città deve investire nell'università locale o creare un centro di ricerche invece di comprarsi la squadra di calcio locale perché purtroppo il nostro
Su questo tema
La situazione drammatica
E la colpa non è solo dell'imprenditore ma anche è anche ognuno di noi come cittadino tifoso della squadra di calcio locale che pensa che appunto l'unico modo sia quello lì terzo grande tema che questo complicato da fare ma credo fondamentale
Io son d'accordo su molte delle cose che dice Adolfo l'importanza che l'unità al tema del made in Italy nella Mark nella nei prodotti come modo per rilanciare la nostra industria manifatturiera su questo ho qualche dubbio in più se io dovessi scegliere dove investire sceglierei sull'investire perché in Italia cresca la politica dei marchi
Cioè che nel nostro Paese si diffonda sempre di più il fatto che le nostre industrie investono sui marchi perché il consumatore
Per come lo conosco io o forse per come sono fatto io
Alla fine si sente garantito da un marchio da cosa rappresenta e da che cosa vuol dire quel marchio che sia alimentare che sia tessile che sia antenne che sia piuttosto che dal sapere esattamente è importante saperlo ma non è quello che orienta la scelta secondo me
è fondamentale per la nostra industria spostarsi sempre di più sul
Senta
Di settore industriale nel quale sono i marchi quelli che vincono più marchi lo disse Vittorio Merloni qualche se ne va e l'anno scorso la conferenza mille marchi io per il nostro Paese sarebbe un obiettivo assolutamente fondamentale perché uno dei nostri problemi e che di quei quattro milioni e mezzo di imprese e la stragrande maggioranza di queste sono imprese che fanno cose senza alcun marchio che poi vengono date altri che ci mettono il marchio sopra è ovvio
Che il settore io ho messo in difficoltà tra i cinesi è proprio quello che i cinesi fanno esattamente quello e quindi è evidente che settore per settore non abbiamo bisogno di fare sviluppare sempre di più la forza dei marchi perché col marchio oggi c'è una bella intervista su un quotidiano di Ernesto Gismondi Artemide
Che racconta come
Sta attentando sulle lampadine di di di di reggere la competizione la linea sulle lampade sulle lampadine viaggio la competizione cinese alla fine il tema del marchio viene fuori in modo evidentissimo credo che questo terzo punto sia fondamentale
Il quarto e quello che diceva Calearo prima sul tema della crescita dimensionale che ritengo anch'io a essere la grande questione però attenzione
Fare queste cose facile a dirsi da un palco con un microfono in una serata a Cortina ma dove piove
Meno facile sono realizzarle queste cose perché i tabù
Le incrostazioni i blocchi che ci sono attorno a tutti questi temi sono trasversali alle coalizioni politiche alle al mondo industriale al mondo sindacale e in questo io ritengo che veramente ci sia da mettere una grande forza di rottura di questi tabù che soltanto attraverso una reale comprensione di queste dinamiche può venire io son convinto che o questi tabù si rompono pure tutti i discorsi che facciamo rimarranno lettera morta
Marchionne se permetti per chiarire e dare un elemento di informazioni in più rispetto ai punti ottimi
Sollevati da di Enrico Letta
In modo particolare sul federalismo in atti
Per chiarire non per controbattere
Sul federalismo
E quindi sulla frammentazione della rappresentanza del paese a livello internazionale abbiamo fatto
Nella riforma costituzionale che io mi auguro sarà varato in maniera definitiva in questa legislatura su proposta mia suggerita l'amico Calderoli
Consapevole di quello che dice Ferrero della frammentazione della rappresentanza del paese che deriva da che cosa
Deriva anche dalla riforma costituzionale articolo centodiciassette comma cinque fatto in tutta fretta la scorsa legislatura quando la politica commerciale cioè la politica la rappresentanza è stata trasferita integralmente anzi meglio a legislazione concorrenziale per Regione-Stato in pratica la Regione oggi a Costituzione vigente
Ha gli stessi diritti dello Stato nel promuovere i prodotti un'impresa lesto perché la riforma costituzionale fatta dall'Ulivo gli ha dato queste competenze
Consapevole di questo errore che giustamente Rico evidenzia abbiano modificato questo aspetto
E lasciando la politica commerciale a legislazione concorrente
E lasciando il turismo ha legislazione esclusiva delle Regioni esclusiva Regione concorrente con lo Stato nella riforma costituzionale abbiamo inserito tra all'estero tra le competenze esclusive dello Stato
Tra la politica di difesa e quella di giustizia quindi a Massimo esclusività anche la promozione internazionale del sistema economico del Paese
Abbiamo restituito allo Stato nella riforma in corso questo potere di coordinare l'immagine del Paese all'estero e quindi posso dire fatto dalle fondamenta cioè dalla Carta costituzionale
E di conseguenza con le leggi che ne seguiranno ai comportamenti istituzione che ne consegue l'anno dovranno adeguarsi alla carta costituzionale doverosa informazione
è ricca Way perfettamente Regione e tra l'altro io credo molto nella politica delle M medie imprese siamo sempre più made in prese non grandi e piccoli tagli una volta grande impresa assistite pubbliche e private dallo Stato piccole imprese che facevano da sé questa ritardi ieri grande impresa pubbliche e private assistite dallo Stato piccole imprese che faceva base da solo nel mondo medie imprese son sempre più rami d'impresa multinazionali tascabili Italia all'Estonia Italia ammesso non solo all'estero ma anche in Italia
Marketing e Max ma quando imprese italiane possono fare i marchi
E a fermarli in Cina
O negli Stati Uniti quante poche sempre più a poche e alle altre cosa serve
Se non possono affermare il proprio marchio per far vendere in Cina il proprio prodotto alla piccola e media impresa chiamassi delle dimensioni andare in Cina ma non tale da affermare un marchio con una politica di marketing e nel mondo
Come può affermarsi lo stesso
Attraverso il marchio del Paese
La politica del made in Italy che stiamo realizzando che vogliamo imporre nel mondo attraverso l'etichettatura obbligatoria con sé se non un marchio collettivo dell'impresa italiana
Il made in Italy come marchio collettivo delle imprese italiano riconosciuto nel mondo
Come un prodotto di eccellenza e di qualità
Il marchio di coloro che non possono avere il marchio dell'impresa e il marchio dell'Italia
E su questa politica si sviluppa poi l'attività in tutto il mondo che serve a tutelare da una parte e a promuovere all'alta appunto il made in Italy che il marchio della nazione
Prospetta un'affiatata no rapido al abbattuta anche le così mettiamo un po'di pepe abbia avuto una notizia cioè con la devolution di Bossi
E di Calderoli riporta ristretta Lizza accentra io ipotecati io credo che tutti gli italiani avessero capito un'altra cosa cioè facevo un'altra operazione la andremo a vedere poi le cose le cose
Che voi avete detto un'altra cosa la politica fa la Lega ha fatto una politica delle parole e noi abbiamo fatto una politica dei fatti all'interno dei quindi avete fregato la lega questa la sostanza
Non se ne dispiace molto
Adesso sono costretta a frenare invece era però Marco Rossi scusami Maurizio
Marco Rossi che voleva commentare qualcosa non gli chiedo neanche cosa credo avrebbe verso la Val Zebrù tante cose commentarla più bella sarebbe dirlo importante che essere fregato non se la lega ma non siano gli imprenditori italiani questo è mi sembra importante allora una una battuta soltanto per la squadra di calcio a dimostrazione che il Parma è stato venduto uno spagnolo attenti a Parma non abbiamo investito se la squadra di Carlos perfetto ex
Creativa e Alagna che succede
Se tutto quello che è successo Parma però
Già alte abbia già dato il pozzo in udienza va bene chi erano e sono assoluta è divertente che è una scalata che non è stata bloccata quella degli spagnoli al Parma le voglio vedere
Va bene lo salva per ciò che riguarda il caratteristico che ha detto prima un'oretta assolutamente raccordo in Italia però stanno nascendo nuove fiere stava nascendo nuovi quartieri fieristici vengono assolutamente finanziati ma questo danni non ha non adesso è cioè così la la Bolivia il campanile della Fiera continua ad esistere io sono stato presente alla fiera per sei anni devo dire che l'ho tolto da condizioni abbastanza drammatiche portato una situazione discreta abbiamo Cirrus ecco le eccellenze e cibo però è preoccupante lo scenario anche perché il futuro sistema fieristico mondiale non è straordinariamente prolifica
Quindi a difesa dei prodotti e dei valori italiani che vengono diffusi attraverso la fiera sono assolutamente importanti sarebbe importante che le fiere italiane andassero all'estero queste davvero l'intero messaggio
E per ciò che riguarda la promozione all'export
Un dato sempre per la Cina il sindaco di Shanghai quest'anno atteso e sta attendendo quattrocento delegazioni italiane quattrocento c'è secondo me poveretto quando ci pensa nate intima che cosa vengono a fare presente qui perché ci vanno
Di naturalmente i delegati del governo ci vanno naturalmente quelle riprese poi si va alle Regioni poi si vanno le camere di commercio bensì va alle Province ci Vanni con quattrocento solo il sindaco di San Gallo è pur vero che l'ha citato in USA della Cina ma quattrocento delegazioni questo è venuto fuori da signore da un cinese all'incontro del premio Nardo il quale ripresenti anche tu Roberto Ippolito quindi
Non sto dicendo no no ci mancherebbe perciò il fatto e rovine permette una cosa molto interessante proprio il riferimento a quell'incontro fu forse la prima volta che in cambio della nostra visita abbiamo attratto e poi sono andate anche
A vicenza abbiamo attratti imprenditori cinesi in Italia lo credo d'uso venuti anche da Parma se per quello abbiamo sperato che però non perché sono tira in quattrocento delegazioni italiane voglio dire perché è oramai qualche cosa anche lì sta maturando e perciò se dopo l'odierno vorremmo affrontare dopo lì siamo nella parte che definita non più delle minacce ma delle opportunità e li potremo sicuramente dire qualche cosa
Per ciò che riguarda però la promozione dell'export italiano mi preoccupa naturalmente alimentare potrebbe essere così per tutto che in Italia sia frammentata questa promozione in modo assurdo è così
è un dato di fatto nascono in tutte le province nasco in tutti i Comuni degli eventi promozionali
Dei prodotti mentre invece ne abbiamo credo io un eccellente ICE che va fatto funzionare in qualche modo Evans messa questa polverizzazione che crea problemi per noi
Perché perché diffonde poche cifre mentre Virgilio a concentrare delle risorse importanti
Della delocalizzazione possiamo parlare poi dopo grazie Nissim no direi forse a questo punto
Per bilanciare un'altra punto di osservazione imprenditoriale Massimo Calearo
Ma sull'eccellente dice vorrò vedere tra qualche mese perché fino adesso dieci legge è stato poco comunque lasciamo perdere io volevo fare un riferimento a un'altra cosa al viaggio che abbiamo fatto a dicembre col Presidente della Repubblica con il presidente di Confindustria con il Presidente dell'Abi in Cina
In quel momento era la prima volta che l'Italia andare in Cina
Accompagnato dal presidente della Repubblica e in quel momento il cancelliere Schroeder era la quinta volta che andava in Cina con la sesta ad accompagnare gli imprenditori
Questo per non essere di destra non essere di sinistra Berlusconi non era mai andato era andato una volta quando era il semestre europeo
Per fare un accordo con la Cina Prodi non era mai stato quindi non voglio essere né di destra di sinistra credo che però se noi affrontiamo come sistema Paese
La situazione cinese con un grande Presidente della Repubblica e se accompagnato sia in Cina che poi in India e dov'era unitaria Edipo in Bulgaria e a breve avremo in Turchia
Io credo che il sistema Paese e mi riferisco quello che diceva
Il presidente degli industriali di Parma lo dobbiamo e lo diceva anche prima non possiamo andare a quattrocento volte in Cina con il Comune di Milano e il comune di Longare che grande così in provincia di Vicenza
Ma dobbiamo andare come sistema Paese e lì non abbiamo ancora imparato
Allora in un Paese che piccolo come l'Italia che però son d'accordo con Urso sul made in Italy però sono anche d'accordo che Benetton uno Rocco lo comperano perché il fatto in Italia in Cina o l'Indonesia l'occhio lo compra perché si chiama Benetton quindi è fondamentale che noi puntiamo sui marchi un mio caro amico Adolfo che tu conosci bene sia Marana mi dice dateci una mano nella vendita di tortellini perché dobbiamo investire sul marchio
Perché i non c'è tecnologia dice bontà e marchio molto probabilmente aziende metalmeccaniche hanno bisogno di un aiuto invece nella innovazione e in cose del genere io credo che tutto l'insieme va fatto
Per aiutare le due cose dalla parte i marchi che sono pochi e condivido perfettamente il discorso che la M
Cioè della media della multinazionale tascabile perché è l'unica cosa che ci è rimasta perché le grandi imprese italiane sono sempre meno
Tenendo conto che lo zero venti per cento sono grandi imprese in Italia e il settanta per cento dell'innovazione lo fanno queste grandi imprese qui Dinoi assolutamente dobbiamo aiutarli prese accrescere in qualsiasi maniera
Che sia di destra che sia di sinistra poi fatemi fare una chiosa di tipo politico magari avessimo tre personaggi così di destra e di sinistra messi insieme probabilmente avremmo un Paese un po'migliore di quello di oggi
Abbiam visto impresse prima abbiam parlato anche di consumatori forse abbiamo un po'trascurato i lavoratori approfittiamone per parlarne dal fatto che abbiamo Maurizio Sacconi sottosegretario al lavoro e alla politica sociali
Che significa la questione Cina sul piano del lavoro ovviamente in Italia
Purtroppo la gli impulsi che vengono da dalla competizione globale così come l'abbiamo seppur sommariamente descritta inducono inesorabilmente trasformazioni trasformazioni che qui abbiamo auspicato
E trasformazioni che tendenzialmente riducono l'occupazione industriale
E danno luogo per fortuna ad un'occupazione crescente nel settore dei servizi
Ma sono comunque trasformazioni che nell'immediato nel breve periodo generano insicurezza colpiscono persone che non hanno alcuna responsabilità per queste trasformazioni sono dei perdenti senza averne responsabilità
Il problema che si pone spesso nelle comunità che vengono toccate da queste trasformazioni entri in un primo momento quello di resistere a questi cambiamenti ed è un errore però resistere ovviamente
Io mi sono trovato a gestire le i negoziati tra parti sociali per grandi gruppi che per restare al nostro territorio sono abbastanza voi ricordato sono vicende pubbliche quindi quelle della De Longhi piuttosto che gruppo Zoppas
Mamma molte altre ancora e altre probabilmente altre sono
Fuori dalla porta prossime verrebbe a dover essere affrontate sono situazioni che Paolo Rossi sono apparse anche odiosa le comunità locali proprio consistenti nella in cessazione di attività per ragion di attimi di crescita le nostre comunità erano abituate ad affrontare esuberi occupazionali perdita di posti di lavoro per crisi per chiusura Dell'Atti del per chiusura dell'attività per fallimento aziendale o comunque per disperato tentativo di di salvarsi da parte dell'azienda interessata per la prima volta si sono trovate di fronte a processo invece così apparentemente contraddittori chiudo un'attività qui perché voglio crescere e devo crescere nella dimensione globale e per crescere la dimensione globale devo spostare alcune produzioni nella laddove oltretutto vi sono importanti mercati di consumatori
Prendiamo il caso doparsi del dopo essere era chiaramente la situazione per si poneva un il un un dilemma o faccio così o rinuncio alle resistenze a quella componentistica povera che avrebbe potuto sopravvivere solo se prodotta vicino a quella bella prodotto finito cioè dell'elettrodomestico
In questi casi abbiamo visto all'inizio reagire vescovi sindaci
Per non dire di della facile demagogia che può prendere anche attori politici perché è più facile nell'immediato dire che è immorale chiudere l'attività e trasferirlo altrove e che
Che poiché hai guadagnato già molto in questo territorio devi restare tutti costi qui facendo considerazioni che i immediati nell'immediato possono avere una certa Presa nella nelle comunità
Ma se noi in seguissimo questi atteggiamenti noi
Rallenta Lemmon questa trasformazione che invece qui oggi tutti abbiamo imboccato abbiamo detto che devono essere anche più celeri per cercare cioè di posi posizionare le nostre aziende meglio nel mercato globale
E quindi dobbiamo per accompagnare queste trasformazioni
Anche per questa ragione oltre che per un doveroso impulso etico dobbiamo proteggere questi lavoratori e proteggere questi lavoratori non costringendo a tutti i costi
L'impresa alla continuità di quel posto di lavoro che invece di come abbiamo detto per essere trasformato ma organizzando finalmente un mercato del lavoro che accompagni da posto a posto di lavoro facendo quello che in altri Paesi da tempo cioè che Marco Biagi
Ci ha insegnato a produrre anche nel nostro Paese avere un mercato del lavoro
Trasparente ed efficiente accorreva fondato sulla cosiddetta borsa del lavoro e sui servizi di così detto anche outplacement e cioè al ricollocamento da posto a posto che lavora che gli accordi sono stati in questo senso
Gli accordi che abbiamo raggiunto in qualche modo in caso di OPA sa ha fatto scuola hanno questa caratteristica
è stato fondamentale l'impegno delle associazioni industriali le quali si sono impegnate direttamente a coinvolgere i loro associati affinché mettessero a fattor comune le nuove assunzioni non in vincolando sì ad assumere necessariamente
Quel al lavoratore che risultano in esubero dalla trasformazione
Ma dichiarandosi almeno disponibile a verificare se quel lavoratore poteva essere idoneo alla loro bisogno noi per parte nostra abbiamo
Trasformato lì cosiddetti ammortizzatori sociali nel porre i sussidi le forme di integrazione del reddito del lavoratore disoccupato sospeso dall'attività in incentivo per l'imprenditore che lo riassume
In modo tale che appunto questi diventi una lavoratori vantaggiosi per colui che li riassume ed il problema è molto importante perché spesso sono lavoratori che hanno superato i cinquant'anni
E nel nostro Paese c'è un vecchio vizio a rottamare precocemente una persona solo perché ha superato un'età che io considero assolutamente giovanile ovviamente
Ed era il c'è un conflitto di interessi evidente valide denuncio
E che
Hanno tutto il diritto ma anche la società tutto l'interesse a che lavorino
A lungo nel tempo anche per tante ragioni che con riguardo la stabilità del nostro sistema previdenziale oltre che per la doverosa inclusione sociale di queste persone
Quindi una forte una nuova politica sociale che gli inglesi chiamano welfare to work
Guai il perverso il lavoro e che sostituisce
La B il vecchio approccio invece
Di politica sociale che era guai per per dirla all'inglese to unitariamente l'unico guai Perera ti accompagna la pensione precocemente alla pensione a TTT mette in cassa integrazione anche per dieci anni
Finché non te ne esce definitivamente dal mercato del lavoro
E con questo nuovo approccio è giusto sul piano sociale
Perché dalla persona la possibilità attraverso la formazione attraverso i servizi di collocamento
Di essere nuovamente utile a sé e agli altri e allo stesso tempo accelera il processo di cambiamento perché toglie quelle resistenze che altrimenti le società le comunità o porrebbero alle necessarie ristrutturazioni
Quindi questo significa governare il cambiamento non cercare il consenso immediato il quotidiano il facile
Unendosi al coro di protesta che anche comprensibilmente dalla Società può salire
Prenderci anche quel pochino di impopolarità nel nel momento in cui le scelte devono essere compiute mandare avanti lungo la strada dove il cambiamento delle trasformazioni io prego questa terra
Purtroppo ormai permettere al purtroppo riferito all'età
La la conosco da tanti anni e ricordo quando c'erano le tessiture vicino alle centrali idroelettriche
Quando c'erano le quando c'erano le ceramiche in un'area nella quale non ci sono proprio più quando c'erano i laboratori
Dell'abbigliamento poco ma non te la prendere tre settant'anni intere parti ben attento grazie
Ma tutto questo è sparito e allo stesso tempo altre attività si sono rigenerate quindi io sono davvero ottimista non solo perché è doveroso per un imprenditore
Come per un rappresentante istituzionale perché guai se fossimo pessimiste terzi vale Mosca balera chiederemmo meccanismi in voluti e non e non invece Sting come dobbiamo stimolare le migliori intenzioni da parte di tutti da parte di tutti e in questo avvio sono ottimista perché sono convinto che abbiamo dentro di noi le energie per questo salto che insieme abbiamo ospitato
Abbiamo la possibilità di fare qualche domanda ma prima
Ma Caselli ma a
Siamo nel palazzo ISMETT potremmo impavida fargliela imparare
Ma dunque guarda siccome ho ho ho fatto io il titolo opportunità o o pericolo rischio Margiulli alla mente ho fatto la domanda vi do la risposta per me la Cina rappresenta tre opportunità
La prima mette in discussione finalmente visto che non abbiamo fatto da soli il nostro assetto economico sono perfettamente d'accordo con l'ho detto Enrico Letta non giungono intanto per brevità
Secondo mette in discussione la ci offre il metro per misurare per misurarci allora il metro per me è che la Cina significa la globalizzazione incarna in personifica la globalizzazione la globalizzazione
Significa grandi dimensioni
L'idea molto localistica poco federalista che abbiamo perseguito sia con la riforma del titolo quinto di cui Enrico Letta si è pentito talmente tante volte che non gli chiedo di pentirsi dei per l'ennesima tanto lo sappiamo
Che così che ha fatto autocritica sulla quale chiedo però anche Urso di ragionare
Perché migliorare le le
Le scemenze fatte prima non significa
Significano Sirica dalla parte opposta significa semplicemente ridurre un poi gli impatti io credo che dovremmo chiudere il capitolo federalista che significa e traduco in localismo
E immaginare che occorre fare esattamente il contrario la Cina s'è l'Asia
Con la Cina con l'Asia si combatte la partita con le grandi dimensioni non con le piccole
E questo lo dico anche dal punto di vista industriale perché quel discorso sulle medie imprese è un discorso naturalmente giusto teoricamente ma ricordiamoci che le medie imprese Italia sono al massimo mal contate perché semplicemente udiamo
Anche di quelle che altri altri altrove sarebbero chiamate piccole sono dieci mila su quattro milioni e mezzo mi sembra che sia un numero molto piccolo per poter immaginare di fare un'operazione di leva solo su questo questo non significa che non bisogna incentivarle ma bisogna anche sapere esattamente di cosa stiamo parlando
La terza opportunità è un'opportunità di tipo diretto cioè cosa possiamo fare con la Cina e qui cosa possiamo fare è primo esportare
Molto di più e molto meglio di quanto non stiamo facendo la filiera del made in Italy di cui alimentare una parte importante ma c'è anche molto dell'altro può e e deve migliorare molto
Attualmente bisogna farlo con la politica dei marchi e farlo con la politica del sistema Paese quindi qui ritorniamo al discorso della unicità della rappresentanza del Paese nel nel nei confronti della Cina
Può e deve fare una politica del del turismo ci sono ottanta milioni di cinesi pronti a venire in Europa che hanno già fatto
Gli accordi con i tour operator eccetera eccetera noi siamo tendenzialmente tagliati fuori da questo flusso turistico perché non abbiamo un'offerta turistica sufficientemente adeguata per questa massa di persone ottanta milioni sono un numero pazzesco
Molto provate a moltiplicare un minimo che possono spendere sia nel venire viaggio sia nello stare qua i consumi che si possono fare moltiplicato per ottanta milioni e vedete che cifra viene fuori
Noi non possiamo essere tagliati fuori da questo da questa grande opportunità ma se non non abbiamo un'offerta adeguata ci taglieremo fuori da sola
E l'export significa se ci sono ottanta milioni che sono pronti a venire qua significa che ci sono ottanta cento milioni di persone che hanno un reddito uguale a quello di noi europei
Cento milioni che hanno un reddito come quello europeo sono un grande Paese europeo
Che ha una grande capacità di spesa quindi attenzione la Cina non è semplicemente i poveracci che stanno cercando di migliorare la Cina è già un grande numero di persone che possono spendere tanti soldi sia comprando le cose e e vogliono le cose coi marchi vogliono le cose che rappresentino diciamo tipico consumo del nuovo ricco e possono essere grande turistiche vengono spendere quattrini qua
Poi la Cina è un'opportunità di delocalizzazione abbiamo già detto prima ci sono grandi opportunità di andare là a fare produzioni che qui sono ormai fuori mercato
Ma per fare tutto questo discorso ma che ho fatto non è che si possono dare dei calci nel sedere per non dire qualcos'altro a questa gente qua cioè quando io sono nato a trovare l'ambasciatore cinese a Roma aperto sul suo tavolo un dossier di non ha fatto vedere la copertina di Panorama con la faccia di Tremonti allora ancora ministro del dell'economia che diceva facciamo la guerra la Cina è quell'unica sera dimenticano 'ste robe qua allora i casi sono due
O con questi ci vogliamo andare d'accordo con questi facciamo la guerra se volete fare la guerra fatte la io non ci vengo perché è già persa in partenza se invece vogliamo andare d'accordo occorre fare un grande patto politico diplomatico e occorre partire dal presupposto che il mondo in questo momento a un asse fondamentale che sta tra gli Stati Uniti e l'Asia il mondo si sta sviluppando lì tra queste su questo asse l'Europa è sempre più tagliata fuori da questo asse allora o noi vogliamo recuperare
E tentare di inserirci in questo gioco saremo tagliati fuori per farlo non si possono dare calci negli stinchi alle persone bisogna Paesi tanto più quando sono forti bisogna come dire essere furbi e stabilire dei grandi patti io credo che l'Italia possa essere la porta dell'ingresso della Cina anche per ragioni geografiche dell'ingresso della Cina in Europa e però per fare questo occorre fare un un investimento politico quindi fare una grande scelta e io credo che centrosinistra centrodestra dovrebbero ragionare su questo per fare questa grande scelte
Direi a questo punto che c'è la possibilità come dicevamo di fare le domande
E pregherei di dire il nome ed eventualmente anche a chi è rivolta la domanda facendo una vera e propria domanda no non osservazioni possibilmente c'è qualcuno
Lenti
Bene innanzitutto grazie per l'interessante discussione grazie Cisnetto che finalmente mi ha fatto capire che c'è un'opportunità per la Cina perché per la discussione mi pare che l'unica opportunità era quella di fare pulizia in casa propria
Volevo fare invece una domandina io scusate sono Giorgio Toscani sono così presentato volevo fare una domanda invece abbastanza maliziosa al dottor Rossi
Ho letto ieri o l'altro ieri mi ricordo bene sul Messaggero o sul Corriere assente
Che nelle scatole della passata napoletana
Invece che esserci di pomodori Frattini a Caserta ci sono i pomodori fatti in Cina
Allora maliziosamente volevo chiedere i suoi prosciutti sono fatti con maiali cinesi
Domanda anche perché la Cina il maggiore produttore mondiale allevatore mondiale di suini
è fatto con sugli italiani quanto meno consumi in Europa e quindi non ci sono
E anche perché il trasporto il sui lo storno è complicato dalla Cina però il tema è importante quello che lei ha citato
Ma è importante perché siamo nel campo della contraffazione
Non siamo nel campo di lotta alla Cina perché produce a prezzi bassi siamo nel campo in cui alcuni imprenditori mi pare francesi hanno importate in Italia il prodotto cinese con scritto made in China poi lo hanno rivenduto ad imprese anche italiane
Che hanno ricompense nato il prodotto e diventa made in Italy
E qua la domanda del made in Italy la mi permetto di farlo però dicono che i corsi di una volta ode Fini a questi sono sono pomodori sarebbe sempre per Rizzato dove siamo ancora in capo ai pomodori
Quindi sarà il capo della contraffazione eccome contraffazione non dimentichiamoci che noi italiani non scherziamo con la contraffazione
Ne è stata fatta tanta oggi se ne fa molto meno per l'amor di dio ma comunque va fatta chiarezza anche lì made in Italy quando è made in Italy un prodotto quando la fase più importante trasformazione si svolge in Italia oppure no io alcuni anni fa parlo di sette otto anni fa ero in Moldova
E ho visto che c'era un ma grande marchio italiano che la faceva produrre delle T-shirt ma non venivano cucite
Perché la cucitura era una fase che veniva svolto in Italia e così usciti medita di quindi il problema mi pare un po'complessa da affrontare
Comunque grazie per la domanda non so se la risposta è piaciuta così
Lì c'era un'altra
Papà qua
Ministro D'Urso lei ha detto bisogna passare dal piccolo al grande aveva fatto l'esempio del vino il vino
Che si è affermato da trent'anni a questa parte ma il vino si è affermato come qualità straordinaria perché invece di conferire strane alle grandi cooperative
O i grandi commercianti i produttori di uva si sono messi a verificare e da qui da agricoltori conferenti sono diventati piccoli produttori di grande qualità
Allora in questo caso ad esempio francamente all'inverso
La qualità è successo si è avuto dal passaggio dalle grandi concentrazioni di UPA vendute apprezzi i passi in giro per il mondo sfuse alla imbottigliamento alla creazione dei marchi che hanno generato un grandioso successo
La seconda cosa che volevo chiedere ma poi soprattutto la parte politica ma non pensate che negli ultimi trent'anni
Al di là delle promesse dei ragionamenti siamo in un Paese in cui caricare un furgone di prosciutti e portarlo in giro costa quaranta cinquanta per cento in più che negli altri paesi perché abbiamo infrastrutture da terzo mondo
Non pensate che se una micro parte dei soldi che la politica ha regalato la FIAT fossero stati investiti in ricerca innovazione a quest'ora saremmo trent'anni avanti erano trent'anni dietro
Pensate che la politica abbia commesso degli errori straordinari per sostenere le proprie serie e il proprio successo elettorale di tutte le parti ma l'ho pensato che gli imprenditori stanno sul mercato perché rischiano proprio e falliscono guadagnano perché convertono abbia chiudiamo con delle leggi nel mille novecentoquaranta la legge fallimentare più pesante che siamo indietro di quarant'anni rispetto agli altri
E la Cina è un'opportunità e dei pretori sono andati molto prima di Ciampi non cioè non c'era spazio per l'esplosione sono troppe
Adolfo Urso veloce io posso rispondere delle mie responsabilità non di altro responsabilità è ovvio nemmeno letta corrisponde con il cappotto Prodi con la FIAT risponda qualcun altro quelli ne possono rispondere delle nostre responsabilità
E sulla questione che lei pone
Che poi fondamentalmente quella via io credo che la via se producono indusse il vino cioè marchi peculiarità riscoperte vitigno Autopsy Monza importante l'identità nella globalizzazione questo vale anche per lei il Pd altre tipologie di impresa sappiamo che ci sono dei problemi il costo del trasporto in più della media europea non è il quaranta per il dodici per cento
Il costo e trasporti in Italia rispetto alle europee grosso il costo dell'indoor con l'energia industriale il trenta per cento già allora non state facendo no
La legge obiettivo sulle grandi infrastrutture fatto inizio legislatura e per recuperare questo deficit vent'anni fa vent'anni fa Alitalia aveva le più grandi autostrade d'Europa
Le migliori
Migliore anche rispetto alla Francia alla Germania in vent'anni in cui non si è fatto non si è realizzato siamo andati indietro ora stiamo ricomprende ricomprendere il compito di rifacendo riprendendo un percorso di fare di costruire il costo energia industria nel trenta per cento supera la media europea lo sappiamo non avete fatto nulla no abbiamo fatto
Perché per esempio in questa legislatura abbiamo fatto centrali idro idroelettriche per venti mila megawatt troppo poco e più rispetto a quando si è fatto la scorsa legislatura
Abbiamo fatto sì abbiamo fatto anche sulla strada nucleare
Credo che poi sappiate che l'ENEL abbia acquistato centrali nucleari Slovacchia o sta facendo l'accordo con le diete Francesco perché lo ha potuto fare perché abbiamo cambiato una legge che uno sventurato referendum
Aveva obbligato il nostro paese anche l'ENEL a non andare all'estero nemmeno fra allora io credo che questa politica bisogna farli insieme soprattutto quella energetica dell'infrastruttura della ricerca su quella strada abbiamo cominciato a tetto a camminare ci vuole tempo
Chiudo così con una cosa io credo che sia fondamentale il Paese deve cominciare a pensare il futuro
A pensare il futuro
C'è chi dice non pensiamo al nucleare perché ci vogliono dodici anni per così una scelta nucleare la Francia lo scorso mese ha esultato
Perché era riuscita a strappare al Giappone nel quadro del nucleare di quarta generazione
La possibilità di costruire la prima centrale nucleare di quarta generazione che sarà costruita nell'anno due mila e cinquanta nel sud della Francia
Noi dobbiamo ricominciare a pensare il futuro se pensiamo il futuro usciamo a programmarlo
E fatto oggi significa dare qualcosa ai nostri figli
E questo credo che sia un impegno comune non di una classe politica
Di una classe dirigenziale del Paese e quindi anche di coloro che tra voi e sono tanti svolgo un'attività importante quindi l'attività di manager cioè di industria che costruisce che dirige
Solo per fare il TAR voi del fronte dopo in caso allora c'è una domanda lei
Mi chiamo Pietro Romano e faccio l'imprenditore qualche volta ho a che fare con la concorrenza dei prodotti cinesi
Io vedo che si parla di futuro ed è giustissimo senza pensare al futuro l'Italia sarebbe finita però io vorrei fare un discorso a terra terra
Che riguarda il presente il viceministro D'Urso ha detto giustamente ingresso Durso in sala sì altre due sorprese
Volevo dire che all'inizio
Ha detto
Che
Amo all'inizio ha detto che la Cina cannibalizza gli altri Paesi emergenti
E io vorrei sapere il perché la causa secondo me molto semplice perché la la Cina a differenza di altri Paesi emergenti USA dei sistemi illegali
Cioè
Libera circolazione delle merci dovrebbe che vorrebbe dire anche dovrebbe significare anche libera fluttuazione delle monete altrimenti siamo vantaggio competitivo illegittimo se si mantiene la moneta ancorata a un cambio determinato
In secondo luogo perché fate il dumping ora io militante cioè consente alle proprie imprese di vendere sottocosto
Esisti io lo so di sicuro questo perché stile analisi dice i comprando nel cogliere sia la domanda perché se no l'altra faccia esistite a Bruxelles un ufficio una commissione che si occupa del costo dei prodotti cinesi
Risposta certo esiste il danno
C'è il dato e chiaro
Il Dandi de un prodotto venduto sotto costo
E questo è represso alle norme internazionali
Per esempio sulle calzature non abbiamo chiesto che ci sia una misura anti dumping che dovrebbe entrare in vigore io mi augurerei Carlo caso nel prossimo autunno perché abbiamo dimostrato che non vendute sottocosto
Questo esistente almeno alcune delle quote di cui stiamo parlando bloccate esaurite in questi giorni non cento nera per eccesso di quello invasione di prodotti quote un'altra norma internazionale violata il dumping e veniva sottoposta esiste però guardi io credo che siano stritola ambo i paesi in via di sviluppo non tanto per questo perché anche quelli in Bangladesh venti euro sottoposto comunque a prezzi molto bassi
Ma perché l'angina e Unindustria
Nel senso che un esercito industriale e quindi un miliardo e trecento milioni di persone che intorno tutti in una volta nell'epoca industriale su un impatto lo diceva prima Enrico Letta che nessuna generazione ha mai visto
E poi un miliardo e ottocento di persone che non sono sottosviluppato
La Cina a differenza di qualunque altro paesi in via di sviluppo della Nigeria piuttosto che dell'Etiopia è stata sempre una grande nazione industriale tecnologicamente avanzata
Quando Cristoforo Colombo scoprì lamenti con una Caravella di ventiquattro metri in Cina gli ingegneri navali costruivano navi di duecento trecento metri di lunghezza
Questa è la differenza sostanziale per cui con la Cina dobbiamo fare i conti con l'abbiamo fatto per quattro mila anni di storia
Lì se non sbaglio c'era una domanda no
Ne avevo visto un'altra e poi in caso chiudiamo lì
A chiedo scusa subito dopo allora queste due domande
Prima
Questa sera abbiamo sentito discorsi molto importanti sotto il profilo politico ed economico mi chiedo se in tutto questo dibattito non abbia una rilevanza notevole il fattore cultura
Quanto l'impegno essere a livello di concorrenzialità nelle nei mercati globalizzati
Non debba fare i conti con un fatto culturale che la maggior parte dei cittadini europei oggi assolutamente ignora perché comunque rimane un Paese altro lontano da noi
Grazie visto che non è indicato il destinatario della domanda farei rispondere Massimo Calearo
Va bene allora credo che lei abbia ragione sul discorso la cultura in particolare se parliamo in Cina
E la Cina a una cultura millenaria
è molto vicina a una cultura italiana io mi sento italiano fino a dalla punta dei capelli fino all'ultimo di tre dei piedi e molto spesso
Quando Dinoi parlano male in giro per il mondo ricordo che c'era Roma caput mundi quando probabilmente qualcuno a New York non era ancora non sapevano ancora cos'era noiosa evidentemente che abbiamo due culture molto diverse probabilmente l'Europa non ancora analizzato profondamente la cultura millenaria dell'azione e altrettanto l'OLAF non hanno fatto gli Stati Uniti
Ci hanno insegnato a scuola che la storia è maestra di vita
Quindi io credo sia fondamentale che l'economia vada e la politica vada insieme alla cultura Varese ma la storia un altro esempio molto semplice sono l'undici settembre per gli islamici probabilmente fino a poco tempo fa qualcuno non aveva ancora capito cosa voleva dire l'undici settembre per gli islamici qual era tutta una storia una cultura che ci stava dietro dovremmo oltre a far studiare l'economia la politica sicuramente dovremmo seguire la cultura la storia
Non un'osservazione di Enrico Letta e poi l'ultima domanda no io estendo la la la questione all'aspetto linguistico che io considero fondamentale perché non l'abbiamo toccato in queste vicende
Ma uno dei temi della diffide la nuova difficoltà italiana nel mondo è l'aspetto linguistico nel senso che noi eravamo abituati a vivere un mondo nel quale chi ci faceva concorrenza erano in pochi
Il mondo dove noi vendevamo era un mondo piccolo e noi ci troviamo di colpo cambiati tutti i paradigmi
Con la differenza che l'inglese è diventata la lingua del mondo lo parlano tutti dovunque il modo per parlare è ovvio che così facendo Londra e Dublino
Quindi non cito nascita Dublino che non ha veramente nulla
Piove
E a Dublino si sono delocalizzate una valanga di impresa facciamo perché perché alla fine a Dublino si parla inglese e questo oltre che oltre Kovacs
Stop stop Totò attenzione sto dicendo un'altra cosa se c'erano quelli stessi paradisi fiscali
Lì e si parlava li portoghese non andava a finire così non ho alcun dubbio quindi il fatto della lingua lì è stato fondamentale perché si sono spostati da Londra a Dublino perché alla fine pioveva uguale Londra come a Londra e la lingua era la stessa
Lo spagnolo che è diventata la lingua una delle delle lingue più parlate al mondo negli Stati Uniti lo spagnolo è diventata la lingua fondamentale per ogni politico se un politico e diventare Presidente degli Stati Uniti deve parlare spagnolo sono non ce la fa
è ovvio il tedesco che ha il suo tra virgolette mercato di sbocco nell'Europa centro orientale i tutto questo i chi è rimasta fregata e l'Italia lo dico guardate non è una battuta è vero fa parte di un problema di competitività fondamentale nel senso che la nostra lingua fine la parliamo solo tra di noi c'ha un unico che due grandi pericoli internazionali che rimangono che sono la cultura musicale diciamo così e il Vaticano tolti questi due veicoli questi grandi pericoli di globalizzazione la nostra lingua è fuori
Il problema qual è è che noi tra di noi in Italia parliamo solo questa e raramente o è difficilissimo
Che si trovi diffusamente la capacità di stare sul mercato delle lingue parlate oggi nel mondo cito questo tema perché se non ci rendiamo conto di questo problema
Se non affrontiamo questo tema e questo vale per i politici per gli imprenditori vale per tutti alla fine noi da qui non ne usciremo questo è un problema drammatico che tante volte per tutore mettiamo da parte ma è parte integrante del problema italiano
Ultima domanda
Io volevo fare una domanda di carattere politico cioè praticamente la Cina riesce a essere competitiva sui mercati perché secondo me perché imprenditori siano più bravi insistiamo funzioni meglio perché lavorano semplicemente con dumping sociale ed ambientale
Basta pensare quello che è l'impatto dei costi presente per la con controllo delle normative ISO in tema ambientale normative Max le nostre industrie in Cina tutto questo non esiste
Secondo me una grande battaglia che dovesse una battaglia italiana era quella non di parlare i dazi perché dazioni nessun senso
Un paio di Timberland fatto in Cina con strettamente un decimo dello stesso paese timbro al fatto in qualsiasi Paese occidentale Stati Uniti compresi
Ma una battaglia fatta su un marchio che fosse un marchio di qualità sì entriamo sociale cioè non si può pensare di far lavorare i bambini quattordici anni quindici ore al giorno sotto pagarle e anche un tema di qualità in campo ambientale
Benissimo Maurizio Sacconi direi
Io credo che lei faccia bene a richiamarci come ha fatto il signore prima a proposito della moneta a proposito del del cambio richiamarci ad un atteggiamento rispetto alla rispetto alla questione cinese che non sia soltanto e non è che non si risolva in una sorta di retorico buonismo noi dobbiamo mantenere alta la guardia a livello dell'istituzione non solo nazionale ma soprattutto europea
Perché sono irrisolti tutta una serie di profili della reciprocità
Nella nella liberalizzazione del commercio globale dal ventuno luglio la banca centrale cinese annunciato in qualche modo una fluttuazione governata della della sua moneta ma in realtà sappiamo che è stato un annuncio per lo più retorico un segnale politico a voler essere generosi
Ma non molto di più e non sembra che abbiano intenzione di fare molto di più
E anche Luca di Montezemolo che vedo sempre così come dire
Libera
Così positivo e retorico nelle sue affermazioni anche a proposito della Cina
In questo è qualche Ferrari venduta in queste ore sta deve affrontare la rogna dell'Iveco che ha preso una sola da ventuno milioni di euro dal partner con cui in Cina ha realizzato la joint ventures
E questa sola in Cina pare che sia facile prenderla cioè non sia un'eccezione quella che avrebbe preso la Iveco nella joint venture realizzata in Cina nel senso questo questo è un caso di uno che poi è scappato con la cassa
Ma le regole sono molto fragili molto deboli ogni tanto condannano a morte un po'di persone che per reati commerciali ma non è il il questo piccolo sanzionatorio contro tutto anche sgradito per la nostra cultura
Ma che risolve il problema è una debole regolazione SR soprattutto debole
Nei confronti della dell'operatore Esterno che non si trova de soffre di una evidente a simmetria rispetto all'operatore interno per non dire del dumping sociale
Lì esiste ancora il sindacato di Stato il sindacato e unico nel senso non unitario nel senso che c'è solo quello e guai a farne un altro nella che
La regolazione dal punto di vista sociale dal punto di vista ambientale non parliamo della sicurezza nel lavoro voi avete visto i problemi che ha avuto il gruppo Beasley per le
Denunce che sono state rivolte in certa misura anche ammesse se non ricordo male per alcune per un certo outsourcing forniture da operatori cinesi che realizzavano prodotti ovviamente a buonissimo mercato ma in condizioni di lavoro inimmaginabili nelle società occidentali allora tutto questo io vengo dall'agenzia delle Nazioni Unite
Che si occupava proprio di affermare a livello globale almeno una soglia minima di diritti che sono stati universalmente riconosciuti tra i quali il pluralismo sindacale perché si può competere ha costi diversi purché non ci sia una forzosa compressione di quegli elementi che Dina Mezzano questi costi
Cioè possiamo competere avendo un costo del lavoro diverso ma io voglio vedere
Che nel tuo Paese ci sia una sufficiente dinamica sociale quindi anche sindacale
Tale da farmi ritenere che con la crescita dell'economia ci sia anche una crescita della società e quindi la stessa condizione salariale vantaggiosa sia contingente e non invece strutturale per un intervento forzoso sulla libertà sindacale
Allora questi temi questi temi non possono essere rimossi devono essere tutti presenti nell'agenda non per farne oggetto di protezionismo
Ma per tenere alta la guardia e il livello del confronto in tutte le sedi
In modo tale che la reciprocità sia la regola che deve presiedere all'anno la reciprocità delle esatte medesime condizioni
La reciprocità di quelle regole fondamentale che può far crescere davvero al mercato globale perché i cattivi globalizzato ori cioè
I cattivi i gestori della liberalizzazione sono proprio quelle che l'affrontare a cuor leggero senza vederne tutti i problemi
Un velocissimo Cisnetto finale va
Voglio dire una cosa politicamente scorretta ma pensavate che fosse meglio che due miliardi di persone stessero a livello di indigenza come erano prima cioè parliamoci chiaro qui ci sono due miliardi di persone che fino a ieri considerava tagliate fuori
Contadini se gli andava bene che si stanno mettendo nel gioco dello sviluppo mondiale ma pensate che lo possono fare
Da un momento all'altro con tutte le cose giuste tutte le regole eccetera eccetera associo M. allora eh no però è ancora abbiamo terminato mentali sangue abbiamo la non adottava abbiamo valutato il fatto che questo stia è una
Orizio io l'equa dei ragionieri vera da creare Easton Minale mi sembra pienamente riassuntivo dei problemi sul tappeto
Problemi che sono stati ascoltati da tantissime persone in piedi è un segno permettetemi di della della capacità di attirare l'interesse dei nostri relatori per cui grazie allora grazie a voi che ci avete ascoltato
Foto di gruppo con