Interviste a margine manifestazione in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri questa sera venticinque novembre a Milano presso la stazione Centrale
Dove usciamo dal silenzio ha convocato una manifestazione ne parliamo con Susanna Camusso Assunta Sarlo allora perché oggi
Perché oggi è il venticinque novembre Giornata internazionale
Contro la violenza sulle donne
Perché questi mesi la nostra storia nostra elaborazione segnata da questo tema
E abbiamo deciso di iniziativa che però ha contemporaneamente una festa musica e spettacolo è parola pubblica perché innanzitutto bisogna dire che noi non vogliamo essere vittime per sempre perché qui in stazione Centrale
Perché questo è un luogo o in qualche modo simbolo dell'insicurezza ma nello stesso tempo è un crocevia di viaggi di incontri
Di partenza e di arrivo di magari di arredi anche verso le case che sono un uovo altrettanto insicuro anzi solo il centro
Della violenza che avviene quindi era simbolico per rappresentare il fatto che noi vogliamo città sicura libertà
Perché ci deve essere certezza della inviolabilità del corpo femminile
E che appunto non volendo essere vittime per sempre bisogna ripensare la scuola le città il Paese a misura della libertà delle donne voi avete convocato questa manifestazione con un'assemblea della ventisei ottobre
Che parte da una considerazione rifuggire dalla facile scorciatoie dello scontro di civiltà
Certo non non è possibile che ci sia una situazione per cui il tema della violenza che è un tema che ha il match attraversa da lunghissimo tempo che stai in tutte le case venga utilizzato invece per separare gli italiani dai migranti piuttosto che le italiane dalle migranti
Questo clima che si è creato che ha un clima che cerca sempre di spostare fuori da se il problema è un clima insopportabile il tema il tema delle relazioni tra i sessi è il tema della sicurezza delle città e il tema di come si formano e si educano le persone è il tema appunto della libertà delle donne in qualunque parte del mondo siano qui parlate di un cittadinanza alle donne che ho la cittadinanza ancora imperfetto
Non c'è dubbio basta pensare che quando si considera che il tema è quello del controllo del corpo femminile si nega il fatto che noi siamo persone si nega al fondamento della democrazia che quello basato su una testa un voto
In testa e la completezza di una persona invece c'è l'idea che noi non siamo persone complete l'osservatorio nazionale sulla violenza un progetto del ministero delle Pari opportunità
Di cui però voi dite di guardarsi di di starci attenti insomma perché
No noi diciamo che è importantissimo che venga fatto un osservatorio ma che deve essere il luogo delle donne rifugiavano da qualunque idea che dica che l'osservatore delle donne e il luogo delle comunità siano esse religiose siano esse etniche o così via le donne hanno parola in prima persona non qualcuno che rappresenta la loro parola
E sentiamo un'oppressione che è data dal fatto che ci si riferisce
O alle comunità o alle famiglie tradizionali appunto si nega il principio di una testa il voto la parola non è in capo a noi diritti non sono in capo a noi c'è qualcun altro che parla per noi e questa insopportabile
Grazie grazie Susanna Camusso con Assunta Sarlo affrontiamo il tema di tre documenti che erano allegati alla testo della mozione di questa Assemblea
Il primo la tutela e il diritto si incentra sulla formazione formazione delle forze dell'ordine di magistrati e gli avvocati intanto
Sì noi abbiamo scritto questi tre allegati che sono appunto la tutela il diritto a parte tv penale è la parte di sensibilizzazione e prevenzione sulla città proprio perché vogliamo ribadire che la questione della violenza si prende per il suo versante profondamente culturale
Quando diciamo tutela e diritto diciamo
Che sulla questione della violenza vanno formati poliziotti magistrati il sistema sanitario
Tutti coloro che hanno a che fare che possono avere a che fare con le donne vittime di violenza per riconoscere semina violenza per garantire alle donne la tutela di cui la tutela sociale e penale di cui hanno bisogno
Recente di ieri se non ricordo male
L'uccisione di una donna da parte del marito di due figli Dana che aveva denunciato alle forze dell'ordine di essere stata picchiata prima voi parlate nel documento di accesso ad alloggi protetti forse era quello il caso della forse proprio il caso di una mancata affermazione
Sì forse anche nel caso di una cosa che noi diciamo anche in questo documento
Cioè della necessità di introdurre Lina reato di stalking che è reato contro le minacce ripetute ossessive che al momento ci segnalano tutta la rete dei centri antiviolenza non solo a tutela del nostro sistema penale
Questo documento diciamo che quello che non serve è un aumento delle pene per i reati di violenza sessuale mentre quello che serve e tutelare le vittime in tutti i segni che preparano violenze ancora più grave sì perché contrario dite dell'improponibile ricorso abiti particolarmente rapidi certo naturalmente perché come sappiamo l'elaborazione di una violenza
E riversa da donna a donna conosce tempi e modalità diverse da donna a donna
E di conseguenza è incompatibile fuori un accesso al sistema penale troppo
Troppo rapido alle donne bisogna lasciare il tempo e il modo di elaborare la violenza subita e decidere di conseguenza si accedere o no la denuncia questo è un tema molto importante che dopo molto dibattuto al movimento le donne e i tempi
Della della prima legge la legge sulla violenza sessuale nel mille novecentonovantasei
Ed è un tema che noi librai impariamo perché nell'accedere o meno e nel rispetto dei tempi delle donne c'è il rispetto dell'autodeterminazione delle donne in materia di violenza
La parola pubblica altro argomento
Poi parlate di una campagna culturale diffusa sul territorio nazionale individuate educazione e pubblicità come punti forti
Sì pure il centro politico di questo documento è la richiesta alle istituzioni al governo del paese di prendere parola pubblica in materia di violenza
Corre questo si fa è che l'articolazione di questo impegno che noi chiediamo sono poi appunto quello di grandi campagne sul territorio noi pensiamo che la cultura di genere il rispetto il rispetto delle donne ce la deve cominciare
Con grandi campagne che partono dai banchi di scuola che partano veramente dalla giovanissima età
E i casi recenti di bullismo scolastico c'era ci dimostrano quanto sia urgente ripensare la funzione educativa della scuola anche nel versante delle relazioni tra estense
L'ultima parte l'ultimo allegato alla città voi parlate di città vivibile per le donne ridisegnata dal dado
Certo noi parliamo di città vivibile e quando diciamo città vivibile diciamo una città che le donne possano vivere in tutti i suoi luoghi pubblici e privati diciamo non a caso stasera alla Stazione Centrale che un luogo percepito come insicuro
E diciamo anche un'altra cosa
Che risponderà a questa richiesta delle donne
Con le colonnine antistupro o semplicemente con ma un po'di più poliziotti in più cioè con una logica securitaria sul territorio non è quello che vogliamo quando noi parliamo di spazio vivibile parliamo di spazio condiviso dalle donne
Di mappe autogestita dalle donne che segnalino quali sono i luoghi della città che considerano pericolose però il novanta per cento se non ricordo male le le percentuali sono queste
De del degli atti di violenza e completi delle donne accadono in casa in famiglia e con amici amici insomma con un conoscente diciamo così assolutamente si sono dati italiani ma sono anche dati mondiali la violenza è prevalentemente domestica
La violenza è prevalentemente per mano di amici cioè di di di vari tipi di fidanzati gli ex fidanzati di padri o di amici di famiglia queste voci dice ci dice una cosa fondamentale
Che la violenza un fatto molto profonda molto culturale non è un fatto di emergenza
E questo però significa anche che anche lo spazio pubblico deve rendere rendersi accogliente per la libertà femminile sono le case e palazzi nelle strade a dover raccogliere e rendere protagonista la libertà femminile
Da ultimo siccome ci sono dei degli iscritti all'Associazione Luca Coscioni e dei cittadini che sono in digiuno in una in questo momento martedì mercoledì a mezzanotte cominciato questo digiuno
Per una cosa che potrei definire una violenza sorella rispetto a quella che dicono le donne
E che questo uomo per Giorgio Welby copresidente dell'Associazione Luca Coscioni
Ha chiesto se era possibile che vi fosse somministrato la sedazione terminale per che egli fosse permesso di poter staccare la spina senza dover soffrire pare che questo sia impossibile che questa tortura sia obbligato a cosa ne pensi
Penso che questo Paese è in ritardo nel ritardo in un ritardo di pensiero di discussione pubblica su temi come questo che attraversavano la nostra vita quotidiana né
Penso che che questa sia uno dei temi come dire temi eticamente sensibili di cui in un Paese civile si deve assolutamente occupare al di fuori dall'ideologia e anche al di fuori però in una logica di spazio laico pubblico e condiviso dove le scelte libere degli individui vengano massimamente tutelata
Penso che in questo c'è un ritardo profonda un altro dei tanti ritardi che fanno del nostro Paese un Paese arretrato in materia di diritti e questa somma da donna da cittadina non può che prenderne come dire solidale verso manifestazioni di questo genere
Visto che il DG in aperta anche alle donne che si che sarebbe possibile stasera leggere
L'appello del digiuno questa no sinceramente no ma perché intendiamo concentrare questa serata su questo tema
E sinceramente diventa complicato poi allargare ad altre questioni
Cit ci deve essere una condivisione della nostra Assemblea su questa cosa che sto in questo caso non c'è stata mi spiace arma come dire noi teniamo anche molto a una procedura democratica rispetta come dire alle nostre scelte assembleari stasera
La parola pubblica una parola sulla violenza sulle donne te lo dicevo perché secondo me il tema dalla violenza donne disabili malati terminali o cittadini normali
Come dire un continuum si tratta è vero però che appunto no lato c'è una come dire una procedura insomma come dire assembleare alla quale noi italiane che siamo tenute tutte
A rispettare per cui sono no stasera mi dispiace stasera ci si occupiamo di questo però avremo modo o grazie grazie ad Assunta Sarlo