Le origini della Repubblica e il processo costituente

Buongiorno
Saluto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che onora con la sua presenza alla cerimonia odierna e che oggi per la prima volta dall'inizio del suo mandato nella massima magistratura repubblicana e ospite dalla Camera dei deputati
E questa dunque la nuova e felice occasione per festeggiarlo soprattutto per ringraziarlo del lavoro di eccezionale rigore e qualità da lui svolto al servizio dell'istituzione parlamentare come deputato per ben dieci legislatura come presidente della Camera
In una delle fasi più difficili nella storia della repubblica nell'ultima tornata quando ha avviato l'attività della Fondazione della Camera sino all'organizzazione di questo importante convegno oggi il Presidente Napolitano non è tanto un ospite di riguardo quanto piuttosto il protagonista di questa giornata in cui celebriamo l'anniversario dalla Repubblica italiana con le risorse della cultura dalla storia del confronto
E mio saluto avrà Pier Ferdinando Casini
Non è immediato predecessore nella calca credo che sto che proprio in questi giorni è diventato presidente della Fondazione della Camera
Allora io voglio rivolgere il mio fervido caloroso augurio di buon lavoro in questo nuovo incarico che sono certo saprà onorare con l'altissimo senso delle istituzioni dimostrato negli anni della sua Presidenza della Camera dei deputati
Lo ringrazio per aver coerentemente accettato di dare seguito all'opera del Presidente Napolitano
Testimoniando nel modo più autorevole come possiamo essere al tempo stesso uomini della politica e uomini delle istituzioni
Anche dividendoci in un campo ritrovandoci uniti nell'alto
Mi rivolgo ad entrambi che ai presidenti
Per dirvi con quanto rispetto guardi all'opera di tutti i miei predecessori vedo qui presente anche Luciano Violante quei miei proprio con gli stessi sentimenti
è stata la loro capacità di interpretare
Il ruolo istituzionale cui sono stati chiamati ad accrescere il significato di questa che è anche e attraverso di esso anche il valore del Parlamento agli occhi della collettività nazionale
Rivolgo il mio saluto al presidente della corte costituzionale Annibale Marini
A Valerio Zanone presidente del Comitato nazionale alle origini della Repubblica quarantacinque quarantasei
Che ha concorso fattivamente all'organizzazione del convegno al professor Pietro Scoppola che ne svolgerà la relazione introduttiva alle altre autorità presenti a tutti gli intervenuti
Sono onorato di aprire i lavori di un convegno che impressiona per la portata dei temi per la vastità dell'articolazione tra il valore degli studiosi che animeranno le sezioni programmate la fondazione della camera va così al cuore della sua missione diffondere la cultura del Parlamento al più alto livello impegnando gli esponenti della cultura nazionale nella riflessione sulle origini della nostra Repubblica
Interagendo direttamente con i temi i più attuale atterrita politica
La politica a sua volta si deve nutrire della storia oggi infatti non siamo qui per commemorare un evento consegnato al passato ma per riaffermare le radici sulle quali sono piantate le istruzioni in cui si riconosce la comunità nazionale che è un'operazione essenziale e necessaria
Tanto più in quanto siamo pericolosamente presenti quanto siano pericolosamente presenti elementi di crisi della coesione sociale
Ho parlato io stesso di queste radici nel discorso di insediamento al presidente della Camera ricordando una frase di Piero Calamandrei
Dopo pochi giorni ho sentito il Presidente della Repubblica appena letto fa lo stesso nel messaggio indirizzato al Parlamento in occasione del giuramento
Non possiamo fare a meno di questa storia
Senza perdere il senso del nostro presenze e del nostro futuro
Fa la storia significa riaffermare la memoria per liberare il futuro
Riaffermare il diretto collegamento del nostro tempo con l'esperienza questo ente significa ribadire che i principi costituzionali non sono consegnati a una dimensione a temporale
E non nascono soltanto da un'adesione astratta ad un sistema di valori
Quei principi sono legati in modo inscindibile ad una determinata esperienza storica quella della reazione alle barbarie nazifascista
Un evento molto preciso fonda la nostra costruzione
La rimozione di quell'evento porterebbe alla perdita di identità della nostra patria alla cancellazione delle ragioni che ancora adesso possono unire gli italiani in una comune idea di cittadinanza e nel percorso di progresso sociale e civile
Grazie alla resistenza
Alla pluralità di forza che lo animano e che quindi si ritrovano dello studente
La nostra Costituzione non c'è stata donata
Non è stata scritta sotto tutela mi è stata copiata ma è stato il frutto di un processo profondamente democratico e originale
Che ha chiamato in causa tutte le diverse anime del paese e ha così potuto superare persino la nuova lacerazione causata dal referendum istituzionale
Nette e gli eletti alla Costituente
Può un espressione di stuoie sensibilità politiche qualche volta lontane e a volte opposte tra loro
Se però fondere ideale diverso in una sintesi che non fu un compromesso
Ma un fattore di crescita per tutti coloro che mi animava i lavori e soprattutto per il Paese intero
In un tempo caratterizzato dallo scontro tra idee nazioni classi sociali i costumi enti costruirono una democrazia sociale avanza che rifiuta la guerra che persegue la pace ed è aperta la cooperazione sovranazionale internazionale
Una sintesi consegnata un testo che resta tutt'oggi una delle più avanzate testimonianze del costituzionalismo democratico a livello mondiale
Dopo sessanta anni di intenso esercizio delle libertà democratiche
Esistono le condizioni perché su questi giudizi si possa costruire un larghissimo consenso
Un fattore dinamico rivolto al futuro dello svolgimento del tema dell'identità nazionale la ricchezza di quell'identità è un patrimonio straordinario per guardare con fiducia al domani
Per comprendere quanto il nostro tempo sia diverso da quello dei costituenti
E quanto diverse siano le grandi questioni che abbiamo di fronte ma anche
Per cogliere in quella lezione una maggiore capacità di affrontarle così come oggi ci si presenta allora si trattava di gettare le basi politiche di un nuovo tessuto civile e morale
Oggi siamo di fronte a una città matura che non cessa di interrogarci sul riconoscimento di nuovi diritti che ci obbliga a confrontarci con nuove disuguaglianze e persino con drammaticità elementi di crisi
Il processo costituente massima espressione sulla riconoscimento pubblico dei diritti delle dunque continua anche forme nuove portando quei diritti su un piano più avanzato individuando garanzie più efficaci per il loro esercizio
Per una quantità sempre più vasta e diversificata di soggetti e l'identità custodito dalla Costituzione repubblicana consente di guardare con fiducia anche al futuro della nostra istruzione per la mensa
Finita la sua rinascita essa ha saputo includere anche le forze che in origine guardavano con scetticismo la democrazia rappresentativa l'Italia ha vissuto un lungo periodo di allargamento dei confini tra democrazia di inclusione ingresso di nuove forze così arricchendo la democrazia stessa
Questo questa capacità del Parlamento repubblicano sia rinnovarsi costantemente ogni volta che nuove idee e nuovi movimenti si affacciano alla vita pubblica
Quando trovano nel Parlamento l'interlocutore per costruire la propria identità come forse nazionali
Per confrontarsi civilmente con tutto lo schieramento politico
Per affermare la propria libertà anche di essere diversi concorrono nello stesso tempo ad una sintesi unitaria di diversità che attende forte evitarle la democrazia
Con questo convegno onoriamo quindi la costruzione nata
Dalla Resistenza e nel Parlamento nelle forme e secondo le procedure poi la mensa onoriamo il nostro Parlamento e il valore della nostra democrazia parlamentare
Come prodotto originale autentico della storia nostra ed al concorso di ogni parte politica
Ci disponiamo nel modo migliore nel segno del dialogo e del confronto civile
Adesso finite anche dalla nuova legislatura che si avvia sugli stessi temi costituzionali
Non ci potrebbero essere testimonianza migliore della forza e della vitalità della costruzione della democrazia nata frammento e dalla riduzione di quell'assemblea che oggi celebriamo
Che la partecipazione in massa di tutti i cittadini alla prossima consultazione referendaria buon lavoro buona giornata
Dopo la parola al presidente Casini
E per me un grande onore e un vivi e un vivissimo piacere
Salutare il Presidente della Repubblica la sua presenza onora il convegno di questa mattina ma ci offre anche l'occasione di ricordare la sua opera quale Presidente della Fondazione
è stata l'unica a tenerla a battesimo e a guidarne con mano sicura i primi passi
Conseguendo risultati importanti che sono sotto gli occhi di tutti
Siamo certi signor Presidente
Che nella sarà il nostro massimo garante con la passione e l'equilibrio che hanno caratterizzato la sua storia politica e istituzionale
Attento a tutto il Paese al di là e al di sopra delle singole appartenenza di parte
E la sa di poter contare sull'impegno solidale di tanti di noi
Saluto il presidente della Camera onorevole Bertinotti
Le altre autorità presidente Bertinotti un augurio affettuoso speciale personale di buon lavoro
Il convegno odierno organizzato in collaborazione con il Comitato nazionale alle origini della Repubblica mille novecentoquarantacinque quarantasei presieduto dal senatore Valerio Zanone
Affronta un periodo cruciale della storia del Paese soffermandosi sulla ricostruzione del sistema politico fondato sui partiti
Con una coincidenza temporale non programmata
Ma certo felice proprio in questi giorni si è realizzato un altro importante iniziativa della Fondazione sono in libreria i quattro volumi degli studi per il sessantesimo anniversario dell'Assemblea costituente
Valori e principi del regime repubblicani un'opera giuridica in cui sono analizzati i principi fondanti della nostra carta costituzionale
E le loro prospettive evolutive a fronte delle esigenze nuove emerse nella società e dei cambiamenti che hanno interessato negli ultimi decenni il nostro sistema politico ma veniamo al convegno due giorni di studio di confronto tra i maggiori storici italiani di diversi orientamenti culturali
Per tentare di rendere comprensibile a tutti quello che di vicente è stato chiamato il mistero della nazione risorta
Ovvero la straordinaria capacità dell'Italia di riprendersi e di dare vita ad una moderna democrazia
Uscendo non solo dalla catastrofe della guerra
Ma anche dagli orrori di una lotta fratricida
Una classe politica cosciente del contesto drammatico in cui si collocava l'appropriazione seppe condurre il Paese ha due risultati duraturi
La creazione d'un quadro politico di pacificazione
Ed un assetto istituzionale che ha retto per sessanta anni
A quella capacità di collaborazione
A quella dedizione verso un fine comune superiore dobbiamo tutti un commosso ringraziamento ed il più profondo rispetto
Non fu un percorso facile per nessuno dei protagonisti
La lotta di liberazione che tanto contribuì a formare le coscienze del nuovo Paese non fu esente da eccessi ed errori
Eppure i partiti
Che ne erano stati protagonisti seppero creare le condizioni per la ricostruzione di un embrione di Stato attraverso i governi di unità nazionale
E la nomina della Consulta nazionale prima Assemblea libera rappresentativa anche se non elettiva e proprio ruolo di primo piano dei partiti politici fu il principale elemento di novità del dopoguerra
Dopo anni di assenza il partiti furono protagonisti del dibattito e della lotta politica
Assumendo un ruolo fondamentale nella costruzione del sistema democratico del Paese partecipando alla definizione dell'assetto istituzionale attraverso la scelta referendaria e la Costituzione dell'Assemblea costituente
Quell'Assemblea che il Presidente Napolitano intitolando la recente mostra tenuta qui a Montecitorio con una felice intuizione aveva visto come la rinascita del Parlamento
Ed in effetti il ritorno del Parlamento al centro della vita politica ed istituzionale del Paese si realizzò pienamente attraverso il presidio di un'Assemblea direttamente liberamente eletta per la prima volta da tutti i cittadini
Dai programmi dei partiti
Definiti durante la stagione dei loro congressi dicembre mille novecentoquarantacinque aprile a quarantasei
Emergeva con chiarezza la diversità delle ispirazioni delle matrici culturali dell'idea stessa di democrazia la differenza di lettura della passata storia nazionali ma tutto ciò non fu di ostacolo al successivo confronto in sede di assemblea costruendo
La decisione seppure molto contrastata di affidare un referendum popolare la scelta basilare tra repubblica e monarchia
Determinò come scrisse Piero Calamandrei il verificarsi di un fatto mai accaduto nella storia
Che una repubblica sia fatta con paziente lentezza e con il re sul trono
Ed Alcide De Gasperi rifacendosi a quanto affermato dal giurista fiorentino nella seduta inaugurale dell'Assemblea Costituente venticinque giugno quarantasei
Disse giustamente che si compiva legalmente e pacificamente il più grande rivolgimento della storia politica moderna d'Italia
Durante i lavori dell'Assemblea costituente si confrontarono infatti posizioni politiche diverso diversi modi di intendere la vita sociale non mancando in alcuni momenti la durezza e l'asprezza degli scontri
Ma la preoccupazione costante
Fu quella di creare un'intesa la più larga possibile sul testo della nuova Costituzione
Volontà intesa fra forze politiche antagoniste
Resa possibile da riferimento agli ideali comuni della Resistenza in Europa e in Italia e dal desiderio di trovare un momento di composizione dei conflitti
In quella stagione irripetibile della nostra storia
Le diverse culture politiche presenti in Italia seppero ritrovare pure in un contesto intriso di vive conflittualità
I terreni comuni per incontrarsi le ragioni profonde e condivise su cui costruire con fatti ma anche con grande speranza le fondamenta di un edificio che avrebbe assicurato alle nuove generazioni un futuro di pace e di libertà quell'esperienza e ormai lontana
I partiti che vi diedero vita non esistono più o hanno subito radicali evoluzione
Nell'imminenza d'un referendum che deciderà della più ampia incisiva riforma costituzionale dal mille novecentoquarantotto ad oggi
è opportuno ricordare che quell'esperienza non appartiene più a qualcuno in particolare
Non è nel patrimonio di questa o quella forza politica
E sa appartiene al comune patrimonio della nazione e rimane per noi come esempio e come monito
Nelle grandi scelte che segnano la vita di un Paese essenziale saper cogliere lo spirito del tempo
Come i costituenti colsero l'anelito di libertà e di rinnovamento che percorreva l'Italia
Ma è ugualmente essenziale non lasciarsi trascinare dallo spirito di parte sforzandosi di ricercare il soddisfacimento di quegli interessi generali
Che uniscono saldamente la Repubblica al suo popolo
Prendono la parola il senatore Valerio Zanone
Signor Presidente della Repubblica
Signor presidente della Camera
Signor presidente della Corte costituzionale signor presidente dalla fondazione camera dei deputati
Signori del Parlamento e del Governo signore e signori
A metà del due mila cinque il ministero per le attività culturali accogliendo il progetto presentato da diverse fondazioni di studi politici a affidato al comitato nazionale che ho l'onore di presiedere un ampio programma di ricerche sulle origini della repubblica
I lavori del comitato nazionale
Che sempre ha potuto avvalersi del sostegno attivo dal Ministero
E segnatamente del capo dipartimento Salvatore Italia del direttore generale fra gli istituti culturali Luciano Scala
Impegnano più di trenta studiosi
Che lavorano sul materiale archivistico acquisitori ordinato dalle diverse fondazioni negli anni più recenti
Le ricerche sono in corso di svolgimento
La loro pubblicazione è prevista sul finire dell'anno
Si tratterà di un apporto di prima mano
All'ulteriore ricognizione storiografica del biennio mille novecento quarantacinque mila novecentoquarantasei
Ripercorse ricomposto
In forma plurale critica e documentata
Sulla linea di quello spirito di verità
Cui lei signor Presidente della Repubblica affatto richiamo nel suo messaggio dopo il giuramento
Fra le prime principali stazioni del percorso
Il Comitato nazionale ha posto l'allestimento di concerto con la Fondazione alla Camera i deputati
Del convegno di studi storici
Che si apre alla vigilia del due giugno in questa Sala della Lupa
Dove era custodita la memoria di retta dei risultati del referendum istituzionale
E prima ancora dell'ultimo tentativo parlamentare di contrasto al regime fascista
La definizione delle finalità del convegno della sua agenda è stata per la Giunta esecutiva del Comitato nazionale
Una occasione costante di colloqui o di collaborazione
Con la Fondazione della Camera con il suo primo Presidente Giorgio Napolitano
Siamo certi tratti di continuare con la collaborazione che quel colloquio con il suo successore Pier Ferdinando Casini
A me ad esso compete ad indicare alla svelta la scansione tematica del convegno
Che dopo l'introduzione di Pietro Scoppola
Proseguirà nella sala del Mappamondo preoccuperà per intero la giornata di oggi e domani
Il convegno si articola intere ambiti tematici
Il primo ambito tematico intende offrire agli elementi di raccordo fra le origini della Repubblica italiana ed il contesto internazionale
L'Italia sconfitta ma liberata sul crinale del bipolarismo mondiale allora emergente
Basta paragone con le esperienze di guerra vissute dagli altri maggiori Stati europei sottoposto alla formazione sovietica
E dal rapporto diretto con gli Alleati anglo americani anche in relazione al passaggio istituzionale dalla monarchia alla Repubblica
Il secondo ambito tematico si inoltra nel complesso rapporto di continuità e discontinuità
Fra l'origine della Repubblica ed il precedente ventennio
Relazioni sull'argomento si estendono anche oltre l'accezione strettamente politica
Per esplorare il discorso pubblico del tempo lungo una varietà di versante linguaggio delle celebrazioni dalla pubblicistica della comunicazione visiva allora
Essenzialmente cinematografica
Le persistenza e frattura di continuità nella pubblica amministrazione nelle istituzioni accademiche nella Chiesa cattolica
Il nuovo assetto dei sindacati delle forze produttive del mondo agrario
Il terzo ambito tematico pone infine in connessione gli eventi della lotta politica
Con il referendum istituzionale del processo costituente
Qui l'apporto innovativo fa ricorso principalmente a materiale di documentazione originale ed in parte inediti
Ciò giustifica spero l'attenzione prestata in molte relazioni ed elementi aggiuntivi rispetto alle fonti tradizionalmente utilizzate e dalle biografie dei padri della repubblica giustamente celebrati
Ricerche dedicate ad episodi specifici riviste quasi dimenticate a Martins periferiche rispetto alla linea di grande comunicazione storiografica a zona rimasta in penombra tutto ciò
Può contribuire ad ulteriori acquisizioni
Di quella
Merita che appartiene alla storia
La verità storica secondo estetica crociana
La verità che tende ad una certezza diversa dalla certezza scientifica
E tuttavia prescrive ai ricercatori come scriveva però c'era la sua estetica di allargare con industrie sforzi e rendere esatto al meglio possibile
Il ricordo che gli individuerà nazione conservano del proprio passato
Signor Presidente della Repubblica la gente del convegno dunque avvio non conclude il lavoro del comitato nazionale
Ci ha voluto affrettare il passo per non mancare alla ricorrenza del due giugno che seguendo la linea del suo messaggio al Parlamento richiamerà
Il vincolo fra le origini della Repubblica ed i principi costituzionali
In cui trova fondamento l'identità nazionale
E di nuovo ritorno alla mente il coccio e dei nostri verdi anni stavolta in croce teorico non dell'estetica ma della storiografia
Il corso della storia sempre contemporanea
Che scriveva solo un interesse della vita presente si può muovere ad indagare un fatto passato la stragrande maggioranza degli italiani viventi
Lata dopo il mille novecento quarantasei eppure continua a riconoscersi
Nel volto della Repubblica scolpito nei primi articoli della Costituzione
In quel principio fondamentale in cui Piero Calamandrei ricordato dal presidente Bertinotti nel suo discorso d'insediamento sentiva a lecco lontana del Risorgimento e vendicava le voci ai giovani di allora
Ed anche oggi nell'opinione pubblica
E soprattutto fra i giovani
Si avverte una rinnovata domanda di storia
Anche quando le memorie delle vicende esistenziali sono i reduci umilmente diverso
A tradurla in valori condivisi condivisi
Interviene la lezione della storia
Che ho giustificatrice e Longo giustiziere a non la storia ufficiale non la storia ufficialmente dettate prescritta
Ma la storia raccolta dalla ricerca critica per rispondere alle domande del presente così la lezione della storia forma un patrimonio condiviso
Che non contraddice al pluralismo culturale di ogni società libera
Ma ne costituisce lo sfondo è la premessa quasi a stabilire se così si può dire le regole elementari per una grammatica della convivenza
La grande maggioranza con cui l'Assemblea costituente approvò il testo dalla Costituzione consolidò il responso
Del referendum istituzionale
E da quelle origini da quella prova democratica che il monarchico Luigi Einaudi non esito a definire dinanzi al Parlamento segno di un trapasso meraviglioso
La Costituzione accompagnato sessant'anni di storia italiana
E tuttora ci accompagna
Non tanto o non soltanto come un libro stampato
Ma piuttosto come un soggetto vivente capace di adeguarsi e crescere insieme alla crescita della società civile
Grazie
Allora però il professor Pietro Scoppola che svolgeva il suo intervento su momenti e aspetti della riflessione storiografiche prego professore
Signor presidente della Repubblica signor presidente della Camera signor presidente della corte signor presidente della Fondazione della Camera dei deputati
Il decennio in decennio la nostra Costituzione è stata
Celebrata studiata e discussa e ogni ricorrenza il clima culturale e politico del momento ha condizionato i pericoli del giudizio lo dicevo momento fa
Presidente Zanon citando Croce la storia sempre sollecitata dai problemi del presente della lezione di tutti i grandi maestri di studi storici
Io la mia relazione ha un titolo
Molto ampio momenti ed aspetti della riflessione storiografica non potrò che procedere per accendi non mi aspetto io vorrei subito sottolineare il superamento della storiografia di partito
Non della storia dei partiti che rimane un aspetto validissimo della ricerca la delle stelle Fia di partito sia della serigrafia sulle origini della Repubblica fatta separatamente dal punto di vista dei singoli partiti in contrapposizione fra loro oggi siamo a una fase nuova
Che stile si è aperta da tempo ed è stata già sperimentata nel grande convegno che si è tenuto qualche anno fa sulla gli anni Settanta un convegno promosso dato diversi istituti di ricerca di vario orientamento e anche questo è un convegno che nasce come giustamente ha ricordato il presidente Zanoni da questa ampia collaborazione
La storia ha bisogno di questa collaborazione può riuscire delega alle secche le revisioni di Park
Un secondo aspetto va sottolineato la prospettiva che si è fatta via via non sempre meno nazionale meno provinciale vorrei dire sempre più aperta a dimensione internazionale
Che questi studi hanno assunto non si può parlare dell'origine della Repubblica non si può parlare delle grandi scelte
Per l'Assemblea costituente della e le condizioni in cui operano fatte senza fare riferimento alla passione degli alleati alla precede vincitori della guerra
E anche questo convegno dal largo spazio a questa prospettiva internazionale in questo sessantesimo anniversario qual è il rapporto passato presente sul quale val la pena di richiamare l'attenzione è un rapporto passato presente particolarmente intenso particolarmente condizionante
Lo scenario culturale e politico è cambiato negli ultimi anni tanto più si è avvertita viva la necessità ma il più ampio coinvolgimento di studi ed istituzioni per l'organizzazione di questo convegno proprio in ragione di questo cambiamento del quadro culturale politico
Ma fra i tanti aspetti del presente che meritano attenzione perché condiziona certamente il nostro giudizio ce n'è uno sul quale mi sembra doveroso richiamare l'attenzione una incisiva modifica è stata del resto già citata ma decisiva modifica della Costituzione che divide le forze politiche ha suscitato una vivace reazione larghissima i settori della scienza giuridica sarà quanto prima sottoposta a il al giudizio popolare in un referendum confermativo
Sicché il popolo sarà in sostanza chiamato a giudicare la Costituzione
Si delinea sessant'anni dal referendum che ha dato vita alla Repubblica un nuovo referendum sulla permanenza
Cioè permanente validità o meno della Costituzione queste inedite situazione pone una domanda la storia che dobbiamo raccogliere sulla quale io mi propongo di svolge la mia rapida riflessione una domanda presente nel dibattito sto che storiografo invece svolto fin qui ma che ora diventa più esplicita che dobbiamo rendere più esplicito
Quanto al profondo e solido Leonardi che ha vinto
Della nostra Costituzione nella storia del Paese nel vissuto ed italiani
Ci può considerare la Costituzione così radicata nella nostra storia dev'essere elemento costitutivo della stessa l'identità nazionale
Queste domande un vi hanno subito al tanto discusso e classico tema del rapporto fra esistenza e Costituzione che ha evocato il presidente della Camera nelle sue parole
Il saluto e l'introduzione si sa e non sono mancate in più di mezzo secolo contestazioni
Circa questo rapporto
Il grande Piero Calamandrei tante volte citato
Fu in qualche modo il primo che mise in discussione
Questo rapporto quando
Parlo di una rivoluzione promessa in cambio di una rivoluzione mancata di studi che sono stati fatti per questo convegno metto in luce che questo giudice anche in gran parte legato a un dibattito interno al Partito d'Azione non voleva essere un giudizio
Non aspirava desse un giudice aggettivo lo stesso Calamandrei pochi anni dopo nel cinquantasei quando entrò in funzione
La Corte costituzionale scrisse un articolo la Costituzione si è mossa
In cui diceva i cittadini sentiranno che la Costituzione non è soltanto una carta scritta che la Repubblica non è stata una beffa
Nel giugno quel giudizio formulato e ha condizionato per un certo tratto il dibattito su questo complesso rapporto fra resistenze costituzione ed è stato ripreso in forme ancora più radicali
Nella negli anni settanta nella dalla cosiddetta attesi della continuità nel quadro della polemica da sinistra estrema sinistra conto la solidarietà nazionale
Questa interpretazione accentuava il carattere elitario della Resistenza Khotan ponendo la la maggioranza passive attimo visto della popolazione e sottolineava la continuità delle strutture economiche amministrative della società e dello Stato
Prima durante e dopo il fascismo
Rimproverava al Partito Comunista la sinistra di aver partecipato al questa politica per l'obiettivo poi smentito dei fatti di restare al governo il rapporto fra resistenze costituzione per il massimo esponente di questi di questa tesi
Grande storiche lo storico torinese Guido quarzo e diventava la poi cito l'appropriazione della guerra partigiana da parte del compromesso fornito dalla Costituzione della Repubblica
Ed è implicito in questa espressione l'appropriazione
Un indebito
C'è implicita il giudizio sulle appropriazioni indebite
E tuttavia al di là di simili posizioni che sono state prontamente
Connotate da punti di vista politici ideologici si può dire che gli studi sulle origini della Costituzione
Hanno fatto grandi progressi anche grazie all'attività svolta dall'Istituto nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione e di tutta la rete a livello nazionale degli Istituti per la storia della Resistenza
E queste stesse provocazione ideologiche hanno spinto ad affondare più a fondo a fare ricerche più approfondite e hanno contribuito a far sì che in fondo la lo studio sulle origini della Repubblica e della Costituzione non fosse più studio soltanto sull'opera dei vertici politici della classe politica Maffeis ma fosse studio sui sentimenti popolari sulla partecipazione popolare sul vissuto
Del popolo italiano
Direi che la notissima opera di Claudio Pavone una guerra civile Saggio storico sulla moralità della Resistenza comparsa nel novantuno segna il punto di arrivo di una lunga stagione distrutti
Soltanto in questa lunga stagione un momento voglio segnalare e ricordare molti forse lo ricordano quando si tenne per il sale per il trentesimo anniversario della Costituzione a Firenze per iniziativa della Regione Toscana un grande convegno i cui atti sono raccolti
Non sei volumi constatata una ricerca estremamente approfondita accurata
Sulle di Vichy culturali
Della costituzione e sul ruolo di sci poco rapporto sullo in conto sullo intreccio nei lavori della Costituente quelle ai volumi rimangono a mio avviso è quel convegno
Un punto importante di questo livello alto che gli studi sulla Costituzione sulla Costituente sulla Costituzione hanno raggiunto attraverso un lungo travaglio
Il quadro cambia bruscamente quando entra in campo negli anni novanta in coincidenza con la crisi del sistema politico a tutti nota un nuovo e più radicale revisionismo nel quale deve voglio dirlo per riguardo anche per ricordo di un mio caro amico grande studioso nel quale la parte avuta da storici di grande valore come Renzo De Felice fu a guardar bene enfatizzata e in qualche modo stravolta dalla stampa dei mass media rapidamente impadroniti sì di un tema cui l'opinione pubblica si mostrava particolarmente sensibile
Ci può dire in estrema sintesi che il revisionismo degli anni novanta
Riprendendo in qualche maniera consegno rovesciato le tesi e la tesi della continuità di venti anni prima degli anni Settanta
Portava ad isolare
Il fenomeno della esistenze a collocarlo nel quadro di una lotta fratricida una crudele lotta fra due minoranze
Rispetto al quale rispetto alle quali minoranze sottolineava la lunga zona grigia indifferenza del Paese un paese attendista
In cui IDV due minoranze isolate dalla maggioranza del Paese si combattevano incute meno
Questa è la tesi di fondo accompagnata dall'altro motivo
L'idea di fondo come dall'altro motivo quella volta della patria legata alla vicenda dell'otto sedute
Ebbene in questa visione evidente non mi soffermo non faccio analisi non c'è il tempo per approfondire evidente che in questa visione la Costituzione perde rilievo storico e torna ad essere tutto è solo un compromesso fra i partiti
E così tutto l'edificio della Repubblica restava privo delle sue basi e la Costituzione perciò destinata
Ad essere archiviate
Con il superamento di quel quadro storico e con la scomparsa di quei soggetti politici che ad essa avevano dato vita
Bisogna dire che nella negli studi storiografici talvolta anche nella storia degli uomini le provocazioni più due sono anche le più feconde
Per le reazioni che susciterà
E possiamo dire che attraverso molte oscillazioni e soprattutto sulla base di molte ricerche l'immagine della Resistenza quale si era venuta formando e consolidando
Attraverso il lungo dibattito storiografico cui ho fatto riferimento si è ulteriormente arricchite e ampia ampliata proprio imminente in dialettica in dibattito con questa storiografia cosiddetta revisionista
L'immagine della zona grigia non ha fondamento reale
La popolazione italiana nel suo insieme non fanno niente indifferente di fronte ai mille drammi umani provocati dalla
E in particolare dall'otto settembre non sto qui a ripetere cose note i soldati
Vestiti di panni civili perché potessero tornare alle loro case i prigionieri francesi inglesi e americani aiutati nascoste contadini Churchill alla carne dei Comuni io ringrazio solennemente i contadini italiani per l'aiuto dato
Ai ragazzi inglesi salvati in quella occasione in quella circostanza gli ebrei aiutati tutta una serie e tutti hanno una mobilitazione popolare che non può essere dimenticate proprio gli sbandati lo sottolineo Ferruccio Parri
Offrivano le prime leve della Resistenza nel rifiuto delle chiamata alle armi lo ha messo in luce Renzo De Felice nell'ultimo volume della monumentale opera su Mussolini
L'impianto della chiamata aggiunse a livello nazionale per del quaranta per cento nella Repubblica di Salò e nelle zone vicine al Fontana come in particolare aggiunse livelli dell'ottanta del novanta per cento
Col fallimento della chiamata alle armi che la Repubblica di Salò
E questo è un Paese passivo e questo una zona grigia quando rifiuto rifiutare la chiamata alle armi significava minaccia della condanna a morte si può parlare di zone grigie
è stata recuperata e devo dirlo anche per merito del presidente Ciampi la complessa realtà della Resistenza dei militari è rimasta troppo a lungo in ombra
Nella storiografia di Speedy ispirazione azioniste d'ispirazione marxista che li aveva classificati come i badogliani
Sono stati recuperati alla resistenza agli ufficiali soldati dei campi di concentramento seicento mila seicento mila sono poi seicento mila famiglie amici compari compagni
Ma soprattutto si è ampliata e arricchita l'immagine stessa l'idea stessa della Resistenza il prendere altri da una parte o dall'altra non può essere considerata l'unica forma di partecipazione di coinvolgimento nel rifiuto della violenza e l'accentuarsi della volontà di pace non sono sentimenti grigi
E non sanno di fatti irrilevanti per la ricostruzione della convivenza civile
La volontà stessa tenace di sopravvivere
Che finisce con il prevalere in molti è una grande risorsa vitale per il futuro di un popolo che ha avuto e ha subito così grandi prove insomma il fenomeno della lotta armata che conserva tutto il suo valore
E che io non voglio in nessun modo mette in secondo piano non può essere isolato dalle innumerevoli forme di resistenza civile di cui il Paese fu il teatro
In questi spazi si colloca la presenza il ruolo della presenza cattolica certe vi è stata una significativa partecipazione
Dei cattolici anche alla resistenza armata Taviani ha scritto su questo pagine molto importante nel ruolo complessivo della Chiesa e Stato di altri continenti direi di custodia e di salvaguardia degli spazi di umanità di pietà
Di cui pure
Nella rinascita democratica aveva bisogno perché noi nasce una democrazia nell'odio ma rinasce necessariamente degli spazi della solidarietà umana della pietà umana
E questo contribuisce a spiegare perché la Chiesa è venuto a trovarci poi in posizione di centralità
E su queste premesse che si può tornare al tema del significato storico della Costituzione e saldato forma giuridica
Vorrei insistere su queste parole e ha consacrato in principi costituzionali
Sentimenti attese speranza indicate nel popolo che nel dramma della guerra si erano sviluppate dunque la Costituzione non è
Un semplice compromesso fra i partiti che pure sono stati protagonisti dell'Assemblea costituente
Ma la loro opera e lo sentirlo disse Terracini nel corso di insediamento è andata ben al di là sono stati Interpreti di un vissuto che ha interessato il coinvolto tutto il popolo italiano
La costituzione in questo senso radicata
Inequivocabilmente irrevocabilmente nella storia del paese
Con la profondità di una riflessione che aveva alimentato dall'intensa esperienza religiosa Giuseppe Dossetti una famosa conferenza del sedici settembre novantaquattro
A sostegno dell'iniziativa da lui promossa in difesa della Costituzione pronuncio quelle parole famose non sto a leggere tutte perché il tempo vola alcuni pensano che la Costituzione sia un fiore pur Ugento pungente nato quasi per caso da una ridotta inno di sbandamenti post-bellici
E da risentimenti faziosi volti al passato
E invece
Non è questo non è questo non è questo la Costituzione
Italiana è nata ed è stata ispirata come più di altre pochissime costituzioni da un grande fatto globale cioè dai sei anni della seconda guerra mondiale
E con questo Dossetti allargava ancora all'orizzonte il radicamento storico della Costituzione italiana non è solo la resistenza isolata da questo fenomeno drammatico che divide
Che spacca in due il secolo ventesimo cinquanta milioni di morti nella seconda guerra mondiale è legata a quell'evento ed è un evento che non può essere cancellato
è chiaro che in questa visione la Costituzione non solo appare profondamente radicata ma diventa elemento costitutivo di una nuova identità democratica nella quale i conflitti stessi
Chi non superiore principio di dignità della persona umana
Vedo che il tempo passa devo accelerare ma c'è un secondo motivo di radicamento storico consentitemi di accennare brevemente della nostra Costituzione
Che è emerso dalla collaborazione che si è via via sviluppata fra storici storici delle istituzioni e storici del diritto i giuristi
La Costituzione repubblicana a sostanza reinserito l'Italia nella grande tradizione del più solido costituzionalismo europeo
Non solo per i suoi contenuti
Ma per il modo con il quale si è giunto alla sua approvazione è un aspetto delicato ma mi pare interessante
Nuova costituzione riassume conclude il lungo dibattito che si apre nel corso il processo dice oggi per dire ciò mi sorge mentale sulla possibilità di una assemblea costituente che sostituisca lo Statuto Albertino
Costituzione col gesso cattura ieri da parte del sovrano
Ma il costituzionalismo del diciannovesimo secolo come ha notato Gustavo Zagrebelsky presupponeva un equilibrio con potere monarchico il potere dei nuovi organismi rappresentativi puntava cioè un sistema politico che non poteva fondarsi su una costituente dotata di pieni poteri
La costituite a Dell'Assemblea della Costituente dotata di pieni poteri appartiene alla tradizione legata
Alla alla seconda fase della Rivoluzione francese la fascia della convenzione la fase giacobina fast del terrore
Ed esce dal se il costituzionalismo europeo si sviluppa sul sulla base del superamento di questa posizione e attraverso l'assimilazione di elementi che vengono dalla tradizione britannica
E un costituzionalismo e qui è fondamentale la divisione dei poteri e l'equilibrio dei poteri
Non c'è costituzione senza costituzione democratica ideale democratica senza il rispetto di questi principi
Ebbene
In questa questa scelta
Questo inseguimento della Costituzione della Repubblica italiana della democrazia italiana nel corso di un europeo avviene proprio in ragione dei modi e delle forme in cui si è arrivati all'Assemblea Costituente che sono ben noti non li sto a richiamare il problema della limitazione dei superpoteri questa questa limitazione che allora fu oggetto di tante profonde lacerazioni dobbiamo riconoscere oggi a distanza di sessant'anni che è stata un grande elemento di saggezza
Perché attraverso la limitazione dei poteri
Con il referendum da un lato e dall'alto con la limitazione dei poteri per l'esclusione del potere di legittimazione ordinarie
La Costituzione italiana è entrata pienamente nel circuito del costituzionalismo europeo
Il ruolo di De Gasperi fu decisivo in questo senso sostanzialmente assente nei lavori della costituente di mi poi determinò in qualche misura gli esiti attraverso una serie di scelte poi eliminati
Volle il referendum non solo per evitare la frattura del suo potenziale elettorato ma per garantire un consenso indiscusso all'esito della scelta
E volendo ottenne la limitazione dei poteri della costituente per esorcizzare ogni tentazione giacobina dell'Assemblea e tentazioni giacobine c'è
Nell'Assemblea
Costituente
E furono esorcizzata appunto da questa operazione in cui la componente liberale dopo un appoggio nella più ampia e più significativa dal punto di vista della sua forza
Presenza dei costituenti cattolici
E tutto questo ha portato a poi ad una sintesi e poi le parti si sieda conosciate perché quelle che lei non sia con gli istituti di garanzia che inizialmente la sinistra aveva osteggiato penso alla Corte costituzionale
Giudicata severamente da Togliatti sono diventate poi
Come dire la trincea di difesa della sinistra negli anni dell'opposizione nei lunghi anni della guerra fredda
Vi è un terzo elemento che indico appena che contribuisce alla radicamento della Costituzione nella nostra identità storica per dirla con le parole ritocco Bale la Costituzione repubblicana segna per l'Italia è il momento
Mi avvio alla conclusione della istituzionalizzazione della democrazia nel mondo cristiano di fatto la costruzione ha sancito la saldatura in Italia fra Chiesa cattolica e democrazia
Un obiettivo che il Partito Popolare aveva mancato quando l'Inter l'attenzione della Santa Sede sì e a volte verso il fascismo e che ne coglie il ventinove avevano negato dandosi una soluzione la questione romana ma facendo dell'accordo
Uno strumento di consenso al regime negando in alcune norme del Concordato esigenze fondamentali di libertà la Chiesa è uscita rafforzata dalla guerra come ho ricordato ma al suo rapporto con la democrazia non era scontato
Ebbene da un lato il referendum e dall'altro l'approvazione
Dell'articolo sette pur con tutti i i contrasti legati al secondo comma
Contrasti in cui si contrapposero due diverse ragioni le ragioni ideali sostenute da Calamandrei delle incompatibilità effettiva fa certe norme del concordato e i principi della Costituzione e dall'altro la ragione politica fatta propria Naccarato gli atti della pace religiosa di questo con un senso della Chiesa alla democrazia che De Gasperi poca nel suo famoso discorso possiamo rinunciare al giuramento dei Vesco bene dunque ecco il terzo elemento di radicamento
Ma quanto si è detto non significa intangibilità della Costituzione non significa che non possa essere modificata significa che questo radicamento deve entrare in convento quando si parla di Costituzione
E c'è un un alto aspetto che le ricerche storiche hanno messo in evidenza Lolli lo indicano appena
Perché nonostante il suo obiettivo è abdica vinto nella nostra storia la Costituzione e debole nella coscienza popolare
Perché non è diventata elemento vissuto motivo di appartenenza al nostro Paese nel nostro Paese perché non c'è in Italia quel patriottismo della costituzione del dirla con Habermas che caratterizza la cittadinanza nelle democrazie moderne
Un tema ampiamente discusso è stato studiato discusso il tema della mancata educazione civica
Come si sa evocata e proposta dagli stessi americani c'era una posta sotto commissione la Commissione alleata di controllo che aveva elaborato un progetto sotto la guida di un pedagogista americano Bob Dole
Che aveva intuizioni molto geniali fare dell'educazione civica un'esperienza attiva non un fatto nozionistico
Educazione civica non ha avuto seguito per la frattura ideologica presente nel Paese i simboli della Repubblica le feste
Faticosamente sono state definite le due date il venticinque aprile due giugno che sono due date importanti oggi sentite la possiamo confrontarle con quattordici luglio della Francia repubblicana non so c'è ancora molta strada da fare
Perché è avvenuto a tutto questo perché i partiti e su questo la storiografia ha dato un giudizio ormai in equivoco nel momento stesso in cui alla Costituente affondavano
Che creavano i presupposti di una nuova cittadinanza democratica nel senso più pieno divenivano essi stessi
Fattori di integrazione di socializzazione le appartenenze di partito sono stata in Italia per lungo tempo più sentite più forti
Delle appartenenze dell'appartenenza democratica dell'appartenenza dell'essere cittadino l'essere comunista all'essere cattolico cristiana del democratico cristiano liberale laico quello che volete
è stato sentito di che l'essere cittadino appartenente alla democrazia italiana
E così abbiamo avuto le feste di partito che in definitiva hanno fatto concorrenza alle feste della Repubblica alle feste della Costituzione
C'è insomma un'apparente contrasto fra un radicamento oggettivo della Costituzione nella storia del Paese e nella stessa identità nazionale e la scarsa consapevolezza che questo radicamento nella coscienza popolare
La crisi delle fonti identità ideologiche e di partito non consentirebbe oggi
Un salto di qualità verso un più alto senso della cittadinanza democratica e verso un più maturo patriottismo della Costituzione io lo domando
Il dibattito sul prossimo referendum si è portato al suo giusto livello puntuale non potrebbe essere l'occasione maturazione
Nel senso di cittadinanza comune ecco la riflessione storica si ferma
Di fronte a queste domande laddove ha inizio la responsabilità della classe politica e dei cittadini elettori