Accuse di corruzione e scandali: l'Onu sotto assedio?

Fino al tavolo grazie il professor Marco Pedrazzini professore di diritto internazionale all'Università Statale di Milano e il professor Luciano Tosi
Che insegna storia del delle storia delle relazione internazionale Università di Perugia
Io sono un ex funzionario Nazioni Unite e collaborò con l'ISPI
Da un certo numero di anni
Chiedo scusa con nome del segretario generale l'ISPI Paolo Magri che purtroppo non può essere presente per un impegno in contemporanea
A cui non ha potuto dire di no mio mi ha chiesto di porre le sue scuse
Per non essere presente stasera cosa avrebbe fatto molto volentieri
L'argomento del del nostro incontro di questa sera parte dalla disagio che le Nazioni Unite stanno affrontando
Chi dice da sempre
Chi dice da molti anni certamente in questo periodo forse più di prima
E forse in maniera più evidente a tutti
Abbiamo tutti seguito il problema del cattiva amministrazione del programma oil for food
Con tutte le ricadute che questo ha avuto su un numero incredibile di persone sia dentro che fuori dalle Nazioni Unite
In tantissimi Paesi incluso il nostro
Abbiamo visto lo scandalo che ha costretto
L'ex primo ministro olandese Ruud Lovers dalle dimissioni da alto commissario del l'organizzazione dei rifugiati per quelle che sono state indicate come comportamento improprio nei riguardi di un certo numero di suoi dipendenti femminili
Abbiamo allo stesso tempo uno un problema grosso con i caschi blu in Congo
Che di nuovo hanno varcato l'élite limiti del comportamento
Che ci si attende da qualsiasi persona soprattutto da funzionari dell'ONU militari o no che essi siano che sono accusati di section Laras mente sia nei riguardi di i giovani donne che di bambini
Con una ricaduta che evidentemente è problematica
E stiamo anche Hass siamo anche assistendo
A un forte malessere all'interno di quello che viene normalmente chiamato in gergo il trentottesimo piano cioè il piano del Palazzo di Vetro dove ci sono gli uffici del segretario generale
Perché c'è una sorta di ecatombe di il collaboratori del di Kofi Annan che stanno essendo per così dire fatti dimissionare uno dietro l'altro
Tutto questo non è segno che di da una parte un grosso malessere all'interno delle Nazioni Unite
Io ho lasciato la Serie tre anni fa
Ero all'ufficio di Vienna ma questo malessere si sentiva
Non nei termini in cui esso è accaduto oggi ma per motivi analoghi è forse altrettanto altrettanto seri se vogliamo mettere in questi termini di cui forse se c'è tempo poi parlo momentino alla fine dell'intervento dei nostri colleghi
Per cui
Oggi penseremmo in un modo o in un altro attraverso l'intervento del professor Petrassi e del professor Tosi di cercare di guardare da una parte alle a ciò che è successo negli anni di questa organizzazione che è così importante che allo stesso tempo
Genera innovi tante speranze e tante delusioni
Parleremo poi dei progetti di riforma delle Nazioni Unite che sono stati variamente previsti presentati e che hanno trovato una loro o ultima espressione nel cosiddetto rapporto dei saggi di cui parlerà professor Pedrazzi
E poi se c'è un momento di tempo vi racconto le poche cose che esso e che ho vissuto all'interno Nazioni Unite per poi aprire il nostro incontro a una serie di domande se ci saranno quindi dare adesso la parola al professor Tosi che ci fa un quadro della
Della storia delle difficoltà delle Nazioni Unite se ho ben capito quello che poi sotto sì Fabre simile
Bene grazie dottor Turci per questa introduzione di questa presentazione io sono
Sono lieto di essere qui stasera non di ritrovarmi un poco a parlare di questi problemi dell'ONU dove
Peraltro ecco io vengo qui ogni anno nel corso di preparazione Braga diplomaticamente organi curata da adottare professor De Leonardis parlo dell'ONU però posso dinnanzi dice mantieni che sempre nella storia
L'attualità ecco è sempre un po'rimasta fuori dal dai miei
Dai miei corsi oggi ecco c'è un po'l'occasione di parlare dei problemi dell'oggi certamente con tutti i limiti che questo comporta sapere sono uno storico quindi mi avventuro sul logico una certa difficoltà
Anche perché vestono Ristori siamo abituati a fare
Far conto su una documentazione che per quando ecco riguarda la contemporaneità c'è ancora
C'è ancora preclusa cercherò di delineare alcuni temi di e problemi che oggi investono
Il dibattito intorno alle nazioni sulle Nazioni Unite e non è una
Non unità ma è una frase fatta parlare di crisi delle Nazioni Unite si può dire che si parla di crisi delle Nazioni Unite il declino delle nazioni unite da quando sono nate dopo il mille novecentoquarantacinque
All'entusiasmo iniziale è subentrata la delusione conseguente come sapete la guerra fredda lo scoppio della guerra fredda ha portato rapidamente già nel mille novecentoquarantasei neppure un anno dopo la nascita dell'ONU alla
Alla paralisi del del del Consiglio di sicurezza
Quindi sostanzialmente ecco se crisi delle Nazioni Unite hanno sempre navigato in una situazione di crisi ma nonostante tutto ecco sono riusciti a sopravvive sono vicine a sopravvivere
Dopo la paralisi del Consiglio di sicurezza abbiamo vado molto rapidamente ovviamente per raggiungere agli anni più vicine a noi negli anni cinquanta e sessanta c'è questa egemonia se vogliamo dell'ENAC della delle degli Stati Uniti che
In una Nazioni Unite dove sono soprattutto presenti i paesi occidentali godono di una larga maggioranza questa maggioranza ecco tuttavia si scontra con il diritto di veto che viene esercitato costantemente dall'Unione Sovietica proprio per fronteggiare questa maggioranza occidentale
E cose cominciano a cambiare nel corso degli anni dalla metà degli anni sessanta quando fanno il loro ingresso massiccio nelle Nazioni Unite i paesi di nuova indipendenza i Paesi che raggiungono l'indipendenza in seguito alla decolonizzazione
Qui in questa con questa evoluzione con questa nuova
Volto delle nazioni unite le maggioranze cambiano a questa volta il blocco orientale a la maggioranza perché i paesi di nuova indipendenza si schierano in maggioranza con i Paesi con Unione Sovietica con i paesi del blocco orientale
E veniamo appunto ancora negli anni settanta e gli anni Settanta si caratterizzano per una crisi delle multilateralismo
è un po'ricorda un po'e gli anni che stiamo vivendo sia pure per cause diverse gli anni settanta sono appunto dominati da una crisi del multilateralismo
Oggi appunto si dice che c'è un trionfo dell'unilateralismo c'è una crisi ed è vero
Però ecco questo non deve farci disperata nel senso che ormai siamo arrivati alla fine delle Nazioni Unite hanno attraversato crisi nel passato più o meno analoghe sia pure per cause diverse
Accenno rapidamente alla crisi del degli anni settanta e gli anni Settanta
Si caratterizzano all'inizio nel mille novecento
Settantuno nell'agosto del settantuno di Stati Uniti sganciano il dollaro dal loro viene meno la parità aurea
Del dollaro questo fa sì che crolli tutto il sistema che era stato costruito per se regolamentare il commercio e la finanza internazionale gli acquisti stima di Bretton Woods
Con questo
Diciamo con questa scelta della dell'allora presidente Nixon crolla il sistema di Bretton Woods tutto il multilateralismo degli scambi internazionali viene messo viene messo in crisi con una caduta con una ricaduta
Diciamo su tutte le altre organizzazioni internazionali prima fra tutte l'unione allora era la comunità europea che entra in crisi sia nel suo interno sia dei rapporti economici transatlantici ovviamente riflessi anche tensioni nell'ambito della NATO più o meno un po'come oggi dopo il dopo Iraq
Ma la crisi delle Nazioni Unite non è soltanto dovuta questo più generale
Che e il crollo della comma della della multilateralità seguita alla alla alla a scelta unilaterale degli Stati Uniti di abolire
La parità dollaro Roma e anche de deriva da una da una distensione paradossalmente negli anni settanta cioè la distinzione tra Est e Ovest nonostante la guerra del Vietnam negli anni settanta sono caratterizzati da un dialogo tra l'Unione Sovietica e
E gli Stati Uniti che ad trovano nella loro diciamo emblema se così si può dire dei due accordi per la riduzione degli ad delle armi nucleari del settantadue per settantanove
Ma ecco la distensione ma c'è anche la Conferenza di Helsinki per la cooperazione e la sicurezza in Europa
La distensione paradossalmente sosta porta a una a a emarginare le Nazioni Unite i problemi le crisi internazionali vengono risolte a livello di dialogo tra le superpotenze
Non si discute più all'interno delle nazioni delle come sapete anche la crisi del la guerra del Vietnam viene risolta fuori una ematica questa vicenda delle nazioni
Quindi emarginazione non solo perché c'è una caduta il multilateralismo ma anche paradossalmente per la distensione
Un ulteriore motivo di crisi negli anni settanta deriva dalla cui sì del confronto tra nord e sud
Le nazioni che negli anni Settanta diventano una cassa di risonanza delle richieste delle esigenze del terzo mondo
Le quali e i quali i Paesi tra i Paesi del Terzo Mondo prendono di mira ovviamente soprattutto gli Stati Uniti e i paesi industrializzati dell'Europa occidentale
Quindi ecco anche per questa via c'è una emarginazione delle nazioni unite le paesi paesi occidentali non accolgono generalmente le richieste dei paesi del sud del mondo molto spesso peraltro anche impraticabili
Ma certamente c'è una chiusura che deriva anche dalla crisi economica che stanno attraversando in seguito alla alla allo shock petrolifero seguita ladri alla guerra del Kippur
Quindi per una serie di motivi gli anni Settanta si caratterizzano per come anni di crisi per le nazioni unite da questa crisi di San le Nazioni Unite sanno tuttavia riemergere sanno adeguarsi alla mutare delle circostanze internazionali sanno assumere un profilo basso un profilo più appunto consono alla non matura che non è quella di imporre determinate scelte a questo quella a quello stato ma appunto di favorire di favorire la mediazione di favorire la soluzione dei conflitti internazionali assumendo una posizione di retrovia favorendo soltanto il dialogo
E negli anni ottanta c'è una ripresa del ruolo delle Nazioni Unite
C'è una ripresa anche perché
Alla
Alla metà degli anni Ottanta nell'ottantacinque arriva al potere inutile l'Unione Sovietica corpaccione
Gorbaciov con la sua perestrojka e la sua glasnost sostanzialmente porta una una ventata di riforma anche nella politica estera sovietica e in questa riforma c'è un mutamento di atteggiamento presso le Nazioni Unite
La nell'Unione Sovietica a estremo bisogno dell'aiuto della comunità internazionale e quindi sostanzialmente adesso senza scendere nei particolari
Non fa più uso del diritto di veto del dell'Unione Sovietica agisce adesso di conserva con la comunità occidentale i paesi o città
E l'ONU
Di tutto questo si avvantaggia gli anni ottanta sono gli anni che vedono Lomu protagonisti sulla scena sulla scena internazionale favoriscono la mediazione per il ritiro
Delle truppe sovietiche dell'Afghanistan favoriscono la risoluzione del conflitto del decennale conflitto tra l'Iran
L'Iraq non è un caso che le truppe
Le le i caschi blu sono insegni che appunto in questo periodo del del della premio Nobel per la pace sotto la guida del segretario generale Perez del Kenya
E arriviamo ecco all'ottantanove alla data
Fatidica che segna un po'momento centrale anche nella storia delle Nazioni Unite la fine della guerra fredda
Ma la fine della guerra fredda si accompagna con grandi speranze nei confronti delle Nazioni Unite
Finita finita la guerra finita l'ostilità tra i due contendenti si apre un momento sì spedire si presume si pensa di pace che può essere governata dalle Nazioni Unite
Letta c'è l'unica hanno la possibilità di gestire il nuovo ordine internazionale che si sta profilando dopo la caduta del muro di Berlino
Ma presto queste speranze si limitano come sappiamo illusione
La caduta del muro di Berlino la fine delle della guerra fredda innesca
Ho potenzia due tendenze di fondo nella comunità internazionale
Da un lato c'è una spinta all'aggregazione la fine della rottura della divisione del mondo in due blocchi porta a una spinta verso l'aggregazione
Ma al tempo stesso la fine della guerra fredda favorisce anche fenomeni di disaggregazione di disgregazione favorisce come sappiamo un ritorno forte dei nazionalismi favorisce la rinascita dei fondamentali
La le due tendenze le due tendenze in qualche modo sono vanno contro il ruolo che vorrebbero giocare le nazioni cioè da un lato la tendenza all'aggregazione la tendenza all'aggregazione che domina
Che sostanzialmente si manifesta soprattutto sul terreno economico prescindiamo dalla riunificazione della Germania ero pianificazione della Cecoslovacchia eccetera si manifesta sul terreno economico si creano si creano aggregazioni istituzioni e organismi economici regionali in America latina in Africa in Asia sul modello della Comunità europea sia pure senza l'approfondimento della Comunità europea
Inoltre ecco come sappiamo nel mille novecentonovantacinque nasce da vecchio l'organizzazione mondiale del commercio che una delle massime rappresentazioni di questa esigenza di regolamentazione sul piano economico internazionale
Inoltre ecco le
Le e accanto a queste ho ho detto sì manifestano processi di disgregazione che sono favoriti dalla fine della guerra fredda ma sono favorite anche da un altro
Da un altro fenomeno che in questo periodo in quest'ultimo decennio si afferma prepotentemente la globalizzazione
La globalizzazione che avanza sul piano economico ma anche sul piano culturale produce come sapete dei fenomeni di rigetto fenomeni di rigetto che si traducono in manifestazioni di nazionalismo Dean manifestazioni di fondamentale
Prima di parlare ecco di queste di queste spinte che sono in qualche modo ostili ad un ruolo delle Nazioni Unite accenno rapidamente ad alcuni successi che pure le Nazioni Unite hanno conseguito
Negli anni novanta anni in cui appunto versano in una
Dura dura difficile crisi quali sono questi successi se possiamo dire ecco la fine
Della della della conflitto del del problema dell'apartheid
La risoluzione mille novecentonovanta finisce la guerra nella la Bibbia finisce questo problema aggrappata ai per cui gli Stati o Luni nelle Nazioni Unite si erano battute per per circa due decente
Inoltre
Si avvia diciamo si avvia assoluzione forse si intravede uno spiraglio nel problema palestinese
Nel mille novecentonovantaquattro nascono i territori non diciamo lo Stato palestinese perché sappiamo che non c'è ancora generica e Gaza vengono la striscia di Gaza vengono definiti
Come i l'embrione di uno Stato palestinese anche qui si tratta di un problema per cui l'ONU si era impegnato molto per la sua soluzione nell'ambito nel corso delle varie crisi che hanno che hanno drammaticamente insanguinato questa inoltre ecco c'è un impegno negli anni novanta per le questioni economiche e sociali ricordo rapidamente alcune date novantadue la conferenza di Río per l'ambiente e lo sviluppo nel novantaquattro popolazione e sviluppo la Conferenza del Cairo
Il novantacinque la conferenza di Copenaghen sul verde matrice mondiale sullo sviluppo sociale
Nel mille novecentonovanta è anche importi è importante ricordare la dichiarazione sulla cooperazione economica internazionale perché segna il superamento di questo modello conflittuale tra nord e sud del mondo si accantona quella diciamo quel complesso di concezioni che vanno sotto il nome di nuovo ordine economico internazionali Noemi
Che era stato alla base
Della conflittualità tra nord e sud dell'UNCTAD assume una nuova dimensione più più attenta alle Allo studio alle analisi comparate delle politiche nazionali per lo sviluppo diventa un po'l'OCSE un po'l'OCSE delle Nazioni Unite
Inoltre come altri impegni sono tutti noti la promozione della cultura la nota l'AIDS l'impegno contro il debito il problema del debito estero dei paesi in via di sviluppo
Si rafforza sempre di più la tutela dei diritti umani grazie all'ONU
Su professore Pedrazzi tra di me molto di più ma certamente col le il fatto che il cittadino oggi gli uomini individuò diventi soggetto di diritto internazionale sia oggetto di tutela da parte della comunità internazionale è una è un è un progresso compiuto anche grazie alle Nazioni ricordo appunto
La istituzione nel novantotto del tribunale della corte penale internazionale
Sono ecco momenti che fanno fanno non valutare positivamente l'azione delle nazioni però ecco dicevo accanto a questi successi se così possiamo dire ci sono problemi che innescano una crisi profonda dell'organizzazione
Abbiamo detto che la globalizzazione favorisce la disgregazione la disgregazione
Della
Della comunità internazionale da in nel senso che
è una c'è una reazione all'omogeneizzazione all'omogeneizzazione soprattutto culturale sulla base del modello occidentale c'è una realizzati c'è una reazione alla modernizzazione
E questo porta appunto alla nascita di nazionalismi nei paesi
Nei Paesi in via di sviluppo ma neanche nei Paesi occidentali se vogliamo porta alla nascita di fondamentalismi pensiamo a quello che accade nel mondo dell'Islam quindi
La globalizzazione che è sostanzialmente uno fenomeno che tende a unificare
Porta invece a dispiegare porta a venir meno si scontra con quel principio
Che è alla base delle Nazioni Unite della cooperazione
Le Nazioni Unite trovano di fronte a questo mondo sempre più disgregata ho difficoltà a portare avanti un progetto di governance a livello mondiale a portare avanti la cooperazione internazionale
Ma la globalizzazione mette in crisi le Nazioni Unite perché le Nazioni Unite non sono attrezzate
Per governare la globalizzazione
Oggi uno dei problemi centrali mi ha cucito ci troviamo di fronte in un mondo sempre più globalizzato è quello di fare sì che questa globalizzazione sia governata cioè non sia affidata soltanto alle leggi di mercato
E certamente ecco
Manca oggi a livello nazionale ma manca anche a livello soprattutto internazionale uno strumento adeguato
Potrebbero essere le Nazioni Unite ma non hanno non hanno la la le capacità non hanno la struttura la strumentazione adeguata per fare
E quindi anche per questo ecco oggi sono in crisi Lunch tante l'abbiamo detto
Lunghe tarda e anche la seconda commissione delle Nazione Unite quelle che si occupa un po'dei problemi
Dei problemi economici
E se si discute di problematiche che non sono
All'ordine del giorno nella discussione economica internazionale che invece si sviluppa soprattutto come sappiamo in altre si in modo particolare nel nell'Organizzazione mondiale del commercio ma lì
Si sviluppa soprattutto in chiave economica la discussione norme in chiave di governo della del della globalizzazione lì si cercano di fissare le regole del commercio internazionale ma non solo sono questi problemi della globalizzazione
Quindi ecco c'è una carenza che in qualche modo si può imputare alla incapacità dello di gestire sotto questo profilo la globalizzazione
Ma
L'ONU ecco potrebbe per esempio
Gestire la globalizzazione se
Potesse riaffermare la sua
Autorità su due agenzie che sono nate
Con
L'obiettivo di essere al servizio delle Nazioni Unite la Banca mondiale e Fondo monetario internazionale
Oggi la Banca mondiale e Fondo monetario internazionale operano in maniera autonoma rispetto alle Nazioni Unite soprattutto sulla base di dei delle leggi di mercato e sulla base delle successive Landi una specie di società per azioni
Quindi ecco le finalità delle Nazioni Unite anche se in questi ultimi anni sono cambiate anche alcune alcune cose sono più vicine ai paesi in via di sviluppo all'esigenza dei paesi in via di sviluppo queste due organi spetta organismi tuttavia ecco se sì vi affermasse il ruolo ma forte delle nazioni che su questi su questi due organismi certamente potrebbe riconquistare un ruolo centrale nel governo della globalizzazione la le nazioni ma nel non non sembra che nel
Nel rapporto del Comitato dei saggi questo problema venga preso venga preso in esame sentiremo il professor Pedrazzi
Ma la globalizzazione dicevamo
Mette in crisi anche per altra via le nazioni
Perché diciamo questo ecco qui introduciamo il discorso sull'unilateralismo
Dominante oggi
Dopo la fine della guerra fredda
Gli Stati Uniti hanno ripreso una loro politica tradizionale qual è questa politica tradizione gli Stati Uniti
Sostanzialmente dalla fine dell'Ottocento dai primi del Novecento dopo che sono diventati una grande potenza economica hanno cominciato a spingere sul piano internazionale sia pure con alti e bassi non è una linea retta questa questa questa di direttiva politica però una costante apertura verso l'esterno
Soprattutto per un'apertura verso i mercati o sempre più hanno voluto a mercati alle loro esportazioni
Ma questa diciamo tendenza americana si è manifestata accompagnata da altro da altre tendenze
Da un lato gli Stati Uniti hanno marcato questa loro tendenza all'apertura dei corpi mercati internazionale alla liberalizzazione degli scambi accompagnandola sempre con la attenzione a far crescere istituzioni democratiche sul modello delle loro istituzioni sia sul piano interno sia sul piano internazionale adesso
Non possiamo soffermarci sui particolari ma pensate a Wilson e alla Società delle Nazioni pensate a Roosevelt e alla nascita dell'ONU
Ambedue le istituzioni sono figlie degli Stati Uniti ambedue le istituzioni devono molto altra intuizione di di questi presidenti americani
Oggi
Oggi questa tendenza degli Stati Uniti alla apertura dei mercati che ha ripreso fortemente rigore con la caduta della della del muro di Berlino cioè il mondo oggi non è più diviso quindi sì che sono creati enormi nuovi spazi all'espansione
Come facciale americana
Sì accompagna da un lato ecco alla
Alla spinta anche a creare istituzioni democratica sì se si ci si è battuti per le elezioni in Iraq ma invece sembra e non essere accompagnata da una altrettanta spinta per valorizzare il multilateralismo gli Stati Uniti oggi sembrano più propensi alto unilaterali
E si è tradotto quindi ecco in questa
Loro
Nuova marcia verso l'apertura del del del del mondo del mercato internazionale in una tendenza in una spinta una generale deregolamentazione dell'economia dell'economia conta tutto questo ovviamente non è fatto per facilitare il ruolo delle Nazioni Unite che sono
Risentono di questa crisi del multilateralismo che caratterizza che caratterizza questi nostri anni la vicenda irachena
Emblematica sotto questo profilo nel senso che l'ONU è stato accanto è stata accantonata non non si è quotata per non farne de vedere in maniera drammatica nell'impotenza e di fronte a questa decisione americana di attaccare l'Iraq ma la la crisi dell'Ulivo multilateralismo non è soltanto la crisi del nono la vicenda dell'Iraq ha avuto ripercussioni come sapete anche all'interno dell'Unione Europea c'è stata una spaccatura tra Paesi favorevoli all'intervento e Paesi contrari e ha creato forti tensioni anche all'interno
Della della stessa NATO
La guerra quindi
Dell'Iraq era è stata una guerra che ha in qualche modo fatto da cartina di tornasole a questa crisi
Del del multilateralismo che era in atto c'ha da tempo
Sappiamo nel mille novecentonovantanove la decisione di quando è stato celebrato il centenario del il scusate il cinquantenario
Pelle
Del Patto Atlantico c'è stato questo
Rinnovo dal Patto atlantico ed è stato creato la la nuova dottrina strategica no la la possibilità di operazioni auto o frenare a che hanno fatto sì che era nato si sia trasformata sostanzialmente i no ONU con la differenza come sappiamo che la NATO e come si dice composto soltanto da Stati bianchi ricchi e cristiani
Mentre invece con l'ONU comprende l'universalità
Sì finisco
Non ho quindi ecco approvato a a far fronte a questa situazione ma certamente ISO che i risultati non sono stati non sono stati molto eclatanti anche perché e qui aggiungo l'ultimo elemento di crisi e chiudo le il dopo guerra fredda e dopo ottantanove ha presentato una realtà internazionale con caratteristiche diverse
E rispetto a prima le guerre che sono scoppiate non sono più tanto guerre tra Stati ma sono soprattutto guerre all'interno degli Stati
E l'homo era nato per favorire la pace tra gli Stati non è attrezzata per favorire la soluzione dei conflitti interni dagli stati quindi ecco le operazioni di peacekeeping che si sono dovuti inventare in questi anni non hanno una loro regolamentazione ma addirittura eccoci lo statuto dell'ONU vieta tassativamente l'intervento negli affari interni di uno Stato
Questa questa divieto oggi Cozza contro l'altro principio che si è affermato prepotentemente sulla scena internazionale la tutela dei diritti umani l'intervento umanitario
Come conciliare intervento umanitario con il principio di sovranità degli Stati che
Per quanto è rosso e tuttavia sempre in auge da questo scontro nasce la difficoltà dello avuti svolge un ruolo risolutivo nei conflitti i conflitti
Li conosciamo tutti quelli che sono stati in questi anni che hanno investitore nazioni la guerra del Golfo Cambogia la crisi della Somalia Ruanda
Problema della ex-Jugoslavia Kosovo ultimo resta fino ad arrivare l'Afghanistan l'Iraq il Darfur
Problemi in cui le Nazioni Unite nonostante un impegno non sono riusciti spesso a scorgere un ruolo risolutivo e quindi ecco una serie di problemi dovuti al cambiamento nel quadro internazionale che in qualche modo hanno messo in crisi le Nazioni Unite non per questo
Non per queste e e qui chiudo penso che queste tendenze possano accantonare o far ritenere superata l'organizzazione
La cooperazione internazionale rimane oggi a mio avviso l'unico strumento per superare tutta la problematica internazionale che ci si pone oggi
Il problema dell'interdipendenza è un dato di fatto acquisito gli Stati da soli neppure le grandi potenze possono risolvere i problemi internazionali
Il così come le nazioni unite hanno bisogno dell'appoggio degli Stati dell'appoggio delle grandi potenze così gli stati hanno bisogno dell'appoggio delle Nazioni Unite grazie
Grazie professor Tosi evidentemente la materia è enorme
I problemi tantissimi il tempo a disposizione per entrare i più in dettaglio malauguratamente troppo poco abbiamo sentito
Lo una chiara e precisa illustrazione del dello svolgersi delle difficoltà di questa organizzazione tanto amata e tanto criticata
Da qui partiamo per ascoltare il professor Pedrazzini per cercar di capire insieme quello che si può fare grazie
Grazie dottor Turci la relazione del professor Tosi appunto è stata come diceva il dottor Lucio ricchissima di stimoli purtroppo non potrò raccoglierli tutti dal punto di vista giuridico dal punto di vista delle prospettive di riforma perché ci vorrebbe molto più tempo io volevo affrontare inizialmente un punto specifico ricollegandomi al tema che ha dato origine all'incontro di oggi cioè il tema degli scandali in particolare
Quelli in materia di corruzione di funzionari delle Nazioni Unite e vedere un po'quali sono le soluzioni a questo specifico problema per poi ampliare il discorso alle prospettive di riforma delle Nazioni Unite in senso più ampio
Allora innanzitutto scandali cioè io sono d'accordissimo sul crisi delle Nazioni Unite sulle sugli le difficoltà che incontra questa organizzazione oggi nello svolgere i suoi compiti sono in assolutamente indiscutibili
Qualche volta però forse si
Aumentano anche il problemi rispetto a quello che essi sono nella realtà in particolare se noi affrontiamo il tema della corruzione sicuramente la corruzione di funzionari internazionali è uno scandalo assoluto cioè su questo non c'è dubbio però penso che sia anche un fenomeno che tende a presentarsi facilmente in una grande burocrazia in un grande forse carrozzone come avviene a volte definito in termini poco così
Forse poco simpatici però è chiaro che in una grande burocrazia sia in sia a livello nazionale sia a livello internazionale il rischio corruzione c'è sempre
D'altra parte gli strumenti
Per affrontare questa corruzione gli strumenti giuridici esistono in parte sì ci sono nella realtà basta utilizzati al meglio in parte bisogna creare andare creare all'interno delle strutture per le Nazioni Unite per affrontare questo fenomeno quali sono gli strumenti a disposizione per combattere un fenomeno del genere gli strumenti repressivi da un lato e quindi
La responsabilità disciplinare dei funzionari all'interno dell'organigramma delle Nazioni Unite legge alle regole
Del dello staff delle Nazioni Unite che presiedono al rapporto di lavoro del funzionario con le Nazioni Unite
Dall'altra parte ovviamente la responsabilità penale che fa capo agli ai tribunali interni e qui c'è da dire che negli ultimi anni a livello internazionale sono state stipulate una serie di convenzione internazionale sia a livello regionale in Europa per esempio sia in sede di Nazioni Unite per combattere la corruzione
Corruzione dei funzionari statali e conduzione in specifico anche dei funzionari internazionali
Di strumenti di questo tipo ce ne sono molto avanzate nell'ambito dell'Unione Europea per esempio ma c'è anche una convenzione delle Nazioni Unite del due mila tre
Che è stata appunto
Stipulata proprio non è ancora entrata in vigore è stata
è stata firmata appunto con lo scopo di punire il responsabile di corruzione sia dal lato attivo sia dal lato passivo
Qualora questa corruzione sia occorsa nel territorio dello Stato da parte di un cittadino dello Stato mise questo un funzionario ONU dovrà essere perseguito bene
Per questo quindi il problema della possibile corruzione dei funzionari internazionali e papà all'ordine del giorno
Da
Nell'ultimo decennio possiamo dire a livello a livello internazionale e lo si sta affrontando dal punto di vista penale ovviamente la repressione e soltanto uno degli strumenti e non è il più adeguato perché accanto alla repressione ci vuole la prevenzione
Quindi
Se ci fossero sorriso solo strumenti repressivi noi non riusciremmo ad evitare che si producano questi scandali ed evitare che si producano questi fenomeni
La prevenzione e la si ottiene attraverso forme di controllo
Forme di controllo sulla sana gestione finanziaria controllo che deve essere assolutamente indipendente il controllo i controllori non devono essere i controllati
Il controllo non può essere affidata ai rappresentanti degli stati in una organizzazione internazionale perché se no ovviamente siamo fritti perché uno dei problemi principali
E quello delle pressioni degli stati i fenomeni di corruzione si determinano proprio anche sulla base di queste pressioni
Che gli Stati più forti esercitano proprio sui funzionari della organizzazione
Quindi
C'è da dire che le Nazioni Unite in questo momento si stanno muovendo nel due mila e quattro il segretario generale ha nominato un
Un comitato d'inchiesta indipendente che ha fatto l'indagine appunto sulla oil for food ha prodotto le sue prime conclusioni
Parziali nel febbraio di quest'anno
E risulta da questo rapporto che appunto
In particolare fa difetto nella organizzazione nella struttura dello staff delle Nazioni Unite un un controllo sulla
Gestione finanziaria abbastanza efficaci abbastanza indipendente
Ma allora qui il quale il problema qui ci vogliono delle riforme queste riforme devono essere supportate dalla volontà politica degli Stati
E devono essere supportate finanziariamente perché anche il controllo
Su cui conti anche il controllo sulla gestione finanziaria ha un costo se gli stati non voglio magari questo costa allora possiamo andare tutti a casa e lasciamo che ci sia la corruzione
Quindi tutto questo in fondo è un po'un esempio l'esempio della corruzione è uno dei tanti problemi ma l'analisi degli strumenti per risolvere questo problema può applicarsi anche ad altri ad altri ambiti
Ci vogliono due cose da un lato
Una organizzazione chiare precisa l'attribuzione di compiti precisi di responsabilità precise
Ai funziona il diverso i funzionari un una catena di comando precisa una gerarchia perché qual è il problema spesso nell'ambito delle Nazioni Unite non si sa che cosa compete a chi c'è una sovrapposizione tra i compiti di queste entità e di quest'altra entità è chiaro che in mancanza di un'adeguata organizzazione
è molto più difficile poi esercitare il controllo il secondo aspetto è appunto questo controllo indipendente sulla gestione finanziaria che dice di fronte
Problemi analoghi li possiamo trovare per esempio nel campo del l'organizzazione delle missioni di peacekeeping del controllo sulle forze di peacekeeping
Che appunto non pongano in essere certi tipi di comportamenti quindi
Alla base per rissa delle soluzioni per risolvere affrontare questi problemi c'è sempre necessità
Di
Volontà politica degli stati e di supporto finanziario degli Stati devono volere
Risolvere i problemi e devono voler mettere i soldi il grosso problema una cioè i uno dei problemi fondamentali delle Nazioni Unite
Come di altre organizzazioni internazionali sono le risorse risorse finanziarie
Per svolgere le operazioni che si vorrebbe che queste organizzazioni svolgesse
Ma vengo al quadro più ampio cioè ad un brevissimo
Esame del rapporto dei saggi rapporto dei saggi presentato nel due mila e quattro
Appunto a affidato ad una una commissione di saggi
Rappresentativa un po'della
Gli somma della generalità degli Stati
E saggi che hanno analizzato in particolare qui accetta specificare l'analisi non è a tutto tondo
L'analisi dei saggi riguarda il problema della sicurezza collettiva il ruolo delle Nazioni Unite in materia di sicurezza collettiva e quindi le riforme necessarie nell'organizzazione delle Nazioni Unite
Aprire una più efficace un più efficace sistema di sicurezza collettiva è vero che il rapporto intende la sicurezza collettiva in senso ampio perché sottolinea che nella sicurezza collettiva rientra anche lo sviluppo rientra la lotta alla povertà perché
Una sicurezza che tenga conto solo della minaccia terroristica
Bella rischio delle armi di distruzione di massa o di aspetti i tipicamente militari senza tenere conto
Della povertà della dello sotto sviluppo e di tutto ciò che fomenta il terrorismo la violenza le guerre civili chiaramente non ha non ha prospettive però è anche vero che
Non c'è nel rapporto come sottolineava il professor Tosi
Un soluzione dei problemi per esempio di Gaber Hernanes a livello globale in particolare dei processi economici non questo aspetto non è non è toccato si è parlato molto spesso in questi ultimi anni di creare un in Consiglio di Sicurezza economico per esempio però questo aspetto non è appunto affrontando
Nel rapporto comunque affrontato il tema
Sicuramente importantissimo che
L'oggetto della attenzione
Internazionale
In questi ultimi anni il tema del niente sta crollati
Il tema del
Della riforma
Del consiglio
Il tema della riforma del Consiglio di sicurezza
Allora
Noi sappiamo che si contrappongono oggi
Fondamentalmente due ipotesi di riforma
L'ipotesi forse maggioritario che vorrebbe essere maggioritaria e quella che è sostenuta
Dai candidati al posto di membro permanente del Consiglio di sicurezza quindi Germania e Giappone ma anche il sostegno di altri i membri permanenti attuali del Consiglio di sicurezza e di una larga fetta degli stati membri non si sa quanto larga comunque nell'ambito della ma invece per le Nazioni Unite
Una riforma che punterebbe a quindi risolvere problemi di rappresentatività del Consiglio semplicemente inserendo
Quattro cinque ossei membri permanenti aggiuntive
L'altra prospettiva che è stata in particolare sostenuta in questi anni con vigore dall'Italia che si è contrapposta alla prima soluzione proprio perché la prima soluzione escluderebbe completamente l'Italia dal novero delle potenze mondiali già sappiamo che l'Italia
Sicuramente ha delle difficoltà nell'affermare il suo ruolo internazionale ma è chiaro che una soluzione che era escludesse dal Consiglio di Sicurezza facendo entrare Germania e Giappone chiaramente metterebbe l'Italia completamente inagibili
Appunto quest'altra soluzione alternativa è quella e di per vedere non un aumento dei membri permanenti ma di per vedere la creazione di una nuova categoria di membri sostanzialmente possiamo dire semi permanenti
Che vengano a ricoprire il seggio all'interno del Consiglio di sicurezza con una durata più lunga rispetto agli attuali membri non permanenti gli attuali membri non permanenti hanno durata biennale
Questi membri non permanenti aggiuntive che sarebbero quelli che più contribuiscono in termini di risorse e di uomini
Alle attività delle Nazioni Unite in particolare all'attività di mantenimento della pace delle nazioni unite
Appunto questi Stati potrebbero alternarsi su questi seggi aggiuntivi potendo essere maggiormente presenti nel consiglio e pesare quindi di più sulle decisioni del Consiglio di sicurezza
Ora il rapporto dei saggi
Secondo me non è è molto soddisfacente dal punto di vista del proposte in questo senso perché
Come criteri di per la riforma il rapporto indica che questa riforma dovrà basarsi sulla esigenza di permetterà agli stati che più contribuiscono alle operazioni delle Nazioni Unite
Che più contribuiscono in termini finanziari umani alle attività delle Nazioni Unite
Di contare di più nell'adozione delle decisioni
Oltre a permettere anche al Consiglio di sicurezza di essere più efficiente e più democratico tra l'altro non tutti questi fini sono
Del tutto compatibili l'uno con l'alto
Il problema è che da quando si arriva al alle soluzioni il rapporto non prende posizione e indica quali possibili soluzioni le due i due tipi di soluzione che vi ho detto che già sono sostenuti da anni
All'interno del il gruppo di lavoro dove appunto si occupa del della riforma del Consiglio di sicurezza
Quindi prevede da un lato la possibilità di aumentare i membri permanenti sei membri permanenti aggiuntivi dall'altro la possibilità invece di creare una nuova categoria di membri
Segni permanenti di avere sarebbero presenti in Consiglio per quattro anni rinnovabili appunto questi seggi potrebbero essere coperti
Dagli Stati che di volta in volta contribuiscono di più alle operazioni delle nazioni unite al finanziamento delle Nazioni Unite
Vorrei dire che a mio avviso la prima soluzione non si concilia molto con i fini con i criteri che lo stesso rapporto indica
Perché se il criterio è quello di rendere più presenti in consiglio di dare più potere agli Stati che più contribuiscono di volta in volta alle operazioni delle Nazioni Unite
E se si creano semplicemente sei seggi permanenti aggiuntivi cento si attribuisce a sei paesi un un ruolo di preminenza che prima non avevano ma tutti gli altri Stati che contribuiscono efficacemente
In termini di risorse in termini di uomini all'attività delle nazioni intervengo semplicemente tagliati fuori quindi l'unica soluzione che a mio parere
Sì
In qualche modo permette di realizzare l'obiettivo che è posto nello stesso rapporto il secondo tipo di soluzione non perché lo proponga l'Italia ma mi sembra veramente che ci sia
Poca coerenza nel permettere ad alcuni degli Stati che contribuiscono maggiormente le Nazioni Unite di essere presenti in modo permanente
Escludendo tutti gli altri che comunque contribuiscono in modo importante alle attività delle nazioni unite
Questa riforma adesso quale che sia la la riforma diciamo della struttura
Delle Nazioni Unite che verrà adottata se verrà adottata
Quali potranno essere gli effetti
Qui lo stesso rapporto dei saggi mette in luce il quale un problema di fondo e torniamo allo stesso problema di prima
Cioè noi possiamo fare tutte le riforme strutturali che vogliamo
Ma se queste riforme non sono supportate dalla volontà politica degli Stati che devono innanzitutto concordare su quelle che sono le minacce alla sicurezza comune
Devono concordare su quelli che sono gli strumenti per affrontare queste minacce
Devono essere d'accordo nel dare alle Nazioni Unite quelle risorse finanziarie che sono indispensabili potere svolgere i loro compiti perché esse possano svolgere i loro compiti allora se questo mancasse anche una riforma strutturale del Consiglio di sicurezza o altre riforme strutturali che dovessero essere realizzate
Non potrebbero conseguire gli obiettivi che questi progetti di riforma si propongono
Cioè rimane da tenere presente che noi siamo di fronte ad una organizzazione internazionale
Che supportata dalla volontà degli Stati
Se manca il concorso degli Stati nel farla funzionare questa organizzazione non funziona e non è tanto colpa dell'organizzazione colta degli sintattiche non riescono a farla funzionare
Quindi questo è il tema il tema di fondo per ricollegarmi ancora volta concludendo a quello che diceva prima il professor Tosi
Siamo sicuramente in un momento difficile della realtà internazionale direi dal punto di vista strutturale
Cioè nel momento in cui il se in presenza di un'unica superpotenza qui non è non c'è solo una volontà unilaterale da parte degli Stati Uniti di fatto gli Stati Uniti fortunati loro sono molto unita superpotenza esistente in questo momento
Allora far funzionare un sistema multilaterale a fronte di una realtà strutturale di questo tipo particolarmente difficile quindi il nodo è pienamente quello di poter far ripartire o comunque far funzionare meglio di quanto non funzioni oggi il multilateralismo in presenza di una struttura della della società internazionale
Che è cambiata è cambiato dopo l'ottantanove e che presenza questa cui presenta oggi questa grande preminenza degli Stati Uniti che possono oscillare tra volontà unilaterali Home maggiore volontà di collaborazione multilaterale ma
Il problema di fondo prima
Grazie
Grazie al professor Pedrazzi per aver messo a fuoco queste difficoltà e soprattutto il fatto che
In quest'ottica queste difficoltà resteranno
Io non sono un accademico sono fondamentalmente un giornalista di professione quindi mi occupo di cose più semplici
Però vorrei
Dall'interno di eletti gli anni che ho vissuto alle Nazioni Unite mettere a fuoco un paio di cose una delle quali menzionata duello di fatto uso Pedrazzi sopra si è detto le Nazioni Unite fanno quello che gli stati membri lasciano ad esse fare sia per volontà politica sia perché usano il chiavistello de dei soldi
E questo è una cosa che poche persone
Anche coloro che ritengono di sapere di queste cose ricordano le Nazioni Unite sono fondamentalmente un segretariato
E come tutti segretaria di sono al al servizio degli stati membri che lasciano ad esse fare quanto essi vogliono che esse facciano
Io ho lavorato per cinque anni all'interno di un piccolo gruppo di lavoro che si occupi di controllo dalla droga e di attività anti criminali
Guidato peraltro da un tantissimo criticato
Professore italiano presso l'Arlati
Tutto quello che noi abbiamo proposto in cinque anni di fare per
Corriere
Potere soldi e capacità al grande crimine che si occupa di droga è stato sempre costantemente rifiutato degli stati membri per i loro interessi privati e personali
Quando dico interessi privati e personali parlo degli interessi geopolitici di alcuni Stati membri
Che non vogliono che si facciano certe cose in Tagikistan di altri stati membri che non vogliono che si facciano altre cose in Afghanistan
Di altri stati membri che non vogliono che si facciano certe cose in Colombia
Perché tutto questo rientra in un'ottica di comodo
Di una politica che in Afghanistan si vuole appoggiare ai signori della guerra in Colombia si vuole appoggiare ad altre organizzazioni in Tagikistan
Non vuol farsi che un certo che una certa prevalenza geopolitica di un Paese sia messa in discussione
Quando si vanno a toccare certi determinati problemi evidentemente per tutta una seduti qui non è che posso essere poi così più chiaro
Perché per mandato sono ottenuto a anche dopo le dimissioni a mantenere un certo riserbo
Però vorrei condividere con voi la pena di aver saputo o voluto sottostare
All'incapacità e a non volere di tanti Stati membri tra i più potenti del mondo
Di non fare realmente ciò che si potrebbe fare
Per attaccare un problema che forse oggi è meno rilevante perché meno all'attenzione dell'opinione pubblica ma che comunque coinvolge duecentoquaranta milioni di persone in questo mondo e genera
Il sessantacinque per cento del prodotto interno lordo dell'Afghanistan
Continua a tenere la Colombia in stato di guerriglia da ormai quattordici o quindici anni eccetera eccetera
è vero che il signor B. Non semantica e l'organizzazione delle Nazioni Unite che ossia occupata di Oil for food si è messo i soldi in tasca
Io evidentemente non lo so
Però io vorrei ricordarvi anche un'altra cosa se vogliamo parlare di o vi fu fu
Gli stessi Stati che hanno lanciato la crociata contro beh non se vali
Che era il cipriota a capo dell'Ufficio speciale dell'Iraq e quindi che coordinava Slow Food
Sono gli stessi Stati che hanno permesso al di fuori delle sanzioni delle Nazioni Unite
Infrangendo evidentemente una legge di vendere otto miliardi di dollari di petrolio dall'Iraq alla Giordania alla Turchia e dalla Siria perché questa loro facevano comodo
Allora quando si vende all'Orion la Turchia il petrolio la Turchia la Siria Giordania perché sono nostri alleati
E perché ci servono nella nostra lotta all'Iraq non si guarda al fatto che questo contravviene alle alle a una precisa
Risoluzione Nazioni Unite e al la legalità internazionale ci ricordiamo di questo quando si scopre che il signor Saddam mosse se messi in tasca un miliardo e settecento milioni di dollari di mazzette
Sull'oil for food quello gestito legalmente dalle Nazioni Unite
Anche se gestito legalmente diciamo con accuse di corruzione che evidentemente sembrano essere confermate certamente lo sono
Dal rapporto del di volte
E mi pare che le Nazioni Unite abbiano fatto quello che potevano fare hanno stanno incriminato beh non se manca stanno incriminato il greco che era il numero due che tutto sommato gestiva i contratti ma quello a cui io da da persona che ha lavorato all'interno resezione con grande amore grande dedizione all'intervento con molto dispiacere è questa questa capacità selettiva di ricordarsi delle malefatte altrui
Perché se ci fanno comodo politicamente
Come ha fatto comodo politicamente all'Olanda all'Inghilterra e Alitalia che fu fuori Arlacchi perché Arlacchi era uno che non voleva accettare il concetto del compromesso sull'uso di droga la droga proibita punto e basta
Sì ai signori olandesi fa comodo di vendere la droga al mercato lo facciano pure ma non si aspettino da noi un viatico
Non si aspetti il Partito Radicale Italiano che si accetti di legalizzare la droga quando le Nazioni Unite sono le custodi di tre chiare convenzioni che proibiscono la coltivazione l'uso la vendita il traffico del tutti i tipi di narcotici
Non sta a me nazioni unite uscire
Dalla logica delle convenzioni sta agli Stati membri
Proporre alle Nazioni Unite che sia stata questa logica e allora forse le Nazioni Unite potranno dire la loro ma certamente non possono essere i promotori di un'azione
Che venga meno o che in un modo in alto sia di contrasto alle convenzioni firmate e ratificate da tutti i Paesi membri registrati
Da tutti i paesi membri di relazioni
Io ho detto queste cose perché
In realtà ogni giorno il cinquanta cinquantacinque mila persone che lavorare se non ride fanno di tutto
TAN mandano a scuola i bambini palestinesi hanno debellato la malaria portano il cibo a Tafuro
Si sono occupati di cinque milioni di rifugiati afgani per dodici quattordici quindici anni tenendoli in vita
Tentano di sistemare le cose in Congo e in una situazione impossibile stanno cercando di gestire il governo del Kosovo hanno rimesso insieme i stimo
Stanno dappertutto e c'è una grande massa di gente che lavora in maniera seria
Mi con grande dedizione in un'organizzazione che forse a tante imperfezioni ma secondo me senza di essa il mondo andrebbe molto peggio
Il signor Lovers ha fatto delle avances sessuali delle avances sessuali a un certo numero di suoi dipendenti può darsi che sia vero allora prendiamo il signor Lo Verso lo mandiamo a casa e ce ne mettiamo un altro
Però
Non lasciamo che il comportamento disordinato maleducato e scorretto di un uomo
O di tante altre persone non necessariamente uomini non necessariamente olandesi
Si riflette in maniera così negativa su un'organizzazione che in realtà con tutti i suoi problemi con tutte le sue limitazioni
Fa tanto per che il nostro mondo che tanto bene non va vada un po'meno peggio
Di come
Ci sembra che stia andando
è chiaro che
Un'organizzazione come la cellulite che è più o meno al servizio
Di uno studio un mondo così eterogeneo
E non dimenticate che all'assemblea generale il voto del Burundi conta quanto con tutto il mio rispetto per il Burundi conta quanto quello degli Stati Uniti quindi vi rendete conto di come questa sia una situazione ingestibile
Da un punto di vista di management delle cose
è chiaro che un'organizzazione che deve affrontare questi limiti i quotidiani a delle battute di arresto fondi fonde dei motori
è difficilissimo lavorarci dentro sia sempre frustrati eccetera eccetera ma è anche altrettanto chiaro che in sordina
Senza troppa fanfara e probabilmente senza che l'opinione pubblica se ne accorga
Questa organizzazione che abbiamo chiamato nazioni unite da un punto di vista pratico fa tantissimo fa tantissimo tutti i giorni e se poi a sedere inizia l'esser ceduto slavi ondulati ci riesce ad ammazzare i dieci mila persone senza che le Nazioni Unite intervengano non è perché le Nazioni Unite non volevano non potevano fare niente e perché qualcuno
Ovvero il comandante francese la Jugoslavia ha detto non si fa niente perché così ha detto mio cuore
Quindi ricordiamoci quello che succede cerchiamo di guardare adesso con un occhio
Non solo corretto ma anche di affetto
E e se mi permettete di finirà per fare il difensore
Di questa organizzazione si è vero ci sono stati degli scandali sì è vero forse beh non sia quando si è messo in tasca dei soldi
Mandiamo a casa beh non se vanno in crimini ammollo facciamogli pagare il dovuto mandiamo a casa rublo verso però non non non in crimini hanno un'organizzazione che al di là e al di sopra e al di fuori del comportamento scorretto di alcune persone continua ad essere un'organizzazione di gente che molto fa per tutti noi grazie
A questo punto se ci sono delle domande prego
Bruno innanzitutto vorrei ringraziare il dottor Pucci espresso
Con i suoi sentimenti
Trovo una cosa umanamente generoso mi permetta di dirlo
Concordo con lui e che le Nazioni Unite fanno moltissimo
E sono probabilmente l'organizzazione migliore che possiamo permetterci
Ma vorrei chiedere ai presenti e chiedere al ispidi approfondire in altra sede occasioni questo tema che vitale dentro il mondo d'oggi se questo meglio ci basta la visto che è un tema e alla corruzione
Vorrei solo riferire un ricordo che mi ha molto vivo e cioè nel dicembre del due mila due una domenica sul Corriere cerca contemporaneamente l'articolo di fondo
Di Sergio Romano parlando delle questioni irachene che erano in ballo parlava di un milione di barili al giorno di Kutuzov né petrolifero era quella di Oil for food
Contemporaneamente c'era nella parte finanziaria
Una notizia sulla
Dell'agenzia europea per il petrolio c'è anche queste anche se quasi nessuno conosce
Che diceva che la produzione dell'Iraq di petrolio due mila ottocento barili al giorno mille ottocento due mila ottocento
Miglio escluso scuse scusate
Allora Romano un milione l'agenzia due milioni e otto romana è un buon diplomatico quindi chiaramente stava sui dati ufficiali
Ma questo punto di fronte all'occupazione di oggi ammetti viene una grossa domanda ed era la corruzione politica non le bustarelle cioè si voleva veramente fare quel che si diceva di fare oppure il contrabbando di Saddam Hussein
Riportato ufficialmente dall'Agenzia europea del petrolio
Si lasciava correre diciamo così è andato più in là combinazione
Oggi pomeriggio consentito alla radio la notizia che finalmente finalmente secondo alcuni
Stato istituito dall'ONU il l'Ufficio per la gestione strategica della lotta al terrorismo
Ecco materno sia me queste due cose cosa dobbiamo aspettarci
E cos'altro possiamo
Io vorrei soltanto dire che
Penso insomma che la domanda sia in realtà anche una risposta mette in evidenza una situazione
Che
Si ricollega a quello che che dicevo prima qui sono indispensabili
Dei meccanismi di controllo completamente indipendenti dagli Stati mentre gli stati membri devono istituire perché solo loro possono istituire ma devono istituire meccanismi di controllo sulla gestione finanziaria sull'attuazione delle sanzioni decretate dal Consiglio di Sicurezza completamente indipendenti da loro perché è l'unico modo per controllare che i non ci sia poi chi è più forte e chi è più a dentro appunto tra gli stati membri che
Permette tranquillamente di violare le sanzioni che essi stessi hanno contribuito a portare in Consiglio di sicurezza per dei felini diversi da quelli che
La risoluzione del Consiglio si riprometteva
E quindi questo è un passo fondamentale che richiede ancora una volta la volontà politica degli stati di di fare questo
Ecco io sono
Lasciarci cioè ce ne sono fa niente cioè Galizia grazie
Il giudizio
Questo problema ne degli scandali del cioè un problema reale
Ma penso che nella valutazione generale della per l'attività delle Nazioni Unite
A una importanza marginale
C'è un problema come se ne presentano tante all'interno degli Stati Trenitalia ne sappiamo qualcosa
Quindi ecco non enfatizza e dei questa diciamo realtà gli scandali di problema emessa azioni o di un mancare di cattivi comportamenti dei caschi blu nelle operazioni di di peacekeeping sul terreno comportamenti con le popolazioni qua e là
Forse cioè i problemi ci sono certo è inutile negate ma ecco idea non sono certamente il problema problema centrale
Dell'ONU i problemi sono altri abbiamo cercato di quindi evidenziate
Forse ecco
Anche qui la storia un po'qualcosa insegna
Anche negli anni settanta quando c'era la crisi del nono furono evidenziati
Per crisi Memmo momenti di scandali momenti di allora si attaccava soprattutto elefantiasi burocratica delle Nazioni Unite
Modo particolare coi Paesi occidentali e parlavano di di di una ente Pretto radi impiegati che che non non si sapeva come fare a gestire che assorbivano tutte le risorse delle Nazioni Unite
Sì
Si si metteva in evidenza anche la pletora di di organizzazioni che ruotavano attorno alle Nazioni Unite si metteva in evidenza il fatto che non ci fosse coordinamento tra queste varie agenzie che quindi portasse a un efficacia un'efficienza della donazione
Ma non si andava lontano tanto davvero se se si c'era il sospetto che si enfatizzava non questi scandali queste inefficienze queste e queste storture delle funzionamento dell'organizzazione perché in realtà si guardava con ostilità
All'azione delle Nazioni Unite si guardava con ostilità d'organizzazione cioè sostanzialmente si voleva emarginata se voleva accantonarla sono ritornano e si enfatizzano
Senza voler negare che ci possono e indubbiamente ci sono però forse si enfatizzano strumentalmente quando si assumano delle posizioni di di ostilità nei confronti dell'organizzazione
Grazie è una domanda per nei dottor Tucci volevo sapere come vede il fatto che si possa comunque accettare che esempio mono in maniera ufficiale accetti il fatto che certi Paesi Sciascia si scende a compromessi con le autorità locali
Pur di poter portare la propria opera compimento
Posso parlare ad esempio del Nepal in cui si cela compromessi con il reggae
Basta documentarsi un attimo si sa com'è tenuto al potere pur di poter permettere all'organizzazione umanitaria di poter operare per la per le per aiutare donne a una fanatismo roba del genere
Grazie
Certamente è una domanda
A cui è difficile rispondere
Io credo che da un punto di vista pratico le Nazioni Unite non abbiano bisogno di rimanere pragmatiche di fare quello che possono
Il re del Nepal che peraltro non è poi te in tantissime o legittimo in questo momento visto quello che ha fatto
Cioè la scelta è tra fare e non fare
E
Per per la gente che si occupa di aiutare gli altri nel non fare non è accettabile
E anche per le organizzazioni alla cellulite
A livello forse più basso del livello di cui stiamo parlando questa si era libero tutti i giorni a livello della gente che ci lavora
è chiaro che idealmente sarebbe meglio se si potesse dire
No
Questo è il voler Nazioni Unite per cui signori che voi siete o non siete d'accordo questo si fa io prima di passare cinque anni una grotta sono sette anni in Palestina tenente cercando di tenere i palestinesi si fare agli israeliani
E cercando di far sì che alla fine della giornata ci fossero meno morti da portare a casa
Se gli israeliani non volevano che facessimo delle cose noi non potevamo farla non c'era niente da fare
Però tentavamo sempre di trovare una maniera per poter far quello che si doveva fare passare cioè Point portare non all'ospedale far muovere le ambulanze portare l'altra bambina e quello che forse
Con un accordo con gli israeliani e quindici che eravamo davvero davanti le ire dei palestinesi che dicevano ma però vedi questi si sono messi d'accordo gli israeliani
Se non facevamo così ci tiravamo addosso le ire e le schioppettate del israeliani perché geometri facevamo cose con i palestinesi però alla fine cosa dovevamo fare
Perché perché la gente ha bisogno di essere aiutati e quindi
Certe volte i compromessi vanno fatti non c'è niente da fare se il re del Nepal
Che lei non dovrebbe essere in questo momento pone le sue condizioni affinché le Nazioni Unite possono fare un minimo in un paese così profondamente disastrato oggi
Come diceva mio padre ben venga che devo fare
Non c'è scelta
Certamente non dovrebbe esser così
Certamente le forze di occupazione l'Afghanistan non ci dovrebbero appoggiare ai Warriors che sono quelli per contrabbando la droga perché gli servono per fare altre cose però fa
Quando il signor Karzai ormai amico di tutti è andato a a alla provincia di Herat per togliere Ismail Khan si è appoggiato a un famosissimo loro horror perché è il più grande contrabbandiere ritroveranno alla scarsa e questo credo che lo sappiano tutti lo sapeva lui lo sapevano gli americani lo sappiamo non lo sapeva il signor Casal prodotti
è accettabile questo forse no prova così per cui io credo che la soluzione sia quella di fare del proprio meglio
Nelle circostanze che che c'è un famosissimo detto dei cinesi che dicesse riferita dei limoni fa delle limonate
Credo che sia un po'la semplice pratica cui attenersi ogni giorno per cercare la voce diverse situazioni che se non non sono gestibili o perlomeno
Vanno ASP a a scapito sempre della stessa gente la povera gente che non ha voce in capitolo
Vogliono chiedere al dottor Tucci che cosa ne pensa della gestione o meglio della mancata cessione
Della crisi precedente all'eccidio del Ruanda e di quella che è stata definita molto polemicamente molto duramente la il vergognoso fuggi fuggi
Dei caschi blu
Dal paese
Vorrei sapere rispondere ma non sono informato abbastanza per darle una risposta intelligente mi scusi ero via molto lontano
è una cosa che non conosco
Più di quanto la conosca bene io tante altre persone la conosco per sentito dire quindi sì potrei fare delle chiacchiere ma nulla una risposta se
Non so se
Cioè so so sentito abbiamo tutti sentito ma dir le cose
Più o meno intelligenti mi scusi non lo so fare
Se prevista
Non lo so posso provare a dirle
Posso provare a dirle qualcosa
Questo genocidio di di ottocento mila persone che si consumò Minorca Ruanda del Lettonia tu sì
Lei per le prove emendato dal fatto che non non c'è stato nessun intervento per fermare massacri
Diciamo ecco che in quel caso le forze di pace dell'ONU che erano stanziate nel Paese quando tra l'aprile e giugno del novantaquattro ci fu questa vicenda
Erano diciamo poche erano inconsistenti sul piano numerico per affrontare con un'adeguata
Diciamo capacità di di di di di repressione questo fenomeno
Ma voi ecco ce l'ha fatta oltre a essere numericamente inferiori non avevano una mandato adeguato
Da parte delle Nazioni Unite perché appunto non si era dato un mandato adeguato
Successivamente ecco dopo c'è stata una commissione d'inchiesta indipendente su sulle sulle azioni delle Nazioni Unite in questa vicenda
Su col comporta nelle azioni che in questa vicenda e che ha segnalato sostanzialmente da mancanza di volontà politica ti intervenire nel fermare i massacri
Perché ecco perché il Ruanda non aveva un'importanza strategica per negli altri paesi
Nell'aprile del novantaquattro quando cominciarono a scoppiare questi questi incidenti che poi portarono a questo genocidio erano presenti in in Ruanda
Soprattutto cittadini belgi francesi italiani americani e in questi paesi organizzarono rapidamente una una rapida azione militare però con il solo intento di scompigliare i propri cittadini dal Ruanda bene disinteressandosi di quello che stava avvenendo nel Paese
Bene se non ci sono altre domande vi ringraziamo per essere venuti continueremo a parlare di l'ISPI sta lanciando una serie di e venti sull'attualità quindi quando succederanno altre cose di questa di altra natura saremo ben più felici di aver vivono in molte grazie
Possiamo rifacendo