Testimoni della verità nell'Italia in guerra

Sono Emilio Bonicelli uno dei curatori della mostra di cui oggi parleremo e innanzitutto voglio ringraziare di cuore tutti voi che siete qui presenti
Ringraziare gli altri curatori che in tutti coloro gli amici che hanno reso possibile
Questo grande evento culturale a ringraziare gli amici studenti dell'Università
Che in questi giorni accompagnano i sempre più le sempre più numerose persone
Che desiderano visitare questa mostra è soprattutto ringraziare
I protagonisti di questo incontro che ci aiuteranno ci accompagneranno nell'entrare in quel momento in quel periodo storico di cui noi abbiamo raccontato
Giulio Andreotti senatore a vita grande amico del pubblico del meeting
Non vi faccio tutta la sua biografia perché ci vorrebbe un un incontri intero dico solo che in Parlamento dal mille novecento quarantasei da quando fu debbo deputato all'Assemblea Costituente
Protagonista del ritorno alla democrazia nel nostro Paese nel dopoguerra e tra i fondatori della democrazia cristiana al fianco di Alcide De Gasperi
Alla mia sinistra dongiovanni Barbareschi un altro testimone d'eccezione
è un altro testimone d'eccezione del periodo che raccontiamo nella mostra cappellano delle Fiamme Verdi giusto di Israele per aver salvato numerosi gli ebrei dallo sterminio
Tra i fondatori della rivista io ribelle giornale clandestino a sostegno della lotta partigiana a Milano
E poi Gabriele Nissim fondatore
Fondatore della rivista l'ottavo giorno sul dissenso nei Paesi dell'est
Autore di opere sull'opposizione clandestina i regimi comunisti
Presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti
Giornalista scrittore saggista
Autunno autore di numerosi libri tra cui
Il Tribunale del bene curatore del volume Storia di uomini giusti nel gulag
E soprattutto autore del suo ultimo stupendo libero una bambina contro Stalin
Che poi insieme ad altri testi troverete all'uscita
Permettetemi una breve premessa per spiegare due cose primo
Da dove nasce questa mostra secondo una citazione per spiegarmi il significato
Testimoni della verità nell'Italia in guerra e il titolo di questi incontro e della mostra che intende far conoscere il contributo originale dei cattolici durante la Resistenza
E durante il ritorno alla democrazia nel nostro Paese
Abbiamo fatto questo lavoro cercando di superare le letture ideologiche le censure i miti con cui questi eventi vengono di solito presentati
E abbiamo cercato di mettere in luce quel contributo originale che con parole di don Giovanni Barbareschi abbiamo chiamato resistenza carità
Che ha trovato carne non solo in coloro che hanno materialmente fatto la Resistenza come partigiani marittimi più in generale nella grande parte
Del popolo cattolico senza il cui fattivo contributo possiamo dire che
Semplicemente la Resistenza non avrebbe potuto esistere
Da dove nasce questa mostra questa mostra nasce da uno stupore e da un dolore stupore
Di fronte alla bellezza all'umanità di alcune figure che avevamo scoperti in un lavoro di ricerca storica ca avviato insieme io con alcuni studenti dell'Università
Di queste figure che sono state protagoniste di uno dei momenti più drammatici della nostra storia
E che gli hanno saputo portare una luce di verità a partire da luoghi di amicizia
Opponendo sia ad ogni ingiustizia affermando la libertà come diritto di ogni persona ma anche un dolore
Perché è una lettura ideologica della storia che si è affermata nel dopoguerra e che è stata accomuna maschera sulla realtà da una parte
Ma anche la paura e forse la perdita di gusto nella propria identità dall'altra
Hanno come cancellato dalla nostra memoria il tesoro di queste testimonianze
Ecco da qui il desiderio di
Conoscere di più per noi e di far conoscere questa positività che abbiamo incontrato
Ne nata così una lettura che credo che sia assolutamente nuova di quel periodo
Tutta basata sulle testimonianze
Ben diverso rispetto al modo con cui la cultura marxista parla della Resistenza
Ma anche diversa dalle letture giustamente critiche con cui recentemente si è cercato di fare luce sui misfatti di quel periodo
E adesso la frase la citazione sono parole di Giovanni Paolo secondo
Che danno il senso del lavoro che abbiamo fatto e della responsabilità che questo lavoro da a noi
Sono parole che troverete scritte quando visite rete la mostra nell'ultimo stupendo pannello sulla neve
Ed è uno stupore ed è una meraviglia vedere quel pannello e vedere il volto di Giovanni Paolo II che guarda all'infinito
Dice il Papa
La
Dove l'odio sembrava inquinare tutta la vita senza possibilità di sfuggire alla sua logica
Essi hanno manifestato come l'amore sia più forte della morte
All'interno di terribili sistemi oppressi che figuravano l'uomo nei luoghi di dolore
Tra privazioni durissime esposti al freddo alla fame torturati sofferenti in tanti modi essi hanno fatto risuonare alto la loro adesione a Cristo morto e risorto
Pur nella loro debolezza essi hanno opposto strenua resistenza al male nella loro fragilità e diffuso alla forza della fede e della grazia del Signore
Se ci vantiamo di queste eredità cioè dico io sì abbiamo fatto questa mostra
Non è per spirito di parte
Né tanto meno per delle idee di rivalsa nei confronti dei persecutori ma perché sia resa manifesta la straordinaria potenza di Dio che continua ad agire in ogni tempo e sotto ogni cielo
Lo facciamo per donando a nostra volta sull'esempio dei tanti testimoni del Cisi mentre pregavano per i loro persecutori
Ed è qui il compito resti viva nel secolo e nel millennio appena avviati la memoria di questi nostri fratelli e sorelle anzi cresca
Sia trasmessa di generazione in generazione perché da essa Germini un profondo rinnovamento cristiano ecco dongiovanni Barbareschi
è stato un testimone di verità in quel momento drammatico
Era cappellano delle Fiamme Verdi cioè dei partigiani cattolici di cui raccontiamo della mostra
Giovane sacerdote
Venne arrestato il giorno della sua prima messe portato a San Vittore
E quella sera a San Vittore ci funi un concerto di straordinaria armonia ecco io vorrei chiedere a don Giovanni di portarci la sua testimonianza partendo proprio dal racconto di quella giornata
Don Giovanni
La mia prima messa
Quindici agosto
Mille novecentoquarantaquattro
Alla sera
Facevo già parte della Resistenza
Veniamo a sapere che un convoglio di ebrei è in partenza
Da San Vittore Carroccio aree di Milano
Per un campo di concentramento
Qualche telefonata
Ci troviamo tra amici
Cerchiamo di aiutare
Forse voi non vi rendete conto
Cosa vuol dire aiutare
Sapere i nomi di quelli che partivano
Per non lasciare
In angustia
Troppe famiglie
Dare loro qualcosa da mangiare o da bere
Era poco
Ma era qualcosa
In quell'occasione bendata bene
Per un po'di tempo
Poi
Sono stato arrestato
Arrestato dalla SS
Carcerato
Interrogato
Torturato
Volevano conoscere
I nomi degli altri miei amici che erano riusciti a scappare
Non ho parlato
Dopo un quarto d'ora
Che ero in carcere San Vittore
Quinto raggio
Cella centodue
Un secondino cioè un inserviente
Viene ad avvisarmi
Con una domanda
Sei promette davvero
La domanda
Non era allora strana
Perché alcuni
Per sfuggire
A persecuzioni o ad arresti si fingevano preti
Rispondono sì
Sono paletti
Ho detto la mia prima messa questa mattina
Continua inserviente
Qualche cella più in là
Ci sono cinque giovani
Che domattina saranno fucilati
Hanno chiesto l'intervento di un prete
Ti senti
Certamente
Guarda che si stia se ti sorprendono poi fu uccidono anche te
Non importa
Sono andato che sono state le mie prime assoluzioni
Come porre
A cinque condannati a morte
Ripeto ancora il loro volto
Il loro sguardo
Le notizie che mi hanno affidato a mia moglie di questo
Alla mia ragazza
Raccomanda questo
Vite umane
Che si affidavano a una mia parola
Vite umane che venivano
Sacrificate
Per descrivere
Quel periodo
Mi affido alle parole del cardinale Schuster
In un documento del sei luglio quarantaquattro
Documento
Che non ha ottenuto il permesso di pubblicazione
C'è una lotta fratricida
Con vittime innocenti
Una lotta fatta di odio di livore umano una vera caccia all'uomo con metodi così crudeli che farebbero disonore
Alle perdite della foresta
Questo
L'inizio
Ma prima
Devo premettere qualche cosa della mia vita
Ho sempre amato e c'è un mercato la verità
Ad ogni costo in ogni situazione
Ho adorato l'intelligenza
Vero
Adorato l'intelligenza
Per la sua forza di indagine
Per la sua capacità di sintesi
Per la sua profondità alla quale arrivava
Ma poi
Mi sono accorto
Dei limiti della mia intelligenza
E dico a voi giovani
Che mi ascoltate
Che il primo atto di fede
Che ogni uomo deve compiere
Non è in Dio
Ma è
Nella sua libertà
Cioè nella sua capacità
I diventare un uomo libero
è così
Ho cercato di diventare un uomo libero
Ma anche lì
Mi ho incontrato i limiti
I limiti della mia libertà
Gli inviti prodotti dalla natura
Dal mio carattere
Dal mio temperamento dalla mia personalità
Dall'ambiente
E mi sono accorto che la mia libertà
Era come
Una piccola isola
In uno c'erano di condizionamenti
Ma io e con me ogni uomo possiamo nascere come persona libera solo in quella piccola isola
Nello sperduto o c'erano dei condizionamenti
Allora ho capito
E sono diventato prete per questo
Ho capito che la mia strada era quella di aiutare ogni uomo a raggiungere la sua libertà
Tutta la libertà di cui è capace cioè tutta la sua possibilità di amore
Non è facile
Ed è vero che la strada e pesante
è difficile
Ma
Quando siamo arrivati agli anni oscuri
Così richiamava padre Davide
Ho capito da che parte dove forse fare
Sono andato
Dal mio vescovo
Dal cardinale Schuster
Eminenza
Non vengo a chiedere un permesso
Vengo a comunicarle
Che da domattina
Io faccio parte della Resistenza
Io mi oppongo
A questo sistema
Oggi vivente
Ripeto a comunicare
Non avevo bisogno un permesso
Nemmeno una benedizione
Mi venne diceva il buon Dio
E sua Eminenza
Che mi risponde
In questi casi Sequi Battù ha coscienza
E l'ho seguita
L'ho seguita
Prima di tutto cercando di salvare ogni uomo che era perseguitato ricercato impedito nella sua libertà
Massa alle fare voleva dire creare
Documenti falsi
E abbiamo fatto un ufficio falsi
Dove le carte di identità uscivano molto più belle di quelle vere
Se mi domandate
Quanti permessi falsi o carte di identità false
Ho firmato
Non so dire
Ma siamo nell'ordine dei duemila alle meno
Per salvare
Delle persone umane
Ma non bastava un fatto un passaggio
Un riparare in Svizzera
Dovevamo anche a diffondere delle idee
Dobbiamo opporci con delle idee
Eravamo dei piccoli uomini che poco potevano
Ma così abbiamo fondato il ribelle
Lo vedrete nella mostra che andrete a visitare
è il giornale clandestino delle Fiamme Verdi
Sono usciti venticinque numeri
Venticinque numeri dal mille novecentoquarantaquattro al mille novecento
Quarantacinque
Ogni numero
Quindici mila copie
Lascio a voi immaginare
Cosa vuol dire pensare gli articoli
Cosa vuol dire
Firmare
Anche se le firme
Erano false
Cosa vuol dire
Trovarono stampatore trovare dei timbri falsi cosa vuol dire
Distribuire
E qui permettetemi
Devo riconoscere
Alle donne
Una grande capacità
Qualche mese fa abbiamo fatto una riunione all'Ambrosianeum a Milano
E io
Osato dire la Resistenza
L'hanno fatta alle donne
E poi
Poi ho aggiunto
Gli uomini
Annotato il contributo armato
Ma il contributo armato
Non è
Tutta la Resistenza
Perdonatemi se io
Corrette riprende ora una parola particolare
Per i miei confratelli
Reti
Delle parrocchie di confine con la Svizzera
Che avvertono improvvisamente
Il significato provvidenziale della loro presenza
In quel Paese in quei giorni
Reti della città
E delle campagne
Che raccolgono e distribuiscono
La stampa clandestina per diffondere
Alcune idee
Allora proibite
Preti che falsificano documenti per reagire all'ingiustizia
E affermare
Che anche l'ebreo
è una persona umana
Reti che sentono il dovere
Di seguire in montagna
Dei nuclei partigiani i giovani
Dell'oratorio per assicurare loro un tipo di assistenza religiosa
Ma permettetemi anche una parola
Per i gesti umidi banali che nessuno ha annotato
Che nessuno sa farà mai una porta di casa che si apre
E che accoglie come ha fatto mia mamma
Nella sua casa
Una parola detta
Una parola taciuta
Un segreto mantenuto un documento consegnato un soccorso prestato senza
Neppure sapere a chi
Gesti che nel segreto della coscienza sono stati
Atti di resistenza
E questo
Il ferro tessuto della Resistenza questa capacità
Di intesa
E di aiuto che questo
Opporci
Vi ringrazio del battimani
Ma ve ne chiedo uno più forte quando al termine bizzarro un impegno
Perché siete giovani
Perché è evidente oggi
Ma la Resistenza
è stata anzitutto una ribellione morale
è stata la scelta consapevole
Dall'umano
Contro il disumano
Il ribelle
Con il quale cercavamo di opporci
Al sistema vigente
E di diffondere
Alcune idee
Del quali
Al l'ora cantavamo e oggi crediamo
è uscito
Con i suoi
Ventisei numeri ed anche
Con alcuni quater
Eravamo dei giovani
Ci ragionavamo
Per pensare insieme
Ogni numero reca un articolo di fondo e i nomi cambiano ma i nomi erano
Di noi che insieme
Pensavamo scriva fa amo
Stampa fa
E quando dicono voi
Penso
Che le colonne portanti di quel giornale clandestino il ribelle
Erano sei persone
Quattro
Sono state arrestato
Fucilata
Nei campi di concentramento
Quattro successi
Non so
Perché io sono rimasto vicino
Ho sempre cercato di dire di sì ad ogni azione ad ogni possibilità ad ogni rischio
Annuncio
Scrivevamo del nostro giornale
Ribelli
Così ci chiamano
Così siamo ma la nostra
è anzitutto una rivolta morale
Andate a leggere su quel giornale
è una rivolta contro un sistema
è una rivolta contro un modo di pensare
E dividere
è una rivolta contro
Una concezione del mondo
E non avevamo paura di scrivere
Nel frontespizio
Di ogni nostro numero la stupenda frase di Giuseppe Mazzini
Più della servitù
Temo la libertà
Recata inidoneo
Nessuno
Può recare
La libertà intorno
E questo è vero oggi
E mi pare
Che davanti a certe pretese
Ci si dovrebbe ribellare in modo
Più evidente
Perché
L'uomo nuovo
Non lo fanno
Nelle istituzioni
Nelle leggi
L'uomo nuovo nasce
Da un lavoro interiore da uno sforzo costante su se stesso
Che non può essere assunto
Sostituito da surrogati di nessun genere
Il quindici ottobre quarantaquattro sul nostro giornale abbiamo scritto così
Dove
Influire Mossul mondo più per quello che siamo
Che per quello che diciamo o facciamo
A me pare
Necessario
Avviarmi alla conclusione
Non meravigli atterriti
Se un corrette vi dice
Non preoccupatevi di diventare santi
Preoccupati di essere sempre uomini d'Italia
Libero
Nelle tue parole
Libero nel tuo precario
Libero
Nelle tue decisioni
E alla sera se siete abituati a fare
Un esame di coscienza
Fatelo su questo interrogativo oggi
Quali sono stati i miei attivi per il
E quali
I miei atti condizionati
Ma vi ho detto e tempo avviarmi alla conclusione
Io ho detto che vi avrei
Indicato una strada
La strada
Per diventare
Persone libere
Per vivere
Da persone libere
Seregno dei pilastri
E ogni pilastro
Meriterebbe una sua meditazione ma il tempo me lo impedisce
Primo pilastro
Dal religioso credente
Che voi siate religiosi lo penso
Lo dice
La vostra stessa presenza qui
A questo Bindi meeting
Vi chiedo
Tipi inventare credenti
Quando a scuola cercavo dispiegare questo
Portavo sempre un esempio
Spero sia chiaro anche per voi
Essere religiosi e qui fare un po'a dire che tiro ai il telefono
Essere credenti
Vuol dire che tiglio mi telefono
Dio telefonarle
Io parlarne
Dette
Il primo pilastro
Un secondo pilastro
Da gesti
Ripetuti a gesti
Relative
Alla sera l'esame di coscienza su questo
Quali sono stati uccisi
I miei gesti solo ripetuti
E quali
Le mie parole i miei gesti
Creativa
Nel tuo clamorosi
Verso l'attuatore
Verso il tuo ruolo
Gesti creativa
Non solo gesti ripetuti
Ma anche
Nel tuo lavoro nella tua professioni
Nel tuo mestiere
Di quello che vuoi in quello che fai
Non solo gesti ripetuti
Ma gestite creativi
Ebbene
Il secondo pilastro
Il terzo pilastro
In questa strada
Incontrerà i
La croce
Quando dico croce
Dico difficoltà
Picco indifferenza
Dico non comprensione
Ecco allora
Per essere
Un uomo libero devi essere capace
Di accettare
La croce
E ripeto il verbo
Accettare
Non uso il verbo
Subire
Uso il verbo accettare
Se tu accetterà il
Quella difficoltà
Quella croce
Allora
Sarà una cosa stupenda
Dentro di te
Scoppierà la gioia
La gioia manterrà dalla mai nessuno solo tiglio
Portare la gioia te
Quel gesto col quale tu hai accettato
E non solo subito attua prova il tuo dolore
Quel gesto
Chi unisce
Allora intenzione
E alla croce di Cristo
Ecco allora
L'apostolo stonata
Camminate così
Cercate di essere sempre delle persone libere
Degli uomini liberi
Sì di capi chiara
Una caduta
Uno sbaglio riprendete
Riprendete con coraggio
Ricordatevi
Che anche
Un orologio rotto segna
Le ore esatte
Due volte al giorno
Accettate qualche volta
Di essere
Di essere
Orologi rotti
Ma riprendete
Perché il vostro compito e c'erano recare la verità e segnare il tempo
E l'ultimo che voglio dire
Abbiate il coraggio dei piccoli gesti
Oggi si dice se non si rifanno le strutture
Non si rifà niente non è vero
Il tuo piccolo gesto
Insignificante che non porta nessuna conseguenza immediata Marche un gesto
Di un uomo libero
Quel gesto
Rimane nell'eterno
E l'eterno è
Il tuo domani
Ma io
Interrompo questo vostro applauso e voglio
Rendere qui presente
Il mio grande amico don Luigi Giussani
Insegnava
Al liceo Berchet
Io insegnavo
Al liceo Manzoni
E per lunghi anni ci siamo sempre trovati
Ogni
Giovedì dopo la scuola
In quella Trattoria
In piazzale Aquileia
E mangiavamo assieme
Discutevamo
Non eravamo sempre d'accordo ma la metta
L'abete era unica
E la nostra discussione
Finiva sempre così
Lui
Militava la mano
Io stringevo la sua mano e insieme dicevamo
Una preghiera
Che noi
Avevamo creato
Per noi due
Signore
Aiutami ad andare d'accordo
Concorrono coi quali tu lo sai sono d'accordo grazie
Grazie grazie di cuore veramente a don Giovanni che ci ha raccontato come la verità entra nella storia solo se diventa carne noi attraverso il nostro sacrificio
Ecco non tutti però vissero la Resistenza nel modo in cui lui ci ha raccontato e avrebbe avuto tanti altri episodi da dire come quando alla fine della Resistenza fu lui a salvare
Coloro che lo avevano perseguitato e torturato riconoscendo comunque in loro l'umanità di persona l'umanità di figli di Dio
Non tutti la pensavano in questo modo durante la Resistenza
E sappiamo che in una parte consistente delle brigate partigiane si era fermata l'ideologia comunista diffuso a piene mani dai commissari politici
Per molte di queste formazioni la fine della guerra coincideva con l'inizio di una rivoluzione di una nuova guerra per affermare anche con la violenza la dittatura del proletariato nel nostro Paese
Si aprì così la stagione delle pure azioni delle esecuzioni sommarie migliaia e migliaia e fumoso Kuffour versato non solo il sangue dei vinti come ha scritto Pansa
Ma fu versati in modo abbondante anche il sangue dei vincitori
Cioè di coloro che si erano battuti per porre fine all'esperienza del nazifascismo per riportare in condizioni di libertà il nostro Paese
Ma che ore erano diventati compagni scomodi perché con le loro idee con la loro libertà si opponevano all'affermarsi di una nuova ideologia
Tra questi un piccolo testimoni un seminarista di soli quattordici anni amico delle Fiamme Verdi un ragazzo nel cui cuore ardeva l'amore per via giù un leader per gli altri ragazzi che li guida Vinchi ESA
Rolando Rivi seminarista martire servo di Dio di cui raccontiamo nella mostra
Per il suo gusto di una fede vissute professata Rolando finì nel mirino dei partigiani comunisti che lo sequestrarono lotto appurarono l'uccisero
Ho scritto un libro su questo testimone della verità che ha versato il sangue per testimoniare il proprio amore al signore
E quando ho letto il libro di Gabriele Nissim una bambina contro Stalin io ho trovato straordinaria corrispondenze
Ignazi Stio occuparono il seminario di Rolando e per questo si trovava a casa
E in quel periodo a casa Rolando finisce vittima dell'orrore cieco di un'altra ideologia
Il libro di Gabriele Nissim nella storia di un comunista che fugge dalla persecuzione fascisti in Russia
Dove spera di trovare la libertà la Società sognata ma
Essendo un uomo libero finisce vittima dell'orrore cieco dello stalinismo
La figlia al momento dell'arresto del padre una bambina di tredici anni la stessa età di Rolando
Diventa la testimone che ha mantenuto viva la memoria del padre e per amore del padre si opposta all'ideologia come testimone della verità
Ecco vorrei chiedere
A Gabriele Nissim nel suo intervento di parlarci di raccontarci di che cosa ha capito che è l'ideologia e soprattutto di raccontarci
Di come
E avviato è in atto e di che cosa ha significato per lui questo grande cammino che Luigi a cui ha di più dedicato la sua vita per andare alla ricerca per non far perdere la même Oria di coloro che anche in quei momenti della storia in cui sembrava che la violenza la sopraffazione fossero l'unica logica dominante sono stati i giusti
Cioè
Hanno saputo affermare
L'amore per la verità nonostante tutto è in questo modo anche con sacrificio personale in questo modo hanno reso possibile un nuovo inizio hanno reso possibile una ripresa Gabriele Nissim
Dico subito una cosa che
Io
Questa mattina sono emozionato perché
In quanto
Ebreo sedermi al tavolo con una persona che è stata nominata giusta di Israele testate salvato delle vite umane
Però me una sensazione grande perché
Io ritengo
Che
Rispetto alla memoria della Shoah noi dobbiamo ve aree al vedere due facce
Da una parte
Ricordare il male ma d'altra parte mostrare fino in fondo la gratitudine nei confronti degli uomini che si sono battuti per salvare delle vite ebrea allora alle trovarmi qui
Questa mattina con
Con Barbareschi è una grande emozione ma l'emozione non è solo qui e che leggendo un intervento che proprio Barbareschi fece a Bologna non ho con la professoressa Grasselli capoverso che stante Maletti in una scuola
Ho trovato poi
Una sintonia con il mio pensiero e la mia ricerca
E ci sono se vogliamo del
Te Barbareschi non non è soltanto
Come dire la persona
Che ha aiutato e che è stato testimone di questa lotta contro il male
Ma
Ha ragionato sul mistero del male
E come ha ragionato sull'estero del male sono due frasi che mi che mi hanno colpito quando
Lui dice un po'questo dice
Non sto non vi sono liberatori sono uomini che si liberano cioè la
Prima di tutto la la
La Resistenza e viene da sé stessi e poi fa uniformazione ancora più forte dice
La vita vera dello spirito e una perenne conquista sulla propria pigrizia sulle proprie debolezze e sulle coppie ditta
Questo queste frasi sono o se vogliamo una sintesi dell'idea di pensare da soli
Perché di fronte al male ci si trova nella condizione di pensare da soli perché
Quello che succede quando nascono dei regimi totalitari
E che improvvisamente i moti costume nomadi cambiano cioè da un giorno all'altro si creano nemici
Quello che sembrava fino a ieri una cosa giusta diventa una cosa sbagliata diventa lecito uccidere e perseguitare altri uomini e se vogliamo
Tutti i regimi totalitari che siano stati nazisti
Comunisti o anche i regimi oggi fondamentalisti islamici
Io Viggiano che l'eliminazione di dei nemici cioè l'eliminazione degli uomini porta alla felicità e porta al bene e quindi attraverso questa si rivela di un bene superiore teorizzano la necessità di uccidere le persone
E allora in questa situazione dove tutti le società tutte le persone penso no all'unisono in questo modo
Ciò che permette all'uomo di resistere e la capacità di pensare da solo la capacità di interrogare la coppia la propria coscienza
Cioè dire che è una persona non può vivere con un assassino dentro di sé perché perderebbe la propria stima se vogliamo
Non esiste a mio modo di vedere
Né un castigo divino che ti fa paura
Ne una cultura che tipo per esserlo preservare contro il male tu puoi essere
Può essere colto poi essere poi voi avete poi poi essere ignorante poi essere
Di una classe sociale più elevata pugliese
Ma ciò che determina la reazione nei confronti del male
E datata a difesa della propria dignità la propria autostima un uomo non può accettare
E di fare del male agli altri nella misura in cui fa male a se stesso e questo è il miracolo che porta alla resistenza nei confronti del male
E questo come dire
E questo è il punto secondo me
Centrale che ci porta al tema dei al tema dei giusti
Io io credo che una delle grandi intuizioni di questa mostra è stato proprio quello di tracciare le figure di questa diritti e le figure di questa resistenza morale e credo che c'è
Stato un'istituzione che oggi viene sempre più conosciuta e che
E che secondo me è un esempio morale che proprio e questo Giardino dei Giusti di Yad Vashem dove
Fra l'altro è stato faticoso queste esperienze del Giardino dei Giusti perché agli abbattendo ci sono stati molti conflitti c'erano alcuni che dicevano ma dobbiamo ricordare solo il male altri dicevano no insieme al mare dobbiamo ricordare il bene
Però questa questa istituzione apposto questo problema si è voluto ricordare il bene
Non inteso come il militante politico che sbarra col fucile o il combattente rivoluzionario
Ma la persona che ha sentito la risposta una responsabilità verso l'altro ha sentito la possibilità dell'altro e l'ho aiutato ingiusto ingiusto dovete sapere non è un errore
Non è un santo ecco ma e la persona che in un mondo disumano è stato capace di rimanere uomo allora nei dobbiamo appunto in
Pensata questa figura di Schindler List avete visto tutto il film
No ecco questo mascalzone faccendiere ladro usava il lavoro degli ebrei e però di fronte a ad al a di fronte al campo di concentramento dove gli ebrei venivano massacrati
Ha deciso di salvare il suo gli ebrei ecco e e questo uovo non lo ha fatto appunto perché era santo ma lo ha fatto perché volute e è rimasto è rimasto un uomo
Allora
Credo che
Questa esperienza dei
E dei giusti no e deve essere intesa come una nostra capacità di cogliere tutte queste
Tutte queste storie perché il punto importante dopo e che secondo me molto spesso non si capisce
E che questa memoria del bene non deve essere di sentenza cioè
E in Italia per esempio a Yad Vashem sono ricordati circa trecento ettari e trecento italiani che hanno salvate vite umane io abbia da penso che ci sono stati migliaia e migliaia di storie però queste storie queste biografie non sono state raccolte dagli storici
Cioè anzi molte
Anch'io per quanto mi occupo di questi argomenti ho avuto molte discussione perché mi diceva Gabriele se un buonista
Ma occupati della storia in generale no io vado a cercarli queste storie particolari e mi si guarda un comandante no
Però la raccolta di queste la raccolta di queste storie e fondamentale il addirittura credo
Che sia una forma di antidoto nei confronti del male perché noi di fronte al male abbiamo
La responsabilità di ricordare i nomi delle vittime no dobbiamo dare un nome a tutte le vittime
Ma
Dobbiamo anche avere la responsabilità di indicare esempi morali affinché queste vicende non si ripetano più
Allora raccontare queste storie raccogliere
Vuol dire trasmettere alle nuove generazioni trasmettere nelle nel né nelle scuole esempi di comportamento perché il mistero del giusto sapete segue prendete una storia di UPB U
è un giusto cioè andate a scavare quello che è interessante capire come questa persona improvvisamente vivendo in una società conformista gli si accende quella lampadine in testa
Che lo fa che li fa cambiare idea o politica assumerà una responsabilità da responsabilità che diventa a rischio
E il bisogno poi di affidarsi alla volontà perché non basta capire voi se bisogna agire e agire poi significa rischiare allora secondo me il racconto di queste storie dei giusti permette poi
Di trasmettere alle nuove generazioni degli degli degli esempi immorali ecco io che però qui abbiamo la fortuna di avere il senatore Andrea ma io credo che sarebbe molto importante che nel Parlamento italiano della società italiana si desse molto più valore a queste storie dei giusti
I citati in Francia suo atto ultimo atto politico molto importante e che lui ha messo una targa il ricordo dei giù nel Pantheon a Parigi ecco io credo che
Noi dovremo come dire cercare di provate a Fondi per storici affinché possono raccogliere queste storie ma anche sarebbe importante fare un gesto simbolico terre darei visibilità a queste storie una targa in Parlamento non lo so ma credo che
Successo se se voi andate andate fate un viaggio in Israele sono stupiti dal fatto in Italia ci sono stati così tanti Salvatori e se ne parla così poco mentre in altri Paesi ce ne sono stati molto meno
E
E questi
E e queste storie invece vengono raccontate come come
Check-up come storia diritto o di un popolo intero ecco questa è una contraddizione del nostro e del nostro Paese
E io vorrei dire questo è e mi ha
Proprio colpito questa mostra
Perché introduce
Come dire il tema
Che accanto alla memoria della Resistenza conto Hinna sì il fascismo è importante anche nell'aprire la porta alla resistenza contro il totalitarismo sovietico cioè
Questa storia del totalitarismo sovietico molti
Ci dicono che non ci riguarda cioè
Ha riguardato altri Paesi ma l'Italia ne era fuori in realtà nella nostra storia ci sono stati comportamenti che portavano in quella direzione
E allora quando per esempio nelle del ramo della mostra vengono ricordati appunto questi personaggi queste la storia di Rho dire io con la quando no perché hanno che sono stati vittime verde
Di un pensiero un nuovo pensiero totalitario e
Alcuni hanno cercato di resistere
Ecco io credo che è importante che noi
Rendiamo visibile queste storie e rinviamo visibili le storie delle persone che poi si sono assunti una responsabilità per es andare nei confronti del totalitarismo ecco io così ho scritto questo mio ultimo libro che poi
è diventato una seconda
Ha creato un una serie di miracoli poi ve li racconto
Di di questa di questa bambina italiana nata nata a Mosca e cash figlia di un comunista
Italiano e che a un certo punto co era convinta che suo padre
Fosse un grande errore anzi di avevano messo dei manifesti elogiando lo come un
Vuol era un documentarista sulla piazza c'era la sua foto da un giorno all'altro questa bambina
Vede entrare venne KB dirà polizia segreta case riportano dia il padre e di
Da un giorno ha dato si trasforma
Da figlia di un rivoluzionario affiliati di un nemico del popolo e voi dovete sapere ed è questo è una storia che molto spesso non si conosce
Che il punto uno dei punti centrali del potere totalitario in Unione Sovietica la distruzione della famiglia cioè si chiedeva I figli di abiurare i genitori a aree moglie di divorziare dai mariti da dove
Tu eri in colpito in casa cioè là dove c'era una Puglia
Un una persona della tua famiglia che veniva indicato dal Partito come nemico
Questa persona tutta la famiglia doveva prendere posizione contro questa persona ecco questa bambina che si chiama di ci Anna a tredici anni di chiedono di nella scuola al commosso modo di dire nella classe che il padre è un nemico del popolo
Da qui la bambina dice di no mentre la madre invece divorzia dal dal padre questa bambina resiste e questa storia diventa come dire una storia esemplare perché questa donna questa bambina diventa donna non dimentica il padre da scontri in casa a tutti i suoi materiali su Pandev anche un poeta
Tiene tutti i suoi documenti e
Dedita alla vita alla preservazione della memoria del padre e che cosa vuole vuole
Conoscere chi sono stati perché lo hanno accusato come mai dov'è finito perché non gli dicono dove ho finito
In in in Unione Sovietica e si riceve un messaggio per cui si diceva che il nemico del popolo non all'l'ha più diritto di corrispondenza e quindi non sapevi neanche dove era la persona lì questo messaggio questa bambina questa donna resiste
Scopre appunto cosa è successo al padre e si dedica alla
A compio una battaglia per la sua riabilitazione
La compie prima a Mosca no dove IT comincia i tempi di cucina fa ottenere una stringa di abilitazione poi verrà in Italia
E uscirà falsi che affossano gli dedicano una via nella piazza e questa storia se vogliamo
Diventa un miracolo nella politica italiana perché siamo andati con Luciana impostato un po'in un mio lavoro abbiamo dedicato un monumento alla memoria delle vittime ITA viale del gulag a San Pietroburgo perché dovete sapere che sono mille venti gli italiani non parlo di quelli
Che hanno del delle truppe italiane durante da la guerra ma degli italiani che o perché antifascisti o perché mi tirati o perché amanti della Russia sono stati incarcerati finitime dura e fucilati
Storia che è stata completamente rimossa ecco
Si è creato questo miracolo Luciana
è andata a parlare alle fasce o va in questo le potrei sapere
Che l'evasione può è un cimitero dove tattiche venivano fucilati e circa
Sodalizi a cinquanta mila persone ottocento persone al giorno no addirittura veniva persino piazzati prima le cose che non si sa non è cambiato attraverso ictu quindi scappamento il prigioniere che venivano portati in questo campo ecco qui è nato questo mondo mono monumento in ricordo delle vittime italiane e del nulla eletto
Ciò che mi ha colpito è stato poiché
Era venuto con me Fassino è stato un gesto che io come dire considerato un po'come il viaggio di Fini ad altro
Ecco però
E questo gesto importantissimo poi
Insuccesso il ventotto di giugno il ventinove giugno
Nessun giornale ne ha parlato più
Io mi aspettavo che dietro questa memoria delle vittime italiane del totalitarismo ci fosse una con divisione
Pubblica una una
Invece
E che è stato tutto è stato tutto messo da parte
Allora
Io
Finisco qui così mi e però credo che la memoria della Resistenza sarà monca laddove non si ricordi anche questo altro pezzo di storia perché se memorie della Resistenza e memorie è la verità nel dobbiamo ricordare le vittime del fa del fascismo ma dobbiamo anche così ricordare legittimità Yanet totalitarismo e le vittime italiane sono stata a Mosca
Ma sono state
Anche qui né
Coriandolo detto triangolo della morte pensiamo ai vincoli di finanza allora io saluto il coraggio
Da parte appunto degli organizzatori della della mostra e che hanno voluto ricordare questi episodi qui
Si dice si fa della verità ecco questo quindi la
La memoria della Resistenza deve essere memoria a
A trecentosessanta gradi se è una memoria parziale
E ipocrisia e menzogna grazie a tutti
Grazie
Grazie di cuore a Gabriele Nissim che ci sia
Indicato questo compito dongiovanni mi chiedo un
Un intervento dopo quanto consentito
Per me non sei più
Un fratello maggiore sei un fratello gemello grazie
Nella nostra Po mostra come
Abbiamo accennato raccontiamo di molti uomini liberi innamorati della verità la cui storia è stata censurate che noi abbiamo incominciato a riscoprire
Tra l'altro la mostra da dopo il meeting incomincerà a girare per l'Italia issare ben bello se in ognuno dei posti in cui
Farà tappa
All'arrivo della mostra si accompagnasse un lavoro per riscoprire quelle figure quei testimoni della verità che in quel territorio hanno saputo afferma è il bene anche in quei drammatici momenti in modo da cominciare continua le quel racconto di cui Gabriele Nissim ci ha parlato
Tra i vari testimoni di cui era contiamo nella mostra ce ne anche uno straordinario Giorgio Morelli Giorgio il Morelli era
Un giornalista ha dato uno dei più straordinari esempi di giornalismo sconosciuto nel nostro Paese
Incomincio a fare il giornalista mentre in montagna con il giornale la penna raccontava di quello che avveniva
E poi però ebbe
La colpa secondo alcuni siccome era un uomo libero di continuare a farlo con passione
Raccontando la storia di certe violenze di certe epurazioni che continuavano ad avvenire nel suo territorio Reggio Emilia anche
Ben oltre la fine della guerra per questo
Coloro che erano stati con lui partigiani Giorgio Morelli fu il primo partigiano che entro nella Reggio Emilia liberata e coloro che erano stati con lui sulla montagna
E che erano animati da un'ideologia totalitaria spararono contro di lui eravamo già nel mille novecentoquarantasei la guerra era finita da un bel pezzo
Ecco c'è una
Come dire l'onore dell'ideologia fa continuare questa striscia di sangue anche oltre ben oltre la fine della guerra ecco volevo chiedere
A
Al senatore Giulio Andreotti di partire proprio da qui e di raccontarci quale grande contributo hanno dato i cattolici per riavviare realmente un cammino di democrazia nel nostro Paese
Di raccontarci partendo dalla sua esperienza
Questo contributo di idealità prego
Mi sembra fuori di dubbio
Che un anno
Importante della storia d'Italia sia nel mille novecentoventinove
I Patti lateranensi la chiusura della questione romana la pace tra Chiesa e Stato certamente
Il fatto che questo fosse
Pattuito e con un regime totalitario creava grande Visaggio in molti ma
Il testo
Delle mille novecentoventinove
è identico al testo che era stato preparato nelle mille novecentodiciassette dalle Governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando
Che durante
Gli incontri per il Trattato di pace
Diversa ai
Aveva
Invitato ed era andato lì a Parigi
Il sostituto della Segreteria di Stato CRT che poi fu cardinale e avevano messo a punto questo testo e poi
C'era il diciassette il ventidue si susseguiranno un numero notevole di crisi ministeriali e l'epilogo poi fu
Nel mille dove c'è do ventidue B ad opera di un personaggio che se non mi sbaglio era nato da queste parti poi insomma aggiungere tra l'altro giorno Giacobbe bene ma voglio
Vorrei
Vorrei
Dir questo
Certamente
Il patto coraggioso di avere ripreso il tema
Del periodo di guerra per svolge le
Attraverso la mostra e attraverso poi
Relativi dibattiti che accompagnano serve
Profondamente
A dei giovani serve per noi vecchi
A ricordare ma serve anche per i giovani a dare un orientamento certamente il mondo poi
A i suoi ritmi
E pensare che uno possa
Ascoltare quindi Rimini delle che ridi così dure nei confronti della Russia
Qualche anno fa sarebbe stato difficilmente pensabile insomma bambino perché tutte le cose
Ma qual è il punto è sapere qual è
Tema che io per carità in pochissimi minuti cerco di svolgere e il fine che
Vorrei riproporre e il tema
Di si parla di una
Rivisitazione in un certo senso sotto un aspetto della guerra di quello che sta
è inutile andare a dire se la guerra era voluto non volute certamente la gente poi applaudito piazza Venezia la colmata si ci saranno state pure le cartoline rosse ma non ci venga a raccontare prima date una delle legioni
Maggiormente affollata è quella di e gli antifascisti retrodatati insomma Giorgio che poiché si sono
Istruzione iscritti l'antifascismo quanti persino non c'era più insomma Giorgio dunque terrebbe quel per dobbiamo dirlo
Ma
C'è però un punto importante
Oggi noi viviamo in un mondo che è completamente campi altrui nel quale va ricostruito un modo di pensare di concepire di dialogare il mondo in cui non esiste più l'Unione Sovietica
E l'Unione Sovietica è stato un punto di riferimento ripeto per alcuni per ispirazione per altri per doversene guardare ma era un po'al centro
Di ogni programmazione di ogni progettazione che vedi va fatta
Io appartengo ad una
Generazione e nella quale intorno
Certamente nei confronti di tanti che hanno pagato di persona con la prigionia che hanno pagato di persona con il confino io un rispetto e nel dopoguerra quando ci siamo trovati
All'assemblea costituente successivamente nelle legislature insieme a persone che
Certamente in quel momento
Erano in una contrapposizione radicale con noi ma avevano questa dignità nella loro storia personale
Di avere pagato di persona così fortemente
Ma noi ci sentivamo un profondo rispetto quasi una condizione
Nostra di debolezza nei confronti
Loro insomma e questo ha fatto sì che
Direi in un certo senso
Forse sotterraneamente ma ci fosse una compensazione che ha evitato
Uno scontro molto male salvo i momenti in cui
Questo era inevitabile specialmente i momenti iniziali
Certamente
Oggi io credo
Che noi dobbiamo però
Questa rivisitazione insomma
Essere molto sinceri appunto riconoscere che questa condivisione questo
Applauso a Mussolini esisteva il suo valutandone artificioso il subito dire che tutto fosse propaganda che tutto fosse
Opera dell'Istituto Luce un signore c'era un'infatuazione
Ci sono dei temi che quando vengono direi solleticare attiva all'orecchio della gente sono profondamente nocivi traditori questo tema
Del ritorno sui colli fatali dell'impero questo tema
Dell'Africa vent'Fondo e e
Quando si diceva
Certo l'operazione dell'Africa e
Un'operazione estremamente costosa
Però e gli altri Paesi avevano le colonie quindi c'era sul piano logico un eccetto supporto a di quei a queste
Avventure che poi possano fortemente perché badate noi
Che abbiamo
L'avventura grazia di Dio di vivere nella vita politica in un lungo periodo e deve rimanere
Più che lungo insomma attacca il quale
Noi
Ai
Lei non parlo solo personalmente introdurre queste fa
Noi quando muore qualcuno si diciamo che passa vita migliore
Io penso invece di
Che sia migliore il rimanere in questa vita insomma di fatto terroristica che
Mai finito questa parentesi da allora
Io direi che proprio
Ripercorrendo la storia a noi sembra
Qua si è assunto che potesse essere esempi il razzismo
Mettere le radici qui da noi mancavano le premesse storiche le premesse morali le premesse
Direi di costume di vita
Di quella che era stata la nostra società
Nazionale
Però quando
Purtroppo il regime di dittatura insomma si seguono determinati indirizzi bagnati quegli indirizzi prendono
è una scelta tradisce insomma e
Noi
Possiamo veramente
Allora dire
C'è stato sufficientemente prima
Tali se mi sarà detto del costo è di grandissimo interesse c'è stato sufficientemente ecco l'una
Reazione o comunque
Un'apertura di braccia e insomma nei confronti di coloro che erano perseguitati
Io direi che ci ha detto per esempio Roma
è un esempio di che cosa significato
E e
Non
Nelle indifferenza ma secondo una precisa direttiva
Del pacchetto che cosa ha significato l'apertura
Di tutti i collegi religiosi maschili e femminili complesse legga la usure per ospitare per quello che era possibile
Coloro che erano perseguitati
Se voi visitate
Le catacombe di Priscilla
Nella cappella superiore dove sono le suore vi è un bellissimo mosaico di fondo che riproduce la frazione partisse ed è nato
Da
Una famiglia ebraica che era lì ospitata durante il periodo dell'occupazione e che erano
Di Venezia
Un
Mosaicisti importanti Renzo Camerino e cioè questa
Testimonianza che è una testimonianza visiva
E come tale
Più facilmente riscontrabile ma
Tempo che passa forse certamente i soggetti personali che li ha portati a non essere più attività varie potere esser loro a
Dare queste loro aggregazione però
Della tradizione queste accertata anche perché si sentiva Lion naturalità
Della persecuzione
E degli ebrei non c'era nessun fondamento vero insomma a bordo che potesse giustificare questo era
Una delle strutture probabilmente anche una delle deviazione a parte l'imitazione verso la Germania insomma che è stata
Una delle congiunture più crude più difficili del
Nostra nazione insomma
Ci è stata
Però questa
Apertura nello stesso periodo da parte del mondo cattolico a tutti i livelli trovate e c'è una testimonianza importante
La Nunziatura
Presso
A Roma
La Nunziatura e risiede
In una villa di via Po che si chiama villa Levi
E era di proprietà del senatore lei uno dei pochi senatori Brackett furono coinvolti alla persecuzione razziale e che
Proprio per riconoscenza
Verso quella che era stata
La solidarietà
Del strutture ecclesiastiche a Donato coi alla Santa Sede questa villa perché lo ricordo bene perché
è una delle cose in cui
Non si possono avere delle opinioni in cui uno allora può di ritiro l'acqua al mio mulino è un fatto insomma villa le vestali a testimoniare qui
Tutti hanno fatto il loro dovere no c'era anche chi aveva paura che non si impegnavo chi magari
Forse era contento che venissero via dei concorrenti nella vita commerciale di alcune zone della stessa citare questo
Sono
Il primo a riconoscere che questo ci sia Stato però
Quello che mi pare seconda cosa che qui
Vorrei dire insomma quello che era accaduto e ci ha fatto poi invece di capire
L'ora quello che
Altrimenti forse avremo tardato a dovere capire
Io devo confessare ero segretario del Consiglio dei Ministri nel quarantotto ma quando
Sentiti per la prima volta
Ministro degli esteri Sforza che rientrava da Londra e ci disse che
Gli inglesi se non andavano dalla Palestina
Fu meravigliati insomma però perché era questo e perché c'era stata
A parte la guerra che aveva creato le premesse essere un modo
Non solo diverso ma ho posto di impostare il problema ma
C'era
Questo movimento di cui da gran parte ignoti sapeva poco
Successivamente quando ho visto che
Agli inizi del movimento sionista avevano pensato di ricostruire
Lo Stato del Palestina in Uganda Herzl era stato questo quali muore nel tenersi e naturalmente scompare questo argomento poi allora nasce
Questa idea della costituzione dello Stato di Israele
Naturalmente
Su un piano cronistorico noi ne sappiamo poco perché noi Italia non avevamo ancora
Accesso
Alla Società delle nazioni all'ONU noi soltanto nel mille novecentocinquantacinque siamo stati ammessi ma
Probabilmente quella
Decisione del quarantotto che il simultaneamente dà vita
Allo stato israeliano che allo Stato arabo così si chiama
E fu affrettata sotto il secondo perché non era chiaro che cosa volesse dire c'era l'estensione della Giordania o se era un qualche cosa di nuovo che si doveva creare
D'accordo che l'Egitto
Non stiamo qui oggi a fare lezioni di cronaca né di storie insomma già troppo quello che
Sì serve io credo
Quando si riaprono come
Nella mostra e adesso anche in questo al convegno di stamane lo abbiamo fatto quasi apriamo le pagine di quegli anni insomma
Tutto a una sua finalità
Cioè la finalità di
Dare a i giovani il senso prescelte pure usare la parola dell'orrore
Di alcune cose che non viste per tempo si sono lasciate allignare che poi hanno prodotto questi frutti America sorta di frutti
Della distruzione delle riconoscimento Delta non giustizia delle differenze tra gli uomini
Di negare tutto quello che era stato
Adesso in particolare parliamo degli ebrei una porta di primissimo ordine in tutti i campi della vita della nostra nazione da parte dei libri senza alcuna discriminazione
Perché su queste cose e utile ricordarle e proprio perché
Non si deve essere indotti in tentazione non si vede sottovalutare quando ci sono anche dei germi magari piccoli che possono far deviare da
Una
Conoscenza
Giusta e quindi anche da una progettazione che non sia una progettazione sbagliate io
Vorrei o a dire è stato certamente un periodo molto difficile
Sulla danese ha parlato altre scuola testimonianze personali era un poveraccio io presidente degli universitari cattolici l'unica cosa che ho potuto fare
E fare un viaggio nel nord per andare a prendere la posta di prigionieri inglesi che erano nascosti presso il parroco e così
Nonne che tiro apparenza al mulino ecclesiastico faceva dei alcuni comuni del Piemonte insomma vere porta
Subito sul rischio che né nessuna prova insomma
Che dobbiamo però prendere eccola da quegli anni sotto questo aspetto qui anche la pubblicazione che c'è
Su la mostra che qui è stata fatta proprio quella
Di di
Stare attenti alle deviazioni apparentemente piccole
Uno dei testimoni che era a Roma e ha vissuto a lungo a Roma
Di quella che era stata la tragedia della vittoria dei nazisti era Segretario allora del centro
Monsignor Ludwig ricavarsi notifiche
E ricordo che
Fascicoli utile lezione a noi giovani universitari
Cominciando a istruirsi che cos'era la democrazia e
Il tema centrale era attenzione
Alle deviazioni piccole
Lui spiegava come
Proprio la Repubblica di Weimar che aveva
L'assalto congiunto di due forze i comunisti da un lato e i nazionalisti dall'altro e loro avevano fatto un'opzione pensando che fosse
La più
Difficile e quella doversi combattere prioritariamente la parte contro i comunisti e c'era si capisce forse anche in realtà per la rivoluzione russa quindi c'era il prezzo
E certamente
Direi schierandosi dalla parte
Chiediamo nazionale
Non pensavano allora è inutile raccontava direi drammaticamente non pensava davvero a quella che
Potesse poi essere la
Terribili involuzione il razzismo e tutto quello
Che se è stato
A seguito della vittoria di CDR
Perché dobbiamo ricordare queste cose riserva come storia no certamente sono di di una relativa
Attualità perché appartengono e non al Medioevo male davanti abbastanza vicini
Ma specialmente per
Cercare di formarci ad un concetto positivo della libertà forse abbiamo bisogno anche
Vive come cristiani di non avere paura
Della libertà perché
Quanto dice la verità vi farà liberi insomma
Questa è un'affermazione che deve garantirci da ogni critica possibile vinti cammina né in questa direzione
Ma vorrei
Per lo sviluppo un'ultima cosa ancora proprio nei confronti di Pio dodicesimo
Io posso essere testimone personale perché
Essendo
Come ho detto Presidente della Fuci abbiamo udienza
Abbastanza frequente dal bar e intanto
Sono come il Papa esprimeva il suo pensiero qual era la sua cura personale insomma e sono anche una cosa che mi fece un grande piacere
Nei primissimi anni del dopoguerra quando venne a Roma Golda Meier
E fece dei discorsi proprio nei confronti di Pio dodicesimo e dei confronti estremamente aperti estremamente positivi dicevano state poi
Anche
Delle vicende che posso capire avevano creato anche molte emozione la conversione del Rabbino Capo di lo
Ma insomma per forte Esposito alla parte più silenziosamente sarebbe stata meglio insomma secondo me perché pentimenti divenne un tema
Ancora in una società che era
Direi turbo ATA
Da quelle che erano state le leggi razziali le contrapposizioni le terribili
Posizioni massima liste la rivista ignobile di vista la difesa della razza che era un qualche cosa che
Fra disonore veramente alla nostra nazione trovate
Tot questo fa parte
Di una storia passata insomma oggi noi dobbiamo
Direi cercare di costruire di apportare la nostra
Testimonianza il nostro contributo a costruire il futuro che abbiamo scelto una strada ed è la strada dell'Europa che è stata la grande novità perché
Sono noi quando all'inizio uno dei primi discorsi di Degasperi appunto disse signori miei o si fa
Qualcosa insieme ai tedeschi o se no
Non so di che colore sarà la camicia dei tedeschi fra dieci anni ma non sarà un colore democratico
E legato e amava la Germania non era diffidenza ostilità però era lungimirante cominciarono a parlare dell'Europa
Che poi
Non poteva venire subito dicasteri Muriel cinquantaquattro Europa nasce nel cinquantasette sotto con la prima
Formula insomma il primo nucleo
Di questa
Messa a fattore comune di un gruppo di paesi europei noi oggi dobbiamo lavorare su questo viviamo un momento molto complicato
Che se noi utilizziamo bene
Avrà dei frutti molto positivi se noi lo lasciamo passare senza invece
Adottare anche psicologicamente una
Attitudini dei giusta Brion penso
Che veramente andiamo incontro a qualche cosa che di positivo non potrà avere niente insomma
Noi abbiamo
Da adesso disinnescare quello che è stato l'intoppo sia forse corso troppo volendo fare la Costituzione europea
Allora due Paesi
Hanno sottoposto a referendum
La Costituzione Olanda e Franza e ed è stata respinta quindi il modello costituzione per il momento lasciamolo da parte trovate prevediamo
Di
Andare avanti con
Quella che è la struttura che noi
Abbiamo sopravvenute e che
Non a caso noi che abbiamo
Cambiata da comunica a un milione non è parole insomma è sostanza di un modello
Che deve essere costruito è quello che noi
Abbiamo il debito nei confronti dei migliori
Qual è la conclusione ed è questa
Certamente noi possiamo avere
Ecco l'orgoglio
Che durante il lungo periodo nel quale
Noi abbiamo lavorato nella vita democratica lasciatemi dire anche da democratici cristiani cosa che non mi dispiace
Alcune cose sono state fatte alcune prospettive sono state
Messe in campo pensiamo lo schema Vanoni
Questo modo concreto di impostare una società moderna intromettermi
Però la cosa importante che
L'Italia non ha conosciuto guerre in questo periodo nel quale noi
Abbiamo avuto come cristiani
Una responsabilità determinante nel la vita pubblica
Si campa di rendita certamente politica no trova però quelle che sono le esperienze servono a
Arginare tentativi io impulsivo tentazioni di deviazione e servono a dare
Coraggio sufficiente per
Potere camminare
Ripeto ancora e ho finito io qualche
Mese fa
Ho avuto il compito di
Andare a rappresentare l'Italia a Mosca i funerali Rienzi
E
Tanto sono rimasto sotto un aspetto favorevolmente impressionato
Perché in due circostanze analoghe in cui ero stato
Di religioso non c'era stato niente dello Stato i grandi sfilate di militari di pionieri grande a morire ma inchiesta
Niente insomma stavolta
Tutta la cerimonia si è svolto in chiesa del tre maggio
Forse se ci avessero dato delle serie sarei stato più contento per durata tre ore trovare quindi ora
Alla mia età però non vi nascondo io sentivo una certa commozione come e ho finito davvero
A lungo tempo essere fuori fosse di don Bosco annosi dicevo il timore che di corsa che andassero abbeverare i loro cavalli vere fontana di piazza San Pietro beh io un giorno mi son trovato in una cosa che mi ha commosso
Che la banda
Del ancora l'Unione Sovietica
Che era presente in Roma andò in Vaticano a fare un concerto in onore del Papa insomma ecco quel giorno io detto ma badate
Delle volte siamo portati a mettere l'accento sulle cose che non vanno ed è giusto la cronaca nera fa notizia la altre colore che la fanno molto meno insolazione però dobbiamo anche riconoscere questo
E riconosce allora
Che chi lavora
Nel senso della coerenza e
Ordinamento terminato insomma
Qual è la
Bellezza amici del meeting qual è la bellezza anche del vostro movimento la bellezza di quello che
Che don Giussani ci ha insegnato
Questo fatto che
Non è un compromesso tra il nostro modo vivere socialmente il nostro modo di
Vivere
La nostra fede religiosa ma è una sintesi è un'armonizzazione dovrebbe
E qui
Dobbiamo lavorare c'è molta confusione in questo campo
Perché da un lato si vorrebbe che
La Chiesa non si occupasse affatto di quella che è la vita civile che la vita collettiva insomma eccetera poi però
Ci sono delle curiose prese di posizione
Non so per esempio rimproverando il Cardinal Bertone di non parlare abbastanza dell'obbligo dei contribuenti di pagare le tasse insomma c'è una Giunta regionale
Ecco io vorrei dire
Signore sono a quota ottantotto quindi ve devo considerarmi
Piuttosto certamente sono nel viale del tramonto però se il Signore mi concederà
Anche l'anno prossimo e di venire al meeting beh io sarò particolarmente con
Grazie di cuore il senatore Andreotti che aspettiamo certamente al prossimo meeting grazie
Ai relatori di questa mattinata lo spirito di verità rivela il disegno di Dio e lo fa soprattutto mediante le persone umane ha detto Benedetto sedicesimo
Ecco nella mostra noi raccontiamo di uomini e donne di testimoni e di martiri in cui nonostante tutta la loro fragilità lo spirito di verità operato e attraverso di essi
Diffuso alla luce l'amore di Cristo urne il ceco orrore della guerra
Abbiamo fatto la mostra perché guardiamo al loro come a maestri perché il mondo cambi e perché attraverso le nostre mani lo spirito di verità continui a rinnovo pare anche oggi la faccia della terra grazie all'uscita troverete libri catalogo i libri di cui abbiamo parlato in particolare i libri di Gabriele Nissim
Ci vediamo alla mostra non tutti adesso però perché forse non ci stiamo grazie