Intervista a Natale D'Amico sulla candidatura di Marco Pannella alle primarie del Partito Democratico, sul Referendum di modifica della Legge elettorale e sul DPEF

Qui con noi Natale D'Amico senatore e questore già sottosegretario la al Tesoro senatore da micro con lei che cosa ne pensa che giudizio dà della ipotesi di candidatura di Marco Pannella nel Partito Democratico espressamente che diminuisce da umbro credo del costituendo Partito Democratico delle reazioni presentano di ieri dell'Ufficio di Presidenza di alcuni settori ed è questo partito avere questa ipotesi di candidatura
Io ho accolto la decisione di Marco Pannella di candidarsi come dedizione molto positiva per il costituendo Partito Democratico
La mia opinione è sempre stata quella secondo la quale nella storia del riformismo italiano del centrosinistra italiano ci sia un ruolo importante delle battaglie delle iniziative delle persone del radio che si richiamano
Al partito radicale che sono stati protagonisti di questa storia e quindi l'ho presa come una buona notizia presa come una pessima notizia e la manifestazione di un grave errore
La decisione che decisione non può essere dell'Ufficio di Presidenza del Partito Democratico di escludere Marco Pannella dalla competizione
Decisione non può essere perché non è competenza dell'Ufficio di Presidenza e tuttavia è preoccupante l'orientamento politico pendenti identità autore di questo può trattarsi dell'Ufficio di residenza perché dà il segnale di una competizione chiusa il Partito Democratico che abbiamo in mente un partito aperto alla competizione nel quale abbiamo possibilità di vivere di dare battaglia politica
Le grandi tradizioni del centrosinistra italiano e fra queste tradizioni ripeto c'è quella radicale quindi un grave errore al quale spero si ponga al più presto rimedio attraverso una decisione che chiarisca al di là di ogni dubbio
Che chi vuole competere in questa competizione né accettare regola il pieno diritto di competere senatore D'Amico neanche il tesoriere del Comitato e il referendario per il referendum elettorale se non vado errato come andare alla raccolta delle firme bene molto bene vuol
O meglio di come ha ben stavamo soprattutto grazie a un'accelerazione nella parte finale della raccolta noi ci aspettavamo quest'oggi qualcuno dice era ovvio che si raccogliessero le air ma insomma che ha lavorato a questa questa iniziativa sa che non era affatto deroghe anche che ha lavorato iniziative simili sa che non era affatto ovvio
Abbiamo raccolto ottocentoventi mila firme consideriamo questi ottocentoventi mila firme di cittadini italiani e l'impegno
Un impegno nella direzione del bipolarismo della riduzione della frammentazione partitica dell'accrescimento della capacità dei cittadini di scegliere liberamente parlamentare il Governo
Da questo punto di vista quell'impegno lo sentiamo come una responsabilità anche di fronte ad ipotesi che pure circolo nella politica italiana Just da subito
Di aggirare il referendum eluderlo come dire vanificare lo fare riforme finte che sostanzialmente servirebbero solo per scippare gli elettori il diritto di decidere
Io credo che e tutti noi lo siamo impegnati da oggi da questi ottocentoventi mila firme a difendere il referendum a difendere la possibilità per i cittadini di pronunciarsi liberamente sul tema della legge elettorale il DPEF l'uso della soddisfano
Ma guardi che sei e dove in senso lady pietanza per quante Nante cose molte cose sono chiacchiere assolutamente inutile molte cose anche della discussione parlamentare sono chiacchiere assolutamente inutili
La vera l'arriverò contenuto del DPEF fin qui è stato la fissazione con la risoluzione che è la prova del saldo di del del livello massimo del deficit pubblico
è una cosa importante quella sì perché l'intervento quadrare sia come dire la legge finanziaria che il Governo dovrà presentare sia il costituisce un limite agli emendamenti parlamentari alla legge finanziaria
Ma il punto è che quel dentro quel limite massimo di deficit rischia di produrre negli ultimi anni ha prodotto sempre di più effetti molto deleteri
Perché è vero che c'è un limite massimo al deficit ma è sempre possibile per il Governo per il Parlamento aumentarle contemporaneamente la spesa pubblica e le entrate pubbliche cioè in sostanza le tasse
Ora siccome e assolutamente sbagliato Mantarro le tasse costituirebbero un grave un grave ostacolo lungo la strada della crescita dell'economia italiana
Con Lamberto Dini abbiamo già annunciato che proporremo un emendamento alla risoluzione
Di approvazione del DPEF nel quale proporremo in questo venendo incontro a un invito esplicito dello stesso Governo che oltre come di consueto al limite al deficit pubblico si è introdotto un nuovo limite quello alla spesa primaria corrente
Io spero che se la spesa primaria corrente lo spinoso la spesa primaria corrente della spesa pubblica al netto del della spesa per interessi ed è la spesa di parte corrente cioè al netto anche della spesa per investimenti quella che serve per fare per semplificare le infrastrutture potrebbe minimizzano limite complessivo alla spesa pubblica
No perché se l'obiettivo della crescita in realtà abbiamo bisogno di investimenti pubblici e dunque non è opportuno mettere un limite a quella componente dell'ASP l'ESA e l'altra componente di cui dicevamo cioè che la spesa per interessi è determinata dal livello del debito dal mercato non è possibile terminarla diciamo attraverso gli strumenti della legge finanziaria
La parte veramente da governare da riportare sotto controllo dopo anni in cui è fortemente uscita dal controllo e la spesa la spesa corrente
Ripeto primaria quella netta degli interessi
Il Governo stesso ha chiesto che venisse introdotta questa innovazione nella risoluzione noi pensiamo che sia giusto seguire il Governo in questa proposta vorrei ricordare che lo stesso governatore Draghi
Ha detto nella sua audizione in Parlamento come sarebbe bello se quella proposta venisse accolta con Lamberto Dini ci muoveremo perché quella proposta venga accolta Pino Natale D'Amico della Margherita e del Sottosegretario di Stato al Tesoro