Capitali coraggiosi nell'Italia da cambiare - Assemblea generale 2007 di Unindustria Padova

Cioè l'Italia
Un capitalismo sarà
Fatto di migliaia di imprese
Che raccolgono successi sui mercati
E di libanese
Deve essere orgoglioso
Imprenditori che si battono sul mercato certo
Con le armi dell'innovazione
Dell'acqua
Dei tedeschi
è grazie a questi capitani coraggiosi se oggi il Paese è tornato sul sentiero di crescita
Anche se nella competizione globale
Troppo spesso lasciati soli
Questo capitalismo usano fondato sulle piccole e medie imprese
Avverte il divario sempre più profondo
Tra un Paese che ha innescato la ripresa economica
In un Paese in ho utilizzato
Nell'incapacità di decidere e governare il se stesso
Questo
Il volto dell'Italia da cambiare
Le imprese chiedono la riforma del sistema
Si assicuri stabilità e il coraggio pubblici
Riavere indietro pubblica amministrazione dello Stato
Il partner dello sviluppo e
Di essere considerati curatore della crescita da valorizzare titolo
Non
Dallo Stato
Sale ora sul palco e prende la parola il Presidente dell'Unione industriali della provincia di Padova Francesco Peghin
A
Buonasera a tutti
Grazie per essere qui così numerosi
Onorevole ministro autorità imprenditrici imprenditori protagonisti tante iniziative di tante battaglie di tante speranze
L'immagine alle mie spalle e quel titolo scelto per la nostra Assemblea sono riconoscimento doveroso un riconoscimento a voi hanno imprenditori per quanto abbiamo fatto per quanto stiamo facendo
Che per quanto faremo nei prossimi mesi
I segnali che provengono dall'apparato produttivo descrivono l'importante novità del ritorno alla crescita quel quasi due per cento di incremento
Del PIL ha significato una rottura di continuità rispetto alla stagnazione degli ultimi anni a trainare la crescita sono gli investimenti privati la produzione industriale e le esportazioni
Vuol dire che c'è a Padova e in Italia un capitalismo sano fatto dalla grande maggioranza silenziosa di impresa che raccolgono successi sui mercati e delle quali il Paese deve essere orgoglioso
Abbiamo assistito con incredulità a rimpallo su di chi fosse il merito della ripresa
Oggi vogliamo dirlo chiaro anche a costo di non sembrare politicamente corretti
Il merito della ripresa non è né di Prodi né di Berlusconi non è di un sistema politico avvitato su se stesso ma degli imprenditori e dei lavoratori delle aziende private
Dei contribuenti fiscalmente onesti che hanno sostenuto il peso di un ulteriore aggravio del prelievo l'industria italiana si è messa in movimento e cerca di trascinare il Paese questa è la verità chiara è semplice
è con questa consapevolezza che ringrazio il Ministro dello sviluppo economico Bersani per aver accolto il nostro invito rivolgo inoltre a nome di voi tutti il benvenuto alla vicepresidente di Confindustria Emma Marcegaglia
Alla quale voglio esprimere tutta la nostra stima e apprezzamento per il lavoro che sta svolgendo
Signor ministro gli imprenditori non hanno pregiudiziali ideologiche come accade nelle nostre aziende di imprenditori giudicano dei fatti
Misureremo il Governo abbiamo sempre detto e ripetiamo dei singoli atti e dalle scelte complessive
Le riconosciamo la serietà e la tenacia dell'impegno per liberalizzare settori del mercato e delle professioni
E la incoraggiamo a proseguire in questa battaglia di modernizzazione contro le lobbies e le rendite di posizione ma il giudizio complessivo sull'operato del Governo è di insufficienza
Il percorso di questi quattordici mesi è lastricato da tante buone intenzioni ma troppo spesso alla prova dei fatti gli annunci gli impegni si sono sciolti come neve al sole
Mi riferisco alle aspettative risposte nell'impegno dichiarato di tagliare sprechi e spesa pubblica
Di disboscare la giungla della burocrazia di creare le condizioni per il rilancio competitivo delle imprese intendiamoci la riduzione del cuneo fiscale è un primo passo importante per le aziende e lavoratori
Ma i suoi benefici sono annullati da una raffica di inasprimenti fiscali spesso retroattivi che genera oneri ben superiori vantaggi attesi non si può fare un passo avanti e due indietro
Signor ministro non dubitiamo della sua personale coerenza e determinazione ma il territorio riformista è fragile nella coalizione di Governo che appare legata mani e piedi I letti dall'ala massimalista
Dalla metà del due mila cinque l'economia italiana è ripresa da crescita se consolidata nel due mila e sei
Sfiorando risultato che non si vedeva da cinque anni per il due mila sette ci si attende un tasso di sviluppo simile ma non è tutta farina del nostro sacco la ripresa è alimentata dagli investimenti ed all'espansione della domanda estera in primo luogo in Germania
Padova ha partecipato e in parte anticipato l'inversione della congiuntura nel due mila e sei la produzione industriale è cresciuta del quattro virgola tre per cento un passo migliore della media nazionale le esportazioni sono aumentate del nove
è una ripresa selettiva frutta di un processo ristrutturazione profonda inevitabile ma doloroso
Qualcuno rimasto sul campo ma tanti altri sono tornati protagonisti in Italia e sui mercati internazionali
L'impresa hanno lottato a denti stretti per rimanere competitive hanno ristrutturato i processi produttivi migliorato i prodotti e servizi hanno rischiato e ripreso investire in capitale fisso ma anche in progettazione Desailly
Reti distributive e di assistenza
è insomma un'industria che si è qualificata collegandosi mercati mondiali spesso attraverso il driver delle medie imprese
Ma è anche un'industria che ha fatto sacrifici sui margini per mantenere le quote di mercato le aziende oggi il fatturato di più ma guadagnano di meno è questa l'altra faccia della ripresa in atto
Una faccia
Che si ostina a non vedere chi per ottuso ideologia propone l'immagine demagogica di umilmente dire imprenditoria con la pancia piena
Se oggi possiamo guardare al futuro senza il pessimismo declini sta degli ultimi anni e lo dobbiamo proprio questo processo guai però se ci sentissimo appagati guai a fermarsi la fase di difficoltà non è ancora superata
Molto resta da fare dobbiamo investire di più in innovazione credere di più nei giovani laureati ricercare una dimensione efficiente aggregandoci
Collegandoci a reti o filiere dobbiamo rafforzare la struttura finanziaria
Questo sforzo è possibile se le imprese trovano un contesto competitivo fuori dai cancelli
L'Italia resta il vagone più lento del convoglio europeo con una crescita inferiore a quella di Germania Spagna Gran Bretagna
Nel primo trimestre due mila sette l'area dell'euro è cresciuta ad un tasso triplo rispetto a quello italiano
La ripresa non è ancora consolidata è fragile e si spegnerà rapidamente se non saranno rimosse le tante troppe anomalie che ci costringono a competere con un braccio legato dietro la schiena
Voglio fare alcuni esempi
Le aziende italiane spendono ogni giorno milioni di euro per gli adempimenti sulla privacy una pratica folle che ci obbliga a continue lettere d'amore con i nostri collaboratori con i fornitori con i clienti
La burocrazia è una tassa occulta insostenibile
Le imprese padovane bruciano ogni anno uno virgola sei milioni di giornate di lavoro solo per adempimenti sessantatré giornate perse per ogni piccola azienda
La nostra preoccupazione e ascoltare pareri sentire legali cercare di capire le mille interpretazioni che ognuno dà di una stessa legge
Siamo stufi di essere costretti a fare gli imprenditori part-time il nostro posto in azienda a sviluppare prodotti cercare nuovi mercati nuovi clienti
E poi otto mila cento comuni centosette province trecentocinquanta Comunità montane ottocento circoscrizioni comunali e sono solo alcuni dei nostri interlocutori
Per quanto ancora possiamo mantenere tutti questi enti enti che spesso danni interpretazione diverso e talvolta contrastanti della stessa legge
Non si può continuare a lavorare in questa incertezza dove oltretutto spetta sempre all'impresa l'onere di dimostrare di essere in regola si tratti di rifiuti o di studi di settore i termini vanno invertiti chi accusa dimostri
Semplificare
Significa ridurre gli adempimenti avere il coraggio di ridisegnare l'apparato pubblico sui criteri di meritocrazia
La semplificazione è un'emergenza nazionale e come tale va trattata
Ci dicono che dobbiamo internazionalizzarsi ma poiché non ci consentano di attrarre tutti i costi per mandare all'estero i collaboratori o per visitare i nostri clienti si continua a dire no alle centrali a carbone nel nucleare
I rigassificatori sono ancora di là da venire e intanto continuiamo a pagare l'energia il venti trenta per cento più cara dei nostri concorrenti europei
Parliamo del fisco paghiamo troppe tasse per alimentare la spesa corrente mentre i servizi pubblici sono insoddisfacenti
Continuiamo a non tagliare sprechi e privilegi e così la pressione fiscale continua a crescere
Dal primo gennaio due mila otto quando la Germania taglierà di nove punti la sua aliquota saremo il Paese europeo con la più alta tassazione sulle imprese
Signor ministro noi imprenditori non chiediamo trattamenti particolari o invenzioni stravaganti vogliamo seguire l'Europa
Germania Spagna Regno Unito Austria e Svezia Paesi con maggioranze politiche diverse hanno ridotto le imposte sulle imprese noi invece viaggiava contromano
Soprattutto chiediamo
Chiediamo di mandare in soffitta quella cultura dell'Inquisizione fiscale che considerano sterminato segmento degli imprenditori italiani come un campione di delinquenti potenziali
Sul punto voglio essere chiaro pagare le tasse è un dovere civile un dovere di tutti
L'evasione fiscale è una triplice micidiale minaccia alle imprese alle casse dello Stato alla cultura delle regole della legalità
Detto questo con grande convinzione non si può pensare dibattere l'evasione solo con la faccia feroce come è successo con gli studi di settore
Non è con la cultura dell'Inquisizione che si possono ricostruire il senso civico e la fiducia nello Stato
Chi produce chi lavora chi paga regolarmente le tasse non deve più essere penalizzato non è accettabile una pressione fiscale così concentrata sulla produzione rispetto alle rendite e i consumi
Il DPEF e la Finanziaria sono un'occasione da non sprecare non disperdiamo i risultati raggiunti diamo un segnale forte al nord
Quel nord che sono i sordi non sono Spinola riuscite ad ascoltare
Ci sono dei soldi destiniamo le ha qualche infrastruttura importante la TAV la terza corsia sull'A quattro siamo stanchi di stare in coda mentre a Roma o in Val di Susa si discute i tracciati
Destiniamo lì a un robusto taglio dell'imposta dei redditi sulle società in cambio della rinuncia a tutti gli incentivi e poi non dimentichiamo che abbiamo il terzo debito del mondo e dobbiamo ridurlo
Dobbiamo accoglie il momento favorevole per fare le riforme di cui c'è bisogno per far crescere la produttività
Questa è una vera emergenza nel mondo del lavoro
Ci sono cose che si devono fare subito ampliare gli spazi di flessibilità contrattata ridurre il costo contributivo e fiscale degli straordinari legare gli aumenti salariali ai risultati aziendali e alla produttività
Questi non sono strumenti per fare arretrare il lavoro ma per pagare di più e meglio i nostri lavoratori rendere l'impresa più competitive
Siamo pronti a fare fronte comune con i lavoratori e il sindacato sul potere d'acquisto dei salari e competitività
Ma su questo e su altri temi come le pensioni
Vorremmo trovare un sindacato che guardi un po'meno al passato un po'di più al futuro un sindacato che non dica sempre di no che sappia fare i conti con un Paese che invecchia e valutare i veri interessi dei lavoratori di oggi di domani
Dobbiamo
Dobbiamo dire con chiarezza che la controriforma previdenziale è un atto di responsabilità politica e uno scippo le generazioni più giovani
Guardiamo avanti a ciò che c'è da guadagnare tutti scommettendo insieme sul futuro
E la prima scommessa da vincere insieme e la sicurezza nei luoghi di lavoro per ridurre gli infortuni
Questa è una battaglia che ci vede e ci vedrà sempre a fianco dei lavoratori nel due mila e sei di infortuni le attività industriali in provincia di Padova sono diminuiti del nove per cento rispetto al due mila quattro
Un'industria impegnata a fondo insieme le sue aziende c'è ancora molto da fare e comunque non avremo mai fatto abbastanza siamo pronti a farlo discutendo lavorando insieme al sindacato
è presto per cantare vittoria soprattutto perché non accenna a ridursi il divario tra un Paese che ha innescato la ripresa economica è un Paese che è immobilizzato nell'incapacità di decidere e governare se stesso
Se guardiamo le condizioni politiche attuali mine davvero difficile reprimere un impulso di forte delusione
L'incertezza che osserviamo nell'Italia di oggi da grande impasto decisionale rappresentano il peggiore nemico perché ha in mente un processo di modernizzazione e la creazione di un contesto favorevole la crescita economica e lo sviluppo civile
Le soluzioni sono note a tutti
E a parole tutti ne avvertono l'esigenza nei fatti però nessuna forza politica di governo e di opposizione sembra voler affrontare davvero i nodi che bloccano il Paese
Si preferisce il galleggiamento il day by day rimandando i problemi alla consultazione elettorale successiva
Ma un paese senza il coraggio delle scelte è un Paese che può resistere ma non può crescere
Oggi più che mai da società e l'economia hanno bisogno di una politica rinnovata responsabile che orienti cittadini all'interesse generale una politica che decida
Siamo in presenza di un bipolarismo bloccato di schieramenti troppo frammentati e disuniti al loro interno spesso sottoposti I veti delle ali estreme
Credo pertanto che sia urgente intervenire sulla legge elettorale affinché si creino le condizioni per una guida politica chiara e stabile si consente a chi vince di avere i numeri per governare
Bisogna ridurre i costi di sprechi della politica riformare il bicameralismo realizzare un'autonomia fiscale che responsabilizzi le Regioni
Approvare senza indugi una nuova legge elettorale che riduca la frammentazione dei partiti assicuri la governabilità restituisca agli elettori la sovranità che gli è stata tolta
Queste non altro serve
L'Italia non poco continuare se il Paese dei veti ma deve diventare il Paese delle decisioni dobbiamo dire basta un sistema politico che non decide
Purtroppo dà fiducia nella capacità della politica di autoriformarsi è ormai al lumicino o le forze politiche Tavano al più presto un'intesa in Parlamento o sarà fondamentale una spinta dal basso
E il proprio per questo che oggi appoggiamo l'iniziativa del comitato promotore del referendum e il suo ruolo di impulso alle Camere
Non ci sfuggono i limiti del referendum ma siamo convinti che potrebbe rivelarsi l'unico elemento dirompente in grado di affermare con la volontà di innovazione politica che i cittadini hanno già chiaramente Espresso nei primi anni Novanta
Innovazione politica che per noi significa ritorno al maggioritario e i collegi uninominali
Veniamo ora a Padova e al nord est si a quel nord est che avevamo un po'dimenticato e che oggi torna prepotentemente è il nord est delle diverse questioni settentrionali
Sia chiaro il nord est di oggi non è lo stesso degli anni Novanta anche se molti dei problemi di allora lì sperimentiamo ancora giorno dopo giorno anzi il giorno dopo giorno aumentar
Uno fra tutti il deficit di infrastrutture il nostro Vietnam quotidiano
Alcune opere fondamentali come il passante di Mestre si avviano finalmente a conclusione ma i ritardi determinati da decenni di inerzia frenano la nostra corsa e oltre e altre emergenze esplodono in tutta la loro urgenza
Appoggiamo la richiesta congiunta dei governatori di Veneto e Friuli di procedure straordinarie per accelerare i lavori della terza corsia sull'autostrada Venezia Trieste
Due mila trecento ore di coda nel due mila sei nei dieci chilometri tra Quarto d'Altino a Terraglio
Traffico paralizzato sei ore al giorno sono i numeri del caos la terza corsia sull'A quattro è un'emergenza nazionale perfino più grande della TAV
Non solo le strade anche le infrastrutture informatiche sono insufficienti
Quante sono le zone delle nostre regioni dove non arriva la banda larga
E che dire del processo di aggregazione delle multiutilities che fa perno sulla se Lombardo emiliano ma che vede il Nord Est diviso attardato imposizione gregario nel mercato dei servizi
Aumenta nei consigli di amministrazione delle municipalizzate e delle autostrade ma non diminuiscono i costi che non migliora la qualità dei servizi a cittadini e imprese
Oltre a questi aspetti rimane un limite profondo che fatichiamo a superare l'eccesso di campanilismo
L'incapacità di unirci sui progetti fondamentali dobbiamo riconoscere che l'individualità e l'autonomia veri motori del nostro sviluppo oggi si traducono troppo spesso individualismo e frammentazione
Abbiamo molti leader ma scarsa leadership per cui
Alla fine non riusciamo ad esprimere personalità nelle sedi che contano in politica ma anche in Confindustria
Dobbiamo realizzare un cambio di mentalità dobbiamo passare dalla rivendicazione alla relazione dal marcare le differenze alla partecipazione a un progetto Paese altrimenti rischiamo l'isolamento nei luoghi decisionali e nell'opinione pubblica nazionale
Di recente cogliamo segnali positivi prove di fare sistema
L'intesa tra la Regione Veneto e la Provincia autonoma di Trento sulle realtà confinanti
La sintonia sui temi della viabilità tra Veneto e Friuli l'accordo per la creazione di una rete tra i parchi scientifici del Veneto la rinnovata sinergia metropolitana tra i Comuni di Padova e Venezia
Sono tasselli di una strategia che va nella direzione giusta da perseguire con determinazione
è questo il filo da riprendere per un discorso positivo è una prospettiva sul nord est
Dobbiamo inventare una nuova governance del Nord Est capace di mettere in rete le eccellenze
Stabilendo alleanze anche con le altre Regioni a noi vicine dobbiamo immaginare una vera rete universitaria per valorizzare le competenze di ciascun ateneo
Dobbiamo ripensare la mobilità delle persone e i servizi di pubblica utilità e diventare capaci di attrarre da tutto il mondo i talenti
Nell'Europa allargata il nord est è il cuore dell'Europa di mezzo è una piattaforma logistica economica verso l'Europa centrorientale
E Padova è già in questa dimensione nel due mila e sei l'export verso l'Europa dell'est è cresciuto in media del ventisette per cento
Ma per realizzare un simile progetto ci sono alcuni prerequisiti fondamentali una maggiore autonomia e l'attuazione di un vero federalismo fiscale
Soprattutto c'è bisogno di una classe dirigente pubblica e privata che sappia insieme guardare al futuro con senso di responsabilità e determinazione
Parliamo di Padova è buona abitudine per un'analisi partire da alcuni punti fermi uno di questi e la consapevolezza che una fase di ripresa dell'economia padovana è finalmente in atto
Dopo cinque anni tra i più difficili abbiamo un livello di disoccupazione che non supera il quattro virgola tre per cento
Un dato significativamente positivo nel confronto con le regioni europee
L'industria ripresa da assumere nel due mila sei ha creato sei mila cinquecento nuovi posti di lavoro cresce la domanda di laureati e di figure tecniche specializzate il terziario innovativo ha dato un forte contributo alla creazione di ricchezza
La componente estera della domanda mantiene ruolo di traino e aumentano le esportazioni ad alta e medio alta tecnologia
è la conferma di un processo poco visibile ma di vitale importanza per le imprese padovana il rapporto con l'innovazione
è cambiata l'identità dell'impresa ed è cresciuto il suo valore sociale non solo creazione di benessere ma ruolo formativo e soggetto attivo di integrazione per le migliaia di cittadini stranieri che vivono e lavorano nella nostra comunità
Una comunità che riconosce negli immigrati una risorsa civile ed economica ma che dagli immigrati deve saper pretendere lo stesso rispetto delle regole che chiede a tutti i suoi cittadini
Oggi vogliamo andare oltre proiettarsi nel futuro ragionare di come potrebbe essere Padova nel due mila venti
Per molti tratti Padova è la più europea delle Province nord-est fine la dimensione di città media il motore economico fatto di produzione servizi e saperi
La posizione del crocevia di assi di comunicazione lo spessore culturale e scientifico
Una Padova che voglia traguardare il futuro deve avere un'ambizione forte deve investire sulle sue specialità collegando sia un sistema più vasto
Due esempi di insieme di infrastrutture e servizi di intermodalità qualifica l'Interporto come una profonda mentale per l'economia di Padova del Veneto connesso con i più importanti porti italiani e del nord Europa
Si può immaginare un grande polo di interscambio Merci del nord est capace di intercettare i flussi dall'Adriatico e quelli dell'area mediterranea io credo di sì
L'obiettivo è alla portata se saliamo il collegamento naturale dell'Interporto di Padova con il porto e l'interporto di Venezia abbandonando definitivamente ogni delle chiarisco competitivo fra i campanili
Ma è pura accademia ragionare di area vasta finché non riusciremo ad avere un collegamento ferroviario direttissimo tra Padova e l'aeroporto di Tessera
C'è un disegno soprattutto al quale
è affidata la scommessa di una dimensione europea è il nuovo polo sanitario
Le strutture ospedaliere universitarie danno oggi a Padova una collocazione di primo ordine il futuro polo sanitario è l'occasione per fare un salto a scala internazionale
Dovrà essere un polo di specialità medico scientifiche ricerca e laboratori di avanguardia che leghi il nome di Padova nel mondo al concetto di assoluta eccellenza da i trapianti alle biotecnologie alle applicazioni mediche delle nanotecnologie
L'auspicio ma anche la proposta è che attorno al nuovo ospedale possa coagularsi un centro di eccellenza che mette in rete cliniche universitarie laboratori di ricerca imprese hi-tech con ricadute enormi sul territorio
Un contributo determinante alla Padova del due mila dovrà venire dalla futura governance della Camera di Commercio e dalla rinnovata saldatura di intenti tra le categorie economiche
In questi mesi abbiamo sperimentato su terreni diversi sia risoluta volontà di fare insieme essa nasce dalla consapevolezza che le imprese possono essere diverse ma lo sviluppo una sfida comune
Facciamo di questa volontà il nostro metodo di lavoro permanente saldiamo attorno ad essa un patto tra gli imprenditori che diventi il motore di una nuova stagione di progettualità e di realizzazioni
Cominciamo da Padova a dare l'esempio di una lotta agli sprechi e ricerca dell'efficienza creiamo un'unica holding alla logistica dalla fusione oggi tra Interporto di Padova e Magazzini Generali e domani anche con la zip
Un pensiero infine sul rapporto tra università e impresa
Io credo che dobbiamo uscire da una logica competitiva da un finto dialogo dove ciascuno attribuisce all'altro la responsabilità di incomprensioni e ritardi
Riconoscere invece la centralità di una relazione indispensabile e perseguire insieme i tanti obiettivi che ci uniscono
Discutiamo allora e condividiamo alcune battaglie che ci vedono tutti dalla stessa parte
Per l'autonomia i fondi alla ricerca di base per la qualità della o reati e la meritocrazia per la concorrenza tra Atene e l'attrazione di cervelli per l'innovazione e trasferimento tecnologico
Ma anche per dire basta le Facoltà di quartiere
Solo tra Padova Venezia ci sono otto sedi distaccate e altre sei nel trevigiano un'oca Lisma che gratifica solo i campanili ma appiattisce l'istruzione universitaria e non dà risposte alla domanda di alta formazione
A Padova non partiamo da zero un'industria a una positiva storia di collaborazioni con singoli Dipartimenti e Facoltà dell'ateneo Stanoje Magnifico Rettore farne una prassi istituzionale e un valore aggiunto per tutto il sistema a Padova
Sul rapporto tra aziende sistema del credito intendiamo proporre una riflessione
Vanno sempre più delineando si concentrazione di gruppi bancari sicuramente in grado per la caratura internazionale
Di accompagnare al meglio le nostre imprese nel mercato globale ci auguriamo però che queste concentrazioni non determina tassi più alti che è una contrazione delle risorse disponibili per le piccole e medie imprese del territorio
Onorevole ministro autorità cari colleghe e colleghi
è forte negli imprenditori e nell'opinione pubblica l'esigenza di un cambiamento che faccia sentire finalmente protagonista Alitalia reale
Una comunità che ha un patrimonio di talenti generosità civile capacità di iniziativa senza eguali
Le stanze della politica non possono continuare ad essere così distanti
Fare oggi certe coraggiose i cui risultati si vedranno tra otto dieci anni questo significa essere classe dirigente
Noi imprenditori ci stiamo provando da ripresa dell'economia lo dimostra ma nessuno di noi può farsi valere in completa solitudine
Oggi chiediamo che quel guscio di noce alle mie spalle possa diventare un solido scafo e poi una flotta di capitani coraggiosi responsabili
Spinti da un Paese che crede nella vitalità delle sue impresa le considera un patrimonio di tutti da valorizzare e non da ostacolare
Occorre uscire dall'immobilismo decisionale dobbiamo cambiare l'Italia ridarle il gusto di competere e la voglia di fare
Ognuno svolgendo al meglio e fino in fondo il proprio ruolo e allora dico le istituzioni creino le condizioni per la crescita l'impresa e mettano in campo le risorse i sindacati accettino la sfida di relazioni moderne e costruttive
è questa la rotta per rendere la navigazione meno solitaria e dare a tutti gli italiani un approdo più sicuro ed accogliente grazie
Volevo solamente una opaca etica comunicare i dati
Della elezione
Precedente alla parte privata del Collegio dei probiviri
Sono stati eletti come
Probiviri di Unindustria Padova Ennio a Renzi Loris De ghetto Dino grossi Giuseppe mal vestirò e Giovanni Zillo
Come revisori contabili Guerrino Camporese Demetrio tomba è un parto Zagarese e come membri del Collegio supplenti Annalisa isoli e Mauro Longo
Basti e avanzi
Salgono ora sul palco per la tavola rotonda la vicepresidente di Confindustria Emma Marcegaglia
Il senatore Antonio De Poli
Il professor Giovanni Costanzo dell'Università di Padova
Coordinare i lavori look Paola sì il Sole ventiquattro Ore diciamo
Buonasera
Tutto grazie agli amici un'industria per avermi
Invitato a moderare questa tavola rotonda questa conversazione Riotta
Cui temi sono quelli contenuti nella ricca relazione
Perché appena dei PPRU Francesco Petrini presidente relazione
Pacata ma affermai
Impotenza di elementi discussione fattualità d'altronde
Non è
Priva di
Ulteriori elementi di di aggancio per una discussione
Vorrei in particolare negli azionare
I partecipanti a questo tavolo tonda dottoressa Emma Marcegaglia
Il professor Giovanni costa e in particolare il senatore Antonio De Poli che
Con un breve preavviso a accettato di essere parte della partiti
La conversazione durerà circa un'oretta forse un po'meno se vogliamo
Provare a recuperare qualche minuto rispetto i tempi previsti
Nel calendario dei lavori
E la prima domanda la farei proprio Emma Marcegaglia
E riguarda
Uno degli degli elementi centrali se vogliamo di di questa di questa relazione
Che può essere distinta può essere divisa in tre aspetti uno diciamo così la ripresa che c'è
Anche se evidentemente non è una ripresa forte come quella abbiamo osservata ed in altri episodi di rilancio dell'economia italiana
La seconda parte è
Quello che manca al Paese per far sì questa ripeto diventi cubatura perché la navigazione come diceva pedine sia solida è la terza parte riguarda più
Più da vicino il futuro dell'area padovana allora
Emma Marcegaglia
Le imprese stanno facendo la loro parte è una parte che stata come dire preparata attraverso una selezione cominci a Pechino anche dolorosa alcuni sono persi per strada altri hanno ritrovato Visentini della crescita evidentemente cambiando fuori focalizzandosi su un nuovo modo di fare impresa su nuovi prodotti ma di paese però marcio poco
Quali sono diciamo gli aspetti più pesanti stati dedicati il fisco stato elencato il la carenza di infrastrutture
Un deficit energetico che costa ma soprattutto rischia di lasciarci senza energia
Bene
Grazie intanto buonasera a tutti grazie per l'invito mi fa molto piacere
Essere presente a questa Assemblea così numerosa così bello
Ma intanto anch'io volevo riprendere il giusto moto di orgoglio di Francesco Peghin nel
Ribadire nel dire che dopo cinque anni di crescita zero l'Italia si è rimesso un po'in moto e che merito buona parte di questa rimessa in moto e proprio degli imprenditori e gli imprenditori
E io voglio dire lo sappiamo tutti qui in particolare ma in tutta Italia
Ci sono moltissimi imprenditori piccoli medi grandi veri che vivono di mercato non vivono di rendita non vivono di tariffe ma vivono proprio di concorrenza tutti i giorni che in questi anni anche in modo doloroso
Si sono trasformati sono ristrutturati hanno aumentato il valore aggiunto dei propri prodotti hanno internazionalizzato hanno cambiato il modo di commerciare quindi
Come dire
Credo che sia giusto riconoscere con orgoglio che in Italia
C'è un gruppo molto ampio di imprenditori veri non sono quelli che stanno nei salotti della finanza non sono quelli magari che stanno tutti i giorni sui giornali ma sono gli imprenditori veri
A cui credo che tutto il Paese debba dire grazie quindi questo c'è sicuramente
C'è ovviamente da dire come ha riconosciuto Peghin che non ci dobbiamo sedere sugli errori va riconosciuto questo merito infatti la crescita e soprattutto dovuta alle esportazioni
Agli investimenti alla produzione industriali è dovuta anche avviamento al grande traino che la Germania sta facendo a tutti noi
Ecco chiaramente non ci dobbiamo sedere dobbiamo continuare a ad andare avanti con queste sfide anche se come io
Sottolineo sempre noi abbiamo una sorta di arbitro che ogni giorno ci giudica perché poi se non facciamo le cose bene ogni giorno perdiamo quote di mercato abbiamo qualche concorrente che guadagna dei punti rispetto a noi
Quindi noi siamo obbligati e fa parte proprio del nostro DNA la volontà di continuare a migliorarci però questo non vuol dire che dobbiamo continuare anche come Confindustria ha sottolineare che dobbiamo crescere dobbiamo strutturarci dobbiamo internazionalizzati
Però come giustamente diceva il presidente Pedini da soli noi non partiamo dobbiamo continuare a fare per il nostro lavoro ma da soli non ce la facciamo abbiamo bisogno di un Paese
Che non ci aiuti etici che incentivi metterci come dire faciliti in qualche modo ma semplicemente che ci metta nelle condizioni di poter supportare di potere
Vincere la competizione con altri Paesi e qui i temi purtroppo sono chiari a tutti li riconosciamo lì diciamo da tanti anni ma purtroppo su questi temi fondamentali il passo in avanti sono minimi
I punti sono chiari un primo è il problema della pubblica amministrazione io penso che ormai sia diventato sostanzialmente insopportabile per ognuno di noi avere questi costi questi sportelli questi controlli inutili che ci rendono la vita difficile che non creano crescita non creano sviluppo spesso
Un eccesso di controlli noi siamo per i controlli giusti quelli
Come dire veri ma non sopportiamo più un eccesso di burocrazia quasi una separazione tra un Paese che va avanti che
Poiché che vive di concorrenza è un Paese invece che non vive di concorrenza di dei chiuso nei suoi privilegi
E scarica i propri costi su questa parte invece che compete con questo tema della pura burocrazia
è un tema che va affrontato una volta per tutti sono consapevole
Che è facile dire non è convegni e molto più complicato portare avanti delle riforme vere
Però questo è un primo punto ineludibile in realtà quello che sto sta succedendo negli ultimi anni che il costo della politica continua aumentare
L'efficacia della pubblica amministrazione continua a diminuire quindi rispetto a qualche anno fa addirittura si sono fatti dei passi indietro e questo è insopportabile per imprenditori ma penso per anche per i cittadini per chiunque appunto viva del proprio lavoro ed e di concorrenza
Il secondo tema molto molto importante che ricordava pedine è proprio quello della tassazione molto si parla in questo momento di tassazione però la verità e davanti a tutti la pressione fiscale e aumentata
Degli altri Paesi si sta gradualmente riducendo la pressione fiscale sulle imprese
Molti dicono che dopo la decisione di Angela Merkel di ridurre la pressione fiscale di nuovi punti percentuali sull'impresa noi col trentasette venticinque siamo il primo Paese in realtà noi sappiamo bene
Che l'aliquota nominale trentasette Dirty cinque non è la libertà vera la liquidabili era arriva sessanta settanta per cento in alcuni casi anche di più sul reddito dell'impresa e quindi su questo
Bisogna fare dei passi avanti le è stato detto in più occasioni Confindustria disposta a dire riduciamo anche togliamo gli incentivi di varie tipologie che spesso non producono
Reale ricchezza invece usiamo quei soldi per ridurre la pressione fiscale sulle impresa e questo penso che sia un punto molto importante
Noi non possiamo più vivere con una pressione fiscale di questo tipo sono anch'io assolutamente d'accordo
Che le tasse bisogna pagarle che
Il sommerso ed evasione fiscale età combattuta però chi paga le tasse non può più avere una pressione fiscale di questo tipo perché alla fine
La la la logica la conseguenza di questo è che si dà a produrre in altri Paesi non è solo l'Europa del Nord Est se noi pensiamo alla giusto riferimento che faceva sempre
Francesco pedina all'Europa dell'est Europa dell'est Europa centrale molti Paesi ormai sono sua di quote al diciannove per cento al venti per cento e questa è una concorrenza forte che passi che spesso le decisioni
Di investimento da parte degli imprenditori anche italiani padano in quella direzione quindi Pubblica amministrazione
Pressione fiscale che è molto importante ecco anche su stato questo riferimento alla l'eolico e riviste settore anche su questo io penso che insomma
è una logica troppo pesante è una logica che va troppo nella direzione di una sorta di inquisizione è stato fatto qualche miglioramento sulla termine degli indici
Di normalità economica però il tema che se uno non ha il diciamo il la la presso il il il reddito che viene indicato dall'ente leggi di settore è sostanzialmente un evasore è un fatto che non è accettabile quindi anche su questo tema
Bisogna fare dei passi avanti il terzo attenti tema molto importante e quello delle infrastrutture anche qui
è stato detto molto chiaramente noi siamo un Paese ormai che ha smesso di investire fortemente in infrastrutture si calcola che il costo della congestione si appare a quindici sedici miliardi di euro all'anno
C'è un problema fortissimo ecco io penso che non è più accettabile su questo ne abbiamo parlato spesso in
Situazioni pubbliche e anche private con il Ministro Bersani
Io penso che un Paese civile come il nostro non può altere tempi così lunghi
Per decidere se fare o no infrastrutture siano esse strade alta capacità
O anche rigassificatori ci tosto che riconversioni centrale Carboni io penso che l'Italia velocemente si debba dare una regola in base alla quale ci sono dei tempi massimi entro i quali chi deve decidere sia a livello nazionale e livello regionale a livello comunale
Debba dire sì o no al alla alla costruzione delle infrastrutture
E soprattutto una volta che si dice sì
Alla costruzione per esempio di una strada di un'autostrada o di un rigassificatore
Poi non è possibile che ogni cambiamento di sindaco di presente la Regione o di governo quel sì magari per motivi
Elettorali diventa un gioco così non è possibile cioè non si può avere tempi infiniti per decidere se fare o no l'infrastruttura
E soprattutto non si può stare bloccati fermi in questa logica in cui nessuno vuole le infrastrutture nel proprio territorio nessuno poi basta che si alzino venti trenta quaranta magari persone con un cartello per cui anche il tra strutture che hanno un valore a livello nazionale vengano bloccate e nessuno dice niente il Paese poi ne paga i prezzi in modo molto pesato
Ultimo elemento e poi termino io penso che
Per fare dei passi in avanti seri su questi temi del modo di decidere nel fare le infrastrutture nell'abbassare anche la pressione fiscale
Se noi facessimo un federalismo fiscale vero completo serio dove veramente su tutto una serie di di materie importanti si avvicina chi decide a chi poi beneficiava o subisce la decisione questo sarebbe un passo importante
Da fare ecco io penso che sia molto importante però che anche nel momento in cui si va
Una direzione di federalismo fiscale non ci sia in realtà la volontà da parte dello Stato centrale di tenere poi pallino di tutto perché così alla fine succede che semplicemente
Non si riducono i costi non si diminuisce la pressione fiscale
Ma succede un po'quello che è successo negli ultimi mesi che
Accanto al momento della pressione fiscale a livello nazionale aumentano poi addizionali IRAP o IRES a livello IRE io per a livello locale per cui la pressione fiscale complessiva cresce i servizi rimangono sempre le decisioni di fatto vengono prese
Tendenzialmente con quel pallino viene tenuto in mano a livello nazionale e quindi non si fa un passo in avanti sera se si facesse un federalismo fiscale secondo me serio corretto ovvero che ovviamente non sia par dato solo sull'IRAP perché non è un federalismo fiscale una una come dire un federalismo in cui l'unico tributo a livello regionale grava sulle imprese e poi serve per finanziare la sanità per cui succede che se poi ci sono
Degli amministratori localismo che non amministrano bene le Regioni e la sanità a livello regionale quello che succede che aumenta la pressione fiscale sull'impresa questo non è federalismo fiscale questo aumento di pressione fiscale
Però una vero disegno di federalismo fiscale corretto serio e ampio secondo me potrebbe permettere ad alcune regioni
Più avanti più che come dire sentono certi problemi che sento la necessità decisioni veloci come il Veneto come sono altre Regioni nel l'ordine di fare dei passi in avanti se capisco quello che è stato fatto fino adesso interministeriali sono fiscale è un primo passo ma non è assolutamente sufficiente
Senatore De Poli lei MM la Commissione lavoro la previdenza sociale qui quindi sicuramente ha seguito e seguirà il dibattito la trattativa che riguarda
La posizione associazioni così toscano uno è questo un elemento importante
Perché inciderà su quelle che saranno le risorse disponibili
Per fare altre cose e sulla stazza della prossima finanziaria
Che sarà zero solo per un'illusione contabile sul fatto che che tendenziale viene calcolato Alletto di una serie di voci che il DPEF a elencato
Su questo tema vorrei sentire il suo parere se è d'accordo non è d'accordo
All'abolizione dello scalone e su come eventualmente questa abolizione o cancellazione andrebbe finanziata ma
Prima di questo vorrei diciamo farle una domanda e la tentazione molto forte a questo riguardo che e a monte diciamo della sua chiamiamola e c'è l'intenzione in questa legislatura e che riguarda la sua carica originario cioè lei se lei un politico
Si parla molto questo periodi della dei politici come una casta e variazioni di impegni in ha tratteggiato fortemente
I costi della politica che sono probabilmente soprattutto legati alla mancanza di decisionismo alla difficoltà di trovare sentieri
Bipartisan
Nel individuare quali sono i nodi del Paese e a risolverli insieme c'è una
Bipolarismo diviso è imperfetto
Ecco lei si sente diciamo parte di questa casta d'accordo sul fatto che bisogna sbloccare la situazione cambiare nuovamente le certo orale lei ha fatto parte di una maggioranza ma il superiore già partiamo maggioranza che ha approvato la legge elettorale attuale
E quali strade bisogna seguire per modificare il sistema istituzionale verso una affetto più efficiente
Sì grazie anch'io atti ad un'industria e al Presidente Pellini a tutti voi per essere qui oggi ma credo che
Sicuramente si parla di casta nel momento in cui non ci sono risposte concrete a quelle che sono le situazioni bisogni delle persone che le nostre famiglie e delle aziende ecco che allora nascono le problematiche io credo che oggi
Bisogna parlare di riforma elettorale per ritornare ad essere il mezzo tra la gente io credo che oggi la politica si sia
Diciamo un po'molto staccata dalla realtà dei fatti e qui nascono i problemi
Io sono invece per un proporzionale con preferenza con sbarramento e premio di maggioranza
Tipo secondo delle zone regionali per caso con delle modifiche chiaramente sulle cose che non vanno sulla Regione perché riporta il politico ad essere sempre in mezzo e tra i problemi della gente
Io credo che questa sia uno degli aspetti fondamentali oggi del perché tantissime volte non si riescono a dare le risposte o comunque come tante volte veniamo citati non ci siete
Non ci siete più dopo le elezioni e non li vede più nessuno ma voi chi siete
Allora credo che su questi presupposti dobbiamo concretamente
E perché no anche chi ci crede a chi vuole ritornare alla politica della gente fare una grande riforma o piccola riforma elettorale che riporti questo qui
Anche qui oggi in mezzo i nostri imprenditori i nostri imprenditori veneti con tutte le problematiche che sono state
Citate prima io credo che questo sia
è il vero nocciolo della questione per carità ci possono essere dei privilegi che sicuramente si possono togliere si possano ripetere si possono andare ATA verificare ma se uno lavora lavora con serietà fa le cose che la gente vuole
E te e dalle risposte concrete cosa che oggi purtroppo non avviene io credo che queste cose si possono vedere con una luce diversa rispetto alle situazioni che ci sono o il Parlamento dovrebbe essere quello che è atto a decidere le richieste che vengono dei territori cosa che
Invece in modo particolare devo dire al Senato non riusciamo
Non riusciamo a fare non arrivano le proposte non arrivano le considerazioni concrete per poter legiferare nelle risposte che anche voi ci chiedete qui oggi dalla pubblica amministrazione la burocrazia
Io ho fatto qualche decennio fa il Sindaco e credo che
Ancora oggi invece di essere arrivati a qualcosa che si insieme la situazione
Oggi siamo arrivati a da a complicare ancora una volta tutto l'iter burocratico amministrativo di qualsiasi altro genere io ho fatto una breve esperienza in Parlamento europeo e lì
La burocrazia forse non esiste come siamo abituati a vedere a vedere noi li esiste una macchina tecnico-operativa che dalle risposte concrete mentre la politica programma e decide rispetto all'indicazione io credo che da questo punto di vista dovremmo dovremmo imparare qualcosa per rendere
Più snello il più veloce
Quelle che sono le richieste di tutti di tutti i giorni e credo che su questo
Detto sia il vero il vero non solo non è il
Ero vicente cambiare strutturale o è necessaria anche cambiare i meccanismi istituzionale presidente io alcune proposte dicono bisognerebbe superare mi capiti bicameralismo perfetto addirittura andare andare diciamo così a una sola Camera quindi
Eliminare il senato per esempio
Ma io credo che su questo ci si può discutere non è
Una codesto proprio ad arrivare ha una possibilità di governo che possa far le scelte
C'è una maggioranza che decide questa maggioranza decidente nell'aspetto delle richieste come meglio crede poi ma i cittadini per far vedere se effettivamente ha deciso in modo corretto o meno e di e i cittadini decideranno le daranno la loro indicazione
La cosa peggiore a rimanere in un contesto di galleggiamento dovendosi è né carne né pesce
E normalmente prendiamo parole da tutti qualsiasi sia la situazione io sono più preoccupato
Che si vedano come qualcuno che va lì a scaldare la sedia mangiare i soldi dei cittadini rispetto che siamo di una coalizione oggi in contrapposizione al Governo attuale ma che alla fine ci tenete ma voi che state a fare le
Che siete di qualità ma ci date questi cambiamenti tra questi cambiamenti ci date queste risposte io credo che oggi queste sia quello che ci chiede
La il cittadino a quello che si chiede anche l'impresa facciamo un grande sforzo e facciamo le tre riforme
Fondamentali per il nostro Paese che secondo me sicuramente con la legge elettorale quello della del federalismo fiscale ad esempio la nostra Regione sicuramente è una Regione che è pronta su questo aspetto che ne facciamo anche a velocità variabile come
In altri Stati dalla Spagna ed altri quindi diamo al nostro alla nostra Regione i nostri cittadini alle nostre imprese la possibilità di poter avere le risorse qui all'interno per poter
Effettivamente concretamente decidere dove andranno ad essere spesi con attenzione chiaramente anche il principio di solidarietà a tutte quelle alte che perdono un bisogno quindi con una
Percentuale biblici daremo si deciderà di da dare a chi ha un bisogno non dimentichiamoci che anche noi veniamo
Nel dopoguerra dove eravamo terra di emigrazione dove non c'era lavoro non c'era da mangiare oggi abbiamo fatto un salto inverso allora la storiella audizione i nostri padri i nostri nonni io credo
Che bisogna riportarla sempre non dimenticarle però ecco su questo aspetto andare verso questo
Questo contesto di federalismo le aree le regole chiare io credo che ci sia un altro degli aspetti
Che purtroppo tante volte non ci sono cambia un governo cambia la maggioranza cambio d'Amministrazione siccome l'aveva fatto l'altro cambiamo tutti eccetera ecco questo è un altra delle cose che dovremmo
Riuscire in qualche modo in qualche modo a farsi ad ogni cambio di legislatura validi adesso il centrosinistra vuole abolire lo scalone invadere Enzo una tavoli dalla ditta
Allora io vorrei fare solo ricordo non così storico così io ero ragazzino però nella storia per poter governare servono anche dei tempi importanti oggi questo per una serie di motivi
Non a pieno c'erano delle regole invece importanti e chiare per far sì che una scelta salvo che non sia chiaramente
Completamente sballate certa però possa dare quelle risposte che
Che noi chiediamo una vorrei parlare dal
Da quello che il passante di Mestre allattava a tantissime altre cose che anche qui nel Veneto dalla Pedemontana a tantissime altre cose anche qui nel Veneto stiamo chiedendo ormai da decenni e quindi voglio dire andiamo a farle e cerchiamo di farle con regole con regole chiare serve soprattutto perché tante volte il i tempi non non raggiungono mai la fine e credo che questo sia
Uno degli aspetti sicuramente ritornando invece sullo squallore
Io sono sicuramente per lo scalone
E quindi credo che questa riforma che in questi giorni così è in discussione non stia dando del delle prospettive sicuramente per da una parte per i lavoratori
Dall'altra parte per i giovani e
In modo particolare anche per le imprese
Per carità villa le problematiche dei lavoro dal lavoro usurante è sicuramente uno dei temi che bisogna tenere in considerazione come quello
Delle donne ma sono degli aspetti
Vorrei dire
A latere rispetto una grande riforma che non ha sicuramente contesto per il futuro due mila otto due mila dieci due mila undici due mila dodici il novantasei il punteggio cioè
Voglio dire non mi sembra che ci sia una chiarezza tale che possa dare ed una risorsa dall'altra parte che possa dare concretezza a questa riforma
Grazie ministro Turco grosso scusi sopra
Volevo solo dire una cosa sullo scalone perché
Io quando lo lo saputello letta sono rimasta ancora più come dire scioccata dalla discussione che si sta facendo cioè lo scalone
Penalizzerebbe nel senso che
Darebbe questo grande salto centoventisette mila cinquecento persone stiamo parlando di quello di cui
Quaranta mila mi pare autonomi il resto lavoratori dipendenti
Le varie con l'abolizione complessivo ha un costo enorme no che nel due mila quindi si poteva arrivare su di un anno a sette miliardi le varie ipotesi in cui si parla seconda di quelle Spal spalla sempre comunque di tre quattro o cinque miliardi di euro un sacco di soldi cioè noi
Stiamo come dire
A andando indietro rispetto a decisioni già prese soprattutto stiamo facendo esattamente il contrario di quello che sta facendo l'Europa in tutt'l'Europa oggi si sta alzando l'età pensionabile ma non perché tutti gli altri Paesi sono cattivi ma semplicemente perché grazie al cielo grazie
Come dire al fatto che le nelle condizioni di vita sono migliorati
La vita media si sta allungando quindi
Tornare indietro su decisioni questo tipo vuol dire mettere un costo enorme a carico dello Stato quando invece questi soldi servirebbero per abbassare la pressione fiscale farle infrastrutture che diceva prima il senatore
Oppure euro come dire mettere sulla spalle dei giovani come diceva prima Francesco peli
Un onere enorme nel due mila cinquanta ne avremo lo stesso numero avremo venti milioni di persone che lavorano e venti milioni di pensionati se noi non facciamo questa riforma non facciamo Sperone ma torniamo indietro
Noi mettiamo un fardello sulle spalle dei nostri giovani enorme queste cose ne sanno tutti lo sa la sinistra massimalista le salse intaccato quindi tutto il dibattito mi pare veramente un dibattito che non tiene conto di una logica ferrea cioè che facendo così
Davvero ci condanniamo hanno adesso è un Paese sta pur senza futuro perché mettiamo un fardello enorme sulle spalle dei giovani e scippi diamo una serie di riforme di di risorse importantissime
Che potrebbero essere investite in riduzione a pressione fiscale infrastrutture innovazione tutto quello che a questo Paese serve quindi mi sembra caramente il dibattito se un dibattito pazzesco
Professor costa Peqin ha detto che
Certo c'è diciamo così c'è stato un profondo confronto trasformazione industriale padovana nel nord est in generale
Però in questo processo non è terminato
E a anche tracce tratteggiato una un futuro non solo industriale per per Lare economica padovana e indicato del polo sanitario nella logistica
In una maggiore intreccio tra impresa università uno degli elementi anzi alcuni elementi
Attorno ai quali far convergere un gioco di squadra
Ecco quello che manca forse in una veste proprio quest'ultimo elemento alla il fatto di fare sistema di di superare lingua lirismo
La frammentazione lei che è un attento osservatore di questa realtà con le pinze
Ma introducono sul tutti condivido questi l'ultima
Ho sentito compiuti non sul fatto solo il tu pianisti USL o piccolo
Vien preso agli artigiani e commercianti eccetera eccetera
Le piccole imprese i commercianti gli artigiani
Non sono una specialità diventa ci sono anche a New York il problema sono le imprese che sono in grado di crescere sono in grado dimettersi come è stato richiamato
Nella scenario internazionale facendo tutte le aggregazioni tutti gli investimenti il capitale umano il via infrastrutture che sono che sono necessarie e questa mi sembra una novità importante
è una novità di accenti
Anche il piccolo imprenditore che si è fatto da solo bene l'impresa che è nata in un garage l'abbiamo riconosciuta l'abbiamo celebrata l'abbiamo ringraziata adesso c'è un'altra generazione
Solo quelli che han trovato il garage talmente cari che non è possibile inventarsi neanche una aziendina su quelle che ha trovato beati loro il garage già occupato dalla Mercedes del padre però sono quelli che hanno studiato all'estero solo quelli che oggi stanno allungando le filiere son quelli che sta facendo alleanze su quelli che ha fatto quegli aumenti di produttività e di immagine che sono stati richiamati
Questa di richiamati da da Pechino
Ecco io direi che il problema della nostra Regione
E quello di concentrarsi su questi elementi il che non vuol dire dimenticare
La piccola impresa dimentica qui qui gli altri elementi di solidarietà di legami territoriali su tutti in poi tanti li dobbiamo li dobbiamo valorizzare ma la risorsa scarsa oggi sono quelle impresa è in grado di crescere
Mantenendo la loro identità mantenendo mantenendo il loro radicamento e quindi permettere se il nostro coordinatore mi consente
Di tentare un aggancio anche di tipo se vogliamo aziendale ma anche con le altre problematiche che lo state affrontate nella
La tavola rotonda il federalismo ad esempio il federalismo oggi è il modello vincente anche nell'organizzazione dell'impresa
Esiste un teorema in organizzazione aziendale che dice che la concentrazione del potere deve essere abbastanza elevata da consentire
Le decisioni da consentire il prevalere
Del lungo periodo sul breve periodo di Consiglio
Tiro della prevalenza dell'interesse generale sull'interesse particolare
E quindi è un'istanza di accentramento ma contemporaneamente dice questo teorema de non deve essere così elevato questo momento di accentramento da frustrare le capacità di iniziative dei momenti decentrati che sono quelli che sono conoscono i problemi sono capaci di risolvere i problemi da dove nascono e hanno anche l'interesse a risolvere il problema
Bene tutte le forme di federalismo dal federalismo fiscale fedele la gestione del territorio stanno in mezzo a questi due arresti due termini ed è lì che si trova il federalismo sostenibile
Che è
La cosa di cui abbiamo bisogno ossia a livello politico e anche a livello di cui dell'impresa e che si stanno che si stanno internazionalizzato
E questo ci porta anche ad un altro problema che è stato dibattuto ma che trova un po'alla stessa la stessa allora la stessa soluzione
Perché
Perché costa così care alla politica perché la burocrazia diventa così invasiva perché quando si vuole gestire tutto con un sistema accentrato
Il costo diventa esplode e
La l'efficacia la produttività degli interventi decadono
Ecco perché il problema delle tasse eh cruciale
Noi abbiamo nella nostra Regione alcuni campioni del da rivolta fiscale che si sono stracciati le vesti
Su alcune cose che probabilmente sul quale probabilmente hanno ragione
Ma
Non è sostenibile non sono sostenibili certe posizioni non abbiamo più bisogno della piccola impresa che sopravvive soltanto in quanto riesce a deludere certi vincoli certi vincoli certi vincoli fiscali
Però hanno ragione in una cosa la diminuzione delle tasse del carico fiscale e la chiave di volta di tutto perché
Perché diminuire carico fiscale significa diminuire l'acqua nella quale nuotano i pesci della cattiva politica i pesci della politica costosa
Dove nota una burocrazia capaci soltanto di costruire su se stessa e non di risolvere di risolvere il problema
Abbassare il carico fiscale e non tentare di regolare di regolare tutto no
Significa il scale quel meccanismo che poi è l'equivalente del mercato che è stato richiamato per le imprese perché quando le risorse non sono infinite
Aumentando sempre il carico fiscale ma invece diventano finite
E invece invece solo progressivamente messe in una il io un piano inclinato di discese allora a quel punto di le tali pagante avere una politica più efficace e avere una burocrazia una burocrazia più più efficace un ultimo punto che poi mi ri
Consente anche
Di andare
La nostra Regione si comunica estremamente male e qui dovremmo avere una capacità di autocritica un po'tutti faccio alcuni alcuni esempi
è già stato ricordato il Veneto a in più POR sopporta il più alto tasso
Carico fiscale nord
In relazione a quello a quello che riceve
Eppure è
Alla fama di essere evasore e Lusore eccetera eccetera
Il Veneto ha
Il volontariato più diffuso eppure alla fama di essere Gretto chiuso Satollo soltanto soddisfatto
Il Veneto secondo i dati della della Caritas o almeno alcune delle regioni del Veneto
Hanno i tassi di integrazione degli extracomunitari più elevati tra l'Italia e invece passa per fare xenofobo e e razzista
Il Veneto a
Eccellenze
Nelle graduatorie internazionali sui tassi di crescita delle diciate imprese a delle eccellenze sul tasso di innovazione
Eppure passa per essere soltanto il paradiso della piccola impresa che vive della micro impresa che vive sui bassi costi di lavoro sulla elusione fiscale
L'università l'Università di Padova è al primo posto tra i grandi attenere una sua facoltà e quindi chiaro che sono il parziale conflitto di interessi
Una sua facoltà la Facoltà di Economia nata solo da dieci anni nord con scarsissime risorse in questi dieci anni è riuscita ad essere al primo posto già per il secondo anno con la consecutivo della
Classifica che fa Censis e la Repubblica ebbene i giornali per parlare bene di questa facoltà non trovano nulla di meglio di dire o guarda la piccola Bocconi
Questo vuol dire che questi esempi che ho fatto che c'è un qualche problema di comunicazioni e quindi anche assieme agli amici imprenditori credo che dovremmo
Dedicare più risorse e impegnarci meglio nel modo con cui comunichiamo le nostre attività
Senatore De Poli tornando al sistema politico
Le impressione è che come dire poli contrapposti
Votino più che altro contro qualche cosa piuttosto che a favore di qualcosa riserva diciamo al Paese
E questo probabilmente crea un corto circuito di incomprensione tra i cittadini che gli eletti
Ora
è stato presentato un DPEF
E c'è un grande dibattito attorno alcune misure di riduzione della pressione fiscale
Tra queste misure
Due spiccano da prima una riduzione dell'ICI il cui costo può essere intorno ai due tre miliardi di euro a seconda diciamo di quale sarà la soglia di esenzione quindi quanti contribuenti verranno totalmente o parzialmente
Esentati dal pagamento di questa imposta nella sua relazione del Presidente
Il pettine ha detto che gli otto abbisognerebbe spostare la tassazione così come avviene in altri Paesi
Da da dal reddito quindi il reddito di impresa ma anche ritmi di lavoro
A i consumi e alle rendite
Un altro diciamo imposta per cui se ne sta discutendo e la la riduzione dell'IRES accogliendo niente lanciata dal Presidente Montezemolo il viceministro Visco sia detto disponibile a discuterlo scambio fra minore direi se cancellazione di sussidi come ho detto poco fa anche la dottoressa Marcegaglia ecco fra queste due misure di riduzione pressione fiscale quale
Lei voterebbe
Ma credo che
Il DPEF così come è stato presentato lo stia dando nessuna prospettiva per per la nostra nazione
Nella per il futuro dalla constatazione l'abbiamo visto anche in altre occasioni
Come dal DPEF poi alla finanziaria stessa siamo andati in un contesto negativo di maggior
Tassazione chiaramente alle alle persone all'impresa e credo che altrettanto
Riguardi questa proposta che alla fine sembra solo
Dare un recupero nel breve dal breve periodo di un consenso ma non basta nessuna indicazione infrastrutturale concreta rispetto a quello che sono di il recupero effettivamente del tasso della tassazione
All'interno della nostra
L'azione di quelle che sono effettivamente gli interessi veri dal nostro nel nostro Paese e quindi credo che
Su questo sicuramente ci sarà
Un dibattito ma noi oggi siamo fermamente
Contrari a una presentazione di un DPEF che sembra essere solo un fattore cosiddetti uno slogan più contesto di immagine
Ma che poi nella realtà dei fatti non dà nessun
Nessuna competenza lo vediamo anche dagli stessi sindaci in questi giorni cosa
Stanno lo stanno contestando dappertutto per quello che è il contesto dell'ICI eccetera quindi
La la netta sensazione è quella che ancora una volta
Presenti non qualcosa
Che poi nella realtà dei fatti non è come lo voglio far presentare non è una riduzione non è un intervento strategico non c'è
Un intervento programmatorio per il futuro per la ripresa
Concreta del nostro Paese su tutti i fronti va bene sì sì o no sì un po'una panacea di immagine e poi nella nel momento che si va a vedere cadiamo come l'anno scorso rispetto sia il DPEF la conseguenza finanziaria
Se che è stata fatta quindi lei lei non voterebbe a favore di una riduzione dell'ICI
Ma io voterei il favore di una riduzione dell'ICI se effettivamente la riduzione dell'ICI porterebbe in un contesto più ampio
Rispetto a quelle che sono gli interventi strategici che ci vuole portare avanti chiaramente il Governo
Rispetto a acché gli all'illusione dell'ICI poi non non può non compra
Non ci sia un condotto contrapposizione rispetto ad aumento di alte tassazione perché allora significa ridare ridare un un'indicazione rispetto ad alcune valutazioni e dall'altra parte prendersi pagato molto di più l'altra parte quindi
Il l'alla strategia dal sole complessiva dove la riduzione dell'ICI sicuramente può essere unificazioni importante
Però non può essere da sola e deve essere supportata da una riforma e da un ed autore nel caso specifico da due punti gli effetti
Tenga conto di tutte le varie indicazione te si vuole dare
Marcegaglia anche per lei
Può spostare il carico fiscale
Dal dal lavoro e dall'impresa ad altri cespiti imposto fatto che come dire difficile con il debito pubblico che abbiamo in macinare
Di ridurre e
La pressione fiscale dal livello attuale in tempi rapidi parimente
Almeno all'inizio di ogni anno a spostarla da da
Da alcuni basi imponibili ad altri
Ma io
Penso
Che era
Allora che che nel brevissimo ci possa essere alcune difficoltà a fare il sempre secche scale può essere anche vero però
Il vero tema in questo Paese è ridurre comunque la spesa corrente che non si sta riducendo è vero che
è stato messo uno stop la
E due mila sei però il rischio che poi invece ricominci a crescere in modo significativo
E quindi il vero tema secondo me è ridurre la spesa corrente e spazio per ridurre la spesa corrente in questo senso ce n'è ancora tanto quindi
Sa viene
è ovvio che io sarei portato a dire riduciamo la pressione fiscale sulle in prese
Sul lavoro spostiamolo sulle rendite finanziarie però anche lì poi dobbiamo stare attenti perché un Paese che ha il uno dei più grandi debiti pubblici al mondo questo può portare i tre quindi secondo me è il tema non è tanto dove spostare la pressione fiscale
Il tema vero è ridurre la spesa corrente anche perché a guarire sono convinto di una cosa che se noi non riduciamo la spesa corrente
Succede quello che sia prima sia nato a Lecce magari spostiamo momentaneamente riduciamo momentaneamente da una parte però poi ci viene fuori la pressione fiscale dall'altra ne abbiamo ridotto
Il e H tre su cuneo fiscale in parte via però poi ci siamo trovati addizionali a livello locale
è c'è quindi
La verità è che noi dobbiamo ridurre la spesa corrente però spazio per ridurre la spesa corrente in questo Paese cene tantissima
è vero che in altri Paesi la spesa corrente è in linea quella nostra però intanto abbiamo questo enorme sproporzione dispensa sulle pensioni che dicevamo prima noi abbiamo la spesa per pensioni più alta della di è molto più alta della media europea quindi quello che stiamo facendo la stiamo alzando teoricamente questo questo è un primo aspetto
Quindi come dire riduciamo la spesa corrente accorpiamo lei l'll le varie tipologie i vari livelli di decisione perché io sono d'accordo quando con quello che diceva prima il professore
Di uno voi abbiamo enti più noi abbiamo concentrazioni di potere però poi alla fine in realtà spostiamo alcuni poteri a livello regionale e locale allora moltiplichiamo ulteriormente gli enti moltiplichiamo i consigli amministrazione accompagna anche
Sottolineare un altro aspetto molto importante a proposito di questo tema
In questa ultimo periodo
Si è fatto anche un passo indietro su alcuni temi molto importanti di spazio al privato allora intanto voglio dare atto
Al ministro Bersani del suo sforzo di liberalizzare quindi da questo punto di vista su certi punti temi più mercato si è creato però su tanti altri temi
Leggi per per esempio i servizi pubblici locali che sono un enorme tema
Siamo partiti con un disegno di legge della del ministro Lanzillotta assicura assolutamente condivisibile che metteva il mercato legare come punto di riferimento per tutti i servizi pubblici locali
No nel nel portare avanti i servizi
è entrato in Parlamento alla solita pressione dell'ala massimalista del Governo è in parte del sindacato ha fatto sì
Che addirittura non solo la gara è diventata un optional che ognuno ogni amministratore locale può scegliere
Ma addirittura siamo tornati alla logica delle aziende speciali cioè ogni ente pubblico si può creare la propria azienda speciale
Per dare dei servizi con un duplice elemento negativo che aumentiamo i costi e l'inefficienza e facciamo concorrenza sleale alle imprese private quindi
La spesa corrente si riduce anche
La spesa corrente si riduce anche riducendo lo spazio del pubblico nell'economia questo Paese ancora un enorme spazio repubblicano ed economia
E gli ultimi e sensazioni che si hanno e proprio questi un po'questa percezione soprattutto in una certa parte del Governo come dire che il peggiore imprenditore pubblico sia preferibile al meglio l'imprenditore privato allora questo crea spesa corrente
Crea inefficienza e creano solo quindi rispondendo conclude la sua domanda
Io penso che più che dire spostiamo la pressione fiscale di qua di là sulla casa sull'impresa sui lavoratori sulle rendite finanziarie noi dobbiamo ridurre la pressione fiscale a livello globale e secondo me
Con un piano serio magari di medio termine perché siamo tutti consapevoli che
Non si può ridurre domani che abbiamo un carico di debito pubblico che nessun altro Paese a giustamente Bersani dice se ne avessimo il debito pubblico che hanno altri Paesi europei avremo trenta miliardi di euro in più da investire magari infrastrutture in alto
Tra queste la situazione qui in astrazioni questo tipo l'unico modo per ridurre la pressione se fiscale seriamente e ridurre la spesa corrente e c'è tanto spazio per poterlo fare quindi noi come Confindustria
A tutti i livelli proprio che Remo inc continueremo a dire che questa cosa bisogna farla bisogna farla in fretta ed è l'unica modo davvero per ridare competitività al Paese
Telegraficamente
Sul posto perché abbiamo chiesto di anticipare un attimino la chiusura
Il presidente Pristina ha
Detto che bisogna riuscire ad attrarre talenti
Ed è indubbio il fatto che la concorrenza la competizione fra impresa si gioca anche come competizione fra territori
Dove vince il territorio che riesce a trarre il capitale umano più vivace talvolta anche trasmissivo
Il Veneto in particolare Padova sono in grado di farlo cosa offrono per farlo
Beh questo è un problema un problema centrale sul quale abbiamo fatto anche alcune alcune ricerche
Senza addensamento urbano non si riescono ad attrarre talenti di incerto di un certo tipo
Ci siamo chiesti perché di uffici comunicazione che le nostre aziende per fortuna cominciano mettere in piedi sono tutti localizzati a Milano
Perché se si vuol fare uno spot pubblicitario bisogna andare a Milano proprio perché
Capitale umano con certe caratteristiche sì concentra dove il sistema densità urbana
Ci sono delle aree che stanno crescendo da questo punto di vista però bisogna aumentare bisognava aumentare questo tipo questo tipo di investimento lo ha detto molto bene anche per dire la sua Presidente Pelino lo possiamo fare le facoltà di quartiere
L'addensamento di cervelli
Diffuso perché è inevitabile
Quello che ha funzionato bene modello reticolare con la piccola impresa ha delle difficoltà a funzionare in una in un altro di un altro campo però vorrei io su questo
Sottolineare quanto importanti sono i segnali che si sono aperti che sono stati richiamati anche nella relazione oggi allora oggi oggi pomeriggio da questo punto di vista sta a me piacerebbe che il ministro Bersani tornasse a Roma non con un elenco di cose da fare per il Veneto ma con un elenco di cose che il Veneto può fare per l'Italia
Che tornasse a Roma con la chiara convinzione che quello che fa bene per il Veneto fa bene per l'Italia
Al ministro Bersani sono arrivate tramite sms anche una serie di domando sollecitazione la maggior parte riguardano il carico fiscale ce ne sono alcune che concernono le liberalizzazioni il fatto diciamo che questi siano formate piuttosto che vi siano state mal comunicate
Infine c'è una domanda che riguarda la riforma delle pensioni è una che riguarda costo la politica farà lui casomai raccogliere queste mie sollecitazioni
Ringrazio ancora i partecipanti alla tavola rotonda e un'industria per averci accolto grazie
Sono misure sul palco e prende la parola il Ministro dello sviluppo economico Pier Luigi Bersani
Grazie
Guardando l'azienda mi sono accorto che probabilmente questo di Padova sarà l'ultima assemblea
Destra gioca a cui partecipo
Io assicuro che
Me ne sono fatte tantissime
Sia a livello nazionale
Sia a livello provinciale al sud al nord
Con industriali molto spesso ma che i commercianti gli artigiani
E è stato certamente un viaggio molto difficile
Molto difficile nel quale ho registrato
Una critica anche forte
Alla politica di governo
Ho registrato anche come abbiamo sentito qui dal nella bella relazione Presidente perché il
Qualche cenno di cortesia nei miei confronti che mi fa molto piacere però io non sono di quelli che pensano di salvarsi da soli quindi
Cerco anche
Di prendere queste critiche al Governo con le dentro con negli elementi di verità che hanno
E cercare anche di rispondere
Laddove è possibile
Là dove può essere utile per continuare il dialogo e facendolo con
Soprattutto al nord e nel nord est con franchezza in modo
In modo diretto
Allora il primo punto toccherò alcuni punti e voglio essere molto lungo
Il primo punto è il giudizio di sufficienza che il Presidente perché in
Ha dato l'azione di governo
Io non metto in discussione questo giudizio
Ecco vorrei solo
Che dentro questo giudizio ci fosse una considerazione
Nonostante tutto il i fuochi d'artificio del politici istmo
Ed è l'esigenza di visibilità di ciascuno e dei diversi modi di raccontare il film che stavamo svolgendo a dispetto di tutto questo io credo vada rivendicato il fatto che noi comunque avevamo un'idea
L'idea era quella di provare ha dato subito un colpo di risanamento per garantire
Una crescita senza spada di Damocle sulla testa
Se vogliamo dare un giudizio riassuntivo io credo un mesto
Riconoscere che
Lo sforzo per mettere in un colpo solo
I quadri ma per cui quadro macro economiche di finanza pubblica sui binari
è stato fatto io credo con l'obiettivo che possiamo considerare raggiunto naturalmente ma di lei dialettico con l'Unione europea che deve tenere conto anche di margini
Di flessibilità abbiamo problemi sociali molto occulti da affrontare tuttavia stando nel solco dei binari del patto di stabilità
Cominciando a farlo di nuovo decrescere il debito e mettendoci da parte un po'di soldi per pagarlo questo debito e cioè ricostruendo Davanzo prima
Io credo che in questo operazione abbiamo fatto degli errori
E credo dopo tutti questi viaggi di poter anche dire quali vi sono alcuni questi errori
Certamente in questa finanziaria in quella finanziare lo novanta mila miliardi quindi non dei noccioline abbiamo messo molte cose forse troppe cose
E credo che la critica che ci fu posta allora cercate diciamo così di essere più essenziale se a risanamento che sia risanamento è una critica che aveva un fondamento
Anche se
Dico fra parentesi se avessimo fatto così ci sarà questo ci si sarebbe preso di mezzo subito il cuneo fiscale
Perché in quell'ambizione in quella volontà di fare una finanziaria che fosse sedie risanamento ma anche di innesto di alcuni processi di crescita
La cosa più costose che abbiamo fatto è quella lì giusta o sbagliata che si
Io credo che
Invece l'altra critica che si fu fatta allora non non fosse fondata
Cioè voi ammazzerebbe con queste misure ammazzerebbe la crescita
Non è stato così
Non è stato così perfino dal lato dei consumi
Noi abbiamo in questi mesi seppure in forma molto modesta un elemento di
Minima vitalità
I dati li conosciamo tutti sono dati di una crescita che riprende entro certi limiti al paragone europea abbiamo ancora con la mente dei problemi non piccoli
E qui ecco io anche quello di spade qualche vizio
Presidente Pd io non ho francamente sentito molto spesso questo dibattito di chi ha il merito
Che imporrebbero dibattito abbastanza astruso francamente
E anche
Non sempre stare attenti anche a dire che è merito dell'impresa cosa di cui io come dirò sono piuttosto che convinto perché ci può essere sempre un buontempone non manca mai questo Paese che allora dalla colpa l'impresa per i quattro anni dei quali
Non siamo cresciuti io credo che il problema non vada impostato così
Noi dove abbiamo di siamo stati messi di fronte a un passaggio difficilissime questi ultimi anni molto difficile
Io dicevo l'assemblea di Confindustria l'abbiamo preso tre schiaffi in un colpo solo schiaffoni o tra morti
Perché è uno era la stabilità della moneta d'altri concorrenti internazionale che si affacciavano nei nostri settori in particolare
E poi un ciclo tecnologico cose che dimentichiamo spesso
Che assorbire per un sistema come il nostro messe torri in cui siamo e con la piccola dimensione di piccola e media impresa è più difficili
E
Questa sfida è stata affrontata certamente con in prima linea all'impresa
Che attraverso come abbiamo sentito un processo selettivo
Selettivo che ancora in corso hanno preso le misure via via la globalizzazione
E noi possiamo dire di non essere ancora fuori da questa sfida
Io sono di quelli che pensano che non è che abbiamo fatto che dentro a queste dinamiche ci sono certamente elementi che particolari no si può far cenno che so la Germania si può far cenno
Ha tanti aspetti io però penso che sia qualcosa di strutturale c'è stato un processo di riorganizzazione selezione su questo non c'è dubbio
Che ci riguarda direttamente
Che ha allenato molti in prese a fare i conti con la
Globalizzazione
Che ci ha insegnato alcune cose tener presente per il futuro
Per esempio io per lo sempre sostenuto anche perché questo stesso sede fosse un anno fa due anni fa che non c'era nessun settore condannato come settore verso un'assurdità ci sono settori naturalmente che ha subito un po'già selettivo più forte
Che non c'è una condanna della piccola dimensione nel senso che
La cresce l'impresa si pesa a chili ma si pesa capacità organizzative anche da fare in compagnia alcune funzioni
E che non c'era per forza in una recessione industriale così profondo come ha avuto negli ultimi quattro anni
Una
Diciamo un massacro del lavoro dove a differenza del
Della recessione anni Ottanta priviamo dei primi anni Ottanta prima di novanta abbiamo avuto recessione industriale senza un grande sacrificio lato l'occupazione
E questo ci insegna qualcosa anche di cosa possono servire i famosi istituti della
Della flessibilità
Ecco quindi io credo che noi adesso dobbiamo incoraggiare questo sforzo che siamo ancora lo sforzo noi il fatto che io ho sempre un numerino che mi interessa poi è chiaro che sono Marini quantitativi poi qualitativamente
La cosa diversa però insomma la quantità poi dice qualcosa
Noi fatta cento la produzione industriale del due mila non siamo ancora arrivati a cento siamo novantotto virgola qualcosa
Quindi non abbiamo ancora della strada fare quindi trovo giusto sollecitazione che viene industriale in particolare qui del nord est a dire la vera diamo accompagniamo incoraggia
Incoraggiamo questo sforzo che indubbiamente al centro il sistema industriale tutti i servizi che sono collegati sistema industriale
Perché i dati cantano cioè noi chiediamo
Sul nostro pieno all'industria più di quello che il divieto di altri Paesi
Questo è un dato per esempio che che che nel dibattito sfugge e io incontro sempre gli americani cominciare la signora Basso il progetto che mi spiegano che noi siamo indietro perché non abbiamo ancora una quota di indulto ISPA dei servizi troppo troppo alta
Ma noi abbiamo la quota cara Germani Vallacqua perché al Giappone noi non saremo mai in Inghilterra o gli Stati Uniti
Non saremo mai e credo che in un mondo globalizzato come miliardi dei consumatori che arrivo neanche di produttori il nostro posto anche come produttori naturalmente di cose nuove dico alcuni dati eccetera deve rimarrà
E che se siamo se è vero questo è vero anche che noi dobbiamo rimanere attrezzati su alcune indusse di base
Su alcune indossa grande economia di scale perché non può farla meccanizzazione siderurgia perché alle perché perché è quindi
Allora è il concetto di sistemi industriali che va preservato
E che ha cercato di essere impostato come riscosso culturale e mentale del nostro nel nostro Paese poi ci sono operazioni la fame avete citate alcune
Io mi fermo su due o tre punti primo
Per incoraggiare compagna questo clima certamente in questo mio viaggio gli ultimi tre mesi mi sono reso conto che
Già è sempre stato un tema difficile il fisco questo Paese ma
Adesso se creato qualcosa che
Va ripreso in mano
Credo che nelle ultime dieci giorni quindici giorni si è venuti segno di questo sia per le aperture di discussione per affrontare diciamo l'emergenza di studi di settore
Sia discussioni con Confindustria prevedere questa questione incentivi fiscalità
Diciamo l'esigenza di reimpostare e se
Siamo i consoli lavorare io vi garantisco a metà settembre ottobre certo per qualcosa lavoreremo perché su questi concetti
Per cercare di rimettere reimpostare il concetto di patto fiscale il nostro Paese
Perché noi io credo abbiamo bisogno di ripristinarla fra noi alcuni fondamentali di riferimento
Allora il primo fondamentale non può non essere il fatto che noi siamo differenti dall'Europa perché abbiamo un debito pubblico differente l'euro
Persone giustifica torio è un memento che nessuno che si intenda come classe dirigente può dimenticare
Per noi non è possibile tutto partiamo da lì
Perché chi racconta che è possibile tutto ci fa perdere un giro l'anno dopo dopo due anni siamo daccapo
E dico sempre se avessimo la stessa percentuale di Europol case Armani avremo venti venticinque miliardi di euro tutti gli anni in più da mettere in uso regista queste è la dimensione nostro problema
Quella dimensione del problema si porta a dire come ricordava Emma Marcegaglia che al netto delle pensioni
Su cui dirò qualcosa noi abbiamo dei livelli di spesa pubblica che sono comunque sotto le medie europee
E quindi sorge spontaneo
Una riflessione
Ma è chiaro che devo rispettare il risparmiare un sacco di soldi negli sprechi viene cosa sanitarie su potrei farne elenco lungo ma intanto lo richiede la compro finalmente compare la benzina che per le macchine la polizia che magari in qualche caso non sto comprando
Cioè noi abbiamo un problema enorme di riqualificazione di riorganizzazione della spesa pubblica
Possiamo limitarli in alcuni ambiti ma se vogliamo stare immaginare un futuro per i nostri figli standard europei nei servizi noi non possiamo immaginare oltre alla riqualificazione una riduzione generalizzata orizzontale della spesa
Mentre preparato le pensioni possiamo correggere questa cosa che significative tendiamo sono non sono noccioline
E noi dentro questo fatto abbiamo la più grande evasione elusione fiscale d'Europa
E quindi l'insieme di questi fattori fa carica sul contribuente onesto quello precari
Allora se noi prendiamo atto razionalmente di questa cosa
Io credo che
Vediamo qual è
La strada
La strada è immaginare
Che noi riusciamo esservi dall'atto la spesa pubblica virtuosi abbastanza per Hamas aumentarla avanzo primario e far calare il debito e quindi liberare risorse
Perché è questo il meccanismo per liberare risorse
Che sono cifre colossali quale che poi liberale si attua bassi ma manette
E dall'altra parte collegare diciamo così esagero ma in automatico la crescita della fedeltà
Fiscale alla riduzione del carico
Dei contribuenti a cominciare da chi io rispondo invece la domanda che faceva Paola sia come sapete io lo dico io e comincia perché più sul fronte
La gente che non arriva a mangiare la fine del mese che non c'era solo quando facevano ad un'opposizione noi Berlusconi c'è ancora adesso
C'è ancora adesso e quelle imprese che hanno il problema della competizione io credo che sia questo lasso è logico le priorità se vogliamo innescare dei processi di di crescita
Allora se quello che sto dicendo può essere traguardato non a sei mesi
Ma diciamo in un arco di anni esser fatto una ragionevole lavoro non solo previsivo ma costruttivo in termini di aumento la fedeltà fiscale
E quindi anche di progressiva riduzione del carico e se noi poi comprendiamo attualmente al netto di tutti gli errori che facciamo e li abbiamo che fatti però bisogna chiedersi poi le cose come sono Frazzetta diciamo
Concreta
E mentre tu quando vai a vedere che so un controllo per un evasore poi parlo anche a occhio nel senso che quello che capisce che le paga le tasse può anche non Andalo disturbare quando c'è un adempimento
Che ti serve per andare a pescare un certo fatto di evasione delusione questo capita anche di a doverlo fare quello che paga paga le tasse
Se poi gli sbagli anche questi ripetere ecco è un'aggravante voglio dire ma questa è una questione che
Ha creato incomprensioni enormi fra fischio fisco e categorie e che bisogna al tavolo
Chiarirsi quindi in sintesi concludendo io sono perché ci sia un tavoli impegnativo far Ministero le finanze e categorie economiche che si prenda per buona la comune volontà di lottare per le contro l'evasione evasione fiscale e quindi fare un patto per la fedeltà fiscale ed ore come si va in collegamento in presa diretta fra l'avanzavi questo patto e l'alleggerimento su punti predeterminati e prioritari del carico del carico fiscale secondo puntura affrontare
Per dare diciamo spinta a questa cosa e togliere altri pesi
Che io le stime Ricolfi Duso chiamavo impropriamente un grande terziario che per un fatto diverse cose che per molti versi grava sul sistema sul sistema delle imprese che competono e qui Simeto duramente dai sistemi professionali fino a pubblica amministrazione
E tutto quanto può essere interessato da processi di liberalizzazione io
Non ho letto le domande che aveva per e-mail ma posso immaginare perché le sento spesso
Guardate che
E delle cose il nostro Paese e se non si se non si mette un po'di fiducia del motore va avanti niente ma lo dico mica per Bersani meno tre ma
Io sono arrivato le ultime arrivo non so con le ASS le assicurazioni non so se qualcuno che era a Roma l'altro giorno si vede assicurato
E dove si sentivano cose
Anche abbastanza stravaganti francamente perché poi i dati bisogna leggerli no per ragionare uno non può dire che non ha avuto effetto già i primi due decreti non può dirlo
Perché basta sul dato macro economico va a guardare l'andamento l'inflazione in quegli anni rispetto dinamiche europea e vede che e allora va a vedere sotto cos'è l'esito nuova non so che per esempio dice la della telefonia mobile si le imprese rimontano perché aumento no perché poi la fine meno quattordici per cento spesi telefonia mobile
Regista dall'Istat
Meno sei per cento i farmaci poi dimostreranno ma in condizioni competizione che dovendo se la vederlo consumatore
Cioè bisogna dare anche qualche elemento di fiducia perché se al primo intoppo tutti dicono son finite le liberalizzazioni non c'è niente da fare questo Paese avanti niente
Allora invece il processo in corso
E io vorrei segnalare che ci sono in questo momento c'è una legge che
Uscito la Camera è nata Senato di cinquantacinque articoli quella che chiamammo la lenzuolata
Chiedo insomma no e via io spero con positività che qui entro l'anno ce l'abbia ci son dentro cosucce del tipo completamento la liberalizzazione delle ferrovie
E abolizione del massimo scoperto nella forma classica tali
Togliere la privacy che di cui vi siete lamentati alle imprese sotto i quindici eccetera e cinquantacinque piccoli
Lì dentro ci sono anche lì dentro le leggi si parla delle riforme della pubblica amministrazione che io vi pregherei di considerare nella nella loro valore esplosivo se passo di Parlamento
Perché per esempio mettono un sacco di roba totalmente sostanzialmente in autocertificazione
Rafforzata quando è il caso dalla firma di professionisti che è giusto che si occupano di queste cose piuttosto che dei contenziosi RC auto
Che vi informo in tre mesi il cinquantacinque per cento dei risarcimenti avviene entro un mese senza contenzioso da quando abbiamo interrotto l'indennizzo diretto
E nega che le cose non possono cambiare se passa l'idea che qui non può cambiare niente
E assieme a queste cose ci sono sette leggi
Sette leggi che non elenco che riguardano se tutti i settori in chiave di liberalizzazione anche questa controversa vicenda sui servizi pubblici locali io capisco l'obiezione che mediazione di più come entrate come cose però
Se io la leggo un po'in un altro modo è quella normale
Perché attenzione un Comune per per riprendersi in mano
Con un'azienda speciale
Un'attività
Azienda Speciale odierno ricondurla direttamente alle norme comunali a dipendenti cose per eccetera e io non credo praticabile possibile
Dove tutti ormai sono organizzati in società
Che ci sia un ritorno indietro nei settori economici questo tipo e tutte queste altre vaga
Quindi
Certo passi indietro però insomma cerchiamo anche
Come dire di
Incoraggiare un percorso che non è affatto certo qui in contrada difficoltà ma non è non è in stallo altro punto
Le relazioni sociali sono in corso adesso i tavoli io ho sentito Presidente
Che diceva anche l'OSCE usare il termine controriforma delle pensioni aspettiamo un attimo adesso poi son disposto anch'io chiamala contro i phone volta che
Aspettiamo un attimo ecco ricordiamoci che questo mondo
Qualifiche attesterà di vizi culturali politiche eccetera eccetera e il mondo che ha espresso le uniche due riforme delle pensioni che abbiamo avuto negli ultimi dieci anni
E credo dico quella Dini e poi quella Prodi e credo che
Sarà anche perché
C'è consapevolezza che il sistema deve essere messo in equity
Ora io penso naturalmente che
Cosa volete
Io non lo so lo scalone è diventato
Cioè nel bene del ma io che lo trovi francamente non riesco a trovar azionare
Che si arrivi per arrivare a un risultato giusto si faccia una cosa così irrazionale io sono dell'idea guardate la Germania
Dice la Germania fare con le pensioni ma Germania fa degli scalini talmente bassi che ci sembra da sul piano
E li fa programmati in
Cioè c'è modo e modo c'è modo e modo io penso che troveremo un modo più potabile anche per quei centoventimila lì
Perché sai son centoventi mila ma fossero anche di eseguano l'incontri come è capitato non è semplice spiegarglielo
Foss'anche uno non è semplice spiegarglielo
E poi insomma io son sempre l'idea che riforme non le fai orologeria no
Va bene gli scalini comincio subito mica fame tre al due mila otto pertanto così facciamo le cinque e due mila e e quindi ci ventisette al due mila quando poi non siamo noi a a risponderne io non credo che sia così quindi ci son problemi a risorse va però io credo che la risolveremo e qua faccio notare
Che abbiamo fatto con uno sforzo mi ha fatto partire la la previdenza il secondo pilastro per adeguarsi alla novità molto grosso per l'Italia molto grosso secondo me
Molto grosso io sono stupito del risultato che
Che ha avuto in partenza che può avere un'evoluzione molto significativa queste una grande novità
E io voglio dirvi che spero e penso che su quel tavolo vengono fuori anche qualche buona notizia però che riguarda l'impresa la piccola impresa
Su cose che si capiscano
Primo che noi
Diamo sponte alla flessibilità
Ma riconosciamo il valore della flessibilità due enti che noi facciamo qualcosa che si capisca su cose che riti che si chiamano decentramento cooperazione decentrata e straordinari
Perché credo che questo sia un modo per fare intende infine un cenno poi arrivo la
Con la conclusione finale un cenno
Alle questioni infrastrutturale cosa qui
Abbiamo due come è noto due problemi io condivido coalizione Emma Marcegaglia abbia parlato più volte effettivamente
Credo che la più grande riforma che possiamo fare questo sarebbe anche a Costituzione vigente senza tante cose ma pretendere che ogni pratica amministrativa
Abbia all'atto dell'inizio abbia in sé la data di chiusura così o con il no
Questo è punto molto rilevante
Che forse ci consentirebbe di affrontare meglio un problema che io continuo a dire è un problema di burocrazia di soldi che non ci sono perché ci raccontiamo che i soldi
Rizzi soldi non sono un problema no infrastrutture i soldi sono un problema
Io rispondo perché se la relazione del Presidente
Per esempio sull'alta capacità cooperazione abbiamo fatto
Abbiamo fatto un'operazione che dice andiamo avanti ma mano che sia siamo i soldi
Mettiamo a gara Mammano qualche decidiamo che fare
Quel che decidiamo di fare parte dà priorità matematiche sulla
Sulla densità di traffico cerchiamo di far cose razionali un pezzo alla volta
Poi però c'è un problema certamente anche di meccanismi decisionali che non sono non sono adeguati
E qui si messi inserisce il tema
Del del diciamo del federalismo esso aggancio qui per per dire la mia
Tutto questo tema
Sul quale stiamo intervenendo con l'approvazione del federalismo fiscale guardate che quale che posati consigliere messe sotto allo Stato Regione tornerà è un cambiamento molto forte questo
Adesso vediamo come verrà affrontato cambiamento molto molto forte che credo qui in queste aree dovrebbe essere ben considerato studiato e credo anche presa
Scegliere questo passo partire dal federalismo intanto s'ognuno equivoco
Che sulle è sempre stato un equivoco cioè noi siamo sempre partiti dalle competenze
Ma le competenze senza un assetto fiscale
Crea non solo incomprensioni tensioni bisogna evasi mai dato lo competenze nominati soldi toga del Consiglio
Il federalismo fiscale deve dirsi razionalmente quale grado
Di differenza nelle condizioni di partenza accettiamo fra le Regioni italiani per altri non Karl non non si scappa
Perché sono numeri
Che ci consentono di responsabilizzarsi e di partire non è un'operazione semplice una questione importante
Mentre invece dal lato delle competenze ho sentito il dibattito e se volete non so un'opinione di un
Di uno che ha bazzicato parecchio ste cose
Io ho sempre detto guardate se voi prendete un pezzo di Stato
Come fosse un pane e lo spaccati in due ed lasciato un po'a Roma è un po'vedete qua quel bar Medicare un chilo diventa sei etti e seria
Vada questo è matematico a meno ok
Nel momento in cui tu fai il business ti fai l'operazione
Tu fai anche una riforma nel settore di cui si sta occupando
Fate questo è ineliminabile protezione indicate diamo conto questo va bene per esempio non so io ho fatto la riforma del commercio se avessi detto
Un po'della licenza semplifico le licenze lascerò alcuni criteri a Roma e lascio alcune cose da di sei enti e seria
Tu puoi
Decentrare tutto come abbiam decentrato tutto però intanto abolisce
Dicesse
Quindi
Scusate se dico ma è anche la la la passione per tipo di temi quadrati nel primo il federalismo fiscale nel senso secondo
Sulle competenze bisogna sempre sapere anche ma intanto per trasferirsi che cosa riformi per ridurre il carico della pubblica amministrazione
Perché diversamente l'idea che trasferire passo funzione eccetera sia un uno snellimento dello Stato è un'idea che in una
Che non ha fondamento
Infine
L'ultima l'ultima considerazione io in questo punto girò registrato come come anche stasera
La preoccupazione più formale neanche una critica questa qui è una preoccupazione che Fini suppone lo scoramento
Questo tema di una democrazia
Un po'malata che non trovo una chiave
Tre sono democrazie delle decisioni
Quindi l'impressione cioè che noi non è che moriamo tanto di decisioni sbagliate Mariano dell'assenza di decisione della difficoltà apprenderà di petto i problemi a tutti i livelli
E questo viene ricondotto al meccanismo del politica della richiesta istituzionali è giusto è così
Poi però si cade in una specie di comma ventidue ma perché i partiti che vi è la politica che vive di frantumazione dovrebbe
Trovare la forza per
Diciamo
O correggersi
Dove si trova il meccanismo il bandolo di questa di questa matassa per comincia
Io credo che
Ci sia un bando non io non dispero che si possa fra le forze politiche non dispero anche Masin ambiguo si possa fare forze politiche ma mano che cresce questa sensazione
I difficoltà fare una sorta di patto
Per cui in un tempo ragionevole che non ci vuole molto ci vuole un anno anno e mezzo
Si fa sulla riforma elettorale così come l'avete descritto più o meno
E si faccia un paio di riforme costituzionali sulle quali paradossalmente fosse poli io son d'accordo
Bicameralismo riduzione del numero di parlamentare
E anche una ridefinizione la funzione del ruolo del Governo
E quindi io penso che sia possibile bisogna insistere tutte quante le persone di buona volontà secondo me che sono insistere però
Io poi ho fiducia nel più ancora in un'altra meccanismo
Cioè che la politica un certo punto prenda direttamente in mano le sue responsabilità
E non chieda alle riforme elettorali o quali istituzionali
Di risolvere i suoi problemi
Sempre giocando come a biliardo disponga
L'anno su una palla su una riforma istituzionale sulla fornita che mi ritorni indietro e mi modifica come sistema politico perché poi riesco sempre a girarla queste cose non
Qui bisogna che da un lato e dall'altro schieramento secondo me come esigenza di responsabilità nazionale vengo un processo di semplificazione
Di grande semplificazione
E vi sono e che ci sia un incoraggiamento una politica che cerca di essere buona politica intanto uscendo la frantumazione e prendendosi direttamente le sue responsabilità
Io penso che verrà una stagione
Non molto lontane la quale
Questa cosa diventerà di grande attualità da l'una dall'altra parte lo schieramento
E qui credo che tutti quanti hanno cura gli interessi del Paese devono essere in campo ciascuno per come riterrà e dove riterrà DS
E infine detto questo
E se mi consentite dopo punto questi serbo che una cosa permea diciamo conclusiva nella mia
Esperienza di questi mezzi
Qui c'è qualcosa che non fa che non è che non riguarda solo i rapporti con la politica di governo
Che pure come dicevo sono sono apporti critici
Io non so oggi rotta la se ma industriali
E sento parlare di
L'impressione di una cultura anche industriale
Gli operai
Penso di essermi dimenticato
Commercianti pensano di essere stigmatizzato
I cattolici penso di essere isolati aggrediti anti laici penso di essere isolati aggrediti in questo momento qua
Non c'è categoria di quelle che ho affrontato su una ventina
Che non dica che il problema
è un altro
E intanto nessuno vuole vicino a casa alcunché che siano discariche un impianto o qualsiasi altra cosa
Ora questo qui io qui mi ricollego concludendo perché c'è il Presidente concludendo
Questa cosa qui non è una cosa nuova
Cioè che noi siamo il Paese delle reti corte
Cioè della fiducia riposta solo nelle reti familiari nelle dimensioni locali
Nel mestiere o nella corporazione non vede oggi con lo sappiamo sappiamo forse tra cent'anni
Ma il problema di oggi è un altro
Che di fronte alla globalizzazione tutte queste cose familismo corporativismo localismo eccetera diventa delle casematte dove ognuno va a difendersi illusoriamente
Mentre i Paesi
Che hanno uno spirito civico una logica di distinta dinanzi a più ampio più istintiva
Riescono a regolarsi me
Hanno un vantaggio competitivo c'è poco da fare
Cambiare che sappiano è troppo difficile
Allora
Io penso che noi non ce la caviamo con meno di uno sforzo che deriva da uno non la responsabilizzazione più collettiva
Da un'idea di civismo che dobbiamo assolutamente relaziona certo comincia la politica per amor di Dio ma insomma
Ma insomma vale quel che diceva il presidente ma noi qui
Dal nord est ma ma siano noi dobbiamo dare un contributo di vessazione dicendo nostre cose mettere in piedi come cade dicendo le cose degli altri
Ma non tirandosi da parte non
Io dico quando vado in giro che il suo rigori guardate che il nord amica solo il posto dei pronto lei nord del posto di spirito civico diffuso
Di un orgoglio civico che deve andar fuori un po'dalle località e cercarvi trasmettersi un po'questo a questo Paese qua
E la politica deve farla suo par condicio patto fiscale ragiona seriamente previsionale la zona seriamente
Ma noi abbiamo bisogno di una corresponsabili sono collettiva perché
L'idea che ho incontrato spessi per settimane che insomma ciò ragione solo io a tutti gli altri al torto l'idea che non ci porta da nessuna parte
Mentre invece siamo un Paese che ha delle carte norme da giocare le energie vitali che spero possano essere con sforzo di tutti rianimarti grazie
Grazie ancora di essere intervenuti così numerose abbiamo preparato
Un piccolo buffet qui a lato
Grazie ancora