Le idee del Mezzogiorno

Passiamo a riprendere ma i lavori nel convegno
Come sapete il pomeriggio organizzato intorno a una serie di interventi più o meno programmati
Per i quali
I relatori possano immaginare di avere una decina di minuti con un po'di tolleranza
A seguire rispetto a questi interventi poi avremo anche a una rotonda con i sindaci e presidenti di provincia
Condotta da Antonio Polito prima che Massimo D'Alema concluda
La giornata quindi cominciamo la sequenza degli interventi non vedo Onofrio Introna che però dovrebbe venire quindi chiederei a Biagio De Giovanni di prendere per primo la parola
Sì grazie
Ma io credo che la prima l'idea
Per il Mezzogiorno
Sia quella di fare uno sforzo per
Far passare questo termine mezzogiorno questa parola mezzogiorno da
Una realtà
Geografica una realtà politica da una carta geografica per di più divisa fu interpretata come tale
A una realtà politica
Il problema in realtà è molto complesso
Perché non è più così punto di partenza è questo
E non è più così perché
E sostanzialmente scomparsa tanto
La percezione politica
Che faceva del Mezzogiorno una realtà
Politica
Non è senza ragione la crisi del vecchio meridionalismo credo
Non è senza ragione il dibattito di questi anni variegato complesso concorso importanti con cose meno importanti e tuttavia un dibattito che
E arrivato in certi momenti anche a formulare lo sappiamo anche se in maniera problematica l'abolizione del Mezzogiorno
E ci possiamo interrogare intorno alle ragioni di questa difficoltà di questa crisi che non è naturalmente solamente una crisi
Di attenzione
Di percezione ma è una crisi più profonda
Io sono convinto da la tempo che
Questa crisi sia legata a due elementi fondamentali
Il primo su cui la riflessione non deve stancarsi di andare
Per ragioni che perché non offra un momento nei nel breve tempo che abbiamo perché in crisi l'orizzonte dello Stato-nazione
E il Mezzogiorno è stato sempre in perpetrato politicamente come il termine fondamentale il passaggio fondamentale di una questione nazionale
Una questione nazionale nel momento in cui entra in crisi dice l'orizzonte nel quale una questione nazionale può essere interpretata
Conosce una difficoltà seria proprio dal punto di vista del del proprio principio no
Si è sempre immaginato come dire un'Italia duale dualistica
Mezzogiorno era una questione di rendez questione nazionale perché c'era il dualismo italiano e viceversa il dualismo italiano c'era perché il Mezzogiorno diventava era storicamente una grande questione nazionale
Chi legge più Italia così
Dico nel senso forte cioè nel senso di
Concede re poi a questa lettura di essere l'orizzonte di
Decisioni politiche di riflessioni culturali
Non per caso riemerge la questione settentrionale o è riemersa una questione settentrionale o è emersa in un certo senso per la prima volta una questione settentrionale
E quindi la prima direzione in cui muoversi per cui dicevo la prima idea e come recuperare ma non è un fatto volontaristico anche se i come dire cultura proposte volontà politica sono essenziali per questo recupero
Per far sì che il il per il Mezzogiorno possa diventare come dire il territorio di un riscatto culturale ed economico politico
Ah c'è consapevolezza di questo nelle classi dirigenti c'è vera volontà
Perché mi sembrava interessante la proposta di Nicola Rossi ha fatto che ho avuto occasione di sentire non stamattina ma di leggere qualche giorno fa
Sulle sui giornali napoletani di
Provare a unificare un certo fronte quello delle regioni meridionali che i dopo tanti tanto tempo di diaspora Id
Indifferenza o di divisioni o di polemiche possano rimettersi in qualche modo a pensare insieme perché tratto in questa idea io vedo un'altra riflessione che mi viene
E cioè che non basta una Regione non basta il punto di vista di una singola Regione per ridare prospettiva al Mezzogiorno
O delle singole regioni
Perché è necessario sono necessari momenti nei quali al di là della possibilità di un'interpretazione diversa naturalmente dell'orizzonte statale o statalistico una riflessione comune cioè una capacità di programmare torni in campo
E siamo vive il localismo ma stiamo dicendo da tanto tempo questo vive il localismo ma ma non è così
Ma come il mondo si diciamo che si globalizzati poi diciamo semplicemente vive il localismo sappiamo che l'orizzonte dello Stato-nazione non funziona più come funzionava prima e quindi dobbiamo trovare dei correttivi
E qualche riflessione nei minuti che abbiamo proverò a farla molto velocemente ma sapendo che il tema dell'unità non è un tema obsoleto un tema stanco un tema che bisogna ricercare cercando ecco domanda c'è una volontà una cultura politica delle classi dirigenti su questo tema io credo che questo sia un tema fondamentale
Anche perché l'orizzonte da allargato va allargato come diciamo sempre attenzione alla retorica però è vero allargato verso
Verso l'Europa quindi le alleanze sono necessarie perché
Senza per carità nulla c'è edere almeno dal mio punto di vista la la vecchia formula
Ho formuletta dell'Europa delle Regioni tuttavia questo tema si ripropone si ripropone ha un triplice livello di unioni di Stato e di regioni dove
Secondo me domina largamente una confusione che
Impedisce secondo me o riduce la possibilità della qualità dei programmi
Della qualità della programmazione
E anche quando ci lamentiamo della della questione dei fondi strutturali
Ma siamo proprio convinti che l'uso di fondi strutturali sia solamente una questione di quantità di stesa che migliore ma vogliamo andare a vedere qual è la qualità di questa spesa
E cioè se questa è una spesa capace di Enti di fare entrare in un meccanismo di programmazione politico culturale e questo è un punto
Credo che questi siano questioni che
Come dire mettendosi un poco poco a distanza quando si riflette diciamo proprio dall'immediatezza della della riflessione tutta tutto per lui in chiave politica è un problema che però va posto succubi su cui riflettere perché
Perché dico questo perché la programmazione in questi casi assolutamente decisiva
E assolutamente decisiva sì
Tutto il sistema
Quali scelte tutto il tema innovazione tecnologie ricerca sviluppo università scuole d'eccellenza e così via in funzione di una certa problematica che non può non essere centrale nel Mezzogiorno ma da dove viene tutto questo
Se non c'è una forte programmazione della qualità secondo me qua il tema Europa regioni fondamenta
Anche se come dire arriva arriva un po'in ritardo
Io un po'in ritardo perché dice le cose parte sono già avvenute insomma quindi
Sappiamo che dal due mila sette lo scenario cambia e così via insomma
Zio ancora pochi minuti
E mi ricorda mi ricordo di una
Mi e capirli capitato sott'occhio un testo di la Malfa bellissimo
Che si può leggere nella introduzione di
Del volume di Galasso su un Mezzogiorno medievale e moderno in cui la massa con una prosa che andrebbe appunto riletta insomma è Steluta presente anche perché si trattava di alta prosa politica
Si lamentava di questo
Mezzogiorno chiamato zona depressa
Allora era addirittura era diventa era era nei documenti ufficiali si parlava di zona depressa
Riceva come zone depresse nel Mezzogiorno è una grande civiltà
E lo diceva naturalmente con nella concretezza che possiamo immaginare di una nel personaggio comico veramente una pagina da rileggere tutta e devo dire la verità mi ero portato con me ma non norma spento di farlo una addirittura un testo di un filosofo tedesco
Di nordico no
Che diceva mai mezzogiorno il centro dalla storia del mondo perché lì si sono incontrate grandi civiltà su non ho il tempo di leggere i tempi sono tiranni
Ora
E impressionante la qualità di questi testi da un certo punto di vista
Peraltro si potrebbe dire forse non è più così
Io sono convinto che e tempo la seconda tesi che voglio velocemente sviluppare che la che ingloba la così detta globalizzazione rimette in campo il tema delle idee
Perché ha rimesso in campo il tema dell'identità
Non c'è mai stato più dibattito identitario di quanto non ce ne sia ecco oggi in maniera se volete distorta talvolta gravemente distorta
Talvolta al punto che identità diventa nuovo fondamenti intolleranti o addirittura integralisti
Però il tema dell'identità ritorna in campo man mano che il mondo si unifica oppure dice verificarsi o in qualche misura in qualche forma veramente significa
Viene in forma di scontro di conflitto anche di conflitto di civiltà perché non bisogna mica avere paura di pronunciare questa frase
Non è che noi dobbiamo dire Huntington dice Rachel conflitto diciamo però assolutamente non c'è un appunto invece c'è anche un conflitto di civiltà certo che c'è questo non significa interpretarlo in maniera irriducibilmente oppositiva
Ma significa un forte una forte dimensione di recupero di dei identitario
Per cui aver richiamato il tema questo mezzogiorno
Il e gli intrecci di civiltà che ci su uno e che potrebbe essere sempre un tema che scade nella retorica naturalmente
Mezzogiorno cerniera Napoli città c'è nelle cose che
Parole certe volte stanchi che non ci riesco neanche più a pronunciare però se uno poi mette un attimo più a fuoco la questione e dice ma si ma questo mondo della cultura del confronto delle civiltà c'è
E torna in campo in forma simboliche più politica di prima anche più drammatica di prima
Per le ragioni che inutile qui annotare che sappiamo questo è un punto
Ma ma ed è ultimo passaggio
Possiamo immaginare semplicemente di dire allora il dialogo il confronto e sappiamo anche le strutture le istituzioni attraverso le quali questo dialogo e questo confronto può crescere ma dov'è che si annida la possibilità della mela retorica per cui
Il nodo diventa complicato e e sono tante le forze che devono muoversi in questa direzione
In realtà io non credo facilmente a al decollo
Di un nodo culturale di una di un vero e forte confronto culturale Mezzogiorno Europa sei non nasce una politica europea nel Mezzogiorno e nelle nel mentre nel Mediterraneo
Perché non sono cose che si tipiche può fare una singola regione una singola città una singola Regione possono fare tante cose cioè i suoi istituti di ricerca c'ha la sua volontà di confronto fra la sua capacità di parlare
Ma se vogliamo invece pure tu è un podestà più sostanzioso più consistente cioè di una politica di confronti e questa nascesse non alla condizione che
Questo non nudo Europa mezzogiorno si sciolga a favore di un'effettiva politica non di una sostanziale passività dell'Europa di fronte
Alle politiche ma badate tutte le politiche ora esiste una Costituzione europea oggi che parla di una di politica e cooperative che individua una politica estera strutturale come si usa dire un po'in gergo cioè una politica estera che sia carica di di tensioni legati ai temi dello sviluppo della cooperazione e così via
Si riusciva a dare corpo a questo questo è il nodo del rapporto Mezzogiorno Europa non come dire quel po'di retorica che possiamo dire abbiamo fatto il confronto siamo aperti riconosciamo gli altri non siamo intolleranti ma certo ci si cerca di fare così
Ma siccome un conflitto esistente
Ed è forte ed ha natura complessa banalizzare non è questa la sede e allora ecco è questo l'elemento che ci deve far riflettere su che cosa fare e naturalmente questo tema né del Mezzogiorno dell'Europa contare molto bene io mi fermo qui perché ho superato già sfondato di parecchio il mio termine grazie
Io colgo l'occasione per salutare il sindaco di Napoli
Ringraziava dalla presenza
Mi ero portato
Darei la parola Riccardo Villari
Ma il senso di questa iniziativa
è quello di continuare o ricominciare a parlare come centrosinistra di Mezzogiorno perché non dobbiamo dimenticarci come
Il governo di centrodestra ha in qualche modo
Impostato la propria iniziativa
Sollevando una questione più meridionale che non più settentrionale che non meridionale in qualche modo mettendo di nuovo in campo un dualismo tra nord e sud
E caratterizzando la propria azione e l'approccio ai problemi
Tipicamente attrazione settentrionale noi oggi continuiamo a discuterne un bene che lo si faccia non soltanto al tempo della finanziaria però dobbiamo anche dire come centrosinistra che forse per un certo periodo
Non abbiamo affrontato il problema con grande incisività lo abbiamo anche noi non dico rimosso ma in qualche modo abbandonato perché Complesso e dagli interventi di stamattina anche a quello gli è Giovanni ci si rende conto che oggettivamente bisogna avere molta cautela per non scadere nella retorica
Però oggi tutti noi avvertiamo in chiave europea
Che per la coesione sociale del nostro Paese
E della Comunità europea il problema diciamo mezzogiorno il problema centrale senza il Mezzogiorno non c'è un'Italia senza il Mezzogiorno in Italia non c'è in Italia e in Europa
Io avrei voluto confrontarmi con il governo di centrodestra sul modello di sviluppo che per il Mezzogiorno questo governo poteva proporre oggettivamente non mi sembra che ci sia un modello lo dico non appunto per fare demagogia o retorica
Perché ci si rende chiaramente conto che nel momento in cui si favorisce una conservazione un'ingessatura complessiva del Paese non su un Paese poco dinamico diciamoci la verità
è un Paese in cui il centrosinistra avviato delle privatizzazioni una certa liberalizzazione del centrodestra bloccato
Andando a tutelare interessi corporativi e questa condizione di ingessatura di scarso ricambio di una deficitaria circolazione di idee di nuova classe dirigente in qualche modo penalizza profondamente il Mezzogiorno
E quindi l'approccio che noi oggi possiamo cominciare
Ad a vere rispetto a questo problema a mio avviso deve innanzitutto caratterizzarsi per quella che forse la ricchezza del patrimonio più significativo del Mezzogiorno cioè quelle che vengono chiamate le infrastrutture immateriali la conoscenza perché oggi
In fondo il capitale da rivalutare quello il passaggio che fa della Giovanni sulla cultura sul mettere in moto in qualche modo qualcosa di dinamico di innovativo di nuovo che diano speranza che dia in qualche modo un orizzonte
Rispetto a quello che un modello di sviluppo dico poche cose naturalmente anche a Flash perché difficile argomentare
Su un tema così ampio ed essere esaurienti che cosa il centrosinistra non dovrebbe fare rispetto a quello che questo Governo ha fatto innanzitutto dico ci sono alcune cose che a costo zero questo centrodestra non fa e dal due mila e uno che il centrodestra la delega per riformare gli incentivi all'impresa e questa delega non viene mai esercitata
Incentivi alle imprese sono una inestricabile
Selva di strumenti quasi settanta
Che alla fine comporta la non selezione degli interventi concentrazioni concentrazione delle risorse trasparenza ma in qualche modo sussidi a pioggia che non producono sviluppo sì è abolito solo nominalmente quello che era l'intervento straordinario guardati delle agenzie di sviluppo
Le agenzie di sviluppo oggi sono diventate
Delle piccole ivi senza alcun controllo
Sviluppo Italia ha partecipazioni in circa duecento società si occupa di tutto indifferente indifferentemente
Ed è su questo che centrosinistra che l'ha messo in piedi ma voi evidentemente il centrodestra lo ha pompato e ne ha perso il controllo
C'è poca trasparenza una missione assolutamente ambigua una dispersione di risorse e anche cosa più grave mortificazione di competenze e creazione di precariato di cui indomani probabilmente se ne pagheranno le conseguenze
E allora ecco si possono fare alcuni interventi a costo zero
Sono quelli di una riduzione drastica di questi incentivi una scelta dei settori sui quali intervenire
E verso i quali concentrare le risorse voi immaginate che di questa molte decine di incentivi dieci assorbono circa il settanta per cento delle risorse quindi evidentemente gli altri sessanta servono a poco e quindi sarebbe un intervento da fare
Il governo lo annuncia da quattro anni ma questo lo riesce a realizzare
Addirittura nell'ultima finanziaria
Un ulteriore strumento di merce attivazione è stato affidato a Sviluppo Italia quindi un meccanismo in cui non si controlla più non c'è più la governance di questo meccanismo oltretutto oltre a essere ambiguo le missioni viene meno quella che era
L'accompagnamento di queste agenzie che sono tante che invece di fare un marchio di marketing intelligente non fanno altro che andare a tappare i buchi appunto perché c'è un modello di sviluppo assolutamente confusa
Io credo che la sfida che il centrosinistra davanti
E quella in qualche modo di svecchiare questo Paese
Di mettere in moto un meccanismo dinamico di De di classe dirigente
E anche interrogarsi perché si emergeva dal dibattito di questa mattina se il modello deve prevedere una regia centrale o in qualche modo deve riservare o delegare secondo quello che il modello attuale
Alle Regioni gran parte dei compiti io tutti lo sommessamente la mia perché un altro degli argomenti suggestivi e quello del ministero per il Mezzogiorno si istituirono io penso che il ministero Mezzogiorno va istituito perché Mezzogiorno è una questione nazionale
L'istituzione di un ministero per il Mezzogiorno oggi è necessaria perché andrebbe anche svolta al nostro interno una profonda di riflessione rispetto a quelle che sono i compiti e le funzioni
Che le Regioni riescono a svolgere perché tra il centralismo statale e quello regionale che molto spesso non delega agli enti locali in un richiamo a partecipare parlo dei comuni delle Province
Io non so qual è il male minore allora ecco ebbene che noi avviamo questa riflessione bene che al nostro interno
Perché l'orizzonte passando per queste Regionali arriva fino alle politiche del due mila e sei il merito nostro aver capito colto la centralità alla questione meridionale il confronto al nostro interno e utile non retorico anche coraggioso
Affinché si possa mettere in campo una politica per il Mezzogiorno che passa innanzitutto per un collegamento tra tutte le regioni meridionali
Perché alcuni problemi lo abbiamo visto anche quelli che sono l'utilizzo dei fondi europei non possono essere vissuti come impiego di fondi sostitutivi
Di quelli nazionali e ogni Regione in maniera autarchica le amministratrici sì io non so se il problema dell'atrio un problema campano un problema calabrese io penso sia un problema italiano e del Mezzogiorno
E allora un maggior collegamento deve essere assolutamente promosso e devo dire qui in Campania si è fatta una volta una riunione di tutti i presidenti delle regioni meridionali fu promosso da Bassolino per immaginare un modello che in qualche modo avesse per oggetto tutto il territorio meridionale poi è stato un po'abbandonato
Bisogna vedere
Maggiore coraggio maggiore insistenza chiamando all'interno di questa elaborazione tutti i protagonisti dello sviluppo
Se si riflette c'è un un dato
Molto indicativo il due novembre se non sbaglio
Confindustria sindacati associazioni datoriali hanno messo sul Progetto Mezzogiorno da allora per più di tre mesi hanno invano bussato alle porte del Governo per aprire un confronto il governo ha voluto ha preferito chiudere la finanziaria
Non affrontare con le parti sociali alcun confronto così come non ha affrontato con gli enti locali parlo dei Comuni delle Regioni delle Province alcun confronto prima di chiudere la finanziaria ecco questa è la cultura che non è nostra non la concertazione come momento un po'come dire troppo laboratori mento di confronto per il che dal basso vengano anche proposto un ascolto una partecipazione invece il centrodestra porta avanti una politica assolutamente centralista conservatrice alla quale noi possiamo porci ma con grande coraggio c'è una classe dirigente nuova e quella che si forma sul campo negli enti locali e bisogna che si abbia anche il coraggio di chiamare tanti amministratori capaci a livello istituzionale più altri perché oggi un altro dei temi che abbiamo tutti di fronte dove si forma una classe dirigente nuova
Questo è un altro dei problemi e tutti addosso alla politica questa funzione quasi questa funzione di tappo io vorrei dire che la politica può essere la soluzione se libera il Paese ha troppi corporativismi
Perché questo problema se ci riflettiamo esiste in tutti i settori se andiamo all'università i giovani ci dicono che i baroni non li fanno crescere
Se andiamo nel campo dell'impresa
Ci sale imprenditore Gala idea e non trova che gliela finanzia quindi voglio dire questo è un problema del sistema Paese così come però tutti lo addebitano annulla mi piace dire che evidentemente riconoscerci questo demerito podio riconoscerci alcun ruolo la politica deve riappropriarsi di questo ruolo liberale tante energie positive che nel Paese ci sono
A partire da quella che la riforma degli ordini professionali ci sono tante cose da fare a costo zero
Questo governo non le ha fatte
Perché ha una cultura che impedisce al centrodestra di portare avanti in qualche modo a Liberazione di energie di uomini e di idee e questa debolezza della politica penalizza principalmente il Mezzogiorno noi con coraggio dobbiamo fare autocritica
Dobbiamo essere anche diciamo piedi fantasie di voglia di fare questa voglia di fare questa fantasia pensiamo alla villa la riunione di oggi l'incontro di questi due giorni è un primo punto di partenza per mettere in campo un progetto per il Mezzogiorno del centrosinistra
Grazie a Riccardo Villari credo che l'idea di un più stretto coordinamento dei presidente regioni meridionali trova consensi crescenti ore passare la parola Gianni Pittella
Grazie
L'altro giorno compagno D'Alema sul Mattino ieri
Qui con la Rossi hanno sottolineato ma necessita di un patto per il sud io credo che un patto per il Sud
Debba essere inteso anche come un impegno che assumono i nostri candidati alla presidenza del regioni meridionali i nostri candidati nei consigli regionali
In modo da vincolare il nostro lavoro per degli obiettivi certi di crescita del mezzogiorno e questo patto io penso che debba avere come orizzonte necessariamente l'Europa
Anche perché dall'Europa può venire una spinta decisiva
Non foss'altro che per l'aspetto di carattere finanziario
Le risorse europee hanno contribuito in maniera determinante in questi anni alla tenuta del Mezzogiorno
C'è da ottenere Primo la prosecuzione delle politiche europee per la coesione e qui è noto a tutti quanto sia difficile il negoziato in corso a Brussel
E quanto sia forte il tentativo dei governi del Nord di ridurre il loro contributo al bilancio comunitario alla percentuale dell'un per cento se passasse questa linea
Noi dovremmo cancellare la Pavlova coesione dal vocabolario delle politiche dell'unione europea
Ma vinta questa battaglia che come il collega Andrea sa stiamo conducendo con insieme con grande passione con grande impegno l'ha vinta questa battaglia ce n'è una successiva
Che è quella della qualità della spessa
Del rapporto Sapir che fu fatto fu commissionato dal presidente Prodi dalla Commissione Prodi qualche anno fa disse esattamente che la qualità della spesa dei fondi strutturali
Lasciava a desiderare poi il rapporto Sapir ne faceva derivare una conclusione infausta per il Mezzogiorno perché proponeva come terapia aboliamo la politica di coesione
E facciamo in modo che il traino dell'economia europea avvenga da parte delle aree più forti all'interno dell'Unione per cui poi le aree più deboli
Sostanzialmente sono trainate e sostenute da quelle più forti ovviamente questa strategia sarebbe letale per il Mezzogiorno d'Italia e tuttavia se questa tra destra del giro a messa nel cassetto nove non possiamo non porci in maniera imperiosa il tema di migliorare la finalizzazione della spesa strutturale
Come fare
Io credo che si possa fare
Rilanciando i principi che sono a base dei fondi strutturali primo principio e la concentrazione
Non possiamo assistere alla dispersione della spesa strutturale per finalità spesso ridicole diciamoci la verità quando la Calabria la Regione Calabria che è guidata dal centrodestra uno dei peggiori centrodestra che ci sono in Italia
Certifica Bruxelles e come spesa strutturale sotto la voce reti energetiche la illuminazione delle chiese
E sotto la voce reti ecologiche la pulizia delle aiuole non sto dicendo cose per fare battute è la verità
E invita il disimpegno automatico dei fondi
Ma dilapidato l'occasione di utilizzo conveniente dei fondi strutturali ecco questa pratica va cancellata noi dobbiamo concentrare le risorse sulle grandi reti
Infrastrutturali fisiche e immateriali dobbiamo concentrare le risorse sull'ambiente
Dobbiamo concentrare blu le risorse sulla formazione e sulla ricerca questo deve essere il nostro impegno l'altro principio che va rilanciato il principio dall'addizionalità
Cioè i fondi strutturali
Europei devono accompagnarsi ad una identica risposta nazionale ecco perché c'è bisogno che al Quadro comunitario di sostegno che si chiamerà quadro strategico nazionale di tipo europeo corrisponda un
Programma nazionale di pari durata se il quadro strategico le prospettive finanziarie saranno di sette anni
Ancora o saranno di cinque sei vedi usciamo a cambiare ci dovrà essere un programma nazionale per il Mezzogiorno d'Italia di tipo addizionale rispetto ai fondi europei terzo principio
E il partenariato partenariato pubblico-privato e partenariato interistituzionale
E dentro questo discorso vi è anche il protagonismo dei territori anche su questo una battuta fate malaffare
Ce lo sa da regioni che hanno creduto nella nello sviluppo dal basso nella protagonismo del territorio la Campania riservato il trenta per cento dei fondi del porre al pro e i programmi integrati territoriali ha fatto una scelta coraggiosa basso Bassolino Fitto ha fatto finta di fare il pittore li ha scritti sulla carta ma riservato tutto col potere decisionale in ordine alla programmazione alla gestione a livello regionale
Io concludo
Ci sarà una coincidenza io penso felice la coincidenza che in questo anno si rinnovano i consigli regionali e noi io mi auguro assumeremo la guida di tutte le regioni del Mezzogiorno d'Italia
Sì
Dovrebbe sciogliere il nodo delle nuove prospettive finanziarie quindi sapremo qual è la risorsa finanziaria destinata dall'Europa terzo si andrà a definire il nuovo quadro strategico nazionale il nuovo piano strategico nazionale per l'uso delle risorse comunitarie
Quindi non avremo più alibi avremo un terreno nel quale sul quale noi potremmo mantenere questo patto ovviamente io credo che all'interno di questa nostra azione l'idea che ha lanciato qualche giorno fa Nicola Rossi di un coordinamento nazionale su queste politiche non un nuovo ministero di cui non si sente bisogno ma di un bordino avendo regionale che non come dire usurpati hip potere le prerogative delle regioni ma che garantisca una finalità di questo contesto con i grandi obiettivi di sviluppo del Mezzogiorno possa essere da noi raccolta e sostenuta tra
Grazie
Roberta Barbieri
Io credo che rialzato giusto
Penalizzare questa giornata di lavoro di approfondimento anche perché ha dato una dimostrazione
Concreta che il centro sinistra si occupa il Mezzogiorno anche se come abbiamo sentito nella discussione stamattina con sensibilità volte posizione anche diverse marce cultura sensibilità sul tema una voglia di approfondire soprattutto la necessità e arrivare poi a un programma delle opzioni strategiche per quanto saremo al governo questo è tanto più importante rispetto a un centrodestra che invece ha fatto scivolare il Mezzogiorno fuori dall'agenda politica del Paese
Limitandosi da un lato a fare propaganda e dall'altro di gestione del potere attraverso l'intermediazione io credo che il messaggio più importante che venga fuori dalla nostra iniziativa ma anche dal lavoro che il centrosinistra nelle sue varie componenti ha fatto in questi anni
E che la competitività e la coesione del nostro Paese non possono essere distinte dalla crescita del Mezzogiorno quello che è stato definito anche da autorevoli personaggi delle istituzioni fra cui il nostro presidente della Repubblica che il sul del Mezzogiorno
E la riserva potenziale l'occasione di sviluppo per l'Italia intera
Quello che noi Democratici di sinistra in questi tre anni con una felice diciamo felice slogan abbiamo detto il sud non è il problema del Paese ma e la soluzione del problema del paese
Io però dico di più non è solo l'Italia che abbisogna del Mezzogiorno come è emerso con chiarezza stamattina
Se ad esempio ricordo l'intervento di Pier Carlo Padoan e l'Europa che ha bisogno del Mezzogiorno l'Europa tutta che oggi è stretta fra produzioni ad alto tasso di innovazione tecnologica e produzioni a basso costo
Essere impegnata in una lotta competitiva concorrenziale è un'Europa che non può attendere
Ce lo dicono anche con chiarezza le modifiche che sono avvenute nella politica regionale europea in questi ultimi anni
Sono lontani infatti i gli anni in cui era l'asse nord-sud a guidare la politica europea
In cui esse era disegnato per il Mezzogiorno oggi siamo in un'Europa che guarda sempre più a destra e c'è forte il rischio di una marginalizzazione del Mezzogiorno
Dell'accettazione dell'esistenza di un'area in ritardo cronico un rischio per il Sud per il Paese ma in verità come dicevo prima un rischio anche per l'Europa
Che vedrebbe pregiudicata la possibilità di guardare al mediterranea
E anche questo che si deve avere in mente parlando di mezzogiorno la crescita di questa la del Paese
Assieme a quella degli altri Mezzogiorno dalla Spagna Portogallo alla Grecia serve a tenere i piedi dell'Europa a permetterne il ruolo d'interlocutore nella sponda su tutto
In questa fase storica la crescita del Sud dunque essenziale per l'Italia
Come ho sentito dire che in chiarezza ma anche per l'Europa ed è per questo che si sente l'esigenza di una politica forte una politica che guardi al Sud in un'ottica nazionale ma lo Proietti anche in un'ottica più grande un'ottica dei nuovi equilibri geopolitici
Il primo passaggio secondo me sì e quello di costruire una politica che abbia l'obiettivo di un suo se apri gli occhi connazionale
Più competitivo una politica che vede a mezzogiorno in Italia
Come diceva con chiarezza Viesti stamattina parte di un medesimo Progetto che abbia in testa un sud ma un Sud che serve all'Italia
Il primo passaggio la definizione di una politica che parta dei problemi strutturali dell'intero modello di specializzazione del nostro Paese
Il nanismo delle imprese la loro scarsa capitalizzazione il loro limitato farete l'incapacità di organizzarsi in distretti la scarsa internalizzazione internazionalizzazione
Lo scarso il livello di innovazione lo sfruttamento su Bot Timavo e delle risorse esistenti
Prima di tutto quelle turistiche e che ripensi tali problemi con riferimento a quelli dell'economia nazionale
C'è bisogno quindi parlando di competitività di una crescita qualificata basata su un asse strategico chiaro che sposti l'economia meridionale
Orientando le scelte imprenditoriali verso investimenti nei settori innovativi e strategici e nell'innovazione di processo
Nei settori tradizionali colmando le lacune che limitano la competitività dell'intero tessuto produttivo nazionale
Una siffatta politica che vuole ridare competitività a due livelli un livello che possiamo chiamare macro economico e di regolazione
Che venga prima di tutto la spesa per lo sviluppo equamente distribuita nel Paese e credo che questo messaggio che il centrosinistra deve dare con chiarezza
Ridando consistenza quanto il centrosinistra ha fatto nella scorsa legislatura
Più cui destinava al Mezzogiorno il quarantacinque per cento della spesa totale in conto capitale del settore pubblico allargato
Risorse adeguate da destinare allo sviluppo investimenti pubblici incentivi agli investimenti privati abbiamo sentito formazione ricerca naturalmente la quantità di risorse da destinare a questa sfida a queste due obiettivo viene compromessa
Se si interviene in maniera zar data a ridurre le tasse e le entrate fiscali o se si riduce troppo lentamente il debito pubblico
Una politica macroeconomica deriverebbe liberalizzare erede di regolamentare quei settori che avendo gravi distorsioni della concorrenza influiscono negativamente sulla competitività delle imprese
Esposte alla concorrenza internazionale poi ci vuole un livello di politica specifica per l'impresa e per il settore produttivo
Questa mattina ho sentito le cose molto chiare che prova a riassumere ci vuole la selettività è stato più volte detto in un momento di scarsità di risorse disponibili c'è bisogno di un'azione pubblica selettiva che con cento il proprio intervento che promuova alcuni soggetti e che inevitabilmente ne escluda degli altri
Il contrario per capirci di quella che è stata la politica di questo governo che ha avuto la sua massima espressione della Tremonti bis
è una situazione comune del panorama europeo basta guardare ai poli di competitività francesi per capire che nelle esperienze di politica industriale più recenti essenziale la concentrazione di risorse nei luoghi e nei settori in cui si ritiene vi siano margini di competitività
C'è bisogno è un sistema insomma che scelga e lo faccio su parametri obiettivi ma che scelga perché troppo tempo ormai che non si sceglie senza capire che dare poco a tutti
Non risolve i fallimenti del mercato e si limita ad aumentare i fallimenti dello Stato
E a questo fine devono essere orientate gli incentivi che vanno in primo tutto semplificati eliminando duplicazione snellendo le procedure
Ritornando per esempio solo per fare un esempio di Silla quattro otto otto cardine del sistema dell'incentivazione ed evitando il ripetersi dell'alluvione normativa che ha caratterizzato la storia dell'agevolazione pubblica nel nostro Paese
Facendo attenzione al Mezzogiorno proprio del Mezzogiorno dove le incentivazioni avviso sempre intermediazione a ripetersi di tali esperienze promuovendo invece strumenti selettivi negli obiettivi ma automatici nelle procedure
Strumento di politica industriale per esempio anche i contratti di programma per parlare della programmazione che vanno rifocalizziamo AG
Sono strumento che invece ha messo in questi anni di governo il centrodestra tradita la propria missione
Se infatti assistito alla progressivo sfarinamento dei contratti alla concentrazione
Sulle grandi imprese si è sostituito il finanziamento di piccolissime iniziativa
Ritenuta così meno una delle finalità di tali contratti quella di promuovere insediamenti di grandi imprese capaci di creare altra impresa attorno a loro facendo crescere i territori
Va riconquistata la missione originaria dello strumento ancorando la concessione di risorsa finalità coerenti con una strategia nazionale di intervento
Anche da noi insomma i contratti come in altri Paesi devono orientare a creare poli di competitività
Poi accanto alla revisione la focalizzazione degli incentivi va definita anche la fiscalità di vantaggio di cui si è parlato ma anche qui non una riduzione generalizzata come avvolta nel dibattito politico confusamente si ipotizza si deve fare una riduzione selettiva del carico fiscale capace di premiare Investimenti e comportamenti virtuosi che preveda condizioni più avvantaggiò osé per cui le localizzati nel Mezzogiorno
Anche qui come il credito di imposta automatico nelle procedure selettivo negli obiettivi sono gli investimenti in ricerca in innovazione in capitalizzazione dell'impresa internazionalizzazione
In crescita dimensionale in organizzazione distrettuale dell'impresa dei miglioramenti della quantità della qualità ambientale
Ah dovessi vedere riconosciuti un trattamento fiscale privilegiato
Anche qui quindi selettività
Per questo non come fa il centrodestra occorre un confronto con Bruxelles esso deve essere il più deciso e tempestivo e condotto in modo serio e autorevole
Un governo in grado di far capire che non si è di fronte a un problema italiano ma un problema dell'Europa per convincere che sono questi passaggi che possono permettere di raggiungere i famosi obiettivi di Lisbona
Con i tempi divismo si tratta in sostanza è questo tengo a dire di dare al sistema degli incentivi fiscali e finanziari
La forza e la dignità di una politica industriale che spinga le imprese non solo a fare meglio ciò che già fanno ma anche a produrre beni e servizi diversi con nuovi modelli organizzativi
Questo proposito si è molto parlato e non ci si può esimere lo farò brevemente del problema del sistema del del sistema bancario nel del sistema bancario il Mezzogiorno
Io penso questo che il pubblico a dover fornire il differenziale finanziario per pure le condizioni di concessione del credito sullo stesso piano servono a questo i fondi di garanzia che per esempio sull'una delle proposte di legge fatta dal gruppo dei Democratici di sinistra
Quello che si può chiedere a un sistema che veda la presenza delle banche del soggetto pubblico e di alienare gli incide allineare gli incentivi tra i due soggetti
Se un'iniziativa è valida ai fini dell'ottenimento della se sovvenzione ed essa deve essere in grado di ottenere anche il finanziamento bancario
Solo così lo Stato può avvalersi di quella che i banchieri definiscono la loro arte sapere di singole imprese valide da quelle non redditizie
Poi ci sono strumenti finanziari come i fondi chiusi che possono essere costituiti con una quota di finanziamento pubblico
Senza alcun ingerenza politica nella gestione senza nessuna componente di aiuto e pure con la possibilità di fornire indicazioni selettivi al gestore privato del furto
E infine io credo che sul discorso della banca meridionale mi limito a dire che anche qui bisogna avere una politica di incentivazione di selettività
Sul territorio nascono esperienze bancari di valore e di qualità e il soggetto pubblico deve incentivarli e creare le condizioni di convenienza permettersi insieme
Questa è una possibilità concreta di sviluppo di un sistema finanziario il Mezzogiorno non decisioni prese ex ante dalla dalla soggetto pubblico
E infine io credo correo fare una cena due temi che nella altre domande che Nicola faceva che sono secondo me fondamentali
Che non per limite ma diciamo anche lì per selettività mancavano che il tema della sicurezza e quello del welfare che io vedo che vedo direttamente legati con la sicurezza è una discussione
Molto importante per i drammatici accadimenti di queste ultime settimane che naturalmente in un'impegnativa campagna elettorale non possiamo non come dire focalizzarli
Torni prova a fare una come dire una suggestione credo che né i fondi pubblici esistenti destinati al Sud bisogna spostarne qualcuna in più sui temi sui temi della sicurezza
Ricordando ciò che potrebbe essere dove alcuni di cultura non esperienza non simpatica quando per esempio il governo Amato secondo me facendo molto bene
Prego la famosa Progetto missione come si chiamava dei Vespri siciliani nel novantadue con sette mila persone in Sicilia che dietro un risultato importante straordinario in termini di sicurezza e legalità
E la sicurezza si raggiunge con due linee parallele che sono quelli appunto dell'intervento dello Stato e su i progetti di sviluppo che hanno i loro tempi tecnici
Ma strumento per la legalità e la sicurezza secondo me
E che proprio dal Mezzogiorno è significativo che venga fuori dalla discussione della proposta politica e quella riforma del welfare o dello stato sociale
E nel Mezzogiorno più che in altre aree del Paese che si sente l'inadeguatezza del sistema di welfare nazionale attua
Cioè copre aree sempre più ristrette e non le copre spesso con efficienza quindi abbiamo bisogno di un sistema di welfare che da un lato accompagni con la riconversione del modello di specializzazione dell'economia italiana
Di cui abbiamo appena parlato che nel momento in cui tende alla riconversione di inferi settori o strutture produttive ha bisogno di un quel fare efficaci di accompagnamento
Ma anche di un welfare che dia ai giovani un'alternativa concreta alla solitudine
A quello che si chiama e nel Sud al muretto cioè al non fare niente alla sfiducia all'illegalità perché a volte alla criminalità
Quindi un lavoro per un ammortizzatore sociale universale che dia a tutti i giovani che cercano attivamente lavoro perché con senso di responsabilità con l'etica della responsabilità
Si sottopongono a percorsi impegnativi di formazioni Rispoli aspettando tempi tappe impegnative che dia un reddito di cittadinanza
Che consenta in attesa che i tempi dello sviluppo e i nostri progetti diano risultati
Di non essere lasciato lasciato per strada
Quindi dal Sud un messaggio nazionale per il Paese per l'Europa di competitività ma anche di coesione sociale questo è il nostro progetto su cui andiamo alle elezioni regionali alle elezioni politiche
Franco e Roberto Barbieri Roberto non l'ha ricordata ma luglio autore di una proposta di legge molto interessante proprio secondo le linee che appena
Indicato la parola ora Luciana Sbarbati
Buonasera a tutti e grazie per quest'invito
Che dà anche a noi repubblicani europei l'opportunità di parlare di discutere su questo tema così importante e significativo
In un momento particolare anche della storia del nostro Paese
Io mi sono chiesta accettando quest'invito e quindi di parlare su questo tema complesso
Se esiste ancora una questione meridionale
Se è chiusa quando si è chiusa
E non tanto per fare me stessa una domanda retorica quanto per comprendere meglio quale fino in fondo oggi è la situazione
Una situazione in cui i termini della discussione i termini di riferimento politici culturali ed economici sono assolutamente completamente cambiati
La globalizzazione l'interdipendenza dei mercati
L'economia della conoscenza allargato l'ottica dei nostri problemi e anche quella della discussione sulla mezzogiorno i mercati stessi non sono più quelli quelli tradizionali o quelli locali o nazionali ma ne abbiamo di fronte a noi un mercato europeo un mercato dell'Est che si è aperto con l'Europa premiata venticinque Paesi
E abbiamo di fronte a noi il Mediterraneo
Il Mediterraneo che insieme una questione storica
Una questione culturale una questione politica una questione economica difficile della quale l'Europa si è occupata troppo episodicamente
E di cui invece deve occuparsi delle tornare ad occuparsi con maggiore impegno e maggiore serietà affrontando quindi problemi
Del sud complessivamente
Il Sud si è avviato attraverso logiche di sviluppo possibile su una stagione diversa
E ha intrecciato sempre di più a mio avviso le sua politica con la politica del territorio tesa alla valorizzazione di energie che noi consideriamo oggi più endogene che esogene
Alla nascita e la crescita di distretti che bene o male sono nati alla messa in rete di reti imprenditoriali istituzionali di fiducia ed iniziativa che oggi sono sotto gli occhi di tutti
Quindi possiamo io credo dire che decenni di meridionalismo di cultura meridionalistica
Di un certo tipo e anche di un certo spessore pur con la complessità e diversità con i quali si è affacciata nel dibattito politico culturale del nostro Paese oggi li possiamo considerare alle nostre spalle con i loro successi
E anche con i loro limiti e parlo della concezione dei problemi del meridione di Gaetano Salvemini di Fortunato di Saraceno di Rossi Doria di quant'altri si sono occupati
In maniera forte incisiva e seria soprattutto per le questioni del Mezzogiorno
Oggi possiamo dire forse che si fa strada
Una concezione del problema meridionale molto nuova una concezione che almeno dirigista ma che vede un Sud come dire più pragmatico e più attento alle peculiarità che può esprimere
Alle potenzialità che pure tra luci ed ombre sono venuti avanti in questi anni
Anche e soprattutto grazie al processo dal percorso che nel Sud del Mezzogiorno affatto anche la società civile
Con l'aiuto delle istituzioni con l'aiuto dell'università con l'aiuto dell'impresa e con l'aiuto di tutti coloro che lavorano al progresso civile ed economico e culturale del Mezzogiorno d'Italia
Io potrei dire oggi oso dire a voi tutti che probabilmente occorre rifiutare anche con forza l'idea di un Mezzogiorno che abbia bisogno di politiche speciali
E credo che sia un atto di coraggio ma anche un atto dovuto alla onestà e alla grinta con cui Mezzogiorno sta affrontando problemi nodali che sono molto complesse
C'è comunque una questione meridionale ma è una questione meridionale che assolutamente dentro la questione nazionale e va affrontata nell'ambito a cui si riferiscono le specificità delle stesse regioni meridionali
Del resto io mi sento di dire anche che il medio realismo migliore ha sempre legato la sua realtà
Cioè allegato il problema del Sud ad una prospettiva di sviluppo dell'intero Paese e non ha un'idea
Piuttosto piagnone e rivendicazioni rivendica azionista di aspettative deluse o di concessioni non fatte
Io credo che oggi più che mai
E parlò nei confronti di uno scenario che veramente squalificato deludente che come dire
Che ci fa sentire una profonda ribellioni Interna tutti quanti io vedo che servano assolutamente e in maniera veloce anche delle modulazioni territoriali di una politica nazionale coerente coraggiosa sul piano economico
In un'Italia che oggi che ha fatto la scelta dell'Europa e ha scelto di far parte insieme a tanti altri paesi di un grande progetto più vasto senza vincoli che erano i vincoli del passato con grandi opportunità
Noi dobbiamo avere una spinta forte dentro questa Europa perché il sud del Mezzogiorno costituiscono un ponte che non è soltanto un ponte di civiltà ma può essere anche un ponte di progresso di sviluppo dell'economia della civiltà e della cultura
Nel Sud è infatti io ritengo che ci sia un grande margine per uno sviluppo quantitativo a patto che sia uno sviluppo di qualità
Perché questo perché tutti dicono il Mezzogiorno è una risorse più di spesso insomma noi sentiamo dire queste parole sono uno slogan o sono realtà
Ma il Mezzogiorno è veramente una risorsa per l'intero Paese è una risorsa per gli imperatori per imprenditori a stessa delle aree forti che sono alla ricerca della delocalizzazione diritti imprenditoriali di sinergie e anche di gemellaggi tra degli stessi distretti
Ma per tanto tempo questo Mezzogiorno è stato il mercato domestico un mercato domestico di sbocco dei prodotti dell'economia del Nord e dell'industria settentrionale
Possiamo dire che oggi non è più così io c'ero credo proprio di sì
Poiché non è più realistico puntare allo sviluppo delle aree del Nord che sono fortemente congestionate e credo che non occorra essere ambientalisti manco dell'ultima ora
Per rendersi conto e per capire che esiste comunque un limite una soglia oltre la quale le scorie di uno sviluppo e di una crescita insostenibile confliggono con la qualità della vita
E che quindi lo sviluppo qualitativo deve prendere il posto dello sviluppo quantitativo
E deve essere soprattutto un'operazione che noi possiamo fare nel Mezzogiorno d'Italia
Mentre lo sviluppo quanti qualitativo può avere un futuro lo sviluppo quantitativo è arrivato al capolinea soprattutto nel Centro-Nord
Tutto ciò è importante ed è importante per capire che va rilanciata la realtà produttiva va rilanciata la classe imprenditoriale ma soprattutto attrezzato per competenza il Mezzogiorno per aggredire i mercati più esigenti attraverso un'esportazione di qualità
Perché la concorrenza si gioca veramente in termini di innovazione e in termini qualitativi
La questione
Allora del Mezzogiorno come problema Complesso e come problema visto da una certa ottica soprattutto assistenzialistica credo che sia chiusa e ormai definitivamente chiusa con gli anni Novanta è finito l'intervento straordinario
è chiusa la Cassa del Mezzogiorno
E la spesa pubblica non può essere ulteriormente dilatata maschili ci ha imposto dei vincoli e quindi le i comportamenti virtuosi anche a livello politico a livello economico sono stati più dettati probabilmente da vincoli esterni che non dà impellenti e sentite profonde necessità interni
Comunque è così
è finito l'intervento a pioggia è finita la distribuzione di risorse clientelari o assistenziali
è finita l'era delle opere incompiute
è finita l'era dell'emergenza permanente restano però i problemi
Resta dei problemi ma restano anche le spinte vere allo sviluppo le spinte vere ad uscire dall'emergenza permanente che nel Sud si sentono per cui si fa questo ci fa dire che il Mezzogiorno non può essere più trattato come un blocco indistinto ma probabilmente lo dobbiamo anche vedere più mezzo giorni nel nostro Paese
E quindi la condizione che io vedo oggi del problemi del Mezzogiorno del Mezzogiorno stesso segue da vicino quella che è la condizione del nostro Paese con le sue specificità
Con modelli diversi soprattutto con specificità che oggi hanno dato la stura ad aprire un'altra questione perché specularmente va detto con chiarezza tutti che nel mentre si continua a parlare di problemi o di questione meridionale anche se detta
Con un accento del tutto nuovo specularmente è nata e non a caso negli anni Novanta una questione settentrionale una questione settentrionale che oggi è agitata e interpretata da una forza nuova la lega nord in termini prepotenti di razzismo e di separatismo che sono assolutamente inaccettabili
Contro Roma ladrona contro il centralismo
E tutto ciò ha fatto sì che in questi ultimi anni probabilmente il Sud è tornato a comparire sullo scenario nazionale soprattutto in certa stampa
Come la zavorra del Paese come l'aria dell'arretratezza del parassitismo non ha certamente goduto di buona stampa
E possiamo anche dire che ha perso potere politico contrattuale a livello nazionale
A fronte di questo panorama che un panorama assolutamente innegabile per certi aspetti che sono molto concrete molto tangibili
C'è comunque uno sforzo vero profondo da parte di molte aree del Mezzogiorno
Uno sforzo vero e profondo da cui prendono corpo ogni giorno energie forti energie nuove che cercano di ridefinire i contorni del problema e di mettere a fuoco un impatto nuovo per quanto riguarda appunto le prospettive e problemi di questo nostro Mezzogiorno ancorché la percentuale dei disoccupati resta alta
Ancorché qua è tramontata definitivamente
Ero del posto pubblico e tutto ciò che apparteneva alle partecipazioni statali ormai praticamente è stato privatizzato
Ancorché è in atto ancora ancora oggi una destrutturazione di impresa e che espellono manodopera quindi creando problemi anche di coesione sociale
Ancorché c'è un sistema bancario che è stato assorbito quasi completamente dalle banche del nord e quindi ha espropriato chiaramente del risparmio i territori da cui risparmi è partito con notevoli problemi Bello il possiamo dire però che accanto a tutto questo ci sono segnali fortemente positivi
Segnali fortemente i positivi che ci danno la sensazione che si può svoltare purché si voglia purché si mettano in campo politiche vere che possano portare allo sviluppo di questa parte del Paese insieme con al collo sviluppo nazionale
E io voglio citare per tutti l'esempio di Gioia Tauro
Gioia Tauro costruita circa mi pare venti anni fa per servire un ulteriore centro siderurgico che non è mai partito
Cioè al tavolo oggi con il capitale privato si è sottratta alla sua sorte di cattedrali nel deserto
Perché è stata riconvertita proprio in un progetto di sviluppo di traffici interponenti intercontinentali per i grandi navi portacontainer s'e quindi fa concorrenza ai grandi scali del Nord Europa
L'aeroporto di Napoli Capodichino che privatizzato primo in Italia ha oggi un flusso importantissimo anche di traffico
Posso anche citare l'impresa e l'impresa in vari settori da quella barese del del salotto a quella di Catania Tiscali
Ad altre realtà anche di Salerno che si sono imposte anche all'attenzione nazionale e internazionale posso citare anche un'agricoltura che si è specializzata circa il settanta per cento da più produzione biologica
Oggi appartiene ai coltivatori del Sud l'agricoltura del Sud
Possiamo anche citare come chi c'è anche come dire
Importante il fatto che per esempio anche vicino Pompei si coltivano ancora viti vitigni siccome venivano coltivati
Durante l'epoca romana Mastroberardino ha fatto scuola e nel mondo è comunque un punto di riferimento della qualità delle nostre produzioni
E allora vuol dire che l'economia del Mezzogiorno dimostra vitalità dimostra di saper trovare uno spazio inserendo sì anche nell'andamento complessivo dell'economia nazionale
E quindi comincia a recuperare quell'arretratezza se lo vuole con politiche importanti e seria e può dimostrare tutto ciò attraverso un trend decrescente anche nelle esportazioni per lo meno fino a un anno due fa oggi tutto questo si è fermato
E l'analisi va portata fino in fondo perché quel trend di crescita che era stata ininterrotta per alcuni anni oggi ha trovato una battuta d'arresto
E la battuta d'arresto vede appunto rafforzata la disoccupazione
Rafforzata anche l'emigrazione che è un dato effettivamente allarmante la crescita del sommerso l'illegalità problema Complesso
E comunque nonostante tutto ciò reazioni positive dobbiamo dire come permangono allora io credo che dobbiamo dire che l'intervento straordinario è finito
Ma è iniziata l'era dell'intervento ordinario iniziata l'era in cui c'è un incontro virtuoso tra società civile tra nuove amministrazioni e nuovi eletti nelle amministrazioni università imprenditoria categorie sociali
C'è una concertazione che ha fatto sì che noi siamo passati in maniera forte no a un
Discorso di patti territoriali di accordi di programma e su questa strada noi possiamo e dobbiamo continuare inserendo la politica del Mezzogiorno dentro la più complessa politica nazionale chiedendo non per il Mezzogiorno la carità pelosa o l'elemosina di un intervento straordinario
Ma chiedendo che il mezzogiorno sia inserito nella politica economica e industriale complessiva del nostro Paese
Di cui è tratto fondamentale portante di cui è Lasperanza oso dire
E quindi di fronte al federalismo che viene portata avanti da questo Governo di centrodestra con la riforma del titolo quinto della Costituzione di fronte a quella come dire becero discorso che si fa
Dalla Casa delle Libertà rispetta la devolution che terrorizza terrorizza quanti come noi per esempio hanno a cuore e come tutti voi l'unità nazionale
Hanno a cuore la pari opportunità per tutte le classi sociali e per tutti i cittadini hanno a cuore uno sviluppo che non penalizza le regioni più povere ma che valorizza anche soprattutto il capitale umano come il caso
Del sud del Meridione dove c'è una crescita esponenziale rispetto alla cultura e la possibilità e la capacità dei giovani di arrivare ai più alti gradi dell'istruzione della formazione ma non ci sono politiche che sostengono tutto queste sostengono questa sforzo e sul capitale umano perciò sulla ricerca sull'innovazione sulla soste sostegno forte anche all'industria la creazione di distretti alla creazione di come dire Accord interdistrettuale anche con regioni del Nord anche con Regione altre transfrontaliere è con il rapporto nuovo e diverso con i fondi strutturali e colorata concepita in maniera diversa rispettando neanche le regole che il Mezzogiorno può farcela
Può farcela da protagonista in una stagione nuova in cui noi ci auguriamo io mi auguro i Repubblicani europei si augurano che il centrosinistra tutto l'Unione come quelli portata e in particolare dentro l'Unione scusatemi la parentesi ma mi piace farla anche il Grande Progetto di Uniti nell'Ulivo possa tornare al governo di questo Paese e iniziare una stagione diversa di consapevolezza
Delle risorse di consapevolezza delle potenzialità in cui il fattore umano
Il fattore umano è l'elemento portante di una politica sulla quale dovremo fare riflessioni diverse da Lisbona in poi non si è fatto altro che parlare di cui sto ma parlare di questo vuol dire agire di conseguenza
Impegnarsi scommesse serie coinvolgenti in cui la dobbiamo portare certamente il cuore la passione la storia la consapevolezza di un'evoluzione che oggi di fronte ai nostri occhi ci dà anche e ci illumina su squarci di futuro possibile ma dobbiamo portare l'Energia di una coraggiosa politica
Che affronti i problemi senza falsa pietà senza assistenzialismo con la coerenza e il coraggio vero di politiche innovative forti per una crescita complessiva pari opportunità per tutti
Ma soprattutto senza perdere il senso
Della coesione e della solidarietà
Intergenerazionale e soprattutto la solidarietà con i più poveri nessuno resti indietro hanno detto i DS io mi associo nessuno resti indietro e che il Sud sia l'intero Paese grazie
Grazie grazie canonico appalti
Stamattina è stato sollevata come ricorderete il tema di una politica per le città ed è qui fra noi da tempo sostiene che questo possa essere uno dei punti importanti di una politica per il Mezzogiorno io vorrei pregare brevemente Vincenzo De Luca di prendere la parola
Non credo invece io credo che abbiamo di fronte uno Società Meridionale che almeno a me appare profondamente frustrato è stanca
Completamente disillusa non solo perché disilluso dalle politiche del governo nazionale ma anche perché in certa rispetto a una prospettiva politica alternativa
Io credo che sia un'occasione importante quello di stasera per realizzare una svolta politica e di pensiero sui temi del Mezzogiorno che io considero assolutamente indispensabile
Vi devo dire con molta franchezza che quando in questi anni ho avuto modo di parlare con qualche imprenditore la domanda che mi è stata posta è questa
Voi proponete anche cosa interessa ma che relazione cioè fra le cose che voi dite e il vero e proprio calvario che noi dobbiamo affrontare per realizzare anche un investimento un minimo in una realtà meridionale
Che relazione c'è fra le cose che voi dite le prospettive anche interessanti che indicate e la concreta esperienza di uno che vuole investire risorse proprie ed è chiamato a fare un calvario
Fra Commissione urbanistica fra uffici comunali fra consorzi oasi
Fra vincoli di vario tipo fra autorità di bacino fra lentezze amministrative
Fra Energia che non arriva fornitura di gas che non arriva e in qualche caso intervento Trouble Dante della magistratura che cerca di decidere anche i programmi di trasformazione urbana
Io credo che noi faremo un lavoro importante se riusciremo a fare contemporaneamente questo
Dare un grande respiro alla nostra politica per il Mezzogiorno ma tagliare questa politica anche sulle urgenze dello oggi sulla concretezza Fiorucci
L'immagine che voglio il Mezzogiorno e quello vi è quella di una realtà in bilico
Fra pericoli di un arretramento drammatico
E opportunità straordinarie che si apre
Pericoli di arretramento ormai da qualche tempo il differenziale nel tasso di incremento al prodotto interno lordo al Mezzogiorno si è ridotto annullare
L'intervento straordinario a sostegno dell'imprenditoria meridionale è stato cancellato
Sono ripresi i grandi processi di emigrazione dal Sud al Nord registriamo ormai un'emigrazione di giovani meridionali di quasi cento mila unità all'anno dal Sud allora
E a questo si aggiunge ovviamente la particolare esposizione della apparato produttivo meridionale nel contesto della globalizzazione pericoli drammatici di arretramento
Democratico produttivo istituzionale del sud Italia
E contemporaneamente non sembri un paradosso una opportunità straordinaria e nuova di ricollocare l'area meridionale rispetto a grandi processi di investimento e di sviluppo che sono possibili
La grande novità dei Paesi dell'Asia la nuova valorizzazione dell'Area energetica del Medioriente l'affacciarsi sul Mediterraneo o di un mercato di ottocento milioni di consumatori
E poi questa prossima apertura del mercato Euroma di Terraneo da qui a sei anni che la vera scadenza alla quale noi dobbiamo puntare
Dunque c'è una grande opportunità ragionare sul Mezzogiorno Italia come sulla piattaforma dell'Europa verso i mondi nuovi dinamiche Zatti del Sud e dell'est del
Io credo che dobbiamo riuscire a cogliere queste opportunità e da questo punto di vista devo dire che io trovo la reazione di Nicola Rossi straordinariamente efficace
Per lo spirito di verità
Che la segna per le novità che propone e anche perché a me pare il realizzi questo punto di equilibrio fra un'idea strategica del mezzogiorno e la concretezza dei problemi che abbiamo di fronte
Non mi pare che sia proposta un'oscillazione del pendolo verso una nuova idea diciamo ideologica del Mezzogiorno
E tuttavia pur Balaguer valorizzando i sistemi locali di sviluppo io credo che sia giusto recuperare il Mezzogiorno nel suo problema unitario che è il problema dello Stato
Della pubblica amministrazione dello spirito civico che ci differenzia profondamente dal Centro-Nord del Paese
E anche recuperare
Quella densità morale vedo Biagio De Giovanni quel carico di storia
Di senso comune di valori di senso della famiglia che è parte della cultura e della storia meridionali
Due o tre idee proposte da Nicola Rossi gambe convenga
Innanzitutto quella di una svolta strutturale
Cogliere quelle opportunità di cui parlavo significa puntare decisamente a recuperare il divario strutturale del Mezzogiorno rispetto al resto vitali da questo punto di vista devo dire che c'è una necessità di rivedere profondamente i meccanismi e le logiche della programmazione negoziata
Io ho la preoccupazione è forte che si possa concludere la stagione degli aiuti europei avendo alle nostre spalle una dispersione di risorse
Ed un non cambiamento strutturale che alla nostra portata
Nella mia provincia intervengono per quanto riguarda la programmazione negoziata a questi livelli
Abbiamo otto patti generalisti un patto per l'occupazione sette patti tematici quattro contratti di programma un contratto d'area nel carattere
Tre organismi per lo sviluppo un parco regionale quindici progetti integrati una intesa istituzionale di programma
Io credo che questo complesso di costruzione amministrativa non sia in grado di determinare una politica efficace e concludente per realizzare una svolta strutturale dei nostri territori
Ovviamente io non immagino che sia tutto un deserto la programmazione negoziata abbiamo discusso in questi anni
Ci sono esperienze anche straordinarie di avanguardia ma credo che il dato di fondo da recuperare questo le risorse aggiuntive
Devono servire per recuperare da qui a sei anni non di più il divario strutturale fra il Mezzogiorno d'Italia il resto del Paese e l'Europa
Se fa avviamo questo obiettivo abbiamo fallito
Allora grandi reti della mobilità sistema gli interporti sistema della portualità interporti è una materia sulla quale noi dobbiamo riuscire a concentrare uno sforzo straordinario di investimenti e di concretezza amministrativa
La seconda idea forza cui socio Laceno Nicola Rossi
è l'economia delle città io ritengo che Laemmle economia della città sia il comparto economico più immediatamente attivabile anche per determinare un salto occupazione
Badate abbiamo decine di migliaia di miliardi di lire che sono depositati nelle banche
Abbiamo una disponibilità di settori di imprenditoria privata che sono pronti a investire
E non riescono a farlo per mancanza di progettazione esecutiva o per la farraginosità delle norme urbanistiche o dei regolamenti attuativi non è possibile è un delitto verso i giovani disoccupati meridionali
Allora io credo che dobbiamo dare una svolta l'economia e la città è importante perché può attivare immediatamente il lavoro
Perché è parte della infrastrutturazione del territorio perché è un processo di umanizzazione delle città e dei grandi quartieri popolari
In mancanza del quale noi non avremo Investimenti io non ho trovato nessun investitore disponibile
Avvenire quali che fossero gli incentivi in un territorio nel quale non c'è la possibilità di vivere per la propria famiglia per i propri collaboratori dove non c'è cultura dove non c'è verde
Dove non c'è come dire possibilità di relazioni umane dove non c'è umanizzazione delle città allora questo è un tema decisivo che noi dobbiamo affrontare vedete
In Italia non siamo riusciti a fare questo miracolo ad avere il massimo di legislazione vincolistica
E il massimo di abusivismo e dice inventivi dazione è probabile che ci convenga tenerci al minimo di buonsenso e forse riusciamo ad ottenere qualche obiettivo infine e concludo due battute
Accanto a questo io credo che dobbiamo aggiungere alcune idee mirate di sviluppo
Siamo in Campania io credo che una delle idee forza cui puntare è un grande distretto turistico di dimensione mondiale internazionali Roma Napoli Napoli fascia costiera Salernitana fino a presto
La sfida turistica noi in larga misura l'abbiamo perduta come sistema Italia ebbene sapeva
La sfida della destagionalizzazione la sfida dei prezzi
La sfida delle sinergie economiche in larga misura è perduta la dimensione della nostra economia turistica non è tale da poter reggere la competizione internazionale
Roma-Napoli può essere un grande distretto turistico di valore mondiale se concentriamo qui per esempio potremmo pensarlo per altri territori
Del Mezzogiorno straordinarie risorse per avere un polo di richiamo davvero importante
Un'ultima cosa e finisco rapidamente
Non abbiamo fatto cenno
Credo poco anche la reazione di Cola Rossi a un tema che io considero pregiudiziale decisivo quel tema della criminalità
Anche qui io credo che dobbiamo riuscire a superare le irritualità fra Dinoi e a dirci la verità per quanto riguarda la criminalità organizzata nel Mezzogiorno d'Italia abbiamo fatto passi indietro drammatici
Passi indietro drammatici
Noi siamo già arrivati nel Mezzogiorno d'Italia oltre il punto nel quale i funzionari dello Stato gli uomini delle forze di polizia gli imprenditori i padri di famiglia
Sono già costretti a misurare l'alternativa fra resistere alla camorra o alla mafia
O mettere a repentaglio la vita dei figli siamo oltre questa alternativa
E non avremo eroismi individuali non li può chiedere nessuno
Parliamo il linguaggio della verità se non avremo uno stato che colpisce e tutela e abbiamo bisogno qui di una svolta radicale che ancora non c'è
E abbiamo bisogno soprattutto di far sentire ogni cittadino ogni funzionario pubblico dentro un clima di mobilitazione civile ideale e morale che oggi io non vedo in piedi perché al di fuori di questo non troveremo le energie per resistere
Qui c'è una grande responsabilità del centrosinistra
Pensare ad a vere nel nostro modo di fare politica un elemento di rigore straordinario che in larga parte andato perduto
Proporrei gruppi dirigenti capaci di parlare al territorio e non solo di manovrare nei corridoi delle coalizioni o dei partiti o delle correnti abbiamo bisogno di ricreare le risorse morali e ideali senza le quali sarà difficile vi prego di credermi resistere a qualcosa che comincia a pesare drammaticamente
Sulla vita di ogni cittadino meridionale io voglio credere che riusciremo a vincere anche questa battaglia
Grazie grazie al progetto tenuta la parola ora Giorgio Napolitano
Grazie Trovo ho seguito questa mattina
Le tavole rotonde
Le ho trovate molto ricche di spunti interessanti
E vorrei essere sicuro che quelle idee e quelle sollecitazioni siano effettivamente raccolte dai candidati del centro sinistra a presidenti delle regioni meridionali
Non sono qui saranno domani mattina forse bisogna che qualcheduno gli racconti che cosa si è detto oggi
Vorrei essere sicuro che le piattaforme con cui si presenteranno agli elettori abbiano davvero una comune dimensione meridionale o come si diceva un tempo meridionalista
Ciò premesso
Nella introduzione di questa mattina di Nicola Rossi che ha preceduto le tavole rotonde io ho trovato alcune affermazioni che condivido pienamente in modo particolare i due la prima è stata questa
Una diversa collocazione del Paese né i flussi di commercio internazionale richiederebbe di sollevare lo sguardo e tornare a guardare il Mezzogiorno l'intero mezzogiorno per quello che un'area relativamente omogenea
Collocata al centro del Mediterraneo e caratterizzata da problemi massimamente e inevitabilmente interregionali soprattutto se guardata come si è detto nell'ottica di una nuova collocazione internazionale
Bene spesso secondo me però significa introdurre una correzione non di poco conto
Perché se posso fare una polemica che qualcuno probabilmente considera apparsa artista negli ultimi anni si è messo troppo l'accento anche nel nostro campo su cui mezzo giorni
Storpiatura anche della lingua italiana sui diressi mezzo giorni in cui si sarebbe scomposto il Mezzogiorno ora io naturalmente capisco quale sia stato lo sforzo e quali siano stati anche gli aspetti positivi di questo sforzo
Cogliere processi differenziazione e dei lamenti ed elementi di dinamismo e si sono in modo particolare manifestati in alcune aree del Mezzogiorno ma a mio avviso e venuto il momento come appunto dice Rossi
Di tornare a guardare al Mezzogiorno nella sua interessa per quello per quello che
E nello stesso tempo è venuto il momento e questa è la seconda
Osservazione di Rossi che pienamente condivido
Bisogna sapere quali siano stati i limiti di un esercizio programmatorio dal basso come quello adottato negli ultimi anni e quale sia invece la necessità di un coordinamento stretto ed ex ante delle scelte locali che parta dalle scelte sovraregionali e a queste subordini le priorità locali Salvatore Biasco ha detto
Su questo filo è accaduto che con il centrodestra si sia
Verificata e sia giunta al parossismo la de responsabilizzazione dello Stato centrale del governo nazionale non nel senso che si sia intrecciato un virtuoso rapporto ispirato al principio di sussidiarietà tra politiche nazionali e interventi regionali ma nel senso che si è scaricata sulle regioni ogni responsabilità ogni colpa per lo sviluppo o il mancato lo sviluppo del Mezzogiorno credo che questo sia l'altro elemento devi ricavabile dalle discussioni di questa mattina e che naturalmente chiama molto in causa sia le regioni perché un coordinamento va fatto mi pare che così fosse ospitato tra le stesse regioni meridionali anche se non dovessero come pure ci auguriamo essere tutte governate dal centro sinistra e però chiama in causa il governo nazionale i ha preso le distanze e sie sbarazzato abbastanza maldestramente
Dicevo prima di ogni responsabilità per lo sviluppo del Mezzogiorno mentre un governo nazionale di centrosinistra deve riassumere il senso
Di una missione e di un obiettivo per quello che riguarda precisamente lo sviluppo del Mezzogiorno che a proposito dei mezzo giorni più o meno diversi io poi vorrei dire attenzione ma storicamente non si è mai avuto all'idea di un Mezzogiorno uniforme non è vero un centinaio di anni fa un signore che si chiamava Francesco Saverio Nitti scrisse che Napoli e la Basilicata la chiamava così erano i due poli della questione meridionale i due poli
E quindi erano due e mezzo giorni si direbbe adesso secondo questa brutta espressione diventata di moda
Forse se una riflessione va fatta e questa che in tutti questi anni e voglio dire anche dal quarantacinque ad oggi nell'Italia liberata nell'Italia repubblicana
La Basilicata è cambiata molto più profondamente di quanto non sia cambiata a Napoli ovvero uno dei due poli della questione meridionale si è sicuramente alleggerito mentre l'altro è rimasto assolutamente critico ed è il nudo precisamente di Napoli della più grande città del Mezzogiorno ora io non so se sia del tutto esatto dire come ha detto in un suo recente intervento Paolo Baratta che di vecchia scuola Svimez che oramai la questione del Mezzogiorno è questione urbana però certamente io penso che ci sia una parte notevole di verità pur tenendo conto di quello che ha detto stamattina
Trigilia che a mio avviso era giusto bisogna distinguere tra condizioni e problemi delle città medio-piccole del mezzogiorno e delle città medio-grandi o grandissime come Napoli per eccellenza ma anche come Bari in cui si addensano contraddizioni
Ed elementi critici ancora estremamente inquietanti io poi naturalmente non ridurrei la questione delle città del Mezzogiorno delle grandi città del Mezzogiorno solo alla questione della sicurezza però certamente questo è un problema non da poco francamente io ho letto con interesse la intervista di questa mattina di Romano Prodi penso che lui abbia assolutamente ragione nel dire che il Mezzogiorno non intercetta era grandi correnti di investimento
In provenienza soprattutto dall'Asia se non si garantirà una condizione di sicurezza per gli investimenti e mi dispiace che Romano abbia dimenticato quello che ha fatto il suo governo in proposito e stamattina
Gian Nicola Sinisi che era sottosegretario all'interno appunto ricordato una serie di iniziative
Che vennero presi allora tra le quali in modo particolare la elaborazione di un programma per la sicurezza dello sviluppo del Mezzogiorno che ebbe l'approvazione ed ebbe un rilevante il finanziamento della Commissione europea per l'introduzione di tecnologie avanzate
Di controllo del territorio di controllo delle grandi arterie di traffico nel Mezzogiorno
E d'altronde si fece una politica specifica proprio di Garanzia dell'impresa e degli investimenti del bel soggiorno e la primaria in cui ci si concentrò fu l'aria di Gioia Tauro per i nuovi Investimenti portuali che poi hanno avuto un grandissimo rilievo così come si introdussero clausole di sicurezza negli accordi di aria come allora si chiamavano e si coinvolsero
I sindaci gli enti locali nella politica di governo nell'ordine pubblico e della sicurezza ora anche qui forse bisogna essere schietti noi dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti come centro sinistra anche dei limiti che abbiamo mostrato nei cinque anni in cui abbiamo governato il Paese con Prodi con D'Alema con Amato bene abbiamo quasi l'ossessione
Di non presentarci
Al corpo elettorale dicendo riprenderemo il cammino interrotto sentiamo di dovere introdurre elementi di novità però non esageriamo perché non è che ogni cinque anni si inventi lo delle nuove politiche si inventino delle nuove risposte per quello che riguarda i problemi della legalità della sicurezza che sono essenziali
Anche per la vita quotidiana nelle città come sicurezza dei cittadini come sicurezza delle istituzioni e che sono essenziali per la crescita economica
Sotto il profilo della sicurezza degli investimenti e delle imprese io penso che noi abbiamo precisamente da riprendere il cammino dopo essere stati forse un po'distratti come opposizione
Nel seguire quel che il governo di centrodestra faceva o non faceva da questo punto di vista credo che per quello che riguarda le città bisogna forse prendere in considerazione anche qualche aspetto delle proposte avanzate in quell'articolo dal professor Baratta ha fatto un'osservazione che può apparire
Gruppo
Singolare ma ha detto ma e possibile che ci sia una legge speciale per Roma che ci sia una legge speciale per Venezia e non ci debba essere uno strumento ad hoc per stimolare la qualificazione urbana e in generale la soluzione di grossissimi problemi
Di una città come Napoli adesso non sto a ad alzare la bandiera che ripeto fu alzata un centinaio di anni fa da Francesco Saverio Nitti della legge speciale per Napoli perché però io ritengo che noi dobbiamo affrontare una questione che è di enorme portata per tutto il Mezzogiorno che precisamente la questione di questa nostra grande città non escludendo di ricorrere a nessuno degli strumenti che possono considerarsi necessari io ho terminato perché sono legato ad una disciplina degli interventi e dei tempi stabiliti per gli interventi voglio solo dire che per quello che riguarda mezzogiorno Europa ha detto molto bene Biagio De Giovanni
Penso che dobbiamo evitare di fare della retorica a questo proposito e dico solo una cosa molto particolare io vorrei dal momento che siamo alla vigilia delle elezioni regionali dire anche ai nostri candidati presidenti
Che le Regioni dovrebbero avere un rapporto con le istituzioni europee che non si risolvesse soltanto nell'apertura di loro uffici a Brix Sella
E e che
Soprattutto non si risolvesse soltanto nel fare perché non sono puri uffici di rappresentanza non sono pure vetrine sono anche strumenti di tutela degli interessi regionali ma penso che se davvero il discorso che stiamo facendo qui ha un senso le regioni meridionali dovrebbero coordinare
Il loro rapporto con le istituzioni europee dal punto di vista e nell'interesse dell'intero Mezzogiorno grazie
Grazie grazie dell'americano ad aver saputo chiudere così bene in questa prima sessione d'interventi e grazie anche per la citazione di miti credo che a distanza di cent'anni quel dibattito sia ancora incredibilmente attuale ora vorrei invitare sul palco i partecipanti alla tavola rotonda che in campo da intermezzo di questo nostro pomeriggio
Antonio Polito che la condurrà il sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino Eva Catizone
Luciano D'Alfonso Stefania Pezzopane e Giuseppe Di Giacomo
Allora il boccascena
Facciamo questo intermezzo come è stato definito sarà anche breve abbiamo un'ora di tempo siamo sì cinque relatori diciamo che ci sono dieci minuti ciascuno
Se nel primo giro interventi sarebbe mossa avemmo molto concreti rapidi al punto sarebbe o sarà possibile avere un altro
Allora io se permettete riassumo un due cose che ho capito della discussione di di stamattina e di oggi pomeriggio che può essere utile anche per introdurre il dibattito anche per vedere se le ho capite bene e anche perché ne conseguono delle ne vengo delle conseguenze per gli amministratori locali del centrosinistra che sono tanti
La prima cosa che ho capito che sostanzialmente oggi ci è stato detto torniamo a guardare il Mezzogiorno dall'alto
Perché se non lo guardiamo dall'alto non lo vediamo non vediamo il Mezzogiorno non vediamo nemmeno la questione meridionale è vero che anche guardandolo dall'alto ci può essere qualche qualche svista come quella della grafica qui dietro che ha fatto fuori diciamo quanto meno quanto meno l'Abruzzo diciamo dal Mezzogiorno se e anche
E anche la fare degli esami espulsione quindi anche guardando dall'alto si possono commettere errori però
Però a me sembra una roba
Anche molto nuova se posso dirlo Rollo Napolitano la l'ha fatto capire con con con cortesia ma con abbastanza chiarezza mi sembra anche un po'una svolta rispetto alla diciamo così al clima culturale che si viva diciamo nel dibattito succeduti sul sul Mezzogiorno negli ultimi anni
Quasi una riscoperta della questione meridionale
Tanto più necessaria quando diciamo nel Paese c'è l'avversario politico del di voi del centrosinistra c'è il centrodestra che ha fatto della questione settentrionale diciamo il punto centrale la sua campagna politica
Mi sembrava effettivamente un un ritardo da recuperare
La seconda cosa che ho capito che c'è stata dette questo riguarda più direttamente voi e la seguente cioè
Gli amministratori locali oggi è stato detto a proposito dei candidati alle presidenze regionali ma vale ovviamente anche per gli amministratori locali dovrebbero di conseguenza cominciare a guardare anche loro la questione meridionale come una questione diciamo così
Intera de il Mezzogiorno piuttosto che dei tanti mezzo giorni e costruire una lite ora se capisco bene una rete non è soltanto una tenersi per mano e combattere insieme battaglie comuni ma è anche concepire e lo sviluppo del Mezzogiorno
Non su base municipale campanilistica provinciale e così via ma che vuol dire anche rinunciare ciascuna qualcosa in cambio della lite che è un è un vantaggio comune per tutti
Ecco questo comporta delle conseguenze per voi a mio modo di vedere perché deve diciamo così de fa immaginare un rapporto degli amministratori locali
Nei confronti del Governo non più bilaterale ecco se il giorno che dovesse andare al governo del centrosinistra non rapporto più bilaterale ho bisogno di questo per la mia città della mia provincia ma un rapporto diciamo così
Del Mezzogiorno decollerà richiedere amministrazioni locali delle città con il Governo allora questa sintesi naturalmente è fatta per stimolare le vostre riflessioni su questo paio di volta in volta se possibile aggiungeva qualche specifica questione domanda secondo del degli interlocutori
E per cominciare vorrei cominciare dal diciamo da Luciano D'Alfonso dall'espulso dalla dalla dal Mezzogiorno per per per il per riparare al torto subito
Io voglio ringraziare
Gli organizzatori di questa importante iniziativa
Perché si avvertiva la necessità non solo sul fronte della politica ma proprio sul fronte anche dello sforzo amministrativo che portano avanti classi dirigenti del territorio
Di fare sì che si potesse attrezzare un'occasione di veduta dall'alto
Che favorisse uno sguardo orizzontale che mettesse insieme le esperienze che si stanno molto portando avanti
Io sono sindaco di una città capoluogo
La città di Pescara
Sono sindaco da diciannove immensi
Io ho toccato con mano come gli strumenti ci sono tutti
In capo ai poteri regionali della nuova Regione per fare sì che si declini sul territorio una governance di qualità
Quello che però serve quello che però manca
è una classe dirigente che proceda
Attraverso una visione per priorità attraverso una impostazione programmatica strategica
E noi per fortuna siamo alla consumazione concludente di una legislatura regionale dalla quale non è venuto nulla
A sostegno dello sforzo di governo delle nostre città dei nostri territori in Abruzzo
La questione che è stata affrontata questa mattina io ho seguito tutti i passaggi delle riflessioni che ci sono state possiamo dire che sinteticamente si può riportare in questi termini
Vale ancora la pena parlare di tanti mezzo giorni all'interno del nostro Meridione senza dubbio noi abbiamo delle differenziazioni territoriali
Lo ha detto il professor Viesti e mi pare anche vigilia noi abbiamo un organizzazione del nostro territorio che si presenta in questi termini ci sono città medio grandi
E città medio piccole rispetto a queste organizzazioni territoriali noi dobbiamo avere l'intelligenza e l'avvedutezza di pensare a politiche su misura
La qualità della vita
Di una città medio grande non è affare che interessa solo quelli che vivono dentro le mura di quella città
La qualità della vita all'interno di una città medio-grande se viene soddisfatta poi produce dei benefici per coloro i quali vivono nel sistema più ampio fino a riguardare l'intera regione
Vedete nel Mezzogiorno come hanno detto tanti e con molta autorevolezza esiste questa vicenda drammatica del lavoro che non c'è che stenta a farsi avvertire con le giuste quantità
Questo chiama in causa la mancanza di politiche di attrazione di investimenti
Mettere in piedi politiche di attrazione di investimenti significa pensare a politiche che chiamano in causa soggetti istituzionali capaci di attivare meccanismi di convenienza di preferibilità territoriale però quando facciamo la declinazione
E mi viene in mente l'intervento dell'ottimo sindaco di Salerno del quale condivido tutto anche la tenacia con la quale ha affrontato quelle questioni spinose noi sappiamo che molto viene preteso da quelli che si devono insediare ponendo la questione della qualità della vita nelle grandi aree urbane
Io faccio il sindaco di Pescara prima ho fatto il Presidente della Provincia di Pescara
Noi abbiamo attivato un'esperienza di governo locale che senza alcun sostegno della regione porta a casa insediamenti produttivi che danno luogo a norma nuove opportunità di lavoro
Beh sapete l'ultima multinazionale che noi abbiamo fatto insediare senza una lira senza uno strumento aggiuntivo circa la flessibilità amministrativa
Posta sul tavolo dal governo centrale o dalla Regione lo abbiamo ottenuto facendo sinergia tra Provincia Comune e mettendo assieme tutti gli altri attori dello sviluppo e vediamo facendo che cosa
Abbiamo attrezzato siti insediabili per davvero non abbiamo parlato nelle brochure di siti insediabili e poi non c'erano i siti insediabili dei quali abbiamo parlato poi c'erano quando si è alzato il vestito c'erano
E i siti insediabili sono oggi spazi vuoti di tappeti territoriali
Penetrarvi ma sono tappeti territoriali che costano poco serviti da energia elettrica industriali di qualità
Caratterizzati da pacchetti formativi ad hoc da una pubblica amministrazione capace di essere amichevole sollecitato
Non capace di fare la convegnistica e terminata la convegnistica incapaci di dare le autorizzazioni
Perché il fattore tempo come sappiamo tutti noi è importante per la pubblica amministrazione quando facciamo convegnistica ma il fattore tempo vale molto per coloro i quali devono attivare insediamenti
I nostri siti insediabili quelli preferiti dalle multinazionali non hanno avuto l'accompagnamento del denaro in più hanno avuto l'accompagnamento di un sistema di formazione dei saperi che sia presto flessibile a creare nuove specializzazioni su misura di quel progetto d'impresa
Così come la grande flessibilità intervenuta a caratterizzare il sistema universitario tutto questo primo allegato
Chi lo ha collegato chi ha fatto sì che diventasse un prodotto capace di vincere e di convincere il sistema delle classi dirigenti territoriali
Questo stile fatto questo si può fare
Questo si potrebbe fare ancora di più se ci fossero delle misure delle politiche di ausilio provenienti da quel livello ottimale di potere nuovo statuale che la Regione
Ecco perché ha fatto bene
L'Unione a dare luogo a questo appuntamento oggi a chiamare a raccolta domani candidati presidenti delle Regioni perché loro non possono procedere
Scollegata mente rispetto a quella che è l'agenda degli amministratori locali soprattutto alla luce dei grandi poteri che si rinvengono dal due mila otto al due mila e uno ad oggi in corrispondenza delle regioni
Vedete
Io per lavoro lavoro alla direzione generale dell'Anas
Vorrei dire l'assoluta
L'assoluto parallelismo mai coincidente ma incrociante essi tra la programmazione che portano avanti certe regioni e tra queste la mia regione e la programmazione che porta avanti poi nello specifico dell'investimento questa grande agenda che fa questa grande agenzia che fa opere pubbliche che l'Anas
Noi abbiamo il problema di ristabilire la verità delle programmazioni
Non dobbiamo recitare da una parte la regola del proscenio che non si pratica che non si materializza mai dall'altra parte poi ci sono investimenti che non rispondono ad alcun meccanismo che stabilisce la dritta
Credo che ci sono tutte le opportunità ci sono le necessità avvertite ce la dobbiamo fare l'intervento il contributo di oggi serve in questa direzione
Grazie
Presentino adesso Stefania Pezzopane presidente la provincia dell'Aquila
Grazie all'Unione che ci ha dato questa straordinaria occasione di confronto da questa mattina abbiamo ascoltato interventi davvero importanti
Che danno il senso di una politica quella dell'Unione che riparte dai problemi il problema del centro sinistra non è l'avversario politico
Il problema nostro del centro sinistra vivo e vitale che qui rappresentiamo è come risolvere i problemi dei cittadini che amministriamo
E oggi si è parlato dei problemi dei cittadini del nostro Mezzogiorno e di come delle possibili soluzioni che nei nostri diversi luoghi di operatività politica e istituzionale possiamo realizzare l'Abruzzo
Non è uscito dal Mezzogiorno perché come prima diceva scherzosamente Polito
Una carta geografica di un manifesto
Lo ha decretato a decretarlo è stato l'Unione europea nel novantaquattro quando alla luce di un accordo prodotto dall'allora governo Berlusconi col ministro Pagliarini
Sulla base di standard e di indici definiti
Decise che l'Abruzzo usciva dalle OPA dalle regioni dobbiam attivo uno per transitare in altre in altri obiettivi
L'Abruzzo di colpo si è trovato in una situazione in cui l'aiuto di Stato prendeva altre forme
Quella contingenza fu anche la contingenza in cui la Regione Abruzzo
Alla luce di una vicenda che riguardava un un problema grosso l'arresto di tutta la Giunta su un passati diec'anni ma ancora appesa a quella vicenda
Ci trovammo proprio in quella fase senza una classe dirigente nella nostra regione
E non fu traghettato questo passaggio a dieci anni di distanza noi abbiamo un Abruzzo
Che sia uscito dall'Obiettivo uno ma che dovrebbe stare di nuovo tra le regioni del Sud o almeno alcune parti della nostra regione e parlo della provincia dell'Aquila
Che da otto mesi al ministro ha sicuramente degli indici dei Problemi
Del tutto appartenenti al nostro Mezzogiorno ci sono aree della mia provincia dove la disoccupazione raggiunge il ventisette per cento e sono leale limitrofe e più vicine all'Alto Sangro
Parlano molto strettamente con la regione Campania
Ci sono aree però della nostra regione dove il tasso di disoccupazione fortunatamente è simile a quello di regioni molto avanzate quattro cinque
E allora cosa c'è dentro il Mezzogiorno c'è sicuramente una problematica forte c'è la grande contraddizione storica tra nord e sud ma ci sono altre contraddizioni
Che si mescolano e creano la necessità che il nostro approccio sia moderno sia carico di capacità di innovazione all'interno di ogni territorio cioè il nord e il sud e c'è l'area interna e la Costa e c'è la problematica delle donne quindi noi abbiamo la necessità di fare lobby
Di creare una delegazione forte che riproponga all'attenzione del Paese questa problematica grande e c'è la necessità però che questa problematica grande si articoli e trovi concretezza
Noi abbiamo questa dimensione e dentro questo Sud abbiamo almeno un paio di grandi questioni la prima riguarda l'incapacità del Governo nazionale è del governo regionale della mia regione a fare politica industriale
In una regione in una provincia come quella dell'Aquila dove cinque mila detti nella città dell'Aquila
Operavano nel campo delle telecomunicazioni oggi soltanto seicento addetti operano in un'area industriale come prima
Lavoravano cinque mila persone e quest'area industriale governata da due livelli Aquila sviluppo che è un'emanazione aquilana di Sviluppo Italia
Il nucleo consorzio industriale commissariato dalle Regione il piano regolatore del comune e tante altre stratificazioni che rendono pressoché impraticabile una gestione rapida Diretta ed efficace di una trasformazione di questi siti
Perché parlo dell'Elettronica del processo di de industrializzazione che viviamo nella nostra provincia
Perché crediamo che senza nuove politiche pubbliche non nuova assistenzialismo
Ma nuove politiche pubbliche che mirino all'obiettivo e in questo caso nuove politiche di settore nel campo delle telecomunicazioni e di lei dell'Ict
Noi non riusciremo così come in altre aree per altre necessità
A uscire dal rischio di una totale deindustrializzazione di un'area che ha una fortissima vocazione e chi ha capacità e professionalità molto molto avanzate ecco che quindi credo che parlare del Mezzogiorno
E ricomporre una politica una priorità dell'Unione è una priorità del nuovo centrosinistra è una priorità di chi si candida a governare questo Paese
Volendo davvero contribuire a riqualificare la vita dei cittadini e ha condizionare positivamente la vita dei territori
Come è possibile e chiudo su questo
Che le amministrazioni Comuni e Province si sentano maggiori protagoniste della ricostruzione di questa politica
è un obiettivo concreto che ci dobbiamo porre ed è anche la necessità di andare in qualche modo ad innovare il nostro modo di costruire le politiche concertazione vera discussione vera con i territori
Misure vere che aiutino comuni e province a governare queste problematiche
Quando noi ci avviciniamo alle campagne elettorali tendiamo ad estremizzare i problemi
E ha da utilizzare le emergenze
Io credo che in questa campagna elettorale non dovremo fare nessuno sforzo per acutizzare le emergenze l'emergenza sociale c'è davvero
E quando la mattina entriamo nei nostri municipi o nel mio caso nella sede della Provincia non son mai quante persone trovo
E chi trovo a cercare aiuto a volte singoli cittadini numerosi cittadini che vengono da noi
A cercare un aiuto diretto c'è un'emergenza sociale vera nei nostri territori e vere devono essere le misure per rispondere a queste emergenze
Grazie e scusate se interrompo molto sgradevole sul turismo e voglio farlo
Il sindaco di Comiso Giuseppe Di Giacomo
Che ha una sua con viso Comiso rimane la mise in scena però vicino a Capo Passero
E Comiso e la gita dei missili alla fine degli anni settanta duecentoquaranta
Capaci di distruggere sei volte il pianeta
Una potenza nucleare attribuire grande strage nell'usando ore di morte contribuì nell'esigere russo uno dei più grandi di tutti i tempi
E fu proprio in quel sito nel maggio del novantanove
Viene da sorridere perché i protagonisti di quella vicenda straordinaria sono qui stasera
Massimo D'Alema presidente del consiglio Rosa Russo Jervolino ministro degli Interni mi chiamarono e mi dissero dobbiamo mandati dieci mila profughi kosovari c'è una grande emergenza umanitarie ci aiuti o no e io con incoscienza
Dei sindaci del Meridione dissi dissi però questo consente
Consentì subito dopo la pace
Che lì al posto dall'ex base della morte grazie a Massimo D'Alema e a Rosa Russo Jervolino
Nascesse uno dei più grandi ai rapporti del Mediterraneo
L'aeroporto di Comiso che proprio situato nell'ombelico di quella che sarà la più grande area di libero scambio al mondo ottocento milioni di persone quindi a nome mio e dalla città che rappresento grazie a Massimo D'Alema grazie
A Rosa Russo Jervolino
E grazie anche ai kosovari e se mi permettete la pelliccia la stavano facendo a me però dieci mila persone perché fui l'unico sindaco in Italia per cento giorni ad amministrare due comuni credo che sia un passato un caso unico perché dieci mila persone
è insomma dieci mila persone sono uno dei comuni più grossi della provincia di Ragusa stessa
Ecco con un sindaco un amministratore locale e anche questo nel Meridione oltre a essere il promotore
Dell'investimento anche a capo nella maggior parte dei casi della più grande azienda del territorio perché il Comune
è la più grande azienda di tanti territori al Comune si lega barrette dei servizi sociali se viene meno più comune viene meno un tessuto collettivo importante
Decine di migliaia di famiglie nel Meridione vivono con la pensione della nonna il lavoro al nero del genero e la rete dei servizi sociali
Se viene meno il Comune l'attacco che è stato portato da questo governo ai comuni italiani e micidiale viene meno uno dei tessuti connettori della nostra società quindi la cosa è molto molto dedicata un altro diciamo pensiero in ordine sparso
Il Meridione
Molto probabilmente e un grande distretto agricolo
Un grande serbatoio di beni culturali
Una amministrazione locale regionale nazionale che in qualche modo non valorizzi non rispetti l'agricoltura e i beni culturali di quel territorio non li darà alcuno sviluppo
Non può avere nessuno sviluppo
Noi abbiamo il dovere di dare ai nostri territori i Piani regolatori generali
All'atto del mio insediamento sette anni fa c'erano all'incirca settanta abusivismi edilizi anni qualcuno anche abbastanza grave
Dopo il Piano regolatore generale gli abusi edilizi sono stati due l'anno scorso e anche di di eventi ITA
Gli oneri versati al Comune sono aumentati di sette volte
Il Meridione soprattutto un un mezzogiorno e soprattutto un luogo dove ci sono grandi artigiani artigiane di precisione
I Piani regolatori generali e i piani particolareggiati dei centri storici sono l'impiego ideale del nostro artigianato di qualità
Della Pietra dei tessuti del legno e del ferro da noi in quel settore c'è la piena occupazione
E noi in qualche modo ce ne intendiamo perché ricordate la provincia di Ragusa e patrimonio dell'UNESCO il suo barocco è patrimonio dell'umanità quindi si è esercitato diciamo così un artigianato artistico di grandissima qualità
Rispettare il territorio e anche darsi una vocazione turistica
Ma agricoltura turismo e artigianato di qualità hanno bisogno di essere immediatamente
E velocemente raggiungibili pensate la provincia di Ragusa è proprio quella delle spiagge di Montalbano Montalbano è stato girato a qualche a qualche chilometro da Comiso
Io sono convinto che da Stoccolma Stoccarda tutti vorrebbero venire a soggiornare della spiaggia di Montalbano ma fino a quando ci sarà l'aeroporto di Comiso e quasi impossibile arrivarci non è assolutamente possibile e quindi è l'ennesima opportunità che si perde noi abbiamo una emorragia costante di intelligenze e di cervelli
Noi non abbiamo una buona sanità
Un parte di tale che si vuole riscattare deve tenersi i propri cervelli migliori e deve dare una buona sanità perché quando non si dà una buona sanità
Viene fuori un aspetto micidiale del Meridione che è quello dell'essere
Servi se tu per avere una buona visita da richiedere il favore a un amico medico vuol dire che in realtà sei un servo sale rimasto se
Questi pensieri così in ordine sparso i perché in qualche minuto commenti non si può avere la pelle i tardi affrontare discorsi profondi infine
Noi non abbiamo il senso del distrae ormai si finanziano soltanto idee che mettono insieme centinaia di migliaia di persone dobbiamo educare sia stare insieme
Abbiamo tanti problemi però
Il campanile nel nel cuore e l'orgoglio di differenziarsi e quello che succede per Luca delle Puglie succede anche per i primi atti c'è il pattino di delle nostre parti che è uno dei più grandi mercati ortofrutticoli d'Europa no
Il nostro prodotto che vedete poi finire ai mercati a cinque sei sette euro viene rilevato ai nostri produttori viene portato via a venti trenta quaranta centesimi
Viene Condit
Sì ho amato cioè lavorato in altri magazzini eccetera di condizionamento alcuni affondi alternate parte del Lazio finisce nelle tavole Polito consumatore cinque sei euro non siamo capaci di fare un consorzio per regolamentare sulla vendita pensate di ottocento biblici al giorno tanti ne partono dalla provincia di Ragusa per i mercati di tutto il mondo cento mila persone al lavoro la faccia trasformato
Non abbiamo capacità di cooperazione e di consorzio non sappiamo ancora fare quello che più volte avevano fatto in Emilia in Veneto in Trentino e in altre situazioni
Diciamo di agricoltura d'eccellenza questi magari sono argomenti minori rispetto a quello dei grandi trattati ma in qualche modo se si riuscisse a incardinare questo discorso faremo anche una cosa che si aspettano
I citati dal bel soggiorno di tale finalmente una risposta veloce
Perché noi abbiamo anche il problema di avere degli interlocutori stanchi io a quanto visti i flussi perché hanno visto ben poco per la politica e non credono che il riscatto possa avvenire nei termini immediati in cui qualche volta riesce molto più facilmente l'amministratore locale
E consentono la cooperazione come dire
Può essere una delle cose può far toccare da subito diciamo così risultati significativi
Ho indicato ha indicato anche un eventuale futuro governo del centrosinistra un metodo questo il metodo come solo per fare accettare qualche Sindaco una discarica o un termovalorizzatore notturno telefonata di diciamo di pressione per ottenere quello che non si riesce a ottenere a causa del dei temi del campanile di cui lei parlava
Eva Catizone sindaco di Cosenza alla quale vuole chiederò anche di se possibile di affrontare anche il tema che abbiamo sentito qui oggi della città cioè quest'ultimo dell'economia la città cioè della di come la città può essere un volano per una per uno sviluppo del territorio meridionale
Dicevo intanto anch'io vorrei ringraziare per l'invito Kyo colto assai di buon grado perché lo dico senza infingimenti finalmente si ricomincia a parlare di mezzogiorno
E penso che questa iniziativa sia assai importante significativa perché il Mezzogiorno è stato totalmente dimenticato dall'agenda del nostro governo nazionale e peraltro forse anche qualcuno di noi nel corso di questi ultimi tempi ha evitato
Di parlare del Mezzogiorno è che il Mezzogiorno ridiventi
Un argomento nelle nostre agende politiche beh credo che vada salutato soprattutto in questo momento così politicamente significativo che Mata salutato con gioia ma intanto alle città
Gli ultimi documenti prodotti dall'Unione Europea quelli cioè che parlano della nuova programmazione dei fondi strutturali lo dicono chiaro
C'è un interesse e una concentrazione dell'interesse fortunatamente finalmente di nuovo nelle città perché nelle città lo sanno tutti che si addensano i problemi
E e lecita in qualche modo rappresentano un punto di forza dove poter giocare una sfida che quella delle politiche urbane lecita rappresentano oggi dei luoghi dove poter finalmente implementare quelle logiche che qui giustamente venivano messe in campo che sono quelle della Rete ecco io credo che uno dei problemi atavici nel Mezzogiorno sia stato e forse per certi versi resti ancora
Quella logica autoreferenziale
Io credo che sia tempo di rompere e questo isolamento e di passare anche e soprattutto a livello di pubblici amministratori a una logica di sistema a una logica con coesa non logica accenti
Danzata sulla cooperazione sull'apertura verso i territori gli strumenti ci sono e stanno tutti nell'implementazione delle politiche urbane
I Pit i programmi di sviluppo urbano altri non sono che dei programmi che necessariamente finalmente mettono insieme gli amministratori locali e c'è necessità oggi finanche dico di pensare a degli strumenti come ad esempio i piani regolatori PRG
E cioè di pensarli insieme con gli altri sindaci e con le altre amministrazioni locali certo il problema del Mezzogiorno a oggi più che mai è duplice e qui è stato più volte detto riguarda una carenza infrastrutturale da un lato materiale
Dall'altra in materiale e terra la carenza in di infrastrutture e materiali penso per la verità non soltanto alla tre si è molto giustamente parlato
Qui delle vie del mare di Gioia Tauro
Che rappresenta un magnifico e esempio di come la Calabria ha rotto perché ha rotto una sorta di isolamento e però forse qui qualche verità anche su Gioia Tauro
C'era dobbiamo dire nel senso provate ad andare a Gioia Tauro sembra per certi versi di stare in India
Dove ci sono dei magnifici Palazzi di inenarrabile Bellezza e di grande ricchezza con accanto scene di grande degrado urbano ecco Gioia Tauro è un po'anche questo e un porto magnifico che però non è riuscita perché non è riuscito a pronti a produrre uno sviluppo verso il territorio perché tutto avviene in mare una piattaforma una sorta di isole allora credo che questo debba servire da stimolo perché ci sono altri porti per la verità in Calabria c'è Sibari
Perché non è soltanto ancora un opera incompleta che cerca completezza e che pure potrebbe servire ad innalzare la qualità della vita
Dei tanti agricoltori che hanno saputo implementare nella piana di Sibari finalmente forme di agricoltura innovativa ma Sibari non è soltanto dicevo un porto non è soltanto uno scavo che ancora per la verità deve affiorare e soprattutto otterranno in un luogo della memoria ed è soprattutto un logo
Capace di suscitare altrove nel mondo attrazione insomma capace divenne re un territorio perché poi il problema del Mezzogiorno
E anche di come riusciamo a venderlo questo territorio di come si riescono a implementare politiche di marketing territoriale certo tutto ciò è difficile
Perché da poi Iaconi arsi con altera carenza che quella delle cosiddette infrastrutture immateriali e qui ci metto tutto il problema della sicurezza che riguarda principalmente anche le città e che si svolge se volete ha un duplice livello
Da un lato quello delle cosiddette contaminazioni con le organizzazioni mafiose allora qui un sindaco non è soltanto con lui
O con lei come in questo caso fa un piano regolatore costruisce delle strade costruisce dei ponti un sindaco e anche qualcuno che smuove le coscienze in questo caso dei dei nostri concittadini dei nostri amministrati e qui c'è la possibilità di realizzare delle politiche attive e penso alla requisizione dei beni confiscati alla mafia e dati ad usi
Ai nostri concittadini penso soprattutto alle costituzioni di parti civili nei processi per mafia noi per la verità lo abbiamo fatto a volte lo confesso in un silenzio assordante della politica e dei partiti perché poi ci vuole coraggio ci vuole intanto coraggio a portare avanti iniziative di questo genere alle nostre latitudini a volte fa meglio non deterrente
O non parlare di questi argomenti che sono così spinosi
Ecco però io penso che il tema della sicurezza nelle nostre città oggi non lo si affronta con la mini calendarizzazione dei territori o con la repressione lo si affronta facendo crescere uno spirito pubblico
Nelle popolazioni ecco io credo che sono questi oggi e i grandi temi e sui quali noi ci dobbiamo confrontare convinti più che mai che tempo ormai è tempo di uscire da una sorta di idea di mezzogiorno dolente incostante o incerto e cercare di puntare piuttosto verso un'idea di mezzogiorno positivo propositivo o se volete finalmente felice
Gli stupri sono sintetici gli amministratori locali come quando al punto che sono abituati a parlare
Elettori
Volevo chiedere Rosa Russo Jervolino tutto quello che è stato detto figura però anche una domanda specifica che anche qui facendo da cronista della della mattinata stamattina qualcuno ha detto che Mantovani ha detto una frase io trovo assolutamente giusta anche cruciale ha detto dobbiamo renderci conto dobbiamo renderci conto durevole avremmo dovuto renderci conto del fatto che la domanda di ordine pubblico non è più una domanda di autoritarismo e una domanda di libertà
Qui dice ad una domanda che viene rivolta prima di tutto
Al centrosinistra in qualche modo fa appello ai valori del centrosinistra non tanto e non soltanto quelli del centrodestra allora volevo chiederle ultima quello che deve dire ovviamente sul tema anche quello un punto come mai che diciamo il Mezzogiorno è fondamentalmente grandemente amministrato dal centrosinistra presente in tante amministrazioni il governo di centrodestra
La questione dell'ordine pubblico è esploso in una maniera diciamo particolarmente drammatiche ultime Miccoli ma anche nel nell'immaginario popolare del Paese
Il centrodestra appare ancora come la forza diciamo che si batte per legge e ordine il centrosinistra invece no e magari come ha detto se mi permette una polemica il signor Gatti il sole non vuole usare la parola repressione
Virtù Luciano
Per una che non ha voce scassare il microfono è proprio il massimo dunque
No sono convinta di una cosa è vero quello che dice il nostro moderatore
Però il centrodestra di fronte a un problema drammatico e complesso quale quello dell'ordine pubblico non lo affronta mai nessun serio Mascetti e le risposte che fanno notizia scelti è la risposta
Meno utile e possibile quello della militarizzazione lo diceva prima Eva Catizone io sono convinta di quello che lei dice
E di fronte alle ingenuità della città questa idea di uscire di trovarsi il soldatino col fucile sotto casa che li protegge è un'idea che in qualche modo fa gioco colpisce
E non sono non riescono a rendersi conto dei Now minimo utilità di fare i tipi di risposte
Io vorrei dirvi su questo tema sostanzialmente tre cose
La prima cosa da e per noi di Napoli esce io almeno lo sento molto un minimo quasi di senso di colpa ad allontanare con forza
Perché pur essendo la malavita organizzata e tutta la tragedia che si sta sviluppando nella nostra città mille miglia lontana dalle istituzioni
Qui siamo in un problema di scontro fra costi e che trafficano droga
Be'a volte la nostra città sente un pochino il peso
Quasi di essere in qualche modo un elemento un fardello per il Mezzogiorno perché è evidente noi finiamo sui mass media Napoli si uccide a Napoli c'è la criminalità a Napoli c'è l'arma latita
Napoli viene identificata con il mezzogiorno e in qualche modo questa macchina si espande anche su zone che per fortuna non hanno lo stesso tipo di nostro problema
Devo dire che anche per questo la città azienda con la Giunta tutti Presidente della Regione combattono con forza una battaglia un po'disperata coi mass media ma che tesa a far cosa ristabilire la verità
Amici mai abbiamo avuto cinquanta morti in questi ultimi mesi quindi nessuno vuole sottovalutare la gravità del fenomeno
Però una cosa è certa Napoli non è solo camorra Napoli non è sola assassinio Napoli non è solo malavita Napoli è una realtà viva nella quale si può e si deve vivere civilmente serenamente e tranquillamente
Come avversi quali sono state le risposte permettetemi di schematizzare tre tipi di risposte quelle del ministero dell'interno e delle forze dell'ordine e quelle del governo quelle delle istituzioni locali
Quelle del ministero dell'Interno dobbiamo dare atto al ministero dell'Interno di non essere caduta nella trappola facile no disperderci quei tre mila militari
E dobbiamo dare atto anche di aver fatto degli sforzi per dare delle risposte che affrontassero anche in termini proprio di criminologia la complessità del problema
Quindi più Intelligence
Più personalità capaci di scompaginare le cosche personalità capaci anche strumenti per il controllo del territorio
E devo dire che i risultati si stanno vedendo anche oggi due grandi operazioni dei carabinieri con la individuazione uno a nel centro urbano e uno appunto sul litorale domizio dei due centrali che appunto operavano in collegamento con le due cosche rivali
Io non voglio fare polemica con nessuno anche se sono con lei mica di carattere ma quello che veramente non capisco come a un certo punto
La defilarsi della campagna elettorale possa incidere sulle opinioni di uno dei massimi livelli istituzionali dello Stato del ministro degli interni finché la campagna elettorale è stata lontana il ministro degli Interni venendo anche qui ha detto delle cose molto giuste
Come contro il terrorismo si è vinto perché le istituzioni sono state tutte insieme tutte dalla stessa parte dalla parte della legge
Così contro la camorra si vince se siamo tutti insieme dalla parte della legge e delle forze dell'ordine
Poi è iniziata la campagna elettorale
E stranamente primarie in coincidenza con la Pseudo candidatura D'Amato oggi in coincidenza con non so che cosa forse sta per arrivare Berlusconi a Napoli
Io sento che fa un comunicato dicendo che le forze dell'ordine hanno operato benissimo
Ma certamente potrebbero operare ancora meglio se la città non continuasse nella sua progressiva disgregazione
Beh io fra virgolette e con molta forza ringrazio il ministro degli Interni per l'aiuto che eccita e credo che il giuramento di fedeltà alla Costituzione che ha fatto
Deve essere un giuramento di fedeltà che sorregge gli enti locali e le comunità locali e nonché le colpevolizzare non spetta a lui dare giudizi sulla disgregazione ovvero del nostro territorio
Questo per quanto riguarda il ministero degli interni il Governo be'qui se non fosse tragico sarebbe economico
Perché c'abbiamo moderatore nostro qui tanti parlamentari napoletani sono stati tutti tormentati
Durante la la appunto la finanziaria perché non dico Nicola Rossi e che ha ragione o chi lo diceva prima una legge per Napoli
Ma almeno qualche misura per Napoli cieli finanziano la quattro otto otto e Fini finanzino la legge di Livia Turco la due nove cinque il reddito minimo di inserimento no
Ci siamo sentiti dire dal presidente dell'Antimafia ma non serve una misura speciale per Napoli serve un piano Marshall per Napoli
Certo servirebbe anche che il paradiso scendesse in terra
Però la conclusione è che noi non abbiamo visto assolutamente niente e quindi fra i niente appunto è l'annuncio noi avremmo preferito qualche misura concreta
Terza risposta come rispondiamo noi istituzioni locali beh io qui mi ricollego a lei brevissimamente a quello che ha detto prima Napolitano e concludo per ricordiamoci anche di quello che abbiamo fatto noi
Come ministro degli Interni Napolitano con sprawl firmò il primo protocollo di legalità proprio fra il prefetto di Napoli il sindaco di Napoli e noi siamo ripartiti da lì
Lui firmando un protocollo di legalità e i comitati circoscrizionali per la sicurezza e la legalità che anche nel contesto del quadro di un ridisegno del Governo urbano della città
Dovuto al decentramento presidente squadre sono i sensori
Dell'ordine pubblico sul territorio e poi tutte le misure alle quali faceva riferimento anche Eva l'antiracket e antiusura
La costituzione di parte civile da parte del Comune il silenzio assordante si è sentito anche qui insomma fino in fondo
No poi l'educazione alla legalità cioè tutte quelle misure che possono in qualche modo far crescere la coesione civile del territorio però e mi riferisco concludendo all'intervento di Roberto Barbieri Roberto ha ragione perché a un certo punto competitività e con insistenza
Prima ho fatto un riferimento alla legge Turco al reddito minimo di inserimento adesso grazie alla Regione e noi a differenza dell'Abruzzo abbiamo per fortuna una regione che governa e governa bene con forza la Regione
Abbiamo la legge sul reddito di cittadinanza finanziaria due mila quattro si prevedeva la istituzione del reddito di ultima istanza da parte del governo che a me sembra tanto l'estrema unzione
Ma comunque neanche l'estrema unzione c'è stata data perché il Governo non ha fatto niente la Regione Campania andata avanti solo con fondi suoi
Trentacinque mila domande di nuclei familiari
Diciassette mila domande di nuclei a reddito zero il cinquantun per cento dei trentasei delle trentasette mila domande sono disoccupati
Be'attenzione norme il sindaco di Napoli non ha nessuna non fa nessuna assimilazione fra stato di bisogno e propensione a delinquere no non non era la stessa cosa
Però fra Stato di bisogna disperazione il sì e che dalla disperazione possa venire un terreno di coltura per l'amara verità
Questo credo che dovrebbe essere ovvio perciò chiederei al governo non il Piano Marshall ma anche semplicemente l'attuazione delle leggi che hanno proposto e si sono approvati grazie
Io ringrazio tutti i partecipanti stati effettivamente sintetici ed efficace grazie tutti i greci scortato
Grazie dunque ad Antonio Polito e sui tutti i suoi interlocutori come avete visto quello che doveva essere
Un intermezzo nel mondo in realtà è diventato un tassello importante
Dell'ad Ostra discussione di oggi e di domani credo soprattutto per un motivo perché mi mi sembrava di capire dalle parole dei sindaci e presidenti di provincia
Che in realtà gli amministratori locali per primi al hanno ne avrebbero bisogno di trovarsi di fronte un governo nazionale un'amministrazione centrale con un'idea del paese del Mezzogiorno cosa che purtroppo in questo momento certamente non è prima di dare la parola a Massimo D'Alema per l'intervento conclusivo di questa giornata avevamo immaginato di chiedere ad Antonio Di Pietro e a Sergio D'Antoni di intervenire brevemente per completare il giro di orizzonte interno all'Unione per così dire Antonio Di Pietro credo che non sia presente quindi chiederei a Sergio D'Antoni intervenire brevemente appunto prima dell'intervento conclusivo grazie
Ma io sarò breve appunto preparo
L'intervento del presidente D'Alema
Penso che
Lo hanno sottolineato in molte almeno per la parte qua ascoltato che
Sono oggi abbiamo una grande necessità di mettono in campo
Un'idea paese dentro essa un'idea forte del Mezzogiorno
C'è un livello di soddisfazione profondo nel Mezzogiorno
C'è un livello di
Rischio di allontanamento delle istituzioni ma c'è una grande voglia di identificarsi di partecipare
Io sono la testimonianza vivente di questa voglia
Perché attraverso una suppletiva ad una campagna elettorale molto particolare di cui do atto a tutti gli esponenti del centrosinistra di Napoli dalla Campania
E con l'aiuto determinante del sindaco di Napoli del presidente alla Regione Bassolino del mio amico D'Alema siamo riusciti in una cosa storica a conquistare il collegio Napoli uno che il centro sinistra non aveva mai preso quindi
Certamente al merito nostro ma secondo me è anche merito profondo della insoddisfazione che in questo momento
Il popolo meridionale il popolo napoletano ora noi dobbiamo saper tradurre questa imposta questa insoddisfazione una proposta politica
In una capacità forte per il Paese di ripartiva al Mezzogiorno
Il Paese non cresce
è inutile qui citare non il tempo non lo faccio quindi
Un è fermo
Non ha grandi chance
Nel suo complesso se non riparte dal Mezzogiorno
Dove ha la cosa fondamentale per ripartire cioè la disponibilità di uomini e di donne
Dimettersi al lavoro e quindi di far riprendere questo Paese cosa che non c'è per fortuna
In altre aree del Paese se qui non riparte la cui l'Italia non riparte all'età
Noi dobbiamo convincere tolta l'Italia di questo non è facile
è un'impresa che il centro sinistra deve fare deve conventio ad Alitalia che se vuole avere un futuro come paese al competere in Europa e nel mondo deve ripartire dal Mezzogiorno
E quindi deve mettere in moto un processo che lo comuni unifichi questo Paese
Altro che Lodi invita la distanza abissale in questo momento fra chi ci governa è quello che avviene esattamente questo chi ci governa punta a dividere il Paese che agricola che povero che forse la che debole chi vive una condizione particolare dei privilegi latino alla viva noi dobbiamo sapere uni era in questo Paese a partire da che cosa dal fatto che la questione meridionale diventi la questione dei torti e dal nord al sud per avere un'Italia unita questa è l'unica carta che Alitalia
E guardate SI io sono molto d'accordo con le parole che diceva il Presidente Napolitano ma pensate se non ci fosse altro da dire sul Mezzogiorno basterebbe citare questo dato di cui si discute pochissimo
Sì risponde pochissimo al fatto che ogni anno centotrenta mila
Giovanni laureati e diplomati lasciano le aree meridionali e vanno a lavorare va al Nord o all'estero
Centotrenta mila persone ogni anno un esercito
Un dibattito su questo non c'è e noi discutiamo di tutto discutiamo di immigrazione discuta giustamente ma non disponiamo di una delle questioni fondamentali quando un'area perde la sua ricchezza fondamentale cioè la sua ricchezza umana le persone
Questo area è chiaro che avrà sempre più problemi perché ha perso all'elemento decisivo per il suo sviluppo
Perché oggi questo giovane diplomate laureato che va via non è Ila emigrante cinquant'anni fa
Non è quello che lasciava
Le nostre terre ma aveva la testa l'affetto
Tutto
Rivolto a quello che lasciava oggi se è un giovane diplomata laureato si integra nelle realtà doveva se integrato non torna più non non ha più questo rapporto vuol dire che la separazione netta in quel caso la perdita di ricchezza umana che il paese ha e in questo caso il Mezzogiorno è una perdita senza precedenti e senza ritorno è un'emorragia che va fermata
Questo è il grande convento che al centrosinistra fermare questa emorragia per unire il Paese abbiamo una piattaforma
Questa piattaforma il presidente Prodi ce la ben messa oggi all'intervista ma nei giorni scorsi lo ha fatto in varie interventi io penso che quello sia l'occasione noi dobbiamo vedeva dentro quella piattaforma programmatica e politica cosa ci mettiamo per fare in modo che questo questo tipo di inversione si ottiene
Io vi indico qui solo quattro livelli di riferimento per brevità e poi fare
La prima è ricostruire i rapporti tra capitale e lavoro che sapeva tutto il paese ma serve in maniera fondamentale del tutto
Senza una politica di concertazione un nuovo capitalismo accanto al lavoro non certo non c'è questa possibilità con quale strumento con quali interventi non riusciamo a fare
Cioè oggi questo è un punto nodale fondamentale ma può fare politica industriale come può è spostare investimenti se oggi si è disperso questo tipo di patrimonio che l'Italia ha sempre avuto
E che rischia di per
Il centrosinistra deve riprendere questa questo patrimonio della rimetterlo in pista delle dei danni questa la potenzialità questa forza di fronte a lungo un ministro al lavoro che alla domanda lei quale parola toglierebbe dal vocabolario lui dice io toglierei la parola concertazione beh è un ministro al lavoro che toglierebbe la parola
Concertazione è un ministro che non può fare il ministro del lavoro non solo lui ma
Sicuramente Luini
Ora noi dobbiamo fare proposte come tutti dicono e non attaccabili secondo me è un poco le dobbiamo attaccare perché fanno tali e tante di quelle sciocchezze che dobbiamo farlo sapere a getta lo fanno perché sa no pare che siamo sempre preoccupati
Che c'è qualcosa di cui dobbiamo sempre tenerci vicende il in serbo e allora io penso che se questa è la nostra potenzialità noi dobbiamo saper ripartirà da linee l'autonomia delle parti sociali ma in un criterio che mi metta insieme non è questo il giorno nel momento ma non pretendo che le metta insieme
La volontà tra l'incontro tra capitale e lavoro la distinzione di interesse ma anche la forza per Cipro Ca'non si può fare buoni impresa senza un lavoro buono
E con lavoro precario non si potrà mai fare buona impresa
Questa è una questione fondamentale che si fa se la cultura della concertazione ritorna ad essere il patrimonio che è stato in questo nostro Paese e lì dentro hanno inseriamo la questione meridionale secondo una misura chiara esplicita usciamo da un grande dibattito nel centrosinistra facemmo un grande dibattito sugli strumenti né inventammo proprio forse almeno una decina
Siamo passati da quelli che erano troppi a nessuno
Bisogna & mandarne uno Wind andar averne alcuno che ha esplicito forte per me automatico così non si presta a nessuna speculazione io sono per una fiscalità di vantaggio chiaro esplicita cioè de decisiva che investa nelle aree a forte disoccupazione cioè nelle aree Obiettivo uno cioè nelle aree meridionali deve pagare meno tasse delle imprese che investono nelle aree dove ci sono dove non ci sono disoccupati deve essere una cosa è chiara ma questo dobbiamo dirlo a Napoli ma dobbiamo dirlo a Treviso dobbiamo dirlo a Milano
è nell'interesse dei milanesi e di quelle Treviso che questo avvenga se questo Paese vuole crescere se no continueremo anche noi a non affrontare il tema è a prenderlo come si dice
Il toro per le corna c'è una questione europea
Ne discutiamo in Europa troveremo la soluzione che un'Europa ma finora l'Europa è stata l'alibi per non affrontare questo che l'elemento fondamentale discriminatorio cuore ostro vento ma chiaro ed esplicito non si possono togliere la quattro otto otto il credito d'imposta
Nella contrattazione programmata cioè tutto quanto per dire che succedono cose negative e in cambio lo sa metto assolutamente nulla io dico in cambio mettiamo con serietà una vera fiscalità di vantaggio
E ognuno sa qual è il suo vantaggio e poi deciderà dalla Cina o da qualunque parte del mondo e d'Italia ad andare a investire lì perché li pagheranno tasse
Verso
E lo hanno detto tutti le infrastrutture ma partiamo dalla cosa barra
Ora qui va be'non solo perché manca la sua bene l'Abruzzo cioè
Ma qui come vedete
Hanno fatto tanto Mezio la sfida con
La Calabria e pare che il ponte ci sia già
Non c'è
E il problema è che noi dobbiamo impedire che questo diventa una specie di io sono stato per anni per vent'anni sostenitore del ponte ma mi chiedo
Se continua così
Noi dobbiamo impedire un'operazione propagandistica di questo governo
A cosa serve fare questo ponte
Se io non posso arrivare al Reggio Calabria con gli strumenti normali sulle strade e ferrovie se non ci posso arrivare non lo posso attraversare
Il punto principale per violentare arrivarci
Per arrivarci debba avere le condizioni tali che mi consentano di arrivarci e qui non c'è un problema di ambientalismo sì abbiam talismano qui c'è un problema di priorità che secondo me il centrosinistra deve dire con chiarezza
Perché siccome le risorse non saranno moltissime siccome dovevamo fare una battaglia furibonda con l'Europa per avere la conferma dei fronti strutturali
E per avere la possibilità che le aree di Obiettivo uno rimangano tali e possano godere
Di quel tipo di aiuto dall'Europa allora noi dobbiamo dare il senso vero di una priorità con una garanzia vera e precisa
Che ci impegniamo a fare in modo che questo territorio sia fornito delle infrastrutture delle condizione di vantaggio e del tipo di assetto che poi portano al suo sviluppo
Per quarte l'ultima cosa quello di cui la cultura il senso al positivo
Questo legame tra positivo cultura e la sconfitta di ogni forma di criminalità organizzata
Questo si ottiene sicuramente con un'azione di repressione ha detto bene il sindaco Jervolino ma si ottiene se noi riusciamo a legare costantemente da una parte questa lotta della pressione di tolleranza zero senza nessun in senza nessuna come dire a forma di qualsiasi tipo di giustificazionismo di qualsiasi tipo
Ma si ottiene se siamo in grado
Di mettere in moto un vero processo quel positivo dalla cultura del futuro dalla cultura del lavoro di tipo creda nel nel suo futuro dobbiamo sconfiggere due mali endemici che noi abbiamo uno generale e uno meridionale
Quello generale presentare questo futuro come peggiore del presente
E dal passato non si capisce perché
Questo futuro debba essere peggiore io non non non si riesce a capire eppure tutti gli analisti tutti professori tutti gli scienziati ti fanno questo quadro ai giovani soprattutto di futuro difficile complicato peggiore del presente io sinceramente questa è una cosa che non riesco nel momento in cui la tecnologia
Non trova più ostacoli la scienza fa promesse incredibili ma perché noi dobbiamo presentare ai nostri giovani un futuro peggiore pensata sulla questione del lavoro che fanno questi ogni volta che hanno un'Assemblea di studenti le persone gli dei tono cambierete lavoro nella vostra vita almeno dieci volte
E già tutti sente male perché questa cosa ti metto un po'le angosce
Ma c'è sempre uno accanto che dice però è difficilissimo trovare il primo lavoro e tu ti chiedi come farà trovare gli altri nove perché questo diventerà il tuo problema reali ma allora io penso che sarebbe più logico dire guardate stiamo affrontando una nuova gestione una nuova epoca dovete prepararvi dovette studiare dovete essere in grado di affrontare questa condizione
E per farlo dove per mettere in moto un processo positivo
La seconda cosa che si lega a questa e il senso di rassegnazione questa sala noma complessivamente noi dobbiamo scuotere e questo è più meridionale questo nostro
Questo bisogna bisogna uscirne da questa cosa
Perché è storicamente provato che più si abbassano il livello delle dei bisogni più si abbassa il livello le pretese
E noi dobbiamo invece la vera la capacità di sollevare il livello delle pretese perché abbiamo un grande livello di Biso
E allora in questo senso io penso che questo oggi se il centro sinistra diventa artefice nelle aree meridionale in tutto il Paese e di mettere in moto questo processo
Villalta mento le pretese perché è grande
Il livello del bisogno penso che daremo un contributo fortemente positivo per questo chiudo con una storiella che meglio di tutti dimostra questa necessità
E siccome parliamo di infrastrutture di treni la sorella si riferisce il freddo
E dall'idea di questa
Concezione che dobbiamo sconfiggere di cui dobbiamo liberarci e che dobbiamo invece proiettare in avanti come un elemento positivo che serve all'Italia e all'Europa un giorno un signore prese un treno
Da da Roma a Milano del treno allora passi dalle undici parti alle undici e dieci
Ha chiesto nel vagone ristorante dessero apre alle dodici e mezza
Andò dal vagone ristorante certo del cibo non era un granché per era possibile
Andò in bagno certo non era il massimo però
Era accettabile
Il treno doveva arrivare alle due arrivo alle due e un quarto sceso dal treno e tutti si lamentavano come pazzi
Chi diceva ma che scrivo questo ristorante una cosa chi diceva ma questo ritardo mi fa perdere avevo un appuntamento c'era una cosa una confusione incredibile tre giorni dopo prese lo stesso treno da Roma Attali
Doveva partire alle undici partire col cervello
Chiesta dal vagone ristorante gli dissero guardi questo tre non funziona un giorno sì e un giorno no questo il giorno in cui non funziona
Provo ad andare in bagno si fece affacciando va con grandissima fatica FIVA doveva arrivare a mezzanotte l'arrivo alle tre e un quarto sceso dal treno e c'era un silenzio detto proprio una cosa nessuno parlava
Si avvicinò alla signora disse signora mi scusi io l'altro ieri sono stato Almirante e per molto di vero tutti gridavano tutti protestavano tutti lo stavano per la Pella che essa ecco i tre ore brevettato uno schifo di viaggio non dite niente la signora lo guardo Cives sostasse moto se non ne avevano cioè
Ecco in questo
In questa in questa forma incredibile io penso che noi dobbiamo proprio uscire da questo tipo di atteggiamento
Oggi il Paese ha bisogno al Mezzogiorno il Mezzogiorno serve al Paese il centrosinistra deve fare in modo che il mezzogiorno sia il protagonista del paese e siccome non è garantito che il centro sinistra lo facciamo
Tutti quelli che sentiamo invece di doverlo fare io penso in testa quelli che siamo qui io penso che dovremmo farlo con forza e determinazione grazie
Grazie grazie serve a colori la parola a Massimo D'Alema
Carissimi amici e compagni credo che
Sia stato per tutti noi ed anche per me una scelta difficile quella di confermare questa giornata di di riflessione
In un momento così particolare come oggi nel senso che tutti avremmo voluto qualcuno s'era anche riuscito non io noi essere con le oltre cinquecento mila persone che a Roma scisso
Riunite
In una grande manifestazione per la pace e per la liberazione di Giuliana Sgrena
E noi abbiamo voluto testimoniare con queste immagini la nostra solidarietà
E la nostra partecipazione a questo momento di di impegno di mobilitazione
Che ha toccato tanti
Italiani tante italiane tanti italiani
Tuttavia io credo che pure in una giornata così
Non sia stato inutile avete deciso di mantenere un impegno che altrimenti non avremmo più potuto collocare nel tempo della campagna elettorale
E che invece volevamo che fosse appunto utile non soltanto come un momento di riflessione più generale del centrosinistra sui temi del Mezzogiorno
Ma anche proprio come contributo all'avvio di una campagna elettorale regionale che riproponga questa cornice comune
Che non si spezza i fatti soltanto in una somma di campagne come pure necessariamente in parte sarà ma riproponga i lineamenti
Di un impegno comune e di un patto su cui tornerò alla fine
All'interno della nuova classe dirigente del mezzogiorno
Noi diversi oratori
Mi spiace naturalmente la mattinata è stata più per Intini diciamo ma e tuttavia non non meno importante sotto il profilo qualitativo anche per il contributo che hanno dato di riflessione e molti tra i maggiori studiosi della questione del Mezzogiorno oggi
E delle concrete politiche per il Mezzogiorno
Io credo che tutti noi siamo partiti da una forte preoccupazione
La preoccupazione è che muove innanzitutto da una valutazione dei dati
La lentezza dei processi di sviluppo
I dati sulla riduzione del divario tra Sud e Nord parlano di una tendenza che porterebbe al riunificazione del Paese in circa cento anni
Evidentemente di una tendenza
Totalmente insoddisfacente ma soprattutto il tasso di crescita del Mezzogiorno pure a fronte anche di rilevanti politiche pubbliche su cui tornerò
è stato nell'ultimo decennio totalmente insoddisfacente rispetto alla crescita di altre aree
Sottosviluppate all'interno dell'Unione Europea
Con cui ci misuriamo direttamente
Alcune di queste aree hanno conosciuto un vero e proprio balzo dello sviluppo
Nel Mezzogiorno questo non c'è stato
La lentezza dei processi di sviluppo si accompagna
Ad una persistente sofferenza sociale
Incertezza del futuro ma l'ex
Che si esprime anche fortunatamente in una spinta al cambiamento
Tuttora in vita
Pensiamo a quello che è successo nelle ultime tornate amministrative con una
Espansione senza precedenti della presenza di governo del centrosinistra
O nelle elezioni suppletive abbiamo qui Napoli uno Bari due insomma
Sesso che abbiamo vinto dappertutto
Anche situazioni dove questo non era mai accaduto
E tuttavia e tuttavia
Abbiamo vinto in una situazione in cui si è registrato accanto al crollo della destra accanto ad una caduta
Della fiducia verso il governo
Mezzogiorno si sente tradito dal governo Berlusconi
Ma è anche vero che per una parte importante dei cittadini del Mezzogiorno questo tradimento del governo è vissuto come la caduta di ogni speranza
E c'è una caduta della partecipazione politica si manifesta in varie parti del Paese ma è stata particolarmente forte nel Mezzogiorno certo noi
Possiamo essere contenti che fra quelli che partecipano alla maggioranza del centro sinistra e schiacciato
Ma dobbiamo credo porci anche il problema di riportare all'impegno e alla fiducia e alla speranza anche tutta quella parte della società meridionale
Che invece sembra a vere abbandonato
La speranza nel futuro
E si tratta in particolare di quegli strati Devimon una più acuta sofferenza sociale
Dunque non sono soltanto i numeri dell'economia la sostanziale stagnazione dell'occupazione commerciali ricordato questa mattina fra i di questo si tratta i dati sulla disoccupazione sono dati
Che risultano da una diminuzione degli iscritti alle liste di collocamento da una caduta di aspettative e di lavoro più che da una crescita massiccia di nuovi posti di lavoro
Di questo si tratta
La sostanziale stagnazione dell'occupazione quei fenomeni di ripresa di una immigrazione interna di cui ci parlava anche adesso D'Antoni in particolare di giovani di ragazze e ragazzi laureati
Non sono soltanto i numeri e anche il peso di una situazione di incertezza
Di sfiducia in tanti settori dell'opinione pubblica
Io credo che gli stessi processi politici innovativi ci si sono manifestati nel Mezzogiorno
E che in modo particolarmente significativo hanno investito una parte delle gambe maggiori grandi aree urbane Mezzogiorno negli anni novanta
Conoscano oggi una difficoltà
E sarebbe sbagliato rispondere con sufficienza anche a rilievo un po'bruscamente critico pensa stamattina la replica Gianfranco Viesti sulla qualità del ceto politico meridionale
Ed è una cosa che ci tocca dice
E che secondo me depurato di ogni aspetto così da da da da da
Il moralismo dalla società civile contro i politici io dico sempre che il vero dramma della politica e che con la crisi dei partiti essa assomiglia sempre di più alla società civile ma questo capisco una
Una un atteggiamento che potrebbe apparire specularmente polemico la verità è che noi ci dobbiamo domandare
Se determinanti fenomeni nuovi anche indotti dal cambiamento della legge elettorale
Che sicuramente hanno accentuato gli elementi di tipo personalistico localistico no
E se queste tendenze non abbiamo alla lunga parliamo ormai di oltre dieci anni fatto riemergere mali antivigilia
E cioè che i rischi di una degenerazione personalistica e localistica di processi Polito
Lo dico anche per ragioni oggettive al di là delle responsabilità di
I titoli ciascuno
Perché la crisi dei partiti
E i nuovi meccanismi di raccolta del consenso che dipendono anche dalle nuove leggi elettorali indubbiamente porta con sé questo pericolo
E lo dico perché non è in qualche modo proponendo un patto della nuova classe dirigente meridionale vogliamo anche reagire a questi rischi
Vogliamo anche compiere il tentativo
Nel segno dell'Unione cioè nel segno di una grande alleanza che si appresta a governare il Paese
Discutere ciascuno di noi dal pericolo di una appiattimento localistico personalistico e andare ad un patto di collaborazione fare squadra cercare di fare classe dirigente
Che sicuramente una delle esigenze fondamentali che il mezzogiorno di fronte casse
Io
Io credo che noi
Siamo partiti giustamente la la volontà di recuperare una visione d'insieme
Biagio De Giovanni io qui non non l'ho sentito è stato molto breve ma ho
Intervento molto stimolante nel convegno recente promosso dal centro di iniziative Europa mezzogiorno a Napoli di cui potete vedere gli atti insomma sono stato distribuito il fascicolo
Affrontato proprio questo tema cioè della della crisi del meridionalismo come
Crisi della nozione stessa della questione meridionale come questione nazionale
C'è una crisi che viene da lontano
E che
Secondo De Giovanni nel giudizio giustamente deriva proprio dal venire meno dalla cornice istituzionale entro la quale la questione meridionale si è imposta come grande questione nazionale
E cioè
La cornice istituzionale da quello dello Stato nazionale della questione meridionale i grandi meridionalisti l'hanno posto sempre come un grande problema dello Stato italiano
Non come una questione di arretratezza economica
Come un grande problema di unità dello Stato italiano e di incompiutezza della rivoluzione democratica e nazionale del nostro Paese
Ora non c'è dubbio che noi abbiamo avuto una grande tendenza cultura partire dagli anni ottanta in cui la crisi dello Stato nazionale
L'enfatizzazione del rapporto diretto tra contesti locali e globalizzazione
Il cosiddetto blu caldissimo invece neologismo terrificante
Che tuttavia hanno tenuto banco nel senso che sono stati diciamo le ferite i simboli delle correnti culturali dominanti è in questo contesto che la questione meridionale è scomparsa
Che si è affermata la la via via la cultura non priva di ragioni diciamo dei mezzo giorni delle
Del Mezzogiorno a macchia di leopardo delle di aree sviluppo e aree di arretratezza che pure coglieva processi di trasformazione reale
Ma ha finito per
Fare venire meno
Il tema del Mezzogiorno come grande tema della politica nazionale perché vedete paradosso è che mentre nella Teoria scomparivano gli Stati nazionali in realtà le politiche nazionali non sono affatto scomparso
E per molti aspetti la realtà vera dei processi di globalizzazione
Hanno riqualificato i compiti dello Stato nazionale ma certamente non l'hanno fatto scomparire
P dello Stato nazionale rimanenti il nodo nell'arena che decide le relazioni globali
Insomma è vero che le grandi decisioni si pigliano in contesti internazionali
Ma a Brussel ci va al Governo italiano non ci pare il sindaco di Molfetta
E alla fine lo snodo delle decisioni anche delle decisioni sovranazionali è pur sempre
Nella responsabilità dei governi nazionali
Vedete non è un paradosso che nel momento in cui scompariva la questione meridionale
Dall'orizzonte del dibattito politico e culturale del Paese veniva avanti con virulenza la questione del vino
Perché la questione del nord che ha dominato il dibattito pubblico italiano permette dice parliamoci chiaro
La questione del Nord è anch'essa figlia
Della crisi dello Stato nazionale e della fine di quel compromesso su cui si è fondato quello che
è stato chiamato lo sviluppo duale del nostro Paese
E cioè l'idea che le politiche di sviluppo del Mezzogiorno erano funzionali alla crescita della dell'industria del no per dirla in modo rozzo
Sia perché concorrevano a creare un mercato nazionale quindi a rendere possibile anche meridionale di comprare le FIAT di comprare lavatrici che si producevano
Nelle grandi industrie del Nord
Sia perché la politica di investimenti nel Mezzogiorno era poi largamente intercettata dalle imprese del Nord
Sia nel campo dei lavori pubblici sia nel campo dei grandi investimenti industriali
Quindi o direttamente in quanto il sistema produttivo del Nord nera beneficiario o indirettamente in quanto la crescita di
Del mercato nazionale aveva bisogno di una politica di sostegno dei redditi dello sviluppo del Mezzogiorno ora questo compromesso si è spezzato nel momento in cui
L'Italia si è trovato in un mercato globale
Nel quale non esiste più necessariamente il fatto che se crescono i redditi dei meridionali e si comprano le figlie perché possono comprare le merce
Possono comprare le BMW
Lei in quale
La lo sviluppo del Mezzogiorno non è più stato funzionale
Agli interessi delle grandi imprese del Nord
Si è spezzato un legame necessario
E improvvisamente una parte del Nord ha vissuto legame con il Mezzogiorno come un fatto de
Di qui badate il tema del federalismo e nato avuto un vizio perché in tutti sotto questo segno
Il dibattito sul federalismo in Italia
E nato con un'impronta antimeridionalista fin dall'inizio con l'idea di rompere il il il patto fiscale
Con l'idea ciascuno conti sulle proprie risorse
C'è poco da fare
Poi
In parte le conseguenze che si sono avute dopo non sono casuali perché lo dico perché il tema del Sereni poteva anche nascere un modo diverso ma in realtà
In Italia
Il tema del federalismo è nato con una forte impronta antimeridionale
Con una forte impronta nordista fin dal primo apparire nel dibattito
Ora io credo che noi meridionali che la cultura meridionalista abbiamo giocato in difesa per un quindicennio
Questa è la verità
Cioè rispetto alla forza di questo offensiva culturale
Noi abbiamo con la nostra battaglia è stata una battaglia difensiva
E solo adesso cominciamo ad impostare un ragionamento che invece ripropone la centralità del Mezzogiorno
Come condizione di uno sviluppo moderno del Paese
E direi con le condizioni perché l'Italia torni a crescere in modo competitivo con il resto dell'Europa e dell'
Non vorrei dire che il Nord alla palla al piede ma non c'è dubbio tuttavia
Che la crisi dell'apparato industriale del Paese che si concentra al no e la difficile riconversione di quell'apparato industriale
Pone oggi nel Mezzogiorno diciamo in primo piano
E qui che si gioca la sfida della competitività Italia
Questo è un dato oggettivo
Perché e qui che noi possiamo pensare a nuovo sviluppo paradossalmente Ford persino giocare a favore del Mezzogiorno la relativa debolezza dell'apparato produttivo tradizionale mezzogiorno e il fatto che nuovi processi di sviluppo non dovranno misurarsi in meno che al Nord con fatti condusse una faticosa opera di riconversione e di riorganizzazione
Di un apparato produttivo in gran parte a mio giudizio difficilmente può recuperare
Una forte competitività nel contesto attuale
Allora
Io penso che questo che è stato a lungo uno slogan diciamo Mezzogiorno come risorse al Mezzogiorno come risposta diciamo può diventare la chiave di un progetto per il Mezzogiorno
A condizione che noi recuperiamo una visione d'insieme del Mezzogiorno
A condizione che noi
Assumiamo su Dinoi questo compito di dare rappresentanza al Mezzogiorno io in modo un po'provocatorio in quel convegno cui di cui citavo l'intervento di Degiovanni
Dissi noi dobbiamo creare una sorte di lobby meridionale Napoli nel centrosinistra nella politica italica
Noi abbiamo una responsabile o dei uno degli affetti di questa caduta della del meridionalismo è stato anche la perdita di peso del Mezzogiorno
La caduta di una classe dirigente meridionale paese
Due giorni privo di rappresentanza la destra non è riuscita a dare rappresentanza al Mezzogiorno
Ma non è un caso
Perché non ha un Progetto se non quello di agganciare il Mezzogiorno al carro
Modo subalterno appunto per agganciarlo al carro di una auspicata ripresa del no perché non c'è stata non serve una classe dirigente
Servono voglio definitiva insomma degli dei gestori del corso
Adesso in questo ha ad ha dato dove una classe dirigente nazionale della destra che rappresenta il Mezzogiorno negli equilibri attuali del Paese cioè non ci sono le persone nessuno sarebbe in grado di numerarle
Non c'è eccome badate che è un è un vuoto che non ha precedenti
Perché se mai diciamo il Mezzogiorno è stato piuttosto per nel cinquantennio piuttosto sopra rappresentato negli equilibri istituzionali e di governo sa
Oggi non c'è più nulla
E questo questo è un vuoto non casuale
Che deriva dalla mancanza di un progetto per il Sud dove non c'è un progetto non c'è neanche bisogno di una classe dirigente
Io penso che io non voglio parlare dei tuoi governo Berlusconi non ha fatto nulla
Ma non perché io son d'accordo con D'Antoni che dobbiamo attaccarli tra non in questa sede sardo sono tutti convinti ecco
Ma insomma cioè non non c'è materia per una riflessione
In realtà nel momento in cui noi vogliamo discutere un nuovo progetto non possiamo che prendere le mosse da una riflessione critica sull'esperienza delle politiche del centrosinistra
Perché sono le ultime che ci sono stati
Dopodiché non stava più il ricordo qualche due anni fa la Fiera del levante Berlusconi annunciò
Grandi cose per il Mezzogiorno dopo aver detto che i nuovi avevamo fatto schifo disastro un buco eccetera fece un grande annuncio che era un parziale rifinanziamento della quattro otto otto e la sospensione della domanda di rimborso tavola mandato agli imprenditori che hanno preso il periodo d'imposta c'è uno che dice quello fatto schifo io vi faccio una grande promessa rifinanzia in parte però hanno fatto lo cioè francamente imbarazza
Questo è e non c'è altro non c'è stato altro non c'è stato un opera pubblica c'è stato nulla quindi inutile di che discutiamo
Dobbiamo necessariamente tornare a riflettere sui limiti
Io sono anche se andrebbe difenderla nell'esperienza che comunque ha generato
Processi nuovi ecco che io non sottovaluto ha messo in movimento delle forze ha favorito la crescita di un sistema di prese sono nate sono morte ma insomma non c'è dubbio che le politiche del centrosinistra hanno rappresentato
Dopo l'intervento straordinario
Un momento in cui è tornata ad esservi un'attenzione verso il Mezzogiorno da parte
E non lo dico pro domo mea ma in modo particolare a partire dal Patto per ovvie ragioni perché completato diciamo all'inseguimento dell'euro
Centrosinistra si volse a guardare i temi dello sviluppo e il tema del Mezzogiorno nel nell'accordo della fine del novantotto torno ad essere uno dei temi centrali
Tuttavia io sono d'accordo con Nicola Rossi che qui non l'ha detto perché è stato più prudente perché lui uomo politico però poi quando scrive come studioso ci dà giù in modo feroce quando poi parla come un politico è più cauto dice contando sul fatto che i suoi iscritti siano meno letti dei suoi discorsi però io l'ho letto
E sono d'accordo con lui quando dice che
Effettivamente
C'è un di vario forte
Tra la massa delle risorse pubbliche
Che nella seconda metà degli anni novanta
E ancora come effetto di trascinamento in questi anni in particolare i fondi europei che abbiamo ottenuto nomi con un successo senza precedenti
E che ora rischia invece di essere un disastro ora che ci sono loro perché poi dirò qualcosa sui rischi per il Mezzogiorno nel negoziato del del nuovo quadro finanziario comunitario che si sta discutendo
Ma noi ottenemmo un successo straordinario
E quindi la massa delle risorse pubbliche nazionali ed europee che sul finire degli anni novanta sono arrivate nel Mezzogiorno determinando anche né nel e nel Periodo in particolare novantotto novantanove fino al due mila uno
E se sullo sviluppo in particolare in certe aree meridionali mi sono visto molto in questo libricino molto bello di Vieste sulla pulita di sulla Puglia non c'è dubbio che
Quello è un periodo di crescita straordinari
Ma tuttavia l'afflusso di queste risorse pubbliche ha avuto effettui
In termini di crescita
Molto limitati
Ha generato effetti limitati dal punto di vista dell'obiettivo principale che ci proponeva che non era quello di distribuire risorse ma innescare processi di sviluppo solidi in grado di determinare poi processi autonomi di creazione di ricchezza
Gli effetti sono stati molto limita
E questo ci deve spingere a riflettere sui limiti di quelle politiche di quegli strumenti
E io credo che noi ne abbiamo individuati alcuni che con su cui conviene coraggiosamente mettere l'accento
Innanzitutto il rischio di dispersione
Che è legato ad una cosa positiva io poi dirò in che modo piuttosto dobbiamo recuperare il positivo perché non sono non vorrei che messaggio fosse un puro e semplice ritorno centralistico
Però non c'è dubbio che avere premiato un criterio di allocazione delle risorse che premiava la capacità d'iniziativa delle classi dirigenti locali eccetera
Dopodiché inevitabilmente parliamoci chiaro tra di noi a questo sia si accompagna inevitabilmente una limitata capacità di selezione
Perché quando si innescano processi di questo tipo io voglio capire con e si sommano collezioni diretta del sindaco e con i collegi uninominali voi mi dovete dire qual è il deputato di collegio che non abbia diritto a suo patto territoriale
Al di là della qualità o meno dei progetti e non c'è nessun'autorità
Dice neanche un generale dei carabinieri che possa negare patto territoriale con un titolo di Cavaliere il sigaro non si nega a nessuno
è inevitabile un meccanismo di questo tipo determina una dispersione delle risorse
Con effetti vari mica dico negativi vari perché non c'è dubbio che in qualche caso questo ha determinato processi positivi in altri casi invece si processo inceppato soldi si sono dispersi
E vorrei dire che in una certa misura anche il modo in cui inevitabilmente le regioni o almeno alcune regioni hanno gestito i fondi europei ha ricalcato lo stesso pericolo
Perché
La programmazione regionale della distribuzione delle risorse comporta un certo equilibrio tra le province tra e difficilmente c'è una selezione priorità mi metto nei panni mal lotterà solo in questo caso del del del Presidente non io mi riferivo Mario governatore della mia regione
Il quale anche se avesse pensato
Che la Puglia dovrà spendere tutti i suoi soldi
Perché le aree dei grandi interporti ieri per le ragioni che poi dirò oppure non avrebbe potuto fare
Perché non avrebbe potuto mettere tutti i suoi soldi della provincia di Taranto di Brindisi perché inevitabilmente lui ha bisogno di arrivo ti anche a Foggia la lancia i consiglieri inevitabilmente
Allora questo è un problema
Cioè individuare un criterio
Nell'uso delle risorse dei privilegi una visione generale dello sviluppo
E che metta i soldi laddove soldi possono innescare processi di crescita economica di crescita di impresa e in grado di generare ricchezza
Fare degli investimenti e non delle spese
La seconda questione è stato il tema della centralità degli incidenti
Perché mentre il primo aspetto chiama in causa diciamo la tendenza alla dispersivi tale della politica
La politica degli incentivi persino nei suoi aspetti virtuosi gli automatismi e cerchiamo in causa diciamo un altro problema che la dispersi vita dell'impresa
Non è detto che dare i soldi agli imprenditori di per sé
Comporti il fatto che questo genera delle attività produttive
Persino il migliore degli incentivi il credito d'imposta per i nuovi assunti
Ciò credo avuto un effetto per noi non saremmo in grado di dire
Quanti nuovi posti di lavoro ha generato e quanto ha generato di emersione del sommerso che è comunque importante cioè non voglio sottovalutare il valore anche perfetti versione del sommerso
E tuttavia poiché l'effetto statistico ed Elia dice
Nel senso che fa apparire come nuova occupazione ciò che in realtà all'UE o lo è solo in parte
Io credo che ho pensato stamane contributi che sono venuti dal mondo dell'impresa da questo punto
E cioè
Il fatto che lo stesso mondo dell'impresa giustamente chiedete cosa che il governo Berlusconi non ha fatto
Una drastica selezione nella politica vincenti
Una riduzione all'essenziale e una qualificazione
Puntando piuttosto a spostare su
In un'altra direzione cura parlerò diciamo le risorse pubbliche più rilevante
Allora io penso che noi qui abbiamo fatto alcuni passi in avanti importanti proprio dal punto di vista di un'agenda di governo
La necessità di recuperare una visione d'insieme del Mezzogiorno
Un progetto per il Mezzogiorno che non venga calato dall'alto che venga costruito con le classi dirigenti meridionali ma che sappia individuare le priorità
Anche le grandi scelte interregionali sovra regionali su cui concentrare gli sforzi
Secondo luogo collocare questo Progetto per il Mezzogiorno nel nuovo scenario internazionale alle in terzo luogo spostare l'attenzione
Dalla politica degli incentivi alla politica si direbbe è stato detto dei contesti dei prerequisiti se vogliamo dire cioè alle grandi scelte condizione dello sviluppo sicurezza le reti
La finanza
L'innovazione la formazione i servizi quelle funzioni urbane cioè i servizi qualificati
Il che naturalmente comporta una combinazione di grandi scelte nazionali e di politiche regionali e locali
Pensiamo alle alle alla gestione delle grandi reti
Le comporta scelte di grandi imprese pubbliche in parte semi privatizzate comporta grandi scelte generali
Accordi tra le Regioni
Ma qui noi possiamo grande valore aggiunto rispetto alla destra
L'idea di una classe dirigente che pone fine a alle guerre della Secchia rapita del Mezzogiorno pensiamo che nel modo in cui la Puglia ha impostato il tema dell'acqua nel rapporto con la Basilicata non Oscar
Una guerriglia localistica dispersiva diciamo rispetto a grandi questioni che richiedevano scelte
Scelte coerenti e concordi
Io credo che questo vada calato in uno scenario internazionale su questo sono state dette molte cose interessanti alcune con molta forza proposte anche da Prodi e la sua intervista sul Mattino
Scenario che fatto come si dice un po'banalmente ma è vero di di di opportunità e di problemi
Siamo tornati più volte su questo grande tema dei rapporti Asia Europa e su questa nuova centralità del Mezzogiorno come
Porta dell'Europa per i grandi flussi di traffico che vengono dal Lazio
Le opportunità di investimento sono certamente gravi e il centrosinistra aveva aperto le porte
Perché in a Taranto Herrera soltanto Gioia Tauro di cui molto si parla
Ma era
Il porto di Napoli ci sono decine i cinesi sono dappertutto quindi questa Pistilli
Non c'è grande porto meridionale dove i cinesi non abbiano messo un piede ho dichiarato di essere interessati a mettere un piede calcolato nei prossimi anni una moltiplicazione per cinque di questo flusso di merci
Cento se questo sarà perno soltanto l'opportunità per fare un porto dove conta emerse passano da una nave all'altra così mi pare Eva c'ha descritto gioia Tabacci tutto avviene in mare
Tutto avviene in mare anche perché mancando le strade le ferrovie non si capisce bene cosa possa avvenire a terra sinceramente
E cita
Oppure se noi siamo in grado di cogliere questa opportunità per fare in modo che questo flusso di merci generi ricchezza
E non soltanto la ricchezza che viene dalla logistica moderna c'è ma anche da quelle attività industriali che sono a valle perché non è
Una parte di questi prodotti potrebbero arrivare nella forma di semilavorato e c'è il problema è che che che cosa noi siamo in grado di offrire quali strutture porti interporti grandi reti di collegamento con l'Europa questa è una grande sfida questa è un'opportunità
Dopodiché se non siamo in grado di offrire queste cose anche se ci mettono qualche giorno in più di navigazione andranno a Rotterdam parliamoci chiaro
O andranno nei grandi porti mediterranei
E vedete in quanto ci mette la Croazia già hanno cominciato a a diventare competitiva con noi da questo punto di vista e a sviluppare una portualità competitiva con la nostra
Ti voglio dire questi flussi di merci vengono qui se e in quanto noi siamo in grado di avere una politica ecco questo è una grande priorità in cui
L'altra grandissima questione legata al futuro del Mediterraneo Piercarlo Padoan ha detto una frase terribile Scarlatti
Tutti ci siamo divertiti ma vi prego di apprezzarne anche la carica provocatoria qui ha detto capo
Cinque dieci anni noi avremo nel Mediterraneo tante piccole cinghie
Cioè vuol dire e Paesi che avranno
Popolazione voglia di crescere capacità competitiva cioè se noi pensiamo che il mercato
Unico del Mediterraneo vuol dire che in Marocco in Algeria eccetera compreranno le nostre scarpe i nostri vestiti che si producono da noi o i nostri prodotti agricoli credo che abbiamo sbagliato tutto
Cioè significa che loro pensano di tendere a noi i loro prodotti agricoli e tristi filtro durante questo significa avere intorno tante piccole cifre
Cioè questo significa che il Mediterraneo o diventa per noi lo stimolo a fare un salto di qualità nel modello di Prodi produttivo meridionale
Nel senso di fare del mezzogiorno un'area come ha detto Piercarlo di diffusione della conoscenza di accumulazione di tecnologie di innovazione e quindi
In grado cioè quelli da noi non verranno a comprare i manufatti verranno qui se non siamo in grado di vendere il loro tecnologia innovazione conoscenza sistemi complesse
Verranno a venderci manufatto
Bisogna anche da questo punto di vista dobbiamo sapere che cosa significa questo appuntamento che lì
A me comincia nel due mila dieci due mila undici
è una grandissima sfida e significa essere esposti a alla competizione crescente nei settori maturi da parte di Paesi che avranno una capacità competitiva assai elevate poi c'è infine tutta la la partita europea
Io non credo anche qui che noi dobbiamo sposare così l'allarme anti allargamento dell'Unione Europea scaricamento gli europei è un fatto
E in definitiva sulla base delle proposte della Commissione Prodi
Largamente un'europea non colpisce gli interessi vitali del Mezzogiorno
Perché le grandi regioni meridionali resta nell'Obiettivo uno e perché il il proprio la proposta della Commissione Prodi è una proposta che prevede anche le risorse finanziarie
Il problema naturalmente nasce
Se
Noi abbiamo questo drastico ridimensionamento
Per le prospettive finanziarie dell'unione
Che viene proposto da un gruppo di Paesi più ricchi che metterebbe in discussione modo molto serio diciamo secondo me è un colpo alla credibilità dell'Europa somma l'idea che mentre noi discutiamo la Costituzione europea
Perché l'Europa è importante perché abbiamo bisogno di più Europa si riduce di un quinto del bilancio dell'Unione Europea parliamoci chiaro rischia di essere un colpo alla credibilità
Dell'Europa non soltanto un colpo le prospettive del Mezzogiorno che verrebbe privato di qualcosa come quattro miliardi di euro l'anno
Io credo ecco qui questo è un punto vero il governo italiano all'inizio ha detto che andava bene voi ha detto che invece non va bene sono adesso si è allineato su una posizione che vuol più corretta più sostenibile tra mille incertezze però io lancio un allarme perché la forza della posizione italiana
C'è se c'è una coerenza
E secondo me c'è un nesso tra le prospettive finanziarie dell'unione europea e il tema del Patto di stabilità
Perché se noi dobbiamo andare a negoziare con la Francia con la Germania con l'Inghilterra la riduzione dei vincoli del Patto di stabilità
No non al fine di finanziare grandi programmi europei di investimento
Dei quali potremmo proporre una priorità meridionalistica che avrebbe un senso
Ciò avrebbe un senso dire decidiamo insieme di coordinare le politiche economiche in Europa e decidiamo di finanzia
Grandi programmi d'investimento nell'innovazione nelle reti oltre i limiti del Patto di stabilità perché gli investimenti sono investimenti non sono spesso
Ma altra cosa è invece chiedere di restituire margini di manovra per le politiche nazionali altra cosa chiedere come dice Berlusconi voglio sforare perché voglio ridurrà le tasse ai più ricchi perché così mi votano
Con Effetti a mio giudizio di aggravamento delle ingiustizie sociali del Paese come si sta vedendo e con effetti nulli dal punto di vista della ripresa economica
Perché una posizione di quel tipo secondo me indebolisce moltissimo anche la richiesta di un'Europa finanziariamente più forte
O si va verso un'Europa più forte
O si va verso una rinazionalizzazione delle politiche economiche
E se si va verso una rinazionalizzazione delle politiche economiche coerente con questo anche ridurre il bilancio comunitario
E questa prospettiva sarebbe complessivamente disastrosa per il Mezzogiorno
Ma noi non abbiamo fatto i punti di quali Effetti finali a la manovra fiscale del governo da un punto di vista meridionalista
Siccome i redditi medio alti che sono premiati sono collocati per l'ottantacinque per cento al centro nord mentre il costo in termini di taglio della spesa per gli enti locali o di aumento delle divide i registri delle imposizioni colpisce indiscriminatamente tutto il Paese
La manovra fiscale del governo Berlusconi per il Mezzogiorno significa meno X IVA trasferimento secco di risorse dalle aree più povere del Paese verso le aree più ricche
Non c'è soltanto un'ingiustizia sociale eccetera
C'è un una ingiustizia territoriale sia
E noi lo abbiamo detto un poco perché io penso lascia io non credo che lo dobbiamo ma un pochino di di di di leghismo meridionale lasciarono una brutta parola proprio c'è un pochino di più di Sarno meridionalismo combattivo rivendicativo nuovi secondo me dovremmo risollevare
Senza la palla ovale di
Perché perché il leghismo è l'espressione di un egoismo qui si tratta di difendere un sentimento di giustizia diciamo non una pretesa dei polisti
Allora io credo che quando parliamo di Asti quando parliamo di Mediterraneo quando parliamo di Europa parliamo di tre frontiere decisive sulle quali tuttavia si giovano delle sfide problematiche
E come voi venete su tutti e tre questi punti è fondamentale la politica nazionale governo del paese e l'ispirazione meridionalista della politica generale
Ecco io ritengo che
Questo questo che abbiamo messo a fuoco questa sto Progetto per il Mezzogiorno
Che muove da una riflessione anche critica autocritica sui limiti di una stagione pure positivi
Che dice semplifichiamo il tema degli incentivi io son d'accordo con D'Antoni non è facile fare era nostro obiettivo
Dire chi investe del Mezzogiorno non paga l'IRPEG punto e basta tra l'altro questa avrebbe avuto un grande impatto psicologico è un costo infinitamente minore perché l'impegno è un bando dalla quattro otto ottobre reperite tra noi siamo fatti i conti diciamo di un
Però un grandissimo impatto psicologico prescritto
Gli imprenditori a mano le cose certe
Dove non si fa comandanti e visto come vanno le domande in questo Paese è difficile dargli torto c'era quindi
Naturalmente questo è un punto che ritiene undici difficile negoziato in sede europea io credo che è una clamorosa distorsione
La norma europea per cui le politiche fiscali di favore si possono applicare solo su scala nazionale
Ed è un danno soprattutto per Paesi come il nostro ma anche la Germania che hanno forti squilibri interni
Per cui noi se dovessimo applicare una fiscalità di favore nel Mezzogiorno dovremmo fare anche nel Veneto perché non avrebbe senso tuttavia su questo punto si era avviato un negoziato
Poi è stato totalmente abbandonato dal Governo
Berlusconi vorrei dire non sono un negoziato perché non eravamo riusciti anche a infilare nel documento conclusivo del Consiglio europeo di Lisbona
Un
Riferimento alla possibilità di applicare politiche fiscali sub su base di macroregioni
In funzione degli obiettivi del Consiglio europeo di Lisbona che come voi ricorderete Issam prestatori forse il momento più alto diciamo del riformismo europeo dove si sono lanciati grandi obiettivi di crescita dell'occupazione
Di crescita di un'economia basata sulla conoscenza sull'innovazione ma
Io penso quanto meno ritenendo nell'immediato non applicabile scritte io e tuttavia ritenendo che si debba riprendere un negoziato con l'Europa
Io penso che la riforma degli incentivi la loro
Finalizzazione a obiettivi di crescita qualitativa innovazione internazionalizzazione
Aggiungo crescita dimensionale delle imprese
Dobbiamo fare una politica e favorisce la crescita dimensionale delle imprese in questo Paese
Affrontando il tema Complesso del rapporto tra innovazione formazione e trasferimento di tecnologia perché noi noi diciamo innovazione innovazione l'abbiamo un problema delicatissimo
Che gran parte del sistema produttivo italiano non è in grado di fare innovazione all'interno dell'impresa
Perché non ha né le dimensioni e la capacità di investimento
E io credo che noi abbiamo misurato anche la difficoltà a trasferire e alle impresa all'innovazione che si fa
Soltanto Milwaukee accademici della ricerca
E allora il modo in cui noi mettiamo in contatto
Ricerca e impresa è una questione del tutto aperti lo dobbiamo affrontare anche attraverso qualche invenzione nuova l'idea che possano nascere grandi laboratori di distretto anche con investimenti misti pubblici privati
Dove si fa ricerca insieme agli imprenditori se noi vogliamo che la ricerca generi anche quell'innovazione di processo e di prodotto senza la quale è difficile recuperare
Capacità competitiva perché a volte diciamoci la verità e questo è accaduto per la grande impresa gli incentivi fiscali per fare ricerche sono stati i soldi li hanno presi
Dubito che abbiano fatto ricerca
Perché se io considero quante risorse assorbito la FIAT per la ricerca e l'innovazione
E quanta ricerche innovazione hanno fatto almeno a giudicare dai prodotti al loro competitività ho qualche dubbio dice che tutte quelle risorse siano andati a finanziare la ricerca l'innovazione
E quindi qui c'è anche proprio il problema di costruire un rapporto nuovo tra pubblico e privato
In grado di l'unico di controllare ma certo di finalizzare l'uso l'uso di risorse tanto più in una fase in cui le risorse disponibili saranno risorse più limitate
Allora questa visione dello sviluppo proprio comporta questo è l'interrogativo stamane Viesti ha risposto abbastanza brutalmente a questo rischio ha detto non pensate mica che si possano governare il Mezzogiorno da Palazzo Chigi
Io non lo credo anche se penso che senza Palazzo Chigi una politica di sviluppo del Mezzogiorno non si fa
Questa è la verità
Il vero problema è quello di un come l'abbiamo chiamato un patto tra la nuova classe dirigente meridionale e il governo del prete
Che significa
Significa decidere insieme
Che significa dare vita e non propongo nuove istituzioni ma penso che domani mattina i i presidenti delle regioni del Mezzogiorno noi siamo per la prima volta universalmente competitivi
Noi siamo in corsa
Per che all'indomani delle elezioni regionali il centrosinistra sia al governo in tutto il Mezzogiorno la Sicilia non volta diciamo la Sardegna c'è già
Noi siamo nelle condizioni questa volta di giocarci una sfida per il governo del Mezzogiorno che non non conosce diciamo frontiere inviolabili
D'altro canto in quella che è stata a lungo la cassaforte elettorale del centrodestra in Puglia abbiamo vinto tutte le elezioni
Negli ultimi due anni
E quindi qualche premessa c'è
Io credo che i candidati del centro sinistra dovrebbero stabilire tra di loro
L'accordo di dare vita ad un coordinamento delle regioni meridionali
In grado di funzionare stabilmente come il luogo in cui si concordano le grandi questioni politiche
Ma scusate mi per fare un esempio
Senza nessuna polemica diciamo verso nessuno
Ma io credo che come ho fatto l'esempio tra la Puglia e la Basilicata della questione dell'acqua
Io penso che tra la Puglia e la Campania si sarebbe potuto ne do la responsabilità alla mia regione che si è giocata una partita diciamo acquisitiva
Si sarebbe dovuto gestire insieme tutta la questione dello sviluppo di un polo aeronautico nel Mezzogiorno d'Italia
Anche le grandi scelte della politica industriale non soltanto le questioni delle grandi reti
Noi dobbiamo dire ai cittadini del Mezzogiorno che se noi vinciamo quando avremmo vinto noi offriamo questo valore aggiunto c'è una classe dirigente che farà squadra
Che porrà fine alle guerre di campanile
Che concorrerà alle grandi scelte di sviluppo del Mezzogiorno e che farà squadra nel confronto con il governo nazionale oggi con un Governo nazionale ostile e domani con un Governo amico
Che dovrà
Presentarsi con un proprio Progetto e costruirlo insieme alla classe dirigente meridionale
Questo vale nel rapporto tra le regioni e Roma questo vale deve valere ancora di più nel rapporto tra le regioni e il territorio perché l'altra grande questione del federalismo italiano è che esso ha generato un nuovo centralismo
Non soltanto che è nato sotto il segno di una campagna nordista questo non dimentica adesso non è questo il e il e il vero vizio d'origine
Dell'esperienza federalista come è nata in Italia
L'altro segno l'altro difetto che ha generato in tante regioni nuovo centralismo cioè un modo di governare che calpesta il principio di sussidiarietà e il ruolo delle istituzioni locali
Loro coinvolgimento e anche da questo punto di vista non ci presentiamo come la garanzia di un nuovo modo di governare il Mezzogiorno che valorizza le classi dirigenti locali le coinvolge nelle grandi scelte e nella gestione poi delle politiche
Quindi non centralismo
Ma una visione generale del Mezzogiorno
Ma un progetto condiviso
Ma il no allo spezzettamento degli interventi alle guerre di campanile
Ad un localismo che una malattia antica del Mezzogiorno e che a volte si si ammanta anche di non di una idea nota di Lare dalla politica con tutti i guasti che questo prodotto in tanti anni della nostra storia
Il centrosinistra si presenta come la forza in grado di mettere in campo una nuova classe dirigente del Mezzogiorno una visione generale del Mezzogiorno del suo ruolo nel futuro del Paese e io credo che in questa giornata di riflessione ma anche tanti altri momenti
Ci aiutano
C'è una forte ripresa
Io che ora per le ragioni anche nel mio ufficio mi muovo un po'di più in giro per il Mezzogiorno serbo che c'è stato non soltanto un cambio politico ma c'è anche una forte ripresa di dibattito di riflessione ci sono anche tante forze
Fresche
Anche intellettualmente che sono una risorsa straordinaria penso che noi queste forze dobbiamo metterle insieme dobbiamo raccogliere dobbiamo farlo badate poco da fare io figuriamoci sono rispetto ai partiti ma insomma io credo alla logica di una coalizione perché il valore di coalizione sta anche nel fatto che ci si presenta come la forza di governo
è inutile che duplichiamo che ognuno si faccia i suoi convegni poi si faccia il convegno dei convegni oramai siamo in una corsa in cui tutti insieme dobbiamo pensare insieme
Il paese del futuro
E mi pare che insomma oggi abbiamo dato un contributo domani vedremo come trasmettere diciamo ai nostri
Alle nostre personalità di punta al Remo senza me il senso del nostro lavoro nella certezza che essi candidati a Romano Prodi sapranno riprenderlo e rilanciarlo come proposta Paese
Progettuale