Le previsioni per l'economia italiana - Presentazione del Rapporto Isae

Allora buongiorno a tutti da detenuti per questa presentazione del rapporto ISAE sulle previsioni per l'economia italiana ultimo rapporto diciamo prima della sospensione dei lavori da esperto periodo estivo è un appuntamento tradizionale dell'istituto
Mi sembra che quest'anno risultato stazionavano all'abrogazione siano un po'più confortanti dieci mantenere qualche
Comunque sentiremo poi la prefazione rapporto presentato dalla dottor De Nardis
Direttore dell'Unità macroeconomica politico economico italiano internazionale risalenti io volevo ringraziare soprattutto ricercatori dell'istituto
Che coordinati da Leonardis hanno a la proposta rapporto di scarsa che mi presento sono Lorenzo Codogno esiste generale dell'azione prima ministero Economia e finanze Enrico Giovannini e ci statistici di in questa ottica professore all'antica professore di economia politica all'Università di Tor Vergata la ringrazio tutti voi che do la parola dell'Ardis l'attuazione del nostro mondo
Grazie professor Magni oggi e iniziamo subito come di tradizione dal quadro internazionale che fa da sfondo al alla nostra previsione sull'Italia e almeno per quanto riguarda la prima metà dell'anno è un quadro notevolmente favorevole e tra fine due mila cinque la prima parte del due mila e sei l'espansione internazionale si è diffusa
Si è ampliata interessato aree come economie come il Giappone dare uno che per un motivo o per l'altro sia di tipo congiunturale che di tipo strutturale erano assenti dalla ripresa ma in generale non è solo questo Giappone euro o dappertutto finanche in alcuni Paesi africani l'espansione è stata piuttosto robusta
Ovviamente una accelerazione congiunturale che conserva dei divari tra le principali economie tipico appunto tra l'area euro e gli Stati Uniti che riflettono i diversi potenziali di sviluppo di queste economie però io emerso anche qualcosa di parzialmente nuovo un cento sganciamento al proprio nell'ultimissima parte del fase congiunturale più recente tra la congiuntura europea il rafforzamento e quella americana che mostra qualche segno di decelerazione
Quindi abbiamo parlato finora di Paesi industriali ma ovviamente polmone della espansione globale classica e questo si vede chiaramente nel grafico in cui siano le importazioni volumi la dinamica del commercio mondiale
In cui la vigna superiore sono gli altri gli altri sono frontalmente i Paesi asiatici fondamentalmente Cina India in Paesi emergenti su quel ticket
La locomotiva internazionale ci sono alcune internazionale detenute economia mondiale
Per quanto riguarda questa prima fase il mi focalizzerei sul due punti appunto di questo dedicato lingua che caratterizza forse la parte più recente la congiuntura
In primo luogo l'Europa in cui abbiamo iniziato a vedere da tempo rialzi negli indicatori vittima di un'opinione e in particolare quelli relativi ripresi qui sono riportati il clima di fiducia come elaborato dalla Commissione europea termini prese gennaio e questi sono chiaramente rialzo da tempo abbia chiede la fiducia dei consumatori in modo molto meno in modo meno mettono anche in questa in miglioramento
Ma ciò che danno vita che apparsa un po'di domande interno in Europa lui recentemente abbiamo fatto con dei forni sei
Una nota la facciamo ogni tre immensi evoluzione economica l'abbiamo intitolata stentava in for domestiche ma nel senso che finalmente si sente qualcosa anche da questo punto di vista questa notte in particolare e il PIL dell'area euro previsto mentale lo zero sei per cento a trimestre più o meno come il primo trimestre del due mila e sei ma sostenuto da consumi e da Investimenti devo dire che nomi tifoserie design siamo tutti in genere piuttosto conservativi nella previsione piuttosto prudenti
Questo questo ritmo di crescita lo zero sei implica un due uno per cento di crescita del PIL dell'area euro nel due mila e sei ci sono previsioni che sanno anche al di sopra questa è l'Europa dall'altra abbiamo appunto gli Stati Uniti ieri c'è stata
La testimonianza di Bernanke davanti al Senato americano e di emersa abbastanza chiaramente
Ed è stato così interpretato dei mercati l'indicazione che si percepisce con accetta decelerazione nell'economia americana nonostante un dato la produzione industriale è molto positivo sulle aspettative ma in realtà sembrerebbe che dopo un primo trimestre rilevantissimo le come americana stia rallentando
E scaraventarlo soprattutto nel settore delle stesse delle famiglie e nel settore immobiliare e le due cose sono connesse fin qui sono note gran parte persone presenti le ricordo con quattro grafici
Innanzitutto il primo riguarda i grandi squilibri dell'economia americana che si sono andati accumulando sì in questi anni soprattutto negli ultimi cinque anni la linea che scende questa eccola qui questa qui
Che arriva qui è saldo delle partite correnti con l'estero quindi praticarli importazioni nette di capitali dall'estero degli Stati Uniti che sta oltre il sei per cento
E questo saldo delle partite correnti sappiamo che il risultato Steven
E in coincidenza con l'identità contabile di risparmi domestici meno investimenti domestici
Investimenti domestici sono questa linea più alta i risparmi domestici sono qui ascessi in tre parti quello dell'impresa di questa linea qui quella delle famiglie questa linea verde e quella del governo la linea
Non so mai identificati questo colore diciamo fucsia
Questa linea fucsia quella del risparmio del governo negativo in realtà è l'altro elemento di quello che viene definito il più indecisi intervenga tasse è andata a vedere cioè almeno nella parte più recente un altro terzo
L'offerta detti siete che quello delle famiglie che sfonda nella parte negativa
In particolare quindi quello che questo grafico mostra che dal partire dalla dall'espansione del Duemila e treni che insomma l'ultima fase di accelerazione del ciclo americano
Per le imprese hanno ristrutturato ricostituito profitti argomentato il risparmio diciamo quindi il risparmio dell'impresa è andato aumentando dopo il due mila e quattro anche restando del governo pur rimanendo negativo è migliorato e meno negativo mentre i risparmi di famiglia è sceso è diventato addirittura negativo
Famiglie americane che quindi presento non debita mento crescente questa figuraccia stock del debito delle famiglie americane percentuale
Del reddito disponibile e della linea più alta chiamata c'è quando si proprio ora Harper fino a metà degli anni Ottanta questa indebitamento è andato crescendo la percentuale d'ossigeno negli ultimi negli anni due mila
E in particolare la quota di questo indebitamento
Attribuibile al credito al consumo che praticamente costante quello che è aumentato e la quota attribuibile ai cosiddetti punti immobiliari o muti ipotecari quindi famiglia americane che vi hanno attinto notevolmente l'inquinamento per avuti immobiliare Buti immobiliare che però sono andati a finanziare eh sì acquisto di case ma non solo sempre meno acquisto di case in cui sono investimenti residenziale delle famiglie americane in percentuali molto immobiliari molti immobiliari che sono serviti direttamente o indirettamente per finanziare spesse per beni di consumo
Il meccanismo di valorizzazione delle caste grazie all'aumento dei prezzi delle case quindi rinegoziazione dei mutui ipotecari per finanziare i consumi è un meccanismo molto importante che spiega la recente congiuntura statunitense il punto è che il lo snodo principale di questo meccanismo comincia a mostrare qualche elemento di preoccupazioni debolezza del mercato di abitazione non tira più così tanto
Questi sono indicatori in grado di fiducia dei costruttori e gli incentivi lavori molte azioni che mi pare sia stato proprio citato Bernanke ieri che mostrano che il mercato che non tira più quindi c'è un elemento di decelerazione che commesso alla rammenta mento del settore edilizio che a sua volta si riflette in spese per consumi che delle famiglie americane che peraltro sono anche influenzare negativamente ritardo aumento dei prezzi energetici che riduce il potere d'acquisto e questo è un elemento di moderazione della crescita dei ricavi ci sono altre componenti che praticamente a vista Investimenti e anche le esportazioni
Ora in questa prima diciamo questa fasi di accelerazione che ci ha condotto diciamo fino alla metà del due mila e sei
Noi identifichiamo due elementi caratteristici probabilmente non ci sono solo questi noi
Nella nostra nella nell'economia del nostro discorso identifichiamo questi due elementi caratteristici che hanno sospinto la crescita internazionale molta liquidità internazionale
Impermeabilità ai a momenti del petrolio dei prezzo del petrolio impermeabilità dell'economia industriale consumatrici
E l'accelerazione dello sviluppo internazionale ultima fase quella partire conto dal due mila e tre ha trovato uno stimolo fondamentale dell'abbondante liquidità internazionale originata del surplus di parte corrente delle economie asiatiche in un quadro di politica monetaria e espansivo con tassi d'interesse reali per un po'di tempo negativa questo è il primo punto e secondo punto è la famosa impermeabilità della crescita dei paesi consumatori al alla a rialzi retorico in questo un grafico
Che abbraccia circa un trentennio con tassi di crescita annua annuali del detta gruppo di economie più avanzate G7 è il prezzo del petrolio badate il prezzo del petrolio non è quello che leggiamo sui giornali che a settantacinque Oldani settanta dollari
Ma apprezzo il petrolio deflazionato un prezzo reale Paolo è prezzo relativo del petrolio deflazionato indicatori prezzi dei paesi industrializzati
E questo mostra in primo luogo quello che c'è scritto nella nella slide ce l'accelerazione della crescita globale corrispondenza di un'accelerazione
Del prezzo reale del petrolio la spiegazione Cass sita che noi condividiamo che nel frattempo rispetto agli anni settanta negli anni settanta e gli anni ottanta
Cambiamenti tecnologici importanti hanno comportato minor fabbisogno ridotti pendenza dal greggio importato delle economie industrializzate mio fabbisogno Mino maggior risparmio diciamo da questo punto di vista in secondo luogo la globalizzazione perché contiene le spinte inflazionistiche soprattutto in altri tipi di beni e questo quindi a un effetto di compensazione nei confronti dello shock sul input energetico
Però oltre a quello che è scritto io vedo da questo grafico ti dico tu ulteriori elementi di caratterizzazioni il primo che questo shock petrolifero che lo serviamo nell'ultimo periodo in realtà attiene acredini se voi guardate gli fa Pussy shock sono rimaste nella memoria
Di chi è iniziato a lavorare più o meno in quel periodo a metà degli anni settanta e la fine degli anni ottanta perché la smetta se tanti studiano però insomma me lo ricordo
Quelli fatelo scalini scalini consistente di Bresso che poi intendeva rimanere super periodo prolungato su quel livello
Questo ciò che non ha perseguiamo adesso è di una avvento piuttosto graduale questo il primo le mette più e più punto il secondo punto e che noi sappiamo che il prezzo del petrolio è a settanta dollari diciamo così
Quindi è un piccolo storico mai visto in precedenza del settanta per cento superiore al picco precedente che si ebbe e agli inizi degli anni ottanta in termini nominali in termini reali quando tuttora portiamo come sbando infrazione tutti gli altri Paesi
La cosa si ridimensiona notevolmente adesso stiamo poco sopra diciamo dello shock della guerra del Golfo novanta novantuno
Ora e però su entrambi questi fronti della liquidità internazionale e del petrolio si sono avvertiti sono avuti negli ultimi tempi alcuni cambiamenti e perturbazioni chiamiamoli così quindi forse emergono dei timori per la crescita globale
è il primo cambiamento e il cambio di segno di politica monetaria da parte ben bicicletta signor due mila e cinque viziato a stringere i tassi di interesse e ultima svolta in quella della Banca del Giappone che ha realizzato quello che aveva ampiamente annunciato di abbandonare la politica dei tassi interesse zero che arriva adottato addirittura nel due mila senza soluzione di continuità per superare un periodo di stagnazione e di deflazione quindi da un lato è un segno positivo perché evidentemente i policy maker giapponese giudica che la detrazione è stata del superamento dall'altro tutto però è un elemento che modifica il quadro di fondo di quell'abbondante liquidità
Questa misura sì inserita in un'azione di drenaggio molto rapido della liquidità giapponese adottata dal dalla Banca del Giappone quindi una modifica nell'impostazione del contesto monetario e in secondo luogo il conflitto in Medioriente
Che Cesco corso nel momento in cui noi concludeva Mura pur la previsione
Chi ha amplificato ovviamente incertezza e quindi di conseguenza movimenti speculativi di capitale e i premi al rischio e in un mercato che già sappiamo squilibrato nei fondamentali in cui c'è una domanda che tira sempre molto perché i soli Paesi asiatici energivori che crescono moltissimo e affronti un'offerta che stenta a ad aumentare perché per lungo tempo non si sono fatti investimenti nelle capacità di estrazione e quindi la capacità di raffinazione ultimamente sono stati fatti in maggior quantità ma richiede tempo perché essi
C'erano risultati in termini di output e inesistenti le reazioni dei mercati finanziari sono stati mediante mercati finanziari che non già stati in qualche modo scioccanti
Dal mutamento nel contesto monetario quindi c'è un aggiustamento nel portafoglio in risposta al mutato contesto unitario
Ora questi cambiamenti possono interrompere la fase di espansione mondiale dati appunto anche quegli squilibri che pochino illustrato in precedenza dell'economia americana
Diciamo dei potenziali di instabilità che sono presenti nel quadro internazionale la risposta che viene data nel rapporto di previsione del design eh no o per un anno diciamo no e chiaramente il rischio aumentato perché c'è una conflitto di cui non si vede l'esito una parte nevralgica del mondo
E quindi aumentato il conflitto rispetto a qualche settimana fa ovviamente il conflitto erano attente adesso c'è una guerra
E però questo rischio può continuare a essere basso se sì sì se cioè questo quadro di di repulsione delle esogene chiamiamole così compiuta però internazionali perché quello che sposiamo noi nel nostro nel nostro cinema previsivo
Allora per quanto riguarda i tassi d'interesse si noi vediamo che c'è una svolta restrittiva ma riteniamo come poi le stesse parole interna che ieri hanno confermato che venga realizzato con pragmatismo
E cautela nel senso che la politica di rialzi viene di volta in volta verificata
Cercando di impedire la rispondenza con gli andamenti effettivi una congiuntura per quanto riguarda il Giappone sia l'abbandono dei tassi d'interesse a zero quindi tassi interesse si positivi ma comunque che rimarranno concerto degli tempo contenuti
Per quanto riguarda il fedele serva è possibile che sia prossimo ad esaurimento la restrizione monetaria americana noi qui abbiamo un ulteriore aumento di un quarto di punto il tasso d'interesse statunitense entro nel fine due mila sei alla luce di quello che si è sentito ieri potrebbe essere anche sospeso questo elemento di comunque appunto un segnale di prossima fine di questa restrizione della Banca centrale europea la nostra ipotesi è che essi possano avere ulteriori rialzi di quarto di culto entro la fine di quest'anno perché alla fine del mese avremo tasso d'interesse europeo oltre il venticinque per cento e poi politiche invariate nel due mila sette il motivo è di accennato le sette come vedremo è un anno di decelerazione
Anche per l'economia europea
E un anno in cui l'altro Occhetto
Europeo continua a essere negativo è un anno in cui dovrebbero peraltro concentrarsi gli sforzi di risanamento di finanza pubblica di tre importantissimi per i tre maggiori economie dirlo per quanto riguarda il dollaro nei nostri potessi da un lato ci sono questi movimenti i rendimenti relativi delle tre principali piazze e dall'altra le cresciuto incertezze geopolitiche
La nostra ipotesi Dozzo dotare di un oscillazioni in un range di una ventotto mentre di ultima quotazione circa di una il venticinque e ventisei
E quindi diciamo un vere apprezzamento della unità europea su quella l'americana infine il petrolio ovviamente forse la cosa più delicata questo in questo frangente
Allora come lo sa ho cercato appoggiato accennato noi abbiamo elaborato una nostra previsione sul petrolio prima che scoppiasse lo ostilità
Nel frattempo venerdì
C'è stato l'attacco
Tre gli hanno dei confronti al di là delle frontiere libanese
E si sono verificati i premi al rischio noi potevamo modificare la nostra previsione rincorrendo la quotazione diciamo l'attualità abbiamo preferito non farlo
Perché in altri termini cosa avremmo potuto fare avremmo modificato o di qualche d'onore all'insù la nostra previsione del petrolio ma conservando poi il profilo sottostante che quello che continuiamo a credere essere il più possibile con scarsi effettivi sul nostro quattro ma economico profilo qual è non ve l'ho detto di un petrolio che sta ancora sopra i settanta dollari questi nel terzo e nel quarto trimestre di quest'anno al tempo scende al di sotto di questa soglia nel corso del due mila e sette
Quindi noi manteniamo questa previsione
Petrolio sopra i settanta dollari ma non sopra i settantacinque
Negli ultimi due trimestri quest'anno e che ripieghi già gradualmente sotto la soglia i settanta dollari perché c'è un rallentamento della domanda di greggio da parte dei Paesi consumatori
E abbiamo preferito poi affidare una situazione alternativa che
Si basa su uno scenario con del tutto diverso quindi di un aumento del petrolio permanente la quantificazione degli effetti su questo dico scenario ciò detto queste nostro quattro di base quindi una crescita dell'economia mondiale che si colloca quest'anno quattro otto per cento quindi torna in prossimità di quella del due mila quattro che era stata circa cinque rappresenta uno dei tassi di crescita più elevati dell'ultimo trentennio questa crescita tende poi a decelerare nel due mila e sette è un quattro virgola tre per cento per effetto soprattutto di rallentamenti negli Stati Uniti il cui PIL da altri cinque si colloca due otto per cento probabilmente poco sotto il potenziale indicano e anche nelle altre economie in particolare nell'area euro abbiamo questa decelerazione all'uno e otto per cento
In cui un ruolo rilevante giocato dalla decelerazione tedesca connessa appunto all'azione di risanamento
Che si concretizza nell'aumento dell'Iva all'inizio del prossimo anno che avrà un effetto di rallentamento dei consumi di quel Paese il commercio mondiale si sviluppa al nove per cento questa ma circa sette per cento l'anno prossimo questa è il quadro è un quadro di quindi di perdita di velocità una certa perdita di velocità dell'economia mondiale ma che è vado ancora favorevole per il mondo che cresce di oltre il quattro per cento
Ma appunto se ieri ci fosse si concretizzasse un rischio petrolio sullo scenario globale cosa avverrebbe e
Per per quantificare diciamo le conseguenze
Abbiamo simulato con un modello econometrico a più Paesi molti campioni
La possibilità agli affetti le conseguenze di un prezzo del petrolio che aumenta non arriva agli stratosferici ma si colloca a ottanta dollari al barile ma per sempre per tutto il primo di previsione quindi una sciocco permanente questo significa che rispetto la nostra previsione di base nella media del due mila e sei il prezzo del petrolio e più alto del sette per cento nel due mila sette il prezzo del petrolio e più alto del diciotto per cento
E gli effetti ovviamente si vedono sono apprezzabili in termini di inflazione di crescita sono molto simili per le tre principali aree economiche la perdita di PIL nell'arco del biennio e di tre quattro decimi di punto e inflazione ovviamente ne risente al rialzo è un rallentamento ciò significa per esempio che gli Stati Uniti anziché crescere l'otto per cento crescono del due virgola cinque per cento l'area euro anziché cresce dell'uno virgola otto per cento cresce dell'uno e cinque sei per cento
Rallentamento ma diciamo non è la caduta drastica recessiva questa si verificherebbe qualora i prezzi sponda afferrò la soglia degli ottanta dollari secolo cassero stabilmente su livelli elevati molto elevati novanta cento donne stabilmente cioè
Tutto il Pd previsione allora sì la caduta verso variazioni zero del prodotto uno pare sì diverrebbe una possibilità più concreta
Qui mi fermo sull'economia internazionale e passo al nostro Paese
Migliore la congiuntura anche in Italia dopo la frenata della fine del due mila e cinque quindi non è sbagliato c'è stato un buon recupero nel primo trimestre di quest'anno un buon recupero che non è solo del Pilla ma ancor più dell'atto ma della domanda complessiva al netto delle scorte insieme nazionale ed estera
La quella domanda nazionali d'essere cresciuto dell'un per cento rispetto al trimestre precedente circa due per cento rispetto a un anno prima quindi un buon recupero della domanda finale appunto al netto delle scorte in particolare di quella interna consumi Investimenti
Ora nelle nostre valutazioni questo buon andamento dei primi tre mesi dovrebbe essere seguito da una certa moderazione nel secondo trimestre perché perché fondamentalmente e la produzione industriale che dovrebbe aprire un indebolimento
Indebolimento che connesso a ciò che è avvenuto in particolare un singolo mese in aprile cui si ha avuto una caduta piuttosto forte della dell'attività manifatturiera ma su cui hanno inciso anche particolari distribuzioni
Delle festività che non riescono a essere corrette dagli aggiustamenti che gli istituti statistici effettuano
Ma comunque il secondo trimestre dovrebbe essere debole della produzione industriale secondo nostre valutazioni addirittura negativo
Ma le indicazioni manifatturiere come cercano di Mostar vi successivamente restano favorevoli
E allora su questa questione della miglioramento congiunturale italiano
Esco fuori domande curiose secondo me anche oziose congiuntura o struttura secondo me e domanda oziosa perché chiaramente con una con una risposta congiunturale cioè ciclo internazionale particolare europeo che riprende Italia e in questo ciclo però però è una novità per italiano ricordiamoci che abbiamo avuto cinque anni di Stasi della produzione industriale italiana in questi cinque anni da produzioni industria europea non è stata statica la produzione industriale della già Tania della Francia e dei paesi europei ha sperimentato Pecchioli di accelerazione non ci siamo stati in questi periodi di eccitazione ora quindi questa partecipare a una ripresa industriale e anche una ripresa economica
Dei Paesi europei è un elemento congiunturale che però può forse vere e qualche segna può essere segnaletico di qualcosa di strutturale come noi tendiamo a ritenere
Poiché c'è questo miglioramento sembrerebbe che c'è c'è nelle nostre cifre poi c'è questo miglioramento della congiuntura ci siamo fatti una domanda
Abbiamo un minimo civico alle spalle
Il motivo la risposta è questo diversi morte i pesci indizi ma ancora non ne siamo certi il punto è che dopo il massimo che ha caratterizzato l'economia italiana a dicembre del due mila quindici
Sette cinque anni e mezzo fa
Cinque anni in mezzo fra Lisa è che colpisco prima design adesso che effettua la datazione ufficiale ciclo economico pone stati in grado di chiuderla non è stata in grado di trovare un successivo minimo dopo quel massimo di dicembre non siamo stati in grado di trovare un successivo minimo
E su questo c'è suggestivo di varie riflessioni alcuni dei quali cercherò di fare no ci siamo domandati se questo minimo finalmente lo possiamo trovare adesso visto che abbiamo questa previsione
Di rialzo invece l'azione ovviamente la previsione non la possiamo utilizzare cui possiamo evitare sullo dati veri e e utilizzando i dati veri abbiamo molti indizi ma non possiamo essere certi qui c'è una tabella che noi utilizziamo per datare il ciclo non vi spaventate cercherò di illustrarla esemplificata nel modo più veloce possibile punti di svolta e poi futili svolte gruppi di variabili che vengono utilizzati per identificare i punti di svolta ora le prime due variabili
Indicatore composito accetti niente coincidente prodotto interno lordo sono le variabili attività economica
Che fungono da riferimento sono variabili ferimento alcuni protette nord è chiaro che lo è questo indicatore composte coincidente un indicatore che oltre a andamenti di quota di azionare anche altri elementi e DTT come il Sire che consigliava come ulteriore parità di riferimento noi vogliamo identificare quindi con queste variabili strumenti diciamo strumento ore di straordinario produzione industriale il trasporto di merci su ferrovia investimenti in macchinari attrezzature importazioni per investimento regione tutto
E servizi vendibili nei Comuni mentine movimenti di queste variabili vedere se ci sono punti di inversione del ciclo
Massimi che poi diventano inversioni all'in giù minimi che poi diventano inversioni all'insù
Perché queste variabili perché sono stati selezionati sulla base di una analisi statistica econometria de mostra una favola rispondenza con le variabili ricevimento alcuna detto questo questo insieme di variabili ci porta a identificare con certezza con sicurezza che a dicembre due mila e comunque il punto di svolta del ciclo c'è stato un massimo dopo
Non riusciamo a individuare un punto di minimo dopo ci sono alcune variabili ci dicono al punto di Mino sono troppo poche qui ecco nel nella estati primavera due mila e tre forse c'è qualche segnale di punto di minima ma qui Rossi Stano indicare che questi ignari sono troppo fragili e poiché non c'è quel minimo troppo fragile non c'era che neanche successivo Massimo del della dell'estate primavera due mila quattro ecco ci arrivati alla all'inizio due mila cinque qui ci sono diverse variabili abbastanza solide ci dicono che c'è un punto di minimo
Ma abbiamo bisogno di vedere come vanno le cose di più informazioni prima di dire ufficialmente che quello fu un punto di minimo
Quindi molti indizi ma ancora non una certezza però guardate che roba è una è una periodo molto lungo innanzitutto non è una recessione classica questo indicatore coincidente questo è il punto di massimo dopodiché abbiamo avuto la caduta del due mila uno
E poi grossomodo una stasi con delle coppe
Una ce l'abbiamo qui
Una qui un pochino più significativa copie che però sono troppo episodica e troppo parziali sono quelle che noi che molti hanno detto false partenze dei comuni italiani tenendosi italiana
Troppo parziale per indicare che c'era un'espansione i fatti sono abortite rapidamente
Ed eccola l'ultima fase da cui noi stiamo dicendo che forse ci sono forti indizi di un conto di minori e dobbiamo avere più tardi per dirlo
E però osteggiata qui io vedo una certa tendenza un po'più ripida rispetto alle di alle false partenze precedenti
E se dovessi speculare su questo visto indicatori di fiducia di cui abbiamo disposizioni visto la nostra previsione quantitativa
Tenderei a dire che forse di si potrà localizzare infine premino quindi la ripresa la vediamo nel due mila e sei in questo senso
Ma inizio è stato prima quando sembrava che eravamo in recessione nella all'inizio del due mila cinque
Ultima riflessione sulla fase ciclica
Una fase ciclica molto anomala per caratteristiche e per lunghezza caratteristico l'appena accennato perché non è stato una caduta ma più che altro
Valgono solare ed un buon trenta stagnante
E ha molto molto Dunga però non è una novità questa è ancora una volta chi sito qualche memoria deposta ricordarsi che una ventina d'anni fa avemmo qualcosa dissimile
Qui sono rappresentati gli andamenti degli indicatori ciclici quell'ultimo il giallo due mila lire cinque quello di venti anni fa mille novecentottantotto al padre
Se inizio due mila cinque sarà confermato con un punto di minimo questa fase circa sfavorevole che parte dalla fine del due mila sono circa cinquanta millesimi molto lunga
In quel periodo al la linea verde fu uno trentasei mesi non molto lunga ma comunque molto lunga secondo di Stendhal storici della nostra ciclo economico che sono circa diciassette messi la fase negativa dura circa diciassette mesi in media nell'ultimo trentennio quindi molto più lunghi
E quindi abbiamo un precedente tra marzo ottanta marzo ottantatré siede una stasi più che una recessione forse per una forte persistenza però guardate che tra questi due periodi c'è più che in una coincidenza statistica all'inizio degli anni ottanta fu un periodo di forte crisi dell'industria italiana e di forte trasformazione di forti ristrutturazioni all'epoca delle borse
E quelle trasformazione ristrutturazioni poi per un esito c'è una ripartenza dell'industria perché ripeto ero competitività all'industria italiana quindi una nuova prosperità che durò finché non certo tempo la nostra industria e lei sito attuale dobbiamo ancora vederlo anche qui anche in questo caso anche crescente fase abbiamo avuto trasformazioni dei cambiamenti
Cosa c'è dietro il recupero e l'economia italiana innanzitutto una lenta risalita riferita all'industria pur tra forti volatilità
La produzione industriale ci sembra lungo una tendenza al rialzo la fascia chiara
Comprende le previsioni decisa e per quanto riguarda i mesi di lutti agosto studi luglio agosto
Insomma porta forte praticità ci sembra che è anche una prospettiva di periodo piuttosto Nebelcu include l'espansione degli anni del due mila ci sembra che ci sia un rialzo del della fusione industriale
Sì
E peraltro e anche diffusa dal punto di vista settoriale questo indice di fusione che noi calcoliamo mostra che sia i settori che producono per l'interno si settori proprio sull'esterno per l'estero si trovano al di sopra della soglia che seguirà separa la contrazione dall'espansione questo zero cinque al di sopra stai nella nell'area in cui la maggioranza dei settori è in espansione
Si potrebbe dire che anche nel due mila e due siepe qualcosa di simile ma nel due mila e due settore estero non riuscì a superare quella soglia adesso settore star bene avviare soglia tutti sono di alta soglia e quindi è un indicatore che noi leggiamo come consegnare favorevole
All'andamento da produzione industriale c'è un riscontro della fiducia dell'impresa è Qui studio biografico
La fiducia e le imprese manifatturiere che si ferma a giugno un rialzo che data più o meno dalla primavera del due mila cinque ed è diffuso settorialmente
E ha riguardato inizialmente i beni intermedi ebbe investimento negli ultimi dati
Del due mila e sei si è accentuata la tendenza al miglioramento anche pesci di beni di consumo le tre serie che vedete successivamente sono molto più lisce rispetto a quella della fiducia dell'impresa e perché sono trattate come lo strazio riciclo trenta e sono le tre componenti che vanno a fare l'indice di fiducia
E si vede che appunto che si di produzione hanno recuperato in modo piuttosto accentuato riportandosi sui livelli di fine due mila così come il livello degli ordini che lì si affaccia quasi sul territorio positivo cosa che caratterizzava il da due mila e le giacenze di prodotti finiti anche in riduzione e c'è da dire che questa appunto smussa un andamento che negli ultimi mesi realtà e di leggero rialzo del delle scorte
Se la fiducia delle imprese da segnali abbastanza netti in senso favorevole c'è ancora incertezza dei consumatori mi certezza che sembra essersi accentuata soprattutto nelle ultime rilevazioni soprattutto in quella di giugno su cui potrebbe aver inciso anche insomma intenso dibattito sullo stato dei conti pubblici e necessità di effettuare una correzione entro il due mila e sette
E in effetti si vede questo anche dal fatto che il giudizio dei consumatori sulla situazione e personale tende essere strutturalmente più elevato rispetto al giudizio sulla situazione economica ma anche nell'ultimo tratto
In degenero rialzo questo dato si ferma in giunta
Giugno quello di luglio dovrebbe essere pubblicato domani e vedremo se appunto la vittoria dei Mondiali ha avuto un effetto favorevole su questo indicatore sembrerebbe dissi Marco quindi vedremo andiamo avanti quindi nel Complesso tendenze congiunturali come diceva all'inizio professor Majocchi favorevoli confermati dagli indicatori sintetici di Cipro il primo indicatore l'avete visto più varie salse l'indicatore coincidente che appunto mostra che a marzo c'è ancora un dato positivo il secondo indicatore un indicato indicatore anticipatore che Lizzani
De elabora sulla base la mitologia fatta con la Banca d'Italia sulla spari Nesta una parità di serie di variabili che hanno proprietà anticipatrice del ciclo anche questo mostra un andamento che è favorevole per i prossimi mesi
E quindi prima di mostrare le cifre quantitative della nostra previsione porrei
Dire che
Senz'auto vediamo un'economia in miglioramento ma di freni alla crescita sono ancora in gran parte presenti
E c'è un recupero dell'industria è un recupero congiunturale ma noi lo vediamo anche con un recupero strutturale
Perché gli anni due mila e due mila cinque e questo sarebbe dovuto essere chiaro chiunque fa ragionamenti tipo economico sono stati i piani di crisi Magnani Cristo anche anni di trasformazione Schumpeter ce l'ha insegnato cioè nel senso che quando ci sono crisi dovute a pressioni compitino mentre la concorrenza sono anche per io intensa bresciani della struttura industriale e di selezione dei migliori
E so fa molto piacere cioè l'articolo di fatti Riccardo Faini oggi sul Sole ventiquattro Ore fa piacere perché si ritrovano delle considerazioni
Che e noi stiamo Ishii andato svolgendo qui recitato l'apporto apporto di febbraio due mila e sei ma io avrei voluto citare il rapporto di febbraio due mila cinque per rapporti crebbe alle sei
Siamo andati avanti in questa analisi cercando di mostrare sulla base di dati ovviamente parziali che l'industria italiana essi in crisi in quel veglione si statica in quel periodo ma non è immobile ci sono delle trasformazioni trasformazioni che sono di tipo intera settoriale
E questo condono non ebbe essere una sorpresa per chi osservarli indusse italiana sempre indusse italiana di fronte alle pressioni competitive affatto aggiustamenti intra settoriali nel senso di spostarsi verso segmenti qualitativi più elevati
In i Paesi emergenti esistono da sempre prima no altri nomi adesso si chiamano Cina India la prima e non altri nomi
E la risposta è stata sempre quella della Plan in qualitativo non del salto l'abbandono dei settori radicata vocazione tutti evitare ha perso settori molto più distanti è nostro Luca Cerruti e quali possono essere alte tecnologie
E questo non lo vedevamo nel fatto nei dati che vengono citati da Riccardo Fellini oggi nel fatto che le quote di mercato in volume sono un disastro ma le quote di mercato in valore sono andate teoricamente bene nel fatto che i valori medi unitari esportazioni mostrano andamenti anomali
E che indicono un upgrading qualitativo un andamento molto nati in Africa positiva è un periodo in cui ci sono forti pressioni competitive ma non sono un upgrading qualitativo anche Prezzi anche prezzi all'esportazione non solo qualità ma anche la possibilità di fare profitti sui mercati essi sui difficilissimo perché ha chiesti proprio nei settori tradizionali del teste d'avviamento del cuoio e calzature
Perché la qualità protegge dalla dalla dalla concorrenza e quindi lì dove peccato tirava di più mercato adesso non c'è più il mercato italiano
E poi che c'erano delle pressioni sui margini profitti italiane di vario tipo lì si cerca di fare i profitti quindi un comportamento di breve periodo cerca fare i profitti ma segnalatori il potere di mercato l'esercizio poteri mercato che a sua volta può essere esercitato perché c'è planning qualitativo non solo intersettoriale Macchi intersettoriali in quel rapporto il febbraio due mila e sei notavamo che lei il modello di specializzazione dell'Italia alla fine di questa periodo di crisi sì se lo confrontiamo con modelli specializzazione della Germania e della Francia
Dei Paesi hanno visibili coi mi rivedo di sviluppo e di industrializzazione continua a essere immutato i nostri vantaggi comparati più forti continua a essere nei settori tradizionali
In un hospice vantaggi comparati più forti continua a essere in settori dell'alta tecnologia Elisa percorsi la futura fino a però nel mezzo di questa polarizzazione tra settori molto racconti vantaggio competitivo molto radicato e settori molto te specializzati avevamo notato non movimento di settori che partendo da posizioni secondarie in quel periodo di crisi della magistratura tra il due mila e due mila cinque avevano avuto performance anche migliori dei partner europei ed erano settori
Certamente non è microchip non era la latte dal la frontiera del Golgi hanno settori di produzione di beni intermedi l'industria alimentare l'industria della carta editoria stampa e nell'ultimo periodo anche l'industria dell'auto uscita fortemente ridimensionata ridimensionata dalla crisi di questi anni ma che ultimamente ha avuto andamenti migliori che negli altri negli altri paesi
Oltre a quello abbiamo in questo nostro scenario come vedremo in più posti metodi la domanda interna che si affianca lo stimolo ha una stima domanda estera che invio di attivazione allora tutto risolto è un quadro ottimismo Tyco che noi presentiamo no
Quei mutamenti che l'ho detto in precedenza sono stati i mutamenti spontanei policy maker mo'centro penetrato forse forse fortunatamente non c'è proprio entrato perché
Diciamo le proposte più forti che all'epoca si sentivano Caroppo forti proposte di protezione che avrebbero rallentato quell'aggiustamento di adozioni darsi che avrebbero a rarità pure questo sono talmente spontanei e però che potrebbero essere i insufficienti a garantire un recupero soddisfacenti e durevole manifatture quindi l'intera economia
Quindi lo scenario che noi proponiamo che illustrerò gratuitamente è cauto la crescita italiana accelera
Ma c'erano rispettati bruttissimi anni Duemila ecco dal tasso di sviluppo medio e la nostra economia è stato zero virgola quattro per cento
E ma resta limitata questa crescita da un potenziale da un da dinamica potenziali italiana che passando a causa della demografia inadeguata Dakar spaccaossa Cabassi inefficienza
Migliora la produttività che non è più negativa ma dinamica rimane modesta si attenua la perdita delle quote di mercato ed esportazioni in volume
è ma che permane in un trend in discesa anche se qui bisogna essere chiari eroico intendersi rialzo delle quote di mercato in volume per un Paese industrializzato come l'Italia in un'epoca di globalizzazione la quota di mercato in volume dell'Italia è giusto che continui a scendere
Si vorrebbe continuasse a scendere in secondo ritmi più in linea con quelli degli altri Paesi diciamo l'anomalia in questo caso su tutta la Germania che riesce a guadagnare quote che quella di Parisi che riesca perdo la bocca in un'epoca di globalizzazione
Ciò detto vorrei essere abbastanza veloce nel presentare la mia la nostra previsione
Per il due mila e sei indicatori anticipatori segnarono un primo semestre dovrebbe aver viaggiato intorno a uno zero sette per cento secondo i nostri stime anche secondo semestre dovrebbe essere più o meno forse un pochino più su questi ritmi quindi PIL aumenta dell'uno virgola cinque per cento questo è un piccolo retto per le giornate lavorate quindi stiamo sei decimi in meno rispetto al due uno immaginato per l'aria euro per il due mila e sette noi facciamo una previsione tendenziale cioè e basata su politiche invariate cioè non incorpori amo le misure che la Finanziaria di settembre adotterà sia per aggiustare dei conti pubblici sia per sostenere lo sviluppo economico prevedendo un adeguato finanziamento copertura finanziaria di queste misure
E questa pensioni tendenziale il PD corretto per le giornate lavorate aumenta dell'uno virgola tre per cento quindi ancora sotto di cinque decimi rispetto all'area euro che aumenta dell'uno otto per cento
Questo ulteriore punto forse importante per confrontarsi con i dati del DPEF perché il DPEF effetto una previsione in cui non si corregge per il calendario ci dice che la crescita del PIL sarà dell'uno cinque per cento quest'anno dell'uno e cinque per cento l'anno prossimo
Affittuale umana un'analoga
Valutazioni noi la nostra crescita cioè i dati confrontabili con il DPEF uno e quattro per cento quest'anno uno e quattro per cento l'anno prossimo il motivo perché del due mila e sei ci sono due giorni lavorativi in meno rispetto a tutti e cinque i messaggi sono tre giorni motivi in più rispetto al due mila e sei quindi una crescita media che in questo biennio dell'uno e quattro per cento meglio che negli anni Duemila in linea col potenziale elementi caratteristici di questa previsione è che la crescita si si basa sull'apporto soprattutto della domanda interna
Le esportazioni nette migliorano ma non contribuiscono allo sviluppo del Paese
Torno accelerare l'occupazione ma anche la produttività che questo fosse un elemento di novità rispetto agli anni precedenti l'inflazione presenta ancora tensioni nel due mila e sei
E ripiega nel due mila e sette nelle ipotesi internazionali che abbiamo fatto però con rischi gli andamenti più sostenuti
Per quanto riguarda i piedi blocco station accresce italiana i consumi delle famiglie
Aumento dell'Unitre e uno e due per cento queste dinamiche riflettono fondamentalmente l'andamento dei redditi disponibili delle famiglie che sono a loro volta alimentati da la crescita del reddito pro capite
Rinnovi contrattuali settori pubblico e privato sostengono la dinamica quest'anno anche l'anno prossimo
E sostanzialmente in linea quindi la propensione al consumo tende a stabilizzarsi in realtà continua attribuire leggermente del due mila e se ne prende sette ora questo comune tre pure richiama l'attenzione sull'uno e tre per cento del due mila
E sei che può sembrare un balzo molto forte rispetto alla stagnazione del del due mila
Che cinque
Però questo è già storia nel senso che il primo trimestre di quest'anno già ci ha portato di un per cento sopra e livello medio dell'anno precedenti quindi quell'uno e tre per cento implica implica una crescita positiva dei consumi ma tutto sommato moderata anche per quelle incertezze del clima di opinione
Sempre sperando che i Mondiali una spinta superiore perché frena del due mila e sei
Per Investimenti c'è stato un marcato indebolimento alla fine del due mila e cinque e anche qui un balzo nel primo trimestre questa quest'altra componente da domani della domanda interna
E la dinamica resta favorevole la nostra previsione due tre per cento quest'anno e del due per cento e se investimenti totali dell'anno successivo perché il clima di opinione e fondamentalmente migliore
E perché persistano quelle esigenze di ristrutturazioni recupero competitività delle imprese italiane
Vorrei anche ricordare che ultimamente ci sono state delle inchieste importanti sia quella paritaria che dell'ISAE sulle intenzioni sue propensioni vestire dei paesi dei gli imprenditori italiani che erano nel passato negative citano uno degli atteggiamenti negativi
E confronti l'attività d'investimento queste inchieste fatte
Febbraio inizio anno a marzo apri la nostra aprile quella Banca Italia forse un po'prima danno delle indicazioni senz'altro più positive
Ancor più se si considera che il grado di utilizzo degli impianti è tornato a crescere in una situazione in cui sempre nelle inchieste degli imprenditori che dichiarano che la produzione è ostacolata perché c'è insufficienza di domanda
Ha mostrato un calo discreto proprio negli ultimi valutazioni
Queste indicazioni porterebbero portare a pensare che se in una misura in cui la ripresa si consoliderà c'è una fase di di cresce si consoliderà accanto a investimenti razionalizzazioni di recupero compì dita dopo un po'di tempo potrebbero esserci anche investimenti di ampiamente la base produttiva per esportazioni
La nostra valutazione è di una dinamica che resta favorevole ma che risulta in parte frenata dalla fatto che del commercio mondiale tende gradualmente a rallentare poi c'è un apprezzamento del cambio
Queste crescite del dell'export italiano del quattro e quattro del tre uno per cento nei due anni implicano ancora perdite di quote di mercato e del traffico verde e giallo che vedete
Perde quote di mercato che però come ho accennato sono meno forti che nel periodo precedente data la dinamica importazioni non spese non argomento di più su questo già l'ho detto il contributo la domanda estera netta
Non più fortemente negativo tende a essere zero quest'anno e marginalmente negativo l'anno prossimo
Per le indicazioni sono questo accettazione di attività economica dovrebbe accompagnarsi anche al superamento della fase molto deludente dell'occupazione
Che si è avuta nel due mila e quattro mila e cinque fase molto deludente dell'occupazione in quei due anni che non si leggeva nei dati delle forze di lavoro delle teste di invece erano molto buoni ma si leggevano i dati di contabilità nazionale
Cosiddetti dura perché già tengono conto delle regolarizzazioni degli immigrati
E quindi quel sbalzi che siamo nel due mila e quattro esterni cinque dell'occupazione delle teste le forze di lavoro che ripetevano molto la regolarizzazione non lo si vedeva più nelle una che infatti sono stati stagnanti
Nel due mila e quattro in negative nel due mila cinque
La nostra previsione nostra stima per il due mila e secche secche di uno zero sette per cento all'anno già nel primo trimestre di quest'anno si è avuto un po'risultato
Quello che si deve sottolineare questo proposte si che è molto positivi cioè e positivo riprenderà a crescere
Gli occupati intendo di contabilità nazionale ma tenuto conto l'andamento dell'economia quell'undici quell'uno e quattro per cento nei due anni Deckard caratterizza il PD significa che l'elasticità dell'occupazione all'attività economica torna a normalizzarsi da questa elasticità era abnorme soprattutto tra il due mila uno e quindi tre con valori superiori a due
Nell'interpretazione che si dà e che questo pum dell'occupazione in un periodo di declino cosiddetto della nostra economia era dovuta anche alle riforme del mercato del lavoro attuate dalla seconda metà degli anni novanta
E quindi un risultato abnorme che tende normalizzarsi qualche senso questo che qualche modo questo significa che le gli effetti più forti delle riforme del mercato del lavoro contatti nella seconda metà degli anni novanta in poi tengono attenuarsi nella nostra previsione abbiamo un'elasticità zero cinque che è elevata
Sulla base degli standard storici ma appunto
Concretissima jeune normalità
Questo favorisce la prosecuzione dell'aumento la produttività che però resta su ritmi modesti di circa mezzo punto all'anno
Sull'inflazione gli effetti dello shock di petrolio sui prezzi al consumo sono stati finora limitati nel primo semestre l'inflazione in media è stata del due uno del due per cento ha raggiunto un due tre per cento a giugno
E per il prosieguo dell'anno noi vediamo che ancora ci sono spinte opposte come nel precedente Periodo da un lato ci sono i rialzi percettrici senz'altro i passati aumenti energetici
Street cadranno sulla dinamica dei prezzi al consumo italiano dall'altro appunto le pressioni al ribasso al contenimento provenienti dalla concorrenza internazionale non ci attendiamo che l'inflazione italiana
Terra c'era nella seconda metà dell'anno fino a vicina sì al due virgola cinque per cento per cui quello è il valore medio del due mila sei due virgola tre nel due mila e sette
Nelle nostre ipotesi internazionali la dinamica dei prezzi al consumo decelera un due per cento lo poi che punto di riferimento nostro continua a essere l'aria euro in termini di indice armonizzato queste dinamiche dicono che l'Italia sarà marginalmente sopra l'aria euro nel due mila e sei un decimo di punto e sottomarine uno nel due mila sette però in questo caso siamo avvantaggiati dal fatto che l'inflazione tedesca aumenterà perché lì aumenteranno Vitra noi non abbiamo poiché quadro tendenziale non abbiamo ipotesi di alcun tipo questo quadro
Ipotesi sulla finanza pubblica sono sintetizzati gli elementi essenziali in questa tabella specie su pizza sia bassa quattro per cento come nel tipiche F
Diciamo che inefficacia parte inefficaci a della manovra che era stata prevista nella legge finanziaria dello dello scorso anno per il due mila e sei è in parte compensata dal dalle entrate prelevate del previsto che si sono avute in parte dal decreto
Che è stato adottato il quattro luglio i cui effetti però si rifletteranno soprattutto su due mila e sette in cui il nostro la nostra stima del deciso PIL è del quattro virgola due per cento il DPEF quattro uno per cento ci sono delle differenze che per dovere d'ufficio Cicchitto rispetto al modo di valutare tendenziali nel DPEF DPEF costruisce il tendenziale a legislazione vigente e quindi sconta gli effetti della corresponsione delle vacanza contrattuale dell'indennità di vacanza contrattuale Lizzani
è invece a politiche invariate e quindi ipotizza parziale rinnovo dei contratti del due mila e sette inoltre nelle nostre ipotesi la spesa per interessi e inferiore a quella ufficiale altri Palio di indicazioni per quanto riguarda questa tavola nel due mila e sei per la prima volta dopo otto anni penso e l'avanzo primario
Non scende aumentar leggermente
E per quanto riguarda il debito pubblico sul PIL c'è un aumento accetto sette cinque per cento quest'anno un ulteriore aumento centootto e quattro per cento l'anno prossimo c'è da ricordare che questo è un tendenziale e quindi non tiene conto delle manovre correttive che verranno adottate a settembre e anche degli interventi correzione per lo sviluppo che potrebbero anche incidere su questa de dinamica
Non posso chiudere questa previsione dell'economia italiana senza
Riportare sull'Italia il rischio di tipo internazionale che ho citato all'inizio cioè questo quadro si basa su queste ipotesi che vi ho detto e il rischio principale che a nostro avviso grave su questo quadro appunto soprattutto un rischio internazionale un rischio internazionale ed è connesso alla possibilità che lo stato di stabilità militare la guerra attualmente in Medioriente abbia effetti destabilizzanti sul prezzo del petrolio abbiamo shock petrolifero gli effetti sul quadro globale Pilo detti per quanto riguarda l'Italia Capitalia
Perfetto non è molto di Fiesso per quanto riguarda la crescita rispetto a quello degli altri Paesi industrializzati anche in Italia ha ridotto notevolmente fabbisogno di diretto indiretto di input energetici importati il punto è che noi partiamo da una base di partenza molto più sfavorevoli per cui sottrarre tre decimi di punto net Tarquini degli anni in cui cresciamo nell'uno e tre per cento significa andare
Verso l'uno per cento
Inoltre i consumi tendono a essere più colpiti che nelle altre economie europee perché c'è un impatto inflazionistico maggiore e soprattutto la nostra basi di partenza peggiore perché abbiamo un problema di conti pubblici e se cresciamo di meno
I conti pubblici ne risentano e se peraltro come prevede questo modello c'è una reazione delle banche centrali ci variazioni la Banca centrale europea
Alle pressioni inflazionistiche con l'aumento dei tassi interessa i conti pubblici italiani Veggiano anche per questo motivo in misura proporzionalmente maggiore rispetto agli altri paesi europei per cui il del saldo di bilancio in rapporto al PIL
Peggiora di tre decimi di punto rispetto alla bassa ISAE nel caso che lo shock petrolifero e su questo mi fermo
Grazie ma fissa per la progettazione adesso iniziamo il giro dei Bisca Hassan cedo la parola proteso a Lorenzo Codogno del Ministero dell'economia e delle finanze
Bene grazie come al solito il rapporto dell'ISAE molto ricco esaustivo
Ma peraltro lo scenario di base non è molto difforme da dal nostro quindi mi soffermerei soprattutto sugli elementi di criticità
Sergio accettato leggera differenza sulla crescita rispetto al DPEF
Spiega in parte le ragioni tecniche però parola
Al diciamo le variabili fondamentali non sono molto diverso se noi abbiamo un uno scenario sostanzialmente uguale per quanto riguarda a l'andamento dell'euro rispetto alla al dollaro ovviamente un range tra uno ventotto uno e trenta se si realizzasse sarebbe un nasce l'azione molto molto ristretta rispetto alla l'andamento storico saremo molto fortunati in questo a però diciamo i rischi di sono di una citazione più ampia però anche noi nel nello scenario di base abbiamo indicato un livello sostanzialmente uguale
Quanto alla quanto alla al petrolio il nostro profilo leggermente più alto leggermente più negativo per la crescita ma niente di particolarmente diverso
I rischi della nella scena internazionale ci sono li conosciamo tutti viviamo sottolineati molte volte
Direi probabilmente in ordine di importanza
Rischi di una a di un di una caduta netta significativa nella domanda americana seguito appunto di una correzione drastica
Con possibili shock anche sui mercati finanziari in particolare sul dollaro rischio che effettivamente continua ad essere presente
Concordo però sulla sul giudizio fatto andato dall'ISAE che alla fine questo rischio qua rimane non particolarmente elevato fra devo dire che è un un segno incoraggiante sta venendo o dal ribilanciamento dalla crescita mondiale
I Stati Uniti stanno rallentando stanno modellando la crescita pur mantenendo un sentiero di crescita molto sostenuto
E allo stesso tempo sta recuperando livelli di di attività produttive sia l'Europa che il Giappone questa molto positivo però come ha messo in rilievo
Il rapporto non è solo Europa e Giappone ma sono i Paesi emergenti che in questo momento sono un po'da fare ma per la crescita mondiale e quindi le lo sbilancio di partite correnti americane che alla fine è uno sbilancio di domanda se vogliamo potrebbe trovare col passar degli anni graduale soluzione proprio attraverso questa questo ribilanciamento a una crescita quindi da questo punto di vista a il problema rimane un problema molto grosso ma non più grosso rispetto a qualche tempo fa
Secondo le mente crescita un ulteriore shock petrolifero lo stesso rapporto design città le previsioni della Banca centrale europea che sono particolarmente significativa perché passando da marzo a giugno
Passando attraverso Onna un rialzo più consistente proiettato al mercato aumenta se interessa un aumento più significativamente i prezzi del petrolio rispetto a alla loro sino al precedente
Hanno di fatto confermato dalla stessa stima di crescita quindi questo significa che impatto del petrolio continua a stupire per la sua assenza o quantomeno per la sua mormorò moderazione in futuro probabilmente anche un ulteriore rialzo dei prezzi del petrolio
Potrebbe nuovamente essere assorbito anche perché avviene in coincidenza di una crescita mondiale ancora sostenuta i rischi anche in questo caso esistono ma tutto sommato non sono non sono amatissimi ecco passando gli elementi di criticità si parlava di De Carli
Possibilità che effettivamente l'Europa Possa crescere per per forza propria in passato questo non è avvenuto nome necessariamente questo non non avverrà in futuro effettivamente alcuni segnali incoraggianti ci sono di ripresa di domanda interna che potrebbe anche che potrebbe anche crei continuare per modo proprio per consentire anche in presenza di una moderazione della crescita statunitense teniamo presente che in Europa ci sono state le riforme nonostante tutto
Queste riforme hanno avuto un impatto strutturale
Questo potrebbe col passare del tempo effettivamente avere un impatto sulla crescita potenziale e è ed emergere con molta gradualità questa diciamo uno scenario positivo ottimistico
La mia sensazione è che se ancora un po'difficile che questo avvenga però diciamo qualche segnale incoraggiante esiste
Passando all'Italia Elisa e messo in relazione a ha sottolineato con molta efficacia a il periodo molto prolungato di stagnazione
Che abbiamo visto gli ultimi anni
Effettivamente adesso c'è ci sono ripetuti segnali di miglioramento
Miglioramento che vengono non soltanto dalla dalle indagini derisa che secondo me perciò molto significative diversi segnali però abbiamo anche avuto un mondo evidenza chiara dei dati dipinte da di produzione industriale
Ci sono ma ormai l'evidenza è ben distribuita ai vari settori dell'economia al punto che dobbiamo effettivamente crederci e il punto di minimo come ha detto Lisa e potrebbe addirittura essere tracciato nel primo trimestre l'anno scorso secondo me è molto incoraggiante ad esempio l'indice di fusione è stato presentato che mostra che la ripresa proteste ben diffusa tutto tessuto l'economia anzi addirittura quel gap che si era visto in passato tra indicatori provenienti alle indagini congiunturali e i dati produzione vediamo vota si sta chiudendo in molti settori
Guarda caso i settori dove dove non si chiude del cuoio no eletta essi verso quei settori dove probabilmente c'è stata da
Delocalizzazione delle degli impianti produttivi all'estero e non so quanto alle quanto le imprese siano in grado di distinguere effettivamente per produzione nazionale produzione
Estera e questo forse è un elemento di crescita nel delle indagini congiunturali però effettivamente ci sono ci sono segnali molto incoraggianti ora la domanda che si pone Lisa è quanto di congiuntura quanto è congiunturale quanto strutturale è ovviamente molto presto per dirlo non lo sappiamo probabilmente ci sono elementi che di entrambe le cose già c'è sicuramente una lepre congiunturale forse c'è anche qualcosa di strutturale può ha messo in evidenza Sergio ci sono chiari segnali di ristrutturazione aziendale di trasformazione del settore produttivo e questo lascia ben sperare
Ci sono molti dubbi sui dati
Lo sappiamo tutti
Sono dubbi sulle sui dati dell'esportazione soprattutto sui del Suntory
Ci sono molti dubbi sui dati produttività che sono
Molto bassi quasi hanno ma anomali diciamo però sa molto basse
A parte per fattori anche legati alla crescita occupazionale degli ultimi anni però di fatto sono sono ancora molto basse c'è un'occupazione che è cresciuto molto e anche qui ci sono molte molte perplessità e Johnson cambiamenti serie
Eccetera rendition c'è la la i dati non non danno una risposta chiara questo è ovvio
Ma però da un lato abbia una ripresa congiunturale che si fa più chiara e più evidente dall'altro questi segnali di ripresa strutturale sono incoraggianti ma secondo me non devono far cadere la la nostra così nostro desiderio di riforme beh questo sarebbe molto molto rischioso noi calcoliamo la crescita potenziale dell'Italia secondo la metodologia a approvata dalla Comunità europea
E i dati che che abbiamo per il due mila e sei sono sono molto bassi uno per cento addirittura stati pubblicati nel DPEF
Ora anche se non personalmente non credo molto a questo a questo dato però è indubbio che anche se leggermente superiore sicuramente è un comunque un livello molto una una una crescita potenziale molto molto bassa in qualcosa deve essere fatto bene innalzare
Questa situazione migliorare questa situazione si diceva prima crescita occupazionale che potrebbe avere influito sulla produttività
Potrebbe aver inciso ma su su questi su scusi su questa fase di transizione che potrebbe portare in un prossimo futuro a un miglioramento strutturale che si fa si potrebbe fare sempre più marcato però la certezza non abbiamo abbiamo sicuramente la sensazione che sedi miglioramento si tratta effettivamente la ripresa non sarà particolarmente brillante anche nel migliore dei casi quindi secondo me si inserisce qui la necessità di azione di politica
Per per migliorare situazione sul lato della della crescita potenziale produttività chiaramente l'azione sta a al settore produttivo non anomalo governo però larga il governo può aiutare può fare qualcosa per migliorare la situazione
Sappiamo che la situazione Italia e problematica soprattutto su due fronti in questo momento uno alla finanza pubblica
Esagitati dati che ovviamente sono sostanzialmente in linea con i nostri a ma il dato più importante secondo me è la dinamica del debito
C'è una dinamica che in presenza di una crescita potenziale così bassa
In presenza di un un rialzo dei tassi d'interesse
E di una primario che comunque si è quasi azzerato se non su livelli molto bassi è chiaro potrebbe rivelare diventare esplosiva in futuro editi da qui la necessità di agire immediatamente perché più si aspetta di più la situazione si degenera e quindi più sarebbe il futuro richiesta nazionale ancora più pesante significativa
E questo si spiega anche la desiderio del governo di di fare un po'fronte Lodi delle misure tre misure fiscali e adottarle il prima possibile possibilmente già a settembre
Dall'altro lato ovviamente c'è necessità contemporaneamente di stimolare la crescita di aiutare la ripresa la trasformazione dell'economia
Questo nuovo avuto difficile ripeto nonno stanco perno basta l'economia stessa però al governo in qualche modo può aiutare in questo anche questo senso secondo me si giustificano i tentativi di
Penalizzare a deregolamentare
Perché questa era l'unica strada che può alla fine portare ad una rialzano la crescita potenziale non il DPEF come avrete potuto notare abbiamo ma ottimisticamente ovviamente non possiamo che essere ottimisti e se posso posso su quello che verrà fatto in futuro abbiamo messo una ripresa dovesse potenziale da un uno per cento al due mila e sei
Ad ognuno le sette nel due mila undici
Secondo me le premesse perché questo avvenga ci sono l'impegno la volontà c'è ovviamente una sfida significativa a che deve passare necessariamente attraverso le riforme riforme soprattutto riformare i mercati la sfida che è che grossa in questo momento secondo me è migliorare la competitività del Paese quindi anche riduzione del cuneo fiscale però quella una misura temporanea quel quella misura sostenibile di medio lungo periodo passa attraverso moderazione salariale passa attraverso una ripresa la produttività moderazione salariale significa che in qualche modo il lavoro deve essere compensato e la compensazione deve arrivare da una diminuzione dell'inflazione infrazione deve continuare se moderata e delle mode rassegna in questo senso la liberalizzazione
Le deregolamentazione possono aiutare l'abbiamo già visto con la il decreto Bersani
Secondo me queste iniziative possono mantenere inflazione bassa anzi abbassarlo ulteriormente attraverso questa via aumentare e reddito disponibile reale e aiutare l'economia ad assorbire
Gli aggiustamenti necessari secondo me per riportare in equilibrio i conti pubblici è per riportare verso un livelli più elevati la crescita potenziale
Grazie
Grazie Lorenzo il secondo intervento è Enrico Giovannini dell'OCSE
Grazie grazie
A parlare
Qui su un rapporto come ha detto già Lorenzo estremamente ricco io per prepararmi mi sono guardato
Essendo un po'fuori dalla del giro italiano tra l'altro ho notato che io sono andato via dall'Italia in punto di massimo del ciclo non so se questo è un
Dicevo mi sono guardato allo promette il DPEF mi sono guardato villa i rapporti di altri istituti villa l'Economic Outlook dell'OCSE e devo dire che
Sui numeri macro mi sono detto ma qui qualcuno copia perché in realtà c'è un forte consenso
Sulle cifre
Di massima
E mi domandavo se questo tipo di messaggio che emerge alla fine dai vari rapporti perché vengono rilanciate dai media periodicamente
Possano creare un affetto anestesia da un certo punto di vista
Più o meno positivo asseconda della del modo con cui vengono poi presentati sostanzialmente gli stessi libertà dati
Ero io proverò a essere un po'provocatorio in questo intervento per vedere se
Per evitare questo rischio
L'OCSE ha fatto un esercizio a medio termine per quello che valgono questi esercizi a medio-lungo termine fino al due mila undici anche il DPEF prende alcuni di questi dati
Dette armadio tutto in tre cifre
Si dice che la crescita media dell'OCSE dell'area OCSE
Fino al due mila undici circa del due sei per cento all'anno tre per cento per gli Stati Uniti due per cento per l'area euro una mezzo per l'Italia adesso
Sintetizzo arrotondando qualche
E quindi la domanda vera per l'Italia è ma ci dobbiamo rassegnare
Ci dobbiamo rassegnare cioè accrescere la metà del gli Stati Uniti e comunque mezzo punto in meno rispetto all'area euro
Questa secondo me è la vera domanda perché è vero che c'è una ripresa è vero che c'è un sono dei risultati
Debordanti perché non c'è più lo zero virgola ma dice dunque un po'più grande prima dello zero
Ma la vera domanda è se dobbiamo rassegnarci accrescere sistematicamente nei prossimi quattro cinque anni
Ha un ritmo significativamente più basso della media OCSE ma anche amori mossi definitivamente mezzo punto più basso del era dell'area euro quindi è un problema di ambizione attenzione a non sto dicendo che bisogna fare i libri dei sogni assolutamente no però il dibattito politico deve secondo me porsi nell'area del cos'è ragionevole fare un obiettivo di medio termine
Che possano eventualmente evitare lo scivolamento dell'Italia
In termini di reddito medio pro capite parità del potere d'acquisto non solo sotto la media europea già ci siamo
Veramente europea quindici ma magari tramite europea venticinque
Che è un obiettivo tutt'altro che impossibile se si continua a crescere a mezzo punto in meno dell'area dei paesi euro sapendo che o gli altri Paesi di soprattutto i nuovi paesi crescono mediamente a tassi più alti perché c'è un affetto caccia in gamba che in qualche modo li spinge verso
Perché questo è rilevante perché come il rapporto chiaramente indica
La crescita italiana è stata innescata tanto per cambiare dalla crescita del commercio internazionale cioè stiamo ancora discutendo
Sergio ricordava agli anni Settanta quando studiavamo all'università ballavamo che la crescita italiana per
Molti anni era stata Export Land qua l'abbiamo vista anche come al listino negli anni successivi fondamentalmente ancora ci stiamo che la Borghesani ci sta dicendo che
Ci siamo agganciati a una ripresa internazionale e quindi lento vede seguiamo questa ripresa internazionale con un tema
Che questo sì e differente nei vari rapporti che vorrei richiamare l'attenzione su questo della contributo della domanda estera ammenda alla DC
Apro una piccola parentesi su questo il contributo alla crescita della domanda estera è stato negativo negli ultimi anni particolarmente pesante se non sbaglio nel due mila tre o del due mila quattro
E e era a bordo due mila tre
Il rapporto Design mostra come nelle vostre previsioni danno valore intorno a zero fondamentalmente ecco qui si vede una differenza rispetto ad altri rapporti per esempio rapporto di Prometeia in cui invece c'è una domanda estraneità negativa in termini di contributo la bici
Questo è molto importante perché noi guardiamo molto alle
La quota di mercato internazionali ma così facendo forse ci siamo persi eccome coscienza collettiva non come consumatori che poi
Quei beni cerchiamo che abbiamo perso quota di mercato sul mercato interno
Forti Brenna a favore di altri Paesi compresa la Germania compresa la Francia per alcuni grazie
Quindi in qualche modo il tema della competitività complessiva non si legge soltanto in termini di domanda estera ma enti intermedi domanda estera netta e qui sarà o no sarà interessante vedere i dati se cioè in qualche modo questa ripresa italiana della domanda complessiva che pure si osserva
Va a in che misura a favore di altri paesi io qui sono un po'meno ottimista della produzione
Ho l'impressione cioè che lo stimolo della domanda possa essere in parte mangiato né in termini di crescita di brillanti dalla
Da altri
Che aggrediscono i mercati italiani in modo più competitivo
Il rapporto ISAE mostra molto chiaramente questa sequenza no sono partiti i primi il settore dei beni intermedi Boy bene investimento e adesso finalmente vediamo anche sulla produzione di beni di consumo
Movimenti interessanti
E il rapporto ci richiama come siccome questo è un tema molto interessante magari poi da di domani
Non sono dovuti credo al vettore mondiale dimostrano che la fiducia delle famiglie schizza verso l'alto c'è una simmetria tra domande tra nel clima di fiducia delle imprese industriale perché il rapporto giustamente mostra che nel terziario nelle costruzioni si qualcosa si muove ma non allo stesso tasso chiaro che nell'industria e invece il clima di fiducia delle famiglie tra l'altro ricordiamoci sempre che l'industria manifatturiera pesa per meno del trenta per cento in Italia quindi tornerò fra poco su questo
E quindi dobbiamo renderci conto che quello che osserviamo in quel settore poi si pesa che settore
Più ciclico ma poi alla fine c'è un altro settanta per cento che si muove con logiche parzialmente
Che cosa ha determinato cosa può aver determinato questa simmetria tra imprese difformi
E perché questo è così importante
Le imprese
Crescono noi esprime fiducia cresce perché crescono gli ordinativi perché crescono le aspettative di produzione e su questo Sergio è stato molto chiaro però se andiamo nel rapporto e andiamo a guardare alcuni settori
Ricordate anche da Codogno prima più tradizionali si vede una differenza abissale tra il clima di fiducia e l'andamento la produzione industriale
Cioè prima di fiducia schizza verso l'alto per la produzione continua andare male
Ora qui c'è qualcuno che sta sbagliando
Ho stanno sbagliando gli imprenditori
Aspettarsi una domanda una un effetto domanda sulla produzione più forte di quello che stiamo che osserveremmo o l'Istat ha un problema sulla invece la produzione industriale molisana è un problema diciamo sul selezionare il campione
Delle famiglie oppure come diceva Codogno prima l'imprenditore pensa alla sua impresa complessivamente dimenticandosi o non segnalando nel caso delle indagini sai che ne ha mezza fuori
Ma se così allora attenzione prendere troppo positivamente questi segnali perché in realtà se così un pezzo della produzione sta andando
Fuori dai confini nazionali e quindi l'effetto netto sul PIL italiano è molto meno forte di quello che uno potrebbe immaginare guardando questi indicatori di fiducia questo non è mento
Di domanda per risalire che sarebbe opportuno secondo me proprio per la significatività e l'importanza di questi indicatori utilizzai capisse meglio se è possibile che cosa gli imprenditori intendono quando fanno riferimento a
Alle aspettative al di domanda e soprattutto di produzione
Però a questo punto è un punto che
Si aggiunge alle incertezze richiamate a De Nardis prima che da Codogno poi sullo scenario internazionale e così via
Perché un punto analitico secondo me importante
Perché è importante perché se per caso scoprissimo che invece imprenditore rispondono in modo pensando all'Italia
E la produzione non si muove o non si muova lo stesso
Potrebbe esserci un affetto nei prossimi mesi di revisione al ribasso di previsioni troppo ottimistiche
E questo potrebbe cioè riflettersi sui piani di produzione
Cioè c'è stato un eccesso di domanda a tesa che poi non si realizza attraverso la domanda effettiva bene potrebbe esserci un'inversione delle aspettative che quello che è successo nelle false partenze dei due tre anni precedenti
Altro elemento di che interesse nel rapporto risale e che come sempre l'istituto va oltre i dati puramente macroeconomici cerca di capire che cosa succede all'interno dei settori qui c'è un punto importante questo indice di diffusione che mostra di qualcosa è nell'industria relativamente diffuso che solo un signore quindi di nuovo è almeno il trenta per cento del domani
Quello che rapporto ci dice e che fondamentalmente
Può sembrare una banalità
L'andamento aggregato e la somma di tanti andamenti disaggregati che seguono logiche relativamente diverso
Perché secondo una logica i mercati integrati internazionalmente e quindi in qualche modo da un lato agganciati alla domanda internazionale di quel particolare prodotto ma dall'altro legato anche a questi fenomeni di ricomposizione dell'offerta internazionale quindi problemi d'azione De Giorgi
Questo vuol dire che e diventa estremamente difficile capire gli andamenti aggregati senza guardare agli andamenti segregati da un punto di vista nelle quindi l'indicazione agli analisti e in generale anche al Paese e attenzione
Se il PIL cresce
C'è un effetto composizione molto forte perfetto composizione può giocare in tante direzioni a seconda di come vanno gli andamenti settoriali ma dice anche che le politiche di domanda
Non sono quelle che servono in questa situazione
Perché servono politiche di offerta di sostegno il più possibile accurato efficace a quei settori che da soli non ce la fa oppure addirittura di ulteriore incentivazione quei settori che dimostrano di per sé di saper crescere incentivazione non vuol dire
Necessariamente incentivazione monetaria
Ma ulteriore politiche di offerta mirate per aprire un'auto allargamento il più possibile della crescita come l'abbiamo vista a il numero massimo di settori o addirittura invertire la tendenza negativa in alcuni settori per far sì che l'aggregato cresca di quindi questo indicatore un'indicazione di politica economica molto chiara
L'offerta
Deve essere la stella polare per le politiche
Economiche dei grossi mezzo inganni e sappiamo quanto è più difficile fare politiche Defender esibendo Borghi
Ultimo riferimento su questo aspetto i prezzi interni prezzi all'export
Lisa interpreta positivamente come questa
Con tutte le le cautele sui dati
Come un aumento di valori medi unitari l'esportazione ad un fatto positivo perché vuol dire che gli imprenditori italiani riescono a imporre
Dei prezzi più alti o che si sono spostati nella gamma ribrezzo verso va prodotti a più alto
Sì virgola ma
Abbiamo visto che un aumento dei profitti non necessariamente si riflette in un aumento degli investimenti reali in questo Paese e generale con l'ambiente globalizzata
Quindi purtroppo questo non vuol dire necessariamente buone notizie per la capacità produttiva del Paese per una visione positiva del Paese bisogna riuscire in altre parole a farsi che nipote ci siano questi profitti questi profeti restino in Italia e vengano investiti in attività produttive
E non per esempio e attività finanziarie Monni attività mattone ove Investimenti diciamo così diverso questo di nuovo il compito delle politiche riuscire aumentare l'attrattività non solo dei profitti italiani ma in generale dei capitali internazionali sul Paese
Qui io vedo una che questo tema non è proprio al centro del dibattito economico oggi mentre invece potrebbe essere un punto fondamentale per non rassegnarsi a quel tasso di crescita dell'uno e mezzo per cento che nella migliore delle ipotesi avrei
Ultima considerazione
Produttività
Se è vero che l'industria pesa per meno del trenta per cento anzi decisamente per meno del trenta per cento soprattutto manifatturiero
Le fluttuazioni cicliche che osserviamo i dati aggregati sono necessariamente meno ampio del passato perché il terziario frutto di meno e i dati aggregati sono soprattutto frutto di ciò che succede nel terziario
Quindi se osserviamo aumenti di produttività aggregati dobbiamo sapere che questi vengono soprattutto dal terziario armeno di in sconvolgimenti enormi che non stanno succedendo la le grandi industrie il tema della produttività nel terziario è secondo me banco molte chiave di questo Paese perché quando poté Nardis fa un riferimento agli anni Ottanta
Beh non dimentichiamoci che negli anni Ottanta c'è stato un periodo di problematica crescente di produttività nel terziario che poi si è riflesso in un'infrazione più alta che poi si è riflesso in tutti i problemi che abbiamo vissuto all'inizio degli anni novanta cioè negli anni ottanta da questo
Punto di vista hanno delle caratterizzazioni che vanno al di là di quello che De Nardis ci ha ricordato e questa dinamica produttività terziario italiano mi preoccupa enormemente
Mi preoccupa meno
Quindi l'analogia con gli organi e gli anni ottanta e un buono spunto interpretativo ma deve essere anche portato avanti terminerà libici e forse in termini di politica per evitare ogni rischio di
Concludo dicendo che
Tornando al tema iniziale sull'informazione evitare che in questo Paese sia anestetizzato
Evitare che annunci positivi negativi che il dibattito sia tra l'Inferno al Paradiso come spesso accade Begin quindi questi dati positivi vengono presi con il fatto che ormai siamo tornati in Paradiso siamo usciti dall'inferno per in questo sarebbe il danno peggiore di questa ripresa potrebbe fare la capacità analitica di e di crescita del paese su questo direi che e la tendenza dei mezzi d'informazione alla eccessiva semplificazione va combattuta
E anche su questo la politica ha un ruolo importante grazie
Grazie al ricco e l'ultimo intervento è di Gustavo Piga dell'università di Tor Vergata
Grazie di questo invito come al solito grande compimento non solo per questo ricchissimo rapporto ma anche per i precedenti visto che i dati che si sono realizzati spostano vendicato decisamente l'istituto da critiche spesso strumentali riconfermato se ancora ce ne fosse stato bisogno dell'indipendenza preziosa di questa istituzione
Non parlerò come pensava di fare di di di finanza pubblica per per per due motivi il primo ovvio c'è poco da parlare a meno che non vogliamo parlare di tendenziali manovrine sappiamo bene che la carne a settembre ottobre novembre mi sembra che il rapporto ISAE faccia tesoro di questa intuizione perché anche lì si parla
Tendenziali
Seconda ragione come al solito risaie offre i rapporti USA e offre tantissimi spunti tra l'altro c'è una bella parte di economia territoriale che come non esperto non non affronterò ma ci sono almeno due temi che ho trovato su cui vorrei concentrare uno dei quali nel brano proprio spunto da le ultime parole di di Errico
Eccolo qua
Questa frase tratta da la premessa ad A pagina undici e Romano dove viene riproposto questo interessantissimo parallelo tra questi cinque anni di stagnazione e i tre anni di stagnazione tra marzo due ottanta marzo dell'ottantatré
A devo dire che sono l'ultima persona che potrebbe parlarne perché anche in quegli anni ero sui banchi ero sui banchi di scuola ci sono va ben altre persone
Banche potrebbero dire qualche cosa di di di rilevante però credo che sia importante fare cominciare a fare un raffronto tra colgo lo spunto cos'hanno in comune questi due periodi baciano il PIL momento del PIL Ciano la vittoria ai Mondiali della nazionale italiana
A c'hanno il petrolio sì in parte ma che cedette in termini reali nella nemmeno tanto
A pochissimo dire veramente molto poco se paragoniamo si nutre di a allora agli ottanta ottantatré direi che il potenziale della politica economica era praticamente nullo
Perché la politica monetaria era aveva una pessima reputazione allora una pessima reputazione perché si concentrava fare inutilmente inflazione vi ricorderete che c'erano contratti indicizzati quindi non permetteva tra politica monetaria avesse alcun impatto sull'occupazione le aspettative erano di ancora maggiore inflazione quindi la politica monetaria non aveva un ruolo nello stabilizzare il ciclo entrò in crisi come entrano in crisi appunto in quegli anni modelli keynesiani entro in auge il modello le aspettative
La politica fiscale anche un disastro disastro perché perché si apriranno i mercati finalmente dovevamo finanziarci a tassi reali positivi la spesa per interessi come ciò assalire tantissimo
Era un periodo di condizioni macroeconomiche estremamente difficile con alta disoccupazione con grandi ristrutturazioni industriali che richiedevano per ragioni di equità ma non per ragioni di efficienza una forte spesa sociale e quindi era politica fiscale che non poteva fare nient'altro che quello
Facciamo il paragone con oggettive il potenziale dalla politica economica oggi enorme la politica economica la politica monetaria assolutamente credibile
E quindi può se vuole qui ci sarà ad aprire una piccola parentesi influenzare l'output quando vuole
Lo fa negli Stati Uniti lo può fare anche in Europa
è vero che la politica fiscale è costretta dal tre per cento ma c'abbiamo questa bellissima cosa che in tema di occupazione non stiamo messi così male in Italia poi particolarmente quindi c'è un enorme spazio politico per fare politica fiscale di quelle produttive
C'è chi dice Investimenti c'è chi parla di contenimento della spesa corrente per la per lasciare spazio a spese in conto capitale
Altra cosa
Di cui parlava parte Enrico
In quegli anni l'aggiustamento vero è che poi portò alla rinascita della competitività
Italiana fu nell'industria e fu un grande movimento via dal lavoro verso il capitale e tutte le nostre fabbriche son diventare molto più automatizzate gli allora spostamento
In qualche modo ci fu qualcosa che oggi teorico nel senso che allora ci fu anche sostituzione di lavoro convegni importanti input intermedi importati contenevano lavora a basso costo e questo fu un modo ristrutturazione
Perché lo facevamo lo facevamo allora per rivaleggiare con nostri due grandi rivali che erano Francia Germania
Oggi
La crescita negli Stati Uniti nei paesi che a cui aspiriamo assomigliare tiene dai servizi
E quindi servizi sarebbero quelli che dovrebbero trainare e quindi il ruolo qui non è più quello del capitale fisico è quello il capitale umano è quello capitare materiale quello della russa del cervello ma perché lo facciamo e per non farci trascinare in basso c'è un nuovo attore rispetto ad allora per non rivaleggiare rivaleggiare con la Cina il che ci porta come diceva Enrico parliamo di politica
Allora forse il modello che stava adottando adesso i tedeschi che in parte assomiglia a quel modello con cui ci stavamo nome negli anni ottanta forse non è il modello giusto e allora se sperando verde con la speranza che il ciclo mondiale tenga perché quello che dovremmo fare sicuramente creerà dei rallentamenti abbiamo tutta una serie di cose che devono andare in quella direzione
Riforme che conosciamo bene alcune rosso non si faranno probabilmente mai
La prima è la riforma universitaria un un grande mio collega che si chiama Nicola Rossi ha cercato di portare nelle aule del Parlamento una grammi parvenza di riforma tenendo conto di tutti i vincoli politici non credo che sia riuscito andare da da nessuna parte
Allora riforme concorrenziali nei servizi Cuneo selettivo solo per aziende dell'high tech queste sono in arancione perché sul DPEF non c'è un cuneo selettivo c'è un pugno per tutti
Via dalla spesa corrente verso quella in conto capitale
E poi
è una cosa che non abbiamo nulla in mano una credibile politica monetaria dello sviluppo e qui apro un secondo capitolo che lo posso aprire soltanto periodicamente in Isaia che è l'unica istituzione in Italia che da uno spunto interessante su questi temi
Perché sia andata c'è una meravigliosa pagina una pagina cinquanta a e talmente bella che ha dovuto impegnato
Due slide
Dove di fatto l'ISAE dice una cosa che diceva già l'anno scorso diceva attenzione la politica monetaria può essere troppo restrittiva lo e in questo momento ci sono anche dei segnali con l'incremento dei tassi potrebbe nuocere ancora di più leggete non mi va di dire di non Vivaldini levargli la sorpresa sono quattro sono sei sette punti allevati trema due sono i punti chiave
Ho e c'è un'altra cosa affascinante a pagina quarantaquattro c'è una tabella che Lorenzo Codogno prima menzionato che a me corrosa universitario crea un enorme disagio perché a me se quella tabella era una bella proposta dall'ISAE e io stavo abbastanza tranquillo ma quella è una tabella proposta a da la banca centrale opera quella a cui noi demandiamo la politica monetaria ora concentratevi su quello che diceva Lorenzo cioè la l'anno due mila sette come variata in tre mesi il quadro disegnato dalla Banca centrale europea
Prendiamolo così come viene riga per riga per cercheremo di metterlo un po'il sembra che c'è una marea di confusione nella mia testa
A villa cavalli zero due
Sì qui ai costante ben in vista è compatibile con la famosa stabilità dei prezzi
è unibo ma non lo so da sapere da sapere cresce di uno punto quattro a fronte di una parità del sì pigliai quindi io quello a a casa mia si chiami incremento di tasso di interesse reale
A cambio è uno cosa fa lei euro si apprezza succede al petrolio
Il petrolio sale diverso
Allora abbiamo un abile in calo consigliai stabile un'aura pensato Petroni in rialzo cosa succede tassi reali a breve più uno virgola quattro ora all'Euribor non è direttamente controllato dalla Banca centrale europea ma ci manca veramente poco
Quindi abbiamo una banca centrale europea che ci sta dicendo cioè di ricava cioè diversi piani stabile l'euro ha pensato il pedale rialzo cosa faccia un quinto i tassi reali dell'uno
Vale ora il primo dubbio che mi sorge teorico dico ma il tasso di cambio dell'inesplicabile disagi su queste tabelle tasso di cambio l'Euribor e il PD non sono endogene la politica monetaria io ricordo quella bellissima tabellina dell'economista che fa vedere come regolarmente c'è una sovrastima del ciclo da parte a parte la scelta operata da Bach cambiava a fare questa scelta questa famosa stima del villa dice godibile si surriscalda troppo
E ovviamente che succede poi avvio effettivo vile effettivo è più bassa del previsto perché ma forse addirittura perché la Banca centrale europea spaventato dal suo stesso for casta restringe la politica monetaria ora però mi hanno detto ieri abbiamo parlato con un collega di tutto questo anche lui sconvolto da quella parolina magica europea di merito no guarda che forse anche se non c'è scritto c'è un un senso contabili
Da forse quelle Amabilina di un'istituzione che ha a cuore soltanto la stabilità dei prezzi e allora e in effetti cosa c'è dietro quella tabellina i prezzi sono stabili
Quindi devi alzare i tassi di interesse reale dell'uno o dell'uno per cento di Luna quattro per cento per portare i prezzi a essere stato ora io non so quanti di voi erano a villa Mondragone circa due settimane fa c'è stato un Bellini una bellissima tavola rotonda grande civiltà di scontro immenso tra quattro cervelli greco c'era Jean Paul Fitoussi
Ma Nicola Rossi Mario Baldassarri e c'era Lorenzo Bini Smaghi Nicola Rossi e Lorenzo Bini Smaghi può da una parte John Paul Fitoussi e Mario Baldassarri un po'dall'altra che si sono scontrati appunto su cosa deve fare la politica monetaria
Essa un bellissimo dibattito molto civile
La cosa che però è uscita fuori molto interessante da parte di Lorenzo Bini Smaghi verso Bini Smaghi ha detto ma i libri di testo standard agli anni Ottanta e poi di macroeconomia la rivoluzione Lucas i clan pesco ci dicono che l'obiettivo della banca centrale deve essere quello del controllo della stabilità dei prezzi
Anche lì Fitoussi se non è un po'sbagliato non sa più di chi no ha detto sì Lucas Chirlane presto magici gli anni di Brindisi di macroeconomia stare delle food Knox delle
Note a piè di pagina il che non è assolutamente vero ormai dominano il primato economica
Con forse un attimo for fun forse non mi avrebbe risposto Ensemble Fitoussi però la a quel punto ho detto quindi su questo ha ragione Lorenzo però su una cosa io insegno quella materia
E so che la politica monetaria ottimale non è quella di a garantire la stabilità dei prezzi apolitica ottimale data una certa funzione obiettivo ma è quella di mantenere la stabilità dei prezzi lungo l'arco di un ciclo pieno
Il che significa che quando c'è uno shock da offerta negativo la banca centrale espande leggermente a scapito di un po'di incremento di prezzi per smussare ciclo economico quando c'è uno show
Offertagli espansivo la banca centrale stringente riduce un po'l'output per ottenere una minore deflazione
Questa è quella che io conosco la politica monetaria ottimale e credo che sia molto simile a quella che pratica in tantissimi Paesi da del mondo non meno civilizzati del nostro
Cosa c'ha l'andiamo a vedere cosa ci dice design sui cinque ce l'ha detto ce l'ha detto Sergio magliette di sabato un baseline serraglio alternati scenario
E ha fatto gol vediamo cosa succede senili Press Assago dal sette al diciotto per cento
Beh stessa da ottanta dollari era
Fino a ottanta donne quindi da
Senta anni settanta ottanta e scopri che hai
Uno stupro è sciocco zero tre zero qua bene ma io posso anche fare prima ne abbiamo avuto un periodo nel passato in cui i prezzi del petrolio comunque reali anche se i più bassi rispetto a quegli anni sono saliti e quindi mi devo aspettare non vedo particolari ragioni di non linearità mi devo aspettare che questo aspetto anche nel passato c'è stato
E allora una banca centrale normale a fronte di uno choc l'offerta cosa fa smussa il ciclo aiutaci
Non mi sento non fa a dire la cosa suicida quale sarebbe da fare sarebbe quella di stabilizzare i prezzi con la politica magari istintiva incrementando la dimensione della disoccupazione del cavo di prodotto
E quindi credo che sia molto importante ragionare anche su questi aspetti ma come al solito il rapporto ISAE offre tantissimi spunti a riguardo grazie
Grazie Gustavo credo che anche la tavola rotonda di oggi non avesse molto da invidiare alla tavola rotonda di villa Mondragone abbiamo molti molti spunti essi hanno fatto abbiamo un po'di spazio anche vera gli interventi da parte del pubblico ci sono domande osservazioni credo che del nazismo in Borsa
Rispondere
Antonio pedone
In confronto alla banca tema trattato europeo Antares anche lui per Totti Calcante quello francofono sarebbe inutile sonora Donatella Poselli e passiamo al proprio scopo la parola fine alla fabbrica quindi forse ancora accanto alla parola va ancora si arrabbiarono vero
Ciardi trascurano preoccupata alloggiato coperta beh eccola crescevano dalla banca locale
Rientra in quella categoria chiare è un pellicano però c'è un altro
Perché novantanove certa una partecipazione della mercato finanziario e conosceva la prova proprio è un fenomeno che è poi a pensarci allora c'è proprio la fiaba parole insomma meno lontano Partenope richiama papà però solo al privato Romaestate nemmeno Emma Bonino e che naturalmente oggi ad Appiano con molta cautela anche perché poi se allora operanti cresce affiancare un fan club allora è la persona più il favore problema nel rapporto brava valute asiatiche
Rientrato in cambio dell'euro così è un po'scomposto diciamo o inflessibile sulla situazione finanziaria di alcuni Paesi
Però ecco credo che anche su quello remoto riflettere quando da solo sicuramente avrà e di problemi che possono sorgere ovviamente non riguardano singolarmente
Governo italiano l'Italia in quanto a D'Alema ricco possono essere contattiamo importante impatto sulla crescita sulla finanza pubblica vorrei dire due parole
Certo oggi la situazione non è comparabile a quella degli anni ottanta
Certamente molto più grave la cresce edifici per accrescere e grido
Reggae tratterò tutta una serie di di problemi oggi per fortuna non capiamo però c'era lo grossi problemi connessi fatto che la spesa per interessi andava fortemente crescendo
E e disavanzi crescevano c'era un problema di Viterbo da sette anni presi sul cambio
Chiaramente si fece molto poco per quanto riguarda il contenimento della spesa come ripresentato molto poco anche c'è un rallentamento Italia insomma tutti praticamente dice
Quello che però che siccome non ce la fa e rendersi conto che gli assetti istituzionali e processi tra bilancio che erano stati l'informatica settantotto maniera che io ritengo importante con l'istruzione legge finanziaria capitato qualcosa come victoire vedere una grande scopo di tale pubblico oltraggio all'esercizio provvisorio da con quello abbiamo abbiamo evitato da allora l'esercizio provvisorio il primo gennaio amministrazione sa qualche bilancio parte
Cosa che non accadeva fino alla fine degli anni Trenta
Però questo non bastava chiaramente queste vere per mettere sotto controllo i conti pubblici allora sia chiaro si introdussero di primi piani i cosiddetti piani Dolphin Corinna e così via rientro e si arriva ad una riforma istituzionale difficile ma che poi consentito interventi del novantadue che la riforma del mille novecentottantotto
Righi P F che oggi può essere giudicato più o meno favorevolmente ausilio però costituiva legame tra pericolo di un bilancio che Parlamento organo si dava rispetto all'evoluzione macroeconomica rispetto dei brividi cresce l'inflazione
E quindi gli anni ottanta sono stati certamente sprecati per quanto riguarda frutto del bilancio però sono stati secondo Antonio Giliberto stare queste riforme che con difficoltà
Sono stati poi approvate nel nostro nell'ottantotto che sono servite sia la manovra del novantadue sia per le ingresso nell'euro perché così anta con gli strumenti che sono stati messi a oggi quali sono questi problemi siamo stati trattati in altri rapporti sarà però credo che se oggi ci si concentrasse costante sulla tagliare di qua o di là qualcosa di più coro così grande o pagare una piccola cosa che importante fare ma che non è centrale i colleghi
Per evitare ora informare processo istituzionale di bilancio riguardi per esempio il controllo la spesa regionale tipiche parliamo cinque anni attuato articolo centodiciannove federativo riformatori e uno prossimo abbiamo un quadro istituzionale definendo può dire il responsabilità dagli organi riguarda il patto di stabilità interno e così via andiamo avanti con grosse difficoltà
No quindi uno partendo appunto di dunque anche il discutere la finanza pubblica o Giorgio discutere se sono proposti un obiettivo per tre tre mezzo come realizzarlo variando l'imposta un'altra
Sarà senz'altro passano proprio in questo centrale quello arrivare a così nuovamente quadro istituzionale concorrenziali se vogliamo mantenere sotto controllo i concerti percentualmente utilizzato per un anno analoga io
Commento dispensa prototipo di taglio di entrate in prospettiva organo definire questo quadro cosa che non è facile punto prestata proprio da sarebbe importante occuparsene anche se andiamo pendenti contabilità pubblica molto noioso
Mi soffermo su questo alloggi molto difficile politicamente
E dovrebbe diciamolo scontro sia quando si poi però con privilegi corporativi di tassisti farmacisti e così via meno affannoso rapporti istituzionali tra Ponte Garibaldi come quelli di amministrazioni centrali
Poteri locali e regionali
I conti con l'iter
Non conto che è molto più difficile che edificio proporre soluzioni democratiche conviene multicast curarlo e siccome non parte neanche rinviare la legge finanziaria legiferazione citare alcune risposte per i beni diciamo per spero che accanto a quello di ci Xi imposti presto lavoro importante
Ci avvicinerebbe la magia con gli anni
Sì credo che
Cento forse
Ministro Di Pietro ha bloccato un po'tutta la riforma del Codice degli appalti concessi e riaperto una finestra vorrei ricordare che l'autorità dei lavori pubblici adesso non è più autorità dei lavori pubblici maturità dei lavori pubblici per le forniture
E ancora suo osservatorio per motivi istituzionali non riesce a recidere rendita dagli osservatori regionali non abbiamo assolutamente il controllo dei dati degli acquisti di beni e servizi quindi i consumi intermedi e dei lavori pubblici in Bulgaria io sono stato sei mesi fa hanno un sistema web Banks che gli è costato un appalto dove ogni singola amministrazione prima di poter far l'appalto anche per comprare una sola matita comunica l'autorità dei lavori pubblici via web dalla situazione gli acquisti e le volte sì del contratto durante il tempo la Bulgaria
Quindi io credo che il il il il ruolo delle istituzioni in questo per il controllo poi finale del degli aggregati pubblici a fondamentale
Credo che però con per caso dalla Bulgaria dimostra il problema non è tecnico preme politica serva non danno i numeri perché non vogliono dare i numeri insomma
Quindi è un problema che affronteremo nel rapporto sul federalismo nella prossima rapporti verso il federalismo credo sia uno dei punti di nostro interesse va bene ricco
Nel DPEF
C'è un riquadro una pagina centodiciassette è intitolato controllo affidabilità e trasparenza del sistema dei conti pubblici
Dove chiaramente qualcuno mi ha telefonato due giorni fa dicendo hai visto c'è la proposta di cambiare l'assetto istituzionale dell'Istat della Commissione di garanzia dell'informazione statistica eccetera
è sempre bene rinforzare l'autonomia figuriamoci però non c'è una parola su quello che Antonio richiamava del
Collegio
Oggi abbiamo poniamo appunto quindi etico
Quindi dico non c'è nulla nel senso di andare nella direzione chiedo indicava i come se il problema fosse unicamente un problema di numeri come se fossimo puramente un problema di dati questo lo è certamente ma come si diceva
è un problema di equilibrio tra centri decisionali è un problema di equilibrio tra centro e periferia e io sono assolutamente d'accordo sulla necessità di andare in questa direzione come altri paesi che hanno fatto la riforma in senso federale sono andati
Quindi sottoscrivo il tuo appello
Questo punto devo dire due parole Riotta però devo dire che giustamente non è solo un problema di numeri come netto è un problema politico voi sapete che si è aperto un nuovo tavolo mensa no fa con le regioni e devo dire che da quello che che mi risulta sta andando discretamente bene qui speriamo che ci si è aperta una nuova stagione che si possa parlare in maniera più più chiara su questo tema
E che io credo che possiamo avviarci verso la conclusione questa presentazione del rapporto io volevo soltanto chiudere rapidamente ringrazio nuovamente il ricercatore vista ebbero il loro contributo ringrazio denaro bensì di scassata
Da quello che ha detto Gustavo rispingere a intervenire più lungamente ma non abbiamo altro occasioni volevo soltanto fare due osservazioni conclusive la prima è che nel rapporto di oggi
Le previsioni sono accompagnate da simulazioni cosa succederà se il petrolio sale a ottanta novanta cento euro io credo che anche qui adesso anche il problema di sì posso dire il petrolio è il prezzo del petrolio è l'epifenomeno insomma l'elemento decisivo è la stabilizzazione politica dell'area mediorientale se questo non avviene è difficile fare previsioni a lungo a medio termine perché evidentemente soprattutto all'area europea direttamente risentirà direttamente da questa situazione di crisi quindi voleva è ancora più grave rispetto al problema del prezzo del petrolio e io spero che ci siano iniziative politiche che possono portare a avviare a soluzione della crisi
Secondo elemento è chiaro che la l'analisi nostra un'analisi che si basa su dati obiettivi più possibile le indagini che facciamo in istituto già qualcosa che è difficile da quantificare anche attraverso le nostre indagini ed è in generale il clima di il clima che accompagna la politica economica è un fatto che negli ultimi anni la situazione europea è stato una situazione abbastanza diffusa di stagnazione di aumento del divario rispetto agli Stati Uniti e così via
Di questo da questa situazione obiettiva si accompagnava un clima politico di fiducia in cui prevale l'euroscetticismo non non si vedono risposte politiche adeguate e così via questo era particolarmente sita in visibile all'interno del nostro Paese per cui quando diciamo a partire dal rapporto dell'anno scorso Lisa è incominciato a dare qualche segnale tiene le cose probabilmente stavano cambiando spesso l'accoglienza è stata molto getting nel senso di dire che forse dall'USL n esima falsari io credo che lo va a bordo di quest'anno confermi abbastanza le previsioni sono state fatte nel rapporto del due mila cinque credo che se si inverte il ciclo della fiducia questo possano rafforzare la consolidamento dall'impresa questo non vuol dire che non sono necessarie decisioni politiche ma ci sono due elementi si influenza unici per reciprocamente se c'è un clima di fiducia positivo è più facile prendere decisioni politiche anche abbastanza difficile e se si prendono queste decisioni politiche se si riesce a portarle a compimento questo rafforza il clima di fiducia quindi io spero che il segnale che emerge da questo rapporto possano essere poi da consolidato da quello che succederà successivamente nei prossimi mesi vi ringrazio tutti Vito Fabio l'appuntamento ai prossimi Rapporti sai auguro a tutti buone vacanze grazie