I nuovi orizzonti del Sistema Energetico Italiano

Possiamo
Cristina Corazza Capezzone Capra Castagnola condivido Scarabosio ventuno Castrignano Pescara
Bene buongiorno a tutti diamo inizio ai nostri lavori di questo quinto Forum sul sistema energetico dal titolo i nuovi orizzonti del sistema energetico italiano io compito di
Introdurre il tema e poi prosegue con la prima tavola rotonda su questo iniziale dibattito che io intitolato liberalizzare e o privatizzare cos'è meglio
Cos'è meglio in pratica cosa emerge in teoria in teoria sappiamo tutti che le regole sono prima si liberalizza
Poi si privatizza beh questo non è il percorso che abbiamo seguito in Europa e e in Italia siamo ancora a tratti incerti se sia meglio dismettere vendere
Possibilmente per massimizzare l'incasso vendere qualcosa che ha ancora un potere di mercato il Tesoro incassa di più
Oppure liberalizzare e quindi poi quando vendi incassi molto meno
Io credo che di queste due espressioni Energia e concorrenza che queste due espressioni energie concorrenza sì non le due più usate in questi mesi
Non solo ieri nella relazione di Catricalà del presidente dell'Antitrust ma in generale in Europa e in Italia in questi mesi si è per una serie di motivi molto discusso sia di Energia sia di concorrenza e a volte di concorrenza nel sistema energetico
è stato abbastanza singolare abbiamo fatto una campagna elettorale parlando d'altro
Parlando di botte parlando di sì parlando di altre cose ma poi l'attività
Di governo di quest'ultimo di questo primo mese di attività di governo dal disegno le di legge
Della Lanzillotta sui servizi pubblici locali alla delega Bersani sull'Energia al primo provvedimento del trenta
Giugno del Governo al decreto legge urgente per a vere
Più concorrenza vi consiglio di leggerlo quel decreto legge in ogni articolo è detto che è molto urgente
Liberalizzare ad esempio i panifici ad esempio i tassi le farmacie nessuno ha spiegato perché e così maledettamente urgente bene perché siamo in ritardo di trent'anni
E quindi ogni giorno che passa e più grave oggi la qualità della crescita in giro per il mondo
Funzione del grado di concorrenza che viene introdotto in più sia nei Paesi emergenti che nei Paesi sviluppati e questo lo vediamo anche nel settore dell'energia
Abbiamo avuto un'indagine conoscitiva a livello europeo
Che ha dimostrato quanto poco mercato unico c'è oggi sulle energie in Europa
Poco mercato e ancor meno unico i differenziali di prezzo tra Paesi
Il permanere di potere di mercato sugli incumbent sugli ex monopolisti e così via hanno indotto la Commissione Europea ad avviare dopo queste indagini Consob conoscitiva
La cui lettura è consigliabile hanno indotto la la Commissione ad avviare procedure di infrazione
Nei confronti di numerosi Paesi l'indagine ha dimostrato che su venticinque Paesi ce n'è almeno ventiquattro l'unico dei sette da rimbrotti l'Olanda tutti gli altri
Soffrono di difetti hanno ancora problemi nel costruire un mercato competitivo dell'Energia
Qual è il problema il primo nodo su cui vorrei brevemente farvi riflettere che è il problema della strategia di riforme in questo campo in tutta Europa
L'Italia non è per inciso la pagella che l'Italia riceve rispetto agli altri paesi europei non è in questo campo la peggiore abbiamo una serie di aspetti positivi
Nello sviluppo del nostro sistema energetico degli ultimi anni che ci consentono di uscire
Dal giudizio europeo senza vere diciamo i voti peggiori però vorrei con voi riflettere
Anzitutto su questo tema
Qual è la strategia migliore di riforma di un di un paese di un settore di un mercato c'è un teorema che gli economisti usano anche a cinquant'anni di vita tanto Remo nel mille novecento cinquantasette che dimostra come quando si parte da una situazione di monopolio eccessiva verso un mercato competitivo nel frattempo la situazione peggiorava
Questo è un famoso teorema che va sotto il nome del teorema del second best
Che induce a riflettere sui tempi sui modi con i quali si costruisce un mercato partendo da un monopolio dove qualcuno al dovere di produrre servire i cittadini tipicamente la nostra situazione
Fino a a qualche anno fa quando in campo energetico operavano monopolisti pubblici che avevano il dovere di produrre servire i cittadini in condizioni di monopolio
Dicevo quando si parte da questa situazione e si va verso una situazione che alla fine è migliore
Perché questa è la teoria lo dimostra che è quello di un mercato competitivo in cui numerosi offerenti tra di loro compete ma per servire un cliente
Senza nessuno di dei degli offerenti dotato di strategie di potere o di strategie comunque di di interazione tra di loro in un mercato perfettamente competitivo
Non sono possibili giochi strategici che presuppongono sempre un qualche potere di mercato
E quindi non è nemmeno possibile una regia pubblica di un mercato competitivo è una contraddizione in termini dire il Governo interviene su un mercato competitivo nessuno a questa facoltà se il mercato è competitivo
Beh mi dicevo questo teorema
Ci mostra una cosa che abbiamo imparato in questi anni e che spiega anche le difficoltà politiche a realizzare un processo di trasformazione di questo tipo inizialmente i costi superano i benefici questa è una legge probabilmente generale che vale per moltissime riforme all'inizio i benefici non ci sono ancora non sono diffusi e all'inizio Hai una serie di costi pensate
Al settore dei taxi se ci confrontiamo con i paesi che hanno un mercato competitivo delle licenze e il numero di tassisti e deciso dalla domanda
Dei consumatori per definizione quel Paese funziona meglio del nostro come arrivarci è il problema perché all'inizio di un processo di riforma voi non avete ancora
La dimensione dei benefici sparpagliata su chi nel frattempo soffre costi di aggiustamenti e così via al termine di un processo di riforma
Anche quelli che sono inizialmente danneggiati gli incumbent i tassisti attuali traggono beneficio dalla crescita del mercato che sia se il numero dei tassi raddoppia e i prezzi scendono e la gente
Usa di più il taxi e quindi stanno belli o tutti i tassisti compresi
Beh questo processo chiaramente all'inizio non avviene quindi all'inizio giustamente i tassisti protestano
Che dopo alloro della Seat soluzioni di equilibrio di lungo periodo non può interessare meno chi di voi ha provato a ragionare col suo tassisti in questi giorni
Se il resoconto che convincerli che alla fine anche loro ci guadagnano è un'impresa disperata però è quello che gli accademici dimostrano passaggio da una situazione inefficiente
Ha una situazione migliore alla fine benefici a tutti
Che la Confindustria a vicenza a marzo in quello ciò che può poi diventò
Un evento tutto diverso cioè uno spot elettorale del capo del governo di allora avevan giustamente posto il problema della concorrenza come bene pubblico
In altre parole tutti ci guadagnano se passiamo da un sistema inefficiente a un sistema competitivo beh in campo energetico la prova che queste già venduto non ce l'abbiamo oggi
Gli osservatori più attenti in campo energetico in numerosi Paesi anche in Italia pur sottolineando gli aspetti positivi l'aumentata efficienza del sistema e l'ex monopolista che migliore di quello che era quando era ancora pienamente monopoliste e così via quindi una serie di aspetti positivi vengono individuati anche per il nostro Paese abbiamo saputo costruire un mercato che mercato all'ingrosso che è già degne di questo nome in termini tecnici tecnologici e così via tutta una serie di aspetti che emergono anche dall'analisi europea che dicano che la situazione italiana non è affatto rotte per una volta
La peggiore in Europa ciononostante continuiamo ad a vere segmentazioni di prezzi ciononostante continuiamo ad a vere
Per numerosi giorni successivi prezzi che non si allineano alla all'alla quantità
Domandata in Italia e tra noi e gli altri Paesi in sostanza questa strategia di riforma che ci mette così tanto tempo
è una strategia che nel frattempo non sta dimostrando benefici per tutti
Qualcuno dei dei pro dei consumatori di energie in Italia già trae beneficio dei passi avanti fatti dal nostro sistema ma questo non vale per tutti i consumatori
Bene quali sono
I nodi che devono ancora essere sciolti
Certamente quello del passaggio da campioni nazionali a campioni europei nessun settore si riesce a far funzionare un mercato unico se non sia integrazione di produttori su quel mercato e voi vedete quanto faticoso e il processo di creazione
Di aziende europee sul piano dell'Energia quanto i governi continuano
E si è accentuato ciò nell'ultimo anno con i temi della sicurezza della foto delle forniture quanto i governi continuano a proteggere il loro campioni così chiamati non non solo in Francia ovviamente
Quindi il passaggio
Da campioni nazionali a campioni europei per far funzionare meglio a questa integrazione sul mercato sembra essere un passaggio indispensabile è all'ordine del giorno di solo di recente
L'abbiamo visto diventare un tema dominante del nostro dibattito solo da poco noi stavamo ancora ragionando con la logica che bisognava ridimensionare
I nostri monopolisti ex monopolisti e non solo di recente ci siamo posti il problema politico del quando e come questi nostri ex campioni nazionali monopolisti italiani riescono a cresce ad acquisire quote di mercato negli altri paesi con integrazioni di questo tipo
Questo è ovviamente si collega l'altro nodo che viene continuamente riproposto come problema nel caso italiano ed è che tuttora
Il l'azionista di riferimento dei nostri incumbent è il ministero del tesoro il governo il quale si trova nel classico dilemma favorire la crescita della domanda del mercato e quindi privilegiare
Passi avanti sulla direzione della concorrenza e così via o incassare lauti dividendi dai propri dalle proprie società lo stesso documento del governo
DPF
Che è scaricabile e merita di essere letto
Nelle sue centosessanta pagine qui abbiamo solo difetto che facciamo documenti troppo grossi però se andate a vedere il il DPEF emblematico perché a un'enfasi notevole per la prima volta sulla concorrenza come strumento di crescita del Paese
E questo si ricollega diceva a agli altri documenti che questo nuovo governo ha fatto nel frattempo ma sulla vicenda aziende pubbliche futuro loro eccetera eh emblematicamente silente c'è una bella tabella che ci ricorda dal novantadue a oggi quanto è come e quanto si è incassato dismettendo
C'è tutta la storia della liberalizzazione della privatizzazione Lexi ieri e così via
In campo energetico e così via c'è una tabella con tutte le società che tutto di cui tuttora il tesoro azionista e non c'è nemmeno una riga più per dire di che cosa pensa il governo nei prossimi cinque anni di fare di questo azionariato del pubblico che c'era questa è evidentemente un nodo politico
Ed economico rilevante trovare mariti e moglie alle nostre società ancora oggi con il tesoro come soci di riferimento
Il problema ed è il problema anche dei rapporti fra Italia Europa questi stiamo aspettando cinesi o stiamo aspettando francesi lo stiamo aspettando tedeschi chi abbiamo in mente
Credo che prima o poi qualcuno dovrà discutere di questo problema visto che certamente un nodo irrisolto come irrisolti sono gli altri aspetti su cui gratis di cui accennavo
La costruzione di un mercato competitivo fino a a al consumatore finale promessa per il due mila e sette è chiaramente ancora un esercizio da completare la qualità del nostro mercato quando gli studiosi vanno a verificare la qualità
In termini concorrenziali del nostro mercato scoprono quello che già sapevamo cioè che il potere di mercato dei dei nostri campioni nazionali
Rimane enorme
Negli ultimi mesi riproposto in termini di sicurezza e quindi con tutti i problemi che in particolare per il gas vengono avanzati nel senso che abbiamo benefici intermedie sicurezza degli approvvigionamenti
Da queste posizioni di potere di mercato e queste è ovviamente di nuovo un problema di giudizio politico su queste cose dall'altra parte però come dicevo per quanto tecnicamente si sia investito nella costruzione del mercato
Da un punto di vista coerente con ciò che dice la teoria poi scopriamo però anche che chi fa i prezzi spesso e volentieri chi detiene potere chi ha una posizione dominante
Quindi resta molto da fare sul piano della o progredire verso un mercato competitivo ma allora il dimagrimento
Iniziale non è sufficiente per inciso una notazione dopo anni di scarsità e nonostante il forte aumento
Della domanda cominciamo ad avere i benefici degli investimenti realizzati e quindi l'aumento di capacità parla di elettricità
Comincia a manifestarsi che è la precondizione perché i prezzi possono meglio riflettere la domanda è che vi sia una qualche eccesso di capacità sul mercato che stimola la concorrenza tra produttori beh nell'ultimo anno ma mano che amplia avevamo la capacità e quindi si cominciava a tornare verso condizioni normali che era una delle
Una delle condizioni disintegrata dal processo di dimagrimento dell'ENEL di anni fa
Si è ciononostante avvertito come appunto queste eccesso di capacità mai neppure in un'ora del giorno riesce a riflettersi sui prezzi confermando quindi che il mercato strettamente controllato e non rispose non riflette neppure gli eccessi di domanda
Cioè quindi dicevo un problema che da un lato politico nel senso che il Tesoro deve decidere
Cosa fare di queste partecipazioni e ma anche un problema economico di sapere se questa riforma
Alla fine produrrà quelle condizioni competitive che consentano di dire che ha un buon mercato che è affidata alla determinazione del prezzo
L'altro aspetto
Manifesto che abbiamo osservati in questi anni nel settore delle energie chiaramente è questo mi io lo chiamo federalismo
Attesi impossibile cioè la incapacità del nostro sistema di governo di far funzionare le competenze attribuite ai diversi livelli di governo voi sapete che soprattutto sul sul gas per poter beneficiare di un mercato internazionale su esistente ne dovremmo esserci già dotati di una serie di strutture i cosiddetti rigassificatori che consentono di diversificare l'approvvigionamento del Paese
La realizzazione di queste opere è peraltro affidata al buon cuore dei rapporti tra governo centrale ai governi locali
In un Paese dove gli ultimi cinque anni del federalismo avviato hanno tratto beneficio solo gli avvocati amministrativi quelle che si occupano cioè di TAR Consiglio di Stato
E Corte costituzionale se andate a vedere cos'è successo
Al tema dell'energia ma non solo al tema dell'energia qualunque tema che sia concorrente come dicono i giuristi
Per gli economisti è un'espressione bastarda perché concorrente vuol dire che c'è competizione ma per i giuristi concorrente vuol dire che le cose si fanno assieme
Bene le competenze concorrenti quelle cioè in cui lo Stato deve fare una cosa e assieme a lui una qualche regione o un sindaco a un comune siamo un altro livello di governo deve fare la sua parte
Questo è la parte del Paese che ha meno funzionato negli ultimi cinque anni basta andare a vedere
Di che cosa si sono occupati i TAR Consiglio di Stato e soprattutto Corte costituzionale negli ultimi anni per tutta la legislazione che le regioni hanno fatto o lo Stato ha fatto bene voi scoprite che appunto gran parte del nostro paese si sta progressivamente fermando
Nelle aree di nelle aule dei tribunali amministrativi dove la incapacità di far funzionare in modo cooperativo i livelli nostri livelli di governo è emblematica è diventata paradossale e avendo riempito la matrice delle competenze e chi fa cosa
Attribuendo suoni righe su ogni colonna un po'a tutti perché questo è il problema tipicamente italiana che è diventata la caricatura del sistema tedesco quella che richiede ogni volta che l'Angela Merkel vuol far qualcosa di negoziare con i sedici Laender
E questo era già sistema tedesco nove l'abbiamo raggiunto e siamo andati oltre anche negoziando non si riescono a fare le cose in questo Paese
Bene e questo lo trovate tutti i giorni in un'infinità di settori perché lo ritrovate nei decreti
Bersani di liberalizzazione di di di maggior concorrenza e così via
Questo è di nuovo il nodo che dobbiamo sciogliere nei prossimi anni non con la scure della legge obiettivo il Governo ignora gli enti locali dopodiché provvede la gente a fermare il Governo andando per le strade come si è visto in Val di Susa
Ma certamente non possiamo nemmeno fare un piano di rigassificatori che necessariamente si devono fare nelle regioni che confinano colmare non si possono fare in Lombardia e quindi per definizione
Alcune Regioni devono ospitare estivo impianti devono essere regioni
Che stanno sul mare che sono ben servite e così via alla fine capite che se li dovete fare quattro non potete che fallì in quattro posti non non non è ampio il negoziato che può fare il governo e non può metterli in asta
Offrendo qualcosa alla Regione che li accetta perché le altre Regioni non possono competere quindi tutte le soluzioni che gli economisti possono inventare per risolvere questi problemi
Non sono facili rimane l'unico modo con il quale si può fare e cioè che si si abbia un negoziato trasparente politicamente ben gestito
Di rapporti corretti tra governo centrale e cioè la comunità dell'intero Paese e le singole Regioni in cui queste opere si devono fare
Voi capite benissimo però che se non riusciamo a completare questa parte del nostro disegno se il nostro federalismo rimane
Caratterizzata da appunto da questa proprietà di essere un federalismo immobile nel quale cioè le cose non si fanno
I ritardi di adeguamento del Paese alle condizioni nuove su cui si muovono i mercati e penso in particolare a quello del gas continuano a impedirci di migliorare
Il mercato chiudo con una battuta quando abbiamo iniziato questo percorso
Eravamo consapevoli che l'obiettivo della concorrenza perfetta su un mercato come quello dell'Energia era un sogno
E non era nemmeno facilmente realizzabile a livello europeo tanto meno all'interno di un Paese
Dove il numero dei Play House non può essere quello che la teoria dice illimitato stiamo parlando di un settore in cui per definizione operano grandi prese cornetti Investimenti enormi con indivisibilità tecniche e così via
Quindi la qualità di un buon mercato di questo tipo si povere forse a livello europeo dubito che si riesca avere comunque a livello nazionale il problema però lo sapevamo era che non a caso il mercato avrebbe avuto un'Authority
Che non ha senso su un mercato competitivo ma ha senso su un mercato che i canoni della concorrenza perfetta per definizione non li può avere e quindi noi dobbiamo ritto ritornare a ad aspettarsi un'Authority che sia molto più autorevole molto più attiva del di come è stata negli anni scorsi
Il modello rimane quello dell'oligopolio corretto da un'Authority
Non può essere quello della concorrenza che qualcuno vorrebbe
Né i panifici nelle farmacie nei tassi lui forse è possibile avere la perfetta concorrenza dei libri di testo nell'energia in ogni caso e in Italia a maggior ragione il modello rimane quello del duopolio dell'oligopolio che però deve essere corretto dall'Authority come Dio comanda come cioè l'avevamo pensata
E questo ridà quindi una grande responsabilità al governo che non può fare il notaio della situazione ma ha compiti e doveri molto precisi e essenziali
Dicevo che il clima che si respira oggi nel Paese è paradossalmente molto diverso da quello del passato Programma elettorale dell'Ulivo da pagina centoventinove in poi sostiene che la concorrenza un buon strumento per far tornare a crescere il Paese il DPF se lo leggete nella sua prima parte è di nuovo un peana alle virtù della concorrenza inizia con una citazione di Immanuel Kant
E il primo DPF che leggo degli ultimi dieci anni in cui canti viene citato all'inizio e di canto viene citata una famosa frase in cui dice
Che coloro che sostengono che il bond è sempre andato bene così sono quelli che fanno in modo che il mondo non migliori non cambi
Allora riuscirà a convincere gli italiani e quindi poi i tassisti farmacisti le imprese elettriche e chi più ne ha più ne metta che tornare ad essere competitivi vinca il migliore eccetera eccetera
Beh non è non è facile non è facile per un governo di centrosinistra ma non lo era nemmeno per un governo di centro destra diciamo che all'in virtù della concorrenza questo Paese ha sempre creduto poco
Come bene pubblico cioè come regola del gioco per tutti abbiamo sempre pensato che la cosa migliore essere competitivi in un Paese che non lo è cioè che ciascuno di noi può battere la media se può più bravo degli altri e tante nostre virtù sono appunto di questo tipo l'abbiamo vista anche nei Mondiali del calcio insomma basta
Insultare bene l'avversario pericoloso e così vi fa la figura dello stupido e noi vinciamo e questa è una virtù splendida come essere competitivi
E lo vediamo anche oggi nelle nostre migliori aziende energetiche in un Paese che lo è poco
Beh però questo allora significa che la concorrenza è un bene privato qualcuno ci guadagna degli altri no riuscirà a far guadagnare il Paese
Dal passaggio da un sistema dove la concorrenza è una regola che tutti rispettano beh queste è una sfida non da poco e non è un caso che un dicevo il buon mercato il mercato competitivo di cui tutti guadagnano per gli economisti al teorema per un Paese è un sogno grazie
Ringraziamo il professor Vaciago che ci ha fatto una relazione davvero interessante in tono pacato ha buttato lì
Quattro cinque spunti che meriterebbero forse ognuno un giorno di riflessione tra noi appunto ne prendiamo qualcuno e cominciamo approfondirlo anche perché oggi abbiamo un panel veramente molto differenziata di alto livello penso che li conosciate tutti comunque Daniele Capezzone presidente della Commissione attività produttive della Camera
Poi il dottor Umberto Quadrino che amministratore delegato nell'edizione il professor Renzo Capra che è amministratore delegato della SM di Brescia quindi rappresenta un po'tutto il mondo delle utility e anche con l'azienda fra le più dinamiche
Utility locali e poi il dottor Scarabosio quest'che terzo mi scusi no il dottor Castagnola dottor Franco Castagnola
Che presidente dell'Anica s'il senatore Scarabosio invece ci raggiunge più tardi perché impegnato al Senato e quindi avremo il piacere di averlo più tardi in conclusione dei lavori e sono Cristina Corazza mi occupo di energia ed ambiente all'Adnkronos che un'agenzia di stampa
Che dedica quest'idea questi temi diciamo parecchio spazio nel suo lavoro di tutti i giorni
Volevo cominciare proprio dall'onorevole Capezzone per due motivi il primo che come senza inviato ha ha dato vita a un manifesto molto interessante che avete visto sul Sole ventiquattro Ore proprio sulle liberalizzazioni la necessità di dare una boccata di ossigeno a questo sistema ma anche perché è in una Commissione cruciale per quello che riguarda il settore dell'energia delle della concorrenza dell'apertura del mercato
E riallacciandomi a quello che diceva il professor Vaciago
Ha detto una cosa che mi ha molto colpito il governo non può fare da notaio e ha dei compiti molto precise ed essenziali per far sì che questa concorrenza che è un bene pubblico possa crescere visto che poi la concorrenza è fattore strategico per la crescita di un Paese
Allora il governo senz'altro sicuramente anche il Parlamento
Quindi onorevole Capezzone
Direi in un tempo breve così poi c'è il tempo per un secondo giro e magari anche se c'è qualche domanda dal pubblico
Visto che l'interlocutore a disposizione potrebbe essere interessante fare qualche domanda ecco volevo chiedere lei ereditato dalla commissione precedente anche un documento molto importante in tema di liberalizzazione dell'energia apertura del settore
Se ci può sintetizzare un po'alle linee di qui guida di quelle che saranno la sua azione in questo campo e poi magari entriamo in dettagli un po'più ENI ENEL Snam Rete Gas vediamo un momento
Dopo oltre allora intanto appunto comprare il focus su cui lei si concentra la sua Commissione intende concentrarsi compiuti cinque sei minuti
Che divido tra considerazioni di carattere generale anche sulle cose che abbiamo ascoltato al professor Vaciago e poi vengo
A poche cose introduttiva sull'Energia
Io credo che sui temi della concorrenza
E lo dico anche da rappresentante di una delle forze dell'attuale maggioranza politica
Non sia consentito aprile una linea nei giorni pari e una linea i giorni dispari e poi un'altra linea ancora la domenica che il dì di festa
U alla concorrenza ci si crede
E quindi
Gli atti che si compiono sono orientati in quella direzione altrimenti diventa un problema serio lo dico sorridendo dirò il peccato non il peccatore qualche tempo fa non non si può nemmeno troppo bene dato cronologico sanno i satelliti di aree senza che io lo voglio
Ma c'è stato un grande appuntamento di un'organizzazione
Il relativo presidente eccetera ha fatto un discorso che per tutto il resto della vita italiana era un discorso ineccepibili uno poteva domandarsi se c'avesse messo le mani il professor Giavazzi e c'è poi quando si è giunti al settore di competenza è calata diciamo la saracinesca e diciamo c'è in questo Paese ha ragione polipo diamanti quando dice siamo tutti i tassisti
C'è una sindrome da notti in my backyard
Dove si fanno le liberalizzazioni nello stesso posto dove si fanno gassificatori e i campi nomadi cioè a ottobre che noto comune diciamo io non credo che si possa procedere così
Io credo che questo sia un Paese che ad esempio un mese fa ha applaudito
Quella che io ho ritenuto una lectio magistralis del governatore di Bankitalia con quella frase che tutti dovremmo ripetere come un mantra la concorrenza come un fattore come un agente di giustizia sociale
Tutti lo hanno applaudito dopodiché San io credo che dobbiamo ridistribuire quel testo perché ciascuno rilegga e si renda conto di quello che apre io son felice io son felice di vedere è stato citato un istante fa canta che apre il DPEF ma insomma vedere ieri nel documento del presidente Catricalà c'erano due pensatori due personalità del passato citate Adamo Smith e Luigi Minardi
Ci hanno in un Paese che per i primi sessanta giorni della sua vita politica parlamentare ora a discusso senza meta dell'agenda Diliberto diciamo è un salto in avanti positivo chiudo questa prima parte vengo al punto
è importante quello che il ministro Bersani e il Governo a varato ministro Bersani ha avuto anche la cortesia quella famosa mattina quel famoso venerdì mattina di preannunciarle no io ho avuto credo la franchezza edili dichiaro ministro qualunque cosa farai io dirò di più di più ci vuole di più perché credo che questo sia quello che liberale oggi deve provare a fare difendere quei provvedimenti e trovare compie un passo ulteriore perché
Non ce la possiamo cavare con i tassisti e farmacisti questo posso annunciare oggi non dico di più ma insomma lei ha avuto la gentilezza di citare quel manifesto di contanti economisti io
Proposto tre quattro settimane fa ora arriveranno alcuna proposta di legge
Quindi c'è la spinta del governo ci sarà anche una spinta politico parlamentare in questo pacchetto di mischia cit starò con convinzione credo in particolare che sul pacchetto Bersani non si possa reiterare a questo punto perché ha acquisito una valenza simbolica cioè se si arretra su quel punto la Legislatura chiusa dal punto di vista dei passi ulteriori che si possono fare perché ciascuna corporazione comprenderà che a quel punto ce la può fare affermare le cose e anche perché più passa il tempo
Più il anche per i partiti che vogliano crear problemi nella maggioranza più passa il tempo e più diminuisce il costo di una crisi politica e poi tra un anno tra due sappiamo come vanno le cose in questo Paese è per questo che ora bisogna la questione energia
Noi abbiamo la fortuna noi come Parlamento noi come Commissione attività produttive di aver avuto nella precedente legislatura una grande commissione un grande presidente come Bruno Tabacci
E una frutto importante di cui il lavoro è stato una indagine conoscitiva su questo tema perché è un punto fermo e io credo che da lì si debba ripartizione
Arriverà un provvedimento del ministro Bersani sui temi dell'energia che a mio avviso alcuni aspetti positivi che sintetizzo da una parte questa storia che per carità
Non deve vedersi attribuita una valenza taumaturgica però è una cosa importante della sterilizzazione dell'Iva sulle accise
Dall'altra un principio di a mio avviso di civiltà e di ragionevolezza
Che è quello della compensazione dei territori che ospiteranno alcuni impianti ministro Bersani non ama la parola compensazione io credo che invece vada usata perché diciamo diceva Totò siamo tutti uomini di mondo abbiamo fatto il militare a Cuneo sappiamo come vanno le cose
Prima avevamo il titolare di un'impresa che andava nottetempo ben nascosto con i baffi finti da un sindaco chiusi nel timore di essere beh che e il sindaco alle quattro di mattina dice sì si fa poi alle dieci del mattino lo stesso sindaco tolti i baffi finti capeggiava la manifestazione popolare contro gogna questa cosa questo circo non può proseguire e quindi ora bisogna fare rispetto a quel provvedimento un basso ulteriore limito buttare la palla e e mi fermo così come è avvenuto per Terna rispetto a ai nella io credo che anche per SNAM Rete Gas sorgente eccetera rispetto al Nino dobbiamo stabilire una cesura una separazione perché appunto se alla concorrenza ci crediamo bisogna crederci anche
Nei momenti importanti
So che l'ENI ha l'opinione diversa naturale che sia così ma io credo che sia giusto leale che questo confronto si apra credo di avere detto con molta chiarezza qual è il risultato di concorrenza di competizione che io auspico
Grazie grazie su questo tema Snam Rete Gas Terna poi sentiamo sentiremo il dottor Quadrino che credo abbia molto da dirci
E volevo invece riallacciare un attimo anche il professor Kappa forse possiamo dopo
Così chiamarlo in causa su questo fronte diciamo molto caldo perché effettivamente prima mi sembra proprio il professor Vaciago dicesse sono state invocate ragioni di sicurezza nazionale proprio per non separare la proprietà dalla gestione di SNAM Rete Gas ma c'è anche chi fa osservare che con Terna è stato fatto
Diciamo che per adesso toccando insomma la sicurezza sembrerebbe abbastanza così sotto gestione no a me era piaciuta anche questa cosa che diceva il professor Vaciago in Italia il modello nel settore dell'energia rimane quello di una di coppa olio che deve essere corretto da un'Authority
Cosa ne pensa professor catrame che non fa parte di questo libro foglio
è così e che cosa si può fare per diciamo dinamici entrare un attimo la
La citazione a polpa pupillo intravedere dal mio punto di vista cosa si può fare battezzare nella situazione
Il regolatore indispensabile perlomeno l'ha detto giustamente professor Vaciago durante la fase transitoria
Via Porzio che certamente le più diffuse specialmente come me che ho fatto
Sono cinquanta anni che lavoro fatti almeno qua più di quaranta nel mondo può in cui ci stavo bene lo dico sempre
Però mi sono dato da fare anche per vedere se e cosa si poteva fare
In un regime liberalizzato condensatore date negli anni ottanta a vedere cosa faceva quei Chicago poi la dell'accidente Friedman no padre e figlio comunque indicano tuttora
A parte le Ceglie non li abbiamo mai
Recepito le direttive e opere da sei anni quella case da sette anni quelle elettriche io vorrei tentare cosa che ho fatto già qualche altra volta quindi mi ripeto
Una vita parallela in due settori le reti di distribuzione definirlo non sono trasporto locale
Con un trasporto locale le reti di distribuzione elettricità e le attività ha certamente un punto che molti ritengono delicato peccaminoso che al fatto che l'ottanta per cento veramente in mano all'incombente alle il venti per cento alle ex municipalizzate che hanno potuto ampliare erano il sette son diventati il venti che io mi sono più che raddoppiato
In virtù di un diritto di ereditarietà siccome eravamo gestori come l'ENEL abbiam potuto ampliare
Quindi una specie di liberalizzazione per censo
La città abbiamo ancora venti quattro anni abbondanti davanti registi che cura
Contatori elettronici telecomando tutte le gestioni che le misure cioè love l'organizzazione che anche reti piccole possono essere ottimali ai fini di che cosa migliorare il servizio che è quanto mai necessario specialmente di questi tempi ma in un mercato libero dovrebbe essere un must come come il prezzo
E attualmente definito dei costi perché il sistema regolato son due reti entrambi monopolio naturale quindi anche i nel meglio del possibile della liberalizzazione una regolazione si impone
Nelle città con quelle concessione statale trent'anni nel due mila venticinque si penserà a come fare e c'è già in un'indicazione di come ripartire
Vedrai che problemi
A parte quello dell'ENEL che ne che ne ha un po'tocco un po'troppo semplice
Ma non ne abbiamo viste di particolari molto differente invece il settore gas che è un settore in cui la liberalizzazione sembrava molto più facile
In quanto c'era un equilibrio tra pubblico e privato circa metà e metà se mettevamo insieme le municipalizzate che pur sempre con il Paese ed gestione comunale che era un po'meno in paese
Avevamo circa la metà l'altra metà erano privati
Considerando tale anche ritagliarsi ma poi se n'era un sei settecento piccoli o medio
Distributori che avevano fatto a scemare alcuna
Nando sarete
E l'Italia non era certamente alla seconda in tutta Europa e anche diciamo ben nel mondo ma in Europa come distribuzione del gas in
Cosa è capitato nel gas
La concessione non è statale è comunale il
Lei duecento comuni che ogni concessione che la mia società in concessione consultarmi
Che dirigo ha in concessione ce n'è uno che c'era ben centocinquantatré abitanti
Io direi come si fa a quarantuno nacque a Milano che di abitanti ne ha un po'di più ma comunque quello dei centocinquanta abitanti sia quaranta utenti certo vanta clienti
Milano le ottocento ottimi
Concessione comunale
Gara pubblica gara pubblica fa per quel modo che poi ricorre Peralta quindi sostanzialmente negata
Il tipo formale Mastella virgola ci dice perché la gara sia inficiata
Gava perché cosa odio dice dispensa eravamo Coletto riletta che spaccando che avendo pagando lo scotto del del tetto della del tariffa che ci prende per gestire
La la distribuzione chiunque sia il il venditore che ha diritto di passare non è più una volta che era proprietario del tubo avremo anche povertà del gas adesso il gas come per le strade di proprietà di tutti quelli che semplici voglio passare non certamente di quello del tubo capo invito giustamente
Quindi un tetto no disse c'è anche un cannone quindi fai una fai una gara e lo vince sul cannone
Allora quel tetto stabilito che cosa
Ma poi c'è di più
Abbiamo un'invenzione che stiamo scoprendo con grande nostra meraviglia io
Avevo ragione avevano studiato solo evoluzione francese quindicenni droghe non li conoscevo
Non sapevo neanche che solo l'Italia con la Francia ma in una situazione la nostra più più penetrata abbiamo un diritto amministrativo
Che ha prodotto tanti TAF quante sono le Regioni magari qualcuno in più non Doriana Pian due ne abbiamo Brescia e Milano non se non si nega a nessuno quest'anno si nega a nessuno poi però che il Consiglio di Stato così evitato con l'eccezione ma anche con le sezioni riunite ed è una complicazione per la quale io ho detto dei clienti che abbiamo piccoli piccoli corsi scettici arrangiarci sempre perché c'è una differenza enorme fra la capacità contrattuale del del grosso cliente
E quella invece il tenente avete del della famiglia del del del domestico niente abbiamo tanti domestici il tre quattro per cento all'anno checché se ne dica cambia fare il lo sfizio perché poi bisogna dirlo in inglese
Fatto tre anni fa ricevono ancora bollette mie ma per il trasporto sovrano
Dice ma scusa ma non c'eravamo liberati ditta del tuo venditore al potere eh no perché c'è un conguaglio perché il tatto il ricorso ogni provvedimento che faranno dall'autorità sia di dell'una del del della distribuzione sia dalla vendita
Ed è è giocoforza ricorrere se non si ricordi sempre infiniti se va male il bilancio che dipende la colpa e tumore
Poi recitato il Consiglio di Stato un po'di tempo uno nuovo non nuovo di delibera dell'Autorità
Ecco la situazione del genere trova il gas poi anche un'altra cosa durata di concessione molto breve periodo transitorio che non si sa quanto due prima letta poi il Marzano poi il Milleproroghe
La situazione estremamente incerta chi fa Investimenti Dinoi che esce e va bene cioè se non fa un riscatto in comune e non si sa quali siano abbiamo al massimo tre anni davanti non si ammortizza niente commessi fatti Peak
Domani e per le autorità a dire chiunque sia chi gestirà quel comune quanto sarà fa dieci anni fra venti redditività mente come fai a farlo addirittura c'è in Borsa ci sono gli analisti che vengono li ha fatti tutti i conti e tante volte si scopre anche che fossero nate del tutto torto
La situazione che io paragone alla trave contanti prestati che cioè anziché vero una Poggi in cima né appoggi in fondo ne ha tante anche intermedi inutile e tutto ciò che è inutile si sa che in natura è dannoso
Il confronto fare elettricità e il gas un confronto impari asce metallico ma vi dico di più dov'è finito
Distributori che molto spesso molto spesso poco spesso riusciamo anche le varie associazioni o son tre o quattro a trovare punti di di accordo
Mi ha chiesto uno studio allora lo yen fece sul sia stato della distribuzione del gas in Italia
Ma contemporaneamente una piccola più uguale Treaty accedere l'aveva chiesto al CIO ieri
Che l'operazione europea
Ciriaco contro Toro come volete l'ha fatta ma poi dice Michela sono le conclusioni perché il testo
Tutti quelli che ci hanno dato i dati parlo degli devo capo dei quindici Pasqua di venticinque sulla Lucio Campo invito di pubblicarli
E questo di la dice lunga ma ha ricordato molto bene il produttore professor Vaciago non ci diamo e peggio messi in Europa sulla liberalizzazione soprattutto andando a vedere non tanto nella nella sala buona che vedranno tutti che magari equatore generazione elettricità dell'importazione del gas che tutti ne parlano
Mandandoli nel nel nel nel ripostiglio dove ci sono le scopre due circoli stracci dove c'era un po'la la cosa più più barche però Amici era nella nella maggior parte dei quello che si tocca fare situazione è in questi termini se non i nomi non togliamo le concessioni
Comunali e non facciamo in modo che ci sia continuità ho evitato Pontecagnano Ponte Crenna non c'entra niente con Brescia
Sapete dove avevo ma il paesone rende va benissimo
Ma se no da tutte le parti d'Italia e nel ricchi nate vi faccio vedere la distribuzione dei comuni dei duecento comuni come sommersi la razionalità la logistica ma logistica per andarli vedere almeno una volta ogni tre anni è impossibile
Continuità quindi incisione
Comunale non rilasciò cosa c'entra
Delle due l'uno o cannone
O tariffa regolamentata
Nato a voi il TAR le billette amministrativo la ricco la ricorribili ITA cos'è una pare il punto dodici o quindici e del
Della legge quattrocentottantuno del del novantacinque
Ricoperta di Milano tutti gli atti dell'auto del dell'Autorità Polese latita
Il diritto amministrativo con il mercato collide in maniera nettissima o l'uno o l'altro
Grazie presidente Nas grazie perché mi dà anche modo di introdurre di approfondire questo tema delle concessioni che credo sia vitale a proposito di concorrenza riallacciandosi a quello che abbiamo detto fino adesso è proprio questo volevo chiedere al dottor Castagnola che non è soltanto presidente dell'anno i gas che raggruppa poi direi la metà degli operatori del settore della distribuzione del gas in Italia
Ma è anche responsabile dell'Area Rete Gas stile nel e quindi ci può dare diciamo una una doppia sfaccettatura ecco intanto il presidente Capra lancia una proposta togliere le concessioni comunali
E poi quali sono le problematiche diciamo che più ostacolano la concorrenza
Nel settore del gas che poi dopo ampiamente liberalizzato perché dal gennaio due mila quattro il settore del gas teoricamente al cento per cento aperto alla concorrenza
Infatti il settore delle casa è stato un precursore nella liberalizzazione dei servizi dei servizi pubblici
La separazione societaria tra rete vendita perché fino a qualche anno fa quando si parlava di distribuzione gas intendeva anche l'attività di vendita svolta in regime di concessione proprio per consentire la libera scelta del fornitore
è stata fatta questa separazione societaria e queste è del tutto coerente
Con l'obiettivo prefissato un po'meno coerente
O meno in meno intuitivo ecco del fa è il fatto che si siano contemporaneamente ridotte le durata della concessione del Sal soluzione perché la sua retribuzione si sono viste ridotte
Il Periodo di concessione vedendosi sottratti gli anni a maggiore ritorno economico perché Chicco chiede settore sa bene che la crescita dell'utenza e la crescita quindi dei delle del dei consumi da vendere casa
Non è costante ma viene raggiunta negli ultimi anni quindi sono gli ultimi anni che consentono i maggiori margini questi siano stati sottratti
Ci sono inseguite più norme dal decreto letta la legge
Marzano poi all'ultimo provvedimento di quest'anno
Del decreto mille proroghe che hanno modificato questa riduzione della durata della concessione con problemi interpretativi tali che hanno portato le aziende del settore a a concorrere a quella che diceva il professor Vaciago alla ricchezza degli degli avvocati amministrativisti
Questo è un po'la situazione che che c'è stata sino ad ora auto a questo punto ci troviamo di fronte sulla base delle ultime indicazioni quindi quel decreto mille proroghe ad una scadenza due mila e nove che rappresenta un ingorgo delle durate le concessioni quindi oltre sei mila comuni
Che tutti come diceva l'ingegner Capra hanno la propria concessione indipendentemente del dimissione dovrebbero mettere in gara questo acqua a quella scadenza questo determina un problema dal punto vista pratico bio parere non risolvibile perché se non significa soltanto un numero così elevato di gare ma significa anche un numero altrettanto elevato di definizione dei rapporti preesistenti tra concedente e concessionario
In un contesto in cui al di là delle diverse normative che sono state portate a questo settore non è stato regolato
Quella che è l'attività quello che sono legate quindi alcuni temi importantissimi ogni Comune arriva a definire a proprio modo misura parlo della ne cito alcuni la proprietà degli impianti per il quale non c'è chiarezza
Il tema dei dipendenti quindi non è chiarito
I dipendenti che oggi solo delle aziende che fanno queste attività se debbano passare al nuovo concessionario oppure no
E un altro tema è quello dei cannoni dovuti comuni perché in questo momento si sta verificando un rilevante innalzamento di questi questi canoni che non vanno a beneficio come qualcuno poteva pensare dell'obiettivo della della liberalizzazione e cittadini malanno beneficio delle casse comunali
Il nostro settore è un settore che coincide solo all'undici per cento di quello che è la bolletta del gas quindi
è un è una percentuale molto bassa e una parte poi di questa va a seguito del procedimento di gara dove i Comuni puntano alla massimizzazione di questo ritorno economico va a beneficio del comma queste sono queste cose io le dico non per un ritorno al passato perché anch'io come Vinci ha detto ricercata ci stavo bene ma capisco bene che ritorno passato non è possibile
Credo che anche in funzione di altre liberalizzazione dei servizi pubblici bisogna tener conto di queste di queste problematiche che nel nostro settore non sono state risolte e creano dei problemi
Rilevanti per le aziende di distribuzione
Anche per lui a lungo andare anche con l'IST con l'intero sistema con dei rischi che i nostri impianti che sono si sono mostrati in questi anni sempre più efficienti e quindi anche sulla sotto il sotto l'aspetto e la sicurezza molto sicuri rischiano di non di non di non esserlo poi così tanto o di perdere di questa di questa efficienza che orario e quindi sotto questo profilo bisogna pensare anche che le commissioni o istituti analoghi che in questo momento vagliano le sbagliano le offerte di gare vicino anche negli anni di concessione a questo a garanzia sia dei clienti finali che dei comuni e anche di quelli che hanno partecipato alla gara hanno perso quindi bisognava pensare certamente anche a un'aggregazione dei comuni pensare care che abbiano dimensioni adeguate perché certamente questa situazioni di realtà comunali che in Italia presentano il numero che ho detto in concomitanza con il fatto che le che la durata della concessione è di dodici anni Chiara più breve c'è in Europa
So nel mondo ma sicuramente in Europa non c'è nessuno che ha una durata delle concessioni dodici anni quindi qui sul piano della competitività abbiamo fatto sicuramente un passo molto avanti ecco il combinato di questo dottore determina anche dei costi
Di partecipazione alle gare da parte degli operatori stessi oltre che ovviamente la frammentazione delle realtà e quindi la presenza sul territorio a a macchie di leopardo
Determinerà non consente quell'economie di scala qualunque sia la dimensione delle aziende che invece sarebbero necessarie per avere un sistema efficiente e quindi un abbassamento sì questa volta a favore delle dei clienti finali del del costo dalla distribuzione
Quindi lei sostanzialmente sto dicendo abbiamo liberalizzato il settore da due anni a questi nuovi meccanismi
Da un lato non favoriscono il cliente finale dall'altro penalizzano l'operatore a vantaggio di una posizione di rendita se non ho capito male questo gioiello c'è anche questo Sperto ultima le il concetto
Adesso vediamo se si può andando in là con la discussione
Articolarla io volevo dare la parola al dottor Quadrino
E chiede di fra gli altri spunti che ha dato sempre il professor Vaciago prima ha detto in Italia è fondamentale il passaggio dai campioni nazionali ai campioni europei
Allora una Edison
è una società che ha un doppio aspetto una forte società sul mercato italiano
E però anche dei soci forti sul mercato europeo ecco come come vede luce questa questa possibilità di passaggio
Da campione si è parlato c'è stato un dibattito molto vivace se bisognava farla
Dopo li dopo questo blitz che c'è stato in Francia la fusione Gaz de France Suez se anche in Italia serviva una risposta di questo genere se era necessario
Magari un matrimonio fra ENI ed ENEL per avere anche noi campione nazionale altri hanno detto no dobbiamo crescere punto sul fronte estero come diceva il professor Vaciago ecco che volevo sentire un attimo
Come cresciamo sui mercati internazionali
Ma la sua domanda una domanda
Molto molto complessa che non ha una risposta univoca prendendo spunto dalla introduzione bellissimo antisociale
Ha toccato molti punti con estrema chiarezza sul sull'assetto del mercato elettrico partirei da quello lo spunto che diceva ma sono passato un monopolio a libero mercato sono estremamente complessa
E condivido in pieno questo questa cosa perché effettivamente il libero mercato
Per definizione almeno una di quelle cose
Dice
Se tu migliore rispetto a quello del monopolio però monopolio nel campo delle energie ha tanti vantaggi
Perché normalmente è più facile pianificare domanda offerta sottrarre attorno programmare la capacità produttiva
Programmato in tempo evitare blackout a dettare quindi era quindi dal punto di vista della sicurezza dalla cioè l'approvvigionamento energetico incisione del monopolio a ovviamente dei vantaggi noi non abbiamo mai sentito parlare di blackout in Europa
Abbiamo cominciato a parlarne ma non solo in Europa e nel mondo cominciato a parlarne nel momento della grande liberalizzazione perché i sistemi liberalizzati sono per loro natura dei sistemi più fragili
Il professor tema energetico del quando si dice bisogna abbandonare il monopolio per andare verso la concorrenza ecco non sia ben chiaro qual è il modello di concorrenza a cui tendere
E di solito culturalmente amiamo mente
Il modello di concorrenza tomistica che si adatta molto poco a quello dell'energia quindi ho apprezzato proprio l'indicazione di baciare dovete
Il il sistema
Di di equilibrio stabile firma della sistema energetico della dell'industria energetica e quello dell'unico podio oligopolio che poi comporta il alla presenza di autorità che regolino questo oligopolio proprio per evitare che si ritorni ad un sistema di cartello quindi ad un sistema di fatto monopolistico quindi con tutti
Di svantaggi del monopolio senza i vantaggi della libera concorrenza
E ed è l'equilibrio poi della regolamentazione del mercato che sta alla magia e l'abilità del governante e delle autorità di regolazione delle varie Authority
Perché nel volere poi evitare gli eccessi di un mercato che tende che può otto & Area ritornare ad un assetto di tipo monopolistico che si annidano poi i rischi di una iper-regolamentazione del sistema
Di cui oggi abbiamo sentito alcuni del del dei fatti e poi più eclatanti
Piovra maltese
Ma ci sarebbero mille esempi di questo tentativo delle iper-regolamentazione
E per fare un esempio di attualità del fatto che il l'assetto del mercato delibera concorrenza può portare in un primo tempo come diceva Consalvo ha degli effetti negativi anziché gli effetti positivi
Dire che Blair nati con il caso del mercato francese
Sia liberalizzato il mercato con le tempistiche della Comunità europea
E secondo la regola francesi chi abbandona la tariffa per un mercato regolato e va al libero mercato non può tornare indietro non può richiedere di di avere la tariffa così è successo che quando si sono quando si è aperto il mercato
Indubbiamente c'è stato un piccolo vantaggio un certo vantaggio per il consumatore che abbandonato la tariffe ha scelto libero mercato
E c'è stato uno sconto che viene chi chi abbandonava aveva un vantaggio dopodiché Merkel il prezzo di mercato francese si è legato al prezzo di mercato tedesco perché tra Francia e Germania
E cioè che l'uso ma totale permeabilità delle due reti per cui il prezzo Francesco emendato prezzo Todesco il risultato che oggi il prezzo di tariffa e quasi la metà del prezzo del mercato libero
E perché perché la tariffa continua è stato regolato sul costo di produzione nucleare
Storico tra l'altro storico quindi quello della degli investimenti fatti vent'anni fa oggi investimento nucleare dei nuovi investimenti nucleare richiederebbero sicuramente un costo di produzione più elevato
Quindi chi è rimasto alla alla alla tariffa ha fatto un gran da fare chi è passato al libero mercato e disperato e adesso stanno per passare una legge che
Consente Achille echi andatura libero mercato ritornare indietro albo vecchio mercato regolato
Ecco questo per dire all'estorsione che può portare
Le difficoltà oggettive che c'è nel nel creare da un monopolio tirare un libero mercato non è così facile non è così semplice c'è un processo di apprendimento c'è un processo di transizione che e lungo
Difficoltoso e almeno inizialmente per io e gli utenti si possono essere difficoltà a leggere quali sono i vantaggi della liberalizzazione
In Italia direi che non è così la liberalizzazione ha già portato dei grandi vantaggi
Ricordiamoci che all'inizio di questo decennio
Il margine di riserva del mercato le trote italiano era due tre per cento c'era un vero problema di blackout di di rischio di blackout sopra abbia avuto un blackout è stato per un incidente
Perché non c'entra niente con con il margine di riserva però è indubbio che la nostra capacità produttiva all'inizio di questo decennio era scarsa rispetto alla domanda e obsoleta rispetto ai costi di produzione internazionale
Il processo di liberalizzazione ha dato degli enormi benefici perché oggi abbiamo margine di riserva che intorno al diciotto per cento quindi del tutto adeguato dire
Sovrabbondante rispetto quello che è l'equilibrio logico tra domanda e offerta il gestore della rete chiede dodici quindici per cento l'immagine degli USA adesso siamo allegramente sopra quindi se siamo verso il diciotto per cento prima per lo meno dal punto di vista quantitativo abbiamo le sottopone e dal punto di vista qualitativo oggi i nostri impianti nei limiti delle autorizzazioni che l'indulto ha potuto temere quindi cicli combinati a gas sono sicuramente più efficiente d'Europa
Indubbiamente producevo comminato caso oppresso dagli altri oggetti difficoltà a competere col napalm
Un impianto nucleare no mica ce la sta facendo un quadro dicendo Non siamo gli ultimi dati classe a cioè siamo bravi e questo senz'altro lo diceva anche il professor Vaciago ma perché allora non riusciamo ad andare anche noi fuori
All'ex siamo andati tra ci sono mercati importanti Danone sono venuti in forze il francese lei non sta bene
Perché noi perché non riusciamo a ottenere la reciprocità è questa la parola magica oppure servirebbe qualcos'altro lì perché reciproci per andare un dolore esce nel mondo cittadina sono del tutto devo
E si smarcato europeo
Non esistono accordi bilaterali tra Stati per cui Italia Francia Germania Spagna si mettono d'accordo per scambiarsi capacità produttive crea anzi se questo se questo avvenisse sarebbe decisamente contro regolati dalla Comunità europea
C'è già chi ha messo le mani avanti facendo gli esposti alla Comunità europea per evitare che questo che questo possa avvenire
Beh servono solo alzando lo ha detto anche delle cose molto interessanti a questo proposito ha detto prima si
Dovrebbe liberalizzare poi si dovrebbe privatizzare prima mercato dura da più una volta che uno ha fatto la scelta di liberalizzare il mercato ecco pensare di fare questo specie di gioco di Monopoli insomma dalla centrale nucleare agli atti proprio e proprio contrario alle regole sarebbe e sarebbe veramente profondamente sbagliato
Ma allora come si fa accrescendo Europa qual è la dimensione giusta per le nostre imprese ebbe
Anche qua bisogna fare riferimento alla struttura del mercato se il mercato europeo è giusto che ci siano delle riprese che si organizzano a livello europeo
Se il mercato rimane sostanzialmente nazionale beh allora bisogna trarne le conseguenze a che punto siamo oggi esista un mercato europeo dell'energia esiste un mercato europeo del gas la risposta è no e no
Né dell'energia elettrica né del gas esista ancora un mercato europeo quali sono i motivi di questo ma innanzitutto sono motivi di carattere fisico
Le reti elettriche europee non solo così terminate non collegano così bene i vari Paesi dico sempre che l'Europa è come se ci fosse un mare centrale che
Francia Germania e Paesi dell'Est collegati con con l'Europa quindi Polonia nei paesi limitrofi e poi quattro isole Italia la Spagna la Gran Bretagna la Scandinavia
Si chiede chiamò isole perché sono poco collegate col resto del continente
La dimostrazione che dove i collegamenti fisici esistono
Funziona no essere mercato europeo deriva dal fatto che basta guardare il prezzo tedesco de francese si vede che sono esattamente lo stesso perché c'è un collegamento fisico dove non c'è
Sufficiente collegamento fisico come Italia sbattuti terra staminali esistono quattro mercati con quattro frazioni perse
Di quali prezzi sono fatti essenzialmente sul costo di produzione del mercato nazionale e quindi la competizione e ancora fondamentalmente di carattere nazionale
Per il gas
Mercato sta evolvendo sì un po'più rapidamente perché le reti del gas hanno meno vincoli delle reti nazionali si esistono indubbiamente sempre le altre terraneo la manica che divide
I mercati europei però i tubi del gas possono funzionare
Sia in un senso o nell'altro quindi gli stessi collegamenti che oggi porta Gasol dalla nord verso sud domani potrebbero portare gas dal Sud verso il Nord se in Italia ci fosse un'offerta
Dichiaro su precedente Aldo quello del mercato il taglio secondo lei la mancata privatizzazione di Snam Rete Gas
Ha frenato questo che lei sta dicendo passione revoca generate le chiediamo
Presidente Capezzone un decreto diciamo meglio frazioni stendiamo un velo sul passato sul passaggio Zara monopolio ciascuno difendeva giustamente le proprie la propria posizione sul parliamo del futuro
Allora quanto sta ambrate gas è fondamentale per aprire il mercato perché sta avrete caso cosa fa fa il trasporto all'interno dell'Italia
Del gas
Il problema non è quello di trasportarlo bene all'interno dell'Italia mai fallo di far entrare in Italia quindi il problema non è tanto la privatizzazione nuova privatizzazione di standard le case che da sola
Cambieranno molto poco
Il problema è aumentare i collegamenti tra l'Italia al resto del mondo che non sono oggi ci stanno e Pegaso però solo tutti di società appartenenti alle quindi fino a quando non ci saranno nuovi collegamenti di nuovi operatori dell'Italia con il resto del mondo per aumentare la capacità di importazione o attraverso rigassificatore o attraverso nuovi gasdotti non in mano all'ENI beh allora coi la proprietà di Stam Rete Gas antispastici viene almanacco
Le nuove infrastrutture ecco perché si dice bisogna fare nuovi rigassificatori perché dovrebbero essere in mano al MOSE opera C-Max prestato anche perché siano assolutamente tutti da carne più prima che poi
Giustamente come veniva detto prima era di stili che significa attori non si fanno in Lombardia ma si fanno
Nelle regioni che hanno i parchi lega nord per fare un rigassificatore siamo andati a diciassette chilometri dall'accoppiata perché non si trova
Ecco di cosa ed Tabajani anni emessa con Ravenna destinatari ce ne vogliono ancora due per terminare sembrerebbe insomma
Io vedevo il presidente Capra che annuiva con soddisfazione mentre lei prima parlava di reti di distribuzione infrastrutture dopo il secondo
Pensavo alla circostanza ad aver qui il presidente della commissione
C'è attività produttive della Camera
E suo apprezzamento
Per il presidente l'ex Presidente il suo predecessore Tabacci che condivido pienamente
Ma volevo anche dire che non bastano buono Commissione con un buon presidente noi quanto mai abbiam bisogno in Italia di un governo dell'Energia che non significa
All'andata al monopolio ma aveva gli indirizzi anche per anche per andare all'estero e dopo io all'estero attacchi nel trentacinque sotto in prima elementare anche più una porta che ho solo sentito parlare dialetto nel Piacentino paese che è quello di di no McDonald tolta in città quello lui non era come una in campagna in un Paese dove c'era il solo a capo e Opel che ore
Io sono non lo a questa età non riesco mai a imparare una lingua straniera ma è accantonato l'italiano parta fatta servono senza senza una politica nazionale
Allora Capezzone
Nel indirizzi chiari
Che dicano dove si vuole andare e non alle quattro in un modo del mattino alle dieci novantanove domenica
Ecco infatti presidente Capra un tema che volevo proprio chiedere all'onorevole Capezzone perché è stato sollevato da facciano ma era anche un tema della rete della relazione dell'indagine del precedente Parlamento
Era gli indirizzi di politica energetica oggi in Italia una politica energetica
Non si vive una strana situazione l'avete detto prima abbiamo un azionista Tesoro che a determinati interessi e poi abbiamo un azionista industriale un attività produttive oggi ministero dello sviluppo economico che altri interessi
Uno dei passaggi fondamentali della relazione del precedente Parlamento era il trasferimento delle competenze su ENI ed ENEL al ministero dello sviluppo economico
Invece che come attualmente avviene al Tesoro
All'azionista Tesoro oggi il tesoro è l'azionista di ENI ed ENEL di controllo in quel documento si proponeva che il controllo su ENI ed ENEL
Passasse all'azionista a un altro azionista che al ministero dello sviluppo economico una battaglia che Marzano provo a fare cinque anni fa arrivando e fu subito immediatamente si intitola butto lì ed è nel corso dell'audizione può non si sentì più questa questa proposta tra al di là di chi deve fare l'azionista di che cosa c'è un problema di politica finanziaria e di politica industriale ecco credo che lei meglio di tutti ci possa
Io a approfitto de la vostra cortesia che perché purtroppo tra pochi minuti dovrò lasciarmi e quindi
Brevissimamente come sapete è mio costume alcuni telegrammi
Il primo nel dubbio se esprimermi come presidente della commissione o come segretario del mio partito di radicali italiani faro entrambe le cose
Rispondo al grido di dolore che venivano estratte fa
Siamo tutti cittadini siamo tutti elettori impegnati gli imprenditori militanti politici alzi la mano in questa sala si ricorda non solo grande dibattito televisivo sui temi delle Cina io non ne ricordo
Cioè io vorrei dire c'è un problema sia poi c'è un problema veramente direbbero quelli di agenda setting
Possibile che questo Paese sia condannato tutte le sere lo dico con molta serenità ad avere tre seggiole di quattro assaggio della l'onorevole Pecoraro che se la prende con l'onorevole la Russa l'onorevole la Russa che rispondono altrui
Di cosa parliamo di cosa parla la politica di cosa parla una politica che ha introiettato come dimensione esistenziale di tanti di troppi il comunicato alle ore diciassette
Con uno Betty con l'obiettivo del pastone del TG uno delle venti e lì diciamo il cerchio si chiude quindi noi abbiamo bisogno io non chiedo di meglio e questo di dare il mio contributo di portare un sassolino
Perché si aprano nel Paese dibattiti di fondo e nell'ultimo telegramma proverò
Non è lungo le questioni che sono state poste condivido in particolare un'osservazione di ragionevolezza che faceva dottor Quadrino teniamo presente che questo obiettivo anche auspicabile del mercato europeo c'è un problema di fisicità Capogreco questo è un dato vero questo è un dato su cui c'è c'è c'è poco da fare quindi noi dobbiamo anche occuparci dello Stato italiano non è che possiamo sfuggire con una pur auspicabile
Da questo punto di vista non eludo la questione che poneva lei e farò un esercizio che in gergo l'ICI non fanno certo risponderò con un sì o con un no
Se lei mi chiede è favorevole sì o no alla separazione di Snam rete gas delle altre società da ENI alla risposta è sì
Se lei mi dice è favorevole sì o no a che in Senato dove questo provvedimento arriverà sia presentato subito un emendamento la mia risposta è sì
Se lei mi chiede ma se al Senato non lo faranno la e alla camera prenderà l'iniziativa la risposta è sì sì sì
Se lei mi chiede la risposta fare su questo una battaglia sì sì sì ecco credo di essere stato abbastanza chiara le ultime due cose che volevo dire
Non so se sia sparito dall'ordine del giorno non lo so
Ma questo tema della fusione Eni Enel etc io anche qui con molta franchezza già si tratta di due soggetti fortissimo con una particolare forza di mercato io credo che sul piano dell'Antitrust ci sarebbero dei limiti invalicabile cioè Bergamo cosa in faccia
Non è che devo fare per forza il liberale liberista è sufficiente dotarsi di banali strumenti di ragionevolezza la creazione di un mega gruppi che di fatto sarebbero monopolisti e da una parte colpirebbe
I consumatori più ancora di quanto non siano colpiti riducendo le possibilità di offerta e creando solo condizioni tre prezzi più alti e dall'altro anche questo bisogna dirlo
Renderebbe ancora più facile quello che in Italia è stato ahimè un caposaldo negativo cioè uno
Una osmosi una un rapporto una cointeressenza tra diciamo quelle realtà e la politica e quindi anche una difficoltà poi di gestione da parte delle autorità regolatrici che finirebbe per diventare vasi di coccio no eccetera quindi questo è un altro
L'ultimo telegramma
Meriterebbe un altro convegno della serie di che discute la politica italiana quando noi parliamo di energia accetto parliamo
Dei temi che ci riguardano tutti quanti e quanto mi importa il tema della bolletta dei consumatori perché quattro
Però parliamo anche di grandi questioni geostrategica
Che non possono essere affrontati io sono un fan del risparmio energetico ma quando arriva un ministro non fa per me lo nominare lui grande tema sono i doppi vetri alle finestre no non è questo
Ecco a quel lo lei lo dice io riteniamo no lo dico
Ma vogliamo parlare del fatto che in questo Paese il sessantadue per cento la nostra rese è gas
Che viene da Putin e dall'Algeria e siccome sia Putin sia ad Algeri sono ragazzi svegli si sono messi d'accordo ma ragazzi vogliamo discutere di queste cose vogliamo capire se e come a questo Paese esce da questa situazione in cui siamo ammanettati mani e piedi ma non solo in termini di sicurezza della fornitura in termini di sicurezza geostrategica
Ma sappiamo chi è Putin io non sono così naïf da ritenere che con Putin non si parli ma stiamo scherzando ma con Putin bisogna parlare a testa alta
A testa alta non l'ha fatto il Governo precedente non l'ha fatto neanche questo governo sapendo che si tratta di un autocrate che sta muovendosi in modo pericoloso rispetto al suo Paese e sullo scenario globale sapendo che punta a usare Gazprom come uno strumento di pressione formidabile noi sappiamo che diminuiranno le produce Euro tre raddoppierà la domanda europea l'unico che si muove l'unità come come finisce come finisce allora si può ragionare e in termini dirà di politica
Di politica estera di politica internazionale di rapporti ma anche
Nel nostro campo di oggi
Vogliamo ragionare di alternative io non credo che un discorso praticabile sia per il nucleare io sono contrario per la questione delle scorie
C'è una questione vera per la questione dei dieci dodici anni che sarebbero necessari per iniziare a giocare la partita ma anche perché poi anche qui guardiamoci in faccia basta la parola e c'è la guerra civile no quindi non ha senso diventerebbe ore
Ricominciare a parlare di carbone invece ricominciare a parlare di diversificazione agricola questo sì questo sì e e ripeto io trovo sconcertante che questo tema sia completamente espunto dal dibattito se non da parte degli specialisti che invece tutti i giorni però che la politica di questo non parli è una cosa chiudo davvero quella indagine conoscitiva della diciamo legislatura precedente una commissione di euro onore di presiedere è un punto di riferimento importante credo di avere detto in modo molto privo di riserve diciamo come la penso considerate che
Con gli strumenti certo il presidente la commissione quindi con rispetto sacrale di ogni posizione che c'era la Commissione ma anche come militante politico io sono al servizio di questi obiettivi grazie grazie a lei onorevole Capezzone
Non so se abbiamo il tempo per uno due domande Flash
Se c'è qualcuno che ha tanto che abbiamo ancora un secondo l'onorevole non lo so se c'è qualche domanda tassisti non tassisti insomma
Non
Beh Almirante
Sono Morgantini presidente dell'Aiscat l'Associazione italiana consumatori già retrocesso
Ho sentito da parte del dottor Quadrino che si è parlato di grandi miglioramenti grandi progressi con la liberalizzazione del mercato rispetto a quello che era prima
Io onestamente direi che questi miglioramenti ci sono stati Simba per i produttori
Io parlo dal lato dei consumatori grandi consumatori italiani
Che hanno incidenza dei costi energetici sul loro prodotto è molto molto elevata e che sono sempre più preoccupati perché prezzi qui non fanno che aumentare
è vero che c'è il petrolio contato il gas commentato però a parer mio con il mercato libero sono aumentati anche molto immagini e guadagni delle varie società produttrici
Fanno su questo su questo prodotto che invece dire sempre più strategica sempre più essenziale per per per le attività industriali anche nomi industriali del del paese quindi volevo segnalare che diventa necessario e pungente
E questo punto mi rivolgo al presidente Capezzone dalla commissione Attività della Camera fare una politica energetica che guardi in faccia le varie situazioni soprattutto di aziende le quali non possono più sopravvivere con i prezzi di oggi
La Borsa di questi giorni ha superato gli ottanta euro al megawattora
E questo vuol dire
Direi tre volte quello che l'altra sua energia quando c'era il mercato vincolato non tanto più che le aziende dico io mi occupo che rappresento all'epoca avevano delle tariffe
Ridotte al cinquanta per cento perché si era riconosciuto con decreto fatto già nell'ottantadue che erano dei consumatori particolari consumatori che ritira regia per tutte le ore dell'anno che quindi sono interessanti anche per i produttori
Ma i produttori finché hanno naturalmente chi gliela paga di più
Non non dono dell'organico che pensino a venderla deprimersi la detrazione contati
D'altro canto in altri Paesi e qui mi riferisco non so alla Spagna alla Francia sappiamo bene che per certi tipi di attività industriali i prezzi sono sono sono contenuti dei livelli molto più ragionevoli quelli che sono in Italia
Quindi da parte nostra siamo rimasti delusi dal mercato libero perché ci aspettavamo qualcosa di buono e per ora non c'è stato altro punto chiave è che insieme all'aumento dei prezzi dell'energia elettrica
C'è stato anche un grosso incremento dei costi dei dei dei vari oneri il sistema di tutto quello che ci dava intorno
Ora siamo a venticinque euro al megawattora al costo soltanto del trasporto delle componenti a delle delle degli oneri di dispacciamento che in aprile s'arriva che a sette euro al megawattora ma come si fa
A pensare di pagare gli oneri spanciamento cioè l'energia approvvigionata nel mercato dei servizi dispacciamento a quel livello lì è questione che evidentemente la domanda è rigida cioè l'energia ci vuole ci vuole quella per lo meno a salire
L'ENEL che è l'unica che fai Prezzi fa pressing vuole
La Ternana e deve pagarle in quel modo
Questo punto tra l'altro si ripartisce in maniera uniforme su tutti i consumatori senza tener conto che c'è chi sbilanciate chi non sbilancia e allora chiediamo anche che questo aspetto venga un pochino
Rivisto voluto tu più a fondo anagrafico Aznar cantieri molto breve brevemente allora facciamo espone prima il c'era molto brevemente perché credo che poi tutti vogliate prendervi un caffè Lucone nell'ordine facciano concluderà le istituzioni bisogno labbra per quel che mi riguarda
Immagine son cresciuti perché abbiamo tagliato drasticamente da dieci anni i costi
Distribuzione sicuramente così
No accetto accetto la sua domanda però se lei tiene conto che nella nell'ultimo anno il prezzo del petrolio è praticamente raddoppiato i prezzi dell'energia sono aumentati meno delle del trenta per cento si rende conto che c'è stato un enorme vantaggio per il sistema della liberalizzazione del mercato se fossimo rimasti con la struttura impiantistica di cinque anni fa non di dieci anni fa di cinque anni fa oggi l'energia elettrica in Italia costerebbe il venti per cento in più
Abbiamo fatto i dati li abbiamo pubblicati tempesta poi chiaramente dai soffre del fatto che il petrolio in questo periodo
Raddoppiato pena sopravvissuti quante perché non so lo importiamo e lo lo subiamo e non avendo altre fonti di produzione che possono determinare il prezzo in Italia
Non c'è nucleare
E il carbone e il dodici per cento del totale della produzione nazionale quindi non determina ma il prezzo il prezzo unitario si fa sui cicli combinati
Il fatto che l'industria italiana sia diventata competitiva lo dimostra il fatto che quest'inverno abbiamo esportato Energia vuol dire che negli altri Paesi europei quando manca l'energia elettrica il prezzo di una regia il più alto che in Italia
E più alto dell'Italia come mai poi in Francia o in Germania durante mesi non tipico l'energia costa di meno perché ci sono impianti nucleare che noi non abbiamo quindi la lamentela che fanno i consumatori italiani non deve essere rivolta all'industria che produce l'energia elettrica ma chi ha deciso che in Italia non ci deve essere nucleare che non ci deve essere Carbone
Noi paghiamo il costo giusto dell'energia elettrica
Non le aziende italiane che producono energia elettrica non guadagnano di più
Di quelli di qualsiasi altro Paese europeo non siamo in concorrenza con tutte le imprese europea sul mercato dei capitali e quindi il rendimento
Dell'ENEL rispetto a quello delle beffe rispetto a quello del Leon o rispetto al pedone Endesa e lo stesso sul mercato dei capitali quindi il tipo di profitto che si fa in questo mestiere
Più o meno se lei guarda i dati del del dagli analisti finanziari E uguale in tutti i paesi europei e non è non è vero che in Italia si guadagna di più che negli altri Paesi il costo di produzione di in Italia è più alto perché noi abbiamo al sessanta o settanta per cento del totale dalla nostra
Ero genetica prodotta attraverso derivati del petrolio prodotti collegati al teatro
Quella riguarda normale di questa industria ci sono dei rischi d'altro canto il mercato libero se qualcuno vuole mettersi a produrre energia elettrica è perfettamente in grado di farlo e di fatto in Italia molte nuove produttore sono entrate sul mercato
Allora onorevole Capezzone anche qui per per le sue scelte
Credo che le immagini quale sia il mio stato d'animo rispetto a alla sua sollecitazione io credo che il problema italiano non sia stato la troppa ma va troppo poca liberalizzazione quindici Armani dobbiamo compiere dei passi ulteriori che ci siamo detti
Mi permetta di dire nella direzione comune che in un settore in cui si evoca spesso l'interesse nazionale giustamente cioè io credo che l'interesse nazionale numero uno sia la bolletta di chi paga
Ci siamo intesi crea lo dico anche con molta franchezza a coloro a coloro ragionamento generale ed astratto
A coloro che
Sul fronte imprenditoriale
Hanno preoccupazioni
Su le rigidità gli eccessi di chi otto eccetera io dico se vogliamo
Aprire la forza per aprire un dibattito tipo
Bisogna dare una soddisfazione al consumatore sul lato della bolletta perché se no francamente credo di essere stato chiaro grazie
Grazie io a dire che mi spiace perché c'erano altri spunti interessanti c'è anche il dottor Castagnola credo tre proposte da fare non vorrei superare i tempi che ci sono stati concessi quindi vi ringrazio tutti lì dell'attenzione speriamo che insomma ci sia una prossima occasione
Discutere ancora di questi temi per parlare di politica energetica insomma non solo dei tassisti di grazie a tutti allora ci tanto ci aggiorniamo a fra poco con il ministro Pecoraro Scanio e altri relatori
Buongiorno a tutti come avete sentito c'è stato un cambiamento di programma avremmo il ministro
Nel pomeriggio quindi cominciamo direttamente con la tavola rotonda
Che riguarda un tema
Lei di cui tutti parlano non c'è il documento ufficiale a livello nazionale qua a livello europeo che non comincia recitando l'importanza dell'efficienza energetica
E il ruolo che le fonti rinnovabili debbono svolgere in un mondo dove da un lato il rincaro dei prodotti energetici in particolare del petrolio
Pongono problemi economici e di sicurezza negli approvvigionamenti
E dall'altro incombe su tutti noi il tema dell'effetto serra e quindi dell'opportunità di strumenti di sviluppo energetici il più possibile carbon free
A questo punto evidentemente e il ruolo diventa quello ovvio soprattutto di queste due fonti quella esplicita che sono le fonti rinnovabili è quella implicita che tuttavia a e può avere un grosso ruolo che l'uso razionale dell'energia l'abbiamo qui
Un autorevole Pannella a cui io
Vorrei porre un certo numero di domande vorrei cominciare dall'ingegner Longo che presidente dell'associazione produttori energia da fonti rinnovabili
A lungo io vorrei porre un problema che
Siamo oggi si tende a mettere molto spesso in secondo piano e che viceversa a mio avviso e fondamenta
Giusto sviluppare le fonti rinnovabili
Perché in questo modo
Detto brutalmente si porta a meno gas importa meno petrolio si porta meno prodotti fossili
Però allo stato attuale italiano noi non importiamo petrolio e gas
Ma in cambio importiamo componenti e sistemi per installare impianti a fonti rinnovabili col bel risultato
Che probabilmente in termini poi di bilancia commerciale nord probabilmente risultato rischia di essere addirittura negativo e soprattutto hanno dato lavoro sviluppo e occupazione all'Italia ecco allora io ti chiedo quali sono le politica tuo viso industriali agricole e non etica per prima delle biomasse dei biocarburanti che vanno perseguite per sviluppare io dico un minimo di presenza autonoma del nostro Paese in questi settori produttivi
Nel ringraziarvi perché un tema quello dell'industria italiana e dinamiche
Centrale sulle problematiche punto del delle rinnovabili già alla sostenibilità
Nella genetica
Raramente
Non dimentichiamoci che siamo in un Paese che ha fatto la sua politica di Kyoto sperando di Kyoto non venisse ratificato no Claudio non senza polemica comunque sappiamo che è andata così
Cioè l'Italia purtroppo è un Paese che nei confronti del quello che sono le rinnovabili in generale la sostenibilità ambientale ed energetica non ha avuto la capacità o non l'ha voluto capire che perseguire obiettivi di Kyoto raggiungere una contributo fonti rinnovabili ragguardevole e comunque in linea con quelli che sono gli obiettivi europei non è un solo un costo non l'opportunità cioè il concetto che diminuzione dell'utilizzo delle fonti fossili diminuzione in assoluto dei consumi energetici
Un elemento di competitività nazionale internazionale ed è un elemento di crescita per il Paese dimentichiamoci facendo un Paese che mentre gli altri Paesi né verso l'Europa il consumo di energia cresce
Nell'ordine dello zero qualcosa per cento ne abbiamo delle crescite che sono nell'ordine del due virgola cinque due virgola otto per cento quindi stiamo vivendo ancora una logica in cui certe misure sono viste come un male necessario vanno con la rara opportunità e in quest'ottica
Lo sviluppo delle fonti rinnovabili è stato perseguito cioè in Italia nonostante i vari chips il CED certi quant'altro non c'è mai stata la scelta politica la volontà politica e dire perseguiamo un reale
Utilizzo massimo delle fonti rinnovabili sapendo perfettamente che non sostituiranno
Le altre fonti sapendo perfettamente che sono solo una dell'irrinunciabile
Componenti di un presidente USA del bilancio anima che va raggiunto perché crea una serie di fatti positivi che per il Paese che non sono solo una diminuzione del del del del carico nomi che strategico del del di combustibili fossili solo discorso dei una riduzione del dell'emissione di CO due ma e anche una opportunità per il Paese per crescere in tecnologia e industriale che in altri Paesi europei dove questo messaggio è stato capito in maniera forse più diretta speriamo disorientare un business determinante davvero
Citiamo il solito la Danimarca citiamo il solito germanico appunto rinnovabili sono cresciute rapidamente hanno gli hanno creato centocinquanta cinquecento mila posti di lavoro ricordiamoci la Spagna dove
Prese che nel per anni abbiamo considerato un po'come un un un nostro paese nostro regione meridionale Bertani fa andavo con cautela a dai ragazzi spagnoli Caravella Gasparotto avessero messo agli atti il rendiconto era sbagliata da due passi avanti a noi ecco in Spagna
Questo discorso rinnovabili è stato perseguito ma come come proprio di scelta politica scelta politica economica poi scelte politica culturale ambientale la Spagna è diventato uno dei problemi principali tutto di tecnologie
Per le fonti rinnovabili sta investendo sta inondando il mondo dei in in macchine eoliche in Spagna stanno notizia dell'altro giorno stanno realizzando una impianto l'intesa il sottoinsieme impianto duecentocinquanta milioni di euro per produrre silicio
Allora a quel punto ti rendi conto che le rinnovabili possono creare oltre a tante belle cose da sposare la ridusse lo sai come azione posso negare competitività perché il punto di fondo è questo che la Spagna queste duecentocinquanta milioni mai visti solo per fare moduli fotovoltaici da utilizzare in Spagna ma per soddisfare quella domanda
Crescente ritiene il quarantacinque per cento l'anno che c'è sul mondo in generale nel mondo di moduli fotovoltaici perché non abbiamo fatto in Italia
Perché come ho detto prima non non c'è non abbiamo creduto nelle rinnovabili dobbiamo caduta la manica sbagliato e cosa possiamo fare bisogna essere positive cosa possiamo fare per superare questa questo questa situazione in cui siamo posti diciamo di essere o fare il rigore di essere importatori netti di tecnologia oltre che di energia di tecnologia per le fonti rinnovabili magnesio troviamo ricreare un quadro normativo di incentivazione delle fonti rinnovabili sì voi dopo ne parliamo che sia basato sulla volontà veramente di realizzare queste obiettivi che ci siamo imposti un quadro normativo che sia efficiente quindi costi poco che sia efficace e quindi permetta di raggiungere gli obiettivi che sia affidabile a medio termine e questo è un primo punto quindi bisogna veramente favorire la crescita di nuova produzione non lo pensa da rinnovabili con logiche mirata non con una logica come purtroppo abbiamo assistito dal dal CIPE Saint-Paul con logge di creare dei vagoni che partivano su cui poi salivano tutti no cioè nato per le rinnovabili il CIP sei diventato all'ottanta per cento un finanziatore di progetti convenzionali
I certificati verdi nati prelevabili che poi sono diventati dei finanziatori di piogge di impianti di di teleriscaldamento impianti
Di termocombustione di rifiuti
Cose importantissime che vanno proposte fanno promosse ma con logica diverso cioè con nomi diversi
Cioè inutile dire la recinzione costa troppo certo al costo troppo vi uccise il solo il diciotto per cento seguito venerabile dire la componente attrezzi è troppo pesante Manara completate anche lì
Cioè in un grosso peso di tutto quello che non è rinnovabile dopodiché creato quindi l'ambiente e in cui veramente niente si creano domande italiane Wagner forte perché se vedesse volessimo raggiungere gli obiettivi che ci siamo scelti a livello europeo per il due mila dodici il venticinque per cento avremmo nei prossimi oramai cinque anni o quanto dovremmo fare circa sei mila megawatt nuovi impianti in un progetto ciclopico
Dobbiamo creare le premesse però le premesse vogliamo creare con il certificato verrà no esistono degli altri strumenti utili crea un quadro normativo di riferimento in cui in cui la domanda cresce poi l'Italia tanti strumenti per promuovere la fine l'industria
E quando dico industrie tengo in generale la filiera
Il a fine agosto scade il nuovo bando di questa quattro otto otto di questo sistema incentivazione
Le regioni hanno mille strumenti di finanziamento nazionali regionali fondi europei
Stanno scadendo tra l'altro in alcune regioni italiane Obiettivo uno sta spiando decidono quindici stanno si devono spendere all'ultimo momento entro quest'anno dei soldi ma crediamo la questa filiera diciamo la quattro otto otto finanzia con una priorità con una premialità da definire
L'industria delle rinnovabili ci sono tante industrie che non è solo per i nuovi sono tante industrie che in Italia creano occupazione che è un'innovazione creano competitività abbiamo gli strumenti di incentivazione reale quindi quelli mirati non tanto per incentivare il kilowattora per incentivare chi vuol fare un investimento per indirizzarlo dando quindi creando la questa filiera del dell'industria delle rinnovabili questa filiera dell'agricoltura
Bioenergetica e gli strumenti ci sono basta voglia di applicare ultimo discorso sul sull'industria poi tra Piacenza e Milano porterà di parlare del di un di un riassetto del settore
La ricerca da ricerche scema sì la ricerca mancano i fondi Rachel Fanfani presi di chi l'Italia spende solo lo zero virgola zero due
Ecco io che ti parlo per esperienza diretta
In Italia esiste un serbatoio di ricerca applicata a livello universitario rischia ora di ricerca privarsene inventando parlando del della fusione fredda stiamo parlando di ricerca applicata quella che nel giro di ventiquattro mesi va in fabbrica e di quell'abbiamo bisogno
Cioè si è importante ragionare sulle nuovi materiali fotovoltaici va importante ragionare sulle la tecnologia della del della cella del modo e quant'altro
In Italia esiste un serbatoio di competenza nelle università
Che è completamente inutilizzata per perché l'industria non sa parlare l'università riversano sa parlare con l'industria gli strumenti di incentivazione ricerca applicata sono gli strumenti burocratici e inutili che come tanti suoi anche incentivazione finiscono per finanzieri ricerche inutili che non verranno rifatte per finanziare altre cose come spie sul cellulare quindi per concludere non abbiamo perso un in maniera
Il il recuperabile in treno che quello delle industrie rilevabili Italia delle capacità enormi oltre che ai mondiali di calcio in questo detto ci hanno dato grosso orgoglio nazionale
Per cavarsela delle situazioni rapidamente bisogna creare il contesto adatto bisogna soprattutto decidere di volerlo fare vi ringrazio io
Volevo solo aggiungere che è vero che abbiamo avuto una serie di normative che non erano perfette molte volte addirittura fuorvianti però ogni volta invece di riformarle
Si sono bloccate pensaci tu sei che si è bloccato tutto non solo perdersi mirate e questo stop and go
Che ha fatto sì che poi si si si è dovuto aspettare il due mila due per cominciare avviare i certificati verdi il due mila quattro per avviare i certificati bianchi
Il Conto Energia che faticosamente cominciato nel due mila cinque questo stop and go per lo sviluppo dell'industria e la cosa più scienziati che ci sia però in Italia c'era e rimane tuttora un altro stop and go
L'accettabilità
Il fatto che ci sono regioni che accettano certi forme di fonti rinnovabili altre che viceversa pongono dei letti
Si è cercato di semplificare il processo autorizzativo però questo ancora in realtà non permette alle cose di andare dice come dovrebbero e un altro grave stop and go e da questo punto di vista io vorrei sentire
Su questo il dottor Pasinetti che fra i tanti cappelli che può mettere in testa oggi a quello di consulente della Regione Puglia come si dice a Roma il tocca mi dire qual è il punto di vista delle regioni
Come è possibile portare avanti un discorso di integrazione di collaborazione e non di contrapposizione come molte volte avvenuto per lo sviluppo delle fonti meno
Sì
Posso quindi portare avanti un po'l'esperienza che si sta vivendo in in Puglia per quanto riguarda le
Fonti
Rinnovabili c'è un dibattito abbastanza
Amplio aperto in Puglia
Sul tema energetico in generale in quanto in via di predisposizione di un piano energetico uno dei punti Cardini proprio quello delle fonti rinnovabili che in Puglia trovano una grossa
Diciamo un grosso aggancio con la fonte eolica
In Puglia ci sono impiantisti i primi impianti diciamo installati in Italia sono stati installati tra la Puglia e la Campania ormai sono impianti che ha una storia più che decennale
C'è un potenziale eolico molto molto elevato che siamo possiamo usare un'immagine dall'Appennino dal Subappennino dauno sta scendendo verso il il Tavoliere il il resto della Puglia un potenziale che si è che si sta sviluppando anche appunto grazie a una
All'avanzamento tecnologico con macchine sempre più più più grande
E anche grazie agli incentivi
Certificati verdi eccetera che hanno particolarmente favorito questa questa risorsa
La Puglia è una regione che attualmente a un installato di circa quattrocento megawatt e quindi la primo tra le prime in in Italia ed è una regione che apposto una moratoria all'eolico
Un anno fa
Una moratoria
Dalla che è durata un anno e che in effetti è scaduta il trenta giugno scorso quindi dieci dieci giorni fa
Voglio riportare due due numeri della situazione
Pugliese per quanto riguarda l'energia anche a a margine dalla questione eolica
Mi sono segnato due due numeri la Puglia tre mila Mw di impianti a carbone
Essenzialmente concentrati nel Polo brindisino
A un migliaio di Mw di impianti nel polo di Taranto impianti a gas naturale gas siderurgici
Ha altre centrali minore diciamo
Sul territorio a volte con una ubicazione che ormai è diventata abbastanza infelice dice diciamo così con l'evolversi dal dall'urbanizzato
Anche gli ultimi tempi ho avuto una serie di proposte per quanto riguarda impianti a ciclo combinato a gas per oltre tre mila megawatt
Attualmente la Puglia produce una quantità di energia elettrica che grosso modo il doppio di
Dei consumi dei consumi interni
Appunto ci sono i alcuni impianti che sono in via abbastanza conclusiva di autorizzazione
La Puglia non non non si sta ponendo quanto meno con con questa Amministrazione è un problema di tetti
Tetti diciamo per quanto riguarda le centrali ma si pone un problema di
Miscelazione diciamo diciamo così di quello che il mix di produzione di energia elettrica di un cioè in Puglia siamo una situazione che è abbastanza opposta a quella che è la situazione italiana c'è attualmente un prevalere dal carbone rispetto alle altre fonti
L'introduzione di nuove centrali a gas in qualche modo bilancia incrementando vivamente la la produzione complessiva bilancia questo mix mix energetico
Ci sono anche ed ai dei delle trattative sono in corso anche delle trattative per chiedere una relativa minor produzione da Carbone questo è vero
Anche perché si vorrebbe creare appunto un mix che non vada che in qualche modo Possa non dico rispettare perché non sarà molto difficile o quanto meno possa considerare anche quelli che sono i parametri di Kyoto quindi siamo in questa situazione Alva abbastanza complessa una situazione molto complessa che ha creato dei grossi conflitti
Penso che molti di di voi conoscano i conflitti dal Polo brindisino per quanto riguarda il carbone
Gli stessi conflitti sono stati creati per questa forte risorsa che la che la risorsa eolica
Diciamo credo di interpretare la la lo spirito diciamo dalla dell'amministrazione dico di quella regione dicendo che l'eolico e visto comunque comma come una opportunità
E non come un conflitto
C'è stata questa moratoria c'è proprio per cercare di capire quali fossero le modalità provare a capire quali fossero le modalità di governo o di controllo del dello sviluppo di questa opportunità la moratoria se conclusa e
è stato emanato una quindicina di giorni fa un Regolamento sull'eolico
Ecco questo questo Regolamento che diciamo ora SIT si tratta di portarlo alla sua alla sua attuazione anche se vogliamo limatura se in alcuni aspetti si dimostrerà non corrispondere a diverse ad alcune esigenze si basa su alcuni punti fondamentali proprio per cercare di rendere compatibili questi questi aspetti di forte potenziale di questa fonte ma anche aspetti di accettazione
E contestualizzazione di questa fonte sul territorio
La proposta è stata fatta riguarda un ruolo ovviamente centrale dalla Regione che definisce delle linee guida di orientamento e un altrettanto ruolo molto forte da parte dei Comuni o meglio delle associazioni dei Comuni
Cioè
Non lo lo spirito che ha animato questa questa proposta deriva dal fatto che
Se l'eolico
Si vuole che sia una fonte diffusa sul territorio regionale
Giusto in interessante opportuno quantomeno che questa diffusione se accompagnata anche una diffusa ha una diffusione di interesse e partecipazione
La modalità appunto è stata trovata in una
Cooperazione diciamo cose o di una tra regione e comuni i quali Comuni dovrebbero predisporre dei cosiddetti fosse un termine un po'infelice comunque questo ciò che è stato adottato piani dall'eolico cioè in sostanza definire su Indirizzo dalla Regione delle aree cosiddette eleggibili
Su cui è possibile
Diciamo facilitando anche un iter autorizzativo successivo questo ovviamente la e il fine
è uno dei fini è possibile installare impianti impianti eolici ecco questo è il è il fulcro di questo Regolamento con cui si si spera dei che riuscire a mediare tra possibilità di di crescita di questa fonte
Possibilità anche di di accettazione sulla sul territorio
Della
Dalla stessa
Grazie io vedevo il mio amico lungo che scuoteva la testa
Proprio che interessa se
Rinviando l'intesa se però in due minuti spighe perché sbattendo la testa ebbrezza ecco abbiamo parlato prima che lo sviluppo delle rinnovabili parte se c'è una volontà politica di farle
Credo a volontà politica tipicamente si esprime nel governo si esprime a livello centrale e vendite
Scelte forti no
Ecco la scelta la scelta d'Apulia drammatica perché quelle che sono le scelte che stiamo rimpiangendo di non aver fatto fortemente a livello del Governo sono state delegate ai comuni ora il concetto della concertazione è completamente diverso della burocratizzazione che stanno facendo in Puglia in cui quattro Comuni dovranno mettersi insieme per fare i piani regolatori da dietro ogni pianificazione dietro ogni politica c'è una competenza ma come possiamo pensare che la competenza di decidere come si deve realizzare un programma di eolico venga delegato al Comune di settecento anime c'è questa è una cosa assurda
Cioè la concentrazione è fondamentale per ramo stamattina alla mano a realtà storicamente non si può far niente contro la cioè se non si fa partecipare alle scelte Van il Comune ma la popolazione le comunità locali ma una cosa è la concertazione cosa rimette passarla palla al Sindaco del Comune si addiceva dei produttori devo fare io gli ho fatto stato assurdo raccontano anche esser la Regione cioè poi concorrenza concorrenza poteri concorrenti ma cioè la causa ci vuole la volontà che va attuata non puoi passare deciderà cosa fare torneremo appeso su questo argomento ce n'è però un altro
Che ha un grosso peso
Il decente disegno di legge Bersani no ripropone con molta forza l'incentivazione
Sia delle fonti rinnovabili che dell'efficienza energetica
Ed è questo quindi un elemento importante e portante di una politica energetica
Tuttavia l'incentivazione nell'accezione che normalmente diamo a questo termine
è visto in forme diverse con strumenti diversi alcuni milioni altri peggiore non ha importanza un po'di soldi stanziati per incentivare l'impianto incentivano la produzione
Dare qualche contenute comuni sono tantissime le forme ma questa nella mente della gente e sostanzialmente i concetti dice ora io mi chiedo
C'è un'altra forma di incentivazione che richiede pure dei finanziamenti proprio niente meno onerose
E quella per esempio di formare gli installatori per per promuovere più adeguatamente il solare termico
No di informare e creare una cultura energetica e su questa linea io potrei andare avanti all'infinito che si risolto
Poi non rientra e i o non rientra bene in questi programmi e così come abbiamo qui il dottor Aldo Iacobelli che il segretario generale del Isa si taglia che la sezione italiana dell'International Solar emerge society in cui compito è nella promozione di queste fonti e dell'uso efficiente dell'energia
Fondamentale
La formazione e l'informazione ecco io volevo chiedere allori un commento specifico su questo
Sì
Buongiorno a tutti
Diciamo che
Il discorso è molto Complesso perché la formazione è sicuramente un tassello importante
Crea conoscenza però deve essere accompagnata come si diceva anche prima da politiche alte quindi se non c'è l'input politico
Difficilissimo anche poi attuare gli altri pezzi e allora devo fare un passo indietro
Devo dire che bene ha fatto il ministro Bersani ha a fare quell'atto normativo va in una direzione virtuosa
Adesso bisognerà darli sostanza queste cose dovranno essere attuate no
E per attuarle io credo che deve essere fatta visto che stiamo parlando di un forum sul sistema energetico deve essere fatto un un ragionamento più più ampio
E cioè innanzitutto noi abbiamo bisogno non lo voglio chiamare piano energetico perché sembra una cosa vecchia però abbiamo bisogno del di rotte energetiche tracciate per andare da un punto a un punto di come la barca a vela quando deve andare di bolina risalire il vento
Se non si fa con la bussola e si traccia la rotta i gradi per cui andare rispetta la direzione del vento non arriva mai in boa a virare continuare la regata
Lo stesso noi invece dobbiamo dare degli obiettivi di consumi energetici il più possibile virtuosi
E quindi io era un fautore della tariffa quando la tariffa era progressiva e non di Grassi va come ora che più consumi meno paghi ma era molto più bella quella di prima cioè che meno consumabili è meno pagarli perché stimolava ovviamente lì
Lei atteggiamenti virtuosi e poteva tariffa elettrica parlo e poteva comunque stimolare strumenti di mercato per gli operatori perché ormai l'hanno capito anche le utilities elettriche e di altro genere si fa business anche con i servizi non solo con la vendita del mero kWh e quindi è su questo che bisogna andare a puntare quindi il sistema è più complessa qui ci serve un piano non lo chiamiamo piano energetico chiamiamolo chiamiamo le rotte energetiche per arrivare all'obiettivo ma andranno tracciate e lo deve fare il governo ovviamente mettendo al tavolo e concertando con tutti gli attori
Anch'io non credo che si possa parcellizzare una cosa importante come l'energia non si può parcellizzare più di tanto
Perché stiamo in un sistema energetico liberalizzato al almeno di tipo europeo
E quindi demandare a tutte le Autonomie a tutte le sindromi di Nimby il potere di interdizione diventerebbe una cosa ingestibile
Quindi io sono perché a un certo punto qualcuno decida e non si può dire no al carbone no al nucleare no all'eolico non fotovoltaico perché perché poi il silicio diventa un rifiuto cioè uno deve fare un'analisi del mix
Energetico
Farlo in modo sostenibile usare gli strumenti di legge che esistono Valutazione impatto ambientale basse i tipici tutto quello che che esiste ma poi qualcuno deve decidere che si deve fare io sono per la politica del fare perché con le chiacchiere poi alla fine insomma no
E sul fare allora mi sposto sulle infrastrutture ce n'è finora abbiamo avuto un dibattito solo sulla produzione facciamo nucleare che però non ha un dibattito da bar perché tanto se vogliamo fare nucleare chi lo propone deve dire dove come e con quali soldi e siccome non si è riusciti a localizzare un un sito per le scorie nucleari nucleare da noi è un dibattito così quasi ideologico credo molto poco realistico perché poi quando si va nel concreto a dire dove si fa e come si paga non ci sono i soldi e non ci sono i siti e quindi parliamo di cose che sono fattibili subito domani mattina
E quindi bisogna investire sulle reti
Troppo tempo è passato
Da quando le nostre reti la nostra rete di trasmissione e le reti di distribuzione hanno avuto degli investimenti seri
Che sono fondamentali
La Sicilia per esempio non sopporta nemmeno un un mega ma in tempi di eolico per le reti per il problema della Rete
E quindi si pone si pone il gravosissimo dilemma
Non si può più autorizzare
Fonti intermittenti come le rinnovabili perché non sono programmabili insomma l'eolico cioè quando c'è vento
Se ciò dell'idroelettrico vicino posso fare delle pompaggi e tentare degli stoccaggi quindi gestirmi il vento con una flessibilità maggiore ma se la Rete poi non non me lo sopporta allora o attuiamo veramente quello che dice la direttiva settantasette due mila uno recepita in Italia con il tre otto sette cioè si dà un dispacciamento prioritario vero
Alle rinnovabili oppure diventa aleatorio
Parlare di rinnovabili se non si veste sulle reti quindi le reti sono sono prioritari
Sono prioritari ragionamenti sui servizi e quindi sulle politiche non solo lato Offerta quindi non è solo un problema di produzione cioè perché c'è stato beccato perché non ci sono centrali nel vero
Farebbe causa per altri motivi le centrali si sono i megawatt di potenza ci sono è un problema di gestione della domanda e quindi si torna lì strumenti i più addentro ricorderanno fiorentini Krauss quando dalla California ci parlava di megawatt
Cioè di politica del Megawatt non megawatt ma megawatt cioè vendere l'efficienza energetica fare programmi di De Manza il management insegnare alla gente e cioè alle industrie alli utilizzatori finali a fare di più con meno fare efficienza energetica noi su questo si può guadagnare tantissime qui la formazione ha un ruolo cruciale
Perché insegnare a non solo all'installatore ma tutti coloro che operano nel settore per esempio edile sull'involucro degli edifici noi abbiamo dei consumi che vada centosessanta centottanta kilowattora metro quadro hanno quando in Germania
A seguito della direttiva due mila due che poi sulla certificazione energetica degli edifici che anche l'abbiamo recepita due mila cinque hanno consumi che stanno sul tra i settanta e i cento kilowattora al metro quadro hanno e hanno meno lo gradi giorno diciamo meno insolazione a fascia climatica diversa dalla nostra ma l'investimento nell'involucro e nell'impiantistica servizio dell'involucro è stato maggiore e qui si va allora su un altro settore di investimento che quello della ricerca e dello sviluppo su cui noi siamo veramente fanalino di coda e non voglio dire le cose che si dicono sempre che nel due mila siamo partiti insieme alla Germania con il fotovoltaico cioè più o meno la potestà la pera analoga
Non parlo della Spagna perché è già stata citata ma la Spagna eso foto sta diventando leader
La ricerca che si fa dal Maria nel settore sia del solare termodinamico solare termico e anche fotovoltaico è trainante
E io credo che noi non non non siamo da meno nel senso che abbiamo delle potenzialità come quelle di anni tecnologie adesso credo Eni Power che vede una ristrutturazione sia o comunque sia in corsa se non sono informato
Esattamente su questo però le potenzialità sono notevoli se considerate che tra i i leader mondiali
E diciamo la parte italiana c'è un un almeno un fattore dieci se non di più su sui livelli di di di vendita di di Mega Watt di di materiale e installato e sappiamo che devono nascere delle filiere diverse da quelle della microelettronica per l'approvvigionamento della materia prima del silicio si stanno creando in Spagna che stanno creando le stanno creando in Germania ci sarebbe spazio anche perché la lady Italia c'è un cilicio
Monocristallino policristallino meno puro di quello che serve la microelettronica disaccoppiati dei due mercati che che si fanno concorrenza che ci mettono in sofferenza nuovi del fotovoltaico perché ovviamente quello della microelettronica e molto redditizio come come mercato
E quindi questo renderebbe più facili più facili le cose da ultimo voglio voglio dire che
Non debbono essere sottovalutati gli strumenti economici
Che sono già in pista no non che vanno in voga quando si parla di Conto Energia lo si vede come un incentivo anche vecchia maniera si commette un errore a mio modo di vedere perché intanto si regge in piedi con politiche di tipo tariffario cioè siamo noi come come contribuente come utilizzatori del sistema
Elettrico che contribuiamo a creare questo plafond che poi viene riutilizzato sul sul sull'incentivo al fotovoltaico
Ma voglio ricordare che basta andare sul sito dell'Agenzia europea dell'ambiente per vedere quanti sussidi veri e propri prendono il carbone e il petrolio al nucleare
Allora dati dell'Agenzia il carbone si il carbone dell'Europa a quindici si prende tredici virgola sette miliardi di euro all'anno come sussidi più o meno a pioggia
Per essere ancora più competitivo
Il petrolio stiamo su otto punto sette miliardi di euro all'anno
Il nucleare due punto due quando si arriva alle rinnovabili sono veramente briciole e c'è un dibattito dove tutti si stracciano le vesti che le rinnovabili non son competitive lo sono solo con l'aiuto dello Stato non è vero
Se si fosse applicato il protocollo di Kyoto fin dall'inizio come hanno fatto altri Paesi c'è senza scommettere sulla non ratifica come hanno fatto purtroppo pezzi delle nostre istituzioni hanno sperato
Fino al ventinove settembre due mila quattro che Putin non facesse niente che quindi fosse tutto uno scherzo
Adesso lo scherzo che al due mila otto ci costerà cento euro a tonnellata di C o due e e che andranno pagate guardate perché la le come dire il carico da undici ce l'hanno messo con la direttiva emission trading
Che ci obbligherà nello schema europeo per rispettare i target assegnati all'Europa cioè meno otto per cento delle missioni spetta al novanta a ad avere un un rispetto delle quote è vero che attualmente il piano nazionale di allocazione
è fatto ancora maglie larghe mi aspetto che che il governo nella revisione che è in corso lo faccia in modo virtuoso come andava fatto anni fa
E stimoli politiche virtuose guardate l'ha detto Clinton ammontano l'ha detto uno di Greenpeace o uno un rivoluzionario
E l'hanno detto quelli della Banca mondiale che ormai c'è bisogno dei target del protocollo di Kyoto perché la finanza del carbonio è partita
Movimento era Gian quest'anno cento miliardi di euro aggiuntivi come investimenti che pioveranno sul sistema energetico
E quindi io l'ho sentito a ammonterà l'anno scorso dire da questi soggetti abbiamo bisogno dei target di Kyoto abbiamo bisogno
Che ci sia ancora un sistema vincolante
Perché questo ha stimolato un meccanismo per cui un rifiuto come la CO due
Che nel novantasette
Prezzi otto non valeva niente oggi in Europa vale tra il dieci e undici euro a tonnellata si stima che con l'entrata nel primo periodo di Kyoto tra due mila otto due mila dodici primo Budget period probabilmente salirà ancora o comunque quando si stabilizzerà salirà ancora e qui saranno altri denari che andranno sul sistema energetico
Sommati ai certificati verdi i certificati bianchi che sono meccanismi perlomeno certificati verdi che stanno funzionando poi criticabili come criticabile il CIP sei però stanno funzionando stanno stimolando dei meccanismi cioè stanno stanno a compianto le esigenze dell'ecologia con le esigenze dell'economia
E quindi è questa la direzione bene ha fatte bene farà il ministro Bersani se destinerà una parte delle degli extra proventi dell'IVA del petrolio delle accise a questo settore perché mi sembra dignitoso da parte di un governo darebbe del del diciamo degli stimoli a queste politica anche per fare politiche industriali perché ripeto cioè noi Leo alle con l'abbiamo subito e l'abbiamo lasciato troppo presto ma un indusse l'altro meccanica italiana che facesse
Sistemi eolici non non non era a priori
C'è la Danimarca non è che sia un Paese enorme senso al c'ha tanti abitanti quanti la Sicilia
Fotovoltaico lo stesso e quindi insomma c'è secondo me una politica industriale che si deve aprire e che non aprirla sarebbe sarebbe proprio colpevole in in un senso anche liberale non solo in un'istituzione che ha a cuore il Polo paese proprio anche tutti parlano di mercato ci vogliono mercato verso come dire rimbocchiamoci le maniche cominciamo a fare
Aziende che operano per davvero sul mercato come hanno fatto gli altri senza
Tanti discorsi insomma grazie ecco io credo che il prossimo giro per abbiamo ancora un nostro interlocutore se per il prossimo giro io lo preannuncio così
Gli amici si preparano lo dedicherei esplicitamente e concretamente
A analizzare
In che misura hanno funzionato in che misura vanno modificati i tre strumenti principi che abbiamo a disposizione certificato niente certificati bianchi e Conto Energia però al prossimo CIPE
Io adesso volevo dare per ultimo di questo primo giro la parola al dottor Paolo Grossi che vicepresidente dell'Associazione italiana di grossisti di energie trenta
è interessante perché come diceva adesso Jak come Nino bisogna solo produrre ma poi non c'è solo un problema oggi di fisico di trasporto e distribuzione ma in un mondo e in un e in un mercato liberalizzato cioè un problema poi di intermediazione di commercializzazione che diventa fondamentale volevo quindi avete l'opinione di chi stava alle e vede questo mondo variegato delle rinnovabili
Come lo giudica come lo vede
Come viene da loro viste gestito che problemi vederlo e con una magari se possibile
Un brevissimo
Anche cenno a qualcosa che in altri Paesi non dico su grande scala ma sta funzionando abbastanza bene The Green pricing se questa Green pricing
Come e che prospettive polemista
Grazie molto volentieri intanto ringrazio l'organizzazione perché ha accettato di modificare leggermente il programma in quanto il mio intervento non originariamente previsto nel pomeriggio parlando di competitività dell'impresa
Che è un tema molto caro stazione come la nostra di nuovi entranti nel mercato energetico poi siamo stati convocati dall'Autorità le audizioni che iniziano proprio oggi quindi
Abbiamo comunque cercato di dare una presenza un contributo alla discussione in un tema comunque importante come energie rinnovabili
Prima di entrare nel merito della domanda volevo fare anche una premessa generale credo che come in tutto il mercato energetico quello che si è sofferto finora che soffriamo tuttora è la mancanza di un percorso certo pianificato una visione a medio lungo termine che necessaria in questi mercati e comportamenti coerenti che rendono affidabile a questo disegno a questo percorso
Sta per faccio solo un esempio quella lobby nella stop decreto legge del due ventinove dicembre due mila e tre
Fissa l'obiettivo due mila e dieci del ventidue per cento del consumo da fonti rinnovabili del consumo nazionale provenga da fonti rinnovabili ecco già un decreto che venga viene fatto il ventinove dicembre mi mette molto sospetto e siamo abituati al nostro mercato avere decreti diciamo provvedimenti normativi molto importante per il settore che vengono fatti tra Natale e Capodanno poi il fatto che venga posto un obiettivo senza dire come raggiungerlo un obiettivo che da molti viene individuato come quasi realisti proprio perché non ci sono delle dei metodi delle un percorso per con cui arrivarci dice un po'lunga su come vengono fatte le politiche anche al di là del nipote l'esempio di Kyoto che ormai ben noto un po'tutti quanti
E questo servirebbe anche per creare opportunità per l'industria italiana che parte con ritardo ma non potrà mai partire sempre sviluppasse da sé la spinta senza un orizzonte temporale
Definito è chiaro che per un'azienda estera che ha già un proprio mercato è più facile cogliere l'opportunità spot che ci posso al suo mercato italiano per un'industria che deve nascere è importante avere davanti a sé un orizzonte altrimenti i piani di investimenti
Non non possono essere fatti a livello aziendale per imprenditoriale
L'esempio positivo d'altra parte quello per la generazione elettrica quando è stato fatto un piano col decreto Marzano lo sblocca centrali ed in cui si è reso tangibile
Una visione di necessità di governo potenza installata poi gli investimenti e sono stati molto abbondanti quindi credo che ci sia tutte anche le competenze le risorse tecniche finanziarie in Italia parte allo sviluppo industriale al settore
Quello che serve dare l'Asia l'avvio a questo questo percorso e dare una visibilità chiara nel medio termine
Proprio per la domanda
Noi come associazione con molti associati stiamo cercando di valorizzare contributo energie rinnovabili ci crediamo crediamo che sempre più il nostro ruolo sia quello di arrivare a mercato finale tramite dei servizi non solo la Commodity
Crediamo anche che temi qui i due temi su cui voglio scomporre un attimo il problema come la certificazione il green pricing quindi garantirà clienti che comprende girato a un certo tipo di fonte rinnovabile in questo caso pregiata
E il fatto del consumo responsabile porta può avere un minor
Consumo rispetto alla comunque al un livello di
Benessere di ecco comodità comunque garantito tramite altri mezzi sono temi su cui stiamo operando come stazione come singoli in prese stiamo producendo delle campagne verso i nostri clienti delle dei marchi insomma studia canto diffondere la cultura come si diceva prima che un elemento fondamentale
Rendere percepibile un tema che ha senso solamente se c'è se condiviso con l'opinione pubblica è un tema di rilevanza pubblica di sostenibilità di sviluppo ambientale
Deve essere apposto il tuo il consumatore finale il cittadino
Cioè chi è Point lo stakeholder di questo tipo di prospettiva a assume comportamenti responsabili visibili in questo in questo in questo ambito e anche a questo di incentivazione dove passa più volte a dare trasparenza a a questo a questo fenomeno quel cervo chiaramente dare visibilità quali sono i di incentivazione posti per le energie rinnovabili
Questo un un aspetto io qui non voglio parlarvi incentivazioni poi per la domanda credo che anche la domanda quindi il consumo possa essere in alcuni casi non certo presente grande industriale di cui parlavamo prima i problemi a livello di
Costo dell'energia sul loro prodotto ma c'è una nicchia c'è una settore c'è un segmento di consumatori che apprezzerebbero potrà essere considerati consumatori responsabili dal punto di vista ambientale quindi anche come emerge che consumano
E vediamo tangibilmente che questo comincia ad Avvenire
Il caso estero per noi è un esempio
Come attività principe Uma Thurman di attività e sono responsabili un'azienda
Energetica italiana che ha una controllata estera svizzera in questo caso che in questi giorni sta fatto un comunicato stampa
Ma perché anche di tema calcistico in cui prossimo appuntamento sugli Europei di calcio del due mila e otto erano così tenuti erano svolti tra in congiuntamente in Svizzera in Austria
Bene nel svizzero ha fatto un nuovo stadio nazionale che hanno con coperta hanno parlato completamente detti di pannelli solari
Che è il più grosso cioè impianto solare fotovoltaico sul muso impianti sportivi
E in qualche modo la visibilità è stato dato in questo senso anche verso Prima Repubblica sappiamo l'azienda fa l'investimento qui abbiamo un tetto molto visibile su una un un luogo fruibile e attenzione di di grande parte della della comunità
Che Pannella Totti solare investimento viene fatto poi viene venduta l'energia prodotta con questo sovrapprezzo alla in modo diffuso sul mercato quindi chiunque può comprare energia con un certo Mario e con una certa garanzia
Che fine potrà questo stadio con un sovrapprezzo la scommessa per sponsorizzare il consumatore finale questa se questa energia viene venduta tutta entro un certo limite di tempo
Viene rapito l'azienda che ha fatto l'investimento raddoppia
Il la potenza dell'impianto quindi completa o aggiunge pane fotovoltaici alla completamento di questo impianto bene per i propri giorni scorsi due o tre giorni fa quasi concomitanza con la la finale Coppa del mondo è stato annunciato che è stato raggiunto questo
Livello e quindi verrà posto in essere la contro il l'aggiunta di nuovi potenza installata fotovoltaica che viene quindi remunerate non dà sovvenzioni pubbliche ma dalla percezione del cittadino di svolgerà un'azione utile a se stesso e l'ambiente circostante questo credo che sia un esempio ovviamente non si sta parlando di risolvere in questo modo i problemi di Fonte Nova Bay nazionali di pensa al petrolio ma son comunque strumenti che a mio avviso dobbiamo cercare di perseguire e noi come agenti della vendita lo stiamo cercando di fare anche come interesse proprio aziendale personale
Per sviluppare un consumo responsabile che il tema sia conosciuta a livello generale che cittadino si prende anche la responsabilità delle scelte che portano a migliorare il un proprio come si può dire partecipazione ai temi sociali di utilità generale
E questo non vuol dire andare contro strumenti di mercato e andare contro una così percorso di liberalizzazione che passerà poi sicuramente anche tramite popolare Mona secondo giro interventi in un sistema più organizzato e meglio studiato incentivazioni ma che dovrebbe anche guardare
Diffonde culturalmente questo tipo di sensibilità proprio tangibile e non solamente virtuale
Allora passiamo a questo secondo giro
Io ho già annunciato quale sarebbe qual è la domanda con una sola personale precisazione
Ho già architetto prima che secondo me uno dei guai di questo Paese sono stati di eccessivi stop and go
Quindi io personalmente ritengo che adesso abbiamo tre strumenti cerchiamo di perfezionarle di farli funzionare al meglio non inventiamoci di abolirle uno e mescolando l'altro tanto per intenderci
Voci che girano le opinioni che gira questo però voglio sentire anche su questo oltre che sul funzionamento specifico del tre strumenti l'opinione cominciamo di nuovo con l'ingegner Rocco
Ringrazio e parto dall'ultimo punto quello delle azioni proprie colonie al mio disco lo stop and go
Siamo tutti d'accordo un mercato per partire bisogno di affidabilità nel tempo non lo dice il buonsenso dice l'economia dice anche a diretti europea ecco il caso del conto energia per il fotovoltaico è il classico caso invece di cattive applicazioni di questo concetto ne abbiamo faticosamente in ritardo Tristano che abbiamo creato una diciamo tariffa di premiante per il fotovoltaico l'abbiamo fatta più altre oggi altri invece va ben vengano le due dopo gli ha detto sì però attenzione questa quantità è contingentata nel tempo e ve la diamo il contagocce
Ora è chiaro che con una situazione agente si sono create tutto una serie di sistemi di problemi vale quindi innanzitutto molto Unindustria non parte se non ha davanti un orizzonte temporale quantitative quindi cresce il mercato affidabile
Soprattutto un sistema del genere basato su una logica di gara sul per impianti grossa dimensione ha creato la logica italiana dei capelli sulle sedi delle domande fatte sulla carne formaggio che aveva imparato a fare
Negli anni Novanta con cifre per cui ad oggi
C'è un fiorente mercato di autorizzazioni locali nonché posizioni in gare presso il GRTN per degli impianti
Fotovoltaici dalla novecentonovantanove kW tenzone volge c'è un prezzo di mercato che trecento trecentocinquanta euro kW cioè chi vende svende centotrenta centoventi centotrenta euro ecco che è una cosa una deformazione assurda italiano sveglia ritrovare che tempo chiederanno la la rilocalizzazione di impianti con il fatto che il CIPE quindi ci sembra la scelta è stata tardiva buona applicata ma come fare per modificarla secondo noi
Eliminare le barriere
Dire allora questa l'incentivazione che crei decresce nel tempo perché giustamente c'è una cresce ecologia
Ce n'è per tutti finché lo volete fare quindi prendere dei rischi impedire ad investire di fare l'impianto quando siete pronti eh qui vediamo i vostri quarantasei quaranta trentacinque centesimi
Senza pagare dando degli indirizzi chiari cioè no nel senso in questa pensare di far far crescere su territorio italiano con impianti da un megawatt di fotovoltaico per sua natura cresce integrato non crescente deve avere il coraggio di fare le sue scelte di liberalizzare completamente questo punto l'accesso a questo conto energia e alla fine scopriremo forse che avremo pro installato molto di più
Mw di quanto pensavamo di limitarci avendo speso di meno questo qui un po'sul discorso del Conto Energia
Titoli e finanze AGEA certificati bianchi altro lì anche lì un discorso principalmente foto bene applicato male
Allora il la logica del premiare l'efficienza energetica quindici anni risparmiare risparmio finale di tornate viventi di petrolio con una forma di cioè che il mercato come certificato bianco funziona a condizione che vengano messi degli Obiettivi stringenti e adeguati a quelli che sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere nel tempo tanto elevati da creare anche lì una filiera che in questo caso non è più la gente strana nel fine ai servizi abbiamo parlato tanto di questo meccanismo tedesco
Che è uno strumento principe per operare in questo settore di fatto però il valore del certificato bianco che non è adeguato a remunerare l'investimento aggredito la partenza veramente di queste iniziative e quindi il progetto del inutile finanzia genetica nostalgia virgola invece uno strumento molto importante perché se ripeto sì sì rivede il criterio di immissione di transazioni del certificato bianco dando così avvio al bianco un criterio di attribuzione che anche lì
Via degli indirizzi al mercato potrebbe essere lo strumento principe e funzionante per associato lo strumento dell'esca per sviluppare tutta quella parte di necessaria contributo che deriva dal risparmio energetico efficienza energetica e quindi cogenerazione quindi teleriscaldamento
Eliminando quindi quelle confusione di governare in ordine prendono da quindi il sistema per muovere l'efficienza c'è lo abbiamo creato abbiamo solo affinarlo con una volontà politica di farlo
Creando le condizioni ideali perché si crei quella filiera quel circuito virtuoso diciamo questo punto di servizio per promuovere per promuovere lo sviluppo
Anche dei pannelli solari termici perché è chiaro
E sempre di più l'Italia pagato non si possono incentivare le cose in conto capitale nel caso di ragazzi incentivarli conto esercizio perché l'Italia è piena di fabbriche vuoi finanziate vuote i pannelli mo'quel suo la rimonta di sul tetto e non ha mai funzionato perché perché erano finanziati in conto capitale cosa ordinanza di conto energia in conto esercizio dove si può attraverso una tariffa con una tariffa dove non si può
Attraverso uno strumento che quello del resto del visconte lì che praticamente ti mette il pannello hai in casa Casolati mette il pannello solare termiche potrà pagare con le energie non risparmi quindi un discorso che è sempre se funziona e produce si pagassero funziona produce non si pagano ci ha rimesso la responsabile sono state
Certificati verdi
Fonti rinnovabili interventi di aggiustamento e non di devoluzione sono perfettamente d'accordo con te abbiamo faticosamente raggiunto un qualche assetto di mercato con i certificati con sistemi giudiziari
Dei certificati verdi sarebbe assurdo ricomincia da capo di Renault ritorniamo acconto e ritorniamo allettato sfidino tutto ciò il conteggio esenzione no abbiamo lo strumento che quello quei certificati verdi rinviamo l'efficace ed efficiente Unicef via
Efficiente
Cominciamo a eliminare le esenzioni non so se tutti sapete che noi paghiamo noi utenti e questo voto è tornato il vero che paga la bolletta quello che produce energia paghiamo
Il costo dei certificati verdi anche sull'energia che non ha pagato il certificato verde perché perché il mercato così compreso il prezzo si fonologia il prezzo marginale quindi alla fine il prezzo lo fa chi all'impianto una deficiente non appaga il certificato verde
Ma questo presso copre qui tutti quindi consenso verso si remunera chi ha prodotto e ha pagato certificata vede sì a chi era esentato per i primi cento GWh chi ad ha detto di aver importate nel generale delle chi ha avuto iniziatico generazioni peraltro stati finanziati con CIP sei chi ha prodotto energia i prelati con impianti che sono stati fatti prima del degli anni novanta alla questo voto dico evitiamo di pagare il doppio per avere la metà diciamo che si eliminano le esenzioni tutti ogni chilowattora che intendete deve averle pagato quel suo chip di contributo al sviluppo delle fonti rinnovabili e alla fine sarà nostra scelta potremo o pagare la metà tenendo le percentuali di crescita come sono pure a parità di costo per il doppio delle percentuali certificati verdi e quindi di crescita di nuova potenza rinnovabile
E parlando di percentuali dico se dichiariamo in Europa che vogliamo al due mila dodici aggiunge il venticinque per cento di
Il contributo energie rinnovabile dobbiamo fare delle percentuali di nuovi impianti quindi le famose percentuali di via che trimestre ogni tre anni l'avversario giornate sia i ricordi anni non sono ancora state aggiornate
Che siano congruenti con questo obiettivo cioè se dobbiamo arrivare a settanta Salvatore non possiamo dire che la percentuale proprio duecentocinque del gol due tante cicoria cinquanta a cinquantanove sessantanove settantacinque quindi fare in modo che gli impegni presi sedi voglia raggiungere o quali che siano siano congruenti con poi la politica che si applica perché il sistema è condivisa ma parla anche di banche all'Abi alla bisogna rivedere questa congruenza ma perché la convivenza è un indice di chiarezza di obiettivi
No scusami a un una corrosiva
Quindi poi dopo che ci sono degli strumenti diciamo alla stabilizziamo questo mercato cioè degli arrivi e diventiamo diamo una garanzia che ci sia un equilibrio tra domanda offerta
Soprattutto non utilizziamo lì per non per quello che non è rinnovabile quindi incentiviamo il teleriscaldamento con olio notare che non ci sarà più
Mi fa piacere eccezione tedesca Metro Cerveni Candy Bianchi piace dire ai Verdi ci uniamo le fonti rinnovabili questo punto entriamo in meglio l'argomento spinoso
Lo strumento è uno strumento di mercato delle Giare competitività non possiamo incentivare con la stessa quantità di incentivo di profeti Colleoni fotovoltaico sulle biomasse e quant'altro allora
Vogliamo entrare e stare nell'ambito dei centri via via abbiamo voglia di fare il CIP sei
E allora sì faccia in modo che il certificato verde si è unico ma sia dato con criteri diversi alle singole fonti interni di Judith di durata dell'incentivazione o in termini di corrispondenza tra certificato verde e già prodotta quindi gli strumenti sono per mettere a posto con pochi ritocchi basta la volontà
Ultimo punto le regioni rapporto con gli enti locali
Affermare la politica centrale cioè inteso come obiettivo da raggiungere devono nazionale e lo abbiamo fatto vive all'Europa rifacciamo ciò tra di noi
Diciamo forse il venticinque non ce la facciamo ventidue ma lo facciamo e a questo punto questo ventidue chiamiamo tutte le Regioni visto che ogni legge che esce sentita la Conferenza unificata isola signori
Stiamo dicendo che Rita deve raggiungere ventidue il che vuol dire altri cinque mila megawatt quattro mila Mw dove li facciamo
Dividiamo questo obiettivo tra le regioni perché non si può dire vi faremo a Roma e poi dire alle giovani non lo so io mi sono impegnato voi no
Questa è la vera la vera concertazione questo obiettivo nazionale lo dobbiamo condividere con le regioni ogni regione ce ne faccio dei centocinquanta
In base a che cosa in base a quelle che sono le potenzialità quelli che sono i contributi regioni con una logica di Brother sharing oramai fa parte della gestione di tutta la l'ambiente che diciamo
Cioè questo obiettivo se lo raggiungi vieni premiato se non la raggiunge viene penalizzato come e finisco utilizzando una cosa fondamentale nitide dire da una parte diamo i certificati verdi
E poi dopo dire diamo il due per cento ai Comuni il tre per cento alla Regione però vuol dire che quel incentivano serve a coprire i costi di etnologia serve come dire gli altri grossi dice di una cosa ma esistono degli strumenti che paghiamo tutti
Che sono la fiscalità e gli oneri di sistema allora diremo
Per quello è il vero ritorno che si che c'è sul territorio
Dove si produce energie dove si produce energia pulita allergie deve costare di meno e non deve pagare
Quel cittadino per quello che non ha fatto un'altra regione utilizziamo diciamo la componente a tre
Che la componente che il sistema tiene conto dei costi ciccia certificati verdi viene pagata in maniera differenziata secondo che lo una regione soddisfa i propri impegni
Di raggiungimento di obiettivi comuni aggiunge siamo alla fiscalità in maniera in maniera non le tasse Roberto insoluti quest'ultima misura trovasse son gabelle tasse non sono che bevesse sono il contributo che ognuno da un certo costo quindi se io da un contributo di un certo tipo non ho già dato e non lo dava in altro modo Mediceo un uso virtuoso della fiscalità che non è solo una fresca solo il professore dice strutture lire a tutte le tasse regionali locali che possono essere utilizzate per incentivare dare quella con non so una compensazione far diventare
Per le Regioni ed enti locali un'opportunità economica lo sviluppo dei notabili grazie a tre io adesso darei la parola nell'ordine come prima adesso dottor procedetti purtroppo stiamo già quasi all'una pregherei di fare interventi il più possibile
Sintetici prego sei credo che le cose che sempre su questo tema se se ne sono state dette ora da dall'ultimo intervento siano più che
Condivisibili lo raggiungere due due aspetti uno che in parte è stato è stato Betto
Certezza per quanto riguarda i certificati verdi non che serve non solo per chi vuole utilizzare questo strumento per installare un impianto ma appunto anche permettere per creare una un'attività imprenditoriale per quanto riguarda l'impiantistica stessa è chiaro che è necessario avere quella massa critica ancor più che per costruire il singolo impianto
Per installare un singoli piante oli con singoli impianti idroelettrica è necessario avere una un minimo di massa critica per poter iniziare un attività di questo genere
Per mettere in piedi un'industria nel fotovoltaico intesa come silicio piuttosto che è un'industria dell'eolico eccetera eccetera
Questo un punto l'altro punto che vorrei toccare che in qualche modo forse un po'laterale alla questione dei certificati verdi come li conosciamo ma che quanto meno considerando ciò che si sta dibattendo ora in Puglia riguarda la questione
Di quelli che non so se un giorno si chiameranno certificati marrone arancioni gialli eccetera e cioè legati alla produzione di biocombustibili
Ormai sono stati definiti dei delle percentuali di di introduzione
In ai combustibili per trazione dei percentuale di produzione di
Io appunto vi biodiesel piuttosto che etanolo eccetera come percentuale che crescono
Di un punto percentuale all'anno
è possibile che uno strumento che possa incentivare questo sia un sistema in qualche modo parallelo o che Simoni quello che succede per il certificato verde come noi lo conosciamo
E che serva appunto a stimolare in questo caso davvero una filiera una filiera agricola una una filiera dal produttore
Dal dal produttore dalla materia prima la biomassa alla
Al trasformatore e poi distributore sulla sul territorio questo sarà io credo un tema abbastanza
Complesso perché vede appunto le delle due parti una parte di front-end chi appunto produce il carburante finale lo mette sul mercato invece chi produce la la fonte primaria il combustibile primario
Quindi l'agricoltore l'azienda agricola eccetera il mondo agricolo e quindi sarà probabilmente necessario trovare una una relazione tra tra questi due due mondi apparentemente separati ripeto questo è un dibattito che si è aperto in un in Puglia anche perché poi il discorso di una filiera
Credo sia in mano in gran parte ha una competenza regionale
Conto Conto Energia la la Puglia è la regione che ha avuto il principale numero di domande approvate se non ricordo male undici Mw nel primo giro sul fotovoltaico ventitré credo sul sul secondo
Il rischierei di i dubbi paventati precedentemente restano che ogni
La vera politica appunto quella di creare davvero una fonte
Diffusa quanto meno sul fotovoltaico ma anche parallelamente sulla sul solare termico come integrazione in e delizie credo che questo sia il la il vero ciò che rende davvero diffusa
Sul territorio questa questa tecnologia
Le chiedo anche cinque secondi credo sia un po'
Ingenerosa quella battuta di
Fatta prima
Riguarda l'iniziativa alla tentativo diciamo della Regione Puglia di governare l'eolico intesa come lavarsene le mani eccetera
Speriamo cioè son convinto che non è così che non si è così bisogna entrare poi nel dettaglio di cosa sono questi questi meccanismi che sono stati sono stati delineati nel regolamento nel Regolamento eolico ovviamente qui non è non è il caso non è non è la situazione per entrare in questa in questa situazione pericoli bruco burocratizzazione è vero
Però questo è un pericolo o d'altra parte la burocratizzazione ora nella procedura nella procedura autorizzativa una certezza
Quindi ecco non voglio fare una battuta venti però ecco Aldo attesto che certifica sino ma dunque
Credo che i certificati verdi
Necessitino di alcuni aggiustamenti però anche io sono favorevole a lasciare che questo meccanismo che faticosamente decollato
Vada avanti
Voglio ricordare un dato il CIP sei novantadue l'ottantaquattro per cento delle risorse sono state rastrellati e dalla rigassificazione del TAR che non è il Tribunale amministrativo regionale ma il morchia ma di raffineria
E quindi le raffinerie cioè petrolieri hanno fatto doppio business cioè una roba che prima usavano mischiata col gasolio rendevano alle navi come come bunker non come combustibile per le navi
L'hanno trasformata egli Noro perché il costo con la rigassificazione sussidiato ha pesantemente dal CIP sei
Hanno insomma sistemato
Parecchie cose quindi sicuramente mai più CIP sei che indiscriminatamente ha creato sto meccanismo
Sono molto favorevole anch'io a dare certificati verdi a caratura e cioè a mettere dei limiti di tempo differenziati tra le fonti e anche una
Dimensione di di di chilowattore prodotti in funzione del della tipologia di fonte perché altrimenti almeno per per i primi dieci anni insomma in cui si spera che le fonti
Più deboli crescano diventano grandi cominciano a camminare occorrono e poi quando sono adulti allora a quel punto hanno sufficienti anticorpi come ce le all'eolico non all'italiana perché su questo sono all'italiana l'eolico all'italiana a poteva avere le potenzialità della Spagna però è stato fatto un po'all'italiana nel senso che si sono sollevate delle barricate che questo è innegabile poi insomma come dire sto sentendo numeri sulla Puglia mi sembra che la mi sembra la California più che la Puglia perché se vorrei andarli a vedere tutti gli impianti realizzati fotovoltaici eolici perché come dire io sono scettico di di natura però insomma no e si racconta sempre dei quadri che che statisticamente sembra di essere al suo Paese può insomma guardiamoci
Prendiamoci un po'a casa perché altrimenti si rischia di fare una cosa
Così
Teorica
Conto Energia Conto Energia anche lì mai più conto capitale perché anziano italiane c'abbiamo lato strade non finì per gli ospedali finti lo sappiamo no come diceva Longo
Conto esercizio funziona però bisogna aggiustare lì alcune cose no bisogna aggiustarle
E qui credo diventerà cruciale fondamentale ruolo del GRTN perché dovrà nella gestione proprio operativa non parlo lo schema rifinanziamento è accettabile e condivisibile credo che siano delle tariffe folli cioè iper incentivato lo dico da da segretario dell'Associazione del sole quindi non dovrei dirlo però però questo rischia di uccidere il bambino nella culla perché si per incentiva una cosa che poi mi si inchioda mi decade su regolamenti edilizi comunali
Che non mi fanno costruire quello che ho richiesto e quindi mi che mi mi mi rendono incerta la la l'attuazione oppure me lo fa cadere su su in questa fase almeno fino a metà due mila sette sulla mancanza la materia prima
E i tedeschi decidono a chi dare il materiale quale mercati far soffrire tedesche spagnole non fanno certo soffrire quello tedesco e quello spagnolo che sono come dire consolidati quindi bisogna per esempio quello che è accaduto nell'ultima asta dove sul parlo degli impianti superiori a cinquanta kW dove ci sono delle come dire speriamo che siano veri ma se quelle sono delle lepri che son servite a portare a zero trenta
E questo ci massacra insomma perché da un lato abbiamo grandi impianti che vengono uccisi così cioè portando no Cocco con delle aziende che poi lo faranno non lo faranno non lo venderanno chi chi lo sa però insomma bloccheranno tutto siamo passati da zero quarantanove a zero trentadue aziende siciliane che nessuno aveva mai
Zero trenta ora chiunque si fa un van messe no il vanno valore attuale netto di un impianto lady vede se ci stanno dentro no
E quindi infatti il gossip di queste settimane che tutte le aziende che c'ha l'idea di fare intanto sopra cinquanta kW
Insomma fermo mentre Cazzaro trenta forse non c'è più questo questo grande vantaggi come va a va precisato alla signora Maria
Che coi tre chilowatt lei non può fare l'officina elettrica e non la deve fare perché giustamente legislatore vuole lo scambio sul posto fino a venti chilowatt lode
è giusto incentivarlo perché le finalità del Conto Energia sono spostare da combustibili fossili e a rinnovabile a fotovoltaico quindi sia distribuito indie generazione distribuita quindi ora come dire
Il piccolo impianto che fa al Comune che fa la Regione o che farà la signora Maria non ha finalità propriamente che con tre kilowatt io mi faccio che ne so io il gruzzoletto a parte che è durissima però c'è questo va spiegato perché altrimenti si complica notevolmente poi il quadro
Il quadro quindi credo che siano però solo aggiustamenti tecnici va bene lo schema
Io sarei per farlo diventare strutturale previsto anche nel prossimo DPEF cioè misure di incentivazione sulle rinnovabili dovrebbero entrare nel prossimo DPEF questo Ultimo certificati bianchi son quelli che hanno secondo me più bisogno dell'input politico perché anche quelli
Sono teoricamente giusti e cioè lo schema è condivisibile anzi ha ha stimolato le Utilities che hanno subito creato le proprie Sco
Però anche lì a all'italiana dove invece bisogna che Lesko si si metta ad operare nel senso vero e proprio delle leggi service company come la pensate legislatore di Bruxelles come come esistono nel negli Stati Uniti o in altri Paesi
Virtuosi
E dal punto di stalle tricot penso sempre al Nord che pur cioè a quel gruppo di Paesi Svezia Danimarca Norvegia Finlandia dove dove pure pure la Rete è completamente privata non diciamo come noi che ci abbiamo Terna e GRTN e
Ma lì è proprio insomma proprio tutto tutto lasciato al mercato con il Governo che il Governo insomma col sistema di di di controllo e monitoraggio però in un in un sistema liberalizzato
E quindi credo che che insomma quella modella basta Anza lontano per come siamo fatti noi però è è sicuramente la la tendenza auspicabile ma lo strumento dei certificati bianchi e cioè lavorare sull'efficienza sugli usi finali e quindi sul lato
Sul lato domanda più che sul lato Offerta me facendo dialogare
Utilities del del gas e dell'elettricità con i clienti finali è un buon modo anche per spostare come dicevo prima da dalla vendita mera di un prodotto energia elettrica o gas verso dei servizi quindi verso un valore aggiunto meno magari meno immediatamente percettibile ma sicuramente monetizzati lei sicuramente già quotato
In diverse parti dei mercati
Serie come come quello come quelle anglosassoni e quindi insomma credo che che si debba andare si rese non so se ci sarà certificati marroni su biocombustibili
Però sicuramente le di energie sono una cosa su cui riflettere
I distretti agricoli e delle politiche agricolo energetiche dovranno essere fatte perché di sette agricoli a mio modo di vedere si prestano molto all'attuazione delle rinnovabili e vi ho combustibili sono una realtà ce lo dimostra Brasile
Che non li prendevamo in giro però la Ritmo al coglie la facevamo le prendevamo quasi in giro adesso loro sono arrivati ad avere il il bioetanolo quotato a New York allo Stock Exchange lo producono a prezzi bassissimi è vero che hanno risorse diverse dalle nostre
Però compra è una realtà perché influisce sul sistema dei salti dei trasporti e da ultimo segnalo che sul sistema energetico ma in generale nel Paese
Sicuramente nell'ultima legislatura non si è fatto niente zero sulle politiche dei trasporti
Zero sia sui motori sia sui combustibili sia sulla domanda di mobilità di merci e di persone e quella è la cosa a memoria più complicata che emette più CO due in termini di crescita
E che su cui ci strappiamo capelli perché nessuno è disposto a rinunciare a propri sistemi di trasporto ma siamo nel dramma perché si fa la sosta del mare ma nessuno fa cabotaggio costiero mentale pur avendo otto mila chilometri di cose quindi
è un incubo trasporti prima o poi ci dovremo occupare grazie ultimo interlocutore dottor grossi
Sì io un peso ed è stato detto molto son d'accordo anch'io che serve a far funzionare gli strumenti già ci sono che Hamas finalità complementari e stanno entrando insomma anche un po'faticosamente nel loro Periodo utile di vita dopo la fase iniziale ci sono sicuramente delle distorsioni anche
Vi era più visibile sempre certificati verdi che è una storia di mercato un po'più lunga
Comunque insomma importante come si diceva prima cercare che ci sia un regolatore che riesca a mediare tra i vari interessi per cui si parla anche come sempre incentivi di comporre in modo ragionevole coerenti vari interessi che sono in gioco vigili sul che non ci siano Busi riutilizzo di opportunità
E poi dia una effettivamente intervento nel caso si verifichino queste situazioni cioè la cosa strane vedere un'autorità che fa una delibera quel governato fa un decreto che modifica con la delibera autorità
Che
Diciamo si rivolge al Parlamento contestando quel decreto che cioè dobbiamo evitare Sommariva a un certo punto con la chiarezza deve essere ed energia le sbarre responsabilità e vari qua devono essere chiare e non si può
Mischiare dare confusione a tutto il sistema due punti molto brevemente per quanto riguarda le aziende anche dell'agente del devozione al mercato non è a mio avviso concepibile per incentivazioni vada vada tecnologica
Fuori dal mercato libero da nel siamo posti in modo molto forte la delibera trentaquattro zero cinque non tanto perché incentivava
I piccoli impianti gli impianti fonti rinnovabili ma in quanto perché assicurava questi incentivi che andavano se sul passo Energia che sul coste bilanciamento solo se venivano vendute questa regia
Al mercato vincolato ne avevamo già come mercato libero dei contratti di acquisto questi piccoli produttori che ne erano soddisfatti
A fronte di queste evidenti imparzialità perché ovviamente sezione un contratto con un'azienda marcatori Padovan pagarsi anche il bilanciamento
Con marcato vincolato io pagavo la comune la la collettività
Hanno scelto giustamente dire rescindere contratti con la gli operatori mercato libero e vendere all'acquirente unico al distributore questo secondo me è un modo sbagliato di interpretare per costo e liberalizzazione proprio una un passo indietro molto forte scriviamo cercato di opporci
Anche con l'autorità e continueremo a vigilare che non succedono questi tipi di interventi un altro punto molto importante per commercializzare l'energia verde
Green pricing alla dichiarazione di origine ne abbiamo ancora una grande confusione sul cosa vuol dire l'Energia prodotta da impianti rinnovabili come viene certificata e come può essere trasferito questo messaggio il pubblico ne vogliamo essere diciamo leali garantire che legge che viene venduto come verde provenga da impianti rinnovabile che ci sia un ente che lo certifica oggi abbiamo diverse viventi diverso certificazioni
E quindi vediamo anche comportamenti di mercato che non sono in alcuni casi completamente fare completamente puliti bisogna cercare la credibilità questo percorso anche proprio verso come saggio culturale passa collettività anche dando gli strumenti per garantire qual è l'energia verde sotto quale requisiti
E possibile commercializzarlo
Grazie data l'ora al massimo io concedo scusate qui non c'è no sforiamo troppo un domanda dal pubblico una se c'è di mezzo minuto e autoritaria mente sceglierò l'interlocutore che risponde uno solo perché altrimenti se a secondo del tipo di domanda in modo dopodiché chiudiamo se c'è se c'è una domanda
Ecco noi stabile
Allora io volevo dire questo
C'ha di buono che danno le mode cambiano
Ci siamo innamorati tempo fa del CIP sei
Perché in effetti a quel momento aveva risolto parecchi problemi ora si sta cercando d'autorità e già in atto per cercare il ministero al cerca di eliminare quel discorso della tre che effettivamente ha raggiunto dei valori abbastanza alti
Però si sta commettendo un po'lo stesso errore di primo stato anche cercando di sponsorizzare queste incentivazioni sulle fonti rinnovabili
Ho sentito dire del ventidue per cento come obiettivo da raggiungere di energia verde
Sull'energia totale affacciamo rapidamente per conto di un certificato vero di oggi sopra sopra i cento euro al megawattora di pagina centootto utili
Supponiamo sia cento Jesse leve finanziarie il ventidue per cento dell'energia con cento euro
Vuol dire che tutta l'energia aumento di ventidue euro al MWh eccetera è una cosa insopportabile Puerta mai quella che ad oggi il diciotto per cento circa delle energie quest'anno di meno perché basta che basi velocità già rinnovabile
Cioè quell'obiettivo totale non è più ventidue per cento più quattro più ventidue per cento totale quando quando sarà ma quella rinnovata io ora siamo per per numero e da oggi sul numero che per convenzione di trecentoquaranta terawattora diffusione di ogni Esterno
Cinquantacinque in anni di felicità normale vengono da fonti idroelettriche pari a circa quella che non è quella che non è incentivata perché già esistenti tra letti e qui c'è di tutto quello paesaggio faceva
Quindi stiamo parlando di passare da cinquantacinque a settantasei terawattora quindi del TAR ex cioè la nuova potenza rinnovabili vorrebbe
Produrre Springsteen gente entrata Wh Chiesa ne sarà felice tenevano ecco non solo i conti che più ballava comunque rinnovo a un pochino quello creato da tre di oggi c'è una insomma quindi parecchio si riesce a eliminare la cosa se ne fa un altro ha sconvolto
Diciamo che è stata data già la risposta vista l'ora ringrazio
Gli amici che hanno partecipato in modo molto incisivo e e portando argomenti forti a questo dibattito sulle rinnovabili e ringrazio anche il pubblico che ha avuto la pazienza e aspettare finanza
Chiedo agli organizzatori disse allora possiamo cominciare
Datemi voi
Benissimo
Signor buon pomeriggio
è un è un piacere essere qui a introdurre a mettere sul tappeto un po'di problemi problemi che in realtà tutti noi conosciamo ma che può essere utile richiamare in qualche modo con riferimento specifico al tema delle infrastrutture
è evidente che quello delle infrastrutture non è l'unico tema rilevante sarà stamattina aveva avuto un'introduzione molto più ampia però la costruzione e la gestione di for Future resta sempre un problema Cuccia Ale di questo Paese
Poi paese che come sappiamo è caratterizzato da una intensità energetica che non diminuisce
Oppose un paio di riferimenti direttamente a azione dell'Autorità per l'Energia
E in particolare con un consumo crescente per unità di PIL di energia elettrica che è una cosa interessante visto che è nata l'industria nostro cioè otto esplodendo e invece il consumo di energia elettrica sì
Quali problemi strutturali ha il nostro sistema Bosch ne ha tanti un problema quanto meno propria categoria di problemi dalla quale può essere utile partire quella di una carenza di offerta
In primo luogo in generale per quanto riguarda l'Offerta di energia se così lo vogliamo chiamare in senso lato
Per l'ottantacinque per cento però la che portiamo
Nell'elettricità e nel tempo temo abbastanza poco se vogliamo diciamo che c'è una minima Teresa di offerte in terra ma tutto sommato non credo che questo sia un problema per nessuno sembra che siamo molto interconnesse sia perché nessuno credo che dubiti che considereremo potere importare condizioni di mercato evidentemente Angeletti cave pesi che oggi c'era vendono Francia fisserà eccetera
Nel gas come meta la questione un po'più complicata questione più complicata sia perché la carenza di offerta interno una è assolutamente clamorosa
L'ottantasei per cento circa del gas che consumiamo e di origine estera
Ma soprattutto perché andiamo a importare
E qui vedete un minimo di di di dati arrivano al due mila quattro
Più settantadue per cento di importazione di gas negli ultimi sette anni era il passo così due mila cinque arriveremmo tranquillamente all'ottanta per cento
La dipendenza delle dall'estero per quanto riguarda in totale materne oggetti che vedete che non solo è alta Money neppure in diminuzione quindi un problema di lungo periodo ma che non sembra che stiamo avviando un ad alcun tipo di soluzione
La produzione nazionale di gas e notoriamente in diminuzione pone fine due mila dieci non sono però nulla confortanti quindi non illudiamoci che la risposta possa essere in quella direzione almeno nel futuro che riusciamo a prevedeva in qualche modo le in votazione di gas naturale non sono sono livello molto elevato ma questa epopea che sottolineava scorre molto correttamente questa mattina l'onorevole Capezzone c'è l'attenzione perché più di tre quarti del gas che noi importiamo apporre Ninfa ex Unione europea essere europea significa paesi quali Russia l'Algeria la Libia
Paesi rispetto ai quali si possono avere anche rapporti in qualche modo normali ma che personalmente non mi rassicurano per quanto riguarda la prospettiva credo che qui abbiamo un problema molto serio un po'prima di lungo periodo che riguarda l'indipendenza energetica del Paese che riguarda le Vuolo politico che la la capacità del nostro Paese di gioca un qualche Hulot politico nello scenario internazionale
Un altro problema che secondo me e strutturale che per il quale non vedo una soluzione
Nel prossimo futuro e il fatto che è e resta un sistema sotto tutela sotto la tutela pubblica pesante nel sistema energetico italiano abbiamo tantissimo denaro pubblico poco denaro privato
A un pubblico che può essere dentro ENI dentro ENEL dentro Am
Oppure denaro pubblico straniero dentro ed è oppure tanto denaro straniero abbiamo e in in Endesa ed F eccetera eccetera di imprenditori privati in senso puro nel sistema rete dell'italiano
Ce ne sono veramente poche comunque in posizione ancora del tutto marginali
Non so se questo sia un problema vero vero dei popoli non è che io perde il sonno pensando a questo ma è una curiosità abbastanza marcata anche perché è un sistema nel quale i margini operativi non è che siano bassi
Resta comunque un sistema molto molto legato a tutto ciò che è politica
E l'impresa pubblica continua ad essere di fatto il regolatore implicito di questo sistema
Nel senso che i prezzi all'ingrosso sono in gran parte determinate a quello che i due grandi player dominanti ENEL ENI decidono che siano e sono i Soggetti dall'identità in buona parte pubblica ma comunque in buona parte anche da definirla perché questa loro natura pubblica privata le vecchie partecipazioni statali sono ancora lì non abbiamo il il timore a a a dirlo pone un problema di quale sia l'obiettivo di questi di questi soggetti
Voleva strutturale ancor più marcato è quella della carenza di infrastrutture qui andiamo ancora ancor più al al centro del tema che poi sarà sviluppato è una tavola rotonda il produttore che riguardano impatto in primo luogo la rete di trasmissione
Elettrica
Ci sono delle interconnessioni con l'estero da migliorare quanto meno da potenziare
Soprattutto ci sono delle importanti congestioni sulla rete nazionale tutte le volte dall'autorità reagì via parla di queste cose sottolinea come la necessità di migliorare queste queste connessioni sia legata anche la speranza di abbassare i prezzi dell'energia elettrica in questo Paese perché avere delle zone congestionate significa vera deve fare del potere di mercato di qualcuno estremamente elevata
La situazione del gas è ancora più complicata ancor più pesante il sistema calcio è stata un sistema molto semplice in Italia si entra da quattro o cinque punti
Quattro rilevanti fondamentalmente
Sappiamo che Neviano scosse sono andate sono stati in mezzo a una crisi molto pesante
Abbiamo capacità di stoccaggio tutto sommato
Ragionevoli però limitate abbiamo un solo un rigassificatore in tutto il Paese a tutt'oggi altri si stanno costruendo aveva è un processo stranamente lungo il Complesso come tutti noi sappiamo e tutte queste infrastrutture che sono poche a capacità limitata sono di fatto controllate da un unico soggetto imprenditoriale
Una cosa debba imprenditoriale che a indubbiamente conseguito tanti risultati importanti ma che alla fine vede questo Paese con la carenza d'infrastrutture quando lo sviluppo di reti dell'infrastruttura quando le infrastrutture sono in mano nelle mani di un unico soggetto e alla fine ci dettò qua carezza infrastrutturale
Devo dire io del del comportamento di questo soggetto non mi dichiaro soddisfatto il fatto questo soggetto sia tutto controllato dal Tesoro non era sicuro però nulla evidentemente c'è una carenza anche di intervento pubblico adeguato c'è una cara una presenza pubblica nell'azionariato a cui però non sembra corrispondono particolari incisività
Oltretutto le infrastrutture possono essere sufficiente o insufficiente anche a seconda di come da chi e a quali fini vengono governate
In particolare ovvio tutti quanti che sviluppare infrastrutture quindi in particolare penso alle capacità di importazione agli impianti di rigassificazione alla rete di trasmissione elettrica
E essenziale per sviluppare la concorrenza sviluppa la concorrenza erode le rendite
è evidente che lasciare allo sviluppo delle reti a chi è interesse soprattutto mantenere le rendite assegnamento Stalin non è una grande idea e invece è esattamente quello che succede di fatto oggi in Italia senz'altro nel settore casa
Il settore elettrico la presenza di ENEL molto più limitata nella trasmissione non una presenza comunque significativa che comunque giustamente credo che preoccupi tanti operatori rispetto alla quale probabilmente qualche intervento sarebbe comunque necessario
Notate che vi sono due tipi di problemi nella gestione nella governative si è falso turbolenti lungo periodo politico di investimento quindi eliminare i Boston ex il secolo proporrei di gestione allora penso ad esempio ai problemi che ci sono stati a quanto pare link inchieste aperta aspettiamo di capire che a che cosa poteva sono stati dei problemi nella gestione dello stoccaggio strategico l'altra idea
Così come l'accesso alla Rete per quanto riguarda la capacità di accedere alle importazioni è notoriamente molto problematica molto problematica anche l'accesso alla rete da parte di chi voglia costruire un rigassificatore
E che chiaramente alla garanzia in tempi ragionevoli di avere accesso alla Rete
Tutto questo tutto questo crea una serie di attriti sto facendo soltanto la fotografia della situazione per poi stimolare in qualche modo il dibattito dopo
La governance del sistema energetico nel tie anche essa abbastanza critica nel senso che il sistema istituzionale che ne abbiamo messo in piedi un sistema ampia di contraddizione
Abbiamo concorrenza abbiamo liberalizzazione
Yes box sì però c'è un po'a metà del guado anche stamattina abbiamo sentito in modo molto esplicita anche molto simpatico tanti richiami a quanto si stava bene quanto c'era il monopolio
In realtà credo che questa nostalgia non sia morta neanche dei nostri legislatori tanto che in entrambi i settori da un'impresa dominante ci sono elementi di interazione verticale molto forti e la concorrenza viene in qualche modo vista nella retorica o comunque cosa di bellissimo di salvifico
All'atto pratico non è che venga esattamente spinta come le parole farebbero pensare
Pubblico privato abbiamo tanta privatizzazione ma anche lì non proprio lenta ma le imprese dominanti son controllate dello stato gli enti locali sono fortissimi a tutti i livelli
In questo bilanciamento pubblico privato una scienza chiara non mi sembra sia stata effettuata
La regolazione indipendente ma senza saluto vita ci prova però è chiaro che è soggetta a pressioni politiche continue è soggetta a soggetta
Gli operatori del mercato sono soggetti a quelli che ho stamattina ho stati chiamati dove continui stop and go andamento e sta diversione voci fermiamo qui introduciamo l'altra cosa poi cambia non sembra esistono aveva coerenza nel disegno istituzionale e questa è un'altra cosa che gli operatori pagano tantissimo
E gli utenti del servizio di conseguenza
Le criticità ma le criticità sono tante non voglio tediarvi dalla dipendenza dall'estero i vincoli ambientali un alto costo di produzione quindi altri presi e questa che io vedo come una che ci sta questa incapacità di scegliere un modello capacità di dire andiamo in una direzione o andiamo in un'altra direzione
Che pure un grosso problema tutto il sistema Paese stamattina si è detto abbiamo bisogno no politica energetica più incisiva eccetera eccetera io vorrei capire cosa significa fare politiche né acetico oggi in questo Paese
Con quali strumenti si fa politica energetica
La scelta delle fonti e qualcosa sulla quale
Il sistema politico ha la capacità di incidere effettivamente lo dubito se non attraverso le impresa e che operano nel settore ma mi pare proprio nel settore appunto sono in parte con sonore o controllate dallo Stato ma sono supera il settanta per cento del mercato
E allora fa politica energetico significa soltanto tarata aveva sono favoriti fosse fosse però sa dobbiamo sapere che questo vuol dire che abbiamo limitato deliberatamente il potere dello Stato intervengano in questo settore
E reclamare politica energetica rischia di essere PUTT purtroppo per fortuna secoli come vuole zone questa cosa un richiamo incoerente rispetto al all'impianto che oggi ci troviamo davanti
Possibili soluzioni ancora più importanti questo titolo il punto interrogativo non sono di quelli che ha chiesto di arrivare qua dia a voi non sapete ma la soluzione esiste no Intel sarebbe conosceva
Tante cose vengono evidente vengono spesso richiamate e richiamiamo neppure sottolineando peraltro di limiti di ciascuna di queste sparate
Diversificazione delle fonti per risponda in qualche modo la dipendenza dall'estero
Ma senz'altro uno può andare sulla strada dei rigassificatori in questo modo conto che da un punto di vista geografico si trova davanti a un ventaglio più ampio di opzioni questo senz'altro è una possibilità
Interessante però vuol dire comunque a mantenere una ditta antimateria forse a crescere anche dipendenza da una materia prima che il caso
Vogliamo andare su altre strade tipo il nucleare e il carbone e peccato che ci sono anche dei vincoli ambientali rispetto ai quali questa situazione non diventa non è facilmente gestibile
Vogliamo allora andare su grandi investimenti nelle
Sul fonti rinnovabili
Magari però in realtà anche lì temo che i tempi siano lunghissimi la possibilità effettiva di a vere quantitativi significativi di energia costo ragionevole su questa strada temo che sia estremamente limitate quindi anche qui vedo un pezzo di soluzione ma un pezzo soluzione rispetto alla quale il Lutero si caduta sarebbe assolutamente fuori luogo
L'aumento di offerta del gas ma senz'altro questo questa è utile
E qui dobbiamo richiamiamo un po'anche di di temi che sono stati sottolineati questa mattina
Impianti di rigassificazione non si fanno per quali ragioni ma in buona parte perché ci sono posizioni da parte di amministrazioni locali allora ben vengano le compensazioni ben vengano rapporti molto espliciti e trasparenti con le amministrazioni locali
Però non credo che anche qui siamo in arrivati in fondo la soluzione non basta assolutamente questo credo che andare di vedere in modo sostanzioso il rapporto fra stato c'è stato e poteri locali riguardo la politica energetica la localizzazione degli impianti eccetera sarebbe assolutamente necessario andare rimettere le mani quindi alla riforma costituzionale
Precedente quella se non ricordo male nel due mila uno con le del Titolo quinto articolo centodiciassette sarebbe importante per ridare al allo stato un minimo di governo sul sistema energetico nazionale
Allo stesso modo il il potenziamento delle delle importazioni
Beh anche quella una strada importante di nuovo il dire comunque andare dal a peggiorare la situazione di profilo di una dipendenza dagli altri e questo vale per tutte queste tra tutte queste possibili soluzioni però attenzione perché c'è un problema grosso di accesso alle richieste che sappiamo essere nelle mani dei soliti noti
è evidente che qualche intervento sulle reti allora fu è fondamentale
C'è un po'le scelte energetiche di fondo tra un po'le ma sul quale al momento non vedo grandi risposte
Vogliamo andare sul nucleare potrebbe essere una strada però francamente in un Paese nel quale non si riesce a collocare neanche una uno una discarica
Pulita molto più pulita della
Già del gettare selvaggiamente pattume in giro per la Campania
Non vedo come si possa pensare seriamente di localizzare e fa funzionare in sé in tempi ragionevoli un impianto nucleare
Per cui un qualche intervento quanto meno sull'esistente dobbiamo farlo
Riduzione delle dei colli di bottiglia sulle reti elettriche
E
Avendo davanti persone sì rappresentanti diciamo di entrambe le reti e grandi reti nazionali pongo poi questo interrogativo
è pensabile di uscire da questa impasse sulle infrastrutture di rete quanto meno senza una separazione molto profonda
Tra chi gestisce la rete e chi gestisce sale il segmento Stream a me sembra di no sembra di no e dubito anche che il modello terra sia modello sufficiente
Per tante ragioni il sospetto che comunque una presenza significativa di Diener Interna
Basti a turbare il sistema beh è un'impressione che ho e che credo diversi altri operatori abbiano replicare questa stessa situazione
Innestiamo Etgar secondo me non sarebbe una una soluzione ottimale la cosa più nitida pulita
Sarebbe la separazione che vuol dire vietare a operatori che hanno presenza
Nel nel settore di essere presente anche nel segmento della Prete
Come diceva un mio amico americano è abbastanza difficile aspettarsi che si cerchino d'a preparare il pranzo di Natale
Per cui temo con intervento di imperio sia necessario più che non fidarsi della autoregolazione di questi soggetti signori credo di avere parlando di tacchino aveva messo sufficiente cane sul fuoco quindi passo la parola ma dico veramente grazie
Bene abbiamo
Irlanda il quadro della situazione
E possiamo
Cercare un po'di capire di avere un po'di informazioni in pochi dati
Da parte delle società interessate
Se tutte le problematiche affrontate dal processo Scarpa che noi comunque in qualche modo mi sono sentito anche questa mattina
Possono trovare una soluzione una mitigazione nello sviluppo delle infrastrutture
Perché è vero come dice Russo Scarpa che sì da realizzare nuove infrastrutture per esempio di adduzione di gas eccetera aumenta la nostra esposizione verso l'estero ma io temo che la dipendenza dal gas sia una condizione
Abbastanza ormai ineludibile
E quindi il compito poi della della politica dalla politica energetica di pagamento di governo a cascata dalle società che in qualche modo possono essere ancora indirizzate
Dalla politica stesse attraverso l'azionista o altre forme
Non può che essere alla contemperare questa dipendenza riducendo il rischio il rischio si riduce tipicamente frazionando le provenienze aumentando le infrastrutture Progetti peraltro sono già in corso sappiamo che rigassificatori ce ne sono almeno dieci dodici uno studioso inglese
Ricordiamo quanti se ne faranno non si sa
Ma certamente però bisogna anche capire se rispetto rigassificatori ma rispetto lo sviluppo generale delle infrastrutture del gas nel caso nuovi siamo pronti
E se noi siamo pronti
Lo non lo possiamo che sapere dalla società che ha la vocazione del trasporto della gestione del sistema gas italiano che io però ora qui vi presento che l'ingegner Carlo Malacarne amministratore delegato de SNAM Rete Gas
E al quale però non posso chiedere perché lui il posseduto in qualche modo
Di dare una sua valutazione su quelle che sono state anche le dichiarazioni di questa Max mattina del presidente della decima Commissione della Camera dello stesso Scarpa e anche da me condivise e cioè sulla necessità di una piena terzietà
Della società delle reti
E però chiederò a questo allo scopo a all'ingegnere magari di illustrare un po'quali sono i loro programmi di sviluppo cercando di farlo sia nell'ottica la situazione attuale sia nell'ottica situazione diversa
Cioè piena terzietà eccetera e poi vediamo casomai nel proseguire il dibattito anche se il pubblico ha delle domande però certamente io inizierei fino alla rete del gas e dei programmi di investimento grazie buon pomeriggio a tutti
E io ho ascoltato con molta attenzione
Le considerazioni fatte dal professor Scarpa toccato tutti i temi che sono oggi dibattito all'ordine del giorno
Ma vorrei prima di parlare di illustrare il piano Investimenti che abbiamo vale un attimino fare qualche precisazione su alcune considerazioni
Parliamo di carenza di infrastrutture e parliamo di difficoltà di accesso alla Rete io su questo aspetto vorrei essere molto chiaro
Le infrastrutture che permettono di trasportare capacità in Italia di casa non sono carenti cioè non abbiamo oggi una carenza di trasporto di casi in Italia
Tant'è vero che la nostra capacità di trasporti in Italia non è completamente usufruita oggi da chi chiede a noi la possibilità di trasportare capacità di casa
Non abbiamo nessun rifiuto di accesso alla Rete per cui penso che sia importante chiarire che stiamo parlando chiaramente di infrastrutture che permettono di trasportare nuove nuova quantità di casa
In Italia rispetterà attuali importazioni per cui per essere molto chiaro il nostro piano investimenti chiaramente è un piano che strutturato su una rete oggi Magli atta una struttura di rete che non creerà assolutamente difficoltà nel collegare nuovi approvvigionamenti nuove importazioni di casa che siano rigassificatori nuovi o che siano nuove tubazione che arriva in Italia per cui noi da questo punto di vista posso rassicurare che non è questo diciamo la programmatica dell'infrastruttura non c'è assolutamente carenza di possibilità di trasporto di capacità in Italia
Il
Il nostro piano Investimenti
Darvi qualche numero oggi abbiamo un piano Investimenti quadriennale due mila sei due mila nove
Di tre virgola cinque miliardi di euro
è un piano di tutto rispetto
è un piano che ci permetterà di aumentarle la capacità dall'attuale situazione dalla capacità del due mila cinque due mila e sei di circa il venti per cento
Per cui nella nostra pianificazione di investimenti abbiamo tenuto conto chiaramente dalla necessità di nuovo casa che deve arrivare in Italia o attraverso incrementi dei resistenti importazioni o attraverso nuovi
Strutture di rigassificazione e comunque abbiamo predisposto un piano investimenti che in coerenza con la domanda casi in Italia
Tiene conto di questi aspetti il piano investimenti provvederà sviluppare la Rete da sud Italia verso il nord Italia perché ripeto la nostra una rete Magli atta e deve poter disporre
Di della distribuzione del flusso di tutte le importazioni indipendentemente c'è una carenza una diminuzione di un'importazione specifica non deve creare problemi dal punto di vista flusso di casa per cui studiarle progettiamo la vasta rete in modo di renderla compatibile con qualsiasi punto localizzato di approvvigionamento gas
Beh è chiaro che i potenziamenti della Rete vengono vengono realizzati a fronte chiaramente di un impegno di utenti che chiedono questa capacità se non viene chiesto e capacità di trasporto vuol dire che non serve capacità di trasporto allora a questo punto potrebbe nascere la domanda ma se nessuno chiede che vieta il trasporto vuol dire che quella rete non siamo pronti ad arrivare nel momento in cui ci saranno nuove quantità di gas devo dire che da questo punto di vista è chiaro che noi e svilupperemo costruiremo nuovi investimenti affronti l'impegno degli utenti che chiedono cioè il trasporto ma vorrei chiarire che il nostro piano investimenti a fronte
Di uno sviluppo di progettazione da uno sviluppo di studio dirette indipendentemente dall'impegno dei trasportatori
Noi oggi abbiamo in Progetto abbiamo nelle fasi autorizzative nelle fasi permessi stile che sono quelle che richiedono tempo per essere pronti poi apportare realmente gas
Tutti gli investimenti che chiaramente abbiamo stimato per cui è abbiamo stimato lasciatemi dire abbiamo studiato in funzione di una nuova importazione o comunque di nuovo gas che proviene dal Sud Italia verso il nord Italia è chiaro che di altri di atto utilizzeremo prenderemo dice investimento nel momento in cui ci sarà l'impegno però siamo pronti perché siamo già partiti
Il tempo necessario per le autorizzazioni il tempo per la progettazione e Zac in atto per cui arriveremo nel momento in cui se veramente necessità di portare questa capacità
Quindi siamo
Rassicurati
Sul fatto che
Sì motivi politici economici eccetera eccetera anche di consenso evidentemente le produzioni locali
Partisse la realizzazione di quei tre quattro di gassificatori che si stima debbano essere fatti in Italia per limitare il rischio dell'approvvigionamento gas eccetera
I tubi per portare poi questo abbia viaggiare in italiano
Possibilmente anche all'estero
Sarà sarà sarà fatto
Se posso Carlo interpretare il tuo pensiero Vacca
Credo che prima professore almeno io l'ho interpretato così
Si riferisce al fatto
Non tanto del controllo dei dei gasdotti internazionali che portano il gas all'Italia da parte dell'ENI
E che non è di competenza evidentemente sua diritti di di dislocati riassuma si riferisse al fatto che quando è stato fatto il decreto letta
Decreto letta aveva imposto un tetto per le scusate se ricordo questo ma magari non tutti sono dentro settore confini come noi e quindi ebbene anche un po'ricordarlo perché sono opportunità che possono essere colte o no
Dai soggetti imprenditoriali ricordarlo scuro non è importante
Decreto letta si pone come obiettivo imporre un tetto antitrust all'ENI nelle importazioni ed il suo gas in Italia
In modo da obbligarlo ad andare a rendere quei certi quantitativi in poi in giro per l'Europa in giro per il mondo e quindi lasciare spazi sì ho perché altri potessero portare gas proprio nel nostro Paese e fare in qualche modo quello che si è cercato di fare nell'elettrico cedendo impianti
Qui si obbligava le nell'accedere evidentemente spazio nei tubi e quote incontra e poi ciascuno era abilitato andare in giro per il mondo a cercarsi gas a portarselo affronto dello spazio che lei mi doveva doveva lasciare
La soluzione scelta dall'ENI è stata un'altra c'è stata quella in qualche modo di scegliersi i sub venditori perché questo poi andavano ad essere nello stesso mercato italiano quindi Dias era sempre lo stesso solo commento prima dalla frontiera cambiava etichetta ed era però molto difficile con questo gas venduto all'interno del mercato italiano uno potesse fare concorrenza questo oggetto che glielo aveva venduto e da qui anche qualche problema evidentemente di concorrenza
Discesa dei prezzi
E quello che ne più ne meno scritto nel DPEF dell'altro giorno dove si dice nel settore gas naturale l'operatore principale dominante mantiene il controllo delle infrastrutture d'importazione stoccaggio si sono registrate minori progressi in una diversificazione dell'offerta per l'adeguamento delle infrastrutture
Il potenziamento avere teorizzazione nuove infrastrutture produzione importazione stoccaggio espongono quindi come elemento indispensabile non solo per favorire l'effettivo ingresso di nuovi operatori di mercato ma che per garantire la sicurezza del sistema adeguandole nuovi ai nuovi fabbisogni Secondo alcuni questo è quello che si è visto accadere tra virgolette in questi ultimi tre mesi
E Anna anni mesi nel settore dell'elettricità laddove si è compiuto in qualche modo che residuale ancora la la la quota di di di ENEL in Interna con nuovi piani di investimento ora chiediamo a Stefano Conti di illustrarci liberamente piccolissima nota mia personale e mi sono stato molto impressionato infatti mi spiace che Cattaneo non è potuto venire ma conti
Assicuro la platea che dentro queste cose anche da molto prima modo ebbe mi piace però ricordare perché non se ne fosse accorto un tetto venticinque maggio scorso c'è stato un comunicato stampa congiunto degli del settore elettrico della CGIL della CISL e della UIL che lodava il piano di investimenti
Del nuovo amministratore delegato al Cattaneo di di Terna insomma io non mi non ho memoria benché comunicati unitari di questo tipo dal tempo
L'altra cosa che mi preme sottolineare perché è un aspetto che poi riguarda tutte queste società delle infrastrutture italiane più o meno regolate
E che alla presentazione qualche mese fa di questo piano industriale da parte di Terna
Una società di rating minacciò un abbassamento del rating stesso perché diceva che investivano troppo nelle infrastrutture e quindi potevano non avere poi i soldi a sufficienza per dare i dividendi annuali
Terna questa società rispose non mi rompere le scatole io devo investire perché poi gli ultimi venti credo a lungo periodo negli anni però è stato un segnale direi molto interessante molto importante perché negli ultimi anni forse in Italia e poi su questo chiedo il parere anche a Carlo Scarpa se volete aggiungere qualche cosa dopo
Si è dato fosse un'eccessiva rilevanza agli aspetti finanziari nel settore energetico e poco invece a quello che della degli investimenti di lungo periodo
Terna sentiamo
Piano di investimenti di Terna per far fronte all'emergenza energetica nazionale
Grazie buon pomeriggio a tutti grazie Business International per questa opportunità che offre a tenerne a tutti noi di potere
Scambiare informazioni fornirci un quadro reciproco conoscitivo sull'evoluzione nel settore
Io vorrei usare alcune slide
Vedo in platea tanti esperti del settore e mi scuso con questi per alcune cose che sono più che note però diciamo mi rivolgo a quella parte di platea che mi sembra nuova e quindi con alcuni elementi conoscitivi da aggiungere
Questo questa prima figure ci serve per inquadrare un po'quello che il Bilancio del settore elettrico
Sul lato sinistro vedete quelle che sono le fonti di produzione
Vedete come e la situazione della produzione del nostro Paese con il termoelettrico che copre i tre quarti della produzione nazionale
Con una parte l'idroelettrico che in progressiva inarrestabile riduzione perché l'idroelettrico nei livelli di produzione è sostanzialmente stabile
Il fabbisogno nazionale e in costante evoluzione ne consegue che la percentuale di idroelettrico secolo guardate negli anni e in lenta progressiva inarrestabile riduzione
Mentre invece
Le rinnovabili tolto l'idroelettrico e quindi prevalentemente l'eolico che di gran lunga oramai la maggiore sono in progressiva inarrestabile crescita e l'eolico sicuramente cominciano a presentare una fonte
Significativa dal punto di vista delle rinnovabili ripeto non idroelettrico perché fino a due o tre anni fa quando si parlava di rinnovabili fondamentalmente era l'idroelettrico
Nella parte centrale
Vedete quelle che sono le finalizzazioni l'industria assorbe il cinquanta per cento del fabbisogno nazionale
Un il domestico è un quantitativo un quinto
E quindi insomma è un è un quantitativo significativo perché in questi anni negli ultimi tre-quattro anni dove il paese non ha realizzato crescite significative come era stato negli anni precedenti
Comunque i consumi elettrici l'uno virgola cinque e il due due virgola cinque di incrementi a letto insieme di consumi elettrici mi sono sempre stati questo perché il domestico e in parte anche il terziario
Hanno sempre sostenuto la crescita della domanda il domestico per gli stili di vita e le abitudini d'estate la catena del freddo i condizionatori e oramai una delle degli elementi che determina i picchi di consumo estivo il consumo estivo sostanzialmente nel giorno più caldo non del giorno di maggiore produzione perché il giorno più caldo sto fa sparare di per i condizionatori e quel giorno lì tipico poi si registrano a mente la mattina alle undici e trenta alle dodici quindi nel momento più caldo dalla giornata
Il terziario ha sempre abbastanza sostenuto va be'l'agricoltore marginale poi abbiamo e qui qualcuno si ricorderà qualche anno fa all'estrema destra c'era scritto solo importa da adesso si vede anche export sebbene
I valori sono somma novantanove a uno
Preso in ragione d'anno
Se però andiamo a vedere determinati periodi quotidiano Energia lo ha ben documentato quest'inverno quest'inverno abbiamo avuto dei giorni per una somma di concomitante le condizioni climatiche in Europa il problema degli approvvigionamenti di gas tutta la somma dei problemi che abbiamo avuto da dicembre a inizio marzo dove si sono registrati significativi sussidi export e o di minore importo quindi diciamo la l'ex porta è un elemento di novità
Ma è anche un elemento di tranquillità
Perché
Tre anni fa chi si ricorda il due mila e tre
E anche il due mila e due ma non lo si vedeva il due mila e due perché le condizioni climatiche l'estate fredda ci avevano aiutato il sistema era al limite alla schiava veramente il barile ogni giorno
E pensare a flussi di export era inimmaginabile perché se ci fosse stato l'export e ci sarebbe qualcuno che non non non ne aveva a sufficienza perché il sistema aveva bisogno di tutto che faceva funzionare tutte le tipologie di impianti i turbogas che andavano regolarmente a ore a ore tipologie di impianti che dovrebbero fare solo coprire l'appuntato in alcune ore della giornata invece viaggiavano per dieci dodici ore al giorno tutta la parte dalla mattina alla sera
Bene
Quest'inverno
Il sistema ha funzionato perfettamente negli stessi giorni di fabbisogno nazionale al massimo esportava anche poi c'era un altro problema Gasp ma quello è un altro problema dal punto di vista del sistema di produzione
Eravamo in una condizione di vantaggio in questi giorni
Se è stata fatta lavava punta cinquantaquattro cinquantacinque mila megawatt il sistema funziona regolarmente neanche più Quotidiano Energia lo dice quindi insomma siamo passati all'ordinarietà sono io
C'ero nel due mila e tre mi ricordo lo stato d'animo insomma il patema le notizie il rischio la somma del l'Italia tutti e insomma almeno da quel punto di vista il Paese ha fatto un indubbio passo avanti e non ci sono più quelle criticità di carenza di disponibilità carenza di produzione carenza di Energia
Adeguata quel problema di capacità di adeguatezza non c'è più per il paese sicuramente lo ha risolto
E
I nuovi impianti somma consentono anche di invertire pian piano progressivamente a Somma con tutte le cautele però insomma c'è anche la parolina export vediamo un po'quella che invece è la situazione della produzione io qui faccio un confronto non molto lontano cinque anni due mila due mila e cinque
E qui se l'evoluzione se l'evoluzione che ha in sé elementi di positività elementi di problematicità
Quali sono quelli di positività
Fino al due mila e uno
Due mila e due due mila uno due mila e due
Dagli anni Novanta
Il la produzione in Italia era cresciuta pochissimo
Tant'è che ci sono degli anni dove la potenza entrate in servizio non è neppure correlate adeguata a coprire l'incremento della potenza la punta quindi noi utilizzavamo le abbondanti Riserve che c'erano prima le abbondanti disponibilità che c'erano prima
Mandavamo ad erodere e quindi avevamo una situazione che ci portava poi alle difficoltà degli inizi degli anni due mila
Naturalmente pure dei miei due c'è stata l'inversione prima con le autorizzazioni e poi con la realizzazioni poi con l'entrata in servizio dei nuovi impianti che naturalmente sono tutti i cicli combinati
E allora vedete quello che è il mix come era nel due mila che era un mix che vedeva le due principali fonti il gas e l'olio insomma abbastanza equiparate
E la somma delle due copre i due terzi della delle fonti di produzione nazionale poi si sparano gli altri
Vedete litri costa diciotto virgola quattro adesso è sceso dal dodici perché sullo totale cresciuto leader che sempre quello e quindi di prova a scendere
Se lo guardiamo sul due mila e cinque la situazione profondamente mutata
Allora dato positivo si sono fatti i cicli combinati e quindi adesso abbiamo potenza disponibile il punto però è che dal due mila e due ad oggi sono fatti solo ed esclusivamente cicli combinati e allora
Quel trentacinque si avvicina diventare cinquanta è un dato positivo però certo ci orienta fortemente su una tipologia di produzione l'olio che nel due mila quindi non non parla di tanti anni fa parlo di cinque anni fa nel settore elettrico e come dire ieri mattina somma cinque anni e niente
Stava al trenta per cento è precipitato all'undici per cento
Il carbone è un po'cresciuto ma insomma poco poco e va be'leader con l'avevo già detto prima poi ci sono va be'gas derivate somma del CIP sei e le altre cose e poi ci sono le altre rinnovabili in particolare l'eolico che segna una salita quindi come vedete in cinque anni è cambiato profondamente il mix dei combustibili il professor Corso qui davanti direbbe che si evidenzia una maggiore criticità nel due mila e cinque perché per quanto nel due mila forse strano ma certo lo capisce chiunque che era differenziato almeno c'erano due fonti significative adesso ce n'è una che è un po'più significativa delle altre
Che ripeto ha portato i suoi benefici perché parliamoci onestamente
Dal due mila e due ad oggi sono entrati solo cicli combinati non perché i produttori
A Mino il gas non so più di non so cosa
Certo il gas è più facile certo i piani finanziari gli investimenti su queste tipologie di impianti sono più semplici
Certo che il motivo vero e qui ci sono degli illustri produttori in sala è stato determinato dalle autorizzazioni perché siccome per realizzare le centrale ci vogliono le autorizzazioni
Come sta dimostrando l'ENEL sfido chiunque ad andare ad ottenere un'autorizzazione per una centrale a carbone peraltro qui c'è lungo dell'Ater di potrà dire che anche l'eolico che è una fonte pulita che non fa niente ma quando lui va a proporre le pale in un comune a prima vista il sindaco dice prego s'accomodi ovata dall'altra parte perché qualsiasi tipologia di impianto
Quelli che hanno emissioni e quelle che non hanno emissioni
La prima obiezione e il Mietta da parte di qualsiasi istituzione pubblica che non vuole sentire parlare di queste tipologie di impianti quindi è stato fatto quello che si poteva fare bene quel che è stato fatto però dobbiamo considerare che ci stiamo orientando in maniera significativa su una fonte
Vediamo quella che è la tendenza la tendenza è una tendenza di crescita è una tendenza di crescita
Un po'meno di quello che è stato nei decenni precedenti perché quel due virgola otto tendenziale sul decennio negli anni decenni precedenti era sopra al tre che tiene conto da un lato di una parziale auspicabile ripresa
Ah chiedo scusa
Ha sondato due
Ok perfetto grazie
Di una parziale ripresa del ciclo industriale e dall'altro lato teniamo presente che uno uno virgola cinque circa di incremento del consumo eletto ci sarà dato dagli stili di vita e dal dal dalla domanda della delle delle delle famiglie
Un'altra figura ed è quello che accennavo prima sulla sullo grande passo avanti fatto dal paese nell'arco di quattro anni quattro anni perché
Se non ricordo male il primo decreto di autorizzazione quello dell'impianto di Torviscosa se non ricordo male del dicembre due mila uno del gennaio due mila e due quindi è stato il primo decreto che ha dato una svolta rispetto a decreti di quel gene dobbiamo tornare indietro di tanti anni in quattro anni sono state autorizzate più di venti mila megawatt
Ce ne sono già in esercizio un terzo più di sei mila Mw
Ce ne sono diciamo in costruzione a vario livello c'è qualcuno pronto e ce n'è qualcuno che appena recintato il cantiere gli hanno fatto un ricorso e quindi quelli che sa quando arriveranno e va be e ci sono gli ultimi che devono ancora partire è questo è il quadro
Che quando si illustrano le infrastrutture mostra le due facce nelle infrastrutture del settore elettrico abbiamo la produzione
Che sicuramente ha fatto dei passi avanti
Dove il Paese ha toccato il fondo ha invertito il trend ha capito che dovevano essere autorizzati nuovi impianti con difficoltà il produttore li hanno autorizzati la situazione è nettamente migliore
Il fabbisogno nazionale coperto non c'è più carenza di capacità l'adeguatezza c'è
E
Da questo punto di vista naturalmente con le considerazioni che facevo prima sulla tipologia di combustibile utilizzato che è un'altra considerazione ma questo è il lato delle infrastrutture che va bene adesso arriviamo a quello che va male
Naturalmente il sistema vive di produzione e avete e sulla Rete cominciano i problemi
Questo è un confronto a livello europeo e come vedete qui un confronto fra crescita dei consumi e crescita dei chilometri di Rete evidenzia tutta la difficoltà italiana ha difficoltà italiana è quella di un Paese che ha avuto una cresta dei consumi significativa qui si considera circa trent'anni ventotto anni la cresta di consumi significativa un tre virgola uno quindi anche superiore alla media europea ma una cresta dei chilometri di rete che pari a un terzo quindi con una evidenti difficoltà rispetto agli altri Paesi
Per far fronte a questo Perna a predisposto e qui volevo ringrazio impulso Scarpa del del delle considerazioni che ha fatto il piano di sviluppo allora volevo fare alcune considerazioni prima
Sicuramente ma sicuramente certamente ci fermiamo qui
Allora arrivato il signor ministro Pecoraro Scanio che aspettavamo
Da questa mattina se se siete d'accordo abbiamo deciso di interrompiamo qui la tavola rotonda sullo sviluppo piacere infrastrutture le infrastrutture delle infrastrutture gas così l'allora diciamo M. ma tanto sempre lì siamo nel perché tutto si tiene infrastrutture gas sviluppo della rete Elettrica nel senso che le deve andare via quindi se vuole intervenire subito può anche andare direttamente dal come al potere non posso quattro
Bene io
Mi scuso ovviamente del modalità ma avrei dovuto disdire la presenza perché era incompatibile con gli impegni della giornata ma la cortese insistenza dei vostri organizzatori è stata tale da cercare di inserire comunque
Nel
Nella nella zona di oggi una possibilità di un saluto innanzitutto
E confermare un'attenzione a a questo tipo di lavori che state realizzando già anche negli anni passati che non avrei voluto sembrasse
Mancante nel momento in cui ricopro il ruolo di ministro dell'ambiente ed è a tutela del territorio e del mare
E quindi poche considerazioni ovviamente e il tema in generale del vostro convegno di questi incontri sull'energia e quanto mai di attualità
Ovviamente
Sono convinto che abbiate
Ben chiaro verificato quali sono le linee del programma del nostro Governo in materia energetica perché insomma né gli svantaggi di aver scritto duecentottanta pagine di programma elettorale di governo cioè il vantaggio che le cose sono scritte nero su bianco in modo sufficientemente chiaro
Ovviamente poi da un programma al realizzare le cose a tutti i piani operativi ovviamente c'è una c'è la necessità dei tempi che che dobbiamo inevitabilmente affrontare rispettare
A questo si aggiunge che anche il Documento di programmazione economica e finanziaria presentato
Nei giorni scorsi
Dedica alla politica energetica dell'Energia una particolare attenzione
Ovviamente introduce sia lì sia nell'aggiornamento un problema essenziale che il protocollo di Kyoto e gli obiettivi che il governo ritiene indispensabile raggiungere di ridurre i nostri Senecio due
E questo è scritto nel programma
Questo è ribadito nel DPEF
E questo deve essere l'obiettivo strategico del nostro sistema economico industriale
Soprattutto in un settore delicato come potrà funzionare a regime
Quindi è evidente che bisogna che anche le aziende gli operatori
Ragionino tenendo presente di queste scelte politiche
Chiare fin dal momento della campagna elettorale
Questo non vuol dire che non ci devono essere le attenzioni dovute ai tempi aiutare difficoltà insormontabili però bisogna capire una cosa chiara noi quando finiamo trattato internazionale quando siamo all'europea
La linea del governo e in particolare anche quella del ministro dell'ambiente e che noi non vogliamo più che l'Italia persegua strategie delle furbizie invece quella della trasparenza della linearità delle scelte
Ne abbiamo raggiunto negli scorsi anni un record d'infrazioni comunitarie intollerabile
Intolleranti
Perché in alcuni settori siamo arrivati
Praticante alla vigilia della seconda condanna con un rischio di danni
Economici del nostro Paese di circa cento milioni di euro e perché cerchiamo di risparmiare su tanti settori è veramente folle
Buttare
Il danaro
In questo modo irresponsabile la vicenda Kyoto se vogliamo ancora più preoccupante
I conti delle facciamo che dal due mila e otto noi rischiamo ovviamente poi ci possono essere sempre un po'di come dire di flessibilità nei tempi ma noi rischiamo di pagare una cifra dai tre ai cinque miliardi di euro
Per gli sforamenti
Nelle emissioni di C o due in questo settore abbiamo due grandi contributori in termini proprio dimissioni uno è il settore della produzione di energia termoelettrico raffinerie
Un altro è la circolazione autoveicolo
Non che non abbiano e non contribuiscono anche le industrie e le abitazioni civili ma negli ultimi anni il livello di maggiore sforamento diciamo perché non sono non siamo riusciti a a diminuire le missioni cedute negli ultimi anni abbiamo aumentate
Ed ovviamente non siamo molto credibili sulla scena politica internazionale
Se chiediamo come io ho fatto parlandone penetra con tutti i dirigenti cinesi la prima visita ufficiale in Cina che mi è toccato di fare la settimana scorsa
E in cui stiamo ottenendo che il Governo cinese nel nuovo piano quinquennale
Non pur non essendo obbligato alla riduzione di CO due si è posto il problema è che devono considerarlo un parà un parametro che almeno volontariamente devono iniziare a considerare anche perché e d'impatto che ha lo sviluppo economico cinese sul pianeta
E tale che se non andiamo una come dire non regoliamo
Le compatibilità ambientali non avremo più bisogno fare il Forum probabilmente in un futuro neanche lontanissimo e allora per poter continuare a fare formo sulle legge su tutti gli altri argomenti dobbiamo dare una regolata a quelle che lo sviluppo economico soprattutto di grandi paesi
Che hanno un problema serio però evidente che momenti in cui
Il governo italiano sta facendo la cooperazione internazionale molto importante le siamo i primi
Nella cooperazione ambientale con la Cina Tigra lungo
Stiamo facendo impianti fotovoltaici nella Mongolia Interna
Insieme cinesi siamo i tanti cinesi a ridurre le emissioni
In atmosfera diciamo spiegando che me lo sarei meno carbone anche se loro non è che hanno altre molte altre risorse usano moltissimo il carbone
Bene è chiaro che noi siamo credibili
Nel discorso contanti Paesi se anche noi adottiamo una politica diciamo virtuosa nel campo dell'energia
E cerchiamo ovviamente non di pensare di cambiare d'emblée totalmente il nostro sistema energetico ma sicuramente di avere una svolta che ci renda meno fatali Istica mente rassegnati all'usuale
E più capaci di fare anche nel settore economico gli imprenditori
Non come dire gli esecutori di cose che sta sempre si fanno e si continua a far in modo uguale
Nel DPEF per la prima volta si dice che il governo punta Annone aumentare la domanda energetica in questo Paese
Parlava di politica delle leggi si punta finalmente all'efficienza energetica e non allo spreco dissennato
Di cui non siamo sicuramente i primi nel mondo questo va detto a onor del vero ma che è una scelta economicamente in prodotti un Paese avanzato tecnologicamente deve non solo promuovere la ricerca nell'efficienza energetica ma sapere anche esportare tecnologia di efficienza energetica perché questo ci chiedono
Anche i grandi mercati
Di varie parti del mondo
E quindi dicevo sono proposte previste
Ovviamente dentro questo c'è bisogno
Sicuramente del
Di un piano è già di connazionali
Perché una delle grandi difficoltà che ne abbiamo che siamo un Paese che manca ma in molti settori devo dire non sono Energia di una logica non di più di pianificazione di di dirigista
Ma di coordinamento delle politiche evidente che quando chi
Sta costruendo la Rete
Non sa esattamente dove poi vanno collocate le attività di produzione energia
Ovviamente vivo una difficoltà obiettivamente come anche oggi si è aperto questo
Dibattito tutto italiano sui rigassificatori dico tutto italiano perché si apre all'italiana cioè non si riesce non si fa un un incontro in coordinamento una Stato Regioni cui si dice quanti rigassificatori servo in questo Paese
Partiti dalla necessità di quanti ne servono uno suppone che discute con delle regioni per verificare dove serba
Invece no
In vari posti Italia ogni stato qualcuno si alza e propone rigassificatori
Io vado all'incontro del Ministero Ambiente europee e scopro che stiamo aprendo un caso diplomatico enorme con la Slovenia
Perché la Slovenia a quaranta chilometri di costa noi otto mila ovviamente ne pensiamo dimettono rigassificatore a mare di fronte ai quaranta chilometri costa la Slovenia
Ovviamente la domanda che fa il ministro sloveno diceva come colto mila chilometri di costa giusto di fronte ai quaranta chilometri solo di mare che teniamo noi voi dovete mettere un rigassificatore
Sono cose che non fanno onore ha un grande paese sembra più purtroppo l'Italietta che la parte quello dice facciamo due tre rigassificatori e questa trovata ne facciamo un altro
Che modo è questo di fare programmazione in materia energetica che modo ecco
Che serve che cos'è
E poi invece abbiamo situazioni in cui potremmo fare accumulare riserve anche di gas che non vengono utilizzate
E sembra che c'è una sorta di disordine
In questo settore in cui c'è un parlare variegato
Senza a vere una capacità cosa che è fondamentale
Di avere un gruppo di lavoro serio che mette insieme il governo centrale le regioni gli imprenditori
Le
è alta diciamo della società civile chiamiamole Angie o come si chiamano i Paesi più evoluti in modo da evitare che tutto diventi polemica dopo perché non è mai scelta di grande intelligenza dire che le cose si fanno e basta
E poi come succede in tutti i Paesi democratici se tu non hai una procedura
Anche di governance dei fenomeni di fatto queste prove di esibizione muscolare altro un solo che ritardi operativi a cui il mondo più avanzato dell'impresa e guarda ormai con un'attenzione con intelligenza
Allora io credo e lavoro che ne stiamo facendo e che dobbiamo con molta serietà affrontare in modo non estemporanea un tema importante perché questo è un Paese dove bisogna ridurre il costo energia su questo perché come diamo tutti
E questo vale per i cittadini e consumatori vale per gli imprenditori vale per gli operatori va ridotto
è altrettanto vero
Che questo va ridotto anche rompendo alcuni in grani già alcune alcuni ingranaggi alcuni privilegi perché quando la Regione Toscana decide di comprare il gas sul libero mercato e lo paga quasi il quaranta per cento in meno
Che sul mercato nazionale significa che allora alcuni costi non derivano
Da una difficoltà
Di produzione dell'energia al nostro Paese
Me l'ha detto presenta la Regione Toscana non ho motivo di ritenere che mi dica una bugia
Allora discutiamo perché poi le cose quella di una società in cui comunque c'è tanta informazione che circola
Tutto si sa
Non è che possiamo fare come dire nascosti quelli che sono dei meccanismi che secondo me può alla fine
Denotano una difficoltà allora noi dobbiamo lavorare a e credo che è importante che proprio
Le organizzazioni al settore regia dovrebbe essere prima a sollecitare un piano energetico nazionale
O almeno una prima bozza di coordinamento di questo tema
O almeno a stralcio alcune idee di carattere generale per poi arrivare un piano delle leggi che il piano energetico nazionale non può non tener conto
E l'abbiamo scritto anche questo nel DPEF che l'Italia deve scegliere la valutazione ambientale strategica sulle scelte si fa la VAS
Perché se si fa la valutazione ambientale strategica e non solo vale per l'energia vale per il piano dei trasporti tra Nonda andiamo allo stillicidio di inseguire le varie via elevare a casa perché avendo finalmente trovato l'intesa sul quadro di insieme
Non si sta ogni volta
A ribaltare magari nella regione vicina nella provincia vicina in quella cosa perché è chiaro che tu non avendo mai un'analisi del quadro d'insieme quindi poi una legittimazione
E non è un caso la la parola valutazione dalle strategica dettagliata bene nel DPF perché quello fa parte di una programmazione politica
E questi queste programmazione non vanno temute come una gabbia perché al contrario sono un'opportunità
Se uno ha una base dice dobbiamo costruire un rigassificatore sull'Adriatico lo sul Tirreno no tre tre due due due e tre non si sa quello che sia
Si sa che può alla fine si procede se invece ognuno dice no qua non serve perché si fa l'acqua non serve perché si parla o quasi serve per noi siamo come al solito in un dibattito che alimenta tra l'altro e favorisce le contestazioni la sfiducia un clima che alla fine diventa un clima non utile ma l'utile a chi vuole operare incertezza perché avere delle regole certe conviene a tutti
Allora credo che lo dobbiamo lavorare
Avendo l'obiettivo di un piano energetico nazionale
Per quanto ci riguarda riguarda emesso l'ambiente c'è la piena consapevolezza e disponibilità a aprire tavoli di concertazione seri con gli imprenditori che vogliono davvero fare gli imprenditori in questo mese sono tanti sono tante
Sapere che le strategie che facciamo in un settore delicato come cioè non posso non tener conto
Della scelta che noi dobbiamo fare rispetto al protocollo di Kyoto
Perché altrimenti è una cosa irrazionale
Io devo dire da alcune espressioni che ho sentito in alcuni convegni mi son molto preoccupato
Perché esprima si fa un piano dimissioni si stabilisce qual è il tetto posi dice no abbiamo trattato male il tetto
Poi bisogna fare analisi delle missioni reali e l'Apat ancora non aveva dato il dato finale che è servito allora alcuni impresse pensano bene di fare ricorso al TAR
Guardate che io mi son trovato a fare i ministri e un altro mistero
Dove si contestava che non state fissate male le quote
Abbiamo preso miliardi di migliaia di vecchie lire di multe
E abbiamo gestito una vicenda che era molto meno grave di questa qua delle quote latte dimostrando quanto le furbizie e le scorciatoie
Ci facessero andare contro un muro
Deve essere molto chiaro che noi siamo tenuti all'efficienza energetica perché siamo in un mercato comune europeo non avremo sconti perché se altre imprese di altri paesi
Spendo ora investono per fare efficienza aggiornamenti perché dovrebbero consentire un domani che non partano le sanzioni rispetto a un Paese che continua a fare un sopra più di emissioni quindi siamo molto attenti perché chi confida che poi si va a trattare si alzano le cifre come confidavano per anni in altri settori e poi mai si è trovato la corte in sede europea cosa avete che meccanismi europee ci vuole un'intesa molto larga
Per trovare delle modifiche i paesi che si stanno già aggiornando Tony Blair che ha dichiarato che il loro piano delle allocazioni e delle missioni ridurrà del dieci per cento e punta entro il due mila cinquanta e l'ha detto
Nel parlamento inglese nel due mila cinquanta ridurre del sessanta per cento le emissioni CO due come pensate che possa accettare di modificare
I piani già coordinate Luino europea
Ora lasciamo stare qua e là poi dopo le nostre cosa noi dovremmo sostenere e così allora io ritengo che era guardare bene
Il quale l'abbiamo fatto
Sapere che abbiamo grandi opportunità perché ci sono grandi capacità tecnologica dal che molte aziende hanno già fatto opere di innovazione si sono molto aggiornato
E che dobbiamo sicuramente aiutare il più possibile
Tutte queste realtà a poter migliorare la produzione energetica a poter abbassare i costi
A potere presente però che Micossi non dobbiamo metterci quelli che se lo sono costi pubblici perché fine miliardi di euro di multe finché non rischiamo dipende sono costi a chi è cattivo stato a chi andrà a richiedere secondo noi
Qualcuno poi dovrà pagarle allora facciamo finta di non capire che quelle un costo
E allora dobbiamo lavorare con molta determinazione
Sapendo che queste battaglie singolo insieme
Non si vincono e si perdono non solo una questione del Governo rispetto alle regioni delle regioni spetta l'impresa dell'impresa rispetto alle comunità locali non è così
Perché o si fa una scelta coordinata e strategica sulle missioni presentato il governo inglese ha fatto un emission trading gruppo che era e funziona
Fatto insieme all'impresa alla Confindustria diciamo inglese con un buon stato di avvocati insieme al governo insieme la pedante le associazioni non governative e hanno lavorato per accompagnare il percorso
Anche con interventi del Governo che ovviamente quando è impresa devono affrontare dei problemi cerca di venire incontro perché è evidente che bisogna l'obiettivo non è mettere le imprese
Fuori produzione ocra difficoltà obiettivo è aiutarle a rendersi più efficienza e più competitive nel campo europeo in campo internazionale e credo che queste cose semplici che ovviamente io vi rappresento ben sapendo che ci sono quelli che ritengono che è fondamentale riuscire a a soprattutto a produrre energia a costo più basso possibile
Che dall'altra parte c'è chi ritiene che la cosa fondamentale e soprattutto ridurre al massimo l'inquinamento l'impatto drammatico sul pianeta
Che tra questi due estremi de dobbiamo sicuramente capire che c'è un convergenza sul fatto che dobbiamo ridurre al massimo l'impatto sul nel pianeta ma cercando di fare scelte che consentano alle imprese di stare sul mercato e quindi in questa difficile azione
In cui è chiaro che lo Stato deve avere un compito di di spiegare di coinvolge di partecipare ecco io credo che da questo punto di vista il lavoro che si può fare che si dovrà fare non solo interessante ma sicuramente deve dare origine a un confronto molto sereno ma anche con la consapevolezza chiara
Che delle linee sono tracciate a livello internazionale e che stanno voi utilizzare al mezzo le opportunità che ci dà anche la sfida sull'efficienza io ieri ero al convegno all'assemblea nazionale dei produttori di biciclette motocicli eccetera è chiaro che loro tutta l'evoluzione che stanno facendo è sulle moto più efficiente più avanzate possibile perché quello di permette di conquistare i mercati internazionali oggi non produrre a basso prezzo cose inquinanti perché non ci stanno stanno più sul mercato
E soprattutto noi come sistema Paese siamo in grado di competere se la tecnologia più avanzata non sa da Co.Ge. perpetrata
E questo come dire evidente allora lavoriamo su questo argomento su questo con questo spirito ovviamente per quanto riguarda gli operatori Energia ripeto c'è tutta la disponibilità la volontà del ministero di avviare da subito dei tavoli di confronto per fare in modo che quelle che sono le scelte che dobbiamo fare abbiano la gradualità e l'intelligenza di consentire al nostro mondo degli operatori economici di utilizzare quella che può essere vista in questa fase ovviamente come una difficoltà e invece anche come una grossa opportunità per rilanciarsi come Paese
Non so tecnologicamente avanzato ma capace di ricostruire una forza di un rilancio dell'economia anche nell'export su queste tecnologie efficienti e innovative vi ringrazio e di saluto
O o
Però non ero in condizioni no no
Allora solo per per completare
Questo è il piano di sviluppo per affrontare i problemi che esistono sulla Rete
Garantire sicurezza connettere i nuovi impianti risolvere i colli di bottiglia
E su questo stavo dicendo prima che volevo fare una precisazione su quello che diceva il professor Scarpa questo è il piano predisposto da Terna
Però questo piano non è un piano nuovo questo piano era il piano del GRTN perché se qualcuno prende il piano del due mila e cinque
E prende il piano del due mila quattro nel piano del due mila e cinque trova l'ottanta novanta per cento di questi interventi naturalmente
Un piano di sviluppo della Rete non cambi in un anno né si realizza in un anno il piano si misura in un quinquennio o un ma Franco sottile quanto esattamente Salas poi ci sono le difficoltà realizzative quindi più anni diciamo dal quinquennio al decennio questo è un piano che è stato costruito dal GRTN il primo nel due mila uno l'ultimo nel due mila e cinque Terna ha fondamentalmente ereditato il piano del GRTN
E lo ha cominciato ad implementare con qualche intervento lo implementerà progressivamente
Però credo gli operatori del settore e ce ne sono di presenti in sala
Sanno qual è la funzione di quelle linee e quindi la necessità che queste linea hanno di rispondere ad esigenze del settore poi potremo approfondire grazie
Perciò magari sentiti la
Chiedo scappa sulla relazione
Se se il bikini
Interessante per il nostro pubblico
Al all'eccesso di di di di eccesso di attenzione agli aspetti finanziari che c'è stato negli ultimi anni settore del nel settore dell'Energia
Quanto invece può essere importante
Una tenuta nel tempo degli investimenti
Nel senso che io ho l'impressione di questo volevo chiederti una conferma se anche la tua che ci stiamo poche avviando la cioè che i i grandi fondi che investono nelle aiuti i limiti
Più che dividendi alti subito stiamo un po'orientandosi verso la la sicurezza nel tempo quindi siamo più disposti a un diverso equilibrio tra dividendi e Investimenti mi fa anche la tua impresa Simone perché
Adesso che poi lo spunto ma io credo che abbiamo vissuto tra diversi anni un po'un paradosso nel senso che ci si trovava un azionista pubblico dal quale ci si aspettava una garanzia rispetto agli interessi di lungo periodo del Paese
E chiese in certe occasioni si è dimostrato quanto mai ingordo
Quanto mai desideroso di profitti dividendi di dividendi straordinari e cose di questo genere e test e complessi vitalità di un quadro di finanza pubblica disastrato quale è storicamente quello nazionale poi chiaramente molto poco pagante perché in questo per paese c'è bisogno di rivestimenti sono i piani di investimento di questi in prese e
I rappresentanti di stavate gazzette andarono ampiamente e correttamente documentato e sono dei piani di investimento che vanno avanti credo sia assolutamente essenziale
è evidente che questo fa deve fare i conti con l'identità e la Funzione Obiettivo dell'azionista
Che è estremamente difficile da da da discernere anche perché
Per sapere in per l'azionariato di di Terna abbiamo Fondi rivestimento con una forte tiro tutto sommato è vero di medio lungo periodo benissimo
La Cassa depositi e prestiti che è un grandissimo punto interrogativo che sta qua e là fuffa ritirata se poiché prestiti per voi credete nell'Ithilien le azioni ma non tanto di altro
E poi abbiamo un azionista di riferimento industriale che nella che ben conosciamo
Qual è il risultato interi fortemente mi direttori
Di di di tutto questo veramente difficile a dirsi io credo che andare verso perfetti che siano controllate da azionisti
Che hanno interesse approfitti di lungo periodo sia un bene per tutti
Andare verso reti che siano controllate da affaristico erano alcuni interessa nippo Lare strategicamente il comportamento ori Pianell Investimenti o le condizioni di accesso eccetera sia nell'interesse di tutti
A prescindere dal fatto che mi ha fatto molto piacere a sapere fino adesso che non ci sono problemi di carenze ad esempio di
Capacità di importazione o capacità di trasporto sulla rete gas ma questa è un'altra storia a me sembrava che lo scorso inverno qualche problemino ce l'avessimo avuto però forse mi sono sbagliato
è evidente che
Un intervento riguardo è assolutamente desiderabile secondo me
E non so tra coloro che paventano l'arrivo dei fondi che paventano la cessione di queste in palese agli investitori puramente finanziario
Interpreti ben regolate possono dare un buon rendimento
Rei di ben regolate con pieni le stime enti legati a magari un una concessione eccetera possono dare un'ottima performance per il Paese
Ben vengano questi che credo che siano sarebbero azionisti molto meno frettolose di quelli in particolare del dell'azionista pubblico qualche volta abbiamo visti alla fine degli ultimi anni
Le parti gli spunti che poi potrà replica la proviamo a a allora ad andare un po'oltre i confini nazionali
Posto che ormai comunque bisogna sempre più ragionare per l'Energia
In termini almeno europei Urso non europea almeno regionali
Considerando anche la posizione geografica dell'Italia e la sua possibilità di essere come si si si auspica la gruppetti un abbattere i gas
E la possibilità di andare anche incontro flusso e anche in parallelo una uno certo
Una certa attività di sviluppo della regolazione anche rispetto all'altra sponda del Mediterraneo
Tanto da poter delineare in qualche modo un'ipotesi
Di di di un una tariffa unica regionale che potrebbe andare
Mentre gli exit che vada dal deserto algerino fino al confine con la Repubblica Ceca occorre dalla Germania o o la Turchia
Da quest'altro lato con un po'di rigassificatori un po'
L'atto imposta un quadro un po'galattico ma insomma ci potrebbe stare
Un ruolo quindi di di di di di SNAM Rete Gas appropriazione anche più più oltre i semplici confini nazionali
è ipotizzabile possibile sareste nel caso pronti
Devo dire che domande complesse legata tanti spunti la domanda che le ha posto è chiaro che la possibilità di creare una boa chiamiamo l'Abbé Sud Europa in Italia è chiaramente un Progetto interessante
Dal punto di vista Scarante case questo non si concretizza semplicemente con una aumento di investimenti ma vuol dire anche cambiare tutta la struttura di gestione della rete perché non si tratta solo di collegamenti puntuali ma si tratta di gestire una maglia Tura dirette
Che possa innanzitutto monitorare a livello orario i flussi di Gaza e posso permettere di scambi commerciali perché poi una breve non è nient'altro che degli scambi commerciali dei contratti
Commerciale da questo punto di vista e prestiamo oggi operanti in Italia non siamo impegnati in investimenti all'estero
Stiamo però operante in Italia con la strategia di creare possibilità di esportazioni
Sul del sito nell'anno termico adesso due mila e cinque mila e sei abbiamo pubblicato possibilità di capacità di esportazioni abbiamo se se vedete sul nostro sito ci sono cinque milioni di metri cubi giorno verso il Nord Europa dal passo PS dal tubo che arriva dal Nord Europa e nove milioni di metri cubi giorno
Dal tubo che arriva dalla Russia verso di Tarvisio e chiaramente questo vuol dire contro flusso cioè vuol dire un tubo dedicato all'esportazione perché non ci sarebbe non ci sono operatori che hanno esportazioni voglio dire con dei tubi dedicati
Ma il fatto di gestire incontro flusso
Non vuol dire un minore ingresso di casa perché voglio dire in pratica Pirlo questo non vuol dire se più ingresso cioè più massimizzazione ci sono le importazioni vuol dire creare una flessibilità nella rete italiana che posso andare a compensare eventuali quantità di gas che vengono invece lasciate all'estero
Allora nel nostro piano investimenti abbiamo tenuto conto di questo aspetto l'ampliamento degli investimenti in pianura padana servono proprio per permettere a parità di importazione la possibilità di lasciare eventualmente incontro flusso quantità di gas all'estero
In questo caso sul sul tubo olandese per cui l'ottica di sviluppo della rete
è un'ottica che prevede cioè la strategia di sviluppo della rete è Sarfatti in un'ottica di possibilità di esportazione la costruiremo e la stiamo costruendo i nostri studenti con questo criterio
La Rete oggi non siamo impegnati investimenti all'estero mi pare che le società che oggi hanno le tubazioni all'estero sono comunque società integrate
O comunque sono società che hanno il controllo non solo della gestione del trasporto del gas ma hanno il controllo anche di business commerciali
Noi siamo operatori pure di trasporto regolati oggi vogliamo mantenere questa nostra capacità di operare come operatori regolati non vogliamo diluire meno alta rischiosità di impresa
Diciamo ci impegniamo però per creare le possibilità di avere in futuro eventualmente possieda il gestore terrestri o può andare reti all'estero quando ci saranno le condizioni
Per gestire le terre estero ritengo saremo pronti visto la la struttura che stiamo in Italia le possibilità che abbiamo di di farlo
Bene
In impara al in parallelo parte in Brasile
Diciamo no senzatetto tavole tema impegnata all'estero
Possibilità di proiezioni internazionali almeno a livello europeo proprio come come i piani industriali o anche come come alleanze Patricia per sappiamo bene tutti i problemi reciprocità la terzietà che c'è non c'è
Ma che comunque secondo me è un percorso la quale al quale alla fine si dovrà rassegnare anche Putin
Forse sono ottimista dovrà rassegnarsi blu perché però tanto
Alla fine alla fine ci si arriva e e questo lo chiedo in particolare sul tema perché noi continuiamo sempre a parlare qui
Anche signor ministro ma di e anche nel DPEF riequilibrio del mix
Io però da un po'di tempo che mi mi chiedo no
Ma devo proprio andare a sbattermi la testa per fare un po'di carbone in Italia
Se invece magari con le trovo otto in più io ore di base mi porto l'elettricità fatta col carbone o convocare nel fare cioè se io provo faccio finta che non ci siano i confini
I Italia Austria Italia Francia o Francia già da parte Francia Germania se è stato detto stamattina che già che non ci sono più no
Da non posso se io ragiono i più più che in termini di mix ma in termini di di mercato
Europeo centro europeo in cui c'è anche c'è anche l'Italia
Vedo anche in questo caso un ruolo proprio
Della Rete a supporto del mercato e anche della regolazione stesse contro il proprio mentre conosciamo
Di di di accesso la capacità no transfrontaliere eccetera che che ai non si può dire qualcosa di più cioè è una prospettiva
Ma allora dal punto di vista delle interconnessioni il settore elettrico potenzialmente e da un punto di vista di regolazione offre ampie possibilità perché sulle interconnessioni esistono due modalità di realizzare le infrastrutture
Esiste la modalità privata Lemaire Charlize perché sulle interconnessioni possono essere realizzate delle merci Anagni con le condizioni di utilizzo
Per tempo e quindi per capacità definite con il decreto del ministero delle Attività produttive dell'ottobre due mila e cinque e poi c'è il sistema dell'interconnessione pubblica
Allora vediamo i due modelli
Il sistema dell'interconnessione privata
è appena partito è appena partito perché ci sono alcuni impresa e che stanno pensando di realizzare infrastrutture ci sono alcuni progetti bisognerà vedere in futuro e quali di questi saranno effettivamente realizzati e quale sarà l'apporto che le merci Allan potranno dare all'interconnessione allo sviluppo della rete di interconnessione del Paese
Comunque esiste una modalità privata
Un'impresa che vuole realizzare un'infrastruttura di interconnessione
Si fa autorizzare preventivamente la linea di interconnessione e poi una volta ottenuta l'autorizzazione naturalmente a richiedere l'esenzione sulla capacità di transito quindi sull'accesso
Al ministero delle Attività produttive che glielo glielo riconosce però un arco di tempo tale da a recuperare l'investimento e questa è la modalità privata ad oggi non venne ancora neppure uno ma non potrebbe essere diversamente perché il decreto del ventuno ottobre due mila e cinque quindi siamo nei primi mesi in fase di insomma prima applicazione bisognerà vedere questa modalità nei prossimi anni che capacità darà ad incrementare l'interconnessione poi c'è l'interconnessione pubblica allora
L'interconnessione pubblica per essere realizzato una linea di interconnessione ha necessariamente bisogno
Dell'accordo dei due operatori di sistema dei due Paesi che si intendono interconnettere allora guardiamola nostra frontiera nord
Le italiane ordre Santo Natale elementari confina con partendo da Ovest la Francia terra sta discutendo danni corner te però al momento non ci sono ancora le condizioni per realizzare una interconnessione sul lato francese peraltro rammento che nel sistema per Emerson l'AN vie erano Diversi Progetti presentati anche da operatori privati che per ora progetti sono rimasti perché e arte
Sia l'operatore di sistemi italiano sia gli operatori privati ad oggi non ha fatto accordi definitivi con nessuno la Francia la Svizzera con la svista è stata fatta la sanzionando Robbie
Terna sta vedendo con un altro operatore se ci possono essere delle condizioni peraltro dobbiamo considerare la Svizzera che è stato un grande paese di transito è un grande Paese che ha consentito afflussi significativi di Energia nel nostro Paese
Che comincia a dovere le proprie esigenze interni e quindi e da capire nei prossimi anni se la svista la posso ancora essere un paese di transito o un Paese sempre più fruitore dell'Energia esattamente di consumo che gli arriva dagli altri Paesi e quindi la Svizzera in prospettiva e da vedere
L'Austria
Il GRTN prima di Terna aveva provato con l'Austria a realizzare una linea si chiamava Cordignano Livenza
La realtà è che l'Austria non ha ancora l'assetto di Rete per questa nuova linea e quindi questa linea l'ha trovata nel piano di sviluppo collocata sul lungo termine non perché l'Italia non ha voglia fare l'Italia vorrebbe brame Rebbe farla
Ma le le interconnessioni si fanno in due quindi se il partner non è pronto a sottoscrivere delle condizioni temporali che deve disegnano un percorso che naturalmente non si misura nel tempo breve perché neanche Terna è in grado di realizzare la linea in Veneto però anche se uno ipotizza un quinquennio e però bisogna essere d'accordo che più o meno al due mila e dieci due mila undici ci si prepara per con l'altra non siamo in queste condizioni
E veniamo al alla frontiera più interessante la Slovenia allora sulla Slovenia al momento vie la principale linea di interconnessione che Terna
Ha in programma di realizzare e che però entriamo in un problema
Entriamo in un problema perché questa linea che esiste nel piano di sviluppo da alcuni anni e che ha avuto anche uno grosso lavoro dal punto di vista della fattibilità livello locale negli ultimi tempi
Trova una certa difficoltà dal lato sloveno non dal lato italiano il governo sloveno manifesta alcune perplessità l'operatore sloveno less manifesta alcune perplessità quindi Terna naturalmente andata avanti sulla base di un accordo qui c'è un accordo con Ederson naturalmente
Sta andando avanti è stato fatto una buona parte di lavoro in Friuli adesso i problemi che normalmente ne conosciamo bene in casa nostra di di figo tutta a a concordare i tracciati a livello locale li hanno gli sloveni dal loro lato e quindi manifestano forti perplessità
E questa è la frontiera nord poi ci sono altre due aree
C'è sicuramente l'area dei Balcani
E l'area dei Balcani per l'Italia significa un approccio dal punto di vista tecnico meno problematico perché naturalmente in Italia si arriverebbe con un cavo sottomarino quindi dall'area ex jugoslava con un cavo sottomarino che potrebbe attraccare a metà dell'Adriatico teniamo presente che le Regioni collocate
Sul medio Adriatico per non fare nomi Marche e Abruzzo sono Regione con fortemente deficitaria sono tante marche una delle regioni con il maggior al cinquanta per cento di deficit di consumo rispetto alla produzione alla buffonata ragione deficitaria anche sia una una centrale autorizzata
E quindi sull'Adriatico il problema tecnico sarebbe minore perché si tratterebbe di un cavo e poema è che in paese immediatamente frontalieri sono Paesi di transito e quindi ci devono essere dei collegamenti per arrivare in aree dove c'è forte produzione
Il i Balcani o diciamo l'area est Europa in prospettiva è sicuramente un'area interessata per da quell'atto sicuramente si andranno a realizzare delle interconnessioni i tempi però non sono brevi
Poi esiste il Mediterraneo
Allora sul Mediterraneo Terna realizzato tre studi come previsti da delibera CIPE li ha consegnati al Ministero delle attività produttive sono tre studi di connessioni Algeria Tunisia e Libia
La direzione sta valutando sta studiando ha fatto anche incontri con operatori
Si tratta di investimenti pesantissimi perché sono distanze significative e che se non ci sono accordi correlati sui pace i paesi della della del Nordafrica e difficile che possono andare avanti quindi diciamo lì siamo in una fase di studio di verifica e bisognerà vedere insomma se nei prossimi anni si potranno realizzare degli apporti intona un attimo però allora alla frontiera nord
Che quella evidentemente più ricca le più più già più dotata
Il tuo richiamo forte alla realtà dei fatti ai affrontato però questione che sono mi sembra molto di di molti aspetti di tipo regolatorio
E e regolatorio o comunque in qualche modo di indirizzo politico rispetto società più o meno partecipate con RTI eccetera
E allora io mi chiedo se nell'ambito della politica energetica nazionale di cui si si si si fanno sempre cenni ma di questo oggetto poi nessuno spiega bene cosa dovrebbe essere e in ogni caso dovesse problematiche sulla reciprocità ed sei nel suo ex Gas de France e nell'eccetera eccetera
Se non è
Se se io mi chiedo se non è possibile
Ritornare a parlare di reciprocità delle regole non dell'impresa
E se se Terna ma ma anche SNAM Rete Gas che evidentemente problematiche simili se non è il caso di lasciar perdere la difesa del campionato campioncino nazionale sono mai cioè
Volevo per poi chiudere
L'opinione di di di di di Carlo scatta solo se non si questo questo governo non non renderebbe un servizio migliore al Paese sull'incomincia sa andare
A battere i pugni sul tavolo per avere le stesse regole di accesso alle reti piuttosto che e quindi anche alla capacità di realizzare infrastrutture piuttosto che andare a contrattare uno due centraline dei risultati per lei nel in conseguenza di decisione Antitrust diffusioni in altri Paesi insomma fa sono assolutamente d'accordo sul fatto che questa specie di
Mercato dei bovini
Sulle centrale non conduce da nessuna parte è evidente che la cosa che tutti ospiteremo mette dall'altra parte vi fosse la stessa apertura che c'è da noi
Temo che però l'unica strada per quanto lunga faticosa e per certi versi fu stante che possiamo pensare è la strada di una richiesta di intervento a livello europeo molto forte
E al quale non si dice soltanto l'Italia qualcosa la Francia la falsa qualcosa d'Italia o lo stesso con qualcun altro ma nella quale si fa una politica energetica coordinata a livello europeo che significa
Dettare delle regole più strette dettare delle regole più chiare almeno emendabili e portata all'Europa a contrattare con Paesi extra-europei come un soggetto invece di andare allo sbando come sta facendo ora l'Italia la Germania e altri Paesi a dispetto del colosso russo che la cosa che massimamente mi preoccupa al momento
Va bene allora è finita questa scriviamo così gli aveva dato un pochino stimoli
Alle prospettive future
Amo il passo
Io proporrei di cominciare subito e siccome fra i documenti che avete avete anche una sintesi scritta del mio intervento vista allora io cercherò di sintetizzarlo al massimo cioè io mi soffermerò soltanto su un argomento
è possibile
E in quale misura diminuire il costo delle energie per i consumatori e in particolare per le imprese italiane
Questa è è la cosa a cui cercherò di dare ahimè una risposta non troppo ottimistica
Non troppo ottimistica
Abbiamo visto stamattina importanza da tanti punti di vista dello sviluppo delle fonti rinnovabili
Che sono il futuro un futuro importante però nel breve medio Periodo la penetrazione delle fonti rinnovabili che una scelta politica essenziale
Dati i costi attuali richiede meccanismi di incentivazione che sono destinati ad aumentarle non diminuire il costo dell'energia quindi questo è il primo dato da cui dobbiamo partire
Viceversa è possibile ridurre i costi
Attraverso politiche di efficienza energetica i quali possono essere rimo relative e c'è un enorme potenziale da questo punto di vista basti pensare che abbiamo visto che il programma dei certificati bianchi per il due mila cinque ha raggiunto obiettivi dell'ottanta per cento superiori a quelli che erano stati previsti quindi vuol dire che c'è un grande spazio e oltretutto tutti gli studi fatti
Sul sistema delle piccole e medie imprese italiane non le grandi che ci hanno pensato per conto loro mettono in evidenza come ci siano margini di risparmio energetico
Con il ritorno in termini economici di pochissimi anni dove tuttavia il problema non è tanto dare incentivi che non servono quanto a organizzare una serie di strutture che potrebbero essere le esco ma sull'altissima scala che in questo caso però in qualche modo onde ladro finanziate di dovrebbero andare gli incentivi che vadano a fare
Una analisi energetica di queste imprese mi assistano e le cose intorno a questo punto di vista di risparmiare dei loro costi energetici queste sono le cose fondamentali che si possono fare
Per il resto però questo non cambierà moltissimo
La situazione attuale servirà a non peggiorare perché tra il novantacinque e il due mila cinque in dieci anni
Anni ricordo di scarsissimi basso sviluppo economico del Paese la domanda di energia è cresciuta di quasi il sedici per cento
Ora se noi immaginiamo il prossimo decennio auspicabilmente con una ripresa economica di ho anche un un obiettivo in dieci anni di un risparmio
Del venti per cento momento così forte di efficienza servirebbe semplicemente più o meno a compensare la se va bene l'aumento delle nozze va bene l'aumento dalla domanda quindi dobbiamo ragionare mettermi di una domanda che rimarrà come oggi
E probabilmente aumenterà le prossime dieci ad nella
Rimanere come oggi è già un obiettivo notevolissimo è molto importante
L'altro modo stabilito questo come si può penso sperare di ridurre il costo dell'energia nel campo elettrico andò che in tanti non mi ci soffermo
L'importante sarebbe una diversificazione verso il carbone ma noi tutti sappiamo le difficoltà che questa diversificazione sta incontrando e anche nella migliore delle ipotesi non non possiamo pensare a un radicale cambiamento del mix dal punto di vista della presenza del carbone
Anche per motivi che non solo solo la resistenza
Diciamo dell'opinione pubblica delle popolazioni eccetera perché parliamoci con molta chiarezza è stato già da sono saltate i dati poco fa non li ripeto
Prima con il CIP sei poi con la liberalizzazione per una serie di motivi
Tutti ricordati un aggiungo uno anche l'obbligo per le Genco vendute di riconvertirsi a cicli combinati che questa è una cosa che si dimentica ma ha pesato
Sul mix prodotte in italiano noi stiamo andando verso una situazione che supera largamente supera già oggi venti mila megawatt aciclico Penati e presumibilmente arriverà trent'
Ora
Non è solo il fatto che saranno tutti i cicli combinati
Tutti alimentati a metano
Che già questo ovviamente che limita la concorrenza ricordo un dato poco conosciuto
Che è una gran parte di questi impianti sono stati progettati dalla stessa società di ingegneria che guarda caso apparteneva a uno dei concorrenti nel settore elettrico che per che hanno che qui percorse titoli non nomino
Quindi se non sono soli impianti concettualmente uguali
Anche dal punto vista realizzativo uguali che compro più o meno il cast dagli stessi fornitori quindi è difficile che possono più che tanto fare concorrenza fra loro e c'erano sanzioni sappiamo che proprio il fatto che sono investimenti recenti
Altri in corso l'abbiamo visti i numeri e le previsioni tassi che noi avremo obiettivamente nei prossimi anni
Una resistenza
Di chi imprenditore o istituzione finanziaria a investito in questa tipologia di impianti e cercherà di salvaguardarne giustamente dal suo punto di vista la redditività per un numero di anni sufficienti a recuperare investimenti o finanziamenti fatti e questo è un dato è un coacervo di interessi
Legittimo
Che si frappone ora per un periodo relativamente a lungo a un cambio significativo
Di questo scenario e qui rientra il carbone e anche se ne parla tanto a mio avviso le prospettive del nucleare il limite nelle prospettive del nucleare come del carbone e il fatto che chi ha investito fortemente il questi campi sono tutti i principali operatori italiani vorranno recuperare i loro diversi
Ed è difficile che si dice sì cioè entrare uno nuovo ma sappiamo che corre dimensione degli investimenti che ci sono in questo settore non è che il signor Zorzoli Usseglio occulto ma Nicola io vado a fare l'impianto col buone così Frigo cicli combinati non succede
Questo non succede e lo racconta
I gas
Gli abbiamo sentito mai tutto per il settantasette per cento dipendiamo da Russia ed Algeria qui tutti hanno evocato giustamente il problema
Dei gassificatori
Sia per il punto di vista di evitare di evitare una carenza fisica
Come abbiamo avuto l'inverno scorso potremmo avere quello prossimo e soprattutto per ampliare un po'la competizione economica e quindi la speranza di ridurre i prezzi ma tensione noi siamo in un mercato internazionale in cui il trend probabile è verso un aumento del prezzo del metano non verso una diminuzione del prezzo
Quindi il problema che abbiamo e l'unica possibilità per quanto riguarda il metano è di tagliare
Incidere su quegli elementi che sono rendite di posizione
Che esistono nel nostro Paese sono state già indicati alcune dibattiti precedenti io ne aggiungo una sola che è stata tra l'altro ricordata nella relazione dell'Autorità dell'Energia di pochi giorni fa cioè il fatto di togliere all'ENI i diritti di transito transfrontalieri del gas
Questo è un settore dove oggi ci sono rendite di posizione
Che se ritengo abolite o ridotte significativamente consentirebbero se non altro di contrastare gli aumenti tendenziali del prezzo del gas io ho fatto solo un dato che lei non ha mai smentito
Che il costo del trasporto dal confine ceco a Ostia al confine altri Italia è grosso modo uguale a quello del confine ceco alla Siberia
Mi sembra che questo dato dimostra che qualche rendita di posizione Esiste e su queste secondo me occorre punta però anche qui attenzione queste sono le cose su cui si può intervenire in tempi brevi perché in tempi brevi con la volontà di cambiare le regole
Di togliere questi diritti all'ENI e passarli a operatori terzi nocca garantiscono al terza età sotto un controllo dell'Autorità per l'Energia che eviti
Certe rendite di posizione possono venire in tempi brevi perché il problema troppo seguita quelle dei gassificatori
I tempi non Galia
Solo nel due mila otto se tutto va bene il terminale di Rovigo sarà in funzione
Ci sono dodici anni da quando se ne è cominciato a parlare e quelli successivi
Integrando altri anni quindi i tempi per i gassificatori sappiamo che sono tempi molto lunghi
Quindi per contenere il prezzo del gas contenere almeno vuol dire almeno agire sulla proprietà della Rete agire sul sui stoccaggi agire sui diritti sta sul tardi questo è l'unico intervento che può ridurre almeno togliere alcuni componenti direi non non fisiologiche ma patologiche del sistema Italia
Ed è scarso vale anche nel campo degli abbiamo visto che ci sono delle condizioni oggettive
Molto in piante cicli combinati tutti uguali
Alimentati a gas e su questo non c'è niente da fare ma ci sono e autorevoli indagine dell'Autorità per l'Energia hanno messo in evidenza che ci sono anche delle componenti che non sono fisiologiche
Sappiamo benissimo che l'incumbent a la capacità di terminare il prezzo in un certo significa nelle ore diciamo in cui elevata era domande tanto è vero che l'Autorità aveva cercato attraverso la cessione virtuale di centrali di lo dico risolvere ma di tamponare questo problema
Soliti ricorso al TAR siamo ancora davanti al Consiglio di Stato questa questione non è stata ancora risolta
Tuttavia questo sarebbe comunque soltanto un tamponamento
Quindi anche qui probabilmente e mi avvio proprio verso la conclusione perché ho cercato di essere sintetico
Bisognerebbe
Che in una forma normativa giuridica non so se dovesse il Governo l'Antitrust
Non entro perché non è solo competente in queste questioni io credo che se non si obbliga lender a vendere a terzi a diversi testi di operatori
Un numero significativo di rimpianti che fanno il prezzo non le ore piene
Noi non riusciremo in alcun modo a
Lo dico garantire a offrire un'opportunità per una riduzione del costo del kWh rispetto a quello attuale come così come si determina ai questo è un primo era il problema politico che chiama in causa direttamente il governo sia in quanto strumento politico sia come azionista di riferimento a tuttora dell'ente e sappiamo benissimo i contrasti fra il ministro dell'economia il ministro
Qualunque sia il Governo ed visto di sviluppo delle attività produttive
Su questo punto purtroppo l'urlo vorrebbe favorire i consumatori l'altro deve pensare alle casse dello Stato quindi questo è un problema politico grosso o lo si risolve in questa direzione o se no ci sarà sempre un produttore che non importa se invece di produrre l'urto vendere produrrà l'ottanta produce solo il trentotto per cento come avvenuto l'anno scorso di energia elettrica
Ha in mano la produzione che determina il prezzo velivoli in cui forte la domanda e quindi determina in realtà l'andamento c'è un ultimo aspetto che so che suscita e lo capisco perché dal punto di vista di produttori
Un po'di tensione
Ma c'è un'altra soluzione possibile e l'ultimo indicazione credo
Passare dal meccanismo di Borso del marginal price
Al meccanismo di borsa del pay esperite
Oggi
Il prezzo più alto che passa no come offerta porta tutti gli altri a quel se si andasse al pay as Bid
Come è avvenuto Inghilterra
Inghilterra sono passati nove anni tra la liberalizzazione e il passaggio dal manico s'marginal price al peso giusto nove anni perché bisogna dare margini alti
Ai nuovi che in tre anni perché questi vi restano entri quindi è giusto un regime di marginal price altrimenti non entra nessuno
Però i nove anni stanno passando quasi anche in Italia
Liberalizzazione del novantanove
Il due mila otto perché noi adesso non voglio fossilizzarmi cioè è matto puro che anche in Italia si cominci a ragionare sulla possibilità di andare al peso bit che legato connesso con l'altro provvedimento cioè quello di una ripartizione delle centrali cast di punta ho dormito merita France un numero sufficientemente vasto di operatori può contribuire a contenere i prezzi dell'energia elettrica grazie
Buon pomeriggio a tutti io ho il compito di organizzare coordinare quest'ultima tavola rotonda che chiude questo foro
Sul sistema energetico è un po'tardi quindi cercheremo di essere anche abbastanza brevi questa è una raccomandazione che faccio anche ai treni
Partecipanti alla tavola rotonda che sono qui vicino a me Nino Morgantini presidente dell'AICE per l'associazione italiana consumatori energie di processo
Enzo Gatta presidente dell'Assoelettrica la società che riunisce tutti i produttori elettrici del nostro Paese e Salvatore Zecchini presidente del GM il gestore del mercato elettrico che organizza la borsa elettrica
Prima di dare la parola a loro farei qualche piccola osservazione commento a quanto ha detto il professor Zorzoli di cui condivido in larga parte le sue
Osservazioni e i suoi suggerimenti
Come voi sapete la tavola rotonda al titolo la competitività dell'impresa e il per i prezzi dell'energia
La prima osservazione l'Energia appesa nel ecco nei conti dell'impresa questo da ricordare pesa per molto diciamo nelle imprese più energivore cui sentiremo anche la parola dell'AICEL
Ma pesa anche nelle imprese più piccole che pagano una salata bolletta elettrica così come recentemente a Confcommercio e altre associazioni hanno rilevato soprattutto a seguito dei recenti aumenti
La il costo dell'energia per le nostre imperiese è maggiore Rispetto alle imprese concorrenti europee
Da un dieci a un trenta per cento quindi non poco e questo dipende appunto da una serie di fattori il mix di produzione
La struttura del sistema ma anche dalla fiscalità e qui sono argomento di cui mi sembra che non ci sono stato questa mattina se ne è parlato poco ma che sicuramente è un argomento abbastanza rilevante il nostro paese questo è stato detto è più esposto degli altri al caro petrolio che significa anche il caro gas
Quindi in prospettiva il costo dell'energia per il nostro Paese aumenterà di più perché significa che la bolletta delle nostre imprese peggiorerà
E questo sicuramente mi peggiorerà anche la competitività delle nostre imprese
Tra l'altro si è indicato qui nel titolo della tavola rotonda che tutto questo potrebbe portare anche un processo
Di delocalizzazione dell'impresa e speriamo di no
Ma ritorno a dire i conti delle nostre imprese non si fanno solo col costo del lavoro col fisco con le tecnologie si fanno anche con i conti dell'Energia con i conti della bolletta
Oggi abbiamo una situazione che abbiamo sentito anche nella parte precedente è in via di miglioramento per quanto riguarda il settore elettrico sentiremo adesso anche su questo a cosa ci dirà sia il presidente GM che presidente dell'Assoelettrica
Abbiamo sicuramente sul lato dell'offerta un maggior numero di impianti a ciclo combinato che addirittura sono riusciti a a esportare un po'di energia elettrica in questi ultimi mesi
Abbiamo anche però una situazione molto diciamo di delicata sul settore gas e nove ripeto quello che già si è detto grossi problemi sul lato dell'offerta ma prima di chiudere vorrei dire due parole su il problema della fiscalità
E nostre imprese hanno una fortissima fiscalità sul gas e in parte anche sulla elettricità
Hanno una fortissima fiscalità sui carburanti come voi sapete e quindi è un sistema abbastanza distorto Rosita abbastanza distorto che pone alcuni impresa in condizioni di difficoltà
Rispetto ai loro concorrenti soprattutto per quanto riguarda alcune categorie dimensioni d'impresa le imprese piccole pagano di più anche per un problema di fiscalità riprese maggiori un po'di meno
Ma su questo tema che cosa si può fare ecco dovrei dire si può fare molto poco
Purtroppo sia al precedente governo ma anche questo perché non dimentichiamoci che lo stesso decreto Bersani appena uscito parlava di sterilizzazione dell'Iva ma subito dopo non si è fatto più niente
Perché perché la fiscalità è una delle entrate invasi dell'erario e sulla fiscalità tutti i governi tutti gli esecutivi non vogliono assolutamente andare a discutere
Quindi quando si parla di fiscalità e nel nostro Paese sia che riguarda i carburanti quindi consumatori sia e che riguarda la bolletta del gas delle famiglie sia che riguarda la bolletta dell'impresa
Lo Stato non ci sente eppure è un sistema abbastanza forte come distorsione dei costi quindi è un problema molto grosso sul quale vorrei porre la vostra attenzione
Ma ritorniamo al tema centrale quanto pesa l'energia nei conti dei nostri prese quali difficoltà hanno le nostre imprese e che cosa si può fare per migliorare professor lo so che ci ha dato qualche ricetta e adesso sentire i nostri relatori che cosa pensa ma insieme si è lei da Nino Morgantini che rappresenta alle grandi imprese consumatrici di energia che sicuramente avrà molti motivi di lamentarsi dell'alto costo dell'energia sulle impresa e della sua associazione su
Attaccato sui sì è un lamento continuo che io faccio danni ma che purtroppo sono sempre parole che cadono nel nulla qualcuno pensa che sia l'andamento ingiustificato ridimensionato ha detto non è esagerato diciamo pure ma non è così
Perché purtroppo punti rappresenti imprese nelle quali il peso dell'energia è veramente un peso è un macigno grosso ci sono su tutte le imprese giustamente c'è
Un problema dell'energia non non non non piccolo perché tolgono a questa impresa della competitività con omologhe imprese di altri paesi dove pagano molto meno fino a un paio d'anni fa c'era
Quella valvola dell'energia di importazione che era un pochino meno cara ora anche quella tra ammette che le aste tutti i marchingegni la non vent'alto
Nell'impostazione eccetera è venuta allo stesso prezzo di quell'italiana quindi anche quella un'ancora di salvezza alla quale non ci si può più o meno pare comunque ci sono alcune imprese per le quali e insignificante il peso dell'Energia questo è vero specialmente quelle che marcia non so
Soltanto in alcune ore del del giorno che è vero hanno hanno anche energia livelli di costo molto più cari perché sono le piene però evidentemente la proporzione tra i costi energetici quello di materie prime e di altre cose e molto meno grave per le nostre più alla gente lascia per il peso energia va da un minimo del dieci per cento per alcune aziende fino direi a oltre il cinquanta per cento
Faccio l'esempio nell'elettrolisi si supera elettronico Iorio per esempio ci supera nettamente il cinquanta per cento
Per quella lì il cloruro di potassio che costa un po'di più come materia prima siamo intorno al trentacinque quaranta
Quindi è chiaro che con questi livelli di incidenza il prezzo fondamentale e questo pezzo purtroppo nonostante quel che si dica del mercato libero
Spesso si sente considerare positivamente non tende a calare
Io ho qui anche ad esempio il mercato nel nel prelazione mercato vincolato
Dopo gli aumenti ora del primo luglio
Da oltre un terzo trimestre del due mila cinque al terzo trimestre due mila sei c'è stato un aumento del ventiquattro per cento
E non solo sul costo dell'energia ma anche sul conto di tutti gli oneri accessori che anche quelli sono un gravame insopportabile
Sì come dicevo prima si si arriva a circa venticinque
Euro per megawattora tra costi di trasmissione di mille istituzione misura maggiorazioni e gli oneri di sistema ovali questi e so le maggiorazioni la l'anno scorso al trimestre terzo nel due mila cinque
Erano sette euro ottantuno o la son quattordici e trentatré
Sono raddoppiati nel giro di un anno
L'energia che costava sessanta tre euro
Io parlo di mercato vincolato per un'utenza da cento gigawattore meno abbastanza grossa che nel mercato vincolato può non c'è più ma sul mercato libero una che si trova meglio si trova più o meno agli stessi prezzi può a volte qualche cosa anche di più quindi è passato a sessantatré euro e ottantatré a settantacinque
E sessantatré questo nel giro di un anno il totale da centodue euro e quaranta consegnata Alda cosa a alla alla appunto di consumo a centoventisei a settanta questo dire ventiquattro per cento in più
Quindi scusabile andare avanti voglio fare una domanda cioè però a me risulta che anche negli altri Paesi il costo dell'energia in particolare l'energia elettrica è un ma intatto molto è o
Ma intanto il vero parliamo di competitività se che significa questa ecco significa che è vero come intanto in generale ma non è aumentato all'impresa che hanno bisogno di bassi prezzi
Perché proprio questo è quello che è successo
In Francia
Proprio in Francia è stato fatto il consortium come lo chiamano
Ex
C'è il fiume io qui lo so perché c'è anche Solvay che è una delle società che partecipa quindi ho due dati abbastanza
Direi recenti e affidabili sono circa sette grosse aziende che hanno circa duecento impianti sul territorio francese con un consumo totale di ventotto terawattora e quindi insomma
Una cosa significativa ecco questi hanno fatto delle accordi con i produttori e di F in Francia ed altri
E questi esiste anche poi in Germania e con l'accordo del ministero del ministro delle Attività Produttive francese mentre l'ambiente hanno ottenuto pezzi speciali
Che gli permettono in un certo senso di di di di continuare de dove l'attività
A ciò che avevano prima che ci fossero gli aumenti salariali Dawson che ci sono delle imprese che hanno prezzi speciali e in Sardegna accertato quello della Sardegna che hanno avuto dei prezzi speciali cioè il l'alluminio pesano gli effetti particolari ma è limitato a un certo numero di imprese che entrò purtroppo
Troppo poco vi sono anche molte altre imprese per alcune è stato detto che ci è stata è stata fatta l'interrompe verità la quale un servizio che è molto importante del gestore della Rete perché quello e il pagamento di un servizio che gli affetti per chi l'ha avuta per chi ha la fortuna di essere interrompi bile e anche per lui una un notevole
Un notevole Passavanti che onestamente specie per l'interrompe abilità senza preavviso ventuno euro al MWh cominciano a essere parecchi anche se non riescono neanche a compensare gli oneri di trasporti e di sistema comunque quello cioè ma c'è anche chi mai interrompi prima e che non può interrompere la sua attività perché danneggerebbe in maniera molto più importante proprio a proposte
Proposte proposte sono queste
Bisogna considerare appunto che nelle industrie c'è chi può sopportare i prezzi di oggi che esso Sempione aumento e che a quanto si è sentito giustamente anche dal professor Zorzoli come si è sentito anche stamane non c'è speranza che calino perché qui le misure da prendere sarebbe quello di fare impianti in Italia economici come quelli di altri Paesi
Fa il nucleare ma inutile dirlo tanto nessuno lo possa percepire fare impianti a carbone Pecoraro Scanio c'ha detto che non li vuole Capezzone non volendo creare quindi non vedo quali sono le speranze nostre speriamo che con i gassificatori
Cercando il gas un pochino dappertutto Syrianska averlo come hanno fatto in Toscana ci ha detto per l'orario al quaranta per cento in meno non so come hanno fatto verso il varo di ultrà vescovi giudice Gatta per un metro cubo prenotazione
Ammettiamo che sia così altrimenti speranze non ce ne sono come bisogna fare
Bisogna distinguere tra industrie e industrie ossia a parer nostro e lo chiediamo già da più di un anno cioè da quando è uscita la legge duecentotrentanove zero quattro o famosa legge Marzano dell'agosto del due mila quattro quindi ormai sono quasi due anni
Ma quale legge prevedeva la salvaguardia dell'attività produttive con caratteristiche di prelievo costanti con alto fattore utilizzazione dell'energia elettrica
Ed elevata sensibilità il costo dell'energia delle misure di salvaguardia ecco è dall'agosto del due mila quattro che si sta aspettando dei decreti attuativi
Di questo punto che purtroppo non vengono abbiamo proposto dal ministro Marzano perché c'era ancora lui Scajola successivamente
Attraverso il direttore Garribba eccetera delle proposte che però purtroppo evidentemente non non sono facili da applicare ma che consisterebbe nel senso aumenta in questo facciamo una specie di indice di salvaguardia
Ossia una graduatoria sulla base di certe caratteristiche che noi avevamo suggerito non so
Il numero di ore prevalenti l'utilizzo della potenza impegnata che ha già un fatto importante
Cioè diverso tra chi utilizza la potenza impegnata per otto mila ore hanno e chi la usa per mille ore hanno evidentemente anche per esempio gli oneri il tema andrebbero ripartiti sulla base la potenza e non sull'energia ma anche questo è stato fatto per sei mesi nel novantanove e poi siamo tornati d'accatto
Quindi vediamo questo primo fattore poiché il rapporto ad esempio tra il costo energetico il il il valore aggiunto o il fatturato se si vuole prodotti e il rapporto del costo energetico e il personale col personale Cozzo questi tre parametri fare una formula che l'intera Nicosia già avevamo proposto addirittura media
Più metri che c'ha già per fare un indice di salvaguardia chi si trova al di sopra di un certo valore
Ha diritto ad avere prezzi speciali questi pranzi speciali girare il coraggio di farli come hanno fatto per l'alluminio nel comodo fatto per la Sardegna
Facendo in modo però che pone Europan venga come sta facendo ora per la Sardegna a dire che sono aiuti di stato e che quindi non si possono perché gli spagnoli lo fanno da grandi aziende spagnole energivore hanno dei prezzi speciali
Compra non bozza qualcuno gli ridà indietro i soldi
Per fargli avere in Francia hanno fatto questo consorzio c'è ora al nuovo gruppo quello che per l'Italia diciamo l'Italia partecipò alla Marcegaglia lo fu all'LG il gruppo diciamo alto livello delle del due per l'energia
Che che è stato istituito e questo in questo gruppo è stato detto che si deve occupare espressamente dei contratti perviene oggi intensi B quindi speriamo che qualche cosa venga fuori
Questo per il prezzo dell'energia poi i nove stiamo obiettando anche che ci deve rivedere la regolamentazione per i costi di trasporto e dispacciamento perché un dispacciamento con un anno fa era a un euro e mezzo ora sia diventato sette veramente vergognoso perché l'acqua
Le cose non sono cambiate la quantità di energia per compensare il dispacciamento è lo stesso soltanto che qui invece lei nelle fa pressing di Pale sulle macelli
E la Terna è costretta da accettarli perché non c'è altra via
Quindi a che lì mette tra l'altro nel mercato vincolato ad esempio questi costi sono limitati a quattro e uno al quattro due rispettivamente in alta e media tensione nel mercato libero sono quasi sette euro nel mese di aprile
Poi indipendentemente da quale livello del prezzo di quel diede il costo di questi oneri di sistema
Anche questi non possono essere addebitati così in maniera indiscriminata
Sul consumo
Cioè dire sospeso XE miliardi si divide veri per Y e milioni di Maga amatore e ognuno decida Ambato di quel che ha consumato va visto come uno consuma cioè se uno fa programmi li rispetta per tutto l'anno non deve pagare questi oneri devono pagarli quelli che non li rispetta
Le tre la nostra posizione
Ultimo punto è il discorso delle merci alla Inda che però purtroppo ormai a lei hanno parlato e poi passato di moda vanno stiamo chiedendo a Terna già dall'inizio dell'anno ha parlato della via Cutigliano l'insieme di altre ecco non lo volevano fare in corrente alternata per quello nessuno gli ha dato l'ok
C'è anche la possibilità che qualcuno possa addirittura valutare la possibilità di farli in corrente continua
E il discorso potrebbe cambiare ma sono sei mesi che stiamo aspettando una risposta e questo ha risposto a tarda a venire quindi anche quell'ancora di salvezza che avevamo visto quando si è speso più due milioni di Euro
Per fare i dieci progetti
Sulla base dati rivela centocinquantuno dell'agosto due mila due che portata annullata da successivi decreti e anche qui si fanno delle regole fanno spendere qualche agente può dopo gli cambia le carte in tavola
E questi soldi io l'ho anche richiesti ma figuriamoci se qualcuno ridacchia anche perché non si sa chi li dovrebbe ridare
Per cui questo è un po'la situazione allora grazie passerei adesso la parola denso Gatta
I quali ci dovrebbe non solo dare un quadro brevemente di quello che sta succedendo nel settore elettrico ma anche rispondendo alla proposta di Giambattista Zorzoli dire cosa ne pensa sul marginal price o sul Paese squilibri
Quindi è una diciamo risposta anche molto mirata al settore elettrico e a come funziona
Grazie Decaro buongiorno a tutti
Ma innanzitutto reagendo a quanto detto l'amico Morgantini per diciamo correttezza di discussione quindi per evitare dei dibattiti poi non porta da nessuna parte
Credo che convenga fare alcune precisazioni innanzitutto quando si fanno confronti tra prezzi di energia penso che almeno questo per quanto riguarda Assoelettrica dobbiamo ragionare sul costo o meglio sul prezzo dalla commodity quindi ragionare al netto di quelli che sono i costi di trasporto la fiscalità è chiaro che il consumatore ovviamente
Guarda caso tasca la bolletta che arriva che include guarda caso costi tra sporto anche fiscalità però sessi dobbiamo ragionare in termini di contributo della sistema produttivo italiano al al miglioramento dei prezzi dell'energia penso che questa sia la prima affermazione da tener ben presente
Secondo aspetto è chiaro che l'amico Morgantini diciamo rappresenta diciamo la categoria più svantaggiata
Più svantaggiata nella misura in cui realmente il peso dell'energia assolutamente rilevante sul costo di produzione quindi sul prezzo del prodotto
Quindi anche qui dobbiamo stare attenti nel non diciamo estrapolare delle situazione diciamo specifiche e puntuali apro e chiudo una parentesi io penso che quello che gli energivori chiedano a livello anche non solo italiana ma a livello europeo
Sì è un qualche cosa che abbia senso cioè se si ritiene che nell'ambito di una politica industriale di un Paese si debbano diciamo sostenere certi tipi di attività industriali che Annoni un con un c'ha un costo interno
Della del parte energetica elevato né bisogna che prenderne atto e quindi penso che poi modelli potrebbero essere di varia natura chiudo la parentesi ritorno sul tema fondamentale quindi il peso dell'energia e che cosa fanno i produttori allora innanzitutto va be'sul peso dell'energia
Noi come Assoelettrica stiamo cercando di fare qualche cosa che non sia che sia un po'di più della nell'andare a naso mette Ria dalla pancia metrica per a vedere con modelli diciamo economici stabilire quello che in effetti l'elasticità
Per diversi categorie settore industriali del costo di produzione al prezzo dell'energia in questo caso Pandev nel già elettrica ovviamente c'è anche quella del Grassi in molti casi diretta in modo tale da poter avere appunto anche una una misura più preciso su quello che diciamo l'incidenza sulla sul il generato da quel certo settore quindi per ora purtroppo come credo anche diciamo le categorie direttamente interessate si va più su questioni su valutazioni di ordine qualitativo più che di ordine quantitativo comunque io due constatazioni penso che valga la pena di farle
In termini differenziali tra Alitalia resto dell'Europa in particolare tra l'industria diciamo italiana il resto è loro
Due fattori diciamo l'intensità energetica in Italia in questi ultimi anni in particolare mi riferisco all'industria ma anche tagli in senso generale si è mantenuta diciamo abbastanza costante e a differenza di quello che è successo diciamo nel resto dell'Europa o anche in altri paesi industrializzati questo dimostra già una certa misura che diciamo il l'incidenza il peso dell'energia sui sulla sul costo da produzione diciamo forse in termini differenziali è minore di quello che come come derivata intendo dei è chiaro che i numeri a cui faccio riferimento sono numeri che non sono aggiornati al due mila cinque sono già un'azione mi riferisco ai numeri Enea tanto per essere espliciti insieme
Dati ufficiali aggiornate al due mila e tre
L'altro parametro che dà un'indicazione abbastanza precisa diciamo la la penetrazione dell'energia elettrica
La penetrazione genetica in Italia sappiamo anche questa che sensibilmente minore rispetto a quella di altri paesi europei non certamente dalla Francia
E in particolare anche a diciamo ad altri paesi diciamo euro Exor per anche questo direi che a un altro indice del che può dare un'indicazione di quello che il peso comunque al di là di queste considerazioni in buona sostanza io vorrei sottolineare un aspetto che secondo me è fondamentale in questo dibattito prezzo corto il costo il prezzo Energia in Italia è molto elevato eccetera
Che se e diciamo le imprese Elettriche non avessero avuto il coraggio di iniziare ad investire cinque sei sette anni fa anche otto nove in alcuni casi per il mercato libero e non si fossero investiti diciamo somme dell'ordine grandezza diciamo dei venticinque miliardi di euro mi riferisco circa fine del decennio in corso
E con una potenza diciamo incrementale quindi oltre tutta quella diciamo reparto diciamo rimodella vi efficientato usando Moruzzo Terme di venti mila Mw io credo che se questo non fosse avvenuto
Con ripeto grande coraggio imprenditoriale da parte delle imprese elettriche oggi staremmo inevitabilmente e sicuramente molto peggio di dove stiamo adesso che questo mi pare che sia una cosa che debba essere tenuta conto in modo doveroso per quanto riguarda i differenziali meglio famosa solita dialettica Italia rispetto al resto ma io non faccio anche un discorso molto concreto e preciso per esempio con la Francia dove che la piattaforma forse dove a livello di di prezzi
Nel mercato del così detto mercato libero ci sono rispetto al resto dell'Europa e l'Italia in particolare unicamente delle presupposti che ci siano costi e quindi i prezzi migliori ecco se pigliamo per esempio un contratto annuale
Perbenismo od qui dopo arriviamo discorso borsa e prezzi spot che son tutti la tutt'altra cosa se piglia un contratto annuale per un bel snodo di un grosso consumatore francese diciamo
Oggi è in grado di stipulare sulla base circa sessantuno euro megawattora sessanta sessantadue euro a megawattora
Una Nalato contratto con le stesse caratteristiche parlo sempre da commossi si è quindi portiamoci che non sto parlando del prezzo equine
Se un analogo contratto sul mercato italiano quindi non sto parlando ripeto di una media Pelé esatta ponderata lavori mitica dei prezzi di Borsa ma un contratto stipulato fermo
Diamo qui su base annuale siamo intorno ai sessantotto sessantanove euro a megawattora per la comoda
Il che vuol dire certo al dieci per cento non il trenta come dicevi tu caro gatto quindi questo diciamo dette dal dieci al trenta dieci al trenta guarda caso però è chi non è in casa non è più allora detto questo però occorre anche secondo me sempre per chiarezza e correttezza
Fare dei ragionamenti che distinguano quello che una situazione diciamo puntuale da quello che è una situazione prospettica allora andiamo una situazione puntuale
Non c'è dubbio che come dico niente di nuovo beh Italia diciamo molto sensibile al prezzo del brent perché ovviamente condizione prezzo del gas
E chiaramente in questi ultimi mesi dove sotto lo schizzo a settantacinque no all'arresto nell'alta del Brenta ovviamente diciamo i prezzi famoso Citti che non è tanto cioè Citi che viene considerato come parametro per le negoziazioni commerciali ha dentro in pancia oggi diciamo
Praticamente sei nove mesi di di già di di Brenta elevato allora è chiaro che se io guardo diciamo l'aspetto momento puntuale
Ovviamente arrivo quelle conclusioni trovarmi
Rispetto a un prezzo che può fare il sistema francese quindi con con l'attività pressoché zero del costo la materia prima in una condizione appunto diciamo no oggettivamente diversa anche se non astronomicamente diverso come qualcuno sostiene detto questo se vado umbri Celina indietro e questo l'ha detto anche Bono Sandro Ortis presenta autorità nella sua relazione di pochi giorni fa e riguardo per esempio il periodo diciamo secondo semestre due mila cinque a fronte di un incremento del Brenta vado a memoria il palloncino settanta per cento se non ricordo male
Sì ha avuto un incremento dei prezzi delle borse europee che sono prodotto commercializzato anche se non è identico a tutte le borse
Comunque è un prodotto stanza mente spot di circa il quarantacinque per cento contro un incremento nel mercato spot italiano di un dodici per cento qui questo per dire che il sistema diciamo italiano è ovviamente soffre di questa diciamo puntualità di quello che l'Effetto del gas
Se andiamo in una prospettiva di medio lungo termine prendendo atto che e questo mi pare che non che questo l'aspetto che aveva che in Europa praticamente in questi ultimi anni non si è investito quasi nulla e ci sono la bellezza di trecento mila Mw nel numero inventato per numero condiviso
Diciamo da più analisti da più previsoni dal pare che utilizza eccetera trecento mila mela tra i prossimi quindici anni di investimenti per far fronte un po'ovviamente la crescita dal domanda anche se tutti siamo convinti con l'efficienza la gola crescerà di meno eccetera eccetera ma stanziamento e per fare diciamo revamping della della produzione soletta con cinquecento diciamo Mila Euro di sei miliardi di euro di di investimenti ecco questa diciamo enorme quantità di nuova potenza e potenza che in parte e in particolare mi riferisco anche meno poi così tanto sarà coperta da uno impianti a nucleari come nel caso delle destre che ha in programma come tutti sappiamo le pierre Flamanville qualcos'altro arriverà ma in in gran parte molto consistente da diciamo impianti anche a ciclo combinato perché per motivi anche di Kyoto eccetera su cui poi vorrei arrivare perché questo o cantine
Non promette che altro non ti interessa affrontata carasau ecco un'altra dove dice si arriva comunque a uno sviluppo del parco produttivo europeo
Che troverà una sua fattibilità dal punto di vista diciamo della finanziabilità su dei prezzi di ritorno per la commodity che come dice professor Zorzoli devono ovviamente a ripagare questi nuovi investimenti
In altre parole voglio dire che non prospettiva di medio termine senza andare a lungo termine prendendo atto che anche diciamo i costi a nuovo del nucleare francese che non è sarà certamente tutto fatto in tutte le ore in tutta l'Europa
Oggi diciamo con l'alcol Brandt
Insomma a cinquanta dollari supponendo un non non nonostante cinico ma adesso in o prospettiva diciamo il costo diciamo un etto di produzione di un ciclo combinato rispetto alle pr nuove fare diciamo siamo lì da grosso modo col col diciamo con la dollaro cioè col col Brenta e quindi il gas e questo anche a cinquanta doc
Però voglio dire che effettivamente in una prospettiva di medio termine la convergenza sul costo nove entrante sarà una realtà imprescindibile per cui speriamo trovare in Europa ciò che noi stiamo scontando in buona parte diciamo in modo anticipato un po'questo effetto
Però allora a questo punto penso che valga la pena fare una considerazione che mi riferisco a famosi scorse mix carbone nucleare eccetera lasciando da parte un attimo per quanto attiene all'Italia e nucleare
Va be'secondo me ora che la pena sia un altro di parlarne in modo diciamo
Oggettivo senza pregiudizi ma comunque lasciamo la certamente comunque anch'esse farla sta non è un'opzione reale per i prossimi diciamo dieci anni o giù di lì detto questo forse di più
Parlando di di reali diciamo opzioni sullo sviluppo perché devono ovviamente tendere a riequilibrare
Giustamente il mix ma il mix secondo me non tanto parte sì per quanto riguarda diciamo il costo e quindi il prezzo Energia Rita quanto sul valore della non volatilità
Nel senso che se io riesco a sviluppare con qualcosa che non sia diciamo un correlato al Brent con una incidenza notevole come e nel caso cicli combinati costo combustibile è chiaro che io diciamo anche se è un confronto ad oggi quarantasei quarantasei cemento degli al cinquanta
Dollari al ciclo combinato al per il per il combustibile d'altra parte ha un costo diciamo di combustibile diciamo costante in termini reali se non addirittura diciamo in in in calo come avvenuto in questi ultimi vent'anni
Sulla quindi e e il valore della volatilità diciassette Cerqueti più che il costo diciamo assoluto comunque area parlando di cose reali e concrete allora e il diciamo quali sono le reali opzioni che oggi abbiamo e come quindi seguendo anche quello che dicevano sontuoso licenziamo un attimino sulle cose concrete
Allora che si debbano fare diciamo le rinnovabili mi pare che tutti siamo raccordo che si debbano fare
Prendiamo atto però ricordiamocelo che le rinnovabili se appunto hanno un valore intrinseco in termini di emissioni di minore missione e di un minor volatilità per il valore c'è una contenuto energetico
Hanno però attualmente un costo di sistema sicuramente maggiore che una produzione diciamo fatta diciamo marginalmente con un ciclo combinato però voglio dire giusto diciamo sviluppare questo
Assenso mi sono un po'stupito di dodici mila megawatt di micro cogenerazione diffusa con con risparmio di quattro milioni di tonnellate l'anno di CO due emessa io non lo so voglio dire per carità il sistema hanno può cambiare poi cambiare dalle grosse centrale teneva però micro cogenerazione diffusa in quantità no magari qualcosa Simeone sì
Rinnovabili realmente Tolle con le tecnologie che che tutte diciamo da rispettare fotovoltaico alle biomasse l'eolico e quant'altro venti
E poi abbiamo questo questo diciamo Benedetto Carbone che sicuramente è è giusto almeno a mio avviso viso non mio personale anche dell'asse elettrica
Diciamo che possa essere sviluppato però ecco ricordiamoci che sul carbone
Pesa Popov pensare in modo diciamo sensibile Lare la spada di Damocle dell'effetto Kyoto perché è chiaro che diciamo in termini relativi rispetto al ciclo combinato
Ente il rischio di diciamo costo maggiore e quindi dopo parliamo un attimino anche vecchio allora io dico onestamente con ENEL con i piedi per terra quindi va benissimo rinnovabili
Dubbio sulla micro cogenerazione anche se diciamo rimarrebbe comunque sono i numeri però annunciati sembrerebbero essere abbastanza significativi
Ah va benissimo fare il carbone perché come dicono un valore intrinseco al di là del costo di produzione oggi più basso ma comunque dell'anti minor volatilità del del del della materia prima e però dobbiamo prendere atto che ancora per una tempo diciamo
Relativamente lungo lo sviluppo per la copertura del fabbisogno cioè per mantenere diciamo quel certo tipo di grado di sicurezza del sistema
E dovrà essere ancora diciamo ciclo combinato e ha quindi anche questa criminalizzazione che in alcuni casi viene fatta contro Cicogna con una manifestazione di responsabilità da parte di alcune imprese che hanno investito e sui comminato secondo me non è corretta nel senso che obiettivamente sette otto dieci anni fa quando si comincia a Tor pro potenziare dirà che non c'era un obbligo nelle Genco i fare ciclo combinato ma era era una c'è obbligo nel senso preso atto di coda comprato c'era la la consistenza indù impiantistica che l'Otello che lo condiziona ma io è è stata diciamo una scelta già un motivata dal fatto che andare a fare i green field a carbone non era certo molto realistico in termini di emissione sappiamo tutti ed anche c'è minore missione è chiaro che adesso stiamo anzi promise al problema delle masse quindi la la la formula magica secondo me ripeto difficili qualcuno la posso tirare fuori dal cassetto e mi stupisce anche che ci siano state indicazioni da parte diciamo governativa sul fatto che si immagini di mettere un cap alla la quantità di gas usato per la produzione termoelettrica apre francamente missive può spiegare come si quadra diciamo l'equilibrio tra domanda offerta in termini potenze energie
Kyoto e poi passo rapidamente al al discorso due parole sul discorso corso eccetera
Kyoto ecco io sottolineo che siamo in una situazione veramente di e a rischio
Diciamo accerto non c'è più quel più che certo il rischio di certezza di essere diciamo penalizzati come sistema Italia in termini relativi rispetto agli altri paesi è vero quello che diceva il ministro Pecoraro poco fa c'è una una situazione che difficile rimetteva però ricordiamoci che oggi si regola l'hotel tabellina dei Vikings per quanto riguarda il mille cinque del dei saldi positivi e negativi per Paese
E trovate che sostanzialmente l'Europa rinchiude tendenzialmente con assegnazione diciamo maggiore di quella che state le missioni
Quindi alla commissione fondamentalmente ragiona per compensazione di scarti positivi e negativi però noi siamo macinati da questa compensazione scarti positivi negativi perché francamente rinviamo tutto quello che può essere fatto in termini di efficienza in di qui minore missione parco produttivo per carità si potrà migliorare tutto quello che si vuole però difficile avere degli incrementi
Quindi Kyoto io sottolineo è veramente una spada
Pesantissima poiché finisce come lo stesso diciamo documento presentato riconosce ribaltato mi riferisco documento di rassegnazione secondo periodo rimbalzato sui prezzi dell'energia ai consumatori quindi ricordiamoci che c'è sempre la due parole troppo con golosa e l'altra sera fra fra la persona Zorzoli ecco io vorrei ricordare pesi BZ system marginal price eccetera ENEL che deve vendere non deve vendere l'ENEL che fa il prezzo allora innanzitutto prendiamo atto di una cosa che prezzi di vendita
Ai consumatori diciamo come commodity sono stanza mente per la più parte fatti sulla base di presso i contratti bilaterali che non riflettono in modo così Istantanee diretto i prezzi dalla Borsa in cui i quantitativi fissano agitati come tutti sappiamo sono residuali non sono in grosse quindi diciamo il il premesso che l'ENEL per esempio nel centro cioè nel Nord non è non fa il prezzo perché ormai sono altri operatori che lo fanno
Ma comunque a parte questa considerazione prendere come riferimento per i prezzi di mercato e quindi potenziare che ammesso e non concesso che ci sia l'operatore più mortale che condizionerà è un è un discorso non molto corretto l'autorità è che l'ha detto no non Sottocasa avevamo detto l'ha detto sulla base dei prezzi di mercato sporta e quindi un conto però ripresi mercato sporta e la Borsa cosiddetta un conto è parlare dei prezzi contrattualizzati avrà peso Breed sistema sia apparsa state fatte due mila simulazioni due mila diciamo ragionamenti a suo tempo quando ci fu il discorso stima Smp bene peso Bild il peso Bid sappiamo tutti che dal punto di vista economico e modello perfetto se esiste una equipollenza tra gli operatori che producono forniscono energia in termini di quantità e di diversificazione
Se non esiste questa diciamo equivalenze se il mix di ciascun produttore non è diciamo coerente con l'altro e i livelli diciamo di partecipazione già dipese Bid diciamo è distorto quanto se vogliamo può esser distorte sistema gli appare scusatemi della lunghezza
O ce l'avevo sullo stop collegati a superare adesso darei la parola alla presidente di GM che ci possano dire qualcosa sia di come va la Borsa elettrica
E sì anche se vuole dare una sua diciamo interpretazione del cambiamento appunto nel sistema di borsa dei prezzi così come appunto abbiamo discusso fino adesso anche con Enzo Gatta il professor Tortoli
Bene inoltre grazie
Devo dire che noi abbiamo tirato fuori una relazione sull'andamento del mercato l'anno scorso che offre piena contezza
Di quello che è avvenuto sulla Borsa elettrica del ruolo che rivestito nei vari segmenti di questo mercato
E di quello che abbiamo fatto anche nei cosiddetti mercati ambientali dove c'è tutto un azione di sviluppo avviata da qualche anno che è in pieno svolgimento il piena estensione noi siamo praticamente pronti a partire con il mercato dei certificati neri tra virgolette
Chiamano dei fumi
Però
Non possiamo partire per cause soldi ce ne ma noi
Quindi appena si rimuove questo ostacolo esogeno su cui lo preferiscono elaborare
Abbiamo avuto qui il ministro quindi Luigi che avrebbe dovuto lavorare su questo punto noi siamo pronti a partire e a offrire
Alle nostre in prese una opportunità
Di
Non dico eliminare il costo delle emissioni eccedente in mano di minimizzare
In un contesto di programmazione pluriennale il costo di queste emissioni
Evitando di dovere ricorrere a mercati stranieri che sono già in funzione
Qui non faccio un discorso di patriottismo faccio un discorso di efficienza nazionale in funzione di un fabbisogno nazionale perché certo
Noi italiani non abbiamo niente che ci impedisca di portarci ai livelli di Paesi come la Francia e la Germania nel gestire piattaforme di mercato l'abbiamo già dimostrato nel mercato dei titoli di Stato e in altri
Segmenti di mercato dove abbiamo fatto scuola a livello internazionale
Ed è quindi nostra ambizione come GM essere anche noi un modello in termini di efficienza in termini di minimizzazione dei costi e via dicendo
Quindi per rispondere al suo primo invito io non farei altro che rimandare al testo di questa relazione ed eventualmente se ci son domande risponderei tuttavia io vorrei tornare al tema di questa sessione che lei giustamente ha richiamato l'inizio
Nei termini competitività delle imprese convergenza di Trezzo
Cosa vuol dire parlare di competitività convergenza vuol dire focalizzare l'attenzione sui differenziali
E capire bene
La distinzione tra un discorso sui livelli è un discorso sui differenziali
Un discorso sui livelli di prezzo un discorso sui differenziali tre sorprese
Perché altrimenti si cascare nel tipo di dibattito
Che a me è capitato di sostenere anche negli anni passati sulle principali reti televisive in cui veniva fuori
Il consumatore tra qualche partorire il conduttore dalla traduzione di Chirac a
Questo prodotto è molto caro
Ma che vuol dire molto caro
Bisogna qualificare
E stabilire i punti di riferimento Air
Valutare se un prodotto è caro allora io vorrei tornare su alcuni punti molto brevemente
Che sono stati accennati poc'anzi nel tentativo di aggiungere qualcosa al più che Dio ripetere
Primo punto
Esiste una eccedenza del prezzo dell'energia parlo di Energia perché qui si parla di sistema energetico parliamo di energia elettrica io a parlarne tutte le forme di civile
Cominciando da quelle primarie prima di passare alle secondarie
Esiste un'eccedenza di prezzo dell'Italia rispetto ai maggiori partner dell'Unione Europea faccio riferimento ad un europea perché noi siamo in un contesto di integrazione economico monetaria
Nell'ambito dell'Unione ne subiamo i vincoli non possiamo fare di testa nostra
Come vorremmo neanche nel campo della politica energetica ne abbiamo esempi a non finire
Delle bacchettate che ci sono arrivate quando tentavamo delle misure nazionali per risolvere Problemi che sono i riti e le eredità Bill in Umbria
Questo differenziale di prezzo vuol dire che in Italia l'energia si paga di più ma debbo aggiungere non tutti pagano di più
Perché alcune categorie d'impresa il si confrontano con prezzi energetici che sono in linea o al di sotto delle imprese di altri principali paese quindi
La prima cosa da assodare e che le generalizzazioni non bastano
Dobbiamo vedere
Chi paga di più chi paga di meno
Queste differenze noi le dobbiamo esaminare con riferimento sia all'utente domestico famiglie sia all'utente impresa
E per classi di grandezza di consumi
Oltre che per fonte di energia e lì ci accorgeremo che ci sono delle situazioni in cui non siamo noi a essere più costosi ma siamo noi meno costosa
Dico questo perché in seguito questo al grande a Roma rilevanza nel suo intimo ragionamento che vorrei sviluppare
Senz'altro la presenza di queste divergenze di Trezzo che nel corso degli ultimi anni o nel corso dell'ultimo decennio non sono scomparse e indicatore di un fenomeno molto chiaro
E cioè che in Europa non esiste un mercato unico dell'Energia europea
Perché se ci fosse un mercato unico avremmo delle forti tendenze alla convergenza dei prezzi il fatto stesso che questo processo di convergenza sia molto lento non abbia prodotto risultati ancora adeguati a livello di utilizzatori dell'energia e non parlo quindi dell'accumulo di tipo anche se sul piano Della commodity debbo rilevare che il costo dell'energia elettrica ad esempio nostro al più elevato di quello dei nostri maggiori concorrenti europee a parte questo però facciamo un discorso da paese vediamo
Qual è il nostro fabbisogno qual è il costo che deve il sistema Paese pagare
Bene
Le cause di questo sono state già tracciate
Qualcuno ha introdotto il l'elemento tassazione
E qui devo dire che qualche precisazione necessaria
Perché la tassazione
Obbedisce a differenti obiettivi
Innanzitutto bicchieri rispondo l'Obiettivo di gettito fiscale da chi la impone
Ma non è solo quello collettivo l'obiettivo e anche influire sulla domanda sui consumi
Porre in qualche modo un freno ai consumi
E
Direi anche è che c'è un terzo obiettivo
Di cui finora si è parlato poco almeno nella sessione di pomeriggio che io
Ho avuto il piacere
Di ascoltare
Della struttura dei pezzi de relato dei prezzi relativi delle fonti di energie
Qui si parla sempre di prezzi assoluti il gas X la benzina y averci elettrica
Z ma qual è questa struttura dei prezzi relativi
E tornerò su questo punto però sulla tassazione evidente che ha un peso notevole
Ed ha un peso notevole difforme pensa per il cinquantotto e nove per cento del prezzo finale nel caso della benzina del cinquantuno e due nel caso del gasolio da autotrazione
Ma l'incidenza invece molto bassa nel caso del gas naturale per utenti industriali sedici per cento
E nel caso dell'energia elettrica per i grandi
Utenti in cui è un po'superiore ma si mantiene attorno al vento un per cento invece vediamo che nel caso del famiglie
Cioè il prezzo pagato dalle famiglie per i consumi di energia
Abbiamo incidenze della tassazione che vanno dal ventisei e mezzo per cento del prezzo finale
A diciamo oltre il cinquanta per cento
Dico questo perché lo strumento della tassazione a tante finalità io mi ha citato alcune ma anche delle finalità
Di ripartizione dell'onere tra diversi soggetti di Mutu l'azione dell'onere tra diversi soggette
E allora se noi abbiamo una situazione in cui c'è
Un mix strutturale
Di di fonti energetiche primarie sottolinea prima
Che ci pone in una condizione di svantaggio rispetto ai concorrenti abbiamo una scarsa concorrenza dal lato dell'offerta dei nemici e un uso della tassazione quale io quantificato con queste cifre
La domanda successiva è quanto il sistema economico nelle sue componenti industriali non industriale risente di queste
E qui ho sentito delle interessanti cifre
Che tuttavia vorrei sottolineare riflettono una realtà micro dicono
Non una realtà macroeconomiche perché se io prendo dei dati a livello macro o delle percentuali diverse cioè se prendo l'ultimo anno di riferimento che il due mila e tre e su cui ho dei dati abbastanza attendibili ovviamente non coglie lo slancio degli ultimi due anni e mezzo
Cui tra il due mila e tre oggi vedo che la spesa per Energia per il settore industriale
Si commisura al cinque sette per cento del valore della produzione quello che si chiamerebbe altrimenti fatturato e al venti virgola tre per cento del valore aggiunto
Però qui devo vedere
La posizione relativa perché stiamo parlando di competitività e convergenza sì e libero sino ad Ostia parlano di due mila e tre anni pensa del petrolio era venti donne per l'Italia nasce nel due mila e sei F. settantadue esatto ma quella una costante che riguarda
Tutti i Paesi d'accordo esigono consumo no no no no a Fini scusate accorciarli resecare atti non non arriviamo sì però prego prego al ragionamento aperte
Allora io
Prendo i dati del due mila e tre che sono gli ultimi dati attendibili che io trovo
E faccio il confronto con gli altri Paesi e vedo che noi siamo nettamente al di sopra come incidenza della spesa nel settore industriale
Rispetto agli altri Paesi su questo poi si innestano quelle spiegazioni che lei tentava di dare intervenendo repentinamente sul mio sul mio discorso
Bene
E una situazione statica no
Perché se faccio il confronto con il dormiva vedo che c'è stata una discesa nell'incidenza ma questo non alterato le posizioni relative che ci vede ancora in una posizione di svantaggio rispetto ai nostri maggiori concorrenti
Ma il discorso non si ferma lì
Perché io potrei mediatamente direbbe il settore industriale quanto rappresenta della formazione del prodotto nazionale hanno siamo al di sotto del ventisette per cento allora prendo i servizi vediamo quale l'intensità energetica nel settore dei servizi
Vado a cercarmi dati e trovo singolarmente che l'incidenza della spesa energetica nel settore dei servizi
In Italia e anche se superiore a quella dei nostri concorrenti il distacco inferiore ma è superiore allora quali sono le conclusioni che uno trae da queste considerazioni
Per il sistema industriale
Non voglio elaborare servissero andiamo troppo
Senz'altro c'è un problema strutturale a monte che riguarda
Il mix produttivo le condizioni di offerta la tassazione e via dicendo però c'è anche una strana differenza tra queste due percentuali trapanese tra noi e gli altri
Cioè noi vediamo che e l'incidenza Dellas pensa energetica pesa
Più fortemente sul valore aggiunto che sul fatturato
Corsa come posso interpretare in senso economico questo fenomeno
Lo interpretò ma è tutto da verificare econometrica mente
Lo interpreto come ponte sì
Nel senso che
Questa Spesal grava su produzioni che non hanno un livello medio di valore aggiunto in linea con quello dei paesi partner principali dell'Italia all'interno miope
Spiego in altri termini per rendere più accessibile questo concetto economico il nostro modello di specializzazione produttiva industriale si distingue
Per un valore aggiunto mediamente meno elevato del paese parte
E anche questo è un segno di maggiore vulnerabilità del nostro sistema industria
Detto questo io dovrei passare a l'aspetto
Quale il grado di preoccupazione che uno deve ricavare
Da questa situazione
Qui ovviamente dovrei la bora lungo e non credo che avrei molto tempo però voglio tornare sul punto finale della domanda a sua che è stato fatto e i due oratori precedente bene allora che cosa facciamo
Qualcuno ha detto ma secondo me la situazione cioè con poche speranze
Qualche altro ha detto bene dobbiamo intervenire su non so sulla rinegoziazione per esempio del protocollo di Kyoto
Beh io vorrei dire innanzitutto che mi ritrovo con quanti sostengono che non esiste una misura magica
Che possa da sola risolvere il nostro problema di differenziale di costo energetico e quindi
Di impatto sulla compiti
Non esiste neanche quando si vuol far passare alcune misure come il toccasana
Io credo piuttosto che bisogna fare leva su un ventaglio molto ben calibrato di misure su diversi fronti
E questi fronti riguardano innanzitutto cioè
E qui ovviamente si parla di diversificazione del mix
Si parla di potenziare le reti infrastrutturali e delle reti di distribuzioni le interconnessioni ma si deve anche parlare della necessità di investire molto di più
In ricerca e tecnologia per portarci alla frontiera dell'efficienza energetica
Questo è il primo fronte
Poi c'è il fronte domanda e e qui io devo constatare che c'è un problema di efficienza dall'altro tipo sul
L'intensità di consumo di energia elettrica a livello di consumatori
Non mi soddisfa affatto soprattutto per quel discorso che facevo
Sulla incidenza della spesa energetica in rapporto al volo raggiunto del sistema industriale che denuncia una vulnerabilità strutturale sistematica
Terzo punto la tassazione
E io credo che la tassazione
è uno strumento molto importante ma che non può essere affrontato così nel senso a abbiamo dei picchi né i prezzi della benzina o dei carburanti usiamo le cinese per smussare un po'questi picchi
Questo può può essere preso in considerazione ma ci vuole una visione d'insieme
E la visione d'insieme non può essere in un ottica di pura finanza pubblica ma a mio avviso deve essere in un ottica di stabilizzazione del sistema dei prezzi non relativi delle varie fonti energetiche in funzione di due obiettivi
La diversificazione energetica e il risparmio energetico perché non dimentichiamo che la prima risorse energetiche al può venire dato risparmio emergenti
E ovviamente riconosco che nell'uso della tassazione in un'ottica di visione globale
Deve fare una distinzione importante tra
Prezzi alla produzione di Energia e prezzi al consumo Energia perché la disparità di partenza
Che in qualche misura richiede una riconsiderazione e diversa ai due livelli
Poi ci sono altri due fronti molto importanti uno
Le politiche per il mercato
E qui già abbiamo sentito ripetere è stato già detto nei giorni scorsi dalle autorità di settore
Che ci sono delle posizioni dominanti che vanno in qualche misura riconsiderate
C'è un'esigenza di liberalizzazione della distribuzione di energia per accentuare una certa libertà dell'attente nella scelta del fornitore CEE incerto ripensamento che bisogna fare sulla gestione delle reti
Io però voglio aggiungere un altro elemento che non ho sentito nel breve tempo in cui io sono stato oggi pomeriggio qui e questo riguarda la programmazione e la gestione delle risse
Degli stoccaggi
Perché non dimentichiamo che se
Progresso viene fatto su questo fronte soprattutto in un quadro comunitario
Si può meglio gestire nell'immediato non parlo nel medio lungo periodo l'inviato gestire vuol dire attenuare non ultra rizzare
Situazioni di picchi di tensione sul mercato
Ultimo fronte le politiche verso destra
E qui c'è una tripartizione essenziale
Che non so se è ancora percepita
Nel modo in cui io che ho questa lunghissima esperienza internazionale lo percepita interagendo direttamente con i governi di tanti Paesi a cui noi facciamo ricorso per i nostri approvvigionamenti
La prima del primo Fronte dell'estro ovviamente l'Unione europea è qui ovviamente alla sfida e progredire verso il libero mercato unico europeo in cui ciascuno possono trarre benefici e sopportare la giusta parte degli oneri
Poi c'è un fronte Paesi petroliferi
E su questo fronte la sfida è se noi siamo in grado di partecipare
A quella che è l'essenza di questo rapporto che lo scambio tra la nostra tecnologia
E la sicurezza che loro possono darci i bidelli approvvigionamenti
E poi c'è il terzo fronte dei grandi Paesi consumatori
In primis gli Stati Uniti ma anche la Cina
Perché ovviamente non possiamo parlare di mercato energetico italiano bisogna parlare d'un mercato energetico internazionale e questo mercato energetico
E sotto varie pressioni è una delle pressioni deriva dalla domanda
Quindi c'è un esigenza primo di contenimento dell'intensità di consumo energetico che deve essere una esigenza largamente condivisa e non con le discriminanti che noi vediamo nel protocollo di Kyoto
Sul fronte missioni ma che lo rivediamo come discriminanti anche in tanti ragionamenti condotti a livello internazionale
E poi c'è un'esigenza di far partecipare questi grandi paesi consumatori a un obiettivo fondamentale di mercato che è quello di evitare situazioni di rottura dei precari equilibri del mercato mondiale e lì mi fermo e mi scuso per la grazie grazie
A questo punto credo che abbiamo abbondantemente superato
L'ora che c'era stata assegnata ringrazio i relatori che hanno partecipato al testata rotonda ringrazio in particolare il professor Bertolini che ha fatto diciamo una brillante overview del tema competitività delle imprese che convergenza dei prezzi
E chiudo questo convegno sul sistema energetico italiano
Dando appuntamento se mi è consentito l'anno prossimo a tutti i partecipanti grazie